Strumento di condivisione della Parrocchia San Martino in Villapizzone - Milano Al di sopra di tutto Beatitudini e impegno politico Quando l’amore è ferito Giovani coppie continuano a camminare! Ma essi non compresero le sue parole Crescere davanti a Dio e agli uomini “Gesù cresceva in sapienza, età e grazia, davanti a Dio e agli uomini.” Gli Ado a Borgio Quaresima 2008 Ti ho manifestato il mio peccato Anno 2 - n. 2 febbraio 2008 Redazione Questo giornalino viene Paola Calò Luca Diliberto Gabriele Di Totto Emma Molina Andrea Raglio Katia Sciarra stampato mensilmente per promuovere la comunicazione Stampa all’interno della Parrocchia; ne è responsabile Valentina Blandino Denise Sciarra il Parroco attraverso il lavoro della Redazione. [email protected] don Lorenzo Negri don Erminio Pozzi 02.32.72.621 347.77.38.981 [email protected] 02.33.00.12.50 347.79.23.764 [email protected] Apertura della chiesa Orari Sante Messe Tutti i giorni: Giovedì: Giorni feriali: Giovedì: 9.00 Prefestiva (sabato): Giorni festivi: 8.30 10.30 7.30 - 19.00 7.30 - 21.00 18.00 19.00 18.00 18.00 Segreteria parrocchiale Centro Parrocchiale San Martino Tutti i giorni: Lunedì - venerdì: Tutti i giorni 18.30 - 19.00 9.00 - 11.00 Oratorio Tutti i giorni Catechismo 14.30 - 18.30 Martedì CHIUSO Centro di Ascolto 16.00 - 19.00 17.00 - 18.00 Mercoledì Giovedì 9.30 - 11.30 15.30 - 17.00 Lunedì CHIUSO [email protected] [email protected] Patronato ACLI Tutti i lunedì dalle 17.30 02.33.00.12.50 www.smartvilla.it [email protected] il mantello - 2 - smartvilla Al di sopra di tutto Come parroco mi sento molto chiamato a questa responsabilità: “se non avessi la carità, non sono nulla” deve saperlo dire tutta la Parrocchia! Se non fossimo capaci di gesti veri e concreti di carità «Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il non servirebbero a niente tutte le vincolo di perfezione». (Col 3,14) devozioni, le prediche e il catechismo E se si dice “di tutto”, vuol dire proprio di che facciamo! tutto!!! È ancora San Paolo, infatti, che dice: «Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova». (1Cor 13, 1-3) Dunque addirittura al di sopra delle fede stessa! O meglio: la fede senza carità è nulla, si annulla. E così pure tutte le “buone opere” che si possono fare. Tutti, infatti, siamo convinti che fare un po’ di bene quando si può, per quel che si può, sia una cosa buona, ma - lo dice già la parola! - “fare del bene” implica il “voler bene”! Se dedico un po’ di tempo o do un aiuto ad una persona, è perché in qualche misura a quella persona voglio bene e cerco anche di manifestarglielo. Ma non è così scontato: potrei anche fare dell’elemosina con il solo desiderio del sentirmi a posto o addirittura sentirmi buono! Oppure, potrei essere coinvolto così tanto dalle numerosissime e urgentissime richieste di aiuto da “distribuire tutte la mie sostanze”, ma anche da dimenticare che ciò che importa non sono le sostanze che distribuisco, ma il bene che devo volere! E, in più, c’è un’altra osservazione da fare: tutti siamo convinti che fare un po’ di bene sia una cosa buona… ma forse non sempre ci rendiamo conto che per noi cristiani questa cosa non è semplicemente una cosa lodevole ed auspicabile, ma propriamente indispensabile ed irrinunciabile! San Paolo (ed è Parola di Dio!) ci dice che senza la carità, la fede stessa non serve a niente! Un cristiano, dunque, non può non vivere la carità. Dovrà darsi, perciò, delle occasioni per esercitarla e nello stesso tempo vigilare sempre perché di vera carità si tratti. Veniamo a noi. Noi Comunità di San Martino siamo conosciuti e stimati anche dalle Parrocchie vicine per aver saputo porre dei gesti concreti di carità: oltre alla presenza della San Vincenzo che opera direttamente a favore di chi è più bisognoso (e i casi sono in continuo aumento!), la Parrocchia ha saputo far nascere e condurre a tutt’oggi un prezioso Centro di Ascolto che cerca di accogliere le domande di chi ha qualsiasi tipo di difficoltà e di orientarlo al trovare una risposta nel modo migliore. Dovrebbe nascere una nuova occasione: una casa di accoglienza. Avremo modo di presentare molto meglio e nel dettaglio di che si tratta, ma in breve possiamo dire che l’occasione propizia è stato un finanziamento che Fondazione Cariplo ha offerto per ristrutturare l’edificio fatiscente dell’Oratorio che dà su Via Fusinato (quello che ha anche l’affresco della Madonna). Il finanziamento è appunto per la realizzazione il mantello - 3 - smartvilla di una casa di accoglienza (di otto posti) per persone in emergenza abitativa. Ora mi interessa parlare proprio del fatto che questa favorevole circostanza rappresenti per noi anche - e prima di tutto! un’occasione provvidenziale per risvegliare in tutta la Parrocchia il desiderio e la possibilità di una pratica effettiva della carità! Come parroco mi sento molto chiamato a questa responsabilità: “se non avessi la carità, non sono nulla” deve saperlo dire tutta la Parrocchia! Se non fossimo capaci di gesti veri e concreti di carità non servirebbero a niente tutte le devozioni, le prediche e il catechismo che facciamo! E inizia la quaresima: niente di meglio per riflettere insieme su cosa sia la carità! Gli incontri della Didachè, ma anche la riflessione che ci sarà nella celebrazione della Via Crucis tutti i venerdì, saranno orientate a questo. Nel pomeriggio, infatti, a chi parteciperà alla Via Crucis saranno presentate varie figure di santi “operatori di carità”, mentre alla sera cercheremo di approfondire di volta in volta questo argomento fondamentale, sia alla luce della Parola di Dio, sia mediante l’ascolto di testimonianze concrete di esperienza già realizzate in altre Parrocchie; e come sempre ci sarà la possibilità del confronto tra noi e con chi verrà a parlare (a pagina 17 trovate il programma, comunque vi aspetto tutti i venerdì!). Sabato 5 aprile (non dite che non lo avete saputo per tempo!) dedicheremo tutta la giornata all’approfondimento di questo tema. E sono invitati tutti (perché la cosa riguarda proprio tutti!), ma in modo particolare i membri dei Consigli e quelli che già operano in questo campo. Però spero anche che quel giorno possa essere presente un gruppo nuovo di persone: quelli che vorranno prestare concretamente il loro servizio nella futura casa di accoglienza, i cosiddetti “volontari”, che saranno persone