25 aprile
il tricolore alla finestra
Nelle pagine centrali del giornale
la bandiera della Liberazione
da esporre nelle vostre case
San Lazzaro
in Piazza
Nuova serie: Bimestrale a distribuzione gratuita. Autorizzazione tribunale di Bologna n°4697 del 29/01/1978
Tariffa associazioni senza fine di lucro: “Poste italiane spa - Sped. in abb. postale - D.l. 353/2003 (conv. in l.2/02/2004 n°46) Art.1 comma2 DCB - Fil. di Bologna”
> da pagina 5
Riqualifichiamo
la via Emilia
> da pagina 8
Conti: una città
Pd, una conferenza
più bella e vivibile per San Lazzaro
a pagina 4
a pagina 13
Giornale della comunità sanlazzarese | anno XXXVIII | numero 1 | marzo-aprile duemilaquindici
San Lazzaro
in Piazza
Sommario
5
3
12
4
5
66
8
La Liberazione
Il vento del XXV aprile
Gli appuntamenti
In primo piano
Per una città più bella e più vivibile
Una piazza dedicata a Marco Biagi
200.000 con Libera
La città che cambia
Riqualificazione della via Emilia
10
11
13
14
15
16
Notizie
Generazione Y, donazione organi, gattile
YouMob, volontariato e sportelli d’ascolto
la politica
La conferenza programmatica
del Pd di San Lazzaro
Idee a confronto
La Conferenza delle donne Pd e l’8 marzo
Il due per mille dell’Irpef
17
18
19
20
21
Ambiente
La Comunità Solare a San Lazzaro
In ricordo
Sergio Sasdelli e i lutti nel Pd
In breve
Salvatore Girgenti, la poesia, la lettera
Amarcord
Il ponte sul torrente Savena
Il Palazzo del Bosco a Pizzocalvo
Foto: Giancarlo Fabbri, Palmiro Monti.
In copertina:
La ‘settimana della legalità’ e il cantiere di riqualificazione della via Emilia.
San Lazzaro in Piazza
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presso sede Pd, via Emilia, 2 (ponte Savena)
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Hanno collaborato:
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San Lazzaro
in Piazza
la Liberazione
Apriamo le finestre
al vento del 25 aprile
S
ono passati 70 anni dal giorno in cui
l’Italia fu liberata dal nazi-fascismo e
dalla guerra. Se ci soffermiamo a ripensare a quei giorni, possiamo ritrovare,
nei racconti di quel periodo come un popolo, il nostro, sia stato capace di risorgere dal
periodo più buio della sua storia.
Nel 1946, solo un anno dopo, verrà approvata la Costituzione. Un testo che parla
di valori inalienabili, della pace, del rispetto
dell’essere umano, della liberta di parola e di
religione.
Un testo che rinnova la storia dell’Italia,
chiudendo definitivamente la porta in faccia
al passato di terrore, di squadrismo, di segregazione, di razzismo.
Settant’anni sono tanti, in un mondo che
vive in “tempo reale”, dove oramai si parla
di nuove generazioni solo per descrivere
l’ultimo modello di smartphone, dove una
notizia è tale fin quando resta presente nella
pagina principale di un social network.
Sono un’infinità se si pensa che in pochi
di MICHELE CAVALLARO
giorni si cambiano le sorti di un paese dicendo
la battuta giusta in un talk-show televisivo.
Sono un’eternità se si pensa che in pochi
secondi e con pochi colpi di mouse si gioca il
destino di una persona, portandola agli altari
della fama o distruggendola, per sempre, grazie all’ultimo commento che è stato postato.
Proprio perché il tempo lava e rende labile
il ricordo, quasi effimero, io credo che sia oggi,
ora, il momento in cui dobbiamo impegnarci
a ricordare: perché se i 70 anni del 25 aprile
ci parlano di una era geologica fa, i valori del-
la Costituzione, che da essa sono scaturiti
sono, oggi, una ventata di aria fresca in un
mondo che, dicendosi nuovo, sta diventando vecchio, anzi vecchissimo: come si possono chiamare fenomeni come l’Isis, se non un
ritorno al peggior passato? Come chiamare
l’annidamento della mafia e della corruzione, la peggiore di sempre, che le cronache ci
riportano? Come definire il ciberbullismo, se
non come la solita vecchia storia di sopruso
sul più debole?
E allora apriamo le finestre al vento che
arriva dal 25 aprile, che ci aiuti a svecchiarci,
che ci porti via la coltre che ci sta ricoprendo!
I giovani oggi siano vele al vento del rinnovamento, che però siano capaci di intercettare quei valori da cui tale vento è generato,
così da non ricadere nel passato “in bianco e
nero” di una vecchia foto, che ci racconta di
una storia, purtroppo, già vissuta.
Tutte le iniziative per il 70°
della Liberazione a pagina 12
3
San Lazzaro
in Piazza
in primo piano
Isabella Conti: vogliamo rendere
più bella e più vivibile la nostra città
di DARIO MASTROGIACOMO
A colloquio con il sindaco sui futuri progetti dell’Amministrazione. Un gruppo dell’Università sta studiando come riqualificare la zona di via Caselle-Speranza-Ca’ Ricchi, un’area strategica per il territorio
su cui intervenire, rigenerandone il tessuto urbano e determinando in prospettiva il tratto distintivo
della San Lazzaro di domani. A Idice verrà ristrutturato il centro sociale destinato ai giovani e verrà
sistemato l’incrocio viario tra la via Cà Bassa e la via Emilia. Completo rifacimento per le scuole Donini.
E intanto è partito “Fuori dal Comune”, gli incontri di sindaco e giunta con gli abitanti delle frazioni.
A
ppena usciti dall’ingorgo
determinato dalla scelta di
abbandonare il Poc di Idice, la Giunta comunale è già al lavoro per immaginare come dare
forma e sostanza ai futuri progetti per la nostra città. Si è partiti ovviamente seguendo la stella
polare che ha guidato le mosse
del sindaco Isabella Conti sin
dall’inizio del mandato, ovvero
puntare in maniera consistente
sulla riqualificazione dell’esistente, riducendo al minimo il consumo di suolo vergine. Proprio in
quest’ottica ha preso corpo uno
dei percorsi più innovativi pensati per la città che verrà. Dodici
universitari, dodici giovani ed
entusiasti esperti dell’Università
di Bologna hanno infatti studiato come intervenire nel tessuto
urbano esistente dando vita a un
possibile restyling della zona di
via Caselle-Speranza-Ca’ Ricchi. Il
quadrilatero insomma che, composto da unità artigianali, commerciali, piccole industrie e abitazioni, è ubicato tra il lato nord
della via Emilia e la stazione Ferroviaria. I giovani architetti e ingegne-
L’AMMINISTRAZIONE INCONTRA I CITTADINI
MER
8
IDICE - COLUNGA - CAMPANA
MER
CASTEL DE’ BRITTI
Scuola Materna, via Emilia 302
APR
15
Salesiani Castel de’ Britti, via Idice 27
APR
MER
22
APR
MER
29
APR
MER
PULCE - FARNETO
Parrocchia San Lorenzo del Farneto, via Jussi 131 - Farneto
MURA SAN CARLO
Centro sociale culturale ricreativo Tonelli, via Galletta 42
6
PALEOTTO (Trappolone)
MER
PONTICELLA - CROARA
Sala Dardani CEFAL, via Nazionale Toscana 1
MAG
13
Centro sociale culturale ricreativo La Terrazza, via del Colle 1
MAG
MER
20
MAG
MER
27
MAG
CICOGNA
Scuola materna, via Donini 3
CAPOLUOGO - BORGATELLA
CASELLE - VILLAGGIO MARTINO
Sala di Città, via Emilia 92
TUTTI GLI INCONTRI AVRANNO INIZIO ALLE 18:30
INFO
www.comune.sanlazzaro.bo.it
@ComSanLazzaro
4
URP Piazza Bracci,1 tel. 051 6228174
www.facebook.com/sanlazzarodisavena
ri, iscritti al master “Il Progetto
sostenibile: recupero e rigenerazione urbana”, guidati dal professor Monti e con l’assistenza della
tutor, Maria Rita Santoro, presenteranno già nel mese di maggio
un primo “step”, una prima idea
frutto dello studio sul territorio
e dedicato allo sviluppo futuro
dell’area. Interpellata dalla nostra rivista, Isabella Conti ci ha illustrato
l’obiettivo del percorso immaginato: «l’area di via Caselle-Speranza-Ca’ Ricchi, è in prospettiva
un’area davvero strategica per il
territorio. Costeggiata dal fiume
Savena, collocata accanto alla
modernissima Sfm, vicinissima a
Bologna e ben collegata alla via
Emilia, può diventare davvero
una zona su cui intervenire, rigenerandone il tessuto urbano
e determinando in prospettiva
il tratto distintivo della San Lazzaro di domani. Pensiamo per
un momento alla città di Bologna - dice Isabella - pensiamo ai
portici, al rosso bolognese, alle
nostre torri, ma anche ad alcuni
quartieri particolarmente identitari come Cirenaica, via Paolo
Fabbri. Sono caratteristiche dei
luoghi che generano senso di
appartenenza e identità: ti dicono chi sei, qual é il tuo ruolo nel
mondo, ti ‘educa alla bellezza’,
per dirla con le parole di Peppino Impastato. Ecco io penso che
in quella zona, opportunamente
ridisegnata, opportunamente
pensata, possa esserci in prospettiva il primo nucleo della
costruzione dell’identità urbana
sanlazzarese».
Un progetto complesso, pensato ed elaborato proprio mentre l’area in esame è già ora in
rapida trasformazione. Il vecchio
e fatiscente Gattile comunale
verrà spostato in via Maestri del
Lavoro, così come la stazione
ecologica di via Speranza, liberando altro spazio nell’area nord
della città.
Una città quindi che corre inseguendo una sfida, difficile ma
al tempo stesso ambiziosa per la
nuova Giunta.
Le novità infatti non sono tutte qui. Urbanistica e viabilità saranno al centro di molti interventi, piccoli e meno piccoli. Alcuni
già finanziati, altri il cui iter è in
via di completamento. Per la frazione di Idice, verrà ristrutturato
il Centro sociale destinato ai giovani, inoltre verrà sistemato l’incrocio viario tra la via Cà Bassa e
la via Emilia. Per le scuole Donini
è previsto per il prossimo anno
un progetto di completo rifacimento per cui l’Amministrazione ha già chiesto finanziamenti
regionali.
Rimandiamo i lettori senza
dubbio ai prossimi numeri della rivista, dove cercheremo di
approfondire punto per punto,
intervento per intervento. Per
adesso, ci limitiamo ad un discorso di insieme che abbracci
idealmente il tutto e che idealmente ne accarezzi il disegno
complessivo.
Interventi in serie e in diverse
aree della città quindi, con un
unico filo conduttore: rendere
più bella, più vivibile e sempre
più a misura di cittadino la nostra città.
Il sindaco e la Giunta dal mese
di aprile hanno iniziato il percorso delle frazioni, il vecchio tour
che da quest’anno si chiamerà
“Fuori dal Comune”; inoltre, per
chi vuole approfondire, sul sito
istituzionale è disponibile un
video che illustra programmi e
progetti in corso d’opera. *
San Lazzaro
in Piazza
in primo piano
Una piazza per Marco Biagi,
un coraggioso riformista
a cura della redazione
San Lazzaro ricorda il professore e giuslavorista assassinato sotto
casa a Bologna il 19 marzo del 2002 dalle Brigate Rosse.
Un uomo che si impegnava per il bene del proprio paese.
Un Consiglio comunale straordinario alla presenza della moglie,
Marina Orlandi, e degli altri familiari. Il ricordo di Isabella Conti,
di Filippo Taddei e degli studenti.
S
i chiude con l’intitolazione della nuova piazza al
giuslavorista Marco Biagi,
assassinato nel 2002, la “primavera della legalità” sanlazzarese.
Presenti nel pomeriggio di venerdì 27 marzo all’inaugurazione, i familiari del giuslavorista,
la moglie Marina Orlandi Biagi,
la sorella Francesca, il figlio Francesco, accanto al sindaco di San
Lazzaro, Isabella Conti, all’economista Filippo Taddei e alle massi-
me autorità cittadine, dal comandante dei Carabinieri, Maurizio
Pallante, al comandante della
Polizia Municipale, Nicoletta Puglioli, accompagnati dal viceprefetto di Bologna, dott. Alberto
Dall’Olio.
Grande partecipazione alla
scopertura della targa che dedica la piazza a Marco Biagi “professore, giuslavorista, coraggioso
riformista”.
«Dobbiamo chiederci oggi ha osservato il sindaco Isabella
Conti - perché gli assassini hanno
‘scelto’ Marco Biagi. E la risposta
è che si trattava di un professore,
ma prima ancora di uno studioso vero, che si impegnava nelle
istituzioni e per le istituzioni, per
il bene del proprio Paese. Una
persona di una potenza rivoluzionaria. Perché la rivoluzione,
come ho avuto occasione di ripetere agli studenti in questo mese
dedicato alla legalità, non si fa
con le urla, sbattendo i pugni sul
tavolo, ma con la competenza,
nel lavoro quotidiano fatto senza paura e con la schiena dritta,
ognuno nel proprio ruolo». Ecco
perché, conclude Conti, è stato scelto Biagi:
«Come nel 1927,
quando il tribunale fascista, su Antonio Gramsci, dichiarò: bisogna impedire
almeno per vent’anni a questo
cervello di funzionare».
