1967 – 2007 Ricordi di quaranta anni di Unione Fiorentina A cura del Direttivo dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti di Firenze Gruppo di lavoro nella raccolta documenti e nella stesura della pubblicazione: Simona Checconi e Fazio Segantini Impaginazione e stampa: Grafica 4 snc – Montelupo Fiorentino Volume realizzato in occasione del Quarantennale dalla costituzione dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti di Firenze con il contributo di Presentazione .................................................................................................................3 Data di Costituzione delle prime Unioni: 19 maggio 1967 nasce l’Unione Giovani Dottori Commercialisti di Firenze .................................................................5 Una curiosità: come nasce il logo Unione...................................................................7 Lo Statuto dell'Unione Fiorentina ................................................................................8 La storia dell’Unione Fiorentina attraverso il ricordo dei suoi Presidenti ............14 Il primo direttivo della storia dell’Unione fiorentina sotto la guida di Gianfranco Corsi ( 1967 – 1969) ...............................................................................16 Adriano Sarri e il direttivo degli anni dal 1969 al 1973..........................................18 Enrico Fazzini e il direttivo degli anni dal 1973 al 1975 .........................................19 Mario Accardi e il direttivo degli anni dal 1977 al 1979 .........................................21 Giuseppe Gonnelli e il direttivo degli anni dal 1979 al 1980...................................22 Andrea Padelletti e il direttivo degli anni dal 1980 al 1982 ....................................23 Sandro Santi e il direttivo degli anni dal 1982 al 1985 ............................................26 Gianni Sismondi e il direttivo degli anni dal 1985 al 1987 ......................................29 Marco Sacconi e il direttivo degli anni dal 1987 al 1989.........................................32 Marco Lombardi e il direttivo degli anni dal 1989 al 1992 .....................................35 Antonella Giachetti e il direttivo degli anni dal 1992 al 1995 .................................36 Giovanni Bronzetti e il direttivo degli anni dal 1995 al 1998 ..................................37 Alessandro Torcini e il direttivo degli anni dal 1998 al 2000..................................39 Gianni Tapinassi e il direttivo degli anni dal 2000 al 2002 .....................................42 Massimo Floridia e il direttivo degli anni dal 2002 al 2004 ....................................45 Alberto Carisio e il direttivo degli anni dal 2004 al 2006 ........................................47 Fazio Segantini e il direttivo attualmente in carica .................................................50 Presentazione Quando ci siamo insediati come direttivo dopo le elezioni dello scorso 19 settembre 2006, il nostro primo pensiero è andato alla ricorrenza dei quaranta anni dalla costituzione dell’Unione Fiorentina. Volevamo pubblicare un documento che ricordasse, attraverso le testimonianze di coloro che avevano dedicato il proprio tempo all’Unione Giovani di Firenze, la nostra storia di associazione a livello locale. Senza alcuna pretesa di produrre un documento “storico”, ma piuttosto con la voglia di raccogliere le memorie, gli anedotti degli amici, che ci hanno preceduto nella vita di associazione, attraverso il contributo dei Past President, abbiamo cercato di ripercorrere quaranta anni di vita di associazione e ci siamo più che mai accorti ( qualora ce ne fosse stato bisogno) di quanto l’Unione Giovani abbia nel tempo accompagnato (sempre in modo costruttivo) i vari passaggi che hanno caratterizzato l’evoluzione della nostra professione e abbia avuto un ruolo determinante nello sviluppo e nell’orientamento professionale dell’intera categoria. Nel tempo si sono susseguiti i Consigli Direttivi ed i Presidenti, ma gli obiettivi perseguiti sono sempre stati gli stessi: la crescita professionale attraverso la formazione professionale continua, la tutela della professione di Dottore Commercialista con particolare attenzione all’inserimento dei Giovani Colleghi nella professione, ma non solo. Accanto all’organizzazione di serate di studio e convegni, con lo scopo di approfondire i temi più di attualità della professione, si è sempre affiancata un’attività di organizzazione di eventi ludici (cene, gite, tornei di calcetto etc.) al fine di rinsaldare o costruire i legami di amicizia fra i giovani colleghi. Nel corso degli ultimi quaranta anni lo Spirito ”Unione”, come amichevolmente gli appartenenti a questa associazione amano contraddistinguere l’entusiasmo e la voglia di fare dei giovani colleghi che hanno lavorato all’interno della associazione, è rimasto sempre lo stesso: genuino e a volte anche cameratesco, senza tuttavia che 3 si perdessero mai di vista i problemi della categoria professionale fossero essi di natura sindacale o professionale. Non mi dilungherò oltre. Vorrei concludere, come di rito in queste occasioni, con i ringraziamenti. Ringrazio tutti coloro che hanno contributo alla stesura di questa breve pubblicazione e quindi tutti i Past President sia per il materiale messo a disposizione sia per lo spirito di servizio con cui hanno contribuito a far crescere negli anni questa associazione. Un ringraziamento a parte lo vorrei fare a Gianni Sismondi che ha rappresentato la “memoria storica” di questa associazione, conservando dal 1967 ad oggi documenti, lettere, circolari e tutte le copie del periodico Informazioni. SIMONA CHECCONI SEGRETARIO UGDC FIRENZE 4 Data di Costituzione delle prime Unioni: 19 maggio 1967 nasce l’Unione Giovani Dottori Commercialisti di Firenze L’Unione Giovani Dottori Commercialisti, intesa come associazione a livello nazionale, è stata costituita il 1 maggio del 1966 con lo scopo di coordinare le unioni locali aderenti. La prima Unione Locale ad essere costituita fu quella di Milano (3 giugno 1961). All’unione di Milano fecero seguito nel giro di pochi anni le Unioni di Bologna (26 febbraio 1965), di Roma e del Lazio (26 ottobre 1965), di Genova e della Liguria (15 ottobre 1966), di Napoli (22 dicembre 1966), di Cosenza (10 marzo 1967), di Firenze (19 maggio 1967) e di Venezia (4 settembre 1968) con lo scopo (articolo 1 dello Statuto) di rinsaldare fra i giovani dottori Commercialisti i legami di amicizia e di solidarietà: di studiare i problemi di categoria, di facilitare attraverso un vicendevole aiuto, l’avvio alla professione; di prestare assistenza ai propri membri con tutti i mezzi di cui essa dispone ed in tutte le circostanze nelle quali il suo intervento sia opportuno e necessario. Il 19 maggio 1967 è costituita quindi l’Unione Giovani Dottori Commercialisti di Firenze. I nomi che vogliamo ricordare sono sicuramente gli appartenenti al primo direttivo: Gianfranco Corsi, il primo presidente nella storia dell’Unione locale Fiorentina, Mario Alberto Marrucchi, primo segretario, Paolo Dimita, Carlo Naldi e Adriano Sarri (La Tribuna dei Dottori Commercialisti – maggio/giugno 1967). Accanto ai colleghi che hanno costituito il primo direttivo, dobbiamo ricordare anche gli altri colleghi che, insieme a loro, si sono fatti promotori della costituzione dell’Unione di Firenze: Baldanzini, Bertelli, Bini, Calabrese, Cacciarelli, Fiori, Grazzini, Parronchi, Poggiali e Zanobini. Ma forse l’aspetto più importante non riguarda tanto la data di costituzione delle prime unioni quanto le ragioni che l’hanno determinata. L’esempio fu dato dall’Unione di Milano, la prima ad essere costituita in ordine cronologico e che nacque come un movimento di pensiero, che voleva scardinare quella che era stata fino a quel momento la gestione dell’ordine: troppo accentrata, incapace di instaurare un dialogo con gli iscritti dell’ordine e pertanto di affrontare i 5 reali problemi della categoria. Questo “movimento di pensiero” fu di tale portata che portò alla sconfitta elettorale (rinnovo dell’ordine del 1965) della vecchia gestione che per oltre un decennio l’aveva gestito. Fu così che l’esempio di Milano si allargò anche ad altre città e divenne un movimento di portata nazionale, destinato ad accrescersi nel tempo. A quaranta anni dalla sua costituzione si contano più di 100 Unioni locali coordinate a livello nazionale, alle quali aderiscono circa 100.000 soci aderenti. 6 Una curiosità: come nasce il logo Unione Se la data di costituzione delle prime unioni si fa risalire ai primi anni ‘60, il logo che da sempre identifica la nostra associazione sia a livello locale che a livello nazionale è stato scelto molti anni dopo. Nel 1991, a seguito di una selezione che coinvolse tutte le unioni locali, quale simbolo dell’associazione fu scelta la moneta greca di “Knos”. La moneta che si fa risalire al 67 a.c. fu rivenuta negli scavi del palazzo di Cnosso e raffigura il labirinto dove, secondo la leggenda, viveva il Minotauro. Il logo nella versione originaria del 1991, raffigurava altresì una linea retta che da sinistra e fino al centro entrava nella moneta ed una retta che dal centro verso destra usciva dalla moneta. Il significato simbolico che si voleva dare era che il giovane commercialista entrava nel labirinto di un problema (da sinistra fino al centro della moneta che rappresentava l’economia) e ne usciva attraverso le proprie conoscenze ed abilità professionali (dal centro a destra del labirinto) con la soluzione del problema. Nella versione del 2004 il logo ha perso le due linee più per motivi editoriali che ideologici, ma il significato è rimasto sempre lo stesso 7 Lo statuto dell’Unione Fiorentina Articolo 1 E’ costituita fra i Dottori Commercialisti che aderiscono al presente Statuto un’Associazione professionale denominata "UNIONE GIOVANI DOTTORI COMMERCIALISTI DI FIRENZE".L’Unione ha lo scopo di rinsaldare fra i Giovani Dottori Commercialisti i legami di amicizia e di solidarietà; di studiare i problemi della categoria; di facilitare attraverso un vicendevole aiuto l’avvio della professione; di prestare