Chemioterapia • Insieme dottrinale e metodologico volto alla ricerca di sostanze chimiche artificiali e naturali dotate di tossicità selettiva nei confronti di cellule procariotiche od eucariotiche responsabili di infezioni, infestazioni, neoplasie o disordini immunologici. (P. Ehrlich, 1910) IN FUNZIONE DEI DIVERSI BERSAGLI SI DISTINGUONO TRE SETTORI DELLA CHEMIOTERAPIA: • 1) ANTIMICROBICA (ETIOTROPA) • 2) ANTIBLASTICA • 3) IMMUNOMODULANTE • Dall'introduzione dei primi agenti chemioterapici (1935) la mortalità per malattie infettive e parassitarie si è ridotta drasticamente. Mortalità per malattie infettive e parassitarie nel mondo industrializzato mortalità/100.000 abitanti 160 140 120 100 80 60 40 20 Malattie infettive e parassitarie del mondo industrializzato sulfanilamide clorochina benzilpenicillina streptomicina eritromicina ampicillina cefalotina aztreonam imipenem aciclovir ceftriaxone cefpiroma ? 0 1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 anno The ten leading causes of death in the United States in 1900 and 1997 (M.L. Cohen, Nature, August 2000) Factors influencing the decrease in infectious diseases in the twentieth century. M.L. Cohen, Nature, August 2000 Factors leading to the emergence of infectious diseases M.L. Cohen, Nature, August 2000 Chemioterapia antimicrobica • Chemioterapici: farmaci ottenuti per sintesi chimica (es. sulfamidici) • Antibiotici: farmaci di origine naturale o semisintetica prodotti come metaboliti secondari da varie specie di microrganismi, funghi ed attinomiceti capaci di inibire la crescita di (batteriostatici) o di uccidere (battericidi) altri microrganismi (anche farmaci la cui struttura è simile a quelli naturali, ma di origine totalmente sintetica) Chemioterapia • Poiché il "target" della terapia chemioterapica antimicrobica è l'agente etiologico della malattia infettiva (batterio, virus, protozoo, micete o elminta) i farmaci usati a questo scopo sono "selettivi" e ben si applica a queste molecole il concetto di "tossicità selettiva" (Paul Erlich) Differenze molecolari tra cellule pro- ed eucariote e possibili bersagli della terapia antimicrobica Struttura cellulare Membrana cellulare Procarioti Ribosomi 70S 80S Macrolidi, Lincomicina, cloramfenicolo Parete cellulare Peptidoglicano Assenza di mitosi assenza β-lattamine, vancomicina -------------- Divisione cellulare Eucarioti Farmaci Pochi steroli Molti steroli Polimixina Mitosi Meccanismo d’azione dei principali antimicrobici Classe di antimicrobici β-lattamici (penicilline, cefalosporine, ecc.); Peptidici (vancomicina, teicoplanina, bacitracina) Polipeptidi ciclici (polimixina) Chinolonici (Ciprofloxacina, ac. Nalidissico) Meccanismo d’azione -Inibizione transpeptidasi, e legame PBP alterazione struttura parete cellulare e lisi; - inibizione sintesi parete cellulare (vari mecc.) Alterazione della membrana cellulare Inibizione replicazione DNA per interazione con DNA girasi e topoisomerasi IV (continua) Meccanismo d’azione dei principali antimicrobici Classe di antimicrobici Tetracicline Meccanismo d’azione Blocco sintesi proteica per legame subunità ribosomiale 30S Macrolidi (Eritromicina, Claritromicina) Blocco sintesi proteica per legame subunità ribosomiale 50S Blocco subunità ribosomiale 30S ed errori nella traduzione mRNA proteica Amminoglicosidi (Streptomicina, neomicina, gentamicina) (continua) Meccanismo d’azione dei principali antimicrobici Classe di antimicrobici In.sintesi ac. nucleici (Sulfamidici) (Trimetoprim) Rifamicine (rifampicina) Nitroimidazoli (Metronidazolo) Meccanismo d’azione In. sintesi tetraidrofolico In.diidropteroato sintetasi; In.deidrofolato reduttasi Inibizione sintesi RNA per DNA-RNA polimerasi Danni sul DNA Sulfamidici (1935) e Trimetoprim (1962) NH2 SO2NH2 Spettro antimicrobico dei sulfamidici • Streptococco pyrogenes, streptococco pneumoniae, chlamydiae, shigelle* *molti ceppi di Shigelle sono resistenti Spettro antimicrobico dei sulfamidici in associazione