Principali strumenti internazionali per la RSI Cecilia Brighi Dipartimento Internazionale CISL 30 settembre 2010 % di rischio per i diritti umani Tendenze dell’economia globalizzata post crisi economica e finanziaria Crescente liberalizzazione e integrazione mercati. Libera circolazione capitali- Investimenti diretti esteri Scambi e cooperazione Sud - Sud Rapida crescita ICT Produzione flessibile e globalizzata Nuove forme di impresa e di org. Del lavoro Invecchiamento manodopera Aumento migrazioni, partecipazione donne precarizzazione lavoro Outsourcing e subappalto Cambiamenti veloci qualità consumi Riduzione ruolo sindacale – riduzione diritti del lavoro Internazionalizzazione: perchè Per: conquistare dei nuovi mercati per i loro prodotti o servizi un accesso privilegiato alle materie prime ridurre i costi dei fattori: lavoro, capitale, approfittare delle condizioni vantaggiose (tasse, aiuti, ecc.) e/o finanziamenti vincere la concorrenza a livello globale creare delle nuove sinergie ecc. Investimenti Diretti Esteri nel mondo 2010 1970 $13.3 miliardi - 2007 1.9 trilioni (+150%) 2009 riduzione di <41% paesi industriali, <35 PVS 2010: 1.2 trilioni $ 5.900 Trattati su investimenti rete di 80,000 multinazionali e 800.000 affiliate Metà delle 6 maggiori destinazioni nei PVS e paesi in transizione. Cina al 2° posto. Internazionalizzazione La crisi non ferma l’internazionalizzazione produttiva: c’è riduzione più limitata di quella economica. affiliate straniere nel PIL globale + 11% 2009: 80 milioni lavoratori (1990 erano 24.5 milioni) con quota maggiore nei PVS pari al 28% su 82.000 TNC (+2%) Diritti del lavoro negati 60% lavoratori senza questo diritto. (USA, Cina,Brasile, India, Iran, Giordania, Vietnam, Laos, Marocco etc… non hanno ratificato la Convenzione ILO 87 es. EPZ BANGLADESH: “La legge proibisce formazione sindacati nelle 2. autorità EPZ amministra probl lavoro. Molti Paesi simbolo della violazione dei diritti umani nel lavoro: Bielorussia, Cina, Thailandia, Birmania, Egitto, Zimbabwe,…. FDI Flows to and from OECD 900 800 OECD Outflows OECD Inflows 700 USD billion 600 500 OECD Net Outflows 400 300 200 100 0 Q1 2007 Q2 2007 Q3 2007 Q4 2007 Q1 2008 Q2 2008 Q3 2008 Q4 2008 Q1 2009 Q2 2009 Q3 2009 Q4 2009 Q1 2010 OECD inflows 361 342 344 679 359 217 232 318 88 243 199 160 145 OECD outflows 440 455 447 792 547 324 357 506 255 290 288 228 267 OECD Net outflows FDI Flows to and from G-20 900 800 700 G-20 Outflows USD billion 600 G-20 Inflows 500 400 G-20 Net Outflows 300 200 100 0 Q1 2007 Q2 2007 Q3 2007 Q4 2007 Q1 2008 Q2 2008 Q3 2008 Q4 2008 Q1 2009 Q2 2009 Q3 2009 Q4 2009 Q1 2010 G-20 inflows 209 255 266 319 262 219 172 229 61 121 151 137 170 G-20 outflows 252 311 266 529 350 324 239 299 180 188 209 199 259 G-20 Net outflows 42 56 0 211 89 105 67 70 118 67 58 62 89 FDI per paese (dati OCSE) FDI per settore dati OCSE Ruolo della Responsabilità sociale delle imprese secondo Prof Ruggie Le imprese : hanno impatti positivi e negativi sui diritti umani in generale e sul lavoro. Hanno la responsabilità di rispettare i diritti umani lì dove operano. Mentre le imprese responsabili non sempre beneficiano dell’ impegno sociale, quelle che violano i diritti non sono adeguatamente sanzionate. Responsabilità imprese madri Spesso le aziende madri e le sussidiarie sono costituite come entità legali distinte: non responsabili dei comportamenti scorretti della sussidiaria. i governi, per attrarre investimenti possono esentare le imprese straniere da alcuni obblighi o evitare di adottare gli standard. GLI ATTORI della RSI Istituzioni internazionali: ONU/ ILO/ /OMC/ UNCTAD / UNIDOIFI (FMI. Banca Mondiale); Banche regionali; OCSE - G8 /G20 UE Governi: leggi regolamenti etc.. CAMERE COMMERCIO- Agenzie di credito all’esportazione (ICE- SACE-SIMEST ) Imprese – sindacati : Reti, (GRI, CEPAA (Council of Economical Priorities Accreditation Agency) standard SA8000, ISO 26000, aziende di certificazione..) Ong