Anno Accademico 2006-2007 FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA Laurea Triennale in Scienze Giuridiche Laurea Triennale in Scienze Giuridiche Europee e Transnazionali Programmi d’insegnamento UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO In copertina: “Storie orizzontali” (particolare) Giuseppe Maraniello 1998 Pubblicazione ufficiale a cura della Segreteria della Presidenza della Facoltà di Giurisprudenza; settembre 2006 Stampato dal Servizio Stamperia e Fotoriproduzione dell'Università di Trento Direttore Responsabile: prof. Davide Bassi 2 Università degli Studi di Trento Facoltà di Giurisprudenza Programmi di insegnamento Anno Accademico 2006-2007 La presente Guida è accessibile on line al seguente indirizzo: http://www.jus.unitn.it/faculty/guida Tutte le segnalazioni sono indicate all’indirizzo: http://www.jus.unitn.it/faculty/avvisi 3 4 INDICE CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ ACCADEMICHE p. PRESENTAZIONE p. 9 ITINERARI FORMATIVI OFFERTI DALLA FACOLTÁ DI GIURISPRUDENZA p. 10 1. DESCRIZIONE DEI CORSI E REGOLE GENERALI 1.1. Premessa 1.2. Corso di Laurea in Scienze Giuridiche 1.3. Corso di Laurea in Scienze Giuridiche Europee e Transnazionali p. p. p. 11 11 11 2. PROPEDEUTICITÀ E PRECEDENZE p. 12 3. ISCRIZIONE AGLI ESAMI DI PROFITTO p. 12 4. CREDITI PER ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE 4.1. Abilità linguistiche 4.1.1. Prima e seconda lingua 4.1.2. Lingua e diritto 4.1.3. Lingue giuridiche 4.2. Abilità informatiche 4.3. Tirocini professionali p. p. p. p. p. p. p. 12 13 13 13 14 14 15 5. MODALITÀ DI TRANSIZIONE p. 18 6. ATTIVITÀ INTERNAZIONALI p. 19 7. PROGRAMMI DI MOBILITÀ DEGLI STUDENTI 7.1. Doppia Laurea 7.2. Programma Socrates / Erasmus 7.3. Programma Leonardo Da Vinci 7.4. Convenzioni 7.4.1. Convenzioni bilaterali 7.4.2. Convenzioni multilaterali 7.5. Finanziamento per soggiorni di studio e visite per motivi di studio p. p. p. p. p. p. p. p. 19 19 19 20 20 20 20 21 8. ESAME DI LAUREA TRIENNALE 8.1. Criteri e contenuti dell’esame di laurea 8.2. Indicazioni e criteri per l’assegnazione e la redazione dell’elaborato finale 8.2.1. Assegnazione 8.2.2. Elaborazione 8.3. Regolamentazione dell’esame di laurea p. p. p. p. p. 21 21 21 22 22 9. ITINERARI FORMATIVI SUCCESSIVI ALLA LAUREA TRIENNALE 9.1. Attività didattiche per laureati – Iniziative interfacoltà 9.1.2. Master di primo livello in politiche di genere nel mercato del lavoro p. p. p. 23 23 23 p. p. 24 26 H 7 ORDINAMENTO DEGLI STUDI LEGAL STUDIES IN TRENTO FOR ERASMUS-SOCRATES AND FOREIGN STUDENTS INTRODUCTION TO ITALIAN LAW 5 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE PIANO DEGLI STUDI OFFERTA DIDATTICA p. p. 30 31 ELENCO E PROGRAMMI DEI CORSI FONDAMENTALI DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE p. 33 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE EUROPEE E TRANSNAZIONALI PIANO DEGLI STUDI OFFERTA DIDATTICA p. p. 52 53 ELENCO E PROGRAMMI DEI CORSI FONDAMENTALI DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE EUROPEE E TRANSNAZIONALI p. 55 ELENCO E PROGRAMMI DEI CORSI COMPLEMENTARI COMUNI AL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE E AL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE EUROPEE E TRANSNAZIONALI p. 75 ELENCO E PROGRAMMI DEI CORSI LIBERI E DEI LABORATORI APPLICATIVI p. 107 PRESIDIO SERVIZI INFORMATICI, TELEMATICI E MULTIMEDIALI p. 135 CORPO DOCENTE DELLA FACOLTA’ p. 136 RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI p. 137 VISITING PROFESSORS p. 139 LE TESI DI TRENTO p. 141 RECAPITI DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA p. 142 6 CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ ACCADEMICHE 2006-2007 1° S E M E S T R E Lezioni del Corso di Laurea Triennale: dal 18 settembre 2006 al 09 dicembre 2006 Sessione straordinaria d’esame per gli studenti preiscritti alla Laurea Specialistica (1 Appello) dal 2 al 14 ottobre 2006 Sessione straordinaria d’esame per studenti fuori corso (1 appello) dal 6 al 30 novembre 2006 Sospensione delle lezioni: dal 21 dicembre 2006 (compreso) al 07 gennaio 2007 (compreso) Sessione esami 1° semestre (2 appelli) dal 11 dicembre 2006 al 10 febbraio 2007 2° S E M E S T R E Lezioni: dal 12 febbraio 2007 al 26 maggio 2007 Sospensione delle lezioni: dal 05 aprile 2007 (compreso) al 11 aprile 2007 (compreso) Sessione straordinaria d’esame per studenti fuori corso (1 appello) dal 2 al 27 aprile 2007 Sessione esami 2° semestre (2 appelli) dal 28 maggio 2007 al 27 luglio 2007 Sessione d’esami autunnale (1 appello) dal 3 settembre 2007 al 14 settembre 2007 Sessioni per la prova finale: Per l’anno accademico 2005/2006: 13 settembre 2006, 25 ottobre 2006, 13 dicembre 2006, 17 gennaio 2007, 14 marzo 2007 Per l’anno accademico 2006/2007: 6 giugno 2007, 11 luglio 2007, 12 settembre 2007, 24 ottobre 2007, 12 dicembre 2007, 16 gennaio 2008, 12 marzo 2008 7 FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA Il fregio qui illustrato è tratto da: P I E R O C A L AM A N D R E I , Elogio dei giudici scritto da un avvocato. Introduzione di Paolo Barile, Firenze, Ponte alle Grazie, 1999 8 PRESENTAZIONE L’impostazione culturale e scientifica della didattica della Facoltà di Giurisprudenza di Trento, a partire dal suo primo anno accademico (1984-85), si è ispirata all’idea secondo la quale la formazione del giurista richiede in primo luogo la comprensione del fenomeno giuridico quale realtà sociale ed istituzionale che caratterizza ogni società umana. Il fenomeno giuridico non può essere circoscritto nel tempo e nello spazio e ricondotto ad un solo ordinamento giuridico statuale (quello italiano odierno) ma richiede di essere studiato e compreso anche attraverso la comparazione con altri, sia in prospettiva storica (diacronica) che nella dimensione contestuale (sincronica), con riguardo tanto a sistemi giuridici che esprimono un’evoluzione di radici comuni (quale ad esempio il diritto romano), quanto con sistemi che si richiamano a presupposti originari distinti (ad esempio in contesti extraeuropei). La comparazione agevola dunque la comprensione e la conoscenza critica anche del proprio ordinamento e favorisce pertanto l’acquisizione di fondamenti culturali e metodologici che si pongono quale premessa per un solido sapere professionale. Questa impostazione si rivela di particolare rilevanza ed attualità nel nostro tempo, nel quale fenomeni quali l’integrazione sovranazionale europea, la mondializzazione dei rapporti sociali, economici e culturali e lo sviluppo delle tecnologie (fra le quali, importantissime, quelle dell’informazione) esigono una formazione appropriata anche per il giurista, al quale si richiede di saper guardare al fenomeno giuridico quale esso si manifesta oggi nello scenario mondiale con sensibilità dialogiche e capacità metodologiche idonee a consentirgli l’esercizio di professionalità adeguate. La Facoltà di Giurisprudenza di Trento, sulla base della propria impostazione culturale e didattica nell’ambito dell’ordinamento del “3+2”, propone due percorsi formativi di base, i quali offrono entrambi una preparazione idonea a proseguire gli studi nel Corso di Laurea Specialistica in Giurisprudenza e, successivamente, nella Scuola di specializzazione per le professioni legali per poter poi accedere, una volta superati gli esami e i concorsi previsti, alle tradizionali professioni forensi. Il Corso di Laurea in Scienze Giuridiche propone una formazione di base prevalentemente concentrata sull’ordinamento giuridico italiano e sui riflessi interni delle dinamiche esterne. Il Corso di Laurea in Scienze Giuridiche Europee e Transnazionali si presenta invece più attento ai modi attraverso i quali l’ordinamento giuridico italiano contribuisce e partecipa, insieme ad altri ordinamenti, a realizzare le dinamiche della globalizzazione giuridica. La Facoltà di Giurisprudenza di Trento concorre inoltre alla didattica della Laurea Specialistica in Studi Europei e Internazionali – di natura interdisciplinare e integrata con conoscenze economiche, politologiche e sociologiche – della quale rilascia il titolo in relazione all’indirizzo giuridico, che offre invece una preparazione destinata a professioni non forensi ma nelle quali il diritto rappresenta comunque un patrimonio professionale indispensabile. Rispetto a queste finalità formative, l’organizzazione didattica della Facoltà presenta alcuni propri caratteri tipici quali l'articolazione dell'insegnamento con corsi integrativi, avanzati e specialistici, l’organizzazione di laboratori applicativi, una programmazione annuale dei corsi aggiornata alle moderne prospettive professionali del giurista europeo, l'internazionalizzazione dei programmi didattici (compreso il programma di doppie lauree) e del corpo docente con numerosi visiting professors, un’ampia offerta di opportunità per la mobilità internazionale di studenti e corsisti, il rilievo dato alla formazione linguistica e informatica, l'organizzazione di tirocini professionali anche all'estero. La scienza giuridica è un affascinante e formidabile strumento per comprendere la realtà che ci circonda e per intervenire su di essa con un sapere professionale. La preparazione universitaria del giurista corrisponde ad un impegno formativo di livello superiore e di alto profilo culturale e scientifico nell'apprendimento delle conoscenze e nell'acquisizione sistematica del metodo giuridico. L’articolazione dei percorsi formativi offerti dalla Facoltà di Giurisprudenza di Trento sollecita un impegno individuale ancora maggiore e più intenso tanto per i docenti quanto per gli studenti, che sono chiamati a comprendere la propria vocazione professionale e ad investire nei propri studi universitari le energie richieste. 9 ITINERARI FORMATIVI OFFERTI dalla FACOLTÀ di GIURISPRUDENZA Scienze giuridiche europee e transnazionali Scienze giuridiche * * Per l’iscrizione alla Laurea Specialistica in Studi Europei e Internazionali il piano di studi deve comprendere l’esame di diritto privato comparato. Laurea Specialistica in Studi Europei e Internazionali Fino all’a.a. 2008/2009 Laurea Specialistica in Giurisprudenza Laurea quadriennale in Giurisprudenza Laurea Magistrale in Giurisprudenza Master di secondo livello in Diritto Europeo e Transnazionale Master di secondo livello in Diritto dello Sport Scuola di specializzazione per le professioni legali Dall’anno accademico 2006/2007 i corsi di laurea triennale in Scienze Giuridiche e Scienze Giuridiche Europee e Transnazionali sono chiusi in entrata, anche per i trasferimenti da altro ateneo. Agli studenti già iscritti è data la possibilità di concludere il percorso di studi accedendo alla Laurea Specialistica in Giurisprudenza sino all’a.a. 2008/2009 (quindi l’ultima data utile per ottenere il titolo triennale, se si vuole proseguire con la Laurea Specialistica in Giurisprudenza, è marzo 2009). 10 ORDINAMENTO DEGLI STUDI 1. DESCRIZIONE DEI CORSI E REGOLE GENERALI 1.1. Premessa Il nuovo ordinamento nazionale degli Studi Giuridici, fatta salva la possibilità per gli studenti già iscritti di proseguire e terminare con l’ordinamento del “3+2”, sopprime i corsi di Laurea Triennali ed il corso di Laurea Specialistica in Giurisprudenza. Gli studenti iscritti che lo desiderino possono pertanto trasferirsi, secondo i tempi e le modalità annualmente stabiliti, nel nuovo ordinamento quinquennale, il cui primo anno di insegnamento viene attivato nel corrente a.a. 2006/2007. La descrizione dei corsi di laurea triennali contenuta in questa guida ha come propri destinatari esclusivamente gli studenti iscritti al secondo e terzo anno dei due corsi di laurea triennali e gli eventuali studenti fuori corso che non abbiano optato per il trasferimento all’ordinamento quinquennale. Al capitolo 5 sono illustrate le modalità della transizione. 1.2. Corso di Laurea in Scienze Giuridiche Il Corso di Laurea in Scienze Giuridiche, di durata triennale, è rivolto principalmente alla conoscenza del diritto italiano e del diritto europeo ed internazionale, che costituiscono il patrimonio essenziale anche per il giurista che operi in una prospettiva locale o nazionale. Obiettivo del Corso triennale in Scienze Giuridiche è quello di fornire un titolo di laurea utilizzabile nell’ambito delle organizzazioni pubbliche e private, con particolare riferimento alle pubbliche amministrazioni centrali e locali, nonché di introdurre il laureato alla frequenza dei corsi biennali per il conseguimento delle Lauree Specialistiche in Giurisprudenza e in Studi Europei e Internazionali. Le competenze del laureato in Scienze Giuridiche consentono l’accesso a numerosi ambiti professionali, quali imprese commerciali e industriali; mondo della cooperazione; settore bancario, finanziario ed assicurativo; strutture di servizi e consulenza; giornalismo; nuova imprenditoria legata anche alle tecnologie informatiche applicate alle scienze giuridiche (nel settore bancario-borsistico, nel settore del commercio elettronico, gestione di banche-dati giuridiche on line, etc.); l’accesso ai concorsi nelle amministrazioni pubbliche locali (Comune, Provincia, Regione) e nazionali, nella Comunità Europea e negli organismi internazionali. La Laurea Triennale in Scienze Giuridiche permette immediatamente l’accesso a tutte le professioni per le quali sino ad oggi era richiesto il titolo quadriennale, ad esclusione delle professioni forensi (avvocatura, magistratura e notariato) e della dirigenza nella pubblica amministrazione, per le quali sarà necessario il conseguimento della Laurea Specialistica in Giurisprudenza. 1.3. Corso di Laurea in Scienze Giuridiche Europee e Transnazionali Il Corso di Laurea in Scienze Giuridiche Europee e Transnazionali, di durata triennale, pur tenendo in debita attenzione l’indispensabile studio dell’ordinamento italiano, è caratterizzato da una accresciuta analisi delle dinamiche di interrelazione fra gli ordinamenti statuali, europeo e internazionale. Obiettivo del Corso triennale in Scienze Giuridiche Europee e Transnazionali è quello di fornire una preparazione utilizzabile nel campo delle organizzazioni professionali e imprenditoriali private e pubbliche, specialmente nell’ambito europeo e in quello dei rapporti internazionali e nella pubblica amministrazione; nonché di introdurre il laureato alla frequenza dei corsi biennali per il conseguimento delle Lauree Specialistiche in Giurisprudenza e Studi Giuridici Europei e Internazionali. Le competenze del laureato in Scienze Giuridiche Europee e Transnazionali consentono l’accesso a numerosi ambiti lavorativi e professionali, quali imprese commerciali e industriali; mondo della cooperazione; settore bancario, finanziario ed assicurativo; strutture di servizi e consulenza; giornalismo; nuova imprenditoria legata anche alle tecnologie informatiche applicate alle scienze giuridiche (nel settore bancario-borsistico, nel settore del commercio elettronico, gestione di banche-dati giuridiche on line, etc.); accesso ai concorsi nelle amministrazioni pubbliche locali (Comune, Provincia, Regione) e nazionali, nella Comunità Europea e negli organismi internazionali. La Laurea Triennale in Scienze Giuridiche Europee e Transnazionali permette immediatamente l’accesso a tutte le professioni per le quali sino ad oggi era richiesto il titolo quadriennale, ad esclusione delle professioni forensi (avvocatura, magistratura e notariato) e della dirigenza nella pubblica amministrazione per le quali sarà necessario il conseguimento della Laurea Specialistica in Giurisprudenza. 11 2. PROPEDEUTICITÀ E PRECEDENZE Lo studente non può sostenere esami relativi ad insegnamenti del secondo anno e successivi nonché esami complementari, se prima non ha superato gli esami di Istituzioni di diritto privato e Istituzioni di diritto pubblico. 3. ISCRIZIONI AGLI ESAMI DI PROFITTO Gli esami di profitto nelle singole discipline possono essere sostenuti secondo il calendario che sarà pubblicato sul sito della Facoltà. Gli studenti si iscriveranno ai singoli esami entro il quarto giorno precedente a quello fissato per l'appello. Nelle sessioni con più appelli lo studente che non abbia superato l'esame può ripetere la prova nell'appello immediatamente successivo, salvo, per evidente impreparazione, espresso diniego del docente. Per sostenere l'esame lo studente deve presentarsi alla Commissione munito del libretto e di un documento d’identità. Nel caso che un insegnamento cessi di essere impartito il relativo esame deve essere sostenuto entro l'anno accademico successivo a quello di disattivazione del corso. Qualora i corsi siano tenuti da visiting professors o da professori a contratto è prevista la frequenza obbligatoria e il relativo esame deve essere necessariamente sostenuto a fine corso. L’iscrizione agli esami di profitto deve essere effettuata accedendo all’area Servizi online all’indirizzo: http://www.unitn.it/servizi_online/index.htm. Per l’accesso al sistema sono necessari lo username e la password che vengono forniti dal Presidio didattico al momento dell’immatricolazione (è necessario digitare correttamente maiuscole/minuscole nel nome utente e nella password). Nel caso di smarrimento dei dati necessari per l’accesso al sistema, lo studente deve rivolgersi al Presidio didattico per ottenere una nuova password di accesso. Lo studente che incontrasse problemi nelle fasi di iscrizione agli esami e più in generale nell’utilizzo on-line del sistema è tenuto a leggere con attenzione quanto riportato sul sito all’indirizzo http://www.unitn.it/servizi_online/studenti/info.htm Si ricorda che l’iscrizione on-line agli esami è obbligatoria e che il docente non è obbligato ad ammettere all’esame lo studente che non risulta iscritto. Al fine dell’ammissione all’esame lo studente eventualmente non iscritto, dovrà dimostrare di aver tentato di effettuare l’iscrizione (ad es. esibendo la stampa della pagina web relativa ai problemi incontrati in fase di iscrizione); in tal caso il docente lo potrà ammettere all’esame. Per fornire supporto agli studenti che utilizzano i servizi online è attivo un apposito servizio di helpdesk, che è accessibile unicamente mediante posta elettronica, all’indirizzo [email protected]. 4. CREDITI PER ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE L’ordinamento degli studi prevede l’attribuzione di crediti per lo svolgimento di attività formative e attività a scelta dello studente. 10 crediti devono essere ottenuti dagli studenti con l’acquisizione di abilità linguistiche e abilità informatiche o con tirocini professionali. Ulteriori 12 crediti devono essere acquisiti per altre attività formative, a scelta tra esami complementari (che possono essere scelti a partire dal secondo anno di corso nel rispetto di precedenze e propedeuticità tra quelli elencati a pag. 76), corsi liberi (vedi pagina 108), laboratori applicativi (vedi pagina 108), nonché ulteriori conoscenze linguistiche (4.1.), abilità informatiche (4.2.) e tirocini professionali (4.3.) 12 4.1. Abilità linguistiche Lo studio del diritto e il lavoro del giurista richiedono sempre più il possesso di adeguate conoscenze linguistiche. L’acquisizione dei crediti corrispondenti al possesso di tali abilità linguistiche si articola secondo le indicazioni che seguono: 4.1.1. Prima e seconda lingua Lo studente deve acquisire 5 crediti per la conoscenza della prima lingua straniera (a scelta tra inglese, francese, spagnolo e tedesco). Per lo studente di madrelingua straniera la prova, scritta ed orale, attributiva di 5 crediti riguarderà la lingua italiana. È obbligatoria la conoscenza di una seconda lingua straniera almeno al livello A1 (livello per il quale è prevista l’attribuzione di 1 credito). CIAL Presso il CIAL (recapiti a pag. 142) sono attivati corsi di lingua straniera secondo diversi livelli di conoscenza ai quali sono assegnati i crediti come di seguito indicato: Livello Base A1 (1 credito) A2 (3 crediti) (assorbe A1) Livello Autonomo B1 (5 crediti) (assorbe i livelli minori) B2 (7 crediti) (assorbe i livelli minori) Livello Padronanza C1 (9 crediti) (assorbe i livelli minori) C2 (11 crediti) (assorbe i livelli minori) Comprende e usa espressioni di uso quotidiano e frasi semplici per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e gli altri. Interagisce in modo semplice. Comprende frasi ed espressioni usate frequentemente come informazioni personali e familiari, il proprio lavoro ed è in grado di svolgere azioni come fare la spesa, chiedere le direzioni, ecc.. È in grado di affrontare situazioni che gli si presentano. Sa produrre un testo semplice relativo ad argomenti che siano familiari. Comprende le idee principali di testi complessi su argomenti sia concreti che astratti, comprese le discussioni tecniche. É in grado di interagire in forma naturale con gli interlocutori. Sa produrre un testo chiaro e dettagliato su molti argomenti e argomentare il proprio punto di vista. Comprende testi complessi. Produce testi chiari e dettagliati su argomenti impegnativi. Comprende facilmente ciò che sente e legge. Sa riassumere le informazioni ricevute, presentandole coerentemente. Si esprime in modo spontaneo utilizzando la lingua straniera anche a livello personale per il ragionamento. I certificati di lingua rilasciati da altri istituti europei e riconosciuti a livello internazionale saranno ammessi secondo una tabella di equivalenza predisposta dal CIAL e consultabile on line sul sito della Facoltà (www.jus.unitn.it/faculty/avvisi/home.html). 4.1.2 Lingua e diritto Allo studente che intende seguire i corsi, attivati presso la Facoltà di Giurisprudenza, tenuti completamente o parzialmente in lingua straniera saranno attribuiti i seguenti ulteriori crediti: • 2 crediti per la frequenza (per una frequenza minima di 12 ore e il superamento dell’esame in lingua italiana) • 2 crediti aggiuntivi qualora sia sostenuto almeno parte dell’esame in lingua straniera I citati crediti saranno certificati su apposito modulo. 13 4.1.3 Lingue giuridiche É altresì previsto il riconoscimento di 3 crediti per i corsi di inglese, tedesco e francese giuridico. Per i seguenti corsi ci sarà un test di piazzamento e una verifica finale da parte di una Commissione. L’iscrizione ai corsi di lingua giuridica sarà possibile a partire dal secondo anno di corso. 4.2. Abilità informatiche La prova di Abilità Informatiche è obbligatoria per gli studenti iscritti alle Lauree triennali della facoltà di Giurisprudenza. Coincide per contenuti e metodologia di verifica con 3 dei 7 moduli della patente Europea del Computer (maggiori informazioni riguardo bibliografia, programmi d’esame e dettagli sul Programma ECDL possono essere reperite al sito http://www.unitn.it/atiform/iscrizioni.htm ) I tre moduli obbligatori sono da scegliersi tra : modulo 2 – gestione file; modulo 3 – word processing; modulo 4 – foglio elettronico; modulo 7 – reti e posta. È possibile sostenere i tre moduli in un'unica sessione oppure separatamente. L’esito positivo e l’attribuzione dei crediti sul libretto universitario avverrà comunque al superamento di tutti e tre i moduli obbligatori. È possibile ottenere ulteriori due crediti sostenendo altri due moduli ECDL a scelta tra i 4 rimanenti. Per avere nel dettaglio informazioni in merito è possibile consultare il sito del servizio di Ateneo http://www.unitn.it/ecdl/. Come iscriversi agli esami: l’iscrizione agli esami avviene esclusivamente tramite Web nei periodi specificati sulle pagine dedicate agli studenti di Giurisprudenza http://www.unitn.it/atiform/iscrizioni.htm. Informazioni possono essere richieste alla segreteria ECDL tramite e-mail all’indirizzo [email protected] . Diplomi di informatica diversi dall’ECDL non sono riconosciuti. 14 4.3. Tirocini professionali Lo stage o tirocinio è quell’esperienza professionalizzante che permette allo studente di approfondire, attraverso un esercizio pratico, le conoscenze apprese nel corso degli studi universitari e di orientare le sue future scelte professionali. Esso consiste in un periodo di formazione svolto presso enti, aziende, studi professionali o istituzioni a complemento od integrazione del percorso di studio seguito dagli iscritti ai corsi di laurea triennali, specialistica e magistrale. Non potendosi configurare il tirocinio formativo quale rapporto di lavoro non sarà possibile per uno studente svolgere un’attività di tirocinio presso l’ente o azienda in cui sia già impiegato con regolare contratto di lavoro. Tuttavia, per non penalizzare lo studente lavoratore, ad esso è concessa la possibilità di svolgere attività formativa diversa dal tirocinio, concordata di volta in volta con il delegato di facoltà. In ogni modo non saranno riconosciute le attività lavorative pregresse. Requisiti per l’accesso al tirocinio Possono svolgere il tirocinio gli studenti dei corsi di laurea triennale iscritti almeno al terzo anno, nonché gli studenti dei corsi di laurea specialistica e magistrale. Le procedure potranno comunque essere avviate anche prima di tale data. Per gli studenti che già abbiano un regolare contratto di lavoro sono previsti altri tipi di attività formative da concordare con il delegato di facoltà. Procedura di accesso alle attività di tirocini Per accedere alle attività di tirocinio lo studente deve seguire le procedure previste dal Servizio Stage della Divisione Rapporti con le Imprese (DRIm) di cui al sito http://www.unitn.it/imprese/stage/attivare_stage.htm#2. Lo svolgimento del tirocinio avviene sulla base di una convenzione stipulata tra Università e soggetto ospitante il quale verrà individuato: - fra coloro che hanno inviato alla Divisione Rapporti con le Imprese la propria offerta di tirocinio ∗ (per i quali esiste già la convenzione quadro) - dallo studente in maniera autonoma (in questo caso sarà cura dello studente attivare l’iter amministrativo per la stipula della convenzione rivolgendosi alla DRIm) seguendo le indicazioni del tutor universitario. In ogni caso non sarà possibile attivare un tirocinio presso aziende o studi professionali gestiti o controllati da familiari. Lo studente lavoratore seguirà una procedura parzialmente diversa da concordare con il suo tutor, il delegato di Facoltà e l’istituzione presso cui presta servizio. Tutor universitario Lo studente può individuare un tutor universitario, quale responsabile didattico delle attività del tirocinio, tra i seguenti soggetti: -docenti e ricercatori, confermati e non confermati della Facoltà di Giurisprudenza, ovvero di altre Facoltà in caso di particolari progetti di tirocinio; -esercitatori e professori a contratto della Facoltà; -assegnisti di ricerca a condizione che svolgano la loro attività di ricerca prevalentemente presso i Dipartimenti dell’Università degli Studi di Trento. Il ruolo del tutor universitario è quello di verificare la congruità del progetto formativo, concordato tra lo studente ed il soggetto ospitante, con il programma di studi universitari del candidato, di definirne gli obiettivi formativi e di orientamento e di verificarne in itinere l’andamento. A tal fine lo studente presenterà al suo tutor universitario la Scheda di Approvazione del Progetto di Tirocinio/Stage, in formato digitale, che, se approvato, potrà essere inoltrato dal tutor stesso, via e-mail, alla Divisione Rapporti con le Imprese (DRIm), almeno 5 giorni lavorativi precedenti la data di inizio stage. Sarà poi cura dello studente: a. concordare con la DRIm il termine per il ritiro della documentazione di inizio tirocinio; b. far firmare tale documentazione al proprio tutor universitario e a quello aziendale; c. presentarsi presso l’ente ospitante alla data stabilita. H F ∗ A tal fine si può consultare la bacheca http://tom.unitn.it:8080/stage/logon.jsp su cui sono pubblicate periodicamente le offerte di tirocinio, ed i bandi della Facoltà per le procedure di selezione delle domande all’indirizzo http://www.unitn.it/imprese/stage/studenti/borse/index.htm. 15 Lo studente lavoratore compilerà la Scheda di Approvazione del Progetto di altra attività formativa sulla base degli accordi presi con l’ente presso cui presta servizio e con il tutor universitario. Tale scheda verrà inviata via e-mail alla DRIm dal delegato di Facoltà. Da quel momento lo studente potrà svolgere la sua attività formativa per il tempo concordato. Svolgimento Lo svolgimento del tirocinio avviene sulla base di una Convenzione stipulata tra Università e soggetto ospitante e secondo i compiti fissati nel progetto formativo. Il tirocinante deve attenersi a quanto concordato nella convenzione, deve rispettare i regolamenti disciplinari, le norme organizzative, di sicurezza e di igiene sul lavoro. Ove presente un codice di comportamento, ovvero un regolamento interno, presso il soggetto ospitante, il tirocinante è tenuto a sottoscriverlo e a rispettarlo. Durata La durata del tirocinio varia da un minimo di 4 settimane ad un massimo di 16 settimane. Le date di inizio e termine, le eventuali sospensioni, nonché gli orari di tirocinio sono fissati di comune accordo dal tirocinante e dal soggetto ospitante. Gli orari di frequenza non devono, comunque, essere inferiori a 20 ore settimanali, ragionevolmente distribuite su 5 giorni lavorativi (opzione part-time) né superiori a 40 ore settimanali (opzione full-time). Per quanto possibile il tirocinio non deve confliggere con la frequenza delle lezioni. È quindi preferibile scegliere l’opzione full time durante il periodo di non frequenza delle lezioni ∗. Le assenze non devono superare il 20% del numero totale delle ore previste. Relazione Al termine del tirocinio lo studente è tenuto alla redazione di una breve relazione, che dovrà contenere i seguenti argomenti: - presentazione del soggetto ospitante: attività svolta, settore di appartenenza, prodotti e servizi offerti, clientela; - analisi dell’esperienza lavorativa dal punto di vista sia organizzativo che dell’attività effettivamente svolta. Se si tratta di un tirocinio di laurea magistrale, particolare attenzione deve essere prestata anche agli aspetti di analisi critica; - richiamo agli obiettivi definiti nel progetto di tirocinio ed analisi del loro grado di raggiungimento; - considerazione finale sull’esperienza: valutazione dell’esperienza dal punto di vista sia formativo che relazionale; valutazione della propria formazione universitaria in relazione alle capacità professionali richieste; soddisfazione in termini di aspettative e di risultati. Per il riconoscimento della propria esperienza di Tirocinio Didattico Universitario, lo studente deve seguire le procedure previste dal Servizio Stage della Divisione Rapporti con le Imprese. Accreditamento Sulla base della documentazione in possesso alla Divisione Rapporti con le Imprese e della relazione finale, il tutor universitario procederà all’approvazione del tirocinio e all’attribuzione dei crediti annotandoli sul libretto personale dello studente nonché sul modulo di accreditamento fornito dalla DRIm. Sarà cura dello studente poi consegnare tale modulo alla Segreteria studenti per il definitivo accreditamento. In ogni caso il numero di crediti ottenibili con il tirocinio non potrà superare i 10. F ∗ Indicativamente nei periodi dicembre-marzo e giugno-settembre. 16 Crediti I crediti spettanti al tirocinante vengono attributi sulla base della seguente tabella: CREDITI TIPOLOGIA D’IMPEGNO 2 4 settimane Part time 3 6 settimane Part time 4 4 settimane Full time oppure 8 settimane Part time 5 5 settimane Full time oppure 10 settimane Part time 6 6 settimane Full-time oppure 12 settimane Part-time 7 7 settimane Full time oppure 14 settimane Part time 8 8 settimane Full time oppure 16 settimane Part-time 10 12 settimane Full time* almeno 6 ore giornaliere per 5 giorni alla settimana 1 credito equivale a 40 ore di tirocinio (tranne che nell’ultimo caso) Legenda: Part-time: mezza giornata (4 ore) per 5 giorni lavorativi la settimana. Full-time: intera giornata (8 ore) per 5 giorni lavorativi la settimana. NB1: Per gli studenti lavoratori si prescinde dal monte ore mensile NB2: Per gli stage svolti all’estero ci potranno essere delle deroghe da concordare con il tutor e il delegato ai tirocini. Disposizioni transitorie Le linee guida sopra esposte e la tabella dei crediti hanno validità per tutti i tirocini iniziati dopo il 1° settembre 2005. É fatta salva la facoltà, per coloro che hanno iniziato il tirocinio prima di tale data, di integrare la loro esperienza formativa fino all’ottenimento dei 10 crediti massimi previsti. Gli studenti interessati a svolgere periodi di tirocinio professionale presso le Aziende possono avere informazioni presso la Divisione Rapporti con le Imprese - Direzione Servizi e Comunicazione - Università degli Studi di Trento, Molino Vittoria, Via Verdi 6 - 3° piano (Tel. 0461 883200, Fax 0461 882921, e-mail: [email protected]). Coordinatore del programma: Dott. Andrea Pradi e-mail: [email protected] 17 5. MODALITÀ DI TRANSIZIONE Il passaggio dal vecchio (3+2) al nuovo (1+4) ordinamento. 1. A partire dall’a.a. 2006-2007, l’immatricolazione alla Facoltà di Giurisprudenza di Trento è possibile solo per il nuovo ordinamento. Gli studenti iscritti ai due corsi di laurea triennale e al corso di laurea specialistica in giurisprudenza possono scegliere di trasferirsi all’ordinamento quinquennale, ovvero di rimanere iscritti al proprio corso di laurea triennale e successivamente accedere al corso biennale di laurea specialistica in giurisprudenza (sino all’a.a. 2008-2009). Pertanto, lo studente triennalista può: • Continuare con il percorso di studi intrapreso, portando a termine la laurea triennale. Potrà poi scegliere di iscriversi alla laurea specialistica o alla nuova laurea magistrale in Giurisprudenza. • Trasferirsi da subito alla nuova Laurea Magistrale in Giurisprudenza, senza concludere il percorso triennale. 2. Il passaggio al nuovo ordinamento presenta l’indubbio vantaggio (per chi comunque intenda proseguire gli studi giuridici) di poter aggirare il rigore dei tempi e del lavoro (elaborato scritto quale prova finale) di conseguimento del titolo triennale. 3. Il trasferimento alla Laurea Magistrale in Giurisprudenza comporta il recupero di CFU per alcuni esami. Le modalità di recupero dei debiti saranno così strutturate: debito di 3 crediti: Istituzioni di Diritto comunitario Diritto del lavoro Diritto costituzionale Diritto amministrativo elaborato scritto su un tema assegnato dal docente, con giudizio di approvato/ non approvato; ai fini della media la votazione sarà quella dell’esame già sostenuto oppure (a discrezione del docente) prova scritta su materiali assegnati dal docente, con la stessa modalità di valutazione debito di 6 crediti: •Diritto commerciale un esame complementare nello stesso settore scientifico disciplinare, ossia per l’A.A. 2006-2007: Diritto industriale oppure Diritto delle cooperative e degli enti senza scopo di lucro oppure Diritto commerciale internazionale oppure Diritto fallimentare •Istituzioni di Diritto privato II (per gli studenti di Scienze giuridiche) un corso ad hoc da sei crediti debito di 9 crediti: Procedura civile Procedura penale Frequenza e superamento dell’esame di Diritto processuale civile e Procedura penale 18 6. ATTIVITÀ INTERNAZIONALI La Facoltà di Giurisprudenza di Trento partecipa alle attività di ELFA (European Law Faculties Association), IALS (International Association of Law Schools), ASCL (American Society for Comparative Law), INVERNOMOS (associazione internazionale di studi legali). 