Rotarryy International International Distretto 2060 2060 Anno Anno XI Aut. Aut. Trib. di di Treviso Treeviso n. n. 1177 1177 del del 18/02/2003 18/02/2003 Anno 2012-2013 2012-2013 - nnumero umero u 6 / febbraio 2013 Mensile Rotary Abb. Abb. Annuo Annnuo € 4,00 A 4,00 Poste Poste Italiane Italiane Spedizione Sppeddiiziione in in abbonamento abbbonamennto postale postale l - 70% - NE NE/TN E/TN T Tassa assa P Pagata agaata / Ta Taxe axe P Perçue erçue / Prioritari Prioritarioo NOTIZIARIO NOTIZIARIO D DEL EL GO GOVERNATORE VERNAT TORE ALESSANDRO PEROLO La “Sala Maffeiana” dell’Accademia Filarmonica di Verona Friuli Venezia Venezia Giulia Giulia – Trentino - Alto Adige Adige / Südtirol Südtirol – Veneto Veneto D DISTRETTO ISTRETTO 2060 2060 febbraio 2013 lettera del governatore febbraio Obiettivo: Intesa mondiale L’appuntamento a Lisbona Care Amiche e Cari Amici, quest’anno il Congresso Internazionale, dal Rotary International detto Convention, avrà luogo a Lisbona nel giorni 23/26 giugno 2013. I Club hanno ricevuto dal Distretto le proposte per l’organizzazione del viaggio, sia individuale che di gruppo. Mi piace soffermarmi sull’argomento nella lettera di questo mese che il RI dedica all’Intesa Mondiale. Potremmo avanzare suggerimenti, considerazioni di carattere umanitario e culturale, e avventurarci in disquisizioni sul tema Intesa Mondiale. Anche “Pace attraverso il servizio” è realizzabile solamente attraverso l’intesa mondiale, nell’idea e speranza utopica della pace universale. Coloro che hanno partecipato ad una Convention hanno avuto prova del significato e dell’importanza dell’internazionalità del Rotary. La Convention dovrebbe rappresentare un evento irrinunciabile, quando possibile. E la possibilità ci viene offerta quest’anno a Lisbona, in Europa. Infatti il continente cambia ogni anno, l’anno scorso era l’Asia e il prossimo sarà l’Australia. Il programma evidenzia l’aspetto celebrativo e di informazione, con relatori di altissimo livello e molti incontri pomeridiani di discussione, con argomenti i più disparati anche se attinenti i programmi e i concetti rotariani. La Convention è una straordinaria via verso l’Intesa Mondiale. Ci si incontra come vecchi amici, senza alcuna formalità, con persone da ogni angolo del globo, si vedono costumi tradizionali i più colorati e affascinanti. Contrariamente a quanto avvenuto ultimamente, la Convention quest’anno sarà durante l’ultima settimana di giugno, quella dopo il nostro Congresso Distrettuale. Quale migliore occasione per ritrovarci in molti nella bella Lisbona, a contatto con migliaia di amici rotariani e sentire dal Presidente Sakuji Tanaka i risultati dell’annata a livello globale, in particolare i commenti sui tre Forum sulla Pace di Berlino, Honolulu e Hiroshima. Ricordo che a Berlino hanno partecipato quattro nostri Rotaractiani e tre sono andati a Honolulu. Non è solo un festoso finale di annata rotariana ma le sessioni plenarie e i gruppi di discussione rappresentano una incessante ricerca perché “il Rotary ha bisogno di critica costruttiva. Qualcosa di simile ai centri di ricerca delle grandi multinazionali. Il Rotary deve realizzare il proprio destino, deve essere sempre evolutivo e in certe occasioni rivoluzionario” (Paul Harris, messaggio alla Convention di Chicago del 1930). Molti cari saluti a tutti Voi PALLADIO ZANNINI UN’INDUSTRIA CON IL PACKAGING NEL DNA Palladio Zannini è leader in Italia nel packaging farmaceutico, grazie a sessant’anni di esperienza nel settore. Oggi è in grado di offrire la gamma completa di prodotti per il confezionamento: astucci, etichette, foglietti istruzione e alluminio stampato per i blister. Il confronto quotidiano con un mercato estremamente competitivo costituisce uno stimolo costante al miglioramento delle performances e all’aggiornamento tecnologico, con l’obbiettivo di crescere non solo in termini di fatturato ma anche di qualità e cultura industriale. CINQUE STABILIMENTI E UNA FILOSOFIA La struttura produttiva di Palladio si articola in cinque stabilimenti, di cui tre in Italia, uno in Irlanda e uno in Serbia, completamente integrati tra loro. Ciascuno di essi è strutturato per realizzare internamente l’intero ciclo delle lavorazioni e dispone dei macchinari tecnologicamente più avanzati. Il tutto coordinato da addetti altamente specializzati e motivati, grazie anche ad un processo di formazione continua. SVILUPPO SOSTENIBILE L’obiettivo del gruppo Palladio Zannini è di mantenere uno sviluppo economico compatibile con l’equità sociale e gli ecosistemi, operando in un regime di equilibrio ambientale. Convinzione dell’Azienda, infatti, è che lo sviluppo sostenibile sia l’unica forma di crescita economica che non compromette uguali opportunità di vita per le future generazioni. Sede/Headquarter: 36031 Dueville (Vicenza) Italy, via Cresole, 8 ph. +39 0444 947111 fax +39 0444 945862 [email protected] - www.palladiozannini.it distretto 2060 Friuli Venezia Giulia Trentino - Alto Adige / Südtirol Veneto editore Rotary International Distretto 2060 Viale IV Novembre 82/B – 31100 Treviso tel +39 0422 590575 - fax +39 0422 548560 [email protected] C.F. 93133140231 Autorizzazione Tribunale di Treviso n. 1177 del 18/02/2003 direttore responsabile Giandomenico Cortese [email protected] redazione Ida Zanetti direttore editoriale contrà Do Rode, 7 tel. 0444 325775 - cell. 340.6205512 [email protected] Raffaele Caputo (RC Gemona-Friuli Collinare), Roberto Codroico (RC Trento) Antonio Felice (RC Verona), Serguio Zanellato (RC Montebelluna) febbraio 2013 uno Lettera del Governatore di febbraio quattro Economic@amente affidiamoci alla cultura nove Solidarietà, non solo concetti. Un’azione che piace ai giovani dieci Quasi cinque secoli di vita a proporre armonie nuove ventidue Non più confini ventiquattro Il Rotary guarda al futuro e costruisce azioni di pace ventisei La voce dei Club trentadue In nome del destino trentaquattro una forte Fondazione per la Visione Futura trentasei Pubblicità Gianfranco Tateo cell. 337.387157 - [email protected] impaginazione Sprint Sas di Rosanna Zanasco Via Pasubio, 93 - 36030 Caldogno (VI) tel. 0444 905422 - [email protected] Esperienze fondamentali. Orizzonti sempre più ampi trentotto il “Piccolo Rifugio” ha una nuova cucina quaranta La Fellowship dei rotariani alpini quarantatré Protagonisti. Angelo Carlassare quarantaquattro 10 anni in Mozambico. I traguardi di Machanga stampa Esperia Srl Via Galileo Galilei 45, 38015 Lavis (TN) tel. 0461 245540 - [email protected] sito web www.rotary2060.eu cinquanta La provincia di Belluno ritrova i suoi cervelli all’estero cinquantaquattro Oltre le vette per i bimbi buddisti cinquantasette Immagini di dialogo Conoscersi per Riconoscersi cinquantotto Il Concilio 50 anni fa e la società oggi Stampato su carta ecologica certificata FSC prodotta da cellulosa proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile Editoriale cinque Economic@amente affidiamoci alla cultura di Giandomenico Cortese Come sta cambiando il Nordest, in questo mondo a rischio Babele? È impietosa l’analisi della realtà. La “mala gestio” lascia segni anche dalle nostre parti. Ad essa si contrappone, certo, il dinamismo degli innovatori di confine, che qui hanno trovato idee e terra fertile. C’è una “Padania perduta” e l’intuizione di una megalopoli che riabbraccia le Venezie. C’è incomprensione per una classe dirigente che si dipana in una dicotomia atavica tra spread & paròn. Non mancano amare considerazioni sullo stare senza politica e su quell’invito mai sopito: nuova classe dirigente cercasi. Dice bene il prof. Giovanni Costa, economista prima a Ca’ Foscari, poi a Padova, ora presidente della Cassa di Risparmio del Veneto: Qui si sta diffondendo “La sindrome del turione”. La spiega ricorrendo alla coltivazione dell’asparago, guardando all’esperienza del nostro mondo rurale: “L’asparago bianco è una pianta che fa un eccellente lavoro sotterraneo. Appena il germoglio (turione) s’irrobustisce e crepa la terra che lo copre nel tentativo di mettere fuori la testa viene tagliato. E la radice deve ricominciare daccapo il suo oscuro e prezioso lavoro, fonte di tante soddisfazioni, anche economiche, per i produttori locali che non si sentono vittime della sindrome bensì artefici della strategia del turione. L’adeguatezza di tale strategia dipende da dove avviene il confronto competitivo.” “Gli imprenditori nordestini negli anni della crescita economica hanno saputo sfruttare tutte le opportunità offerte dai trend europei e americani in termini sia di beni intermedi per l’industria sia di beni per il consumo finale. Solo alcuni, però, – ha aggiunto Costa - hanno agganciato i trend dei Paesi emergenti e della domanda di servizi. La crisi li ha colpiti duramente ma hanno saputo reagire razionalizzando tutto il possibile. Ma da una semplice razionalizzazione non nascono i business di domani e non si crea occupazione per i giovani. Servono nuovi investimenti in crescita e sviluppo e occorre allora una nuova alleanza tra finanza ed economia reale”. Concludendo il prof. Costa sottolinea: “Non si è grandi o piccoli in assoluto ma occorre avere la dimensione adeguata in relazione ai mercati e ai settori nei quali si vuole competere”. Editoriale L’economia in prima pagina. Certamente. Essa condiziona la nostra vita, quotidianamente. Economic@mente, potrà dire qualcuno, invitandoci a non uscire dal tema. Ma la riflessione che puntualmente, mese dopo mese, facciamo insieme, parlando e trattando di Rotary – lo suggerisce nelle sue “lettere” il Governatore – non ci esime da allargare lo sguardo, anzi ci invita a farlo, con determinazione. E il viaggio tra le eccellenze che stiamo compiendo insieme (in questo numero ci dedichiamo alla prestigiosa e plurisecolare Accademia Filarmonica di Verona) sollecita a proporre attenzione alla cultura, come risorsa, e agli spazi ritrovati, come opportunità, in queste terre a Nordest, lungo e attraverso le Venezie. A Padova, ad esempio, al Palazzo del Monte di Pietà, in piazza Duomo, è stata allestita in questi giorni una straordinaria esposizione “Da Bembo a Tiziano, da Mantenga a Raffaello”, che dà attestazione di come l’“invenzione” del Rinascimento italiano sia partita proprio da queste nostre terre. Proviamo ad evocarne e comprendere i caratteri. È utile allora rifarsi a Pietro Bembo, nato a Venezia nel 1470. Nella sua città vive esperienze ed incontri fondamentali per la sua formazione ed interagisce con artisti, in particolare con Aldo Manuzio, Giorgione e con Giovanni Bellini. La mostra racconta questi legami attraverso l’esposizione di opere di grande interesse. Bembo, dopo il tirocinio umanistico, si volge verso la letteratura volgare: egli si applica ai grandi testi di Dante e Petrarca, con la medesima cura filologica con cui si era accostato ai classici greci e latini. Ne sortiscono così il Canzoniere di Petrarca (in mostra l’esemplare di Isabella d’Este, dalla British Library di Londra) e la Commedia di Dante in due edizioni nate dalla collabo- razione con Aldo Manuzio, l’editore di quel “Festina lente”, dell’“affrettati lentamente”, che si presentava con un marchio fatto di un delfino attorcigliato ad un’ancora. Esse sono una grande innovazione anche sotto il profilo tipografico: Aldo Ma nunzio vi adotta infatti, come già nel Virgilio, un formato “tascabile”, ispirato ai codici di piccolo formato che aveva avuto modo di vedere nella biblioteca dei Bembo, e vi impiega per la prima volta nella stampa un carattere modellato sulla corsiva umanistica. È una vera e propria rivoluzione: il libro esce dalle aule universitarie, si libera della zavorra di commenti e glosse e si offre ai lettori nella purezza dei testi, in un formato maneggevole. I libri portatiles, costosissimi come avrà a lamentarsi anche Isabella d’Este, diventano status symbols, (qualcuno oggi li paragona ai moderni new media, all’I-pad). sette L’assorto gentiluomo di Giorgione rappresenta in tutto una nuova generazione di aristocratici veneziani che sempre più si sentono estranei al tradizionale cursus honorum dei padri, nel quale lo studio delle lettere costituiva soltanto un nobile completamento dell’attività politica e diplomatica. Il giovane Bembo, insieme ad alcuni amici, condivide questa nuova sensibilità e sente sempre più distante dall’orizzonte delle proprie aspirazioni l’impegno nella vita pubblica. In mostra, dopo aver spaziato per l’influsso della nobiltà Estense ci si affida gli “Asolani” per raccontare un’altra corte, quella della regina Caterina Cornaro nelle campagne attorno ad Asolo (in mostra il manoscritto preparatorio dalla Querini Stampalia). Lavinello, Perottino, Gismondo, i tre protagonisti maschili degli Asolani, impersonano i diversi volti dell’amore, le sue ansie, le sue esaltazioni, i suoi turbamenti; nello stesso momento i ritratti enigmatici di Giorgione abbandonano le convenzioni della ritrattistica ufficiale veneziana per esprimere, in una misura fino ad allora sconosciuta nella pittura, umori e tremori di una nuova generazione di aristocratici sofisticati e ipersensibili. È il tempo della “compagnia degli amici” e delle sue regole da affiliati di società segreta che legano Bembo ai suoi più intimi sodali. La composizione degli Asolani si intreccia con brucianti storie d’amore che Pietro vive dapprima con una misteriosa gentildonna, poi con Maria Savorgnan, e infine con la duchessa di Ferrara Lucrezia Borgia, cui dedicherà nel 1505 la prima edizione a stampa. Se il clima rarefatto dei dialoghi evoca irresistibilmente la temperie giorgionesca, esistono d’altra parte ben documentati rapporti di Bembo con il patriarca riconosciuto della pittura veneziana, Giovanni Bellini. È a lui, “il mio Bellin”, che Pietro dedica due sonetti che celebrano il ritratto dell’amata eseguito dal grande pittore, in un sottile gioco di rimandi ai famosi sonetti di Petrarca in lode del ritratto di Laura di Simone Martini. È soltanto ancora una testimonianza di quanto, nel tempo, e lo vediamo in mostra a Padova, abbia “prodotto, ed introdotto, nella storia delle arti e del pensiero questa nostra terra, animata com’è – per dirla con Bill Gates – da un “ottimismo impaziente” capace di animare e mutare il mondo. In fondo è la capacità, sempre ripresa nel tempo, di mettersi (e ri-mettersi) in gioco – adesso – qualità che caratterizza in primis i rotariani, attori e protagonisti, mai comparse, in questa nostra società. Mettersi in gioco, ovvero dare colore ai sogni, alle grandi idee, alle emozioni. Rigenerando un mondo fatto di troppe solitudini. Ivano Fossati canta: “La fortuna di vivere adesso, in questo mondo sbandato”.. Editoriale Non possiamo smettere di pensare a domani: Don’t stop! E con la nostra esperienza, la passione e l’entusiasmo di cui siamo portatori nelel arti e nei mestieri, nelle professioni e nelle istituzioni, possiamo parlare ai giovani: gli Italiani di domani, ma già uomini, donne di oggi, di cui riconosciamo i talenti, le ambizioni, i sogni, le attitudini, le predisposizioni. Se il loro talento corrisponde alla loro passione, meglio ancora. È una certezza. Possiamo rivolgerci loro con un invito (lo facciamo spesso incontrandoli al Rotaract, istruendoli al Ryla): siate pazienti, mettete in gioco la vostra tenacia, siate pronti, tempisti, siate elastici nella tolleranza, siate leali, restate fedeli, alzate un totem, stabilite ed accettate delle regole, non si ruba, non si mente, non si imbroglia, siate morbidi, usate la tenerezza. Qualcuno suggerisce di