“Così il bambino diventa artista, e cioè a dire Esploratore. In altre parole una persona che non sa dove va ma che ha una idea presupposta di che cosa cerca. Lungo il cammino l’esploratore si ferma e segna su una carta il percorso già compiuto, che è l’unico elemento certo del suo viaggio. Davanti a sè, solamente l’ignoto e la scoperta.” Daniele Oppi (da “Il concepimento - La gestazione Il parto - L’esperienza educativa - L’autonomia”). INVERART Esposizione collettiva di opere e rappresentazioni di idee creative nel Padiglione d’Arte Giovane di Inveruno 16 • 17 • 18 novembre 2007 A cura di: Comune di Inveruno Assessorato alla Cultura Consulta Giovani RACCOLTO In coordinamento con: FONDAZIONE DIPARTIMENTO ARTI VISIVE PITTURA Con il patrocinio e il contributo di: COORDINATORI Francesco Rimoldi Marco Rho COORDINAMENTO ARTISTICO Cooperativa Raccolto Associazione Rockantina’s Friends Con il contributo di: Si ringrazia: PROGETTO GRAFICO DEL CATALOGO Cooperativa Raccolto IMPAGINAZIONE Vera Garavaglia EDITING Franca Stangherlin © RACCOLTOEDIZIONI Cascina del Guado - Robecchetto (MI) Tel. 0331.875337 www.raccolto.org È vietata la riproduzione totale o parziale e con qualsiasi mezzo dell’opera, in tutti i Paesi senza previa accettazione dei titolari del Copyright. Ci scusiamo per eventuali imprecisioni dovute ai momenti esecutivi e per possibili omissioni o integrazioni. Si pregano i soggetti interessati di segnalarle, ne terremo conto nelle prossime edizioni. DIREZIONE Francesco Oppi ORGANIZZAZIONE Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili DIPARTIMENTO ARTI E ANTROPOLOGIA DEL SACRO Finito di stampare per conto di RaccoltoEdizioni nel mese di novembre 2007 da iacchettistampa in Milano In copertina: Giuseppe Abbati, “Implosione”, tecnica mista su carta Sul retro: Ufocinque, “La Mummia”, acrilico e catrame su fabbrica abbandonata. Comune di Inveruno - Milano Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili Consulta Giovani INVERART Esposizione collettiva di opere e rappresentazioni di idee creative nel Padiglione d’Arte Giovane di Inveruno Inveruno 16 • 17 • 18 novembre 2007 Opere e presenze di: Giuseppe Abbati Toni Alfano Matteo Berra Luca Saverio Beolchi Claudio Bindella Alice Calcaterra Stefania Castoldi Lucia Colombo Mattia Croce Paola De Marco Eleuro Tamara Ferioli Davide Frattini Bianca Garavaglia Eugenia Garavaglia Andrei Cristian Iancu Marco Lamanna Alberto Motta Anna Parini Fabio Prina Viviano Riva Simone Rossoni Chiara Ruffato Cristian Sonda Alessandra Spaltini Georgia Starec Romina Starec Fabrizio Tampellini Ufocinque Gemma Zotti le associazioni culturali e socio-culturali: Il volto nascosto della luna • Centro Whooo - Coop. Albatros • Motherfuckart • Ass. Culturale Perelà • SpazioArs gli allievi del corso di Pittura del Dipartimento di Arti Visive dell’Accademia di Brera: Annita Nisida Giannieri • Ilaria Forlini gli allievi del corso serale di Fotografia della Fondazione Humaniter: Gianni Adamoli • Enrico Ialacci • Patrizia Perruccio • Vittoria Savegnago i giovani aderenti all’Associaciò d’Artistes de Premià de Dalt - Barcellona Sandra Arolas • Jordi Borras • Cintia Chavarria con un video di David Machuca il padrino: Joan Pasqual i gruppi musicali: The Styles • Unicamista • Sushy Band • Le Miff la compagnia teatrale: Artemisia Musica e Teatro - Cicco Simonetta RACCOLTO EDIZIONI Il saluto dell’Assessore ai Giovani della Regione Lombardia “InverArt”, tradizionale appuntamento con l’arte giovane, giunge quest’anno alla sua quarta edizione, dopo l’ottimo successo delle precedenti. L’Assessorato ai Giovani di Regione Lombardia è molto lieto della realizzazione di una manifestazione che, grazie ad un’avvincente esposizione collettiva multidisciplinare, porta sotto i riflettori il talento dei partecipanti, promuovendone la conoscenza e l’apprezzamento da parte del grande pubblico. Quest’anno InverArt esce dai confini nazionali, ha quale padrino Joan Pasqual, Presidente dell’Associazione di Artisti di Premià de Dalt, Spagna, e vede, accanto agli artisti locali, la presenza di tre giovani creativi dell’Escola Massana di Barcellona. Ad ulteriore arricchimento dell’edizione attuale, il territorio di Inveruno, cuore dell’evento, è stato oggetto di un approfondito lavoro di ricerca fotografica, presentato in una sezione appositamente dedicata. Ringrazio gli organizzatori per il rinnovato impegno ed invio a tutti coloro che saranno presenti il mio più caloroso saluto, con uno speciale augurio ai giovani artisti per un futuro ricco di soddisfazioni. Pier Gianni Prosperini Assessore Sport, Giovani e Promozione Attività Turistica della Regione Lombardia 4 INTRODUZIONE Inverart giunge alla sua IV edizione, arrivandovi in splendida forma. L’entusiasmo e la partecipazione sempre crescente di questi anni non possono che confermarci il fatto che il Padiglione d’Arte Giovane di Inveruno rappresenti terreno fertile per la libera creatività dei giovani. Il coinvolgimento dei ragazzi che hanno vissuto Inverart in prima persona li ha portati a confrontarsi, a crescere e a trovare spesso una propria strada: nel lavoro, nell’associazionismo, nel volontariato. Scorcio di Inveruno, la chiesa sullo sfondo. Da un acquerello di Gian Luigi Giovetti. (dall’opera “Storia del mio paese: Inveruno” di Carlo Colombo edita in due volumi dal Comune di Inveruno) Il patrimonio culturale e sociale della nostra comunità si arricchisce così ogni anno con quest’appuntamento “fuori dagli schemi” ma profondamente “dentro” le necessità dell’essere umano: creare, inventare, costruire, scambiare esperienze, confrontare punti di vista ed idee e soprattutto fare. In questo senso Inverart è il giusto equilibrio tra teoria e pratica, tra progetto e realizzazione, in grado di offrire l’opportunità ai giovani creativi di riconoscersi e di riconoscere i propri limiti, una condizione essenziale per crescere... a qualsiasi età. Importanti gli apporti e le collaborazioni di tutti gli Enti che sono coinvolti in questo progetto, in particolare la Società Umanitaria con la Fondazione Humaniter, che è ospite con quattro giovani del corso di fotografia e l’Accademia di Belle Arti di Brera che, con l’attenzione e la disponibilità del corpo docente, ogni anno si coinvolge con interventi sinceri e puntuali del Maestro Stefano Pizzi, inviando ad esporre nel Padiglione giovani selezionati. Uno speciale rapporto nasce quest’anno con l’Associaciò d’Artistes de Premià de Dalt che dalla Catalogna ci ha dato la possibilità di vedere in mostra quattro giovani creativi spagnoli. Un impegno costante ci guida nel portare avanti questo progetto, costruito con serietà e passione, che ha dato e, ne siamo sicuri, darà ancora tante soddisfazioni. Maria Grazia Crotti Sindaco di Inveruno Francesco Rimoldi Assessore alla Cultura di Inveruno 5 ESPERIENZE ARTISTICHE VISIVE NUOVE, DINAMICHE E DIROMPENTI Francesco Hayez “Il bacio”, olio su tela, 110 x 88 cm. - 1859. Questa è forse la più famosa opera dell’artista, dipinta nel 1859, raffigura due giovani che si baciano in costumi medievali. Il dipinto è conservato a Milano, nella Pinacoteca di Brera. Stefano Pizzi conversa con Andrea B. Del Guercio (di spalle). Due vedute grandangolari dell’aula di scenografia a Brera. A un anno di distanza ci troviamo a celebrare quello che si è ormai consolidato come uno dei più rappresentativi, e non formale o modaiolo, tra gli appuntamenti stagionali della giovane arte lombarda. Ma cosa è accaduto internazionalmente nella produzione artistica nell’arco di questi dodici mesi? Quali venti nuovi hanno spirato dalle Biennali di Venezia e Istanbul o dall’importante “Documenta” di Kassel? E quanto hanno contribuito al dibattito culturale e alla formazione delle nuove leve? Ci siamo forse sentiti rappresentati dal Padiglione Nazionale ai Giardini di Castello? E perché mai? Dove accidenti sono le esperienze artistiche visive nuove, dinamiche e dirompenti? Inutile ormai cercarle in queste ex prestigiose sedi divenute oggi appendici di un mercato e di una produzione globale appiattita, strafatta e stracucinata che, più che tavole rotonde intorno alla produzione, provocano ormai unicamente dei miseri pettegolezzi sulla kermesse. Bisogna cambiare direzioni e riferimenti al di fuori dei canoni imposti per scovare genuinità, provare stupore o semplicemente emozionarsi di fronte ad un’opera, una qualsiasi opera di un qualsiasi autore sconosciuto. Viviamo paradossalmente in un’epoca di ribaltamenti espressivi con punte di diffusissimo pompierismo, ma al contrario di quell’aulica omologazione i pompieri di oggigiorno si moltiplicano all’esterno del mondo accademico sostenuti da una stampa di maniera e da un verticistico quanto autoreferenziale ed incolto businnes internazionale. E l’opera feticcio vola alla grande: come le borse di Hermès, le cinture di Gucci e i vestitini di Prada. Questa è l’arte contemporanea, questo il dibattito. Nulla purtroppo a vedere con il cosiddetto mestiere culturale, l’impegno, la profondità di pensiero. Per fortuna esistono lontane dalla ribalta dei media di settore esperienze come quella di Inverart che offrono a un pubblico sempre più