L’editoriale
di Lorenzo Lucianer
Daniele dolce e tenace, se ne è andato. Insieme
al sindaco lungimirante e generoso, se ne è andato
anche l’amico, il compagno di giochi. Non è cambiato nemmeno nel commiato. Come stai?Abbastanza… Fino all’ultimo, animato dalla speranza e dal-
municipio diAldeno. Soffriva e temeva di non essere
compreso, quando guardava lontano, quando immaginava ilfuturo della sua comunità. Soffriva l’incomprensione, lo sguardo basso di chi non vede avanti.
Ma comprendeva e pazientemente attendeva anche
l’utopia, così com’era stato con noi. Non gli è riuscito, quest’ultima volta, quando per se stesso e per
tutti noi sarebbe stato indispensabile, vitale, realizzare l’utopia.
Lo aveva fatto tante volte. Ci aveva portato per
mano dentro i suoi pensieri, dentro ciò che sognava
per il suo paese, dopo averci mostrato che era possibile dar corso ai sogni: i suoi grandi raid in moto, le
fatiche sportive, passioni contagiose per Ilaria ed
Andrea, i figli suoi e di Tiziana, per i nipoti, per gli
amici che non potevano, né volevano, sottrarsi alle
sue pacate, eleganti sfide sulle strade e sulla neve.
E’ strano, dopo tanti anni insieme, scrivere di lui
al passato, da queste pagine, quelle che lui stesso
aveva voluto per comunicare con il suo paese, alle
quali affidava pensieri e progetti, pensandole come
strumento di dialogo e di narrazione, a disposizione
di tutti, non solo dell’amministrazione. Un giornale
che fosse espressione ed al contempo specchio di
Aldeno, della sua attualità come della sua storia, delle organizzazioni collettive come delle persone meritevoli di ribalta.
Condivisione e confronto, il motore della sua vita,
quella personale e quella condivisa, da Camparta al
i tempi deglialtri. La sociologia era il suo strumento,
con il quale indagava ed interpretava il mondo, il suo
ed il nostro, la cultura che aveva distillato nella misura della sua vita privata e pubblica. Era felice quando
capiva che qualcun altro s’era sintonizzato con il suo
sentire, con i suoi panorami, dentro e fuori la sua
famiglia. Così ci aveva convinto che ce l’avrebbe fatta, anche contro la malattia. Aveva vinto i nostri dubbi, per un po’, i nostri sguardi incerti. Non si è arreso
nemmeno alla paura, che talvolta passava come un
lampo nel suo sguardo.
Come mi ricorderanno? Capiranno, prima o poi,
ciò che abbiamo fatto? L’assillo era questo, non riguardava la sua salute. Le vittorie non erano solo i
recuperi, talvolta prodigiosi, del suo fisico bello e atletico, dopo le terapie. Erano i progetti compiuti, la
strada aperta, i passi avanti della collettività.
Ho avuto ilduro privilegio diraccogliere, in un ultimo colloquio, un’esposizione faticosa e lucida, proprio per l’Arione, quello che considero il testamento
politico di Daniele e che, nella sfera pubblica, è anche
ilsuotestamento spirituale, datiicontenutimorali. Pensieri che guardano al futuro, tracce per una possibile
campagna elettorale, mi scrisse in un ultimo appunto,
il 23 Maggio. Non certo per sé: nell’esemplare consapevolezza degli ultimi momenti, il pensiero era ancora per gli altri, per coloro che ne avevano condiviso l’impegno ed i sogni. Li leggerete nelle prossime
pagine , in questo numero 21 de L’Arione, l’ultimo al
quale Daniele ha lavorato personalmente.
Per questo non importa quanti dei suoi sogni Daniele ha reso veri. Anoi, a Tiziana, sembrano tanti, la
sua vita appare intensa e ricca. Abbastanza, in ogni
caso, da insegnarci che, guardando con i suoi occhi i
nostri orizzonti, l’utopia ne fa parte e non è così lontana.
Immagino un paese
Immagino un paese capace
di creare le condizioni per uno
sviluppo armonioso, senza essere fagocitato dall’urbanizzazione. Con spazi liberi, capaci
di riempirsi di presenze e servizi, in equilibrio tra il suo nord
ed il suo sud, con un polo scolastico che risponda alle richieste delle famiglie anche nel futuro.
Immagino un paese dove i
giovani crescono nel confronto
e con il conforto di adulti equilibrati e responsabili, nella pienezza di un dialogo con i genitori, nel quale le esperienze si
rinnovano e allo stesso tempo
si perpetuano nella continuità,
senza strappi dolorosi, in un ciclo formativo reciproco e continuo, dentro la comunità.
Immagino la comunità come
una famiglia, che attende alla
sua crescita senza fretta e senza caos, con la saggezza dell’armonia conquistata giorno
per giorno, a dispetto della velocità dei cambiamenti di oggi,
già molto più rapidi di dieci anni
fa.
Nella scorsa legislatura è
stato fatto un importante e bel
lavoro di mappatura urbanistica e demografica, che ha consentito di capire come si muove la popolazione, su quali spinte e con quali esigenze: un lavoro utile a non commettere gli
sbagli che altri hanno fatto, a
correggere ed indirizzare l’urbanistica, a creare le premesse,
tra l’altro, per il ritorno degli
aldenesi ad Aldeno, che, dopo
vent’anni, oggi si realizza. Il
30% degli aldenesi emigrati, o
comunque trasferiti altrove,
oggi è tornato in paese.
Immagino un paese dove gli
amministratori non agiscono
per orgoglio personale, per dimostrarsi capaci di grandi
cose, pensando che amministrare sia costruire palazzi e non
piuttosto luoghi. Amministratori che invece operano per creare comunità e famiglia, che si
spendono con qualità, anche se
è più difficile, poiché bisogna
prima di tutto creare tessuto
sociale. Al Aldeno abbiamo puntato su questo. Qualcuno ha
obiettato alla nostra attenzione primaria per gli aspetti sociali del paese. Ma abbiamo
cercato di dimostrare che si può
fare l’uno e l’altro, che le mura
e gli uomini possono crescere
insieme, a reciproca misura.
Immagino un paese dove le
persone non sono divise tra cattolici e non cattolici, dove l’intelletto non si isola nelle ragioni di un’economia scollegata,
dove la capacità di creare lavoro e ricchezza non perde di
vista il consorzio degli uomini,
dove le ragioni del profitto non
vanno a discapito dell’equilibrio collettivo, dove la partecipazione e la comunicazione
sono elementi di diritto e fondamenti dell’etica, nel naturale agire pubblico, soprattutto
quando l’attività economica e
le conseguenti esigenze di sviluppo riguardano aziende che
sono espressione della collettività. E penso soprattutto alle
agenzie della Cooperazione,
che dovrebbero essere sempre
capaci di alimentare un dialogo franco, aperto, disinteressato con la comunità e che più di
altre dovrebbero essere capaci
di ascoltare. Le scelte della
Cooperazione – ed in modo
particolare quelle del suo baricentro decisionale, la Cassa
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Rurale - non possono essere disgiunte dal paese e dalle sue
componenti.
Immagino un paese che non
diventa cosa diversa dalla sua
storia, che la ricorda, la propria
storia, a sé ed ai suoi figli, che
la racconta e la condivide con
chi si aggiunge man mano, durante il cammino. Un piccolo
popolo che mantiene il legame
con le sue radici, che non si lascia tentare dal mercato al punto da perdere il legame territoriale e le origini di ciò che ha
saputo costruire nell’imprenditoria e nel lavoro. Vedo una comunità che chiede di riunirsi e
parlare, di associarsi per sviluppare gli interessi della mente e dello spirito, che si identifica nelle sue associazioni, che
esprime la propria indole solidale nel volontariato, che ne
trasmette i valori ai figli, nei
luoghi dello spirito, dell’arte,
della cultura e dello sport, che
noi aldenesi amiamo tanto.
Immagino un paese che approva e condivide i suoi traguardi, che li propone ai vicini,
che allarga le intese e le alleanze per risultati migliori.
Vedo gli amministratori di
Aldeno, Cimone e Garniga che
si danno una mano, seguendo
le tracce dell’esperienza e della storia comune, che ha già
dato molti e buoni frutti, con
saggezza e preveggenza. Amministratori che sanno andare oltre gli attriti del passato, che
pensano ad un nuovo corso,
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che mettono a fattor comune gli
obiettivi, che non si estenuano
nei dettagli, ma vanno avanti,
con convinzione e concretezza,
con pari dignità. Non è solo una
questione di rapporti istituzionali, occorre una percezione più
ampia e profonda del futuro:
vedo in questo una Provincia in
posizione fiancheggiatrice, sussidiaria, tutt’altro che impositiva, anche rispetto all’organizzazione dei rapporti amministrativi e strategici, che riconosce ai protagonisti la maturità
dimostrata nella ricerca di accordi e nella progettazione comune dei propri percorsi di sviluppo.
Immagino l’armonia di un
progetto globale, che saldi profondamente l’urbanistica alla
società, che concorra alla ricostruzione di una società con radici comuni, alla ricomposizione di una diaspora che rischia
di disperdere nel cambiamento
caotico ciò che di storia e di cultura si è costruito in generazioni.
Un lavoro che consenta oggi
di affrontare con strumenti razionali e consapevoli i movimenti di una società che cambia nella sua composizione, che
ha bisogno dell’immigrazione,
ma che offre ad essa, insieme
al lavoro, anche la prospettiva
del degrado, quando tutto avviene al di fuori del controllo
dell’ente pubblico. Solo attraverso l’azione forte e responsabile della programmazione pub-
blica si può evitare la china
della dissoluzione, arginando
l’esondazione dell’interesse privato, soprattutto, per evitare
che si offra al mercato della
casa soluzioni talvolta emarginanti, talvolta degradanti.
L’integrazione e la condivisione sono fatte di modi, di dialogo, ma anche di luoghi che favoriscono dialogo e confronto,
luoghi dove il controllo sociale
è giustificato, nei quali la dignità della famiglia e della persona, a tutte le età e di ogni estrazione, trovano corrispondenza
nelle case e nelle stanze, dove
il rispetto delle regole è promosso attraverso il decoro.
Chi si occupa di progettare
e di costruire, chi usa per questo lo spazio ed il territorio,
deve capire che il modo di pianificare è cambiato, che lo spazio, il suolo, sono beni preziosi,
che qui l’offerta non può più
essere sbilanciata verso l’aureo
isolamento in una villa, ma
deve dare garanzia di un respiro verde per tutti.
Immagino Aldeno, dove non
vi sia un solo bambino senza
spazio per giocare, dove le nuove case siano costruite attorno
ad un cortile, come quello dove
noi, quando toccò a noi essere
bambini, abbiamo trascorso nel
gioco gaio e senza pericoli il
nostro momento migliore e dal
quale i migliori di noi hanno
spiccato il volo.
Daniele Baldo
L’emozione del commiato
Al momento del commiato,
nella chiesa di Aldeno, gli interventi di coloro che hanno accompagnato la vita pubblica di
Daniele Baldo. Parole che hanno messo da parte la forma, che
sono andate al di là del ruolo di
chi le ha pronunciate, che hanno espresso soprattutto umanità e sentimento: esigenza personale, quanto collettiva, di testimoniare ciò che Daniele è stato
per la sua comunità. Le riproponiamo qui di seguito, con il
proposito di perpetuare l’omaggio e la memoria che ad esse
sono stati affidati.
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“Un seminatore uscì a seminare…”
L’omelia di don Daniele, parroco di Aldeno.
In apparenza tutte le preghiere che in questi mesi si sono
levate per Daniele sono state inutili, Dio questa volta non ci ha
voluti ascoltare.
Mi rivolgo a te, Daniele, perché sono sicuro che in questo
momento mi ascolti più di tutti
gli altri, per dirti grazie per la
testimonianza di Vangelo vissuto che sei stato per la comunità di Aldeno e per tutte le persone che ti hanno incontrato
nella tua vita. Ti sei preparato
serenamente con dignità all’incontro con Dio.
Il segreto della nostra vita non
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sta nel vivere a lungo, ma nel viver bene quel po’ di vita che Dio
ci dona, le persone che ti hanno
conosciuto sanno che la tua vita
l’hai spesa bene, vissuta per
qualcosa che durerà oltre la tua
vita terrena.
Mi piace pensare che noi possiamo solo spargere semi che gli
altri vedranno crescere.
Volevi vivere caro Daniele, sapevi con lucidità che la morte ti
aspettava dietro l’angolo, ma volevi vivere, facevi progetti, avevi voglia di lavorare, di essere
utile agli altri, di fare il bene del
tuo paese e della tua famiglia.
La voglia di vivere è un seme
che oggi pianti nel cuore di ognuno di noi. Ci dici che la vita è
bella e quando un altro avrebbe
tirato i remi in barca, tu hai remato con ancora più forza, la
vita va vissuta come se ogni
momento fosse il primo, l’ultimo
e l’unico.
Ma c’è un secondo seme che
tu pianti nel ns cuore, quello della fiducia e del dialogo. Siamo in
un mondo dove queste virtù sono
rare, soprattutto in famiglia e in
politica. Quando parlavo con te
mi sentivo ascoltato, accolto,
riempito di fiducia e questo va-
leva per i tuoi collaboratori, per
i tuoi dipendenti, come per le
autorità. Questo è il tuo paese,
avevi anche tu quel mal di campanile che è tipico degli aldeneri, le gioie di questo paese erano
le tue, i problemi anche, desideravi e pensavi che potesse essere
il miglior paese al mondo, la tua
politica era, nei limiti del possibile, senza scontri e sempre alla
ricerca di convergenze.
Hai seminato fiducia nell’uomo, che credo gli anni a Camparta ti avevano trasmesso. Chi
lavora con il disagio umano deve
credere che l’uomo si può redimere, cambiare, voltare pagina,
essere migliore.
Hai seminato fedeltà: a tua
moglie (autentica colonna per te,
soprattutto in questi ultimi mesi),
è proprio vero che accanto ai
grandi uomini c’è sempre una
grande donna; fedeltà ai tuoi
principi e valori, al lavoro, eri un
uomo che pensava in un mondo
dove molti delegano agli altri
anche questo.
“Un seminatore uscì a seminare”, Dio non è stanco degli uomini, Dio ci dona persone come
Daniele per spargere i suoi semi,
Dio sparge semi dappertutto perché sa che verrà il frutto, il piccolo seme avrà il sopravvento…
A noi il compito di essere zolla di
terra, di terra buona, che accolgie questi semi per non tradire
quelli che erano i tuoi principi.
Daniele se ne va, come quella
barca che noi sulla riva del vediamo scomparire all’orizzonte, se ne
va.. ma noi abbiamo una certezza. Dall’altra parte qualcuno lo
vede arrivare per far festa con lui.
La liturgia non ha pianti, perchè ciò di cui essa fa memoria
non è la morte, ma la speranza
della risurrezione. La liturgia non
ha lacrime se non asciugate dalla mano di Dio.
La preghiera più bella oggi
dice così: ammettilo a godere la
luce del tuo volto. I verbi della
fede cedono il passo a un’azione
umanissima, la ragione alla gioia, intima essenza del nostro Dio.
Buon viaggioDaniele, da lassù
sarai ancora il nostro sindaco.
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Il saluto della Giunta e gli amici di Aldeno Insieme
Caro Daniele,
abbiamo affidato i nostri
pensieri e le parole con le quali vogliamo salutarti a Lorenzo, come anche tu facevi quando ci parlavi e parlavi alla comunità attraverso l’Arione,
perché la nostra emozione è
ancora troppo grande e abbiamo temuto che potesse sopraffarci.
Quando abbiamo avuto la
notizia della tua morte, ci siamo ritrovati tutti subito, qui in
Comune a guardarci l’un l’altro, attoniti, smarriti perché
era successo quello che temevamo.
Sapevamo che il distacco
sarebbe stato doloroso e difficile perché in questi anni di
lavoro comune le nostre vite si
erano intrecciate, come succede quando i rapporti sono limpidi e veri, quando al di là dei
ruoli e degli incarichi che ciascuno svolge, in un gruppo si
instaurano valori come l’amicizia e il rispetto.
Il rispetto degli altri era la
virtù che praticavi quotidianamente, non importa chi fosse il tuo interlocutore, un bambino, un anziano, un consiglie-
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re. Questa attenzione all’altro,
oltre ad essere un tratto fondamentale del tuo carattere
che si era affinato durante i
lunghi anni di lavoro nel sociale, era anche la parte più importante del tuo credo politico, del tuo modo di interpretare il lavoro di Sindaco. Nasceva dall’autorevolezza che ti
eri guadagnata con la costanza dell’impegno e della dedizione, con la consapevolezza
che gli altri si aspettavano dal
Sindaco risposte concrete ai
problemi della vita di tutti i
giorni, ai problemi della convivenza sociale, cercavano un
appoggio e una prospettiva
per il futuro. È stato questo tuo
metterti in gioco, questo spenderti che ti ha fatto guadagnare un affetto così grande.
Hai saputo e voluto amministrare il paese in questi anni
con mitezza e forza, con generosità e saggezza, misurandoti
lealmente con amici e avversari senza l’arroganza di chi
crede di possedere la verità.
Talvolta ci meravigliava la tua
ostinazione nel cercare di spiegare, di convincere anche chi
non sapeva o non voleva
ascoltarti. Tu sentivi la responsabilità di essere Sindaco an-
che in questo, nel voler cogliere
e cercare di capire le verità
dell’altro.
Hai vestito questo ruolo con
straordinaria personalità, ono-
randolo fino all’ultimo giorno
di vita.
Così come hai reso onore al
nostro paese nel rapporto con
gli altri Comuni, con il Com-
prensorio, con le Istituzioni regionali e provinciali. Hai amato tanto Aldeno, ti sentivi orgoglioso di essere “aldener”,
cittadino del “bel paes” , avevi un forte sentimento di appartenenza non soltanto alla
comunità ma anche ai luoghi
fisici, alle vie, alle piazze, ai
campi, alla montagna.
Abbiamo imparato da te
quanto sia importante e bello
frequentarlo questo paese, senza snobismi, accettando di condividere i momenti belli e meno
belli con tutti, con gli anziani,
con i giovani con le associazioni, con le categorie, con chiunque cerca di fare qualcosa per
migliorarne la qualità della
vita. La tua presenza ovunque
eri invitato, che a noi sembrava un ulteriore sacrificio, era
vissuta da te come un piacevole dovere e dai tuoi ospiti come
un incoraggiamento e un ringraziamento da parte della comunità.
Si deve anche figure di Sindaco come la tua se molta gente
nutre ancora sentimenti di amore per le istituzioni che amministrano la cosa pubblica e per la
politica, intesa come servizio.
Grazie, Daniele e grazie anche a Tiziana, Ilaria e Andrea che
durante questi anni hanno accettato di dividerti con noi.
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Il saluto dei suoi collaboratori
Caro Daniele,
in questi ultimi mesi il vedere il tuo ufficio vuoto, il non sentire la tua voce rassicurante, il
tuo incedere rapido e sicuro lungo il corridoio del Comune, ha
disorientato e riempito di malinconia tutti noi, i tuoi collaboratori, ai quali per tanti anni è
toccato il privilegio di condividere una parte significativa del
tuo lavoro.
Ma oggi, nonostante lo sconforto, abbiamo capito che molto di te resterà sempre tra di noi.
Anche se tu non potrai esserci
fisicamente accanto, tutto ciò
che ci hai trasmesso in questi
anni, sarà sempre vivo nella
nostra memoria e, soprattutto,
nei nostri cuori. La tua sensibilità nei confronti delle piccole e
delle grandi cose, la tua umanità, la tua tenacia, la tua disponibilità senza confini, è per noi
un insegnamento che il tempo
mai potrà cancellare. Resterai il
nostro esempio, la nostra guida.
Il nostro grazie sta in una promessa: che faremo del nostro
meglio per proseguire sulla strada che tu ci hai indicato, al servizio della comunità, la tua comunità.
Il ricordo del Presidente della Provincia autonoma di
Trento, Lorenzo Dellai
Daniele,
è un grande onore per me poterti rivolgere oggi una parola
di saluto.
E’ – prima di tutto – una parola di immensa gratitudine per
la testimonianza che hai offerto
a tutti noi, donandoci, come
esempio, il tuo modo di essere
marito e padre; cittadino, militante politico; sindaco.
Grazie per la sconcertante lezione che ci hai offerto attraverso la forza di volontà con la qua-
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le hai affrontato la malattia e
per il coraggio con il quale hai
guardato in faccia la fine che,
pure, sentivi inesorabile avvicinarsi.
Ero passato a farti visita un
po’ più di un mese fa. I segni del
declino fisico erano evidenti ed
espliciti: eppure mi hai parlato
di politica; dei progetti futuri di
Aldeno; della palestra che finalmente (dopo tante peripezie)
potevi realizzare; dei tuoi collaboratori che – mi dicevi – si im-
pegnavano molto per riferirti
tutto ciò che succedeva nella
comunità e per mandare avanti
i progetti che tu comunque non
hai mai perso di vista, neppure
alla fine.
Sei stato un vero Sindaco. Un
Sindaco come quelli di una volta, che tutti vedono come un fratello maggiore, al quale si può
guardare (che lo si sia notato
oppure no) come un punto di riferimento affidabile, imparziale, autorevole.
Avevi capito che, nei confronti della comunità, la carezza della persuasione conta più
dello schiaffo del comando.
Un sindaco che interpreta
l’autorità, non l’arroganza;
amato perché capace di ascoltare; rispettato non perché ti
dice sempre di si o perché ti promette la luna, ma perché sai che
anche dietro i no c’è onestà di
giudizio e non arbitrio.
E così sei stato tu, capace di
ascoltare e di operare per il bene
comune; il bene della tua comunità, che tu hai condotto per
mano con dolcezza, alla riscoperta dei suoi talenti, senza mai
dimenticare che i talenti (quelli
dei paesi come quelli delle persone) non vanno sotterrati nella chiusura, ma messi a frutto
nella relazione con gli altri, senza paura e senza egoismi.
Perciò, nel tempo della politica spettacolo, dell’amministrazione percepita come apparato lontano se non ostile e nella stagione del consenso effimero, tu sei stato, al contrario, testimone di un’altra politica; interprete del concetto antico di
amministrazione amica dei cittadini; profeta di un rapporto
autentico ed eticamente solido
con la comunità.
Tiziana, Ilaria, Andrea,
grazie per l’amore con il quale avete accompagnato il nostro
amico, nei momenti di felicità e
in quelli della tristezza.
Grazie per averlo protetto e
sostenuto, ma non nascosto durante la lunga malattia; per aver
accettato di condividere la “gioia drammatica” di questo modo
esemplare di attendere la morte con tutti gli amici, con la comunità.
In questo modo Daniele ha
voluto farci un ultimo dono:
vivere assieme alla comunità
la fine del suo cammino tra di
noi.
E’ stato il dono più grande,
poiché così, pur nella infinita
tristezza, ci rimane un sapore di
speranza; l’immagine lieve di un
sorriso; l’idea che la malattia ha
vinto sì la sua partita nel fisico,
ma Daniele ha vinto la partita
interiore della pace e di certo
vincerà quella della stima e dell’affetto che dureranno nel tempo.
Va in pace, Daniele, accompagnato dall’amore della tua
famiglia e dall’affetto della tua
comunità.
Che la comunità di Aldeno sia
all’altezza di questo suo grande
Sindaco!
Che tutti noi, i suoi colleghi
sindaci, noi colleghi politici e
tutti gli amici, siamo all’altezza
della memoria attiva della sua
amicizia e della sua testimonianza!
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La testimonianza del Sindaco di Trento, Alberto Pacher
È con
profondo dolore e
smarrimento che oggi voglio
esprimere, certo di interpretare
anche il sentire dei colleghi Sindaci, del Comprensorioe della sua
Presidente, delle Municipalità qui
presenti, la commossa partecipazione della Municipalità di Trento
al lutto che ha colpito la comuni-
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tà di Aldeno.
Ma prima ancora e più ancora voglio esprimere la vicinanza
alla famiglia, a Tiziana, Ilaria ed
Andrea,
È sempredifficile tracciare una
linea di demarcazione tra la parte pubblica equella personale, privata, di ciascuno di noi. Pensan-
do a Daniele, poi, cercare questa
linea diventa impossibile e forse
sbagliato, tanto in lui impegno civile e capacità di ascolto, passione politica e vocazione sociale si
sono intrecciate in profondità negli affetti e nelle relazioni personali.
È facile ebello leggere nel per-
corso di Daniele una forte continuità tra gli anni dell’impegno sociale, svolto con grande professionalità e profonda umanità in un
settore impegnativo come il recupero degli stati di tossicodipendenza, e gli anni dell’impegno a
servizio della propria comunità,
della sua gente. È stato un bravo
operatore sociale, Daniele, ed un
bravo sindaco.
Ha saputo interpretare la voglia ela capacità di crescitadi una
comunità ponendosi al suo servizio con disponibilità e discrezione.
In lui ho sempre trovato l’orgoglio di essere il rappresentante
di una identità collettiva, unito
alla consapevolezza di quanto
oggi siano necessarie la collaborazione e la condivisione tra territori e comunità diverse.
È stato bello costruire con
Daniele, assieme ai colleghi di
Cimone e Garniga, i progetti di
collaborazione che hanno rinforzato il rapporto tra i nostri territori.
Ho provato un senso di profonda gratitudine quando mi ha proposto di ospitare a Trento un momento importante del Festival del
Merlot, iniziativa in cui ha sempre creduto fortemente ma che ha
voluto e saputo fare diventare risorsa ed opportunità per un intero territorio.
Abbiamo guardato e guardiamo tutti con ammirazione ai bril-
lanti risultati in campo ambientale, raggiunti grazie alla sensibilità ed allalungimiranza della sua
amministrazione.
Insomma, Daniele è stato davvero un bravo sindaco. ma è stato, soprattutto, una brava persona. E in tutti noi che lo abbiamo
conosciuto, questa brava persona occupa oggi un posto caldo, lì
dove vi sono le emozioni più profonde e più sincere. ed e’grazie a
questa presenza, ed alla certezza
che sarà con noi per sempre, che
oggi ci sentiamo tutti davvero vicini a voi, alla famiglia di Daniele.
A te Tiziana, a te Ilaria ed a te
Andrea. Ci sentiamo partecipi di
un dolore che sappiamo essere
davvero grande, almeno quanto
l’affetto e l’amore con cui Daniele parlava di voi, di ciascuno di
voi.
Siamo stati sopraffatti dallo
sgomento quando abbiamo saputo, abbiamo vissuto e stiamo vivendo il dolore della perdita. Verrà poi il tempo del ricordo e della
memoria, che - col tempo - si adageranno dolcemente nel grande
vuoto lasciato da Daniele: ricordo e memoria che hanno certamente a che fare con i nostri stati
d’animo più intimi ma che sono
anche un luogo collettivo in cui
ritrovare emozioni condivise.
La vita, il destino ci hanno tolto Daniele troppo presto. però la
vita ed il destino ce lo hanno anche fatto conoscere. E questo è
stato, per ciascuno di noi, un
grande privilegio.
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L’
Daniele Baldo, la vita
Daniele Baldo nasce ad Aldeno il 2 agosto del 1958 da Silvia Lucianer e Gustavo Baldo.
A causa delle precarie condizioni di salute della madre in quel periodo, trascorre i primi anni di
vita con la sorella Marisa, più vecchia di lui e già sposata con Rino Peterlini.
Frequenta le Scuole Elementari e la Scuola Media ad Aldeno per poi iscriversi alle superiori
presso l’Istituto Tecnico M. Buonarroti di Trento. Ottiene il diploma di Maturità tecnica nel 1977.
Sceglie di non svolgere il servizio militare e diviene uno dei primi obiettori di coscienza di
Aldeno; passa il periodo normalmente dedicato al servizio militare più il periodo aggiuntivo previsto dalla legge, lavorando presso la redazione del periodico Questotrentino.
Negli anni successivi si iscrive alla Facoltà di Sociologia che frequenta dedicandosi anche al
lavoro. Si vanno orientando in questo periodo i suoi interessi verso le problematiche sociali.
Daniele è un appassionato sportivo. La passione per l’attività fisica lo accompagna per tutta
la vita. I valori fondamentali dello sport come la lealtà, lo spirito di sacrificio, la voglia di misurarsi con se stesso e con gli altri sono anche l’ossatura della sua filosofia di vita. Pratica lo sport
con vero piacere, non fuma, non beve alcoolici, predilige i cibi semplici e sani. Gioca a calcio da
allievo nella Ravinense, poi nel Trento e infine ancora nella Ravinense, vestendo la maglia della
prima squadra. Si appassiona allo sci di fondo, partecipa alla Vasaloppet, la mitica maratona
svedese sulla neve, e a numerose edizioni della Marcialonga, ottenendo anche piazzamenti di
tutto rispetto. Si tiene costantemente in allenamento, correndo nelle campagne di Aldeno, sui
sentieri di montagna, incontra il roller, il pattinaggio a rotelle, che lo porta a cimentarsi nelle
grandi maratone europee: insomma, l’attività sportiva, sia agonistica che amatoriale, occupa la
maggior parte del suo tempo libero. All’inizio degli anni ’80 diviene consigliere e poi presidente
della Società Sportiva Aldeno, carica che mantiene fino al 1984.
Nel corso degli anni ’80 entra in contatto con Valerio Costa e la Comunità di Camparta.
Collabora professionalmente con la Comunità per un lungo periodo, praticamente fino al 1996,
anno in cui viene assunto all’I.G.F.F. di Aldeno.
Nel 1985 diviene Consigliere comunale, eletto nella lista di Sinistra Unita e dal 1987 riveste la
carica di Assessore alla cultura e alle attività sportive.
Appassionato e competente motociclista compie nel novembre ’85 un lungo avventuroso viaggio di tre mesi in motocicletta, dal Trentino fino Kathmandu nel Nepal e ritorno.
Nel 1988 si sposa con Tiziana Gasperi. Nel 1989 nasce Ilaria.
Nel 1990 viene rieletto in Consiglio comunale e ricopre incarichi amministrativi.
Nel 1992 si laurea in Sociologia con una tesi sul problema della risposta alla tossicodipendenza in prospettiva psicoanalitica. Nello stesso anno nasce Andrea.
Nel 1995 diviene vice sindaco nella giunta presieduta da Fulvio Baldo.
Nel 2000 si candida a sindaco nella lista di Aldeno Insieme e viene eletto. Candida per la
seconda volta nel 2005 e viene confermato con larga maggioranza. È Assessore comprensoriale
alle Politiche Sociali del Comprensorio della Valle dell’Adige dal 2000, carica nella quale viene
riconfermato nel 2005. Svolge l’attività di Sindaco a tempo pieno fino al giorno della morte, il 27
maggio 2008.
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Katzenau,
di padre in figlio
di Marzia Lucianer
La singolare storia di Gioachino e Silvio Lucianer, prigioniero e
guardia nel campo di concentramento.
