25 aprile il tricolore alla finestra Nelle pagine centrali del giornale la bandiera della Liberazione da esporre nelle vostre case San Lazzaro in Piazza Nuova serie: Bimestrale a distribuzione gratuita. Autorizzazione tribunale di Bologna n°4697 del 29/01/1978 Tariffa associazioni senza fine di lucro: “Poste italiane spa - Sped. in abb. postale - D.l. 353/2003 (conv. in l.2/02/2004 n°46) Art.1 comma2 DCB - Fil. di Bologna” > da pagina 5 Riqualifichiamo la via Emilia > da pagina 8 Conti: una città Pd, una conferenza più bella e vivibile per San Lazzaro a pagina 4 a pagina 13 Giornale della comunità sanlazzarese | anno XXXVIII | numero 1 | marzo-aprile duemilaquindici San Lazzaro in Piazza Sommario 5 3 12 4 5 66 8 La Liberazione Il vento del XXV aprile Gli appuntamenti In primo piano Per una città più bella e più vivibile Una piazza dedicata a Marco Biagi 200.000 con Libera La città che cambia Riqualificazione della via Emilia 10 11 13 14 15 16 Notizie Generazione Y, donazione organi, gattile YouMob, volontariato e sportelli d’ascolto la politica La conferenza programmatica del Pd di San Lazzaro Idee a confronto La Conferenza delle donne Pd e l’8 marzo Il due per mille dell’Irpef 17 18 19 20 21 Ambiente La Comunità Solare a San Lazzaro In ricordo Sergio Sasdelli e i lutti nel Pd In breve Salvatore Girgenti, la poesia, la lettera Amarcord Il ponte sul torrente Savena Il Palazzo del Bosco a Pizzocalvo Foto: Giancarlo Fabbri, Palmiro Monti. In copertina: La ‘settimana della legalità’ e il cantiere di riqualificazione della via Emilia. San Lazzaro in Piazza Editore: Pd Coordinamento di Bologna - via Rivani, 35 (Bologna) - tel. 0514198111 Stampa: F.D. via San Felice, 18/a - Bologna Impaginazione e pubblicità: AGAVENERA - tel. 0514848157 - [email protected] Redazione: presso sede Pd, via Emilia, 2 (ponte Savena) San Lazzaro - tel. 051450654 - [email protected] Chiuso in tipografia il 2 aprile 2015 - Tiratura: 15.000 copie (Questo giornale viene distribuito gratuitamente e si avvale del lavoro volontario di professionisti dell’informazione e non. 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Se ci soffermiamo a ripensare a quei giorni, possiamo ritrovare, nei racconti di quel periodo come un popolo, il nostro, sia stato capace di risorgere dal periodo più buio della sua storia. Nel 1946, solo un anno dopo, verrà approvata la Costituzione. Un testo che parla di valori inalienabili, della pace, del rispetto dell’essere umano, della liberta di parola e di religione. Un testo che rinnova la storia dell’Italia, chiudendo definitivamente la porta in faccia al passato di terrore, di squadrismo, di segregazione, di razzismo. Settant’anni sono tanti, in un mondo che vive in “tempo reale”, dove oramai si parla di nuove generazioni solo per descrivere l’ultimo modello di smartphone, dove una notizia è tale fin quando resta presente nella pagina principale di un social network. Sono un’infinità se si pensa che in pochi di MICHELE CAVALLARO giorni si cambiano le sorti di un paese dicendo la battuta giusta in un talk-show televisivo. Sono un’eternità se si pensa che in pochi secondi e con pochi colpi di mouse si gioca il destino di una persona, portandola agli altari della fama o distruggendola, per sempre, grazie all’ultimo commento che è stato postato. Proprio perché il tempo lava e rende labile il ricordo, quasi effimero, io credo che sia oggi, ora, il momento in cui dobbiamo impegnarci a ricordare: perché se i 70 anni del 25 aprile ci parlano di una era geologica fa, i valori del- la Costituzione, che da essa sono scaturiti sono, oggi, una ventata di aria fresca in un mondo che, dicendosi nuovo, sta diventando vecchio, anzi vecchissimo: come si possono chiamare fenomeni come l’Isis, se non un ritorno al peggior passato? Come chiamare l’annidamento della mafia e della corruzione, la peggiore di sempre, che le cronache ci riportano? Come definire il ciberbullismo, se non come la solita vecchia storia di sopruso sul più debole? E allora apriamo le finestre al vento che arriva dal 25 aprile, che ci aiuti a svecchiarci, che ci porti via la coltre che ci sta ricoprendo! I giovani oggi siano vele al vento del rinnovamento, che però siano capaci di intercettare quei valori da cui tale vento è generato, così da non ricadere nel passato “in bianco e nero” di una vecchia foto, che ci racconta di una storia, purtroppo, già vissuta. Tutte le iniziative per il 70° della Liberazione a pagina 12 3 San Lazzaro in Piazza in primo piano Isabella Conti: vogliamo rendere più bella e più vivibile la nostra città di DARIO MASTROGIACOMO A colloquio con il sindaco sui futuri progetti dell’Amministrazione. Un gruppo dell’Università sta studiando come riqualificare la zona di via Caselle-Speranza-Ca’ Ricchi, un’area strategica per il territorio su cui intervenire, rigenerandone il tessuto urbano e determinando in prospettiva il tratto distintivo della San Lazzaro di domani. A Idice verrà ristrutturato il centro sociale destinato ai giovani e verrà sistemato l’incrocio viario tra la via Cà Bassa e la via Emilia. Completo rifacimento per le scuole Donini. E intanto è partito “Fuori dal Comune”, gli incontri di sindaco e giunta con gli abitanti delle frazioni. A ppena usciti dall’ingorgo determinato dalla scelta di abbandonare il Poc di Idice, la Giunta comunale è già al lavoro per immaginare come dare forma e sostanza ai futuri progetti per la nostra città. Si è partiti ovviamente seguendo la stella polare che ha guidato le mosse del sindaco Isabella Conti sin dall’inizio del mandato, ovvero puntare in maniera consistente sulla riqualificazione dell’esistente, riducendo al minimo il consumo di suolo vergine. Proprio in quest’ottica ha preso corpo uno dei percorsi più innovativi pensati per la città che verrà. Dodici universitari, dodici giovani ed entusiasti esperti dell’Università di Bologna hanno infatti studiato come intervenire nel tessuto urbano esistente dando vita a un possibile restyling della zona di via Caselle-Speranza-Ca’ Ricchi. Il quadrilatero insomma che, composto da unità artigianali, commerciali, piccole industrie e abitazioni, è ubicato tra il lato nord della via Emilia e la stazione Ferroviaria. I giovani architetti e ingegne- L’AMMINISTRAZIONE INCONTRA I CITTADINI MER 8 IDICE - COLUNGA - CAMPANA MER CASTEL DE’ BRITTI Scuola Materna, via Emilia 302 APR 15 Salesiani Castel de’ Britti, via Idice 27 APR MER 22 APR MER 29 APR MER PULCE - FARNETO Parrocchia San Lorenzo del Farneto, via Jussi 131 - Farneto MURA SAN CARLO Centro sociale culturale ricreativo Tonelli, via Galletta 42 6 PALEOTTO (Trappolone) MER PONTICELLA - CROARA Sala Dardani CEFAL, via Nazionale Toscana 1 MAG 13 Centro sociale culturale ricreativo La Terrazza, via del Colle 1 MAG MER 20 MAG MER 27 MAG CICOGNA Scuola materna, via Donini 3 CAPOLUOGO - BORGATELLA CASELLE - VILLAGGIO MARTINO Sala di Città, via Emilia 92 TUTTI GLI INCONTRI AVRANNO INIZIO ALLE 18:30 INFO www.comune.sanlazzaro.bo.it @ComSanLazzaro 4 URP Piazza Bracci,1 tel. 051 6228174 www.facebook.com/sanlazzarodisavena ri, iscritti al master “Il Progetto sostenibile: recupero e rigenerazione urbana”, guidati dal professor Monti e con l’assistenza della tutor, Maria Rita Santoro, presenteranno già nel mese di maggio un primo “step”, una prima idea frutto dello studio sul territorio e dedicato allo sviluppo futuro dell’area. Interpellata dalla nostra rivista, Isabella Conti ci ha illustrato l’obiettivo del percorso immaginato: «l’area di via Caselle-Speranza-Ca’ Ricchi, è in prospettiva un’area davvero strategica per il territorio. Costeggiata dal fiume Savena, collocata accanto alla modernissima Sfm, vicinissima a Bologna e ben collegata alla via Emilia, può diventare davvero una zona su cui intervenire, rigenerandone il tessuto urbano e determinando in prospettiva il tratto distintivo della San Lazzaro di domani. Pensiamo per un momento alla città di Bologna - dice Isabella - pensiamo ai portici, al rosso bolognese, alle nostre torri, ma anche ad alcuni quartieri particolarmente identitari come Cirenaica, via Paolo Fabbri. Sono caratteristiche dei luoghi che generano senso di appartenenza e identità: ti dicono chi sei, qual é il tuo ruolo nel mondo, ti ‘educa alla bellezza’, per dirla con le parole di Peppino Impastato. Ecco io penso che in quella zona, opportunamente ridisegnata, opportunamente pensata, possa esserci in prospettiva il primo nucleo della costruzione dell’identità urbana sanlazzarese». Un progetto complesso, pensato ed elaborato proprio mentre l’area in esame è già ora in rapida trasformazione. Il vecchio e fatiscente Gattile comunale verrà spostato in via Maestri del Lavoro, così come la stazione ecologica di via Speranza, liberando altro spazio nell’area nord della città. Una città quindi che corre inseguendo una sfida, difficile ma al tempo stesso ambiziosa per la nuova Giunta. Le novità infatti non sono tutte qui. Urbanistica e viabilità saranno al centro di molti interventi, piccoli e meno piccoli. Alcuni già finanziati, altri il cui iter è in via di completamento. Per la frazione di Idice, verrà ristrutturato il Centro sociale destinato ai giovani, inoltre verrà sistemato l’incrocio viario tra la via Cà Bassa e la via Emilia. Per le scuole Donini è previsto per il prossimo anno un progetto di completo rifacimento per cui l’Amministrazione ha già chiesto finanziamenti regionali. Rimandiamo i lettori senza dubbio ai prossimi numeri della rivista, dove cercheremo di approfondire punto per punto, intervento per intervento. Per adesso, ci limitiamo ad un discorso di insieme che abbracci idealmente il tutto e che idealmente ne accarezzi il disegno complessivo. Interventi in serie e in diverse aree della città quindi, con un unico filo conduttore: rendere più bella, più vivibile e sempre più a misura di cittadino la nostra città. Il sindaco e la Giunta dal mese di aprile hanno iniziato il percorso delle frazioni, il vecchio tour che da quest’anno si chiamerà “Fuori dal Comune”; inoltre, per chi vuole approfondire, sul sito istituzionale è disponibile un video che illustra programmi e progetti in corso d’opera. * San Lazzaro in Piazza in primo piano Una piazza per Marco Biagi, un coraggioso riformista a cura della redazione San Lazzaro ricorda il professore e giuslavorista assassinato sotto casa a Bologna il 19 marzo del 2002 dalle Brigate Rosse. Un uomo che si impegnava per il bene del proprio paese. Un Consiglio comunale straordinario alla presenza della moglie, Marina Orlandi, e degli altri familiari. Il ricordo di Isabella Conti, di Filippo Taddei e degli studenti. S i chiude con l’intitolazione della nuova piazza al giuslavorista Marco Biagi, assassinato nel 2002, la “primavera della legalità” sanlazzarese. Presenti nel pomeriggio di venerdì 27 marzo all’inaugurazione, i familiari del giuslavorista, la moglie Marina Orlandi Biagi, la sorella Francesca, il figlio Francesco, accanto al sindaco di San Lazzaro, Isabella Conti, all’economista Filippo Taddei e alle massi- me autorità cittadine, dal comandante dei Carabinieri, Maurizio Pallante, al comandante della Polizia Municipale, Nicoletta Puglioli, accompagnati dal viceprefetto di Bologna, dott. Alberto Dall’Olio. Grande partecipazione alla scopertura della targa che dedica la piazza a Marco Biagi “professore, giuslavorista, coraggioso riformista”. «Dobbiamo chiederci oggi ha osservato il sindaco Isabella Conti - perché gli assassini hanno ‘scelto’ Marco Biagi. E la risposta è che si trattava di un professore, ma prima ancora di uno studioso vero, che si impegnava nelle istituzioni e per le istituzioni, per il bene del proprio Paese. Una persona di una potenza rivoluzionaria. Perché la rivoluzione, come ho avuto occasione di ripetere agli studenti in questo mese dedicato alla legalità, non si fa con le urla, sbattendo i pugni sul tavolo, ma con la competenza, nel lavoro quotidiano fatto senza paura e con la schiena dritta, ognuno nel proprio ruolo». Ecco perché, conclude Conti, è stato scelto Biagi: «Come nel 1927, quando il tribunale fascista, su Antonio Gramsci, dichiarò: bisogna impedire almeno per vent’anni a questo cervello di funzionare». «Se Marco Biagi fosse ancora tra noi – ha sottolineato nel proprio intervento Filippo Taddei, docente di economia alla Johns Hopkins University, responsabile economico nazionale del Partito democratico e da mesi sotto scorta per le minacce ricevute per il proprio contributo al “Jobs Act” – non so se sarebbe d’accordo con la nostra