«Se Marco Biagi fosse ancora
tra noi – ha sottolineato nel proprio intervento Filippo Taddei,
docente di economia alla Johns
Hopkins University, responsabile economico nazionale del Partito democratico e da mesi sotto
scorta per le minacce ricevute
per il proprio contributo al “Jobs
Act” – non so se sarebbe d’accordo con la nostra riforma del
lavoro. Quello di cui sono certo è
che se Marco Biagi fosse vissuto
questa riforma si sarebbe fatta
molto prima, e sarebbe stata
una riforma migliore. Il professor
Biagi aveva la rara consapevolezza che nessuno ce la può fare
da solo, che ognuno di noi è solamente una piccola ruota di un
ingranaggio».
Via Antonio Gramsci, piazza
Marco Biagi. Da oggi più vicini, anche idealmente, in una
comunità sanlazzarese che ha
voluto celebrarne la figura con
un Consiglio comunale straordinario in Sala di Città. Ad intervenire, di fronte ai consiglieri, alla
giunta, alla famiglia Biagi e alle
autorità cittadine, gli studenti
degli istituti Enrico Fermi ed Enrico Mattei, che hanno lavorato
sulla figura del giuslavorista. “Lo
Stato siamo noi”, hanno osservato i ragazzi, accompagnati dai
professori e dai presidi degli istituti. “Tutta la società è responsabile della morte di Biagi”. «La difficoltà per certa parte
della società italiana – ha ribadito ancora, prima di scoprire la
targa, il sindaco Conti – a tollerare il pensiero di un uomo che intendeva il diritto come strumento di cambiamento, e non come
fine in se stesso affinché nulla
cambi». *
5
San Lazzaro
in Piazza
in primo piano
Con Libera contro le mafie
L
Il sindaco all’inaugurazione della piazzetta Peppino Impastato
a “Primavera della legalità”, organizzata a marzo dal nostro Comune, ha vissuto momenti significativi e coinvolto tantissimi
cittadini, a partire dai più giovani. Tantissime le iniziative susseguitesi: la conferenza con Don Ciotti a cui hanno preso parte anche
gli studenti delle scuole di San Lazzaro, insieme al sindaco e all’assessore alla legalità Giorgio Archetti; l’intitolazione di piazzetta Peppino
Impastato, ucciso dalla mafia. E poi incontri, film, laboratori per bambini, la presentazione del presidio di Libera di San Lazzaro-Ozzano e
l’inaugurazione di piazza Marco Biagi. Iniziative sfociate il 21 marzo,
per i vent’anni di Libera, nella marcia a Bologna per ricordare le vittime della mafia e della criminalità organizzata, a cui hanno preso parte 200mila persone. Dal palco in piazza VIII agosto, di fronte a diverse
migliaia di persone in silenzio, sono stati scanditi 1.050 nomi delle
vittime delle mafie e delle stragi. In testa al corteo i familiari delle
vittime con lo striscione “La verità illumina la giustizia” e il fondatore della rete antimafia, don Luigi Ciotti. «Oggi con forza dobbiamo
dire che le mafie e la corruzione sono due facce della stessa medaglia
- le parole del fondatore di Libera - non si può andare avanti così, non
si possono avere mezze leggi fatte di compromessi e giochi di equilibrio. Le mafie sono tornate veramente molto molto forti, non sono
Nasce con tanti giovani
il Comitato di San Lazzaro e Ozzano
di MARCO PIANA
È
nato il comitato Libera di San LazzaroOzzano. Contagiare, diffondere il messaggio di legalità promosso da Don Ciotti.
Questo è l’obiettivo che si propone il comitato nascente. Abbiamo voluto unire le forze, tra San Lazzaro e Ozzano si è creato un
movimento che in maniera rapidissima sta
raccogliendo le adesioni di tante persone,
ragazzi e adulti insieme per costruire una
società migliore. Il messaggio che arriva è
chiaro. Le nuove generazioni sono spesso
criticate, messe alla gogna per lo scarso interesse verso la comunità. La nascita del comitato rappresenta proprio il contrario. Giovani e giovanissimi accomunati dalla voglia
di fare, insieme, sotto un’unica bandiera.
Libera, Associazioni, nomi e numeri contro
le mafie è nata il 25 marzo 1995 con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta
alle mafie e promuovere legalità e giustizia.
Attualmente Libera è un coordinamento
di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole,
realtà di base, territorialmente impegnate
per costruire sinergie politico-culturali e
organizzative capaci di diffondere la cultura
della legalità.
La nostra regione non è purtroppo immune dai fenomeni di criminalità organizzata
che caratterizzano gran parte del nostro paese. I segnali non sono incoraggianti. Siamo
al primo posto tra le regioni del nord Italia
6
per numero di beni confiscati alla criminalità
organizzata. Segno che non è possibile abbassare la guardia in nessuna circostanza. È necessario sensibilizzare i territori, diffondere la cultura della legalità partendo dai piccoli gesti.
Questo è il tema cardine che ruota intorno
alla nascita del comitato. Legalità intesa non
solo come difesa del territorio da ogni forma
di criminalità organizzata ma come diffusione
di un senso civico che inizi dalle piccole cose,
dal singolo individuo, che caratterizzi il nostro
agire nella società.
Rispettare le regole in ogni forma, per contrastare quegli atteggiamenti di un agire scorretto che predilige le scorciatoie al rispetto
delle norme: dal non timbrare il biglietto sui
mezzi pubblici, al non richiedere una ricevuta in cambio di un prezzo vantaggioso o il
raccomandare amici o conoscenti. Si chiama
corresponsabilità. Significa consapevolezza
del fatto che ognuno, in quanto parte della comunità, è responsabile insieme agli altri di ciò
che accade: ognuno con il proprio comportamento deve contribuire alla creazione di una
società più giusta.
Si cambia dai piccoli gesti, nella quotidianità,
partendo proprio dai più giovani, dalla diffusione di una cultura della legalità che impedisca nelle generazioni future la creazione di un
tessuto sociale fertile alle mafie.
Per questa ragione, Libera per sua natura
nasce e si diffonde nelle scuole, a contatto
con i ragazzi, con progetti che li portino ad
essere protagonisti in prima linea.
Insieme alle iniziative promosse per sensibilizzare la popolazione sul tema legalità,
Libera organizza campi di formazione e volontariato nei terreni confiscati alle mafie,
ora gestiti da Cooperative sociali e associazioni. Da qui nascono i prodotti a marchio
Libera Terra. Già si stanno raccogliendo le
prime adesioni anche da parte dei ragazzi
del nostro comitato. Segno questo, di una
volontà diffusa di essere “protagonisti” e di
voler tradurre questo impegno in un’azione concreta di responsabilità e di condivisione.
Il comitato da poco fondato inizierà a breve un percorso di formazione che lo porterà ad ufficializzare il Presidio nella prossima
estate. Chiunque fosse interessato a unirsi
al gruppo può scrivere alla pagina Facebook Comitato Libera San Lazzaro di Savena
- Ozzano dell’Emilia. La speranza è quella
di crescere ancora e diffondersi in maniera
capillare in tutte le frazioni di San Lazzaro
e Ozzano con l’ambizione, un domani, di
coinvolgere anche gli altri comuni facenti
parte dell’Unione Savena-Idice per divenire
un unico presidio, perché - come dice Don
Ciotti - “l’agire insieme”, quindi il “noi”, vince
sempre e comunque!
San Lazzaro
in Piazza
in primo piano
per difendere la legalità
infiltrate ma radicate». Isabella Conti, presente alla manifestazione, ha ricordato che «questa è la piazza di Bologna contro la mafia, questa è la
piazza di Bologna per Verità e Giustizia. Una piazza stupenda perché non c’è rabbia ma determinazione, non ci sono grida ma
volontà, perché questa è la piazza di un popolo presente a se stesso. Dignitoso, fiero, unito. Questo è il nostro Paese, questa
è l’Italia di cui essere orgogliosi e per la quale varrà sempre la pena lottare».
«Noi - ha a sua volta detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini - siamo determinati a continuare con sempre maggiore impegno contro la diffusione di ogni illegalità. Lo facciamo per ciò che è nelle nostre competenze, su due
fronti. Nell’impegno quotidiano per la ripresa economica ma anche con le nostre politiche per la legalità come abbiamo fatto in questi ultimi 15 anni con leggi, centinaia di accordi con amministrazioni e prefetture, coinvolgendo decine di migliaia di studenti, impegnando oltre quattromila persone in corsi di formazione, con un Osservatorio sulla criminalità, sostenendo i Comuni per i beni confiscati, contrastando l’usura e favorendo l’accesso al credito per le imprese,
controllando e vigilando sugli appalti con un sistema di ‘white list’, decidendo di avviare una Consulta per la prevenzione del crimine e una Conferenza regionale sulla legalità». «Molto stiamo facendo e ancora più si farà, ma non siamo all’anno zero - conclude Bonaccini -, questa è una terra che ha saputo resistere e sconfiggere ogni pulsione antidemocratica, che si è sempre battuta per la legalità, per la sicurezza, dalla Resistenza all’opposizione contro il terrorismo e lo stragismo e che oggi vuole respingere con la stessa determinazione ogni tentativo di infiltrazione criminale».
La manifestazione in piazza 8 Agosto
La "Taverna Centopassi" in piazza sfidando il freddo
S
orta praticamente dal nulla in soli
quattro giorni, dal 13 marzo ha sfornato pranzi e cene, fino al 22, nonostante il
freddo, il vento e la pioggia. La Taverna, conosciuta da molti nostri concittadini e non
solo per essere stata presente alla Cicogna
e da diversi anni al Parco Nord, ha fatto da
supporto alla manifestazione “La verità
illumina la giustizia” nel 20° anniversario
della fondazione di Libera, l’Associazione,
nomi e numeri contro le mafie.
Assieme a Piazza Grande, Libera ha organizzato tre pranzi per i senzatetto e le persone che vivono la crisi (disoccupati/cassintegrati) dell’area bolognese, che hanno
usufruito di un pasto caldo: ogni giorno un
centinaio di persone. Una condizione abbastanza estesa in città, purtroppo, una triste realtà: molti sono quelli che vivono più
o meno visibilmente ai margini della comunità. E con Libera hanno potuto trovare
un po’ di conforto, di calore e di solidarietà.
Fra i tanti volontari a servire ai tavoli anche
Gianni Morandi ed Eraldo Tura (uno dei gemelli Ruggeri).
E poi sabato 21, la manifestazione nazio-
ogni giorno, a pranzo, si sedeva al tavolo
nale, con tantissime persone (e tra queste
davanti ad una fumante zuppa di fagioli
tantissimi giovani) a varcare la soglia della
con salsiccia, a cui lui aggiungeva una abTaverna. Tra sabato e domenica 22, complesbondante razione di pane (naturalmente
sivamente, vi hanno messo piede non meno
gratis). A metà dell’opera, rivolto alla cucidi cinquemila persone. Davvero un risultato
na dice: «ma non c’è la salsiccia…». Come?
soddisfacente.
Guarda bene, la risposta. E in effetti, sotto i
E nel vissuto quotidiano dei dieci giorni di
fagioli e il pane l’insaccato c’era. Una volta
Taverna non sono mancati anche episodi
finito, raccolta la sua roba, prima di uscidivertenti. Dalla corsa in ferramenta per acre, ringraziando, ha confermato: «c’era,
quistare il cavatappi al bloccare un tir caric’era…».
co di verdura, frutto di un ordine sbagliato,
diretto alla Taverna.
Da chi entrando chiedeva: «ma ci sono le
lasagne?» e praticamente leggendogli
quasi tutto il menu
- specificando che si
trattava di piatti in
maggioranza della
cucina siciliana - per
tutta risposta ci si
sentiva riformulare la
stessa domanda: «ma
ci sono le lasagne?».
Don Ciotti alla Taverna con i volontari di Libera
Al senzatetto che
7
San Lazzaro
in Piazza
la città che cambia
Da marzo avviati i lavori
di riqualificazione della via Emilia
di GIANCARLO FABBRI
Da poche settimane è partito il Cantiere BoBo per San Lazzaro volto alla riqualificazione dello spazio urbano
nel tratto della via Emilia compreso tra il ponte Savena e via Caselle. Il progetto rappresenta per il Comune di
San Lazzaro un grande momento di riqualificazione urbana. In occasione del Cantiere BoBo saranno infatti
realizzati, su tutto il tratto di via Emilia coinvolto e sugli accessi limitrofi, interventi di manutenzione straordinaria altrimenti impensabili per le sole risorse comunali. Tradotti in miglioramenti concreti, questi interventi significano asfalti migliori, più durevoli e che quindi comporteranno meno costi di manutenzione;
significano nuovi percorsi ciclopedonali e nuovi attraversamenti pedonali in piena sicurezza, grazie anche
allo spostamento sulla strada dei parcheggi che non invaderanno più i marciapiedi ma che permetteranno accessi più fruibili ai passi carrai. Saranno inoltre realizzati nuovi impianti di illuminazione a risparmio
energetico e nuovi impianti semaforici, pensiline protette e illuminate oltre a fermate del trasporto pubblico accessibili anche per diversamente abili e passeggini.
Durante questa prima fase dei lavori, che durerà circa 7 settimane, il tratto di via Emilia lato nord (in direzione Bologna) compreso tra via Caselle e via Fornace resterà chiuso, mentre per coloro che provengono da
Bologna è previsto un unico senso di marcia. Le auto dirette verso Bologna dovranno invece immettersi su
via Caselle, percorrere via Gramsci e rientrare sulla via Emilia attraverso via Fornace. Anche gli autobus percorreranno lo stesso tragitto, che sarà per tutti a senso unico.