RSI imbroglio o strumento positivo? No a filantropia No a immagine formale No a sostituzione legislazione No a sostituzione contrattazione Si a partecipazione e centralità lavoratori Si come strumento di democrazia economica CES presentava tre illusioni: che i rapporti di potere non esistano più, diluizione delle responsabilità: l’impresa diviene un entità virtuale non identificata in termini di potere; che tutti gli attori che ruotano intorno all’impresa siano uguali : imprenditori, sindacati, ong, poteri pubblici, consumatori, azionisti etc. che il metodo volontario sia il meglio per evoluzione sociale delle imprese, basato su buona volontà ed buon esempio, superando le relazioni contrattuali con i sindacati. Principali eventi mondiali sulla Responsabilità Sociale e sostenibilità 1987 rapporto Brutland: definizione di sviluppo sostenibile 1992 Conferenza sull’ambiente di Rio de Janeiro 1998 Dichiarazione ILO sui diritti e principi fondamentali del lavoro 1999 Conv. ILO sulle forme peggiori di lavoro minorile 2000 Linee Guida OCSE sulle multinazionali Consiglio Europeo di Lisbona UN Global Compact lanciato a Davos dopo fallimento Seattle 2001 Libro Verde UE sulla CSR 2002 Vertice su sviluppo sostenibile i Johannesburg 2003 Raccomandazioni OCSE su ambiente e Agenzie di credito export 2004 Bozza Norme ONU su responsabilità delle multinazionali sui diritti umani 2004 Linee Guida Ocse su Corporate Governance 2006 La UE lancia l’Alleanza Europea per la CSR 2007 ILO risoluzione sulle imprese sostenibili 2010 ISO 26000 Guida sulla Responsabilità sociale N.88 ACCORDI QUADRO Norme possibili: esempio Francia Obbligo relazione bilancio anche informazioni su conseguenze sociali e i ambientali attività, indicazione contenuti minimi rendicontazione Contenuto qualitativo e quantitativo impatto occupazione etc.. Informazioni su impatto ambientale,es. consumo risorse ,materie prime Norme possibili USA: OX Act dopo gli scandali Enron, etc. Disciplina operato imprese, amministratori e responsabilità, regole di governo, controlli , trasparenza per assicurare mercati e azionisti ma anche: Volontarietà codici etici ma se adottati obbligo informazione pubblica e in caso di non rispetto sanzioni. UK COMPANIES ACT Obblighi di rendicontazione Bilancio con relazione agli azionisti su ambiente, dipendenti, problematiche sociali. Giustificazione di eventuale assenza informazioni Indicatori di prestazione sociali e ambientali Ruolo sindacale : Mappare l’impresa globale mappare la struttura dell’impresa: dove e come e’ presente, come si internazionalizza. Dipendenti e struttura impresa, org. del lavoro, struttura salario, orari etc Ricostruzione della catena del valore: Outsourcing,fornitori, appalti, subappalti... Contatti sindacali accordi quadro Sfera di riferimento: tutti gli stablimenti, ricostruire la catena del valore: appalti, fornitori, joint ventures etc.. Contenuti: diritti umani, del lavoro, ambiente. Salari, orari, salute e sicurezza, maternita’ ambiente, territorio Rispetto linee guida OCSE Multinazionali Sanzioni Gestire accordi quadro Collaborare con sindacati altri stabilimenti. Formazione congiunta. Promozione sindacati indipendenti. Sviluppare relazioni industriali e contrattazione. Progetti mirati: es. Salute, decentramento, subappalto. le Linee Guida OCSE sulle Imprese Multinazionali Sono: Raccomandazioni dei governi alle imprese multinazionali che operano nei o dai seguenti paesi: : i 30 paesi OCSE più Argentina, Brasile, Cile, Estonia, Lituania, Slovenia e Israele Si attuano a tutte le attività delle imprese nel mondo DICHIARAZIONE TRIPARTITA OIL SULLE MULTINAZIONALI Guida le imprese multinazionali, i governi, gli imprenditori ed i lavoratori in settori quali: l'impiego, la formazione, le condizioni di lavoro e di vita e le relazioni professionali. Le disposizioni della Dichiarazione sulle IMN si fondano sulle clausole di tutta una serie di convenzioni e di raccomandazioni internazionali in