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Anno XXXII - N. 1.442 - S. Paolo, 26 Febbraio, 1938
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III •/'"~>w^—¦*¦
k\W
Vv
Perché viioi aiTampicarti sulle mie ginocchia, Garluccio!
Papá ha (letto che lei é mi uoino che lia scritto in fac.cia
Ia parola idiota e io voglio vedere se é vero.
;
'
scema
Ia paéína píü
il
sistema
solito
per
attaccar
I
preparativi
^H^VJHfl ^^^m^L«<*mI Br
ei dòbblamo conosceLl I — Sighorina-, se non sbaglio
suo
gra/Joso visino in «l»aire; ho Ia certeza <li aver visto il
tato alio stesso posto!. . .
Usi
semp re
gli
per
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^P^ \
esam
\\
v**-'*-«- 'Wü ^^r
— Sai, inannna, stavo
L() STUDBXTE IN ME1HCINA
dando una ripassatina... al1'anatoima!
"AURORA
"Ia
migliore
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grandi
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/"N^^^fiiB
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/**' ¦' *£í *^*5^B ^V^^^^^^B
13
D)
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S0,,,
— Prenda <!»<'»» boisu u» si»nolei 6 la PW bol,a
paganiui non lipete!. . .
a sua moglie.
presa «lie possa tare
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le commcsse
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ride sui marciapiedi abbacinanti,
il movimento eguale dei passanti
tranco) re come uri onda, senza fine;
e le commcsse snelle ed elegmiU
'contando
guardano fuori, con malinconia,
Vore delia prigionia
.
cosi lente nel cuore e sui qiiadranti. .
Talvolta, delVamore o deWorario
a você bassa parlano fra loro;
dietro i cristalli, aureolate d'oro,
acquano.
paiori meduse aVoro in un
Passando ha la folia, io sosto e miro
le giovani commesse innamorate
con la fronte poggiata alle retrate
che si appannano al caldo dei respiro. . .
Le miro al banco; e uon son piá le stesse.
Ridestate dai sogni e dai languon,
avvolgono la mercê ai compraton;
da sognatrici tomano commesse.
madrigcüe,
Qualche avventore azzarda un
un altro vuol tentarè Vavventura,
un terzo scoeca un molto o una freddura
che ha letto, poço prima ml giornalé;
con un sorriso scialbo,
rispondono al salv.to ed
ma il loro sguardo corre
che segna, al poiso, un
ma gentile
alVelogio,
alVorologio
ticchettio sottile.
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A U L O
SAO
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Vamo, úperose e languide commesse
dei magazzini riechi d'eleganza,
che avete ü cuore ardente di speranza
e gli occhi azzurri pieni di promesse!
Bolce aspettare, a un canto, una di voi
in queste sere carezzanti e fresche...
Sono abbassate le saracinesche
e la cittá sHnfiamma intorno a noi.
O sconoscivta e dolce amica mia,
che hai tanto cielo fra le ciglia d'oro,
dove hai trascorso il giorno cli lavoro,
in un negozio di profumeria?
Si: dal tuo corpo, che a me sento avvinto,
dal volto, dalle mani, dalla chioma
vapor a un denso e perturbante aroma
di fjaggia, di mughetto, cli giacinto...
Tu mi sorridi: ed é cosi sincera
la luce delle ine pupüle azzurre,
ch'io, trasognato, credo di condurre
stasera, al braccio mio, la Primavera. . .
NINV AUGUSTO
itVaSa
O^ f£Z**\S
ESCE OGNI SABATO
SETTMANALB UMOEISTWO - MONDANO ¦ ILLUSTRATO
ABBONAMENTI S.
APPETITOSO, anno
LUSSORIOSO, anno
SATIRIACO, anno
Proprietário
CAETANO CRISTALDI
Responsabile
ANTONINO CARBONARO
XXXII
ANNO
NUMERO 1.44S
delle basse cloachc
che ispira não
Ia mia musa iraconda
mi fan gioir
cantando.
Treman giá li gioie,
te inverccondc gioie
che az,tgnnano
il mio citorc
rapilo alie site lioie.
Tutte Ic cose belle,
tragicamente belle;
il ciclo,
i fiori,
i sogni,
le llici delle st cite,
tentano risáUrc
nel chore dcgli umani,
ma io
Ic affogo d'impelo,
con le mie
sozse. mani.
Tullo con me
sprofònda
nel rosco mar
dei uulla;
il riso ed il sereno
Ia speme delia culta,
tullo
nel ãólce orrorc
dei miei granai
lormenli.
Ora a grau você
gli uomini
mi mundano aooidenli.
I Iremitli accidenli,
fiori ãel mio giardino,
mentre
un profnmo tanguião
vicii Sll
da un pcãalino.
TONY ZAMPUÜM
U F F I C I :
R. JOSÉ' BONIFÁCIO,
2." SOBRELOJA
TEL. 2-6525
V
^^ I lludda Yivente, intervistato da un giornalista americano nclla pcrsòna di uno
2
sacerdoti, ha
^H dei suoi piú autòrevoli
H detto:
"II
piú veniale di tutti i peccati é Ia
^M
^Hi vanitá perché lia sempre, a breve seadenza, il suo castigo. Talvolta Io ha nel nioíndia si inmento in cui viene comniesso. Se in "perniunendelia
filt rasse Ia moda oceidentale
te", non sarei io a dolermene, perché il peccaío
di vanitá é giá punito dalla tortura di quella
maechina elettrica che cuòce i liecioli a uno a
uno.
II giornalista americano eoiicluse Ia sua inteivisía, douiaiulando a se stesso e alie lettrioi:
"W vero?".
*
-x- -x-
W veio. IVaudace ladra, che in sei mesj ha
compiüto 11« furti uella contca di Ghcshtve, é
•adula nelle mani delia poliziá perché non ha
sapato rinunziare ai suo speciale pvòfiimo, a!niçiio nelle ore di lavoro. Da tempo Ia popolafie/ione <]i < heshire era in aliai me. Con troppo
'yisitate
di
venivano
le
villette
iiienza Fe «ase e
noite e di giorno da, ignoti, che asportavano
tivesse
üioielli e denaro. La polizia, per quanto
muera
aumentai o il servi/.io di vigilanza, non
seita ad arrestare i ladri. Un mese fa Ia polizia
era stato
tu chiamata in un appartainento che
un
noto
che
profuino
svnligiato e un poliziotto
il p»oPoiché
si lano vagava nelle eamere chiuse.
adopenon
di
prictarie deirappartamento disse
uaturale
pensarc
iu
di
tipo
profnmo,
raie qúel
did
stato
adoperato
essere
die qiiesto potesse
•adio. Lo stesso piofuino Iu notato in varie aim
in« case che furono svaligiatc e Ia polizia,
f«til
le
quali
seguito ail idtre osservazioni, tia
<> deche
gioiclli
non
ladro
piendeva
to che il
naro liquido, si formo 1'opinione che si tiattasse di una donna.
Appostamenti e ricerche erano riniasti peió
infrutiiiosi, fincho un paio di settimane fa il
aveva latto aUeuzu.ne
poliziotto che per primo
a| misterioso profumo scoprí casualmente per !«
st rada deila cittá di Chester, ca|)oluògo «leda
micontca, una donna che si pioflimava con Ia
sti'ii<jsa essenza. 11 poliziotío segui Ia donna.
sei
I'arresto, Ia denuncio e Ia fccc condaiinare a
anui di recliisione.
Ter lar parlarc sei gangsters aceusati di «?sassinio, un inagistrato di New York propose ai
sei indiziati di "posare" per un fílm di attualitá. Apparecchi di presa e di registrazione sonoia rurono disposti in un grau caniérohe delle
110
NUMERO:
S. Paolo .. 200 réis
Altri stati. 300 réis
S. Paolo, 26 Febbraio, 1938
fuitüdime
Ver rcndcre
1'omággio ãovulo,
all'inf:inito maré
di puiridnme .
che sále
dal cqnvilo dcgli uomini,
m 'abbasso
fino aWime
vcnlraglifí dei vivenli,
selando fino
alVinfimc
maglie dei sozzi
c gemcbondi ombciiehi.
Mi addenlro
nellc oasi lume fatie
ãovc s'innesla
il centro di vila
PAOLO
20S
...
...
50S
190$
líidi ancora |>t'iisanilo alia eiisi riiinems?
Macchc! Penso aíle strane csigcnzc dei lahurista Coeks, che chiede ai suo governo "in
qualj pioporzioni il «abincttó britannicò é doininato dall'líaiia"!
nil
"studio".
i, trasforinato in una specie di
gli aceusati aceettarono con entusiasmo di
tilmati, e una disputa si scatenó íiu dai
giri di maiiovella.
Lasciate parlarc per primo Rò.drigue/. —
esclamó uno dei coinplici. — B' lui che ha escogitato il piano.
Peió é Alvare/. che ha avuto Pideà iniziale.
Ma sono stato io a uccideie — protesto
un terzo.
In ai)io si vantó di aver sparato sulla viltima, e un a! tio ancora di a veria in precedenza
stordita con un colpo <li martello.
K cosi i sei gangsters divennero vedette delle
attualitá prima di andarsi a sedere sulla sedia
elettrica o a soggiornare per alcuni lústri nel
larcere di Sing-Sing.
La vanitá li ha denunciati.
t areei
Tutti
essere
primi
A un ladro boçino Ia troppa intelligenza é
liuseita fatale. Gommesso un furto con seasso
uella Cooperativa di consumo di Saar, egli ha
volutõ trarre in inganno persino i cani poliziotti
che sarebbero stati sgtiinzagliati per ritrovarlo:
va•
perció aveva sparso sul paviiiiento dei locale
i ie qualits:, di álcool. Infatti quando i gendaniii
haiino ini/.iato le indagini con un eane polizio.tr
t'«; !a hestia, iiritata dal forte odorc di álcool 6
fuggita di corsa, ma, vagando nei dintorni, ha
incontiato un uomo dal qualc partiva lo stesso
udere di álcool. I gemlarmi, visto il eane tenere
feimo IMunno, li anno volnto sapere chi fosse, e
''inrihiduo, alia fine, si é svelato qualc autore
dei furto, l/odore dclPalcool gli era rimasto miic suole de'le scarpe e nei calzoni. La vanitá, o
per esser<« piú chiari, <|iiella variante delia vani(á che é Ia fiducia nclla própria scaltrezza, Io
aveva perduto.
-x- % *
"pecçator
ante punisee blaiidainentc i
earnali" perché sono i piú eompatihili di tutti i peccatori.
II lludda viveiitê considera come
il piú lieve di tutti i peccati Ia vanitá, perché si punisee da sé. Forse perd
che ha in sé gli elenienti dei castigo.
Dopo Ia prima rappresentazione dclP"Oreste",
Ia Mares* ia lia di Liissemlnirgo s<riss«' a Voltairc una lettera di qiiattro pagine, contenenti le
sue eritiche alia tragédia.
Voltaire rispose con una sola riga:
"Signora, Oreste non si scrive con l'H".
PROF. ATTLIO VBNTÜRI
tfHSÉh
u
a
6
note
d'arte
Tutti conoscqnò, di Antonello
"Ritrntto
da Messina, il famoso
d'Ingiiotò" c, se non temessi di
ripeterc uiüi fréddura che circola
evidentemente fin dai tenipi di
Antonello, direi che mai ignoto
fu piú noto di qúesto: il suo ri
tratto essendò ripròdotto in tutti
i inanuali d'arte e in ogni libro
dove si parli dcl pittorc sieiliano. Quando si vede quclln fisoiiomia, vien fatio di dire: " Ecco il
celebre ignoto ecc. ecc". L'aütentico iIlustre ignoto, insoinma.
Ma c\ra dá crcdcrc che egli
fesse I'único ignoto deli'arte misfogliate
Viccvcrsa,
tonellesca.
Alia
você
VEnciclopédia italiana.
Antonello si trova la riproduzione dcl famoso quadro che oceupagina e reca la
pa un'inticra
"Antonello
da Messiscrittura.í
Volta té
d'Ignoto",
na: Ritratto
il foglio c trovate uiraltra riproduzione di quadro che oecupa
un'altra pagina e reca la scritta : " Antonello da Messina : Ritratto d'Ignoto". Ora, la cosa
strana c che questo non é il mecícsimo ignoto. E' ún altro igríòto. Si tratta di chie ignoti dif1'crcnti.
Lí per li si resta pcrplessi:
"Come va — vi cliiedete — questa faccenda? Pouse Antonello
1'accva soltanto ritratti agli ignoti.'".
Ebbcne; ho indagato e lio scoperto che cj nesta supppgizionc non
c avvciitata. Come alcuni pittori sono spccialisti in ritratti di
da me aristocratiche, di artisti, di
guerrieri, prclati, o cclcbritá, cosi
Antonello s'cra spceiaiizzato in
ritratti d'ignoti.
La cosa, in veritíi, come molte
faccende deli'arte, íiacquc per caso. Antonello fece il ritratto d'un
tale conbscuitissiino. Ma, disgrazai.taniente risultó che non somigliiiva affatto. Esposto il quadro,
tutti si domandavano:
Ma ciii'é?
E'
il tale.'
Xon é possibile.
Ma allora, chi puó
esserc.'
—- Vattelap|iesca.
II ritratto non soinigliava a
nessuno. [nterrogato il pittorc,
questi si vergognó di confessarc
clie non aveva azzcccato Ia somiglianza:
E' un ignoto. Xon mi chiedele di piú.
Un ignoto. La rosa circoló, ebbe fortuna. Tutti dissero:
Ma guarda che bcll'ignoto ha
dipinto Antonello.
Un siiccessone. Da (piei giorno
Antonello capí quale era la sua
vocazione e i-:i dedico ad effigiarc ignoti. Tutti gli ignoti andavano da lui a farei il ritratto.
Scnsi — cliiedeva il
pittore quando si presentava un tale
alia sua porta —- lei chi é.' *
Xon
glie Io posso dire. Mi
faccia il ritratto.
Antonello si inetteva ali'opera.
Oerte volte, tra una peiinellnta e
1 'aitra, pensava :
Chi sara ?
L'altro ,/Jtto.
Poi se ne andava tutto intabarrato, desiderando conservarc
l'incógnito'; Espòsto il ritratto, In
gente dicevá:
— E' soinigliántissimo.
M;i soniigliantissiuio a chi?
Nessuno avrebbe potuto dirlo.
In realtá, nessuno c.onosceva i
inodelli di quei ritrattr, se no,
non sarebbòro stati ignoti. Qualcimo, ai ínassinio, arrivava a dirc:
Somiglia a un tale ma non
vi posso dire chi é. Si tratta
d'un segreto.
Gli altri pittori crepavano dalla rabbia.
Bclla fòrza! — dicevano. -Aneli/iò saprei fare ritratti d'ignoti soinigliantissiini.
Effettivainente ne so fare anch'io. Era 1'uovo di Colombo. Ma
prima di Antonello nessuno ei
aveva pensato.
Tntanto Antonello aspettava i
clienti.
Arrivava
un
c
n
tale.
o
o
Desidero mautunere unco—- gli diceva, i.nvocc di pregffito
sentarsi.
E si inetteva in posa.
i gniii coniiiiciavano ai momonto di pagare il ritratto.
— M'c 1'lia da pagare — pensava, Antonello, una volta parti—
to il cliente a lavoro ultimato
ma dove Io pesco.'
Non sapeva neinmeno 1'indirizzo.
n
a
i
e
Apriti, ciclo. Esposti i qiiádrl,
padre c figlio volevano linciaru
il pittoru. La nioglic dcl veccliio
Antonello
signore quereló
per
un aina/.ionc.
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IIKNKDKTTI
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giornaíi dei Brasil o
capello.
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Antonello ser isso, sotto quello dei
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Attcnzione! Attcnzione!
Trnsmottiaiuo Ia scena di una
famiglia che torna dalla villcggiuturn.
minuto. In
Siaino ai
primo
si fenmi
momento
il
trono
questo
diiiiin/.i alia piceola stuzione dei
villeggiatura.
Ecco
pnésollo di
clie Ia famiglia corre verso uno
sconípnrtiniciito di seconda classe.
Trenó ;ii't'ollatissimo. Trenó ecce/ionale. II capo famiglia si precipita verso uno
Lo
sportello.
apre... Si, lo npro. Mette dentro
una valigia... líçcb che
mette
dentro un'altra valigia.
Magiiifica azione personale delia moglie clie, ai secondo minuto, buttn
nel trenó un cestino. II capo fainiglia continua a
inettere valinel
trenó.
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Siaiiio
gie
ai ter/.o minuto. In questo pre:
ciso istante il capo famiglia lui
niesso nel trenó 1'ultiiiia valigia,
ossia, Ia sestn... No, eorrcggiamo: é Ia settima
valigia. Eéep
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2;t. S. Paolo.
N. B.—Si rendono buoni
i vini nazionali, stranieri,
acidi, con muffa, ecc.
n
u
Pasquino
n
ô
a
Coloniale)
trenó una figlia. . . un'ultra figlia... Boi colpo! 1'lsattnnicnte
;il quarto minulo Ia terza figlia
o scivolata e lia sbattuto Ia faccia sullo sportello. Colpo spettaeoloso. Azione perfeita per stile
e rapiditá. Ecco che il capo famiglia spinge in trenó Ia moglie.
Tráttasi di moglie grassissima.
II capo famiglia Ia spinge. Sbuffa. La spinge. Spinge sempre.
Spinge benissimo. Dice: "Nu!".
Dice: "Ooooh, su! Ooooh, su!".
Dice: "Macché, non ei si fa!".