riforma del lavoro. Quello di cui sono certo è che se Marco Biagi fosse vissuto questa riforma si sarebbe fatta molto prima, e sarebbe stata una riforma migliore. Il professor Biagi aveva la rara consapevolezza che nessuno ce la può fare da solo, che ognuno di noi è solamente una piccola ruota di un ingranaggio». Via Antonio Gramsci, piazza Marco Biagi. Da oggi più vicini, anche idealmente, in una comunità sanlazzarese che ha voluto celebrarne la figura con un Consiglio comunale straordinario in Sala di Città. Ad intervenire, di fronte ai consiglieri, alla giunta, alla famiglia Biagi e alle autorità cittadine, gli studenti degli istituti Enrico Fermi ed Enrico Mattei, che hanno lavorato sulla figura del giuslavorista. “Lo Stato siamo noi”, hanno osservato i ragazzi, accompagnati dai professori e dai presidi degli istituti. “Tutta la società è responsabile della morte di Biagi”. «La difficoltà per certa parte della società italiana – ha ribadito ancora, prima di scoprire la targa, il sindaco Conti – a tollerare il pensiero di un uomo che intendeva il diritto come strumento di cambiamento, e non come fine in se stesso affinché nulla cambi». * 5 San Lazzaro in Piazza in primo piano Con Libera contro le mafie L Il sindaco all’inaugurazione della piazzetta Peppino Impastato a “Primavera della legalità”, organizzata a marzo dal nostro Comune, ha vissuto momenti significativi e coinvolto tantissimi cittadini, a partire dai più giovani. Tantissime le iniziative susseguitesi: la conferenza con Don Ciotti a cui hanno preso parte anche gli studenti delle scuole di San Lazzaro, insieme al sindaco e all’assessore alla legalità Giorgio Archetti; l’intitolazione di piazzetta Peppino Impastato, ucciso dalla mafia. E poi incontri, film, laboratori per bambini, la presentazione del presidio di Libera di San Lazzaro-Ozzano e l’inaugurazione di piazza Marco Biagi. Iniziative sfociate il 21 marzo, per i vent’anni di Libera, nella marcia a Bologna per ricordare le vittime della mafia e della criminalità organizzata, a cui hanno preso parte 200mila persone. Dal palco in piazza VIII agosto, di fronte a diverse migliaia di persone in silenzio, sono stati scanditi 1.050 nomi delle vittime delle mafie e delle stragi. In testa al corteo i familiari delle vittime con lo striscione “La verità illumina la giustizia” e il fondatore della rete antimafia, don Luigi Ciotti. «Oggi con forza dobbiamo dire che le mafie e la corruzione sono due facce della stessa medaglia - le parole del fondatore di Libera - non si può andare avanti così, non si possono avere mezze leggi fatte di compromessi e giochi di equilibrio. Le mafie sono tornate veramente molto molto forti, non sono Nasce con tanti giovani il Comitato di San Lazzaro e Ozzano di MARCO PIANA È nato il comitato Libera di San LazzaroOzzano. Contagiare, diffondere il messaggio di legalità promosso da Don Ciotti. Questo è l’obiettivo che si propone il comitato nascente. Abbiamo voluto unire le forze, tra San Lazzaro e Ozzano si è creato un movimento che in maniera rapidissima sta raccogliendo le adesioni di tante persone, ragazzi e adulti insieme per costruire una società migliore. Il messaggio che arriva è chiaro. Le nuove generazioni sono spesso criticate, messe alla gogna per lo scarso interesse verso la comunità. La nascita del comitato rappresenta proprio il contrario. Giovani e giovanissimi accomunati dalla voglia di fare, insieme, sotto un’unica bandiera. Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie è nata il 25 marzo 1995 con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. La nostra regione non è purtroppo immune dai fenomeni di criminalità organizzata che caratterizzano gran parte del nostro paese. I segnali non sono incoraggianti. Siamo al primo posto tra le regioni del nord Italia 6 per numero di beni confiscati alla criminalità organizzata. Segno che non è possibile abbassare la guardia in nessuna circostanza. È necessario sensibilizzare i territori, diffondere la cultura della legalità partendo dai piccoli gesti. Questo è il tema cardine che ruota intorno alla nascita del comitato. Legalità intesa non solo come difesa del territorio da ogni forma di criminalità organizzata ma come diffusione di un senso civico che inizi dalle piccole cose, dal singolo individuo, che caratterizzi il nostro agire nella società. Rispettare le regole in ogni forma, per contrastare quegli atteggiamenti di un agire scorretto che predilige le scorciatoie al rispetto delle norme: dal non timbrare il biglietto sui mezzi pubblici, al non richiedere una ricevuta in cambio di un prezzo vantaggioso o il raccomandare amici o conoscenti. Si chiama corresponsabilità. Significa consapevolezza del fatto che ognuno, in quanto parte della comunità, è responsabile insieme agli altri di ciò che accade: ognuno con il proprio comportamento deve contribuire alla creazione di una società più giusta. Si cambia dai piccoli gesti, nella quotidianità, partendo proprio dai più giovani, dalla diffusione di una cultura della legalità che impedisca nelle generazioni future la creazione di un tessuto sociale fertile alle mafie. Per questa ragione, Libera per sua natura nasce e si diffonde nelle scuole, a contatto con i ragazzi, con progetti che li portino ad essere protagonisti in prima linea. Insieme alle iniziative promosse per sensibilizzare la popolazione sul tema legalità, Libera organizza campi di formazione e volontariato nei terreni confiscati alle mafie, ora gestiti da Cooperative sociali e associazioni. Da qui nascono i prodotti a marchio Libera Terra. Già si stanno raccogliendo le prime adesioni anche da parte dei ragazzi del nostro comitato. Segno questo, di una volontà diffusa di essere “protagonisti” e di voler tradurre questo impegno in un’azione concreta di responsabilità e di condivisione. Il comitato da poco fondato inizierà a breve un percorso di formazione che lo porterà ad ufficializzare il Presidio nella prossima estate. Chiunque fosse interessato a unirsi al gruppo può scrivere alla pagina Facebook Comitato Libera San Lazzaro di Savena - Ozzano dell’Emilia. La speranza è quella di crescere ancora e diffondersi in maniera capillare in tutte le frazioni di San Lazzaro e Ozzano con l’ambizione, un domani, di coinvolgere anche gli altri comuni facenti parte dell’Unione Savena-Idice per divenire un unico presidio, perché - come dice Don Ciotti - “l’agire insieme”, quindi il “noi”, vince sempre e comunque! San Lazzaro in Piazza in primo piano per difendere la legalità infiltrate ma radicate». Isabella Conti, presente alla manifestazione, ha ricordato che «questa è la piazza di Bologna contro la mafia, questa è la piazza di Bologna per Verità e Giustizia. Una piazza stupenda perché non c’è rabbia ma determinazione, non ci sono grida ma volontà, perché questa è la piazza di un popolo presente a se stesso. Dignitoso, fiero, unito. Questo è il nostro Paese, questa è l’Italia di cui essere orgogliosi e per la quale varrà sempre la pena lottare». «Noi - ha a sua volta detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini - siamo determinati a continuare con sempre maggiore impegno contro la diffusione di ogni illegalità. Lo facciamo per ciò che è nelle nostre competenze, su due fronti. Nell’impegno quotidiano per la ripresa economica ma anche con le nostre politiche per la legalità come abbiamo fatto in questi ultimi 15 anni con leggi, centinaia di accordi con amministrazioni e prefetture, coinvolgendo decine di migliaia di studenti, impegnando oltre quattromila persone in corsi di formazione, con un Osservatorio sulla criminalità, sostenendo i Comuni per i beni confiscati, contrastando l’usura e favorendo l’accesso al credito per le imprese, controllando e vigilando sugli appalti con un sistema di ‘white list’, decidendo di avviare una Consulta per la prevenzione del crimine e una Conferenza regionale sulla legalità». «Molto stiamo facendo e ancora più si farà, ma non siamo all’anno zero - conclude Bonaccini -, questa è una terra che ha saputo resistere e sconfiggere ogni pulsione antidemocratica, che si è sempre battuta per la legalità, per la sicurezza, dalla Resistenza all’opposizione contro il terrorismo e lo stragismo e che oggi vuole respingere con la stessa determinazione ogni tentativo di infiltrazione criminale». La manifestazione in piazza 8 Agosto La "Taverna Centopassi" in piazza sfidando il freddo S orta praticamente dal nulla in soli quattro giorni, dal 13 marzo ha sfornato pranzi e cene, fino al 22, nonostante il freddo, il vento e la pioggia. La Taverna, conosciuta da molti nostri concittadini e non solo per essere stata presente alla Cicogna e da diversi anni al Parco Nord, ha fatto da supporto alla manifestazione “La verità illumina la giustizia” nel 20° anniversario della fondazione di Libera, l’Associazione, nomi e numeri contro le mafie. Assieme a Piazza Grande, Libera ha organizzato tre pranzi per i senzatetto e le persone che vivono la crisi (disoccupati/cassintegrati) dell’area bolognese, che hanno usufruito di un pasto caldo: ogni giorno un centinaio di persone. Una condizione abbastanza estesa in città, purtroppo, una triste realtà: molti sono quelli che vivono più o meno visibilmente ai margini della comunità. E con Libera hanno potuto trovare un po’ di conforto, di calore e di solidarietà. Fra i tanti volontari a servire ai tavoli anche Gianni Morandi ed Eraldo Tura (uno dei gemelli Ruggeri). E poi sabato 21, la manifestazione nazio- ogni giorno, a pranzo, si sedeva al tavolo nale, con tantissime persone (e tra queste davanti ad una fumante zuppa di fagioli tantissimi giovani) a varcare la soglia della con salsiccia, a cui lui aggiungeva una abTaverna. Tra sabato e domenica 22, complesbondante razione di pane (naturalmente sivamente, vi hanno messo piede non meno gratis). A metà dell’opera, rivolto alla cucidi cinquemila persone. Davvero un risultato na dice: «ma non c’è la salsiccia…». Come? soddisfacente. Guarda bene, la risposta. E in effetti, sotto i E nel vissuto quotidiano dei dieci giorni di fagioli e il pane l’insaccato c’era. Una volta Taverna non sono mancati anche episodi finito, raccolta la sua roba, prima di uscidivertenti. Dalla corsa in ferramenta per acre, ringraziando, ha confermato: «c’era, quistare il cavatappi al bloccare un tir caric’era…». co di verdura, frutto di un ordine sbagliato, diretto alla Taverna. Da chi entrando chiedeva: «ma ci sono le lasagne?» e praticamente leggendogli quasi tutto il menu - specificando che si trattava di piatti in maggioranza della cucina siciliana - per tutta risposta ci si sentiva riformulare la stessa domanda: «ma ci sono le lasagne?». Don Ciotti alla Taverna con i volontari di Libera Al senzatetto che 7 San Lazzaro in Piazza la città che cambia Da marzo avviati i lavori di riqualificazione della via Emilia di GIANCARLO FABBRI Da poche settimane è partito il Cantiere BoBo per San Lazzaro volto alla riqualificazione dello spazio urbano nel tratto della via Emilia compreso tra il ponte Savena e via Caselle. Il progetto rappresenta per il Comune di San Lazzaro un grande momento di riqualificazione urbana. In occasione del Cantiere BoBo saranno infatti realizzati, su tutto il tratto di via Emilia coinvolto e sugli accessi limitrofi, interventi di manutenzione straordinaria altrimenti impensabili per le sole risorse comunali. Tradotti in miglioramenti concreti, questi interventi significano asfalti migliori, più durevoli e che quindi comporteranno meno costi di manutenzione; significano nuovi percorsi ciclopedonali e nuovi attraversamenti pedonali in piena sicurezza, grazie anche allo spostamento sulla strada dei parcheggi che non invaderanno più i marciapiedi ma che permetteranno accessi più fruibili ai passi carrai. Saranno inoltre realizzati nuovi impianti di illuminazione a risparmio energetico e nuovi impianti semaforici, pensiline protette e illuminate oltre a fermate del trasporto pubblico accessibili anche per diversamente abili e passeggini. Durante questa prima fase dei lavori, che durerà circa 7 settimane, il tratto di via Emilia lato nord (in direzione Bologna) compreso tra via Caselle e via Fornace resterà chiuso, mentre per coloro che provengono da Bologna è previsto un unico senso di marcia. Le auto dirette verso Bologna dovranno invece immettersi su via Caselle, percorrere via Gramsci e rientrare sulla via Emilia attraverso via Fornace. Anche gli autobus percorreranno lo stesso tragitto, che sarà per tutti a senso unico. L o scorso 