15 - LE RISPOSTE DELL’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI VITERBO
15.1 - Governance territoriale e sviluppo sostenibile
L’Unione Europea con il Regolamento 1836 del 1993 (EMAS I) aveva definito uno strumento di
politica ambientale basato sull’adesione volontaria del comparto industriale. Lo scopo era di
migliorare le prestazioni ambientali delle imprese che in cambio avrebbero avuto maggiore
competitività sul mercato e minore pressione da parte delle autorità di controllo ambientale. Di fatto
si incentivava il passaggio dal Command & Control, verso nuovi strumenti volontari che
impostavano la gestione ambientale di impresa quale
fulcro di un processo di miglioramento continuo
soggetto a verifica da parti terze indipendenti e
trasparente per il pubblico. Nel 2001 con la
pubblicazione del Regolamento 761 (EMAS II),
anche tutte le imprese dei servizi e della pubblica
amministrazione
hanno
potuto
partecipare
all’acquisizione
della
registrazione
europea
considerata lo strumento di eccellenza della politica
ambientale. L’Italia , come si rappresenta a lato, fonte
ISPRA, risulta un paese trainante per la P.A. Il 16 Luglio la Commissione Europea ha proposto di
revisionare tale strumento ed ha approvato la versione ufficiale del draft del nuovo regolamento
[COM (2008) 402/2] è consultabile al sito della CE sezione Ambiente/EMAS, l’obiettivo è di
incentivare l’adesione delle organizzazioni affinché un numero crescente di partecipanti allo
schema contribuiscano al miglioramento ambientale europeo.’Il nuovo Regolamento sarà oggetto
dei prossimi lavori del Parlamento Europeo e del Consiglio oltre che della Commissione tenuto
conto delle elezioni politiche europee del 2009.
La protezione e la valorizzazione di un territorio deve passare attraverso il miglioramento continuo
delle performance ambientali di una Pubblica Amministrazione che viene costantemente perseguito
tramite programmi ambientali finalizzati ad una gestione strategica del territorio e gli obiettivi
devono essere condivisi con le parti interessate: associazioni di categoria, imprese, i cittadini.
EMAS rappresenta questo processo ma la garanzia di risultati efficaci passa attraverso una corretta
e trasparente informazione sullo stato e sulla
gestione dell’ambiente.
A partire dal 1° gennaio 2010 entra in vigore il
nuovo
regolamento
CE/339/93
sull’accreditamento78che stabilisce che ogni
Stato Membro dovrà affidare tutte le attività di
accreditamento ad un unico ente riconosciuto a
livello europeo dalla Commissione, con
l’obiettivo di armonizzare nei vari stati membri
gli aspetti inerenti la salute, la sicurezza e
l’ambiente. Ciò comporta che il SINCERT
(accreditamento organismi di certificazione), il
SINAL (accreditamento laboratori), il SIT (centri taratura), il Comitato EMAS (accreditamento
verificatori ambientali), i Ministeri (accreditamento verificatori Schema EU-ETS), ecc. saranno
riorganizzati. Il regolamento si applica a tutte le norme tecniche, volontarie e obbligatorie laddove è
previsto l’accreditamento. Anche la norma ISO 14001 ed EMAS ricadranno sotto il nuovo
organismo nazionale.
78
riconoscimento formale e sostanziale di competenza ad un soggetto che deve compiere verifiche di conformità e rilasciare certificati.
417
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133132
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25
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Analizzanddo un confronto di regiistrazioni EMAS per prrovincia rellativamente al compartto Pubblicaa
Amministrrazione (coddici NACE 84.1 ed 84.11, 91.04, 85.31 e 85.32) si eviddenzia che lo schema è
stato magggiormente adottato
a
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Settentrionnale, e in talle contesto la
l Provinciaa di Viterbo
o è all’avangguardia.
418
La Provincia è consapevole che una
piena
diffusione
degli
strumenti
volontari di certificazione ambientale
anche negli Enti Locali garantirebbe un
costante miglioramento della situazione
ambientale del territorio. Per questo
continua l’impegno di diffusione dello
schema EMAS all’interno dei Comuni
della Provincia e presso le PMI. Tale
azioni
sono
evidenti
nella
rappresentazione seguente, si deve citare
nell’ultimo anno l’avvenuta registrazione
del Comune di Montalto di Castro (IT –
000833) in cui ricade il più importante
polo termoelettrico dell’Italia centrale,
quella del Comune di Bomarzo (IT –
000944) nel cui territorio ricade
un’importante area Protetta e quella della
Riserva Naturale del Monte Rufeno di
Acquapendente (IT – 000611):
Registrazioni EMAS nel Lazio al 10/12/2008
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Province, Comuni, Aree Protette,
Scuole per Provincia al 10/12/2008
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18
1
16
14
12
6
Provincia, Comuni, Aree Protette
Altre organizzazioni
10
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8
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4
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RI
E’ interessante citare l’indagine conoscitiva sull’attuazione di EMAS in Italia - Rapporto 86/2008
dell’ISPRA per mettere in evidenza due caratteristiche che hanno fatto la differenza in Italia per la
diffusione di EMAS: l’utilizzo di incentivi economici che Stato, Regioni, Enti Locali, CCIAA
hanno messo in atto e le semplificazioni amministrative per le diverse organizzazioni.
419
Per quanto riguarda il processo di estensione ad EMAS all’intera Provincia, ricordiamo che ad oggi
solo due Assessorati hanno ottenuto tale certificazione ambientale, già nel 2007 la Giunta
Provinciale con proprio atto n. 199 ha esteso tale processo certificativo a tre ulteriori Assessorati
beneficiando dell’esperienza EMAS dei due Assessorati Agricoltura ed Ambiente. Nel 2008 con
deliberazione n. 33 il Consiglio Provinciale ha deliberato di procedere all’estensione della
registrazione EMAS a tutti gli Assessorati dell’Ente, incaricando la Direzione Generale, del
coordinamento delle attività necessarie alla definizione ed attuazione di un nuovo sistema di
gestione ambientale conforme alla norma ISO 14001:04 che integri le competenze gestite dagli 8
Assessorati secondo un apposito cronoprogramma di interventi. Lo stesso atto incarica i Dirigenti
Responsabili, di provvedere formalmente alla nomina dei Referenti EMAS, tra adeguate
professionalità all’interno dei propri Settori, e di intraprendere le iniziative necessarie per lo
sviluppo delle fasi del citato Regolamento finalizzate all’ottenimento della registrazione in oggetto.