Attcnzione! Al quinto minuto il
spiuta
famiglia con una
capo
Ia
ípettacolosa riesee a spedire
nello
scpinpartimento.
moglie
L'azione ó stata stupcndn. IHeco
che il capo famiglia spinge su Ia
serva. II capo famiglia sale in
trenó. II trono parto. Attcnzione! 11 trenó é parti to ai sesto
minuto. In questo momento una
gahbia con un uccello ó caduta
mensola
dalla
porta-bagagli in
Kgli
testa ai capo famiglia.
cadê a sedoi'0 addosso a un viag"Maledizione!".
giatore. Dice:
"Gi
mancava puro 1'uceelDice:
Io!". Gricla alie figlie: "V'avevo deito di non portarvi questo
Atteninalodctto ueòcllnecio.!".
Uccelli! Ricorzione! Uccelli!
date: uccelli ececzionali! Uccelli
chiedete un
Non
vantaggiosi!
vernioutli! Chiedete un uccello!
Iíicor-dn-te! Al décimo minuto il
velocemente. II capo
trenó fila
famiglia cadê por 1'cnnesima voiIa sullo ginoechia di un viaggiatoro. La nioglio sta seduta su una
Attcnzione! La cestina
cestina.
s'é seliiacciata. '.'na figlia grida.
fatto!
Dice: "Guarda che liai
La cestina era piona di nova fresche!" Dice: "Papá, adesso clie
ei facciamo."'. TI capo famiglia
"Adesso
Dice:
é irritatissinio.
dodicesimo
me le sbatto!". Al
minuto cadê ancora una volta a
sedo,o sullo ginoechia di un viaggiatore. Si rialza. . . Inciunipa in
una valigia. . . Si rialza aneomensola
afinca alia
ia... Si
no. . .
.
No.
.
porta-bagagli. . .
S'é altaceato ad una valigia e
'.
I 'ha traschiata giu . . La valigia é caduta in testa a un vecchio. Del colpo! Colpo spcttíieoloso!
LANÇA PERFUME DE LUXO
RODOURO
. RODO METALLICO DE OURO
SVINCOLI
DOGANALI
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ALBERTO BONFIGllOU C CO
Matrice: S. PAOLO Filialc: SANTOS
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Rua 3 de Dezembro, HO >'•"'<:» da
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AVISO
Tendo chegado ao nosso conhecimento que individuos sem o menor escrúpulo e consideração para com a
saúde do publico, estão introduzindo e vendendo, quer
nesta Capita', quer em alguns Estados da União, principalmente no de SÃO PAULO, artigos com nomes e embalagem semelhantes aos nossos productos, principalmente — KóKOLOS. HAGUNIADA, VERNA, cHA' MINEIRO, PIPER, APERTA-RUÃO, SEIVA DE JATOBÁ' o
outros mais, todos approvados e licenciados pelo DEPARTAMENTO NACIONAL DE SAÚDE PUBLICA, achamonos no dever de avisar á nossa dis-tincta freguezia e ao
publico em geral que se acautelem, devendo recusar todos
os medicamentos e plantas que não levarem impressos
nos rótulos nu caixas, o nome de nossa casa
FLORA
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e o de nossa firma e endereço
J. MONTEIRO DA SILVA
RUA S. PEDRO X.
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RIO
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& C.
DE JANEIRO
Os nossos productos vendem-se em todas as pharmacias
e drogarias do Estado de São Paulo.
orchestrine di caffé
Chi osa dir male dei padroni di caffé con orchestrina. io
lo picchierei quando per cosi
poche lire mettono a disposizione dei sognatore da strapazzo musica ed emozione a volontá e in piú una consumazione da scegliersi a piacere.
C'é chi sogna guardando le
gambe delle suonatrici, bc-me
in vista sulle piattaforme di
legno, o soltanto, piú pudicamente, il viso pallido e ispirato sotto i capelli biondi e sconvolti di quella. che si alza per
fare l'".a solo" di violino e segue il morir delia nota f inale
socchi adendo
perversamente
gli occhi bistrati. €'é chi non
le guarda neanche, le suonatrici; ma sorbisce piano piano, perché finisca il piú tardi
possibile, il suo caffé bollente
o Ia sua bibita con cannuccia,
e guarda ostinatamente davanti a sé senza vedere né Ia strada né i passanti, ma solo chi;-;sá qualche paese ridente dei
buo sogno dove esista soltanto
quella musica sospesa nelParia tiepida delia será estiva e
quel sapore dolce in bocca. La
ragazza che é venuta al caí té
con Ia mamma e siede composta al tavolino davani al gelato alia crema, ascolta Ia musica sconvolgente sentendosi
uno strano peso sul eu ore e
un bizzarro soffocamento alia
gola; e di sottecchi, ogni tanto. guarda il profilo dei biondo giavane ignaro che é seduqualche
tranquillamente
to
tavolino piú in lá e fuma in
senza
pace Ia sua sigaretta
un
piú
neppure
che niente.
suo
pvoviolento battito dei
saico eu ore, gli dica che in
quel momento lui é piú belio
di Clarck Gable e che ei si
aspetta ida lui — per lo meno
— che si alzi di scatto dal suo
posto, revesci quanti ostacoli
e quanti tavolini si frapponcrono fra lui e Ia ragazza che
lo guarda, 1'alzi di peso fra le
braccia e Ia getti nella prima,
automobile che passa per portarla verso Ia felicita a bacio
finaie con chiusura di diaframma. II ragazzetto di quattordici anni che ha il viso cupo
sotto i capelli
e foruncoloso
spettinati, lascia che il suo gelato alia fragola si fonda lentamente nei piattino in un piecolo lago roseo con puntini
neri, solo perchá si é perdutainnamorato, da pochi
mente
m imiti, delia suonatrice' di
violoncello che ha una faccia
Nome: .
Rua:
I
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Cidade:
(PC)
Estado:
Devolva-nos o coupon acima devidamente prehencachido e lhe remetteremos promptamente o nosso útil
ta'ogo scientifico, gratuitamente.
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svanita da Pierrot melanconico e negli istanti di pausa alza Ia mano che non tiene Pa,'c-hetto e ei si ravvia sopra pensiero i capelli nerissimi.
Si, i padroni dei caffé con
orchestrina. sono molto buoni,
benefattoii,
sono dei piecoli
e tanto
tanto
belle
se danno
buone cose cosi a buon mercato; e ancor piú lo sono, perché non cacciano via Ia gente
che passa e senza pagare niente, senza mettersi a sedere ai
loro tavolini, si ferma ad
ascoitáre ed a sognare: grátis,
Piceola
come tutti i poveri.
dov&
oscura,
ed
folia cómpatta
rispettoso
di
pgnuno é pieno
riguardo per 1'altro che gli sta
vicino. firuppo silenzioso e
compatto in cui non manca
mai Ia donnetta vestita di seuro e con un cappello che non
é mai stato nuovo, <:on un fagotto sotto il braccio e 1'altro
teso a reggere al guinzaglio
cane bolso dagli
un piceolo
occhi cisposi e sonnolenti, pacientemente seduto sulle zampe posteriore ad aspettare che
Ia musica finisca.
E c'é un po' isolato dagli
altri, il piceolo uomo anonimo che sa di registri, d'inchiostro e di muffa, e si é tolto il
cappello non si sa se per il
caldo o per rispetto alia musica, e lascia persino che il sigaro gli si spenga fra le labbra in cui appena appena c'é
posto per il respiro. II piceolo
uomo che pochi conoscono,
che nessuno rispetta, e che é
lo stesso che una será d'estate, dopo aver ascoltato Verdi,
Puccini o .Schubert cosi in piedi davanti alPorchestrina d'Un
caffé, col cappello in mano e
il sigaro spento in bocca, torna a casa con un sogno troppo grande nei cuore e ammaz!<a freddamente, dandogli sulIa testa Ia prima cosa che g''
capita fra le mani, il vecchio
amico di famigüa che da anni
e
gli portava via pace, onore
moglie.
Ângelo Cil)ella
a
Dovendo
Depurare il Sangue
Prenda
ELIXIR Dl MM
Cura Ia Sifilide
e il Reumatismo
In tutti gli stadi
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9
Um PROCESSO DE
fRBRICKÇflO EHCIUSIÜP
cronaca rimata
Erediti: fatidica parola, —
cho sa di fiaba ormai, tanto é
chimerica... — I milioncini
dello zio d'America — (siamo
sinceri!) a chi non fanno gola? — Qui si tratta, peró, bamilioncini
date bene, — dei
d'uno zio d'Atene.
Poter contare su un'ereditá
— é una gran bella cosa; &
tuttavia, — uno zio rieco od
una rieca zia — spesso son
cause ^'infelicita, — perché
simili zii, quando ce li hai,
non ti sei accorto che non crepan mai?
Povero, caro zio, quasi domente, — che tra 1'asma, in
gotta, e il mal di cuore, —
son giá piú lustri che a momenti muore'; — ridotto ad
uno scheletro vivente. — ma,
nonostante tutti i giioi malanni, — minaccia cl'arrivare ai
novanfanni!
Ogni mattina, i trepidi nipoti — corron da lui, dal loro
amato zio, — nella vana speranza che il buon Dio — abbia
esaudito i loro ardentí voti:
_ non per quei quattro soldi,
é naturale! — Ma vederlo soffrir, fa tanto male!
Ed egli, duro! E intanto é
cosi avaro — che non dá un
sol centésimo ai parenti. — I
creditori attendono impazienti — (Oh, fra un mesetto, al
—-*¦
piú!) mentre il danaro
glielo rosiechian, come tanti
topi, _ i farmacisti, i mediei
ed i popi...
Dato che il mal cli euor non
era valso — a far morir il satrapo d-Atene, — gli eredi
stanchi, un dí, pensavan bene
cli procurarsi un documento falso, -- provante cbe
— e.'1*11
quell'anima incallita
passata infine a miglior vita.
Chiamato infatti un medico,
i parenti — gli han presentato
un vecchio moribondo, — che
in breve se n'andava ali'altro
mondo; — e senza alenn sospetto, immantinenti, — firma un atto di morte, il sanitario, — dichiarando defunto
il milionário.
Ma un bel giorno eostui.
1'asma, — si reca.
vincendo
—
per la vendita d'un fondo,
dal suo notaio, il quale, trepvemebondo, — si crede alia "Ma
—
fantasma:
senza d'un
lei non ha piú nulla: é bell'e
morto!". — Risponde il vec"Non me n'ero 'iccorchio:
to...".
Messo al corrente delPavvenimento. — per quanto moi— va
to mal si regga ir. piedi,
in tutta fretta a querelar gli
eredi, — e redigendo un altro
testamento, — nomina un po— 11 gi™"pe erede universale.
no dopo muore: é naturale....
iPiú che quattrini. aspéttati
dei guai, — da uno zio rieco
o >r1a una rieca zia; — sembreirá stra.no. ma, comunque sia.
se l'erede sei tu. non creil popan mai, — e sempre é
¦—
consola...
si
pc, alfin, che
Ereditá: fatidica parola!...
Mino Rossi
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assegura uniformidade de sabor e
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medico mi ha proibilo
LET; — Sei la mia dispeia/jone!!! Se non tosse perché il
luniidltá, dovrei piangeie tutto il gioríio!
n
10
ogni dieci
Cé quello che "Non
so se
secondi ti dice:
ho reso 1'idea...".
Tanto deve essere punge.il-te in lui ü rimorso di averla
íubata.
Ci sono delle persone che
ti lodano lentamente, eon la
guardinga pantomima di colui che al caffé non trova
mai il portamonete
E appena sanno che ti é
capitato un guaio serio, tí
proclamano a grande orche.
stra un gênio, con Tentusiasmo di quei signore. quando
sa che ormai tutto é pagato.
La natura non é poi cosi
fantasiosa e geniale come la
maggior parte degli uomini
pende a credere.
Tranne le rarissime ecsezioni, vi sono, per esempio
non piú di sei o sette tipi di
donna. E su questi sei o sette unici tipi sono ricalcatc.
spaventosa, le
con fedeltá
migliaia di esemplari che
troviamo, poi, distribuiu su
tutto il nostro cammino.
10 non so che eosa sia, ma
ad ogni istante, quando mi
imbatto in una di queste viventi riproduzioni, di cui ho
giá visto e conosciuto nella
vita copie e copie innumerevoli, non posso fare a meno
la piú penodi pensare, con "buongiornosa angoscia, al
comestabenegrazieeleiacasatuttibene?".
Per gli innamorati tutto é
incantevole, tutto é soave,
tutto é paradisíaco.
11 tramonto dei sole sul
maré, le evoluw.oni di una
fogFa gialla sull'otto volante dei vento, i cal eoli dei fegato della zia Efisia ...
Beati loro... caspita!
Tutti sanno che Gincvra,
malgrado la sua fama internavionale e il continuo movimento dei piú svariati
tranpersonaggi, resta la
quiila e buona cittá di Calvino Inoltre le autorità svizzere hanno una solida reputazione di austeritá e non
tollerano strappi alia morale e al buon costume. Insomma nella sfera della Societá delle Nazioni, bisogna
stare attenti a certe scappatelle. Un giovane rappresentante di uno Stato europeo
sollevó uno scandalo il giorno che si fece vedere in giro, sul Quai Wilson, insieme
ad una vivace ragazza reduce dai trionfi dei tabarini di
Montmartre. Una será ilgiovanotto invito la ragazsa a
salire neiralbergo dove egli
L' albergatore.
alloggiava
avvertito dalla cameriera, si
precipita nella carnera dei
giovanotto e, poiché i due ospiti non erano regolarmente
coniugati, invita la fanciulla
a prendere una eamera sepa-
a
a
s
o r t i c a p i a
rata o ad andarsene súbito
dair albergo. Battibecchi,
discussioni, proteste, ecc. íniine il giovanotto, seccatissimo, esclama:
Tenga presente, signore, che io sono anche fundonario della Societa delle Nazioni...
Ebbene — risponde lo
albergatore — per sua regola, faccio notare che questa
é una casa perbene e rissettabile; non é la Societa delle
Nazioni!
Tra il Giappone e ia Cina,
abbiamo tanta
paura che
stia per nascerc qualche attrito. Altrimenti come si
ípiegherebbe che secondo
quanto scrivono i giornali, ií
Giappone minaccia di ritirare il próprio ambasciatore
presso ii governo cinese? Bisogna starci attenti, perché
sc qualcuno tira una sassata
in queste circostanze, possono purê volare delle schioppettate! E sarebbe un vero
peccato turbare Ia dolce pace che regna neli' Estremo
Oriente.
Hai
mano
toglie
scendi
Ford.
fatto carriera, ti chia"donna", Pautista si
il cappello quando
dalla tua superba
Sei uno di quegli og-
donne
çn
getti preziosi che, come dicono 1 cataloghi delle aste
degli oggetti di arte, appartennero a molti amatori.
Ma com'eri piú bella, quando, salendo, o seendendo, i
primi scalini di quell' esi»
btenza, tenevi la sigaretta
un fischietto
come si tiene"sandwich"
con
e reggevi il
due mani, come una ocarina!
«: * *
I famosi "clubs" che, fino a pochi anni or sono, parevano una necessita della
vita sociaie e mondana ina Londra,
vanno,
glese,
rapidamente.
scomparendo
i
A diecine si chiudono
piú noti circoli londinesi; e
in questi giorni si comunica
famoso
la chiusura dei piú"Badmindi tutti, il celebre
gton Club" che eva il cireolo
preferito dalla migliore aristocraiia londinese.
S2mbra un destino!
Tutta F Inghilterra, da
qualche tempo in qua,
s'é ridotta in un cireolo
chiuso — entro il quale si
aggira, smarrita, per cercarvi la strada d'uscita — che
la salvi da sbatterci il muso.
Un giorno o Taltro, quando il Presidente dei Tribunale mi domanderá:
intellettuali
\tpi f|f
Socrate ó morto dopo aver bevnfo la eicuta!
— Questi uomini! Tutti alcoolizzáti!
n
u
__ Che eosa avete da dire
in vostra difesa?
— Quella será, signor Presidente — risponderó —Nettu no era in sesquiquadrato
con Marte, oppure la Luna
entrava nello Scorpione.
lo
condanneranno
Mi
Ma
stesso, proDabnmente.
iorse avro detto la ragione
vera dei mio delitto. Avro
detto la sola cosa che c'era
da dire in mia difesa.
Quando ti presenti al banco di un negozio, sei il signore ragguardevole che ha la
altri, ha
precedenza sugli
ragione e
profondamente
e
omaggio
gratitudimerita
ne anche se non compera.
Quando ti presenti ad uno
sporteilo, sei il fetente che
ha torto, farebbe meglio a
mettersi in coda, e non merita un saluto nemmeno se
paga.
.•-
•;•
;t*
II mondo é pleno di giovanotti spiritosi.
dice "giunCé il tipo che "giunto",
e
giuto", anziché
deche
alFamico
domanda
la
finisce "vitoso", come va
"vitella, e come se la "passeggia".
Cé il tipo "spinto" che definisce le raga^zine dei Ginnasio: "Fra un paio d'anni
bbone anche súbito", e urla
"per Iddio", ed augura il
"Buenos
buon giorno cosi:
Aires!".
domanda
che
Cé
"cosa quello
abbiassímo di nuovo
oggi", e definisce "Storioni"
s' intendono di
quei tali che
"Strutti" quelli di
e
storia,
buona cultura generale.
Gli spiritosissimi che appena hanno finito di raccontare qualche fatterello, chie"Ti
dono invariabilmente:
ha piaciato?", oppure "E
non ci dico altro"! Poi si
fanno belli col
dichiarare
che non "ci tesero" mai, e
dichiarano che "con la meningite o si muore o si resta
stupidi",
meravigliandosi
che "tu non sia morto"!
giovani ai quali si domanda "come stai", per sen"oggi mi
tirsi rispondere:
sento próprio metallurgico!"
gli spiritosi che non appena
lampeggia o tUona, vi fanno
osservare: "Hai visto che
lampone?".... oppure "Accidenti, suda raria!", e definiscono la pioggia "acqua bagnata"...
II mondo é pieno di giovanotti spiritosi..
