Anno Accademico 2006-2007
FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA
Laurea Triennale in Scienze Giuridiche
Laurea Triennale in Scienze Giuridiche
Europee e Transnazionali
Programmi d’insegnamento
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO
In copertina:
“Storie orizzontali” (particolare)
Giuseppe Maraniello 1998
Pubblicazione ufficiale a cura
della Segreteria della Presidenza
della Facoltà di Giurisprudenza; settembre 2006
Stampato dal Servizio Stamperia
e Fotoriproduzione dell'Università di Trento
Direttore Responsabile: prof. Davide Bassi
2
Università degli Studi di Trento
Facoltà di Giurisprudenza
Programmi di insegnamento
Anno Accademico 2006-2007
La presente Guida è accessibile on line al seguente indirizzo:
http://www.jus.unitn.it/faculty/guida
Tutte le segnalazioni sono indicate all’indirizzo:
http://www.jus.unitn.it/faculty/avvisi
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INDICE
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ ACCADEMICHE
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PRESENTAZIONE
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ITINERARI FORMATIVI OFFERTI DALLA FACOLTÁ DI GIURISPRUDENZA
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1. DESCRIZIONE DEI CORSI E REGOLE GENERALI
1.1. Premessa
1.2. Corso di Laurea in Scienze Giuridiche
1.3. Corso di Laurea in Scienze Giuridiche Europee e Transnazionali
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2. PROPEDEUTICITÀ E PRECEDENZE
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3. ISCRIZIONE AGLI ESAMI DI PROFITTO
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4. CREDITI PER ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE
4.1. Abilità linguistiche
4.1.1. Prima e seconda lingua
4.1.2. Lingua e diritto
4.1.3. Lingue giuridiche
4.2. Abilità informatiche
4.3. Tirocini professionali
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5. MODALITÀ DI TRANSIZIONE
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6. ATTIVITÀ INTERNAZIONALI
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7. PROGRAMMI DI MOBILITÀ DEGLI STUDENTI
7.1. Doppia Laurea
7.2. Programma Socrates / Erasmus
7.3. Programma Leonardo Da Vinci
7.4. Convenzioni
7.4.1. Convenzioni bilaterali
7.4.2. Convenzioni multilaterali
7.5. Finanziamento per soggiorni di studio e visite per motivi di studio
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8. ESAME DI LAUREA TRIENNALE
8.1. Criteri e contenuti dell’esame di laurea
8.2. Indicazioni e criteri per l’assegnazione e la redazione dell’elaborato finale
8.2.1. Assegnazione
8.2.2. Elaborazione
8.3. Regolamentazione dell’esame di laurea
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9. ITINERARI FORMATIVI SUCCESSIVI ALLA LAUREA TRIENNALE
9.1. Attività didattiche per laureati – Iniziative interfacoltà
9.1.2. Master di primo livello in politiche di genere nel mercato del lavoro
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H
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ORDINAMENTO DEGLI STUDI
LEGAL STUDIES IN TRENTO FOR ERASMUS-SOCRATES
AND FOREIGN STUDENTS
INTRODUCTION TO ITALIAN LAW
5
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE
PIANO DEGLI STUDI
OFFERTA DIDATTICA
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ELENCO E PROGRAMMI DEI CORSI FONDAMENTALI DEL CORSO
DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE
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33
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE EUROPEE E TRANSNAZIONALI
PIANO DEGLI STUDI
OFFERTA DIDATTICA
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53
ELENCO E PROGRAMMI DEI CORSI FONDAMENTALI DEL CORSO
DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE EUROPEE E TRANSNAZIONALI
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55
ELENCO E PROGRAMMI DEI CORSI COMPLEMENTARI COMUNI AL CORSO DI
LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE E AL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE
GIURIDICHE EUROPEE E TRANSNAZIONALI
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75
ELENCO E PROGRAMMI DEI CORSI LIBERI E DEI LABORATORI APPLICATIVI
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107
PRESIDIO SERVIZI INFORMATICI, TELEMATICI E MULTIMEDIALI
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135
CORPO DOCENTE DELLA FACOLTA’
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136
RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI
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137
VISITING PROFESSORS
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139
LE TESI DI TRENTO
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141
RECAPITI DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA
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CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ ACCADEMICHE 2006-2007
1° S E M E S T R E
Lezioni del Corso di Laurea Triennale:
dal 18 settembre 2006 al 09 dicembre 2006
Sessione straordinaria d’esame per gli studenti preiscritti alla Laurea Specialistica
(1 Appello)
dal 2 al 14 ottobre 2006
Sessione straordinaria d’esame per studenti fuori corso
(1 appello)
dal 6 al 30 novembre 2006
Sospensione delle lezioni:
dal 21 dicembre 2006 (compreso) al 07 gennaio 2007 (compreso)
Sessione esami 1° semestre
(2 appelli)
dal 11 dicembre 2006
al 10 febbraio 2007
2° S E M E S T R E
Lezioni:
dal 12 febbraio 2007
al 26 maggio 2007
Sospensione delle lezioni:
dal 05 aprile 2007 (compreso)
al 11 aprile 2007 (compreso)
Sessione straordinaria d’esame per studenti fuori corso
(1 appello)
dal 2 al 27 aprile 2007
Sessione esami 2° semestre
(2 appelli)
dal 28 maggio 2007
al 27 luglio 2007
Sessione d’esami autunnale
(1 appello)
dal 3 settembre 2007
al 14 settembre 2007
Sessioni per la prova finale:
Per l’anno accademico 2005/2006:
13 settembre 2006, 25 ottobre 2006, 13 dicembre 2006, 17 gennaio 2007, 14 marzo 2007
Per l’anno accademico 2006/2007:
6 giugno 2007, 11 luglio 2007, 12 settembre 2007, 24 ottobre 2007, 12 dicembre 2007, 16 gennaio 2008, 12
marzo 2008
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FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA
Il fregio qui illustrato è tratto da:
P I E R O C A L AM A N D R E I , Elogio dei giudici scritto da un avvocato.
Introduzione di Paolo Barile, Firenze, Ponte alle Grazie, 1999
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PRESENTAZIONE
L’impostazione culturale e scientifica della didattica della Facoltà di Giurisprudenza di Trento, a partire dal suo
primo anno accademico (1984-85), si è ispirata all’idea secondo la quale la formazione del giurista richiede in
primo luogo la comprensione del fenomeno giuridico quale realtà sociale ed istituzionale che caratterizza ogni
società umana. Il fenomeno giuridico non può essere circoscritto nel tempo e nello spazio e ricondotto ad un
solo ordinamento giuridico statuale (quello italiano odierno) ma richiede di essere studiato e compreso anche
attraverso la comparazione con altri, sia in prospettiva storica (diacronica) che nella dimensione contestuale
(sincronica), con riguardo tanto a sistemi giuridici che esprimono un’evoluzione di radici comuni (quale ad
esempio il diritto romano), quanto con sistemi che si richiamano a presupposti originari distinti (ad esempio in
contesti extraeuropei). La comparazione agevola dunque la comprensione e la conoscenza critica anche del
proprio ordinamento e favorisce pertanto l’acquisizione di fondamenti culturali e metodologici che si pongono
quale premessa per un solido sapere professionale.
Questa impostazione si rivela di particolare rilevanza ed attualità nel nostro tempo, nel quale fenomeni quali
l’integrazione sovranazionale europea, la mondializzazione dei rapporti sociali, economici e culturali e lo
sviluppo delle tecnologie (fra le quali, importantissime, quelle dell’informazione) esigono una formazione
appropriata anche per il giurista, al quale si richiede di saper guardare al fenomeno giuridico quale esso si
manifesta oggi nello scenario mondiale con sensibilità dialogiche e capacità metodologiche idonee a
consentirgli l’esercizio di professionalità adeguate.
La Facoltà di Giurisprudenza di Trento, sulla base della propria impostazione culturale e didattica nell’ambito
dell’ordinamento del “3+2”, propone due percorsi formativi di base, i quali offrono entrambi una preparazione
idonea a proseguire gli studi nel Corso di Laurea Specialistica in Giurisprudenza e, successivamente, nella
Scuola di specializzazione per le professioni legali per poter poi accedere, una volta superati gli esami e i
concorsi previsti, alle tradizionali professioni forensi. Il Corso di Laurea in Scienze Giuridiche propone una
formazione di base prevalentemente concentrata sull’ordinamento giuridico italiano e sui riflessi interni delle
dinamiche esterne. Il Corso di Laurea in Scienze Giuridiche Europee e Transnazionali si presenta invece
più attento ai modi attraverso i quali l’ordinamento giuridico italiano contribuisce e partecipa, insieme ad altri
ordinamenti, a realizzare le dinamiche della globalizzazione giuridica.
La Facoltà di Giurisprudenza di Trento concorre inoltre alla didattica della Laurea Specialistica in Studi
Europei e Internazionali – di natura interdisciplinare e integrata con conoscenze economiche, politologiche e
sociologiche – della quale rilascia il titolo in relazione all’indirizzo giuridico, che offre invece una preparazione
destinata a professioni non forensi ma nelle quali il diritto rappresenta comunque un patrimonio professionale
indispensabile.
Rispetto a queste finalità formative, l’organizzazione didattica della Facoltà presenta alcuni propri caratteri
tipici quali l'articolazione dell'insegnamento con corsi integrativi, avanzati e specialistici, l’organizzazione di
laboratori applicativi, una programmazione annuale dei corsi aggiornata alle moderne prospettive professionali
del giurista europeo, l'internazionalizzazione dei programmi didattici (compreso il programma di doppie lauree)
e del corpo docente con numerosi visiting professors, un’ampia offerta di opportunità per la mobilità
internazionale di studenti e corsisti, il rilievo dato alla formazione linguistica e informatica, l'organizzazione di
tirocini professionali anche all'estero.
La scienza giuridica è un affascinante e formidabile strumento per comprendere la realtà che ci circonda e per
intervenire su di essa con un sapere professionale. La preparazione universitaria del giurista corrisponde ad
un impegno formativo di livello superiore e di alto profilo culturale e scientifico nell'apprendimento delle
conoscenze e nell'acquisizione sistematica del metodo giuridico. L’articolazione dei percorsi formativi offerti
dalla Facoltà di Giurisprudenza di Trento sollecita un impegno individuale ancora maggiore e più intenso tanto
per i docenti quanto per gli studenti, che sono chiamati a comprendere la propria vocazione professionale e ad
investire nei propri studi universitari le energie richieste.
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ITINERARI FORMATIVI OFFERTI
dalla FACOLTÀ di GIURISPRUDENZA
Scienze giuridiche
europee e transnazionali
Scienze giuridiche *
* Per l’iscrizione alla Laurea Specialistica
in Studi Europei e Internazionali il piano di
studi deve comprendere l’esame di diritto
privato comparato.
Laurea Specialistica in
Studi Europei e
Internazionali
Fino all’a.a. 2008/2009
Laurea Specialistica in
Giurisprudenza
Laurea quadriennale in
Giurisprudenza
Laurea Magistrale in
Giurisprudenza
Master di secondo livello
in Diritto Europeo e
Transnazionale
Master di secondo livello
in Diritto dello Sport
Scuola di specializzazione
per le professioni legali
Dall’anno accademico 2006/2007 i corsi di laurea triennale in Scienze Giuridiche e Scienze Giuridiche
Europee e Transnazionali sono chiusi in entrata, anche per i trasferimenti da altro ateneo. Agli studenti già
iscritti è data la possibilità di concludere il percorso di studi accedendo alla Laurea Specialistica in
Giurisprudenza sino all’a.a. 2008/2009 (quindi l’ultima data utile per ottenere il titolo triennale, se si vuole
proseguire con la Laurea Specialistica in Giurisprudenza, è marzo 2009).
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ORDINAMENTO DEGLI STUDI
1. DESCRIZIONE DEI CORSI E REGOLE GENERALI
1.1. Premessa
Il nuovo ordinamento nazionale degli Studi Giuridici, fatta salva la possibilità per gli studenti già iscritti di proseguire e
terminare con l’ordinamento del “3+2”, sopprime i corsi di Laurea Triennali ed il corso di Laurea Specialistica in
Giurisprudenza. Gli studenti iscritti che lo desiderino possono pertanto trasferirsi, secondo i tempi e le modalità
annualmente stabiliti, nel nuovo ordinamento quinquennale, il cui primo anno di insegnamento viene attivato nel corrente
a.a. 2006/2007.
La descrizione dei corsi di laurea triennali contenuta in questa guida ha come propri destinatari esclusivamente gli
studenti iscritti al secondo e terzo anno dei due corsi di laurea triennali e gli eventuali studenti fuori corso che non
abbiano optato per il trasferimento all’ordinamento quinquennale.
Al capitolo 5 sono illustrate le modalità della transizione.
1.2. Corso di Laurea in Scienze Giuridiche
Il Corso di Laurea in Scienze Giuridiche, di durata triennale, è rivolto principalmente alla conoscenza del diritto italiano e
del diritto europeo ed internazionale, che costituiscono il patrimonio essenziale anche per il giurista che operi in una
prospettiva locale o nazionale.
Obiettivo del Corso triennale in Scienze Giuridiche è quello di fornire un titolo di laurea utilizzabile nell’ambito delle
organizzazioni pubbliche e private, con particolare riferimento alle pubbliche amministrazioni centrali e locali, nonché di
introdurre il laureato alla frequenza dei corsi biennali per il conseguimento delle Lauree Specialistiche in Giurisprudenza
e in Studi Europei e Internazionali.
Le competenze del laureato in Scienze Giuridiche consentono l’accesso a numerosi ambiti professionali, quali imprese
commerciali e industriali; mondo della cooperazione; settore bancario, finanziario ed assicurativo; strutture di servizi e
consulenza; giornalismo; nuova imprenditoria legata anche alle tecnologie informatiche applicate alle scienze giuridiche
(nel settore bancario-borsistico, nel settore del commercio elettronico, gestione di banche-dati giuridiche on line, etc.);
l’accesso ai concorsi nelle amministrazioni pubbliche locali (Comune, Provincia, Regione) e nazionali, nella Comunità
Europea e negli organismi internazionali.
La Laurea Triennale in Scienze Giuridiche permette immediatamente l’accesso a tutte le professioni per le quali sino ad
oggi era richiesto il titolo quadriennale, ad esclusione delle professioni forensi (avvocatura, magistratura e notariato) e
della dirigenza nella pubblica amministrazione, per le quali sarà necessario il conseguimento della Laurea Specialistica
in Giurisprudenza.
1.3. Corso di Laurea in Scienze Giuridiche Europee e Transnazionali
Il Corso di Laurea in Scienze Giuridiche Europee e Transnazionali, di durata triennale, pur tenendo in debita attenzione
l’indispensabile studio dell’ordinamento italiano, è caratterizzato da una accresciuta analisi delle dinamiche di
interrelazione fra gli ordinamenti statuali, europeo e internazionale.
Obiettivo del Corso triennale in Scienze Giuridiche Europee e Transnazionali è quello di fornire una preparazione
utilizzabile nel campo delle organizzazioni professionali e imprenditoriali private e pubbliche, specialmente nell’ambito
europeo e in quello dei rapporti internazionali e nella pubblica amministrazione; nonché di introdurre il laureato alla
frequenza dei corsi biennali per il conseguimento delle Lauree Specialistiche in Giurisprudenza e Studi Giuridici Europei
e Internazionali.
Le competenze del laureato in Scienze Giuridiche Europee e Transnazionali consentono l’accesso a numerosi ambiti
lavorativi e professionali, quali imprese commerciali e industriali; mondo della cooperazione; settore bancario, finanziario
ed assicurativo; strutture di servizi e consulenza; giornalismo; nuova imprenditoria legata anche alle tecnologie
informatiche applicate alle scienze giuridiche (nel settore bancario-borsistico, nel settore del commercio elettronico,
gestione di banche-dati giuridiche on line, etc.); accesso ai concorsi nelle amministrazioni pubbliche locali (Comune,
Provincia, Regione) e nazionali, nella Comunità Europea e negli organismi internazionali.
La Laurea Triennale in Scienze Giuridiche Europee e Transnazionali permette immediatamente l’accesso a tutte le
professioni per le quali sino ad oggi era richiesto il titolo quadriennale, ad esclusione delle professioni forensi
(avvocatura, magistratura e notariato) e della dirigenza nella pubblica amministrazione per le quali sarà necessario il
conseguimento della Laurea Specialistica in Giurisprudenza.
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2. PROPEDEUTICITÀ E PRECEDENZE
Lo studente non può sostenere esami relativi ad insegnamenti del secondo anno e successivi nonché
esami complementari, se prima non ha superato gli esami di Istituzioni di diritto privato e Istituzioni di
diritto pubblico.
3. ISCRIZIONI AGLI ESAMI DI PROFITTO
Gli esami di profitto nelle singole discipline possono essere sostenuti secondo il calendario che sarà
pubblicato sul sito della Facoltà. Gli studenti si iscriveranno ai singoli esami entro il quarto giorno precedente a
quello fissato per l'appello. Nelle sessioni con più appelli lo studente che non abbia superato l'esame può
ripetere la prova nell'appello immediatamente successivo, salvo, per evidente impreparazione, espresso
diniego del docente.
Per sostenere l'esame lo studente deve presentarsi alla Commissione munito del libretto e di un documento
d’identità.
Nel caso che un insegnamento cessi di essere impartito il relativo esame deve essere sostenuto entro l'anno
accademico successivo a quello di disattivazione del corso. Qualora i corsi siano tenuti da visiting
professors o da professori a contratto è prevista la frequenza obbligatoria e il relativo esame deve essere
necessariamente sostenuto a fine corso.
L’iscrizione agli esami di profitto deve essere effettuata accedendo all’area Servizi online all’indirizzo:
http://www.unitn.it/servizi_online/index.htm.
Per l’accesso al sistema sono necessari lo username e la password che vengono forniti dal Presidio didattico
al momento dell’immatricolazione (è necessario digitare correttamente maiuscole/minuscole nel nome utente e
nella password). Nel caso di smarrimento dei dati necessari per l’accesso al sistema, lo studente deve
rivolgersi al Presidio didattico per ottenere una nuova password di accesso.
Lo studente che incontrasse problemi nelle fasi di iscrizione agli esami e più in generale nell’utilizzo on-line del
sistema è tenuto a leggere con attenzione quanto riportato sul sito all’indirizzo
http://www.unitn.it/servizi_online/studenti/info.htm
Si ricorda che l’iscrizione on-line agli esami è obbligatoria e che il docente non è obbligato ad ammettere
all’esame lo studente che non risulta iscritto. Al fine dell’ammissione all’esame lo studente eventualmente non
iscritto, dovrà dimostrare di aver tentato di effettuare l’iscrizione (ad es. esibendo la stampa della pagina web
relativa ai problemi incontrati in fase di iscrizione); in tal caso il docente lo potrà ammettere all’esame.
Per fornire supporto agli studenti che utilizzano i servizi online è attivo un apposito servizio di helpdesk, che è
accessibile unicamente mediante posta elettronica, all’indirizzo [email protected].
4. CREDITI PER ATTIVITÀ FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE
L’ordinamento degli studi prevede l’attribuzione di crediti per lo svolgimento di attività formative e attività a
scelta dello studente.
10 crediti devono essere ottenuti dagli studenti con l’acquisizione di abilità linguistiche e abilità informatiche o
con tirocini professionali.
Ulteriori 12 crediti devono essere acquisiti per altre attività formative, a scelta tra esami complementari (che
possono essere scelti a partire dal secondo anno di corso nel rispetto di precedenze e propedeuticità tra quelli
elencati a pag. 76), corsi liberi (vedi pagina 108), laboratori applicativi (vedi pagina 108), nonché ulteriori
conoscenze linguistiche (4.1.), abilità informatiche (4.2.) e tirocini professionali (4.3.)
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4.1. Abilità linguistiche
Lo studio del diritto e il lavoro del giurista richiedono sempre più il possesso di adeguate conoscenze
linguistiche.
L’acquisizione dei crediti corrispondenti al possesso di tali abilità linguistiche si articola secondo le indicazioni
che seguono:
4.1.1. Prima e seconda lingua
Lo studente deve acquisire 5 crediti per la conoscenza della prima lingua straniera (a scelta tra inglese,
francese, spagnolo e tedesco).
Per lo studente di madrelingua straniera la prova, scritta ed orale, attributiva di 5 crediti riguarderà la lingua
italiana.
È obbligatoria la conoscenza di una seconda lingua straniera almeno al livello A1 (livello per il quale è
prevista l’attribuzione di 1 credito).
CIAL
Presso il CIAL (recapiti a pag. 142) sono attivati corsi di lingua straniera secondo diversi livelli di conoscenza
ai quali sono assegnati i crediti come di seguito indicato:
Livello Base
A1 (1 credito)
A2 (3 crediti)
(assorbe A1)
Livello
Autonomo
B1 (5 crediti)
(assorbe i livelli minori)
B2 (7 crediti)
(assorbe i livelli minori)
Livello
Padronanza
C1 (9 crediti)
(assorbe i livelli minori)
C2 (11 crediti)
(assorbe i livelli minori)
Comprende e usa espressioni di uso quotidiano e frasi semplici per soddisfare
bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e gli altri. Interagisce in
modo semplice.
Comprende frasi ed espressioni usate frequentemente come informazioni
personali e familiari, il proprio lavoro ed è in grado di svolgere azioni come fare
la spesa, chiedere le direzioni, ecc..
È in grado di affrontare situazioni che gli si presentano. Sa produrre un testo
semplice relativo ad argomenti che siano familiari.
Comprende le idee principali di testi complessi su argomenti sia concreti che
astratti, comprese le discussioni tecniche. É in grado di interagire in forma
naturale con gli interlocutori. Sa produrre un testo chiaro e dettagliato su molti
argomenti e argomentare il proprio punto di vista.
Comprende testi complessi. Produce testi chiari e dettagliati su argomenti
impegnativi.
Comprende facilmente ciò che sente e legge. Sa riassumere le informazioni
ricevute, presentandole coerentemente. Si esprime in modo spontaneo
utilizzando la lingua straniera anche a livello personale per il ragionamento.
I certificati di lingua rilasciati da altri istituti europei e riconosciuti a livello internazionale saranno ammessi
secondo una tabella di equivalenza predisposta dal CIAL e consultabile on line sul sito della Facoltà
(www.jus.unitn.it/faculty/avvisi/home.html).
4.1.2 Lingua e diritto
Allo studente che intende seguire i corsi, attivati presso la Facoltà di Giurisprudenza, tenuti completamente o
parzialmente in lingua straniera saranno attribuiti i seguenti ulteriori crediti:
• 2 crediti per la frequenza (per una frequenza minima di 12 ore e il superamento dell’esame in lingua
italiana)
• 2 crediti aggiuntivi qualora sia sostenuto almeno parte dell’esame in lingua straniera
I citati crediti saranno certificati su apposito modulo.
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4.1.3 Lingue giuridiche
É altresì previsto il riconoscimento di 3 crediti per i corsi di inglese, tedesco e francese giuridico. Per i
seguenti corsi ci sarà un test di piazzamento e una verifica finale da parte di una Commissione. L’iscrizione ai
corsi di lingua giuridica sarà possibile a partire dal secondo anno di corso.
4.2. Abilità informatiche
La prova di Abilità Informatiche è obbligatoria per gli studenti iscritti alle Lauree triennali della facoltà di
Giurisprudenza. Coincide per contenuti e metodologia di verifica con 3 dei 7 moduli della patente Europea del
Computer (maggiori informazioni riguardo bibliografia, programmi d’esame e dettagli sul Programma ECDL
possono essere reperite al sito http://www.unitn.it/atiform/iscrizioni.htm )
I tre moduli obbligatori sono da scegliersi tra :
modulo 2 – gestione file;
modulo 3 – word processing;
modulo 4 – foglio elettronico;
modulo 7 – reti e posta.
È possibile sostenere i tre moduli in un'unica sessione oppure separatamente. L’esito positivo e l’attribuzione
dei crediti sul libretto universitario avverrà comunque al superamento di tutti e tre i moduli obbligatori.
È possibile ottenere ulteriori due crediti sostenendo altri due moduli ECDL a scelta tra i 4 rimanenti. Per avere
nel dettaglio informazioni in merito è possibile consultare il sito del servizio di Ateneo http://www.unitn.it/ecdl/.
Come iscriversi agli esami: l’iscrizione agli esami avviene esclusivamente tramite Web nei periodi specificati
sulle pagine dedicate agli studenti di Giurisprudenza http://www.unitn.it/atiform/iscrizioni.htm. Informazioni
possono essere richieste alla segreteria ECDL tramite e-mail all’indirizzo [email protected] .
Diplomi di informatica diversi dall’ECDL non sono riconosciuti.
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4.3. Tirocini professionali
Lo stage o tirocinio è quell’esperienza professionalizzante che permette allo studente di approfondire,
attraverso un esercizio pratico, le conoscenze apprese nel corso degli studi universitari e di orientare le sue
future scelte professionali. Esso consiste in un periodo di formazione svolto presso enti, aziende, studi
professionali o istituzioni a complemento od integrazione del percorso di studio seguito dagli iscritti ai corsi di
laurea triennali, specialistica e magistrale.
Non potendosi configurare il tirocinio formativo quale rapporto di lavoro non sarà possibile per uno studente
svolgere un’attività di tirocinio presso l’ente o azienda in cui sia già impiegato con regolare contratto di lavoro.
Tuttavia, per non penalizzare lo studente lavoratore, ad esso è concessa la possibilità di svolgere attività
formativa diversa dal tirocinio, concordata di volta in volta con il delegato di facoltà.
In ogni modo non saranno riconosciute le attività lavorative pregresse.
Requisiti per l’accesso al tirocinio
Possono svolgere il tirocinio gli studenti dei corsi di laurea triennale iscritti almeno al terzo anno, nonché gli
studenti dei corsi di laurea specialistica e magistrale. Le procedure potranno comunque essere avviate anche
prima di tale data.
Per gli studenti che già abbiano un regolare contratto di lavoro sono previsti altri tipi di attività formative da
concordare con il delegato di facoltà.
Procedura di accesso alle attività di tirocini
Per accedere alle attività di tirocinio lo studente deve seguire le procedure previste dal Servizio Stage della
Divisione Rapporti con le Imprese (DRIm) di cui al sito http://www.unitn.it/imprese/stage/attivare_stage.htm#2.
Lo svolgimento del tirocinio avviene sulla base di una convenzione stipulata tra Università e soggetto ospitante
il quale verrà individuato:
- fra coloro che hanno inviato alla Divisione Rapporti con le Imprese la propria offerta di tirocinio ∗ (per i quali
esiste già la convenzione quadro)
- dallo studente in maniera autonoma (in questo caso sarà cura dello studente attivare l’iter amministrativo per
la stipula della convenzione rivolgendosi alla DRIm) seguendo le indicazioni del tutor universitario.
In ogni caso non sarà possibile attivare un tirocinio presso aziende o studi professionali gestiti o controllati da
familiari.
Lo studente lavoratore seguirà una procedura parzialmente diversa da concordare con il suo tutor, il delegato
di Facoltà e l’istituzione presso cui presta servizio.
Tutor universitario
Lo studente può individuare un tutor universitario, quale responsabile didattico delle attività del tirocinio, tra i
seguenti soggetti:
-docenti e ricercatori, confermati e non confermati della Facoltà di Giurisprudenza, ovvero di altre Facoltà in
caso di particolari progetti di tirocinio;
-esercitatori e professori a contratto della Facoltà;
-assegnisti di ricerca a condizione che svolgano la loro attività di ricerca prevalentemente presso i Dipartimenti
dell’Università degli Studi di Trento.
Il ruolo del tutor universitario è quello di verificare la congruità del progetto formativo, concordato tra lo
studente ed il soggetto ospitante, con il programma di studi universitari del candidato, di definirne gli obiettivi
formativi e di orientamento e di verificarne in itinere l’andamento.
A tal fine lo studente presenterà al suo tutor universitario la Scheda di Approvazione del Progetto di
Tirocinio/Stage, in formato digitale, che, se approvato, potrà essere inoltrato dal tutor stesso, via e-mail, alla
Divisione Rapporti con le Imprese (DRIm), almeno 5 giorni lavorativi precedenti la data di inizio stage.
Sarà poi cura dello studente: a. concordare con la DRIm il termine per il ritiro della documentazione di inizio
tirocinio; b. far firmare tale documentazione al proprio tutor universitario e a quello aziendale; c. presentarsi
presso l’ente ospitante alla data stabilita.
H
F
∗
A tal fine si può consultare la bacheca http://tom.unitn.it:8080/stage/logon.jsp su cui sono pubblicate periodicamente le offerte di tirocinio, ed i bandi della Facoltà
per le procedure di selezione delle domande all’indirizzo http://www.unitn.it/imprese/stage/studenti/borse/index.htm.
15
Lo studente lavoratore compilerà la Scheda di Approvazione del Progetto di altra attività formativa sulla base
degli accordi presi con l’ente presso cui presta servizio e con il tutor universitario. Tale scheda verrà inviata via
e-mail alla DRIm dal delegato di Facoltà. Da quel momento lo studente potrà svolgere la sua attività formativa
per il tempo concordato.
Svolgimento
Lo svolgimento del tirocinio avviene sulla base di una Convenzione stipulata tra Università e soggetto
ospitante e secondo i compiti fissati nel progetto formativo. Il tirocinante deve attenersi a quanto concordato
nella convenzione, deve rispettare i regolamenti disciplinari, le norme organizzative, di sicurezza e di igiene
sul lavoro.
Ove presente un codice di comportamento, ovvero un regolamento interno, presso il soggetto ospitante, il
tirocinante è tenuto a sottoscriverlo e a rispettarlo.
Durata
La durata del tirocinio varia da un minimo di 4 settimane ad un massimo di 16 settimane. Le date di inizio e
termine, le eventuali sospensioni, nonché gli orari di tirocinio sono fissati di comune accordo dal tirocinante e
dal soggetto ospitante.
Gli orari di frequenza non devono, comunque, essere inferiori a 20 ore settimanali, ragionevolmente distribuite
su 5 giorni lavorativi (opzione part-time) né superiori a 40 ore settimanali (opzione full-time).
Per quanto possibile il tirocinio non deve confliggere con la frequenza delle lezioni. È quindi preferibile
scegliere l’opzione full time durante il periodo di non frequenza delle lezioni ∗.
Le assenze non devono superare il 20% del numero totale delle ore previste.
Relazione
Al termine del tirocinio lo studente è tenuto alla redazione di una breve relazione, che dovrà contenere i
seguenti argomenti:
- presentazione del soggetto ospitante: attività svolta, settore di appartenenza, prodotti e servizi offerti,
clientela;
- analisi dell’esperienza lavorativa dal punto di vista sia organizzativo che dell’attività effettivamente svolta. Se
si tratta di un tirocinio di laurea magistrale, particolare attenzione deve essere prestata anche agli aspetti di
analisi critica;
- richiamo agli obiettivi definiti nel progetto di tirocinio ed analisi del loro grado di raggiungimento;
- considerazione finale sull’esperienza: valutazione dell’esperienza dal punto di vista sia formativo che
relazionale; valutazione della propria formazione universitaria in relazione alle capacità professionali richieste;
soddisfazione in termini di aspettative e di risultati.
Per il riconoscimento della propria esperienza di Tirocinio Didattico Universitario, lo studente deve seguire le
procedure previste dal Servizio Stage della Divisione Rapporti con le Imprese.
Accreditamento
Sulla base della documentazione in possesso alla Divisione Rapporti con le Imprese e della relazione finale, il
tutor universitario procederà all’approvazione del tirocinio e all’attribuzione dei crediti annotandoli sul libretto
personale dello studente nonché sul modulo di accreditamento fornito dalla DRIm. Sarà cura dello studente
poi consegnare tale modulo alla Segreteria studenti per il definitivo accreditamento.
In ogni caso il numero di crediti ottenibili con il tirocinio non potrà superare i 10.
F
∗
Indicativamente nei periodi dicembre-marzo e giugno-settembre.
16
Crediti
I crediti spettanti al tirocinante vengono attributi sulla base della seguente tabella:
CREDITI
TIPOLOGIA D’IMPEGNO
2
4 settimane Part time
3
6 settimane Part time
4
4 settimane Full time oppure 8 settimane Part time
5
5 settimane Full time oppure 10 settimane Part time
6
6 settimane Full-time oppure 12 settimane Part-time
7
7 settimane Full time oppure 14 settimane Part time
8
8 settimane Full time oppure 16 settimane Part-time
10
12 settimane Full time* almeno 6 ore giornaliere per 5 giorni alla settimana
1 credito equivale a 40 ore di tirocinio (tranne che nell’ultimo caso)
Legenda:
Part-time: mezza giornata (4 ore) per 5 giorni lavorativi la settimana.
Full-time: intera giornata (8 ore) per 5 giorni lavorativi la settimana.
NB1: Per gli studenti lavoratori si prescinde dal monte ore mensile
NB2: Per gli stage svolti all’estero ci potranno essere delle deroghe da concordare con il tutor e il delegato ai tirocini.
Disposizioni transitorie
Le linee guida sopra esposte e la tabella dei crediti hanno validità per tutti i tirocini iniziati dopo il 1°
settembre 2005. É fatta salva la facoltà, per coloro che hanno iniziato il tirocinio prima di tale data, di integrare
la loro esperienza formativa fino all’ottenimento dei 10 crediti massimi previsti.
Gli studenti interessati a svolgere periodi di tirocinio professionale presso le Aziende possono avere
informazioni presso la Divisione Rapporti con le Imprese - Direzione Servizi e Comunicazione - Università
degli Studi di Trento, Molino Vittoria, Via Verdi 6 - 3° piano (Tel. 0461 883200, Fax 0461 882921, e-mail:
[email protected]).
Coordinatore del programma: Dott. Andrea Pradi e-mail: [email protected]
17
5. MODALITÀ DI TRANSIZIONE
Il passaggio dal vecchio (3+2) al nuovo (1+4) ordinamento.
1. A partire dall’a.a. 2006-2007, l’immatricolazione alla Facoltà di Giurisprudenza di Trento è possibile solo
per il nuovo ordinamento.
Gli studenti iscritti ai due corsi di laurea triennale e al corso di laurea specialistica in giurisprudenza
possono scegliere di trasferirsi all’ordinamento quinquennale, ovvero di rimanere iscritti al proprio corso di
laurea triennale e successivamente accedere al corso biennale di laurea specialistica in giurisprudenza
(sino all’a.a. 2008-2009).
Pertanto, lo studente triennalista può:
• Continuare con il percorso di studi intrapreso, portando a termine la laurea triennale.
Potrà poi scegliere di iscriversi alla laurea specialistica o alla nuova laurea magistrale in Giurisprudenza.
• Trasferirsi da subito alla nuova Laurea Magistrale in Giurisprudenza, senza concludere il percorso
triennale.
2. Il passaggio al nuovo ordinamento presenta l’indubbio vantaggio (per chi comunque intenda proseguire gli
studi giuridici) di poter aggirare il rigore dei tempi e del lavoro (elaborato scritto quale prova finale) di
conseguimento del titolo triennale.
3. Il trasferimento alla Laurea Magistrale in Giurisprudenza comporta il recupero di CFU per alcuni esami.
Le modalità di recupero dei debiti saranno così strutturate:
debito di 3 crediti: Istituzioni di Diritto comunitario
Diritto del lavoro
Diritto costituzionale
Diritto amministrativo
elaborato scritto su un tema assegnato dal docente, con giudizio di approvato/ non
approvato; ai fini della media la votazione sarà quella dell’esame già sostenuto
oppure (a discrezione del docente)
prova scritta su materiali assegnati dal docente, con la stessa modalità di valutazione
debito di 6 crediti: •Diritto commerciale
un esame complementare nello stesso settore scientifico disciplinare, ossia per l’A.A.
2006-2007:
Diritto industriale
oppure
Diritto delle cooperative e degli enti senza scopo di lucro
oppure
Diritto commerciale internazionale
oppure
Diritto fallimentare
•Istituzioni di Diritto privato II (per gli studenti di Scienze giuridiche)
un corso ad hoc da sei crediti
debito di 9 crediti: Procedura civile
Procedura penale
Frequenza e superamento dell’esame di Diritto processuale civile e Procedura penale
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6. ATTIVITÀ INTERNAZIONALI
La Facoltà di Giurisprudenza di Trento partecipa alle attività di ELFA (European Law Faculties Association),
IALS (International Association of Law Schools), ASCL (American Society for Comparative Law),
INVERNOMOS (associazione internazionale di studi legali).
7. PROGRAMMI DI MOBILITÀ DEGLI STUDENTI
Dei programmi di mobilità degli studenti, si occupa la Divisione Cooperazione e Mobilità Internazionale i cui
uffici si trovano presso il Molino Vittoria, via Verdi 6 (IV piano).
Orario di apertura per il pubblico: Lunedì, Mercoledì, Venerdì ore 10.00 - 12.00.
Fax 0461 882916-17
Sito web: http://www.unitn.it/internazionale/mobilita_coop.htm
H
7.1. Doppia Laurea
La Facoltà di Giurisprudenza ha attivato due accordi di Doppia Laurea: il primo con l’università tedesca
Universität für Wirtschaft und Politik di Amburgo, il secondo con l’università francese Universitè Paris 13 di
Parigi.