Rimane vivo il rapporto con il Comitato Promotore EMAS organo consultivo della Presidenza, che
è stato convocato annualmente nel 2007 e nel 2008 per analizzare lo stato di avanzamento del
programma ambientale dei due Assessorati e formulare nuovi obiettivi o target su problematiche
particolarmente sentite sul territorio. Il Forum Pubblico di discussione attivo presso il sito internet
della Provincia non ha prodotto nel biennio efficaci spunti di discussione.
15.1.1 - Agenda 21 Locale
Molto attivo nel 2006 il Forum di Agenda 21 che è riuscito ad integrare la sostenibilità ambientale
in numerose proposte di azioni formulate alla Provincia, la Giunta ha recepito nel marzo 2007 i
lavori del Forum e della versione del Piano di Azione Locale (PAL) Preliminare sintesi delle
proposte di idee e progetti, ambientali e socio economiche, scaturite dagli incontri dei Tavoli
Tematici ed approvate in sessione plenaria dal Forum stesso. Successivamente il PAL preliminare è
stato trasmesso ai vari Assessorati ed ai Dirigenti di Settore per una rispondenza con l’indirizzo
politico dell’Amministrazione e per garantire l’operatività tecnica degli obiettivi in esso contenuti.
Per gestire le attività di revisione interna delle proposte formulate, è stato nominato un Gruppo di
Coordinamento interarea, sotto la direzione del Direttore Generale, composto da uno o più referenti
per ogni Settore. Tale Gruppo si è ripetutamente incontrato per la predisposizione della bozza di
Piano d’Azione Operativo di Agenda 21 Locale, contenente gli obiettivi generali e le azioni
realizzabili da parte della Provincia, da sottoporre all’attenzione del Forum Locale, sulla base delle
proposte di lavoro inserite in una programmazione pluriennale mediata da criteri economici, tecnici
e di adeguamento normativo.
Nel maggio 2007 è stato convocato il Forum in sessione plenaria per la presentazione del PAL
preliminare e la condivisione della pianificazione e delle scadenze del processo A21L della
Provincia.
L’elenco delle schede elaborate dai vari Settori dell’Ente, validate dai singoli dirigenti dopo
confronto con i vari Assessori, condensate in un unico documento, sono state oggetto di apposita
deliberazione n. 319 del 08/11/2007 della Giunta Provinciale come presa d’atto della proposta di
Piano di Azione Locale Operativo della Provincia di Viterbo.
La Giunta riconosce il PAL Operativo di Agenda 21 Locale, con gli obiettivi generali per la
programmazione dello sviluppo sostenibile della Provincia, e con indicazione definita dei tempi,
modalità e risorse anche finanziarie necessarie alla loro realizzazione. Copia del PAL Operativo è
stato trasmesso a tutti i soggetti del Forum onde verificare la rispondenza tra gli obiettivi strategici
del PAL Preliminare con quanto in esso riportato.
Tale proposta di PAL Operativo è stata sottoposta ed illustrata al Forum in sessione plenaria durante
la manifestazione “Ambientarti” nella giornata del 09/11/2007. Sono state raccolte le osservazioni e
420
garantite opportune integrazioni al documento da parte del Forum ed altri soggetti interessati entro
la data del 31/12/2007. A seguito di ciò il PAL Operativo è stato revisionato e sottoposto ai lavori
della commissione consiliare competente, onde proporre il testo definitivo del PAL Operativo, a
seguito di quanto emerso, all’attenzione del Consiglio Provinciale per la successiva formale
approvazione.
Per garantire maggiore diffusione del documento del PAL Operativo in Revisione 1 del 5/11/207 è
stata predisposta una versione sintetica disponibile sul sito internet dedicato al processo di Agenda
21.
Nel marzo 2008 la Commissione Consiliare della Provincia “Ambiente, Tutela del suolo,
dell'aria e dell'acqua, Valorizzazione ed Educazione ambientale, Parchi” esprimeva parere
favorevole per l’approvazione del PAL Operativo e il Consiglio provinciale con deliberazione n. 33
del 19 maggio 2008 approvava il Piano d’Azione Operativo di Agenda 21 Locale della Provincia di
Viterbo in Rev. 2 del 11/03/08.
Il Consiglio dell’Ente dava atto che il Piano d’Azione Operativo di Agenda 21 Locale
contiene gli indirizzi e gli obiettivi generali per la programmazione e pianificazione delle attività di
tutela dell’ambiente e sviluppo sostenibile della Provincia di Viterbo per i prossimi anni, e
contempla singole azioni e progetti che dovranno essere inseriti nei futuri programmi esecutivi di
gestione dell’Amministrazione al fine di definire in modo compiuto tempi, modalità e risorse anche
finanziarie necessarie alla loro realizzazione. Il documento approvato è stato riproposto sul sito
internet dedicato al processo di Agenda 21 in atto e il suo monitoraggio sarà presentato al Forum
locale con cadenza annuale.
Per dare un maggiore impulso al processo di Agenda21 Locale la Provincia nel 2006 ha istituito
l’osservatorio permanente sull’evoluzione ambientale e sulle politiche adottate dalle
Amministrazioni locali nell’ambito del processo di Agenda 21 Locale, che è risultato operativo da
settembre 2007. Nella prima fase l’attività dell’Osservatorio, ha curato l’elaborazione e le richieste
dati, riferite all’aggiornamento del Rapporto sullo Stato dell’Ambiente, inoltrate ai diversi enti ed
aziende per il recupero delle informazioni aggiornate rispetto alla pubblicazione del 2006. Inoltre
l’osservatorio ha predisposto schede informative destinate ai comuni della provincia e un
questionario specifico alla tematica. Nel 2007 è stata inviata a tutti i Comuni tutta la
documentazione riguardante il Piano d’Azione Locale preliminare, presentato ufficialmente in
occasione della seduta plenaria del Forum in data 9 novembre 2007 e le schede di adesione per la
scelta dei nuovi tematismi.
Durante la 4° sessione plenaria sono state consegnate a tutti i presenti le schede gradimento, con lo
scopo di stimolare la partecipazione dei presenti al Forum e garantire all’amministrazione una
interpretazione critica e costruttiva dei lavori.
Molto attivo il rapporto via mail con tutti gli stakeholders a cui sono state trasmesse le schede di
adesione e il PAL preliminare richiedendo maggiore partecipazione e la proposizione di eventuali
proposte o integrazioni al Piano entro Dicembre 2007.
