1967 – 2007
Ricordi di quaranta anni di Unione Fiorentina
A cura del Direttivo dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti di
Firenze
Gruppo di lavoro nella raccolta documenti e nella stesura della
pubblicazione: Simona Checconi e Fazio Segantini
Impaginazione e stampa: Grafica 4 snc – Montelupo Fiorentino
Volume realizzato in occasione del Quarantennale dalla
costituzione dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti di Firenze
con il contributo di
Presentazione .................................................................................................................3
Data di Costituzione delle prime Unioni: 19 maggio 1967 nasce l’Unione
Giovani Dottori Commercialisti di Firenze .................................................................5
Una curiosità: come nasce il logo Unione...................................................................7
Lo Statuto dell'Unione Fiorentina ................................................................................8
La storia dell’Unione Fiorentina attraverso il ricordo dei suoi Presidenti ............14
Il primo direttivo della storia dell’Unione fiorentina sotto la guida di
Gianfranco Corsi ( 1967 – 1969) ...............................................................................16
Adriano Sarri e il direttivo degli anni dal 1969 al 1973..........................................18
Enrico Fazzini e il direttivo degli anni dal 1973 al 1975 .........................................19
Mario Accardi e il direttivo degli anni dal 1977 al 1979 .........................................21
Giuseppe Gonnelli e il direttivo degli anni dal 1979 al 1980...................................22
Andrea Padelletti e il direttivo degli anni dal 1980 al 1982 ....................................23
Sandro Santi e il direttivo degli anni dal 1982 al 1985 ............................................26
Gianni Sismondi e il direttivo degli anni dal 1985 al 1987 ......................................29
Marco Sacconi e il direttivo degli anni dal 1987 al 1989.........................................32
Marco Lombardi e il direttivo degli anni dal 1989 al 1992 .....................................35
Antonella Giachetti e il direttivo degli anni dal 1992 al 1995 .................................36
Giovanni Bronzetti e il direttivo degli anni dal 1995 al 1998 ..................................37
Alessandro Torcini e il direttivo degli anni dal 1998 al 2000..................................39
Gianni Tapinassi e il direttivo degli anni dal 2000 al 2002 .....................................42
Massimo Floridia e il direttivo degli anni dal 2002 al 2004 ....................................45
Alberto Carisio e il direttivo degli anni dal 2004 al 2006 ........................................47
Fazio Segantini e il direttivo attualmente in carica .................................................50
Presentazione
Quando ci siamo insediati come direttivo dopo le elezioni dello scorso 19 settembre
2006, il nostro primo pensiero è andato alla ricorrenza dei quaranta anni dalla
costituzione dell’Unione Fiorentina.
Volevamo pubblicare un documento che ricordasse, attraverso le testimonianze di
coloro che avevano dedicato il proprio tempo all’Unione Giovani di Firenze, la nostra
storia di associazione a livello locale.
Senza alcuna pretesa di produrre un documento “storico”, ma piuttosto con la voglia
di raccogliere le memorie, gli anedotti degli amici, che ci hanno preceduto nella vita
di associazione, attraverso il contributo dei Past President, abbiamo cercato di
ripercorrere quaranta anni di vita di associazione e ci siamo più che mai accorti (
qualora ce ne fosse stato bisogno) di quanto l’Unione Giovani abbia nel tempo
accompagnato (sempre in modo costruttivo) i vari passaggi che hanno caratterizzato
l’evoluzione della nostra professione e abbia avuto un ruolo determinante nello
sviluppo e nell’orientamento professionale dell’intera categoria.
Nel tempo si sono susseguiti i Consigli Direttivi ed i Presidenti, ma gli obiettivi
perseguiti sono sempre stati gli stessi: la crescita professionale attraverso la
formazione
professionale
continua, la
tutela
della professione di Dottore
Commercialista con particolare attenzione all’inserimento dei Giovani Colleghi nella
professione, ma non solo.
Accanto all’organizzazione di serate di studio e convegni, con lo scopo di
approfondire i temi più di attualità della professione, si è sempre affiancata un’attività
di organizzazione di eventi ludici (cene, gite, tornei di calcetto etc.) al fine di
rinsaldare o costruire i legami di amicizia fra i giovani colleghi.
Nel corso degli ultimi quaranta anni lo Spirito ”Unione”, come amichevolmente gli
appartenenti a questa associazione amano contraddistinguere l’entusiasmo e la
voglia di fare dei giovani colleghi che hanno lavorato all’interno della associazione, è
rimasto sempre lo stesso: genuino e a volte anche cameratesco, senza tuttavia che
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si perdessero mai di vista i problemi della categoria professionale fossero essi di
natura sindacale o professionale.
Non mi dilungherò oltre. Vorrei concludere, come di rito in queste occasioni, con i
ringraziamenti.
Ringrazio tutti coloro che hanno contributo alla stesura di questa breve
pubblicazione e quindi tutti i Past President sia per il materiale messo a disposizione
sia per lo spirito di servizio con cui hanno contribuito a far crescere negli anni questa
associazione. Un ringraziamento a parte lo vorrei fare a Gianni Sismondi che ha
rappresentato la “memoria storica” di questa associazione, conservando dal 1967
ad oggi documenti, lettere, circolari e tutte le copie del periodico Informazioni.
SIMONA CHECCONI
SEGRETARIO UGDC FIRENZE
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Data di Costituzione delle prime Unioni: 19 maggio 1967 nasce
l’Unione Giovani Dottori Commercialisti di Firenze
L’Unione Giovani Dottori Commercialisti, intesa come associazione a livello
nazionale, è stata costituita il 1 maggio del 1966 con lo scopo di coordinare le unioni
locali aderenti.
La prima Unione Locale ad essere costituita fu quella di Milano (3 giugno 1961).
All’unione di Milano fecero seguito nel giro di pochi anni le Unioni di Bologna (26
febbraio 1965), di Roma e del Lazio (26 ottobre 1965), di Genova e della Liguria (15
ottobre 1966), di Napoli (22 dicembre 1966), di Cosenza (10 marzo 1967), di
Firenze (19 maggio 1967) e di Venezia (4 settembre 1968) con lo scopo (articolo 1
dello Statuto) di rinsaldare fra i giovani dottori Commercialisti i legami di amicizia e
di solidarietà: di studiare i problemi di categoria, di facilitare attraverso un
vicendevole aiuto, l’avvio alla professione; di prestare assistenza ai propri membri
con tutti i mezzi di cui essa dispone ed in tutte le circostanze nelle quali il suo
intervento sia opportuno e necessario.
Il 19 maggio 1967 è costituita quindi l’Unione Giovani Dottori Commercialisti di
Firenze. I nomi che vogliamo ricordare sono sicuramente gli appartenenti al primo
direttivo: Gianfranco Corsi, il primo presidente nella storia dell’Unione locale
Fiorentina, Mario Alberto Marrucchi, primo segretario, Paolo Dimita, Carlo Naldi e
Adriano Sarri (La Tribuna dei Dottori Commercialisti – maggio/giugno 1967).
Accanto ai colleghi che hanno costituito il primo direttivo, dobbiamo ricordare anche
gli altri colleghi che, insieme a loro, si sono fatti promotori della costituzione
dell’Unione di Firenze: Baldanzini, Bertelli, Bini, Calabrese, Cacciarelli, Fiori,
Grazzini, Parronchi, Poggiali e Zanobini.
Ma forse l’aspetto più importante non riguarda tanto la data di costituzione delle
prime unioni quanto le ragioni che l’hanno determinata.
L’esempio fu dato dall’Unione di Milano, la prima ad essere costituita in ordine
cronologico e che nacque come un movimento di pensiero, che voleva scardinare
quella che era stata fino a quel momento la gestione dell’ordine: troppo accentrata,
incapace di instaurare un dialogo con gli iscritti dell’ordine e pertanto di affrontare i
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reali problemi della categoria. Questo “movimento di pensiero” fu di tale portata che
portò alla sconfitta elettorale (rinnovo dell’ordine del 1965) della vecchia gestione
che per oltre un decennio l’aveva gestito.
Fu così che l’esempio di Milano si allargò anche ad altre città e divenne un
movimento di portata nazionale, destinato ad accrescersi nel tempo. A quaranta
anni dalla sua costituzione si contano più di 100 Unioni locali coordinate a livello
nazionale, alle quali aderiscono circa 100.000 soci aderenti.
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Una curiosità: come nasce il logo Unione
Se la data di costituzione delle prime unioni si fa risalire ai primi anni ‘60, il logo
che da sempre identifica la nostra associazione sia a livello locale che a livello
nazionale è stato scelto molti anni dopo. Nel 1991, a seguito di una selezione
che coinvolse tutte le unioni locali, quale simbolo dell’associazione fu scelta la
moneta greca di “Knos”.
La moneta che si fa risalire al 67 a.c. fu rivenuta negli scavi del palazzo di
Cnosso e raffigura il labirinto dove, secondo la leggenda, viveva il Minotauro.
Il logo nella versione originaria del 1991, raffigurava altresì una linea retta che da
sinistra e fino al centro entrava nella moneta ed una retta che dal centro verso
destra usciva dalla moneta.
Il significato simbolico che si voleva dare era che il giovane commercialista
entrava nel labirinto di un problema (da sinistra fino al centro della moneta che
rappresentava l’economia) e ne usciva attraverso le proprie conoscenze ed
abilità professionali (dal centro a destra del labirinto) con la soluzione del
problema.
Nella versione del 2004 il logo ha perso le due linee più per motivi editoriali che
ideologici, ma il significato è rimasto sempre lo stesso
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Lo statuto dell’Unione Fiorentina
Articolo 1
E’ costituita fra i Dottori Commercialisti che aderiscono al presente Statuto un’Associazione professionale denominata
"UNIONE GIOVANI DOTTORI COMMERCIALISTI DI FIRENZE".L’Unione ha lo scopo di rinsaldare fra i Giovani Dottori
Commercialisti i legami di amicizia e di solidarietà; di studiare i problemi della categoria; di facilitare attraverso un vicendevole
aiuto l’avvio della professione; di prestare assistenza ai propri membri con tutti i mezzi a disposizione ed in tutte le circostanze
nelle quali il suo intervento sia opportuno e necessario. Essa aderisce all’UNIONE NAZIONALE DEI GIOVANI DOTTORI
COMMERCIALISTI accettandone finalità, disposizione e direttive.L’Unione locale di Firenze deve svolgere funzione
proponitrice verso l’Unione Nazionale e seguirne poi costantemente l’indirizzo coordinatore, demandando alla stessa iniziative
aventi interesse generale per i dottori commercialisti con specifico carattere sindacale e di rappresentanza di categoria.
Articolo 2
L’Unione ha durata illimitata.
Articolo 3
L’Unione ha la propria sede al domicilio del Presidente pro tempore e potrà essere trasferita altrove su decisione dell’Organo
Esecutivo, che in questa Associazione prende il nome di Direttivo.