interessato quanto e cosa producono i giovani artisti del territorio non ancora influenzati, e speriamo mai, da quanto avviene nel grande circuito internazionale. Certo a Inverart possiamo trovare di tutto, anche opere ai limiti dell’amatorialità ma questa è la scommessa di un luogo di confronto ancora pulito e scevro da ulteriori interessi. Auguriamoci che si conservi sempre così. Milano, ottobre 2007 Stefano Pizzi Titolare della Cattedra di Pittura Accademia di Brera 6 HUMANITER. FORMAZIONE, SOCIALITÀ E CULTURA ALLENAMENTO QUOTIDIANO Attraverso la Fondazione Humaniter, che opera a Milano e Napoli, la Società Umanitaria mette in pratica un’idea di solidarietà attiva, rispondendo ad uno dei suoi fondamentali scopi istituzionali: elevare la condizione morale e culturale dell’individuo, in una società oggi particolarmente segnata dalla solitudine, dall’allentamento o dalla perdita dei legami familiari, dalla crisi di costumi e di valori e dai cambiamenti repentini dello stile di vita. La sede milanese è prossima al suo tredicesimo compleanno: anni ricchi di impegno, di sviluppo e di consensi, attestati dalla costante crescita dei soci frequentatori e, conseguentemente, dal moltiplicarsi di iniziative e attività che rendono “l’Humaniter” un luogo per eccellenza di cultura, di aggregazione e di impegno sociale interamente basato sul volontariato. Due le fasce orarie dell’attività didattica: i corsi diurni dalle 9.30 alle 18.00 e quelli serali dalle 18.30 alle 22.30, per rispondere ad un unico bisogno, quello di arricchirsi e socializzare, ma anche per incrociare le diverse esigenze di tempo di cittadini adulti di diverse età. Grazie principalmente a questa attività l’Humaniter è riuscita a raggiungere un altro dei suoi scopi fondanti: sollecitare i cittadini a riscoprire in sé quell’entusiasmo e quell’impegno che possono essere espressi liberamente solo attraverso lo stimolo della cultura e della creatività, ad approfondire un certo tipo di studi e a soddisfare curiosità in campi diversi da quelli usuali. La Fondazione che ha una sede anche a Napoli intitolata al compianto presidente Massimo della Campa, opera anche sul territorio (circa 80 i volontari Mentori, tra quelli già attivi) nella fattispecie nelle scuole elementari e medie di Milano e Napoli, contribuendo così al successo del Programma Monitore (Un adulto per amico) che la Società Umanitaria conduce per contrastare il fenomeno crescente della dispersione scolastica precoce. La Fondazione ha accettato volentieri l’invito a partecipare ad Inverart che, oltre ad essere un validissimo campione dello stato dell’arte contemporanea giovane, è anche un laboratorio formativo teso allo sviluppo di maturi rapporti sociali. Il nostro Corso serale di fotografia, guidato da Nino Romeo, ha contribuito all’esposizione collettiva con una serie di immagini “inedite” proprio del Comune di Inveruno. Un augurio a tutti i ragazzi che partecipano ad Inverart di far tesoro di questa bella opportunità. Franca Magnoni photo Nino Romeo Direttore Humaniter di Milano Veduta dall’alto di uno dei chiostri della Società Umanitaria dove ha sede la Fondazione Humaniter di Milano. Chi si iscrive all’Humaniter diventa al tempo stesso socio dell’Umanitaria. Da sinistra, Piero Amos Nannini, Presidente della Società Umanitaria; Maria Luisa Zazzara e Franca Magnoni, Direttori dei corsi Humaniter di Napoli e Milano; Maria Helena Polidoro, Direttore Generale della Società Umanitaria (photo F.lli Ceriani). 7 Giuseppe Abbati Tony Alfano Nato nel 1977 a Legnano, si accosta subito alla pittura. Nei primi anni ‘90 aderisce al gruppo “Zorba”, vantando di esserne l’unico affiliato. Espone a Varese, Lecco, Genova e Salerno. Ricordiamo “Il Pianista”, scelto come copertina del romanzo “Nel Bar” di Matteo Forte (Oédipus ed. - 2004),“La seduzione dello scarto”, esposizione su materiali di recupero alla galleria Nuova Visione di Gallarate con Silvio Monti, Stefano Pizzi, Alberto Magnani, Stefano Brutti e Borlin&Bezzon. Continuamente attratto dalla visione e dalle visioni, non disdegna la penetrazione nel filmato e nella ricostruzione della musica come immaginario filosofico-decostruzionalista. Pittore di estrazione abusiva, costruisce immagini con mezzi tecnologico-rupestri. Dal 2005 aderisce al progetto Inverart. Tra commedia e tragedia, usa l’alfabeto primitivo o prenatale dei segni per raccontare l’insensatezza di una friggitrice senza patatine, di un ninja nel frigo, di prostitute con lo skate (illuminazione di bughiana memoria). “Duce Sapiens” - acrilico e colla su carta da pacco. “Ascolta” - olio e matita su carta. Nasce a Cuggiono (MI) nel 1973. Dal ‘98 espone in una quarantina tra mostre personali e collettive anche con affermati pittori come Colli, Crespi e Vaccaro e partecipa ad una mostra presentata da Flaminio Gualdoni. Segue lezioni di incisione all’acquaforte tenute dal maestro Ettore D’Erario. Espone nell’antico chiostro de “La Scala di Giacobbe” a Castelletto di Cuggiono. Ha partecipato, nel 2005 e nel 2006 alla seconda e alla terza edizione di “Inverart”, durante le quali ha conosciuto Daniele Oppi. Nel mese di maggio di quest’anno presenta i propri lavori in una personale nella palazzina direzionale dell’Ospedale di Legnano, nell’ambito del Progetto Iris. Nell’estate 2007 partecipa alla mostra “Dante Cento per Cento”, illustrando il Canto XXVII dell’Inferno, il progetto vede coinvolti anche artisti affermati, tra cui Oppi, Treccani, Baratella, Crivelli, Ventura, Pizzi, Galbusera, Mariani, Ragozzino e Tadini. La mostra, a cura del Raccolto, è stata presentata da Andrea B. Del Guercio alla Società Umanitaria di Milano. Con un gruppo di amici artisti periodicamente trasforma la propria casa sul Naviglio Grande in una vera e propria galleria. È socio del Raccolto. 8 La lunga strada per Eternity Matteo Berra estratto Poi inciampo e cado nell’erba. Cado giù per una discesa per diversi metri, rotolo e non riesco a fermarmi. Le mie dita cercano di afferrare un qualche ciuffo d’erba ma ogni volta che lo faccio il mio peso la strappa e così continuo a scendere. Sembra non finire mai. Il mio corpo alla fine si stabilizza e cado riuscendo a guardare avanti. Manca poco alla fine. Il paesaggio attorno a me scorre veloce, non posso dire per quanti metri stia precipitando dalla montagna. I miei occhi scorgono poi una ... Classe 1976, vive nel suo paese natale, Inveruno. Da sempre appassionato di musica, lettura e disegno, dopo aver frequentato la “Fabbrica del fumetto” di Milano (diplomandosi in sceneggiatura e disegno), scopre la passione per la scrittura che lo porterà a scrivere decine di racconti e libri. Nel 2005 ha la prima vera occasione, e pubblica “Un amore color grano” (I Fiori Di Campo Pavia), partecipando anche al concorso “Il molinello”, l’anno seguente bissa pubblicando, per la stessa casa editrice, “Ultima chance d’amore” (2006). Nel 2007 invece è tempo di pubblicare “Una vita in un ring” ma questa volta utilizzando la formula “TuttiAutori” della casa editrice milanese “Lampi di stampa”. Il suo prossimo libro dovrebbe essere “La lunga strada per Eternity”, ma nel cassetto ha già pronti altri 5 libri e tutt’ora sta scrivendo la sua ultima creatura intitolata “1139”. Due copertine di romanzi di Matteo Berra. Alice Calcaterra Classe 1981, nel 1997 vince un concorso, organizzato dal Comune di Robecchetto, per l’ideazione di una vetrata al cimitero di Malvaglio. Nel 1998 espone per la prima volta alla Collettiva Giovani organizzata dal Gruppo Artistico Espressioni di Robecchetto. Dal 1999 entra a far parte del gruppo. Nel 2000 si iscrive al Corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali all’Università di Pavia. Nel 2001 vince il primo premio della sezione giovani di pittura del concorso Arte in rete, organizzato dal Centro Culturale A. Moro di Cuggiono. Nel 2004 è prima classificata al primo concorso di pittura contemporanea “Il Ticino e la sua Valle”. Nello stesso anno, conseguita la laurea, sposta i suoi studi a Milano, iscrivendosi al corso di laurea specialistica in Economia e Gestione dei Musei e degli Eventi Espositivi. Oggi continua a dipingere sperimentando anche il genere astratto, approfondito in occasione della mostra intitolata Esprit Libre, organizzata nel gennaio 2005 dal Gruppo Artistico Espressioni. Ha partecipato a Inverart dal 2005. “Cercasi titolo” (Impressioni d’autunno) - trittico, acrilico e pelle su tavola. 