La Carta delle Foreste di Lombardia
Per una gestione sostenibile e durevole delle Foreste
e degli Alpeggi Demaniali Regionali
Relazione sull’attività 2009
Milano, settembre 2010
La Carta delle Foreste di Lombardia
Per una gestione sostenibile e durevole delle Foreste
e degli Alpeggi Demaniali Regionali
Relazione sull’attività 2009
INTRODUZIONE ...................................................................................................... 3
L’E.R.S.A.F .............................................................................................................. 3
FINALITÀ DELL’ENTE ................................................................................................ 3
ORGANI E STRUTTURA DELL’ENTE ................................................................................ 4
LE SEDI ................................................................................................................. 6
LE FORESTE DI LOMBARDIA ................................................................................... 7
L’ATTIVITA’ SVOLTA NEL 2009 ............................................................................... 9
IMPEGNO 1: TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ .................................................................... 10
IMPEGNO 2: ISTITUZIONE NUOVE AREE PROTETTE .......................................................... 12
IMPEGNO 3: TUTELA DELLA RISORSA ACQUA .................................................................. 12
IMPEGNO 4: VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI TIPICI ....................................................... 12
IMPEGNO 5: ADOZIONE DEI PRINCIPI DELLA CARTA DEL TURISMO SOSTENIBILE .................... 13
IMPEGNO 6: SVILUPPO E GESTIONE DELLA FUNZIONE RICREATIVA ...................................... 17
IMPEGNO 7: VALORIZZAZIONE DELLE TESTIMONIANZE STORICO-CULTURALI ......................... 18
IMPEGNO 8: PROMOZIONE DELLA RICERCA SCIENTIFICA E DELLE RETI DI STUDIO ................... 18
IMPEGNO 9: MONITORAGGIO AMBIENTALE E FITOSANITARIO ............................................ 19
IMPEGNO 10: CONSEGUIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE ................................. 19
IMPEGNO 11: ACCORDI CON LA COMUNITÀ LOCALE E SOTTOSCRIZIONE DEI CONTRATTI DI
FORESTA ............................................................................................................... 20
IMPEGNO 12: INCREMENTO FINANZIARIO PER LA MANUTENZIONE ORDINARIA ...................... 20
IMPEGNO 13: REALIZZAZIONE DELLA CONTABILITÀ AMBIENTALE ....................................... 20
IMPEGNO 14: ISTITUZIONE DEL GRUPPO GARANTI ......................................................... 22
IMPEGNO 15: DIVULGAZIONE DELL’ETICA E DELLA BELLEZZA............................................. 22
IMPEGNO 16: COLLABORAZIONE NELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ............................ 22
LE RISORSE FINANZIARIE IMPIEGATE .......................................................................... 25
ALLEGATI
1 - Tabelle di dettaglio delle azioni realizzate
Foto di copertina:
2
INTRODUZIONE
Dalla sottoscrizione della “Carta delle Foreste di Lombardia – Per una gestione sostenibile e
durevole delle Foreste e degli Alpeggi Demaniali Regionali”, avvenuta il 27 ottobre 2004,
ERSAF si è impegnata nell’adempiere alle proprie funzioni istituzionali con rinnovata attenzione
per una gestione sostenibile, etica e di servizio delle Foreste di Lombardia, nel rispetto dei 10
principi stabiliti nella Carta, e, conseguentemente, nel rispetto di quanto indicato nelle
Dichiarazioni delle Conferenze Ministeriali sulla Protezione delle Foreste in Europa (1990Strasburgo, 1993-Helsinki, 1998-Lisbona, 2003-Vienna).
Nella Carta delle Foreste di Lombardia non sono, solo, stati dettati i principi di buona gestione,
ma sono stati assunti precisi impegni (16 complessivamente) per il futuro del patrimonio
forestale regionale.
La presente relazione rappresenta una modalità di espressione di quanto e come ERSAF abbia
assolto a questi impegni nelle attività del 2008.
Nel corso dell’anno 2009 sono state progettate (assumendone l’impegno finanziario di spesa),
avviate e realizzate numerose azioni, che, in alcuni casi, costituiscono la prosecuzione di
progetti avviati nei precedenti anni.
Nella relazione le azioni sono state raggruppate per impegno, secondo un criterio di “impegno
prevalente”, stabilito al fine di semplificare la comprensione della ripartizione delle spese
sostenute.
In realtà, molte attività potrebbero ricondursi a più impegni, proprio perchè spesso le azioni di
ERSAF sono condotte secondo una logica di multifunzionalità della foresta e di “sistemaforesta” i cui obiettivi sono finalizzati al conseguimento di risultati in grado di produrre effetti
concatenati e diffusi su più livelli (vegetazione e fauna, ambiente e territorio, fruizione
turistica, popolazione locale).
Ne sono un esempio i progetti pluriennali gestiti da ERSAF in partenariato con altri enti
(Regione, Province, Comunità Montane, etc.), dove può accadere che le attività si estendano
anche al di fuori dei confini delle Foreste Regionali, sia nei territori limitrofi sia in tutto il
territorio lombardo.
L’E.R.S.A.F
Finalità dell’Ente
L’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste, istituito con L.R. 12 gennaio 2002
n.3, e ridisciplinato con L.R 31 del 05/12/2008 “Testo unico delle Leggi Regionali in materia di
agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale, è un Ente strumentale della Regione Lombardia
con personalità giuridica di diritto pubblico e dotato di autonomia statutaria, amministrativa,
organizzativa, tecnica, finanziaria e contabile.
La sua funzione è quella di garantire la gestione, la ricerca, la sperimentazione, la promozione
ed il supporto tecnico-amministrativo nei settori agroforestale, agricolo, agroalimentare e
zootecnico.
In particolare ERSAF svolge nel settore agroforestale le seguenti funzioni:
a) la gestione e valorizzazione del patrimonio forestale regionale;
b) le attività vivaistiche e di sostegno della biodiversità;
c) il supporto alla lotta contro gli incendi boschivi;
d) il supporto alle attività del servizio fitosanitario regionale;
e) il supporto tecnico nei settori della produzione ed utilizzo delle biomasse e nelle tematiche
relative all’agroambiente e allo sviluppo sostenibile del territorio;
f) lo studio e valorizzazione dei suoli e della fitodepurazione;
g) l’agrometeorologia;
h) la valorizzazione e protezione della fauna selvatica e ittica autoctona.
-3-
Organi e struttura dell’Ente
Sono organi di ERSAF:
a) il Consiglio di amministrazione;
b) il Presidente;
c) il Collegio dei revisori.
Il Consiglio di amministrazione esercita le funzioni di indirizzo politico-amministrativo,
definendo gli obiettivi ed i programmi da attuare. In sintonia con gli indirizzi regionali, formula
le linee programmatiche, adotta i provvedimenti di carattere generale in ordine alla
pianificazione e programmazione, all’organizzazione, agli aspetti economico-finanziari dell’Ente.
Il Consiglio di amministrazione è composto da sei membri, compreso il Presidente, ed è
nominato dal Consiglio regionale, su proposta della Giunta. Dura in carica cinque anni.
Il Presidente è il rappresentante legale dell’Ente, convoca e presiede il Consiglio di
amministrazione ed il Comitato tecnico scientifico, determinandone l’ordine del giorno.
Il Presidente, nominato dal Consiglio regionale, su proposta della Giunta regionale, tra i
membri del Consiglio di amministrazione dell’Ente, è garante del raccordo tra gli indirizzi
definiti dalle politiche regionali e l’azione dell’Ente.
Il Presidente propone al Consiglio di amministrazione la nomina del Vice Presidente, che lo
sostituisce in caso di assenza od impedimenti, e del Direttore.
Il Collegio dei revisori esercita le funzioni di controllo e di verifica sulla regolarità dell’attività
amministrativa, finanziaria e contabile dell’Ente. Vigila sull’efficienza ed economicità della
gestione amministrativa dell’Ente.
Il Collegio dei revisori è nominato dal Consiglio regionale, che ne indica il Presidente, dura in
carica tre anni ed è composto da tre membri effettivi e due supplenti, compreso il Presidente,
iscritti al registro dei revisori contabili.
A supporto del Consiglio di amministrazione, in funzione di organo consultivo, è nominato il
Comitato tecnico scientifico che assicura il raccordo con la comunità scientifica e con il mondo
produttivo della Lombardia e può formulare proposte in merito alla predisposizione degli atti
programmatici dell’Ente. Il Comitato tecnico scientifico esprime pareri in merito al piano
triennale e suoi aggiornamenti, al programma annuale, alle relazioni semestrali e annuali.
La struttura organizzativa dell’ERSAF (Tab. 1) prevede:
1) il Direttore, nominato dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Presidente.
Il Direttore è preposto alla gestione del personale e al funzionamento dell’Ente, dà
attuazione alle attività programmate e agli indirizzi del Consiglio di amministrazione e del
Presidente;
2) le Unità Organizzative individuate sulla base dell’omogeneità dei prodotti/servizi forniti o
dei processi gestiti o delle competenze specialistiche richieste.
Tra le Unità organizzative sono compresi il Dipartimento dei Servizi all’Agricoltura ed il
Dipartimento dei Servizi al Territorio Rurale e alle Foreste;
3) Le Strutture dirigenziali individuate in base a criteri di efficacia ed economicità
dell’organizzazione dei processi di lavoro, poste alle dirette dipendenze del Direttore o
come articolazione delle Unità Organizzative.
-4-
Tab 1- Organigramma 2009
-5-
Le Sedi
La struttura organizzativa dell’ERSAF nell’anno 2009 si articolava in una sede centrale tecnicoamministrativa, a Milano, e nelle sedi territoriali presenti a:
1) BIGARELLO (MN) Via Carpaneta, 7
2) BRENO (BS) P.zza Tassara, 3
3) CREMA (CR) Via Verdi, 16
4) CURNO (BG) Via Galileo Galilei, 2
5) CURTATONE (MN) Via Pilla, 32
6) LECCO (LC) C.so Promessi Sposi,132
7) GARGNANO (BS) Via Oliva, 32
8) TORRAZZA COSTE (PV) Loc. Riccagioia
9) MANTOVA Via Pilla, 25/b
10)MORBEGNO (SO) P.zza S. Antonio, 8
Le sedi periferiche rappresentano un importante tassello della struttura di ERSAF.