aggiungere, ma vale anche per noi, diversamente giovani, con una ennesima sollecitazione dicendo: pensate come Leonardo, il grande Da Vinci, seguendo un po’ il suo metodo, fatto di curiosità, dimostrazione, sensazione come affinamento dei sensi, gestione del cambiamento, capacità di utilizzare l’intero cervello (arte & scienza), corporalità come forza fisica e mentale, connessione, come capacità di pensare per sistemi. E di nuovo l’invito: siate aperti! I più intolleranti troppo spesso sono gli ignoranti. Siate ottimisti, c’è sempre tempo per diventare pessimisti. È questione di atteggiamento, anzi di testa. Cerchiamo, un po’ tutti, di capire e di capirci. “Non tutti possiamo essere tutto”, lo diceva già Virgilio, nelle sue “Bucoliche” Non è facile costruire il proprio futuro. Ci vuole passione e fatica. Un “vecchio” Governatore del nostro Distretto, ai presidenti dei club del suo anno, ha regalato simbolicamente una chiave inglese, strumento prezioso per mettere insieme cose diverse e tenerle assieme, senza pretendere che non siano diverse. Era un invito, una chiave per la speranza. Nella nostra quotidianità inseguiamo il benessere, le conoscenza, il prestigio, qualche volta il potere, sempre la felicità. È una esigenza individuale da condividere, da vivere in relazione. Non possiamo fare a meno degli altri. In questo permanente dialogo tra generazioni, ci sentiamo di parlare e proporre l’attenzione all’essere, prima che all’avere, alla cultura prima che all’economia. È un tempo strano quello in cui stiamo vivendo, nella consapevolezza che la ricreazione è finita. A pag. 4 e 7: Raffaello; a pag. 6: Bellini e a pag. 8: Giorgione (Concessione Studio Esseci) RC Padova Est Solidarietà, non solo concetti Un’azione che piace ai giovani Il dott. Pavel Bilha, referente per il Marconi del Presidente Luigi Grassivaro, ha organizzato, per l’occasione, una manifestazione molto animata con la presenza di oltre 250 allievi, di tutte le classi e con la partecipazione di numerosi docenti. La dirigente del Marconi, dr.ssa Maddalena Carraro, ha dimostrato tutta la sua soddisfazione ed ha esortato dott. Bilha a ripetere anche per il prossimo anno analoga esperienza sulla solidarietà. Anche il Presidente di Abano Terme-Montegrotto Terme, Franco Mioni, ha auspicato, come sottolineato più volte da Luigi Grassivaro, la ripetizione di un progetto sulla solidarietà. Erano presenti: il Governatore del Distretto 2060 Alessandro Perolo, il Presidente del Padova Est Luigi Grassivaro, il Presidente del Club Abano Terme-Montegrotto Terme Franco Mioni, la Presidente del Centro di Ascolto Padova Nord e la Direttrice della Residenza sanitaria Casa Breda. Hanno espresso il loro vivo interesse, pur non essendo potuti intervenire, l’Assessore Fabio Verlato e il Presidente di Canale Italia Lucio Garbo. La manifestazione si è sviluppata in modo molto vivace con vigorosi applausi da parte dei ragazzi in diversi momenti. Gli interventi del Governatore, dei Presidenti dei due Club, delle ospiti ed i momenti delle premiazioni sono stati ritmati da brani musicali eseguiti da tre giovani, molto applauditi. Il Governatore, poi, ha formalmente consegnato alle due associazioni umanitarie i contributi stanziati dai due Club con il sostegno del Distretto e della Rotary ONLUS, ed ha inoltre premiato i tre elaborati degli allievi selezionati dai docenti. ISTITUTO MARCONI – Studenti premiati 1° Dalboni Luca (3 M) euro 200 - 2° Lanaro Simone (3 L) euro 150 - 3° Pelizza Mattia (2 A) euro 100. ISTITUTO KENNEDY – Studenti premiati 1° Pagliarin Greta (IV B Pacle) euro 200 - 2° Zanovello Laura (IV A Pacle) euro 150 3° Raffagnato Irene (IV A Pacle) euro 100 - 3° Queruli Gloria (IV A Pacle) euro 100 Lo studente Claudio Rebeschini del Marconi è stato premiato con euro 200 per il lavoro svolto con Giampiero Filippini per la realizzazione delle pagine Facebook e Youtube dove si possono vedere tutte le trasmissioni effettuate e le presentazioni dei service. Il Governatore visto il rilievo della manifestazione ha disposto un ulteriore stanziamento di euro 1500 che si aggiunge al finanziamento già assegnato. Presso l’Aula Magna dell’Istituto Marconi si è svolta la fase conclusiva del Progetto “Il Rotary con i giovani per la solidarietà” Accademia Filarmonica di Verona La musica, nelle sue diverse suggestioni, come stile di vita Quasi cinque secoli di vita a cura di Luigi Tuppini - Presidente dell’Accademia Filarmonica di Verona undici a proporre armonie nuove Accademia Filarmonica di Verona Fedele allo spirito di Padri Fondatori, l’Accademia Filarmonica di Verona nel corso dei suoi ormai quasi cinque secoli di vita ha tenacemente perseguito la propria vocazione di sostegno e diffusione della cultura musicale, sempre facendo affidamento esclusivamente sulle proprie risorse. Oggi questa vocazione si esprime in ambiti diversi, che spaziano dall’attività artistica e di diffusione culturale alla ricerca storico-scientifica, sia con iniziative proprie che in collaborazione con prestigiose istituzioni culturali nazionali e internazionali. Il versante delle proposte artistiche dell’Accademia Filarmonica risulta assai variegato, spaziando dalle conferenze, in special modo nella formula della conferenza-concerto come per Gli Incontri dell’Accademia, appuntamento divenuto ormai tradizionale nel panorama culturale cittadino, che ha visto alternarsi nell’elegante cornice della Sala Maffeiana musicologi e musicisti del calibro di Giorgio Pestelli, Anna Serova, Mariangela Vacatello, Michele Dall’Ongaro, Mario Bortolotto, Enzo Restagno, Lorenzo Arruga, il duo pianistico Bruno Canino-Antonio Ballista e Quirino Principe, solo per citarne alcuni. E proprio a Quirino Principe l’Accademia Filarmonica ha deciso di affidare un trittico di conferenze sulle titaniche figure di Verdi e Wagner nel bicentenario della nascita, che si terranno tra febbraio e aprile del prossimo anno. Gli Incontri col Maestro entusiasmano i giovani Grande interesse l’Accademia ha sempre manifestato nei confronti delle nuove generazioni, incoraggiando i giovani musicisti sia con sostegni concreti, quali le borse di studio Premio Accademia Filarmonica e Premio Alberto e Anna Tantini per i migliori diplomati del Con- servatorio di Verona, sia tramite gli appuntamenti concertistici de L’Accademia Filarmonica e i giovani o il Festival Viver organizzato in collaborazione con Società del Quartetto di Vicenza, che ha dato la possibilità ad alcuni fra i più promettenti allievi dell’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola di esibirsi nelle due città venete. Altro appuntamento ormai entrato di diritto nella tradizione cittadina è il concerto di Pasqua dell’Accademia Filarmonica con il Coro Marc’Antonio Ingegneri del M.° Petterlini nella chiesa superiore di San Fermo, nel quale accanto a brani celebri del repertorio sacro (Requiem di Mozart e Fauré) sono proposte composizioni di più raro ascolto come Les Sept Paroles du Christ sur la Croix di César Franck. Le attività artistiche e le grandi orchestre L’attività artista dell’Accademia Filarmonica di Verona raggiunge però il culmine nella tarda estate quando prende vita Il Settembre dell’Accademia, festival di grandi orchestre e interpreti di primissimo piano, grazie al quale la città di Verona ha potuto affermarsi tra le più prestigiose sedi internazionali della grande musica sinfonica. Inaugurato nel 1992, con più di centosessanta concerti il Settembre ha visto sfilare sul palco del Teatro Filarmonico un centinaio di diversi ensembles fra orchestre, compagini corali e gruppi da camera, più di duecento fra direttori d’orchestra e solisti, riscuotendo sempre unanime e caloroso successo di critica e pubblico. Oltre che nel grande repertorio sinfonico otto-novecentesco, l’Accademia Filarmonica di Verona nel corso delle stagioni ha allargato le proposte del Settembre dell’Accademia anche all’opera, rinverdendo gli antichi fasti della sua memoria sette- tredici centesca, con l’allestimento di Aida di Verdi (1997), Idomeneo re di Creta (2006) e Don Giovanni di Mozart (1999 e 2006). Raggiunto nel 2011 il traguardo dei vent’anni del Settembre, l’Accademia ha voluto festeggiare la felice occasione ospitando un vero e proprio poker d’assi orchestrale con quattro tra le migliori compagini sulla scena internazionale (Filarmonica della Scala, Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, Israel Philharmonic Orchestra, Wiener Philharmoniker) presentate- si sotto la guida di quattro autentici giganti della direzione: Daniel Barenboim, Antonio Pappano, Zubin Mehta e Georges Prêtre. La ricerca e la memoria Una biblioteca preziosa Con i propri progetti di ricerca, invece, la Filarmonica punta in special modo alla valorizzazione del suo importante patrimonio storico, autentica memoria per l’umanità specialmente per la musica del Accademia Filarmonica di Verona pieno periodo rinascimentale, senza che questo però escluda collaborazioni con altre istituzioni italiane e estere. Tra le iniziative più importanti di sicuro vi sono la collana di studi e ricerche Le imprese, nella quale vengono presentati in edizione moderna documenti legati alla storia dell’Accademia introdotti da saggi di studiosi di chiara fama, e quella musicale Biblioteca in musica, che propone in prima registrazione assoluta musiche conservate nella nostra Biblioteca. Iniziata con i Concerti Academici di Stefano Bernardi, maestro di cappella della Filarmonica a cavallo tra Cinque e Seicento, la serie di registrazioni è proseguita con Il primo lauro, raccolta di madrigali dedicati alla celebre cantatrice mantovana Laura Peverara commissionati dal nostro sodalizio al fior fiore dei compositori dell’epoca, fra i quali Claudio Merulo, Marc’Antonio Ingegneri, Orlando di Lasso, Luca Marenzio e i due Gabrieli: Andrea e Giovanni. Una pietra fondamentale nell’ambito dell’attività di ricerca scientifica sarà posta nel 2013, anno del quattrocentosettantesimo anniversario, con la pubblicazione del volume Atti dell’Accademia Filarmonica 1543-1733, nel quale verranno presentati in forma integrale in edizione moderna scientifica i documenti amministrativi del sodalizio dalla fondazione all’apertura del Teatro Filarmonico. Un sodalizio con l’Arena a promuovere cultura Sul fronte, invece, delle collaborazioni con altri enti l’Accademia Filarmonica vanta proficui e durevoli rapporti, oltre che con le maggiori istituzioni veronesi, quali Fondazione Arena di Verona, Comune e Musei Civici, Conservatorio e Università, anche con la Fondazione Torino Musei “Palazzo Madama”, la Fondazione Ugo e Olga Levi di Venezia, la Biblioteca Nazionale Marciana, la Facoltà di Musicologia dell’Università di Pavia, l’Universität für Musik und darstellende Kunst Wien, la Schola Cantorum Basileiensis, il Conservatoire Supérieur de Genève. Nel biennio 2013-2014, a conferma dell’importanza del patrimonio storico della Filarmonica, si concretizzeranno due nuove collaborazioni: con il Musée des Beaux-Arts de Montréal (Canada) e il Portland Art Museum (USA), che hanno richiesto di poter esporre uno degli strumenti musicali della collezione per la mostra The Pegeant of Venice, che indaga i rapporti tra musica e arti figurative nella città lagunare tra Cinque e Settecento, e con la Municipalità di Nizza, che volendo riunire in un’unica esposizione tutti e sedici gli strumenti del costruttore Anton Schnitzer esistenti ha richiesto la tromba “ritorta” del 1585 e il trombone del 1579 dell’Accademia quali elementi fondamentali per la realizzazione del progetto. Per concludere mi pare importante sottolineare che, cosa forse non scontata, fattore assolutamente caratterizzante delle molteplici attività dell’Accademia Filarmonica di Verona nei diversi ambiti testè esposti è l’assoluta autonomia del sodalizio dal sostegno da parte di enti terzi sia pubblici che privati, riuscendo l’Accademia a far fronte a tutte le necessità derivanti dal proprio esercizio tramite una solida base economica e, soprattutto, un’oculata gestione del proprio patrimonio. Questo aspetto assume grande valore in special modo nell’attuale congiuntura economica, a causa della quale si assiste, quasi quotidianamente oserei dire, allo stillicidio di una continua falcidiazione delle risorse destinate al comparto culturale-artistico nazionale, sul quale per contro il nostro Paese dovrebbe investire con sempre maggiore convinzione. quindici Dal 1543 ai nostri giorni La storia, le Accademie e l’Accademia di Michele Magnabosco - Bibliotecario conservatore Accademia Filarmonica di Verona Il fenomeno tipicamente rinascimentale delle accademie ha avuto in Verona manifestazioni particolarmente brillanti e precoci fin dal primo Cinquecento. Uomini di diversa formazione, ma in primo luogo aristocratici ed artisti, costituirono il nucleo di queste istituzioni, autentiche fucine della vita cittadina. Fra tutte l’esperienza più significativa fu certamente quella dell’Accademia Filarmonica. Nata come genuina espressione della voglia di far musica che animava un gruppo di amici, nel corso del tempo la Compagnia allargò i propri orizzonti a comprendere tutte le discipline umanistiche unitariamente intese (dalle belle lettere all’epigrafia, dalla retorica alla filosofia e ad altro ancora) divenendo centro e motore non solo della musica ma dell’intera cultura veronese, spesso facendo le veci di quella corte di cui dall’inizio del Quattrocento la città era priva, come per esempio in occasione di visite di regnati e papi. La fama e il prestigio della Filarmonica però non furono circoscritti al solo ambito locale, come testimoniato dai frequenti contatti intercorsi col patriziato veneziano, il Duca di Urbino Guidobaldo II della Rove- Accademia Filarmonica di Verona re, il patriarcato di Aquileia e le casate degli Este e dei Gonzaga. Le prime notizie relative all’Accademia Filarmonica di Verona, la più antica accademia musicale al mondo, risalgono al maggio 1543, quando essa si fuse in «union perfetta» con l’Accademia Incatenata. Il nuovo sodalizio assunse allora il nome di Accademia dei Filarmonici-Incatenati, mantenuto fino alla fine del 1564 allorché, dopo la fusione con l’Accademia alla Vittoria, ritornò al pristino nome di Filarmonica. Dedita alla cultura e alla pratica della musica e del canto, fin dai primi anni di attività la Compagnia attirò l’interesse e l’ammirazione sia dei musicisti di professione che dei loro nobili mecenati, assumendo ben presto un ruolo di rilievo fra i principali centri italiani di irradiazione del madrigale, al fianco delle celebri corti di Ferrara e Mantova. Di particolare rilievo soprattutto la pratica madrigalistica a voci e strumenti, le cui importanti ripercussioni sugli sviluppi della storia della musica sono ben noti, celebrata già nel famoso trattato di Ercole Bottrigari Il Desiderio (1594). Elemento peculiare dell’Accademia Filarmonica di Verona nei confronti di altre realtà consimili, quali l’omonima istituzione bolognese e la romana Accademia di Santa Cecilia, sorte successivamente e, almeno per certi aspetti, ad imitazione del sodalizio scaligero, è il carattere non professionale, mantenuto nei secoli fino ai nostri giorni rinnovando quell’amore per la musica che fu primo motore dell’agire dei Padri fondatori, praticamente tutti dilettanti (nel senso più nobile ed alto della parola). Raggiunto un primo apice tra la seconda metà del Cinquecento e i primi decenni del secolo successivo, l’attività dell’Accademia Filarmonica, insediatasi definitivamente nel «loco nostro