9 Lucia Colombo Lucia Colombo, è nata nel 1987 e vive a Bernate Ticino (MI). È iscritta al secondo anno dell’Accademia di Belle Arti di Brera sessione pittura. Nell’ultimo anno l’interesse si è focalizzato sulla fotografia centrando il proprio approccio alla fotografia sul quotidiano, sulle persone a lei più vicine. Quest’anno ha realizzato una serie di scatti al concerto svoltosi nella suggestiva cornice della Cittadella di Spandau. Sono proprio questi i soggetti che espone ad Inverart 2007. Due scatti alla Zittadelle Spandau: “Big Boy” e, sopra, “Jyrki69”. “Ho scelto di usare il bianco e nero perché, oltre a trovarmici molto meglio, credo che i colori tolgano parzialmente l’attenzione dal soggetto vero e proprio della fotografia... i colori emozionano... Io volevo la forza cruda delle espressioni, prive di colore, in maniera tale da riprendere il soggetto in maniera più attenta”. Mattia Croce Disegnatore, classe 1980, vive a Castelletto di Cuggiono. Dopo aver studiato grafica alla scuola salesiana, frequenta la Scuola del Fumetto di Milano. È socio della Cooperativa Raccolto dal 2006. Attualmente lavora come programmatore, grafico, illustratore, fotografo e animatore 2D/3D. Sta preparando un’articolata nuova storia a fumetti, utilizzando stile e inquadrature che denotano una matura sicurezza. Partecipa ad Inverart dalla prima edizione. Schizzo preparatorio per una vignetta, matita su carta. “Marte + Venere” - acrilico su tela. 10 Paola De Marco Inverunese, nasce nel 1982. Si diploma nel 2002 al Liceo Artistico Statale Umberto Boccioni di Milano. Si iscrive, poi, all’Accademia di Belle Arti di Brera scegliendo come indirizzo decorazione. Nel 2003, spinta dalla passione per le mucche, comincia a dipingere a olio su tela questi animali, a tutt’oggi ne continua la rappresentazione a più prospettive. Dal 2005 aderisce ad Inverart. Nel 2004 ha partecipato alla mostra di eco-design organizzata dalla professoressa Maria Teresa Illuminato e, in seguito, al concorso di pittura a Cordignano (TV). “Fra le nuvole” - olio su tela. Davide Frattini Ceramista, designer e fotografo per gioco, è nato nel 1974. Vive ad Arluno, dove realizza i propri progetti. Inizia a fare ceramica nel 1997. Nel 1999 adotta la tecnica raku, accompagnata da una ricerca costante di nuove morfologie e rese cromatiche. Le sue opere sono un “ritratto” degli oggetti tipici della ceramica tradizionale, che si distinguono dall’opera d’arte vera e propria per avere comunque funzione e fruibilità pratiche. Le ceramiche di Davide Frattini sono sempre rifinite anche nei più piccoli particolari, come impone l’unicità del pezzo artigianale. Piatti e vassoio, 2006 - ceramica Raku. 11 Eugenia Garavaglia Nasce a Magenta nel 1981. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico Felice Casorati di Novara e corsi di ceramica e restauro, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove si laurea in Decorazione nel 2005. Lavora presso lo studio di un pittore a Milano come assistente e parallelamente frequenta un corso serale all’Istituto Europeo del Design. Attualmente, finito il corso di illustrazione, muove le sue creazioni in questo campo. Ha partecipato ad Inverart nel 2005 e nel 2006, al Fuori Salone del mobile di Milano edizione 2006 e ad alcuni concorsi, fra cui: “Una scultura da vivere”, promosso da Fondazione Peano di Cuneo e “Una scultura di luce”, per il Premio Targetti Art Light Corporation. Tra le altre mostre: “Ecodesign”, a cura di Maria Teresa Illuminato - San Carpoforo, Milano e “I dispiaceri della carne” organizzata da Magna Pars - Milano. È stata selezionata al concorso per illustratori “I 200 anni di Garibaldi” all’interno di “Lucca Comics and Games” edizione 2007. Oltre ad esporre, con Anna Parini preparerà un’opera “live” nel Padiglione. “Sciuscià” - tecnica mista su carta. “Donna Pesce”, scultura in materiale composito. “Ali della fantasia” - tecnica mista su carta. Andrei C. Iancu È nato nel 1982 a Bucarest, dove inizia, giovanissimo, a disegnare. Conosciuta l’Italia se ne innamora e decide di trasferirvisi con gli zii. Dopo aver vissuto a Milano alcuni anni, ora vive a Bareggio. Diplomato alla Scuola Germanica di Milano, ha studiato tre anni Biotecnologie in Bicocca ed infine è passato a Design Industriale. I molteplici stimoli da cui si lascia contaminare lo portano a ricercare lo “stile”, l’essenza degli accostamenti tra forme e colori. Dal 2005 si dedica a progetti di fotografia sia nell’ambito del design che in quello artistico, sperimentando l’interazione tra luci, colori, inquadrature e superfici. È membro del gruppo fondativo di Inverart. “Le guerre tra fratelli sono sempre le più sanguinose”, acrilico su tela. 12 Moho Moho è un gruppo artistico composto da 2 membri: Sergio De Gasperi e Nader Youssef. De Gasperi nasce a Milano nel 1983 e si diploma nel 2002 al Liceo Scientifico Tecnologico E. Molinari di Milano. Dopo un anno di studio alla Facoltà di Filosofia dell’Università Statale di Milano, si iscrive al corso di fotografia all’Istituto Europeo del Design concluso nel luglio di quest’anno. È durante questo corso che decide di dedicarsi anche alle altre tecniche artistiche e, all’ultimo anno, stringe un sodalizio con Nader Youssef. Nader Youssef, classe 1984, si diploma alla stessa scuola di Sergio un anno dopo. Dopo un semestre alla facoltà di Geologia alla Statale di Milano decide di “darsi temporaneamente al lavoro”. Da sempre appassionato d’Arte, trova riscontro in Sergio con cui decide di collaborare nel 2006. “Smile con buco per la velocità - retto-proiezione” - stampa fotografica. A destra, una imponente scultura di Moho (130 x 230 x 215) realizzata con svariati materiali.. Cristian Sonda Cristian Sonda nasce a Milano nel 1976. La strada, gli spazi aperti i colori sgargianti, le forme pulite ed immediate caratterizzano il suo lavoro. Raggiunta una prima fase di maturazione artistica, trasferisce il suo stile prelevato dalla strada su supporti mobili, quali tele, pannelli, compensati e componenti d’arredamento, spostandosi così da ambienti aperti a spazi interni. Dal 2005 partecipa ad Inverart. Nel 2006 si avvicina al mondo dell’illustrazione iniziando una nuova fase di crescita artistica. Le sue opere maturano stilisticamente e concettualmente trovando un punto di incontro tra ironia e romanticismo, tra riflessione e poesia. Notevole e prestigiosa l’attività espositiva del 2007: “Street art sweet art” - P.A.C. Milano; “Where is 107?” - Milano; “Miart” - Fiera Milano; “Meltin Pop” - Palazzo Sassi, Sondrio; “Street up” - Byblos AryGallery, Verona; “Cristian Sonda” personale a Cadaques, Galleria “ES Fester” (Girona, Spagna); “Fiera dell’arte di Montichiari” - Fiera di Montichiari, Brescia; “Infart” - Padova, “Treno dell’arte 2007” in 22 città d’Italia; “Nuova Figurazione” - Fabbrica Borroni Milano. “Rimpianti”, acrilico su tela. 13 Georgia Starec “Oofagia” - tecnica mista su legno. Nata a Venezia nel 1971, a 11 anni vince il primo concorso di pittura. Dopo studi umanistici, si iscrive all’Università di Padova. Dopo tre anni si iscrive alla Scuola Superiore d’Arte applicata all’Industria del Castello Sforzesco di Milano, dove si specializza in pittura con aerografo. Nel 1996 la prima esperienza come “scenografa” in Puglia. Da allora collabora con alcune scuole e comuni alla realizzazione di scenografie. Nel frattempo esegue dipinti, decorazioni e aerografie per privati e collabora con alcuni locali del milanese come bodypainter. Attualmente collabora con architetti alla creazione di ambienti che conferiscano alle stanze la caratteristica di “incorniciare e stimolare l’anima di chi vi abita”. “Gatto” - acrilico su legno. Romina Starec Classe 1972 nasce a Venezia, figlia di Leo e Marilù, coppia dichiaratamente anticonformista e girovaga. Cresce in una casa dove difficilmente si trovano spazi bianchi alle pareti, e così, avvezza all’arte del colore, si prende le “prime soddisfazioni” vincendo concorsi di pittura per ragazzi alle scuole medie. Inizia frequentando la facoltà di Architettura, ma la scuola per lei più formativa è sicuramente la Scuola Superiore d’Arte Applicata all’Industria, dove Roberta Ottolenghi, Pasquale Del Vecchio, ed altri “illustri dell’illustrazione”, le svelano i loro segreti artistici. Dal ‘94 in poi riceve commissioni da privati. Con la sorella Georgia, si sta cimentando nell’utilizzo delle resine iposodiche per decorazioni su pavimento, su muro e su pannello. Anche le serate di action painting dal vivo continuano, in abbinamento al jazz soprattutto, a sottolineare l’importanza data alla multidisciplinarietà. 14 “Chitarre” - tecnica mista. Abiti e accessori vengono abilmente decorati da Romina che li rende, quindi, pezzi unici. nel 1976 a Fabrizio Tampellini Nasce Cuggiono. Ha realizzato siti internet per associazioni sportive, culturali e aggregative del territorio. Nel 2004 segue un corso di fotografia presso la Famiglia Legnanese. Per “Le porte di Milano”, progetto della Cooperativa Raccolto commissionato dalla Provincia di Milano, Settore Cultura, ha realizzato il percorso fotografico “Cuggiono ieri e oggi”, con il relativo sito web, dove ha proposto un’interessante sovrapposizione temporale di immagini antiche e contemporanee. Ha esposto le sue opere al Pozzo delle Arti a Capalbio, oltre a diverse mostre collettive nel milanese. Ha partecipato alle tre prime edizioni del Padiglione d’Arte Giovane. È socio della cooperativa Raccolto. Ufocinque atterra sul pianeta terra in una notte nevosa nel 1981 nella desolata campagna novarese, il paesaggio triste e grigio ben si adatta al suo carattere taciturno e iperattivo. I primi contatti con gli abitanti del pianeta terra sono fallimentari, decide quindi di dedicarsi a tempo pieno ad assorbire immagini e rigettare immagini, cercando di stabilire un suo modo per comunicare con gli altri e conquistare il mondo. Tuttora è alla ricerca, confortato però dall’essersi infiltrato in varie mostre ed eventi sul territorio nazionale. Ad oggi non si conosce esattamente la sua posizione ed occupazione, ma c’è chi dice che vagando per il Piemonte per fabbriche abbandonate o cascine dismesse è facile incappare in colorati segni del suo passaggio. Tal’altri dicono si nasconda sotto lo pseudonimo di Matteo Capobianco, designer novarese che per molti è in realtà solo chi gestisce la mail del vero Ufocinque. Ufocinque Due scatti da “Alcatraz”. Sopra, “Vorrei la pioggia”, tecnica mista su legno. A fianco, “L’uccello della profezia del pesticida”, vernice e catrame su cascina abbandonata”. 