Articolo 4
L’Unione svolgerà la sua attività soprattutto con:
a) le riunioni o assemblee generali;
b) la promozione, l’organizzazione ed il funzionamento dei servizi diretti a facilitare l’esercizio della professione;
c) l’organizzazione di corsi, conferenze, borse di studio e concorsi;
d) ogni altra iniziativa utile direttamente o indirettamente a promuovere ed a facilitare l'esercizio della professione di Dottore
Commercialista.
Articolo 5
Il patrimonio dell’Unione si compone:
a) delle quote sociali;
b) delle contribuzioni volontarie e straordinarie.
E’ vietata la distribuzione, anche in modo indiretto, di utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita
dell’associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla Legge. In caso di scioglimento per
qualunque causa dell’associazione, l’assemblea in seduta straordinaria provvederà, sentito l’organismo di controllo di cui
all’articolo 3, comma 190, della Legge 23 dicembre 1996, n° 662, alla devoluzione del patrimonio dell’associazione ad altra
associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità, salvo diversa destinazione imposta dalla Legge.
Articolo 6
Dell’Unione possono fare parte i Dottori Commercialisti iscritti all’Albo per la giurisdizione del Tribunale di Firenze ed i
praticanti iscritti presso il registro tenuto dall'Ordine dei Dottori Commercialisti di Firenze.
Potranno far parte dell’Unione coloro che, avendo i requisiti necessari, presenteranno domanda al Direttivo, il quale delibera
sull’ammissione. Il rigetto della domanda dovrà essere motivato.
In mancanza di domanda, si considerano iscritti anche coloro che, avendo i requisiti necessari e salvo rigetto motivato da parte
del Direttivo, hanno effettuato il pagamento della quota annuale nella misura prevista.
Il pagamento della quota importa l’accettazione delle norme del presente Statuto.
L’Unione comprende soci effettivi, soci aderenti, soci praticanti e soci onorari, i quali tutti, con l’iscrizione, s'impegnano ed
accettare le norme del presente Statuto.
Sono soci effettivi i Dottori Commercialisti che non abbiano compiuto gli anni quarantatrè.
Sono soci aderenti i Dottori Commercialisti che abbiano superato i limiti di età previsti per essere considerati effettivi.
I soci aderenti non possono ricoprire cariche salvo quanto indicato al successivo articolo 8.
Sono soci praticanti gli iscritti al registro dei praticanti tenuto presso l'Ordine dei dottori commercialisti.
I soci praticanti non hanno diritto di voto ma potranno eleggere, qualora la rappresentanza sia qualificata in almeno dieci
iscritti, nell'ambito della propria categoria di soci, un rappresentante che partecipa alle riunioni del Consiglio Direttivo con diritto
di voto limitato alle problematiche del praticantato.
Il rappresentante così nominato decade immediatamente dalla carica all'atto della sua cancellazione dal registro dei praticanti
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e dovrà essere reintegrato. Egli decade comunque alla conclusione del mandato del consiglio direttivo in carica.
L'elezione del rappresentante dei praticanti è disciplinata dal Regolamento elettorale allegato al presente statuto.
Con delibera di assemblea, possono essere nominati nella qualità di soci onorari coloro i quali si sono distinti per il particolare
impegno profuso a favore dei giovani Dottori Commercialisti. Essi possono partecipare all'assemblea ma non hanno diritto di
voto e non possono ricoprire cariche elettive.
I soci effettivi, aderenti e praticanti pagano una quota annuale che sarà fissata dal Direttivo, anche in misura differenziata.
Tutte le quote associative annuali non sono trasmissibili, salvo i trasferimenti mortis causa, né rivalutabili.
Articolo 7
Perdono di diritto la qualifica di soci effettivi ed aderenti i soci che daranno le dimissioni od abbandoneranno la professione.
Saranno considerati dimissionari coloro che non versino per due anni consecutivi, entro il termine fissato dal Direttivo, la quota
sociale.
Il Direttivo potrà in casi gravi decidere l’espulsione di un socio. L’interessato, tuttavia, dovrà essere convocato per avere la
possibilità di giustificarsi.
L’espulsione sarà comunicata all’interessato con lettera raccomandata a.r. e l’espulso potrà ricorrere ai Probiviri entro dieci
giorni dalla ricezione della comunicazione.
Articolo 8
Gli organi preposti al funzionamento dell’Unione sono:
* l’Assemblea generale dei soci;
* il Direttivo;
* il Collegio dei Probiviri.
I membri del Direttivo e del Collegio dei Probiviri rimangono in carica per tutto il mandato anche in caso di compimento del 43°
anno di età.
Articolo 9
L’Assemblea generale si riunisce almeno una volta all’anno ed ogni volta che il Direttivo ritenga opportuno convocarla.
L'Assemblea è convocata dal Presidente a seguito di delibera del Direttivo.
Nel caso in cui il Presidente non provveda a quanto deliberato, l'assemblea è convocata dal Presidente del Collegio dei
Probiviri.
Il Presidente ha comunque facoltà, previo parere favorevole del Collegio dei Probiviri, di convocare l'assemblea quando per
due direttivi consecutivi aventi all'ordine del giorno la convocazione dell'Assemblea, non si raggiunga la presenza del numero
sufficiente di consiglieri previsto dall'art. 10.
L’ordine del giorno è fissato dal Direttivo e, nel caso precedente, dal Presidente.
L’Assemblea, presieduta dal Presidente del Direttivo o, in assenza, dal Vice-Presidente o dal consigliere più anziano per
iscrizione all'Albo, delibera a maggioranza semplice degli intervenuti sulle questioni messe all’ordine del giorno, procede alla
nomina dei membri del Direttivo e dei Probiviri.
Approva il rendiconto da presentarsi annualmente a cura del Tesoriere.
Essa è valida se è presente almeno un terzo degli iscritti e, in seconda convocazione, qualunque sia il numero degli
intervenuti.
Deve essere convocata per lettera almeno otto giorni prima della data fissata per la riunione; nella lettera di convocazione
deve essere contenuto l’ordine del giorno.
Le assemblea non possono essere convocate per il mese di agosto o in giorni festivi.
Non sono ammesse deleghe per la partecipazione e non sono ammesse deliberazioni su argomenti non posti all'ordine del
giorno.
Hanno diritto al voto soltanto i soci effettivi ed i soci aderenti in regola col versamento delle quote sociali.
Il risultato delle votazioni può essere contestato entro cinque giorni successivi al giorno dello scrutinio con domanda scritta e
firmata da almeno 1/10 dei soci aventi diritto al voto indirizzata al Presidente del Collegio dei Probiviri, il quale riunirà senza
indugio l’Organo che deciderà ai sensi dell’articolo 11 e riferirà al Presidente dell’Unione anche per l’eventuale riconvocazione
dell’Assemblea.
Articolo 10
Il Direttivo viene eletto dall'Assemblea generale e si compone di un numero di membri compreso da sette ad undici.
Il Direttivo in scadenza, all'atto della convocazione dell'assemblea, sentito il Collegio dei probiviri, provvederà a fissare il
numero dei membri del Direttivo da eleggere.
Il direttivo dura in carica due anni.
I membri uscenti sono rieleggibili per non più di tre mandati complessivi.
L’elezione del Direttivo è disciplinata dal Regolamento elettorale allegato al presente Statuto.
Il Direttivo designa nel proprio ambito un Presidente, un Vice-Presidente, un Segretario e da un Tesoriere.
Il Presidente rappresenta a tutti gli effetti ed in ogni sede, anche in giudizio, l’Unione dei Giovani Dottori Commercialisti di
Firenze.
Presiede e determina gli argomenti all’ordine del giorno delle riunioni del Direttivo e, sulla base delle delibere di tale Organo,
promuove l’attività dell’Associazione e ne esprime all’esterno le linee di pensiero.
Il Vice- Presidente collabora con il Presidente e lo sostituisce nei casi di impedimento.
Il Segretario provvede a redigere il verbale delle riunioni del Direttivo; in caso d'assenza, il Direttivo attribuisce ad uno dei suoi
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membri le funzioni di Segretario.
Il Tesoriere gestisce le entrate e le uscite dell’Associazione e ne tiene i conti.
Compila il bilancio consuntivo annuale e relaziona sull’andamento di cassa: è delegato ai pagamenti ed è abilitato ad
intrattenere rapporti di conto corrente bancario e postale senza possibilità di scoperto.
Il Direttivo si riunisce una volta al mese ed ogni altra volta che lo convochi il Presidente o ne facciano richiesta due suoi
membri.
Non è ammessa la presenza per delega.
Le decisioni sono prese a maggioranza dei presenti, ma per la validità delle deliberazioni è necessaria la presenza di tanti
membri che rappresentino almeno la maggioranza dei componenti del Direttivo.
E' comunque necessaria la presenza del Presidente o del Vice-Presidente.
In caso di parità di voti prevale quello del Presidente.
L'Unione è rappresentata dal Presidente del Direttivo in ogni circostanza o da un altro socio delegato esecutivo.
Tutte le cariche sono gratuite.
Il Direttivo è l’unico organo che autorizza le spese.
Eventuali rimborsi spese devono essere preventivamente autorizzati dal Direttivo e non possono comunque riguardare spese
di vitto ed alloggio.
Il Direttivo redigerà il bilancio che dovrà essere annualmente approvato dall’assemblea.
Il bilancio annuale deve far riferimento sia alla situazione economica che a quella finanziaria dell’associazione, nonché
eventualmente a quella patrimoniale, e deve essere reso noto a tutti gli associati.
Articolo 11
Il Collegio dei Probiviri, composto di tre membri, nominato dalla Assemblea per un biennio, eserciterà funzioni arbitrali,
giudiziali e di controllo nell’ambito dell’Unione.
Agirà su propria iniziativa o su istanza proveniente da associati od organi dell’Associazione per dirimere qualunque
controversia.
I Probiviri possono assistere, senza diritto di voto, alle riunioni di tutti gli Organi dell’Associazione.Le decisioni unanimi prese
dal Collegio dei Probiviri sono vincolanti e inappellabili.
Avverso le decisioni prese a maggioranza, è possibile il ricorso ai Probiviri Nazionali.Possono essere eletti membri del Collegio
dei Probiviri i soci effettivi che hanno almeno 3 anni di anzianità di iscrizione all’Albo.
L’elezione del Collegio dei Probiviri è disciplinata dal Regolamento Elettorale allegato al presente Statuto.
Il Collegio è domiciliato presso il suo Presidente.
Articolo 12
Per il membro del Direttivo, l’assenza non giustificata da particolari motivi a due riunioni consecutive comporta la censura;
successivamente, al verificarsi di un’altra semplice assenza, in qualsiasi momento, non giustificata da particolari motivi, si
verificherà la decadenza dalla carica, che dovrà essere constatata e sancita dal Presidente nella prima riunione del Direttivo
successiva all’evento.
