Il nucleare, tema da comprendere nel contesto olistico di un sistema complesso globale. Il nucleare da solo non esiste, semplicemente. Il contesto è: quale scienza per studiare il nucleare? Quale etica per l’impronta ecologica? 21/12/2015 Rodolfo Damiani 1 Scienza ed Etica Le Ali dell’Uomo 21/12/2015 Rodolfo Damiani 2 Scienza, ma quale? La Terra è rotonda! Finisce, anzi, è già finita! 21/12/2015 Rodolfo Damiani 3 “Abbiamo bisogno urgente di una scienza che ci riconnetta alla Terra vivente”(Capra) “Tutto ciò che accade alla Terra, accade ai figli e alle figlie della Terra. L’uomo non tesse la trama della vita; In essa egli è soltanto un filo. Qualsiasi cosa fa alla trama, L’uomo la fa a se stesso.” (Ted Perry, ispirandosi al capo indiano Seattle) Paradigmi, rivoluzioni invisibili ed educazioni tradizionali La scienza che ci hanno insegnato per tutto il XX° secolo è ancora la scienza di Cartesio e Newton, promotrice di conflitti. 21/12/2015 Rodolfo Damiani 5 Cambiare paradigma richiede una trasformazione interiore 21/12/2015 Rodolfo Damiani 6 Verso un Nuovo Umanesimo Dalla conoscenza per divisione alla conoscenza per unione 21/12/2015 Rodolfo Damiani 7 “L’estensione, la durezza, l’impenetrabilità, la mobilità e la forza d’inerzia del tutto nasce dall’estensione, …, …, …, e dalla forza d’inerzia delle parti: E questo è il fondamento dell’intera filosofia” Newton, da Geymonat. 21/12/2015 Rodolfo Damiani 8 Questa è la “spiegazione meccanica” della Natura. Il paradigma dominante meccanicistico e riduzionistico viene insegnato a scuola. 21/12/2015 Rodolfo Damiani 9 Cartesio e la pietra angolare della scienza moderna: il metodo analitico 21/12/2015 Rodolfo Damiani 10 Analisi, dal greco antico, significa “io sciolgo” ogni legame con il tutto! 21/12/2015 Rodolfo Damiani 11 •Suddivisione iperspecialistica in cui ognuno sa moltissimo di pochissimo, quasi niente dei contesti e delle relazioni. Ogni parte deve essere studiata isolatamente, si agisce localmente sui singoli sintomi di malfunzionamento. Il pensiero analitico parla per mattoni elementari. 21/12/2015 Rodolfo Damiani 12 Frammentazione, divisionismo, meccanicismo e riduzionismo 21/12/2015 Rodolfo Damiani 13 I limiti etici del paradigma dominante La concezione del mondo visto come un inanimato congegno meccanico e la settorializzazione degli studi hanno prodotto gravi conseguenze etiche, ecologiche e sociali. Si è favorito l’affermarsi di una scienza senza anima e di una tecnologia ed economia senza etica. 21/12/2015 Rodolfo Damiani 14 La crescita economica fine a se stessa e l’obiettivo assoluto del profitto all’interno della cultura della dicotomia e della separazione non possono che produrre uno sfruttamento selvaggio di ciò che è concepito altro da sé e illimitatamente disponibile. 21/12/2015 Rodolfo Damiani 15 Tutto dipende da che ali si usano … 21/12/2015 Rodolfo Damiani 16 Quelli che intascano i profitti non sono gli stessi che pagano i costi .. lunedì 21 dicembre 2015 Rodolfo Damiani 17 Un elenco di conseguenze: la distruzione delle foreste, la devastazione degli ecosistemi l’inquinamento delle acque, dei cibi, dell’aria e del terreno la dispersione delle scorie radioattive lo sfruttamento selvaggio delle risorse naturali il buco nell’ozono i cambiamenti climatici. 21/12/2015 Rodolfo Damiani 18 La metafora della zattera 21/12/2015 Rodolfo Damiani 19 Va bene per attraversare un fiume, non una foresta 21/12/2015 Rodolfo Damiani 20 Il suo valore dipende dal contesto 21/12/2015 Rodolfo Damiani 21 L’energia per la rivoluzione sostenibile 21/12/2015 Rodolfo Damiani 22 Il nucleare, scientificamente ed eticamente una scelta possibile? 21/12/2015 Rodolfo Damiani 23 Due prerequisiti 1. Per parlare di nucleare occorre avere le conoscenze fisiche basilari 2. La tecnologia nucleare è estremamente complessa e intrinsecamente a doppio uso e la tecnologia civile è subalterna a quella militare 21/12/2015 Rodolfo Damiani 24 Uno schema generale 21/12/2015 Rodolfo Damiani 25 Non le fa quasi più nessuno 21/12/2015 Rodolfo Damiani 26 Negli anni ‘70 e ’80 fu disdetta la costruzione di 138 reattori nucleari. Dei 256 reattori varati negli USA fra il 1953 e il 2008, il 48% non è mai stato costruito, l’11% chiuso prematuramente, il 14% fermo per almeno un anno, solo un quarto dei varati e metà dei completati funziona. 