23 marzo sono finalmente partiti i lavori, sempre rimandati, poi annullati, sugli ultimi ostici 700 metri della via consolare Emilia da via Caselle a via Fratelli Canova accanto al Ponte sul Savena. Sono iniziati con il ritardo di una settimana, rispetto al cronoprogramma che era stato presentato nell’assemblea del 10 febbraio in Sala di Città. Ritardo dovuto al rinvenimento, sotto un marciapiede, di cavi e tubi non riportati nelle mappe tecniche in occasione della predisposizione dei plinti che dovranno portare i pali di sostegno della linea elettrica. Una bazzecola se si considera che i lavori sono ripresi a sette anni dal completamento BO O C A N T I E R E PER SAN LAZZARO DI SAVENA 8 del tratto “sperimentale” (Ponte Assi-Stazione Sfm) realizzato per i collaudi e l’omologazione della guida ottica utilizzata dal filobus Civis, inizialmente definito “tram su gomma”. Quindi, come avevano spiegato in assemblea il sindaco Isabella Conti, il presidente di Tper Giuseppina Gualtieri e i tecnici ingegneri Fabio Monzali (Tper) e Luca Bellinato (Comune), già da alcune settimane in piazza Bracci è presente il punto informativo “BoBo per San Lazzaro” a disposizione di chi ha bisogno di informazioni il sabato, dalle 8 alle 20, e nello stesso orario per una settimana a ogni inizio di cantiere. Al momento è attivo il primo La nuova Via Emilia Il primo passo per la riqualificazione del centro di San Lazzaro 1 Nuovo percorso ciclopedonale in piena sicurezza 2 Sosta auto su strada e non più su marciapiede 3 Asfalti migliori e più durevoli 4 Nuovi e più sicuri attraversamenti pedonali 5 Pensiline illuminate e fermate accessibili 6 Nuovi impianti di illuminazione a risparmio energetico e nuovi impianti semaforici 7 Accessi più fruibili ai passi carrabili Il cantiere sulla via Emilia cantiere sul lato nord della via Emilia, nel tratto da via Fornace a via Caselle, con traffico a senso unico verso Imola e deviazione a senso unico sulle vie Caselle, Gramsci e Fornace di quello verso Bologna, autobus compresi; cantiere che dovrebbe chiudere nei primi giorni di maggio. I residenti con passi carrai sul lato nord della via potranno parcheggiare gratuitamente nel nuovo parcheggio sotterraneo da 60 posti della nuova piazza di via Gramsci intitolata a Marco Biagi lo scorso 27 marzo. Nella seconda fase dei lavori, dal 10 maggio al 6 luglio, sarà chiuso il lato sud dello stesso tratto senza variazioni col traffi- co verso Imola spostato sul lato sinistro della via. Anche in questa fase i frontisti del lato sud con passi carrai, potranno ricoverare l’auto sotto piazza Biagi. Saranno poi chiuse sulla via Emilia le vie Casanova e Rimembranze con via Rodriguez a senso unico in direzione via Casanova. La terza fase, sempre sul lato sud della consolare nel tratto tra le vie Fornace e F.lli Canova, è prevista dai primi di luglio alla metà di settembre con sospensione dei lavori tra luglio e agosto, per due settimane, per lo svolgimento della storica Fiera di San Lazzaro. Infine la quarta fase riguarderà il lato nord dello segue a pag. 9 >> San Lazzaro in Piazza Un premio all’Umarell più attento e scrupoloso >> segue da pag. 8 stesso tratto di strada con chiusura di via Minarini. Per consentire l’esecuzione dei lavori del terzo e quarto lotto sarà di nuovo modificata la viabilità mantenendo il senso unico verso Imola da via Fornace a via Caselle e verso Bologna la deviazione sulle vie Caselle, Gramsci e Fornace, con senso unico da via Fornace a Bologna. Dal ponte sul Savena il traffico verso Imola sarà deviato sulle vie Canova, Repubblica e Casanova per tornare sulla via Emilia. In ogni caso a chi attraversa San Lazzaro per andare oltre è consigliato di evitare il centro del capoluogo transitando sulle viabilità alternative comunque esistenti a nord e a sud del la città che cambia È stato Danilo Masotti in persona, il padre degli Umarells di tutto il mondo, a presentare in Mediateca il “Premio Umarell” a San Lazzaro. L’idea è semplice: approfittare del Cantiere BoBo, partito da alcuni giorni, per valorizzare, con ironia e stile, una abitudine oramai consolidata nelle nostre città, seguire da vicino i cantieri. Da molto vicino. Sono tra noi. Anzi, siamo noi. Questo il motto con cui parte la campagna Umarell San Lazzaro, una celebrazione della cura verso la propria città, del presidio sul territorio e soprattutto della vigilanza sui cantieri. C’è una categoria di cittadini che troverà più benefici che disagi nei lavori in corso in questi mesi lungo la via Emilia: gli umarells! Attenti osservatori, cittadini coscienziosi e impeccabili direttori dei lavori. È con loro che il Comune di San Lazzaro ha deciso di giocare e ricercare i lati più lievi di questo cantiere, perché in fondo siamo tutti umarells. Essere umarell, recitano le UMAREgole, prescinde dal sesso o dall’età, è una condizione dell’anima. Così nasce il concorso: ogni cittadino è invitato scattare e inviare al Comune un’istantanea all’Umarell più attento, concentrato, competente, scrupoloso. O il gruppo più numeroso, partecipativo e stravagante. centro cittadino. Non sempre il tragitto più breve è quello che consente di far prima a raggiungere la meta. Per lenire almeno in parte gli inevitabili disagi dati Si possono inviare gli avvistamenti, che troveranno adeguato spazio sul profilo Facebook del Comune, e insieme si voterà la foto più divertente e rappresentativa per eleggere… l’Umarell dell’anno 2015, tutto sanlazzarese! Si possono mandare le foto all’indirizzo email [email protected], tramite Twitter oppure con messaggio privato sul profilo facebook del Comune: insieme si voterà la foto più divertente e rappresentativa e sarà eletto… l’Umarell dell’anno 2015, tutto sanlazzarese! Per saperne di più sul concorso: www.comune.sanlazzaro.bo.it/umarell dai lavori a residenti, attività commerciali e di servizio sono stati già stanziati a bilancio 40 mila euro di sgravi fiscali per le imprese e previste delle iniziati- In piazza Bracci il punto di informazione sui lavori ve per rendere il cantiere occasione di attività culturali. Infine, approfittando della presenza di imprese altamente qualificate, saranno effettuate opere di riqualificazione del centro di San Lazzaro con nuovi percorsi ciclopedonali, con uno di questi che collegherà via Repubblica a via Gramsci, l’eliminazione dei veicoli sui marciapiedi. In pratica, almeno questa è la speranza di tutti, terminati i lavori si dovrebbe finalmente avere, e non soltanto per i sanlazzaresi, una via Emilia più bella e sicura. Per completare le opere stradali necessarie al Crealis saranno necessari lavori anche al ponte sul Savena; ma questa è un’altra storia… ancora da scrivere. * Nasce il blog “Tra la via Emilia e il Savena” A rriva il neonato blog “Tra la via Emilia e il Savena” (www. tralaviaemiliaeilsavena.com) nato dal progetto del Circolo Pd Mauro Strazzari avviato da qualche tempo dal segretario Dario Mastrogiacomo: il Circolo negli ultimi due anni ha promosso diversi corsi formativi gratuiti rivolti ad iscritti e non. L’ultimo ciclo di in- contri si è svolto questo inverno ed è stato tenuto da Massimo Tommolillo, trainer in consulenza e formazione nella vita, volontario per passione. L’argomento trattato, la comunicazione, ha permesso a un gruppo di sanlazzaresi di conoscersi meglio e mettere a disposizione l’uno dell’altro le proprie esigenze. Il frutto del lavoro svolto del gruppo, che si è intrattenuto nei mercoledì invernali, ha fatto nascere spontaneamente “quelli del mercoledì” e ha dato vita appunto ad un blog. Lo scopo è creare una comunità sanlazzarese che si conosce e si confronta. Nel blog si parla di temi locali ma anche di grandi temi di attualità: “Insieme persone normali possono fare cose eccezionali”. 9 San Lazzaro in Piazza notizie Generazione Y, fino a giugno la seconda edizione della Rassegna sulle nuove adolescenze D GENEERY opo una campagna elettorale ed un programma di mandato che sottolineavano la necessità di prendersi MAR APR 14 ORE 21.00 Film - MARIE ANTOINETTE -Mediateca, cura delle giovani generazioni, il lavoro via Caselle 22 GIO dell’Amministrazione si è immediataAPR 16 ORE 21.00 Film - MOONRISE KINGDOM Media teca, via Caselle 22 SAB mente concentrato su una delle più de-Conferenza- LA CONGIURA CONTRO I APR 18 ORE 10.30 Media GIOVANI teca, via Caselle 22 licate e complicate fasi della vita: l’ado-MAR APR 21 ORE 21.00 Film - SOMEWHERE -Mediateca, via Caselle 22 lescenza. La complessità e il continuo GIO Laboratori- QUESTA CASA NON È UN APR 23 ORE 18.00 Media ALBERGO! cambiamento dell’essere umano che teca, via Caselle 22 SCENZE LUN A VEN RASSEGNA SULLE NUOVE ADOLE dall’infanzia piomba nell’età adulta è un DA APR 2015 27 MAG 15 Mostra - DIRITTI A SCUOLA -Mediateca, via Caselle 22 2° EDIZIONE da febbraio a giugno gratuito Tutti gli appuntamenti sono a ingresso momento che ha bisogno di continui DA LUN A VEN APR 27 MAG 15 Mostra - IO MANIFESTO PER LA LIBERTÀ -Mediateca, via Caselle 22 affettività e autonomia; stimoli nella sua lettura, nella sua inter-MAR APR 28 ORE 21.00 Film - BLING RING -Mediateca, via Caselle mostre fotografiche sui pretazione ed anche nella consapevo-22 MAR Teatro- VIRGINIA, UNA STORIA DI BACI diritti a scuola e sui lavori lezza che non ne sapremo mai abba-APR 28 ORE 18.30 ITC E BUGIE TEATRO, via Rimembranze 26 LUN A DOM istitu effettuati dai nostri istitustanza. L’adolescenza oggi - ci ricorda la DA MAG Teatro- FESTIVAL DELLE SCUOLE 04 MAG 31 ITC TEATRO, via Rimembranze 26 ti superiori; una mostra Regione Emilia-Romagna - va indagata GIO MAG 07 ORE 18.00 Laboratori- ANIMA E CORPO -Media teca, via Caselle 22 e conferenza sul manga dalla fase che la precede: dalla preadoGIO MAG 14 ORE 21.00 Film - GIOCHI D’ESTATE -Mediateca, te oltre a uno spettacolo telescenza, che è il momento più delicato via Caselle 22 DA VEN A SAB inizia atrale e molte altre inizianella formazione del giovane adulto. MAG 15 MAG 30 Mostra - DIARI PER GLI OCCHI -Mediateca, via Caselle 22 tive. Nasce così Generazione Y, una rasGIO Laboratori- ESSERE FUORI: DROGHE & ALTRI RISCHI MAG 21 ORE 18.00 Media teca, via Caselle 22 «Una rassegna, quindi, segna multiforme e multi linguaggio DA SAB A SAB MAG 30 GIU 06 Mostra - LATITUDINI DEL MANGAMedia ge che chiama a raccolta gesulle nuove adolescenze. Si percorre teca, via Caselle 22 SAB nitori, ragazzi, educatori, il tema attraversando film tematici, MAG 30 ORE 10.30 Conferenza- LATITUDINI DEL MANG AMedia teca, via Caselle 22 SAB amministratori, cittadini, spettacoli teatrali, conferenze in colMAG 30 ORE 20.30 Danza- CAMBIO DUNQUE SONOCorte Comunale, via Emilia 92 associazioni e operatori per laborazione con l’Ausl, convegni sul percorrere, in modo lieve, futuro rubato alle giovani generazioni, intelligente e a volte dissacrante quella che, un noto fumettista mostre fotografiche e spettacoli di danza. Si alterneranno film di italiano chiama la dolescenza più che adolescenza» commenta il Wes Anderson, Laurent Cantet e una rassegna monografica su Sovicesindaco Claudia D’Eramo. fia Coppola; laboratori per genitori su dipendenze, prevenzione, RASSEGNA AZION Un nuovo “gattile” alla Cicogna, sarà pronto prima dell’estate U n’altra promessa mantenuta per la Giunta Conti: la realizzazione del nuovo gattile, dopo anni di incertezza, promesse e dietrofront. I lavori per la realizzazione della Nuova Oasi Felina sono stati consegnati lunedì 23 marzo alla ditta che a seguito di procedura negoziata se li è aggiudicati. I lavori hanno preso il via lunedì 30 marzo, dopo la sistemazione della cartellonistica e degli apprestamenti, nell’area di via Maestri del Lavoro. Contrattualmente sono previsti 90 giorni per completare le opere, ma presumibilmente si impiegherà meno tempo per avere il nuovo gattile prima dell’inizio dell’estate, ben prima dei termini previsti solo fino a poche settimane fa. Novità per la donazione degli organi Q uarta città dell’Emilia Romagna e tra le prime in Italia tra i comuni non capoluogo, San Lazzaro ha aderito al progetto “Una scelta in Comune”, che consente ai cittadini maggiorenni di indicare all’anagrafe comunale, in occasione del rilascio o del rinnovo della carta d’identità, la propria volontà di donare organi e tessuti. La possibilità di registrare il proprio consenso (o diniego) informato alla donazione, compilando un semplice modulo presso l’anagrafe del Comune di residenza, è stata introdotta dalla legge n°98/2013 e re- 10 cepita dal Comune di San Lazzaro con la delibera 168 del 16 ottobre 