L'amico indivisibile, o fraterno, o come altri lo vuole
chiamare, é polui che, quando mi seunelliranno, avrá il
commoventc nrivilegio di
ífa^liare la prima manata
di fo»rra sulla mia hara.
Giá Ancora polvere negli
oechi...
u
íi
n
n
follíe di carnevâle
Maschere doMaschere!
vunque! In un tripudio di
gaiezza che aliieta 1'animo
e scaccia dalla mente i pensieri tristi, in un trionfo di
ringiovanisce, in
vita che
di entusiasmo
tumulto
un
che riesce a strappare gridi di gioia anche ai piu'
misantropi.
succedono
te brigate si
e sparvociando
brigate
alie
una
E'
gendo coriandoli.
pioggia di piccoli dischi di
carta variopinta che vengono üettati a manciate sul
volto dei pás.santi e che in
breve ricoprono il suolo.
ArPulcinelÜ,
Passano
E
passalecchirii, Pierrots.
no altfresi vezzose donnjme
con brevi moschere di seta
nera sul volto: le une trascinate da nrdenti e impetüosi 2'iovanotti. le altre aplanguidamenr.ogsiandosi
te acl un comoagno in dóminn che a quandn a quando si curva verso di esse ner
loro
mormorare
qualche
tenera narola.
I cáffé e i ristoranti. rigurgitano. Da qualcuno di
qúesti locali giunge, appena attehuata dalla distanza, Teco di un valzer alia
moda che dá fremiti di imnazienza a chi vuol bali are.
E c'á chi baila, infatti. Balia come meglio
puó, pro~
ai ritmo
strada,
sulla
prio
di un pianino scordato, ma
che accompagna egualmen-
te bene i passi di alcune
coppie.
Tutti fanno circolo intorno a questi disinvolti balIerini che ridono dimentichi e felici e Ia cui bravura
viene salutáta con applausi scroscianti.
Un signore spMge Ia sua
temerar':etá fino 9d attr?1,versare Ia folia tenendo in
caito un canpello duro.
— Bomba! Bomba! — insúbito
comincia a gridare
—
Bomragazzo.
qualche
ba!
In men che non ,si dica
attor1'incauto signore é
modi
turba
una
niato da
cod'
<
nelli che Io bersaglia
riandoU e che non risparmia al suo cop^ícano una
fitta eragnuola di bene asFastanp nofflstiiti colni.
r-bi istanti pp.whé ]« "b^mriclofcta alio stato
bet*"a*' sia"nizza".
ma il sidi una
gnore non sombra aversene
.sorride ana male. An^i
rVeeli ed é il nrimo a orendpre a calei il canoello che
frattanto é ruzzolato a terra.
Beato il Carnevale! Una
volta tanto oi distrae dalla
monotonia, di tutti i £Üorni e dá ai nostri spiriti una
leeererezza nuova. E me
beato, an?he, che ho visto
tutto ció:
si. l'bo
Fffettivamentp.
visto. In un/antica stam^a
a. colori trovnta a caso fra
alcnne vecch^ eart°:
"Atlântico"
a
rnig lior
da
Rs.
sigaretta
$800
^
¦¦
COLCHOAR1A
GUGLIELMETTI
COLCHÕES. ACOLCHOADOS
E TUDO QUE SE RELACIONE COM
CONFORTO PARA DORMIR
Aistoni® &if$iw£me$ii
">
RUAVICTORIA 047-PKOKE 4-4302
P
"A Incendiaria", "Esquina do barulho", il
Tutti corrono alia
vero mondo delia Lima per tutti quelli che vogliono passare im
allégtò carnevale spendendo poço.
_^ w
u
12
n
accidenti, che sorte!
Pará Banho
TOALHAS FELPUDAS
nacionaes e estrangeiras
Novidades em MAILLOTS de LAN
CALÇAS — TOUCAS - CHINELLOS
SAPATOS - PANNOS
LUVAS
ROUPÕES em tecido que não esgarça.
TECIDOS FELPUDOS
LARGURA 150 cms.
BRANCO, desde
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S. Paolo - Rua Libero Badaró, 303
Santos - Rua João Pessoa, 45-47
II debito é Ia cosa che se non si fa si muore, e se si
fa non si vive piú.
• Ül
EEir
WÊÊmWMWmS^MmímmàuM
WXmÊmMÈí/k)-- :•
raaHSIaKiísÊ^ii^^
Che schifo questa com- esclamai con un sorriso trionmedia! —¦ esclamai, alia tine fale. — Vada. vada sul paiaccondei secondo atto, rivolto <al eoscenico si presenti,
migliore dei
tenti Ia parte
mio vicino di poltrona.
11 vicino approvó con un pubblico, vada — e cominciai
a ibattere le mani per incoragsorriso di commiserazione.
—
Una indecenza
rinca- giarlo.
E perché ei dovrei andarai io, desideroso di attaccar
—
discorso
e questi quattro re próprio io? — disse lui,
farabutti che applaudono sono calmo.
Ma... lei... (mi mancava
certamente prezzolati.
ill vicino si limito ad annui- il terreno un'altra volta) —
re guardandosi in giro.
Lei, 1'autore....
Ce ia facciamo una foella
Ah! Ah! Ah! — comin—
—
mifischiatina?
proposi
ció a ridere sgangheratamente
ca tanto, ma un po', per far 1'individuo — Ah! Ah! Ah!
vedere che próprio fessi non Cosa ha detto? Lteutore... Ah!
siamo e che abbiamo pagato Ah! questa ê buona.
"noi".
Quell'uomo mi sevizia<va. —
Mi dispiace di non saper Si spieghi — dissi risoluto.
Ma io non sono 1'autore.
fischiare — disse semplicimente il vicino.
mi chiamo Lautore, PerdinanFischiai per me e per lui, do Lautore e non «crivo comcon due dita in bocoa, alia medie, vendo mobili a rate io,
montanara.
caro lei...
—
ap, Bravo
mi disse,
Svenni.
plaudendo.
Ah! Capo d'Aglio
Io non permetterei questi truffe ai pubblico—continuai oramai completamente
lanciato — ma... é mezz'ora
che parlo e non mi sono anco- Ció che i bambini
ra presentato... permette?...
apprezzano di piú
Oapodaglio. ..
Piacere —. ribatté lui
il ibambini, per natura, amastringendoml Ia mano — 1'auno Ia liberta di movimento.
tore.
Hep! — gorgogliai im- Vogliono saltare, scherzare,
sfogo, insomma,
pallidendò, mentre un sudore correre, darenaturale
di moto
freddo mi irrorava Ia schiena. ai bisogno
Ció che
organismo.
Che fare? che dire? Inghiotüi dei loro
e
dunque,
piú apprezzano,
Ia saliva... ero perduto.
-— Senta, senta — prese In- Paria, ia luce e Io spazio. Vi
vece a dire calmo il mio vici- sono persone frattanto che
no —¦ come applaude Ia "cia- credono di far ,piacere ai bambini trattenendoli in casa, caque", roba da matti.
e, ció
Sento — abbozz&i con ricandoli di giocattoli loro
ad
peggio, dando
un sorriso — ma non credo che é istante
caramelle,
dolci,
ogni
che sia Ia "claque", sono tropbiscotti e frutta. Questa abipo sinceri questi applausi... tudine dev'essere combattuta
qui e'é delia convinzione...
Si, delia convinzione che da una tenace campagna edusostanze, ingeritp
il dramma non vale niente e cativa. Tali oltrecché
pregiufuori
orario,
che bisogna lavorare il doppio
con le mani per far uscire sul dicare 1'appetito, perturbano
il chimismo gastro-intestinale.
giornale che ei sono state 6 causando indisgestioni
e diarchiamate alia fine dei 2.° atto.
meno
ree
o
gravi.
piú
Lei é di spirito — bali bambini consarAcciocché
bettai sorridendo stupidamendite — ma anche un po' troppo vino 1'appetito e gli organi
gestivi in perfetto funzionasevero, se vogHamo...
Troppo severo? Scusi, mento, é indispensabile che
ore
ma lei non fischiava poço fa? prendano i loro pasti ad dalastenendosi
sempre
fisse,
Mi sentii mancare. — Si é
vero — ammisi. — Ma credo l'uso di qualsiasi dolciume.
che moita parte di questo sue- Puó permettersi ai bambini
cesso... contrastato si debba a- l'uso di dolciumi solo quando
in casa e congli attori e ai regista, é a loro sono preparati non
ore
pumati
in
pregiudiziainfatti che indirizzavo Ia mia
deili
normale
ai
svolgimento
—
ia
Avevo
disapproivazione...
gola secca, forse stavo salvan- Ia digestione.
Le vittime di disturbi gadomi.
siano bambini
stro-intestinaü,
Che strano tipo é lei —
devono
essere
adulti.
fece il mio vicino crollando il come
ad ;ina dieta scrucapo — prima grida, prote- sottomessi
polosa, acciocché il male non
sia... e poi...
complichi. In iqiiesti casi, le
Nulla da fare ero condanna- sicompresse
di Eldoformio delia
to. Intanto quei quattro enerCasa Bayer sono di grandissigumeni, sparsi un po' per tut- ma utilitá,
poiché fanno cesto il teatro, incominciavano a sare immediatamente
le deie"fuori 1'autore",
gridare:
liquide,
zioni
proteggendo Ia
"fuori 1'autore". Mi venne
mucosa
intestinale
da compliun'idea, forse non ero ancora
cazioni piú serie.
precipitato dei tutto.
—
Sente? La chiamano
lá
1
piccDla posta
*\F/
BQUO — Giustissimo. Bisogna stare attenti a non dimenticare le cortesie di cui ci
sono stati sempre iprodighi i
nostri ospiti. IB bisogna stare
ancor piú attenti a ricambiarle — se e iquando si ricambieranno — in forma opportuna
edi adeguata.
In iquesto, come, dei resto, in molte e molte cose, un bell'esem*pio ci
vien dato dalla Casa Matarazzo, con la sua decisione di offrire alla iCittá di S. Paolo
un'Universitá Oommerciale Itaiiana. Ci semhra inutile
enumerare i vantaggi che presenta la felicíssima e sostanziosa deliiberazione delia grande Ditta di Rua Direita.
MARTUSCELLI — 500.
SIGNORINA — In questo
inconveniente delle mani sudate, cosi' si lamentava una
lettrice al "postino" di una
ri vista italiana:
iSowo innamorata, terribilmente
innamorata ãi un giovane ufficiale che viãi in un bailo la sera
prima ãella suapartenza; adesso
mi scrive giornalmente lettere ardenti dipassione, piene ãi fuoco,
ãi ânsia ãi potermi finalmente
rivedere.
Attendo con trepiãazione questo giorno, ma nello stesso tempo
vorrei che non arrivasse mai; ho
paura, paura che quello sia la fine ãel nostro amore. Sof fro di un
male inguaribile che mi tormenta
e mi strasia; misuãano le mani.
Non rida, é la cosa piú brutta
per un 'innamorata. Penso alla
sera ãel nostro incontro giú nel
parco, fra i fioriprofumati; sotto la cappa scintillante ãel cielo.
Tutto é sorrisi, gioie, canti e noi
quasi volanáo ci sentiremo simili
agli ãei e sognanão cosi, lui mi
sussurrem parole dolci á'amore, e
ceircherá le mie mani per stringerle af-finche i nostri palpiti vengano a contatto, le nostre vibrazioni si congiungano come insintonia e si trasmettano tutte nel
cuore.
Ma ahimé che sentimenti proverá, spero che mi abbia compresa. Potró sperare che anche attraverso quello strato ãirei, isolante, le nostre vibrazioni possano
continuare a trasmettersi, i sogni
restare vivi e con essi 1'amore?
•E giacché ci siamo, le riprodüciamo anche la risposta:
"Viscide" mi
pare eccessivo.
Non «credo che le sue mani
trasudono gomma adragante
né colla di ipesce. Ma se anohe ella sof fre di questa diffusa infermitá, non se ne dolga. Le parole sono state create
apposta iper truccare la veritá.
L'uomo che 1'ama non penserá
mai alle sue mani "sudate",
ma alle sue mani "madide";
e non penserá che quel madore sia la conseguenza di uno
stato morboso, ma di un fatto
emotivo. II medico le dirá che
le cause vanno ricercate nel
ricarobio; il suo amore dirá:
"la causa sono io". II giorno
in cui, per la prima volta, eila abbandonerjá le sue mani
nelle mani di lui, il turbamento accentuerá forse le condizioni idriche della sua epider-
mide. Quando con gli anni, il
suo amore non sara piu' una
novitá, le mani saranno forse
piu' asciutte.
Ma che le importerá d'avere
le mani madide o sacche,
quando il cuore sara árido ?
CATTOLICO — LMniziativa
di Padre Millini, con tutto ü
rispetto dovuto alPonestá dei
suoi propositi, ci sembra un'idea veramente infelice.
La religione, e quindi anche
la chiesa, hanno un carattere
di universalitá indiscutibile.
Menomare questo loro carattere essenziale, nazionalizzandole, eqüivale a dar ragione
alla politica religiosa di qualche moderna dittatura. Senza
contare gli argomenti della
casa altrui e delia stanchezza
sottoscrittoria coloniale.
Ma com'é che a nessuno viene in mente di promuovere
una lista Única pró "Pasquino Coloniale" ?
BUONGUSTAIO — Seguitiamo a sconsigliarvi, in sana
coscienza, 1'uso di prodotti salati "alla vera carne".
Con
la salute non si scherza, è, per
non scherzarci, lasciate che
s'esperimento venga fatto prima dalPamato prossimo.
RADIOFILO — Indubbiamente, i programmi delPOra
italiana "La Você delia Patria" sono ascoltati con vero
piacere, ed hanno il loro numeroso pubblico. "lEstá de parabens" 1'infaticabile e dinamico speaker Alfonso De Martino, organizzatore delPimpresa e dei programmi.
CURIOSO — E' assolutamente falso che il nuovo Predio Matarazzo, che giiá soi'ge
maestoso
nelPAnhangabahuV
sia stato costruito in societá
tra il nostro Signor Direttore
che Iddio conservi alla Colonia sano forte rieco, eternamente, e il bene con la pala !
ed il Conte Chiquinho Matarazzo. Possiamo anche aaslcurarvi senza tema di smentita che alla costruzione dei palazzo in parola é assolutamente estranea 1'Amministrazione
dei "Pasquino". Insomma, quel
palazzo non é nostro, né tutto,
né in parte. E' sorprendente,
no ? Ma é cosí. iLa veritá anzi tutto !
CONSOLE DELLA REGGENZA DEL CARNARO E
DINTORNI — Embé ? Tutto
é finito ? La bella oceasione
della pérfida Albione sta per
ripresentarsi. Perché non ne
approfittiamo una volta per
tutte ?
EREDE — Cou i primi, ha
dovuto pagare "a venda, o leiteiro, o padeiro, o sciofére, a
copeira a arrumadeira e o
guarda nocturno". Ma quando
prende gli altri, facciamo qualche pressioncella. Se no, a
che pro' tanti sacrifizietti ? A
propósito: la riedizione dei
"curandeiro" vi interessa o
no? E' sempre un altro servi
zietto che potreste rendere.
CONFETTARO — A proposito; un amico dispone di un
largo stock di latte da "lixo"
usate. Siete compratore ?
Yolanda Salerno
PROF.> DE PIANO
Ex-alumna do Prof. Cantú e
Maestro Sepi
Lecciona em sua residência e na
dos alumnos — piano, harmonia
historia da musica e acompanhamento para canto.
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funri spettacnln
n
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u
n
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tutte le re.A San Diego di Califórnia hanno processatq, seguendo
"Confini sclvaggi"
di
interprete
artista
il
carie
Bucl\
gole qiuridiche.
e di "Il ricliiamo delia foresta", colpevole di aver addentalo un poiampaccio di Dorolhy Lamoiir. E nonostante Ia grande, grandíssima
mirazione che lio per questa atlrice, non posso naseondere qui tulta Ia
mia simpatia per 1'intélli gente cane che non ha volnto sottpstare ai
ãispetti di una ãónna in a na di fare capricci.
Buck é slalo condannato a diecimila ãollari di multa e a Ire mesi
di prigione a'pane e acqua. I diecimila ãollari li ha pagaii il suo padrone. ma Ia prigione l'ha dovnta scontare liti e questo ci dispiacenouoslanle Ia nostra grande, granãissima ammirazione per i polpacci di
Dorolhy Lamour.
Comunqüe il mio seo/>o non é quello di commentare il falto, ma
delle solite evmeriquello di climóstrare che questo processo non é una
usanze passalc
lante
canate, una noviteí d'oltre oceano, ma una delle
dal vecchio al nuovo mondo.
Xel (reãicesimo sécolo, nel Ceinione dei Grigioni eipparve un pubblico edillo per il qiiah tulta una specie di scarabei ãevastatori ãcn
E poicliê .ali animavera comparire davanti ai magisirati dei luogo.
in collera connon
monto
letli non si curarono di ubbidire, il giitdice
tro di toro. ma tènenão eonto delia piccolezza dei loro cor pi e delia
loro giovane etá, próprio cosi, provvide a nominare (1'ufficio un difensore che li reippresentasse.
il processo
durante
L'avvocalo degli scarabei chicse c ottenne
affinloro
ãisposizione
a
campo
che i suoi proletli avessero un intero
di
Coioggi
uri
diniorni
ancor
ché non morissero di fame. Dicono che
scarabei.
con
to
un
anni
gli
pai
ra seguano 1'usãnza di fare tutli gli
per il quale Iali insclti promeítono di non nscire dailimili loro imposti.
iortorelle che un ve1800 v?erano in Canadá tante
Versou
una
volta, cosi come il
di
scomunicarle
di
senti
in
dovere
si
scovo
piú
secolo scorso i mònaci di Sant'Antônio inlentarono un processo alie
formiehe troppo invadenti, processo che termino con 1'ingiunzione a
solto pena di
qucgli imenotleri di non entrare piú in campi lavorali
scómiinicà.