Qualora nel corso del mandato venissero meno uno o più membri del Direttivo o del Collegio dei Probiviri, l’organo interessato
procederà ad integrazione per cooptazione in base alla lista dei primi non eletti alle ultime elezioni e, in caso di parità di voti, in
base alla minore anzianità di iscrizione all’Albo.
Qualora venga meno la maggioranza del Direttivo eletto o del Collegio dei Probiviri, si procederà a nuove elezioni dell'organo
interessato.
Articolo 13
Qualsiasi propaganda politica o religiosa all’interno dell’Unione è vietata.
Articolo 14
Le clausole del presente Statuto e dell’allegato Regolamento elettorale non potranno essere modificate che attraverso una
delibera dell’Assemblea Generale convocata a tale scopo.
La deliberazione sarà valida se otterrà almeno il voto favorevole del 50% (cinquantapercento) più uno dei soci effettivi iscritti,
salvo migliore maggioranza degli aventi diritto a voto intervenuti. Tuttavia il Direttivo è abilitato ad apportarvi qualsiasi
variazione fosse utile e necessaria affinché alcuna delle prescrizioni del presente statuto non sia in contrasto o difforme da
quello dello Statuto dell’Unione Nazionale attuale o successivo ed è altresì espressamente autorizzato sin da ora e per
qualunque momento ad acquisire ed introdurre con forza di norma statutaria innovativa o modificativa del presente Statuto,
mediante propria delibera di accettazione adottata all'unanimità e con il consenso del Collegio dei Probiviri, quelle specifiche
indicazioni o prescrizioni che in qualsiasi momento dovessero essere richieste o dettate dalla Giunta Esecutiva o dal Consiglio
Nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti.
ALLEGATO
REGOLAMENTO ELETTORALE PER L’ELEZIONE DEL DIRETTIVO, DEL COLLEGIO DEI PROBIVIRI E DEL
RAPPRESENTANTE DEI PRATICANTI DELL’UNIONE GIOVANI DOTTORI COMMERCIALISTI DI FIRENZE
1) Le elezioni del Direttivo e del Collegio dei Probiviri avranno luogo nel giorno e nel luogo di convocazione dell’assemblea.
Le operazioni di raccolta dei voti e di scrutinio saranno presiedute da un Collegio formato dal Segretario e dal Tesoriere
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uscenti e da uno scrutatore designato da ciascuna lista di candidati, se esistente. Qualora non siano state presentate liste di
candidati, il Segretario ed il Tesoriere designeranno ciascuno uno scrutatore tra gli aventi diritto al voto.
Del Collegio farà parte almeno un membro del Collegio dei Probiviri.
Per la valida costituzione del Collegio occorrerà sempre la presenza di almeno tre membri. Il Segretario ed il Tesoriere
potranno, in caso d'impedimento, designare dei sostituti.
Al tutte le operazioni, che sono pubbliche, potrà assistere qualunque iscritto all'Associazione.
2) Coloro che, in regola con il pagamento della quota annuale, intendono proporre la propria candidatura, dovranno farla
pervenire in forma scritta, anche via fax, al Presidente del Direttivo e al Presidente del Collegio dei Probiviri entro il decimo
giorno precedente la data fissata per l’assemblea.
L’elenco della candidature resterà affisso alla sede dell’Ordine fino alla data dell’Assemblea e sarà altresì disponibile presso il
Presidente ed il Segretario affinché qualunque interessato possa prenderne visione.
Unitamente alla candidatura dovrà essere depositata la "dichiarazione di appartenenza ad associazioni politiche, religiose,
culturali, economiche, ecc.."
Tale dichiarazione resterà depositata presso il Presidente ed il Segretario e potrà essere visionata dagli iscritti
all’Associazione.
Non potrà essere eletto chi non ha presentato nei termini e secondo le regole del presente regolamento la propria candidatura
e le relative preferenze saranno annullate.
3) Sono ammessi al voto soltanto gli iscritti effettivi ed aderenti, e per l'elezione del rappresentante dei praticanti i soci
praticanti, che siano in regola con il pagamento della quota sociale relativa all'anno nel quale si effettua la votazione.
A tale proposito dovrà essere formata, a cura del Segretario e del Tesoriere, una lista degli aventi diritto al voto, che dovrà
essere aggiornata via via che gli iscritti versano la quota associativa.
4) Non è ammesso il voto per delega.
Il voto dovrà essere espresso personalmente dall'elettore, mediante indicazione del cognome e del nome del o dei candidati
prescelti su foglio anonimo e privo di segni di riconoscimento.
La scheda contenente l'espressione del voto, inserita in busta chiusa e debitamente controfirmata dall'elettore, verrà
consegnata direttamente al Segretario (o ad un suo delegato), il quale provvederà ad introdurla immediatamente nell'urna
elettorale.
Le buste devono essere consegnate esclusivamente alla presenza del Collegio Elettorale.
Allo scopo, il Collegio Elettorale si renderà disponibile per la raccolta delle buste almeno 5 ore, il secondo giorno non festivo
precedente l’assemblea presso la sede dell’Ordine e, per almeno 3 ore, il giorno non festivo precedente l’assemblea presso la
sede distaccata di Empoli, in luogo pubblico ed agevolmente accessibile, negli orari che saranno comunicati nella lettera di
convocazione dell’assemblea.
Ciascuno dei votanti dovrà apporre la propria sottoscrizione sulla lista degli elettori in corrispondenza delle proprie generalità,
onde attestare la propria partecipazione alle operazioni di voto.
Le buste dovranno essere raccolte in apposita urna, che dovrà essere sigillata ogni volta alla chiusura delle operazioni di voto
mediante apposizione di una striscia di carta gommata recante la sottoscrizione dei membri del Collegio elettorale.
Per l’elezione del direttivo, ogni elettore ha diritto ad esprimere un voto limitato a 7/10, arrotondato all'unità superiore.
Per l’elezione dei componenti del Collegio dei Probiviri ogni elettore ha diritto ad esprimere solo due voti.
6) Lo scrutinio delle schede avverrà, seduta stante, al termine delle operazioni di voto.
Si procederà alla stesura della graduatoria dei candidati in ordine decrescente per numero di voti, dalla quale risulteranno eletti
i primi nove che avranno riportato il maggior numero di voti. Similmente si provvederà per il Collegio dei Probiviri e per il
rappresentante dei Praticanti. In caso di parità di voti, risulterà eletto il candidato con maggiore anzianità di iscrizione
all'Ordine.
Lo Statuto che ad oggi l’Unione Fiorentina ha adottato è frutto di una serie di
modifiche che nel corso degli anni si sono rese necessarie a volte per un
adeguamento allo Statuto dell’Unione Nazionale, a volte perché non più rispondenti
alle mutate condizioni di esercizio della professione. Una modifica nel primo senso
riguarda l’innalzamento dell’età anagrafica da quaranta a quarantatre anni sia per
l’eleggibilità a componente del Direttivo e del Collegio de Probiviri, che per la
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qualifica di socio effettivo dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti, introdotta con
la Presidenza di Alberto Carisio durante la riunione di direttivo del 14 aprile 2006.
Ma probabilmente la modifica di impatto più significativo è quella che ha avuto luogo
in data 22 luglio 1999,
in occasione di una delle tante tradizionali cene estive
presso il Grand Hotel Baglioni di Firenze.
Lo statuto approvato in quella data è lo stesso vigente oggi, fatta eccezione per
l’innalzamento dell’età anagrafica da quaranta a quarantatre anni e di cui si è già
detto.
La bozza di statuto approvata nel luglio del 1999 fu predisposta da Alessandro
Torcini e da Giovanni Bronzetti con il contributo dei suggerimenti e delle
osservazioni degli ultimi past presidenti, del Collegio dei Probiviri ed ovviamente di
tutto il direttivo in carica.
Fu inoltre aperto un forum di discussione sul sito dell’Unione Giovani al fine di
raccogliere i commenti di tutti coloro che volessero dare i propri suggerimenti, in
modo che le modifiche apportate fossero quanto più condivise fra tutti gli iscritti e i
sostenitori dell’associazione.
In particolare gli aspetti che furono oggetto di maggiore attenzione e che furono
posti all’attenzione dei past president, al fine di raccogliere quanti più spunti di
discussione possibile, riguardarono: la durata del direttivo ( se due o tre anni di
mandato) le eventuali limitazioni di rieleggibilità dei candidati ( se senza alcuna
limitazione o con la limitazione di rieleggibilità per non più di tre mandati complessivi
- articolo 10 dello statuto), i termini entro il quale dovevano pervenire le candidature
(se entro il settimo o entro il decimo giorno antecedente la data fissata per le
elezioni), il numero di preferenze che ogni elettore aveva diritto ad esprimere ( se
tanti voti quanti erano i candidati o un voto limitato a 7/10 arrotondato all’unità
superiore ed infine il numero massimo di preferenze esprimibili per le elezioni dei
probiviri (se uno o due voti).
Alla fine lo Statuto approvato ha recepito quelle modifiche che, complessivamente,
dovevano garantire la vitalità e la continua crescita dell’associazione attraverso il
ricambio dei componenti del direttivo, ma anche la stabilità necessaria per avere la
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forza di portare avanti tutte le iniziative rientranti nei compiti istituzionali
dell’associazione. In tal senso ha prevalso la scelta del mandato della durata di due
anni anziché di tre anni.
Ugualmente si voleva che l’espressione per i candidati favorisse la maggior
rappresentatività
possibile,
ma
che
un
eccesso
di
rappresentatività
non
determinasse incertezza nell’attribuzione di cariche e di deleghe. In tal senso la
possibilità di esprimere un voto per i membri del Direttivo fu limitata a 7/10
preferenze arrotondate all’unità superiore e nel caso dei Probiviri si optò per due
anziché per una soltanto.
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La storia dell’Unione Fiorentina attraverso il ricordo dei suoi
Presidenti
Abbiamo chiesto a tutti i Past president di ricordare il tempo trascorso nell’Unione
Giovani Dottori Commercialisti di Firenze e le pagine che seguiranno raccolgono i
ricordi e le emozioni di coloro che ci hanno preceduto e che con impegno e spirito di
servizio hanno portato avanti i valori dell’Unione.
Molti ricorderanno la vita di associazione come un momento di crescita
professionale, altri come un momento in cui si sono consolidati i rapporti umani e
professionali e si sono consolidate le amicizie e in fondo lo spirito che anima
l’Unione rappresenta la combinazione di tutti questi aspetti.
Ricorderemo i Presidenti volendo al tempo stesso ricordare i direttivi che li hanno
coadiuvati, nel continuo impegno che tutti insieme hanno profuso nella crescita della
nostra Unione.