E particolare importanza, per quanto riguarda il patrimonio silvo-pastorale, è rivestita dalle 6
sedi o “presidi gestionali” che gestiscono sul territorio le 20 Foreste di Lombardia (Fig. 2):
Breno (Bs), Curno (Bg), Gargnano (Bs), Lecco, Mantova e Morbegno (So) afferenti alle
seguenti Strutture ed Unità Organizzative:
Sede
Sede
Sede
Sede
di Milano: U.O. Dipartimento dei Servizi al territorio e alle foreste
di Milano/Breno: Struttura Sviluppo foreste di Lombardia;
di Milano: Struttura Valorizzazione del territorio rurale e sistemi verdi;
c/o STER Brescia: Struttura Servizi al sistema agro-forestale
Fig. 2 – I presidi gestionali
delle “Foreste di Lombardia”
Morbegno
Lecco
Breno
Curno
Gargnano
MILANO
Bigarello
Si tratta di 4 Strutture Dirigenziali e 5 posizioni organizzative , inserite organizzativamente
(con la sola eccezione della Struttura di Mantova, che fa capo al Dipartimento dei Servizi
all’Agricoltura) nel Dipartimento dei Servizi al Territorio Rurale e alle Foreste, sempre con sede
a Milano.
6
Ad ogni Presidio risulta assegnata la gestione di 2 o più Foreste di Lombardia, in funzione della
propria dislocazione territoriale:
Breno
Curno
Gargnano
Bigarello
Lecco
Morbegno
Valle di Scalve, Val Grigna, Legnoli, Alpe Vaia, Alpe Boron
Azzaredo-Casù, Valle del Freddo
Gardesana Occidentale, Anfo-Val Caffaro
Carpaneta, Isola Boschina
Corni di Canzo, Valsolda, Resegone, M.te Generoso, Foppabona, Valle Intelvi
Val Gerola, Val Masino, Val Lesina
LE FORESTE DI LOMBARDIA
Le Foreste di Lombardia (Fig. 1) costituiscono il patrimonio silvo-pastorale della Regione
Lombardia, così definito ai sensi della L.R. 31/08, ed affidato in gestione all’ERSAF ai sensi
della citata legge regionale.
Il patrimonio silvo-pastorale regionale deriva prevalentemente dallo storico Demanio Forestale
Statale, gestito fino al 1974 (e in parte fino al 1978) dall’ex-Azienda di Stato delle Foreste
Demaniali, successivamente dalla Regione tramite gli Ispettorati Ripartimentali delle Foreste
del Corpo Forestale dello Stato e infine (1980) dall’ex-Azienda Regionale delle Foreste,
confluita nel 2002 nell’Ente Regionale per i servizi all’Agricoltura e alle Foreste, attuale Ente
gestore.
Delle 20 Foreste di Lombardia attualmente presenti sul territorio regionale, 3 costituiscono
recenti “acquisizioni”: Carpaneta che nasce, nel 2002, come “Nuova Foresta” nell’ambito del
progetto regionale “Le 10 Grandi Foreste di Pianura” e Isola Boschina che, già Riserva Naturale
dal 1985, a partire dal 2005 è rientrata a pieno titolo nel novero delle Foreste di Lombardia.
Valle del Freddo è rientrata tra le Foreste di Lombardia nel corso del 2008, solo per quanto
riguarda la proprietà di Ersaf e Regione che rappresenta il 38% della superficie della Riserva
Naturale.
1. Azzaredo-Casù
2. Gardesana Occidentale
3. Val Grigna
4. Alpe Vaia
5. Anfo Val Caffaro
6. Val di Scalve
7. Legnoli
8. Corni di Canzo
9. Valsolda
10. Monte Generoso
11. Valle Intelvi
12. Resegone
13. Foppabona
14. Val Masino
15. Val Lesina
16. Val Gerola
17. Alpe Boròn
18. Carpaneta
19. Isola Boschina
20. Valle del Freddo
Riserve naturali gestite da
ERSAF
1. Riserva Giovetto di Paline
2. Riserva Monte Alpe
3. Riserva Sasso Malascarpa
4. Riserva Valsolda
5. Riserva Isola Boschina
Fig. 1 - Le Foreste di Lombardia e le Province
7
Le foreste sono dislocate in 6 province e 13 Comunità Montane, su una superficie complessiva
di ha 23.069 (dato PAFS) così ripartita:
- in provincia di Brescia (CCMM di Vallecamonica, Valle Trompia,
- Valle Sabbia, Alto Garda Bresciano) :
ha 16.338
- in provincia di Sondrio (CCMM Valtellina di Morbegno, Alta Valtellina):
ha 4.526
- in provincia di Como (CCMM Lario Intelvese, Alpi Lepontine,
- Triangolo Lariano):
ha 1.083
- in provincia di Bergamo (CCMM Val Brembana, Val Imagna, Alto Sebino): ha
641
- in provincia di Lecco (CM Valsassina-Valvarrone-Val d’Esino e Riviera):
ha
375
- in provincia di Mantova:
ha
106
mentre, nel dettaglio, il patrimonio forestale regionale si suddivide come segue:
Tab. 2 - Distribuzione delle superfici delle Foreste di Lombardia
FDL
1 Azzaredo Casù (BG)
Superficie (ha)
1
Superficie
2
boscata (ha)
Altre superfici
(ha)
113,760
37,115
76,645
11057,540
9599,05
1458,49
3 Alpe Vaia (BS)
727,507
250,434
477,073
4 Val Grigna (BS)
2847,495
1662,332
1185,163
5 Anfo – Val Caffaro (BS)
726,652
687,397
39,255
6 Val di Scalve (BS)
630,824
567,855
62,969
7 Legnoli (BS)
347,546
319,549
27,997
8 Corni di Canzo (CO)
450,273
414,28
35,993
9 Valsolda (CO)
318,262
207,198
111,064
10 Monte Generoso (CO)
232,977
225,693
7,284
81,854
64,669
17,185
12 Resegone (LC - BG)
690,373
433,974
256,399
13 Foppabona (LC - BG)
185,493
67,789
117,704
14 Val Masino (SO)
2945,213
715,115
2230,098
15 Val Lesina (SO)
992,213
605,171
387,042
16 Carpaneta (MN)
69,452
40,818
28,634
17 Alpe Boron (SO)
8,705
1,506
7,199
18 Val Gerola (SO)
579,546
393,758
185,788
19 Isola Boschina (MN)
37,027
33,451
3,576
20 Valle del Freddo (BG)
26,452
20,543
5,909
23.069,164
16.347,697
6721,467
2 Gardesana Occidentale (BS)
11 Valle Intelvi (CO)
TOTALE
Il territorio gestito da ERSAF include:
35 alpeggi
circa 300 fabbricati (agriturismo, casere, stalle, fienili, baite, centri visite e didattici,
edifici storici)
circa 291 km di sentieri
circa 92 km di strade di servizio
In accordo alle linee strategiche di gestione del Polo Foreste-Alpeggi sono state definite 4
“Foreste Vetrina” (Val Masino, Corni di Canzo, Gardesana occ., Carpaneta) e 6 “Alpeggi pilota”
(Boron, Vaia, Rosello, Costa del Palio, Culino, Azzaredo) che costituiscono centri di eccellenza
e modello trainante per la visibilità del patrimonio silvo-pastorale regionale.
8
A livello europeo tale patrimonio si integra fortemente con il programma di Rete Natura 2000,
in quanto al suo interno sono state istituite 14 Zone di Protezione Speciale (in accordo alla
Direttiva “Uccelli”), ed 10 Siti di Interesse Comunitario (in accordo alla Direttiva “Habitat”)
(Tab. 3).
Tab. 3 – ZPS e SIC nelle Foreste di Lombardia
Alpe Vaia
Anfo -Val
Caffaro
ZPS
Val Caffaro
Ente Gestore
SIC/ZPS
ERSAF
ZPS
Val Caffaro
ERSAF
Azzaredo-Casù
ZPS
Parco Regionale Orobie Bergamasche
Corni di Canzo
ZPS
SIC
Triangolo Lariano
Sasso Malascarpa
Foppabona
ZPS
Parco Regionale Orobie Bergamasche
Gardesana
Occidentale
ZPS
Alto Garda Bresciano
Foresta
Isola Boschina
Legnoli
Monte Generoso
Resegone
Val di Scalve
Val Gerola
Val Grigna
Val Lesina
SIC/ZPS
SIC
SIC
ZPS/SIC
ZPS
ZPS
ZPS
ZPS
ZPS
ZPS
SIC
SIC
ZPS
ZPS
SIC
Denominazione
Corno della Marogna
Valvestino
Isola Boschina
Foresta di Legnoli
Monte Generoso
Monte Resegone
Costa del Pallio
Val di Scalve
Parco Regionale Orobie Valtellinesi
Valle del Bitto di Gerola
Valle del Bitto di Albaredo
Val Grigna
Parco Regionale Orobie Valtellinesi
Val Lesina
Val Masino
ZPS
Bagni di Masino - Pizzo Badile - Val di
Mello - Val Torrone - Piano di Preda Rossa
Valsolda
SIC
SIC
ZPS
Bagni di Masino - Pizzo Badile
Val di Mello - Piano di Preda Rossa
Valsolda
Valle del Freddo
SIC
Valle del Freddo
Parco Orobie
Bergamasche
ERSAF
ERSAF
Parco Orobie
Bergamasche
Com. Mont. Parco
Alto Garda Bresciano
ERSAF
ERSAF
ERSAF
ERSAF
ERSAF
ERSAF
Parco Orobie
Valtellinesi
ERSAF
Parco Orobie
Valtellinesi
Provincia di Sondrio
ERSAF
Com. Mon. Alto
Sebino
L’ATTIVITA’ SVOLTA NEL 2009
Ogni anno ERSAF predispone un atto di programmazione, il “Programma annuale” che
individua chiaramente le missioni prioritarie e gli obiettivi da raggiungere attraverso la
realizzazione di attività che devono integrarsi coerentemente con la programmazione regionale
strategica.
Il programma annuale per il 2009 è stato approvato con deliberazione n. II/46 del 21 ottobre
2008, ed ha avviato il nuovo ciclo di programmazione triennale (2009-2011) che vede l’ente
operare in un contesto di grandi cambiamenti istituzionali delineati dal nuovo Statuto
d’Autonomia della Lombardia.
Nella presente relazione vengono riportate le attività previste e realizzate specificatamente
all’interno delle 20 Foreste di Lombardia.
9
Si è ritenuto opportuno, comunque, evidenziare alcune azioni che, nonostante fossero state
realizzate fuori dalle aree di Foresta, determinano indirettamente effetti sulle stesse o
contribuiscono a conseguire nuovi strumenti per la loro tutela e valorizzazione.
Le attività realizzate nel corso del 2009 sono di seguito segnalate e ripartite nei 16 impegni
assunti con la stipulazione della “Carta delle Foreste”.