"brutla !" edla
Quando sorridiamo osservando un binibo che dice
gambá dei tavolo contro Ia quale é andalo a picchiare. non pensiamo
che fino a non molto tempo fa in Grécia veniva.no processou non soltanto gli autori dei delitti.ma anche gli strumenli che erano serviti
a compiere un omicidio, un furto o che soláménte per falalilá avevano
prodotio Ia morte di un indivíduo. Infalti ni leggono in i/uci resoconti senlenze per le quali un pugnale é condannato ad essere spezzato e
gcliato in maré e una roccia sulla quede é cadula una elonna (omicidio
colposo). é condannala ad essere distrutla.
1,'itornando agli animali posso riçòrdare Ia storia dei cane di Monlargis che alia corte corte .di Cario V combatté con un caraliere in
campo chiuso e vincendo ritiscí a climóstrare una colpa da lui commessa.
Vénendo ai nostri tempi: l'"Echo de Paris" pubblicava nel 1 í> 1 õ,
il resoconto di un processo falto a Parigi. a un asino chiamato Grégòire, colpevole di aver morsicato il s-uo pqdrone in seguito ad una
violenta discussione arula con lui, perché 1'uno voleva andare a destra
e l'altro a sinistra.
Dopo inchieste, sediite e atli stesi con tutte le regale. Grégoire fu
condannato edla pi na di morte, con 1'aggravanle che Ia sua carne sarébbe stata venelula in una macelleria. Povera bastia !
A noi piaeerebbe che lui ti questi amici deWuomo. dal cane Bucl;
aWelrfante Xeda Xag. portassero un collare simile a quello che aveva
"Io
il cane dclFautore dei "Barbiere di Siviglia". cioé con Ia sentia:
mi chiamo Florctta-Bcaumarchais mi apparlicne".
Io, intanto, non sono stato mai processei!o in nessitna parte dei
LAZZATI
mondo.
LODOF1CO
* * *
navigare necesse est...
In questi ultimi anni hanno
i
preso un notevole incremento
di
e
viaggi, a scopo di diporto
studio, organizzati da innunierevoli Agenzie di Turismo, sorte come funghi in tutte le parti
dei mondo. Enorme é 1'affluencrociere
za di viaggiatori alie
transoceaniche, in cui i turista,
usufruendo di speciali vantaggi
econômico,
di ordine
possono
indimentitraseorrere momenti
cabili per il godinicnto dei loro
spirito.
anche in qimsto
Paolo,
San
campo, non poteva riinancrc eolloeata in una posizione di secoudo piano. Tnfatti, 1'intercâmbio
turistico stabilitosi tra il Brasile
e altri paesi specialmehte il nostro, attraversa attuãlmente una
fase áurea, e eió in grande parte per mérito delia eoraggiosa inizativa delle Agenzie specializzate in simiii imprese. Tra queste oecupa un posto di notevokv
distacco Ia Brasilfcur, Ia nota organizzazione turistica di rua Libero Badaró, che giá conta al
di
serie
suo attivo una lunga
brillanti suceessi. Non paga deci
gli allori cólti, Ia Brasiltur
aimuncia- per il prossimo mese di
Aprile due interessanti crociere,
per Roma e Budapest, bella metropoli magiara dove avrá luoNNNTV
go, in quell'época, il
Congresso Eucaristico Intcrnazionalc.
ovidio averoldi
dott.
II giorno lõ u.s. "colheu mais
uma rosa no jardim florido de
sua existência" il nostro zootecnico e quasi botânico amico dott.
redattore-capo
Ovidio Averoldi,
di "Sítios e Fazendas", e comanimalesehe
meiitatore di cose
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'•Haivaiiuie", gruppo formato dalle Signcrine (da sinistra a destra): Ortensia Cnpolo,
líutli Garcia, L.ea Cristaldi e Mariásinhà Garcia seeondo prêmio a! bailo masclierato
dell,"Imda" dei li) corrente.
O Malho — Revista literária
illustrada. Propriedade da 8. A.
"O Malho".
Director: Antônio
Red. e
Souza e Silva.
A.
de
Adm.: Trav. do Ouvidor, 34 Rio de Janeiro. N.ro 24õ.
Arcadia — Mensario da academia de letras da faculdade de dircito de São Paulo. Presidente:
de
Dante Costantini. Directores
V.
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sou, E . M . Eiehsen. Redactores:
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Batista
Almeida Salles,
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e
gão
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Próf.a
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cretaria:
Ruben
Monteiro.
Gerente.
Prado.
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gruppo formato dalle distinto famig-lie Pessina e
vannina Baroni — Antonietta SiFalzcni,
primo prêmio a! bailo in maschera dell'"Imda" dei
mi di Evaristò — Oreste Finucci
Í9 corrente.
-— Olga Baroni — Vignate
FerAntônio.
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delia nostra eonfratella "FanfulIa".
Sobbene con ritardo, iuviamo t
âl nostro simpático e£ eompagno
di lavoro ii nostri j>iú cordiali
US
W^MM^MMMM^^M^^^Ê^^MMM^^*^^mM^MMMMM^^MM^M^^^MMMMMMMM^^:TMMMMMMMMMMTMMMMMMMM\
II giorno 17 u.-s. ebbeto luogo i furierali dei Viònipiantò giovane yuguri, congratulandoci con lui
BémI
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t\e!^3
II
Ugo Manzione, strappato ali 'affetto delia famiglia a soli 32 anni di per i suoi strepitosi suceessi nel
Durante Ia settimana scorsa, si
nacampo delle scienze esatte
. v^BBVB) - VBBJ
^^Mmmj'.^Mmwr ^BBBbBFI
b^B"M^BT\^BbV
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etá, in seguito a lunga e dolorosa malattia. L'Estinto lascia di selarsono
spenti in questa Capitale, i
turali.
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fortuna
di
apprezzare
le
ebbero
rimpianto
tra
sincero
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quanti
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seguenti connazionali:
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sue belle qualitá di mente e,
Giuseppe Spallino — Gaetano
B•
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Carloni — Giuseppe Laurino
principalmente, le straordina9aBk9
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rie doti dei suo buonissimo e
O Carneivalesco — Jornal da
Luisa Vintari Cotti — Maria GuSBB''^^^^B:W^@9bb1 ^Bt;::;;:;:;::-::';:'BBl BÍvJ B '"'''''T^fl Bk'^' ':'"':':' ^MjM\"\í^S^''"'
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fuzarca carnavalesca. Directores:
dolcissimo carattere.
Ângelo Cupaiolo
AnB^feV ^B^í tÊM ^^^ m
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usei con
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feretro,
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Olindo
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Paini,
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Sabatino
tonia Falconi Gugliotti
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dalFrungillo.
Redacç;ão e Adminiszareno Raffaelli — Elena Ronehi
grande aceonipagnamento
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'Estinto,
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in
trarão: Rua Victoria, 93
Ia residenza deli
PhoPessina — Enliria Battistuzzi —
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YflBBBBBftta^.
ne: 4-2604.
rua Theodoro Sampaio 1254,
Giuse}>pe Biancognoli.
BJBJEJI mjr^ wm , N
fu inumato nel Ciniitero deiIa Consola zione.
Pubblichiamo in seguito i
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nomi delle persone intervenu^'.¦>:*":^>to^--Ssss^^
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'omissione involon*
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MMt B^P^ia^BB bVto^3? JK^ -^m fl PP^^Si B-BB HbÉn
iria per 1
taria di molti:
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II Sig. Octacilio D. Vieira, distinto giovane residente
Caio
Fulvio
Manzione;
"II
a
Pelotas,
Rio
dicliiara:
do
Grande
Sul,
Pasquino
CoManzione,
Aspetto de' bailo in maschera dell'"Tiiida", che ebbe luogo ü
Cristaldi,
loniale", Gaetano
19 corrente nel Salone Verde delia Brasserie Paulista.
Da cir ca un anno soffrivo di reumatismo
Vincenzo Piceione,
Salvátore Cristaldi, Companhia Meacuto di origine sifilitica, che, negli ultimi
chaniçá e Importadora de S.
mesi, mi costringeva a stare a leito. Avevo
Paulo, Dott. Ulysses Fagunnella guarigione,
perdida ogni speranza "Galenogal"des e Signora; Joaquim
de
Signora;
Oliveira
César e
Dopo
¦ :¦:¦ mm mW§l £• •¦ ^aTasoiv'
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^BatBfcv:'. '¦'.¦¦'¦jmm
quando ricorsi alVuso dei
BBR-.v -:¦:¦:¦:¦ 'BBKv ¦¦'¦¦'¦¦'¦ ¦¦¦-:<>&»*:•««.
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Carmela Saltini e Famiglia;
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Vuso dei primo vetro notai sensibili miglioy^BH
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Dott. Roberto De Lorenzi e
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ramenti,
raggiungendo
soli
con
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quattro
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Signora; Nicola Poliearpo
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Vgo Manzione
e
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vetri Ia completa guarigione.
Famiglia, Eninia Muller, LiBBBBBBBBBJBBr'k,',',b''' ^^Ht':'^^v^^^ -'---":~-BBi BBbBBB' ¦ ^S:''¦''-.•^tii^^^^y'.'- ^^
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na M. Denunelr, Saverio NiOCTACILIO D. VIEIRA
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dos Santos, Anselmo Lodi,
gro, Rosaria Nigro, Manoel Silva, João
tfmmmimmm&^mmm
K WW*-&*ÊÍmW&&^'*>%:
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HP^c^^E
BBr^B
Wffw
BBLmUfIkIt
Henrique Peixoto, Deraldo Simões e Signora, Ettorc Saltini e Signora,
(Firma riconosciuta)
Rodolfo Andreoni, Luiz Altieri, José Poiigano, Mario Sandri, Júlio
Alcssandro
Igliori, Rosalina Igliori, Prof. José Waneolle,
Dott.
Wancollè, Antônio Isaldi e Signora, João Giannini, Vicente Di Franco, João Mori e Famiglia, Alberto Orsini e Famiglia, Alfredo SalII "Galenogal" é 1'unica salvezza: cura il reumatitini e Famiglia, Dott. Rodolfo De Lorenzi, Ernestina De Lorenzi, Vi'BH Bk3^V^ $f£ '*• iHBTot^BB
smo crônico e recente, ninscolare o articolare, cerebrale
^m
E::::^^K::B^Bk J^bIÉÉbVbÍ HP^''''*''
Maria Isokli
cente Marino e Famiglia, Vicente Ispldi o Famiglia,
o
conereditaria
le
forme
di sifilide
o gottoso, come tutte
Manzione, Agostinho Taddeo e Famiglia, Maria Simões, Lydia Catratta. L'ulima parola non é detta, fin quando non si é
bral, Sylvino Barbosa, Humberto e Amaoeo Disessa, Helena Navajas,
nsato il "Galenogal".
Alice Alessaiulri, Prof. Francesco Citanna e molti altri.
^» BB^t
[lã Áw' M\mm mmMMr^^ÁmTMmA mmlmrMm
Inviaronó eorone e altri oniaggi florcali: Ia niamina Esterina
BB(
flt^ Mmm BhMÍ JM^B^BmV -J
Soiiniho; P. Ernestina e
e-Caio: Fulvio e Yolanda ; Iole e Cario
Bh^HVIbot^ ji ^mu
BnBjv ^.^t. MB ^bTb
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Bpi^iBB^B
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vbTbBBIbI
Dott. Rodolfo De Lorenzi; Dott. Roberto De Lorenzi; Alberto Or¦Classificato come PftEPARATO SCIENTIsini : Vicente Isoldi; Maria Tsoldi Manzione; Prof. Giuseppe Wãn"Galenogal" ottenne nella
FICO di categoria, il
Nicola Poliearpo:
Vicente Marino;
eolle; Agostinho Taddeo;
FaGrande Esposizione dei Centenário, il DIPLOMA
miglia Vasconeellos; Famiglia Muller e Helena Navajas. Tunumerevoli, anche, i biglietti e telégramnii di condoglianze rieevuti dalla
D'ONORE, distinzione che non venne concessa a
famiglia in lutto.
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>^^í^^r
WÀ ^^tB *^^«^BbTéV — M- >w^^c BbB^bbBf
nessun altro prodptto similare.
Kiiinovianio alia famiglia tutta deli'estinto, c particularmente
al fratello Caio Manzione, nostro buon eompagno di lavoro, le nostre
piú sentite condoglianze.
ugo
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pubblicazioni
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ricevute
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L'unica salvezza
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a selecção máxima dos typos
finos paulistas
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si trova in vendita in tutte le buone farmacie dei Brasile e deli'America dei Sud.
N.°
23
A. p.
L.
D. N. S- P. NV* 9 63
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L.e graziose bainbiiie Rozzi-Clerle, primo prêmio al bailo
infantile dei Circolo Italiano il 19 corrente.
(Foto Pesce)
n
u
16
sciacchBzzaio
ca 1 a n i a I e
. Stavolta, niente quesiti.
Non essendoci quesiti, va da sé
clie non ci possonò essere rispostc da schiaffarvi in coda.
*
*
Storiella americana raccontata
dal Comm. Bruno Belli. In una
via di Chicago un tizio incontra
all'angolo di una strada un povero cieeo trascinato da un cane.
L' animale, tenuto a guinzaglio,
'infelice ai
precede di due paesi 1
quale il cielo ha rifiutato il dono
delia vista. L' americano, impietosito, gli lascia cadere in mano
una moneta da cinquanta cents
e súbito il cieco si mette il cane
sottobraccio e si infila in un bar.
Sdegno deli 'americano che chiama un poliziotto pregandolo di
procedere contro il mistificatore.
L'uomo viene coito ai bar e il
poliziotto lo vuole arrestare:
—Arrestare? E perché — si
difende il poveraccio. — Io sono "ammaestratore di cani per
i ciechi" e non posso mica impedire ad un imbecille di mettermi cinquanta cents in mano!
#
#
Un aforisma di Eduardo Barra (I.R.F.M.): "Le donne sono di una modéstia specialissima.
Cosi sanno che un uomo deve essere furbo per guadagnare dei
danaro, ma pretendono alio stesso. tempo che sia molto idiota per
spenderlo con loro".
#
*
Lodovico Lazzati, 1 'ultima voita che visito Milano, fu improvvisamente coito da uno dei piú
caratteelementari bisogni che
rizzano Ia specie umana.
Signorina, signorina! —dice
con você piuttosto allarmata il
nostro Munifico — Prego, un biglietto!
La signorina stacca il tagliando e dice: — Una lira, signore.
Lazzati impallidisce, resta un
momento perplesso, poi esclama:
— Ripasseró!... — e si allontana borbottando.
#
*
Una storiella di gangsters adalPAvv.
mericani raccontata
Oreste Bruno.
Tre gangsters sono appostati
in aperta campagna in attesa dei
passaggio dei cassiere di una mie
niera. Pistole mitragliatrici
rivoltelle sono pronte.
Sei próprio sicuro che dovesse passare a rnezzogiorno? —
chiede l'uno.
Sicurissimo! Passa sempre
a mezzogiorno!
Perbacco! E' giá mezzoPúrché
giorno e trentacinque!
non gli sia capitato nulla di male.
#
#
Valentino Guerin trova il dott.
Ezio Moncassoli con Paria preoccupatissima e gli domanda cosa gli succeda.
Non me ne parlarei Stamattina, ho ricevuto Ia lettera di
un padre che mi
minaccia di
rompermi le ossa se non Ia pian-
to di far ia corte a sua figlia!
E.' terribiíe!
— E che c'é di complicato?
Ta piahtala!
—Giá ! Una parola! E' facié
lc a dirsi... La lettera non
firmàta!
*
*
"Perché si
preferisce — si
chiede Ercole Cocito — come genero uno sciocco con tanto di
titolo ad un uomo di spirito?
Perché i vantaggi dcllo sciocco
si possono comunicare mentre
quelli deli'uomo di spirito sono
incomunicabili. Un duc:i puó fare una duchessa; má un uorno di
spirito non fa una donna di spirito".
*
#
"La
afferma
giovinezza —
—
é una bella
Antônio Cimatti
abitudine da conservarsi".
*
#
"II danaro non
puzza — dice"E
ai disopra dei
va Orazio".
milione — aggiunge Adolfo CalHera — profuma",
* *
II dott. Giuseppe Tipaldi racconta ad Eugênio Cupolo:
— Un giorno una signora viene a fársi rivaccinare, ma desidera che Ja vaccinazione sia fatta in un posto dove non si veda.
"Io Ia
guardo un po', poi le
dico: — Eli! sara difficile".
*
*
Usi americani descritti da Ramiro Lenci:
In un albergo alia periferia di
Chicago, appeso nel salone dei
ristorante nonché in tutte Je camerc, si puó leggere il seguento
"Avviso":
"II
deli' hotel
proprietário
informa i Signori viaggiatori che
egli non assume ia miniina responsabilitá circa Ia loro sicurezza personale, o esistenza
o
valori. I signori viaggiatori sono pregati di prehdere certe precauzioni ogni qualvolta credono
di dover scambiare colpi di rivoltella nella sala da
pranzo,
poiclié un proiettile mal diretto
puó colpirc inutilmente un canieriere o una persona cstranea aile loro discussioni. Le spese dei
funerali si pagano a parto e sono egualniente personali. L' ainministraziohc non
terra alcun
conto dei rcclami relativi ai servizio. Tutti i nostri
camerieri
sono armati, o i signori viaggiatori potranno spiegarsi direttániente con loro.
"Tutti i signori viaggiatori che
pretendono l'uso osclusivo di un
Ictto, pagheranno un supplomento di duo dollari.
"Essendo il nostro liôtel una
Casa di primo ordine riservata
alia clientela elegante, i signori
viaggiatori sono invitati a contonersi da perfetti "gentlenien".