Anche la fase relativa al censimento e sistematico monitoraggio delle attività svolte dagli Enti
Locali che hanno già intrapreso il percorso di Agenda 21, è stata sviluppata ed ha riguardato oltre
all’aggiornamento delle schede informative inviate ai comuni della provincia, l’elaborazione di un
apposito questionario finalizzato ad ottenere informazioni sull’avanzamento dei lavori ed a valutare
le politiche adottate al livello locale e la loro efficacia sul territorio.
E’ stato contattato il Comune di Civita Castellana comune capofila insieme ai comuni di Monterosi,
Nepi, Faleria, Calcata, Castel Sant’Elia del percorso Agenda 21 Locale della Valle del Treja per
monitorarne l’avanzamento e i lavori futuri.
L’Osservatorio ha comunque garantito un supporto informativo alle Pubbliche Amministrazioni
Associazioni, tecnici e cittadini sulle tematiche connesse allo sviluppo sostenibile attraverso
421
scambio di esperienze idee e proposte, finalizzato ad uno stretto contatto con gli attori sociali del
territorio, ed a stimolare suggerimenti utili al raggiungimento della sostenibilità locale.
I comuni che hanno maggiormente interagito sono stati: Blera, Bomarzo, Civita Castellana,
Civitella d’Agliano, Faleria, Farnese, Grotte di Castro, Ischia di Castro, Montefiascone, San
Lorenzo Nuovo, Soriano nel Cimino, Vallerano. Ad oggi sono 16 le Schede di adesione pervenute
dai Comuni .
L’Osservatorio ha predisposto una serie di documenti, newletters, aggiornamenti ed
approfondimenti sul sito Agenda 21 Locale della Provincia di Viterbo con lo scopo di stimolare il
coinvolgimento degli stackeholders e tutti coloro che vogliono essere parti in causa di un percorso
di miglioramento del loro territorio.
Sono stati organizzati incontri specifici presso i comuni di Blera, Bassano Romano e
Acquapendente tra aprile e maggio 2008, per analizzare proposte e difficoltà sul percorso Agenda
21, sulle attività del PAL della Provincia di Viterbo, sulle attività dell’Osservatorio, sulla possibilità
di poter essi stessi avviare un percorso Agenda 21 locale.
In questo stesso periodo sono stati aperti contatti con il Coordinamento Agenda 21 Nazionale per le
future attività tra l’Ente e il Coordinamento, legate al percorso intrapreso dalla Provincia.
L’Osservatorio viene mantenuto costantemente aperto al pubblico in due incontri settimanali per
dare informazioni sulla migliore strategia di interazione con il processo Agenda 21, curando
specificatamente il filone informativo e comunicativo tramite sito web, pubblicazioni su giornali,
email.
15.1.2 - Osservatorio Ambiente e Legalità “Rosario Livatino”
L’Osservatorio Ambiente e Legalità della provincia di Viterbo è stato istituito nel Dicembre 2006 sulla
base di un progetto predisposto da Legambiente. Nell’ambito del programma operativo generale è stata
istituita la Consulta, organo interno dell’Osservatorio, che comprende le autorità, gli organi di pubblica
sicurezza e le componenti sociali di riferimento nell’ambito dei temi trattati, con funzione esclusivamente
consultiva e di indirizzo.
La Consulta si è riunita nel marzo 2007 presso la Provincia, per la presentazione del programma e
degli obiettivi generali che l’Osservatorio voleva perseguire nel corso del primo anno di attività. Il
programma è stato condiviso con i rappresentanti della Prefettura di Viterbo, della Confcooperative, della
Questura, della Confindustria, della Confcommercio, della Federlazio, della Confagricoltura, della Camera di
Commercio, del Corpo Forestale dello Stato, della Arpa Lazio sede di Viterbo, di Italia Nostra.
Il programma per il 2007 prevedeva la messa in funzione un sistema di reperimento ed organizzazione dei
dati sugli illeciti ambientali presso gli enti preposti, in riferimento agli argomenti previsti nel programma
annuale stesso: il ciclo delle acque, il ciclo dei rifiuti, il ciclo del cemento. In particolare si è predisposto:
-
-
un numero dedicato e diretto dell’Osservatorio Ambiente e Legalità di Viterbo:
331.4996350. per informazioni e segnalazioni, Questo si affianca al numero verde
dell’Osservatorio regionale - 800.911.856 - che opera in piena sintonia con quello
provinciale;
un portale internet dell’Osservatorio Provinciale Ambiente e Legalità di Viterbo
(www.provincia.vt.it/ambiente/osservatorioAeL), in collaborazione con gli uffici tecnici
dell’Assessorato all’Ambiente dell’Amministrazione Provinciale. Le pagine forniscono in
modo semplice ed esauriente tutte le informazioni ed i dati utili per conoscere le attività
dell’Osservatorio quindi le modalità per informarsi ed inoltrare agli organi competenti le
segnalazioni in caso di presunti illeciti ambientali;
422
-
un programma sperimentale di educazione alla legalità dal titolo - Programma didattico di
educazione alla legalità e alla partecipazione per la salvaguardia ambientale – illustrato
pubblicamente in occasione della manifestazione Ambientarti, nel novembre 2007 a S.
Martino al Cimino, e precedentemente presentato ad alcune scuole ed istituti della provincia.
In questo primo anno di attività inoltre, si è provveduto a:
-
raccogliere e verificare le segnalazioni pervenute all’Osservatorio di
Viterbo, e al numero verde regionale, attraverso un sistema di organizzazione e
gestione delle stesse. A seguito delle segnalazioni pervenute e delle relative note
inoltrate alle autorità competenti, previa verifica, è stato possibile raggiungere
alcuni primi significativi risultati.
avviare percorsi di collaborazione specifici con
alcune realtà e soggetti portatori di interesse, tra cui il
Ministero delle infrastrutture, l’ufficio provinciale del
Corpo Forestale dello Stato, l’ARPA e la Prefettura di
Viterbo, i Parchi, le riserve naturali, e l’AIGAP (Associazione Italiana
Guardaparco);
relazionare durante iniziative di informazione e sensibilizzazione sulle
tematiche connesse con gli illeciti ambientali.
I risultati raggiunti nel primo anno di attività sono condensati nel Rapporto 2008
“Gli eventi ed i numeri degli illeciti nel settore ambientale nella provincia di
Viterbo”, e presentati al pubblico ed alla Consulta nella seduta del 3 luglio 2008.
