Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
Comune di Cartoceto
Provincia di Pesaro e Urbino
Trascrizione integrale dei verbali della seduta
del Consiglio Comunale del 30 marzo 2010
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
1.
Approvazione dei verbali della seduta del 29/01/2010.
SINDACO
... che occorrerà per questa seduta consiliare in cui c’è il bilancio di rispettare quello che è il
regolamento delle sedute consiliari per quanto riguarda interrogazioni e mozioni e loro presentazione e
discussione da regolamento abbiamo un’ora. Intanto siamo tutti presenti, manca Verdini e Berluti.
Nominiamo gli scrutatori: Cinotti, Donnini e Ambrosini. Primo punto all’ordine del giorno: approvazione dei
verbali della seduta del 29/01/2010. La parola al Segretario Comunale
SEGRETARIO
Leggo gli oggetti delle deliberazioni adottate nella seduta del 29 gennaio. La deliberazione n. 1:
approvazione dei verbali delle sedute precedenti; n. 2. interrogazioni, interpellanze, mozioni e proposte di
ordini del giorno; n. 3 adozione programma pluriennale di attuazione; n. 4 ampliamento impianto di
depurazione di Lucrezia. approvazione variante urbanistica; n. 5 trasformazione del diritto di superficie in
diritto di piena proprietà di alloggio compreso nel P.E.E.P. di Lucrezia; n. 6: assegnazione definitiva area
P.E.E.P. comparto “G-H-M” di Lucrezia alla Cooperativa “La Comunità”. Modifica schema di convenzione;
deliberazione n. 7: zona C.3 residenziale di espansione privata o mista con scheda progetto – Comparto
“P”.Adozione definitiva variante normativa al P.R.G. per incompletezza scheda; deliberazione n. 8
determinazione quota di oneri di urbanizzazione secondaria anno 2009; deliberazione n. 9 sempre per la
stessa legge: approvazione programma per ripartizione fondi.
SINDACO
Favorevoli?
VOTAZIONE
FAVOREVOLI: Unanimità
CONTRARI: 0
ASTENUTI: 0
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2. Mozione presentata dal gruppo “Fare Comune” relativa a “Interventi del Comune di
Cartoceto sullo stato di disagio economico e sociale dei cittadini”
SINDACO
Secondo punto all’ordine del giorno, è la discussione della mozione presentata dal gruppo “Fare
Comune”
CONS. ...
... (intervento fuori microfono) Forse è meglio fare una discussione unica forse per finire prima, per
avere una discussione più breve, per dare anche un quadro unitario perché altrimenti sui singoli punti c’è il
rischio di andare a una discussione molto lunga. Io farei una proposta giusto per lavorare meglio per tutti
quanti noi, di fare una discussione unica sugli atti che attengono soprattutto alla questione del bilancio.
SINDACO
E la mozione?
CONS. ...
Anche sulla mozione.
SINDACO
La mozione va discussa e poi votata. ... (intervento fuori microfono) Allora passiamo al punto 3 e
portiamo la mozione al punto 10.
CONS. ...
La andiamo a discutere insieme a tutto l’impianto del bilancio, che comprende il piano pluriennale
degli investimenti, la discussione sul bilancio di previsione, la discussione sui provvedimenti che in qualche
modo sono del bilancio, è oggettivamente legato il bilancio.
SINDACO
Ok. Va bene. Allora slittiamo il punto 2 e passiamo al punto 3. Siete tutti d’accordo? Annuiscono.
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3.
Risposte alle interpellanze presentate nel Consiglio Comunale del 29.01.2010.
SINDACO
Punto 3: risposte alle interpellanze presentate nel Consiglio Comunale del 29.01.2010. La prima
risposta è sull’interpellanza dell’igiene e riscaldamento. La vuole leggere, Consigliere Donnini? La vogliamo
rileggere o passiamo alla discussione? Allora la discussione di questa interpellanza la propone il Vice
Sindaco Vampa.
ASS. VAMPA
A proposito del primo punto dell’interpellanza relativo all’igiene nelle scuole, si ricorda che in
occasione del Consiglio Comunale di novembre non appena il dirigente scolastico ha richiesto il contributo
per l’acquisto di materiali di pulizia, si è deliberato l’assegnazione di € 500 per far fronte alle esigenze
dell’istituto comprensivo. Inoltre in occasione di un incontro con i cuochi dei tre asili si è dato mandato agli
stessi affinché nel caso si fossero verificate situazioni di particolare bisogno, potessero provvedere
attingendo dal rifornitore del Comune. Pertanto come Amministrazione penso che sia stato fatto tutto ciò che
ci è stato richiesto, ricordando che l’acquisto di questo materiale è a carico del bilancio della scuola. Come
poi molte volte succede, ciò che si sente dire nell’opinione pubblica passa per verità, per cosa certa e sicura.
È il caso di un genitore della scuola materna di Monte Murello che ha fatto un esposto al servizio igienico
sanitario dell’ASUR 3 di Fano in cui denunciava che mancavano tutti i prodotti per la sanificazione degli
ambienti, per cui i bambini erano costretti ad asciugarsi con uno stesso asciugamano o con la carta igienica e
i bidelli pulivano solo con l’acqua. Tutte queste accuse sono state demolite dal rapporto dei tecnici
dell’ASUR 3 di Fano che si allega e che adesso vi vado a leggere. I due tecnici dicono: “come richiesto dal
responsabile del servizio a seguito della nota in oggetto con la quale un genitore di un bambino lamenta
l’assenza di prodotti per la sanificazione degli ambienti, per cui i bambini sono costretti ad asciugarsi con lo
stesso asciugamano o con la carta igienica e che i bidelli puliscono solo con l’acqua, i sottoscritti tecnici ...
Leonardo Luzi e Roberto Frattini hanno provveduto in data 21.1.2010 ad eseguire un sopralluogo che è stato
svolto con la collaborazione del responsabile scolastico presente in quel momento. Dal sopralluogo è emerso
quanto segue: la scuola si presenta in buone condizioni generali. Tutti i vani e servizi igienici risultano ben
puliti, i locali sono ben illuminati, ampi, arieggiati e riscaldati. Negli armadi dei prodotti per la pulizia sono
presenti saponi, detersivi e strumenti idonei allo scopo. I servizi igienici sono dotati di rulli di carta monouso
a strappo idonei per la pulizia delle mani o del viso. Anche le attrezzature didattiche e il mobilio in genere si
presentano pulite, per le quali però occorre evidenziare quanto segue: alcuni tavoli e poltrone evidenziano
delle rotture agli angoli, mentre la protezione in gomma degli spigoli vivi delle colonne in alcuni punti è stata
staccata e andrebbe ripristinata. La tinteggiatura è ancora in buone condizioni, ma sarebbe auspicabile
prevedere a medio termine un nuovo intervento di ritinteggiatura (che è già stato fatto). La mensa così come
previsto non è dotata di idonee tavole e seggiole per il personale docente o adibito alla sorveglianza e
costretti ad utilizzare le minuscole seggioline e tavoli dei bambini. Qui si ricorda che questa è una scelta
didattica degli insegnanti perché all’asilo c’è il tavolo per le maestre, ma le maestre per loro esigenza o loro
esigenze didattiche preferiscono mangiare con i bambini. Per quanto riguarda invece il riscaldamento: in
merito invece al riscaldamento presso i vari plessi scolastici del nostro Comune questa Amministrazione ha
correttamente comunicato alla società CPL Concordia di Fano i tempi di occupazione degli stessi senza
apportare modifiche rispetto agli anni precedenti. Anzi, ad onor del vero, due piccole variazioni si sono
verificate ed hanno riguardato le scuole elementari di Cartoceto dove il lunedì mattina l’accensione è stata
anticipata di un’ora per portare a giusta temperatura gli ambienti che rimangono privi di riscaldamento per
due giorni consecutivi, il sabato e la domenica, a causa di una diversa articolazione dell’orario scolastico
della stessa. La seconda modifica si è verificata presso la scuola media di Lucrezia dove invece si è
prolungato l’orario di spegnimento, dalle 19.30 alle 20.30, perché l’orario di lezione del corso EDA si
protrae fino alle 22.30. Come posso testimoniare personalmente avendo effettuato il giro dei plessi e
telefonato in più occasioni per sincerarmi che non ci fossero problemi, sia i docenti che il personale ATA di
tutti gli ordini di scuole hanno sostenuto che non si sono mai verificati inconvenienti ad eccezione di quei
piccoli problemi come il blocco della caldaia o l’abbassamento della pressione che comunque sono stati
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immediatamente risolti senza creare disagi all’utenza. A proposito di riscaldamento della scuola elementare
di Lucrezia il fatto che per alcuni giorni si sia spento alle 10.30 era dovuto al mancato regolare
funzionamento dell’impianto. Infatti, si è verificato anche l’inconveniente che per due giorni esso è rimasto
in funzione per 24 ore su 24 e un giorno è partito il piano terra ma non il primo piano. Devo rimarcare invece
atteggiamento del personale in servizio presso i vari plessi scolastici. Nelle scuole di Cartoceto Ponte
Murello e scuola media al manifestarsi di qualche problema si è subito telefonato al Sindaco o all’Assessore
o all’ufficio tecnico, in modo che si è potuto intervenire in maniera puntuale e sollecita. Nel caso della scuola
elementare di Lucrezia, a quanto mi risulta non è mai pervenuta alcuna segnalazione in merito e quindi se si
ha a cuore la salute dei bambini credo sia doveroso informare piuttosto che fare sterili polemiche con i
genitori. Comunque, affinché tali episodi non abbiano più a ripetersi ho fatto pervenire al personale ATA
della scuola elementare di Lucrezia il numero telefonico di CPL Concordia gestore dell’impianto sia quello
personale del signor Savelli, titolare della stessa, affinché nel malaugurato caso si verificassero ancora
problemi possano mettersi tempestivamente in contatto. A questo proposito anche con l’interpellanza c’entra
un pochino di meno, voglio rispondere anche a un articolo di giornale apparso il 4 gennaio, in cui
giustamente Verdini difende le sue scuole, ma dice delle cose che non rispondono a verità. Dice: “l’ex
Sindaco Ivaldo Verdini, oggi capogruppo, fa riferimento al cattivo funzionamento dell’impianto di
riscaldamento nelle scuole elementari nella mattina di martedì. Partito alle 8.30, l’impianto si è bloccato alle
10.30 con temperature intorno ai 12-15 gradi. Vista l’emergenza neve e visto che le scuole sono state chiuse
nei giorni di domenica e lunedì, a temperature polari, sarebbe stato opportuno accendere gli impianti di
riscaldamento almeno dieci ore prima dell’inizio delle lezioni”. Leggo la relazione della CPL in cui dice:
“come da vostra gentile richiesta, con la presente siamo a relazionare sul guasto che si è verificato
nell’impianto termico della scuola in oggetto lunedì 1.2.2010 nonostante ci fosse stata comunicata la
mancanza di attività didattica nelle scuole del Comune di Cartoceto, viste le condizioni climatiche avverse,
abbiamo lasciato l’impianto di riscaldamento acceso per tutto l’orario di occupazione precedentemente
comunicatoci. Abbiamo comunque provveduto al mantenimento della temperatura confort anche negli orari
di non occupazione. Poi purtroppo martedì mattina si è verificato un blocco della caldaia dovuto al guasto di
un fusibile. Alle ore 7.30 il nostro call center riceveva una chiamata dalla scuola che ci informava che i corpi
scaldanti erano freddi. Tale informazione grazie al controllo installato sull’impianto era già in nostro
possesso e quindi avevamo già comunicato il guasto al manutentore che si recava sull’impianto alle ore 8,
provvedeva alla ricerca del guasto e alla sua riparazione ultimata alle 8.30. Alle 10.30 abbiamo ricevuto
un'altra chiamata dalla scuola elementare perché non vedevano uscire il fumo dalla canna fumaria. Sincerato
tramite il controllo che tutto funzionava regolarmente, telefonicamente abbiamo comunicato alla scuola che
ciò era dovuto al fatto che la caldaia era arrivata alla temperatura impostata, 70 gradi, e che si era spenta
momentaneamente, comunque l’impianto era perfettamente funzionante. Ad oggi non abbiamo ricevuto
alcun’altra chiamata dalla scuola in oggetto”:
SINDACO
Grazie, Vice Sindaco. La risposta è esauriente? ... passiamo alla interpellanza sul pangasio, sempre
la parola al Vice Sindaco.
ASS. VAMPA
Proprio perché l’alimentazione è fonte di benessere e salute, come afferma il Consigliere Donnini
nella sua interpellanza, essa deve essere affidata allo studio di personale competente ed esperto in materia. In
questa ottica l’organizzazione del menu delle nostre scuole è stata affidata agli esperti dell’ASUR 3 di Fano
nelle persone della dottoressa Daniela Girolametti, medico e specialista in scienze dell’alimentazione, e al
dottor Massimo Agostini, responsabile del servizio igiene alimenti e nutrizione. La comprovata e
riconosciuta professionalità di questi esperti della nostra struttura sanitaria sono garanzia sulla qualità degli
alimenti somministrati nelle nostre mense scolastiche, alimenti che tengono conto dei principi di una dieta
varia, bilanciata e completa. Alla professionalità dei sopraccitati esperti si sono affidate tutte le
Amministrazioni Comunali che ricadono nell’ambito dell’ASUR 3, con la logica conseguenza che il menu
delle nostre scuole è perfettamente identico a quello delle scuole degli altri Comuni. A questo proposito si
allegano tutti questi menu della vallata del Metauro e si può prendere ben visione che i menu sono gli stessi.
Pertanto, se questo può rassicurare ciò che mangiano i nostri bambini è esattamente quello mangiano i
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bambini delle scuole che ricadono nell’ambito dell’ASUR 3. Entrando più nel dettaglio delle osservazioni
del Consigliere Donnini soprattutto in riferimento alla somministrazione del pesce congelato e in particolare
di pesce pangasio, credo che non vi sia nulla da aggiungere alla nota inviataci dal dipartimento di
prevenzione, servizi igiene e alimenti e nutrizione che ora leggo e allego alla risposta. “In riferimento alla
Vostra nota del 23.2 ecc. ecc. si comunica quanto segue: se ben trattato e decongelato con opportune
procedure, il pesce congelato non ha notevoli differenze nutrizionali rispetto al pesce fresco, ma differisce
notevolmente nel valore commerciale. Il pesce di acqua dolce ha qualità nutrizionali lievemente inferiori
rispetto al pesce d’acqua salata, tuttavia nell’ambito di una dieta scolastica che dovrebbe essere varia e
bilanciata può essere tranquillamente utilizzato. Nello specifico il pangasio, pesce allevato nel sud-est
asiatico, presenta un contenuto di lipidi e proteine leggermente inferiore rispetto alla trota, ma un contenuto
più alto di sodio. Sui dubbi di codesta Amministrazione che attengono alle problematiche di sicurezza
alimentare, si rammenta che le buone pratiche di attuazione dei regolamenti comunitari (852/04, 853/04)
garantiscono la salubrità del prodotto. Nel rimanere ecc. ecc.”. Per ulteriori informazioni aggiungo che a
tutt’oggi nelle nostre mense il pesce pangasio non è mai stato somministrato presso le scuole di Cartoceto,
mentre è stato utilizzato due volte presso gli asili di Lucrezia e di Ponte Murello. In merito alla sostituzione
del pesce pangasio con il pesce azzurro, come suggerisce il Consigliere Donnini, non credo sia il caso di
scomodare gli esperti, ma sia sufficiente fare affidamento al buonsenso di qualsiasi mamma per affermare
che questo sia pressoché impossibile essendo il pesce azzurro pieno di lische e pertanto non indicato per
bambini dall’età compresa tra i 3 e i 5 anni, che devono consumare il pasto da soli e non sotto il vigile
sguardo di un adulto come può avvenire in casa. Non credo sia dovuto al caso che il pesce utilizzato nelle
mense scolastiche sia solo quello privo di spine. Comunque sempre a proposito di alimentazione ricordo che
nel nostro programma è previsto l’utilizzo nelle nostre mense scolastiche di prodotti a chilometro zero e
dell’olio extravergine di Cartoceto e pertanto dal prossimo anno scolastico ci adegueremo in questo senso,
cosa che non è stata possibile quest’anno per i ristretti tempi per la gara d’appalto.
SINDACO
Grazie al Vice Sindaco Vampa. Nel frattempo sono entrati il Consigliere Verdini e il Consigliere
Berluti. Per quanto riguarda l’altra nota che Fare Comune faceva presente e infatti riportava a fine
dell’interpellanza igiene e riscaldamento delle scuole, diceva così: “infine a seguito dei reclami da parte di
alcuni genitori siamo venuti a conoscenza del fatto che è consentito ad un autista di poter guidare l’autobus
di trasporto alunni nonostante che quest’ultimo abbia superato il 65° anno di età”, in merito a questo punto
che si è evidenziato do la parola al Segretario Comunale che riferisce quello che gli uffici hanno riscontrato.
SEGRETARIO
Rispondo in merito quale responsabile del servizio comprendente anche il servizio di trasporto. Ho
fatto una comunicazione dopo l’interrogazione del Consigliere il giorno dopo e riferisco quanto segue: in
riferimento alla segnalazione presentata dai genitori degli alunni interessati al servizio di trasporto scolastico
relativa alla mancanza dell’abilitazione per la scuola di scuolabus in capo all’autista della ditta CPS si fa
presente quanto segue: il 25 gennaio il Sindaco mi ha indicato (quindi prima del Consiglio) di procedere alle
necessarie verifiche per accertare il possesso da parte dell’autista del requisito dell’età, non superiore ai 65
anni, previsto per la guida degli scuolabus. Dopo aver preso visione delle norme che regolano la validità
delle patenti di guida e in particolare i limiti di età per il conseguimento della patente richiesta per la guida
dei veicoli adibiti al trasporto di persone, ho telefonato alla ditta GPS per avere chiarimenti in merito. Mi ha
risposto una persona incaricata dal titolare confermandomi la data di nascita dell’autista nell’anno 1945 e
quindi la validità della patente fino al 12.12.2010. Appreso poi che comunque queste persone risultavano
registrate nell’anagrafe del Comune, ho interpellato il responsabile dei servizi demografici il quale mi ha
confermato la data di nascita al 12.12.45 e quindi in possesso del requisito dell’età richiesto per la guida
degli scuolabus. Di quanto sopra ho informato immediatamente il Sindaco. A seguito della interpellanza
presentata dai Consiglieri Donnini, Baldarelli e Cinotti a cui è data risposta e assicurazione nel corso della
seduta consiliare del 29 gennaio, sulla base degli accertamenti eseguiti nella giornata del 30 gennaio sono
state effettuate ulteriori verifiche, da cui è emerso che l’autista invece è nato nell’anno 44. Pertanto il
Sindaco ha convocato nello stesso giorno la ditta ha diffidato la stessa a interrompere immediatamente
l’impiego dell’autista nella guida degli scuolabus e ciò per garantire da subito l’incolumità degli utenti. Da
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controlli effettuati nello stesso giorno è risultato che la ditta ha ottemperato all’ordine del Sindaco
provvedendo alla sostituzione dell’autista. Dall’esame degli atti acquisiti presso l’ufficio comunale risulta
che l’autista al momento della richiesta di iscrizione anagrafica in questo Comune ha dichiarato di essere
nato nel 45 anziché nel 44 e che l’ufficio anagrafe ha dato corso all’iscrizione sulla base di quanto dichiarato
dal richiedente. Questa comunicazione che io ho fatto l’ho inviata al Sindaco, alla Procura della Repubblica,
alla Prefettura, alla Questura e al Comando dei Carabinieri. Successivamente, a seguito di questi fatti, ho
predisposto la proposta alla Giunta di risoluzione del contratto con la ditta per inadempimento, essendo
previsto nel contratto di servizio che gli autisti devono essere in possesso dei necessari requisiti. La Giunta
ha approvato la proposta che ho fatto e successivamente ho notificato alla ditta l’avvio del procedimento di
risoluzione del contratto per la concessione del servizio parziale di trasporto scolastico. La ditta qualche
giorno fa ha opposto tramite l’ufficio legale proprio le proprie considerazioni e ha chiesto di essere sentita in
merito. Nel frattempo l’Amministrazione mi ha dato incarico di avviare una selezione per l’assunzione
temporanea di autisti scuolabus, dopodiché non appena potremo disporre di autisti si provvederà
all’immediata risoluzione del contratto.