7. PROGRAMMI DI MOBILITÀ DEGLI STUDENTI Dei programmi di mobilità degli studenti, si occupa la Divisione Cooperazione e Mobilità Internazionale i cui uffici si trovano presso il Molino Vittoria, via Verdi 6 (IV piano). Orario di apertura per il pubblico: Lunedì, Mercoledì, Venerdì ore 10.00 - 12.00. Fax 0461 882916-17 Sito web: http://www.unitn.it/internazionale/mobilita_coop.htm H 7.1. Doppia Laurea La Facoltà di Giurisprudenza ha attivato due accordi di Doppia Laurea: il primo con l’università tedesca Universität für Wirtschaft und Politik di Amburgo, il secondo con l’università francese Universitè Paris 13 di Parigi. Il programma Doppia Laurea consente di acquisire contemporaneamente il titolo di laurea italiano in Scienze Giuridiche Europee e Transnazionali e il corrispondente titolo tedesco Bachelor of Arts (B.A.) in Economic and Labour Law della Hamburger Universität für Wirtschaft und Politik o il titolo francese licence en droit della Universitè Paris 13. In base agli accordi, possono partecipare al programma gli studenti iscritti al corso di laurea triennale in Scienze Giuridiche Europee e Transnazionali della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento. La Facoltà sta valutando la possibilità e le modalità di estensibilità del programma al nuovo ordinamento quinquennale. Informazioni a tale riguardo verranno diffuse attraverso i normali canali di comunicazione. Il responsabile scientifico del programma è il Prof. Gabriele Fornasari. Informazioni: Ufficio Doppia Laurea e Accordi Bilaterali E-mail: [email protected] Tel. 0461 883231/33/41 Sito web: http://www.unitn.it/internazionale/doppia_laurea.htm H H 7.2. Programma Socrates/Erasmus Il Regolamento Socrates/Erasmus è consultabile on line sul sito della Facoltà al seguente indirizzo internet: www.jus.unitn.it/faculty/erasmus-socrates/home.html. Gli studenti interessati alla partecipazione al Programma possono rivolgersi al dott. Andrea Di Nicola ([email protected]) per le questioni didattiche legate al Programma Socrates/Erasmus e al prof. Emanuele Cusa ([email protected]) per il successivo riconoscimento degli esami. Per altre informazioni si potranno contattare gli studenti collaboratori ([email protected]) negli orari indicati nel sito Socrates/Erasmus di Facoltà, o la segreteria di presidenza. Informazioni Ufficio Socrates-Erasmus E-mail: [email protected] Tel. 0461 883237 (studenti in entrata) Tel. 0461 883239 (studenti in uscita) Sito web: http://www.unitn.it/internazionale/se/index.htm H H 19 7.3. Programma Leonardo Da Vinci Nell'ambito del Progetto Leonardo l'Università di Trento coordina, anche grazie ad un vasto partenariato formato da università ed imprese italiane ed europee, il progetto denominato AT&Q - Advanced Technologies and Qualità. Questo progetto prevede l'assegnazione di borse per tirocini, la cui finalità principale è di sviluppare professionalità specialistiche soprattutto nel settore delle nuove tecnologie e della qualità, nonché l'organizzazione di scambi per promuovere l'aggiornamento delle competenze professionali. Le borse Leonardo sono riservate ai candidati che non abbiano compiuto i 29 anni di età al momento dell’iscrizione al bando e che non abbiano intrapreso alcuna attività lavorativa; studenti iscritti almeno al penultimo anno di un corso di laurea triennale (ultimi due anni di uno corso di laurea quadriennale) o ad un corso post-laurea; laureati che non abbiano conseguito la laurea da più di 18 mesi. La mobilità è aperta a tutti i Paesi europei. In quanto legato al contratto della Commissione Europea, il bando non esce con scadenza fissa. E’ comunque disponibile una mailing list che raccoglie i nominativi degli interessati a cui viene inviata direttamente copia del bando: http://www.unitn.it/internazionale/leonardo_da_vinci/mailing_list.htm H Informazioni Ufficio Programmi Comunitari e Consorzi E-mail: [email protected] Tel. 0461 883235 (laureati) Tel. 0461 883236 (studenti) Sito web: http://www.unitn.it/internazionale/leonardo_da_vinci.htm H 7.4. Convenzioni 7.4.1 Convenzioni bilaterali Gli studenti della Facoltà possono avvalersi di alcune convenzioni bilaterali che prevedono la mobilità di studenti con attribuzione di una borsa di studio. Le istituzioni interessate sono: • California University, USA • Vermont School of Law, USA • Universidade Vale do Itajaì, Brasile • Universidad de la Habana, Cuba • Ecole Normale Supérieure, Francia Copia dei bandi e delle domande di candidatura sono disponibili al sito: http://www.unitn.it/internazionale/news_coop.htm H 7.4.2. Convenzioni multilaterali La Facoltà di Giurisprudenza di Trento partecipa a progetti in collaborazione con università dell’America Latina (ALFA EULATIN II; ALFA DIKIA III). Copia dei bandi e delle domande di candidatura sono disponibili presso l’Ufficio di Presidenza. 20 7.5. Finanziamento per soggiorni di studio e visite per motivi di studio Regolamento - criteri per il finanziamento La Facoltà può intervenire con fondi da destinarsi a favore di studenti regolarmente iscritti ai corsi di laurea o di diploma secondo le seguenti priorità: a) soggiorni individuali presso istituti universitari ed enti di ricerca italiani e stranieri per ricerche per tesi di laurea; b) visite collettive di istruzione allo scopo di perfezionare la preparazione culturale e professionale in Italia e all’estero; c) altre iniziative didattiche che contribuiscano alla formazione giuridica. Le domande dovranno essere inoltrate al Preside. L’inoltro dovrà avvenire a cura dello studente nel caso di soggiorni individuali, a cura del professore ufficiale della materia nel caso di visite o soggiorni collettivi. Le domande per soggiorni individuali vanno corredate dal parere di un docente che attesti l’effettiva utilità della richiesta e da una lettera di accettazione da parte della struttura ospitante. I finanziamenti (anche parziali) saranno assegnati con decreto del Preside e la liquidazione delle cifra assegnata avverrà su presentazione di idonea documentazione di spesa che dovrà essere presentata presso il Presidio Amministrativo della Facoltà di Giurisprudenza, Via Verdi 53. Potranno essere rimborsate: - Spese di viaggio con mezzi di linea (II classe per il treno o classe economica per viaggi aerei); - Spese di iscrizione a seminari e Corsi; - Spese di soggiorno per un importo massimo di Euro 36,00 al giorno e per una durata massima di tre mesi consecutivi. Il Consiglio di Facoltà ha fissato il termine di presentazione delle domande nei periodi di seguito indicati: 31 maggio per i viaggi da effettuarsi nel periodo luglio - dicembre 31 ottobre per i viaggi da effettuarsi nel periodo gennaio - giugno. Alla richiesta deve essere allegato il preventivo di viaggio. 8. ESAME DI LAUREA TRIENNALE 8.1. Criteri e contenuti dell’esame di laurea. Lo studente deve depositare il titolo dell’elaborato presso il Presidio Didattico almeno due mesi prima della data di convocazione della sessione di laurea. Il titolo dell’elaborato può essere depositato solo dopo l’acquisizione di almeno 150 crediti. L’elaborato finale consisterà in un elaborato scritto nella forma di una dissertazione su di un oggetto circoscritto, oppure su una problematica ben definita, oppure su una rassegna ragionata giurisprudenziale, oppure su recensione di monografie o simili, con attribuzione da 0 a 5 punti. Solo entro il margine dei 5 punti sarà possibile l’assegnazione della lode con preventiva segnalazione da parte del docente relatore. La valutazione finale viene espressa in centodecimi. 8.2. Indicazioni e criteri per l'assegnazione e la redazione dell’elaborato finale 8.2.1 Assegnazione L'assegnazione dell’elaborato interessa ovviamente sia gli studenti, sia i singoli docenti, sia la Facoltà nel suo insieme. Gli studenti devono essere messi in condizione di richiedere l'assegnazione dell’elaborato finale nel modo più agevole possibile. La Facoltà ha interesse ad una equilibrata ripartizione degli elaborati, evitando che si strutturino e consolidino aree di eccessivo affollamento ed aree di desertificazione, il cui formarsi è normalmente segno di disagi sottostanti e non è certo privo di conseguenze negative. 21 8.2.2. Elaborazione La Facoltà ritiene utile suggerire indicazioni standard , soprattutto in relazione a due aspetti dell’elaborato: a. Aspetti formali e compositivi Si tratta di unificare i formati, la densità di stampa, la collocazione delle note, anche al fine di conseguire un significativo risparmio di spazi per la conservazione. In particolare si suggerisce sin d'ora di osservare le seguenti prescrizioni: indice-sommario contenente i titoli e la pagina d'inizio e di tutte le partizioni in cui si articola l'elaborato; capitoli (è possibile una sovraddistinzione in parti), paragrafi, ed eventuali sub paragrafi; bibliografia. É possibile altresì inserire una nota introduttiva, così come un capitolo dedicato alle conclusioni; pagina di 32-35 righe, ciascuna di 65-70 caratteri di tipo prestabilito (times, courier o helvetica); corpo del carattere: 12 per il testo, 10 per le note; scrittura in recto e verso; indicazione di almeno 5 parole chiave (approvate dal relatore, da inserire nella seconda pagina dell’elaborato, dopo il titolo, l'autore e il relatore); copertina in cartoncino leggero blu; figure e tavole in formato UNI (A4, A3, etc.); predisposizione dell'abstract (riassunto sintetico dell’argomento dell’elaborato), che indichi oltre il nome e cognome del candidato, il titolo dell’elaborato, in 11 copie, in fogli separati, da consegnare alla Segreteria della Presidenza (Sig.ra Ivonne Ronz) , assieme a due copie dell’elaborato. b. Criteri di citazione Le citazioni di rivista italiane vanno conformate a quelle indicate in V. Napolitano, Dizionario Bibliografico delle riviste giuridiche italiane, Giuffrè, Milano. Gli stessi criteri si utilizzeranno per le citazioni di riviste straniere. 8.3. Regolamentazione dell’esame di laurea Gli esami di laurea si svolgono secondo il calendario indicato a pag. 7. Per essere ammesso a sostenere l'esame di laurea lo studente deve ritirare la modulistica predisposta presso il Presidio didattico, che dovrà depositare almeno quattro settimane prima della data fissata per la laurea presso lo stesso Presidio didattico, unitamente a fotocopia del libretto degli esami, completo dei 180 crediti richiesti. Lo studente che nel termine sopra indicato sia in debito di non più di un esame, qualora sia previsto un appello d’esame nei quindici giorni successivi alla data di scadenza della presentazione della domanda, potrà chiedere al Presidio Didattico di essere ammesso con riserva all’esame di laurea. Entro due settimane dalla data fissata lo studente deve depositare 2 copie dell’elaborato presso la Segreteria di Presidenza della Facoltà (Sig.ra Ivonne Ronz) e una copia su dischetto in formato PDF presso il Presidio didattico. Lo studente laureando, infine, provvederà personalmente a consegnare una copia dell’elaborato al proprio relatore. 22 9. ITINERARI FORMATIVI SUCCESSIVI ALLA LAUREA TRIENNALE Gli studenti in possesso del titolo di Laurea maturato a completamento dei corsi triennali possono, in alternativa ad un impiego immediato, proseguire i loro studi. La Facoltà di Giurisprudenza di Trento propone: I. Corso di Laurea Specialistica in Giurisprudenza, cui entrambi i Corsi di Laurea triennale della Facoltà di Giurisprudenza di Trento offrono l’accesso senza debiti formativi (vedi volume 2 della Guida della Facoltà) II. Corso di Laurea Specialistica in Studi Europei ed Internazionali (il Corso di Laurea in Scienze Giuridiche presenta un debito formativo in Diritto privato comparato che gli studenti possono peraltro soddisfare inserendo tale esame tra i complementari durante il Corso di Laurea triennale in Scienze Giuridiche) (vedi Guida della Scuola di Studi Internazionali) 9.1. Attività didattiche per laureati – iniziative interfacoltà 9.1.2. Master di primo livello in politiche di genere nel mercato del lavoro Facoltà di Economia, Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Scienze Cognitive, Sociologia Il master è finalizzato a preparare figure professionali esperte in politiche di genere in differenti contesti applicativi. Il profilo atteso sarà caratterizzato dalla capacità di progettare, gestire e valutare progetti di innovazione e cambiamento in un'ottica di genere. Il master intende preparare operatori/trici in grado di comprendere il significato e la portata del concetto di mainstreaming di genere e di porre in essere le corrispondenti strategie nel campo delle politiche pubbliche e delle politiche aziendali. Verranno fornite competenze metodologiche di analisi, progettazione ed inserimento di obiettivi di genere nelle politiche a tal fine rilevanti. Si intende inoltre fornire competenze di ricerca, di project management, di reperimento dei fondi di finanziamento e di valutazione delle politiche di genere sulla base delle indicazioni fornite dalla normativa vigente (es. indicatori VISPO). Tale profilo professionale potrà essere utile per svolgere funzioni manageriali in enti pubblici, all'interno di organizzazioni sindacali e associazioni di categoria, in centri di formazione e orientamento professionale. Potrà essere impiegato come esperto nella gestione delle risorse umane oppure nell’attività liberoprofessionale di progettazione e consulenza e valutazione di politiche pubbliche in un ottica di genere di pari opportunità e gestione della diversità. Per informazioni rivolgersi a: Università degli Studi di Trento Via Verdi, 26 38100 Trento Tel. +39 0461 881311 e-mail [email protected] 23 LEGAL STUDIES IN TRENTO FOR ERASMUS-SOCRATES AND FOREIGN STUDENTS Studying in Trento for foreign students The Trento Law Faculty offers a wide range of educational opportunities to foreign students. The first semester is designed to ensure a gradual introduction to both the legal and linguistic aspects of Italian culture. Towards this end, in September, before the beginning of classes, an “Italian as second language” (ISL) intensive, extensive and evening courses will be run by CIAL (Central Language Center). After having taken the ISL course, students may attend the “Introduction to Italian Law” course and other regular courses. Together with “Introduction to Italian law”, a special language course, “Italian for Law” (IFL), run by CIAL, is also available. Although ISL and IFL courses are not compulsory, they are strongly recommended to participants in order to increase their knowledge of Italian language. Moreover, additional ECTS credits can be earned by attending the language course “Italian for Law” . Several law courses taught in English by foreign visiting professors will be available in the second semester. Introduction to Italian Law. The course will be taught in the first semester (9 ECTS credits), and will consist of different sessions, each addressing a specific area of the Italian legal system. “Introduction to Italian Law” will provide an overview of the general features of the Italian legal system, and it is therefore strongly recommended to Erasmus students in order to give them a better grasp of the language, which will facilitate their understanding of the subjects taught in other courses. For more information see below. Law courses taught in English Together with the regular courses offered by the Faculty in Italian, the second semester includes numerous courses taught in English. Lectures are given by visiting foreign professors and are meant to increase the legal knowledge of the students in a global perspective. For more information see the program of each course provided by this guide. ITALIAN AS SECOND LANGUAGE (ISL) The CIAL organizes intensive, extensive and evening courses in “Italian as second language”. The courses are held by qualified teachers with educational experience in teaching adults and for the purpose of developing basic linguistic knowledge and the ability to listen, read, write and have a conversation in Italian. The intensive course offers 50 hours of lessons from September 2006, five meetings a week from Monday to Friday. The course is open to all, although priority for places is given to Students of community/exchange programs (Socrates/Erasmus, Doppia Laurea, Leonardo). Extensive course (duration: 13 weeks - 50 hours; frequency: 2 meetings a week of 2 hours each) and evening course (duration: 5 weeks - 50 hours; frequency: 1 meeting a week of 2 hours) are also offered. Enrolling in the course: admissions is free and are accepted in the CIAL Secretary’s office tel. 0461/883460 fax 0461/882900 e-mail: [email protected] 24 Italian for Law (IFL) The specific features of the Italian legal language are presented in this course at the CIAL. The course will give participants an overall knowledge of the Italian legal vocabulary, which participants will need in order to follow courses taught in Italian. The course will also discuss useful instruments to assist participants studying Italian law, such as dictionary, textbooks and web-sites. Lectures are offered from October till December 2006. Additional ECTS credits can be earned by attending IFL as well as English for law. Please see http://www.unitn.it/cial/ f or details of facilities for autonomous study available at CIAL. 25 INTRODUCTION TO ITALIAN LAW Prof. Emanuele Cusa – Dott.ssa Elena Ioriatti (coordinators) First semester - 9 ECTS Credits PROGRAMME The course is addressed to Erasmus and other foreign students registered at Trento University and will provide an overview of the general features of the Italian legal system. It will be taught by several members of the Law Faculty and will consist of ten sessions each addressing a different area of the Italian legal system. The sessions will deal with the following subject-matters: Introduction to Legal History Introduction to Roman Law The session will deal with all those aspects of private law that have their foundations in Roman law and will also give an overview of the Roman constitutional and criminal systems. Introduction to Constitutional Law The session will provide an overview of the Italian constitutional system and will deal with the following subjects: nature, content and role of the Constitution; fundamental rights; role of the Parliament, the executive and other institutions; hierarchy of sources of law and judicial review of legislation by the Italian Constitutional Court. Introduction to Administrative Law The session aims at introducing the students to the Italian administrative law system. The course will focus on three topics: first, the organization of the different administrative bodies at national, regional and local level. Secondly, the nature and character of administrative powers and the procedural rules that the Administration has to follow in the exercise of its functions. Thirdly, the judicial review of administrative actions before the administrative courts. Introduction to Community Law - Italy and the European Union The session will analyse the constitutional and legislative bases for Italy’s membership in the EC/EU, Italy’s participation in the EU decision-making process, the implementation of EC law in Italy, the respective roles of Parliament and Government in relations with the EC/EU and the procedures for adapting the domestic legal system to EC Law. Italy’s transformation towards a federal system will also be discussed. The final part will deal with EC law in the hierarchy of legal sources and, especially, with the application of EC law by the judiciary. The landmark cases of the Italian Constitutional Court will be analysed. Autonomy and Minority-Protection: the autonomous Province of Bolzano/South Tyrol The autonomous province of Bolzano/South Tyrol, north of Trento, but inhabited by a majority of German speakers, has become a special legal system within the Italian legal and constitutional order. For some decades already, it is an example of "working autonomy" and minority-protection. Historical, political, legal, social and economic elements all play essential roles in the evolution of the South Tyrolean autonomy. The most salient issues that will be discussed are: the development of the "South Tyrol question" in conjunction with the concept of self-determination, the relationship with the central government in Rome, the implementation of a political compromise by creative "constitutional engineering", group rights as well as the current status of the Province within both Italy and Europe. 26 Introduction to Criminal and Civil Justice This session is divided into four parts. The first part will offer a general overview of Italian substantive criminal law. The second part will provide an overview of the Italian criminal justice system, giving special attention to the constitutional principles and dealing with the following subjects: organization of the judiciary; structure of ordinary criminal proceeding and special procedures provided to increase the efficiency of the system. The third part will provide an overview of civil jurisdiction and judicial organisation, giving preliminary attention to the constitutional principles and the other sources. The following subjects will be dealt: organisation of ordinary courts; ordinary civil jurisdiction and types of judgments; ordinary cognitive proceedings; types of appeal; summary judgments The last part will provide students with an introduction to the criminal phenomenon in Italy: crime trends; crime victims; crime awareness among citizens; crime prevention; comparisons with other EU countries. Introduction to Private Law General introduction to the Italian system of private law (structure of the Italian civil code and relation of the code with the other sources of Italian private law). Fundamental principles of contract law, tort law, property law and family law. The Italian notion of enterprise. An overview of the Italian business organizations. Introduction to Labour Law General overview of the sources of Italian labour law, including International Labour Organisation conventions and European Union social law. Analysis of the difficult distinction between self-employment and subordinate employment, and the role of the Italian labour courts. Guarantees provided by the labour law towards the employees, with particular attention to the protection against unfair dismissals. The impact of the 2003 labour market reform on Italian labour law system will also be covered. How to carry out legal research The final part of the course will provide students with the basic understanding of how legal information becomes known in the Italian legal system and how to perform legal research. The first part of this final session will deal with the different ways in which legal information in the area of private law are stored in Italy (legal data banks, official publications, etc.). Moreover, it will provide students with the practical means by which and where legal information can be found, also by involving them in the search for materials in the law library. The second part of the session intends to provide the students with the basic "know-how" regarding the way of researching among the different sources of public law within the Italian legal system. It will be at first provided a theoretical framework on the topic; secondly, and mainly, it will be practically exercised on the procedure of researching, with data-bases, on the web, and with traditional books. SUGGESTED READINGS Before the beginning of the course, texts related to all the subjects of the lectures will be delivered to the enroled students. Further suggested readings will be advised during the lectures. ECTS CREDITS The course earns 9 ECTS credits. Additional ECTS credits can be earned by attending the language course “Italian for Law” listed above. EXAMINATION AND PARTICIPATION IN THE COURSE The assessment of the learning outcomes will take the form of a written examination. Regular participation is mandatory: the final grade will take into account the degree of active participation that students have shown during the course. 27 28 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE 29 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE PIANO DEGLI STUDI CORSO 1° anno (non più attivato) Istituzioni di diritto comunitario Istituzioni di diritto privato Istituzioni di diritto pubblico Istituzioni di diritto romano Sistemi giuridici comparati crediti 6 12 9 9 12 2° anno Diritto commerciale Diritto costituzionale Diritto internazionale Economia politica Filosofia del diritto Storia del diritto italiano 9 6 9 9 9 9 3° anno Diritto amministrativo Diritto del lavoro Diritto penale Istituzioni di diritto processuale 9 9 9 10 Esame complementare (1° o 2° semestre) Esame complementare (1° o 2° semestre) 6 6 Lingua straniera Prova finale (esame di laurea) A scelta dello studente tra: altri esami complementari, corsi liberi, laboratori applicativi, tirocini professionali, abilità informatiche, ulteriori conoscenze linguistiche. Altre conoscenze linguistiche (seconda lingua), abilità informatiche, tirocini professionali. TOTALE 5 5 30 12 10 180 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE OFFERTA DIDATTICA 2006-2007 crediti docente pag. 6 9 9 C. Casonato S. Goglio M. Manzin – M. Ayuso 36 40 41 9 9 9 E. Cusa A. Fodella - A. Alì C. Natalini 45 46 49 1° semestre Diritto amministrativo 9 34 Diritto del lavoro Istituzioni di diritto processuale 9 10 B. Marchetti – D. de Pretis S. Scarponi G. Di Paolo – R. Muroni 2° semestre Diritto penale 9 A. Melchionda 47 2° anno 1° semestre Diritto costituzionale Economia politica Filosofia del diritto 2° semestre Diritto commerciale Diritto internazionale Storia del diritto italiano 3° anno 38 43 I corsi del primo anno non sono stati attivati come conseguenza della riforma dell’Ordinamento Nazionale degli Studi Giuridici. 31 32 ELENCO E PROGRAMMI DEI CORSI FONDAMENTALI DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE 33 DIRITTO AMMINISTRATIVO Prof.ssa Barbara Marchetti - Prof.ssa Daria de Pretis 1°semestre - 9 crediti e-mail: [email protected] [email protected] PREREQUISITI Solo requisito è la normale conoscenza dei concetti e delle regole fondamentali del diritto privato e delle nozioni di base del diritto pubblico quali apprese nei precedenti corsi, con particolare riferimento alle fonti del diritto ed alla articolazione istituzionale della Repubblica. Tale requisito è rispecchiato nella propedeuticità degli insegnamenti di Istituzioni di diritto pubblico e Istituzioni di diritto privato. PROGRAMMA DEL CORSO Il programma delle lezioni è composto da tre parti. La prima parte è rivolta a far emergere dall'esperienza giuridica le ragioni di un diritto speciale relativo alle pubbliche amministrazioni, parzialmente differenziato per principi giuridici e regole d'azione rispetto alla ordinaria regolamentazione dei rapporti intersoggettivi. Posta questa base e sulla premessa di una sufficiente conoscenza dell'organizzazione amministrativa, la seconda parte è dedicata all'analisi del procedimento amministrativo e degli atti decisionali che ne segnano la conclusione. La terza parte ha ad oggetto l‘esposizione dei principi della tutela giurisdizionale nei confronti della pubblica amministrativa. Per l'esame è richiesta la conoscenza di prima mano delle principali leggi amministrative, quali indicate nelle lezioni o risultanti dai testi consigliati. N.B. Il programma esposto nella presente Guida si riferisce agli studenti triennalisti del corrente anno accademico. Gli studenti quadriennalisti fuoricorso conservano il programma proprio del loro anno di corso, da aggiornare con le principali novità intervenute, o possono seguire il nuovo programma assegnato e reperibile al sito www.jus.unitn.it/user/a.asp?cod=daria.depretis&area=p_11. *** Nell’ambito del corso saranno tenuti laboratori applicativi sui seguenti argomenti: - L’ente pubblico e l’organismo di diritto pubblico (dott. Antonio Cassatella) - Organi politici e organi dirigenziali (dott. Fulvio Cortese) - La responsabilità della pubblica amministrazione nelle sentenze dei giudici amministrativi (dott.ssa Silvia Pellizzari) - I contratti della pubblica amministrazione (dott.ssa Evelina Stefani) Nel laboratorio gli studenti predisporranno un elaborato scritto e al termine vi sarà un autonomo accertamento di profitto. La frequenza di un laboratorio e il superamento dalla prova finale dà diritto a due crediti. Ciascuno studente non può frequentare più di un laboratorio. A laboratorio non saranno ammessi studenti oltre al numero massimo stabilito all’inizio del corso. TESTI DI RIFERIMENTO 1) - G. FALCON, Lezioni di diritto amministrativo. I. L'attività, Padova, Cedam, 2005, per intero, integrato con 2) - G. CORSO, Manuale di diritto amministrativo, 3° ed. Torino, Giappichelli, 2006 (ad esclusione delle pagine da 141 a 410), nonché da A. MASSERA, I contratti, in S. CASSESE (curatore) Trattato di diritto amministrativo, Tomo II, 2° ed., Giuffré, Milano, 2003, limitatamente alle pp. 1547-1648; oppure 34 - L. MAZZAROLLI - G. PERICU - A. ROMANO - F. A. ROVERSI MONACO - F. G. SCOCA (curatori), Diritto amministrativo, 4 ed., Monduzzi editore, Bologna, 2005, Tomo I, limitatamente alle seguenti parti: cap. IV, da pag. 145 a pag 241; cap. VII, p. 303 a pag. 339; cap. VIII, da pag. 343 a pag. 399; cap IX , da p. 403 a p. 469; cap. XV, da pag. 927 a pag. 947. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA I temi delle tesi sono di regola suggeriti dal docente. Un curriculum coerente con la scelta della tesi nella materia può costituire elemento di priorità. I tempi di elaborazione della tesi di ricerca dipendono largamente dalle attitudini del candidato. 35 DIRITTO COSTITUZIONALE Prof. Carlo Casonato 1° semestre - 6 crediti e-mail: [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI Il corso intende fornire una comprensione approfondita del diritto costituzionale, la quale permetta di valutare anche criticamente l’inquadramento dell’ordinamento italiano all’interno dei principi dello Stato costituzionale di diritto. In base a questa impostazione, gli obiettivi di apprendimento comprendono la conoscenza del concetto di Costituzione e l’apprezzamento delle relative dinamiche; la comprensione del sistema delle fonti e della sua tendenza a progressive articolazioni e competizioni; lo studio dell’amministrazione della giustizia, con particolare riferimento alla giustizia costituzionale. Il corso si propone non solo di ampliare ed approfondire la conoscenza dell'ordinamento costituzionale italiano, ma anche e soprattutto di sollecitare gli studenti a maturare capacità di ragionamento critico, di individuazione e analisi dei problemi, di impostazione delle soluzioni e di sintesi personale al fine di contribuire a quella formazione metodologica del giurista che sarà richiesta nei successivi anni di studio e nell'esercizio delle attività professionali. PREREQUISITI Il corso di diritto costituzionale presuppone la conoscenza istituzionale di base dell'ordinamento giuridico italiano nei caratteri costitutivi che ne determinano l'appartenenza alla tradizione giuridica di diritto codificato dell'Europa continentale; presuppone inoltre la conoscenza dell'ordinamento costituzionale positivo, in particolare del sistema delle fonti del diritto (comprensivo delle fonti di diritto comunitario e di diritto internazionale) e dell'organizzazione istituzionale dello Stato. Il corso rappresenta pertanto una diretta prosecuzione dell'apprendimento acquisito negli insegnamenti del primo anno. PROGRAMMA DEL CORSO Il corso in parte presuppone e in parte richiede una maggiore e più approfondita conoscenza di dati istituzionali, che gli studenti possono acquisire da soli attraverso la lettura dei testi di riferimento consigliati. Il programma del corso delinea i problemi di fondo del concetto e delle caratteristiche della Costituzione, della funzione giurisdizionale e di garanzia costituzionale; approfondisce inoltre il quadro dei rapporti fra legislazione e giurisdizione alla luce del principio di legalità e delle regole dell'interpretazione; analizza i problemi dell’amministrazione della giustizia dell’ordinamento giudiziario alla luce dei principi costituzionali. METODI DIDATTICI La didattica è impostata in modo da porre in evidenza e trattare gli aspetti problematici della materia, anche al fine di allenare gli studenti a coglierne e selezionarne gli aspetti critici. Di conseguenza, la didattica implica un'ampia mobilità tematica e non segue un ordine espositivo corrispondente ai materiali di studio, anche se le parti di questi ultimi che abbiano un'attinenza diretta con i temi delle lezioni vengono solitamente indicate in anticipo. Durante il corso, gli studenti frequentanti vengono sollecitati ad intervenire nella discussione della materia, al fine di imparare a fare affidamento sulle proprie capacità di esposizione ragionata e di lettura critica e selettiva dei materiali di studio. Il corso sarà integrato da cicli di esercitazioni aventi ad oggetto il sistema delle fonti. TESTI DI RIFERIMENTO 1) R. BIN, G. PITRUZZELLA, Diritto costituzionale, Giappichelli, 2005 (o edizione successiva): Parte III. La Costituzione (95-119) – Parte VII. L’amministrazione della giustizia (263-275) – Parte VIII. Fonti: nozioni generali (275-311) – Parte IX. Le fonti dell’ordinamento italiano: Stato (311-367) – Parte X. Le fonti dell’autonomia (367-380) – Parte XI. Fonti comunitarie (381-398) – Parte XII. Giustizia costituzionale (399455) 36 2) Il materiale di studio, comprensivo di una raccolta di decisioni giurisdizionali selezionata e commentata dal docente, disponibile sul sito internet. N.B. Gli studenti in debito di prova possono, senza necessità di richiedere un'ulteriore espressa conferma, conservare il programma vigente nel rispettivo anno di iscrizione. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO La partecipazione attiva al corso, in quanto stimola a far coincidere la frequenza con lo studio costante e la preparazione progressiva per l'esame, è un'occasione per fruire di più frequenti verifiche del proprio apprendimento, che per gli studenti frequentanti sono un vantaggio non sempre percepito. L’esame, che si terrà in forma scritta e orale, è diretto ad accertare la capacità di elaborazione critica e di utilizzazione degli strumenti di analisi del diritto costituzionale, capacità che evidentemente presuppone un buon livello di conoscenza degli istituti. La ripetizione mnemonica dei testi di riferimento viene considerata non sufficiente per il superamento dell'esame. CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA L'assegnazione della tesi di laurea richiede l'individuazione di un argomento, proposto dal candidato almeno in termini generali e in seguito precisato d'intesa con il docente. L'assegnazione definitiva della tesi e il conseguente deposito del titolo hanno luogo solamente in seguito alla presentazione scritta da parte del candidato di un'ipotesi ragionata di ricerca elaborata in base a letture propedeutiche e alla verifica concreta di adeguate disponibilità di materiali di consultazione. I tempi di lavoro sono rimessi al candidato. 37 DIRITTO DEL LAVORO Prof.ssa Stefania Scarponi 1° semestre - 9 crediti e-mail: [email protected] PROGRAMMA DEL CORSO Il corso intende fornire gli strumenti conoscitivi per comprendere il sistema giuridico dei rapporti individuali e collettivi di lavoro sia nel settore privato che nel settore pubblico "contrattualizzato", tenendo conto del ruolo e dell'influenza che il diritto comunitario ha esercitato ed esercita sul diritto interno. . Dopo un'introduzione storico-critica, che verterà sulle fasi evolutive della disciplina e sulle componenti strutturali della materia (la normativa costituzionale, la legislazione inderogabile, l'autonormazione collettiva, il contratto individuale), sullo sviluppo delle fonti (con particolare riguardo al contratto collettivo ed alle fonti comunitarie) e sulla gerarchia fra le stesse, sottolineando le numerose e significative novità di recente adottate dal legislatore, il corso si concentrerà sulle seguenti parti: I - Fonti e significati del principio di libertà e di organizzazione sindacale. - Il rapporto tra sindacato e Stato nell’evoluzione storica (La legislazione di “sostegno” - Il ricorso alla nozione di sindacato rappresentativo - La concertazione) - La liberà sindacale nello Statuto dei lavoratori, e i diritti sindacali in azienda, r.s.a ed r.s.u. - Il contratto collettivo e la struttura della contrattazione collettiva in Italia ( livelli della contrattazione ). - Efficacia ed inderogabilità del contratto collettivo di diritto comune. - Il rapporto fra legge e contratto collettivo (I rinvii della legge al contratto collettivo – il ruolo dell’autonomia individuale). Il ruolo del sindacato nella regolamentazione del mercato del lavoro. - Democrazia industriale e modelli di partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese. II - Subordinazione, parasubordinazione e autonomia. - Contratto e rapporto. Modello di rapporto prevalente e c.d. rapporti speciali. Tipo e sottotipo. - Esempi di rapporti c.d. "speciali" (lavoro domestico - lavoro giornalistico - lavoro sportivo - lavoro nelle cooperative, lavoro a domicilio etc). - Costituzione del rapporto e intervento pubblico sul mercato del lavoro ( Patto di prova, divieto di intermediazione – agenzie del lavoro – divieti di discriminazione ) - La prestazione di lavoro (mansioni, qualifiche, categorie - mobilità endo aziendale - diligenza, obbedienza e fedeltà - orario di lavoro e riposi ). - Poteri e doveri del datore di lavoro - La retribuzione (onerosità e corrispettività - art. 36 Cost. e parità retributiva - concetti e forme - struttura della retribuzione ) e la previdenza integrativa. - Cessazione del rapporto. Dimissioni - Licenziamenti individuali ( giusta causa e giustificato motivo preavviso e indennità sostitutiva - tutela contro i licenziamenti illegittimi) - licenziamenti collettivi – indennità di disoccupazione - indennità di mobilità. - La domanda di lavoro flessibile ( c. a tempo determinato, a tempo parziale, intermittente, somministrato, a progetto, occasionale). I contratti a contenuto formativo. III - Vicende del rapporto e casi di intervento pubblico sul mercato del lavoro (casi di sospensione - riduzione d'orario e cassa integrazione - prepensionamento - trasferimento d'azienda e salvataggio -). - Rapporti di lavoro pubblico (principi della riforma e della "contrattualizzazione" - profili essenziali della disciplina del rapporto individuale e della contrattazione collettiva ). - Garanzie dei diritti dei lavoratori (inderogabilità - rinunzie e transazioni - prescrizione e decadenza effettività nella tutela del credito di lavoro). - Le azioni in giudizio – L’azione contro la condotta antisindacale. - Il conflitto e lo sciopero ( Evoluzione storica e ruolo della giurisprudenza - Lo sciopero nei servizi pubblici essenziali ) - La serrata 38 Per la preparazione dell'esame si consiglia allo studente di consultare un codice del lavoro e un contratto collettivo in vigore di qualsivoglia settore, compreso quello pubblico riformato. Lo studente è tenuto ad aggiornarsi fino alla data dell'esame sulle innovazioni normative sopraggiunte, che saranno segnalate dal docente e messe a disposizione presso la copisteria della Facoltà. Durante il corso verranno organizzate esercitazioni, riservate agli studenti frequentanti, su singoli aspetti del programma al fine di esaminare e discutere casi giurisprudenziali o novità legislative. Al termine di ogni esercitazione potrà essere effettuata una prova scritta di cui si terrà conto in sede di esame. Le esercitazioni saranno tenute dai collaboratori alla cattedra di Diritto del lavoro (Dott. Valentina Beghini, Dott. Sabrina Bellumat, Dott. Matteo Borzaga, Dott. Stefania Brun, Dott. Sergio Vergari, Avv..Eleonora Stenico). TESTI DI RIFERIMENTO Per la preparazione dell'esame si consigliano i testi di seguito indicati, fermo restando che altri testi potranno essere in seguito segnalati o concordati anche su proposta dello studente e che comunque è necessario acquistare di ogni manuale indicato l’ultima edizione (che potrebbe essere più aggiornata di quella ora indicata). A) Per le fonti ed il diritto sindacale: - F. CARINCI, R. DE LUCA TAMAJO, P. TOSI, T. TREU, Diritto del lavoro. 