N°99 - Maggio 2014
Cenacologam
W
«Il Regno di Dio soffre violenza... E solo una gioventù d’assalto lo può conquistare» (cfr. Mt 11,12)
Periodico mensile religioso a cura della Comunità Consacrati del G.A.M.- GIOVENTù ARDENTE MARIANA - Aut. Trib. di Benevento n° 31 del 14/09/2004 Iscr. R.O.C. n° 22195 del 18/04/2012
Direttore responsabile Don Pasquale Maria Mainolfi - Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb.to postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1 comma 1, Aut.: 145/CBPA-SUD/BN
“
Il Cielo lo si edifica e lo si comincia a
costruire già adesso, qui sulla terra,
con la carità. Dio sta prendendo possesso di tutto. Progressivamente Dio
diventa - è l’espressione di san Paolo
- «tutto in tutti». La vera storia umana
non è mica quella degli avvenimenti
esteriori, delle conquiste territoriali,
delle guerre, delle sconfitte, delle
vittorie, no. La vera storia umana è
quella profonda delle anime portate
dalla vita divina. Ecco la vera storia,
la storia del Regno di Dio, la storia
della Chiesa.
A Maggio t’ingaggio
“
S
“L’Eucaristia è generatrice di
carità. L’adorazione incessante
è accostarsi a tutto l’universo
con un unico atteggiamento:
l’amore”.
“Solo chi ha il cuore traboccante di Dio nell’adorazione
può avere la prontezza di donarlo a tutte le ore. La misura
di un essere la dà il suo cuore”.
(Don Carlo)
embra un gioco di parole e invece sono
parole che ci mettono seriamente in gioco! Già a marzo, nonostante le imprevedibilità
climatiche, è arrivata la primavera e maggio è
un anticipo dell’estate. Ma è anche un anticipo
di cielo visto che abbiamo la possibilità di
trascorrere 31 giorni in compagnia particolare
con la dolce Madre. Possiamo dire che maggio è il tempo in cui più che mai ci sentiamo
di casa con Lei che ci affida dei compiti, ci
chiede una mano nelle sue faccende domestiche. E quali sono le sue occupazioni se
non quelle di pensare ai suoi figli sparsi nel
mondo intero?! Maggio è un periodo in cui
sentirai particolarmente la dolcezza della sua
presenza, ma è anche un mese di lotta perché
c’è il diavolo che odia a morte la “Donna
vestita di sole” e non sopporta la sua materna
intercessione e protezione a favore degli uomini. Comincia la battaglia! Quali le armi? La
Parola di Dio, il santo rosario, la perseveranza
nell’evangelizzazione, la vigilanza nella nostra
vita spirituale.
Una valanga di grazia e di gioia ti sommergerà
se solo tu spalanchi il tuo cuore. Sii pronto,
perché la Mamma ti chiede un impegno che
solo tu puoi dare. È vero, tu puoi anche fare
l’orecchio da mercante e continuare a vivere
come sempre: Dio troverà lo stesso il modo
di realizzare il suo piano. Ma tu vuoi forse
avere la responsabilità di averlo rallentato o
ostacolato? No! Noi siamo alleati della Celeste
Condottiera: lei ci ha ingaggiati e a ognuno
ha detto: coraggio! A maggio t’ingaggio!
Onoriamo il nostro compito di evangelizzatori,
comportiamoci da veri figli di Maria, facciamo
vedere di che cosa sono capaci dei giovani
come noi che amano la Madonna. Maggio è il
mese in cui rilanciare la preghiera benedetta
del Rosario nelle scuole, negli ospedali, in
chiesa, nei cenacolini familiari, nella paregrinatio. Dovunque ci troviamo preghiamolo
e facciamolo pregare. Un suggerimento:
portati un piccolo notes dove segnare le tante
esperienze che il buon Dio ti farà gustare,
anche flash, e poi… mandacele! Attento a non
scoppiare di gioia!!!
Cenacolo Gam
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Cenacolo Gam
Il Rosario:
Vangelo raccontato
ai piccoli
di Don Carlo
È un fatto di esperienza:
quando una persona prega il
Rosario con fiducia e
perseveranza, prima o poi
sente nascere nel suo cuore
la preghiera incessante dello
Spirito. Non sa donde venga
e dove vada, ma è trascinato
e travolto nel suo movimento.