Occorre evidenziare, tuttavia, che diverse attività fanno capo ad un unico e più ampio progetto
avente molteplici finalità, come nei seguenti casi:
1) PRO.VAL.P.I.: Programma di Valorizzazione del Patrimonio Immobiliare
Il programma, approvato nel 2004, intende valorizzare il patrimonio immobiliare regionale
gestito da ERSAF, focalizzando l’attenzione su tre poli tematici d’investimento: lattiero
caseario (Polo Carpaneta), vitivinicolo (Polo Riccagioia), agro-silvo-pastorale (Polo Foreste
e Alpeggi). Con particolare riferimento al Polo o “Sistema” Foreste e Alpeggi sono state
identificate 6 linee strategiche ben definite che trovano attuazione nei seguenti contenuti:
► sviluppo delle funzioni di fruizione turistico-ricreativa e produttiva-ricettiva;
► inserimento del Sistema Foreste nella rete regionale delle Aree Protette;
► incremento della biodiversità;
► costituzione di Foreste e Alpeggi Modello ovvero la massima valorizzazione della finalità
dimostrativa, anche nell’ambito di reti nazionali ed internazionali di foreste modello
sperimentali e dimostrative;
► attivazione di Foreste Sperimentali come disponibilità di siti e ambiti per la ricerca e la
sperimentazione;
► valorizzazione delle Foreste e degli Alpeggi come luogo della memoria, della storia, della
cultura, della tradizione, delle attività dell’uomo.
Gli interventi previsti si distinguono in due grandi categorie: “azioni di sistema”, cioè azioni
orientate a dotare il Sistema Foreste Alpeggi di strumenti e metodi di gestione (es. sistema
informativo di foreste e alpeggi, piano di gestione del sistema foreste, certificazione di
gestione forestale, etc.) e “azioni dirette sul territorio”, con particolare attenzione alle
Foreste Vetrina (Gardesana occidentale, Corni di Canzo, Val Masino e Carpaneta) e agli
Alpeggi Pilota (Alpi Culino, Boron, Vaia, Rosello, Azzaredo e Costa del Palio).
2) FORESTE DA VIVERE: programma coordinato di attività culturali, artistiche e ricreative
nelle Foreste regionali, che, avviato nel 2003 con lo scopo di far conoscere i “tesori”
lombardi, prevede ogni anno una serie di eventi destinati al pubblico e alla scoperta del
patrimonio naturale, delle tradizioni locali e dei prodotti tipici lombardi. Il programma
prevede, altresì, lo sviluppo di produzioni editoriali e la creazione di una fitta rete di
partenariato con i principali enti pubblici locali (Province, Comunità Montane, Comuni) ed
associazioni locali e nazionali.
3) LOMBARDIA RURALE: nel corso dell’anno è stato redatto un nuovo piano di investimenti
per la valorizzazione del patrimonio regionale “ Verso Expo 2015: un programma per la
valorizzazione del patrimonio rurale regionale (2010-2012)”, che sarà oggetto di
programmi esecutivi nel corso del 2010.
Impegno 1: tutela della biodiversità
“Conservare e migliorare la diversità ambientale a livello genetico, di specie, di habitat e di
paesaggio”
Diversi interventi legati alla conservazione ed al miglioramento della diversità ambientale nelle
Foreste Regionali rientrano nell’ambito del progetto PROVALPI e si possono così sintetizzare:
Azioni dirette sul territorio:
-
Diradamenti e avviamento all’altofusto di bosco ceduo (ha 1), corso motoseghisti,
manutenzione viabilità e sentieri (ml 1.000) in Valle Intelvi;
10
-
Sistemazione via delle Alpi, sentiero geologico (m 900), taglio piante instabili versante sx
Val Ravella (mc 20) nella foresta Corni di Canzo;
-
Miglioramento sentieri e viabilità (m 800) nella FdL Resegone;
-
Tagli colturali nelle particelle assestamentali 3, 4 e 8 del Piano di Assestamento per favorire
l'incremento delle latifoglie, in particolare il faggio (ha 4,5) nella FdL Val Masino, con
completamento della ristrutturazione del fabbricato Schenino, iniziata lo scorso anno, che
sarà utilizzato dal personale ERSAF come magazzino e ricovero attrezzi;
-
Sistemazione dissesti e regimazione idrica a Bedolo nella FdL Valle Intelvi (ml 150);
-
Tagli colturali e diradamenti part. 5, 9, 12 e completamento recupero Second'Alpe nella FdL
e interventi di rinaturalizzazione boschiva (ha 2,25) e sistemazione idraulico-forestale nella
RN Sasso Malascarpa nella FdL Corni di Canzo;
-
Opere di sistemazione idraulica forestale (n. 25 briglie) e tagli colturali (mq 80) nella FdL
Valsolda;
-
Sfalci praterie (ha 15) e realizzazione pozze d'abbeverata nella RN Sasso Malascarpa, nei
Corni di Canzo;
-
Al fine di potenziare i corridoi ecologici tra il versante retico - ove è ubicata la Foresta Val
Masino e il versante orobico - ove sono ubicate le Foreste Val Gerola e Val Lesina ,sono
stati realizzati interventi “extra demanio” sul fondovalle valtellinese nell’ambito del PLIS
Bosca con la riqualificazione ambientale dei boschi ripariali (ha 20), miglioramenti
ambientali, rimboschimenti, ripristino del canale di Campovico (800 m). Nell’ambito della
convenzione con la provincia di Sondrio, sono stati completati rimboschimenti, realizzati
nuovi tratti del Sentiero Valtellina e aree attrezzate al fine di riqualificare a livello
ambientale i boschi ripariali del fondovalle valtellinese (ha 60). Per le stesse finalità, nella
Riserva Naturale Bosco dei Bordighi, sono stati condotti miglioramenti ambientali,
rimboschimenti e realizzate aree didattiche (ha 10);
-
Nella FdL Valgrigna sono stati effettuati miglioramenti ambientali (ha 3,5), manutenzione
straordinaria acquedotto e realizzazione vasca accumulo a Poffe di Stabil Fiorito (ml 200),
ristrutturazione della stalla di Campolungo Inferiore, manutenzione straordinaria del
fabbricato di Figarolo Superiore:
-
Nella FdL Carpaneta è proseguita la gestione annuale della Foresta Carpaneta e del Parco di
Arlecchino (sfalcio della vegetazione infestante, irrigazioni di soccorso, sfolli);
-
Nella FdL Gardesana Occ. confermate le azioni a sostegno del monitoraggio scientifico della
stazione Passo Spino, con manutenzione superfici prative (mq 2.000), sentiero (ml 15) e
fabbricato;
-
Nella FdL Azzaredo – Casù recupero di aree prative intercluse, dell’ambiente di ecotono e
del bosco limitrofo alla Baita Casù (ha 4,28) oltre al ripristino/apertura chiaria per
valorizzare il sito di osservazione ambientale (mq 1.000), taglio piante mature per la
rinnovazione e sicurezza versante (ha 1,5) e taglio saltuario per gruppi nei nuclei
coetaneiformi anche con finalità formative (ha 4)
Redazione piani programma
-
In tutte le FdL è stata completata la Redazione Minuta e Copia definitiva del Piano di
assestamento Forestale Semplificato delle Foreste di Lombardia - periodo di validità 2009
2023 - e delle Misure di conservazione relative a specie ed habitat, al fine dotare tutte le
foreste di uno strumento di pianificazione unitario che fornisca anche linee guida per
gestire SIC e ZPS e corrisponda ai requisiti della certificazione. Il Piano ha per scelta
obiettivi multifunzionali e quindi assolve a tutti i criteri di Lisbona;
-
Piano di assestamento della Foresta Val Gerola - Alpe Boron;
-
Rapporto finale 2006-2009 monitoraggio dell'evoluzione della Foresta Carpaneta;
11
-
Presentate osservazioni su Studi di Incidenza relativi a PGT comunali (n. 6) nelle FdL Val
Grigna, Legnoli, Val di Scalve, Vaia e osservazioni su Studi incidenza di piani provinciali (n
.2);
-
Realizzati studi sul passaggio dell’avifauna all’Osservatorio Faunistico di Passo Spino.
Formazione personale
In questo ambito vanno ricordati i seguenti “incontri”, oltre alle iniziative di Forestry Education
precisate nell’impegno 8:
Escursione nazionale ProSilva nelle Marche; workshop sulla redazione dei PDG nei siti della
RETE NATURA 2000 – Indicazioni tecnico-scientifiche ed esperienze a confronto;
aggiornamento tecnico con l’Ordine Agronomi e Forestali di Bergamo; analisi delle metodologie
per censimento del cervo; tecniche di recupero aree pascolive; convegno sulla natura e il
paesaggio in funzione della salute e benessere del cittadino; incontro di formazione GEV presso
il Museo Scienze di Brescia.
Impegno 2: istituzione nuove aree protette
“Salvaguardare le aree forestali di grande valenza ambientale e culturale, con la istituzione di
aree protette, anche sotto forma di Riserve Naturali Integrali”.
Il risultato più importante è stata l’istituzione della Riserva Naturale Regionale della Val di
Mello, con deliberazione del Consiglio Regionale VIII/802 del 27.01.2009.
La Riserva, dell’estensione di 4.560,86 ha, di cui ha 516,43 classificati come Riserva Naturale
Integrale, interessa tutta la superficie della porzione ubicata in Val di Mello della Foresta Val
Masino.
Nel corso del 2009 sono stati redatti i piani programma per il piano di gestione della Riserva e
ZPS Valsolda ed il piano operativo Demanio. Sono state predisposte le linee guida dei criteri
per l’acquisizione di aree di alta valenza naturalistica nelle aree protette regionali.
Sono stati svolti progetti per la collocazione di eco-contatori per il monitoraggio dei flussi
escursionistici nella RN Valsolda e per il miglioramento degli habitat nella RN Sasso
Malascarpa.
Nel corso del 2009, inoltre, in collaborazione con la DG Agricoltura e Qualità dell’Ambiente, è
proseguita l’attività di acquisto di terreni ed immobili all’interno di aree protette per
l’ampliamento del Patrimonio Forestale Regionale “tutelato”. Le superfici acquistate
ammontano ad oltre 67 ettari.
Impegno 3: tutela della risorsa acqua
“Orientare la gestione delle superfici forestali alla migliore tutela delle risorse acquifere, con
particolare riferimento alle fonti ed alle sorgenti destinate al consumo umano”.
Non sono stati realizzati interventi specifici, relativi a questo indirizzo.
Nel PAFS,peraltro, è stato redatto un specifico capitolo per la gestione forestale a difesa e
tutela delle risorse acquifere, che costituirà per i prossimi anni una sorta di “linee guida” di
intervento.
Impegno 4: valorizzazione dei prodotti tipici
“Migliorare la qualità e promuovere la diffusione dei prodotti tipici dei pascoli e delle foreste
demaniali”.
Diversi interventi realizzati nel 2009 ricadono nel progetto PROVALPI.
12
Sono stati condotti adeguamenti delle strutture adibite alla produzione lattiero-casearia e dei
locali di supporto all’attività dislocate nella aree pascolive delle Foreste Regionali.