SINDACO
Grazie, segretario. Io volevo aggiungere un'altra cosa, che al di là della ricerca che ha fatto il
segretario e che vi ha illustrato ora, precedentemente era stata fatta una ricerca all’anagrafe. Voi sapete che si
lavora con un programma che dà la possibilità di accedere ai dati anagrafici e da lì risultava che il signore in
questione era nato nel 45. C’è un responsabile di un ufficio che deve apportare le date esatte e quindi
verificare eventualmente, anche se il signor Rocco, aveva presentato una dichiarazione mendace. A quel
punto io ho chiesto al responsabile chiarimenti su quello che era successo e mi è stato risposto che “in
riferimento alla richiesta di chiarimenti pari oggetto premetto che la tenuta dello schedario della popolazione
temporanea è regolata dall’articolo 32 del DPR 30.5.89 n. 223, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
dell’8.6.89 n. 132, avente in oggetto: approvazione del nuovo regolamento anagrafico della popolazione
residente che recita: lo schedario della popolazione temporanea concernente i cittadini italiani o stranieri che
essendo dimorati nel Comune da non meno di 4 mesi non si trovano ancora in condizioni di stabilirvi la
residenza per qualsiasi motivo, gli stranieri dimoranti nel Comune da non meno di 4 mesi sono comunque
iscritti nello schedario della popolazione temporanea quando non siano in possesso del permesso di
soggiorno di durata non inferiore a un anno di cui al comma 2 dell’articolo 14. L’iscrizione viene effettuata a
domanda dell’interessato d’ufficio quando l’ufficiale dell’anagrafe venga a conoscenza della presenza della
persona nel Comune da non meno di 4 mesi. L’iscrizione nello schedario della popolazione temporanea
esclude al rilascio di certificazioni anagrafiche (ma non sicuramente di verifiche, questo lo dico io). La
revisione dello schedario della popolazione temporanea deve essere effettuata periodicamente almeno una
volta l’anno allo scopo di eliminare le schede relative a persone non più dimoranti temporaneamente nel
Comune, perché se ne sono allontanate o sono decedute perché vi hanno stabilito la dimora abituale. Ogni
iscrizione o cancellazione dallo schedario deve essere comunicata all’ufficiale di anagrafe dell’eventuale
Comune di residenza. È prassi che persone per motivi di lavoro non a tempo indeterminato o altro richiedano
l’iscrizione all’anagrafe temporanea per avere un attestato dal Comune al fine di ottenere l’assistenza
sanitaria. Ora a distanza di mesi per quanto possa ricordare dei fatti il signor Arcieri si era presentato presso
l’ufficio delegazione di Lucrezia dove sostituivo la mia collega assente per chiedere l’iscrizione all’anagrafe
temporanea. Il medesimo ha sottoscritto il modulo predisposto e la pratica ha avuto il suo corso con
l’accertamento da parte della polizia municipale e il successivo rilascio dell’attestato di cui sopra, nonché la
comunicazione al Comune di residenza di cui al comma 5 dell’art. 32 del DPR 223/89 sopraccitato.
Successivamente a livello di promemoria ho inserito nell’archivio digitale dell’anagrafe la scheda del signor
Arcieri sulla base della dichiarazione fatta dallo stesso. La scheda inserita, pur con l’errore della data di
nascita, è funzionale allo scopo della tenuta dell’anagrafe temporanea mentre per quanto visto all’articolo 32
comma 3 sopraccitato non può ritenersi utile ai fini dell’accertamento del dato di stato civile. A distanza di
tempo e con tante persone che mi passano davanti non sono in grado di dire con certezza se l’inesattezza
contenuta nella scheda sia dovuta a una dichiarazione non veritiera da parte del medesimo che in fiducia
possa avermi portato a un esame un po’ superficiale del documento presentatomi, oppure se si sia trattato di
un semplice errore di digitazione o dello scambio di un numero per un altro. Nel cospicuo numero di
registrazioni che si effettuano ogni anno l’errore umano non si può escludere così come penso possa capire
anche ad altri uffici comunali.”. Basta così? OK.
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CONS. VERDINI
Per quanto riguarda questa ultima questione vorrei capire la data di nascita, ero disattento, non l’anno
perché si è compreso che se è del 45 sarebbe stato
...
Dicembre 44 e dicembre 45.
CONS. VERDINI
Il giorno e il mese che ha dichiarato.
...
12.12.
CONS. VERDINI
12.12, quindi 45 o 44, per capire se è stata una dichiarazione mendace, falsa oppure è stato un errore
di trascrizione dell’operatore dipendente del Comune. Poi vorrei sapere a chi è intestata la ditta, se è intestata
al familiare o srl o non so quale dicitura al conducente, della persona di cui stiamo parlando, oppure è
riconducibile a un familiare.
SEGRETARIO
L’esatta denominazione della ditta è GPS Snc di Arcieri Giuseppe e C., l’autista in questione è il
babbo del titolare. Per quanto riguarda la data di nascita il 44 è scaduta nel momento in cui è stato fatto, il 45
sarebbe stata valida fino a...
CONS. VERDINI
All’anno corrente.
SEGRETARIO
È da tener conto che il signore al momento della richiesta in anagrafe ha dichiarato 45.
CONS. VERDINI
Sì, però non ho capito tutta quella poltiglia lì, se ha trascritto o non ha trascritto. Non ho capito bene.
Comunque, va bene, questi sono accertamenti che faranno le autorità competenti. Quello che io invece vorrei
sottolineare in ogni caso questo signore conducente, dipendente della ditta sia pure intestata al figlio,
accertato e appurato che è nato nel 44 avrebbe dovuto smettere il 12 dicembre 2009, quindi avendo
proseguito l’attività e il servizio lo ha fatto in modo illecito e contravvenendo alle norme del codice della
strada e quello che disciplina la materia in rapporto a una funzione che è quella del trasporto pubblico. Ciò
premesso invece ho dei dubbi sulla revoca del contratto alla società, perché una cosa è richiamare la società e
la società sia pure riconducibile a un familiare intervenire e rifarsi sul medesimo riguardo ad aspetti legali
economici di danno aziendale e quant’altro, altra cosa è invece recedere il contratto perché non è stata la
società che è stata infedele, non ha dichiarato la società ma ha dichiarato soggettivamente ed individualmente
la persona che operava in qualità di autista del servizio del trasporto scolastico. Quindi sicuramente si aprirà
un contenzioso e io auspico che l’Amministrazione Comunale sia particolarmente attenta e accorta onde
evitare poi spiacevoli conseguenze circa l’obbligo di risarcire eventuali sbagli che si può commettere in
questa circostanza sia pure delicata e sia pure su un fatto commesso all’insaputa del Comune e può darsi
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anche all’insaputa della società medesima. Quindi massima attenzione onde evitare un danno economico al
Comune circa eventuali richieste della società medesima.
SEGRETARIO
In merito a questo le volevo dire in effetti questa preoccupazione che lei ha esternato non è che non
ci ha interessati, quantomeno per me, però il contratto stipulato nel novembre 2008 dice che il contratto può
essere risolto quando non adempie alle obbligazioni, che sono quelle previste dal contratto. Inoltre, dice, le
parti convengono che oltre a quanto previsto dall’articolo del codice civile in casi di inadempimento per i
quali scatta la diffida eccetera dice costituiscono motivo per la risoluzione del contratto per inadempimento
le seguenti ipotesi e cita diverse voci e poi alla lettera m) utilizzo di personale non in possesso
dell’abilitazione di guida specificatamente richiesta per il trasporto pubblico. Trattandosi di una clausola
risolutiva espressa non ci sarebbe bisogno neppure di fare la diffida. Noi invece abbiamo fatto la via del
procedimento e quindi abbiamo dato la possibilità alla ditta di controdedurre, però è una clausola risolutiva
espressa.
SINDACO
Andiamo avanti. Prossima interpellanza, quella inerente alla richiesta di sopralluogo e verifica nel
vialetto Viale della Repubblica, Via Giotto adiacente alla struttura delle scuole elementari, richiesta di
verifica della sbarra elettronica nei pressi di via Giotto affianco dell’attività di Ferrante Diotallevi, richiesta
di sopralluogo e verifica nei pressi di viale della Repubblica. La risposta all’Assessore Conti.
ASS. CONTI
In relazione al primo punto dell’oggetto per l’utilizzo delle eventuali registrazioni ai fini della
contestazione delle infrazioni ai sensi dell’articolo 210 del CDS e senza violare i principi previsti dallo stesso
occorrerebbero apparita appositamente omologati e che sia istituita una zona a traffico limitato. Non
trovando nel campo CDS del più generale concetto di sicurezza urbana, contenuto nelle definizione di cui
all’articolo 1 del decreto del Ministero dell’Interno del 5.8.2008 avente come oggetto “l’incolumità pubblica
e sicurezza urbana” pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 186 dell’agosto 2008 che recita: ai fini di cui
l’articolo 54 del decreto legislativo n. 267 come sostituito dall’articolo 6 del decreto legge 23.5.2008 n. 92,
convertito con modificazione in legge il 24.7.2008 n. 125 per incolumità pubblica si intende l’indennità
fisica della popolazione e per sicurezza urbana un bene pubblico da tutelare attraverso l’attività posta a difesa
nell’ambito delle comunità locali nel rispetto delle norme che regolano la vita civile, per migliorare le
condizioni di vivibilità nei centri urbani, la ... civile e la coesione sociale, l’utilizzo delle registrazioni per
accertare la responsabilità degli eventuali atteggiamenti sarebbero possibili. A tale proposito considerando
che all’interno della scuola elementare è già presente un circuito munito di monitor e di stazione, è stato
deciso già da prima della vostra interpellanza di installare una telecamera con nuova sbarra che finora non si
è ritenuto opportuno installare in quanto sarebbe stata d’intralcio alla ditta che eseguiva i lavori adiacente
alla scuola elementare. Nei giorni scorsi, terminati i lavori nel parco, abbiamo subito installato sbarra e
telecamera, la quale appena 24 ore dopo è stata di nuovo danneggiata. Voglio informarvi comunque che le
forze dell’ordine stanno cercando di identificare i colpevoli. È bene informare anche i ragazzi che la lesione
della civile convivenza comporta sanzioni penali e amministrative. Per quanto riguarda la vostra proposta di
collocazione di oggetti ad ostacoli per l’accesso a zig zag per scoraggiare l’accesso agli scooter nel vialetto
tra via della Repubblica e via Giotto credo che adottando tali presidi si ottenga la palese sconfitta della gente
perbene di fronte ad un manipolo di maleducati, che appunto tali vanno rieducati, costringerebbe a manovre
a dir poco difficili, i disabili e mamme con carrozzine. Tali misure, tuttavia, potrebbero essere adottate dopo
aver tentato con il successo altre iniziative. A tale proposito non perdiamo la fiducia sui nostri giovani, non
dobbiamo abbandonarli, anzi al contrario crediamo che la società civile debba porre azioni affinché in
special modo nei minori cresca la coscienza civica e la consapevolezza che azioni gratuite non vanno fatte
perché offendono la propria e altrui libertà. Le azioni da porre in essere sono quelle dell’insegnamento di una
nuova diversa cultura civica con il coinvolgimento delle istituzioni, quali la scuola, la famiglia, il vicinato, la
parrocchia, il circolo eccetera e il Comune inteso come totalità della comunità deve essere il soggetto
promotore di tali iniziative di carattere formativo ed informativo. Vanno incoraggiate iniziative popolari di
prevenzione, quali il controllo del vicinato. Per quanto riguarda la viabilità, l’incrocio tra via della
Repubblica e via San Paolo è stretto e disagiato, ma con discreta visibilità. In passato venne fatto un tentativo
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
di rendere il tratto di via della Repubblica a senso unico con direzione Fano, ma alla fine venne deciso di
lasciare la situazione inalterata, in considerazione del fatto che il traffico esclusivamente locale soprattutto
per l’asilo per transitare su via San Paolo che nel tratto iniziale è a senso unico con possibilità di ingresso in
via Flaminia e via Buonarroti dove per forza impegnare la Flaminia o in alternativa fare il giro
Circonvallazione Kennedy, viale della Stazione e via Buonarroti. Ancora la sosta sulla via della Repubblica
nel tratto adiacente al muro di cinta della scuola media è vietato attualmente dalle 8 alle 20. È ovvio che i
divieti di sosta limitano la visualità già di per sé non ottimale, per il non regolare andamento in larghezza di
via della Repubblica, lo stop per chi da via Aldo Moro si immette su via della Repubblica è arretrato rispetto
al muro di cinta della scuola. Riguardo alle modifiche strutturali sulle strade rispondo dopo. Per quanto mi
risulta le forze dell’ordine comunali visto il limite delle risorse umani e strumentali pongono la dovuta
attenzione alle tante problematiche dei cittadini e nonostante ciò io sono spesso nel loro ufficio a sollecitarli
su una maggiore vigilanza sanzionando le infrazioni al codice della strada perché avvengono da parte di
maggiorenni abilitati e patentati e in cui non è consentito sbagliare e mettere a rischio in particolare
l’incolumità dei cittadini. Per rispondere anche al punto in sospeso intendo ribadire che come già comunicato
nella scorsa seduta consiliare abbiamo allo studio l’elaborazione del piano urbano del traffico per risolvere i
problemi della viabilità e della velocità all’interno dei centri urbani. Siamo già intervenuti per risolvere varie
emergenze di viabilità a Lucrezia Centro e in periferia, come a Cartoceto e Ripalta, quindi cercando di porre
attenzione su tutto il territorio senza cadere nella banalità segnando solamente e guardando il proprio
orticello e ponendo una particolare attenzione nel percorso che si percorre frequentemente. Inoltre è mia
intenzione tranquillizzare il vostro gruppo sullo spreco di denaro pubblico, al contrario sono e sarò sempre
molto attento e credo di poter dimostrare con tante azioni che ora non sto ad elencare. Grazie.
SINDACO
Grazie. Ora passiamo all’interpellanza che chiedeva... sì, prego.
CONS. DONNINI
Sarò breve anche perché abbiamo già utilizzato quasi un’ora solo per risposte per le quali vi
ringrazio. Io continuo ad insistere su un concetto, dà sempre l’impressione che quando noi presentiamo
queste interpellanze quasi dia fastidio. Io considero l’interpellanza e penso che la parola stessa in qualche
maniera lo indichi, non è un fatto che una ragione e l’altro ha torto e viceversa, è mettere al corrente di
alcune situazioni. Poi è chiaro che ognuno di noi ha una visione, su questo non si discute, e quindi ognuno
pratica il suo modo di operare e anche quindi il modo di operare politico. Parto dal concetto che esprimeva
adesso l’Assessore che ha concluso l’intervento poc’anzi, si parlava di cultura civica, io credo che Fare
Comune stia tentando proprio di fare questo, cioè le interpellanze non è che mi interessa sapere se l’ufficio in
questo caso ha fatto un errore su una data o meno, a me quello che interessa sapere è che le cose funzionino
bene, a Fare Comune interessa sapere che le cose non ci siano dei rischi in questo caso per i ragazzi, in
questo caso addirittura per gli stessi amministratori perché se capita qualcosa non so come si poteva
evolvere. Quindi il punto è che queste interpellanze, noi spesso ci confrontiamo anche nelle varie
preconsiliari e negli incontri che facciamo in maniera settimanale, le facciamo proprio allo scopo di
migliorare, di dare un servizio a voi che governate, ai cittadini che poi ne subiscono nel bene e nel male le
conseguenze. Invece continuo a sentire, ad esempio prima l’Assessore Vampa dice bisogna informarsi bene e
non bisogna ascoltare la prima voce che arriva: mi pare che la questione del pulmino chiarisca in maniera
molto chiara questo aspetto. Non è che uno che arriva inventa qualcosa o giusto per dare fastidio a qualcun
altro, quindi io non scalpito. Io ragiono con il gruppo, ci confrontiamo, presentiamo delle cose nella speranza
che queste possano migliorar la situazione del nostro Comune e mi auguro che in futuro questa
collaborazione che io speravo che in questo anno, perché poi mi ricordo bene, anche senza leggere le parole
precise, il Sindaco parlava di spogliarsi della identità politica, parlava in alcuni casi quindi di un vento nuovo
che cambiava. Io ripeto questo vento spero che ci sia, questo vento nuovo che dovrebbe arrivare sul nostro
Comune io spero di vederlo. È chiaro che se poi mi ritrovo, leggo qui testualmente, su Facebook che il
Sindaco dice se le chiacchiere non fossero trasformate in energia potremo dare luce e calore agratis a tutto il
Comune, altro che fotovoltaico. L’Assessore Rossi risponde: allora facciamo un altro bando, il Comune di
Cartoceto intende trasformare in energia elettrica le quantità di chiacchiere, per usare un eufemismo, che
soprattutto i componenti simpatizzanti della lista Fare Comune stanno divulgando ultimamente nelle sedi
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
istituzionali e nei canali mediatici. Il criterio di assegnazione del presente bando di gara è al massimo rialzo
di, parafrasi chi la spara più grossa la vince. Evidentemente noi in campagna elettorale non l’abbiamo sparata
così grossa perché abbiamo perso, però credo che questo non sia un modo intelligente di confrontarsi. Io mi
auguro che da domani si possa iniziare un nuovo percorso. Qui non è questione che uno è contro l’altro o
siamo in guerra, non c’è nessuna guerra. Io credo che noi, tutti quanti pensiamo che in qualche maniera il
fatto che siamo di qua o siamo di là non cambia niente, lavoriamo affinché possiamo, ripeto, migliorare le
condizioni. È inutile attaccarsi alla lisca di pesce, lo so bene, ho due figli e penso che fino a lì se non sono
madre, sono padre e un minimo ci arrivo. Il punto non è quello. Vengo addirittura ancora più in soccorso, il
pangasio che noi abbiamo citato non è che tutti la pensano su questa materia alla stessa maniera, dirò di più
vi posso dare il documento se voi andate a leggere, adesso un attimo che lo trovo, su Altro Consumo
sostengono che per esempio non è così dannoso come alcune altre fonti dicono. Quindi vengo in vostro
soccorso in questo senso. Il punto è che noi ci chiediamo perché dobbiamo mangiare un pesce che viene dal
Vietnam quando abbiamo dei pesci che sono qui locali. Non sto ad entrare nel merito sulla questione che
chiaramente dietro un menu c’è un dietologo, io il menu ce l’avevo e quindi non è che avevamo bisogno di
essere imbeccati su questo aspetto, il punto è un altro e l’Assessore mi ha preceduto in questo senso: nel
vostro programma si parlava di un discorso di filiera alimentare, quindi noi stimoliamo questa cosa, perché
tra parentesi anche nel nostro programma, dirò di più proprio il 23 marzo sul Corriere della Sera si parlava di
questo aspetto in cui il giornalista, che adesso non ricordo il nome, comunque il concetto era: menu scolastici
a vantaggio della filiera corta. È questo il concetto che a noi interessa portare avanti, non è la questione di un
pesce piuttosto che di un altro. Ripeto, non è la questione di avere ragione o torto, questo è il punto. Penso di
aver espresso tutto, mi pare di non aver lasciato niente. Vi ringrazio.
SINDACO
Grazie, Donnini. Prendiamo atto di questo spirito di collaborazione. Noi lo auspichiamo da un anno
ormai, però quando fai le interpellanze dobbiamo pure rispondere e rispondiamo nei toni che si conviene,
come tu fai le interpellanze nei toni che si conviene. Poi voglio fare una scommessa, al di là del pangasio,
che poi tra l’altro è un pesce che io non ho mai utilizzato, figurati se lo darei, anzi mi meraviglio perché
continuano a metterlo nelle diete, però così evidentemente funziona, ma io prevedo che tra qualche mese non
sarà più il pangasio da mettere nelle mense, i prossimi appalti ci indicheranno salsicce di trota per i nostri
figli.
CONS. DONNINI
Io volevo solo dire che la collaborazione non è un qualcosa che avviene solo nell’interpellanza, è un
discorso continuo. Noi in 8-9 mesi, non so se in questo caso l’altra minoranza ci può dare una risposta
diversa, siamo stati convocati al di là del Consiglio Comunale una sola volta, se non erro, per una questione
legata a un discorso di carattere elettrico e via dicendo, è questo il punto. Secondo noi bisogna cambiare il
modo anche in questo senso. Collaborare significa confrontarsi, non è che qui dobbiamo alzare delle
palizzate perché così voi siete più bravi e noi meno e viceversa, a noi questo non interessa. Poi, ripeto, se voi
preferite lavorate in questo senso ne prendiamo atto, non c’è nessun problema. Grazie.
SINDACO
Prego. Ora rispondiamo alla interpellanza che chiede l’autorizzazione da parte della lista civica Fare
Comune di effettuare a titolo gratuito le registrazioni audio-visive. Premesso che l’autorizzazione del
Consiglio Comunale delle riprese video dell’attività consiliare sia da parte degli uffici di supporto alla
verbalizzazione del segretario comunale sia da parte dei Consiglieri, degli organi ufficiali di informazione,
dei cittadini che assistono alle sedute pubbliche è subordinata alla modifica del regolamento comunale sul
funzionamento dell’assemblea, con l’introduzione di una disciplina ad hoc (vedi nota recente
dell’Osservatorio del Viminale). Ritenuto da parte dell’attuale maggioranza di governo di non voler
demandare a rappresentanti della lista civica Fare Comune né il servizio di registrazione video di tutte le
sedute consiliari né la conseguente pubblicazione del file sul sito Fare Comune in quanto non costituiscono
soggetti giuridicamente riconosciuti ad assolvere tale funzione, ma di dover affidare a professionisti abilitati
le riprese; considerato che l’eventuale affidamento di tale servizio ad organi ufficiali di informazione per
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
mezzo di personale debitamente iscritto all’albo dello specifico settore comporterebbe un ulteriore aggravio
economico per il bilancio comunale; che la conseguente pubblicazione del file video sarebbe da rimandare
esclusivamente al sito internet istituzionale del Comune di Cartoceto e che allo stato attuale non consente né
una consultazione immediata e interattiva né una gestione dinamica e modulare. Per quanto sopra esposto
l’attuale maggioranza non intende ad oggi dare riscontro positivo alla relativa interpellanza presentata dal
gruppo consiliare Fare Comune, riservandosi però il diritto subordinato a disponibilità economica nel
bilancio comunale di valutare in itinere la possibilità di introdurre tale servizio per sedute consiliari con un
ordine del giorno di particolare rilevanza per la collettività, previa realizzazione di un nuovo sito internet
istituzionale del Comune di Cartoceto e affidamento del servizio a testate giornaliste, ovvero organi di
informazione ufficiali. La parola al Consigliere Donnini.