Il programma Doppia Laurea consente di acquisire contemporaneamente il titolo di laurea italiano in Scienze
Giuridiche Europee e Transnazionali e il corrispondente titolo tedesco Bachelor of Arts (B.A.) in Economic and
Labour Law della Hamburger Universität für Wirtschaft und Politik o il titolo francese licence en droit della
Universitè Paris 13.
In base agli accordi, possono partecipare al programma gli studenti iscritti al corso di laurea triennale in
Scienze Giuridiche Europee e Transnazionali della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento. La
Facoltà sta valutando la possibilità e le modalità di estensibilità del programma al nuovo ordinamento
quinquennale. Informazioni a tale riguardo verranno diffuse attraverso i normali canali di comunicazione.
Il responsabile scientifico del programma è il Prof. Gabriele Fornasari.
Informazioni:
Ufficio Doppia Laurea e Accordi Bilaterali
E-mail: [email protected]
Tel. 0461 883231/33/41
Sito web: http://www.unitn.it/internazionale/doppia_laurea.htm
H
H
7.2. Programma Socrates/Erasmus
Il Regolamento Socrates/Erasmus è consultabile on line sul sito della Facoltà al seguente indirizzo internet:
www.jus.unitn.it/faculty/erasmus-socrates/home.html.
Gli studenti interessati alla partecipazione al Programma possono rivolgersi al dott. Andrea Di Nicola
([email protected]) per le questioni didattiche legate al Programma Socrates/Erasmus e al prof.
Emanuele Cusa ([email protected]) per il successivo riconoscimento degli esami. Per altre informazioni si
potranno contattare gli studenti collaboratori ([email protected]) negli orari indicati nel sito
Socrates/Erasmus di Facoltà, o la segreteria di presidenza.
Informazioni
Ufficio Socrates-Erasmus
E-mail: [email protected]
Tel. 0461 883237 (studenti in entrata)
Tel. 0461 883239 (studenti in uscita)
Sito web: http://www.unitn.it/internazionale/se/index.htm
H
H
19
7.3. Programma Leonardo Da Vinci
Nell'ambito del Progetto Leonardo l'Università di Trento coordina, anche grazie ad un vasto partenariato
formato da università ed imprese italiane ed europee, il progetto denominato AT&Q - Advanced Technologies
and Qualità. Questo progetto prevede l'assegnazione di borse per tirocini, la cui finalità principale è di
sviluppare professionalità specialistiche soprattutto nel settore delle nuove tecnologie e della qualità, nonché
l'organizzazione di scambi per promuovere l'aggiornamento delle competenze professionali.
Le borse Leonardo sono riservate ai candidati che non abbiano compiuto i 29 anni di età al momento
dell’iscrizione al bando e che non abbiano intrapreso alcuna attività lavorativa; studenti iscritti almeno al
penultimo anno di un corso di laurea triennale (ultimi due anni di uno corso di laurea quadriennale) o ad un
corso post-laurea; laureati che non abbiano conseguito la laurea da più di 18 mesi. La mobilità è aperta a tutti i
Paesi europei.
In quanto legato al contratto della Commissione Europea, il bando non esce con scadenza fissa. E’ comunque
disponibile una mailing list che raccoglie i nominativi degli interessati a cui viene inviata direttamente copia del
bando: http://www.unitn.it/internazionale/leonardo_da_vinci/mailing_list.htm
H
Informazioni
Ufficio Programmi Comunitari e Consorzi
E-mail: [email protected]
Tel. 0461 883235 (laureati)
Tel. 0461 883236 (studenti)
Sito web: http://www.unitn.it/internazionale/leonardo_da_vinci.htm
H
7.4. Convenzioni
7.4.1 Convenzioni bilaterali
Gli studenti della Facoltà possono avvalersi di alcune convenzioni bilaterali che prevedono la mobilità di
studenti con attribuzione di una borsa di studio.
Le istituzioni interessate sono:
• California University, USA
• Vermont School of Law, USA
• Universidade Vale do Itajaì, Brasile
• Universidad de la Habana, Cuba
• Ecole Normale Supérieure, Francia
Copia dei bandi e delle domande di candidatura sono disponibili al sito:
http://www.unitn.it/internazionale/news_coop.htm
H
7.4.2. Convenzioni multilaterali
La Facoltà di Giurisprudenza di Trento partecipa a progetti in collaborazione con università dell’America Latina
(ALFA EULATIN II; ALFA DIKIA III).
Copia dei bandi e delle domande di candidatura sono disponibili presso l’Ufficio di Presidenza.
20
7.5. Finanziamento per soggiorni di studio e visite per motivi di studio
Regolamento - criteri per il finanziamento La Facoltà può intervenire con fondi da destinarsi a favore di studenti regolarmente iscritti ai corsi di laurea o
di diploma secondo le seguenti priorità:
a) soggiorni individuali presso istituti universitari ed enti di ricerca italiani e stranieri per ricerche per tesi di
laurea;
b) visite collettive di istruzione allo scopo di perfezionare la preparazione culturale e professionale in Italia e
all’estero;
c) altre iniziative didattiche che contribuiscano alla formazione giuridica.
Le domande dovranno essere inoltrate al Preside. L’inoltro dovrà avvenire a cura dello studente nel caso di
soggiorni individuali, a cura del professore ufficiale della materia nel caso di visite o soggiorni collettivi. Le
domande per soggiorni individuali vanno corredate dal parere di un docente che attesti l’effettiva utilità della
richiesta e da una lettera di accettazione da parte della struttura ospitante.
I finanziamenti (anche parziali) saranno assegnati con decreto del Preside e la liquidazione delle cifra
assegnata avverrà su presentazione di idonea documentazione di spesa che dovrà essere presentata presso
il Presidio Amministrativo della Facoltà di Giurisprudenza, Via Verdi 53.
Potranno essere rimborsate:
- Spese di viaggio con mezzi di linea (II classe per il treno o classe economica per viaggi aerei);
- Spese di iscrizione a seminari e Corsi;
- Spese di soggiorno per un importo massimo di Euro 36,00 al giorno e per una durata massima di tre mesi
consecutivi.
Il Consiglio di Facoltà ha fissato il termine di presentazione delle domande nei periodi di seguito indicati:
31 maggio
per i viaggi da effettuarsi nel periodo luglio - dicembre
31 ottobre
per i viaggi da effettuarsi nel periodo gennaio - giugno.
Alla richiesta deve essere allegato il preventivo di viaggio.
8. ESAME DI LAUREA TRIENNALE
8.1. Criteri e contenuti dell’esame di laurea.
Lo studente deve depositare il titolo dell’elaborato presso il Presidio Didattico almeno due mesi prima della
data di convocazione della sessione di laurea. Il titolo dell’elaborato può essere depositato solo dopo
l’acquisizione di almeno 150 crediti.
L’elaborato finale consisterà in un elaborato scritto nella forma di una dissertazione su di un oggetto
circoscritto, oppure su una problematica ben definita, oppure su una rassegna ragionata giurisprudenziale,
oppure su recensione di monografie o simili, con attribuzione da 0 a 5 punti. Solo entro il margine dei 5 punti
sarà possibile l’assegnazione della lode con preventiva segnalazione da parte del docente relatore.
La valutazione finale viene espressa in centodecimi.
8.2. Indicazioni e criteri per l'assegnazione e la redazione dell’elaborato finale
8.2.1 Assegnazione
L'assegnazione dell’elaborato interessa ovviamente sia gli studenti, sia i singoli docenti, sia la Facoltà nel suo
insieme. Gli studenti devono essere messi in condizione di richiedere l'assegnazione dell’elaborato finale nel
modo più agevole possibile. La Facoltà ha interesse ad una equilibrata ripartizione degli elaborati, evitando
che si strutturino e consolidino aree di eccessivo affollamento ed aree di desertificazione, il cui formarsi è
normalmente segno di disagi sottostanti e non è certo privo di conseguenze negative.
21
8.2.2. Elaborazione
La Facoltà ritiene utile suggerire indicazioni standard , soprattutto in relazione a due aspetti dell’elaborato:
a. Aspetti formali e compositivi
Si tratta di unificare i formati, la densità di stampa, la collocazione delle note, anche al fine di conseguire un
significativo risparmio di spazi per la conservazione. In particolare si suggerisce sin d'ora di osservare le
seguenti prescrizioni:
indice-sommario contenente i titoli e la pagina d'inizio e di tutte le partizioni in cui si articola l'elaborato;
capitoli (è possibile una sovraddistinzione in parti), paragrafi, ed eventuali sub paragrafi; bibliografia.
É possibile altresì inserire una nota introduttiva, così come un capitolo dedicato alle conclusioni;
pagina di 32-35 righe, ciascuna di 65-70 caratteri di tipo prestabilito (times, courier o helvetica); corpo del
carattere: 12 per il testo, 10 per le note;
scrittura in recto e verso;
indicazione di almeno 5 parole chiave (approvate dal relatore, da inserire nella seconda pagina dell’elaborato,
dopo il titolo, l'autore e il relatore);
copertina in cartoncino leggero blu;
figure e tavole in formato UNI (A4, A3, etc.);
predisposizione dell'abstract (riassunto sintetico dell’argomento dell’elaborato), che indichi oltre il nome e
cognome del candidato, il titolo dell’elaborato, in 11 copie, in fogli separati, da consegnare alla Segreteria
della Presidenza (Sig.ra Ivonne Ronz) , assieme a due copie dell’elaborato.
b. Criteri di citazione
Le citazioni di rivista italiane vanno conformate a quelle indicate in V. Napolitano, Dizionario Bibliografico delle
riviste giuridiche italiane, Giuffrè, Milano.
Gli stessi criteri si utilizzeranno per le citazioni di riviste straniere.
8.3. Regolamentazione dell’esame di laurea
Gli esami di laurea si svolgono secondo il calendario indicato a pag. 7.
Per essere ammesso a sostenere l'esame di laurea lo studente deve ritirare la modulistica predisposta presso
il Presidio didattico, che dovrà depositare almeno quattro settimane prima della data fissata per la laurea
presso lo stesso Presidio didattico, unitamente a fotocopia del libretto degli esami, completo dei 180 crediti
richiesti. Lo studente che nel termine sopra indicato sia in debito di non più di un esame, qualora sia previsto
un appello d’esame nei quindici giorni successivi alla data di scadenza della presentazione della domanda,
potrà chiedere al Presidio Didattico di essere ammesso con riserva all’esame di laurea.
Entro due settimane dalla data fissata lo studente deve depositare 2 copie dell’elaborato presso la Segreteria
di Presidenza della Facoltà (Sig.ra Ivonne Ronz) e una copia su dischetto in formato PDF presso il Presidio
didattico. Lo studente laureando, infine, provvederà personalmente a consegnare una copia dell’elaborato al
proprio relatore.
22
9. ITINERARI FORMATIVI SUCCESSIVI ALLA LAUREA TRIENNALE
Gli studenti in possesso del titolo di Laurea maturato a completamento dei corsi triennali possono, in
alternativa ad un impiego immediato, proseguire i loro studi.
La Facoltà di Giurisprudenza di Trento propone:
I.
Corso di Laurea Specialistica in Giurisprudenza, cui entrambi i Corsi di Laurea triennale della
Facoltà di Giurisprudenza di Trento offrono l’accesso senza debiti formativi (vedi volume 2 della
Guida della Facoltà)
II.
Corso di Laurea Specialistica in Studi Europei ed Internazionali (il Corso di Laurea in Scienze
Giuridiche presenta un debito formativo in Diritto privato comparato che gli studenti possono
peraltro soddisfare inserendo tale esame tra i complementari durante il Corso di Laurea triennale
in Scienze Giuridiche) (vedi Guida della Scuola di Studi Internazionali)
9.1. Attività didattiche per laureati – iniziative interfacoltà
9.1.2. Master di primo livello in politiche di genere nel mercato del lavoro
Facoltà di Economia, Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Scienze Cognitive, Sociologia
Il master è finalizzato a preparare figure professionali esperte in politiche di genere in differenti contesti
applicativi. Il profilo atteso sarà caratterizzato dalla capacità di progettare, gestire e valutare progetti di
innovazione e cambiamento in un'ottica di genere.
Il master intende preparare operatori/trici in grado di comprendere il significato e la portata del concetto di
mainstreaming di genere e di porre in essere le corrispondenti strategie nel campo delle politiche pubbliche e
delle politiche aziendali. Verranno fornite competenze metodologiche di analisi, progettazione ed inserimento
di obiettivi di genere nelle politiche a tal fine rilevanti. Si intende inoltre fornire competenze di ricerca, di project
management, di reperimento dei fondi di finanziamento e di valutazione delle politiche di genere sulla base
delle indicazioni fornite dalla normativa vigente (es. indicatori VISPO).
Tale profilo professionale potrà essere utile per svolgere funzioni manageriali in enti pubblici, all'interno di
organizzazioni sindacali e associazioni di categoria, in centri di formazione e orientamento professionale.
Potrà essere impiegato come esperto nella gestione delle risorse umane oppure nell’attività liberoprofessionale di progettazione e consulenza e valutazione di politiche pubbliche in un ottica di genere di pari
opportunità e gestione della diversità.
Per informazioni rivolgersi a:
Università degli Studi di Trento
Via Verdi, 26
38100 Trento
Tel. +39 0461 881311
e-mail [email protected]
23
LEGAL STUDIES IN TRENTO FOR ERASMUS-SOCRATES AND FOREIGN STUDENTS
Studying in Trento for foreign students
The Trento Law Faculty offers a wide range of educational opportunities to foreign students.
The first semester is designed to ensure a gradual introduction to both the legal and linguistic aspects of Italian
culture. Towards this end, in September, before the beginning of classes, an “Italian as second language”
(ISL) intensive, extensive and evening courses will be run by CIAL (Central Language Center). After having
taken the ISL course, students may attend the “Introduction to Italian Law” course and other regular courses.
Together with “Introduction to Italian law”, a special language course, “Italian for Law” (IFL), run by CIAL, is
also available. Although ISL and IFL courses are not compulsory, they are strongly recommended to
participants in order to increase their knowledge of Italian language. Moreover, additional ECTS credits can be
earned by attending the language course “Italian for Law” .
Several law courses taught in English by foreign visiting professors will be available in the second semester.
Introduction to Italian Law.
The course will be taught in the first semester (9 ECTS credits), and will consist of different sessions, each
addressing a specific area of the Italian legal system. “Introduction to Italian Law” will provide an overview of
the general features of the Italian legal system, and it is therefore strongly recommended to Erasmus students
in order to give them a better grasp of the language, which will facilitate their understanding of the subjects
taught in other courses.
For more information see below.
Law courses taught in English
Together with the regular courses offered by the Faculty in Italian, the second semester includes numerous
courses taught in English. Lectures are given by visiting foreign professors and are meant to increase the legal
knowledge of the students in a global perspective.
For more information see the program of each course provided by this guide.
ITALIAN AS SECOND LANGUAGE (ISL)
The CIAL organizes intensive, extensive and evening courses in “Italian as second language”.
The courses are held by qualified teachers with educational experience in teaching adults and for the purpose
of developing basic linguistic knowledge and the ability to listen, read, write and have a conversation in Italian.
The intensive course offers 50 hours of lessons from September 2006, five meetings a week from Monday to
Friday. The course is open to all, although priority for places is given to Students of community/exchange
programs (Socrates/Erasmus, Doppia Laurea, Leonardo).
Extensive course (duration: 13 weeks - 50 hours; frequency: 2 meetings a week of 2 hours each) and evening
course
(duration: 5 weeks - 50 hours; frequency: 1 meeting a week of 2 hours)
are also offered.
Enrolling in the course: admissions is free and are accepted in the CIAL Secretary’s office
tel. 0461/883460 fax 0461/882900 e-mail: [email protected]
24
Italian for Law (IFL)
The specific features of the Italian legal language are presented in this course at the CIAL.
The course will give participants an overall knowledge of the Italian legal vocabulary, which participants will
need in order to follow courses taught in Italian. The course will also discuss useful instruments to assist
participants studying Italian law, such as dictionary, textbooks and web-sites.
Lectures are offered from October till December 2006.
Additional ECTS credits can be earned by attending IFL as well as English for law.
Please see
http://www.unitn.it/cial/ f
or details of facilities for autonomous study available at CIAL.
25
INTRODUCTION TO ITALIAN LAW
Prof. Emanuele Cusa – Dott.ssa Elena Ioriatti (coordinators)
First semester - 9 ECTS Credits
PROGRAMME
The course is addressed to Erasmus and other foreign students registered at Trento University and will
provide an overview of the general features of the Italian legal system.
It will be taught by several members of the Law Faculty and will consist of ten sessions each addressing a
different area of the Italian legal system.
The sessions will deal with the following subject-matters:
Introduction to Legal History
Introduction to Roman Law
The session will deal with all those aspects of private law that have their foundations in Roman law and will
also give an overview of the Roman constitutional and criminal systems.
Introduction to Constitutional Law
The session will provide an overview of the Italian constitutional system and will deal with the following
subjects: nature, content and role of the Constitution; fundamental rights; role of the Parliament, the executive
and other institutions; hierarchy of sources of law and judicial review of legislation by the Italian Constitutional
Court.
Introduction to Administrative Law
The session aims at introducing the students to the Italian administrative law system. The course will focus on
three topics: first, the organization of the different administrative bodies at national, regional and local level.
Secondly, the nature and character of administrative powers and the procedural rules that the Administration
has to follow in the exercise of its functions. Thirdly, the judicial review of administrative actions before the
administrative courts.
Introduction to Community Law - Italy and the European Union
The session will analyse the constitutional and legislative bases for Italy’s membership in the EC/EU, Italy’s
participation in the EU decision-making process, the implementation of EC law in Italy, the respective roles of
Parliament and Government in relations with the EC/EU and the procedures for adapting the domestic legal
system to EC Law. Italy’s transformation towards a federal system will also be discussed. The final part will
deal with EC law in the hierarchy of legal sources and, especially, with the application of EC law by the
judiciary. The landmark cases of the Italian Constitutional Court will be analysed.
Autonomy and Minority-Protection: the autonomous Province of Bolzano/South Tyrol
The autonomous province of Bolzano/South Tyrol, north of Trento, but inhabited by a majority of German
speakers, has become a special legal system within the Italian legal and constitutional order. For some
decades already, it is an example of "working autonomy" and minority-protection. Historical, political, legal,
social and economic elements all play essential roles in the evolution of the South Tyrolean autonomy. The
most salient issues that will be discussed are: the development of the "South Tyrol question" in conjunction
with the concept of self-determination, the relationship with the central government in Rome, the
implementation of a political compromise by creative "constitutional engineering", group rights as well as the
current status of the Province within both Italy and Europe.
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Introduction to Criminal and Civil Justice
This session is divided into four parts.
The first part will offer a general overview of Italian substantive criminal law.
The second part will provide an overview of the Italian criminal justice system, giving special attention to the
constitutional principles and dealing with the following subjects: organization of the judiciary; structure of
ordinary criminal proceeding and special procedures provided to increase the efficiency of the system.
The third part will provide an overview of civil jurisdiction and judicial organisation, giving preliminary attention
to the constitutional principles and the other sources. The following subjects will be dealt: organisation of
ordinary courts; ordinary civil jurisdiction and types of judgments; ordinary cognitive proceedings; types of
appeal; summary judgments
The last part will provide students with an introduction to the criminal phenomenon in Italy: crime trends; crime
victims; crime awareness among citizens; crime prevention; comparisons with other EU countries.
Introduction to Private Law
General introduction to the Italian system of private law (structure of the Italian civil code and relation of the
code with the other sources of Italian private law). Fundamental principles of contract law, tort law, property
law and family law.
The Italian notion of enterprise. An overview of the Italian business organizations.
Introduction to Labour Law
General overview of the sources of Italian labour law, including International Labour Organisation conventions
and European Union social law. Analysis of the difficult distinction between self-employment and subordinate
employment, and the role of the Italian labour courts. Guarantees provided by the labour law towards the
employees, with particular attention to the protection against unfair dismissals. The impact of the 2003 labour
market reform on Italian labour law system will also be covered.
How to carry out legal research
The final part of the course will provide students with the basic understanding of how legal information
becomes known in the Italian legal system and how to perform legal research.
The first part of this final session will deal with the different ways in which legal information in the area of
private law are stored in Italy (legal data banks, official publications, etc.). Moreover, it will provide students
with the practical means by which and where legal information can be found, also by involving them in the
search for materials in the law library.
The second part of the session intends to provide the students with the basic "know-how" regarding the way of
researching among the different sources of public law within the Italian legal system. It will be at first provided
a theoretical framework on the topic; secondly, and mainly, it will be practically exercised on the procedure of
researching, with data-bases, on the web, and with traditional books.
SUGGESTED READINGS
Before the beginning of the course, texts related to all the subjects of the lectures will be delivered to the
enroled students.
Further suggested readings will be advised during the lectures.
ECTS CREDITS
The course earns 9 ECTS credits. Additional ECTS credits can be earned by attending the language course
“Italian for Law” listed above.
EXAMINATION AND PARTICIPATION IN THE COURSE
The assessment of the learning outcomes will take the form of a written examination.
Regular participation is mandatory: the final grade will take into account the degree of active participation that
students have shown during the course.
27
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CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE
29
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE
PIANO DEGLI STUDI
CORSO
1° anno (non più attivato)
Istituzioni di diritto comunitario
Istituzioni di diritto privato
Istituzioni di diritto pubblico
Istituzioni di diritto romano
Sistemi giuridici comparati
crediti
6
12
9
9
12
2° anno
Diritto commerciale
Diritto costituzionale
Diritto internazionale
Economia politica
Filosofia del diritto
Storia del diritto italiano
9
6
9
9
9
9
3° anno
Diritto amministrativo
Diritto del lavoro
Diritto penale
Istituzioni di diritto processuale
9
9
9
10
Esame complementare (1° o 2° semestre)
Esame complementare (1° o 2° semestre)
6
6
Lingua straniera
Prova finale (esame di laurea)
A scelta dello studente tra: altri esami complementari, corsi liberi,
laboratori applicativi, tirocini professionali, abilità informatiche, ulteriori
conoscenze linguistiche.
Altre conoscenze linguistiche (seconda lingua), abilità informatiche,
tirocini professionali.
TOTALE
5
5
30
12
10
180
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE
OFFERTA DIDATTICA 2006-2007
crediti
docente
pag.
6
9
9
C. Casonato
S. Goglio
M. Manzin – M. Ayuso
36
40
41
9
9
9
E. Cusa
A. Fodella - A. Alì
C. Natalini
45
46
49
1° semestre
Diritto amministrativo
9
34
Diritto del lavoro
Istituzioni di diritto processuale
9
10
B. Marchetti –
D. de Pretis
S. Scarponi
G. Di Paolo –
R. Muroni
2° semestre
Diritto penale
9
A. Melchionda
47
2° anno
1° semestre
Diritto costituzionale
Economia politica
Filosofia del diritto
2° semestre
Diritto commerciale
Diritto internazionale
Storia del diritto italiano
3° anno
38
43
I corsi del primo anno non sono stati attivati come conseguenza della riforma dell’Ordinamento Nazionale degli
Studi Giuridici.
31
32
ELENCO E PROGRAMMI
DEI CORSI FONDAMENTALI
DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GIURIDICHE
33
DIRITTO AMMINISTRATIVO
Prof.ssa Barbara Marchetti - Prof.ssa Daria de Pretis
1°semestre - 9 crediti
e-mail: [email protected]
[email protected]
PREREQUISITI
Solo requisito è la normale conoscenza dei concetti e delle regole fondamentali del diritto privato e delle
nozioni di base del diritto pubblico quali apprese nei precedenti corsi, con particolare riferimento alle fonti del
diritto ed alla articolazione istituzionale della Repubblica.
Tale requisito è rispecchiato nella propedeuticità degli insegnamenti di Istituzioni di diritto pubblico e Istituzioni
di diritto privato.
PROGRAMMA DEL CORSO
Il programma delle lezioni è composto da tre parti.
La prima parte è rivolta a far emergere dall'esperienza giuridica le ragioni di un diritto speciale relativo alle
pubbliche amministrazioni, parzialmente differenziato per principi giuridici e regole d'azione rispetto alla
ordinaria regolamentazione dei rapporti intersoggettivi.
Posta questa base e sulla premessa di una sufficiente conoscenza dell'organizzazione amministrativa,
la seconda parte è dedicata all'analisi del procedimento amministrativo e degli atti decisionali che ne segnano
la conclusione.
La terza parte ha ad oggetto l‘esposizione dei principi della tutela giurisdizionale nei confronti della pubblica
amministrativa.
Per l'esame è richiesta la conoscenza di prima mano delle principali leggi amministrative, quali indicate nelle
lezioni o risultanti dai testi consigliati.
N.B. Il programma esposto nella presente Guida si riferisce agli studenti triennalisti del corrente anno
accademico. Gli studenti quadriennalisti fuoricorso conservano il programma proprio del loro anno di corso, da
aggiornare con le principali novità intervenute, o possono seguire il nuovo programma assegnato e reperibile
al sito www.jus.unitn.it/user/a.asp?cod=daria.depretis&area=p_11.
***
Nell’ambito del corso saranno tenuti laboratori applicativi sui seguenti argomenti:
- L’ente pubblico e l’organismo di diritto pubblico (dott. Antonio Cassatella)
- Organi politici e organi dirigenziali (dott. Fulvio Cortese)
- La responsabilità della pubblica amministrazione nelle sentenze dei giudici amministrativi (dott.ssa Silvia
Pellizzari)
- I contratti della pubblica amministrazione (dott.ssa Evelina Stefani)
Nel laboratorio gli studenti predisporranno un elaborato scritto e al termine vi sarà un autonomo accertamento
di profitto.
La frequenza di un laboratorio e il superamento dalla prova finale dà diritto a due crediti.
Ciascuno studente non può frequentare più di un laboratorio. A laboratorio non saranno ammessi studenti
oltre al numero massimo stabilito all’inizio del corso.
TESTI DI RIFERIMENTO
1) - G. FALCON, Lezioni di diritto amministrativo. I. L'attività, Padova, Cedam, 2005, per intero, integrato
con
2) - G. CORSO, Manuale di diritto amministrativo, 3° ed. Torino, Giappichelli, 2006 (ad esclusione delle
pagine da 141 a 410), nonché da A. MASSERA, I contratti, in S. CASSESE (curatore) Trattato di diritto
amministrativo, Tomo II, 2° ed., Giuffré, Milano, 2003, limitatamente alle pp. 1547-1648;
oppure
34
- L. MAZZAROLLI - G. PERICU - A. ROMANO - F. A. ROVERSI MONACO - F. G. SCOCA (curatori), Diritto
amministrativo, 4 ed., Monduzzi editore, Bologna, 2005, Tomo I, limitatamente alle seguenti parti: cap. IV,
da pag. 145 a pag 241; cap. VII, p. 303 a pag. 339; cap. VIII, da pag. 343 a pag. 399; cap IX , da p. 403 a p.
469; cap. XV, da pag. 927 a pag. 947.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
I temi delle tesi sono di regola suggeriti dal docente. Un curriculum coerente con la scelta della tesi nella
materia può costituire elemento di priorità. I tempi di elaborazione della tesi di ricerca dipendono largamente
dalle attitudini del candidato.
35
DIRITTO COSTITUZIONALE
Prof. Carlo Casonato
1° semestre - 6 crediti
e-mail: [email protected]
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso intende fornire una comprensione approfondita del diritto costituzionale, la quale permetta di valutare
anche criticamente l’inquadramento dell’ordinamento italiano all’interno dei principi dello Stato costituzionale di
diritto. In base a questa impostazione, gli obiettivi di apprendimento comprendono la conoscenza del concetto
di Costituzione e l’apprezzamento delle relative dinamiche; la comprensione del sistema delle fonti e della sua
tendenza a progressive articolazioni e competizioni; lo studio dell’amministrazione della giustizia, con
particolare riferimento alla giustizia costituzionale.
Il corso si propone non solo di ampliare ed approfondire la conoscenza dell'ordinamento costituzionale
italiano, ma anche e soprattutto di sollecitare gli studenti a maturare capacità di ragionamento critico, di
individuazione e analisi dei problemi, di impostazione delle soluzioni e di sintesi personale al fine di contribuire
a quella formazione metodologica del giurista che sarà richiesta nei successivi anni di studio e nell'esercizio
delle attività professionali.
PREREQUISITI
Il corso di diritto costituzionale presuppone la conoscenza istituzionale di base dell'ordinamento giuridico
italiano nei caratteri costitutivi che ne determinano l'appartenenza alla tradizione giuridica di diritto codificato
dell'Europa continentale; presuppone inoltre la conoscenza dell'ordinamento costituzionale positivo, in
particolare del sistema delle fonti del diritto (comprensivo delle fonti di diritto comunitario e di diritto
internazionale) e dell'organizzazione istituzionale dello Stato. Il corso rappresenta pertanto una diretta
prosecuzione dell'apprendimento acquisito negli insegnamenti del primo anno.
PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso in parte presuppone e in parte richiede una maggiore e più approfondita conoscenza di dati
istituzionali, che gli studenti possono acquisire da soli attraverso la lettura dei testi di riferimento consigliati.
Il programma del corso delinea i problemi di fondo del concetto e delle caratteristiche della Costituzione, della
funzione giurisdizionale e di garanzia costituzionale; approfondisce inoltre il quadro dei rapporti fra legislazione
e giurisdizione alla luce del principio di legalità e delle regole dell'interpretazione; analizza i problemi
dell’amministrazione della giustizia dell’ordinamento giudiziario alla luce dei principi costituzionali.
METODI DIDATTICI
La didattica è impostata in modo da porre in evidenza e trattare gli aspetti problematici della materia, anche al
fine di allenare gli studenti a coglierne e selezionarne gli aspetti critici. Di conseguenza, la didattica implica
un'ampia mobilità tematica e non segue un ordine espositivo corrispondente ai materiali di studio, anche se le
parti di questi ultimi che abbiano un'attinenza diretta con i temi delle lezioni vengono solitamente indicate in
anticipo. Durante il corso, gli studenti frequentanti vengono sollecitati ad intervenire nella discussione della
materia, al fine di imparare a fare affidamento sulle proprie capacità di esposizione ragionata e di lettura critica
e selettiva dei materiali di studio. Il corso sarà integrato da cicli di esercitazioni aventi ad oggetto il sistema
delle fonti.
TESTI DI RIFERIMENTO
1) R. BIN, G. PITRUZZELLA, Diritto costituzionale, Giappichelli, 2005 (o edizione successiva): Parte III. La
Costituzione (95-119) – Parte VII. L’amministrazione della giustizia (263-275) – Parte VIII. Fonti: nozioni
generali (275-311) – Parte IX. Le fonti dell’ordinamento italiano: Stato (311-367) – Parte X. Le fonti
dell’autonomia (367-380) – Parte XI. Fonti comunitarie (381-398) – Parte XII. Giustizia costituzionale (399455)
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2) Il materiale di studio, comprensivo di una raccolta di decisioni giurisdizionali selezionata e commentata dal
docente, disponibile sul sito internet.
N.B. Gli studenti in debito di prova possono, senza necessità di richiedere un'ulteriore espressa conferma,
conservare il programma vigente nel rispettivo anno di iscrizione.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
La partecipazione attiva al corso, in quanto stimola a far coincidere la frequenza con lo studio costante e la
preparazione progressiva per l'esame, è un'occasione per fruire di più frequenti verifiche del proprio
apprendimento, che per gli studenti frequentanti sono un vantaggio non sempre percepito.
L’esame, che si terrà in forma scritta e orale, è diretto ad accertare la capacità di elaborazione critica e di
utilizzazione degli strumenti di analisi del diritto costituzionale, capacità che evidentemente presuppone un
buon livello di conoscenza degli istituti. La ripetizione mnemonica dei testi di riferimento viene considerata non
sufficiente per il superamento dell'esame.
CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
L'assegnazione della tesi di laurea richiede l'individuazione di un argomento, proposto dal candidato almeno in
termini generali e in seguito precisato d'intesa con il docente. L'assegnazione definitiva della tesi e il
conseguente deposito del titolo hanno luogo solamente in seguito alla presentazione scritta da parte del
candidato di un'ipotesi ragionata di ricerca elaborata in base a letture propedeutiche e alla verifica concreta di
adeguate disponibilità di materiali di consultazione. I tempi di lavoro sono rimessi al candidato.
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DIRITTO DEL LAVORO
Prof.ssa Stefania Scarponi
1° semestre - 9 crediti
e-mail: [email protected]
PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso intende fornire gli strumenti conoscitivi per comprendere il sistema giuridico dei rapporti individuali e
collettivi di lavoro sia nel settore privato che nel settore pubblico "contrattualizzato", tenendo conto del ruolo e
dell'influenza che il diritto comunitario ha esercitato ed esercita sul diritto interno. .
Dopo un'introduzione storico-critica, che verterà sulle fasi evolutive della disciplina e sulle componenti
strutturali della materia (la normativa costituzionale, la legislazione inderogabile, l'autonormazione collettiva, il
contratto individuale), sullo sviluppo delle fonti (con particolare riguardo al contratto collettivo ed alle fonti
comunitarie) e sulla gerarchia fra le stesse, sottolineando le numerose e significative novità di recente adottate
dal legislatore, il corso si concentrerà sulle seguenti parti:
I - Fonti e significati del principio di libertà e di organizzazione sindacale.
- Il rapporto tra sindacato e Stato nell’evoluzione storica (La legislazione di “sostegno” - Il ricorso alla
nozione di sindacato rappresentativo - La concertazione)
- La liberà sindacale nello Statuto dei lavoratori, e i diritti sindacali in azienda, r.s.a ed r.s.u.
- Il contratto collettivo e la struttura della contrattazione collettiva in Italia ( livelli della contrattazione ).
- Efficacia ed inderogabilità del contratto collettivo di diritto comune.
- Il rapporto fra legge e contratto collettivo (I rinvii della legge al contratto collettivo – il ruolo dell’autonomia
individuale). Il ruolo del sindacato nella regolamentazione del mercato del lavoro.
- Democrazia industriale e modelli di partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese.
II - Subordinazione, parasubordinazione e autonomia.
- Contratto e rapporto. Modello di rapporto prevalente e c.d. rapporti speciali. Tipo e sottotipo.
- Esempi di rapporti c.d. "speciali" (lavoro domestico - lavoro giornalistico - lavoro sportivo - lavoro nelle
cooperative, lavoro a domicilio etc).
- Costituzione del rapporto e intervento pubblico sul mercato del lavoro ( Patto di prova, divieto di
intermediazione – agenzie del lavoro – divieti di discriminazione ) - La prestazione di lavoro (mansioni,
qualifiche, categorie - mobilità endo aziendale - diligenza, obbedienza e fedeltà - orario di lavoro e riposi ).
- Poteri e doveri del datore di lavoro
- La retribuzione (onerosità e corrispettività - art. 36 Cost. e parità retributiva - concetti e forme - struttura
della retribuzione ) e la previdenza integrativa.
- Cessazione del rapporto. Dimissioni - Licenziamenti individuali ( giusta causa e giustificato motivo preavviso e indennità sostitutiva - tutela contro i licenziamenti illegittimi) - licenziamenti collettivi –
indennità di disoccupazione - indennità di mobilità.
- La domanda di lavoro flessibile ( c. a tempo determinato, a tempo parziale, intermittente, somministrato, a
progetto, occasionale). I contratti a contenuto formativo.
III - Vicende del rapporto e casi di intervento pubblico sul mercato del lavoro (casi di sospensione - riduzione
d'orario e cassa integrazione - prepensionamento - trasferimento d'azienda e salvataggio -).
- Rapporti di lavoro pubblico (principi della riforma e della "contrattualizzazione" - profili essenziali della
disciplina del rapporto individuale e della contrattazione collettiva ).
- Garanzie dei diritti dei lavoratori (inderogabilità - rinunzie e transazioni - prescrizione e decadenza effettività nella tutela del credito di lavoro).
- Le azioni in giudizio – L’azione contro la condotta antisindacale.
- Il conflitto e lo sciopero ( Evoluzione storica e ruolo della giurisprudenza - Lo sciopero nei servizi pubblici
essenziali )
- La serrata
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Per la preparazione dell'esame si consiglia allo studente di consultare un codice del lavoro e un contratto
collettivo in vigore di qualsivoglia settore, compreso quello pubblico riformato.
Lo studente è tenuto ad aggiornarsi fino alla data dell'esame sulle innovazioni normative sopraggiunte, che
saranno segnalate dal docente e messe a disposizione presso la copisteria della Facoltà.
Durante il corso verranno organizzate esercitazioni, riservate agli studenti frequentanti, su singoli aspetti del
programma al fine di esaminare e discutere casi giurisprudenziali o novità legislative. Al termine di ogni
esercitazione potrà essere effettuata una prova scritta di cui si terrà conto in sede di esame. Le esercitazioni
saranno tenute dai collaboratori alla cattedra di Diritto del lavoro (Dott. Valentina Beghini, Dott. Sabrina
Bellumat, Dott. Matteo Borzaga, Dott. Stefania Brun, Dott. Sergio Vergari, Avv..Eleonora Stenico).
TESTI DI RIFERIMENTO
Per la preparazione dell'esame si consigliano i testi di seguito indicati, fermo restando che altri testi potranno
essere in seguito segnalati o concordati anche su proposta dello studente e che comunque è necessario
acquistare di ogni manuale indicato l’ultima edizione (che potrebbe essere più aggiornata di quella ora
indicata).