1. Il diritto sindacale, Utet, Torino, ult. ed. oppure - M. V. BALLESTRERO, Diritto sindacale, Giappichelli 2005 B) Per il rapporto individuale di lavoro: - F. CARINCI, R. DE LUCA TAMAJO, P. TOSI, T. TREU, Diritto del lavoro. 2. Il rapporto di lavoro subordinato, Utet, Torino, ult.ed. oppure - E. GHERA, Diritto del lavoro, Cacucci, Bari, ult.ed. Per gli studenti triennalisti la materia per l'esame consiste nelle tematiche indicate nei primi due moduli di insegnamento. Dai manuali vanno pertanto escluse le tematiche trattate nel terzo modulo. Per tutti gli altri studenti non vi sono parti escluse ed i manuali prescelti vanno preparati integralmente. Al termine del primo modulo verrà effettuata una prova intermedia, previa iscrizione degli studenti. Per gli studenti frequentanti sono previste ulteriori modalità di verifica. MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Per gli studenti frequentanti sono previste prove intermedie scritte in vista dell’esame e la realizzazione di un colloquio finale. Per gli studenti non frequentanti l’esame si svolgerà in forma orale. 39 ECONOMIA POLITICA Prof. Silvio Goglio 1° semestre - 9 crediti e-mail: [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI 1. Fornire, attraverso lo studio della teoria microeconomica, alcuni strumenti utili a capire la varietà della struttura istituzionale di un sistema economico. 2. Spiegare il modo in cui le risorse scarse vengono destinate ai diversi usi attraverso una particolare istituzione e cioè i mercati (perfettamente o imperfettamente concorrenziali). 3. Illustrare una teoria del comportamento umano utilizzabile per l'analisi del diritto. PREREQUISITI Conoscenza dell'algebra elementare. PROGRAMMA DEL CORSO Lo scambio, la domanda, l'offerta e i prezzi Tempo e rischio Il settore pubblico La teoria del consumatore La teoria dell'impresa Forme di mercato Il cambiamento tecnologico Imperfezioni dei mercati Esternalità e ambiente Tassazione Decisioni pubbliche METODI DIDATTICI Lezioni frontali da parte del docente integrate da delle esercitazioni di carattere pratico. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO L'esame finale consiste in una prova scritta. TESTI DI RIFERIMENTO Libri di testo richiesti per il sostenimento dell’esame: - BERTOLA G., Il Mercato, Bologna, Il Mulino 2006. - KRUGMAN P., WELLS R. , Microeconomia., Bologna, Zanichelli 2006. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA L'assegnazione definitiva della tesi ed il conseguente deposito del titolo hanno luogo solamente in seguito alla presentazione scritta da parte del candidato di un'ipotesi ragionata di ricerca elaborata in base a letture propedeutiche. L'elaborazione della tesi richiede la conoscenza della lingua inglese oltre che dei fondamenti della teoria economica. I tempi di lavoro sono rimessi al candidato, ma ci si può ragionevolmente aspettare che siano lunghi. Si richiede un buon esito nell'esame di Economia politica. 40 FILOSOFIA DEL DIRITTO Prof. Maurizio Manzin - Prof. Miguel Ayuso 1° semestre - 9 crediti e-mail: [email protected] PREREQUISITI Non ci sono prerequisiti. OBIETTIVI FORMATIVI Il corso mira a fornire allo studente gli strumenti concettuali e metodologici della riflessione filosofico-giuridica e a mostrarne l’applicazione nei diversi campi della scienza legale. Il percorso di approfondimento, insieme storico e teoretico, è stato predisposto per dotare lo studente di giurisprudenza dell’apertura mentale necessaria all’inquadramento critico delle questioni e dei problemi implicati dallo studio del diritto. PROGRAMMA DEL CORSO Prolegomeni: 1. filosofia del diritto e filosofia sul diritto 2. sullo statuto epistemico della disciplina 3. la filosofia del diritto e le altre forme del sapere giuridico 4. filosofia e teoria del diritto (l’oggettivismo formalista) 5. la filosofia dell’esperienza giuridica. Parte Prima: 1. diritto, natura, ragione: il paradigma giusnaturalistico 2. il diritto come scienza empirica 3. realismo giuridico e sociologia del diritto 4. il diritto come scienza formale 5. il normativismo. Parte seconda: 1. diritto, natura e ragione nelle concezioni moderne del diritto e dello stato (modulo didattico svolto dal visiting professor Miguel Ayuso, UP Comillas de Madrid, Facultad de Derecho) 2. diritto, processo, norma 3. le forme del ragionamento giudiziale 4. diritto e retorica. Seminarii: nel corso del semestre d’insegnamento saranno organizzati alcuni seminarii speciali, il cui contenuto costituirà parte integrante degli appunti delle lezioni. TESTI DI RIFERIMENTO Per gli studenti frequentanti che si sottopongono alla prova scritta: 1. appunti delle lezioni e dei seminarii; 2. F. Todescan, Metodo, diritto e politica. Lezioni di storia del pensiero giuridico, Monduzzi Editore, Bologna, 2004, II ed., limitatamente alle seguenti parti: Parte prima, capp. 3, 4, 5, 6; Parte seconda, capp. 3 e 4 (di quest’ultimo solo §§ 1 e 2); Parte terza, capp. 5, 6, 7, 9; Parte quarta, capp. 4, 5, 6, 10, 17, 19, 21, 22; 3. G. Ferrari, M. Manzin (a cura di), La retorica fra scienza e professione legale. Questioni di metodo, Acta Methodologica 1, Giuffrè, Milano, 2004, limitatamente alle pagg. 25-82; 123-155. Per gli studenti frequentanti che si sottopongono alla prova orale: 1. appunti delle lezioni e dei seminarii; 2. F. Todescan, Metodo, diritto e politica. Lezioni di storia del pensiero giuridico, Monduzzi Editore, Bologna, 41 2004, II ed., limitatamente alle parti sopra indicate; 3. G. Ferrari, M. Manzin (a cura di), La retorica fra scienza e professione legale. Questioni di metodo, Acta Methodologica 1, Giuffrè, Milano, 2004, limitatamente alle pagg. 25-82; 105-155; 289-308. Per gli studenti non frequentanti: 1. F.Todescan, Metodo, diritto e politica. Lezioni di storia del pensiero giuridico, Monduzzi Editore, Bologna, 2004, II ed., testo integrale; 2. G. Ferrari, M. Manzin (a cura di), La retorica fra scienza e professione legale. Questione di metodo, Acta Methodologica 1, Giuffrè, Milano, 2004, ad esclusione delle pagg. 83-103; 203-288; 343-353; 3. E. Opocher, Lezioni metafisiche sul diritto, a cura di F. Todescan, Cedam, Padova, 2005, testo integrale. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Per gli studenti frequentanti l’esame consiste in una prova scritta, realizzata in forma telematica (domande a risposta chiusa di diversa tipologia), in unico preappello per ogni sessione. È possibile, in alternativa, sostenere l’esame in forma orale negli appelli regolarmente previsti. Gli studenti frequentanti che non abbiano superato la prova scritta, potranno reiterarla nei preappelli delle sessioni successive, oppure sottoporsi alla prova orale a partire dal secondo appello utile (il primo, nella sessione autunnale) dopo la prova sostenuta. Gli studenti frequentanti che abbiano superato la prova scritta, ma che desiderino modificare il punteggio ottenuto, potranno reiterare successivamente la prova scritta, oppure sottoporsi alla prova orale a partire dal secondo appello utile dopo la prova sostenuta (in questi casi il punteggio previo non sarà tenuto in considerazione). Gli studenti non frequentanti possono sostenere l’esame solamente in forma orale, sulla base di uno specifico programma. ALTRE INFORMAZIONI Il docente può essere contattato, in orario di ricevimento o via e-mail, per esigenze specifiche e motivate, preferibilmente inerenti la materia trattata nel corso. Non saranno prese in considerazioni richieste d’informazione già largamente soddisfatte dalla Guida o dalle bacheche elettroniche e cartacee. 42 ISTITUZIONI DI DIRITTO PROCESSUALE Dott.ssa Gabriella di Paolo – Dott.ssa Raffaella Muroni 1° semestre - 10 crediti e-mail: [email protected] [email protected] H OBIETTIVI FORMATIVI Il corso intende fornire le basi per lo studio del diritto processuale attraverso un approccio ragionato ai principali istituti del processo civile e penale. PREREQUISITI Non sono previsti esami propedeutici, ma è richiesta una certa familiarità con gli istituti e le nozioni principali del diritto privato e penale. PROGRAMMA DEL CORSO La parte di diritto processuale civile sarà dedicata alla trattazione dei seguenti argomenti: la giurisdizione e i principi costituzionali del processo civile; le tipologie di tutela giurisdizionale civile; la cosa giudicata formale e sostanziale; la domanda giudiziale ed i suoi elementi di individuazione; l’onere della prova e le difese del convenuto; profili generali delle azioni sommarie non cautelari e cautelari; l’esecuzione forzata; i diversi tipi di espropriazione forzata; parentesi cognitive di opposizione. La parte di diritto processuale penale, dopo una introduzione sui c.d. modelli processuali e sull’evoluzione storica che ha condotto all’attuale sistema processuale penale italiano, sarà dedicata alla trattazione dei principi generali relativi al processo penale, fra Costituzione e codice di rito, con particolare riguardo ai seguenti temi: giurisdizione penale; pubblico ministero e azione penale; imputato e presunzione di innocenza; libertà personale e sistema delle misure cautelari personali; il principio del contraddittorio nella formazione della prova; principio di legalità processuale e disciplina degli atti del procedimento; cenni alla dinamica processuale e ai riti alternativi; il giudicato. Per il carattere istituzionale del corso non sarà possibile esaurire tutti gli argomenti menzionati. Sugli argomenti non adeguatamente approfonditi durante le lezioni si rinvia, ovviamente, ai manuali consigliati. Il corso si svolgerà tramite lezioni frontali. Eventuali esercitazioni, seminari integrativi e altre attività didattiche di supporto alle lezioni saranno comunicati durante il corso. TESTI DI RIFERIMENTO Per la parte processualcivilistica: - C.CONSOLO, Spiegazioni di diritto processuale civile. Tomo I, Le tutele, Padova, Cedam, ultima edizione. Per la parte processualpenalistica: a scelta dello studente - G. LOZZI, Lineamenti di procedura penale, Giappichelli, Torino, 2003, escluse pag. 319-376 e 384-419, congiuntamente a G. UBERTIS, Sistema di procedura penale, I, Principi generali, Utet, Torino, 2004, p. 99-189, oppure - M. CHIAVARIO, Diritto processuale penale. Profilo istituzionale, Torino, Utet, 2005, pag. 1-390; 440-446, 467508. Resta indispensabile, in ogni caso, un’edizione aggiornatissima del codice di procedura penale. A titolo di esempio si indicano: - G. SPANGHER, Codice di procedura penale, Giappichelli; - G. UBERTIS, Codice di procedura penale, Milano, Raffaello Cortina - M. CHIAVARIO - D.MANZIONE - T.PADOVANI, Codici e leggi per l’udienza penale, Bologna. Zanichelli; - P. CORSO, Il codice di procedura penale e le leggi complementari, Piacenza, LaTribuna. Data la rapida evoluzione della materia, eventuali testi integrativi o alternativi saranno segnalati prima dell’inizio del corso. 43 MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO L’esame consiste in una prova orale e/o scritta. È possibile che per gli studenti frequentanti venga previsto lo svolgimento di prove scritte intermedie durante il corso. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA L’argomento sarà concordato con il docente dopo un colloquio. L’assegnazione definitiva e il deposito del titolo avverrà solo dopo la presentazione scritta di un’ipotesi ragionata di ricerca, elaborata in base a letture propedeutiche e alla verifica concreta di adeguate disponibilità di materiali di consultazione. I tempi di lavoro non possono essere preventivamente determinati, ma dipendono dall’impegno e dalla predisposizione del candidato. 44 DIRITTO COMMERCIALE Prof. Emanuele Cusa 2° semestre - 9 crediti e-mail: [email protected] PROGRAMMA DEL CORSO II corso avrà per oggetto la disciplina delle società. Grazie anche ad apposite esercitazioni si cercherà di assicurare una più concreta percezione di alcuni problemi applicativi. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Prova orale. TESTI DI RIFERIMENTO Per preparare l'esame si consiglia di studiare sul seguente manuale: G. F. CAMPOBASSO, Diritto commerciale. 2. Diritto delle società, sesta edizione, UTET, 2006, ad esclusione delle pagine 257-276, 284-285, 578-618 e 655-664. Lo studente può naturalmente scegliere altri manuali per la preparazione dell'esame, i quali spieghino gli stessi argomenti trattati nelle pagine da studiare del libro indicato sopra. A prescindere dal manuale utilizzato, è fondamentale conoscere direttamente la legislazione vigente relativa agli argomenti da studiare e, in particolare, le parti corrispondenti del codice civile. Il programma è unico per studenti frequentanti e non frequentanti. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLE TESI DI LAUREA L’argomento della tesi di laurea può essere suggerito dal docente o individuato su proposta del candidato e precisato d’intesa con il docente. Di norma, la tesi viene definitivamente assegnata una volta che il candidato abbia elaborato uno schema ragionato di ricerca sulla base di letture propedeutiche. I tempi di elaborazione della tesi dipendono dalle capacità, dall’impegno e dagli obiettivi del laureando. 45 DIRITTO INTERNAZIONALE Prof. Alessandro Fodella - Prof. Antonino Alì 2° semestre - 9 crediti e-mail: [email protected] [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI Il corso di diritto internazionale mira a fornire una conoscenza delle caratteristiche di fondo dell’ordinamento giuridico internazionale e presuppone una buona cognizione di base dei fondamentali istituti giuridici di diritto interno nonché una discreta conoscenza delle lingue inglese e/o francese. PROGRAMMA DEL CORSO Argomenti centrali del corso sono i soggetti del diritto internazionale (o presunti tali), le fonti, l’accertamento e l’attuazione coercitiva del diritto internazionale, i rapporti tra ordinamenti statali e diritto internazionale, la soluzione delle controversie internazionali e il regime della responsabilità internazionale degli Stati, nonché i fondamenti del diritto penale internazionale. Ai fini del superamento dell’esame è in ogni caso indispensabile la conoscenza diretta dei seguenti testi normativi: Carta delle Nazioni Unite; Statuto della Corte internazionale di giustizia; Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati; Convenzione europea del 1950 per la salvaguardia dei diritti dell’Uomo e delle libertà fondamentali; Statuto della Corte Penale Internazionale. METODI DIDATTICI Si prevede lo svolgimento di alcuni cicli di esercitazioni e seminari su argomenti specifici. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO L’esame si svolgerà in forma di colloquio. Coloro che frequenteranno il corso potranno essere invitati a sostenere una o più prove scritte durante il periodo in cui si svolgeranno le lezioni. TESTI DI RIFERIMENTO Durante il corso verranno date precise indicazioni bibliografiche sugli argomenti che saranno via via trattati. Riguardo all’intero corso, i testi consigliati sono i seguenti: - T. TREVES, Diritto Internazionale – Problemi Fondamentali, Giuffré, Milano, 2004. I testi normativi, la conoscenza dei quali è indispensabile ai fini del superamento dell’esame, sono tutti reperibili su internet o saranno messi a disposizione degli studenti. CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA Le tesi in Diritto internazionale vengono assegnate dopo un colloquio con gli aspiranti tesisti. Nel colloquio vengono da parte nostra esposte le modalità da seguire nel corso dell'elaborazione della tesi e si sottolinea l'assoluta necessità di conoscere quanto meno una lingua straniera (preferibilmente inglese o francese). Riguardo alla scelta dell'argomento sul quale dovrà vertere la tesi, si chiede preliminarmente all'aspirante tesista se questi ha particolari interessi a svolgere il suo lavoro su uno specifico tema. In caso di mancata indicazione da parte dello studente, tentiamo di concordare con lo stesso un argomento che, avendo riguardo alle sue inclinazioni e al suo grado di conoscenza di determinate problematiche giuridiche nonché della conoscenza delle lingue, possa essere adeguatamente svolto facendo ricorso al materiale di ricerca disponibile. Una volta individuato il possibile argomento della tesi, si chiede che l'aspirante tesista svolga una preliminare ricerca bibliografica essenziale e che elabori, in tempi relativamente brevi, uno schema articolato della tesi, al fine di verificare le sue reali intenzioni e di permettergli di acquisire una certa familiarità con l'argomento prescelto. Ricevuti la bibliografia e lo schema si suggerisce una certa delimitazione dell'ambito dell'indagine e un certo itinerario di lavoro; questo è spesso destinato a mutare, adattandosi a vari fattori (di tipo oggettivo e soggettivo), nel corso dell'elaborazione della tesi, per la quale sono comunque previsti tempi medio-lunghi. 46 DIRITTO PENALE Prof. Alessandro Melchionda 2° semestre – 9 crediti e-mail: [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI Il corso mira a fornire una conoscenza completa della disciplina generale del sistema penale italiano, con l’ulteriore obiettivo di mettere lo studente in condizione di ben illustrare i principali aspetti caratteristici e problematici degli istituti generali della teoria del reato e di sviluppare una adeguata capacità di inquadramento di singoli ipotetici casi concreti. PREREQUISITI Il corso presuppone solo il superamento degli esami istituzionali del primo anno (in particolare: Istituzioni di diritto privato e Istituzioni di diritto pubblico). PROGRAMMA DEL CORSO • Fondamento e funzione del diritto penale (bene giuridico e scopo della pena) • Sviluppo storico del diritto penale moderno (Illuminismo giuridico, Beccaria, codificazioni moderne, Scuola classica e Scuola positiva, codice Zanardelli e codice Rocco) • I principi costituzionali in materia penale (riserva di legge, tassatività, irretroattività, offensività e materialità del reato, personalità della responsabilità penale e colpevolezza, finalità rieducativa della pena) • La legge penale (limiti temporali; limiti spaziali; limiti personali; regole di interpretazione) • La nozione di reato e la distinzione fra delitti e contravvenzioni • Il soggetto attivo e passivo del reato; la responsabilità delle persone giuridiche • L’analisi sistematica del reato: • il fatto tipico (azione, omissione, evento, nesso di causalità) • l’antigiuridicità (cause di giustificazione; illiceità speciale) • la colpevolezza (imputabilità, dolo, colpa, errore, conoscibilità del precetto, scusanti) • Le forme di manifestazione del reato (tentativo, concorso di persone nel reato) • Il sistema delle circostanze del reato • Il concorso di reati: regole e limiti (il concorso apparente di norme) • La punibilità (condizioni di punibilità; cause estintive del reato) • Il sistema delle sanzioni penali (pene e misure di sicurezza; la commisurazione della pena; le cause di estinzione della pena) METODI DIDATTICI Per il carattere istituzionale del corso, la didattica si basa principalmente sulle lezioni tenute dal docente. Dato il carattere giuspositivo della materia, è indispensabile consultare costantemente il codice penale, tanto durante la partecipazione alle lezioni, alle esercitazioni ed ai laboratori applicativi, quanto nella fase di studio dei testi consigliati. Per gli argomenti che non potranno essere adeguatamente approfonditi a lezione, si rinvia, ovviamente, ai manuali consigliati. Per i soli frequentanti sono poi previste esercitazioni su temi specifici del programma, che saranno tenute da collaboratori alla cattedra. Parallelamente al corso verranno altresì organizzati dei laboratori applicativi sulle tematiche indicate nella Guida dello studente. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO L'esame si svolgerà in forma orale ed è diretto a verificare il livello di comprensione e di apprendimento della materia, con particolare attenzione alle fondamentali nozioni della teoria del reato (azione, omissione, nesso di causalità, dolo, colpa, errore, giustificazione e scusa, concorso di persone, tentativo, ecc.), da correlare alle 47 funzioni della pena ed alle condizioni formali (principio di legalità, garanzie costituzionali, ecc.) e sostanziali (principio di offensività, principio di colpevolezza, ecc.) di legittimazione dell’intervento punitivo. Gli argomenti delle lezioni e delle esercitazioni frequentate costituiranno il primo tema di verifica e valutazione in sede d’esame. Poiché la partecipazione alle lezioni rappresenta un elemento integrante della valutazione in crediti del corso, vengono suggeriti testi di dimensioni diverse per gli studenti non frequentanti rispetto a quelli frequentanti. Per questi ultimi, la valutazione in sede di esame verterà sia su quanto contenuto nel testo suggerito, sia su quanto illustrato nel corso delle lezioni; qualora tuttavia preferiscano avere a disposizione un testo più ricco di approfondimenti, possono anch’essi utilizzare i testi indicati per i non frequentanti. TESTI DI RIFERIMENTO Per gli studenti frequentanti (necessariamente da integrare con gli appunti delle lezioni): - G. MARINUCCI - E. DOLCINI, Manuale di diritto penale. Parte generale, Milano, Giuffrè, ultima edizione disponibile oppure (a scelta dello studente) - A. CADOPPI – P. VENEZIANI, Elementi di diritto penale - parte generale, Padova, Cedam, ultima edizione disponibile Per gli studenti non frequentanti (o per i frequentanti che preferiscano testi più completi ovvero che non riescano a seguito tutto il corso): - G. FIANDACA - E. MUSCO, Diritto penale - parte generale, Bologna, Zanichelli, ultima edizione disponibile oppure (a scelta dello studente) - D. PULITANO’, Diritto penale - parte generale, Torino, Giappichelli, ultima edizione disponibile oppure (a scelta dello studente) - F.C. PALAZZO, Corso di diritto penale - parte generale, Torino, Giappichelli, ultima edizione disponibile. ALTRE INFORMAZIONI Gli studenti fuori corso che siano ancora iscritti all’originario Corso di laurea quadriennale in Giurisprudenza possono frequentare il corso delle lezioni, ma il programma d'esame rimarrà quello a suo tempo previsto, comprensivo anche dello studio dei delitti contro il patrimonio. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA Per l'assegnazione della tesi di laurea occorre che il candidato mostri particolare propensione per le materie penalistiche e, a tal riguardo, sarà tendenzialmente preferito chi ha partecipato attivamente al corso, alle esercitazioni o ad altre iniziative afferenti alla materia. Il tema sarà concordato col docente; per l’assegnazione definitiva della tesi ed il conseguente deposito del titolo si disporrà solamente in seguito alla presentazione, da parte del candidato, di una traccia ragionata di ricerca elaborata in base a letture propedeutiche ed alla verifica concreta di adeguate disponibilità di materiali di consultazione. 48 STORIA DEL DIRITTO ITALIANO Prof.ssa Cecilia Natalini 2° semestre - 9 crediti e-mail: [email protected] H PROGRAMMA DEL CORSO Il corso avrà ad oggetto forme e fonti del diritto nella storia europea tra il Medioevo e la prima età moderna. MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO L'esame avrà la forma del colloquio. TESTI DI RIFERIMENTO A tutti gli studenti è consigliata la lettura di: - F. LIOTTA (a cura di), Studi di storia del diritto medioevale e moderno, Bologna, Monduzzi, 1999. Gli studenti che non potranno frequentare regolarmente le lezioni, integreranno la loro preparazione con la lettura di: - F. CALASSO, Medioevo del diritto, I, Le fonti, Milano, Giuffrè, 1954. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA Si richiede la disponibilità a lavorare di prima mano sulle fonti e sulla letteratura specialistica. 49 50 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE EUROPEE E TRANSNAZIONALI 51 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE EUROPEE E TRANSNAZIONALI PIANO DEGLI STUDI CORSO crediti 1° anno (non più attivato) Diritto privato romano (fondamenti del diritto europeo) Istituzioni di diritto comunitario Istituzioni di diritto privato Istituzioni di diritto pubblico Sistemi giuridici comparati 9 6 12 9 12 2° anno Diritto commerciale europeo e transnazionale Diritto costituzionale europeo e transnazionale Diritto internazionale Economia politica Filosofia del diritto Storia del pensiero giuridico moderno 9 6 9 9 9 9 3° anno Diritto amministrativo europeo e transnazionale Diritto del lavoro europeo e transnazionale Diritto penale europeo e transnazionale Diritto privato comparato Istituzioni di diritto processuale europeo e transnazionale 9 9 9 6 10 Esame complementare (1° o 2° semestre) 6 Lingua straniera Prova finale (esame di laurea) A scelta dello studente tra: altri esami complementari, corsi liberi, laboratori applicativi, tirocini professionali, abilità informatiche, ulteriori conoscenze linguistiche. Altre conoscenze linguistiche (seconda lingua), abilità informatiche, tirocini professionali. TOTALE 5 5 52 12 10 180 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE EUROPEE E TRANSNAZIONALI OFFERTA DIDATTICA 2006-2007 crediti docente pag. 6 9 9 R. Toniatti S. Goglio P. Sommaggio 58 60 61 9 9 9 E. Pederzini A. Alì - A. Fodella D. Quaglioni 64 68 73 1° semestre Diritto amministrativo europeo e transnazionale 9 56 Istituzioni di diritto processuale europeo e transnazionale 10 D. de Pretis – B. Marchetti G. Di Paolo – R. Muroni 2° semestre Diritto del lavoro europeo e transnazionale Diritto penale europeo e transnazionale Diritto privato comparato 9 9 6 L. Nogler G. Fornasari L. Antoniolli 66 69 71 2° anno 1° semestre Diritto costituzionale europeo e transnazionale Economia politica Filosofia del diritto 2° semestre Diritto commerciale europeo e transnazionale Diritto internazionale Storia del pensiero giuridico moderno 3° anno 62 I corsi del primo anno non sono stati attivati come conseguenza della riforma dell’Ordinamento Nazionale degli Studi Giuridici. 53 54 ELENCO E PROGRAMMI DEI CORSI FONDAMENTALI DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE EUROPEE E TRANSNAZIONALI 55 DIRITTO AMMINISTRATIVO EUROPEO E TRANSNAZIONALE Prof.ssa Daria de Pretis – Prof.ssa Barbara Marchetti 1° semestre - 9 crediti e-mail: [email protected] [email protected] PREREQUISITI Solo requisito è la normale conoscenza dei concetti e delle regole fondamentali del diritto privato e delle nozioni di base del diritto pubblico quali apprese nei precedenti corsi, con particolare riferimento alle fonti del diritto ed alla articolazione istituzionale della Repubblica. Tale requisito è rispecchiato nella propedeuticità degli insegnamenti di Istituzioni di diritto pubblico e Istituzioni di diritto privato. PROGRAMMA DEL CORSO Il corso si propone di fornire una prospettiva di studio e di conoscenza del diritto amministrativo attenta alle esperienze di altri sistemi e alla comune influenza del diritto europeo. Il programma delle lezioni è composto da tre parti. La prima parte è rivolta a far emergere dall'esperienza giuridica nazionale, europea e di altri Paesi le ragioni di un diritto speciale relativo alle pubbliche amministrazioni, parzialmente differenziato per principi giuridici e regole d'azione rispetto alla ordinaria regolamentazione dei rapporti intersoggettivi. Posta questa base e sulla premessa di una sufficiente conoscenza dell'organizzazione amministrativa, la seconda parte è dedicata all'analisi del procedimento amministrativo e degli atti decisionali che ne segnano la conclusione. In questo contesto sarà approfondito lo studio della discrezionalità nei diritti amministrativi europei. La terza parte ha ad oggetto l‘esposizione, in prospettiva comparata e con particolare attenzione al dato comunitario, dei principi della tutela giurisdizionale nei confronti della pubblica amministrativa. Per l'esame è richiesta la conoscenza di prima mano delle principali leggi amministrative, quali indicate nelle lezioni o risultanti dai testi consigliati. N.B. Il programma esposto nella presente Guida si riferisce agli studenti triennalisti del corrente anno accademico. Gli studenti quadriennalisti fuoricorso conservano il programma proprio del loro anno di corso, da aggiornare con le principali novità intervenute, o possono seguire il nuovo programma assegnato e reperibile al sito www.jus.unitn.it/user/a.asp?cod=daria.depretis&area=p_11. *** Nell’ambito del corso saranno tenuti laboratori applicativi su i seguenti argomenti: - I principi comunitari del diritto amministrativo (dott.ssa Giulia Bertezzolo) - Il procedimento amministrativo tedesco (dott.ssa Cristina Fraenkel) Nel laboratorio gli studenti predisporranno un elaborato scritto e al termine vi sarà un autonomo accertamento di profitto. La frequenza di un laboratorio e il superamento dalla prova finale dà diritto a due crediti. Ciascuno studente non può frequentare più di un laboratorio. A laboratorio non saranno ammessi studenti oltre al numero massimo stabilito all’inizio del corso. TESTI DI RIFERIMENTO 1) - G. FALCON, Lezioni di diritto amministrativo, Padova, Cedam, 2005, per intero integrato con 2) - S. CASSESE (a cura di), Istituzioni di diritto amministrativo, Giuffré, Milano, 2004, limitatamente alle pagg. 61-108 (organizzazione), 171-186 (beni), 381-426 (giustizia) oppure - G. CORSO, Manuale di diritto amministrativo, 3° ed., Giappichelli, Torino, 2006, limitatamente alle pagg 1-27 (organizzazione-concetti), 409-497 (giustizia). 56 nonché 3) M. P. CHITI, Diritto amministrativo europeo, 2° ed. Milano, Giuffrè, 2005, limitatamente alle pagg. 133160 (Diritto amministrativo europeo e diritti amministrativi nazionali), alle pagg. 161-215 (Fonti) e alle pagg. 403-482 (Procedimenti e atti amministrativi). CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA I temi delle tesi sono di regola suggeriti dal docente. Un curriculum coerente con la scelta della tesi nella materia può costituire elemento di priorità. I tempi di elaborazione della tesi di ricerca dipendono largamente dalle attitudini del candidato. 57 DIRITTO COSTITUZIONALE EUROPEO E TRANSNAZIONALE Prof. Roberto Toniatti 1° semestre - 6 crediti e-mail: [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI Il corso intende fornire una comprensione critica e approfondita dei profili organizzativi e funzionali della giurisdizione ordinaria e costituzionale nel contesto dello Stato costituzionale di diritto, quali si presentano sia nell’ordinamento italiano che in altri ordinamenti statuali europei, in rapporto altresì con la giurisprudenza della Corte di Giustizia e della Corte europea dei diritti dell’uomo: la pluralità delle giurisdizioni - di costituzionalità interna e di conformità comunitaria e convenzionale - contribuisce a rendere più complesso il sistema delle garanzie e a valorizzare, in particolare, il ruolo della giurisprudenza costituzionale e del diritto vivente presente e operante negli ordinamenti studiati. Queste tendenze, pur presentandosi con modalità differenziate, costituiscono un carattere ricorrente del costituzionalismo contemporaneo e suggeriscono il delinearsi delle prospettive di un «diritto transnazionale». Al giurista si richiede pertanto un’adeguata conoscenza della configurazione dello Stato costituzionale di diritto e del «costituzionalismo multi-livello», dei diversi sistemi giurisdizionali, degli organi di giustizia costituzionale, delle relative tecniche interpretative e degli strumenti di accesso. PREREQUISITI Il corso di diritto costituzionale europeo e transnazionale presuppone la conoscenza di base dei sistemi giuridici comparati, delle istituzioni di diritto comunitario e delle istituzioni di diritto pubblico dell'ordinamento giuridico italiano. La didattica del corso si presenta pertanto come una diretta prosecuzione dell'apprendimento acquisito dagli insegnamenti del primo anno. PROGRAMMA DEL CORSO Il programma del corso delinea i problemi di fondo della tutela dei diritti costituzionali; approfondisce il significato delle funzioni normativa, giurisdizionale e di garanzia costituzionale e la tematica dei rapporti fra legislazione e giurisdizione alla luce del principio di legalità e di rule of law e delle regole dell'interpretazione; espone i criteri di fondo dell’ordinamento giudiziario e di garanzia della funzione giurisdizionale; esamina il ruolo e analizza in particolare la tipologia delle sentenze e delle tecniche interpretative degli organi di giustizia; ricostruisce inoltre le modalità di circolazione fra gli ordinamenti di principi interpretativi generali di formazione giurisprudenziale. Il corso si propone non solo di ampliare ed approfondire la conoscenza comparata degli istituti di garanzia giurisdizionale e costituzionale di alcuni ordinamenti statuali (con particolare riguardo a quello italiano) e dell’ordinamento comunitario, ma anche e soprattutto di sollecitare gli studenti a maturare capacità di ragionamento critico, di individuazione e analisi dei problemi, di impostazione delle soluzioni e di sintesi personale al fine di contribuire, anche attrraverso la comparazione, alla formazione metodologica del giurista europeo: a tal fine si rivela indispensabile lo studio diretto di decisioni giurisdizionali (case law). METODI DIDATTICI La didattica è impostata in modo da porre in evidenza e trattare gli aspetti problematici della materia, anche al fine di allenare gli studenti a coglierne e selezionarne gli aspetti critici. Di conseguenza, la didattica implica un'ampia mobilità tematica e non segue un ordine espositivo corrispondente ai materiali di studio, anche se le parti di questi ultimi che abbiano un'attinenza diretta con i temi delle lezioni vengono solitamente indicate in anticipo. Durante il corso, gli studenti frequentanti vengono sollecitati ad intervenire nella discussione della materia, al fine di imparare a fare affidamento sulle proprie capacità di esposizione ragionata e di lettura critica e selettiva dei materiali di studio. Il corso sarà integrato da un ciclo di esercitazioni aventi ad oggetto il sistema delle fonti. TESTI DI RIFERIMENTO 1) R. BIN, G. PITRUZZELLA, Diritto costituzionale, VII edizione, Giappichelli, 2006: Parte III. La Costituzione (9558 118) – Parte VII. L’amministrazione della giustizia (265-276) – Parte VIII. Fonti: nozioni generali (277-312) – Parte IX. Le fonti dell’ordinamento italiano: Stato (313-368) – Parte XI. Fonti comunitarie (383-399) – Parte XII. Giustizia costituzionale (401- 456) – Parte XIII. Diritti e libertà (457-535). 