CONS. DONNINI
Questo è il classico caso della collaborazione di cui parlavo poc’anzi. Prima si diceva staremo attenti
agli sprechi e di questo ne siamo contenti. Fare Comune fa una proposta di dire cerchiamo di coinvolgere i
cittadini affinché in Consiglio Comunale non è oggi, ma da sempre, purtroppo non c’è una grossa
partecipazione per una serie di motivi che non stiamo qui ad elencare, quindi Fare Comune dice noi facciamo
le riprese, le riprese sono integrali e quindi non è che ci sono i tagli, non è che ci sono i montaggi, non è che
ci sono dei filtri, come noi prendiamo atto che c’è la registrazione del verbale e quindi la registrazione del
Consiglio Comunale credo che poi se uno per caso manipolasse penso che voi sareste i primi ad accorgevene
e quindi uno dice molto semplicemente riprendiamo la cosa, la mettiamo sul sito, nel frattempo siccome da
programma elettorale dovrete fare un nuovo sito, che è anche auspicabile, lo facciamo noi questo servizio.
Dirò di più, si possono fare i link, si può fare quello che volete, lo possiamo mandare anche sul sito del
Sindaco, quello che volete, non è un problema, il problema è fare partecipazione con i cittadini, cioè lavorare
insieme. Questo è il classico esempio di non collaborazione. Concluderei con una frase molto semplice, se
noi mettiamo insieme i nomi delle tre liste Uniti Insieme per Fare questo Comune è questo il punto vero, è
questa la sfida vera su cui dovremmo lavorare e non il fatto di dire non sei autorizzato o meno, perché
modificare un regolamento in questo senso non è che ci voglia. Qui chiedo lumi al segretario che io non sono
molto preparato in materia, però non credo che dovremo stravolgere completamente e credo che facciamo un
servizio alla collettività. Su questo aspetto purtroppo noi ci troveremo a dover fare una battaglia perché per
noi è fondamentale.
SINDACO
La ringrazio, Consigliere, io voglio ribadire che secondo noi le registrazioni video vanno garantite
perché siamo in una sessione di Consiglio Comunale e non in un talk-show, per cui quando l’affideremo
l’affideremo a dei professionisti.
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
4. Interrogazioni, interpellanze, mozioni e proposte di ordini del giorno.
SINDACO
Interrogazioni, interpellanze, mozioni e proposte di ordini del giorno. Interpellanza presentata da
Fare Comune: richiesta di fondi per la realizzazione corso d’inglese nelle scuole dell’infanzia di Cartoceto e
Lucrezia. “Noi della Lista Civica Fare Comune nel nostro programma elettorale mettevamo come punti saldi
la scuola e le politiche sociali. Oggi in qualità di minoranza siamo a ribadire quanto espresso sempre nei
nostri tavoli di discussione. Chiediamo alla Amministrazione a gran voce il contributo alle scuole
dell’infanzia per finanziare il corso d’inglese. Le scuole dell’infanzia del nostro Comune negli anni scorsi
hanno sempre ricevuto una somma stabilita per far sì che i bimbi che frequentavano le scuole materne di
Cartoceto e Lucrezia potessero usufruire di tale opportunità. L’anno scolastico precedente il progetto non è
stato finanziato in quanto il Comune era commissariato. Oggi ribadiamo a gran voce la voglia dei genitori di
poter avere il corso d’inglese, come lo è stato negli anni passati. L’orientamento della scuola è per un
accostamento sempre più precoce alla lingua straniera e le scuole materne che si attivano per introdurre una
delle lingue comunitarie diventano sempre più numerose, anche se rimangono complessivamente poche per
la mancanza spesso di fondi come succede nel nostro Comune. La filosofia di base della scuola materna
italiana pone il bambino al centro di qualsiasi intervento pedagogico. È il bambino stesso che giustifica
l’intervento. Ogni intervento è proposto per il bene del bambino (crescita cognitiva ed affettiva), ogni
intervento si costruisce su misura del bambino. La centralità fondamentale del bambino quindi non può
essere disattesa nell’elaborazione dei programmi di lingua straniera, nella misura in cui la scuola materna
mira a rendere i bambini consapevoli del mondo circostante e quindi anche del linguaggio verbale e dei
linguaggi in generale soprattutto nell’anno 2009-2010, anno della multiculturalità, il bambino è coinvolto in
un processo consapevolizzante, apprende in maniera naturale e induttiva attraverso esperienze concrete,
coinvolgenti e guidate che portano il bambino a scoprire, a notare, a capire e a fare. Il contatto con la lingua
straniera nella nostra materna, quindi, è costituito da un processo naturale che può portare anche a diversi
gradi di consapevolezza. Il bambino diventa nel suo piccolo cosciente della nuova lingua. Tutti sappiamo
quanto sia indispensabile oggi l’acquisizione della lingua inglese e quindi riteniamo fondamentale per i
nostri piccoli questa forma di investimento e di finanziamento anche perché si parla di somme piccole (500 €
a corso). Ricordiamo inoltre che da un sondaggio fatto sui genitori dei bambini frequentanti la scuola
dell’infanzia, la maggior parte delle famiglie è disposta ad autofinanziare il corso convinti della sua validità,
ma poiché alcune famiglie non dispongono di risorse economiche, visto anche il momento difficile che
riguarda il mondo del lavoro per non discriminare a nessuno si è ritenuto opportuno non autofinanziarlo.
Inoltre sarebbe interessante poter finanziare i corsi d’inglese fin dall’anno in corso 2009-2010 poiché i
programmi dell’istituto comprensivo Marco Polo di Lucrezia sono basati sulla multiculturalità, quale
migliore approccio?”. La risposta al prossimo Consiglio. Poi ci sono tre interpellanze presentate da Uniti per
Cartoceto. Vedo che Verdini è il primo firmatario per cui le espone.
CONS. VERDINI
La prima. “La ditta Coop Casa 2000 srl con concessione edilizia n. 70 del 26.3.1996 comparto B1 ha
realizzato un complesso edilizio in via Kennedy su due lati con relativi portici pedonali. Dal lato dei portici
vi sono al piano terra delle attività commerciali (parlo del Baby Park, della Cartolibreria, Dentista ecc.), nel
porticato opposto appartamenti abitati al piano terra. Spesso nel periodo primaverile ed estivo transitano a
piedi e talvolta con le bici persone estranee al condominio, violando palesemente la privacy e l’intimità
familiare soprattutto quando le finestre sono aperte. Si chiede di poter autorizzare i legittimi proprietari ad
intervenire installando barriere provvisorie (fioriere, reti ecc.) per impedire un indesiderabili andirivieni di
persone che recano un disagio indesiderato”. La seconda. “Pochi giorni orsono la Provincia ha realizzato un
intervento in via Sant’Anna, direzione Cartoceto Lucrezia, teso a regimentare le acque piovane che spesso
invadevano la strada provinciale denominata Sant’Anna. Giusto l’intervento con conseguente opera
realizzata, tuttavia contesto le modalità realizzatrici in special modo il cubo in cemento ubicato praticamente
a filo della carreggiata poiché è evidente il pericolo che può recare a qualsiasi veicolo ed autoveicolo che
transita in quel tratto. Si chiede di intervenire presso gli uffici competenti della Provincia affinché il pozzetto
di raccolta venga arretrato nel terreno circostante”. Terza: “chiediamo che in tempi celeri dato le favorevoli
condizioni climatiche in arrivo si prenda in considerazione l’installazione di giochi ed arredo nei parchi dei
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
seguenti quartieri: 1) parco Giovanni Pascoli, 2) parco Madre Teresa di Calcutta. È un’esigenza molto sentita
in quanto quartieri recentemente realizzati conseguentemente abitati da famiglie giovani con bambini in
tenera età, bisognosi di spazio verde per svagarsi e divertirsi al sicuro”.
SINDACO
Grazie. La risposta al prossimo Consiglio.
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
5.
Programma degli incarichi esterni di collaborazione autonoma.
SINDACO
Punto n. 5: programma degli incarichi esterni di collaborazione autonoma. La parola al direttore.
SEGRETARIO
Si tratta di un adempimento previsto dalla legge 244 che stabilisce che l’affidamento da parte degli
enti locali di incarichi di collaborazione autonoma, indipendentemente dall’oggetto della prestazione,
possono essere stipulati solo con riferimento alle attività istituzionali stabilite dalla legge o previste nel
programma approvato dall’organo consiliare. Ovviamente l’incarico deve avvenire nel rispetto del
regolamento che questa Amministrazione già ha approvato nel 2008 e che posso anticipare dovremo rivedere
in una prossima seduta del Consiglio perché a suo tempo è stato inviato alla Corte dei Conti e la Corte dei
Conti sta rivedendo tutti i regolamenti dei vari Comuni. Siccome erano quasi tutti sullo stesso andazzo, i
rilievi che hanno fatto agli altri molto probabilmente li faranno anche a noi e quindi molto probabilmente
dovremo fare in Consiglio la deliberazione relativa agli indirizzi per gli incarichi. Questa deliberazione,
comunque, oltre che un programma, è comunque un atto che definisce gli ambiti nei quali possono avere
luogo queste collaborazioni o consulenze. Cito quelle che possono essere le materie nelle quali possono
manifestarsi le esigenze: quello degli appalti per i servizi di collaborazione e consulenza per la gestione delle
procedure di affidamento, nel contenzioso per l’assistenza e consulenza legale, patrocinio giudiziale e
nomina consulenti tecnici di parte; nel settore dei tributi per l’assistenza e consulenza per le certificazioni,
ricorsi e dichiarazioni fiscali; per quanto riguarda la gestione del patrimonio potrebbero nascere necessità di
collaborazione per provvedimenti di valorizzazione, oltre che di alienazione per relazioni di stima,
frazionamenti, accatastamenti e altri pratiche presso la agenzia del territorio e inoltre per gli inventari i conti
patrimoniali; nel settore della manutenzione dei fabbricati le attività previste sono quelle del rinnovo dei
certificati di prevenzioni incendi, collaudo impianti, verifiche strutturali e collaudi statici (l’ufficio non può
fare), rilievi topografici e pratiche catastali; nei lavori pubblici: attività di supporto alla progettazione,
direzione lavori e collaudi quando le prestazioni non possono essere rese dall’ufficio tecnico comunale;
nell’urbanistica sempre attività di supporto per le problematiche complesse, comunque connesse a permessi
di costruire per gli aspetti paesaggistici all’interno dei piani e per gli aspetti legati alla progettazione, quindi
anche i piani particolareggiati e la redazione di varianti urbanistiche; nei servizi sociali potrebbe nascere
l’esigenza di dare incarichi a figure specialistiche quali psicologi, medici specialisti e assistenti sociali ecc.;
nei servizi culturali gli incarichi di relatore nei convegni e corsi, così come gli incarichi di addetto stampa e
di direttore responsabile per le pubblicazioni del Comune (adesso mi viene in mente, se ne è parlato finora,
quello di organizzazione di un sito internet, rientra in queste cose) e nella sicurezza del lavoro ovviamente
corsi di formazione, consulenza, elaborazione piani di prevenzione e protezione per quanto riguarda tutto il
settore della sicurezza del lavoro. È un programma che ovviamente ha un suo limite che deve essere indicato
nel bilancio ed è stato indicato nella misura dell’1,3% della spesa corrente, ma pensiamo visto l’andamento
degli incarichi effettuati negli altri anni di cavarcela con molto meno, anzi se è possibile con niente.
SINDACO
Grazie, Segretario. Chi vuole la parola? Passiamo alla votazione.
VOTAZIONE
FAVOREVOLI: Unanimità
CONTRARI:
ASTENUTI:
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
6.
Approvazione Piano Finanziario Tariffa Igiene Ambientale (T.I.A.) – Anno 2010.
SINDACO
Punto n. 6: approvazione Piano Finanziario Tariffa Igiene Ambientale (T.I.A.) – Anno 2010. ... (intervento
fuori microfono) allora punto n. 7.
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
7.
Approvazione del Regolamento generale delle entrate tributarie e patrimoniali.
SINDACO
Approvazione del Regolamento generale delle entrate tributarie e patrimoniali. La parola al direttore.
SEGRETARIO
Il regolamento proposto non è un regolamento che il Comune di Cartoceto non aveva. Si tratta
soltanto di un nuovo testo che è adeguato alle norme soprattutto alla legge 296 che ha disciplinato
diversamente la materia. Il regolamento disciplina tutte le entrate, sia quelle tributarie che quelle patrimoniali
dell’ente e prevede tutta una serie di norme che ora vado a illustrare non dettagliatamente perché altrimenti
dovrei leggere tutto il regolamento. L’articolo 1 riguarda l’oggetto e la finalità. Come dicevo riguarda il
regolamento tutte le entrate proprie dell’ente ed è finalizzato a garantire il buon andamento dell’attività del
Comune quale soggetto attivo del tributo o comunque della imposizione. Nell’articolo 2 abbiamo la
definizione delle entrate del Comune che appunto riguarda sia le entrate tributarie che quelle patrimoniali,
fermo restando come dice l’articolo 3 che per ogni entrata, e questo è già previsto, dovrà essere dotato un
apposito regolamento che disciplina nel dettaglio il singolo introito. Quindi, l’articolo 4 disciplina e prevede
il procedimento di determinazione delle aliquote e delle tariffe, quindi c’è un collegamento e un rinvio al
bilancio sia per quanto riguarda le entrate tributarie sia per quanto riguarda gli altri proventi e le entrate
extratributarie, con il criterio che qualora il Consiglio non adotti le nuove aliquote valgono quelle in vigore
nell’anno precedente. Poi l’articolo 5 prevede che il Consiglio Comunale disciplina l’ipotesi di agevolazione
e di riduzione o esenzione per le varie entrate, che devono essere sempre attivabili a istanza dei soggetti
beneficiari ovviamente e prevede anche la presentazione della documentazione necessaria per usufruire di
queste agevolazioni, riduzioni ed esenzioni in generale, fermo restando che ogni regolamento prevede poi
quali sono le modalità da seguire. I soggetti responsabili delle entrate sono (articolo 6) i funzionari
responsabili del tributo per le entrate tributarie e per le altre entrate i responsabili del settore, quindi sia per i
servizi sociali, per le entrate relative all’ufficio tecnico ecc. Il Sindaco designa per ciascuna entrata di
competenza dell’ente il funzionario. Il funzionario cura tutte le operazioni utili all’acquisizione dell’entrata e
quindi compresa l’attività istruttoria. Così come l’articolo 7 prevede l’attività di verifica e di controllo per
quanto sia possibile per verificare che quanto corrisposto corrisponda effettivamente a parametri di capacità
contributiva di utilizzo, godimento dei beni o dei servizi. Poi il controllo si estende ai versamenti effettuati e
prevede la possibilità di instaurare un’istruttoria in collaborazione con il contribuente nel caso servano
chiarimenti o ulteriori elementi di giudizio per l’imposizione. I regolamenti in particolare possono prevedere
compensi speciali al personale, così come ha deliberato il Comune di Cartoceto per quanto riguarda l’ICI,
che partecipa all’attività di verifica, di applicazione dei tributi ecc. I rapporti con il contribuente, qui viene
recepito (art. 8) quello che è lo statuto del contribuente. Devono essere formati i criteri di collaborazione,
semplificazione e trasparenza e pubblicità. Tutti gli atti relativi ai tributi devono essere messi a disposizione
dei contribuenti ed è previsto il collegamento con gli altri enti della pubblica amministrazione per
l’acquisizione di altre informazioni. L’attività di liquidazione delle entrate deve essere ispirata a principi di
semplificazione, pubblicità e trasparenza, tutti gli atti devono essere motivati e quindi notificati. L’attività di
accertamento e rettifica delle entrate tributarie e patrimoniali, l’accertamento deve essere notificato mediante
atto nel quale devono essere indicati tutti gli elementi che costituiscono il presupposto dell’imposta.
Nell’articolo 11 sono previste le somme di riscossione, che sono praticamente ispirate tutte dalla legge, sono
previsti il versamento diretto, il versamento tramite conto corrente postale ecc. ecc. Un articolo che è nuovo
rispetto, mi pare, a quello che avevamo riguarda l’articolo 12 la sospensione della dilazione e rateizzazione
dei versamenti. È prevista la dilazione e la rateizzazione nei casi di difficoltà finanziaria, con alcune
precisazioni: la rata minima non deve essere inferiore a 50 € e poi sono previste rate bimestrali per la durata
massima di 24 mesi e per somme complessivamente inferiori a 3.000 €. Nei casi di importi superiori a 5.000
€ deve essere presentato una polizza fideiussoria, una fideiussione bancaria. Non devono esserci morosità
relative a precedenti rateizzazioni. La rateizzazione viene revocata nel caso di mancato pagamento e c’è
l’applicazione degli interessi legali. Per quanto riguarda i rimborsi, i rimborsi si effettuano previa istanzia del
contribuente. È prevista la compensazione con altri tributi nel caso che il contribuenti abbia un credito nei
confronti del Comune e anche qui sono previsti gli interessi anche per le somme a rimborso, nella stessa
misura e quindi l’aggio legale vigente nel tempo. L’ultimo titolo è il titolo IV e riguarda le sanzioni, i
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
contenziosi e gli strumenti deflativi e cioè per evitare il sorgere di contenzioso e le spese di notifica. Poi si
passa all’applicazione dell’istituto dell’autotutela che praticamente consiste nell’annullamento da parte della
Pubblica Amministrazione di un atto che viene riconosciuto affetto da una questione di illegittimità e
infondatezza. Le ipotesi di annullamento d’ufficio sono nei casi in cui si verificano quando c’è un errore di
persone, un errore logico di calcolo, un errore sul presupposto del tributo, la doppia imposizione, l’errore
materiale del contribuente facilmente riconoscibile ecc. Non si può fare l’annullamento quando esiste una
sentenza passata in giudicato favorevole alla Amministrazione. Poi per quanto riguarda il procedimento
dell’autotutela, l’art. 25, sia nel caso del dirigente o di accoglimento deve essere comunicato all’interessato.
In ogni caso anche qui l’annullamento degli atti comporta la restituzione al contribuente delle somme
indebitamente corrisposte dal soggetto obbligato. L’articolo 26 disciplina la decorrenza e norme varie e quali
e questo nuovo regolamento sostituisce tutte le norme precedentemente adottate. Ripeto, si tratta di un
regolamento nuovo che sostituisce quello precedente.
SINDACO
Grazie, Segretario. Chi vuole la parola?
CONS. BALDARELLI
Ringrazio anche io il Segretario per la valutazione che ha fatto. Ho solo alcuni punti per i quali
chiedo una delucidazione. Ci sono previste nel regolamento le possibilità di delega a strutture specializzate
per la riscossione dei contributi. Può citarmi il titolo?
SEGRETARIO
È quando si parla di soggetti responsabili delle entrate. ... (fuori microfono)
CONS. BALDARELLI
Quindi strutture specializzate esterne al Comune attraverso avvisi pubblici possono essere delegate.
SEGRETARIO
... (intervento fuori microfono)
CONS. BALDARELLI
E l’altro punto è l’articolo 12, quando parla di sospensione, dilazione e rateizzazione dei versamenti
in questo caso trattandosi di sospensione per categorie di contribuenti chiederei che sia prevista, oggetto
quindi di privacy, una deliberazione del Consiglio Comunale al posto della Giunta Comunale.
SEGRETARIO
Nel primo comma...
CONS. BALDARELLI
Parla con deliberazione della “Giunta Comunale”, in quel caso preferirei la dicitura “Consiglio
Comunale”.
SEGRETARIO
Anche nel caso di sospensione e dilazione?
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
CONS. BALDARELLI
No, nel caso di determinate categorie di contribuenti possono situazione di disagio economico
individuato con criteri precisati nella deliberazione medesima, se decidiamo di assumere una sospensione per
una categoria, paradossalmente commercianti, agricoltori eccetera avrebbe secondo me rilievo fosse il
Consiglio Comunale a stabilirlo.
SEGRETARIO
Quando si parla di categorie.
CONS. BALDARELLI
Non soggetti ... privacy. Se sono soggetti o si fa in seduta segreta ...
SEGRETARIO
... (intervento fuori microfono)
CONS. BALDARELLI
Bisognerebbe distinguere tra categorie e soggetti, perché la categoria può essere oggetto di una
deliberazione di Consiglio Comunale, il soggetto mi rendo conto che può essere oggetto di privacy e quindi
in quel caso va anche bene la deliberazione della Giunta Comunale, sempre naturalmente in un quadro
generale e non ad personam.
SINDACO
Io penso che si possano accogliere queste modifiche. Segretario, due votazioni per questo?
SEGRETARIO
No, si può votare complessivamente con la proposta del Consigliere Baldarelli che riguarda
esclusivamente l’articolo 12, primo comma ... (fuori microfono)
CONS. ...
Volevo fare una proposta perché a tutti gli effetti si tratta di un emendamento e quindi palesare
ufficialmente l’emendamento ed esprimere una votazione in questo senso e poi successivamente la votazione
sulla delibera.
SINDACO
Va bene così per noi. Allora votazione all’emendamento di Baldarelli, favorevoli?
