Strumento di condivisione della Parrocchia
San Martino in Villapizzone - Milano
Al di sopra di tutto
Beatitudini e impegno politico
Quando l’amore è ferito
Giovani coppie continuano a
camminare!
Ma essi non compresero le sue
parole
Crescere davanti a Dio e agli
uomini
“Gesù cresceva in sapienza, età
e grazia, davanti a Dio e agli
uomini.”
Gli Ado a Borgio
Quaresima 2008
Ti ho manifestato il mio peccato
Anno 2 - n. 2 febbraio 2008
Redazione
Questo
giornalino
viene
Paola Calò
Luca Diliberto
Gabriele Di Totto
Emma Molina
Andrea Raglio
Katia Sciarra
stampato
mensilmente per promuovere la comunicazione
Stampa
all’interno della Parrocchia; ne è responsabile
Valentina Blandino
Denise Sciarra
il Parroco attraverso il lavoro della Redazione.
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don Lorenzo Negri
don Erminio Pozzi
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02.33.00.12.50
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Apertura della chiesa
Orari Sante Messe
Tutti i giorni:
Giovedì:
Giorni feriali:
Giovedì:
9.00
Prefestiva (sabato):
Giorni festivi: 8.30 10.30
7.30 - 19.00
7.30 - 21.00
18.00
19.00
18.00
18.00
Segreteria parrocchiale
Centro Parrocchiale San Martino
Tutti i giorni:
Lunedì - venerdì:
Tutti i giorni
18.30 - 19.00
9.00 - 11.00
Oratorio
Tutti i giorni
Catechismo
14.30 - 18.30
Martedì CHIUSO
Centro di Ascolto
16.00 - 19.00
17.00 - 18.00
Mercoledì
Giovedì
9.30 - 11.30
15.30 - 17.00
Lunedì CHIUSO
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Patronato ACLI
Tutti i lunedì dalle
17.30
02.33.00.12.50
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il mantello - 2 - smartvilla
Al di sopra di tutto
Come parroco mi sento molto chiamato
a questa responsabilità: “se non avessi
la carità, non sono nulla” deve saperlo
dire tutta la Parrocchia! Se non fossimo
capaci di gesti veri e concreti di carità
«Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il
non servirebbero a niente tutte le
vincolo di perfezione». (Col 3,14)
devozioni, le prediche e il catechismo
E se si dice “di tutto”, vuol dire proprio di
che facciamo!
tutto!!!
È ancora San Paolo, infatti, che dice: «Se anche
parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma
non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.
E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza
della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla.
E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la
carità, niente mi giova». (1Cor 13, 1-3)
Dunque addirittura al di sopra delle fede stessa! O meglio: la fede senza carità è nulla, si annulla. E così
pure tutte le “buone opere” che si possono fare.
Tutti, infatti, siamo convinti che fare un po’ di bene quando si può, per quel che si può, sia una cosa
buona, ma - lo dice già la parola! - “fare del bene” implica il “voler bene”! Se dedico un po’ di tempo
o do un aiuto ad una persona, è perché in qualche misura a quella persona voglio bene e cerco anche
di manifestarglielo. Ma non è così scontato: potrei anche fare dell’elemosina con il solo desiderio del
sentirmi a posto o addirittura sentirmi buono! Oppure, potrei essere coinvolto così tanto dalle
numerosissime e urgentissime richieste di aiuto da “distribuire tutte la mie sostanze”, ma anche da
dimenticare che ciò che importa non sono le sostanze che distribuisco, ma il bene che devo volere!
E, in più, c’è un’altra osservazione da fare: tutti siamo convinti che fare un po’ di bene sia una cosa
buona… ma forse non sempre ci rendiamo conto che per noi cristiani questa cosa non è
semplicemente una cosa lodevole ed auspicabile, ma propriamente indispensabile ed irrinunciabile!
San Paolo (ed è Parola di Dio!) ci dice che senza la carità, la fede stessa non serve a niente!
Un cristiano, dunque, non può non vivere la carità. Dovrà darsi, perciò, delle occasioni per esercitarla
e nello stesso tempo vigilare sempre perché di vera carità si tratti.
Veniamo a noi.
Noi Comunità di San Martino siamo conosciuti e stimati anche dalle Parrocchie vicine per aver saputo
porre dei gesti concreti di carità: oltre alla presenza della San Vincenzo che opera direttamente a
favore di chi è più bisognoso (e i casi sono in continuo aumento!), la Parrocchia ha saputo far nascere
e condurre a tutt’oggi un prezioso Centro di Ascolto che cerca di accogliere le domande di chi ha
qualsiasi tipo di difficoltà e di orientarlo al
trovare una risposta nel modo migliore.
Dovrebbe nascere una nuova occasione: una
casa di accoglienza. Avremo modo di presentare
molto meglio e nel dettaglio di che si tratta, ma
in breve possiamo dire che l’occasione propizia
è stato un finanziamento che Fondazione
Cariplo ha offerto per ristrutturare l’edificio
fatiscente dell’Oratorio che dà su Via Fusinato
(quello che ha anche l’affresco della Madonna).
Il finanziamento è appunto per la realizzazione
il mantello - 3 - smartvilla
di una casa di accoglienza (di otto posti) per persone in emergenza abitativa.
Ora mi interessa parlare proprio
del fatto che questa favorevole
circostanza rappresenti per noi
anche - e prima di tutto! un’occasione provvidenziale per
risvegliare in tutta la Parrocchia il
desiderio e la possibilità di una
pratica effettiva della carità!
Come parroco mi sento molto
chiamato a questa responsabilità:
“se non avessi la carità, non sono
nulla” deve saperlo dire tutta la
Parrocchia! Se non fossimo
capaci di gesti veri e concreti di
carità non servirebbero a niente
tutte le devozioni, le prediche e il
catechismo che facciamo!
E inizia la quaresima: niente di meglio per riflettere insieme su cosa sia la carità! Gli incontri della
Didachè, ma anche la riflessione che ci sarà nella celebrazione della Via Crucis tutti i venerdì, saranno
orientate a questo.
Nel pomeriggio, infatti, a chi parteciperà alla Via Crucis saranno presentate varie figure di santi
“operatori di carità”, mentre alla sera cercheremo di approfondire di volta in volta questo argomento
fondamentale, sia alla luce della Parola di Dio, sia mediante l’ascolto di testimonianze concrete di
esperienza già realizzate in altre Parrocchie; e come sempre ci sarà la possibilità del confronto tra noi e
con chi verrà a parlare (a pagina 17 trovate il programma, comunque vi aspetto tutti i venerdì!).
Sabato 5 aprile (non dite che non lo avete saputo per tempo!) dedicheremo tutta la giornata
all’approfondimento di questo tema. E sono invitati tutti (perché la cosa riguarda proprio tutti!), ma in
modo particolare i membri dei Consigli e quelli che già operano in questo campo. Però spero anche
che quel giorno possa essere presente un gruppo nuovo di persone: quelli che vorranno prestare
concretamente il loro servizio nella futura casa di accoglienza, i cosiddetti “volontari”, che saranno
persone particolarmente fortunate e importanti per noi tutti. Essi infatti potranno manifestare
direttamente il loro bene alle persone che verranno ospitate, ma soprattutto dovranno essere capaci di
esprimere il bene di tutta la Comunità verso quelle persone! Dovranno in qualche modo essere
ambasciatori di un bene più grande, che è il bene nostro, di tutti noi, ma anche e soprattutto il bene di
Dio che si manifesta nel nostro!