21/12/2015 Rodolfo Damiani 27 Il punto attuale 21/12/2015 Rodolfo Damiani 28 Attualmente ci sono 436 reattori attivi nel mondo, dei quali solo 12 costruiti negli ultimi vent’anni! 52 centrali sono in costruzione in 14 paesi, 16 in cina, 9 in Russia, 6 in India, 5 in Corea del Sud 21/12/2015 Rodolfo Damiani 29 Quanto inquinano 21/12/2015 Rodolfo Damiani 30 Beve troppo 21/12/2015 Rodolfo Damiani 31 Nel 2003, Francia, Spagna e Germania sono state costrette a spegnere numerose centrali e ridurre la produzione di elettricità a causa dei livelli di acqua troppo bassi. E con il riscaldamento globale, le cose andranno ancora peggio! 21/12/2015 Rodolfo Damiani 32 Una fonte energetica in crisi da 30 anni: invece che 1000 centrali negli USA entro il 2000 (Atomic Energy Commission) ne abbiamo 104. Negli USA nessuna centrale nucleare varata dopo il 1972 è mai stata portata a termine! 21/12/2015 Rodolfo Damiani 33 La stagnazione 21/12/2015 Rodolfo Damiani 34 Le soluzioni sistemiche ci sono! 21/12/2015 Rodolfo Damiani 35 Linearità e non linearità. La complessità della tecnologia nucleare. I componenti sono strettamente interconnessi e interdipendenti Il sistema è più complesso di come possiamo pensarlo in termini logici, lineari, sempre prevedibili 21/12/2015 Rodolfo Damiani 36 Sono vecchi! Al 2009, 25 anni 21/12/2015 Rodolfo Damiani 37 E’ in via d’estinzione! 21/12/2015 Rodolfo Damiani 38 Alla fine degli anni Ottanta cessa la corsa al riarmo. Una delle due superpotenze evapora. Con il disarmo in contemporanea si ha l’arresto del nucleare civile a conferma della dipendenza dal militare. 21/12/2015 Rodolfo Damiani 39 Gli “incidenti”: da Harrisburg (1979) a Chernobyl (1986), ad ASCO-1 in Spagna (2007), alla Slovenia (2008) Avvenuti quando il reattore erogava una potenza minima, la condizione di criticità non dipende dal flusso neutronico attuale 21/12/2015 Rodolfo Damiani 40 Detto circa tre anni fa! 21/12/2015 Rodolfo Damiani 41 Conti nua … 21/12/2015 Rodolfo Damiani 42 La pausa dopo gli incidenti ha condotto alla perdita di personale specializzato e al deterioramento di competenze cruciali. 21/12/2015 Rodolfo Damiani 43 Il secondo problema dopo gli incidenti è lo stoccaggio di scorie dannose per millenni. Due problemi ancora più grandi: costi economici e mancata standardizzazione. 21/12/2015 Rodolfo Damiani 44 I costi stimati di costruzione sono decuplicati nei vent’anni dai ‘70 ai ’90 e dal 2008 le stime aumentano al ritmo tale che i costi raddoppiano mentre la si costruisce! 21/12/2015 Rodolfo Damiani 45 Strutture e competenze sono state smantellate dopo il 1987. Il costo di una centrale richiede un investimento che può superare 5 miliardi immobilizzati per 5-10 anni. E destinato a raddoppiare durante la costruzione! 21/12/2015 Rodolfo Damiani 46 Non sono standardizzati 21/12/2015 Rodolfo Damiani 47 Un altro tipo 21/12/2015 Rodolfo Damiani 48 Il rilancio del nucleare alimenta l’illusione che sia possibile continuare a consumare energia e risorse e a crescere impunemente (tanto ci penserà il nucleare), quando è invece ormai chiaro che il pianeta non sarà in grado di reggere gli attuali ritmi di crescita e di consumi, anche se arrestassimo le emissioni di CO2 21/12/2015 Rodolfo Damiani 49 Altra informazione essenziale: con il nucleare si produce solo energia elettrica, che a livello mondiale rappresenta meno di un quinto dei consumi energetici totali. Usiamo una potenziale bomba solo per scaldare l’acqua!! 21/12/2015 Rodolfo Damiani 50 L’estrema complessità della tecnologia nucleare: tutti gli aspetti sono profondamente intrecciati e non separabili uno dall’altro. Il problema della sicurezza è legato a quello dei costi, che è legato ai tempi di costruzione, al problema delle scorie radioattive, e della proliferazione militare. 21/12/2015 Rodolfo Damiani 51 Non si possono costruire e gestire Centrali Nucleari con periti tecnici! 