Comprende allora la parola
di Gesù nel Vangelo: «Bisogna
pregare sempre, senza
stancarsi» (Lc 18,1).
“
Il Rosario attira l’amore materno
della Madonna su chi lo recita.
L’amore materno aiuta i fanciulli
a crescere e a svilupparsi.
I
l Rosario, nella sua evoluzione storica, è
sempre stato una preghiera veramente
semplice: la preghiera dei poveri. Il Rosario
richiede e insieme stimola la semplicità e
la povertà di spirito nei cuori che vi sono
disposti. «Il Rosario di Maria – disse papa
Giovanni – è una grande preghiera pubblica
e universale, in faccia ai bisogni ordinari e
straordinari della Chiesa, delle nazioni e del
mondo intero».
L
a struttura essenziale del Rosario
poggia sulla meditazione dei misteri di
salvezza in comunione con la Madonna.
La meditazione semplice, quasi visiva, del
mistero cristiano è l’anima del Rosario.
Maria diviene nel Rosario «il miglior posto
d’osservazione» per contemplare il mistero
di Cristo. La meditazione diventa adagio
adagio immedesimazione con Maria nel
pensare, amare, vivere il mistero «come Lei
lo ha vissuto» (Paolo VI).
N
el Rosario vi è il ripetersi lento e tranquillo dell’Ave Maria come una dolce
melodia, come il canto della Salvezza, poi
una breve sosta, una lode alla Trinità: il
Gloria al Padre, il Gloria ai Tre che abitano
in noi, la lode al Vivente che irradia l’Amore
su tutti, sui buoni e sui cattivi, sui giusti e
sugli ingiusti, perché Lui è buono. E poi, un
L’amore
che mette
le ali alle
decisioni
Domenico Ghirlandaio, Visitazione, 1491, Parigi, Musée du Louvre.
N
contatto con il Padre, una presa di coscienza della nostra filialità, un vedere i suoi
desideri, i suoi interessi; un vedere i nostri
desideri materiali e spirituali… Padre nostro
che sei nei cieli.
Q
uando noi si recita il Rosario, ecco che
la Madonna si impegna a spiegare i
misteri del Regno. Mentre noi recitiamo le
Ave Maria e meditiamo i misteri della Salvezza, la Mamma Celeste non può rimanere inerte…parla, spiega, ama, si manifesta
e rivela il grande amore del Padre reso
visibile in Gesù nello Spirito Santo.
Il Rosario è il Vangelo raccontato ai piccoli,
è l’annuncio ripetuto, rievocato ai semplici, ai poveri in ascolto, alle anime aperte
per captare, per mettersi in onda con Dio,
attraverso lo Spirito Santo e il Cuore della
Mamma.
Le Ave Maria del Rosario sono le mura di
sicurezza: il Rosario è una fortezza, una
roccaforte per la Verità e l’Unità.
La Madonna
nei Vangeli
è un dono che puoi richiedere
presso il Centro Gam. Questo
libretto vuole essere
un valido aiuto per il mese di
maggio per giungere a una
intimità d’amore «con Maria,
la Madre di Gesù».
Intimità d’amore, fondata sulle
solide basi della Parola di
Dio. Abbiamo bisogno tutti di
ritrovare questa familiarità con
Maria per scoprire e amare
sempre di più Gesù. Attraverso Maria si va a Gesù.
ell’episodio della Visitazione il “miracolo” è tutto
interiore, gelosamente custodito da due donne, sotto l’apparenza di una normale visita tra due parenti che
condividono il fatto di essere in attesa di un bambino.
Sollecitata dal colloquio con l’angelo Gabriele, Maria
parte per andare a visitare l’anziana cugina. La prima
notazione che Luca sottolinea è il fatto che Maria partì
in fretta verso le alture. È una fretta dettata dall’amore.
