“Così il bambino diventa artista,
e cioè a dire Esploratore.
In altre parole una persona che non sa dove va
ma che ha una idea presupposta di che cosa cerca.
Lungo il cammino l’esploratore si ferma
e segna su una carta il percorso già compiuto,
che è l’unico elemento certo del suo viaggio.
Davanti a sè, solamente l’ignoto e la scoperta.”
Daniele Oppi
(da “Il concepimento - La gestazione Il parto - L’esperienza educativa - L’autonomia”).
INVERART
Esposizione collettiva di opere e rappresentazioni di idee creative
nel Padiglione d’Arte Giovane di Inveruno
16 • 17 • 18 novembre 2007
A cura di:
Comune di Inveruno
Assessorato alla Cultura
Consulta Giovani
RACCOLTO
In coordinamento con:
FONDAZIONE
DIPARTIMENTO ARTI VISIVE
PITTURA
Con il patrocinio e il contributo di:
COORDINATORI
Francesco Rimoldi
Marco Rho
COORDINAMENTO ARTISTICO
Cooperativa Raccolto
Associazione Rockantina’s Friends
Con il contributo di:
Si ringrazia:
PROGETTO GRAFICO DEL CATALOGO
Cooperativa Raccolto
IMPAGINAZIONE
Vera Garavaglia
EDITING
Franca Stangherlin
© RACCOLTOEDIZIONI
Cascina del Guado - Robecchetto (MI)
Tel. 0331.875337
www.raccolto.org
È vietata la riproduzione totale o parziale e con qualsiasi mezzo dell’opera,
in tutti i Paesi senza previa accettazione dei titolari del Copyright.
Ci scusiamo per eventuali imprecisioni dovute ai momenti esecutivi
e per possibili omissioni o integrazioni. Si pregano i soggetti interessati
di segnalarle, ne terremo conto nelle prossime edizioni.
DIREZIONE
Francesco Oppi
ORGANIZZAZIONE
Assessorato alla Cultura
e alle Politiche Giovanili
DIPARTIMENTO
ARTI E ANTROPOLOGIA
DEL SACRO
Finito di stampare
per conto di RaccoltoEdizioni
nel mese di novembre 2007
da iacchettistampa
in Milano
In copertina: Giuseppe Abbati, “Implosione”, tecnica mista su carta
Sul retro: Ufocinque, “La Mummia”, acrilico e catrame su fabbrica
abbandonata.
Comune di Inveruno - Milano
Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili
Consulta Giovani
INVERART
Esposizione collettiva di opere e rappresentazioni di idee creative
nel Padiglione d’Arte Giovane di Inveruno
Inveruno 16 • 17 • 18 novembre 2007
Opere e presenze di:
Giuseppe Abbati
Toni Alfano
Matteo Berra
Luca Saverio Beolchi
Claudio Bindella
Alice Calcaterra
Stefania Castoldi
Lucia Colombo
Mattia Croce
Paola De Marco
Eleuro
Tamara Ferioli
Davide Frattini
Bianca Garavaglia
Eugenia Garavaglia
Andrei Cristian Iancu
Marco Lamanna
Alberto Motta
Anna Parini
Fabio Prina
Viviano Riva
Simone Rossoni
Chiara Ruffato
Cristian Sonda
Alessandra Spaltini
Georgia Starec
Romina Starec
Fabrizio Tampellini
Ufocinque
Gemma Zotti
le associazioni culturali e socio-culturali:
Il volto nascosto della luna • Centro Whooo - Coop. Albatros • Motherfuckart • Ass. Culturale Perelà • SpazioArs
gli allievi del corso di Pittura del Dipartimento di Arti Visive dell’Accademia di Brera:
Annita Nisida Giannieri • Ilaria Forlini
gli allievi del corso serale di Fotografia della Fondazione Humaniter:
Gianni Adamoli • Enrico Ialacci • Patrizia Perruccio • Vittoria Savegnago
i giovani aderenti all’Associaciò d’Artistes de Premià de Dalt - Barcellona
Sandra Arolas • Jordi Borras • Cintia Chavarria
con un video di David Machuca
il padrino: Joan Pasqual
i gruppi musicali: The Styles • Unicamista • Sushy Band • Le Miff
la compagnia teatrale: Artemisia Musica e Teatro - Cicco Simonetta
RACCOLTO
EDIZIONI
Il saluto dell’Assessore ai Giovani
della Regione Lombardia
“InverArt”, tradizionale appuntamento con l’arte
giovane, giunge quest’anno alla sua quarta edizione,
dopo l’ottimo successo delle precedenti.
L’Assessorato ai Giovani di Regione Lombardia
è molto lieto della realizzazione di una manifestazione
che, grazie ad un’avvincente esposizione collettiva
multidisciplinare, porta sotto i riflettori il talento
dei partecipanti, promuovendone la conoscenza
e l’apprezzamento da parte del grande pubblico.
Quest’anno InverArt esce dai confini nazionali,
ha quale padrino Joan Pasqual,
Presidente dell’Associazione di Artisti di Premià
de Dalt, Spagna, e vede, accanto agli artisti locali,
la presenza di tre giovani creativi dell’Escola
Massana di Barcellona.
Ad ulteriore arricchimento dell’edizione attuale,
il territorio di Inveruno, cuore dell’evento, è stato
oggetto di un approfondito lavoro di ricerca
fotografica, presentato in una sezione
appositamente dedicata.
Ringrazio gli organizzatori per il rinnovato impegno
ed invio a tutti coloro che saranno presenti il mio più
caloroso saluto, con uno speciale augurio ai giovani
artisti per un futuro ricco di soddisfazioni.
Pier Gianni Prosperini
Assessore Sport, Giovani
e Promozione Attività Turistica
della Regione Lombardia
4
INTRODUZIONE
Inverart giunge alla sua IV edizione, arrivandovi in splendida forma.
L’entusiasmo e la partecipazione sempre crescente di questi anni
non possono che confermarci il fatto che il Padiglione d’Arte Giovane
di Inveruno rappresenti terreno fertile per la libera creatività
dei giovani. Il coinvolgimento dei ragazzi che hanno vissuto Inverart
in prima persona li ha portati a confrontarsi, a crescere e a trovare
spesso una propria strada: nel lavoro, nell’associazionismo,
nel volontariato.
Scorcio di Inveruno,
la chiesa sullo sfondo.
Da un acquerello
di Gian Luigi Giovetti.
(dall’opera “Storia del mio paese: Inveruno”
di Carlo Colombo edita in due volumi
dal Comune di Inveruno)
Il patrimonio culturale e sociale della nostra comunità
si arricchisce così ogni anno con quest’appuntamento “fuori dagli
schemi” ma profondamente “dentro” le necessità
dell’essere umano: creare, inventare, costruire, scambiare
esperienze, confrontare punti di vista ed idee e soprattutto fare.
In questo senso Inverart è il giusto equilibrio tra teoria e pratica,
tra progetto e realizzazione, in grado di offrire l’opportunità ai giovani
creativi di riconoscersi e di riconoscere i propri limiti,
una condizione essenziale per crescere... a qualsiasi età.
Importanti gli apporti e le collaborazioni di tutti gli Enti che sono
coinvolti in questo progetto, in particolare la Società Umanitaria con
la Fondazione Humaniter, che è ospite con quattro giovani del corso
di fotografia e l’Accademia di Belle Arti di Brera che,
con l’attenzione e la disponibilità del corpo docente, ogni anno si
coinvolge con interventi sinceri e puntuali del Maestro Stefano Pizzi,
inviando ad esporre nel Padiglione giovani selezionati.
Uno speciale rapporto nasce quest’anno con l’Associaciò d’Artistes de
Premià de Dalt che dalla Catalogna ci ha dato la possibilità
di vedere in mostra quattro giovani creativi spagnoli.
Un impegno costante ci guida nel portare avanti questo progetto,
costruito con serietà e passione, che ha dato e, ne siamo sicuri, darà
ancora tante soddisfazioni.
Maria Grazia Crotti
Sindaco di Inveruno
Francesco Rimoldi
Assessore alla Cultura di Inveruno
5
ESPERIENZE ARTISTICHE VISIVE NUOVE,
DINAMICHE E DIROMPENTI
Francesco Hayez “Il bacio”, olio su tela,
110 x 88 cm. - 1859. Questa è forse la più famosa
opera dell’artista, dipinta nel 1859, raffigura due
giovani che si baciano in costumi medievali.
Il dipinto è conservato a Milano,
nella Pinacoteca di Brera.
Stefano Pizzi
conversa
con Andrea B.
Del Guercio
(di spalle).
Due vedute grandangolari
dell’aula di scenografia a Brera.
A un anno di distanza ci troviamo a celebrare quello che si è ormai consolidato come
uno dei più rappresentativi, e non formale o modaiolo, tra gli appuntamenti stagionali
della giovane arte lombarda.
Ma cosa è accaduto internazionalmente nella produzione artistica nell’arco di questi
dodici mesi? Quali venti nuovi hanno spirato dalle Biennali di Venezia e Istanbul o dall’importante “Documenta” di Kassel? E quanto hanno contribuito al dibattito culturale e
alla formazione delle nuove leve? Ci siamo forse sentiti rappresentati dal Padiglione
Nazionale ai Giardini di Castello? E perché mai?
Dove accidenti sono le esperienze artistiche visive nuove, dinamiche e dirompenti?
Inutile ormai cercarle in queste ex prestigiose sedi divenute oggi appendici di un mercato e di una produzione globale appiattita, strafatta e stracucinata che, più che tavole
rotonde intorno alla produzione, provocano ormai unicamente dei miseri pettegolezzi
sulla kermesse.
Bisogna cambiare direzioni e riferimenti al di fuori dei canoni imposti per scovare
genuinità, provare stupore o semplicemente emozionarsi di fronte ad un’opera, una
qualsiasi opera di un qualsiasi autore sconosciuto.
Viviamo paradossalmente in un’epoca di ribaltamenti espressivi con punte di diffusissimo pompierismo, ma al contrario di quell’aulica omologazione i pompieri di oggigiorno
si moltiplicano all’esterno del mondo accademico sostenuti da una stampa di maniera
e da un verticistico quanto autoreferenziale ed incolto businnes internazionale.
E l’opera feticcio vola alla grande: come le borse di Hermès, le cinture di Gucci e i
vestitini di Prada.
Questa è l’arte contemporanea, questo il dibattito.
Nulla purtroppo a vedere con il cosiddetto mestiere culturale, l’impegno, la profondità
di pensiero.
