Il pubblico impiego nella Federazione russa Russia 2004 INDICE 1. Introduzione 3 2. Nozioni generali 3 3. Principi fondamentali del pubblico impiego 7 4. Organizzazione del pubblico impiego 4.1. Categorie dei pubblici uffici 11 4.2. Carriere e qualifiche 13 4.3. Gradi e classi di merito 14 5. Rapporto di servizio 5.1. Assunzione nel pubblico impiego 15 5.2. Il contratto di impiego 19 5.3. Doveri e diritti degli impiegati 20 5.4. Valutazione dei dipendenti pubblici 27 5.5. Incentivi e premi. Responsabilità disciplinare 30 5.6. Risoluzione delle controversie individuali di lavoro 32 5.7. Risoluzione del rapporto di lavoro 33 6. La formazione del personale amministrativo 35 7. Le riforme politico-amministrative nella Federazione russa 7.1. Introduzione 40 7.2. I Tappa 1991-1993 41 7.3. II Tappa 1993-1995 43 7.4. III Tappa 1995-2000. L'autogoverno locale 47 7.5. IV Tappa 2000- 49 Appendice 1. Gerarchia degli atti normativi 54 Appendice 2. Fonti principali 56 2 1. Introduzione La ricerca è diretta ad affrontare le problematiche inerenti l’organizzazione ed il funzionamento del pubblico impiego russo, nonché la disciplina del rapporto di lavoro. In primo luogo vengono analizzate le nozioni generali attinenti al pubblico impiego ; in secondo luogo sono passati in rassegna i principi fondamentali che disciplinano questo settore, e infine viene focalizzata l’attenzione sull’organizzazione del personale russo e sulla sua classificazione in categorie. La ricerca si orienta poi verso un’attenta disamina del rapporto di servizio nel quadro del pubblico impiego, soffermandosi in particolare sul contratto di lavoro, sui diritti e i doveri degli impiegati, e così via. Nella parte conclusiva viene esaminata la problematica attinente alla formazione e all’aggiornamento professionale del personale. Alla luce delle riforme politico-amministrative adottate in Russia, che hanno innovato i principi fino ad allora vigenti in materia di pubblica amministrazione, si è ritenuto opportuno fare un breve excursus anche sugli aspetti principali di queste riforme, al fine di poter valutare la loro effettiva influenza sul pubblico impiego e sull’attività dei dipendenti pubblici. La ricerca è corredata da un vasto elenco di documenti che approfondiscono i diversi aspetti della organizzazione del pubblico impiego, dell’attività degli impiegati e della gerarchia degli atti normativi nell’ordinamento russo. 2. Nozioni generali Le risorse impiegate nella pubblica amministrazione russa sono ingenti, in quanto rientrano nella sua sfera di competenza tutti gli istituti e tutte le imprese che vengono finanziate dal bilancio statale. Allo Stato fanno infatti riferimento l’esercito, le scuole, le università, gli ospedali, le imprese pubbliche, e così via. Secondo il “Programma federale di riforma del pubblico impiego della Federazione russa per gli anni 2003-2005”, approvato con Decreto del Presidente della Federazione in data 19 novembre 2002, n. 1336, il numero totale dei dipendenti impiegati dalla Federazione, dagli Enti federati, 3 nonché dagli Enti di autogoverno locale 1 ammontava all’inizio del 2002 a 1.053.100 unità, e un consistente aumento era avvenuto negli anni precedenti, a seguito dell’istituzione di una nuova struttura amministrativa dedicata a curare lo sviluppo dell’economia di mercato. Da notare che la grandissima maggioranza di questi dipendenti non lavora presso la Federazione, ma presso gli Enti federati. Sempre secondo il citato Decreto, nel 1999 la Russia aveva 2,8 impiegati pubblici per 1000 abitanti, mentre la Gran Bretagna e gli Stati Uniti ne avevano rispettivamente 5,2 e 3,9. Ciò premesso è da rilevare che per “ pubblici impiegati ” si intendono soltanto coloro che svolgono un’attività professionale presso l’amministrazione federale o presso le amministrazioni degli Enti federati. I principali atti normativi che regolano il pubblico impiego nella Federazione Russa sono: • La Costituzione della Federazione Russa; Le leggi federali, in particolare : • La Legge federale 27 maggio 2003 n. 58 recante “ Ordinamento del pubblico impiego nella Federazione Russa”; • La Legge federale 27 luglio 2004 n. 79 “Sul pubblico impiego civile nella Federazione russa” che contiene la disciplina organica della materia (in mancanza di altre specificazioni, è questa la fonte cui ci si riferisce nel testo con l’espressione Legge federale); • La Legge federale 30 dicembre 2001 n. 197(e successive modifiche) recante “Codice del lavoro della Federazione russa” I Decreti del Presidente della Federazione, tra i quali : • Decreto del Presidente della Federazione russa 12 agosto 2002 n. 885, recante “Principi generali di condotta dei dipendenti pubblici”; • Decreto del Presidente della Federazione russa 19 novembre 2002 n. 1336, intitolato “Programma federale sulla riforma del pubblico impiego nella Federazione russa” ; 1 N.d.C. A termini dell’art. 65 della Costituzione la Federazione russa è composta da 89 Enti o Soggetti diversi, che hanno a seconda dei casi il nome di Repubbliche, Territori, Regioni, Città federali, Regioni Autonome, Aree Autonome. La Costituzione prevede altresì, agli artt. 130 ss., la formazione di Enti di autogoverno locale o municipale. 4 • Decreto del Presidente della Federazione russa 1° febbraio 2005 n. 110, recante “Disciplina della procedura di valutazione dei dipendenti pubblici”; • Decreto del Presidente della Federazione russa 1° febbraio 2005 n. 113, recante “Procedura per il conferimento delle classi di merito nell’impiego pubblico federale”; • Decreto del Presidente della Federazione russa 1° febbraio 2005, n. 159, recante “Approvazione del contratto standard per l’assunzione nel pubblico impiego della Federazione russa”. Seguono le Disposizioni emanate dal Governo della Federazione ; i Regolamenti adottati dagli organi (ad es. i Ministri) ed enti federali ; le Costituzioni o gli Statuti 2 , le Leggi e i Regolamenti adottati dagli Enti federati ; Gli Statuti e le norme approvate dagli Enti di autogoverno locale 3 . Vi sono, poi, una serie di atti normativi che disciplinano gli organi militarizzati. Come si può evincere dall’elenco, il primo atto normativo che disciplina il pubblico impiego in Russia è la Costituzione, che stabilisce i principi fondamentali dell’organizzazione del pubblico impiego. Tali principi possono essere suddividi in due gruppi. Nel primo rientrano le norme aventi portata generale, come gli articoli da 65 a 79, sull’organizzazione della Federazione, gli articoli da 17 a 64, aventi ad oggetto i diritti e le libertà dell’uomo del cittadino, nonché gli articoli da 80 a 93, sulla figura del Presidente della Federazione russa. Il secondo gruppo, invece, è costituito dalle norme costituzionali che regolano aspetti fondamentali del pubblico impiego, come gli articoli 32 e 97: in questi ultimi è per la prima volta utilizzato il termine “pubblico impiego”, che non esisteva nella Costituzione dell’URSS e della Repubblica socialista federativa sovietica russa. In prima attuazione della Costituzione è intervenuta la Legge federale del 31 luglio 1995, recante i “Principi fondamentali del pubblico impiego nella Federazione Russa”, che ha fissato i cardini della intera organizzazione amministrativa. 2 N.d.C. In base alla Costituzione (art. 5, comma 2), le Repubbliche sono dotate di proprie Costituzioni, mentre gli altri Enti o Soggetti della Federazione sono dotati di Statuti. 3 Sul valore e la posizione reciproca di queste fonti v. infra l’Appendice 1. 5 Tale legge è stata parzialmente modificata dalla successiva Legge federale 27 maggio 2003 n. 58, recante “Ordinamento o sistema del pubblico impiego della Federazione russa”, ed è stata poi completamente abrogata dalla Legge federale 27 luglio 2004 n. 79, che detta la normativa organica “ Sul pubblico impiego civile nella Federazione russa”. Si è avuta così una riforma complessiva del pubblico impiego, secondo le indicazioni contenute nel già citato “Programma federale di riforma dell’impiego pubblico della Federazione russa per gli anni 20032005”, che allo scopo di migliorare l’efficienza delle prestazioni offerte dal pubblico impiego indicava tra i suoi obbiettivi : instaurare un principio di uniformità del regime applicabile al pubblico impiego a tutti i livelli di potere presenti nella Federazione; definire i ruoli, i poteri e le responsabilità degli impiegati attraverso l’esatta descrizione delle mansioni d’ufficio ; assicurare l’apertura della pubblica amministrazione alla società civile, e il controllo di quest’ultima sulla prima ; applicare nuove tecniche per la selezione del personale e per la valutazione del rendimento lavorativo ; implementare programmi di formazione e qualificazione professionale del personale ; individuare meccanismi idonei a rilevare e risolvere i conflitti di interesse, e introdurre una disciplina legale dell’etica professionale che deve guidare i dipendenti pubblici. Su queste basi, la Legge federale definisce in primo luogo la nozione di “pubblico impiego civile” (art. 3), stabilisce i principi fondamentali della materia (art.4), indica le fonti che sono competenti a disciplinarla (art.5), e impone agli Enti di autogoverno il rispetto delle disposizioni relative ai requisiti di assunzione, ai doveri e alle restrizioni di carattere generale, alla formazione e qualificazione professionale degli impiegati (art. 7). La Legge disciplina poi le carriere, le qualifiche e le classi di merito dei pubblici dipendenti. Essa contempla altresì i diritti di questi ultimi, stabilendo un sistema di garanzie, e ne enuncia i doveri ; disciplina inoltre l’assunzione in servizio, gli stipendi e le ferie, la valutazione degli impiegati e i motivi per i quali essi possono essere sospesi o esonerati dal servizio. 6 Si deve ricordare che il Codice del Lavoro funge da fonte integrativa in materia di pubblico impiego, ossia disciplina il rapporto di servizio degli impiegati pubblici in tutte le parti che non risultano regolate dalla leggi ad esso dedicate. Il Codice enuncia le norme riguardanti il contratto di lavoro privato, le garanzie e le sanzioni. La Costituzione della Federazione russa e le citate Leggi federali hanno avviato il processo legislativo negli Enti che compongono la Federazione, contribuendo alla creazione di una cospicua base normativa. Questo ha comportato l’esistenza ad oggi di decine di leggi e di altri atti normativi approvati dagli Enti stessi nella materia del pubblico impiego. Questa legislazione autonoma dimostra che gli Enti facenti parte della Federazione Russa stanno acquisendo una indipendenza economica, e appaiono in grado di esercitare i loro poteri in un crescente numero di materie. Da rilevare che i soggetti in questione nell’elaborare leggi in materia di pubblico impiego hanno affrontato problemi di conflitto con la legislazione federale, risolvendoli però brillantemente. 3. Principi fondamentali del pubblico impiego. Per individuare i principi fondamentali su cui si basa il pubblico impiego bisogna considerare non soltanto la Legge federale 27 luglio 2004 n. 78, ma anche la precedente Legge federale 27 maggio 2003 n. 58, che ne detta un elenco più completo. Essi sono : 1) federalismo; 2) legalità; 3) priorità dei diritti e delle libertà dell’uomo e del cittadino; 4) eguale diritto di accesso ai pubblici uffici per tutti i cittadini; 5) carattere unitario dei principi legali e organizzativi dell’amministrazione russa, che assicuri un approccio comune all’organizzazione del pubblico impiego; 6) coordinamento con il pubblico impiego municipale ; 7 7) apertura della pubblica amministrazione e sottoposizione al controllo sociale, attraverso un’informazione obbiettiva sull’attività svolta dalla pubblica amministrazione ; 8) professionalità e competenza degli impiegati ; 9) protezione del dipendente pubblico da interferenze arbitrarie nella sua attività d’ufficio. Passiamo ora ad evidenziare le caratteristiche dei principi enunciati. Il primo e il quinto principio enunciano l’unitarietà del sistema amministrativo russo, pur nel rispetto della divisione delle competenze tra la Federazione e gli Enti che ne sono membri. Questo principio è una conseguenza naturale dell’ordinamento dello Stato federale stabilito dalla Costituzione. In base alle Legge federale 27 maggio 2003, n. 58 (art. 4), alla Federazione spetta regolare il pubblico impiego federale; il pubblico impiego presso gli Enti che compongono la Federazione viene invece regolato dalle leggi e dagli altri atti normativi adottati da tali Enti in conformità ai principi costituzionali e alle Leggi Federali sul pubblico impiego. Ciò significa che tutti gli impiegati pubblici sono sottomessi a regole generali comuni, indipendentemente dal fatto che siano in servizio presso la Federazione russa o presso uno dei suoi membri. Così, il capitolo III della Legge federale 27 luglio 2004 n. 79, rubricato “Statuto del pubblico impiegato”, stabilisce i diritti e i doveri di tutte le persone che lavorano nel pubblico impiego, sia della Federazione che degli Enti federati. Nella Federazione russa esiste inoltre un unico sistema di classificazione degli uffici statali, e un'unica procedura per l’assunzione al pubblico impiego. Il principio in esame garantisce così l’indipendenza dell’amministrazione dagli eventuali cambiamenti politico-istituzionali. Il secondo principio indica la sottoposizione dell’attività amministrativa alle regole giuridiche, secondo la gerarchia degli atti che le producono, a garanzia dei cittadini. Esso impone altresì di disciplinare con legge lo statuto dei pubblici dipendenti, a garanzia di questi ultimi. Il terzo principio indica la priorità dei diritti e delle libertà dell’uomo e del cittadino riconosciuti dalla Costituzione della Federazione russa come valore supremo. Il riconoscimento, il rispetto e la difesa dei diritti e delle 8 libertà dell’uomo rappresentano un dovere per lo Stato e per i suoi dipendenti. L’inosservanza di tale principio costituisce una grave violazione dei doveri d’ufficio. Il quarto principio disciplina l’accesso paritario dei cittadini ai pubblici uffici. La procedura di assunzione al pubblico impiego può contemplare come requisiti soltanto il possesso della cittadinanza della Federazione russa, la capacità di parlare correntemente la lingua ufficiale di quest’ultima (il russo), e il possesso di un’adeguata “preparazione professionale”, certificata dai titoli di studio. Così nei requisiti di assunzione, come nelle condizioni di impiego non possono essere fatte distinzioni