15 Gemma Zotti Classe 1984 frequenta il Liceo Artistico “P. Candiani” di Busto Arsizio. Si è diplomata al corso di decorazione all’Accademia di Belle Arti di Brera con i docenti Correggia e Del Guercio. Fa parte del gruppo artistico “Espressioni”, partecipando alle varie iniziative, tra cui lo scambio culturale, progettato dalla Coop. Raccolto, con “Associaciò d’Artistes de Premià de Dalt” (Barcelona). Nel 2002 espone una scultura intitolata “Verso l’alto…” in occasione della mostra “Volare” (Palazzo Ducale di Milano). Gaggiano e l’acqua estemporaneità - nel 2003, mentre nel 2004 espone al museo della Permanente di Milano, in occasione di “SalonPrimo”. Nel 2005 e nel 2006 espone al Padiglione d’Arte Giovane di Inveruno. Nel 2007 partecipa alla “Mostra d’arte en plein air”, a Ispra; “Musae” Museo urbano sperimentale di arte emergente (Stresa VB). Partecipa al concorso di pittura “Il nostro tempo” (Canegrate). “Senza Titolo”, olio e acrilico su tela. IL TROMBACONIGLI INFOPOINT «Cara Alessandra, quest’anno abbiamo dato più spazio a nuovi partecipanti, ma ci piacerebbe molto avere con noi a INVERART, l’ormai “mitico” oggetto da te creato». Francesco O. Nel padiglione vi è uno spazio informazioni dove coloro che fossero interessati potranno trovare materiali e documenti che riguardano il progetto Inverart e la Cooperativa Raccolto. «Lo porterò con piacere! dimmi pure quando, buona preparazione!» Alessandra S. “Il Trombaconigli” di Alessandra Spaltini, è diventato la simpatica mascotte di Inverart. Surreale, nelle forme e nel concetto, suscita immediata curiosità. La scultura è realizzata in gesso, plastica e tondini d’acciaio. 16 INVERART, un percorso Gianni Bonetti, Michele Ciardulli, Marco Di Zinno, Manuela Furlan, Jose (Giuseppe Imprescia), Alessia Marchese, Armando Mascetti, Sergio Menescardi, Matteo Naggi, Carlo Olchini, Consuelo Olivares. Questi sono i nomi dei ragazzi che quest’anno lasciano spazio ad altri colleghi che espongono per la prima volta ad Inverart; sono anche tra quelli che Inverart l’hanno visto nascere, partecipandovi con impegno sin dal primo anno. Li vedremo attivi, insieme a tutti i ragazzi di Rockantina’s Friends, nella costruzione e nell’allestimento di questa edizione con immutata passione. La cascina del Guado, sede della Cooperativa Raccolto e cenacolo d’Arte e Cultura dal 1969. Qui si svolgono anche gli incontri formativi preparatori ad Inverart. Per la prima volta ad INVERART INVERART Sin qui abbiamo proposto le opere dei giovani creativi che hanno già partecipato ad una o più edizioni del Padiglione d’Arte Giovane di Inveruno. Nelle pagine successive presentiamo i partecipanti che per la prima volta espongono i propri lavori. Ad essi è dedicata una pagina, come nelle precedenti edizioni del catalogo. Come consuetudine, tutti i giovani sono accompagnati idealmente da un padrino d’eccezione che succede a Giancarlo Colli, Daniele Oppi, Stefano Pizzi, Lelo Cremonesi e Giuliano Zosi. JUAN PASQUAL Juan Pasqual nel suo studio. Sotto: “Pendulo musical” e “Composicion musical 2”- tecnica mista su tela. Pascual produce i colori che poi utilizza. Joan Pascual (lezione in catalano) è nato a Barcellona (Catalogna - Spagna) nel 1953. La sua formazione ha inizio al Museu Municipal de Badalona (Barcellona): disegno e pittura poi all’Escola d’Arts y Oficis sempre del capoluogo catalano: disegno, pittura, disegno grafico e industriale e continua poi alla Escola Leonardo da Vinci a Barcellona con un perfezionamento in disegno e pittura. Ha esposto in Spagna e all’estero. La sua pittura è stata definita specchio opalescente del mediterraneo, immagini tra solitudine ed energia. È membro fondatore dell’Associazione di Artisti di Premià de Dalt ed è socio del Raccolto dal 2005. È da anni impegnato nella promozione della cultura e dell’Arte sul territorio. Vive e lavora a Premià de Dalt-Barcellona. 17 Luca Saverio Beolchi Luca Saverio Beolchi, LSB, diplomato al liceo scientifico, ha studiato pianoforte e chitarra al centro professione musica ed ha frequentato Filosofia all’Università Statale di Milano. Finora è stato protagonista di due personali e di oltre venti mostre collettive. Art director, illustratore, graphic designer, musicista, scrittore, performer, event promoter, lavora con artisti, fotografi, registi e musicisti italiani e stranieri. Dal 2004 dirige Lobodilattice, Laboratorio Artistico a-poetico, di cui è il fondatore. “Mi muovo tra latte di vernice e pennelli, dissertazioni teoretiche e teoremi cosmogonici, bytes e sistemi operativi. Mi concentro sulla relazione tra essere umano, comunicazione e creatività”. A destra, particolare di “Fallen”, acrilico su tela. A sinistra, “Tempo immobile”, acrilico su tela. In alto, “Tempo marrone”, acrilico su tela. 18 Claudio Bindella Claudio Bindella nasce il 9 febbraio 1967 a Sesto San Giovanni e attualmente risiede a Milano. Dipinge da una decina d’anni, dopo aver lavorato nello studio del pittore Benito Trolese. Nel dicembre 2006 ha tenuto una mostra personale alla Libreria Babele in Galleria Vittorio Emanuele a Milano. “L’arte intrattiene con le idee un rapporto in negativo, è l’espirazione, la pausa tra due battiti. Nel processo idea-progetto-realizzazione si apprende presto che gli elementi indesiderati ed accidentali sono una ricchezza, e laddove le altre discipline lottano per ricondurre all’idea, per ridurre al minimo lo scarto rispetto a quella, qui si permette la proliferazione, la crescita, non solo, si inizia ad osservarla da fuori, se ne ammira la forza vitale, “creativa”, la soggettività viene riassorbita nell’ordine generale, in un vortice che risale, ricongiunge, riunisce ciò che è diviso. È così che la magia si realizza, ma non si può dire come, perché il come è nell’ordine dell’idea-progetto, e soprattutto non è replicabile, perché è un’esperienza, e come tale è irripetibile”. Sopra, “Tavolino”, olio su tavola (tavolino Ikea). A lato, particolare da “Painted”. 19 Stefania Castoldi Stefania Castoldi si è specializzata in tecniche pittoriche alla Scuola d’Arte Applicata di Milano sotto la guida dell’artista danese Anders Pedersen. Ha lavorato per diversi anni nell’Atelier milanese del pittore Nando Falchi come decoratrice e pittrice. Collabora con diverse associazioni culturali insegnando disegno e pittura. È pittrice e curatrice di eventi nell’Art Factory Lobodilattice. Utilizza la pittura come immediato mezzo di espressione di emozioni e situazioni, esibendosi spesso in performance di Live Painting. Un particolare di un dipinto della serie “Lullaby”. Sopra, dipinto della serie “Lullaby”, tecnica mista su tavola. A lato, “Senza Titolo”, tecnica mista su tavola. 20 Federica Coppola Federica Coppola in arte Missmalone, fotografa, nata a Varese nel 1982, residente a Gallarate, ha studiato, presso l’istituto europeo di Design, comunicazione Visiva, con indirizzo Fotografia. Nelle sue fotografie i paesaggi urbani si snodano in maniera decisamente anticonvenzionale tra vicoli cechi e tunnel oscuri. Talvolta i piani si intrecciano e si mischiano, rivelando quelle atmosfere che fanno da silenzioso sfondo nella vita degli abitanti di qualsiasi grande metropoli. A tratti spaventose, piene di un’oscurità irrazionale, le foto non ci rassicurano, semplicemente ci svelano qualcosa di nuovo sull’immaginario contemporaneo. Illuminano il rapporto che la società intrattiene con il paesaggio da essa creato. Forse Missmalone non ci propone le risposte e le rassicurazioni che vorremmo, ma soltanto un unica, indicibile domanda su noi stessi: non c’é messaggio né morale, ma soltanto una riflessione scarna e magmatica che ci accompagna in quei paesaggi che solo all’apparenza ci sono noti. Ecco il frutto del suo rapporto, fatto di piccoli passaggi “dentro” e “fuori”, con Londra: paesaggi urbani, colori penetranti, specchi rimandano un’immaginario invisibile, punti di fuga serrati, descrivono una spiritualità interiore in continua ricerca di punti di appoggio in un universo disorientante, mentale, impercettibile. Vive e lavora a Londra. Sopra, “Mirror street” e “Ombra... in London”. A lato, “Static”. 