assistenza ai propri membri con tutti i mezzi a disposizione ed in tutte le circostanze nelle quali il suo intervento sia opportuno e necessario. Essa aderisce all’UNIONE NAZIONALE DEI GIOVANI DOTTORI COMMERCIALISTI accettandone finalità, disposizione e direttive.L’Unione locale di Firenze deve svolgere funzione proponitrice verso l’Unione Nazionale e seguirne poi costantemente l’indirizzo coordinatore, demandando alla stessa iniziative aventi interesse generale per i dottori commercialisti con specifico carattere sindacale e di rappresentanza di categoria. Articolo 2 L’Unione ha durata illimitata. Articolo 3 L’Unione ha la propria sede al domicilio del Presidente pro tempore e potrà essere trasferita altrove su decisione dell’Organo Esecutivo, che in questa Associazione prende il nome di Direttivo. Articolo 4 L’Unione svolgerà la sua attività soprattutto con: a) le riunioni o assemblee generali; b) la promozione, l’organizzazione ed il funzionamento dei servizi diretti a facilitare l’esercizio della professione; c) l’organizzazione di corsi, conferenze, borse di studio e concorsi; d) ogni altra iniziativa utile direttamente o indirettamente a promuovere ed a facilitare l'esercizio della professione di Dottore Commercialista. Articolo 5 Il patrimonio dell’Unione si compone: a) delle quote sociali; b) delle contribuzioni volontarie e straordinarie. E’ vietata la distribuzione, anche in modo indiretto, di utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla Legge. In caso di scioglimento per qualunque causa dell’associazione, l’assemblea in seduta straordinaria provvederà, sentito l’organismo di controllo di cui all’articolo 3, comma 190, della Legge 23 dicembre 1996, n° 662, alla devoluzione del patrimonio dell’associazione ad altra associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità, salvo diversa destinazione imposta dalla Legge. Articolo 6 Dell’Unione possono fare parte i Dottori Commercialisti iscritti all’Albo per la giurisdizione del Tribunale di Firenze ed i praticanti iscritti presso il registro tenuto dall'Ordine dei Dottori Commercialisti di Firenze. Potranno far parte dell’Unione coloro che, avendo i requisiti necessari, presenteranno domanda al Direttivo, il quale delibera sull’ammissione. Il rigetto della domanda dovrà essere motivato. In mancanza di domanda, si considerano iscritti anche coloro che, avendo i requisiti necessari e salvo rigetto motivato da parte del Direttivo, hanno effettuato il pagamento della quota annuale nella misura prevista. Il pagamento della quota importa l’accettazione delle norme del presente Statuto. L’Unione comprende soci effettivi, soci aderenti, soci praticanti e soci onorari, i quali tutti, con l’iscrizione, s'impegnano ed accettare le norme del presente Statuto. Sono soci effettivi i Dottori Commercialisti che non abbiano compiuto gli anni quarantatrè. Sono soci aderenti i Dottori Commercialisti che abbiano superato i limiti di età previsti per essere considerati effettivi. I soci aderenti non possono ricoprire cariche salvo quanto indicato al successivo articolo 8. Sono soci praticanti gli iscritti al registro dei praticanti tenuto presso l'Ordine dei dottori commercialisti. I soci praticanti non hanno diritto di voto ma potranno eleggere, qualora la rappresentanza sia qualificata in almeno dieci iscritti, nell'ambito della propria categoria di soci, un rappresentante che partecipa alle riunioni del Consiglio Direttivo con diritto di voto limitato alle problematiche del praticantato. Il rappresentante così nominato decade immediatamente dalla carica all'atto della sua cancellazione dal registro dei praticanti 8 e dovrà essere reintegrato. Egli decade comunque alla conclusione del mandato del consiglio direttivo in carica. L'elezione del rappresentante dei praticanti è disciplinata dal Regolamento elettorale allegato al presente statuto. Con delibera di assemblea, possono essere nominati nella qualità di soci onorari coloro i quali si sono distinti per il particolare impegno profuso a favore dei giovani Dottori Commercialisti. Essi possono partecipare all'assemblea ma non hanno diritto di voto e non possono ricoprire cariche elettive. I soci effettivi, aderenti e praticanti pagano una quota annuale che sarà fissata dal Direttivo, anche in misura differenziata. Tutte le quote associative annuali non sono trasmissibili, salvo i trasferimenti mortis causa, né rivalutabili. Articolo 7 Perdono di diritto la qualifica di soci effettivi ed aderenti i soci che daranno le dimissioni od abbandoneranno la professione. Saranno considerati dimissionari coloro che non versino per due anni consecutivi, entro il termine fissato dal Direttivo, la quota sociale. Il Direttivo potrà in casi gravi decidere l’espulsione di un socio. L’interessato, tuttavia, dovrà essere convocato per avere la possibilità di giustificarsi. L’espulsione sarà comunicata all’interessato con lettera raccomandata a.r. e l’espulso potrà ricorrere ai Probiviri entro dieci giorni dalla ricezione della comunicazione. Articolo 8 Gli organi preposti al funzionamento dell’Unione sono: * l’Assemblea generale dei soci; * il Direttivo; * il Collegio dei Probiviri. I membri del Direttivo e del Collegio dei Probiviri rimangono in carica per tutto il mandato anche in caso di compimento del 43° anno di età. Articolo 9 L’Assemblea generale si riunisce almeno una volta all’anno ed ogni volta che il Direttivo ritenga opportuno convocarla. L'Assemblea è convocata dal Presidente a seguito di delibera del Direttivo. Nel caso in cui il Presidente non provveda a quanto deliberato, l'assemblea è convocata dal Presidente del Collegio dei Probiviri. Il Presidente ha comunque facoltà, previo parere favorevole del Collegio dei Probiviri, di convocare l'assemblea quando per due direttivi consecutivi aventi all'ordine del giorno la convocazione dell'Assemblea, non si raggiunga la presenza del numero sufficiente di consiglieri previsto dall'art. 10. L’ordine del giorno è fissato dal Direttivo e, nel caso precedente, dal Presidente. L’Assemblea, presieduta dal Presidente del Direttivo o, in assenza, dal Vice-Presidente o dal consigliere più anziano per iscrizione all'Albo, delibera a maggioranza semplice degli intervenuti sulle questioni messe all’ordine del giorno, procede alla nomina dei membri del Direttivo e dei Probiviri. Approva il rendiconto da presentarsi annualmente a cura del Tesoriere. Essa è valida se è presente almeno un terzo degli iscritti e, in seconda convocazione, qualunque sia il numero degli intervenuti. Deve essere convocata per lettera almeno otto giorni prima della data fissata per la riunione; nella lettera di convocazione deve essere contenuto l’ordine del giorno. Le assemblea non possono essere convocate per il mese di agosto o in giorni festivi. Non sono ammesse deleghe per la partecipazione e non sono ammesse deliberazioni su argomenti non posti all'ordine del giorno. Hanno diritto al voto soltanto i soci effettivi ed i soci aderenti in regola col versamento delle quote sociali. Il risultato delle votazioni può essere contestato entro cinque giorni successivi al giorno dello scrutinio con domanda scritta e firmata da almeno 1/10 dei soci aventi diritto al voto indirizzata al Presidente del Collegio dei Probiviri, il quale riunirà senza indugio l’Organo che deciderà ai sensi dell’articolo 11 e riferirà al Presidente dell’Unione anche per l’eventuale riconvocazione dell’Assemblea. Articolo 10 Il Direttivo viene eletto dall'Assemblea generale e si compone di un numero di membri compreso da sette ad undici. Il Direttivo in scadenza, all'atto della convocazione dell'assemblea, sentito il Collegio dei probiviri, provvederà a fissare il numero dei membri del Direttivo da eleggere. Il direttivo dura in carica due anni. I membri uscenti sono rieleggibili per non più di tre mandati complessivi. L’elezione del Direttivo è disciplinata dal Regolamento elettorale allegato al presente Statuto. Il Direttivo designa nel proprio ambito un Presidente, un Vice-Presidente, un Segretario e da un Tesoriere. Il Presidente rappresenta a tutti gli effetti ed in ogni sede, anche in giudizio, l’Unione dei Giovani Dottori Commercialisti di Firenze. Presiede e determina gli argomenti all’ordine del giorno delle riunioni del Direttivo e, sulla base delle delibere di tale Organo, promuove l’attività dell’Associazione e ne esprime all’esterno le linee di pensiero. Il Vice- Presidente collabora con il Presidente e lo sostituisce nei casi di impedimento. Il Segretario provvede a redigere il verbale delle riunioni del Direttivo; in caso d'assenza, il Direttivo attribuisce ad uno dei suoi 9 membri le funzioni di Segretario. Il Tesoriere gestisce le entrate e le uscite dell’Associazione e ne tiene i conti. Compila il bilancio consuntivo annuale e relaziona sull’andamento di cassa: è delegato ai pagamenti ed è abilitato ad intrattenere rapporti di conto corrente bancario e postale senza possibilità di scoperto. Il Direttivo si riunisce una volta al mese ed ogni altra volta che lo convochi il Presidente o ne facciano richiesta due suoi membri. Non è ammessa la presenza per delega. Le decisioni sono prese a maggioranza dei presenti, ma per la validità delle deliberazioni è necessaria la presenza di tanti membri che rappresentino almeno la maggioranza dei componenti del Direttivo. E' comunque necessaria la presenza del Presidente o del Vice-Presidente. In caso di parità di voti prevale quello del Presidente. L'Unione è rappresentata dal Presidente del Direttivo in ogni circostanza o da un altro socio delegato esecutivo. Tutte le cariche sono gratuite. Il Direttivo è l’unico organo che autorizza le spese. Eventuali rimborsi spese devono essere preventivamente autorizzati dal Direttivo e non possono comunque riguardare spese di vitto ed alloggio. Il Direttivo redigerà il bilancio che dovrà essere annualmente approvato dall’assemblea. Il bilancio annuale deve far riferimento sia alla situazione economica che a quella finanziaria dell’associazione, nonché eventualmente a quella patrimoniale, e deve essere reso noto a tutti gli associati. Articolo 11 Il Collegio dei Probiviri, composto