A) Per le fonti ed il diritto sindacale:
- F. CARINCI, R. DE LUCA TAMAJO, P. TOSI, T. TREU, Diritto del lavoro. 1. Il diritto sindacale, Utet, Torino, ult. ed.
oppure
- M. V. BALLESTRERO, Diritto sindacale, Giappichelli 2005
B) Per il rapporto individuale di lavoro:
- F. CARINCI, R. DE LUCA TAMAJO, P. TOSI, T. TREU, Diritto del lavoro. 2. Il rapporto di lavoro subordinato, Utet,
Torino, ult.ed.
oppure
- E. GHERA, Diritto del lavoro, Cacucci, Bari, ult.ed.
Per gli studenti triennalisti la materia per l'esame consiste nelle tematiche indicate nei primi due moduli di
insegnamento. Dai manuali vanno pertanto escluse le tematiche trattate nel terzo modulo.
Per tutti gli altri studenti non vi sono parti escluse ed i manuali prescelti vanno preparati integralmente.
Al termine del primo modulo verrà effettuata una prova intermedia, previa iscrizione degli studenti.
Per gli studenti frequentanti sono previste ulteriori modalità di verifica.
MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
Per gli studenti frequentanti sono previste prove intermedie scritte in vista dell’esame e la realizzazione di un
colloquio finale.
Per gli studenti non frequentanti l’esame si svolgerà in forma orale.
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ECONOMIA POLITICA
Prof. Silvio Goglio
1° semestre - 9 crediti
e-mail: [email protected]
OBIETTIVI FORMATIVI
1. Fornire, attraverso lo studio della teoria microeconomica, alcuni strumenti utili a capire la varietà della
struttura istituzionale di un sistema economico.
2. Spiegare il modo in cui le risorse scarse vengono destinate ai diversi usi attraverso una particolare
istituzione e cioè i mercati (perfettamente o imperfettamente concorrenziali).
3. Illustrare una teoria del comportamento umano utilizzabile per l'analisi del diritto.
PREREQUISITI
Conoscenza dell'algebra elementare.
PROGRAMMA DEL CORSO
Lo scambio, la domanda, l'offerta e i prezzi
Tempo e rischio
Il settore pubblico
La teoria del consumatore
La teoria dell'impresa
Forme di mercato
Il cambiamento tecnologico
Imperfezioni dei mercati
Esternalità e ambiente
Tassazione
Decisioni pubbliche
METODI DIDATTICI
Lezioni frontali da parte del docente integrate da delle esercitazioni di carattere pratico.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
L'esame finale consiste in una prova scritta.
TESTI DI RIFERIMENTO
Libri di testo richiesti per il sostenimento dell’esame:
- BERTOLA G., Il Mercato, Bologna, Il Mulino 2006.
- KRUGMAN P., WELLS R. , Microeconomia., Bologna, Zanichelli 2006.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
L'assegnazione definitiva della tesi ed il conseguente deposito del titolo hanno luogo solamente in seguito alla
presentazione scritta da parte del candidato di un'ipotesi ragionata di ricerca elaborata in base a letture
propedeutiche.
L'elaborazione della tesi richiede la conoscenza della lingua inglese oltre che dei fondamenti della teoria
economica. I tempi di lavoro sono rimessi al candidato, ma ci si può ragionevolmente aspettare che siano
lunghi. Si richiede un buon esito nell'esame di Economia politica.
40
FILOSOFIA DEL DIRITTO
Prof. Maurizio Manzin - Prof. Miguel Ayuso
1° semestre - 9 crediti
e-mail: [email protected]
PREREQUISITI
Non ci sono prerequisiti.
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso mira a fornire allo studente gli strumenti concettuali e metodologici della riflessione filosofico-giuridica
e a mostrarne l’applicazione nei diversi campi della scienza legale. Il percorso di approfondimento, insieme
storico e teoretico, è stato predisposto per dotare lo studente di giurisprudenza dell’apertura mentale
necessaria all’inquadramento critico delle questioni e dei problemi implicati dallo studio del diritto.
PROGRAMMA DEL CORSO
Prolegomeni:
1. filosofia del diritto e filosofia sul diritto
2. sullo statuto epistemico della disciplina
3. la filosofia del diritto e le altre forme del sapere giuridico
4. filosofia e teoria del diritto (l’oggettivismo formalista)
5. la filosofia dell’esperienza giuridica.
Parte Prima:
1. diritto, natura, ragione: il paradigma giusnaturalistico
2. il diritto come scienza empirica
3. realismo giuridico e sociologia del diritto
4. il diritto come scienza formale
5. il normativismo.
Parte seconda:
1. diritto, natura e ragione nelle concezioni moderne del diritto e dello stato (modulo didattico svolto dal visiting
professor Miguel Ayuso, UP Comillas de Madrid, Facultad de Derecho)
2. diritto, processo, norma
3. le forme del ragionamento giudiziale
4. diritto e retorica.
Seminarii:
nel corso del semestre d’insegnamento saranno organizzati alcuni seminarii speciali, il cui contenuto costituirà
parte integrante degli appunti delle lezioni.
TESTI DI RIFERIMENTO
Per gli studenti frequentanti che si sottopongono alla prova scritta:
1. appunti delle lezioni e dei seminarii;
2. F. Todescan, Metodo, diritto e politica. Lezioni di storia del pensiero giuridico,
Monduzzi Editore, Bologna, 2004, II ed., limitatamente alle seguenti parti:
Parte prima, capp. 3, 4, 5, 6;
Parte seconda, capp. 3 e 4 (di quest’ultimo solo §§ 1 e 2);
Parte terza, capp. 5, 6, 7, 9;
Parte quarta, capp. 4, 5, 6, 10, 17, 19, 21, 22;
3. G. Ferrari, M. Manzin (a cura di), La retorica fra scienza e professione legale. Questioni di metodo, Acta
Methodologica 1, Giuffrè, Milano, 2004, limitatamente alle pagg. 25-82; 123-155.
Per gli studenti frequentanti che si sottopongono alla prova orale:
1. appunti delle lezioni e dei seminarii;
2. F. Todescan, Metodo, diritto e politica. Lezioni di storia del pensiero giuridico, Monduzzi Editore, Bologna,
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2004, II ed., limitatamente alle parti sopra indicate;
3. G. Ferrari, M. Manzin (a cura di), La retorica fra scienza e professione legale. Questioni di metodo, Acta
Methodologica 1, Giuffrè, Milano, 2004, limitatamente alle pagg. 25-82; 105-155; 289-308.
Per gli studenti non frequentanti:
1. F.Todescan, Metodo, diritto e politica. Lezioni di storia del pensiero giuridico, Monduzzi Editore, Bologna,
2004, II ed., testo integrale;
2. G. Ferrari, M. Manzin (a cura di), La retorica fra scienza e professione legale. Questione di metodo, Acta
Methodologica 1, Giuffrè, Milano, 2004, ad esclusione delle pagg. 83-103; 203-288; 343-353;
3. E. Opocher, Lezioni metafisiche sul diritto, a cura di F. Todescan, Cedam, Padova, 2005, testo integrale.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
Per gli studenti frequentanti l’esame consiste in una prova scritta, realizzata in forma telematica (domande a
risposta chiusa di diversa tipologia), in unico preappello per ogni sessione. È possibile, in alternativa,
sostenere l’esame in forma orale negli appelli regolarmente previsti. Gli studenti frequentanti che non abbiano
superato la prova scritta, potranno reiterarla nei preappelli delle sessioni successive, oppure sottoporsi alla
prova orale a partire dal secondo appello utile (il primo, nella sessione autunnale) dopo la prova sostenuta. Gli
studenti frequentanti che abbiano superato la prova scritta, ma che desiderino modificare il punteggio ottenuto,
potranno reiterare successivamente la prova scritta, oppure sottoporsi alla prova orale a partire dal secondo
appello utile dopo la prova sostenuta (in questi casi il punteggio previo non sarà tenuto in considerazione).
Gli studenti non frequentanti possono sostenere l’esame solamente in forma orale, sulla base di uno specifico
programma.
ALTRE INFORMAZIONI
Il docente può essere contattato, in orario di ricevimento o via e-mail, per esigenze specifiche e motivate,
preferibilmente inerenti la materia trattata nel corso. Non saranno prese in considerazioni richieste
d’informazione già largamente soddisfatte dalla Guida o dalle bacheche elettroniche e cartacee.
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ISTITUZIONI DI DIRITTO PROCESSUALE
Dott.ssa Gabriella di Paolo – Dott.ssa Raffaella Muroni
1° semestre - 10 crediti
e-mail: [email protected]
[email protected]
H
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso intende fornire le basi per lo studio del diritto processuale attraverso un approccio ragionato ai
principali istituti del processo civile e penale.
PREREQUISITI
Non sono previsti esami propedeutici, ma è richiesta una certa familiarità con gli istituti e le nozioni principali
del diritto privato e penale.
PROGRAMMA DEL CORSO
La parte di diritto processuale civile sarà dedicata alla trattazione dei seguenti argomenti: la giurisdizione e i
principi costituzionali del processo civile; le tipologie di tutela giurisdizionale civile; la cosa giudicata formale e
sostanziale; la domanda giudiziale ed i suoi elementi di individuazione; l’onere della prova e le difese del
convenuto; profili generali delle azioni sommarie non cautelari e cautelari; l’esecuzione forzata; i diversi tipi di
espropriazione forzata; parentesi cognitive di opposizione.
La parte di diritto processuale penale, dopo una introduzione sui c.d. modelli processuali e sull’evoluzione
storica che ha condotto all’attuale sistema processuale penale italiano, sarà dedicata alla trattazione dei
principi generali relativi al processo penale, fra Costituzione e codice di rito, con particolare riguardo ai
seguenti temi: giurisdizione penale; pubblico ministero e azione penale; imputato e presunzione di innocenza;
libertà personale e sistema delle misure cautelari personali; il principio del contraddittorio nella formazione
della prova; principio di legalità processuale e disciplina degli atti del procedimento; cenni alla dinamica
processuale e ai riti alternativi; il giudicato. Per il carattere istituzionale del corso non sarà possibile esaurire
tutti gli argomenti menzionati. Sugli argomenti non adeguatamente approfonditi durante le lezioni si rinvia,
ovviamente, ai manuali consigliati.
Il corso si svolgerà tramite lezioni frontali. Eventuali esercitazioni, seminari integrativi e altre attività didattiche
di supporto alle lezioni saranno comunicati durante il corso.
TESTI DI RIFERIMENTO
Per la parte processualcivilistica:
- C.CONSOLO, Spiegazioni di diritto processuale civile. Tomo I, Le tutele, Padova, Cedam, ultima edizione.
Per la parte processualpenalistica:
a scelta dello studente
- G. LOZZI, Lineamenti di procedura penale, Giappichelli, Torino, 2003, escluse pag. 319-376 e 384-419,
congiuntamente a G. UBERTIS, Sistema di procedura penale, I, Principi generali, Utet, Torino, 2004, p. 99-189,
oppure
- M. CHIAVARIO, Diritto processuale penale. Profilo istituzionale, Torino, Utet, 2005, pag. 1-390; 440-446, 467508.
Resta indispensabile, in ogni caso, un’edizione aggiornatissima del codice di procedura penale. A titolo di
esempio si indicano:
- G. SPANGHER, Codice di procedura penale, Giappichelli;
- G. UBERTIS, Codice di procedura penale, Milano, Raffaello Cortina
- M. CHIAVARIO - D.MANZIONE - T.PADOVANI, Codici e leggi per l’udienza penale, Bologna. Zanichelli;
- P. CORSO, Il codice di procedura penale e le leggi complementari, Piacenza, LaTribuna.
Data la rapida evoluzione della materia, eventuali testi integrativi o alternativi saranno segnalati prima
dell’inizio del corso.
43
MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
L’esame consiste in una prova orale e/o scritta. È possibile che per gli studenti frequentanti venga previsto lo
svolgimento di prove scritte intermedie durante il corso.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
L’argomento sarà concordato con il docente dopo un colloquio.
L’assegnazione definitiva e il deposito del titolo avverrà solo dopo la presentazione scritta di un’ipotesi
ragionata di ricerca, elaborata in base a letture propedeutiche e alla verifica concreta di adeguate disponibilità
di materiali di consultazione.
I tempi di lavoro non possono essere preventivamente determinati, ma dipendono dall’impegno e dalla
predisposizione del candidato.
44
DIRITTO COMMERCIALE
Prof. Emanuele Cusa
2° semestre - 9 crediti
e-mail: [email protected]
PROGRAMMA DEL CORSO
II corso avrà per oggetto la disciplina delle società. Grazie anche ad apposite esercitazioni si cercherà di
assicurare una più concreta percezione di alcuni problemi applicativi.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
Prova orale.
TESTI DI RIFERIMENTO
Per preparare l'esame si consiglia di studiare sul seguente manuale:
G. F. CAMPOBASSO, Diritto commerciale. 2. Diritto delle società, sesta edizione, UTET, 2006, ad esclusione
delle pagine 257-276, 284-285, 578-618 e 655-664.
Lo studente può naturalmente scegliere altri manuali per la preparazione dell'esame, i quali spieghino gli
stessi argomenti trattati nelle pagine da studiare del libro indicato sopra.
A prescindere dal manuale utilizzato, è fondamentale conoscere direttamente la legislazione vigente relativa
agli argomenti da studiare e, in particolare, le parti corrispondenti del codice civile.
Il programma è unico per studenti frequentanti e non frequentanti.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLE TESI DI LAUREA
L’argomento della tesi di laurea può essere suggerito dal docente o individuato su proposta del candidato e
precisato d’intesa con il docente. Di norma, la tesi viene definitivamente assegnata una volta che il candidato
abbia elaborato uno schema ragionato di ricerca sulla base di letture propedeutiche. I tempi di elaborazione
della tesi dipendono dalle capacità, dall’impegno e dagli obiettivi del laureando.
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DIRITTO INTERNAZIONALE
Prof. Alessandro Fodella - Prof. Antonino Alì
2° semestre - 9 crediti
e-mail: [email protected]
[email protected]
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso di diritto internazionale mira a fornire una conoscenza delle caratteristiche di fondo dell’ordinamento
giuridico internazionale e presuppone una buona cognizione di base dei fondamentali istituti giuridici di diritto
interno nonché una discreta conoscenza delle lingue inglese e/o francese.
PROGRAMMA DEL CORSO
Argomenti centrali del corso sono i soggetti del diritto internazionale (o presunti tali), le fonti, l’accertamento e
l’attuazione coercitiva del diritto internazionale, i rapporti tra ordinamenti statali e diritto internazionale, la
soluzione delle controversie internazionali e il regime della responsabilità internazionale degli Stati, nonché i
fondamenti del diritto penale internazionale.
Ai fini del superamento dell’esame è in ogni caso indispensabile la conoscenza diretta dei seguenti testi
normativi: Carta delle Nazioni Unite; Statuto della Corte internazionale di giustizia; Convenzione di Vienna sul
diritto dei trattati; Convenzione europea del 1950 per la salvaguardia dei diritti dell’Uomo e delle libertà
fondamentali; Statuto della Corte Penale Internazionale.
METODI DIDATTICI
Si prevede lo svolgimento di alcuni cicli di esercitazioni e seminari su argomenti specifici.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
L’esame si svolgerà in forma di colloquio.
Coloro che frequenteranno il corso potranno essere invitati a sostenere una o più prove scritte durante il
periodo in cui si svolgeranno le lezioni.
TESTI DI RIFERIMENTO
Durante il corso verranno date precise indicazioni bibliografiche sugli argomenti che saranno via via trattati.
Riguardo all’intero corso, i testi consigliati sono i seguenti:
- T. TREVES, Diritto Internazionale – Problemi Fondamentali, Giuffré, Milano, 2004.
I testi normativi, la conoscenza dei quali è indispensabile ai fini del superamento dell’esame, sono tutti
reperibili su internet o saranno messi a disposizione degli studenti.
CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
Le tesi in Diritto internazionale vengono assegnate dopo un colloquio con gli aspiranti tesisti. Nel colloquio
vengono da parte nostra esposte le modalità da seguire nel corso dell'elaborazione della tesi e si sottolinea
l'assoluta necessità di conoscere quanto meno una lingua straniera (preferibilmente inglese o francese).
Riguardo alla scelta dell'argomento sul quale dovrà vertere la tesi, si chiede preliminarmente all'aspirante
tesista se questi ha particolari interessi a svolgere il suo lavoro su uno specifico tema. In caso di mancata
indicazione da parte dello studente, tentiamo di concordare con lo stesso un argomento che, avendo riguardo
alle sue inclinazioni e al suo grado di conoscenza di determinate problematiche giuridiche nonché della
conoscenza delle lingue, possa essere adeguatamente svolto facendo ricorso al materiale di ricerca
disponibile.
Una volta individuato il possibile argomento della tesi, si chiede che l'aspirante tesista svolga una preliminare
ricerca bibliografica essenziale e che elabori, in tempi relativamente brevi, uno schema articolato della tesi, al
fine di verificare le sue reali intenzioni e di permettergli di acquisire una certa familiarità con l'argomento
prescelto. Ricevuti la bibliografia e lo schema si suggerisce una certa delimitazione dell'ambito dell'indagine e
un certo itinerario di lavoro; questo è spesso destinato a mutare, adattandosi a vari fattori (di tipo oggettivo e
soggettivo), nel corso dell'elaborazione della tesi, per la quale sono comunque previsti tempi medio-lunghi.
46
DIRITTO PENALE
Prof. Alessandro Melchionda
2° semestre – 9 crediti
e-mail: [email protected]
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso mira a fornire una conoscenza completa della disciplina generale del sistema penale italiano, con
l’ulteriore obiettivo di mettere lo studente in condizione di ben illustrare i principali aspetti caratteristici e
problematici degli istituti generali della teoria del reato e di sviluppare una adeguata capacità di inquadramento
di singoli ipotetici casi concreti.
PREREQUISITI
Il corso presuppone solo il superamento degli esami istituzionali del primo anno (in particolare: Istituzioni di
diritto privato e Istituzioni di diritto pubblico).
PROGRAMMA DEL CORSO
• Fondamento e funzione del diritto penale (bene giuridico e scopo della pena)
• Sviluppo storico del diritto penale moderno (Illuminismo giuridico, Beccaria, codificazioni moderne, Scuola
classica e Scuola positiva, codice Zanardelli e codice Rocco)
• I principi costituzionali in materia penale (riserva di legge, tassatività, irretroattività, offensività e materialità
del reato, personalità della responsabilità penale e colpevolezza, finalità rieducativa della pena)
• La legge penale (limiti temporali; limiti spaziali; limiti personali; regole di interpretazione)
• La nozione di reato e la distinzione fra delitti e contravvenzioni
• Il soggetto attivo e passivo del reato; la responsabilità delle persone giuridiche
• L’analisi sistematica del reato:
• il fatto tipico (azione, omissione, evento, nesso di causalità)
• l’antigiuridicità (cause di giustificazione; illiceità speciale)
• la colpevolezza (imputabilità, dolo, colpa, errore, conoscibilità del precetto, scusanti)
• Le forme di manifestazione del reato (tentativo, concorso di persone nel reato)
• Il sistema delle circostanze del reato
• Il concorso di reati: regole e limiti (il concorso apparente di norme)
• La punibilità (condizioni di punibilità; cause estintive del reato)
• Il sistema delle sanzioni penali (pene e misure di sicurezza; la commisurazione della pena; le cause di
estinzione della pena)
METODI DIDATTICI
Per il carattere istituzionale del corso, la didattica si basa principalmente sulle lezioni tenute dal docente. Dato
il carattere giuspositivo della materia, è indispensabile consultare costantemente il codice penale, tanto
durante la partecipazione alle lezioni, alle esercitazioni ed ai laboratori applicativi, quanto nella fase di studio
dei testi consigliati.
Per gli argomenti che non potranno essere adeguatamente approfonditi a lezione, si rinvia, ovviamente, ai
manuali consigliati. Per i soli frequentanti sono poi previste esercitazioni su temi specifici del programma, che
saranno tenute da collaboratori alla cattedra. Parallelamente al corso verranno altresì organizzati dei
laboratori applicativi sulle tematiche indicate nella Guida dello studente.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
L'esame si svolgerà in forma orale ed è diretto a verificare il livello di comprensione e di apprendimento della
materia, con particolare attenzione alle fondamentali nozioni della teoria del reato (azione, omissione, nesso di
causalità, dolo, colpa, errore, giustificazione e scusa, concorso di persone, tentativo, ecc.), da correlare alle
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funzioni della pena ed alle condizioni formali (principio di legalità, garanzie costituzionali, ecc.) e sostanziali
(principio di offensività, principio di colpevolezza, ecc.) di legittimazione dell’intervento punitivo.
Gli argomenti delle lezioni e delle esercitazioni frequentate costituiranno il primo tema di verifica e valutazione
in sede d’esame. Poiché la partecipazione alle lezioni rappresenta un elemento integrante della valutazione in
crediti del corso, vengono suggeriti testi di dimensioni diverse per gli studenti non frequentanti rispetto a quelli
frequentanti. Per questi ultimi, la valutazione in sede di esame verterà sia su quanto contenuto nel testo
suggerito, sia su quanto illustrato nel corso delle lezioni; qualora tuttavia preferiscano avere a disposizione un
testo più ricco di approfondimenti, possono anch’essi utilizzare i testi indicati per i non frequentanti.
TESTI DI RIFERIMENTO
Per gli studenti frequentanti (necessariamente da integrare con gli appunti delle lezioni):
- G. MARINUCCI - E. DOLCINI, Manuale di diritto penale. Parte generale, Milano, Giuffrè, ultima edizione
disponibile
oppure (a scelta dello studente)
- A. CADOPPI – P. VENEZIANI, Elementi di diritto penale - parte generale, Padova, Cedam, ultima edizione
disponibile
Per gli studenti non frequentanti (o per i frequentanti che preferiscano testi più completi ovvero che non
riescano a seguito tutto il corso):
- G. FIANDACA - E. MUSCO, Diritto penale - parte generale, Bologna, Zanichelli, ultima edizione disponibile
oppure (a scelta dello studente)
- D. PULITANO’, Diritto penale - parte generale, Torino, Giappichelli, ultima edizione disponibile
oppure (a scelta dello studente)
- F.C. PALAZZO, Corso di diritto penale - parte generale, Torino, Giappichelli, ultima edizione disponibile.
ALTRE INFORMAZIONI
Gli studenti fuori corso che siano ancora iscritti all’originario Corso di laurea quadriennale in Giurisprudenza
possono frequentare il corso delle lezioni, ma il programma d'esame rimarrà quello a suo tempo previsto,
comprensivo anche dello studio dei delitti contro il patrimonio.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
Per l'assegnazione della tesi di laurea occorre che il candidato mostri particolare propensione per le materie
penalistiche e, a tal riguardo, sarà tendenzialmente preferito chi ha partecipato attivamente al corso, alle
esercitazioni o ad altre iniziative afferenti alla materia. Il tema sarà concordato col docente; per l’assegnazione
definitiva della tesi ed il conseguente deposito del titolo si disporrà solamente in seguito alla presentazione, da
parte del candidato, di una traccia ragionata di ricerca elaborata in base a letture propedeutiche ed alla verifica
concreta di adeguate disponibilità di materiali di consultazione.
48
STORIA DEL DIRITTO ITALIANO
Prof.ssa Cecilia Natalini
2° semestre - 9 crediti
e-mail: [email protected]
H
PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso avrà ad oggetto forme e fonti del diritto nella storia europea tra il Medioevo e la prima età moderna.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
L'esame avrà la forma del colloquio.
TESTI DI RIFERIMENTO
A tutti gli studenti è consigliata la lettura di:
- F. LIOTTA (a cura di), Studi di storia del diritto medioevale e moderno, Bologna, Monduzzi, 1999.
Gli studenti che non potranno frequentare regolarmente le lezioni, integreranno la loro preparazione con la
lettura di:
- F. CALASSO, Medioevo del diritto, I, Le fonti, Milano, Giuffrè, 1954.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
Si richiede la disponibilità a lavorare di prima mano sulle fonti e sulla letteratura specialistica.
49
50
CORSO DI LAUREA IN
SCIENZE GIURIDICHE EUROPEE E TRANSNAZIONALI
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CORSO DI LAUREA IN
SCIENZE GIURIDICHE EUROPEE E TRANSNAZIONALI
PIANO DEGLI STUDI
CORSO
crediti
1° anno (non più attivato)
Diritto privato romano (fondamenti del diritto europeo)
Istituzioni di diritto comunitario
Istituzioni di diritto privato
Istituzioni di diritto pubblico
Sistemi giuridici comparati
9
6
12
9
12
2° anno
Diritto commerciale europeo e transnazionale
Diritto costituzionale europeo e transnazionale
Diritto internazionale
Economia politica
Filosofia del diritto
Storia del pensiero giuridico moderno
9
6
9
9
9
9
3° anno
Diritto amministrativo europeo e transnazionale
Diritto del lavoro europeo e transnazionale
Diritto penale europeo e transnazionale
Diritto privato comparato
Istituzioni di diritto processuale europeo e transnazionale
9
9
9
6
10
Esame complementare (1° o 2° semestre)
6
Lingua straniera
Prova finale (esame di laurea)
A scelta dello studente tra: altri esami complementari, corsi liberi,
laboratori applicativi, tirocini professionali, abilità informatiche, ulteriori
conoscenze linguistiche.
Altre conoscenze linguistiche (seconda lingua), abilità informatiche,
tirocini professionali.
TOTALE
5
5
52
12
10
180
CORSO DI LAUREA IN
SCIENZE GIURIDICHE EUROPEE E TRANSNAZIONALI
OFFERTA DIDATTICA 2006-2007
crediti
docente
pag.
6
9
9
R. Toniatti
S. Goglio
P. Sommaggio
58
60
61
9
9
9
E. Pederzini
A. Alì - A. Fodella
D. Quaglioni
64
68
73
1° semestre
Diritto amministrativo europeo e transnazionale
9
56
Istituzioni di diritto processuale europeo e transnazionale
10
D. de Pretis –
B. Marchetti
G. Di Paolo –
R. Muroni
2° semestre
Diritto del lavoro europeo e transnazionale
Diritto penale europeo e transnazionale
Diritto privato comparato
9
9
6
L. Nogler
G. Fornasari
L. Antoniolli
66
69
71
2° anno
1° semestre
Diritto costituzionale europeo e transnazionale
Economia politica
Filosofia del diritto
2° semestre
Diritto commerciale europeo e transnazionale
Diritto internazionale
Storia del pensiero giuridico moderno
3° anno
62
I corsi del primo anno non sono stati attivati come conseguenza della riforma dell’Ordinamento Nazionale degli
Studi Giuridici.
53
54
ELENCO E PROGRAMMI DEI CORSI FONDAMENTALI
DEL CORSO DI LAUREA
IN SCIENZE GIURIDICHE EUROPEE E
TRANSNAZIONALI
55
DIRITTO AMMINISTRATIVO EUROPEO E TRANSNAZIONALE
Prof.ssa Daria de Pretis – Prof.ssa Barbara Marchetti
1° semestre - 9 crediti
e-mail: [email protected]
[email protected]
PREREQUISITI
Solo requisito è la normale conoscenza dei concetti e delle regole fondamentali del diritto privato e delle
nozioni di base del diritto pubblico quali apprese nei precedenti corsi, con particolare riferimento alle fonti del
diritto ed alla articolazione istituzionale della Repubblica.
Tale requisito è rispecchiato nella propedeuticità degli insegnamenti di Istituzioni di diritto pubblico e Istituzioni
di diritto privato.
PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso si propone di fornire una prospettiva di studio e di conoscenza del diritto amministrativo attenta alle
esperienze di altri sistemi e alla comune influenza del diritto europeo.
Il programma delle lezioni è composto da tre parti.
La prima parte è rivolta a far emergere dall'esperienza giuridica nazionale, europea e di altri Paesi le ragioni
di un diritto speciale relativo alle pubbliche amministrazioni, parzialmente differenziato per principi giuridici e
regole d'azione rispetto alla ordinaria regolamentazione dei rapporti intersoggettivi.
Posta questa base e sulla premessa di una sufficiente conoscenza dell'organizzazione amministrativa, la
seconda parte è dedicata all'analisi del procedimento amministrativo e degli atti decisionali che ne segnano la
conclusione. In questo contesto sarà approfondito lo studio della discrezionalità nei diritti amministrativi
europei.
La terza parte ha ad oggetto l‘esposizione, in prospettiva comparata e con particolare attenzione al dato
comunitario, dei principi della tutela giurisdizionale nei confronti della pubblica amministrativa.
Per l'esame è richiesta la conoscenza di prima mano delle principali leggi amministrative, quali indicate nelle
lezioni o risultanti dai testi consigliati.
N.B. Il programma esposto nella presente Guida si riferisce agli studenti triennalisti del corrente anno
accademico. Gli studenti quadriennalisti fuoricorso conservano il programma proprio del loro anno di corso, da
aggiornare con le principali novità intervenute, o possono seguire il nuovo programma assegnato e reperibile
al sito www.jus.unitn.it/user/a.asp?cod=daria.depretis&area=p_11.
***
Nell’ambito del corso saranno tenuti laboratori applicativi su i seguenti argomenti:
- I principi comunitari del diritto amministrativo (dott.ssa Giulia Bertezzolo)
- Il procedimento amministrativo tedesco (dott.ssa Cristina Fraenkel)
Nel laboratorio gli studenti predisporranno un elaborato scritto e al termine vi sarà un autonomo accertamento
di profitto.
La frequenza di un laboratorio e il superamento dalla prova finale dà diritto a due crediti.
Ciascuno studente non può frequentare più di un laboratorio. A laboratorio non saranno ammessi studenti
oltre al numero massimo stabilito all’inizio del corso.
TESTI DI RIFERIMENTO
1) - G. FALCON, Lezioni di diritto amministrativo, Padova, Cedam, 2005, per intero
integrato con
2) - S. CASSESE (a cura di), Istituzioni di diritto amministrativo, Giuffré, Milano, 2004, limitatamente alle
pagg. 61-108 (organizzazione), 171-186 (beni), 381-426 (giustizia)
oppure
- G. CORSO, Manuale di diritto amministrativo, 3° ed., Giappichelli, Torino, 2006, limitatamente alle pagg
1-27 (organizzazione-concetti), 409-497 (giustizia).
56
nonché
3) M. P. CHITI, Diritto amministrativo europeo, 2° ed. Milano, Giuffrè, 2005, limitatamente alle pagg. 133160 (Diritto amministrativo europeo e diritti amministrativi nazionali), alle pagg. 161-215 (Fonti) e alle pagg.
403-482 (Procedimenti e atti amministrativi).
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
I temi delle tesi sono di regola suggeriti dal docente. Un curriculum coerente con la scelta della tesi nella
materia può costituire elemento di priorità. I tempi di elaborazione della tesi di ricerca dipendono largamente
dalle attitudini del candidato.
57
DIRITTO COSTITUZIONALE EUROPEO E TRANSNAZIONALE
Prof. Roberto Toniatti
1° semestre - 6 crediti
e-mail: [email protected]
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso intende fornire una comprensione critica e approfondita dei profili organizzativi e funzionali della
giurisdizione ordinaria e costituzionale nel contesto dello Stato costituzionale di diritto, quali si presentano sia
nell’ordinamento italiano che in altri ordinamenti statuali europei, in rapporto altresì con la giurisprudenza della
Corte di Giustizia e della Corte europea dei diritti dell’uomo: la pluralità delle giurisdizioni - di costituzionalità
interna e di conformità comunitaria e convenzionale - contribuisce a rendere più complesso il sistema delle
garanzie e a valorizzare, in particolare, il ruolo della giurisprudenza costituzionale e del diritto vivente
presente e operante negli ordinamenti studiati. Queste tendenze, pur presentandosi con modalità
differenziate, costituiscono un carattere ricorrente del costituzionalismo contemporaneo e suggeriscono il
delinearsi delle prospettive di un «diritto transnazionale». Al giurista si richiede pertanto un’adeguata
conoscenza della configurazione dello Stato costituzionale di diritto e del «costituzionalismo multi-livello», dei
diversi sistemi giurisdizionali, degli organi di giustizia costituzionale, delle relative tecniche interpretative e
degli strumenti di accesso.
PREREQUISITI
Il corso di diritto costituzionale europeo e transnazionale presuppone la conoscenza di base dei sistemi
giuridici comparati, delle istituzioni di diritto comunitario e delle istituzioni di diritto pubblico dell'ordinamento
giuridico italiano. La didattica del corso si presenta pertanto come una diretta prosecuzione dell'apprendimento
acquisito dagli insegnamenti del primo anno.
PROGRAMMA DEL CORSO
Il programma del corso delinea i problemi di fondo della tutela dei diritti costituzionali; approfondisce il
significato delle funzioni normativa, giurisdizionale e di garanzia costituzionale e la tematica dei rapporti fra
legislazione e giurisdizione alla luce del principio di legalità e di rule of law e delle regole dell'interpretazione;
espone i criteri di fondo dell’ordinamento giudiziario e di garanzia della funzione giurisdizionale; esamina il
ruolo e analizza in particolare la tipologia delle sentenze e delle tecniche interpretative degli organi di giustizia;
ricostruisce inoltre le modalità di circolazione fra gli ordinamenti di principi interpretativi generali di formazione
giurisprudenziale. Il corso si propone non solo di ampliare ed approfondire la conoscenza comparata degli
istituti di garanzia giurisdizionale e costituzionale di alcuni ordinamenti statuali (con particolare riguardo a
quello italiano) e dell’ordinamento comunitario, ma anche e soprattutto di sollecitare gli studenti a maturare
capacità di ragionamento critico, di individuazione e analisi dei problemi, di impostazione delle soluzioni e di
sintesi personale al fine di contribuire, anche attrraverso la comparazione, alla formazione metodologica del
giurista europeo: a tal fine si rivela indispensabile lo studio diretto di decisioni giurisdizionali (case law).
METODI DIDATTICI
La didattica è impostata in modo da porre in evidenza e trattare gli aspetti problematici della materia, anche al
fine di allenare gli studenti a coglierne e selezionarne gli aspetti critici. Di conseguenza, la didattica implica
un'ampia mobilità tematica e non segue un ordine espositivo corrispondente ai materiali di studio, anche se le
parti di questi ultimi che abbiano un'attinenza diretta con i temi delle lezioni vengono solitamente indicate in
anticipo. Durante il corso, gli studenti frequentanti vengono sollecitati ad intervenire nella discussione della
materia, al fine di imparare a fare affidamento sulle proprie capacità di esposizione ragionata e di lettura critica
e selettiva dei materiali di studio. Il corso sarà integrato da un ciclo di esercitazioni aventi ad oggetto il sistema
delle fonti.
TESTI DI RIFERIMENTO
1) R. BIN, G. PITRUZZELLA, Diritto costituzionale, VII edizione, Giappichelli, 2006: Parte III. La Costituzione (9558
118) – Parte VII. L’amministrazione della giustizia (265-276) – Parte VIII. Fonti: nozioni generali (277-312) –
Parte IX. Le fonti dell’ordinamento italiano: Stato (313-368) – Parte XI. Fonti comunitarie (383-399) – Parte XII.
Giustizia costituzionale (401- 456) – Parte XIII. Diritti e libertà (457-535).
2) G. MORBIDELLI, L. PEGORARO, A. REPOSO, M. VOLPI, Diritto pubblico comparato, Giappichelli, Torino, 2004:
Capitolo I. Introduzione al diritto pubblico comparato (1-25); Capitolo II. La costituzione (27-118); Capitolo III.
Fonti del diritto (119206); Capitolo VII. Giustizia costituzionale (417).
3) Il materiale di studio, comprensivo di una raccolta di decisioni giurisdizionali selezionata e commentata dal
docente, disponibile sul sito internet.
N.B. Gli studenti in debito di prova possono, senza necessità di richiedere un'ulteriore espressa conferma,
conservare il programma vigente nel rispettivo anno di iscrizione.
MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
La partecipazione attiva al corso, in quanto stimola a far coincidere la frequenza con lo studio costante e la
preparazione progressiva per l'esame, è un'occasione per fruire di più frequenti verifiche del proprio
apprendimento, che per gli studenti frequentanti sono un vantaggio non sempre percepito. Durante il corso
viene inoltre organizzata una prova scritta, volta ad accertare sia la conoscenza sia la comprensione della
materia.
L’esame, che si terrà in forma scritta e orale, è diretto ad accertare la capacità di elaborazione critica e di
utilizzazione degli strumenti di analisi del diritto costituzionale, capacità che evidentemente presuppone un
buon livello di conoscenza degli istituti. La ripetizione mnemonica dei testi di riferimento viene considerata non
sufficiente per il superamento dell'esame. Gli studenti che nella prova scritta svolta durante il corso abbiano
conseguito la qualificazione di ”ottimo" o di “buono" sono ammessi direttamente all'orale. Un buon esito della
prova scritta svolta durante il corso non esime tuttavia dalla conoscenza della rispettiva materia.
CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
L'assegnazione della tesi di laurea richiede l'individuazione di un argomento, proposto dal candidato almeno in
termini generali e in seguito precisato d'intesa con il docente. L'assegnazione definitiva della tesi e il
conseguente deposito del titolo hanno luogo solamente in seguito alla presentazione scritta da parte del
candidato di un'ipotesi ragionata di ricerca elaborata in base a letture propedeutiche e alla verifica concreta di
adeguate disponibilità di materiali di consultazione. I tempi di lavoro sono rimessi al candidato.
59
ECONOMIA POLITICA
Prof. Silvio Goglio
1° semestre - 9 crediti
e-mail: [email protected]
OBIETTIVI FORMATIVI
1. Fornire, attraverso lo studio della teoria microeconomica, alcuni strumenti utili a capire la varietà della
struttura istituzionale di un sistema economico.
2. Spiegare il modo in cui le risorse scarse vengono destinate ai diversi usi attraverso una particolare
istituzione e cioè i mercati (perfettamente o imperfettamente concorrenziali).
3. Illustrare una teoria del comportamento umano utilizzabile per l'analisi del diritto.
PREREQUISITI
Conoscenza dell'algebra elementare.
PROGRAMMA DEL CORSO
Lo scambio, la domanda, l'offerta e i prezzi
Tempo e rischio
Il settore pubblico
La teoria del consumatore
La teoria dell'impresa
Forme di mercato
Il cambiamento tecnologico
Imperfezioni dei mercati
Esternalità e ambiente
Tassazione
Decisioni pubbliche
METODI DIDATTICI
Lezioni frontali da parte del docente integrate da delle esercitazioni di carattere pratico.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
L'esame finale consiste in una prova scritta.
TESTI DI RIFERIMENTO
Libri di testo richiesti per il sostenimento dell’esame:
- BERTOLA G., Il Mercato, Bologna, Il Mulino 2006.
- KRUGMAN P., WELLS R. , Microeconomia., Bologna, Zanichelli 2006.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
L'assegnazione definitiva della tesi ed il conseguente deposito del titolo hanno luogo solamente in seguito alla
presentazione scritta da parte del candidato di un'ipotesi ragionata di ricerca elaborata in base a letture
propedeutiche.
L'elaborazione della tesi richiede la conoscenza della lingua inglese oltre che dei fondamenti della teoria
economica. I tempi di lavoro sono rimessi al candidato, ma ci si può ragionevolmente aspettare che siano
lunghi. Si richiede un buon esito nell'esame di Economia politica.
60
FILOSOFIA DEL DIRITTO
Prof. Paolo Sommaggio
1° semestre - 9 crediti
e-mail: [email protected]
OBIETTIVI FORMATIVI
Scopo dell'insegnamento è di fornire allo studente gli strumenti critici per riflettere sui presupposti culturali ed i
principi regolatori della esperienza giuridica.
PREREQUISITI
Non vi sono prerequisiti.
PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso si articola in due parti. La prima, generale, è volta a presentare i temi tradizionali della riflessione
giusfilosofica cercando di individuarne possibilità e limiti in confronto con i concetti fondamentali della
esperienza giuridica contemporanea. La parte speciale sarà votata alla trattazione specifica del concetto
giuridico di persona come categoria ermeneutica dei principali temi biogiuridici e bioetici. In particolare sarà
oggetto di approfondimento, e di applicazione degli strumenti teorici appresi nella prima parte del corso, il
problema del trapianto di organi.
METODI DIDATTICI
Lezioni frontali, seminari di approfondimento, esercitazioni.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
L’esame si svolge in forma orale. Gli studenti frequentanti potranno, a loro discrezione, sostenere l’esame in
forma scritta (test di accertamento) in appositi preappelli.
TESTI DI RIFERIMENTO
a) Studenti frequentanti:
- Appunti delle lezioni, unitamente allo studio integrale di entrambi i seguenti testi:
- F. TODESCAN, Metodo, diritto e politica. Lezioni di storia del pensiero giuridico, Monduzzi Editore, Bologna, II
ed. 2004;
- P. SOMMAGGIO, Il dono preteso. Il problema del trapianto di organi: legislazione e principi, Cedam, Padova,
2004.
b) Studenti non frequentanti:
lo studio integrale dei seguenti testi:
- F. TODESCAN, Metodo, diritto e politica. Lezioni di storia del pensiero giuridico, Monduzzi Editore, Bologna, II
ed. 2004;
- P. SOMMAGGIO, Il dono preteso. Il problema del trapianto di organi: legislazione e principi, Cedam, Padova,
2004;
- F. ZANUSO, Neminem laedere. Verità e persuasione nel dibattito bio-giuridico, Cedam, Padova 2005.
61
ISTITUZIONI DI DIRITTO PROCESSUALE EUROPEO E TRANSNAZIONALE
Dott.ssa Gabriella Di Paolo – Dott.ssa Raffaella Muroni
1° semestre – 10 crediti
e-mail: [email protected]
[email protected]
H
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso mira anzitutto a fornire gli strumenti teorici e metodologici fondamentali per lo studio del diritto
processuale e, poi, all’approfondimento dei fondamentali istituti del processo civile e penale, anche in chiave
comparatistica e comunitaria.
PREREQUISITI
Non sono previsti esami propedeutici, ma è richiesta una certa familiarità con gli istituti e le nozioni principali
del diritto privato e penale.
PROGRAMMA DEL CORSO
La parte di diritto processuale civile sarà dedicata alla trattazione, anche in chiave transnazionale e
comunitaria, dei seguenti argomenti: la giurisdizione e i principi costituzionali del processo civile; le tipologie di
tutela giurisdizionale civile; la cosa giudicata formale e sostanziale; la domanda giudiziale ed i suoi elementi di
individuazione; l’onere della prova e le difese del convenuto; profili generali delle azioni sommarie non
cautelari e cautelari.
La parte di diritto processuale penale, dopo una introduzione volta all’analisi dei modelli processuali penali
nella prospettiva storico-comparatistica, si soffermerà sui principi generali del c.d. “giusto processo penale” fra
convenzioni internazionali, principi costituzionali e codice di rito italiano, con particolare riguardo ai seguenti
temi: giurisdizione penale; pubblico ministero e azione penale; imputato e presunzione di innocenza; libertà
personale e sistema delle misure cautelari personali; il principio del contraddittorio nella formazione della
prova; cooperazione giudiziaria internazionale e prospettive della giustizia penale nel processo di integrazione
europea. Per il carattere istituzionale del corso non sarà possibile esaurire tutti gli argomenti menzionati. Sugli
argomenti non adeguatamente approfonditi durante le lezioni si rinvia, ovviamente, ai manuali o alle altre
letture consigliate.
Il corso si svolgerà tramite lezioni frontali. Eventuali esercitazioni, seminari integrativi e altre attività didattiche
di supporto alle lezioni saranno annunciate a lezione.
TESTI DI RIFERIMENTO
Per la parte processualcivilistica:
- C. CONSOLO, Spiegazioni di diritto processuale civile. Tomo I, Le tutele, Padova, Cedam, ultima edizione,
pag. 1– 294.
Quanto ai profili di diritto comparato e comunitario sono sufficienti, per gli studenti frequentanti, gli appunti
delle lezioni e le letture eventualmente indicate in tale sede dal docente.
Gli studenti che non frequentano il corso dovranno studiare i profili suddetti su N. TROCKER, Giudicato (diritto
comparato e straniero), in Enc. Giur. Treccani, e su P. DE CESARI, Diritto internazionale privato e processuale
comunitario, Torino, Giappichelli, 2° edizione, pag. 1-58, 107-123.
Per la parte processualpenalistica:
a scelta dello studente
- G. LOZZI, Lineamenti di procedura penale, Giappichelli, Torino, 2003, escluse le pagine 318-377,
congiuntamente a G.UBERTIS, Principi di procedura penale europea, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2000,
pag. 1-107.
oppure
- M. CHIAVARIO, Diritto processuale penale. Profilo istituzionale, Torino, Utet, 2005, pagg. 1-390; 440-446, 469509, 545-591.
62
Sulla giustizia penale europea e transnazionale, per gli studenti frequentanti, ad integrazione dei manuali
appena indicati, saranno sufficienti eventuali letture indicate durante le lezioni. Per gli studenti non frequentanti
le letture integrative saranno indicate prima dell’inizio del corso.
Resta indispensabile, in ogni caso, un’edizione aggiornatissima del codice di procedura penale. A titolo di
esempio si indicano:
- G. SPANGHER, Codice di procedura penale, Giappichelli;
- G. UBERTIS, Codice di procedura penale, Milano, Raffaello Cortina
- M. CHIAVARIO - D.MANZIONE - T.PADOVANI, Codici e leggi per l’udienza penale, Bologna. Zanichelli;
- P. CORSO, Il codice di procedura penale e le leggi complementari, Piacenza, LaTribuna.
Data la rapida evoluzione della materia, eventuali testi integrativi o alternativi saranno segnalati prima
dell’inizio del corso.
MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
L’esame consiste in una prova orale e/o scritta. È possibile che per gli studenti frequentanti venga previsto lo
svolgimento di prove scritte intermedie durante il corso.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
L’argomento sarà concordato con il docente dopo un colloquio.
L’assegnazione definitiva e il deposito del titolo avverrà solo dopo la presentazione scritta di un’ipotesi
ragionata di ricerca, elaborata in base a letture propedeutiche e alla verifica concreta di adeguate disponibilità
di materiali di consultazione.
I tempi di lavoro non possono essere preventivamente determinati, ma dipendono dall’impegno e dalla
predisposizione del candidato.
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DIRITTO COMMERCIALE EUROPEO E TRANSNAZIONALE
Prof.ssa Elisabetta Pederzini
2° semestre - 9 crediti
e-mail: [email protected]
PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso si articola sostanzialmente in due moduli didattici: il primo afferente al tema dell’impresa, il secondo
relativo alle società commerciali, in una prospettiva che tenga conto anche delle reciproche intersezioni
esistenti tra diritto interno, normativa comunitaria e rispettivi modelli europei ed extraeuropei di riferimento.
Impresa:
- L’impresa commerciale e agricola. Il piccolo imprenditore e l’artigiano.
- L’inizio, la cessazione e l’imputazione dell’attività di impresa.
- Lo statuto normativo dell’impresa commerciale.
- L’azienda e la sua circolazione.
Società:
- Il contratto di società e i tipi sociali.
- La società semplice e le regole comuni alle altre società di persone.
- La società in nome collettivo. La società in accomandita semplice.
- La società per azioni.
- La costituzione e i conferimenti.
- Le azioni e la struttura finanziaria.
- Il sistema ordinario e i sistemi alternativi di amministrazione e controllo (dualistico, monistico) e i loro rispettivi
modelli di riferimento: in particolare, gli ordinamenti anglosassone, statunitense, tedesco.
- Le modificazioni statutarie e il diritto di recesso del socio.
- Lo scioglimento e la liquidazione.
- La società a responsabilità limitata.
- L’armonizzazione e la concorrenza tra gli ordinamenti nel diritto societario europeo.
- Le società straniere e le società europee. Il diritto comunitario di stabilimento delle società.
- Società europea e Gruppo Europeo di Interesse Economico.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
L’esame consiste in una prova orale.
TESTI DI RIFERIMENTO
È indispensabile la conoscenza diretta dei testi normativi, e quindi del codice civile innanzitutto, nella loro
versione aggiornata.
Impresa
Se ripubblicato in edizione aggiornata al 2006:
- M. MONTANARI, L’imprenditore e i contratti commerciali, Giuffre’
In alternativa
- F. GALGANO, Diritto Commerciale. L’imprenditore, Zanichelli, Ult. Ed.
Società
- ASSOCIAZIONE DISIANO PREITE, Il Diritto delle Società, Il Mulino, Ult. Ed.
- E. PEDERZINI (a cura di), Percorsi di diritto societario europeo, in corso di pubblicazione presso l’editore
Giappichelli di Torino.
Il programma è unico e indifferenziato per studenti frequentanti e non frequentanti.
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Resta salva la facoltà di ogni studente di preparare l’esame scegliendo liberamente tra i manuali attualmente
reperibili in commercio, purché adeguatamente aggiornati e nel rispetto del programma indicato.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
La scelta dell’argomento implica l’individuazione di un ambito tematico da concordare con il docente. I tempi
e i modi di elaborazione dipendono dalle attitudini del candidato.
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DIRITTO DEL LAVORO EUROPEO E TRANSNAZIONALE
Prof. Luca Nogler
2° semestre - 9 crediti
e-mail: [email protected]
OBIETTIVI FORMATIVI
ll corso si ripromette di sviluppare la capacità argomentativa degli studenti in relazione al problema della
regolazione giuridica, rispettivamente, delle attività e dei rapporti di lavoro (subordinati, autonomi e comunque
prestati in modo prevalentemente personale). Il contesto argomentativo riguarderà i principali sistemi giuridici
della tradizione di civil e common law dell’Europa comunitaria. Pertanto, anche il sistema italiano sarà trattato
alla luce delle comuni radici europee e dell’integrazione europea attualmente in atto.
PREREQUISITI
Le normali propedeuticità del terzo anno di corso di laurea.
PROGRAMMA DEL CORSO
Saranno privilegiate le seguenti tematiche:
- La distinzione tra attività subordinate e autonome così come quella tra rapporti di lavoro subordinato e
autonomo. I principali profili di diritto comunitario, rispettivamente, del lavoro e delle attività autonome.
- Le funzioni del diritto del lavoro (la legittimazione dei poteri organizzatori e della commercializzazione delle
prestazioni di lavoro, la tutela della persona del lavoratore prima-nel-dopo il rapporto di lavoro, le gestione del
mercato del lavoro, la partecipazione all’elaborazione delle regole che governano l’ordine sociale).
- Le fonti regolative dei rapporti di lavoro (i principi giuslavoristici di carattere costituzionale, le fonti comunitarie
ed internazionali, le fonti statali, gli accordi ed i contratti collettivi).
- Le tecniche applicative del diritto del lavoro.
- Le tecniche di perseguimento dell’effettività del diritto del lavoro (gli apparati amministrativi di controllo, il
sostegno all’attività sindacale, la tecnica sanzionatoria e quella incentivante).
- La gestione e risoluzione delle controversie giuridiche.
METODI DIDATTICI
Nei limiti consentiti dal numero di frequentanti sarà privilegiata la discussione critica con gli studenti ai quali
saranno prospettati una serie di casi emblematici. Si consiglia, pertanto, agli studenti frequentanti stessi di
procurarsi fin dall’inizio del corso i manuali indicati.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
Gli studenti frequentanti potranno svolgere due prove scritte di cui si terrà conto in sede di esame.
TESTI DI RIFERIMENTO
Per la preparazione dell'esame si consigliano i testi di seguito indicati, fermo restando che altri testi potranno
essere in seguito segnalati o concordati anche su proposta dello studente.
Per la parte di diritto interno:
- G. GIUGNI, Diritto sindacale, Cacucci, Bari, 2006, cap. VII e pp. 169-181.
nonché un testo a scelta tra i seguenti tre:
- O. MAZZOTTA, Diritto del lavoro, Giuffrè, Milano, 2a ed., 2005. Escluse pp. da 103 a 151; da 294 a 300; da
356 a 384; da 397 a 400; da 591 a 599; da 729 a 828; da 847 a 952.
oppure
- E. GHERA, Diritto del lavoro. Il rapporto di lavoro, Cacucci, Bari, 2006.
oppure
- M. ROCCELLA, Manuale di Diritto del lavoro, Giappichelli, Torino, 2005.
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Per la parte comunitaria relativa alle attività autonome che generalmente non viene trattata nei manuali
indicati:
- L. NOGLER (a cura di), Le attività autonome, Torino, Giappichelli, 2006, pp. 1-83, 207-275.
Lo studente potrà sostituire questo testo con un altro in lingua inglese o tedesca da concordare con il docente.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
L'assegnazione della tesi di laurea avverrà in considerazione dell'interesse per la materia. L'assegnazione
definitiva del titolo avverrà dopo la presentazione e l'approvazione di un programma di ricerca su un
argomento concordato fra docente e studente.
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DIRITTO INTERNAZIONALE
Prof. Antonino Alì - Prof. Alessandro Fodella
2° semestre - 9 crediti
e-mail: [email protected]
[email protected]
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso di diritto internazionale mira a fornire una conoscenza delle caratteristiche di fondo dell’ordinamento
giuridico internazionale e presuppone una buona cognizione di base dei fondamentali istituti giuridici di diritto
interno nonché una discreta conoscenza delle lingue inglese e/o francese.
PROGRAMMA DEL CORSO
Argomenti centrali del corso sono i soggetti del diritto internazionale (o presunti tali), le fonti, l’accertamento e
l’attuazione coercitiva del diritto internazionale, i rapporti tra ordinamenti statali e diritto internazionale, la
soluzione delle controversie internazionali e il regime della responsabilità internazionale degli Stati, nonché i
fondamenti del diritto penale internazionale.
Ai fini del superamento dell’esame è in ogni caso indispensabile la conoscenza diretta dei seguenti testi
normativi: Carta delle Nazioni Unite; Statuto della Corte internazionale di giustizia; Convenzione di Vienna sul
diritto dei trattati; Convenzione europea del 1950 per la salvaguardia dei diritti dell’Uomo e delle libertà
fondamentali; Statuto della Corte Penale Internazionale.
METODI DIDATTICI
Si prevede lo svolgimento di alcuni cicli di esercitazioni e seminari su argomenti specifici.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
L’esame si svolgerà in forma di colloquio.
Coloro che frequenteranno il corso potranno essere invitati a sostenere una o più prove scritte durante il
periodo in cui si svolgeranno le lezioni.
TESTI DI RIFERIMENTO
Durante il corso verranno date precise indicazioni bibliografiche sugli argomenti che saranno via via trattati.
Riguardo all’intero corso, i testi consigliati sono i seguenti:
- T. TREVES, Diritto Internazionale – Problemi Fondamentali, Giuffré, Milano, 2004.
I testi normativi, la conoscenza dei quali è indispensabile ai fini del superamento dell’esame, sono tutti
reperibili su internet o saranno messi a disposizione degli studenti.
CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
Le tesi in Diritto internazionale vengono assegnate dopo un colloquio con gli aspiranti tesisti. Nel colloquio
vengono da parte nostra esposte le modalità da seguire nel corso dell'elaborazione della tesi e si sottolinea
l'assoluta necessità di conoscere quanto meno una lingua straniera (preferibilmente inglese o francese).
Riguardo alla scelta dell'argomento sul quale dovrà vertere la tesi, si chiede preliminarmente all'aspirante
tesista se questi ha particolari interessi a svolgere il suo lavoro su uno specifico tema. In caso di mancata
indicazione da parte dello studente, tentiamo di concordare con lo stesso un argomento che, avendo riguardo
alle sue inclinazioni e al suo grado di conoscenza di determinate problematiche giuridiche nonché della
conoscenza delle lingue, possa essere adeguatamente svolto facendo ricorso al materiale di ricerca
disponibile.
Una volta individuato il possibile argomento della tesi, si chiede che l'aspirante tesista svolga una preliminare
ricerca bibliografica essenziale e che elabori, in tempi relativamente brevi, uno schema articolato della tesi, al
fine di verificare le sue reali intenzioni e di permettergli di acquisire una certa familiarità con l'argomento
prescelto. Ricevuti la bibliografia e lo schema si suggerisce una certa delimitazione dell'ambito dell'indagine e
un certo itinerario di lavoro; questo è spesso destinato a mutare, adattandosi a vari fattori (di tipo oggettivo e
soggettivo), nel corso dell'elaborazione della tesi, per la quale sono comunque previsti tempi medio-lunghi.
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DIRITTO PENALE EUROPEO E TRANSNAZIONALE
Prof. Gabriele Fornasari
2° semestre - 9 crediti
e-mail: [email protected]
OBIETTIVI FORMATIVI
L'obiettivo del Corso è quello di offrire gli strumenti per un confronto tra i principi del diritto penale italiano e
quelli dei principali sistemi penali, con particolare riferimento agli ordinamenti europei e nordamericani. Si
analizzeranno in primo luogo i fondamenti costituzionali relativi alle fonti ed all'interpretazione del diritto
penale; si proseguirà con la trattazione dei concetti dogmatici relativi alla costruzione del reato (condotta,
evento, causalità, cause di giustificazione, imputabilità, dolo, colpa, errore) ed alle forme di manifestazione del
reato (tentativo, concorso di persone), concludendo con le vicende relative alla punibilità ed ai tratti essenziali
del sistema sanzionatorio, che verranno approfonditi nell'apposito laboratorio applicativo tenuto dalla
dottoressa Antonia Menghini; altri due laboratori applicativi, tenuti rispettivamente dal dottor Sergio Bonini e
dalla dottoressa Emanuela Fronza, concerneranno i principi costituzionali ed il rapporto tra fonti interne e fonti
comunitarie.
Volendosi dare allo studente un quadro d'insieme concernente la comparazione tra i vari istituti, l'esposizione
dei contenuti riguardanti gli ordinamenti stranieri avverrà non appena completata quella riguardante gli aspetti
omologhi dell'ordinamento italiano.
L'obiettivo finale è quello di considerare i concetti generali del diritto penale come elementi di un sistema,
sottolineandone i profili di transnazionalità nell'ottica dell'armonizzazione europea e dell'impostazione di un
diritto penale internazionale funzionale all'attività delle Corti penali internazionali e privilegiando una forma di
apprendimento critica e dialogica.
PREREQUISITI
Il corso presuppone solo il superamento degli esami istituzionali del primo anno (in particolare: Istituzioni di
diritto privato e Istituzioni di diritto pubblico).
PROGRAMMA DEL CORSO
Per il carattere istituzionale del Corso, la didattica si basa fondamentalmente sulle lezioni tenute dal docente,
nelle quali verranno svolti principalmente, esponendo prima i dati del diritto nazionale, poi quelli di diritto
straniero o sovranazionale, i seguenti argomenti:
1. Sviluppo storico del diritto penale moderno;
2. Principi costituzionali in materia penale;
3. Teoria dell'interpretazione delle leggi penali;
4. Funzioni della pena e lineamenti essenziali del sistema sanzionatorio penale;
5. Analisi degli elementi del reato;
6. Forme di manifestazione del reato.
Su alcuni di questi temi, verranno organizzate, a fini di approfondimento, esercitazioni tenute dal dottor
Federico Fava; per coloro che le frequenteranno, il loro tema sarà oggetto di almeno una domanda in sede di
esame.
TESTI DI RIFERIMENTO
Per la parte del Corso relativa al diritto europeo e transnazionale, il testo adottato è:
- G. FORNASARI - A.MENGHINI, Percorsi europei di diritto penale, CEDAM, Padova, 2005.
Per la parte del Corso relativa al diritto nazionale, possono essere adottati in alternativa tra di loro i seguenti
testi:
- G. MARINUCCI - E. DOLCINI, Manuale di diritto penale. Parte generale, Giuffrè, Milano, 2006 (uscirà nel
mese di ottobre);
- A. CADOPPI - P. VENEZIANI, Elementi di diritto penale. Parte generale, 2^ ed., CEDAM, Padova, 2004;
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- G. FIANDACA - E. MUSCO, Diritto penale. Parte generale, Zanichelli, Bologna, 4^ ed. riveduta e aggiornata,
2006;
- D. PULITANO', Diritto penale, Giappichelli, Torino, 2005
- F. PALAZZO, Diritto penale. Parte generale, Giappichelli, Torino, 2° ed., 2006.
Verrà inoltre consigliata, durante le lezioni, per l'approfondimento di singole parti del programma, la lettura di
altri testi, che potranno costituire, per i frequentanti, argomento di esame in sostituzione di parti
istituzionalmente previste.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
L'esame si articola in una unica prova orale avente ad oggetto gli argomenti del Corso.
Esso è diretto a verificare il livello di comprensione critica e di approfondimento della materia, con particolare
attenzione ai principi costituzionali ed ai fondamentali concetti di teoria del reato ed alle connessioni con le
funzioni della pena, con lo sguardo costantemente rivolto ai profili di transnazionalità.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
Nell'assegnazione delle tesine richieste per la prova finale, verranno privilegiati gli studenti frequentanti che
avranno mostrato attitudine per la materia; il tema sarà concordato con il docente ed il deposito del titolo
avverrà dopo la presentazione scritta, da parte del candidato, di una ipotesi ragionata di ricerca basata sulla
effettiva disponibilità di materiali di consultazione; trattandosi in ogni caso di lavori aventi ad oggetto anche
profili di comparazione, si chiede una conoscenza almeno passiva di una lingua straniera.
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DIRITTO PRIVATO COMPARATO
Prof.ssa Luisa Antoniolli
2° semestre - 6 crediti
e-mail: [email protected]
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso mira ad approfondire lo studio e l’applicazione delle metodologie comparatistiche nel settore del diritto
dei contratti, attraverso l’analisi di documenti giuridici quali leggi, sentenze e materiali dottrinari, provenienti da
diversi sistemi nazionali,. L’utilizzo diretto di materiali giuridici diversi è necessario per comprendere il modo
con cui problemi giuridici analoghi sono affrontati in modo più o meno divergente nei vari ordinamenti, ed
impostare quindi in modo corretto il lavoro di comparazione.
PREREQUISITI
Il corso di diritto privato comparato presuppone la conoscenza delle caratteristiche fondamentali delle
principali famiglie giuridiche occidentali, nonché delle metodologie del diritto comparato, che sono oggetto
dello studio del corso di sistemi giuridici comparati. Inoltre, esso presuppone la padronanza dei concetti e delle
norme relative ai principali istituti del diritto privato patrimoniale nel diritto italiano, oggetto del corso di
istituzioni di diritto privato, che formano le basi necessarie per il lavoro di comparazione.
PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso mira all’approfondimento dei temi della comparazione giuridica nell’ambito del diritto dei contratti in
alcuni ordinamenti paradigmatici della tradizione giuridica di civil law e di common law. Tale lavoro verrà svolto
sia attraverso la macrocomparazione delle caratteristiche generali dei diversi ordinamenti nazionali, sia
attraverso la microcomparazione di alcuni istituti e concetti.
Verrà inoltre analizzato il fenomeno della progressiva convergenza in ambito europeo nel settore del diritto dei
contratti, attraverso l’analisi dell’armonizzazione giuridica operata dalla Comunità europea e di ulteriori
strumenti di armonizzazione, quali i Principi del diritto europeo dei contratti (PECL) ed i Principi Unidroit dei
contratti commerciali internazionali.
Per la frequenza del corso è richiesta la conoscenza passiva dell’inglese, necessaria per la lettura e lo studio
dei materiali che verranno analizzati durante le lezioni. Gli studenti che sono in grado di utilizzare ulteriori
lingue europee possono scegliere di approfondire lo studio di materiali degli ordinamenti interessati.
METODI DIDATTICI
Il corso si svolgerà sia attraverso l’inquadramento teorico dei temi oggetto di studio, sia attraverso la
discussione di materiali quali sentenze, leggi e altri materiali giuridici rilevanti, con l’intervento attivo e critico
degli studenti, a cui potranno essere assegnate singole letture per la discussione in classe. Qualora il numero
dei frequentanti lo consenta, sarà possibile anche prevedere la presentazione e discussione di elaborati scritti,
individuali o di gruppo, su temi specifici individuati d’accordo con il docente.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
L’esame consisterà in una prova orale.
Per gli studenti frequentati potranno essere fissate delle modalità alternative di esame; su richiesta potranno
essere presentati degli elaborati scritti inerenti a temi trattati durante il corso.
TESTI DI RIFERIMENTO
Per gli studenti del corso di laurea triennale in scienze giuridiche europee e transnazionali e in scienze
giuridiche:
- H. KOETZ, S. PATTI, Diritto europeo dei contratti, Milano, Giuffrè, 2006
- Principi di diritto europeo dei contratti (Parti I e II), in Europa e Diritto Privato, 2000, pp. 249-291
(introduzione di C. Castronovo)
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- Principi di diritto europeo dei contratti – Parte III, in Europa e Diritto Privato, 2002, pp. 949-975 (introduzione
di C. Castronovo)
Per gli studenti frequentanti ulteriori materiali saranno indicati e messi a disposizione durante il corso.
Per gli studenti del corso di laurea quadriennale in giurisprudenza:
- H. KOETZ, S. PATTI, Diritto europeo dei contratti, Milano, Giuffrè, 2006
- G. ALPA, R. DELFINO, Il contratto nel common law inglese, II ed., Padova, CEDAM, 1997
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STORIA DEL PENSIERO GIURIDICO MODERNO
Prof. Diego Quaglioni
2° semestre – 9 crediti
e-mail: [email protected]
H
PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso intende offrire una introduzione allo studio del pensiero giuridico moderno, partendo dai suoi
presupposti nella tradizione dottrinale del diritto comune.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
L'esame avrà la forma del colloquio.
TESTI DI RIFERIMENTO
A tutti gli studenti è consigliata la lettura di:
- P. GROSSI, Mitologie giuridiche della modernità, II edizione accresciuta, Milano, Giuffrè, 2005;
- D. QUAGLIONI, La sovranità, Roma-Bari, Laterza, 2004.
Gli studenti che non potranno frequentare regolarmente le lezioni, integreranno la loro preparazione con la
lettura di:
- F. LIOTTA (a cura di), Studi di storia del diritto medioevale e moderno, Bologna, Monduzzi, 1999.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
Si richiede la disponibilità a lavorare di prima mano sulle fonti e sulla letteratura specialistica.
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ELENCO E PROGRAMMI
DEI CORSI COMPLEMENTARI
COMUNI AL CORSO DI LAUREA
IN SCIENZE GIURIDICHE
E
AL CORSO DI LAUREA
IN SCIENZE GIURIDICHE EUROPEE E TRANSNAZIONALI
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ELENCO INSEGNAMENTI COMPLEMENTARI
corso
Diritto dei trasporti
Diritto del turismo
Diritto delle cooperative e degli enti senza
scopo di lucro
Diritto ecclesiastico
Diritto regionale e degli Enti Locali
Diritto tributario
Diritto urbanistico e delle opere pubbliche
Esegesi delle fonti di storia del diritto
italiano
Storia delle dottrine politiche
Criminologia
Diritto anglo-americano
crediti
6
6
6
semestre
docente
1°
S. Busti
1°
S. Busti
1°
E. Cusa
pag.
77
78
79
6
6
6
6
6
1°
1°
1°
1°
1°
E. Camassa
D. Florenzano
A. Magliaro
A. Simonati
G. Marchetto
80
82
83
84
85
6
6
6
1°
2°
2°
86
87
90
Diritto canonico
Diritto dei Paesi africani
Diritto dei Paesi asiatici
6
6
6
2°
2°
2°
Diritto dei Paesi di lingua tedesca/Das
Recht der Deutschsprachingen Staaten
6
2°
Diritto dell’ambiente
6
2°
Diritto russo e della Comunità Stati
Indipendenti
Diritto tavolare
Storia del diritto romano
Storia delle codificazioni moderne
6
2°
P. Carta
A. Di Nicola
A. Pradi –
W. Burnham
R. Maceratini
E. Ioriatti - A. Keita
I. Castellucci
E. Feldman
X. Jun
L. Nogler –
J. Woelk –
U. Reifner
N. Lugaresi –
R. L. Glicksman
W. Simons
6
6
6
2°
2°
2°
76
A. Pradi
M. Miglietta
D. Quaglioni L. Bianchin
92
93
94
95
99
100
102
103
105
DIRITTO DEI TRASPORTI
Prof. Silvio Busti
1° semestre - 6 crediti
PROGRAMMA DEL CORSO
I. Nozione e fonti del Diritto dei trasporti
Gerarchia delle fonti normative interne
Diritto internazionale privato e diritto privato internazionale uniforme in tema di trasporto
I sistemi di diritto uniforme sui trasporti marittimi, aerei e di superficie
II. Il contratto di trasporto
Tipizzazione, nozione e sottotipi
Il regime di responsabilità del vettore
III. Amministrazione interna ed organizzazioni internazionali dei trasporti
In particolare, la disciplina del trasporto pubblico locale
IV. Le libertà dei trasporti internazionali
Accordi sui diritti di traffico aereo e di superficie
Il regime dei trasporti nella C.E.
V. Parte speciale: i documenti del contratto di trasporto.
Il corso, che si prefigge l'obiettivo di mostrare l'interazione tra diritto pubblico e diritto privato nella materia
speciale, presuppone la conoscenza della teoria dei titoli di credito, dell’impresa commerciale e dei contratti ad
essa attinenti. Viene, pertanto, evidenziata, per gli studenti dei corsi di laurea sia triennale che quadriennale,
l’opportunità di dare la precedenza all’insegnamento di Diritto commerciale e del relativo esame. Sono previste
esercitazioni in materia di trasporto pubblico locale e regime comunitario dei trasporti.
Il corso può essere scelto dallo studente sia del quadriennio che dei corsi di laurea triennale o biennale
specialistica (ben inteso, lo studente del biennio specialistico non deve aver già sostenuto l’esame nel
triennio).
TESTI DI RIFERIMENTO
- BUSTI S. , Contratto di trasporto aereo, Giuffrè. Milano, 2001;
I frequentanti potranno sostituire parte del testo con gli appunti delle lezioni.
Per la parte speciale:
- S. BUSTI, Nuovi documenti del contratto di trasporto di cose, Cedam, Padova, 1983, solo i capp. I, II e V.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
L’argomento della tesi di laurea può essere suggerito dal docente o individuato su proposta del candidato,
almeno in termini generali e precisato d'intesa con il docente. Per l'elaborazione della tesi sono richiesti la
buona conoscenza di una lingua straniera e un ottimo esito dell'esame.
Il deposito del titolo ha luogo solo in seguito alla presentazione scritta da parte del candidato di uno schema
ragionato di ricerca elaborato in base a letture propedeutiche. Per dare la possibilità al docente di seguire lo
sviluppo della ricerca è necessario che il candidato faccia pervenire al docente parti del lavoro già svolto. Non
sono predeterminati tempi di lavoro che dipendono esclusivamente dall'applicazione dello studente.
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DIRITTO DEL TURISMO
Prof. Silvio Busti
1° semestre - 6 crediti
PROGRAMMA DEL CORSO
I
Diritto del turismo: nozione e contenuti.
II
L'intervento pubblico nel turismo.
Il decentramento delle competenze
L'imprenditorialità alberghiera e turistica.
L'intervento finanziario pubblico: il credito alberghiero e turistico.
Turismo e tutela dell'ambiente.
III
La disciplina pubblicistica dell'esercizio alberghiero e delle strutture ricettive similari.
IV
Il contratto d'albergo: nozione e tipicità; le altre figure affini.
Caratteri e soggetti del contratto.
Le obbligazioni dell'albergatore e del cliente.
La responsabilità dell'albergatore.
Estinzione del rapporto.
La responsabilità dei soggetti assimilati agli albergatori.
V
I contratti di organizzazione ed intermediazione di viaggio.
Obblighi e diritti dell'organizzatore e venditore dei c.d. pacchetti turistici.
La tutela del turista-consumatore nella normativa comunitaria.
Il corso, che si prefigge l'obiettivo di mostrare l'interazione tra diritto pubblico e privato nella materia speciale,
può essere scelto dallo studente sia del quadriennio che dei corsi di laurea triennale o biennale magistrale
(ben inteso , lo studente del biennio specialistico non deve aver già sostenuto l’esame nel triennio).
Sono previste esercitazioni in tema di intervento pubblico nel turismo e disciplina pubblicistica dell’esercizio
alberghiero.
Il corso presuppone la conoscenza della teoria dell’impresa commerciale e dei contratti ad essa attinenti.
Viene pertanto evidenziata, per gli studenti dei corsi di laurea sia triennale che quadriennale, l’opportunità di
dare la precedenza all’insegnamento di Diritto commerciale, e del relativo esame.
TESTI DI RIFERIMENTO
- V. FRANCESCHELLI – F. MORANDI (a cura di), Manuale di diritto del turismo, Giappichelli, Torino 2003, con
esclusione, per lo studente triennalista dei capp. XIX e XXII.
Gli studenti della Facoltà di Lettere che mutuano l’insegnamento, sono esentati dalla esigenza di frequentare il
corso e sostenere l’esame di Diritto commerciale.
I frequentanti potranno sostituire parte del testo con gli appunti delle lezioni.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
L'assegnazione dell'argomento della tesi di laurea può essere suggerito dal docente o individuato su proposta
del candidato, almeno in termini generali e precisato d'intesa con il docente.
Il deposito del titolo ha luogo solo in seguito alla presentazione scritta da parte del candidato di uno schema
ragionato di ricerca elaborato in base a letture propedeutiche. Per dare la possibilità al docente di seguire lo
sviluppo della ricerca è necessario che il candidato faccia pervenire al docente parti del lavoro già svolto.
É richiesto un ottimo esito dell'esame.
Non sono predeterminati tempi di lavoro che dipendono esclusivamente dall'applicazione dello studente.
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DIRITTO DELLE COOPERATIVE E DEGLI ENTI SENZA SCOPO DI LUCRO
Prof. Emanuele Cusa
1° semestre - 6 crediti
e-mail: [email protected]
PROGRAMMA DEL CORSO
- La disciplina delle società cooperative e loro consorzi, in base alla Costituzione, al codice civile, alla
legislazione speciale e ai principi cooperativi.
- La disciplina degli enti senza scopo di lucro, in base alla Costituzione, al codice civile e alla legislazione
speciale.
- Le fondazioni bancarie.
- L’impresa non lucrativa di utilità sociale.