21 ELEURO Nasce a Torino nel 1983, e mostra un precoce interesse al disegnare dove non si potrebbe. All’età di 13 anni scopre i graffiti e inizia a interessarsi a fumetti e animazione. Nel 2003 organizza hard two explain (Vercelli) e partecipa alla collettiva “Holly-wood the remix show” organizzata da Wooster collective (Soho-New York); lo stesso anno partecipa all’happening internazionale dell’underground Leoncavallo (Milano) prende parte poi a diverse mostre fra le quali: “Bear in mind” 2 e 3 (Milano), “Illegal world art” Buridda (Genova) 2007, “International poster” art 1 e 2 (Roma), al “Tercer Asalto” uno dei festival di graffiti più importanti d’Europa (Saragoza Spagna) 2007, “Italian Poster Fever” Firenze 2007, “Sticker art revolution” (Rovereto) 2007, “Art Street ART 2007” (Genova) diverse jam fra le quali, “Fuori dal carrello” 2005 e 2006. Viene pubblicato su diverse riviste e siti di settore tra cui: Ekosystem, Woostercollective, aerosolart.it, Garage magazine, Italy’s most wanted e compare in pubblicazioni come Izastickup e sul volume “I graffiti del Leoncavallo” (ed. Skira, 2006). Sopra, “Ganimede e Monocoluto amano il gatto di strada”, acquerello e pennarelli. In alto, “Buronzo il brontosauro e la sua fauna vertebrale”, acquerello e pennarelli. A destra, “Tarassaco il feroce emo e Gramigno Ghetto Blaster, sono sempre culo a culo”, acquerello e pennarelli. 22 Tamara Ferioli Nasce nel 1982 a Legnano. Nel 2004/2005 frequenta l’Ecole des Beaux Arts de Lyon. Nel 2006 si diploma presso il Dipartimento di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Vive e lavora a Milano. Tra le personali ricordiamo: nel 2007 - Housebound-Spasmi affezionati, a cura di Alessandro Trabucco alla galleria Andrea Ciani Arte Contemporanea, Genova. Nel 2006: Abito ancora con te, a cura di Alessandro Trabucco - The Labo, Andrea Ciani artecontemporanea; ArtinType 06, Nuovi Caratteri dell’Arte Contemporanea, alle Grafiche Martintype, Colonnella (TE); la bipersonale, Il Signor Spauracchio e la Signorina Cianfrusaglia in folie à deux, a cura di Cecilia Antolini, galleria Aus18, Milano. Vince il primo premio al Concorso Nazionale Arte Moda, Vestiti d’Arte IV edizione (“il Viaggio”), a cura dell’Associazione Arteinscacco, Vercelli. Nel 2005 vince il Premio Menzione Speciale al concorso Tea time! At what time?, a cura di Davide Bruno, promosso da D&C e Twinings con il supporto del Politecnico di Milano e della rivista Interni. Nel 2002 realizza un abito per il video “Il baule” di William Xerra. A fianco, “Luce in Te (mosca cieca)”, filo su filtri di té usati e lampadina. A sinistra, “Riparazione Insonne (2808 attimi di te)” le dimensioni sono quelle di un vero letto singolo, filo su filtri di té. Sotto, particolare da “Non amo mangiare con te e digerire da sola”, filo su filtri di tè, capelli finti e veri, cavallo a dondolo, chiave, lenti a contatto, materiali vari. 23 Bianca Garavaglia Giovanissima, classe 1988, nasce a Busto Arsizio. Si diploma lo scorso luglio al Liceo Artistico Paolo Candiani di Busto Arsizio. Ispirata dalla contaminazione tra arte e fumetto, sempre con un tocco di ironia, presenta ad Inverart un acquerello e uno studio per illustrare l’Orlando Furioso. Qui sopra, “Orlando Furioso” - acquerello su carta. A fianco, un bozzetto per lo studio del personaggio - china su carta. 24 Marco Lamanna Artista eclettico, vive e lavora a Milano. Laureato in lettere moderne, orientamento artistico all’Università degli Studi di Milano, approfondisce l’aspetto teorico dei diversi linguaggi della comunicazione visuale, dall’arte tradizionale, alla fotografia, al cinema. Nel 2006 inizia ad esporre le proprie opere. La sua ricerca estetica si concentra sulla tematica del rapporto tra l’uomo e il suo corpo, indagato sia negli aspetti esclusivamente fisici, sia in relazione ad una più profonda introspezione personale. Lamanna, vivendo di contaminazioni, usa i più diversi mezzi espressivi (dalla pittura alla video arte, passando per la fotografia e l’installazione) per inscenare la parabola dell’umano. Con il gruppo Lobodilattice espone in numerose sedi istituzionali: Teatro delle erbe, PIME, Salone del Mobile, Piazza del Cannone (MI) e Inverart; e, individualmente, partecipa a mostre e rassegne in tutta Italia. “Esercizio di Jazz#2”, acrilico e smalto su tela. “Esercizio di Jazz#5”, acrilico e smalto su tela. 25 Alberto Motta Alberto Motta, classe 1989, vive a Cuggiono. Quest’anno si è diplomato con successo al liceo artistico “Felice Casorati” di Novara. Predilige le forme di comunicazione artistica attraverso il teatro e il disegno. Fin da piccolo ha coltivato una vera e propria passione per il fumetto, che ha imparato a disegnare a matita per poi scoprire le possibilità offerte dal colore. Alberto si discosta presto dai personaggi della Disney, ricercando i suoi eroi tra Lupo Alberto e le sue galline, e tra Cattivik e le sue fogne; da qualche anno è passato ai supereroi e anche a personaggi più “macabri” e “forti”. Nel 2005 ha partecipato alla mostra “Pollution” a Cuggiono e, nel 2006, è stato il più giovane creativo ospite fuori catalogo ad Inverart. Lo scorso anno ha lavorato nella libreria-casa editrice “Crapapelada” di Milano specializzata in fumetti e tavole originali; oggi continua la sua formazione proseguendo gli studi artistici. Sopra, un’illustrazione, tecnica mista su cartoncino. A fianco, “Paesaggio” - acquerello su carta. Sullo sfondo, due matite (in alto un autoritratto). 26 Fabio Prina Nato a Magenta nel 1980 cresciuto ad Arluno, ora vive a Mesero. Durante la frequentazione universitaria, che lo porterà alla laurea in Scienze Motorie, riscopre un’attrazione profonda per la natura, onnipresente complice delle proprie avventure sportive. La macchia fotografica diventa fedele compagna di fatiche e sfide, vissute in ogni genere di ambientazione: dalle gole dei torrenti montani, ai laghi ventosi, dalle scogliere marine ai ghiacciai alpini. Dopo due anni dal termine degli studi, oltre alla fotografia naturalistica, sposa il mondo dell’associazionismo a tutela dell’ambiente: “Bisogna lottare per quello di cui si ha bisogno”. Questo connubio di arte e senso civico è ben evidente nel portale web: www.sosteniamoci.it Tre scatti di Fabio Prina realizzati nei suoi frequenti viaggi all’estero. 27 Viviano Riva Nasce a Cuggiono nel 1970, cresce ad Inveruno. Prima ancora di imparare a scrivere disegna figure che adesso chiameremmo astratte: “nella mia mente di bambino erano persone, luoghi, momenti”. Frequenta il liceo artistico a Busto Arsizio dove l’ambiente esuberante e libero gli permette di esprimere al meglio il proprio pensiero. Si diploma nel 1989 e subito dopo si iscrive all’Accademia di Belle Arti ma abbandona gli studi dopo il primo anno. Continua febbrilmente a disegnare accompagnandosi così attraverso le vicissitudini della vita: “Disegnare è lo sfogo, l’espressione muta del baccano interno”. Vive e lavora a Londra dove continua a produrre “forse per diventare ricco e famoso, forse per non diventare pazzo”. Dal 2006 fa parte dell’associazione culturale no profit “Imaginars” cui è vice presidente. Sopra, “Jazz Chillout Lounge”, matite grasse su cartone. A fianco, “50 anni di vita”, matita su carta. A destra, “Senza Titolo”, matite grasse su cartone. 28 Chiara Ruffato Chiara Ruffato, classe ‘86. Dopo il Liceo Artistico ha frequentato il corso quinquennale sperimentale Michelangelo ad indirizzo figurativo con i docenti Enzo Castagno e Graziano Cattini. Ha partecipato a corsi di pittura, di computer grafica e ha sperimentato la ripresa fotografica in analogico sino allo sviluppo delle stampe; ha realizzato manufatti in ceramica con la tecnica raku e sperimentato la tecnica dell’incisione ad acquaforte. Si è diplomata nell’anno 2004-2005 con una tesi accompagnata da un video autoprodotto e una scultura/installazione. Ha svolto il corso di Industrial Product Design presso il Politecnico di Milano. Attualmente è iscritta all’Accademia di Belle Arti di Brera alla sezione Pittura. Le tre opere sono senza titolo. A sinistra e in alto, la tecnica utilizzata è acrilico su legno e lastre di alluminio bagnate nel rame; sotto, olio su cartone telato inchiodato su legno con acrilico. 29 Ennio Villa Ennio Filippo Alberto Villa è nato a Cuggiono nel 1983 in una famiglia di pittori e restauratori, risiede a Buscate (MI). Pittore, scultore, restauratore, è diplomato al liceo artistico. In collaborazione con lo Studio d’Arte Filippo Villa realizza, fra l’altro, due grandi murales della sala civica di Buscate, il ciclo delle cinque vetrate dell’abside della chiesa di Vanzaghello e la grande vetrata della parete di facciata della chiesa stessa. È assistente alle cinque edizioni del corso di orientamento artistico tenuto dal maestro Filippo Villa a Buscate. Partecipa a mostre collettive alle sagre locali nei comuni di Buscate e Arconate. Viene invitato alla mostra d’arte dei giovani “Casa Giacobbe” a Magenta. Partecipa al concorso nazionale di pittura “Legnano Arte” 4° edizione organizzato dall’Associazione Arte Cultura e Comunicazione Antonello da Messina. Partecipa alla mostra “io e l’arte” organizzata dall’Assessorato alla Cultura del comune di Buscate in collaborazione con la biblioteca civica e il circolo culturale “Il Gelso”. A sinistra, “Nutrirsi di speranza”. Sopra, “Amore” e a destra un particolare da “Gioco”. 