Tutto questo, però, potrà essere vero solo se torniamo a rimettere la carità al primo posto: “al di sopra
di tutto”!
Ben venga la quaresima come occasione per provarci tutti insieme! Buona quaresima!
don Lorenzo
il mantello - 4 - smartvilla
I nostri Consigli____________________________________
à
a cura di Tiziano Belloni
Eccomi a riferirvi sui contenuti della riunione
del Consiglio Pastorale Parrocchiale dello
scorso 4 Febbraio.
L’ordine del giorno previsto per la serata era:
 ore 21.00 Preghiera in cappellina
1. Esercizio di
“comunicazione nella
fede” in riferimento alla Parola di Dio
ascoltata nella preghiera in cappellina
2. Quaresima e Pasqua
3. Varie: notizie dal Consiglio Pastorale
decanale,
commissione
verifica
Progetto
benedizioni,
Emergenza
Dimora, situazione lavori…
4. Eventuali
› Comunicazione nella fede
La serata è stata dedicata prevalentemente ad
un lavoro di riflessione sullo stile che
singolarmente e collettivamente esercitiamo nel
nostro impegno comune in Consiglio Pastorale.
Tutto è nato dalla lettura e dalla meditazione
incentrata su tre brani della Parola di Dio che
erano Col. 3,12-17.23-25; 1Cor 13,1-3; Fil 2,1-6
.
Molti, ricchi e utili sono stati i contributi che i
presenti hanno voluto condividere.
› Quaresima e Pasqua
La Commissione Liturgica, in collaborazione
con altri gruppi di Operatori Pastorali, ha
comunicato
di
aver
riflettuto
approfonditamente sulle celebrazioni per i
periodi di Quaresima e Triduo Pasquale
arrivando a proporre quanto segue:
ƒ per i ragazzi delle elementari si proporrà una
riflessione/approfondimento sul tema del
battesimo
ƒ per i cresimandi viene proposto un itinerario
incentrato sul tema del pellegrinaggio, o
meglio, sulla figura del pellegrino e di quanto
gli serve per giungere alla sua meta
ƒ per i ragazzi delle medie un percorso di
riflessione sulla chiamata degli Apostoli
ƒ per la comunità intera verranno valorizzati
alcuni segni tra quelli che la liturgia propone.
In particolare verranno messi in evidenza il
rito
dell’aspersione
all’inizio
della
celebrazione e la recita del Simbolo
Apostolico in ricordo del nostro battesimo
ƒ come pure verrà sottolineata la centralità
della Parola di Dio nella Chiesa proprio
collocando e lasciando il leggio recante il
lezionario aperto proprio al centro della
navata centrale della chiesa
ƒ ogni venerdì di Quaresima alle ore 15,30
verrà celebrata la Via Crucis seguita da un
incontro di Didaché sul tema dell’esercizio
della Carità attraverso le modalità scelte da
alcuni santi
ƒ Alle ore 21,00 invece la Didaché consisterà in
incontri con dei testimoni di opere concrete
di impegno caritativo nate in diverse realtà
parrocchiali
ƒ Per il venerdì Santo la Commissione Liturgica
suggerisce di mantenere la consueta
celebrazione della Passione del Signore alle
ore 15,00 e di celebrare una Via Crucis alle
ore 21,00 per tutti gli adulti
› Varie
ƒ Si riporta che nell’ultima riunione del
Consiglio Pastorale Decanale si è parlato di
attivare un Centro d’Ascolto Decanale
ƒ Il 5 Marzo si svolgerà una veglia ecumenica
presso la Parrocchia del GMG
ƒ Il 31 Marzo alle ore 21,00 nella nostra
parrocchia si celebrerà una veglia decanale in
memoria dei missionari martiri
ƒ Martedì 19 si troveranno i laici che hanno
fatto le benedizioni nelle famiglie prima di
Natale per fare una verifica dell’esperienza
ƒ È in via di costituzione il Gruppo di lavoro sul
Progetto Emergenza Dimora
ƒ Situazione dei lavori di ristrutturazione della
chiesa: le campane verranno issate e
ricollocate nella loro sede il 5 Febbraio. A
breve il CAEP farà una comunicazione di
aggiornamento sulla situazione finanziaria
› Eventuali
la Commissione Liturgica ha costituto un
proprio
Gruppo
di
lavoro
per
la
predisposizione di un nuovo libretto dei canti
il mantello - 5 - smartvilla
In cantiere ________________________________________
à
Il Consiglio per gli Affari Economici
Tutto nuovo!!!
informa i parrocchiani sui lavori…
e sui finanziamenti!
Tornate finalmente le nostre otto storiche campane
(che suonano dal 1949!), il campanile è ora davvero
tutto nuovo,
splendido contro il cielo blu di
Lomdardia…
Mancano ormai le mosse finali e tutta l’opera di
ristrutturazione si concluderà!
Come
promesso
nel
precedente
numero,
pubblichiamo ancora tutti i dati delle offerte perché
tutti possano fare delle considerazioni in merito.
Ne facciamo anche noi alcune: le sottoscrizioni
sono (per natura) costanti (ma davvero non si può
fare di più?); le offerte nelle buste diminuiscono (…);
le offerte “una tantum” sotto Natale sono aumentate
un po’ (grazie!!!). Guardando ai totali possiamo
ormai prevedere che in un anno si arrivi a circa
50mila euro, e il debito inizialmente previsto era di
200mila.
Attenzione: sono ormai pronte per essere
consegnate le “foglie” storiche della cupola: ne
hanno diritto tutti coloro che hanno fatto una
sottoscrizione o un’offerta di almeno 300 euro.
Affrettatevi!!!!!
9000
8000
7000
6000
5000
4000
3000
2000
1000
0
04/07
05/07
06/07
07/07
Set
10/07
Mag
Giu
Una tantum
8.230
3.710
2.430
900
200
200
250
Buste
2.739
2.288
1.522
1.722
735
1.728
730
730
700
700
700
11.699
6.728
4.652
3.322
1.635
Totali
Ago
09/07
Apr
Sottoscrizioni
Lug
08/07
Nov
12/07
01/08
Dic
Gen
Totali
660
1700
1950
20.230
1.506
1685
1620
1216
16.761
700
700
710
710
710
7.090
2.628
2.456
3.055
4.030
3.876
44.081
il mantello - 6 - smartvilla
Ott
11/07
Guarda più in là ___________________________________
à
Beatitudini e impegno politico
Una nota della Segreteria Diocesana per la
Formazione all’Impegno Sociale e Politico
indirizzata ai Membri delle Commissioni
decanali FISP, induce ad una serie di riflessioni
sul senso della politica rivisitandolo con lo
spirito rivoluzionario del passo evangelico sulle
Beatitudini (Mt 5, 1-12).