2) G. MORBIDELLI, L. PEGORARO, A. REPOSO, M. VOLPI, Diritto pubblico comparato, Giappichelli, Torino, 2004: Capitolo I. Introduzione al diritto pubblico comparato (1-25); Capitolo II. La costituzione (27-118); Capitolo III. Fonti del diritto (119206); Capitolo VII. Giustizia costituzionale (417). 3) Il materiale di studio, comprensivo di una raccolta di decisioni giurisdizionali selezionata e commentata dal docente, disponibile sul sito internet. N.B. Gli studenti in debito di prova possono, senza necessità di richiedere un'ulteriore espressa conferma, conservare il programma vigente nel rispettivo anno di iscrizione. MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO La partecipazione attiva al corso, in quanto stimola a far coincidere la frequenza con lo studio costante e la preparazione progressiva per l'esame, è un'occasione per fruire di più frequenti verifiche del proprio apprendimento, che per gli studenti frequentanti sono un vantaggio non sempre percepito. Durante il corso viene inoltre organizzata una prova scritta, volta ad accertare sia la conoscenza sia la comprensione della materia. L’esame, che si terrà in forma scritta e orale, è diretto ad accertare la capacità di elaborazione critica e di utilizzazione degli strumenti di analisi del diritto costituzionale, capacità che evidentemente presuppone un buon livello di conoscenza degli istituti. La ripetizione mnemonica dei testi di riferimento viene considerata non sufficiente per il superamento dell'esame. Gli studenti che nella prova scritta svolta durante il corso abbiano conseguito la qualificazione di ”ottimo" o di “buono" sono ammessi direttamente all'orale. Un buon esito della prova scritta svolta durante il corso non esime tuttavia dalla conoscenza della rispettiva materia. CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA L'assegnazione della tesi di laurea richiede l'individuazione di un argomento, proposto dal candidato almeno in termini generali e in seguito precisato d'intesa con il docente. L'assegnazione definitiva della tesi e il conseguente deposito del titolo hanno luogo solamente in seguito alla presentazione scritta da parte del candidato di un'ipotesi ragionata di ricerca elaborata in base a letture propedeutiche e alla verifica concreta di adeguate disponibilità di materiali di consultazione. I tempi di lavoro sono rimessi al candidato. 59 ECONOMIA POLITICA Prof. Silvio Goglio 1° semestre - 9 crediti e-mail: [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI 1. Fornire, attraverso lo studio della teoria microeconomica, alcuni strumenti utili a capire la varietà della struttura istituzionale di un sistema economico. 2. Spiegare il modo in cui le risorse scarse vengono destinate ai diversi usi attraverso una particolare istituzione e cioè i mercati (perfettamente o imperfettamente concorrenziali). 3. Illustrare una teoria del comportamento umano utilizzabile per l'analisi del diritto. PREREQUISITI Conoscenza dell'algebra elementare. PROGRAMMA DEL CORSO Lo scambio, la domanda, l'offerta e i prezzi Tempo e rischio Il settore pubblico La teoria del consumatore La teoria dell'impresa Forme di mercato Il cambiamento tecnologico Imperfezioni dei mercati Esternalità e ambiente Tassazione Decisioni pubbliche METODI DIDATTICI Lezioni frontali da parte del docente integrate da delle esercitazioni di carattere pratico. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO L'esame finale consiste in una prova scritta. TESTI DI RIFERIMENTO Libri di testo richiesti per il sostenimento dell’esame: - BERTOLA G., Il Mercato, Bologna, Il Mulino 2006. - KRUGMAN P., WELLS R. , Microeconomia., Bologna, Zanichelli 2006. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA L'assegnazione definitiva della tesi ed il conseguente deposito del titolo hanno luogo solamente in seguito alla presentazione scritta da parte del candidato di un'ipotesi ragionata di ricerca elaborata in base a letture propedeutiche. L'elaborazione della tesi richiede la conoscenza della lingua inglese oltre che dei fondamenti della teoria economica. I tempi di lavoro sono rimessi al candidato, ma ci si può ragionevolmente aspettare che siano lunghi. Si richiede un buon esito nell'esame di Economia politica. 60 FILOSOFIA DEL DIRITTO Prof. Paolo Sommaggio 1° semestre - 9 crediti e-mail: [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI Scopo dell'insegnamento è di fornire allo studente gli strumenti critici per riflettere sui presupposti culturali ed i principi regolatori della esperienza giuridica. PREREQUISITI Non vi sono prerequisiti. PROGRAMMA DEL CORSO Il corso si articola in due parti. La prima, generale, è volta a presentare i temi tradizionali della riflessione giusfilosofica cercando di individuarne possibilità e limiti in confronto con i concetti fondamentali della esperienza giuridica contemporanea. La parte speciale sarà votata alla trattazione specifica del concetto giuridico di persona come categoria ermeneutica dei principali temi biogiuridici e bioetici. In particolare sarà oggetto di approfondimento, e di applicazione degli strumenti teorici appresi nella prima parte del corso, il problema del trapianto di organi. METODI DIDATTICI Lezioni frontali, seminari di approfondimento, esercitazioni. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO L’esame si svolge in forma orale. Gli studenti frequentanti potranno, a loro discrezione, sostenere l’esame in forma scritta (test di accertamento) in appositi preappelli. TESTI DI RIFERIMENTO a) Studenti frequentanti: - Appunti delle lezioni, unitamente allo studio integrale di entrambi i seguenti testi: - F. TODESCAN, Metodo, diritto e politica. Lezioni di storia del pensiero giuridico, Monduzzi Editore, Bologna, II ed. 2004; - P. SOMMAGGIO, Il dono preteso. Il problema del trapianto di organi: legislazione e principi, Cedam, Padova, 2004. b) Studenti non frequentanti: lo studio integrale dei seguenti testi: - F. TODESCAN, Metodo, diritto e politica. Lezioni di storia del pensiero giuridico, Monduzzi Editore, Bologna, II ed. 2004; - P. SOMMAGGIO, Il dono preteso. Il problema del trapianto di organi: legislazione e principi, Cedam, Padova, 2004; - F. ZANUSO, Neminem laedere. Verità e persuasione nel dibattito bio-giuridico, Cedam, Padova 2005. 61 ISTITUZIONI DI DIRITTO PROCESSUALE EUROPEO E TRANSNAZIONALE Dott.ssa Gabriella Di Paolo – Dott.ssa Raffaella Muroni 1° semestre – 10 crediti e-mail: [email protected] [email protected] H OBIETTIVI FORMATIVI Il corso mira anzitutto a fornire gli strumenti teorici e metodologici fondamentali per lo studio del diritto processuale e, poi, all’approfondimento dei fondamentali istituti del processo civile e penale, anche in chiave comparatistica e comunitaria. PREREQUISITI Non sono previsti esami propedeutici, ma è richiesta una certa familiarità con gli istituti e le nozioni principali del diritto privato e penale. PROGRAMMA DEL CORSO La parte di diritto processuale civile sarà dedicata alla trattazione, anche in chiave transnazionale e comunitaria, dei seguenti argomenti: la giurisdizione e i principi costituzionali del processo civile; le tipologie di tutela giurisdizionale civile; la cosa giudicata formale e sostanziale; la domanda giudiziale ed i suoi elementi di individuazione; l’onere della prova e le difese del convenuto; profili generali delle azioni sommarie non cautelari e cautelari. La parte di diritto processuale penale, dopo una introduzione volta all’analisi dei modelli processuali penali nella prospettiva storico-comparatistica, si soffermerà sui principi generali del c.d. “giusto processo penale” fra convenzioni internazionali, principi costituzionali e codice di rito italiano, con particolare riguardo ai seguenti temi: giurisdizione penale; pubblico ministero e azione penale; imputato e presunzione di innocenza; libertà personale e sistema delle misure cautelari personali; il principio del contraddittorio nella formazione della prova; cooperazione giudiziaria internazionale e prospettive della giustizia penale nel processo di integrazione europea. Per il carattere istituzionale del corso non sarà possibile esaurire tutti gli argomenti menzionati. Sugli argomenti non adeguatamente approfonditi durante le lezioni si rinvia, ovviamente, ai manuali o alle altre letture consigliate. Il corso si svolgerà tramite lezioni frontali. Eventuali esercitazioni, seminari integrativi e altre attività didattiche di supporto alle lezioni saranno annunciate a lezione. TESTI DI RIFERIMENTO Per la parte processualcivilistica: - C. CONSOLO, Spiegazioni di diritto processuale civile. Tomo I, Le tutele, Padova, Cedam, ultima edizione, pag. 1– 294. Quanto ai profili di diritto comparato e comunitario sono sufficienti, per gli studenti frequentanti, gli appunti delle lezioni e le letture eventualmente indicate in tale sede dal docente. Gli studenti che non frequentano il corso dovranno studiare i profili suddetti su N. TROCKER, Giudicato (diritto comparato e straniero), in Enc. Giur. Treccani, e su P. DE CESARI, Diritto internazionale privato e processuale comunitario, Torino, Giappichelli, 2° edizione, pag. 1-58, 107-123. Per la parte processualpenalistica: a scelta dello studente - G. LOZZI, Lineamenti di procedura penale, Giappichelli, Torino, 2003, escluse le pagine 318-377, congiuntamente a G.UBERTIS, Principi di procedura penale europea, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2000, pag. 1-107. oppure - M. CHIAVARIO, Diritto processuale penale. Profilo istituzionale, Torino, Utet, 2005, pagg. 1-390; 440-446, 469509, 545-591. 62 Sulla giustizia penale europea e transnazionale, per gli studenti frequentanti, ad integrazione dei manuali appena indicati, saranno sufficienti eventuali letture indicate durante le lezioni. Per gli studenti non frequentanti le letture integrative saranno indicate prima dell’inizio del corso. Resta indispensabile, in ogni caso, un’edizione aggiornatissima del codice di procedura penale. A titolo di esempio si indicano: - G. SPANGHER, Codice di procedura penale, Giappichelli; - G. UBERTIS, Codice di procedura penale, Milano, Raffaello Cortina - M. CHIAVARIO - D.MANZIONE - T.PADOVANI, Codici e leggi per l’udienza penale, Bologna. Zanichelli; - P. CORSO, Il codice di procedura penale e le leggi complementari, Piacenza, LaTribuna. Data la rapida evoluzione della materia, eventuali testi integrativi o alternativi saranno segnalati prima dell’inizio del corso. MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO L’esame consiste in una prova orale e/o scritta. È possibile che per gli studenti frequentanti venga previsto lo svolgimento di prove scritte intermedie durante il corso. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA L’argomento sarà concordato con il docente dopo un colloquio. L’assegnazione definitiva e il deposito del titolo avverrà solo dopo la presentazione scritta di un’ipotesi ragionata di ricerca, elaborata in base a letture propedeutiche e alla verifica concreta di adeguate disponibilità di materiali di consultazione. I tempi di lavoro non possono essere preventivamente determinati, ma dipendono dall’impegno e dalla predisposizione del candidato. 63 DIRITTO COMMERCIALE EUROPEO E TRANSNAZIONALE Prof.ssa Elisabetta Pederzini 2° semestre - 9 crediti e-mail: [email protected] PROGRAMMA DEL CORSO Il corso si articola sostanzialmente in due moduli didattici: il primo afferente al tema dell’impresa, il secondo relativo alle società commerciali, in una prospettiva che tenga conto anche delle reciproche intersezioni esistenti tra diritto interno, normativa comunitaria e rispettivi modelli europei ed extraeuropei di riferimento. Impresa: - L’impresa commerciale e agricola. Il piccolo imprenditore e l’artigiano. - L’inizio, la cessazione e l’imputazione dell’attività di impresa. - Lo statuto normativo dell’impresa commerciale. - L’azienda e la sua circolazione. Società: - Il contratto di società e i tipi sociali. - La società semplice e le regole comuni alle altre società di persone. - La società in nome collettivo. La società in accomandita semplice. - La società per azioni. - La costituzione e i conferimenti. - Le azioni e la struttura finanziaria. - Il sistema ordinario e i sistemi alternativi di amministrazione e controllo (dualistico, monistico) e i loro rispettivi modelli di riferimento: in particolare, gli ordinamenti anglosassone, statunitense, tedesco. - Le modificazioni statutarie e il diritto di recesso del socio. - Lo scioglimento e la liquidazione. - La società a responsabilità limitata. - L’armonizzazione e la concorrenza tra gli ordinamenti nel diritto societario europeo. - Le società straniere e le società europee. Il diritto comunitario di stabilimento delle società. - Società europea e Gruppo Europeo di Interesse Economico. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO L’esame consiste in una prova orale. TESTI DI RIFERIMENTO È indispensabile la conoscenza diretta dei testi normativi, e quindi del codice civile innanzitutto, nella loro versione aggiornata. Impresa Se ripubblicato in edizione aggiornata al 2006: - M. MONTANARI, L’imprenditore e i contratti commerciali, Giuffre’ In alternativa - F. GALGANO, Diritto Commerciale. L’imprenditore, Zanichelli, Ult. Ed. Società - ASSOCIAZIONE DISIANO PREITE, Il Diritto delle Società, Il Mulino, Ult. Ed. - E. PEDERZINI (a cura di), Percorsi di diritto societario europeo, in corso di pubblicazione presso l’editore Giappichelli di Torino. Il programma è unico e indifferenziato per studenti frequentanti e non frequentanti. 64 Resta salva la facoltà di ogni studente di preparare l’esame scegliendo liberamente tra i manuali attualmente reperibili in commercio, purché adeguatamente aggiornati e nel rispetto del programma indicato. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA La scelta dell’argomento implica l’individuazione di un ambito tematico da concordare con il docente. I tempi e i modi di elaborazione dipendono dalle attitudini del candidato. 65 DIRITTO DEL LAVORO EUROPEO E TRANSNAZIONALE Prof. Luca Nogler 2° semestre - 9 crediti e-mail: [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI ll corso si ripromette di sviluppare la capacità argomentativa degli studenti in relazione al problema della regolazione giuridica, rispettivamente, delle attività e dei rapporti di lavoro (subordinati, autonomi e comunque prestati in modo prevalentemente personale). Il contesto argomentativo riguarderà i principali sistemi giuridici della tradizione di civil e common law dell’Europa comunitaria. Pertanto, anche il sistema italiano sarà trattato alla luce delle comuni radici europee e dell’integrazione europea attualmente in atto. PREREQUISITI Le normali propedeuticità del terzo anno di corso di laurea. PROGRAMMA DEL CORSO Saranno privilegiate le seguenti tematiche: - La distinzione tra attività subordinate e autonome così come quella tra rapporti di lavoro subordinato e autonomo. I principali profili di diritto comunitario, rispettivamente, del lavoro e delle attività autonome. - Le funzioni del diritto del lavoro (la legittimazione dei poteri organizzatori e della commercializzazione delle prestazioni di lavoro, la tutela della persona del lavoratore prima-nel-dopo il rapporto di lavoro, le gestione del mercato del lavoro, la partecipazione all’elaborazione delle regole che governano l’ordine sociale). - Le fonti regolative dei rapporti di lavoro (i principi giuslavoristici di carattere costituzionale, le fonti comunitarie ed internazionali, le fonti statali, gli accordi ed i contratti collettivi). - Le tecniche applicative del diritto del lavoro. - Le tecniche di perseguimento dell’effettività del diritto del lavoro (gli apparati amministrativi di controllo, il sostegno all’attività sindacale, la tecnica sanzionatoria e quella incentivante). - La gestione e risoluzione delle controversie giuridiche. METODI DIDATTICI Nei limiti consentiti dal numero di frequentanti sarà privilegiata la discussione critica con gli studenti ai quali saranno prospettati una serie di casi emblematici. Si consiglia, pertanto, agli studenti frequentanti stessi di procurarsi fin dall’inizio del corso i manuali indicati. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Gli studenti frequentanti potranno svolgere due prove scritte di cui si terrà conto in sede di esame. TESTI DI RIFERIMENTO Per la preparazione dell'esame si consigliano i testi di seguito indicati, fermo restando che altri testi potranno essere in seguito segnalati o concordati anche su proposta dello studente. Per la parte di diritto interno: - G. GIUGNI, Diritto sindacale, Cacucci, Bari, 2006, cap. VII e pp. 169-181. nonché un testo a scelta tra i seguenti tre: - O. MAZZOTTA, Diritto del lavoro, Giuffrè, Milano, 2a ed., 2005. Escluse pp. da 103 a 151; da 294 a 300; da 356 a 384; da 397 a 400; da 591 a 599; da 729 a 828; da 847 a 952. oppure - E. GHERA, Diritto del lavoro. Il rapporto di lavoro, Cacucci, Bari, 2006. oppure - M. ROCCELLA, Manuale di Diritto del lavoro, Giappichelli, Torino, 2005. 66 Per la parte comunitaria relativa alle attività autonome che generalmente non viene trattata nei manuali indicati: - L. NOGLER (a cura di), Le attività autonome, Torino, Giappichelli, 2006, pp. 1-83, 207-275. Lo studente potrà sostituire questo testo con un altro in lingua inglese o tedesca da concordare con il docente. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA L'assegnazione della tesi di laurea avverrà in considerazione dell'interesse per la materia. L'assegnazione definitiva del titolo avverrà dopo la presentazione e l'approvazione di un programma di ricerca su un argomento concordato fra docente e studente. 67 DIRITTO INTERNAZIONALE Prof. Antonino Alì - Prof. Alessandro Fodella 2° semestre - 9 crediti e-mail: [email protected] [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI Il corso di diritto internazionale mira a fornire una conoscenza delle caratteristiche di fondo dell’ordinamento giuridico internazionale e presuppone una buona cognizione di base dei fondamentali istituti giuridici di diritto interno nonché una discreta conoscenza delle lingue inglese e/o francese. PROGRAMMA DEL CORSO Argomenti centrali del corso sono i soggetti del diritto internazionale (o presunti tali), le fonti, l’accertamento e l’attuazione coercitiva del diritto internazionale, i rapporti tra ordinamenti statali e diritto internazionale, la soluzione delle controversie internazionali e il regime della responsabilità internazionale degli Stati, nonché i fondamenti del diritto penale internazionale. Ai fini del superamento dell’esame è in ogni caso indispensabile la conoscenza diretta dei seguenti testi normativi: Carta delle Nazioni Unite; Statuto della Corte internazionale di giustizia; Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati; Convenzione europea del 1950 per la salvaguardia dei diritti dell’Uomo e delle libertà fondamentali; Statuto della Corte Penale Internazionale. METODI DIDATTICI Si prevede lo svolgimento di alcuni cicli di esercitazioni e seminari su argomenti specifici. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO L’esame si svolgerà in forma di colloquio. Coloro che frequenteranno il corso potranno essere invitati a sostenere una o più prove scritte durante il periodo in cui si svolgeranno le lezioni. TESTI DI RIFERIMENTO Durante il corso verranno date precise indicazioni bibliografiche sugli argomenti che saranno via via trattati. Riguardo all’intero corso, i testi consigliati sono i seguenti: - T. TREVES, Diritto Internazionale – Problemi Fondamentali, Giuffré, Milano, 2004. I testi normativi, la conoscenza dei quali è indispensabile ai fini del superamento dell’esame, sono tutti reperibili su internet o saranno messi a disposizione degli studenti. CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA Le tesi in Diritto internazionale vengono assegnate dopo un colloquio con gli aspiranti tesisti. Nel colloquio vengono da parte nostra esposte le modalità da seguire nel corso dell'elaborazione della tesi e si sottolinea l'assoluta necessità di conoscere quanto meno una lingua straniera (preferibilmente inglese o francese). Riguardo alla scelta dell'argomento sul quale dovrà vertere la tesi, si chiede preliminarmente all'aspirante tesista se questi ha particolari interessi a svolgere il suo lavoro su uno specifico tema. In caso di mancata indicazione da parte dello studente, tentiamo di concordare con lo stesso un argomento che, avendo riguardo alle sue inclinazioni e al suo grado di conoscenza di determinate problematiche giuridiche nonché della conoscenza delle lingue, possa essere adeguatamente svolto facendo ricorso al materiale di ricerca disponibile. Una volta individuato il possibile argomento della tesi, si chiede che l'aspirante tesista svolga una preliminare ricerca bibliografica essenziale e che elabori, in tempi relativamente brevi, uno schema articolato della tesi, al fine di verificare le sue reali intenzioni e di permettergli di acquisire una certa familiarità con l'argomento prescelto. Ricevuti la bibliografia e lo schema si suggerisce una certa delimitazione dell'ambito dell'indagine e un certo itinerario di lavoro; questo è spesso destinato a mutare, adattandosi a vari fattori (di tipo oggettivo e soggettivo), nel corso dell'elaborazione della tesi, per la quale sono comunque previsti tempi medio-lunghi. 68 DIRITTO PENALE EUROPEO E TRANSNAZIONALE Prof. Gabriele Fornasari 2° semestre - 9 crediti e-mail: [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI L'obiettivo del Corso è quello di offrire gli strumenti per un confronto tra i principi del diritto penale italiano e quelli dei principali sistemi penali, con particolare riferimento agli ordinamenti europei e nordamericani. Si analizzeranno in primo luogo i fondamenti costituzionali relativi alle fonti ed all'interpretazione del diritto penale; si proseguirà con la trattazione dei concetti dogmatici relativi alla costruzione del reato (condotta, evento, causalità, cause di giustificazione, imputabilità, dolo, colpa, errore) ed alle forme di manifestazione del reato (tentativo, concorso di persone), concludendo con le vicende relative alla punibilità ed ai tratti essenziali del sistema sanzionatorio, che verranno approfonditi nell'apposito laboratorio applicativo tenuto dalla dottoressa Antonia Menghini; altri due laboratori applicativi, tenuti rispettivamente dal dottor Sergio Bonini e dalla dottoressa Emanuela Fronza, concerneranno i principi costituzionali ed il rapporto tra fonti interne e fonti comunitarie. Volendosi dare allo studente un quadro d'insieme concernente la comparazione tra i vari istituti, l'esposizione dei contenuti riguardanti gli ordinamenti stranieri avverrà non appena completata quella riguardante gli aspetti omologhi dell'ordinamento italiano. L'obiettivo finale è quello di considerare i concetti generali del diritto penale come elementi di un sistema, sottolineandone i profili di transnazionalità nell'ottica dell'armonizzazione europea e dell'impostazione di un diritto penale internazionale funzionale all'attività delle Corti penali internazionali e privilegiando una forma di apprendimento critica e dialogica. PREREQUISITI Il corso presuppone solo il superamento degli esami istituzionali del primo anno (in particolare: Istituzioni di diritto privato e Istituzioni di diritto pubblico). PROGRAMMA DEL CORSO Per il carattere istituzionale del Corso, la didattica si basa fondamentalmente sulle lezioni tenute dal docente, nelle quali verranno svolti principalmente, esponendo prima i dati del diritto nazionale, poi quelli di diritto straniero o sovranazionale, i seguenti argomenti: 1. Sviluppo storico del diritto penale moderno; 2. Principi costituzionali in materia penale; 3. Teoria dell'interpretazione delle leggi penali; 4. Funzioni della pena e lineamenti essenziali del sistema sanzionatorio penale; 5. Analisi degli elementi del reato; 6. Forme di manifestazione del reato. Su alcuni di questi temi, verranno organizzate, a fini di approfondimento, esercitazioni tenute dal dottor Federico Fava; per coloro che le frequenteranno, il loro tema sarà oggetto di almeno una domanda in sede di esame. TESTI DI RIFERIMENTO Per la parte del Corso relativa al diritto europeo e transnazionale, il testo adottato è: - G. FORNASARI - A.MENGHINI, Percorsi europei di diritto penale, CEDAM, Padova, 2005. Per la parte del Corso relativa al diritto nazionale, possono essere adottati in alternativa tra di loro i seguenti testi: - G. MARINUCCI - E. DOLCINI, Manuale di diritto penale. Parte generale, Giuffrè, Milano, 2006 (uscirà nel mese di ottobre); - A. CADOPPI - P. VENEZIANI, Elementi di diritto penale. Parte generale, 2^ ed., CEDAM, Padova, 2004; 69 - G. FIANDACA - E. MUSCO, Diritto penale. Parte generale, Zanichelli, Bologna, 4^ ed. riveduta e aggiornata, 2006; - D. PULITANO', Diritto penale, Giappichelli, Torino, 2005 - F. PALAZZO, Diritto penale. Parte generale, Giappichelli, Torino, 2° ed., 2006. Verrà inoltre consigliata, durante le lezioni, per l'approfondimento di singole parti del programma, la lettura di altri testi, che potranno costituire, per i frequentanti, argomento di esame in sostituzione di parti istituzionalmente previste. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO L'esame si articola in una unica prova orale avente ad oggetto gli argomenti del Corso. Esso è diretto a verificare il livello di comprensione critica e di approfondimento della materia, con particolare attenzione ai principi costituzionali ed ai fondamentali concetti di teoria del reato ed alle connessioni con le funzioni della pena, con lo sguardo costantemente rivolto ai profili di transnazionalità. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA Nell'assegnazione delle tesine richieste per la prova finale, verranno privilegiati gli studenti frequentanti che avranno mostrato attitudine per la materia; il tema sarà concordato con il docente ed il deposito del titolo avverrà dopo la presentazione scritta, da parte del candidato, di una ipotesi ragionata di ricerca basata sulla effettiva disponibilità di materiali di consultazione; trattandosi in ogni caso di lavori aventi ad oggetto anche profili di comparazione, si chiede una conoscenza almeno passiva di una lingua straniera. 70 DIRITTO PRIVATO COMPARATO Prof.ssa Luisa Antoniolli 2° semestre - 6 crediti e-mail: [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI Il corso mira ad approfondire lo studio e l’applicazione delle metodologie comparatistiche nel settore del diritto dei contratti, attraverso l’analisi di documenti giuridici quali leggi, sentenze e materiali dottrinari, provenienti da diversi sistemi nazionali,. L’utilizzo diretto di materiali giuridici diversi è necessario per comprendere il modo con cui problemi giuridici analoghi sono affrontati in modo più o meno divergente nei vari ordinamenti, ed impostare quindi in modo corretto il lavoro di comparazione. PREREQUISITI Il corso di diritto privato comparato presuppone la conoscenza delle caratteristiche fondamentali delle principali famiglie giuridiche occidentali, nonché delle metodologie del diritto comparato, che sono oggetto dello studio del corso di sistemi giuridici comparati. Inoltre, esso presuppone la padronanza dei concetti e delle norme relative ai principali istituti del diritto privato patrimoniale nel diritto italiano, oggetto del corso di istituzioni di diritto privato, che formano le basi necessarie per il lavoro di comparazione. PROGRAMMA DEL CORSO Il corso mira all’approfondimento dei temi della comparazione giuridica nell’ambito del diritto dei contratti in alcuni ordinamenti paradigmatici della tradizione giuridica di civil law e di common law. Tale lavoro verrà svolto sia attraverso la macrocomparazione delle caratteristiche generali dei diversi ordinamenti nazionali, sia attraverso la microcomparazione di alcuni istituti e concetti. Verrà inoltre analizzato il fenomeno della progressiva convergenza in ambito europeo nel settore del diritto dei contratti, attraverso l’analisi dell’armonizzazione giuridica operata dalla Comunità europea e di ulteriori strumenti di armonizzazione, quali i Principi del diritto europeo dei contratti (PECL) ed i Principi Unidroit dei contratti commerciali internazionali. Per la frequenza del corso è richiesta la conoscenza passiva dell’inglese, necessaria per la lettura e lo studio dei materiali che verranno analizzati durante le lezioni. Gli studenti che sono in grado di utilizzare ulteriori lingue europee possono scegliere di approfondire lo studio di materiali degli ordinamenti interessati. METODI DIDATTICI Il corso si svolgerà sia attraverso l’inquadramento teorico dei temi oggetto di studio, sia attraverso la discussione di materiali quali sentenze, leggi e altri materiali giuridici rilevanti, con l’intervento attivo e critico degli studenti, a cui potranno essere assegnate singole letture per la discussione in classe. Qualora il numero dei frequentanti lo consenta, sarà possibile anche prevedere la presentazione e discussione di elaborati scritti, individuali o di gruppo, su temi specifici individuati d’accordo con il docente. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO L’esame consisterà in una prova orale. Per gli studenti frequentati potranno essere fissate delle modalità alternative di esame; su richiesta potranno essere presentati degli elaborati scritti inerenti a temi trattati durante il corso. TESTI DI RIFERIMENTO Per gli studenti del corso di laurea triennale in scienze giuridiche europee e transnazionali e in scienze giuridiche: - H. KOETZ, S. PATTI, Diritto europeo dei contratti, Milano, Giuffrè, 2006 - Principi di diritto europeo dei contratti (Parti I e II), in Europa e Diritto Privato, 2000, pp. 249-291 (introduzione di C. Castronovo) 71 - Principi di diritto europeo dei contratti – Parte III, in Europa e Diritto Privato, 2002, pp. 949-975 (introduzione di C. Castronovo) Per gli studenti frequentanti ulteriori materiali saranno indicati e messi a disposizione durante il corso. Per gli studenti del corso di laurea quadriennale in giurisprudenza: - H. KOETZ, S. PATTI, Diritto europeo dei contratti, Milano, Giuffrè, 2006 - G. ALPA, R. DELFINO, Il contratto nel common law inglese, II ed., Padova, CEDAM, 1997 72 STORIA DEL PENSIERO GIURIDICO MODERNO Prof. Diego Quaglioni 2° semestre – 9 crediti e-mail: [email protected] H PROGRAMMA DEL CORSO Il corso intende offrire una introduzione allo studio del pensiero giuridico moderno, partendo dai suoi presupposti nella tradizione dottrinale del diritto comune. MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO L'esame avrà la forma del colloquio. TESTI DI RIFERIMENTO A tutti gli studenti è consigliata la lettura di: - P. GROSSI, Mitologie giuridiche della modernità, II edizione accresciuta, Milano, Giuffrè, 2005; - D. QUAGLIONI, La sovranità, Roma-Bari, Laterza, 2004. Gli studenti che non potranno frequentare regolarmente le lezioni, integreranno la loro preparazione con la lettura di: - F. LIOTTA (a cura di), Studi di storia del diritto medioevale e moderno, Bologna, Monduzzi, 1999. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA Si richiede la disponibilità a lavorare di prima mano sulle fonti e sulla letteratura specialistica. 73 74 ELENCO E PROGRAMMI DEI CORSI COMPLEMENTARI COMUNI AL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE E AL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE EUROPEE E TRANSNAZIONALI 75 ELENCO INSEGNAMENTI COMPLEMENTARI corso Diritto dei trasporti Diritto del turismo Diritto delle cooperative e degli enti senza scopo di lucro Diritto ecclesiastico Diritto regionale e degli Enti Locali Diritto tributario Diritto urbanistico e delle opere pubbliche Esegesi delle fonti di storia del diritto italiano Storia delle dottrine politiche Criminologia Diritto anglo-americano crediti 6 6 6 semestre docente 1° S. Busti 1° S. Busti 1° E. Cusa pag. 77 78 79 6 6 6 6 6 1° 1° 1° 1° 1° E. Camassa D. Florenzano A. Magliaro A. Simonati G. Marchetto 80 82 83 84 85 6 6 6 1° 2° 2° 86 87 90 Diritto canonico Diritto dei Paesi africani Diritto dei Paesi asiatici 6 6 6 2° 2° 2° Diritto dei Paesi di lingua tedesca/Das Recht der Deutschsprachingen Staaten 6 2° Diritto dell’ambiente 6 2° Diritto russo e della Comunità Stati Indipendenti Diritto tavolare Storia del diritto romano Storia delle codificazioni moderne 6 2° P. Carta A. Di Nicola A. Pradi – W. Burnham R. Maceratini E. Ioriatti - A. Keita I. Castellucci E. Feldman X. Jun L. Nogler – J. Woelk – U. Reifner N. Lugaresi – R. L. Glicksman W. Simons 6 6 6 2° 2° 2° 76 A. Pradi M. Miglietta D. Quaglioni L. Bianchin 92 93 94 95 99 100 102 103 105 DIRITTO DEI TRASPORTI Prof. Silvio Busti 1° semestre - 6 crediti PROGRAMMA DEL CORSO I. Nozione e fonti del Diritto dei trasporti Gerarchia delle fonti normative interne Diritto internazionale privato e diritto privato internazionale uniforme in tema di trasporto I sistemi di diritto uniforme sui trasporti marittimi, aerei e di superficie II. Il contratto di trasporto Tipizzazione, nozione e sottotipi Il regime di responsabilità del vettore III. Amministrazione interna ed organizzazioni internazionali dei trasporti In particolare, la disciplina del trasporto pubblico locale IV. Le libertà dei trasporti internazionali Accordi sui diritti di traffico aereo e di superficie Il regime dei trasporti nella C.E. V. Parte speciale: i documenti del contratto di trasporto. Il corso, che si prefigge l'obiettivo di mostrare l'interazione tra diritto pubblico e diritto privato nella materia speciale, presuppone la conoscenza della teoria dei titoli di credito, dell’impresa commerciale e dei contratti ad essa attinenti. Viene, pertanto, evidenziata, per gli studenti dei corsi di laurea sia triennale che quadriennale, l’opportunità di dare la precedenza all’insegnamento di Diritto commerciale e del relativo esame. Sono previste esercitazioni in materia di trasporto pubblico locale e regime comunitario dei trasporti. Il corso può essere scelto dallo studente sia del quadriennio che dei corsi di laurea triennale o biennale specialistica (ben inteso, lo studente del biennio specialistico non deve aver già sostenuto l’esame nel triennio). TESTI DI RIFERIMENTO - BUSTI S. , Contratto di trasporto aereo, Giuffrè. Milano, 2001; I frequentanti potranno sostituire parte del testo con gli appunti delle lezioni. Per la parte speciale: - S. BUSTI, Nuovi documenti del contratto di trasporto di cose, Cedam, Padova, 1983, solo i capp. I, II e V. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA L’argomento della tesi di laurea può essere suggerito dal docente o individuato su proposta del candidato, almeno in termini generali e precisato d'intesa con il docente. Per l'elaborazione della tesi sono richiesti la buona conoscenza di una lingua straniera e un ottimo esito dell'esame. Il deposito del titolo ha luogo solo in seguito alla presentazione scritta da parte del candidato di uno schema ragionato di ricerca elaborato in base a letture propedeutiche. Per dare la possibilità al docente di seguire lo sviluppo della ricerca è necessario che il candidato faccia pervenire al docente parti del lavoro già svolto. Non sono predeterminati tempi di lavoro che dipendono esclusivamente dall'applicazione dello studente. 77 DIRITTO DEL TURISMO Prof. Silvio Busti 1° semestre - 6 crediti PROGRAMMA DEL CORSO I Diritto del turismo: nozione e contenuti. II L'intervento pubblico nel turismo. Il decentramento delle competenze L'imprenditorialità alberghiera e turistica. L'intervento finanziario pubblico: il credito alberghiero e turistico. Turismo e tutela dell'ambiente. III La disciplina pubblicistica dell'esercizio alberghiero e delle strutture ricettive similari. IV Il contratto d'albergo: nozione e tipicità; le altre figure affini. Caratteri e soggetti del contratto. Le obbligazioni dell'albergatore e del cliente. La responsabilità dell'albergatore. Estinzione del rapporto. La responsabilità dei soggetti assimilati agli albergatori. V I contratti di organizzazione ed intermediazione di viaggio. Obblighi e diritti dell'organizzatore e venditore dei c.d. pacchetti turistici. La tutela del turista-consumatore nella normativa comunitaria. Il corso, che si prefigge l'obiettivo di mostrare l'interazione tra diritto pubblico e privato nella materia speciale, può essere scelto dallo studente sia del quadriennio che dei corsi di laurea triennale o biennale magistrale (ben inteso , lo studente del biennio specialistico non deve aver già sostenuto l’esame nel triennio). Sono previste esercitazioni in tema di intervento pubblico nel turismo e disciplina pubblicistica dell’esercizio alberghiero. Il corso presuppone la conoscenza della teoria dell’impresa commerciale e dei contratti ad essa attinenti. Viene pertanto evidenziata, per gli studenti dei corsi di laurea sia triennale che quadriennale, l’opportunità di dare la precedenza all’insegnamento di Diritto commerciale, e del relativo esame. TESTI DI RIFERIMENTO - V. FRANCESCHELLI – F. MORANDI (a cura di), Manuale di diritto del turismo, Giappichelli, Torino 2003, con esclusione, per lo studente triennalista dei capp. XIX e XXII. Gli studenti della Facoltà di Lettere che mutuano l’insegnamento, sono esentati dalla esigenza di frequentare il corso e sostenere l’esame di Diritto commerciale. I frequentanti potranno sostituire parte del testo con gli appunti delle lezioni. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA L'assegnazione dell'argomento della tesi di laurea può essere suggerito dal docente o individuato su proposta del candidato, almeno in termini generali e precisato d'intesa con il docente. Il deposito del titolo ha luogo solo in seguito alla presentazione scritta da parte del candidato di uno schema ragionato di ricerca elaborato in base a letture propedeutiche. Per dare la possibilità al docente di seguire lo sviluppo della ricerca è necessario che il candidato faccia pervenire al docente parti del lavoro già svolto. É richiesto un ottimo esito dell'esame. Non sono predeterminati tempi di lavoro che dipendono esclusivamente dall'applicazione dello studente. 78 DIRITTO DELLE COOPERATIVE E DEGLI ENTI SENZA SCOPO DI LUCRO Prof. Emanuele Cusa 1° semestre - 6 crediti e-mail: [email protected] PROGRAMMA DEL CORSO - La disciplina delle società cooperative e loro consorzi, in base alla Costituzione, al codice civile, alla legislazione speciale e ai principi cooperativi. - La disciplina degli enti senza scopo di lucro, in base alla Costituzione, al codice civile e alla legislazione speciale. - Le fondazioni bancarie. - L’impresa non lucrativa di utilità sociale. METODI DIDATTICI Le lezioni saranno tenute in modo da stimolare la partecipazione attiva degli studenti. Per raggiungere questo obiettivo non solo verrà indicato o distribuito durante il corso materiale vario, ma sarà anche consentito a chi lo desideri di preparare relazioni da presentare in aula. MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Prova orale. Gli studenti frequentanti saranno valutati sui testi, casi e materiali oggetto di analisi individuale e di discussione durante il corso. TESTI DI RIFERIMENTO Per gli studenti non frequentanti è necessario studiare l’apposita dispensa, comprensiva di una selezionata raccolta di disposizioni legislative, la quale è fotocopiabile per uso personale ed è disponibile presso la portineria della Facoltà di Giurisprudenza di Via Santa Margherita, 10. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA L’argomento della tesi di laurea può essere suggerito dal docente o individuato su proposta del candidato e precisato d’intesa con il docente. Di norma, la tesi viene definitivamente assegnata una volta che il candidato abbia elaborato uno schema ragionato di ricerca sulla base di letture propedeutiche. I tempi di elaborazione della tesi dipendono dalle capacità, dall’impegno e dagli obiettivi del laureando. 79 DIRITTO ECCLESIASTICO Prof.ssa Erminia Camassa 1° semestre - 6 crediti e-mail: [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI Obiettivo primario del corso è quello di porre in evidenza come il Diritto ecclesiastico, pur superato nella sua concezione tradizionale di studio dei rapporti fra lo Stato e la Chiesa Cattolica, debba essere oggi, in una società sempre più multiconfessionale, lo studio dei rapporti che si instaurano tra lo Stato e tutte le confessioni religiose e resti comunque tra le discipline giuridiche quella che più si accosta ai “confini della coscienza e della dimensione spirituale dell’individuo”. PREREQUISITI Oltre al rispetto delle propedeuticità stabilite dalla Facoltà, si consiglia a coloro che avessero eventualmente deciso di inserire nel piano di studi Diritto canonico,di dare la precedenza allo studio di quest'ultimo, prima di sostenere l'esame di Diritto ecclesiastico. L'esame potrà comunque essere inserito e sostenuto indipendentemente da Diritto canonico. PROGRAMMA DEL CORSO Oggetto del corso sarà lo studio del fenomeno religioso nella sua dimensione individuale e sociale e l'approfondimento di quei settori dell'ordinamento giuridico statale che lo disciplinano. Nella prima parte del corso si procederà ad un'analisi storica dei sistemi attraverso i quali gli Stati hanno regolato i loro rapporti con le confessioni religiose e ad un esame dell'evoluzione nel tempo e nei contenuti del concetto di libertà religiosa. Una seconda parte del corso, tratterà del fenomeno religioso nella Costituzione italiana e delle forme concrete di garanzia dell'esercizio della libertà religiosa dell'individuo, sia come singolo che nelle formazioni sociali, previste dalle fonti statali e da quelle pattizie. Si presterà inoltre particolare attenzione allo studio dei rapporti con le confessioni acattoliche ed alle problematiche più attuali di cui si è occupato negli ultimi anni il diritto ecclesiastico, dall'obiezione di coscienza, alla bioetica, ai sistemi di finanziamento delle confessioni religiose. METODI DIDATTICI Tipo lezioni: Il corso nella sua parte generale si svolgerà mediante lezioni frontali. Nell’ambito del corso sono inoltre previsti cicli di esercitazioni, aventi ad oggetto l’approfondimento di temi specifici. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO La valutazione dell’apprendimento avverrà tramite un esame orale. TESTI DI RIFERIMENTO Per gli studenti iscritti al Corso di Laurea triennale si consiglia l'adozione di: - G. DALLA TORRE, Lezioni di diritto ecclesiastico, Giappichelli, Torino, ultima edizione. Per gli studenti iscritti al Corso di Laurea magistrale, al Corso di Laurea specialistica e per gli iscritti al Corso di Laurea quadriennale si consiglia l'adozione di: - F. FINOCCHIARO, Diritto Ecclesiastico, Zanichelli, Bologna, ultima edizione. - C. CARDIA, Manuale di diritto ecclesiastico, Il Mulino, Bologna, ultima edizione. - L. MUSSELLI, V. TOZZI, Manuale di diritto ecclesiastico. La disciplina giuridica del fenomeno religioso. Laterza, Bari, ultima edizione. 80 CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA Per l’assegnazione della tesi si richiede da parte del candidato la proposizione di un tema, quanto meno nelle linee generali, da precisare poi attraverso accordi con il docente. L’assegnazione definitiva della tesi seguirà la presentazione da parte del candidato di un elenco della bibliografia reperita sull’argomento e di uno schema preliminare del lavoro che si intende svolgere. Criterio preferenziale sarà l’aver frequentato le lezioni e i seminari; la votazione riportata potrà costituire criterio di priorità. 81 DIRITTO REGIONALE E DEGLI ENTI LOCALI Prof. Damiano Florenzano 1° semestre - 6 crediti e-mail: [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI Il corso intende illustrare agli studenti il sistema delle autonomie territoriali del nostro ordinamento, mediante un approccio mirato all’approfondimento dei contenuti della revisione del Titolo V della seconda Parte della Costituzione, nonché della Legge costituzionale n. 2 del 2001, alla luce della più recente giurisprudenza della Corte costituzionale. PREREQUISITI Lo studio della materia presuppone la piena padronanza dei principi di diritto pubblico e di diritto amministrativo. PROGRAMMA DEL CORSO A) Per quanto concerne le Regioni: - L’istituzione delle Regioni e l’organizzazione Le attribuzioni regionali I rapporti Stato-Regioni B) Per quanto concerne i Comuni e le Province: - Organizzazione e attribuzioni; - I servizi pubblici locali Il corso avrà particolare riguardo agli elementi di specialità relativi alla Regione Trentino Alto Adige-Südtirol, ed alle Province Autonome di Trento e Bolzano. METODI DIDATTICI Il corso si articolerà in lezioni frontali, miranti a presentare teoricamente gli istituti ed i principi generali che ne costituiscono l’oggetto. Agli studenti saranno offerte indicazioni per l’ulteriore approfondimento della realtà istituzionale (sentenze della Corte costituzionale) e provvedimenti normativi. MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Prova orale. TESTI DI RIFERIMENTO Per il Diritto regionale: - S. BARTOLE – R. BIN, G. FALCON – R. TOSI, “Diritto regionale”, Il Mulino, ult. ed. Per il Diritto degli Enti Locali: - L. VANDELLI, Il sistema della autonomie Locali, Il Mulino, ult. ed., esclusivamente le parti riferite al programma (cap. I-VIII). CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA Per quanto concerne l’eventuale assegnazione di tesi di laurea, lo studente può manifestare il proprio interesse per un argomento individuato almeno in termini generali. Gli verrà quindi consigliata una prima bibliografia introduttiva, la cui lettura consentirà di meglio circoscrivere l’oggetto della ricerca e di assegnare il titolo definitivo. 82 DIRITTO TRIBUTARIO Dott.ssa Alessandra Magliaro 1° semestre - 6 crediti e-mail: [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI 1. Fornire attraverso lo studio dei principi generali del diritto tributario strumenti per apprendimenti pratici. 2. Far comprendere l’evoluzione odierna dei tributi. PROGRAMMA DEL CORSO Il corso si divide in due parti. Parte generale - principi costituzionali, fonti normative interne e comunitarie - l'obbligazione tributaria - i soggetti dell'obbligazione tributaria distinti in: a) soggetti attivi - l'amministrazione finanziaria b) soggetti passivi - il contribuente, il sostituto d'imposta e il responsabile d'imposta - l'accertamento tributario e le sanzioni - riscossione e rimborso - la tutela giurisdizionale in materia tributaria - i reati tributari Parte speciale - imposta sul reddito - imposta sui trasferimenti - imposta sul valore aggiunto - tributi minori. Cenni In collegamento con il corso sarà tenuto un laboratorio applicativo su "La Giurisprudenza della Corte di Giustizia in materia di imposte dirette”. TESTI DI RIFERIMENTO - LUPI, Diritto tributario, Milano, 2 volumi, ult. edizione oppure - TESAURO, Istituzioni di diritto tributario, Torino, UTET, ult. edizione, 2 voll. oppure - FALSITTA, Manuale di diritto tributario, II ed., 2 vol. Padova, 2000 È indispensabile l'utilizzo di una raccolta aggiornata di leggi tributarie. All’inizio del corso verranno segnalati ulteriori testi aggiornati con le più recenti modifiche. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA Chi intende sostenere la tesi nella materia dovrà proporre al docente una ipotesi di ricerca ed una adeguata bibliografia. 83 DIRITTO URBANISTICO E DELLE OPERE PUBBLICHE Dott.ssa Anna Simonati 1° semestre - 6 crediti e-mail: [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI Il corso è dedicato allo studio del diritto urbanistico e, più in generale, delle problematiche giuridiche del governo del territorio, fra le quali anche le opere pubbliche. Al tempo stesso esso intende essere un momento di approfondimento e di verifica applicativa delle conoscenze generali già acquisite nella materia del diritto amministrativo. Il corso si propone inoltre di valorizzare gli aspetti pratici e applicativi del diritto amministrativo mediante l’analisi diretta della giurisprudenza più significativa degli ultimi anni, oltre che, eventualmente, di altri materiali di carattere pratico. PREREQUISITI È richiesta la conoscenza del diritto amministrativo. PROGRAMMA DEL CORSO Per l’urbanistica, sarà analizzato il sistema della pianificazione e dei provvedimenti permissivi dell’attività di trasformazione del territorio. In questo contesto, saranno approfondite le tematiche dei soggetti titolari del potere di pianificazione, dei procedimenti attraverso i quali tale potere si esprime, dei rapporti fra l’urbanistica e altri settori interferenti con il governo del territorio, nonché dei rapporti fra potere pianificatorio e contenuto del diritto di proprietà. Particolare attenzione sarà dedicata ai fenomeni che si vanno più recentemente affermando nella materia, quali la contrattazione fra pubblico e privato nella pianificazione e i nuovi modelli di piano attuativo. Quanto alle opere pubbliche, l’attenzione si concentrerà sui profili giuridici della loro localizzazione, progettazione ed esecuzione. In questo contesto, sarà dedicata attenzione anche all’attività contrattuale dell’amministrazione. METODI DIDATTICI Lezioni frontali. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO L’esame si terrà in forma orale. Per gli studenti frequentanti il corso potrà concludersi con un colloquio. TESTI DI RIFERIMENTO - F. SALVIA e F. TERESI, Diritto urbanistico, Padova, ult. ed. - Corte costituzionale, sent. n. 303/2003, reperibile in http://www.giurcost.org/decisioni/index.html unitamente alla nota di A. D’ATENA, L’allocazione delle funzioni amministrative in una sentenza ortopedica della Corte costituzionale, - Corte di giustizia delle comunità europee, sent. 12 luglio 2001 in causa C-399/98, reperibile in http://curia.eu.int/it/content/juris/index.htm P. DE LISE, Speciale sul nuovo Codice degli appalti, reperibile in http://www.giustamm.it/new_2006/ART_2405.htm La docente si riserva di fornire all'inizio del corso indicazioni alternative. Per gli studenti frequentanti, inoltre, potranno essere indicati durante il corso programmi diversi. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA Per quanto riguarda l’assegnazione della tesi di laurea, i temi delle tesi sono di regola suggeriti dalla docente. I tempi di elaborazione della tesi dipendono largamente dalle attitudini del candidato. 84 ESEGESI DELLE FONTI DI STORIA DEL DIRITTO ITALIANO Dott. Giuliano Marchetto 1° semestre - 6 crediti e-mail: [email protected] PREREQUISITI È opportuno che gli studenti abbiano già seguito un corso di Storia del diritto italiano o Storia del pensiero giuridico moderno. PROGRAMMA DEL CORSO Attraverso la lettura di fonti normative e dottrinali dell’esperienza giuridica italiana medievale e moderna, sarà affrontato il problema del rapporto tra prova e decisione giudiziaria. La dottrina medievale delle “probationes” e la loro classificazione, la teoria degli indizi e delle presunzioni, il sistema delle prove legali, i concetti di evidenza e certezza morale, il ruolo della coscienza del giudice costituiranno i nodi tematici da affrontare nel percorso storico che portò dalla concezione medievale della prova - fondata su un’idea del “probabile” che rinvia all’opinione, all’assenso e ai valori condivisi – a quella moderna, in cui la “probabilità” è piuttosto espressione di una regolarità di tipo statistico, in consonanza col modello offerto dalle scienze sperimentali. L’esame diretto delle fonti mira ad offrire agli studenti frequentanti la possibilità di accostarsi ad un tema difficile e controverso, al fine di acquisire i fondamenti di un metodo e sviluppare il senso critico necessari per un approccio scientifico alla conoscenza storica del diritto. MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO L'esame avrà la forma del colloquio. TESTI DI RIFERIMENTO A tutti gli studenti è consigliata la lettura di: - A. GIULIANI, Prova, in Enciclopedia del diritto, XXXVII, Roma, 1988, pp. 518-579. Gli studenti che non potranno frequentare regolarmente le lezioni, integreranno la loro preparazione con la lettura di: - M. MECCARELLI, Arbitrium. Un aspetto sistematico degli ordinamenti giuridici in età di diritto comune, Milano, Giuffrè, 1998, esclusa la Parte Terza (pp. 309-376). CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA Si richiede la disponibilità a lavorare di prima mano sulle fonti e sulla letteratura specialistica. 85 STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE Prof. Paolo Carta 1° semestre – 6 crediti e-mail: [email protected] H OBIETTIVI FORMATIVI Il corso si propone di restituire allo studente la consapevolezza critica e storica della riflessione politica intorno allo Stato, nelle specificità schiettamente politico-dottrinali, caratteristiche dell’Italia del secondo dopoguerra (1950-1970). PREREQUISITI Agli studenti si richiede di aver frequentato almeno uno tra i seguenti corsi: Storia del diritto italiano, Storia del pensiero giuridico, Storia delle codificazioni moderne. PROGRAMMA DEL CORSO La dottrina dello Stato nel pensiero politico italiano del secondo dopoguerra. Il corso è dedicato all’indagine storica della dottrina dello Stato in Italia, a partire dalla riflessione politica di Antonio Pigliaru colta nelle sue relazioni intellettuali e personali con i più grandi esponenti della scienza politica e giuridica italiana del ‘900. Ciò anche a partire dai riflessi che la dottrina dello Stato ha avuto in quegli anni, in ordine al dibattito filosofico, giuridico e morale. Gli argomenti sviluppati nel corso riguarderanno: la formazione degli intellettuali e la ‘spovincializzazione’ della cultura; verità e politica; autonomia e articolazione democratica dello Stato; pluralità degli ordinamenti e centralità dello Stato; la democrazia come impegno personale; le relazioni tra piazza e Stato e tra uomo e Stato; la resistenza come virtù dell’individuo; obiezione di coscienza e non-violenza. Il corso ha la durata di 42 ore Gli studenti potranno seguire un laboratorio applicativo di 20 ore, affidato al dott. Maurizio Cau. METODI DIDATTICI Lezioni in classe con lettura e commento di fonti. MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO L'esame avverrà in forma di colloquio. TESTI DI RIFERIMENTO Per gli studenti frequentanti, oltre al materiale messo a loro disposizione durante il corso si consiglia lo studio dei volumi: - P. CARTA, Il poeta la polis, Padova, Cedam, 2003. - S. SATTA, Il mistero del processo, Milano, Adelphi, 1994 (e successive edizioni). Agli studenti che non siano in grado di seguire regolarmente le lezioni si richiede lo studio dei seguenti testi: - H. ARENDT, Vita Activa, Milano, Bompiani, 1964 (e successive edizioni). - S. SATTA, Il mistero del processo, Milano, Adelphi, 1994 (e successive edizioni). - P. CARTA, Il poeta e la polis, Padova, Cedam, 2003. 86 CRIMINOLOGIA Dott. Andrea Di Nicola 2° semestre - 6 crediti e-mail: [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI Il corso di criminologia ha l’obiettivo di introdurre gli studenti alla conoscenza dei comportamenti criminali e all’analisi delle reazioni dei sistemi di giustizia penale. Il comportamento criminale, nella duplice prospettiva di chi lo commette (autore) e chi lo subisce (vittima), comporta costi individuali e sociali di dimensioni crescenti che compromettono l'equilibrio individuale, familiare, sociale, politico ed economico dei sistemi sociali contemporanei. La questione criminale, nel doppio processo di localizzazione e di internazionalizzazione, continua ad essere il problema che accomuna paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo e che allarma la comunità internazionale. La concentrazione della criminalità, spesso violenta, nelle classi giovanili e nelle grandi metropoli è un processo di allarmante localizzazione. La crescita delle organizzazioni criminali transnazionali che operano a cavallo dei confini nazionali, dovuta alla globalizzazione dei mercati e all’intenso sviluppo tecnologico, è un processo di allarmante internazionalizzazione che sta anche causando una modificazione nella struttura e nelle attività delle organizzazioni criminali che, agendo come imprese legali in un’ottica di profitto, stanno intraprendendo nuove attività illecite. Questi due processi di localizzazione ed internazionalizzazione, determinati da molti fattori differenti, hanno cambiato la questione criminale all’inizio del terzo millennio e stanno modificando tanto concetti, paradigmi teorici e metodi di studio del fenomeno criminale quanto i metodi di regolazione. Il diritto penale, la pena, la reclusione carceraria sono insufficienti e risentono dei limiti culturali del loro progetto che li portano a dialogare con difficoltà con altri diritti e con i diritti penali di altri paesi. Gli apparati di polizia e quelli giudiziari risentono dei limiti della giurisdizione e faticano ad aprire spazi efficaci di cooperazione internazionale di fronte alle nuove ed emergenti forme di criminalità ed alle evoluzioni di quelle tradizionali. A livello internazionale è in corso un intenso dibattito ed un ampio lavoro di ricerca e approfondimento che permette oggi alla criminologia di dare alcune risposte a questi nuovi problemi e che permetterà a coloro che dovranno confrontarsi con le dimensioni della criminalità, sia locale sia transnazionale, di trovare le risposte adeguate in un contesto nazionale ed internazionale. PREREQUISITI È consigliato aver sostenuto l'esame di diritto penale. PROGRAMMA DEL CORSO Il corso di criminologia, della durata di 42 ore, si sviluppa secondo il seguente programma, articolato in moduli: - Modulo 1. Definire la devianza e la criminalità. Che cosa è un atto deviante. Che cosa è un reato e chi è criminale. La definizione di devianza e criminalità secondo variabili culturali, religiose, politiche ed economiche. Controllo sociale formale e informale. Confronto tra reazione ufficiale e reazione sociale alla criminalità. - Modulo 2. Misurare la criminalità. Quanti reati, quanti criminali, quante vittime. Metodi e tecniche per rilevare le dimensioni della criminalità in Italia e in altri paesi (introduzione alla statistica giudiziaria penale e indagini di vittimizzazione). Processi di localizzazione/internazionalizzazione della criminalità in paesi sviluppati, in via di sviluppo e in transizione. - Modulo 3. Spiegare la criminalità. Criminologia e altre scienze. Teorie bio-antropologiche, psicodinamiche, sociologiche ed economiche della criminalità. - Modulo 4. Distorsioni della personalità e implicazioni criminali e processuali. Il problema dell’imputabilità. Serial killers. - Modulo 5. Forme di criminalità. Criminalità comune. Dalla criminalità individuale a quella organizzata. Forme di criminalità organizzata in Italia e nel mondo e risposte dei sistemi di giustizia penale. 87 Criminalità economica e criminalità economica organizzata: riciclaggio di denaro sporco, frodi e corruzione. Criminalità e sicurezza urbana. Criminalità e sicurezza aziendale. - Modulo 6. Istituzioni per la criminalità. Dall'indiziato al condannato. Il percorso dentro e fuori il sistema di giustizia penale. Quale sanzione per quale criminale? Problemi di efficacia delle sanzioni in termini di deterrenza e costi individuali, sociali ed economici della pena. Diritti umani e carcere. Il problema del trattamento all’interno del carcere e le misure alternative al carcere. Equità ed efficienza nel funzionamento del sistema penale. - Modulo 7. Prevedere la criminalità ed i suoi rimedi. Trasformazioni della criminalità nei prossimi 15 anni: effetti combinati di tecnologia e globalizzazione. Limiti all’espansione della sanzione penale e le libertà civili. Fine della prevenzione penale come rimedio alla criminalità e sviluppo della prevenzione situazionale e di altre forme di prevenzione. METODI DIDATTICI Tipo lezioni: lezioni frontali. È previsto lo svolgimento dei seguenti seminari integrativi – della durata di 2 ore ciascuno e la cui frequenza è facoltativa – che approfondiscono i contenuti di alcuni moduli del corso: - Psiche e criminalità: serial killers; - Nuove forme di criminalità: computer crimes; traffico di persone a scopo di sfruttamento; reati ambientali (abusivismo edilizio, traffico di rifiuti e sfruttamento di animali); traffico di opere d'arte e di beni archeologici; - Nuove forme di prevenzione della criminalità: crime proofing della legislazione e dei prodotti. I seminari sono tenuti da ricercatori di TRANSCRIME (dottori di ricerca in criminologia) o da altri esperti del settore. Le date e i nominativi dei docenti sono comunicati all'inizio del corso. All'inizio del corso agli studenti frequentanti viene anche distribuito il programma dettagliato delle lezioni e la lista del materiale bibliografico per la preparazione dell’esame. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Esame orale. TESTI DI RIFERIMENTO La lista del materiale bibliografico per i frequentanti, relativo ai temi trattati durante le lezioni, è disponibile online sul sito della Facoltà all'inizio del corso. Per gli studenti frequentanti l'esame consiste nella preparazione di questo materiale e degli appunti presi a lezione. Coloro che frequentano almeno 2/3 dei seminari integrativi possono sostituire il materiale relativo ad una parte del corso con gli appunti dei seminari. Il carattere del corso presuppone la frequenza delle lezioni. Tuttavia, per coloro che fossero impossibilitati alla frequenza ma ugualmente interessati a sostenere l’esame, i testi di riferimento sono: - F.P. Williams e M.D. McShane, Devianza e criminalità, Il Mulino, Bologna, 2002, pp. 9-200; - M. Barbagli, A. Colombo e E.U. Savona, Sociologia della devianza, Il Mulino, Bologna, 2003 (esclusi paragrafo 7 del cap. I - “Le teorie della devianza e della criminalità” - e capitolo VIII - “Il sistema penale”); - A. Di Nicola, La criminalità economica organizzata: le dinamiche dei fenomeni, una nuova categoria concettuale e le sue implicazioni di policy, Angeli, Milano, 2006. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA Il corso di criminologia prevede: i) tesi di ricerca con stage presso TRANSCRIME; ii) tesi senza stage. i) Tesi di ricerca con stage presso TRANSCRIME. Queste tesi sono assegnate a studenti che hanno superato l'esame di criminologia e (se biennalisti o magistrali) quello di criminologia applicata. Il periodo di stage presso TRANSCRIME – che può essere di 3-6 mesi (studenti triennalisti) o 9-12 mesi (studenti biennalisti o magistrali) – ha lo scopo di addestrare lo studente alla ricerca con una formula di tipo semi-professionale 88 portandolo a diretto contatto con ambienti, istituzioni e persone che si occupano di criminalità e della sua prevenzione. Durante lo stage lo studente in tesi ricopre il ruolo di assistente alla ricerca e viene inserito in uno dei progetti di ricerca che TRANSCRIME svolge in proprio o per conto di Enti esterni nazionali ed internazionali. Nello sviluppare la sua tesi lo studente riceve una formazione continuata sul metodo (come si fa una tesi di laurea, come si scrive una relazione, come si sviluppa un progetto di ricerca) e sul contenuto. Fa parte inoltre a pieno titolo del gruppo di ricerca e partecipa alle sue riunioni. Allo studente interno viene chiesta una frequenza settimanale di 2 giorni, con orario d’ufficio, per l’intera durata dello stage, e viene data la disponibilità delle attrezzature necessarie per lo svolgimento della sua attività di ricerca e del fornito Centro di Documentazione di TRANSCRIME. Par accedere a questo percorso, lo studente deve aver superato con un’ottima valutazione l’esame di criminologia e (se biennalista o magistrale) anche quello di criminologia applicata, avere a un’ottima media degli esami sostenuti e una buona conoscenza della lingua inglese. Il numero massimo di tesi con stage assegnate complessivamente ogni anno, per criminologia e criminologia applicata, è 4. Il periodo di internato è valido per il conseguimento di crediti formativi. ii) Tesi senza stage. Queste tesi sono assegnate agli studenti che hanno superato l’esame di criminologia, e nel caso di biennalisti o magistrali anche quello di criminologia applicata, e che hanno una buona conoscenza della lingua inglese. Il numero massimo di tesi senza stage assegnate ogni anno, per criminologia e criminologia applicata, è 6. 89 DIRITTO ANGLO-AMERICANO Dott. Andrea Pradi – Prof. William Burnham 2° semestre - 6 crediti e-mail: [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI Il corso mira ad approfondire le caratteristiche principali della famiglia di Common Law. Lo studio dell'evoluzione storica dei sistemi di common law, il funzionamento delle istituzioni giuridiche e l'analisi di alcuni istituti e concetti paradigmatici, mira a rendere consapevoli gli studenti tanto delle analogie quanto delle differenze che esistono all'interno della Tradizione Giuridica Occidentale, andando oltre le semplici somiglianze ed affinità linguistiche ed i luoghi comuni relativi al diverso sistema delle fonti. PREREQUISITI Il corso presuppone la conoscenza delle caratteristiche fondamentali dei sistemi di common law e della metodologia comparatistica oggetto del corso di sistemi giuridici comparati. PROGRAMMA DEL CORSO Il corso mira ad approfondire gli elementi fondanti della famiglia di common law, attraverso lo studio storico della sua formazione, l'analisi del sistema delle fonti del diritto con particolare riferimento al ruolo del formante giurisprudenziale. Tale lavoro richiede la capacità di collocare i singoli temi in una più vasta cornice istituzionale, che tenga conto del modo in cui i diversi formanti interagiscono fra di loro, e più in generale della posizione che occupa il diritto rispetto ai fattori meta-giuridici rilevanti (politico, economico, sociale). Il corso approfondirà in modo selettivo alcuni aspetti paradigmatici dei sistemi di common law: a tal proposito esso sarà diviso in due distinti moduli, il cui oggetto sarà rispettivamente il diritto inglese ed il diritto degli Stati Uniti d'America. Lo studio del diritto inglese riguarderà sia l'aspetto diacronico della formazione delle principali caratteristiche sistemologiche del common law (origini storiche del common law; common law ed equity; sistema delle fonti), sia l'attuale configurazione del diritto inglese, con particolare attenzione alle evoluzioni recenti che hanno progressivamente allontanato il diritto inglese dal modello "classico", evidenziando sviluppi autonomi ed elementi di convergenza con i sistemi continentali (organizzazione della giustizia e recenti riforme del processo civile; adozione dello Human Rights Act; decentramento legislativo e perdita di centralità del Parlamento ecc.). L'analisi del diritto americano si concentrerà sulle peculiarità istituzionali e sostanziali che lo caratterizzano rispetto al sistema inglese, quali il rapporto fra diritto federale e statale, il ruolo della Costituzione e del judicial review, l'evoluzione del modello americano del tort, per evidenziarne le centralità del diritto rispetto agli altri sistemi di scelta istituzionali (politica, mercato). Il modulo sul diritto statunitense vedrà la partecipazione del prof. William Burnham (Wayne State University - Detroit) che, assieme al docente, approfondirà particolari aspetti dell'ordinamento USA attraverso lo studio di alcune sentenze paradigmatiche pronunciate dalla corti americane. Per quest'ultimo modulo è richiesto un buon livello di conoscenza della lingua inglese. E' infatti prevista l'attribuzione di crediti aggiuntivi per la frequenza del modulo stesso (2) e per il superamento della prova scritta (2). E' previsto lo svolgimento di due cicli di esercitazioni relativi al delle fonti in diritto inglese e statunitense tenuti dai dottori Paolo Guarda e Federica Lorenzato. METODI DIDATTICI Il corso si svolgerà sia attraverso l'inquadramento teorico dei temi oggetto di studio, sia attraverso la discussione di materiali quali sentenze, leggi e altri materiali giuridici di interesse, con l'intervento attivo e critico degli studenti, a cui potranno essere assegnate singole letture per la discussione in classe. 90 MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Per gli studenti frequentati si prevede una prova in forma scritta alla fine di ciascun modulo. La prova inerente al modulo di diritto americano sarà svolta in lingua inglese ed al suo superamento verranno assegnati due crediti aggiuntivi. Per gli studenti non frequentanti l’esame consiste in un esame orale. TESTI DI RIFERIMENTO Per gli studenti frequentanti, il testo di base è: - U. MATTEI, Il modello di common law, Torino, Giappichelli, ultima edizione - Ulteriori materiali verranno depositati presso la copisteria della facoltà durante il corso. Per gli studenti non frequentanti i testi per la preparazione all’esame sono: - U. MATTEI, Il modello di common law, Torino, Giappichelli, ultima edizione. - G. GILMORE, Le grandi epoche del diritto americano, Milano, Giuffrè, 1988. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA Per l’assegnazione della tesi il candidato deve proporre uno o più argomenti, almeno in termini generali, che dovrà poi essere definito d’intesa con il docente attraverso la stesura di una bibliografia sommaria e la preparazione di un indice provvisorio. La scelta di una tesi comparata relativa a temi giuridici propri dei sistemi di common law presuppone la conoscenza almeno passiva della lingua inglese, essendo imprescindibile la capacità di lavorare di prima mano sulle fonti. I tempi di lavoro dipendono dall’impegno del candidato, e vanno concordati con il docente. 91 DIRITTO CANONICO Prof. Ruggero Maceratini 2° semestre - 6 crediti e-mail: [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI Il corso ha un duplice carattere: generale ed informativo e, per quanto possibile anche monografico. Sotto il primo profilo si propone di far conoscere la struttura della Chiesa, come società che si basa su presupposti diversi dalle altre realtà politiche. Per tale motivo verrà data rilievo alla parte costituzionale del diritto canonico stesso, senza trascurare i necessari riferimenti storici. Sotto il secondo profilo l’attenzione sarà rivolta in modo particolare all’istituto matrimoniale e dal relativo processo e verranno poi esposti brevemente i principi fondamentali che regolano le sanzioni nella Chiesa. PREREQUISITI Si ritiene che non debbano sussistere particolari prerequisiti tranne quello, ovvio della buona volontà. PROGRAMMA DEL CORSO I) Fondamenta del diritto canonico; II) La costituzione della Chiesa; III) Profili istituzionali della Chiesa cattolica; IV) Il governo della Chiesa: norma canonica, consuetudine, atto amministrativo; V) Il matrimonio canonico ed il diritto processuale canonico; VI) Elementi sulle sanzioni canoniche. METODI DIDATTICI Il corso si articola in una serie di lezioni ed eventualmente, a seconda delle circostanze, anche in seminari tenuti da professori di altre Università. Ai frequentanti che dimostreranno particolare interesse verranno segnalati eventuali approfondimenti della materia su cui svolgere anche brevi elaborati scritti. MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Per quanto riguarda le modalità dell’accertamento dell’apprendimento, ferma restando l’insostituibilità dell’esame orale per tutti, dal momento che nelle lezioni si tende ad avere anche un dialogo con gli studenti, ovviamente, per i frequentanti, si verifica attraverso di esso un automatico accertamento dell’efficacia delle lezioni nonché dell’impegno degli studenti stessi. TESTI DI RIFERIMENTO A scelta per la parte costituzionale ed istituzionale: 1) P. LOMBARDIA - Lezioni di Diritto canonico, Milano Giuffrè ultima edizione; 2) G. FELICIANI – Le basi del diritto canonico dopo il Codice del 1983, Bologna Il Mulino ultima edizione; 3) P. MONETA – Introduzione al diritto canonico, Torino Giappichelli 2001; 4) I frequentanti potranno sostituire i testi con gli appunti delle lezioni. Per la parte matrimoniale: 1) F. FINOCCHIARO – Il matrimonio nel diritto canonico, Bologna Il Mulino ultima edizione. oppure 2) E. VITALI S. BERLINGÒ, Il matrimonio canonico, Milano Giuffrè 2003, 2ª ed. tutto. 