L
o scorso 23 marzo sono
finalmente partiti i lavori, sempre rimandati, poi
annullati, sugli ultimi ostici 700
metri della via consolare Emilia
da via Caselle a via Fratelli Canova accanto al Ponte sul Savena.
Sono iniziati con il ritardo di una
settimana, rispetto al cronoprogramma che era stato presentato nell’assemblea del 10 febbraio in Sala di Città. Ritardo dovuto
al rinvenimento, sotto un marciapiede, di cavi e tubi non riportati nelle mappe tecniche in
occasione della predisposizione
dei plinti che dovranno portare i
pali di sostegno della linea elettrica. Una bazzecola se si considera che i lavori sono ripresi a
sette anni dal completamento
BO
O
C A N T I E R E
PER SAN LAZZARO DI SAVENA
8
del tratto “sperimentale” (Ponte
Assi-Stazione Sfm) realizzato per
i collaudi e l’omologazione della
guida ottica utilizzata dal filobus
Civis, inizialmente definito “tram
su gomma”.
Quindi, come avevano spiegato in assemblea il sindaco Isabella Conti, il presidente di Tper
Giuseppina Gualtieri e i tecnici
ingegneri Fabio Monzali (Tper)
e Luca Bellinato (Comune), già
da alcune settimane in piazza
Bracci è presente il punto informativo “BoBo per San Lazzaro” a
disposizione di chi ha bisogno
di informazioni il sabato, dalle 8
alle 20, e nello stesso orario per
una settimana a ogni inizio di
cantiere.
Al momento è attivo il primo
La nuova Via Emilia
Il primo passo per la riqualificazione del centro di San Lazzaro
1
Nuovo percorso ciclopedonale in piena sicurezza
2
Sosta auto su strada e non più su marciapiede
3
Asfalti migliori e più durevoli
4
Nuovi e più sicuri attraversamenti pedonali
5
Pensiline illuminate e fermate accessibili
6
Nuovi impianti di illuminazione a risparmio energetico
e nuovi impianti semaforici
7
Accessi più fruibili ai passi carrabili
Il cantiere sulla via Emilia
cantiere sul lato nord della via
Emilia, nel tratto da via Fornace
a via Caselle, con traffico a senso
unico verso Imola e deviazione
a senso unico sulle vie Caselle,
Gramsci e Fornace di quello verso Bologna, autobus compresi;
cantiere che dovrebbe chiudere nei primi giorni di maggio.
I residenti con passi carrai sul
lato nord della via potranno
parcheggiare gratuitamente nel
nuovo parcheggio sotterraneo
da 60 posti della nuova piazza
di via Gramsci intitolata a Marco
Biagi lo scorso 27 marzo.
Nella seconda fase dei lavori,
dal 10 maggio al 6 luglio, sarà
chiuso il lato sud dello stesso
tratto senza variazioni col traffi-
co verso Imola spostato sul lato
sinistro della via. Anche in questa fase i frontisti del lato sud con
passi carrai, potranno ricoverare
l’auto sotto piazza Biagi. Saranno poi chiuse sulla via Emilia le
vie Casanova e Rimembranze
con via Rodriguez a senso unico
in direzione via Casanova.
La terza fase, sempre sul lato
sud della consolare nel tratto
tra le vie Fornace e F.lli Canova,
è prevista dai primi di luglio alla
metà di settembre con sospensione dei lavori tra luglio e agosto, per due settimane, per lo
svolgimento della storica Fiera
di San Lazzaro. Infine la quarta
fase riguarderà il lato nord dello
segue a pag. 9 >>
San Lazzaro
in Piazza
Un premio
all’Umarell
più attento
e scrupoloso
>> segue da pag. 8
stesso tratto di strada con chiusura di via Minarini. Per consentire l’esecuzione dei lavori del
terzo e quarto lotto sarà di nuovo modificata la viabilità mantenendo il senso unico verso Imola da via Fornace a via Caselle e
verso Bologna la deviazione sulle vie Caselle, Gramsci e Fornace,
con senso unico da via Fornace
a Bologna. Dal ponte sul Savena
il traffico verso Imola sarà deviato sulle vie Canova, Repubblica
e Casanova per tornare sulla via
Emilia.
In ogni caso a chi attraversa
San Lazzaro per andare oltre è
consigliato di evitare il centro
del capoluogo transitando sulle viabilità alternative comunque esistenti a nord e a sud del
la città che cambia
È
stato Danilo Masotti in persona, il padre degli Umarells di tutto il mondo, a presentare
in Mediateca il “Premio Umarell” a San Lazzaro. L’idea è semplice: approfittare del Cantiere
BoBo, partito da alcuni giorni, per valorizzare,
con ironia e stile, una abitudine oramai consolidata nelle nostre città, seguire da vicino i cantieri. Da molto vicino.
Sono tra noi. Anzi, siamo noi. Questo il motto
con cui parte la campagna Umarell San Lazzaro,
una celebrazione della cura verso la propria città, del presidio sul territorio e soprattutto della
vigilanza sui cantieri.
C’è una categoria di cittadini che troverà più
benefici che disagi nei lavori in corso in questi
mesi lungo la via Emilia: gli umarells! Attenti
osservatori, cittadini coscienziosi e impeccabili direttori dei lavori. È con loro che il Comune
di San Lazzaro ha deciso di giocare e ricercare i
lati più lievi di questo cantiere, perché in fondo
siamo tutti umarells. Essere umarell, recitano
le UMAREgole, prescinde dal sesso o dall’età, è
una condizione dell’anima.
Così nasce il concorso: ogni cittadino è invitato scattare e inviare al Comune un’istantanea
all’Umarell più attento, concentrato, competente, scrupoloso. O il gruppo più numeroso,
partecipativo e stravagante.
centro cittadino. Non sempre il
tragitto più breve è quello che
consente di far prima a raggiungere la meta. Per lenire almeno
in parte gli inevitabili disagi dati
Si possono inviare gli avvistamenti, che troveranno adeguato spazio sul profilo Facebook del
Comune, e insieme si voterà la foto più divertente e rappresentativa per eleggere… l’Umarell
dell’anno 2015, tutto sanlazzarese!
Si possono mandare le foto all’indirizzo email [email protected], tramite Twitter oppure con messaggio privato sul profilo facebook del Comune: insieme si voterà la
foto più divertente e rappresentativa e sarà eletto… l’Umarell dell’anno 2015, tutto sanlazzarese!
Per saperne di più sul concorso:
www.comune.sanlazzaro.bo.it/umarell
dai lavori a residenti, attività
commerciali e di servizio sono
stati già stanziati a bilancio 40
mila euro di sgravi fiscali per le
imprese e previste delle iniziati-
In piazza Bracci il punto di informazione sui lavori
ve per rendere il cantiere occasione di attività culturali.
Infine, approfittando della
presenza di imprese altamente
qualificate, saranno effettuate opere di riqualificazione del
centro di San Lazzaro con nuovi
percorsi ciclopedonali, con uno
di questi che collegherà via Repubblica a via Gramsci, l’eliminazione dei veicoli sui marciapiedi.
In pratica, almeno questa è
la speranza di tutti, terminati i
lavori si dovrebbe finalmente
avere, e non soltanto per i sanlazzaresi, una via Emilia più bella
e sicura. Per completare le opere
stradali necessarie al Crealis saranno necessari lavori anche al
ponte sul Savena; ma questa è
un’altra storia… ancora da scrivere. *
Nasce il blog “Tra la via Emilia e il Savena”
A
rriva il neonato blog “Tra la
via Emilia e il Savena” (www.
tralaviaemiliaeilsavena.com) nato
dal progetto del Circolo Pd Mauro Strazzari avviato da qualche
tempo dal segretario Dario Mastrogiacomo: il Circolo negli ultimi due anni ha promosso diversi
corsi formativi gratuiti rivolti ad
iscritti e non. L’ultimo ciclo di in-
contri si è svolto questo inverno ed è
stato tenuto da Massimo Tommolillo,
trainer in consulenza e formazione
nella vita, volontario per passione.
L’argomento trattato, la comunicazione, ha permesso a un gruppo di
sanlazzaresi di conoscersi meglio e
mettere a disposizione l’uno dell’altro le proprie esigenze. Il frutto del
lavoro svolto del gruppo, che si è
intrattenuto nei mercoledì invernali,
ha fatto nascere spontaneamente
“quelli del mercoledì” e ha dato vita
appunto ad un blog. Lo scopo è creare una comunità sanlazzarese che
si conosce e si confronta. Nel blog si
parla di temi locali ma anche di grandi temi di attualità: “Insieme persone
normali possono fare cose eccezionali”.
9
San Lazzaro
in Piazza
notizie
Generazione Y, fino a giugno la seconda edizione
della Rassegna sulle nuove adolescenze
D
GENEERY
opo una campagna elettorale ed
un programma di mandato che sottolineavano la necessità di prendersi
MAR
APR 14 ORE 21.00 Film - MARIE ANTOINETTE -Mediateca,
cura delle giovani generazioni, il lavoro
via Caselle 22
GIO
dell’Amministrazione si è immediataAPR 16 ORE 21.00 Film - MOONRISE KINGDOM Media
teca, via Caselle 22
SAB
mente concentrato su una delle più de-Conferenza- LA CONGIURA CONTRO I
APR 18 ORE 10.30 Media
GIOVANI
teca,
via
Caselle
22
licate e complicate fasi della vita: l’ado-MAR
APR 21 ORE 21.00 Film - SOMEWHERE -Mediateca, via
Caselle 22
lescenza. La complessità e il continuo
GIO
Laboratori- QUESTA CASA NON È UN
APR 23 ORE 18.00 Media
ALBERGO!
cambiamento dell’essere umano che
teca, via Caselle 22
SCENZE
LUN
A VEN
RASSEGNA SULLE NUOVE ADOLE
dall’infanzia piomba nell’età adulta è un DA APR
2015
27
MAG 15 Mostra - DIRITTI A SCUOLA -Mediateca, via Caselle 22
2° EDIZIONE da febbraio a giugno
gratuito
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso
momento che ha bisogno di continui DA LUN
A VEN
APR 27
MAG 15 Mostra - IO MANIFESTO PER LA LIBERTÀ -Mediateca, via
Caselle 22
affettività e autonomia;
stimoli nella sua lettura, nella sua inter-MAR
APR 28 ORE 21.00 Film - BLING RING -Mediateca, via Caselle
mostre fotografiche sui
pretazione ed anche nella consapevo-22
MAR
Teatro- VIRGINIA, UNA STORIA DI BACI
diritti a scuola e sui lavori
lezza che non ne sapremo mai abba-APR 28 ORE 18.30 ITC
E BUGIE
TEATRO, via Rimembranze 26
LUN
A DOM
istitu
effettuati dai nostri istitustanza. L’adolescenza oggi - ci ricorda la DA MAG
Teatro- FESTIVAL DELLE SCUOLE
04 MAG 31 ITC TEATRO, via Rimembranze 26
ti superiori; una mostra
Regione Emilia-Romagna - va indagata
GIO
MAG 07 ORE 18.00 Laboratori- ANIMA E CORPO -Media
teca, via Caselle 22
e conferenza sul manga
dalla fase che la precede: dalla preadoGIO
MAG 14 ORE 21.00 Film - GIOCHI D’ESTATE -Mediateca,
te
oltre
a uno spettacolo telescenza, che è il momento più delicato
via Caselle 22
DA VEN
A SAB
inizia
atrale
e
molte
altre
inizianella formazione del giovane adulto.
MAG 15
MAG 30 Mostra - DIARI PER GLI OCCHI -Mediateca, via Caselle 22
tive.
Nasce così Generazione Y, una rasGIO
Laboratori- ESSERE FUORI: DROGHE &
ALTRI RISCHI
MAG 21 ORE 18.00 Media
teca, via Caselle 22
«Una rassegna, quindi,
segna multiforme e multi linguaggio DA SAB
A SAB
MAG 30
GIU 06 Mostra - LATITUDINI DEL MANGAMedia
ge
che
chiama a raccolta gesulle nuove adolescenze. Si percorre
teca, via Caselle 22
SAB
nitori,
ragazzi,
educatori,
il tema attraversando film tematici,
MAG 30 ORE 10.30 Conferenza- LATITUDINI DEL MANG
AMedia
teca, via Caselle 22
SAB
amministratori, cittadini,
spettacoli teatrali, conferenze in colMAG 30 ORE 20.30 Danza- CAMBIO DUNQUE SONOCorte
Comunale, via Emilia 92
associazioni e operatori per
laborazione con l’Ausl, convegni sul
percorrere, in modo lieve,
futuro rubato alle giovani generazioni,
intelligente e a volte dissacrante quella che, un noto fumettista
mostre fotografiche e spettacoli di danza. Si alterneranno film di
italiano chiama la dolescenza più che adolescenza» commenta il
Wes Anderson, Laurent Cantet e una rassegna monografica su Sovicesindaco Claudia D’Eramo.
fia Coppola; laboratori per genitori su dipendenze, prevenzione,
RASSEGNA
AZION
Un nuovo “gattile” alla Cicogna,
sarà pronto prima dell’estate
U
n’altra promessa mantenuta per la Giunta Conti: la realizzazione del nuovo gattile, dopo anni di incertezza, promesse e dietrofront. I lavori per la realizzazione della
Nuova Oasi Felina sono stati consegnati lunedì 23 marzo alla ditta che a seguito di procedura negoziata se li è aggiudicati. I lavori hanno preso il via lunedì 30 marzo, dopo la sistemazione della cartellonistica e degli apprestamenti, nell’area di via Maestri del Lavoro.