Premesso che la domanda fondamentale di
felicità che sta nel cuore degli uomini non può
trovare esaurimento nella politica, come
d’altronde in nessuna altra attività umana,
tuttavia non si può negare che proprio l’attività
politica e di servizio a favore della società
appare elemento essenziale in grado di creare
le condizioni affinché chiunque possa disporre
dei mezzi e dei diritti necessari per fruire di un
dignitoso tenore di vita capace di aprire i
rapporti sociali alla pace ed alla meditazione.
Essere
povero
di
spirito
induce
a
comportamenti paradossali, cioè ad agire senza
il minimo tornaconto, né umano né sociale né
politico, ma semplicemente perché è bene ed è
per il bene comune. Spezza l’omertà che nasce
dal malinteso senso dell’appartenenza, e di
conseguenza i comportamenti che creano
invisibili condizioni
per l’instaurarsi delle
illegalità e della corruzione.
Consolare gli afflitti richiede la messa in campo
della capacità di dare risposte a coloro che
fanno istanze per la casa, il lavoro, la
protezione, la sicurezza. Anche sapendo che
non ci sarà quasi mai riconoscimento o
gratitudine, a causa della inesauribile
progressione dei bisogni percepiti.
La politica è anche conflitto e difesa di una
parte: per noi quella dei deboli e dei miti. Ma
ciò dovrebbe avvenire attraverso la mitezza,
anche perché non possiamo coerentemente
mettere in campo altre risorse. La modalità non
appare sicuramente vincente rispetto alle miopi
misure con le quali si valutano i risultati socioeconomici, ma potrebbe essere la chiave per
riaprire opportunità di discussione e confronto
all’interno delle parrocchie. E dimostrare ai non
credenti la superiorità del Vangelo sulle miserie
degli schieramenti di partito.
La fame e la sete di giustizia esigono un di più
di solidarietà ed impegno per chi non ha; per
cui il politico non deve permettere che esse
siano in balìa della ricchezza e del potere ma
bensì inequivocabilmente ancorate alla legalità
ed al diritto.
La pratica della misericordia potrebbe
ostacolare l’intransigenza necessaria per
l’espletamento della giustizia umana. Fatica
massima è contemperare le due virtù
trattandosi di esercizio di estrema umiltà nel
riconoscersi peccatori sempre bisognosi della
misericordia divina.
I puri di cuore dovranno essere capaci di
ascoltare e rispettare tutti: gli elettori, quelli che
hanno votato l’avversario, i ricchi, i poveri,
quelli che rivendicano in malo modo...; senza
rinunciare all’esercizio della giusta autorità che
è stata loro affidata, consci che la scelta
appartiene a chi fa politica.
Gli operatori di pace dovranno vincere la
tentazione di suscitare animosità ed ostilità
contro gli avversari con insinuazioni sottili o
calunniose.
La persecuzione che accompagna il mandato
del politico cristiano è rappresentata
dall’incomprensione degli amici politici di un
tempo, dalla progressiva solitudine che prelude
all’emarginazione, dalla preoccupazione della
non rielezione.
Una forte sfida che apre tuttavia la prospettiva
di un cammino di crescita spirituale, ancorché
disseminato di tentazioni di ripiegamento nei
meno ostici recinti della salvezza individuale,
da affrontare calati nel vivere quotidiano e con
il discorso della Montagna solidamente e
indelebilmente innestato nel nostro DNA.
p. la Commissione Sociale Decanale FISP
Alessandro Cornaggia
il mantello - 7 - smartvilla
Guarda più in là ___________________________________
à
Quando l’amore è ferito
Dal cuore del percorso pastorale diocesano, il
cardinal Tettamanzi ha consegnato alla Diocesi,
dunque a tutte le sue comunità, una lettera
destinata “agli sposi in situazione di separazione,
divorzio e nuova unione”.
Porta la data dell’Epifania 2008 -ma di fatto è
stata diffusa in coincidenza con la Festa della
famiglia- ed ha come titolo il verso di un salmo
particolarmente denso, Il Signore è vicino a chi
ha il cuore ferito (Sal 34, 19).
Anche noi, a San Martino, abbiamo iniziato a
diffondere questo piccolo documento (per chi
fosse interessato, sono a disposizione ancora
altre copie), il cui contenuto è importante
venga conosciuto sia dai diretti interessati, che
per la prima volta ricevono un messaggio scritto
apposta per loro, sia dai credenti in genere, che
dallo stile con cui è scritto possono ricavare
insegnamenti non scontati.
Al centro dell’intervento dell’arcivescovo, più
volte ribadito, vi è certamente un desiderio: far
giungere a coloro che vivono la realtà di un
matrimonio in crisi una parola vera da parte
della Chiesa. “Non ci possiamo considerare
reciprocamente estranei”, scrive Tettamanzi
all’inizio della lettera; e ancora: “La Chiesa non
vi ha dimenticati”. Il cardinale fa in tal modo
chiarezza rispetto all’idea, purtroppo diffusa
anche per colpa nostra, che queste situazioni
comportino una condanna senza appello da
parte delle comunità; anche chi vive questa
condizione è e rimane un cristiano, cioè un
fratello nella fede.
Con finezza, poi, Tettamanzi si fa vicino a loro,
facendosi voce delle inquietudini e delle
questioni aperte a proposito dell’analisi delle
responsabilità, del rapporto tra adulti e figli,
della vita di fede dopo la separazione o il
divorzio.
Soprattutto, e con parole assai semplici e
chiare, viene proposta una riflessione su due
aspetti dell’insegnamento cristiano: l’affermazione
di Gesù a proposito del matrimonio come
legame indissolubile (poiché la vita stessa di
Dio è “un amore fedele”), e la testimonianza
che il Signore ha dato con “la parola della
Croce”; quest’ultimo passaggio meriterebbe di
essere meditato a lungo, poiché, pare dirci
l’arcivescovo, ogni situazione difficile deve
trovare un senso solo sul Golgota. Così scrive:
Il Signore è vicino a chi ha il
cuore ferito
(Sal 34, 19).
“Da quel terribile luogo di dolore, di
abbandono e di ingiustizia il Signore Gesù ha
svelato la grandezza del suo amore come
perdono gratuito e come offerta di sé”. È un
invito decisivo a consegnare a questo
fondamentale mistero cristiano ogni inquietudine
umana, poiché nulla è estraneo al dolore di Cristo!
E se certamente è anche ribadita l’impossibilità
di accedere alla comunione eucaristica per
coloro che si sono risposati (ma non per i
coniugi in crisi, separati, e men che meno per
chi “ha dovuto subire ingiustamente il
divorzio”), è soprattutto sottolineato che la
partecipazione alla Messa è per tutti,
qualunque sia la condizione personale.
Per procedere in questo dialogo, infine, il
cardinale indica due possibilità: l’incontro con i
sacerdoti (“Cercate nei vostri preti dei fratelli”)
e con coppie e famiglie capaci di “accogliervi,
ascoltarvi e camminare insieme con voi”.
Per tutti, l’impegno a vivere una Chiesa che
testimoni davvero il volto misericordioso del
messaggio di fede, l’unico capace di raccontare
“l’amore di Dio in mezzo a noi”.
il mantello - 8 - smartvilla
Luca Diliberto
Il tema dell’anno __________________________________
à
Giovani coppie continuano a camminare!
