Ambrogio
Picollicontabili nazionali e gli IAS/IFRS
Le differenze
fra i principi
Picolli, Difino & Associati
ODCEC di Sondrio
I principi contabili internazionali
IAS/IFRS: opportunità per le PMI
Le difformità concettuali fra il c.c. e gli
IAS/IFRS
4 giugno 2008
08IascSondrio05
1/20
Le differenze fra i principi contabili nazionali e gli IAS/IFRS
IAS 1 Presentazione del bilancio
IAS 2 Rimanenze
IAS 11 Commesse in corso di lavorazione (Construction contracts)
IAS 14 Presentazione per settori o per aree geografiche
IAS 16 Immobili, impianti e macchinari
IAS 17 Leasing
IAS 18 Contabilizzazione dei ricavi
IAS 19 Benefici per i dipendenti
IAS 27 Bilancio consolidato e separato
IAS 36 Riduzione del valore di attività
IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali
IAS 38 Immobilizzazioni immateriali
IAS 32/39 Strumenti finanziari
IAS 40 Investimenti immobiliari
IFRS 2 Pagamenti basati su azioni
IFRS 3 Aggregazioni di imprese
IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate
4 giugno 2008
Ambrogio Picolli
p. 2/20
Le differenze fra i principi contabili nazionali e gli IAS/IFRS
Gli impatti sulle imprese
pag. 17
OIC Guida 1 - Guida operativa per la transizione
ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS)
4 giugno 2008
Ambrogio Picolli
pag. 18
p. 3/20
Le differenze fra i principi contabili nazionali e gli IAS/IFRS
IAS 1
Presentazione
a)
b)
del bilancio
c)
d)
e)
4 giugno 2008
Rilevanza dell’informazione
Oltre che da Stato Patrimoniale, Conto Economico e dalle Note
il bilancio è composto anche dal Rendiconto Finanziario e dal
Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto.
E’ previsto un contenuto minimo dello Stato Patrimoniale ma
non c’è uno schema predefinito. Le attività e le passività devono
essere separatamente distinte tra correnti e non correnti.
E’ previsto un contenuto minimo del Conto Economico ma non
c’è uno schema predefinito. La classificazione può avvenire “per
natura” o “per destinazione” in base alla significatività e
attendibilità nel contesto aziendale.
Non è prevista l’evidenziazione separata di oneri e proventi
straordinari.
Ambrogio Picolli
p. 4/20
Le differenze fra i principi contabili nazionali e gli IAS/IFRS
IAS 2
Rimanenze
a)
b)
c)
d)
IAS 11
•
I contratti di costruzione per i quali esiste uno specifico ordine
del cliente vanno iscritti con il metodo della “percentuale di
completamento”. I principi e le norme fiscali nazionali
consentono per tali contratti l’applicazione del metodo della
“commessa completata”
•
Definizione di competenza (F22)
•
Occorre strutturare un sistema di gestione e valutazione delle
commesse idoneo a consentire la valutazione sulla base della
percentuale di completamento. Ne consegue la necessità di
modificare i sistemi contabili, di budget e di reporting
Il principio si applica anche alle prestazioni di servizi
IAS 11 è applicabile anche ai lavori di durata infrannuale
Commesse
(Construction
contracts)
•
•
4 giugno 2008
Rilevanza dell’informazione
Privilegia la rappresentazione patrimoniale
La differenza più significativa è rappresentata dal fatto che lo
IAS 2, nella versione aggiornata, non consente più la valutazione
delle rimanenze con il metodo LIFO, mentre la normativa
civilistica attuale lo permette.
Metodi richiesti: FIFO o costo medio ponderato
Ambrogio Picolli
p. 5/20
Le differenze fra i principi contabili nazionali e gli IAS/IFRS
IAS 14
a)
Rilevanza dell’informazione
Presentazione
b)
Il principio richiede che siano fornite informazioni per
“settore di attività” e per area geografica. A seconda della
rilevanza e dei rischi e benefici associati sarà
considerata primaria l’impostazione riguardante il settore
di attività e secondaria quella relativa all’area geografica
o viceversa. L’informativa definita secondaria necessita
di minori dettagli informativi
Prevedibili impatti significativi sui processi aziendali in
termini organizzativi (responsabilità e modello
organizzativo coerente con i segmenti), gestionali
(procedure amministrative, sistemi premianti, transfer
price), informatici (tecniche di allocazione, unbundling
ricavi e costi, ecc.)