Questa pagina riepilogativa vuole essere un tributo al lavoro di tutti:
Presidente
Segretario
1967 – 1969
Gianfranco Corsi
Mario A. Marrucchi
1969 –1971
Adriano Sarri
Mario A. Marrucchi
1971 – 1973
Adriano Sarri
Alfredo Zanobini
1973 – 1975
Enrico Fazzini
Bruna Maj
1975 –1977
Giovanni Padovani
Bruna Maj
1977 – 1979
Mario Accardi
Maria M. Mauriello
1979 – 1980
Giuseppe Gonnelli
Gianni Sismondi
1980 – 1981
Andrea Padelletti
Gianni Sismondi
1981 – 1982
Andrea Padelletti
Daniela Moroni
1982 –1983
Sandro Santi
Daniela Moroni
1983 - 1985
Sandro Santi
Giovanni B. Weber
1985 –1987
Gianni Sismondi
Patrizia Pidatella
14
1987 - 1989
Marco Sacconi
Patrizia Pidatella
1989 - 1992
Marco Lombardi
Francesco Mancini
1992 - 1992
Gabriele Beghè
Aurelio Campanale
1992 - 1995
Antonella Giachetti
Aurelio Campanale
1995 - 1998
Giovanni Bronzetti
Alessandro Baldi
1998 -2000
Alessandro Torcini
Vincenzo D’Amico
2000 - 2002
Gianni Tapinassi
Francesca Brazzini
2002 - 2004
Massimo Floridia
Gabriele Bonoli
2004 - 2006
Alberto Carisio
Simona Checconi
2006 - 2008
Fazio Segantini
Simona Checconi
15
Il primo direttivo della storia dell’Unione fiorentina sotto la guida di
Gianfranco Corsi ( 1967 – 1969)
La nascita dell’Unione di Firenze è inscindibilmente legata al nome di Gianfranco
Corsi, promotore insieme ad alcuni colleghi, della costituzione dell’Unione
Fiorentina, nonché primo Presidente dell’associazione a livello locale e già
presidente dell’Unione Nazionale nel 1969.
Riportiamo uno stralcio della lettera che fu pubblicata sul notiziario “Informazioni”
numero 9 del Febbraio 1987, con il quale si ricordavano i primi venti anni dell’Unione
Fiorentina; le parole del collega Corsi racchiudono al tempo stesso un breve
excursus degli inizi della storia dell’Unione Fiorentina e un augurio per tutti i colleghi,
in particolari per quelli più giovani:
“(….) Quando nel 1967, insieme a pochi Colleghi e previi accordi con amici di Milano
e Roma costituimmo l’Unione Giovani Dottori Commercialisti di Firenze e fui
chiamato a presiederla, noi tutti vedevamo i Colleghi con venti anni di anzianità più
di noi come professionisti non soltanto più autorevoli, ma anche anziani tout-court.
Oggi che sono arrivato a quella situazione professionale non mi considero né
autorevole né anziano e mi accorgo che tanto i problemi quanto le prospettive
permangono gli stessi per tutti noi Professionisti.
(…) I Giovani Colleghi erano considerati a tutti gli effetti degli apprendisti ed in larga
parte lo erano, vivendo all’ombra di professionisti arrivati, mentre i Consigli degli
Ordini poco spazio lasciavano alle voci emergenti essendo costituiti, per la quasi
totalità, da Colleghi di anzianità professionale molto avanzata..
L’Unione fu una necessità dei tempi, sia per fatto culturale sia per far sì che i
Giovani Commercialisti, coalizzati in un movimento unitario, potessero far giungere
la loro voce ai quadri dirigenti di allora.
(…) Ma al di là dei fatti operativi l’Unione rappresentò, e tuttora rappresenta, una
fiaccola per l’onesto esercizio della professione, una fonte di conoscenze e di
amicizia tra i Colleghi, una insostituibile palestra di incontri e di coesione.
16
(…) La nostra professione, malgrado tutte le vecchie e nuove difficoltà, è bella e,
per chi sa e vuole, è assolutamente libera. Noi abbiamo fatto la nostra parte. Spetta
ai giovani di oggi, ai Dirigenti dell’Unione, ai colleghi di domani, mantenerla tale.
(…) L’augurio è che i giovani Colleghi di oggi ritrovino nell’Unione lo spirito e
l’operatività che già fu nostra e li trasmettano ai Colleghi del futuro, magari in un
contesto generale più favorevole, nella speranza che l’Unione lotti sempre perché la
nostra libera professione, malgrado i tentativi contrari, sia sempre più professione e
sempre più libera.”
GIANFRANCO CORSI
17
Adriano Sarri e il direttivo degli anni dal 1969 al 1973
Il collega Adriano Sarri, uno dei primi nomi che l’unione fiorentina ricordi, purtroppo
è venuto a mancare nei primi mesi del 2004. Lo vogliamo ricordare riportando uno
stralcio del periodico “Informazioni” numero unico del novembre 1971, che ben
riassume lo spirito unionista del collega Sarri, Presidente dal 1969 al 1973,
coadiuvato fino al 1971 dal collega Marrucchi e successivamente, fino al termine del
suo mandato di Presidente, dal collega Zanobini, entrambi nel ruolo di segretario:
“(…) Chi siamo e cosa vogliamo. Siamo un gruppo di giovani dottori commercialisti
che, in modo assolutamente informale, di tanto in tanto si ritrovano per discutere di
cose che interessano il nostro lavoro. Abbiamo organizzato conferenze, dibattiti e,
diciamolo pure, molte cene.
(…) Sia ben chiaro, noi non vogliamo metterci in una posizione di antagonismo con
l’Ordine: vogliamo cambiare le cose o, perlomeno, tentare di farlo. Per far ciò
occorre sostituire gli uomini, ringiovanire i nostri quadri dirigenti e, principalmente,
occorre l’impegno di tutti noi, giovani e non giovani. Tutto ciò, nell’interesse di coloro
che hanno scelto per proprio lavoro la professione di dottore commercialista “
ADRIANO SARRI
18
Enrico Fazzini e il direttivo degli anni dal 1973 al 1975
***
PRESIDENTE: Enrico Fazzini
VICE PRESIDENTE: Giuseppe Gonnelli
SEGRETARIO: Bruna May
CONSIGLIERI:
Sandro Marmugi
Giovanni Padovani
Lapo Arnetoli
***
L’Unione dei primi anni settanta era estremamente diversa dall’attuale. Poche
erano, infatti, le realtà locali, normalmente ubicate nelle città di maggiori dimensioni
ed il Consiglio Nazionale era un consesso di amici, con una Giunta estremamente
coesa e con Presidenti locali, dato il ristretto numero, legati da consolidati rapporti di
reciproca stima e amicizia, talvolta anche familiare.
La maggior parte degli incontri aveva sapore conviviale e spesso si teneva in
piacevoli luoghi di villeggiatura.
Molti dei componenti del Consiglio Nazionale hanno successivamente ricoperto
posizioni apicali. Basti pensare a Giuseppe Bernoni, Luigi Pezzi, Cammillo Naggi,
Francesco Serao.
Considerata la “turbolenza”, dal punto di vista della produzione normativa –
soprattutto in campo tributario - del biennio in cui si trovò ad operare, l’Unione
Giovani di Firenze scelse di spendere molte delle proprie risorse nella promozione di
iniziative culturali, la cui frequente organizzazione costituì una indubbia novità anche
a livello di Ordine.
Furono, in particolare, organizzati due importanti convegni: uno, in collaborazione
con l’Unione dei giovani dottori commercialisti di Bologna, avente ad oggetto proprio
la riforma tributaria; un altro, tenutosi presso la facoltà di Economia di Firenze,
inerente agli aspetti, sia giuridico-tributari che operativi, di uno dei tanti condoni che
in
quel
periodo
furono
concessi.
Quest’ultimo
evento
culturale
vide
la
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partecipazione,
in
veste
di
relatori,
di
rappresentanti
dell’Amministrazione
finanziaria.
Sempre presso la facoltà si tennero alcune serate di studio su argomenti di diritto
tributario, fallimentare e societario; a conferma e testimonianza del clima di stretta
collaborazione con il mondo accademico e dell’atmosfera di familiarità nella quale si
svolgevano gli incontri in parola, ricordo, quale mera curiosità, che l’allora Preside
consentiva che si utilizzasse un’aula anche al di fuori del consueto orario di apertura
della facoltà, previo accordo con il portiere.
Altri incontri circa i profili, anche tecnici ed operativi, dell’attività professionale,
furono organizzati presso la sede dell’Ordine, con l’intervento, quali relatori, dei
colleghi più anziani, i quali impartivano lezioni non solamente di tipo tecnico ma
anche di deontologia e di “opportunità professionale”. È ancora con vivo piacere che
ricordo le allegre cene in cui, sovente, tali serate di studio terminavano.
I rapporti con il Consiglio dell’Ordine erano ottimi, tanto che al termine del mandato
biennale di quel Consiglio Direttivo dell’Unione, i relativi componenti ebbero il
piacere di riuscire ad inserire nella rosa degli eletti due “allora giovani”, e mancarono
solo pochissimi voti per vederne venire eletto anche un terzo.
Quegli “allora giovani” erano Mario Alberto Marrucchi, Adriano Sarri e Cesare
Cacciarelli. A loro va il mio ricordo più affettuoso e la più ampia riconoscenza per
quanto hanno fatto per il Consiglio Direttivo dell’Unione che ho avuto l’onore di
presiedere nel biennio ‘73/’75 e, successivamente, per l’intera categoria.
ENRICO FAZZINI
20
Mario Accardi e il direttivo degli anni dal 1977 al 1979
***
PRESIDENTE: Mario Accardi
SEGRETARIO: Maria M. Mauriello
***
E’ difficile ricordare, dopo tanti anni, tutti i dettagli, ho più che altro dei flash, dei
ricordi spot.
Ricordo comunque che per la prima volta, durante gli anni del mio mandato l’unione
tese a staccarsi in maniera netta dall’ordine; non si era più una sorta di emanazione
diretta, ma acquistavamo autonomia.
Per quanto riguarda le attività, in quel periodo furono organizzate delle riunioni serali
presso la facoltà di economia e Commercio in via Curtatone, dove si parlava di
problematiche e temi relativi alla nostra professione.
Un evento importante fu l’organizzazione, presso il Palazzo degli affari, di un
convegno sui tributi indiretti, che vide l’ingente partecipazione di più di 500 persone.
In ogni caso rimane la sensazione di una esperienza comunque bella e formativa!
MARIO ACCARDI
21
Giuseppe Gonnelli e il direttivo degli anni dal 1979 al 1980
***
PRESIDENTE: Giuseppe Gonnelli
SEGRETARIO E TESORIERE: Gianni Sismondi
CONSIGLIERI:
Andrea Padelletti
Carlo M. Scarfì
Sandro Santi
Adriano Moracci
***
Il Direttivo da me presieduto venne eletto durante una combattuta elezione avvenuta
nel giugno del 1979 al ristorante La Loggia di Firenze.