15.1.3 - Acquisti Verdi
La Strategia europea per lo Sviluppo Sostenibile individua una terza dimensione ambientale rispetto
alla Strategia di Lisbona di rinnovamento economico e sociale, ed identifica la Produzione e il
Consumo Sostenibili come una delle sfide nel lungo periodo,“promuovere la produzione ed il
consumo sostenibili promuovendo uno sviluppo economico e sociale che non causino un
superamento della capacità portante degli ecosistemi”. La Strategia pone degli obiettivi globali e
azioni concrete in relazione a sette sfide prioritarie per il periodo che va fino al 2010 di cui molte
riguardano fondamentalmente l’ambiente:
- Cambiamenti climatici e energia pulita
- Trasporti sostenibili
- Produzione e consumo sostenibili
- Conservazione e gestione delle risorse naturali
- Salute pubblica
- Inclusione sociale, demografia e migrazione
- Povertà globale e sfide sullo sviluppo sostenibile
La politica europea per la Produzione e il Consumo Sostenibili si incentra su 9 cardini prioritari:
- Strategia tematica sull’uso sostenibile delle risorse naturali.
- Strategia tematica sulla prevenzione e riciclo dei rifiuti.
- Politica integrata di prodotto (IPP)
- Sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS)
- Ecolabel
- Piano d’azione sulle tecnologie ambientali (ETAP)
- Acquisti pubblici verdi (GPP)
- Progettazione ecologica dei prodotti che consumano energia (EuP)
423
- Programma europeo di assistenza per la conformità rivolto alle PMI
Nel luglio 2008 la Comunicazione Europea sul GPP introduce nuovi target per consolidare gli
acquisti verdi. La Comunicazione sul GPP, dal titolo: “Public Procurement for a better
environment” (COM(2008) 400/2), è un provvedimento che definisce per il GPP un percorso di
diffusione a livello comunitario, introducendo target soggetti a controlli periodici e particolari
sviluppi futuri per una progressiva affermazione del GPP come pratica abituale degli operatori
pubblici europei. Il Piano d’Azione Europeo per la Produzione e il Consumo Sostenibile e per la
Politica Industriale Sostenibile è volto a rappresentare uno scenario politico e normativo univoco
per il miglioramento delle performance ambientali di prodotti e servizi e per incidere sulle abitudini
di consumo dei cittadini europei. Accanto al Piano d’Azione sono usciti anche i seguenti
documenti:
• Proposta di revisione del Regolamento Ecolabel
• Proposta di revisione del Regolamento EMAS
• Proposta di revisione della Direttiva sull’ecoprogettazione
• Comunicazione sul GPP
L’uscita congiunta di tali proposte con la Comunicazione sul GPP evidenzia una sinergia per
migliorare i requisiti di performance anche dei beni e servizi acquistati dalle PA. Già nella
Comunicazione sulla politica Integrata di Prodotto si incoraggiavano i Paesi membri ad adottare
piani d’azione nazionali sul GPP, in Italia ciò è avvenuto con il Decreto Interministeriale 135
dell’11 aprile 2008 sottoscritto dai Ministeri per l' Ambiente, Sviluppo Economico ed Economia e
sul quale si attendono provvedimenti attuativi per definire i criteri ambientali di spesa locale.
L’Italia è uno dei 15 paesi con un Piano d’Azione per la “sostenibilità ambientale dei consumi nel
settore della pubblica amministrazione” operativo, pubblicato sulla gazzetta ufficiale n. 107 dell’8
maggio 2008 ed in linea con il nuovo codice degli appalti: il D.Lgs. 163/2006 che recepisce le due
Direttive CE/2004/18 e CE/2004/17.
La Commissione Europea intende per Green Public Procurement “l’approccio in base al quale le
Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto,
incoraggiano la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo
ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore
impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita”. Il Green Public Procurement (GPP),
l’approvvigionamento verde da parte della PA, permette di assegnare risorse economiche per lavori
o acquisti che rispondono a particolari requisiti ecologici. Adottare politiche di GPP nei processi
d’acquisto delle pubbliche amministrazioni comporta un processo di informazione e coinvolgimento
del settore acquisti di ogni Ente orientato a far emergere ed integrare le caratteristiche ambientali
nei criteri di aggiudicazione degli appalti e dei bandi.. Tale approccio comporta una revisione delle
procedure d’acquisto, attraverso un’analisi degli impatti ambientali che il prodotto acquistato o il
servizio richiesto esercita, nell’ottica della piena trasparenza e pari opportunità tra le imprese
partecipanti.
La Strategia rinnovata per lo Sviluppo Sostenibile del 2006 ha previsto un obiettivo da raggiungere
entro il 2010 per il GPP in Europa, ossia che la media europea sia pari nel 2010 alla media dei paesi
che risultavano più avanzati nell’applicazione del GPP nel 2006. Tale target è stato meglio definito
e quantificato dalla Comunicazione che si è prefissata che il 50% delle procedure di acquisto siano
“verdi” entro il 2010 in ciascun paese membro. Per “verdi” si intendono le procedure di acquisto
che soddisfano i criteri comuni di base; così il target del 50% riguarda sia il numero che il valore
monetario dei contratti stipulati nei settori interessati dai criteri. Un’ ipotesi che in Italia per volume
di acquisti verdi della PA per approvvigionamenti riguarderà una spesa di 50 miliardi di euro
all’anno, circa 17% del PIL. Le categorie merceologiche previste nel PAN riguardano:
a) arredi (mobili per ufficio, arredi scolastici, arredi per sale archiviazione e sale lettura)
424
b) edilizia (costruzioni e ristrutturazioni di edifici con particolare attenzione ai materiali da
costruzione e la manutenzione delle strade)
c) gestione dei rifiuti (criteri per la gestione delle attività di raccolta e smaltimento, degli impianti,
caratteristiche dei macchinari)
d) servizi urbani e al territorio (gestione del verde pubblico, arredo urbano )
e) servizi energetici (illuminazione, climatizzazione degli edifici, illuminazione pubblica e
segnaletica luminosa)
f) elettronica (attrezzature elettriche ed elettroniche d’ufficio e relativi materiali di consumo,
apparati di telecomunicazione)
g) prodotti tessili e calzature
h) cancelleria (carta e materiali di consumo)
i) ristorazione (servizio mensa e forniture alimenti)
j) servizi di gestione degli edifici (servizi di pulizia e materiali per l’igiene)
k) trasporti (mezzi e servizi di trasporto, sistemi di mobilità sostenibile).