La CONSOB (Comunicazione n. 98084143) ha già
indicato in passato che lo IAS 14 costituisce utile punto
di riferimento per la redazione della relazione sulla
gestione
di informazioni
per settori o per
aree
geografiche
(applicabile alle
società con
c)
titoli quotati o
quotandi
ovvero su base
volontaria)
d)
4 giugno 2008
Ambrogio Picolli
p. 6/20
Le differenze fra i principi contabili nazionali e gli IAS/IFRS
IAS 16
a)
b)
Immobili,
impianti e
macchinari
IAS 17
Leasing
finanziario
4 giugno 2008
c)
d)
Definizione di attività (F53-59)
Prevede il modello della rideterminazione di valore, alternativo al
criterio del costo, purché le rivalutazioni siano effettuate con
regolarità. Permane l’ammortamento del valore rivalutato e
l’eventuale necessità di svalutare il bene stesso.
Fair value
Ai fini dell’ammortamento è previsto il “component approach” e
l’ammortamento dei beni sul valore al netto del valore residuo del
bene.
•
L’ammortamento cessa quando il valore residuo è pari al valore
netto contabile.
•
I terreni vanno scorporati e non si ammortizzano.
a)
b)
Substance over form
Lo IAS 17 detta principi di carattere generale circa la distinzione
tra leasing finanziario e leasing operativo; i beni acquisiti in
leasing finanziario devono essere iscritti in bilancio dal locatario,
mentre per il locatore essi rappresentano crediti finanziari
Ambrogio Picolli
p. 7/20
Le differenze fra i principi contabili nazionali e gli IAS/IFRS
IAS 18
Criteri per
a)
b)
l’imputazione
dei ricavi
c)
4 giugno 2008
Definizione di competenza (F22)
Secondo tale IAS i ricavi sono rilevati in bilancio quando
avviene il trasferimento dei rischi e dei benefici, che non
sempre coincide con il passaggio di proprietà dei beni. I ricavi
per prestazioni di servizi sono rilevati secondo il metodo della
percentuale di completamento.
Deve essere effettuata un’attenta analisi dei contratti di vendita
di beni e di prestazioni di servizi e dei relativi processi aziendali
onde individuare la loro rispondenza ai criteri IAS. Situazioni
degne di attenzione: vendite di beni non ancora consegnati,
beni consegnati ma soggetti a installazioni e ispezioni
successive, vendite che prevedono il pagamento dopo la
cessione a terzi da parte dell’acquirente,vendite con opzioni di
riacquisto, royalties, ecc. Similmente si dovranno esaminare i
casi in cui si hanno vendite di beni con annesse prestazioni di
servizi, per valutare la possibilità di scorporare le diverse
componenti di vendita (v. caso pratico).
Ambrogio Picolli
p. 8/20
Le differenze fra i principi contabili nazionali e gli IAS/IFRS
IAS 36
Perdite di
valore delle
a)
b)
c)
attività
(Impairment)
d)
e)
f)
4 giugno 2008
Prudenza
Definizione di elemento attivo (F53-59)
L’impresa deve accertare l’esistenza di perdite di valore dei beni
aziendali, ad ogni chiusura di bilancio mediante l’esame di specifici
indicatori e, nel caso di indicatori negativi, mediante la stima del suo
valore recuperabile definito come il maggiore tra il fair value (valore
equo) ed il valore d’uso del bene. Quest’ultimo è determinato dalla
stima dei cash flow futuri generati dal bene o dall’unità elementare di
business (cash generating unit) cui il bene appartiene. In ogni caso il
test di impairment deve essere fatto annualmente per: l’avviamento, le
immobilizzazioni immateriali a vita indefinita e quelle non ancora
disponibili per l’uso.
Occorre introdurre, nell’ambito del sistema di reporting direzionale, un
sistema per il monitoraggio degli indicatori di potenziali “impairment”.
Tale sistema di reporting dovrebbe inoltre prevedere “cash generating
unit” coerenti con i segmenti individuati in sede di applicazione dello
IAS 14.
L’entità e la qualità delle disclosure richieste dal principio sono tali da
rendere imprescindibile la gestione delle informazioni in modo
sistematico nell’ambito dei sistemi informativi aziendali.
Fair value
Ambrogio Picolli
p. 9/20
Le differenze fra i principi contabili nazionali e gli IAS/IFRS
a)
Accantonamenti, b)
IAS 37
passività e
attività potenziali
c)
d)
e)
4 giugno 2008
Definizione di passività (F60-64)
I fondi per rischi ed oneri non conformi alle previsioni dello IAS
37 (sussistenza di un’obbligazione, legale o
implicita,dipendente da un evento passato) non potranno
essere iscritti in bilancio (ad esempio: fondi di ristrutturazione
che non rispettano le rigide condizioni previste), mentre altri
dovranno essere ricalcolati.