materia di lavoro, che le parti sociali sono espressamente invitate a tener presenti e ad applicare in tutta la loro estensione. In caso di contrasto circa l'applicazione della Dichiarazione, le parti possono, grazie ad una procedura messa a punto nel 1981, chiedere all'Ufficio internazionale del Lavoro come interpretare le sue disposizioni. GUIDA ISO 26000 RESPONSABILITA’ SOCIALE La Responsabilità sociale è la volontà di una organizzazione di incorporare le considerazioni sociali e ambientali nelle procedure decisionali e di essere responsabili per l’impatto delle sue decisioni e attività sulla società e ambiente. Avere un comportamento trasparente ed etico per lo svil. Sost. In attuazione delle leggi e norme internazionale…. GUIDA ISO 26000 La filantropia o le donazioni caritatevoli non usate come sostituto alla integrazione della responsabilità sociale nella organizzazione. NON PUO’ ESSERE FINALIZZATA per la CERTIFICAZIONE, AZIONI LEGALI, DENUNCE ETC.. E non è un sistema di gestione, ne una condizione contrattuale È complementare e non sostituisce altri strumenti e NON IMPEDISCE LA DEFINIZIONE DI STANDARD NAZIONALI specifici o più vincolanti E’ conforme alle convenzioni e trattati internazionali alle leggi applicabili. Non e’autorità dei governi sulla RSI NON SOSTIENE O ATTRIBUISCE STATUS SPECIALE A QUALUNQUE INIZIATIVA O STRUMENTO. ed è integrata in tutta l’organizzazione e praticata nelle sue relazioni anche con gli stakeholders . Il Global Compact E’ una iniziativa di carattere volontario Ha come obiettivo la promozione della cittadinanza responsabile delle imprese Può aiutare a realizzare la visione del Segretario Generale: una economia globale più sostenibile e inclusiva Global Reporting Initiative e GR3 SOCIAL ACCOUNTABILITY 8000 le Linee Guida OCSE sulle Imprese Multinazionali Sono: Raccomandazioni dei governi alle imprese multinazionali che operano nei o dai seguenti paesi: : i 30 paesi OCSE più Argentina, Brasile, Cile, Estonia, Lituania, Slovenia e Israele Si attuano a tutte le attività delle imprese nel mondo LINEE OCSE II POLITICHE GENERALI 2. «Rispettare i diritti umani di coloro che sono interessati dalle attività della azienda, in linea con gli obblighi e gli impegni internazionali dei governi ospitanti.» 10. «far si, ogni qual volta possibile, che i partners, compresi i fornitori e i subappaltatori, adottino principi di comportamento della impresa compatibili con le Linee Guida.» Il Rapporto ONU del Prof. Ruggie evidenzia: Ampliamento significativo dei diritti legali delle transnazionali incoraggiando investimenti e flussi commerciali creato squilibri tra imprese e stati a detrimento per i diritti umani. Gli oltre 2.500 accordi bilaterali sugli investimenti dimostrano: “Forniscono una legittima protezione agli investimenti e permettono di portare gli stati ad arbitrati internazionali vincolanti, anche per i danni risultanti dalla attuazione della legislazione per migliorare gli standard sociali e ambientali nazionali. Anche quando la legislazione si applica senza discriminazione a tutte le imprese sia straniere che nazionali” Il Rapporto Onu del Prof. Ruggie definisce tre principi generali: PROTEGGERE: dovere dello stato di proteggere tutti i diritti umani dagli abusi commessi da o che coinvolgono le imprese. (Dimensione politica e legale. Prevenire investigare, punire gli abusi e accesso al risarcimento) RISPETTARE: Responsabilità delle imprese di rispettare i diritti umani RISARCIRE : le vittime devono avere accesso a soluzioni efficaci. Le imprese secondo il Rapporto ONU del Prof. Ruggie dovrebbero: adottare politiche sui diritti umani e del lavoro effettuare valutazione di impatto preventiva: Approccio proattivo integrare le politiche attraverso la struttura di impresa effettuare monitoraggio e un auditing lungo tutta la filiera del valore. Valutare la sfera di influenza e la complicità. Complicità: coinvolgimento indiretto delle imprese in abusi. Aumentare la