particolarmente fortunate e importanti per noi tutti. Essi infatti potranno manifestare direttamente il loro bene alle persone che verranno ospitate, ma soprattutto dovranno essere capaci di esprimere il bene di tutta la Comunità verso quelle persone! Dovranno in qualche modo essere ambasciatori di un bene più grande, che è il bene nostro, di tutti noi, ma anche e soprattutto il bene di Dio che si manifesta nel nostro! Tutto questo, però, potrà essere vero solo se torniamo a rimettere la carità al primo posto: “al di sopra di tutto”! Ben venga la quaresima come occasione per provarci tutti insieme! Buona quaresima! don Lorenzo il mantello - 4 - smartvilla I nostri Consigli____________________________________ à a cura di Tiziano Belloni Eccomi a riferirvi sui contenuti della riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale dello scorso 4 Febbraio. L’ordine del giorno previsto per la serata era: ore 21.00 Preghiera in cappellina 1. Esercizio di “comunicazione nella fede” in riferimento alla Parola di Dio ascoltata nella preghiera in cappellina 2. Quaresima e Pasqua 3. Varie: notizie dal Consiglio Pastorale decanale, commissione verifica Progetto benedizioni, Emergenza Dimora, situazione lavori… 4. Eventuali Comunicazione nella fede La serata è stata dedicata prevalentemente ad un lavoro di riflessione sullo stile che singolarmente e collettivamente esercitiamo nel nostro impegno comune in Consiglio Pastorale. Tutto è nato dalla lettura e dalla meditazione incentrata su tre brani della Parola di Dio che erano Col. 3,12-17.23-25; 1Cor 13,1-3; Fil 2,1-6 . Molti, ricchi e utili sono stati i contributi che i presenti hanno voluto condividere. Quaresima e Pasqua La Commissione Liturgica, in collaborazione con altri gruppi di Operatori Pastorali, ha comunicato di aver riflettuto approfonditamente sulle celebrazioni per i periodi di Quaresima e Triduo Pasquale arrivando a proporre quanto segue: per i ragazzi delle elementari si proporrà una riflessione/approfondimento sul tema del battesimo per i cresimandi viene proposto un itinerario incentrato sul tema del pellegrinaggio, o meglio, sulla figura del pellegrino e di quanto gli serve per giungere alla sua meta per i ragazzi delle medie un percorso di riflessione sulla chiamata degli Apostoli per la comunità intera verranno valorizzati alcuni segni tra quelli che la liturgia propone. In particolare verranno messi in evidenza il rito dell’aspersione all’inizio della celebrazione e la recita del Simbolo Apostolico in ricordo del nostro battesimo come pure verrà sottolineata la centralità della Parola di Dio nella Chiesa proprio collocando e lasciando il leggio recante il lezionario aperto proprio al centro della navata centrale della chiesa ogni venerdì di Quaresima alle ore 15,30 verrà celebrata la Via Crucis seguita da un incontro di Didaché sul tema dell’esercizio della Carità attraverso le modalità scelte da alcuni santi Alle ore 21,00 invece la Didaché consisterà in incontri con dei testimoni di opere concrete di impegno caritativo nate in diverse realtà parrocchiali Per il venerdì Santo la Commissione Liturgica suggerisce di mantenere la consueta celebrazione della Passione del Signore alle ore 15,00 e di celebrare una Via Crucis alle ore 21,00 per tutti gli adulti Varie Si riporta che nell’ultima riunione del Consiglio Pastorale Decanale si è parlato di attivare un Centro d’Ascolto Decanale Il 5 Marzo si svolgerà una veglia ecumenica presso la Parrocchia del GMG Il 31 Marzo alle ore 21,00 nella nostra parrocchia si celebrerà una veglia decanale in memoria dei missionari martiri Martedì 19 si troveranno i laici che hanno fatto le benedizioni nelle famiglie prima di Natale per fare una verifica dell’esperienza È in via di costituzione il Gruppo di lavoro sul Progetto Emergenza Dimora Situazione dei lavori di ristrutturazione della chiesa: le campane verranno issate e ricollocate nella loro sede il 5 Febbraio. A breve il CAEP farà una comunicazione di aggiornamento sulla situazione finanziaria Eventuali la Commissione Liturgica ha costituto un proprio Gruppo di lavoro per la predisposizione di un nuovo libretto dei canti il mantello - 5 - smartvilla In cantiere ________________________________________ à Il Consiglio per gli Affari Economici Tutto nuovo!!! informa i parrocchiani sui lavori… e sui finanziamenti! Tornate finalmente le nostre otto storiche campane (che suonano dal 1949!), il campanile è ora davvero tutto nuovo, splendido contro il cielo blu di Lomdardia… Mancano ormai le mosse finali e tutta l’opera di ristrutturazione si concluderà! Come promesso nel precedente numero, pubblichiamo ancora tutti i dati delle offerte perché tutti possano fare delle considerazioni in merito. Ne facciamo anche noi alcune: le sottoscrizioni sono (per natura) costanti (ma davvero non si può fare di più?); le offerte nelle buste diminuiscono (…); le offerte “una tantum” sotto Natale sono aumentate un po’ (grazie!!!). Guardando ai totali possiamo ormai prevedere che in un anno si arrivi a circa 50mila euro, e il debito inizialmente previsto era di 200mila. Attenzione: sono ormai pronte per essere consegnate le “foglie” storiche della cupola: ne hanno diritto tutti coloro che hanno fatto una sottoscrizione o un’offerta di almeno 300 euro. Affrettatevi!!!!! 9000 8000 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 04/07 05/07 06/07 07/07 Set 10/07 Mag Giu Una tantum 8.230 3.710 2.430 900 200 200 250 Buste 2.739 2.288 1.522 1.722 735 1.728 730 730 700 700 700 11.699 6.728 4.652 3.322 1.635 Totali Ago 09/07 Apr Sottoscrizioni Lug 08/07 Nov 12/07 01/08 Dic Gen Totali 660 1700 1950 20.230 1.506 1685 1620 1216 16.761 700 700 710 710 710 7.090 2.628 2.456 3.055 4.030 3.876 44.081 il mantello - 6 - smartvilla Ott 11/07 Guarda più in là ___________________________________ à Beatitudini e impegno politico Una nota della Segreteria Diocesana per la Formazione all’Impegno Sociale e Politico indirizzata ai Membri delle Commissioni decanali FISP, induce ad una serie di riflessioni sul senso della politica rivisitandolo con lo spirito rivoluzionario del passo evangelico sulle Beatitudini (Mt 5, 1-12). Premesso che la domanda fondamentale di felicità che sta nel cuore degli uomini non può trovare esaurimento nella politica, come d’altronde in nessuna altra attività umana, tuttavia non si può negare che