IL PETROLIO
Alessio Bolognesi
A.S. 2012/2013
COS'E'
Il petrolio è un liquido oleoso che si trova nelle profondità
del terreno.
E' un combustibile fossile derivato dalla composizione di
sostanze organiche di origine prevalentemente
animale rimaste sepolte sotto la crosta terrestre da 10 a
100 milioni di anni.
COME SI ESTRAE?
I più importanti giacimenti di
petrolio si trovano sottoterra
anche a milioni di metri di
profondità.
Per estrarre il petrolio si
scavano dei pozzi che perforano
la roccia fino a incontrare il
giacimento. Sopra i giacimenti si
installano allora le
caratteristiche torri che servono
ad eseguire le perforazioni
(pozzi petroliferi) attraverso le
quali il petrolio arriverà in
superficie.
COME SI ESTRAE?
A volte il petrolio sale da solo spinto dalla pressione a cui si trova nel
sottosuolo, più spesso deve però essere pompato dall’esterno. Il petrolio
estratto dai pozzi (detto petrolio greggio o, semplicemente greggio) viene
poi trasportato, attraverso lunghe condutture (oleodotti) e mediante navi
cisterna (petroliere) di enormi dimensioni, fino alla raffineria dove sarà
lavorato
COME SI LAVORA?
Il petrolio greggio veniva utilizzato direttamente solo agli inizi del suo
impiego, veniva bruciato direttamente come fonte di calore. Oggi lo si
scompone in molti prodotti diversi, ciascuno per uno specifico uso, in modo
da aumentare la resa. Nelle raffinerie il greggio subisce un processo di
suddivisione, la DISTILLAZIONE FRAZIONATA, che si basa sul suo
graduale riscaldamento. Via via che la temperatura aumenta, dal petrolio
liquido evaporano gas di tipo diverso che vengono raccolti separatamente e
poi trasformati nuovamente in liquidi.
COME SI LAVORA?
Alle temperature più basse
(50 - 220° C) si separano i
cosiddetti "idrocarburi
leggeri", tra i quali la benzina
per le automobili.
A temperature intermedie
(180 - 360° C) si separano
gli "idrocarburi medi", che
comprendono il gasolio per il
riscaldamento e il cherosene
per i motori degli aerei a
reazione.
Alle temperature più alte
(oltre 360° C) si ottengono
gli "oli pesanti", combustibili
pregiati che si usano nelle
centrali termoelettriche.
DOVE SI TROVA?
Il petrolio, come molte altre materie prime, è distribuito sulla Terra in modo
non omogeneo. I paesi più ricchi di petrolio, sono quelli del medio oriente , le
due Americhe, l'Africa Settentrionale, l'Algeria, la Libia, la Russia. Molti
altri paesi industrializzati, tra i quali l'Italia, non dispongono di giacimenti e
devono quindi ricorrere all'importazione. Molti altri, pur disponendo di ricchi
giacimenti preferiscono acquistare il petrolio all'estero e conservare le
proprie risorse. Al contrario i paesi ricchi di petrolio sono in genere poco
industrializzati.
DOVE SI TROVA?
A causa di questi squilibri tra consumo e produzione, da quando è diventato
la fonte energetica fondamentale per l'economia industriale, il petrolio è un
bene assai prezioso ed è importante che tra i paesi produttori e consumatori
vengano ricercate soluzioni di collaborazioni per scongiurare "CRISI
PETROLIFERE" che creano gravi danni all'economia di molte aree. Inoltre,
anche se "L'ERA DEL PETROLIO" durerà ancora diversi decenni,
l'esaurimento delle risorse mondiali è una realtà che deve indurre tutti a
riflettere e a modificare i propri comportamenti all'insegna del "risparmio
energetico".
QUALI SONO I SUOI LIMITI?
Come tutti i combustibili di origine fossile anche il petrolio e i suoi
derivati, durante la combustione producono sostanze inquinanti. Tali sostanze
sono pericolose per la salute dell'uomo e sono responsabili delle piogge acide
che danneggiano i laghi e corrodono i monumenti marmorei. Quest'ultimo
fenomeno è dovuto al fatto che queste sostanze hanno la proprietà di
trasformare il marmo in gesso.
CONSEGUENZE DI UNA
PIOGGIA ACIDA:
FONTI
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