trasparenza: rendere obbligatorio il Reporting sulla CSR informare correttamente stakeholders e consumatori gli appalti pubblici devono favorire le imprese responsabili. inserire condizionalità sociali nelle Agenzie di Credito export Ruggie e Catena del decentramento Nella valutazione della condotta dei partner si deve superare il nesso di investimento come definizione della sfera di influenza, ma valutare la diligenza obbligatoria nella catena del decentramento. Due diligence. Passi che una persona ragionevole e prudente prenderebbe per conoscere e gestire i rischi potenziali o esistenti per mitigare il loro impatto e evitare danni in un contesto dato Revisione Linee Guida Assicurare il mantenimento del ruolo di strumento internazionale principale per la promozione della condotta responsabile di impresa. Le imprese dovrebbero rispettare i diritti umani di coloro su cui impattano le attività attraverso quelle di terzi in modo consistente con leggi, regolam e obblighi internazionali e gli impegni con i paesi in cui operano e con gli strumenti internazionali sui diritti umani. Revisione Linee Guida definizione catena decentramento e catena del valore supply chain: Per valutare la catena di organizzazioni che collaborano a trasformare le materie prime in prodotti o servizi finiti per i consumatori. Flussi di materiali che sono trasformati, trasportati da organizzazioni verso prodotti a maggior valore aggiunto. Catena del valore Attività come logistica interne o esterna, marketing, vendita e servizi sostenuti da attività infrastrutture, gestione di risorse umane, tecnologie e appalti; è parte di un sistema più ampio che include catene del valore di fornitori e clienti e canali verso l’alto e verso il basso Ruolo imprese Rafforzare le relazioni industriali. Riconoscere le rappresentanze sindacali anche nelle consociate estere adottare politiche negoziate sui diritti umani e del lavoro effettuare valutazione di impatto preventiva: Approccio proattivo integrare le politiche attraverso la struttura di impresa in tutte le unità a qualsiasi titolo controllate e nella catena del valore effettuare monitoraggio e auditing lungo tutta la filiera del valore. Valutare sfera di influenza e complicità: coinvolgimento indiretto in abusi includere programmi mirati per aumentare professionalità, produttività e competitività di particolare settori e gruppi di imprese Sviluppo di infrastrutture, sviluppo di prodotto, infrastrutture di testing, trasferimento tecnologico. Programmi per lo sviluppo del fornitore per aiutare le imprese nei PVS ad integrare in modo sostenibile le imprese della catena. Usare le catene del valore a livello nazionale e internazionale per mettere in collegamento gli oltre 1.3 miliardi di working poor nella economia informale, verso opportunità di lavoro più produttive Premesse per RSI e impresa sostenibile Cambiare e arricchire la cultura sindacale Non confondere contrattazione e RSI Cambiare la Cultura di impresa. Cambiare lo scenario e le priorità della Politica . macroeconomica: incentivi disincentivi, regole. cambiare le regole del Commercio e integrazione economica sostenibile Definire Normative guida RSI e sostenbilità sfida per il sindacato Imprese sostenibili hanno bisogno di società sostenibili Lavorare per leggi regolamenti a sostegno che incidano sulla delimitazione di RSI e sulla responsabilità. Definire regole univoche per controllori indipendenti Includere nelle decisioni strategie impresa e pratiche in tutte le unità a qualsiasi titolo controllate. Le clausole, le norme, i divieti, raccomandazioni e obblighi contenuti negli accordi o convenzioni SINDACATO RAFFORZARE RIFLESSIONE SU RSI, CAMBIAMENTO CULTURA. NON ESCLUDERE IL CONFLITTO E IL NEGOZIATO MA AGGIUNGERE LA PARTECIPAZIONE COSTRUIRE ALLEANZE: AMBIENTALISTI, CONSUMATORI, MANTENERE IDENTITA’ DI RUOLI E FUNZIONI. Internazionalizzazione Italia finanziamenti per costituzione di joint venture Simest deliberato 988 progetti