della Bra» dove ancora ha sede nel 1608, subì un brusco arresto a seguito dell’epidemia di peste che all’inizio degli anni Trenta del Seicento devastò il Nord Italia. La ripresa fu lenta e faticosa e solo all’inizio del Settecento la Compagnia riprese vigore e poté ritornare agli antichi fasti grazie soprattutto all’impulso datole da Scipione Maffei. A questi, erudito di respiro europeo, vero e proprio cuore e anima del sodalizio per tutta la prima metà del secolo, si devono infatti l’edificazione del Teatro Filarmonico, progettato da Francesco Galli Bibiena e inaugurato il 6 gennaio 1732 con La fida ninfa, opera appositamente scritta da Antonio Vivaldi su libretto dello stesso Maffei, e l’ampliamento della raccolta lapidaria della Filarmonica. Iniziata del 1612 con la donazione della collezione del canonico Nichesola, questa fu arricchita di diverse centinaia di reperti latini, greci, arabi, ebraici e medievali da Maffei, fino a farla diventare quello che è l’odierno Museo Lapidario Maffeiano, ultimato nel 1749 su disegno dell’accademico Alessandro Pompei, prima raccolta aperta al pubblico fra quelle di questo genere in Italia, concepita con precisi intenti conservativi e didattici. Il teatro Distrutto da un incendio nel 1749, il Teatro Filarmonico fu presto riedificato su progetto di Antonio Paglia, che sostanzialmente si attenne al dettato bibienesco introducendovi solo piccole modifiche, e già nel 1754 vi si poterono allestire Lucio Vero di Davide Perez e Alessandro nelle Indie di Johann Adolf Hasse. Nel 1811, a seguito di un cambio di Statuto, l’Accademia Filarmonica si trasformò di fatto in società di palchettisti assumendo il nome di Società Accademia Filarmonica, divenendo la gestione del Teatro l’attività predominante dei soci, diciassette assieme alla cura dell’orchestra stabile, ribadendo la posizione di guida di gran parte della vita musicale veronese ricoperta dal sodalizio fin dalla sua fondazione. Il 23 febbraio 1945 il Teatro Filarmonico cadde vittima di un bombardamento alleato che devastò la città, venendo distrutto per la seconda volta. Prontamente l’Accademia indisse un concorso nazionale per la ricostruzione, vinto dal progetto presentato dal gruppo romano formato dagli archietti Scalpelli, Sciascia, Ferante, successivamente però accantonato a favore di una riedificazione improntata sullo spirito del “dov’era e com’era” che riprendesse l’originaria foggia bibienesca, affidata al veronese Vittorio Filippini. Cominciati i lavori agli inizi degli anni Sessanta, il Teatro fu riaperto al pubblico nel 1975 con l’opera Falstaff di Salieri. Con la riapertura del Teatro, la terza dopo quelle del 1732 e del 1754, l’Accademia Filarmonica di Verona (tornata all’antica denominazione nel 1968) poté nuovamente dedicarsi pienamente all’espressione della propria vocazione musicale e culturale, invero mai realmente interrottasi nel corso dei secoli, che trova oggi ampio riscontro soprattutto nell’impegnativo appuntamento de Il Settembre dell’Accademia, rassegna di grandi orchestre e interpreti internazionali giunta nel 2011 alla ventesima edizione, oltre che ne Gli incontri dell’Accademia e in numerose e qualificate iniziative editoriali, tra le quali la collana di studi e ricerche Le imprese e quella musicale Biblioteca in musica, che propone in prima registrazione assoluta musiche conservate nella biblioteca del secolare sodalizio. L’inestimabile patrimonio A testimonianza dell’illustre passato dell’Accademia Filarmonica di Verona e del primato fra le accademie musicali rimane il suo patrimonio storico, formato da Biblioteca, Archivio Storico e Collezione di strumen- Accademia Filarmonica di Verona ti musicali. La Biblioteca e la Collezione costituiscono un caso raro nel panorama delle raccolte musicali perché non create con fini museali-collezionistici ma sorte e sviluppatesi spontaneamente come dotazione d’uso del sodalizio tra la seconda metà del Cinquecento e gli anni Trenta del secolo successivo e conservatesi pressoché integre fin ai nostri giorni. L’Archivio Storico conserva la quasi totalità della documentazione amministrativa e fiscale dell’Accademia dalla fondazione ad oggi. Fra i documenti di maggior importanza figurano l’originale dell’atto di creazione della Filarmonica e i suoi primi Statuti e regolamenti. La Biblioteca è formata da un Fondo Umanistico e due Fondi Musicali: Antico e Moderno. Il Fondo Umanistico è costituito da quasi 300 volumi editi tra la seconda metà del Quattrocento e gli inizi dell’Ottocento, mentre il Fondo Musicale Moderno comprende circa 1300 manoscritti setteottocenteschi di musica vocale e strumentale e circa 600 stampe dell’Otto e Novecento, per la quasi totalità spartiti operistici. Il Fondo Musicale Antico, la parte più significativa della collezione, conserva 317 opere a stampa datate fra il 1519 e il 1627, 3 edizioni del Settecento e 21 opere manoscritte di varia datazione. La fondamentale importanza del Fondo Musicale Antico risiede nel fatto che l’acquisto e l’utilizzo delle 317 stampe musicali e la produzione della maggior parte dei manoscritti risale agli anni di maggior prestigio della Filarmonica (1543-1630), sovrapponendosi completamente al periodo di acquisizione e utilizzo della maggior parte degli strumenti musicali che costituiscono l’attuale collezione dell’Accademia. La Collezione di strumenti musicali raccoglie 72 esemplari (69 integri e 3 mutili). Sulla base della loro provenienza diciannove gli strumenti possono essere suddivisi in due gruppi. Il primo, che si può indicare come “strumenti propri dell’Accademia” poiché risalenti all’originale dotazione dell’ente, è costituito da 62 esemplari, mentre il secondo, costituito di 7 esemplari (violini, chitarre, banjo e fisarmonica), è frutto di donazioni avvenute in tempi recenti. Fra gli “strumenti propri dell’Accademia” il maggior interesse lo suscitano quelli rinascimentali, vero e proprio cuore della collezione, costituito da esemplari tutti riconducibili al periodo aureo dell’Accademia Filarmonica. Questi, tutti aerofoni, sono: 13 flauti dolci (bassetti, bassi e contrabbassi), 12 flauti traversi (equivalenti a un quarto del totale dei flauti traversi rinascimentali oggi conosciuti), 4 cromorni, 11 cornetti curvi, 6 corni torti, 7 cornetti muti, 2 tromboni, la tromba ‘annodata’ di Anton Schnitzer donata all’Accademia da Cesare Bendinelli nel 1614 assieme al manoscritto originale del Volume di tutta l’arte della trombetta, il più antico trattato per tromba conosciuto, e una coppia di enigmatici strumenti a doppia cameratura interna, che nel 1953 l’organologo inglese Anthony Baines ha indicato come gli unici due esemplari superstiti di doppione. Nel giugno del 1986 nelle sale del Teatro Filarmonico fu allestita l’esposizione della collezione di costumi teatrali, sviluppatasi a partire dalle generose donazioni degli eredi dei cantanti Rosa Raisa, Giacomo Rimini e Nino Martini. Oltre agli strumenti di proprietà, la Filarmonica custodisce nel suo museo anche uno dei due soli esemplari di clavicembalo-pianoforte vis-à-vis di Johann Andreas Stein. Acquisito dai Musei Civici di Verona nel 1911 per legato testamentario di Bortolo Monga, lo strumento fu trasferito in deposito presso l’Accademia Filarmonica di Verona nel 1985, dove è attualmente conservato. IL DIRETTIVO Presidente: Dott. Luigi Tuppini (nella foto) Direttori: Avv. Eugenio Caponi, March. Dott. Andrea Carlotti di Riparbella, Co. Ing. Luciano Castellani di Sermeti, Avv. Riccardo Ferrari, Dott. Lamberto Milani, Sig.ra Alberta Tantini CONTATTI Amministrazione: Via dei Mutilati, 4-4F 37121 Verona tel. 045 8005616 fax 045 8012603 [email protected] Biblioteca Via dei Mutilati 4/L - 37121 Verona tel. 045 7045046 fax 045 7045045 [email protected] orario di apertura: lunedì - venerdì ore 9-12 (solo su appuntamento) Biglietteria: tel. 045 8009108 www.accademiafilarmonica.org il punto Le stagioni areniane, il cuore pulsante nella città di Romeo e Giulietta La rinascita del teatro Ristori Gli appuntamenti al Nuovo e al teatro Romano Legango recupera la memoria di Antonio Salieri Il turismo del Garda e le risore enogastronomiche del territorio * Direttore de L’Arena di Verona (quotidiano fondato nel 1866, prima dell’annessione del Veneto all’Italia) Verona resta un faro per la cultura a Nordest Carenti ancora le strategie e sinergie per promuovere e sostenere le eccellenze di Maurizio Cattaneo* Nel non facile contesto di un Paese in cui gli investimenti culturali appaiono sempre più marginali, Verona sta vivendo una doppia problematica specifica. Da un lato infatti il taglio più generale dei finanziamenti da Roma ha costretto le amministrazioni locali a scelte dolorose. Dall’altro anche la Fondazione Cariverona, da sempre munifico motore della città anche in ambito culturale è stata costretta – vista la crisi – a più che dimezzare l’assegno alla città. Marginali sono stati infine gli effetti della Legge Veltroni sugli enti lirici che se da un lato favoriva l’ingresso dei privati, dall’altro non prevedendo sgravi fiscali sugli investimenti, ne vanificava di fatto l’impatto. Detto questo, e disegnato dunque un presente non privo di difficoltà, va detto però che Verona resta uno dei fari culturali del Nordest e che sembra affrontare con le armi giuste e meglio di altri la sfida del contraddittorio rapporto cultura-crisi economica. Prova ne sono la rinascita (grazie a Cariverona), del Teatro Ristori, gioiello incastonato in pieno centro cittadino e che a pochi mesi dalla riapertura vanta già un ricco ed interessante cartellone. Ed ancora la stagione del Teatro Nuovo e del teatro Romano in estate con sempre nuove sperimentazioni sui testi Shakespeariani che attirano l’attenzione internazionale. Per non parlare della ricca e sempre originale proposta del teatro diciassette ventuno Salieri di Legnago. Lo stesso Comune scaligero, pur con risorse inadeguate, si sta impegnando sul fronte delle grandi mostre itineranti e della risistemazione dei «contenitori» cittadini. Ma ovviamente centrale e decisiva per Verona è la stagione areniana e la grande lirica. L’Arena di Verona con la Fenice di Venezia restano infatti i cardini della proposta veneta in Italia e più in generale nel mondo. Ed in questo senso la sfida che attende la città scaligera quest’anno è quella che non si può fallire: cade infatti nel 2013 il centenario dell’opera nel grande anfiteatro romano. E la città di Romeo e Giulietta ha l’occasione unica ed irripetibile di lanciare davvero una forte offensiva culturale in grado di travalicare le sole serate areniane. Le premesse ci sono tutte: dal ritrovato fervore presso il grande pubblico per la lirica (grazie anche all’investimento della Rai con le splendide serate trasmesse in prima serata) ai grandi eventi canori extra-opera sino alle positive iniziative promozionali che coniugano l’offerta culturale a quella turistica ed enogastronomica. Se le premesse, come dicevamo, ci sono, ancora però si stentano a vederne i fatti. Ciò per una certa lentezza della macchina amministrativa unita alla difficoltà di elaborare progetti sinergici a livello cittadino ma anche con province e regioni limitrofe. A livello cittadino, purtroppo sino ad ora la grande sfida di portare la lirica «fuori dall’anfiteatro» con iniziative che coinvolgano tutto il territorio è sempre fallita. Per non parlare poi della questione, tutta veneta, delle gelosie campanilistiche che troppo spesso tarpano le ali alle potenzialità immense che ha un territorio ricco culturalmente come il Nordest. Eppure la strada obbligata per salvaguardare l’offerta culturale sarebbe proprio quella di sopperire al mancato finanziamento pubblico con progetti sinergici dei territori dell’intero Nordest. Il risultato diverrebbe una proposta sovra regionale (da Verona a Venezia e Trieste) all’altezza, se non superiore a mete forse ingiustamente più blasonate a livello internazionale. Sta di fatto che già i prossimi mesi ci diranno se Verona ha il passo giusto, e soprattutto le professionalità e la volontà per vincere la sfida. Peace Global Forum a Berlino Iniziative Oltre la diplomazia la sfida per una solidarietà mondiale Non più confini a cura di Andrea Condotta, Carlotta Roccatagliata, Emanuela Gruppo, Veronica Bradaschia Abbiamo avuto la grande fortuna di poter partecipare, insieme al governatore Alessandro Perolo, al Peace Global Forum di Berlino, organizzato dal Rotary International. Ci ha colpiti la grandissima intensità dell’incontro, sia pur breve nel tempo trascorso insieme, un appuntamento che ci ha permesso di conoscere meglio l’impegno del Rotary e la sua azione capillare in tutto il mondo. Il tema del forum era “Pace oltre i confini” e non è un caso che la location scelta sia stata proprio Berlino, la stessa città che fino a non molti anni fa viveva spezzata da un muro che lacerava relazioni di amicizia ventitré e famiglie intere. Come ha avuto modo di ricordare durante il susseguirsi degli interventi Rajendra K. Saboo, Past Presidente del Rotary International, “i luoghi scelti per i forum della pace dal presidente Tanaka (Hawaii, Hiroshima e Berlino) raccolgono memorie di atrocità umane contro l’umanità. Ma questa orribile storia viene a noi come un grande maestro per dirci cosa non dobbiamo fare e cosa dobbiamo fare per determinare il corso della storia di domani”. Proprio il futuro è stato uno dei temi cruciali del Peace Global Forum. È stato estremamente interessante vedere come altri Club Rotaract svolgono service internazionali nell’ottica di costruzione di un mondo di pace positiva, intesa non come la semplice assenza di conflitto, ma come proattiva esperienza di condivisione di valori universali quali il rispetto del prossimo e della dignità umana. Le eccellenze nel Rotary e nel Rotaract si pesano su chi dà e fa di più per risolvere problematiche di enorme rilevanza. Uno degli esempi di maggiore successo è naturalmente la battaglia per l’eradicazione della Polio i cui progressi fatti sul campo e le modalità di azione sono state presentate e descritte durante un prezioso intervento di Bruce Aylward, Assistant General Director, Polio, Emergencies and Country Collaboration, World Health Organization. L’elemento più interessante del racconto del dott. Aylward è stato il percorso diplomatico per riuscire a portare il vaccino della Polio nei luoghi di conflitto in cui il Rotary ha dovuto necessariamente dialogare con entrambe le parti in causa. Negli argomenti trattati è sicuramente emersa la voglia della famiglia rotariana di cambiare il mondo – e migliorarlo. In quei tre giorni abbiamo fatto amicizia con Brittany, un’ambasciatrice della pace, una ragazza della nostra età, chiamata a parlare dell’argomento fulcro della Convention: la Pace. Ci ha ricordato che le caratteristiche che accomunavano la platea di rotariani erano due: la capacità di donare amore e il servire la comunità al di là del proprio interesse personale. Ogni rotariano ha vissuto un momento in cui ha messo in gioco le sue doti non per sé, ma per gli altri: ha avuto il suo “Rotary moment”che gli ha fatto ritrovare se stesso negli altri. Questo discorso motivazionale, ha trovato realizzazione in un gruppo di rotaractiani che è partito alla volta dell’Africa per dare vita al progetto Rotaract Hearts per la riqualificazione di un orfanotrofio. Hanno ricevuto poi il premio per il miglior service realizzato tra tanti in gara: non solo hanno dimostrato grandi capacità nella raccolta dei fondi e dei beni necessari, ma ci hanno anche