“Ah! Crepi la politica se un
La storia
povero innocente carca di figli
e dedito ad essi solamente si
deve imprigionare per farlo poi
crepare di fame e di dolor!!”
(da una poesia contenuta nel
libretto dei pensieri di P.P., Katzenau, 23 luglio 1915).
***
Aldeno visse nell’epopea della
grande guerra un’esperienza particolare. Lì, l’Alto Comando austriaco aveva stanziato la sua sede.
I paesani rimasti dovettero quindi
prendere parte all’opera di fortificazione difensiva. Cifu carenza di
cibo perché gli uomini erano partiti per il fronte e le donne trova-
vano grosse difficoltànel gestire gli
affari delle campagne e della casa.
Tracce ancor vivide degli effetti
della mobilitazione nella vita quotidiana della gente si rinvengono
ancor oggi nei racconti degli anziani. La signora Bruna Baldo,
sposata Lucianer, ricorda che anche le giovani del paese venivano
comandate dai militari a questo
scopo. “La zia Erminia – mi raccontò qualche anno fa – la ghe
scampava sempre ai militari,
perché no la voleva savèrghem
de scavar trincee per i soldài.
L’era ‘na dòna furba, una de
quéle che no ghe piaséva sporcarse le mam…”. Ciononostan-
Prigionieri a Katzenau, 1915. In alto, il quarto da sinistra, Gioacchino Lucianer.
te, ilbilancio di fine guerra fu meno
pesante che inmolti altricentridella
provincia. Per questo, ancor oggi,
ad Aldeno si onora un voto, con
una processione nell’ultima domenica di Giugno. Finita la guerra, fu
fatta costruire appositamente una
statua lignea del Sacro cuore di
Gesù, in segno di ringraziamento
per aver scampato il rischio dell’evacuazione di massa.
Per la loro attività a favore della
causa dell’irredentismo, ancor prima dell’entrata in guerra dell’Italia, molti furono incarcerati nelle
prigioni ordinarie epoi rinchiusi nel
campo di Katzenau: trentini, friulani, istrianie dalmati, appartenenti
a tutte le classi sociali, con una
nutrita rappresentanza – specialmente per quanto riguarda i trentini– diintellettuali(professori, studenti, liberi professionisti), illustri
esponenti del mondo economico,
della cooperazione, della cultura,
della nobiltà, sacerdoti, artigiani e
commercianti, e persino di quei
deputati che in parlamento e nella
loro attività avevano espresso
istanze autonomistiche. Accanto
agli irredentisti noti, finirono nella
rete della polizia austro-ungarica
anche persone di tendenze più
ARIONE 17
L’
18
ARIONE
L’
Tra le baracche di Katzenau. Gioacchino è il quarto da destra della terza fila dall’alto.
farlo arrestare e internare a Katzenau come un politsch unzuverlässing (politicamente inaffidabile).
Nel registro di casa che egli
teneva dal 1885 e che arriva fino
al maggio 1928, anno in cui morì,
mancano i riferimentidi quellungo
periodo di esilio. In data 28 giugno 1915 si legge: “Arrestato e
condotto in esilio. Resta un avanzo di corone 4528.55. Preso con
me 1640. Rimane in contanti
2888.55”.
Nella pagina immediatamente
successiva la data riporta l’anno
1918: “Arrivato dall’esilio il 22/4
avevo K. 1500. Consegnomi la
moglie 3000". Fu la moglie Rosa
infatti a trascrivere in ogni dettaglio il bilancio familiare durante la
lontananza del marito. La guerra
diventò l’argomento, l’incitazione,
il soggetto giusto per scrivere.
Essa diventò un evento separato-
re, poiché strappò un uomo o una
donna dalla propria famiglia.
Mamme e mogli, che non erano
solite fissare sulla carta i propri
pensieri, si video indotte a scrivere, sotto l’urgenza dei fatti, per ricercare i propri figli e mariti dispersi sul fonte, o per fissare le
memorie di famiglia. L’Archivio
delle scritture di guerra del Museo storico di Trento raccoglie
moltissime testimonianze assai differenti tra loro: lettere, diari, memorie, epistolari, e ancora canzonieri e libri di famiglia. La scrittura
svolse l’importante funzione di
compensare la mancanza, riallacciare i rapporti, fissare le esperienze di vita lontane da casa e dai
propri cari, compensare i ricordi
che altrimenti sarebbero stati insufficienti a conservare eventi ed
emozionitanto straordinarie e forti
da confondere. Lo scrivere diventò un farmaco per la memoria,
perché si conserva indipendente-
La storia
moderate, colpevoli soltanto di
apprezzare la musica italiana, o di
essere iscritti ad associazioni culturali e sportive (specialmente la
DanteAlighieri, la Lega Nazionale e la SocietàAlpinistiTridentini),
o di svolgere iniziative umanitarie
non ben decifrabili agli occhi del
governo, o infine di avere occasionalmente contestato l’operato
delle autorità locali.Alcuni di loro
vennero sistematicamente prelevati dalle loro case, spesso con
espedienti meschini, e poi processati sommariamente. Il Governo
austriaco intese in questo modo
destrutturare la comunità trentina,
fin nelle sue valli più remote, privandola dei suoi uomini più forti e
rappresentativi.
Tra gli internati politici di Katzenau c’era Gioachino Lucianer.
Egli fu, sotto l’Impero austro-ungarico, capo comune del paese di
Aldeno. Fu, tra l’altro, fondatore
dell’Unione Vinicola e presidente
della Cassa Rurale, primi organismi cooperativi – con la Cantina
sociale – a cavallo del secolo. Parlando con le nipoti, Ada e Bruna
Lucianer, siricava un’immagine di
un uomo attivo e dimentalità aperta. Raccontano Ada e Bruna che
egli fu internato non perché avesse manifestato atteggiamenti filoitaliani, anche se “gli piacevano le
canzoni italiane. Anzi, anche la
nonna Rosa (sua moglie) le cantava spesso”. Fu invece vittima di
qualche invidiosa delazione. Il
Comando austriaco perquisì la sua
abitazione trovando una statuetta
di Dante Alighieri, che bastò per
La storia
mente dalla sorte. Lo scrivere attenuò, per molti, il dolore perché
lo sottopose ad un’elaborazione
psichica e, nello stesso tempo, trasformò il soggetto passivo, colui
che subì gli eventi, in soggetto attivo, che produsse, categorizzò e
completò il ricordo. Le tracce che
questi uomini hanno lasciato di sé
sono come le sceneggiature della
propria vita. Ed è il caso del diario di Rosa, moglie di Gioachino,
che impresse ogni cifra, ogni corona, ogni pezzetto di vita in quel
libretto conservato ora con cura
in casa Lucianer. Sfogliando le
pagine manoscritte, si nota la meticolosità con cui Rosa trascrisse
tutte le spese. Tra le entrate ci sono
le corone ricevute per aver affittato le camere ai “melitari” (sono
registrate entrate da 1.50 corone,
fino a 20 corone), per l’alloggio
dei cavalli (da 1 a 3 corone), per il
“sussidio spose” (in media 100
corone). Tra le uscite, la giudiziosa mano di Rosa annotò le spese
per i viaggi a Trento, Laifes (Laives) e Villa Lagarina, per l’acquisto digenerialimentari, tra cui spiccano la farina gialla, lo zucchero e
la carne, ma anche le spese per il
verderame, la marmelada, la polvere per lavare. Numerose sono
le corone profuse per la spedizione di pacchi (probabilmente ai figli militari) e per l’acquisto di cartoline e bolli.
Grazie alla testimonianze scritte come quelle di Rosa, possiamo
comprendere le vicende umane nel
loro evolversi temporale. Le fotografie, le lettere, i diari scritti di
proprio pugno diventano i veri testimoni della storia, cimeli preziosi, perché rari e perché in essi rivivono nomi, voltie personaggi che
rappresentarono una parte, seppur minima, della storia di tanti
Trentini.
Ma le vicende del politsch
unzuverlässing Gioachino Lucianer diventano interessanti anche
per un altro particolare che trova
Katzenau: Silvio Lucianer con cuochi e vivandieri.
riscontro nella memoria delle nipoti e in taluni scritti.
Nell’aprile del 1914 fu richiamato sotto le armi austriache il figlio Silvio, che partì nel maggio
dello stesso anno, dopo essersi fermato a Trento per più di un mese
per le visite militari. Silvio fu inviato a Katzenau come guardia del
recinto esterno, proprio nel campo dove era rinchiuso Gioachino.
Una situazione che, ovviamente, le autorità austriache ignoravano.
Padre e figlio dunque riuniti da
una sorte ironica e tutto sommato
benigna, che li volle vicini anche
nei momenti più tristi. Fu così che,
senza farsi scoprire, Silvio aiutò il
padre a non patire la fame, nascondendo nella casacca della sua
divisa quel poco che avanzava dal
suo rancio, insieme a latte, uova,
pane, patate che di notte andava
a prendere nelle campagne circostanti. Viveri che depositava nascostamente vicino ad un certo
paletto del recinto, e che Gioachino furtivamente andava a recuperare.
In una cartolina spedita dalla
sorella Augusta al fratello Silvio,
datata 21 luglio 1915, si trovano
le tracce di quell’episodio. Il testo
vergato sulla cartolina dice: “Fratello carissimo, oggi ho ricevuto la tua aspettata cartolina e
intesi che hai ricevuto visite a
te inaspettate (…). Porgi i auguri e saluti alla persona che
sono più obbligatissima. Augusta”.
ARIONE 19
L’
Quella persona obbligatissima
era suo padre Gioachino.
Questa “felice” situazione
ando’ avanti per mesi, ma non
durò fino alla fine della guerra. Silvio infatti fu trasferito in Crimea
quando gli ufficiali scoprirono
come stavano le cose, ma tornò a
casa, ad Aldeno, nel 1918, sano e
salvo.
Da Katzenau, Gioachino fu invece tradotto inAustria inferiore,
nel castello di Göllersdorf, trasformato in penitenziario, da dove ritornò grazie ad una promessa che
gli austriaci gli estorsero: non
avrebbe più potuto rivestire la carica di sindaco, né avrebbe potuto assumere alcun ruolo amministrativo pubblico. Egli firmò senza
esitazione l’accordo pur di tornare dalla sua famiglia.
profughi di Lavarone e del Trentino,
Ed. Persico, 1997.
- A.A.V.V., Personaggi di Aldeno, In
Nel 1919 tuttavia, a guerra conclusa e passata Trento al Regno
Italico, Gioachino Lucianer fu rieletto sindaco di Aldeno. Il paese
infatti aveva stima in quell’uomo
dai baffi neri e dai capelli bianchi,
quell’uomo che, nonostante la
quinta elementare, era dotato di
grandi abilità amministrative e di
una grande carica di umanità.
occasione del 100° anno di fondazione
della Cassa Rurale di Aldeno e Cadine,
Trento, 1996.
- L’Adige, L’intervista di Pierangelo
Giovannetti, I giorni dell’esilio ancora negli occhi, ancora nel cuore, Trento, domenica 6 luglio 1997.
- P. Macry, La società contemporanea.
Un’introduzione storica, Bologna, Ed.
Il Mulino, 1995.
- P. Pedron, N. Pontalti e A. M. Zanotti
(a cura di), Il Trentino nella Grande
BIBLIOGRAFIA
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- D. Leoni e Camillo Zadra (a cura di),
chivistiche e iconografiche del Mu-
La città di legno. Profughi in Austria
seo del Risorgimento e della lotta per
1915-1918, Ed. Temi, Trento, 1915.
la Libertà di Trento, Ed. Publiprint,
- M. Eichta, Braunau 1915-1918. I
Trento, 1988.
PIAZZA PULITA
La storia è quella della nostra gente. La storia è quella degli abitanti del Trentino
meridionale che furono sgomberati e allontanati dalle loro case durante i drammatici
fatti della Grande Guerra del 1915-18.
Era il 28 luglio del 1914; un mese esatto era passato dall’attentato di Sarajevo, quando
l’Austria dichiarò guerra alla Serbia. Il 31 luglio seguì l’ordine di mobilitazione generale
dell’esercito e della leva di massa. Solo il primo anno di guerra portò nelle case dei trentini lutti e sofferenze: un contingente di circa 60 mila uomini trentini fu richiamato
dall’Austria sotto le armi e mandato a combattere sui vari fronti, dalla Russia, alla pianura polacca, dalla Galizia e sui Carpazi, al fronte italiano. Terre lontane, da cui molti
non ritornarono. Con l’entrata in guerra dell’Italia il 24 maggio del 1915, ebbe inizio per
il Trentino il dramma più grande della sua storia. Si aggiunge poi, nella seconda fase, dal
maggio del 1915 all’ottobre del 1918, l’esodo dei profughi civili. Donne, bambini, vecchi,
persone inabili e donne incinte furono inviate in Tirolo, nel Salisburghese, in Boemia, in
Moravia, nell’Austria superiore e inferiore, dispersi su un territorio dell’Impero venti
volte più vasto dell’attuale Trentino. Dovettero abbandonare tutto: casa, lavoro, campi,
bestiame, ma soprattutto affetti. Partire per terre sconosciute lasciando la sicurezza di
un punto di riferimento come la propria casa, fu un’esperienza che ancora oggi, in chi è
sopravvissuto, rimane drammaticamente viva.
Prevedendo che il Trentino sarebbe diventato teatro di scontri sanguinosi, la Lungotenenza di Innsbruck aveva studiato e perfezionato un piano di evacuazione della popolazione civile già dal 1912 che venne realizzato nel maggio del 1915 in maniera imponente.
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L’
La storia
La deportazione dei trentini per far posto alla grande guerra
La storia
L’autorità militare decretò lo sfollamento totale dei paesi situati a ridosso della futura
linea del fronte. Più della metà della popolazione trentina fu costretta ad abbandonare la
propria terra: da una parte oltre 70 mila profughi nell’Impero, più i confinati, gli internati per irredentismo (furono 1700 nella sola Katzenau); dall’altra i fuoriusciti e i profughi coatti in Italia. A Trento la popolazione fu ridotta a un sesto. I paesi del circondario,
la valle di Ledro, quasi tutta la Vallagarina, la valle di Gresta, parte della Vallarsa e
dell’Alta Valsugana, il Basso Sarca, Vermiglio furono evacuate nel giro di pochi giorni.
Dall’agosto del 1914 al maggio 1915 le montagne e i pascoli trentini divennero zone frenetiche. Il passaggio di truppe austro-ungariche, la mobilitazione in massa, le fortificazioni e le scarse notizie ricevute dai figli al fronte sconvolsero una popolazione abituata
da generazioni ad una quotidianità scandita da tempi molto più diluiti. Per le comunità
trentine erano misura del vivere quotidiano l’alternarsi delle stagioni, i raccolti, la scuola e le feste paesane. I legami erano quelli delle tradizioni secolari, dove gli anziani erano
ancora considerati i saggi e
le memorie di famiglia venivano tramandate da padre a
figlio. Nel giro di pochi mesi,
i paesi si svuotarono delle
proprie forze vitali e furono
abbandonati a se stessi per
far posto alla Guerra.
Rimasero in maggioranza
donne, bambini e vecchi, che
vissero tra difficoltà, soffrendo spesso la fame, con i familiari lontani, sul fronte, nei
campi profughi o prigionieri
e dai quali ricevevano scarse
notizie. Rimaste senza marito, le donne si dovettero accollare responsabilità di cui
non si erano mai occupate prima: la coltivazione nei campi, la vendita delle patate, dell’uva o dei bachi da seta, l’amministrazione delle entrate e
delle uscite, l’acquisto di materiali e di semenze. Il dolore
di chi rimase non fu dunque
minore del dramma di chi
partì. La popolazione si trovò completamente impreparata agli effetti di una guerra
di così grande portata. Tutto
ciò ebbe un impatto fortissimo sulla coscienza comune:
per la prima volta ci si rendeva realmente conto di quale
spaventoso e concreto avvenimento fosse la guerra.
Silvio Lucianer, il primo a destra, guardia austroungarica a Katzenau.
ARIONE 21
L’
L’epopea dei
‘Mericani
di Giovanni Mosna
“Caro Giovanni, sono cittadino brasiliano, ma il mio
nonno, Mario Beozzo, nato ad
Aldeno, è venuto al Brasile,
con due anni d’età, migrando
con il suo babbo, Modesto (da
San Modesto della parrocchia
d’Aldeno) Beozzo e tutta la famiglia, nel 1888. Un cordiale
saluto, José Oscar Beozzo”
Così mi rispondeva Josè
Oscar Beozzo, uno dei più importanti teologi brasiliani contemporanei, autore di numerosi
saggi sulla Chiesa post conciliare, vicino alle posizioni della “Teologia della liberazione”, vicino
a Dom Helder Camara che negli
anni ’70, dopo il Concilio Vaticano II, fu il simbolo della chiesa dei poveri. Beozzo è un cognome tipicamente aldenese,
così mi aveva incuriosito la sua
presenza così fitta sulle pagine
web del motore di ricerca. Ho
inviato una mail e ho ottenuto risposta. Oscar Beozzo in questo
periodo è molto impegnato in
conferenze e convegni, ma mi ha
promesso che nei prossimi mesi
mi invierà un suo scritto con i ri-
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ARIONE
L’
cordi aldenesi della sua famiglia. rolòt” proprio lì a due passi,
Non so se Modesto Beozzo, così mia madre li conosceva
il padre di Oscar, fosse parente bene e talvolta parlava dei racvicino o lontano di quei Beozzo conti dello zio Cipriano (aveva
che ad Aldeno chiamano “I Me- sposato Pia Tonolli, sorella delricani”: non ho potuto appurar- la sua nonna materna) sul Brasilo. I Mericani lasciarono Alde- le. Erano storie in cui la realtà si
no per l’avventura
br asiliana cir ca
vent ’anni dopo,
probabilmente incoraggiati o, quanto meno, resi speranzosi dalle notizie
di parenti e conoscenti che si trovavano già oltre oceano. I Mericani
abitavano in cima a
via Spagnolli, verso
Piazza Garibaldi.
Un portone dava su
un grande cortile
che si affacciava sul
torrente Arione, il
quale, in quel punto, scorre fra due
alti argini formati da
spesse mura di sassi. Mio nonno aveva bottega di “pa- Cipriano e Pia Beozzo.
La storia
La vita avventurosa dei Beozzo, che cercarono si sfuggire alla miseria tentando la fortuna oltre oceano. Dalle memorie di un illustre
discendente, fino alla testimonianza degli eredi che hanno raccolto
racconti e spirito di persone animate da uno straordinario coraggio.
La storia
mescolava con la fantasia, narrate nei filò ai bambini che le
ascoltavano a bocca aperta. Parlavano della grande foresta, di
serpenti grossi come tronchi d’albero, di avventure, di lavoro, di
abbondanza di frutti esotici dal
nome strano, di piantagioni di
caffè…
Cipriano con la moglie Pia e
quattro piccoli figli era partito
per il Brasile nei primi anni del
‘900, probabilmente verso la fine
del primo decennio o gli inizi del
secondo. Il flusso migratorio
trentino verso il Sud America
avvenne in diverse ondate: la prima tra il 1874/1888 fu probabilmente quella che riguardò
Mario Beozzo, il padre di Modesto e il nonno di Josè Oscar a
cui abbiamo accennato. La seconda fu quella degli anni immediatamente precedenti la prima
guerra mondiale e fu quella che
riguardò Cipriano. Ma il flusso
migratorio dal Trentino verso le
Americhe o verso i paesi più industrializzati, proseguì ininterrottamente fino agli anni ’50 del XX
secolo. Basta leggere i libri di
Renzo Maria Grosselli sull’emigrazione trentina per rendersi
conto delle enormi dimensioni del
fenomeno. Da alcune valli della
nostra provincia, partì in pochi
decenni il 10% della popolazione, ma in alcuni paesi la percentuale degli emigranti raggiunse il
15% con punte del 17.
Credo che verso la fine degli
anni ’80 del XIX secolo fosse
partito per il Brasile anche Ro-
medio Martinelli di Garniga, il
fondatore di uno dei primi “Stabilimenti” per i bagni nel fieno
del Trentino. Il Martinelli aveva
raggiunto la regione di San Paolo dove, in una quindicina d’anni, aprendo e gestendo un ristorante, aveva messo assieme una
discreta fortuna. Furono proprio
i soldi guadagnati in Brasile che
gli consentirono di investire nella realizzazione del suo progetto, appunto lo stabilimento per i
bagni nel fieno, che fu costruito
verso la fine dell’800 nella frazione Valle di Garniga. Si racconta che avesse imparato dagli
Indios a sfruttare le virtù terapeutiche delle erbe officinali in fermentazione.
È probabile che episodi come
questo dessero alimento ai sogni dei più disposti a mettersi in
gioco, a tentare l’avventura. Ad
Aldeno la terra non era sufficiente a sfamare tutti e tantomeno a
garantire un futuro di prosperità
a chi desiderava emanciparsi da
una condizione economica e sociale che era ancora di stampo
medievale. Chissà cosa trovarono in Brasile. L’accoglienza certo non fu incoraggiante. Si saranno resi conto, ad esempio, che
avrebbero dovuto dividere il loro
sogno con altre migliaia di poveri e di affamati che come loro
cercavano non soltanto il sostentamento ma anche il riscatto sociale. Fu una lotta durissima.
Grosselli racconta che la borghesia brasiliana, quando vide sbarcare quelle migliaia di poveri ve-
stiti di stracci, stanchi per il lungo viaggio, affamati e talvolta
malati, reagì con un rifiuto.
“Giunsero contadini allo stremo delle forze. In quei decenni di fine secolo si calcolava
che il 23% dei bambini nati in
Trentino morisse durante il primo anno di età e che la vita
media in regione si aggirasse
attorno ai 36-37 anni. Solo il
51,9% dei nati vivi in Trentino
raggiungeva i 20 anni di età.
Il 13% dei bambini moriva per
una patologia che i medici di
allora definivano “debolezza
congenita” e descrivevano
quasi si trattasse di moribondi a causa della fame” (R. M.
Grosselli: Noi tirolesi, sudditi felici di Don Pedro II, Porto Alegre 1999 pp. 37/50)
I Beozzo tennero duro. Lavorarono nelle piantagioni di caffè e di mais, forse ebbero anche
un pezzo di terra propria, da bonificare e rendere adatta all’agricoltura, ma non fecero fortuna.
Così nella primavera del 1920
decisero di far ritorno in patria
“Voglio tornare in patria per
istruir la giovin prole”, diceva
Cipriano. Delusi, certo, ma non
arresi, anzi con una segreta speranza, un altro sogno da inseguire. “Fior di piera mi dà coraggio / di ritornare al suol natio
/ dove da secoli i nostri padri /
hanno trascorso i suoi placidi
dì”. Questi pochi versi tenuti a
memoria da Giulietta Beozzo,
una nipote di Cipriano, ci fanno
intuire di che sogno si trattasse:
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L’
Romano Beozzo.
malridotti da essere irriconoscibili “Me zia Maria, quasi quasi la coréva a seràr el portòm,
pensando che fussa zìngheni”.
Altro che “placidi dì”. Eppure
questi uomini il coraggio di andare avanti lo trovarono.
Anche un fratello di Cipriano, Romano, andò a cercar fortuna nelle Americhe . Partì verso
la metà degli anni venti per rag-
giungere la Patagonia, lasciando
in patria la moglie, una figlia di
pochi anni e una appena nata.
Doveva salpare dal porto di Genova l’11 Ottobre 1927 con destinazione Buenos Aires a bordo del piroscafo Principessa
Mafalda ma, per una serie di ritardi, non riuscì ad imbarcarsi e
dovette aspettare alcuni giorni
per trovare un nuovo imbarco.
La storia
si dice che Cipriano e la sua famiglia si portassero in patria un
baule pieno di un minerale luccicante che speravano fosse oro.
Non era oro, quei “fiori di pietra” non erano nulla di prezioso
e così Cipriano, sua moglie e i
suoi figli il coraggio lo dovettero
trovare nel lavoro e nell’intraprendere altre avventure. Ma
questi versi ci dicono anche altre cose: che, come era servito il
coraggio per partire, bisognava
trovarne anche per ritornare, per
ammettere con se stessi e con gli
altri di aver fallito, per ricominciare. Certo non deve essere stato facile, anche perché l’ideologia fortemente conservatrice che
impregnava la cultura del modo
contadino, non era tenera con chi
non sapeva stare al proprio posto, con chi si avventurava verso altri lidi, con chi cercava di
migliorare la propria condizione
rompendo gli schemi e le consuetudini del contesto sociale.
(Ricordate l’ideale dell’ostrica
di Verga?)
L’accoglienza non fu certo
delle migliori: chi era rimasto si
trovava a combattere ancora
con i problemi di sempre, accresciuti in gravità (se era possibile) dal fatto che anche da Aldeno era passata la guerra (tra l’altro i Beozzo erano partiti sudditi
dell’Imperatore Francesco Giuseppe ed ora si ritrovavano cittadini italiani sudditi di Vittorio
Emanuele III). Racconta Giulietta
che quando i Mericani giunsero
ad Aldeno, erano così stanchi e
La storia
Fu una fortuna. Infatti, un paio
di settimane dopo, il Principessa Mafalda affondò al largo delle coste brasiliane portando con
sé 314 persone delle 1274 che
trasportava. Raccontò Romano
al suo ritorno che, quando, alcuni giorni più tardi, la sua nave
passò per quelle acque, fu un
momento di grande commozione.
Romano rimase in Argentina
per poco più di un anno, lavorando alla costruzione di strade
e ferrovie, ma il clima tremendo
di quei luoghi e la scarsità di guadagni lo fecero ritornare. Come
si diceva di molti emigranti costretti a rientrare in patria “no
ghe féva le arie”. Rosetta, la figlia che era in fasce alla sua partenza, racconta che era un
po’spaventata dalla presenza di
quell’uomo che le era estraneo
e dormiva con sua madre. Anche per Romano le peregrinazio-
Valerio Beozzo.
Patagonia 1927.
ni non erano finite: negli anni successivi emigrò in Francia, dove
lavorò in una fabbrica di cioccolato e successivamente in Belgio, dove fece il minatore. Nonostante tutte le difficoltà, la
fame, gli stenti, Rosettae Giulietta
hanno un bellissimo ricordo di
Romano. Un padre amorevole e
aperto, molto attento ai bambini,
ai quali raccontava storie e avventure: “Ogni anno organizzava
una gita a Cei, raccogliendo i
cugini e tutti i bambini del vicinato. Si partiva a piedi in dieci, quindici. La cosa bella per i
bambini era pernottare fuori
casa. Dormivamo in un fienile
a Bellària e poi, il giorno dopo,
andavamo a giocare sulle rive
del lago. Per noi era un evento
così straordinario e tanto atteso, che molte volte, prima di addormentarci, per pregustarlo ce
lo f acevamo raccontare:
«Papà, dime come che sarà
quando narém en Zéi…»”.
Storia di Valerio
Uno dei figli di Cipriano Beozzo, Eugenio, fu il primo sindaco di Aldeno nel periodo immediatamente successivo alla fine
della seconda guerra mondiale.
Il più giovane, Valerio, si stabilì
e visse ad Aldeno dopo una lunga e drammatica odissea. Ne ho
parlato con Remigio, il figlio
maggiore.
- Che cosa ti raccontava tuo
padre degli anni della sua giovinezza?
- “Non furono certo anni facili. Un secolo fa la vita nei paesi
del Trentino, dove le famiglie erano numerose e la terra non bastava a sfamare tutti, era dura.
Alcuni se ne andavano lontano,
sperando di far fortuna in luoghi
da cui arrivavano notizie incoraggianti di conoscenti già partiti. Anche i miei nonni, Cipriano
e Pia Tonolli, emigrarono in Brasile agli inizi del Novecento, con
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L’
dovuta durare due anni e che si
protrasse invece per ben 8, in
giro per l’Europa, fino al 1946.
Nel 1939 fu mandato a lavorare
dal Comando alpino sul Doss
Trento, alla costruzione della
strada degli Alpini, con la mansione specifica di carpentiere
minatore. Vi rimase fino al 1942,
quando le vicende della guerra
costrinsero il Comando a sospendere i lavori sul Doss Trento e a impiegare i soldati altrove. La compagnia degli alpini del
Doss Trento, e quindi anche mio
padre, fu spedita in Francia a
presidiare la regione di Grenoble, occupata due anni prima dai
Valerio Beozzo in alto a destra.
Tedeschi. L’8 Settembre 1943 fu
fatto prigioniero dai Tedeschi insieme ad altri commilitoni. I prigionieri italiani furono subito utilizzati per la ricostruzione di ponti
e di strade che i bombardamenti
alleati avevano distrutto. Avevano anche il compito di costruire
barriere minate lungo le vie principali. Dopo lo sbarco alleato in
Normandia del Giugno 1944, le
notizie della presenza angloamericana in terra francese si diffondevano clandestinamente anche presso i prigionieri militari.
Con un gruppo di amici alpini,
riuscì ad eludere la sorveglianza
delle SS e a fuggire. Visse per
La storia
quattro figli piccoli, sperando di
trovare lì terra buona da coltivare. In Brasile nacquero altri tre
bambini, ultimo dei quali Valerio,
mio padre, nel 1917. La terra era
generosa a S. Caterina, nel
Nord-est del Brasile, ma il lavoro nelle piantagioni di caffè e di
mais era poco redditizio. Nel
1920, radunate le sue poche
cose, la famiglia Beozzo s’imbarcò insieme ad altri emigrati e
dopo più di un mese di viaggio
per mare, approdò a Genova e
riprese la strada del paese natale che nel frattempo era entrato
a far parte dell’Italia”.
- Come ritrovarono Aldeno?
- “Gli anni del primo dopoguerra erano anni duri, di miseria per Aldeno, come per tutta
l’Italia. Cominciavano però a
nascere alcune realtà industriali,
come la Montecatini a Merano.
Lì trovarono impiego i più grandi dei fratelli Beozzo, che si accasarono in Alto Adige, lavorarono sodo e si crearono un discreto benessere. Eugenio e Valerio restarono invece ad Aldeno a lavorare i campi di famiglia
assieme al padre Cipriano, che
si divideva fra la campagna e il
lavoro stagionale a Merano, alla
Montecatini. Mia nonna si occupava della casa e del bestiame.
- La relativa tranquillità però
non durò molto…
- “Nel 1938, a 21 anni, mio
padre fu chiamato a fare il soldato negli Alpini a Bassano del
Grappa. Così cominciò la sua
avventura militare che sarebbe
La storia
alcuni mesi come partigiano nei
boschi della Normandia, aiutato
dalla popolazione locale e infine
si consegnò prigioniero ai militari inglesi. Fu mandato in un
campo di concentramento in Inghilterra, vicino a Cambridge,
dove rimase fino alla fine della
guerra”.