Contrattualmente sono previsti 90 giorni per completare le opere, ma presumibilmente si
impiegherà meno tempo per avere il nuovo gattile prima dell’inizio dell’estate, ben prima dei
termini previsti solo fino a poche settimane fa.
Novità per la donazione degli organi
Q
uarta città dell’Emilia Romagna e tra le
prime in Italia tra i comuni non capoluogo, San Lazzaro ha aderito al progetto
“Una scelta in Comune”, che consente ai
cittadini maggiorenni di indicare all’anagrafe comunale, in occasione del rilascio o
del rinnovo della carta d’identità, la propria
volontà di donare organi e tessuti.
La possibilità di registrare il proprio consenso (o diniego) informato alla donazione, compilando un semplice modulo presso l’anagrafe del Comune di residenza, è
stata introdotta dalla legge n°98/2013 e re-
10
cepita dal Comune di San Lazzaro con la delibera 168 del 16 ottobre 2014. Sono già decine
i cittadini sanlazzaresi che, nei primi giorni di
operatività, hanno scelto di indicare nella propria nuova carta d’identità la volontà, valida a
tutti gli effetti di legge, di donare gli organi.
«È per noi motivo di orgoglio - sottolinea
l’assessore al Welfare, Giorgio Archetti - essere
tra i primi Comuni della regione e tra i primi
in Italia ad aver aderito a questa iniziativa,
che nasce dalla volontà di favorire il consenso
informato alla donazione degli organi quale
gesto di responsabilità, di altruismo e di soli-
darietà».
Tra le novità, la semplicità per il cittadino,
che ha la possibilità di effettuare questa
scelta all’atto del rinnovo del documento;
restano naturalmente valide le altre modalità previste dalla legge, tra cui la compilazione del vecchio tesserino blu del Ministero della salute, compilando e firmando
un modulo presso gli uffici Urp delle Ausl
di appartenenza, oppure sottoscrivendo
l’atto dell’Aido, l’Associazione Italiana per
la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule, in
prima fila per sostenere il progetto.
San Lazzaro
in Piazza
notizie
Sportello YouMob e Informagiovani
I
nformare i giovani sulle opportunità
di mobilità nell’Unione europea per
cogliere nuove opportunità di studio, di
vita, di lavoro. Questo l’obiettivo principale dello sportello YouMob che, a partire
dal 18 marzo, è presente presso il palazzo
comunale tutti i mercoledì pomeriggio
dalle 15 alle 18 grazie alla collaborazione
instaurata con la rete YouNet, volta a promuovere l’accesso al diritto all’informazione, la rete del terzo settore e progetti
di cittadinanza attiva, oltre alla promozione dei diritti, tutto ovviamente sotto una
dimensione europea ed interculturale.
«L’obiettivo di YouMob è offrire ai giovani un punto di riferimento di qualità dove
informarsi sulle opportunità offerte dalla
Commissione Europea, a partire dai progetti di mobilità fino alle vere e proprie
esperienze formative all’estero che possono rappresentare una tappa determinante nel percorso di crescita personale
e professionale dei giovani - sottolinea la
vicesindaco Claudia D’Eramo».
«I nostri ragazzi - aggiunge il sindaco Isabella Conti - potranno orientarsi, essere guidati nel loro progetto all’estero e presto il
Comune conta di poter anche accogliere nei
confini di San Lazzaro dei gruppi di giovani
volontari da altre nazioni comunitarie, per
rafforzare lo spirito di cittadinanza europea
e condividere esperienze e culture».
L’inaugurazione del servizio YouMob è arrivata in concomitanza con la presentazione
del rinnovato servizio Informagiovani del
Comune di San Lazzaro, uno spazio d’informazione, gratuito e aperto, per tutti i giovani che desiderano orientarsi nel mondo del
lavoro, della formazione scolastica e professionale e del volontariato.
Il nuovo Informagiovani sarà liberamente
raggiungibile tutti i mercoledì pomeriggio
negli stessi orari di YouMob, presso l’URP
in piazza Bracci, e sempre contattabile via
email per fissare appuntamenti in giornate
diverse dal mercoledì.
YOUMOB
È ORA DI MUOVERSI
YOUMOBilitati!
MEDIATECA
METTI IN MOTO LA CURIOSITÀ
E SCOPRI IL NUOVO SERVIZIO TUTTO
DEDICATO AI GIOVANI!
TI ASPETTIAMO TUTTI I MERCOLEDÌ DALLE 15 ALLE 18
NEI LOCALI DELL’URP DEL PALAZZO COMUNALE
INFO
www.comune.sanlazzaro.bo.it/giovani
www.facebook.com/sanlazzarodisavena
www.facebook.com/mediatecadisanlazzaro
@ComSanLazzaro
URP Piazza Bracci,1 tel. 051 6228174
Promozione del volontariato in cassa integrazione
L’
aumento della disoccupazione e
delle situazioni di disagio non solo
economico, ma anche sociale, psicologico
e relazionale, è un dato di cui un’amministrazione deve farsi carico cercando una
strada che possa trasformare le avversità
in piccole forme di opportunità.
L’impegno solidaristico in attività di volontariato a favore della comunità rappresenta un’opportunità per mantenersi
attivi, rendersi utili e impegnarsi per gli
altri anche portando saperi, competenze ed esperienze, per costruire relazioni
umane positive che riducano il rischio di
isolamento, depressione e fragilità di vita.
«Pur non risolvendo il grave problema
della mancanza di un’occupazione - afferma il vicesindaco Claudia D’Eramo - l’impegno volontario diventa un’esperienza
di valore esistenziale e di empowerment
per la singola persona e per il suo sistema
relazionale, ma anche per l’associazione che
accoglie il nuovo volontario e, in ultimo, per
la comunità nel suo insieme». Per questo la
Città metropolitana, il Centro servizi per il volontariato, il Comune e il Distretto di San Lazzaro, le organizzazioni sindacali e il Centro
per l’impiego hanno sottoscritto un accordo
per avviare un progetto pilota di sensibilizzazione e promozione del volontariato, di cui
San Lazzaro è capofila e promotore, e che
nasce con l’intento di facilitare e promuovere l’esperienza di volontariato all’interno
di Organizzazioni Non Profit (ONP) per le
persone che vivono un periodo di inattività
lavorativa (disoccupazione, mobilità, cassa
integrazione).
Il ruolo delle associazioni si arricchirà di
una importante funzione sociale e comunitaria: la promozione e valorizzazione
dell’essere cittadino attivo e volontario
come riconoscimento dell’identità sociale
della persona che, pur vivendo una fase
di grande vulnerabilità e bisogno, si attiva
in modo costruttivo con le sue capacità ed
esperienze.
Per chi sceglierà di svolgere attività di volontariato in modo continuativo, potrà essere offerto un percorso di individuazione
e riconoscimento delle competenze acquisite, da riportare sul Libretto delle competenze e nel curriculum professionale.
Sportelli di ascolto, un’eccellenza per San Lazzaro
O
ltre 200 segnalazioni l’anno, in media, finiscono sul tavolo del Garante
regionale per l’infanzia e l’adolescenza.
Tema? Il disagio del minore, in tutte le
sue accezioni e forme, e il suo “diritto
all’ascolto”, sancito dalla Carta europea
dei diritti del Fanciullo.
Una rete capace di accompagnare il disagio giovanile dalla scuola dell’infanzia
alle superiori, quella implementata nel
corso degli anni a San Lazzaro, grazie
all’intervento diretto del Comune: la novità della rete degli spazi d’ascolto consiste
nell’aumento della ‘copertura’ e della qualità e nei servizi di monitoraggio e valutazione, che consentono all’amministrazione di
orientare azioni e politiche di prevenzione
del disagio sociale di bambini e ragazzi,
delle famiglie e del personale scolastico.
Spazi di relazione e di incontro gratuito dedicati ai ragazzi, ai genitori e agli insegnanti che risiedono e frequentano le
scuole di San Lazzaro; la rete degli Sportelli d’ascolto è stata messa a sistema
nell’ambito del progetto “Benessere e
bendivenire”, nato grazie alla presidente dell’Istituzione Sophia Ivana Summa, attirando l’attenzione del Garante
regionale per l’infanzia e l’adolescenza
che considera quella sanlazzarese una
“best practice” per altri territori “che
mostrino altrettanta sensibilità a questo tema”.
11
San Lazzaro
in Piazza
Settantesimo della Liberazione
tutte le iniziative in città
Il 25 aprile commemorazione in piazza Bracci con il sindaco e Monsignor Bettazzi. Il giorno prima, al
PalaYuri, rievocazione storica dell’anniversario, con una festa di popolo divertente, lieve, spensierata, così come furono le ore successive alla Liberazione in tutta Italia con il desiderio di tornare alla
pienezza della vita dopo anni di dittatura e guerra. Le altre iniziative.
Sabato 25 aprile
Festa in piazza Bracci
ore 16
Bettazzi,
Celebrazione del 25 aprile alla presenza del Sindaco e di Mons. Luigi
Vescovo emerito di Ivrea
i.
con la partecipazione del Corpo musicale Città di San Lazzaro e dell’Anp
Venerdì 24 aprile
70° della Liberazione
ore 18 - Palayuri
Via Repubblica - San Lazzaro di Savena
Rievocazione storica del 70° della Liberazione.
In collaborazione con il Museo Memoriale della Liberazione di San Lazzaro.
Alle ore 18 arrivo della Colonna della Libertà per la rievocazione storica
della Liberazione, colonna che il giorno successivo
proseguirà il proprio percorso di liberazione verso la città di Bologna.
La Roaring Emily Jazz Band inaugurerà la serata con una performance
in versione marching band fino ad arrivare al Palayuri,
il palazzetto nel Parco della Resistenza presso cui prenderà vita la grande
festa di liberazione. Così come auspicato dall’ANPI
nazionale, già il Comune di San Lazzaro aveva impostato la sua celebraz
ione della serata del 24 aprile all’insegna di una festa di
popolo divertente, lieve, spensierata, così come furono le ore successi
ve alla Liberazione in tutta Italia.
«Si balla per le strade, sui marciapiedi, nei viali, […] questa esplosione di
letizia, di libertà, quasi a cancellare definitivamente le ore
buie degli odi, delle diffidenze». Questa testimonianza rende bene lo spirito
di quei momenti: il desiderio di tornare alla pienezza
della vita dopo anni di dittatura e guerra.
E così faremo anche noi, 70 anni dopo. É un invito aperto a tutti coloro
che si riconoscono nei valori della Resistenza.
Liberi di cantare e ballare. 70° della Liberazione.
Musica e danza per celebrare lo spirito più autentico della Liberazione.
Mercoledì 15 aprile
In questo silenzio.
Una memoria della distruzione di San Lazzaro
ore 21 - Sala della Comunità
Parrocchia di San Lazzaro di Savena - Ingresso da Parco 2 Agosto.
o
Reading con letture e proiezioni in memoria del tragico bombardament
del 15 aprile 1945 su San Lazzaro.
ro
Coordinamento di Sandro Merendi e letture a cura degli attori del Teat
ne.
dell’Argi
Interventi di Mauro Maggiorani, Giovanni Bettazzi e Mons. Domenico Nucci
> Ingresso libero
Martedì 21 aprile
i della
Donne in guerra: parole e immagin zzaro
seconda guerra mondiale a San La
di Savena.
ca
ore 18.00 – Sala Eventi – Mediate
na
Save
di
Via Caselle, 22 - San Lazzaro
che hanno partecipato alla
ne
don
a
iste
terv
Proiezione di video-in
Centro sociale Malpensa
Resistenza, in collaborazione con il
nni Bettazzi.
Introduzione e ricordi a cura di Giova
> Ingresso libero
12
Venerdì 17 aprile
I quaderni del Savena
ore 17,30 - Mediateca
Via Caselle, 22 - San Lazzaro di Savena
Presentazione del numero 14 della rivista “I quaderni del
Savena”
I Quaderni raccolgono da sempre studi inerenti la realtà
storica, socio-economica, politica e ambientale di San Lazzaro e delle comunità che si affacciano sulle vallate del Savena e dell’Idice. Questo nuovo numero miscellaneo ospita
contributi dedicati a Luigi Fantini, alla memoria delle due
guerre mondiali, alla storia del Savena e alla figura del pittore Salvatore Girgenti.
Introduzione di Mauro Maggiorani.
ore 19.30 aperitivo
ore 20.30 verrà proiettato il documentario “La battaglia
della Gaiana: soldati e civili nell’ultima tragedia per la liberazione di Bologna, 17-18-19 aprile 1945”; di Davide Cerè, a
cura di Giorgia Bottazzi e Fabio Avoni.
Introduzione di Mauro Maggiorani, commenti e ricordi del
testimone Luciano Zanotto.
> Ingresso libero
San Lazzaro
in Piazza
il partito
Un incubatore di politica
per far crescere il Pd di San Lazzaro
di GIANLUCA QUARTANA
L’impegno della Segreteria, dei Circoli e dell’Assemblea comunale del Partito democratico per operare con nuova consapevolezza a fianco della Giunta e del gruppo consiliare per il resto del mandato.
Una riflessione sull’essere comunità politica, su come svolgere il ruolo di ponte tra cittadinanza ed
amministrazione, su come elaborare e proporre soluzioni ai problemi della città.