2014. Sono già decine i cittadini sanlazzaresi che, nei primi giorni di operatività, hanno scelto di indicare nella propria nuova carta d’identità la volontà, valida a tutti gli effetti di legge, di donare gli organi. «È per noi motivo di orgoglio - sottolinea l’assessore al Welfare, Giorgio Archetti - essere tra i primi Comuni della regione e tra i primi in Italia ad aver aderito a questa iniziativa, che nasce dalla volontà di favorire il consenso informato alla donazione degli organi quale gesto di responsabilità, di altruismo e di soli- darietà». Tra le novità, la semplicità per il cittadino, che ha la possibilità di effettuare questa scelta all’atto del rinnovo del documento; restano naturalmente valide le altre modalità previste dalla legge, tra cui la compilazione del vecchio tesserino blu del Ministero della salute, compilando e firmando un modulo presso gli uffici Urp delle Ausl di appartenenza, oppure sottoscrivendo l’atto dell’Aido, l’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule, in prima fila per sostenere il progetto. San Lazzaro in Piazza notizie Sportello YouMob e Informagiovani I nformare i giovani sulle opportunità di mobilità nell’Unione europea per cogliere nuove opportunità di studio, di vita, di lavoro. Questo l’obiettivo principale dello sportello YouMob che, a partire dal 18 marzo, è presente presso il palazzo comunale tutti i mercoledì pomeriggio dalle 15 alle 18 grazie alla collaborazione instaurata con la rete YouNet, volta a promuovere l’accesso al diritto all’informazione, la rete del terzo settore e progetti di cittadinanza attiva, oltre alla promozione dei diritti, tutto ovviamente sotto una dimensione europea ed interculturale. «L’obiettivo di YouMob è offrire ai giovani un punto di riferimento di qualità dove informarsi sulle opportunità offerte dalla Commissione Europea, a partire dai progetti di mobilità fino alle vere e proprie esperienze formative all’estero che possono rappresentare una tappa determinante nel percorso di crescita personale e professionale dei giovani - sottolinea la vicesindaco Claudia D’Eramo». «I nostri ragazzi - aggiunge il sindaco Isabella Conti - potranno orientarsi, essere guidati nel loro progetto all’estero e presto il Comune conta di poter anche accogliere nei confini di San Lazzaro dei gruppi di giovani volontari da altre nazioni comunitarie, per rafforzare lo spirito di cittadinanza europea e condividere esperienze e culture». L’inaugurazione del servizio YouMob è arrivata in concomitanza con la presentazione del rinnovato servizio Informagiovani del Comune di San Lazzaro, uno spazio d’informazione, gratuito e aperto, per tutti i giovani che desiderano orientarsi nel mondo del lavoro, della formazione scolastica e professionale e del volontariato. Il nuovo Informagiovani sarà liberamente raggiungibile tutti i mercoledì pomeriggio negli stessi orari di YouMob, presso l’URP in piazza Bracci, e sempre contattabile via email per fissare appuntamenti in giornate diverse dal mercoledì. YOUMOB È ORA DI MUOVERSI YOUMOBilitati! MEDIATECA METTI IN MOTO LA CURIOSITÀ E SCOPRI IL NUOVO SERVIZIO TUTTO DEDICATO AI GIOVANI! TI ASPETTIAMO TUTTI I MERCOLEDÌ DALLE 15 ALLE 18 NEI LOCALI DELL’URP DEL PALAZZO COMUNALE INFO www.comune.sanlazzaro.bo.it/giovani www.facebook.com/sanlazzarodisavena www.facebook.com/mediatecadisanlazzaro @ComSanLazzaro URP Piazza Bracci,1 tel. 051 6228174 Promozione del volontariato in cassa integrazione L’ aumento della disoccupazione e delle situazioni di disagio non solo economico, ma anche sociale, psicologico e relazionale, è un dato di cui un’amministrazione deve farsi carico cercando una strada che possa trasformare le avversità in piccole forme di opportunità. L’impegno solidaristico in attività di volontariato a favore della comunità rappresenta un’opportunità per mantenersi attivi, rendersi utili e impegnarsi per gli altri anche portando saperi, competenze ed esperienze, per costruire relazioni umane positive che riducano il rischio di isolamento, depressione e fragilità di vita. «Pur non risolvendo il grave problema della mancanza di un’occupazione - afferma il vicesindaco Claudia D’Eramo - l’impegno volontario diventa un’esperienza di valore esistenziale e di empowerment per la singola persona e per il suo sistema relazionale, ma anche per l’associazione che accoglie il nuovo volontario e, in ultimo, per la comunità nel suo insieme». Per questo la Città metropolitana, il Centro servizi per il volontariato, il Comune e il Distretto di San Lazzaro, le organizzazioni sindacali e il Centro per l’impiego hanno sottoscritto un accordo per avviare un progetto pilota di sensibilizzazione e promozione del volontariato, di cui San Lazzaro è capofila e promotore, e che nasce con l’intento di facilitare e promuovere l’esperienza di volontariato all’interno di Organizzazioni Non Profit (ONP) per le persone che vivono un periodo di inattività lavorativa (disoccupazione, mobilità, cassa integrazione). Il ruolo delle associazioni si arricchirà di una importante funzione sociale e comunitaria: la promozione e valorizzazione dell’essere cittadino attivo e volontario come riconoscimento dell’identità sociale della persona che, pur vivendo una fase di grande vulnerabilità e bisogno, si attiva in modo costruttivo con le sue capacità ed esperienze. Per chi sceglierà di svolgere attività di volontariato in modo continuativo, potrà essere offerto un percorso di individuazione e riconoscimento delle competenze acquisite, da riportare sul Libretto delle competenze e nel curriculum professionale. Sportelli di ascolto, un’eccellenza per San Lazzaro O ltre 200 segnalazioni l’anno, in media, finiscono sul tavolo del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza. Tema? Il disagio del minore, in tutte le sue accezioni e forme, e il suo “diritto all’ascolto”, sancito dalla Carta europea dei diritti del Fanciullo. Una rete capace di accompagnare il disagio giovanile dalla scuola dell’infanzia alle superiori, quella implementata nel corso degli anni a San Lazzaro, grazie all’intervento diretto del Comune: la novità della rete degli spazi d’ascolto consiste nell’aumento della ‘copertura’ e della qualità e nei servizi di monitoraggio e valutazione, che consentono all’amministrazione di orientare azioni e politiche di prevenzione del disagio sociale di bambini e ragazzi, delle famiglie e del personale scolastico. Spazi di relazione e di incontro gratuito dedicati ai ragazzi, ai genitori e agli insegnanti che risiedono e frequentano le scuole di San Lazzaro; la rete degli Sportelli d’ascolto è stata messa a sistema nell’ambito del progetto “Benessere e bendivenire”, nato grazie alla presidente dell’Istituzione Sophia Ivana Summa, attirando l’attenzione del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza che considera quella sanlazzarese una “best practice” per altri territori “che mostrino altrettanta sensibilità a questo tema”. 11 San Lazzaro in Piazza Settantesimo della Liberazione tutte le iniziative in città Il 25 aprile commemorazione in piazza Bracci con il sindaco e Monsignor Bettazzi. Il giorno prima, al PalaYuri, rievocazione storica dell’anniversario, con una festa di popolo divertente, lieve, spensierata, così come furono le ore successive alla Liberazione in tutta Italia con il desiderio di tornare alla pienezza della vita dopo anni di dittatura e guerra. Le altre iniziative. Sabato 25 aprile Festa in piazza Bracci ore 16 Bettazzi, Celebrazione del 25 aprile alla presenza del Sindaco e di Mons. Luigi Vescovo emerito di Ivrea i. con la partecipazione del Corpo musicale Città di San Lazzaro e dell’Anp Venerdì 24 aprile 70° della Liberazione ore 18 - Palayuri Via Repubblica - San Lazzaro di Savena Rievocazione storica del 70° della Liberazione. In collaborazione con il Museo Memoriale della Liberazione di San Lazzaro. Alle ore 18 arrivo della Colonna della Libertà per la rievocazione storica della Liberazione, colonna che il giorno successivo proseguirà il proprio percorso di liberazione verso la città di Bologna. La Roaring Emily Jazz Band inaugurerà la serata con una performance in versione marching band fino ad arrivare al Palayuri, il palazzetto nel Parco della Resistenza presso cui prenderà vita la grande festa di liberazione. Così come auspicato dall’ANPI nazionale, già il Comune di San Lazzaro aveva impostato la sua celebraz ione della serata del 24 aprile all’insegna di una festa di popolo divertente, lieve, spensierata, così come furono le ore successi ve alla Liberazione in tutta Italia. «Si balla per le strade, sui marciapiedi, nei viali, […] questa esplosione di letizia, di libertà, quasi a cancellare definitivamente le ore buie degli odi, delle diffidenze». Questa testimonianza rende bene lo spirito di quei momenti: il desiderio di tornare alla pienezza della vita dopo anni di dittatura e guerra. E così faremo anche noi, 70 anni dopo. É un invito aperto a tutti coloro che si riconoscono nei valori della Resistenza. Liberi di cantare e ballare. 70° della Liberazione. Musica e danza per celebrare lo spirito più autentico della Liberazione. Mercoledì 15 aprile In questo silenzio. Una memoria della distruzione di San Lazzaro ore 21 - Sala della Comunità Parrocchia di San Lazzaro di Savena - Ingresso da Parco 2 Agosto. o Reading con letture e proiezioni in memoria del tragico bombardament del 15 aprile 1945 su San Lazzaro. ro Coordinamento di Sandro Merendi e letture a cura degli attori del Teat ne. dell’Argi Interventi di Mauro Maggiorani, Giovanni Bettazzi e Mons. Domenico Nucci > Ingresso libero Martedì 21 aprile i della Donne in guerra: parole e immagin zzaro seconda guerra mondiale a San La di Savena. ca ore 18.00 – Sala Eventi – Mediate na Save di Via Caselle, 22 - San Lazzaro che hanno partecipato alla ne don a iste terv Proiezione di video-in Centro sociale Malpensa Resistenza, in collaborazione con il nni Bettazzi. Introduzione e ricordi a cura di Giova > Ingresso libero 12 Venerdì 17 aprile I quaderni del Savena ore 17,30 - Mediateca Via Caselle, 22 - San Lazzaro di Savena Presentazione del numero 14 della rivista “I quaderni del Savena” I Quaderni raccolgono da sempre studi inerenti la realtà storica, socio-economica, politica e ambientale di San Lazzaro e delle comunità che si affacciano sulle vallate del Savena e dell’Idice. Questo nuovo numero miscellaneo ospita contributi dedicati a Luigi Fantini, alla memoria delle due guerre mondiali, alla storia del Savena e alla figura del pittore Salvatore Girgenti. Introduzione di Mauro Maggiorani. ore 19.30 aperitivo ore 20.30 verrà proiettato il documentario “La battaglia della Gaiana: soldati e civili nell’ultima tragedia per la liberazione di Bologna, 17-18-19 aprile 1945”; di Davide Cerè, a cura di Giorgia Bottazzi e Fabio Avoni. Introduzione di Mauro Maggiorani, commenti e ricordi del testimone Luciano Zanotto. > Ingresso libero San Lazzaro in Piazza il partito Un incubatore di politica per far crescere il Pd di San Lazzaro di GIANLUCA QUARTANA L’impegno della Segreteria, dei Circoli e dell’Assemblea comunale del Partito democratico per operare con nuova consapevolezza a fianco della Giunta e del gruppo consiliare per il resto del mandato. Una riflessione sull’essere comunità politica, su come svolgere il ruolo di ponte tra cittadinanza ed amministrazione, su come elaborare e proporre soluzioni ai problemi della città. D alla fine del 2012 il Pd di San Lazzaro è stato impegnato in una continua corsa elettorale fra primarie ed elezioni nazionali e locali. Nel 2012 primarie nazionali a novembre, parlamentarie a dicembre. Nel 2013 elezioni nazionali a febbraio, congresso provinciale e nazionale tra ottobre e novembre e primarie nazionali a dicembre. Nel 2014 primarie comunali a febbraio, elezioni comunali ed europee a maggio, primarie regionali a settembre, elezioni regionali a novembre… Incredibilmente e salvo sorprese il prossimo congresso (con primarie nazionali) sarà nella seconda metà del 2017, le elezioni nazionali nel 2018, mentre le elezioni comunali e regionali saranno addirittura nel 2019 insieme alle europee… anche se nel frattempo, l’anno prossimo, ci saranno le comunali a Bologna e le sciabole già tintinnano. Per inciso, a 70 anni dalla liberazione, ci deve essere ben presente il sacrificio di tanti perché oggi noi si possa esercitare, donne e uomini tutti, il diritto di voto: per questo non possiamo guardare con sufficienza a questi passaggi democratici. Essi sono conditio sine