VOTAZIONE
FAVOREVOLI:
CONTRARI: 0
ASTENUTI: 1 (Bartoli)
SINDACO
Seconda votazione.
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
VOTAZIONE
FAVOREVOLI:
CONTRARI: 0
ASTENUTI: 1 (Bartoli)
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
8.
Approvazione programma triennale (2010-2012) ed elenco annuale dei lavori pubblici di cui al
D.Lgs. n. 163/06.
SINDACO
Punto 8: approvazione programma triennale ed elenco annuale dei lavori pubblici di cui al D.Lgs.
n.163/06.
ASS. ROSSI
Con delibera della Giunta Comunale dell’ottobre 2009 veniva adottato il programma triennale ed
elenco annuale dei lavori da realizzare nel triennio 2010-2012. Prima della fase dell’approvazione si rende
necessario per problemi di bilancio apportare alcuni adeguamenti al programma triennale ed elenco annuale.
L’adeguamento del programma consiste nella cancellazione dei lavori di sistemazione stradale anno 2010 per
l’importo di € 100.000, nello spostamento al secondo anno dei lavori di realizzazione parcheggi area ex
PEEP del capoluogo dell’importo di € 150.000 previsti nell’elenco annuale, nell’inserimento nell’elenco
annuale dei lavori di manutenzione straordinaria di fabbricati per l’importo di € 463.000 circa. Si propone di
procedere alla approvazione dei lavori sopra descritti ed includere nell’elenco annuale 2010, inoltre di
approvare il programma triennale ed elenco annuale dei lavori pubblici da realizzare nel triennio 2010-2012
e di rendere immediatamente eseguibile la presente deliberazione ai sensi dell’articolo 134, 4 comma, del
decreto legislativo. Il parere favorevole del responsabile Nasoni Giancarlo, abbiamo anche la ragione
descritta che dice: l’intervento in oggetto previsto per l’anno in corso consiste nell’esecuzione di quelle opere
e modifiche necessarie al risanamento e sostituzione anche di parti strutturali degli edifici, nonché alla
realizzazione di integrazione dei servizi igienico sanitari e tecnologici. Tali interventi sono necessari al fine
di migliorare la funzionalità dell’uso ordinario degli immobili. Gli immobili interessati facenti parte del
patrimonio comunale sono l’edificio detto Palazzo Marcolini nel centro storico, l’edificio residenziale in via
Mombaroccese ed alcuni alloggi residenziali nel capoluogo. Un tale intervento di manutenzione e restauro e
recupero di tali fabbricati porterebbe ad una più razionale gestione e funzionalità del patrimonio stesso.
Stima sommaria dei costi € 463.137, a cui si farà fronte con la vendita di parte del presente patrimonio
comunale abitativo. Le risorse disponibili nel primo anno totali sono 974.656 € circa, nel secondo anno sono
694.000 € circa, nel terzo anno 910.000 € circa per un totale di 2.572.000 € circa. Poi andando a vedere la
descrizione dell’intervento che si andrà a fare nel primo anno si pensa alla realizzazione di nuovi percorsi
pedonali a Lucrezia per un importo di 361.000 €, poi il restauro del Teatro Comunale per 150.000 €. Al
secondo anno la sistemazione della viabilità urbana per 258.000 €, la sistemazione delle strade comunali per
il secondo anno 100.000 € circa. Poi passando al terzo anno la costruzione del centro sociale per anziani per
un totale di 150.000 €, la realizzazione del polo scolastico I stralcio 600.000 €, poi il rivestimento delle mura
urbiche 160.000 €. Le spese del primo anno comportano 974.656 €, il secondo anno 694.000 € e il terzo anno
910.000 €. Questo è ciò che è previsto.
SINDACO
Grazie, Assessore. Chi vuole la parola?
CONS. BALDARELLI
Ci sono alcune valutazioni che noi abbiamo già fatto, Assessore, per il piano triennale già nei
precedenti Consigli Comunali. Indubbiamente abbiamo compreso anche la buona volontà
dell’Amministrazione, però ci rendiamo conto che usando un linguaggio semplice tra il dire e il fare, anche
se lontano da Cartoceto, c’è di mezzo il mare, cioè oggettivamente tra il dire e il fare c’è una difficoltà
finanziaria che oggettivamente coinvolge questa Amministrazione così come anche le altre Amministrazioni.
Indubbiamente magari poi ci tornerò nella discussione che noi faremo sul bilancio, forse sarebbe anche
opportuno approvare un ordine del giorno contro il patto di stabilità che di fatto condiziona fortemente anche
le possibilità del Comune di contrarre mutui, quindi di intervenire in maniera molto più attiva sulla
opportunità di investimenti perché mi rendo oggettivamente conto che comunque al di là della diversa
collocazione di orientamento ideale a cui noi facciamo riferimento l’ente locale ha bisogno delle risorse per
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
poter rispondere agli interessi generali dei cittadini, oggettivamente quindi voi vi trovate in una condizione di
forte difficoltà, in parte le entrate sono venute meno e in parte anche a condizioni oggettive di limiti che
vengono posti anche dalla legge finanziaria e quindi oggettivamente questo vi condiziona fortemente. Detto
questo, il fare precisamente scritto nel vostro piano di investimenti e anche nel vostro bilancio di quest’anno
sostanzialmente le prime opere che oggettivamente sono a disposizione, pur se riusciremo anche qui a fare
un ragionamento sulla possibilità di rientrare nel patto, quello dell’intervento a Lucrezia dei viali pedonali e
l’altro previsto per quanto riguarda in quota il recupero del teatro. Poi magari vorrei capire un po’ di più
come è articolato questo, perché dal bilancio non si evince l’articolazione dell’investimento e di che cosa è
oggetto il progetto e qual è la competenza che dovrebbe essere a carico degli altri enti proponenti il
finanziamento del recupero del teatro, cosa peraltro importante, però riesco solo a verificare le poste generali
e non so la portata generale del progetto, chiedo a questo punto all’Assessore alla cultura e al Sindaco in che
modo è previsto l’intervento generale sul teatro. Quindi oggettivamente questi sono i due elementi che sono
plausibili e rientrano nell’opportunità che noi abbiamo in questo anno. L’altro piano generale degli
investimenti sono legati all’opportunità di cogliere alcuni segni che io credo siano giusti, quelli delle
alienazioni che sono previste nel piano del bilancio, che in parte sono vincolate o che comunque vanno
affrontate anche da un punto di vista giuridico i temi del vincolo e l’altra parte riguarda la possibilità di
utilizzare, come hanno fatto altri enti locali, le alienazioni dei diritti di superficie o di frustoli di terreno sugli
investimenti o sulle opere pubbliche che si intendono realizzare, cosa peraltro che ritengo corretta, puntuale e
quindi se quello può essere utile per fare interventi di carattere ordinario e straordinario, oppure degli
investimenti che possono dare un contributo all’esigenza dei lavori ben venga, però mi rendo conto che c’è
questa condizione per cui navighiamo in questa condizione e vedremo magari se si possono superare queste
difficoltà. Al momento quindi esprimiamo un voto contro sul piano, però perché l’orientamento non è
pregiudiziale ma perché ci rendiamo conto che oggettivamente queste sono le condizioni oggettive e voi
dovete in qualche modo avere sulle vostre spalle questa responsabilità, è un po’ questa croce che vi dovete
portare, non per colpa vostra, ma anche per colpa del governo nazionale che vi condiziona fortemente.
SINDACO
Grazie, Consigliere Baldarelli. Qualcun altro vuole la parola?
CONS. VERDINI
Io voglio partire dall’esposizione dell’Assessore Conti quando diceva e alludeva alle cifre circa
l’investimento annuale e triennale sul quale si dovrebbe impegnare l’Amministrazione Comunale alla luce
anche delle difficoltà congiunturali, oggettive che incontra la finanza locale in rapporto alle disposizioni del
governo centrale. Io se non ci fosse stato quel circa che alludeva Conti avrei detto va bene, potrei anche
magari sottoscrivere, è un programma minimale perché parliamo di programmi minimali rispetto a quelli che
sono stati per qualche anno, quando magari le vacche erano più grasse, il latte più abbondante, parlavamo di
gran lunga di entità superiori a queste di cui stiamo parlando ora riguardo agli investimenti annuali e triennali
che poi sostanzialmente sono stati colti come obiettivi. Però quel circa mi dà lo spunto perché non è sicura la
maggioranza e tanto più siamo meno sicuri noi della opposizione. A parte le priorità, perché non ho capito
bene qual è il filo conduttore, la logica, qual è il faro che illumina le scelte dell’Amministrazione Comunale,
non ho capito, ma comunque va bene, accantoniamo pure anche questo aspetto che non è secondario,
diciamo che su un punto visto che c’è l’approvazione della Regione Marche per tramite della Provincia di un
mutuo con un contributo per l’abbattimento degli interessi relativo al finanziamento di 361.000 € che
riguarda i percorsi pedonali lungo la Flaminia nel tratto che va dal distributore API fino all’incrocio con via
Casello e quindi se tutto va bene si potrebbe attivare quel mutuo. Se tutto va bene perché praticamente senza
la alienazione di un patrimonio di cui dispone il Comune, tra cui le case popolari, il riscatto del diritto di
superficie in diritto di proprietà per le abitazioni in area PEEP e senza la vendita di alcuni frustoli di terreni
che sono residui di alcune lottizzazioni chiaramente io penso che non si possa fare nessun tipo di
investimento per l’anno corrente. Quindi ci viene sottoposto un piano annuale e un piano triennale delle
opere pubbliche sia pure minimale e quindi consapevole delle difficoltà, dovute al rispetto del patto di
stabilità penso che non ci sia e grava su questa impostazione e su questa scelta che stasera siamo chiamati ad
operare un grosso punto interrogativo, perché appunto siamo alla fine nel mese di marzo e domani comincia
un altro mese e sostanzialmente l’Amministrazione per realizzare quei 900.000 € circa dell’anno corrente più
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
le voci degli anni successivi, parliamo dell’anno finanziario corrente e quindi di un programma annuale,
praticamente dovrebbe mettere in moto tutte le procedure per alienare parte o in toto del patrimonio
mobiliare e immobiliare del nostro Comune, realizzare poi, ammesso che troviamo sul mercato soggetti
interessati all’acquisto, reperire quelle risorse e fare atti conseguenti con le procedure appaltanti, inizio lavori
eccetera. Io penso che per il 2010 non si fa nulla, conoscendo un po’ l’Amministrazione pubblica, credo che
per l’anno 2010 non si faccia nulla di quello che è detto qui, però se ci saranno un po’ di risorse per fare
piccoli interventi che riguardano il miglioramento e la situazione viaria, la rete stradale e così via del nostro
Comune ma non questi investimenti di cui si faceva menzione. Quindi il gruppo di Uniti per Cartoceto vota
contro al piano annuale e il piano triennale degli investimenti perché non è credibile.
SINDACO
Grazie. Posso rispondere a Verdini? L’osservazione di Verdini mi lascia alquanto sconcertata. Ha
ragione che questo è un anno di difficoltà, in cui il patto di stabilità e altri parametri a cui i bilanci comunali
si devono attenere vincolano tantissimo la spesa, ma quando si fa riferimento ai 361.519,83 € per la
realizzazione dei nuovi percorsi pedonali e mi si dice che è bene prendere questo finanziamento che ha
l’abbattimento d’interessi, è un finanziamento regionale, quando lui stesso da amministratore aveva fatto la
richiesta ben tre anni fa e quando lui dice c’era burro l’aveva accantonato e in questo momento
l’Amministrazione sta facendo uno sforzo incredibile per recuperare quel contributo che da risposta della
Provincia ci è stato detto che sono scaduti i termini, per cui abbiamo fatto una nota al dirigente in cui
dicevamo che il Comune è stato commissariato e per prendere il mutuo, Verdini ti ricordo, in qualità di
amministratore bisogna sempre presentare un progetto esecutivo, progetto esecutivo che dovremo elaborare
in questo momento. Chi altri vuole la parola? Passiamo alla votazione.
VOTAZIONE
FAVOREVOLI:
CONTRARI: 5 (Donnini, Baldarelli, Cinotti, Berluti, Verdini)
ASTENUTI:
VOTAZIONE immediata esecutività
FAVOREVOLI:
CONTRARI: 4 (Baldarelli, Cinotti, Berluti, Verdini)
ASTENUTI:
SINDACO
È uscito nel frattempo Donnini che non ha partecipato alla seconda votazione.
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
9.
Determinazione quantità e qualità di aree e fabbricati da destinare alla residenza, alle attività
produttive e terziarie che potranno essere cedute in proprietà e in diritto di superficie.
SINDACO
Punto n. 9: determinazione quantità e qualità di aree e fabbricati da destinare alla residenza, alle
attività produttive e terziarie che potranno essere cedute in proprietà e in diritto di superficie. Questo è un
adempimento obbligatorio che si fa tutti gli anni in occasione del bilancio, è una ricognizione che l’ufficio, il
responsabile dell’UTC fa in Comune. Nella ricognizione noi abbiamo delle aree comprese nel comparto
PEEP disponibili nella lottizzazione residenziale comparto GHM e precisamente il lotto B4 di mq 1.543,75
in proprietà ad un prezzo di € 93.832 e il lotto B2 di mq 975,33 in diritto di superficie per un prezzo di €
52.000. Vista la legge n. 167/62 e successive modificazioni ed integrazioni che disciplina per favorire la
acquisizione di aree fabbricabili per l’edilizia economica e popolare, visto anche la legge n. 865/71 e
successive modificazioni e integrazioni, norme per l’edilizia residenziale; vista la legge 5/8/78 n. 457 e
successive modificazioni e integrazioni, norme per l’edilizia residenziale, si propone di verificare come da
prospetto seguente che forma parte integrante e sostanziale della presente deliberazione la situazione di fatto
in cui si trova questo Comune in ordine alla disponibilità di aree e di fabbricati così come previsto dall’art.
14 della legge 26.4.83 n. 131, art. 172 del decreto lgs. 18.8.2000 n. 267. Come vi ho letto prima il lotto B4 e
il lotto B2, di stabilire per ciascun tipo di area o di fabbricato il prezzo di cessione indicato in corrispondenza
di ciascuno nel prospetto di cui al precedente punto allegato alla presente; di stabilire che copia della
presente deliberazione sarà allegata al bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2010. Chi vuole la
parola? Passiamo alla votazione.
VOTAZIONE
FAVOREVOLI:
CONTRARI:
ASTENUTI: 5 (Donnini, Baldarelli, Cinotti, Berluti, Verdini)
VOTAZIONE immediata esecutività
FAVOREVOLI:
CONTRARI:
ASTENUTI: 5 (Donnini, Baldarelli, Cinotti, Berluti, Verdini)
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
10.
Approvazione del Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari.
SINDACO
Approvazione del Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari. Premesso che il decreto legge
n. 112 del 25.6.2008 convertito in legge n. 133 del 6.8.2008; che l’articolo 58 comma 1 prevede che per
procedere al riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di Regioni, Province, Comuni ed
altri enti locali ciascun ente con delibera dell’organo di governo individua, redigendo apposito elenco sulla
base e nei limiti della documentazione esistente presso i propri archivi ed uffici, i singoli beni immobili
ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali,
suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione, redigendo il piano delle alienazioni e valorizzazioni
immobiliari da allegare al bilancio di previsione. Il successivo comma 2 prevede che l’inserimento degli
immobili nel piano ne determina la conseguente classificazione come patrimonio disponibile e ne dispone
espressamente la destinazione urbanistica. La deliberazione del Consiglio Comunale di approvazione del
piano delle alienazioni e valorizzazioni costituisce variante allo strumento urbanistico generale. Tale variante
in quanto relativa ai singoli immobili non necessita di verifiche di conformità agli eventuali atti di
pianificazione sovraordinata di competenza delle province e delle regioni. La verifica di conformità è
comunque richiesta e deve essere effettuata entro il termine perentorio di 30 giorni dalla data di ricevimento
della richiesta nei casi di varianti relative a terreni classificati come agricoli dallo strumento urbanistico
generale vigente, ovvero nei casi che comportano variazioni volumetriche superiori al 10% dei volumi
previsti dal medesimo strumento urbanistico. Considerato che il competente settore tecnico ha attivato una
procedura di ricognizione del patrimonio dell’ente sulla base della documentazione presente negli archivi e
negli uffici predisponendo un elenco di immobili, terreni e fabbricati suscettibili di valorizzazione e/o
dismissione non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali. Rilevato che l’elenco degli immobili
sarà pubblicato sul sito internet e all’albo pretorio del Comune di Cartoceto per un periodo di 90 giorni; che
la pubblicazione nelle forme suddette ha effetto dichiarativo della proprietà in assenza di precedenti
trascrizioni e procedure; che gli effetti previsti dall’art. 2644 del Codice Civile nonché effetti sostitutivi
dell’iscrizione del bene in catasto. Considerato inoltre che la disciplina sulla valorizzazione e utilizzazione ai
fini economici dei beni immobili tramite concessione o locazione ai sensi dell’articolo 3 bis del decreto
legislativo 351/2001 prevista per lo stato si estende anche ai beni immobili inclusi nell’elenco approvato con
il presente provvedimento, che è possibile conferire i beni immobili anche residenziali a fondi comuni di
investimento immobiliare, ovvero promuoverne la costituzione in base alle disposizioni contenute
all’articolo 4 e seguenti del decreto legislativo 351/2001, propone di approvare il piano delle alienazioni e
valorizzazioni immobiliari comprendente immobili di proprietà comunale e non strumentali all’esercizio
delle funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione o alienazione, costituisce parte integrante e
sostanziale del presente provvedimento. Vi vado a dire quelle che sono state oggetto di verifica e che sono
entrate nel piano delle alienazioni. Sono tutte le aree edificabili: Lucrezia via Tevere, foglio 23 mappale 436,
zona produttiva D1 di completamento, area edificabile Lucrezia via della Liberazione, foglio 12 mappale 79
e mappale 115, zona M di conservazione volumetrica, tutte le aree PEEP di via del Giardino comparto O, via
Maritain comparto N, via Kennedy e via Martin Luther King comparto D, via Kennedy comparto C, via della
Repubblica comparto GHM, via Maritain comparto N, via Marche comparto I, via Maritain comparto N, via
Kennedy comparto N e gli alloggi ERP in via Mazzini, foglio 17 mappale 455, via Mazzini foglio 17
mappale 455 sub 1 e sub 2, Cartoceto via dell’Ospedale foglio 17 mappale 270 sub 8, Cartoceto via
Marcolini foglio 17 mappale 271 sub 3 e sub 4, Cartoceto via Marcolini foglio 17, mappale 271 sub 3 e sub
4, Cartoceto via dell’Ospedale foglio 17, mappale 271 sub 6, Cartoceto via dell’Ospedale foglio 17, mappale
271, sub 5, Cartoceto via dell’Ospedale foglio 17, mappale 279 sub 7. Naturalmente questo piano è stato
fatto per individuare quelle che possono essere sia delle aree come le aree PEEP da riscattare, sia frustoli di
aree di risulta che potrebbero uscire fuori da frazionamenti e sia per questi otto alloggi ERP di cui c’è una
richiesta in Comune depositata da diversi anni, una richiesta di acquisizione. Chi vuole la parola?
CONS. BERLUTI
Una precisazione sugli eventuali introiti di queste vendite, perché come poi leggeremo mi pare anche
nel capitolo del bilancio sono vincolate le somme che deriveranno dall’acquisizione e dalle alienazioni,
volevo chiedere non ho letto niente nel piano triennale perché potrebbero anche costituire elemento
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
urbanistico, perché se io vendo case popolari e ricostruisco case popolari, credo che lo debba contemperare
un piano pluriennale, triennale delle opere, però volevo chiedere visto che sono anche in previsione, nel
bilancio di previsione, una voce cospicua del bilancio di entrata volevo chiedere come eventualmente lei
intende spendere queste somme, come il Comune intende investirle. Grazie.
SINDACO
Prego. Nel bilancio di previsione, se lei l’ha letto, vedrà sicuramente che la cifra che si ricaverà
eventualmente dalla vendita delle case è vincolata ed è vincolata per alloggi. Se va a vedere anche nel piano
triennale c’è scritto manutenzione, perché possiamo acquistare oppure fare manutenzioni su stabili del
Comune. È logico, c’è scritto qui in delibera, che l’alienazione di questi alloggi, le risorse di questi alloggi
andranno naturalmente per altri alloggi.
CONS. BALDARELLI
Anche io analogamente al Consigliere che mi ha preceduto avevo necessità di un chiarimento in
questo senso, soprattutto per gli otto fabbricati che sono a Cartoceto, da via Mazzini a via dell’Ospedale, cioè
quelli che sono stati elencati e proporrei però anche un emendamento al punto 2 bis: di dare atto che i
proventi delle alienazioni di cui all’allegato piano per ciò che attiene gli edifici residenziale pubblica
rimangono vincolati ai fini abitativi residenziale pubblica in interventi di recupero all’interno del centro
storico di Cartoceto, così come sono vincolati, sono stati realizzati dentro il centro storico di Cartoceto e
rimanga questo vincolo.