di partecipazione in società estere, con 950 milioni di euro e approvati 3.950 progetti di incentivazione imprese. Attuazione deleghe su commercio internaz., incentivi, razionalizzazione enti e strumenti di incentivazione, introdurre Condizionalità fondo rotativo per internazionalizzazione Questioni aperte Ruolo lavoratori . Chiarezza obiettivi RSI controllo investimenti responsabili Regole vincolanti Confrontabilità indicatori Confrontabilità procedure controllo e audit Come? Ruolo parlamenti approvare leggi, regolamenti sulla delimitazione di RSI e sulla responsabilità. Rendere obbligatorio il Reporting sulla CSR sulla base delle norme internazionali e regole per informare stakeholders e consumatori regole univoche per controllori indipendenti. LINEE GUIDA OCSE: rafforzamento anche dei PNC. condizionare LE IMPRESE CHE RICEVONO SOSTEGNI al rispetto delle Linee Guida OCSE e principi internaz. diritti VERIFICA PERIODICA SU SPESA PUBBLICA PER INTERNAZIONALIZZAZIONE: QUALITA’ SOCIALE E AMBIENTALE AL SOSTEGNO INTERNAZIONALIZZAZIONE. RICHIEDERE A ICE / SACE /SIMEST inserimento Linee Guida e MONITORARE QUALITA’ FONDI BANCHE REGIONALI DI SVILUPPO E COOPERAZIONE ECONOMICA Promuovere cooperazione economica responsabile Appendice sugli strumenti internazionali Dettagli LINEE OCSE Principi Generali 4. «Incoraggiare la formazione di capitale umano, in particolare attraverso la creazione di opportunità di lavoro e agevolando le opportunità di formazione per i dipendenti.» LINEE OCSE Diffusione della informazione garantire la diffusione di una informazione costante, puntuale, affidabile e precisa relativamente ad attività, strutture, situazione finanziaria e performance Adottare standard di alta qualità per la diffusione, la verifica, l’audit e per le informazioni non finanziarie come pure per la rendicontazione sociale LINEE OCSE Occupazione e Relazioni industriali Rispettare le Convenzioni fondamentali ILO Fornire ai rappresentanti dei lavoratori i mezzi per facilitare la contrattazione collettiva Garantire la salute e la sicurezza nelle attività Impiegare personale locale e fornire la necessaria formazione «nella valutazione delle modifiche produttive, con effetti sulle condizioni di vita dei lavoratori.. specie nel caso di chiusura..con licenziamenti collettivi, avvertire in tempi ragionevoli i rappresentanti dei lavoratori e collaborare con i rappresentanti dei lavoratori e le autorità governative per mitigare gli effetti negativi.» LINEE OCSE oggi Occupazione e relazioni industriali 7. «….non minacciare il trasferimento in tutto o in parte di una unità produttiva dal paese interessato, ne di trasferire i lavoratori da una unità in altri paesi, a causa del fatto che i lavoratori esercitano il loro diritto di organizzazione …» LINEE Guida OCSE oggi: Ambiente Adottare I principi e gli obiettivi previsti dalla Dichiarazione di Rio e dall’Agenda 21. Inserire norme sulla formazione ed educazione dei lavoratori in materia di ambiente e di salute e sicurezza. LINEE OCSE oggi: Lotta alla Corruzione Non dare o chiedere tangenti o dare contributi illegali a partiti politici Valorizzare la trasparenza ed utilizzare I sistemi di controllo del management che scoraggino la corruzione LINEE OCSE oggi: Interessi dei consumantori Fornire informazioni chiare ed accurate relativamente allProvide accurate and clear information regarding goods or services. Applicare procedure trasparenti per risolvere I ricorsi dei consumatori e I casi da loro posti. LINEE OCSE scienza e tecnologia Adottare misure che permettano il trasferimento e la diffusione di tecnologie e know-how nei paesi in cui si opera Concorrenza Evitare attività anticoncorrenza come prezzi fissi e limitazioni alle produzioni x Tassazione Rispettare le legislazioni e le norme fiscali e fornire informazioni alle autorità. Attuazione ogni paese membro deve: Costituire un PNC per promuovere ed attuare le Linee Guida Sindacati e imprenditori e altre parti