- Poi la guerra finì…
- “Sì, ma non era finita la
battaglia quotidiana per la sopravvivenza. Ad Aldeno non
c’erano né industrie né attività commerciali in cui impiegarsi; si poteva tutt’al più dare
una mano in campagna a qualche parente contadino in cambio di un pasto, ma niente di
più. Mio padre decise perciò di
Cipriano Beozzo.
riprendere la via dell’emigrazione: andò in Svizzera dove si
adattò a fare i lavori più umili, quelli che gli Svizzeri non
volevano più fare. Qui lavorava anche una bella ragazza di
Aldeno, Ancilla Maule che era
occupata al Burgerhospital di
Bema, una casa di riposo per
anziani. Ancilla e Valerio si conoscevano già e nel Luglio del
1948 si sposarono. Ma quando mia madre rimase incinta,
(il nascituro ero io) la famiglia
dovette tornare ad Aldeno,
perché le civilissime leggi elvetiche non permettevano agli
immigrati di far nascere i loro
figli in territorio svizzero. Bisognava ricominciare tutto
daccapo. Trovò lavoro nell’edilizia, il pesante lavoro del
muratore negli anni Cinquanta e Sessanta, quando non
c’era un vero contratto sindacale e l’orario di lavoro era
regolato dalle ore di sole:
l’estate i muratori lavoravano
anche 12 ore al giorno; l’inverno, invece, l’attività veniva
sospesa per le avversità atmosferiche e gli operai erano licenziati. Lavorò poi con l’opera Fanfani, una specie di Progettone attuale, che si occupava di allargare le strade e ricostruire i muretti di contenimento danneggiati. Né il duro
lavoro, né le avversità fiaccarono la sua forte tempra. Arrivò in buona salute all’età
della pensione, quando poté
f i nalmente occuparsi con
tranquillità dell’orto e del pezzo di campagna comperata
con i risparmi degli anni trascorsi in Svizzera. Lo si vedeva soddisfatto nei suoi filari
intento a potare le viti, di cui
era orgoglioso, o girare per il
paese con la sua Ape carica di
erba per i conigli, sempre pronto a fare quattro chiacchiere
con i compaesani. E aveva finalmente anche tempo per i
nipoti, per raccontare loro le
storie incredibili di quando girava per le campagne sconfinate del Brasile o, ancora piccolo, aveva attraversato l’Atlantico o di quando, giovane
soldato, era riuscito a scappare
alle SS ...”.
ARIONE 27
L’
Conti in rosso
di Stefano Piffer
In perenne deficit i conti pubblici di Aldeno a metà del 19° secolo.
1858 il consiglio comunale, su
proposta del capocomune, delibera la “provista di N° 8 secchie di
corame pei usi di incendi” e di
“prolungare di circa 7 pertiche
l’acquedotto nella contrada Nepomucena, onde scansare la filtrazione di continuo lamentata nelle
attigue cantine e volti”.
Il 22 marzo si discute il conto
preliminare dell’anno amministrativo 1857-1858. La rendita totale
delle entrate è di 2340,58 fiorini;
quella delle uscite è di 8558,33 fiorini. L’ammanco di 6217,35 fiorini si sosterrà con una sovrimposta
sull’estimo, sulle industrie e sulle
rendite.
Nella seduta del 25 aprile sono
trattati due oggetti: la “revisione e
liquidazione del rendiconto del
Comprensorio atesino dall’agosto
1853 al 31 gennaio 1858"; “idem
del Comprensorio sinistro dell’Arione dal 1 agosto 1853 a tutto
febbraio 1858". La rappresentanza
all’unanimità nomina quattro revisori dei due conti: Giuseppe Martinelli, Francesco Schir, Francesco
Nicolodi e Giovanni Zanotti Muraja.
Il 2 maggio si discute della “de-
28
ARIONE
L’
molizione dei ponticelli sporgenti
sopra le pubbliche strade del paese, nelle viste del pubblico ornato e della sicurezza personale”
Il 15 novembre il consiglio comunale si riunisce per “rivedere e
liquidare il rendiconto del fondo
campanile pei tre anni 1855, 56 e
57”. Il totale del patrimonio è pari
a 8460, 99 fiorini.
Il 28 dicembre il capocomune
propone al consiglio “se sia da far
acquisto del bosco di Domenico
Zanotti Muraja situato nella Valle
degli Inferni […] e ciò in riflesso
che in quello il Comune potrebbe
avere stabilmente una buona cava
da sassi, e sarebbe impedito ad
altri di aver ingerenze in quella località, ove si trovano i tubi delle
pubbliche fontane, che facilmente
potrebbero essere molestati”. Il
consiglio approva all’unanimità. Il
capocomune propone ancora “se
sia da accordarsi a Giovanni Degiusti venditore girovago di fazzoletti e chincaglie, il permesso di
tenere in questo Comune un permanente deposito in apposito locale delle sue merci, per cui pagherebbe un annuo contributo di
5 fiorini austriaci”. Il consiglio approva.
Il 17 aprile 1859 si discute del
La storia
Nell’adunanza dell’11 marzo
La storia
conto preliminare dell’anno amministrativo 1858/1859. L’entrata
ammonta a 1300, 69 fiorini, l’uscita a 7221, 77 fiorini, con un disavanzo di 5921, 08 fiorini. Nella
stessa sessione si discute del rendiconto del fondo campanile per
l’anno 1858. Il totale del patrimonio è di oltre 10.000 fiorini.
Nella seduta del 20 agosto si
discute, tra l’altro, dell’introduzione “del così detto casaro o casello pella fabbricazione del formaggio”.
L’11 settembre il capocomune
chiede al consiglio “se sia da appoggiare, o meno, la domanda
di Giuseppe Ottolini chiedente il
politico permesso per aprire un
negozio di pizzicagnolo e di generi
coloniali”.
Il 16 ottobre il capocomune
invita il consiglio a “deliberare intorno alle disposizioni da attivarsi
pello spiazzale della Chiesa d’acquisto Friz”. Il consiglio delibera
“che sia tolta l’alberatura, indi levata la terra innutile e cessa all’orto della canonica, e poscia eseguito lo spianamento ed abbattimento d’una parte dei muri. Il lavoro sarà eseguito per turno gratis dai possidenti”.
Il 12 novembre il consiglio è
convocato per discutere “sul conto preliminare dell’anno amministrativo 1859/60 e stabilirne quindi le rendite e le spese”. L’entrata
ammonta a 1230, 14 fiorini, l’uscita a 6102, 94 fiorini.
Il 4 gennaio 1860 il consiglio
dibatte “del modo di dare esecuzione al progetto di collocamento
d’una fontana nello spiazzale alla
Croce, mediante l’acquisto d’un
pezzo di orto dalla signora Ida
Rungg nata de Zambelli” e “se sia
di indispensabilità la costruzione di
uno castello della campana della
torre […] ovvero per intanto solo
procedere a rattopparlo, e tirare
innanzi.
Il 12 febbraio il consiglio decide, tra l’altro, “se sia accordabile
il prezzo difiorini 60 austriaci pella costruzione del nuovo castello
pella campana della torre, in senso all’offerta di Domenico Micheletti falegname”.
Il 2 marzo, al punto 2, il capocomune chiede alconsiglio “se utile
sarebbe che venisse generalizzata
la coltivazione dei fruttari in questa campagna, e se quindi a spese
comunali si avesse a far provista
di circa 400 piante dallo stabilimento Bourdin di Milano, od altro ben creduto, facendone poi
distribuzione a chi le volesse fare
acquisto, verso ilrimborso entro il
prossimo giugno”. La proposta
viene differita ad altra sessione.
Il 22 aprile viene presentato il
rendiconto dell’amministrazione
della Chiesa per il quadriennio
1856-1859.
Il 7 giugno, “attesa la critica situazione, in cui trovasi questo paese per la assai poco soddisfacente riuscita dei bachi da seta” il capocomune propone “che starebbe nell’interesse del paese il combinare una società di possidenti e
coltivatori” per la raccolta delle
sementi per il 1861. Per seguire
l’affare vengono nominati Francesco Nicolodi, Giacomo Giacometti, Giovanni Battista Mosna e Giovanni Perini
Il 23 novembre il capocomune
presenta il conto preliminare dell’anno 1859/1860. L’entrata ammonta a 1117,2 fiorini, l’uscita a
5643,05 fiorini, con un ammanco
di 4525, 43 fiorini.
ARIONE 29
L’
Meglio a piedi
di M. Chiara Giovannini
Scolari e studenti di Aldeno in prima fila nei comportamenti virtuosi
per la salvaguardia dell’ambiente e della salute.
costruire il futuro di domani.”
Lo slogan che si è dato il progetto di Agenda 21 “L’area tra le
due città”, organizzato dalle Amministrazioni localidiAldeno, Besenello, Calliano, Nomi, Volano
e dalle due Circoscrizioni di Mattarello e Ravina-Romagnano,
riassume in sé lo spirito che ne ha
determinato la nascita e lo sviluppo. L’iniziativa, che coinvolge tutto il territorio fra Trento e Rovereto, così simile per caratteristiche e problematiche, è nata infatti
con lo scopo di creare partecipazione tra la gente, al fine di raccogliere proposte, idee e suggerimenti per migliorare il proprio
territorio di domani. E’ un modo
per avvicinare e dar voce a coloro che il territorio lo abitano e lo
vivono, per conoscere le loro
considerazioni e aspettative, riguardo ad alcuni grandi temi che
coinvolgono tutti. Nei momenti di
incontro pubblici, organizzati, a
turno, nei vari paesi, si è così parlato e discusso di infrastrutture, di
problematiche sociali, della gestione dell’acqua e della razionalizzazione degli usi energetici,
della valorizzazione dell’identità
30
ARIONE
L’
locale e della vocazione agricola
del territorio, anche sotto il profilo turistico.
Nell’affrontare il tema della
mobilità, oltre agli incontri collettivi, è stato organizzato, a fine autunno, un concorso rivolto alle
scuole elementari e medie di tutto
il territorio, al quale hanno aderito
le classi delle scuole elementari di
Volano, Besenello e del nostro
plesso diAldeno. Il tema del concorso era il percorso casa-scuola
dei bambini e dei ragazzi, momento, questo, considerato come emblematico nella scelta di una mobilitàsostenibile.Sensibilizzando gli
La classe 2ª A, vincitrice del concorso.
alunni, e attraverso loro le famiglie, il concorso mirava a far riflettere sul delicato e complesso tema
delle scelte sostenibiliin termini di
mobilità e sul ruolo fondamentale
che anche bambini e ragazzi hanno nel determinare dei cambiamenti permanentinell’utilizzo delle risorse nonrinnovabili e nella riduzione dell’inquinamento dovuto
al trasporto privato.
A tutte le classi è stato chiesto,
per un periodo di tre settimane, di
scegliere modalità di trasporto sostenibile per recarsi a scuola. Si
consideravano sostenibiliipercorsi
fatti a piedi, in bici, con pattini o
La scuola
“Lavoriamo insieme per
IV A - ALDENO
pre-gara %
gara %
auto
5,0
2,9
auto e un pezzettino a piedi
3,0
0,4
car pooling
0,0
0,0
mezzi pubblici
12,0
2,5
piedi o bici
80,0
94,2
La scuola
monopattini, con mezzo pubblico
(scuolabus-corriera) o con auto
privata con almeno tre bambini a
bordo (car pooling). Si considerava invece non sostenibile il percorso casa-scuola fatto inautomobile privata con meno di tre bambini. Durante questo periodo è stato monitorato il modo di raggiungere la scuola di ogni bambino
mediante la compilazione di un
“calendario di concorso” posto in
ogni classe, che veniva quotidianamente riempito. Ognuno di questi poi, per ogni classe, è stato
confrontato con la situazione precedente alla fase di concorso che,
a sua volta, era stata segnata in un
calendario di monitoraggio, dove
venivano indicate le varie modalità di spostamento di ogni alunno.
Vincitrice del concorso è stata proclamata la classe che maggiormente, in valore percentuale, ha
migliorato la propriaprestazione di
sostenibilità, rispetto alla situazione precedente alconcorso. La vincita è stata attribuita alla classe II
A della nostra scuola elementare
che, con una partecipazione molto sentita e attenta, è riuscita ad
ottenere ottimi risultati.
Come infatti indica la tabella,
da una situazione di partenza che
indicava un 40% circa di bambini
che raggiungevano la scuola in automobile, si può notare come questo trasporto sia stato praticamente
cancellato a vantaggio dell’andare a piedi o in bici. Più dell’80%
dei bambini della classe II A ha
infatti raggiunto la scuola in questo modo, un risultato eccellente
considerando che si tratta di un
gruppo di bambini relativamente
piccoli.
La classe IV A è stata invece
premiata come “classe più virtuosa” visto che, già in fase preconcorsuale, partiva da una situazione ottima, nella quale era quasi
nullo l’utilizzo delmezzo privato a
II A - ALDENO
pre-gara %
gara %
auto
37,5
4,7
auto e un pezzettino a piedi
0,0
3,9
car pooling
3,4
2,0
mezzi pubblici
0,0
0,0
piedi o bici
59,1
89,4
ARIONE 31
L’
vantaggio del mezzo pubblico o
dell’andare in bici. La fase di concorso è addirittura riuscita a modificare ulteriormente in positivo
questa situazione, eliminando quasi
del tutto l’uso dell’automobile a
vantaggio di un modo di muoversi
totalmente sostenibile.
In generale il concorso ha prodotto in tutte le classi risultati molto incoraggianti e ha dimostrato
come,in tutte le componenti della
scuola ( insegnanti, bambini, famiglie), sia presente una spiccata
sensibilità e attenzione alle tema-
tiche relative alla mobilità dei bambini. I dati rilevano infatti un generale e netto aumento delle categorie “sostenibili” a svantaggio
dell’uso del mezzo privato, sia nei
bambini piccoli che in quelli più
grandi.
Durante ilconcorso, l’attenzione e l’impegno sono stati molto
alti, ma si può sicuramente affermare che i migliori risultati si sono
ottenuti dopo tale periodo, con il
perseverare diqueicomportamenti
corretti che contribuiscono a salvaguardare l’ambiente incui sivive
e a guardare un po’ più in là, quando si parla di risorse non rinnovabili. La fattibilitàdel venire a scuola
sicuri a piedio in bicicletta, aiutata
dalla presenza sul percorso dei vigili urbani edalla creazione deltratto pedonale lungo il torrenteArione, hanno infatti invogliato molti
bambini - e con loro le famiglie - a
continuare come se la gara non
fosse ancora finita, rimpossessandosi del territorio a dispetto delle
automobili, così comode ma così
poco rispettose della nostra salute e dell’ambiente che ci circonda.
ALDENO - MEDIA DELLA SCUOLA
pre-gara %
gara %
auto
31,7
18,1
auto e un pezzettino a piedi
1,5
1,7
car pooling
0,3
0,9
mezzi pubblici
3,4
4,4
piedi o bici
63,1
74,9
32
ARIONE
L’
La scuola
ALDENO - MEDIA DELLA SCUOLA
Il mio Galles
di Angela Baldo
Pecore, prati e cooperazione internazionale. L’esperienza di una
neolaureata, proiettata oltre Manica, nel mondo del commercio equo
e solidale.
A
Società
cosa pensa una persona,
quando sidice “Galles”?Suppongo
che chi non c’è mai stato pensi ad
ampie e incontaminate distese di
verde, greggi dipecore, gente cordiale, castelli medievalie ad un passato celtico. Quantomeno io lo immaginavo cosìprimadivenirci. E, in
effetti, quello che vi si trova, non è
molto dissimile da quello che sipuò
immaginare.Tuttavia,dopo avervissuto in Galles per un pò di tempo,
ricorderò sicuramente molto altro.
Una delle cose che certamente non
scorderò e che vorrei far sapere
anche a chi non è mai stato qui, è
che ilGalles è diventato ilprimo Paese Fair trade (in inglese, “commercio giusto”) delmondo.
Sono arrivata in questa speciale
regione del Regno Unito alla fine di
Marzo, grazie al progetto Ellepi
Trentino, promosso dalla Provincia
Autonoma diTrento e che si inserisceall’internodelpiùampioprogetto
comunitario Leonardo da Vinci. Il
progetto, cheviene riproposto quest’anno per la seconda volta, vuole
offrire a giovanilaureati trentini la
possibilità disvolgere all’estero un
tirocinio di 4 mesi. Ero laureata da
meno diunmese quando ho saputo
dell’opportunitàeho pensato: “Perchè no? Potrebbe non essere una
cattiva idea, provare a testare quello cheho studiato negliultimitreanni
primadibuttarmidinuovo nello studio!”. Così ho fatto le selezioni ed
eccomiqui.
Da quasi due mesi sto svolgen-
do il mio tirocinio presso Itaca, un
misto tra un internet café, un progetto giovanieuno sportello diaiuto
per la comunità.Anche Itacanasce,
inparte, graziealfinanziamento europeo (quello diObiettivo 1 stavolta) e, per altra parte, daunprogetto
locale, volto a creare nuovi laboratoridigitalisulterritorio gallese. Itaca, come ilsuo nome intende evocare, ricordandocilapatria di“quell’uom di multiforme ingegno” che
lascia la suaterra “per seguir virtute
econoscenza”, èunluogo familiare,
la casa, il porto sicuro, per tutta la
comunità. Come dicevo, oltre ad
essere un internet café gratuito e
aperto a chiunque, organizza corsi
dicomputer, eventieducativiediintrattenimento per iragazzi e molto
altro. Il mio tirocinio qui, in realtà,
consiste divarie collaborazioniche
intrattengo conorganizzazionilocali, a partire da quella col Fairtrade
Wales ossia ilcomitato che sioccupa diquello che in Italiaè conosciuto come Commercio Equo e Solidale.
Collaborando conloro, da profana ma convinta sostenitrice, sono
diventata promotrice consapevole
delcommercio equo. IlRegno Unitoèunodeglistatimaggiormenteim-
ARIONE 33
L’
34
ARIONE
L’
tenzione e mettere in risalto che i
prodottisono diversidaglialtri; tuttavia, se il commercio equo vuole
crescere e diventare un concorrente realedelcommercio tradizionale,
deve entrare a pieno nell’offerta
commerciale, pur mantenendo fieramente il suo status di diversità).
Oltre a questo, molte linee di prodotticertificatisonoprodottidamarchidelcommerciotradizionaleo dal
marchio del supermercato stesso,
andando cosìa moltiplicare l’offerta
dell’equo.
Il punto d’arrivo diun’attenzione così spiccata per la cooperazione internazionale,che vuole trasformare iltradizionale commercio globaleinuno piùevoluto, incuiiPaesi
in via di sviluppo possano cominciareagiocarecomeveriattorienon
come pedine mossee sfruttate dagli
stati che oggigestiscono gli scambi
a livello mondiale, è stato quello di
voler ottenere la certificazione di
paese Fair trade.
I cittadini devono impegnarsi a
soddisfare una seriedicriteri, come
usarequanto piùpossibile iprodotti
certificati Fair trade, promuoverli,
spiegare perchè è importante e fornire le prove dell’impegno profuso
a FLO (Fairtrade Labelling Organizations), l’organizzazione che
gestisce il marchio internazionale
Fairtrade. Questoproposito èstato
realizzato a piccolipassi, iniziando a
ottenere tale certificazioneper i comuni, lecontee,leorganizzazioni, le
scuole, le università. E finalmente,
dopo 4 annidi impegno, quest’anno èstata spedita all’organizzazione
competente tuttala documentazione per ricevere la certificazione.
Per quanto riguarda me e la mia
esperienza di tirocinio, oltre ad essere esaltata per aver preso parte
adun’iniziativacosìsignificativa, ho
scoperto diaver voglia diproseguire a occuparmi di questo settore,
all’universitànell’immediatofuturo e
magarinellavoro inunfuturo un pò
più lontano. E poi nonmi dispiacerebbe seAldeno, ilTrentino, l’Italia
intera magari, cominciassero a porsiunobiettivo simile aquello per cui
il Gallesha lavorato per annie a cui
stacontinuando alavorare. Unavoltarimpatriata, saròinprimalineaper
promuovere questo progetto.
Società
pegnati nello sviluppo e nella promozione diquesto modo alternativo
e veramente equo di commerciare
neiconfrontideiproduttorideiPaesi in via di sviluppo, fin dai suoi albori, negli anni ’80. Oxfam, Traidcraft e le altre organizzazioni inglesi promotrici del commercio
equo, hanno fatto scuola anche a
paesi relativamente nuovi a questo
tipo di iniziative, come l’Italia. Il
mercato ingleseè stato ed èuno dei
più permeabiliaiprodotti certificati
Fairtrade ma, daglianni ’80, quando leprimeassociazioniolandesi, tedeschee, appunto, inglesihanno iniziato amuovereiprimipassi, esso si
è esteso in numerossissimi paesi in
tutto ilmondo erappresentaunmercato sempre più in espansione, soprattutto nei paesi in cui è arrivato
relativamente da pochi anni, come
appunto Italiae Spagna.
Ho constatato personalmente
che, oltre a poter trovare i prodotti
delcommercio equo nei supermercati, come succede da noi, qui è
davvero possibile trovare una gammapiuttosto ampiadiprodotti. Non
solo, o non soprattutto, quelli non
raffinati, semplici, come zucchero,
caffè e cacao, ma frutta fresca, barretteaicereali, torte, biscotti, succhi
difrutta,alcolicievestitiprodotticon
cotone “equo”. Più o meno come
quello che troviamo nelle nostre
Botteghe del Mondo, solo che qui
sitrova neisupermercatipiù importantidelpaese e iprodottiequisono
integratinell’offertadeiprodotticomuni, nonraccoltiinun’isola delnegozio a parte (anche se questo, forse, potrebbe servire ad attirare l’at-
La bottega chiusa
di Mattia Maistri
Ha cessato il lavoro la macelleria Maistri, una bottega vecchia di
due secoli. Una perdita collettiva, se si considera la funzione sociale
dell’artigiano, sacrificata alle ragioni del consumo frenetico.
Un posto di lavoro precario
Società
creato nella grande distribuzione distrugge cinque posti di lavoro stabili nel commercio di
prossimità. Perché accettarlo?
(Serge Latouche)
Forse non tutti i lettori de
L’Arione conoscono il pensiero di
Serge Latouche e di certo molti
non capiranno il motivo per cui
venga citato proprio sul nostro
semestrale.
Eppure, nella breve storia che
sto per raccontare, si parlerà anche della filosofia diLatouche, così
come di mastri artigiani, di economia, di maiali bolliti. E di un bambino, che a sei anni comprerà al
mercato di Verona la sua prima
bestia, che non dimenticherà più.
***
Il 1982 è un anno particolare
per la famiglia Maistri, proprietaria del macello, del laboratorio per
la lavorazione delle carni e dello
spaccio commerciale, situati all’incrocio tra via Spagnolli e via
Grezz, nella parte vecchia del paese. È l’anno in cui vengono conclusi alcuni lavori per ampliare il
negozio e rispondere alle nuove
esigenze che il mercato impone.
Durante l’abbattimento diunmuro
interno, viene fatta un’inattesa scoperta. Proprio lì, sotto la calce di
una parete, viene rinvenuto un
Lo storico arco alle spalle di Claudio Maistri.
Macelleria Maistri, la ricorderemo così.
arco, che in passato molto probabilmente serviva per collegare
l’edificio alla strada principale,
quella che da sud, dal Caf, portava direttamente inpiazza dellaTorre, nel centro del paese.
L’arco, da quel momento, diventerà parte integrante della macelleria, fino a quando non verrà
chiusa, alla fine del 2007, dopo
più di due secoli di attività. Bisogna, infatti, tornare con la mente
al 1771, quando Andrea Maistri,
discendente di una famiglia trasferitasi inTrentino dalla Valpolicella,
aveva ottenuto un regolare permesso di apertura negocio proprio sulla strada che portava alla
ARIONE 35
L’
36
ARIONE
L’
cate all’aria, prima di essere vendute agli strazàri, gli straccivendoli. L’economia della vendita delle pelli, ancora prima di quella della carne, coinvolgeva l’intero territorio circostante, poiché la maggior parte dei capretti proveniva
da Cimone. In questo modo, il
macello aldenese si trasformava
per forza di cose in un luogo di
socialità obbligata, dove era possibile anche fare i conti con le fortune e con i rovesci delle famiglie.
Tracce della tradizione si rinvengono fino agli anni ’80, in certi testamenti di anziani, che lasciano ai
nipoti l’esplicita disposizione di
saldare il debito contratto con la
macelleria.
El bechèr, dunque, non era
soltanto l’addetto alla vendita delle
carni. Anzi, ad essere precisi, era
tutto fuorché questo. La sua figura professionale, come detto, passava attraverso la vendita dei capi,
il commercio delle pelli, ma anche
attraverso la maestria nella lavorazione della carne. Capacità che
veniva riconosciuta dai compaesani, i quali mostravano un deferente rispetto neiconfronti di quel
mastro artigiano dailunghi stivali e
dagli affilati strumenti da lavoro
infilati nella cinta. D’altra parte,
quando sul paese scendeva l’inverno e veniva il tempo di uccidere il maiale, per le sue mani passava il benessere di interi nuclei familiari. Era lui che veniva cercato
per dirigere il lavoro degli uomini
e delle donne coinvolti nel rito dell’abbattimento, perché nulla poteva andare storto, dato che il ma-
Claudio con il padre Francesco.
iale rappresentava una ricchezza
inestimabile per quell’economia
rurale. Ed allora tutto doveva essere svolto alla perfezione: dal
posizionamento della mèsa su cui
si metteva ilmaiale ucciso per raccoglierne il sangue col quale confezionare i sanguinacci o cuocere
la bèca de sangue, alla scottatura
dell’animale con l’acqua bollente
per raccoglierne più facilmente le
setole dalle quali ricavare pennelli
e spazzole, all’incisione chirurgica
per recuperare le frattaglie, fino ad
arrivare, dopo qualche giorno di
asciugatura nei vòlti, alla spolpatura vera e propria, operazione
nella quale il macellaio doveva
esprimere tutta la sua perizia.
Benché sia sensibile alla violenza e sia uno scarso mangiatore di
carne, il racconto di quelle azioni
rivive nella mia mente con tratti
quasi nobili, degni di profondo rispetto per quel mondo lontano,
non necessariamente superato.
Quando, infatti, dalla voce di
Società
Torre. Le vicende, che da quel lontano 1771 conducono la famiglia
dei Maistri, ramo dei Chèchi, al
2007, sono contrassegnate da alterne fortune e da generazioni di
bechèri, macellai, costretti a confrontarsi con l’evolversi dello sviluppo economico e scientifico del
nostro Paese.
Il lavoro che contraddistingueva Andrea, cioè colui che aveva
aperto lo spaccio alimentare, è
solo un lontano parente di quello
che ha impegnato per decenni
Claudio, la persona che quello
spaccio ha dovuto chiuderlo, a
causa diun “buco generazionale”,
come dice lui, che ha fatto saltare
la tradizionale filiera familiare. Eppure tra ilfondatore e l’ultimo erede è possibile ancora trovare un
filo rosso di continuità, che ci consente di viaggiare negli anni e tracciare il ritratto di un mestiere che
in origine non era quello del venditore di carni, come potremmo
pensare oggi, ma qualcosa di più
ampio. Il macellaio era, prima di
tutto, un commerciante di bestiame, che fondava il suo lavoro sulla compravendita stagionale dei
capi e sul commercio delle pelli.
La pelle di capretto, ad esempio,
era preziosa quanto i bachi da seta
e il suo valore è rimasto immutato
per decenni, almeno fino agli anni
Cinquanta, diventando la prima
fonte di reddito per la famiglia. Nel
periodo in cui si procedeva all’uccisione dei capretti, era possibile
arrivare anche a cinquecento capi
abbattuti nell’arco didue mesi. Le
relative pelli venivano stese e sec-
Claudio e Francesco dietro il banco.
Società
Claudio traspare l’immutata emozione del bambino che a sei anni
accompagna il padre a Verona al
mercato dei bovini e riceve il permesso di comprare il suo primo
capo, capisco che con la storia
bisogna procedere cauti. Perché
dietro quei gesti e quelle immagini
non c’è soltanto la memoria di un
uomo a cuipiace raccontare aneddoti personali, ma c’è un mondo
più vasto, nei confronti del quale
vanno banditi sia l’inutile retorica
degli elogi, sia l’irrisione denigratoria di chi li considera acqua passata.
È a questo punto della narrazione che entra di soppiatto Latouche, quando il boom economico esplode in Italia ed arriva anche in Trentino. Quando le macellerie e i macelli dei Maistri si rinnovano e vengono ampliate le vecchie sedi. Quella storica di Aldeno e quelle successive a Rovereto, a Trento, a Romagnano, a Besenello. Di corsa arrivano i grandi
consumatoridi carne e la figura del
bechèr che tratta bestiame vivo e
vende pelli, è definitivamente so-
stituita da quella del macellaio che
prepara e vende la carne. Molta
carne, sempre dipiù. Gli anni Settanta e gli anni Ottanta sono anni
di consumi crescenti e di lavoro
incredibile. E di soldi, ovviamente. Qualcuno, in Italia e pure in
Trentino, vuole cavalcare l’onda
lunga dell’allevamento intensivo,
sul modello della catena di montaggio. La bestia diventa merce e
il mercato punta alla quantità. Il
sogno quantitativo solletica per un
attimo anche i Maistri, poi però la
ragione ha la meglio. Si capisce
che il modello francese o quello
padano non possono sopravvive-
re tra le nostre montagne, poiché
creano negli allevamenti più problemi che benefici. E si cerca di
trovare una nuova via. Claudio si
perde nelle carte, nei protocolli di
controllo, per trasformare la sua
azienda in una moderna bottega
artigiana. Si comincia a parlare
sempre più di filiera corta, di qualità, di responsabilità, cercando di
concretizzare l’utopia di un’azienda che unisca tecnologia e tradizione. Proprio come indicato da
Latouche.
Tuttavia le storie non sempre
hanno un lieto fine. Soprattutto
quelle vere. Così può accadere
che la macelleria dopo due secoli
di attività chiuda le serrande ed a
Claudio rimanga in bocca il sapore acre di chi, suo malgrado, ha
dovuto rinunciare. Per realismo,
soprattutto.
In me, pur semivegetariano e
tecnologico, indugia sulle labbra
ancora quella domanda: perché
accettarlo? La risposta a tutti coloro, tra noi, che questo (folle)
mondo contribuiscono a costruire. Euro dopo euro.
L’antico lavoro del bechèr.
ARIONE 37
L’
Educare
di Daniele Morandini*
Famiglia e genitori non possono rinunciare al compito dell’educazione. E’ un dovere fondamentale consegnare ai ragazzi gli strumenti per una vita giusta e vera.
Eventi tragicidicronaca diquesti ultimi periodi che coivolgono
ragazzi giovani cihanno fatto drizzare i capelli: come possono tre
ragazzini adolescenti uccidere una
coetanea quattordicenne per motivi a dir poco leggeri e neanche
rendersi conto della gravità del fatto? Ultimamente le notizie di uccisioni, di abusi di droghe, di violenze tra giovani hanno assunto
proporzioni preoccupanti, riempiono i giornali e ci si chiede dove
andremo a finire di questo passo.