D
alla fine del 2012 il Pd di
San Lazzaro è stato impegnato in una continua corsa elettorale fra primarie ed elezioni nazionali e locali. Nel 2012
primarie nazionali a novembre,
parlamentarie a dicembre. Nel
2013 elezioni nazionali a febbraio,
congresso provinciale e nazionale
tra ottobre e novembre e primarie
nazionali a dicembre. Nel 2014
primarie comunali a febbraio,
elezioni comunali ed europee a
maggio, primarie regionali a settembre, elezioni regionali a novembre… Incredibilmente e salvo
sorprese il prossimo congresso
(con primarie nazionali) sarà nella
seconda metà del 2017, le elezioni
nazionali nel 2018, mentre le elezioni comunali e regionali saranno
addirittura nel 2019 insieme alle
europee… anche se nel frattempo, l’anno prossimo, ci saranno le
comunali a Bologna e le sciabole
già tintinnano.
Per inciso, a 70 anni dalla liberazione, ci deve essere ben presente
il sacrificio di tanti perché oggi
noi si possa esercitare, donne e
uomini tutti, il diritto di voto: per
questo non possiamo guardare
con sufficienza a questi passaggi
democratici. Essi sono conditio
sine qua non se vogliamo, nel paese e nei partiti, che chi guida le
istituzioni a tutti i livelli non sia
nominato e calato dall’alto, non
sia un uomo solo al comando, ma
risponda innanzitutto ai cittadini
che lo hanno liberamente scelto
ed eletto come parte di una squadra e di una proposta più ampia.
Dettagli di cui Silvio Berlusconi e
Beppe Grillo non si sono mai curati, come ben sappiamo.
Non a caso fin dal congresso del
2013 era emersa l’esigenza, almeno a livello di Pd di San Lazzaro,
di fermarci a riflettere sul nostro
essere comunità politica, su come
svolgere il nostro ruolo di ponte
tra cittadinanza ed amministrazio-
ne, su come elaborare e proporre
soluzioni ai problemi della nostra
città, senza far cadere queste riflessioni nel mezzo delle competizioni elettorali o del confronto
congressuale.
Da qui l’idea di un incubatore di
politica. Un incubatore è un complesso di strutture e attrezzature
materiali; di esperienze, competenze e conoscenze professionali;
di relazioni istituzionali ed informali; tutte quante organizzate,
gestite e messe a disposizione di
nuove idee imprenditoriali e di
nuovi progetti di ricerca perché
questi possano svilupparsi più velocemente, in sintonia e sinergia
con altri programmi simili e poi
correre con le proprie risorse.
Per questo, per la comunità di
San Lazzaro, vorremmo rappresentare un incubatore di politica,
di progetti e programmi politici,
nell’alveo del manifesto dei valori
e dello statuto del Pd, sfruttando
l’esperienza, la competenza e l’attaccamento dei tanti “meno giovani” iscritti al partito; la freschezza di una amministrazione e di un
gruppo consiliare in larga parte
molto giovane ed alla prima
esperienza; il complesso di strutture e di relazioni che abbiamo a
disposizione: in parte l’abbiamo
fatto negli anni passati, tanto da
proporre alle ultime elezioni una
squadra profondamente rinnovata, ora potremmo farlo in modo
più sistematico.
Per fare questo la Segreteria, i
Circoli e l’Assemblea comunale
hanno avviato un percorso, che
si sta concludendo in questi giorni, che permetta di approfondire
alcune tematiche organizzative
e programmatiche nei prossimi
mesi, con l’obiettivo di iniziare
a lavorare dal prossimo autunno con nuova consapevolezza a
fianco dell’amministrazione per il
resto del mandato.
Il progetto ha come obiettivo
lo sfatare uno
dei principali
assiomi della
vita sportiva:
squadra
che
vince non si
cambia!
Noi
abbiamo vinto,
nettamente,
raccogliendo
in questi anni
dal 40% a oltre
il 50% dei voti
dei sanlazzaresi in tutte le
elezioni,
ma
proprio
per La sede di Via Emilia
questo, per il
Se saremo stati all’altezza delle
nostro radicamento nella co
conostre aspettative, dovremo poter
munità cittadina, abbiamo ben
misurare il successo di queste attichiari i nostri limiti e le nostre
vità con alcuni parametri semplidifficoltà e riteniamo che i risulcemente misurabili. Essi sono certati elettorali e l’ottimo rapporto
tamente i risultati elettorali che riinstaurato dalla nostra nuova
usciremo a realizzare tra il 2018 e il
amministrazione con la comuni2019, ma prima di allora la cartina
tà locale, sia il miglior viatico per
di tornasole sarà data dal numero
(re)impostare dalle fondamenta
di under 50 che riusciremo a conmetodi di lavoro e strumenti orvincere a iscriversi e partecipare
ganizzativi aggiornati ai tempi
attivamente al nostro partito e
correnti in modo da affiancare e
da quanto il corrente gruppo distimolare concretamente il norigente riuscirà a promuovere
stro sindaco, i nostri assessori e
l’impegno di chi già oggi è nel
il nostro gruppo consiliare, mai
partito, ma lo vive comunque con
così numeroso.
distacco e poco coinvolgimento.
Per questo abbiamo pensato
Tutto questo lavoro confidiadi individuare inizialmente alcumo possa svilupparsi nelle prosni ambiti di riflessione e proposime settimane in collaborazione
sta, che confidiamo di far partire
e in modo complementare alla
presto, e altri se ne potranno afconferenza programmatica che
fiancare:
il segretario della federazione
• Le forme di autofinanziamento
di Bologna Francesco Critelli ha
e la trasparenza;
annunciato di voler sviluppare
• La comunicazione con nuovi e
all’atto della sua elezione e con
vecchi strumenti;
cui ci siamo confrontati nelle
• La rivitalizzazione dei Circoli
scorse settimane. Un progetto
come componenti fondamennon dissimile sembra che verrà a
tale del nostro partito;
breve presentato anche dal can• La selezione degli ambiti tedidato segretario regionale del
matici su cui concentrarci da
Pd Paolo Calvano. Aspettiamo nosubito
tizie a breve confidando di poter
• Chiarezza dell’organizzazione e
arricchire ulteriormente le nostre
delle regole di partecipazione
attività. *
democratica.
13
San Lazzaro
in Piazza
IDEE A CONFRONTO
gli interventi
Le regole vanno scritte tutti assieme
di MAURO MAGGIORANI - Anpi
I
l tema della riforma costituzionale non è al centro
dei nostri pensieri; altri sono i
pensieri di questi anni: la crisi
economica per cominciare,
che costringe a fare i conti con
una realtà sociale sempre più
indebolita; la corruzione che
dilaga; la sfiducia nelle istituzioni e nel futuro. Per non
parlare dell’ambito internazionale, dove la crisi dell’euro ha
annebbiato le speranze di uno
spazio comune europeo. E le
tensioni, le guerre, le violenze
diffuse in tante parti del mondo, e in particolare nel Mediterraneo, che hanno il duplice
effetto di accrescere la massa
dei disperati che emigrano sui
barconi e generare insicurezza
per la politica terroristica dello
Stato islamico.
Sono queste, senza dubbio,
le priorità legate alla nostra
contemporaneità. Di fronte a
ciò il resto sembra destinato a
passare in secondo piano: arriviamo addirittura a dimenticarci della gravità dei cambia-
menti climatici in atto, solo per
ricordare un tema che secondario non dovrebbe essere affatto,
visti gli effetti incontrovertibili
che quotidianamente sono sotto
i nostri occhi.
Per questa somma di ragioni
non desta troppa meraviglia il
fatto che due riforme centrali
nella vita democratica di un paese, quali sono la legge elettorale (il cosiddetto Italicum) e la
riforma costituzionale, arrivino
in discussione alla Camera e al
Senato con la richiesta da parte
del governo della fiducia. Tradotto: con l’invito ad approvare
quanto proposto dall’esecutivo
senza possibilità di emendarlo, senza il tempo di discuterlo,
senza l’occasione per soppesarlo
come meriterebbe. Riforme fatte
di corsa, accogliendo l’idea che
ci sia qualcuno che ce le chiede
(sempre l’Europa?), che siano basilari per il rilancio del paese (ma
non era il lavoro?), che servano
a modernizzare l’Italia. Che poi,
dette riforme, possano essere
fatte senza quella larga maggio-
ranza sempre auspicata, perché
capace di tenere conto anche
delle posizioni delle minoranze,
sorprende ancora di più.
In questo quadro, prima ancora di discutere del merito delle
riforme (e tanto ce ne sarebbe
da dire), è il metodo individuato
che appare “scarsamente” democratico e lontano dall’idea
che le regole vadano scritte tutti
assieme. A questo punto sorge
una domanda elementare: ma
se questo comportamento fosse
stato adottato dal governo Berlusconi, cosa avrebbero detto le
forze di sinistra? La risposta, in
passato, è sempre stata la piazza.
Per queste ragione i progetti di
riforma sono giudicati con molte
riserve dall’Anpi. Non si tratta di
una critica aprioristica, come è
stato motivato e illustrato in molti documenti e interventi, anche
ripresi (seppure molto raramente) dalla stampa.
Ma è una contrarietà che parte dalla consapevolezza della
necessità di tenere salvi i valori,
cosa quanto mai importante,
soprattutto in questi tempi di
grande deriva morale. E una
contrarietà che ha sviluppato
precisi punti di analisi anche
sulla tenuta democratica, visto
che la voce dei cittadini perde
sensibilmente di forza. Come
non pensare, in conclusione,
a Piero Calamandrei quando,
ricordando le “grandi voci lontane” che avevano scritto la
Costituzione italiana diceva:
“Dietro a ogni articolo di questa costituzione [ci sono] giovani come voi, caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di
concentramento […] che hanno dato la vita perché la libertà
e la giustizia potessero essere
scritte su questa carta. […] Se
voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata
la nostra costituzione, andate
nelle montagne dove caddero
i partigiani, nelle carceri dove
furono imprigionati, nei campi
dove furono impiccati”.
Dove andremo, domani, in
pellegrinaggio?
I nodi nevralgici affrontati dal governo Renzi
di PAOLO SANMARCHI
“R
oma non è stata costruita in un
giorno” è l’adagio inglese che trasposto in italiano significa che “per fare
grandi cose serve tempo”. La situazione di
ingessatura istituzionale ha fatto si che per
anni il lassismo della politica nel dare risposte ai cittadini abbia reso questo motto
una facile scusante per chi le riforme davvero non le voleva fare, ma soprattutto
non le ha mai fatte. Oggi tuttavia pare che
questo governo e segnatamente il premier Matteo Renzi, subiscano una dura
condanna, quasi più aspra che in passato,
non perché segnano il passo come i predecessori, ma proprio per “l’arroganza” nel
volere cambiare verso.
In un periodo di crisi si è sempre più portati a dare delle colpe e a sindacare spesso
anche a priori, le scelte di “chi governa”,
per il solo fatto che sempre ci sarà qualcuno che rimane scontento da una proposta
di legge, da una riforma od anche solo da
una intervista televisiva. Troppo spesso
chi critica dimentica che il governo sta attuando la linea politica condivisa e votata
dalla Direzione nazionale del Pd, eletta
14
nel congresso 2013 e che nello specifico del
ruolo delle Camere, tale linea non è dissimile
dalle Tesi dell’Ulivo del 1996 (in particolare
le tesi 1 e 4) e che a voler mettere d’accordo
tutti, dalla bicamerale ad oggi, sono passati
20 anni e se contiamo bene forse 10 governi
(2 Prodi, 2 D’Alema, 3 Berlusconi, 1 Monti ed
1 di Letta).
Il governo e il Pd si sono trovati nel 2013,
come Prodi nel 1996 e nel 2006, di fronte a
un Paese dove giustizia e legalità, lavoro e
crescita economica, scuola e formazione,
ambiente e territorio, restano tutti nodi irrisolti che lo pongono in coda a tutte le classifiche europee e lo rendono incapace di
rimanere al passo con tutto ciò che gli ruota
vorticosamente intorno: da qui la necessità
di aggiornare il nostro sistema-paese al contesto istituzionale e economico di un mondo
di cui rappresentiamo solo l’1% della popolazione.
I padri costituenti vivevano nel secondo
dopoguerra e hanno ideato un saggio sistema per evitare totalitarismi, da qui il famoso
“bicameralismo perfetto”. Se il risultato voluto è stato raggiunto, questo ha portato degli
effetti collaterali non di poco conto, quale
un sistema ingessato dove legiferare è divenuto un processo lungo e pieno di ostacoli. Tanto tempo è passato e nel mondo
che ci segue quotidianamente, dai tweet
alle agenzie di stampa, tale sistema rallenta ogni buona iniziativa parlamentare
o governativa.
Ecco perché una riforma costituzionale
sarà la base per un futuro esecutivo che
eserciti le sue funzioni efficacemente e di
un Parlamento che produca leggi velocemente (e verosimilmente possa altrettanto
velocemente emendarle in caso di necessità). Così la proposta di legge elettorale è
certamente un compromesso perfettibile,
come tutte le riforme, ma resta anni luce
avanti a quanto ci ha consegnato Calderoli
e rappresenta quanto di più vicino siamo
arrivati a realizzare rispetto alla linea del
centro sinistra, dal 1996 a oggi, cioè un
sistema maggioritario per collegi uninominali a doppio turno: possiamo ricordare
che l’on. Migliavacca in qualità di coordisegue a pag. 17 >>
San Lazzaro
in Piazza
iniziative
Il coraggio di cambiare il mondo
deve venire da noi stesse
di ISABELLA CONTI
D
al 23 febbraio 1909, primo “Woman’s
Day” celebrato negli Stati Uniti, all’8
marzo 1917, quando una grande manifestazione di donne celebrava la fine della
guerra e le ceneri della Russia zarista. Fino
alla leggenda - purtroppo ispirata ad un fatto realmente avvenuto anni prima - sull’origine della manifestazione legata al rogo di
una fabbrica di “Cottons” a New York, dove
avrebbero perso la vita 123 operaie.