30 IMMAGINI DALLE PRECEDENTI EDIZIONI Inverart 2004-2005-2006-2007 Il tesoro di un’esperienza costruita sul “fare”. Lelo Cremonesi nel Padiglione. Andrea Marutti davanti ad un lavoro di Patrizia Oliva. Una riunione Inverart alla Cascina del Guado. D-Lay Band. Momenti di relax al ristorante. Veduta di una parte del Padiglione. Chi scrive è alle prese, in questi giorni, con l’ennesima avventura sul campo della cultura e della socialità. Due concetti che sicuramente non possono essere scissi e che sono interdipendenti; due facce della stessa medaglia: una bella medaglia, quella del progresso di ogni comunità, di ogni società. In un’era magica, tecnologica, globalizzata, a volte “virtualizzata”, sono felice di sperimentare la regola del Fare, ancora una volta unica testimonianza plausibile per il futuro. Un “fare” non spiccio e sbrigativo, non sostitutivo del “dire”, ma nato da idee, dialoghi, discussioni e poi valutazioni, mediazioni ed infine progetti. Inverart ci entusiasma, perché coinvolge e stimola le nostre attitudini migliori: la progettualità, scevra da bardature meccanicistiche, che mascherano spesso la mancanza di coraggio; e la voglia di sperimentare applicativamente sul campo nuove vie per la diffusione dell’Arte e della Cultura. Del resto per noi, questo, è un meccanismo automatico come è tradizione da oltre 38 anni alla Cascina del Guado (“fervente cenacolo culturale e artistico, volto alla ricerca e all’approfondimento delle nuove forme espressive”) in cui il Raccolto è nato e cresciuto. A proposito, l’anno prossimo Inverart giungerà alla V edizione, un bel traguardo. Sarà un’edizione un po’ speciale. Daremo conto, anche visivamente di ciò che è accaduto in questi anni, saranno testimonianze dirette di chi ha partecipato al progetto e di chi l’ha sostenuto. Per capire a che punto siamo e così ripartire con un’esperienza in più. Francesco Oppi Presidente Cooperativa Raccolto LE ASSOCIAZIONI CULTURALI AD INVERART 2007 LE ASSOCIA Centro Whooo - Cooperativa Albatros Dal 2003 è attivo nel distretto di Castano Primo il progetto Giovani in movimento, attualmente finanziato dall’Azienda sociale del Castanese e gestito dalla Cooperativa Albatros. Il progetto riapre dopo la pausa estiva, facendo ripartire le attività realizzate all’interno del centro polifunzionale Whooo, sito in Via Macallè 2 a Castano Primo, nato per dare spazio all’autonomia dei ragazzi in maniera creativa. Il Centro Whooo, ormai diventato un punto di riferimento per i giovani dai 14 ai 25 anni, si appresta a riprogettare le attività che verranno proposte e svolte nella prossima stagione. Il centro ha come obiettivo un’attività di prevenzione e informazione sull’uso e l’abuso di sostanze stupefacenti. Inoltre all’interno del centro è presente una sala prove che ha un prezzo molto contenuto. Da ottobre partirà un percorso per diventare operatori della sala prove per poterla gestire. Cooperativa Sociale Albatros O.N.L.U.S. Via Mantova, 3 - 20025 Legnano (MI) Tel. e Fax.: 0331/598759 Il volto nascosto della Luna Per fortuna ci sono anche quest’anno! Rieccoli, in veste un po’ rinnovata, ma con la stessa, spessissima, voglia di far scrivere tutti, ma proprio tutti! Io ormai sono un loro luminoso fan. Anche per quest’anno hanno garantito un libretto fuori dagli schemi, con una nuova copertina, con racconti a tema e a catena suggellati da nuovi disegni. E poi, sapete, anche loro iniziano ad avere una storia, un cammino alle spalle. Nei lontani anni 2004 e 2005, a Inverart, li avete visti condividere con chiunque la loro fantasia e le loro macchine da scrivere. Poi, nel 2006, colpo di scena! La gente non se la sente di scrivere in pubblico? Nella confusione? E loro cos’hanno fatto? L’hanno fatta scrivere in un luogo magico, segreto, intimo, complice… Caspita! … Era uno scatolone di cartone! Avreste dovuto vedere il viso di chi aveva appena provato la cabina, di chi aveva appena lasciato il segno. Brillava di luce propria, e fidatevi, io di luce me ne intendo. A sorpresa, è stato un successone! C’era la fila dietro quella magica porta colorata. Proprio un’idea “brillante”. Per questa edizione hanno in mente altre sorprese, e una interessante variante… Provare per credere! Se solo anche io e i miei compagni avessimo potuto scendere un attimo per entrare nella cabina, ma non so se lo staff avrebbe apprezzato la nostra momentanea assenza...! Anche per quest’anno, garantisco che i nostri beniamini e i vostri pensieri avranno tutta la luce che si meritano! Firmato Gigi Luminor, il terzo lampione a sinistra del padiglione (no, non il terzo a destra, quello sopra le spillatrici, lui di arte non capisce un’Osram!) 32 Anche quest’anno la “delicata e allo stesso tempo profonda presenza” de Il volto nascosto della Luna, animerà una parte del Padiglione d’Arte Giovane. La scrittura come momento di ginnastica del cervello, uno stimolo divertente gestito con acume e simpatia. Sopra, una copertina di una pubblicazione del gruppo. AZIONI CULTURALI AD INVERART 2007 LE ASSOCIAZIONI CULTUR Spazio Ars La “neo-nata” SpazioARS, è un’associazione che promuove attività dedicate alla ricerca del benessere attraverso l’incontro e la relazione, operando tramite tutte le forme artistiche ed espressive e promuovendo luoghi e spazi per la creazione e la fruizione artistica e culturale. L’associazione propone esperienze all’interno del proprio atelier e offre all’esterno percorsi didattici, espressivi e formativi ad Enti pubblici e privati. “... nell’arte l’uomo agisce se stesso e la propria umanità, attraverso gli strumenti che gli sono propri: percezione, affettività, immaginazione, intuizione, pensiero e linguaggio”. SpazioARS atelier via Madonnina del Grappa 46, Legnano (MI) www.spazioars.it Motherfuckart Il collettivo artistico-controculturale Motherfuckart è presente ad Inverart sin dalla sua prima edizione del 2004. Nel Marzo 2006, MFA si costituisce come Associazione Culturale senza scopo di lucro, finalizzata alla promozione e divulgazione di testimonianze di ordine letterario, musicale e performativo. È dunque possibile ricondurre alla sua attività la pubblicazione di un nutrito numero libretti di racconti, fumetti e poesie e, più recentemente, di Cd musicali di vario genere. Per quanto attiene il versante performativo, nel corso degli ultimi due anni ha largamente promosso l’avvio di eventi che prevedessero l’interattività e interscambiabilità di ruoli tra produttore e fruitore di arte visiva ed acustica. Attualmente, sta riscuotendo notevole successo la formula denominata “improvvisazione totale”, in occasione della quale l’Associazione offre a tutti i convenuti la possibilità d’intervenire, dipingendo durante una performance musicale o un reading poetico ... tema libero, materiali a disposizione, per permettere la massima libertà. Esprimersi. Nonostante tutto. Nonostante tutti. Alcune produzioni MFA: Bounce Belvedere - Prolet John Ford - John Ford Ep Ninive - Questo disco non esiste. Sotto: un’“improvvisazione totale”. 33 FONDAZIONE HUMANITER - Società Umanitaria FONDAZIONE Gianni Adamoli In queste pagine i risultati della prima parte di un progetto didattico svolto sul territorio di Inveruno dagli allievi del Corso serale di fotografia della Fondazione Humaniter tenuto da Nino Romeo Gianni Adamoli è nato il 3 aprile del 1967. Vive da sempre a Milano. Diploma in ragioneria, manager di una società finanziaria, è sempre stato attratto dal mondo della fotografia; nel 2003 frequenta un corso di fotografia tenuto da Nino Romeo presso l’Umanitaria di Milano e l’interesse si trasforma in passione. Ha partecipato nel 2004 alla mostra “Il cammino dell’immagine” presso l’Umanitaria di Milano, nel 2006 al concorso del Comune di Milano sul “Cimitero Monumentale” e nel 2007 alla mostra “Visione Immobile” nello spazio espositivo della storica libreria Hoepli di Milano. Due scorci nel cortile del Torchio che accoglie la villa sede del Comune di Inveruno. Enrico Ialacci Il nuovo Centro Servizi per la Cultura e l’Impresa di Inveruno, visto dall’occhio fotografico di Enrico Ialacci. 34 40 anni, milanese, laureato in Scienze dell’Informazione. Ho frequentato per due anni i corsi Humaniter di fotografia di Nino Romeo presso la Società Umanitaria. Ho partecipato alle mostre “Il cammino dell’immagine” (2005) e “Visione Immobile” (2007). Per le mie scorrerie a Milano, tra quartieri, giardini, angoli architettonici, preferisco affidarmi al dualismo imperfetto del bianco e nero, capace di cogliere (almeno qualche volta) quella zona grigia che non è yin e non è yang: l’indefinita tonalità dell’imprevisto. E HUMANITER - Società Umanitaria FONDAZIONE HUMANITER Patrizia Perruccio Patrizia Perruccio nasce nel 1968 a Ugento, nel Salento in provincia di Lecce. Diplomata al liceo linguistico di Lecce, nel 1992 si sposta a Milano per gli studi universitari. Responsabile del back office di una importante assicurazione telefonica, ha sempre avuto interesse per la fotografia. Dal 2003, dopo aver frequentato un corso di fotografia tenuto da Nino Romeo presso l’Umanitaria di Milano, la fotografia diventa più che un hobby. Ha partecipato nel 2004 alla mostra “Il cammino dell’immagine” presso l’Umanitaria di Milano, nel 2006 al concorso del Comune di Milano sul “Cimitero Monumentale” e nel 2007 alla mostra “Visione Immobile” presso lo spazio espositivo Hoepli di Milano. Il palazzo comunale: vista del collegamento alla vecchia biblioteca. Vittoria Savegnago Incuriosita da sempre dalle infinite possibilità espressive del mezzo fotografico, da pochi mesi si dedica ad approfondire l’argomento. La partecipazione ad un corso di fotografia presso l’Umanitaria, si è rivelato il pretesto per approfondire questo linguaggio. La voglia di ricercare un proprio mezzo espressivo e l’interesse verso la documentazione del territorio, mi hanno spinto a partecipare ad un workshop sul territorio di Inveruno, scoprendo quanto a volte la quotidianità possa essere fonte di grandi sorprese. Dall’alto: in senso orario: due interni della chiesa di San Martino e due particolari dei legni del Torchio adiacente al Comune.. 