METODI DIDATTICI
Le lezioni saranno tenute in modo da stimolare la partecipazione attiva degli studenti. Per raggiungere questo
obiettivo non solo verrà indicato o distribuito durante il corso materiale vario, ma sarà anche consentito a chi lo
desideri di preparare relazioni da presentare in aula.
MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
Prova orale.
Gli studenti frequentanti saranno valutati sui testi, casi e materiali oggetto di analisi individuale e di
discussione durante il corso.
TESTI DI RIFERIMENTO
Per gli studenti non frequentanti è necessario studiare l’apposita dispensa, comprensiva di una selezionata
raccolta di disposizioni legislative, la quale è fotocopiabile per uso personale ed è disponibile presso la
portineria della Facoltà di Giurisprudenza di Via Santa Margherita, 10.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
L’argomento della tesi di laurea può essere suggerito dal docente o individuato su proposta del candidato e
precisato d’intesa con il docente.
Di norma, la tesi viene definitivamente assegnata una volta che il candidato abbia elaborato uno schema
ragionato di ricerca sulla base di letture propedeutiche.
I tempi di elaborazione della tesi dipendono dalle capacità, dall’impegno e dagli obiettivi del laureando.
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DIRITTO ECCLESIASTICO
Prof.ssa Erminia Camassa
1° semestre - 6 crediti
e-mail: [email protected]
OBIETTIVI FORMATIVI
Obiettivo primario del corso è quello di porre in evidenza come il Diritto ecclesiastico, pur superato nella sua
concezione tradizionale di studio dei rapporti fra lo Stato e la Chiesa Cattolica, debba essere oggi, in una
società sempre più multiconfessionale, lo studio dei rapporti che si instaurano tra lo Stato e tutte le confessioni
religiose e resti comunque tra le discipline giuridiche quella che più si accosta ai “confini della coscienza e
della dimensione spirituale dell’individuo”.
PREREQUISITI
Oltre al rispetto delle propedeuticità stabilite dalla Facoltà, si consiglia a coloro che avessero eventualmente
deciso di inserire nel piano di studi Diritto canonico,di dare la precedenza allo studio di quest'ultimo, prima di
sostenere l'esame di Diritto ecclesiastico. L'esame potrà comunque essere inserito e sostenuto
indipendentemente da Diritto canonico.
PROGRAMMA DEL CORSO
Oggetto del corso sarà lo studio del fenomeno religioso nella sua dimensione individuale e sociale e
l'approfondimento di quei settori dell'ordinamento giuridico statale che lo disciplinano. Nella prima parte del
corso si procederà ad un'analisi storica dei sistemi attraverso i quali gli Stati hanno regolato i loro rapporti con
le confessioni religiose e ad un esame dell'evoluzione nel tempo e nei contenuti del concetto di libertà
religiosa. Una seconda parte del corso, tratterà del fenomeno religioso nella Costituzione italiana e delle forme
concrete di garanzia dell'esercizio della libertà religiosa dell'individuo, sia come singolo che nelle formazioni
sociali, previste dalle fonti statali e da quelle pattizie.
Si presterà inoltre particolare attenzione allo studio dei rapporti con le confessioni acattoliche ed alle
problematiche più attuali di cui si è occupato negli ultimi anni il diritto ecclesiastico, dall'obiezione di coscienza,
alla bioetica, ai sistemi di finanziamento delle confessioni religiose.
METODI DIDATTICI
Tipo lezioni:
Il corso nella sua parte generale si svolgerà mediante lezioni frontali.
Nell’ambito del corso sono inoltre previsti cicli di esercitazioni, aventi ad oggetto l’approfondimento di temi
specifici.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
La valutazione dell’apprendimento avverrà tramite un esame orale.
TESTI DI RIFERIMENTO
Per gli studenti iscritti al Corso di Laurea triennale si consiglia l'adozione di:
- G. DALLA TORRE, Lezioni di diritto ecclesiastico, Giappichelli, Torino, ultima edizione.
Per gli studenti iscritti al Corso di Laurea magistrale, al Corso di Laurea specialistica e per gli iscritti al Corso di
Laurea quadriennale si consiglia l'adozione di:
- F. FINOCCHIARO, Diritto Ecclesiastico, Zanichelli, Bologna, ultima edizione.
- C. CARDIA, Manuale di diritto ecclesiastico, Il Mulino, Bologna, ultima edizione.
- L. MUSSELLI, V. TOZZI, Manuale di diritto ecclesiastico. La disciplina giuridica del fenomeno religioso.
Laterza, Bari, ultima edizione.
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CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
Per l’assegnazione della tesi si richiede da parte del candidato la proposizione di un tema, quanto meno nelle
linee generali, da precisare poi attraverso accordi con il docente. L’assegnazione definitiva della tesi seguirà la
presentazione da parte del candidato di un elenco della bibliografia reperita sull’argomento e di uno schema
preliminare del lavoro che si intende svolgere. Criterio preferenziale sarà l’aver frequentato le lezioni e i
seminari; la votazione riportata potrà costituire criterio di priorità.
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DIRITTO REGIONALE E DEGLI ENTI LOCALI
Prof. Damiano Florenzano
1° semestre - 6 crediti
e-mail: [email protected]
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso intende illustrare agli studenti il sistema delle autonomie territoriali del nostro ordinamento, mediante
un approccio mirato all’approfondimento dei contenuti della revisione del Titolo V della seconda Parte della
Costituzione, nonché della Legge costituzionale n. 2 del 2001, alla luce della più recente giurisprudenza della
Corte costituzionale.
PREREQUISITI
Lo studio della materia presuppone la piena padronanza dei principi di diritto pubblico e di diritto
amministrativo.
PROGRAMMA DEL CORSO
A) Per quanto concerne le Regioni:
-
L’istituzione delle Regioni e l’organizzazione
Le attribuzioni regionali
I rapporti Stato-Regioni
B) Per quanto concerne i Comuni e le Province:
- Organizzazione e attribuzioni;
- I servizi pubblici locali
Il corso avrà particolare riguardo agli elementi di specialità relativi alla Regione Trentino Alto Adige-Südtirol, ed
alle Province Autonome di Trento e Bolzano.
METODI DIDATTICI
Il corso si articolerà in lezioni frontali, miranti a presentare teoricamente gli istituti ed i principi generali che ne
costituiscono l’oggetto.
Agli studenti saranno offerte indicazioni per l’ulteriore approfondimento della realtà istituzionale (sentenze
della Corte costituzionale) e provvedimenti normativi.
MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
Prova orale.
TESTI DI RIFERIMENTO
Per il Diritto regionale:
- S. BARTOLE – R. BIN, G. FALCON – R. TOSI, “Diritto regionale”, Il Mulino, ult. ed.
Per il Diritto degli Enti Locali:
- L. VANDELLI, Il sistema della autonomie Locali, Il Mulino, ult. ed., esclusivamente le parti riferite al programma
(cap. I-VIII).
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
Per quanto concerne l’eventuale assegnazione di tesi di laurea, lo studente può manifestare il proprio
interesse per un argomento individuato almeno in termini generali. Gli verrà quindi consigliata una prima
bibliografia introduttiva, la cui lettura consentirà di meglio circoscrivere l’oggetto della ricerca e di assegnare il
titolo definitivo.
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DIRITTO TRIBUTARIO
Dott.ssa Alessandra Magliaro
1° semestre - 6 crediti
e-mail: [email protected]
OBIETTIVI FORMATIVI
1. Fornire attraverso lo studio dei principi generali del diritto tributario strumenti per apprendimenti pratici.
2. Far comprendere l’evoluzione odierna dei tributi.
PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso si divide in due parti.
Parte generale
- principi costituzionali, fonti normative interne e comunitarie
- l'obbligazione tributaria
- i soggetti dell'obbligazione tributaria distinti in:
a) soggetti attivi - l'amministrazione finanziaria
b) soggetti passivi - il contribuente, il sostituto d'imposta e il responsabile d'imposta
- l'accertamento tributario e le sanzioni
- riscossione e rimborso
- la tutela giurisdizionale in materia tributaria
- i reati tributari
Parte speciale
- imposta sul reddito
- imposta sui trasferimenti
- imposta sul valore aggiunto
- tributi minori. Cenni
In collegamento con il corso sarà tenuto un laboratorio applicativo su "La Giurisprudenza della Corte di
Giustizia in materia di imposte dirette”.
TESTI DI RIFERIMENTO
- LUPI, Diritto tributario, Milano, 2 volumi, ult. edizione
oppure
- TESAURO, Istituzioni di diritto tributario, Torino, UTET, ult. edizione, 2 voll.
oppure
- FALSITTA, Manuale di diritto tributario, II ed., 2 vol. Padova, 2000
È indispensabile l'utilizzo di una raccolta aggiornata di leggi tributarie.
All’inizio del corso verranno segnalati ulteriori testi aggiornati con le più recenti modifiche.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
Chi intende sostenere la tesi nella materia dovrà proporre al docente una ipotesi di ricerca ed una adeguata
bibliografia.
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DIRITTO URBANISTICO E DELLE OPERE PUBBLICHE
Dott.ssa Anna Simonati
1° semestre - 6 crediti
e-mail: [email protected]
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso è dedicato allo studio del diritto urbanistico e, più in generale, delle problematiche giuridiche del
governo del territorio, fra le quali anche le opere pubbliche. Al tempo stesso esso intende essere un momento
di approfondimento e di verifica applicativa delle conoscenze generali già acquisite nella materia del diritto
amministrativo. Il corso si propone inoltre di valorizzare gli aspetti pratici e applicativi del diritto amministrativo
mediante l’analisi diretta della giurisprudenza più significativa degli ultimi anni, oltre che, eventualmente, di altri
materiali di carattere pratico.
PREREQUISITI
È richiesta la conoscenza del diritto amministrativo.
PROGRAMMA DEL CORSO
Per l’urbanistica, sarà analizzato il sistema della pianificazione e dei provvedimenti permissivi dell’attività di
trasformazione del territorio. In questo contesto, saranno approfondite le tematiche dei soggetti titolari del
potere di pianificazione, dei procedimenti attraverso i quali tale potere si esprime, dei rapporti fra l’urbanistica
e altri settori interferenti con il governo del territorio, nonché dei rapporti fra potere pianificatorio e contenuto
del diritto di proprietà. Particolare attenzione sarà dedicata ai fenomeni che si vanno più recentemente
affermando nella materia, quali la contrattazione fra pubblico e privato nella pianificazione e i nuovi modelli di
piano attuativo.
Quanto alle opere pubbliche, l’attenzione si concentrerà sui profili giuridici della loro localizzazione,
progettazione ed esecuzione. In questo contesto, sarà dedicata attenzione anche all’attività contrattuale
dell’amministrazione.
METODI DIDATTICI
Lezioni frontali.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
L’esame si terrà in forma orale. Per gli studenti frequentanti il corso potrà concludersi con un colloquio.
TESTI DI RIFERIMENTO
- F. SALVIA e F. TERESI, Diritto urbanistico, Padova, ult. ed.
- Corte costituzionale, sent. n. 303/2003, reperibile in http://www.giurcost.org/decisioni/index.html unitamente
alla nota di A. D’ATENA, L’allocazione delle funzioni amministrative in una sentenza ortopedica della Corte
costituzionale,
- Corte di giustizia delle comunità europee, sent. 12 luglio 2001 in causa C-399/98, reperibile in
http://curia.eu.int/it/content/juris/index.htm
P.
DE
LISE,
Speciale
sul
nuovo
Codice
degli
appalti,
reperibile
in
http://www.giustamm.it/new_2006/ART_2405.htm
La docente si riserva di fornire all'inizio del corso indicazioni alternative.
Per gli studenti frequentanti, inoltre, potranno essere indicati durante il corso programmi diversi.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
Per quanto riguarda l’assegnazione della tesi di laurea, i temi delle tesi sono di regola suggeriti dalla docente. I
tempi di elaborazione della tesi dipendono largamente dalle attitudini del candidato.
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ESEGESI DELLE FONTI DI STORIA DEL DIRITTO ITALIANO
Dott. Giuliano Marchetto
1° semestre - 6 crediti
e-mail: [email protected]
PREREQUISITI
È opportuno che gli studenti abbiano già seguito un corso di Storia del diritto italiano o Storia del pensiero
giuridico moderno.
PROGRAMMA DEL CORSO
Attraverso la lettura di fonti normative e dottrinali dell’esperienza giuridica italiana medievale e moderna, sarà
affrontato il problema del rapporto tra prova e decisione giudiziaria.
La dottrina medievale delle “probationes” e la loro classificazione, la teoria degli indizi e delle presunzioni, il
sistema delle prove legali, i concetti di evidenza e certezza morale, il ruolo della coscienza del giudice
costituiranno i nodi tematici da affrontare nel percorso storico che portò dalla concezione medievale della
prova - fondata su un’idea del “probabile” che rinvia all’opinione, all’assenso e ai valori condivisi – a quella
moderna, in cui la “probabilità” è piuttosto espressione di una regolarità di tipo statistico, in consonanza col
modello offerto dalle scienze sperimentali.
L’esame diretto delle fonti mira ad offrire agli studenti frequentanti la possibilità di accostarsi ad un tema
difficile e controverso, al fine di acquisire i fondamenti di un metodo e sviluppare il senso critico necessari per
un approccio scientifico alla conoscenza storica del diritto.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
L'esame avrà la forma del colloquio.
TESTI DI RIFERIMENTO
A tutti gli studenti è consigliata la lettura di:
- A. GIULIANI, Prova, in Enciclopedia del diritto, XXXVII, Roma, 1988, pp. 518-579.
Gli studenti che non potranno frequentare regolarmente le lezioni, integreranno la loro preparazione con la
lettura di:
- M. MECCARELLI, Arbitrium. Un aspetto sistematico degli ordinamenti giuridici in età di diritto comune, Milano,
Giuffrè, 1998, esclusa la Parte Terza (pp. 309-376).
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
Si richiede la disponibilità a lavorare di prima mano sulle fonti e sulla letteratura specialistica.
85
STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE
Prof. Paolo Carta
1° semestre – 6 crediti
e-mail: [email protected]
H
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si propone di restituire allo studente la consapevolezza critica e storica della riflessione politica intorno
allo Stato, nelle specificità schiettamente politico-dottrinali, caratteristiche dell’Italia del secondo dopoguerra
(1950-1970).
PREREQUISITI
Agli studenti si richiede di aver frequentato almeno uno tra i seguenti corsi: Storia del diritto italiano, Storia del
pensiero giuridico, Storia delle codificazioni moderne.
PROGRAMMA DEL CORSO
La dottrina dello Stato nel pensiero politico italiano del secondo dopoguerra.
Il corso è dedicato all’indagine storica della dottrina dello Stato in Italia, a partire dalla riflessione politica di
Antonio Pigliaru colta nelle sue relazioni intellettuali e personali con i più grandi esponenti della scienza
politica e giuridica italiana del ‘900. Ciò anche a partire dai riflessi che la dottrina dello Stato ha avuto in quegli
anni, in ordine al dibattito filosofico, giuridico e morale. Gli argomenti sviluppati nel corso riguarderanno: la
formazione degli intellettuali e la ‘spovincializzazione’ della cultura; verità e politica; autonomia e articolazione
democratica dello Stato; pluralità degli ordinamenti e centralità dello Stato; la democrazia come impegno
personale; le relazioni tra piazza e Stato e tra uomo e Stato; la resistenza come virtù dell’individuo; obiezione
di coscienza e non-violenza.
Il corso ha la durata di 42 ore Gli studenti potranno seguire un laboratorio applicativo di 20 ore, affidato al dott.
Maurizio Cau.
METODI DIDATTICI
Lezioni in classe con lettura e commento di fonti.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
L'esame avverrà in forma di colloquio.
TESTI DI RIFERIMENTO
Per gli studenti frequentanti, oltre al materiale messo a loro disposizione durante il corso si consiglia lo studio
dei volumi:
- P. CARTA, Il poeta la polis, Padova, Cedam, 2003.
- S. SATTA, Il mistero del processo, Milano, Adelphi, 1994 (e successive edizioni).
Agli studenti che non siano in grado di seguire regolarmente le lezioni si richiede lo studio dei seguenti testi:
- H. ARENDT, Vita Activa, Milano, Bompiani, 1964 (e successive edizioni).
- S. SATTA, Il mistero del processo, Milano, Adelphi, 1994 (e successive edizioni).
- P. CARTA, Il poeta e la polis, Padova, Cedam, 2003.
86
CRIMINOLOGIA
Dott. Andrea Di Nicola
2° semestre - 6 crediti
e-mail: [email protected]
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso di criminologia ha l’obiettivo di introdurre gli studenti alla conoscenza dei comportamenti criminali e
all’analisi delle reazioni dei sistemi di giustizia penale. Il comportamento criminale, nella duplice prospettiva di
chi lo commette (autore) e chi lo subisce (vittima), comporta costi individuali e sociali di dimensioni crescenti
che compromettono l'equilibrio individuale, familiare, sociale, politico ed economico dei sistemi sociali
contemporanei.
La questione criminale, nel doppio processo di localizzazione e di internazionalizzazione, continua ad essere il
problema che accomuna paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo e che allarma la comunità internazionale.
La concentrazione della criminalità, spesso violenta, nelle classi giovanili e nelle grandi metropoli è un
processo di allarmante localizzazione. La crescita delle organizzazioni criminali transnazionali che operano a
cavallo dei confini nazionali, dovuta alla globalizzazione dei mercati e all’intenso sviluppo tecnologico, è un
processo di allarmante internazionalizzazione che sta anche causando una modificazione nella struttura e
nelle attività delle organizzazioni criminali che, agendo come imprese legali in un’ottica di profitto, stanno
intraprendendo nuove attività illecite. Questi due processi di localizzazione ed internazionalizzazione,
determinati da molti fattori differenti, hanno cambiato la questione criminale all’inizio del terzo millennio e
stanno modificando tanto concetti, paradigmi teorici e metodi di studio del fenomeno criminale quanto i metodi
di regolazione. Il diritto penale, la pena, la reclusione carceraria sono insufficienti e risentono dei limiti culturali
del loro progetto che li portano a dialogare con difficoltà con altri diritti e con i diritti penali di altri paesi. Gli
apparati di polizia e quelli giudiziari risentono dei limiti della giurisdizione e faticano ad aprire spazi efficaci di
cooperazione internazionale di fronte alle nuove ed emergenti forme di criminalità ed alle evoluzioni di quelle
tradizionali. A livello internazionale è in corso un intenso dibattito ed un ampio lavoro di ricerca e
approfondimento che permette oggi alla criminologia di dare alcune risposte a questi nuovi problemi e che
permetterà a coloro che dovranno confrontarsi con le dimensioni della criminalità, sia locale sia
transnazionale, di trovare le risposte adeguate in un contesto nazionale ed internazionale.
PREREQUISITI
È consigliato aver sostenuto l'esame di diritto penale.
PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso di criminologia, della durata di 42 ore, si sviluppa secondo il seguente programma, articolato in moduli:
- Modulo 1. Definire la devianza e la criminalità. Che cosa è un atto deviante. Che cosa è un reato e chi
è criminale. La definizione di devianza e criminalità secondo variabili culturali, religiose, politiche ed
economiche. Controllo sociale formale e informale. Confronto tra reazione ufficiale e reazione sociale
alla criminalità.
- Modulo 2. Misurare la criminalità. Quanti reati, quanti criminali, quante vittime. Metodi e tecniche per
rilevare le dimensioni della criminalità in Italia e in altri paesi (introduzione alla statistica giudiziaria
penale e indagini di vittimizzazione). Processi di localizzazione/internazionalizzazione della criminalità
in paesi sviluppati, in via di sviluppo e in transizione.
- Modulo 3. Spiegare la criminalità. Criminologia e altre scienze. Teorie bio-antropologiche,
psicodinamiche, sociologiche ed economiche della criminalità.
- Modulo 4. Distorsioni della personalità e implicazioni criminali e processuali. Il problema
dell’imputabilità. Serial killers.
- Modulo 5. Forme di criminalità. Criminalità comune. Dalla criminalità individuale a quella organizzata.
Forme di criminalità organizzata in Italia e nel mondo e risposte dei sistemi di giustizia penale.
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Criminalità economica e criminalità economica organizzata: riciclaggio di denaro sporco, frodi e
corruzione. Criminalità e sicurezza urbana. Criminalità e sicurezza aziendale.
- Modulo 6. Istituzioni per la criminalità. Dall'indiziato al condannato. Il percorso dentro e fuori il sistema
di giustizia penale. Quale sanzione per quale criminale? Problemi di efficacia delle sanzioni in termini
di deterrenza e costi individuali, sociali ed economici della pena. Diritti umani e carcere. Il problema
del trattamento all’interno del carcere e le misure alternative al carcere. Equità ed efficienza nel
funzionamento del sistema penale.
- Modulo 7. Prevedere la criminalità ed i suoi rimedi. Trasformazioni della criminalità nei prossimi 15
anni: effetti combinati di tecnologia e globalizzazione. Limiti all’espansione della sanzione penale e le
libertà civili. Fine della prevenzione penale come rimedio alla criminalità e sviluppo della prevenzione
situazionale e di altre forme di prevenzione.
METODI DIDATTICI
Tipo lezioni: lezioni frontali.
È previsto lo svolgimento dei seguenti seminari integrativi – della durata di 2 ore ciascuno e la cui frequenza è
facoltativa – che approfondiscono i contenuti di alcuni moduli del corso:
- Psiche e criminalità: serial killers;
- Nuove forme di criminalità: computer crimes; traffico di persone a scopo di sfruttamento; reati
ambientali (abusivismo edilizio, traffico di rifiuti e sfruttamento di animali); traffico di opere d'arte e di
beni archeologici;
- Nuove forme di prevenzione della criminalità: crime proofing della legislazione e dei prodotti.
I seminari sono tenuti da ricercatori di TRANSCRIME (dottori di ricerca in criminologia) o da altri esperti del
settore. Le date e i nominativi dei docenti sono comunicati all'inizio del corso.
All'inizio del corso agli studenti frequentanti viene anche distribuito il programma dettagliato delle lezioni e la
lista del materiale bibliografico per la preparazione dell’esame.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
Esame orale.
TESTI DI RIFERIMENTO
La lista del materiale bibliografico per i frequentanti, relativo ai temi trattati durante le lezioni, è disponibile
online sul sito della Facoltà all'inizio del corso. Per gli studenti frequentanti l'esame consiste nella preparazione
di questo materiale e degli appunti presi a lezione. Coloro che frequentano almeno 2/3 dei seminari integrativi
possono sostituire il materiale relativo ad una parte del corso con gli appunti dei seminari.
Il carattere del corso presuppone la frequenza delle lezioni. Tuttavia, per coloro che fossero impossibilitati alla
frequenza ma ugualmente interessati a sostenere l’esame, i testi di riferimento sono:
- F.P. Williams e M.D. McShane, Devianza e criminalità, Il Mulino, Bologna, 2002, pp. 9-200;
- M. Barbagli, A. Colombo e E.U. Savona, Sociologia della devianza, Il Mulino, Bologna, 2003 (esclusi
paragrafo 7 del cap. I - “Le teorie della devianza e della criminalità” - e capitolo VIII - “Il sistema
penale”);
- A. Di Nicola, La criminalità economica organizzata: le dinamiche dei fenomeni, una nuova categoria
concettuale e le sue implicazioni di policy, Angeli, Milano, 2006.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
Il corso di criminologia prevede: i) tesi di ricerca con stage presso TRANSCRIME; ii) tesi senza stage.
i) Tesi di ricerca con stage presso TRANSCRIME. Queste tesi sono assegnate a studenti che hanno superato
l'esame di criminologia e (se biennalisti o magistrali) quello di criminologia applicata. Il periodo di stage presso
TRANSCRIME – che può essere di 3-6 mesi (studenti triennalisti) o 9-12 mesi (studenti biennalisti o
magistrali) – ha lo scopo di addestrare lo studente alla ricerca con una formula di tipo semi-professionale
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portandolo a diretto contatto con ambienti, istituzioni e persone che si occupano di criminalità e della sua
prevenzione. Durante lo stage lo studente in tesi ricopre il ruolo di assistente alla ricerca e viene inserito in uno
dei progetti di ricerca che TRANSCRIME svolge in proprio o per conto di Enti esterni nazionali ed
internazionali. Nello sviluppare la sua tesi lo studente riceve una formazione continuata sul metodo (come si fa
una tesi di laurea, come si scrive una relazione, come si sviluppa un progetto di ricerca) e sul contenuto. Fa
parte inoltre a pieno titolo del gruppo di ricerca e partecipa alle sue riunioni. Allo studente interno viene chiesta
una frequenza settimanale di 2 giorni, con orario d’ufficio, per l’intera durata dello stage, e viene data la
disponibilità delle attrezzature necessarie per lo svolgimento della sua attività di ricerca e del fornito Centro di
Documentazione di TRANSCRIME. Par accedere a questo percorso, lo studente deve aver superato con
un’ottima valutazione l’esame di criminologia e (se biennalista o magistrale) anche quello di criminologia
applicata, avere a un’ottima media degli esami sostenuti e una buona conoscenza della lingua inglese. Il
numero massimo di tesi con stage assegnate complessivamente ogni anno, per criminologia e criminologia
applicata, è 4. Il periodo di internato è valido per il conseguimento di crediti formativi.
ii) Tesi senza stage. Queste tesi sono assegnate agli studenti che hanno superato l’esame di criminologia, e
nel caso di biennalisti o magistrali anche quello di criminologia applicata, e che hanno una buona conoscenza
della lingua inglese. Il numero massimo di tesi senza stage assegnate ogni anno, per criminologia e
criminologia applicata, è 6.
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DIRITTO ANGLO-AMERICANO
Dott. Andrea Pradi – Prof. William Burnham
2° semestre - 6 crediti
e-mail: [email protected]
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso mira ad approfondire le caratteristiche principali della famiglia di Common Law. Lo studio
dell'evoluzione storica dei sistemi di common law, il funzionamento delle istituzioni giuridiche e l'analisi di
alcuni istituti e concetti paradigmatici, mira a rendere consapevoli gli studenti tanto delle analogie quanto delle
differenze che esistono all'interno della Tradizione Giuridica Occidentale, andando oltre le semplici
somiglianze ed affinità linguistiche ed i luoghi comuni relativi al diverso sistema delle fonti.
PREREQUISITI
Il corso presuppone la conoscenza delle caratteristiche fondamentali dei sistemi di common law e della
metodologia comparatistica oggetto del corso di sistemi giuridici comparati.
PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso mira ad approfondire gli elementi fondanti della famiglia di common law, attraverso lo studio storico
della sua formazione, l'analisi del sistema delle fonti del diritto con particolare riferimento al ruolo del formante
giurisprudenziale. Tale lavoro richiede la capacità di collocare i singoli temi in una più vasta cornice
istituzionale, che tenga conto del modo in cui i diversi formanti interagiscono fra di loro, e più in generale della
posizione che occupa il diritto rispetto ai fattori meta-giuridici rilevanti (politico, economico, sociale). Il corso
approfondirà in modo selettivo alcuni aspetti paradigmatici dei sistemi di common law: a tal proposito esso
sarà diviso in due distinti moduli, il cui oggetto sarà rispettivamente il diritto inglese ed il diritto degli Stati Uniti
d'America. Lo studio del diritto inglese riguarderà sia l'aspetto diacronico della formazione delle principali
caratteristiche sistemologiche del common law (origini storiche del common law; common law ed equity;
sistema delle fonti), sia l'attuale configurazione del diritto inglese, con particolare attenzione alle evoluzioni
recenti che hanno progressivamente allontanato il diritto inglese dal modello "classico", evidenziando sviluppi
autonomi ed elementi di convergenza con i sistemi continentali (organizzazione della giustizia e recenti riforme
del processo civile; adozione dello Human Rights Act; decentramento legislativo e perdita di centralità del
Parlamento ecc.). L'analisi del diritto americano si concentrerà sulle peculiarità istituzionali e sostanziali che lo
caratterizzano rispetto al sistema inglese, quali il rapporto fra diritto federale e statale, il ruolo della
Costituzione e del judicial review, l'evoluzione del modello americano del tort, per evidenziarne le centralità del
diritto rispetto agli altri sistemi di scelta istituzionali (politica, mercato). Il modulo sul diritto statunitense vedrà la
partecipazione del prof. William Burnham (Wayne State University - Detroit) che, assieme al docente,
approfondirà particolari aspetti dell'ordinamento USA attraverso lo studio di alcune sentenze paradigmatiche
pronunciate dalla corti americane. Per quest'ultimo modulo è richiesto un buon livello di conoscenza della
lingua inglese. E' infatti prevista l'attribuzione di crediti aggiuntivi per la frequenza del modulo stesso (2) e per il
superamento della prova scritta (2).
E' previsto lo svolgimento di due cicli di esercitazioni relativi al delle fonti in diritto inglese e statunitense tenuti
dai dottori Paolo Guarda e Federica Lorenzato.
METODI DIDATTICI
Il corso si svolgerà sia attraverso l'inquadramento teorico dei temi oggetto di studio, sia attraverso la
discussione di materiali quali sentenze, leggi e altri materiali giuridici di interesse, con l'intervento attivo e
critico degli studenti, a cui potranno essere assegnate singole letture per la discussione in classe.
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MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
Per gli studenti frequentati si prevede una prova in forma scritta alla fine di ciascun modulo. La prova inerente
al modulo di diritto americano sarà svolta in lingua inglese ed al suo superamento verranno assegnati due
crediti aggiuntivi.
Per gli studenti non frequentanti l’esame consiste in un esame orale.
TESTI DI RIFERIMENTO
Per gli studenti frequentanti, il testo di base è:
- U. MATTEI, Il modello di common law, Torino, Giappichelli, ultima edizione
- Ulteriori materiali verranno depositati presso la copisteria della facoltà durante il corso.
Per gli studenti non frequentanti i testi per la preparazione all’esame sono:
- U. MATTEI, Il modello di common law, Torino, Giappichelli, ultima edizione.
- G. GILMORE, Le grandi epoche del diritto americano, Milano, Giuffrè, 1988.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
Per l’assegnazione della tesi il candidato deve proporre uno o più argomenti, almeno in termini generali, che
dovrà poi essere definito d’intesa con il docente attraverso la stesura di una bibliografia sommaria e la
preparazione di un indice provvisorio. La scelta di una tesi comparata relativa a temi giuridici propri dei sistemi
di common law presuppone la conoscenza almeno passiva della lingua inglese, essendo imprescindibile la
capacità di lavorare di prima mano sulle fonti. I tempi di lavoro dipendono dall’impegno del candidato, e vanno
concordati con il docente.
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DIRITTO CANONICO
Prof. Ruggero Maceratini
2° semestre - 6 crediti
e-mail: [email protected]
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso ha un duplice carattere: generale ed informativo e, per quanto possibile anche monografico. Sotto il
primo profilo si propone di far conoscere la struttura della Chiesa, come società che si basa su presupposti
diversi dalle altre realtà politiche. Per tale motivo verrà data rilievo alla parte costituzionale del diritto canonico
stesso, senza trascurare i necessari riferimenti storici. Sotto il secondo profilo l’attenzione sarà rivolta in modo
particolare all’istituto matrimoniale e dal relativo processo e verranno poi esposti brevemente i principi
fondamentali che regolano le sanzioni nella Chiesa.
PREREQUISITI
Si ritiene che non debbano sussistere particolari prerequisiti tranne quello, ovvio della buona volontà.
PROGRAMMA DEL CORSO
I) Fondamenta del diritto canonico;
II) La costituzione della Chiesa;
III) Profili istituzionali della Chiesa cattolica;
IV) Il governo della Chiesa: norma canonica, consuetudine, atto amministrativo;
V) Il matrimonio canonico ed il diritto processuale canonico;
VI) Elementi sulle sanzioni canoniche.
METODI DIDATTICI
Il corso si articola in una serie di lezioni ed eventualmente, a seconda delle circostanze, anche in seminari
tenuti da professori di altre Università. Ai frequentanti che dimostreranno particolare interesse verranno
segnalati eventuali approfondimenti della materia su cui svolgere anche brevi elaborati scritti.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
Per quanto riguarda le modalità dell’accertamento dell’apprendimento, ferma restando l’insostituibilità
dell’esame orale per tutti, dal momento che nelle lezioni si tende ad avere anche un dialogo con gli studenti,
ovviamente, per i frequentanti, si verifica attraverso di esso un automatico accertamento dell’efficacia delle
lezioni nonché dell’impegno degli studenti stessi.
TESTI DI RIFERIMENTO
A scelta per la parte costituzionale ed istituzionale:
1) P. LOMBARDIA - Lezioni di Diritto canonico, Milano Giuffrè ultima edizione;
2) G. FELICIANI – Le basi del diritto canonico dopo il Codice del 1983, Bologna Il Mulino ultima edizione;
3) P. MONETA – Introduzione al diritto canonico, Torino Giappichelli 2001;
4) I frequentanti potranno sostituire i testi con gli appunti delle lezioni.
Per la parte matrimoniale:
1) F. FINOCCHIARO – Il matrimonio nel diritto canonico, Bologna Il Mulino ultima edizione.
oppure
2) E. VITALI S. BERLINGÒ, Il matrimonio canonico, Milano Giuffrè 2003, 2ª ed. tutto.
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DIRITTO DEI PAESI AFRICANI
Dott.ssa Elena Ioriatti - Prof. Amadou Keita
2° semestre - 6 crediti
e-mail: [email protected]
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso ha lo scopo di introdurre allo studio del pluralismo giuridico africano. Che cosa significa pluralismo
giuridico? Perché non ha senso studiare il diritto africano avendo come esclusivo termine di riferimento il diritto
a base statuale? Perché il diritto tradizionale e la shariah continuano a svolgere un ruolo così fondamentale?
Come interagiscono fra loro questi diversi attori giuridici? E, infine, quale impatto hanno gli attori transnazionali
sul contesto preesistente? Nel corso delle lezioni sarà adottato un approccio diacronico, che muove dall’analisi
degli strati più antichi (diritto tradizionale, diritto a base religiosa) fino a quelli più recenti (diritto coloniale, diritto
contemporaneo a base statuale, diritto dei nuovi e vecchi attori transnazionali).
PROGRAMMA DEL CORSO
Dopo alcune lezioni introduttive mirate ad approfondite tematiche proprie della sistemologia (fra queste: le
diversità nell’ambito del diritto, la mutazione giuridica, i modelli e la loro circolazione) il corso offrirà allo
studente un’apertura interdisciplinare ed approfondirà i seguenti temi:
- ll diritto tradizionale africano
Le caratteristiche del diritto tradizionale africano. Alcuni esempi: le regole tradizionali in materia di vendetta,
proprietà e matrimonio/filiazione. I rapporti fra il potere prestatuale e statuale e le regole tradizionali. I rapporti
fra tradizioni e regole internazionali/transnazionali.
- Lo strato religioso ed i suoi rapporti con le regole tradizionali, statuali ed internazionali
Le religioni in Africa: cenni introduttivi di diritto islamico e peculiarietà dell’Islam africano; la sua diffusione in
Africa e l’impatto sul sostrato animista preesistente; il cristianesimo in Africa.
- La colonizzazione e i mutamenti delle società africane
La politica giuridica e giudiziaria nei confronti dei diritti locali e i mutamenti subiti dalle società africane in
ambito sociale, economico, politico e giuridico. Particolare attenzione sarà prestata all’analisi dell’impatto della
politica coloniale sui diritti tradizionali.
- Il diritto nelle società africane contemporanee
Ovvero il contesto politico e sociale dei paesi africani dopo l’indipendenza, il diritto ed il pluralismo giuridico
nelle società africane contemporanee. Particolare attenzione sarà dedicata all’analisi dei nuovi processi di
unificazione giuridica nello spazio dell’Unione economica e monetaria dell’Africa Occidentale (UEMOA) e al
processo di armonizzazione del diritto degli affari nell’ambito dell’organizzazione (OHADA) che raggruppa oggi
16 paesi. L’ultima parte del seminario sarà dedicata ad un “case study” sul Mali.
TESTI DI RIFERIMENTO
Studenti frequentanti: i materiali saranno distribuiti durante il corso.
Studenti non frequentanti:
- R. SACCO, Il dritto africano, Utet, 1995.
- M. GUADAGNI, Il modello pluralista, Giappichelli, Torino, 1996.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
Tesi di laurea, in numero limitato, potranno essere assegnate a studenti che dimostrano un particolare
interesse per gli argomenti trattati.
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DIRITTO DEI PAESI ASIATICI
Prof. Ignazio Castellucci – Prof. Eric Feldman – Prof. Xue Jun
2° semestre - 6 crediti
PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso, riservato a studenti frequentanti, si pone diversi obiettivi. Il più ovvio è quello di introdurrre allo studio
dei sistemi giuridici dei paesi dell’Asia, in particolare la parte meridionale ed orientale del continente, con
esclusione sia degli ordinamenti sviluppatisi nell’ambito della tradizione islamica che di quelli dei Paesi dell’ex
Unione Sovietica. Saranno quindi oggetto del corso i sistemi e le tradizioni giuridiche dell’India, dell’Asia sudorientale, e, con maggiore approfondimento, della Cina e del Giappone.
