Tempo libero Pochi rispondono alle email. E le conversazioni sono interrotte dagli smartphone Regole per salvare l'invito a cena al tempo dei social network Stile informale di MARIA LUISA AGNESE il segreto di una serata ben riuscita, dell'invito a cena perfetto, dove le persone si sciolgono e si amalgamano, la conversazione rimbalza e la litigiosità scema, mentre i telefoni tacciono e il cibo fa da catalizzatore? Che domanda, direte voi, da che mondo è mondo, ci sono i grandi anfitrioni a insegnarci come si fa. E invece no, anche i più collaudati e audaci padroni di casa vacillano nell'era di Internet: mala tempora currunt per la serata mondana per come l'abbiamo concepita sinora, perché spesso la gente non risponde all'invito neppure per mail e pochi si vogliono impegnare con una settimana di anticipo come richiedono i codici del bon ton. E anche quando arrivano, magari con repentina decisione dell'ultima ora, sono presenti a metà, impegnati a fare giochi di prestigio curvi a tavola sull'i Pad, incuranti del colloquio con il vicino a destra e a sinistra come vorrebbe la nuova educazione. Quando addirittura non si siedono per terra in un angolo in solipsistici colloqui virtuali. Qual è e cibi casalinghi Così, l'invito a cena, quello che un tempo era organizzato come affare di stato con planning più che accorti sulla dispostetene dei posti a tavola (il ma- gnate vicino alla ragazzina fresca di mondanità, e via scegliendo) si sta stemperando in evento più informale e deregolato. Lo confermano gli anfitrioni un gruppo di contemporanei, veterani della scena sociale internazionale, da Susan Gutfreund a Louise Grunwald, che il quotidiano HeraW Tribune ha riunito intorno al capezzale del declinante dinner party, per individuare le regole per farlo sopravvivere, tener vivo un rito sociale che è fondamento (anche senza smanettare) del fare rete. Bisogna avere il coraggio, prima di tutto, di essere semplici e naturali, oggi più che mai. E, visto che spesso si ha a che fare con gente a cui bisogna insegnare che «non si mangiano i piselli con il coltello» come diacidità mondadi eventi Dana l'organizzatore vid E. Monn, semplificare i decori e il cibo. Attirare con piatti ce con qualche per combattere il declino veri, dal sapore casalingo decreta Louise Grunwald, gran dama di Manhattan e vedova di Henry Anatole, storico direttore di Time-Life, e via con i polpettoni, gli spezzatini, i polli al forno: «Tutto ben cucinato, ma nulla che sappia di nouveile cuisìne, niente piramidi e niente schiume». E niente più addobbi complicati, neppure a Natale, semplice anche l'apparecchiatura della tavola, e pazienza se bisogna rinunciare all'argento: anche Tiffany ha smesso di produrre le celebri posate con manico di bamboo disegnate nel 1961 da Van Day Truex. Accostarsi dunque all'invito con spiriti più adatti ai tempi di crisi, come vorrebbe lina Sotis che nel suo Libretto di Risparmio, decalogo per meglio vivere questo periodo, invita addirittura a ricevere in cucina: «Provate e avrete una sorpresa: è di sicura riuscita affettiva». Per mettere ko cellulari e iPad, bisogna saper ricreare quindi intorno alla tavola l'atmosfera da chiacchiera amical-familiare, magari rubando a Barbara Walters, maestra del dibattito tv, i segreti per tenere alta la conversazione. Grande aiuto nella tenzone la può dare neo-tecnologica l'arte di creare il giusto mix: «Io metto a tavola persone dai 20 ai 90 anni: non c'è livella so- ciale più forte della convivialità» dice Alex Hitz, chef-celebrità che fra i novantenni alla sua tavola annovera Nancy Reagan, golosa di pollo al forno. Nella speranza che almeno a 90 anni non siano iPad addicted, e nella convinzione, come dice Roberta Schira, autrice di Bon Ton a tavola, «che se si vuole davvero conoscere una persona, bisogna mangiarci in- sieme almeno una volta». Spiandone gesti e comportamenti e lasciando in pace il cellulare. I cambiamenti Una volta si puntava tutto sull'etichetta. Oggi invece prevale lo stile più sciolto e a tavola si predilige l'unione di persone diverse tra loro L'autoscatto Meryl Streep scatta una foto con l'iPhone insieme con il segretario di Stato Hillary Clinton alla consegna dei Kennedy Center Honors 2012 si