Interventi con tali finalità sono stati eseguiti nei seguenti alpeggi:
-
FdL Resegone: alpeggio Costa del Palio
-
FdL Val Gerola: manutenzione viabilità e sentieristica di accesso alla FdL (ml 800) e
manutenzione Casera Dosso Cavallo
-
FdL Val Lesina: manutenzione Casera Luserna, Casera Alpe Cappello ed area esterna
fabbricati Panzone e Legnone, manutenzione straordinaria acquedotto baita Dosso di
Mezzo, opera presa centralina idroelettrica fabbricato Panzone, Manutenzione viabilità e
sentieristica di accesso alla FdL (ml 600)
-
FdL Valgrigna: manutenzione immobili Poffe di Stabile Fiorito, Casinetto di Cigoleto,
Campolungo
-
FdL Alpe Boron: manutenzione fabbricato d’alpe
acquedotto
-
FdL Alpe Vaia: manutenzione fabbricati
-
FdL Gardesana: adeguamento igienico sanitario Vesta di Cime
-
FdL Val Grigna: manutenzione straordinaria fabbricati
-
FdL Corni di Canzo: affidato l’incarico di progettazione per nuova stalla Terz’ Alpe.
e manutenzione straordinaria
Oltre alla redazione dei piani programma del Piano Operativo Alpeggi sono stati redatti progetti
preliminari per l’organizzazione di n. 2 cantieri sperimentali nell’ambito del PIT SapAlp,
Interventi di ingegneria naturalistica per consolidamento scarpate e frana strada per arrivo FdL
Val Lesina (ml 185)
Formazione personale
In questa voce, oltre agli incontri di Forestry Education (vedi impegno 8) sono indicate le
attività del Seminario di Tignale sugli alpeggi, il convegno sul D.lgs 386/03 per la disciplina e la
commercializzazione dei materiali forestali di moltiplicazione, i viaggi studio su “filiera bosco –
legno – energia” e “gestione e problematiche alpeggi in provincia di Trento”.
Nella FdL Azzaredo-Casù è stato organizzato un corso di formazione per operatori forestali
legato alle utilizzazioni boschive in alto fusto con la tecnica di esbosco con elicottero.
In molti eventi di Foreste da Vivere, e sempre in quelli realizzati sugli alpeggi, si sono offerte
degustazioni dei prodotto locali, non solo lattiero-caseari ma anche di erbe e miele.
Impegno 5: adozione dei principi della Carta del turismo sostenibile
“Adottare i principi della Carta del turismo sostenibile per la valorizzazione delle foreste a forte
valenza pubblica e sociale”.
L’adozione della Carta del Turismo sostenibile e “durevole” implica l’attuazione di una strategia
pluriennale volta allo sviluppo e alla pianificazione di un’attività turistica che rispetti e preservi
nel lungo periodo le risorse naturali, culturali e sociali e contribuisca in modo equo e positivo al
sostegno delle attività economiche tradizionali ed al miglioramento della qualità della vita.
Quasi tutte le azione intraprese nel presente impegno rientrano nel programma FDV.
L’attuazione del programma "Foreste da Vivere 2009" costituisce per ERSAF un impegno
che, iniziato nel 2003, ha garantito la prosecuzione delle numerose iniziative dedicate al
mondo delle Foreste di Lombardia ed alla sensibilizzazione sui temi di tutela ambientale a
livello regionale.
13
Sono stati realizzati 60 eventi di varia natura (escursioni naturalistiche, eventi sportivi, eventi
culturali e feste tradizionali, degustazioni di prodotti della filiera lombarda) di cui 56 nelle
Foreste di Lombardia e 4 sul territorio al di fuori delle Foreste e prevalentemente legati alla
partecipazione a fiere e convegni.
Il coinvolgimento delle strutture e degli Enti presenti sul territorio è stato di fondamentale
importanza per la riuscita delle manifestazioni in termini organizzativi e di ricaduta sul
territorio. Oltre a buona parte delle Province, delle Comunità Montane e dei Comuni
territorialmente interessati, che hanno sostenuto le iniziative a livello locale, sono state
coinvolte le sezioni di Associazioni ambientaliste, le Associazioni culturali e sportive, le Aziende
Agrituristiche, i Consorzi forestali e le Cooperative per un totale di 90 partners.
I risultati, anche quest’anno, hanno dimostrato che vi è un crescente interesse del pubblico alla
partecipazione di momenti di svago e di approfondimenti culturali capaci di far conoscere il
territorio ed il patrimonio culturale e naturalistico lombardo.
Oltre alla organizzazione degli eventi, è stato prodotto materiale di divulgazione. In particolare
nel 2009 sono stati prodotti:
Stampa di materiale informativo su FdV (50.000 copie brochure, 20.000 copie
calendario e 1.000 poster Regalati una giornata in foresta). 4.000 copie del calendario
FdV sono state allegate a La Rivista della Natura; 3.600 copie del sono state allegate
all’house organ NOI Regione
Nuovo pieghevole sulle Foreste di Lombardia (20.000 copie + 1.000 copie in inglese)
Opuscolo Il Legnone racconta (5.000 copie)
Cartina della F.R. Resegone (5.000 copie)
Pubblicazione del libro Restare/tornare. Nuova vita per le montagne (1.000 copie libro
+ 1.000 dvd Di padre in figlia)
Dossier di Lombardia Verde con speciale su FdV in allegato al Corriere della Sera
(360.500 copie)
Pieghevole Foresta Carpaneta e Parco di Arlecchino (5.000 copie)
Libretto Gli incendi boschivi (5.000 copie)
Depliant Girarifugi/Giralpeggi (100.000 copie)
Produzione di alcuni gadget promozionali (cartoline, matite, kit interviste) e materiale
informativo (banner e roll-up). In corso di registrazione il marchio “Foreste di
Lombardia”.
Nel 2009 sono state effettuate azioni di mantenimento del sito www.forestedilombardia.it,
realizzato ex novo nel 2008. Il sistema di monitoraggio ha fatto riscontrare un notevole
aumento nei visitatori nel corso dell’anno. Confrontando lo stesso periodo, nel 2009 la
percentuale delle visite è aumentata del 140% rispetto all’anno precedente.
E’ stato inserito un questionario on-line sul grado di conoscenza ed apprezzamento
dell’iniziativa FdV e sulle FFdLL.
E’ stata aggiornata la mailing-list, predisposto un nuovo layout per la newsletter, di cui sono
state inviate le 9 edizioni agli oltre 2.300 contatti.
E’ stato realizzato il nuovo sito www.mapparelaforesta.it linkato a www.forestedilombardia.it ,
per la raccolta di foto, documenti ed elaborati delle scuole partecipanti al Progetto “m’Appare
la foresta”.
Da evidenziare che il 2009, iniziato per il gruppo di lavoro di FdV con il corso IREF Comunicare
l’evento, l’evento per comunicare, si è concluso con l’ottenimento del Premio Isimbardi per la
Comunicazione Pubblica e Istituzionale della Provincia di Milano. Una menzione speciale è stata
assegnata ad ERSAF per Foreste da Vivere nella categoria "Migliore progetto integrato di
comunicazione con i cittadini" con la motivazione: per la scelta del tema relativo alla
conoscenza e al rispetto del territorio, attraverso la completezza e il buon coordinamento degli
strumenti di comunicazione. Il logo del premio apparirà su tutti i prodotti di FdV 2010.
La partecipazione alle fiere (n. 6 nel 2009) si conferma un momento di importante
informazione sulle Foreste di Lombardia e sulle attività svolte da Regione Lombardia e da
ERSAF, oltre che di incontro diretto con utenti potenziali di Foreste da Vivere.
BIT (19-22 febbraio, Milano)
Fa’ la cosa giusta! (13-15 marzo, Milano)
Agrinatura (1-3 maggio, Lariofiere-Erba)
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Sagra delle Sagre ( 8-16 agosto, Valsassina LC)
MIPAM (28-30 agosto, Laveno Mombello VA)
Alta Quota ( 2-4 ottobre, Bergamo)
Nel corso del 2009 sono state esposte in 14 occasioni diverse mostre, per la maggior parte
fotografiche.
In particolare:
- Realizzazione di una nuova mostra fotografica di Elio Della Ferrera dal titolo Sguardi
nel bosco, organizzata in 21 pannelli con immagini macro sul tema della
biodiversità.
- Partecipazione con la mostra ERSAF Foreste d’Europa e distribuzione di materiale
informativo su FdV alla manifestazione Darwin in Bicocca, in collaborazione con
l’Università di Milano Bicocca.
- La mostra fotografica Foreste d'Europa è stata inoltre richiesta da Veneto
Agricoltura e allestita per un anno intero a Pian del Cansiglio (BL), dove ha riscosso
un buon successo e interesse. La possibilità di visita della mostra è stata anche
inserita in un catalogo di attività di educazione naturalistica, inviato a tutte le
scuole del Veneto.
Ben 15.450 visitatori complessivi, una presenza significativa sui media e un gradimento
straordinario testimoniato anche dai commenti sui libri firma.
Numerose sono state le iniziative proposte ai ragazzi, dalle attività di educazione ambientale
alle settimane verdi.
Buono il coinvolgimento del mondo giovanile attraverso l’organizzazione di 10 campi di
volontariato nazionali e internazionali e 15 proposte di “Settimane verdi” di educazione
ambientale per bambini e ragazzi.
Nel 2009 va ricordato l’avvio del progetto m’Appare la Foresta. Le classi aderenti al progetto
sono state in totale 61 (di cui 1 pagante), per un totale di circa 1.500 ragazzi. Attualmente si è
conclusa la fase di conoscenza del territorio, grazie alle uscite effettuate nelle Foreste (12) da
parte delle scuole. Alcune Foreste sono state escluse per problemi logistici (Legnoli, Alpe Vaia,
Foppabona, Alpe Boron), mentre in altre non c’è stata adesione da parte delle scuole (Val
Masino, Anfo Val Caffaro, Valle del Freddo, Valle Intelvi). Nella fase successiva, le classi si
occuperanno della elaborazione del percorso educativo seguito fino ad ora, per concorrere nel
2010 alla premiazione finale con il proprio elaborato.
Si sono effettuate le seguenti azioni:
- Melloblocco, raduno internazionale di arrampicata su blocchi in Valmasino (SO)
- Inaugurazione dell’Osservatorio faunistico R.N. Bosco dei Bordighi (SO)
- Inaugurazione del Parco di Arlecchino e della Foresta Carpaneta (MN)
- Inaugurazione dell’Osservatorio naturalistico di Tignale nella Foresta Gardesana Occ.
(BS)
- Inaugurazione del sentiero Bosco incantato in Val di Scalve (BS)
- Eventi in collaborazione con URBIM e i Consorzi di Bonifica nell’ambito del programma
Vivere l’Acqua.
Alcuni eventi sono stati inseriti in segno di attenzione ai grandi temi del 2009: Anno
internazionale dell’Astronomia (ONU), Anno del respiro (AIPO) e Anno dedicato alla Creatività e
Innovazione (Comunità Europea).
Nella sezione Guarda che Luna! sono stati proposti eventi notturni di particolare suggestione,
quali Alpi di Stelle ai Corni di Canzo; Luna di Miele realizzato in quattro edizioni contemporanee
nelle Foreste Corni di Canzo, Gardesana, Val di Scalve e Val Gerola; Dalle stalle alle stelle in
Gardesana; escursione notturna con Bramiti in Valsolda.