di razza, nazionalità, ricchezza, residenza, credo religioso, convinzioni politiche o filosofiche, appartenenza ad associazioni, e in generale distinzioni che non attengano alle qualità professionali che deve possedere il pubblico impiegato. Il sesto principio stabilisce il coordinamento tra la pubblica amministrazione della Federazione e degli Enti federati con quella municipale, onde assicurare l’efficienza complessiva del sistema. Il settimo principio, quello dell’accessibilità della pubblica amministrazione, impone innanzi tutto che le leggi debbano essere pubblicate, e che qualsiasi atto giuridico avente ad oggetto i diritti, le libertà e i doveri dei cittadini non possa entrare in vigore se prima non è pubblicato ufficialmente. In conseguenza di questo principio l’impiegato ha il dovere di rendere accessibili al pubblico gli atti normativi e i documenti adottati dell’ente di appartenenza, se riguardano direttamente diritti e libertà. Va posto in evidenza, però, che la Legge Federale istituisce alcune limitazioni a questo principio, stabilendo che l’impiegato è tenuto a rispettare il segreto di Stato e il segreto d’ufficio riguardanti informazioni che in base alla legge possono mettere in pericolo l’interesse nazionale. Si può quindi affermare che il pubblico impiego della Federazione russa si basa sulla combinazione dei principi di pubblicità e di confidenzialità, che debbono essere bilanciati in modo da assicurare la massima informazione dei cittadini senza però ledere l’interesse nazionale. L’ottavo principio richiede professionalità e competenza nei pubblici dipendenti. La prima impone all’impiegato l’adempimento costante dei suoi doveri d’ufficio ; la competenza, invece, riflette il volume delle conoscenze e dell’esperienza lavorativa dell’impiegato. Un’adeguata 9 professionalità funge da stimolo per l’acquisizione di nuove cognizioni, per l’approfondimento di quelle già possedute, per lo sviluppo delle capacità organizzative, per l’osservanza della disciplina. L’attività diretta ad assicurare l’esercizio dei poteri degli organi pubblici deve insomma essere considerata una professione che richiede un’alta qualificazione e un’esperienza adeguata, che può essere acquisita e mantenuta soltanto svolgendo un lavoro costante e diligente. Questo tipo di attività è molto importante per lo Stato, e la Legge federale, affermando il principio della professionalità e competenza degli impiegati, riconosce che la posizione di quest’ultimi, nella maggior parte dei casi, dipende da loro stessi, dalla loro attività e dal loro sforzo per raggiungere il più alto rendimento. Il nono principio garantisce l’indipendenza dei dipendenti pubblici dalle indicazioni che provengano da partiti politici o da movimenti o da organizzazioni sociali o religiose. Questo principio è insito nella Costituzione, che riconosce la più ampia libertà ideologica e politica, e stabilisce che nella Federazione russa nessuna ideologia può assurgere a ideologia statale. I doveri e le funzioni degli impiegati statali richiedono quindi una assoluta imparzialità ideologica e politica. Da precisare che il principio in questione non impedisce all’impiegato statale di far parte di un partito politico o di una associazione. Lo scopo di questo principio è quello di rendere liberi gli impiegati dall’influenza e dal controllo dei partiti politici, affinché essi possano lavorare indipendentemente dai cambiamenti della maggioranza di governo, e non debbano temere il licenziamento per motivi politici nel caso in cui salga al potere il partito politicamente opposto a quello di appartenenza. La legge federale 27 luglio 2004 n. 79 sul pubblico impiego civile ha specificato il principio in esame, prevedendo espressamente (art. 4, n. 5) che tale tipo di impiego ha carattere di stabilità. Tale ultimo principio consente di limitare l’avvicendamento del personale e di garantire continuità nello svolgimento delle mansioni impiegatizie, ciò che rappresenta una delle condizioni più importanti del funzionamento della pubblica amministrazione. La stabilità in ruolo e la certezza della posizione di carriera sono infatti elementi fondamentali sia per la struttura di appartenenza dell’impiegato, sia per l’ impiegato stesso. Quest’ultimo gode così di idonee garanzie anche per il caso in cui l’organizzazione del pubblico impiego sia sottoposta a radicali cambiamenti. In sostanza, lo status degli impiegati non può dipendere dalla situazione politica, dalla volontà arbitraria di una persona fisica o da cambiamenti organizzativi che potrebbero risultare ingiustificati. 10 Alla luce delle considerazioni emerse dall’analisi dei nove principi fondamentali in materia di pubblico impiego, passiamo ora ad esaminare le varie categorie di uffici e di impiegati pubblici. 4. Organizzazione del pubblico impiego. 4.1 Categorie dei pubblici uffici. In base alla legge federale 27 maggio 2003 n. 58 sull’ordinamento del pubblico impiego della Federazione russa, i pubblici uffici si dividono in due grandi settori, che riguardano l’uno l’esercizio dei poteri costituzionali della Federazione e degli Enti federati, e la loro immediata attuazione, l’altro le attività dirette ad assicurare l’esercizio di tali poteri. Ai pubblici uffici del primo tipo appartengono le cariche di : • Presidente della Federazione russa; • Capo del Governo della Federazione russa; • Presidente delle Assemblee parlamentari della Federazione russa; • Dirigente degli Apparati degli organi costituzionali ; • Deputato; • Ministro; • Magistrato. Si tratta di uffici previsti dalla Costituzione e dalle Leggi federali, o rispettivamente dalle Costituzioni, dagli Statuti e dalle leggi degli Enti federati, che riguardano l’esercizio dei supremi poteri statali da parte degli organi della Federazione o degli Enti federati, oppure la diretta attuazione di tali poteri da parte delle persone che sono investite di tale compito dagli atti normativi suddetti. Le persone che ricoprono questi uffici, svolgendo funzioni statali di primaria importanza, possono intrattenere rapporti con altri soggetti, pubblici o privati, agendo in nome e per conto dello Stato. Questi uffici dispongono di apparati serventi disciplinati e gestiti in maniera autonoma, sia pure sulla falsariga delle Leggi federali sul pubblico impiego. In particolare, è disciplinato con Decreto del Presidente della Federazione in data 2 ottobre 1996 (più volte emendato) lo Statuto 11 dell’Amministrazione del Presidente medesimo, che contempla, al vertice, il Dirigente dell’Amministrazione, seguito dai suoi Primi Assistenti e Assistenti. Nei ruoli sono altresì previsti il Capo della Cancelleria del Presidente, i Capi degli uffici amministrativi, l’Addetto stampa, il Capo del protocollo, i Rappresentanti plenipotenziari e i Consiglieri presidenziali. La Duma di Stato (corrispondente alla nostra Camera dei deputati), a sua volta, ha disciplinato con Regolamento emanato il 16 febbraio 2004 il proprio Apparato servente, come previsto dal Regolamento generale della Duma stessa (art.78). Al vertice si trova il Dirigente dell’Apparato, che è nominato e esonerato dall’impiego su deliberazione del Presidente dell’Assemblea d’intesa con il Consiglio della Duma (composto dal Presidente stesso e dai Capi dei Gruppi parlamentari). Al Dirigente spetta proporre al Presidente dell’Assemblea l’organigramma dell’Apparato, la misura delle retribuzioni e la disciplina del lavoro. In questa rientra obbligatoriamente, in base al Regolamento, il divieto di costituire all’interno degli uffici sezioni di partito o di chiese, o di altre organizzazioni sociali, escluse quelle professionali. I dipendenti dell’Apparato sono considerati impiegati pubblici, i posti di ruolo da essi ricoperti debbono corrispondere ai posti previsti nell’elenco delle carriere e delle qualifiche del pubblico impiego, e le condizioni di lavoro debbono corrispondere alla legislazione federale sul pubblico impiego. Queste disposizioni sono tuttavia derogate dalle norme e istruzioni adottate all’interno dell’Apparato. Ai pubblici uffici del secondo tipo, che svolgono le attività amministrative propriamente dette, corrispondono i posti del pubblico impiego. In base alla Legge federale 27 maggio 2003 n. 58 (artt.1 e 5), sono tali gli uffici che hanno il compito di assicurare l’esercizio dei poteri attribuiti agli organi e alle persone che esercitano i poteri o rivestono le cariche di natura costituzionale o paracostituzionale, precedentemente enumerate. Su questa base, la Legge federale 27 luglio 2004 n. 79, all’art. 3, definisce pubblico impiego civile l’attività professionale svolta dai cittadini che sono incardinati in un ufficio avente tale compito o finalità. 12 Il pubblico impiego. così definito, si divide in : - impiego civile - impiego militare - impiego di polizia. Mentre gli ultimi due sono necessariamente riservati alla Federazione, il pubblico impiego civile si distingue in pubblico impiego presso la Federazione e pubblico impiego presso un Ente federato. 4.2 Carriere e qualifiche. In base alla legge sulla “Disciplina del pubblico impiego civile” i posti di ruolo si suddividono nelle seguenti carriere : 1) carriera direttiva – corrispondente ai posti di dirigente o dirigente supplente tanto di amministrazioni federali o di loro unità organizzative, quanto di amministrazioni degli Enti federati e di loro unità organizzative, a tempo determinato o indeterminato ; 2) carriera di assistente (o consigliere) – corrispondente ai posti istituiti per coadiuvare i dirigenti summenzionati nell’esercizio dei loro poteri, e destinati ad essere occupati soltanto per la durata del mandato spettante agli stessi dirigenti ; 3) carriera di esperto – corrispondente ai posti istituiti a tempo indeterminato con la finalità di supportare tecnicamente l’attività delle pubbliche amministrazioni ; 4) carriera di ausiliario – corrispondente ai posti istituiti a tempo indeterminato per assicurare all’attività della pubblica amministrazione un supporto di tipo organizzativo, informativo, documentale, contabile o altro. Le carriere si articolano a loro volta nei seguenti gruppi di qualifiche : 1) qualifiche superiori ; 2) qualifiche principali ; 3) qualifiche avanzate ; 13 4) qualifiche seniores ; 5) qualifiche juniores. I posti appartenenti alle carriere direttive e di assistente sono suddivise nelle qualifiche superiori, principali e avanzate ; i posti della carriera tecnica sono suddivisi nelle qualifiche superiori, principali, avanzate e seniores ; i posti della carriera ausiliaria sono suddivisi nelle qualifiche principali, avanzate, seniores e juniores. 4.3 Gradi e classi di merito. L’introduzione dei gradi e delle classi di merito rappresenta un ritorno alle tradizioni russe del passato. Nello Stato russo del XVI e XVII secolo esistevano i “libri delle categorie” dove ogni anno venivano registrate le nuove nomine a impiegato statale e gli incarichi che lo zar affidava ai pubblici ufficiali. I “libri delle categorie” furono aboliti da Pietro I, il quale introdusse un sistema unico di “ranghi”. Tale sistema veniva documentato nella “Tabella dei ranghi di servizio”, introdotta nell’ordinamento russo nel 1722, dove venivano registrati i ranghi di 14 categorie, ciascuna delle quali corrispondeva ad un ufficio in campo militare o civile. Il Decreto del potere sovietico del 16 dicembre 1917 abolì tutti i gradi, i ranghi e i titoli sino ad allora esistenti. I gradi e le classi di merito vengono attribuiti agli impiegati in base ad un esame, ed hanno lo scopo di indicare il livello di preparazione professionale del soggetto. Nel sistema del pubblico impiego russo esistono i seguenti gradi e classi di merito (enumerati dall’art. 11 della Legge federale) : • Consigliere di Stato effettivo della Federazione russa di I, II e III classe. Questo grado si può conferire soltanto agli impiegati che appartengono al I gruppo, ovvero godono della qualifica “superiore” del pubblico impiego; • Consigliere di Stato della Federazione russa di I, II e III classe. Questo grado si riferisce agli impiegati che godono della qualifica “principale” del pubblico impiego, cioè agli appartenenti al II gruppo; • Consigliere del pubblico impiego della Federazione russa di I, II e III classe. Questo grado si può conferire agli impiegati che ricoprono la qualifica “avanzata”, quindi del III gruppo; 14 • Assistente esecutivo del pubblico impiego della Federazione russa di I, II e III classe. Questo grado viene attribuito agli impiegati che ricoprono la qualifica seniores, quindi del II gruppo; • Segretario del pubblico impiego della Federazione russa di I, II e III classe. Questo grado si conferisce agli impiegati che ricoprono le qualifiche “juniores”, quindi del I gruppo. Questo tipo di classificazione è applicabile agli impiegati civili, in conformità con la legge federale generale, mentre alle cariche militari e diplomatiche si applicano categorizzazioni diverse. Le classi di merito appena elencate vengono attribuite ad ogni impiegato statale in base alla qualificazione professionale e all’anzianità di servizio. In base al Decreto del Presidente della Federazione 1° febbraio 2005, n. 113, la classe iniziale viene conferita dopo il superamento di un esame, o in ogni caso non prima di tre mesi dal momento dell’assunzione. Quelle successive invece vengono attribuite allo scadere di un determinato periodo di tempo, che va da un anno a due anni a seconda del livello della qualifica di appartenenza. Al fine di incentivare e riconoscere l’eccellenza del servizio prestato, la classe può essere attribuita all’impiegato anche allo scadere dei sei mesi di permanenza nella classe precedente ; oppure può essere attribuita non la classe immediatamente successiva, ma quella ad essa superiore. In particolare sono stabilite le modalità di conferimento del grado di “Consigliere effettivo della Federazione russa”, che è di competenza del Presidente della Federazione russa, così come avviene per il conferimento dei “gradi supremi” militari (maresciallo, generale d’armata) e dei “gradi superiori speciali” (generale/colonnello del servizio interno, della milizia, della giustizia). 