Furono chiamati a farne parte Andrea Padelletti, Adriano Moracci, Carlo M. Scarfì,
Sandro Santi e Gianni Sismondi (segretario e tesoriere).
Il Direttivo si impegnò nel riallacciare i rapporti con la Giunta Nazionale, nel ricreare
uno spirito di amicizia e collaborazione tra i colleghi, nel promuovere riunioni di
studio fra i giovani e nel rinnovamento del Consiglio dell'Ordine. In particolare, alle
elezioni che si tennero nel 1979, il Consiglio dell'Ordine di Firenze venne rinnovato e
fu nominato, per la prima volta, un presidente di diretta emanazione dell'UGDC e
cioé Mario Alberto Marrucchi, fondatore e primo segretario dell'Unione Giovani
fiorentina.
GIUSEPPE GONNELLI
22
Andrea Padelletti e il direttivo degli anni dal 1980 al 1982
***
PRESIDENTE: Andrea Padelletti
VICEPRESIDENTE: Sandro Santi
SEGRETARIO: Gianni Sismondi, Daniela Moroni
CONSIGLIERI:
Giuseppe Gonnelli
Adriano Moracci
Carlo M. Scarfì
Numero medio iscritti: 70 – 100
***
Negli anni in questione sono state istituite dal Consiglio dell’ Unione le prime
commissioni di studio permanenti in collaborazione con il Collegio dei Ragionieri.
L’ Unione ed il suo direttivo, già da allora, auspicavano una riunione dei due Ordini
al fine di rafforzare la categoria.
In particolare, la Commissione Tributaria da me presieduta ha ottenuto risultati
interessanti che si sono materializzati in circa 40 relazioni scritte a disposizione dei
giovani Dottori Commercialisti e dei Ragionieri.
A questa Commissione hanno partecipato anche i giovani Dottori Commercialisti
bolognesi e particolarmente l’ amico Dott. Giovanni Nidasio, già nostro Presidente
Nazionale.
Gli studi pomeridiani normalmente si concludevano con una cena fra colleghi per
rinsaldare i vincoli professionali e soprattutto quelli fra giovani.
Di tale periodo ricordo numerose feste organizzate dal Consiglio dell’ Unione
Giovani Dottori Commercialisti estese a tutti gli iscritti al nostro Albo, ai Ragionieri,
nonché all’ Albo degli Avvocati e Procuratori.
Ricordo ancora l’invidia che ha suscitato la nostra categoria nei confronti degli altri
Ordini professionali, che apprezzavano la nostra coesione e capacità di operare
collettivamente.
Alle feste dell’ Unione hanno partecipato Giudici, Avvocati, ed altri esponenti delle
categorie professionali.
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L’attività di studio si è condensata nell’organizzazione di un convegno nazionale dei
Giovani Dottori Commercialisti in data 26-27 marzo del 1982, come dimostra anche
la documentazione fotografica allegata.
A tale convegno hanno partecipato tutti i presidenti dei più importanti Ordini di Italia,
nonché i futuri presidenti del nostro Consiglio Nazionale.
Si è trattato di un convegno nazionale ad altissimo livello gremito di persone.
Per “ Il Sole 24 Ore “ partecipò l’amico Dott. Flavio Mezzani, che curava allora tutte
le pagine tributarie del “ Sole 24 Ore “.
Naturalmente, tutte le iniziative dell’ Unione erano state condivise dal Sindacato dei
Dottori Commercialisti.
Successivamente all’organizzazione di tale evento sono stato eletto quale membro
nell’ Unione Nazionale dei Dottori Commercialisti prima in qualità di Proboviro e poi
di Consigliere Nazionale fino al 1987, data nella quale il testimone è passato all’
amico Gianni Sismondi.
Il fatto di cui conservo il ricordo più gradevole, ( a parte la collaborazione fattiva del
Vicepresidente Sandro Santi), è lo spirito di amicizia all’interno del Consiglio e dell’
Unione,
nonché,
la
mancanza
di
antagonismo
che
favoriva
i
progetti,
particolarmente con l’ apporto di opera di ciascuno dei partecipanti.
Di quel periodo ricordo ancora che ogni volta che mancavano le risorse finanziarie
per la realizzazione dei progetti, ciascuno contribuiva personalmente.
Nel periodo dal 1980 al 1982 i rapporti fra i Dottori Commercialisti, il Tribunale e
l’Ufficio delle Imposte è stato improntato ad una collaborazione costruttiva.
Soprattutto, con i Giudici Fallimentari sono stati istituiti cordiali rapporti al fine di
ottenere una equa distribuzione degli incarichi fallimentari.
ANDREA PADELLETTI
24
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Sandro Santi e il direttivo degli anni dal 1982 al 1985
***
PRESIDENTE: Sandro Santi
VICEPRESIDENTE: Marco Sacconi
SEGRETARIO: Daniela Moroni, Giovanni B. Weber
TESORIERE: Gianni Sismondi
CONSIGLIERI:
Alessandro Canalini
Guido Chiostri
Adriano Moracci
Andrea Padelletti
***
Il periodo in cui sono stato presidente dell’Unione fu il primo periodo in cui la nostra
associazione ebbe i primi rapporti effettivi e diretti con l’Ordine, che all’epoca era
presieduto da Marrucchi. A quei tempi, non era come adesso che le associazioni
hanno un filo diretto con il Presidente dell’Ordine e l’accesso consentito alle strutture
dell’Ordine.
Fu un periodo in cui le associazioni divennero più forti e più importanti, specialmente
l’Unione Giovani, e ciò fu principalmente dovuto all’avvento della riforma tributaria
che contribuì a far diventare la professione di Dottore Commercialista la professione
più ambita dagli studenti universitari. Era, infatti, facile al tempo trovare incarichi tra
la clientela privata, non avevamo la concorrenza che abbiamo ora da parte di
professioni antagoniste o delle associazioni di categoria (CNA, etc...). Tanti giovani
si iscrivevano all’Albo, entravano a far parte dell’Unione e crearono un gruppo forte.
Il maggior peso, anche numerico, dell’Unione, ed il fatto che alcuni past president
unionisti erano entrati a far parte del consiglio dell’Ordine fece sì che si riuscisse a
modificare la tradizione dell’Ordine “vecchio stile”, classista e chiuso nei confronti
dei giovani.
Uno dei grandi successi, da questo punto di vista, fu che io fui il primo presidente
dell’Unione ad essere autorizzato all’uso del “targhettario”!
Erano altri tempi, e gli archivi informatici degli indirizzi, nonchè stampanti e computer
erano di là da venire. I dati di ogni iscritto all’albo, compreso l’indirizzo, erano
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contenuti in una targhetta metallica che veniva utilizzata anche per stampare
l’indirizzo sulle buste. Era un procedimento lunghissimo; infatti all’epoca si mandava
molta meno corrispondenza, e ci si sporcava anche parecchio! In ogni modo,
l’accesso a questo strumento ci permise di allargare il giro delle nostre
comunicazioni, che prima venivano inviate solo agli iscritti dell’unione, a tutti gli
iscritti all’albo, e di comunicare a tutti la formazione, per le elezioni, di una lista in cui
erano state inserite le rappresentanze dei giovani.
Un altro grande successo fu quello di ottenere di potersi dare del tu tra colleghi
appartenenti alla stessa categoria.
Relativamente alle attività svolte, in quegli anni si facevano due cose fondamentali:
1)
Iniziative ricreative abbinate allo sport ed all’arte culinaria: In quegli anni
furono organizzate le prime partite di calcio interprofessionali, mi ricordo bene di
quella con gli allora fortissimi avvocati. Inoltre, continuando nel solco iniziato da
Padelletti si continuò a fare delle grandi cene; il luogo deputato era l’Albergo della
Posta a Bagni Vignone, dove si partecipava numerosissimi anche con le famiglie. Il
piatto tipico era la Porchetta!
2)
Iniziative culturali: Furono organizzati molti convegni che videro una
grandissima partecipazione di colleghi. Mi ricordo, principalmente, un convegno fatto
a Prato presso l’allora nuovissimo auditorium “Il Pino” che veniva innaugurato
nell’occasione, sponsorizzato dalla Cassa di Risparmio di Prato, sulla caduta della
pregiudiziale tributaria grazie alla famosa legge “manette agli evasori” (legge
Visentini), al quale parteciparono, tra gli altri, il sostituto procuratore della
Repubblica Crini, Aldo Bompani, Il collega Renzo Marchi di Prato e l’Avv.
Alessandro Traversi. Ad ogni convegno seguiva una piccola pubblicazione
sull’argomento.
Il presidente della Giunta Nazionale all’epoca era Ortolani; mi ricordo che fu fatta
una riunione a Roma, fra tutti i presidenti delle Unioni, dove già all’epoca si parlò di
una possibile unificazione con i ragionieri. Già allora Firenze, e molte altre Unioni
d’Italia, si era espressa a favore di un’unica categoria per evitare inutili e dannose
duplicazioni.
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E’ stata un’esperienza che ricordo con grande piacere, molto formativa, che ci
permise di ricompattare molto tutta la categoria.
SANDRO SANTI
28
Gianni Sismondi e il direttivo degli anni dal 1985 al 1987
***
PRESIDENTE: Gianni Sismondi
VICEPRESIDENTE: Marco Sacconi
SEGRETARIO: Patrizia Pidatella
TESORIERE: Bruno Guidantoni
CONSIGLIERI:
Marco Lombardi
Gianfilippo Massangioli
Giovanni B. Weber
***
Il Direttivo che ebbi l'onore di presiedere fu nominato nel mese di luglio 1985 e durò
fino al luglio 1987.
L'attività del Direttivo si svolse in varie direzioni:
fu rappresentata al Presidente del Tribunale ed al Presidente della sezione
fallimentare l'attività dell'Unione Giovani chiedendo loro di attribuire incarichi
anche ai colleghi con minore esperienza;
venne chiesto al Consiglio dell'Ordine di ridurre la quota di iscrizione al 50% per i
neo-iscritti (richiesta che fu in un primo tempo negata e, successivamente, dopo
aver votato contrario in assemblea alla approvazione del bilancio, fu ottenuta);
furono incrementate le riunioni di studio, sotto la coordinazione di Marco
Sacconi, che ebbero particolare successo sia fra i colleghi giovani che fra quelli
meno giovani (allora non sussisteva la formazione professionale continua e le
occasioni di incontro/studio fra colleghi erano affidate pressoché esclusivamente
alle iniziative dell'Unione Giovani);
furono incrementati i contatti con l'Unione Nazionale ed il Presidente si impegnò
a partecipare a tutte le riunioni cui veniva convocato;
fu dato nuovo impulso al periodico Informazioni che costituiva il notiziario ufficiale
dell'Unione fiorentina. In particolare fu rivolta specifica attenzione alla rubrica
“giurisprudenza” dove erano riportate le massime più interessanti delle
29
Commissioni Tributarie fiorentine e che, allora, era l'unico mezzo per farle
conoscere agli iscritti.
