8 / 11 dicembre ‘11 Grandi Interpreti a Monaco di Baviera Alla Bayerische Staatsoper la Turandot di Puccini diretta da Zubin Mehta, con la visionaria regia de La Fura dels Baus e la voce di Jennifer Wilson. Sul palcoscenico del Gasteig Lorin Maazel dirige i Münchner Philharmoniker “Extra Bavariam nulla vita, et si vita, non est ita” (fuori dalla Baviera non c’è vita, e se c’è vita, non è tale): parecchi secoli fa la tradizione popolare esprimeva con queste parole l’amore profondo dei bavaresi per la loro terra. Una passione condivisa dalla maggior parte dei tedeschi e dai moltissimi visitatori stranieri ogni anno attratti dalla bellezza della regione. Qui l’Europa del nord scende a toccare il mediterraneo: nell’abbraccio il cielo s’ingrandisce, il clima si fa mite, il panorama assume una fisionomia inconfondibile. Terra di boschi e di laghi, di villaggi da fiaba e di castelli romantici, di piccoli monasteri e di chiesette dalla cupola a cipolla, il land bavarese non offre però solo scorci da cartolina. Governato per quasi 800 anni dall’illuminata dinastia dei Wittelsbach, il “Freistaat Bayern” (Libero Stato di Baviera) seppe fare tesoro della fortunata posizione geografica ed imporsi molto presto quale nodo di scambio commerciale. Nel 1806 Monaco venne proclamata capitale del regno di Baviera e per tutto l’Ottocento fu uno dei centri europei di maggior rilievo culturale (“Monaco risplende” disse Thomas Mann). Vitalità mai sopita, che consentì alla città di risollevarsi anche dai pesanti bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale fino a meritare, prima della caduta del Muro, il titolo di “capitale ufficiosa” della Germania. Attaccata alle proprie tradizioni rurali, depositaria di un’eredità culturale prestigiosa, metropoli efficiente e cosmopolita, la città bavarese trasforma quotidianamente in fermento creativo le proprie apparenti contraddizioni: dopo Berlino è oggi certamente la città tedesca più interessante. Monaco, Città della Musica Gli abitanti di Monaco hanno sempre nutrito per la musica una speciale predilezione. Mozart, Mahler, Richard Strauss (monacense di nascita e formazione) scelsero spesso la capitale bavarese per presentare per la prima volta al pubblico le loro opere, e qui visse per qualche tempo anche Richard Wagner. Il giovane ed eccentrico re Ludwig II si innamorò perdutamente dell’arte del compositore, lo fece chiamare a Monaco e cominciò a finanziarlo in maniera a dir poco generosa. Un mecenatismo appassionato, senza limiti, che finì per indispettire seriamente la corte ma regalò alla città le prime assolute di ben quattro opere wagneriane. Oggi l’offerta musicale della città conta sulla presenza di diverse istituzioni di ampio rilievo internazionale quali la Bayerische Staatsoper, i Münchener Philharmoniker, i Bayerischen Rundfunks. Ore 20.00 venerdì 9 dicembre GASTEIG - PHILHARMONIE Münchner Philharmoniker Lorin Maazel, direttore Richard Wagner Richard Wagner Anton Bruckner Preludio e “Venusberg-Bacchanale” da “Tannhäuser” Preludio e “Liebestod” da “Tristano e Isotta” Sinfonia n.3 in re minore I Münchner Philharmoniker nacquero nel 1893 per iniziativa di Franz Kaim, un privato cittadino figlio di un costruttore di pianoforti, e da subito di imposero all’attenzione internazionale per la brillante qualità esecutiva. Nel 1901 e nel 1910 Gustav Mahler vi diresse personalmente le prime esecuzioni delle sue Quarta e Ottava Sinfonia, e nel 1911 – a soli sei mesi dalla morte del compositore – Bruno Walter diresse la prima dello splendido “Das Lied von der Erde” (Il Canto della Terra), sempre di Mahler. Nel corso di tutto il XX secolo i Münchner hanno riservato alla musica di Anton Bruckner un’attenzione particolare, culminata all’epoca della reggenza musicale di Sergiu Celibidache (1979-1996) nei leggendari “Bruckner-Konzerte”. Tra coloro che hanno guidato l’orchestra ricordiamo i nomi prestigiosi di James Levine (Direttore Principale dal 1999 al 2004), Zubin Mehta (Direttore Onorario dal 2004), e l’attuale Direttore Musicale Generale Christian Thielemann, al quale - a partire dal 2012 - succederà proprio Lorin Maazel. Sulla riva destra del fiume