5. Rapporto di servizio 5.1. Assunzione nel pubblico impiego. La procedura di assunzione nel pubblico impiego è disciplinata da diversi atti normativi della Federazione russa, in primis dalla Legge federale “Sul pubblico impiego civile nella Federazione russa”. Secondo le disposizioni legislative, hanno diritto di partecipare al concorso per l’assunzione nel pubblico impiego tutti i cittadini della Federazione russa 15 maggiori di anni 18, che parlino correntemente la lingua russa e che posseggano i requisiti professionali richiesti dalla legge federale. L’assunzione e la permanenza in servizio, come già detto, non ammettono nessuna limitazione diretta o indiretta sulla base di razza, nazionalità, lingua, provenienza, condizioni patrimoniali o di servizio, residenza, appartenenza a una confessione religiosa o ad un’associazione. Esistono tuttavia alcuni casi di incapacità, espressamente previsti dalla Legge federale (art. 16). In particolare non si può essere assunti o rimanere in servizio ove ricorrano: • incapacità di intendere e di volere, totale o parziale, riconosciuta con sentenza passata in giudicato; • interdizione dai pubblici uffici in base ad una sentenza di condanna passata in giudicato; • legge; violazione del segreto di Stato o di altri segreti stabiliti dalla • malattia grave, certificata dal servizio sanitario nazionale, che impedisca di adempiere ai doveri d’ufficio ; • parentela diretta o acquisita con il soggetto al controllo del quale l’impiegato statale, nell’adempimento dei suoi doveri, risulta sottoposto ; • inosservanza del Codice di condotta stabilito dalla Legge federale; • perdita della cittadinanza, o acquisto della cittadinanza di un altro Stato; • possesso della cittadinanza di un altro Stato, esclusi i casi in cui l’accesso al pubblico impiego è regolato reciprocamente da accordi internazionali; • presentazione di documenti falsi o deliberatamente false al momento dell’assunzione ; di informazioni • omessa comunicazione, o comunicazione deliberatamente falsa riguardo al proprio reddito e alle proprietà immobiliari e mobiliari ; 16 Da rilevare che per alcune categorie di impiegati le leggi federali possono prevedere ulteriori limitazioni, come avviene ad esempio per gli impiegati dell’ “Ispettorato del Lavoro”. Per alcuni uffici statali esistono anche limitazioni riguardanti lo svolgimento di attività politica : ad esempio all’impiego nel servizio militare possono accedere soltanto persone che non svolgano tale attività e che non facciano parte di nessun partito. A norma dell’art. 12 della Legge federale, oltre ai requisiti generali richiesti per accedere al servizio e per rimanervi, l’impiegato è tenuto a possedere : - un livello di istruzione adeguato al posto di ruolo che intende ricoprire o ricopre; - una precedente esperienza lavorativa, se la legge richiede per un determinato impiego una certa anzianità di servizio; - una preparazione professionale e una serie di abilità che spetta ai regolamenti delle amministrazioni interessate stabilire, e che vengono incluse nel “manuale d’ufficio”. Un requisito molto importante per accedere ai pubblici uffici è costituito dal grado di istruzione che l’aspirante possiede. Infatti, per ricoprire le qualifiche “superiori” e “principali” è necessario avere una seconda laurea, oppure il diploma di un corso post-universitario in Scienza dell’amministrazione. Per ricoprire le qualifiche “avanzate” e “seniores” è necessario avere una laurea specialistica in “Amministrazione centrale e municipale”, o un’altra riconosciuta come equivalente. Infine, per ricoprire le qualifiche “juniores” è sufficiente possedere un diploma professionale o un altro tipo di preparazione riconosciuto come equivalente. La congruità del titolo posseduto, o degli eventuali equipollenti, è valutata da un organo federale, il “Consiglio sugli affari del pubblico impiego”, il quale è chiamato ad applicare la Legge federale del 10 luglio 1992 “Sull’istruzione”. Infatti, per assicurare il carattere universale dell’istruzione su tutto il territorio russo sono stati introdotti degli standard di istruzione che includono una componente federale e una componente locale. Questi standard costituiscono la base per accertare se un titolo di istruzione sia equivalente ad un altro, in quanto stabiliscono il contenuto minimo ed il volume massimo dei programmi stessi, oltre alla preparazione minima necessaria che tutti gli studenti devono avere per ricoprire un determinato impiego. In particolare, lo standard 17 dell’istruzione professionale superiore è stato approvato dalle Disposizioni del Governo della Federazione russa emanate in data 12 agosto 1994 n. 940. La procedura di assunzione al pubblico impiego è minuziosamente disciplinata dalla Legge federale, negli artt. 21 ss. L’assunzione al pubblico impiego si realizza, come già detto, in seguito all’espletamento di un regolare concorso ; ciò vale anche per il trasferimento dell’impiegato ad un posto diverso. Esistono tuttavia alcune eccezioni al principio del concorso : ad esempio, se si tratta di posti a tempo determinato nella carriera direttiva o di assistente ; o se si tratta di assumere personale delle qualifiche juniores. La legge disciplina anche l’organizzazione delle commissioni di concorso. Queste debbono comprendere, in misura non inferiore ad un quarto dei membri, esperti indipendenti designati dal competente Ufficio per la gestione del personale tra persone che fanno parte di istituzioni scientifiche o scolastiche. Inoltre, della commissione concorsuale non possono far parte persone che si possano trovare in conflitto di interessi nello svolgimento della loro funzione. Il resto della disciplina relativa alla procedura concorsuale è approvata con decreto del Presidente della federazione russa. La Legge federale si limita ad aggiungere che i candidati possono impugnare le decisioni della commissione sia davanti agli organi di giustizia interna che davanti al giudice. A norma dell’art. 27 della Legge federale, al nuovo assunto e all’impiegato promosso ad una classe o qualifica superiore può essere imposto un periodo di prova, di durata variabile da tre mesi ad un anno, purché il decreto di nomina e il contratto di servizio lo prevedano espressamente. In questo arco di tempo non può essere incluso il periodo di malattia dell’impiegato o altro periodo nel quale egli non ha svolto le sue funzioni. Ove abbia ottenuto risultati insufficienti durante il periodo di prova, l’impiegato può essere retrocesso al posto precedentemente occupato, oppure essere esonerato dal servizio previa comunicazione motivata. Entrambe queste misure possono essere impugnate dall’interessato davanti al giudice. Viceversa, se il periodo di prova si conclude positivamente, all’impiegato viene conferita la classe di merito, e da allora in poi non può essere destituito se non per gravi motivi espressamente previsti dalla legge. 18 Da notare che in base alla legge il risultato si considera comunque positivo, se l’impiegato continua di fatto ad occupare il proprio posto di lavoro dopo la scadenza del periodo di prova. La persona assunta al pubblico impiego assume lo status di “pubblico impiegato” e di “soggetto del rapporto d’ufficio”. Per “rapporto d’ufficio” si intende la relazione che si instaura tra l’impiegato e l’ufficio in cui esso è incardinato. I rapporti d’ufficio, regolati dalle norme del diritto amministrativo, costituiscono una rete di relazioni giuridiche. Esse nascono in seguito alla decisione dell’amministrazione che attribuisce il posto ad un determinato soggetto, stabilendo poi il momento in cui nascono in capo al soggetto i doveri d’ufficio e i diritti personali. 5.2 Il contratto di impiego. Sulla base del decreto di assunzione o di nomina, adottato dall’amministrazione, viene poi redatto il contratto di impiego o di lavoro. Il contenuto del contratto, nonché la procedura per la stipulazione e per la risoluzione dello stesso sono disciplinati dalla Legge federale negli artt. 23 ss. Per “contratto di impiego” si intende un accordo tra l’impiegato statale e l’amministrazione, in base al quale l’impiegato si assume il dovere di adempiere ai doveri d’ufficio così come sono stabiliti dal “manuale d’ufficio”. Egli si impegna altresì a rispettare la disciplina, secondo le indicazioni dei suoi superiori, mentre l’amministrazione si assume l’obbligo di pagargli lo stipendio e di assicurargli tutte le previste garanzie sociali. Il contratto include tutte le condizioni che sono tipiche di qualsiasi contratto di lavoro : posto di lavoro assegnato, data di inizio, stipendio, diritti e doveri delle parti legati all’adempimento dei doveri d’ufficio, assistenza sanitaria, previdenza sociale. In aggiunta alle condizioni obbligatorie, il contratto di lavoro può contenere condizioni supplementari stabilite in accordo tra le parti, come l’obbligo del periodo di prova, l’obbligo di rispettare il segreto di Stato o altri segreti legali, l’obbligo di seguire un corso di formazione. Queste condizioni, però, non possono peggiorare la posizione dell’impiegato statale così come è garantita dalla legislazione federale sul lavoro. In altre parole, le parti non possono derogare “in pejus” alle condizioni contrattuali stabilite dalla legge federale. 19 Il contratto deve inoltre disciplinare la responsabilità delle parti per l’inadempimento totale o parziale dei reciproci obblighi in conformità della legislazione federale. Il contratto di lavoro può essere a tempo indeterminato o a tempo determinato (per un periodo variabile da uno a cinque anni). La legge federale determina le condizioni in presenza delle quali è obbligatorio stipulare un contratto a tempo determinato : ad esempio, per l’assunzione ad un posto di carriera di dirigente o di assistente ; per l’assunzione ad un posto della carriera diplomatica o consolare ; per la supplenza di un pubblico impiegato assente, che però mantiene il suo posto. La legislazione federale può inoltre prevedere altri casi. A norma dell’art. 26 della legge federale, per la stipula del contratto il cittadino deve presentare i seguenti documenti : - una domanda compilata e sottoscritta personalmente dall’aspirante ; - il passaporto ; - il libretto di lavoro, salvo che non si tratti di primo impiego ; - il certificato della previdenza sociale, salvo che non si tratti di primo impiego ; - il certificato fiscale ; - il certificato relativo al servizio militare ; - il certificato del titolo di studio; - documentazione del reddito e delle proprietà mobiliari e immobiliari possedute. E’ prevista anche la possibilità che l’amministrazione interessata richieda ulteriori documenti. Il contratto viene redatto in due copie, ciascuna delle quali viene firmata dall’impiegato e dal dirigente dell’amministrazione corrispondente. Una copia rimane all’ufficio del personale, l’altra viene consegnata all’impiegato. Il modulo standard del contratto è stato approvato con Decreto del Presidente della Federazione 16 febbraio 2005, n. 119. 5.3 Doveri e diritti degli impiegati. Gli impiegati pubblici rappresentano una categoria particolare tra i lavoratori russi. La legislazione federale stabilisce puntualmente le 20 condizioni del loro lavoro, i diversi aspetti della loro attività e i loro doveri e diritti. I doveri rappresentano una parte molto importante della disciplina del pubblico impiego. L’esistenza di una fitta rete di norme che tutelano l’impiegato statale lo incentiva a non venir meno ai suoi doveri che sono di due tipi: doveri d’ufficio e doveri generali di servizio. I doveri d’ufficio degli impiegati sono legati al tipo di posto che occupano. Essi sono stabiliti in base alle mansioni di ciascuna categoria secondo le particolarità funzionali e le competenze dell’amministrazione corrispondente, e sono espressamente elencati nel “manuale d’ufficio”. A norma dell’art. 24, comma 7, della Legge federale, è proibito richiedere all’impiegato l’adempimento di compiti non previsti dal contratto di servizio e dal “manuale d’ufficio”. Quest’ultimo è stato espressamente previsto dal Programma federale di riforma nell’ambito delle misure intese ad assicurare l’efficienza delle pubbliche amministrazioni. Secondo l’art. 47 della Legge federale, il “manuale d’ufficio” deve includere : 1) i requisiti attinenti alle conoscenze e alle abilità; eventualmente, all’anzianità di servizio o alla precedente esperienza lavorativa ; 2) i compiti o mansioni, la responsabilità per inadempimento totale o parziale degli stessi, i diritti dell'impiegato ; 3) le materie sulle quali il dipendente è obbligato o facoltizzato a decidere autonomamente ; 4) le materie sulle quali egli è obbligato o facoltizzato a collaborare alla preparazione di provvedimenti ; 6) i tempi e le procedure di adozione di tali provvedimenti ; 7) i servizi da prestare in favore di cittadini e organizzazioni ; 8) gli indicatori dell’efficienza e del rendimento delle attività svolte dall’impiegato. 