insegnato come impegnandosi sia possibile cambiare la vita di qualcuno ,Di questi tre giorni, crediamo però che ciò che ci rimarrà di più, saranno le relazioni aperte con ragazzi della nostra età provenienti da tutto il mondo. Il pomeriggio del venerdì, quando siamo arrivati, pochi si conoscevano tra loro. La sera del sabato eravamo insieme abbracciati a ballare. Se è vero che, come ha spiegato Rajendra K. Saboo, che la pace non è un istinto dell’uomo, è pur vero che l’uomo ha una naturale propensione a vivere insieme. Quella propensione alla comprensione e a legare relazioni va coltivata e accresciuta perché non lasci spazio ad ira e rabbia. Questo è il bagaglio più importante che portiamo con noi di ritorno da questo breve ma lungo viaggio. Il pensiero che non potremmo mai pensare di poter fare guerra con quei ragazzi che insieme a noi ballavano in cerchio quel giorno a Berlino. Con il Pr.I. Sakuje Tanaka ad Amsterdam e poi a Berlino e Homolulu L’attenzione alle giovani generazioni è programma prioritario Il Rotary guarda al futuro e costruisce azioni di pace a cura del PDG Alberto Cristanelli - Presidente CIP Italia Germania Austria La fine dell’anno 2012 è stata particolarmente intensa per il Rotary International che, con i propri vertici internazionali, in primo luogo il Presidente Internazionale Sakuje Tanaka e la moglie Kyoko, è “sbarcato” in Europa per interrogarsi e dialogare con i Rotariani non solo europei ma anche degli altri continenti, sul proprio ruolo futuro e per rafforzare la propria azione, specialmente attraverso l’opera degli Intercoutry Committees (Comitati Interpaese), a favore della pace nel mondo. Dal 7 all’11 novembre, ad Amsterdam in Olanda, si è tenuto, infatti, il North Sea Rotary Institute : i primi tre giorni sono stati dedicati al GETS – Governors-elect Training Seminar – (SIGE – Seminario di Istruzione per i Governatori eletti) mentre negli ultimi due giorni ha avuto luogo l’Institut Europeo vero e proprio, dedicato al tema “Cosa si aspettano i Rotariani per il futuro”, aperto a tutti i Rotariani e ai Dirigenti , Past, in carica, Eletti e Nominati, del R.I. Sia nelle sessioni plenarie che nei gruppi di lavoro, sono state discusse le problematiche riguardanti le prospettive future della organizzazione rotariana nel mondo, con particolare riguardo al mantenimento e al miglioramento dell’effettivo, anche in relazione ai molteplici e rapidi mutamenti nella società e nelle professioni, nonché l’implementazione delle attività in atto e l’individuazione di nuovi obiettivi per affrontare incisivamente le più impellenti tematiche che il mondo attuale si trova, spesso drammaticamente, ad affrontare (lo sviluppo demografico, la lotta contro la fame, la tutela dei minori, delle donne e della maternità, la salute non garantita nemmeno nei minimi essenziali per molte popolazioni, l’acqua e la sua salubrità, la tutela dell’ambiente e la difesa delle non inesauribili risorse naturali, l’alfabetizzazione dei ragazzi e degli adulti e la tutela dell’istruzione). I lavori hanno consentito di focalizzare numerosi spunti di riflessione per potenziare e rendere sempre più incisiva l’azione rotariana all’interno dei Club e dei Distretti e, conseguentemente, la presenza attiva e la testimonianza fattiva dei Rotariani nella società. Il secondo importante appuntamento è stato il Rotary Globak Peace Forum tenutosi a Berlino, dal 31 novembre al 2 dicembre imperniato sul tema della pace senza frontiere. venticinque Si è trattato del primo dei tre Forum dedicati alla pace, fortemente voluti dal P.I. Tanaka (gli altri due rispettivamente a Honolulu, nelle Hawaii, a fine gennaio 2013 e a Hiroshima, in Giappone, nel prossimo mese di marzo), organizzati tutti in località che hanno avuto un drammatico significato nel corso della seconda guerra mondiale. Dopo una iniziale riunione del Consiglio direttivo della Organizzazione internazionale dei Comitati Interpaese (I.C.I.), che ha la propria sede a Strasburgo, i lavori del Forum si sono articolati in riunioni plenarie e in gruppi di lavoro che hanno consentito di approfondire le problematiche generali e quelle riguardanti i singoli Comitati Interpaese nell’ottica di una sempre migliore espansione e presenza di questo fondamentale ed efficace, ma spesso ignorato o poco conosciuto, strumento di azione rotariana in favore della pace. È, infatti, attraverso le relazioni di amicizia e di collaborazione tra Club e Distretti appartenenti a nazioni diverse che si rendono realizzabili progetti di grande respiro e, soprattutto, si migliorano e si potenziano sempre più i rapporti fra i popoli, consolidando reciproci legami personali e rotariani, fondamentali per progredire nel l’impervio e tortuoso cammino verso una maggiore comprensione e convivenza pacifica tra gli uomini, indefettibile presupposto per una auspicata prospettiva di pace nel mondo. Purtroppo, salvo qualche rara e lodevole eccezione, per molti Rotariani, Club, Distretti ed anche Governatori, l’esistenza e le potenzialità dei Comitati Interpaese per una attività internazionale, e quindi autenticamente rotariana (il Rotary è per definizione “International”), rimane una risorsa sconosciuta o, quanto meno, misteriosa. Si rileva spesso, nei Club, la preoccupa- zione di riempire con gli argomenti più svariati, raramente di approfondimento rotariano, la cinquantina di caselle delle conviviali settimanali nel corso della annata, senza avvertire l’esigenza di volgere lo sguardo ad orizzonti più aperti, anche se più impegnativi, che, pure, costituiscono una componente essenziale del DNA rotariano. Al massimo, si costituisce qualche gemellaggio, talora più di facciata che quale occasione di collaborazione, di impegni e scambi comuni, oppure si realizzano anche dei progetti Matching Grants, non frequenti perché complessi, senza tuttavia conoscere la possibilità di un collegamento con i Comitati Interpaese che, tra l’altro e non secondariamente, possono offrire un aiuto ed un supporto preziosi per azioni più significative e di più ampio respiro. È auspicabile, pertanto, che queste due importanti manifestazioni internazionali che hanno interessato l’Europa, possano costituire l’occasione propizia per una maggiore sensibilizzazione ed un più fattivo interessamento dei nostri Club verso una indispensabile internazionalizzazione del nostro impegno rotariano. Sia all’Institute di Amsterdam che al Forum di Berlino, era presente il Governatore Alessandro Perolo, con Renata, nonché alcuni PDG del nostro Distretto, con le consorti. Va positivamente rilevato, infine, che al Forum sulla pace di Berlino, il Governatore Perolo ha voluto accompagnare quattro giovani Rotaractiani, ospiti del Distretto, mentre altri tre giovani del Rotaract saranno inviati al Forum di Honolulu, iniziativa, questa, degna di nota quale concreta attuazione della recente quinta via d’azione del Rotary, l’Azione per le Nuove Generazioni, introdotta dall’ultimo Consiglio di Legislazione dell’anno 2010. la v ce dei club Abano Terme – Montegrotto Terme Bassano del Grappa Castelli riunioni rotariane: il giovedì 07 IL BACCALÀ ALLA CAPUCCINA E GLI ALTRI – serata di degustazione presentata dalla Patavina Confraternità del Baccalà 14 LE ORIGINI CULTURALI DEL NAZIONALSOCIALISMO – Alessandro Moro 21 NUOVO MODELLO DI SOVVENZIONI DELLA ROTARY FOUNDATION (VISIONE FUTURA) – Ezio Lanteri 27 (mercoledì) VIVERE A CUBA TRA SESSO E POLITICA – Carlos Alberto Montaner – interclub con RC Montebelluna riunioni rotariane: il giovedì 07 GIOVEDÌ GRASSO – ospiti di Francesco e Graziella Biasion 14 FRONTIERE DELLA SOLIDARIETÀ – fratel Carlo Zacquini 21 COMPLEANNO DEL ROTARY – Giandomenico Cortese 28 CONFRONTO SULLE ATTIVITÀ DEL CLUB Adria riunioni rotariane: il martedì 05 M.5985 SULLA VETTA PIÙ ALTA DELL’AFRICA – Simone Botti 12 TRADIZIONALE FESTA DI CARNEVALE 19 IL PRESIDENTE SPIEGA LE POLITICHE DI BANCA ADRIA – Gianni Vianello 23 (sabato) CONVEGNO SUL TERREMOTO Aquileia – Cervignano – Palmanova riunioni rotariane: il giovedì 07 ASSEMBLEA 14 IL REGGIMENTO GENOVA CAVALLERIA 4°: LA SUA STORIA E LE SUE MISSIONI DI PACE – col. comandante Gualtiero Iacono 20 (mercoledì) IL ROTARY INTERNATIONAL E IL DISTRETTO 2060 PER L’ACQUA – PDG Renato Duca 28 ALPINI – Piero Cecconi Arzignano riunioni rotariane: il lunedì 04 ALZHEIMER – dott.ssa Sarah Poli – interclub con RC Valle dell’Agno 11 CONVIVIALE IN SEDE 18 VISITA DEL GOVERNATORE – Alessandro Perolo 25 NERI POZZA: EDITORE, SCRITTORE E ARTISTA – dott. Angelo Colla Asiago – Altopiano dei Sette Comuni riunioni rotariane: il venerdì 01 CANALE DI BRENTA: STORIE DI CONTRABBANDIERI – Marco Crestani 15 IL ROTARACT – Edoardo Prevost Rusca e Stefano Chioccon 22 CRISI DI EQUILIBRIO E CAMBIAMENTO VERSO UN NUOVO UMANESIMO – Giandomenico Cortese Asolo e Pedemontana del Grappa riunioni rotariane: martedì 05 LA SUCCESSIONE NELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE – dott. Massimo Doria 19 LEADERSHIP – dott. Luca Marcolin 27 (mercoledì) SESSO E POLITICA A CUBA – giornalista dissidente cubano – interclub con tutti i RC della Marca Badia – Lendinara – Alto Polesine riunioni rotariane: il martedì 07 (giovedì) FESTA DI CARNEVALE 13 (mercoledì) VISITA DEL GOVERNATORE – Alessandro Perolo 26 CAMINETTO Belluno riunioni rotariane: il giovedì 07 CAMINETTO 14 RELAZIONE MANAGER DELL’ENEL – ing. Roberto Renon 21 INCONTRO CON IL MONACO SABINO CHIALÀ 28 VISITA DEL GOVERNATORE – Alessandro Perolo Bolzano – Bozen riunioni rotariane: il lunedì 04 UNA EPIDEMIA SILENZIOSA SI DIFFONDE NELLA POPOLAZIONE OCCIDENTALE: LA REGRESSIONE DELLE CAPACITÀ MOTORIE – dr. Piccotti 11 (ore12.45) MEETING 18 CAMINETTO 25 MOZART: IL PERSONAGGIO ATTRAVERSO LE LETTERE AI FAMIGLIARI – dott. Murara Bressanone – Brixen riunioni rotariane: il martedì 05 MEETING DI CONVERSAZIONE 12 INTERMEETING CON RC INNSBRUCK-CURLING – a Seefeld (A) 19 L’IPOCRISIA, IL MONOPOLIO E IL RILEVAMENTO: GIORNALISMO IN ALTO ADIGE – dott. Christoph Franceschini 23 MEETING DI CONVERSAZIONE Cadore – Cortina d’Ampezzo riunioni rotariane: il mercoledì 06 CARNEVALE A SAPPADA 13 ARGOMENTI ROTARIANI 21 (giovedì, ore 18.30) GIORNATA DELLA PACE DEL ROTARY – Santa Messa celebrata dal Vescovo Giuseppe Andrich, incontro con il monaco Sabino Chialà – interclub RC Belluno, RC Feltre Camposampiero riunioni rotariane: il martedì 03 (domenica, ore 10.15) VENEZIA, VISITA AL GHETTO EBRAICO: MUSEO E SINAGOGHE 05 LA REVISIONE DELLA SPESA ED IL CONTENIMENTO DEL DEBITO PUBBLICO – prof. Ignazio Musu - interclub con RC Noale dei Tempesta 12 FESTA DI CARNEVALE 19 LABIRINTO DUCALE – dott. Federico Moro Castelfranco – Asolo riunioni rotariane: il lunedì 04 CONVERSAZIONE PANORAMICA SU COSA POTREMMO SUBIRE E SU COSA POTREMMO EVITARE DOPO IL SISMA CHE HA COLPITO L’EMILIA – Giorgio Pia (socio) 18 I L RUOLO DELLA COMUNICAZIONE INTERCULTURALE IN AMBITO PERSONALE E LAVORATIVO – prof. Fabio Caon 27 (mercoledì) VIVERE A CUBA TRA SESSO E POLITICA - Carlos Alberto Montaner – interclub con RC Montebelluna e altri RC Chioggia Bassano del Grappa riunioni rotariane: il lunedì 04 PRESENTAZIONE DEL NUOVO SERVICE A CONTRIBUTO ONLUS: “PET THERAPY” 07 GIOVEDÌ GRASSO – Ospiti di Francesco e Graziella Biasion – interclub con RC/Bassano Castelli 18 “I TESINI NEL MONDO” E IL NUOVO MUSEO DI PIEVE TESINO – prof. Mario Pernechele 25 OPERE PUBBLICHE TRA TRASPARENZ E OPACITÀ – dr. Umberto Bocus riunioni rotariane: il martedì 07 (giovedì) FESTA DI CARNEVALE 19 CAMINETTO 26 IL RUOLO FEMMINILE NELL’EDUCAZIONE – interventi e confronti “a caldo”. Moderatore il Presidente Michele Panajotti Cittadella riunioni rotariane: il lunedì 04 LA ROTARY FOUNDATION DOMANI – PDG Luciano Kullovitz 25 MANIFESTAZIONE “I NUOVI TALENTI” argomenti dei club febbraio 2013 riunioni rotariane: il martedì 05 CONSEGNA DEL SERVICE DI NATALE ALL’ASSOCIAZIONE “PARTECIPA” 19 IL SOGNO AMERICANO È ANCORA REALISTICO? ... ESPERIENZE DI UN IMPRENDITORE STRANIERO IN USA – Mr Klaus Becker 26 4a PROPOSTA CULTURALE ENO GASTRONOMICA: LA SALSICCIA DI ROSSANO Codroipo – Villa Manin 12 19 26 INFORMAZIONE ROTARIANA L’ESODO ISTRIANO – prof. Raoul Pupo INFORMAZIONE ROTARIANA Jesolo riunioni rotariane: il mercoledì 13 L’ALIMENTAZIONE. ISTRUZIONI PER L’USO – relatori in via di definizione 27 I RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE – prof. Vittorio Domenichelli riunioni rotariane: il martedì 05 ANEDOTTI SUL RISORGIMENTO – Amilcare Casalotto 12 ESULI D’ISTRIA – Giorgio Maraspin 19 L’INVECCHIAMENTO DELLA PELLE: CAUSE, POSSIBILI RISCHI, PREVENZIONE E RIMEDI IN MEDICINA E CHIRURGIA ESTETICA – Alberto Albiero 26 INTERNAZIONALIZZAZIONE: LA MIA ESPERIENZA COME IMPRENDITORE E PRESIDENTE DI FINEST SPA – Renato Pujatti Legnago Conegliano Lignano Sabbiadoro – Tagliamento riunioni rotariane: il martedì 19 CAMINETTO 26 (ore 18.00) VISITA ALLA MOSTRA “LA VIA DELLA SETA: TIBET TESORI DAL TETTO DEL MONDO” – c/o Ca’ dei Carraresi, Treviso Conegliano – Vittorio Veneto riunioni rotariane: il martedì 05 CAMINETTO 12 CONVIVIALE DI CARNEVALE CON MUSICA 19 LA FIGURA DEL SEGRETARIO COMUNALE – dr. Gabriele Carniel 26 CAMINETTO Este riunioni rotariane: il martedì 05 SERATA IN MUSICA: LA BATTERIA IN COMPAGNIA DI ALTRI STRUMENTI SI PRESENTA – Carlo Rhò (socio) 26 DOMENICO TURAZZA E ALBERTO CAVALLETTO, DUE INSIGNI PADOVANI NEL SECONDO CENTENARIO DELLA NASCITA – Vincenzo Coccolo (socio) Feltre riunioni rotariane: il martedì 14 (giovedì) VENGA A PRENDERE UN CAFFÈ DA NOI: RC FELTRE INCONTRA RC MONTEBELLUNA – Presidente RC Montebelluna 21 (giovedì, ore 18.00) GIORNATA DELLA PACE E COMPLEANNO DEL ROTARY – il Vescovo di Belluno S. E. Mons. Giuseppe Andrich – interclub RC Belluno, RC Cadore-Cortina d’Ampezzo 26 RIFLESSIONI SUL PROBLEMA DELL’EMIGRAZIONE. “OLTRE CHIASSO” – prof. Paolo Conte Fiemme e Fassa riunioni rotariane: il venerdì 01 CAMINETTO 15 CONVIVIALE CON RELAZIONE 22 CONVIVIALE CON RELAZIONE DEL PRESIDENTE Gemona – Friuli Collinare riunioni rotariane: il martedì 05 VISITA DEL GOVERNATORE – Alessandro Perolo 12 SALUTANDO IL CARNEVALE 19 LE FRECCE TRICOLORI: STORIA ED ESPERIENZA – dott. Giuseppe Cordioli 26 AQUILEIA FUTURA – prof. Alviano Scarel Gorizia riunioni rotariane: il martedì 05 INFORMAZIONE ROTARIANA E FORMAZIONE ROTARIANA – Claudio Vetta ventisette Cividale del Friuli riunioni rotariane: il martedì 05 CAMINETTO 12 CAMINETTO 15/20FONDAZIONE ANTONIOSALIERI: RASSEGNA GIOVANI TALENTI 19 FORMAZIONE E INFORMAZIONE ROTARIANA – PDG Carlo Martines 26 CAMINETTO riunioni rotariane: il lunedì 04 ICELAND: SUGGESTIONI DI UN VIAGGIATORE – dott. Stefano Barazza 11 ERBE, ALGHE E PESCI DELLA LAGUNA DI MARANO – dott. Aurelio Zentilin, chef Giorgio Dal Forno 20 (mercoledì) ROTARY E IL DISTRETTO 2060 PER L’ACQUA, LA SALUTE, LA FAME – PDG Renato Duca – interclub con RC Aquileia Cervignano-Palmanova 25 IL GIOCO D’AZZARDO DI STATO – dott. Rolando De Luca Madonna di Campiglio riunioni rotariane: il venerdì 01 CAMINETTO 08 CONVIVIALE CON RELATORE 15 CAMINETTO 22 CONVIVIALE CON RELATORE Maniago – Spilimbergo riunioni rotariane: il giovedì 08 (venerdì) FESTA DI CARNEVALE 14 INCONTRO TRA SOCI 21 IL PORCELLINO – Mario Tramontin 28 CHI ERA IL TIEPOLO E COME LO VEDREMO A VILLA MANIN – Nemo Gonato (socio) Merano – Meran riunioni rotariane: il giovedì 01 BALLO D’INVERNO 14 LE TERME DI MERANO – dr. Lo Cunsolo 21 CENA TOSCANA 28 CAMINETTO Monfalcone – Grado riunioni rotariane: il giovedì 07 IL CIBO NEL TARDO MEDIOEVO – Roberto Tirelli 14 LA MIA PASSIONE PER LE AUTO D’EPOCA – Gianni Morelli De Rossi 21 IL PATTO DI STABILITÀ E LE DIFFICOLTÀ NELLA APPLICAZIONE