proprio l’attività politica e di servizio a favore della società appare elemento essenziale in grado di creare le condizioni affinché chiunque possa disporre dei mezzi e dei diritti necessari per fruire di un dignitoso tenore di vita capace di aprire i rapporti sociali alla pace ed alla meditazione. Essere povero di spirito induce a comportamenti paradossali, cioè ad agire senza il minimo tornaconto, né umano né sociale né politico, ma semplicemente perché è bene ed è per il bene comune. Spezza l’omertà che nasce dal malinteso senso dell’appartenenza, e di conseguenza i comportamenti che creano invisibili condizioni per l’instaurarsi delle illegalità e della corruzione. Consolare gli afflitti richiede la messa in campo della capacità di dare risposte a coloro che fanno istanze per la casa, il lavoro, la protezione, la sicurezza. Anche sapendo che non ci sarà quasi mai riconoscimento o gratitudine, a causa della inesauribile progressione dei bisogni percepiti. La politica è anche conflitto e difesa di una parte: per noi quella dei deboli e dei miti. Ma ciò dovrebbe avvenire attraverso la mitezza, anche perché non possiamo coerentemente mettere in campo altre risorse. La modalità non appare sicuramente vincente rispetto alle miopi misure con le quali si valutano i risultati socioeconomici, ma potrebbe essere la chiave per riaprire opportunità di discussione e confronto all’interno delle parrocchie. E dimostrare ai non credenti la superiorità del Vangelo sulle miserie degli schieramenti di partito. La fame e la sete di giustizia esigono un di più di solidarietà ed impegno per chi non ha; per cui il politico non deve permettere che esse siano in balìa della ricchezza e del potere ma bensì inequivocabilmente ancorate alla legalità ed al diritto. La pratica della misericordia potrebbe ostacolare l’intransigenza necessaria per l’espletamento della giustizia umana. Fatica massima è contemperare le due virtù trattandosi di esercizio di estrema umiltà nel riconoscersi peccatori sempre bisognosi della misericordia divina. I puri di cuore dovranno essere capaci di ascoltare e rispettare tutti: gli elettori, quelli che hanno votato l’avversario, i ricchi, i poveri, quelli che rivendicano in malo modo...; senza rinunciare all’esercizio della giusta autorità che è stata loro affidata, consci che la scelta appartiene a chi fa politica. Gli operatori di pace dovranno vincere la tentazione di suscitare animosità ed ostilità contro gli avversari con insinuazioni sottili o calunniose. La persecuzione che accompagna il mandato del politico cristiano è rappresentata dall’incomprensione degli amici politici di un tempo, dalla progressiva solitudine che prelude all’emarginazione, dalla preoccupazione della non rielezione. Una forte sfida che apre tuttavia la prospettiva di un cammino di crescita spirituale, ancorché disseminato di tentazioni di ripiegamento nei meno ostici recinti della salvezza individuale, da affrontare calati nel vivere quotidiano e con il discorso della Montagna solidamente e indelebilmente innestato nel nostro DNA. p. la Commissione Sociale Decanale FISP Alessandro Cornaggia il mantello - 7 - smartvilla Guarda più in là ___________________________________ à Quando l’amore è ferito Dal cuore del percorso pastorale diocesano, il cardinal Tettamanzi ha consegnato alla Diocesi, dunque a tutte le sue comunità, una lettera destinata “agli sposi in situazione di separazione, divorzio e nuova unione”. Porta la data dell’Epifania 2008 -ma di fatto è stata diffusa in coincidenza con la Festa della famiglia- ed ha come titolo il verso di un salmo particolarmente denso, Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito (Sal 34, 19). Anche noi, a San Martino, abbiamo iniziato a diffondere questo piccolo documento (per chi fosse interessato, sono a disposizione ancora altre copie), il cui contenuto è importante venga conosciuto sia dai diretti interessati, che per la prima volta ricevono un messaggio scritto apposta per loro, sia dai credenti in genere, che dallo stile con cui è scritto possono ricavare insegnamenti non scontati. Al centro dell’intervento dell’arcivescovo, più volte ribadito, vi è certamente un desiderio: far giungere a coloro che vivono la realtà di un matrimonio in crisi una parola vera da parte della Chiesa. “Non ci possiamo considerare reciprocamente estranei”, scrive Tettamanzi all’inizio della lettera; e ancora: “La Chiesa non vi ha dimenticati”. Il cardinale fa in tal modo chiarezza rispetto all’idea, purtroppo diffusa anche per colpa nostra, che queste situazioni comportino una condanna senza appello da parte delle comunità; anche chi vive questa condizione è e rimane un cristiano, cioè un fratello nella fede. Con finezza, poi, Tettamanzi si fa vicino a loro, facendosi voce delle inquietudini e delle questioni aperte a proposito dell’analisi delle responsabilità, del rapporto tra adulti e figli, della vita di fede dopo la separazione o il divorzio. Soprattutto, e con parole assai semplici e chiare, viene proposta una riflessione su due aspetti dell’insegnamento cristiano: l’affermazione di Gesù a proposito del matrimonio come legame indissolubile (poiché la vita stessa di Dio è “un amore fedele”), e la testimonianza che il Signore ha dato con “la parola della Croce”; quest’ultimo passaggio meriterebbe di essere meditato a lungo, poiché, pare dirci l’arcivescovo, ogni situazione difficile deve trovare un senso solo sul Golgota. Così scrive: Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito (Sal 34, 19). “Da quel terribile luogo di dolore, di abbandono e di ingiustizia il Signore Gesù ha svelato la grandezza del suo amore come perdono gratuito e come offerta di sé”. È un invito decisivo a consegnare a questo fondamentale mistero cristiano ogni inquietudine umana, poiché nulla è estraneo al dolore di Cristo! E se certamente è anche ribadita l’impossibilità di accedere alla comunione eucaristica per coloro che si sono risposati (ma non per i coniugi in crisi, separati, e men che meno per chi “ha dovuto subire ingiustamente il divorzio”), è soprattutto sottolineato che la partecipazione alla Messa è per tutti, qualunque sia la condizione personale. Per procedere in questo dialogo, infine, il cardinale indica due possibilità: l’incontro con i sacerdoti (“Cercate nei vostri preti dei fratelli”) e con coppie e famiglie