Anche osservando i giovani dei
nostri paesi spesso assume rilievo
il loro nonaver limiti, non rispettare le regole e le persone, e la fatica che i genitori e le istituzioni fanno nel trasmettere loro dei valori.
Il Papa, in questi ultimi mesi ed
in diverse occasioni, ha sottolineato come l’educazione sia per tutti
un’emergenza. Lo ha scritto anche in un documento recente rivolto alla diocesi di Roma: “Educare non è mai stato facile, e
oggi sembra diventare sempre
più difficile. Lo sanno bene i
genitori, gli insegnanti, i sacerdoti e tutti coloro che hanno dirette responsabilità educative,
38
ARIONE
L’
confermata dagli insuccessi a
cui troppo spesso vanno incontro i nostri sforzi per formare
persone solide, capaci di collaborare con gli altri e di dare
un senso alla propria vita. Viene spontaneo, allora incolpare le nuove generazioni, come
se i bambini che nascono oggi
fossero diversi da quelli che
nascevano nel passato. Si parla inoltre di una frattura fra le
generazioni, che certamente
esiste e pesa, ma che è l’effetto, piuttosto che la causa, della mancata trasmissione di cer-
tezze e di valori...”
In queste poche righe non intendo cadere nella tentazione di
cercare colpevoli “sempre altri” o
soluzioni facili ad un problema che
non ne ha, ma di sottolineare alcuni aspetti dell’educazione che
ritengo molto importanti.
Il primo, che ogni educatore
dovrebbe sempre curare con attenzione, èl’educare all’amore: chi
intende educare deve prima di tutto amare le persone. I primi educatori, che sono i genitori, dovrebbero amarsi tra di loro e amare i
loro figli. L’esperienza d’amore
Don Daniele, al microfono, sprona i partecipanti alla tradizionale biciclettata di primavera.
Società
Educare!
Società
che un figlio fa con i propri genitori lo segna per tutta la vita e nessuno riesce ad amare gli altri se
prima non è stato amato. Chi ama
dona se stesso agli altri, impara ad
essere altruista e supera gli egoismi che sono insiti in ogni persona. L’altro viene quasi prima di me
stesso.
Un secondo aspetto, che reputo importante, è educare alla Verità. Sarebbe ben poca cosa se
alle domande fondamentali che
ogni ragazzo sipone, si rispondesse solo con nozioni e informazioni. C’è una verità che è guida nella
vita e senza la quale risulta difficile
trovare un senso nel proprio essere. Tra queste verità che è importante trasmettere c’è anche
Dio. La vita, per tutti, rimane un
mistero, ma l’esperienza di una
fede vera, concreta, legata alla vita
quotidiana, diventa indispensabile
per costruire un bagaglio di valori
e di risposte fondamentali ai grandi “perché” che l’esperienza uma-
Tutti in bici!
Tiro alla fune, una delle tenzoni per il Palio dei Rioni.
na sempre riserva ad ognuno.
Terzo, manonmeno importante
nella nostra società, è l’ educare
al limite. Non è facile per gli educatoritrovare ilgiusto equilibrio tra
libertà e disciplina. Senza regole
di comportamento e di vita, fatte
valere giorno per giorno anche
nelle piccole cose, non si forma il
carattere e non si viene preparati
ad affrontare le prove che non
mancheranno mai nella vita. Si ha
la sensazione netta che ragazzi e
giovani abituati a fare quello che
vogliono, costruiscono lentamente una vita che deve sempre puntare ad “altro” e ad esperienze
sempre più forti e rischiose che
spesso non rendono felici e appagati, ma abbisognano prestissimo
di un’altra esperienza altrettanto
forte e irripetibile. In modo particolare i genitori devono porre dei
paletti fin da quando i bambini
sono piccoli: certo, debbono avere fiducia, rischiaresulla libertà, ma
anche segnare il cammino, educare ai limiti.
Se desideriamo che le nuove
generazioni siano migliori della
nostra, credo che ognuno di noi
non debba tirarsi indietro di fronte
al dovere di educare.
Buon lavoro a tutti, ognuno nel
proprio ambito, con l’augurio che
il bene delle persone possa esser
obiettivo uguale per tutti noi.
*Parroco di Aldeno, Cimone
e Garniga Terme
ARIONE 39
L’
La luce dal cielo
di Daniele Morandini*
Nuova illuminazione alla Grotta di Lourdes. Funziona con pannelli
che ricevono energia dal sole.
la sera alla grotta, sopra il Maso
della Canòva, trova una lieta sorpresa: l’illuminazione funzionante.
La storia della grotta risale agli
anni‘40 delsecolo scorso. Infuriando la seconda guerra mondiale, la
classe del ‘23 fece voto di consacrarsiallaprotezione della Madonna, per chiederedi tornare vividalle
miseriedellaguerra.Cosìfuche, con
l’aiuto di don Camillo Orsi, trovarono il sito sopra la Canòva come
adatto per ricrearvi una piccola
Lourdes. Dopo intenso lavoro, la
grotta fu pronta ad accogliere e intronizzare lastatua dell’Immacolata
e quella disanta Bernardetta, la prima domenica diMaggio del 1942.
La grotta purtroppo resta sconosciuta anche oggi a tanti aldenesi, soprattutto alle nuove generazioni e alla nuove famiglie, anche se è raggiungibile a piediin 20
minuti dalla piazza della Chiesa.
La parrocchia, grazie alla copertura economica del Comune di
Aldeno e all’autorizzazione del
proprietario del terreno, Ivo Baldo, ha realizzato un sistema di illuminazione fotovoltaico che, attraverso dei pannelli solari, permette
tutti i giorni dell’anno di avere la
grotta illuminata e accogliente per
tutti ipellegrini devoti.
L’invito è di andare a visitarla,
magariper unapasseggiata con tutta la famiglia, per dire una preghiera e chiedere a Maria la protezione
per tutta la nostra comunità.
*Parroco di Aldeno, Cimone
e Garniga Terme
40
ARIONE
L’
Società
Da qualche settimana chi va
Società Trentina
Frutta: lavori in corso
di Enzo Dolzan
La concretizzazione di un progetto cooperativo non deve comunque
far venir meno i principi dell’agire insieme in un lavoro comune.
Riflessioni su un momento particolare della vita cooperativa in paese.
Chi transita oggi sulla strada
Economia
provinciale che congiunge Trento
ad Aldeno, constata che sono in
pieno svolgimento ilavoridi realizzazione delnuovo magazzino della
Società Trentina Frutta . Sitratta di
un tassello importante, atteso da
anni, del progetto di razionalizzazione delle strutture dei Consorzi
ortofrutticolidellaProvinciadiTrento, segnatamente, nel caso di specie, della zona a Sud del capoluogo, che sarà ora concentrata in un
unico magazzino operativo, con
conseguenti, sispera, economie di
scala e diminuzione dei costi di lavorazione del prodotto.
Ultimate, neimesiscorsi, leopere di movimento terra, si è passati
ora alla predisposizione del progetto esecutivo ed al conseguente
appalto dei lavori dei singoli lotti,
nei quali si articolerà il manufatto.
Attualmente sono in corso di esecuzione, da parte dell’Impresa
C.S.F. di Rovereto, i lavori di palificazione del terreno, fase propedeutica per la successiva messa in
opera delle strutture delmagazzino
stesso. L’ultimazione delle opere,
La trivella per il consolidamento del terreno paludoso.
quanto meno per la parte frigo conservazione, è prevista per
l’estatedell’annoprossimo, inmodo
da garantire il conferimento e la
conservazione della produzione
dell’annata 2009.
Mauro Coser, Presidente del
Consorzio, ritiene che saranno rispettati i tempiprefissati per la realizzazione della struttura: d’altronde la nuova Società, il cui Consiglio diAmministrazione è composto pariteticamente da rappresentanti delle cessate cooperative frutticole SOAe SAV, dopo un’iniziale fase di studio e di conoscenza,
attraversa ora unperiodo di stabilità che lascia ben sperare per il futuro. Coser nonsipronuncia ancora sul bilancio dell’annata 2007,
che, quanto meno per Aldeno,
sconta un andamento meteorologico particolarmente sfavorevole,
soprattutto per la grandinata di inizio Luglio, che ha compromesso
parte della produzione, un terzo
della quale è stata dirottata nell’industria.
Soffermandomi sul tema della
stabilità e del buon accordo, che
sembra ora albergare nella S.T.F.,
non si può non ricordare le lunghe
ARIONE 41
L’
Si pompa il cemento nel sottosuolo.
42
ARIONE
L’
E’ oggiancora presente questo
valore, prioritario ai tempi di don
Guetti? Non sempree non dappertutto, almeno a giudicare da quanto si sente o si legge. Al riguardo,
mi sovviene un aneddoto personale, che miveniva spesso raccontato da mia nonna. Si era nel lontano
1922: sua figlia, sorella di mio padre, si era fidanzata con un giovanotto di Pistoia, arrivato inTrentino dopo la fine della guerra. Un
giorno, il ragazzo si presenta al paese dei miei nonni, nella Bassa Val
di Non. Un vecchietto gli chiede
(allora la presenza di un “talian”
in valle era una assoluta novità) informazioni sul motivo del suo arrivo ed ottiene assicurazionisia sulle
sue intenzioni(poiconcretizzatesiin
unfelice matrimonio) che sulla profonda religiosità dei nonesi (visto
che era capitato in un giorno di
domenica).Al che il vecchietto replica : “Sì, i nonesi sono brava e
buona gente.Amano la religione, il
buon Dio e tutti i Santi, ma ne venerano soprattutto due : il dio soldo e la madonna banconota”.
Si era, ripeto, nel 1922. La cooperazione, inTrentino, faceva, si
può dire, i primi passie trovava terreno fertile nelle condizioni economiche disagiate, sia della maggior
parte delle famiglie che della società civile. Però il buon Francesco,
così sichiamava l’interlocutore del
mio futurozio, avevagiàvisto ilproblema.
Oggi la situazione è completamente capovolta: condizioni economiche, in granparte, buone, benessere e lavoro generalizzato: tuttavia non è azzardato ritenere che
la generalizzazione di quella considerazione, giàallora“infieri”, possa
oggi affievolire, ed in qualche caso
far venir meno, il vero valore ed i
principi su cuisi fonda la cooperazione!
Economia
e faticose fasiche hanno portato alla
costituzione delnuovo Consorzio.
Allargando ildiscorso in unquadro
più generale, sia di paese che di
settore, pare opportuno, in questo
momento, rifarsial significato della
parola cooperazione: letteralmente, agire insieme con altri in un lavoro comune. Panzini diceva: “Ho
bisogno per moglie... di una donna che sappia cooperare al mio
avvenire.” Oppure, nel significato
teologico cattolico “cooperare con
la grazia” significa seguirne le ispirazioni.
Le società cooperative sono
caratterizzate infatti dal principio
della mutualità, essendo le loro attività, diretteprincipalmente aisoci,
volte a conseguire un vantaggio
patrimoniale per gli stessi, consistente non solo nelconseguimento
di un maggior utile monetario, ma
anche in una diminuzione del costo
di beni e servizi.
Per tutelare
il nostro territorio
Progetto di Registrazione EMAS per i comuni di Aldeno, Cimone e
Garniga Terme. L’EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) è
un sistema ad adesione volontaria per le imprese e le organizzazioni
che desiderano impegnarsi a valutare e migliorare la propria efficienza ambientale.
Per perseguire l’importante
obiettivo di tutelare l’ambiente e
quindi migliorare la qualità della
vita dei cittadini residenti nel territorio, i Comuni diAldeno, Cimone e Garniga Terme stanno realizzando un progetto unitario di certificazione ambientale per aderire
alla registrazione EMAS.
La Tutela dell’Ambiente richiede la partecipazione di tutti i soggetti presenti nel territorio comunale, con l’obiettivo unico di salvaguardare ilpaesaggio, con le sue
risorse naturali, le specie di animali
e piante promuovendo la biodiversità, ridurre l’inquinamento e lo
spreco di risorse.
Economia
Cos’è l’Emas?
Emas è una normativa europea
ambientale, indicante dei requisiti
e dei parametri che i nostri Comuni devono perseguire al fine di
potenziare e migliorare continuamente le proprie prestazioni
ambientali.
Emas è stato introdotto con regolamento Europeo ed è una
scelta volontaria di miglioramento.
Emas trova fondamento in ini-
ziative ambientali già consolidate
da anni, infatti già a partire dalla
fine degli anni Ottanta, l’azione
ambientale comunitaria si propone di integrare nelle diverse politiche comunitarie le esigenze ambientali.
La politica ambientale parte
quindi da lontano e oggi è arrivata
anche nei nostri Comuni diAldeno, Cimone e Garniga Terme.
I Comunirappresentano infatti
gli attuatori ultimi di molti contenuti della politica ambientale comunitaria e sicuramente rivestono
un ruolo fondamentale per intervenire concretamente a favore
dello sviluppo sostenibile.
I nostriComunisitrovano quindi a occupare una posizione chiave e a detenere un’importante responsabilità nei confronti della
tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.
Quali sono gli obiettivi del
progetto?
I Comuni di Aldeno, Garniga
Terme e Cimone hanno intrapreso lo sviluppo e l’implementazione del Sistema di Gestione Ambientale EMAS per acquisire stru-
menti che possano facilitare la gestione dei compiti istituzionali in
materia ambientale.
Il progetto, si pone in sinergia
e continuità con altre iniziative finalizzate alla tutela ambientale e
alla promozione dello sviluppo
sostenibile già attive nei tre comuni.
Gli obiettivi del progetto possono essere articolati in queste
azioni:
1. Attuare concretamente il
controllo del patrimonio ambientale attraverso un sistema di gestione certificato che sia anche
garanzia di tutela per i cittadini del
luogo, profondamentesensibilialle
tematiche collegate al territorio.
ARIONE 43
L’
2. Impegnare la struttura organizzativa del Comune nel miglioramento dell’efficacia nell’uso di
risorse e prevenire gli effetti negativi di una gestione non modulata
nei confronti della popolazione residente.
3. Migliorare le condizioni generali del territorio per incentivare
uno sviluppo ecosostenibile e diffondere all’interno delle strutture
e delle realtà presenti una cultura
collaborativa della tutela ambientale.
4. Adottare buone pratiche
ambientali perché il loro uso consolidato sia garanzia della persistenza di quelle caratteristiche che
fanno dei Comunitre centri di notevole interesse abitativo.
5. Rappresentare un punto di
riferimento ed un esempio per i
cittadini e gli operatori economici
del territorio per avviare successivamente un programma EMAS.
Quali sono i vantaggi per i
cittadini?
- Miglioramento generale della
qualità della vita dei cittadini e salvaguardia dell’ambiente per le generazioni presenti e future;
- Garanzia del pieno rispetto
normativo e trasparenza delle procedure ambientali;
- Ottimizzazionee riduzione dei
costi di gestione, con conseguente aumento delle risorse da investire in altre attività;
- Incentivazione dello sviluppo
economico del territorio con notevoli potenzialità del mercato locale e turistico;
- Miglioramento della condivisione di tematiche socialie ambientali da parte dei soggetti coinvolti.
Chi è coinvolto nel progetto?
Il Sistema di GestioneAmbientale, incide nelle scelte organizza-
tive e gestionali dei nostri tre Comuni, in maniera diretta sulle strutture gestite da terzi per conto dei
comuni: palestre, centro servizi,
scuola elementare ecc., in modo
indiretto su attività commissionate a terzi, garantendo i collegamenti con le altre attività di rilievo
condotte sulterritorio comunale.
Nella ricerca unica dello sviluppo sostenibile i Comuni condividono problemi e strategie con
tutti gli attori presenti nel territorio: cittadini, operatori economici,
associazioni, insegnanti e ragazzi
delle scuole.
Tutti i cittadini sono coinvolti nelle scelte dei Comuni al fine di
raccogliere critiche e suggerimenti
e far si che l’obiettivo della certificazione ambientale diventi un processo di partecipazione per ripartire e raggiungere gli obiettivi di
miglioramento.
Secondo quanto stabilito dal Decreto Legge 25 giugno 2008
n. 112 dal 26 giugno 2008 la validità della carta d’identità è
elevata da 5 a 10 anni.
Tale norma si applica anche alle carte di identità in corso
di validità alla data del 26.06.2008, le quali verranno rinnovate dall’Ufficio Demografico mediante apposizione di
una nota di convalida attestante la nuova data di scadenza. Non necessita la presentazione di nuove fotografie.
Ulteriori informazioni potranno essere richieste direttamente all’Ufficio Anagrafe del Comune.
44
ARIONE
L’
Economia
AVVISO
VALIDITA’ DELLA CARTA D’IDENTITA’
Al di là della tivù
di Paolo Bisesti
Genitori e figli, creare occasioni di confronto, senza la mediazione
della televisione, per crescere insieme.
Il sole diGiugno ci ricorda che
Attualità
le vacanze sono sempre più vicine
e questo vale anche per Progetto
Giovani.
Sono stati nove mesi molto intensi che ci hanno visto impegnati
in tante attività, di natura diversa
magari, ma sempre accomunate
dalla volontà difavorire nei giovani
una più ampia consapevolezza del
proprio essere parte attiva di una
comunità, unaconsapevolezza che
emerge attraverso il rapporto con
se stessi, con i propri pari, con gli
adulti, con il mondo della scuola,
del lavoro, della cultura e - perché
no? - anche della politica.
Appunto in quest’ottica sono
da leggere le varie proposte che
hanno animato l’attività di quest’anno. Si è voluto ripartire da
quelle iniziative che più hanno lasciato un segno nel percorso, ormai pluriennale, di Progetto Giovani, affiancandole a nuove proposte e graditi ritorni, che hanno
rappresentato un’occasione di
maturazione personale e collettiva, gettando le basi per relazioni
significative e creando occasioni in
cui sperimentare ed essere protagonisti.
Le opportunità non sono certamente mancate.
Il gruppo di giovani volontari, vincitori del viaggio-premio.
Ad Ottobre, per il terzo anno
consecutivo, Progetto Giovani ha
aderito, in collaborazione con la
scuola media diAldeno, all’iniziativa di Legambiente “Puliamo il
mondo” giunta alla quattordicesima edizione. Per un pomeriggio è
stato possibile vedere i ragazzi
delle classi terze colorare con iloro
cappellini gialli le sponde dell’Arione, impegnati a ripulire la
passeggiata che, dal parco comunale, scende fino alla zona dei laghetti.
Come da tradizione, Progetto
Giovani ha salutato l’anno che finiva, organizzando, in collaborazione con ilCircolo Giovanile Culturale Ricreativo, un torneo natalizio dicalcio a 4, che ha visto partecipare giovanidiAldeno, Cimone e Garniga Terme.
Il 2008 si è aperto con il gradito ritorno dell’iniziativa “Nonni al
computer”. Come si era sperimentato oltre due anni orsono, è stato
possibile organizzare un corso di
informatica per principianti, destinato agli “over 50”.
Uno dopo l’altro, gli incontri
sono diventati un’ottima occasione per legare generazioni diverse
in un rapporto cordiale e di reci-
ARIONE 45
L’
Il pensiero va naturalmente a
“La sfida più bella” percorso di
formazione allagenitorialità, sponsorizzato dalPiano Giovanidizona
Arcimaga, che ha incontrato, nel
corso delle quattro serate proposte, una notevole e significativa
partecipazione di genitori, insegnati e persone a vario titolo interessate.
Merito va sicuramente alla capacità del relatore, il professore
Leonardo Milani, di coinvolgere,
appassionare e motivare i partecipanti, offrendo loro un’occasione di dialogo e confronto che vuol
essere d’aiuto per la vita in di tutti
i giorni.
A completare la proposta formativa ha pensato un percorso di
riflessione e analisi del mezzo te-
levisivo, dal titolo “Non ho bisogno di te…tanto c’è la TV!”, che
ha posto l’attenzione sui linguaggi
adottati dalla televisione, da noi
tanto amata, e sugli inevitabili risvolti che questi hanno nel cammino educativo di bambini, adolescenti e pre-adolescenti.
Vorrei concludere proprio su
quello che questi progetti hanno
dimostrato, al di la di tante parole:
magari attraverso mezzi e modi
completamente diversi, è diventato sempre più essenziale riuscire a
sviluppare unlinguaggio costruttivo, basato sul reciproco confronto, in grado di scavalcare e - perché no? - abbattere quelle barriere che possiamo incontrare, vivendo quotidianamente i ruoli diversi
di genitori e figli.
Ciao a tutti!
Mi presento, sono Chiara Cont, la nuova Referente Tecnica del Piano Giovani di Zona
“A.R.Ci. Ma.Ga”.
Il Piano di Zona si rivolge principalmente ai giovani ma anche alle famiglie ed ai rappresentanti del mondo associazionistico e del volontariato. All’interno del nostro Piano è stato attivato
uno sportello informativo che vorrebbe diventare uno strumento di orientamento e di collegamento tra le richieste degli utenti e chi ha la competenza per fornire risposte qualificate.
Vi state domandando a cosa possa servire nello specifico questa proposta? Presto detto!
Volete organizzare con il vostro gruppo un progetto ma non sapete
come fare? Non riuscite ad orientarvi nelle scelte di vita dopo il diploma? Volete informazioni sulla possibilità di fare un’esperienza di
studio o di lavoro all’estero? Nessun problema! Lo sportello “A.R.Ci.
Ma.Ga” è proprio quello che fa per voi!
Lo sportello di Aldeno si trova presso la sede di Progetto Giovani, ex Scuole Elementari, ed è aperto a tutti il lunedì dalle 17.30 alle
19.30, e-mail [email protected].
Sicura che questa iniziativa sarà davvero utile alla nostra comunità, vi saluto e vi aspetto sia allo sportello che ai vari incontri organizzati dal Piano.
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ARIONE
L’
Attualità
proco scambio. Consentire ai giovani di esprimere le proprie conoscenze e capacità, nella consapevolezza di mettersi in gioco per la
comunità, rappresenta sicuramente un primo importante passo per
essere positivi protagonisti del
proprio territorio.
Certamente la vita di Progetto
Giovani è fatta anche di proposte,
che definirei più culturali. E’ il caso
delle serate dedicate l’una ad Alcide De Gasperi, in collaborazione con il movimento Punto Europa e l’altra alle problematiche, legali e non, che qualsiasi utente può
incontrare operando all’interno
della Rete.
Ma in fondo sono altri due i
progetti che più hanno caratterizzato l’attività diquesti ultimi mesi.
El Capitan
di Lorenzo Lucianer
Palma Baldo, prima donna in Europa, conquistò nel 1979 la vetta
del “Capitàn”, l’immenso obelisco di granito nella Yosemite Valley,
in California. Un’impresa che ha portato fama all’alpinista aldenese, benché la sua ricerca fosse da sempre improntata alla riscoperta di vie meno note, preziose come gioielli incastonati nella roccia.
Dalla casa ai confini del bo-
Protagonisti
sco, la vista si apre sulla montagna dirimpetto, dall’altra parte
della valle: la Paganella, il Brenta, ancora pieno di neve, il Bondone. Una casa-capanna, tanto
legno d’abete, arrossato dal sole,
il tetto ricurvo che accompagna
la volta del cielo. Lo spazio, dentro, il respiro ampio di un luogo
al quale il profumo ed il tono caldo delle essenze conferiscono intimità, a dispetto dell’altezza e del
volume. Sulle pareti bianche, i
quadri sono appesi alti, lo sguar-
Sulle Dolomiti, anno 2000.
do deve aggrapparsi al muro per
raggiungerli. Come terrazzini di
roccia che offrono sosta e riposo, nel mezzo della salita.
L’arredamento è allusivo, essenziale, paradigma di chi ha saputo sfrondare la vita dal clangore noioso delle inutilità.
“Tecnicamente, mi dice Palma, il Bondone è bello solo dalla parte di Aldeno, che si inerpica per rocce bianche in direttissima fin sulla Cima Verde,
il Cornetto, il Doss d’Abramo”.
Anche ilBondone è Dolomiti, pensava da piccola, quando la maestra Camilla parlava delle albe e
dei tramonti rosa sui Monti Pallidi della val di Fassa. Anche sul
Bondone la luce prende quegli
stessi colori, dietro il campanile.
Da bambina vi saliva per un
tratto, dalla parte della Bastornada, con una lunga marcia, nel
giorno della festa degli alberi, partendo tutti insieme, i ragazzini delle scuole, dal piazzale della chiesa.
Non c’era, adAldeno, una tradizione di arrampicata. C’erano
le camminate in montagna, le gite
sui prati di Cei, di Garniga, delle
Viòte, che ricordavano piuttosto
le fatiche contadine di chi andava
alle alte per falciare il fieno o per
far legna, marce finalizzate all’economia della famiglia, e il panorama che si godeva dal Cornét era un regalo in più.
L’alpinismo era ancora, negli
anni ’50, uno svago per benestanti, lontano dalla cultura dei contadini, come lo era il viaggio fine
a se stesso, che non portasse ad
un approdo di lavoro o ad una
mèta spirituale.
Per Palma Baldo, la montagna
fu prima di tutto un’attrazione fisica, estetica.
I colori che cambiano con le
luci e le stagioni, certi gialli, arancioni, rossi, che esaltano le crode
con ombre taglienti, come il rasoio luminoso dell’aurora o della
sera. Le piante, le varietà del verde, i vapori della pioggia sul terreno caldo dell’estate, i passi attenuati dagli aghi di pino e larice
dentro iboschi. Gli odori ed i profumi, i rumori dell’aria e degli ani-
ARIONE 47
L’
mali. E le verticalità nude della
roccia.
Quando le sue mani cominciarono ad afferrare la materia della
montagna, gli appigli, i sassi, gli
incavi, Palma scoprì in sé la naturalità del gesto, l’armonia spontanea dei movimenti che la portavano in alto. La montagna era
fatta per lei e lei era per la montagna.
Era figlia di agricoltori: Giuseppe Baldo, suo padre, che fu sindaco diAldeno, lavorava la campagna. Sua madre, Rina, faceva
il mestiere delle contadine di allora: figli, casa e campagna. O,
meglio, figlie, visto che quattro
erano, e tutte femmine: suor Fabrizia, la primogenita, che in casa
chiamano ancora conil suo nome,
Lucia. Poi Giuliana, Palma e Damiana.
Abitavano al Caf, il capo del
paese, perché allora era l’ultimo
nucleo di case, verso Sud. Da lì
si muovevano le giornate di Palma: scolara alle elementari con la
48
ARIONE
L’
maestra Camilla Gottardi e quindi alle medie, prima classe la sua,
quella del ‘52, ad accedere nel
1963 alla nuova media unificata
del preside Mario Bauer.
Fu alle magistrali, a Trento,
che si concretizzò la sua passione per l’arrampicata, con i primi
corsi della SAT, sulle palestre di
roccia a Romagnano ed ai Bìndesi, nel 1971. Si era iscritta agli
alpinisti d’impulso, una volta capito che quello era il suo mondo,
fuori dal paese. Dalle escursioni
dei primi approcci, fino alla scalata vera e propria, passò poco
tempo. Sapeva di poter disporre
di strumenti innati, naturali, per
arrampicare. Occorreva solo conoscerli e disciplinarli.
Erano tempi ruvidi, per una ragazza, in un ambiente del tutto
maschile. L’ironia, le battute,
l’avversione nemmeno tanto velata di qualche istruttore erano
ostacoli altrettanto duri delle pareti e dei tiri di corda. Il vento del
’68 non aveva ancora mutato la
Capucin (Monte Bianco), anni ’90: via
Bonatti.
Protagonisti
Dru (monte Bianco), anni ’90: via Americana.
rotta dell’alpinismo. La salita, la
montagna, erano allora azione e
teatro di un dramma, nella cultura e nella percezione dell’accademia, copioni scritti con le ciglia
aggrottate, la penna intinta nel
pericolo, nella sofferenza. E quella sua femminilità, che la portava
a trasmettere le sue emozioni in
un modo diverso dalla maniera
rude e laconica dei maschi, costituiva in un certo modo una turbativa, nell’equilibrio di un mondo che si alimentava di coraggio
e paura, dove l’obbligo di manifestare quello, quanto di nascondere questa, era la regola.
Palma Baldo era brava. Alla
naturalità con la quale saliva la
roccia, alla spontanea capacità di
leggerne le tracce e gli indizi, accompagnava la facilità nell’apprendimento. Imparava presto,
lasciandosi alle spalle gli inconvenienti, rubando l’esperienza dai
racconti dei maestri, ascoltando,
interrogando.
Pic Adolphe (Monte Bianco), anni ‘90.
Protagonisti
Fu presto pronta per le grandi
scalate: dopo tre anni di scuola e
di preparazione, la prima salita
vera: la Via delle Guide sul Crozzon del Brenta. Era il 1974. Bruno Detassis la aveva aperta nell’Agosto del ’35 con Enrico Giordani. E proprio il grande vecchio
dalla barba bianca interrogò, a discesa ultimata, nella quiete del suo
rifugio ai Brentéi, quella ragazza.
Detassis che tracciava vie aperte, affinché gli altri potessero ripeterle, che disdegnava gli arrampicatori moderni, sulle cui orme
– era convinto – pochi altri, se
non nessuno, avrebbero camminato. Fu sorpreso e un po’ spiazzato: volle sapere tutto, il come, i
dettagli dell’impresa di Palma
Baldo. L’interesse che Bruno
mostrò per ciò che lei aveva fatto
quel giorno, fu per Palma un passaporto, il marchio di qualità che
il gigante della montagna le aveva
donato.
Fu come se si fosse aperto un
varco nuovo, nella prospettiva di
Palma. E le cose difficili, le scalate impegnative, le grandi vie di
sesto grado, lunghe, estenuanti,
divennero appuntamenti consueti.
Gli studi, nel frattempo. Dopo
le magistrali, la scuola di tecnico
di radiologia, la specializzazione
clinica che la portò a contatto con
il dramma ed il dolore, dentro le
vite degli altri. Ed ancora di più la
montagna divenne riparo e ristoro, via di fuga dall’oppressione
della quotidiana fragilità.
Nella montagna trovò il suo
compagno: Giovanni Groaz, erede di una dinastia di guide alpine
della val di Rabbi. Sognatore e
filosofo, Giovanni, benché scalatore di grande levatura tecnica,
uno dei migliori in Italia, capace
però di organizzare sogni e pensieri in imprese alpinistiche. Fu
subito simbiosi, condivisione di
orizzonti. In quell’anno Palma
percorse la via di Raffaele Carlesso sulla Torre Trieste, altra gloriosa eredità degli anno ’30,
quando la scalata in libera aveva
raggiunto la piena maturità, ineguagliata fino agli anni ‘70.
Non c’era paura, nei sentimenti di Palma. “Mi è naturale l’arrampicare”, racconta. “Ma la
dimensione fisica, la sicurezza
e l’eleganza del gesto sono il
punto d’approdo di una lunga
catena di preparazione che mi
consente, allora come adesso,
di godere appieno delle grandi
solitudini in parete, della magnificenza dei paesaggi, di andare cioè al di là della fatica,
di apprezzare nell’asprezza della roccia la bellezza d’un passaggio, la scoperta di una fenditura o di un appiglio”.