PER I PICCOLI COMUNI – dott. Alessandro Fabbro 23 (sabato, ore 15.00) TORNEO DI BURRACO 28 COME TRASFORMO LA TUA VITA – presentati da Giuliano Bonato: Stefano ravalico e Paolo Rossi Montebelluna riunioni rotariane: il mercoledì 06 SUA ECCELLENZA “UNA CITTÀ E LA SUA GENTE” – dott. Prando Prandi 13 IL GOVERNATORE DELL’ERITREA S. E. JACOPO GASPARINI – dott. Marino Parolin la voce dei club 20 27 TIBET, TESORI DAL TETTO DEL MONDO – Adriano Madaro VIVERE A CUBA TRA SESSO E POLITICA – Carlos Alberto Montaner Muggia riunioni rotariane: il mercoledì 06 LA CUCINA DELLA LEPRE – con l’Accademia Italiana della Cucina 13 LA SITUAZIONE GENERALE DELLA CRIMINALITÀ IN PROVINCIA E L’ETICA DELLA POLIZIA – dott. Giuseppe Padulano 20 COMPETITIVITÀ IMPRENDITORIALI – prof. Adriano de Maio 27 COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE Noale dei Tempesta riunioni rotariane: il giovedì 05 (martedì) LA REVISIONE DELLA SPESA ED IL CONTENIMENTO DEL DEBITO PUBBLICO – prof. Ignazio Musu - interclub con RC Camposampiero 09 (sabato) SERATA DI CARNEVALE 21 RYLA JUNIOR 2012 – studenti del Liceo Majorana 28 DIRITTO AMMINISTRATIVO – prof. avv. Gianfranco Perulli – ospiti i sindaci di Mirano, Noale, Martellago, Spinea, Salzano, Scorzè e Santa Maria di Sala Opitergino Mottense riunioni rotariane: il martedì 05 CAMINETTO – Enzo Boccardini (socio) 19 VALORE CHE GENERA VALORE – Marzio Ottone 27 (mercoledì) VIVERE A CUBA FRA SESSO E POLITICA – Carlos Alberto Montaner – interclub con RC Montebelluna Padova riunioni rotariane: il mercoledì 06 IL BELLO E L’UTILE DEL PRATO DELLA VALLE DI MEMMO – Giovanni Costa – interclub con RC Padova Contarini 12 (martedì) EVOLUZIONI DELLE ARMI DA CACCIA DALLA PREISTORIA AI GIORNI NOSTRI – dott. Dino Bragiato – cena di Carnevale di cacciagione ospiti di Giorgio Agugiaro (socio) 20 (ore 18.00) RISCHIO ALLUVIONI: IL PUNTO SULLA SICUREZZA IDRAULICA DEL TERRITORIO PADOVANO – Convegno dei Rotary Club Patavini – c/o Aula Magna del Bo 27 CINEMA E NUOVE TECNOLOGIE: GUARDARE AL FUTURO OSSERVANDO IL PASSATO – dott. Denis Brotto Padova Contarini riunioni rotariane: il martedì 06 (mercoledì) IL BELLO E L’UTILE DEL PRATO DELLA VALLE DI MEMMO – Giovanni Costa – interclub con RC Padova 12 CAMINETTO 18 (lunedì) CAMERON CARPENTER IN CONCERTO – Teatro Comunale di Vicenza 26 IL MADE IN ITALY: QUALITÀ DEI PRODOTTI O QUALITÀ DEI RAPPORTI? – Mauro Barban Padova Est riunioni rotariane: il giovedì 08 (venerdì) FESTA DI CARNEVALE 14 UN SOCIO SI PRESENTA – Giancarlo Callegari 21 VISITA DEL GOVERNATORE – Alessandro Perolo 28 CAMINETTO Padova Euganea riunioni rotariane: il giovedì 07 (ore 17.30 e 17.45) VISITA GUIDATA ALLA MOSTRA “DE NITTIS” – c/o Palazzo Zabarella (ore 19.30) IL MISTERIOSO BOSONE – Mirco Mazzucato 14 SEPARAZIONI CONFLITTUALI E FAMIGLIE ALLARGATE – dr. Mauro Polo 20 (mercoledì, ore 18.00) RISCHIO ALLUVIONI: IL PUNTO SULLA SICUREZZA IDRAULICA DEL TERRITORIO PADOVANO – Convegno dei 9 Rotary Club Patavini – c/o Aula Magna del Bo 28 VISITA GUIDATA ALLA MOSTRA “PIETRO BEMBO E L’INVENZIONE DEL RINASCIMENTO” – c/o Palazzo del Monte di Pietà Padova Nord riunioni rotariane: il lunedì 04 UN SOCIO SI PRESENTA – Antonio Berti 11 IL FIUME E LA NUVOLA – Giuseppe Andreozzi 14 (giovedì, ore 16.00) GIUSEPPE DE NITTIS – dott. Giovanna Mori - in collaborazione con l’Associazione Artopolis 18 POCO SALE MA IODATO, UN COMPROMESSO PER PREVENIRE L’IPERTENSIONE E LE MALATTIE DELLA TIROIDE – Franco Mantero e Caterina Milan 26 (martedì, ore 17.30) VISITA GUIDATA ALLA MOSTRA “DE NITTIS” – c/o Palazzo Zabarella Peschiera e del Garda Veronese riunioni rotariane: il giovedì 07 “SABATO, DOMENICA, MA NON VENERDÌ!”, NOMI E COGNOMI D’ITALIA – avv. Sabrina De Santi 21 LA GEOMETRIA NELL’AUTO – Paolo Scattolini (socio) Pordenone riunioni rotariane: il giovedì 08 (venerdì) GRAN GALÀ DI CARNEVALE – interclub con Inner Wheel Pordenone 14 I 50 ANNI DELLA SCUOLA DI ROCCIA DI PORDENONE – avv. Giancarlo Del Zotto (socio) 21 STASERA PARLIAMO DI … 28 LE DONNE DEL NORD-EST – dott.ssa Tiziana Agostini Pordenone Alto Livenza riunioni rotariane: il lunedì 04 ASSEMBLEA DEI SOCI – il Presidente 15 (venerdì) SERATA DEL SOCIO – Ruben Palazzetti 18 INFORMAZIONE ROTARIANA – il Presidente 25 EFFETTIVO: PROPOSTE DI NUOVE PROCEDURE PER LE AMMISSIONI AI CLUB – PDG Alvise Farina Porto Viro – Delta Po riunioni rotariane: il giovedì 07 FESTA DI CARNEVALE – interclub con RC Adria, RC Rovigo, RC Badia-Lendinara-Alto Polesine 21 VI PRESENTO LA MIA INDIA – dott.ssa Valeria Rossi 26 CAMINETTO Portogruaro riunioni rotariane: il martedì 05 LA NOSTRA INDIA – Palmira Coassin 12 CAMINETTO – ospiti di Massimo Forliti 19 OSPITI DELLA VITA – Giovanni Ambrosino 26 CAMINETTO – ospiti di Rino Liborio Galante Riva del Garda riunioni rotariane: il lunedì 04 PVB SOLUTION SPA: MIGLIORAMENTO CONTINUO NEI SERVIZI COME CHIAVE PER IL SUCCESSO – ing. Gianluca Zanivan (socio) 11 IL TURISMO DEL FUTURO – Paolo Manfrini 18 INTERCLUB CON RC ROVERETO 25 50 ANNI DI BEATLES – dott. Riccardo Petroni Rovereto riunioni rotariane: il lunedì 04 CENTRO DI RIABILITAZIONE NEUROCOGNITIVA: RUOLO, ATTIVITÀ, PROSPETTIVE – dr. Miceli 11 POVERTÀ VECCHIE E NUOVE, DA NOI E NEL MONDO 18 INTERCLUB CON RC RIVA DEL GARDA 25 CAMINETTO Rovigo riunioni rotariane: il martedì 05 TEMI ROTARIANI 12 IL CONCILIO VATICANO SECONDO – don Gianpietro Ziviani 19 TEMI ROTARIANI 26 VISITA GUIDATA ALLO STABILIMENTO IRSAP – Alessandro Zen (socio) Treviso Nord riunioni rotariane: il martedì non disponibile al momento dell’andata in stampa riunioni rotariane: il lunedì 04 CONOSCERE I CINESI – Virginia Busato 11 L’ESPERIENZA DELLO YOGA – Alberta Boccato, Sergio Giromel, Daniela Trani 18 UN SOCIO SI PRESENTA – ing. Maurizio Costamagna 25 INCONTRO CON DEBORAH COMPAGNONI – plurimedagliata atleta e ambasciatrice Unicef San Donà di Piave riunioni rotariane: il mercoledì 06 FESTEGGIAMO IL CARNEVALE! SEMEL IN ANNO ... – Gianfranco Dianese 13 L’AMARONE E IL RABOSO: DUE PERLE DELL’ENOLOGIA VENETA – Graziano Simonella 20 CORTINAMETRAGGIO – Maddalena Mayneri 27 LE NUOVE PARTICELLE: HIGGS E NON SOLO – Alessandro De Angelis San Vito al Tagliamento riunioni rotariane: il martedì 05 LE SFUMATURE DELL’ELEGANZA MASCHILE – Maria Luisa Tonizzo 08 (venerdì) fESTA DI CARNEVALE 2013 19 ENTRARE IN UN ROTARY IN EVOLUZIONE – PDG Alvise Farina (socio onorario) 25 (lunedì) IL GIOCO D’AZZARDO DI STATO – dott. Rolando De Luca – interclub con RC Lignano Sabbiadoro-Tagliamento e RC Codroipo Villa Manin Schio – Thiene riunioni rotariane: il lunedì 04 CONVIVIALE – ing. Roberto Ditri 21 CAMINETTO 28 CONVIVIALE – ospiti di Antonio Spillere (socio) Treviso Terraglio riunioni rotariane: il martedì 12 CAMINETTO 19 GENITORI E FIGLI – prof. Vittorio Filippi 27 (MERCOLEDÌ) VIVERE A CUBA TRA SESSO E POLITICA – Carlos Alberto Montaner – interclub con RC Montebelluna Trieste riunioni rotariane: il giovedì 07 (ore 13.00) LA QUALITÀ DELL’ARIA A TRIESTE – dott. Fulvio Daris 14 (ore 13.00) IL TRASPORTO PUBBLICO IN REGIONE E IN PROVINCIA – ing. Vittorio Zollia 21 TRANSATLANTICI: IL MITO E LA MEMORIA; UN PATRIMONIO NAZIONALE DA CUSTODIRE – dott. Maurizio Eliseo 28 (ore 13.00) CAMINETTO Trieste Nord riunioni rotariane: il mercoledì 13 CAMINETTO: PRESENTAZIONE DI DUE SOCI 23 (sabato, ore 18.15) VISITA ALLA MOSTRA “TIBET, I TESORI DEL MONDO” – c/o Ca dei Carraresi a Treviso 27 VIVERE A CUBA TRA SESSO E POLITICA – Carlos Alberto Montaner – interclub con RC Montebelluna e altri RC della Marca riunioni rotariane: il martedì 09 (sabato, ore 11.00) PRESENTAZIONE DEL SERVICE “RESTAURO DELLO SCARABEO ALATO” SEGUIRA VISTA GUIDATA AL MUSEO EGIZIO – c/o Civico Museo di Storia ed Arte, Sala Egizia 12 (ore 13.00) MARTEDÌ GRASSO 19 IL NUOVO DIRITTO CONDOMINIALE – Silvio Spagnul 26 SERATA IN AMICIZIA Tarvisio Udine riunioni rotariane: il mercoledì non disponibile al momento dell’andata in stampa riunioni rotariane: il martedì 05 CACCIA ALPINA IN FRIULI, NON SOLO PASSIONE MA TUTELA DELL’ECOSISTEMA E ... IMPLICAZIONI ALIMENTARI – Antonio Maria Miotti 16 (sabato, ore 11.00) VISITA ALLA MOSTRA “TIEPOLO” – c/o Villa Manin 19 A TAVOLA CON GIUSEPPE VERDI – Alfredo Barchi 26 DEGUSTAZIONE DI LAMBRUSCHI – Renzo Zorzi Susegana Piave Treviso Tolmezzo riunioni rotariane: il venerdì 01 STRADE DI POLVERE – dott. Paolo Agostinis 08 CONCERTO PER PIANOFORTE – c/o Museo Carnico delle Arti Popolari “Michele Gortani” 23 (sabato) GIORNATA SULLA NEVE IN AMICIZIA Udine Nord Trentino Nord riunioni rotariane: il martedì 05 (ore 13.00) ESPERIENZE NEL MONDO DELLE DISABILITÀ MENTALI – dott. Bertoldi 09 (sabato) FESTA DI CARNEVALE 19 IL PANE: TRADIZIONI DEL PANE DELLE ZONE DI MONTAGNA – Stefano Sosi (socio) 26 VISITA GUIDATA DEL CANTIERE IPIA – personale della ditta Ruben Holzbau Trento riunioni rotariane: il lunedì 04 LA MARINA MILITARE NEL NAUFRAGIO DELLA COSTA CONCORDIA 09 (sabato) FESTA DI CARNEVALE INTERCLUB 18 ARGOMENTI ROTARIANI 07 L’ETICA UNIVERSALE DEL ROTARY – Iannuzzi Treviso riunioni rotariane: il martedì 05 DUE NUOVI SOCI SI PRESENTANO 12 ULTIMO DI CARNEVALE – Francesco Crosato 19 UN’IDEA DI TREVISO FUTURA: IL NUOVO PAT – Paolo Bornello (socio) 25 (lunedì) INCONTRO CON DEBORAH COMPAGNONI, CAMPIONESSA SCI ALPINO – interclub con RC Treviso Nord riunioni rotariane: il giovedì 07 HA ANCORA SENSO PARLARE DI FAIR PLAY? L’ETICA, LA CONDIVISIONE E IL RISPETTO DELLE REGOLE – avv. Giovanni Pullini 14 ATTIVITÀ FISICA E MALATTIE CARDIOVASCOLARI – dott. Duilio Tuniz 21 A 150 ANNI DALLA NASCITA RICORDO DELLA VITA AVVENTUROSA E TRAGICA DI EMILIO SALGARI – prof. Matteo Balestrieri 28 ATTUALITÀ E PROSPETTIVE DELL’ENTE FIERA DI UDINE E GORIZIA – dott.ssa Luisa De Marco Udine Patriarcato riunioni rotariane: il lunedì 04 10856 SOUTH LONGWOOD DRIVE, CHICAGO, ILLINOIS – Lodovico Cattaruzzi (socio) 11 ARCHITETTURA DELL’AMBIENTE – arch. Roberto Pirzio Biroli 16 (sabato) VISITA ALLA MOSTRA DEL TIEPOLO – c/o Villa Manin di Passariano – interclub con RC Udine e RC Udine Nord 25 IOLAB: TRASFORMARE L’AMBIENTE DI LAVORO D’UFFICIO DA COSTO AD INVESTIMENTO INNOVATIVO E STRATEGICO – Giancarlo Cappellari ventinove Sacile – Centenario la voce dei club trentuno Valle dell’Agno Verona Scaligero riunioni rotariane: il martedì 04 (lunedì) LA DEMENZA: DA PROBLEMA SANITARIO AD EMERGENZA SOCIALE – interclub con RC Arzignano 12 CAMINETTO 19 PRAGA – suor Mikaela 26 PERCHÈ LA GIUSTIZIA PENALE NON FUNZIONA – dott. Pecori riunioni rotariane: il venerdì 01 CAMINETTO 08 SCACCHI: TRA FASCINO E PASSIONE – Enrico Timothy Testa 15 CAMINETTO 22 LO SCENARIO ECONOMICO GLOBALE E IN PARTICOLARE LA SITUAZIONE ITALIANA – prof. Carlo Pelanda Valsugana Verona Soave riunioni rotariane: il mercoledì 09 (sabato) FESTA DI CARNEVALE – interclub 13 CAMINETTO 20 L’APPARTENENZA ROTARIANA: MOTIVAZIONI E PROSPETTIVE FUTURE – PDG Alberto Cristanelli 27 RIUNIONE CONVIVIALE riunioni rotariane: il giovedì 07 CONVIVIALE – Pasquale Amantea 21 HANDICAMP ALBARELLA: UN SOGNO LUNGO 25 ANNI – Otello Bizzotto 28 CAMINETTO Verona Sud “Michele Sanmicheli” Venezia riunioni rotariane: il martedì 09 (sabato) FESTA DI CARNEVALE – interclub con Inner Wheel 19 ASSEMBLEA DEI SOCI 26 LA CASA FAMIGLIA DELLA GIUDECCA Venezia Mestre riunioni rotariane: il giovedì 14 FILOSOFIA POLITICA – prof. Giuseppe Goisis 21 L’EVOLUZIONE DELLA DOGANA DELL’UNIONE EUROPEA: DALLE GABELLE ALLA SALVAGUARDIA DEL BENESSERE DEI CITTADINI – dott. Francesco Bozzanca 28 RYLA JUNIOR – Stefano Chioccon, Mario Cognolato Venezia Mestre Torre riunioni rotariane: il giovedì 07 VISITA DEL GOVERNATORE – Alessandro Perolo 14 CAMINETTO 23 (sabato, ore 10.00) PRESENTAZIONE ALMALAUREA – c/o Teatro Corso 28 (ore 17.00) VISITA GUIDATA ALLA MOSTRA SU PIETRO BEMBO – c/o Palazzo del Monte di Pietà, Padova riunioni rotariane: il martedì 05 DALLA PISTA DI ATLETICA AL MICROFONO SKY – Francesca Porcellano (socio onorario) 12 CONVIVIALE DI CARNEVALE 15 (venerdì) TORNEO DI BURRACO 26 PROBLEMI GIURIDICI E PSICOLOGICI NEL PASSAGGIO DELLA RICCHEZZA DI PADRE IN FIGLIO – Lorenzo Salvatore (socio) Vicenza riunioni rotariane: il giovedì 07 TRADIZIONALE TOMBOLA 13 (mercoledì) CRISI DI IMPRESA E CREDITO BANCARIO. GLI STRUMENTI E LE REGOLE PREVISTE DALL’ORDINAMENTO VIGENTE ANCHE ALLA LUCE DELLA RECENTISSIMA RIFORMA DELLA LEGGE FALLIMENTARE – avv. Angelo Lo Giudice – interclub con RC Vicenza Palladio 21 IL ROTARY COMPIE 118 ANNI – PDG Cesare Benedetti 28 I LUPI E GLI UOMINI – gen. Daniele Zovi Vicenza Berici riunioni rotariane: il giovedì 07 VENICEMARATHON 2012 21 DA THOMSON A HIGGS: DALL’ELETTRONE ALLA PARTICELLA DI DIO 28 APERITIVO riunioni rotariane: il martedì 05 (ore 18.45) RISCOPRIAMO SANTA CORONA DOPO IL RESTAURO – arch. Cesare De Munari – c/o Chiesa di Santa Corona 12 FESTEGGIAMO IL CARNEVALE 19 (ore 18.45) VISITA GUIDATA DEL “PALLADIUM MUSEUM” – prof. Guido Beltramini – c/o Palazzo Barbaran 26 I SEGRETI DEL KARAKORUM – arch. Gabriele Rossi Osmida Verona Vicenza Nord – Sandrigo riunioni rotariane: il lunedì 04 CHE TIPO DI PRESIDENTE AUGURARCI, E ASPETTARCI, DOPO NAPOLITANO? – dott. Marzio Breda 11 PRESENTAZIONE DEL SERVICE SULLA PET THERAPY, EFFETTUATO IN COLLABORAZIONE CON IL RC BUDAPEST CITY – dott.ssa Maja Peroni 18 IL CONSORZIO ZAI E L’INTERPORTO QUADRANTE EUROPA DI VERONA – dott. Nicola Boaretti 25 VISITA GUIDATA ALLA MOSTRA “LA PELLE NELLA PITTURA. L’UNIVERSO FEMMINILE NELL’OPERA DI ANGELO DALL’OCA BIANCA” – c/o la casa di Giulietta riunioni rotariane: il lunedì 04 POENTA, OSEI E VIN BON – serata enogastronomia a cura della Commissione Rotary Foundation 11 CONVIVIALE A BUFFET 18 ORSI, LUPI E GLI UOMINI – Daniele Zovi 25 LA MIA ESPERIENZA DI MEDICO IN AFRICA, DAGLI ANNI ‘70 AD OGGI. COSA È CAMBIATO? – dott. Carlo dagli Orti Venezia Riviera del Brenta Vicenza Palladio riunioni rotariane: il giovedì 07 UNA VISIONE IMPRENDITORIALE DELL’ECONOMIA NAZIONALE E INTERNAZIOANLE – dott. Ennio Doris 21 (ore 19.00) IL ROTARY VISOTA LE AZIENDE: AGSM VERONA S.P.A. 28 POLENTA E RENGA riunioni rotariane: il mercoledì 06 IL SISTEMA MONETARIO PRIMA DELLA LIRA – Galliano Rosset 13 CRISI DI IMPRESA E CREDITO BANCARIO. GLI STRUMENTI E LE REGOLE PREVISTE DALL’ORDINAMENTO VIGENTE ANCHE ALLA LUCE DELLA RECENTISSIMA RIFORMA DELLA LEGGE FALLIMENTARE – avv. Angelo Lo Giudice – interclub con RC Vicenza 22 LIBRETTO DI RISPARMIO – Lina Sotis – interclub con Soroptimist Vicenza Verona Nord Villafranca di Verona riunioni rotariane: il venerdì 08 BENI ARCHEOLOGICI DELLA VALPOLICELLA. PROGETTI DI NUOVA VALORIZZAZIONE – c/o Villa Mosconi Bertani, – prof. Attilio Mastrocinque e Gianni Pozzani 22 ESERCITO: MISSIONI ALL’ESTERO – Gen. Roberto Bernardini riunioni rotariane: il martedì 05 I SOCI RACCONTANO LE LORO ESPERIENZE NEI PAESI ESTERI: ATTIVITÀ IMPRENDITORIALI, COMMERCIALI E PROFESSIONALI 19 LA MIA PARTECIPAZIONE ALLE MISSIONI MILITARI INTERNAZIONALI – col. Marco Maistrello (socio onorario) 26 CAMINETTO Verona Est RC Verona Scaligero ci invita a teatro In nome del destino Dedicata alla scoperta di Albert Bruce Sabin Dedicare un’opera teatrale alla scoperta del vaccino contro la polio e quindi al suo scopritore Albert Bruce Sabin non è stata un’impresa semplice. In primo luogo perché si trattava di raccontare un ventennio di storia del mondo, cercando di non lasciarsi condizionare da fatti che hanno segnato l’umanità, come il lancio della prima bomba atomica; in secondo luogo perché lo stesso Sabin in quei vent’anni ebbe una vita molto intensa e carica di eventi: il suicidio della prima moglie, la partenza per la guerra con vari trasferimenti, la sperimentazione del vaccino su se stesso e il suo