La spesa, già oggi, si riferisce a mense biologiche, lampade ad alta efficienza, carta riciclata e senza
cloro, computer a ridotta emissione sonora, elettromagnetica e consumo energetico, arredamenti ed
abbigliamenti privi di sostanze tossiche, ma l’elemento importante è che la PA inizierà a
confrontarsi con gli impatti ambientali generati dai suoi acquisti. Già con la Finanziaria 2004 è
venuto meno l’obbligo per le P.A. di fare riferimento a Consip (società del ministero del Tesoro)
come centro acquisti, che comunque mantiene una posizione di orientamento per la P.A., tramite il
“Mercato elettronico” visitabile sul sito www.acquistinretepa.it. Tale strumento permette alle P.A.
di acquistare beni e servizi direttamente online, per valori inferiori alla soglia di evidenza
comunitaria (circa 250.000 euro per gli enti pubblici). Risultano disponibili oltre 15.000 articoli,
grazie alla pluralità di fornitori accreditati, e permette in breve tempo di risolvere acquisti ripetitivi
e di valore contenuto nell’ottica della trasparenza rispetto della concorrenza e tracciabilità dei
processi, permettendo alla macchina burocratica un recupero di efficienza nell’ambito degli
acquisti.
Anche la Provincia di Viterbo dopo varie esperienze italiane (GPPNet di Cremona, ARPA Toscana,
Provincia di Milano, Comune di Reggio Emilia, ARPA Lazio, Regione Lazio per le sue aree
naturali protette) già dall’agosto 2007 ha preso posizione formale sul processo GPP. Con atto n. 220
la Giunta ha impegnato l’intero Ente ad attivare e promuovere il sistema degli Acquisti Verdi (GPP
- Green Pubblic Procurement) per l’acquisizione di beni e servizi. Tale deliberazione consentiva di
definire all’interno del Piano d’Azione Locale Operativo della Provincia (A21L) appositi obiettivi
che permettessero di valutare come razionalizzare i fabbisogni dell’ente e che definissero le azioni,
le priorità e i tempi per l’individuazione e per l’acquisizione di prodotti e servizi a basso impatto
ambientale, con ricorso a materiali riciclati nel proprio fabbisogno annuale. L’informazione al
pubblico ed ai suoi fornitori è stata contestuale, avviando un piano di formazione e
sensibilizzazione all’interno dell’Ente che garantisse la condivisione della Politica di Acquisti
Pubblici Verdi e l’individuazione dei soggetti responsabili per la comunicazione di suddetta Politica
a terzi, con l’organizzazione di un piano di formazione e sensibilizzazione
aperto a tutti i Comuni della Provincia ed altre iniziative di comunicazione per
rendere visibili anche al mercato la strategia degli acquisti ecologici.
A tal fine nell’ottobre 2007 sono state realizzate due giornate informative a
cura di una società specializzata in tema GPP ai dipendenti della Provincia, e
il 18 marzo 2008 è stato organizzato un workshop nazionale pubblico, a
Viterbo, sul tema acquisti verdi nella Pubblica Amministrazione con referenti
altre PA già attive da tempo sul GPP, DSA del MATTM, Consip, Regione
Lazio, Arpa Lazio. Nel luglio 2008 è stata organizzata in collaborazione con
425
Arpa Lazio una specifica giornata per i Comuni della Provincia ed altre PA quale ulteriore stimolo
all’utilizzo di criteri ecologici nei processi di acquisto delle PA. La Provincia già dal 2000 utilizza
criteri ecologi nei bandi di gara per le pulizie e l’accaparramento dei prodotti necessari alle pulizie
dei suoi stabili, dal 2002 carta ecologica senza cloro, cartucce riciclate, dal 2005 eliminazione
graduale delle lampade ad incandescenza, ed altro, ma quale testimonianza di una prima interazione
concreta del GPP nella Provincia si è manifestata con i primi bandi nell’ottobre 2007. E’ stato
predisposto a cura del servizio CED dell’Ente un apposito bando necessario per acquisizione di
numerosi monitor ed unità centrali dedicate alle scuole. Per la gestione del bando è stato fatto
ricorso al mercato elettronico, con richieste di prodotti contemplanti il rispetto all’Energy Star
edizione 4.1, molto restrittivo in termini di consumo energetico, basse radiazioni e contenute
emissioni rumorose. La gara esperita entro l’anno ha visto l’aggiudicazione in prima istanza di 228
postazioni complete e 30 stampati con tali caratteristiche, e successivamente ulteriori 50 postazioni
per le scuole e per gli uffici interni. Analoga impostazione nel 2008, con richiesta energy star per 50
unità centrali e monitor, 15 portatili e 10 stampanti sempre acquistati sul mercato elettronico.
15.2 - Educazione Ambientale
I Laboratori di Educazione Ambientale (LEA) di Viterbo e Bolsena sono le strutture
istituzionali deputate alle attività di sensibilizzazione ambientale all’interno del territorio
provinciale. Le attività organizzate periodicamente sono studiate per assolvere al meglio il ruolo
informativo-divulgativo dettato dai principi ispiratori dei centri stessi e si prefiggono di ottenere il
coinvolgimento di un’utenza il più possibile ampia e diversificata.
Secondo un principio ormai indiscusso dell’educazione ambientale, è sulla popolazione in
età scolare che si devono concentrare gli sforzi maggiori; la scuola infatti rimane il luogo
privilegiato per proporre percorsi educativi che intendono incidere sulle coscienze ancora in
divenire di bambini e ragazzi ed indurli a modificare dapprima la propria visione del mondo, poi i
propri comportamenti quotidiani.
I numerosi progetti ideati dai LEA di Viterbo e Bolsena per gli anni scolastici 2006- 20072008 si pongono l’obiettivo di far comprendere ai giovani che tutte le azioni che compiamo con
leggerezza ogni giorno hanno un impatto ambientale calcolabile in termini numerici e che ad ogni
intervento umano corrisponde una reazione più o meno negativa da parte del pianeta. Il filo
conduttore che lega le nuove proposte didattiche è quello della valorizzazione e della tutela del
prezioso patrimonio naturalistico e culturale della Tuscia.