interessate devono essere coinvolti nei PNC I PNC devono incontrarsi ogni anno e riferire sulle loro attività Attuazione I PNC devono lavorare secondo quattro principi : Visibilità Accessibilità Trasparenza credibilità indicazioni procedurali PNC A organizzazione istituzionale B informazione e promozione C Attuazione in casi specifici D Rapporto DICHIARAZIONE TRIPARTITA OIL SULLE MULTINAZIONALI Guida le imprese multinazionali, i governi, gli imprenditori ed i lavoratori in settori quali: l'impiego, la formazione, le condizioni di lavoro e di vita e le relazioni professionali. Le disposizioni della Dichiarazione sulle IMN si fondano sulle clausole di tutta una serie di convenzioni e di raccomandazioni internazionali in materia di lavoro, che le parti sociali sono espressamente invitate a tener presenti e ad applicare in tutta la loro estensione. In caso di contrasto circa l'applicazione della Dichiarazione, le parti possono, grazie ad una procedura messa a punto nel 1981, chiedere all'Ufficio internazionale del Lavoro come interpretare le sue disposizioni. Norme generali Tutte le parti interessate sono tenute a: rispettare i diritti sovrani degli Stati, osservare la legislazione ed i regolamenti nazionali, tenere conto delle pratiche locali e conformarsi alle relative norme internazionali. rispettare la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo ed i corrispondenti Patti internazionali rispettare la Costituzione OIL e i suoi principi. contribuire alla realizzazione della Dichiarazione OIL sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro e i suoi seguiti, adottata nel 1998. i governi dei paesi della sede centrale dovrebbero incoraggiare buone pratiche sociali, tenendo conto della legislazione, della regolamentazione e delle pratiche sociali in vigore nei paesi di accoglimento, nonché delle relative norme internazionali. OCCUPAZIONE i governi dovrebbero: formulare e perseguire, prioritariamente, una politica attiva per promuovere il pieno impiego, liberamente scelto . Le multinazionali dovrebbero: accrescere le possibilità ed i livelli d'impiego specie nelle attività nei PVS, tenendo conto della politica e degli obiettivi dei governi su occupazione, sicurezza dell'impiego ed evoluzione a lungo termine dell'impresa. consultare prima dell’inizio della attività, le autorità competenti e le organizzazioni nazionali di datori di lavoro e di lavoratori. dare priorità all'occupazione, alla crescita professionale, alla promozione e all'avanzamento dei lavoratori,, in cooperazione, con i rappresentanti dei lavoratori dipendenti o delle organizzazioni che li rappresentano, nonché con le autorità di governo. adottare tecniche per creare, direttamente e indirettamente, posti di lavoro. Uguaglianza di trattamento i governi dovrebbero: perseguire politiche per l'uguaglianza di possibilità e di trattamento in materia di occupazione, per eliminare ogni discriminazione fondata sulla razza, colore, sesso, religione, idee politiche, origine nazionale o estrazione sociale. Le imprese multinazionali: correggere situazioni storiche di discriminazione, ed promuovere, in tal modo, la parità di possibilità e di trattamento in materia di occupazione. I governi non dovrebbero mai esigere dalle imprese multinazionali la pratica di discriminazioni formazione I governi, in cooperazione con tutte le parti interessate, dovrebbero sviluppare politiche nazionali di formazione e di orientamento professionale strettamente collegate con l'occupazione. le imprese multinazionali dovrebbero: svolgere la loro politica di formazione. vegliare a che i loro dipendenti beneficino, ad ogni livello, nel paese ospitante, di formazione adeguata partecipare, come le imprese nazionali, a programmi, fondi speciali, promossi dai governi dei paesi di accoglimento e sostenuti dalle organizzazioni di datori di lavoro e di lavoratori. offrire, possibilità di ampliare l'esperienza dei quadri dirigenti locali nel le relazioni