Isar, sull’area sulla quale un tempo sorgeva la “Bürgerbräukeller” (la birreria dove nel 1939 ebbe luogo l’attentato ad Adolf Hitler) oggi si trova il più grande centro culturale tedesco, il Gasteig. Oltre a numerosi spazi polifunzionali la struttura accoglie diverse sale per la musica: la Carl-Orff-Saal, la Black Box, la Kleiner Konzertsaal; e soprattutto la Philharmonie, un auditorium da 2400 posti inaugurato il 10 novembre 1985 con un concerto diretto da Sergiu Celibidache. Da allora è la sede dei Münchner Philharmoniker. Ore 19.00 sabato 10 dicembre BAYERISCHE STAATSOPER Turandot Dramma lirico in tre atti e cinque quadri di Giacomo Puccini Libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, dalla fiaba teatrale di Carlo Gozzi direttoreZubin Mehta regiaCarlus Padrissa – La Fura dels Baus scene Roland Olbeter video Franc Aleu Turandot Altoum Timur Calaf Jennifer Wilson Ulrich Reß Alexander Tsymbalyuk Marco Berti Liù Ping Pang Pong Ekaterina Scherbachenko Fabio Previati Kevin Conners Emanuele D’Aguanno Orchestra e Coro della Bayerische Staatsoper A suggerire a Puccini nel marzo 1920 la fiaba teatrale del veneziano Carlo Gozzi fu il giornalista, specialista di teatro e sinologo Renato Simoni, che prospettò al compositore un’opera rivolta alla «inverosimile umanità del fiabesco». La cosa piacque e sin dall’inizio Puccini volle indicare nella «esaltazione amorosa di Turandot» la chiave attraverso la quale reinterpretare il soggetto fantastico gozziano. Nella stesura del libretto Puccini affiancò a Simoni l’ormai collaudato Giuseppe Adami, intendendo così ristabilire quella collaborazione a tre, tra ideatore della trama (Simoni), versificatore (Adami) e musicista, che già era stata il metodo di lavoro con Giuseppe Giacosa e Luigi Illica e dal quale erano nate Bohème, Tosca, Madama Butterfly. E anche questo è un sintomo dell’impegno col quale, ormai ultrasessantenne, Puccini affrontò questa nuova impresa, che giudicava estremamente difficile e, forse, anche l’avvio di una nuova fase: «Penso ora per ora ‐ scriveva ad Adami ‐ minuto per minuto a Turandot e tutta la mia musica scritta fino ad ora mi pare una burletta e non mi piace più» (da “Il Dizionario dell’Opera”). Puccini morì nel novembre 1924 prima di riuscire a concludere la partitura. Dalla decisione dell’editore Ricordi di affidarne il completamento a Franco Alfano nacque la versione di Turandot oggi di più frequente ascolto. Ciò nonostante, in occasione della prima del lavoro pucciniano (Teatro alla Scala, 25 aprile 1926), Arturo Toscanini, profondamente commosso, arrestò la rappresentazione a metà del terzo atto, sussurrando al pubblico le parole: “Qui termina la rappresentazione perché a questo punto il Maestro è morto”. La Fura dels Baus Attiva sin dal 1979 come gruppo di “teatro urbano”, La Fura dels Baus si è imposta all’attenzione internazionale nel 1992, ideando la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Barcellona. Interprete di un teatro totale, che sfrutta la moderna tecnologia fondendola al linguaggio estetico del corpo, questo gruppo di artisti è stato autore negli ultimi anni di spettacoli a volte controversi, ma sempre di straordinaria efficacia visiva. Già presenti al Festival di Salisburgo nel 1999, tra il 2007 e il 2010 hanno firmato la regia di una fenomenale coproduzione tra il il Maggio Musicale Fiorentino e Pil alau de les Arts di Valencia che ha visto la realizzazione dell’intero Ring wagneriano diretto da Zubin Mehta. Per i primi due titoli di questa Tetralogia (Oro del Reno e Valchiria), l’Associazione Nazionale Critici Musicali ha conferito a La Fura dels Baus il prestigiosissimo Premio Abbiati: “Per la scenografia avveniristica, visionaria, ipertecnologica, che avvince con la perfezione degli effetti speciali di gusto moderno, imponendo tuttavia una lettura classica”. La Bayerische Staatsoper La Bayerische Staatsoper ha il suo “quartier generale” nel Nationaltheater, un teatro in stile neoclassico costruito tra il 1811 e il 1818 per volere del Re di Baviera Massimiliano I. Distrutto da un incendio nel 1823, fu riaperto dopo due soli anni grazie all’impegno dei monacensi, che per raccogliere