Per un monitoraggio sul gradimento delle iniziative FdV e sul grado di conoscenza delle Foreste
di Lombardia, sono stati distribuiti agli utenti, durante gli eventi e presso i punti informativi,
brevi sondaggi e interviste approfondite.
In totale, sono stati elaborati 626 sondaggi brevi a risposta multipla, di cui 162 raccolti da
Morbegno e 158 da Lecco; in misura minore in altre sedi (Curno, Mantova, Gargnano, Breno);
85 sono stati compilati sul sito internet www.forestedilombardia.it e 41 nel corso di fiere ed
esposizioni.
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Dalle elaborazioni dei dati, emerge che i cittadini lombardi sanno che la regione è ricca di
foreste e le frequentano. Non sempre hanno chiaro che buona parte di queste è proprietà della
Regione, ma sono ben pronti a riparare la lacuna chiedendo di ricevere informazioni e di
partecipare agli eventi che vengono organizzati nel programma “Foreste da Vivere”. E in
termini di apprezzamento, i pareri si dividono equamente tra chi vorrebbe foreste “selvagge”,
chi le vorrebbe più attrezzate per la fruizione turistica e chi sostiene che “vanno bene così”.
Nel dettaglio:
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-
-
Il 72% degli intervistati si dichiara a conoscenza del significato di Foreste di Lombardia.
Nonostante la formulazione precisa della domanda (Sei a conoscenza che Regione
Lombardia possiede oltre 23 mila ettari di foreste e alpeggi, denominate Foreste di
Lombardia?) resta il dubbio che s’intenda per Foreste di Lombardia tutti i boschi lombardi e
non solo quelli specificamente di proprietà della Regione.
Solo il 17% dichiara di non aver mai visitato una FdL: percentuale molto bassa, spiegabile
con il fatto che i questionari venivano compilati nella maggior parte dei casi proprio
durante una visita in foresta. Ma anche con la considerazione già fatta, per cui le Foreste
di Lombardia sono intese in senso lato.
Alla domanda Se le hai già visitate, come ti piacerebbero? le risposte possibili erano: Con
più segnaletica, sentieri e strutture di accoglienza; Più naturali e selvagge; Vanno bene
come sono . Nessuna risposta ottiene la maggioranza dei consensi, anche se prevale
nettamente (40%) la richiesta di più attrezzature. Da notare come nelle schede compilate
in occasione di Forestry education (tecnici del settore) il gradimento maggiore va alla
tipologia “naturali e selvagge” con quasi il 50%. Viceversa, nel sondaggio del sito web
(fatto quindi “da casa”) la preferenza del 50% va alle foreste più “attrezzate”.
Scarsa la conoscenza registrata del programma “Foreste da Vivere” (28%), anche da chi
magari stava partecipando ad una delle iniziative! Peraltro il giudizio sulla validità delle
iniziative, sulla volontà di partecipare e sulle modalità di organizzazione è positivo o molto
positivo (totale 85%), tant’è che circa metà degli intervistati ha chiesto l’inserimento del
proprio indirizzo nella mailing–list informativa di Foreste da Vivere.
Inoltre, con un numero più ristretto di visitatori sono state compilate 140 interviste lunghe,
presso le Foreste dei Corni di Canzo, Val Masino, Carpaneta, Val di Scalve e Gardesana Occ.,
che hanno consentito di raccogliere risposte più approfondite. Questa modalità di consultazione
è più ricca di informazioni ma più laboriosa da proporre a tutti.
I 140 visitatori intervistati – tutti lombardi, età media, ugualmente distribuiti tra uomini e
donne – scelgono i boschi lombardi per la gita di un solo giorno a poca distanza da casa; in
genere (30% ) perché conoscono la zona o proprio perché è facilmente raggiungibile dal
proprio domicilio (10,7%); comunque perché è attraente (25%), si respira aria buona, c’è
quiete e si può fare il picnic in un’area attrezzata. Infatti la percentuale di chi si porta il pranzo
al sacco è doppia rispetto a chi consuma un pasto in rifugio o in agriturismo, anche se la
stragrande maggioranza per mangiare il panino preferisce un tavolo e una panchina (dentro o
fuori i rifugi) piuttosto che una coperta sul prato. Tra i pochi che restano fuori a dormire i più
(10%) si fermano in rifugio. La gita è un fatto personale: è apprezzata dal 60% una guida
illustrata, ma solo il 31% cerca un accompagnatore; anche se l’educazione ambientale è un
tema ormai largamente diffuso (66%) e volentieri approfondito (58%). E’ diffusa una
sensibilità ambientale magari un po’ schematica: per cui se un bosco tagliato non impressiona
negativamente il 62% degli intervistati, tutti gli altri (38%) condannano il fatto come
ingerente e impattante sull’ambiente. E se il 75% giudica estremamente utile e indispensabile
la selvicoltura, il 17% la ritiene non necessaria ed addirittura il 7% non utile e dannosa per il
bosco.
Emerge un importante atteggiamento “conservativo” anche sulle attività nella foresta: c’è
quasi un equilibrio tra il limitare e il liberalizzare, ma su alcune voci la somma tra la richiesta
di limitare e vietare supera il favore alla liberalizzazione. Il picco del limitare si ha per la
circolazione delle mountain-bikes (40%) che stacca di poco il deltaplano (38,4%), a seguire
cani e cavalli in parità (36%). Il picco del vietare è per cani e cavalli (12-13%) a seguire le
biciclette (8%). Al contrario vanno liberalizzate per il 73% le attività zootecniche (pascolo,
alpeggio) e per il 53% la selvicoltura. Più della metà si sente disturbata dalla presenza di
moto e auto nell’area.
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Buono il giudizio sulle infrastrutture e i servizi, con giudizi maggiormente negativi
(20% delle risposte) su possibilità di parcheggio, raccolta e asporto rifiuti, materiale
divulgativo, servizi igienici.
Concludendo: il visitatore sarebbe disposto a pagare un biglietto d’ingresso per entrare
nell’area naturale? Risponde sì il 37%, che giudica equo un prezzo tra i 2 e i 5 euro. Ma la
maggioranza risponde no, “perché usufruire di un’area naturale è un diritto”.
Impegno 6: sviluppo e gestione della funzione ricreativa
“Favorire una specifica attenzione nella gestione ricreativa delle foreste, promuovendo un
accesso adeguato per tutti ed idonee azioni di promozione”.
Come già sottolineato nelle precedenti relazioni, le attività che ERSAF ha condotto e che
rientrano nel significato dell’impegno assunto, rappresentano di fatto un’importante quota del
programma definito dall’Ente, unitamente a quelle rientranti nell’impegno 1 e 7.
L’attenta gestione ricreativa delle foreste è, infatti per ERSAF, un obiettivo rilevante sul quale
si è lavorato nel 2009 attraverso una serie di azioni, anche inserite nel progetto PROVALPI
(evidenziate in grassetto nel testo che segue). Per semplificare l’interpretazione dei dati,
tutti gli interventi realizzati vengono suddivisi per FdL.
FdL Azzaredo-Casù
-
Sistemazione piano viabile, regimazione, scorrimento acque superficiali (m. 1.500)
Ripristino piano calpestio sentieri (m . 1.935)
Sistemazione aree limitrofe Baita Piede d’Azzaredo
FdL Vaia
-
Manutenzione straordinaria fabbricato Stazione sperimentale laghetti in quota
-
realizzazione area attrezzata, percorso didattico (ml 300), manutenzione fabbricato
Vaia di mezzo e Vaia di Cima, manutenzione sentiero faunistico Acquaeta - Plagna(ml
3.500)
FDL Gardesana
manutenzione fabbricati e viabilità (ml 22.000)
FdL Legnoli
-
Manutenzione straordinaria sentiero (ml 500)
FdL Val di Scalve
-
sistemazione Centro visitatori, taglio piante sradicate (mc 4), tabellazione didattica
(n.8)
FdL Val Masino
-
Manutenzione straordinaria sentieristica (ml 1.000)
-
Potenziamento acquedotto per Casera Bagni di Masino
FdL Val Lesina
-
Messa in sicurezza impianto elettrico rifugio Alpe Legnone
FdL Valsolda
-
Decespugliamento praterie, manutenzione sentieri (ha 7, km 6,3)
FdL Resegone
-
Posa in opera di pannelli didattici “Ingresso alle FFDDLL”, “Il nome dei luoghi” e tabelle
segnavie per sentieri per migliorare la fruizione turistica (progetto FdV).
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FdL Val Intelvi
-
Posa in opera di pannelli didattici “Ingresso alle FFDDLL”, “Il nome dei luoghi” e tabelle
segnavie per sentieri per migliorare la fruizione turistica (progetto FdV).
FdL Corni di Canzo
-
sistemazione piazzale esterno Prim’Alpe
FdL Alpe Boron
-
Realizzazione percorso didattico con posa tabelle (n. 13)
Formazione personale
Partecipazione al Congresso Mondiale sulle Foreste a Buenos Aires del 17/23 ottobre, con la
presentazione di un poster dedicato “Forest to live – end iniziative to make aware and involve
lombard citizen”.
Impegno 7: valorizzazione delle testimonianze storico-culturali
“Conservare e valorizzare le testimonianze, anche minori, della storia, della vita e della cultura
umana nell’ambiente forestale e favorire il recupero dei fabbricati secondo criteri di restauro
architettonico attento alle tipologie locali”.
Nell’ambito del progetto generale di PROVALPI le attività realizzate e finalizzate al recupero ed
alla valorizzazione delle testimonianze storico-culturali presenti sul territorio delle Foreste di
Lombardia sono state:
-
nella FdL Val Masino redatti progetti preliminari per potenziamento offerta turistica e
ambientale nella RN Val di Mello;
-
nella FdL Monte Generoso si è provveduto alla sistemazione “sentiero dei contrabbandieri –
Fo di Parol”, realizzazione pannelli e punto visite Alpe Gotta ;
-
nella FdL Val Grigna è stato affidato un incarico di progettazione per il restauro
conservativo del Silter di Gianico e svolti interventi di adeguamento igienico-sanitario nei
fabbricati Roselletto e Stabile Fiorito;
-
nella FdL Val Lesina redatti progetti preliminari per recupero tratti sentiero Cadorna e
Bivacco Val Lesina;
-
nella FdL Vaia ristrutturazione immobili Vaia di Fondo ad uso agrituristico;
-
nella FdL Resegone redatti progetti preliminari per Sentiero botanico, ripristino miniera e
segnaletica;
-
nella FdL Carpaneta redazione progetto definitivo Espace Bouffier;
-
nella RN Isola Boschina prosecuzione restauro conservativo della Villa Isola Boschina,
finalizzato alla creazione di un centro studi della flora autoctona, e realizzazione di un
Giardino dei semplici (mq 500);
Impegno 8: promozione della ricerca scientifica e delle reti di studio
“Promuovere la ricerca scientifica al fine di approfondire la conoscenza delle ricchezze delle
Foreste, partecipando alle reti internazionali di studio, rendendo di pubblico dominio i risultati”.