SINDACO
Vogliamo prendere due minuti e parliamo per ... Due minuti di pausa per decidere su questa
proposta. (pausa) Ritengo che la proposta che Baldarelli fa inizialmente l’aveva fatta e io avevo capito il
centro storico e non la ritenevo una gran bella proposta perché per chi si pone come obiettivo di rivalutare
Cartoceto dal punto di vista turistico creare degli alloggi PEEP nel centro storico significa creare un ghetto
che io personalmente vorrei evitare, perché sappiamo poi come vengono assegnati, chi ci va e quindi
sicuramente in questo modo non si dà una mano ai cartocetani né si valorizza il paese. Se è fuori dalle mura
del centro storico per me una casa vale l’altra, sia a Lucrezia che a Cartoceto, non è questo il problema, per
cui dipenderà se le alienazioni avverranno come noi ci auspichiamo andremo ad acquistare e se è possibile
anche ad investire anche a Cartoceto, la possibilità di un PEEP all’esterno però delle mura del centro storico
e se ciò non fosse possibile perché Baldarelli sa benissimo che un’area in cui sono previsti alloggi PEEP non
partirà né oggi né domani se non si risolve un problema urbanistico dividendola in lotti, perché c’è il
proprietario che è al centro della lottizzazione che non vuole partire per cui se si verificherà l’eventualità a
Cartoceto si può anche investire in un PEEP. Non saranno tempi brevi.
CONS. BALDARELLI
Io penso che ci sia una sottovalutazione invece da parte del ragionamento che lei ha fatto sul fatto
che nel centro storico di Cartoceto gli interventi di edilizia residenziale pubblica nel tempo invece dal mio
punto di vista hanno assunto un valore, nel senso che hanno permesso di ridare una sua identità, una
vivibilità e anche il recupero di una residenziale all’interno del centro storico che negli anni ha subito anche
un forte degrado. Oggettivamente dopo una lettura anche approssimativa possiamo dire che in questi ultimi
anni non sono intervenuti con grandi interventi di recupero nel centro storico, per cui oggettivamente ci sono
ancora le condizioni per avanzare una fase di recupero. Visto che l’edilizia sostanzialmente residenziale
privata è in forte difficoltà, che comunque si trova in una condizione di difficoltà non solo a Cartoceto ma
anche ad altri livelli, è caduta anche la domanda di edilizia di qualità così come si prefigurava magari potesse
essere attrattiva nei mesi o negli anni scorsi anche con il centro storico di Cartoceto, ci troviamo di fronte
quindi ad una condizione difficilmente di recupero dello stesso centro storico per cui dal mio punto di vista
sia il cosiddetto capoluogo o centro storico, io intendevo il centro storico voglio precisare, credo che
l’intervento di edilizia residenziale pubblica sia una cosa buona e permette di avviare un volano di recupero
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
significativo così come è avvenuto nel passato. Questa è la mia opinione, se loro ritengono che questo sia
disdicevole preferiamo lasciare le case ai topi al posto che lasciarle ai cittadini.
SINDACO
Io ho in mente un altro piano di recupero per Cartoceto, tant’è che ci stiamo lavorando e sono degli
incentivi a favore dei privati che vogliono risistemare le case in centro storico, ma è ben lontana dall’edilizia
pubblica.
CONS. BERLUTI
La proposta di Baldarelli è senz’altro nel senso che capisco i presupposti che ci sono e
fondamentalmente credo che vada in contro alle esigenze di tante famiglie. Condivido però l’obiezione che
faceva anche il Sindaco perché in un discorso di riqualificazione del centro storico insediarvi ricordiamo
alloggi popolari in qualche modo rendono anche più difficile la ristrutturazione da parte di privati che fa bene
il Sindaco se pensa di incentivare ma vorrei anche ribattere all’esempio case piene di topi ai proprietari, non
c’è bisogno di incentivarli, ma va intimata la ristrutturazione in quei casi perché quando c’è nocumento in
quel caso che veniva citato dal Consigliere Baldarelli per la salute pubblica va da sé che si deve intervenire
non incentivando ma obbligando. Quindi riassumendo sono d’accordo, la proposta è meritoria, però forse va
bene nel discorso di distribuire sul territorio gli alloggi popolari a Cartoceto, che ci dovranno essere, così
come penso nel resto del Comune. Quindi noi ci asteniamo su entrambe le proposte, alla richiesta di
emendamento e come dichiarazione di voto ci asteniamo anche sul piano che era stato presentato.
SINDACO
Qualcun altro vuole la parola?
CONS. VERDINI
Io sono d’accordo con quanto sottolineato dal Consigliere Berluti. Vorrei dire che adesso non ho più
il polso della situazione riguardo alla dinamica di eventuali interessi di persone fisiche e giuridiche che
intendono acquistare e ristrutturare io penso quel poco che è rimasto nel centro storico circa il risanamento,
le ristrutturazioni, il recupero dei fabbricati. Invece ho ben in mente gli sforzi pubblici e privati che si sono
fatti almeno da un decennio a questa parte e quindi da un decennio a questa parte l’Amministrazione
Comunale ha fatto degli sforzi e ha ottenuto risorse, le ha impiegate ristrutturando questo edificio,
ristrutturando il Palazzo Marcolini non in toto, ma penso che con le risorse che poi sono state accantonate
probabilmente tra qualche mese sarà pronto anche quella struttura che dovrà ospitare gli uffici comunali. Poi
ci sono stati i privati che sono invece intervenuti per davvero con consistenti risorse e hanno ridato decoro e
immagine al centro storico: il palazzo contrapposto a questa sede comunale, lungo le abitazioni a schiera nel
lato della piazza sinistra, abbiamo anche intimato e fatto intervenire i proprietari proprio per mettere in
decoro le proprie abitazioni sostituendo gli infissi, pitturandole e quindi chi entra nella piazza ha il senso e
l’immagine di una architettura di residenze, di palazzi, di abitazioni a schiera che sono certamente un vanto
per l’immagine positiva che trasmette il capoluogo. Poi uno degli importanti interventi sempre dei privati è il
Palazzo della Lorenzia che era un palazzo comunale che abbiamo messo all’asta e che è stato acquistato,
ristrutturato e anche lì penso che sia in fase di ultimazione del recupero proprio perché svetta e si vede molto
bene la piazza e anche esso dà il senso che non siamo un centro storico obsoleto, decadente, abbandonato,
dimenticato ma di qualcosa che invece è vivo, vivace e si sono fatte delle opere. Così diverse altre abitazioni,
penso all’ingresso della piazza, al Bed & Breakfast, all’Osteria del Cardinale, a tutto il complesso attorno
all’Osteria del Cardinale che anche esso è stato restaurato e recuperato e quindi c’è anche un’attività
commerciale, ad altre abitazioni del centro storico che sono state sistemate, abitate o anche come seconda
casa. Quindi credo che il centro storico abbia assunto nell’arco degli ultimi anni un volto nuovo positivo e
naturalmente non ci dobbiamo cullare dei risultati né fermarci però anche io concordo con Berluti, non porrei
tanti vincoli perché le esigenze potrebbero delinearsi nel capoluogo, nel centro storico, in altre località
abitate limitrofe al capoluogo o a fondo valle. Quindi non metterei tanti vincoli e naturalmente farei
attenzione a quelli che sono i mutamenti demografici e sociali che si delineeranno da qui a qualche anno,
perché è un’operazione che non si concluderà a breve e poi si prenderanno le opportune decisioni, quelle più
congrue e quelle più vicino alle esigenze, quelle che il mercato non riuscirà a fare con l’intervento della
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
mano pubblica che andrà a colmare alcune lacune o alcuni vuoti che si potrebbero determinare da qui a
qualche anno.
SINDACO
Chi altri vuole la parola? Passiamo alla votazione dell’emendamento che ha presentato Baldarelli.
VOTAZIONE
FAVOREVOLI: 3 (Baldarelli, Donnini, Cinotti)
CONTRARI:
ASTENUTI: 3 (Verdini, Berluti, Rossi)
SINDACO
Adesso votiamo per l’approvazione del Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari.
VOTAZIONE
FAVOREVOLI:
CONTRARI:
ASTENUTI: 5 (Donnini, Baldarelli, Cinotti, Verdini, Berluti)
VOTAZIONE immediata esecutività
FAVOREVOLI:
CONTRARI:
ASTENUTI: 5 (Donnini, Baldarelli, Cinotti, Verdini, Berluti)
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
6) Approvazione Piano Finanziario Tariffa Igiene Ambientale (T.I.A.) – Anno 2010.
SINDACO
Torniamo al n. 6: approvazione Piano Finanziario Tariffa Igiene Ambientale (T.I.A.) – Anno 2010.
ASS. ROSSI
Come avete già potuto prendere visione dalle cartelle, la TIA per l’igiene ambientale è rimasta
pressoché inalterata, c’è un aumento pari al 5,9% e quindi altamente al di sotto degli incrementi che invece
abbiamo registrato in altri Comuni limitrofi. È un piccolo incremento ma è dovuto, come recita l’atto
consiliare, ad un aggiornamento dei costi orari del personale applicato nel 2009 derivante dalla applicazione
del nuovo contratto di settore; l’aumento del tributo per il conferimento in discarica, l’ecotassa, +4 € a
tonnellata, determinato con legge regionale n. 18/2009; l’aumento della tariffa di smaltimento in discarica
pari a 5 € e quindi portata a 90 € a tonnellata e l’incidenza per l’intero anno dei seguenti servizi di raccolta
differenziata avviati nel corso del 2009: raccolta porta a porta rifiuto organo grandi utenze, raccolta stradale
del rifiuto verde (quindi questi sono dei servizi attivati nel corso del 2009, ma che in questo piano tariffario
ci ritroviamo per intero relativamente all’anno precedente), l’aumento del numero di cassonetti installati, più
uno del vetro, più uno della plastica, più 4 del verde, l’aumento di un turno a settimana di spazzamento
meccanizzato. La ripartizione invece che c’era tra le utenze domestiche e non domestiche rimane inalterata,
pari al 73% per le utenze domestiche e il 27 per le utenze non domestiche. Queste sono le modifiche
operative che vanno a giustificare quell’aumento del 5,9% e avete anche in allegato la scheda che illustra il
trend di crescita e di modifica della tariffa sia fissa che variabile dall’anno 2004 all’anno 2010.
CONS. BERLUTI
Adesso stiamo a discutere sugli spiccioli però il 5.9% su una spesa che rasenta nel nostro Comune
700.000 €, fino adesso abbiamo parlato di investimenti di 10-20.000 € già come consistenti, è bene che i
cittadini sappiano che l’aumento per le nostre tasche sarà di 43.000 €, il 5,9% non è che sia poco.
Giustamente nell’elencazione che ha fatto l’Assessore la parte preponderante non sono i rinnovi contrattuali
che ci stanno nella spazzatrice né neanche nelle altre cose, ma sono due voci, di cui una è 4 € a tonnellata che
è relativamente all’Ecotassa perché il nostro Comune giustamente va penalizzato perché nel 2008 non ha
raggiunto lo standard del 45% di raccolta differenziata e aumento di 5 € a tonnellata in discarica,
complessivamente quindi il costo in discarica a tonnellata è di 9 €. Considerato che il nostro Comune
produce qualcosa come più o meno 4.000 tonnellate l’anno, 95 era quello precedente e già siamo arrivati a
107. Il discorso è un altro, è che questi 9 € ripartiti sulle 4.000 tonnellate di immondizia che produciamo fa
un totale di 36.000 ed ecco la spesa principale, su quei 43.000 la maggior parte sono dati proprio da queste
due voci. Allora qui è normale che di rimbalzo, penso che ve l’aspettiate si ritorni a parlare del progetto
Malerba che noi abbiamo votato insieme eccetera. Ora al di là delle cose votate, emendate o non emendate
adesso si tratta di spiegare ai cittadini che forse c’era una via d’uscita condivisa, l’abbiamo votata e poi
emendata perché non volevate impegnare il bilancio, però penso che sia stata condivisa. Quel progetto,
vorrei ricordare, manco a farlo apposta, costa esattamente i 36.000 € all’anno che ci ritroviamo di
incremento. Se vi ricordate c’era una simulazione finanziaria dove si diceva che l’installazione delle calotte
eccetera di quel progetto costava al nostro Comune 36.000 €, quindi quei soldi come io ho avuto occasione
di dire e lo ribadisco stasera già c’erano, non solo, ma stabilendo anche che il costo era 36.000 € ma poi la
riduzione dell’indifferenziata che va in discarica portava di fatto un abbassamento della spesa e quindi
maggiori introiti, se vogliamo anche liquidità diretta che andava nella simulazione dal 45% più o meno che
erano 117.000 € fino ad arrivare al 60% che erano circa 160.000 €. Quindi non solo i cittadini non avrebbero
avuto questo aumento, ma avrebbero avuto minori costi, unitamente al grande vantaggio – lo vorrei ricordare
– che si sarebbe passati effettivamente alla applicazione della TIA perché la TIA è una tariffazione di igiene
ambientale e quindi non può come fa ancora ASET essere applicata con i criteri euro al metro quadro perché
quella di fatto è né più né meno quello che faceva la TARSU. Quindi noi oggi agiamo in regime di TIA ma
applicando la tariffazione come fosse la TARSU, che ripeto al 31 dicembre 2012 questa cosa finisce e quindi
in qualche modo qualche risposta andrà data. Detto questo però non è poi tanto piacevole, penso che
soprattutto per gli esercenti del nostro Comune non è che si faranno salti di gioia perché qui giustamente si
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
fanno le consulte dei commercianti e quant’altro per incentivare e adesso vorrei sapere come la prenderanno
alcuni esercenti che si vedranno la TIA applicata in €/mq, faccio un esempio di ristoranti, trattori, osterie,
pizzerie e bar che passa da 10,40 € a 11,80 €, un aumento di 1,40 € in un anno. Questo non voglio dire, e la
tabella lo riporta, che non ci siano stati aumenti in precedenza, se vediamo dal 2006, però mi permetto di far
notare l’entità, cioè gli aumenti erano di 0,30 € all’anno e qui praticamente applichiamo più degli aumenti
che ci sono stati in 4 anni in un anno solo, questo per quanto riguarda i ristoranti, trattorie, osterie. Facciamo
l’esempio, ammesso che ne esistano, di mense, birrerie e hambugerie da 8,56 € passano a 9,70 €, 1,20 € in
più. Bar, caffè e pasticcerie da 7.80 a 8,90 €, un aumento di 1,10 €. Per non parlare dell’ortofrutta, pescherie,
fiori e piante, pizze al taglio da 13,50 € a 15.36, quasi 2 € al metro quadro di aumento. Banchi di mercato e
generi alimentari da 16 € a 18,20 € e quindi superiamo addirittura i 2 €. Ora che esista una azienda che
raccoglie e svolge un servizio di gestione del rifiuto è evidente, che noi siamo soci e che mi si dica che non si
è detto niente di fronte a questi aumenti non ci voglio credere perché se andiamo in quella direzione come
facciamo a spiegare che noi avalliamo questo tariffario in un’azienda municipalizzata nella quale noi siamo
soci, SpA giustamente, però noi siamo sempre soci. Io credo che questo sia intollerabile, non si può
assolutamente votare. Io non so se avete avuto una concertazione con ASET, se i prezzi sono stati in qualche
modo contrattati oppure è arrivato il tariffario e così come era si è preso. Io ho l’impressione che sia successo
più questa seconda ipotesi. Quindi assolutamente noi votiamo contro questa delibera. Chiudo ricordando che
il progetto Malerba al di là del clamore e di quello che può aver destato, io credo che sia ancora una valida
prospettiva. Visto quello che qui ci presentate pensate di prenderlo sempre più in considerazione, dal
momento – e qui magari me ne darà risposta, Assessore – che lei ha costituito anche una commissione
apposta per attuare o vedere di attuare questo progetto, che le ricordo da ottobre, siamo a fine marzo, non è
stata mai convocata. Non so cosa abbia intenzione di fare, noi le preghiamo di fare chiarezza. Per fortuna che
Comuni che io penso ci faranno capire quell’occasione che lei sta perdendo hanno già cominciato e ci
saranno dei Comuni a noi vicini che quindi osserveremo e poi faremo le critiche, nel senso che se andrà male
le critiche saranno verso di me, chi crede in quel progetto, se andrà nel senso opposto penso che le critiche
saranno verso chi l’ha votata, emendamento più emendamento meno, e poi ha costituito pure la commissione
per andare a parlare con ASET che però di fatto disattende queste proposte. Qui se cominciamo la
discussione sul bilancio il primo neo l’abbiamo trovato, qui si cominciano a rincarare le dosi, gli aumenti ci
sono e questo ne è un chiaro esempio. Non sarà l’ultimo, ma intanto il primo l’abbiamo visto.
CONS. DONNINI
Berluti mi ha preceduto nell’intervento e sottoscritto appieno quello che lui ha espresso, solo su un
paio di cose magari preferirei fare alcune precisazioni. Quando Berluti diceva lei sta perdendo rivolgendosi
all’Assessore, io dico che noi stiamo perdendo un’occasione e quindi non è che la perde l’Assessore o la
Giunta, è una correzione del tutto serena. Il progetto Malerba e noi come Fare Comune l’abbiamo votato a
favore, al di là degli emendamenti e altro, proprio perché era un modo per cominciare come ho detto prima
ad aprire a un confronto. Io stesso parlandone con il gruppo non sapevo e non so effettivamente se questa sia
la strategia ideale o meno. Certo è che se non proviamo a ragionarci, se non proviamo a fare degli
approfondimenti mi rimane difficile capire se “qualcuno ha ragione e qualcuno ha torto”. Il problema non è,
ripeto, chi ha ragione e chi ha torto. Noi qui dobbiamo trovare delle soluzioni che ci mettono in condizioni
non di aumentare le tariffe, ma di diminuirle. Voglio ricordare che già abbiamo pagato una penalità per il
passato e lo ricordava prima Berluti attraverso i 4 € del 2008, abbiamo un'altra scadenza, l’abbiamo detto più
volte, che mi pare sia il 2012, se non camminiamo, io non so se nel frattempo sono state prese delle iniziative
in questo senso, il 65% incombe e mi riferisco al discorso della raccolta e quant’altro. Quindi sono tutti
elementi che ci devono far riflettere, al di là delle posizioni. Concordo quindi con quello che asseriva in
questo momento Berluti e aggiungo questa famosa commissione che ci avete oltretutto inviato un’e-mail
chiedendo i nominativi e ve li abbiamo dati, non ci avete convocato ed era il 29 ottobre, credo che avevamo
preso anche un impegno, non vorrei sbagliarmi, di un minimo di scadenza. L’ultima cosa, mi pare che prima
l’Assessore Conti parlava di risparmio. Io noto che la spazzatrice e ho voluto fare un riscontro anche qui non
per sentito dire ma parlando un pochino con i cittadini e quant’altro, ci sono dei periodi dell’anno dove la
spazzatrice è uno strumento valido per tenere a posto le strade per essere “una piccola Svizzera”, ma credo
che ci sono dei periodi dell’anno dove, a nostro parere, non ci sia bisogno addirittura di potenziare questo
servizio. Voglio ricordare che è un servizio che mi pare è di 624 ore con un importo all’incirca sui 20-25.000
€ di costo. Io dico che invece vale la pena magari ridurlo, perché un discorso è l’autunno quando cadono le
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
foglie, ci sono una serie di fenomeni atmosferici e quant’altro e in certi periodi dell’anno si può tentare di
evitare e magari si possono risparmiare quei 10 o 11.000 € e destinarli magari, perché no, a fare qualche
corso di inglese o magari qualche altra sistemazione che abbiamo in giro da fare. Poi Berluti diceva prima
c’è stata una trattativa, secondo me non c’è stata la trattativa perché se andiamo a vedere i documenti che ci
avete presentato sostanzialmente c’è una lettera che ASET inoltra l’11 marzo ed è stata pari pari presa e
riportata nell’ordine del giorno. Qui mi pare abbastanza chiaro che non ci sia stata una trattativa, non c’è
stato un tentativo di dire signori, cioè voglio ricordare che ASET finanzia alla fine l’unico socio principale
che è il Comune di Fano non certamente il Comune di Cartoceto. Quindi ripeto mi auguro che si trovino
delle soluzioni alternative, se il progetto è Malerba ben venga, se è un altro progetto non è un problema, non
è questione di nomi ma è questione di sostanza.