21 I modelli standard dei manuali d’ufficio dovranno essere approvati dall’Ufficio per la gestione del personale dell’Amministrazione interessata. In base alla Legge federale (art.44), questo è un apposito organismo che dovrà essere istituito per svolgere le seguenti funzioni : - curare la selezione del personale ; - presentare proposte per l’implementazione della normativa vigente ; - predisporre tutti i provvedimenti relativi ai bandi di concorso e allo svolgimento degli stessi, alla stipula del contratto di impiego, alla nomina dell’impiegato, al suo licenziamento o esonero ; - conservare il libretto di lavoro e il fascicolo personale dell’impiegato; - curare il registro nel quale debbono essere iscritti tutti gli impiegati che lavorano presso l’Amministrazione ; - assicurare il funzionamento della Commissione per la risoluzione dei conflitti di interesse ; - organizzare la valutazione degli impiegati ; - organizzare l’aggiornamento e la riqualificazione professionale degli stessi ; - assicurare lo sviluppo di carriera degli impiegati ; - controllare l’accuratezza delle informazioni comunicate dal cittadino al momento dell’assunzione ; - organizzare le inchieste interne ; - curare il periodico aggiornamento delle informazioni relative al reddito e alle proprietà dei dipendenti pubblici ; - svolgere attività di consulenza a beneficio degli impiegati su tutti gli aspetti del pubblico impiego, e in primo luogo di quelli legali. I doveri generali di servizio sono stabiliti dall’art. 15 della Legge federale sul pubblico impiego civile. Essi riguardano (oltre all’obbligo di svolgere i compiti stabiliti dal “manuale d’ufficio”) : • il rispetto e l’applicazione della Costituzione russa, delle Leggi federali e delle leggi degli enti che compongono la Federazione russa; • l’esecuzione degli ordini impartiti dai superiori, purché adottati nei limiti della loro legittima autorità; • il rispetto dei diritti e degli interessi legittimi dei cittadini ; • il mantenimento del livello di qualificazione necessario per l’adeguato svolgimento dei compiti ; • il rispetto del segreto di Stato e di ogni altro segreto protetto dalla legge, oltre all’obbligo di non divulgare le informazioni, di cui si venga a 22 conoscenza per motivi di servizio, che riguardino la vita privata, l’onore e la dignità dei cittadini; • la custodia della proprietà pubblica, inclusi i beni dei quali l’impiegato dispone per l’adempimento dei suoi compiti ; • la comunicazione di tutte le informazioni personali o relative ai propri familiari richieste in base alla legge, ivi incluse quelle riguardanti il reddito e le proprietà mobiliari e immobiliari ; • la immediata comunicazione dell’avvenuta rinunzia alla cittadinanza della Federazione, o dell’acquisto della cittadinanza di uno Stato straniero ; • l’osservanza di tutte le restrizioni e proibizioni previste dalle leggi federali, nonché degli obblighi previsti dal “Codice di condotta” ; • la tempestiva denuncia ai superiori delle situazioni di conflitto di interessi che potrebbero insorgere nell’esercizio dei compiti, e l’adozione delle misure necessarie ad evitarle. La Legge federale precisa che l’impiegato non è tenuto ad eseguire gli ordini che ritiene illegittimi ; in tal caso deve indicare per iscritto i motivi del proprio rifiuto, specificando le norme costituzionali o legislative che ritiene violate e richiedendo al proprio superiore una conferma scritta dell’ordine ricevuto. Se invece l’ordine illegittimo viene eseguito, l’impiegato e il suo superiore ne sopporteranno la responsabilità disciplinare, civile, penale e amministrativa. I doveri generali così elencati rinviano ad altre fonti, o ad altre disposizioni della stessa legge federale. In particolare, per non incorrere nella violazione del segreto di Stato bisogna far riferimento alla “Lista di informazioni” che sono considerate segreto di Stato, approvata con Decreto del Presidente della Federazione russa del 30 novembre 1995. Tale lista contiene le informazioni riguardanti l’attività dello Stato in campo militare, economico, di politica estera, di spionaggio, di polizia investigativa, la divulgazione delle quali può danneggiare la sicurezza dello Stato. Quanto alle “proibizioni e restrizioni generali”, esse sono previste dall’art. 17 della Legge federale, e mirano ad assicurare l’imparzialità dell’impiegato nell’adempimento dei suoi doveri, impedendo eventuali abusi. Secondo la Legge federale, l’impiegato non può: 23 • occuparsi a pagamento della gestione di organizzazioni commerciali, salve le eccezioni previste dalla legge federale; • essere membro del Parlamento o del Governo di uno degli Enti che compongono la Federazione o degli Enti di autogoverno, né occupare una carica elettiva e retribuita del sindacato; • svolgere attività imprenditoriali; • acquistare valori che possono produrre reddito, nei casi previsti dalla legge federale; • agire come avvocato o legale rappresentante di terzi all’interno dell’amministrazione dove lavora, salve le eccezioni previste dalla legge federale ; • ricevere da persone fisiche o giuridiche regali, compensi in denaro, servizi, o qualsiasi altra utilità in relazione all’adempimento dei doveri d’ufficio : il divieto permane anche dopo il pensionamento; • viaggiare all’estero a spese di privati in connessione all’esercizio delle proprie funzioni, salve le missioni effettuate sulla base di accordi internazionali stipulati dalla Federazione, o di contratti sottoscritti su base di reciprocità dalle pubbliche amministrazioni della Federazione; • usare mezzi tecnici e finanziari, beni pubblici ed informazioni di servizio per scopi che esulino dalla sua attività di servizio; • rilasciare e far diffondere, anche attraverso i mass media, dichiarazioni o giudizi riguardanti le attività dell’amministrazione, a meno che ciò non rientri nei suoi doveri d’ufficio ; • ricevere decorazioni, onori e titoli (eccettuati alcuni specifici) conferiti da Stati stranieri, organizzazioni internazionali, partiti politici, associazioni religiose o di altro tipo, senza aver ricevuto l’autorizzazione del dirigente del suo ufficio; • approfittare della propria posizione per organizzare campagne elettorali o referendarie ; • usare i propri poteri per agevolare gli interessi di partiti politici o di organizzazioni sociali e religiose, o esprimere pubblicamente le proprie personali opinioni riguardo a queste organizzazioni nella qualità di pubblico impiegato, a meno che ciò non rientri nei suoi doveri di ufficio ; • creare all’interno della propria amministrazione cellule di partiti politici o di altre associazioni, salvo quelle sindacali, di veterani e simili ; • rinunciare all’esercizio dei suoi doveri d’ufficio allo scopo di risolvere una controversia individuale di lavoro. Se il pubblico impiegato detiene valori mobiliari, azioni o quote che possono implicare un conflitto di interessi, deve affidarli ad un trust, secondo le previsioni delle leggi civili. 24 E’ previsto inoltre che per i due anni successivi alla risoluzione del rapporto di pubblico impiego, l’ex-dipendente non possa lavorare presso organizzazioni con le quali era entrato in contatto a causa dello svolgimento delle sue funzioni, né possa rivelare o utilizzare a beneficio di privati le informazioni confidenziali o privilegiate che ha conosciuto nell’esercizio delle sue funzioni. I doveri aventi ad oggetto l’imparzialità dell’impiegato, e il suo disinteresse nell’adempimento delle mansioni, che sono considerati fondamentali nel Programma federale di riforma del pubblico impiego, sono ulteriormente sviluppati dalle specifiche previsioni riguardanti il Codice di condotta, la risoluzione dei conflitti di interesse e le informazioni obbligatorie sul reddito e sulla proprietà (artt. 18, 19 e 20 della Legge federale). In base al Codice di condotta il dipendente pubblico deve : 1) svolgere i propri compiti con diligenza e professionalità ; 2) riconoscere e proteggere i diritti e le libertà dell’uomo e del cittadino; 3) svolgere i propri compiti nell’ambito della competenza attribuita all’amministrazione cui appartiene; 4) evitare di favorire qualsiasi associazione, religiosa, professionale o sociale ; 5) evitare qualsiasi attività che involga interessi personali, sia economici che di altra natura; 6) rispettare i divieti e le restrizioni imposti dalle leggi federali ai pubblici impiegati ; 7) mantenere un atteggiamento neutrale, sì da evitare l’influenza sulla propria attività delle decisioni assunte da partiti o da altre organizzazioni sociali ; 8) comportarsi in modo conforme al proprio onore e dignità ; 9) comportarsi civilmente con gli utenti dell’amministrazione ; 10) rispettare i canoni etici e le tradizioni delle etnie che fanno parte della Federazione ; 11) tenere conto delle peculiarità culturali dei vari gruppi etnici e sociali, ivi inclusi quelli religiosi ; 12) promuovere l’armonia tra le etnie e le confessioni religiose ; 13) evitare conflitti che danneggino la sua reputazione o il prestigio dell’amministrazione ; 14) rispettare la disciplina prevista per il rilascio di dichiarazioni pubbliche e per la gestione di informazioni privilegiate. 25 In attuazione di queste previsioni, l’art. 19 della Legge federale prevede che il dipendente denunzi gli eventuali conflitti di interesse al suo superiore, il quale deve adottare tutte le misure necessarie ad impedire o risolvere il conflitto, ivi compresa la sospensione del dipendente stesso dalle sue mansioni d’ufficio. In futuro, la applicazione del Codice di condotta sarà affidata ad apposite Commissioni, da istituire ad opera dell’ Ufficio per la gestione del personale; la risoluzione dei singoli conflitti di interesse dovrà inoltre essere affidata ad una Commissione, nominata dall’amministrazione interessata, e composta non solo dai rappresentanti di quest’ultima, ma anche da esperti indipendenti, in numero non inferiore ad un quarto dei membri. La disciplina delle Commissioni per la applicazione del Codice di condotta e per la risoluzione dei conflitti interessi sarà stabilita con Decreto del Presidente della Federazione. Molto importante, nella lotta alla corruzione, è considerato infine l’obbligo di fornire informazioni sul proprio reddito e sulle proprietà, che il pubblico dipendente deve assolvere, dopo l’assunzione, non oltre il 30 aprile di ogni anno. Queste informazioni, a norma dell’art. 20 della Legge federale, sono considerate riservate, e non possono essere usate per motivi estranei a quelli di ufficio. Tuttavia le informazioni riguardanti gli impiegati che sono assunti con atto del Presidente della Federazione o del Governo della Federazione (oppure con atto degli analoghi organi costituzionali degli Enti federati) possono essere rese pubbliche attraverso i massmedia, previa notifica agli interessati. Passiamo ora ad esaminare i diritti. Secondo l’art. 14 della Legge federale, l’impiegato ha il diritto di : • disporre delle condizioni organizzative e tecniche necessarie all’adempimento dei suoi compiti ; • prendere visione del manuale d’ufficio e degli altri documenti che stabiliscono i suoi doveri e i suoi diritti, i criteri di valutazione della qualità del suo lavoro e i requisiti richiesti per gli sviluppi di carriera ; • disporre di tempo libero, assicurato dal normale orario di lavoro, dai giorni di licenza e festività, dalle ferie annuali ; • ottenere la retribuzione e gli altri emolumenti previsti dalle leggi e dagli altri atti normativi, oltre che dal contratto di impiego ; 26 • suggerire i cambiamenti che ritiene necessari per migliorare l’attività amministrativa ; • comunicare, seguendo le procedure stabilite, con altre amministrazioni, organi dell’autogoverno locale e pubbliche associazioni ; • conoscere i giudizi formulati dai superiori sul suo rendimento, prima che siano inclusi nel fascicolo personale, e allegare a tale fascicolo le sue eventuali controdeduzioni, oltre ai documenti che ritenga opportuni ; • vedere protetti i suoi dati personali ; • avere uno sviluppo di carriera basato sul principio del concorso ; • frequentare corsi di riqualificazione e di aggiornamento professionale, secondo le procedure previste dalla legislazione federale ; • iscriversi ad un sindacato ; • ottenere che le controversie di lavoro che lo riguardano siano trattate secondo le regole previste dalla legislazione federale ; • ottenere, su sua richiesta, l’avvio di un’inchiesta interna ; • vedere protetti i suoi diritti, ivi compreso il diritto di adire il giudice in caso di violazioni ; • ricevere l’assistenza sanitaria prevista dalla legislazione federale ; • vedere protetta la sua vita la sua salute e la sua proprietà, e quelle dei suoi familiari ; • ricevere una pensione, secondo quanto prevede la legislazione federale; • svolgere altra attività lavorativa remunerata, previa comunicazione all’amministrazione di appartenenza, a condizione che essa non lo ponga in conflitto di interessi. 5.4 Valutazione dei dipendenti pubblici. La valutazione degli impiegati è diretta ad assicurare l’efficienza del lavoro amministrativo e il prestigio dell’amministrazione stessa, in conformità al Programma federale di riforma del pubblico impiego. I principi di base per la valutazione sono stabiliti dalla Legge federale all’art. 48, che ne precisa lo scopo (“la valutazione dei dipendenti pubblici viene effettuata per verificarne l’adeguatezza al ruolo ricoperto”), l’applicabilità (escludendone coloro che appartengono alle carriere di dirigente e di assistente, o che hanno stipulato un contratto a termine), e la frequenza (non più di una volta ogni tre anni). 27 Il resto della disciplina risulta dalla integrazione della disciplina contenuta nella Legge federale ad opera del Decreto del Presidente della Federazione russa 1° febbraio 2005, n. 110 “Sulla procedura di valutazione dei dipendenti pubblici nella Federazione russa”. Innanzi tutto, sono previsti alcuni limiti per poter sottoporre l’impiegato alla procedura di valutazione. In particolare non possono essere sottoposti a valutazione : • coloro che occupano il posto da meno di un anno; • coloro che abbiano raggiunto l’età di 60 anni; • donne incinte; • donne in congedo di maternità. La procedura di valutazione comprende: la nomina della commissione di valutazione, l’approvazione del piano di valutazione, la stesura dell’elenco degli impiegati che devono essere sottoposti a valutazione, e la preparazione di tutta la documentazione necessaria alla commissione di valutazione. La commissione di valutazione deve comprendere un rappresentante dell’Amministrazione, un rappresentante dell’Agenzia federale (o dell’Ente federato) per la gestione del personale, e da un numero di esperti indipendenti non inferiore ad un quarto del numero totale dei membri. Tutti i suoi componenti hanno eguali diritti. Non più tardi di due settimane prima dell’inizio della valutazione, il superiore diretto dell’impiegato deve formulare un giudizio motivato sulle attività svolte dall’impiegato, accompagnandolo con la documentazione ad esse relativa. Il valutando ha il diritto di venire a conoscenza di questo giudizio almeno una settimana prima dell’inizio della valutazione, di integrare le informazioni riguardanti la sua attività, e di manifestare il proprio dissenso rispetto al giudizio in discorso. La valutazione viene svolta alla presenza del valutando. Se quest’ultimo non si presenta alla seduta della commissione di valutazione senza addurre un giustificato motivo, o si rifiuta di sottoporsi alla valutazione, dovrà essere sottoposto alle misure disciplinari previste dalla legislazione federale, e la Commissione procederà in sua assenza. La Commissione esamina i documenti presentati e ascolta le dichiarazioni del valutando ; se necessario, ascolta anche il suo dirigente diretto. Se il valutando ha integrato le informazioni contenute nel giudizio, 28 e ha contestato quest’ultimo, la Commissione può rinviare la valutazione ad un’altra data. La discussione sulle qualità professionali e personali del valutando deve essere impostata secondo canoni di obiettività e benevolenza. Essa si basa sui seguenti criteri : • adeguatezza alle caratteristiche dell'impiego ricoperto; • partecipazione attiva alla risoluzione dei problemi d’ufficio; • difficoltà del lavoro eseguito; • risultati ottenuti ; • competenza professionale ; • esperienza lavorativa; • osservanza di tutti gli obblighi e restrizioni imposti al pubblico dipendente; • capacità organizzative, se