di tre membri, nominato dalla Assemblea per un biennio, eserciterà funzioni arbitrali, giudiziali e di controllo nell’ambito dell’Unione. Agirà su propria iniziativa o su istanza proveniente da associati od organi dell’Associazione per dirimere qualunque controversia. I Probiviri possono assistere, senza diritto di voto, alle riunioni di tutti gli Organi dell’Associazione.Le decisioni unanimi prese dal Collegio dei Probiviri sono vincolanti e inappellabili. Avverso le decisioni prese a maggioranza, è possibile il ricorso ai Probiviri Nazionali.Possono essere eletti membri del Collegio dei Probiviri i soci effettivi che hanno almeno 3 anni di anzianità di iscrizione all’Albo. L’elezione del Collegio dei Probiviri è disciplinata dal Regolamento Elettorale allegato al presente Statuto. Il Collegio è domiciliato presso il suo Presidente. Articolo 12 Per il membro del Direttivo, l’assenza non giustificata da particolari motivi a due riunioni consecutive comporta la censura; successivamente, al verificarsi di un’altra semplice assenza, in qualsiasi momento, non giustificata da particolari motivi, si verificherà la decadenza dalla carica, che dovrà essere constatata e sancita dal Presidente nella prima riunione del Direttivo successiva all’evento. Qualora nel corso del mandato venissero meno uno o più membri del Direttivo o del Collegio dei Probiviri, l’organo interessato procederà ad integrazione per cooptazione in base alla lista dei primi non eletti alle ultime elezioni e, in caso di parità di voti, in base alla minore anzianità di iscrizione all’Albo. Qualora venga meno la maggioranza del Direttivo eletto o del Collegio dei Probiviri, si procederà a nuove elezioni dell'organo interessato. Articolo 13 Qualsiasi propaganda politica o religiosa all’interno dell’Unione è vietata. Articolo 14 Le clausole del presente Statuto e dell’allegato Regolamento elettorale non potranno essere modificate che attraverso una delibera dell’Assemblea Generale convocata a tale scopo. La deliberazione sarà valida se otterrà almeno il voto favorevole del 50% (cinquantapercento) più uno dei soci effettivi iscritti, salvo migliore maggioranza degli aventi diritto a voto intervenuti. Tuttavia il Direttivo è abilitato ad apportarvi qualsiasi variazione fosse utile e necessaria affinché alcuna delle prescrizioni del presente statuto non sia in contrasto o difforme da quello dello Statuto dell’Unione Nazionale attuale o successivo ed è altresì espressamente autorizzato sin da ora e per qualunque momento ad acquisire ed introdurre con forza di norma statutaria innovativa o modificativa del presente Statuto, mediante propria delibera di accettazione adottata all'unanimità e con il consenso del Collegio dei Probiviri, quelle specifiche indicazioni o prescrizioni che in qualsiasi momento dovessero essere richieste o dettate dalla Giunta Esecutiva o dal Consiglio Nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti. ALLEGATO REGOLAMENTO ELETTORALE PER L’ELEZIONE DEL DIRETTIVO, DEL COLLEGIO DEI PROBIVIRI E DEL RAPPRESENTANTE DEI PRATICANTI DELL’UNIONE GIOVANI DOTTORI COMMERCIALISTI DI FIRENZE 1) Le elezioni del Direttivo e del Collegio dei Probiviri avranno luogo nel giorno e nel luogo di convocazione dell’assemblea. Le operazioni di raccolta dei voti e di scrutinio saranno presiedute da un Collegio formato dal Segretario e dal Tesoriere 10 uscenti e da uno scrutatore designato da ciascuna lista di candidati, se esistente. Qualora non siano state presentate liste di candidati, il Segretario ed il Tesoriere designeranno ciascuno uno scrutatore tra gli aventi diritto al voto. Del Collegio farà parte almeno un membro del Collegio dei Probiviri. Per la valida costituzione del Collegio occorrerà sempre la presenza di almeno tre membri. Il Segretario ed il Tesoriere potranno, in caso d'impedimento, designare dei sostituti. Al tutte le operazioni, che sono pubbliche, potrà assistere qualunque iscritto all'Associazione. 2) Coloro che, in regola con il pagamento della quota annuale, intendono proporre la propria candidatura, dovranno farla pervenire in forma scritta, anche via fax, al Presidente del Direttivo e al Presidente del Collegio dei Probiviri entro il decimo giorno precedente la data fissata per l’assemblea. L’elenco della candidature resterà affisso alla sede dell’Ordine fino alla data dell’Assemblea e sarà altresì disponibile presso il Presidente ed il Segretario affinché qualunque interessato possa prenderne visione. Unitamente alla candidatura dovrà essere depositata la "dichiarazione di appartenenza ad associazioni politiche, religiose, culturali, economiche, ecc.." Tale dichiarazione resterà depositata presso il Presidente ed il Segretario e potrà essere visionata dagli iscritti all’Associazione. Non potrà essere eletto chi non ha presentato nei termini e secondo le regole del presente regolamento la propria candidatura e le relative preferenze saranno annullate. 3) Sono ammessi al voto soltanto gli iscritti effettivi ed aderenti, e per l'elezione del rappresentante dei praticanti i soci praticanti, che siano in regola con il pagamento della quota sociale relativa all'anno nel quale si effettua la votazione. A tale proposito dovrà essere formata, a cura del Segretario e del Tesoriere, una lista degli aventi diritto al voto, che dovrà essere aggiornata via via che gli iscritti versano la quota associativa. 4) Non è ammesso il voto per delega. Il voto dovrà essere espresso personalmente dall'elettore, mediante indicazione del cognome e del nome del o dei candidati prescelti su foglio anonimo e privo di segni di riconoscimento. La scheda contenente l'espressione del voto, inserita in busta chiusa e debitamente controfirmata dall'elettore, verrà consegnata direttamente al Segretario (o ad un suo delegato), il quale provvederà ad introdurla immediatamente nell'urna elettorale. Le buste devono essere consegnate esclusivamente alla presenza del Collegio Elettorale. Allo scopo, il Collegio Elettorale si renderà disponibile per la raccolta delle buste almeno 5 ore, il secondo giorno non festivo precedente l’assemblea presso la sede dell’Ordine e, per almeno 3 ore, il giorno non festivo precedente l’assemblea presso la sede distaccata di Empoli, in luogo pubblico ed agevolmente accessibile, negli orari che saranno comunicati nella lettera di convocazione dell’assemblea. Ciascuno dei votanti dovrà apporre la propria sottoscrizione sulla lista degli elettori in corrispondenza delle proprie generalità, onde attestare la propria partecipazione alle operazioni di voto. Le buste dovranno essere raccolte in apposita urna, che dovrà essere sigillata ogni volta alla chiusura delle operazioni di voto mediante apposizione di una striscia di carta gommata recante la sottoscrizione dei membri del Collegio elettorale. Per l’elezione del direttivo, ogni elettore ha diritto ad esprimere un voto limitato a 7/10, arrotondato all'unità superiore. Per l’elezione dei componenti del Collegio dei Probiviri ogni elettore ha diritto ad esprimere solo due voti. 6) Lo scrutinio delle schede avverrà, seduta stante, al termine delle operazioni di voto. Si procederà alla stesura della graduatoria dei candidati in ordine decrescente per numero di voti, dalla quale risulteranno eletti i primi nove che avranno riportato il maggior numero di voti. Similmente si provvederà per il Collegio dei Probiviri e per il rappresentante dei Praticanti. In caso di parità di voti, risulterà eletto il candidato con maggiore anzianità di iscrizione all'Ordine. Lo Statuto che ad oggi l’Unione Fiorentina ha adottato è frutto di una serie di modifiche che nel corso degli anni si sono rese necessarie a volte per un adeguamento allo Statuto dell’Unione Nazionale, a volte perché non più rispondenti alle mutate condizioni di esercizio della professione. Una modifica nel primo senso riguarda l’innalzamento dell’età anagrafica da quaranta a quarantatre anni sia per l’eleggibilità a componente del Direttivo e del Collegio de Probiviri, che per la 11 qualifica di socio effettivo dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti, introdotta con la Presidenza di Alberto Carisio durante la riunione di direttivo del 14 aprile 2006. Ma probabilmente la modifica di impatto più significativo è quella che ha avuto luogo in data 22 luglio 1999, in occasione di una delle tante tradizionali cene estive presso il Grand Hotel Baglioni di Firenze. Lo statuto approvato in quella data è lo stesso vigente oggi, fatta eccezione per l’innalzamento dell’età anagrafica da quaranta a quarantatre anni e di cui si è già detto. La bozza di statuto approvata nel luglio del 1999 fu predisposta da Alessandro Torcini e da Giovanni Bronzetti con il contributo dei suggerimenti e delle osservazioni degli ultimi past presidenti, del Collegio dei Probiviri ed ovviamente di tutto il direttivo in carica. Fu inoltre aperto un forum di discussione sul sito dell’Unione Giovani al fine di raccogliere i commenti di tutti coloro che volessero dare i propri suggerimenti, in modo che le modifiche apportate fossero quanto più condivise fra tutti gli iscritti e i sostenitori dell’associazione. In particolare gli aspetti che furono oggetto di maggiore attenzione e che furono posti all’attenzione dei past president, al fine di raccogliere quanti più spunti di discussione possibile, riguardarono: la durata del direttivo ( se due o tre anni di mandato) le eventuali limitazioni di rieleggibilità dei candidati ( se senza alcuna limitazione o con la limitazione di rieleggibilità per non più di tre mandati complessivi - articolo 10 dello statuto), i termini entro il quale dovevano pervenire le candidature (se entro il settimo o entro il decimo giorno antecedente la data fissata per le elezioni), il numero di preferenze che ogni elettore aveva diritto ad esprimere ( se tanti voti quanti erano i candidati o un voto limitato a 7/10 arrotondato all’unità superiore ed infine il numero massimo di preferenze esprimibili per le elezioni dei probiviri (se uno o due voti). Alla fine lo Statuto approvato ha recepito quelle modifiche che, complessivamente, dovevano garantire la vitalità e la continua crescita dell’associazione attraverso il ricambio dei componenti del direttivo, ma anche la stabilità necessaria per avere la 12 forza di portare avanti tutte le iniziative rientranti nei compiti istituzionali dell’associazione. In tal senso ha prevalso la scelta del mandato della durata di due anni anziché di tre anni. Ugualmente si voleva che l’espressione per i candidati favorisse la maggior rappresentatività possibile, ma che un eccesso di rappresentatività non determinasse incertezza nell’attribuzione di cariche e di deleghe. In tal senso la possibilità di esprimere un voto per i membri del Direttivo fu limitata a 7/10 preferenze arrotondate all’unità superiore e nel caso dei Probiviri si optò per due anziché per una soltanto. 