L’entusiasmo sobrio ma coinvolgente di Giovanni la trascinò
da una vetta all’altra in poco tempo: le tre pareti Nord delle Cime
di Lavaredo, la Nord del Cervino, sul versante svizzero, la Nord
del Grand Jorasse, demarcazione aostana, a quasi 4 mila metri,
del confine tra Italia e Francia nel
Clocher du Tacul (Monte Bianco), anni ‘90.
ARIONE 49
L’
50
ARIONE
L’
sua freschezza di giovane donna,
si esaltò l’armonia tra il suo corpo e la roccia, ma dovette imparare e confrontarsi. Osservò gli
altri, senza pregiudizi, assorbì per
un po’ lo spirito di quell’alpinismo
giovane e trasgressivo, fantasioso perché senza scuola, prammatico, che si poneva l’obiettivo di
spingere l’arrampicata libera al limite della caduta, attraverso il
metodo dell’allenamento continuo, ma lasciando il sasso e l’ambiente puliti. La salita al Capitan
non richiedeva, a Palma, tutto
questo. Tuttavia esigeva, in notevole misura, di rinunciare alle radici che avevano alimentato la sua
esperienza di scalatrice fino a quel
momento. Conla stessa confidenza con la quale aveva affrontato
le crode dei Bìndesi agli esordi,
Palma si adattò al nuovo contesto ed arrivò in cima, con Giovanni e l’amico Franco Perlotto.
Era il 1979. Quattro giorni in parete, il ghiaccio nelle fessure e tanta neve alla sommità, la notte sospesi come pipistrelli, tra la roccia, il cielo ed il suolo sempre più
lontano. Sonni interrotti, brevi,
scanditi da troppi pensieri, l’attesa oppressiva e spasmodica
della prima luce, liberatoria, che
pone fine all’attesa e ti riporta all’azione. Un’impresa che ebbe
eco sui giornali e che la proiettò
molto in alto della considerazione degli scalatori, proprio perché
donna.
Ma per Palma Baldo non è
questione di genere. “Non ho
mai cercato la competizione”,
dice. “Nell’alpinismo non ha
senso la competizione, il fatto
di essere la prima donna a compiere un’impresa non mi riguarda. Non puoi scalare per fare
un record, lo devi fare per te
stessa, per coerenza con ciò che
sei. Se scegli una via, lo fai perché è prestigiosa, perché attraverso i racconti di chi la ha percorsa ne pregusti il fascino, la
sfida tecnica. Questi sono i criteri. Con gli anni ho affinato il
gusto, ho imparato a cercare la
preziosità di una fessura, la levigatezza di una placca, la
lama di un diedro. E questo non
lo trovi solo in California: c’è
molto di bello anche nelle Alpi,
basta cercare, rovistare nei racconti degli altri. Mi attirano gli
itinerari meno noti, quelli che
si nascondono nelle lacune della storia dell’alpinismo. Nelle
Alpi Giulie, ad esempio, trovi
un alpinismo che si dilata su
orizzonti vasti, che appaga la
Petit Capucin (Monte Bianco), anni ‘90.
Protagonisti
massiccio del Bianco.
Tappe di avvicinamento all’Impresa, la ribalta internazionale
che pure Palma Baldo non aveva
mai cercato: la scalata del Capitan nello Yosemite National Park,
in California, ombelico planetario
del free climbing. Un granito di
900 metri, montagna sacra dei
nativi americani, la sfida più ardua per i più bravi. Palma Baldo
fu la prima donna in Europa ad
arrivare in cima a The Nose, lo
sperone meridionale, la sfida in
assoluto più ardua del Capitan.
Un’esperienza di rottura, per lei
che fino ad allora aveva cercato
caparbiamente le salite di scuola
classica, le orme dei maestri.
A cominciare dal viaggio: 27
anni, il primo volo aereo, la California degli hippies, la trasgressione che si intrufolava nell’arrampicata, capelli lunghi, jeans,
colori e musiche, l’odore della
marijuana tra le piccole tende
piazzate ai piedi della roccia, nel
mitico Camp Four, scacciavano
i fantasmi grigi e severi della tradizione, i pantaloni alla zuava in
naftalina. Anche gli strumenti tecnici erano contradditori e nuovi,
gli scarponi in soffitta, le scarpette da aderenza, francesi, come
morbidi guanti nei piedi, i chiodi
di acciaio speciale, i dadi ad incastro per sfruttare le più piccole
fessure senza rovinare la parete
levigata.
Il mondo irrituale dell’alpinismo americano irruppe come un
torrente nella vita di Palma. Incontrò e ne ebbe giovamento la
Protagonisti
ricerca dello spazio, non sempre soddisfatta in altri distretti
delle Alpi. Altri spunti preziosi
li ho trovati nei gruppi meno
noti dell’Austria, della Francia,
nel Delfinato, in Germania,
dove alla base delle pareti non
ci sono file d’attesa, dove
l’ascensione ha un respiro più
largo e più umano”.
Dopo El Capitan, altre montagne ancora, fino al matrimonio
con Giovanni, tre anni più tardi:
l’approdo di un sodalizio cresciuto su percezioni condivise, più
che sulle parole. Né Giovanni, né
Palma amano tornare sui ricordi.
Delle scalate, delle imprese parlano poco tra loro. Un atteggiamento di profondo rispetto per
l’intimità e l’autonomia dell’altro,
di delicato ritegno nei confronti
della memoria. Ad ognuno il suo,
nessun esproprio. La curiosità è
riservata al domani, alla prossima scalata. Oppure agli altri, ai
quali si può raccontare ciò che si
aspettano di sentirsi dire, delle
difficoltà e delle bellezze, delle
fatiche e del divertimento, dell’avventura e della paura. Giovanni e
Palma sono spesso narratori di
tutto ciò, nelle serate di conferenze, assemblee, film e diapositive,
nelle mattinate delle scuole. Lei
diventa istruttrice, insegna a scalare ai ragazzi. Anche a Fabio
Stedile, ricorda. Ragazzo fantasioso, comunicativo, con la fissa
dell’Himalaya e del Cerro Torre,
sensibile al vento nuovo che, grazie alle esperienze della sua generazione, cominciava a soffiare
Aguilles du Chamonix (Monte Bianco),
anni ‘90.
anche nell’alpinismo nostrano.
Ragazzo di grandi promesse, dalle grandi sfide: primo italiano, nel
1985, a salire con Sergio Martini, Fausto De Stefani ed Almo
Giambisi, gli 8.473 metri del
Makalu. Una partita interrotta, la
sua con la montagna, nella Patagonia argentina, alla base del Cerro, qualche anno più tardi, nel
1994.
La vita di Palma e Giovanni si
dipana così, intensa, tra le scalate ed il lavoro, per alcuni anni. Per
Palma nei reparti di radiologia,
della Cassa Malati e dell’ospedale. Per Giovanni sempre sulla
montagna, che frequenta quotidianamente anche per professione,
con la sua azienda di disgaggi in
parete.
Arriva Silvia, il 22 Settembre
dell’87. Cambia la vita, la bimba
è una presenza totalizzante, soprattutto nei primitempi. Poi, man
mano che la piccola cresce, c’è il
riavvicinamento alla roccia. Dap-
prima nelle palestre, nei dintorni
della città, con Silvia accanto, a
familiarizzare, curiosa e divertita,
con corde e moschettoni. Pian
piano, successivamente, in un raggio di esplorazioni sempre più
ampio.
Di nuovo El Capitan, nel ’92.
Di nuovo i pensieri nelle notti californiane, appesa in parete. Questa volta però c’è Silvia. E non fa
compagnia, viceversa, è un’assenza struggente. La lontananza non
trova compenso nel traguardo in
vetta. In quelle notti, Palma decide che è venuto il momento di
chiudere con le grandi salite, almeno finché Silvia non sceglierà
la sua strada. Diventa brava, la
ragazzina. Dalla madre ha ereditato la naturalezza del gesto, la
confidenza con la pietra. Ma i suoi
interessi vanno in altre direzioni,
è affascinata dall’arte, frequenta
architettura, nella scuola di Mario Botta, in Svizzera.
Torna allora il richiamo del
viaggio, quando il ruolo di madre
si fa meno urgente. Ancora partenze, per il Canada, il Bugaboo,
nella Colombia Britannica, di nuovo gli spaziimmensi, dentro i quali
esplorare se stessi. Altre culture
alpinistiche, l’impatto con la cura
maniacale dei canadesi per l’ambiente: nemmeno la tenda si poteva piantare sull’erba, ricorda
Palma. Si dormiva sul duro, sulla
ghiaia, quando andava bene.
Consapevolezza non ancora raggiunta, sulle Alpi, a distanza di
vent’anni.
“Esperienza e conoscenza,
ARIONE 51
L’
L’Himalaya? Le chiedo.
“E’ lontano dalla mia idea di
alpinismo. Non mi posso immaginare con sherpa e portatori al
mio servizio, mentre vado a divertirmi in una terra affamata,
mentre attraverso con i miei passi occidentali e ricchi una società
di poveri, alla quale non appartengo. Non è con questo che voglio misurarmi”.
Ricordi la paura?
“Quando si cade – e mi è
capitato più volte, per fortuna in sicurezza – non c’è tempo di aver paura. Non c’è il
grido, c’è sgomento e sorpre-
Crescent Spire (Canada), anno 2005.
52
ARIONE
L’
Bugaboo Spire (Canada), anno 2005.
sa. La paura è piuttosto una
scarica di sassi, un temporale
che ti mitraglia di fulmini in
parete. Ho ricordi netti: la Nord
del Cervino, partiti con il cielo
sereno, freddo intenso, segni
stabili. E invece, a tre quarti
della parete, nel primo pomeriggio, una nevicata fitta, accecante, le saette, gli schiocchi
assordanti delle scariche, la
corsa verso la via della discesa. Oppure il ritorno dalla Via
degli Americani, sul Dru, nel
Monte Bianco, una discesa accompagnata dal sibilo fragoroso delle rocce che ti passano
accanto come proiettili e dalla
visione atroce dei resti d’una
cordata travolta ed uccisa dalla frana. O il Cimon della Pala,
sopra San Martino, dove un
temporale sbucato dal Lagorai
ci girò intorno per mezz’ora,
scaricando grandine e fulmini
senza mai colpirci, come un
inetto cecchino che sparacchia
senza far male, ma spaventando a morte un bersaglio inerme. La paura è legata all’imponderabile, a ciò che non si
può controllare, alla fortuna in
una disciplina che, come altre,
può essere anche mortale”.
La fortuna, il caso: Palma li ha
sperimentati per anni, nelle corsie di ospedale, nei verdetti di radiografie che non lasciano scampo. Sofferenza, soprattutto quando si tratta di bimbi. Per quindici
anni, dal 1991, ha operato in radiologia pediatrica, un lungo strazio che logora l’anima, che rende
insopportabile anche un lavoro
appassionante.
Adesso insegna all’università,
nel dipartimento che la facoltà di
medicina di Verona ha aperto ad
Ala. Continua a vedere quelle radiografie, ma lontano dai reparti,
dove gli occhi dei bambini non incrociano i suoi. Un diaframma che
tiene a bada il dolore, come la
montagna, talvolta.
Delfinato (Francia), anni ’80: Aguille
Dibona.
Protagonisti
ricerca. Se la passione che ti
muove è vera – dice Palma –
trovi il modo di organizzarla e
di seguirla, senza stravolgere la
tua vita, quando essa non ti appartiene completamente. Aggiungi un capitolo all’altro, senza fretta, come gli anelli di un
albero, e la pianta cresce”.
Grazie Daniele!
di Gloria Bernardi
Nel denso calendario di impegni della Banda di Aldeno, anche il
doloroso compito di accompagnare i funerali di Daniele Baldo. Il
rimpianto per un sindaco che ha contribuito in modo significativo
alla crescita del gruppo aldenese.
Conilpassaggio dall’ora solare
Associazioni
all’oralegaleleseratesiallunganoeil
buio tardaadarrivare, sihal’impressione chelecosechesipossono fare
aumentino. Ecco che così, dopo
cena, la fresca brezza della sera fa
venire voglia dipasseggiare. C’èchi
preferiscearrivarefinoailaghettipercorrendo la camminata lungo il torrenteArione, chiinvecescegliedigirovagare per le vie del paese e osservarneicambiamenti.Passando da
Piazzola, sinota la ristrutturazione
dell’edificio chehaospitato per tanti
anniilBar StelladiAnnaTonolli;sesi
prosegueperilpaesevecchio,inPiazza Garibaldi siviene accoltida case
ormaiquasitutte ristrutturate, le cui
facciatesono dipinteconcoloricaldi
erassicuranti.Arrivandoametàdivia
Roma, si incontrano gli imponenti
lavoridicostruzione della struttura
che ospiterà, con il progetto di coresidenza,lesedinuovedialcunedelle
associazioni aldenesi, fra le quali la
nuova sede della Banda Sociale di
Aldeno. Cisi fermaadosservarecon
curiosità e subito viene da guardare
al di là di quello che si vede, al di là
del cemento, delle assi puntellate e
dei cartelliche delimitano l’accesso
alcantiere. Siimmaginano imusicisti
sedutiafarprove,ilvaievienidistrumenti, partitureedivise nuove, sembra giàdisentire melodienuoveche
verranno eseguitefraqueimuri. Ma
l’entusiasmo e lafrenesia, affinché il
tempopassiinfrettaesitraslochipresto nellanuovaedefinitivasededella
Banda Sociale, sismorzano quando
viene inmenteche a quei festeggiamentimancherà uno degliarteficidi
questo traguardo, tanto atteso dalla
Banda:ilSindaco,DanieleBaldo.Tutti
ibandisti ricordano Daniele conaffetto e profondastima, per la sensibilità che ha sempre dimostrato nei
confrontidelgruppo e delle difficoltà che la Banda ha dovuto affrontare nel corso del tempo e per la disponibilità conla quale rispondeva
ainostritimoriealle nostrerichieste.
L’affetto che Daniele nutriva per la
Banda derivava probabilmente anche dalfatto che ilsuo papà, Gustavo, era stato, nella Banda, suonatore diflicorno baritono per più di 60
anni. L’ultima volta che Daniele ha
incontrato ilPresidentee parte della
Direzione della Bandaè stata in occasione della stesuradelprogetto finale della nuova sede. Le decisioni
diquelpomeriggiostanno perdiventare visibiliatutti. Questo cipermetterà di ricordare sempre Daniele e i
princìpi chelo hanno resotantocaro:
la ricerca deldialogo e delconfronto, l’importanzadella collaborazio-
ARIONE 53
L’
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ARIONE
L’
un progetto comune, quello cioè di
far crescere la Banda e portare il
nome del gruppo e quello del nostro Paese alivellisempre migliori.
***
Congratulazioni Maestro!! La
Banda SocialediAldeno èorgogliosa di informare i lettori che il 25
Maggio il nostro Maestro Paolo
Cimadom, dopoaver conseguito nel
2005 ildiplomatriennaleinDirezionediBanda, haottenuto presso l’Instituto Superiore Bandistico Europeo il diploma di specializzazione,
frequentando il “Corso superiore
biennale diDirezionediBanda”, dirigendo la strepitosa Orchestra Filarmonica Mousikè nell’esecuzione
di Dance Founambulesque di Jules Stress.APaolo vanno i complimentipiùsinceriperilraggiungimento diquesto importante traguardo!
E, parlando dimaestri, non possiamo non ricordare quello della
Bandina, Iari Dallago, ed isuoipiccoli musicisti che il mercoledì dalle
19.30 alle 20.30si ritrovano insede
della Banda per fare prove. Fra gli
appuntamentipiùimportanti, ricordiamo la Rassegna di Bandine, tenutasi adAldeno il 5Aprile presso
ilTeatro Comunale, alla quale hanno partecipato icomplessigiovanili
di Volano e Folgaria e il concerto
eseguito all’apertura dei festeggiamenti della Sagra di S. Modesto
venerdì8 Giugno.E’ ormaiarrivato
iltempo delle vacanze, icorsi musicali e le prove vengono quindi sospesi: buone vacanzead allievie insegnanti e arrivedercia Settembre!
Diamoilbenvenutoinvecealnuovo componentedellaDirezione del-
la Banda, Nicola Baffetti, eletto in
sostituzione di Katia Dallago che,
dopo moltiannidimilitanzanelConsiglio Direttivo,hadecisodinonproseguireconulteriorimandati.Ringraziando Katia della disponibilità dimostrata, auguriamo a Nicola una
lunga eproficua collaborazione.
Fra le uscite della Banda ricordiamo invece la sfilata per le vie di
Trento il25Aprile inoccasione dellaGiornatadellaLiberazione, leProcessioniper laMadonna diGarniga
Terme il 27 Aprile e diAldeno il 4
Maggio e il già citato Concerto di
Primavera in Piazza della Torre ad
Aldeno la sera del 4 Maggio, durante ilqualesono statipremiatiper
i 30 anni di permanenza in Banda
Lucio Bernardie Gastone Dallago,
per i20 anniFabrizio Peterlinie per
i 10 annidi Banda Federico Clappa
e Nicola Baffetti.
LaSerataConcerto, arrivata alla
22a edizione, siè tenuta adAldeno
il 14 Giugno con i concerti della
MusikkappelleAntholzdiAnterselvadiMezzo (BZ) e della Filarmonica “G. Puccini” di San Giminiano
(SI). Ungrazieatuttiglisponsor che
hannopermessolarealizzazionedella serata e a tutti icollaboratori che
da anni sono vicini alla Banda e offrono unservizio impeccabile.
Ricordando che per mettersi in
contatto con la Banda è sufficiente
digitare l’indirizzo internet
www.bandasocialealdeno.it oppure
scrivere all’indirizzo mail
[email protected], auguriamo atuttiilettoriunabuona estate ed unarrivedercial prossimo numero dell’Arione.
Associazioni
ne. Quando si perde una persona
amata o unamico, sembra impossibile, mailsole continua asorgere e i
gelsominitornano afiorire, rilasciando nell’ariailloroinconfondibileprofumo;anche ilcuore continuaa battere, malo fa annegato nella nostalgia.
***
Lo scorso 29 Marzo, la Banda
Sociale ha partecipato a Riva del
Garda al Concorso Bandistico Internazionale Flicorno d’Oro, una
delle più prestigioseribalte europee,
concorrendo in2acategoria. Ilpezzo d’obbligo, scelto dalla Giuria del
Concorso per la categoria era una
suite, e precisamente“Suite onCeltic Folk Songs”: un brano che ci è
costato un impegno euno studio intensiin quanto è lontano dalgenere
chelaBandaabitualmentesuona. Le
musiche eseguitealConcorso sono
state presentate al pubblico in occasionedelConcerto tenuto inPiazza dellaTorre, il 4 Maggio e hanno
riscosso un grande successo. Il risultato ottenutoalConcorso rappresenta la buona condizione in cui la
Banda si trova, ottenuta conun impegno costante nel tempo e con la
continuavogliadimigliorarsi.
Sul libretto cheinvita la popolazione a partecipare alla 22a edizione della Serata Concerto è pubblicata la foto che abbiamo scattato
all’uscita dal Palacongressi di Riva
del Garda, subito dopo il Concorso: siamo tutti sorridenti e pieni di
entusiasmo. Quello chesivede è un
gruppo di persone diverse una dall’altra, ognuna conla propria storia
e i propri desideri, ma coinvolte in
Corpo Vigili del
Fuoco Volontari
di Rudy Cimadom*
E’da poco trascorso un anno da quando Giuseppe Beozzo ci ha lasciati. I pompieri, assieme al resto della popolazione di Aldeno, sono
rimasti increduli di fronte al lutto improvviso.
Anche dopo la tua uscita dal
Associazioni
Corpo eravamo abituati alla tua
presenza: in occasione delle nostre manovre in piazza, quando
organizzavamo le feste con i nostri colleghi di Zelezna-Ruda,
quando si passava da Piazzola
in emergenza per qualche intervento, tu eri sempre lì, in apprensione, come se volessi proteggere i tuoi pompieri, ai quali hai dedicato gran parte della tua vita:
prima come vigile semplice, poi
come vice comandante, per un
totale di 32 anni di servizio, fino
al Gennaio 1992, quando ti sei
dimesso dal servizio per rimanere comunque vicino a noi in qualità di vigile onorario.
Eri sempre molto interessato
alle nostre attività, specialmente
a quelle di emergenza; mi chiedevi spesso notizie sull’andamento del Corpo e sempre ti
complimentavi sul nostro operato.
Il mio ricordo va spesso indietro di qualche anno, quando
la nostra caserma si trovava
presso la canonica e ricordo che,
quando suonava la sirena, tutti i
vigili accorrevano per far fronte
Da sinistra: Silvano Baldo, Marcello Muraglia, Giuseppe Beozzo e Giuliano Baldo.
Giuseppe Beozzo, durante una manovra
di addestramento.
all’emergenza richiesta; ma tu,
abitando lì vicino, avevi già aperto il portone e con un irrefrenabile nervosismo, tipico del tuo
carattere e proporzionale alla
velocità di rotazione della tua inseparabile sigaretta fra le labbra,
eri già pronto a partire. Sono tutt’oggi momenti indimenticabili e
coloro che hanno condiviso con
te l’attività di pompiere hanno da
te imparato molto; la tua energia, la tenacia, il tuo entusiasmo,
la tua simpatia. Ancora oggi,
quando, durante le nostre esercitazioni, eseguiamo il montaggio
della “Scala italiana”, si sente
ARIONE 55
L’
spesso dire: “Ah….se ghe fussa
chi l’Bepi!”
Con te abbiamo trascorso un
periodo indimenticabile e siamo
sicuri che da lassù avrai sempre
un occhio di attenzione nei nostri confronti e che ci proteggerai nel nostro lavoro di pompiere.
Chi va e chi viene
Tania Osele, Simone Coser, Desireè Belfanti: le nuove leve.
rone e facente le funzioni di cassiere. Infine il vigile Simone
Coser, entrato a far parte del
corpo anch’egli nel Gennaio di
quest’anno.
Ringraziamo inoltre i vigili dimissionari: Stefano Ridolfi, Roberto Maistri, Leonardo Maistri
e Stefano Enderle, per il servizio
svolto nei relativi periodi di appartenenza al corpo.
Ricordiamo inoltre che il corpo dei pompieri è sempre alla ricerca di giovani motivati, capaci
di affrontare responsabilmente
questa missione che, seppur molto impegnativa, sa restituire delle gratificazioni inestimabili a chi
ci crede seriamente.
* Comandante dei Vigili del
Fuoco Volontari di Aldeno
Associazioni
Il Corpo dei Vigili del Fuoco
Volontari diAldeno, nell’ultimo
periodo ha subìto alcune variazioni all’interno del proprio organico. Seguendo un ordine
cronologico quindi possiamo
dire di aver registrato alcune
nuove assunzioni: la prima riguarda la vigile Desireè Belfanti
entrata nel Settembre 2007,
proveniente dal corpo di Matterello. A seguire, la vigile Tania
Osele, entrata nel Gennaio 2008
proveniente dal corpo di Lava-
56
ARIONE
L’
Sei mesi di successi
di Samuele Cont e
Alessandro Cimadom
Attività intensa del Circolo giovanile, che offre a tutti i ragazzi spazi
ed occasioni per impegnarsi.
Ci troviamo a distanza di sei
Associazioni
mesi a commentare l’andamento
dell’attività dellanostra associazione. Sei mesi di crescita contraddistinti dall’aumento del numero di
soci, arrivatiquasi a cento, e da una
serie di attività svolte con successo. Apremiare questa serie positiva è la costanza e l’impegno di coloro che hanno partecipato all’organizzazione, valorizzataancor più
dal fatto che alla base di tutto questo cisono igiovani. E’, infatti, l’essere un’associazione autogestita il
vero punto di forza del Circolo, in
quanto permette di proporre attività che maggiormente si adattano
alle esigenze giovanili o che sem-
plicemente permette ai ragazzi del
nostro paese di conoscersi e condividere alcunimomenti assieme.
L’anno è iniziato con ristrutturazione della sede, in particolare
conlatinteggiaturadelle pareti, sulla
quale spiccano ora vistosi i nuovi
murales dipintida Gianni Beozzo,
Stefano Rossi, Matteo Daldoss all’entrata, mentre nella sala principale si fa largo la fantasia dei novelli pittori che si sono prestati al
duro lavoro di rendere più confortevoli le sale. Per quanto riguarda
le attività, il2008 è cominciato con
una maratona di film e con le domeniche inpalestra, finalizzate alla
preparazione per il consueto tor-
I ragazzi del Circolo Giovanile davanti al murales di Matteo Daldoss e Stefano Rossi.
neo di pallavolo. Tale torneo, svoltosi domenica 6Aprile nella palestra della scuola media diAldeno,
ha visto l’adesione di dieci squadre
che si sono scontrate da mattino a
sera ed unapartecipazione, fra giocatori e spettatori, che ha superato
le 100 persone. Un vero e proprio
successo per questo evento che
vieneportato avantidalCircolo giovani ormaida molto tempo.
Ad alimentare le serate in sede
ci sono state numerose feste, rivolte all’intrattenimento deisoci e soprattutto al coinvolgimento di coloro che ancora non conoscevano
la nostra realtà. Insuccessione temporale abbiamo avuto la serataconcerto dei Silver Sound, band
locale che ormai tutti, credo, conoscono per la sua bravura, ma
anche per la disponibilità nel partecipare alla vita associazionistica,
dandole quel qualcosa in più che
solo la musica sa dare. Alla serata
avevano partecipato anche i Noise
ARIONE 57
L’
ritrovo per i giovani, sia quello di
dare luce e spazio alle band locali.
Concludiamo con il presentare
i nuovi membri che da quest’anno
si sono affiancati al già consolidato consiglio direttivo: Alessio Beozzo, Jessica Beozzo e Sara Cimadon. Questo è un segnale chiaro di come i passi fatti finora rendano la nostra associazione, gli
spazi e le risorse di cui usufruia-
mo, una realtà accessibile a tutti i
giovani del paese.
Vogliamo infineringraziare tutti
coloro che partecipano attivamente, sia dentro che fuori dal direttivo, per portare avanti questo nostro progetto comunitario, che oltre a daremolta soddisfazione a chi
vi partecipa mette in luce la voglia
diresponsabilizzarsidimoltigiovani del nostro paese.
Un angolo accogliente nella nuova sede
del Circolo Giovanile.
58
ARIONE
L’
Gianni Beozzo al lavoro.
L’opera finita.
Associazioni
Keeper, band emergente nel panorama musicale trentino, che ha dato
prova della solidità delle mura delle ex-scuole elementari, con i suoi
ritmi ed isuoi suoni prepotenti ma
coinvolgenti.Abbiamo avuto poi il
St. Patrick party, indimenticabile
festa a tema (irlandese) che ha entusiasmato i partecipantied ilToga
party, che ha riproposto lo stile nel
vestiredegliantichiromanialla“AnimalHouse”.
E’ stato con grande dispiacere,
che il 17 maggio a causa del maltempo, abbiamo dovuto annullare
e posticipare a Giugno il Circolo
Day, abituale ritrovo dei soci del
Circolo che doveva svolgersi al
parco delleAlbere.
Per quanto riguarda gli ultimi
impegni, citiamo la serata-concerto del28 Giugno, nella piazzadiAldeno che ha visto il susseguirsi sul
palco dei“Silversound”edei“Fuori
dal tempo”. L’obiettivo è stato,
come sempre, sia quello di offrire
un momento di divertimento e di
L’utilità del
volontariato
di Ivone Bisesti
La riflessione e la testimonianza di una volontaria dell’associazione
AVULSS di Aldeno dal 1995.
Essere volontariin una comu-
Associazioni
nità per me ha significato non rinchiudersinell’individualismo e avere una maggiore sensibilità verso
chi è meno fortunato. Tutto questo ti apre il cuore e la mente verso nuovi modi di essere.
L’esperienza del volontariato
ha aiutato me in prima persona a
capire che la vita è un dono unico
e irrepetibile e se si può fare qualcosa per gli altri non ci si deva mai
tirare indietro, che donare non è
qualcosa di materiale ma offrire il
proprio tempo e le proprie energie a chi ne ha bisogno, ti arricchisce interiormente, che non tutte le
difficoltà si possono risolvere da
soli ma ci vuole l’aiuto degli altri
ed è per questo che viviamo in una
comunità.
Nella nostra società, dove la
tendenza è quella di rinchiudersi
nella propria quotidianità, non si
pensa tanto agli altri. Con il volontariato si lasciasempre una porta aperta verso chi ha più bisogno.
L’AVULSS è un’associazione
dove non sei solo ma sei sempre
in contatto con tutte le persone che
collaborano sul territorio e mensilmente ci si incontra. Le riunioni
ti rendono più sicura e non ti senti
sola perché il confronto è possibile nel gruppo. La formazione è
sempre costante e tra i giovani
d’Italia ogni anno ci si trova per il
convegno Nazionale Giovani
AVULSS.
ASSOCIAZIONE AVULSS DIALDENO – ONLUS
38060 ALDENO (TN) – Via al Bondone, 9 – 0461/842310
Associazione per il Volontariato socio-sanitario aderente alla Federazione AVULSS
L’attività di volontariato dell’associazione AVULSS diAldeno, si svolge nell’ambito socio-assistenziale.
Le referenti dell’associazione sono disponibili per informazioni
e segnalazioni: Donatella Lorandi, presidente - tel.0461/842310;
Vittoria Baldo, vice presidente -tel.0461842535; Ivone Bisesti,
amministratrice - tel. 0461/843031; Maria Gottardi, responsabile
culturale- tel, 0461/842864; Maria Carla Mosna - tel. 0461/
842420.
ARIONE 59
L’
Sorrisi speciali
di Maddalena Chiaserotti
Prosegue il cammino dell’associazione “Aiutiamoli a vivere”, che
ha accolto per un mese nella scuola di Aldeno un gruppo di bambini
bielorussi.
sensibilità e alla disponibilità delle
famiglie che credono inquesto progetto umanitario, 11 bambini bielorussi sono stati ospiti delle nostre comunità (Aldeno e Garniga
Terme) dal 19 aprile al 17 Maggio. I bambini hanno frequentato
la scuola elementare con la spumeggiante maestra Helena e Igor,
il giovane e volenteroso interprete. Grazie alla frequenza a scuola
ho avuto modo di approfondire la
conoscenza dei due accompagnatori che si sono rivelati simpatici,
disponibili eparticolarmente attenti
ai bisogni dei bambini ospiti.
Ad Igor, che è stato ospite da
bambino di una famiglia di Belluno, ho rivolto alcune domande:
Cosa è cambiato, in Italia,
Un omaggio canoro (addirittura anche in
dialetto) da parte dei bambini bielorussi.
60
ARIONE
L’
da quando sei stato ospite tu?
E’aumentato il numero delle
famiglie che ospitano i bambini
ed è aumentato il numero di italiani che vengono in Bielorussia;
ciò significa che molte più persone conoscono i problemi del
nostro paese e vogliono aiutarci. Quindi la collaborazione tra
l’Italia e il mio paese va via via
migliorando.