Lo IAS 37 prevede l’attualizzazione degli accantonamenti ai
fondi: quando l’effetto del trascorrere del tempo incide in modo
rilevante sul valore della passività, l’ammontare del fondo deve
corrispondere al valore attuale dell’onere che ci si aspetta sia
necessario per estinguere l’obbligazione.
In base a quanto previsto dallo IAS 1 i fondi devono essere
esposti separatamente per la quota corrente e non corrente.
Attualizzazione dei valori
Ambrogio Picolli
p. 10/20
Le differenze fra i principi contabili nazionali e gli IAS/IFRS
IAS 38
Attività
immateriali
a)
b)
c)
d)
e)
4 giugno 2008
Definizione di attività (F53-59)
I costi di sviluppo devono essere capitalizzati (in presenza di
certi requisiti)
La maggior parte degli oneri pluriennali che secondo i principi
contabili nazionali possono essere capitalizzati, devono essere
imputati al conto economico :
•
Costi di ricerca
•
Costi di impianto e di ampliamento
•
Costi di formazione e addestramento del personale
•
Costi di pubblicità e oneri relativi
Il goodwill (avviamento) e le altre attività immateriali a vita
indefinita (casi limitati) non devono essere ammortizzati ma
assoggettati annualmente all’impairment test (IAS 36).
Fair value
Ambrogio Picolli
p. 11/20
Le differenze fra i principi contabili nazionali e gli IAS/IFRS
IAS 39
a)
Strumenti
finanziari contabilizzazio
ne e
b)
valutazione
c)
d)
IAS 32
a)
Strumenti
finanziari esposizione e
informativa
b)
4 giugno 2008
Stabilisce i principi per la rilevazione e la misurazione degli
strumenti finanziari (attività e passività finanziarie, strumenti
derivati, strumenti rappresentativi di capitale), secondo criteri
anche significativamente differenti da quanto previsto dall’attuale
normativa.
Introduce il criterio del “fair value” come parametro guida nella
valutazione delle attività e passività finanziarie, ivi inclusi i
derivati.
Delimita in maniera restrittiva la nozione di “copertura efficace” e
la possibilità di utilizzo dell’hedge accounting.
Definisce i criteri per la “derecognition” (es. cessione crediti).
Richiede un’informativa dettagliata relativamente a:
•
Rischi associati e scopi perseguiti attraverso l’utilizzo di
strumenti finanziari
•
Politiche di gestione del rischio finanziario (obiettivi gestionali
e politiche di “copertura”)
•
“Fair value” di tutte le attività e passività finanziarie
Le azioni proprie sono contabilizzate a riduzione del Patrimonio
Netto.
Ambrogio Picolli
p. 12/20
Le differenze fra i principi contabili nazionali e gli IAS/IFRS
IAS 40
Investimenti
a)
b)
immobiliari
c)
d)
e)
4 giugno 2008
Rilevanza dell’informazione.
Gli investimenti immobiliari (terreni e fabbricati) destinati
esclusivamente o principalmente alla locazione e/o
all’apprezzamento del capitale possono essere valutati
alternativamente con il metodo del costo o con il metodo del fair
value (valore equo).
Nel caso di utilizzo del metodo del fair value, le variazioni
annuali dello stesso devono essere imputate a Conto
Economico.
Nel caso di utilizzo del metodo del costo, nelle note al bilancio
deve essere comunque indicato il fair value dell’investimento
immobiliare.
Fair value.
Ambrogio Picolli
p. 13/20
Le differenze fra i principi contabili nazionali e gli IAS/IFRS
a)
b)
Pagamenti
basati su azioni c)
IFRS 2 -
d)
4 giugno 2008
Substance over form.
L’IFRS 2 disciplina il trattamento dei pagamenti basati su azioni.
L’impatto principale riguarda la contabilizzazione dei piani di
stock option.
Prevista la contabilizzazione a Conto Economico (contropartita
l’incremento del Patrimonio Netto) lungo la durata del piano del
costo dei servizi ricevuti (prestazioni del dipendente) in base al
fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati ai
beneficiari del piano.
Ambrogio Picolli
p. 14/20
Le differenze fra i principi contabili nazionali e gli IAS/IFRS
IFRS 3 Aggregazioni
a)
b)
d’imprese
c)
d)
IAS 27
Bilancio
consolidato
4 giugno 2008
a)
b)
Substance over form
L’acquisizione di imprese, non sotto comune controllo, anche se
effettuata mediante fusione deve essere contabilizzata
utilizzando il fair value (purchase method), anche se il prezzo è
pagato con azioni [non può essere contabilizzata utilizzando il
principio della continuità dei valori (uniting of interest method)].