13 La storia dell’Unione Fiorentina attraverso il ricordo dei suoi Presidenti Abbiamo chiesto a tutti i Past president di ricordare il tempo trascorso nell’Unione Giovani Dottori Commercialisti di Firenze e le pagine che seguiranno raccolgono i ricordi e le emozioni di coloro che ci hanno preceduto e che con impegno e spirito di servizio hanno portato avanti i valori dell’Unione. Molti ricorderanno la vita di associazione come un momento di crescita professionale, altri come un momento in cui si sono consolidati i rapporti umani e professionali e si sono consolidate le amicizie e in fondo lo spirito che anima l’Unione rappresenta la combinazione di tutti questi aspetti. Ricorderemo i Presidenti volendo al tempo stesso ricordare i direttivi che li hanno coadiuvati, nel continuo impegno che tutti insieme hanno profuso nella crescita della nostra Unione. Questa pagina riepilogativa vuole essere un tributo al lavoro di tutti: Presidente Segretario 1967 – 1969 Gianfranco Corsi Mario A. Marrucchi 1969 –1971 Adriano Sarri Mario A. Marrucchi 1971 – 1973 Adriano Sarri Alfredo Zanobini 1973 – 1975 Enrico Fazzini Bruna Maj 1975 –1977 Giovanni Padovani Bruna Maj 1977 – 1979 Mario Accardi Maria M. Mauriello 1979 – 1980 Giuseppe Gonnelli Gianni Sismondi 1980 – 1981 Andrea Padelletti Gianni Sismondi 1981 – 1982 Andrea Padelletti Daniela Moroni 1982 –1983 Sandro Santi Daniela Moroni 1983 - 1985 Sandro Santi Giovanni B. Weber 1985 –1987 Gianni Sismondi Patrizia Pidatella 14 1987 - 1989 Marco Sacconi Patrizia Pidatella 1989 - 1992 Marco Lombardi Francesco Mancini 1992 - 1992 Gabriele Beghè Aurelio Campanale 1992 - 1995 Antonella Giachetti Aurelio Campanale 1995 - 1998 Giovanni Bronzetti Alessandro Baldi 1998 -2000 Alessandro Torcini Vincenzo D’Amico 2000 - 2002 Gianni Tapinassi Francesca Brazzini 2002 - 2004 Massimo Floridia Gabriele Bonoli 2004 - 2006 Alberto Carisio Simona Checconi 2006 - 2008 Fazio Segantini Simona Checconi 15 Il primo direttivo della storia dell’Unione fiorentina sotto la guida di Gianfranco Corsi ( 1967 – 1969) La nascita dell’Unione di Firenze è inscindibilmente legata al nome di Gianfranco Corsi, promotore insieme ad alcuni colleghi, della costituzione dell’Unione Fiorentina, nonché primo Presidente dell’associazione a livello locale e già presidente dell’Unione Nazionale nel 1969. Riportiamo uno stralcio della lettera che fu pubblicata sul notiziario “Informazioni” numero 9 del Febbraio 1987, con il quale si ricordavano i primi venti anni dell’Unione Fiorentina; le parole del collega Corsi racchiudono al tempo stesso un breve excursus degli inizi della storia dell’Unione Fiorentina e un augurio per tutti i colleghi, in particolari per quelli più giovani: “(….) Quando nel 1967, insieme a pochi Colleghi e previi accordi con amici di Milano e Roma costituimmo l’Unione Giovani Dottori Commercialisti di Firenze e fui chiamato a presiederla, noi tutti vedevamo i Colleghi con venti anni di anzianità più di noi come professionisti non soltanto più autorevoli, ma anche anziani tout-court. Oggi che sono arrivato a quella situazione professionale non mi considero né autorevole né anziano e mi accorgo che tanto i problemi quanto le prospettive permangono gli stessi per tutti noi Professionisti. (…) I Giovani Colleghi erano considerati a tutti gli effetti degli apprendisti ed in larga parte lo erano, vivendo all’ombra di professionisti arrivati, mentre i Consigli degli Ordini poco spazio lasciavano alle voci emergenti essendo costituiti, per la quasi totalità, da Colleghi di anzianità professionale molto avanzata.. L’Unione fu una necessità dei tempi, sia per fatto culturale sia per far sì che i Giovani Commercialisti, coalizzati in un movimento unitario, potessero far giungere la loro voce ai quadri dirigenti di allora. (…) Ma al di là dei fatti operativi l’Unione rappresentò, e tuttora rappresenta, una fiaccola per l’onesto esercizio della professione, una fonte di conoscenze e di amicizia tra i Colleghi, una insostituibile palestra di incontri e di coesione. 16 (…) La nostra professione, malgrado tutte le vecchie e nuove difficoltà, è bella e, per chi sa e vuole, è assolutamente libera. Noi abbiamo fatto la nostra parte. Spetta ai giovani di oggi, ai Dirigenti dell’Unione, ai colleghi di domani, mantenerla tale. (…) L’augurio è che i giovani Colleghi di oggi ritrovino nell’Unione lo spirito e l’operatività che già fu nostra e li trasmettano ai Colleghi del futuro, magari in un contesto generale più favorevole, nella speranza che l’Unione lotti sempre perché la nostra libera professione, malgrado i tentativi contrari, sia sempre più professione e sempre più libera.” GIANFRANCO CORSI 17 Adriano Sarri e il direttivo degli anni dal 1969 al 1973 Il collega Adriano Sarri, uno dei primi nomi che l’unione fiorentina ricordi, purtroppo è venuto a mancare nei primi mesi del 2004. Lo vogliamo ricordare riportando uno stralcio del periodico “Informazioni” numero unico del novembre 1971, che ben riassume lo spirito unionista del collega Sarri, Presidente dal 1969 al 1973, coadiuvato fino al 1971 dal collega Marrucchi e successivamente, fino al termine del suo mandato di Presidente, dal collega Zanobini, entrambi nel ruolo di segretario: “(…) Chi siamo e cosa vogliamo. Siamo un gruppo di giovani dottori commercialisti che, in modo assolutamente informale, di tanto in tanto si ritrovano per discutere di cose che interessano il nostro lavoro. Abbiamo organizzato conferenze, dibattiti e, diciamolo pure, molte cene. (…) Sia ben chiaro, noi non vogliamo metterci in una posizione di antagonismo con l’Ordine: vogliamo cambiare le cose o, perlomeno, tentare di farlo. Per far ciò occorre sostituire gli uomini, ringiovanire i nostri quadri dirigenti e, principalmente, occorre l’impegno di tutti noi, giovani e non giovani. Tutto ciò, nell’interesse di coloro che hanno scelto per proprio lavoro la professione di dottore commercialista “ ADRIANO SARRI 18 Enrico Fazzini e il direttivo degli anni dal 1973 al 1975 *** PRESIDENTE: Enrico Fazzini VICE PRESIDENTE: Giuseppe Gonnelli SEGRETARIO: Bruna May CONSIGLIERI: Sandro Marmugi Giovanni Padovani Lapo Arnetoli *** L’Unione dei primi anni settanta era estremamente diversa dall’attuale. Poche erano, infatti, le realtà locali, normalmente ubicate nelle città di maggiori dimensioni ed il Consiglio Nazionale era un consesso di amici, con una Giunta estremamente coesa e con Presidenti locali, dato il ristretto numero, legati da consolidati rapporti di reciproca stima e amicizia, talvolta anche familiare. La maggior parte degli incontri aveva sapore conviviale e spesso si teneva in piacevoli luoghi di villeggiatura. Molti dei componenti del Consiglio Nazionale hanno successivamente ricoperto posizioni apicali. Basti pensare a Giuseppe Bernoni, Luigi Pezzi, Cammillo Naggi, Francesco Serao. Considerata la “turbolenza”, dal punto di vista della produzione normativa – soprattutto in campo tributario - del biennio in cui si trovò ad operare, l’Unione Giovani di Firenze scelse di spendere molte delle proprie risorse nella promozione di iniziative culturali, la cui frequente organizzazione costituì una indubbia novità anche a livello di Ordine. Furono, in particolare, organizzati due importanti convegni: uno, in collaborazione con l’Unione dei giovani dottori commercialisti di Bologna, avente ad oggetto proprio la riforma tributaria; un altro, tenutosi presso la facoltà di Economia di Firenze, inerente agli aspetti, sia giuridico-tributari che operativi, di uno dei tanti condoni che in quel periodo furono concessi. Quest’ultimo evento culturale vide la 19 partecipazione, in veste di relatori, di rappresentanti dell’Amministrazione finanziaria. Sempre presso la facoltà si tennero alcune serate di studio su argomenti di diritto tributario, fallimentare e societario; a conferma e testimonianza del clima di stretta collaborazione con il mondo accademico e dell’atmosfera di familiarità nella quale si svolgevano gli incontri in parola, ricordo, quale mera curiosità, che l’allora Preside consentiva che si utilizzasse un’aula anche al di fuori del consueto orario di apertura della facoltà, previo accordo con il portiere. Altri incontri circa i profili, anche tecnici ed operativi, dell’attività professionale, furono organizzati presso la sede dell’Ordine, con l’intervento, quali relatori, dei colleghi più anziani, i quali impartivano lezioni non solamente di tipo tecnico ma anche di deontologia e di “opportunità professionale”. È ancora con vivo piacere che ricordo le allegre cene in cui, sovente, tali serate di studio terminavano. I rapporti con il Consiglio dell’Ordine erano ottimi, tanto che al termine del mandato biennale di quel Consiglio Direttivo dell’Unione, i relativi componenti ebbero il piacere di riuscire ad inserire nella rosa degli eletti due “allora giovani”, e mancarono solo pochissimi voti per vederne venire eletto anche un terzo. Quegli “allora giovani” erano Mario Alberto Marrucchi, Adriano Sarri e Cesare Cacciarelli. A loro va il mio ricordo più affettuoso e la più ampia riconoscenza per quanto hanno fatto per il Consiglio Direttivo dell’Unione che ho avuto l’onore di presiedere nel biennio ‘73/’75 e, successivamente, per l’intera categoria. ENRICO FAZZINI 20 Mario Accardi e il direttivo degli anni dal 1977 al 1979 *** PRESIDENTE: Mario Accardi SEGRETARIO: Maria M. Mauriello *** E’ difficile ricordare, dopo tanti anni, tutti i