Questa è l’origine storica della Giornata internazionale della donna, che ne ricorda le
conquiste sociali, politiche ed economiche.
Ne ricorda le discriminazioni e le violenze di
cui sono state oggetto e di cui, in molte parti del mondo, sono ancora oggetto.
Conviene, in un Paese come l’Italia - l’ultimo del mondo civile ad avere esteso il
suffragio universale alle donne e in cui il
“delitto d’onore”, eredità del Codice Rocco, è
rimasto legge dello Stato fino al 1981 - rileggersi attentamente questa pagina di storia e
constatare con orgoglio quanto i tempi siano cambiati, senza paura di denunciare, con
altrettanta fermezza, quanto ancora non va.
Perché noi donne non abbiamo paura.
Sappiamo farci carico della memoria del
passato, ma siamo sempre pronte a proiettarci nel futuro.
Ho avuto l’onore di incontrare, qualche
giorno fa, la presidente dell’Associazione donne e madri di Srebrenica, donne che hanno
perso nell’orrenda strage, causata dall’indifferenza della comunità internazionale, mariti e
figli, quanto avevano di più caro, senza avere
neppure il diritto di vederne restituiti i corpi.
Donne straordinarie che non hanno rinunciato a vivere, ma hanno scelto di vivere affinché
nessuna Srebrenica possa esistere mai più, in
nessun luogo.
Un incontro che mi ha toccato molto, che
dimostra la grande forza delle donne nel mantenere la schiena dritta anche di fronte alle
tragedie più atroci, che dimostra come tutte le
donne del mondo possano e debbano unirsi
per lasciare ai nostri figli un mondo migliore di
come lo abbiamo trovato.
“Sebben che siamo donne, paura non abbiamo. Per amor dei nostri figli, in lega ci mettiamo”, cantava “La lega delle donne” nella celebre canzone di lotta sindacale. Una lotta che,
nel 2015 ed a casa nostra, si combatte contro
il pregiudizio, contro la discriminazione sottile
di un Paese come l’Italia dove si è dovuti ricorrere alle quote rosa per affrontare - piuttosto
maldestramente - il problema della mancanza
di rappresentanza da parte delle donne in posizione di vertice.
Essere donna ed essere sindaco nel 2015 per
me significa questo. Rendere onore all’amore
Impegno contro la povertà
Anna Boselli e Morena Gubellini
coordinatrici Conferenza Donne Pd San Lazzaro
L’
impegno delle nostre
parlamentari su molti settori che coinvolgono la donna,
dall’infanzia alla famiglia, dal lavoro alle pari opportunità, oltre
a settori strategici quali scuola
e sanità, è particolarmente importante e ci sembra doveroso
darne atto anche con l’illustrazione di mozioni che durante
questi due anni di legislatura
hanno presentato e fatto approvare.
Le onorevoli Donata Lenzi, e
Marilena Fabbri, che abbiamo
avuto con noi a San Lazzaro in
occasione dell’8 marzo, insieme alle senatrici Sandra Zampa
e Cecilia Guerra, sono autrici di
una Newsletter da cui estrapoliamo una mozione che ci sembra molto significativa e sulla
quale, come Conferenza delle
donne Pd di San Lazzaro, dobbiamo discutere e impegnarci.
Il tema della povertà infantile
sembra lontana” anni luce”, soprattutto per noi che abitiamo
in una regione cosiddetta “ricca”.
Purtroppo così non è, anche in
questa regione e in questa nostra
città si annidano gravi problemi,
certamente meno numerosi che
altrove, e noi, proprio per il ruolo
che abbiamo all’interno del Partito democratico locale, dobbiamo
di mia madre, alle lotte di mia nonna partigiana, agli sguardi di tutte le donne fantastiche della mia città che ogni giorno ho
l’onore di rappresentare e di incontrare.
Giocare la mia partita nel mondo, senza
vittimismi, con la schiena dritta, consapevole che le differenze di genere che - oltre
un certo femminismo “egalitario” - non solo
esistono, ma sono e devono rappresentare
una ricchezza.
Non abbiamo bisogno di quote rosa. Il
coraggio di cambiare il mondo deve venire
da noi stesse. Insieme a tutte le donne del
mondo vittime quotidianamente, od anche
una volta soltanto, di soprusi, ingiustizie, di
qualsiasi tipo esse siano, economiche, sociali, fisiche.
Siamo fortunate ad essere donne perché,
da quando veniamo al mondo, sappiamo di
poter essere madri e, con la stessa libertà,
possiamo scegliere di non esserlo. Sappiamo prenderci cura degli altri, a volte
sacrificando noi stesse. Sappiamo in cuor
nostro che ogni fiore di mimosa è una
lacrima per tutte le violenze subite dalle donne, nel passato e nel presente. Ma
dopo il lungo inverno la terra rinasce e non
dobbiamo avere paura, quindi, di dare il nostro contributo - da donne e di donne - a fare
del mondo un posto bellissimo.
CONFERENZA DELLE DONNE PD
DI SAN LAZZARO
aiutare i nostri amministratori
con proposte concrete tese a far
superare la soglia di povertà per
quelle famiglie o ”non famiglie”
che vivono un profondo disagio
anche e soprattutto nella componente infantile.
«L’Italia è agli ultimi posti in Europa per quanto riguarda il benessere e i diritti dei bambini - è
scritto nella mozione 1-108 approvata in Parlamento -. La politica deve mettere al centro il tema
della povertà infantile. Il governo
si è impegnato a definire una strategia nazionale che contrasti le
diverse manifestazioni di povertà infantile e il grave fenomeno
della dispersione scolastica e ad
assumere iniziative per evitare
che finanziamenti e obiettivi concordati con Regioni ed Enti locali
vengano disattesi. Inoltre, il governo si è impegnato a garantire i diritti di cittadinanza - come
il diritto all’istruzione, il diritto
alla fruizione delle mense scolastiche e il diritto al trasporto
pubblico - nonché ad assumere
iniziative per rifinanziare la legge sull’infanzia e l’adolescenza
del 1997, nei limiti di vincoli di
bilancio, e a mettere a sistema
le buone prassi già esistenti sul
territorio nazionale. Il tema è
stato posto all’ordine del giorno
in concomitanza della giornata
internazionale dell’infanzia».
Come è bene esplicitato nella
mozione deve esserci un’azione
comune sia a livello governativo che nelle amministrazioni locali ed in questo senso si orienterà il nostro agire.
15
San Lazzaro
in Piazza
iniziative
Ai circoli Pd una parte
delle donazioni
La politica che cambia l’Italia
ai partiti perché è
Il PD ha promosso la legge che abolisce il finanziamento pubblico
enti privati
giusto che i partiti diano l’esempio. La nuova legge prevede solo finanziam
te come avviene
e volontari. Tra questi il 2x1000 dell’IRPEF già versata, esattamen
con il 5x1000 per le associazioni di volontariato e le ONLUS.
il tuo 2x1000 al
Nel mod. 730 metti la tua firma e indica il codice M20 per destinare
PD.
che servono
In questo modo ci darai una mano a cambiare l’Italia, a fare le riforme
al Paese, a costruire una politica utile alla democrazia e agli italiani.
Aiutaci a cambiare l’Italia
di partito e per le
Il PD è l’unico partito che organizza le primarie per le cariche
la partecipazione
candidature nei Comuni e in Parlamento. E’ il partito che promuove
Circoli, con migliaia
degli iscritti e degli elettori, che è presente sul territorio con i suoi
e incontri, fanno
di iscritti e di attivisti che, in ogni località, organizzano assemblee
degli iscritti e
quelle
e
risorse,
Servono
costo.
un
ha
questo
Tutto
politica.
attività
bastano.
non
ma
i
important
sono
dell’Unità
delle Feste
buona politica in
Con il tuo 2x1000 possiamo fare di più, possiamo promuovere la
Italia e nei territori.
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Autorizzata
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SIAD
Bombole Co2
425gr = 6,00€
D
opo l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti hanno scritto Alberto Aitini, responnsabile organizzazione
e Carlo Castelli, tesoriere del Pd bolognese - «è possibile per
ogni contribuente sostenere, volontariamente e senza nessun
aggravio di costi, l’attività del Partito democratico destinando
ad esso il 2 per mille dell’Irpef. È fondamentale, per chi ha
l’ambizione di far vivere un grande partito radicato come il nostro, attivarsi affinché le strutture sui territori abbiano le risorse
necessarie per continuare ad essere luoghi vivi ed attivi, luoghi
non solo raggiungibili e aperti a iscritti e cittadini, ma anche
capaci di fare iniziativa politica e promuovere partecipazione.
Ecco perché, come federazione del Pd di Bologna, abbiamo
chiesto al Pd nazionale che parte delle donazioni ricevute attraverso il 2 per mille vengano destinate ai Circoli, perché è giusto
premiare chi si impegna».
«In concreto - spiegano ancora Aitini e Castelli -, destinare il
proprio due per mille al Pd è una procedura molto semplice
che, appunto, non comporta aggravio di costi per chi decide
di farlo in sede di dichiarazione dei redditi o in maniera autonoma, online o via posta tradizionale. Per indicare la propria
preferenza al Partito democratico, nella parte relativa al due per
mille, bisogna apporre la propria firma nel riquadro “Scelta per
la destinazione del due per mille dell’Irpef” indicando il codice
“M20” nella casella per il codice del partito prescelto».
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16
San Lazzaro
in Piazza
ambiente
La Comunità Solare Locale
attiva anche a San Lazzaro
di ANNALISA PALTRINIERI
Obiettivi dell’associazione la riduzione delle emissioni che alterano il clima e la promozione dello
sviluppo sostenibile dell’economia.
C
ittadini sanlazzaresi si
sono associati per dare il
via a una forma innovativa
di partecipazione attiva sui temi
dell’energia rinnovabile e sostenibile. L’assemblea ha votato un
consiglio direttivo ed ha eletto
Walter Berti presidente e Maria
Vittoria Vignoli vicepresidente.
Contribuire a ridurre le emissioni climalteranti e promuovere
lo sviluppo sostenibile dell’economia locale: sono gli ambiziosi
obiettivi che stanno dietro alla
costituzione delle Comunità solari locali. Si tratta di associazioni
di cittadini organizzate a livello
comunale con lo scopo di affiancare e stimolare la comunità
locale a raggiungere gli obiettivi
di riduzione della CO2 attraverso
attività di sensibilizzazione e ad
incentivi concreti alle famiglie
per la realizzazione di interventi
di efficientamento energetico e
di utilizzo delle fonti rinnovabili.
I “pilastri” su cui si fonda sono
il risparmio energetico e la produzione di energia locale da fonti
rinnovabili, così che i cittadini
possano diventare davvero protagonisti di una vera e propria
transizione energetica orientata
ad un’economia fondata su una
produzione di energia distribuita
e “democratica”, da fonti rinnovabili.
Accanto, quindi, al già di per sé
importante obiettivo di frenare il
riscaldamento globale e le emissioni nocive, è possibile costruire
una nuova economia in cui le risorse oggi impiegate per l’acquisto di combustibili possano essere investite nella riconversione
ecologica su scala locale e nella
qualità della vita della nostra comunità.
Non solo: l’idea che sta alla base
della costituzione delle Csl è che
occorra ripensare l’energia come
bene comune che deve essere
garantita a tutti sia nella sua riduzione che nella sua produzione
da fonti rinnovabili prodotte sul
territorio. Occorre incardinare le
azioni sul fabbisogno di energia
della cittadinanza e delle imprese
attraverso un approccio diffuso
all’auto-consumo. L’elemento innovativo è rappresentato proprio
da questo aspetto: superare la
gestione delle politiche energetiche su scala nazionale affidata
fino ad ora alle grandi compagnie, per coinvolgere le comunità
locali attraverso piccole azioni in
grado di incidere significativamente sul territorio. Un esempio
concreto di come p iccole azioni
individuali possano determinare
grandi cambiamenti.
Informazioni:
[email protected]
[email protected]
Attivo lo Sportello energia
F
ornire informazioni puntuali ai cittadini e alle imprese del territorio
sulle opportunità e sui vantaggi di “consumare meno e consumare
meglio”. Questa la mission del nuovo Sportello Energia del Comune di
San Lazzaro, presentato in febbraio durante la giornata M’Illumino di
Meno, l’iniziativa lanciata dalla trasmissione Caterpillar di Radio 2 (a cui
il Comune ha aderito) dedicata al risparmio energetico e al riuso di materia prima ed energia.
Una giornata che ha visto fra l’altro, per le vie del centro, la sfilata
“Mille luci in bici”, lo spegnimento simbolico delle luci del Palazzo Comunale e l’accensione di lumini sulla facciata comunale.
Il presupposto del nuovo servizio? Sono i consumi privati ad incidere
per quasi il 98% sul totale dei consumi energetici della nostra città. A
certificarlo il Paes, Piano d’azione per l’energia sostenibile redatto dal
Comune nell’ambito del Patto dei sindaci.