Altro obiettivo del corso, non meno importante, è quello di confrontare la concezione occidentale del diritto con
concezioni del tutto diverse, nelle quali leggi, regolamenti, decisioni delle corti sono solo alcuni tra i fattori di
produzione delle norme di comportamento osservate da cittadini ed istituzioni – in contesti spesso
marcatamente pluralistici, nei quali la norma scritta è in concorrenza con le concezioni religiose e filosofiche,
le direttive politiche, la prassi amministrativa, le regole sociali.
Infine, il corso si propone di completare la preparazione comparatistica di base, attraverso una revisione critica
delle più note classificazioni dei sistemi giuridici svolte dai comparatisti del XX secolo (David, Zweigert-Kötz),
fondate su una visione eurocentrica oggi divenuta inadeguata; integrando nel bagaglio culturale dello studente
la conoscenza delle tradizioni ed ordinamenti di un area del mondo non più sottovalutabile dal punto di vista
demografico, politico ed economico.
L’avvicinamento a quelle esperienze avverrà per mezzo della ricostruzione storica della loro evoluzione. Il
primo modulo didattico del corso, sarà tenuto dal prof. Ignazio Castellucci. Muovendo da un’introduzione alla
sistemologia comparatistica richiesta per accostarsi ai diritti dei paesi asiatici, il modulo offrirà una introduzione
alle tradizioni giuridiche dell’India e del sud-est asiatico, dando poi spazio ad un inquadramento generale del
diritto cinese, che verrà trattato partendo dalle epoche più risalenti, attraverso l’evoluzione del sistema
imperiale e la fase dell’apertura ai modelli occidentali, per giungere ad esaminarne le caratteristiche nel
periodo successivo alla fondazione della Repubblica Popolare Cinese (1949), ed infine alla situazione attuale
ed alle tendenze evolutive oggi rilevabili. Saranno oggetto di analisi alcuni importanti istituti di diritto cinese
attuale, attinenti sia alla sfera pubblicistica che ad interessi di natura privatistica.
Attraverso il successivo modulo di didattico tenuto dal prof. Xue Jun in lingua italiana si procederà ad una
analisi più approfondita di aspetti particolari del diritto cinese. Il corso si concluderà con un modulo didattico
focalizzato sul diritto giapponese, che sarà impartito in lingua inglese dal prof. Eric Feldman.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
Le modalità di verifica dell’apprendimento verranno stabilite e comunicate durante lo svolgimento del corso, in
relazione al numero degli iscritti.
E’ in ogni caso richiesta ai corsisti la conoscenza dell’inglese, sia in relazione alla capacità di fare propri
contenuti di materiale didattico in lingua che con riferimento alla lezioni impartire dal prof. Feldman, mentre
non è necessaria la conoscenza di lingue asiatiche.
TESTI DI RIFERIMENTO
I materiali didattici verranno segnalati e messi a disposizione dai docenti durante lo svolgimento del corso.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
Tesi di laurea, in numero limitato, potranno essere assegnate a studenti interessati ad approfondire argomenti
trattati durante il corso, previo accordo con i singoli docenti.
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DIRITTO DEI PAESI DI LINGUA TEDESCA
Prof. Luca Nogler - Dott. Jens Woelk – Prof. Udo Reifner
2° semestre - 6 crediti
e-mail: [email protected]
[email protected]
[email protected]
OBIETTIVI FORMATIVI
Obiettivo del corso è l’introduzione ai sistemi giuridici di lingua tedesca, in particolar modo all'ordinamento
giuridico della Germania. Esso è da intendere quale corso di base del curriculum di studi transnazionali e
come tale è introduttivo ad altri corsi di diritto comparato, dedicati, in modo più specialistico, a singole materie,
sia dell'area privatistica che di quella pubblicistica.
PREREQUISITI
Il corso, che consta di due moduli, sarà svolto in lingua tedesca; per i frequentanti è quindi consigliabile una
buona conoscenza (almeno passiva) del tedesco.
A tal fine si segnala la preziosa opportunità offerta dal corso di tedesco giuridico organizzato dal CIAL e tenuto
presso la Facoltà di Giurisprudenza.
CONTENUTI DEL CORSO
Il corso, destinato agli studenti frequentanti, avrà ad oggetto le nozioni base, relative sia al diritto pubblico che
al diritto privato, ma si propone più in generale di trasmettere le specificità del pensiero giuridico dei paesi di
lingua tedesca, privilegiando in particolar modo quello della Germania. Periodici seminari tematici
consentiranno, invece, di approfondire singoli aspetti, favorendo una partecipazione più attiva degli studenti.
Una particolare attenzione sarà dedicata alla ricerca giuridica nell'ambito dei paesi di lingua tedesca.
Il corso consta di due moduli:
• Il modulo dedicato al diritto privato, sarà svolto dal prof. Udo Reifner e dal prof. Luca Nogler. Si
prenderanno in particolar modo in considerazione le origini e le elaborazioni relative al codice civile
tedesco (BGB) concentrando quindi l’attenzione al tema delle obbligazioni.
• Il modulo dedicato al diritto pubblico, sarà svolto dal dott. Jens Woelk. Nella parte relativa al diritto
costituzionale saranno trattati i diritti fondamentali e l'organizzazione dello Stato, ponendo un maggiore
accento sulla forma di governo e sul sistema federale nonché sull’integrazione europea.
METODI DIDATTICI
Lezioni ed esercitazioni frontali.
MODALITÁ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
L’esame del modulo privatistico si svolgerà, per i frequentanti, in forma scritta dopo la conclusione di tale
modulo. Per la parte pubblicistica nonché per chi non può frequentare è previsto un esame orale, che potrà
essere sostenuto in lingua italiana o tedesca.
TESTI DI RIFERIMENTO
Per la parte relativa al diritto privato verranno consigliate letture su argomenti specifici nel corso delle lezioni.
Oltre alle schede predisposte per la parte relativa al diritto pubblico e disponibili sul sito si segnalano A.
ANZON/J. LUTHER (trad.), La legge fondamentale tedesca. Introduzione di Peter Häberle, Giuffrè, Milano
1997 e F. PALERMO/J. WOELK, La Germania, collana “Si governano così”, a cura di C. Fusaro, Il Mulino,
Bologna, 2005.
Programma per i non-frequentanti
Per chi sceglie di studiare su materiali in lingua italiana:
Parte privatistica (Udo Reifner/ Luca Nogler)
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C. Castronovo, Obblighi di protezione e tutela del terzo, in JUS, pp. 123-179
L. Mengoni, La pubblicità del contratto preliminare e dei contratti condizionati nei libri fondiari, in Riv. trim. dir.
proc. civ., 1998, p. 993 ss.
I cento anni del codice civile tedesco, Padova, CEDAM, 2002, per quanto riguarda le pagine: da 43 a 73; da
155 a 176; da 177 a 236; da 347 a 369; da 393 a 419; da 451 a 472.
Si segnala infine la traduzione italiana del BGB, S. Patti (a cura di), Codice civile tedesco, Milano, Giuffrè,
2005
Parte pubblicistica ( Jens Woelk)
Si consiglia di esplorare i links indicati sulla pagina del corso:
http://www.jus.unitn.it/users/woelk/dplt/home.html
Inoltre, si consiglia, di procurarsi il testo della Legge costituzionale nonché le schede sintetiche delle
lezioni pubblicate sul sito del docente.
La Legge Fondamentale in lingua italiana:
- AA.VV., Le Costituzioni dei Paesi dell’Unione Europea, CEDAM, Padova, 1998, contenente
la Legge fondamentale della Germania (GG), pagg. 269-322
- Ufficio Stampa e Informazione del Governo federale (a cura di), Legge Fondamentale della Repubblica
Federale di Germania. Traduzione di Gian Luigi Mannucci. Bonn 1998;
reperibile anche sul sito:
http://www.associazionedeicostituzionalisti.it/materiali/normativa/file/costituzionetedesca.html
Testo in lingua italiana:
- Palermo, F./Woelk, J., La Germania, collana “Si governano così”, a cura di C. Fusaro, Il Mulino, Bologna,
2005
Per chi sceglie di studiare su materiali in lingua tedesca o inglese (studenti ERASMUS):
-
Robbers, G., Einführung in das deutsche Recht, NOMOS Baden-Baden, 3. Aufl. 2002
Robbers, G., Introduction to German Law, NOMOS Baden-Baden, 3° ed 2003 [parte II (diritto
costituzionale) e parte IV.A-C. (diritto privato)]
Woelk, J., Farewell to the “unitary federal State“? Transformations and tendencies of the German federal
system, in Sergio Ortino, Mitja Žagar & Vojtech Mastny (cur.), The changing faces of federalism:
Institutional reconfiguration in Europe from East to West, Manchester University Press (“Europe in
Change”), Manchester, December 2004, p. 289 – 334
ALTRE INFORMAZIONI
Per la frequenza delle lezioni in lingua tedesca (come lingua straniera) saranno assegnati 2 crediti
aggiuntivi.
N.B. Le prove rispettive di entrambi i moduli potranno essere svolte in lingua tedesca; in tal caso al
superamento verranno assegnati due crediti aggiuntivi.
Come conseguenza della struttura modulare del corso, è tuttavia possibile frequentare soltanto uno dei due
moduli attivamente (incluso l’esame secondo le modalità indicate) e preparare l’esame dell’altro con il
programma da non-frequentante.
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DAS RECHT DER DEUTSCHSPRACHIGEN STAATEN
Prof. Luca Nogler - Dr. Jens Woelk – Prof. Udo Reifner
2° semestre - 6 crediti
e-mail: [email protected]
[email protected]
[email protected]
LERNZIELE
Ziel der Vorlesung ist die Einführung in die Rechtsordnungen der deutschsprachigen Staaten, insbesondere in
diejenige Deutschlands. Die Vorlesung versteht sich als Grundlagenkurs im transnationalen und
vergleichenden Studienschwerpunkt und hat daher einführenden Charakter – im Verhältnis zu anderen
Vorlesungen, welche bestimmte privatrechtliche oder öffentlich-rechtliche Gebiete oder Themen vertiefend
behandeln.
VORAUSSETZUNGEN
Der aus zwei Modulen bestehende Kurs wird in deutscher Sprache gehalten; für die aktiven Teilnehmer sind
deshalb (mindestens passive) Deutschkenntnisse erforderlich.
Eine Teilnahme am Sprachkurs „Deutsche Rechtssprache“ wird daher besonders empfohlen. Der vom CIAL
(fakultätsübergreifendes Sprachenzentrum) organisierte Kurs wird an der Juristischen Fakultät angeboten.
INHALTE DER VORLESUNG
In der vor allem an aktiv teilnehmende Studenten gerichteten Vorlesung werden Grundlagen des Privatrechts
und Öffentlichen Rechts erläutert. Darüber hinaus sollen jedoch auch die Besonderheiten der spezifischen
Rechtskultur der deutschsprachigen Staaten und insbesondere Deutschlands vermittelt werden. In Seminaren
und Themenschwerpunkten können wichtige Einzelaspekte unter aktiver Beteiligung der Studenten vertieft
werden. Besondere Aufmerksamkeit gilt der juristischen Quellen- und Literatursuche im deutschen
Sprachraum.
Die Vorlesung gliedert sich in zwei Module:
• Ein Modul Privatrecht, das von Prof. Udo Reifner und Prof. Luca Nogler unterrichtet wird. Die Ursprünge
und Entwicklung des deutschen Bürgerlichen Gesetzbuchs (BGB) stehen im Mittelpunkt dieses Moduls;
Hauptaugenmerk gilt dabei dem deutschen Schuldrecht.
• Ein Modul Öffentliches Recht, das von Dr. Jens Woelk gehalten wird und sich hauptsächlich auf
Verfassungsrecht konzentriert. Behandelt werden u.a. die Grundrechte und die Staatsorganisation, mit
den Schwerpunkten Regierungsform, bundesstaatliche Ordnung und europäische Integration.
LEHRMETHODE
Vorlesung und Übungen.
MATERIALIEN
S.o. (in der italienischen Beschreibung) und ggf. nach Absprache mit den Dozenten.
PRÜFUNGEN
Für die Besucher der Vorlesungen findet nach Abschluss des Moduls Privatrecht eine schriftliche Prüfung über
dessen Stoff statt. Für den öffentlichrechtlichen Teil sowie für die Studenten, welche die Vorlesungen nicht
regelmäßig besuchen können, ist eine mündliche Prüfung vorgesehen, die – wahlweise – in italienischer oder
deutscher Sprache abgelegt werden kann.
WEITERE INFORMATIONEN
Für den regelmäßigen Besuch der Vorlesungen in deutscher Sprache (Fremdsprache) werden zwei
zusätzliche Kreditpunkte gutgeschrieben
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Die Prüfungen zu beiden Modulen können in deutscher Sprache abgelegt werden; bei Bestehen werden dem
Studenten dafür zwei zusätzliche Kreditpunkte gutgeschrieben.
Aus der modularen Gliederung des Kurses ergibt sich die Möglichkeit, auch an lediglich einem Modul aktiv
teilzunehmen (einschließlich der Teilprüfung entsprechend der obigen Angaben) und die zweite Teilprüfung
(zum jeweils anderen Modul) mit den Materialien vorzubereiten, die für die Studenten angegeben sind, welche
die Vorlesungen nicht besuchen können (“programma da non-frequentante“).
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DIRITTO DELL’AMBIENTE
Prof. Nicola Lugaresi – Prof. Robert L. Glicksman
2° semestre - 6 crediti
e-mail: [email protected]
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si propone di approfondire la conoscenza della relazione tra ambiente e diritto, fornendo le nozioni
fondamentali, evidenziando le diverse problematiche connesse, analizzando la normativa vigente, nazionale e
comunitaria, e cercando di fornire gli strumenti utili per la comprensione, l’analisi e l’interpretazione del Diritto
ambientale.
PREREQUISITI
Si presuppone la conoscenza delle nozioni di base di Diritto pubblico e di Diritto comunitario. E’ vivamente
consigliabile avere già sostenuto, o almeno studiato, Diritto amministrativo.
PROGRAMMA DEL CORSO
Il programma del corso comprende l’inquadramento delle problematiche ambientali a livello nazionale,
comunitario e internazionale, l’individuazione dei principi e dei concetti fondamentali, lo studio delle procedure
e degli istituti peculiari del Diritto ambientale, nonché un’analisi dei profili settoriali più rilevanti.
METODI DIDATTICI
I metodi didattici sono discussi con gli studenti, e possono variare, in relazione al numero degli studenti
frequentanti. La partecipazione attiva degli studenti è gradita e incentivata.
TESTI DI RIFERIMENTO
Per fornire indicazioni di testi quanto più aggiornati, i testi di riferimento saranno comunicati in prossimità
dell’inizio delle lezioni, e riportati sulla pagina web del corso (vedi sotto), nell’apposita sezione. Per gli studenti
frequentanti, ulteriori materiali saranno indicati o resi disponibili a lezione.
MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
Partecipazione attiva alle lezioni (per frequentanti). Esame orale. Possibile preappello riservato ai frequentanti.
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
L’assegnazione della tesi in diritto dell’ambiente presuppone, oltre al rispetto della regolamentazione generale
della facoltà di Giurisprudenza, il superamento dell’esame o la frequenza alle lezioni. Gli studenti che abbiano
partecipato attivamente al corso hanno una prelazione per l’assegnazione.
Nota
Per ulteriori indicazioni ed informazioni, si rinvia alla pagina web del Corso:
http://www.jus.unitn.it/users/lugaresi/diramb/home.html
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DIRITTO RUSSO E DELLA COMUNITÀ STATI INDIPENDENTI
Prof. William B. Simons
2° semestre - 6 crediti
Il corso sarà tenuto dal professor William B. Simons, direttore dell’Institute of East European Law and Russian
Studies, Leiden University – Faculty of Law.
PROGRAMMA DEL CORSO
It is an understatement to say that - over the last decade - much has changed in Central and Eastern Europe
(CEE) and in the former USSR (most of the countries of which have joined together in the Commonwealth of
Independent States - CIS). However, there is also much in the CEE/CIS countries that retains (some of) the
“old” essence of the Soviet system. The fields of law and the economy are no exception to these general
statements.
This course will offer an introduction to the legal regime in the transition phase in the region: the move away
from state-controlled economies and single-party political systems towards the societies based on the rule of
law, democratic institutions and market principles of coordinating the economy. The largest country and
historically the most important, the Russian Federation, will be used as the prime example for this course of
the transitions in law and economy. The main topics to be discussed are:
ƒ
Historical Review of Legal Developments in Russia.
ƒ
Scope and Main Issues of Legal Reform Post-Communism.
ƒ
The Making of Constitutions in Post-communist Central and Eastern Europe
State Organs. Separation of Powers.
ƒ
The Law-Making Process.
ƒ
The Constitutional Court: Organisation and Competence. Review of Practice and Problems.
Human Rights. Restrictions and Guarantees.
Political Rights. Dealing with the Past (Lustration, Restitution, Criminal; Liability, Secret Files).
Economic and Social Rights. The Social State Principle.
The Federal System of the Russian Federation. The Problem of Seccession.
ƒ
Organisation of the Court System. Judicial Independence. The Procuracy.
Legal System: Normative Sources of Law. Forms of Judicial Control. Judicial Practice.
ƒ
The Role of International Law in the Legal System of the Russian Federation. Participation in International
Organisations.
Harmonisation of Laws within the CIS.
Codification of Private Law in Russia: The Drafting of the Civil Code of 1994.
ƒ
Forms of Ownership. Limitations on the Exercise of Property Rights.
ƒ
Land Ownership. Registration. Lease.
ƒ
Contracts: Freedom and Limitaiton of Contracts.
ƒ
Consumer Contracts. The Weak Party Doctrine.
ƒ
Entrepreneurial Activity. Commercial Organisations.
ƒ
Privatisation.
ƒ
Corporate Governance: Regulation and Practice
ƒ
Foreign Direct Investment.
ƒ
Commercial Arbitration.
Because the course will be offered by visiting professors who will thereafter return to their home university,
students shall necessarily sit for the exam right after the end of the course, according to the manner and timing
established during the course
TESTI DI RIFERIMENTO
The students will be required to acquaint themeselves with the main primary legal acts of the Russian
Federation (The Constitution, The Civil Code, The Law on Joint Stock Companies, etc.) as well as with some
important cases of the Constitutional Court. The main reference textbook for the course will be: G.M.
100
Danilenko and W. Burnham, Law and Legal System of the Russian Federation, latest edition. In addition, the
lecturers will provide specific readings and sources on the individual lecture topics.
N.B. L’esame deve essere sostenuto al termine del corso.
101
DIRITTO TAVOLARE
Dott. Andrea Pradi
2° semestre – 6 crediti
e-mail: [email protected]
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si propone di illustrare i caratteri principali della pubblicità tavolare in raffronto al sistema della
trascrizione nel più ampio contesto dei trasferimenti della proprietà immobiliare.
PREREQUISITI
Per la frequenza del corso è richiesto il superamento dell'esame di Istituzioni di diritto privato.
PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso ha ad oggetto la disciplina del sistema tavolare inserito nel più ampio contesto dei trasferimenti dei
diritti immobiliari. Considerato il trasferimento immobiliare quale fattispecie a formazione progressiva
(preliminare+atto pubblico+trascrizione/iscrizione) verranno comparate le diverse alternative istituzionali che
affidano al sistema pubblicitario efficacia costitutiva o meramente dichiarativa. A tal fine saranno indagate le
ragioni storiche e i principi ispiratori del sistema tavolare; il criterio reale di organizzazione della pubblicità
tavolare; il principio di iscrizione quello di pubblica fede e di legalità.
METODI DIDATTICI
Il corso alternerà lezioni di natura teorica a momenti pratici.
All'interno del corso verranno offerti due cicli di seminari: uno relativo all'atto pubblico (oggetto, tecniche di
redazione ed efficacia) tenuto dal dott. Guglielmo Reina (notaio in Trento); l'altro relativo alla struttura a base
reale del libro fondiario, all’oggetto della pubblicità tavolare e all'accesso ai dati tenuto dal dott. Flavio
Margonari (Incarico Speciale in materia di Libro Fondiario e catasto PAT).
MODALITA’ DI VERIFICA DELL’APPRENDIMENTO
L'esame si svolgerà in forma orale.
TESTI DI RIFERIMENTO
Agli studenti frequentanti il materiale verrà distribuito durante il corso.
Per gli studenti non frequentanti il testo è:- G. GABRIELLI - F. TOMMASEO, Commentario della legge
tavolare, ult. ed. Giuffrè, Milano, limitatamente agli articoli 1-13 e 21 del R.D. 28/3/1929 n. 499 e agli articoli 112, 19-33, 35-52 e 53-58 della Legge generale sui libri fondiari.
102
STORIA DEL DIRITTO ROMANO
Prof. Massimo Miglietta
2° semestre - 6 crediti
e-mail: [email protected]
OBIETTIVI FORMATIVI
Premesse alcune considerazioni indispensabili sulla utilità dello studio storico del diritto per la formazione del
giurista moderno, sulla storiografia romanistica e sui metodi di indagine, il corso sarà teso, soprattutto, ad
illustrare i mutamenti costituzionali che hanno caratterizzato la storia di Roma antica. Si cercherà, pertanto, di
identificare, avendo a paradigma il modello romano, quelle che sono — nella vicenda istituzionale di uno Stato
— le modalità giuridiche che possono condurre a radicali trasformazioni dell’assetto fondamentale. Per Roma,
infatti, ciò ha coinciso col passaggio dalla Monarchia alla Repubblica, da questa al Principato e, infine, con la
irresistibile avanzata della monarchia assoluta (cosiddetto Dominato).
Particolare attenzione sarà prestata allo studio delle fonti del diritto e del processo criminale (con speciale
riferimento alle molteplici controversie legate al “processo a Gesù”).
PROGRAMMA DEL CORSO
Parte generale:
1. Il diritto romano e il suo studio;
2. Origini di Roma e organizzazione politica primitiva (cenni);
3. Il decemvirato legislativo e la legge delle XII Tavole;
4. Caduta della monarchia e passaggio alla Repubblica;
5. Magistrature, popolo, senato;
6. Le fonti del diritto (lex, ius civile, ius honorarium, ius gentium, interpretazione giurisprudenziale);
7. La crisi dell’assetto istituzionale repubblicano;
8. L’ingegneria costituzionale di Ottaviano Augusto e il principato;
9. Le fonti del diritto e le costituzioni imperiali;
10. La trasformazione del principato in monarchia assoluta: il Dominato;
11. Le fonti del diritto;
12. Giustiniano e le compilazione del Corpus Iuris Civilis; cenni di diritto bizantino.
Parte speciale:
Il diritto criminale e il “processo a Gesù”.
TESTI DI RIFERIMENTO
Per i frequentanti: per la parte generale saranno sufficienti gli appunti tratti a lezione (che potranno essere
integrati attraverso uno dei manuali indicati per i “non frequentanti”); per la parte speciale: AA. VV., Il processo
contro Gesù, a cura di F. AMARELLI E F. LUCREZI, Napoli, Jovene 1999 (tutto il volume, ad eccezione dei
capitoli II e VII [pagg. 65-84 e 211-227] dei quali è richiesta la sola lettura attenta);
Per i non frequentanti: per la parte generale è consigliato il testo di G. SCHERILLO – A. DELL’ORO, Manuale
di storia del diritto romano, Milano, Cisalpina ed. 1990 (tutto il volume, ad eccezione delle pagg. 7-60 e 173198, che dovranno essere oggetto soltanto di lettura). In alternativa, l’esame potrà essere utilmente preparato
anche su uno dei seguenti testi:
F. AMARELLI – L. DE GIOVANNI – P. GARBARINO – V. MAROTTA – A. SCHIAVONE – U. VINCENTI, Storia
del diritto romano (con integrazione di diritto privato), ult. edizione, Torino, Giappichelli 2005;
F.M. D’IPPOLITO – F. LUCREZI, Profilo storico istituzionale di diritto romano, Napoli, Edizioni Scientifiche
Italiane 2003.
Per la parte speciale: AA.VV., Il processo contro Gesù, a cura di F. AMARELLI e F. LUCREZI, Napoli, Jovene
1999 (tutto il volume, ad eccezione dei capitoli II e VII [pagg. 65-84 e 211-227] dei quali è richiesta la sola
lettura attenta).
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MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
L’esame sarà svolto in forma orale. È tuttavia prevista, per i soli studenti frequentanti, la possibilità di
sostenere prove scritte intermedie, il cui esito positivo esonera dalle corrispondenti parti di programma ai fini
del conseguimento del voto.
CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
Per l’assegnazione della tesi di laurea è necessario che lo studente abbia inserito nel piano di studi anche il
corso di Diritto romano.
L’argomento sarà individuato d’intesa con il candidato.
I tempi di elaborazione della tesi non possono essere preventivamente determinati, dipendendo dall’impegno
e dalla predisposizione dello studente.
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STORIA DELLE CODIFICAZIONI MODERNE
Prof. Diego Quaglioni – Dott.ssa Lucia Bianchin
2° semestre - 6 crediti
e-mail: [email protected]
[email protected]
PREREQUISITI
È opportuno che gli studenti abbiano già seguito un corso di Storia del diritto italiano o di Storia del pensiero
giuridico moderno.
PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso intende ripercorrere l'itinerario dottrinale e dei mutamenti istituzionali che hanno presieduto al lungo
processo di formazione dei codici in Italia e in Europa tra i secoli XVII e XIX.
Particolare attenzione sarà offerta alle correnti principali del pensiero giuridico italiano, tedesco e francese del
Sei e Settecento e ai motivi prevalenti in seno alla lunga stagione del giusnaturalismo moderno, come
esperienza dottrinale e normativa che ha posto le basi dell'idea stessa di codice.
MODALITÀ DI VERIFICA DELL'APPRENDIMENTO
L'esame avrà la forma del colloquio.
TESTI DI RIFERIMENTO
Nel corso delle lezioni verrà utilizzato:
- R. BONINI, Crisi del diritto romano, consolidazioni e codificazioni nel Settecento europeo, Bologna, Patron,
1988 (rist. 2001).
Gli studenti che non potranno frequentare regolarmente le lezioni, integreranno la loro preparazione con la
lettura di:
- P. CARONI, Saggi sulla storia della codificazione, Milano, Giuffrè, 1998 (Per la storia del pensiero giuridico
moderno, 51).
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA TESI DI LAUREA
Si richiede la disponibilità a lavorare di prima mano sulle fonti e sulla letteratura specialistica.
105
106
ELENCO E PROGRAMMI DEI CORSI LIBERI
E DEI LABORATORI APPLICATIVI
107
______________________
ELENCO CORSI LIBERI
crediti
semestre
Aspetti criminologici e giuridici del fenomeno mafioso
Corso libero
2
1°
Informatica e documentazione giuridica
2
1°
Ordinamento forense e deontologia professionale
2
1°
Docente
Prof. G. Fornasari
Dott. Andrea Di Nicola
Prof. G. Pascuzzi
Dott. A. Rossato
Avv. A. de Bertolini
Pag
110
111
112
______________________
ELENCO LABORATORI APPLICATIVI
Laboratorio Applicativo
Crediti
Biotecnologie, sicurezza alimentare e tutela dell’ambiente
2
I contratti della Pubblica Amministrazione
2
I diritti differenziati delle identità religiose nel diritto costituzionale
2
comparato
I principi comunitari del diritto amministrativo
2
Il procedimento amministrativo tedesco
2
L’ente pubblico e l’organismo di diritto pubblico
2
Pag.
Semestre
1°
1°
Esperto o Docente
Dott.ssa Silvia Bertazzo
Dott.ssa Evelina Stefani
114
115
1°
Dott.ssa Cinzia Piciocchi
116
1°
1°
1°
Dott.ssa Giulia Bertezzolo
Dott.ssa Cristina Fraenkel
Dott. Antonio Cassatella
116
117
117
L’idea di Stato nella cultura politica tedesca tra Weimar e il
secondo dopoguerra
2
1°
Dott. Maurizio Cau
118
La responsabilità civile della pubblica amministrazione nelle
sentenze dei giudici amministrativi
La struttura retorica degli atti giudiziari
La traduzione del diritto comunitario ed europeo
La tutela dell’incapace nel diritto civile: interdizione, inabilitazione,
amministrazione di sostegno
Le regole comunitarie in materia di concorrenza
Organi politici e organi dirigenziali nella pubblica amministrazione
2
1°
Dott.ssa Silvia Pellizzari
118
2
2
1°
1°
119
119
2
1°
2
2
1°
1°
Dott. Federico Brangian
Dott.ssa Elena Ioriatti
Prof. Giovanni Pascuzzi –
Dott. Carlo Bona
Dott. Michele Carpagnano
Dott. Fulvio Cortese
Dimensione religiosa e diritto nello Stato laico
2
2°
Dott. Alexander Schuster
122
Gli strumenti del lavoro giuridico
2
2°
Dott.ssa Antonella Iunti
123
I patti parasociali
I principi costituzionali in materia penale
2
2°
Dott. Gianluca Riolfo
123
2
2°
Dott. Sergio Bonini
124
I profili tributari delle società cooperative
Il provvedimento amministrativo
2
2°
Dott. Francesco Montanari
125
2
2°
Dott. Sandro Manica
126
Il sistema sanzionatorio penale
2
2°
Dott.ssa Antonia Menghini
126
L’influenza del diritto comunitario sul diritto penale nazionale
2
2°
127
La Corte dei conti e le sue funzioni
2
2°
Dott.ssa Emanuela Fronza
Dott.ssa Paola Cosa –
Dott. Carlo Mancinelli
2
2°
Dott.ssa Eleonora Stenico
128
2
2°
Dott. Paolo Conci
129
2
2°
Dott. Simone Penasa
129
2
2°
130
2
2°
Dott. Carlo Bona
Dott. Umberto Izzo Dott. Matteo Ferrari
La giurisprudenza comparata e comunitaria in materia di
legislazione antidiscriminatoria
La giurisprudenza della Corte di Giustizia in materia di imposte
dirette
La riforma dell’ordinamento giudiziario: la funzione giudiziaria tra
separazione dei poteri ed organizzazione
La separazione ed il divorzio
La sicurezza alimentare in diritto comparato: regole e culture del
cibo a confronto
108
120
121
121
127
131
La società a responsabilità limitata nella prospettiva comparata
2
2°
Dott. Valerio Sangiovanni
132
Le società di persone: modello organizzativo legale ed autonomia
contrattuale
2
2°
Dott. Alessandro Benussi
133
Regimi di appartenenza nell’ottica dell’analisi economica del diritto
2
2°
Dott. Andrea Pradi –
Dott. Andrea Rossato
134
109
CORSI LIBERI
I corsi liberi danno 2 crediti agli studenti iscritti ai corsi di Laurea triennale, specialistica e magistrale; per gli
studenti iscritti al corso di laurea quadriennale (ante riforma), sono aggiuntivi rispetto alle 26 annualità e
corrispondono ciascuno a 0,40 punti valutati in sede di esame di Laurea.
I corsi liberi possono essere registrati unicamente nella data indicata dal docente titolare.
ASPETTI CRIMINOLOGICI E GIURIDICI DEL FENOMENO MAFIOSO
Prof. Gabriele Fornasari – Dott. Andrea Di Nicola
1° semestre - 2 crediti
Scopo
Il corso intende approfondire, in chiave interdisciplinare (criminologia/sociologia della devianza e diritto
penale), l’evoluzione del fenomeno mafioso e delle strategie di contrasto in Italia. Il corso si inquadra nelle
molte attività didattiche, formative e di ricerca che l’Università degli Studi di Trento da tempo porta avanti per
approfondire le conoscenze e le tematiche attinenti al fenomeno della criminalità organizzata nei suoi aspetti
economici, giuridici e sociali sia a livello nazionale che internazionale.
Prerequisito è aver superato gli esami di: a) diritto penale del corso triennale in scienze giuridiche o diritto
penale europeo e transnazionale del corso triennale in scienze giuridiche europee e transnazionali e b)
criminologia.
Oggetto
Il corso è organizzato in due moduli, uno criminologico e uno penalistico.
Argomenti del modulo criminologico: 1) definizioni, cause, rappresentazioni e storia della mafia dalle origini ad
oggi; 2) pentitismo e maxiprocesso; 3) braccio di ferro tra stato e mafia (in particolare: mafiosi e carcere duro,
41-bis); 4) società civile contro la mafia; 5) la mafia di oggi, la mafia imprenditrice.
Argomenti del modulo penalistico: 1) storia delle legislazione antimafia (in particolare: i reati associativi); 2)
altre fattispecie incriminatrici legate al fenomeno mafioso (ad es. 640bis, 513bis c.p.); 3) questioni relative alla
prova nei processi di mafia; 4) trattamento penitenziario dei detenuti per reati di mafia; 5) valutazione della
normativa antimafia in chiave comparatistica.
Il corso, della durata di 20 ore, si svolge non solo attraverso lezioni frontali, ma anche attraverso discussioni in
aula nelle quali vengono coinvolti gli studenti. Sono anche previste riflessioni comuni attorno a testi letterari o
opere cinematografiche sulla mafia.
Modalità di svolgimento
Parallelamente al corso è organizzato un ciclo di Seminari di antimafia nel quale vengono approfonditi aspetti
concreti di tecnica dell’investigazione in materia di criminalità organizzata con l’aiuto di esperti (pubblici
ministeri antimafia, funzionari dei corpi speciali che si occupano di investigazioni antimafia).
La verifica dell’apprendimento avverrà tramite relazioni da parte degli studenti durante le lezioni o prova scritta
finale.
Visto il carattere seminariale e a frequenza obbligatoria del corso, il materiale bibliografico relativo ai temi
trattati è distribuito durante le lezioni.
Il corso, per le modalità didattiche, è a numero chiuso (30 studenti). I Seminari di antimafia sono, però, aperti a
tutti gli studenti della Facoltà di Giurisprudenza.
110
INFORMATICA E DOCUMENTAZIONE GIURIDICA
Prof. Giovanni Pascuzzi – Dott. Andrea Rossato
1° semestre - 2 crediti
Scopo
Il corso si propone di rendere familiari contenuti e modalità di consultazione delle principali banche dati
giuridiche (italiane, comunitarie, straniere) e di lumeggiare i temi connessi alla ricerca automatica dei dati
(operatori booleani, ricerca per canali, ricerca concettuale, ricerca testuale, tecniche di troncamento, tecniche
di mascheramento).
Oggetto
È indispensabile possedere una alfabetizzazione informatica ed essere in grado di navigare in Internet.
Il corso si struttura in quattro parti:
Dalla carta al bit
La ricerca tradizionale dei dati giuridici (supporti cartacei). Repertori e riviste cartacee specializzate. Dalla
carta al bit. La ricerca computerizzata dei dati giuridici. Conservazione e diffusione del dato giuridico. Reti per
la comunicazione dei dati. Rete Internet. Banche dati.
Le banche dati giuridiche
Approfondimento delle tecniche di consultazione delle principali banche dati giuridiche e degli archivi giuridici
elettronici su CDROM.
In particolare saranno indagati:
a) Banche dati on-line e CDROM per la ricerca del diritto italiano.
b) Banche dati on-line e CDROM per la ricerca del diritto comunitario.
c) Banche dati on-line e CDROM per la ricerca dei dati giuridici nelle esperienze: francese, tedesca, inglese,
statunitense.
Informazione giuridica in internet
I siti web che diffondono dati giuridici e informazioni utili al lavoro del giurista.
Tendenze evolutive
La strutture del web semantico ed il suo impatto nella ricerca e nel reperimento delle informazioni giuridiche.
Modalità di svolgimento
Il corso si svolgerà nelle aule informatiche della Facoltà affinché i frequentanti possano avere esperienza
diretta della ricerca dei dati giuridici nelle esercitazioni che si alterneranno alle lezioni.
LETTURE CONSIGLIATE
- G. PASCUZZI, Cyberdiritto.2.0 Guida alle banche dati italiane e straniere, alla rete Internet e all’apprendimento
assistito da calcolatore, Zanichelli, Bologna, 2003, seconda edizione.
- G. PASCUZZI, Il diritto tra tomi e bit. Generi letterari e ipertesti, Cedam, Padova, 1997.
- A. ROSSATO, Tendenze evolutive nello spazio digitale, IN G. PASCUZZI (a cura di), Diritto e tecnologie evolute
del commercio elettronico, Cedam, Padova, 2004, pp. 19-57.
Altro materiale di approfondimento verrà indicato agli studenti all’inizio del corso.
111
ORDINAMENTO FORENSE E DEONTOLOGIA PROFESSIONALE
Avv. Adolfo de Bertolini
1° semestre - 2 crediti
Oggetto
La professione forense, così come in parallelo l'ingresso in Magistratura, rappresenta un punto di arrivo quasi
naturale e ideale per gli studenti delle Facoltà di Giurisprudenza.
Professione di antica e necessaria origine (se ne vedranno esempi significativi in una rapida retrospettiva),
l'Avvocatura esprime e tende a realizzare, nel suo nucleo essenziale, il diritto alla difesa riconosciuto a ciascun
uomo in quanto persona. Consegue necessariamente un ordinamento professionale autonomo, corpus
normativo nel pluralismo degli ordinamenti, così da garantire l'effettività dell'esercizio del diritto di difesa in
piena libertà ed autonomia.
La figura professionale dell'Avvocato, sostanzialmente rimasta immodificata per decenni, ha subito negli ultimi
anni profondi e rapidi cambiamenti dovuti alla forte accelerazione nei mutamenti economico, politicoistituzionali non solo del nostro Paese.