35 GLI ALLIEVI DEL CORSO DI PITTURA DEL DIPARTIMENTO D Ilaria Forlini È nata a Milano nel 1980. Laureata in decorazione all’Accademia di Belle Arti di Brera, attualmente frequenta il biennio specialistico di Arti e Antropologia del Sacro. Vive e lavora fra Milano e Marchirolo (VA). Nel 2007 ha esposto le Ierofanie alla Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale, chiostro di San Simpliciano; Musae Museo sperimentale d’arte emergente, Volano, Casa Lagat (TN); MAC Villa Valentina di Marotta (PU) a cura di Cristina Muccioli; L’invenzione dell’arte progetto MAC, Salone Aurora complesso monumentale di S. Agostino, Mondolfo, a cura di Cristina Muccioli;“Caleidoscopio dell’Arte Sacra Contemporanea” Palazzo Affari ai Giureconsulti, Sala Parlamentino, a cura di Andrea B. Del Guercio; L’arte contemporanea nella storia dell’arte Musei civici del Castello Visconteo di Pavia a cura di Andrea B. Del Guercio; Primordia 2007 fortezza di Trdnjava a Kluze (SLO) patrocinato da Dipartimento Arte Sacra Contemporanea Accademia di Brera, Regione Insubrica e con la partecipazione di Officina Arte (CH); Scatena di montaggio performance, Gruppo XIDU a la SaFoSa, Gaggiano (MI). Sopra, particolare da “Numi a metà”. A sinistra, dall’alto, “Numi in seduta” e “Numi” le tecniche sono ferro, ruggine, terra e legno. 36 DI ARTI VISIVE DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BRERA Annita Nisida Giannieri È nata ad Arona nel 1985. Ha conseguito la maturità artistica nel 2005 al Liceo artistico Piero Gobetti di Omegna (VB). È iscritta al corso di pittura all’Accademia di Belle arti di Brera. Ha partecipato al concorso “Premio Carlo della Zorza” nel settembre 2006, esponendo un quadro nella sezione dedicata a Venezia ed è stata segnalata dalla giuria; ha partecipato anche all’iniziativa “Velina d’artista” dedicata alla promozione dell’arancia rossa di Sicilia nel febbraio 2007 a Venezia; e al concorso fotografico promosso dal Comune di Arona: “Luci e ombre del lago”. “La finestra”, sopra, “La strada”. A fianco, “Il canale”. 37 I GIOVANI ADERENTI ALL’ASSOCIACIÒ D’ARTISTES DE PREMIÀ DE Sandra Arolas Jordi Borràs Copertina di un volume realizzata da Sandra Arolas. Sotto “Rayas”. Classe 1982. Ha frequentato il corso generale di fotografia all’Institut d’Estudis Fotogràfics de Catalunya. Ha lavorato per l’Agenzia Catalana di Cooperazione allo Sviluppo, e per il quotidiano “l’Independent de Gràcia”. Ha realizzato un reportage per l’Acampada Jove 2005. Ha pubblicato un racconto nel libro “relatsencatala.com v1.0” e un’altro in “relatsencatala.com v2.0”. Ha scritto e collaborato per diversi libri di poesia con l’editorial Emboscall e con l’editorial La Quàdriga. Si accinge a pubblicare una lirica nella raccolta di poesie erotiche edito da Emboscall. Come fotografa di moda ha collaborato con “Lola Schleiffer”. Ha esposto nel caffè letterario Tio Canya “dai giovani per i giovani”. È promotrice di piattaforme culturali dedicate ai giovani. Ha esposto nella Biblioteca di Premià de Dalt. È socia dell’Associació d’Artistes de Premià de Dalt. 38 Ha studiato disegno artistico e illustrazione all’Accademia Maldà di Barcelona e poi illustrazione alla Scuola Massana di Barcellona. Nel 2007 ha ricevuto una borsa di studio dal “Reial Cercle Artístic de Barcelona”. Personali e collettive: “Sentiments i altres paranoies”, Espai Índex Gràcia, Barcelona. Da settembre a dicembre 2001. “Declaració de principis”, Espai Índex Gràcia, Barcelona. Da giugno a settembre 2002. “Col-lectiva d’estiu” Sala Questió d’art, Barcelona. Agosto 2003. “Retalls d’imatges” a la Casa de Cultura “Can Figueres” , Premià de Dalt. Ottobre 2004. “L’home Elefant” Al cafè literàri Artemísia de Barcelona. Settembre-ottobre 2007. Ha realizzato illustrazioni per la rivista “Userda” e per “El Triangle” nel 2004. Nel 2007 ha lavorato per il quotidiano “L’Independent de Gràcia”. Dal giugno 2007 è coordinatore degli illustratori del settimanale “La Directa”. Dal 2006 collabora con lo studio di illustratori guidato da Francesc Riart (illustrazioni storiche e archeologiche). È il colorista dei disegni del volume “La Via Augusta” pubblicato da “La Magrana” e “Televisió de Catalunya” nel maggio del 2007. Nel giugno di quest’anno, ha pubblicato in proprio il libro “L’Home Elefant”. Sullo sfondo, il Museo “Can Figueres” di Premià de Dalt E DALT - BARCELLONA I GIOVANI ADERENTI ALL’ASSOCIACIÒ D’ART Cintia Chavarria Classe 1978, ha frequentato: il Curso de Fotografía Creativa Casa Elizalde, il Curso general en el Institut d’Estudis Fotogràfics de Catalunya e il Curso General en la Escuela Grisart. Ha collaborato alla rivista “El Mundo de la Mountain Bike”. Ha esposto nel Comune di Gràcia nel 2005. Nel 2007 alla associazione fotografica “la Caixa” e nella Biblioteca-Museo “Can Figueres” di Premià de Dalt (Barcellona). È socia della “Associació d’Artistes de Premià de Dalt”. “Paisaje 1”. A lato, “La vida en Vietnam”. “Realidad invisible”. Opere di Jordi Borràs: In alto,“Maquinària d’estat”, tecnica mista su carta. Particolare da uno studio per una mano, matita su carta. A lato, “Crueltat”, tecnica mista su carta. 39 INVERART SPETTACOLI 2007 INVERART SPETTACOLI 2007 INV venerdì 16 ore 21.00 The Styles ...l'energia del Rock'n'Roll sabato 17 ore 16.30 Corti e Liberi 2007 Rassegna di cortometraggi indipendenti a cura dell’Associazione Culturale Perelà Greatshow ore 21.00 Unicamista The Styles The Styles sono in tour in tutta Italia. 70 minuti di rock’n’roll per Guido Style (voce e chitarra), Luke Style (batteria) e Steve Style (chitarra), che hanno appena pubblicato il primo album dal titolo “You Love The Styles”, una realistica dichiarazione di intenti, un po’ perentoria, come il sound del gruppo. The Styles sono stati protagonisti della scorsa estate, fieri di aver portato il loro rock spavaldo negli show di “J Ax”, che li ha voluti come propria band dal vivo, tanto quanto negli stadi dove hanno suonato come opening act di Vasco Rossi. La band ha un DNA intriso di musica anglosassone, è indiscutibilmente rock nella sua attitudine due chitarre e batteria, ma nelle sue canzoni sa unire sarcasmo e melodia, irriverenza ed entusiasmo. Attualmente la band è ancora nelle radio italiane con l’hit nato dalla collaborazione con J Ax, “Più stile” nonché con il nuovo singolo del nuovo album, “Real Gold”. Ska-Reggae-Patchanka domenica 18 Teatro Bimbi ore 16.30 “Artemisia Musica e Teatro” presenta La Stella di Shalintar ore 21.00 Acoustic set Sushy Band • Le Miff Live acustico tutto al femminile Artemisia Cicco Simonetta La Stella di Shalintar Artemisia Cicco Simonetta è un progetto nato nel 2002 dalla volontà di creare uno spazio associativo di partecipazione, dove ad ogni persona sia offerta l’opportunità di esprimersi e di sviluppare relazioni basate sullo scambio ed il confronto di esigenze, opinioni, esperienze e culture differenti. Il progetto si è poi arricchito di nuove finalità orientate verso l’ambito artistico e culturale, sostenute da una ricca programmazione e dal prezioso contributo di alcuni artisti che contiamo tra i nostri soci. In tal senso gli obiettivi principali sono: fornire uno spazio dove potersi esibire sia ad artisti affermati che a giovani emergenti e offrire spettacoli di buon livello la cui fruizione sia accessibile a tutte le fasce della popolazione. L’importanza della comunicazione tra individui che rende possibile la convivenza civile, la libertà di pensiero, il rispetto per la natura e l’amore per gli animali, il potere alienante della televisione, sono i temi trattati. Una bambina viene allevata da una comunità di animali all’interno del Bosco dell’Armonia, un bosco protetto dall’influenza benefica della polvere della cometa Shalintar, dove ogni creatura vive in pace e in armonia con sé stessa e con gli altri, perché gli abitanti del bosco hanno il dono di comprendere tutti i linguaggi del mondo. VERART SPETTACOLI 2007 INVERART SPETTACOLI 2007 INVERAR Unicamista Sushy Band Le Miff Unicamista si forma nel 1999 ad opera di Slavo, Glauco e Roberto di “Rufus Rafcat”, una formazione reggae/ska precedentemente attiva nell’area milanese. Poi, quando viene resa permanente e stabile la collaborazione di Alessandro (aka dj Gorgo), comincia a prendere forma il sound Unicamista. Segue un anno intenso, l’organico si amplia