LA RIABILITAZIONE NELLE ARTERIOPATIE PERIFERICHE Dr F. Sonaglia Specialista in Medicina Interna Istituto Prosperius Tiberino S.p.A.Clinica Di Riabilitazione Intensiva Via Cavour Umbertide PG La Riabilitazione nelle arteriopatie periferiche CLASSIFICAZIONE I stadio Clinicamente silente o con sintomi atipici (ipotermia, disestesie, ecc.): la diagnosi è possibile solo con metodiche strumentali II stadio. Caratterizzato dalla claudicatio intermittens valutata su treadmill alla velocità di 3 Km/hr suddivisa in base a parametri emodinamici: – IIa cammino >200 metri – IIb cammino < 200 metri La Riabilitazione nelle arteriopatie periferiche CLASSIFICAZIONE III stadio. Dolore a riposo senza lesioni trofiche – IIIa se la pressione sistolica alla caviglia è > 50 mmHg nel paziente non diabetico e se la pressione all’alluce è > 30 mm Hg nel diabetico – IIIb se la pressione sistolica alla caviglia è < 50 mmHg nel paziente non diabetico e se la pressione all’alluce è < 30 mmHg nel diabetico. La Riabilitazione nelle arteriopatie periferiche CLASSIFICAZIONE IV stadio Lesioni trofiche più o meno estese fino alla gangrena. Arteriopatie obliteranti periferiche Prognosi La mortalità dei pazienti claudicanti dopo 5,10 e 15 anni di follow-up è del 30%, 50% e 70% Se paragonata ad una popolazione con individui della stessa età e sesso, la mortalità degli arteriopatici a 5 anni si è rivelata almeno doppia La Riabilitazione nelle arteriopatie periferiche Potenziali effetti della riabilitazione Aumento dei circoli collaterali Miglioramento dell’utilizzo dell’ossigeno da parte dei globuli rossi Riduzione della viscosità plasmatica Aumento della soglia del dolore La Riabilitazione nelle Arteriopatie periferiche METODI DI RIABILITAZIONE Metodi Attivi Metodi Passivi La Riabilitazione nelle arteriopatie periferiche METODI DI RIABILITAZIONE METODI ATTIVI A) ESERCIZIO DI TREADMILL CAMMINO B) CONTRAZIONI ISOTONICHE MUSCOLARI BILATERALI METODI RIABILITATIVI ATTIVI ESERCIZIO DI TREADMILL CAMMINO Durata 30 minuti Cammino a velocità costante 3km/ora Nessuna pendenza (0 Gradi) METODI RIABILITATIVI ATTIVI CONTRAZIONI ISOTONICHE MUSCOLARI ESERCIZI RESISTIVI ISOTONICI CONTRAZIONE BILATERALE DI SPECIFICI GRUPPI MUSCOLARI TIBIALE ANTERIORE GASTROCNEMIO-SOLEALE ISCHIO-CRURALE QUADRICIPITE FEMORALE GLUTEO MEDIO GLUTEO MASSIMO La Riabilitazione nelle arteriopatie periferiche Parametri di valutazione efficacia Intervallo di marcia libero dal dolore (pain-free initial walking distance) Capacità massima di marcia (maximum walking distance) La Riabilitazione nelle arteriopatie periferiche Meta-analisi Gardner e Pohelman 1996 21 studi Incremento capacità di marcia libera dal dolore Capacità totale di marcia La Riabilitazione nelle arteriopatie periferiche RISULTATI INCREMENTO CAPACITÀ DI MARCIA LIBERA DAL DOLORE IN MEDIA 179% (DA 125,9±57,3 a 351,2± 188,7 p<0,001) INCREMENTO CAPACITÀ TOTALE DI MARCIA IN MEDIA 122% (DA 325,8±148,1 A 723,3± 59 p<0,001) Gardner e Pohelman 1996 La Riabilitazione nelle arteriopatie periferiche RISULTATI TIPOLOGIA DI ESERCIZIO FISICO + EFFICACE Durata seduta almeno 30 minuti Frequenza almeno 3/settimana Esercizio di cammino Utilizzo di dolore pre-massimale Durata del programma di almeno 6 mesi Gardner e Pohelman 1996 La Riabilitazione nelle arteriopatie periferiche Meta-analisi Bernardi et al 1999 6 studi di Livello II (controllato) Procedura: esercizio fisico con supervisione in 5 studi Durata, frequenza settimanale, e intensità differente Durata esercizio compresa tra 3-6 mesi La Riabilitazione nelle arteriopatie periferiche RISULTATI degli studi di Livello II Incremento della capacità di marcia libera dal dolore in media 139m (95% CI 31-246,9) Incremento Capacità totale di marcia In media 179,1m (95% CI 60-298,1) Bernardi et al 1999 La Riabilitazione nelle arteriopatie periferiche RECENTI ACQUISIZIONI Scopo dello studio valutare l’efficacia di un breve corso intensivo di terapia con esercizio fisico breve in pazienti con claudicatio intermittens da moderata a severa Popolazione 26 pazienti (Maschi 88%, età media 59 ± 8 anni indice caviglia braccio < 0.8 e ≤ 0.5 prima e dopo esercizio Misure all’ingresso Distanza iniziale di comparsa della claudicatio e distanza assoluta di marcia Misurate mediante esercizio di treadmill costante Ambrosetti M et al Ital heart J 2002 RECENTI ACQUISIZIONI IN RIABILITAZIONE DELLE ARTERIOPATIE PERIFERICHE INTERVENTO UN BREVE PERIODO (DURATA 4 SETTIMANE) DI RIABILITAZIONE INTENSIVA A) ESERCIZIO FISICO SUPERVISIONATO due volte il giorno 6 gg/settimana B) INTERVENTI EDUCAZIONALI C) SUPPORTO PSICOLOGICO, D) GESTIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE Ambrosetti M et al 2002 RECENTI ACQUISIZIONI IN RIABILITAZIONE DELLE ARTERIOPATIE PERIFERICHE RISULTATI 1 paziente (4%) è diventato asintomatico Negli altri 25 pazienti Incremento medio di intervallo libero di marcia 132% (da 75 a 174 m) Il 77% dei pazienti era incapace di completare il treadmill test per comparsa di dolore massimale Incremento Capacità totale di marcia 87% da 204 a 381 m (p < 0.05) Non si sono osservate complicazioni cardiovascolari