Per fortuna esistono lontane dalla ribalta dei media di settore esperienze come quella
di Inverart che offrono a un pubblico sempre più interessato quanto e cosa producono
i giovani artisti del territorio non ancora influenzati, e speriamo mai, da quanto avviene
nel grande circuito internazionale.
Certo a Inverart possiamo trovare di tutto, anche opere ai limiti dell’amatorialità ma
questa è la scommessa di un luogo di confronto ancora pulito e scevro da ulteriori
interessi. Auguriamoci che si conservi sempre così.
Milano, ottobre 2007
Stefano Pizzi
Titolare della Cattedra di Pittura Accademia di Brera
6
HUMANITER. FORMAZIONE, SOCIALITÀ E CULTURA
ALLENAMENTO QUOTIDIANO
Attraverso la Fondazione Humaniter, che opera a Milano e Napoli, la Società
Umanitaria mette in pratica un’idea di solidarietà attiva, rispondendo ad uno dei suoi
fondamentali scopi istituzionali: elevare la condizione morale e culturale dell’individuo,
in una società oggi particolarmente segnata dalla solitudine, dall’allentamento o dalla
perdita dei legami familiari, dalla crisi di costumi e di valori e dai cambiamenti repentini
dello stile di vita.
La sede milanese è prossima al suo tredicesimo compleanno: anni ricchi di impegno,
di sviluppo e di consensi, attestati dalla costante crescita dei soci frequentatori e, conseguentemente, dal moltiplicarsi di iniziative e attività che rendono “l’Humaniter” un
luogo per eccellenza di cultura, di aggregazione e di impegno sociale interamente
basato sul volontariato.
Due le fasce orarie dell’attività didattica: i corsi diurni dalle 9.30 alle 18.00 e quelli serali dalle 18.30 alle 22.30, per rispondere ad un unico bisogno, quello di arricchirsi e
socializzare, ma anche per incrociare le diverse esigenze di tempo di cittadini adulti di
diverse età. Grazie principalmente a questa attività l’Humaniter è riuscita a raggiungere un altro dei suoi scopi fondanti: sollecitare i cittadini a riscoprire in sé quell’entusiasmo e quell’impegno che possono essere espressi liberamente solo attraverso lo stimolo della cultura e della creatività, ad approfondire un certo tipo di studi e a soddisfare curiosità in campi diversi da quelli usuali.
La Fondazione che ha una sede anche a Napoli intitolata al compianto presidente
Massimo della Campa, opera anche sul territorio (circa 80 i volontari Mentori, tra quelli
già attivi) nella fattispecie nelle scuole elementari e medie di Milano e Napoli, contribuendo così al successo del Programma Monitore (Un adulto per amico) che la
Società Umanitaria conduce per contrastare il fenomeno crescente della dispersione
scolastica precoce. La Fondazione ha accettato volentieri l’invito a partecipare ad
Inverart che, oltre ad essere un validissimo campione dello stato dell’arte contemporanea giovane, è anche un laboratorio formativo teso allo sviluppo di maturi rapporti
sociali.
Il nostro Corso serale di fotografia, guidato da Nino Romeo, ha contribuito all’esposizione collettiva con una serie di immagini “inedite” proprio del Comune di Inveruno.
Un augurio a tutti i ragazzi che partecipano ad Inverart di far tesoro di questa bella
opportunità.
Franca Magnoni
photo Nino Romeo
Direttore Humaniter di Milano
Veduta dall’alto di uno dei chiostri della
Società Umanitaria dove ha sede la
Fondazione Humaniter di Milano.
Chi si iscrive all’Humaniter diventa
al tempo stesso socio dell’Umanitaria.
Da sinistra, Piero Amos Nannini, Presidente
della Società Umanitaria; Maria Luisa Zazzara
e Franca Magnoni, Direttori dei corsi
Humaniter di Napoli e Milano; Maria Helena
Polidoro, Direttore Generale della Società
Umanitaria (photo F.lli Ceriani).
7
Giuseppe Abbati
Tony Alfano
Nato nel 1977 a Legnano, si accosta subito alla pittura. Nei primi
anni ‘90 aderisce al gruppo “Zorba”, vantando di esserne l’unico
affiliato. Espone a Varese, Lecco, Genova e Salerno. Ricordiamo
“Il Pianista”, scelto come copertina del romanzo “Nel Bar” di
Matteo Forte (Oédipus ed. - 2004),“La seduzione dello scarto”,
esposizione su materiali di recupero alla galleria Nuova Visione di
Gallarate con Silvio Monti, Stefano Pizzi, Alberto Magnani,
Stefano Brutti e Borlin&Bezzon.
Continuamente attratto dalla visione e dalle visioni, non disdegna
la penetrazione nel filmato e nella ricostruzione della musica
come immaginario filosofico-decostruzionalista. Pittore di estrazione abusiva, costruisce immagini con mezzi tecnologico-rupestri.
Dal 2005 aderisce al progetto Inverart. Tra commedia e tragedia,
usa l’alfabeto primitivo o prenatale dei segni per raccontare l’insensatezza di una friggitrice senza patatine, di un ninja nel frigo,
di prostitute con lo skate (illuminazione di bughiana memoria).
“Duce Sapiens” - acrilico e colla su carta da pacco.
“Ascolta” - olio e matita su carta.
Nasce a Cuggiono (MI) nel 1973. Dal ‘98 espone in una quarantina
tra mostre personali e collettive anche con affermati pittori come
Colli, Crespi e Vaccaro e partecipa ad una mostra presentata da
Flaminio Gualdoni. Segue lezioni di incisione all’acquaforte tenute
dal maestro Ettore D’Erario. Espone nell’antico chiostro de “La
Scala di Giacobbe” a Castelletto di Cuggiono.
Ha partecipato, nel 2005 e nel 2006 alla seconda e alla terza edizione di “Inverart”, durante le quali ha conosciuto Daniele Oppi. Nel
mese di maggio di quest’anno presenta i propri lavori in una personale nella palazzina direzionale dell’Ospedale di Legnano, nell’ambito del Progetto Iris. Nell’estate 2007 partecipa alla mostra “Dante
Cento per Cento”, illustrando il Canto XXVII dell’Inferno, il progetto vede coinvolti anche artisti affermati, tra cui Oppi, Treccani,
Baratella, Crivelli, Ventura, Pizzi, Galbusera, Mariani, Ragozzino e
Tadini. La mostra, a cura del Raccolto, è stata presentata da Andrea
B. Del Guercio alla Società Umanitaria di Milano. Con un gruppo
di amici artisti periodicamente trasforma la propria casa sul Naviglio
Grande in una vera e propria galleria. È socio del Raccolto.
8
La lunga strada per Eternity
Matteo Berra
estratto
Poi inciampo e cado nell’erba.
Cado giù per una discesa per diversi metri, rotolo e non riesco
a fermarmi.
Le mie dita cercano di afferrare un qualche ciuffo d’erba ma
ogni volta che lo faccio il mio peso la strappa e così continuo
a scendere.
Sembra non finire mai.
Il mio corpo alla fine si stabilizza e cado riuscendo
a guardare avanti.
Manca poco alla fine.
Il paesaggio attorno a me scorre veloce, non posso dire
per quanti metri stia precipitando dalla montagna.
I miei occhi scorgono poi una ...
Classe 1976, vive nel suo paese natale, Inveruno.
Da sempre appassionato di musica, lettura e disegno, dopo aver frequentato la “Fabbrica del fumetto” di Milano (diplomandosi in sceneggiatura e
disegno), scopre la passione per la scrittura che lo
porterà a scrivere decine di racconti e libri.
Nel 2005 ha la prima vera occasione, e pubblica
“Un amore color grano” (I Fiori Di Campo Pavia), partecipando anche al concorso “Il molinello”, l’anno seguente bissa pubblicando, per la stessa casa editrice, “Ultima chance d’amore” (2006).
Nel 2007 invece è tempo di pubblicare “Una vita in
un ring” ma questa volta utilizzando la formula
“TuttiAutori” della casa editrice milanese “Lampi
di stampa”.
Il suo prossimo libro dovrebbe essere “La lunga
strada per Eternity”, ma nel cassetto ha già pronti
altri 5 libri e tutt’ora sta scrivendo la sua ultima
creatura intitolata “1139”.
Due copertine di romanzi
di Matteo Berra.
Alice Calcaterra
Classe 1981, nel 1997 vince un concorso, organizzato dal Comune di Robecchetto, per l’ideazione di una
vetrata al cimitero di Malvaglio. Nel 1998 espone per la prima volta alla Collettiva Giovani organizzata dal
Gruppo Artistico Espressioni di Robecchetto. Dal 1999 entra a far parte del gruppo. Nel 2000 si iscrive al Corso di Laurea in Scienze dei Beni
Culturali all’Università di Pavia. Nel 2001 vince il primo premio della sezione giovani di pittura del concorso Arte in rete, organizzato dal
Centro Culturale A. Moro di Cuggiono. Nel 2004 è prima classificata al primo concorso di pittura contemporanea “Il Ticino e la sua Valle”.
Nello stesso anno, conseguita la laurea, sposta i suoi studi a Milano, iscrivendosi al corso di laurea specialistica in Economia e Gestione dei
Musei e degli Eventi Espositivi. Oggi continua a dipingere sperimentando anche il genere astratto, approfondito in occasione della mostra intitolata Esprit Libre, organizzata nel gennaio 2005 dal Gruppo Artistico Espressioni. Ha partecipato a Inverart dal 2005.
“Cercasi titolo” (Impressioni d’autunno) - trittico, acrilico e pelle su tavola.
9
Lucia Colombo
Lucia Colombo, è nata nel 1987 e vive a
Bernate Ticino (MI). È iscritta al secondo anno dell’Accademia di Belle Arti di
Brera sessione pittura.
Nell’ultimo anno l’interesse si è focalizzato sulla fotografia centrando il proprio
approccio alla fotografia sul quotidiano,
sulle persone a lei più vicine.
Quest’anno ha realizzato una serie di
scatti al concerto svoltosi nella suggestiva cornice della Cittadella di Spandau.
Sono proprio questi i soggetti che espone ad Inverart 2007.
Due scatti
alla Zittadelle Spandau:
“Big Boy” e, sopra, “Jyrki69”.
“Ho scelto di usare il bianco e nero perché, oltre a trovarmici molto meglio,
credo che i colori tolgano parzialmente
l’attenzione dal soggetto vero e proprio
della fotografia... i colori emozionano...