ASS. ROSSI
In ultimo, Donnini, sul servizio della spazzatrice, sicuramente è un servizio che si può e si deve
rivedere. Ora non so se nel numero di ore nel corso dell’anno. Noi stiamo pensando piuttosto che a una
riduzione del numero di ore ad una massimizzazione dell’efficienza del servizio, nel senso che molto spesso
la spazzatrice si trova a circolare per le vie del Comune trovando sui lati della carreggiata stradale le auto
parcheggiate. Questo significa avanzare con una traiettoria a zig-zag che poi di fatto non produce nessuna
pulizia o comunque perlomeno una pulizia parziale. Insieme ad ASET che ha già provveduto ad inviarmi una
cartina con tutte le vie del Comune e con i vari giorni calendarizzati in cui appunto divisa per quartieri la
spazzatrice transita per le vie del nostro Comune, proprio perché si stava pensando - e poi bisogna fare delle
valutazioni abbastanza dettagliata – di differenziare i turni nell’arco della giornata dal mattino presto fino
alla sera tardi per cercare di mettere dei divieti di sosta al fine di evitare che la spazzatrice passi quando ci
sono delle macchine parcheggiate lungo la carreggiata stradale. Il discorso aumento dei costi della
convenzione tra il Comune di Cartoceto ed ASET, adesso se siamo qua a fare della demagogia allora
possiamo starci fino a domani mattina però mi sembra che per il numero dei punti all’ordine del giorno
sarebbe opportuno non farla. Berluti alludeva a comuni vicini a noi limitrofi e ci sono stati mi sembra queste
due settimane polemiche su polemiche su tutti i giornali fino ad arrivare al 24% del Comune di Fano e altri
Comuni del 13 e del 9%, per cui noi ci attestiamo a un 5,9%. La scaletta che io prima ho elencato delle
modifiche operative che comporta questo aumento non è da riferire esclusivamente alle modifiche che
abbiamo apportato quest’anno, ma come ho detto prima c’è anche l’incidenza per l’intero anno dei servizi di
raccolta differenziata avviati nel corso del 2009. Quindi noi in questa convenzione ci ritroviamo anche dei
costi dovuti a dei servizi attivati nel 2009, che però in questo piano tariffario giustamente ci troviamo a
pagare per intero. Poi ci sono quei due aumenti dei tributi dovuti all’Ecotassa per il mancato raggiungimento
della percentuale nel corso dell’anno 2008-2009 e i costi di smaltimento in discarica pari a 5 €. Apro e
chiudo la parentesi qua, quando discutevamo del famoso progetto Malerba recriminavamo il fatto che nei
nostri Comuni ancora fosse troppo basso il costo di smaltimento in discarica e non si attestasse su quelle
150-160 € che invece ci sono in altri Comuni per cui poi giustificasse anche un ammortamento in un tempo
abbastanza limitato di piani di investimento per l’introduzione di nuovi servizi sulla base della TIA e non più
della TARSU. Ora se vogliamo poi tornare al discorso del progetto Malerba qui chi è che fa clamore o cerca
di far clamore attorno al progetto Malerba, Berluti, sei tu, non è l’Amministrazione Comunale. Io come
ripeto da tempo non sono pretestuosamente contro il progetto Malerba, sono sicuramente come ha detto
Donnini poco fa per ricercare delle soluzioni alternative, perché il 2012 incombe e la percentuale del 65%
idem, però queste soluzioni alternative vanno valutate e ponderate abbastanza bene. Io sinceramente non
sono dell’avviso di fare un salto nel buio ad occhi chiusi, preferirei valutarle abbastanza bene. La soluzione
Malerba è una soluzione, ma come abbiamo poi già ampiamente discusso nella seduta del Consiglio in cui
discutemmo sia della mozione che anche dell’emendamento ha dei lati negativi, perlomeno dal parere di
ASET. Nel frattempo sono state valutate anche altre ipotesi non della società ASET ma di altre società
private che si stanno muovendo anche in questo settore. Fra l’altro anche qui apro una brevissima parentesi,
non si sa nemmeno con ASET o comunque ASET che fine farà perché c’è tutto un mistero anche attorno agli
ATO che poi dovrebbero in teoria stabilire le nuove tariffe relative al servizio di igiene ambientale, quando
però arriva un decreto recentemente approvato dal Ministero in cui gli ATO dovrebbero essere
definitivamente eliminati e quindi è vero l’uno o è vero l’altro, bisogna che qui anche il governo faccia un
pochino di chiarezza e dopodiché anche noi probabilmente avremo le idee più chiare. Sul discorso del
progetto Malerba eviterei di tornarci perché una volta valutato il progetto di Matteo Malerba con calma,
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
valutata quest’altra seconda soluzione e valutata la proposta di raccolta differenziata integrata porta a porta di
cui ne hanno anche recentemente discusso a Villanova per quanto riguarda il Comune di Montemaggiore, so
che anche lassù avete proposto il progetto Malerba ma il Sindaco Verdini di Montemaggiore non è
assolutamente d’accordo insieme ai suoi Assessori perché dopo aver valutato anche lui sembra optare,
nonostante questo comporti un incremento del 24% se non ricordo male, credo che anche Montemaggiore
opti per il servizio di raccolta differenziata porta a porta. Per quanto riguarda la famosa consulta di
discussione sulle tematiche ambientali nello specifico il servizio di raccolta differenziata, è una commissione
consiliare scusate, che avevamo deciso di andare a costituire, è tutto confermato, vorrei semplicemente avere
delle informazioni più dettagliate circa questa seconda soluzione di cui vi stavo parlando però attinente a
società privata, dopodiché ci sederemo in un tavolo e parleremo di queste tre soluzioni: il porta a porta, il
progetto di Malerba con le famose calotte e quest’altra soluzione.
CONS. BERLUTI
Quando parlavo di Comuni limitrofi forse mi sono espresso male, io parlo di Comuni limitrofi di
area ASET in cui il progetto Malerba partirà, perché mi stupisce questa informazione che mi dà su ASET che
avrebbe espresso contrarietà e quant’altro però un Comune di area ASET invece, presente il Presidente
Mattioli di fronte al Sindaco e alla Giunta, ha espresso parere favorevole tant’è che cominceranno. Però non
è tanto questo, io rimango sempre dell’avviso e poi se questa commissione verrà convocata valuteremo con
più precisione, però è anche vero se si guarda quello che si fanno gli altri, se è per questo noi siamo stati
chiamati penso in 18 Comuni più o meno, 18 o 19, però il discorso è un altro. Tutti concordano, anche quelli
che poi decidono, perché chiaramente dipende da chi fa la raccolta porta a porta spinta oggi invece è
opinione molto diffusa che i costi non saranno poi le lievitazioni solo di 43.000 € all’anno ma molto di più. E
non mi si dica perché la discarica da noi costava poco allora il modo per giustificare il porta a porta sarebbe
quello di aumentare il costo a tonnellata dell’indifferenziata, perché saremmo veramente alla presa in giro di
chiunque ci ascolta. Malerba nel suo progetto dice questo. Io concordo con lei che, questa terza soluzione
non la conosco per cui avrei piacere di valutarla, c’è un discorso che al 65% solo due tipi di raccolta riescono
a portarlo che è il porta a porta spinto ed è quello del sistema calotte del famoso progetto Malerba. A questo
momento non siamo a conoscenza né noi ma anche in ambiente accademico ci siamo incontrati anche con lo
stesso Tibiroli di Marche Multiservizi che ci ha confermato questo. La cosa invece un po’ in là di questo
Comune area ASET, basta arrivare a Rimini, Poggio Berni lo ricordiamo è da quest’anno, magari fatevi
mandare i dati della provincia intera di Rimini, perché adesso è diventato il sistema di raccolta di tutta la
provincia di Rimini, sotto ERA ovviamente questi, e quindi fate vedere anche un po’ i costi perché credo che
sarà lì la differenza fondamentale perché il porta a porta si può fare e dopo dipende quello che ci costa. E non
quello che ci costa oggi in cui ci sono gli incentivi, quello che ci costerà poi nel tempo perché poi dopo
quando gli incentivi finiscono il carico rimane sempre sui soliti cittadini. Grazie.
CONS. DONNINI
Solo un’aggiunta a quanto diceva adesso il Consigliere Berluti se i due sistemi che sono a
conoscenza sono quelli legati al porta a porta spinto per arrivare a quel famoso 65% e poi eventualmente un
progetto alternativo come quello di Malerba, voglio ricordare che quando l’Assessore Rossi parlava
dell’esempio di Fano del 24% di aumento e quant’altro è proprio dovuto al fatto che si punta sul discorso
spinto della raccolta differenziata. Quindi il punto qual è? Raggiungere il 65% attraverso il porta a porta
spinto e quindi un aumento considerevole che non si fermerà al 24% ma andrà oltre, perché ricordo che nel
frattempo le discariche le dovremo chiudere e non si sa dove le metteremo e quant’altro, mentre col progetto
Malerba si presume, perché ripeto io non ho dati per poter dire una cosa o l’altra, si potrebbe tentare
addirittura di ridurre questo tipo di tariffa. Grazie di nuovo.
ASS. ROSSI
Solo una precisazione di carattere tecnico, se vi ricordate quando abbiamo discusso nell’apposita
seduta del Consiglio Comunale il progetto Malerba in base alla relazione di ASET c’era un problema proprio
di purezza dei materiali che si andavano a conferire nei relativi cassonetti. Ora io non sono per non guardare
all’economicità del servizio, però oltre ad una cultura economica vogliamo parlare anche di cultura
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
ambientale o no? Se andiamo nel Comune di Pozza di Fassa ad esempio, in cui molto spesso si cerca di
imitare i Comuni dell’Alta Italia e in particolar modo quelli montanari perché così sembrano più vicini a
queste tematiche ambientali. Di fatto con un progetto simile a quello di Matteo Malerba i cittadini si trovano
ad andare a conferire delle frazioni merceologiche proprio per ovviare alla misurazione con i famosi
dispositivi elettronici delle calotte, andavano a conferire delle frazioni merceologiche in altri cassonetti non
predisposti per la frazione stessa. Quindi dico guardiamo l’economicità del servizio, però cerchiamo di
mantenere sempre un equilibrio fra il costo che poi ovviamente sarà caricato sulle spalle del cittadino ma
guardiamo poi all’effettivo risultato della raccolta differenziata, se questo è effettivo o è semplicemente un
risultato di facciata. Non ci riempiamo semplicemente la bocca per proporre in giro su 18 Comuni il progetto
di Matteo Malerba, cerchiamo di studiare la soluzione più efficace.
CONS. BALDARELLI
Io non mi innamoro particolarmente di nessuna soluzione se non quella che può dare delle risposte
importanti. Personalmente sto vivendo l’esperienza raccolta differenziata nel centro storico di Fano e devo
dire che i risultati sono molto importanti e anche significativi e sicuramente i costi, come diceva Berluti,
sono assorbiti in parte dai fenomeni incentivanti però comunque il risultato in questo momento è molto
positivo. Questo per dire comunque che al di là della soluzione che potrebbe essere anche quella prospettata
di Malerba e altre io credo che vada aperta la discussione, Assessore, con l’ASET perché comunque già
esistono probabilmente delle economie di scala, di meccanismi anche di forte rapporto con l’azienda di
servizi ASET che ci possono permettere anche di fare quel salto di qualità necessario della gestione dei
servizi della raccolta urbana qui nel territorio di Cartoceto. Qui va fatto anche un ragionamento a mio parere
importante che dovrebbe un po’ prevedere “l’ingombro” che il Comune di Cartoceto dovrebbe avere nei
confronti anche per certi versi senza timidezze della azienda ASET. Da un’analisi seppur sommaria ho
potuto verificare che ci sono alcuni costi che potrebbero essere snelliti nella stessa azienda ASET che
incidono poi sulla gestione generale del sistema della raccolta e in qualche caso naturalmente anche alcuni
servizi potrebbero essere organizzati in forme di house compartecipato o anche in forme di sub gestione, che
possono dare anche dei criteri di efficienza, di qualità e anche ottenere in questo modo delle condizioni
anche di lavoro, di sostegno all’occupazione, attraverso anche forme consortili che si possono creare. Io
credo che vada aperto un tavolo molto più approfondito al di là di una mera indicazione se volete di circolare
che dice le tariffe sono aumentate così e quindi in qualche modo dobbiamo muoverci in questa direzione. Va
aperto un tavolo di trattativa molto, molto approfondito. Questo perché ritengo che da una parte potremmo
essere tentati anche da una soluzione squisitamente territoriale e in fin dei conti potremmo essere chiamati a
pensare che il piccolo è bello e alla fine potrebbe essere trovata anche una soluzione a livello locale, però in
realtà quando poi si vanno a vedere queste soluzioni richiedono investimenti, richiedono impegni molto forti
e poi nel breve periodo magari danno risultati anche molto importanti di immagine e a lungo periodo invece
creano anche grandi contraddizioni. Quindi a mio parere non più servizio o non più rapporto squisitamente
burocratico con ASET, forte capacità di incidenza e per esempio cito un caso, quello della potatura verde, la
raccolta dei cassonetti verdi mi paiono molto di lusso, molto belli e patinati e molto costosi quando quel
servizio forse in un’economia diversa poteva essere organizzato anche in una maniera diversa. Quello è un
ragionamento che magari potrebbe essere fatto e si potevano trovare anche le forme di economie di scala o di
economicità in quella direzione, cosa che non è stata fatta. In quel caso forse è necessario non passare allo
schema di automatismo e dire guardate quel tipo di cosa lì non ci piace. D’altra parte io credo che poi
l’Amministrazione Comunale avrà anche la possibilità di nominare un suo rappresentante e quindi lo farà
anche attraverso questo suo rappresentante il lavoro che deve essere svolto in questa direzione. Concludendo,
per quanto mi riguarda è chiaramente un po’ disdicevole il fatto che l’ortofrutta per esempio come dicevate
prima, gli ipermercati, i banchi di mercato alimentare che potrebbero produrre più raccolta differenziata e più
organico sono quelli che pagano molto di più di tutti e quindi è un po’ sconvolgente questo. Su queste cose si
potrebbe applicare quasi da subito la raccolta per esempio dell’organico.
SINDACO
Ce l’hanno. Come tutti i servizi hanno un costo. ... (intervento fuori microfono) in genere quando si
parla di servizi si parla di costi.
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
CONS. BALDARELLI
Diceva Berluti passano da 13 a 15 € mi pare, è tantissimo questo e il motivo che dicevi tu era quello
del fatto che non c’è in generale il raggiungimento del quoziente di raccolta differenziata e quindi potrebbero
usufruire anche di questo.
SINDACO
Io chiederei a Rossi la relazione di ASET così puntualizziamo da cosa dipendono gli aumenti. Oltre
che l’ecotassa e l’aumento in discarica, c’è l’adeguamento (tant’è che io l’ho fatto presente anche ai
sindacati) delle tariffe orarie dei dipendenti. Lo hai detto? Ok. E di servizi che sono in essere dall’anno 2009
che quest’anno ci troviamo a pagare. Per quanto riguarda la concertazione noi con ASET l’abbiamo fatta e
credo che la pressione che abbiamo avuto e che è nettamente inferiore a quella di altri Comuni lo dimostri.
Per quanto riguarda invece l’attivare più o meno la differenziata o la calotta io da quello che so, dai contatti
dei comuni limitrofi che abbiamo appunto perché ci parliamo e non da ultimo il contatto con la Provincia
stessa, è in stand by proprio perché stiamo attendendo la normativa se i servizi di rifiuti devono essere gestiti
da un ATO provinciale oppure no. Sia le municipalizzate che i Comuni stessi che la Provincia, non da ultimo
l’Assessore Porto ha indetto una riunione un mese fa, stiamo attendendo su come poterci muovere perché è
intenzione di tutti i Comuni innanzitutto seguire le direttive provinciali che vanno anche esse nella
risoluzione dei problemi dei rifiuti, addirittura si parlava della costituzione di un centro di raccolta
provinciale del quale noi siamo carenti, abbiamo delle municipalizzate che fanno raccolta ma che non sono
attrezzate per fare una raccolta come fanno a Rimini, ma questo dipende da come ci si attrezza su un
territorio. Rimini ha dei centri di smaltimento rifiuti in sé e noi li dobbiamo vendere fuori del territorio quello
che raccogliamo, incrementando dei costi che vanno ad incidere sulle bollette di tutti. Dobbiamo risolvere
questo grande problema se è il caso di, come io ritengo, fare dei centri di raccolta in house che ci
permetterebbero di abbattere ulteriormente i costi. Questa è una concertazione generale che dobbiamo fare
tra Provincia, Municipalizzate e Comuni. Chi altri vuole la parola? Si passa alla votazione.
VOTAZIONE
FAVOREVOLI:
CONTRARI: 5 (Donnini, Cinotti, Baldarelli, Berluti, Verdini)
ASTENUTI:
VOTAZIONE immediata esecutività
FAVOREVOLI:
CONTRARI: 5 (Donnini, Cinotti, Baldarelli, Berluti, Verdini)
ASTENUTI:
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
2) Mozione presentata dal gruppo “Fare Comune” relativa a “Interventi del Comune di Cartoceto
sullo stato di disagio economico e sociale dei cittadini
SINDACO
Ordine del giorno n. 2, la discussione della mozione presentata dal gruppo “Fare Comune” relativa a
“Interventi del Comune di Cartoceto sullo stato di disagio economico e sociale dei cittadini. La volete
rileggere? Allora parlo io. Nella mozione si richiedevano degli interventi del Comune di Cartoceto sullo stato
di disagio economico e sociale dei cittadini. Noi come gruppo di maggioranza ci siamo incontrati, ne
abbiamo discusso, le proposte sono meritevoli di considerazioni, ma vanno calate a mio avviso nella realtà e
nel contesto del luogo in cui ci troviamo ad operare, non siamo certo a Bruxelles o a Roma, non siamo né in
Regione né in Provincia, siamo a Cartoceto, realtà di 7.900 abitanti e parliamo di un Comune le cui risorse
non riescono a far fronte a tali esigenze. Il bilancio di Cartoceto è talmente rigido che se si dovesse dare atto
a tali richieste ne uscirebbe stravolto. L’unico risultato che sortirebbe sarebbe l’immobilismo amministrativo
che influirebbe negativamente su tutto il tessuto socio-economico e la cittadinanza, che sta facendo sforzi
enormi per resistere alla crisi e si vedrebbero defraudati anche di quei pochi e irrisori servizi che si riescono a
garantire. Nonostante ciò l’Amministrazione Comunale non è insensibile a tali problematiche, tanto che ha
nello stilare il bilancio mantenuto i contatti con i sindacati e ha con essi concordato un protocollo nel quale si
prevedono interventi mirati. Anche se rimaniamo dell’idea che il fondo anticrisi non è la soluzione efficace
perché i contributi generalizzati danneggiano i più bisognosi, mentre è preferibile valutare le situazioni di
volta in volta e pertanto il gruppo di maggioranza, io faccio la dichiarazione, non può approvare tale mozione
e quindi la voterà contro. La parola all’Assessore Bartoli.
ASS. BARTOLI
Il Sindaco ha colto il pensiero di tutto il gruppo e ha espresso quindi con il suo intervento quale sarà
l’orientamento dell’intera maggioranza. Voglio però anche dire in merito a questo, senza calarmi troppo,
perché ci porterebbe via troppo tempo e non è assolutamente il caso, però intanto per l’intervento che ha fatto
Donnini in apertura voglio riferirmi in merito a interpellanze, interrogazioni e mozioni o quant’altro io non
ho pregiudiziali in merito a chi le pone, per me se taluni suggerimenti vengono dalla minoranza e questi
hanno carattere costruttivo al fine di risolvere una problematica, io sono ben accetto di prenderne atto e di
cercare di applicare per quanto possibile, certo è che non condivido nemmeno da chi viene viene, di qua o di
là, qui ci sono ruoli distinti, ci sono due minoranze e quindi le cose vanno vagliate, appurate e credo anche la
collaborazione si deve intendere però estesa anche a tutti gli eventi che coinvolgono l’Amministrazione
Comunale. Ben vengano i suggerimenti anche tramite interpellanze o quant’altro, ma in altre sedi, mi
riferisco ad esempio alle commissioni, talvolta mi è capitato di prendere taluni verbali e ho notato che
semplicemente erano appuntati i nominativi dei presenti, non ho mai visto una discussione in merito e una
proposta in quella sede, anzi ci si astiene semplicemente per poi parlare del contenuto in Consiglio
Comunale. Va bene, ci sta, è anche un modo di fare, però allora se si paventa una collaborazione fatta con
certi strumenti io ricordo che ci sono anche riunioni appositamente istituite per collaborare. Venendo nel
merito della mozione io quando il Consigliere Baldarelli l’aveva enunciata illustrandola un po’ così a
braccio, senza leggerla, ma cogliendo gli aspetti più importanti cercando di illustrare l’avevo accolto con
grande favore. Si stava già ragionando per compilare il bilancio comunale, per cui ogni suggerimento in
merito era ben gradito, come dicevo prima, affinché si potessero cogliere dei suggerimenti e delle iniziative
in merito. Non nascondo che la mia è stata una grande difficoltà a entrare in questo meccanismo di un
elaborato così importante per cui sicuramente ogni contributo e ogni aiuto da chicchessia è gradito per la
stesura completa di questa cosa. Resta il fatto comunque che ho trovato, dopo aver attentamente letto quanto
proposto nella mozione, e confrontandomi con esperti in materia, tecnici e quant’altro ho trovato dei punti
inapplicabili di questa mozione, non soltanto quindi una volontà politica diversa da quanto proposto, ma
proprio degli accorgimenti o dei suggerimenti tecnici impossibili da applicare. Voglio citare semplicemente
un paio per non dilungarmi troppo, ma anche per motivare quanto il Sindaco ha detto si suggerisce in merito
a coloro che hanno un reddito superiore, leggo, ai 66.000 € di aumento siano all’aliquota massima
dell’addizionale IRPEF, ma io faccio presente che coloro che percepiscono un reddito e a cui è applicata
l’addizionale comunale IRPEF non si può aumentare di più perché è già al massimo. Abbiamo lo 0.8 per
mille che è già stata regolamentata da una delibera il 6.3.2008, la quale è un parametro che è già applicato al
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
massimo nella forbice che permette di. Non solo, c’è anche quanto viene suggerito nelle compilazione dei
bilanci di previsione e del bilancio annuale quindi del 2010, che se non fosse stato che l’aliquota massima è
già in vigore, c’è un decreto legislativo che recita: è sospeso il potere di deliberare aumenti dei tributi, delle
addizionali e delle aliquote, per cui rafforza ulteriormente questa cosa che sto dicendo di inapplicabilità di
quanto viene in questo primo punto suggerito. Passo a un ulteriore, si richiede la riduzione totale della
addizionale comunale sull’energia elettrica, anche qui c’è un decreto legislativo che disciplina l’addizionale
comunale sull’energia elettrica. Il Comune non ha una autonomia propria per dire riduco totalmente
l’addizionale, è un decreto legge che è disposto dal Ministero. Tutt’al più si può intervenire con esenzioni,
sgravi, contributi, in altre forme questo senz’altro, ma il Comune non ha questa autonomia, anzi all’interno
dei beneficiari che sono il Comune e le Province, l’unico che ha un’autonomia è proprio la Provincia di
deliberare un ulteriore aumento previsto dal decreto legge, cosa che naturalmente la nostra Provincia ha
puntualmente fatto, a onor del vero non è l’unica, al pari di altre Province e comunque nella sua legittimità
ha deliberato quanto, per cui il Comune anche qui volendo non può ridurre proprio nulla perché non è nelle
sue facoltà di poterlo fare. Concludo per trattare solo alcuni di questi punti, poi qua verte anche tanti temi, i
servizi sociali e quant’altro per cui io mi limito alla mia parte che è quella prettamente economica, si chiede
di istituire un fondo per il volontariato sociale. Faccio presente che già c’è, non ricordo se era già stato messo
a bilancio nel 2009, ma sicuramente in quello attuale invece esiste. Per istituire, si recita qui, il 5 per mille,
c’è un fondo del 5 per mille che già c’era lo scorso anno. Erano stati preventivati, se non ricordo male, 5.000
€ e altrettanto proposto in questo bilancio di previsione, ma non si deve istituire nulla perché già c’è. Non
solo, suggerisce di pubblicizzare questo 5 per mille tramite gli sportelli CAAF, nonché l’ordine dei
commercialisti e dei ragionieri. L’ordine dei commercialisti e dei ragionieri è soppresso, non c’è più dal 1
gennaio 2008 poiché questi due ordini sono stati unificati in un unico che assolve le funzioni che aveva
prima questo ordine qua. Dulcis in fundo io come premessa ho letto le tabelle che introducono i punti che
volevate suggerire e leggo con mio stupore che portano la data del 31.12.2008. Residenti, leggo, 31.12.2008
disoccupati 31.12.2008, ma scusatemi io credo che chi cura la materia finanziaria-economica monitorizzi in
maniera precisa e molto attuale i dati. I disoccupati del 31.12.2008 con dei provvedimenti suggeriti con
questa mozione fatemi capire che cosa c’entra. La crisi che stiamo vivendo, ahimè, era appena iniziata alla
fine del 2008, se non ricordo male subito dopo l’estate, a settembre e ottobre si sono avuti le prime pesanti
avvisaglie. Quindi avere questi dati al 31.12.2008 io rimango esterrefatto, non capisco l’utilità di produrre
certi dati con certe tabelle, tantomeno i disoccupati al 31.12.2008, magari avessimo avuto i disoccupati del
31.12.2009 come quelli del 31.12.2008, ahimè, sono se non raddoppiati in qualche settore anche triplicati.