Al fine di rendere più sinergica ed efficace l’azione delle diverse istituzioni impegnate sul
fronte educativo, l’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Viterbo ha stipulato un protocollo
d’intesa con l’Ufficio Scolastico Provinciale (ex Provveditorato) e con l’Università della Tuscia,
protocollo che sancisce l’impegno di ciascun soggetto nel concorrere alla realizzazione di tutte le
iniziative di sensibilizzazione ambientale e pone le basi per il riconoscimento del contributo
specifico dell’educazione ambientale all’interno del percorso formativo scolastico.
Il Laboratorio di Educazione Ambientale di Viterbo, Polo di Coordinamento Provinciale
della Rete INFEA, con il supporto del Laboratorio di Educazione Ambientale di Bolsena, ha
realizzato nel corso degli anni 2006/2008 una serie di iniziative che spaziano dall’attività di
informazione e sensibilizzazione in materia di tutela ambientale, alla divulgazione, ai progetti
educativi destinati alle scuole.
Nell’ambito delle attività di informazione, divulgazione e sensibilizzazione destinate alla
popolazione e a ragazzi in età scolare sono state realizzate numerose iniziative:
Progetti Educativi destinati alle Scuole della Provincia
426
Il LEA di Viterbo ha ideato 2 progetti da destinare alle scuole: il progetto FORSU (frazione
organica del residuo solido urbano) rivolto alle scuole di ogni ordine e grado dell’intero territorio
provinciale si propone di promuovere la diffusione di comportamenti più consapevoli nella
gestione quotidiana dei rifiuti attraverso la distribuzione di compostiere che sono state consegnate e
illustrate dal personale del LEA. Il secondo progetto (Territorialmente: il Lago di Vico), pensato per
le scuole primarie e secondarie di primo grado (medie) del comprensorio, ha previsto un intervento
in aula dedicato ad un approfondimento sulle caratteristiche dell’ecosistema lacustre ed un’uscita
sul campo per promuovere e stimolare nei giovani la conoscenza del territorio nel quale vivono e
accrescere in essi lo spirito di appartenenza.
I progetti del LEA di Bolsena sono ispirati dalla volontà di far conoscere ai giovani le
potenzialità e le ricchezze del territorio circostante il lago di Bolsena. Le 4 proposte offrono diverse
modalità di approccio alla conoscenza dell’ambiente locale: La Tuscia dei ragazzi ha previsto uno
scambio interculturale tra i ragazzi dei diversi comuni prospicienti il lago; L’ambiente e i cinque
sensi intende incoraggiare alla analisi del territorio a partire dagli stimoli sensoriali; Il lago come
ecosistema si incentra sullo studio degli aspetti idrobiologici del bacino lacustre attraverso
campionamenti di materiale che sarà analizzato presso il Laboratorio stesso. Il progetto Uscita
incubatoio: il lago e la pesca prevede un’uscita all’incubatorio di Bolsena per sottolineare la
centralità della pesca come attività storicamente di vitale importanza per la comunità del luogo.
Sul fronte delle pubblicazioni divulgative l’impegno
dell’Assessorato si è concretizzato nella stampa- avvenuta nel mese di
Settembre- di una guida per ragazzi sulla Riserva Naturale del Lago di
Vico dal titolo “Passi Verdi-il Lago di Vico” con sentieristica e schede
didattiche. La guida è stata distribuita ad ogni alunno del secondo ciclo
delle scuole primarie e delle I classi delle scuole secondarie di primo
grado dell’intero territorio provinciale.
L’impegno nella divulgazione è proseguito con l’organizzazione di
tre giornate dedicate al Risparmio Energetico rivolte alle scuole ed alla
cittadinanza locale, in collaborazione con Legambiente, Esco Tuscia e
CNA Upav. Durante gli incontri sono state proposte dimostrazioni
pratiche di utilizzo di fonti energetiche alternative e sono stati distribuiti
opuscoli informativi su sviluppo sostenibile e sul rapporto energiaambiente. Gli esperti che hanno collaborato all’iniziativa hanno fornito delucidazioni riguardo la
realizzazione di alcune soluzioni domestiche (pannelli fotovoltaici etc.).
Inoltre il Laboratorio ha aderito alla 12ª edizione della Festa dell’albero promossa da
Legambiente, con la messa a dimora di 150 piante di alloro in alcuni Istituti scolastici della
provincia.
Altri Progetti che hanno coinvolto la popolazione 2007-2008
Convegni rivolti ad operatori di settori specifici:
Il convegno “Politiche, strumenti e incentivi per l’edilizia
sostenibile”, tenutosi nella Sala Conferenze della Provincia
di Viterbo il 22 marzo 2007 e realizzato con la
partecipazione dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura, è
stato dedicato alle strategie e alle misure che le comunità
locali possono adottare per raggiungere i più alti obiettivi di
efficienza energetica nel settore edilizio.
427
“Il lago di Bolsena, una risorsa preziosa per la Tuscia”, tenutosi a
Montefiascone (VT) il 9 maggio 2007, ha avuto come oggetto la
valorizzazione e la salvaguardia del patrimonio naturalistico del lago e le
misure di conservazione progettate dall’Amministrazione Provinciale.
Nel corso dell’evento è stata presentata la pubblicazione dell’Ing. Piero
Bruni: “I Laghi Vulcanici della Provincia di Viterbo”.
Nel corso del convegno “Verde Urbano: Monitoraggio,
Gestione, Riqualificazione”, tenutosi a Bolsena (VT) il
31 maggio 2007, esperti del Dipartimento di Protezione
delle Piante dell’Università della Tuscia hanno illustrato
le problematiche legate alla gestione del verde in ambiente urbano, analizzando
anche gli aspetti connessi alla pianificazione ed alle responsabilità civili e penali.
Pubblicazioni
Nel corso degli anni 2006/2008 il Laboratorio di Educazione
Ambientale ha realizzato le seguenti pubblicazioni:
•
Noi e… FATA: Fuoco Acqua Terra Aria: il libretto, che si rivolge
a bambini di scuola primaria, vuole offrire un’accattivante e ironica
lettura dell’ecosistema a partire dall’esperienza quotidiana di ognuno.
Lo scopo è quello di spingere tutti ad adottare comportamenti più saggi,
dentro e fuori casa.
•
Quante Energie! si tratta di una
edizione personalizzata per la Provincia di Viterbo dell’ omonimo
opuscolo edito da Giunti Editore. Il libretto illustra in maniera
giocosa a ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 12 anni tutte le fonti
energetiche esistenti, elencando pregi e difetti di ciascuna.