Per la Gestione di siti sperimentali è stato effettuato il monitoraggio delle dinamiche
vegetazionali naturali all’interno di rimboschimenti artificiali di conifere (n. 12), il
campionamento e rilevazione delle deposizioni atmosferiche nell’area LOM1 Val Masino e la
manutenzione del sito nell’area LOM2. Nella FdL Monte Generoso effettuati tagli a fessura e
diradamenti (m. 1.000).
Sono state avviate indagini scientifiche nella RN integrale Valsolda ed il monitoraggio delle
peccete artificiali nella FdL Monte Generoso.
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Nell’ambito di FORESTRY EDUCATION si sono organizzati 6 eventi volti ai tecnici del settore di
cui 3 organizzati nelle foreste regionali. Si riportano di seguito temi e luoghi:
-
LA GESTIONE DEI BOSCHI A PREVALENTE FUNZIONE RICREATIVA
La Foresta Corni di Canzo e il sentiero dello Spirito del bosco
Foresta di Lombardia Corni di Canzo - Prim’Alpe – Terz’Alpe, Canzo (CO)
-
I MIGLIORAMENTI AMBIENTALI A SCOPO FAUNISTICO
Il recupero funzionale delle aree pascolive marginali
Foresta di Lombardia Valgrigna - Alpe Rosello, Esine (BS)
-
LA MARTELLATA FORESTALE
Il punto d’incontro tra le esigenze del bosco (espresse dal tecnico) e le
esigenze dell’impresa boschiva
Foresta di Lombardia Val Masino, loc. Bagni (SO)
Nel mese di giugno 2009 è stato redatto lo “Studio sulle forme di gestione delle Foreste
demaniali in Italia ed in 5 Paesi Europei”.
Impegno 9: monitoraggio ambientale e fitosanitario
“Monitorare lo stato di salute e della biodiversità delle foreste come indicatori della qualità
ambientale del territorio lombardo”.
Da segnalare il monitoraggio delle dinamiche vegetazionali nella prateria della RN Sasso
Malascarpa.
Per quanto riguarda la formazione del personale si sono svolti incontri di aggiornamento
tecnico nel settore fitosanitario e di intervento su Anoplophora.
E’ stato inoltre condotto il monitoraggio della Saxifraga tombeanensis nella FdL Gardesana
Occidentale (n. 3 siti)
Impegno 10: conseguimento della certificazione ambientale
“Conseguire la certificazione di gestione ambientale delle foreste e degli alpeggi”.
A fine 2009 la gestione forestale delle 20 foreste di Lombardia è stata certificata secondo gli
standard FSC e PEFC.
Si tratta dei due schemi di maggiore diffusione a livello mondiale ed europeo, attraverso i quali
viene certificata da enti terzi, nel nostro caso Icila srl, il rispetto di indicatori e parametri di
sostenibilità sociale, ambientale ed economica. La certificazione delle Foreste di Lombardia
costituisce il primo esempio in Italia di foreste pubbliche certificate secondo entrambi
i disciplinari.
La certificazione riguarda solo le aree boscate presenti all’interno delle Foreste che ammontano
complessivamente a 16.348 ha. Inoltre, all’interno dell’Azienda Carpaneta, è certificato (già dal
2008) anche un impianto di specie legnose pregiate a ciclo medio-lungo dell’estensione di 2,5
ha ma solo con lo schema FSC, in quanto PEFC prevede uno standard solo per le piantagioni di
pioppo e non di altre specie. Preliminare al rilascio della certificazione è stata la conclusione
della redazione e dell’iter di approvazione del Piano di Assestamento Forestale Semplificato
delle Foreste di Lombardia.
Il piano, che interessa tutti i 20 complessi delle Foreste per una superficie di ha 23.069,67,
unico nel suo genere:
costituisce Piano di Assestamento Forestale Semplificato (PAFS), ovvero documento
utilizzato da ERSAF per la gestione del patrimonio agro-silvo-pastorale regionale, ai
sensi dell’art. 47 della L.R. n. 31/2008;
fornisce misure atte a garantire una soddisfacente conservazione di habitat e specie di
interesse comunitario presenti nei Siti Natura 2000 ricadenti nel territorio pianificato, ai
sensi dell’art. 6 della Direttiva Habitat 92/43/CEE;
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contiene, nell’ottica della gestione sostenibile delle foreste, tutte le indicazioni
necessarie all’ottenimento della certificazione forestale, secondo gli standard richiesti
dalle maggiori organizzazioni internazionali (PEFC e FSC).
Impegno 11: accordi con la comunità locale e sottoscrizione dei contratti di foresta
“Perseguire lo sviluppo del territorio e delle foreste in accordo con le comunità locali, anche
attraverso la sottoscrizione di specifici “Contratti di Foresta”.
Prosecuzione dell’Accordo di programma Val Grigna con il Gruppo di lavoro “Segreteria tecnica
AdP Val Grigna”, e pubblicazione testo “Contratti di Foresta: uno strumento di sviluppo e
gestione partecipativa”.
Nel corso del 2009 sono stati sottoscritti due nuovi Contratti di Foresta:
- CdF Val Masino, in data 18.03.2009, con regione Lombardia, Provincia di Sondrio, Comuntà
Montana Valtellina di Morbegno e i Comuni di Val Masino, Ardenno, Buglio in Monte, Civo e
Mello;
- CdF Gardesana Occidentale in data 30.05.2009, con Regione Lombardia, Provincia di Brescia,
Comuntà Montana Parco Alto Garda Bresciano, Comuntà Montana Valle Sabbia, GAL
GardaValSabbia.
Impegno 12: incremento finanziario per la manutenzione ordinaria
“Conseguire progressivamente una dotazione finanziaria per l’amministrazione ordinaria dei
beni secondo gli standard delle foreste europee”.
Le tipologie degli interventi di manutenzione nelle foreste demaniali possono essere
riconducibili in:
1. Ordinaria manutenzione (interventi minimali ove necessario) alla viabilità di servizio
agrosilvo-pastorale esistente.
Nel 2009 sono stati realizzati interventi di manutenzione su circa 25 Km ragguagliati,
localizzati per lo più nella Foresta della Gardesana, Val di Scalve, Azzaredo Casù e Val Gerola,
con una spesa complessiva di € 14.000,00 per un costo di € 560/Km.
2. Ordinaria manutenzione dei sentieri.
Nel 2009 sono stati realizzati interventi di manutenzione su circa 30 km ragguagliati con una
spesa complessiva di € 15.300,00 per un costo di € 510 (euro O,51/ml).
Le manutenzioni di alcuni tratti di sentieri ai Corni di Canzo, Fenilett, Val Grigna, Val Lesina e
Val Masino settore Bagni di Masino, sono state realizzate dai volontari di Legambiente
nell’ambito dei campi di lavoro nazionali e internazionali organizzati dall’associazione stessa.
2) Manutenzione pascoli:
Nel 2009 sono stati realizzati interventi di sfalcio su un totale di circa 8 Ha ragguagliati con una
spesa complessiva di € 6.000, per un costo unitario di 750 €/Ha.
3) Manutenzione ordinaria della Grande Foresta di Pianura Carpaneta, del parco tematico di
Arlecchino, del Parco di Virgilio, del Parco di Bouffier. Nel 2009 l'importo assegnato, e
interamente impiegato per la gestione degli spazi fruitivi e per le aree forestali della Carpaneta
è stato pari ad € 40.000.
4) Manutenzione fabbricati:
La spesa complessiva è stata pari ad euro 20.200.
5) Manutenzione delle infrastrutture: Ordinaria manutenzione delle aree di sosta (tavolipanca, panche, bacheche, staccionate ecc.) comprendente il ripasso con vernice impregnante
ove necessario, lo sfalcio della vegetazione erbacea, la raccolta dei rifiuti ecc.
II numero di aree di sosta presenti nelle 20 foreste è attualmente pari a 59. In quasi tutte è
stata effettuata la pulizia periodica per garantirne l'efficienza e il decoro. Quest’anno per
20
scarsità di fondi gli interventi di riverniciatura con impregnante sono stati effettuati in poche
aree, mentre sono state realizzate sostituzioni di parti lignee (montanti e correnti) delle
staccionate danneggiate dalla neve. Le aree di sosta interessate dai lavori sono state 24 e la
spesa complessiva è stata pari ad euro 13.000.
6) Altri interventi: manutenzione forestale. Ripulitura boschi da schianti e sradicamenti. E'
stato necessario provvedere ad alcuni piccoli interventi di manutenzione alle superfici forestali
in Val del Scalve e nella Foresta VaImasino settore Val di Mello. In tutti i casi si è provveduto al
taglio ed allestimento di materiale legnoso schiantato a seguito di eventi meteorici,
provvedendo alla ripulitura generale dell'area nelle immediate vicinanze.
Nel 2009 sono stati realizzati interventi su un totale ragguagliato di circa Ha 1,3 con una spesa
complessiva di € 2.500 per un costo di €/Ha 2.000.
Gli importi messi a disposizione della gestione ordinaria delle Foreste sono stati:
-
€. 120.000 per la gestione delle foreste
-
€. 35.000 per la gestione degli alpeggi
-
€. 63.000 per la gestione delle Riserve Naturali nelle FdL
Per un totale di € 218.000,00
Tale importo corrisponde ad un valore ha di € 13,33/ha
Secondo lo “studio sulle forme di gestione delle foreste demaniali in Italia ed in 5 Paesi
Europei” questo valore è il più basso riscontrato dalla ricerca, eccezion fatta per la spesa
ordinaria della regione Marche.
RISORSE GESTIONE ORDINARIA
2007
Gestione foreste di Lombardia
2008
€ 150.000,00 € 141.000,00 € 120.000,00
Gestione alpeggi
Gestione corrente RN
Totali
2009
€
34.760,94 €
€
35.000,00
64.400,00 €
63.000,00
€ 184.760,94 € 205.400,00 € 218.000,00
21
Impegno 13: realizzazione della contabilità ambientale
“Rendere trasparente e pubblico il proprio operato, attraverso la realizzazione di forme di
contabilità ambientale della gestione”.
Nel 2009, nonostante l’attività di ERSAF sia costantemente resa nota attraverso il proprio sito internet, gli
eventi di foreste da vivere, le diverse partecipazioni a convegni e seminari ed i numerosi comunicati
stampa ed articoli pubblicati sulle testate giornalistiche locali e nazionali, non è stata ancora elaborata
una forma definitiva di contabilità ambientale di gestione.
Impegno 14: istituzione del Gruppo Garanti
“Istituire un gruppo di “Garanti”, al fine di verificare periodicamente il rispetto e l’attuazione
degli impegni sottoscritti”.