Io volevo la forza cruda delle espressioni, prive di colore, in maniera tale da
riprendere il soggetto in maniera più
attenta”.
Mattia Croce
Disegnatore, classe 1980, vive a Castelletto di Cuggiono. Dopo
aver studiato grafica alla scuola salesiana, frequenta la Scuola
del Fumetto di Milano. È socio della Cooperativa Raccolto dal
2006. Attualmente lavora come programmatore, grafico, illustratore, fotografo e animatore 2D/3D. Sta preparando un’articolata nuova storia a fumetti, utilizzando stile e inquadrature
che denotano una matura sicurezza. Partecipa ad Inverart dalla
prima edizione.
Schizzo preparatorio
per una vignetta,
matita su carta.
“Marte + Venere” - acrilico su tela.
10
Paola De Marco
Inverunese, nasce nel 1982. Si diploma
nel 2002 al Liceo Artistico Statale
Umberto Boccioni di Milano.
Si iscrive, poi, all’Accademia di Belle
Arti di Brera scegliendo come indirizzo decorazione.
Nel 2003, spinta dalla passione per le
mucche, comincia a dipingere a olio su
tela questi animali, a tutt’oggi ne continua la rappresentazione a più prospettive. Dal 2005 aderisce ad Inverart.
Nel 2004 ha partecipato alla mostra di
eco-design organizzata dalla professoressa Maria Teresa Illuminato e, in
seguito, al concorso di pittura a
Cordignano (TV).
“Fra le nuvole” - olio su tela.
Davide Frattini
Ceramista, designer e fotografo per
gioco, è nato nel 1974. Vive ad
Arluno, dove realizza i propri progetti. Inizia a fare ceramica nel
1997. Nel 1999 adotta la tecnica
raku, accompagnata da una ricerca
costante di nuove morfologie e rese
cromatiche.
Le sue opere sono un “ritratto” degli
oggetti tipici della ceramica tradizionale, che si distinguono dall’opera d’arte vera e propria per avere
comunque funzione e fruibilità pratiche.
Le ceramiche di Davide Frattini
sono sempre rifinite anche nei più
piccoli particolari, come impone
l’unicità del pezzo artigianale.
Piatti e vassoio, 2006 - ceramica Raku.
11
Eugenia Garavaglia
Nasce a Magenta nel 1981. Dopo aver frequentato il
Liceo Artistico Felice Casorati di Novara e corsi di
ceramica e restauro, si iscrive all’Accademia di Belle
Arti di Brera, dove si laurea in Decorazione nel 2005.
Lavora presso lo studio di un pittore a Milano come
assistente e parallelamente frequenta un corso serale
all’Istituto Europeo del Design.
Attualmente, finito il corso di illustrazione, muove le
sue creazioni in questo campo.
Ha partecipato ad Inverart nel 2005 e nel 2006, al Fuori
Salone del mobile di Milano edizione 2006 e ad alcuni
concorsi, fra cui: “Una scultura da vivere”, promosso
da Fondazione Peano di Cuneo e “Una scultura di
luce”, per il Premio Targetti Art Light Corporation.
Tra le altre mostre: “Ecodesign”, a cura di Maria
Teresa Illuminato - San Carpoforo, Milano e “I dispiaceri della carne” organizzata da Magna Pars - Milano.
È stata selezionata al concorso per illustratori “I 200
anni di Garibaldi” all’interno di “Lucca Comics and
Games” edizione 2007.
Oltre ad esporre, con Anna Parini preparerà un’opera
“live” nel Padiglione.
“Sciuscià” - tecnica mista su carta.
“Donna Pesce”,
scultura in materiale composito.
“Ali della fantasia” - tecnica mista su carta.
Andrei C. Iancu
È nato nel 1982 a Bucarest, dove inizia, giovanissimo, a disegnare.
Conosciuta l’Italia se ne innamora e
decide di trasferirvisi con gli zii.
Dopo aver vissuto a Milano alcuni
anni, ora vive a Bareggio. Diplomato
alla Scuola Germanica di Milano, ha
studiato tre anni Biotecnologie in
Bicocca ed infine è passato a Design
Industriale.
I molteplici stimoli da cui si lascia contaminare lo portano a ricercare lo
“stile”, l’essenza degli accostamenti tra
forme e colori. Dal 2005 si dedica a
progetti di fotografia sia nell’ambito
del design che in quello artistico, sperimentando l’interazione tra luci, colori,
inquadrature e superfici. È membro del
gruppo fondativo di Inverart.
“Le guerre tra fratelli
sono sempre le più sanguinose”,
acrilico su tela.
12
Moho
Moho è un gruppo artistico composto da 2 membri:
Sergio De Gasperi e Nader Youssef.
De Gasperi nasce a Milano nel 1983 e si diploma nel
2002 al Liceo Scientifico Tecnologico E. Molinari di
Milano. Dopo un anno di studio alla Facoltà di
Filosofia dell’Università Statale di Milano, si iscrive al
corso di fotografia all’Istituto Europeo del Design concluso nel luglio di quest’anno.
È durante questo corso che decide di dedicarsi anche
alle altre tecniche artistiche e, all’ultimo anno, stringe
un sodalizio con Nader Youssef.
Nader Youssef, classe 1984, si diploma
alla stessa scuola di Sergio un anno
dopo. Dopo un semestre alla facoltà di
Geologia alla Statale di Milano decide
di “darsi temporaneamente al lavoro”.
Da sempre appassionato d’Arte,
trova riscontro in Sergio con
cui decide di collaborare nel
2006.
“Smile con buco per la velocità - retto-proiezione” - stampa fotografica.
A destra, una imponente scultura di Moho
(130 x 230 x 215) realizzata con svariati materiali..
Cristian Sonda
Cristian Sonda nasce a
Milano nel 1976.
La strada, gli spazi aperti i colori sgargianti, le forme pulite ed
immediate caratterizzano il suo lavoro. Raggiunta una prima
fase di maturazione artistica, trasferisce il suo stile prelevato
dalla strada su supporti mobili, quali tele, pannelli, compensati e componenti d’arredamento, spostandosi così da ambienti
aperti a spazi interni.
Dal 2005 partecipa ad Inverart. Nel 2006 si avvicina al
mondo dell’illustrazione iniziando una nuova fase di crescita
artistica.
Le sue opere maturano stilisticamente e concettualmente trovando un punto di incontro tra ironia e romanticismo, tra
riflessione e poesia.
Notevole e prestigiosa l’attività espositiva del 2007: “Street
art sweet art” - P.A.C. Milano; “Where is 107?” - Milano;
“Miart” - Fiera Milano; “Meltin Pop” - Palazzo Sassi,
Sondrio; “Street up” - Byblos AryGallery, Verona; “Cristian
Sonda” personale a Cadaques, Galleria “ES Fester” (Girona,
Spagna); “Fiera dell’arte di Montichiari” - Fiera di
Montichiari, Brescia; “Infart” - Padova, “Treno dell’arte
2007” in 22 città d’Italia; “Nuova Figurazione” - Fabbrica
Borroni Milano.
“Rimpianti”,
acrilico su tela.
13
Georgia Starec
“Oofagia” - tecnica mista su legno.
Nata a Venezia nel 1971, a 11 anni vince
il primo concorso di pittura. Dopo studi
umanistici, si iscrive all’Università di
Padova. Dopo tre anni si iscrive alla
Scuola Superiore d’Arte applicata
all’Industria del Castello Sforzesco di
Milano, dove si specializza in pittura
con aerografo.
Nel 1996 la prima esperienza come
“scenografa” in Puglia. Da allora collabora con alcune scuole e comuni alla
realizzazione di scenografie. Nel frattempo esegue dipinti, decorazioni e
aerografie per privati e collabora con
alcuni locali del milanese come bodypainter.
Attualmente collabora con architetti alla
creazione di ambienti che conferiscano
alle stanze la caratteristica di “incorniciare e stimolare l’anima di chi vi
abita”.
“Gatto” - acrilico su legno.
Romina Starec
Classe 1972 nasce a Venezia, figlia di Leo e Marilù,
coppia dichiaratamente anticonformista e girovaga.
Cresce in una casa dove difficilmente si trovano spazi
bianchi alle pareti, e così, avvezza all’arte del colore,
si prende le “prime soddisfazioni” vincendo concorsi di
pittura per ragazzi alle scuole medie. Inizia frequentando la facoltà di Architettura, ma la scuola per lei
più formativa è sicuramente la Scuola
Superiore d’Arte Applicata all’Industria,
dove Roberta Ottolenghi, Pasquale Del
Vecchio, ed altri “illustri dell’illustrazione”, le svelano i loro segreti artistici.
Dal ‘94 in poi riceve commissioni da
privati. Con la sorella Georgia, si sta
cimentando nell’utilizzo delle resine
iposodiche per decorazioni su pavimento, su muro e su pannello.
Anche le serate di action painting
dal vivo continuano, in abbinamento al jazz soprattutto, a sottolineare l’importanza data
alla multidisciplinarietà.
14
“Chitarre” - tecnica mista.
Abiti e accessori vengono abilmente
decorati da Romina
che li rende, quindi, pezzi unici.
nel 1976 a
Fabrizio Tampellini Nasce
Cuggiono. Ha realizzato siti internet per associazioni sportive, culturali e aggregative del
territorio. Nel 2004 segue un corso di fotografia presso la
Famiglia Legnanese. Per “Le porte di Milano”, progetto della
Cooperativa Raccolto commissionato dalla Provincia di Milano,
Settore Cultura, ha realizzato il percorso fotografico “Cuggiono
ieri e oggi”, con il relativo sito web, dove ha proposto un’interessante sovrapposizione temporale di immagini antiche e contemporanee. Ha esposto le sue opere al Pozzo delle Arti a Capalbio,
oltre a diverse mostre collettive nel milanese. Ha partecipato alle
tre prime edizioni del Padiglione d’Arte Giovane. È socio della
cooperativa Raccolto.
Ufocinque atterra sul pianeta terra in una
notte nevosa nel 1981 nella desolata campagna novarese, il paesaggio triste e grigio ben si adatta al suo carattere taciturno e iperattivo.
I primi contatti con gli abitanti del pianeta terra sono fallimentari,
decide quindi di dedicarsi a tempo pieno ad assorbire immagini e
rigettare immagini, cercando di stabilire un suo modo per comunicare con gli altri e conquistare il mondo.
Tuttora è alla ricerca, confortato però dall’essersi infiltrato in varie
mostre ed eventi sul territorio nazionale.