II proprietário
tiene in modo
a
particolare
questa condizione e
si riserva di faria rispettare, ai
bisogno, a mano annata".
Questa é capitata, dicono, a
Gin (and Soda) Re Stelli:
Mentre attende qualcuno, una
será, alia stazione, il nostro collega si accorge che. una mano abile e lesta cerca di alleggerirlo
Afferra quella
dei portafogli.
niano,e:
— Troppo tardi, mio caro —
dice con moita calma, — capiti
maio; lio pagato próprio ora lo
affitto di casa.
E l'altro, rassegnato: —Peccato, io avrei voluto andare a pagarlo adesso.
#
*
Intèsa nella redazione dei "Fanfulla":
i
In una stessa casa di Roma—
un casone popolare — abitano
due inquilini che si
chiamano
Bianchi. Uno dei giorni scorsi,
Puno di essi malauguratamente
venne a morire e Paltro il giorno stesso parti in aéreo per Massaua. Quest' ultimo, ai suo àrrivo, mando un telcgramma a sua
moglie e, per inavvertenza, il fattorino lo consegnó alia fresca vedovella, Ia quale lesse esterrefatta: "Beno arrivato. Caldo insopportabile".
*
*
Marsiglia vista dal Cav. Giuseppe Romeo:
In un bar delia Canebiere, ad
un tavolo, sono Marius, Olive e
Tartarino.
Nella mia
famigiia — dice
—
Tartarino
sono tutti
molto
longevi. Mio nonno é morto a 95
anni; mia nonna a 97, mio zio
a 99...
Questo é niente — interrompe Olive. — Nella mia famiche sia
glia, non c'é nessuno
morto prima di aver passato il
secolo!
Peuh! — commenta Ma—
rins.
Robetta! Nella mia famiglia non é morto ancora nessuno!
*
*
VIGNOLI
ÓTICA
de poeasao
OCuuOS
o«NCE «sez
lOOG*0n3
D? J.VIGNOLI
OTOMCTPlSTA
w»<CO hO |0U,k
CtUAU&6ADA0Q66
S.PAULO
f
niente ed offrí il suo disinteressato aiuto.
Ricevuti i piú calorosi ringra*
ziamenti, egli riprese il suocammino, quando, dopo qualche chilometro, vide un'auto di lusso,
forma, quasi abbandonata.
Perseverante nella cortesia, egli fermó ancora, scese, s'avvicinó alia maechina, e aprendone
uno sportello chiese:
—Che cosa é avvenuto? Avete
bisogno di me?
stretti,
Dentro, due giovani
abbracciati, non trovarono risposta.
#
*
Don Peppino Matarazzo, dopo
una lunga conversazione telefonica con uno scoeciatore chiude con
questo rassicuranti parole:
Ma non dubiti, sara servito
come merita!
Quindi, voltosi verso uno dei
suoi segretari, che ha seguito Ia
conversazione, strizza Pocchio interrogando:
Intesi?
E come no: bisogna fregarlo.
* *
Un nostro connazionale, coito,
fine e géntilissimo quanto miope,
suole passare Ia domenica fuori
deli' abitato, in aperta campagna, per respirare e pensare a
suo bcII'ágio.
(íiüda da sé Pautoinobile, ed
é prudente quanto altri mai. Non
ha paura per il davanti, s'intende.
Una delle ultime canicolari domeniche, girònzolava come ai solito fuori dei perímetro urbano,
quando s'imbatté in un camion,
formo ai margine delia strada.
II nostro connazionale, estremamente gentile, fermó, chiese se
fosse avvenuto qualche inconve-
Montagnana, dei Moinho Santa Clara, afferma che quel che
piú colpisce, nelle mutevoli leggi
che governano Ia Moda é 1'inesauribilo genialitá: 1920: sottano
corte;
1928: sottane lunghe;
1930: sottane corte; 1935, sottane lunghe; 1938, sottane corte...
* #
Stop.
Al prossimo numero:
Spaghetti ai sugo, feijoada incompleta, osso-buco con
quella
porcheria dentro, dolce, frutta,
enfie — e conto.
II conto lo pagherá il cav. Vicente A mato Sobr.
6RAVATAS-CAMISAS
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lLIBERO BADAR0.466 100 METROS
PHONE: 2-Z2 54
DOMARTINELLl
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cual? Ua da m $ f9
^^liv
>».
Signori e signore, di ritorno
dai trionfi delPiEuropa, vengp
a presentarvi un nuovo articolo, di assoluta novitá. Attenti con gli oechi, e vi frego con
le mani.
Io non vengo sulla pubblica
piazza a vendervi la mercê col
cinquanta per cento di ribasso. No: signori e signore... ragazzino, lásciami lajvorare...
no, signori e signore: io mi
contento soltanto dei venticinque, perché io sono un uomo
onesto e figuratevi che a casa
mia ronestjá é un genere di tale consumo che tutti i momenti restiamo senza. Signori e signore: io non vi racconto frottolé: esaminate bene l'artico-
II piú prezioso dono
(Ció che Viglcne c'üiscgna)
Alia domanda: — qual'é il
piú bel regalo di cui la natura ci puó dotare? —• nessuno
esiterá a rispondere:
—¦ E' la salute.
Pur tuttavia, poça gente
pensa di studiare la seienza di
conservaria, e cioé, 1'igiene,
essendo da lamentar© che nella grande maggioranza delle
scuole non si faccia un insegnamento sistemático delle regole piú elementari di igiene
relative al corpo, alPaòitazione, alPalimentazione, alia presiervazione dalle infezioni e
profilassi delle malattie.
LMgiene insegna non solo a
difendersi dalle malattie, come purê le misure atte a mantenere il físico ed il morale in
perfetta forma. Nei tempi clie
corrono vi sono, per esempio,
molte persone nervose sol perché non sanno alimentar3i
convenientemente e ve ne so• no delle altre disanimate, irsolo
nevrasteniche,
ritabili,
idividere
meperché non sanno
todicamente il giorno.
Per combattere lo scoraggiamento, la irritazione, la nevrastenia, nulla di piú facile:
alimentarsi bene, regolare la
vita, coricarsi nelle ore convenienti e usare lo splendido
Tonofosfan delia Casa Bayer,
attenendosi alle altre regole
e dettami delPigiene.
Numerose persone che usarono il Tonofosfan, constatarono, ammirate, un senso di
benessere, súbito dopo le due
prime iniezioni di questo preziosó medicamento — assolutamente indolore e di grande
efficacia per i deboli, siano essi bambini, adulti o vecchi.
lo, e se non lo trovate di vostra piena soddisíazione... ragazzino, lásciami lavorare... e
se non lo trovate di vostra
piena soddisfazione, é próprio
segno che non vale niente. E
che non possa piú vedervi
quando saro andato via da
questa pubblica piazza, se é
che uon. dico la iveritá.
Lo sapete voi, signori e signore, perché se il vostro oroíogio va bene, potete anche rimandare il pagamento delia
bolletta dei gas?
Perché. signori e signore, se
il vostro orologio va bene, voi
conoscete 1'esatt'ore.
E lo sapete voi, signori e signore, <quand'é che Pinsalatu
vi puó acchiappare per la barba, mentre la mangiate?
L'insalata, signori e signore, vi puó acchiappare per la
barba mentre la mangiate.
quando é con-dita.
Ma non basta.
¦Lo sapete voi, signori e signore, perché alle automobili
é permesso di stare ritte in
piedi, e con le ruote anteriori
rivolte verso il cielo?
Perché, signori e signore, le
stanno
automobili,
quando
ritte in piedi e con le ruote
anteriori rivolte verso il cielo,
é segno che sono .aufo-rizzate.
Ma non basta ancora, signori e signore. Ecco che vado a
mettercene un'altra.
Voi non sapete, certamente,
che i portoni delle case dánno vino?
Próprio cosi. signori e signore.
Non avete mai, forse, inteso idire: chi-á-vino dei portone?
E ce ne voglio mettere
un'altra.
Lo sapete voi, signori e signore, perché la chiromanzia
é la seienza piú divertente?
Perché, signori e signoririe... chiromanzí-á, non si annoia.
E ancora, e finalmente,
un'altra, signori e signore.
Lo sapete voi perché un pugno dato sotto le coltri puó
anche uccidere un individuo ?
Perché, signori e signore,
un pugno dato sotto le coltri
diventa un pugn'-a-letto.
Signori, questo é 1'articolo.
Si prega di vedere, di ammirare, di guardare.
Vedano le vedove, ammirino
gli ammiragli, guardino Ie
Io non lo vendo a
guardie.
cinque lire, né a quattro lire,
e né tampoco a tre lire. E che
possa mettermi a letto, questa
será dopo cena, se é che non
ci rimetto. II primo che parla,
il primo che alza la mano, se
lo porta via. A una lira, a una
lira, a una lira...
...una Pira uno il furore,
che divampa nel mio petto:
quanfé vero ci rimetto,
ci rimetto, per mia fé!
il cantasítoric
17
n
tofijyt
Fantasie
per il
Carnevale
Grandioso
assortimento
DI
TUTTI
Schaedlich, Obert & Cia.
I PREZZI
R. Direita, 162490
enciclopédia 3 gattí
FI LANDA — Opi ficio dove, nei romanzi, c'ê sempre un'operaia che aWuscila viene irisiãiata da un giovane ricco e sfaccendato animato da clesiãeri innominabili.
LA ST RICO - Pavimcntazione delle strade, su cui, nei libri
morali, vengono gcUalc lc mogli e i figli dei visiosi- e dei beoni.
LOGABITMI - Una dcllc tante cose ehe da ragazzi non si
imparanb c da adulti si dice di aver ãimenticate.
LOGGÍ.ONE - Luogo dove s'impara che ci son piú calvi di
quanto non si creda.
LUCCIOLA - Jl Diogene degli insctti.
LUT ¦ Uccelletto deWorãine dei passeracci. Lui' é il nome
dei maschios miello delia feminina é lei'. Quello di tutti e due:
loro.
LUSA - Astro cVargentó propizio aWamore e al viistero.
Porta sfortuna deridcrlo; il futurismo ci si ê provato, ed é morto.
MACEDONIA - Sigaretta conqnistata da Alessandro e poi
presa dai Jiomani.
MAGATiTiíKl - Sono come i vocabolari: c'é tutto meno quello che si cerca.
¦¦¦
18
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ALÜfM
&Wh- ¦ ¦ A
• Co.ví' ico7)ic qualche immaginoso cronista IJha chiamata, (ireia Garbo é sfingêà (inche nelle cãrival ure. Fig ura
ieraliea,
ma
.si mordi narram mie
viva.
Cosi'
Vhanno voluta gli americani, e
cosi essa é ormai dinanzi ai nostri oechi.
Forse Pabst
nnn sareMc dello
stesso parere. Egli ricordo ancora Ia ragazza plebea e dalVespressivilá radi men tale ma ineisiva e potente come una forza deila nal ura, da lui direita nella
"Via senza
gioia"'. Quella ragazza aveva il, corpo grande e marMão, le giiancc fresche e roloudc, i piedi sâlãi e ineleganli di
creatura dei popolo abiinala alia
fat iea. GU amcrieaiii Vhanno fatla ãimagr'are, hanno voluto ehe il
suo personaggio fosse sostansialmente un allro, faiale e mondano, per drammi conipnsili c simiuosi. La geniale artista ha obh edito pnnlando decorosamenie
sul suo irrefrenabile islinio. Ma
forse s'é spesa cou piú gioia c
disinvolliira, sentendosi a próprio
ágio nei vestiti rndi delia figlia
dei marinaio, In "Anna Chrislic: cppure quelVinierpretazione
é stata la meno foriunaia presso
il pubblico americano. Qual c
delle due Ia vera ! La slilizzala
"sfinge", o Virruenie
ma dolce
'Pabst
di,
?
fanciulla
% Uiposaln e sorridente, Vaitrice è stata ãeposttata dalla sua
auto alle soglie dei teatro.
In
cwmcrino, mani dbili <¦ ãelicaíe di
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Iruccalori e parrnechieri Vhan.no
soltòppsta al"farei
lungo c gentile tormenlo di
il volto dei suo
"personaggio".
Ora la signorina
é di scena. Entra in Icairo; si
svolgono i rili
si
preliminari,
chindono lc porte, s'accendono lc
liici, si dánno i segnali. E finalmente, "azione" ! Si gira una
scena mollo pai clica, in cui la
protagonista dovrá spremerc dalle sue eiglia, direbbcro i poeti, rivi di piani o.
Come fare ? Là signorina, per
quanto cerchi di investirsi delia
sua parte, non riesce a ía .rimar e.
II regista firma V'azione, si ar-.
rabbia col crescendo di prammalica; niente. Allora si avaliza minaccióso, sehiaffeggia la signorina. Eli si; sovo storie, sono indiscrezioni di teatro, che tutti han
sentiiq narrare. II cinema, quesi 'amorosa arte che per ire quarli é vissuta (saltando e cantando
e incensando 1'amore, il cinema
ollraggia lc regolc delia galanteria. "Le cinema bravo Vhonnêtele".
Má anche questi ri medi eslremi ed eroiei qualche volia falliseo no. Ce ne sono degli ali ri,
piu'
meccaniei c sieiiri. E siccome sono parecchi, la. scelta di pende dal
tipo di lacrime che oceorre. Se
si vuole nn pianio diroilo, si avri cina agli oechi un tubo di mentolo. oppure si sparge negli oechi,
a mezzo di nn conlagoece contenente acqua pura o nn leggero
colUrio, un delerminalo numero
di goece, eorrispondcnlc. al numero
i'Ale lacrime ehe si debbono
far
ver sare. Ver un pianio lento e pe'santa
é molto adalla. la glicerina.
Quisto é. cV altra parle, ü piu'
áulico modo esperimcnlato; Virrilazioue conseguente proãuce una
laerimazione naturale che, amaigamanãosi con la glicerina, dá
una perfeita ülusione dei vero; e
probabilmente questo eíementare
ma effieace sistema non sara abbandonalo.
Resta a vedere poi se questa
glicerina, clie ha fali o piangere
le allriei, arriverá poi anche a
far piangere te speilairici.
V'-
__W ¦ ¦•¦
WW\f
*
t-.'j________________"
Jk_________________^
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MARY CARLTSLE
Non ei riesco precisare in clie
razza di oggettò é appoggiata.
Ma si vede ugualmcntc ehe
Mary £ un hei pezzo di íigliola,
davanti e ai dietro.
7.-
vf
© Ecco ii u bellissimo soggelIo per nn film. II lilolo potrebbe
essere;
IL CALIFFO Dl IlAGDAI)
Tutti i cillaãini di Hagdad erano in agitazionc.
Dei capanneUi
si for mara no ptr le slrade. Lc
comari si scambiavano le loro impressioni dalle finest re (persino
per ria arca !). Lo stesso Califfo era profundamente lurbalo.
Giustizia doveva esser falia ! liisognava
trovare
1'assassino !
liua
mal
o
un cilladiQuella
presi
no era rimaslo ucçiso. II disgrazialo era inciampaio iu un gradino sconncsso, e si era di conseguenza rollo Vosso dei collo, proprio davanli alia poria di nn suo
vieino, dal quale si recava a chie-
^^K
H r_u ?m: M Hl
Zasu Pitts, la prima notte di
matrimônio, provo uno di quegli iiidelobili spaventi ehe, per
il resto delia vita, é imnossibile eaneellare dalla própria fisonomia. Non saprenimp precisaro se causatore di tale sgo.
mento tu il --saudoso" Chico
Boia.
dere in prestito un bocalc di lalle. II Calif fo òrãiiió unAinchicsla
e il vieino fu condollo davanti a
lui, solto Vaecusa di negligenza.
II pover'uomo si dif ese cosí;
"O
potente Califfo, i gradin.i
davanti al mio lisció dovevano essere riparali próprio questa mallina dal mnralore. La colpa c lutla, di qncsl 'uomo negligente che
ha lasciato iiicompiulo il suo lavaro".
ll vieino fu rilasciato, e il CaUff o orãinó che pe.rlassero davanli a lui il muraierc.
"O
potente Çàliffo — coslui
cosi'
Ia sua causa — aveperoró
vo appena inizialo il mio lavoro,
quando ho dovuto smettere perché ho visto passare una bellissirua, donna veslila
rVazzurro. I
suoi oechi, i suoi capelli, la sua
figurino e il suo belVabito ceiesle mi liaiino fatio perdere la lesia. Penso anzi ehe Ia fonte di
lulli i guai sia
slalo
próprio
Vazzun"! dei suo vesiilo. Appena
i mi.fi oechi hanno incontralo i
t.iioi, ho seniito ehe non polevo
fare a meno di seguiria. Non c
colpa mia se il gradino é rimaslo
da riparàre. La colpa c di (/nella
donna; Ia col fia é sempre delia
donna, potente Calif fo !".
II Califfo, naturalmente, ordinó che la donna venisse condotta
alia sua presenza.
La donna si scagionó cosí;
"Non é colpa mia, vénerábile
Signore, se sono bella ! Le mie
altrallive mi sono slale clargile
da Allah, e, d'allra parte, non
polevo impedire al mnralore di
ammirare il mio vestito azzurro.
L'abito non Vho falto io; il rcsponsabilc é il sarto".
Ed ecco Vaniodifesa dcl sarto;
"Io non ho
fatto che tagliare
st
off
e cucire la
a. Se vi é una colpa, questa ricade sul tessitore".
II sarto fu rilasciato, e il lessiiorc a sua volia si dif ese cosí;
"Potente Califfo, io ho sollan10 intessuto
insieme i fili delia
sela. II tessnlo era incolore quando ha lasciato il mio laboratório.
11 responSab.ile é il tintore".