92 DIRITTO DEI PAESI AFRICANI Dott.ssa Elena Ioriatti - Prof. Amadou Keita 2° semestre - 6 crediti e-mail: [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI Il corso ha lo scopo di introdurre allo studio del pluralismo giuridico africano. Che cosa significa pluralismo giuridico? Perché non ha senso studiare il diritto africano avendo come esclusivo termine di riferimento il diritto a base statuale? Perché il diritto tradizionale e la shariah continuano a svolgere un ruolo così fondamentale? Come interagiscono fra loro questi diversi attori giuridici? E, infine, quale impatto hanno gli attori transnazionali sul contesto preesistente? Nel corso delle lezioni sarà adottato un approccio diacronico, che muove dall’analisi degli strati più antichi (diritto tradizionale, diritto a base religiosa) fino a quelli più recenti (diritto coloniale, diritto contemporaneo a base statuale, diritto dei nuovi e vecchi attori transnazionali). PROGRAMMA DEL CORSO Dopo alcune lezioni introduttive mirate ad approfondite tematiche proprie della sistemologia (fra queste: le diversità nell’ambito del diritto, la mutazione giuridica, i modelli e la loro circolazione) il corso offrirà allo studente un’apertura interdisciplinare ed approfondirà i seguenti temi: - ll diritto tradizionale africano Le caratteristiche del diritto tradizionale africano. Alcuni esempi: le regole tradizionali in materia di vendetta, proprietà e matrimonio/filiazione. I rapporti fra il potere prestatuale e statuale e le regole tradizionali. I rapporti fra tradizioni e regole internazionali/transnazionali. - Lo strato religioso ed i suoi rapporti con le regole tradizionali, statuali ed internazionali Le religioni in Africa: cenni introduttivi di diritto islamico e peculiarietà dell’Islam africano; la sua diffusione in Africa e l’impatto sul sostrato animista preesistente; il cristianesimo in Africa. - La colonizzazione e i mutamenti delle società africane La politica giuridica e giudiziaria nei confronti dei diritti locali e i mutamenti subiti dalle società africane in ambito sociale, economico, politico e giuridico. Particolare attenzione sarà prestata all’analisi dell’impatto della politica coloniale sui diritti tradizionali. - Il diritto nelle società africane contemporanee Ovvero il contesto politico e sociale dei paesi africani dopo l’indipendenza, il diritto ed il pluralismo giuridico nelle società africane contemporanee. Particolare attenzione sarà dedicata all’analisi dei nuovi processi di unificazione giuridica nello spazio dell’Unione economica e monetaria dell’Africa Occidentale (UEMOA) e al processo di armonizzazione del diritto degli affari nell’ambito dell’organizzazione (OHADA) che raggruppa oggi 16 paesi. L’ultima parte del seminario sarà dedicata ad un “case study” sul Mali. TESTI DI RIFERIMENTO Studenti frequentanti: i materiali saranno distribuiti durante il corso. Studenti non frequentanti: - R. SACCO, Il dritto africano, Utet, 1995. - M. GUADAGNI, Il modello pluralista, Giappichelli, Torino, 1996. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA Tesi di laurea, in numero limitato, potranno essere assegnate a studenti che dimostrano un particolare interesse per gli argomenti trattati. 93 DIRITTO DEI PAESI ASIATICI Prof. Ignazio Castellucci – Prof. Eric Feldman – Prof. Xue Jun 2° semestre - 6 crediti PROGRAMMA DEL CORSO Il corso, riservato a studenti frequentanti, si pone diversi obiettivi. Il più ovvio è quello di introdurrre allo studio dei sistemi giuridici dei paesi dell’Asia, in particolare la parte meridionale ed orientale del continente, con esclusione sia degli ordinamenti sviluppatisi nell’ambito della tradizione islamica che di quelli dei Paesi dell’ex Unione Sovietica. Saranno quindi oggetto del corso i sistemi e le tradizioni giuridiche dell’India, dell’Asia sudorientale, e, con maggiore approfondimento, della Cina e del Giappone. Altro obiettivo del corso, non meno importante, è quello di confrontare la concezione occidentale del diritto con concezioni del tutto diverse, nelle quali leggi, regolamenti, decisioni delle corti sono solo alcuni tra i fattori di produzione delle norme di comportamento osservate da cittadini ed istituzioni – in contesti spesso marcatamente pluralistici, nei quali la norma scritta è in concorrenza con le concezioni religiose e filosofiche, le direttive politiche, la prassi amministrativa, le regole sociali. Infine, il corso si propone di completare la preparazione comparatistica di base, attraverso una revisione critica delle più note classificazioni dei sistemi giuridici svolte dai comparatisti del XX secolo (David, Zweigert-Kötz), fondate su una visione eurocentrica oggi divenuta inadeguata; integrando nel bagaglio culturale dello studente la conoscenza delle tradizioni ed ordinamenti di un area del mondo non più sottovalutabile dal punto di vista demografico, politico ed economico. L’avvicinamento a quelle esperienze avverrà per mezzo della ricostruzione storica della loro evoluzione. Il primo modulo didattico del corso, sarà tenuto dal prof. Ignazio Castellucci. Muovendo da un’introduzione alla sistemologia comparatistica richiesta per accostarsi ai diritti dei paesi asiatici, il modulo offrirà una introduzione alle tradizioni giuridiche dell’India e del sud-est asiatico, dando poi spazio ad un inquadramento generale del diritto cinese, che verrà trattato partendo dalle epoche più risalenti, attraverso l’evoluzione del sistema imperiale e la fase dell’apertura ai modelli occidentali, per giungere ad esaminarne le caratteristiche nel periodo successivo alla fondazione della Repubblica Popolare Cinese (1949), ed infine alla situazione attuale ed alle tendenze evolutive oggi rilevabili. Saranno oggetto di analisi alcuni importanti istituti di diritto cinese attuale, attinenti sia alla sfera pubblicistica che ad interessi di natura privatistica. Attraverso il successivo modulo di didattico tenuto dal prof. Xue Jun in lingua italiana si procederà ad una analisi più approfondita di aspetti particolari del diritto cinese. Il corso si concluderà con un modulo didattico focalizzato sul diritto giapponese, che sarà impartito in lingua inglese dal prof. Eric Feldman. MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO Le modalità di verifica dell’apprendimento verranno stabilite e comunicate durante lo svolgimento del corso, in relazione al numero degli iscritti. E’ in ogni caso richiesta ai corsisti la conoscenza dell’inglese, sia in relazione alla capacità di fare propri contenuti di materiale didattico in lingua che con riferimento alla lezioni impartire dal prof. Feldman, mentre non è necessaria la conoscenza di lingue asiatiche. TESTI DI RIFERIMENTO I materiali didattici verranno segnalati e messi a disposizione dai docenti durante lo svolgimento del corso. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA Tesi di laurea, in numero limitato, potranno essere assegnate a studenti interessati ad approfondire argomenti trattati durante il corso, previo accordo con i singoli docenti. 94 DIRITTO DEI PAESI DI LINGUA TEDESCA Prof. Luca Nogler - Dott. Jens Woelk – Prof. Udo Reifner 2° semestre - 6 crediti e-mail: [email protected] [email protected] [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI Obiettivo del corso è l’introduzione ai sistemi giuridici di lingua tedesca, in particolar modo all'ordinamento giuridico della Germania. Esso è da intendere quale corso di base del curriculum di studi transnazionali e come tale è introduttivo ad altri corsi di diritto comparato, dedicati, in modo più specialistico, a singole materie, sia dell'area privatistica che di quella pubblicistica. PREREQUISITI Il corso, che consta di due moduli, sarà svolto in lingua tedesca; per i frequentanti è quindi consigliabile una buona conoscenza (almeno passiva) del tedesco. A tal fine si segnala la preziosa opportunità offerta dal corso di tedesco giuridico organizzato dal CIAL e tenuto presso la Facoltà di Giurisprudenza. CONTENUTI DEL CORSO Il corso, destinato agli studenti frequentanti, avrà ad oggetto le nozioni base, relative sia al diritto pubblico che al diritto privato, ma si propone più in generale di trasmettere le specificità del pensiero giuridico dei paesi di lingua tedesca, privilegiando in particolar modo quello della Germania. Periodici seminari tematici consentiranno, invece, di approfondire singoli aspetti, favorendo una partecipazione più attiva degli studenti. Una particolare attenzione sarà dedicata alla ricerca giuridica nell'ambito dei paesi di lingua tedesca. Il corso consta di due moduli: • Il modulo dedicato al diritto privato, sarà svolto dal prof. Udo Reifner e dal prof. Luca Nogler. Si prenderanno in particolar modo in considerazione le origini e le elaborazioni relative al codice civile tedesco (BGB) concentrando quindi l’attenzione al tema delle obbligazioni. • Il modulo dedicato al diritto pubblico, sarà svolto dal dott. Jens Woelk. Nella parte relativa al diritto costituzionale saranno trattati i diritti fondamentali e l'organizzazione dello Stato, ponendo un maggiore accento sulla forma di governo e sul sistema federale nonché sull’integrazione europea. METODI DIDATTICI Lezioni ed esercitazioni frontali. MODALITÁ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO L’esame del modulo privatistico si svolgerà, per i frequentanti, in forma scritta dopo la conclusione di tale modulo. Per la parte pubblicistica nonché per chi non può frequentare è previsto un esame orale, che potrà essere sostenuto in lingua italiana o tedesca. TESTI DI RIFERIMENTO Per la parte relativa al diritto privato verranno consigliate letture su argomenti specifici nel corso delle lezioni. Oltre alle schede predisposte per la parte relativa al diritto pubblico e disponibili sul sito si segnalano A. ANZON/J. LUTHER (trad.), La legge fondamentale tedesca. Introduzione di Peter Häberle, Giuffrè, Milano 1997 e F. PALERMO/J. WOELK, La Germania, collana “Si governano così”, a cura di C. Fusaro, Il Mulino, Bologna, 2005. Programma per i non-frequentanti Per chi sceglie di studiare su materiali in lingua italiana: Parte privatistica (Udo Reifner/ Luca Nogler) 95 C. Castronovo, Obblighi di protezione e tutela del terzo, in JUS, pp. 123-179 L. Mengoni, La pubblicità del contratto preliminare e dei contratti condizionati nei libri fondiari, in Riv. trim. dir. proc. civ., 1998, p. 993 ss. I cento anni del codice civile tedesco, Padova, CEDAM, 2002, per quanto riguarda le pagine: da 43 a 73; da 155 a 176; da 177 a 236; da 347 a 369; da 393 a 419; da 451 a 472. Si segnala infine la traduzione italiana del BGB, S. Patti (a cura di), Codice civile tedesco, Milano, Giuffrè, 2005 Parte pubblicistica ( Jens Woelk) Si consiglia di esplorare i links indicati sulla pagina del corso: http://www.jus.unitn.it/users/woelk/dplt/home.html Inoltre, si consiglia, di procurarsi il testo della Legge costituzionale nonché le schede sintetiche delle lezioni pubblicate sul sito del docente. La Legge Fondamentale in lingua italiana: - AA.VV., Le Costituzioni dei Paesi dell’Unione Europea, CEDAM, Padova, 1998, contenente la Legge fondamentale della Germania (GG), pagg. 269-322 - Ufficio Stampa e Informazione del Governo federale (a cura di), Legge Fondamentale della Repubblica Federale di Germania. Traduzione di Gian Luigi Mannucci. Bonn 1998; reperibile anche sul sito: http://www.associazionedeicostituzionalisti.it/materiali/normativa/file/costituzionetedesca.html Testo in lingua italiana: - Palermo, F./Woelk, J., La Germania, collana “Si governano così”, a cura di C. Fusaro, Il Mulino, Bologna, 2005 Per chi sceglie di studiare su materiali in lingua tedesca o inglese (studenti ERASMUS): - Robbers, G., Einführung in das deutsche Recht, NOMOS Baden-Baden, 3. Aufl. 2002 Robbers, G., Introduction to German Law, NOMOS Baden-Baden, 3° ed 2003 [parte II (diritto costituzionale) e parte IV.A-C. (diritto privato)] Woelk, J., Farewell to the “unitary federal State“? Transformations and tendencies of the German federal system, in Sergio Ortino, Mitja Žagar & Vojtech Mastny (cur.), The changing faces of federalism: Institutional reconfiguration in Europe from East to West, Manchester University Press (“Europe in Change”), Manchester, December 2004, p. 289 – 334 ALTRE INFORMAZIONI Per la frequenza delle lezioni in lingua tedesca (come lingua straniera) saranno assegnati 2 crediti aggiuntivi. N.B. Le prove rispettive di entrambi i moduli potranno essere svolte in lingua tedesca; in tal caso al superamento verranno assegnati due crediti aggiuntivi. Come conseguenza della struttura modulare del corso, è tuttavia possibile frequentare soltanto uno dei due moduli attivamente (incluso l’esame secondo le modalità indicate) e preparare l’esame dell’altro con il programma da non-frequentante. 96 DAS RECHT DER DEUTSCHSPRACHIGEN STAATEN Prof. Luca Nogler - Dr. Jens Woelk – Prof. Udo Reifner 2° semestre - 6 crediti e-mail: [email protected] [email protected] [email protected] LERNZIELE Ziel der Vorlesung ist die Einführung in die Rechtsordnungen der deutschsprachigen Staaten, insbesondere in diejenige Deutschlands. Die Vorlesung versteht sich als Grundlagenkurs im transnationalen und vergleichenden Studienschwerpunkt und hat daher einführenden Charakter – im Verhältnis zu anderen Vorlesungen, welche bestimmte privatrechtliche oder öffentlich-rechtliche Gebiete oder Themen vertiefend behandeln. VORAUSSETZUNGEN Der aus zwei Modulen bestehende Kurs wird in deutscher Sprache gehalten; für die aktiven Teilnehmer sind deshalb (mindestens passive) Deutschkenntnisse erforderlich. Eine Teilnahme am Sprachkurs „Deutsche Rechtssprache“ wird daher besonders empfohlen. Der vom CIAL (fakultätsübergreifendes Sprachenzentrum) organisierte Kurs wird an der Juristischen Fakultät angeboten. INHALTE DER VORLESUNG In der vor allem an aktiv teilnehmende Studenten gerichteten Vorlesung werden Grundlagen des Privatrechts und Öffentlichen Rechts erläutert. Darüber hinaus sollen jedoch auch die Besonderheiten der spezifischen Rechtskultur der deutschsprachigen Staaten und insbesondere Deutschlands vermittelt werden. In Seminaren und Themenschwerpunkten können wichtige Einzelaspekte unter aktiver Beteiligung der Studenten vertieft werden. Besondere Aufmerksamkeit gilt der juristischen Quellen- und Literatursuche im deutschen Sprachraum. Die Vorlesung gliedert sich in zwei Module: • Ein Modul Privatrecht, das von Prof. Udo Reifner und Prof. Luca Nogler unterrichtet wird. Die Ursprünge und Entwicklung des deutschen Bürgerlichen Gesetzbuchs (BGB) stehen im Mittelpunkt dieses Moduls; Hauptaugenmerk gilt dabei dem deutschen Schuldrecht. • Ein Modul Öffentliches Recht, das von Dr. Jens Woelk gehalten wird und sich hauptsächlich auf Verfassungsrecht konzentriert. Behandelt werden u.a. die Grundrechte und die Staatsorganisation, mit den Schwerpunkten Regierungsform, bundesstaatliche Ordnung und europäische Integration. LEHRMETHODE Vorlesung und Übungen. MATERIALIEN S.o. (in der italienischen Beschreibung) und ggf. nach Absprache mit den Dozenten. PRÜFUNGEN Für die Besucher der Vorlesungen findet nach Abschluss des Moduls Privatrecht eine schriftliche Prüfung über dessen Stoff statt. Für den öffentlichrechtlichen Teil sowie für die Studenten, welche die Vorlesungen nicht regelmäßig besuchen können, ist eine mündliche Prüfung vorgesehen, die – wahlweise – in italienischer oder deutscher Sprache abgelegt werden kann. WEITERE INFORMATIONEN Für den regelmäßigen Besuch der Vorlesungen in deutscher Sprache (Fremdsprache) werden zwei zusätzliche Kreditpunkte gutgeschrieben 97 Die Prüfungen zu beiden Modulen können in deutscher Sprache abgelegt werden; bei Bestehen werden dem Studenten dafür zwei zusätzliche Kreditpunkte gutgeschrieben. Aus der modularen Gliederung des Kurses ergibt sich die Möglichkeit, auch an lediglich einem Modul aktiv teilzunehmen (einschließlich der Teilprüfung entsprechend der obigen Angaben) und die zweite Teilprüfung (zum jeweils anderen Modul) mit den Materialien vorzubereiten, die für die Studenten angegeben sind, welche die Vorlesungen nicht besuchen können (“programma da non-frequentante“). 98 DIRITTO DELL’AMBIENTE Prof. Nicola Lugaresi – Prof. Robert L. Glicksman 2° semestre - 6 crediti e-mail: [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI Il corso si propone di approfondire la conoscenza della relazione tra ambiente e diritto, fornendo le nozioni fondamentali, evidenziando le diverse problematiche connesse, analizzando la normativa vigente, nazionale e comunitaria, e cercando di fornire gli strumenti utili per la comprensione, l’analisi e l’interpretazione del Diritto ambientale. PREREQUISITI Si presuppone la conoscenza delle nozioni di base di Diritto pubblico e di Diritto comunitario. E’ vivamente consigliabile avere già sostenuto, o almeno studiato, Diritto amministrativo. PROGRAMMA DEL CORSO Il programma del corso comprende l’inquadramento delle problematiche ambientali a livello nazionale, comunitario e internazionale, l’individuazione dei principi e dei concetti fondamentali, lo studio delle procedure e degli istituti peculiari del Diritto ambientale, nonché un’analisi dei profili settoriali più rilevanti. METODI DIDATTICI I metodi didattici sono discussi con gli studenti, e possono variare, in relazione al numero degli studenti frequentanti. La partecipazione attiva degli studenti è gradita e incentivata. TESTI DI RIFERIMENTO Per fornire indicazioni di testi quanto più aggiornati, i testi di riferimento saranno comunicati in prossimità dell’inizio delle lezioni, e riportati sulla pagina web del corso (vedi sotto), nell’apposita sezione. Per gli studenti frequentanti, ulteriori materiali saranno indicati o resi disponibili a lezione. MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO Partecipazione attiva alle lezioni (per frequentanti). Esame orale. Possibile preappello riservato ai frequentanti. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA L’assegnazione della tesi in diritto dell’ambiente presuppone, oltre al rispetto della regolamentazione generale della facoltà di Giurisprudenza, il superamento dell’esame o la frequenza alle lezioni. Gli studenti che abbiano partecipato attivamente al corso hanno una prelazione per l’assegnazione. Nota Per ulteriori indicazioni ed informazioni, si rinvia alla pagina web del Corso: http://www.jus.unitn.it/users/lugaresi/diramb/home.html 99 DIRITTO RUSSO E DELLA COMUNITÀ STATI INDIPENDENTI Prof. William B. Simons 2° semestre - 6 crediti Il corso sarà tenuto dal professor William B. Simons, direttore dell’Institute of East European Law and Russian Studies, Leiden University – Faculty of Law. PROGRAMMA DEL CORSO It is an understatement to say that - over the last decade - much has changed in Central and Eastern Europe (CEE) and in the former USSR (most of the countries of which have joined together in the Commonwealth of Independent States - CIS). However, there is also much in the CEE/CIS countries that retains (some of) the “old” essence of the Soviet system. The fields of law and the economy are no exception to these general statements. This course will offer an introduction to the legal regime in the transition phase in the region: the move away from state-controlled economies and single-party political systems towards the societies based on the rule of law, democratic institutions and market principles of coordinating the economy. The largest country and historically the most important, the Russian Federation, will be used as the prime example for this course of the transitions in law and economy. The main topics to be discussed are: Historical Review of Legal Developments in Russia. Scope and Main Issues of Legal Reform Post-Communism. The Making of Constitutions in Post-communist Central and Eastern Europe State Organs. Separation of Powers. The Law-Making Process. The Constitutional Court: Organisation and Competence. Review of Practice and Problems. Human Rights. Restrictions and Guarantees. Political Rights. Dealing with the Past (Lustration, Restitution, Criminal; Liability, Secret Files). Economic and Social Rights. The Social State Principle. The Federal System of the Russian Federation. The Problem of Seccession. Organisation of the Court System. Judicial Independence. The Procuracy. Legal System: Normative Sources of Law. Forms of Judicial Control. Judicial Practice. The Role of International Law in the Legal System of the Russian Federation. Participation in International Organisations. Harmonisation of Laws within the CIS. Codification of Private Law in Russia: The Drafting of the Civil Code of 1994. Forms of Ownership. Limitations on the Exercise of Property Rights. Land Ownership. Registration. Lease. Contracts: Freedom and Limitaiton of Contracts. Consumer Contracts. The Weak Party Doctrine. Entrepreneurial Activity. Commercial Organisations. Privatisation. Corporate Governance: Regulation and Practice Foreign Direct Investment. Commercial Arbitration. Because the course will be offered by visiting professors who will thereafter return to their home university, students shall necessarily sit for the exam right after the end of the course, according to the manner and timing established during the course TESTI DI RIFERIMENTO The students will be required to acquaint themeselves with the main primary legal acts of the Russian Federation (The Constitution, The Civil Code, The Law on Joint Stock Companies, etc.) as well as with some important cases of the Constitutional Court. The main reference textbook for the course will be: G.M. 100 Danilenko and W. Burnham, Law and Legal System of the Russian Federation, latest edition. In addition, the lecturers will provide specific readings and sources on the individual lecture topics. N.B. L’esame deve essere sostenuto al termine del corso. 101 DIRITTO TAVOLARE Dott. Andrea Pradi 2° semestre – 6 crediti e-mail: [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI Il corso si propone di illustrare i caratteri principali della pubblicità tavolare in raffronto al sistema della trascrizione nel più ampio contesto dei trasferimenti della proprietà immobiliare. PREREQUISITI Per la frequenza del corso è richiesto il superamento dell'esame di Istituzioni di diritto privato. PROGRAMMA DEL CORSO Il corso ha ad oggetto la disciplina del sistema tavolare inserito nel più ampio contesto dei trasferimenti dei diritti immobiliari. Considerato il trasferimento immobiliare quale fattispecie a formazione progressiva (preliminare+atto pubblico+trascrizione/iscrizione) verranno comparate le diverse alternative istituzionali che affidano al sistema pubblicitario efficacia costitutiva o meramente dichiarativa. A tal fine saranno indagate le ragioni storiche e i principi ispiratori del sistema tavolare; il criterio reale di organizzazione della pubblicità tavolare; il principio di iscrizione quello di pubblica fede e di legalità. METODI DIDATTICI Il corso alternerà lezioni di natura teorica a momenti pratici. All'interno del corso verranno offerti due cicli di seminari: uno relativo all'atto pubblico (oggetto, tecniche di redazione ed efficacia) tenuto dal dott. Guglielmo Reina (notaio in Trento); l'altro relativo alla struttura a base reale del libro fondiario, all’oggetto della pubblicità tavolare e all'accesso ai dati tenuto dal dott. Flavio Margonari (Incarico Speciale in materia di Libro Fondiario e catasto PAT). MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO L'esame si svolgerà in forma orale. TESTI DI RIFERIMENTO Agli studenti frequentanti il materiale verrà distribuito durante il corso. Per gli studenti non frequentanti il testo è:- G. GABRIELLI - F. TOMMASEO, Commentario della legge tavolare, ult. ed. Giuffrè, Milano, limitatamente agli articoli 1-13 e 21 del R.D. 28/3/1929 n. 499 e agli articoli 112, 19-33, 35-52 e 53-58 della Legge generale sui libri fondiari. 102 STORIA DEL DIRITTO ROMANO Prof. Massimo Miglietta 2° semestre - 6 crediti e-mail: [email protected] OBIETTIVI FORMATIVI Premesse alcune considerazioni indispensabili sulla utilità dello studio storico del diritto per la formazione del giurista moderno, sulla storiografia romanistica e sui metodi di indagine, il corso sarà teso, soprattutto, ad illustrare i mutamenti costituzionali che hanno caratterizzato la storia di Roma antica. Si cercherà, pertanto, di identificare, avendo a paradigma il modello romano, quelle che sono — nella vicenda istituzionale di uno Stato — le modalità giuridiche che possono condurre a radicali trasformazioni dell’assetto fondamentale. Per Roma, infatti, ciò ha coinciso col passaggio dalla Monarchia alla Repubblica, da questa al Principato e, infine, con la irresistibile avanzata della monarchia assoluta (cosiddetto Dominato). Particolare attenzione sarà prestata allo studio delle fonti del diritto e del processo criminale (con speciale riferimento alle molteplici controversie legate al “processo a Gesù”). PROGRAMMA DEL CORSO Parte generale: 1. Il diritto romano e il suo studio; 2. Origini di Roma e organizzazione politica primitiva (cenni); 3. Il decemvirato legislativo e la legge delle XII Tavole; 4. Caduta della monarchia e passaggio alla Repubblica; 5. Magistrature, popolo, senato; 6. Le fonti del diritto (lex, ius civile, ius honorarium, ius gentium, interpretazione giurisprudenziale); 7. La crisi dell’assetto istituzionale repubblicano; 8. L’ingegneria costituzionale di Ottaviano Augusto e il principato; 9. Le fonti del diritto e le costituzioni imperiali; 10. La trasformazione del principato in monarchia assoluta: il Dominato; 11. Le fonti del diritto; 12. Giustiniano e le compilazione del Corpus Iuris Civilis; cenni di diritto bizantino. Parte speciale: Il diritto criminale e il “processo a Gesù”. TESTI DI RIFERIMENTO Per i frequentanti: per la parte generale saranno sufficienti gli appunti tratti a lezione (che potranno essere integrati attraverso uno dei manuali indicati per i “non frequentanti”); per la parte speciale: AA. VV., Il processo contro Gesù, a cura di F. AMARELLI E F. LUCREZI, Napoli, Jovene 1999 (tutto il volume, ad eccezione dei capitoli II e VII [pagg. 65-84 e 211-227] dei quali è richiesta la sola lettura attenta); Per i non frequentanti: per la parte generale è consigliato il testo di G. SCHERILLO – A. DELL’ORO, Manuale di storia del diritto romano, Milano, Cisalpina ed. 1990 (tutto il volume, ad eccezione delle pagg. 7-60 e 173198, che dovranno essere oggetto soltanto di lettura). In alternativa, l’esame potrà essere utilmente preparato anche su uno dei seguenti testi: F. AMARELLI – L. DE GIOVANNI – P. GARBARINO – V. MAROTTA – A. SCHIAVONE – U. VINCENTI, Storia del diritto romano (con integrazione di diritto privato), ult. edizione, Torino, Giappichelli 2005; F.M. D’IPPOLITO – F. LUCREZI, Profilo storico istituzionale di diritto romano, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane 2003. Per la parte speciale: AA.VV., Il processo contro Gesù, a cura di F. AMARELLI e F. LUCREZI, Napoli, Jovene 1999 (tutto il volume, ad eccezione dei capitoli II e VII [pagg. 65-84 e 211-227] dei quali è richiesta la sola lettura attenta). 103 MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO L’esame sarà svolto in forma orale. È tuttavia prevista, per i soli studenti frequentanti, la possibilità di sostenere prove scritte intermedie, il cui esito positivo esonera dalle corrispondenti parti di programma ai fini del conseguimento del voto. CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA Per l’assegnazione della tesi di laurea è necessario che lo studente abbia inserito nel piano di studi anche il corso di Diritto romano. L’argomento sarà individuato d’intesa con il candidato. I tempi di elaborazione della tesi non possono essere preventivamente determinati, dipendendo dall’impegno e dalla predisposizione dello studente. 104 STORIA DELLE CODIFICAZIONI MODERNE Prof. Diego Quaglioni – Dott.ssa Lucia Bianchin 2° semestre - 6 crediti e-mail: [email protected] [email protected] PREREQUISITI È opportuno che gli studenti abbiano già seguito un corso di Storia del diritto italiano o di Storia del pensiero giuridico moderno. PROGRAMMA DEL CORSO Il corso intende ripercorrere l'itinerario dottrinale e dei mutamenti istituzionali che hanno presieduto al lungo processo di formazione dei codici in Italia e in Europa tra i secoli XVII e XIX. Particolare attenzione sarà offerta alle correnti principali del pensiero giuridico italiano, tedesco e francese del Sei e Settecento e ai motivi prevalenti in seno alla lunga stagione del giusnaturalismo moderno, come esperienza dottrinale e normativa che ha posto le basi dell'idea stessa di codice. MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO L'esame avrà la forma del colloquio. TESTI DI RIFERIMENTO Nel corso delle lezioni verrà utilizzato: - R. BONINI, Crisi del diritto romano, consolidazioni e codificazioni nel Settecento europeo, Bologna, Patron, 1988 (rist. 2001). Gli studenti che non potranno frequentare regolarmente le lezioni, integreranno la loro preparazione con la lettura di: - P. CARONI, Saggi sulla storia della codificazione, Milano, Giuffrè, 1998 (Per la storia del pensiero giuridico moderno, 51). CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA Si richiede la disponibilità a lavorare di prima mano sulle fonti e sulla letteratura specialistica. 105 106 ELENCO E PROGRAMMI DEI CORSI LIBERI E DEI LABORATORI APPLICATIVI 107 ______________________ ELENCO CORSI LIBERI crediti semestre Aspetti criminologici e giuridici del fenomeno mafioso Corso libero 2 1° Informatica e documentazione giuridica 2 1° Ordinamento forense e deontologia professionale 2 1° Docente Prof. G. Fornasari Dott. Andrea Di Nicola Prof. G. Pascuzzi Dott. A. Rossato Avv. A. de Bertolini Pag 110 111 112 ______________________ ELENCO LABORATORI APPLICATIVI Laboratorio Applicativo Crediti Biotecnologie, sicurezza alimentare e tutela dell’ambiente 2 I contratti della Pubblica Amministrazione 2 I diritti differenziati delle identità religiose nel diritto costituzionale 2 comparato I principi comunitari del diritto amministrativo 2 Il procedimento amministrativo tedesco 2 L’ente pubblico e l’organismo di diritto pubblico 2 Pag. Semestre 1° 1° Esperto o Docente Dott.ssa Silvia Bertazzo Dott.ssa Evelina Stefani 114 115 1° Dott.ssa Cinzia Piciocchi 116 1° 1° 1° Dott.ssa Giulia Bertezzolo Dott.ssa Cristina Fraenkel Dott. Antonio Cassatella 116 117 117 L’idea di Stato nella cultura politica tedesca tra Weimar e il secondo dopoguerra 2 1° Dott. Maurizio Cau 118 La responsabilità civile della pubblica amministrazione nelle sentenze dei giudici amministrativi La struttura retorica degli atti giudiziari La traduzione del diritto comunitario ed europeo La tutela dell’incapace nel diritto civile: interdizione, inabilitazione, amministrazione di sostegno Le regole comunitarie in materia di concorrenza Organi politici e organi dirigenziali nella pubblica amministrazione 2 1° Dott.ssa Silvia Pellizzari 118 2 2 1° 1° 119 119 2 1° 2 2 1° 1° Dott. Federico Brangian Dott.ssa Elena Ioriatti Prof. Giovanni Pascuzzi – Dott. Carlo Bona Dott. Michele Carpagnano Dott. Fulvio Cortese Dimensione religiosa e diritto nello Stato laico 2 2° Dott. Alexander Schuster 122 Gli strumenti del lavoro giuridico 2 2° Dott.ssa Antonella Iunti 123 I patti parasociali I principi costituzionali in materia penale 2 2° Dott. Gianluca Riolfo 123 2 2° Dott. Sergio Bonini 124 I profili tributari delle società cooperative Il provvedimento amministrativo 2 2° Dott. Francesco Montanari 125 2 2° Dott. Sandro Manica 126 Il sistema sanzionatorio penale 2 2° Dott.ssa Antonia Menghini 126 L’influenza del diritto comunitario sul diritto penale nazionale 2 2° 127 La Corte dei conti e le sue funzioni 2 2° Dott.ssa Emanuela Fronza Dott.ssa Paola Cosa – Dott. Carlo Mancinelli 2 2° Dott.ssa Eleonora Stenico 128 2 2° Dott. Paolo Conci 129 2 2° Dott. Simone Penasa 129 2 2° 130 2 2° Dott. Carlo Bona Dott. Umberto Izzo Dott. Matteo Ferrari La giurisprudenza comparata e comunitaria in materia di legislazione antidiscriminatoria La giurisprudenza della Corte di Giustizia in materia di imposte dirette La riforma dell’ordinamento giudiziario: la funzione giudiziaria tra separazione dei poteri ed organizzazione La separazione ed il divorzio La sicurezza alimentare in diritto comparato: regole e culture del cibo a confronto 108 120 121 121 127 131 La società a responsabilità limitata nella prospettiva comparata 2 2° Dott. Valerio Sangiovanni 132 Le società di persone: modello organizzativo legale ed autonomia contrattuale 2 2° Dott. Alessandro Benussi 133 Regimi di appartenenza nell’ottica dell’analisi economica del diritto 2 2° Dott. Andrea Pradi – Dott. Andrea Rossato 134 109 CORSI LIBERI I corsi liberi danno 2 crediti agli studenti iscritti ai corsi di Laurea triennale, specialistica e magistrale; per gli studenti iscritti al corso di laurea quadriennale (ante riforma), sono aggiuntivi rispetto alle 26 annualità e corrispondono ciascuno a 0,40 punti valutati in sede di esame di Laurea. I corsi liberi possono essere registrati unicamente nella data indicata dal docente titolare. ASPETTI CRIMINOLOGICI E GIURIDICI DEL FENOMENO MAFIOSO Prof. Gabriele Fornasari – Dott. Andrea Di Nicola 1° semestre - 2 crediti Scopo Il corso intende approfondire, in chiave interdisciplinare (criminologia/sociologia della devianza e diritto penale), l’evoluzione del fenomeno mafioso e delle strategie di contrasto in Italia. Il corso si inquadra nelle molte attività didattiche, formative e di ricerca che l’Università degli Studi di Trento da tempo porta avanti per approfondire le conoscenze e le tematiche attinenti al fenomeno della criminalità organizzata nei suoi aspetti economici, giuridici e sociali sia a livello nazionale che internazionale. Prerequisito è aver superato gli esami di: a) diritto penale del corso triennale in scienze giuridiche o diritto penale europeo e transnazionale del corso triennale in scienze giuridiche europee e transnazionali e b) criminologia. Oggetto Il corso è organizzato in due moduli, uno criminologico e uno penalistico. Argomenti del modulo criminologico: 1) definizioni, cause, rappresentazioni e storia della mafia dalle origini ad oggi; 2) pentitismo e maxiprocesso; 3) braccio di ferro tra stato e mafia (in particolare: mafiosi e carcere duro, 41-bis); 4) società civile contro la mafia; 5) la mafia di oggi, la mafia imprenditrice. Argomenti del modulo penalistico: 1) storia delle legislazione antimafia (in particolare: i reati associativi); 2) altre fattispecie incriminatrici legate al fenomeno mafioso (ad es. 640bis, 513bis c.p.); 3) questioni relative alla prova nei processi di mafia; 4) trattamento penitenziario dei detenuti per reati di mafia; 5) valutazione della normativa antimafia in chiave comparatistica. Il corso, della durata di 20 ore, si svolge non solo attraverso lezioni frontali, ma anche attraverso discussioni in aula nelle quali vengono coinvolti gli studenti. Sono anche previste riflessioni comuni attorno a testi letterari o opere cinematografiche sulla mafia. Modalità di svolgimento Parallelamente al corso è organizzato un ciclo di Seminari di antimafia nel quale vengono approfonditi aspetti concreti di tecnica dell’investigazione in materia di criminalità organizzata con l’aiuto di esperti (pubblici ministeri antimafia, funzionari dei corpi speciali che si occupano di investigazioni antimafia). La verifica dell’apprendimento avverrà tramite relazioni da parte degli studenti durante le lezioni o prova scritta finale. Visto il carattere seminariale e a frequenza obbligatoria del corso, il materiale bibliografico relativo ai temi trattati è distribuito durante le lezioni. Il corso, per le modalità didattiche, è a numero chiuso (30 studenti). I Seminari di antimafia sono, però, aperti a tutti gli studenti della Facoltà di Giurisprudenza. 110 INFORMATICA E DOCUMENTAZIONE GIURIDICA Prof. Giovanni Pascuzzi – Dott. Andrea Rossato 1° semestre - 2 crediti Scopo Il corso si propone di rendere familiari contenuti e modalità di consultazione delle principali banche dati giuridiche (italiane, comunitarie, straniere) e di lumeggiare i temi connessi alla ricerca automatica dei dati (operatori booleani, ricerca per canali, ricerca concettuale, ricerca testuale, tecniche di troncamento, tecniche di mascheramento). Oggetto È indispensabile possedere una alfabetizzazione informatica ed essere in grado di navigare in Internet. Il corso si struttura in quattro parti: Dalla carta al bit La ricerca tradizionale dei dati giuridici (supporti cartacei). Repertori e riviste cartacee specializzate. Dalla carta al bit. La ricerca computerizzata dei dati giuridici. Conservazione e diffusione del dato giuridico. Reti per la comunicazione dei dati. Rete Internet. Banche dati. Le banche dati giuridiche Approfondimento delle tecniche di consultazione delle principali banche dati giuridiche e degli archivi giuridici elettronici su CDROM. In particolare saranno indagati: a) Banche dati on-line e CDROM per la ricerca del diritto italiano. b) Banche dati on-line e CDROM per la ricerca del diritto comunitario. c) Banche dati on-line e CDROM per la ricerca dei dati giuridici nelle esperienze: francese, tedesca, inglese, statunitense. Informazione giuridica in internet I siti web che diffondono dati giuridici e informazioni utili al lavoro del giurista. Tendenze evolutive La strutture del web semantico ed il suo impatto nella ricerca e nel reperimento delle informazioni giuridiche. Modalità di svolgimento Il corso si svolgerà nelle aule informatiche della Facoltà affinché i frequentanti possano avere esperienza diretta della ricerca dei dati giuridici nelle esercitazioni che si alterneranno alle lezioni. LETTURE CONSIGLIATE - G. PASCUZZI, Cyberdiritto.2.0 Guida alle banche dati italiane e straniere, alla rete Internet e all’apprendimento assistito da calcolatore, Zanichelli, Bologna, 2003, seconda edizione. - G. PASCUZZI, Il diritto tra tomi e bit. Generi letterari e ipertesti, Cedam, Padova, 1997. - A. ROSSATO, Tendenze evolutive nello spazio digitale, IN G. PASCUZZI (a cura di), Diritto e tecnologie evolute del commercio elettronico, Cedam, Padova, 2004, pp. 19-57. Altro materiale di approfondimento verrà indicato agli studenti all’inizio del corso. 