Febbraio 2007 / Febbraio 2008: mi sono
fermata a pensare e mi sono accorta che è già
passato un anno da quando anche noi
iniziavamo il nostro viaggio con il “corso
fidanzati”.
Ora stiamo dando forma al nostro progetto: la
vita di coppia!
È veramente una bella esperienza, in cui ci
cimentiamo quotidianamente affrontando ciò
che incontriamo sul nostro cammino con la
volontà di superarlo in due.
Passo dopo passo abbiamo sempre più la
certezza che ci sono infiniti
punti di arrivo e sempre
nuove partenze in questa
nostra maratona di coppia;
il bello sta nell’accettare la
sfida,
con
la
consapevolezza che ad
ogni tratto di strada
percorso corrispondono
tante cose nuove da
imparare.
Partendo
da
questo
presupposto
abbiamo
deciso di rendere attivo il
nostro ruolo di “alunni”,
cominciando
a
frequentare il corso per le
“Giovani Coppie” che
viene tenuto presso la Chiesa di San Fedele.
Abbiamo iniziato con la riunione di gennaio, in
cui il relatore – prof. Carmelo Vigna - ha
trattato, suddiviso in tre diverse parti, il tema:
“Horror vacui: riempire o abitare il tempo”.
L’incontro è stato molto interessante e
particolarmente istruttivo; per questo motivo
mi è venuta l’idea di condividere questa
esperienza. L’argomento trattato e’ stato
suddiviso in tre diverse parti.
Nella prima il prof. Vigna ha sottolineato una
caratteristica fondamentale dei rapporti di oggi,
la frammentarietà: i legami tendano sempre più
ad essere di durata breve, se non addirittura
brevissima. La coppia, come qualunque altro
tipo di relazione, viene vissuta come un
impedimento ad assaporare la moltitudine di
stimoli che la vita quotidianamente ci offre.
In altre parole il legame (sentimentale o
d’amicizia) e’ visto come una limitazione della
libertà e non come una scelta. Ma se realmente
esso fosse il contrario della libertà, divenendo
costrizione, sarebbe giusto fallisse.
La seconda parte è stata dedicata al rapporto
che si ha con i figli, nel quale vengono
convogliate la maggior parte delle energie della
famiglia. Il problema principale che oggi molti si
trovano ad affrontare è la mancanza di ascolto
dei figli, per scoprire i loro desideri, le loro
aspirazioni. La causa da ricercare nel fatto che
spesso si tende a voler realizzare attraverso i
propri figli i propri desideri/progetti/aspirazioni.
Nell’ultima parte si è
tornati a parlare della vita
di
coppia,
per
sottolineare l’importanza
che questa non sia solo
una vita a due. Spesso si
tende a coltivare il
proprio
giardino
di
amicizie,
mantenendo
legami solo con coloro
che pensano ed agiscono
nello
stesso
modo
rischiando
così
di
inaridirsi,
impedendo
qualsiasi apertura verso
ciò che è diverso. Al
contrario
la
coppia
funziona solo se semina,
moltiplica i rapporti intorno a lei facendo in
modo che la relazione non si intristisca per la
mancanza di amicalità. Ciò consente alla
relazione
di
respirare,
frenandone
la
saturazione, moltiplicandone gli stimoli e
rinnovando la coppia stessa.
Questa nostra prima esperienza da alunni ci ha
fornito molti spunti su cui riflettere e alcuni utili
suggerimenti che sicuramente cercheremo di
applicare alla vita quotidiana.
Inutile aggiungere che arriveremo puntuali alla
prossima lezione, pronti ancor prima che suoni
la campanella!!!
Ovviamente l’invito è aperto a tutti...
Sabrina Parentela
Il programma degli incontri lo trovate nel
diariAgenda
il mantello - 9 - smartvilla
Il tema dell’anno __________________________________
à
Ma essi non compresero le sue parole
Questo mese diamo particolare
“Ma essi non compresero le sue parole” cosi
recitava il Vangelo di domenica 27/1/2008, il
giorno della Festa della Famiglia. Maria e
Giuseppe, i genitori di nostro Signore Gesù,
non compresero le parole che il loro figlio
aveva pronunciato.
Ebbene, ci siamo chiesti quante volte anche noi
non comprendiamo le parole dei nostri figli,
amici, genitori, colleghi, ma questo non deve
abbatterci perché anche nella famiglia del
Signore
ci
sono
stati
momenti
di
incomprensione, di sconforto e di disagio.
Quest’anno la festa della famiglia ha
rappresentato per l’intera comunità (la nostra
famiglia allargata) un momento di riflessione sul
ruolo fondamentale che riveste la stessa come
principale “luogo” di trasmissione della fede
cristiana ai nostri ragazzi.
Il battesimo rappresenta il primo gesto di
testimonianza della fede da parte dei genitori
verso i loro figli, per questo domenica si è
voluto ricordarlo attraverso due segni: facendo
spazio alla rubrica “Il tema dell’anno” offendo
riflessioni, preghiere e foto della Festa della
Famiglia celebrata il 27 gennaio
portare sull’altare a tutti i ragazzi e alle loro
famiglie una foto del loro battesimo, e
rinnovando le promesse battesimali assieme a
tutte le famiglie, appositamente convocate, che
hanno fatto battezzare il proprio figlio lo scorso
anno.
Chiediamo un aiuto allo Spirito Santo per far sì
che i nostri figli possano crescere come Gesù
“in Sapienza, Età e Grazia davanti a Dio e agli
uomini”; ed è proprio su questo che si è
ragionato insieme nel pomeriggio di domenica
con alcuni genitori.
Non vogliamo riassumere qui cosa è emerso,
ma solamente dire che il “Vangelo” è il verbo
che deve guidare le scelte nella vita di una
famiglia, coscienti del fatto che oggi siamo
immersi in una società che molte volte sembra
non darci una via d’uscita dallo stress di tutti i
giorni e non ci aiuta a pensare, a crescere e ad
educare nel nome del Signore.
Forse è il momento di fare uno sforzo in più
per i nostri figli perché possano crescere
secondo l’insegnamento cristiano e diventino
loro stessi testimoni di fede per le generazioni
future.
Giuseppe e Laura Pennisi
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Il tema dell’anno __________________________________
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Crescere davanti a Dio e agli uomini
Su questo tema un gruppo di genitori si è
confrontato durante la Festa della Famiglia il 27
gennaio.
Crescere, fare crescere, Dio, gli uomini.
Caspita! Che tema impegnativo!
Come genitori crescere vuole dire che dentro
di noi qualcosa sta cambiando, che da ragazzi
spensierati
che
eravamo
diventiamo
responsabili di creature inizialmente indifese e
che ci guardano negli occhi chiedendoci: “E
allora…! Perché?”
I genitori vorrebbero avere tutte le risposte
alla domanda “perché?” dei propri figli e
spesso non le abbiamo e altre volte le
inventiamo.
Queste domande, questi occhi curiosi che
cercano risposte ci costringono a trovare delle
motivazioni, delle risposte a convinzioni che
sono così radicate in noi da sembrare
evidenti, senza spiegazione.