industriali, Condizioni di vita I salari, le prestazioni e le condizioni di lavoro dei lavoratori delle multinazionali non dovrebbero essere inferiori a quelli dei paragonabili datori di lavoro del paese in questione. Salari, prestazioni e condizioni di lavoro dovrebbero essere rapportati alla situazione economica dell'impresa, ma sufficienti a soddisfare i bisogni essenziali dei lavoratori e delle loro famiglie . Età minima Le multinazionali dovrebbero rispettare l'età minima di accesso al lavoro, per assicurare l'effettiva abolizione del lavoro minorile. Salute e sicurezza I governi dovrebbero fare in modo che le imprese adottino norme adeguate in materia di sicurezza ed igiene. Le imprese multinazionali dovrebbero: mantenere le più elevate norme di sicurezza e d'igiene, tenendo conto dell'esperienza da esse acquisita. mettere a disposizione dei rappresentanti dei lavoratori dell'impresa e, a domanda, delle autorità competenti e delle organizzazioni di lavoratori e di datori di lavoro di tutti i paesi in cui operano, informazioni sulle norme di sicurezza e di igiene Relazioni industriali le imprese multinazionali dovrebbero applicare norme che non siano meno favorevoli di quelle che applicano datori di lavoro comparabili nel paese in questione. Libertà sindacale e diritto d'organizzazione . I lavoratori dovrebbero godere, senza distinzione alcuna e senza previa autorizzazione, del diritto di creare organizzazioni di loro scelta e di affiliarvisi, . Dovrebbero beneficiare di un'adeguata protezione contro gli atti discriminatori in materia di occupazione volti ad arrecare pregiudizio alla libertà sindacale . In caso di incentivi speciali per attrarre gli investimenti stranieri, tali incentivi non dovrebbero tradursi in restrizioni di qualsiasi tipo della libertà sindacale dei lavoratori o del loro diritto di organizzazione e di contrattazione collettiva. Contrattazione collettiva . I lavoratori dovrebbero avere il diritto di far riconoscere le organizzazioni rappresentative di loro scelta ai fini della contrattazione collettiva. Le imprese multinazionali, dovrebbero: fornire ai rappresentanti dei lavoratori i mezzi necessari per contribuire alla messa a punto di validi contratti collettivi. i rappresentanti dei lavoratori, in tutti i paesi in cui esse operano, devono poter condurre trattative con i rappresentanti della direzione. non minacciare il trasferimento fuori del paese di tutto o parte di un'unità produttiva per influenzare slealmente le contrattazioni od ostacolare l'esercizio del diritto di organizzazione ; non trasferire lavoratori dalle loro filiali in altri paesi allo scopo di nuocere alle contrattazioni con i rappresentanti dei lavoratori oppure all'esercizio, da parte dei lavoratori, del loro diritto di organizzarsi. Esame delle controversie Le imprese multinazionali, al pari di quelle nazionali, dovrebbero rispettare il diritto dei lavoratori di ottenere un esame di tutti i loro reclami secondo le norme che seguono : ogni lavoratore che, agendo individualmente o con altri lavoratori, consideri d'aver motivo di reclamo dovrebbe avere il diritto di presentare il reclamo stesso senza subire, per tale atto, alcun pregiudizio ; il lavoratore dovrebbe avere il diritto di far esaminare il reclamo secondo un'appropriata procedura. Ciò è particolarmente importante quando le imprese multinazionali operano in paesi che non osservano i principi delle convenzioni dell'OIL relativi alla libertà sindacale, al diritto di organizzazione e di contrattazione collettiva ed al lavoro forzato. Procedura per l'esame delle controversie L’ ILO informa il governo e le organizzazioni centrali d'imprenditori e di lavoratori interessate di ogni singola domanda d'interpretazione ricevuta L'Ufficio della Commissione sulle imprese multinazionali decide all'unanimità, dopo consultazione in seno ai gruppi, sull'ammissibilità della richiesta Le richieste d'interpretazione possono essere indirizzate all'Ufficio