Il Gruppo dei Garanti, istituito nel 2006, ha prodotto la sua relazione sull’attività 2008, dando
la seguente valutazione:
-
Conformità della prassi gestionale con le linee guida paneuropee della gestione
forestale: 8/10;
-
Livello di integrazione degli interventi con la realtà economica e sociale locale: 8/10;
-
Ripercussioni dell’attività ERSAF nel campo del turismo ecocompatibile ed ambientale:
8/10.
Impegno 15: divulgazione dell’etica e della bellezza
“Conservare ed arricchire la bellezza delle foreste e
divulgative sui temi dell’etica e della bellezza”.
farsi promotori di azioni formative e
Vanno segnalati i seguenti eventi:
- FdL Valgrigna Festa bivacco “MARINO BASSI", Trekking della Valgrigna "ZUVOLOCAMPOLUNGO-COLLIO", visite guidate alle Malghe ROSELLO, presentazione libro
“Restare. Tornare. Nuova vita per le montagne”, "Vita in Malga" presso il fabbricato
Campolungo, San Glisente Marathon, Corso di formazione per insegnanti (n. 15);
- FdL Valle di Scalve “LUNA DI MIELE”;
- FdL Vaia Musica in Alpe con la fanfara Nastro Azzurro di Lodrino, Giornata casearia su
lavorazione del latte illustrata da tecnico, Dipingiamo insieme con l'artista William
Fantini;
- FdL Alpe Boron Festa dell'Alpe ed esposizione mostra tematica "le Foreste nei 27 stati
dell'Unione Europea";
- FdL Corni di Canzo con realizzazione scultura, pannelli, frecce
Impegno 16: collaborazione nella cooperazione internazionale
“Collaborare e partecipare ad almeno un progetto all’anno di cooperazione internazionale per la
tutela e valorizzazione degli ecosistemi agro-silvo-pastorali”.
Nel corso del 2009 è proseguita l’attività di cooperazione in Bosnia.
22
Il personale impiegato nelle Foreste di Lombardia
Per la gestione del patrimonio silvo pastorale regionale, ERSAF impiega personale di ruolo e
non, dislocato presso la Sede di Milano e nei sei presidi gestionali competenti per le Foreste di
Lombardia.
Per quanto riguarda il personale di ruolo, sono presenti 5,5 Dirigenti, 6 Quadri, 11 Funzionari
(cat.D), 19 assistenti (cat. B e C).
Per il personale non di ruolo nel 2009 hanno lavorato 17 impiegati forestali/agricoli e 104
operai. Gli impiegati hanno supportato il personale ERSAF nella progettazione e conduzione dei
cantieri, mentre gli operai hanno costituito la manodopera stagionale impiegata da ERSAF nei
cantieri forestali.
Il tempo dedicato alla gestione delle foreste e dei pascoli demaniali da parte del personale di
ruolo e non delle Strutture ERSAF con competenze sulle Foreste (esclusa Mantova) ammonta a
6276 giornate pari al 30,9% del totale ed è di seguito evidenziato:
- Struttura di Breno (Bs)
564 giornate
(41,9 % del totale lavorato)
- Struttura di Curno (Bg)
186 giornate
(12,1 % del totale lavorato)
- Struttura di Gargnano (Bs)
908 giornate
(48,1 % del totale lavorato)
- Struttura Dipartimento
(Lecco + Morbegno + Milano)
2719 giornate
(61,6 % del totale lavorato)
- Sede di Brescia e Milano
399 giornate
(34,8 % del totale lavorato)
- Milano – personale amministrativo
1500 giornate
(15% del totale lavorato)
Si riportano di seguito le ripartizioni del monte ore distinto tra dipendenti di ruolo e non
DIPENDENTI ERSAF (le percentuali si riferiscono al totale delle giornate dei dipendenti Ersaf
delle relative strutture)
-
Struttura di Breno (Bs)
Struttura di Curno (Bg)
Struttura di Gargnano (Bs)
Struttura Dipartimento
(Lecco + Morbegno + Milano)
Sede di Brescia e Milano
Totale
564 giornate
157 giornate
887 giornate
(41,9 % del totale lavorato)
(14,2 % del totale lavorato)
(52,1 % del totale lavorato)
1815 giornate
109 giornate
3532 giornate
(55,6 % del totale lavorato)
(40,7% del totale lavorato)
(45,9% del totale lavorato)
COLLABORATORI UNCEM (le percentuali si riferiscono al totale delle giornate dei collaboratori
delle relative strutture)
-
Struttura di Breno (Bs)
Struttura di Curno (Bg)
Struttura di Gargnano (Bs)
Struttura Dipartimento
(Lecco + Morbegno + Milano)
Sede di Brescia e Milano
Totale
0 giornate
29 giornate
21 giornate
(6,9 % del totale lavorato)
(11,2 % del totale lavorato)
904 giornate
290 giornate
1244 giornate
(78,7 % del totale lavorato)
(33,1 % del totale lavorato)
(47,2% del totale lavorato)
23
Tab. 4 – Dotazione organica per la gestione del patrimonio silvo-pastorale
regionale
Collocazione territoriale
TIPOLOGIA
Milano
Dip,
Provalpi
Lecco
Morbegno
Curno
Gargnano
Bs Mi
Breno
Mantova
1
1,5
1
1
5,5
1
1
1
6
TOTALE
Personale di
ruolo
Dirigenti
1
Quadri
1
1
1
cat. D)
3
3
1
1
3
cat. C)
cat. B)
TOTALE
2
2
11
2
3
3
12
2
0
5
7
5
5
7
4
12,5
6
2
41,5
1
5
1
1
6
0
3
17
21
29
24
15
11
4
104
Personale non
di ruolo
Impiegati
forestali e
agricoli
Operai
TOTALE
1
26
30
25
21
11
7
121
TOT.
GENERALE
6
31
37
29
33,5
17
9
162,5
24
Le risorse finanziarie impiegate
L’attività svolta da ERSAF nel 2009, valutata e descritta per la sola parte di azioni che sono
state realizzate nell’ambito del patrimonio agro-silvo-pastorale, sia come azioni dirette sul
territorio delle 20 Foreste di Lombardia, sia come azioni di più ampio respiro, i cui risultati
comportano benefici al patrimonio regionale gestito da ERSAF, ha determinato un movimento
di bilancio finanziario, qui sotto riportato suddiviso per ciascun impegno assunto con la Carta
delle Foreste di Lombardia.
Tabella 5 – Tabella riassuntiva delle risorse finanziarie impiegate
Impegni
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
Totale
importo
azioni
(euro)
Tutela della biodiversità
Istituzione nuove aree protette
Tutela della risorsa acqua
Totale speso
(euro)
7.381,38
7.381,38
1.029.035,74
861.400,52
138.443,93
106.164,47
437.062,99
375.839,74
60.582,74
44.102,18
1.354.686,34
426.280,27
590.512,71
543.934,92
75.482,56
73.017,35
5.000,44
5.000,00
34.510,83
18.146,07
-
-
207.369,97
196.879,28
-
-
-
-
73.791,18
10.316,40
-
-
4.013.860,81
2.668.462,58
Valorizzazione dei prodotti tipici
Adozione dei principi del turismo
sostenibile
Sviluppo della funzione ricreativa
Valorizzazione delle testimonianze
storico-culturali
Promozione della ricerca scientifica
e delle reti di studio
Monitoraggio ambientale e
fitosanitario
Conseguimento della
certificazione ambientale
Accordi con la comunità locale e
sottoscrizione dei contratti di
foresta
Incremento finanziario per la
manutenzione ordinaria
Realizzazione della contabilità
ambientale
Istituzione del Gruppo Garanti
Divulgazione dell’etica e della
bellezza
Collaborazione nella cooperazione
internazionale
TOTALI
25
Efficienza di
spesa (%)
100,00
83,71
76,68
85,99
72,80
31,47
92,11
96,73
99,99
52,58
94,94
13,98
66,48
Dalla tabella risulta che il livello medio di efficienza di spesa è pari al 66,48%.
Gli impegni sui quali le azioni hanno raggiunto un ottimo livello di efficienza di spesa
riguardano il 9 ed il 12 dove si è speso praticamente quanto preventivato, seguono ma sempre
con una percentuale di spesa sopra il 90% il 7 e 8.
Occorre sottolineare, comunque, che la percentuale media del livello di efficienza di spesa è
stata calcolata solo sulle azioni avviate o realizzate. Nel 2009 sono anche presenti azioni la cui
spesa era stata prevista ed impegnata in bilancio, ma che per vari motivi non si sono avviate.
L’attività di ERSAF e le linee guida pan-europee di gestione forestale sostenibile
L’attività di ERSAF è stata sempre condotta, sia nell’adempimento delle proprie funzioni
istituzionali, sia nell’adempimento delle leggi regionali di settore, in accordo alle linee guida
pan-europee di gestione forestale sostenibile espresse nelle Risoluzioni e nelle Dichiarazioni
definite nel corso delle Conferenze Ministeriali sulla Protezione delle Foreste in Europa.
Con la sottoscrizione della “Carta delle Foreste della Lombardia”, nel 2004, tale accordo di
contenuti si è ulteriormente manifestato e formalmente garantito attraverso l’enunciazione di
10 principi fondamentali, il primo dei quali stabilisce che la gestione delle Foreste di Lombardia
“è attuata secondo i principi della buona gestione forestale, così come indicato dai criteri di
gestione sostenibile della Conferenza Ministeriale sulla Protezione delle Foreste in Europa, in un
contesto di conservazione della biodiversità, di partecipazione alle strategie sul cambiamento
climatico, di valorizzazione economica delle risorse naturali, di coinvolgimento delle comunità
locali”.
Una valutazione dell’effettiva applicazione di quanto espresso nel principio sopraccitato può
essere compiuta analizzando l’attività svolta da ERSAF, in questo contesto riferita al 2009, dal
punto di vista della conformità ai 6 Criteri utili alla definizione di gestione forestale sostenibile
individuati nella Risoluzione L2 della Conferenza Ministeriale di Lisbona del 1998 e adottati
nelle “Linee guida di programmazione forestale” approvate con Decreto del Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio il 16 giugno 2005:
1. Mantenimento ed appropriato sviluppo delle risorse forestali e loro contributo al ciclo
globale del carbonio;
2. Mantenimento della salute e della vitalità dell’ecosistema forestale;
3. Mantenimento e promozione delle funzioni produttive delle foreste (prodotti legnosi e non);
4. Mantenimento, conservazione ed adeguato sviluppo della diversità biologica negli
ecosistemi forestali;
5. Mantenimento e adeguato sviluppo delle funzioni protettive nella gestione forestale (in
particolare suolo e acqua);
6. Mantenimento di altre funzioni e condizioni socio-economiche.
All’interno del Decreto Ministeriale ogni Criterio è validato da alcune “modalità pratiche”
(complessivamente 48) da applicare nell’attività di pianificazione e di gestione forestale.