Anche
il tessitore fu lasciato
libero, c al suo posto venne condot to il tintore che parlo cosí;
"Generoso Signore, il
processo
di tintura mi 6 slalo iramandato
da molte generazioni di anlenali.
Non Vho inventa to io. E poichè
la tintura adoperala nella stoffa
¦incriminata si ricava da conchiglie che si trovano...".
Ma il Califfo ne aveva ormai
abbastanza delia faecenda. Cosi'
ordinó di portar via il tintore, e
di impiccarlo sulla soglia
delia
casa faiale. Poeo dopo, peró senli uno strano clamore levarsi dalla folia clie si decalcava davanti
alia casa per assistere alia impiccaggionc dei tintore.
"Non c'é
piú giustizia in Bagdad !" due volte questo grido gli
feri Vorccchio.
II Ceãiffo eomineiava a sentirsi, lurbalo, domandandosi perpl.esso che cosa la folia ancora chiedesse, quando finalmente un messaggero venne a geiiargÜsi
ai
piedi;
"Potente
Califfo, non é possibile impicearc il tintore sulla soglia di quella easa, perché é troppo alio !.'".
II Califfo ri fiel té un secondo.
"Trovale
un tintore piu' piecolo" senlenzió.
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¦
i Mm
XwM
Joaii Ciawfoid «', una delle
piú
grandi aiiuniratrici (jel Café
Paraventi.
1
a
s
ecco
voglio dirvi
".... e slale bem- allenli,
percite non acenda, cume lalvolla <¦
aceadnlo, eh'io debba ripelere
iinniiIo lio giá dello, per coloro
clie non hanno seguito col necessar io interesse le mie disserlusioni.... ío, cpmuhque, vi dico
c vi ripei o clie anche lc piú belle iniziative iniianc (od. almeno
quelle eousiderale ciiine lali) crlano nel loro interno delle volaminose inagagne..;.
"Mi ricordo,
per esempio, che
(/liando era ancor faneiiillo, vi fn
mi lah clie invento il cosidãeílo "bel canlo" c cioé i/nel sislema di cs/irimcrsi mediante speciali f/rida miisicali, clie giá preludeva Ia prossima scoperta dei
Icairo lirico.
"Non vi meravif/li il
fatio elaanche lc parole canlate abbiano
avnto il loro inveniove, ijiacelié
prima di allora. anche (punido
capitava di dire, in presenza di
lerze persone, delle frasi su per
"ÍH
quella pira, /'orf/iú eome;
rendo fuoco...." non vi si ammel leva alciina imporlanza e le
si pronunsiavano cosi, alia buóna, senza gridare c soprai!nilo
senza farsi accompagnarc da orcheslre eom/iosle di (>0 /irofessori.
"Fu un
grande suecesso. II publico, allrallo dalla originaUiú
delia invenzione ed entusiasmai o
dal fallo che cun Vinvenzione
dcllc parole canIale, gli veniva
offerto il mezzo di complicare
Icrribilmcnle le cose e di allenlare comunque alia tranquülilq
dei viciui, cominció a f/ridare:
''al miraciilo!",
per quanto in
le
mie
/dú am/iic rigiá facetai
lá
delia invenserre sulla pra liei
zione.
"Mi ricordo benissimo dei giorno nel quale /'invenlorc dei bel
canlo. un cerlo Gifjionc Guillae-i, si prodnaae in pubblico per
presen lare la sua invenzione.
"In una
grande sala, slipala
'inverosimile di un
ali
pubfino
blico dislinlissimo, fra cui, si nolavano i piú bei nomi deli'orle,
deli a lei leral nra e dei censo, Ia
commissione di eonlrollo, assisa
dinanzi ad un grande lavolo, era
in allesa di (lif/ione lluillacei, il
quale, come era staio /nranuunzialo da grandi manifesli murali, doveva caviare Ia. difficile frase; "Buona acra miei signori,
buona será, buona ser!".
"Ad un cerlo momento, annunzialo da sí/uilli di tromba c da
riilli di lambnri, io vidi giungere
Vinvenlore delle parole canlate,
il quale, nolevolmenle acciglialo,
si presentó ai membri dei comitalo di eonlrollo, incuranle degli applausi di cui la folia lo
CALZATÜRE
SOLO
NAPOLI
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BPBCPIP^JBfH^B^^Ui' 1 I^^^^5&^WJBvw^7>?í%éP^B8SL.
faceva sogno, dichiarando che
egli non avrebbe policio fare /
suoi cspcrimenli se non gli fosse
atata assicnrala una grossa somma.
"Sospirando, i membri dei comilalo ili eonlrollo, che erano ormai rimasti aWimpegno, raggrancllarono fra il pubblico ia somma ri ch ies Ia e la presen tarono a
Gigionc Gnit lacei; il i/uale peró
in luogo di acceliarla eon nn
grazioso sorriso la respin.se con
sdegno, dicendo che non avrcbbe canlalo alcuna frase, se non
gli fosse staio assieuralo. per
eonlrollo legale, nn cerlo numero di repliche.
"Suspirando, i membri dei comilalo di eonlrollo aderirono anehe o questa. richiesla; ma pro-.
mentre Gigionc Gniilaeci
prio
^Hí^í. •Jrl
.•..•..•¦•¦•..-.-..;...,
ACQÜÀD.COtONiA
BRILLANTINA
(REMA
LOZIONE
PASTA DENT1FRICIA
Cl PR IA
SAPONE LIQUIDO
SAPONE
TALCO
/WLm^mr\
!• I J.M**.\ J • I
GRANADO
slava per pronunziare can laudo
Vailcsissima frase, ebbe eome un
penlimenlo e ristellc...
Si seppe poi ehe aveva voluio:
a) che il suo nome figurasse
sui carlelloni piú grosso dei nome dei dei teatro slesso;
b) che I'impresa pensasse a
¦mellire in teatro degli spellalori dal Io entusiasmo prezzolalo in
modo che gli tributassero onori
prima e dopo il¦ canlo;
c) clie i Comnni, le Provinde,
gli Kiili Turisliei e le Associazioni /iiu varie si dicliiarassero
pronti a versare doi-i cospiene,
ogni qual volta egli si fosse presen lal o a lerze persone per dir
loro qualche cosa contando....
"II comitato di eonlrollo, lr<>vandosi nell'assolula impossibili-
lá di appagare l<- enormi ríchiesle di Gigionc (iuiltacci, espose
a q ii esli, col massimo rinereseimen In, la situazione ehe era venula a creáxsi; ed allora Vinventore delle parole canlate, conlrarialissimo, preso il cappello, se ue
ando sbalaeehiando la poria.
Io mi credevo che il pubblico
delnso avrebbe imparlilo a Gigione Guillaeei quella lezione clie
la sua impudenza avrebbe meritalo; ma invece non fu cosi,
giaeclic non appena Vinvenlore,
dei bel canlo fu uscilo, Ia genle
cominció a ataccare vellnre dai
pubblici cavalli, in seguo di esiillama.
Io solo peró, avevo vislo giu sio!
TMSTAN0
GUIAMK\TI.
20
em
esporte
///... "elles" eslão brigando que é um Deus uos acenda ! E é
cada xingação áe fazer corar nm .santo de pedra. Réchciaâa de
palavras da gyr.ia capadocia ! E laula roupa suja qne o melhor coranIr (lo mundo não consegue limpar !
i
¦
c o 1 1 i s õ e s
Ií' sabido <pie no seu ultimo
jogo, no Kio, contra o combinado
Kio-S. Paulo, os norte-americanos
>¦ atiram a falta de Chapmann,
o gigante da turma, ferido numa
collisão dt; automóveis.
('omniontnrio do Oscar Pau lilIo: — "Será (pie aqui em S. PauIn não haverá, tambem, "chauffeu rs" camaradas" .'
Resposta do Albano: — "Mas
um só não chega ! Com aquelles
"turunas"
acho que
gigantes,
min fallando os cinco".
.1110/Kl RÃS1' cm "acção". "Conversa molle — ho jardim fiorido, ás margens do Lido pitoresco para "iargalixa" cahir da
parede'-. . .
E nós dr palanque assistindo alegres e prazcnleiras a essa iragicomedia ipir pôr rm destaque recalques e "sujeirinhas" mephistopheJ<
U
liea.s,
C
V-J
¦
.
ALARDAXAS ! Começam "bola" ! O clube lal foi na onda!"
Ai, ai, ai, ai, ai. . .
IJ AMOS limpar rssr detrito? Vamos arejar r.ssr ambiente? Corra•K
mos, enlão, com os vendilhões do l.emplb ! Corramos com os comedo ns dr bolas !
peor a emenda i/ue o .soneto".
/V^--LS' '/irará"/'or
—
11
que ?"
— "'Porque não sobrará ninguém para escrever as clironicas espor Uvas!"
afinal
O Piilestia e a Portugueza resolveram a "melhor de tres". (O
diabo é (pie nenhuma das tres foi
"melhor"). Nova derrota do alnão
vi-verde que actualmente
"anda" nem a
pau. .Jogou pedrinha até não poder mais.
Vamos endireitar essa minestra, caro Palestra ? Assim vae
mal...
'PPE1.jLAM.OS
\
para a solidariedade humorisiieo-moral do nosso
•** collega rosco, "O Governador", para que nos ajude na empreitada histórica de saneamento moral !
los toros" !
"A los comedores de "bola" !
Ta rá, ta rá, ta rá, chim-bum !
Viva o rei Momo !
* * #
O CAJWNISTA
. .
rolando, rolando
"comadres"
brilímqunnto as
sccoisas
tratar
vamos
de
gani
rias. Rolando, foi rolando, rolando, rolando e voltou para o nosso
seio, (vá elle !)
Dizem que o menino po/, a cabeca "o lugar. Esperemos !
estudioso
astuciosament e...
Quando a gente diz qüe o Estudante... é estudioso ninguém
quer acreditar. Em Santos deletreou todo o abeedario sem errar
uma letra. A Portugueza, (pie se
os cestoholistas brasileiros tivera ni como fiscal de seu jogo
contra os norte-americanos o sr.
A.ladino Astuto. De nada valeu,
uno
scherzetto
/
/ s
1
..
<s
^^^
^
O illustre presidente do .Tuvcnaniavelmeiite.
recebeu-nos
tus
fidalguia de
daquella
Diante
porte (pie caracteriza os nobres,
fomos logo ao âmago do assampto:
Como pretende levar o banco jiiventino, conde ?
Como elle sempre foi.
Na
vanguarda de todas as iniciativas. Assustando sempre os "mais
"camgrandes", tanto no nosso
pinho" como nas redes alheias.
E o quadro ?
Sempre
se reformando e
"alimentando"
os outros. Mas
não faz mal. O celleiro está sem"ambiciosos", (pie
pre aberto aos
si- reforçam á nossa custa . . .
Desiiedimo-nos. O viadueto reflectia luzes grenal sob a tonipestude magnética . . .
pébolisticas
^o^íicrX
Assignar vales é um
prazer.
Lnquanto "elles" brigam nós...
padecemos.
O Vi Moldo não nos acompanhará ua campanha moralizadorn.
solidariedade esportiva
Pagar e não eslrillar
Lis o dístico matreiro !
A Liga resolveu ligar
A "opporlu.no" caloteiro..,
quer...
c-. %-j
~-~^°
^*-^. -Q&h-Jà
/
-
'rAA^
"déficit"
paz ao
Este o grito do tenente Porporfin em
pliyrio da Paz, (pie
"déficit"
(pie o perpedir paz ao
segue inexoravelmente.
Tambem jogar com o Luzitanò
pode lá dar algum lucro .' (Esta
"torcepergunta indiscreta é do
dor" roxo do S. Paulo, o dr.
"Risadinhn", o rosco Lopinho das
"Poi lias).
a entrevista da semana
ambiente chronico-esportivo
da imprensa está calmo.
celebre..
.Talai,
não podem.
... dois
cujo nome sempre "enfeita" estas primorosas columnas resolveu
ir para o Basco da (.aniia.
memoráveis
Phases da gyria eu não cntendo. Sou adepto da ultima flor
do La ei o — Lsnard.
- Vales (Mi não assigno. A
"grana" deve vir voando — Hubo.
Que adeanta a gente proincomtestar deante de tanta
— Lido.
.
'
prehensão
Xo meu jardim as rosas
sempre vicejarão — Jardim.
Possuo dignidade
e moral
me hombrear com pessoas
para
de brio — Thomé.
mentiras
¦
>
. . . foi o da Liga aos "calotei-
um
phrases
O
...no jardim da sua preciosa,
colheu o nosso partioxistenciu
cular amigo c ox-procor palostriAo
no, sr. Ludovico Bacchiani.
sempre grandi; e pntliiisiasta palestrino os nossos parabéns, por• pie o tempo está sendo camarada
para com elle. . .
quando
dizia lente, precisou de unia lente para, enxergar as õ bolas, da
solução do problema ...
I
mais uma f lor..
aviso
pilulas
porém, esse truque. O sr. Astuto
nem com a lâmpada de Aladino
conseguiu descobrir astuciosamçnte a nossa victoria . . .
compa d r e s .
o s
brigam
a
n
U
a
Do Palestra de Curityba recebeu la "nostra Palestra" expressivo officio de agradecimento pela demonstração de solidariedade
(sportiva por parte da delegação
chefiada por De Martino, CupaioIo e iVílincrvino..
Aiiás, falando sem paixões, este é um dos característicos primaciaes do.glorioso
conjunto nlviverde palestrino e de s-ms responsnveis.
para
>|a ,.|„. |a? Sono <li<'<i minuti elie sta sott-acqua e non
torna su.. .
— Sc ne sta zitto «itto e nde...
acabar
Ao nosso ainarellento çonsocio
espiritual
Pnntoja do " Estado'.'
suecedeu um caso singular.
Ao
vér um campeão pensou que fosse o Narciso; mas este protestou.
Diz (pie nunca
foi
campeão e
nunca deu o espectaculo de suas
bellas pennas... e dos seus horri veis pés.. .
Parei comtigo !
i
1
pasquino
c
^^gf^^^^^^f^^^yl
o
o
n
1
a
e
21
bambini precocissimi
il sinonimista ossessionato
Ma sicuro!... Una moglie sordoiniitii é quanto (li meglio posso desidcráro. Me Io ba detto ançhe il mio amico Giacolovo.... Me
lo lm detto anche il mio amico
ai
Giacopongo.... — accidenti
Imffi delia Gunegonda!... — Me
Io hn detto anche il mio amico
(üíico....incito, col quale ho ieri
I'filtro lungainente disvia.... col
quale ieri 1'altro ho lungainente
dispinzza.... — niiiledizione delle
maledizioiii colla capocchia!... col
quale ieri 1'altro ho lungainente
dis....corso delia cosn
...Mi ha detto che con la renditu del mio cnpiqiiale.... M'i ha detto che eon la rendita del mio ca— tuoni saette c liimpicoine....
pi con la ponta (1'iridio puro!...
— Mi lia detto che con lu rendita del mio c:ipi...tale, potevo benissimo canipare una moglie ed
avere anche dei graziosi parpolsini.... ed avere anche dei graziosi pareravíitte.... Un iiccidentaccio cbe mi spacchi eon la capocchia.!.,, ed avere anche dei graziosi par. . .goletti.
..In veritá, in veritá vi dico, cbe
é stato sempre il mio sogno quello di crennni una setiglia.... una
sonniglia.... — maledizionel... —
una famiglia, e di metter su casa con un bel giardino, per coltivare rose, garofani e vioscritte.... rose, garofani e viostainpnte.... — tuoni saette e lampi col
salta leone infilato nel buco!... —
rose, garofani e vio....letto. Mi
piaeerebbe anche coltivare qualche ortaggio, come ad esempio
pomidori, báccelli e luquerci....
come ad esempio pomidoro, baccelli e hiiibeti.... — maledizione
dello mnlcdizioni con la barba!...
— come ad esempio, pomidoro,
báccelli e lu....pini.
Alia mattina scenderei nel mio
piccolo Éden, con Ia mia gentile
coinentra.... con la mia gentile
conosco.... — Accidenti alle pellicple di Gunegonda!... — con Ia
mia gentile con....sorte, per fare
una
passeggiata fra il
piccola
verde delle aiuole ed i via li proíiccesi.... fra il verde delle aiuole
ed i viali prospenti.... — un accidentiiccio cbe mi spacchi con la
mota di rieambio!... — fra il
verde dcíle aiuole e i viali pro....
fumati.
Basta. Ho deciso di prender
per moglie In sordomutn, percbé
mi sembra una donnetta molto
per la quale. A me piaceiono moito le donne riserpocta.... a me
piaceiono molto le donne risereantore.... — tuoni saette e Iam— a me piacpacei al carburo!
oionp molto le donne riser....vale
e quella non c'é uf fatto perieolo
che dissiilti.... e quella non c'6
uf fatto perieolo che discaniniimaledizione delle malediui.... zioni alia nitroglieerimi!... — e
quella non c'é nffntto perieolo
che dis....corra.
Anzi, Tallra sera andai a fare uli'amore a casa sua, che é
postn in piazza Caldobaldi.... che
é postn in piazza Seccobaldi.... —
niiiledetto.... che é posta in piazza.... Froseobaldi.
II portone era cbiuso ed allora
mi attiiccai al vivegino.... e alioru mi attaccai al campaezio.... ¦—
un iiccidentaccio che mi spacchi
o ninnnnia! e allora mi attaccai
al campa....nello. Ma suona clie ti
.suona, non veniva mai nessuno
ad aprire.
Stanco di aspetta re stavo giá
per niidaniiene via, (punido A/.upranzo... quando Azudesinarc....
— tuoni saette e lampi trapezoidali!... — quando Azu....cena (cosí si chiama Ia mia fiballata....
cosi si chiama la min fi....danzatu) aprí la porta e sceso in stradn.
Poveretta!... non aveva sentito
tuonare.... Poveretta!... non avevn sentito mionare.... — maledizione delle malodizioni a scop— Poveretta!... mm aveva
pio!...
hi ntito suo....mire!