Ad oggi non si conosce esattamente la sua posizione ed occupazione, ma c’è chi dice che vagando per il Piemonte per fabbriche
abbandonate o cascine dismesse è facile incappare in colorati segni
del suo passaggio.
Tal’altri dicono si nasconda sotto lo pseudonimo di Matteo
Capobianco, designer novarese che per molti è in realtà solo chi
gestisce la mail del vero Ufocinque.
Ufocinque
Due scatti da “Alcatraz”.
Sopra, “Vorrei la pioggia”,
tecnica mista su legno.
A fianco, “L’uccello della profezia
del pesticida”,
vernice e catrame su cascina
abbandonata”.
15
Gemma Zotti
Classe 1984 frequenta il Liceo Artistico “P. Candiani” di Busto
Arsizio. Si è diplomata al corso di decorazione all’Accademia di
Belle Arti di Brera con i docenti Correggia e Del Guercio. Fa parte
del gruppo artistico “Espressioni”, partecipando alle varie iniziative,
tra cui lo scambio culturale, progettato dalla Coop. Raccolto, con
“Associaciò d’Artistes de Premià de Dalt” (Barcelona). Nel 2002
espone una scultura intitolata “Verso l’alto…” in occasione della
mostra “Volare” (Palazzo Ducale di Milano). Gaggiano e l’acqua estemporaneità - nel 2003, mentre nel 2004 espone al museo della
Permanente di Milano, in occasione di “SalonPrimo”. Nel 2005 e nel
2006 espone al Padiglione d’Arte Giovane di Inveruno.
Nel 2007 partecipa alla “Mostra d’arte en plein air”, a Ispra;
“Musae” Museo urbano sperimentale di arte emergente (Stresa VB). Partecipa al concorso di pittura “Il nostro tempo” (Canegrate).
“Senza Titolo”,
olio e acrilico su tela.
IL TROMBACONIGLI
INFOPOINT
«Cara Alessandra,
quest’anno abbiamo dato più spazio a nuovi
partecipanti, ma ci piacerebbe molto avere
con noi a INVERART, l’ormai “mitico”
oggetto da te creato».
Francesco O.
Nel padiglione vi è uno spazio informazioni dove coloro che fossero interessati
potranno trovare materiali e
documenti che riguardano il
progetto Inverart e la
Cooperativa Raccolto.
«Lo porterò con piacere!
dimmi pure quando, buona preparazione!»
Alessandra S.
“Il Trombaconigli”
di Alessandra Spaltini,
è diventato
la simpatica mascotte
di Inverart.
Surreale,
nelle forme
e nel concetto,
suscita immediata
curiosità.
La scultura
è realizzata in
gesso, plastica e
tondini d’acciaio.
16
INVERART, un percorso
Gianni Bonetti, Michele Ciardulli, Marco Di Zinno,
Manuela Furlan, Jose (Giuseppe Imprescia), Alessia
Marchese, Armando Mascetti, Sergio Menescardi,
Matteo Naggi, Carlo Olchini, Consuelo Olivares.
Questi sono i nomi dei ragazzi che quest’anno lasciano
spazio ad altri colleghi che espongono per la prima volta
ad Inverart; sono anche tra quelli che Inverart l’hanno
visto nascere, partecipandovi con impegno sin dal primo
anno.
Li vedremo attivi, insieme a tutti i ragazzi di Rockantina’s
Friends, nella costruzione e nell’allestimento di questa
edizione con immutata passione.
La cascina del Guado, sede della Cooperativa Raccolto
e cenacolo d’Arte e Cultura dal 1969. Qui si svolgono
anche gli incontri formativi preparatori ad Inverart.
Per la prima volta ad INVERART
INVERART
Sin qui abbiamo proposto le opere dei giovani creativi
che hanno già partecipato ad una o più edizioni
del Padiglione d’Arte Giovane di Inveruno.
Nelle pagine successive presentiamo i partecipanti che per la prima volta
espongono i propri lavori.
Ad essi è dedicata una pagina, come nelle precedenti edizioni del catalogo.
Come consuetudine, tutti i giovani sono accompagnati idealmente da un padrino d’eccezione
che succede a Giancarlo Colli, Daniele Oppi, Stefano Pizzi, Lelo Cremonesi e Giuliano Zosi.
JUAN PASQUAL
Juan Pasqual nel suo studio.
Sotto: “Pendulo musical” e
“Composicion musical 2”- tecnica
mista su tela. Pascual produce
i colori che poi utilizza.
Joan Pascual (lezione in catalano) è nato a Barcellona
(Catalogna - Spagna) nel 1953. La sua formazione ha inizio al Museu Municipal de Badalona (Barcellona): disegno
e pittura poi all’Escola d’Arts y Oficis sempre del capoluogo catalano: disegno, pittura, disegno grafico e industriale
e continua poi alla Escola Leonardo da Vinci a Barcellona
con un perfezionamento in disegno e pittura. Ha esposto
in Spagna e all’estero. La sua pittura è stata definita specchio opalescente del mediterraneo, immagini tra solitudine ed energia.
È membro fondatore dell’Associazione di Artisti di Premià
de Dalt ed è socio del Raccolto dal 2005. È da anni impegnato nella promozione della cultura e dell’Arte sul territorio. Vive e lavora a Premià de Dalt-Barcellona.
17
Luca Saverio Beolchi
Luca Saverio Beolchi, LSB, diplomato al liceo scientifico, ha studiato
pianoforte e chitarra al centro professione musica ed ha frequentato
Filosofia all’Università Statale di
Milano.
Finora è stato protagonista di due personali e di oltre venti
mostre collettive. Art director, illustratore, graphic designer, musicista, scrittore, performer, event promoter, lavora con artisti, fotografi, registi e musicisti italiani e stranieri. Dal 2004 dirige Lobodilattice, Laboratorio Artistico
a-poetico, di cui è il fondatore.
“Mi muovo tra latte
di vernice e pennelli,
dissertazioni teoretiche
e teoremi cosmogonici,
bytes e sistemi operativi.
Mi concentro
sulla relazione tra essere
umano, comunicazione
e creatività”.
A destra, particolare di “Fallen”,
acrilico su tela.
A sinistra, “Tempo immobile”,
acrilico su tela.
In alto, “Tempo marrone”,
acrilico su tela.
18
Claudio Bindella
Claudio Bindella nasce il 9 febbraio 1967 a Sesto San
Giovanni e attualmente risiede a Milano.
Dipinge da una decina d’anni, dopo aver lavorato nello studio del pittore Benito Trolese.
Nel dicembre 2006 ha tenuto una mostra personale alla
Libreria Babele in Galleria Vittorio Emanuele a Milano.
“L’arte intrattiene con le idee un rapporto in negativo,
è l’espirazione, la pausa tra due battiti.
Nel processo idea-progetto-realizzazione si apprende presto
che gli elementi indesiderati ed accidentali sono una ricchezza,
e laddove le altre discipline lottano per ricondurre all’idea,
per ridurre al minimo lo scarto rispetto a quella, qui si permette la
proliferazione, la crescita, non solo,
si inizia ad osservarla da fuori, se ne ammira la forza vitale,
“creativa”, la soggettività viene riassorbita nell’ordine generale, in
un vortice che risale, ricongiunge, riunisce ciò che è diviso.
È così che la magia si realizza, ma non si può dire come,
perché il come è nell’ordine dell’idea-progetto, e soprattutto
non è replicabile, perché è un’esperienza, e come tale è irripetibile”.
Sopra, “Tavolino”,
olio su tavola (tavolino Ikea).
A lato, particolare da “Painted”.
19
Stefania Castoldi
Stefania Castoldi si è specializzata in
tecniche pittoriche alla Scuola d’Arte
Applicata di Milano sotto la guida
dell’artista danese Anders Pedersen.
Ha lavorato per diversi anni
nell’Atelier milanese del pittore
Nando Falchi come decoratrice e pittrice. Collabora con diverse associazioni culturali insegnando disegno e
pittura. È pittrice e curatrice di eventi
nell’Art Factory Lobodilattice.
Utilizza la pittura come immediato
mezzo di espressione di emozioni e
situazioni, esibendosi spesso in
performance di Live Painting.
Un particolare
di un dipinto
della serie “Lullaby”.
Sopra, dipinto della serie “Lullaby”,
tecnica mista su tavola.
A lato, “Senza Titolo”,
tecnica mista su tavola.
20
Federica Coppola
Federica Coppola in arte
Missmalone, fotografa, nata a Varese
nel 1982, residente a Gallarate, ha
studiato, presso l’istituto europeo di
Design, comunicazione Visiva, con
indirizzo Fotografia. Nelle sue fotografie i paesaggi urbani si snodano in
maniera decisamente anticonvenzionale tra vicoli cechi
e tunnel oscuri. Talvolta i piani si intrecciano e si
mischiano, rivelando quelle atmosfere che fanno da
silenzioso sfondo nella vita degli abitanti di qualsiasi
grande metropoli. A tratti spaventose, piene di un’oscurità irrazionale, le foto non ci rassicurano, semplicemente ci svelano qualcosa di nuovo sull’immaginario contemporaneo. Illuminano il rapporto che la società intrattiene con il paesaggio da essa creato.
Forse Missmalone non ci propone le risposte e le rassicurazioni che vorremmo, ma soltanto un unica, indicibile domanda su noi stessi: non c’é messaggio né morale,
ma soltanto una riflessione scarna e magmatica che ci
accompagna in quei paesaggi che solo all’apparenza ci
sono noti. Ecco il frutto del suo rapporto, fatto di piccoli
passaggi “dentro” e “fuori”, con Londra: paesaggi urbani, colori penetranti, specchi rimandano un’immaginario
invisibile, punti di fuga serrati, descrivono una spiritualità interiore in continua ricerca di punti di appoggio in
un universo disorientante, mentale, impercettibile.
Vive e lavora a Londra.
Sopra, “Mirror street” e “Ombra... in London”.
A lato, “Static”.
21
ELEURO
Nasce a Torino nel 1983, e
mostra un precoce interesse
al disegnare dove non si
potrebbe.
All’età di 13 anni scopre i
graffiti e inizia a interessarsi
a fumetti e animazione.