21/12/2015 Rodolfo Damiani 52 Per finire con il problema dell’esaurimento dei minerali uraniferi presenti sul pianeta! 21/12/2015 Rodolfo Damiani 53 Le risorse di uranio dipendono da quel che si vuole spendere per estrarlo. Tre prezzi: 40, 80, 130 $/kg. Da 6 t di uranio naturale, se ne ricava una di uranio arricchito, dalla quale si ricavano 238 GWh elettrici. Nel 2006 nel mondo 2.742.000 GWh: ai tassi attuali il più a buon mercato basta per soli 27 anni! 21/12/2015 Rodolfo Damiani 54 Mano d’opera specializzata, difficoltà con le gettate di cemento, con le saldature, con le norme di sicurezza. Tempi di realizzazione, non meno di dieci anni. E ogni anno di ritardo costa un miliardo! 21/12/2015 Rodolfo Damiani 55 La proliferazione. Negli ultimi 25 anni ogni rischio di proliferazione era collegato a un progetto di reattori. 21/12/2015 Rodolfo Damiani 56 Lo stoccaggio delle scorie I requisiti: profondità nel sottosuolo stabilità geologica a lungo termine (millenni) assenza di flussi di acqua freatica distanza di sicurezza dai centri abitati, ma non troppo isolati per i trasporti 21/12/2015 Rodolfo Damiani 57 Tutti d’accordo, ma nessuna nazione al mondo ha ancora aperto un sito di questo genere! 21/12/2015 Rodolfo Damiani 58 Radioattività e suoi effetti biologici 21/12/2015 Rodolfo Damiani 59 La radiazione è di tipo: raggi α (nuclei di elio) “ β (elettroni) raggi γ (più energetici dei raggi X) neutroni 21/12/2015 Rodolfo Damiani 60 1 rad libera 100 erg/grammo 1 Bq è una disintegrazione/secondo 1 rad equivale a 1MBq (un milione) la dose totale di fondo naturale (terreno + raggi cosmici) è di circa 0,1- 0,2 rad/anno. La dose letale = 400 rad, 50% di morte 21/12/2015 Rodolfo Damiani 61 L’equivalenza con le unità usate in questi giorni è la seguente: 1 Sievert = 100 rad una radiografia = 1 milli Sv = 0,1 rad 21/12/2015 Rodolfo Damiani 62 Dose permessa ai cittadini = 0,5 rad/anno Dose permessa ai lavoratori = 5 rad/anno E’ una questione statistica, qualsiasi radiazione è biologicamente nociva 21/12/2015 Rodolfo Damiani 63 Nessuna azienda di servizi statunitense ha più ordinato reattori nucleari dopo il 1978!! 21/12/2015 Rodolfo Damiani 64 Non conviene! 21/12/2015 Rodolfo Damiani 65 Il tanto decantato sistema nucleare francese è estremamente rigido, non è modulabile per star dietro alle grandi e/o improvvise variazioni giornaliere della richiesta d’energia e costrinde a vendere energia a prezzi stracciati nelle ore di bassa richiesta e ad acquistarne a prezzi molto salati in altri momenti! 21/12/2015 Rodolfo Damiani 66 A differenza di altri sistemi, i reattori nucleari non sono in grado di diminuire o innalzare la potenza, perciò devono essere integrati da un’adeguata potenza termoelettrica tradizionale. La Francia è l’unico Paese al mondo che chiude reattori nucleari nei weekends, perché non riesce a vendere neanche a prezzi stracciati. 21/12/2015 Rodolfo Damiani 67 La sovrabbondanza ha stimolato usi irrazionali. Il consumo procapite di energia elettrica in Francia è del 25% più alto che in Italia e del 15% più alto della media dei 27 Paesi dell’UE! 21/12/2015 Rodolfo Damiani 68 Infine, non è nemmeno vero che non si emetta C02 : Solo le reazioni all’interno sono “carbon free”, tutte le altre operazioni di filiera del combustibile nucleare non ne sono esenti. Per ogni Megawatt prodotto, 0,2 sono in idrocarburi! E non è efficiente: solo un quarto dell’energia prodotta arriva all’utente! 21/12/2015 Rodolfo Damiani 69 I reattori nucleari producono solo energia elettrica, che costituisce solo il 16% della domanda totale di energia mondiale! L’energia nucleare è solo il 6% della domanda di energia primaria mondiale, solo il 2-3% dei consumi finali! 21/12/2015 Rodolfo Damiani 70 Dividere invece che unire è sempre sbagliato 21/12/2015 Rodolfo Damiani 71 Conclusioni Non esistono ragioni, né economiche, né tantomeno di sostenibilità, per costruire centrali nucleari, ma solo la convenienza di una ristrettissima elîte di lobbisti Non è un business, ma uno squallido affare militare. 21/12/2015 Rodolfo Damiani 72 20 gennaio 2009 Rodolfo Damiani 73 Costi rinnovabili in crollo! 20 gennaio 2009 Rodolfo Damiani 74