assistente. Ciononostante crediamo di essere riusciti a raccontare la forza e l’energia che hanno guidato la mano, la mente e il cuore di uno scienziato che, esule dalla sua terra, la Polonia, si incontra e scontra con la società americana che prima lo appoggia e poi lo snobba. Gli ideali di uomo di scienza e la forza del destino che Sabin, di religione ebraica, percepiva, lo portano a vincere il “mostro” che da decenni falcidiava l’umanità. Le figure che affiancano il protagonista nella commedia, pur non rispecchiando con rigore personaggi trentatré realmente esistiti, ne raccolgono l’essenza e ne sintetizzano i caratteri e il profilo psicologico creando un quadro d’insieme che alterna momenti di arguta comicità ad atmosfere di grande tensione emotiva. La colonna sonora scelta come tappeto volante su cui far vibrare le emozioni è la “Suite per violoncello solo in SOL maggiore” di Johann Sebastian Bach. Cento minuti che tengono lo spettatore inchiodato alla vicenda che sfocia come un ruscello in piena nel mare, con Sabin che, nel rispetto dei principi Rotariani, dichiara al mondo che i diritti di sfruttamento della scoperta del vaccino saranno da lui lasciati liberi e quindi patrimonio dell’umanità. La commedia è stata interamente ideata, finanziata e realizzata dal Rotary Club Verona Scaligero con il contributo del Distretto 2060. Il 23 marzo sarà messa in scena e tutti i rotariani, i parenti e gli amici sono invitati. È prevista una replica il giorno 24 marzo nel pomeriggio ad uso studenti Il costo della serata è di 20 euro per adulti e 5 euro per ragazzi fino a 18 anni. Ovviamente il ricavato andrà devoluto al service "End Polio Now" della Rotary Foundation. Nel Rotary ogni lavoro è prezioso e importante Una forte Fondazione per la Visione Futura di DRFC Luciano Kullovitz L’Assemblea Internazionale di quest’anno a San Diego si è incentrata sulle considerevoli risorse impiegate nella formazione dei Governatori Eletti e dei Presidenti di Commissione Distrettuale Fondazione Rotary sul nuovo modello di sovvenzioni della Fondazione Rotary, al fine di spianare la strada al lancio mondiale della Visione Futura nel mese di luglio. Luis Vicente Giay, Past Presidente RI e Presidente in carica della Commissione Visione Futura, ha dichiarato, rivolgendosi ai presenti che «Per garantire il futuro del Rotary, abbiamo bisogno di una Fondazione forte, vigorosa, organizzata, agile, competente, internazionale, e pronta ad affrontare le sfide e rispondere alle richieste che ci vengono presentate dalla società, dai rotariani e dai club». Giay ha poi evidenziato i vari vantaggi del nuovo modello di sovvenzioni, tra cui un sistema snello con tre tipi di sovvenzioni che provvedono a finanziare una serie di attività e con meno requisiti.L’inserimento delle sovvenzioni distret- trentacinque trentacinque tuali in seno ad una nuova struttura di commissioni distrettuali darà ai club e ai distretti maggiore flessibilità nel soddisfare le esigenze della comunità sia a livello locale che a livello internazionale. E correlando le sovvenzioni globali del Rotary alle sei aree d’intervento, la Fondazione sarà in grado di garantire che i progetti abbiano un maggiore impatto, e così pure sostenibilità. Il Presidente eletto della Fondazione Rotary Dong Kurn Lee ha provveduto a delineare gli obiettivi della Fondazione per il 2013-2014, tra cui il completamento dell’impresa mirante all’eradicazione della poliomielite, il lancio del modello di sovvenzioni della Visione Futura, il coinvolgimento dei Rotariani in progetti innovativi, la creazione di partnership e lo sviluppo del senso di appartenenza e orgoglio nei confronti della Fondazione Rotary. «Nel Rotary, ogni lavoro è prezioso, ogni compito è importante», ha dichiarato Lee. «Ma durante il prossimo anno, tutti voi qui oggi avrete un ruolo speciale nel determinare il successo del Rotary, e non solo per il 2013-2014, ma per tutti gli anni a venire. È una responsabilità enorme, e so che sarete all’altezza di superare questa sfida». Il Segretario generale del RI John Hewko ha incentrato il suo discorso fra l’altro sulla necessità di continuità e sostenibilità. «Ogni Rotariano, e ogni leader del Rotary, rappresenta un anello di una catena. Il nostro successo non può mai essere misurato solo in base alla nostra forza individuale», ha affermato Hewko. «Sarà misurato in base a come riusciremo a collegare ciò che è stato realizzato prima di noi con ciò che si può realizzare dopo di noi». Hewko ha spiegato che la sostenibilità, in fondo, significa che l’opera svolta dai Rotariani avrà un impatto continuo, senza bisogno di un investimento continuo. «Dare un aiuto che risponde ad un bisogno a breve termine non si traduce in un uso efficiente delle nostre risorse al contrario di un investimento che continuerà a rispondere a quel bisogno a lungo andare». Assemblea Internazionale a San Diego Scambio Giovani Esperienze fondamentali Orizzonti sempre più ampi di Alberto Pasino - Presidente Commissione Distrettuale trentasette Il nostro Distretto, grazie all’impegno passato del compianto Paolo Kulterer e recente di Lamberto Boiti, Andrea Pontarolo e Alberto Pasino (supportati dall’infaticabile Raffaela Berini), attua il programma rotariano di scambio giovani, pilastro della quinta via d’azione, con impegno e risultati positivi. La Commissione Distrettuale Scambio Giovani, desiderosa di divulgarlo in modo ancor più ampio tra i soci e di formare i membri delle Commissioni Generazioni Future dei singoli Club, lo scorso 15 dicembre ha dunque organizzato un Seminario distrettuale di formazione volto ad illustrare le principali caratteristiche dello scambio giovani rotariano. Si è infatti constatato che la maggior parte dei giovani in scambio sono selezionati dai Club del Friuli - Venezia Giulia, mentre quelli in partenza dal resto del Distretto sono un’esigua minoranza, segno dell’insoddisfacente livello di conoscenza del programma da parte dei Club. Era, inoltre, avvertita la necessità di offrire ai membri delle Commissioni Generazioni Future una formazione che consentisse loro di affrontare con competenza l’impegno della gestione di uno scambio. L’auspicio, in buona misura realizzato, era che all’incontro partecipassero i Presidenti delle Commissioni Generazioni Future dei Club del Distretto, oltre ai membri di tali commissioni che intendessero conoscere in modo più approfondito i contenuti del programma di scambio. Grazie alla generosità del Conte Alberto d’Attimis - Maniago Marchiò, membro della Commissione, l’evento – al quale hanno partecipato una cinquantina di rotariani, provenienti da tutto il Distretto – è stato ospitato presso la sua Azienda, a Buttrio. Dopo l’introduzione del seminario da parte di Alberto Pasino (Presidente della Commissione Distrettuale Scambio Giovani), Lamberto Boiti e Andrea Pontarolo (entrambi Past President della Commissione) hanno rispettivamente illustrato le regole che disciplinano lo scambio e il ruolo del tutor. Eva Di Paolo, Hannah Kulp, Madeleine Lorentzen, David Moser, Noah Pica, Colin Swenson, Annie Todd ed Emily Westlake, studenti stranieri attualmente ospiti del nostro Distretto nell’ambito dello scambio annuale (nella foto), hanno poi svolto una breve presentazione del loro Paese d’origine e della esperienza di scambio che stanno attualmente vivendo in Italia. Tea Isler, studentessa triestina protagonista di uno scambio in Argentina, ha raccontato la propria esperienza di soggiorno all’estero, mentre il prof. Giorgio Tondo ha illustrato la prospettiva di una famiglia ospitante. Alberto Pasino ha tratto le conclusioni dell’incontro. A seguire i partecipanti hanno visitato la cantina dell’Azienda, guidati da Alberto d’Attimis e, in chiusura, hanno gustato le specialità tipiche del territorio presso un agriturismo. Con i RC di San Donà di Piave e del Veneziano, Augsburg e Chicago Il “Piccolo Rifugio” ha una nuova cucina Prepara ogni anno 30 mila pasti per le persone con disabilità e gli operatori della comunità Attraversa l’intera provincia di Venezia, ma valica pure le Alpi fino alla Germania e l’oceano fino agli Stati Uniti la generosità verso le persone con disabilità del Piccolo Rifugio di San Donà di Piave. Merito di “In cucina con il Piccolo Rifugio”, il progetto voluto dal Rotary Club di San Donà di Piave, che è servito a donare al Piccolo Rifugio una nuova cucina. L’inaugurazione della cucina si è svolta mercoledì 9 gennaio. Per realizzare la donazione il Rotary di San Donà, con il presidente Giorgio Dal Corso, ha coinvolto altri Club della provincia di Venezia, cioè Jesolo, Noale dei Tempesta, Portogruaro, Venezia e Venezia Mestre Torre, ma pure il Rotary Club Augsburg Renaissancestadt di Augusta in Germania. La Rotary Foundation, organismo rotariano internazionale che ha sede a Chicago, ha premiato questa rete di cooperazione internazionale (cui si è aggiunta anche la onlus di San Donà Il Ponte) raddoppiando i fondi raccolti. La donazione totale è stata di 21 mila euro, con cui è stata donata al Piccolo Rifu- gio una cucina completa di forno, cella frigorifera e abbattitore di temperatura nuovi. “Le strutture donate dai Rotary – commentano dal Piccolo Rifugio – ci permettono garantire, nella maniera più efficiente e semplice, la qualità dei pasti preparati e le migliori condizioni di lavoro per cuoca e operatrici”. L’acquisto di una nuova cucina era indispensabile: la precedente aveva più di 30 anni e non era certo stata pensata per i 30.000 i pasti che attualmente sono preparati ogni anno: al Piccolo Rifugio vivono 20 persone con disabilità, ed altre 15 ne frequentano il centro diurno. Come in tutte le case, anche la famiglia del Piccolo Rifugio si ritrova ogni giorno attorno alla tavola. Colazione, pranzo e cena sono quindi, al Piccolo Rifugio, anche un’importante tassello del progetto educativo. Oltre che dell’attenzione alla salute e al benessere di tutte le persone con disabilità ospiti. Durante la cerimonia di inaugurazione, il Piccolo Rifugio ha espresso il suo grande ringraziamento al Rotary Club di San Donà, RC Madonna di Campiglio trentanove agli altri Rotary ed alla Rotary Foundation. Per parte sua, anche il Piccolo Rifugio ha preparato un piccolo dono per i rotariani: una nuova edizione di “400 ml di impegno, un pizzico di creatività, sorrisi e risate q.b.”, cioè il ricettario delle 60 squisitezze dolci e salate realizzate dal laboratorio di cucina delle persone con disabilità del centro diurno del Piccolo Rifugio. Il libro è disponibile in formato digitale su richiesta a [email protected] “L’aggregazione ed il coordinamento di forze ‘buone’ del territorio, siano esse laiche, religiose o legate all’amministrazione pubblica, può moltiplicare l’effetto degli sforzi di pochi; forse è questo il vero messaggio della nostra iniziativa”, commenta Giorgio Dal Corso, presidente del Rotary Club di San Donà di Piave. Il Piccolo Rifugio di San Donà di Piave, fondato dalla Serva di Dio Lucia Schiavinato nel 1935, è casa e famiglia per le persone adulte con disabilità che ci vivono o ci trascorrono parte del giorno. È gestito dalla Fondazione Piccolo Rifugio assieme ad altri 5 Piccoli Rifugi in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lazio. Info: www.piccolorifugio.it Iniziative e impegni La Fellowship dei rotariani alpini Ecco qui elencati gli impegni, le attività e le motivazioni alla base della “Fellowship Rotariani Alpini” che si richiama agli statuti del R.I (il 1°), dell’Ana (il 2°) e che li completa con il prorio (il 3°). Il trascorso militare nei valori dell’alpinità è il fondamentale collante che rinforza l’amicizia rotariana creando legami e relazioni che superano largamente i limiti distrettuali (già ora, nel consiglio direttivo, sono rappresentati 5 distretti). L’Adunata Nazionale degli Alpini di Torino (maggio 2011) ha sancito la pro- grammazione e l’inizio del percorso di questo sodalizio. Nell’occasione, poi, una rappresentanza del nostro consiglio direttivo ha avuto l’opportunità di sfilare unita con la sezione di Casale Monferrato, nostra madrina. Quest’anno, a Bolzano, il consiglio ha sfilato invece con la Sezione di Imperia che collabora attivamente da tempo al progetto del Rotary International relativo alla “Shelter Box” (si veda l’articolo a pag. 58 della rivista ufficiale “Rotary” del giugno 2012). ShelterBox è un’associazione internazio- Rotary e ANA insieme per costruire solidarietà e amicizia a) Promuovere e sviluppare relazioni amichevoli fra i propri soci per renderli meglio atti a servire l’interesse generale; b) informare ai principi della più alta rettitudine l’attività professionale e imprenditoriale, riconoscendo la dignità di ogni occupazione utile e facendo sì che venga esercitata nella maniera più nobile, quale mezzo per servire la collettività; c) orientare l’attività privata, professionale e pubblica di ogni socio del club secondo l’ideale del servire; d) propagare la comprensione reciproca, la cooperazione e la pace a livello interna- zionale mediante il diffondersi nel mondo di relazioni amichevoli fra persone esercitanti diverse attività economiche e professionali,unite nel comune proposito e nella volontà di servire. a) Tenere vive e tramandare le tradizioni degli Alpini, difenderne le caratteristiche, illustrarne le glorie e le gesta; b) rafforzare tra gli Alpini di qualsiasi grado e condizione i vincoli di fratellanza nati dall’adempimento del comune dovere verso la Patria e curarne, entro i limiti di competenza, gli interessi e l’assistenza; quarantuno nale con fini caritatevoli che in caso di catastrofi offre protezione, calore e dignità alle popolazioni colpite da calamità in tutto il mondo. Il ruolo della ShelterBox è quello di prevenire il peggioramento delle condizioni di vita delle popolazioni che hanno subito gra- vi danni alle cose, fornendo loro tende ed equipaggiamento sufficienti per la sopravvivenza. Ogni contenitore è fornito di una tenda e di suppellettili essenziali per le necessità di una famiglia composta fino a 10 persone rimaste senzatetto. Il contenuto di una ShelterBox è personalizzato a seconda c) favorire i rapporti con i Reparti e con gli Alpini in armi; d) promuovere e favorire lo studio dei problemi della montagna e del rispetto dell’ambiente naturale, anche ai fini della formazione spirituale e intellettuale delle nuove generazioni; e) promuovere e concorrere in attività di volontariato e Protezione Civile, con possibilità di impiego in Italia e all’estero, nel rispetto prioritario dell’identità associativa e della autonomia decisionale. a) Raccogliere, custodire e ordinare l’elenco dei soci rotariani alpini; b) mantenere i necessari contatti con l’Associazione Nazionale Alpini e sostener- ne l’attività specie nel campo sociale; supportare con iniziative di sensibilizzazione e di consenso l’attività operativa delle Truppe Alpine specie nelle aree di crisi; procurare le risorse per il raggiungimento degli scopi della Fellowship; organizzare i Raduni periodici locali e annuale dei Rotariani Alpini, programmare convegni, mostre e altre manifestazioni di valenza culturale, sportiva e ricreativa in linea con lo spirito statutario; assumere qualsiasi altra iniziativa coerente con gli scopi e le finalità della Fellowship. c) d) e) f) g) Fellowship dei Rotariani Alpini - Iniziative e impegni della natura e del clima della sede del disastro, scegliendo con grande cura ogni elemento in modo che tutto sia abbastanza robusto e funzionale. 