Gli IDOLA IN BACONE
ALESSIA MINO
QUARTA SEZ U LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI –
VERONICA GAMBARA - BRESCIA
Gli idola sono i mezzi da cui passa la
conoscenza che non potrà essere
esatta,sono parte integrante del
processo di conoscenza ma
Bacone mira a limitarne
l’esistenza .
Bacone teorizza gli idola (pregiudizi,
variabili che entrano nella nostra
conoscenza):
1) idoli della tribù: sono gli idoli a cui dedica maggiore
spazio , fondati sulla stessa natura umana, dipendono
dal fatto che l’intelletto umano mescola sempre la
propria natura con quella delle cose, deformandola e
trasfigurandola,fondata esclusivamente sull’esperienza,
senza un metodo di lavoro corretto, porta quindi a
costituire “false generalizzazioni”.
Bacone in questi idoli afferma che da parte nostra c'è
una troppa eccessiva risposta nei sensi, il nostro
intelletto non è un lume secco, per questo la nostra
intellezione è intersecata dalla passione, elementi che
ci fuorviano e contaminano la nostra conoscenza.
2) idoli della spelonca (caverna): idoli naturali
(quello che sia il contesto non prendono
caratteristiche dalla società o dai costumi) e idoli
storici (influenze storiche, sociali ed economiche);
A questi idoli Bacone inserisce le letture fatte, le
amicizie, e le cose nelle quali noi abbiamo riposto
la fiducia. La conoscenza di un problema ci
permette di limitarlo per questo per Bacone la
teoria degli idola è già farmaco degli idola; la
spelonca in questo caso indica il bozzolo in cui noi
viviamo.
3) idoli del foro : solo gi matrice storica sono gli
idoli del foro o del teatro; questi secondo Bacone
sono gli idoli più pericolosi in quanto si legano
allo strumento di cui gli uomini ne fanno uso: il
linguaggio. Nel linguaggio si allineano molti
pregiudizi. Noi usiamo termini che non designano
nulla, cioè usiamo termini che esistono solo per
tradizione ma che effettivamente non ne
conosciamo bene il significato.
4) idoli del teatro: in questi idoli Bacone annovera
le tradizioni culturali che influiscono sulle nostre
conoscenze; penetrano nell’animo umano per
opera delle diverse dottrine filosofiche passate e
delle pessime regole di dimostrazione.
Aristotelismo ed Empirismo rinascimentale =>
commistione di filosofi e religione = una
filosofia empia ed una religione austera.
Bacone ripensando alla storia della filosofia
suddivide in tre scuole di filosofia: sofistica,
empirica e superstiziosa. Della filosofia sofistica
egli attacca Aristotele perché cercò di dare più
una descrizione delle cose che andare alla ricerca
della loro verità; della filosofia empirica egli
attacca Gilbert e gli alchimisti, perché spiegano le
cose per mezzo di ristretti esperimenti; della
filosofia "superstiziosa", cioè quella che si fonde
con la teologia, egli attacca Pitagora e Platone.
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