qua non se vogliamo, nel paese e nei partiti, che chi guida le istituzioni a tutti i livelli non sia nominato e calato dall’alto, non sia un uomo solo al comando, ma risponda innanzitutto ai cittadini che lo hanno liberamente scelto ed eletto come parte di una squadra e di una proposta più ampia. Dettagli di cui Silvio Berlusconi e Beppe Grillo non si sono mai curati, come ben sappiamo. Non a caso fin dal congresso del 2013 era emersa l’esigenza, almeno a livello di Pd di San Lazzaro, di fermarci a riflettere sul nostro essere comunità politica, su come svolgere il nostro ruolo di ponte tra cittadinanza ed amministrazio- ne, su come elaborare e proporre soluzioni ai problemi della nostra città, senza far cadere queste riflessioni nel mezzo delle competizioni elettorali o del confronto congressuale. Da qui l’idea di un incubatore di politica. Un incubatore è un complesso di strutture e attrezzature materiali; di esperienze, competenze e conoscenze professionali; di relazioni istituzionali ed informali; tutte quante organizzate, gestite e messe a disposizione di nuove idee imprenditoriali e di nuovi progetti di ricerca perché questi possano svilupparsi più velocemente, in sintonia e sinergia con altri programmi simili e poi correre con le proprie risorse. Per questo, per la comunità di San Lazzaro, vorremmo rappresentare un incubatore di politica, di progetti e programmi politici, nell’alveo del manifesto dei valori e dello statuto del Pd, sfruttando l’esperienza, la competenza e l’attaccamento dei tanti “meno giovani” iscritti al partito; la freschezza di una amministrazione e di un gruppo consiliare in larga parte molto giovane ed alla prima esperienza; il complesso di strutture e di relazioni che abbiamo a disposizione: in parte l’abbiamo fatto negli anni passati, tanto da proporre alle ultime elezioni una squadra profondamente rinnovata, ora potremmo farlo in modo più sistematico. Per fare questo la Segreteria, i Circoli e l’Assemblea comunale hanno avviato un percorso, che si sta concludendo in questi giorni, che permetta di approfondire alcune tematiche organizzative e programmatiche nei prossimi mesi, con l’obiettivo di iniziare a lavorare dal prossimo autunno con nuova consapevolezza a fianco dell’amministrazione per il resto del mandato. Il progetto ha come obiettivo lo sfatare uno dei principali assiomi della vita sportiva: squadra che vince non si cambia! Noi abbiamo vinto, nettamente, raccogliendo in questi anni dal 40% a oltre il 50% dei voti dei sanlazzaresi in tutte le elezioni, ma proprio per La sede di Via Emilia questo, per il Se saremo stati all’altezza delle nostro radicamento nella co conostre aspettative, dovremo poter munità cittadina, abbiamo ben misurare il successo di queste attichiari i nostri limiti e le nostre vità con alcuni parametri semplidifficoltà e riteniamo che i risulcemente misurabili. Essi sono certati elettorali e l’ottimo rapporto tamente i risultati elettorali che riinstaurato dalla nostra nuova usciremo a realizzare tra il 2018 e il amministrazione con la comuni2019, ma prima di allora la cartina tà locale, sia il miglior viatico per di tornasole sarà data dal numero (re)impostare dalle fondamenta di under 50 che riusciremo a conmetodi di lavoro e strumenti orvincere a iscriversi e partecipare ganizzativi aggiornati ai tempi attivamente al nostro partito e correnti in modo da affiancare e da quanto il corrente gruppo distimolare concretamente il norigente riuscirà a promuovere stro sindaco, i nostri assessori e l’impegno di chi già oggi è nel il nostro gruppo consiliare, mai partito, ma lo vive comunque con così numeroso. distacco e poco coinvolgimento. Per questo abbiamo pensato Tutto questo lavoro confidiadi individuare inizialmente alcumo possa svilupparsi nelle prosni ambiti di riflessione e proposime settimane in collaborazione sta, che confidiamo di far partire e in modo complementare alla presto, e altri se ne potranno afconferenza programmatica che fiancare: il segretario della federazione • Le forme di autofinanziamento di Bologna Francesco Critelli ha e la trasparenza; annunciato di voler sviluppare • La comunicazione con nuovi e all’atto della sua elezione e con vecchi strumenti; cui ci siamo confrontati nelle • La rivitalizzazione dei Circoli scorse settimane. Un progetto come componenti fondamennon dissimile sembra che verrà a tale del nostro partito; breve presentato anche dal can• La selezione degli ambiti tedidato segretario regionale del matici su cui concentrarci da Pd Paolo Calvano. Aspettiamo nosubito tizie a breve confidando di poter • Chiarezza dell’organizzazione e arricchire ulteriormente le nostre delle regole di partecipazione attività. * democratica. 13 San Lazzaro in Piazza IDEE A CONFRONTO gli interventi Le regole vanno scritte tutti assieme di MAURO MAGGIORANI - Anpi I l tema della riforma costituzionale non è al centro dei nostri pensieri; altri sono i pensieri di questi anni: la crisi economica per cominciare, che costringe a fare i conti con una realtà sociale sempre più indebolita; la corruzione che dilaga; la sfiducia nelle istituzioni e nel futuro. Per non parlare dell’ambito internazionale, dove la crisi dell’euro ha annebbiato le speranze di uno spazio comune europeo. E le tensioni, le guerre, le violenze diffuse in tante parti del mondo, e in particolare nel Mediterraneo, che hanno il duplice effetto di accrescere la massa dei disperati che emigrano sui barconi e generare insicurezza per la politica terroristica dello Stato islamico. Sono queste, senza dubbio, le priorità legate alla nostra contemporaneità. Di fronte a ciò il resto sembra destinato a passare in secondo piano: arriviamo addirittura a dimenticarci della gravità dei cambia- menti climatici in atto, solo per ricordare un tema che secondario non dovrebbe essere affatto, visti gli effetti incontrovertibili che quotidianamente sono sotto i nostri occhi. Per questa somma di ragioni non desta troppa meraviglia il fatto che due riforme centrali nella vita democratica di un paese, quali sono la legge elettorale (il cosiddetto Italicum) e la riforma costituzionale, arrivino in discussione alla Camera e al Senato con la richiesta da parte del governo della fiducia. Tradotto: con l’invito ad approvare quanto proposto dall’esecutivo senza possibilità di emendarlo, senza il tempo di discuterlo, senza l’occasione per soppesarlo come meriterebbe. Riforme fatte di corsa, accogliendo l’idea che ci sia qualcuno che ce le chiede (sempre l’Europa?), che siano basilari per il rilancio del paese (ma non era il lavoro?), che servano a modernizzare l’Italia. Che poi, dette riforme, possano essere fatte senza quella larga maggio- ranza sempre auspicata, perché capace di tenere conto anche delle posizioni delle minoranze, sorprende ancora di più. In questo quadro, prima ancora di discutere del merito delle riforme (e tanto ce ne sarebbe da dire), è il metodo individuato che appare “scarsamente” democratico e lontano dall’idea che le regole vadano scritte tutti assieme. A questo punto sorge una domanda elementare: ma se questo comportamento fosse stato adottato dal governo Berlusconi, cosa avrebbero detto le forze di sinistra? La risposta, in passato, è sempre stata la piazza. Per queste ragione i progetti di riforma sono giudicati con molte riserve dall’Anpi. Non si tratta di una critica aprioristica, come è stato motivato e illustrato in molti documenti e interventi, anche ripresi (seppure molto raramente) dalla stampa. Ma è una contrarietà che parte dalla consapevolezza della necessità di tenere salvi i valori, cosa quanto mai importante, soprattutto in questi tempi di grande deriva morale. E una contrarietà che ha sviluppato precisi punti di analisi anche sulla tenuta democratica, visto che la voce dei cittadini perde sensibilmente di forza. Come non pensare, in conclusione, a Piero Calamandrei quando, ricordando le “grandi voci lontane” che avevano scritto la Costituzione italiana diceva: “Dietro a ogni articolo di questa costituzione [ci sono] giovani come voi, caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento […] che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta. […] Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati”. Dove andremo, domani, in pellegrinaggio? I nodi nevralgici affrontati dal governo Renzi di PAOLO SANMARCHI “R oma non è stata costruita in un giorno” è l’adagio inglese che trasposto in italiano significa che “per fare grandi cose serve tempo”. La situazione di ingessatura istituzionale ha fatto si che per anni il lassismo della politica nel dare risposte ai cittadini abbia reso questo motto una facile scusante per chi le riforme davvero non le voleva fare, ma soprattutto non le ha mai fatte. Oggi tuttavia pare che questo governo e segnatamente il premier Matteo Renzi, subiscano una dura condanna, quasi più aspra che in passato, non perché segnano il passo come i predecessori, ma proprio per “l’arroganza” nel volere cambiare verso. In un periodo di crisi si è sempre più portati a dare delle colpe e a sindacare spesso anche a priori, le scelte di “chi governa”, per il solo fatto che sempre ci sarà qualcuno che rimane scontento da una proposta di legge, da una riforma od anche solo da una intervista televisiva. Troppo spesso chi critica dimentica che il governo sta attuando la linea politica condivisa e votata dalla Direzione nazionale del Pd, eletta 14 nel congresso 2013 e che nello specifico del ruolo delle Camere, tale linea non è dissimile dalle Tesi dell’Ulivo del 1996 (in particolare le tesi 1 e 4) e che a voler mettere d’accordo tutti, dalla bicamerale ad oggi, sono passati 20 anni e se contiamo bene forse 10 governi (2 Prodi, 2 D’Alema, 3 Berlusconi, 1 Monti ed 1 di Letta). Il governo e il Pd si sono trovati nel 2013, come Prodi nel 1996 e nel 2006, di fronte a un Paese dove giustizia e legalità, lavoro e crescita economica, scuola e formazione, ambiente e territorio, restano tutti nodi irrisolti che lo pongono in coda a tutte le classifiche europee e lo rendono incapace di rimanere al passo con tutto ciò che gli ruota vorticosamente intorno: da qui la necessità di aggiornare il nostro sistema-paese al contesto istituzionale e economico di un mondo di cui rappresentiamo solo l’1% della popolazione. I padri costituenti vivevano nel secondo dopoguerra e hanno ideato un saggio sistema per evitare totalitarismi, da qui il famoso “bicameralismo perfetto”. Se il risultato voluto è stato raggiunto, questo ha portato degli effetti collaterali non di poco conto, quale un sistema ingessato dove legiferare è divenuto un processo lungo e pieno di ostacoli. Tanto tempo è passato e nel mondo che ci segue quotidianamente, dai tweet alle agenzie di stampa, tale sistema rallenta ogni buona iniziativa parlamentare o governativa. Ecco perché una riforma costituzionale sarà la base per un futuro esecutivo che eserciti le sue funzioni efficacemente e di un Parlamento che produca leggi velocemente (e verosimilmente possa altrettanto velocemente emendarle in caso di necessità). Così la proposta di legge elettorale è certamente un compromesso perfettibile, come tutte le riforme, ma resta anni luce avanti a quanto ci ha consegnato Calderoli e rappresenta quanto di più vicino siamo arrivati a realizzare rispetto alla linea del centro sinistra, dal 1996 a oggi, cioè un sistema maggioritario per collegi uninominali a doppio turno: possiamo ricordare che l’on. Migliavacca in qualità di coordisegue a pag. 17 >> San Lazzaro in Piazza iniziative Il coraggio di cambiare il mondo deve venire da noi stesse di ISABELLA CONTI D al 23 febbraio 1909, primo “Woman’s Day” celebrato negli Stati Uniti, all’8 marzo 1917, quando una grande manifestazione di donne celebrava la fine della guerra e le ceneri della Russia zarista. Fino alla leggenda - purtroppo ispirata ad un fatto realmente avvenuto anni prima - sull’origine della manifestazione legata al rogo di una fabbrica di “Cottons” a New York, dove avrebbero perso la vita 123 operaie. Questa è l’origine storica della Giornata internazionale della donna, che ne ricorda le conquiste sociali, politiche ed economiche. Ne ricorda le discriminazioni e le violenze di cui sono state oggetto e di cui, in molte parti del mondo, sono ancora oggetto. Conviene, in un Paese come l’Italia - l’ultimo del mondo civile ad avere esteso il suffragio universale alle donne e in cui il “delitto d’onore”, eredità del Codice Rocco, è rimasto legge dello Stato fino al 1981 - rileggersi