Le attività e le passività acquisite (tutte quelle identificabili)
devono essere valutate al fair value (valore corrente) e la
residua differenza rispetto al prezzo pagato costituisce il
goodwill positivo o negativo.
Il goodwill negativo (buon affare) va accreditato tutto al conto
economico.
Differente determinazione dell’area di consolidamento
E’ richiesta l’inclusione nell’area di consolidamento di
partecipazioni “dissimili” o di “SPE – Special Purpose Entity” che
secondo i principi contabili di molti stati (tra i quali l’Italia) sono
invece da escludere
Ambrogio Picolli
p. 15/20
Le differenze fra i principi contabili nazionali e gli IAS/IFRS
IFRS 5 -
a)
Attività non
correnti
possedute per
la vendita e
attività
operative
cessate
4 giugno 2008
b)
L’IFRS 5 disciplina i criteri per la classificazione tra le attività
correnti delle attività non correnti (es. cespiti e partecipazioni) e
dei gruppi o rami d’azienda in dismissione destinati alla vendita
e per la loro valutazione al minore tra il valore di carico ed il fair
value al netto dei costi di vendita.
Disciplina inoltre i criteri per la classificazione nel Conto
Economico dell’esercizio (e dell’esercizio precedente) delle
attività operative cessate per le quali è richiesta l’esposizione in
una unica riga del Conto Economico con informativa nelle note
al bilancio. Alternativamente il Conto Economico può essere
predisposto a tre colonne (es. attività operative in esercizio,
attività operative cessate e totale).
Ambrogio Picolli
p. 16/20
Le differenze fra i principi contabili nazionali e gli IAS/IFRS
Gli impatti sulle imprese
a)
b)
c)
d)
Il processo di transizione agli IAS/IFRS non rappresenta soltanto una
variazione di principi contabili
Il processo riguarderà:
•
sistemi transazionali (ciclo attivo, ciclo passivo, personale, ecc.)
•
contabilità e bilancio
•
reporting finanziario e direzionale, inclusi budget e piani pluriennali
•
sistemi informativi
•
formazione del personale
•
comunicazioni con azionisti e investitori
La conversione offre l’opportunità per l’analisi e il ridisegno dei processi
amministrativi al fine di migliorare la qualità e la tempestività delle
informazioni gestionali e di bilancio
La piena riuscita delle conversione agli IAS/IFRS presuppone la piena
consapevolezza e coinvolgimento del top management
4 giugno 2008
Ambrogio Picolli
p. 17/20
Le differenze fra i principi contabili nazionali e gli IAS/IFRS
Guida Operativa per la transizione ai principi contabili
internazionali (IAS/IFRS)
Cap. 1
Cap. 2
IFRS 1 prima adozione degli IAS/IFRS
IAS 1 presentazione del bilancio. Stato Patrimoniale e Conto
Economico
Cap. 3
IAS 38 Immobilizzazioni immateriali
Cap. 4
IAS 16 Immobilizzazioni materiali
Cap. 5
IAS 17 Leasing
Cap. 6
IAS 20 Contributi
Cap. 7
IAS 40 Investimenti immobiliari
Cap. 8
IAS 27, 28, 31 partecipazioni di controllo, di collegamento e joint
venture nel bilancio individuale e separato
Cap. 9
IAS 2 Rimanenze
Cap. 10 IAS 11 Lavori in corso su ordinazione
Cap. 11 IAS 1 e 7 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
4 giugno 2008
Ambrogio Picolli
p. 18/20
Le differenze fra i principi contabili nazionali e gli IAS/IFRS
Guida Operativa per la transizione ai principi contabili
internazionali (IAS/IFRS)
Cap. 12
Cap. 13
Cap. 14
Cap. 15
Cap. 16
Cap. 17
Cap. 18
Cap. 19
4 giugno 2008
IAS 1, 8, 32 e IFRS 2 Patrimonio Netto
IAS 19 Trattamento di fine rapporto
IAS 37 Fondi per rischi ed oneri
IAS 32 e 39 Strumenti finanziari
Conti d’ordine
Problemi comuni a diverse voci di bilancio
Bilancio consolidato
Impatto degli IAS/IFRS sulla redazione del bilancio
consolidato delle compagnie di assicurazione
Ambrogio Picolli
p. 19/20
Ambrogio
Picollicontabili nazionali e gli IAS/IFRS
Le differenze
fra i principi
Picolli, Difino & Associati
ODCEC di Sondrio
I principi contabili internazionali
IAS/IFRS: opportunità per le PMI
Le difformità concettuali fra il c.c. e gli
IAS/IFRS
4 giugno 2008
08IascSondrio05
20/20
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IAS/IFRS - Ordine dei Dottori Commercialisti della Provincia di Sondrio