L'Ordinamento comunitario, nella progressiva integrazione con gli ordinamenti nazionali, ha inciso in misura
sensibile sul ruolo dell'Avvocato imponendo nuovi e differenti modi e ambiti di esercizio della professione;
libera prestazione dei servizi e diritto di stabilimento conducono alla nuova figura di Avvocato europeo. La
conoscenza, l'apprendimento e la concreta osservanza della deontologia si impongono tanto come momento
formativo del capitale umano del futuro professionista quanto come essenza stessa della professione. Il corso
ha ad oggetto l'ordinamento professionale vigente, inscindibilmente legato a un complesso di principi e regole
di condotta che tendono alla deontologia come teoria dei doveri, sistema di regole di comportamento che
unisce diritto, etica e prassi forense, senza con essi confondersi.
Il corso ha la durata di venti ore, l'orario e le modalità di iscrizione saranno comunicate mediante avvisi on line.
La frequenza e la presentazione di un elaborato scritto, secondo la valutazione del docente, corrispondono al
riconoscimento di 2 crediti.
N.B. Si ricorda che una delle prove orali dell'esame da avvocato consiste nella dimostrazione di conoscenza
dell'ordinamento forense e dei diritti e doveri dell'avvocato.
LETTURE CONSIGLIATE
Alpa Guido e Zatti Paolo
- Codici deontologici e autonomia privata, Giuffrè, 2006
Cappelli Paolo
- Manuali Diritto e Formazione, Guida alla conoscenza dell’ordinamento e della deontologia forensi, Giuffrè,
2005
Danovi Remo
- Codice dell’Avvocato, Giuffrè, 2006
- Il codice deontologico forense, Giuffrè, 2006
- Il procedimento disciplinare nella professione di avvocato, Giuffrè, 2005
- La professione d'avvocato, testi legislativi e codice deontologico, Giuffrè, 2003
Guida al Diritto, Il Sole 24 Ore
- Le responsabilità dell’Avvocato, Profili civili, penali e disciplinari, Nuovo Codice Deontologico, Garello –
Piselli - Scuto, 2003
Mariani Marini Alarico
- Processo e verità, Collana formazione Giuridica, Edizioni Plus, 2005
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Randazzo Ettore
- La giustizia nonostante, Sellerio Editore, 2006
- L’avvocato e la verità, Sellerio Editore, 2003
- Deontologia e tecnica del penalista, Giuffrè, 2000
Tacchi Francesca
- Gli avvocati italiani dall’Unità alla Repubblica, Il Mulino, 2002
113
LABORATORI APPLICATIVI
I laboratori applicativi danno 2 crediti agli studenti iscritti ai corsi di Laurea triennale, specialistica e magistrale;
per gli studenti iscritti al corso di laurea quadriennale (ante riforma), sono aggiuntivi rispetto alle 26 annualità e
corrispondono ciascuno a 0,40 punti valutati in sede di esame di Laurea.
I laboratori applicativi possono essere registrati unicamente nella data indicata dal docente titolare.
Biotecnologie, sicurezza alimentare e tutela dell’ambiente
Dott.ssa Silvia Bertazzo
1° semestre - 2 crediti
Scopo: il laboratorio applicativo è finalizzato all’analisi della disciplina giuridica in materia di biotecnologie, con
particolare attenzione alle problematiche di natura ambientale e alimentare.
Oggetto: il crescente utilizzo di organismi geneticamente modificati pone degli interrogativi sotto il profilo della
sicurezza alimentare e della tutela dell’ambiente. Ciò ha condotto recentemente ad un vivace dibattito giuridico
a livello internazionale, in cui si registrano posizioni distanti, tra chi sostiene la sostanziale equivalenza tra
prodotti OGM e quelli tradizionali e chi preferisce invece adottare un approccio precauzionale, scegliendo di
introdurre restrizioni al commercio di tali prodotti.
Il laboratorio applicativo partirà dall’esposizione dei principi e delle norme elaborati a livello comunitario, che
verranno comparati con quelli sorti in ordinamenti giuridici extra-europei, in particolar modo quello
statunitense. In un secondo momento si analizzerà la disciplina di carattere internazionale, derivante dagli
accordi stipulati nel quadro dell’Organizzazione Mondiale del Commercio e dal Protocollo sulla Biosicurezza
(Cartagena, 2000). Verranno considerati i profili relativi alla conservazione della biodiversità e delle colture
“tradizionali”, nonché quelli attinenti alla tutela e all’informazione del consumatore. Lo studio del materiale
normativo avverrà anche attraverso l’esame di casi giurisprudenziali.
Modalità di svolgimento: il laboratorio si articola in 20 ore a carattere seminariale e richiede la
partecipazione attiva all’analisi dei casi pratici. Agli studenti verrà fornito il materiale necessario all’inizio del
laboratorio. La frequenza è obbligatoria.
114
I contratti della pubblica amministrazione
Dott.ssa Evelina Stefani
1° semestre - 2 crediti
Scopo: il laboratorio si propone di approfondire la materia dei contratti che vedono quale parte contrattuale la
Pubblica Amministrazione con le annesse problematiche legate alla presenza, nella formazione, nella
conclusione e nell’esecuzione del contratto, di un soggetto per sua natura peculiare rispetto al privato
contraente.
Oggetto: innanzitutto saranno presi in considerazione i caratteri generali dell’attività contrattuale della p.a., in
contrapposizione all’attività di tipo autoritativo, a partire dalle modifiche apportate nel 2005 alla legge sul
procedimento amministrativo, n. 241/1990. Dopo aver operato una classificazione delle tipologie contrattuali in
cui risulta coinvolta la p.a., ci si soffermerà in particolare sul contratto d’appalto avendo riguardo anche alle
disposizioni contenute nel cd. “codice dei contratti pubblici” nonché nella normativa comunitaria. In particolare
si analizzeranno il procedimento per la formazione del contratto, cd. “procedimento dell’evidenza pubblica”, e i
sistemi di scelta del contraente privato. In questa sede si prenderanno in considerazione anche i profili legati
alla eventuale illegittimità del bando di gara.
Particolare rilievo sarà dato all’incidenza dei vizi del procedimento di evidenza pubblica sulla sorte del
contratto già concluso, con specifico riferimento ai recenti orientamenti giurisprudenziali relativi alla sorte del
contratto dopo l’annullamento dell’aggiudicazione.
Si accennerà altresì agli aspetti relativi al riparto della giurisdizione in caso di controversie che insorgano nella
fase precedente e in quella successiva alla stipulazione del contratto.
Modalità di svolgimento: il laboratorio si articola in 20 ore di lezione in forma seminariale con esame finale,
consistente in una prova scritta. La spiegazione teorica degli istituti e delle problematiche ivi sottese sarà
accompagnata dall’esame e dalla discussione delle più significative pronunce giurisprudenziali intervenute in
materia. I materiali necessari per la partecipazione alle lezioni nonché per la preparazione della prova scritta
saranno indicati durante il laboratorio.
La frequenza è obbligatoria.
115
I diritti differenziati delle identità religiose nel diritto costituzionale comparato 1° semestre - 2 crediti
Dott.ssa Cinzia Piciocchi
Scopo: il laboratorio applicativo propone l’analisi comparata del fondamento costituzionale dell’attribuzione di
diritti differenziati ad alcuni gruppi, in ragione della loro identità religiosa. Il laboratorio mira ad analizzare e ad
evidenziare eventuali tratti comuni nel riconoscimento della rilevanza giuridica delle identità religiose da parte
di alcuni ordinamenti ed in particolare il fondamento costituzionale dell’attribuzione di diritti differenziati.
Oggetto: il percorso didattico prende le mosse dall’analisi comparata dei “diritti d’esenzione” riconosciuti dagli
ordinamenti giuridici (in ambito sia legislativo, sia giurisprudenziale), in virtù della richiesta di differenziazione
da parte di alcuni gruppi religiosi. In particolare, saranno considerate l’esperienza giuridica statunitense,
britannica ed italiana nonché quella francese, che presenta profili contrastati. Attraverso l’analisi e la
discussione di casi, si cercherà di comprendere quali siano i tratti costitutivi delle identità religiose
giuridicamente rilevanti.
In una seconda parte, si cercherà di comprendere quali problematiche ponga il riconoscimento di diritti
differenziati da parte degli ordinamenti giuridici. Alla luce dei casi analizzati e discussi, si condurrà un’analisi
induttiva volta, da un lato, a tratteggiare in prospettiva comparata i diversi approcci giuridici verso la richiesta
di riconoscimento dei gruppi religiosi e, d’altro lato, volta a comprendere i possibili significati della “laicità” degli
ordinamenti costituzionali.
Modalità di svolgimento: il laboratorio ha una durata di 20 ore a carattere seminariale e richiede la
partecipazione attiva all’analisi dei casi ed alla discussione. È richiesta la conoscenza almeno passiva della
lingua inglese. I materiali saranno distribuiti durante il laboratorio, che si avvarrà della collaborazione dei dott.
T. Leonardi e S. Penasa.
Numero massimo di partecipanti: 40 con frequenza obbligatoria.
I princìpi comunitari del diritto amministrativo
1° semestre - 2 crediti
Dott.ssa Giulia Bertezzolo
Scopo: l’integrazione europea ha dato avvio, sul piano giuridico, ad un processo tale per cui i principi elaborati
nei diversi Stati membri, una volta trasposti nel diritto comunitario e rielaborati all’interno di questo sistema,
divengono a loro volta modello per i diversi sistemi nazionali. Questo processo è frutto, nel diritto
amministrativo comunitario, prevalentemente dell’opera giurisprudenziale della Corte di Giustizia. Con il
laboratorio ci si propone quindi di introdurre gli studenti alla conoscenza del diritto amministrativo comunitario
attraverso l’analisi del ruolo svolto dalla Corte, in particolare dal punto di vista della elaborazione “creativa” dei
principi del diritto comunitario e della dialettica con le magistrature interne.
Oggetto: il laboratorio sarà dedicato all’analisi dei principi di diritto amministrativo elaborati a livello
comunitario e dell’influenza che essi svolgono nel diritto interno. A seguito di una breve introduzione si
passerà dunque all’esame di alcune sentenze significative della Corte di giustizia.
Modalità di svolgimento: il laboratorio si articola in 20 ore con esame finale. La frequenza è obbligatoria.
116
Il procedimento amministrativo tedesco
1° semestre - 2 crediti
Dott.ssa Cristina Fraenkel-Haeberle
Scopo: il laboratorio si propone di approfondire in una prospettiva comparata i principi dell’attività
amministrativa procedimentalizzata. Il procedimento amministrativo viene analizzato come il luogo della
partecipazione in cui si esprime il rapporto dialettico tra amministrazione, destinatari del provvedimento e terzi.
Oggetto: oggetto di analisi sarà in particolare il modello tedesco di procedimento amministrativo, disciplinato
fin dal 1976 in maniera organica dalla Legge federale sul procedimento amministrativo
(Verwaltungsverfahrensgesetz – VwVfG).
In particolare verranno analizzati la genesi della Legge, i principi fondamentali del procedimento, il concetto di
provvedimento amministrativo particolare e generale (Verwaltungsakt, Allgemeinverfügung) e di contratto di
diritto pubblico (öffentlich-rechtlicher Vertrag); verranno studiate le diverse gradazioni dei vizi del
provvedimento (manifeste inesattezze, vizi formali e loro sanatoria, conversione, annullamento e nullità), i
provvedimenti di secondo grado ad esito demolitorio (Rücknahme, Widerruf) e la riapertura del procedimento
(Wiederaufgreifen des Verfahrens).
Per la frequenza del laboratorio non è richiesta la conoscenza del tedesco.
Modalità di svolgimento: l’insegnamento teorico in forma seminariale sarà accompagnato dall’esame e dalla
discussione di casi pratici. Il materiale necessario alla partecipazione sarà indicato all’inizio del laboratorio che
si concluderà con una prova scritta.
L’ente pubblico e l’organismo di diritto pubblico
1° semestre - 2 crediti
Dott. Antonio Cassatella
Scopo: condurre una riflessione sul rapporto fra diritto interno e diritto comunitario nella definizione delle
soggettività giuridiche pubbliche, anche alla luce della giurisprudenza prodotta in materia sia dalle corti
nazionali che dalle corti comunitarie.
Oggetto: il laboratorio mira ad esaminare, innanzitutto, il concetto di “ente pubblico” affermatosi
nell’ordinamento italiano, cogliendo le peculiarità delle varie elaborazioni intervenute in materia. Verrà
successivamente esaminato il concetto di “organismo di diritto pubblico”, avente origine nell’ordinamento
comunitario, illustrandone quindi l’impatto nell’ordinamento interno.
Modalità di svolgimento: il laboratorio si articola in 20 ore di lezione, basate sulla spiegazione generale
dell’argomento e sulla discussione di casi pratici. Durante il laboratorio verranno indicati agli studenti i materiali
per consentire una partecipazione attiva e consapevole alle lezioni. Il conseguimento dei crediti è subordinato
al superamento di una prova scritta che si terrà alla fine del laboratorio. La frequenza è obbligatoria.
117
L'idea di Stato nella cultura politica tedesca tra Weimar e il secondo dopoguerra
1° semestre - 2 crediti
Dott. Maurizio Cau
Scopo: il laboratorio si propone di ricostruire i tratti principali della riflessione sullo Stato condotta in seno alla
cultura politica e giuridica tedesca negli anni che vanno dall’esperienza weimariana alla nascita della
Repubblica Federale Tedesca.
Oggetto: partendo da un esame della tradizione dottrinale che ha informato la riflessione politica e la scienza
giuspubblicistica tedesche degli anni Venti e che ha trovato piena espressione negli scritti di Hans Kelsen,
Hermann Heller, Carl Schmitt e Rudolph Smend, si ripercorreranno i principali modelli teorici sviluppati dalla
dottrina dello Stato tedesca negli anni che vanno dall’affermazione del terrore nazionalsocialista alla rinascita
democratica postbellica. Particolare attenzione sarà dedicata alla ricostruzione dell’intensa interazione tra
cultura politica e Staatsrechtslehre caratteristica della Germania degli anni Cinquanta e Sessanta, vale a dire
all’esame delle basi teoriche del processo di democratizzazione affrontato dalla Repubblica Federale
Tedesca, segnata da una controversa ripresa delle matrici teoriche smendiane e schmittiane, da un profondo
ripensamento dei rapporti tra Stato e società, nonché dall’aspirazione ad una rinnovata dialettica tra unità
statuale e pluralismo, tra “decisione” e “integrazione”.
Modalità di svolgimento: il laboratorio si articola in 20 ore di lezione.
La responsabilità civile della pubblica amministrazione nelle sentenze dei giudici amministrativi
1° semestre - 2 crediti
Dott.ssa Silvia Pellizzari
Scopo: il laboratorio mira ad approfondire la tematica della responsabilità civile della Pubblica
Amministrazione, conseguente all’adozione di provvedimenti amministrativi illegittimi, fornendo un quadro
esaustivo della stessa da un punto di vista sostanziale e processuale attraverso l’analisi della giurisprudenza
amministrativa formatasi sul punto.
Oggetto: il laboratorio sarà dedicato innanzitutto all’evoluzione legislativa e giurisprudenziale che ha condotto
all’affermazione della risarcibilità delle posizioni soggettive di interesse legittimo. Oggetto di analisi puntuale
saranno poi principalmente gli aspetti applicativi della responsabilità: particolare attenzione verrà data alla
natura giuridica della fattispecie risarcitoria e ai suoi elementi costitutivi sia oggettivi che soggettivi, nonché ai
profili processuali dati dal riparto di giurisdizione tra giudice amministrativo e giudice ordinario e alle tecniche
di tutela accordate dall’ordinamento.
Modalità di svolgimento: il laboratorio si articola in 20 ore con esame finale. La frequenza è obbligatoria.
118
La struttura retorica degli atti giudiziari
1° semestre - 2 crediti
Dott. Federico Brangian
Scopo:il laboratorio è finalizzato a mostrare le possibili applicazioni del metodo retorico nella redazione degli
atti giudiziari.
Oggetto: in linea con le recenti modifiche dell’esame di stato per la professione di avvocato, saranno forniti gli
idonei strumenti pratici e concettuali per l’utilizzo delle tecniche argomentative nella scrittura forense.
Modalità di svolgimento: sulla base di un testo di riferimento e di documenti che verranno forniti nel corso
delle lezioni, dopo adeguata istruzione, lo studente si cimenterà nella redazione di atti giudiziari che verranno
discussi sotto il profilo della tecnica argomentativi.
La traduzione del diritto comunitario ed europeo
1° semestre - 2 crediti
Dott.ssa Elena Ioriatti
Scopo: il laboratorio è finalizzato a sensibilizzare gli studenti ai problemi derivanti dalla traduzione dei concetti
giuridici. La traduzione delle espressioni linguistiche che trasmettono dati giuridici implica infatti una delicata
opera di trasposizione dei concetti da un ordinamento all’altro, o verso più altri, presupponendo quindi una
corretta applicazione della metodologia giuridico-comparatistica così come di metodologie proprie di altre
scienze, tale la linguistica.
Il processo di integrazione europea ha reso tale attività particolarmente importante: essa costituisce infatti un
passaggio cruciale nella redazione, attuazione ed applicazione delle direttive e dei regolamenti, oltre che nella
pubblicazione delle sentenze della Corte di Giustizia CE e nella creazione dei principi comuni europei. Nel
corso del laboratorio particolare attenzione sarà quindi riservata alla traduzione diritto comunitario, al diritto
nazionale di attuazione e al diritto privato europeo.
Oggetto: la prima parte del laboratorio sarà dedicata all’analisi dell’origine delle problematiche di traduzione
dei concetti giuridici, alla loro esposizione teorica ed alle soluzioni proposte dalla comparazione giuridica e
dalla linguistica. Saranno nel contempo esaminati alcuni atti comunitari (in particolare direttive, unitamente alla
fonte di attuazione italiana e propria di altri ordinamenti, ed altresì regolamenti comunitari) al fine di
comprenderne la tecnica di redazione e di traduzione così come concretamente applicata dagli operatori
comunitari. Il laboratorio proseguirà con alcune esercitazioni pratiche di traduzione di inglese giuridico,
essendo questa la lingua di lavoro utilizzata con prevalenza, tanto nella redazione del diritto comunitario,
quanto nella creazione dei principi comuni europei.
Modalità di svolgimento: il laboratorio si svolgerà in forma seminariale per un complessivo impegno di venti
ore. Nel corso delle lezioni sarà fornito agli studenti il materiale necessario. E’ richiesta una partecipazione
attiva e critica. Al fine di consentire la piena comprensione delle problematiche e delle tecniche di traduzione
giuridica del diritto comunitario ed europeo la didattica sarà integrata dalla partecipazione di un docente di
linguistica, un traduttore ed un giurista linguista del Consiglio dell’Unione europea.
119
La tutela dell’incapace nel diritto civile: interdizione, inabilitazione, amministrazione di sostegno
1° semestre - 2 crediti
Prof. Giovanni Pascuzzi - Dott. Carlo Bona
Scopo: il laboratorio si propone di introdurre gli studenti alle forme di tutela dell’incapace nel diritto civile,
analizzandole sia sotto il profilo sostanziale, sia sotto quello processuale. Il metodo proposto è strettamente
pratico - applicativo: si seguirà passo per passo un virtuale procedimento di interdizione, uno di inabilitazione,
ed uno volto alla nomina dell’amministratore di sostegno, soffermandosi sulle difficoltà, sia d’ordine
sostanziale, sia d’ordine processuale, che ogni giorno gli avvocati ed i giudici si trovano ad affrontare. Lo
scopo non è quindi solo quello di approfondire il tema della tutela dell’incapace così come sarebbe possibile
studiando un manuale, una monografia od un trattato, ma soprattutto quello di portare simili conclusioni sul
campo, e pertanto di offrire agli studenti un’anticipazione quanto più possibile realistica di quanto verranno a
trovare frequentando da professionisti o da giudici le aule dei tribunali.
Oggetto: in un ordinamento ed in una realtà sociale sempre più complessi e per ciò sempre più attenti alla
protezioni dei più deboli, la tutela di chi sia o divenga incapace di provvedere ai propri interessi diventa un
momento saliente. Tradizionalmente la tutela viene accordata mediante gli strumenti dell’interdizione e
dell’inabilitazione. Con l’interdizione chiunque si trovi in una situazione di abituale infermità di mente tale da
renderlo incapace di provvedere ai propri interessi viene giudizialmente privato della capacità di agire e si
vede nominare un tutore. Con l’inabilitazione chiunque, sempre per infermità abituale, sia solo parzialmente
capace di provvedere ai propri interessi viene affiancato da un curatore per il compimento degli atti di
straordinaria amministrazione. Recentemente, con la legge 9 gennaio 2004, n. 6, è stato introdotto un nuovo
istituto, l’amministrazione di sostegno, nell’intento dichiarato di offrire uno strumento più duttile, che potesse
operare anche a fronte di situazioni di incapacità che non derivassero da abituale infermità di mente, e che
fosse idoneo a “ritagliare” una tutela su misura per l’incapace, senza privarlo totalmente della capacità di agire
o anche solo della capacità di compiere tutti gli atti di straordinaria amministrazione. In tale contesto normativo
i problemi interpretativi che giudici ed avvocati si trovano quotidianamente ad affrontare sono svariati: quali tra
le alterazioni patologiche delle facoltà mentali sono idonee a giustificare l’intervento del giudice? Lo è ad
esempio uno stato depressivo? È sufficiente un’alterazione delle facoltà volitive (come in alcuni casi di etilismo
o di intossicazione cronica da stupefacenti) o è necessario siano compromesse anche le facoltà cognitive? É
possibile pronunciare l’interdizione o l’inabilitazione quando l’inabilità non è comunque idonea ad incidere sulla
sfera patrimoniale dell’incapace? Qual è il momento al quale va ancorato il giudizio sull’incapacità?
L’inabilitato è processualmente capace, o piuttosto legittimato ad agire o resistere è il curatore, o ancora vi è
una legittimazione congiunta? Qual è il confine tra amministrazione di sostegno ed inabilitazione? Può essere
nominato un amministratore di sostegno al solo fine di consentire all’incapace la continuazione dell’attività di
impresa? Etc.
Modalità di svolgimento: il laboratorio si svolgerà in venti ore. In via preliminare i partecipanti riceveranno un
inquadramento generale sul tema oggetto dell’indagine applicativa, unitamente all’indicazione degli opportuni
riferimenti legislativi, dottrinali e giurisprudenziali. Nella fase successiva verranno invitati a redigere tutti gli atti
di un procedimento di interdizione, di uno di inabilitazione, e di uno volto alla nomina di un amministratore di
sostegno.
Numero massimo di partecipanti: per consentire un proficuo svolgimento del corso, considerate le difficoltà
connesse alla redazione e contestuale correzione e discussione degli atti, il laboratorio è aperto alla
partecipazione di non più di venti studenti.
120
Le regole comunitarie in materia di concorrenza
1° semestre - 2 crediti
Dott. Michele Carpagnano
Prerequisiti: aver sostenuto gli esami di Istituzioni di diritto comunitario ed Economia politica.
Scopo: il Laboratorio applicativo si propone lo studio delle regole comunitarie della concorrenza e l’analisi
delle modalità di applicazione delle stesse da parte delle competenti Istituzioni comunitarie e nazionali. Il
Laboratorio è finalizzato alla analisi ed alla comprensione da parte degli studenti della reazione
dell’ordinamento giuridico comunitario alle illecite distorsioni della concorrenza nel mercato comune.
Oggetto: dopo aver preliminarmente introdotto la funzione storica, economica e sociale del diritto della
concorrenza all’interno dell’Unione Europea, si approfondiranno il contenuto sostanziale, gli aspetti procedurali
delle regole e concrete modalità di applicazione (public – private enforcement).
Considerato il carattere eminentemente giurisprudenziale del diritto comunitario della concorrenza sarà
frequente, nel corso del laboratorio, l’analisi e la discussione delle Decisioni della Commissione Europea così
come delle Sentenze delle Corti Comunitarie e nazionali.
I testi di studio ed i materiali di riferimento saranno indicati all’inizio del laboratorio.
Modalità di svolgimento: il Laboratorio si articola in 20 ore di lezione. Si consiglia la frequenza. E’ previsto un
esame finale.
Organi politici e organi dirigenziali nella pubblica amministrazione
1° semestre - 2 crediti
Dott. Fulvio Cortese
Scopo: l’obiettivo del laboratorio consiste nello studio critico dell’evoluzione storica e della configurazione
attuale dei rapporti tra organi politici ed organi dirigenziali nel sistema amministrativo italiano.
Oggetto: premessi brevi cenni storici e comparatistici sui diversi approcci mediante i quali il problema del
rapporto tra politica e amministrazione può trovare soluzione sul piano dell’organizzazione pubblica, si
passerà ad un esame dettagliato della disciplina costituzionale e dei principi legislativi vigenti nell’ordinamento
italiano, sia per ciò che concerne l’amministrazione statale, sia per quanto riguarda l’amministrazione
regionale e locale. In particolare, saranno oggetto di specifico esame: 1) il processo di graduale affermazione
di un trasversale criterio di “separazione” tra organi politici e organi tecnici; 2) le ragioni funzionali di simili
sviluppi in relazione alla progressiva diffusione di un modello amministrativo cd. “di risultato”; 3) le
conseguenze operative di detto approccio in ordine alla definizione dello status di dirigente pubblico; 4) il
peculiare regime delle nomine “fiduciarie” nei contesti organizzativi di “alta amministrazione”; 5) l’impatto sul
sistema complessivo della previsione eccezionale di forme ibride di “spoil system” (ex lege n.145/02).
Modalità di svolgimento: il laboratorio si svolgerà in forma seminariale per un complessivo impegno di 20
ore. Sarà dedicato ampio spazio all’analisi delle ricostruzioni dottrinali maggiormente condivise e dei più
recenti orientamenti giurisprudenziali, con discussione collettiva e ragionata di alcune pronunce
particolarmente significative. La frequenza è obbligatoria. Il laboratorio si chiuderà con una breve prova scritta.
121
Dimensione religiosa e diritto nello Stato laico
2° semestre - 2 crediti
Dott. Alexander Schuster
Scopo: due sono gli obiettivi perseguiti. Da una parte il laboratorio si prefigge di trasmettere le conoscenze
necessarie ad interpretare la storia costituzionale dello Stato italiano ed europea e così consentire di
comprendere nella loro problematicità le differenze di significato tra espressioni quali separazione Statoreligione, giurisdizionalismo, neutralità e laicità.
Dall’altra, lo studente è invitato ad acquisire dimestichezza con materiali storici, fonti di diritto italiano ed
europeo, nonché di dottrina e di giurisprudenza attraverso un lavoro diretto su di essi. Il laboratorio diviene
così l’opportunità per familiarizzarsi con quell’insieme di strumenti di ricerca che sono richiesti allo studente sin
dall’inizio dei suoi studi giuridici.
Oggetto: il fenomeno religioso ha inciso sul diritto sin dall’origine, esercitando la sua influenza a un duplice
livello. Il laboratorio considererà nel primo modulo la dimensione istituzionale del rapporto religione-diritto,
indagando dapprima la relazione tra Stato e Chiesa, nonché successivamente quella tra Stato e confessioni
religiose non cattoliche. Particolare rilevanza è data allo studio degli atti dell’Assemblea costituente ed alla
giurisprudenza costituzionale italiana ed europea.
Nella seconda parte del laboratorio l’attenzione è rivolta all’influenza sostanziale della tradizione religiosa sul
diritto avvenuta attraverso la trasposizione di un sistema di valori metagiuridici in norme dello Stato. Ciò ha
determinato un impianto assiologico dell’ordinamento a matrice religiosa che tutt’oggi incide sulla sua
evoluzione legislativa e giurisprudenziale. Saranno presi in esame casi concreti (diritto di famiglia, diritto
penale, obiezione di coscienza, ecc.).
Modalità di svolgimento: il laboratorio prevede un’attività a carattere seminariale della durata di venti ore. Lo
studente è coinvolto direttamente attraverso percorsi di ricerca individuali e di gruppo su temi assegnati con
presentazione e discussione durante la lezione. È auspicata la disponibilità a lavorare su materiali anche in
lingua straniera. L’ottenimento dei crediti formativi è subordinato superamento della verifica prevista al termine
del laboratorio.
122
Gli strumenti del lavoro giuridico
2° semestre - 2 crediti
Dott.ssa Antonella Iunti
Scopo: l’obiettivo del laboratorio consiste nel far acquisire agli studenti le competenze necessarie a svolgere
attività di ricerca giuridica, in particolare nell’ambito del Diritto pubblico, attraverso l’apprendimento di un
corretto uso sia degli strumenti cartacei tradizionali (raccolte di leggi e giurisprudenza, riviste, commentari) sia
degli strumenti informatici (banche dati, riviste informatizzate, siti istituzionali).
Oggetto: i dati, le informazioni e i documenti reperibili sia in forma cartacea sia nella rete informatica sono
attualmente moltissimi e ciò comporta la necessità di sapersi orientare e di saper scegliere e selezionare i
materiali a disposizione. Tale cernita è indubbiamente ardua, soprattutto per gli studenti, che spesso giungono
alla fase di redazione della tesi senza le minime conoscenze necessarie a reperire i materiali giuridici utili alla
loro ricerca.
Si ritiene, pertanto, necessario fornire metodi di conoscenza e di ricerca idonei ad un migliore e più efficace
utilizzo degli strumenti suddetti.
Modalità di svolgimento: il laboratorio applicativo si articolerà in 20 ore e consentirà agli studenti di
sperimentare, sotto la guida dei docenti, l’accesso diretto agli strumenti di lavoro, operando vere e proprie
ricerche guidate di documenti e materiali relativi al Diritto pubblico.
I patti parasociali
2° semestre - 2 crediti
Dott. Gianluca Riolfo
Oggetto: il laboratorio si propone di evidenziare l’evoluzione giurisprudenziale e normativa avutasi negli anni
e relativa alla materia dei patti parasociali.
Partendo dalla definizione di patto parasociale o accordo di sindacato come contratto atipico, definizione di
matrice dottrinale, si procederà alla verifica degli orientamenti espressi dalla Cassazione a partire dagli anni
’30 del secolo scorso sul tema della validità o meno dei suddetti patti. A tal fine verrà presa in esame una
sentenza significativa di tali orientamenti.
Successivamente, la giurisprudenza di legittimità dagli anni ’90 evidenzia un deciso cambio di rotta, bene
espresso una prima volta da Cassazione n° 9975/95, con argomentazioni poi compiutamente espresse da
Cassazione n° 14865/01. Entrambe queste sentenze saranno oggetto di approfondita analisi.
L’evoluzione della normativa in materia occuperà la seconda parte del corso: a partire dalle prime leggi degli
anni ’80 in cui non vi è una disciplina compiuta dell’istituto in questione, per giungere poi al Testo unico della
finanza (d.lgs. 58/98) e alla riforma del diritto societario del 2003.
Si procederà all’enucleazione delle problematiche più rilevanti proposte dalla lettura degli articoli 122 e 123 del
T.U.F., nonché degli articoli 2341-bis e 2341-ter c.c..
Si procederà alla lettura, nell’ambito del laboratorio, di uno o più patti parasociali adottati da società italiane.
Il materiale per la preparazione della verifica verrà segnalato all’inizio del corso.
Le modalità dell’esame verranno stabilite all’inizio del laboratorio.
123
I principi costituzionali in materia penale
2° semestre - 2 crediti
Dott. Sergio Bonini
Scopo: il laboratorio intende approfondire il rilievo dei principi costituzionali in ambito penale attraverso
l’analisi dell’evoluzione della giurisprudenza della Corte costituzionale.
Oggetto: in un diritto penale moderno nel quale la Costituzione assurge a fondamento delle scelte di
incriminazione, essenziale è l’approfondimento delle norme che la Carta costituzionale espressamente dedica
alla materia penale. Il laboratorio è rivolto allo studio delle esigenze di natura costituzionale, espresse dall’art.
25, II comma, Cost. ed enucleate nel principio di legalità, il quale opera su tre piani − fonti, formulazione
tecnica e interpretazione delle norme, validità della legge penale nel tempo −, i quali corrispondono a quattro
principi: riserva di legge, tassatività o sufficiente determinatezza della legge penale, divieto di analogia in
malam partem, irretroattività della norma penale. Altrettanto spazio meritano altri principi “dimostrativi” quali il
principio di colpevolezza, desumibile dal carattere personale della responsabilità penale (art. 27, I comma,
Cost.), e il principio del finalismo rieducativo della pena (art. 27, III comma, Cost.). A quest’ultimo riguardo, è
prevista anche una visita guidata all’Istituto penitenziario di Trento e relativo incontro con i detenuti.
Contribuiscono a scolpire il “volto” costituzionale dell’illecito penale il principio di materialità e, seppure con
“statuto” più controverso, il principio di laicità e il principio di offensività. Nel corso delle lezioni, notevole
importanza sarà assegnata allo studio delle principali pronunce della Corte costituzionale in materia.
Modalità di svolgimento: il laboratorio avrà una durata di 20 ore a frequenza obbligatoria e a carattere
seminariale, nel contesto delle quali agli studenti sarà richiesta una partecipazione sempre critica e attiva. Al
termine del ciclo di incontri è prevista una verifica scritta per procedere all’attribuzione dei crediti.
Numero massimo di partecipanti: 30. È consentita la partecipazione a un solo laboratorio applicativo di
diritto penale per ciascuno studente.
124
I profili tributari delle società cooperative
2° semestre - 2 crediti
Dott. Francesco Montanari
Scopo: il corso ha lo scopo di individuare le principali problematiche di natura tributaria delle diverse forme di
società cooperative, anche in virtù delle sensibili modifiche normative che si sono susseguite negli ultimi anni.
Ad una parte introduttiva di tipo istituzionale, necessaria per la piena comprensione dei diversi istituti, verrà
affiancata l’analisi di casi pratico - operativi, con particolare riferimento ai diversi orientamenti della prassi
amministrativa nonché della giurisprudenza di merito e di legittimità. Verranno, altresì, considerati alcuni profili
di compatibilità della disciplina nazionale con il diritto comunitario. Nel corso delle lezioni è prevista la
distribuzione di materiale didattico (articoli di dottrina, sentenze, ecc…)
Oggetto: il corso avrà ad oggetto, in via del tutto indicativa, i seguenti argomenti:
1) Lineamenti essenziali delle diverse forme di società cooperative rilevanti ai fini tributari:
a) Cooperative agricole;
b) Cooperative sociali;
c) Cooperative di produzione e lavoro.
2) Il requisito della c.d. “mutualità prevalente”: scopo mutualistico e scambio mutualistico.
3) Esenzioni e agevolazioni tributarie.
4) Cooperative a mutualità non prevalente: conseguenze di ordine tributario.
5) Regime tributario di utili e ristorni.
6) La figura del socio lavoratore.
7) Analisi delle problematiche connesse all’imposta sul valore aggiunto.
8) Cooperative e fiscalità locale.
9) Profili comunitari.
7) Analisi di alcuni casi concreti.
Modalità di svolgimento: il laboratorio avrà una durata di 20 ore.
125
Il provvedimento amministrativo
2° semestre - 2 crediti
Dott. Sandro Manica
Scopo: il laboratorio è finalizzato ad offrire agli studenti un approfondimento dei fondamenti dell’azione
amministrativa e dei mezzi di tutela di cui può disporre il cittadino, nell’ambito del corso di Istituzioni di diritto
pubblico.
Oggetto:
- Atti e provvedimenti; nozione
- La discrezionalità amministrativa e la discrezionalità tecnica
- Il merito dell’azione amministrativa
- I caratteri dei provvedimenti amministrativi
- La classificazione dei provvedimenti amministrativi
- La motivazione del provvedimento
- L’invalidità
- L’autotutela
- La giustizia amministrativa (cenni)
Modalità di svolgimento: il laboratorio si articolerà in 20 ore di tipo seminariale, nel corso delle quali verrà
fornito agli studenti il materiale necessario a svolgere un attivo lavoro di ricerca e di approfondimento sul tema
in discussione.
La modalità di verifica dell’apprendimento avverrà tramite prova scritta.
Nel corso delle lezioni saranno fornite le indicazioni bibliografiche e giurisprudenziali per il reperimento di
letture di supporto all’attività svolta in aula.
Il sistema sanzionatorio penale
2° semestre - 2 crediti
Dott.ssa Antonia Menghini
Scopo: il Laboratorio ha la finalità di trattare, nella prospettiva nazionale e comparata, il sistema delle sanzioni
penali, con particolare riferimento a quelle diverse dalla reclusione, a quelle di natura interdittiva ed a quelle
previste per le persone giuridiche.
Oggetto: il Laboratorio inizierà con una introduzione alla nozione di sanzione penale; verrà poi illustrata, in
termini di comparazione diacronica e sincronica, l'evoluzione del sistema delle sanzioni penali, per approdare
infine all'inquadramento della situazione attuale e delle prospettive di riforma, anche nel quadro della
armonizzazione europea del nostro diritto penale.
Modalità di svolgimento: il Laboratorio è destinato agli studenti che abbiano frequentato o frequentino il
corso di diritto penale di uno dei due trienni, ha una durata di 20 ore, si svolgerà su materiale fornito dal
docente e richiederà una partecipazione critica ed attiva.