dettagli, ho più che altro dei flash, dei ricordi spot. Ricordo comunque che per la prima volta, durante gli anni del mio mandato l’unione tese a staccarsi in maniera netta dall’ordine; non si era più una sorta di emanazione diretta, ma acquistavamo autonomia. Per quanto riguarda le attività, in quel periodo furono organizzate delle riunioni serali presso la facoltà di economia e Commercio in via Curtatone, dove si parlava di problematiche e temi relativi alla nostra professione. Un evento importante fu l’organizzazione, presso il Palazzo degli affari, di un convegno sui tributi indiretti, che vide l’ingente partecipazione di più di 500 persone. In ogni caso rimane la sensazione di una esperienza comunque bella e formativa! MARIO ACCARDI 21 Giuseppe Gonnelli e il direttivo degli anni dal 1979 al 1980 *** PRESIDENTE: Giuseppe Gonnelli SEGRETARIO E TESORIERE: Gianni Sismondi CONSIGLIERI: Andrea Padelletti Carlo M. Scarfì Sandro Santi Adriano Moracci *** Il Direttivo da me presieduto venne eletto durante una combattuta elezione avvenuta nel giugno del 1979 al ristorante La Loggia di Firenze. Furono chiamati a farne parte Andrea Padelletti, Adriano Moracci, Carlo M. Scarfì, Sandro Santi e Gianni Sismondi (segretario e tesoriere). Il Direttivo si impegnò nel riallacciare i rapporti con la Giunta Nazionale, nel ricreare uno spirito di amicizia e collaborazione tra i colleghi, nel promuovere riunioni di studio fra i giovani e nel rinnovamento del Consiglio dell'Ordine. In particolare, alle elezioni che si tennero nel 1979, il Consiglio dell'Ordine di Firenze venne rinnovato e fu nominato, per la prima volta, un presidente di diretta emanazione dell'UGDC e cioé Mario Alberto Marrucchi, fondatore e primo segretario dell'Unione Giovani fiorentina. GIUSEPPE GONNELLI 22 Andrea Padelletti e il direttivo degli anni dal 1980 al 1982 *** PRESIDENTE: Andrea Padelletti VICEPRESIDENTE: Sandro Santi SEGRETARIO: Gianni Sismondi, Daniela Moroni CONSIGLIERI: Giuseppe Gonnelli Adriano Moracci Carlo M. Scarfì Numero medio iscritti: 70 – 100 *** Negli anni in questione sono state istituite dal Consiglio dell’ Unione le prime commissioni di studio permanenti in collaborazione con il Collegio dei Ragionieri. L’ Unione ed il suo direttivo, già da allora, auspicavano una riunione dei due Ordini al fine di rafforzare la categoria. In particolare, la Commissione Tributaria da me presieduta ha ottenuto risultati interessanti che si sono materializzati in circa 40 relazioni scritte a disposizione dei giovani Dottori Commercialisti e dei Ragionieri. A questa Commissione hanno partecipato anche i giovani Dottori Commercialisti bolognesi e particolarmente l’ amico Dott. Giovanni Nidasio, già nostro Presidente Nazionale. Gli studi pomeridiani normalmente si concludevano con una cena fra colleghi per rinsaldare i vincoli professionali e soprattutto quelli fra giovani. Di tale periodo ricordo numerose feste organizzate dal Consiglio dell’ Unione Giovani Dottori Commercialisti estese a tutti gli iscritti al nostro Albo, ai Ragionieri, nonché all’ Albo degli Avvocati e Procuratori. Ricordo ancora l’invidia che ha suscitato la nostra categoria nei confronti degli altri Ordini professionali, che apprezzavano la nostra coesione e capacità di operare collettivamente. Alle feste dell’ Unione hanno partecipato Giudici, Avvocati, ed altri esponenti delle categorie professionali. 23 L’attività di studio si è condensata nell’organizzazione di un convegno nazionale dei Giovani Dottori Commercialisti in data 26-27 marzo del 1982, come dimostra anche la documentazione fotografica allegata. A tale convegno hanno partecipato tutti i presidenti dei più importanti Ordini di Italia, nonché i futuri presidenti del nostro Consiglio Nazionale. Si è trattato di un convegno nazionale ad altissimo livello gremito di persone. Per “ Il Sole 24 Ore “ partecipò l’amico Dott. Flavio Mezzani, che curava allora tutte le pagine tributarie del “ Sole 24 Ore “. Naturalmente, tutte le iniziative dell’ Unione erano state condivise dal Sindacato dei Dottori Commercialisti. Successivamente all’organizzazione di tale evento sono stato eletto quale membro nell’ Unione Nazionale dei Dottori Commercialisti prima in qualità di Proboviro e poi di Consigliere Nazionale fino al 1987, data nella quale il testimone è passato all’ amico Gianni Sismondi. Il fatto di cui conservo il ricordo più gradevole, ( a parte la collaborazione fattiva del Vicepresidente Sandro Santi), è lo spirito di amicizia all’interno del Consiglio e dell’ Unione, nonché, la mancanza di antagonismo che favoriva i progetti, particolarmente con l’ apporto di opera di ciascuno dei partecipanti. Di quel periodo ricordo ancora che ogni volta che mancavano le risorse finanziarie per la realizzazione dei progetti, ciascuno contribuiva personalmente. Nel periodo dal 1980 al 1982 i rapporti fra i Dottori Commercialisti, il Tribunale e l’Ufficio delle Imposte è stato improntato ad una collaborazione costruttiva. Soprattutto, con i Giudici Fallimentari sono stati istituiti cordiali rapporti al fine di ottenere una equa distribuzione degli incarichi fallimentari. ANDREA PADELLETTI 24 25 Sandro Santi e il direttivo degli anni dal 1982 al 1985 *** PRESIDENTE: Sandro Santi VICEPRESIDENTE: Marco Sacconi SEGRETARIO: Daniela Moroni, Giovanni B. Weber TESORIERE: Gianni Sismondi CONSIGLIERI: Alessandro Canalini Guido Chiostri Adriano Moracci Andrea Padelletti *** Il periodo in cui sono stato presidente dell’Unione fu il primo periodo in cui la nostra associazione ebbe i primi rapporti effettivi e diretti con l’Ordine, che all’epoca era presieduto da Marrucchi. A quei tempi, non era come adesso che le associazioni hanno un filo diretto con il Presidente dell’Ordine e l’accesso consentito alle strutture dell’Ordine. Fu un periodo in cui le associazioni divennero più forti e più importanti, specialmente l’Unione Giovani, e ciò fu principalmente dovuto all’avvento della riforma tributaria che contribuì a far diventare la professione di Dottore Commercialista la professione più ambita dagli studenti universitari. Era, infatti, facile al tempo trovare incarichi tra la clientela privata, non avevamo la concorrenza che abbiamo ora da parte di professioni antagoniste o delle associazioni di categoria (CNA, etc...). Tanti giovani si iscrivevano all’Albo, entravano a far parte dell’Unione e crearono un gruppo forte. Il maggior peso, anche numerico, dell’Unione, ed il fatto che alcuni past president unionisti erano entrati a far parte del consiglio dell’Ordine fece sì che si riuscisse a modificare la tradizione dell’Ordine “vecchio stile”, classista e chiuso nei confronti dei giovani. Uno dei grandi successi, da questo punto di vista, fu che io fui il primo presidente dell’Unione ad essere autorizzato all’uso del “targhettario”! Erano altri tempi, e gli archivi informatici degli indirizzi, nonchè stampanti e computer erano di là da venire. I dati di ogni iscritto all’albo, compreso l’indirizzo, erano 26 contenuti in una targhetta metallica che veniva utilizzata anche per stampare l’indirizzo sulle buste. Era un procedimento lunghissimo; infatti all’epoca si mandava molta meno corrispondenza, e ci si sporcava anche parecchio! In ogni modo, l’accesso a questo strumento ci permise di allargare il giro delle nostre comunicazioni, che prima venivano inviate solo agli iscritti dell’unione, a tutti gli iscritti all’albo, e di comunicare a tutti la formazione, per le elezioni, di una lista in cui erano state inserite le rappresentanze dei giovani. Un altro grande successo fu quello di ottenere di potersi dare del tu tra colleghi appartenenti alla stessa categoria. Relativamente alle attività svolte, in quegli anni si facevano due cose fondamentali: 1) Iniziative ricreative abbinate allo sport ed all’arte culinaria: In quegli anni furono organizzate le prime partite di calcio interprofessionali, mi ricordo bene di quella con gli allora fortissimi avvocati. Inoltre, continuando nel solco iniziato da Padelletti si continuò a fare delle grandi cene; il luogo deputato era l’Albergo della Posta a Bagni Vignone, dove si partecipava numerosissimi anche con le famiglie. Il piatto tipico era la Porchetta! 2) Iniziative culturali: Furono organizzati molti convegni che videro una grandissima partecipazione di colleghi. Mi ricordo, principalmente, un convegno fatto a Prato presso l’allora nuovissimo auditorium “Il Pino” che veniva innaugurato nell’occasione, sponsorizzato dalla Cassa di Risparmio di Prato, sulla caduta della pregiudiziale tributaria grazie alla famosa legge “manette agli evasori” (legge Visentini), al quale parteciparono, tra gli altri, il sostituto procuratore della Repubblica Crini, Aldo Bompani, Il collega Renzo Marchi di Prato e l’Avv. Alessandro Traversi. Ad ogni convegno seguiva una piccola pubblicazione sull’argomento. Il presidente della Giunta Nazionale all’epoca era Ortolani; mi ricordo che fu fatta una riunione a Roma, fra tutti i presidenti delle Unioni, dove già all’epoca si parlò di una possibile unificazione con i ragionieri. Già allora Firenze, e molte altre Unioni d’Italia, si era espressa a favore di un’unica categoria per evitare inutili e dannose duplicazioni. 