•
Amo l’acqua! Secondo
volume della collana Giunti
Editore dedicato alla risorsa idrica ed alle buone norme
comportamentali per un uso corretto dell’acqua;
•
Metti un tetto ai tuoi consumi
(il Pianeta è la tua casa!) è un
pieghevole di carattere divulgativo
dedicato alla sfera dei consumi e
all’emergenza rifiuti. Il testo contiene semplici consigli utili a limitare
la produzione di rifiuti in casa.
•
Catalogo d’arte Ambientarti che intende testimoniare della grande
varietà e complessità delle iniziative che hanno convissuto in un’unica
sede per lo spazio di sei giornate nel corso delle quali convegni, tavole rotonde e laboratori didattici
si sono alternati, in modo naturale ed inedito al tempo stesso, a concerti e performance di musica e
danza.
428
•
Dove lo butto? Quando i rifiuti diventano risorse. Terzo volume
della collana Giunti Editore dedicato al tema dei rifiuti con l’intento di
stimolare i giovani lettori ad una maggiore sensibilità ambientale e
nello specifico ad una corretta gestione dei rifiuti.
Progetti educativi destinati alle scuole del territorio provinciale
Nel corso della prima parte dell’anno 2007 gli operatori dei Laboratori di Viterbo e Bolsena sono
stati impegnati nella conclusione dei progetti proposti alle scuole all’inizio dell’anno scolastico
2006/2007.
•
Nel periodo di gennaio-marzo 2008 è stata avviata la fase esecutiva del progetto Getta via
l’in…DIFFERENZA con un incontro pubblico alla presenza del Dirigente Provinciale dell’USP e di
rappresentanti di scuole primarie e secondarie della Provincia. Successivamente, previo accordo con
le amministrazioni comunali coinvolte, sono stati organizzati incontri con i dirigenti delle scuole
aderenti per la consegna dei contenitori necessari alla realizzazione della raccolta differenziata negli
edifici scolastici.
•
Nei mesi aprile-maggio 2008 sono stati effettuati interventi educativi su raccolta differenziata
e risparmio energetico nelle scuole di Carbognano, Capranica e Soriano e sui progetti per la
costituzione di SIC e ZPS nelle scuole di Montefiascone e Grotte di Castro.
•
Il Laboratorio di Educazione Ambientale ha organizzato in collaborazione con il Comune di
Marta la manifestazione Puliamo il fiume con il coinvolgimento delle scuole locali; durante
l’evento è stato distribuito materiale didattico e divulgativo prodotto dal Laboratorio stesso.
Adesione ad iniziative nazionali
•
Adesione alla 14ª edizione di “Puliamo il Mondo”, l’appuntamento di volontariato ambientale
promosso in Italia da Legambiente. L’evento è stato realizzato in collaborazione con il Circolo
Legambiente di Viterbo, la Comunità Montana dei Cimini e la Società CEV S.p.A. ed ha visto il
coinvolgimento attivo delle scuole primarie della Provincia. L’iniziativa, preceduta da un incontro
in classe volto ad illustrare i benefici della raccolta differenziata, è stata realizzata nel mese di
settembre 2007 presso alcune aree verdi dei Monti Cimini.
•
Adesione alla manifestazione “Eco Fest” patrocinata dalla Regione Lazio e organizzata
dall’Agenzia Sviluppo Lazio presso Villa Borghese a Roma nei giorni 28-29 e 30 settembre 2007. il
Laboratorio di Educazione Ambientale e l’Ufficio Parchi della Provincia hanno partecipato alla
manifestazione con un proprio stand all’interno del quale è stato distribuito il materiale divulgativo
recentemente prodotto dall’Amministrazione.
•
Adesione alla 13ª edizione della “Festa dell’albero”, patrocinata da Legambiente. L’iniziativa
è stata realizzata nel mese di novembre 2007 in collaborazione con il comune di Oriolo Romano e
con il coinvolgimento di tutta la Scuola Primaria di Oriolo.
Linee guida per l’adozione di regolamenti sul possesso e sulla tutela degli animali
In esecuzione della Legge 189/2004 contenente disposizioni concernenti il divieto di
maltrattamento degli animali, l’Assessorato Ambiente ha istituito all’inizio dell’anno 2007 un
gruppo di lavoro per la redazione di una bozza di regolamento sul possesso e la tutela degli animali
da trasmettere ai comuni per l’adozione da parte degli organi consiliari. Al gruppo di lavoro hanno
preso parte rappresentanti del Laboratorio di Educazione Ambientale, dell’Ufficio Territoriale del
Governo, del Comando Provinciale dei Carabinieri, del Comando Provinciale del Corpo Forestale
dello Stato, del Servizio Veterinario della ASL, del Comune di Viterbo, del Comando della Polizia
Provinciale di Viterbo e dell’ANCI.
429
La bozza di regolamento redatta dal gruppo di lavoro è stata sottoposta nei mesi aprile-maggio 2007
all’attenzione delle associazioni animaliste per un’ulteriore revisione. In esecuzione al D.M. 23 del
marzo 2007 (con il quale sono state individuate le modalità di coordinamento delle forze di polizia
per prevenire e contrastare gli illeciti penali nei confronti degli animali previsti dalla Legge 281 del
2004), la bozza di regolamento è stata posta all’esame del Comitato Provinciale per l’Ordine e la
Sicurezza Pubblica, nel quale si è concordato di riassumere le finalità del testo in linee guida dirette
a supportare l’adozione da parte dei comuni di appositi regolamenti. La bozza di regolamento e le
linee guida sono state trasmesse a tutti i comuni e sono state successivamente discusse nel corso di
un incontro tenutosi a dicembre 2007 presso il Palazzo del Governo di Viterbo alla presenza di
rappresentanti dei comuni stessi.
Eventi culturali di carattere educativo
• AmbientARTI 2007, manifestazione culturale dedicata all’educazione ambientale:
La prima tappa della manifestazione, realizzata con la collaborazione dell’Associazione
UNIDEA, ha avuto luogo presso l’Orto Botanico dell’Università degli studi della Tuscia il 23 e 24
giugno 2007: per l’evento è stato allestito un percorso espositivo con stand di associazioni e aziende
operanti, secondo criteri e modalità di tipo ecosostenibile, in diversi settori produttivi (da quello
dell’artigianato al comparto agro-alimentare, dalla bioedilizia al turismo). Nei laboratori pratici e
creativi sono state illustrate attività artistiche, artigianali e produttive rispettose dell’ambiente
(lavorazione artigianale della creta, disegno, costruzione di giochi attraverso il riciclaggio,
apicoltura). In un luogo separato sono state realizzate performance di pittura, danza e musica
tribale. Una sezione distinta ha ospitato una mostra di foto
naturalistiche e la proiezione di cortometraggi a tema.
