Norme e procedure per la gestione del territorio
Obiettivo del corso:
individuare
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Corso di "Legislazione urbanistica ed
edilizia" Docente Roberto Gallia
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• 7 marzo 2006
Presentazione del corso - Introduzione
alle regole - Le autorità di regolazione
• 14 marzo 2006
Regolamentazione urbanistica: il piano
comunale
• 21 marzo 2006
Regolamentazione urbanistica: i piani
attuativi del piano comunale
• 28 marzo 2006
Regolamentazione urbanistica: i piani
sovracomunali
• 4 aprile 2006
Strumenti di attuazione: i programmi
complessi e i programmi di sviluppo locale
• 11 aprile 2006
Strumenti di attuazione: la programmazione delle infrastrutture
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Introduzione alle regole
La regola d’arte nella realizzazione di
un’opera è definita in relazione ai
requisiti di qualità che la medesima
opera deve presentare.
I requisiti sono determinati da una
fonte giuridica (usi - diritto) che
individua la norma (regola).
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La potestà legislativa
Articolo 117 della Costituzione
Prima della riforma del Titolo V (2001)
In materia urbanistica la Regione emana norme legislative nei limiti
stabiliti dalle leggi dello Stato
Dopo la riforma del Titolo V (2001) la legislazione distingue tra:
- le materie riservate allo Stato
s) tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali
- le materie della legislazione concorrente
- governo del territorio;
- valorizzazione dei beni culturali e ambientali
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La definizione della funzione legislativa
URBANISTICA
• l’assetto e l’incremento edilizio dei centri abitati e lo sviluppo
urbanistico in genere nel territorio (articolo 1, comma 1, della legge
1150/1942)
• la disciplina dell’uso del territorio comprensiva di tutti gli aspetti
conoscitivi, normativi e gestionali riguardanti le operazioni di
salvaguardia e di trasformazione del suolo nonché la protezione
dell’ambiente (articolo 80 del DPR 616/1977)
GOVERNO DEL TERRITORIO
• ??
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La legge urbanistica
La legge 17 agosto 1942 n.1150 innova per:
• attribuire ai Comuni precise competenze in materia
urbanistica;
• creare un demanio pubblico di aree edificabili
(consentendo ai Comuni di espropriare dopo l’approvazione del
PRG i terreni edificabili senza tenere conto degli incrementi di
valore derivanti dalle previsioni di piano)
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I piani comunali nella legge 1150/1942
• il piano regolatore generale:
– art.8 : formazione del PRG
– art.9 : pubblicazione e osservazioni
– art.10 : approvazione
– art.11 : durata e effetti
• il programma di fabbricazione e il regolamento edilizio:
– art.33 : contenuto del RE
– art.34 : contenuto del PdF
– art.35 : adeguamento del RE
– art.36 : approvazione del RE
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La ricostruzione del dopoguerra
• i piani di ricostruzione:
– decreto legislativo luogotenenziale 2/3/1945 n.154,
– legge 27/10/1951 n.1402
– legge 12/8/1993 n.317
• le misure di salvaguardia:
– legge 3/11/1952 n.1902
• l’acquisizione di aree per l’edilizia popolare:
– legge 18 aprile 1962 n.167
• la legge-ponte
– legge 6 agosto 1967 n.765
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Le sentenze della Corte Costituzionale
• n.22/1965:
– dichiara illegittimo il meccanismo di acquisizione delle
aree previsto dalla legge 167/1962 perché l’indennità di
esproprio deve costituire un serio ristoro del danno
patrimoniale dell’espropriato, anche se è legittimo decurtare
il valore venale
• n. 55/1968:
– i vincoli urbanistici (artt. 7 e 40 della L.U.) per destinzioni
pubbliche e di uso pubblico sono “espropriativi” e quindi illegittimi
se non indennizzati
• n.56/1968
– i vincoli di inedificabilità (di intere categorie di beni) per la tutela
del paesaggio sono legittimi
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Dalla crescita quantitativa verso la
riqualificazione urbana
• gli standard:
– D.I. 2 aprile 1968 n.1444
• piani di esproprio, piani produttivi, avvio della
semplificazione:
– legge 22 ottobre 1971 n.865
• concessione ad edificare, programmazione
temporale:
– legge 28 gennaio 1977 n.10
• recupero urbano:
– legge 5 agosto 1978 n.457
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Contenuti del piano comunale
• zonizzazione
• norme tecniche di attuazione
• zone territoriali omogenee:
– A : centro storico
– B : completamento
– C : espansione
– D : attività produttive
– E : usi agricoli
– F : attrezzature e impianti pubblici
• standards
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Regione Lazio – L.R. 38/1999
norme sul governo del territorio,
–
–
–
–
–
–
finalizzate alla regolazione della tutela, degli assetti, delle
trasformazioni e delle utilizzazioni del territorio stesso e degli
immobili che lo compongono,
riorganizzano la disciplina della pianificazione territoriale ed
urbanistica;
indicano gli obiettivi generali delle attività di governo del territorio
regionale;
indicano i soggetti della pianificazione e le relative competenze;
definiscono gli strumenti della pianificazione, il sistema di relazioni,
le forme di partecipazione alla loro formazione;
Definiscono le modalità di raccordo fra gli strumenti di pianificazione
locale, regionale, settoriale, generale.
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Il Piano urbanistico comunale generale – PUCG
Articoli 28-38 (I)
articolato in:
•
Disposizioni strutturali
–
–
–
–
•
Recepiscono le indicazioni della pianificazione regionale e
provinciale, generale e settoriale, le disposizioni e i vincoli,
Delineano i cardini dell’assetto territoriale,
Indicano le trasformazioni comportanti effetti di lunga durata,
Tutelano l’integrità fisica e culturale del territorio.
Disposizioni programmatiche
–
–
–
Precisano i tempi e le modalità di attuazione,
Individuano gli interventi di iniziativa pubblica,
Definiscono il piano economico di attuazione.
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Il Piano urbanistico comunale generale – PUCG
Articoli 28-38 (II)
procedure:
•
•
•
dopo l’adozione è pubblicato per 60 giorni, chiunque può
presentare osservazioni e il Comune può effettuare
consultazioni;
entro 120 giorni dopo la pubblicazione il Comune controdeduce
e inoltra alla Provincia (verifica compatibilità PTPG e
pianificazione territoriale di settore);
Entro 120 giorni la Provincia convoca la conferenza di servizi.
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Il Piano urbanistico comunale generale – PUCG
Articoli 28-38 (III)
efficacia :
•
•
•
Può variare le previsioni del PTPG;
Ha efficacia fino ad aggiornamento e/o variazione
Può essere variato e/o aggiornato (con termini temporali ridotti
alla metà) in caso di:
– Modifiche alla normativa o alla pianificazione provinciale,
– Sopravvenienze che determinino la totale o parziale
inattuabilità,
– Necessità di miglioramenti,
– Decorra il termine di efficacia delle disposizioni
programmatiche
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