Nel 2003 organizza hard
two explain (Vercelli) e partecipa alla collettiva “Holly-wood the remix show”
organizzata da Wooster collective (Soho-New
York); lo stesso anno partecipa all’happening internazionale dell’underground Leoncavallo (Milano)
prende parte poi a diverse mostre fra le quali:
“Bear in mind” 2 e 3 (Milano), “Illegal world art”
Buridda (Genova) 2007, “International poster” art
1 e 2 (Roma), al “Tercer Asalto” uno dei festival di
graffiti più importanti d’Europa (Saragoza Spagna) 2007, “Italian Poster Fever” Firenze 2007,
“Sticker art revolution” (Rovereto) 2007, “Art
Street ART 2007” (Genova) diverse jam fra le
quali, “Fuori dal carrello” 2005 e 2006. Viene pubblicato su diverse riviste e siti di settore tra cui:
Ekosystem, Woostercollective, aerosolart.it,
Garage magazine, Italy’s most wanted e compare
in pubblicazioni come Izastickup e sul volume “I
graffiti del Leoncavallo” (ed. Skira, 2006).
Sopra, “Ganimede e Monocoluto amano il gatto di strada”,
acquerello e pennarelli.
In alto, “Buronzo il brontosauro e la sua fauna vertebrale”,
acquerello e pennarelli.
A destra, “Tarassaco il feroce emo
e Gramigno Ghetto Blaster, sono sempre culo a culo”,
acquerello e pennarelli.
22
Tamara Ferioli
Nasce nel 1982 a Legnano. Nel 2004/2005 frequenta l’Ecole des Beaux Arts de Lyon. Nel 2006 si diploma
presso il Dipartimento di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Vive e lavora a Milano. Tra le personali ricordiamo: nel 2007 - Housebound-Spasmi affezionati, a cura di Alessandro Trabucco alla galleria
Andrea Ciani Arte Contemporanea, Genova. Nel 2006: Abito ancora con te, a cura di Alessandro Trabucco
- The Labo, Andrea Ciani artecontemporanea; ArtinType 06, Nuovi Caratteri dell’Arte Contemporanea,
alle Grafiche Martintype, Colonnella (TE); la bipersonale, Il Signor Spauracchio e la Signorina
Cianfrusaglia in folie à deux, a cura di Cecilia Antolini, galleria Aus18, Milano. Vince il primo premio al
Concorso Nazionale Arte Moda, Vestiti d’Arte IV edizione (“il Viaggio”), a cura dell’Associazione
Arteinscacco, Vercelli. Nel 2005 vince il Premio Menzione Speciale al concorso Tea time! At what time?, a
cura di Davide Bruno, promosso da D&C e Twinings con il supporto del Politecnico di Milano e della rivista Interni. Nel 2002 realizza un abito per il video “Il baule” di William Xerra.
A fianco, “Luce in Te (mosca cieca)”,
filo su filtri di té usati e lampadina.
A sinistra, “Riparazione Insonne (2808 attimi di te)”
le dimensioni sono quelle di un vero letto singolo,
filo su filtri di té.
Sotto, particolare da
“Non amo mangiare con te e digerire da sola”,
filo su filtri di tè, capelli finti e veri,
cavallo a dondolo, chiave, lenti a contatto,
materiali vari.
23
Bianca Garavaglia
Giovanissima, classe 1988, nasce a Busto
Arsizio.
Si diploma lo scorso luglio al Liceo
Artistico Paolo Candiani di Busto Arsizio.
Ispirata dalla contaminazione tra arte e
fumetto, sempre con un tocco di ironia,
presenta ad Inverart un acquerello e uno
studio per illustrare l’Orlando Furioso.
Qui sopra, “Orlando Furioso” - acquerello su carta.
A fianco, un bozzetto
per lo studio del personaggio - china su carta.
24
Marco Lamanna
Artista eclettico, vive e lavora a Milano. Laureato in lettere moderne, orientamento artistico
all’Università degli Studi di Milano, approfondisce l’aspetto teorico dei diversi linguaggi della
comunicazione visuale, dall’arte tradizionale, alla fotografia, al cinema.
Nel 2006 inizia ad esporre le proprie opere. La sua ricerca estetica si concentra sulla tematica
del rapporto tra l’uomo e il suo corpo, indagato sia negli aspetti esclusivamente fisici, sia in
relazione ad una più profonda introspezione personale. Lamanna, vivendo di contaminazioni,
usa i più diversi mezzi espressivi (dalla pittura alla video arte, passando per la fotografia e l’installazione) per inscenare la parabola dell’umano.
Con il gruppo Lobodilattice espone in numerose sedi istituzionali: Teatro delle erbe, PIME,
Salone del Mobile, Piazza del Cannone (MI) e Inverart; e, individualmente, partecipa a mostre
e rassegne in tutta Italia.
“Esercizio di Jazz#2”,
acrilico e smalto su tela.
“Esercizio di Jazz#5”,
acrilico e smalto su tela.
25
Alberto Motta
Alberto Motta, classe 1989, vive a Cuggiono.
Quest’anno si è diplomato con successo al liceo artistico “Felice Casorati” di Novara. Predilige le forme
di comunicazione artistica attraverso il teatro e il disegno. Fin da piccolo ha coltivato una vera e propria passione per il fumetto, che
ha imparato a disegnare a matita per poi scoprire le possibilità offerte dal colore. Alberto si discosta presto dai personaggi della Disney, ricercando i suoi eroi
tra Lupo Alberto e le sue galline, e tra Cattivik e le sue fogne; da qualche anno
è passato ai supereroi e anche a personaggi più “macabri” e “forti”.
Nel 2005 ha partecipato alla mostra “Pollution” a Cuggiono e, nel 2006, è stato
il più giovane creativo ospite fuori catalogo ad Inverart.
Lo scorso anno ha lavorato nella libreria-casa editrice “Crapapelada” di Milano
specializzata in fumetti e tavole originali; oggi continua la sua formazione proseguendo gli studi artistici.
Sopra, un’illustrazione,
tecnica mista su cartoncino.
A fianco, “Paesaggio” - acquerello su carta.
Sullo sfondo, due matite
(in alto un autoritratto).
26
Fabio Prina
Nato a Magenta nel 1980
cresciuto ad Arluno, ora
vive a Mesero. Durante la
frequentazione universitaria,
che lo porterà alla laurea in
Scienze Motorie, riscopre
un’attrazione profonda per
la natura, onnipresente complice delle proprie
avventure sportive. La macchia fotografica diventa
fedele compagna di fatiche e sfide, vissute in ogni
genere di ambientazione: dalle gole dei torrenti
montani, ai laghi ventosi, dalle scogliere marine ai
ghiacciai alpini.
Dopo due anni dal termine degli studi, oltre alla
fotografia naturalistica, sposa il mondo dell’associazionismo a tutela dell’ambiente:
“Bisogna lottare per quello di cui si ha bisogno”.
Questo connubio di arte e senso civico è ben evidente nel portale web: www.sosteniamoci.it
Tre scatti di Fabio Prina
realizzati nei suoi frequenti
viaggi all’estero.
27
Viviano Riva
Nasce a Cuggiono nel 1970, cresce ad Inveruno. Prima ancora di imparare a scrivere disegna figure che adesso chiameremmo astratte: “nella mia mente di bambino
erano persone, luoghi, momenti”. Frequenta il liceo artistico a Busto Arsizio dove
l’ambiente esuberante e libero gli permette di esprimere al meglio il proprio pensiero. Si diploma nel 1989 e subito dopo si iscrive all’Accademia di Belle Arti ma
abbandona gli studi dopo il primo anno. Continua febbrilmente a disegnare accompagnandosi così attraverso le vicissitudini della vita: “Disegnare è lo sfogo, l’espressione muta del baccano interno”. Vive e lavora a Londra dove continua a produrre “forse per diventare ricco e famoso, forse per non diventare pazzo”. Dal 2006
fa parte dell’associazione culturale no profit “Imaginars” cui è vice presidente.
Sopra, “Jazz Chillout Lounge”,
matite grasse su cartone.
A fianco, “50 anni di vita”,
matita su carta.
A destra, “Senza Titolo”,
matite grasse su cartone.
28
Chiara Ruffato
Chiara Ruffato, classe ‘86.
Dopo il Liceo Artistico ha frequentato il corso quinquennale sperimentale Michelangelo
ad indirizzo figurativo con i
docenti Enzo Castagno e Graziano Cattini. Ha partecipato a corsi di pittura, di computer grafica e ha sperimentato la ripresa fotografica in analogico sino allo
sviluppo delle stampe; ha realizzato manufatti in ceramica con la tecnica raku e sperimentato la tecnica dell’incisione ad acquaforte. Si è diplomata nell’anno
2004-2005 con una tesi accompagnata da un video
autoprodotto e una scultura/installazione. Ha svolto il
corso di Industrial Product Design presso il Politecnico
di Milano. Attualmente è iscritta all’Accademia di
Belle Arti di Brera alla sezione Pittura.
Le tre opere sono senza titolo.
A sinistra e in alto, la tecnica utilizzata è acrilico
su legno e lastre di alluminio bagnate
nel rame; sotto, olio su cartone telato inchiodato
su legno con acrilico.
29
Ennio Villa
Ennio Filippo Alberto Villa è nato a Cuggiono nel
1983 in una famiglia di pittori e restauratori, risiede a
Buscate (MI). Pittore, scultore, restauratore, è diplomato al liceo artistico.
In collaborazione con lo Studio d’Arte Filippo Villa
realizza, fra l’altro, due grandi murales della sala
civica di Buscate, il ciclo delle cinque vetrate dell’abside della chiesa di Vanzaghello e la grande vetrata
della parete di facciata della chiesa stessa. È assistente alle cinque edizioni del corso di orientamento artistico tenuto dal maestro Filippo Villa a Buscate.
Partecipa a mostre collettive alle sagre locali nei
comuni di Buscate e Arconate. Viene invitato alla
mostra d’arte dei giovani “Casa Giacobbe” a
Magenta. Partecipa al concorso nazionale di pittura
“Legnano Arte” 4° edizione organizzato
dall’Associazione Arte Cultura e Comunicazione
Antonello da Messina. Partecipa alla mostra “io e
l’arte” organizzata dall’Assessorato alla Cultura del
comune di Buscate in collaborazione con la biblioteca civica e il circolo culturale “Il Gelso”.
A sinistra,
“Nutrirsi di speranza”.
Sopra, “Amore”
e a destra un particolare
da “Gioco”.
30
IMMAGINI DALLE PRECEDENTI EDIZIONI
Inverart 2004-2005-2006-2007
Il tesoro di un’esperienza
costruita sul “fare”.
Lelo Cremonesi
nel Padiglione.