si tratta di valutare un funzionario investito di compiti di supervisione. Le sedute della Commissione, per essere valide, devono avvenire con la partecipazione di non meno dei due terzi dei componenti. La deliberazione avviene in assenza del valutando e del suo superiore diretto, a scrutinio palese e a maggioranza semplice dei presenti. In caso di parità, all’impiegato viene ordinato di adeguarsi ai requisiti richiesti per il ruolo che sta occupando. Nel caso in cui sia sottoposto alla procedura di valutazione uno dei membri della Commissione, quest’ultimo non partecipa alla votazione. Gli esiti della valutazione possono essere così formulati : • l’impiegato corrisponde al ruolo ricoperto; • corrisponde al suo ruolo, e merita di essere inserito nella lista della “riserva”, onde essere promosso ad un posto di grado superiore appena si renda disponibile ; • corrisponde al ruolo ricoperto, ma deve svolgere un corso di qualificazione professionale ; • non corrisponde al ruolo che ricopre. I risultati della valutazione vengono trascritti nell’apposito certificato, che viene firmato dal presidente della Commissione, dal vice-presidente, dal segretario e dai membri della Commissione che abbiano partecipato alla votazione. In seguito, questo documento viene portato a conoscenza 29 dell’impiegato, e deve essere sottoscritto da quest’ultimo. Il certificato di valutazione viene poi inserito nel fascicolo personale dell’impiegato. Entro sette giorni dalla fine della valutazione, i risultati devono essere comunicati al dirigente dell’amministrazione, che entro un mese assume una delle seguenti decisioni : • includere l’impiegato nella riserva speciale destinata a ricoprire i ruoli superiori; • sottoporre l’impiegato ad un corso di qualificazione professionale • trasferirlo ad altro impiego. Nel caso in cui l’impiegato rifiuti di frequentare il corso di aggiornamento, o di essere trasferito ad altro impiego, il dirigente ha il potere di esonerarlo dal servizio, con il rispetto delle garanzie previste dalla legislazione federale. Se ciò non avviene, trascorso un mese dalla conclusione della valutazione, l’impiegato non può più essere trasferito o licenziato sulla base dei risultati della valutazione. L’impiegato ha il diritto di impugnare i risultati e la procedura di valutazione davanti al giudice o davanti agli organi giustiziali dell’amministrazione di appartenenza. 5. 5 Incentivi e premi. Responsabilità disciplinare. La Legge federale prevede una lunga serie di incentivi e premi per riconoscere il servizio prestato in modo impeccabile ed efficiente : • Encomio solenne con premio in denaro; • Certificato d’onore con premio in denaro ; • incentivi o premi provvisti dall’amministrazione di appartenenza ; • Bonus in denaro al momento del pensionamento ; • Commenda del Governo della Federazione ; • Commenda del Presidente della Federazione ; • Conferimento di un titolo d’onore della Federazione russa; • Conferimento di una decorazione della Federazione russa; • Conferimento di ordini o medaglie della Federazione russa. Gli Enti componenti la Federazione possono istituire con proprie leggi e regolamenti incentivi in denaro, rispettando le disposizioni della Legge federale. 30 Il Presidente della Federazione russa, che ha emanato il Decreto sull’istituzione delle Decorazioni di Stato, istituisce altresì la commissione di valutazione, che compie il suo lavoro gratuitamente, e consegna personalmente questi premi. Le richieste aventi ad oggetto il conferimento di decorazioni ai cittadini da parte dello Stato vengono presentate da imprese, istituti, o da soggetti dell’ autogoverno locale. La procedura di presentazione di una tale richiesta a favore di militari, personale civile delle forze armate, personale dell’amministrazione degli affari interni, personale del servizio doganale e personale di polizia è disciplinata dal regolamento interno delle rispettive amministrazioni. Allo stesso modo la procedura relativa ai giudici e agli impiegati del sistema giudiziario è stabilita dalla Corte Costituzionale, dalla Corte Suprema e dalla Corte Suprema Arbitrale della Federazione russa. Spetta soltanto al Presidente della Federazione russa privare una persona della decorazione di Stato, nel caso in cui questa abbia commesso un grave delitto accertato con sentenza. A norma dell’art. 56 della Legge federale, la responsabilità disciplinare scaturisce dalla violazione delle istruzioni interne e del manuale d’ufficio, oltre che dalla violazione delle leggi e dei regolamenti federali, e delle altre norme adottate dall’amministrazione. Si noti che le istruzioni interne debbono essere approvate dall’amministrazione previo parere dell’organismo sindacale elettivo. I provvedimenti di natura disciplinare che possono essere irrogati a norma dell’art. 57 sono : • l’ammonizione; • il biasimo; • l’avviso di non conformità al ruolo ricoperto; • l’esonero dal ruolo ricoperto ; • licenziamento, nei casi più gravi. L’elenco delle sanzioni è esaustivo, ed esclude pertanto l’ammissibilità di sanzioni non previste dalla legge. La Legge federale precisa altresì che per una singola infrazione disciplinare si può irrogare soltanto una di queste sanzioni. La procedura di inchiesta sull’illecito disciplinare, l’applicazione e l’impugnazione delle sanzioni sono disciplinate dalla Legge federale. 31 Prima di poter infliggere una sanzione, il pubblico ufficiale responsabile deve richiedere all’impiegato le sue motivazioni scritte. Il rifiuto da parte dell’impiegato di fornire le motivazioni richieste non costituisce ostacolo all’applicazione della sanzione. L’imposizione della sanzione deve essere preceduta dallo svolgimento di un’inchiesta, disposta dall’amministrazione o richiesta dall’impiegato, cui debbono partecipare i rappresentanti sindacali. Essa deve accertare, in modo oggettivo e completo, i seguenti elementi : - l’intervenuta infrazione , - la colpa dell’impiegato ; - le cause e le circostanze dell’infrazione ; - la natura e la gravità del danno causato. L’inchiesta deve essere svolta con tempestività e correttezza. L’impiegato ha il diritto di presentare memorie scritte, e di contestare davanti all’amministrazione i comportamenti o l’inerzia di coloro che svolgono l’inchiesta. L’inchiesta deve concludersi entro un mese, con un documento che certifichi i fatti e le circostanze indicate, proponendo l’imposizione o la non imposizione della sanzione. L’eventuale sanzione proposta deve essere commisurata alla gravità dell’infrazione, al grado della colpa, alle circostanze dell’infrazione, e al precedente stato di servizio del dipendente. La sanzione non può più essere irrogata, una volta trascorsi sei mesi dalla data dell’infrazione o due anni, se è stata avviata una verifica di carattere finanziario o gestionale. Non è rilevante a tal fine la durata di un eventuale procedimento penale. L’impiegato ha il diritto di impugnare la sanzione secondo la procedura stabilita dall’amministrazione di appartenenza o dalla Legge federale “sull’impugnazione dei comportamenti e dei provvedimenti che violano i diritti e le libertà dei cittadini” del 27 aprile 1997. 5.6. Risoluzione delle controversie individuali di lavoro. Le controversie individuali di lavoro, a norma dell’art. 70 della Legge federale, possono essere sottoposte alla Commissione per i conflitti di 32 lavoro dell’amministrazione interessata, oppure ai Tribunali, secondo le regole del Codice di procedura civile della Federazione. Quest’ultimo tipo di azione è obbligatorio nei seguenti casi : 1) quando l’impiegato chieda il reinserimento nel posto d’ufficio precedentemente occupato, a prescindere dalla causa del suo allontanamento, e la retribuzione per il periodo di assenza forzata o la differenza di stipendio per il periodo in cui ha occupato un posto di livello inferiore ; 2) quando l’Amministrazione chiede il ristoro dei danni causati dall’impiegato, salvo che le leggi federali non dispongano diversamente ; 3) quando si contesti l’illegittimo rifiuto di assunzione al pubblico impiego ; 4) quando si lamenti per iscritto di aver subito una delle discriminazioni vietate dalla legge. Nei casi riguardanti l’illegittima retrocessione ad un impiego di livello inferiore, il licenziamento per motivi o secondo procedure non previsti dalla legge, l’illegittimo trasferimento ad un impiego diverso, il giudice potrà, su richiesta scritta dell’interessato, riconoscere il risarcimento del danno morale, nella misura determinata dallo stesso giudice. La Legge federale rinvia ad una legge successiva la disciplina dei ricorsi presso la Commissione per i conflitti di lavoro, con riguardo tanto alla sospensione del termine per l’azione davanti al giudice, quanto al procedimento decisionale che l’organo dovrà seguire. 5.7. Risoluzione del rapporto di lavoro. Il rapporto di lavoro può cessare in due casi, quando l’impiegato viene licenziato, o quando va in pensione. Il limite di età per i dipendenti pubblici è di 65 anni. Le cause generali di licenziamento del dipendente pubblico sono stabilite dalla Legge federale all’art. 33. Esse sono : - accordo tra le parti ; - scadenza di un contratto a termine ; - trasferimento, su richiesta dell’interessato, ad altra amministrazione ; 33 - rifiuto dell’impiegato di accettare un altro impiego o di svolgere un corso di aggiornamento professionale (nei vari casi previsti dalla Legge federale); - perdita della cittadinanza della Federazione russa ; - violazione degli obblighi e delle restrizioni imposte dalla Legge federale ; - circostanze indipendenti dalla volontà delle parti. Di particolare rilievo sono i casi di violazione degli obblighi e delle restrizioni connesse al pubblico impiego, nei quali l’Amministrazione può disporre di sua iniziativa il licenziamento dell’impiegato. A norma dell’art. 37 della Legge federale essi sono principalmente questi : 1) inadeguatezza all’impiego ricoperto, dovuta a malattia, confermata da un certificato medico, o a qualificazione insufficiente, confermata dai risultati della valutazione; 2) ripetute mancanze nello svolgimento dei compiti, senza circostanze attenuanti, se l’impiegato ha già subito una sanzione disciplinare ; 3) ripetute gravi violazioni dei suoi doveri d’ufficio, come : l’assenza ingiustificata (più di quattro ore consecutive per giorno di lavoro); il trovarsi in stato di intossicazione da alcool o da stupefacenti durante il servizio; la divulgazione di informazioni segrete o riservate ; il furto (anche di modico valore) della proprietà altrui, o la deliberata distruzione della stessa, accertate con sentenza passata in giudicato ; la violazione delle regole di sicurezza sul lavoro, se ne è derivato un grave incidente o un grave rischio ; 4) inosservanza delle regole che presiedono al maneggio di denaro o di beni pubblici, se essa ha causato la sfiducia del superiore ; 5) adozione di una decisione ingiustificata da parte di un dirigente, che comporti un danno all’amministrazione ; 6) singola grave violazione da parte del dirigente, con le precedenti caratteristiche ; 7) comunicazione di informazioni deliberatamente false al momento della conclusione del contratto d’impiego. Altrettanto importanti sono le cause di risoluzione del contratto dovute a “circostanze indipendenti dalla volontà delle parti”, cui è dedicato l’art. 38 della Legge federale. Esse sono : - condanna del pubblico impiegato con sentenza passata in giudicato, che preveda l’interdizione dai pubblici uffici ; 34 - accertamento della totale incapacità dell’impiegato, in conformità ad un giudizio medico-sanitario ; - accertamento della mancanza totale o parziale della capacità d’agire, stabilita con sentenza passata in giudicato ; - raggiungimento dell’età di 65 anni. L’impiegato ha il diritto di presentare le dimissioni in qualsiasi momento, dando un preavviso di almeno due settimane. Il preavviso deve essere presentato per iscritto al dirigente dell’amministrazione presso la quale l’impiegato presta la sua attività lavorativa. Scadute le due settimane, l’amministrazione deve consegnare all’impiegato il libretto di lavoro e i documenti riguardanti l’assicurazione pensionistica, e deve corrispondergli lo stipendio fino all’ultimo giorno di lavoro. 6. La formazione del personale amministrativo. Fino al 1991 il sistema di formazione del personale amministrativo aveva un carattere esclusivamente partitico. Dall’autunno di quell’anno, dopo il crollo dell’Unione Sovietica, si iniziò a discutere sulle prospettive di sviluppo dei centri per la preparazione del personale amministrativo. Come primo passo si doveva liquidare tutta la rete di istituti facenti capo al Comitato Centrale del PCUS, e al loro posto creare un sistema di istituti moderno ed efficiente. Nessuno però poteva dirsi sicuro del successo di queste nuove idee, in quanto si trattava di scardinare la resistenza delle élites locali direttamente legate agli organi centrali dell’URSS. Una tappa importate nella storia del sistema di formazione professionale del personale amministrativo della Russia moderna è stata la redistribuzione della proprietà delle ex-scuole del partito. Dopo l’agosto del 1991, i poteri locali cominciarono a pretendere di poter disporre di tali edifici per svolgervi le loro attività. Il Decreto presidenziale del 5 novembre 1991 stabilì che tutti gli edifici e le proprietà appartenenti al vecchio partito comunista sovietico dovessero essere usati per creare un nuovo apparato per la formazione professionale dei dipendenti pubblici. 