A fronte di tali attività “serie”, fu portata avanti una attività “ludica”, al fine di
aggregare i colleghi più giovani: venne costituita (per iniziativa di Mario Alberto
Marrucchi) la squadra di calcio dei dottori commercialisti che esordì nel dicembre
1985 contro la squadra dei notai fiorentini; fu organizzata una serata in maschera
per il Carnevale 1987, presso una discoteca fiorentina (nella quale si distinse nel
ballo uno scatenatissimo Mario Alberto Galeotti Flori); fu organizzata nell'aprile 1986
una simpatica “festa della primavera” a Bagno Vignoni nella piscina termale, con
abbondante cena innaffiata dal Brunello fornito dall'amico Andrea Padelletti.
Ovviamente ci furono anche momenti di tensione, come, per esempio, quando si
affrontarono le elezioni del Consiglio dell'Ordine del 1986, durante le quali il Direttivo
sostenne una richiesta di rinnovamento di alcuni membri del Consiglio.
Devo sottolineare che il Direttivo lavorò per due anni in completa armonia e anche
laddove vi furono delle diverse opinioni fra i suoi membri, si riuscì sempre a
separare le discussioni dall'amicizia che ci legava. Ringrazio quindi tutti gli amici del
Direttivo per il lavoro e l'entusiasmo apportato nel biennio da me presieduto.
GIANNI SISMONDI
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Marco Sacconi e il direttivo degli anni dal 1987 al 1989
***
PRESIDENTE: Marco Sacconi
VICEPRESIDENTE: Marco Lombardi
SEGRETARIO: Patrizia Pidatella
TESORIERE: Bruno Guidantoni
CONSIGLIERI:
Francesco Mancini
Jacopo Romano
Riccardo Rossi
***
Predisporre una scheda sul mio direttivo mi ha fatto vivere l’esperienza di un tuffo
nel passato: quanti piacevoli ricordi!
Al ristorante Cupoli di Lastra a Signa, il sette luglio 1987, eravamo cinquantasei. Un
bel numero per quei tempi, in cui l’Ordine contava 370 iscritti, dei quali solo un terzo
da meno di dieci anni.
L’essere relativamente pochi faceva risaltare un elemento di spicco dell’Unione di
allora: costituire una “comitiva di amici” prima che una associazione di categoria.
Si andava tutti insieme, coniugi quasi sempre compresi, a convegni e congressi
nazionali cui seguivano immancabili “code” conviviali (memorabili quelle a Bagno
Vignoni, con tuffo nella piscina termale e conclusione a base di porchetta e vino
Brunello della casa che Andrea Padelletti generosamente dispensava).
Si sono fatte, però, anche cose serie: una carrellata la si può ricavare dal mio “
Saluto del Presidente” sul nostro giornalino “Informazioni” a conclusione del
mandato (v. all.).
Delle richiamate iniziative mi preme evidenziare il Convegno regionale del 15 aprile
1989, sulla unificazione degli Albi dei Dottori e dei Ragionieri.
Avevamo guardato avanti, si era diciotto anni fa e certi temi erano in pochi a volerli
comprendere, ma leggere quello che fu scritto sul Sole 24 Ore (v. all.) ci fa sentire
orgogliosi di aver saputo interpretare (non vogliamo dire prevedere) il nostro futuro.
Ci sono però altre cose, che possono apparire minori ma che tali non sono, di cui il
mio direttivo deve andare orgoglioso, come ad esempio l’istituzione dell’elenco degli
32
aspiranti praticanti, quale punto di riferimento per aiutare i giovani nella ricerca di
uno studio presso cui collaborare, anche qui anticipando quella che molto tempo
dopo sarebbe divenuta una conquista normativa.
Voglio infine ricordare una ulteriore iniziativa della quale mi attribuisco la paternità e
che, se pur oggi potrebbe essere giudicata modesta, mi sta particolarmente a cuore:
le riunioni di studio a tema libero. Si era in un tempo in cui gli studi associati o
“organizzati” erano pochi e tutti noi, assaliti come sempre da mille dubbi nei casi
professionali da risolvere, utilizzavamo queste occasioni di incontro per confrontarsi
con altri colleghi, arricchendosi reciprocamente di esperienza.
Pur nella estrema sintesi imposta dalle circostanze spero di essere riuscito a
trasmettere ai giovani dottori commercialisti di oggi lo spirito dell’Unione di allora,
con l’augurio che resti ancora così per i prossimi quaranta anni.
Un caro saluto a tutti.
MARCO SACCONI
33
34
Marco Lombardi e il direttivo degli anni dal 1989 al 1992
***
PRESIDENTE: Marco Lombardi
VICEPRESIDENTE: Patrizia Pidatella
SEGRETARIO: Francesco Mancini
TESORIERE: Massimo Paolacci
CONSIGLIERI:
Jacopo Romano
Antonella Giachetti
Umberto Tamburini
***
Ripercorrere gli anni del direttivo dell'Unione che ho avuto il piacere di presiedere
non può che suscitare ricordi e nostalgie. Ricordi dei colleghi che con me hanno
diviso tale esperienza e nostalgia dell'entusiasmo con il quale realizzavamo i vari
progetti, tra cui posso solo ricordare aspetti culturali (vademecum delle procedure
concorsuali) o di tutela sindacale ( attività tesa ad evitare che la rappresentanza
tributaria fosse esercitata da soggetti non iscritti) o la completa riscrittura delle
regole associative della Unione fiorentina.
Inoltre l'attività della nostra Unione ha comportato una intensa partecipazione anche
alla vita della Unione Nazionale, sia con i nostri rappresentanti in Giunta e sia con
la costante presenza, numerosa e gioviale, come si conviene alla miglior
tradizione toscana, ai convegni nazionali.
Ma al di là dei ricordi dei singoli fatti o delle singole persone ciò che è veramente è
degno di nota è il c.d. "spirito Unione" termine che solo chi ha partecipato alla vita
della nostra Associazione può compiutamente comprendere.
Era e spero sia tuttora così come per il futuro, un mix di allegria, ottimismo e di
ideali che distingueva l'"unionista" dai membri di altre associazioni di categoria.
Questo "spirito" è tanto più prezioso quanto più è raro poi trovarlo nella vita
professionale e personale e costituisce l'unico vero motivo per cui ogni giovane che
si affacci sulla ribalta della nostra professione non può mancare di partecipare alla
vita dell'Unione esperienza unica e non ripetibile in altri contesti professionali.
MARCO LOMBARDI
35
Antonella Giachetti e il direttivo degli anni dal 1992 al 1995
***
PRESIDENTE: Antonella Giachetti
SEGRETARIO: Aurelio Campanale
TESORIERE: Alessandro Torcini
CONSIGLIERI:
Gabriele Beghè
Alessandro Lozzi
Francesco Mancini
Leopoldo Minicucci
***
Il Direttivo da me presieduto può certamente definirsi come unico.... per il semplice
fatto che è stato ed è tuttora l'unico Direttivo dell' Unione Giovani di Firenze
presieduto da una donna (oltretutto madre di tre figli).
La giovane età ha poi portato il Direttivo da me presieduto a forme di attività
sindacale addirittura provocatorie come quando proponemmo in forma scritta
l'abolizione della nostra Cassa di Previdenza, continuando a portare a livello
nazionale lo spirito irriverente ed a volte polemico tipico toscano.
Non posso poi non ricordare tutti i colleghi che con me hanno condiviso tale
esperienza con i quali, quando capitano occasioni di incontro professionale o di
tempo libero, non mancano mai, anche dopo molti anni, ricordi su situazioni ed
aneddoti di tale periodo.
L'esperienza maturata nell'Unione di Firenze ha consentito certamente a tutti noi di
crescere, in ogni senso, preparandoci alla intensa attività professionale che poi
avremmo dovuto affrontare nella quotidiana attività professionale e lasciandoci un
bagaglio di esperienza ed ideali che difficilmente abbiamo poi replicato negli anni a
venire.
ANTONELLA GIACHETTI
36
Giovanni Bronzetti e il direttivo degli anni dal 1995 al 1998
***
PRESIDENTE: Giovanni Bronzetti
VICEPRESIDENTI: Lucio Mazzia – Francesco Lotti
SEGRETARIO: Alessandro Baldi
TESORIERE: Stefano Giraldi
CONSIGLIERI:
Francesca Brazzini
Aurelio Campanale
Leopoldo Minicucci
Alessandro Torcini
Numero medio di iscritti: 200
***
Il triennio 1995-1998 è stato un triennio molto importante per l’Unione Giovani
fiorentina poiché in quel periodo si è definitivamente affermato il ruolo sindacale
dell’associazione. Infatti in quegli anni vi è stato un forte fermento nei giovani
fiorentini che si è concretizzato in numerose iniziative sindacali ed ha portato alla
completa affermazione delle liste elettorali, per l’elezione del consiglio dell’ordine dei
dottori commercialisti, sostenute dall’associazione.
Tra gli aspetti più salienti di quel periodo ricordo che l’adesione all’associazione era
molto alta perché su 700 circa iscritti all’ordine vi erano circa 200 iscritti
all’associazione e di conseguenza anche l’entusiasmo sulle varie iniziative
promosse dall’unione era molto elevato.
Tra le molte iniziative ricordo alcuni convegni a sfondo professionale che ebbero un
gran successo tra gli iscritti. Senza voler essere esaustivo ne ricordo alcuni tra cui
quello dell’ottobre 1995 avente ad oggetto l’informatizzazione della sezione
fallimentare, dell’aprile 1996 sulle novità fiscali, del novembre 1996 avente ad
oggetto il Merchant banking locale e i rapporti finanza libera professione, del
dicembre 1996 concernente le carte di lavoro del collegio sindacale, dell’aprile 1997
concernente la revocatoria fallimentare (convegno di assoluto successo con oltre
250 partecipanti), della fine 1997 riguardante i rapporti con la camera di commercio.
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Tra le iniziative a carattere sindacale ricordo l’istituzione della commissione neo
iscritti che aveva il compito di accompagnare i giovani nell’inserimento alla
professione, oltre ad iniziative volte a diffondere la visibilità della professione a livello
locale e partecipazioni a manifestazioni nazionali per l’apertura delle liste del
registro dei revisori contabili anche ai soggetti più giovani (come poi avvenne).
Vi fu poi un nuovo impulso al giornale “informazioni” con una nuova edizione ed una
nuova veste editoriale.
Il triennio terminò con l’introduzione del collegio dei probiviri (necessario per una
associazione così numerosa) e la predisposizione della prima bozza di nuovo
statuto poi ripresa ed adottata dal direttivo in carica nel biennio successivo.