Andrea Marutti davanti
ad un lavoro di Patrizia Oliva.
Una riunione Inverart
alla Cascina del Guado.
D-Lay Band.
Momenti di relax al ristorante.
Veduta di una parte del Padiglione.
Chi scrive è alle prese, in questi giorni, con
l’ennesima avventura sul campo della cultura e della socialità.
Due concetti che sicuramente non possono essere scissi e che sono interdipendenti; due facce della stessa medaglia: una
bella medaglia, quella del progresso di
ogni comunità, di ogni società. In un’era
magica, tecnologica, globalizzata, a volte
“virtualizzata”, sono felice di sperimentare
la regola del Fare, ancora una volta unica
testimonianza plausibile per il futuro. Un
“fare” non spiccio e sbrigativo, non sostitutivo del “dire”, ma nato da idee, dialoghi,
discussioni e poi valutazioni, mediazioni
ed infine progetti.
Inverart ci entusiasma, perché coinvolge e
stimola le nostre attitudini migliori: la progettualità, scevra da bardature meccanicistiche, che mascherano spesso la mancanza di coraggio; e la voglia di sperimentare applicativamente sul campo nuove vie
per la diffusione dell’Arte e della Cultura.
Del resto per noi, questo, è un meccanismo automatico come è tradizione da oltre
38 anni alla Cascina del Guado (“fervente
cenacolo culturale e artistico, volto alla
ricerca e all’approfondimento delle nuove
forme espressive”) in cui il Raccolto è nato
e cresciuto.
A proposito, l’anno prossimo Inverart giungerà alla V edizione, un bel traguardo.
Sarà un’edizione un po’ speciale.
Daremo conto, anche visivamente di ciò
che è accaduto in questi anni, saranno
testimonianze dirette di chi ha partecipato
al progetto e di chi l’ha sostenuto. Per
capire a che punto siamo e così ripartire
con un’esperienza in più.
Francesco Oppi
Presidente Cooperativa Raccolto
LE ASSOCIAZIONI CULTURALI AD INVERART 2007 LE ASSOCIA
Centro Whooo - Cooperativa Albatros
Dal 2003 è attivo nel distretto di Castano Primo il progetto Giovani in
movimento, attualmente finanziato dall’Azienda sociale del Castanese
e gestito dalla Cooperativa Albatros.
Il progetto riapre dopo la pausa estiva, facendo ripartire le attività realizzate all’interno del centro polifunzionale Whooo, sito in Via Macallè
2 a Castano Primo, nato per dare spazio all’autonomia dei ragazzi in
maniera creativa.
Il Centro Whooo, ormai diventato un punto di riferimento per i giovani
dai 14 ai 25 anni, si appresta a riprogettare le attività che verranno
proposte e svolte nella prossima stagione.
Il centro ha come obiettivo un’attività di prevenzione e informazione
sull’uso e l’abuso di sostanze stupefacenti. Inoltre all’interno del centro
è presente una sala prove che ha un prezzo molto contenuto. Da ottobre partirà un percorso per diventare operatori della sala prove per
poterla gestire.
Cooperativa Sociale Albatros O.N.L.U.S.
Via Mantova, 3 - 20025 Legnano (MI)
Tel. e Fax.: 0331/598759
Il volto nascosto della Luna
Per fortuna ci sono anche quest’anno!
Rieccoli, in veste un po’ rinnovata, ma
con la stessa, spessissima, voglia di far scrivere tutti, ma proprio tutti! Io ormai sono un loro luminoso
fan. Anche per quest’anno hanno garantito un libretto fuori dagli schemi, con una nuova copertina, con
racconti a tema e a catena suggellati da nuovi disegni. E poi, sapete, anche loro iniziano ad avere una
storia, un cammino alle spalle. Nei lontani anni 2004 e 2005, a Inverart, li avete visti condividere con
chiunque la loro fantasia e le loro macchine da scrivere. Poi, nel 2006, colpo di scena! La gente non se
la sente di scrivere in pubblico? Nella confusione? E loro
cos’hanno fatto?
L’hanno fatta scrivere in un luogo magico, segreto, intimo,
complice… Caspita!
… Era uno scatolone di cartone! Avreste dovuto vedere il
viso di chi aveva appena provato la cabina, di chi aveva
appena lasciato il segno. Brillava di luce propria, e fidatevi,
io di luce me ne intendo. A sorpresa, è stato un successone! C’era la fila dietro quella magica porta colorata. Proprio
un’idea “brillante”.
Per questa edizione hanno in mente altre sorprese, e una interessante variante… Provare per credere!
Se solo anche io e i miei compagni avessimo potuto scendere un attimo per entrare nella cabina, ma
non so se lo staff avrebbe apprezzato la nostra momentanea assenza...! Anche per quest’anno, garantisco che i nostri beniamini e i vostri pensieri avranno tutta la luce che si meritano!
Firmato
Gigi Luminor, il terzo lampione a sinistra del padiglione
(no, non il terzo a destra, quello sopra le spillatrici, lui di arte non capisce un’Osram!)
32
Anche quest’anno la “delicata
e allo stesso tempo
profonda presenza” de
Il volto nascosto della Luna,
animerà una parte del
Padiglione d’Arte Giovane.
La scrittura come momento di
ginnastica del cervello,
uno stimolo divertente gestito
con acume e simpatia.
Sopra, una copertina di una
pubblicazione del gruppo.
AZIONI CULTURALI AD INVERART 2007 LE ASSOCIAZIONI CULTUR
Spazio Ars
La “neo-nata” SpazioARS, è un’associazione che promuove
attività dedicate alla ricerca del benessere attraverso l’incontro e la relazione, operando tramite tutte le forme artistiche
ed espressive e promuovendo luoghi e spazi per la creazione e la fruizione artistica e culturale.
L’associazione propone esperienze all’interno del proprio
atelier e offre all’esterno percorsi didattici, espressivi e formativi ad Enti pubblici e privati.
“... nell’arte l’uomo agisce se stesso e la propria umanità,
attraverso gli strumenti che gli sono propri: percezione,
affettività, immaginazione, intuizione, pensiero e linguaggio”.
SpazioARS atelier
via Madonnina del Grappa 46, Legnano (MI)
www.spazioars.it
Motherfuckart
Il collettivo artistico-controculturale Motherfuckart è presente
ad Inverart sin dalla sua prima edizione del 2004.
Nel Marzo 2006, MFA si costituisce come Associazione
Culturale senza scopo di lucro, finalizzata alla promozione e
divulgazione di testimonianze di ordine letterario, musicale e
performativo. È dunque possibile ricondurre alla sua attività
la pubblicazione di un nutrito numero libretti di racconti,
fumetti e poesie e, più recentemente, di Cd musicali di vario
genere.
Per quanto attiene il versante performativo, nel corso degli
ultimi due anni ha largamente promosso l’avvio di eventi che
prevedessero l’interattività e interscambiabilità di ruoli tra
produttore e fruitore di arte visiva ed acustica. Attualmente,
sta riscuotendo notevole successo la formula denominata
“improvvisazione totale”, in occasione della quale
l’Associazione offre a tutti i convenuti la possibilità d’intervenire, dipingendo durante una
performance musicale o un reading poetico
... tema libero, materiali a disposizione, per
permettere la massima libertà.
Esprimersi.
Nonostante tutto.
Nonostante tutti.
Alcune produzioni MFA:
Bounce Belvedere - Prolet
John Ford - John Ford Ep
Ninive - Questo disco non esiste.
Sotto: un’“improvvisazione totale”.
33
FONDAZIONE HUMANITER - Società Umanitaria FONDAZIONE
Gianni Adamoli
In queste pagine i risultati
della prima parte di un progetto
didattico svolto sul territorio
di Inveruno dagli allievi del
Corso serale di fotografia
della Fondazione Humaniter
tenuto da Nino Romeo
Gianni Adamoli è
nato il 3 aprile del
1967. Vive da sempre a Milano.
Diploma in ragioneria, manager di
una società finanziaria, è sempre stato attratto dal mondo della
fotografia; nel 2003 frequenta un corso di fotografia tenuto da Nino Romeo presso
l’Umanitaria di Milano e l’interesse si trasforma
in passione.
Ha partecipato nel 2004 alla mostra “Il cammino
dell’immagine” presso l’Umanitaria di Milano,
nel 2006 al concorso del Comune di Milano sul
“Cimitero Monumentale” e nel 2007 alla mostra
“Visione Immobile” nello spazio espositivo della
storica libreria Hoepli di Milano.
Due scorci
nel cortile del Torchio
che accoglie la villa
sede del Comune di Inveruno.
Enrico Ialacci
Il nuovo Centro Servizi
per la Cultura e l’Impresa
di Inveruno,
visto dall’occhio fotografico
di Enrico Ialacci.
34
40 anni, milanese,
laureato in Scienze
dell’Informazione.
Ho frequentato per
due anni i corsi
Humaniter di fotografia di Nino
Romeo presso la
Società Umanitaria.
Ho partecipato alle mostre “Il cammino
dell’immagine” (2005) e “Visione
Immobile” (2007).
Per le mie scorrerie a Milano, tra quartieri, giardini, angoli architettonici, preferisco affidarmi al dualismo imperfetto del
bianco e nero, capace di cogliere (almeno
qualche volta) quella zona grigia che non
è yin e non è yang: l’indefinita tonalità
dell’imprevisto.
E HUMANITER - Società Umanitaria FONDAZIONE HUMANITER
Patrizia Perruccio
Patrizia Perruccio nasce nel 1968 a Ugento,
nel Salento in provincia di Lecce. Diplomata
al liceo linguistico di Lecce, nel 1992 si sposta a Milano per gli studi universitari.
Responsabile del back office di una importante assicurazione telefonica, ha sempre
avuto interesse per la fotografia.
Dal 2003, dopo aver frequentato un corso di fotografia tenuto da
Nino Romeo presso l’Umanitaria di Milano, la fotografia diventa più che un hobby. Ha partecipato nel 2004 alla mostra “Il
cammino dell’immagine” presso l’Umanitaria di Milano, nel
2006 al concorso del Comune di Milano sul “Cimitero
Monumentale” e nel 2007 alla mostra “Visione Immobile” presso lo spazio espositivo Hoepli di Milano.
Il palazzo comunale: vista del collegamento alla vecchia biblioteca.