27 E’ stata un’esperienza che ricordo con grande piacere, molto formativa, che ci permise di ricompattare molto tutta la categoria. SANDRO SANTI 28 Gianni Sismondi e il direttivo degli anni dal 1985 al 1987 *** PRESIDENTE: Gianni Sismondi VICEPRESIDENTE: Marco Sacconi SEGRETARIO: Patrizia Pidatella TESORIERE: Bruno Guidantoni CONSIGLIERI: Marco Lombardi Gianfilippo Massangioli Giovanni B. Weber *** Il Direttivo che ebbi l'onore di presiedere fu nominato nel mese di luglio 1985 e durò fino al luglio 1987. L'attività del Direttivo si svolse in varie direzioni: fu rappresentata al Presidente del Tribunale ed al Presidente della sezione fallimentare l'attività dell'Unione Giovani chiedendo loro di attribuire incarichi anche ai colleghi con minore esperienza; venne chiesto al Consiglio dell'Ordine di ridurre la quota di iscrizione al 50% per i neo-iscritti (richiesta che fu in un primo tempo negata e, successivamente, dopo aver votato contrario in assemblea alla approvazione del bilancio, fu ottenuta); furono incrementate le riunioni di studio, sotto la coordinazione di Marco Sacconi, che ebbero particolare successo sia fra i colleghi giovani che fra quelli meno giovani (allora non sussisteva la formazione professionale continua e le occasioni di incontro/studio fra colleghi erano affidate pressoché esclusivamente alle iniziative dell'Unione Giovani); furono incrementati i contatti con l'Unione Nazionale ed il Presidente si impegnò a partecipare a tutte le riunioni cui veniva convocato; fu dato nuovo impulso al periodico Informazioni che costituiva il notiziario ufficiale dell'Unione fiorentina. In particolare fu rivolta specifica attenzione alla rubrica “giurisprudenza” dove erano riportate le massime più interessanti delle 29 Commissioni Tributarie fiorentine e che, allora, era l'unico mezzo per farle conoscere agli iscritti. A fronte di tali attività “serie”, fu portata avanti una attività “ludica”, al fine di aggregare i colleghi più giovani: venne costituita (per iniziativa di Mario Alberto Marrucchi) la squadra di calcio dei dottori commercialisti che esordì nel dicembre 1985 contro la squadra dei notai fiorentini; fu organizzata una serata in maschera per il Carnevale 1987, presso una discoteca fiorentina (nella quale si distinse nel ballo uno scatenatissimo Mario Alberto Galeotti Flori); fu organizzata nell'aprile 1986 una simpatica “festa della primavera” a Bagno Vignoni nella piscina termale, con abbondante cena innaffiata dal Brunello fornito dall'amico Andrea Padelletti. Ovviamente ci furono anche momenti di tensione, come, per esempio, quando si affrontarono le elezioni del Consiglio dell'Ordine del 1986, durante le quali il Direttivo sostenne una richiesta di rinnovamento di alcuni membri del Consiglio. Devo sottolineare che il Direttivo lavorò per due anni in completa armonia e anche laddove vi furono delle diverse opinioni fra i suoi membri, si riuscì sempre a separare le discussioni dall'amicizia che ci legava. Ringrazio quindi tutti gli amici del Direttivo per il lavoro e l'entusiasmo apportato nel biennio da me presieduto. GIANNI SISMONDI 30 31 Marco Sacconi e il direttivo degli anni dal 1987 al 1989 *** PRESIDENTE: Marco Sacconi VICEPRESIDENTE: Marco Lombardi SEGRETARIO: Patrizia Pidatella TESORIERE: Bruno Guidantoni CONSIGLIERI: Francesco Mancini Jacopo Romano Riccardo Rossi *** Predisporre una scheda sul mio direttivo mi ha fatto vivere l’esperienza di un tuffo nel passato: quanti piacevoli ricordi! Al ristorante Cupoli di Lastra a Signa, il sette luglio 1987, eravamo cinquantasei. Un bel numero per quei tempi, in cui l’Ordine contava 370 iscritti, dei quali solo un terzo da meno di dieci anni. L’essere relativamente pochi faceva risaltare un elemento di spicco dell’Unione di allora: costituire una “comitiva di amici” prima che una associazione di categoria. Si andava tutti insieme, coniugi quasi sempre compresi, a convegni e congressi nazionali cui seguivano immancabili “code” conviviali (memorabili quelle a Bagno Vignoni, con tuffo nella piscina termale e conclusione a base di porchetta e vino Brunello della casa che Andrea Padelletti generosamente dispensava). Si sono fatte, però, anche cose serie: una carrellata la si può ricavare dal mio “ Saluto del Presidente” sul nostro giornalino “Informazioni” a conclusione del mandato (v. all.). Delle richiamate iniziative mi preme evidenziare il Convegno regionale del 15 aprile 1989, sulla unificazione degli Albi dei Dottori e dei Ragionieri. Avevamo guardato avanti, si era diciotto anni fa e certi temi erano in pochi a volerli comprendere, ma leggere quello che fu scritto sul Sole 24 Ore (v. all.) ci fa sentire orgogliosi di aver saputo interpretare (non vogliamo dire prevedere) il nostro futuro. Ci sono però altre cose, che possono apparire minori ma che tali non sono, di cui il mio direttivo deve andare orgoglioso, come ad esempio l’istituzione dell’elenco degli 32 aspiranti praticanti, quale punto di riferimento per aiutare i giovani nella ricerca di uno studio presso cui collaborare, anche qui anticipando quella che molto tempo dopo sarebbe divenuta una conquista normativa. Voglio infine ricordare una ulteriore iniziativa della quale mi attribuisco la paternità e che, se pur oggi potrebbe essere giudicata modesta, mi sta particolarmente a cuore: le riunioni di studio a tema libero. Si era in un tempo in cui gli studi associati o “organizzati” erano pochi e tutti noi, assaliti come sempre da mille dubbi nei casi professionali da risolvere, utilizzavamo queste occasioni di incontro per confrontarsi con altri colleghi, arricchendosi reciprocamente di esperienza. Pur nella estrema sintesi imposta dalle circostanze spero di essere riuscito a trasmettere ai giovani dottori commercialisti di oggi lo spirito dell’Unione di allora, con l’augurio che resti ancora così per i prossimi quaranta anni. Un caro saluto a tutti. MARCO SACCONI 33 34 Marco Lombardi e il direttivo degli anni dal 1989 al 1992 *** PRESIDENTE: Marco Lombardi VICEPRESIDENTE: Patrizia Pidatella SEGRETARIO: Francesco Mancini TESORIERE: Massimo Paolacci CONSIGLIERI: Jacopo Romano Antonella Giachetti Umberto Tamburini *** Ripercorrere gli anni del direttivo dell'Unione che ho avuto il piacere di presiedere non può che suscitare ricordi e nostalgie. Ricordi dei colleghi che con me hanno diviso tale esperienza e nostalgia dell'entusiasmo con il quale realizzavamo i vari progetti, tra cui posso solo ricordare aspetti culturali (vademecum delle procedure concorsuali) o di tutela sindacale ( attività tesa ad evitare che la rappresentanza tributaria fosse esercitata da soggetti non iscritti) o la completa riscrittura delle regole associative della Unione fiorentina. Inoltre l'attività della nostra Unione ha comportato una intensa partecipazione anche alla vita della Unione Nazionale, sia con i nostri rappresentanti in Giunta e sia con la costante presenza, numerosa e gioviale, come si conviene alla miglior tradizione toscana, ai convegni nazionali. Ma al di là dei ricordi dei singoli fatti o delle singole persone ciò che è veramente è degno di nota è il c.d. "spirito Unione" termine che solo chi ha partecipato alla vita della nostra Associazione può compiutamente comprendere. Era e spero sia tuttora così come per il futuro, un mix di allegria, ottimismo e di ideali che distingueva l'"unionista" dai membri di altre associazioni di categoria. Questo "spirito" è tanto più prezioso quanto più è raro poi trovarlo nella vita professionale e personale e costituisce l'unico vero motivo per cui ogni giovane che si affacci sulla ribalta della nostra professione non può mancare di partecipare alla vita dell'Unione esperienza unica e non ripetibile in altri contesti professionali. MARCO LOMBARDI 35 Antonella Giachetti e il direttivo degli anni dal 1992 al 1995 *** PRESIDENTE: Antonella Giachetti SEGRETARIO: Aurelio Campanale TESORIERE: Alessandro Torcini CONSIGLIERI: Gabriele Beghè Alessandro Lozzi Francesco Mancini Leopoldo Minicucci *** Il Direttivo da me presieduto può certamente definirsi come unico.... per il semplice fatto che è stato ed è tuttora l'unico Direttivo dell' Unione Giovani di Firenze presieduto da una donna (oltretutto madre di tre figli). La giovane età ha poi portato il Direttivo da me presieduto a forme di attività sindacale addirittura provocatorie come quando proponemmo in forma scritta l'abolizione della nostra Cassa di Previdenza, continuando a portare a livello nazionale lo spirito irriverente ed a volte polemico tipico toscano. Non posso poi non ricordare tutti i colleghi che con me hanno condiviso tale esperienza con i quali, quando capitano occasioni di incontro professionale o di tempo libero, non mancano mai, anche dopo molti anni, ricordi su situazioni ed aneddoti di tale periodo. L'esperienza maturata nell'Unione di Firenze ha consentito certamente a tutti noi di crescere, in ogni senso, preparandoci alla intensa attività professionale che poi avremmo dovuto affrontare nella quotidiana attività professionale e lasciandoci un bagaglio di esperienza ed ideali che difficilmente abbiamo poi replicato negli anni a venire. ANTONELLA GIACHETTI 36 Giovanni Bronzetti e il direttivo degli anni dal 1995 al 1998 *** PRESIDENTE: Giovanni Bronzetti VICEPRESIDENTI: Lucio Mazzia – Francesco Lotti SEGRETARIO: Alessandro Baldi TESORIERE: Stefano Giraldi CONSIGLIERI: Francesca Brazzini Aurelio Campanale Leopoldo Minicucci Alessandro Torcini Numero medio di iscritti: 200 *** Il triennio 1995-1998 è stato un triennio molto importante per l’Unione Giovani fiorentina poiché in quel periodo si è definitivamente affermato il ruolo sindacale dell’associazione. Infatti in quegli anni vi è stato un forte fermento nei giovani fiorentini che si è concretizzato in numerose iniziative sindacali ed ha portato alla completa affermazione delle liste elettorali, per l’elezione del consiglio dell’ordine dei dottori commercialisti, sostenute dall’associazione. Tra gli aspetti più salienti di quel periodo ricordo che l’adesione all’associazione era molto alta perché su 700 circa iscritti all’ordine vi erano circa 200 iscritti all’associazione e di conseguenza anche l’entusiasmo sulle varie iniziative promosse dall’unione era molto elevato. Tra le molte iniziative ricordo alcuni convegni a sfondo professionale che ebbero un gran successo tra gli iscritti. Senza voler essere esaustivo ne ricordo alcuni tra cui quello dell’ottobre 1995 avente ad oggetto l’informatizzazione della sezione fallimentare, dell’aprile 1996 sulle novità fiscali, del novembre 1996 avente ad oggetto il Merchant banking locale e i rapporti finanza libera professione, del dicembre 1996 concernente le carte di lavoro del collegio sindacale, dell’aprile 1997 concernente la revocatoria fallimentare (convegno di assoluto successo con oltre 250 partecipanti), della fine 1997 riguardante i rapporti con la camera di commercio. 