35 Per accelerare la formazione di questo tipo di istituti in tutto il Paese, il Capo dell’Ufficio del Segretario di Stato della Repubblica federativa sovietica russa, S. F. Poliakov, aveva inoltrato una lettera a tutte le Repubbliche federate con il seguente testo “Su incarico del Segretario di Stato, vi ordino di inviare, entro il 20 ottobre 1991, un rapporto contenente le proposte dirette a convertire le ex-scuole di partito del PCUS in istituti per la formazione e la riqualificazione del personale amministrativo nella materia della disciplina del mercato”. La riorganizzazione delle ex-scuole di partito nelle diverse località presentò vari problemi. A San Pietroburgo il direttore E. Teplov si mise alla testa del personale da lui diretto per combattere politicamente A. Sobciak. A causa di queste controversie, venne emanato un decreto del Presidente della Repubblica federativa che disponeva la cessione dell’edificio dov’era ubicata la scuola del partito all’Assemblea interparlamentare della CSI, così che Teplov non riuscì ad ottenere né quell’edificio né altro corrispondente per istituire il Centro di formazione professionale. Nel 1993 Teplov fu sostituito da V. Ciubinsky-Nadezdin, il quale riuscì infine a istituire il Centro. Oggi il Centro di preparazione professionale di San Pietroburgo è un ottimo istituto con una vasta rete di filiali, e gode di meritato prestigio su tutto il territorio della Federazione russa. Il 28 novembre 1991 fu emanato il Decreto del Presidente della Repubblica federativa avente ad oggetto la struttura degli organi del potere esecutivo, che tra l’altro istituiva la Direzione generale per la formazione e la riqualificazione del personale amministrativo. In seguito vennero creati una serie di istituti per la formazione professionale degli impiegati statali e municipali, tutti coordinati dall’Accademia della pubblica amministrazione statale e municipale russa. Questa Accademia è stata fondata con Decreto presidenziale nel 1994 per organizzare la didattica dedicata ai pubblici impiegati, ed oggi è il centro di studi, ricerche e informazioni più importante della Russia. Le sue attività più importanti sono: • formazione professionale del personale amministrativo; • riforma organica dell’amministrazione; • ricerca scientifica in materia di amministrazione; • supporto informativo all’amministrazione; • riqualificazione e aggiornamento del personale che ricopre le cariche più elevate; • supporto scientifico ai progetti internazionali cui aderisce l’amministrazione; 36 • coordinamento del lavoro scientifico e didattico e direzione dell’attività dei centri regionali; • coordinamento delle attività degli istituti che si occupano della preparazione, della riqualificazione e dell’aggiornamento dei dipendenti pubblici; • supporto didattico e software del sistema di addestramento dei dipendenti pubblici. Ogni anno l’Accademia organizza corsi di formazione professionale per quattromila persone, che si iscrivono come studenti o ricercatori. Tra gli studenti ci sono molti impiegati pubblici, oltre che rappresentanti del potere esecutivo, legislativo e giudiziario. L’Accademia organizza anche corsi di laurea in “Amministrazione statale e municipale”, “Giurisprudenza”, “Scienza politica”, “Psicologia” e “Sociologia”. Questi corsi consentono di formare economisti, giuristi, sociologi e psicologi specializzati nel campo dell’amministrazione e delle relazioni pubbliche. In conformità al Decreto presidenziale del 3 settembre 1997 n. 983 recante “Misure sussidiarie per la formazione del personale statale”, l’Accademia svolge un intenso lavoro, che comprende l’elaborazione dei piani di studio corrispondenti alle richieste di qualificazione degli impiegati, in modo da consentire a questi ultimi di superare con successo gli esami di valutazione. Presso l’Accademia si possono inoltre conseguire dottorati di ricerca e diplomi post-laurea ; sono attivi venti Consigli scientifici che possono assegnare “gradi” e “titoli scientifici”. Il corpo docente dell’Accademia svolge attività di ricerca sui problemi teorici e pratici della pubblica amministrazione e della gestione del personale. Attualmente all’Accademia sono attive 24 cattedre: il 55% dei docenti ha il grado di dottore di scienze, mentre il restante 45% ha il grado di candidato di scienze. In diverse occasioni, vengono invitati a tenere conferenze professori provenienti da università russe, tedesche, francesi, inglesi, americane. L’Accademia collabora con organizzazioni internazionali, centri di formazione del personale e strutture amministrative statali e municipali. Attualmente esistono 11 centri a livello regionale dell’Accademia e 2 filiali. I centri regionali sono: • Volgo-viatskaya; • Volgo-gradskaya; • Dalnevostocnaya; • Povolzskaya; 37 • • • • • • • Severo-sapadnaya; Severo-kavkasskaya; Sibirskaya; Uralskaya; Orlovskaya; Moskovskaya; Istituto di aggiornamento degli impiegati statali. Le due filiali, invece, sono: • Vladimirsky filiale ASSR; • Voronesky filiale ASSR. In dieci anni di attività, l’Accademia ha preparato 80 mila specialisti. A questo punto della ricerca è utile un piccolo accenno all’Istituto di aggiornamento degli impiegati statali dell’ASSR. Lo scopo principale di questo istituto è organizzare corsi per la riqualificazione e l’aggiornamento professionale degli impiegati russi, svolgere seminari e rendere pareri in materia agli organi statali e municipali, ad imprese e ad altre organizzazioni. L’Istituto fu fondato nel 1951, e fino al 1992 si chiamò “Istituto panrusso di aggiornamento del personale dirigente e degli specialisti del Ministero dell’Energia Elettrica dell’URSS”. Nel 1992, l’Istituto ha cambiato nome entrando a far parte del sistema di centri di formazione del personale statale coordinati dall’Accademia. In particolare l’Istituto organizza corsi di riqualificazione e aggiornamento per impiegati e dirigenti pubblici nel campo dell’economia, del diritto, della scienza dell’ amministrazione e dell’informatica. In più di cinquant’anni, l’Istituto ha preparato circa 450 mila dirigenti e specialisti per l’economia del paese. L’Istituto prepara i programmi per le seguenti categorie: • per il personale amministrativo superiore delle Amministrazioni federali; • per gli impiegati dei Ministeri e degli enti pubblici della Federazione russa e dei loro uffici periferici ; • per il personale amministrativo superiore degli Enti federati; • per gli impiegati dei Paesi della C.S.I, nel quadro della collaborazione internazionale; • per il personale di organizzazioni di beneficenza, associazioni e anche di imprese commerciali. 38 Lo studio è organizzato in diverse forme: • singoli corsi (72-100 ore accademiche) destinati allo studio di specifici aspetti e problemi di gestione; • seminari (100-500 ore accademiche) destinati allo studio approfondito dei principi fondamentali e dei problemi applicativi, distinti a seconda delle diverse specializzazioni. La formazione professionale degli impiegati può essere svolta anche da altri soggetti, come ad esempio dall’Accademia di economia e finanza nazionale, per gli impiegati che lavorano nel campo dell’economia e delle finanze, dall’Accademia diplomatica, per gli impiegati dei servizi diplomatici, dall’Accademia per il servizio doganale, per gli impiegati della dogana e, infine, per i militari e le forze di polizia dall’Accademia militare. Esiste un programma federale in base al quale la formazione professionale e l’aggiornamento possano essere conseguiti anche grazie a missioni all’estero. Questo programma è stato approvato dal Decreto del Presidente della Federazione n. 983 del 3 settembre 1997. L’organizzazione di corsi di aggiornamento all’estero viene realizzata dal Ministero degli Esteri della Federazione russa in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione pubblica e professionale, con il Ministero del Lavoro e dello sviluppo sociale e con il Ministero dell’Economia. Nonostante gli sforzi profusi per la formazione del personale impiegatizio, il già citato “Programma federale di riforma del pubblico impiego per gli anni 2003-2005” notava che molti impiegati sono tuttora privi di preparazione professionale, e che in ragione di ciò la qualità delle azioni e dei provvedimenti amministrativi è scadente. Denunciava inoltre che il pubblico impiego soffre di un’acuta crisi di prestigio come attività professionale (oltre ad essere poco appetibile per la inadeguatezza della remunerazione offerta). E’ stato pertanto previsto un sistema di concorsi per l’assunzione al pubblico impiego, che come abbiamo visto richiede all’aspirante di possedere un adeguato livello di preparazione. E’ stato inoltre creato un sistema unico per la formazione permanente degli impiegati tanto a livello delle amministrazioni federali e degli Enti federati, quanto a livello del’autogoverno o municipale. Esso include formazione, riqualificazione e aggiornamento. Le priorità del sistema sono indicate dall’art. 60 della Legge federale: 1) svolgere la formazione professionale ; 39 in base a programmi di sviluppo 2) promuovere un sistema di avanzamento di carriera basato sul principio del concorso ; 3) assicurare la rotazione dei pubblici impiegati in ruoli diversi ; 4) formare una “riserva” di personale selezionato ; 5) svolgere la valutazione del rendimento del pubblico impiegato; 6) utilizzare tecniche evolute nella formazione professionale dei pubblici impiegati. La formazione professionale, a termini di legge, sarà affidata agli istituti di istruzione superiore e secondaria. In base ad appositi contratti, questi potranno prevedere un periodo di tirocinio dedicato agli studenti, a conclusione del corso di studio. La riqualificazione e l’aggiornamento professionale avvengono invece durante lo svolgimento del rapporto d’impiego. Essi hanno luogo quando : 1) l’impiegato è stato promosso ad un impiego superiore; 2) l’impiegato è stato incluso nella “riserva” di selezionato, destinato ad occupare posti di grado superiore rendano vacanti ; 3) l’impiegato ha subito una valutazione, al cui esito richiesto di seguire un corso di aggiornamento. di grado personale appena si gli è stato Questi corsi verranno svolti da istituti di istruzione dotati di apposita licenza, selezionati in base ad una procedura concorsuale. 7. Le riforme Federazione russa politico-amministrative nella 7.1. Introduzione La riforma amministrativa e la riforma dei livelli di governo della Federazione russa sono misure complementari fra loro, che hanno subito una forte accelerazione dopo l’elezione di V. Putin a Presidente della Federazione russa. 40 Gli scopi principali della riforma amministrativa, che abbiamo già più volte incontrato, sono: • creare meccanismi reali di responsabilità dell’amministrazione verso i cittadini ; • elevare drasticamente l’efficienza della pubblica amministrazione; • eliminare tutti i fattori che potrebbero incentivare il fenomeno della corruzione ; • adeguare le strutture della pubblica amministrazione russa a canoni moderni. A questi fini sono state ridotte le funzioni dei Ministeri e degli Enti federali, è stata modificata la struttura della pubblica amministrazione ed è stato ridotto il numero di attività sottoposte ad autorizzazione. Lo scopo principale della riforma dei livelli di governo è invece quello di migliorare l’efficienza del sistema amministrativo su tutto il territorio dello Stato. Essa ha una lunga storia, che coincide con il processo di trasformazione dello Stato russo nel periodo post-sovietico. Tale riforma può pertanto essere suddivisa nelle seguenti tappe: • • • • I tappa: 1991-1993 II tappa 1993-1995 III tappa 1995-2000 IV tappa 2000- 7.2 I Tappa 1991-1993 Poco dopo l’agosto del 1991 in Russia si è formato un sistema di potere formato dal Presidente e dal Soviet Supremo al vertice dell’intera Federazione, e dai Soviet e dai Capi dell’Amministrazione al vertice dei Soggetti componenti la Federazione russa. Questi ultimi erano subordinati anche al Presidente della Federazione. Questo sistema, sviluppatosi secondo le leggi dell’epoca, assicurò verso la metà del 1992 il controllo reciproco dei poteri. Alcuni Soviet “locali”, avuta la possibilità di esercitare il potere che prima era loro riconosciuto solo formalmente, riuscirono a bloccare l’attività dell’Organo esecutivo della Federazione. 41 Nello schema che segue si può capire meglio quali erano i livelli di potere esistenti in Russia nel biennio 1991/1993, cioè subito dopo la caduta del regime comunista: Nello specifico: I. Amministrazione federale; II. Amministrazione dei Soggetti componenti la Federazione russa (nel testo definita, per semplicità, amministrazione di livello regionale); III. Amministrazione locale. 1) Presidente della Federazione russa – capo del potere esecutivo e titolare del potere di iniziativa legislativa; 2) Soviet Supremo – organo supremo del potere statale con funzioni legislative, contrapposto al Presidente della Federazione russa; 3) Capi delle amministrazioni dei Soggetti della Federazione russa – subordinati al Presidente della Federazione russa e al Soviet del Soggetto della Federazione, erano i capi del potere esecutivo del Soggetto della Federazione e a livello regionale avevano il potere di iniziativa legislativa; 4) Soviet dei deputati del Soggetto della Federazione russa – aveva le funzioni legislative a livello regionale; 5) Capo dell’amministrazione locale – capo del potere esecutivo locale, subordinato al Capo dell’amministrazione del Soggetto della Federazione e al Soviet dei deputati locali, era il capo del potere esecutivo locale; 6) Soviet locale dei deputati – competente a deliberare in tutte le materie attribuite agli Enti locali. 42 7.3 II Tappa 1993-1995 Al fine di una migliore illustrazione della struttura statale russa e della sua articolazione nel biennio 1993/1995 è utile servirsi di un grafico: I livelli di governo sono: I. II. III. IV. V. Presidente della Federazione russa – garante della Costituzione; Amministrazione Federale; Amministrazioni dei Soggetti della Federazione russa; Amministrazioni locali; Amministrazioni locali non previste dalla Costituzione. Nel grafico sono indicati anche i tipi di dipendenza che intercorrono fra i vari organi. La linea continua (__) indica una dipendenza diretta, la linea tratteggiata (_ _ _), invece, indica una dipendenza indiretta. 