Numero massimo di partecipanti: 30.
126
L’influenza del diritto comunitario sul diritto penale nazionale
2° semestre - 2 crediti
Dott.ssa Emanuela Fronza
Scopo: il laboratorio intende fornire, attraverso un’analisi della legislazione vigente e della giurisprudenza, le
conoscenze fondamentali sull’attuale interazione tra diritto penale e diritto comunitario.
Oggetto: il Laboratorio avrà ad oggetto innanzi tutto il diritto esistente. In tale quadro, verranno esaminati i
rapporti tra diritto comunitario e diritto italiano (così come disciplinati dalla nostra Costituzione), i principi di
diritto comunitario del primato e dell’efficacia diretta di quest’ultimo, il significato della sussidiarietà comunitaria
e della sussidiarietà penale e il principio di proporzione. In un secondo momento, verranno prese in esame le
diverse forme di interazione tra diritto penale nazionale e diritto comunitario. A tale riguardo si analizzeranno
alcune sentenze, in particolare della Corte di Giustizia delle Comunità Europee, rilevanti per la materia trattata
e verrà a tal fine richiesto un contributo attivo dei partecipanti.
Si passerà poi all’analisi delle prospettive de iure condendo: questa avrà ad oggetto innanzitutto il trattato
Costituzione europea e segnatamente l’analisi delle norme rilevanti per il diritto penale sostanziale.
Numero massimo di partecipanti: 30. É consentita la partecipazione ad un solo Laboratorio applicativo di
diritto penale per ciascuno studente.
La Corte dei conti e le sue funzioni
2° semestre - 2 crediti
Dott.ssa Paola Cosa – Dott. Carlo Mancinelli
Scopo: il laboratorio è finalizzato ad approfondire lo studio della Corte dei conti, nelle sue tradizionali funzioni
di controllo e di giurisdizione, nonché in quelle di più recente attribuzione nel sistema delle autonomie regionali
e locali.
Oggetto: dopo una breve introduzione di carattere generale, finalizzata all’esame del sistema organizzativo e
funzionale generale della Corte dei conti, il laboratorio prenderà in esame, in dettaglio, le modalità di
espletamento delle funzioni affidate dalla Costituzione e dalla normativa vigente alla magistratura contabile: la
funzione di controllo, la funzione consultiva e la funzione giurisdizionale. Per quanto riguarda la funzione di
controllo, sarà dato particolare rilievo alle nuove attribuzioni in tema di controllo sulla gestione e sugli equilibri
di finanza pubblica, in particolare in ambito regionale e locale; in merito alla funzione giurisdizionale,
attenzione preponderante sarà dedicata alla giurisdizione di responsabilità amministrativa a carico di
amministratori e dipendenti pubblici, con l’analisi degli elementi costitutivi della medesima e di tutte le più
recenti evoluzioni giurisprudenziali. La parte finale del laboratorio avrà a specifico oggetto i giudizi davanti alla
Corte dei conti. Saranno evidenziate le peculiarità della Corte dei conti nel Trentino – Alto Adige.
Modalità di svolgimento: il laboratorio ha durata di 20 ore e si conclude con un esame finale. Le lezioni
saranno tenute da magistrati della Corte dei conti. La frequenza è obbligatoria.
N. B.: data la specificità degli argomenti trattati, si consiglia la partecipazione a studenti che abbiano già
sostenuto l’esame di istituzioni di diritto processuale e quello di diritto amministrativo (o, quantomeno, di
istituzioni di diritto pubblico).
127
La giurisprudenza comparata e comunitaria in materia di legislazione antidiscriminatoria
2° semestre - 2 crediti
Dott.ssa Eleonora Stenico
Scopo: l’apporto della giurisprudenza ai temi dell’antidiscriminazione è di estremo rilievo, soprattutto quella
della Corte di Giustizia costituisce una componente rilevante del Diritto comunitario del lavoro sia per
l’influenza esercitata nell’assetto complessivo del diritto comunitario dopo il Trattato di Amsterdam sia per
l’incidenza dispiegata negli ordinamenti interni. La giurisprudenza interna, benchè non così cospicua, ha
permesso di puntualizzare vari concetti come quello di discriminazione diretta e indiretta, di utilizzazione di
particolari strumenti di tutela giurisdizionale.
Il laboratorio intende approfondire il ruolo svolto dalla Corte di Giustizia in particolare dal punto di vista della
elaborazione “creativa” dei principi del diritto comunitario, la dialettica instauratasi con le magistrature interne,
e le pronunce relative all’applicazione nell’ordinamento interno dei divieti di discriminazione di razza, genere,
etc..
Oggetto: il laboratorio verterà sull’analisi di filoni giurisprudenziali relativi all’applicazione del principio di
eguaglianza e non discriminazione, da cui emerge l’ interrelazione tra la visione fatta propria dalla
giurisprudenza della Corte e la disciplina dell’ordinamento comunitario nonché quella degli ordinamenti interni,
e che consentono l’approfondimento circa le tecniche argomentative impiegate e gli effetti prodottisi, sul piano
giudiziale e normativo
Modalità di svolgimento: per l’anno accademico in corso l’attività si articola su 20 ore ed è diretta agli
studenti che abbiano superato o stiano frequentando l’esame di Diritto del lavoro o Diritto comparato del
lavoro.
Dopo una breve introduzione circa il ruolo della giurisprudenza “sociale” della Corte di Giustizia, e il significato
dell’inserimento nel Trattato di Amsterdam delle disposizioni concernenti i divieti di discriminazione, sul
contenuto e la portata delle direttive “di seconda generazione” nonché sulle norme di attuazione nel nostro
ordinamento, verrà fornito agli studenti materiale costituito da sentenze e atti processuali, sia della
giurisprudenza comunitaria sia di quella interna, per compiere ricerche e approfondimenti anche alla luce dei
commenti a carattere dottrinale.
Il laboratorio verterà sull’applicazione del principio di libera circolazione, sull’eguaglianza uomo – donna, sul
divieto di discriminazioni per motivi di “razza”, nonché per motivi correlati agli altri fattori di discriminazione
vietata.
Numero massimo dei partecipanti: 45.
128
La giurisprudenza della Corte di Giustizia in materia di imposte dirette
2° semestre - 2 crediti
Dott. Paolo Conci
Scopo: il laboratorio si propone di sensibilizzare gli studenti sulla rilevanza del diritto comunitario per il diritto
tributario. Per l’accesso al laboratorio è necessario aver sostenuto l’esame di Diritto Tributario.
Oggetto: durante il laboratorio verranno esaminate le sentenze della Corte di Giustizia in materia di imposte
dirette. Questa giurisprudenza si occupa della compatibilità delle disposizioni fiscali nazionali con le libertà
fondamentali previste nel Trattato Ce.
Secondo la Corte infatti gli Stati membri devono esercitare la loro competenza in materia di imposte dirette nel
rispetto del diritto comunitario.
Modalità di svolgimento: il laboratorio si articola in 20 ore durante le quali gli studenti saranno invitati a
partecipare attivamente.
La riforma dell’ordinamento giudiziario: la funzione giudiziaria tra separazione dei poteri ed
organizzazione
2° semestre - 2 crediti
Dott. Simone Penasa
Scopo: gli obiettivi del laboratorio saranno essenzialmente da un lato l’esposizione dei principali contenuti
della riforma dell’ordinamento giudiziario a partire dalla legge di delega n. 150 del 2005 per la riforma dello
stesso e dai successivi decreti legislativi d’attuazione, che ha comportato una seppur tardiva realizzazione
della disposizione costituzionale che impegnava il legislatore ordinario ad emanare una nuova legge
sull’ordinamento giudiziario in conformità con la Costituzione, superando in tal modo la disciplina precostituzionale; dall’altro, una volta individuati i contenuti essenziali della riforma, si tenterà un’analisi
oggettivamente critica dei medesimi, soprattutto al fine di coglierne – in un contesto applicativo tuttora fluido
ed in divenire – le possibili conseguenze applicative.
Oggetto: nel corso del laboratorio si introdurrà, partendo da una ricostruzione storico-teorica, il fondamentale
principio della separazione dei poteri – principio particolarmente rilevante se applicato in funzione garantista
alla funzione giurisdizionale –, il contesto costituzionale di riferimento della magistratura, con particolare
attenzione ai principi di autonomia ed indipendenza. Successivamente, verranno esposti ed analizzati i
contenuti di maggiore interesse costituzionale della recente riforma, andando ad analizzare in concreto il
contenuto dei singoli decreti legislativi. Quindi, con una modalità il più possibile partecipativa ed interattiva, si
proporrà un’analisi “critica” dei contenuti medesimi, introducendo anche le posizioni dei soggetti coinvolti dalla
riforma.
Modalità di svolgimento: il laboratorio avrà la durata di 20 (venti) ore di tipo seminariale, nel corso delle quali
è auspicata una attiva e critica partecipazione degli studenti, sulla base dei contenuti che verranno esposti nel
corso degli incontri. Prima dell’inizio del corso, verranno indicati alcuni materiali bibliografici e normativi la cui
conoscenza, oltre ad essere richiesta, risulterà utile al fine di una “consapevole” ed attiva partecipazione alle
lezioni. Al termine del laboratorio è prevista una prova finale, le modalità della quale verranno indicate nel
corso dello stesso. La frequentazione al laboratorio è, oltre che obbligatoria, auspicabile.
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La separazione ed il divorzio
2° semestre - 2 crediti
Dott. Carlo Bona
Scopo: il laboratorio si propone di introdurre gli studenti ai procedimenti di separazione e divorzio,
analizzandoli sia sotto il profilo sostanziale, sia sotto quello processuale. Il metodo proposto è strettamente
pratico - applicativo: si seguirà passo per passo un virtuale procedimento di separazione consensuale, uno di
separazione giudiziale ed uno di divorzio, soffermandosi sulle difficoltà, sia d’ordine sostanziale, sia d’ordine
processuale, che ogni giorno gli avvocati ed i giudici si trovano ad affrontare.
Oggetto: di fronte ad una realtà in continua evoluzione, l’esigenza impone che si calibrino in modo attento
strumenti ormai tradizionali come quelli dell’assegno di mantenimento e dell’assegno alimentare per il coniuge,
dell’affidamento, dell’assegno di mantenimento, dell’assegnazione della casa coniugale per i figli. Compito
tutt’altro che facile, come dimostra anche il recente intervento normativo sull’affidamento condiviso (l. 8
febbraio 2006, n. 54) con cui si è cercato di por rimedio ad alcune sperequazioni aprendo peraltro un vivissimo
- e polemico - dibattito dottrinale.
Modalità di svolgimento: il laboratorio si svolgerà in venti ore. In via preliminare i partecipanti riceveranno un
inquadramento generale sul tema oggetto dell’indagine applicativa, unitamente all’indicazione degli opportuni
riferimenti legislativi, dottrinali e giurisprudenziali. Nella fase successiva verranno invitati a redigere tutti gli atti
di un procedimento di separazione consensuale, di uno di separazione giudiziale, e di uno di divorzio.
Numero massimo di partecipanti: per consentire un proficuo svolgimento del corso, considerate le difficoltà
connesse alla redazione e contestuale correzione e discussione degli atti, il laboratorio è aperto alla
partecipazione di non più di trenta studenti.
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La sicurezza alimentare in diritto comparato: regole e culture del cibo a confronto
2° semestre - 2 crediti
Dott. Umberto Izzo - Dott. Matteo Ferrari
Scopo: il laboratorio applicativo si propone di introdurre gli studenti alle problematiche giuridiche relative alla
sicurezza alimentare, attraverso lo studio comparato di alcune esperienze nazionali. L’analisi verrà sviluppata
attraverso l’esame di alcune recenti vicende, quali la crisi delle mucca pazza o lo scontro sugli OGM, che
hanno magnificato il ruolo che la sicurezza alimentare ha assunto sia sulla scena internazionale, che
all’interno dei sistemi nazionali. Dopo aver descritto le principali caratteristiche degli strumenti che gli
ordinamenti giuridici predispongono per gestire i rischi derivanti dal consumo di prodotti alimentari, l’attenzione
sarà rivolta all’esperienza di tre paesi che sono intervenuti nel campo della sicurezza alimentare con modalità
(apparentemente) diverse tra loro: Italia, Stati Uniti e Giappone. Lo studio delle esperienze di questi tre paesi
permetterà di porre in esponente il forte legame esistente tra gestione dei rischi alimentari e culture dei singoli
paesi.
Oggetto: la sicurezza alimentare acquista un ruolo sempre più centrale nelle politiche di tutela del
consumatore. Oggi più che mai la produzione e commercializzazione di prodotti alimentari sono settori chiave
nella vita degli Stati. L’importanza delle regole che governano il settore è del resto attestata dal sorgere di
frequenti conflitti a livello nazionale, comunitario ed internazionale. Crisi come quella della c.d. influenza
aviaria o del c.d. morbo della mucca pazza, così come lo scontro sugli OGM (solo per ricordare i casi più noti),
rendono evidente la criticità della sicurezza alimentare in tempi in cui ciò che mangiamo tende ineluttabilmente
a seguire le dinamiche produttive e distributive della globalizzazione. In tutti i sistemi giuridici sono all’opera
regole e strumenti per controllare i rischi che derivano dal consumo dei prodotti alimentari. Si tratta in primo
luogo di interventi di natura amministrativa, che comprendono valutazione e gestione dei rischi, politiche
informative nei confronti dei consumatori, approvazione preventiva di determinati prodotti, attività di
monitoraggio della catena produttiva alimentare, forme di adverse events reporting, e così via. I paesi
industrializzati si sono dotati di agenzie cui è deputata la valutazione dei rischi alimentari: la Food and Drug
Administration statunitense, la European Food Safety Agency a livello comunitario, la Food Safety
Commission giapponese. Ma in tutti gli ordinamenti la gestione del rischi alimentare è perseguita anche
attraverso l’operatività della responsabilità civile, impiegando in particolare l’apparato di regole sulla
responsabilità da prodotti difettosi, e non è un caso che alcuni dei più importanti casi di products liability
concernino proprio generi alimentari. Il terzo strumento è demandato all’autonomia privata e consiste nelle
attività di certificazione che organismi privati svolgono, attestando che i produttori si sono attenuti agli standard
di qualità fissati a livello municipale o internazionale. Lo studio comparatistico di quanto avviene in Stati Uniti,
Italia e Giappone a tutela della salute dei consumatori nel settore alimentare vuole porre in risalto l’interazione
che si realizza tra regole di sicurezza alimentare e culture locali, analizzando nel contempo le sfide che questa
interazione pone alle dinamiche della globalizzazione.
Modalità di svolgimento: il laboratorio avrà una durata di 20 ore a frequenza obbligatoria. Al termine del
laboratorio è prevista una prova scritta, il cui superamento è necessario ai fini dell’accreditamento. Il
laboratorio si avvarrà di una WebBoard, strumento attraverso cui gli studenti potranno reperire i materiali
legislativi, giurisprudenziali e dottrinali che saranno oggetto di analisi, interagendo con i docenti.
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La società a responsabilità limitata nella prospettiva comparata
2° semestre - 2 crediti
Dott. Valerio Sangiovanni
Oggetto: il laboratorio mira a esaminare la disciplina della società a responsabilità limitata nella prospettiva
comparata.
Il punto di partenza sarà la disciplina italiana della società a responsabilità limitata, quale contenuta nel codice
civile (artt. 2462-2483 c.c.). Si prenderanno in considerazione i singoli istituti regolati dal legislatore italiano. Si
esamineranno, in particolare, il procedimento di costituzione della società, il regime dei conferimenti e delle
quote, il sistema di amministrazione e controllo, i meccanismi che regolano le decisioni dei soci. L’approccio
seguito nel laboratorio è pratico, perché si prenderanno in esame atti costitutivi, statuti e altri atti societari.
L’esame di questa documentazione costituirà il punto di partenza per effettuare confronti con la disciplina
prevista in alcuni altri importanti ordinamenti europei. In particolare ci si soffermerà sulla disciplina della
Gesellschaft mit beschränkter Haftung tedesca e della Limited Liability Company inglese.
Si tratta di tipi societari che conoscono ampia diffusione nei relativi ordinamenti.
Modalità di svolgimento: il laboratorio si articolerà in 20 ore complessive.
Per prendere parte al laboratorio non è necessaria la conoscenza né della lingua tedesca né della lingua
inglese. Il materiale, in italiano, verrà fornito oppure indicato all’inizio del laboratorio. È tuttavia necessario
portare sempre la copia di un codice civile aggiornato.
Il corso è particolarmente utile per chi sta preparando l’esame di diritto commerciale, perché consente di
approfondire una parte del programma del relativo corso. Chi ha invece già affrontato l’esame di diritto
commerciale sarà facilitato per le conoscenze di diritto societario che ha già accumulato e potrà approfondire
alcuni aspetti.
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Le società di persone: modello organizzativo legale ed autonomia contrattuale
2° semestre - 2 crediti
Dott. Alessandro Benussi
Oggetto: il laboratorio mira, premessi brevi cenni storici, comparatistici e metodologici, alla comprensione del
modello organizzativo delle società personali, sia sotto il profilo della disciplina legale, sia sotto quello
dell’autonomia statutaria. E’ noto, infatti, come esso nella prassi sia oggetto di frequenti modifiche ed
integrazioni finalizzate ad adattare lo schema legale al fenomeno economico regolato.
I limiti dell’autonomia statutaria in materia verranno individuati attraverso l’applicazione del c.d. “metodo
tipologico”, in contrapposizione al c.d. “metodo logico”, dei quali verranno evidenziati il fondamento teorico, i
presupposti e le modalità di applicazione.
Nel corso del laboratorio, individuati gli elementi essenziali e le norme inderogabili della disciplina, si
procederà partitamente all’analisi del modello organizzativo in relazione ai profili decisionale, gestionale e di
controllo, evidenziando di volta in volta problemi interpretativi e soluzioni applicative.
Alla luce dei risultati raggiunti si analizzeranno infine, anche in termini di analisi economica del diritto, le
pattuizioni contenute in una serie di statuti che verranno messi a disposizione dei partecipanti e si procederà
alla redazione di statuti.
Modalità di svolgimento: il laboratorio si articolerà in 20 ore complessive.
Il laboratorio verrà costantemente condotto attraverso il metodo seminariale, sia per l’individuazione dei
fondamenti della disciplina, sia per la comprensione e l’analisi dei problemi interpretativi ed applicativi. Spazio
verrà inoltre dedicato ad esercitazioni pratiche finalizzate alla redazione da parte dei partecipanti di statuti
sulla base di specifiche caratteristiche della compagine sociale e della natura dell’attività esercitata.
Il materiale verrà indicato all’inizio del laboratorio.
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Regimi di appartenenza nell’ottica dell’analisi economica del diritto
2° semestre - 2 crediti
Dott. Andrea Pradi - Dott. Andrea Rossato
Scopo: il laboratorio applicativo si propone di analizzare il tema dei regimi di appartenenza alla luce
dell'analisi economica del diritto. Lo scopo è quello di avvicinare gli studenti alla letteratura specialistica
mediante l'individuazione di percorsi tematici che pongano in relazione gli sviluppi istituzionali con le riflessioni
teoriche sulla struttura economica degli incentivi all'efficiente utilizzo delle risorse.
Oggetto: il laboratorio avrà ad oggetto il tema dei regimi di appartenenza, con particolare riferimento al diritto
di proprietà ed ai diritti sulle opere dell'intelletto, alla luce dell'analisi economica del diritto. L'ampiezza dei diritti
esclusivi e delle privative che esprimono l'appartenenza delle risorse, fisiche o intellettuali, saranno analizzati
alla luce degli incentivi che essi forniscono in relazione all'efficiente utilizzo delle medesime risorse.
Modalità di svolgimento: dopo una breve introduzione volta a fornire agli studenti le tecniche di analisi
dell'approccio economico al diritto, il laboratorio si articolerà in due parti:
1. analisi economica del diritto di proprietà
2. analisi economica della “proprietà intellettuale”
Il laboratorio avrà un andamento seminariale. Gli studenti saranno invitati alla lettura dei materiali forniti ed alla
loro discussione in sede di lezione.
L'esame consisterà nella predisposizione di un breve elaborato scritto su di un tema concordato con i docenti.
Agli studenti frequentanti il materiale verrà distribuito durante il corso.
Numero massimo di partecipanti: 20.
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PRESIDIO SERVIZI INFORMATICI, TELEMATICI E MULTIMEDIALI
Comitato locale:
Presidente:
Dott. Roberto Caso
Rappresentante del Consiglio di
Facoltà di Giurisprudenza
e-mail: [email protected]
Prof. Roberto Toniatti
Preside della Facoltà di Giurisprudenza
Prof. Luca Nogler
Direttore del Dipartimento di Scienze
Giuridiche
e-mail: [email protected]
e-mail: [email protected]
Prof. Nicola Lugaresi
Rappresentante del Consiglio del
Dipartimento di Scienze Giuridiche
Dott. Ing. Giuseppe Chiasera Responsabile Tecnico
e-mail: [email protected]
e-mail: [email protected]
Personale:
Dott. Ing. Giuseppe Chiasera Responsabile Tecnico
e-mail: [email protected]
Dott.ssa Arianna Dorigatti
Assistente elaborazione dati (banche
dati)
e-mail: [email protected]
Sig. Giuseppe Oss
Assistente elaborazione dati
e-mail: [email protected]
Sig. Albert Tyszkiewicz
Assistente elaborazione dati
e-mail: [email protected]
Il Presidio, attivato nel 1996, svolge il compito di implementare e diffondere l'utilizzo di strumenti telematici a
fini didattici e di ricerca all'interno della Facoltà di Giurisprudenza e del Dipartimento di Scienze Giuridiche.
Persegue l'obiettivo di sensibilizzare gli utenti, sia docenti che studenti, sulle opportunità offerte dai sistemi di
archiviazione, reperimento dati e comunicazione in forma elettronica.
In particolare, allestisce per gli studenti servizi sostitutivi o aggiuntivi ad impatto tecnologico volti ad agevolare
l'assolvimento dei normali adempimenti connessi all’attività didattica, ovvero a consentire l'accesso,
organizzato secondo precise modalità e tempi di collegamento, alle banche dati giuridiche, rispetto cui
intende promuovere specifici corsi di addestramento. Supporta le segreterie di Facoltà e Dipartimento,
nella gestione delle funzionalità del sito Web.
Il sito “Jus” promuove oltre alle iniziative istituzionali, una serie in espansione di luoghi virtuali di particolare
interesse giuridico. Pubblica periodicamente un Notiziario reperibile nella sezione del sito dedicata al
Presidio (http://www.jus.unitn.it/presidio/home.html).
Il Presidio inoltre mette a disposizione degli studenti appositi spazi su di un server di rete dedicato per
l’archiviazione personale , accessibile dalle postazioni delle aule informatiche. Coordina e supporta i progetti
informatici proposti dagli studenti che siano ritenuti meritevoli di attuazione da parte della Facoltà e del
Dipartimento.
Un servizio ulteriore è la trasmissione in diretta internet degli eventi pubblici (convegni, conferenze,
seminari) della Facoltà e del Dipartimento (i rispettivi links sono promossi di volta in volta in home page) e i
relativi contributi trovano successivamente collocazione nell'archivio audiovisivo on line
(http://www.jus.unitn.it/services/arc).
Il Presidio gestisce le due aule informatiche della Facoltà (70 postazioni multimediali) con accesso internet e
fruizione di banche dati giuridiche offerte dalla Facoltà direttamente o attraverso il sistema online della
Biblioteca d’Ateneo. Mette inoltre a disposizione degli studenti l’accesso wire/wireless alla rete d’Ateneo con
portatile personale e credenziali Unitn (Esse3).
.
135
CORPO DOCENTE DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA
Preside: prof. Roberto TONIATTI
Professori ordinari e straordinari
Professori associati
Luisa ANTONIOLLI
Gian Antonio BENACCHIO
Silvio BUSTI
Paolo CARTA
Daria de PRETIS
Giandomenico FALCON
Damiano FLORENZANO
Gabriele FORNASARI
Ruggero MACERATINI
Maurizio MANZIN
Alessandro MELCHIONDA
Giuseppe NESI (coll. fuori ruolo)
Luca NOGLER
Giovanni PASCUZZI
Mauro POLITI (aspettativa)
Diego QUAGLIONI
Gianni SANTUCCI
William SIMONS (2004-2008)
Roberto TONIATTI
Carlo ZOLI
Fulvio ZUELLI
Antonino ALI’
Marcello BUSETTO
Erminia CAMASSA
Carlo CASONATO
Emanuele CUSA
Alessandro FODELLA
Silvio GOGLIO
Nicola LUGARESI
Barbara MARCHETTI
Marino MARINELLI
Massimo MIGLIETTA
Cecilia Frida NATALINI
Teresa PASQUINO
Elisabetta PEDERZINI
Massimo SANTARONI
Stefania SCARPONI
Paolo SOMMAGGIO
Ricercatori
Sergio BONINI
Donata BORGONOVO RE (aspettativa)
Matteo BORZAGA
Stefania BRUN
Roberto CASO
Marco DANI
Andrea DI NICOLA
Gabriella DI PAOLO
Emanuela FRONZA
Elena IORIATTI
Umberto IZZO
Demetrio Nicola LUISI
Alessandra MAGLIARO
Giuliano MARCHETTO
Raffaella MURONI
Andrea PRADI
Filippo SARTORI
Anna SIMONATI
Jens WOELK
Christian ZENDRI
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Partecipano al Consiglio di Facoltà, in qualità di Rappresentanti degli studenti, i Sig.ri:
Tommaso ACLER
Manuela BENTIVOGLIO
Antonella COSTANZO
Alberto LORUSSO
Alessandro MARTINI
Francesco PLANCHENSTAINER
Nicola Matteo SARTORE
Si ricorda che nell’Università di Trento opera un Consiglio degli Studenti presieduto dal Sig. Francesco
Planchensteiner.
Recapito rappresentanti degli studenti: [email protected]
Gli studenti sono invitati ad utilizzare attivamente il servizio prestato dai loro rappresentanti sia attraverso la
consultazione dell'apposita bacheca nell'ingresso della Facoltà sia con contatto diretto anche via e-mail.
PRESIDE: Prof. Roberto Toniatti
PRESIDE VICARIO: Prof.ssa Daria de Pretis
CONSIGLIO DI PRESIDENZA: Prof.ssa Daria de Pretis, Prof.ssa Luisa Antoniolli, Prof. Massimo Miglietta,
Dott.ssa Gabriella Di Paolo
COMITATO PARITETICO PER LA DIDATTICA: Prof. Roberto Toniatti, Prof.ssa Barbara Marchetti, Dott.
Giuliano Marchetto
- studenti: sig. Tommaso Acler, sig. Alberto Lorusso, sig.
Nicola M. Sartore
Incarichi di Direzione:
DIRETTORE DEL MASTER DI II LIVELLO IN STUDI AVANZATI DI DIRITTO EUROPEO E
TRANSNAZIONALE: Prof. Giandomenico Falcon (Responsabili di area: Proff. Fodella, de Pretis, Fornasari,
Nogler, Santaroni)
DIRETTORE DEL MASTER DI I LIVELLO IN DIRITTO DELLO SPORT: Prof. Alessandro Melchionda
DIRETTORE DEL CORSO FORMATIVO DONNE, POLITICHE, ISTITUZIONI PARI OPPORTUNITA’
(Ministero per le Pari Opportunità): Prof.ssa Daria de Pretis
DIRETTORE DELLA SCUOLA DI FORMAZIONE PER GLI ASPIRANTI GIUDICI DI PACE: Prof. Gabriele
Fornasari
DIRETTORE DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER LE PROFESSIONI FORENSI: Prof. Carlo Zoli
(Membri del Consiglio Direttivo: Prof.ssa Daria de Pretis, Prof. Alessandro Melchionda)
DIRETTORE DEL CORSO PER COMANDANTI E UFFICIALI DELLA POLIZIA MUNICIPALE: Dott.ssa
Gabriella Di Paolo
Incarichi di Rappresentanza:
RAPPRESENTANTE DELLA FACOLTÀ NEL COMITATO DEL PRESIDIO ITGM: Prof. Roberto Caso
RAPPRESENTANTE DELLA FACOLTA’ NEL CONSIGLIO DI BIBLIOTECA: Prof. Massimo Miglietta, Prof.
Gianni Santucci (sostituto)
RAPPRESENTANTE DELLA FACOLTA’ PRESSO IL CONSIGLIO DIRETTIVO RISTRETTO ED
ALLARGATO DELLA SCUOLA DI STUDI INTERNAZIONALI: Prof. Alessandro Fodella
DELEGATO PRESSO IL MASTER PER LO SVILUPPO LOCALE NEI BALCANI: Dott. Jens Woelk
DELEGATO PRESSO IL MASTER DI I LIVELLO IN POLITICHE DI GENERE: Prof.ssa Stefania Scarponi
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DELEGATO PER PROGETTI INTERNAZIONALI E PER IL PROGETTO “DOPPIE LAUREE”: Prof. Gabriele
Fornasari
Incarichi Speciali
DELEGATO PER I PIANI DI STUDIO: Prof. Silvio BUSTI
DELEGATO PER ESSE3: Prof.ssa Elisabetta Pederzini
DELEGATI PER IL PROGRAMMA ERASMUS/SOCRATES-ECTS-TSM: Prof. Emanuele Cusa, Dott. Andrea
Di Nicola
DELEGATO PER IL PROGRAMMA ERASMUS/MUNDUS: Dott. Umberto Izzo
COORDINATORE PER L’ORIENTAMENTO: Prof. Marino Marinelli, con la collaborazione dei Proff. Barbara
Marchetti, Nicola Lugaresi, Gianni Santucci.
DELEGATO PER GLI STUDENTI DISABILI: Dott. Andrea Di Nicola
COORDINATORE PER I TIROCINI PROFESSIONALI: Dott. Andrea Pradi (Ordini professionali,
amministrazione della giustizia), con la collaborazione dei Dott. Filippo Sartori (Banche e Imprese) e Dott.ssa
Alessandra Magliaro (Pubblica Amministrazione)
RESPONSABILE PER LA FORMAZIONE DEI GIUDICI DI PACE: Prof. Gabriele Fornasari
DELEGATO PER LA DIDATTICA A DISTANZA: Dott. Roberto Caso
DELEGATO PER IL PROGETTO UNIVERSITA’ A COLORI: Dott. Jens Woelk
DELEGATO PER IL PROGRAMMA DIRITTO E CINEMA: Prof.ssa Elisabetta Pederzini
138
Lauree honoris causa:
Prof. Reinhard ELZE
(1994)
Prof. Rudolf B. SCHLESINGER (1994)
Mons. Iginio Rogger
(2006)
VISITING PROFESSORS 2006-2007
Biodiritto
Prof. Carlos Romeo Casabona, Universidad del País Vasco, Spagna
Diritto anglo americano
Prof. William Burnham, Wayne State University Law School, Detroit, USA
Diritto comunitario del lavoro
Prof. Michel Dispersyn, Universitè Libre de Bruxelles, Belgio
Diritto costituzionale comparato
Prof. Richard Janda, McGill University, Canada
Diritto costituzionale comparato dei gruppi e delle minoranze
Prof. Joseph Marko, Karl-Franzens- Universität Graz, Austria
Diritto dei paesi africani
Prof. Amadou Keita, Università di Bamako, Mali
Diritto dei Paesi asiatici
Prof. Eric Feldman, Università di California, USA
Prof. Xue Jun, University of Economics and Law, Wuhan, Cina
Diritto dei paesi di lingua tedesca
Prof. Udo Reifner, Universität Hamburg, Germania
Diritto dell’ambiente
Prof. Robert L. Glicksman, University of Kansas, USA
Diritto e Letteratura
Prof. Alessandro Fontana, Ecole Normal Supérieure di Lione, Francia
Diritto internazionale
Prof. Mathias Hartwig, Max Planck Institut für Völkerrecht – Heidelberg, Germania
Diritto penale dell’informatica
Prof. Oscar Morales Garcia, Università Oberta de Catalunya, Spagna
Diritto penale internazionale
Prof. Ezequiel Malarino, Collège de France, Francia
Diritto privato romano (fondamenti del diritto europeo)
Prof. Peter Gröschler, Johannes Gutenberg Universität Mainz, Germania
139
Diritto processuale civile
Prof.ssa Ena-Marlis Bajons, Universität Wien, Austria
Filosofia del diritto
Prof. Miguel Ayuso, Pontificia Universidad de Comillas, Madrid, Spagna
Istituzioni di Diritto romano
Prof. Christian Baldus, Universität Köln, Germania
CATTEDRA FULBRIGHT 2006-2007
Prof.ssa Linda Susan Mullenix, University of Texas, USA
PROFESSORE DI CHIARA FAMA
Prof. Wolfgang Däubler, Universität Bremen, Germania
140
LE TESI DI TRENTO
Le Tesi di Trento sono un manifesto culturale sulla scienza della comparazione giuridica elaborato nel 1987
da un circolo di autorevoli comparatisti (F. Castro, P. Cendon, A. Frignani, A. Gambaro, M. Guadagni, A.
Guarnieri, P. G. Monateri, R. Sacco) alcuni dei quali già docenti della Facoltà di Trento. La conoscenza e la
comprensione delle Tesi agevola gli studenti ad apprezzare il significato e il valore dei numerosi insegnamenti
comparatistici impartiti dalla Facoltà.
1ª Tesi
La comparazione giuridica, intesa come scienza, mira in modo necessario alla migliore conoscenza di dati
giuridici.
Compiti ulteriori - ad esempio la promozione del modello legale o interpretativo migliore - meritano la più
grande considerazione, ma rappresentano un fine solo eventuale della ricerca comparatistica.
2ª Tesi
Non esiste scienza comparatistica senza misurazione delle differenze e delle identità che intercorrono fra i vari
sistemi giuridici.
Non si fa scienza comparatistica finché ci si limita agli scambi culturali o all'esposizione parallela delle
soluzioni esplicitate nelle diverse aree.
3ª Tesi
Il comparatista rivolge la sua attenzione ai vari fenomeni della vita giuridica realizzati nel passato o nel
presente, considera le stesse proposizioni giuridiche (fra cui gli atti del legislatore e del giudice, e le definizioni
del dottrinario) come fatti storici, e tende ad accertare ciò che è realmente accaduto. In questo senso, la
comparazione è una scienza storica.
4ª Tesi
La conoscenza dei sistemi giuridici in forma comparativa ha il merito specifico di controllare sia la coerenza
dei formanti presenti in ogni sistema giuridico, sia gli elementi che compongono e determinano i singoli
contrapposti formanti.
In particolare, essa controlla la coerenza fra le regole operazionali presenti nel sistema e le proposizioni
teoretiche elaborate per rappresentare le regole operazionali.
5ª Tesi
La conoscenza di un sistema giuridico non è monopolio del giurista appartenente al sistema. Al contrario, il
giurista appartenente al sistema dato, se da una parte è favorito dall'abbondanza di informazioni, sarà però
particolarmente impacciato dal presupposto che gli enunciati teoretici presenti nel sistema siano pienamente
coerenti con le regole operazionali del sistema considerato.
141
RECAPITI DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA
Ufficio di Presidenza
Preside: prof. Roberto Toniatti
Facoltà di Giurisprudenza - via Verdi 53 - 38100 Trento
tel. 0461 881806 – fax 0461 881865-76
e-mail: [email protected]
Segreteria dell'Ufficio di Presidenza
Sig.ra Rosa Alba Fiorellini
tel. 0461 881807 - fax 0461 881865 - 76
e-mail: [email protected]
Sig.ra Ivonne Ronz
tel. 0461 881873 - fax 0461 881865
e-mail: [email protected]
tel. 0461 881867 – fax: 0461 881876
e-mail: [email protected]
tel. 0461 883817 – fax: 0461 881876
e-mail: [email protected]
tel. 0461 883818 - fax: 0461 881876
e-mail: [email protected]
H
Dott.ssa Loredana Giacomelli
Dott.ssa Gae Santi
Dott.ssa Valeria Tramonte
Portineria della Facoltà
sede di via Verdi n. 53:
Sig. Giorgio Faitelli (coordinatore)
Sig.ra Fabia Poggini
Sig.ra Cinzia Pisetta
Sig.ra Ana Lucia dos Santos Wilson
tel. 0461 883808 e-mail: [email protected]
tel. 0461 881818
tel. 0461 881817
tel. 0461881817
e-mail: [email protected]
FAX: 0461 881899
H
sede di via S. Margherita n. 10:
Sig.ra Giuseppina Mazzardi
tel. 0461 883896
e-mail: [email protected]
FAX: 0461 883828
sede di Palazzo Consolati – via S. Maria Maddalena n. 1:
Sig. Marco Bonetti
Sig.ra Marianna De Pascalis
Sig.ra Francesca Bertotti
tel. 0461 883411
tel. 0461 883411
tel. 0461 883411
e-mail: [email protected]
ALTRI RECAPITI UTILI
Centro Interfacoltà per l'Apprendimento delle Lingue
via Verdi 8, tel. 0461 – 883460
e-mail: [email protected]
Presidio didattico della Facoltà di Giurisprudenza
via Inama n. 1, 38100 Trento (tel. 0461 88 2170 – 2173 – 2174 – 2175)
e-mail: [email protected]
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Guida Laurea Triennale a.a. 06-07