37 Tra le iniziative a carattere sindacale ricordo l’istituzione della commissione neo iscritti che aveva il compito di accompagnare i giovani nell’inserimento alla professione, oltre ad iniziative volte a diffondere la visibilità della professione a livello locale e partecipazioni a manifestazioni nazionali per l’apertura delle liste del registro dei revisori contabili anche ai soggetti più giovani (come poi avvenne). Vi fu poi un nuovo impulso al giornale “informazioni” con una nuova edizione ed una nuova veste editoriale. Il triennio terminò con l’introduzione del collegio dei probiviri (necessario per una associazione così numerosa) e la predisposizione della prima bozza di nuovo statuto poi ripresa ed adottata dal direttivo in carica nel biennio successivo. Circa l’attività ludica vi furono diverse iniziative come indimenticabili serate danzanti e bellissime cene con la partecipazione di molti iscritti. In conclusione ricordo con gran piacere quel triennio, che, seppur con molte difficoltà ed alcune volte anche denso di tensioni, ha rappresentato per me (ma sono sicuro anche per tutti i miei colleghi) una palestra formativa per gli anni a venire. GIOVANNI BRONZETTI 38 Alessandro Torcini e il direttivo degli anni dal 1998 al 2000 *** PRESIDENTE: Alessandro Torcini VICEPRESIDENTE: Antonella Rapi SEGRETARIO: Vincenzo D’Amico TESORIERE: Luigi Viganò CONSIGLIERI: Francesca Brazzini Simone Cecchi Stefano Giraldi Gianni Tapinassi Leonardo Zanieri COLLEGIO DEI PROBIVIRI Simone Donatti presidente Marco Dringoli Luca Gericke *** E’ con vivo piacere che scrivo queste brevi note a proposito del direttivo che ho avuto l’onore di presiedere. Senza ombra di dubbio, il “mio” direttivo è stato uno di quelli che ha lasciato il segno, avendo posto in essere tutta una serie di iniziative molto apprezzate il cui ricordo è ancor oggi molto vivo. Vorrei ricordare, tra le altre cose: - la creazione del primo sito web dell’Unione e la divulgazione delle allora nuove forme di comunicazione elettronica; - il potenziamento della Commissione neo iscritti e praticanti; - l’assistenza per i Revisori Contabili (il famoso “Revisori News”); - la pubblicazione, con ampliamento, della 2a e 3a edizione del “Libretto Verde”; - l’adozione del nuovo Statuto e del nuovo Regolamento Elettorale che ha garantito all’U.G. stabilità e rappresentanza; - l’inizio delle ormai tradizionali “Serate del vino”; - l’organizzazione dei tornei di calcetto; 39 - la mitica “gita a New York”; - l’elezione del fiorentino Simone Donatti nella Giunta Nazionale dell’Unione Giovani. Vorrei anche ricordare che in quegli anni l’Unione ha raggiunto il picco massimo di iscrizioni con oltre 350 adesioni. Ho avuto la fortuna di avere dei Consiglieri meravigliosi e l’esperienza che ho vissuto mi ha arricchito ed mi ha emozionato. Quindi tantissimi auguri per questi “primi quarant’anni” dell’Unione fiorentina ed all’attuale direttivo che ha degnamente raccolto il testimone di un così glorioso passato. ALESSANDRO TORCINI 40 41 Gianni Tapinassi e il direttivo degli anni dal 2000 al 2002 *** PRESIDENTE: Gianni Tapinassi VICEPRESIDENTE: Massimo Floridia SEGRETARIO: Francesca Brazzini TESORIERE: Simone Cecchi CONSIGLIERI: Stefano Banchetti Gabriele Bonoli Ariela Lucia Caramella Alberto Carisio Cesare Marchetti Antonella Rapi Lucia Cioli Letizia Serni PROBIVIRI Luca Gericke Presidente Fabio Ganugi Massimo Latini RAPPRESENTANTE DEI PRATICANTI Federico Pianigiani *** Il Direttivo che ho avuto l’onore di presiedere è nato sull’”onda lunga” e sull’esperienza di quello che lo ha preceduto e ne rappresenta quindi la naturale continuazione ed evoluzione. Il biennio 2000-2002 può senz’altro essere annoverato tra i momenti cruciali per la nostra professione; dopo un lungo confronto di idee, proprio in quegli anni ha infatti cominciato a prendere corpo il progetto di unificazione delle professioni contabili, e, proprio come sta accadendo adesso, la proposta ha creato profonde spaccature all’interno degli iscritti ai due albi. L’Unione Giovani fiorentina si è subito schierata apertamente a favore della c.d. “fusione” con i Ragionieri, ritenendo che la difesa del titolo accademico, pur legittima e comprensibile, rischiasse di divenire una battaglia di retroguardia, tale da 42 indebolire la forza rappresentativa della categoria senza alcun sostanziale beneficio. Con altrettanta chiarezza, tuttavia, è stata sottolineata l’esigenza di mantenere separati i destini delle due Casse di Previdenza, onde salvaguardare gli interessi e le aspettative a lungo termine soprattutto dei colleghi più giovani. Tema, questo, che è ritornato prepotentemente di attualità proprio in questi giorni. Un altro tema assai delicato sul quale il Direttivo si è pronunciato è la richiesta, inviata al Consiglio dell’Ordine dai Giudici della sezione fallimentare del Tribunale di Firenze, di attuare iniziative volte a circoscrivere il numero dei colleghi chiamati a ricoprire incarichi in ambito concorsuale, in modo da elevarne il profilo professionale. Il Direttivo, dopo aver sondato il parere degli iscritti in occasione di un’assemblea appositamente convocata, si è dichiarato pienamente concorde con l’intento di curare la formazione e la specializzazione dei colleghi che operano nell’ambito delle procedure concorsuali, ma ha anche espresso il convincimento che vada mantenuta una tendenziale rotazione degli incarichi tra tutti coloro che hanno manifestato la propria disponibilità ad accettarli. Il Direttivo ha poi posto particolare impegno nell’ampliare ed intensificare le iniziative a carattere lato sensu culturali, attraverso l’organizzazione di convegni e seminari formativi sulle tematiche professionali ed associative di volta in volta giudicate più attuali ed interessanti. E’ stato dato nuovo impulso alla serata di studio mensile, per la quale è stata avviata una proficua collaborazione con l’ADC e con il Sindacato Ragionieri che tuttora permane. Sono stati poi organizzati corsi su materie ed argomenti di studio non strettamente legati all’attività professionale che pure hanno riscosso grande interesse tra gli iscritti (ad esempio il corso di lingua inglese). Il sito INTERNET ha subito un profondo restyling, ed è stato potenziato nei contenuti e reso più fruibile per gli utenti; nel corso degli anni ha ospitato vari forum con gli iscritti sulle tematiche professionali più importanti. Sono state avviate importanti iniziative con istituzioni a carattere locale, tra cui spicca lo “Sportello Nuove Imprese” presso la C.C.I.A.A. di Firenze, servizio tuttora attivo. Sempre nell’ottica di agevolare l’attività dei colleghi, l’Unione Giovani ha avuto un ruolo propulsivo nella costituzione e nello sviluppo della Cooperativa CSA, che negli 43 anni ha fornito agli iscritti numerosi servizi di supporto per l’attività professionale (in particolare l’elaborazione e l’invio dei modelli 730). Molte altre sono le iniziative che hanno segnato l’attività del Direttivo che ho presieduto, ma sarebbe impossibile elencarle tutte. Mi scuso quindi con tutti coloro che – a vario titolo - hanno profuso tempo ed energie per progettarle e realizzarle. Non posso chiudere questa breve nota senza ringraziare tutti gli amici che hanno fatto parte del Direttivo, dando il proprio contributo in termini di idee e di passione. Non sono mancate, nei due anni in cui abbiamo lavorato fianco a fianco, opinioni contrastanti e fasi di dialettica anche aspra, che hanno fatto da contraltare ai tanti momenti caratterizzati da piena sintonia di intenti. Ma devo comunque dare atto a ciascuno di loro di aver affrontato tutti i problemi posti dalla vita associativa con senso di responsabilità e spirito di servizio, nella consapevolezza che l’unica logica che deve ispirare le nostre azioni è l’interesse della categoria, ed in particolare dei colleghi più giovani. Concludo augurando buon lavoro agli amici che compongono l’attuale Direttivo, anch’essi chiamati a gestire un momento assai delicato dal quale certamente scaturiranno conseguenze di grande importanza per il futuro della nostra professione. GIANNI TAPINASSI 44 Massimo Floridia e il direttivo degli anni dal 2002 al 2004 *** PRESIDENTE: Massimo Floridia VICEPRESIDENTE: Lucia Cioli SEGRETARIO: Gabriele Bonoli TESORIERE: Flavio Galantucci CONSIGLIERI: Luca Gericke Cesare Marchetti Stefano Rossetti Alberto Carisio Vincenzo D’Amico Luigi Viganò Ariela Lucia Caramella PROBI VIRI Fabio Ganugi Alberto Bandini Marco Ramalli RAPPRESENTANTE PRATICANTI: Chiara Accardi Numero medio di iscritti: 150 *** Il Direttivo dell’Unione che mi ha onorato della sua Presidenza ha rappresentato per me una grande occasione di maturazione personale e professionale. Essere alla guida di un gruppo di Amici che hanno tutti deciso di mettersi al servizio della categoria dei giovani dottori commercialisti è un’esperienza che dovrebbe segnare la vita professionale di ognuno di noi che lo desideri. Consci che l’Unione vivesse di idee proprie piuttosto che di quelle dei singoli Consiglieri, abbiamo proseguito il cammino iniziato e preparato negli anni precedenti. In particolare, mi riferisco al primo importante convegno nazionale dell’Unione (e non solo dell’Unione) svolto in Italia in materia di Cassa Previdenza ed Equilibri Generazionali, nel maggio del 2003. Esso è stato una importante occasione per avere un inquadramento organico di temi che erano stati 45 saggiamente esplorati in precedenza, ma ha dato anche, a noi tutti, la possibilità per cementare amicizie coi nostri Colleghi toscani che tuttora sono forti e salde. Un altro impegno che per noi ha rappresentato un motivo di grande soddisfazione è stata l’istituzione della Formazione Professionale Continua. Oltre che contribuire con l’Ordine alla messa a punto dell’organizzazione degli eventi formativi, alla definizione del contenuto degli stessi, abbiamo contribuito all’acquisizione dei crediti formativi di tutti i Colleghi sia con l’organizzazione di convegni di ampio respiro, come quello appena ricordato sulla Previdenza, quello sui condoni fiscali, con convegni periodici sugli adempimenti dichiarativi, sia con incontri ricorrenti e serate di studio particolarmente mirati alla formazione del giovane dottore commercialista. Tutti questi eventi hanno dato grande risalto all’Unione Giovani. Altro punto di orgoglio per l’Unione è stato quello di avere