>> segue da pag. 14
natore della segreteria Bersani e incaricato
delle trattative con il Popolo della Libertà
sulle riforme istituzionali, ribadì questa linea
spiegandoci però in Sala di città, che l’unico
compromesso possibile con il centro destra
era sul prowporzionale tedesco e su quello
stavano lavorando…
Ma come detto l’attività svolta tocca tanti
nodi nevralgici da tempo bisognosi di attenzione e che meriterebbero ciascuno uno
specifico approfondimento: la corruzione
per anni ci ha visto relegati come fanalino
di coda tra i paesi industrializzati, si sta mettendo mano a questo settore adesso (e non
prima). La riforma del lavoro, con in partico-
«Il Piano - osserva l’assessore all’Ambiente Marina Malpensa - ci impegna come Comune ad incentivare norme regolatorie, promuovere
buone prassi e strumenti legislativi tali da rendere i consumi ‘pubblici’
più virtuosi ed efficienti. Ma è del tutto evidente che intervenire sugli
edifici, i trasporti e i consumi pubblici serve a poco, se in parallelo non
vi è una modifica dei comportamenti da parte dei privati». Il servizio sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15
alle 17; per prendere un appuntamento, telefonare allo 051-6228011
(in orario d’ufficio) o scrivere al nuovo indirizzo mail energia@comune.
sanlazzaro.bo.it. Tra gli altri servizi, anche il supporto nella lettura e valutazione dei consumi delle bollette, l’informazione sulla disponibilità
di contributi e finanziamenti o su iniziative, anche da parte di associazioni di categoria, di promozione del risparmio energetico o delle fonti
rinnovabili.
lare l’adozione del contratto a tutele crescenti, adesso, ha associato importanti sgravi
contributivi per le aziende alla indifferibile
necessità per molti giovani e meno giovani di
poter iniziare un processo di stabilizzazione
lavorativa, fino ad ora impedito da un mercato del lavoro sostanzialmente segmentato
tra garantiti e non.
La scuola, non dimentichiamola, con un
percorso riformatore che ha coinvolto fin
dall’inizio in modo aperto e libero insegnanti,
personale Ata, genitori e studenti, e che ora
inizia a prendere forma nelle aule parlamentari, senza che si possa dimenticare l’epocale
impegno a dare stabilità e certezze contrattuali agli insegnanti precari. Adesso è la volta
buona.
Ora, pensare che sia possibile fare tutto e
bene in poco tempo, è assolutamente irrealistico, tuttavia chi accusa di autoritarismo
il premier dimentica che con il partito del
“mettiamo d’accordo tutti”, l’Italia è arretrata
sino all’orlo del baratro attuale, ostaggio
delle varie mini minoranze al 3% che facevano cadere i governi. Il Pd o i partiti che lo
hanno preceduto, non ha vinto elezioni o se
le ha vinte ha dovuto governare in caotiche
coalizioni che ben ricordiamo, che vogliamo
sperare nessuno rimpianga.
Come diceva Denis Waitley: “vi sono sempre
due scelte nella vita: accettare le condizioni in
cui viviamo o assumersi la responsabilità di
cambiarle”.
Paolo Sanmarchi
17
San Lazzaro
in Piazza
in ricordo
Addio a Sergio Sasdelli
il comandante “Tom”
di GIANCARLO FABBRI
Un lungo corteo di amici e conoscenti ha accompagnato fino al cimitero comunale il feretro dell’ex
capo della polizia municipale morto lo scorso febbario all’età di 88 anni.
Giovanissimo entrò nella Resistenza e costituì a Idice un gruppo spontaneo con altri operai.
L
o scorso 19 febbraio anche
il comandante partigiano
“Tom”, ossia il mitico Sergio
Sasdelli già a capo della polizia
municipale di San Lazzaro, ha
superato il fronte della vita a 88
anni di età. Che fosse uno degli
storici personaggi della San Lazzaro artigiana e rurale di 8.656
abitanti, censiti nel 1951, diventata la città di oltre 31 mila residenti di oggi, lo ha dimostrato il
lungo corteo di persone che lo
ha accompagnato all’ultima residenza nel cimitero comunale.
Oltre alla moglie Giuliana, ai
parenti, e agli ex colleghi vigili,
per i viali del camposanto seguivano il feretro il gonfalone comunale, le bandiere dell’Anpi di Ozzano e San Lazzaro, il vicesindaco
Claudia D’Eramo e l’assessore
Giorgio Archetti, il comandante dei carabinieri luogotenente
Marco Obinu, il comandante
della polizia municipale Nicoletta Puglioli, gli ex sindaci Luigi
Dovesi e Aldo Bacchiocchi e tanti
amici. E dire che finché ne fu in
grado per decenni fu Sasdelli a
guidare i cortei e la banda fino al
Sacrario dei Caduti in occasione
delle feste per le ricorrenze civili
del 25 aprile e del 4 novembre
Infatti il comandante partigiano “Tom” dopo il 25 aprile del
1945 fu congedato col grado di
capitano riconosciutogli dalle
autorità militari italiane e alleate.
Dopo la liberazione fu l’unico vigile del Comune poi comandante della polizia municipale fino
Il corteo funebre
Il comandante Sasdelli assieme a Papa Wojtyla
al pensionamento dopo 43 anni
di servizio. Già presidente per
molti decenni della locale sezione Anpi, Sergio Sasdelli, figlio di
Giuseppe e di Maria Tattini, era
nato il 12 gennaio 1927 a Castel
San Pietro dell’Emilia.
Operaio, nel 1943 è già residente nel Comune di San Lazzaro, nel gennaio del 1944, a
17 anni di età, iniziò l’attività
clandestina nella resistenza con
incarichi di staffetta e diffusione
di stampa antifascista. Il primo
gruppo spontaneo fu costituito
da Sasdelli con altri operai, a Idice, iniziando azioni di disturbo,
sabotaggio e fornitura viveri ai
compagni attestati sulle colline
tra l’Emilia e la Romagna. Militò
poi nella 4^ brigata “Venturoli
Lutti nel Partito democratico
D
avvero un inizio d’anno da dimenticare. Angelo Paltrinieri (nella foto), il
suo ultimo viaggio l’ha fatto a marzo verso la terra di origine di Fabbrico (Re). Nel
Pd svolgeva la funzione di tesoriere del
Circolo di Ponticella e, finché la malattia
glielo ha permesso, lo si poteva trovare
alla cassa del bar alla Festa della Cicogna.
Appassionato di musica, non sentiremo
più i suoni della sua fisarmonica e del pianoforte e la sua voce accompagnare vecchi canti popolari.
Nello stesso mese è mancato anche
18
Giorgio Generali, a suo tempo dirigente nel
calcio giovanile di San Lazzaro, e, a gennaio,
è mancata Nella Calamelli, entrambi iscritti
al Circolo “2 Giugno”, da sempre impegnati
nelle feste dell’Unità. Vogliamo anche ricordare Gigliola Giulianini, la mamma di Grazia, la cassiera del ristorante tradizionale della Cicogna.
Il Pd di San Lazzaro si stringe ad Annalisa, Clara, Fabrizio, Federico, Luisa, Gianni,
Tiziana, Grazia, Agostino. A tutti vada un abbraccio e un sincero pensiero di vicinanza a
cui si associa la redazione del giornale.
Garibaldi”, dove, nell’agosto del
1944 divenne comandante di
compagnia e, nel gennaio del
1945, assunse il comando della brigata “Andreoli”. Il capitano
“Tom” rimase anche ferito durante un’azione di sabotaggio al
ponte della via Emilia sull’Idice.
Sasdelli era sempre vissuto
con alti ideali di democrazia rispettando, e facendo rispettare,
le regole e le leggi; il suo rigore
era proverbiale. Ma anche la sua
umanità e un Papa, Giovanni
Paolo II, Karol Wojtyla, tornando
nel 1982 al cimitero dei polacchi
dopo le visite del 1973 e del 1978
come arcivescovo di Cracovia,
quando lo vide a fianco di monsignor Domenico Nucci gli sorrise
e gli disse: «Mi ricordo di te». *
San Lazzaro
in Piazza
in breve
Girgenti: l’altro tempo della pittura
T
anta gente e personalità della cultura
locale e bolognese, alla vernice della
retroprospettiva dedicata al pittore e poeta
Salvatore Girgenti, svoltasi nel marzo scorso in Sala di Città in occasione del quinto
anniversario della scomparsa.
Siciliano nel cuore e nei colori, intellettuale, sindacalista, docente, ha lasciato tanti
ricordi di sé, e rimpianti. Come l’aver scoperto la pittura in età avanzata ponendosi
subito su un livello alto e già nel 2012, Girgenti, era stato ricordato con un volume di
oltre 200 pagine a colori, curato da Giovanna Mauro, che raccoglieva le immagini di
oltre ottanta dipinti e circa quaranta liriche
dell’artista oltre alla biografia personale e i
testi di critici che hanno scritto di lui.
Salvatore Girgenti, nato nel 1921 a Ler-
cara Friddi (Palermo), dal 1974 viveva a San
Lazzaro dove insegnava italiano e storia nella scuola media Rodari. Come pittore aveva
esposto in varie città italiane poi all’estero,
perfino a New York, con apprezzamenti di critici esigenti.
La mostra in Sala di Città, curata da Giovanna
Mauro con allestimento di Giuseppe Pedrini, è
stata occasione di un convegno con interventi dell’assessore alla cultura Marina Malpensa,
di Mauro Maggiorani docente dell’Università
di Bologna, di Guido Armellini dell’Università
“Primo Levi”, di padre Fabrizio Valletti, infine di
Luigi Dovesi, Anna Spadafora, Francesco Storani, Andrea Forlani ed Erminio Serio.
Per informazioni: carmelagirgenti@gmail.
com; www.salvatoregirgenti.it.
g.c.f.
La poesia
Insonnia
La lettera
Il nuovo distributore di via Palazzetti
Nel congratularmi per il vostro gradito e sempre puntuale giornale, vorrei segnalare facendo riferimento all’articolo “IN PRIMO PIANO”, (non dimenticandoci l’ottimo
lavoro svolto dalla Giunta guidata dal sindaco Isabella Conti nel bloccare la famosa
colata di Idice), che da un pò di tempo sono partiti i lavori per la realizzazione di una
pompa di benzina proprio dove doveva nascere “la colata di Idice”!
Ma come è possibile dare la licenza di costruire una pompa di benzina (in via Palazzetti proprio di fronte alla cooperativa ortofrutta) in mezzo a un campo di un
contadino?
I palazzi no, nuovo polo sportivo no, nuove scuole no, pompa di benzina si?
Si sottrae suolo dove viene coltivato grano per realizzare qualcosa che inquina?
Spero di sbagliarmi.
Gabriele Bergami
“ LE RIFORME “
NE PARLIAMO CON:
l’On. Marilena FABBRI
della Commissione Affari costituzionali della Camera
Partecipa
Isabella CONTI
Sindaco di San Lazzaro di Savena
COORDINANO
ANNA BOSELLI E MORENA GUBELLINI
Coordinamento Conferenza delle donne
Conferenza delle donne
di SAN LAZZARO
FACCIAMO
IL PUNTO
SULLE
RIFORME
QUANDO
Sabato 18 Aprile 2015
ore 9,30
VI
ASPETTIAMO!
L’immagine fluorescente dell’ora
attraversa il buio della stanza.
Vorresti governare il tempo,
placare l’attesa che pare eterna,
soffocare l’ansia dei pensieri
ricorrenti… in cerca del mattino.
Accendere la luce porta alla realtà,
dura da vivere a quell’ora,
quando il corpo chiede riposo
e ogni volta la mente rifiuta,
come una femmina stizzosa,
alla richiesta di un ballo.
Le note liete e tristi della vita
si susseguono e obbligano a danzare.
Senza poter scegliere il ritmo che viene
scandito da un maestro d’orchestra
che nessuno conosce e al quale
non puoi chiedere d’eseguire
la tua canzone preferita!
Gabriele Carati
scrivi a
[email protected]
o alla redazione
in via Emilia, 2
40068 San Lazzaro
DOVE
SALA DI CITTÀ
Via Emilia 92, San Lazzaro di Savena
19
San Lazzaro
in Piazza
amarcord
Il ponte delle sirene sul Savena
al confine tra San Lazzaro e Bologna
di PIER LUIGI PERAZZINI
Il ponte, costruito in occasione della deviazione del torrente (1776/77), era dotato di quattro pilastri
con le statue (le sirene) che furono rimosse un secolo dopo per fare spazio alla tramvia BolognaImola. Distrutto e ricostruito dopo l’ultimo conflitto mondiale, oggi presenta notevoli e gravi segni
di usura. E allora, in previsione del prossimo transito su di esso del Crealis, perché non ripristinare
pilastri e sirene?
N
e ho già parlato in passato
proprio su queste stesse
pagine, ma ora più che mai
è necessario che ritorni su questo
argomento. Mi riferisco al ponte
raffigurato nello stemma ufficiale
del comune di San Lazzaro con i
suoi quattro pilastri sopramontati
da sirene.
Il “ponte delle sirene”, che era a
cavallo del torrente Savena sulla
via Emilia e univa il territorio di Bologna a quello di San Lazzaro, era
stato costruito in occasione della
diversione del Savena (1776/77)
quando quel torrente, che in origine si dirigeva verso Bologna
attraversando la via Emilia in località Pontevecchio, fu deviato ed
immesso nell’alveo del rio Polo per
portarlo nell’Idice.