con trimetoprim • Salmonella typhi • Pneumocystis carinii • Nell’uso clinico in molte infezioni del tratto urogenitale, otiti, bronchiti, sinusiti e polmoniti Effetti collaterali • Sulfamidici: cristalluria, nausea, vomito, reazioni di ipersensibilità (cute), anemia emolitica (0.05%), agranulocitosi. • Trimetoprim + sulfametossazolo: nausea, vomito, stomatite, glossite,reazioni di ipersensibilità (cute). Penicilline (1940) e cefalosporine (1962) Penicillium notatum ed altri ascomiceti Cephalosporium acremonium ed altri funghi Penicilline (1940) e cefalosporine (1962) Spettro antimicrobico dei derivati penicillanici (ac. 6-aminopenicillanico) • Penicillina G (benzilpenicillina) Emivita 0.5 h, acidolabile • Cloxacillina, Dicloxacillina, Meticillina, Oxacillina Emivita 0.5/1 h, Acidostabili • Penicilline ad ampio spettro più attive sui G (–) (Ampicillina, Amoxicillina) Emivita 1h, acidostabili, meno resistenti alle ß-lattamasi (eventuale associazione con acido clavulanico) • Cocchi G (+/-) (pneumococco, meningococco, streptococco ßemolitico, stafilococchi non ßlattamasi produttori) Spirochete (treponema, leptospirosi), Actinomiceti • Stafilococchi produttori di ßlattamasi (penicillinasi) • (Bacilli G (-) Haemophylus influenzae, coli e coliformi, Escherichia coli, Salmonelle, shigelle*), enterococchi *molti ceppi di Shigelle sono resistenti Spettro antimicrobico dei derivati penicillanici (ac. 6-aminopenicillanico) • Attivi solo contro i G(-) • Monobattami (solo aerobi (Escherichia anello ß-lattame) coli, Proteus ) Aztreonam (solo parenterale) • Carbapenemi • Spettro d’azione molto (Imipenem) in ampio G (+/-) ed associazione con anaerobi) cilastatin (inibitore deidropeptidasi renali) Molto costosa!!! Spettro antimicrobico dei derivati cefamici (ac. 7-aminocefalosporanico) • Cefalotina (poco stabili, emivita breve) • Cocchi G (+) (non enterococchi), Bacilli G (-) E. Coli, Klebsiella pneumoniae, Proteus • più ampio spettro, molti bacilli G • Cefuroxima, Cefacloro (più stabili (-) e cocchi G (+) alla ß-lattamasi) emivita da 1 a 4h (tra le più usate nelle infezioni non nosocomiali, ben assorbite p.o., ampia distribuzione) • più attive sui G (-) (Bacilli: pseudomonas, Proteus), meno su G (+) • Ceftriaxone (emivita fino a 8h, somministrazione parenterale) Effetti collaterali • Nausea, anoressia, diarrea (comuni per somministrazioni orali); • Stomatiti e glossiti; • Ipersensibilità e manifestazioni allergiche con rashes cutanei, dermatiti, fino a shock anafilattico. Le penicilline e i loro prodotti catabolici possono legarsi alle proteine e funzionare da apteni, stimolando la formazione di anticorpi. Allergia crociata tra penicilline e cefalosporine. Efficacia clinica di un farmaco CHEMIOTERAPICO • a) Tipo di meccanismo d'azione • b) Distribuzione agente antimicrobico nella sede di infezione • c) Raggiungimento di concentrazioni efficaci (>MIC) per tempi adeguati • d) Acquisita resistenza delle specie microbiche farmaco-sensibili FARMACOCINETICA Dose TESSUTI FACILMENTE ACCESSIBILI assorbimento CONCENTRAZIONE EMATICA metabolismo TESSUTI DIFFICILMENTE ACCESSIBILI Eliminazione EFFICACIA E DURATA EFFETTO ANTIMICROBICO BARRIERE FARMACODINAMICA chemiosensibilità Patogeno Farmaco chemioresistenza Ospite Meccanismi di sviluppo della “resistenza” ai farmaci antimicrobici • Uso improprio dei farmaci in medicina umana e veterinaria; • Uso improprio di farmaci per scopi non terapeutici. Uso improprio di farmaci antimicrobici in medicina umana e veterinaria • Antibiotico inadeguato; • Dose inefficace (<MIC) o scarsamente efficace (= MIC); • Durata della terapia non congrua con l’abbattimento della popolazione patogena; • Uso di antimicrobico in assenza di elementi clinici e/o epidemiologici di infezione; • Uso di antimicrobici in profilassi in quelle condizioni in cui non ne è documentata l’efficacia. Uso improprio di farmaci antimicrobici per scopi non terapeutici Antibiotic resistance spread in food • • • • • Nutritive and