Improvvisamente ci troviamo a dovere
giustificare perché abbiamo detto come sia
giusto fare qualcosa e poi facciamo
esattamente il contrario. Come spiegare che
la vita ha tante sfaccettature, tante sfumature
e che per questo non sempre riusciamo ad
essere coerenti con le grandi teorie, i grandi
ideali.
Come genitore crescere sembrerebbe avere il
solo significato di fare crescere i propri figli,
ma proprio le loro domande, il loro modo
curioso di vedere il mondo fa crescere anche
noi.
Per un genitore i figli sembrano sempre dei
bambini che hanno bisogno di aiuto e di
guida (e non si accorge che sanno ragionare
con la propria testa e vogliono fare scelte
indipendenti).
Per i figli d’altra parte i genitori sono ormai
tanto “vecchi” da non potere fare “cose da
giovani”.
Essi si stupiscono se il papà o la mamma si
mettono a scherzare, a giocare, a ballare e
cantare.
Un genitore non fa certe cose!
Crescere davanti agli uomini vuole dire
confrontarsi con gli altri, con gli altri singoli e
con i gruppi.
… le loro domande, il loro modo
curioso di vedere il mondo fa
crescere anche noi.
Andando in giro per la città vedo tanti gruppi di
ragazzi (fuori da scuola, aspettando l’autobus…)
ma anche di adulti (fuori dall’ufficio, durante il
giro dell’isolato nella pausa pranzo…).
I gruppi si distinguono per modo di vestire, di
muoversi, anche nei modi di dire.
Gruppi diversi nel vestirsi, nel parlare ma
omogenei al loro interno. Nel gruppo tutti sono
uguali.
Siamo capaci crescendo di crearci un nostro
stile, di mantenere la nostra identità, quando
siamo in un gruppo o ci lasciamo totalmente
condizionare dal gruppo stesso?
Crescere davanti a Dio!
Pensiamo a Dio, a Gesù, solo durante gli anni
del catechismo e dell’adolescenza ma poi
agiamo come se nella vita adulta sia solo
necessario un confronto con gli altri uomini?
Ascoltiamo la sua parola e la facciamo nostra e
ci confrontiamo con Lui?
Riferendomi al mio rapporto con Gesù vorrei
ricordare una frase di una canzone: “Io lo so
che non sono solo anche quando sono solo….”
(Jovanotti)
il mantello - 11 - smartvilla
Andrea Raglio
(Philosophus Ludens)
Il tema dell’anno __________________________________
“Gesù cresceva in sapienza, età e
grazia, davanti a Dio e agli uomini.”
(Lc 2,52)
Ecco le preghiere scaturite dai quattro gruppi di genitori a partire da questa Parola di Dio.
SAPIENZA
Spirito santo, infondi in noi la
saggezza della vera sapienza,
Tu che ci illumini la via verso il
Signore Dio nostro, aiutaci a
trasmettere ai nostri figli il dono di
accogliere Gesù affinché tutto ciò che
noi
facciamo
sia
segno
di
testimonianza della fede, te lo
chiediamo per Cristo Signore.
GRAZIA
Signore oggi in modo particolare
ti sentiamo vicino alle nostre vite e
alle nostre famiglie.
Tu attraverso il dono della Grazia
vivi accanto a noi tutti i giorni anche
quando non ce ne accorgiamo e
pensiamo di essere soli.
Aiuta le nostre famiglie a crescere
nella consapevolezza della tua Grazia
vivendo e sperimentando il tuo
amore, presente, costante, gratuito
rendendoci testimoni e dono ai nostri
fratelli.
ETA’
Signore aiutaci affinché
accettiamo i cambiamenti del
nostro corpo con continuo
stupore e responsabilità e a
valorizzare le cose importanti e
profonde della vita.
Aiutaci ad essere ascoltatori
pazienti e discreti, veri educatori
non solo per i nostri figli ma
anche per tutti coloro che
hanno bisogno di aiuto, come
Gesù ci ha insegnato.
DAVANTI A DIO E AGLI UOMINI
Signore aiutaci a crescere insieme a te
A crescere insieme ai nostri figli,
aiutandoli e aiutandoci a diventare grandi.
Ogni giorno, ogni istante
mi accorgo del mondo che mi sta intorno
e di essere uno nel mondo.
Mi accorgo di volere capire,
di voler vedere, e anche di voler volere.
Ecco con questa consapevolezza
io mi apro al mondo,
e so di non essere solo
perché Tu sei accanto a me.
il mantello - 12 - smartvilla
à
Crescendo ________________________________________
à
Gli Ado a Borgio
Cari lettori,
vi scriviamo per raccontarvi della nostra
fantastica vacanza dal 2 al 5 gennaio a Borgio
Verezzi, una località marittima della Liguria,
insieme al gruppo adolescenti della parrocchia
di Santa Marcellina, con il quale, oltre a
condividere un’educatrice, la simpaticissima e
bravissima Sara, abbiamo condiviso questa
inimitabile esperienza.
Abbiamo soggiornato in una reggia (... si fa per
dire) completamente, o quasi, gestita da noi e
dai nostri fantastici cuochi, Roberto e Annita,
che si sono dilettati a cucinare piatti gustosi e
abbondanti per 50 persone tutti i giorni, ben
coadiuvati da alcuni aiutanti di Santa
Marcellina.
Sono stati 4 giorni all’insegna della conoscenza,
dello scambio reciproco di idee e soprattutto
del divertimento.
Il tema della vacanza si rifaceva al libro
“Piccolo Principe” il quale ci ha aiutato a capire
che si può diventare amici pur essendo di
mondi e ritmi diversi.
Vi confessiamo, però, che all’inizio eravamo un
po’ scettici sul fatto di “mischiarci” con un altro
gruppo, ma vivendo questa vacanza ci siamo
letteralmente ricreduti. Dobbiamo ringraziare il
nostro fantastico don Lorenzo, ribattezzato
“Lollo”, che sul pullman, mentre ci dirigevamo
alla volta di Borgio, è riuscito con alcuni giochi
a rompere il ghiaccio che inizialmente si era
creato.
Sono nate anche grandi amicizie tra i nostri
due gruppi, favoriti dal fatto di aver condiviso
praticamente tutti i momenti importanti della
vacanza, come ad esempio il pranzo e le uscite
(poche a causa del brutto tempo che ci ha
perseguitato con autentiche bufere di neve e
pioggia dal quale ognuno di noi si è difeso
come poteva; …una volta però siamo riusciti a
“scroccare” una cioccolata al don!) e le attività
serali (contraddistinte da giochi molto divertenti
di tutti i tipi e di cantate a squarciagola grazie al
karaoke, alle numerose chitarre e alla pianola
del nostro mitico maestro Giuseppe).
Grazie a questi momenti i nostri due oratori
hanno imparato molto gli uni dagli altri: noi
abbiamo imparato molti nuovi canti e loro i
nostri meravigliosi “urli di battaglia” (che
cercavano di ripetere con fortune alterne),
soprattutto il celeberrimo “fame fame fame”
diventato ormai il nostro marchio di fabbrica.