partecipato ai primi incontri con l’Ordine e il Collegio dei Ragionieri per definire la piattaforma organizzativa della unificazione dell’Albo con il Collegio. Abbiamo dato poi il nostro valido e autorevole contributo al consolidamento dei rapporti con l’Ordine, il Collegio e il Sindacato dei Ragionieri, gli Enti come la Camera di Commercio, l’Amministrazione Finanziaria e il Tribunale di Firenze. Tra le iniziative di carattere prettamente sindacale abbiamo proseguito e cercato di migliorare attività che erano già in essere e di valido ausilio per i Colleghi, come la Commissione Neo Iscritti, la collaborazione con la Cooperativa Scarl, nell’ambito del Servizio di Consulenza per le Imprese presso la Camera di Commercio e altre ancora. Altrettanto valide sono state iniziative editoriali come “Informazioni” e l’aggiornamento del “Manuale delle Procedure Concorsuali”. Ovviamente, in questi due anni non sono mancate le tradizionali cene come la Cena Estiva e la Serata del Vino, così come non è venuta meno l’assidua presenza del Direttivo tutto ai Convegni Nazionali dell’Unione. Ricordo con estremo piacere questo periodo, e colgo ancora una volta l’occasione per ringraziare tutti gli Amici del Direttivo e tutti coloro che con passione hanno partecipato alla vita dell’Unione, ma soprattutto, ringrazio tutti i Colleghi che sono intervenuti a tutte le nostre iniziative e che ci hanno sempre sostenuto. MASSIMO FLORIDIA 46 Alberto Carisio e il direttivo degli anni dal 2004 al 2006 *** PRESIDENTE: Alberto Carisio VICEPRESIDENTE: Fabio Ganugi SEGRETARIO: Simona Checconi TESORIERE: Andrea Mucelli CONSIGLIERI: Ranieri Mario Cilotti Eleonora Di Vona Jacopo Donatti Flavio Galantucci Cesare Marchetti Federico Pianigiani Fazio Segantini PROBIVIRI Alberto Bandini Presidente Iacopo Di Gregorio Guglielmo Peruzzi RAPPRESENTANTE PRATICANTI Valentina De Gasperi *** Questa paginetta dei ricordi che mi è stata richiesta dovrebbe, nelle attese degli estensori di questo volume, fungere da sintetica testimonianza e memoria di un biennio di presidenza dell’Unione Giovani, nell’ambito del più ampio “compleanno” quarantennale. Essa dovrebbe quindi, immagino, contenere una serie di note sugli eventi caratterizzanti il biennio, sui fatti e sui soggetti che lo hanno caratterizzato, magari con la non troppo nascosta pretesa di trasmettere ai lettori lo spirito e le sensazioni di quegli anni, con l’aggiunta di foto di gruppo e quant’altro. Una sorta di “bilancio abbreviato”, insomma (tanto per confermare la deformazione professionale che di solito contraddistingue gli appartenenti alla categoria). 47 Sennonché, a distanza di un anno e poco più dal termine del mio mandato, la “valigia” dei ricordi non ha ancora avuto modo di sedimentarsi, consentendo di attribuire il giusto peso specifico a fatti e persone, e alcune considerazioni che sarei portato a fare su quel periodo potrebbero essere viziate dalla eccessiva prossimità temporale, risultare fuori “fuoco”, come accade guardando un quadro da troppo vicino. Tutto sommato, mantenendo la similitudine bilancistica, resto convinto del fatto che in una associazione di “giovani” quale è l’Unione la “sostanza”, che ne garantisce la durata nel tempo e rafforza la coesione, sia rappresentata, più che dalla pesatura delle “attività” e “passività” della “gestione” o dalla sterile rilevazione dell’andamento del numero di iscritti (spesso purtroppo influenzato da mere e contingenti opportunità elettorali), da quegli elementi immateriali sotto la riga, difficilmente misurabili ma che servono da collante tra le persone, rappresentati dalla conoscenza reciproca e, auspicabilmente, dalla “amicizia”. Preferisco quindi affidare alla memoria questi intangibili aspetti, ossia la conoscenza dell’ambiente umano e professionale circostante e la creazione di rapporti di amicizia con molti colleghi, sia all’interno del Direttivo, sia all’esterno tra coloro che in vario modo sono entrati in contatto con me tramite l’Unione, la considerazione dei quali mi porta ad attribuire una notevole positività al periodo della mia partecipazione “attiva” all’Unione Giovani. Per tale motivo, consiglio fortemente ai giovani colleghi, che si trovassero a sfogliare questo volume e a leggere queste righe, di trovare modo e tempo di partecipare alle attività locali di questa associazione e, se possibile, anche a quelle svolte a livello regionale e nazionale, particolarmente stimolanti quali occasioni di scambio con i colleghi delle altre parti del nostro Paese. Personalmente, non posso esimermi dal ringraziare per il loro sincero e fattivo contributo tutti gli amici del Direttivo che, come si suol dire, ho avuto l’onore (ma anche l’onere!) di presiedere, e più in generale tutti coloro che hanno avuto modo di fornirmi, nel bene e nel male, numerosi e più che validi elementi di formazione e di crescita umana, caratteriale e professionale. ALBERTO CARISIO 48 49 Fazio Segantini e il direttivo attualmente in carica *** PRESIDENTE: Fazio Segantini VICEPRESIDENTE: Federico Pianigiani SEGRETARIO: Simona Checconi TESORIERE: Andrea Mucelli CONSIGLIERI: Ranieri Mario Cilotti Eleonora Di Vona Jacopo Donatti Flavio Galantucci Matteo Manfriani Valentina Vanni Sara Vignolini PROBIVIRI Alberto Bandini Presidente Guglielmo Peruzzi Francesco Terreni RAPPRESENTANTE PRATICANTI Simona Bagnoli *** E così, dopo aver ripercorso insieme le tappe salienti della storia dell’unione Fiorentina, siamo arrivati al presente, ad oggi. E’ difficile astrarsi da una cosa che si sta vivendo quotidianamente per cercare di darne un giudizio. Ci troviamo a metà del nostro mandato, ed abbiamo tantissimi progetti in fieri. Sicuramente, e di questo ringrazio i colleghi che con me si sono imbarcati in queste avventure, sto e stiamo vivendo un periodo estremamente stimolante che avrà molte ripercussioni sul futuro della nostra vita professionale, anche solo per il modo di “vivere” la professione. Il direttivo che ho l’onore di presiedere nasce sicuramente dalla costola del direttivo precedente, dove molti di noi hanno avuto la fortuna di conoscersi e di imparare a lavorare insieme. 50 Animati da questo sentimento di stima reciproca, e perchè no, di amicizia si è deciso di continuare l’avventura unionista ponendosi degli obiettivi importanti (qualcuno potrà anche ritenerli grandiosi!). Ecco quindi nascere l’idea del volume che stringete ora tra le mani, e l’organizzazione del Congresso Nazionale dell’Unione Giovani che si terrà a Firenze Dal 13 al 15 marzo 2008. Accanto a queste iniziative impegnative, abbiamo continuato, nel solco della tradizione, ad organizzare eventi per la formazione professionale, con le serate di studio, nonchè nell’impegno nei confronti dei neoiscritti e praticanti. A questo proposito giova notare come io sia il primo presidente dell’Unione di Firenze, in quaranta anni, che ha svolto il tirocinio triennale obbligatorio; questo ha ovviamente reso me ed i miei colleghi di direttivo, anche loro ex tirocinanti, ad avere un approccio più consapevole ed una sensibilità maggiore, ai problemi di questo lungo periodo di formazione professionale. Un altro obiettivo che ci siamo posti fin dall’inizio, grazie anche all’opera della collega Eleonora Di Vona, la quale oltre che membro del direttivo ricopre anche l’importante carica di coordinatore regionale, è quello di rinsaldare e sviluppare i rapporti con le altre unioni giovani della Toscana: devo dire che è uno degli aspetti che ci ha dato e continua a darci più soddisfazioni. I risultati di questa costante opera di costruzione di rapporti si vedono soprattutto nella partecipazione ai congressi/convegni nazionali, dove le unioni toscane sono sempre molto ben rappresentate, e in alcuni eventi “ludici” che sempre più spesso vengono organizzati in collaborazione con le altre province. Non ultimo, lo scorso luglio la tradizionale cena estiva è stata organizzata insieme alle unioni di Livorno e Pisa (l’ormai mitica cena FI-PI-LI!). Tra quaranta anni vi racconterò a cosa ha portato questo grande impegno; per ora mi limito ad esortare i giovani colleghi a partecipare attivamente alla vita dell’associazione. La nostra, così come le altre professioni, non la si può più svolgere in maniera individuale come hanno fatto a lungo i nostri predecessori, c’è bisogno di creare sinergie e collaborazioni; ecco che diventa preziosa ed indispensabile una associazione come la nostra che mescolando eventi formativi e occasioni ricreative permette l’incontro dei colleghi. 51 Tutto considerato Viva l’Unione Giovani e viva tutti quelli che ne hanno fatto parte e che ve ne faranno! Post scriptum: Colgo l’occasione che mi viene offerta con la stesura di questo libro per ringraziare e abbracciare forte tutti i membri del mio direttivo: - il mio Vice Federico Pianigiani, sempre pronto a rinfrancarmi nelle questioni istituzionali e non; - l’oculato tesoriere Andrea Mucelli; - i consiglieri: o Ranieri Mario Cilotti detto “il giovane”, per la sua preziosa opera per le nuove leve della nostra professione; o Eleonora Di Vona per il suo spiccato “spirito Unione” o Jacopo Donatti (qui ci vorrebbe un capitolo a parte!) per la sua vis polemica, e per il suo impagabile aiuto nella nascente organizzazione del congresso; o Flavio Galantucci per la sua lealtà e precisione; o Matteo Manfriani per la sua amicizia e per il suo impegno generale e particolare per il Mugello; o Valentina Vanni per le tante iniziative organizzate; o Sara Vignolini per gestire l’organizzazione degli eventi formativi in maniera magistrale. - I probiviri: o Alberto Bandini, Guglielmo Peruzzi e Francesco Terreni per la loro preziosa opera di sostegno e consiglio; - La rappresentante dei Praticanti: o Simona Bagnoli per il grande impegno, sperando che questa esperienza sia solo l’inizio della sua vita “unionista” Infine, un particolare e sentito ringraziamento va alla mia amica, e segretario Simona Checconi che, grazie al suo costante impegno e alla sua ammirevole tenacia, è riuscita a raccogliere le testimonianze di quasi tutti i past president della Nostra Unione e ad amalgamarle con il risultato che avete sotto gli occhi. FAZIO SEGANTINI 52 53