Vittoria Savegnago
Incuriosita da sempre dalle infinite possibilità espressive del mezzo fotografico, da
pochi mesi si dedica ad approfondire l’argomento. La partecipazione ad un corso di
fotografia presso l’Umanitaria, si è rivelato
il pretesto per approfondire questo linguaggio. La voglia di ricercare un proprio mezzo espressivo e l’interesse verso la documentazione del territorio, mi hanno spinto
a partecipare ad un workshop sul territorio di Inveruno, scoprendo quanto a volte la quotidianità possa essere fonte di
grandi sorprese.
Dall’alto: in senso orario:
due interni della chiesa
di San Martino
e due particolari dei legni
del Torchio adiacente al Comune..
35
GLI ALLIEVI DEL CORSO DI PITTURA DEL DIPARTIMENTO D
Ilaria Forlini
È nata a Milano nel 1980. Laureata in decorazione all’Accademia di Belle Arti di Brera,
attualmente frequenta il biennio specialistico
di Arti e Antropologia del Sacro. Vive e lavora
fra Milano e Marchirolo (VA).
Nel 2007 ha esposto le Ierofanie alla Facoltà
teologica dell’Italia Settentrionale, chiostro di
San Simpliciano; Musae Museo sperimentale d’arte emergente,
Volano, Casa Lagat (TN); MAC Villa Valentina di Marotta (PU)
a cura di Cristina Muccioli; L’invenzione dell’arte progetto
MAC, Salone Aurora complesso monumentale di S. Agostino,
Mondolfo, a cura di Cristina Muccioli;“Caleidoscopio dell’Arte
Sacra Contemporanea” Palazzo Affari ai Giureconsulti, Sala
Parlamentino, a cura di Andrea B. Del Guercio; L’arte contemporanea nella storia dell’arte Musei civici del Castello
Visconteo di Pavia a cura di Andrea B. Del Guercio; Primordia
2007 fortezza di Trdnjava a Kluze (SLO) patrocinato da
Dipartimento Arte Sacra Contemporanea Accademia di Brera,
Regione Insubrica e con la partecipazione di Officina Arte (CH);
Scatena di montaggio performance, Gruppo XIDU a la SaFoSa,
Gaggiano (MI).
Sopra, particolare da “Numi a metà”. A sinistra, dall’alto, “Numi in seduta”
e “Numi” le tecniche sono ferro, ruggine, terra e legno.
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DI ARTI VISIVE DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BRERA
Annita Nisida Giannieri
È nata ad Arona nel 1985.
Ha conseguito la maturità artistica nel
2005 al Liceo artistico Piero Gobetti di
Omegna (VB).
È iscritta al corso di pittura all’Accademia
di Belle arti di Brera.
Ha partecipato al concorso “Premio Carlo
della Zorza” nel settembre 2006, esponendo un quadro nella sezione dedicata a
Venezia ed è stata segnalata dalla giuria;
ha partecipato anche all’iniziativa “Velina
d’artista” dedicata alla promozione dell’arancia rossa di Sicilia nel febbraio 2007 a
Venezia; e al concorso fotografico promosso dal Comune di Arona: “Luci e
ombre del lago”.
“La finestra”,
sopra, “La strada”.
A fianco, “Il canale”.
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I GIOVANI ADERENTI ALL’ASSOCIACIÒ D’ARTISTES DE PREMIÀ DE
Sandra Arolas
Jordi Borràs
Copertina di un volume
realizzata da Sandra Arolas.
Sotto “Rayas”.
Classe 1982. Ha frequentato il
corso generale di fotografia
all’Institut d’Estudis Fotogràfics
de Catalunya.
Ha lavorato per l’Agenzia
Catalana di Cooperazione allo
Sviluppo, e per il quotidiano
“l’Independent de Gràcia”.
Ha realizzato un reportage per
l’Acampada Jove 2005.
Ha pubblicato un racconto nel
libro “relatsencatala.com v1.0” e
un’altro in “relatsencatala.com
v2.0”. Ha scritto e collaborato
per diversi libri di poesia con
l’editorial Emboscall e con l’editorial La Quàdriga.
Si accinge a pubblicare una lirica nella raccolta di poesie erotiche edito da Emboscall.
Come fotografa di moda ha collaborato con “Lola Schleiffer”.
Ha esposto nel caffè letterario
Tio Canya “dai giovani per i giovani”.
È promotrice di piattaforme culturali dedicate ai giovani.
Ha esposto nella Biblioteca di
Premià de Dalt. È socia
dell’Associació d’Artistes de
Premià de Dalt.
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Ha studiato disegno artistico e illustrazione all’Accademia Maldà di Barcelona e
poi illustrazione alla Scuola Massana di
Barcellona. Nel 2007 ha ricevuto una
borsa di studio dal “Reial Cercle Artístic
de Barcelona”.
Personali e collettive:
“Sentiments i altres paranoies”, Espai
Índex Gràcia, Barcelona. Da settembre a
dicembre 2001. “Declaració de principis”, Espai Índex Gràcia, Barcelona. Da
giugno a settembre 2002. “Col-lectiva
d’estiu” Sala Questió d’art, Barcelona.
Agosto 2003.
“Retalls d’imatges” a la Casa de Cultura
“Can Figueres” , Premià de Dalt. Ottobre
2004. “L’home Elefant” Al cafè literàri
Artemísia de Barcelona. Settembre-ottobre 2007. Ha realizzato illustrazioni per
la rivista “Userda” e per “El Triangle” nel
2004.
Nel 2007 ha lavorato per il quotidiano
“L’Independent de Gràcia”.
Dal giugno 2007 è coordinatore degli
illustratori del settimanale “La Directa”.
Dal 2006 collabora con lo studio di illustratori guidato da Francesc Riart (illustrazioni storiche e archeologiche).
È il colorista dei disegni del volume “La
Via Augusta” pubblicato da “La
Magrana” e “Televisió de Catalunya” nel
maggio del 2007.
Nel giugno di quest’anno, ha pubblicato
in proprio il libro “L’Home Elefant”.
Sullo sfondo, il Museo “Can Figueres”
di Premià de Dalt
E DALT - BARCELLONA I GIOVANI ADERENTI ALL’ASSOCIACIÒ D’ART
Cintia Chavarria
Classe 1978, ha frequentato: il Curso de
Fotografía Creativa Casa Elizalde, il Curso
general en el Institut d’Estudis Fotogràfics
de Catalunya e il Curso General en la
Escuela Grisart. Ha collaborato alla rivista
“El Mundo de la Mountain Bike”. Ha esposto nel Comune di Gràcia nel 2005. Nel
2007 alla associazione fotografica “la
Caixa” e nella Biblioteca-Museo “Can Figueres” di Premià de
Dalt (Barcellona). È socia della “Associació d’Artistes de
Premià de Dalt”.
“Paisaje 1”.
A lato, “La vida en Vietnam”.
“Realidad invisible”.
Opere di Jordi Borràs:
In alto,“Maquinària d’estat”,
tecnica mista su carta.
Particolare da uno studio
per una mano,
matita su carta.
A lato, “Crueltat”,
tecnica mista su carta.
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INVERART SPETTACOLI 2007 INVERART SPETTACOLI 2007 INV
venerdì 16
ore 21.00
The Styles
...l'energia del Rock'n'Roll
sabato 17
ore 16.30
Corti e Liberi 2007
Rassegna di cortometraggi indipendenti
a cura dell’Associazione Culturale Perelà
Greatshow
ore 21.00
Unicamista
The Styles
The Styles sono in tour in tutta Italia.
70 minuti di rock’n’roll per Guido Style
(voce e chitarra), Luke Style (batteria) e
Steve Style (chitarra), che hanno appena
pubblicato il primo album dal titolo “You Love
The Styles”, una realistica dichiarazione di intenti, un po’ perentoria, come il sound del gruppo. The Styles sono stati
protagonisti della scorsa estate, fieri di aver portato il loro rock spavaldo negli show di “J Ax”, che li ha voluti come propria band dal
vivo, tanto quanto negli stadi dove hanno suonato come opening act
di Vasco Rossi. La band ha un DNA intriso di musica anglosassone,
è indiscutibilmente rock nella sua attitudine due chitarre e batteria,
ma nelle sue canzoni sa unire sarcasmo e melodia, irriverenza ed
entusiasmo. Attualmente la band è ancora nelle radio italiane con
l’hit nato dalla collaborazione con J Ax, “Più stile” nonché con il
nuovo singolo del nuovo album, “Real Gold”.
Ska-Reggae-Patchanka
domenica 18
Teatro Bimbi
ore 16.30
“Artemisia Musica e Teatro”
presenta La Stella di Shalintar
ore 21.00
Acoustic set
Sushy Band • Le Miff
Live acustico tutto al femminile
Artemisia Cicco Simonetta
La Stella di Shalintar
Artemisia Cicco Simonetta è un progetto nato nel 2002 dalla
volontà di creare uno spazio associativo di partecipazione, dove ad
ogni persona sia offerta l’opportunità di esprimersi e di sviluppare
relazioni basate sullo scambio ed il confronto di esigenze, opinioni,
esperienze e culture differenti. Il progetto si è poi arricchito di nuove
finalità orientate verso l’ambito artistico e culturale, sostenute da
una ricca programmazione e dal prezioso contributo di alcuni artisti
che contiamo tra i nostri soci. In tal senso gli obiettivi principali sono:
fornire uno spazio dove potersi esibire sia ad artisti affermati che a
giovani emergenti e offrire spettacoli di buon livello la cui fruizione
sia accessibile a tutte le fasce della popolazione.
L’importanza della comunicazione tra individui che
rende possibile la convivenza civile, la libertà di pensiero, il rispetto per la natura e l’amore per gli animali, il
potere alienante della televisione, sono i temi trattati.
Una bambina viene allevata da una comunità di animali all’interno del Bosco dell’Armonia, un bosco protetto
dall’influenza benefica della polvere della cometa
Shalintar, dove ogni creatura vive in pace e in armonia
con sé stessa e con gli altri, perché gli abitanti del
bosco hanno il dono di comprendere tutti i linguaggi
del mondo.
VERART SPETTACOLI 2007 INVERART SPETTACOLI 2007 INVERAR
Unicamista
Sushy Band
Le Miff
Unicamista si forma nel 1999 ad opera di
Slavo, Glauco e Roberto di “Rufus
Rafcat”, una formazione reggae/ska precedentemente attiva nell’area milanese.