capaci di “accogliervi, ascoltarvi e camminare insieme con voi”. Per tutti, l’impegno a vivere una Chiesa che testimoni davvero il volto misericordioso del messaggio di fede, l’unico capace di raccontare “l’amore di Dio in mezzo a noi”. il mantello - 8 - smartvilla Luca Diliberto Il tema dell’anno __________________________________ à Giovani coppie continuano a camminare! Febbraio 2007 / Febbraio 2008: mi sono fermata a pensare e mi sono accorta che è già passato un anno da quando anche noi iniziavamo il nostro viaggio con il “corso fidanzati”. Ora stiamo dando forma al nostro progetto: la vita di coppia! È veramente una bella esperienza, in cui ci cimentiamo quotidianamente affrontando ciò che incontriamo sul nostro cammino con la volontà di superarlo in due. Passo dopo passo abbiamo sempre più la certezza che ci sono infiniti punti di arrivo e sempre nuove partenze in questa nostra maratona di coppia; il bello sta nell’accettare la sfida, con la consapevolezza che ad ogni tratto di strada percorso corrispondono tante cose nuove da imparare. Partendo da questo presupposto abbiamo deciso di rendere attivo il nostro ruolo di “alunni”, cominciando a frequentare il corso per le “Giovani Coppie” che viene tenuto presso la Chiesa di San Fedele. Abbiamo iniziato con la riunione di gennaio, in cui il relatore – prof. Carmelo Vigna - ha trattato, suddiviso in tre diverse parti, il tema: “Horror vacui: riempire o abitare il tempo”. L’incontro è stato molto interessante e particolarmente istruttivo; per questo motivo mi è venuta l’idea di condividere questa esperienza. L’argomento trattato e’ stato suddiviso in tre diverse parti. Nella prima il prof. Vigna ha sottolineato una caratteristica fondamentale dei rapporti di oggi, la frammentarietà: i legami tendano sempre più ad essere di durata breve, se non addirittura brevissima. La coppia, come qualunque altro tipo di relazione, viene vissuta come un impedimento ad assaporare la moltitudine di stimoli che la vita quotidianamente ci offre. In altre parole il legame (sentimentale o d’amicizia) e’ visto come una limitazione della libertà e non come una scelta. Ma se realmente esso fosse il contrario della libertà, divenendo costrizione, sarebbe giusto fallisse. La seconda parte è stata dedicata al rapporto che si ha con i figli, nel quale vengono convogliate la maggior parte delle energie della famiglia. Il problema principale che oggi molti si trovano ad affrontare è la mancanza di ascolto dei figli, per scoprire i loro desideri, le loro aspirazioni. La causa da ricercare nel fatto che spesso si tende a voler realizzare attraverso i propri figli i propri desideri/progetti/aspirazioni. Nell’ultima parte si è tornati a parlare della vita di coppia, per sottolineare l’importanza che questa non sia solo una vita a due. Spesso si tende a coltivare il proprio giardino di amicizie, mantenendo legami solo con coloro che pensano ed agiscono nello stesso modo rischiando così di inaridirsi, impedendo qualsiasi apertura verso ciò che è diverso. Al contrario la coppia funziona solo se semina, moltiplica i rapporti intorno a lei facendo in modo che la relazione non si intristisca per la mancanza di amicalità. Ciò consente alla relazione di respirare, frenandone la saturazione, moltiplicandone gli stimoli e rinnovando la coppia stessa. Questa nostra prima esperienza da alunni ci ha fornito molti spunti su cui riflettere e alcuni utili suggerimenti che sicuramente cercheremo di applicare alla vita quotidiana. Inutile aggiungere che arriveremo puntuali alla prossima lezione, pronti ancor prima che suoni la campanella!!! Ovviamente l’invito è aperto a tutti... Sabrina Parentela Il programma degli incontri lo trovate nel diariAgenda il mantello - 9 - smartvilla Il tema dell’anno __________________________________ à Ma essi non compresero le sue parole Questo mese diamo particolare “Ma essi non compresero le sue parole” cosi recitava il Vangelo di domenica 27/1/2008, il giorno della Festa della Famiglia. Maria e Giuseppe, i genitori di nostro Signore Gesù, non compresero le parole che il loro figlio aveva pronunciato. Ebbene, ci siamo chiesti quante volte anche noi non comprendiamo le parole dei nostri figli, amici, genitori, colleghi, ma questo non deve abbatterci perché anche nella famiglia del Signore ci sono stati momenti di incomprensione, di sconforto e di disagio. Quest’anno la festa della famiglia ha rappresentato per l’intera comunità (la nostra famiglia allargata) un momento di riflessione sul ruolo fondamentale che riveste la stessa come principale “luogo” di trasmissione della fede cristiana ai nostri ragazzi. Il battesimo rappresenta il primo gesto di testimonianza della fede da parte dei genitori verso i loro figli, per questo domenica si è voluto ricordarlo attraverso due segni: facendo spazio alla rubrica “Il tema dell’anno” offendo riflessioni, preghiere e foto della Festa della Famiglia celebrata il 27 gennaio portare sull’altare a tutti i ragazzi e alle loro famiglie una foto del loro battesimo, e rinnovando le promesse battesimali assieme a tutte le famiglie, appositamente convocate, che hanno fatto battezzare il proprio figlio lo scorso anno. Chiediamo un aiuto allo Spirito Santo per far sì che i nostri figli possano crescere come Gesù “in Sapienza, Età e Grazia davanti a Dio e agli uomini”; ed è proprio su questo che si è ragionato insieme nel pomeriggio di domenica con alcuni genitori. Non vogliamo riassumere qui cosa è emerso, ma solamente dire che il “Vangelo” è il verbo che deve guidare le scelte nella vita di una famiglia, coscienti del fatto che oggi siamo immersi in una società che molte volte sembra non darci una via d’uscita dallo stress di tutti i giorni e non ci aiuta a pensare, a crescere e ad educare nel nome del Signore. Forse è il momento di fare uno sforzo in più per i nostri figli perché possano crescere secondo l’insegnamento cristiano e diventino loro stessi testimoni di fede per le generazioni future. Giuseppe e Laura Pennisi il mantello - 10 - smartvilla Il tema dell’anno __________________________________ à Crescere davanti a Dio e agli uomini Su questo tema un gruppo di genitori si è confrontato durante la Festa della Famiglia il 27 gennaio. Crescere, fare crescere, Dio, gli uomini. Caspita! Che tema impegnativo! Come genitori crescere vuole dire che dentro di noi qualcosa sta