Sa che una persona ha bisogno di lei e parte senza
esitazione, con grande generosità. Una domanda che
sicuramente ci saremo posti: quanti anni avrà avuto
allora Maria? Forse 15 o 16 anni, era una fanciulla,
un’adolescente, ma nel suo cuore già possedeva Dio,
era un “ostensorio di Gesù”. Non appena Maria entra
nella casa di Zaccaria, marito di Elisabetta, saluta
l’anziana parente, che percepisce immediatamente la
presenza divina nel grembo di Maria, soprattutto perché
il figlio che porta nel suo seno, colui che sarà chiamato Giovanni, sussulta di gioia. La presenza di Maria
con il Figlio è sempre motivo di gioia e di pace per le
persone che li circondano. È un’esperienza comune a
molti uomini lungo la storia aver percepito una profonda
pace e serenità ogni qualvolta abbiano accolto Maria e
Gesù nella propria vita. L’opera del Ghirlandaio credo
presenti con grande efficacia l’evento così come è
presentato nel Vangelo di Luca, al di la della presenza
insolita delle due donne alle spalle delle protagoniste.
Con molta probabilità si tratta delle sorellastre di Maria.
La donna in piedi a destra potrebbe essere Maria di
Salome. Elisabetta non appena vede Maria le rivolge
un saluto, carico di conseguenze, tanto che ancora
oggi milioni di fedeli in tutto il mondo lo ripetono nella
preghiera dell’Ave Maria: Benedetta tu fra le donne
e benedetto il frutto del tuo seno. A queste parole
Ghirlandaio associa il gesto del prostrarsi dell’anziana
cugina: in generale l’arte toscana tende a privilegiare
questo atteggiamento di devozione. Maria corrisponde
al gesto invitandola premurosamente ad alzarsi: la
scena allude al giusto atteggiamento del fedele, che,
prostrandosi davanti alla Madonna, riceve immediatamente conforto. Ciò si evince anche dallo sguardo
di Maria, carico di bontà e attenzione nei confronti di
una persona avanzata in età e in attesa di un figlio. A
differenza di quello che abbiamo detto circa l’ipotetica
età della Madonna al tempo della visita ad Elisabetta,
vediamo come il Ghirlandaio, invece rappresenti Maria
come una donna matura e sicuramente ben più grande
di 15 o 16 anni. Questo generalmente è comune a tutta
la storia dell’arte che ha trattato il tema, almeno fino al
secolo scorso, soprattutto per sottolineare la dignità e
l’altezza morale di Maria. Tema fondamentale dell’intero
episodio è la gioia, concetto caro all’evangelista Luca.
Maria è vissuta di fede, ha creduto nel compimento
di ciò che le è stato detto da parte del Signore, anche
nei momenti difficili della prova e del dolore. Luca con
grande efficacia pone in parallelo la gioia, caratteristica
dei racconti dell’infanzia, con la paura e l’angoscia della
sofferenza e della morte, in modo particolare nell’episodio della presentazione di Gesù bambino al Tempio di
Gerusalemme in cui Maria incontra il vecchio Simeone
che le predice tempi di grande dolore: Anche a te una
spada trafiggerà l’anima. Luca sicuramente quando ha
scritto queste parole aveva in mente l’evento pasquale
della morte di Gesù in croce e soprattutto la presenza
di Maria, unita al figlio nel dolore. Anche il Ghirlandaio
sembra voler alludere a tutto ciò attraverso il viso un pò
malinconico della Madonna, cosciente della dura realtà
che si abbatterà sul figlio, incompreso e rifiutato dal suo
popolo. Quante mamme anche oggi sono angosciate e
timorose quando guardano le loro creature e pensano
a tutto il male cui andranno incontro nella vita. Come
Maria solo la fede in Dio può darci la forza per resistere
e andare avanti, nonostante tutte le prove e le angosce
del futuro. Fidarci di Colui che mai ci abbandonerà, Io
non vi lascerò orfani, tornerò a prendervi con me. In
questa speranza si fonda la nostra forza.
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Cenacolo Gam
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Ti scrivo per dirti
ANCORA QUI!
Ancora qui! Il tuo Cenacolo GAM. Puntuale per voi. Non deludetelo, non lasciatelo solo. Le sue pagine hanno bisogno di voi,
della vostra fantasia, delle vostre esperienze per riempirsi e per
parlare a qualcuno. Non immaginate quanto bene fa conoscersi
vicendevolmente, scambiarsi le emozioni di mille avventure, porsi
delle domande e ricevere delle risposte.