i fondi necessari alla ricostruzione accettarono la tassa di un pfenning sulla birra. Il regno del giovane e stravagante Ludwig II (1864-1886) coincise con una vera epoca d’oro del teatro e in generale della vita musicale cittadina. Perdutamente innamorato dell’arte di Ri chard Wagner, il sovrano chiamò a Monaco il compositore tedesco: nel giro di pochi anni sul palcoscenico del Nationaltheater ebbero luogo le premières mondiali di Tristan und Isolde (1865), Die Meistersinger von Nürnberg (1868), Das Rheingold (1869), Die Walküre (1870).Negli ultimi anni del XIX secolo fu Richard Strauss a segnare la vita dell’istituzione. Figlio del primo corno dell’orchestra, Richard Strauss mantenne con il teatro della città natale un rapporto di amore e odio, ricoprendovi il ruolo di Direttore Principale tra il 1894 e il 1898. Dal 1913 al 1922 Bruno Walter fu Direttore Musicale, seguito da Hans Knappertsbusch, Clemens Krauss, Georg Solti. 3 Spettacolo su richiesta - giovedì 8 dicembre Ore 19.00 BAYERISCHE STAATSOPER Fidelio Opera in due atti di Ludwig van Beethoven Libretto di Joseph Sonnleithner e Georg Friedrich Treitschke, da “Léonore” di Jean-Nicolas Bouilly direttoreZubin Mehta regia Calixto Bieito Don Fernando Goran Juric Don Pizarro Albert Dohmen Florestan Peter Seiffert Leonore Anja Kampe Rocco Stephen Milling Marzelline Anna Virovlansky Jaquino Jussi Myllys Orchestra e Coro della Bayerische Staatsoper Eventuali variazioni: il programma potrebbe subire variazioni in relazione ad eventuali cambiamenti da parte dei teatri / sale da concerto Gli Hotel proposti Hotel Platzl (4*) ‐ www.platzl.de L’hotel Platz si trova esattamente nel cuore della città vecchia, a pochissimi minuti a piedi dalla maggior parte dei luoghi di interesse della città, così come dal teatro dell’opera. Gli interni - completamente ristrutturati di recente – sono arredati in maniera classica-tradizionale ed offrono un’atmosfera molto accogliente. Hotel Rocco Forte the Charles (5*) ‐ www.charleshotel.de L’hotel The Charles si trova sulla Sophienstrasse, vicino al Giardino Botanico e al Quartiere dei Musei e a poche centinaia di metri dalla Città Vecchia. E’ una grande struttura di lusso, arredata secondo un design moderno ed elegante. A disposizione degli ospiti una spa con piccola piscina coperta. Eccellenti standard di comfort, in linea con la prestigiosa catena internazionale Rocco Forte. NOTEINVIAGGIO è un progetto nato dalla collaborazione tra l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il tour operator Alderan, nel comune desiderio di offrire agli amanti di musica e arte un importante strumento di approfondimento. Un’iniziativa che si colloca nel quadro dell’ampia attività di promozione e divulgazione della cultura musicale che l’Accademia porta avanti da sempre, e che vuole essere l’occasione per andare alla scoperta dei luoghi seguendo il filo conduttore di musica, arte, cultura. 4 Quote individuali di partecipazione c/o Hotel Platzl : in camera doppia 690,00 euro supp. camera singola 210,00 euro c/o Hotel Rocco Forte The Charles : in camera doppia 810,00 euro supp. camera singola 360,00 euro Le quote comprendono: - 3 notti (in GIO 8 / out DOM 11) in uno degli hotel proposti - a scelta e secondo disponibilità al momento della prenotazione - con trattamento di pernottamento e prima colazione; - poltrona di 1a categoria per il concerto dei Münchner Philharmoniker e per Turandot; - assicurazione medico – bagaglio e annullamento viaggio per motivi medici certificati Le quote non comprendono: - viaggio dall’Italia (vedi nota*) e trasferimenti in genere; - pasti e bevande; - mance, extra e tutto quanto non indicato alla voce “la quota comprende”. nota* : Collegamenti aerei con Monaco dalle principali città italiane, sia con compagnie di linea che low-cost. Quotazioni e prenotazioni su richiesta. Agli Abbonati dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e agli Amici di Santa Cecilia sarà riservata una riduzione del 5% informazioni e prenotazioni NOTEINVIAGGIO di Alderan srl - via Giuseppe Sacconi, 4/B – 00196 Roma tel (+39) 06.3220657/9 – fax (+39) 06.3224378 - www.noteinviaggio.it - [email protected] 5