cambiando, che da ragazzi spensierati che eravamo diventiamo responsabili di creature inizialmente indifese e che ci guardano negli occhi chiedendoci: “E allora…! Perché?” I genitori vorrebbero avere tutte le risposte alla domanda “perché?” dei propri figli e spesso non le abbiamo e altre volte le inventiamo. Queste domande, questi occhi curiosi che cercano risposte ci costringono a trovare delle motivazioni, delle risposte a convinzioni che sono così radicate in noi da sembrare evidenti, senza spiegazione. Improvvisamente ci troviamo a dovere giustificare perché abbiamo detto come sia giusto fare qualcosa e poi facciamo esattamente il contrario. Come spiegare che la vita ha tante sfaccettature, tante sfumature e che per questo non sempre riusciamo ad essere coerenti con le grandi teorie, i grandi ideali. Come genitore crescere sembrerebbe avere il solo significato di fare crescere i propri figli, ma proprio le loro domande, il loro modo curioso di vedere il mondo fa crescere anche noi. Per un genitore i figli sembrano sempre dei bambini che hanno bisogno di aiuto e di guida (e non si accorge che sanno ragionare con la propria testa e vogliono fare scelte indipendenti). Per i figli d’altra parte i genitori sono ormai tanto “vecchi” da non potere fare “cose da giovani”. Essi si stupiscono se il papà o la mamma si mettono a scherzare, a giocare, a ballare e cantare. Un genitore non fa certe cose! Crescere davanti agli uomini vuole dire confrontarsi con gli altri, con gli altri singoli e con i gruppi. … le loro domande, il loro modo curioso di vedere il mondo fa crescere anche noi. Andando in giro per la città vedo tanti gruppi di ragazzi (fuori da scuola, aspettando l’autobus…) ma anche di adulti (fuori dall’ufficio, durante il giro dell’isolato nella pausa pranzo…). I gruppi si distinguono per modo di vestire, di muoversi, anche nei modi di dire. Gruppi diversi nel vestirsi, nel parlare ma omogenei al loro interno. Nel gruppo tutti sono uguali. Siamo capaci crescendo di crearci un nostro stile, di mantenere la nostra identità, quando siamo in un gruppo o ci lasciamo totalmente condizionare dal gruppo stesso? Crescere davanti a Dio! Pensiamo a Dio, a Gesù, solo durante gli anni del catechismo e dell’adolescenza ma poi agiamo come se nella vita adulta sia solo necessario un confronto con gli altri uomini? Ascoltiamo la sua parola e la facciamo nostra e ci confrontiamo con Lui? Riferendomi al mio rapporto con Gesù vorrei ricordare una frase di una canzone: “Io lo so che non sono solo anche quando sono solo….” (Jovanotti) il mantello - 11 - smartvilla Andrea Raglio (Philosophus Ludens) Il tema dell’anno __________________________________ “Gesù cresceva in sapienza, età e grazia, davanti a Dio e agli uomini.” (Lc 2,52) Ecco le preghiere scaturite dai quattro gruppi di genitori a partire da questa Parola di Dio. SAPIENZA Spirito santo, infondi in noi la saggezza della vera sapienza, Tu che ci illumini la via verso il Signore Dio nostro, aiutaci a trasmettere ai nostri figli il dono di accogliere Gesù affinché tutto ciò che noi facciamo sia segno di testimonianza della fede, te lo chiediamo per Cristo Signore. GRAZIA Signore oggi in modo particolare ti sentiamo vicino alle nostre vite e alle nostre famiglie. Tu attraverso il dono della Grazia vivi accanto a noi tutti i giorni anche quando non ce ne accorgiamo e pensiamo di essere soli. Aiuta le nostre famiglie a crescere nella consapevolezza della tua Grazia vivendo e sperimentando il tuo amore, presente, costante, gratuito rendendoci testimoni e dono ai nostri fratelli. ETA’ Signore aiutaci affinché accettiamo i cambiamenti del nostro corpo con continuo stupore e responsabilità e a valorizzare le cose importanti e profonde della vita. Aiutaci ad essere ascoltatori pazienti e discreti, veri educatori non solo per i nostri figli ma anche per tutti coloro che hanno bisogno di aiuto, come Gesù ci ha insegnato. DAVANTI A DIO E AGLI UOMINI Signore aiutaci a crescere insieme a te A crescere insieme ai nostri figli, aiutandoli e aiutandoci a diventare grandi. Ogni giorno, ogni istante mi accorgo del mondo che mi sta intorno e di essere uno nel mondo. Mi accorgo di volere capire, di voler vedere, e anche di voler volere. Ecco con questa consapevolezza io mi apro al mondo, e so di non essere solo perché Tu sei accanto a me. il mantello - 12 - smartvilla à Crescendo ________________________________________ à Gli Ado a Borgio Cari lettori, vi scriviamo per raccontarvi della nostra fantastica vacanza dal 2 al 5 gennaio a Borgio Verezzi, una località marittima della Liguria, insieme al gruppo adolescenti della parrocchia di Santa Marcellina, con il quale, oltre a condividere un’educatrice, la simpaticissima e bravissima Sara, abbiamo condiviso questa inimitabile esperienza. Abbiamo soggiornato in una reggia (... si fa per dire) completamente, o quasi, gestita da noi e dai nostri fantastici cuochi, Roberto e Annita, che si sono dilettati a cucinare piatti gustosi e abbondanti per 50 persone tutti i giorni, ben coadiuvati da alcuni aiutanti di Santa Marcellina. Sono stati 4 giorni all’insegna della conoscenza, dello scambio reciproco di idee e soprattutto del divertimento. Il tema della vacanza si rifaceva al libro “Piccolo Principe” il quale ci ha aiutato a capire che si può diventare amici pur essendo di mondi e ritmi diversi. Vi confessiamo, però, che all’inizio eravamo un po’ scettici sul fatto di “mischiarci” con un altro gruppo, ma vivendo questa vacanza ci siamo letteralmente ricreduti. Dobbiamo ringraziare il nostro fantastico don Lorenzo, ribattezzato “Lollo”, che sul pullman, mentre ci dirigevamo alla volta di Borgio, è riuscito con alcuni giochi a rompere il ghiaccio che inizialmente si era creato. Sono nate anche grandi amicizie tra i nostri due gruppi, favoriti dal fatto di aver condiviso praticamente tutti i momenti importanti della vacanza, come ad esempio il pranzo e le uscite (poche a causa del brutto tempo che ci ha perseguitato con autentiche bufere di neve e pioggia dal quale ognuno di noi si è difeso come poteva; …una volta però siamo riusciti a “scroccare” una cioccolata al don!) e le attività serali (contraddistinte da giochi molto divertenti di tutti i tipi e di cantate a squarciagola grazie al karaoke, alle numerose chitarre e alla pianola del nostro mitico maestro Giuseppe). Grazie