Insomma,
per
concludere
vorremmo
ringraziare tutti quelli che hanno contribuito a
rendere meravigliosa questa vacanza (il don,
Sara e Andrea), e volevamo dire che come
avrete capito ci siamo divertiti moltissimo e che
se dovesse capitare una nuova occasione per
ripetere l’esperienza vissuta con loro,
coglieremmo subito la palla al balzo!
il mantello - 13 - smartvilla
Michele Cassano e Matteo Raglio
Crescendo ________________________________________
Giocamminata
à
Domenica 3 febbraio 2008:
Gita sulla neve: divertirsi insieme!
Premiazione …prossimamente in
Gita sulla neve!
Si potrebbe definire quasi un “lessico
oratoriano” poiché è un appuntamento che
sembra essere entrato ormai nella vita di un
oratorio in modo quasi istituzionale.
E’ vero, fa parte di una tradizione che forse è
iscritta nei ricordi di chi, ormai adulto, è
cresciuto in oratorio. Ma non è così scontato
descrivere il contenuto di questa giornata.
Sicuramente
il mutamento
del tenore e dello stile di vita delle famiglie, nel
corso degli anni, ha modificato notevolmente
anche lo stile del tempo libero, e delle richieste
e aspettative in proposito.
Ma non sono mutate le ragioni per cui un
oratorio propone questo momento: trascorrere
sì una giornata divertendosi sulla neve, ma con
la consapevolezza di essere lì insieme, e di
esserlo come “gente dell’oratorio”!
Ecco il senso del programma proposto
quest’anno a chi vi ha partecipato.
Un tempo di camminata e gioco insieme, da
Medesimo all’Alpe Motta, fino a raggiungere la
Casa Alpina che ci ha permesso di pranzare
insieme (e al caldo!),
oratorio!!!
per
poi scapicollarci nelle discese con il
bob!
Insieme!
Il gioco del mattino ha visto coinvolti i ragazzi
(divisi per gruppi di età) e i genitori, gli
adolescenti e le catechiste, mettendo alla prova
fantasia, forza e resistenza! Una modalità
nuova che ha permesso di non disperderci e
poter giungere a fine giornata celebrando
davvero insieme Eucaristia!
Il Vangelo del giorno era quello delle
Beatitudini: come non sentirci Beati quando
sperimentiamo di essere anche in gita una
comunità e non solo un occasionale gruppo?
Paola Calò
il mantello - 14 - smartvilla
diariAgenda ______________________________________
à
CENTRO SAN MARTINO
…Sabato 26 gennaio
Sabato 26 gennaio, c’era in calendario un
incontro davvero speciale.
Il Sig. Claudio Consolini, Presidente del nostro
Consiglio di Zona, ed il Sig. Sozzi Alfredo,
Presidente della Commissione Urbanistica,
hanno infatti puntualmente accolto l’invito del
nostro Centro, avanzato tramite il Sig.
Alessandro Cornaggia della Associazione
Villapizzone Viva
I due graditi ospiti hanno preso posto al tavolo
“presidenziale” (già occupato da Walter
Sormani, dal citato Cornaggia, dal nostro
Parroco don Lorenzo).
Dirimpetto, in prima fila, si son seduti don Erminio ed il Sig. Giansiracusa (Presidente del 1° Consiglio
di Zona costituito).
Il Sig. Consolini ha iniziato fornendo una serie di dati numerici e statistici che riguardano la nostra
zona che è contrassegnata dal N. 8 (Milano Nord-Ovest), si estende su una superficie di 23 Kmq. e
conta ben 178.000 abitanti, quasi quanto quelli dell’intera città di Brescia che, per estensione e
popolazione, è la seconda città della Lombardia. Ne consegue che la zona 8, in una ipotetica
classifica delle più grandi città lombarde, risulterebbe occupare il 3° posto!
Il nostro è un territorio che dispone di cospicuo spazio verde / giardino, di sufficienti scuole ed è
ben servito dai mezzi pubblici. Dispone anche di due campi nomadi (Triboniano e Negrotto). Pure
se viene quotidianamente segnalato qualche problema in ordine alla sicurezza (soprattutto in
periferia) gode della confortante definizione di “Zona tranquilla”.
Inoltre, il Presidente ha illustrato la funzione del Consiglio di Zona: è l’istituzione più vicina ai
cittadini, anche se non ha poteri decisionali. In pratica può solo proporre (al Comune) soluzioni ai
problemi che di volta in volta vengono segnalati nel proprio ambito territoriale.
I cittadini possono far parte delle Commissioni e in tal modo partecipare concretamente alle
iniziative che vengono promosse, oppure, più semplicemente, possono assistere alle sedute del
Consiglio (si tengono il giovedì sera presso gli uffici comunali del Centro Bonola) previa
comunicazione / richiesta avanzata almeno 24 ore prima.
Sono poi seguiti gli interventi dei presenti:
Ottavio, ha mosso critiche all’operato del Comune e dell’Autorità nei riguardi del nostro quartiere
(manto stradale e marciapiedi sconnessi, malcostume generale, impunità nei confronti di coloro che
non osservano le più elementari regole della convivenza civile etc). Ha inoltre invitato il Presidente
ad accompagnare, tramite passante ferroviario, un disabile motorio dalla stazione di Villapizzone al
Centro di Milano. Pare essere impresa non da poco, se non impossibile!
Il Sig. Marchi, è tornato a più riprese sul problema dei parcheggi, sempre ignorato, e la cui
realizzazione si rende invece quanto mai necessaria, soprattutto nelle vicinanze della stazione del
Passante!!
Sono anche state segnalate necessità di intervento sulle strutture della scuola elementare “Mameli”,
ma l’argomento più gettonato (e scottante) è rimasto quello della sicurezza!! Il Presidente ha dato
l’impressione di esserne a conoscenza. Ha comunque cortesemente invitato i presenti a raccogliere
le segnalazioni e a farle pervenire (se necessario) al Consiglio.
Per ultimo ha ritenuto di anticipare una bella notizia: nello slargo di Via Mantegazza ed in Piazza
Villapizzone, a breve, avranno inizio lavori di abbellimento (aiuole, panchine, nuovi alberi, più
spazio ai pedoni e forse, riporta qualcuno, perfino una…fontana)!
Al momento del congedo, un arrivederci ed il sorgere di una speranza……vuoi vedere che
comunione d’intenti, sinergie e ritrovata voglia di fare produrranno confortanti effetti sull’amato
vecchio borgo di Villapizzone e sulla sua comunità? Tu che ne dici!
Cosa volete che dica……vedremo!
Danilo Ajelli
il mantello - 15 - smartvilla
diariAgenda ______________________________________
à
GRUPPO FAMILIARE
Domenica 17 febbraio 2007
Il Gruppo Familiare propone un pomeriggio di spiritualità con il seguente programma, sul tema
“In un mondo teso all’efficienza, essere donne e uomini di intercessione”:
Ore 16
Ore 16,20
Ore 17,15
Ore 18.30
Ore 19.30
Celebrazione dell’ora media, in Chiesa parrocchiale
Meditazione proposta da don Ermino, in Sala dell’Eremita
Comunicazione nella fede tra tutti
Preghiera di ringraziamento: il “Magnificat”
Cena comunitaria (invito alla “sobrietà” in sintonia con il “tempo quaresimale” e
soprattutto con lo spirito evangelico che deve animare la spiritualità del nostro gruppo)
L’incontro è aperto a tutte le coppie interessate
GIOVANI COPPIE
Incontri di formazione
Come presentato dall’articolo pubblicato a pag.7 vi segnaliamo gli incontri per le giovani coppie,
nelle seguenti date:
Giovedì 14 febbraio
“Ninna nanna ninna oh questo bimbo a chi lo do?’