Finisco qui, ci sarebbero altri punti da discutere, non è il caso. Chiedo solo che i vostri contributi ben accetti
che siano tramite mozioni e interpellanze che siano almeno quantomeno applicabili.
CONS. BALDARELLI
Mi fa piacere che ci sia la volontà di una discussione che parte da presupposti di carattere giuridico e
anche di carattere strutturale differenti. Preciso che non è mia intenzione, né tantomeno credo fosse
intenzione del Consigliere Donnini di confondere i ruoli di maggioranza e di opposizione, d’altra parte siamo
consapevoli dei nostri limiti e quindi non avremmo mai pensato in maniera presuntuosa di poter svolgere una
funzione di governo, per cui ve la lasciamo volentieri, pensiamo che la dovreste esercitare con capacità,
come lo state facendo. Detto questo penso invece che bisogna partire da un’idea che in qualche modo
riguarda il ruolo di noi amministratori che prescinde in qualche modo dalle funzioni di governo, dalle
funzioni di opposizione che è quello di contribuire, è quello che poi era lo spirito dell’intervento del
Consigliere Donnini, al bene comune, cioè di contribuire insieme per fare in modo che in questo Consiglio
Comunale, che è il luogo della parola, ognuno possa dire delle cose, che le dice in maniera onesta perché
attraverso questo suo dire si contribuisce a fare in modo che chi governa possa realizzare delle cose. Se
partiamo da questa semplificazione, che è una semplificazione che prescinde da tutto quello che noi ci
portiamo dietro forse troviamo una metodologia di confronto più serena e ci permette anche di valutare le
proposte senza pregiudizio. Io non ho avuto pregiudizio quando ho scritto questa mozione, ci ho messo
l’entusiasmo che derivava dall’idea di dare un contributo e richiedo con onestà naturalmente di non avere
pregiudizi. Quindi non essendoci pregiudizi reciprocamente, misuriamoci sulle cose che si possono fare e
sulle cose che non si possono fare. È chiaro che voi proponete un documento di bilancio che per certi versi,
come tutti quanti noi che abbiamo fatto gli amministratori, risente di una cultura ingessata dello schema
tradizionale di impostare un bilancio perché il bilancio è impostato attraverso lo schema rigido dei capitoli,
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
attraverso la spesa che ci trasciniamo dietro nel tempo e negli anni ed una metodologia organizzativa e
contabile che tutti quanti subiamo. È anche vero però che dobbiamo, a mio parere, se vogliamo trovare anche
la strada per invertire alcune tendenze, prima si parlava sulla raccolta differenziata di un’idea innovativa,
cercare anche delle idee di innovazione che possono essere utili, quindi non farò poi un intervento sul
bilancio perché considero questo mio intervento propedeutico anche al bilancio. Queste idee di innovazione
devono metterci in condizioni di vedere se è possibile forzare anche alcune nature di carattere giuridico,
perché ci sono le condizioni, per poter ordinare anche nelle proposte del bilancio alcune soluzioni che
possono rispondere ai processi di governo e di disagio. Allora i dati sono naturalmente quelli del 2007, 2008
e 2009 e sono divisi per settore di occupazione. Come vede nella tabella 2, che è allegata, per esempio
prendiamo le attività manifatturiere se guardiamo i dati senza pregiudiziale nel 2007 erano 319, nel 2008 292
e nel 2009 153 e quindi ci sono gli elementi per desumere da quella tabella ho fornito tutti i dati
occupazionali e delle difficoltà nel settore. Detto questo alla pagina 2 c’è anche il noleggio e le agenzie di
viaggio e i servizi di supporto alle imprese che erano prima 79, 84 e poi 67: questi dati mi sono stati forniti
dalla Amministrazione Provinciale, dall’ufficio provinciale per l’impiego, non è che me li sono inventati, li
ho chiesti e mi sono stati forniti come Consigliere Comunale, quindi li ho forniti pari pari come mi sono stati
dati. Se li leggiamo senza pregiudiziale vediamo che sono dati, se mi sono stati forniti così, io non li ho
modificati, realistici e reali e che prendono atto anche della crisi del 2009. Veniamo al primo punto che è il
provvedimento sull’IRPEF, è vero che noi applichiamo già il valore massimo, ma il decreto legislativo ci
dice che noi potremmo applicare anche un valore differenziato e la legge ci dà la possibilità di differenziare i
punti e le aliquote. Quindi non è vero che giuridicamente non è possibile farlo, è possibile giuridicamente
farlo. È chiaro che noi potremmo fare una manovra in cui diciamo applichiamo le aliquote massime
dell’addizionale a queste categorie e magari a una categoria particolare non applichiamo l’aliquota massima,
facciamo una scelta. È chiaro che questo comporta uno schema discrezionale e magari si rimette un po’ in
discussione l’impianto che noi avevamo pensato, però non è vero che quello non si può fare, è vero che si
può fare. Mentre lei ha ragione sul punto che riguarda l’energia elettrica, è vero che il Comune non può
intervenire sul ruolo, però il Comune ha oneri derivati per l’addizionale energia elettrica e quindi potrebbe
mutuare nel suo plafond generale delle entrate le risorse che derivano da quella imposta lì e organizzarla per
le famiglie bisognose. Quindi anche questo è un ragionamento di cosiddetta gestione finanziaria indiretta e
teoricamente lei ha ragione quando dice non lo posso fare perché il ruolo ce l’ha l’Enel e lo riscuote
automaticamente e me lo trasmette, però praticamente, se mi permette, ho ragione anche io che l’intervento
potenzialmente lo potrei fare e diciamo che questi sono i due punti sui quali si può ragionare. Non voglio
scomodare queste grandi questioni che magari si possono discutere più a Bruxelles e a Roma e non qui, detto
questo per riprendere la battuta del Sindaco, però non avevo nessuna intenzione di fare il Solone o portare
qui delle discussioni oggetto di qualche ragionamento da altre parti, volevo dare un contributo e come tale lo
riprendo. Andiamo alle cose più semplici, per esempio quello che voi avete iniziato come discussione col
sindacato, cosa molto importante, per l’intervento a favore delle famiglie bisognose con la riduzione
tariffaria dei servizi erogati a livello comunale, rette scuole materne, rette asili nido, trasporto scolastico,
adesso lo state facendo in uno schema di gestione ... servizi sociali, quello che io capisco, perché sono i
dirigenti dei servizi sociali che raccolgono le istanze e di fatto applicano uno schema che è dettato da un
regolamento che mette in condizione di favorire quella o quell’altra persona bisognosa. Io penso che questa
potrebbe essere una scelta importante quindi ritengo che bisogna metterla in uno schema anche di
regolazione più significativa. Così come penso alla regolazione più significativa che il fondo di solidarietà
poteva vederci anche in uno sforzo inizialmente io avevo messo anche un altro posto, poi in maniera molto
più saggia l’amico Donnini e anche Cinotti mi hanno detto non fare queste forzature, avevo messo che nel
fondo di solidarietà si poteva prevedere addirittura un contributo volontariato dei dipendenti comunali del
2%, da contrattare sindacalmente. Loro mi hanno detto non è molto popolare, forse non è il caso di proporla,
abbiamo riflettuto e ho voluto anche venire incontro a questa esigenza, però c’era nello spirito il concetto che
se fanno gli sforzi gli amministratori, che si riducono l’indennità e lo fanno, l’avete fatto voi in parte
rispondendo a un vostro criterio di ragionamento e si può fare ulteriormente come Consiglieri Comunali e
come amministratori, forse si poteva creare un fondo in questa direzione anche con un contributo di questo
genere e l’ho chiamato un fondo di solidarietà ed era una cosa questa che a mio parere può avere un senso.
Così come quello del pasto domiciliare, perché ci sono probabilmente delle persone che hanno indigenza,
hanno difficoltà e anche questa è una cosa che non è che sia molto costosa, forse voi lo fate già e non lo dite,
sono contento se lo fate già e non lo dite, però è una cosa secondo me che se viene fatta è importante e va
anche detta, non dico i nomi e i cognomi perché non vanno mai detti i nomi e i cognomi, per carità, però se si
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
fa e si fa questa azione è importante che venga in qualche modo messa in uno schema che l’Amministrazione
può fare anche questa cosa, non con un aumento di difficoltà, ma anche per dare un sostegno strutturato da
alcune famiglie che hanno bisogno. Così come il fondo per il volontariato sociale. Io penso che questa possa
essere una cosa utile perché per esempio il ruolo dell’ICI, noi abbiamo molti volumi che ancora oggi non
vengono codificati, si può fare un ulteriore sforzo in quella direzione e quindi si poteva anche fare uno sforzo
ulteriore per recuperare quei volumi che non vengono denunciati e per mettere a disposizione quelle risorse
in quella finalità, perché se io vado a “insistere” anche su un’azione di acquisizione di risorse se lo faccio
con una volontà di mettere a disposizione del bene comune o in qualche modo di chi ha difficoltà con un
fondo di solidarietà sociale non è sbagliato. Non faccio il vessatore, non faccio il “gabelliere del Papa”,
faccio una cosa che è utile e che può essere poi di ritorno importante anche per la collettività. Veramente non
sono un esperto di ordini, ammetto che non sapevo che gli ordini fossero stati cancellati, però avevo in mente
un’idea, dove si vanno a fare le denunce dei redditi? Le denunce dei redditi si fanno dai commercialisti, dai
ragionieri, dai CAAF che sono i centri di assistenza fiscale e i centri di assistenza agricola, sono i 4 posti.
Quindi l’idea di fare un coinvolgimento delle categorie per il 5 per mille che era questo fondo istituito e
quindi una sottoscrizione volontaria del 5 per mille in questa direzione non mi pareva un’idea proprio
balzana, mi pareva una robina utile che poteva mettere a disposizione almeno della collettiva locale si dice il
Comune mette a disposizione il 5 per mille per questa cosa qui. Sono piccole cose però magari alla fine si
raccolgono 30.000 € per le denunce globali e sono lì e possono essere utilizzati. Queste erano le cose che si
avevano in mente. Io posso accettare il fatto che non si sia d’accordo, però non mi piace l’idea che non si sia
d’accordo in maniera pregiudiziale, che questo sia considerato come un elemento tra maggioranza e
minoranza, cioè si può dire guarda, Consigliere Comunale, hai fatto una proposta, alcune cose le recepiremo,
sono positive, ci mettiamo nella logica di poterle realizzare, magari in questo bilancio non possono essere
realizzate perché non abbiamo le condizioni, però affrontarla in maniera sbrigativa come se fosse un
documento che disturba mi dispiace. Mi aspetto di disturbare magari un po’ di meno ed avere qualche volta
una considerazione sulle cose che noi facciamo, che sono probabilmente utili in questa direzione. Concludo
sulle questioni del bilancio perché in realtà il bilancio è un problema serio, avete visto come sono in
difficoltà le questioni che voi avete posto, però ci sono tante cose che potrebbero essere anche lì
opportunamente guardate, sistemate, potrebbero darci anche maggiori risorse. Adesso le dirò magari più
tardi, però ci sono anche lì piccoli punti che potrebbero darci una mano per recuperare quei 15.000, 20.000 o
30.000 €. Penso per esempio alla questione dell’affitto dei vigili urbani, se vogliamo dare un servizio
comune di vigilanza municipale è chiaro lo teniamo nel bilancio, però se in sei mesi decidiamo di fare questo
servizio insieme a Saltara o i Comuni vicini probabilmente non abbiamo bisogno di tenere altri 15.000 € di
affitto per tutto l’anno, ce ne mettiamo 7.500. Se decidiamo di fare un primo cambio di lampade, spendiamo
150.000 € mi pare la illuminazione pubblica, 148.000 € per la pubblica illuminazione, può darsi che se
sostituiamo un po’ alla volta le lampade possiamo spendere un po’ di meno, al posto di spendere 148.000
mettiamo negli investimenti la sostituzione della lampade e probabilmente riusciamo a fare una spesa di
10.000, 15.000 € che possono esserci utili, quella è un'altra piccola posta. Se per il riscaldamento spendiamo
globalmente 78.000 € con i problemi che ci sono, proviamo ad avviare il servizio calore. Può darsi che col
servizio calore con il riscaldamento che comprende la gestione della pubblicazione e il riscaldamento forse
riusciamo ad avere delle economie di scala e anche lì sono dei soldi, - mi pare che queste procedure sono
state già iniziate anche dalla precedente Amministrazione - che mettiamo da parte, che ci rimettiamo in
condizione. Sulla refezione scolastica, per esempio, ritornando al discorso del sostegno alle famiglie
abbiamo 125.000 e 55.000 € dai proventi che derivano anche per gli asili nido, potremmo magari persone
particolarmente bisognose aiutarle e registrare meno proventi e fare in modo che si aiutano anche queste
famiglie. C’è la possibilità di muoversi nonostante che il bilancio sia un bilancio difficile e abbia queste
contraddizioni che noi tutti quanti vediamo. Un’ultima cosa all’Assessore Rossi di cui apprezzo molto il
movimentismo ed è anche acuto, è un ragazzo sveglio si dice dalle mie parti, per esempio questa questione
del fotovoltaico dico se una cosa si deve fare la si deve fare entro il 2010 perché nel 2011 come sa le tariffe
incentivanti si riducono e quindi riducendosi le tariffe incentivanti diventa un problema abbastanza serio. Se
siamo da 0.38 a 0.20 diventa quel punto anche di investimento una cosa molto meno appetibile e anche
molto gestibile per gli introiti della Amministrazione Comunale, cosa che nel bilancio non ho visto traccia
insomma.
ASS. BARTOLI
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
Vedo che c’è l’andazzo di far tardi e mi adeguo alla tattica. Io non ho nessuna pregiudiziale su
nessuno e ho fatto in mia premessa che se suggerimenti vengono da lei, dal signor Verdini, Berluti, Cinotti o
Donnini a me va benissimo. Io le prendo sott’occhio tutte, le valuto, ne parlo con il gruppo e poi se le ritengo
opportune le voto, per cui la pregiudiziale non ha nulla a che fare e non fa parte del mio modo di pormi nella
relazione con chicchessia. Io e lei possiamo essere politicamente lontani anni luce, ma in un confronto di
idee mi posso sfuggire e accetto di buon grado cose che mi possono aiutare nel mio lavoro. Ho detto anche
prima che in una materia così complessa in cui io ho adesso iniziato ad addentrarmi con la collaborazione di
tutti e in primo luogo dei tecnici mi fa solo piacere, però bisogna dire, Baldarelli, le cose come stanno,
perché se lei nell’intervento che mi ripropone mi cambia il testo della mozione non mi sta più bene. Quando
invita a fare l’aumento e non la differenziazione, c’è scritto aumento dell’addizionale IRPEF, è impossibile
perché l’aumento non si può fare per quello che le ho detto prima e secondo perché abbiamo l’aliquota
massima. Non è un suggerimento diverso da quello che c’è scritto, bisogna leggere per come me l’ha
proposto. Io non vorrei che apparissi che da questa parte mi permetto di correggerla o suggerire o insegnarle,
io penso di avere, l’ho detto prima, molte cose da imparare in tanti ambiti però bisogna dire come stanno le
cose. La tabella che cita, Consigliere Baldarelli, non è quella che le ho accennato. Anzi, visto che è stato
preciso nei particolari, mi può cortesemente dire alla prima riga i dati che lì ha nel 2007, 2008 e 2009 a chi si
riferisce dal momento che la riga è in bianco? Io non ho citato quella tabella. Seconda pagina, i primi dati
sono 105 ... (intervento fuori microfono) no, sono sotto 54, 71, 79. La tronco qui per dire semplicemente che
io facevo riferimento ad altre cose. Sono delle tematiche impossibili da applicare tecnicamente. Ciò non
toglie che ho trovato anche degli spunti, citava prima ad esempio dei pasti, se ne può ragionare, perché no,
anche ad esempio del controllo dell’ICI che non viene applicata su tutti gli immobili come dovrebbe perché
ahimè qualcuno furbo è sempre dietro all’angolo, ma gli uffici preposti si stanno adoperando al massimo per.
Si può valutare anche di integrare con altro personale esterno, valuteremo, si ragionerà come fare meglio. Ci
sono quindi dei punti che io condivido e concordo, però bisogna che mi dice quello che mi ha scritto e non
un’idea nuova che le è sorta adesso. Sull’addizionale e su tutti gli altri punti non è scritto una biforcazione,
c’è scritto un aumento e tale è impossibile. Le tabelle che le ho citato non sono quelle che mi ha detto lei,
sono le altre della popolazione e dei disoccupati.
ASS. MARIOTTI
Voglio iniziare proprio senza nessuna forma di pregiudiziale e penso di averlo dimostrato in questi
mesi nella costruzione di quella che viene chiamata la Family Card, dove, il Consigliere Cinotti mi può
sicuramente confermare, abbiamo collaborato in modo fattivo. Io ero partito con l’idea di fare una Family
Card che aveva un certo target di riferimento e su suo consiglio l’abbiamo cambiato perché giustamente
viviamo in un contesto economico molto difficile e l’abbiamo indirizzata proprio verso le famiglie più
bisognose. Ne abbiamo parlato più volte e poi l’abbiamo addirittura elaborata insieme e poi l’abbiamo
presentata alla Consulta dei Commercianti e da lì speriamo che sia un piccolo aiuto alle famiglie bisognose.
Faccio questa premessa perché proprio lungi da me l’idea di avere la contrapposizione perché non è lo scopo
che mi tiene qui sicuramente e anche perché quello che mi preme sono i cittadini, per cui è inutile fare
demagogie, gli scontri ad ogni livello non mi interessano. Quando ho visto le sue proposte ho detto ho degli
spunti da cui prendere. Su una cosa non sono d’accordo proprio come metodo, altre invece le condivido. La
prima cosa è quella a cui si riferiva anche il Sindaco che è la costituzione di un fondo comunale per gli
interventi. Noi non ne stiamo facendo uno piccolo per quanto riguarda soprattutto gli esoneri, ma ho paura
che questi fondi che vanno tanto di moda perché tanto i sindacati spingono, tanto certi partiti spingono, sono
però solamente degli slogan, corrono il rischio di essere degli slogan, perché abbiamo visto l’esperienza dei
paesi qui vicino, limitrofi che ci sono dei fondi che si esauriscono nella frazione di tre giorni e non vanno ad
incidere nella realtà del paese. A noi sembra invece più logico come metodo, poi su questo possiamo
discutere, però è un metodo che noi vogliamo portare avanti, verificare situazione per situazione, prima
filtrate dai servizi sociali e quindi da tecnici, poi elaborate e riviste dalla commissione assistenza. In questo
modo riusciamo a riunire un quadro tecnico e un quadro politico-umano, perché quando siamo in
commissione assistenza parliamo di persone che conosciamo e quindi abbiamo nella gran parte dei casi una
coscienza della realtà. Su queste cose è più importante la conoscenza diretta delle persone rispetto a un pezzo
di carta che mi dice che l’Isee è un certo modo e poi magari gira col Suv. Questo metodo che noi vogliamo
portare avanti ci sembra più adeguato alla situazione. Questi sono punti di vista su cui possiamo discutere.