a questi momenti i nostri due oratori hanno imparato molto gli uni dagli altri: noi abbiamo imparato molti nuovi canti e loro i nostri meravigliosi “urli di battaglia” (che cercavano di ripetere con fortune alterne), soprattutto il celeberrimo “fame fame fame” diventato ormai il nostro marchio di fabbrica. Insomma, per concludere vorremmo ringraziare tutti quelli che hanno contribuito a rendere meravigliosa questa vacanza (il don, Sara e Andrea), e volevamo dire che come avrete capito ci siamo divertiti moltissimo e che se dovesse capitare una nuova occasione per ripetere l’esperienza vissuta con loro, coglieremmo subito la palla al balzo! il mantello - 13 - smartvilla Michele Cassano e Matteo Raglio Crescendo ________________________________________ Giocamminata à Domenica 3 febbraio 2008: Gita sulla neve: divertirsi insieme! Premiazione …prossimamente in Gita sulla neve! Si potrebbe definire quasi un “lessico oratoriano” poiché è un appuntamento che sembra essere entrato ormai nella vita di un oratorio in modo quasi istituzionale. E’ vero, fa parte di una tradizione che forse è iscritta nei ricordi di chi, ormai adulto, è cresciuto in oratorio. Ma non è così scontato descrivere il contenuto di questa giornata. Sicuramente il mutamento del tenore e dello stile di vita delle famiglie, nel corso degli anni, ha modificato notevolmente anche lo stile del tempo libero, e delle richieste e aspettative in proposito. Ma non sono mutate le ragioni per cui un oratorio propone questo momento: trascorrere sì una giornata divertendosi sulla neve, ma con la consapevolezza di essere lì insieme, e di esserlo come “gente dell’oratorio”! Ecco il senso del programma proposto quest’anno a chi vi ha partecipato. Un tempo di camminata e gioco insieme, da Medesimo all’Alpe Motta, fino a raggiungere la Casa Alpina che ci ha permesso di pranzare insieme (e al caldo!), oratorio!!! per poi scapicollarci nelle discese con il bob! Insieme! Il gioco del mattino ha visto coinvolti i ragazzi (divisi per gruppi di età) e i genitori, gli adolescenti e le catechiste, mettendo alla prova fantasia, forza e resistenza! Una modalità nuova che ha permesso di non disperderci e poter giungere a fine giornata celebrando davvero insieme Eucaristia! Il Vangelo del giorno era quello delle Beatitudini: come non sentirci Beati quando sperimentiamo di essere anche in gita una comunità e non solo un occasionale gruppo? Paola Calò il mantello - 14 - smartvilla diariAgenda ______________________________________ à CENTRO SAN MARTINO …Sabato 26 gennaio Sabato 26 gennaio, c’era in calendario un incontro davvero speciale. Il Sig. Claudio Consolini, Presidente del nostro Consiglio di Zona, ed il Sig. Sozzi Alfredo, Presidente della Commissione Urbanistica, hanno infatti puntualmente accolto l’invito del nostro Centro, avanzato tramite il Sig. Alessandro Cornaggia della Associazione Villapizzone Viva I due graditi ospiti hanno preso posto al tavolo “presidenziale” (già occupato da Walter Sormani, dal citato Cornaggia, dal nostro Parroco don Lorenzo). Dirimpetto, in prima fila, si son seduti don Erminio ed il Sig. Giansiracusa (Presidente del 1° Consiglio di Zona costituito). Il Sig. Consolini ha iniziato fornendo una serie di dati numerici e statistici che riguardano la nostra zona che è contrassegnata dal N. 8 (Milano Nord-Ovest), si estende su una superficie di 23 Kmq. e conta ben 178.000 abitanti, quasi quanto quelli dell’intera città di Brescia che, per estensione e popolazione, è la seconda città della Lombardia. Ne consegue che la zona 8, in una ipotetica classifica delle più grandi città lombarde, risulterebbe occupare il 3° posto! Il nostro è un territorio che dispone di cospicuo spazio verde / giardino, di sufficienti scuole ed è ben servito dai mezzi pubblici. Dispone anche di due campi nomadi (Triboniano e Negrotto). Pure se viene quotidianamente segnalato qualche problema in ordine alla sicurezza (soprattutto in periferia) gode della confortante definizione di “Zona tranquilla”. Inoltre, il Presidente ha illustrato la funzione del Consiglio di Zona: è l’istituzione più vicina ai cittadini, anche se non ha poteri decisionali. In pratica può solo proporre (al Comune) soluzioni ai problemi che di volta in volta vengono segnalati nel proprio ambito territoriale. I cittadini possono far parte delle Commissioni e in tal modo partecipare concretamente alle iniziative che vengono promosse, oppure, più semplicemente, possono assistere alle sedute del Consiglio (si tengono il giovedì sera presso gli uffici comunali del Centro Bonola) previa comunicazione / richiesta avanzata almeno 24 ore prima. Sono poi seguiti gli interventi dei presenti: Ottavio, ha mosso critiche all’operato del Comune e dell’Autorità nei riguardi del nostro quartiere (manto stradale e marciapiedi sconnessi, malcostume generale, impunità nei confronti di coloro che non osservano le più elementari regole della convivenza civile etc). Ha inoltre invitato il Presidente ad accompagnare, tramite passante ferroviario, un disabile motorio dalla stazione di Villapizzone al Centro di Milano. Pare essere impresa non da poco, se non impossibile! Il Sig. Marchi, è tornato a più riprese sul problema dei parcheggi, sempre ignorato, e la cui realizzazione si rende invece quanto mai necessaria, soprattutto nelle vicinanze della stazione del Passante!! Sono anche state segnalate necessità di intervento sulle strutture della scuola elementare “Mameli”, ma l’argomento più gettonato (e scottante) è rimasto quello della sicurezza!! Il Presidente ha dato l’impressione di esserne a conoscenza. Ha comunque cortesemente invitato i presenti a raccogliere le segnalazioni e a farle pervenire (se necessario) al Consiglio. Per ultimo ha ritenuto di anticipare una bella notizia: nello slargo di Via Mantegazza ed in Piazza Villapizzone, a breve, avranno inizio lavori di abbellimento (aiuole, panchine, nuovi alberi, più spazio ai pedoni e forse, riporta qualcuno, perfino una…fontana)! Al momento del congedo, un arrivederci ed il sorgere di una speranza……vuoi vedere che comunione d’intenti, sinergie e ritrovata voglia di fare produrranno confortanti effetti sull’amato vecchio borgo di Villapizzone e sulla sua comunità? Tu che ne dici! Cosa volete che dica……vedremo! Danilo Ajelli il mantello - 15 - smartvilla diariAgenda ______________________________________ à GRUPPO FAMILIARE Domenica 17 febbraio 2007 Il Gruppo Familiare propone un pomeriggio di spiritualità con il seguente programma, sul tema “In un mondo teso all’efficienza, essere donne e uomini di intercessione”: Ore 16 Ore 16,20 Ore 17,15 Ore 18.30 Ore 19.30 Celebrazione dell’ora media, in Chiesa parrocchiale Meditazione proposta da don Ermino, in Sala dell’Eremita Comunicazione nella fede tra tutti Preghiera di ringraziamento: il “Magnificat” Cena comunitaria (invito alla “sobrietà” in sintonia con il “tempo quaresimale” e soprattutto con lo spirito evangelico che deve animare la spiritualità del nostro gruppo) L’incontro è aperto a tutte le coppie interessate GIOVANI COPPIE Incontri di formazione Come presentato dall’articolo pubblicato a pag.7 vi segnaliamo gli incontri per le giovani coppie, nelle seguenti date: Giovedì 14 febbraio “Ninna nanna ninna oh questo bimbo a chi lo do?’ Gioie e fatiche di essere mamma” Relatori: Lella Tradati e Dott.ssa Giuliana Mioli Giovedì 6 marzo “Cercasi padre: un modello da reinventare” Relatore: Prof. Salvatore Natoli Giovedì 3 aprile “Il tessuto familiare: il suo diritto e il suo rovescio” Relatrice: Dott.ssa Costanza Costa Giovedì 8 maggio “Parlare l’amore in coppia” Reltrice: Dott.ssa Paola Bassani Presso la Chiesa di San Fedele –p.zza S. Fedele, 4- alle ore 21.00 CELEBRAZIONE CENERI Lunedì 11 febbraio, ore 21 La Quaresima è tempo di conversione, cioè di “inversione di marcia”! Sarebbe infatti possibile pentirsi senza modificare nulla del proprio agire o pensare? Per questo ci ritroviamo per la celebrazione comunitaria del rito dell’imposizione delle ceneri, nel quale la Chiesa ha da sempre riconosciuto un’invocazione della misericordia di Dio il mantello - 16 - smartvilla diariAgenda ______________________________________ à VIA CRUCIS Venerdì di Quaresima, ore 15.30 Ogni venerdì ci sarà la Via Crucis seguita da una riflessione, guidata da don Erminio, nella quale verranno presentate figure di Santi che hanno operato nella carità. In Chiesa parrocchiale DIDACHE’ Venerdì di Quaresima, ore 21.00 “Al di sopra di tutto vi sia la carità”: serate per ritrovare insieme l’essenziale. Quattro sere ascoltando la Parola di Dio e le testimonianze di altre Parrocchie che hanno realizzato progetti concreti di vicinanza al prossimo come testimonianza dell’amore di Dio • • • • 15/02 La Casa di Gastone (San Gaetano) e i senza fissa dimora 22/02 La Parrocchia di Gorgonzola e le sue due case di accoglienza 29/02 I progetti realizzati dalla Caritas di San Leone 07/03 I nostri più vicini: il CAST dalla sua nascita ad oggi 14/03 CELEBRAZIONE PENITENZIALE IN CHIESA Nella Sala dell’Eremita DOMENICHE INSIEME - GM - ADO Gruppi catechismo Durante la Quaresima ci saranno le tradizionali “Domeniche Insieme” per tutti i bambini dei gruppi di catechismo e i loro genitori. Momenti importanti per focalizzare insieme alcuni temi centrali del cammino dell’anno e per sperimentare la gioia della condivisione! 10 febbraio: 17 febbraio: 24 febbraio: 9 marzo 2° anno catechismo 3° anno catechismo 1° anno catechismo 4° anno catechismo Gruppo Medie Tutti i ragazzi delle medie sono invitati a partecipare al ritiro quaresimale nei giorni 1-2 marzo che si terrà al monastero di Rovato Gruppo adolescenti Il ritiro di quaresima sarà domenica 17 febbraio insieme agli adolescenti di Santa Marcellina e del Sacro Cuore alla Cagnola. Si svolgerà presso l’Istituto Padre Beccaro dal mattino al pomeriggio. Ad ogni gruppo verrà dato il proprio programma dettagliato. il mantello - 17 - smartvilla Spunti per ________________________________________ à Quaresima 2008 “Ecco: ora è il tempo propizio, ecco: ora è il giorno della salvezza. Prepariamoci con molta pazienza, con molte rinunce, con armi della giustizia, per grazia di Dio. Nessuno si faccia trovare, nel giorno della redenzione, ancora schiavo del vecchio mondo del peccato”. Sono parole prese dalla liturgia della prima domenica di Quaresima e indicano alcune “caratteristiche” del tempo quaresimale. La comunità parrocchiale, per aiutarci a ricordare che entriamo in un tempo di “grazia” e a trascorrerlo come “occasione propizia”, ha scelto di “evidenziare” alcuni “segni” e offrire delle iniziative. Presento, brevemente, questi “segni” e le iniziative ad essi collegate; mi sono di grande aiuto espressioni della Parola di Dio e della liturgia del tempo quaresimale. “L’acqua viva” Gesù promette alla donna di Samaria “l’acqua che zampilla per la vita eterna”. Ogni celebrazione eucaristica domenicale viene introdotta dal “Rito di aspersione con l’acqua benedetta”. Con questo gesto facciamo memoria del nostro battesimo che ci ha inseriti nel Signore Gesù, membra del suo corpo che è la Chiesa. Dal battesimo è iniziato il nostro cammino di “sequela” di Gesù come singoli discepoli e come comunità di discepoli. “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio” Il tempo quaresimale è caratterizzato dall’abbondanza della Parola di Dio: cibo “sostanzioso”, ricco di “vitamine”, “medicina” per le nostre malattie interne. In mezzo alla chiesa sarà posto il “Libro della Parola di Dio” dove trovare le letture del giorno. Sarebbe bello (soprattutto utile) “passare” in chiesa per leggere “la lettera” che Dio invia quotidianamente alla comunità e a ciascuno di noi. Il Libro della Parola posto “al centro” è invito a nutrirci nelle nostre case della Parola di Gesù. Un aiuto al riguardo ci verrà dato dal libretto per la preghiera in famiglia “La Parola ogni giorno” che potremo ritirare nella prima domenica di Quaresima. “Lasciatevi riconciliare con Dio” Paolo, parlando del “ministero della riconciliazione” che Dio gli ha affidato, rivolge ai cristiani di Corinto questo pressante invito: “lasciatevi riconciliare con Dio”. I venerdì di Quaresima, dalle ore 17 alle ore 19, avranno questa destinazione: favorire la celebrazione del “Sacramento della riconciliazione” con tranquillità, cura e fede. La “Confessione”, questo sacramento “grande” e “difficile”, può essere “riscoperto” in modo particolare in questo tempo liturgico. “Dividi il pane con l’affamato” E’ l’invito del profeta Isaia al popolo. L’attenzione ai più poveri, condividere quello che abbiamo con quanti hanno molto meno di noi, esercitare l’accoglienza e l’ospitalità, nel nostro cuore e nelle case, dei “senza tetto, degli stranieri, dei miseri” … sono