Circa l’attività ludica vi furono diverse iniziative come indimenticabili serate danzanti
e bellissime cene con la partecipazione di molti iscritti.
In conclusione ricordo con gran piacere quel triennio, che, seppur con molte
difficoltà ed alcune volte anche denso di tensioni, ha rappresentato per me (ma sono
sicuro anche per tutti i miei colleghi) una palestra formativa per gli anni a venire.
GIOVANNI BRONZETTI
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Alessandro Torcini e il direttivo degli anni dal 1998 al 2000
***
PRESIDENTE: Alessandro Torcini
VICEPRESIDENTE: Antonella Rapi
SEGRETARIO: Vincenzo D’Amico
TESORIERE: Luigi Viganò
CONSIGLIERI:
Francesca Brazzini
Simone Cecchi
Stefano Giraldi
Gianni Tapinassi
Leonardo Zanieri
COLLEGIO DEI PROBIVIRI
Simone Donatti presidente
Marco Dringoli
Luca Gericke
***
E’ con vivo piacere che scrivo queste brevi note a proposito del direttivo che ho
avuto l’onore di presiedere.
Senza ombra di dubbio, il “mio” direttivo è stato uno di quelli che ha lasciato il
segno, avendo posto in essere tutta una serie di iniziative molto apprezzate il cui
ricordo è ancor oggi molto vivo.
Vorrei ricordare, tra le altre cose:
- la creazione del primo sito web dell’Unione e la divulgazione delle allora nuove
forme di comunicazione elettronica;
- il potenziamento della Commissione neo iscritti e praticanti;
- l’assistenza per i Revisori Contabili (il famoso “Revisori News”);
- la pubblicazione, con ampliamento, della 2a e 3a edizione del “Libretto Verde”;
- l’adozione del nuovo Statuto e del nuovo Regolamento Elettorale che ha garantito
all’U.G. stabilità e rappresentanza;
- l’inizio delle ormai tradizionali “Serate del vino”;
- l’organizzazione dei tornei di calcetto;
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- la mitica “gita a New York”;
- l’elezione del fiorentino Simone Donatti nella Giunta Nazionale dell’Unione Giovani.
Vorrei anche ricordare che in quegli anni l’Unione ha raggiunto il picco massimo di
iscrizioni con oltre 350 adesioni.
Ho avuto la fortuna di avere dei Consiglieri meravigliosi e l’esperienza che ho
vissuto mi ha arricchito ed mi ha emozionato.
Quindi tantissimi auguri per questi “primi quarant’anni” dell’Unione fiorentina ed
all’attuale direttivo che ha degnamente raccolto il testimone di un così glorioso
passato.
ALESSANDRO TORCINI
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Gianni Tapinassi e il direttivo degli anni dal 2000 al 2002
***
PRESIDENTE: Gianni Tapinassi
VICEPRESIDENTE: Massimo Floridia
SEGRETARIO: Francesca Brazzini
TESORIERE: Simone Cecchi
CONSIGLIERI:
Stefano Banchetti
Gabriele Bonoli
Ariela Lucia Caramella
Alberto Carisio
Cesare Marchetti
Antonella Rapi
Lucia Cioli
Letizia Serni
PROBIVIRI
Luca Gericke Presidente
Fabio Ganugi
Massimo Latini
RAPPRESENTANTE DEI PRATICANTI
Federico Pianigiani
***
Il Direttivo che ho avuto l’onore di presiedere è nato sull’”onda lunga” e
sull’esperienza di quello che lo ha preceduto e ne rappresenta quindi la naturale
continuazione ed evoluzione.
Il biennio 2000-2002 può senz’altro essere annoverato tra i momenti cruciali per la
nostra professione; dopo un lungo confronto di idee, proprio in quegli anni ha infatti
cominciato a prendere corpo il progetto di unificazione delle professioni contabili, e,
proprio come sta accadendo adesso, la proposta ha creato profonde spaccature
all’interno degli iscritti ai due albi.
L’Unione Giovani fiorentina si è subito schierata apertamente a favore della c.d.
“fusione” con i Ragionieri, ritenendo che la difesa del titolo accademico, pur legittima
e comprensibile, rischiasse di divenire una battaglia di retroguardia, tale da
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indebolire la forza rappresentativa della categoria senza alcun sostanziale
beneficio. Con altrettanta chiarezza, tuttavia, è stata sottolineata l’esigenza di
mantenere separati i destini delle due Casse di Previdenza, onde salvaguardare gli
interessi e le aspettative a lungo termine soprattutto dei colleghi più giovani. Tema,
questo, che è ritornato prepotentemente di attualità proprio in questi giorni.
Un altro tema assai delicato sul quale il Direttivo si è pronunciato è la richiesta,
inviata al Consiglio dell’Ordine dai Giudici della sezione fallimentare del Tribunale di
Firenze, di attuare iniziative volte a circoscrivere il numero dei colleghi chiamati a
ricoprire incarichi in ambito concorsuale, in modo da elevarne il profilo professionale.
Il Direttivo, dopo aver sondato il parere degli iscritti in occasione di un’assemblea
appositamente convocata, si è dichiarato pienamente concorde con l’intento di
curare la formazione e la specializzazione dei colleghi che operano nell’ambito delle
procedure concorsuali, ma ha anche espresso il convincimento che vada mantenuta
una tendenziale rotazione degli incarichi tra tutti coloro che hanno manifestato la
propria disponibilità ad accettarli.
Il Direttivo ha poi posto particolare impegno nell’ampliare ed intensificare le iniziative
a carattere lato sensu culturali, attraverso l’organizzazione di convegni e seminari
formativi sulle tematiche professionali ed associative di volta in volta giudicate più
attuali ed interessanti. E’ stato dato nuovo impulso alla serata di studio mensile, per
la quale è stata avviata una proficua collaborazione con l’ADC e con il Sindacato
Ragionieri che tuttora permane. Sono stati poi organizzati corsi su materie ed
argomenti di studio non strettamente legati all’attività professionale che pure hanno
riscosso grande interesse tra gli iscritti (ad esempio il corso di lingua inglese).
Il sito INTERNET ha subito un profondo restyling, ed è stato potenziato nei contenuti
e reso più fruibile per gli utenti; nel corso degli anni ha ospitato vari forum con gli
iscritti sulle tematiche professionali più importanti.
Sono state avviate importanti iniziative con istituzioni a carattere locale, tra cui
spicca lo “Sportello Nuove Imprese” presso la C.C.I.A.A. di Firenze, servizio tuttora
attivo.
Sempre nell’ottica di agevolare l’attività dei colleghi, l’Unione Giovani ha avuto un
ruolo propulsivo nella costituzione e nello sviluppo della Cooperativa CSA, che negli
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anni ha fornito agli iscritti numerosi servizi di supporto per l’attività professionale (in
particolare l’elaborazione e l’invio dei modelli 730).
Molte altre sono le iniziative che hanno segnato l’attività del Direttivo che ho
presieduto, ma sarebbe impossibile elencarle tutte. Mi scuso quindi con tutti coloro
che – a vario titolo - hanno profuso tempo ed energie per progettarle e realizzarle.
Non posso chiudere questa breve nota senza ringraziare tutti gli amici che hanno
fatto parte del Direttivo, dando il proprio contributo in termini di idee e di passione.
Non sono mancate, nei due anni in cui abbiamo lavorato fianco a fianco, opinioni
contrastanti e fasi di dialettica anche aspra, che hanno fatto da contraltare ai tanti
momenti caratterizzati da piena sintonia di intenti. Ma devo comunque dare atto a
ciascuno di loro di aver affrontato tutti i problemi posti dalla vita associativa con
senso di responsabilità e spirito di servizio, nella consapevolezza che l’unica logica
che deve ispirare le nostre azioni è l’interesse della categoria, ed in particolare dei
colleghi più giovani.
Concludo augurando buon lavoro agli amici che compongono l’attuale Direttivo,
anch’essi chiamati a gestire un momento assai delicato dal quale certamente
scaturiranno conseguenze di grande importanza per il futuro della nostra
professione.
GIANNI TAPINASSI
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Massimo Floridia e il direttivo degli anni dal 2002 al 2004
***
PRESIDENTE: Massimo Floridia
VICEPRESIDENTE: Lucia Cioli
SEGRETARIO: Gabriele Bonoli
TESORIERE: Flavio Galantucci
CONSIGLIERI:
Luca Gericke
Cesare Marchetti
Stefano Rossetti
Alberto Carisio
Vincenzo D’Amico
Luigi Viganò
Ariela Lucia Caramella
PROBI VIRI
Fabio Ganugi
Alberto Bandini
Marco Ramalli
RAPPRESENTANTE PRATICANTI: Chiara Accardi
Numero medio di iscritti: 150
***
Il Direttivo dell’Unione che mi ha onorato della sua Presidenza ha rappresentato per
me una grande occasione di maturazione personale e professionale. Essere alla
guida di un gruppo di Amici che hanno tutti deciso di mettersi al servizio della
categoria dei giovani dottori commercialisti è un’esperienza che dovrebbe segnare
la vita professionale di ognuno di noi che lo desideri.
Consci che l’Unione vivesse di idee proprie piuttosto che di quelle dei singoli
Consiglieri, abbiamo proseguito il cammino iniziato e preparato negli anni
precedenti. In particolare, mi riferisco al primo importante convegno nazionale
dell’Unione (e non solo dell’Unione) svolto in Italia in materia di Cassa Previdenza
ed Equilibri Generazionali, nel maggio del 2003. Esso è stato una importante
occasione per avere un inquadramento organico di temi che erano stati
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saggiamente esplorati in precedenza, ma ha dato anche, a noi tutti, la possibilità per
cementare amicizie coi nostri Colleghi toscani che tuttora sono forti e salde.
Un altro impegno che per noi ha rappresentato un motivo di grande soddisfazione è
stata l’istituzione della Formazione Professionale Continua. Oltre che contribuire con
l’Ordine alla messa a punto dell’organizzazione degli eventi formativi, alla
definizione del contenuto degli stessi, abbiamo contribuito all’acquisizione dei crediti
formativi di tutti i Colleghi sia con l’organizzazione di convegni di ampio respiro,
come quello appena ricordato sulla Previdenza, quello sui condoni fiscali, con
convegni periodici sugli adempimenti dichiarativi, sia con incontri ricorrenti e serate
di studio particolarmente mirati alla formazione del giovane dottore commercialista.
Tutti questi eventi hanno dato grande risalto all’Unione Giovani.
Altro punto di orgoglio per l’Unione è stato quello di avere partecipato ai primi
incontri con l’Ordine e il Collegio dei Ragionieri per definire la piattaforma
organizzativa della unificazione dell’Albo con il Collegio.