Gioie e fatiche di essere mamma”
Relatori: Lella Tradati e Dott.ssa Giuliana Mioli
Giovedì 6 marzo
“Cercasi padre: un modello da reinventare”
Relatore: Prof. Salvatore Natoli
Giovedì 3 aprile
“Il tessuto familiare: il suo diritto e il suo rovescio”
Relatrice: Dott.ssa Costanza Costa
Giovedì 8 maggio
“Parlare l’amore in coppia”
Reltrice: Dott.ssa Paola Bassani
Presso la Chiesa di San Fedele –p.zza S. Fedele, 4- alle ore 21.00
CELEBRAZIONE CENERI
Lunedì 11 febbraio, ore 21
La Quaresima è tempo di conversione, cioè di “inversione di marcia”! Sarebbe infatti possibile
pentirsi senza modificare nulla del proprio agire o pensare?
Per questo ci ritroviamo per la celebrazione comunitaria del rito dell’imposizione delle ceneri, nel
quale la Chiesa ha da sempre riconosciuto un’invocazione della misericordia di Dio
il mantello - 16 - smartvilla
diariAgenda ______________________________________
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VIA CRUCIS
Venerdì di Quaresima, ore 15.30
Ogni venerdì ci sarà la Via Crucis seguita da una riflessione, guidata da don Erminio, nella quale
verranno presentate figure di Santi che hanno operato nella carità.
In Chiesa parrocchiale
DIDACHE’
Venerdì di Quaresima, ore 21.00
“Al di sopra di tutto vi sia la carità”: serate per ritrovare insieme l’essenziale.
Quattro sere ascoltando la Parola di Dio e le testimonianze di altre Parrocchie che hanno realizzato
progetti concreti di vicinanza al prossimo come testimonianza dell’amore di Dio
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15/02 La Casa di Gastone (San Gaetano) e i senza fissa dimora
22/02 La Parrocchia di Gorgonzola e le sue due case di accoglienza
29/02 I progetti realizzati dalla Caritas di San Leone
07/03 I nostri più vicini: il CAST dalla sua nascita ad oggi
14/03 CELEBRAZIONE PENITENZIALE IN CHIESA
Nella Sala dell’Eremita
DOMENICHE INSIEME - GM - ADO
Gruppi catechismo
Durante la Quaresima ci saranno le tradizionali “Domeniche Insieme” per tutti i bambini dei gruppi
di catechismo e i loro genitori. Momenti importanti per focalizzare insieme alcuni temi centrali del
cammino dell’anno e per sperimentare la gioia della condivisione!
10 febbraio:
17 febbraio:
24 febbraio:
9 marzo
2° anno catechismo
3° anno catechismo
1° anno catechismo
4° anno catechismo
Gruppo Medie
Tutti i ragazzi delle medie sono invitati a partecipare al ritiro quaresimale nei giorni 1-2 marzo
che si terrà al monastero di Rovato
Gruppo adolescenti
Il ritiro di quaresima sarà domenica 17 febbraio insieme agli adolescenti di Santa Marcellina e del
Sacro Cuore alla Cagnola. Si svolgerà presso l’Istituto Padre Beccaro dal mattino al pomeriggio.
Ad ogni gruppo verrà dato il proprio programma dettagliato.
il mantello - 17 - smartvilla
Spunti per ________________________________________
à
Quaresima 2008
“Ecco: ora è il tempo propizio,
ecco: ora è il giorno della salvezza.
Prepariamoci con molta pazienza,
con molte rinunce,
con armi della giustizia, per grazia di
Dio.
Nessuno si faccia trovare, nel giorno
della redenzione,
ancora schiavo del vecchio mondo
del peccato”.
Sono parole prese dalla liturgia della
prima domenica di Quaresima e
indicano alcune “caratteristiche” del tempo
quaresimale.
La comunità parrocchiale, per aiutarci a
ricordare che entriamo in un tempo di “grazia”
e a trascorrerlo come “occasione propizia”, ha
scelto di “evidenziare” alcuni “segni” e offrire
delle iniziative.
Presento, brevemente, questi “segni” e le
iniziative ad essi collegate; mi sono di grande
aiuto espressioni della Parola di Dio e della
liturgia del tempo quaresimale.
“L’acqua viva”
Gesù promette alla donna di Samaria “l’acqua
che zampilla per la vita eterna”. Ogni
celebrazione eucaristica domenicale viene
introdotta dal “Rito di aspersione con l’acqua
benedetta”. Con questo gesto facciamo
memoria del nostro battesimo che ci ha inseriti
nel Signore Gesù, membra del suo corpo che è
la Chiesa. Dal battesimo è iniziato il nostro
cammino di “sequela” di Gesù come singoli
discepoli e come comunità di discepoli.
“Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni
parola che esce dalla bocca di Dio”
Il tempo quaresimale è caratterizzato
dall’abbondanza della Parola di Dio: cibo
“sostanzioso”, ricco di “vitamine”, “medicina”
per le nostre malattie interne. In mezzo alla
chiesa sarà posto il “Libro della Parola di Dio”
dove trovare le letture del giorno. Sarebbe
bello (soprattutto utile) “passare” in chiesa per
leggere
“la
lettera”
che
Dio
invia
quotidianamente alla comunità e a ciascuno di
noi. Il Libro della Parola posto “al centro” è
invito a nutrirci nelle nostre case della Parola di
Gesù.
Un aiuto al riguardo ci verrà
dato dal libretto per la preghiera
in famiglia “La Parola ogni
giorno” che potremo ritirare
nella
prima
domenica
di
Quaresima.
“Lasciatevi riconciliare con
Dio”
Paolo, parlando del “ministero
della riconciliazione” che Dio gli
ha affidato, rivolge ai cristiani di
Corinto questo pressante invito:
“lasciatevi riconciliare con Dio”. I venerdì di
Quaresima, dalle ore 17 alle ore 19, avranno
questa destinazione: favorire la celebrazione
del “Sacramento della riconciliazione” con
tranquillità, cura e fede. La “Confessione”,
questo sacramento “grande” e “difficile”, può
essere “riscoperto” in modo particolare in
questo tempo liturgico.
“Dividi il pane con l’affamato”
E’ l’invito del profeta Isaia al popolo.
L’attenzione ai più poveri, condividere quello
che abbiamo con quanti hanno molto meno di
noi, esercitare l’accoglienza e l’ospitalità, nel
nostro cuore e nelle case, dei “senza tetto,
degli stranieri, dei miseri” … sono il “digiuno”
che Dio gradisce e si attende dai suoi figli.
Tutto questo viene simbolizzato con il piccolo
“salvadanaio” che, ritirato in parrocchia, e
presente nelle nostre case, ci ricorderà che
l’eucaristia condivisa e il pane spezzato
all’altare portano a condividere “il resto”.