il “digiuno” che Dio gradisce e si attende dai suoi figli. Tutto questo viene simbolizzato con il piccolo “salvadanaio” che, ritirato in parrocchia, e presente nelle nostre case, ci ricorderà che l’eucaristia condivisa e il pane spezzato all’altare portano a condividere “il resto”. La “Didachè” dei venerdì sera e la “Via Crucis” pomeridiana, costruiti sulla Parola di Dio e sulla parola dei Testimoni, aiuteranno la comunità degli adulti a mettersi in cammino per costruire “insieme” la “Casa della parrocchia aperta ai poveri”. “O Misericordioso, tu non ci hai respinto quando ti abbiamo invocato nel dolore, ma sei venuto a salvare il tuo popolo. Sei re, e liberi i prigionieri, sei medico, e guarisci i malati, sei pastore, e rintracci gli erranti, per chi dispera, sei tu la via della speranza.” Buon cammino don Erminio il mantello - 18 - smartvilla Effatà_____________________________________________ à Ti ho manifestato il mio peccato “Beato l'uomo a cui è rimessa la colpa, e perdonato il peccato. 2 Beato l'uomo a cui Dio non imputa alcun male e nel cui spirito non è inganno. 3 Tacevo e si logoravano le mie ossa, mentre gemevo tutto il giorno. 4 Giorno e notte pesava su di me la tua mano, come per arsura d'estate inaridiva il mio vigore. 5 Ti ho manifestato il mio peccato, non ho tenuto nascosto il mio errore. Ho detto: «Confesserò al Signore le mie colpe» e tu hai rimesso la malizia del mio peccato. 6 Per questo ti prega ogni fedele nel tempo dell'angoscia. Quando irromperanno grandi acque non lo potranno raggiungere. 7 Tu sei il mio rifugio, mi preservi dal pericolo, mi circondi di esultanza per la salvezza. 8 Ti farò saggio, t'indicherò la via da seguire; con gli occhi su di te, ti darò consiglio. 9 Non siate come il cavallo e come il mulo privi d'intelligenza; si piega la loro fierezza con morso e briglie, se no, a te non si avvicinano. 10 Molti saranno i dolori dell'empio, ma la grazia circonda chi confida nel Signore. 11 Gioite nel Signore ed esultate, giusti, giubilate, voi tutti, retti di cuore.” (Salmo 32) Tutti, fin da bambini, abbiamo fatto l’esperienza di essere perdonati e della gioia che invade il nostro cuore dopo avere accolto il perdono. Anche da adulti l’esperienza di essere perdonati rinnova la vita e spalanca orizzonti nuovi. L’esperienza del perdono, quando ha Dio come “protagonista”, è “straordinaria” e “unica”. Infatti quando Lui perdona noi diventiamo “beati”, e gustiamo la stessa gioia di Dio, la gioia degli abitanti del paradiso. “Beato l’uomo a cui è rimessa la colpa… perdonato il peccato“. Il perdono di Dio, che appare con chiarezza quando ci viene dato, in realtà inizia a operare in precedenza per “condurre” l’uomo peccatore a svelare a Dio il suo errore, a riconoscere il suo peccato e a confessare a Lui la propria colpa. E’ il lavorio intimo dello Spirito di Dio nel cuore umano. E’ il cammino interiore dell’uomo “verso” il Padre. E’ la capacità di guardarci come siamo agli occhi di Dio senza cadere nello sconforto e nella paura. Il perdono di Dio raggiunge anche la nostra “malizia”, quella perversa bravura a scusare con ragionamenti assurdi i nostri comportamenti scorretti, il nostro peccato. Essere perdonati da Dio! Non esiste sulla terra un avvenimento più straordinario di questo. Infatti quando Dio perdona, “crea nuovamente” l’essere umano; lo ricrea a immagine del suo Figlio Unigenito. Una “confessione” che non arrivasse all’accoglienza del perdono di Dio, è un riconoscimento dei peccati che però continuano a pesare nel nostro cuore. La Quaresima è il tempo “opportuno” per riscoprire il “Sacramento della Riconciliazione” (la “Confessione”), il “segno efficace” (“Sacramento”) che il Signore Gesù ha lasciato alla Chiesa per rendere presente e operante il perdono di Dio nella storia. Talvolta la mano di Dio “pesa” su di noi e tutta la nostra baldanza (“il vigore”) si smorza e ci sentiamo “aridi”. Ma anche questo è “terapia d’amore” di Dio per ritornare “saggi” e per indicarci “la via da seguire”. Il perdono di Dio non è lavoro di un momento ma una pedagogia lunga, paziente, il più delle volte nascosta, attraverso la quale Dio ci svela il suo volto e il suo cuore. Il riconoscimento del nostro peccato avviene con il riconoscimento del suo amore; quanto più entriamo nel cuore di Dio e scopriamo la Sua benevolenza e misericordia tanto più tocchiamo con mano la malizia del nostro cuore. Quanto più ci scopriamo interiormente malati e feriti, spiritualmente morti, tanto più Lui si offre a noi come “medico insuperabile” capace di risuscitare quanto in noi è morto. In una società che vuole eliminare la parola “peccato” il Salmo 32 proclama che il nemico più radicale e più pericoloso per l’uomo è proprio il peccato che si annida nell’interno della nostra coscienza e delle nostre scelte. Ma a noi è dato di “confessare” la lode più grande che si possa innalzare a Dio: riconoscere le colpe per permettergli di effondere la “beatitudine” del perdono che cancella il male. don Erminio il mantello - 19 - smartvilla Calendario religioso _______________________________ à FEBBRAIO 2008 10 domenica: I di Quaresima (Is 58,4-10; Sal 50; 2Cor 5, 18-21; 6,1-2; Mt 4,1-11) 13 mercoledì: Ufficio dei defunti 15 venerdì:Feria aliturgica (non si celebra la S. Messa) – giorno di digiuno e magro 17 domenica: II di Quaresima (Dt 5,1-2.6-21; Sal 18; Rm 13,7-14; Gv 4,5-42) 22 venerdì: Feria aliturgica (non si celebra la S. Messa) – giorno di magro 24 domenica: III di Quaresima (Es 34,4-10; Sal 105; Gal 3,6-14; Gv 8,31-59) 29 venerdì: Feria aliturgica (non si celebra la S. Messa) – giorno di magro MARZO 2008 2 domenica: IV di Quaresima (Es 34,28-35; Sal 35; 2Cor 3,7-13.17-18; Gv 9,1-41) 7 venerdì: Feria aliturgica (non si celebra la S. Messa) – giorno di magro 9 domenica: V di Quaresima (Es 14,21-30a; Sal: Es 15,1-2.9-10.12.13; Ef 2,4-10; Gv 11,1-45) 14 venerdì: Feria aliturgica (non si celebra la S. Messa) – giorno di magro Archivio Parrocchiale ______________________________ BATTESIMI DI GENNAIO Anghel Santa Teresa – via Negrotto, 23 DEFUNTI DI GENNAIO Angeloni Antonio – anni 61 – via Negrotto, 36 Tosi Argia – anni 84 – via Ajraghi, 28 Pappalettera Francesco – anni 77 – via Console Marcello, 38 Gottardi Angela Caterina – anni 97 – via Bicetti da Buttinoni, 2 De Marco Giovanna- anni 71 – via Console Marcello, 1 il mantello - 20 - smartvilla à