750 euro è il costo per l’acquisto delle attrezzature, imballaggio, stoccaggio e la distribuzione di una tenda nelle zone del disastro. Una volta che avete donato, la vostra shelterbox avrà un numero che vi verrà segnalato e con il quale potrete monitorare la sua destinazione e riporterà stampato il Vostro logo e/o nome. I donatori possono così monitorare la sua destinazione finale. ShelterBox ritiene inoltre che la generosità dei donatori deve essere riconosciuta e celebrata. A tal fine è stato costituito un albo d’oro di tutti donatori. Proprio gli alpini hanno dato la loro disponibilità e le loro competenze per montare dove è neces- sario le tende equipaggiate, in stretta collaborazione con le organizzazioni locali. Aderire alla “Fellowship rotariani alpini” comporta una quota di sola iscrizione di euro 30 ( per ricevere la documentazione, nonché il distintivo del rotary ove la ruota funge quale nappina di una penna nera); l’amicizia e il forte spirito comune faranno il resto. Per ulteriori chiarimenti ci si può rivolgere a: - Antonio Abate del club di Bolzano per il Trentino-Alto Adige; -55 Alberto Calsamiglia del club di Bassano del Grappa per il Veneto; -55 Giorgio Cossutti, coordinatore distrettuale, del club di Trieste per il Friuli Venezia Giulia. protagonisti Angelo Carlassare Entrato nel R.C.Portogruaro il 1.7.1958, per due volte insignito della P.H.F, fin dagli esordi il Prof. Angelo Carlassare ha rappresentato un punto di riferimento per la vita del Club. Di recente, chiamato a testimoniare la storia del Club, il Prof. Carlassare aveva ancora una volta dato prova di facondia e di ricco ricorso all’aneddotica, a beneficio dei soci di vecchia e di recente data di appartenenza. Certamente le celebrazioni per il prossimo 60° anniversario di fondazione del Club l’avrebbero visto protagonista e attento testimonial. Ciò non sarà possibile, visto che il 25 gennaio scorso è venuto a mancare all’affetto dei suoi familiari e dei soci rotariani. Del Prof. Carlassare non sarà possibile dimenticare la forte personalità, la cospicua ricchezza di interventi, i suoi dossier che testimoniavano la curiosità culturale ad ampio spettro di ricerca, che non disdegnava di attraversare lo studio delle icone russe, le amenità del carnevale e perfino la culinaria, come pratica e come teoria. La sua presenza al Club sapeva di appartenenza, come affettività per una propria creatura, per cui ogni traghettata verso le novità doveva essere puntualmente controllata, ponderata e valutata sotto l’ottica dell’opportunità, il tutto condito dalla sua forte vis argomentativa, che costringeva l’interlocutore di turno ad un impegnativo esercizio dialettico. Della sua scomparsa risentirà anche la storia del gemellaggio con il R.C. di Wolfberg in Austria, nato con il significativo contributo del Prof. Carlassare, in un periodo e durante tempi alquanto difficili per i rapporti diplomatici italo - austriaci e voluto proprio per affermare la superiorità dei valori rotariani di fratellanza fra i popoli, al di sopra dei nazionalismi di difficile profilo. Certamente la personalità del Prof. Angelo Carlassare non si sostanziava di indicatori semplici e di quotidiana normalità, sia sul fronte della propria vita professionale, sia su quello della vita di società, sia su quello delle relazioni interpersonali, dentro e fuori dei confini nazionali. Forse, conoscendo anche la sua particolare predilezione per l’ironia, ora, dall’alto della sua nuova dimensione, il Prof. Carlassare starà sorridendo di queste mie annotazioni. Ciao, Angelo! quarantatré di Francesco Quacquarelli RC Padova Euganea 10 anni in Mozambico I traguardi di Machanga I piani di sviluppo agro-zootecnici realizzati con successo nelle Missioni Comboniane Nel decennale dell’inizio della cooperazione fra il Rotary Club Padova Euganea e le missioni Comboniane di Beira in Mozambico abbiamo finanziato e realizzato un ulteriore piano di sviluppo agro-zootecinco, questa volta nella Missione di Machanga. Il distretto di Machanga è situato al sud della provincia di Sofala, e confina con la provincia di Inhambane a sud, col Distretto di Búzi a nord, con l'Oceano Indiano a est e con il Distretto di Chibabava e la provincia di Manica a ovest. Nel territorio che comprende il distretto predomina un suolo argilloso. Il distretto è delimitato a sud dal Rio Save che a sua volta delimita il distretto di Inhambane. In termini di popolazione, il distretto conta 51.912 abitanti, la maggior parte dei quali si dedica ad attività economiche come pesca, agricoltura e allevamento bovino. Nella maggior parte dei campi si col- L'impatto di questa catastrofe non fu disastroso solo per la perdita e i danni materiali, ma anche per la desolazione e demotivazione di gran parte della popolazione che vide gran parte dei suoi beni e del suo lavoro persi per sempre. Aldilà dei dati relativi direttamente alla comunità di Machanga, è importante presentare alcune informazioni più specifiche sulla situazione della Missione, poiché il miglioramento delle condizioni di apprendimento e di vita dei giovani che vi vivono rappresenta una parte degli obiettivi di questo progetto. La missione Santa Teresa del Bambin Gesù di Machanga fu iniziata nel 1945 e fino al 1943 fu coordinata dai missionari francescani. Con la proclamazione dell’Indipendenza Nazionale, questa istituzione fu nazionalizzata e controllata dallo Stato. Nel 1993, con la firma dell’accordo di pace, la quarantacinque tiva riso che serve principalmente per il sostentamento familiare. Allo stesso modo si coltiva mapira e manioca. La pesca ugualmente è per il fabbisogno familiare, ma in molte occasioni si trattiene una parte di questa che è trasportata nella città di Beira per essere venduta. In questa zona la quasi totalità della popolazione appartiene al gruppo etnico “NDAU”. Nel 2000 questo distretto fu uno dei più danneggiati dall'inondazione e dal ciclone che afflissero il centro e il sud del paese. Gran parte del distretto rimase inondata, principalmente la zona che ospitava la sede del distretto. In questo modo molte piantagioni furono distrutte, circa il 90% delle case furono demolite, morirono una gran quantità di animali e, secondo vari testimoni, molte persone si salvarono solo grazie all'aiuto delle barche e dagli elicotteri che li raccolsero, togliendoli dalla zona più alta. RC Padova Euganea missione fu affidata alla Chiesa e all’Arcidiocesi di Beira. Dal 1995 furono realizzate diverse opere di ricostruzione come le aule della scuola e le case per i professori con l’aiuto di diversi enti nazionali e internazionali. Oltre alla scuola “generale” a Machanga nel 2011 è stata aperta la Scuola Professionale Familiare Rurale. Durante il triennio gli studenti imparano le più moderne tecniche di coltivazione e di allevamento, con un occhio di riguardo alle attrezzature e ai mezzi disponibili nel loro contesto di provenienza. Imparano così l’uso di fertilizzanti e pesticidi naturali, l’uso della “copertura morta” per preservare l’umidità del terreno anche nella stagione secca e ridurre la necessità dell’irrigazione, l’allevamento di specie autoctone, più resistenti, piuttosto che specie alloctone, più produttive ma che hanno bisogno di trattamenti sanitari costanti. Una caratteristica di questa scuola è la “pedagogia dell’alternanza”: gli studenti passano due settimane a scuola con lezioni teoriche e facendo pratica nei terreni della Missione, e due settimane a casa sperimentando quanto appreso nei campi familiari, diffondendo, tra familiari e vicini, le tecniche imparate. Durante l’anno scolastico, i professori si recano regolarmente nelle case diviene un campo pratico per i giovani del distretto. Per quanto riguarda l’allevamento, nella Missione di Machanga ci sono maiali, mucche, capre, galline, anatre e conigli. Per quanto concerne l’agricoltura la maggior parte dei terreni sono coltivati a riso e granturco; una parte delle terre sono riservate per la produzione di ortaggi stagionali. Oltre a tutto questo la Missione di Machanga vanta anche un piccolo centro di salute costituito da un’infermeria attrezzata per piccoli traumi e malattie non gravi con funzione di pronto soccorso per gli studenti della missione. quarantasette degli studenti per valutare l’andamento degli orti e dell’allevamento domestico, affinché, alla fine del triennio, lo studente abbia già migliorato la produzione familiare, e iniziato ad usare nuove e migliori tecniche di produzione. Le attività agro-zootecniche sono molto importanti per l'auto-sostenibilità della missione, perché da un lato servono per l'alimentazione degli alunni interni della scuola, e dall'altro per vendere i prodotti al mercato esterno il cui ricavato contribuisce all'autosostenibilità della missione stessa. Inoltre, poiché gli studenti collaborano in queste attività, la produzione agricola e zootecnica RC Padova Euganea L’obiettivo generale del progetto agrozootecnico di Machanga è, come al solito, quello di migliorare la qualità di vita delle popolazioni del Distretto. Perché questo si realizzi è necessario che la produzione di bestiame della missione migliori e aumenti, così da permettere maggiori entrate economiche (attraverso la sua vendita) e un miglior apprendimento da parte degli studenti che possono sperimentare e prendere esempio dalla missione per sviluppare le proprie attività domestiche. Nel concreto il progetto prevede la recinzione degli orti: dato il contesto rurale in cui ci si trova la Missione, è normale che le famiglie allevino animali da cortile, come caprini, ovini e bovini. Nell’ultimo anno gli abitanti di Machanga, a causa della siccità, stanno portando il loro bestiame a pascolare sem- pre più lontano di casa, e molte volte lo lasciano libero per andare a procurare cibo. La Missione si è così trovata a scontrarsi con un problema nuovo e di difficile soluzione: capre e buoi della popolazione circonvicina entrano negli orti coltivati per gli studenti e distruggono pomodori, cipolle, cavoli, e tutto ciò che finisce sotto le loro zampe. Nonostante che il Direttore della Missione, così come il responsabile delle attività produttive, siano stati autorizzati ufficialmente dalle autorità competenti a sequestrare (e restituire previo pagamento di ammenda) gli animali che entrano negli orti della Missione, questo porta a continui attriti con la popolazione. È stato quindi deciso, con l’obiettivo di evitare conflitti con la popolazione circonvicina e di aumentare la redditività (ridurre le I lavori di recinzione… si controlla che tutto sia a posto - La recinzione è terminata la ricostruzione del recinto per caprini e bovini: attualmente i 56 bovini e 21 caprini che sono allevati nella Missione di Machanga pascolano su un territorio “comunitario”, ovvero utilizzato indiscriminatamente da chiunque. Questo comporta che è estremamente difficile controllare gli incroci e, cosa ancora più grave, prevenire il contagio di malattie. È già stato individuato un nuovo terreno, che sarà utilizzato solamente dagli animali della Missione, ma, prima di trasportare le mandrie, è indispensabile preparare i recinti dove alloggeranno. I bovini della Missione - Il recinto dei bovini dopo la riabilitazione - La stalla per i caprini la ricostruzione del pollaio e delle gabbie per i conigli. In questo momento nella Missione sono allevati 41 conigli, 49 galline e 31 anatre. Visto che il loro allevamento era in fase sperimentale, le gabbie e il recinto sono stati costruiti nel luogo più semplice e meno dispendioso. Questo però non si è rivelato il luogo più idoneo: troppo vicino al generatore (il cui rumore riduce drasticamente la fertilità soprattutto dei conigli) e al convitto delle ragazze (con evidenti problemi igienici). È quindi prioritario spostarli in un luogo più adeguato e riabilitare il pollaio e le gabbie per i conigli. Il luogo scelto per l’allevamento di questi animali da cortile è vicino al porcile e relativamente vicino alle nuove infrastrutture della Scuola Professionale Familiare Rurale. Sarà così più facile per gli studenti prendersi cura dell’allevamento di questi animali e sviluppare capacità e competenze che saranno loro indispensabili per migliorare la produzione delle loro famiglie e così la qualità di vita in generale anche di vicini e conoscenti che apprenderanno dall’esempio dato. I lavori, iniziati nella primavera scorsa, prevedono una spesa totale di € 25.000 così suddivisa: - un pollaio del valore di € 10.600 - una stalla per le capre del valore di € 7.000 - una stalla per bovini del valore di € 6.000 - acquisto animali per la riproduzione per € 1.400 Il tutto è finanziato con: - fondi versati dai soci del nostro Club che hanno risposto generosamente facendo affluire € 13.400 alla Onlus Distretto 2060. - RC Padova Euganea per € 4.100 - Altri Club (Heidelberg A.B., Abano Terme - Montegrotto Terme, Bassano del Grappa, Chioggia, Camposampiero, Cittadella, Padova, Padova Est) per € 8.000. La fine dei lavori è avvenuta nel dicembre 2012. quarantanove perdite) degli orti della Missione, di recintarli. Nel lato frontale sarà collocata una rete di 120 cm, mentre sui restanti tre lati saranno poste 10 file di fil di ferro per 180 cm totali di altezza. Nonostante quest’attività, e i suoi costi relativi, non fosse prevista nel progetto iniziale, la direzione della Missione e i responsabili delle attività produttive l’hanno ritenuta cronologicamente prioritaria rispetto alla ricostruzione delle stalle dei bovini e caprini. Iniziative interclub La provincia di Belluno ritrova i suoi cervelli all’e di Maurizio Busatta - RC Belluno cinquantuno stero Iniziative interclub Terra tradizionalmente di migranti, poi approdo di immigrati (gli stranieri sono il 6 per cento di una popolazione nel complesso molto anziana), anche la provincia di Belluno da alcuni anni vive il fenomeno di una crescente emigrazione intellettuale. Così, su un’idea di Vincenzo Barcelloni Corte, Past Governor del Distretto 2060, è nato il portale BellunoRadici.net, a cui fanno riferimento i talenti bellunesi affermatisi in Italia e all’estero (una “community” di circa 400 persone). E così i tre Rotary Club della provincia, nella scia di uno speciale riconoscimento ai docenti universitari bellunesi tenutosi nel 2010, giovedì 27 dicembre 2012 hanno promosso la Giornata dei ricercatori bellunesi all’estero quale “omaggio” a chi, in università o centri di ricerca universitari, feconda la ricerca con le proprie competenze. L’iniziativa ha registrato notevole interesse e una nutrita partecipazione. Circa una ventina i nominativi che avevano dato la loro adesione all’invito del Rotary. Undici quelli presenti in sala, tre si sono fatti rappresentare da famigliari, un altro infine è stato ospite di una successiva conviviale. Introducendo l’incontro, a nome anche dei Club di Feltre e Cadore - Cortina d’Ampezzo, il presidente di Belluno, professor Gino Zornitta, ha posto l’accento «sull’importanza di un futuro intelligente e inclusivo» grazie appunto alla società della conoscenza. «Per la provincia di Belluno poter contare su questi “ambasciatori”, ha riconosciuto Zornitta, è una fortuna di cui la comunità locale deve sentirsi orgogliosa avendo così l’opportunità di contaminarsi di un respiro internazionale e, nello stesso tempo, potendo cogliere l’occasione di importare conoscenze e tecniche innovative, senza le quali è impossibile crescere e competere». Ai ricercatori che hanno partecipato alla Giornata è stato consegnato lo stesso monolite attribuito ai docenti universitari nel 2010. Vi sono