Fntto sta che I 'accompagnai a
fure Ia spesa dal vicino botteallogro.... Fatto sta clie Paccoínpngmii a fare la spesa dal vicino
accidenaccidenti,
liotteilaro....
—
Fatto sta che 1'nccomti!...
fare In s|iesn dal vicia
pugnai
no botte....gaio.
Nicolino
(pepi)
Tommaseo
i
té'
> 5 -M'yM^~~rm-~. _
— Gaterina, ricordati che anche durante il
''Lassative
carnevale devi coutinuare ad usare le
Dallari" se non vuoi sentire hrutte conseguenze
durante la Quaresima...
za
"Lassative Dallari",
Allude alle rinomate
dieta, il. miglior regolatore dellMntestino.
il
fesso
il purgante sen-
d'oro
y5s\ \
&*>
>H£^ o ,
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V
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VA a/a
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11 xí*Xl _—Z-im^\
Banco ítalo-Brasileiro
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¦
1
Bua Alvares Penteado, 25 — S. PAULO
"Contas Ltdas." massimo Rs. 10:000$000
INTERESSI 5% ANNUI
Libretto di chequei
pronto, direttore «lella radio? Senta, dica al «onfcrenziere di parlare un po' piú piano che c'é inia moglie che i«>»
.
sta bene.
UmperfjumcmysUce
jume
1 J^
—• "mmm^^LmW ^^ * P ^tf^^ÍÇ.^5 ^5
fta^-a Mua fietie
Dê á sua cutis, o a».ise.
tinado voluptuoso, e o
das
niystico
perfume
mulheres orientaes... O
Sabomte Escol lhe piosegredo de
pòicipua esse
lautas mulheres bonitas.
' .-r
y
^*^B ^^k. ^K^^'^^^---^Rv
*^\
La consuetudine é un pretesto con cui 1'uomo giustifica ció che egli fa-, e, piú spesso, ció che gli fanno
fare, in certi momenti fissi delia giornata.
.v.
-v.
-ie.
Mano freada, caldo il cuore. Anche in francese si
dice cosí. Anche in russo. Ci sono delle correnti sotterrance di idiozia non registrate dalle carte geografiche.
**A»Am
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Casino
ICARAHY
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Rua Miguel de Frias N.° 1
NICTHEROY
E' il miglior centro di divortimenti per chi va a Rio.
BAR
RESTAURANT
DANCING
FUNZIONA
~ya\<
TUTTI
1
GIORNI DALLE 3 POMERIDIANE
IN
POI.
Distribuzione di premi tutti i martedi', venerdi' e domeniche.
a
n
n
u
a
22
la verità, finalmente?
Cod; il 'Ridotio
grande dólt. Sinisiçr.
in pesseltim oi
é morto.
Copo
Ihoclijl.
(lii
piedi
lio ãel Mondo SolIerrôneo, podrone dei Bassifonãi, direttore" Demi-Monãc". II
generale dei
gran furfànte dei fnrfanli. II
"grande'" dottor Sinisler. Morlo.
Folio o. pézzellini. Ai piedi ãel
Capo Beoehji.
E il grande, vasto mondo non
conosco Io ver.il á.
Morto. Mo come;1
A ali!
Un fldgello <¦ uno pestilensa,
il fn dotlor Sinish-r. Ero cercoIo dalla polisia tli Ire eonlinenãel
li <¦ dàWagente delle tosse
suo paese. Mela ãei "racheis"
degli Stati Uniii erano sollo il
iito pollice, e I'oiIra mela sotto I'altro sito pollice. Era peggio
delia guerra européa. Era peggio
ãella spagnola. II piá gran fnrfonte che sia mai esisiito, il dotior Sinisler. Ed ora é morlo.
Fatio a pczzetlini, ai piedi ãel
Copo Beaohy.
Mo come?... Ah!...
II grande vasto mondo parlo
e parla, ma il grande vasto monão non conosco la verità.
Cosi, in questo luogo, io —
per amore delia posterilá c per
(jitalche moãesla ãiecina ãi tire
— io mi propongo ãi fare Ia litce.
Fn Slanford S. Blolt che rin'agenle
sei o ció. II famoso
privalo conosciuto in In Ilo il mondo. Che sposó la sorella ãel mio
giardiniere.. Cosi é, infalli, che
¦io /'/ío conosciuto.
..II fn. dottor Hinisler era il solo furfanle di igialchc im-porlansa
ehe Stanforã S. Blolt non avesne mai Iroseinolo ãielro le sbarre d'uno prigione. E ció reso
Slanford S. Blolt, cosi furibondl, ehe egli ginró (fimpaiironir.•iene, Sempliccmenle.
Tenetc a mente le -mie parole, — mi disse Slanford S.
Jjlott uva será, nella latleria locale — porlcró il Inpo fuori dalla sua lana. ipianfé vero che il
mio nome c Slanford S. Blótt. I
suoi giorni sono caniati. II suo
sia
ãqminio
snggellarsi.
per
Slanford
S. Blolt si é
Quanão
messo in lesta ãi prendere ten
uomo, quelVuomo é preso. O il
mio nome non c Slanford S.
Blolt.
E qnttVé il vostro nome.' —
chie,si,
Slanford S. Blolt — rispose Slanford S. Blolt:
Quindi voi ãovrele
prenderlo? — chiesi io.
Próprio come sto dicendo —
disse Slanford S. Blott.
Dunque, egli manda una quanti tá di "Sosi" (pliiralc di S. O.
S., ignoranti che siele!...) ai suoi
nomin i, affinché l 'informassero
sui luoghi dove il dottor Sinisler
era stato vislo ultimamente. Ed
egli fn infor mato che, il dotlor
Sinisler era slai o vislo ad A oibach, Aolsi, Aasam Java, Asvcgel Kop, Abcrãcen, Actón. Insomma in lutti i posti segnali
siilfalfabelo
dali'A
geográfico
'/,.
alia
fino
Ció che laseió slordilo Siansi fu riaforti S. Bloll. E quando
chiese:
storãimenlo,
mito dal suo
Xon c'é nessun posto tia
eni abbiamo avuto i-nformasione
ehe non ci sia si o Io?
Si, risposeni i suoi uomini, vi
era un luogo solo in cui il doiIor Sinisler non era slai o vislo,
e tpiel luogo era Easlboiirne.
— Aalt! Ora si ehe ci siamo..'
— esclamó Slanford S. Blolt —
Prova positiva che egli •*"' ""sconde a Easlboiirne. Ecco perdi<' nessuno 1'ha mai reduto ló.
Cosi egli t-iró fnori il paslrano
dc-Wanno precedente, lo venãetle
e compro il biglietto per Easlboume.
E naluralmenle, la prima persono in cui s'imballé in nna ãelle latleria tli Eastltourite fu il fu
dottor Sinisler. Cioé, egli allora
non era. "fu". Per qneslo Sian-
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u
a
foril S.
HÍO.
Iiloll
Io Irovó cosi prc-
1
n
n
quando Slanford S. Iiloll geltó
Ia sua fune in ária e eominció
a inerpiearsi. Slanford S. ISnll,
che aveva Ia Giovcntú e il Üivitto
c Ia Giuslieia ilalla sua parle, e
ia leihra ã'un aiiiralo agente
delle lasse licita sua lasca. Cosi,
egli avanzava piú speiliiò ilelValiro. E saliva. Saliva sempre.
E sempre saliva e saliva il ãotlor Sinisler, combal.lendo per Ia
sapcya
própria èsislensa. Egli
mai
ora,
o
piú.
che sarebbe slalo
corda
delia
Hagginnsc Ia cima
volta, Ia
per Ia (judÚordieesima
(jeito in ária e rieominció a sali-
Auh! — ruggi Slanford S.
iiloll — Io penso di avervi pisei'
calo!
"Pensai coi tine volte — disse
il ilollor Simulei'', li, semplicemente, ct/H mine aii narcótico nei lalIr di Slanford S. Iiloll prima
(fuscive (lalla lal teria.
Ma non era una piceoleeea come quella che poleva nieller
Slanforã S. Blotl fuori di strada. Non feec che aspei tare per
mi'ora o ilue finche si fu rimesso, ijliindi si àleó, si scosse e si
rimise di nuovo in cammino.
E — onestamente, ragazei —
entro tremia minnli egli aveva
raggiunto il ilollor Sinisler nn'aura volta. In un'atira latieria
di Eastboiirne.
Sono furbo, lio?... — disse
Slanford S. litoll.
Varlate con me! — disse il
ilollor Sinisler.
Próprio a voi, a mico — disse Slanford S. Iiloll.
porco! — disse il iloüor
Sinisler. E caro fuori una rivallella a sei eolpi, c sparó. E (piaudn Slanford S. Bloit usei dali'ospeddle, il ilollor Sinisler se Ia
bali era in ilirezionc dei Capo
. Bcucliy piú srello che poleva.
— Questa volta — seommisc
con sé slesso Slanford S. litoll
__ rj scommello clie tu leniamo.
Cosi Cf/li fischió nei suo fischiei Io e radnnó un corpo di poliziolti, e rinlero loilo mareio
verso il Capo Bcüehy in nn amplo
(ireolo. aUello o corilóne che si
voglia chia maré.
— Impossibite che sfugga, —
— '/'"'disse Slanford S. Iiloll
siione di minnli.
Dunque, queslo corpo di polisiolli avalizando in cireolo o andIr o çordone che si voglia chiamaré, afjfjiró il ilollor Sinisler fino a ridurlo, lentamente lentamente, verso Vòrlo dei precipieio.
Ksscndo ovvio, auehc a gente ignorante come voi, che ei/li era ormai preso.
coQuando, improvvisamcnle:
sa credele voi che avvenissc.'...
No, certo che non Io sapele,
cosi ve Io dirá io.
Ecco che il doltor Sinisler tiro
sua tasca,
fuori una corda (lalla
ail are
c&mineiô
Ia f/elló in ária
ranipicarsi sii.
— Ce fita falia! -- cselamó
mio dei poUeiotli — E' il Irnceo
delta Fune Indiana. Deve aver
preso leeioni per corrispondenea
da qualehe fachiro. Si arrampielierá fino a seomparire alia no-,
slra vista, e néssuno Io prenderá
piú.
Mxd! — cselamó Slanford
iS'# /;/„'/ — Dopo essere ai rival»
a (incuto pnnlo, io non rinuncevó a quclUnomo: » " mio '""'"'
non é Slanford S. Iiloll.
Cosi egli mando a prendere
una corda in índia, c Ia piú gwn, de scalala sn fune cite Ia sloria
poUeiesca rieordi ebbe luogo.
II doltor Sinisler era giunto a
cirea cinque hvngheeee (Vallezza
UN
re di nuovo, in alio, sempre piu
in
alio.
Ma Io slesso faceva Slanford
S. litoll, ai disoUo di lui.
..Avanli. E avanli...
Cinque lunghezze li separavano, qualtfo lunghezse, Ire lunghezzc. II doltor Sinisler appar:Íva[ contrariai o, ma un sorriso
di trionfo irradiava i elassiei lineameiili di Slanford S. Iiloll.
Due lunghezee. Una lunghcezá... Che corsa quanto mai palpilanlc nclla sloria delle 11 mane
cor se/. t
E infine, giunsero uno ai livello ilelfallro. II doltor Sinisler
CÁLICE
a
23
a mela delta sua fune, Slanford
S. Iiloll a mela delta sua. Separali (ra loro d" pochi cenlimeIri. A una ilisianea inealeolabüe
ai di sopra di Capo Bcachy. Disperazione sul viso deli'uno, Irionfo sul viso deli ativo.
— // mio Irnceo, questa valia,
ãicq io! — disse Slanford S.
Iiloll.
E, pólresle mai bmmagivarlo?
Si chino, sempliermenle atiraverso Io spaeio che H separava,
cavo fuori d suo lemperino...
E laglió In fune dei ilollor Sinister.
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il nostro
Portiivo da un lustro un cappello cli marca nostrana che avevo pagato una somma. Era di un
un
bel feltro pettinato o aveva
'pulce
con qualche totênue color
no viólotto come nou nc lio visto
mai piu'. Lc dorine mi guardavano con coinpiaccn/.a c i miei coíiòsceiiti piá cospicui rispondevauo al mio saluto con insólita deferenza. Ero orgoglioso dei mio
cappello come Napoleone delia
sua. corona; e quando me Io toglúivo per salutare, lo facevo voiteggiare nell'ária con gran sicumera, poi me lo riponevo sul capo
con sussiego, come pronunciando
il fatídico monito: "Dio me lo lia
dato, guai a chi lo toeca ! ".
Ma il tempo inosorabilo e crudele compiva. ogni giorno la sua
"insulto
opera deletéria.
L
delle
brucinnte
di
ocmarzo,
il
pioggie
cliieggiare dei sole d'agosto, IV
ria satura di sottili veleni, le
strette amorevoli e mòrtali delle
mie mani lo ridussero in uno stato pietoso.
Come nei modi dei
vecchi patrizi decaduti tra pela la
loro nobile origine, cosí nelle riposte pieghc dcl mio cappello si
i lido vi vi uva il suo passato fastoso.
Ma. ormai tutto era in rovina. La
cupola che aveva perduto la sua
consistenza
s'affloscinva
come
una. vuota vescica, lc falde sfibr-ate, moili, si agitavano nell'aria, come le ali di un uccello morente. LFiíti il nastro o il marocchino,
trasudavano
uu
umore
e
malvagio.
Al
caffé,
il
grasso
cameriere
che un tempo me Io
tendendolo con garbo
porgeva
sulle due palme, ora me lo stai.gliava con disdegno come se ;ivesse fretta di togliersi quel cencio dalle mani. I conoscenti autorevòli e riechi rispondevano nppena, al mio saluto deferente e ossequioso, e lc donne volgevano il
capo dalfaltra parte. Anche la
graziosa, ragazza che incon travo
ogni inattina non mi sorrideva
piú. Ed io che speravo di poteria
conoscere, di portaria con me nel
mio rifugio delia feriferia !
" E' hen
poco seria Ia vita ! —
—
(ili uomini stininno
pensavo.
i loro simili pin' per In
qualità.
dei cappello che per ció che vi é
sotto".
,
Fu in seguito n questo considernzioni
che decisi di comprarmi
un cappello nuovo.
cappello
I.eltrami, il cappellaio, era occupato a sorvi re un altro cliente
che stava in perplessitá davanti
nilo specchio con uu cappello di
castoro color verde ra marro.
Sombra fatto
per loi, —
diceva il cappellaio al cliente. —
Si osservi purê: lc sta benissimò.
E* uu Xicolini autentico, ma glieIo cedo per cinquauta lire.
Poi rivolgendòsi a me:
Ne vuole uno simile anche
lei . Di (piesti cappelli nc ho due
soltanto: c una vera occasione.
Si tratta di due campioni inviatinii da Fòligjio, poi la fabbrica
s 'é inceiidiata o ora non se ne
Nella nostra
confezionano piú.
cittá non c'c nessuno che possegga un cappello simile. Lo osservi.
Guardai il cappello che egli mi
con boi garbo, mentre
porgeva
1'altro cliente mi osservava
con
curiositá aspettando il mio parere. Quel copricapo era peloso come mí colbacco e il suo verde cache ricorda va il verde dei
rico
prati dava un senso bucólico che
non mi dispiacòva.
Ma, la misura ? — doninndai.
Lo provi, — disse il cappel- •
laio premuroso. — Lei hn In, testa. molto grossa: cloyrobbe andarle bene. Di codesti due cappel li mi hanno mandato le inisure, estreme" il minimo e il massimo dei numeri. Per fortuna il
signore (o indico 1'altro cliente)
ha la testa piccolissinia.
II Cappello mi entrava perfettamente, tuttavia stentai un
po'
;i deciderne I 'ncquisto perché mi
sembrava
alquanto
occcntrico,
uuo di (pai cappelli per cui ci si
ricouosco a colpo, anche tra milh' persone.
I/nltro cliente mi
Dott. Guido Pannain
Cltirurr/o-Dcntisla
Ex professore
delia Facoltá
h. di Farmácia o Odontologia dello Stato di S. Paolo
RAfíGI X
R. Barão liapetininga, 79
4.° piano — Sala 405
Chiedere eoD antecedeuza
1'ora dulla consulta
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ACADEMIA PAULISTA
DE
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Kua Floiencio de Abreu, 20-Sobr. — Telef.
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Alfredo Monteiro
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* Ml^mW
Direttore-Professore
CORSO
GENERALE
—
Lunedí,
mercoledí e venerdí. Dalle 20
alie 24.
CORSO PARTXCOLARE —M artedi
giovedi e sa-bato. Dalle 20 alio. 24.'
I.e/ioni particqlari ogni
giorno dalle
8 di mattina alie 24 — Gòrso conil>leto in io lezioni.
"SAPATEADO AMERICANO",
mensalitá 50^000.
u
a
con uun certa espresguardava
sione che parevn mi volesse dire:
"He Io coinprti lei Io compro nneb'io".
Costui era, un oinetto di etn indcfinibile, con un viso uguzz.o che
pareva un topo delle piramidi.
Aveva piccoli tuiffi ncri e portuvn gli occbiali n pinza cerchiati
d'ovo.