Quali sono i sentimenti che
hai provato quando eri ospite
tu? Come ti sentivi? A cosa ti
è servito il soggiorno in Italia?
La visita in Italia da bambino ha arricchito il mio “mondo
interiore”. Aspettavo per tutto
l’anno queste vacanze con un
grande entusiasmo e una grande ansia… Non vedevo l’ora di
partire… Ciò ha senz’altro influenzato la scelta dei miei studi futuri: ho studiato lingua e
letteratura italiana per poter
tornare ancora in Italia ed infatti… eccomi qui!
Cosa pensi del tuo paese?
Come è cambiato in questi ultimi dieci anni?
Vorrei che cambiasse ancora
molto nel mio paese, ma si dovrebbero distruggere i resti del-
la “mentalità sovietica”…
Qualche cambiamento però
c’è stato e mi auguro che, poco
a poco, ce ne saranno altri.
Anche Helena non sfugge alla
mia curiosità:
Che idea ti sei fatta dei bambini che sono venuti in Italia per
tre anni?
La permanenza qui è molto
positiva per i nostri bambini: diventano più resistenti alle malattie, soprattutto a quelle respiratorie.
Qui, inoltre, hanno trovato
molti amici con cui giocano e si
divertono.
Sono più aperti e spensierati
e li vedo sorridere più spesso.
Quando torneremo in Bielorussia potremo dire molte belle
cose del periodo trascorso insieme a voi.
La risposta di Helena è un invito a continuare nella direzione
intrapresa con la speranza che un
sempre maggior numero di famiglie creda in questa iniziativa e vi
partecipi, ma soprattutto per avere in regalo un sempre maggior
numero di sorrisi.
Associazioni
Anche quest’anno, grazie alla
Il ri-uso
di Alma Osler Baldo*
Strategie contro l’abitudine di buttare.
Tra le tante cosiddette “fe-
Associazioni
ste del ri-uso” che nel comprensorio diTrento e nelle periferie della
regione, si tengono in preferenza
in primavera e in autunno, anche
la nostra di Aldeno, comincia a
prendere forma e ad avere una
certa rilevanza. Ad animare la terza edizione, nonostante la giornata sia caduta nel ponte del 1°
Maggio, hanno pensato circa 250
persone, che con interesse erano
presenti fin dal primo mattino a
portare oggetti e rovistare fra i
tavoli ordinati e pieni.
Quest’anno in concomitanza
L’edizione 2008 della festa del Ri-uso.
abbiamo proposto anche “il riso
solidale” per le Associazioni di
Volontariato internazionale ACCRI e FOCSIV.
Desideriamo ribadire il funzionamento del RI-USO, perché a
tanti ancora non è chiaro.
La ricetta è semplice: uno spazio dove poter portare gli oggetti
ancora in buono stato che popolano le nostre case e noi non usiamo più ( spesso vanno a finire a
S. Zeno in discarica) e dove tutti
possono passare a vedere e prendere quello che a loro interessa –
gratis. - un po’ di pubblicità e
buona volontà degli operatori per
rendere la giornata interessante
sotto tanti punti di vista, prima di
tutto ecologica. E’ un modo intelligente per condividere i principi
del “nonspreco”, per trovare qualche pezzo raro, per fare nuove conoscenze e per stare insieme.
Cosa si può portare?
Piccoli mobili, vestiti, scarpe,
attrezzatura sportiva, bigiotteria libri, biciclette, articoli per l’infanzia, elettrodomestici e articoli per
la casa, purché in buono stato e
funzionanti (soprattutto puliti). E’
preferibile che si portino in mattinata, inmodo da non trovare a fine
giornata troppe cose avanzate.
Dove?
Il Comune ci concede il permesso e le attrezzature nel piazzale delle ex scuole Elementari,
davanti al Teatro. Il prossimo appuntamento è per dopo i raccolti.
Chi si vuole unire a noi, perché
condivide l’importanza di ridurre i
rifiuti, a qualunque gruppo appartenga, è il benvenuto.
Arrivederci.
*Gruppo Missionario di Aldeno
ARIONE 61
L’
Andar per sentieri
di Chiara Ziglio
Hai solo poche ore di tempo
e ti piace passeggiare in montagna?Allora questo articolo è per
te!
Dalnostro ridente paesello partono alcune bellissime passeggiate sulle pendici del monte Bondone. Ce ne sono proprio per tutti i
gusti: più lunghe e più corte, per
adulti e per famiglie, su strada o
nel bosco. Ma procediamo con
ordine.
Sei alla piazza sotto l’edificio
del comune: perfetto, eccoti al
punto dipartenza numero1.Attraversi il paese, come ti mostrano le
frecce bianche e rosse, e raggiungi l’imbocco della val degli Inferni
e la vecchia strada che conduce a
62
ARIONE
L’
Garniga Terme. Dopo una preghiera ai piedi del crocifisso, sei
pronto per partire, seguendo le
indicazioni delle tabelle della SAT.
La strada vècia è ampia e comoda, percorribile anche dai bambini piccoli ed è lastricata con grosse pietre che in alcuni tratti sono
ancora quelle antiche.
Il sentiero 630 della SAT, la
segue per un tratto e poi se ne distacca, per risalire nel bosco. Seguendolo si può arrivare fino alla
Cima Verde.
Una passeggiata più corta porta
alla cesòta de Postàl, che veglia
il paese dall’alto. Prima del maso
Balbàgner, lascia la strada vècia
di Garniga e gira verso destra, se-
guendo le indicazioni: così risali in
quota il corso del torrente Arione
(che da quassù non ha più l’aria di
un innocuo ruscelletto!), attraversi una vecchia galleria e…ti ritrovi
immerso nel verde della natura ad
ascoltare il gorgoglio dell’acqua
che saltella tra le rocce. Segui la
freccia, inèrpicatiper il sentiero nel
bosco ed ammira il panorama della
valle da un’angolazione decisamente diversa dal solito.
Puoi trovare ilpunto di partenza numero 2 in cima a via della
Busa: di fronte alparcheggio, parte
una stradina ripida, di cemento.
Puoi raggiungere maso Balbàgner
e poi ridiscendere dalla strada vecchia (giro corto, comodo, adatto
Lo sport
Si intrecciano attorno ad Aldeno, percorsi più o meno impegnativi,
adatti a tutti coloro che amano camminare nella natura e scoprire
insoliti panorami.
ai piccoli), oppure puoi girare verso il Siso, attraversare un bel ponticello e svoltare per la Madonina, per un collegamento che ti riporta sulla strada vècia. Se vuoi
camminare più a lungo, prendi per
Perch e Peschiera e trovi un affascinante sentiero con molti punti
panoramici, adatto ai più grandi,
che ti porta verso Garniga . Questo sentiero è dedicato a Michele
Cont, compianto alpinista aldenese, che ha avuto l’idea di ripristinare proprio questo vecchio tracciato. Per questo trovi sul sas dele
tre pónte una targa commemorativa con il suo nome.
Il punto di partenza numero 3
si trova nella parte sud di via Tre
Novembre, subito dopo il Centro
Raccolta Matreialie conduce verso
Pianéze e Bastornàda.
Basta aver voglia di indossare
scarpe robuste, portarsi qualcosa
da bere e partire: le destinazioni
non mancano dicerto. Se hai poco
tempo, occhio all’orologio! Rischi
di soffermarti incantato ad osservare i mille piccoli dettagli affascinanti di tutto ciò che ti circonda: e
quando raggiungi le panchine nei
punti panoramici non ti alzi più!
Puoi camminaretranquillo, perché i sentieri sono tutti ben segnalati e sistemati, grazie al costante
lavoro di chi li realizza e li mantiene in forma. E a tutti loro il mio e
nostro enorme grazie!
Se ti servono informazioni più
dettagliate puoirivolgerti alla SAT
di Aldeno, all’indirizzo mail:
[email protected].
Dieci anni ai vertici
di Giuliana Cramerotti
1998-2008: due lustri di competizioni, ma anche di scuola e di sforzo organizzativo. Per la ginnastica aldenese un percorso ormai consolidato, verso nuovi traguardi. Ma l’aspetto agonistico non è il più
importante.
Il 2008 è per l’Associazione
Lo sport
Sportiva Dilettantistica GINNASTICAALDENO una tappa molto importante: ricorre il decimo
anno di fondazione.
In questianni, irisultatiagonistici, proprio perché non sono mai
stati il nostro obiettivo principale,
sono stati a dir poco strabilianti. Le
squadre di tutte le categorie o le
ginnaste individualiste dell’A.S.D.
Ginnastica Aldeno, allenate dall’Istruttore Federale Internazionale
Sheila Mosna, sisono sempre piazzate sul podio in tutte le competizioni regionali a cui hanno partecipato (Trofeo Topolino, ACI, Giovani, Triathlon, Prime Gare, Coppa Italia, Serie C2, Mare di Ginnastica, Oceano diGinnastica), raggiungendo iltitolo di Campionesse
Regionali almeno in una categoria
e in alcuni casi in tutte, qualificandosi ogni anno per le fasi nazionali.
Ricordiamo i nostri saggi e le
tappe più importantidi questo percorso di gioco-arte-sport.
1998: TUTTI A SCUOLA…
Interpretazione ginnica di una
giornata a scuola, (prima esperienza di saggio all’aperto, al campo polivalente di Aldeno) - FASI
NAZIONALI del TROFEO
ARIONE 63
L’
64
ARIONE
L’
gruppi, su 200 presenti, per partecipare alla Gran Galà della “Ginnastica in Festa 2001”.
2002: LA NASCITA DELL’UNIVERSO: Interpretazione
ginnica della Genesi…
- partecipazione, dopo le selezioni svoltesi aVerona, allo spettacolo conclusivo dellaprima e unica
edizione del Concorso internazionale “GINNASTICA IN DANZA”, svoltasia L’Aquila;
- Costituzionedelgruppo didanza acrobatica e creativa ESPRIT
DE FOLIES e partecipazione alle
Feste Vigiliane, alla Giornata e
alle Seduzioni al Castello al Castel Beseno
2003:
LA
NOSTRA
STORIA…(il primo nel teatro comunale di Aldeno) - SERIE C2:
Campionesse Regionalinella categoria RAGAZZI e partecipazione
alle fasi nazionali a Fiuggi: piazzamento al 20° posto, su oltre 150
partecipanti; - GYMNAESTRADA
NAZIONALE a Fiuggi.
2004: ILBOSCO INCANTATO – 7° edizione del FESTIVAL
INTERNAZIONALE DEL SOLE,
a Riccione.
2005: MICRO-MEGAMONDO - GYMNAESTRADA
NAZIONALE a Fiuggi.
2006: MAGICAMENTE
MARE - OCEANO DI GINNASTICA: Campionesse regionali in
tutte le categorie e partecipazione
alle fasi nazionali dove: le ginnaste
della 1° fascia si sono classificate
9°, quelle della 2° fascia 21°, mentrequelledella3°fascia, hanno conquistato l’argento a livello nazionale, a pochi decimi di punto dalle
prime. Questo risultato è ancorapiù
eccezionale, se si tiene conto che
mai una squadratrentina è salita sul
podio nazionale.
2007: LADANZADEL CUORE - TROFEO PRIME GARE:
Campionesse Regionali nella 1° e
2° fascia, partecipazione alle fasi
nazionali e piazzamento tra le 30
migliori squadre. - TROFEO INTERNAZIONALE DI MINI
TRAMPOLINO, a Cesenatico:
Annalisa Cramerottiha conquistato la seconda piazza del podio.
Lo sport
TRIATHLON a Pesaro: conquista
del primo podio nazionale da parte
di una ginnasta trentina: Sara Cramerotti è terza alla trave. - Partecipazione con grande successo alla
4° edizione del FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL SOLE, a
Riccione.
1999: C’ERAUNAVOLTA…
Interpretazione ginnica delle fiabe di Biancaneve e Pinocchio,
(nel piazzale delle scuole elementari) - Dopo la selezione alla GYMNAESTRADA NAZIONALE a
Fiuggi, partecipazione alla GYMNAESTRADA MONDIALE, A
GOTEBORG IN SVEZIA.
2000: QUELLA NOTTE I
GIOCATTOLI…Sogno “ginnico” di una notte di mezza estate
- GYMNAESTRADA NAZIONALE a Fiuggi: le ginnaste aldenesi,
presentando una coreografia ispirata alla pace, vengono scelte tra i
10 migliori gruppi su 130 presenti,
per partecipare al Gran Galà della
“Ginnastica in Festa 2000”. - Partecipazione con grande successo
alla 5° edizione del FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL SOLE, a
Riccione.
2001: FANTASILANDIA:
Naufragio ginnico sull’isola che
non c’è… - SERIE C2: CampionesseRegionalinella categoria RAGAZZI, partecipazionealle fasinazionali a Fiuggi e piazzamento entro le migliori 20, su oltre 150 partecipanti. - GYMNAESTRADA
NAZIONALE a Fiuggi: le ginnaste
aldenesi, presentando una coreografia ispirata agli elementi cosmici, vengono scelte tra i 10 migliori
Società Sportiva
Aldeno
Non abbiamo ancora finito di piangere la perdita di
Lo sport
Daniele, la figura più importante della storia recente e
passata della Società Sportiva Aldeno, nella sua veste di
Presidente prima, atleta poi e per ultimo membro in carica del Consiglio della Società, che un altro lutto inatteso e precoce, ci coinvolge. La tragica scomparsa di
Renato Baldo, morto a Cimone, nella vasca per la raccolta dell’acqua, nella sua nuova casa, ha colpito molti
membri del consiglio della nostra società, perché era
amico di vecchia data e calciatore nella S.S.A., sia della
formazione amatori che della III^ categoria. Queste poche righe non possono esprimere quanto hanno fatto per
la Società Daniele e Renato, questi nostri due “ragazzi”,
ma vogliono rendere loro omaggio e manifestare l’affetto e la stima, che tutti noi del direttivo della Società
Sportiva Aldeno nutriamo nei loro confronti.
Ciao Daniele, ciao Renato.
La squadra di calcio in occasione del
ventennale della Società Sportiva Aldeno. In basso, secondo da sinistra,
Renato Baldo.
ARIONE 65
L’
Impegno
dietro alle quinte
di Remo Cramerotti
Credo che per una società
sportiva come la nostra, sia determinante confrontarsi, relazionarsi, non solo al proprio interno, ma anche con le realtà politiche ed amministrative, in particolare con gli Assessorati, con
gli sponsor, gli enti e le varie realtà territoriali e non solo, per
poter migliorare il nostro operato, ma soprattutto per poter
crescere,programmare ed operare su basi certe e prolungate
nel tempo.
Le idee, i principi, i programmi di una Associazione sportiva,
purtroppo, molte volte sono
strettamente dipendenti dalle risorse economiche, oggi sempre
più esigue e di difficile reperimento a causa del particolare
momento economico. Pertanto
dovremmo continuare a ricercare sponsorizzazioni mirate e continuative negli anni, contributi da
Enti e Privati di assegnazione
certa per poter così realizzare
con serenità le attività previste.
Quest’anno, seppur con notevoli difficoltà, abbiamo avuto
l’opportunità di entrare, con i
nostri tecnici, anche nella difficile realtà della scuola, grazie al
66
ARIONE
L’
progetto “Agenzia per la Promozione dello Sport della Vallagarina” volto a diffondere tra
gli studenti la conoscenza dello
sport praticato e divulgato dalle società sportive del territorio.
Queste iniziative, uniche nel
loro genere, tendono ad avvicinare i ragazzi delle scuole elementari al mondo dello sport,
per poter sottolineare il valore
che lo sport ha, non solo dal
punto di vista della crescita fisica e della maturazione agonistica, ma soprattutto come garante di valori troppo spesso trascurati nell’attuale società: il sacrificio, l’amicizia, la convivenza e la solidarietà.
Questo fervore di attività e
di impegno, richiede purtroppo
una costante presenza di persone disponibili. Solo così si riusciranno a programmare tante
attività sociali per dare un impulso ai nostri soci e non, allo
scopo di rendere il nostro centro sportivo un importante punto di aggregazione e di incontro
per tutti.
Quella che stiamo vivendo è
una stagione molto importante
per la nostra società, sia a livel-
lo sportivo che a livello gestionale.
Dopo aver superato le tensioni interne esistenti fra le varie discipline, si sta purtroppo verificando un totale disinteresse per
il nostro glorioso gioco del tamburello, anche da parte di coloro che un tempo erano appassionati, tale da non riuscire a dare
a questo sport una dirigenza in
grado di affrontare i vari impegni, perfino i più semplici.
Spero vivamente che la crisi
si risolva al più presto e che fra i
tanti appassionati ci sia ancora
qualcuno in grado di mettersi in
giuoco e di dare quell’aiuto a chi
è rimasto, tale da poter continuare la pratica questo sport che per
anni ha esaltato il nome della nostra società e del nostro paese.
Queste sono le linee-guida e
di comportamento, sulle quali
puntiamo per assicurare continuità e crescita alla nostra associazione sportiva; certamente abbiamo molte lacune e forse non
tutte le scelte saranno di vostro
gradimento, ma vi posso assicurare che tutto è stato fatto accuratamente, al fine di realizzare il
bene della Società.
Lo sport
Ancora un appello a chi ama lo sport, affinché le attività programmate possano essere realizzate. La Società Sportiva Aldeno promuove
lo sport nella scuola.
Ecocentro, eccolo!
di Emiliano Beozzo*
Finalmente aperta la nuova struttura. Dicono che siamo sempre il
miglior comune del Trentino anche se…
Ci ha fatto un po’ tribolare,
Amministrazione e politica
per questioni burocratiche legate
agli incroci ed ai veti di mille autorizzazioni necessarie, sia dal parte
della Provincia att raverso
l’A.P.P.A, sia da parte diA.S.I.A.,
ma ora è finalmente aperto.
Un luogo comodo e moderno
dove possiamo conferire i nostri
rifiuti solidi urbani.
Il centro raccolta materiali è
costato 495.000,00 euro ai quali
vanno aggiunti i costi per l’allargamento della strada di accesso
per euro 325.000,00.
Ma non è stato un intervento
interamente a carico del Comune
diAldeno, in quanto abbiamo beneficato di finanziamenti pubblici
per euro 530.000,00.
Il nuovo centro si sviluppa su
area di 2100 mq e consente, attraverso un percorso rialzato rispetto al livello dei container, di
agevolare lo scarico dei rifiuti.
L’area di raccolta è tutta coperta e permette il posizionamento di 8 container, oltre ai magazzini di raccolta degli olii esausti, dei
filtri d’olio, delle apparecchiature
elettroniche RAEE (televisori, frigoriferi…), delle batterie, dei
neon, dei medicinali, delle vernici
ed altri materiali pericolosi.
Riteniamo che questo nuovo
centro faciliti ancora di più il conferimento e consenta di ridurre i
cassonetti stradali; attualmente
presso l’attuale sito di San Zeno
conferiamo circa il 40% del totale
dei rifiuti prodotti sul nostro territorio. Una percentuale molto alta
che ci permette di risparmiare costi di trasporto dei rifiuti e di selezionare meglio laqualità degli stessi. Pensate che il trasporto in container anziché in cassonetto stradale ci fa risparmiare circa 15/
20.000 euro all’anno. Risparmio
che si traduce in una tariffa di raccolta più bassa.
C’èperò unproblema da affrontare a viso aperto. Il nostro Ente
gestore della raccolta (A.S.I.A.) ci
fa notare che la qualità dei cassonetti stradalirelativi agli imballaggi
di plastica (nei quali ora si può anche conferire iltetrapak) è notevolmente peggiorata. Nei cassonetti
trovano plastica che non deriva da
imballaggi, legno, materiale organico, ferro, pneumatici…
ARIONE 67
L’
Il CO.RE.PLA., ovvero il consorzio recupero plastica impegnato nel ritiro e riutilizzo di tali prodotti, ha verificato, congiuntamente ai tecniciA.S.I.A., uno “scarto”
superiore al60%. Questo significa
che tutto ilcontainer, anziché essere riciclato e valorizzato, vanifica lo
sforzo di selezione ed addirittura
diventa un costo, in quanto deve
essere destinato in discarica.
E’ un problema che riguarda in
genere anche altri comuni della
provincia, ma non dobbiamo trovare scusanti alle nostre pecche;
Aldeno è diventato famoso inTrentino ed in mezza Italia perché ha
dato una grande prova di responsabilità, quindi vi chiediamo ancora una volta di porre maggiore attenzione nella selezione offrendo
l’ennesima dimostrazione di senso civico.
Si tratta anche di una questione di costi. Se non poniamo rimedio a tale problema, A.S.I.A. non
solo deve rinunciare al rimborso
della quot a da parte di
CO.RE.PLA, ma dovrà addirittura
pagare per il conferimento in discarica.
La differenza si traduce in un
rincaro della bolletta pari all’8%
circa.
68
ARIONE
L’
raccolta porta a porta anche di
questa frazione. E potete immaginare quanto si incrementeranno i
costi.
*Assessore all’Ambiente
ECOCENTRO - NUOVO ORARIO DI APERTURA
GIORNO
Martedì
Giovedì
Sabato
APERTURA
dalle
alle
13.30
15,30
15.00
18.00
9.00
12.30
Amministrazione e politica
Dobbiamo quindi riuscire a
porre rimedio al problema della
qualità della plastica, altrimenti si
potrebbe prospettare l’eliminazione dei cassonettistradali della plastica con passaggio al sistema di
Scuola e palestra
di Massimo Perticucci*
Si apre il cantiere per la ristrutturazione della scuola media: i lavori
sono stati pianificati per recare il minor disagio possibile agli studenti. Ma un po’ occorrerà adattarsi.
Approvato anche il finanziamento per la nuova palestra alle Albere.
La scuola media di Aldeno
Amministrazione e politica
Giugno, fine dell’anno scolastico 2007/2008 ed inizio dei lavori
di ristrutturazione della scuola media. Rendere il più possibile confortevole il luogo dove i nostri figli
trascorrono una gran parte della
loro giornata è l’impegno di questa amministrazione e lo dimostra
il fatto che il progetto iniziale prevedeva il solo adeguamento alla
normativa vigenteinmateria diprevenzione incendi. Si sarebbe dovuto realizzare la scala antincendio, cambiare le attuali porte con
delle altre di luce più ampia, sostituire la caldaia e poco più. Si é
scelto invece di investire nel futuro dei nostrifigli, facendo un grande sforzo finanziario. Abbiamo
deciso di intervenire radicalmente, arrivando così alla ristrutturazione dell’edificio. Non vorrei dilungarmi sui varilavori che verranno effettuati dentro e fuori la struttura, ma far conoscere, ai genitori
ed agli alunni che la frequentano,
le diverse fasi delle lavorazioni.
Assieme ai progettisti ed ai responsabili della sicurezza dell’ente scolastico e del comune, si è
cercato di trovare una dislocazione provvisoria delle 6 classi durante la realizzazione dei lavori di
ristrutturazione. Per questo, si
sono valutate attentamente delle
soluzioni, tra le quali quella di spostare le attività scolastiche nell’edificio delle exelementari o di utilizzare delle strutture prefabbricate.
Lo spostamento delle classi
presso l’ex edificio scolastico
avrebbe creato seri problemi di
interferenza conle associazioni del
nostro comune che attualmente
trovano li la loro sede e comunque l’adeguamento, anche minimo,
di tale struttura, per rispettare le
attuali norme di sicurezza e di agibilità richieste per l’edilizia scolastica, avrebbe comportato un costo decisamente elevato, sottraendo molte risorsefinanziarie e quindi
lavorazioni al progetto principale.
Nell’altra ipotesi invece le aule
prefabbricate sarebbero state dislocate nel cortile delle scuole elementari per poterne utilizzare la
mensa, l’aula diinformatica e i servizi igienici, però con il disagio, nel
periodo invernale, di passare da
un ambiente caldo ad uno gelido.
Inoltre, il costo elevato del noleggio di tali strutture avrebbe obbligato anche in questo caso il comune a cancellare alcune delle lavorazioni previste.
ARIONE 69
L’
70
ARIONE
L’
tenzione tutte le lavorazioni ed
eventualmente, se necessario, concorderà con l’amministrazione,
l’istituto scolastico e l’impresa appaltatrice, le eventualimodifiche da
apportare al cantiere per il miglioramento della sicurezza.
Per contratto, tutte le lavorazioni che producono rumore e disagi alle attività scolastiche, verranno effettuate neimomenti in cui
glialunninonsaranno presentinella
struttura.
La cantierizzazione e le relati-
ve lavorazioniverranno quindieseguite in tre distinte fasi:
Prima fase
Nel periodo delle vacanze estive, a scuola chiusa, si eseguiranno
i lavori nella palestra e verranno
predisposte nel piano seminterrato e in alcuni dei locali del piano
terra le aule provvisorie, rispondenti all’attuale normativa provinciale in materia di edilizia scolastica, che ospiteranno gli alunni nella
successiva fase dei lavori. Verranno effettuate tuttele demolizioninel
piano rialzato e al primo piano e
saranno realizzate tutte le necessarie compartimentazioniche serviranno per isolare e delimitare le
due attività;
Seconda fase
Con la ripresa del nuovo anno
scolastico, nel Settembre dell’anno in corso, si svolgeranno in contemporanea sia le normali attività
didattiche che i lavori di ristrutturazione nell’edificio. Nei piani rialzato e primo, si eseguiranno tutte
le lavorazioni di completamento
che termineranno nell’inverno del
Amministrazione e politica
Questi ed altri fattori hanno
portato alla decisione di eseguire
le opere mantenendo nell’edificio
le attività scolastiche. Sono state
concordate assieme ai progettisti
ed alla dirigenza scolastica le diverse fasi e le modalità lavorative
in modo tale da permetterne la
contemporaneità delle due attività
in assoluta sicurezza. Si tratta di
attività lavorative già sperimentate
in altri istitutiscolastici conrisultati
positivi e senza alcun problema di
sicurezza.
Tutte le zone destinate al cantiere sia interne che esterne saranno completamente sbarrate per
impedire qualsiasi accesso, anche
involontario, da parte dei non addetti ai lavori. Le entrate nell’edificio scolastico saranno differenziate, per i lavoratori e per gli studenti e le zone all’aperto sopra le
quali passerà il braccio della gru
verranno protette o saranno interdette al passaggio.
Il cantiere sarà giornalmente
presidiato dal responsabile della
sicurezza, il quale seguirà con at-
medesimo anno, vincolo imposto
nel capitolato d’appalto dall’amministrazione, al fine di limitare il
disagio per glistudenti, mentre nel
piano seminterrato ed in parte del
piano terra si svolgeranno le normali attività didattiche;
Terza fase
Al ritorno dalle vacanze di Natale, gli studenti entreranno nelle
nuove aule dislocate nel piano rialzato e nel primo piano, mentre
l’impresa completerà le opere nei
piani sottostanti.
La nuova palestra presso il
centro sportivo Albere
Amministrazione e politica
Tanto tuonò che piovve. Proprio così: dopo anni di attesa e di
colloqui con l’amministrazione
provinciale, si ha la certezza che
la palestra si farà. La Provincia
Autonoma di Trento l’ha inserita
tra le opere a carattere prioritario,
approvandone il finanziamento. Il
progetto esecutivo realizzato dall’I.T.E.A. nel 2003, benché realizzato con cura, abbisogna di alcune verifiche, derivate sia dall’applicazione della recente normativa
sismica sulle opere pubbliche, sia
per l’adeguamento deiprezzi alpiù
recente listino in vigore. Cogliendo l’occasione delle necessarie
modifiche progettuali, l’amministrazione sta studiando la possibilità disostituire l’impianto termico
a metano con uno del tipo geotermico.
Geotermia significa “calore dalla terra”, ossia l’energia termica
immagazzinata nel sottosuolo. E’
possibile sfruttare questa energia
gratuita presente sotto i nostri piedi, trasportandola in superficie utilizzando sonde geotermiche, che
vengono inserite nelterreno a profondità variabili, ed il calore così
ottenuto viene poi integrato con
l’ausilio di pompe di calore.
In questi ultimi anni stiamo as-
sistendo ad un vero e proprio
boom delle pompe di calore geotermichechevengono utilizzate per
riscaldamento e raffreddamento di
abitazioni, ma anche di terme, piscine e impianti sportivi.
L’uso di tale tecnologia é sempre più diffusa sia dalla crescente
sensibilità delle persone verso
l’ambiente che va salvaguardato
daglieffettinocividell’inquinamento, sia dal continuo aumento dei
prezzi dei combustibili, rendendo
questa fonte dienergia pulita e rinnovabile anche molto conveniente. In linea generale, il risparmio
che si realizza è tra il 45% e il 60%
rispetto agliimpianti a combustione e fino al 80% sui costi di esercizio. L’unica spesa che ne deriva
é quella dell’energia elettrica che
serve per fare funzionare le pompe di calore e le relative apparecchiature. Per questo motivo si vorrebbe installare sulla superficie
dell’ampio tetto un impianto fotovoltaico per produrre energia elettrica, la quale verrebbe immessa
nella rete di distribuzione, quindi
“venduta” all’ente gestore, apportando così ungrande risparmio sul
costo di gestione della struttura.
Per chi fosse interessato ad ulteriori dettagli o eventuali chiarimenti, sono disponibile tutti i venerdì dalle ore 14.30 alle 17.30
presso il municipio diAldeno, ovvero in altro orario, previo appuntamento presso la segreteria del
Comune.
* Assessore ai Lavori Pubblici
ARIONE 71
L’
Asili meno cari
di Graziano Plotegher*
L’anno scorso eneiprimi mesi
diquest’anno, tema dominante dell’economia è stato ilcosto della vita
e la difficoltà per le famiglie a far
quadrare i conti mensili. Per qualche famiglia, una cifra consistente
di spesa è rappresentata dalla retta
di frequenza di uno o più figli presso una struttura di asilo nido.
Le Istituzioni politiche hanno
cercato così di intervenire per ridurre i costia carico delle famiglie.
La nostraAmministrazione provinciale ha dato un forte segnale in
questo settore conun impegno formale nella legge finanziaria del
2008. Quindi con deliberazione n.
1022 di data 18 aprile 2008 la
Giuntaprovincialehadato attuazione all’impegno di ridurre le tariffe
relative al servizio pubblico diasilo
nido, concordato con le organizzazioni sindacali ed il Consiglio delle
72
ARIONE
L’
autonomie locali nel “Protocollo
d’intesa inmateria difinanza locale
per il 2008".
Questo intervento ha previsto
che i Comuniche gestiscono il servizio diasilo nido riducano le tariffe
(retta fissa mensile e quota giornaliera) invigore nel 2008 del 30 per
cento e con decorrenza retroattiva
dal 1° gennaio 2008.
Adeguandosi al dettato di tale
delibera anche la Giunta comunale
diAldeno ha provveduto sollecitamente, con delibera del 15 maggio
2008, alla rideterminazione delle
tariffe in vigoreal1° gennaio 2008,
riducendo le stesse del 30%.