attentamente questa pagina di storia e constatare con orgoglio quanto i tempi siano cambiati, senza paura di denunciare, con altrettanta fermezza, quanto ancora non va. Perché noi donne non abbiamo paura. Sappiamo farci carico della memoria del passato, ma siamo sempre pronte a proiettarci nel futuro. Ho avuto l’onore di incontrare, qualche giorno fa, la presidente dell’Associazione donne e madri di Srebrenica, donne che hanno perso nell’orrenda strage, causata dall’indifferenza della comunità internazionale, mariti e figli, quanto avevano di più caro, senza avere neppure il diritto di vederne restituiti i corpi. Donne straordinarie che non hanno rinunciato a vivere, ma hanno scelto di vivere affinché nessuna Srebrenica possa esistere mai più, in nessun luogo. Un incontro che mi ha toccato molto, che dimostra la grande forza delle donne nel mantenere la schiena dritta anche di fronte alle tragedie più atroci, che dimostra come tutte le donne del mondo possano e debbano unirsi per lasciare ai nostri figli un mondo migliore di come lo abbiamo trovato. “Sebben che siamo donne, paura non abbiamo. Per amor dei nostri figli, in lega ci mettiamo”, cantava “La lega delle donne” nella celebre canzone di lotta sindacale. Una lotta che, nel 2015 ed a casa nostra, si combatte contro il pregiudizio, contro la discriminazione sottile di un Paese come l’Italia dove si è dovuti ricorrere alle quote rosa per affrontare - piuttosto maldestramente - il problema della mancanza di rappresentanza da parte delle donne in posizione di vertice. Essere donna ed essere sindaco nel 2015 per me significa questo. Rendere onore all’amore Impegno contro la povertà Anna Boselli e Morena Gubellini coordinatrici Conferenza Donne Pd San Lazzaro L’ impegno delle nostre parlamentari su molti settori che coinvolgono la donna, dall’infanzia alla famiglia, dal lavoro alle pari opportunità, oltre a settori strategici quali scuola e sanità, è particolarmente importante e ci sembra doveroso darne atto anche con l’illustrazione di mozioni che durante questi due anni di legislatura hanno presentato e fatto approvare. Le onorevoli Donata Lenzi, e Marilena Fabbri, che abbiamo avuto con noi a San Lazzaro in occasione dell’8 marzo, insieme alle senatrici Sandra Zampa e Cecilia Guerra, sono autrici di una Newsletter da cui estrapoliamo una mozione che ci sembra molto significativa e sulla quale, come Conferenza delle donne Pd di San Lazzaro, dobbiamo discutere e impegnarci. Il tema della povertà infantile sembra lontana” anni luce”, soprattutto per noi che abitiamo in una regione cosiddetta “ricca”. Purtroppo così non è, anche in questa regione e in questa nostra città si annidano gravi problemi, certamente meno numerosi che altrove, e noi, proprio per il ruolo che abbiamo all’interno del Partito democratico locale, dobbiamo di mia madre, alle lotte di mia nonna partigiana, agli sguardi di tutte le donne fantastiche della mia città che ogni giorno ho l’onore di rappresentare e di incontrare. Giocare la mia partita nel mondo, senza vittimismi, con la schiena dritta, consapevole che le differenze di genere che - oltre un certo femminismo “egalitario” - non solo esistono, ma sono e devono rappresentare una ricchezza. Non abbiamo bisogno di quote rosa. Il coraggio di cambiare il mondo deve venire da noi stesse. Insieme a tutte le donne del mondo vittime quotidianamente, od anche una volta soltanto, di soprusi, ingiustizie, di qualsiasi tipo esse siano, economiche, sociali, fisiche. Siamo fortunate ad essere donne perché, da quando veniamo al mondo, sappiamo di poter essere madri e, con la stessa libertà, possiamo scegliere di non esserlo. Sappiamo prenderci cura degli altri, a volte sacrificando noi stesse. Sappiamo in cuor nostro che ogni fiore di mimosa è una lacrima per tutte le violenze subite dalle donne, nel passato e nel presente. Ma dopo il lungo inverno la terra rinasce e non dobbiamo avere paura, quindi, di dare il nostro contributo - da donne e di donne - a fare del mondo un posto bellissimo. CONFERENZA DELLE DONNE PD DI SAN LAZZARO aiutare i nostri amministratori con proposte concrete tese a far superare la soglia di povertà per quelle famiglie o ”non famiglie” che vivono un profondo disagio anche e soprattutto nella componente infantile. «L’Italia è agli ultimi posti in Europa per quanto riguarda il benessere e i diritti dei bambini - è scritto nella mozione 1-108 approvata in Parlamento -. La politica deve mettere al centro il tema della povertà infantile. Il governo si è impegnato a definire una strategia nazionale che contrasti le diverse manifestazioni di povertà infantile e il grave fenomeno della dispersione scolastica e ad assumere iniziative per evitare che finanziamenti e obiettivi concordati con Regioni ed Enti locali vengano disattesi. Inoltre, il governo si è impegnato a garantire i diritti di cittadinanza - come il diritto all’istruzione, il diritto alla fruizione delle mense scolastiche e il diritto al trasporto pubblico - nonché ad assumere iniziative per rifinanziare la legge sull’infanzia e l’adolescenza del 1997, nei limiti di vincoli di bilancio, e a mettere a sistema le buone prassi già esistenti sul territorio nazionale. Il tema è stato posto all’ordine del giorno in concomitanza della giornata internazionale dell’infanzia». Come è bene esplicitato nella mozione deve esserci un’azione comune sia a livello governativo che nelle amministrazioni locali ed in questo senso si orienterà il nostro agire. 15 San Lazzaro in Piazza iniziative Ai circoli Pd una parte delle donazioni La politica che cambia l’Italia ai partiti perché è Il PD ha promosso la legge che abolisce il finanziamento pubblico enti privati giusto che i partiti diano l’esempio. La nuova legge prevede solo finanziam te come avviene e volontari. Tra questi il 2x1000 dell’IRPEF già versata, esattamen con il 5x1000 per le associazioni di volontariato e le ONLUS. il tuo 2x1000 al Nel mod. 730 metti la tua firma e indica il codice M20 per destinare PD. che servono In questo modo ci darai una mano a cambiare l’Italia, a fare le riforme al Paese, a costruire una politica utile alla democrazia e agli italiani. Aiutaci a cambiare l’Italia di partito e per le Il PD è l’unico partito che organizza le primarie per le cariche la partecipazione candidature nei Comuni e in Parlamento. E’ il partito che promuove Circoli, con migliaia degli iscritti e degli elettori, che è presente sul territorio con i suoi e incontri, fanno di iscritti e di attivisti che, in ogni località, organizzano assemblee degli iscritti e quelle e risorse, Servono costo. un ha questo Tutto politica. attività bastano. non ma i important sono dell’Unità delle Feste buona politica in Con il tuo 2x1000 possiamo fare di più, possiamo promuovere la Italia e nei territori. Agenzia Autorizzata Gas Tecnici SIAD Bombole Co2 425gr = 6,00€ D opo l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti hanno scritto Alberto Aitini, responnsabile organizzazione e Carlo Castelli, tesoriere del Pd bolognese - «è possibile per ogni contribuente sostenere, volontariamente e senza nessun aggravio di costi, l’attività del Partito democratico destinando ad esso il 2 per mille dell’Irpef. È fondamentale, per chi ha l’ambizione di far vivere un grande partito radicato come il nostro, attivarsi affinché le strutture sui territori abbiano le risorse necessarie per continuare ad essere luoghi vivi ed attivi, luoghi non solo raggiungibili e aperti a iscritti e cittadini, ma anche capaci di fare iniziativa politica e promuovere partecipazione. Ecco perché, come federazione del Pd di Bologna, abbiamo chiesto al Pd nazionale che parte delle donazioni ricevute attraverso il 2 per mille vengano destinate ai Circoli, perché è giusto premiare chi si impegna». «In concreto - spiegano ancora Aitini e Castelli -, destinare il proprio due per mille al Pd è una procedura molto semplice che, appunto, non comporta aggravio di costi per chi decide di farlo in sede di dichiarazione dei redditi o in maniera autonoma, online o via posta tradizionale. Per indicare la propria preferenza al Partito democratico, nella parte relativa al due per mille, bisogna apporre la propria firma nel riquadro “Scelta per la destinazione del due per mille dell’Irpef” indicando il codice “M20” nella casella per il codice del partito prescelto». Ricarica la tua bombola di Co2 alimentare a un prezzo vantaggioso Se non sapete dove ricaricare le vostre bombole di Co2 venite da noi, qualità e un ottimo servizio a vostra disposizione. Disponiamo di un impianto di riempimento che permette al cliente di avere una ricarica immediata. Effettuiamo servizio di ricariche bombole Co2 Alimentare E290 certificata per gasatori, osmosi inversa, acquari. Ricariche bombole da 425 – 450gr (Come Wassermax – Soda Club – SodaStream – Beghelli – Imetec) Ricariche bombole da 1Kg. - 2Kg. 4Kg. - 10Kg. - 20Kg. - 30Kg.) Disponiamo di bombole nuove per la vendita. GF Medica - Via Matteotti, 11 – 40055 Villanova di Castenaso (BO) Tel:051.6051172 – Email: [email protected] – Web: gfmedica.weebly.com 16 San Lazzaro in Piazza ambiente La Comunità Solare Locale attiva anche a San Lazzaro di ANNALISA PALTRINIERI Obiettivi dell’associazione la riduzione delle emissioni che alterano il clima e la promozione dello sviluppo sostenibile dell’economia. C ittadini sanlazzaresi si sono associati per dare il via a una forma innovativa di partecipazione attiva sui temi dell’energia rinnovabile e sostenibile. L’assemblea ha votato un consiglio direttivo ed ha eletto Walter Berti presidente e Maria Vittoria Vignoli vicepresidente. Contribuire a ridurre le emissioni climalteranti e promuovere lo sviluppo sostenibile dell’economia locale: sono gli ambiziosi obiettivi che stanno dietro alla costituzione delle Comunità solari locali. Si tratta di associazioni di cittadini organizzate a livello comunale con lo scopo di affiancare e stimolare la comunità locale a raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 attraverso attività di sensibilizzazione e ad incentivi concreti alle famiglie per la realizzazione di interventi di efficientamento energetico e di utilizzo delle fonti rinnovabili. I “pilastri” su cui si fonda sono il risparmio energetico e la produzione di energia locale da fonti rinnovabili, così che i cittadini possano diventare davvero protagonisti di una vera e propria transizione energetica orientata ad un’economia fondata su una produzione di energia distribuita e “democratica”, da fonti rinnovabili. Accanto, quindi, al già di per sé importante obiettivo di frenare il riscaldamento globale e le emissioni nocive, è possibile costruire una nuova economia in cui le risorse oggi impiegate per l’acquisto di combustibili possano essere investite nella riconversione ecologica su scala locale e nella qualità della vita della nostra comunità. Non solo: l’idea che sta alla base della costituzione delle Csl è che occorra ripensare l’energia come bene comune che deve essere garantita a tutti sia nella sua riduzione che nella sua produzione da fonti rinnovabili prodotte sul territorio. Occorre incardinare le azioni sul fabbisogno di energia della cittadinanza e delle imprese attraverso un approccio diffuso all’auto-consumo. L’elemento innovativo è rappresentato proprio da questo aspetto: superare la gestione delle politiche energetiche su scala nazionale affidata fino ad ora alle grandi compagnie, per coinvolgere le comunità locali attraverso piccole azioni in grado di incidere significativamente sul territorio. Un esempio concreto di come p iccole azioni individuali possano determinare grandi cambiamenti. Informazioni: [email protected] [email protected] Attivo lo Sportello energia F ornire informazioni puntuali ai cittadini e alle imprese del territorio sulle opportunità e sui vantaggi di “consumare meno e consumare meglio”. Questa la mission del nuovo Sportello Energia del Comune di San Lazzaro, presentato in febbraio durante la giornata M’Illumino di Meno, l’iniziativa lanciata dalla trasmissione Caterpillar di Radio 2 (a cui il Comune ha aderito) dedicata al risparmio energetico e al riuso di materia prima ed energia. Una giornata che ha visto fra l’altro, per le vie del centro, la sfilata “Mille luci in bici”, lo spegnimento simbolico delle luci del Palazzo Comunale e l’accensione di lumini sulla facciata comunale. Il presupposto del nuovo servizio? Sono i consumi privati ad incidere per quasi il 98% sul totale dei consumi energetici della nostra