therapeutic treatment of farm animals with antibiotics, amounting to half of the world's antibiotic output, has selected for resistant bacteria that may contaminate the food produced. Antibiotic-resistant enterococci and staphylococci from animals are found in food when they survive the production processes, as in raw cured sausages and raw milk cheeses. The broad host ranges of some plasmids and the action of transposons in many bacteria allow antibiotic-resistance genes to be communicated by conjugation between different species and genera. A multi-antibiotic resistance plasmid from a lactococcus found in cheese provides a historical record of such events……. When analysed in 1991 and 1995, this cheese brand had also contained different enterococci resistant to tetracycline, chloramphenicol, gentamycin, penicillin, erythromycin, lincomycin and vancomycin This cheese was the source of a Listeria monocytogenes epidemic in 20 patients in 19955……….. To preserve the life-saving potential of antibiotics, the spread of resistance genes at all levels must be stopped. Distribution routes like those between animals, food and consumers have to be interrupted. In this example, it could be achieved by using pasteurized milk for cheese making. The situation might also be helped by stopping the inappropriate use of the selective antibiotics in animal husbandry…… VINCENT PERRETEN, FRANZISKA SCHWARZ, LUANA CRESTA, MARIANNE BOEGLIN, GOTTFRIED DASEN & MICHAEL TEUBER Laboratory of Food Microbiology, Department of Food Science, Swiss Federal Institute of Technology, ETH-Zentrum, CH8092 Zurich, Switzerland e-mail: [email protected] Nature 389, 801 - 802 (1997) β-lattamine, aminoglicosidi, Tetracicline β-lattamine,sulfamidici, macrolidi MECCANISMI DI CHEMIORESISTENZA BATTERICA • a. b. c. d. e. • a. b. c. d. e. f. • a. b. c. MODIFICA DEL BERSAGLIO Betalattamine Macrolidi Cotrimoxazolo (trimetoprim + sulfametoxazolo) Glicopeptidi Fluorochinoloni RIDOTTA PERMEABILITA’(porine,efflusso) Fluorochinoloni Betalattamine Macrolidi Tetracicline Aminoglucosidi Cotrimoxazolo INATTIVAZIONE ENZIMATICA Betalattamine Amminoglucosidi Macrolidi Evoluzione della penicillino-resistenza in S. pneumoniae Paesi diversi, diversa incidenza HL-penicillino-resistenza: alto livello % ceppi resistenti 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 LL- penicillino-resistenza: basso livello (F) ( SP ) Alexander Alexander 53 Korea ANSORP Japan ANSORP 80 75 51 USA Alexander (I) IEO, SEMPRE, PROTEKT 10,2 1999 15,1 11,6 10,5 2000 2001 2000 2002 2000 Studio PROTEKT, 2000; Schito, DebbiaAnno and Marchese, JAC, 2000; Marchese, Schito et al., MDR, 2001; Schito et al., GIMMOC, 2002 32 2000 2000 2000 Chemioprofilassi antimicrobica preoperatoria in chirurgia • a. b. c. d. Fattori di prevenzione delle infezioni secondarie da intervento chirurgico: Tecnica operatoria; Selezione del paziente; Immunocompetenza dell’ospite; Entità contaminazione batterica nel campo operatorio; e. Adeguati livelli tissutali di antimicrobici (>MIC) attivi nei confronti di agenti batterici più frequentemente responsabili di infezione delle ferite operatorie per ciascun tipo di intervento chirurgico. Rischio di complicanze infettive in funzione del tipo di chirurgia Tipo di chirurgia • • • • • • Otorinolaringoiatra Gastrica Colorettale Urologica Ginecologica Ortopedica Infezione % Ferita a distanza • 10 10 • 17 30 • 23 47 • 12 37 • 8 25 • 10 10 Chemioprofilassi antimicrobica in chirurgia • Rischio di infezione >5% • Estrema gravità delle complicanze • Pazienti immunodepressi Perchè….. Chemioprofilassi antimicrobica in chirurgia • Largo spettro; • Bassa tossicità ed alta tollerabilità; • Parametri farmacocinetici favorevoli (alta penetrabilità nei tessuti, lunga emivita); • Battericida dose-dipendente; ……….con quale farmaco ideale. Chemioprofilassi antimicrobica in chirurgia • Somministrazione subito prima dell’intervento (1 h). …………e quando….. Chemioprofilassi antimicrobica in chirurgia