con Stefano “mr. MKR” al sax, Andrea “Junior” alla tromba e Mila alla voce. La banda si completa nel 2001 con Walter al basso, Kaldo alla batteria e Colle alle percussioni. Lo stile del gruppo è caratterizzato dal fondersi delle diverse anime ed esperienze personali, che dà origine ad un sound vario, ricco di contaminazioni, che vanno dallo ska al reggae, alle “fumose” atmosfere del dub, passando per ritmi dal sapore etnico, da sonorità latina a campionamenti elettronici. «Con una media di due canzoni (in lingua inglese) alla settimana che non riuscivamo a risentire una seconda volta... (perché Sushy se le dimenticava), l’abbiamo finalmente convinta ad incidere i suoi pezzi (in lingua italiana) in un disco che sarà terminato entro il 2007. Siamo di fronte ad uno spirito eclettico, in continua evoluzione, siamo consapevoli che da lei potremmo aspettarci di tutto in ogni momento... abbiamo comunque deciso di sopportarla (anche se è un “pesce crudo” difficile da digerire) mentre attraversa i suoi stadi musico-emotivi giornalieri... ma se genio e sregolatezza possono portare qualcosa nella musica, allora aspettiamoci di vederla presto salutare da molto lontano». Le Miff sono Monica, voce; Fausta, basso; Ikka e Davide, chitarra; Flavio, batteria. Nel 2005 la prima esibizione in acustico ad una sola settimana dalla nascita. Nel 2006 le Miff si impossessano per la prima volta in formazione completa di un palco. Dichiaratamente acustiche ed intimiste, amano esibirsi elettriche e saltellanti in situazioni preferibilmente deliranti. Fino all’agosto del 2007 fanno cover, ovvero strimpellano con entusiasmo canzoni altrui in feste e locali di Milano e provincia (marvin gaye, elisa, alanis morissette, joni mitchell...), poi, nascono le prime canzoni “made in Miff”. Le Miff amano: Jeff Buckley, il trash, le standing ovation e il cioccolato (amaro). Progetti futuri: la registrazione di un ep entro i primi mesi del 2008. Amiel cresce circondata dall’amore e dall’amicizia di una scimmia, dalla saggezza di un gufo e dall’allegria di uno Scoiattolo. Ma all’estremità del bosco sorge la città, governata da uomini senza scrupoli, che dichiarano guerra alla natura e a tutto ciò che non è composto da plastica o cemento. La bambina si trova costretta a fuggire dal Bosco dell’Armonia e a entrare nel mondo degli uomini: scopre così la meschinità e i pericoli di una città che mira all’omologazione e che cerca di influenzare le menti dei bambini nel tentativo di cancellare ogni traccia di istinto natu- rale. Un gatto e un cane, sostenuti da un’anziana signora, aiuteranno Amiel a boicottare il perfido progetto di “cementificazione totale”. LO SPETTACOLO Spettacolo per bambini di 4–11 anni Drammaturgia: Nadia Martignoni e Federico Cogliati Regia: Nadia Martignoni Scene: Michele Ciardulli Durata: 60 minuti circa LO SPAZIO DEL POETA Emanuele Gorletta È nato a Busto Arsizio nel 1980. Ha studiato all’Istituto Tecnico Commerciale di Parabiago (MI) ottenendo il diploma di geometra. Appassionato di letteratura e grande estimatore del poeta gallese Dylan Thomas, nel 1999 inizia a scrivere poesie. Studia pianoforte col maestro Emidio De Ambrosis e canta nel “Coro Divertimento Vocale” di Gallarate (VA). Pubblica nel 2007 sul sito internet lulu.com la raccolta di poesie dal titolo “Frammenti di Stelle”. Il libro ad oggi ha venduto un centinaio di copie, con la metà del ricavato donato alla Fondazione Aldo Garavaglia “Dottor Sorriso”. Lavora attualmente ad un libro che andrà a comporre una nuova silloge. IL LIMITE Piove, sopra il torrente della vita Mari colmi di odio Fiumi stagnanti nuotiamo fin dove si può Piove Sponde in pianto per paura della notte Umanità di fango sfaldata anche nell'anima il limite è qui Passione travolgente Acqua inondante nella notte ormai calata. SILENZIO! ORE PLACIDE State zitti! Non parla la giornata oggi, State zitti! ma non è muta, State zitti! pare sangue, Silenzio! acciaio, ghiaccio. State zitti! Né suoni, né vibrazioni, Chiudete le bocche! solo un placido esistere, State zitti! una quieta introspezione. State zitti! Basta chiacchiere! No, non gridare! State zitti! Non rompere l’equilibrio, Tacete! non spezzare la magia di queste ore... State zitti! State zitti! LE OMBRE DELLA VERITÀ State zitti! Ogni parola proferita è morta, Ombre, Ogni pensiero si evolve e cresce. LA PIOGGIA vicino a me, sento il battito del mio cuore Ho visto tutte quelle lacrime aumentare perdersi nel tempo, Nel buco di un sogno rovinando come raggi spenti e grigi odo il lamento dei dannati da un cielo annuvolato e brumoso che pregano per me Di esse ho ascoltato il crepitio celere e maligno nell'attesa della mia fine tediare cigli di strade afflitte e abbandonate Città insanguinate e sconfortare la laminata risonanza di un violino Mura dorate di nebbia le cui corde blandiscono Orgasmi senza eccitazione un cuore tiepido ed imbevuto di speranze cercate lungo le strade Corro nel fango le fughe dalla morte verso un orizzonte di mille sfumature Spezzoni di vita come un fanciullo in prati verdi che cercano risposte; illuminati di felicità mai verranno Ma la pioggia ha incupito il mio spirito, se non da colui rendendolo sterile che ne governa le menti. come il tacito urlo di un guardiano svigorito. FILROUGE...FILROUGE...FILROUGE...FILROUGE...FILROUGE...FILROUGE...FILROUGE...FILRO 42 Barça wala barsakh alcune opere e un video di David Machuca a Inverart Corti e liberi è un concorso per cortometraggi indipendenti organizzato dall’Associazione Culturale Perelà con il contributo e il patrocinio del Comune di Inveruno. É una vetrina, uno spazio espressivo per giovani registi e attori, un momento artistico e culturale che fa del cortometraggio il proprio strumento comunicativo. Corti e liberi è una rassegna cinematografica, uno sguardo attento sul mondo che ci circonda, un caleidoscopio di sensazioni ed emozioni, una sequenza di immagini fra sogno e realtà... L’edizione 2007 Per il terzo anno il concorso per cortometraggi indipendenti “Corti e Liberi” presenterà, nella splendida cornice di Inverart, il meglio dei corti prodotti nell’ultimo anno. Dieci sono i lavori selezionati dalla giuria. Fra di essi verranno premiati il miglior corto, la miglior colonna sonora e il miglior attore/attrice. Un premio speciale sarà poi consegnato al corto scelto e votato on line dalla “giuria popolare” composta da tutti i visitatori del sito web www.perela.it. L’Artista catalano, pittore, scultore e creativo a tutto campo, interviene nel Padiglione con alcune opere legate ad un progetto espositivo sul tema dell’immigrazione. Dopo aver realizzato una grande scultura in ferro e materiali vari ha preparato un video documentario con interventi di immigrati dal continente africano. Una vera testimonianza del dramma di questi viaggi della speranza... Ecco l’elenco dei corti finalisti: Empty, regia di Mauro Crinella • Punto di fuga, regia di Luciano Andres Gallo • In campo, regia di Fabrizio Oggiano • Ellie, regia di Franke Frigo • La preziosa anima di Fausto, regia di Filippo Fraternali e Antonio Zucconi • Perdizione, regia di Maurizio Mazzotta • Oimarì, regia di Alberto Guiducci • Frattura, regia di Omar Pesenti • Sono in ritardo?, regia di Aldo Rapè • Clone Boy, regia di Giorgio Scorza - Davide Rosio. La copertina del DVD in lingua spagnola sottotitolato per l’occasione in italiano. Ad Inverart per la prima volta in Italia. Cinque fotogrammi di altrettanti corti presentati quest’anno: In campo, Clone Boy, Sono in Ritardo?, Perdizione e Punto di Fuga OUGE...FILROUGE...FILROUGE...FILROUGE...FILROUGE...FILROUGE...FILROUGE...FILROUGE... Simone Rossoni Nato a Magenta alla fine dell’estate del 1977, non ha ancora capito da che parte stare: naturalista? Giocoliere? Fumettista? Tante idee e altrettanta confusione. La serie “Vermi: una società che striscia” sta ottenendo sempre più successo, Rouge ha superato la vignetta numero 200 ed ha esposto in diverse mostre, anche personali. Simone, sempre disponibile, ci dedica la vignetta qui a lato. Discutono, scherzano, piangono e si incazzano, ma soprattutto... strisciano. Rouge è anche pittore e illustratore. Potete gustare questo humor di classe su www.vermidirouge.com 43 LE ANTICHE TRADIZIONI AL PASSO DELLA MODERNA DISTRIBUZIONE Giovani per i giovani Quest’anno Inverart vede il sostegno di un giovane imprenditore di Inveruno. Per la nostra comunità un tangibile segnale di impegno del mondo produttivo nei confronti della diffusione della cultura e dell’arte. Laddove spesso vi sono analisi critiche, a volte superficiali e poco costruttive, sull’impegno dei giovani riguardo la formazione e il lavoro, abbiamo un prova lampante di un utilizzo moderno e mutualistico della “sponsorizzazione”. Giovanni Garagiola con Anna Favero aprono un supermercato Standa ad Inveruno, e scelgono come veicolo pubblicitario una manifestazione culturale che dà spazio alla creatività delle persone della loro generazione, del loro territorio. Un bell’esempio davvero, costruito su poche parole e tanti fatti. È PROPRIO VERO CHE LE MIGLIORI TRADIZIONI PRODUCONO SEMPRE MODERNITÀ. via Brera, 16 20010 Inveruno (MI) tel.02/9786150