città. A certificarlo il Paes, Piano d’azione per l’energia sostenibile redatto dal Comune nell’ambito del Patto dei sindaci. >> segue da pag. 14 natore della segreteria Bersani e incaricato delle trattative con il Popolo della Libertà sulle riforme istituzionali, ribadì questa linea spiegandoci però in Sala di città, che l’unico compromesso possibile con il centro destra era sul prowporzionale tedesco e su quello stavano lavorando… Ma come detto l’attività svolta tocca tanti nodi nevralgici da tempo bisognosi di attenzione e che meriterebbero ciascuno uno specifico approfondimento: la corruzione per anni ci ha visto relegati come fanalino di coda tra i paesi industrializzati, si sta mettendo mano a questo settore adesso (e non prima). La riforma del lavoro, con in partico- «Il Piano - osserva l’assessore all’Ambiente Marina Malpensa - ci impegna come Comune ad incentivare norme regolatorie, promuovere buone prassi e strumenti legislativi tali da rendere i consumi ‘pubblici’ più virtuosi ed efficienti. Ma è del tutto evidente che intervenire sugli edifici, i trasporti e i consumi pubblici serve a poco, se in parallelo non vi è una modifica dei comportamenti da parte dei privati». Il servizio sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17; per prendere un appuntamento, telefonare allo 051-6228011 (in orario d’ufficio) o scrivere al nuovo indirizzo mail energia@comune. sanlazzaro.bo.it. Tra gli altri servizi, anche il supporto nella lettura e valutazione dei consumi delle bollette, l’informazione sulla disponibilità di contributi e finanziamenti o su iniziative, anche da parte di associazioni di categoria, di promozione del risparmio energetico o delle fonti rinnovabili. lare l’adozione del contratto a tutele crescenti, adesso, ha associato importanti sgravi contributivi per le aziende alla indifferibile necessità per molti giovani e meno giovani di poter iniziare un processo di stabilizzazione lavorativa, fino ad ora impedito da un mercato del lavoro sostanzialmente segmentato tra garantiti e non. La scuola, non dimentichiamola, con un percorso riformatore che ha coinvolto fin dall’inizio in modo aperto e libero insegnanti, personale Ata, genitori e studenti, e che ora inizia a prendere forma nelle aule parlamentari, senza che si possa dimenticare l’epocale impegno a dare stabilità e certezze contrattuali agli insegnanti precari. Adesso è la volta buona. Ora, pensare che sia possibile fare tutto e bene in poco tempo, è assolutamente irrealistico, tuttavia chi accusa di autoritarismo il premier dimentica che con il partito del “mettiamo d’accordo tutti”, l’Italia è arretrata sino all’orlo del baratro attuale, ostaggio delle varie mini minoranze al 3% che facevano cadere i governi. Il Pd o i partiti che lo hanno preceduto, non ha vinto elezioni o se le ha vinte ha dovuto governare in caotiche coalizioni che ben ricordiamo, che vogliamo sperare nessuno rimpianga. Come diceva Denis Waitley: “vi sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle”. Paolo Sanmarchi 17 San Lazzaro in Piazza in ricordo Addio a Sergio Sasdelli il comandante “Tom” di GIANCARLO FABBRI Un lungo corteo di amici e conoscenti ha accompagnato fino al cimitero comunale il feretro dell’ex capo della polizia municipale morto lo scorso febbario all’età di 88 anni. Giovanissimo entrò nella Resistenza e costituì a Idice un gruppo spontaneo con altri operai. L o scorso 19 febbraio anche il comandante partigiano “Tom”, ossia il mitico Sergio Sasdelli già a capo della polizia municipale di San Lazzaro, ha superato il fronte della vita a 88 anni di età. Che fosse uno degli storici personaggi della San Lazzaro artigiana e rurale di 8.656 abitanti, censiti nel 1951, diventata la città di oltre 31 mila residenti di oggi, lo ha dimostrato il lungo corteo di persone che lo ha accompagnato all’ultima residenza nel cimitero comunale. Oltre alla moglie Giuliana, ai parenti, e agli ex colleghi vigili, per i viali del camposanto seguivano il feretro il gonfalone comunale, le bandiere dell’Anpi di Ozzano e San Lazzaro, il vicesindaco Claudia D’Eramo e l’assessore Giorgio Archetti, il comandante dei carabinieri luogotenente Marco Obinu, il comandante della polizia municipale Nicoletta Puglioli, gli ex sindaci Luigi Dovesi e Aldo Bacchiocchi e tanti amici. E dire che finché ne fu in grado per decenni fu Sasdelli a guidare i cortei e la banda fino al Sacrario dei Caduti in occasione delle feste per le ricorrenze civili del 25 aprile e del 4 novembre Infatti il comandante partigiano “Tom” dopo il 25 aprile del 1945 fu congedato col grado di capitano riconosciutogli dalle autorità militari italiane e alleate. Dopo la liberazione fu l’unico vigile del Comune poi comandante della polizia municipale fino Il corteo funebre Il comandante Sasdelli assieme a Papa Wojtyla al pensionamento dopo 43 anni di servizio. Già presidente per molti decenni della locale sezione Anpi, Sergio Sasdelli, figlio di Giuseppe e di Maria Tattini, era nato il 12 gennaio 1927 a Castel San Pietro dell’Emilia. Operaio, nel 1943 è già residente nel Comune di San Lazzaro, nel gennaio del 1944, a 17 anni di età, iniziò l’attività clandestina nella resistenza con incarichi di staffetta e diffusione di stampa antifascista. Il primo gruppo spontaneo fu costituito da Sasdelli con altri operai, a Idice, iniziando azioni di disturbo, sabotaggio e fornitura viveri ai compagni attestati sulle colline tra l’Emilia e la Romagna. Militò poi nella 4^ brigata “Venturoli Lutti nel Partito democratico D avvero un inizio d’anno da dimenticare. Angelo Paltrinieri (nella foto), il suo ultimo viaggio l’ha fatto a marzo verso la terra di origine di Fabbrico (Re). Nel Pd svolgeva la funzione di tesoriere del Circolo di Ponticella e, finché la malattia glielo ha permesso, lo si poteva trovare alla cassa del bar alla Festa della Cicogna. Appassionato di musica, non sentiremo più i suoni della sua fisarmonica e del pianoforte e la sua voce accompagnare vecchi canti popolari. Nello stesso mese è mancato anche 18 Giorgio Generali, a suo tempo dirigente nel calcio giovanile di San Lazzaro, e, a gennaio, è mancata Nella Calamelli, entrambi iscritti al Circolo “2 Giugno”, da sempre impegnati nelle feste dell’Unità. Vogliamo anche ricordare Gigliola Giulianini, la mamma di Grazia, la cassiera del ristorante tradizionale della Cicogna. Il Pd di San Lazzaro si stringe ad Annalisa, Clara, Fabrizio, Federico, Luisa, Gianni, Tiziana, Grazia, Agostino. A tutti vada un abbraccio e un sincero pensiero di vicinanza a cui si associa la redazione del giornale. Garibaldi”, dove, nell’agosto del 1944 divenne comandante di compagnia e, nel gennaio del 1945, assunse il comando della brigata “Andreoli”. Il capitano “Tom” rimase anche ferito durante un’azione di sabotaggio al ponte della via Emilia sull’Idice. Sasdelli era sempre vissuto con alti ideali di democrazia rispettando, e facendo rispettare, le regole e le leggi; il suo rigore era proverbiale. Ma anche la sua umanità e un Papa, Giovanni Paolo II, Karol Wojtyla, tornando nel 1982 al cimitero dei polacchi dopo le visite del 1973 e del 1978 come arcivescovo di Cracovia, quando lo vide a fianco di monsignor Domenico Nucci gli sorrise e gli disse: «Mi ricordo di te». * San Lazzaro in Piazza in breve Girgenti: l’altro tempo della pittura T anta gente e personalità della cultura locale e bolognese, alla vernice della retroprospettiva dedicata al pittore e poeta Salvatore Girgenti, svoltasi nel marzo scorso in Sala di Città in occasione del quinto anniversario della scomparsa. Siciliano nel cuore e nei colori, intellettuale, sindacalista, docente, ha lasciato tanti ricordi di sé, e rimpianti. Come l’aver scoperto la pittura in età avanzata ponendosi subito su un livello alto e già nel 2012, Girgenti, era stato ricordato con un volume di oltre 200 pagine a colori, curato da Giovanna Mauro, che raccoglieva le immagini di oltre ottanta dipinti e circa quaranta liriche dell’artista oltre alla biografia personale e i testi di critici che hanno scritto di lui. Salvatore Girgenti, nato nel 1921 a Ler- cara Friddi (Palermo), dal 1974 viveva a San Lazzaro dove insegnava italiano e storia nella scuola media Rodari. Come pittore aveva esposto in varie città italiane poi all’estero, perfino a New York, con apprezzamenti di critici esigenti. La mostra in Sala di Città, curata da Giovanna Mauro con allestimento di Giuseppe Pedrini, è stata occasione di un convegno con interventi dell’assessore alla cultura Marina Malpensa, di Mauro Maggiorani docente dell’Università di Bologna, di Guido Armellini dell’Università “Primo Levi”, di padre Fabrizio Valletti, infine di Luigi Dovesi, Anna Spadafora, Francesco Storani, Andrea Forlani ed Erminio Serio. Per informazioni: carmelagirgenti@gmail. com; www.salvatoregirgenti.it. g.c.f. La poesia Insonnia La lettera Il nuovo distributore di via Palazzetti Nel congratularmi per il vostro gradito e sempre puntuale giornale, vorrei segnalare facendo riferimento all’articolo “IN PRIMO PIANO”, (non dimenticandoci l’ottimo lavoro svolto dalla Giunta guidata dal sindaco Isabella Conti nel bloccare la famosa colata di Idice), che da un pò di tempo sono partiti i lavori per la realizzazione di una pompa di benzina proprio dove doveva nascere “la colata di Idice”! Ma come è possibile dare la licenza di costruire una pompa di benzina (in via Palazzetti proprio di fronte alla cooperativa ortofrutta) in mezzo a un campo di un contadino? I palazzi no, nuovo polo sportivo no, nuove scuole no, pompa di benzina si? Si sottrae suolo dove viene coltivato grano per realizzare qualcosa che inquina? Spero di sbagliarmi. Gabriele Bergami “ LE RIFORME “ NE PARLIAMO CON: l’On. Marilena FABBRI della Commissione Affari costituzionali della Camera Partecipa Isabella CONTI Sindaco di San Lazzaro di Savena COORDINANO ANNA BOSELLI E MORENA GUBELLINI Coordinamento Conferenza delle donne Conferenza delle donne di SAN LAZZARO FACCIAMO IL PUNTO SULLE RIFORME QUANDO Sabato 18 Aprile 2015 ore 9,30 VI ASPETTIAMO! L’immagine fluorescente dell’ora attraversa il buio della stanza. Vorresti governare il tempo, placare l’attesa che pare eterna, soffocare l’ansia dei pensieri ricorrenti… in cerca del mattino. Accendere la luce porta alla realtà, dura da vivere a quell’ora, quando il corpo chiede riposo e ogni volta la mente rifiuta, come una femmina stizzosa, alla richiesta di un ballo. Le note liete e tristi della vita si susseguono e obbligano a danzare. Senza poter scegliere il ritmo che viene scandito da un maestro d’orchestra che nessuno conosce e al quale non puoi chiedere d’eseguire la tua canzone preferita! Gabriele Carati scrivi a [email protected] o alla redazione in via Emilia, 2 40068 San Lazzaro DOVE SALA DI CITTÀ Via Emilia 92, San Lazzaro di Savena 19 San Lazzaro in Piazza amarcord Il ponte delle sirene sul Savena al confine tra San Lazzaro e Bologna di PIER LUIGI PERAZZINI Il ponte, costruito in occasione della deviazione del torrente (1776/77), era dotato di quattro pilastri con le statue (le sirene) che furono rimosse un secolo dopo per fare spazio alla tramvia BolognaImola. Distrutto e ricostruito dopo l’ultimo conflitto mondiale, oggi presenta notevoli e gravi segni di usura. E allora, in previsione del prossimo transito su di esso del Crealis, perché non ripristinare pilastri e sirene? N e ho già parlato in passato proprio su queste stesse pagine, ma ora più che mai è necessario che ritorni su questo argomento. Mi riferisco al ponte raffigurato nello stemma ufficiale del comune di San Lazzaro con i suoi quattro pilastri sopramontati da sirene. Il “ponte delle sirene”, che era a cavallo del torrente Savena sulla via Emilia e univa il territorio di Bologna a quello di San Lazzaro, era stato costruito in occasione della diversione del Savena (1776/77) quando quel torrente, che in origine si dirigeva verso Bologna attraversando la via Emilia in località Pontevecchio, fu deviato ed immesso nell’alveo del rio Polo per portarlo nell’Idice. I quattro pilastri con le statue furono però rimossi nel 1884 per allargare la sede stradale sul ponte al fine di permettere il passaggio in sede propria, e separata dalla viabilità ordinaria, della tramvia a vapore Bologna-Imola, a quel tempo in realizzazione. Non sappiamo che fine abbiano fatto i pilastri con le lapidi gratulatorie e le statue che li sormontavano, così come non abbiamo una raffigurazione esatta delle sirene, possiamo però averne un’idea abbastanza precisa dai