—¦ Va hene, — dicemmo quasi coiitemporanenuieiite :il cap— Io prendo !
pellaio:
Talvoltít bo doniãhdato a (piaiehe áulico elegante perchè hí desse tanto claffarc per riiiscire cosí inappuntnbilo. Qunlcuno mi rispondevn cbe lo faceva per nmor
per un intimo pincere,
próprio,
per un h inato senso decorativo;
tnlaltro per convenienza soeinle,
per dignitá cbe la elevntii posizione gli iiuponevii. Xossuno mi
rispondevii cbe lo faceva per riudonne;
iillc
scivc piú anuibile
cbe
nu ntrc io sostcngo
questa é
tinti delle rngioni, se nou 1'csclirsiva,
per cui tanto ci si studia
eleganti. LVIeganapparire
per
za é un forniidnbile elemento di
seduzione cbe ngli nniiíiali é dato per divinn olezionc c agli nomini per acquisita esperienzu. II
pavone cbe si eompiaçc di mettere in mostra In sua bellezza facendo lu rttotn interno alia suu
feinniinii, puó essere parugonnto
nil 'uomo cbe volteggia nell'ária
il suo Xocolini da cinuunntn lire.
n
n
io incainininandoini
Cosi fncevo
verso via Rossini; c pensavo al1'effctto cbe avrei prodotto con
quei cappello in casa deH'ainnl>ilc Adelina .
— Cbe imprudente, Paolo... veii ire a quest'orn ! — mi disse Amadefina, con cõrruccto quasi
terno; — il mio fidanzato sara
qui tra poço.
cappello neppure
Per il mio
d'elogio. Lo luittai
una parola
Le
su una sedia indispettito.
parole di Adelina non mi avevano affatto preocctipnto. Pel resto
Adelinn era una rngazza adorabi le e pei' mi suo bacio avrei riscl.iiatò qualsiasi pericolo.
Ln signorina. Adelina era una
di quelle bellezze casalingbo come figurano in certi dipinti fiammingbi aecanto agli ortnggi e alla selvtiggiiía. A veva il viso tondo e gli oechi dal taglio lievemente oblíquo ehe le conferivn
un'espressione costantenieiite rideveio- tuttavia, quando qualcòsa
fildonibrava, sapeva assumere un
aspetto c.orrucciato cbe turbava.
Aveva i sení sboeciati, largo il
bacino e le braccia tonde e grassoeco come non ne bo visto mai
sapiú. Tutto in lei esprimeva
lute e Ia sua serenitá comunicava
Ia gioia di vivere.
(Adorabilc
Adelinn ! io non avró mai nbbnstanza elogiato i tuoi baci sapo1-ooi e scbietti come il vino nuovo,
le tuo carezze ri poSi.in.ti e morbidi» come un guanciale di puniu»).
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— Eccolo cbe arriva ! — mi
sussurro Adelina con orgasmo ascoltnndo un minore di passi proveniente dalla scala. — Esci e
sali fino al solíiio; scenderai solo (punido ini é eutrato !
apri' la porta con
mi
Essa
Pòeo dopo
cautela ed io salii.
nffrettati,
dei
udii
poi il
passi
topnella
una
chiavo
minoro di
io
ed
pa. Pra lui cbe entrava;
ridiseesi con ária cOntcgnosn.'Ma
quando giunsi al piano terreno,
m'aceorsi d'aver dimenticato ,il
Riniasi perplesso per
cappello.
qualche istante, preoccupáto per
ció cbe poteva acendere, quando
udii uu "pst pst"
proveniente
dalla tromba delle scale. Era Adolma cbe venivá n gettarmi il
cappello. Po raccolsi e me Io posi in testa, ma constatai con molmi entrava
to stupore cbe non
piú. Cera da credero a un incantesimo; Lo girai e lo girai, pr»vai ad allargarlo forzaudolo con
It» mani, ma senza esito alcuno:
dòvcva essersi ristrctto di qut.ittro centinietri buoni. II fatto era
straordinario.
— mi do"Come
puó accadere
maiidavo incnmminandoini verso
casa — cbe nello spa/no di un
quarto d'ora un cappello si rest ri liga a tal punto da non entrarmi piu' in capo .'".
«lei fenômeno
La spiegazione
'ebbi
sulla piatdopo,
il giorno
I
ti.iforuin dei tram di piazza Cavour, quando vidi salirc quei siil
gnore cbe avevo conosciuto
Porcappellaio.
dal
giorno prima
tava ancICegli il suo Xiccolini ac(piistato con me, ma ora gli oscillava sul capo come uno di (piei
I arattoli cbe slanno sulle aste dei
Tra la sua fronte e il
pagliai.
niaroccbino dei cappello, ci sarebhe passata comodamente nua ma-
11
•
i? ^ si
V flflw^
1 «fll
^-^*«^iiflW
****
. • «flflk
«*
Cosi, «ignora, avete (Içciso di rimaritarvi?
Che volete, mi sono rimaste in casa ancora
sciuparle.
quelle meiíieinc elie é un neccato
farina nutritiva per eccellenza.
sua percentuale di soluzione di idrati earbonici
%.
"Kufeke" non .
contiene ecjimadestrinata farina
di latte, né tli cacao.
é la farina ehe i bambini digeriscono
v e d o v e 1 1 e
.
25
a
100/2
no. Xon oceorreva possedere un
intuito straordinario per indo vinave cbe io c lui c'evavamo
scnnibinti i cappolli e elie conseil
guentemcntC lui doveva essere
Tuttavia
fidanzato di Adelina.
formulare
dovette
non
questo
egli
ragionamento perebé, vedendomi,
coi'mi si nvvicinó salutaiidomi
dial mente.
Oli, guarda guarda ! — mi
Dòsideravq próprio vedisse. deria.
Io mi sfpr.J-.ni a sorndere.
Volevo sapere — continuo
é
se anebe
al nuo cappello
.
suecesso lo stesso fenômeno. .
guardi. E mi fece osservare come gli stava largo.
To non capisco — diceva:
in pocbe ore mi si é âl lar gato
in c fedi bi Intente.
P poicbé io non rispondevo, mi
osservó attraverso le lenti,
poi
mi
cbe
scrutó il mio cappello
stava sul capo come un guscio di
noce puó starc su una palia da bigliítrdo.
Lo vidi diveiitare serio; e attravevso il suo sgunrdo elie si illuininnva capii cbe aveva capito.
Nella
posteriore
pinttnformn
dei tram eravamo rimusti soli.
Egli aveva chinato il capo tristemente, rigirando tra le mani il
cappello cbe non gli appartencva;
poi mi fisso negli oechi, in silenzio; mi tolse dal capo il cappello
i se lo mise in testa mentre io Io
lasciavo fare, muto, impaccinto. II
cappello calzava perfetta mente.
uuo
ancora
mi
rivolse
Egli
'• la
cbe
csprinicvn
sguavdo
piu
tristezza cbe 1'odio, e mi consegnó con un gesto rnssognato il
cappcilo cbe teneva nelle mani.
Ncpptire una parola .
Alia prima formata, se nc an,10.
XIXO P.IXIO
Prof. Dr. ALESSANDRO DONATI
tante
<•'
ANALISI GLINICI1E
Pinzza Princeza Izabel, 16 (giá Largo íluajanazes)
Telefono: 5-3172 — Dalle ore 14 alie 18
26
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..^r—
¦¦¦¦»
^V-'
,v
serala in §alotto
Come ?*w am quadro, a têmpora, o a fiÚHello,
spiraU) a quell'õstilè un po' vecchiotto,
che trascende, via via. dal quarontòito
agli alberi dei secolo novella:
io, Tuta, mio cognato c mio fratello,
nella calma pagata dei salotto,
si sta assediàti in cocchio dalle atto,
ciascuno intènzionato a questo, o a qnello.
MentrHo spingo la Musa rutilante,
con giôvanüe foca, nel sonetto,
ind.ugiando tra un verso e una lieenza,
mio fratello compuzza un altante;
Tuta, al piano, stampella un mihuetto
e segna con il capo la creden.ia.
CLARETTA WÉISS
— (ntcrinn, li lm poilalo il capiione, ma aspefla, per li[•iiiígli il eôllò, che io sia uscilo, perché mi fa impressione.
BANA FRANCESE E ITALIANA PER I/ABA DEL Si
(SOCIEDADE
ANONYMA)
CAPITAL
Fcg,
FUNDO DB RESERVA
pcs,
SEDE CENTRAL:
100.000.000,00
117.000.000,00
PARIS
SUOCITRSAES E AGENCIAS:
BRASIL: Araraquara — Bahia — Bairetos — Biriçuy -— Botucatú — Caxias — Curityba — Espirito Santo
do Pinhal — Jahú
Mocóca — Ounnhos — Paranaguá - Ponta Grossa — Presidente Prudente —
—
Porto
Alegre
Recife—Ribeirão
Preto
Rio de Janeiro — Rio Grande — Rio Preto — Santos —
São Carlos — Sâo José do Rio Pardo — São Manoel — qfio
Paulo — Uberlândia — ARGENTINA: Buenos Ayres e Rosário de Santa Fé — CHILE: Santiago * Valparaiso —
COLOMBIA: Barranquiila — Bogotá — Medellin — URUGUAY: Montevidéo.
SITUAÇÃO DAS CONTAS DAS FILIAES NO BRASIL VM .51 DE JANEIRO DE 1088
activo
PASSIVO
Lelras Descontadas
121. -1 8!): 5478000
Letras e effeitos ;i
receber:
Letras do Exterior ....
53 . 342:731$200
Letras do Interior .... 131. 34 1: 7 8 6§ 15O 184 . íi87:51 7835'!.)
Empréstimos em Contas Correntes
151.'29S: 14(55200
302 . 590 :'6.91'5-9.2.0
Valores Depositados
Agencias e Filiaes
11 . ü26:0.3b.?6J0
Correspondentes no Estrangeiro
17.053:8473200
17..768:16589(10
Titulos e Fundos pertencentes ao Banco . .
CAIXA:
Lm moeda corrente ...
36 . 495: 4808800
Em c/c á nossa disposição:
58 . 656:.626§ 100
No Banco do Brasil ...
99. 766:151.8700
4.614:0448800
Em outros Bancos ....
283 . 659:03488 10
Depósitos em Conta de Cobrança
Titulos em Deposito
Correspondentes no Extrangeiro
Casa Matriz
Diversas Contas
202.726:6938860
302.590:6918920
44 .987:5878700
8 .261:8288900
74.294:4198590
30.000:000}OOC
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'FATTOJU
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n
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1
27
un delitto, e si senti stranamente conquistata dalla sua espressione suppliche fa ella un gior- chevole.
II fattorino dei settimanale "Va- te vere. Allora,"Mago
Sí, — disse — venite purê. Ma
rosso" una mia
nima e il cuore" era intento a met- no? Manda al
scopo di que- non qui... Aspettatemi in strada.
tere insieme il "nostro-foto-servizio- lettera... E qual era lo "Mago
rosso" Esco alie sette.
particolare" ritagliando
fotografie sto invio? Sapere dal
E rientró comwMssa in direzione.
da una rivista cinematográfica, quan- le qualità denunziate dalla mia calliUna settimana dopo, uscendo dal
do, con una grazia da ippopotam.0, grafia. Bene! Sapete quei pirata che
vide Venergula porki si apri improvvisamente. Un com é stato capace d'inventare? Che giornale, la fafichdla
meno solto U portone. Egli disse che
giovanotto dalVaria visibümente ág- io sono un violento, un volubile ed intutto era stato inutile con Elena, e
gressiva si avanzó nella stanzafine un tipo poço raccomandabile co- che d\dtronde ella si era giá provve- II direttore é in redazione? — me m,arito... Avete udito che geneA che
re d? informa zioni? Violento, volubi- duta di un nuovo fidanzato.
chiese con voce brusca.
— No, — rispose il fattorino senza le come marito. Naturalmente, ella scopo illudersi ancora? Tutto era fimi ha abbandonato. Disse che come nito...
levara gli occhi dal suo lavoro.
Camminarono a lungo, parlandosi
II redattore capo ?
giovanotto le piacevo abbastanza, ma
stranamente a diNeppure.
che non si sentiva di trascinare con poço e sentendosi
che sagio, ma si lasciarono con la proUn grave silenzio segui queste ul- me una vita infernale. Soggiunse
"Mago messa di vedersi ancora. Due sere
time parole. 11 fattorino era molto questo era anche il parere dei
egli tomo con un'espressione
impensierito per il naso a quarto di rosso" e che lui non era tipo da po- dopo
piú allegra e la prego di accettare un
luna delia signorina Gloria Sivanson, tersi sbagliare!
mazzolino di viole.
e mandava complicate maledizioni alaltr'uomo, e quanSembrava giá un
"Mago rosso'\ non
Vindirizzo delle forbici che tagliavado variava dei
no poço. Per questi motivi, ed anche
parlava piú di lui come di un míseraper una naturale apatia, non si curabile e di un pirata. Col tempo, finí
va affatto dei nuovo venuto. Ma co—
segreE' vero
interruppe la
dim,enticarlo dei tutto. Ormai si
col
trostid, che evidentemente doveva
taria — tutti lo riconoscono molto vedevano tutte le sere e la fanciulla
var si in condizioni di spirito pochis- bravo.
aveva compreso di che si traltava.
Amo adalte alia contemplazione,provche
— Va bene! Ed io gli proveró
Ed attendeva trepidante.
vide per próprio conto a farsi notare. almeno una cosa Vha inclóvinata sul
"E'
questo Vuomo che
Pensava:
accio
e
il fattorino
Af ferro per un br
un
sono
mio conto. Gli provera che
voleva sterminarci tutti, appena un
lo scosse rudemente.
Fotreste darmi torto?
mese fa?". Ma Vamore é capace di
Ma... si puó sapere che cosa violento.
—
esclamó
Certo che lo posso
ben altri cambiamenti... Una será
"Mago
vi prende? — borbotfó il ragazzo fu- con calore la
rosera perfetta, il vento
fanciulla. 11
rioso. — Guardate! — e mostro la so" ha detto alia vostra fidanzata ció che Voscuritá
la será inclicibocea di Gloria Swanson orribilmen- che la vostra calligrafia gli «veya ri- di giugno profumato, egli si
fece cobilinente cdrezzevole,
te sfregiata da un colpo di forbici.
impucolpa potreste
raggio. La manina di lei era a poça
Meno chiacchiere, ragazzo! — relato- Quale
tar gli?
distanza dalla sua ed egli la prese.
replico il giovanotto. — Voglio parmia
Quella di aver spezzato la
Mi ami? — chiese dopo quallare con qualcuno della redazione.
rifiuta
vita. Io amo Elena ed ella
In quei momento una porta si apri ormai di vedermi. Posso essere piá che minuto.
Si — rispose lei teneramente.^
e una ragazza entro nella stanza.
di cosi? Ditelo voi. ..
Ma sarai sempre cosi? Non sarai
Sono la segretária di redazione, infelice
Via - - disse con dolcezza—lut- noi volubile? Sarai un "raccomanda— disse — che cosa desiderate?
La vostra fidanza- bile marito"?
II "Mago rosso?" — rispose du- to si accomoderá.e se le
prover ete di
La grafologia é una seioechezé donna. ..
ta
amico.
ramente ü nostro
essere un giovane a modo tornerá za — disseII "Mago rosso?" Perché?
E il "Mago rosso?"
Per fa.rgli passare la voglia dei- certamente a voi.
Il "Mago rosso"? — borbottó
No, sento che Vho perdida per
la prafologia.
lul —Ah. non posso piú maledirlo,
¦ La segretario. lo fissó sorpresa: — sempre, che non c'é rimedio.. .
Scrivetele. Ditele che tutti pos- se egli mi ha permesso di conoscere
Che cosa puó avervi fatto?
ima volta e che nep- te, cara...
Che cosa? Bene, ascoltotemi- siamo sbagliare
"Mago rosso" é infallibüe.
líai ragione — d.hse la ragazza
il
mire
che
sapete
redazione
e
Voi siete delia
non bisogna maledirlo. Del resto,
alia prova.
metter-vi
di
Proponetele
si
il
firma
quale
auelV impostore
credo che abbandonerá la grafoio"Mago rosso" redige una rubrica di Ditele qualche cosa, insomma!...
__ E' inutile. Ma in ogni modo se- gia...
"piccolo
.,
7,
posta" nella quale si oecupa
E' un bene. Un giorno o l altro,
Addio!^
consiglio.
il
vostro
anche di grafologia. Mi domandoper- guiró
e si dvres- rmalcuno lo avrebbe assassinato! conil
cappello
Raccolse
anche
che
domando
Mi
chi' lo faccia.
'
se verso la porta. Resto un istante cluse egli gravemente.
cosa sia la grafologia. ..
aiorno dopo ella diceva al avretsuoi paosi.
II
sui
torno
e
voi
indebiso
.
che..
scienza
"Vanima e il cuore":
W una
Ascoltate — dissegli rivolto tore de
E' un'impostura! Ma non é que— Direttore. sono stanco della mia
— Voi siete molto buoalia
fanciulla.
esdi
su
disputare
di
sto il momento
vostre parole. rubrica di grafologia,. . Da questa
le
che,
dopo
na.
Vi
dirá
rubriredige
questa
sa. Egli dunque
Cucina ^
in me. Posso 'in
settimana fará ouella delia "ConsigU
rinata
ê
speranza
Ia
besüa
tanto
direttore
un
ca. Ar ete
attexa di fare quella dei
tra una setMmana? Vi rifetornare
affar
é
Benissimo
da permetterlo.
lei! Mi con- alie giovani madri"! E' meno pencon
sono
rirá
a
che
punto
Questa
una
ho
fidanzata!
svb. Ma io
cojnso — aggiunse arrossendo nn V<>e... Permettete?
siglierete
intelligente,
credevo
io
che
donna,
sorrise Heremente. Guardo a ro __ (> spero di aver presto VespeElla
legdi
bassezza
la
invece
commetteva
"Ma- lungo quelV energúmeno che poço rienza necessária.
dei
invenzioni
seioeche
le
qere
CICCIQ DE VIVO
commettere
stava
quasi
per
assolutamenprima
di
crederle
e
go rosso"
questa
i'
a
lieta
novella
wi
dó
piCColâ
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A SOLUÇÃO PRATICA
DO SEU PROBLEMA DAGTYLOGRAPHICO
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de escrever Remington Silenciosa ModeAmachina
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