Poi, quando viene resa permanente e
stabile la collaborazione di Alessandro
(aka dj Gorgo), comincia a prendere
forma il sound Unicamista. Segue un
anno intenso, l’organico si amplia con
Stefano “mr. MKR” al sax, Andrea
“Junior” alla tromba e Mila alla voce. La
banda si completa nel 2001 con Walter
al basso, Kaldo alla batteria e Colle alle
percussioni. Lo stile del gruppo è caratterizzato dal fondersi delle diverse anime
ed esperienze personali, che dà origine
ad un sound vario, ricco di contaminazioni, che vanno dallo ska al reggae, alle
“fumose” atmosfere del dub, passando
per ritmi dal sapore etnico, da sonorità
latina a campionamenti elettronici.
«Con una media di due canzoni (in lingua inglese) alla settimana che non riuscivamo a risentire una seconda volta...
(perché Sushy se le dimenticava), l’abbiamo finalmente convinta ad incidere i
suoi pezzi (in lingua italiana) in un disco
che sarà terminato entro il 2007.
Siamo di fronte ad uno spirito eclettico, in
continua evoluzione, siamo consapevoli
che da lei potremmo aspettarci di tutto in
ogni momento... abbiamo comunque
deciso di sopportarla (anche se è un
“pesce crudo” difficile da digerire) mentre
attraversa i suoi stadi musico-emotivi
giornalieri... ma se genio e sregolatezza
possono portare qualcosa nella musica,
allora aspettiamoci di vederla presto
salutare da molto lontano».
Le Miff sono Monica, voce; Fausta,
basso; Ikka e Davide, chitarra;
Flavio, batteria. Nel 2005 la prima
esibizione in acustico ad una sola
settimana dalla nascita. Nel 2006 le
Miff si impossessano per la prima
volta in formazione completa di un
palco. Dichiaratamente acustiche ed
intimiste, amano esibirsi elettriche e
saltellanti in situazioni preferibilmente deliranti. Fino all’agosto del 2007
fanno cover, ovvero strimpellano
con entusiasmo canzoni altrui in
feste e locali di Milano e provincia
(marvin gaye, elisa, alanis morissette, joni mitchell...), poi, nascono le
prime canzoni “made in Miff”. Le Miff
amano: Jeff Buckley, il trash, le standing ovation e il cioccolato (amaro).
Progetti futuri: la registrazione di un
ep entro i primi mesi del 2008.
Amiel cresce circondata dall’amore e
dall’amicizia di una
scimmia, dalla saggezza di un gufo e dall’allegria di uno Scoiattolo. Ma all’estremità del bosco sorge la città, governata da uomini senza scrupoli, che dichiarano guerra alla natura e a tutto ciò che non è
composto da plastica o cemento. La bambina si trova costretta
a fuggire dal Bosco dell’Armonia e a entrare nel mondo degli
uomini: scopre così la meschinità e i pericoli di una città che
mira all’omologazione e che cerca di influenzare le menti dei
bambini nel tentativo di cancellare ogni traccia di istinto natu-
rale. Un gatto e un cane, sostenuti da un’anziana signora, aiuteranno Amiel a boicottare il perfido progetto di “cementificazione totale”.
LO SPETTACOLO
Spettacolo per bambini di 4–11 anni
Drammaturgia: Nadia Martignoni e Federico Cogliati
Regia: Nadia Martignoni
Scene: Michele Ciardulli
Durata: 60 minuti circa
LO SPAZIO DEL POETA
Emanuele Gorletta
È nato a Busto Arsizio nel 1980. Ha studiato all’Istituto Tecnico Commerciale
di Parabiago (MI) ottenendo il diploma
di geometra. Appassionato di letteratura
e grande estimatore del poeta gallese
Dylan Thomas, nel 1999 inizia a scrivere poesie. Studia pianoforte col maestro
Emidio De Ambrosis e canta nel “Coro
Divertimento Vocale” di Gallarate (VA).
Pubblica nel 2007 sul sito internet lulu.com la raccolta di poesie dal titolo “Frammenti di Stelle”. Il libro ad oggi ha venduto
un centinaio di copie, con la metà del ricavato donato alla
Fondazione Aldo Garavaglia “Dottor Sorriso”. Lavora attualmente ad un libro che andrà a comporre una nuova silloge.
IL LIMITE
Piove,
sopra il torrente della vita
Mari colmi di odio
Fiumi stagnanti
nuotiamo fin dove si può
Piove
Sponde in pianto
per paura della notte
Umanità di fango
sfaldata anche nell'anima
il limite è qui
Passione travolgente
Acqua inondante
nella notte ormai calata.
SILENZIO!
ORE PLACIDE
State zitti!
Non parla la giornata oggi,
State zitti!
ma non è muta,
State zitti!
pare sangue,
Silenzio!
acciaio, ghiaccio.
State zitti!
Né suoni, né vibrazioni,
Chiudete le bocche!
solo un placido esistere,
State zitti!
una quieta introspezione.
State zitti!
Basta chiacchiere!
No, non gridare!
State zitti!
Non rompere l’equilibrio,
Tacete!
non spezzare la magia di queste ore...
State zitti!
State zitti!
LE OMBRE DELLA VERITÀ
State zitti!
Ogni parola proferita è morta,
Ombre,
Ogni pensiero si evolve e cresce.
LA PIOGGIA
vicino a me,
sento il battito del mio cuore
Ho visto tutte quelle lacrime
aumentare
perdersi nel tempo,
Nel buco di un sogno
rovinando come raggi spenti e grigi
odo il lamento dei dannati
da un cielo annuvolato e brumoso
che pregano per me
Di esse ho ascoltato il crepitio celere e maligno
nell'attesa della mia fine
tediare cigli di strade afflitte e abbandonate
Città insanguinate
e sconfortare la laminata risonanza di un violino
Mura dorate di nebbia
le cui corde blandiscono
Orgasmi senza eccitazione
un cuore tiepido ed imbevuto di speranze
cercate lungo le strade
Corro nel fango
le fughe dalla morte
verso un orizzonte di mille sfumature
Spezzoni di vita
come un fanciullo in prati verdi
che cercano risposte;
illuminati di felicità
mai verranno
Ma la pioggia ha incupito il mio spirito,
se non da colui
rendendolo sterile
che ne governa le menti.
come il tacito urlo di un guardiano svigorito.
FILROUGE...FILROUGE...FILROUGE...FILROUGE...FILROUGE...FILROUGE...FILROUGE...FILRO
42
Barça wala barsakh
alcune opere e un video
di David Machuca a Inverart
Corti e liberi è un concorso per cortometraggi indipendenti organizzato dall’Associazione
Culturale Perelà con il contributo e il patrocinio del Comune di Inveruno.
É una vetrina, uno spazio espressivo per giovani registi e attori, un momento artistico e culturale che fa del cortometraggio il proprio strumento comunicativo.
Corti e liberi è una rassegna cinematografica, uno sguardo attento sul mondo che ci circonda, un caleidoscopio di sensazioni ed emozioni, una sequenza di immagini fra sogno e
realtà...
L’edizione 2007
Per il terzo anno il concorso per cortometraggi indipendenti “Corti e
Liberi” presenterà, nella splendida cornice di Inverart, il meglio dei
corti prodotti nell’ultimo anno. Dieci sono i lavori selezionati dalla
giuria. Fra di essi verranno premiati il miglior corto, la miglior colonna sonora e il miglior attore/attrice. Un premio speciale sarà poi consegnato al
corto scelto e votato on line dalla “giuria popolare” composta da tutti i visitatori del
sito web www.perela.it.
L’Artista catalano, pittore, scultore e
creativo a tutto campo, interviene nel
Padiglione con alcune opere legate ad
un progetto espositivo sul tema dell’immigrazione.
Dopo aver realizzato una grande scultura in ferro e materiali vari ha preparato un video documentario con interventi di immigrati dal continente africano. Una vera testimonianza del dramma di questi viaggi della speranza...
Ecco l’elenco dei corti finalisti:
Empty, regia di Mauro Crinella • Punto di fuga, regia di Luciano Andres Gallo • In
campo, regia di Fabrizio Oggiano • Ellie, regia di Franke Frigo • La preziosa
anima di Fausto, regia di Filippo Fraternali e Antonio Zucconi • Perdizione, regia
di Maurizio Mazzotta • Oimarì, regia di Alberto Guiducci • Frattura, regia di Omar
Pesenti • Sono in ritardo?, regia di Aldo Rapè • Clone Boy, regia di Giorgio
Scorza - Davide Rosio.
La copertina
del DVD in lingua
spagnola
sottotitolato
per l’occasione
in italiano.
Ad Inverart
per la prima volta
in Italia.
Cinque fotogrammi di altrettanti corti presentati quest’anno: In campo, Clone Boy, Sono in Ritardo?, Perdizione e Punto di Fuga
OUGE...FILROUGE...FILROUGE...FILROUGE...FILROUGE...FILROUGE...FILROUGE...FILROUGE...
Simone Rossoni
Nato a Magenta alla fine dell’estate del 1977, non ha ancora capito da che parte
stare: naturalista? Giocoliere? Fumettista? Tante idee e altrettanta confusione.
La serie “Vermi: una società che striscia” sta ottenendo sempre più successo,
Rouge ha superato la vignetta numero 200 ed ha esposto in diverse mostre, anche
personali. Simone, sempre disponibile, ci dedica la vignetta qui a lato.
Discutono, scherzano, piangono e si incazzano, ma soprattutto... strisciano.
Rouge è anche pittore e illustratore.
Potete gustare questo humor di classe su www.vermidirouge.com
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LE ANTICHE TRADIZIONI
AL PASSO DELLA MODERNA DISTRIBUZIONE
Giovani per i giovani
Quest’anno Inverart vede il sostegno di un giovane imprenditore di Inveruno. Per la nostra comunità un tangibile segnale di impegno del mondo
produttivo nei confronti della diffusione della
cultura e dell’arte.
Laddove spesso vi sono analisi critiche, a volte
superficiali e poco costruttive, sull’impegno dei
giovani riguardo la formazione e il lavoro, abbiamo un prova lampante di un utilizzo moderno e
mutualistico della “sponsorizzazione”.
Giovanni Garagiola con Anna Favero aprono un
supermercato Standa ad Inveruno, e scelgono
come veicolo pubblicitario una manifestazione
culturale che dà spazio alla creatività delle persone della loro generazione, del loro territorio.
Un bell’esempio davvero, costruito su poche
parole e tanti fatti.
È PROPRIO VERO CHE LE MIGLIORI TRADIZIONI
PRODUCONO SEMPRE MODERNITÀ.
via Brera, 16
20010 Inveruno (MI)
tel.02/9786150
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