111 ORDINAMENTO FORENSE E DEONTOLOGIA PROFESSIONALE Avv. Adolfo de Bertolini 1° semestre - 2 crediti Oggetto La professione forense, così come in parallelo l'ingresso in Magistratura, rappresenta un punto di arrivo quasi naturale e ideale per gli studenti delle Facoltà di Giurisprudenza. Professione di antica e necessaria origine (se ne vedranno esempi significativi in una rapida retrospettiva), l'Avvocatura esprime e tende a realizzare, nel suo nucleo essenziale, il diritto alla difesa riconosciuto a ciascun uomo in quanto persona. Consegue necessariamente un ordinamento professionale autonomo, corpus normativo nel pluralismo degli ordinamenti, così da garantire l'effettività dell'esercizio del diritto di difesa in piena libertà ed autonomia. La figura professionale dell'Avvocato, sostanzialmente rimasta immodificata per decenni, ha subito negli ultimi anni profondi e rapidi cambiamenti dovuti alla forte accelerazione nei mutamenti economico, politicoistituzionali non solo del nostro Paese. L'Ordinamento comunitario, nella progressiva integrazione con gli ordinamenti nazionali, ha inciso in misura sensibile sul ruolo dell'Avvocato imponendo nuovi e differenti modi e ambiti di esercizio della professione; libera prestazione dei servizi e diritto di stabilimento conducono alla nuova figura di Avvocato europeo. La conoscenza, l'apprendimento e la concreta osservanza della deontologia si impongono tanto come momento formativo del capitale umano del futuro professionista quanto come essenza stessa della professione. Il corso ha ad oggetto l'ordinamento professionale vigente, inscindibilmente legato a un complesso di principi e regole di condotta che tendono alla deontologia come teoria dei doveri, sistema di regole di comportamento che unisce diritto, etica e prassi forense, senza con essi confondersi. Il corso ha la durata di venti ore, l'orario e le modalità di iscrizione saranno comunicate mediante avvisi on line. La frequenza e la presentazione di un elaborato scritto, secondo la valutazione del docente, corrispondono al riconoscimento di 2 crediti. N.B. Si ricorda che una delle prove orali dell'esame da avvocato consiste nella dimostrazione di conoscenza dell'ordinamento forense e dei diritti e doveri dell'avvocato. LETTURE CONSIGLIATE Alpa Guido e Zatti Paolo - Codici deontologici e autonomia privata, Giuffrè, 2006 Cappelli Paolo - Manuali Diritto e Formazione, Guida alla conoscenza dell’ordinamento e della deontologia forensi, Giuffrè, 2005 Danovi Remo - Codice dell’Avvocato, Giuffrè, 2006 - Il codice deontologico forense, Giuffrè, 2006 - Il procedimento disciplinare nella professione di avvocato, Giuffrè, 2005 - La professione d'avvocato, testi legislativi e codice deontologico, Giuffrè, 2003 Guida al Diritto, Il Sole 24 Ore - Le responsabilità dell’Avvocato, Profili civili, penali e disciplinari, Nuovo Codice Deontologico, Garello – Piselli - Scuto, 2003 Mariani Marini Alarico - Processo e verità, Collana formazione Giuridica, Edizioni Plus, 2005 112 Randazzo Ettore - La giustizia nonostante, Sellerio Editore, 2006 - L’avvocato e la verità, Sellerio Editore, 2003 - Deontologia e tecnica del penalista, Giuffrè, 2000 Tacchi Francesca - Gli avvocati italiani dall’Unità alla Repubblica, Il Mulino, 2002 113 LABORATORI APPLICATIVI I laboratori applicativi danno 2 crediti agli studenti iscritti ai corsi di Laurea triennale, specialistica e magistrale; per gli studenti iscritti al corso di laurea quadriennale (ante riforma), sono aggiuntivi rispetto alle 26 annualità e corrispondono ciascuno a 0,40 punti valutati in sede di esame di Laurea. I laboratori applicativi possono essere registrati unicamente nella data indicata dal docente titolare. Biotecnologie, sicurezza alimentare e tutela dell’ambiente Dott.ssa Silvia Bertazzo 1° semestre - 2 crediti Scopo: il laboratorio applicativo è finalizzato all’analisi della disciplina giuridica in materia di biotecnologie, con particolare attenzione alle problematiche di natura ambientale e alimentare. Oggetto: il crescente utilizzo di organismi geneticamente modificati pone degli interrogativi sotto il profilo della sicurezza alimentare e della tutela dell’ambiente. Ciò ha condotto recentemente ad un vivace dibattito giuridico a livello internazionale, in cui si registrano posizioni distanti, tra chi sostiene la sostanziale equivalenza tra prodotti OGM e quelli tradizionali e chi preferisce invece adottare un approccio precauzionale, scegliendo di introdurre restrizioni al commercio di tali prodotti. Il laboratorio applicativo partirà dall’esposizione dei principi e delle norme elaborati a livello comunitario, che verranno comparati con quelli sorti in ordinamenti giuridici extra-europei, in particolar modo quello statunitense. In un secondo momento si analizzerà la disciplina di carattere internazionale, derivante dagli accordi stipulati nel quadro dell’Organizzazione Mondiale del Commercio e dal Protocollo sulla Biosicurezza (Cartagena, 2000). Verranno considerati i profili relativi alla conservazione della biodiversità e delle colture “tradizionali”, nonché quelli attinenti alla tutela e all’informazione del consumatore. Lo studio del materiale normativo avverrà anche attraverso l’esame di casi giurisprudenziali. Modalità di svolgimento: il laboratorio si articola in 20 ore a carattere seminariale e richiede la partecipazione attiva all’analisi dei casi pratici. Agli studenti verrà fornito il materiale necessario all’inizio del laboratorio. La frequenza è obbligatoria. 114 I contratti della pubblica amministrazione Dott.ssa Evelina Stefani 1° semestre - 2 crediti Scopo: il laboratorio si propone di approfondire la materia dei contratti che vedono quale parte contrattuale la Pubblica Amministrazione con le annesse problematiche legate alla presenza, nella formazione, nella conclusione e nell’esecuzione del contratto, di un soggetto per sua natura peculiare rispetto al privato contraente. Oggetto: innanzitutto saranno presi in considerazione i caratteri generali dell’attività contrattuale della p.a., in contrapposizione all’attività di tipo autoritativo, a partire dalle modifiche apportate nel 2005 alla legge sul procedimento amministrativo, n. 241/1990. Dopo aver operato una classificazione delle tipologie contrattuali in cui risulta coinvolta la p.a., ci si soffermerà in particolare sul contratto d’appalto avendo riguardo anche alle disposizioni contenute nel cd. “codice dei contratti pubblici” nonché nella normativa comunitaria. In particolare si analizzeranno il procedimento per la formazione del contratto, cd. “procedimento dell’evidenza pubblica”, e i sistemi di scelta del contraente privato. In questa sede si prenderanno in considerazione anche i profili legati alla eventuale illegittimità del bando di gara. Particolare rilievo sarà dato all’incidenza dei vizi del procedimento di evidenza pubblica sulla sorte del contratto già concluso, con specifico riferimento ai recenti orientamenti giurisprudenziali relativi alla sorte del contratto dopo l’annullamento dell’aggiudicazione. Si accennerà altresì agli aspetti relativi al riparto della giurisdizione in caso di controversie che insorgano nella fase precedente e in quella successiva alla stipulazione del contratto. Modalità di svolgimento: il laboratorio si articola in 20 ore di lezione in forma seminariale con esame finale, consistente in una prova scritta. La spiegazione teorica degli istituti e delle problematiche ivi sottese sarà accompagnata dall’esame e dalla discussione delle più significative pronunce giurisprudenziali intervenute in materia. I materiali necessari per la partecipazione alle lezioni nonché per la preparazione della prova scritta saranno indicati durante il laboratorio. La frequenza è obbligatoria. 115 I diritti differenziati delle identità religiose nel diritto costituzionale comparato 1° semestre - 2 crediti Dott.ssa Cinzia Piciocchi Scopo: il laboratorio applicativo propone l’analisi comparata del fondamento costituzionale dell’attribuzione di diritti differenziati ad alcuni gruppi, in ragione della loro identità religiosa. Il laboratorio mira ad analizzare e ad evidenziare eventuali tratti comuni nel riconoscimento della rilevanza giuridica delle identità religiose da parte di alcuni ordinamenti ed in particolare il fondamento costituzionale dell’attribuzione di diritti differenziati. Oggetto: il percorso didattico prende le mosse dall’analisi comparata dei “diritti d’esenzione” riconosciuti dagli ordinamenti giuridici (in ambito sia legislativo, sia giurisprudenziale), in virtù della richiesta di differenziazione da parte di alcuni gruppi religiosi. In particolare, saranno considerate l’esperienza giuridica statunitense, britannica ed italiana nonché quella francese, che presenta profili contrastati. Attraverso l’analisi e la discussione di casi, si cercherà di comprendere quali siano i tratti costitutivi delle identità religiose giuridicamente rilevanti. In una seconda parte, si cercherà di comprendere quali problematiche ponga il riconoscimento di diritti differenziati da parte degli ordinamenti giuridici. Alla luce dei casi analizzati e discussi, si condurrà un’analisi induttiva volta, da un lato, a tratteggiare in prospettiva comparata i diversi approcci giuridici verso la richiesta di riconoscimento dei gruppi religiosi e, d’altro lato, volta a comprendere i possibili significati della “laicità” degli ordinamenti costituzionali. Modalità di svolgimento: il laboratorio ha una durata di 20 ore a carattere seminariale e richiede la partecipazione attiva all’analisi dei casi ed alla discussione. È richiesta la conoscenza almeno passiva della lingua inglese. I materiali saranno distribuiti durante il laboratorio, che si avvarrà della collaborazione dei dott. T. Leonardi e S. Penasa. Numero massimo di partecipanti: 40 con frequenza obbligatoria. I princìpi comunitari del diritto amministrativo 1° semestre - 2 crediti Dott.ssa Giulia Bertezzolo Scopo: l’integrazione europea ha dato avvio, sul piano giuridico, ad un processo tale per cui i principi elaborati nei diversi Stati membri, una volta trasposti nel diritto comunitario e rielaborati all’interno di questo sistema, divengono a loro volta modello per i diversi sistemi nazionali. Questo processo è frutto, nel diritto amministrativo comunitario, prevalentemente dell’opera giurisprudenziale della Corte di Giustizia. Con il laboratorio ci si propone quindi di introdurre gli studenti alla conoscenza del diritto amministrativo comunitario attraverso l’analisi del ruolo svolto dalla Corte, in particolare dal punto di vista della elaborazione “creativa” dei principi del diritto comunitario e della dialettica con le magistrature interne. Oggetto: il laboratorio sarà dedicato all’analisi dei principi di diritto amministrativo elaborati a livello comunitario e dell’influenza che essi svolgono nel diritto interno. A seguito di una breve introduzione si passerà dunque all’esame di alcune sentenze significative della Corte di giustizia. Modalità di svolgimento: il laboratorio si articola in 20 ore con esame finale. La frequenza è obbligatoria. 116 Il procedimento amministrativo tedesco 1° semestre - 2 crediti Dott.ssa Cristina Fraenkel-Haeberle Scopo: il laboratorio si propone di approfondire in una prospettiva comparata i principi dell’attività amministrativa procedimentalizzata. Il procedimento amministrativo viene analizzato come il luogo della partecipazione in cui si esprime il rapporto dialettico tra amministrazione, destinatari del provvedimento e terzi. Oggetto: oggetto di analisi sarà in particolare il modello tedesco di procedimento amministrativo, disciplinato fin dal 1976 in maniera organica dalla Legge federale sul procedimento amministrativo (Verwaltungsverfahrensgesetz – VwVfG). In particolare verranno analizzati la genesi della Legge, i principi fondamentali del procedimento, il concetto di provvedimento amministrativo particolare e generale (Verwaltungsakt, Allgemeinverfügung) e di contratto di diritto pubblico (öffentlich-rechtlicher Vertrag); verranno studiate le diverse gradazioni dei vizi del provvedimento (manifeste inesattezze, vizi formali e loro sanatoria, conversione, annullamento e nullità), i provvedimenti di secondo grado ad esito demolitorio (Rücknahme, Widerruf) e la riapertura del procedimento (Wiederaufgreifen des Verfahrens). Per la frequenza del laboratorio non è richiesta la conoscenza del tedesco. Modalità di svolgimento: l’insegnamento teorico in forma seminariale sarà accompagnato dall’esame e dalla discussione di casi pratici. Il materiale necessario alla partecipazione sarà indicato all’inizio del laboratorio che si concluderà con una prova scritta. L’ente pubblico e l’organismo di diritto pubblico 1° semestre - 2 crediti Dott. Antonio Cassatella Scopo: condurre una riflessione sul rapporto fra diritto interno e diritto comunitario nella definizione delle soggettività giuridiche pubbliche, anche alla luce della giurisprudenza prodotta in materia sia dalle corti nazionali che dalle corti comunitarie. Oggetto: il laboratorio mira ad esaminare, innanzitutto, il concetto di “ente pubblico” affermatosi nell’ordinamento italiano, cogliendo le peculiarità delle varie elaborazioni intervenute in materia. Verrà successivamente esaminato il concetto di “organismo di diritto pubblico”, avente origine nell’ordinamento comunitario, illustrandone quindi l’impatto nell’ordinamento interno. Modalità di svolgimento: il laboratorio si articola in 20 ore di lezione, basate sulla spiegazione generale dell’argomento e sulla discussione di casi pratici. Durante il laboratorio verranno indicati agli studenti i materiali per consentire una partecipazione attiva e consapevole alle lezioni. Il conseguimento dei crediti è subordinato al superamento di una prova scritta che si terrà alla fine del laboratorio. La frequenza è obbligatoria. 117 L'idea di Stato nella cultura politica tedesca tra Weimar e il secondo dopoguerra 1° semestre - 2 crediti Dott. Maurizio Cau Scopo: il laboratorio si propone di ricostruire i tratti principali della riflessione sullo Stato condotta in seno alla cultura politica e giuridica tedesca negli anni che vanno dall’esperienza weimariana alla nascita della Repubblica Federale Tedesca. Oggetto: partendo da un esame della tradizione dottrinale che ha informato la riflessione politica e la scienza giuspubblicistica tedesche degli anni Venti e che ha trovato piena espressione negli scritti di Hans Kelsen, Hermann Heller, Carl Schmitt e Rudolph Smend, si ripercorreranno i principali modelli teorici sviluppati dalla dottrina dello Stato tedesca negli anni che vanno dall’affermazione del terrore nazionalsocialista alla rinascita democratica postbellica. Particolare attenzione sarà dedicata alla ricostruzione dell’intensa interazione tra cultura politica e Staatsrechtslehre caratteristica della Germania degli anni Cinquanta e Sessanta, vale a dire all’esame delle basi teoriche del processo di democratizzazione affrontato dalla Repubblica Federale Tedesca, segnata da una controversa ripresa delle matrici teoriche smendiane e schmittiane, da un profondo ripensamento dei rapporti tra Stato e società, nonché dall’aspirazione ad una rinnovata dialettica tra unità statuale e pluralismo, tra “decisione” e “integrazione”. Modalità di svolgimento: il laboratorio si articola in 20 ore di lezione. La responsabilità civile della pubblica amministrazione nelle sentenze dei giudici amministrativi 1° semestre - 2 crediti Dott.ssa Silvia Pellizzari Scopo: il laboratorio mira ad approfondire la tematica della responsabilità civile della Pubblica Amministrazione, conseguente all’adozione di provvedimenti amministrativi illegittimi, fornendo un quadro esaustivo della stessa da un punto di vista sostanziale e processuale attraverso l’analisi della giurisprudenza amministrativa formatasi sul punto. Oggetto: il laboratorio sarà dedicato innanzitutto all’evoluzione legislativa e giurisprudenziale che ha condotto all’affermazione della risarcibilità delle posizioni soggettive di interesse legittimo. Oggetto di analisi puntuale saranno poi principalmente gli aspetti applicativi della responsabilità: particolare attenzione verrà data alla natura giuridica della fattispecie risarcitoria e ai suoi elementi costitutivi sia oggettivi che soggettivi, nonché ai profili processuali dati dal riparto di giurisdizione tra giudice amministrativo e giudice ordinario e alle tecniche di tutela accordate dall’ordinamento. Modalità di svolgimento: il laboratorio si articola in 20 ore con esame finale. La frequenza è obbligatoria. 118 La struttura retorica degli atti giudiziari 1° semestre - 2 crediti Dott. Federico Brangian Scopo:il laboratorio è finalizzato a mostrare le possibili applicazioni del metodo retorico nella redazione degli atti giudiziari. Oggetto: in linea con le recenti modifiche dell’esame di stato per la professione di avvocato, saranno forniti gli idonei strumenti pratici e concettuali per l’utilizzo delle tecniche argomentative nella scrittura forense. Modalità di svolgimento: sulla base di un testo di riferimento e di documenti che verranno forniti nel corso delle lezioni, dopo adeguata istruzione, lo studente si cimenterà nella redazione di atti giudiziari che verranno discussi sotto il profilo della tecnica argomentativi. La traduzione del diritto comunitario ed europeo 1° semestre - 2 crediti Dott.ssa Elena Ioriatti Scopo: il laboratorio è finalizzato a sensibilizzare gli studenti ai problemi derivanti dalla traduzione dei concetti giuridici. La traduzione delle espressioni linguistiche che trasmettono dati giuridici implica infatti una delicata opera di trasposizione dei concetti da un ordinamento all’altro, o verso più altri, presupponendo quindi una corretta applicazione della metodologia giuridico-comparatistica così come di metodologie proprie di altre scienze, tale la linguistica. Il processo di integrazione europea ha reso tale attività particolarmente importante: essa costituisce infatti un passaggio cruciale nella redazione, attuazione ed applicazione delle direttive e dei regolamenti, oltre che nella pubblicazione delle sentenze della Corte di Giustizia CE e nella creazione dei principi comuni europei. Nel corso del laboratorio particolare attenzione sarà quindi riservata alla traduzione diritto comunitario, al diritto nazionale di attuazione e al diritto privato europeo. Oggetto: la prima parte del laboratorio sarà dedicata all’analisi dell’origine delle problematiche di traduzione dei concetti giuridici, alla loro esposizione teorica ed alle soluzioni proposte dalla comparazione giuridica e dalla linguistica. Saranno nel contempo esaminati alcuni atti comunitari (in particolare direttive, unitamente alla fonte di attuazione italiana e propria di altri ordinamenti, ed altresì regolamenti comunitari) al fine di comprenderne la tecnica di redazione e di traduzione così come concretamente applicata dagli operatori comunitari. Il laboratorio proseguirà con alcune esercitazioni pratiche di traduzione di inglese giuridico, essendo questa la lingua di lavoro utilizzata con prevalenza, tanto nella redazione del diritto comunitario, quanto nella creazione dei principi comuni europei. Modalità di svolgimento: il laboratorio si svolgerà in forma seminariale per un complessivo impegno di venti ore. Nel corso delle lezioni sarà fornito agli studenti il materiale necessario. E’ richiesta una partecipazione attiva e critica. Al fine di consentire la piena comprensione delle problematiche e delle tecniche di traduzione giuridica del diritto comunitario ed europeo la didattica sarà integrata dalla partecipazione di un docente di linguistica, un traduttore ed un giurista linguista del Consiglio dell’Unione europea. 119 La tutela dell’incapace nel diritto civile: interdizione, inabilitazione, amministrazione di sostegno 1° semestre - 2 crediti Prof. Giovanni Pascuzzi - Dott. Carlo Bona Scopo: il laboratorio si propone di introdurre gli studenti alle forme di tutela dell’incapace nel diritto civile, analizzandole sia sotto il profilo sostanziale, sia sotto quello processuale. Il metodo proposto è strettamente pratico - applicativo: si seguirà passo per passo un virtuale procedimento di interdizione, uno di inabilitazione, ed uno volto alla nomina dell’amministratore di sostegno, soffermandosi sulle difficoltà, sia d’ordine sostanziale, sia d’ordine processuale, che ogni giorno gli avvocati ed i giudici si trovano ad affrontare. Lo scopo non è quindi solo quello di approfondire il tema della tutela dell’incapace così come sarebbe possibile studiando un manuale, una monografia od un trattato, ma soprattutto quello di portare simili conclusioni sul campo, e pertanto di offrire agli studenti un’anticipazione quanto più possibile realistica di quanto verranno a trovare frequentando da professionisti o da giudici le aule dei tribunali. Oggetto: in un ordinamento ed in una realtà sociale sempre più complessi e per ciò sempre più attenti alla protezioni dei più deboli, la tutela di chi sia o divenga incapace di provvedere ai propri interessi diventa un momento saliente. Tradizionalmente la tutela viene accordata mediante gli strumenti dell’interdizione e dell’inabilitazione. Con l’interdizione chiunque si trovi in una situazione di abituale infermità di mente tale da renderlo incapace di provvedere ai propri interessi viene giudizialmente privato della capacità di agire e si vede nominare un tutore. Con l’inabilitazione chiunque, sempre per infermità abituale, sia solo parzialmente capace di provvedere ai propri interessi viene affiancato da un curatore per il compimento degli atti di straordinaria amministrazione. Recentemente, con la legge 9 gennaio 2004, n. 6, è stato introdotto un nuovo istituto, l’amministrazione di sostegno, nell’intento dichiarato di offrire uno strumento più duttile, che potesse operare anche a fronte di situazioni di incapacità che non derivassero da abituale infermità di mente, e che fosse idoneo a “ritagliare” una tutela su misura per l’incapace, senza privarlo totalmente della capacità di agire o anche solo della capacità di compiere tutti gli atti di straordinaria amministrazione. In tale contesto normativo i problemi interpretativi che giudici ed avvocati si trovano quotidianamente ad affrontare sono svariati: quali tra le alterazioni patologiche delle facoltà mentali sono idonee a giustificare l’intervento del giudice? Lo è ad esempio uno stato depressivo? È sufficiente un’alterazione delle facoltà volitive (come in alcuni casi di etilismo o di intossicazione cronica da stupefacenti) o è necessario siano compromesse anche le facoltà cognitive? É possibile pronunciare l’interdizione o l’inabilitazione quando l’inabilità non è comunque idonea ad incidere sulla sfera patrimoniale dell’incapace? Qual è il momento al quale va ancorato il giudizio sull’incapacità? L’inabilitato è processualmente capace, o piuttosto legittimato ad agire o resistere è il curatore, o ancora vi è una legittimazione congiunta? Qual è il confine tra amministrazione di sostegno ed inabilitazione? Può essere nominato un amministratore di sostegno al solo fine di consentire all’incapace la continuazione dell’attività di impresa? Etc. Modalità di svolgimento: il laboratorio si svolgerà in venti ore. In via preliminare i partecipanti riceveranno un inquadramento generale sul tema oggetto dell’indagine applicativa, unitamente all’indicazione degli opportuni riferimenti legislativi, dottrinali e giurisprudenziali. Nella fase successiva verranno invitati a redigere tutti gli atti di un procedimento di interdizione, di uno di inabilitazione, e di uno volto alla nomina di un amministratore di sostegno. Numero massimo di partecipanti: per consentire un proficuo svolgimento del corso, considerate le difficoltà connesse alla redazione e contestuale correzione e discussione degli atti, il laboratorio è aperto alla partecipazione di non più di venti studenti. 120 Le regole comunitarie in materia di concorrenza 1° semestre - 2 crediti Dott. Michele Carpagnano Prerequisiti: aver sostenuto gli esami di Istituzioni di diritto comunitario ed Economia politica. Scopo: il Laboratorio applicativo si propone lo studio delle regole comunitarie della concorrenza e l’analisi delle modalità di applicazione delle stesse da parte delle competenti Istituzioni comunitarie e nazionali. Il Laboratorio è finalizzato alla analisi ed alla comprensione da parte degli studenti della reazione dell’ordinamento giuridico comunitario alle illecite distorsioni della concorrenza nel mercato comune. Oggetto: dopo aver preliminarmente introdotto la funzione storica, economica e sociale del diritto della concorrenza all’interno dell’Unione Europea, si approfondiranno il contenuto sostanziale, gli aspetti procedurali delle regole e concrete modalità di applicazione (public – private enforcement). Considerato il carattere eminentemente giurisprudenziale del diritto comunitario della concorrenza sarà frequente, nel corso del laboratorio, l’analisi e la discussione delle Decisioni della Commissione Europea così come delle Sentenze delle Corti Comunitarie e nazionali. I testi di studio ed i materiali di riferimento saranno indicati all’inizio del laboratorio. Modalità di svolgimento: il Laboratorio si articola in 20 ore di lezione. Si consiglia la frequenza. E’ previsto un esame finale. Organi politici e organi dirigenziali nella pubblica amministrazione 1° semestre - 2 crediti Dott. Fulvio Cortese Scopo: l’obiettivo del laboratorio consiste nello studio critico dell’evoluzione storica e della configurazione attuale dei rapporti tra organi politici ed organi dirigenziali nel sistema amministrativo italiano. Oggetto: premessi brevi cenni storici e comparatistici sui diversi approcci mediante i quali il problema del rapporto tra politica e amministrazione può trovare soluzione sul piano dell’organizzazione pubblica, si passerà ad un esame dettagliato della disciplina costituzionale e dei principi legislativi vigenti nell’ordinamento italiano, sia per ciò che concerne l’amministrazione statale, sia per quanto riguarda l’amministrazione regionale e locale. In particolare, saranno oggetto di specifico esame: 1) il processo di graduale affermazione di un trasversale criterio di “separazione” tra organi politici e organi tecnici; 2) le ragioni funzionali di simili sviluppi in relazione alla progressiva diffusione di un modello amministrativo cd. “di risultato”; 3) le conseguenze operative di detto approccio in ordine alla definizione dello status di dirigente pubblico; 4) il peculiare regime delle nomine “fiduciarie” nei contesti organizzativi di “alta amministrazione”; 5) l’impatto sul sistema complessivo della previsione eccezionale di forme ibride di “spoil system” (ex lege n.145/02). Modalità di svolgimento: il laboratorio si svolgerà in forma seminariale per un complessivo impegno di 20 ore. Sarà dedicato ampio spazio all’analisi delle ricostruzioni dottrinali maggiormente condivise e dei più recenti orientamenti giurisprudenziali, con discussione collettiva e ragionata di alcune pronunce particolarmente significative. La frequenza è obbligatoria. Il laboratorio si chiuderà con una breve prova scritta. 121 Dimensione religiosa e diritto nello Stato laico 2° semestre - 2 crediti Dott. Alexander Schuster Scopo: due sono gli obiettivi perseguiti. Da una parte il laboratorio si prefigge di trasmettere le conoscenze necessarie ad interpretare la storia costituzionale dello Stato italiano ed europea e così consentire di comprendere nella loro problematicità le differenze di significato tra espressioni quali separazione Statoreligione, giurisdizionalismo, neutralità e laicità. Dall’altra, lo studente è invitato ad acquisire dimestichezza con materiali storici, fonti di diritto italiano ed europeo, nonché di dottrina e di giurisprudenza attraverso un lavoro diretto su di essi. Il laboratorio diviene così l’opportunità per familiarizzarsi con quell’insieme di strumenti di ricerca che sono richiesti allo studente sin dall’inizio dei suoi studi giuridici. Oggetto: il fenomeno religioso ha inciso sul diritto sin dall’origine, esercitando la sua influenza a un duplice livello. Il laboratorio considererà nel primo modulo la dimensione istituzionale del rapporto religione-diritto, indagando dapprima la relazione tra Stato e Chiesa, nonché successivamente quella tra Stato e confessioni religiose non cattoliche. Particolare rilevanza è data allo studio degli atti dell’Assemblea costituente ed alla giurisprudenza costituzionale italiana ed europea. Nella seconda parte del laboratorio l’attenzione è rivolta all’influenza sostanziale della tradizione religiosa sul diritto avvenuta attraverso la trasposizione di un sistema di valori metagiuridici in norme dello Stato. Ciò ha determinato un impianto assiologico dell’ordinamento a matrice religiosa che tutt’oggi incide sulla sua evoluzione legislativa e giurisprudenziale. Saranno presi in esame casi concreti (diritto di famiglia, diritto penale, obiezione di coscienza, ecc.). Modalità di svolgimento: il laboratorio prevede un’attività a carattere seminariale della durata di venti ore. Lo studente è coinvolto direttamente attraverso percorsi di ricerca individuali e di gruppo su temi assegnati con presentazione e discussione durante la lezione. È auspicata la disponibilità a lavorare su materiali anche in lingua straniera. L’ottenimento dei crediti formativi è subordinato superamento della verifica prevista al termine del laboratorio. 122 Gli strumenti del lavoro giuridico 2° semestre - 2 crediti Dott.ssa Antonella Iunti Scopo: l’obiettivo del laboratorio consiste nel far acquisire agli studenti le competenze necessarie a svolgere attività di ricerca giuridica, in particolare nell’ambito del Diritto pubblico, attraverso l’apprendimento di un corretto uso sia degli strumenti cartacei tradizionali (raccolte di leggi e giurisprudenza, riviste, commentari) sia degli strumenti informatici (banche dati, riviste informatizzate, siti istituzionali). Oggetto: i dati, le informazioni e i documenti reperibili sia in forma cartacea sia nella rete informatica sono attualmente moltissimi e ciò comporta la necessità di sapersi orientare e di saper scegliere e selezionare i materiali a disposizione. Tale cernita è indubbiamente ardua, soprattutto per gli studenti, che spesso giungono alla fase di redazione della tesi senza le minime conoscenze necessarie a reperire i materiali giuridici utili alla loro ricerca. Si ritiene, pertanto, necessario fornire metodi di conoscenza e di ricerca idonei ad un migliore e più efficace utilizzo degli strumenti suddetti. Modalità di svolgimento: il laboratorio applicativo si articolerà in 20 ore e consentirà agli studenti di sperimentare, sotto la guida dei docenti, l’accesso diretto agli strumenti di lavoro, operando vere e proprie ricerche guidate di documenti e materiali relativi al Diritto pubblico. I patti parasociali 2° semestre - 2 crediti Dott. Gianluca Riolfo Oggetto: il laboratorio si propone di evidenziare l’evoluzione giurisprudenziale e normativa avutasi negli anni e relativa alla materia dei patti parasociali. Partendo dalla definizione di patto parasociale o accordo di sindacato come contratto atipico, definizione di matrice dottrinale, si procederà alla verifica degli orientamenti espressi dalla Cassazione a partire dagli anni ’30 del secolo scorso sul tema della validità o meno dei suddetti patti. A tal fine verrà presa in esame una sentenza significativa di tali orientamenti. Successivamente, la giurisprudenza di legittimità dagli anni ’90 evidenzia un deciso cambio di rotta, bene espresso una prima volta da Cassazione n° 9975/95, con argomentazioni poi compiutamente espresse da Cassazione n° 14865/01. Entrambe queste sentenze saranno oggetto di approfondita analisi. L’evoluzione della normativa in materia occuperà la seconda parte del corso: a partire dalle prime leggi degli anni ’80 in cui non vi è una disciplina compiuta dell’istituto in questione, per giungere poi al Testo unico della finanza (d.lgs. 58/98) e alla riforma del diritto societario del 2003. Si procederà all’enucleazione delle problematiche più rilevanti proposte dalla lettura degli articoli 122 e 123 del T.U.F., nonché degli articoli 2341-bis e 2341-ter c.c.. Si procederà alla lettura, nell’ambito del laboratorio, di uno o più patti parasociali adottati da società italiane. Il materiale per la preparazione della verifica verrà segnalato all’inizio del corso. Le modalità dell’esame verranno stabilite all’inizio del laboratorio. 123 I principi costituzionali in materia penale 2° semestre - 2 crediti Dott. Sergio Bonini Scopo: il laboratorio intende approfondire il rilievo dei principi costituzionali in ambito penale attraverso l’analisi dell’evoluzione della giurisprudenza della Corte costituzionale. Oggetto: in un diritto penale moderno nel quale la Costituzione assurge a fondamento delle scelte di incriminazione, essenziale è l’approfondimento delle norme che la Carta costituzionale espressamente dedica alla materia penale. Il laboratorio è rivolto allo studio delle esigenze di natura costituzionale, espresse dall’art. 25, II comma, Cost. ed enucleate nel principio di legalità, il quale opera su tre piani − fonti, formulazione tecnica e interpretazione delle norme, validità della legge penale nel tempo −, i quali corrispondono a quattro principi: riserva di legge, tassatività o sufficiente determinatezza della legge penale, divieto di analogia in malam partem, irretroattività della norma penale. Altrettanto spazio meritano altri principi “dimostrativi” quali il principio di colpevolezza, desumibile dal carattere personale della responsabilità penale (art. 27, I comma, Cost.), e il principio del finalismo rieducativo della pena (art. 27, III comma, Cost.). A quest’ultimo riguardo, è prevista anche una visita guidata all’Istituto penitenziario di Trento e relativo incontro con i detenuti. Contribuiscono a scolpire il “volto” costituzionale dell’illecito penale il principio di materialità e, seppure con “statuto” più controverso, il principio di laicità e il principio di offensività. Nel corso delle lezioni, notevole importanza sarà assegnata allo studio delle principali pronunce della Corte costituzionale in materia. Modalità di svolgimento: il laboratorio avrà una durata di 20 ore a frequenza obbligatoria e a carattere seminariale, nel contesto delle quali agli studenti sarà richiesta una partecipazione sempre critica e attiva. Al termine del ciclo di incontri è prevista una verifica scritta per procedere all’attribuzione dei crediti. Numero massimo di partecipanti: 30. È consentita la partecipazione a un solo laboratorio applicativo di diritto penale per ciascuno studente. 124 I profili tributari delle società cooperative 2° semestre - 2 crediti Dott. Francesco Montanari Scopo: il corso ha lo scopo di individuare le principali problematiche di natura tributaria delle diverse forme di società cooperative, anche in virtù delle sensibili modifiche normative che si sono susseguite negli ultimi anni. Ad una parte introduttiva di tipo istituzionale, necessaria per la piena comprensione dei diversi istituti, verrà affiancata l’analisi di casi pratico - operativi, con particolare riferimento ai diversi orientamenti della prassi amministrativa nonché della giurisprudenza di merito e di legittimità. Verranno, altresì, considerati alcuni profili di compatibilità della disciplina nazionale con il diritto comunitario. Nel corso delle lezioni è prevista la distribuzione di materiale didattico (articoli di dottrina, sentenze, ecc…) Oggetto: il corso avrà ad oggetto, in via del tutto indicativa, i seguenti argomenti: 1) Lineamenti essenziali delle diverse forme di società cooperative rilevanti ai fini tributari: a) Cooperative agricole; b) Cooperative sociali; c) Cooperative di produzione e lavoro. 2) Il requisito della c.d. “mutualità prevalente”: scopo mutualistico e scambio mutualistico. 3) Esenzioni e agevolazioni tributarie. 4) Cooperative a mutualità non prevalente: conseguenze di ordine tributario. 5) Regime tributario di utili e ristorni. 6) La figura del socio lavoratore. 