La “Didachè” dei venerdì sera e la “Via Crucis”
pomeridiana, costruiti sulla Parola di Dio e sulla
parola dei Testimoni, aiuteranno la comunità
degli adulti a mettersi in cammino per costruire
“insieme” la “Casa della parrocchia aperta ai
poveri”.
“O Misericordioso, tu non ci hai respinto
quando ti abbiamo invocato nel dolore,
ma sei venuto a salvare il tuo popolo.
Sei re, e liberi i prigionieri,
sei medico, e guarisci i malati,
sei pastore, e rintracci gli erranti,
per chi dispera, sei tu la via della speranza.”
Buon cammino
don Erminio
il mantello - 18 - smartvilla
Effatà_____________________________________________
à
Ti ho manifestato il mio peccato
“Beato l'uomo a cui è rimessa la colpa,
e perdonato il peccato.
2
Beato l'uomo a cui Dio non imputa alcun male
e nel cui spirito non è inganno.
3
Tacevo e si logoravano le mie ossa,
mentre gemevo tutto il giorno.
4
Giorno e notte pesava su di me la tua mano,
come per arsura d'estate inaridiva il mio vigore.
5
Ti ho manifestato il mio peccato,
non ho tenuto nascosto il mio errore.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie colpe»
e tu hai rimesso la malizia del mio peccato.
6
Per questo ti prega ogni fedele
nel tempo dell'angoscia.
Quando irromperanno grandi acque
non lo potranno raggiungere.
7
Tu sei il mio rifugio, mi preservi dal pericolo,
mi circondi di esultanza per la salvezza.
8
Ti farò saggio, t'indicherò la via da seguire;
con gli occhi su di te, ti darò consiglio.
9
Non siate come il cavallo e come il mulo
privi d'intelligenza;
si piega la loro fierezza con morso e briglie,
se no, a te non si avvicinano.
10
Molti saranno i dolori dell'empio,
ma la grazia circonda chi confida nel Signore.
11
Gioite nel Signore ed esultate, giusti,
giubilate, voi tutti, retti di cuore.” (Salmo 32)
Tutti, fin da bambini, abbiamo fatto
l’esperienza di essere perdonati e della gioia
che invade il nostro cuore dopo avere accolto
il perdono. Anche da adulti l’esperienza di
essere perdonati rinnova la vita e spalanca
orizzonti nuovi.
L’esperienza del perdono, quando ha
Dio come “protagonista”, è “straordinaria” e
“unica”. Infatti quando Lui perdona noi
diventiamo “beati”, e gustiamo la stessa gioia di
Dio, la gioia degli abitanti del paradiso. “Beato
l’uomo a cui è rimessa la colpa… perdonato il
peccato“.
Il perdono di Dio, che appare con
chiarezza quando ci viene dato, in realtà inizia
a operare in precedenza per “condurre”
l’uomo peccatore a svelare a Dio il suo errore,
a riconoscere il suo peccato e a confessare a
Lui la propria colpa.
E’ il lavorio intimo dello Spirito di Dio nel cuore
umano. E’ il cammino interiore dell’uomo
“verso” il Padre. E’ la capacità di guardarci
come siamo agli occhi di Dio senza cadere
nello sconforto e nella paura.
Il perdono di Dio raggiunge anche la
nostra “malizia”, quella perversa bravura a
scusare con ragionamenti assurdi i nostri
comportamenti scorretti, il nostro peccato.
Essere perdonati da Dio!
Non esiste sulla terra un avvenimento
più straordinario di questo. Infatti quando Dio
perdona, “crea nuovamente” l’essere umano; lo
ricrea a immagine del suo Figlio Unigenito.
Una “confessione” che non arrivasse
all’accoglienza del perdono di Dio, è un
riconoscimento dei peccati che però
continuano a pesare nel nostro cuore.
La Quaresima è il tempo “opportuno”
per
riscoprire
il
“Sacramento
della
Riconciliazione” (la “Confessione”), il “segno
efficace” (“Sacramento”) che il Signore Gesù
ha lasciato alla Chiesa per rendere presente e
operante il perdono di Dio nella storia.
Talvolta la mano di Dio “pesa” su di noi
e tutta la nostra baldanza (“il vigore”) si smorza
e ci sentiamo “aridi”. Ma anche questo è
“terapia d’amore” di Dio per ritornare “saggi” e
per indicarci “la via da seguire”.
Il perdono di Dio non è lavoro di un
momento ma una pedagogia lunga, paziente, il
più delle volte nascosta, attraverso la quale Dio
ci svela il suo volto e il suo cuore.
Il riconoscimento del nostro peccato
avviene con il riconoscimento del suo amore;
quanto più entriamo nel cuore di Dio e
scopriamo la Sua benevolenza e misericordia
tanto più tocchiamo con mano la malizia del
nostro cuore. Quanto più ci scopriamo
interiormente malati e feriti, spiritualmente
morti, tanto più Lui si offre a noi come “medico
insuperabile” capace di risuscitare quanto in
noi è morto.
In una società che vuole eliminare la parola
“peccato” il Salmo 32 proclama che il nemico
più radicale e più pericoloso per l’uomo è
proprio il peccato che si annida nell’interno
della nostra coscienza e delle nostre scelte.
Ma a noi è dato di “confessare” la lode più
grande che si possa innalzare a Dio:
riconoscere le colpe per permettergli di
effondere la “beatitudine” del perdono che
cancella il male.
don Erminio
il mantello - 19 - smartvilla
Calendario religioso _______________________________
à
FEBBRAIO 2008
10 domenica: I di Quaresima (Is 58,4-10; Sal 50; 2Cor 5, 18-21; 6,1-2; Mt 4,1-11)
13 mercoledì: Ufficio dei defunti
15 venerdì:Feria aliturgica (non si celebra la S. Messa) – giorno di digiuno e magro
17 domenica: II di Quaresima (Dt 5,1-2.6-21; Sal 18; Rm 13,7-14; Gv 4,5-42)
22 venerdì: Feria aliturgica (non si celebra la S. Messa) – giorno di magro
24 domenica: III di Quaresima (Es 34,4-10; Sal 105; Gal 3,6-14; Gv 8,31-59)
29 venerdì: Feria aliturgica (non si celebra la S. Messa) – giorno di magro
MARZO 2008
2 domenica: IV di Quaresima (Es 34,28-35; Sal 35; 2Cor 3,7-13.17-18; Gv 9,1-41)
7 venerdì: Feria aliturgica (non si celebra la S. Messa) – giorno di magro
9 domenica: V di Quaresima (Es 14,21-30a; Sal: Es 15,1-2.9-10.12.13; Ef 2,4-10; Gv 11,1-45)
14 venerdì: Feria aliturgica (non si celebra la S. Messa) – giorno di magro
Archivio Parrocchiale ______________________________
BATTESIMI DI GENNAIO
Anghel Santa Teresa – via Negrotto, 23
DEFUNTI DI GENNAIO
Angeloni Antonio – anni 61 – via Negrotto, 36
Tosi Argia – anni 84 – via Ajraghi, 28
Pappalettera Francesco – anni 77 – via Console Marcello, 38
Gottardi Angela Caterina – anni 97 – via Bicetti da Buttinoni, 2
De Marco Giovanna- anni 71 – via Console Marcello, 1
il mantello - 20 - smartvilla
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