In calce pubblichiamo la tabella
conlenuovetariffe, ridottedel30%,
che costituiscono la nuova base di
calcolo per la determinazione delle
rette mensiliper il 2008.
In termini concreti, le famiglie
risparmiano mensilmente, secondo
la fascia di reddito di appartenenza, dai 60 ai 150 euro circa mensili
per ognifiglio iscritto.
Il rimborso agliutenti del servizio diquanto pagato inpiùneimesi
scorsi sarà effettuato, quasi nella
totalità dei casi, mediante conguaglio sulleprossimefatture, ancheper
nongravare igenitoridiulterioriincombenze per il ritiro presso il tesoriere delle somme accreditate.
Si evidenzia che il provvedimento adottato dalla Giunta provinciale prevedela copertura finanziariaafavoredeiComuniperilsolo
esercizio 2008. Sono attese ulterioridisposizionidaparte della Provincia per quanto riguarda la prosecuzione dell’agevolazione descritta per gli anni successivi.
*Assessore al Bilancio
Amministrazione e politica
La politica tariffaria assiste le famiglie in un momento di congiuntura economica difficile
Un aggiornamento
sulle opere pubbliche
di Massimo Perticucci*
Proseguono i lavori per edifici e strade. I LED consentiranno un
grosso risparmio sull’illuminazione pubblica.
Vorrei collegarmi al mio pre-
Amministrazione e politica
cedente articolo pubblicato sul numero di dicembre 2007 dell’Arione, informando tuttii cittadini sullo
stato delle opere che erano in fase
di lavorazione, in procinto di essere avviate o in programmazione. Rendere partecipe ed informare la popolazione sulle attività che
vengono svolte sul territorio credo sia un obbligo di ogni amministratore, un segno di professionalità e di trasparenza.
Il secondo tratto di via della
Croce è adesso percorribile e si
potrà oraraggiungere agevolmente
il nuovo centro di raccolta materiali anch’esso operativo.
Sono terminati anche i lavori di
pavimentazione aciottolialle estremità delle due piazze Segantini e
Depero, quella a porfido delle due
vie del centro storico, Via Dante e
via della Chiesa, nonché quella sul
tratto di marciapiede di fronte all’attuale asilo nido.
Sono state sistemate anche le
caditoie di via Florida e le reti di
smistamento delle acque bianche
e nere di via Verdi e via Degasperi, ponendo fine all’annoso problema delle fuoriuscite durante le
Avanzano a vista d’occhio i lavori della nuova struttura in via Roma.
piogge intense.
I lavoriper la realizzazione della
nuova struttura della Coresidenza,
come pure quelli di asilo nido e
scuola materna, stanno progredendo velocemente nelrispetto dei
tempi contrattuali.
Per quanto riguarda il restiling
del comune, l’amministrazione ha
voluto rivedere il progetto, apponendo allo stesso delle varianti al
fine di ridurne i costi, valutando
attentamente ilfattore economico,
senza per questo rinunciare all’intento principale, per avere la sede
della comunità il più possibile decorosa, ma allo stesso tempo dedicare le risorse risparmiate ad altriinterventi.
L’inizio dei lavori per la messa
in sicurezza della parete rocciosa
a Nord del paese, slitterà di qualche mese, ma verranno realizzate
ulterioriopere diprotezione a completamento di quelle previste nel
precedente progetto. Questi nuovi interventi sono stati concordati
con il servizio competente in materia di prevenzione rischi della
Provincia ed inseriti anch’essi a
contributo.
Anche se si tratta di un’opera
progettata dallaProvinciaAutono-
ARIONE 73
L’
ma di Trento, mi sembra corretto
fornire alcune informazioni sulla
rotatoria stradale che verrà realizzata alla confluenza di via del Perèr con la strada provinciale. Ora
il progetto é già nella fase esecutiva e, a detta dell’ente provinciale,
i lavori dovrebbero iniziare in autunno, in ogni caso dopo la raccolta della frutta: una scelta voluta
da questa Amministrazione, per
non recare intralcio e danni ai coltivatori.
Si é inserita tra le opere in programmazione la sistemazione e la
messa in sicurezza della strada di
collegamento con la località di
Canova. Sivorrebbe includere tale
intervento nel progetto di allargamento di via III Novembre, ora in
fase preliminare. E’ per questo
motivo che sisono attivati dei contatti con la Provincia, al fine di
poter accedere a contributi finanziari, indispensabiliper la realizzazione di un’ opera suffragata da un
74
ARIONE
L’
preventivo di spesa di circa
260.000,00 euro: un importo notevole, che il comune, con le sole
proprie risorse, non sarebbe in
grado di affrontare.
L’attuale progetto di illuminazione pubblica della zona Est del
paese, benché preveda l’utilizzo di
tecnologie che portano ad una riduzione dei costi sulla bolletta, rispetto ad un impianto tradiziona-
*Assessore ai LavoriPubblici
Così appare, dalla campagna, la nuova struttura che ospiterà scuola materna e asilo nido.
Amministrazione e politica
Panoramica dei lavori: a sinistra la scuola elementare, a destra la nuova scuola
materna e asilo nido.
le, può essere ancora migliorato.
E’ per questo che si sta valutando
la possibilità di sostituire le lampade al sodio con lampade a
LED, diodi luminosi a bassa tensione, le quali risultano essere
meno affamate di corrente elettrica, riducendo il costo energetico
di circa il 60%, rispetto a quello
previsto. Una soluzioneche, in più,
abbasserebbe drasticamente il
costo di gestione e manutenzione
poiché la durata dichiarata dei
LED è di 50.000 ore, pari a circa
10/11 anni di servizio, vale a dire
due, tre volte in più rispetto alle
lampade tradizionali.
Un’ultima nota: chi si reca in
passeggiata presso il parco fluviale del torrente Arione, potrà vedere che é stata messa in funzione
la fontana a cascatella che si trova
nelle vicinanzedelle scuole elementari: si tratta dell’opera di completamento prevista dal progetto precedentemente eseguito.
Il municipio risponde
agli SMS dei cittadini
di Alida Cramerotti*
Aldeno si è dotato di un sistema che interpreta il linguaggio naturale e risponde a quesiti inoltrati per SMS al numero 333 8888188.
Mezzo e linguaggio sono da
Amministrazione e politica
sempre gli elementi da coniugare
per rendere la comunicazione dalla
PubblicaAmministrazione al cittadino un processo efficace e concreto.
Ilsistema COsmOsutilizza illinguaggio naturale, quello per capirci di tutti i giorni e utilizzato ad
esempio per chiedere un’informazione al vigile urbano, per interazioni via sms con i cittadini. Una
sofisticata tecnologia per una comunicazione facile, in un progetto
che punta all’innovazione organizzativa, tecnologica e interazionale.
Capitanato dal Consorzio dei ComuniTrentiniedaiComunidiTrento, Rovereto e Pergine Valsugana,
da oggi annovera anche il Comune
di Aldeno tra quelle realtà che si
stanno distinguendo sulfronte della
ricerca e innovazione.
Ma cos’è COsmOs?
Questo sistema nasce dal progetto di un gruppo di esperti del
Consorzio deiComuniTrentiniedei
Comuni diPergine Valsugana, Rovereto e Trento, con il supporto di
un partner tecnologico (la trentina
Cogito). L’obiettivo è quello di offrire al cittadino un servizio di in-
formazione pienamente accessibile, completo e semplice. COsmOS
permette diporre domande all’amministrazione nellaforma più libera
possibile, attraverso sms - ventiquattrore ore al giorno per tutti i
giorni dell’anno. Il Comune diAldeno risponderà, via sms, a domande relative a viabilità o limitazioni del traffico, eventi o manifestazioni, orari o ubicazione degli
uffici di pubblico interesse. Basato
su una tecnologia ad approccio se-
mantico, CosmoS vive di linguaggio naturale, attraverso un dialogo
libero e senza la necessità di utilizzare codici o specifiche sintassi.
Ma perché il Comune di Aldeno ha deciso di adottare questo sistema, in aggiunta ai tradizionali sistemi di comunicazione?
Va ricordato infatti questo nuovo servizio si affianca a servizi informativigià esistentie nonlisostituisce.
Si tratta semplicemente di un
ulteriore strumento in mano al cittadino. Ma veniamo ai motivi della
scelta:
- la comunicazione via SMS è,
allo stato attuale, il canale più innovativo a disposizione della PubblicaAmministrazione:
- raggiunge la totalità della popolazione
- è utilizzata dalla totalità degli
utenti (il 99% della popolazione ha
in tasca il telefonino)
- è veloce, sintetica e affidabile
- è diffusissima e il trend di utilizzo è in costante crescita
- l’innovativa e sofisticata tecnologia dicui siè dotato ilConsorzio deiComuniTrentini attraverso
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L’
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ARIONE
L’
Ilsistema èbasato su una tecnologia di comprensione automatica
dellinguaggio naturale,dituttiigiorni, quindiingrado diprocessare domandedeltipo:“Doveiscrizioneper
corso ricamo aAldeno? Posso circolare oggicontarga pariaTrento?
Via Benacense a Rovereto è aperta?ATrento dove pago ICI?Quando inizia stagione teatrale adAldeno? Quale farmacia di turno oggi a
Trento?Quando siterrà La Mostra
dei Merlot d’Italia adAldeno?”.
Per inviare la richiesta e ottenere la relativa risposta, il cittadino
paga normalmente un sms secondo la propria tariffa telefonica.
Dal punto divista della gestione
èunsistemasempre sotto controllo:
ilComune diAldeno sarà infattidotato di un“cruscotto” attraverso il
quale, senza alcuna particolare conoscenzainformatica,avràtutto sotto controllo. Potràsapere, intempo
reale, quantiequalimessaggi/richieste sono pervenute; quanti e quali
messaggihainviato;aggiungerenuoveinformazioni,indirizzitelefonicio
eventualmente cancellarnealtri; aggregareinumeriditelefono ingrup-
pi a seconda delle proprie particolariesigenze; saperequantiSMS ha
inviato, ovvero quanto ha speso. Il
tutto nelpieno rispetto della normativasulla privacy.
Grazie al “gioco di squadra”
impostato dal Consorzio dei ComuniTrentini, ente che raggruppa
e associata tuttii223 Comuni della
Provincia, ilComune diAldeno, e
molti altri comuni di fascia media,
ha avuto a disposizione un sistema
inaccessibile singolarmente e si è
dotato di un livello tecnologico di
primo ordine.
In conclusione, è possibile affermare che, anche grazie al nostro
Comune, la creazione di una rete
tra i comuni trentini, grandi e piccoli, permette una straordinaria associazione delTrentino all’immagine diunterritorio vocato anche alla
costante innovazione e ricerca.
Unasoluzioneunica,giàpiùvolte
positivamente ripresa da stampa e
TV locale enazionale, quale esempio di eccellenza.
*Assessore alle Politiche Giovanili e Cultura
Amministrazione e politica
la collaborazione attivata con
l’Azienda COGITO di Rovereto ,
consente diutilizzare l’SMS come
vero e proprio strumento di dialogo con ilcittadino utilizzando ilnormale e quotidiano modo di parlare
e scrivere.
- COsmOs è un sistema unico,
premiato anche dal Ministro NicolaisalCOMPA2007diBolognacon
il Premio Qualità ed Innovazione
nellaPubblicaAmministrazione.
Attraverso CosmoS, chiunque,
ovunque e a qualunque ora può richiedere ericevere informazionidal
Comune diAldeno, via sms attraverso un numero telefonico di facile memorizzazione (333 8888188):
- il cittadino può richiedere 24
ore su 24, 365 giorni all’anno informazioni allo “sportello virtuale”
del Comune, sgravando così le
strutture esistenti da alcune richiestee, soprattutto, rispondendo nelle
fasce “fuori orario” o nei festivi;
- chiunque, interessato allo
Sport, alTeatro, all’ubicazione e all’orario di un ufficio, a quale servizio deve rivolgersi per una determinata competenza, ecc.? Con
COsmOs potrà essere informato e
allertato per i principali eventi, oppurechiedereinqualunquemomento e da qualunque luogo informazioni via SMS;
- ilcostante monitoraggio delle
richieste permette di capire e conoscere i temidi maggiore interesse. Tali temipossono quindi essere
fatti propri da COsmOs e, implementando nuovi moduli, possono
essere affrontati e risolti tramite i
canalitradizionali.
Aldeno Insieme
Chiarezza e lungimiranza. Molte le ragioni per le quali è necessario incentivare le sinergie tra pubblico
e privato.
Nei mesi scorsi il Consiglio
Amministrazione e politica
Comunale ha portato a termine
un’iniziativa divalenza collettiva; ci
riferiamo allaconvenzione stipulata
fra l’Amministrazione Comunale
ed i signoriPiffer Dario, Piffer Enrico e Piffer Nicola, proprietari
dell’area relativa al piano di lottizzazione chiamato “PL2” (ex Chiesura Schir in zona Caff).
È opportuno innanzitutto precisare che, già dal 1989, con l’approvazione del Piano di fabbrica
– adeguamento PUP 1989, adottato con delibera del consiglio comunale nr 79 del 5 ottobre 1989,
su tale terreno era possibile edificare la medesima volumetria, attualmente concessionata, su circa
i due terzidell’area, in quanto considerata “zona di completamento intensivo”; il che significa che
il proprietario avrebbe potuto costruire più o meno il volume attualmente autorizzato, senza peraltro
che fosse previsto alcun vincolo
per la realizzazione di parcheggi
pubblici. Nel 2005 l’attuale maggioranza, in occasione dell’approvazione del nuovo PRG (piano
regolatore generale) ha introdotto
un sistema, valido per tutte le aree
di nuova urbanizzazione, chiamato “perequazione”, termine con il
quale si intende che in ogni nuova
area che sarà resa edificabile, il
proprietario/i proprietari dovranno cedere al Comune di Aldeno
una parte diqueste superfici (30%
minimo) affinché l’Amministrazione possa realizzare spazi pubblici
quali strade, marciapiedi, parcheggi, parchi attrezzati a verde, isole
ecologiche ed altre necessità al
servizio dell’intera collettività.
Abbiamo quindi individuato
anche per il PL2 le aree che più
rispondevano alle esigenze pubbliche, dove collocare nr 29 posti
macchina in superficie, che saranno normati, affinché vi sia una rotazione dei veicoli tale da soddisfare le esigenze di tutti.
Abbiamo però preteso ed ottenuto dal privato che fossero realizzati ulteriori garage interrati,
oltre lo standard di legge; pertan-
to abbiamo autorizzato lo stesso a
realizzare ulteriori16 garage, concedendone l’ubicazione nella parte diarea interna al lotto che viene
retrocesso al Comune, per una
metratura di 320 mq circa.
Chiariamo che la superficie retrocessa gratuitamente al Comune diAldeno è pari a mq 840, sulla quale si realizzeranno i parcheggi, i marciapiedi, un isola ecologica ed una zona con panchine. Per
la concessione all’edificazione nei
320 mq nel sottosuolo il privato
sarà tenuto a pagare al Comune
diAldeno un indennizzo di Euro/
mq 130,00 pari ad Euro 41.510
circa; cifra che la Giunta intende
destinare alfinanziamento degli interventi di abbellimento delle facciate degli edifici del centro storico.
A chi servirà tale intervento?
Considerato che la zona in oggetto è immediatamente vicina al centro storico, considerato che i parcheggi di via Lucianer sono sempre esauriti, considerato che a breve si renderanno disponibili nuovi
alloggi in via Tre Novembre a circa 50 metri di distanza dal PL2
(alloggicostruitiinderogaaglistandard previsti sui parcheggi), considerato che è stata attivata una
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L’
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ARIONE
L’
to già in seno alla discussione consigliare, per sgombrare il campo
da equivoci.
In primo luogo, il valore dell’indennizzo è stato calcolato dall’Ufficio Tecnico in base al valore
di mercato, applicando dei parametri di riduzione per tener conto,
sia della mancanza di capacità edificatoria, sia del fatto che la proprietà insuperficie rimane comunque pubblica.
Riguardo alla possibilità di costruire a confine nel sottosuolo in
corrispondenza di strade a fondo
cieco (norma ovviamente prevista
dalregolamento edilizio e dalPRG
attuali) vogliamo chiarire che proprio in zona Chiesure, in tempi non
sospetti, ovvero nel 2002, è stata
concessionata la licenza nr 1600
alla societàAldeno Costruzioni srl,
per realizzare l’interrato proprio al
confine della strada pubblica.
Il fatto poi di essere accusati di
creare precedenti per concessione di garage sotto spazi pubblici,
è utile ricordare a tutti, che l’attualeAmministrazione ha da sempre ricercato soluzioni idonee a
rendere vivibile il centro storico,
dapprima incentivando economicamente ilrifacimento delle facciate degli immobili, poi sviluppando
soluzioni per dotare questo comparto di parcheggi a raso e garage
interrati. Basti ricordare che il parcheggio sotto via Dante, in sinergia conla Famiglia Cooperativa ed
il parcheggio interrato alla Busa,
ceduto ad una cooperativa di privati, insistono proprio sotto aree
pubbliche. Ma in tutti questi casi
(PL2 compreso), quello che più
conta è che la regia di questa infrastrutturazione rimanga sempre
saldamente in mano all’Amministrazione pubblica, ovvero sia il
Comune a stabiliremodalità e tempi di intervento.
Il gruppo consigliare di maggioranza, Aldeno Insieme, ritiene
di aver ricercato e sviluppato nel
tempo un modello di cooperazione tra pubblico e privato, tale da
risolvere le esigenze e le necessità
di tutta la popolazione diAldeno a
costo zero.
Come riporta il verbale del
Consiglio comunale, la disponibilità ad alienare il sottosuolo in corrispondenza a parcheggio e/o parchi, sarà estesa anche ad altre zone
dove esiste il problema della carenza di postimacchina, con il vincolo di salvaguardia del sottosuolo in corrispondenza di strade pubbliche e mantenendo salve eventuali esigenze di pubblico interesse.
Siamo altresì convinti che la
salvaguardia e la tutela del territorio, parta anche dal tentativo di
sfruttare/utilizzare ilpiù possibile la
parte interrata dei terreni, risparmiando aree e spazi di superficie
attualmente coltivata.
Quanto stiamo affermando è
scritto nei verbali del Consiglio
comunale e/o negli atti della Commissione edilizia, consultabili da
chiunque; ma ritenevamo doverosa una puntualizzazione per fare
chiarezza su un fatto che rappresenta un’opportunità per tutta collettività.
Amministrazione e politica
nuova licenza edilizia in “Piazzola”
(a circa 200 metri dal PL2) sempre con la deroga di legge ai parcheggi, la soluzione adottata di
mediare con il privato fino a trovare l’accordo per la realizzazione di garage interrati sopra lo standard di legge richiesto, la si reputa
un’idea lungimirante per dare risposte a costo zero alle esigenze
descritte, anche per il fatto che
l’Amministrazione comunale
avrebbe comunque dovuto far
fronte in un futuro non troppo lontano a tale esigenza, a costi elevati
per la collettività.
L’iter di approvazione dell’iniziativa in Consiglio Comunale è
stato particolarmente travagliato
ed è stato preceduto da un dibattito serrato, dentro e fuori l’aula.
Dai banchidell’opposizione ci siamo sentiti dire che il valore di indennizzo richiesto al privato (Euro
130 al mq) è un valore importante; ci siamo sentiti dire che mai
prima d’ora erano state concesse
deroghe per la costruzione dell’interrato fino a confine, in una strada a fondo cieco; ci siamo sentiti
dire che questa operazione non ha
precedenti e che si creeranno
aspettative da parte di altri privati;
abbiamo sentito dichiarazioni che
in passato ad altri costruttori era
stato negato ildiritto di costruzione del sottosuolo a confine in situazioni analoghe, in particolare
nella zona Chiesure.
Vogliamo quindi chiarire, per
coloro che non erano presenti a
quelle sedute del Consiglio Comunale, quanto abbiamo argomenta-
Uniti per cambiare
Una casa di riposo ad Aldeno: aumenta la speranza di vita, aumenta il numero di anziani. Anche ad
Aldeno occorre dare risposte al mutamento nella popolazione. La proposta di Uniti per Cambiare.
Ilcrescenteinvecchiamento del-
Amministrazione e politica
la popolazione, derivante dalla progressivariduzionedellenascite,inatto
ormai da qualche decennio, e dal
contestuale allungamento della vita
media, per effetto sia del miglioramento dei presidisanitari che della
qualità delvivere, sta interessando
ovviamente in questiultimiannianche ilTrentino.Ciò porta comeconseguenzailprogressivo aumento dei
nuclei familiari in cui sono presenti
uno o più anziani, spesso in condizionidiparzialeo nonautosufficienza. Ilsupporto parentale, generalizzato neitempipassati, ormainonriesce più a far fronte ataliemergenze,
soprattutto perchéicomponentigiovani dei nucleiprestano in maniera
generalizzata attivitàlavorativaaldi
fuoridella famiglia.
Conseguenzapressochélogicaè
che,perl’anziano,giuntoadunpunto
in cuil’autosufficienza operativa e
gestionale tende semprepiù aridursi, sono necessarie strutture di supporto esterneallafamiglia, leR.S.A.
(Residenza SanitariaAssistenziale)
appunto.
Ciò premesso, posto anche l’aumento costante della popolazione
residente, ancheinprospettiva futura, si ritiene opportuno che venga
valutata seriamente la possibilità di
realizzareunastrutturaconsimileanche nelnostro Comune, struttura in
grado di accogliere quanti, malauguratamente, sitrovano incondizionidiparticolaredisagio dalpunto di
vista fisico e non possono, o non
vogliono, godere diunsupporto all’interno dellafamiglia stessa.
Quanto sopra costituirebbe una
necessaria e opportuna integrazione del progetto di coresidenza in
corso direalizzazione sull’area dell’ex Cantina Sociale, progetto non
a caso definito sperimentale, il cui
esito peraltro è ancora tutto da dimostrare ed ilcuisupporto normativo parescomparso nell’ultimanormativa provincialeinmateria diediliziaabitativa.
La creazione di una R.S.A. costituirebbe inoltre un buon investimento occupazionale in loco e sarebbe senz’altro più confacente alle
necessità attualie soprattutto future
di un centro in costante crescita di
residenti, prossimo al capoluogo,
quindi ad un potenziale “bacino di
utenza”, speciesemessoaconfronto
coniniziativeestemporanee perAldeno, quale la realizzazione di un
ostello, dicuinessuno, in verità avverte l’urgenza.
ARIONE 79
L’
Le scelte
dell’Amministrazione
Vi proponiamo una selezione delle delibere e delle determinazioni
più rilevanti.
Delibere del
Consiglio Comunale:
Del. nr. 35 del 20.12.2007
I.C.I. - Abrogazione Regolamento approvato con D.C. n. 69
dd. 30.11.1998 e approvazione
nuovo Regolamento per l’applicazione dell’Imposta comunale
sugli immobili.
Del. nr. 36 del 20.12.2007
Determinazione tariffarie in
materia di Imposta Comunale
sugli Immobili (I.C.I.) per l’anno
2008.
Del. nr. 37 del 20.12.2007
Approvazione del Piano Finanziario per la determinazione
della Tariffa Rifiuti. Anno 2007
sulla base dei dati consolidati
2006 e di previsione 2008.
Del. nr. 38 del 20.12.2007
80
ARIONE
L’
Determinazione tariffaria in
materia di Imposta sulla Pubblicità per l’anno 2008.
Del. nr. 39 del 20.12.2007
Modifica del Regolamento
per l’applicazione del canone
per l’occupazione di spazi ed
aree pubbliche e determinazioni tariffarie in materia di COSAP
per l’anno 2008.
Del. nr. 40 del 20.12.2007
Determinazione in materia di
tariffa di Canone per l’Occupazione degli Spazi ed Aree Pubbliche (C.O.S.A.P.) per l’anno
2008.
Del. nr. 41 del 20.12.2007
Approvazione proposta di
adesione del Comune di Aldeno a Trentino Riscossioni Spa
con conseguente acquisizione
di quote a titolo gratuito.
Del. nr. 42 del 20.12.2007
Approvazione del bilancio di
previsione per l’esercizio finanziario 2008 e pluriennale 20082010, nonché del relativo programma generale delle opere
pubbliche (art. 13 lett. B della
L.R. 04.01.1993 n. 1 e s.m. e art.
69 dello Statuto).
Del. nr. 02 del 28.01.2008
Modifica dotazione organica
– pianta organica
Del. nr. 04 del 31.03.2008
Approvazione schema del
Contratto di Servizio per l’affidamento a Trentino Riscossioni di
attività in materia di riscossione
di entrate tributarie e patrimoniali.
Del. nr. 08 del 15.04.2008
Variazione n. 1 al bilancio di
previsione 2008 e I^ modifica al
Amministrazione e politica
AREA ISTITUZIONALE
programma generale delle opere pubbliche 2008 – 2010.
za e difesa in giudizio avanti al
T.R.G.A. di Trento.
Del. nr. 12 del 13.06.2008
Approvazione rendiconto del
Comune esercizio finanziario
2007.
Del. nr. 13 del 28.01.2008
Approvazione della pianta
organica ai sensi del Regolamento Organico del Personale
Dipendente ( R.O.P.D.).
Del. nr. 13 del 13.06.2008
Approvazione modifica del
Regolamento del Concorso
Nazionale “Merlot d’Italia” anno
2008.
Delibere della Giunta Comunale:
Amministrazione e politica
Del. nr. 148 del 27.12.2007
Determinazione tariffarie per
l’utilizzo delle sale comunali per
l’anno 2008.
Del. nr. 149 del 27.12.2007
Prelevamento di somme dal
fondo di riserva ordinario – cap.
2705.
Del. nr. 04 del 11.01.2008
Approvazione dello schema
di convenzione con l’AUSER
(Associazione per l’Autogestione dei Servizi e la Solidarietà)
di Trento per il ritiro e trasporto
delle provette dall’Ambulatorio
Comunale di Aldeno al Laboratorio di Analisi “Crosina Sartori” o all’Ospedale Santa Chiara.
Del. nr. 10 del 22.01.2008
Liquidazione avviso di parcella all’avv. prof. Damiano Florenzano per attività di consulen-
Del. nr. 14 del 05.02.2008
Autorizzazione giornate di
chiusura uffici comunali. Anno
2008.
Del. nr. 15 del 05.02.2008
Interventi finalizzati al miglioramento dei patrimoni forestali
ed alla difesa dei boschi dagli
incendi da realizzare con il supporto della Provincia Autonoma
di Trento - Servizio Foreste e
Fauna. Richiesta e autorizzazione.
Del. nr. 16 del 12.02.2008
Approvazione in linea tecnica dell’elaborato progettuale
relativo ai lavori socialmente
utili (Azione 10 - 2008). Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del parco giochi, parco “Albere”, del Cimitero, dei marciapiedi e strade interne, delle strade in loc. Canova - Maso Case - Case Carli, degli impianti sportivi, delle
aiuole, delle fioriere, delle aree
verdi ed aree attrezzate, nonché per l’allestimento di mostre
e/o manifestazioni di carattere
culturale o relative a prodotti,
oggetti ed attrezzature del territorio.
Del. nr. 17 del 12.02.2008
Approvazione convenzione
tra ASIA ed il Comune di Aldeno per il sostenimento finanziario nel passaggio della Tariffa di
Igiene Ambientale (T.I.A.) dai
Comuni ad ASIA. Anticipazione
quota servizio raccolta anno
2008.
Del. nr. 18 del 12.02.2008
Classificazione acustica del
territorio: incarico alla Società
Cooperativa CET di Trento
(Euro 8.214,91.=).
Del. nr. 23 del 03.03.2008
I.C.I. anno 2008 - Determinazione del valore delle aree fabbricabili ai sensi e per gli effetti
dell’ art. 3 del vigente Regolamento per l’applicazione dell’Imposta Comunale sugli Immobili.
Del. nr. 24 del 03.03.2008
Affidamento del servizio di
organizzazione della IXa Edizione della Mostra dei Merlot d’Italia, all’agenzia L’Orizzonte
S.n.c. di Cramerotti Mauro & C.
di Aldeno.
Del. nr. 32 del 11.03.2008
Riscossione delle entrate
tramite ruolo – Accesso al servizio di rendicontazione on line
fornito da Equitalia Nomos
S.p.A..
Del. nr. 37 del 25.03.2008
Incarico all’Avvocato Umberto Deflorian studio e assistenza in pratica relativa a loc. Pianezze del Comune di Aldeno.
ARIONE 81
L’
Del. nr. 39 del 31.03.2008
Prelevamento di somme dal
fondo di riserva ordinario - cap.
2705.
Del. nr. 43 del 07.04.2008
Convenzione tra Amministrazione comunale e AUSER
(Associazione per l’Autogestione dei Servizi e la Solidarietà)
di Trento per il ritiro e trasporto
provette. Approvazione relazione consuntiva 2007 e integrazione di spesa anno 2008.
Del. nr. 44 del 07.04.2008
Alienazione di legname di
proprietà comunale. – Approvazione avviso.
Del. nr. 51 del 22.04.2008
Affidamento al Consorzio dei
Comuni Trentini con sede in
Trento del servizio di comunicazione con SMS denominato
“COsmOs”.
Del. nr. 66 del 19.05.2008
Contratto di servizio con
Trentino Riscossioni spa per la
riscossione di entrate tributarie
e patrimoniali.
Del. nr. 69 del 26.05.2008
Stipulazione contratto di co-
82
ARIONE
L’
modato con l’Associazione
A.R.C.A. di Aldeno relativo all’uso del rustico denominato
“Baita Valstornada”.
Determinazioni del
Segretario comunale:
Det. nr. 01 del 02.01.2008
Utilizzo del proprio automezzo per ragioni di servizio. Provvedimento ricognitivo di autorizzazione ai dipendenti.
Det. nr. 02 del 02.01.2008
Anno 2008 dipendenti comunali – Autorizzazione a prestare lavoro straordinario.
Det. nr. 42 del 21.02.2008
Approvazione contratto
con la ditta Grisenti del contratto per la manutenzione
dell’impianto telefonico periodo dal 01.03.2008 al
28.02.2009.
Det. nr. 50 del 03.03.2008
Impegno di spesa per soggiorno ospiti Repubblica Ceca
presso l’Albergo Laghetto di
Garniga Terme
Det. nr. 53 del 10.03.2008
8^ Edizione Mostra dei Merlot d’Italia svoltasi il 26-27 e 28
ottobre 2007: ricognizione della spesa complessiva sostenuta.
Det. nr. 65 del 28.03.2008
Concorso Nazionale Merlot.
Acquisto Premi.
Det. nr. 66 del 31.03.2008
Incarico, a trattativa privata
diretta, allo Studio Associato
Giovanelli dr. Andrea & C. di
Trento per consulenza in materia di commercio, pubblici
esercizi ed ambulantato. Anno
2008.
Det. nr. 69 del 01.04.2008
Affidamento al dr. Giuliano
Sighel di Baselga di Pinè dell’incarico di consulenza fiscale
per il periodo 01/04/08 – 31/03/
2011.