Abbiamo dato poi il nostro valido e autorevole contributo al consolidamento dei
rapporti con l’Ordine, il Collegio e il Sindacato dei Ragionieri, gli Enti come la
Camera di Commercio, l’Amministrazione Finanziaria e il Tribunale di Firenze.
Tra le iniziative di carattere prettamente sindacale abbiamo proseguito e cercato di
migliorare attività che erano già in essere e di valido ausilio per i Colleghi, come la
Commissione Neo Iscritti, la collaborazione con la Cooperativa Scarl, nell’ambito del
Servizio di Consulenza per le Imprese presso la Camera di Commercio e altre
ancora. Altrettanto valide sono state iniziative editoriali come “Informazioni” e
l’aggiornamento del “Manuale delle Procedure Concorsuali”.
Ovviamente, in questi due anni non sono mancate le tradizionali cene come la Cena
Estiva e la Serata del Vino, così come non è venuta meno l’assidua presenza del
Direttivo tutto ai Convegni Nazionali dell’Unione.
Ricordo con estremo piacere questo periodo, e colgo ancora una volta l’occasione
per ringraziare tutti gli Amici del Direttivo e tutti coloro che con passione hanno
partecipato alla vita dell’Unione, ma soprattutto, ringrazio tutti i Colleghi che sono
intervenuti a tutte le nostre iniziative e che ci hanno sempre sostenuto.
MASSIMO FLORIDIA
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Alberto Carisio e il direttivo degli anni dal 2004 al 2006
***
PRESIDENTE: Alberto Carisio
VICEPRESIDENTE: Fabio Ganugi
SEGRETARIO: Simona Checconi
TESORIERE: Andrea Mucelli
CONSIGLIERI:
Ranieri Mario Cilotti
Eleonora Di Vona
Jacopo Donatti
Flavio Galantucci
Cesare Marchetti
Federico Pianigiani
Fazio Segantini
PROBIVIRI
Alberto Bandini Presidente
Iacopo Di Gregorio
Guglielmo Peruzzi
RAPPRESENTANTE PRATICANTI
Valentina De Gasperi
***
Questa paginetta dei ricordi che mi è stata richiesta dovrebbe, nelle attese degli
estensori di questo volume, fungere da sintetica testimonianza e memoria di un
biennio di presidenza dell’Unione Giovani, nell’ambito del più ampio “compleanno”
quarantennale.
Essa dovrebbe quindi, immagino, contenere una serie di note sugli eventi
caratterizzanti il biennio, sui fatti e sui soggetti che lo hanno caratterizzato, magari
con la non troppo nascosta pretesa di trasmettere ai lettori lo spirito e le sensazioni
di quegli anni, con l’aggiunta di foto di gruppo e quant’altro. Una sorta di “bilancio
abbreviato”, insomma (tanto per confermare la deformazione professionale che di
solito contraddistingue gli appartenenti alla categoria).
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Sennonché, a distanza di un anno e poco più dal termine del mio mandato, la
“valigia” dei ricordi non ha ancora avuto modo di sedimentarsi, consentendo di
attribuire il giusto peso specifico a fatti e persone, e alcune considerazioni che sarei
portato a fare su quel periodo potrebbero essere viziate dalla eccessiva prossimità
temporale, risultare fuori “fuoco”, come accade guardando un quadro da troppo
vicino.
Tutto sommato, mantenendo la similitudine bilancistica, resto convinto del fatto che
in una associazione di “giovani” quale è l’Unione la “sostanza”, che ne garantisce la
durata nel tempo e rafforza la coesione, sia rappresentata, più che dalla pesatura
delle “attività” e “passività” della “gestione” o dalla sterile rilevazione dell’andamento
del numero di iscritti (spesso purtroppo influenzato da mere e contingenti
opportunità elettorali), da quegli elementi immateriali sotto la riga, difficilmente
misurabili ma che servono da collante tra le persone, rappresentati dalla
conoscenza reciproca e, auspicabilmente, dalla “amicizia”.
Preferisco quindi affidare alla memoria questi intangibili aspetti, ossia la conoscenza
dell’ambiente umano e professionale circostante e la creazione di rapporti di
amicizia con molti colleghi, sia all’interno del Direttivo, sia all’esterno tra coloro che
in vario modo sono entrati in contatto con me tramite l’Unione, la considerazione dei
quali mi porta ad attribuire una notevole positività al periodo della mia
partecipazione “attiva” all’Unione Giovani.
Per tale motivo, consiglio fortemente ai giovani colleghi, che si trovassero a sfogliare
questo volume e a leggere queste righe, di trovare modo e tempo di partecipare alle
attività locali di questa associazione e, se possibile, anche a quelle svolte a livello
regionale e nazionale, particolarmente stimolanti quali occasioni di scambio con i
colleghi delle altre parti del nostro Paese.
Personalmente, non posso esimermi dal ringraziare per il loro sincero e fattivo
contributo tutti gli amici del Direttivo che, come si suol dire, ho avuto l’onore (ma
anche l’onere!) di presiedere, e più in generale tutti coloro che hanno avuto modo di
fornirmi, nel bene e nel male, numerosi e più che validi elementi di formazione e di
crescita umana, caratteriale e professionale.
ALBERTO CARISIO
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Fazio Segantini e il direttivo attualmente in carica
***
PRESIDENTE: Fazio Segantini
VICEPRESIDENTE: Federico Pianigiani
SEGRETARIO: Simona Checconi
TESORIERE: Andrea Mucelli
CONSIGLIERI:
Ranieri Mario Cilotti
Eleonora Di Vona
Jacopo Donatti
Flavio Galantucci
Matteo Manfriani
Valentina Vanni
Sara Vignolini
PROBIVIRI
Alberto Bandini Presidente
Guglielmo Peruzzi
Francesco Terreni
RAPPRESENTANTE PRATICANTI
Simona Bagnoli
***
E così, dopo aver ripercorso insieme le tappe salienti della storia dell’unione
Fiorentina, siamo arrivati al presente, ad oggi.
E’ difficile astrarsi da una cosa che si sta vivendo quotidianamente per cercare di
darne un giudizio. Ci troviamo a metà del nostro mandato, ed abbiamo tantissimi
progetti in fieri.
Sicuramente, e di questo ringrazio i colleghi che con me si sono imbarcati in queste
avventure, sto e stiamo vivendo un periodo estremamente stimolante che avrà molte
ripercussioni sul futuro della nostra vita professionale, anche solo per il modo di
“vivere” la professione.
Il direttivo che ho l’onore di presiedere nasce sicuramente dalla costola del direttivo
precedente, dove molti di noi hanno avuto la fortuna di conoscersi e di imparare a
lavorare insieme.
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Animati da questo sentimento di stima reciproca, e perchè no, di amicizia si è
deciso di continuare l’avventura unionista ponendosi degli obiettivi importanti
(qualcuno potrà anche ritenerli grandiosi!).
Ecco quindi nascere l’idea del volume che stringete ora tra le mani, e
l’organizzazione del Congresso Nazionale dell’Unione Giovani che si terrà a Firenze
Dal 13 al 15 marzo 2008.
Accanto a queste iniziative impegnative, abbiamo continuato, nel solco della
tradizione, ad organizzare eventi per la formazione professionale, con le serate di
studio, nonchè nell’impegno nei confronti dei neoiscritti e praticanti.
A questo proposito giova notare come io sia il primo presidente dell’Unione di
Firenze, in quaranta anni, che ha svolto il tirocinio triennale obbligatorio; questo ha
ovviamente reso me ed i miei colleghi di direttivo, anche loro ex tirocinanti, ad avere
un approccio più consapevole ed una sensibilità maggiore, ai problemi di questo
lungo periodo di formazione professionale.
Un altro obiettivo che ci siamo posti fin dall’inizio, grazie anche all’opera della
collega Eleonora Di Vona, la quale oltre che membro del direttivo ricopre anche
l’importante carica di coordinatore regionale, è quello di rinsaldare e sviluppare i
rapporti con le altre unioni giovani della Toscana: devo dire che è uno degli aspetti
che ci ha dato e continua a darci più soddisfazioni. I risultati di questa costante
opera di costruzione di rapporti si vedono soprattutto nella partecipazione ai
congressi/convegni nazionali, dove le unioni toscane sono sempre molto ben
rappresentate, e in alcuni eventi “ludici” che sempre più spesso vengono organizzati
in collaborazione con le altre province. Non ultimo, lo scorso luglio la tradizionale
cena estiva è stata organizzata insieme alle unioni di Livorno e Pisa (l’ormai mitica
cena FI-PI-LI!).
Tra quaranta anni vi racconterò a cosa ha portato questo grande impegno; per ora
mi limito ad esortare i giovani colleghi a partecipare attivamente alla vita
dell’associazione.
La nostra, così come le altre professioni, non la si può più svolgere in maniera
individuale come hanno fatto a lungo i nostri predecessori, c’è bisogno di creare
sinergie e collaborazioni; ecco che diventa preziosa ed indispensabile una
associazione come la nostra che mescolando eventi formativi e occasioni ricreative
permette l’incontro dei colleghi.
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Tutto considerato Viva l’Unione Giovani e viva tutti quelli che ne hanno fatto parte e
che ve ne faranno!
Post scriptum:
Colgo l’occasione che mi viene offerta con la stesura di questo libro per ringraziare e
abbracciare forte tutti i membri del mio direttivo:
- il mio Vice Federico Pianigiani, sempre pronto a rinfrancarmi nelle questioni
istituzionali e non;
- l’oculato tesoriere Andrea Mucelli;
- i consiglieri:
o Ranieri Mario Cilotti detto “il giovane”, per la sua preziosa opera per le nuove
leve della nostra professione;
o Eleonora Di Vona per il suo spiccato “spirito Unione”
o Jacopo Donatti (qui ci vorrebbe un capitolo a parte!) per la sua vis polemica, e
per il suo impagabile aiuto nella nascente organizzazione del congresso;
o Flavio Galantucci per la sua lealtà e precisione;
o Matteo Manfriani per la sua amicizia e per il suo impegno generale e
particolare per il Mugello;
o Valentina Vanni per le tante iniziative organizzate;
o Sara Vignolini per gestire l’organizzazione degli eventi formativi in maniera
magistrale.
- I probiviri:
o Alberto Bandini, Guglielmo Peruzzi e Francesco Terreni per la loro preziosa
opera di sostegno e consiglio;
-
La rappresentante dei Praticanti:
o Simona Bagnoli per il grande impegno, sperando che questa esperienza sia
solo l’inizio della sua vita “unionista”
Infine, un particolare e sentito ringraziamento va alla mia amica, e segretario
Simona Checconi che, grazie al suo costante impegno e alla sua ammirevole
tenacia, è riuscita a raccogliere le testimonianze di quasi tutti i past president della
Nostra Unione e ad amalgamarle con il risultato che avete sotto gli occhi.
FAZIO SEGANTINI
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Ricordi di quaranta anni di Unione Fiorentina