7) Analisi delle problematiche connesse all’imposta sul valore aggiunto. 8) Cooperative e fiscalità locale. 9) Profili comunitari. 7) Analisi di alcuni casi concreti. Modalità di svolgimento: il laboratorio avrà una durata di 20 ore. 125 Il provvedimento amministrativo 2° semestre - 2 crediti Dott. Sandro Manica Scopo: il laboratorio è finalizzato ad offrire agli studenti un approfondimento dei fondamenti dell’azione amministrativa e dei mezzi di tutela di cui può disporre il cittadino, nell’ambito del corso di Istituzioni di diritto pubblico. Oggetto: - Atti e provvedimenti; nozione - La discrezionalità amministrativa e la discrezionalità tecnica - Il merito dell’azione amministrativa - I caratteri dei provvedimenti amministrativi - La classificazione dei provvedimenti amministrativi - La motivazione del provvedimento - L’invalidità - L’autotutela - La giustizia amministrativa (cenni) Modalità di svolgimento: il laboratorio si articolerà in 20 ore di tipo seminariale, nel corso delle quali verrà fornito agli studenti il materiale necessario a svolgere un attivo lavoro di ricerca e di approfondimento sul tema in discussione. La modalità di verifica dell’apprendimento avverrà tramite prova scritta. Nel corso delle lezioni saranno fornite le indicazioni bibliografiche e giurisprudenziali per il reperimento di letture di supporto all’attività svolta in aula. Il sistema sanzionatorio penale 2° semestre - 2 crediti Dott.ssa Antonia Menghini Scopo: il Laboratorio ha la finalità di trattare, nella prospettiva nazionale e comparata, il sistema delle sanzioni penali, con particolare riferimento a quelle diverse dalla reclusione, a quelle di natura interdittiva ed a quelle previste per le persone giuridiche. Oggetto: il Laboratorio inizierà con una introduzione alla nozione di sanzione penale; verrà poi illustrata, in termini di comparazione diacronica e sincronica, l'evoluzione del sistema delle sanzioni penali, per approdare infine all'inquadramento della situazione attuale e delle prospettive di riforma, anche nel quadro della armonizzazione europea del nostro diritto penale. Modalità di svolgimento: il Laboratorio è destinato agli studenti che abbiano frequentato o frequentino il corso di diritto penale di uno dei due trienni, ha una durata di 20 ore, si svolgerà su materiale fornito dal docente e richiederà una partecipazione critica ed attiva. Numero massimo di partecipanti: 30. 126 L’influenza del diritto comunitario sul diritto penale nazionale 2° semestre - 2 crediti Dott.ssa Emanuela Fronza Scopo: il laboratorio intende fornire, attraverso un’analisi della legislazione vigente e della giurisprudenza, le conoscenze fondamentali sull’attuale interazione tra diritto penale e diritto comunitario. Oggetto: il Laboratorio avrà ad oggetto innanzi tutto il diritto esistente. In tale quadro, verranno esaminati i rapporti tra diritto comunitario e diritto italiano (così come disciplinati dalla nostra Costituzione), i principi di diritto comunitario del primato e dell’efficacia diretta di quest’ultimo, il significato della sussidiarietà comunitaria e della sussidiarietà penale e il principio di proporzione. In un secondo momento, verranno prese in esame le diverse forme di interazione tra diritto penale nazionale e diritto comunitario. A tale riguardo si analizzeranno alcune sentenze, in particolare della Corte di Giustizia delle Comunità Europee, rilevanti per la materia trattata e verrà a tal fine richiesto un contributo attivo dei partecipanti. Si passerà poi all’analisi delle prospettive de iure condendo: questa avrà ad oggetto innanzitutto il trattato Costituzione europea e segnatamente l’analisi delle norme rilevanti per il diritto penale sostanziale. Numero massimo di partecipanti: 30. É consentita la partecipazione ad un solo Laboratorio applicativo di diritto penale per ciascuno studente. La Corte dei conti e le sue funzioni 2° semestre - 2 crediti Dott.ssa Paola Cosa – Dott. Carlo Mancinelli Scopo: il laboratorio è finalizzato ad approfondire lo studio della Corte dei conti, nelle sue tradizionali funzioni di controllo e di giurisdizione, nonché in quelle di più recente attribuzione nel sistema delle autonomie regionali e locali. Oggetto: dopo una breve introduzione di carattere generale, finalizzata all’esame del sistema organizzativo e funzionale generale della Corte dei conti, il laboratorio prenderà in esame, in dettaglio, le modalità di espletamento delle funzioni affidate dalla Costituzione e dalla normativa vigente alla magistratura contabile: la funzione di controllo, la funzione consultiva e la funzione giurisdizionale. Per quanto riguarda la funzione di controllo, sarà dato particolare rilievo alle nuove attribuzioni in tema di controllo sulla gestione e sugli equilibri di finanza pubblica, in particolare in ambito regionale e locale; in merito alla funzione giurisdizionale, attenzione preponderante sarà dedicata alla giurisdizione di responsabilità amministrativa a carico di amministratori e dipendenti pubblici, con l’analisi degli elementi costitutivi della medesima e di tutte le più recenti evoluzioni giurisprudenziali. La parte finale del laboratorio avrà a specifico oggetto i giudizi davanti alla Corte dei conti. Saranno evidenziate le peculiarità della Corte dei conti nel Trentino – Alto Adige. Modalità di svolgimento: il laboratorio ha durata di 20 ore e si conclude con un esame finale. Le lezioni saranno tenute da magistrati della Corte dei conti. La frequenza è obbligatoria. N. B.: data la specificità degli argomenti trattati, si consiglia la partecipazione a studenti che abbiano già sostenuto l’esame di istituzioni di diritto processuale e quello di diritto amministrativo (o, quantomeno, di istituzioni di diritto pubblico). 127 La giurisprudenza comparata e comunitaria in materia di legislazione antidiscriminatoria 2° semestre - 2 crediti Dott.ssa Eleonora Stenico Scopo: l’apporto della giurisprudenza ai temi dell’antidiscriminazione è di estremo rilievo, soprattutto quella della Corte di Giustizia costituisce una componente rilevante del Diritto comunitario del lavoro sia per l’influenza esercitata nell’assetto complessivo del diritto comunitario dopo il Trattato di Amsterdam sia per l’incidenza dispiegata negli ordinamenti interni. La giurisprudenza interna, benchè non così cospicua, ha permesso di puntualizzare vari concetti come quello di discriminazione diretta e indiretta, di utilizzazione di particolari strumenti di tutela giurisdizionale. Il laboratorio intende approfondire il ruolo svolto dalla Corte di Giustizia in particolare dal punto di vista della elaborazione “creativa” dei principi del diritto comunitario, la dialettica instauratasi con le magistrature interne, e le pronunce relative all’applicazione nell’ordinamento interno dei divieti di discriminazione di razza, genere, etc.. Oggetto: il laboratorio verterà sull’analisi di filoni giurisprudenziali relativi all’applicazione del principio di eguaglianza e non discriminazione, da cui emerge l’ interrelazione tra la visione fatta propria dalla giurisprudenza della Corte e la disciplina dell’ordinamento comunitario nonché quella degli ordinamenti interni, e che consentono l’approfondimento circa le tecniche argomentative impiegate e gli effetti prodottisi, sul piano giudiziale e normativo Modalità di svolgimento: per l’anno accademico in corso l’attività si articola su 20 ore ed è diretta agli studenti che abbiano superato o stiano frequentando l’esame di Diritto del lavoro o Diritto comparato del lavoro. Dopo una breve introduzione circa il ruolo della giurisprudenza “sociale” della Corte di Giustizia, e il significato dell’inserimento nel Trattato di Amsterdam delle disposizioni concernenti i divieti di discriminazione, sul contenuto e la portata delle direttive “di seconda generazione” nonché sulle norme di attuazione nel nostro ordinamento, verrà fornito agli studenti materiale costituito da sentenze e atti processuali, sia della giurisprudenza comunitaria sia di quella interna, per compiere ricerche e approfondimenti anche alla luce dei commenti a carattere dottrinale. Il laboratorio verterà sull’applicazione del principio di libera circolazione, sull’eguaglianza uomo – donna, sul divieto di discriminazioni per motivi di “razza”, nonché per motivi correlati agli altri fattori di discriminazione vietata. Numero massimo dei partecipanti: 45. 128 La giurisprudenza della Corte di Giustizia in materia di imposte dirette 2° semestre - 2 crediti Dott. Paolo Conci Scopo: il laboratorio si propone di sensibilizzare gli studenti sulla rilevanza del diritto comunitario per il diritto tributario. Per l’accesso al laboratorio è necessario aver sostenuto l’esame di Diritto Tributario. Oggetto: durante il laboratorio verranno esaminate le sentenze della Corte di Giustizia in materia di imposte dirette. Questa giurisprudenza si occupa della compatibilità delle disposizioni fiscali nazionali con le libertà fondamentali previste nel Trattato Ce. Secondo la Corte infatti gli Stati membri devono esercitare la loro competenza in materia di imposte dirette nel rispetto del diritto comunitario. Modalità di svolgimento: il laboratorio si articola in 20 ore durante le quali gli studenti saranno invitati a partecipare attivamente. La riforma dell’ordinamento giudiziario: la funzione giudiziaria tra separazione dei poteri ed organizzazione 2° semestre - 2 crediti Dott. Simone Penasa Scopo: gli obiettivi del laboratorio saranno essenzialmente da un lato l’esposizione dei principali contenuti della riforma dell’ordinamento giudiziario a partire dalla legge di delega n. 150 del 2005 per la riforma dello stesso e dai successivi decreti legislativi d’attuazione, che ha comportato una seppur tardiva realizzazione della disposizione costituzionale che impegnava il legislatore ordinario ad emanare una nuova legge sull’ordinamento giudiziario in conformità con la Costituzione, superando in tal modo la disciplina precostituzionale; dall’altro, una volta individuati i contenuti essenziali della riforma, si tenterà un’analisi oggettivamente critica dei medesimi, soprattutto al fine di coglierne – in un contesto applicativo tuttora fluido ed in divenire – le possibili conseguenze applicative. Oggetto: nel corso del laboratorio si introdurrà, partendo da una ricostruzione storico-teorica, il fondamentale principio della separazione dei poteri – principio particolarmente rilevante se applicato in funzione garantista alla funzione giurisdizionale –, il contesto costituzionale di riferimento della magistratura, con particolare attenzione ai principi di autonomia ed indipendenza. Successivamente, verranno esposti ed analizzati i contenuti di maggiore interesse costituzionale della recente riforma, andando ad analizzare in concreto il contenuto dei singoli decreti legislativi. Quindi, con una modalità il più possibile partecipativa ed interattiva, si proporrà un’analisi “critica” dei contenuti medesimi, introducendo anche le posizioni dei soggetti coinvolti dalla riforma. Modalità di svolgimento: il laboratorio avrà la durata di 20 (venti) ore di tipo seminariale, nel corso delle quali è auspicata una attiva e critica partecipazione degli studenti, sulla base dei contenuti che verranno esposti nel corso degli incontri. Prima dell’inizio del corso, verranno indicati alcuni materiali bibliografici e normativi la cui conoscenza, oltre ad essere richiesta, risulterà utile al fine di una “consapevole” ed attiva partecipazione alle lezioni. Al termine del laboratorio è prevista una prova finale, le modalità della quale verranno indicate nel corso dello stesso. La frequentazione al laboratorio è, oltre che obbligatoria, auspicabile. 129 La separazione ed il divorzio 2° semestre - 2 crediti Dott. Carlo Bona Scopo: il laboratorio si propone di introdurre gli studenti ai procedimenti di separazione e divorzio, analizzandoli sia sotto il profilo sostanziale, sia sotto quello processuale. Il metodo proposto è strettamente pratico - applicativo: si seguirà passo per passo un virtuale procedimento di separazione consensuale, uno di separazione giudiziale ed uno di divorzio, soffermandosi sulle difficoltà, sia d’ordine sostanziale, sia d’ordine processuale, che ogni giorno gli avvocati ed i giudici si trovano ad affrontare. Oggetto: di fronte ad una realtà in continua evoluzione, l’esigenza impone che si calibrino in modo attento strumenti ormai tradizionali come quelli dell’assegno di mantenimento e dell’assegno alimentare per il coniuge, dell’affidamento, dell’assegno di mantenimento, dell’assegnazione della casa coniugale per i figli. Compito tutt’altro che facile, come dimostra anche il recente intervento normativo sull’affidamento condiviso (l. 8 febbraio 2006, n. 54) con cui si è cercato di por rimedio ad alcune sperequazioni aprendo peraltro un vivissimo - e polemico - dibattito dottrinale. Modalità di svolgimento: il laboratorio si svolgerà in venti ore. In via preliminare i partecipanti riceveranno un inquadramento generale sul tema oggetto dell’indagine applicativa, unitamente all’indicazione degli opportuni riferimenti legislativi, dottrinali e giurisprudenziali. Nella fase successiva verranno invitati a redigere tutti gli atti di un procedimento di separazione consensuale, di uno di separazione giudiziale, e di uno di divorzio. Numero massimo di partecipanti: per consentire un proficuo svolgimento del corso, considerate le difficoltà connesse alla redazione e contestuale correzione e discussione degli atti, il laboratorio è aperto alla partecipazione di non più di trenta studenti. 130 La sicurezza alimentare in diritto comparato: regole e culture del cibo a confronto 2° semestre - 2 crediti Dott. Umberto Izzo - Dott. Matteo Ferrari Scopo: il laboratorio applicativo si propone di introdurre gli studenti alle problematiche giuridiche relative alla sicurezza alimentare, attraverso lo studio comparato di alcune esperienze nazionali. L’analisi verrà sviluppata attraverso l’esame di alcune recenti vicende, quali la crisi delle mucca pazza o lo scontro sugli OGM, che hanno magnificato il ruolo che la sicurezza alimentare ha assunto sia sulla scena internazionale, che all’interno dei sistemi nazionali. Dopo aver descritto le principali caratteristiche degli strumenti che gli ordinamenti giuridici predispongono per gestire i rischi derivanti dal consumo di prodotti alimentari, l’attenzione sarà rivolta all’esperienza di tre paesi che sono intervenuti nel campo della sicurezza alimentare con modalità (apparentemente) diverse tra loro: Italia, Stati Uniti e Giappone. Lo studio delle esperienze di questi tre paesi permetterà di porre in esponente il forte legame esistente tra gestione dei rischi alimentari e culture dei singoli paesi. Oggetto: la sicurezza alimentare acquista un ruolo sempre più centrale nelle politiche di tutela del consumatore. Oggi più che mai la produzione e commercializzazione di prodotti alimentari sono settori chiave nella vita degli Stati. L’importanza delle regole che governano il settore è del resto attestata dal sorgere di frequenti conflitti a livello nazionale, comunitario ed internazionale. Crisi come quella della c.d. influenza aviaria o del c.d. morbo della mucca pazza, così come lo scontro sugli OGM (solo per ricordare i casi più noti), rendono evidente la criticità della sicurezza alimentare in tempi in cui ciò che mangiamo tende ineluttabilmente a seguire le dinamiche produttive e distributive della globalizzazione. In tutti i sistemi giuridici sono all’opera regole e strumenti per controllare i rischi che derivano dal consumo dei prodotti alimentari. Si tratta in primo luogo di interventi di natura amministrativa, che comprendono valutazione e gestione dei rischi, politiche informative nei confronti dei consumatori, approvazione preventiva di determinati prodotti, attività di monitoraggio della catena produttiva alimentare, forme di adverse events reporting, e così via. I paesi industrializzati si sono dotati di agenzie cui è deputata la valutazione dei rischi alimentari: la Food and Drug Administration statunitense, la European Food Safety Agency a livello comunitario, la Food Safety Commission giapponese. Ma in tutti gli ordinamenti la gestione del rischi alimentare è perseguita anche attraverso l’operatività della responsabilità civile, impiegando in particolare l’apparato di regole sulla responsabilità da prodotti difettosi, e non è un caso che alcuni dei più importanti casi di products liability concernino proprio generi alimentari. Il terzo strumento è demandato all’autonomia privata e consiste nelle attività di certificazione che organismi privati svolgono, attestando che i produttori si sono attenuti agli standard di qualità fissati a livello municipale o internazionale. Lo studio comparatistico di quanto avviene in Stati Uniti, Italia e Giappone a tutela della salute dei consumatori nel settore alimentare vuole porre in risalto l’interazione che si realizza tra regole di sicurezza alimentare e culture locali, analizzando nel contempo le sfide che questa interazione pone alle dinamiche della globalizzazione. Modalità di svolgimento: il laboratorio avrà una durata di 20 ore a frequenza obbligatoria. Al termine del laboratorio è prevista una prova scritta, il cui superamento è necessario ai fini dell’accreditamento. Il laboratorio si avvarrà di una WebBoard, strumento attraverso cui gli studenti potranno reperire i materiali legislativi, giurisprudenziali e dottrinali che saranno oggetto di analisi, interagendo con i docenti. 131 La società a responsabilità limitata nella prospettiva comparata 2° semestre - 2 crediti Dott. Valerio Sangiovanni Oggetto: il laboratorio mira a esaminare la disciplina della società a responsabilità limitata nella prospettiva comparata. Il punto di partenza sarà la disciplina italiana della società a responsabilità limitata, quale contenuta nel codice civile (artt. 2462-2483 c.c.). Si prenderanno in considerazione i singoli istituti regolati dal legislatore italiano. Si esamineranno, in particolare, il procedimento di costituzione della società, il regime dei conferimenti e delle quote, il sistema di amministrazione e controllo, i meccanismi che regolano le decisioni dei soci. L’approccio seguito nel laboratorio è pratico, perché si prenderanno in esame atti costitutivi, statuti e altri atti societari. L’esame di questa documentazione costituirà il punto di partenza per effettuare confronti con la disciplina prevista in alcuni altri importanti ordinamenti europei. In particolare ci si soffermerà sulla disciplina della Gesellschaft mit beschränkter Haftung tedesca e della Limited Liability Company inglese. Si tratta di tipi societari che conoscono ampia diffusione nei relativi ordinamenti. Modalità di svolgimento: il laboratorio si articolerà in 20 ore complessive. Per prendere parte al laboratorio non è necessaria la conoscenza né della lingua tedesca né della lingua inglese. Il materiale, in italiano, verrà fornito oppure indicato all’inizio del laboratorio. È tuttavia necessario portare sempre la copia di un codice civile aggiornato. Il corso è particolarmente utile per chi sta preparando l’esame di diritto commerciale, perché consente di approfondire una parte del programma del relativo corso. Chi ha invece già affrontato l’esame di diritto commerciale sarà facilitato per le conoscenze di diritto societario che ha già accumulato e potrà approfondire alcuni aspetti. 132 Le società di persone: modello organizzativo legale ed autonomia contrattuale 2° semestre - 2 crediti Dott. Alessandro Benussi Oggetto: il laboratorio mira, premessi brevi cenni storici, comparatistici e metodologici, alla comprensione del modello organizzativo delle società personali, sia sotto il profilo della disciplina legale, sia sotto quello dell’autonomia statutaria. E’ noto, infatti, come esso nella prassi sia oggetto di frequenti modifiche ed integrazioni finalizzate ad adattare lo schema legale al fenomeno economico regolato. I limiti dell’autonomia statutaria in materia verranno individuati attraverso l’applicazione del c.d. “metodo tipologico”, in contrapposizione al c.d. “metodo logico”, dei quali verranno evidenziati il fondamento teorico, i presupposti e le modalità di applicazione. Nel corso del laboratorio, individuati gli elementi essenziali e le norme inderogabili della disciplina, si procederà partitamente all’analisi del modello organizzativo in relazione ai profili decisionale, gestionale e di controllo, evidenziando di volta in volta problemi interpretativi e soluzioni applicative. Alla luce dei risultati raggiunti si analizzeranno infine, anche in termini di analisi economica del diritto, le pattuizioni contenute in una serie di statuti che verranno messi a disposizione dei partecipanti e si procederà alla redazione di statuti. Modalità di svolgimento: il laboratorio si articolerà in 20 ore complessive. Il laboratorio verrà costantemente condotto attraverso il metodo seminariale, sia per l’individuazione dei fondamenti della disciplina, sia per la comprensione e l’analisi dei problemi interpretativi ed applicativi. Spazio verrà inoltre dedicato ad esercitazioni pratiche finalizzate alla redazione da parte dei partecipanti di statuti sulla base di specifiche caratteristiche della compagine sociale e della natura dell’attività esercitata. Il materiale verrà indicato all’inizio del laboratorio. 133 Regimi di appartenenza nell’ottica dell’analisi economica del diritto 2° semestre - 2 crediti Dott. Andrea Pradi - Dott. Andrea Rossato Scopo: il laboratorio applicativo si propone di analizzare il tema dei regimi di appartenenza alla luce dell'analisi economica del diritto. Lo scopo è quello di avvicinare gli studenti alla letteratura specialistica mediante l'individuazione di percorsi tematici che pongano in relazione gli sviluppi istituzionali con le riflessioni teoriche sulla struttura economica degli incentivi all'efficiente utilizzo delle risorse. Oggetto: il laboratorio avrà ad oggetto il tema dei regimi di appartenenza, con particolare riferimento al diritto di proprietà ed ai diritti sulle opere dell'intelletto, alla luce dell'analisi economica del diritto. L'ampiezza dei diritti esclusivi e delle privative che esprimono l'appartenenza delle risorse, fisiche o intellettuali, saranno analizzati alla luce degli incentivi che essi forniscono in relazione all'efficiente utilizzo delle medesime risorse. Modalità di svolgimento: dopo una breve introduzione volta a fornire agli studenti le tecniche di analisi dell'approccio economico al diritto, il laboratorio si articolerà in due parti: 1. analisi economica del diritto di proprietà 2. analisi economica della “proprietà intellettuale” Il laboratorio avrà un andamento seminariale. Gli studenti saranno invitati alla lettura dei materiali forniti ed alla loro discussione in sede di lezione. L'esame consisterà nella predisposizione di un breve elaborato scritto su di un tema concordato con i docenti. Agli studenti frequentanti il materiale verrà distribuito durante il corso. Numero massimo di partecipanti: 20. 134 PRESIDIO SERVIZI INFORMATICI, TELEMATICI E MULTIMEDIALI Comitato locale: Presidente: Dott. Roberto Caso Rappresentante del Consiglio di Facoltà di Giurisprudenza e-mail: [email protected] Prof. Roberto Toniatti Preside della Facoltà di Giurisprudenza Prof. Luca Nogler Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] Prof. Nicola Lugaresi Rappresentante del Consiglio del Dipartimento di Scienze Giuridiche Dott. Ing. Giuseppe Chiasera Responsabile Tecnico e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] Personale: Dott. Ing. Giuseppe Chiasera Responsabile Tecnico e-mail: [email protected] Dott.ssa Arianna Dorigatti Assistente elaborazione dati (banche dati) e-mail: [email protected] Sig. Giuseppe Oss Assistente elaborazione dati e-mail: [email protected] Sig. Albert Tyszkiewicz Assistente elaborazione dati e-mail: [email protected] Il Presidio, attivato nel 1996, svolge il compito di implementare e diffondere l'utilizzo di strumenti telematici a fini didattici e di ricerca all'interno della Facoltà di Giurisprudenza e del Dipartimento di Scienze Giuridiche. Persegue l'obiettivo di sensibilizzare gli utenti, sia docenti che studenti, sulle opportunità offerte dai sistemi di archiviazione, reperimento dati e comunicazione in forma elettronica. In particolare, allestisce per gli studenti servizi sostitutivi o aggiuntivi ad impatto tecnologico volti ad agevolare l'assolvimento dei normali adempimenti connessi all’attività didattica, ovvero a consentire l'accesso, organizzato secondo precise modalità e tempi di collegamento, alle banche dati giuridiche, rispetto cui intende promuovere specifici corsi di addestramento. Supporta le segreterie di Facoltà e Dipartimento, nella gestione delle funzionalità del sito Web. Il sito “Jus” promuove oltre alle iniziative istituzionali, una serie in espansione di luoghi virtuali di particolare interesse giuridico. Pubblica periodicamente un Notiziario reperibile nella sezione del sito dedicata al Presidio (http://www.jus.unitn.it/presidio/home.html). Il Presidio inoltre mette a disposizione degli studenti appositi spazi su di un server di rete dedicato per l’archiviazione personale , accessibile dalle postazioni delle aule informatiche. Coordina e supporta i progetti informatici proposti dagli studenti che siano ritenuti meritevoli di attuazione da parte della Facoltà e del Dipartimento. Un servizio ulteriore è la trasmissione in diretta internet degli eventi pubblici (convegni, conferenze, seminari) della Facoltà e del Dipartimento (i rispettivi links sono promossi di volta in volta in home page) e i relativi contributi trovano successivamente collocazione nell'archivio audiovisivo on line (http://www.jus.unitn.it/services/arc). Il Presidio gestisce le due aule informatiche della Facoltà (70 postazioni multimediali) con accesso internet e fruizione di banche dati giuridiche offerte dalla Facoltà direttamente o attraverso il sistema online della Biblioteca d’Ateneo. Mette inoltre a disposizione degli studenti l’accesso wire/wireless alla rete d’Ateneo con portatile personale e credenziali Unitn (Esse3). . 135 CORPO DOCENTE DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA Preside: prof. Roberto TONIATTI Professori ordinari e straordinari Professori associati Luisa ANTONIOLLI Gian Antonio BENACCHIO Silvio BUSTI Paolo CARTA Daria de PRETIS Giandomenico FALCON Damiano FLORENZANO Gabriele FORNASARI Ruggero MACERATINI Maurizio MANZIN Alessandro MELCHIONDA Giuseppe NESI (coll. fuori ruolo) Luca NOGLER Giovanni PASCUZZI Mauro POLITI (aspettativa) Diego QUAGLIONI Gianni SANTUCCI William SIMONS (2004-2008) Roberto TONIATTI Carlo ZOLI Fulvio ZUELLI Antonino ALI’ Marcello BUSETTO Erminia CAMASSA Carlo CASONATO Emanuele CUSA Alessandro FODELLA Silvio GOGLIO Nicola LUGARESI Barbara MARCHETTI Marino MARINELLI Massimo MIGLIETTA Cecilia Frida NATALINI Teresa PASQUINO Elisabetta PEDERZINI Massimo SANTARONI Stefania SCARPONI Paolo SOMMAGGIO Ricercatori Sergio BONINI Donata BORGONOVO RE (aspettativa) Matteo BORZAGA Stefania BRUN Roberto CASO Marco DANI Andrea DI NICOLA Gabriella DI PAOLO Emanuela FRONZA Elena IORIATTI Umberto IZZO Demetrio Nicola LUISI Alessandra MAGLIARO Giuliano MARCHETTO Raffaella MURONI Andrea PRADI Filippo SARTORI Anna SIMONATI Jens WOELK Christian ZENDRI 136 Partecipano al Consiglio di Facoltà, in qualità di Rappresentanti degli studenti, i Sig.ri: Tommaso ACLER Manuela BENTIVOGLIO Antonella COSTANZO Alberto LORUSSO Alessandro MARTINI Francesco PLANCHENSTAINER Nicola Matteo SARTORE Si ricorda che nell’Università di Trento opera un Consiglio degli Studenti presieduto dal Sig. Francesco Planchensteiner. Recapito rappresentanti degli studenti: [email protected] Gli studenti sono invitati ad utilizzare attivamente il servizio prestato dai loro rappresentanti sia attraverso la consultazione dell'apposita bacheca nell'ingresso della Facoltà sia con contatto diretto anche via e-mail. PRESIDE: Prof. Roberto Toniatti PRESIDE VICARIO: Prof.ssa Daria de Pretis CONSIGLIO DI PRESIDENZA: Prof.ssa Daria de Pretis, Prof.ssa Luisa Antoniolli, Prof. Massimo Miglietta, Dott.ssa Gabriella Di Paolo COMITATO PARITETICO PER LA DIDATTICA: Prof. Roberto Toniatti, Prof.ssa Barbara Marchetti, Dott. Giuliano Marchetto - studenti: sig. Tommaso Acler, sig. Alberto Lorusso, sig. Nicola M. Sartore Incarichi di Direzione: DIRETTORE DEL MASTER DI II LIVELLO IN STUDI AVANZATI DI DIRITTO EUROPEO E TRANSNAZIONALE: Prof. Giandomenico Falcon (Responsabili di area: Proff. Fodella, de Pretis, Fornasari, Nogler, Santaroni) DIRETTORE DEL MASTER DI I LIVELLO IN DIRITTO DELLO SPORT: Prof. Alessandro Melchionda DIRETTORE DEL CORSO FORMATIVO DONNE, POLITICHE, ISTITUZIONI PARI OPPORTUNITA’ (Ministero per le Pari Opportunità): Prof.ssa Daria de Pretis DIRETTORE DELLA SCUOLA DI FORMAZIONE PER GLI ASPIRANTI GIUDICI DI PACE: Prof. Gabriele Fornasari DIRETTORE DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER LE PROFESSIONI FORENSI: Prof. Carlo Zoli (Membri del Consiglio Direttivo: Prof.ssa Daria de Pretis, Prof. Alessandro Melchionda) DIRETTORE DEL CORSO PER COMANDANTI E UFFICIALI DELLA POLIZIA MUNICIPALE: Dott.ssa Gabriella Di Paolo Incarichi di Rappresentanza: RAPPRESENTANTE DELLA FACOLTÀ NEL COMITATO DEL PRESIDIO ITGM: Prof. Roberto Caso RAPPRESENTANTE DELLA FACOLTA’ NEL CONSIGLIO DI BIBLIOTECA: Prof. Massimo Miglietta, Prof. Gianni Santucci (sostituto) RAPPRESENTANTE DELLA FACOLTA’ PRESSO IL CONSIGLIO DIRETTIVO RISTRETTO ED ALLARGATO DELLA SCUOLA DI STUDI INTERNAZIONALI: Prof. Alessandro Fodella DELEGATO PRESSO IL MASTER PER LO SVILUPPO LOCALE NEI BALCANI: Dott. Jens Woelk DELEGATO PRESSO IL MASTER DI I LIVELLO IN POLITICHE DI GENERE: Prof.ssa Stefania Scarponi 137 DELEGATO PER PROGETTI INTERNAZIONALI E PER IL PROGETTO “DOPPIE LAUREE”: Prof. Gabriele Fornasari Incarichi Speciali DELEGATO PER I PIANI DI STUDIO: Prof. Silvio BUSTI DELEGATO PER ESSE3: Prof.ssa Elisabetta Pederzini DELEGATI PER IL PROGRAMMA ERASMUS/SOCRATES-ECTS-TSM: Prof. Emanuele Cusa, Dott. Andrea Di Nicola DELEGATO PER IL PROGRAMMA ERASMUS/MUNDUS: Dott. Umberto Izzo COORDINATORE PER L’ORIENTAMENTO: Prof. Marino Marinelli, con la collaborazione dei Proff. Barbara Marchetti, Nicola Lugaresi, Gianni Santucci. DELEGATO PER GLI STUDENTI DISABILI: Dott. Andrea Di Nicola COORDINATORE PER I TIROCINI PROFESSIONALI: Dott. Andrea Pradi (Ordini professionali, amministrazione della giustizia), con la collaborazione dei Dott. Filippo Sartori (Banche e Imprese) e Dott.ssa Alessandra Magliaro (Pubblica Amministrazione) RESPONSABILE PER LA FORMAZIONE DEI GIUDICI DI PACE: Prof. Gabriele Fornasari DELEGATO PER LA DIDATTICA A DISTANZA: Dott. Roberto Caso DELEGATO PER IL PROGETTO UNIVERSITA’ A COLORI: Dott. Jens Woelk DELEGATO PER IL PROGRAMMA DIRITTO E CINEMA: Prof.ssa Elisabetta Pederzini 138 Lauree honoris causa: Prof. Reinhard ELZE (1994) Prof. Rudolf B. SCHLESINGER (1994) Mons. Iginio Rogger (2006) VISITING PROFESSORS 2006-2007 Biodiritto Prof. Carlos Romeo Casabona, Universidad del País Vasco, Spagna Diritto anglo americano Prof. William Burnham, Wayne State University Law School, Detroit, USA Diritto comunitario del lavoro Prof. Michel Dispersyn, Universitè Libre de Bruxelles, Belgio Diritto costituzionale comparato Prof. Richard Janda, McGill University, Canada Diritto costituzionale comparato dei gruppi e delle minoranze Prof. Joseph Marko, Karl-Franzens- Universität Graz, Austria Diritto dei paesi africani Prof. Amadou Keita, Università di Bamako, Mali Diritto dei Paesi asiatici Prof. Eric Feldman, Università di California, USA Prof. Xue Jun, University of Economics and Law, Wuhan, Cina Diritto dei paesi di lingua tedesca Prof. Udo Reifner, Universität Hamburg, Germania Diritto dell’ambiente Prof. Robert L. Glicksman, University of Kansas, USA Diritto e Letteratura Prof. Alessandro Fontana, Ecole Normal Supérieure di Lione, Francia Diritto internazionale Prof. Mathias Hartwig, Max Planck Institut für Völkerrecht – Heidelberg, Germania Diritto penale dell’informatica Prof. Oscar Morales Garcia, Università Oberta de Catalunya, Spagna Diritto penale internazionale Prof. Ezequiel Malarino, Collège de France, Francia Diritto privato romano (fondamenti del diritto europeo) Prof. Peter Gröschler, Johannes Gutenberg Universität Mainz, Germania 139 Diritto processuale civile Prof.ssa Ena-Marlis Bajons, Universität Wien, Austria Filosofia del diritto Prof. Miguel Ayuso, Pontificia Universidad de Comillas, Madrid, Spagna Istituzioni di Diritto romano Prof. Christian Baldus, Universität Köln, Germania CATTEDRA FULBRIGHT 2006-2007 Prof.ssa Linda Susan Mullenix, University of Texas, USA PROFESSORE DI CHIARA FAMA Prof. Wolfgang Däubler, Universität Bremen, Germania 140 LE TESI DI TRENTO Le Tesi di Trento sono un manifesto culturale sulla scienza della comparazione giuridica elaborato nel 1987 da un circolo di autorevoli comparatisti (F. Castro, P. Cendon, A. Frignani, A. Gambaro, M. Guadagni, A. Guarnieri, P. G. Monateri, R. Sacco) alcuni dei quali già docenti della Facoltà di Trento. La conoscenza e la comprensione delle Tesi agevola gli studenti ad apprezzare il significato e il valore dei numerosi insegnamenti comparatistici impartiti dalla Facoltà. 1ª Tesi La comparazione giuridica, intesa come scienza, mira in modo necessario alla migliore conoscenza di dati giuridici. Compiti ulteriori - ad esempio la promozione del modello legale o interpretativo migliore - meritano la più grande considerazione, ma rappresentano un fine solo eventuale della ricerca comparatistica. 2ª Tesi Non esiste scienza comparatistica senza misurazione delle differenze e delle identità che intercorrono fra i vari sistemi giuridici. Non si fa scienza comparatistica finché ci si limita agli scambi culturali o all'esposizione parallela delle soluzioni esplicitate nelle diverse aree. 3ª Tesi Il comparatista rivolge la sua attenzione ai vari fenomeni della vita giuridica realizzati nel passato o nel presente, considera le stesse proposizioni giuridiche (fra cui gli atti del legislatore e del giudice, e le definizioni del dottrinario) come fatti storici, e tende ad accertare ciò che è realmente accaduto. In questo senso, la comparazione è una scienza storica. 4ª Tesi La conoscenza dei sistemi giuridici in forma comparativa ha il merito specifico di controllare sia la coerenza dei formanti presenti in ogni sistema giuridico, sia gli elementi che compongono e determinano i singoli contrapposti formanti. In particolare, essa controlla la coerenza fra le regole operazionali presenti nel sistema e le proposizioni teoretiche elaborate per rappresentare le regole operazionali. 5ª Tesi La conoscenza di un sistema giuridico non è monopolio del giurista appartenente al sistema. Al contrario, il giurista appartenente al sistema dato, se da una parte è favorito dall'abbondanza di informazioni, sarà però particolarmente impacciato dal presupposto che gli enunciati teoretici presenti nel sistema siano pienamente coerenti con le regole operazionali del sistema considerato. 141 RECAPITI DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA Ufficio di Presidenza Preside: prof. Roberto Toniatti Facoltà di Giurisprudenza - via Verdi 53 - 38100 Trento tel. 0461 881806 – fax 0461 881865-76 e-mail: [email protected] Segreteria dell'Ufficio di Presidenza Sig.ra Rosa Alba Fiorellini tel. 0461 881807 - fax 0461 881865 - 76 e-mail: [email protected] Sig.ra Ivonne Ronz tel. 0461 881873 - fax 0461 881865 e-mail: [email protected] tel. 0461 881867 – fax: 0461 881876 e-mail: [email protected] tel. 0461 883817 – fax: 0461 881876 e-mail: [email protected] tel. 0461 883818 - fax: 0461 881876 e-mail: [email protected] H Dott.ssa Loredana Giacomelli Dott.ssa Gae Santi Dott.ssa Valeria Tramonte Portineria della Facoltà sede di via Verdi n. 53: Sig. Giorgio Faitelli (coordinatore) Sig.ra Fabia Poggini Sig.ra Cinzia Pisetta Sig.ra Ana Lucia dos Santos Wilson tel. 0461 883808 e-mail: [email protected] tel. 0461 881818 tel. 0461 881817 tel. 0461881817 e-mail: [email protected] FAX: 0461 881899 H sede di via S. Margherita n. 10: Sig.ra Giuseppina Mazzardi tel. 0461 883896 e-mail: [email protected] FAX: 0461 883828 sede di Palazzo Consolati – via S. Maria Maddalena n. 1: Sig. Marco Bonetti Sig.ra Marianna De Pascalis Sig.ra Francesca Bertotti tel. 0461 883411 tel. 0461 883411 tel. 0461 883411 e-mail: [email protected] ALTRI RECAPITI UTILI Centro Interfacoltà per l'Apprendimento delle Lingue via Verdi 8, tel. 0461 – 883460 e-mail: [email protected] Presidio didattico della Facoltà di Giurisprudenza via Inama n. 1, 38100 Trento (tel. 0461 88 2170 – 2173 – 2174 – 2175) e-mail: [email protected] 142