43 Gli organi del grafico corrispondono a: 1) Presidente della Federazione russa; 2) Amministrazione del Presidente della Federazione russa; 3) Presidente del Governo della Federazione russa; 4) Governo della Federazione russa; 8) Consiglio della Federazione – equivalente al Senato federale, composto dai Capi del potere esecutivo e legislativo dei Soggetti della Federazione russa; 9) Duma di Stato – equivalente alla Camera politica, eletta dalla popolazione nelle circoscrizioni elettorali in base alle liste presentate dai partiti; 10) Corte Costituzionale della Federazione russa; 11) Corte Arbitrale Suprema; 12) Corte Suprema; 17) Corti Arbitrali Federali circoscrizionali; 23) Rappresentante plenipotenziario del Presidente della Federazione russa presso il Soggetto della Federazione; 5) Rappresentanze dei Ministeri federali presso i Soggetti della Federazione russa 6) Capo del Soggetto della Federazione russa; 7) Assemblea legislativa del Soggetto della Federazione russa; 15) Corte Costituzionale del Soggetto della Federazione; 18) Corti Arbitrali dei Soggetti della Federazione; 13) Corti Supreme dei Soggetti della Federazione; 19) Uffici regionali dei Ministeri federali; 21) Amministrazioni degli Enti o Soggetti federati ; 14) Corti regionali di giustizia; 20) Uffici locali dei Ministeri federali; 22) Amministrazioni locali; 23) Giudici conciliatori. La Costituzione del 1993 è stato lo specchio fedele dei cambiamenti radicali avvenuti nella società, nell’economia e nella politica. Il principio della divisione dei poteri in legislativo, esecutivo e giudiziario è stato uno dei principi cardine su cui si è basata la Costituzione russa. Il potere statale a livello Federale viene gestito dal Presidente della Federazione russa, dal Consiglio della Federazione, dalla Duma di Stato, dal Governo e dalla Corte Costituzionale, Corte Suprema e Corte Suprema Arbitrale. Questa suddivisione è finalizzata al raggiungimento dei seguenti obiettivi: impedire ad una persona o ad un organo di detenere tutto il 44 potere; favorire il miglioramento degli standard di efficienza dell’amministrazione. Ciò è possibile grazie ad un sistema di contrappesi nell’ambito del quale l’esercizio delle competenze da parte di ciascun potere è sottoposto al controllo degli altri poteri. La divisione dei poteri non esclude ma prevede la cooperazione nel risolvere i problemi più importanti riguardanti lo Stato e la società. Il Presidente della Federazione non è soltanto il Capo dello Stato ma anche il garante della Costituzione, dei diritti e delle libertà dell’uomo e del cittadino. Egli coordina l’esercizio dei poteri dei vari organi favorendone l’efficacia. Il Presidente deve esercitare i propri poteri senza sostituirsi a nessun organo statale, senza violarne l’autonomia e nel rispetto della Costituzione. A lui spetta l’applicazione della procedura di conciliazione nel caso in cui insorgano conflitti fra i poteri dello Stato. Il potere esecutivo è rappresentato dal Governo, che agisce in modo autonomo a fianco del Presidente. Il Presidente del Governo infatti non riveste anche il ruolo di Presidente della Federazione russa. I poteri principali sono in mano al Governo, cui spetta elaborare e presentare alle Camere il bilancio federale e il rapporto sulla sua esecuzione, realizzare una politica unitaria nel campo dell’economia, della cultura, della sanità, dell’ambiente, della gestione dei beni federali nonché nel campo della politica estera e della sicurezza dello Stato Federale. Il Governo emana le proprie Disposizioni in conformità non solo della Carta costituzionale e delle leggi federali ma anche dei Decreti emanati dal Presidente della Federazione russa. La composizione del Governo viene decisa dal Presidente della Federazione il quale, oltre o nominare, può revocare i membri del Governo. La Duma può approvare o respingere la candidatura a Presidente del Governo, ma non può proporre una candidatura a questa carica e deliberare la nomina. Il potere legislativo è rappresentato dall’Assemblea Federale, che è composta dalla Duma di Stato e dal Consiglio della Federazione. I deputati della Duma di Stato vengono eletti dalla popolazione, mentre componenti del Consiglio della Federazione sono i capi del potere esecutivo e legislativo dei soggetti della Federazione. Il Presidente della Federazione russa stila per l’Assemblea federale un rapporto annuale sulla situazione del Paese e sui nuovi indirizzi intrapresi in politica interna e estera. Per espressa previsione costituzionale, la Duma può destituire il Presidente dalla carica, ma, per contrappeso, il Presidente può sciogliere la Duma. 45 Il Presidente approva tutti gli atti adottati dalla Duma e controlla che non violino la Costituzione. Il Presidente della Federazione ha inoltre il diritto di veto sulle leggi federali approvate dalla Duma e dal Consiglio della Federazione, ma questi ultimi, tramite una procedura espressamente prevista dalla Costituzione, possono superare tale ostacolo. La Costituzione ha assegnato a tutte e due le Camere il controllo sull’attività del Governo. Il potere giudiziario gode della stessa autonomia di cui godono gli altri poteri. Il livello più alto è riservato alla Corte Costituzionale della Federazione russa, che garantisce la tutela dei diritti individuali e collettivi dei cittadini specialmente nei confronti degli atti del potere esecutivo. La Corte Costituzionale è l’unico organo che abbia il potere di interpretare la Costituzione e di dichiarare l’invalidità degli atti degli organi federali che siano contrari alla Costituzione. L’istituzione della Corte Costituzionale è stato un avvenimento senza precedenti in Russia. Infatti, le Corti del periodo sovietico non avevano nessun potere in merito alla legittimità costituzionale delle leggi e, per questo motivo, la tutela dei diritti dei cittadini era assicurata soltanto formalmente. L’attuale Legge federale di istituzione della Corte Costituzionale ha previsto, inoltre, la sostituibilità dei giudici solo per motivi espressamente previsti dalla legge, la loro piena indipendenza nello svolgimento delle funzioni, il divieto di fare attività politica e di avere qualsiasi altro tipo di impiego. Il loro compito principale è quello di verificare la conformità alla Costituzione dei trattati internazionali firmati dallo Stato russo, delle leggi federali e di tutti gli atti normativi adottati dai Soggetti componenti la Federazione russa. I giudici devono attenersi solo alla Costituzione, e non possono ricevere indicazioni dal potere legislativo o esecutivo. In base alla legge “Sul sistema giudiziario della Federazione russa”, esiste poi un sistema giudiziario suddivisibile in due gruppi di organi. Il primo gruppo è composto dalla Corte Suprema della Federazione russa, dalle Corti supreme dei Soggetti della Federazione e dalle Corti regionali. Queste hanno competenza in materia penale, civile e amministrativa. Il secondo gruppo, invece, è composto dal sistema delle corti arbitrali, il quale a sua volta si divide in tre livelli: la Corte Suprema Arbitrale, le Corti Arbitrali circoscrizionali e le Corti arbitrali dei Soggetti della Federazione russa. In conformità alla legge “Sul sistema giudiziario della Federazione russa” i giudici delle Corti supreme dei Soggetti della Federazione vengono 46 nominati dal Presidente della Federazione russa su indicazione del Presidente della Corte Suprema. La stessa legge prevede anche l’istituzione di “giudici conciliatori”. Tale giudice può essere eletto, per un periodo massimo di cinque anni, dalla popolazione o dall’Assemblea legislativa del Soggetto della Federazione. I giudici conciliatori agenti nelle rispettive circoscrizioni giudiziarie sono parte integrante del sistema giudiziario russo e godono dello stesso status dei magistrati. L’Amministrazione del Presidente della Federazione russa, nonostante non includa nessun Ministero, rappresenta l’organo più importante di tutto il sistema amministrativo, ed è subordinata soltanto al Presidente. Questa Amministrazione sovrintende alla cooperazione in campo tecnico-militare e stabilisce le regole di esportazione dei metalli, delle pietre preziose e dei materiali radioattivi. Al fine di garantire la sicurezza nazionale, l’Amministrazione ha la possibilità di imporre ai Soggetti della Federazione sanzioni economiche in conformità al diritto internazionale e, se lo ritiene opportuno, può utilizzare la procedura di conciliazione per risolvere eventuali controversie in materia di commercio estero fra gli organi della Federazione russa e gli organi dei Soggetti della federazione. Nel caso in cui risolvere la controversia tramite la procedura di conciliazione risulti impossibile, l’Amministrazione può adire la Corte di giustizia competente e sospendere l’efficacia degli atti emanati dai Soggetti federati fino alla decisione della Corte. Inoltre, l’Amministrazione del Presidente gestisce le proprietà russe all’estero. 7.4 III Tappa 1995-2000. L’autogoverno locale. Il tentativo di istituire in Russia soggetti di potere locale ha una lunga storia. Già verso la metà dell’Ottocento si crearono per la prima volta in Russia i primi istituti di autogoverno provinciale. Essi si occupavano della gestione della proprietà, dei capitali, delle imposte, costruivano edifici pubblici e strade, sviluppavano il commercio e l’industria locale, garantivano l’istruzione e la sanità e gestivano il personale civile e militare. Questi enti di autogoverno agivano in conformità al “Regolamento dell’autogoverno provinciale” adottato dallo Stato russo nel 1864, il quale prevedeva la netta separazione dei loro poteri da quelli statali. 47 Per delineare le forme di autogoverno nella Russia moderna, è fondamentale analizzare la prassi e i documenti internazionali. La Carta europea dell’autogoverno locale del 1985 afferma che la Costituzione del Paese deve attribuire il diritto, alle società locali, di eleggere i propri consigli o assemblee tramite elezioni generali ; e che l’ente di autogoverno deve far partecipare i cittadini alle riunioni, organizzare i referendum, avere organi esecutivi e partecipare alla vita sociale del Paese. I poteri di tali organi e le loro risorse finanziarie devono essere proporzionali alle loro dimensioni, e una parte delle risorse finanziarie deve essere assicurata tramite imposte e tasse locali. Tutti i diritti riconosciuti dalla Carta europea dell’autogoverno locale hanno trovato esplicito riconoscimento nella Costituzione russa del 1993 (agli artt. 130 ss.). In base ad essa, la struttura degli Enti di autogoverno locale dovrà essere determinata autonomamente dalla popolazione ; e gli organi di governo di tali Enti potranno essere sostituiti soltanto con il consenso della popolazione stessa. Gli Enti di autogoverno locale possono amministrare in piena autonomia le proprietà comunali, formare, approvare ed eseguire il bilancio locale, stabilire tasse e imposte locali e garantire la tutela dell’ordine pubblico. Essi possono inoltre essere attributari di poteri statali, purché sia loro garantito il trasferimento delle risorse necessarie. Tali Enti hanno anche il diritto di ottenere il risarcimento delle spese aggiuntive sostenute per dare esecuzione alle decisioni della Federazione e degli Enti federati ; e possono comunque agire in giudizio per tutelare le loro situazioni giuridiche. La nascita di questi Enti si è avuta allorché i Soviet locali hanno ceduto i loro poteri e le loro funzioni alle amministrazioni locali, i cui capi hanno ricevuto lo status di “capi dell’autogoverno locale”. L’autogoverno locale esisteva però solo sulla carta, in quanto nella prassi i capi dell’autogoverno locale erano nominati dalle amministrazioni dei Soggetti della Federazione russa, e pertanto non erano subordinati alle popolazioni locali. Nel 1995 è stata approvata la Legge federale recante “Principi generali dell’organizzazione dell’amministrazione locale nella Federazione russa” (Legge federale 28 agosto 1995 n. 154). Il termine “formazione comunale”, usato dalla Legge, vuole indicare un insediamento, una città, un villaggio o qualsiasi altro territorio dove esista una comunità locale. E’ sempre la Legge federale che stabilisce i tipi di “formazione comunale” e i loro nomi, in quanto alcuni Soggetti della Federazione russa avevano iniziato ad usare nomi storici o risalenti al sistema sovietico. 48 Oggi, secondo le disposizioni della Legge federale, gli abitanti della “formazione locale” hanno il diritto di eleggere i componenti che andranno a formare l’ente di autogoverno locale, e gli organi dei Soggetti della Federazione russa non possono interferire nelle competenze di tale ente, ma soltanto dettare principi generali per la sua organizzazione. In particolare, possono stabilire l’estensione che deve avere la “formazione comunale”. Al riguardo è da rilevare che quasi la metà dei soggetti della Federazione (43) hanno trasformato in formazioni comunali le unità amministrative più grandi - distretti e città - ; mentre 23 su 89 dei soggetti della Federazione hanno creato in campagna una forma di autogoverno locale che si articola su due livelli. La Legge federale “Sui principi dell’organizzazione dell’autogoverno locale nella Federazione russa” ha subito numerose modifiche ed integrazioni : nel 1996, nel 1997, nel 2000, nel nel 2002 ; da ultimo, il 7 luglio e l’8 dicembre del 2003. Ciò testimonia del fermento e in definitiva della situazione provvisoria nella quale versa il sistema dell’autogoverno locale nella Federazione russa. 7. 5 IV Tappa 2000Nell’anno 2000 ci sono stati nuovi cambiamenti, che si possono così descrivere : 49 8) Consiglio della Federazione russa; 25) Consiglio di Stato della Federazione russa; 23) Rappresentante Plenipotenziario del Presidente della Federazione russa nella circoscrizione federale. Nel marzo del 2000 il popolo russo ha eletto un nuovo Presidente. Il secondo Presidente della Federazione russa, Vladimir Putin, ha intrapreso una serie di riforme aventi lo scopo di cambiare il sistema politicoamministrativo del Paese senza però ricorrere a modifiche della Costituzione. Egli si è posto il problema di arginare la disintegrazione del territorio russo causata dal fatto che molti Capi degli Esecutivi e molte Assemblee legislative dei Soggetti della Federazione russa violavano sistematicamente la Costituzione e le leggi federali, creando seri ostacoli al libero movimento dei capitali e delle merci sul territorio. Per fronteggiare questo problema è stato creato uno strumento che si è dimostrato efficace. 