I quattro pilastri con le statue
furono però rimossi nel 1884 per
allargare la sede stradale sul ponte
al fine di permettere il passaggio
in sede propria, e separata dalla
viabilità ordinaria, della tramvia a
vapore Bologna-Imola, a quel tempo in realizzazione.
Non sappiamo che fine abbiano
fatto i pilastri con le lapidi gratulatorie e le statue che li sormontavano, così come non abbiamo una
raffigurazione esatta delle sirene,
possiamo però averne un’idea
abbastanza precisa dai disegni
realizzati in occasione di quelle
modifiche.
Il ponte settecentesco, adegua-
20
to nell’Ottocento, venne
distrutto durante l’ultimo conflitto e sostituito
dall’attuale che non ha
marciapiedi degni di questo nome, ha parapetti
indecorosi, manca di pista
ciclabile e di fatto rappresenta una pericolosa
strettoia al traffico veicolare anche nelle normali
condizioni. Quella struttura necessita oggi oltre
che di un adeguamento
e di un restauro, di una
doverosa riqualificazione
estetico-funzionale anche
in previsione del prossimo transito su di esso del
Crealis.
In tale occasione, il ripristino dei pilastri con le sirene oltre a meglio definire la fisionomia autonoma
del territorio di San Lazzaro, realizzerebbe quell’elemento emblematico che
l’architetto Cervellati nel
Piano Regolatore Generale del 1990 ipotizzava per
connaturare la nostra città, e fargli perdere l’idea di
un territorio di attraversamento.
In pratica quello che
propongo non è un ripristino filologico (a meno
che non si riesca e rintracciare e recuperare statue o pilastri
originali, che per la verità non ho
mai smesso di cercare), ma l’inserzione di elementi caratterizzanti,
con una buona valenza estetica,
che con riferimento allo stemma
rimarchino l’identità comunale e
avvisino il frettoloso passante che
sta varcando una soglia. Il tutto
compatibilmente con le esigenze
del traffico attuale e futuro.
Tale progettazione, prendendo
spunto dalla situazione storica
che si può ricavare dai disegni
ottocenteschi qui allegati, può
essere fatta dall’Ufficio comunale
preposto alle opere pubbliche o,
meglio ancora, mediante un pubblico concorso di idee.
Dopo aver elaborato un progetto e verificata la sua fattibilità sul
piano tecnico-amministrativo, e
fatta una stima dei costi, si potrà
verificare l’eventuale interesse di
sponsor disposti a coprire tutte o
parte delle spese, tenendo presente che già nel passato erano state
avanzate disponibilità in questo
senso, e che comunque, pilastri
e sirene sono una presenza forte che richiamando l’attenzione
dei viaggiatori su di una strada di
grande traffico e d’interesse nazionale, come è la via Emilia, possono
dare una grande visibilità a sponsor avveduti; non solo, ma anche
la stessa fase preparatoria, la realizzazione e l’inaugurazione di un
intervento di questo tipo stimolerà di per sé l’attenzione di cittadini
e stampa con grande e sicuro effetto mediatico. *
San Lazzaro
in Piazza
amarcord
Una targa, una icona, una immagine, un simbolo, sacri o laici che siano, magari salvati dai segni del
tempo, possono aiutare a “non dimenticare” e a ricostruire un po’ di piccola storia locale. Anche piccole cose curiose, belle o brutte, poco importa. Se possiedi materiale utile alla ricerca mandali in
redazione (via mail, se digitalizzati) magari corredati da un semplice scritto che possa illustrarne i
contenuti. Oppure segnala l’eventuale luogo da fotografare, nel qual caso ci penseremo noi.
IL PALAZZO DEL BOSCO
A PIZZOCALVO
Costruito tra la fine del XV e la prima metà del
XVI secolo, fu dimora di Boncompagno Boncompagni, fratello di Papa Gregorio XIII, delle famiglie Pepoli e Aldrovandi e poi eredità di Carlo
Berti Pichat (nel riquadro), priore, poi sindaco di
San Lazzaro (24 maggio 1828 - 28 aprile 1831).
Danneggiato dalle truppe tedesche che vi si installarono durante l’ultimo conflitto, il Palazzo
del Bosco è tornato a splendere in tutta la sua
cinquecentesca bellezza in occasione della 19ª
edizione delle Giornate FAI di Primavera del Fondo Ambiente Italiano; nel marzo di due anni fa
ha aperto le porte ed é stata possibile la visita
alla residenza. Sarebbe di grande interesse per
tutta la comunità, se la nostra Amministrazione
comunale potesse, in accordo con la proprietà,
riproporne l’apertura.
La foto del Palazzo è tratta da: Novecento di
Provincia, memorie da una città emiliana (a
cura di Mauro Maggiorani, Pier Luigi Perazzini, Federica Rossi).
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La primavera aspetta tutti i bambini
al “parco delle caprette”...
SalaPARADISO
Martedì pomeriggio: con VIVIANA
Venerdì pomeriggio: con Dj Bruno
Paradiso Jazz
8^ edizione
13
20
4
11
18
aprile
aprile
maggio
maggio
maggio
}
2015
Artisti da tutto il
mondo
a San Lazzaro
Domenica sera: con Dj Bruno
Venerdì sera: Latino con Dj Valdez
TUTTI I SABATO SERA BALLO CON LE MIGLIORI ORCHESTRE:
11 aprile Orch. Azzalli, 18 aprile Orch. Scaglioni,
25 aprile Orch. D.Salvi SERATA NO STOP!!!, 2 maggio Orch. A.Marchetti,
9 maggio Orch. Luca Orsoni, 16 maggio Orch. Ghinazzi,
23 maggio Orch. Linari, 30 maggio Orch. Budriesi.
DOMENICA 5 APRILE
PASQUA CON L’ORCHESTRA CASTELLINA PASI
CORO DEI BRUSCHI: giovedì 9 aprile in Sala “77” : SERATA CON
13 aprile 2015 Paradiso Jazz 2015
con BAD PLUS
PRENOTAZIONI PER LA CENA
051 6279931.
SGABANAZA
giovedì 16 aprile SERATA CON
Fausto CARPANI
Tombola
Domenica pomeriggio: Mercoledì sera:
inizio ore 15:00
Giovedì pomeriggio:
inizio ore 20:30
inizio ore 14:30
DURANTE LE FESTE PASQUALI, NELLE ATTIVITA’
DI BALLO - TOMBOLA E BURRACO SARANNO
CORRISPOSTI OMAGGI AI SOCI.
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Self-Service e Pizzeria
PER I NOSTRI SOCI UN SERVIZIO SELF A PRANZO E CENA
TUTTA LA SETTIMANA TRANNE IL LUNEDI’ SERA.
In Sala “77”
Pesce a Primavera
venerdì 1 maggio a pranzo e cena
sabato 2 a cena
domenica 3 a pranzo e cena
venerdì 8 a cena
sabato 9 a cena
domenica 10 a pranzo e cena
vi
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z
n
pra Sagra della Lasagna
F
ANCORA PIU’ ACCOGLIENTE CON LA NUOVA
sabato 30 maggio
domenica 31 maggio
lunedì 1 giugno
martedì 2 giugno
venerdì 5 giugno
sabato 6 giugno
domenica 7 giugno
Sala”77“
San Lazzaro
in Piazza
appuntamenti
IN MEDIATECA
MONDORTO
I LABORATORI
>TRASFORMARE E DECORARE INDUMENTI
Trasformiamo e decoriamo indumenti ed accessori. Età consigliata 10-16 anni. Costo: 3 euro. Prenotazione al n. 051.6228060
venerdì 17 aprile (ore 17-19)
Sta per arrivare l’estate e tu hai sempre i soliti costumi da bagno, calzoncini ed infradito? Non hai idea di quante trasformazioni puoi fare ai tuoi capi, con le idee ed i materiali giusti!
Attenzione! I partecipanti utilizzeranno materiali taglienti
>CREATIVITY WEEK
Laboratori creativi per adulti e bambini. Gratuiti, con prenotazione al n. 051.6228060
mercoledì 22 aprile (ore 17-19)
Quando l’arte si fa gioco e il gioco si fa arte a cura di Elisabetta Ferretti. Workshop su didattica, arte e metodo Munari, per
docenti e bibliotecari. Per adulti
martedì 28 aprile (ore 17-19)
En plein air a cura di Valentina Pungetti
Laboratorio di pittura ad acquerello e copia dal vero all’aperto.
Potremo copiare in natura le meraviglie che ci regala la terra.
Età consigliata 8-11 anni
LE GIRA NOTTI - NOTTI IN MEDIATECA
Un’esperienza unica di autonomia, socializzazione e diverti
divertimento. Dalle ore 20 del sabato alle 9.30 della domenica. Yoga
al risveglio + colazione bio! Le notti saranno confermate al
raggiungimento di 15 bambini, con un massimo di 25 iscritti.
Il costo è di 25 euro a serata, da pagare all’iscrizione. In caso di
assenza, possibilità di recupero.
INFO: Anita 333.2860785 | [email protected]
ISCRIZIONI: presso la Mediateca di via Caselle, 22 San Lazzaro
tel 051.6228060 - 051.6228070
Sabato 18 Aprile (iscrizioni da sabato 11 aprile alle ore 9)
La notte della natura
Visita guidata all’ortoteca e analisi delle piante, creazioni di
pagine di diario con la tecnica del ricalco, notizie ricercate nei
testi della biblioteca. Età consigliata 7-11 anni.
Sabato 16 Maggio ((iscrizioni da sabato 9 maggio alle ore 9)
La notte delle luci e delle ombre
Spettacolo di ombre cinesi, creazione di personaggi bidimensionali per storie inedite. Età consigliata 6-8 anni.
GENERAZIONE Y
Gli appuntamenti della rassegna sono elencati a pagina 8
ITC TEATRO
IL PICCOLO MONDO
due atti unici dedicati a Ingmar Berg
man
venerdì 10, sabato 11 e domenica
12 aprile
(ore 20)
Laboratorio e regia a cura di Mica
ela Casalboni, Giulia Franzaresi, Vincenzo Pico
ne
con gli allievi del laboratorio intensiv
o di recitazione del venerdì.
Un omaggio all’attrice del bianco e
nero e al
suo mondo…
posto unico: 6 euro
ARREDIAMOLO
Laboratori creativi per il recupero e la creazione degli arredi di Mondorto con soli materiali di recupero. Gratuiti, con prenotazione obbligatoria al n. 051.6228060
Cosa può diventare una vecchia cassetta della frutta? E una vecchia
sedia come può tornare bella e divertente? Con la fantasia e il lavoro
delle nostre mani!
mercoledì 15 aprile - mercoledì 29 aprile (ore 16.30-18.30)
Manipolazione e decoro dell’argilla, creazione del rivestimento in
ceramica dei tavoli da esterno, produzione delle piastrelle di rivestimento. Età consigliata 8-12 anni
sabato 16 maggio (ore 9.30-12.30)
Assemblaggio finale e decorazione degli elementi creati, preparazione finale degli eco-mobili di mondorto. Età consigliata 10-14 anni
STORIE TRA GLI ALBERI
Una nuova rassegna dedicata alla natura e a Mondorto.
Costo: 3 euro per ogni incontro, 5 euro per gli appuntamenti dell’argilla. Prenotazione obbligatoria al n. 051.6228060
venerdì 15 maggio (ore 17-19)
Arte tra i rami
Immaginiamo storie a partire dall’osservazione di un quadro... inventiamo, osiamo, esploriamo, impariamo... immersi nella natura!
Età consigliata 7-10 anni
mercoledì 20 maggio - mercoledì 3 giugno (ore 17-19)
Piccoli scultori - Laboratorio di lavorazione dell’argilla
Creazione di tavolette/erbario, impronte, texture. Età consigliata
5-10 anni
venerdì 22 maggio (ore 17-19)
Esploratori a Mondorto: un mondo d’arte e natura
Andiamo ad osservare, disegnare e giocare tra gli alberi da frutto
antichi di Mondorto, come gli esploratori, armiamoci di taccuino e
matita, e… oh sorpresa! Quanti poeti, pittori e non solo hanno dedicato il loro lavoro a questi magnifici alberi. Età consigliata 7-11 anni
CINEMA GIAPPONESE TAKAMORI
Il lunedì, ore 20.30, appuntamento mensile del film in lingua
originale con sottotitoli in italiano (entrata gratuita)
Lunedì 20 Aprile
Air Doll di Koreeda Hirokazu (2009)
Un cameriere di mezza età, vive insieme ad una bambola gonfiabile che chiama Nozomi. È la sua compagna di vita: la veste, la
porta a spasso e la ama profondamente. Quando si trova sola in
casa Nozomi prende vita. Si veste da maid ed esplora il mondo…
Lunedì 18 Maggio
Lakeside Murder Case di Aoyama Shinji (2005)
Un triller sul lago. Un cadavere nel cottage e tre famiglie si
ritrovano catapultate in un incubo.
MUSEO DELLA PREISTORIA
> Dietro alle quinte - sabato 11 aprile (ore 16)
Il lavoro del paleontologo. Di cosa si occupa questo studioso?
Scopriamolo insieme, viaggiando tra le vetrine del museo e non solo…
Età consigliata 6/10 anni (max 15 partecipanti)
> Il museo dei piccoli - domenica 19 aprile (ore 16)
Con le mani in pasta
Utilizziamo macine e cereali per creare una farina dal sapore antico…
Età consigliata 3/5 anni (max 15 partecipanti)
per ogni bimbo
COSTO: 4,50 euro a bambino partecipante + 1 accompagnatore gratuito
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