riportate le parole dell’epigrafe greca che compare sul sarcofago di Flavio Ostilio conservato nel palazzo della Crepadona: “Godi dei tuoi monti, sempre ricordandotene”. Alla cerimonia hanno partecipato: Andrea Da Ronch, Ricercatore associato presso la Scuola di Ingegneria dell’Università di Liverpool (Gran Bretagna); Alfredo De Biasio, Ricercatore presso il Centro di ricerca biomedica CICbioGUNE di Bilbao (Spagna); Paola De Mattè, Professore associato di Archeologia e Arte Cinese presso Rhode Island School of Design - Providence (Usa); Caterina Dogliosi, Assistente post-dottorato all’Università di Ginevra e Ricercatrice presso il Laboratorio CERN di Ginevra nell’ambito dell’esperimento ATLAS (già borsista Rotary); Carlo Ferrigno, Primo collaboratore scientifico presso il Dipartimento di Astronomia dell’Università di Ginevra (Svizzera); Alessandro Gaz, Ricercatore al CERN di Ginevra (Svizzera) e ricercatore associato all’Università del Colorado di Boulder (Stati Uniti); Alessandro Prest, Assistente post-dottorato al Politecnico Federale (ETH) di Zurigo (Svizzera); Anna Sperotto, Ricercatrice presso la Twente Universtiy di Enschede (Olanda); Luca Urpi, Ricercatore presso l’International Centre for Geothermal Research di Potsdam (Germania); Tomaso Zimbelli, Responsabile di gruppo di ricerca presso il cinquantatré Laboratorio di Biosensori e Bioelettronica dell’Istituto di Ingegneria Biomedica del Politecnico Federale (ETH) di Zurigo (Svizzera); Riccardo Zanon Ricercatore presso il Learning and Implicit Processes Lab dell’Università di Gent (Belgio). Idealmente presenti e rappresentati da propri congiunti: Carla De Bona Girolametto, Ricercatrice presso il Grand River Regional Cancer Centre di Kitchener (Canada); Francesca Parizzi, Auditor per l’Association of Language Testers in Europe presso l’Università di Cambridge (Gran Bretagna); Mariaelena Pierobon, Ricercatrice presso George Mason University (Usa), già borsista Rotary. Completava la lista Francesco Iorio, già ricercatore scientifico all’IBM in Irlanda e quindi all’Autodesk di Toronto e ricercatore al dottorato di ricerca in Computer Science dell’Università di Toronto (Canada), che ha ritirato il riconoscimento in occasione della prima conviviale di gennaio. Ha concluso l’evento il professor Giovanni Costa, presidente della Cassa di Risparmio del Veneto, professore emerito di Strategia d’impresa all’Università di Padova. Nel suo stimolante contributo, Costa ha parlato di globale e locale e di identità. «L’identità nazionale e regionale, per lungo tempo bandiera esclusiva di certi settori politici e intellettuali, oggi ha assunto caratteri più definiti ed è divenuta un patrimonio comune che va oltre gli steccati ideologici», ha fatto notare. Tuttavia, ha proseguito, «non è ancora abbastanza digerito e assimilato il concetto che l’identità può essere una piattaforma di apertura e non una cappa di chiusura, una preziosa risorsa sociale che consente di affron- tare il problema dell’integrazione degli immigrati senza confusioni; il problema della globalizzazione dell’economia senza provincialismi; il problema della “governance” europea senza complessi e cedimenti. Ma questo vale anche per l’identità veneta, nella versione correntemente (sovra)esposta?». Venendo al tema spesso evocato nei confronti della condizione dei ricercatori, vale a dire che si tratta di un’emorragia di risorse a cui il Paese rinuncia, il professor Costa ha invitato a guardare anche all’altra faccia della medaglia: «Il fatto è che i nostri laureati sono assunti nei laboratori e nei dipartimenti di prestigiose Università straniere, sono pagati meglio che in Italia, dispongono di fondi di ricerca che ci sogniamo: questo è un segno di una validità (del modello formativo italiano, ndr) che va preservata, coltivata, rinforzata». I diretti interessati, richiesti di testimoniare al microfono, non solo la propria esperienza, ma anche il proprio punto di vista hanno sottolineato il valore del «mettersi in gioco» su scacchieri non sempre praticati dai laureati italiani, sottolineando nello stesso tempo l’urgenza di rendere però l’Italia «più attrattiva e attraente» dal lato dell’innovazione e della ricerca. Secondo il professor Costa, i ricercatori riuniti dai Rotary della provincia di Belluno «sono la dimostrazione di un grande patrimonio che deve essere messo in rete valorizzando un concetto di identità, che non significa chiusura. I nostri talenti devono andare là dove possono esprimersi, ma possono riportare nella loro terra di origine le relazioni e la conoscenza accumulata». Solidarietà Oltre le vette per i bimbi Un ponte umanitario con l’Himalaya indiano cinquantacinque buddisti Solidarietà - Un ponte umanitario con l’Himalaya indiano La spedizione, a cui hanno preso parte anche volontari Rotariani, ha consegnato medicinali, generi di prima necessità e concretizzato numerose “adozioni a distanza”. Continua così il ponte umanitario con le comunità monastiche buddiste dei paesi Himalayani, iniziato nel 2004 grazie al progetto umanitario Himalayan Aid, in cui i Rotariani sono in prima linea per portare il loro tangibile aiuto. Il 16 Settembre 2012 Gioacchino Obrietan del R.C. Vicenza Berici, Giovanni La Scala, medico chirurgo del R.C. Padova Est assieme ad alcuni volontari italiani, Andrea Garbin e Roberto Anzolin, seguiti anche dal monaco tibetano Thupten Sherpa che ha fatto da interprete, sono partiti alla volta dello Sikkim, in India settentrionale, per portare aiuti umanitari ed assistenza ai bambini monaci buddisti che vivono nei monasteri di montagna intraprendendo il noviziato. La spedizione ha raggiunto i monasteri Dubbi Monastery - Yuksam, Karma Choker Dechen Nunnery - Rumtek, Old Monastery - Rumtek, Est Sikkim, arroccati sui pendii del monte Kanchenjunga, un luogo remoto, incastrato tra le vette dell’Himalaya dove vivono e studiano decine di bambini monaci di un’età compresa tra i 4 e i 14 anni. Il viaggio Il gruppo ha viaggiato in moto, a piedi e a cavallo per circa 1200 km, trasportando generi di prima necessità e materiale per l’assistenza medica e igienico-sanitaria. La spedizione del gruppo di volontari, accompagnato da una decina di portatori Sherpa, è stata particolarmente difficile in quanto la via per raggiungere i monasteri è spesso interrotta da frane o slavine. A causa delle precarie condizioni delle strade i volontari hanno utilizzato motociclette per il trasferimento dalla cittadina di Gangtok, capitale della regione in cui hanno avuto modo di incontrare il Presidente del Rotary locale Sonam Tshering Marg, fino alla località di Dzongu, ai piedi del massiccio montuoso. Poi il gruppo ha dovuto percorrere a piedi e a cavallo gli stretti sentieri che portano ai monasteri. L’attenzione dei volontari era rivolta in particolar modo ai bambini monaci. Oltre al materiale umanitario, i piccoli novizi hanno ricevuto cospicui aiuti in denaro sotto forma di “adozioni a distanza” (50, suddivise nei tre monasteri), raccolte grazie alla generosità di numerosi privati, famiglie e associazioni italiane che da anni contribuiscono al progetto “adottando” un bambino per un anno con una somma di 150 euro, che vengono consegnate in toto al maestro del monastero. I Rotary Club partecipanti hanno dato il loro contributo con: adozioni e provviste (RC Padova Est - RC Vicenza Palladio RC Vicenza Berici) e medicinali e provviste (RC Verona Soave). RC della Provincia di Pordenone Quasi il 20% dei giovani tra i 18 e i 39 anni sono immigrati: basterebbe questo dato per capire come la provincia di Pordenone, in cui si conta la presenza di ben 123 etnie diverse, sia un laboratorio d’indagine socio-antropoligo veramente speciale per analizzare le dinamiche in atto della convivenza in una comunità multiculturale, multireligiosa e multietnica. Grazie all’ormai consolidata tradizione volta alla creazione e alla diffusione di una positiva cultura di integrazione, i cinque Rotary Club della provincia di Pordenone, in iniziativa congiunta, hanno dato vita al progetto “Conoscersi per Riconoscersi”, allo scopo di favorire il dialogo, l’incontro e la reciproca conoscenza tra cittadini stranieri ed autoctoni che vivono, studiano e lavorano nel territorio pordenonese. Per superare le reciproche diffidenze ed incomprensioni che permangono tra le diverse comunità, si è individuato nella fotografia lo strumento più efficace per favorire un fondamentale quanto indispensabile processo di sincretismo culturale e sociale. I principali temi che la mostra fotografica, “Conoscersi per Riconoscersi – Immagini di Dialogo” va ad indagare sono quelli inerenti al mondo della formazione e professione, della spiritualità ed infine della solidarietà e socializzazione. È stato affidato alla sensibilità di Elio Ciol, rotariano, fotografo locale di caratura internazionale e interprete d’eccezione della terra friulana, il delicato compito di cogliere tra i membri delle diverse comunità di immigrati presenti sul territorio gli attimi che esprimono quei sentimenti umani universali (gioia, allegria, condivisione, impegno, dolore, generosità,…) che ci accomunano e ci permettono di “riconoscerci” al di là delle differenze culturali e religiose. Centinaia di mail e telefonate di contatto, oltre 400 persone incontrate, 31 servizi fotografici, più di 1.500 scatti stanno a testimoniare l’impegno profuso nell’arco del 2012 dal team di persone coinvolte in questo progetto. Grazie a questo incessante lavoro di sensibilizzazione, informazione e condivisione si è sviluppata una “rete” di persone, enti e associazioni, laiche e religiose, di cittadini italiani e stranieri, che condividono profondamente gli obiettivi di questo service assurto ormai a fenomeno di originale e formidabile socializzazione per la coralità e lo spirito di dialogo e confronto che lo contraddistinguono. In considerazione dell’alto profilo morale e artistico, l’iniziativa ha già ricevuto il patrocinio di enti pubblici, religiosi, culturali, in attesa di ottenere l’Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica. Per il suo universale valore di testimonianza, la Regione Friuli Venezia Giulia vuole ospitare la mostra di oltre 140 fotografie nella sua più prestigiosa sede di rappresentanza: Villa Manin di Passariano (Codroipo – Ud) dal 22 marzo e il 26 maggio 2013. All’inaugurazione è prevista anche la partecipazione dei corpi diplomatici di diverse comunità straniere. Per valorizzare ulteriormente l’iniziativa e dotarla di uno strumento di fondamentale documentazione è prevista l’edizione di un catalogo trilingue (italiano, inglese e francese), comprensivo di quattro saggi e corredato da un dvd con le interviste ai principali artefici dell’iniziativa. cinquantasette Immagini di dialogo Conoscersi per Riconoscersi Dal 22 marzo originale mostra fotografica a Villa Manin di Passariano (Udine) RC Maniago – Spilimbergo Il Concilio 50 anni fa e la società oggi Incontro con il vescovo di Concordia-Pordenone Mons. Giuseppe Pellegrini Il Vescovo di Pordenone Mons. Giuseppe Pellegrini ospite al Club di Maniago Spilimbergo per parlare della società d’oggi a distanza di cinquant’anni dal Concilio Vaticano secondo indetto da Giovanni XXIII, il Papa Buono. Presenti con lui mons. Fabio Pighin ospite del Presidente Vincenzo Canzonieri, il Parroco di Anduins don Italico Gerometta, ospite del cugino Dante Gerometta, prof.ssa Carolina Zanelli mosaicista. Molto qualificata anche la partecipazione degli altri Rotary Club della provincia: Sacile - Centenario con il suo Presidente Giancarlo Sam, San Vito al Tagliamento con il suo Presidente Fabrizio Blaseotto, l’Assistente del Governatore Ugo Fonte accompagnato dalla signora Adelaide. Già prima dell’intervento ufficiale il Vescovo si è fatto conoscere come persona aperta, gioviale, sorridente, e questo è stato certamente positivo per generare nei soci un atteggiamento di benevole e attenta attenzione agli argomenti poi presentati. La Chiesa ha proclamato quest’anno “l’Anno della Fede”, ma, ha sostenuto il Vescovo, se la fede non prende corpo nell’agire concreto, nell’operare con gli altri e per gli altri, nel venire incontro soprattutto alle persone più bisognose, manca della sua sostanza fondamentale. In questo il Presule si richiamava in fondo allo stesso Paolo di Tarso quando proclamava l’alto valore della carità intesa come amore, amore verso gli altri. Una tesi ribadita poi dai Papi a noi più vicini nel tempo Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II, l’attuale Pontefice Benedetto XVI. D’altronde una sorta di primato dell’agire rispetto alla fede sembra trasparire, ma questo è una nostra sommessa opinione, nel pensiero del recentemente scomparso Arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini il cui libro “Dare a ciascuno una voce” che sarà distribuito nelle edicole proprio in questi giorni, è lanciato in bella evidenza con le parole dello stesso Cardinal Martini: “Ciascuno di noi ha in sé un credente e un non credente che si interrogano a vicenda”. Dopo le parole del Vescovo ci sono stati degli interventi. Taher Diafarizad ha posto il problema delle numerose Chiese cristiane che, in alcune parti d’Europa, sono cedute e poi vengono acquistate da fedeli cinquantanove Islamici e trasformate in Moschee. Mons. Fabio Pighin che, sollecitato a parlare, ha allargato il discorso nello stesso solco del Vescovo. Nemo Gonano ha messo in luce la sintonia degli ideali cristiani della umana solidarietà con lo spirito rotariano dei service diretti verso le persone meno fortunate. In questo contesto egli ha citato come esempio la straordinaria iniziativa del Club del trasferimento da Pordenone alla città di Russeau in Mauritania di un ambulatorio per la diagnosi dei tumori femminili e della relativa preparazione del personale sanitario in una zona dove le condizio- ni igieniche sono letteralmente desolanti. Ha voluto dare atto per questa iniziativa soprattutto al forte impegno dell’attuale Presidente Vincenzo Canzonieri medico presso il CRO di Aviano e del geom. Valentino Bertoli operante in quelle zone. Al Vescovo + stato donato un tipico “prodotto” del territorio in cui insiste il Club: quel mosaico che ha in Spilimbergo il suo centro irradiatore. Si è trattato di un quadro raffigurante un Cristo molto bello il cui originale è rappresentato in un affresco di una Chiesa abruzzese. Carolina Zanelli lo ha studiato e tradotto stupendamente in mosaico. PUNTI VENDIT VENDITA TA DIRETTI D CORTINA COR TINA D’AMPEZZO SAN CANDIDO BOLZANO CORVARA COR VA ARA SAN MARTINO MARTINO DI CASTROZZA GIOVANNI SAN GIOV VA ANNI LUPATOTO LUP PATOTO TOT T PORCIA www.ducadivaltorta.it .ducadivaltorta.it VOLA DA VENEZIA VERSO IL MONDO Scegli la destinazione, viaggia dove vuoi A ALGHERO ALICANTE AMSTERDAM ATHENS ATLANTA B BACAU BARCELONA BARI BASEL BERLIN BILBAO BIRMINGHAM BORDEAUX BRATISLAVA BRINDISI BRUSSELS BUCHAREST BUDAPEST C CAGLIARI CASABLANCA CATANIA CHISINAU COLOGNE-BONN COPENHAGEN CORFÙ D DOHA DUBAI DUBLIN DUBROVNIK DUSSELDORF E EDINBURGH EINDHOVEN F FRANKFURT G GENEVE H HAMBURG HANOVER HELSINKI HERAKLION I IBIZA ISTANBUL K KOS KRAKOW L LAMEZIA TERME LAMPEDUSA LEEDS-BRADFORD LILLE LISBON LONDON LGW LONDON LHR LUXEMBOURG LYON M MADRID MALAGA MANCHESTER MARSEILLE MENORCA MONTREAL MOSCOW MUNICH MYKONOS N NANTES NAPLES NEW YORK JFK NEWCASTLE NICE NOTTINGHAM O OLBIA OSLO P PALERMO PALMA MALLORCA PARIS CDG PARIS ORY PHILADELPHIA PORTO PRAGUE PRISTINA R REGGIO CALABRIA RIGA RODI ROMA S SANTIAGO DE C. 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