50 Si tratta dei Rappresentanti Plenipotenziari del Presidente, divisi in sette circoscrizioni o distretti federali, e destinati a sostituire i precedenti rappresentanti che il Presidente aveva presso tutti (o quasi) i Soggetti della Federazione, che erano troppo numerosi e troppo deboli. Secondo il Decreto del Presidente della Federazione russa del 13 maggio 2000, n. 849 (modificato nel 2001) i Rappresentanti plenipotenziari devono: • coordinare l’attività delle circoscrizioni federali, ma non governarle. L’intervento dei Rappresentanti nell’attività corrente dei poteri degli Enti federati è possibile solo nel caso in cui insorga una situazione di crisi; • controllare la legislazione regionale e partecipare alla redazione dei progetti di legge; • favorire la creazione di un sistema giudiziario completamente indipendente; • impedire l’innalzamento di barriere al movimento dei capitali, delle merci e dei servizi; • presentare al Presidente resoconti e rapporti periodici sulla situazione politica, sociale ed economica delle circoscrizioni ; spiegare alla popolazione la posizione assunta dal Presidente sulle questioni politiche fondamentali ; • appoggiare le commissioni elettorali e prestare alla popolazione tutta l’informazione necessaria sui candidati alle elezioni regionali. Il secondo passo per il consolidamento della posizione del Presidente della Federazione russa è stato l’approvazione di alcuni emendamenti alla legislazione che regola l’organizzazione dei Soggetti della Federazione (attraverso la Legge federale 29 luglio 2000 n. 106 recante “Modifiche ed integrazioni alla Legge federale sui principi generali dell’organizzazione degli organi legislativi ed esecutivi dei Soggetti della Federazione russa”). Secondo le disposizioni approvate, il Presidente può destituire provvisoriamente dalla carica i Governatori che vengano sottoposti a procedimenti penali e può sciogliere gli organi legislativi dei soggetti della Federazione che non abbiano eseguito una sentenza della Corte di Giustizia. La Duma di Stato ha inoltre approvato alcune disposizioni (Legge federale del 5 agosto 2000) che hanno modificato la procedura di formazione del Consiglio della Federazione. Questo è un organo consultivo, il cui Presidente viene eletto a rotazione tra i componenti, che sono in numero di 2 per ogni Soggetto della Federazione. 51 Ad esso oggi non partecipano più automaticamente le persone che rivestono il ruolo di Capo dell’Assemblea legislativa e di Capo del Potere esecutivo di ciascun Soggetto, bensì due individui così designati. Il Capo dell’Esecutivo sceglie il proprio rappresentante, che l’Assemblea rappresentativa può respingere a maggioranza dei due terzi ; la stessa Assemblea designa inoltre un proprio rappresentante. Questo cambiamento è stato motivato dal fatto che i Capi degli Esecutivi, oberati dagli impegni, partecipavano raramente alle sedute del Consiglio della Federazione. Infine, va ricordata l’introduzione del “Consiglio di Stato della Federazione russa”, disposta con Decreto 1° settembre 2000 del Presidente della Federazione. Questo organo ha natura consultiva, ed assiste il Presidente in tutte le questioni attinenti al coordinamento delle attività statali. E’ composto dal Presidente della Federazione, che lo presiede, e dai vertici degli Esecutivi dei Soggetti della Federazione. Il Consiglio si occupa principalmente dei rapporti tra il governo centrale e i Soggetti federati, ma non vota e non assume nessuna delibera se il Presidente non lo richiede. Nel complesso, tali modifiche hanno determinato un maggior dialogo tra il Presidente e gli Esecutivi dei Soggetti federati, ed hanno assicurato una maggiore partecipazione dei Soggetti della Federazione alla preparazione e all’approvazione delle decisioni più importanti che riguardano lo Stato. Dopo la tragedia avvenuta a Beslan nel settembre del 2004 il Presidente della Russia ha proposto alcuni ulteriori cambiamenti nel sistema dei livelli di governo del Paese. Queste riforme, che non sono ancora state confermate dalla legge, hanno lo scopo di rafforzare il controllo centrale sui Soggetti federati, in particolare con i seguenti strumenti : 1. Cambiare la procedura di elezione dei Capi degli Esecutivi dei Soggetti della Federazione. Il Presidente presenterà la candidatura all’Assemblea rappresentativa del Soggetto della Federazione, che dovrà o approvarla o rifiutarla. Se l’Assemblea rifiuta per tre volte, il Presidente ha il diritto di scioglierla e di fissare nuove elezioni. 2. Cambiare la procedura di elezione alla Duma Statale: finora eletta per metà con metodo proporzionale, e per metà secondo il sistema uninominale, dovrà essere eletta integralmente con il sistema proporzionale. 3. Permettere ai Ministri federali di essere dirigenti del partito di appartenenza. 52 Riguardo al primo punto, si può osservare che il maggiore potere attribuito alla Federazione, e in particolare al suo Presidente, in nome dell’unità statale, è evidente. Si dubita peraltro che il sistema prescelto possa essere accettato dalla Corte costituzionale, dal momento che essa, in passato, ha dimostrato di preferire l’elezione diretta dei Capi degli Esecutivi da parte delle popolazioni interessate. Nel secondo punto, si tratta di abolire i deputati eletti con il sistema maggioritario, che si presentano generalmente legati al proprio territorio di provenienza, senza particolari vincoli con i partiti nazionali. Lo scopo del Presidente Putin è quello si sostituire le élites territoriali, tradizionalmente radicate in Russia, con élites di partito (come si desume anche dal terzo punto in oggetto). In questo senso, il rafforzamento del sistema dei partiti può considerarsi anche come un ulteriore strumento di rafforzamento del potere presidenziale, che non dovrà più affrontare le resistenze di deputati troppo legati alle realtà territoriali di provenienza, e non soggetti agli indirizzi generali e alla disciplina di partito. 53 Appendice 1 Gerarchia degli atti normativi Nella Federazione Russa gli atti normativi corrispondono al seguente ordine : -Costituzione -Leggi costituzionali federali -Leggi federali (nell’ordinamento federale ): Presidente -Editti o Decreti del -Disposizioni del Governo (nell’ordinamento degli Enti federati) : Federazione e gli Enti o Soggetti federati -Trattati stipulati tra la -Costituzioni o Statuti degli Enti federati -Leggi degli Enti federati -Altri atti normativi degli Enti federati -Statuti degli Enti di autogoverno locale -Norme adottate dagli Enti di autogoverno locale 54 Al riguardo va osservato che : - tra i Trattati intercorsi tra la Federazione e gli Enti federati spicca ovviamente il Trattato del 31 marzo 1992, che ha dato origine alla Federazione stessa. Esso però non è considerato atto supremo dell’ordinamento, che si ritiene fondato sulla Costituzione federale. Nella prassi, questo ed altri Trattati consimili (che a norma dell’art. 11, comma 3, Cost. risultano subordinati alla sola Costituzione) hanno assunto un valore addirittura ausiliario, e quindi subordinato, alle disposizioni contenute nelle leggi federali ; - le Costituzioni e gli Statuti degli Enti federati, nel disciplinare l’organizzazione statale, non sono interamente subordinati alla Costituzione e alle leggi federali ; piuttosto, essi debbono mantenersi “in armonia” con i principi fondamentali del sistema costituzionale federale, nonché con i principi generali dell’organizzazione statale previsti dalla legislazione federale (art. 77, comma 1, Cost.) ; - nelle materie nelle quali la Federazione ha competenza legislativa esclusiva (art. 71 della Costituzione) gli Enti godono di potestà legislativa soltanto su delega della Federazione, e nei limiti di tale delega ; - nelle materie di potestà congiunta, a norma dell’art. 72 Cost., gli Enti federati godono di potestà legislativa, ma debbono rispettare tutte le previsioni contenute nelle Leggi federali ; secondo la Corte costituzionale (sentenze del 30 novembre 1995, 30 aprile 1996 e 9 gennaio 1998), in mancanza di una legge federale, gli Enti possono comunque legiferare, purché rispettino la Costituzione e gli atti normativi della Federazione, anche sub-legislativi, che “concretizzino” le norme costituzionali. Tra questi, rientrano non solo i Decreti o Editti del Presidente della Federazione, ma anche le Disposizioni emanate dal Governo della Federazione ; - nelle materie attribuite alla competenza c.d. residuale degli Enti ( che a norma dell’art. 73 Cost., riguarda tutte le materie non comprese nelle precedenti disposizioni ), questi ultimi sembrerebbero godere di potestà piena o esclusiva, soggetta soltanto al rispetto della Costituzione federale, dei Trattati stipulati con la Federazione, e delle proprie Costituzioni (o Statuti). 55 Appendice 2 Fonti principali Avvertenza : questo elenco di fonti ha scopo descrittivo e di ricostruzione storica. Molti degli atti normativi enumerati, specialmente quelli di natura secondaria o terziaria, sono stati non solo modificati e integrati, ma anche abrogati integralmente in prosieguo di tempo, e quindi non sono più in vigore. Costituzione della Federazione Russa, promulgata il 12 dicembre 2003 Leggi federali • Legge federale 27 maggio 2003, n. 58, recante “Ordinamento del pubblico impiego nella Federazione Russa”; • Legge federale 27 luglio 2004, n. 79, “Sul pubblico impiego civile nella Federazione russa” ; • Legge federale 30 dicembre 2001, n. 197, “Codice del lavoro della Federazione russa” (modificato nel 2002, 2003, 2004, e 2005) ; • Legge federale 28 marzo 1998 n. 53 “Sul dovere militare e sul servizio militare” (modificata nel 2003) ; • Legge federale 28 agosto 1995 n. 154 “Sui principi generali dell’autogoverno locale nella Federazione russa” (modificata nel 1996, 1997, 2000, 2002, 2003) ; • Legge federale 18 aprile 1991 n. 1026 “Sulla milizia” (modificata nel 1999) ; • Legge federale 24 giugno 1993 n. 5238 “Sugli organi federali della polizia fiscale” ; • Legge federale 19 febbraio 1993 n. 4524-1 “Sugli organi federali di telecomunicazione e informazione del governo”. Decreti del Presidente della Federazione Russa • Decreto del Presidente della FR “Sul programma federale di Riforma del pubblico impiego nella Federazione Russa (2003-2005)” n. 1336 del 19.11.02 • Decreto del Presidente della FR “Sull’elenco degli uffici della categoria “B” e “C” nell’Amministrazione del Presidente della Federazione Russa” n. 1234 del 25.9.2004 56 • Decreto del Presidente della FR “Sull’approvazione dei principi generali del comportamento d’ufficio degli impiegati pubblici” n. 885 del 12.08.2002 • Decreto del Presidente della FR “Sull’aumento degli stipendi delle persone che ricoprono alcuni uffici del pubblico impiego federale” n. 661 del 25.06.02 • Decreto del Presidente della FR “Sul premio in denaro per le persone che ricoprono alcuni uffici del pubblico impiego federale” n. 658 del 25.06.02 • Decreto del Presidente della FR “Approvazione dell’elenco dei posti di ruolo del pubblico impiego federale (modificato il 5 ottobre 2002)” n. 1863 del 10.11.2000 • Decreto del Presidente della FR “Misure supplementari per l’assicurazione dell’unità giuridica della FR” n. 1486 del 10.08.2000 • Decreto del Presidente della FR “Sulla struttura degli organi federali del potere esecutivo della FR” n. 867 del 17.05.2000 • Decreto del Presidente della FR “Sul Rappresentante plenipotenziario del Presidente della FR nella circoscrizione federale” n. 849 del 13.05.2000 • Decreto del Presidente della FR “Approvazione dell’elenco dei posti di ruolo nella struttura servente del Garante dei diritti dell’uomo della Federazione Russa” n. 1683 del 22.12.99 • Decreto del Presidente della FR “Misure supplementari per il perfezionamento della struttura dell’Amministrazione del Presidente della FR” n. 163 del 30.01.99 • Decreto del Presidente della FR “Misure per il controllo delle informazioni presentate dalle persone che ricoprono uffici del pubblico impiego della FR al momento della nomina” n. 641 del 1.06.98. • Decreto del Presidente della FR “Regolamento sulla formazione del fascicolo personale dei pubblici impiegati” ( modificato il 31 maggio 1999) n. 640 del 1.06.98 • Decreto del Presidente della FR “Sugli stipendi degli impiegati federali degli uffici periferici del potere esecutivo, delle rappresentanze della FR all’estero, delle rappresentanze diplomatiche e dei consolati della FR” n. 265 del 6.03.98 • Decreto del Presidente della FR “Misure supplementari per la formazione degli impiegati pubblici” n. 983 del 3.09.97 • Decreto del Presidente della FR “Sui periodi di servizio inclusi nel calcolo della pensione di anzianità degli impiegati federali” n. 982 del 3.09.97 • Decreto del Presidente della FR “Sulla presentazione dalla parte delle persone che ricoprono pubblici uffici della FR e degli Enti di 57 autogoverno locale di informazioni sui beni e sui redditi” (modificato il 25 luglio 2000) n. 484 del 15.05 97 • Decreto del presidente della FR “Sulle misure per il rafforzamento della disciplina nel sistema del pubblico impiego” n. 810 del 6.06.96 • Decreto del Presidente della FR “Su alcune garanzie sociali per le persone che ricoprono uffici pubblici della FR” n. 854 del 16.08.95 • Decreto del Presidente della FR “Misure prioritarie per l’organizzazione del sistema del pubblico impiego nella FR” n. 848 del 3.06.93 • Decreto del Presidente della FR “Sulla lotta contro la corruzione nel sistema del pubblico impiego” n. 361 del 4.04.92 Disposizioni del Governo della Federazione Russa • Disposizione del Governo della FR “Approvazione del Regolamento sull’aggiornamento e la riqualificazione degli impiegati degli organi federali del potere esecutivo” (modificato il 20 maggio 2002) n.109 del 14.02.2001 • Disposizione del Governo della FR “Sul supplemento mensile per le condizioni speciali di servizio da erogare ai dirigenti degli organi del Governo della FR” n.86 del 23.01.99 • Disposizione del Governo della FR “Sulla composizione e il fondo per la retribuzione degli impiegati degli uffici periferici del potere esecutivo” n.797 del 20.07 98 • Disposizione del Governo della FR “Misure di difesa sociale degli impiegati presso gli organi del potere esecutivo che vengono riorganizzati o liquidati” n. 346 del 27.03.97 Atti normativi ministeriali • Ordinanza del Comitato Statale di Statistica recante “Regolamento sulla formazione professionale supplementare degli impiegati pubblici nel 2003” n. 194 del 04.10.2002 • Ordinanza del Ministero della Natura della Russia “Sull’approvazione dei doveri d’ufficio degli impiegati del Ministero della natura” n. 213 del 16.05.96 58 Leggi dei Soggetti della Federazione (San Pietroburgo e regione Leningradskaia) • Legge della regione Leningradskaia “Modifiche e integrazioni alla legge regionale sul pubblico impiego nella regione Leningradskaia” n.44 del 12.07.99 • Legge della regione Leningradskaia “Modifiche e integrazioni alla legge regionale sul pubblico impiego nella regione Leningradskaia” n. 37 del 26.10.98 • Legge della regione Leningradskaia “Istituzione del Consiglio del pubblico impiego presso il Governatore della regione Leningradskaia” n. 17 del 20.07.98 • Legge della regione Leningradskaia “Elenco dei posti di ruolo della regione Leningradskaia” n.50 del 25.11.97 • Legge della regione Leningradskaia “Supplemento mensile alla pensione degli ex-impiegati della regione Leningradskaia (modificata il 12 luglio 1999)” n. 14 del 17.10.97 • Legge della regione Leningradskaia “Sul pubblico impiego della regione Leningradskaia” n.5 del 10.02.97 • Legge di San Pietroburgo “Approvazione dell’elenco dei posti di ruolo nell’impiego pubblico di San Pietroburgo” n. 91-9 del 03.07.95 59