internazionale del Lavoro: a. dal governo di uno Stato membro che agisce o per iniziativa propria o su richiesta di un'organizzazione nazionale di datori di lavoro o di lavoratori ; b. da un'organizzazione nazionale di datori di lavoro o di lavoratori rappresentativa a livello nazionale o settoriale, c. da un'organizzazione internazionale di datori di lavoro o di lavoratori a nome di un'organizzazione rappresentativa nazionale affiliata. inammissibilità La procedura non dovrebbe in alcun modo duplicare o entrare in conflitto con le procedure nazionali o le procedure dell'OIL in vigore. non può essere invocata: a. per quanto attiene alla legislazione ed alla prassi nazionali; b. per quel che riguarda le convenzioni e le raccomandazioni internazionali del lavoro; c. sulle questioni che rientrano nella procedura relativa alla libertà sindacale. Il Global Compact E’ una iniziativa di carattere volontario Ha come obiettivo la promozione della cittadinanza responsabile delle imprese Può aiutare a realizzare la visione del Segretario Generale: una economia globale più sostenibile e inclusiva Cosa è Non è uno strumento regolatore, non sorveglia rafforza o misura il comportamento o le azioni dele imrese. È un network BENEFICI Condividere le buone pratiche e i saperi Produrre soluzioni pratiche di problemi Incoraggiare i principi universali e della cittadinanza responsabile della impresa Influenzare il potere globale dell’ONU 10 Principi DIRITTI UMANI: Principio 1: sostenere e rispettare la protezione dei diritti umani Principio 2: assicurare di non essere complici negli abusi dei diritti umani; NORME DEL LAVORO Principio 3: sostenere la libertà di associazione e il riconoscimento del diritto alla contrattazione collettiva; Principio 4: eliminazione del lavoro forzato o obbligatorio. Principio 5: abolizione effettiva del lavoro minorile; Principio 6: eliminazione discriminazione nell’impiego e occupazione. AMBIENTE Principio 7: sostenere un approccio preventivo alle sfide dell’ambiente; Principio 8: impegnarsi in iniziative per una maggiore responsabilità ambientale, Principio 9: incoraggiare lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie ecocompatibili. Anti corruzione Principio10: lavorare contro tutte le forme di corruzione compreso estrorsione Come partecipano le imprese amministratore esecutivo invia adesione (firmata dal Consiglio di Amministrazione) al Segretario Generale ONU esprimendo il proprio appoggio al Global Compact e ai suoi principi; Impegni a: Attuare cambiamenti nelle attività dell’impresa, affinché il Global Compact e i suoi principi diventino parte della sua strategia, della sua cultura e delle sue attività quotidiane; Difendere pubblicamente il Global Compact e i suoi principi attraverso mezzi di comunicazione come i comunicati stampa, interventi ecc; e Pubblicare nel suo rapporto annuale o nei rapporti dell’impresa simili (per esempio i rapporti sulla sostenibilità) come sostiene il Global Compact ed i nove principi. Modalità: DIALOGO POLITICO GLOBALE NETWORK LOCALI APPRENDIMENTO PROGETTI DI PARTNERSHIP ISO 26000 • GUIDA PER GLI UTILIZZATORI. • • NON PUO’ ESSERE FINALIZZATO A CERTIFICAZIONE, AZIONI LEGALI, DENUNCE ETC.. complementa e non sostituisce altri strumenti • NON SOSTIENE O ATTRIBUISCE STATUS SPECIALE A QUALUNQUE INIZIATIVA O STRUMENTO. • non è un sistema di gestione, ne una condizione contrattuale • NON IMPEDISCE LA DEFINIZIONE DI STANDARD NAZIONALI specifici • • Impegno con gli stakeholders è integrato in tutta l’organizzazione e praticato nelle sue relazioni”. • E’ conforme alle convenzioni e trattati internazionali alle leggi applicabili. Non e’autorità dei governi sulla RSIANCHE PIU’ RESTRITTIVI o più vincolanti ISO 26000 UN Norms Non solo per multinazionali ma anche altre imprese. Definivano responsabilità primarie governi per tutela diritti e obbligo imprese di promuovere e assicurare tali diritti e interessi popolazioni Risultati non riconosciuti