Sulla base del confronto tra le modalità pratiche che validano ciascun Criterio e le attività
realizzate da ERSAF, sono stati individuati, per ciascuna attività, i criteri che meglio si
associano alla finalità e ai risultati conseguiti con l’azione.
Occorre premettere che la scelta dei criteri che si riferiscono ad una azione si è basata su una
valutazione soggettiva evidenziando esclusivamente i caratteri più pertinenti e prevalenti
dell’azione.
Così, ad esempio, la sistemazione di un sentiero, che assolve principalmente al miglioramento
della funzione ricreativa del bosco (criterio 6), comporta anche azioni di miglioria sul
soprassuolo dell’intorno del tracciato che indirettamente favorisce migliori condizioni vegetative
e di salute del bosco (criterio 2). Quest’ultimo, è stato considerato come elemento secondario
ed irrilevante e pertanto non inserito per la valutazione generale dell’azione.
Tale scelta è determinata dal fatto che una eventuale valutazione anche delle componenti
secondarie condurrebbe ad un livellamento dei dati ed a una estrema generalizzazione del
significato dei “criteri di gestione sostenibile”.
26
Si è tra l’altro seguito lo schema previsto attribuito dalle procedure per la certificazione FSC
che prevede l’assegnazione del principio di Lisbona prevalente.
Nella sottostante tabella a doppia entrata (Tab.6) è riportato il numero delle attività realizzate
nel 2009 distribuite per ciascun impegno assunto con la Carta delle Foreste e per ciascun
criterio adottato a Lisbona.
Le azioni conformi al Criterio 1, relativo alla “Mantenimento ed appropriato miglioramento delle
risorse forestali e loro contributo al ciclo del carbonio” sono complessivamente 5 ed individuate
principalmente nell’impegno 1 (Tutela della biodiversità).
Le azioni conformi al Criterio 2, relativo alla “Mantenimento della salute e della vitalità
dell'ecosistema foresta” sono complessivamente 5 e individuate principalmente nell’impegno 8
(Promozione ricerca scientifica e reti di studio).
Le azioni conformi al Criterio 3, relativo alla “Mantenimento ed incoraggiamento delle funzioni
produttive delle foreste” sono complessivamente 33 ed individuate principalmente nell’impegno
4 (valorizzazione dei prodotti tipici).
Le azioni conformi al Criterio 4, relativo alla “Mantenimento, conservazione e miglioramento
della diversità biologica negli ecosistemi forestali” sono complessivamente 59 ed individuate
principalmente nell’impegno 1 (tutela della biodiversità).
Le azioni conformi al Criterio 5, relativo alla “Mantenimento ed appropriato miglioramento delle
funzioni protettive della gestione forestale” sono complessivamente 19 ed individuate
esclusivamente nell’ impegno 1 (tutela della biodiversità).
Le azioni conformi al Criterio 6, relativo alla “Mantenimento di altre funzioni sociali o
economiche” sono complessivamente 209 ed individuate principalmente negli impegni 5
(adozione principi Carta Turismo Sostenibile), 6 (sviluppo e gestione della funzione ricreativa),
1 (Tutela della biodiversità).
27
Tabella 6 - Distribuzione delle azioni 2009 per Impegni e Criteri di Lisbona
IMPEGNI DELLA CARTA DELLE FORESTE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
Conservare e migliorare la diversità ambientale a livello
genetico, di specie, di habitat e di paesaggio;
Salvaguardare le aree forestali di grande valenza ambientale
e culturale, con la istituzione di aree protette, anche sotto
forma di Riserve Naturali Integrali;
Orientare la gestione delle superfici forestali alla migliore
tutela delle risorse acquifere, con particolare riferimento alle
fonti ed alle sorgenti destinate al consumo umano;
Migliorare la qualità e promuovere la diffusione dei prodotti
tipici dei pascoli e delle foreste demaniali;
Adottare i principi della Carta del turismo sostenibile per la
valorizzazione delle foreste a forte valenza pubblica e
sociale;
Favorire una specifica attenzione nella gestione ricreativa
delle foreste, promuovendo un accesso adeguato per tutti
ed idonee azioni di promozione;
Conservare e valorizzare le testimonianze, anche minori,
della storia, della vita e della cultura umana nell’ambiente
forestale e favorire il recupero dei fabbricati secondo criteri
di restauro architettonico attento alle tipologie locali;
Promuovere la ricerca scientifica al fine di approfondire la
conoscenza delle ricchezze delle Foreste, partecipando alle
reti internazionali di studio, rendendo di pubblico dominio i
risultati;
Monitorare lo stato di salute e della biodiversità delle foreste
come indicatori della qualità ambientale del territorio
lombardo;
Conseguire la certificazione di gestione ambientale delle
foreste e degli alpeggi;
Perseguire lo sviluppo del territorio e delle foreste in accordo
con le comunità locali, anche attraverso la sottoscrizione di
specifici “Contratti di Foresta”;
Conseguire progressivamente una dotazione finanziaria per
l’amministrazione ordinaria dei beni secondo gli standard
delle foreste europee;
Rendere trasparente e pubblico il proprio operato, attraverso
la realizzazione di forme di contabilità ambientale della
gestione;
Istituire un gruppo di “Garanti”, al fine di verificare
periodicamente il rispetto e l’attuazione degli impegni
sottoscritti;
Conservare ed arricchire la bellezza delle foreste e farsi
promotori di azioni formative e divulgative sui temi dell’etica
e della bellezza;
Collaborare e partecipare ad almeno un progetto all’anno di
cooperazione internazionale per la tutela e valorizzazione
degli ecosistemi agro-silvo-pastorali.
n. azioni realizzate
1
2
3
4
5
6
Mantenimento ed
Mantenimento,
Mantenimento ed
appropriato
Mantenimento Mantenimento ed conservazione e
appropriato
Mantenimento di
miglioramento della salute e della incoraggimaento miglioramento
miglioramento
altre funzioni
delle risorse
vitalità
delle funzioni
della diversità
delle funzioni
sociali o
forestali e loro dell'ecosistema produttive delle
biologica negli
protettive della
economiche
contributo al ciclo
foresta
foreste
ecosistemi
gestione forestale
del carbonio
forestali
80
2
0
9
31
13
25
8
0
0
0
6
0
2
2
2
0
0
0
0
0
35
0
0
18
0
0
17
27
0
0
0
1
0
26
83
0
0
0
3
1
79
21
0
0
3
1
0
15
16
1
3
1
6
0
7
6
0
1
0
3
2
0
6
0
0
0
3
0
3
12
0
1
0
2
2
7
18
0
0
2
3
1
12
1
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
15
0
0
0
0
0
15
0
0
0
0
0
0
0
330
5
5
33
59
19
209
1,52%
1,52%
10,00%
17,88%
5,76%
63,33%
28
330
Figura 2 – Distribuzione % delle azioni 2009 nei Criteri di Lisbona
Riportando graficamente (Fig. 2) la distribuzione, espressa in percentuale, delle attività in
funzione dei Criteri di Lisbona si può osservare che il 63,33% delle azioni ha consentito il
“Mantenimento di altre funzioni sociali o economiche” (Criterio 6), ovvero la valorizzazione
delle funzioni socio-economiche, culturali, ricreative ed il valore estetico delle foreste.
Rientrano principalmente in questo ambito le attività legate agli interventi di riqualificazione
delle aree destinate al turismo (interventi sulle strutture, infrastrutture e sentieristica) e agli
interventi di ordinaria manutenzione eseguiti periodicamente e con costanza nel tempo, la
pubblicazione di articoli su riviste di settore e la realizzazione di alcuni eventi.
Un’altra importante percentuale delle attività (17,88%) ha favorito il “Mantenimento, la
conservazione ed il miglioramento della diversità biologica negli ecosistemi forestali” (Criterio
4).
L’obiettivo di “Mantenimento ed incoraggiamento delle funzioni produttive delle foreste”
(Criterio 3) è stato realizzato dal 10,00% delle attività del 2009.
Occorre premettere che la funzione produttiva delle Foreste di Lombardia, intesa come
produzione legnosa, non rappresenta un elemento preponderante nella strategia gestionale di
ERSAF, sia in quanto vera e propria scelta di azione di sistema sia perchè, considerate le
caratteristiche strutturali dei boschi, non vi sarebbe convenienza economica. Il principale
utilizzo del legname prodotto all’interno delle Foreste è quindi generalmente indirizzato alla
vendita di legna da ardere o alla creazione di manufatti per la fruizione turistica (aree sosta,
panche, tavoli, etc.) con un’eccezione per i Corni di Canzo dove a Prim’Alpe è stato realizzato
un impianto di riscaldamento a cippato, che viene alimentato con la biomassa legnosa
proveniente dalla Foresta.
In questo ambito rientrano, quindi, principalmente le azioni legate allo sviluppo dell’economia
locale basata sull’allevamento (bovini, ovini, caprini) e la produzione di prodotti tipici (latte,
formaggi, marmellate, miele, etc.). Gli interventi hanno riguardato la riqualificazione degli
alpeggi e la sistemazione delle infrastrutture ad essi connessi.
L’1,5% delle azioni ha riguardato il “Mantenimento ed appropriato miglioramento delle risorse
forestali e loro contributo al ciclo del carbonio” (Criterio 1).
29
Il miglioramento della risorsa forestale è stato attuato attraverso gli interventi selvicolturali
condotti nell’ambito di diversi progetti in essere nel 2009 (cure colturali, diradamenti, tagli
colturali).
Nella prassi gestionale dell’Ente, gli interventi selvicolturali vengono effettuati, nel caso della
manutenzione ordinaria, in accordo ai tempi e modalità indicate dai Piani di Assestamento
Forestale. In ogni caso vengono impiegate metodologie di lavoro che garantiscano la
conservazione e la tutela della quantità e della qualità della risorsa, privilegiando lo sviluppo e
favorendo l’ingresso delle specie forestali autoctone, tutelando le piante monumentali,
indirizzando la struttura e composizione del bosco verso la condizione di “climax” e bilanciando
il tasso di utilizzazione con il tasso di incremento legnoso.
L’ 1,5% delle azioni risponde al Criterio 2 “Mantenimento della salute e della vitalità
dell’ecosistema foresta” e coincide principalmente con le attività di monitoraggio degli insetti di
interesse forestale.
Il 5,7% delle azioni risponde al Criterio 5 “Mantenimento ed appropriato miglioramento delle
funzioni protettive della gestione forestale”. In questa percentuale rientrano le azioni mirate
alla stabilizzazione dei versanti.
Risulta doveroso sottolineare che molte azioni intraprese ricadono in 2 se non più criteri di
Lisbona ma attribuendone uno unico, quello a maggior rilevanza, molti altri criteri parrebbe che
non risultino assolti, ma in realtà lo sono anche se non a titolo principale
30
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Relazione sulla attività