È vero che mandare un SMS o fare uno squillo è più sbrigativo
rispetto a qualche riga da buttare giù per il giornalino. Ma un
SMS rimane solo nella memoria del vostro cellulare e in quella di
qualcun altro. Mentre un pensiero condiviso, una gioia raccontata
entra e rimane nella memoria di tutti. Il nostro giornalino con i suoi
spunti, con i suoi angoli di approfondimento, con le sue rubriche
e soprattutto con la ricchezza delle vostre esperienze diventa un
punto d’incontro e aumenta l’alta marea della gioia, diffonde il
contagio dell’annuncio e risveglia l’entusiasmo della missione.
Immaginiamo questi fogli come la piazza del paese, dove le persone si incontrano, si salutano, si scambiano le idee. Immaginiamoli
come una pista di atterraggio per le nostre proposte e come una
pista di decollo per i nostri slanci. Immaginiamo un giornalino
bello e ricco perché così sarà se anche voi ci metterete il vostro
impegno. Vostro di chi? Tuo, di te che leggi! Quando hai tra le
mani la cedola per partecipare a un concorso che fai? La leggi e
basta? No! La compili e la spedisci. Così con il tuo giornalino: non
leggerlo e basta, pensando che qualcun altro lo fa. Fallo tu!
Il mondo, anche se non lo dà a vedere, è assetato di Dio, di
gioia, di amore. CENACOLO GAM è una possibilità in più di fare
qualcosa per chi cerca Dio, è uno stimolo rinnovato per noi che ci
impegniamo a vivere alla luce del Vangelo. Coraggio, allora! Impegniamoci tutti. Ci lasciamo con un incoraggiamento del grande
apostolo delle genti, san Paolo: «La notte è avanzata, il giorno è
vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le
armi della luce» (Rom 13,12).
“Quei grani della
corona: quasi un seme
d’eternità...”
“CHE IL CRISTO ABITI
PER LA FEDE NEI
VOSTRI CUORI…”
Riflettendo su questa frase e ritrovandomi dinanzi a Gesù Eucaristia, mi
chiedevo se Dio si fosse rivelato anche
a me ed in che modo io avessi accolto
la sua chiamata.
Mi sorgevano sensi di colpa per tutte
le volte in cui Dio mi aveva parlato,
ma io sia per vergogna sia per paura
o perché trascinata da altri, non ho
avuto il coraggio di testimoniare la mia
fede. Improvvisamente ho avvertito
una pace profonda, intorno a me una
tenerezza unica e il mio cuore battere
all’infinito.
Non avevo mai avvertito una sensazione così bella: Dio mi ha parlato nel
silenzio!
Mattia
CENACOLOGAM
Via Appia Nuova, 45B
82018 - Calvi (BN)
Tel/fax: 0824/337181
e-mail: [email protected]
Ho preso la corona che mi si è logorata
tra le dita, questa sera, e ho pregato
l’Avemaria dieci, venti volte. Avevo
peccato e sentivo una tristezza amara.
Ma con tutta semplicità, come un figlio
innanzi alla mamma, le mani giunte, in
ginocchio, gli occhi umidi di pianto, ho
ripetuto: «Prega per noi, poveri peccatori!», e già sento rinascermi in cuore
la pace. Credo, spero in Dio, so che
è un Signore misericordioso, buono,
clemente, paterno. Tuttavia è anche,
sul suo trono eterno, il mio giudice...
Ora, nel racconto sacro che non può
ingannarci, Gesù Cristo sulla croce,
mostrando Giovanni a Maria, le dice:
«Ecco tuo figlio!».
Madre mia, intercedi dunque in favor
mio, per piacere!
Nel cavo della mia mano vedo la mia
corona e, per me, i suoi grani neri sono
come una semente che io con grande
speranza getto al cielo immenso. Ogni
Avemaria, miracolo meraviglioso, sta
per fiorire ai piedi della Regina dei Cieli,
e, soave profumo, la mia preghiera fiorita salirà dolcemente verso la Vergine
Maria.
...
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CenacoloGAM MAGGIO 2014