disegni realizzati in occasione di quelle modifiche. Il ponte settecentesco, adegua- 20 to nell’Ottocento, venne distrutto durante l’ultimo conflitto e sostituito dall’attuale che non ha marciapiedi degni di questo nome, ha parapetti indecorosi, manca di pista ciclabile e di fatto rappresenta una pericolosa strettoia al traffico veicolare anche nelle normali condizioni. Quella struttura necessita oggi oltre che di un adeguamento e di un restauro, di una doverosa riqualificazione estetico-funzionale anche in previsione del prossimo transito su di esso del Crealis. In tale occasione, il ripristino dei pilastri con le sirene oltre a meglio definire la fisionomia autonoma del territorio di San Lazzaro, realizzerebbe quell’elemento emblematico che l’architetto Cervellati nel Piano Regolatore Generale del 1990 ipotizzava per connaturare la nostra città, e fargli perdere l’idea di un territorio di attraversamento. In pratica quello che propongo non è un ripristino filologico (a meno che non si riesca e rintracciare e recuperare statue o pilastri originali, che per la verità non ho mai smesso di cercare), ma l’inserzione di elementi caratterizzanti, con una buona valenza estetica, che con riferimento allo stemma rimarchino l’identità comunale e avvisino il frettoloso passante che sta varcando una soglia. Il tutto compatibilmente con le esigenze del traffico attuale e futuro. Tale progettazione, prendendo spunto dalla situazione storica che si può ricavare dai disegni ottocenteschi qui allegati, può essere fatta dall’Ufficio comunale preposto alle opere pubbliche o, meglio ancora, mediante un pubblico concorso di idee. Dopo aver elaborato un progetto e verificata la sua fattibilità sul piano tecnico-amministrativo, e fatta una stima dei costi, si potrà verificare l’eventuale interesse di sponsor disposti a coprire tutte o parte delle spese, tenendo presente che già nel passato erano state avanzate disponibilità in questo senso, e che comunque, pilastri e sirene sono una presenza forte che richiamando l’attenzione dei viaggiatori su di una strada di grande traffico e d’interesse nazionale, come è la via Emilia, possono dare una grande visibilità a sponsor avveduti; non solo, ma anche la stessa fase preparatoria, la realizzazione e l’inaugurazione di un intervento di questo tipo stimolerà di per sé l’attenzione di cittadini e stampa con grande e sicuro effetto mediatico. * San Lazzaro in Piazza amarcord Una targa, una icona, una immagine, un simbolo, sacri o laici che siano, magari salvati dai segni del tempo, possono aiutare a “non dimenticare” e a ricostruire un po’ di piccola storia locale. Anche piccole cose curiose, belle o brutte, poco importa. Se possiedi materiale utile alla ricerca mandali in redazione (via mail, se digitalizzati) magari corredati da un semplice scritto che possa illustrarne i contenuti. Oppure segnala l’eventuale luogo da fotografare, nel qual caso ci penseremo noi. IL PALAZZO DEL BOSCO A PIZZOCALVO Costruito tra la fine del XV e la prima metà del XVI secolo, fu dimora di Boncompagno Boncompagni, fratello di Papa Gregorio XIII, delle famiglie Pepoli e Aldrovandi e poi eredità di Carlo Berti Pichat (nel riquadro), priore, poi sindaco di San Lazzaro (24 maggio 1828 - 28 aprile 1831). Danneggiato dalle truppe tedesche che vi si installarono durante l’ultimo conflitto, il Palazzo del Bosco è tornato a splendere in tutta la sua cinquecentesca bellezza in occasione della 19ª edizione delle Giornate FAI di Primavera del Fondo Ambiente Italiano; nel marzo di due anni fa ha aperto le porte ed é stata possibile la visita alla residenza. Sarebbe di grande interesse per tutta la comunità, se la nostra Amministrazione comunale potesse, in accordo con la proprietà, riproporne l’apertura. La foto del Palazzo è tratta da: Novecento di Provincia, memorie da una città emiliana (a cura di Mauro Maggiorani, Pier Luigi Perazzini, Federica Rossi). VILLANOVA (BO) DI TUTTO PIU’ SPECIALIZZAZIONE Plastiche per ogni uso Bologna Bus 89 SEDE Tel. 051 6062323 Fax 051 6062324 INGROSSO E DETTAGLIO TUTTO COSTA MENO A PREZZI MOP NON SOLO OFFERTE VILLANOVA (BO) - Tel. 051 6063737 - Fax 051 6063738 I MAGAZZINI MOP SONO DIVERSI nella forma, articoli e prezzi 21 La primavera aspetta tutti i bambini al “parco delle caprette”... SalaPARADISO Martedì pomeriggio: con VIVIANA Venerdì pomeriggio: con Dj Bruno Paradiso Jazz 8^ edizione 13 20 4 11 18 aprile aprile maggio maggio maggio } 2015 Artisti da tutto il mondo a San Lazzaro Domenica sera: con Dj Bruno Venerdì sera: Latino con Dj Valdez TUTTI I SABATO SERA BALLO CON LE MIGLIORI ORCHESTRE: 11 aprile Orch. Azzalli, 18 aprile Orch. Scaglioni, 25 aprile Orch. D.Salvi SERATA NO STOP!!!, 2 maggio Orch. A.Marchetti, 9 maggio Orch. Luca Orsoni, 16 maggio Orch. Ghinazzi, 23 maggio Orch. Linari, 30 maggio Orch. Budriesi. DOMENICA 5 APRILE PASQUA CON L’ORCHESTRA CASTELLINA PASI CORO DEI BRUSCHI: giovedì 9 aprile in Sala “77” : SERATA CON 13 aprile 2015 Paradiso Jazz 2015 con BAD PLUS PRENOTAZIONI PER LA CENA 051 6279931. SGABANAZA giovedì 16 aprile SERATA CON Fausto CARPANI Tombola Domenica pomeriggio: Mercoledì sera: inizio ore 15:00 Giovedì pomeriggio: inizio ore 20:30 inizio ore 14:30 DURANTE LE FESTE PASQUALI, NELLE ATTIVITA’ DI BALLO - TOMBOLA E BURRACO SARANNO CORRISPOSTI OMAGGI AI SOCI. BAR Self-Service e Pizzeria PER I NOSTRI SOCI UN SERVIZIO SELF A PRANZO E CENA TUTTA LA SETTIMANA TRANNE IL LUNEDI’ SERA. In Sala “77” Pesce a Primavera venerdì 1 maggio a pranzo e cena sabato 2 a cena domenica 3 a pranzo e cena venerdì 8 a cena sabato 9 a cena domenica 10 a pranzo e cena vi esti a !! a! cen oe z n pra Sagra della Lasagna F ANCORA PIU’ ACCOGLIENTE CON LA NUOVA sabato 30 maggio domenica 31 maggio lunedì 1 giugno martedì 2 giugno venerdì 5 giugno sabato 6 giugno domenica 7 giugno Sala”77“ San Lazzaro in Piazza appuntamenti IN MEDIATECA MONDORTO I LABORATORI >TRASFORMARE E DECORARE INDUMENTI Trasformiamo e decoriamo indumenti ed accessori. Età consigliata 10-16 anni. Costo: 3 euro. Prenotazione al n. 051.6228060 venerdì 17 aprile (ore 17-19) Sta per arrivare l’estate e tu hai sempre i soliti costumi da bagno, calzoncini ed infradito? Non hai idea di quante trasformazioni puoi fare ai tuoi capi, con le idee ed i materiali giusti! Attenzione! I partecipanti utilizzeranno materiali taglienti >CREATIVITY WEEK Laboratori creativi per adulti e bambini. Gratuiti, con prenotazione al n. 051.6228060 mercoledì 22 aprile (ore 17-19) Quando l’arte si fa gioco e il gioco si fa arte a cura di Elisabetta Ferretti. Workshop su didattica, arte e metodo Munari, per docenti e bibliotecari. Per adulti martedì 28 aprile (ore 17-19) En plein air a cura di Valentina Pungetti Laboratorio di pittura ad acquerello e copia dal vero all’aperto. Potremo copiare in natura le meraviglie che ci regala la terra. Età consigliata 8-11 anni LE GIRA NOTTI - NOTTI IN MEDIATECA Un’esperienza unica di autonomia, socializzazione e diverti divertimento. Dalle ore 20 del sabato alle 9.30 della domenica. Yoga al risveglio + colazione bio! Le notti saranno confermate al raggiungimento di 15 bambini, con un massimo di 25 iscritti. Il costo è di 25 euro a serata, da pagare all’iscrizione. In caso di assenza, possibilità di recupero. INFO: Anita 333.2860785 | [email protected] ISCRIZIONI: presso la Mediateca di via Caselle, 22 San Lazzaro tel 051.6228060 - 051.6228070 Sabato 18 Aprile (iscrizioni da sabato 11 aprile alle ore 9) La notte della natura Visita guidata all’ortoteca e analisi delle piante, creazioni di pagine di diario con la tecnica del ricalco, notizie ricercate nei testi della biblioteca. Età consigliata 7-11 anni. Sabato 16 Maggio ((iscrizioni da sabato 9 maggio alle ore 9) La notte delle luci e delle ombre Spettacolo di ombre cinesi, creazione di personaggi bidimensionali per storie inedite. Età consigliata 6-8 anni. GENERAZIONE Y Gli appuntamenti della rassegna sono elencati a pagina 8 ITC TEATRO IL PICCOLO MONDO due atti unici dedicati a Ingmar Berg man venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 aprile (ore 20) Laboratorio e regia a cura di Mica ela Casalboni, Giulia Franzaresi, Vincenzo Pico ne con gli allievi del laboratorio intensiv o di recitazione del venerdì. Un omaggio all’attrice del bianco e nero e al suo mondo… posto unico: 6 euro ARREDIAMOLO Laboratori creativi per il recupero e la creazione degli arredi di Mondorto con soli materiali di recupero. Gratuiti, con prenotazione obbligatoria al n. 051.6228060 Cosa può diventare una vecchia cassetta della frutta? E una vecchia sedia come può tornare bella e divertente? Con la fantasia e il lavoro delle nostre mani! mercoledì 15 aprile - mercoledì 29 aprile (ore 16.30-18.30) Manipolazione e decoro dell’argilla, creazione del rivestimento in ceramica dei tavoli da esterno, produzione delle piastrelle di rivestimento. Età consigliata 8-12 anni sabato 16 maggio (ore 9.30-12.30) Assemblaggio finale e decorazione degli elementi creati, preparazione finale degli eco-mobili di mondorto. Età consigliata 10-14 anni STORIE TRA GLI ALBERI Una nuova rassegna dedicata alla natura e a Mondorto. Costo: 3 euro per ogni incontro, 5 euro per gli appuntamenti dell’argilla. Prenotazione obbligatoria al n. 051.6228060 venerdì 15 maggio (ore 17-19) Arte tra i rami Immaginiamo storie a partire dall’osservazione di un quadro... inventiamo, osiamo, esploriamo, impariamo... immersi nella natura! Età consigliata 7-10 anni mercoledì 20 maggio - mercoledì 3 giugno (ore 17-19) Piccoli scultori - Laboratorio di lavorazione dell’argilla Creazione di tavolette/erbario, impronte, texture. Età consigliata 5-10 anni venerdì 22 maggio (ore 17-19) Esploratori a Mondorto: un mondo d’arte e natura Andiamo ad osservare, disegnare e giocare tra gli alberi da frutto antichi di Mondorto, come gli esploratori, armiamoci di taccuino e matita, e… oh sorpresa! Quanti poeti, pittori e non solo hanno dedicato il loro lavoro a questi magnifici alberi. Età consigliata 7-11 anni CINEMA GIAPPONESE TAKAMORI Il lunedì, ore 20.30, appuntamento mensile del film in lingua originale con sottotitoli in italiano (entrata gratuita) Lunedì 20 Aprile Air Doll di Koreeda Hirokazu (2009) Un cameriere di mezza età, vive insieme ad una bambola gonfiabile che chiama Nozomi. È la sua compagna di vita: la veste, la porta a spasso e la ama profondamente. Quando si trova sola in casa Nozomi prende vita. Si veste da maid ed esplora il mondo… Lunedì 18 Maggio Lakeside Murder Case di Aoyama Shinji (2005) Un triller sul lago. Un cadavere nel cottage e tre famiglie si ritrovano catapultate in un incubo. MUSEO DELLA PREISTORIA > Dietro alle quinte - sabato 11 aprile (ore 16) Il lavoro del paleontologo. Di cosa si occupa questo studioso? Scopriamolo insieme, viaggiando tra le vetrine del museo e non solo… Età consigliata 6/10 anni (max 15 partecipanti) > Il museo dei piccoli - domenica 19 aprile (ore 16) Con le mani in pasta Utilizziamo macine e cereali per creare una farina dal sapore antico… Età consigliata 3/5 anni (max 15 partecipanti) per ogni bimbo COSTO: 4,50 euro a bambino partecipante + 1 accompagnatore gratuito 051.465132 numero al oria e 2,00 euro dal secondo accompagnatore. Prenotazione obbligat 49. Canova negli orari di apertura. MUSEO DONINI: via F.lli 23 IMMOBILIARE SAN LAZZARO da oltre 15 anni al vostro servizio si rinnova nel nome e nell’aspetto diventando il punto di riferimento immobiliare di Bologna e San Lazzaro. Avendo accordi pluriennali con la maggior parte dei costruttori di Bologna, possiamo mostrarvi un panorama vastissimo di immobili nuovi, usati e di prossima realizzazione. DIFFICOLTA’ NEL VENDERE? …abbiamo tantissimi clienti che vogliono acquistare il tuo immobile! TIMORE DI VENDERE A POCO E ACQUISTARE A TANTO? …Proponiamo permuta diretta e indiretta e non perderai un euro! NON SEI SICURO SE CONVIENE VENDERE ADESSO? …ti stimiamo quanto vale e decidi cosa fare! Titolare Paolo Cavicchi VI PRESENTIAMO IN ESCLUSIVA “MAGNIFICO”, IL PIU’ BEL PALAZZO CHE STA PER ESSERE REALIZZATO A SAN LAZZARO, DOVE DOVE VIVERCI SARA’ UN STATUS SYMBOL. ATTICI – APPARTAMENTI CON FAVOLOSE TERRAZZE – PIANI TERRA CON MAGNIFICI GIARDINI. NON PERDERE L’OPPORTUNITA’ DI PRENOTARNE UNO! REALIZZIAMO ANCHE NCHE 4 MAGNIFICHE VILLE SINGOLE A MISURA E GUSTO DEL CLIENTE. Provate a passare dal nostro ufficio a San Lazzaro in via Caselle n° 13, anche solo per conoscerci e vedrete che presto daremo casa ai vostri sogni! 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