La seconda tappa di AmbientARTI ha avuto luogo presso il
Palazzo Doria Pamphilj dal 7 al 12 novembre 2007 con il
patrocinio della Commissione Italiana UNESCO nell’ambito della
Settimana Nazionale dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile
dedicata ai cambiamenti climatici e alle emissioni di gas serra. Nel
corso dell’intera settimana a performance ed eventi artistici sono
stati affiancati appuntamenti di carattere scientifico. Una mostra
d’arte contemporanea, con pittura, scultura, installazioni e
videoarte, è rimasta aperta al pubblico per l’intero periodo, mentre nel corso delle 6 giornate
iniziative di informazione e divulgazione rivolte alla popolazione e alle scuole si sono alternate a
performance di danza e musica organizzate a chiusura di ogni giornata. Una parte del percorso
espositivo è stata poi dedicata ad aree protette, associazioni ambientaliste ed imprese che operano
nel campo delle fonti alternative. I Laboratori di Educazione Ambientale di Bolsena e Viterbo
hanno allestito un proprio stand / punto informativo nel quale hanno distribuito al pubblico le
recenti pubblicazioni curate dai due Laboratori ed altro materiale informativo.
I convegni hanno affrontato le maggiori problematiche legate alla tutela dell’ambiente: la
Gestione dei rifiuti (oggetto di dibattito nel corso del convegno dell’8 novembre: “Temi e problemi
nella gestione dei rifiuti urbani in ambito provinciale”), il Piano di Azioni di Agenda 21 (discusso
nel corso della giornata del 9 novembre nella “Sessione plenaria del forum Agenda 21:
presentazione del piano di azione operativo locale della Provincia), le nuove sfide degli educatori
(oggetto di discussione nel corso di una “Tavola Rotonda sull’Educazione Ambientale”), il dialogo
tra le istituzioni e il mondo della scuola (affrontato nell’incontro di presentazione delle attività
dell’Assessorato Provinciale con i Dirigenti Scolastici). L’ultimo dei convegni, “Le Fonti
rinnovabili ed il risparmio energetico per gli obiettivi di Kyoto: una opportunità per lo sviluppo
ecosostenibile della Provincia di Viterbo”, è stato dedicato al tema della Settimana Nazionale ESS.
In una sezione distinta di Palazzo Doria sono state allestite diverse mostre tematiche: la
mostra fotografica “Ad ogni latitudine” ha raccolto una selezione delle foto inviate in occasione del
430
concorso bandito dall’Assessorato Ambiente e finalizzato alla valorizzazione del patrimonio
naturalistico ed etno-antropologico della Tuscia laziale; all’interno della mostra “La voce del
fiume”, sono stati esposti i pannelli che illustrano il lavoro di ricerca condotto dalle Università della
Sapienza e della Tuscia sugli ordini di insetti che popolano gli ambienti fluviali e sul loro ruolo di
bioindicatori. La terza mostra, dal titolo “La casa ecologica”, è stata invece dedicata alla bioedilizia:
nei pannelli espositivi, realizzati dall’Istituto Nazionale di Bioarchitettura, è stato possibile
apprendere le soluzioni tecniche e l’orientamento culturale che sono sottesi alla costruzione di
un’abitazione sana ed eco-compatibile.
Per quanto concerne l’offerta didattica, nel corso della manifestazione i Laboratori di
Educazione Ambientale di Viterbo e Bolsena hanno realizzato incontri con alunni di classi V delle
scuole primarie. Anche questa sezione è stata dedicata ai temi scelti per la settimana ESS 2007:
cambiamenti climatici e riduzione dei gas serra.
• AmbientARTI 2008, seconda edizione della manifestazione culturale dedicata all’educazione
ambientale. La manifestazione è stata pensata in collaborazione con il Centro Interdipartimentale
dell’Orto Botanico dell’Università della Tuscia e’ stata realizzata dal 17 al 25 maggio nella sede
dello stesso Orto Botanico.
L’iniziativa ha inteso promuovere la
conoscenza del patrimonio naturalistico
locale e ha voluto sensibilizzare la
cittadinanza sulle problematiche legate alle
energie
rinnovabili
e
al
consumo
responsabile. All’evento hanno partecipato
con un proprio stand: CNA sostenibile,
Orsolini, Caivit, Junkers, A&M e CEV per il
settore aziendale; il Corpo Forestale dello
Stato, la Riserva di Canale Monterano e i
Laboratori Provinciali di Educazione Ambientale di Viterbo e Bolsena. Sono state coinvolte
nell’iniziativa scuole primarie e secondarie di I° e II° grado del territorio, alle quali è stata offerta la
possibilità di effettuare una visita guidata attraverso gli spazi espositivi degli stand, le mostre d’arte
contemporanea e le diverse specie botaniche presenti all’interno del Centro Interdipartimentale
dell’Università.
•
Settimana dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2008, che si è tenuta dal 10 al 16
novembre p.v. sotto l’egida della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.
Il tema affrontato nella nuova edizione è stato quello relativo alla riduzione e al riciclaggio dei
rifiuti con lo scopo di sviluppare negli individui coinvolti, azioni
responsabili volte alla modifica degli stili di vita e alla promozione della
raccolta differenziata.
Le iniziative proposte dai Lea provinciali, per aderire alla campagna
mondiale “DESS- Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile
2005-2014”proclamata dall’ ONU, sono:
• Presentazione del Concorso Scolastico per le scuole primarie e
secondarie di primo grado della Provincia di Viterbo dal titolo “Vi
inFORMIAMO
Noi”–
campagna
di
informazione
e
sensibilizzazione per la corretta gestione dei rifiuti
• Convegno “La gestione dei rifiuti urbani:aspetti giuridici, tecnici,
comunicativi” che si è tenuto il giorno 11 novembre presso la Provincia di Viterbo
• Presentazione del Piano dei rifiuti della Provincia di Viterbo –“la raccolta differenziata si
deve/si può fare” il giorno 13 novembre presso la Sala Conferenze della Provincia di Viterbo.
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Le Risposte dell`Amministrazione