Det. nr. 76 del 07.04.2008
Servizio di pronta reperibilità
del personale dipendente per
servizio di sgombero neve stagione 2007/2008: determinazione e liquidazione indennità.
Det. nr. 102 del 06.05.2008
Gara di tiro con carabina denominata “Festa del rifugio
A.R.C.A..” in località Valstornada del Comune di Aldeno.
Det. nr. 127 del 06.06.2008
Attuazione previsioni regolamentari per l’incentivazione della raccolta differenziata. Acquisto premi per Scuole.
Det. nr. 152 del 01.07.2008
Assistenza tecnica e software per il sistema informativo comunale. anno 2008
Amministrazione e politica
Del. nr. 38 del 31.03.2008
Regolamento di contabilità,
del servizio di economato e delle spese di rappresentanza:
art. 37. Approvazione del verbale di chiusura dell’esercizio
finanziario 2007.
OPERE PUBBLICHE, LAVORI PUBBLICI,
CANTIERE COMUNALE
Delibere del Consiglio
comunale
Del. nr. 43 del 20.12.2007
Soppressione parcheggi in
Via Florida. Mozione.
Amministrazione e politica
Del. nr. 05 del 31.03.2008
Lavori per la realizzazione
di una rotatoria sulla S.P. 90
alla confluenza di via del Perer nel Comune di Aldeno.
Espressione parere ed autorizzazione al Capo Servizio
Responsabile del Servizio Territorio e Lavori Pubblici arch.
Stefano Bassetti a partecipare alla conferenza di servizi in
sede decisoria ai sensi dell’art.
5, c omma 3 della L.P.
08.09.1997, n. 13 e s.m..
Del. nr. 07 del 15.04.2008
Piano di lottizzazione “PL2”
“Area di Via 3 Novembre – Via
Caff” nel Comune di Aldeno:
approvazione definitiva del piano e dello schema di convenzione (artt. 53, 54 e 55 della L.P.
05.09.1991 n° 22 e s.m.i.).
Del. nr. 09 del 15.04.2008
Espressione parere sulla rispondenza degli elaborati a
quanto stabilito dal programma
generale delle opere pubbliche
relativamente all’opera: “Lavori
di restyling del Municipio di Aldeno”.
(euro 16.112,30.=).
Delibere della Giunta Comunale:
Del. nr. 144 del 27.12.2007
Determinazioni tariffarie per
il servizio di fognatura per l’anno 2008.
Del. nr. 141 del 17.12.2007
Assunzione con il Consorzio
B.I.M. Adige di Trento di un mutuo di Euro 80.681,86.= destinato a parziale finanziamento dei
lavori di completamento dell’impianto di illuminazione pubblica
di Aldeno – zona est.
Del. nr. 145 del 27.12.2007
Determinazione tariffaria per
il servizio di depurazione delle
acque di rifiuto provenienti da
insediamenti civili e produttivi –
anno 2008.
Del. nr. 142 del 17.12.2007
Assunzione con il Consorzio
B.I.M. Adige di Trento di un mutuo di Euro 72.568,49.= destinato a parziale finanziamento dei
lavori di completamento dell’impianto di illuminazione pubblica
di Aldeno – zona est.
Del. nr. 143 del 27.12.2007
Incarico all’ing. Renato Coser di Cavalese per la Direzione Lavori, Contabilità e coordinamento sicurezza in fase di
esecuzione dell’impianto di illuminazione pubblica di Aldeno –
zona est , (via Florida, via Degasperi, via Filzi, via Verdi, via
Mazzini, via del Revì, via Damiano Chiesa, via Pascoli, via
Stretta, via Giovanni XXIII, via
S. d’Acquisto, via del Porto)
Del. nr. 146 del 27.12.2007
Determinazione tariffarie per
il servizio Acquedotto per l’anno 2008.
Del. nr. 147 del 27.12.2007
Tariffa per la gestione dei rifiuti urbani – Anno 2008 – D.
Lgs. 05.02.1997, n. 22.
Del. nr. 150 del 27.12.2007
Realizzazione della nuova
sede della scuola materna e
dell’asilo nido comunale. Autorizzazione all’acquisto di parte
delle pp.ff. 1430,1431 di proprietà di Battisti Chiara, di parte della p.f. 1432/1 di proprietà di Battisti Michele.
Del. nr. 12 del 22.01.2008
Convenzione per la realizzazione di locali interrati sottostanti
ARIONE 83
L’
Del. nr. 19 del 21.02.2008
Costruzione della nuova
sede della Scuola Materna e
dell’Asilo Nido comunale: incarico all’arch. Graziano Righi per
variante progettuale (euro
4.716,61.=).
Del. nr. 21 del 03.03.2008
Lavori per la realizzazione di
una palestra e servizi nel Comune di Aldeno.
Approvazione in linea tecnica del progetto esecutivo.
Del. nr. 33 del 19.03.2008
Costruzione della nuova
sede della Scuola Materna e
dell’Asilo Nido comunale: approvazione 1a variante progettuale.
Del. nr. 34 del 19.03.2008
Progettazione definitiva impianto fotovoltaico per la nuova
sede della scuola materna e
asilo nido del Comune di Aldeno. Incarico al per. ind. Girardi
Mirko dello studio associato Tecnologie & Impianti (Euro
4.235,12=).
Del. nr. 42 del 07.04.2008
Adesione alla Convenzione
Consorzio dei Comuni Trentini – S.E.T. Dist ribuzi one
S.p.A. per la costituzione di
un’unica cauzione provinciale
per gli scavi su proprietà pubbliche.
84
ARIONE
L’
Del. nr. 47 del 15.04.2008
Costruzione della nuova
sede della Scuola Materna e
dell’Asilo Nido comunale: incarico all’arch. Graziano Righi per
la 2a variante progettuale (Euro
13.077,95.=).
Del. nr. 53 del 29.04.2008
Esecuzione delle opere di
allargamento di Via della Croce
(tratto circonvallazione - depuratore). Acquisto terreni.
Del. nr. 58 del 15.05.2008
Approvazione schema disciplinare di concessione sulle opere pubbliche e private di
bonifica nel comprensorio consorziale: uso transito della strada di servizio della fossa di San
Zeno pp.ff. 3386/1-1707/13475/1-1929/1-3406-3541 di
proprietà del demanio idrico provinciale.
Del. nr. 63 del 15.05.2008
Approvazione in linea tecnica del progetto definitivo riguardante l’impianto fotovoltaico per
la nuova sede della scuola materna e asilo nido del Comune
di Aldeno.
Del. nr. 74 del 19.06.2008
Realizzazione della nuova
sede della scuola materna e
dell’asilo nido comunale. Acquisto di parte della p.ed. 748 di
proprietà di Battisti Chiara, di
Battisti Marcello e di Battisti Michele.
Determinazioni del
Segretario comunale:
Det. nr. 313 del 06.12.2007
Approvazione contratto con
la ditta CE.MA. Impianti di Celia
Cesare e Malfer Mirco snc di
Aldeno per la manutenzione impianto elettrico, dell’impianto di
illuminazione e dell’impianto luci
di emergenza del Teatro Comunale di Aldeno per il periodo
06.12.2007-05.12.2010.
Det. nr. 315 del 06.12.2007
Realizzazione di pavimentazione in acciottolato di parte
delle Piazze G. Segantini e F.
Depero nel Comune di Aldeno.
Det. nr. 327 del 19.12.2007
Lavori di realizzazione di
una nuova pavimentazione su
via della Chiesa di Aldeno. Approvazione a tutti gli effetti del
progetto esecutivo.
Det. nr. 329 del 20.12.2007
Lavori di costruzione della
nuova sede della Scuola Materna e dell’Asilo Nido di Aldeno:
anticipazione alla ditta COSBAU
S.p.a.
Det. nr. 333 del 27.12.2007
Impianto di illuminazione pubblica di Aldeno zona est (Via
Florida, Via A. Degasperi, Via
Fabio Filzi, Via G. Verdi, Via
Mazzini, Via del Revì, Via Damiano Chiesa, Via G. Pascoli,
Via Stretta, Via Giovanni XXIII,
Via Salvo d’Acquisto, Via del
Amministrazione e politica
l’erigenda Scuola Materna e
Asilo nido in Aldeno.
Porto): approvazione a tutti gli
effetti del progetto esecutivo.
Det. nr. 334 del 27.12.2007
Lavori per la realizzazione di
una nuova pavimentazione su
Via Dante ad Aldeno. Approvazione a tutti gli effetti del progetto esecutivo.
Det. nr. 335 del 27.12.2007
Lavori di realizzazione di una
nuova pavimentazione su Via
della Chiesa di Aldeno. Aggiudicazione a trattativa privata.
Amministrazione e politica
Det. nr. 05 del 02.01.2008
Incarico alla Soc. Coop. INSERCOOP di Moena per il
servizio di presidio e controllo del Centro Raccolta Materiali (C.R.M.) di San Zeno per
i l p er io d o 0 1. 0 1. 20 0 8 –
29.02.2008.
Det. nr. 06 del 02.01.2008
Incarico alla ditta EUROBRICO S.p.a. di Borgo Valsugana
(TN) dell’appalto per la fornitura
dei prodotti per il piano di concimazione annuale del campo da
calcio in località Albere.
Det. nr. 07 del 03.01.2008
Impianto di illuminazione pubblica di Aldeno – zona est, (Via
Florida, via Degasperi, via Filzi,
via Verdi, Via Mazzini, via del
Revì, via Damiano Chiesa, Via
Pascoli, Via Stretta, Via Giovanni XXIII, Via S. D’Acquisto, Via
del Porto): Deliberazione a contrarre.
Det. nr. 08 del 07.01.2008
Incarico alla ditta CE.MA. di
Celia Cesare e Malfer Mrico
S.n.c. di Aldeno dell’appalto per
la sostituzione delle lampade
guaste e riparazione centralina
luci di emergenza del Teatro
Comunale di Aldeno.
Det. nr. 09 del 09.01.2008
Contratto di assistenza tecnica GISCOM per la gestione
del Settore Edilizia Privata nell’ambito del Servizio Territorio e
Lavori Pubblici: anno 2008.
Det. nr. 19 del 18.01.2008
Lavori di realizzazione della
Nuova Scuola Materna e Asilo
Nido – Incarico collaudo tecnico amministrativo in corso
d’opera.
Det. nr. 21 del 21.01.2008
Lavori di realizzazione della
nuova sede della scuola materna e dell’asilo nido comunale di
Aldeno: incarico all’ing. Giuliano Castelli per il collaudo statico in corso d’opera.
Det. nr. 26 del 29.01.2008
Acquisto dispositivi di protezione individuale per la sicurezza, in dotazione al personale del
cantiere comunale.
Det. nr. 32 del 05.02.2008
Lavori di sistemazione e allargamento di via della Croce (
tratto dalla circonvallazione al
depuratore): incarico all’ing.
Giorgio Raia per il collaudo sta-
tico opere in c.a. relative al ponticello sul fosso Maestro.
Det. nr. 35 del 15.02.2008
Realizzazione opere di protezione su gasdotto in esercizio interferito con allargamento della
strada comunale di via della Croce (tratto circonvallazione – depuratore).
Det. nr. 38 del 20.02.2008
Lavori per la realizzazione di
una nuova pavimentazione su
via Dante ad Aldeno. Aggiudicazione a trattativa privata.
Det. nr. 43 del 21.02.2008
Incarico alla Soc. Coop. Insercoop di Moena per il servizio di presidio e controllo del
Centro Raccolta Materiali
(C.R.M.) di San Zeno per il periodo 01.03.2008 – 30.04.2008.
Det. nr. 46 del 28.02.2008
Intervento di manutenzione
straordinaria sulla rete delle acque nere di via Verdi ed il collettore delle acque bianche di Via
Verdi e via Ottolini nel Comune
di Aldeno ( Euro 16.402,50).
Det. nr. 62 del 27.03.2008
Affidamento incarico all’ing.
Ennio Zandonai di Aldeno per la
verifica annuale del Palco Belvedere di costruzione della ditta ILMA di Giorgio Fiorentini di
Argenta.
Det. nr. 64 del 27.03.2008
Affidamento incarico per
ARIONE 85
L’
Det. nr. 67 del 31.03.2008
Incarico alla Trentino Servizi
Spa dell’appalto per l’esecuzione dei lavori di manutenzione
straordinaria della centralina idroelettrica del Comune di Aldeno.
Det. nr. 74 del 02.04.2008
Impegno di spesa conseguente all’affidamento del servizio di pulizia e manutenzione
parchi, aree verdi, fiori e piante
“Parte Ordinaria” (01.04.200831.10.2008)
Det. nr. 75 del 04.04.2008
Approvazione capitolato speciale d’appalto per il servizio di
manutenzione e diserbo del Cimitero di Aldeno per il periodo dal
15.04.2008 al 31.10.2008. Determinazione modalità di appalto.
Det. nr. 84 del 22.04.2008
Approvazione elenco ditte da
invitare nell’ambito dell’appalto
dei lavori di ristrutturazione della scuola media di Aldeno.
Det. nr. 93 del 23.04.2008
Lavori di costruzione della
nuova sede della scuola materna e dell’asilo nido di Aldeno:
autorizzazione al subappalto ai
sensi dell’art. 118 del D.Lgs. 12
86
ARIONE
L’
aprile 2006 n. 163 e s.m. : fornitura e posa di murature.
Det. nr. 97 del 28.04.2008
Lavori di ripristino e sistemazione della pavimentazione
stradale compresa tra il sottopasso di via della Croce e via
Vegri (Euro 49.750,41.=)
Det. nr. 98 del 28.04.2008
Incarico alla soc. Coop INSERCOOP di Moena per il servizio di presidio e controllo del
Centro Raccolta Materiali
(C.R.M.) di San Zeno per il periodo 01.05.2008-31.05.2008.
Det. nr. 115 del 23.05.2008
Affidamento incarico per la
fornitura e posa di due portoni e
di parapetti per il nuovo Centro
Raccolta Materiali di Aldeno
Det. nr. 120 del 29.05.2008
Incarico alla Soc. Coop. POVOCOOP81 di Povo di Trento
per il servizio di custodia e controllo del centro Raccolta Materiali (C.R.M.) di San Zeno per il
periodo 04.06.2008 – 30.06.2008
Det. nr. 123 del 04.06.2008
Lavori per la realizzazione di
una barriera antirumore da posizionarsi lungo il perimetro lato
Ovest del parcheggio di viale
Europa nel Comune di Aldeno
Det. nr. 125 del 05.06.2008
Incarico alla Ditta MIORI
GIUSEPPE & C. S.n.c. di Cognola (TN) dell’appalto per la
fornitura e posa di sabbia per il
campo da calcio in località Albere
Det. nr. 126 del 05.06.2008
Lavori preliminari alle opere
più generali previste dal progetto esecutivo per la ristrutturazione della Scuola Media di Aldeno al fine di predisporre la
struttura scolastica.
Det. nr. 129 del 10.06.2008
Intervento per il montaggio di
limitatori di apertura sui serramenti della Scuola Elementare
di Aldeno.
Det. nr. 137 del 23.06.2008
Progetto esecutivo per la realizzazione del Centro Raccolta
Materiali dai rifiuti in loc. Dosso di
Aldeno sulla p.f. 1361/1 nel C.C.
di Aldeno: approvazione certificato di regolare esecuzione e contabilità finale.
Det. nr. 138 del 23.06.2008
Prove di carico del solaio in
latero cemento del piano sottotetto dell’edificio della Scuola
media Statale di Aldeno sita in via
della Croce n. 2 - incarico alla
ditta Tecnolab - prove strutturali
edili ing. Pierantonio Zanoni & C.
Det. nr. 149 del 30.06.2008
Incarico alla Soc. Coop. POVOCOOP81 di Povo di Trento
per il servizio di custodia e controllo del centro Raccolta Materiali (C.R.M.) di San Zeno per il
periodo 01.07.2008 – 30.12.2008
Amministrazione e politica
l’esecuzione delle verifiche e la
redazione della perizia giurata
attestante l’efficienza dei dispositivi, dei sistemi e degli impianti
finalizzati alla protezione attiva
antincendio del Teatro comunale di Aldeno.
ASSOCIAZIONI, VOLONTARIATO, CULTURA
Delibere del Consiglio
comunale
Del. nr. 10 del 15.04.2008
Approvazione rendiconto del
Corpo comunale dei Vigili del Fuoco Volontari – esercizio 2007.
Amministrazione e politica
Del. nr. 11 del 15.04.2008
Approvazione bilancio preventivo del Corpo comunale dei
Vigili del Fuoco Volontari – esercizio 2008.
Delibere della
Giunta Comunale:
Del. nr. 139 del 17.12.2007
Determinazioni tariffarie per
il Servizio di Asilo Nido a decorrere dal 01.01.2008.
Del. nr. 20 del 25.02.2008
Università della Terza Età e
del
tempo
Disponibile
(U.T.E.T.D.): assunzione impegno di spesa per attività nell’ambito dei corsi dell’anno accademico 2007/2008.
Del. nr. 26 del 03.03.2008
Approvazione accordo di
programma del Piano di Zona
della Destra Adige rivolto ai minori ed agli adolescenti anno
2008.
Del. nr. 27 del 03.03.2008
Approvazione in linea tecnica del Piano di Zona della Destra Adige rivolto ai minori ed agli
adolescenti anno 2008.
Del. nr. 140 del 17.12.2007
Asilo Nido – Calendario dei
periodi di chiusura durante l’anno educativo 200/72008.
Del. nr. 40 del 31.03.2008
Approvazione a tutti gli effetti del Piano di Zona della Destra
Adige rivolto ai minori ed agli
adolescenti anno 2008.
Del. nr. 03 del 11.01.2008
Adesione all’iniziativa UNICEF “La Pigotta: la bambola
dell’UNICEF che salva un bambino”. Anno 2008.
Del. nr. 41 del 31.03.2008
Piano Giovanile di Zona
A.R.Ci.Ma.Ga. 2006. Riapprovazione rendicontazione e liquidazione.
Del. nr. 11 del 22.01.2008
Concessione contributo
straordinario finanziario per organizzazione del Carnevale dei
Ragazzi. Edizione 2008.
Del. nr. 46 del 15.04.2008
Progetto “Scuola e Sport”.
Adesione al programma.
Del. nr. 52 del 22.04.2008
Concessione contributo
straordinario alla Scuola equiparata dell’Infanzia “E. Mosna” di
Aldeno per asilo estivo 2008.
Del. nr. 59 del 15.05.2008
Associazione per il Coordinamento Teatrale Trentino di
Trento. Stagione teatrale 2007/
2008. Ricognizione della spesa.
Del. nr. 62 del 15.05.2008
Attuazione punto A5 del Protocollo d’Intesa in materia di finanza locale 2008. Rideterminazione in riduzione delle tariffe
dell’Asilo nido.
Del. nr. 75 del 19.06.2008
Adesione all’iniziativa “Calici di Stelle 01 agosto 2008”.
Del. nr. 76 del 19.06.2008
Conferimento incarico di collaborazione e consulenza a favore del Comune di Aldeno al
responsabile del progetto di prevenzione e promozione rivolto
ai giovani ed agli adolescenti
(Progetto Giovani) per la realizzazione di un viaggio a Roma
nell’ambito del Piano di zona
“A.R.Ci.Ma.Ga. 2008.
Determinazioni del Segretario comunale:
Det. nr. 317 del 07.12.2007
Organizzazione concerti di
ARIONE 87
L’
Det. nr. 326 del 14.12.2007
Giovani: Torneo di calcetto in
palestra denominato “Christmas” CUP 2007
Det. nr. 328 del 19.12.2007
Progettazione grafica e pubblicazione del notiziario comunale. Impegno di spesa per il
corrente anno.
Det. nr. 339 del 28.12.2007
Acquisto giochi didattici per
Biblioteca comunale.
Det. nr. 340 del 28.12.2007
Acquisto Adobe Creative Suite 3 e corso base per Biblioteca comunale
Det. nr. 20 del 18.01.2008
Iniziativa UNICEF “La Pigotta”: la bambola dell’UNICEF
che salva un bambino” – Liquidazione contributo anno 2007.
Det. nr. 33 del 07.02.2008
Realizzazione dello spettacolo teatrale “Fuori gioco – una
storia di bullismo” nell’ambito del
“Progetto Giovani”.
Det. nr. 37 del 19.02.2008
Realizzazione del corso di
introduzione all’uso del computer “Nonni al computer” nell’ambito del Progetto Giovani.
Det. nr. 47 del 28.02.2008
Abbonamento a riviste, quotidiani e pubblicazioni diverse
88
ARIONE
L’
per la Biblioteca comunale per
l’anno 2008.
to “ Non ho bisogno di voi! Tanto c’è la tv..”.
Det. nr. 48 del 29.02.2008
Progetto A.R.Ci.Ma.Ga.
2007 – Progetto n.1: sportello
“A.R.Ci.Ma.Ga.” : Sportello della gioventù. Impegno di spesa
per l’acquisto gadgets.
Det. nr. 106 del 08.05.2008
Approvazione incarico relatore e preventivo di spesa per
serata dal titolo “Diritto di Guerra digitale. Tra privacy e copyright” nell’ambito di “Progetto Giovani”.
Det. nr. 51 del 04.03.2008
Progetto Arcimaga 2008: realizzazione di tre serate previste nell’ambito di un percorso
formativo alla genitorialità denominato “La sfida più bella, allevare il futuro”
Det. nr. 55 del 11.03.2008
“A.R.Ci.Ma.Ga. 2008”. Progetto n.7: realizzazione di una serata sulla sessualità prevista nell’ambito di un percorso formativo
alla genitorialitàdenominato“La sfida più bella , allevare il futuro”.
Det. nr. 58 del 20.03.2008
Impegno di spesa per acquisto di 100 catarifrangenti per
pedoni, a forma di orsetto, nell’ambito del “Progetto Giovani”.
Det. nr. 80 del 17.04.2008
Manifestazione scolastica
“Cantascuola2. Sostegno all’iniziativa (Premi Fianli) impegno di
spesa.
Det. nr. 82 del 18.04.2008
“A.R.Ci.Ma.Ga 2008”. Progetto n. 4: realizzazione di un
percorso di riflessione e analisi
del mezzo televisivo, denomina-
Det. nr. 110 del 16.05.2008
Progetto Arcimaga 2008: progetto n. 9 “Formazione”
Det. nr. 113 del 20.05.2008
Arcimaga 2008. Progetto n.
6: alla scoperta delle minoranze linguistiche tra tradizione e
cultura.
Det. nr. 116 del 26.05.2008
Progetto n. 8: Tutoring scolastico.
Det. nr. 118 del 26.05.2008
Progetto Arcimaga 2008 –
Incarico per la gestione del progetto e dello sportello.
Det. nr. 119 del 29.05.2008
Incarico letture animate per
asilo nido di Aldeno.
Det. nr. 140 del 24.06.2008
Progetto Arcimaga 2008 Progetto n. 3: Roma 2008 Viaggio nelle istituzioni.
Det. nr. 148 del 27.06.2008
Piano di zona “A.R.Ci.Ma.Ga
2007”. Rendicontazione e liquidazione.
Amministrazione e politica
Natale “Armonie di Natale”
AVVISO
All’ingresso dell’edificio comunale è
stata posta una cassetta per la raccolta
di suggerimenti e/o
reclami.
Invitiamo pertanto i cittadini ad utilizzare tale modalità di comunicazione
finalizzata a miglio-
Amministrazione e politica
rare la qualità dell’atti vità amministrativa.
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L’
Aldeno al Giro d’Italia...
Ancora una volta, la corsa in rosa ha lambito il paese nella 14ª tappa, il 24 maggio scorso. Remo
Mosna era, come al solito, prontissimo a cogliere il prestigioso momento.
Il Campione del Mondo, Paolo
Bettini, al rifornimento.
(Foto: Remo Mosna)
Il gruppo di testa, in vista del
campanile più alto della valle!
(Foto: Remo Mosna)
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ARIONE
L’
PROMEMORIA
Informazioni utili, di pronto impiego, per accedere ai servizi del Comune di Aldeno
COMUNE DI ALDENO tel. 842523 - 842711 - www.comunedialdeno.it
Orario di apertura al pubblico: Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.30
Orario ricevimento Vice-sindaco
Orario ricevimento Assessori
Orario ricevimento Ass. ai Lavori Pubblici
previo appuntamento
previo appuntamento
Venerdì dalle 14.00 alle 16.00 previo appuntamento
Numero utile segnalazione guasti - Ufficio Tecnico 0461.843222 - Segreteria attiva 24 ore
BIBLIOTECA COMUNALE DI ALDENO
Lunedì
Martedì - Mercoledì
Giovedì - Venerdì
tel. 0461.842816 Orario di apertura al pubblico:
14.00 - 18.00
20.00 - 22.00
8.30 - 11.30
14.00 - 18.00
14.00 - 18.00
POLIZIA MUNICIPALE
Vigili urbani Aldeno: tel. 0461.843188 - Centralino Polizia Municipale Trento: tel. 0461.916111
FARMACIA DOTT. G. BARBACOVI
Orario di apertura : 8.30 - 12.00 15.30 - 19.00 - Chiusura: sabato pomeriggio - tel. 0461.842956
DOTT. MARCO GIOVANNINI tel. 0461.843221 - cell. 335.364950 Orario di ricevimento:
Aldeno
Lunedì - Giovedì - Venerdì
8.00 - 10.30
Martedì
16.00 - 18.30
Sabato
su appuntamento
Cimone
Mercoledì
11.00 - 12.00
Garniga
Mercoledì
9.30 - 10.30
DOTT. MAURO LUNELLI tel. 0461.230976 Orario di ricevimento:
Aldeno
Lunedì - Martedì - Mercoledì
Venerdì
Sabato
Cimone
Mercoledì
Garniga
Martedì
9.00 - 12.00
15.00 - 19.00
9.00 - 12.00
15.00 - 16.30
15.00 - 16.00
DOTT. MAURO PIFFER tel. 0461.842865 Orario di ricevimento:
Aldeno
Lunedì
Mercoledì - Giovedì
Venerdì
Martedì
Martedì
Cimone
Garniga
15.00 - 19.00
15.00 - 19.00
10.00 - 13.00
9.00 - 11.00
11.00 - 12.00
su appuntamento
DOTT.SSAANDREINA RIELLA tel. 0461.843221 - cell. 340.2893344 Orario di ricevimento:
Notizie utili
Aldeno (su
appuntamento)
Lunedì 11.30 - 12.30
Martedì e Giovedì 11.00 - 12.00
Mercoledì e Venerdì 12.00 - 13.00
DOTT.SSA MARINA CESTELE - Pediatra
Aldeno: via Florida, 2 - Trento: Via Gramsci, 40/A
Tel. 340.1504738 dalle 8.00 alle 10.00 per impegnative, appuntamenti o informazioni
Orario Trento: Lunedì 14.00-15.30 - Martedì, Mercoledì, Venerdì 9.00 - 11.00
Aldeno (su appuntamento): Lunedì: 10.00-12.00, Mercoledì: 14.30 - 16.00, Giovedì: 9.00-11.00
CONSULTORIO INFERMIERISTICO tel. 0461.843221
dal Lunedì al Venerdì
9.30 - 10.00
ASSISTENZA SOCIALE tel.0461.843313
Assistente Sociale MARCO DEGASPERI - area minori - Lunedì 10.00 - 12.00
Assistente Sociale MONICA SARTORI - area anziani - Mercoledì 10.00 - 12.00
Assistente sociale MARGHERITA GUIDI - area adulti - Giovedì 10.00 - 12.00.
per gli altri giorni, su appuntamento, Lavis: tel. 0461.241988/246957 - Trento: tel. 0461.412279
ORARIO APERTURA CRM (Centro Raccolta Materiali)
Martedì: 13.30-15.30 - Giovedì: 15.00-18.00 - Sabato: 9.00 - 12.30
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L’
A
L’
NOTIZIARIO DEL COMUNE
DI ALDENO
Anno 12 - N. 21 - Agosto 2008
Autorizzazione n. 959 del 21/05/ 1997
del Tribunale di Trento
Editoriale di Lorenzo Lucianer
Immagino un paese di Daniele Baldo
L’emozione del commiato
La storia
Katzenau, di padre in figlio di Marzia Lucianer
L’epopea dei ‘Mericani di Giovanni Mosna
Conti in rosso di Stefano Piffer
Presidente:
Alida Cramerotti
(Assessore alla Cultura)
La scuola
Direttore responsabile:
Lorenzo Lucianer
Società
Comitato di Redazione:
Daniele Baldo
Angela Baldo
Lucio Bernardi
Cristina Cont
EnzoDolzan
Maria Chiara Giovannini
Mattia Maistri
Giovanni Mosna
Andrea Schir
Chiara Ziglio
Direzione - Redazione Amministrazione:
presso Comune di Aldeno
Piazza Cesare Battisti, 5
www.comunedialdeno.it
Lettere e comunicazioni a:
L’ARIONE
presso Biblioteca comunale
Via Giacometti, 8
38060Aldeno
Tel. 0461/842816
[email protected]
Grafica e impaginazione:
L’ORIZZONTE
Agenzia di pubblicità
38060Aldeno
Via Verdi, 15/1
Tel. 0461/843200 Fax 0461/842943
www.lorizzonte.it
[email protected]
Stampa:
GRAFICHE DALPIAZ srl
38040 Ravina (TN)
z.i. Via Stella, 11/b
www.grafichedalpiaz.com
Tel. 0461/913545 Fax 0461/913186
Foto:
Remo Mosna
Meglio a piedi di M. Chiara Giovannini
Il mio Galles di Angela Baldo
La bottega chiusa di Mattia Maistri
Educare di don Daniele Morandini
La luce dal cielo di don Daniele Morandini
Economia
Società Trentina Frutta di Enzo Dolzan
Per tutelare il nostro territorio
Attualità
Al di là della tivù di Paolo Bisesti
Protagonisti
El Capitan di Lorenzo Lucianer
Associazioni
Grazie Daniele! di Gloria Bernardi
Corpo Vigili del Fuoco Volontari di Rudy Cimadom
Sei mesi di successi di S. Cont e A. Cimadom
L’utilità del volontariato di Ivone Bisesti
Sorrisi speciali di Maddalena Chiaserotti
Il ri-uso di Alma Osler Baldo
Lo sport
Andar per sentieri di Chiara Ziglio
Dieci anni ai vertici di Giuliana Cramerotti
Società Aportiva Aldeno
Impegno dietro alle quinte di Remo Cramerotti
Amministrazione e politica
Ecocentro, eccolo! di Emiliano Beozzo
Scuola e palestra di Massimo Perticucci
Asili meno cari di Graziano Plotegher
Un aggiornamento sulle opere pubbliche di Massimo Perticucci
Il municipio risponde agli SMS dei cittadini di Alida Cramerotti
Aldeno Insieme
Uniti per cambiare
Le scelte dell’Amministrazione
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Indice
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Anno 11 - N. 21 - Agosto 2008