Per quanto riguarda il resto vedo che lei valorizza molto la consulta del volontariato e lei qui vorrebbe la
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
costituzione di un albo del volontariato, ma tutto sommato c’è già questa consulta, lavora in modo fattivo,
l’anno scorso l’abbiamo aiutata con dei soldi perché abbiamo visto che il loro impegno era preciso e andava
nella direzione proprio di aiutare le persone e quindi abbiamo aiutato in modo particolare quelle associazioni
che ci hanno dimostrato di essere sul territorio, di starci tutti i giorni, di fare un lavoro non uguale al nostro
perché loro, tipo le Caritas, fanno caritativa, noi facciamo un altro tipo di lavoro però comunque nel settore il
target di riferimento è sempre lo stesso. Quindi noi già con loro stiamo collaborando e vorremmo addirittura
dei rapporti ancora più precisi, perché vogliamo che i servizi vengono dati a chi ha veramente bisogno.
Questo è molto importante perché altrimenti il paese è piccolo, basta che ci sia un caso che non è lineare e
pulito dal punto di vista formale e per cui si va ad inficiare un lavoro svolto da tante associazioni. Vogliamo
essere proprio rigidi sul controllo di chi diamo eventualmente aiuto. Una cosa che per esempio ho già parlato
col Consigliere Cinotti era quella dei buoni pasto, che anche qui la vedo, come vorremmo introdurre i buoni
spesa perché vorremmo ridurre il più possibile gli aiuti in forma monetaria, dove è possibile chiaramente
perché se debbo aiutare la famiglia a pagare due mesi di anticipo per l’affitto non gli posso dare i buoni pasto
ma le devo dare un contributo in denaro perché deve pagarsi una caparra. Un’ultima cosa per finire, quello
del 5 per mille mi stona un pochino perché il 5 per mille era nato inizialmente come un atto di libertà per cui
le associazioni di volontariato, Onlus o meno, potevano gestirsi questa forma di liquidità e quindi mi sembra
adesso statalizzare una cosa che invece era proprio un aiutare un no-profit, era un lavorare sulla sussidiarietà.
In questo modo noi la riaccentriamo sul Comune, è come togliere il senso a questa forma di finanziamento.
Termino qui, però ripeto sono disponibilissimo al confronto e a consigli da qualunque parte arrivino.
CONS. DONNINI
Non entro nel merito della mozione che avete abbondantemente disquisito, volevo solo fare un
riferimento all’intervento di Bartoli in merito alla questione legate alle commissioni che in qualche maniera
mi ha chiamato in causa, legata quindi al discorso dei verbali. Innanzitutto faccio un passo indietro, non c’è
nessuna tattica di fare tardi, quindi non è che stiamo qui per perdere del tempo, anzi, tant’è vero che il
Consigliere Berluti potrà confermare che io l’ho chiamato proprio il giorno in cui ho ricevuto la
convocazione lamentandomi perché dico sono due mesi che non facciamo un Consiglio Comunale e uno
degli atti più importanti, quello del bilancio, lo andremo a votare tra le due e le tre, forse ho esagerato ma
non credo di esserci andato tanto lontano, quindi si poteva anche frazionare, perlomeno non la parte del
bilancio ma magari le mozioni, le interpellanze e quant’altro. Quindi nessuna tattica. Voglio però fare una
precisazione a tal punto di dire che se le commissioni devono andare avanti in questa maniera io propongo
addirittura e qui non mi sono neanche confrontato con il gruppo, lo dico stasera perché visto che è venuto
fuori l’argomento, non ha senso, io ricevo la convocazione martedì 23 alle ore credo 12, non vorrei esagerare
nell’orario, lo verifichiamo perché potrei anche sbagliarmi, rimane il fatto che se non sbaglio il regolamento
prevede che dobbiamo avere il materiale 72 ore prima. Siccome la commissione si riunisce il giovedì non
siamo neanche nell’ordine delle 48 ore. ... (intervento fuori microfono) Senza dar la colpa agli uffici o
quant’altro, perché agli uffici io non posso dire niente, in questo caso la Segreteria mi chiama in anticipo,
cerca di trovare una soluzione e quant’altro, se però mi si chiama e mi si dice abbiamo deciso il venerdì e io
dico il venerdì non posso, oltretutto quando mi si chiama, e qui Sindaco mi dispiace ma bisogna essere
chiari, siccome mi si chiama la settimana precedente potevate mandarmi l’avviso il lunedì, così c’erano le 72
ore. Tant’è vero, e qui sono testimoni i colleghi Consiglieri di maggioranza, nella fattispecie Beltrami, il
quale mi diceva stavolta il materiale l’hai avuto in anticipo e non ci sono problemi e dico guarda la
commissione la facciamo, lavoriamo e ci confrontiamo, rimane il fatto però che il materiale non l’ho avuto in
anticipo. Mi riferisco al discorso legato alle commissioni, perché se parliamo poi della convocazione del
Consiglio Comunale mi pare che siano sette giorni per cui lì siamo dentro quelli che sono i limiti mi pare dei
5 giorni. Il discorso del confronto, ribadisco, c’è e nessun vuol togliere il potere che avete in qualche maniera
ottenuto attraverso un elezione democratica, quindi i meriti sono tutti vostri, noi vogliamo solo portare dei
contributi. Se poi i meriti li volete tenere voi per me non c’è nessun problema, anzi, lo scopo non è questo.
Tant’è vero che a un certo punto prima l’Assessore Rossi parlava, rivolgendosi a Berluti, di clamore e quindi
nel ricercare il clamore, qui nessuno cerca clamore, perlomeno da parte nostra e quindi ribadisco se le
commissioni le vogliamo far funzionare e io sono il primo a dire, visto che una la presiedo, mandiamoci il
materiale non a 48 ore ma direi ancora prima. Per esempio per il Consiglio Comunale sette giorni, ripeto il
regolamento prevede 5 e per carità tutto bene, ma voi ci avete lavorato dei mesi e noi dobbiamo fare le corse
per poter esaminare tutto, confrontare tutto riga per riga e quant’altro ed essere qui preparati per poter
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
intraprendere una discussione che abbia senso, sennò stiamo qui ad alzare la mano o l’abbassiamo a seconda
del caso, non è questo secondo me lo scopo che deve avere un Consigliere di maggioranza o di minoranza
che sia né tantomeno un gruppo in questo caso che si è candidato a governare un Comune. Grazie.
SINDACO
Prego. Mi riservo la risposta perché, Consigliere Donnini, secondo me bisogna essere seri
nell’attività amministrativa anche dei Consiglieri di minoranza. A me risulta che la ragioniera le abbia
spedito il tutto 20 giorni come da regolamento. Anzi, era anche disponibile, qualora avesse avuto bisogno, a
fare le fotocopie che poteva ritirare. Per quanto riguarda la commissione al bilancio di cui lei è Presidente, le
ricordo che non deve aspettare la telefonata dell’ufficio. In qualità di Presidente si deve far carico di
convocare la riunione, magari una telefonata la deve fare lei al dipendente. Adesso andiamo avanti perché la
mozione credo che ... (intervento fuori microfono) è tutta una replica la tua. Fai la replica, però devi essere
corretto. La ragioniera è qui e può confermare se ti ha inviato il materiale.
CONS. DONNINI
Visto che vogliamo polemizzare polemizziamo. Sempre ai Consiglieri di maggioranza che erano
presenti con me alla commissione, con me hanno lavorato in quella commissione, ho anche detto se parliamo
del materiale che riguarda in questo caso la ragioniera che mi è pervenuto nei tempi, ho detto 12 o 13 giorni
ma adesso non stiamo a sindacalizzare giorno più o giorno meno, quindi nessuno ha detto una cosa diversa
da quella che lei sta dicendo, io sto parlando della convocazione. La convenzione è arrivata quel giorno. Se
parliamo del materiale la ragioniera me l’ha inviato 12-13 giorni prima. Se parliamo del materiale la
ragioniera le potrà anche confermare che per quanto riguarda alcuni tabulati erano illeggibili non per colpa
della ragioniera ma per il sistema informatico che è, tant’è vero che quando sono venuto su, la convocazione
l’ho avuta il martedì, mi sono preoccupato di parlare con la ragioniera e il mercoledì alle 8.30 ero qua in
Comune a parlare e a discutere con lei, anche io non sono avvezzo a materia di bilanci e quindi ho bisogno di
capire, tanto più se sono bilanci comunali e non di aziende private. In quell’occasione la ragioniera è stata
disponibilissima e mi ha dato il materiale che ho qui sopra, con entrate, uscite e quant’altro, con tabulati
molto più leggibili. Ripeto, stiamo ai fatti. Grazie.
SINDACO
Appunto, stiamo ai fatti: quando ha avuto la mail che non si leggeva lei doveva procurarsi il
materiale o vuole che glielo portiamo a casa con i vigili? Poi tra l’altro la commissione gli era stato chiesto di
farla venerdì 26 e lei ha detto venerdì 26 non posso e le ricordo comunque che da Presidente è tenuto a
convocarla, per cui se si ricordasse la prossima volta ... (intervento fuori microfono) qualcun altro vuole
intervenire? Allora passiamo alla votazione. La dichiarazione di voto a Baldarelli.
CONS. BALDARELLI
Volevo leggere il punto 1, a meno che io e l’Assessore non abbiamo due nozioni diverse. Il punto 1
parla di provvedimento straordinario di esenzione dell’addizionale comunale sull’IRPEF e non di aumento.
Non so se la parola esenzione vuol dire aumento, quindi se sappiamo leggere le stesse cose o non le
sappiamo leggere, perché bisogna saper leggere.
ASS. BARTOLI
Baldarelli, io probabilmente ho da conoscere tante cose, ma so leggere e quindi per cortesia adesso la
fraterna collaborazione in prossimità della Pasqua vedo che è già finita, per cui se vogliamo svolgere un
ruolo di collaborazione lei a me, per cortesia, che mi dice che bisogna sapere leggere non me lo dice, per
favore. Scusi, sto intervenendo io, gradirei ... (intervento fuori microfono)
SINDACO
Chiudo. Baldarelli, ... (intervento fuori microfono) credo che siate tutti un pochino stanchi. Adesso
passiamo alla votazione. Bartoli, per cortesia smetti, passiamo alla votazione.
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
VOTAZIONE
FAVOREVOLI: 4 (Donnini, Baldarelli, Cinotti, Berluti)
CONTRARI: la maggioranza + Verdini
ASTENUTI: 0
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
11.
Approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio 2010 della relazione previsionale e
programmatica e del bilancio pluriennale 2010-2011.
SINDACO
Punto n. 11: approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio 2010 della relazione previsionale
e programmatica e del bilancio pluriennale 2010-2011. Vi leggo la relazione così poi vi lascio la parola.
Questa relazione farà parte integrante dell’atto di approvazione del bilancio 2010 e compendia quella che
dovrà essere l’attività amministrativa che intendiamo svolgere nell’arco dell’anno finanziario 2010. Le cifre
esposte ci sembreranno semplici dati contabili, numeri freddi e numeri che non sapremo trasformare in atti
da compiere in determinazioni, in opere da realizzare, in programmi per il futuro, quello del 2010 sarà un
bilancio condizionato dalla situazione economica di crisi che tutti, a cominciare dalle famiglie, stiamo
attraversando, situazione che rispecchia lo scenario socio-economico nazionale e mondiale. In particolare il
gettito ICI prima casa, i pesanti obiettivi imposti dal patto di stabilità hanno spinto il nostro Comune, come
tutti i Comuni italiani in una situazione sempre più difficile. Tali misure comportano sacrifici, ma i dati
dell’ANCI ci dicono che dal 2004 al 2008 i Comuni italiani hanno prodotto un risultato positivo al
miglioramento nazionale della pubblica amministrazione pari al 50%, contribuendo così al risanamento,
contenendo sia le spese generali che il personale. Il rimborso ICI prima casa si attesta sul valore riscosso del
2008. I vincoli del patto di stabilità non sono però i soli aspetti problematici che caratterizzano il bilancio
2010, l’altro più drammatico aspetto è quello legato all’aumento della situazione di povertà per le famiglie in
difficoltà economica e per i cittadini che perdono il posto di lavoro. Per far fronte a queste emergenze il
nostro bilancio rafforza la spesa storica dei servizi sociali ed educativi, mettendo in campo nuove risorse
straordinarie provenienti dal ridimensionamento di spese correnti e indennità di amministratori. Le scelte
operate nella stesura del bilancio di previsione 2010, dopo aver scoperto le spese fisse, le utenze e i mutui e
le spese di personale possono essere così riassunte in questi punti. Entrate, leggero calo di quelle tributarie e
aumento di quelle in conto capitale ed alienazioni di beni e calo di quelle da oneri di urbanizzazione. Spese,
monitoraggio contenimento della spesa corrente pur nell’incremento della spesa sociale e della spesa dei
servizi educativi. Investimenti, cura e mantenimento del patrimonio del Comune, investimenti che verranno
affrontati man mano che si verificano le entrate. Un’osservazione importante va fatta per quanto riguarda le
scelte relative all’istruzione, allo sport, ma soprattutto alla cultura in un momento in cui la crisi economica
che ha investito in questo momento storico i paesi più sviluppati ha toccato tutti i settori della vita sociale.
Gli investimenti legati alla cultura, perché ritenuti non fondamentali o comunque attività a cui poter
rinunciare senza difficoltà e senza ricevere critiche dei propri cittadini, sono quelli più spesso soggetti a una
diminuzione significativa. Una società che non investe in questi ambiti è destinata a pagare un prezzo sempre
più alto in questo futuro e non solo in termini economici, poiché la cultura è anche un’attività finalizzata alla
promozione della partecipazione attiva e soprattutto all’assunzione di responsabilità dirette nella vita della
propria comunità. L’Amministrazione, ritenendo invece questi settori non meno importanti di altri, ha deciso
di continuare a investire in essi creando economie e cercando collaborazioni con enti e associazioni del
territorio. I Comuni devono avere entrate forti e certe che consentono loro di gestire bene la cosa pubblica,
che tengono nella giusta considerazione le nuove esigenze derivanti dalla puntuale applicazione delle leggi in
materia di attività amministrativa degli enti, di nuove e sempre più onerose competenze assegnategli.
Dobbiamo gestire l’assistenza, le scuole, curare la salute pubblica, l’ambiente, la viabilità interna e rurale.
Dobbiamo effettuare tutti quegli interventi che senza le necessarie risorse andranno a penalizzare persone
che vivono nel disagio, che aspettano almeno l’indispensabile. Dobbiamo promuovere l’agio dei cittadini,
arrivare all’obiettivo di compiere il programma fino in fondo è il nostro scopo. I ritardi negli adempimenti di
quel programma non dipendono da noi: derivano dalla miriade di leggi che regolano i procedimenti
amministrative, dalle mancate interpretazioni delle leggi e dalle volontà di taluni di distogliere e rallentare la
macchina amministrativa. Gli uffici infatti troppo spesso sono distolti da ciò che è il vero proficuo lavoro ai
cittadini. Ritardi biblici, visti spesso come ritardi ascrivibili all’Amministrazione e che determinano serie
diseconomie, ritardano l’esecuzione delle opere e ciò che è grave ne impediscono la fruizione nei tempi
previsti. Il nostro bilancio di previsione deve necessariamente far puntuale riferimento alle scelte strategiche
dello Stato e della Regione in materia di finanziaria per cui i trasferimenti destinati ai Comuni che seppure
inadeguati ci hanno da sempre consentito quantomeno di sopravvivere. In un momento tanto difficile come
quello attuale il mio personale ringraziamento va agli Assessori che condividono pienamente le linee del
mandato e che con entusiasmo e determinazione lavorano per realizzare il programma, così come a tutta la
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
struttura e al personale comunale. Ai signori Consiglieri dico grazie di quanto avete fatto fino ad oggi, ma vi
invito a continuare a mantenere sempre vivo quell’impegno solennemente assunto all’inizio del nostro
mandato, impegno che non sia solo politico, ma anche amministrativo al fine di garantire un lavoro proficuo
a favore del territorio e dei suoi cittadini. La parola ora all’Assessore al bilancio, Bartoli.
ASS. BARTOLI
Andiamo a deliberare sicuramente uno dei punti più importanti che un’Amministrazione Comunale
può votare. Sicuramente il bilancio di previsione annuale rappresenta probabilmente insieme al piano
regolatore una delle delibere più importanti, anche se naturalmente con tempistiche di applicazione diversa.
Di fatto il bilancio comunale è una prosecuzione, è un’applicazione di un programma elettorale e quindi
avevamo in maniera dettagliata anche su certi punti scritto nel programma elettorale si cerca di applicarlo
annualmente con i bilanci che si redigono. Non è di fatto quindi un insieme di numeri, ma è una volontà di
incidere su un territorio sia nella parte sociale nel senso lato della parola, sia anche naturalmente con le varie
strutture o beni che si realizzano nel territorio comunale. C’è anche da dire che i bilanci sono generalmente
condizionati o favoriti da delle circostanze esterne. Sicuramente questo bilancio comunale di previsione 2010
è stato molto condizionato e anche molto sfavorito da una situazione contingente: la crisi economicafinanziaria che stiamo vivendo ha inciso profondamente sia sulle scelte che questa Amministrazione ha fatto
e che ha cercato di applicare cercando di trovare le relative risorse sia per tutto un insieme di entrate che,
ahimè, vengono a mancare proprio per questa circostanza che stiamo vivendo. È sicuramente un bilancio che
è stato fatto con una massima razionalizzazione delle risorse, cercando di limitare al massimo quelle che si
ritenevano le spese superflue, cercando invece di concentrarci soprattutto e unicamente al welfare e quindi
tutta la parte sociale. Analizzeremo poi magari meglio nel dettaglio questo settore, questo argomento.
Volendo andare anche in maniera abbastanza, vista l’ora e le cifre, per il riepilogo dei titoli, iniziando con le
entrate l’importo maggiore è dato dai trasferimenti dello Stato, Regione e Provincia che si attesta di
previsione intorno a 1.900.000 € che rappresenta circa il 25,3% di tutto il totale generale delle entrate. In
questo titolo naturalmente la voce più importante è data dai trasferimenti statali con circa 1.330.000 €. A
seguire tra le maggiori entrate abbiamo quelle tributarie con il 23.5% sull’ammontare di tutte le entrate
generali con 1.760.000 € circa, rappresentato naturalmente dalle principali entrate quali l’ICI, l’addizionale
IRPEF o la TOSAP, vanno a creare l’importo che vi ho appena detto. Tra gli altri credo che sia importante
menzionare quello relativo alle entrate da alienazioni. Abbiamo parlato già di alienazioni che questa
Amministrazione ha pensato di cercare di trasformare in risorse. Alienazioni che naturalmente non privano di
fatto delle strutture immobiliari del Comune o dei beni di cui il Comune si sta servendo, sono, tanto per
citare quelli dei terreni, dei frustoli che sono adiacenti a delle proprietà o dei diritti di superficie di aree PEEP
in cui già chi ha la proprietà della casa può, se vuole, appena deliberato il bilancio inizieranno a partire le
lettere per comunicarlo alle famiglie, acquisire la piena titolarità e proprietà dell’immobile su cui grava. Tra
le entrate anche da citare ci sono le entrate extratributarie con circa 578.000 €, in cui rientrano in base al
titolo di appartenenza le varie tariffe che sono state adeguate a iniziare dal nuovo anno scolastico sia per
quanto riguarda le mense che il trasporto dello scuolabus. A seguire ed analizzare le relative spese di
previsione sui titoli delle spese quello che incide di più come in tutti i bilanci di previsione è la spesa
corrente, quella che fa funzionare un po’ tutta l’Amministrazione, la quale con il 52% circa e quindi poco più
della metà incide per le spese di questo ente. All’interno delle spese correnti la voce più importante è data dal
personale che con oltre 1.200.000 € incide sotto questa voce. A seguire ci sono quelle spese in conto capitale
per 1.500.000, per il 20%, e il rimborso di prestiti per 1.320.000. Per volere dare una panoramica più
generale relativa alle entrate e alle spese che vi ho accennato c’è nella relativa relazione anche un andamento,
anche se pur essendo vagliato per più anni sono intervenuti diversi fattori, ma volendolo analizzare dal 2006
ad oggi quanto stanziato ad esempio le tributarie si attestano più o meno su degli importi che non discostano
molto quantomeno dal 2008 ad oggi. Ha avuto un grande incremento invece per circa 1.900.000 € i
contributi e trasferimenti e anche le alienazioni con un incremento notevole, proprio per quella parte che
abbiamo analizzato dei terreni, aree PEEP e case popolari. Per le spese correnti invece l’andamento, il trend
storico su tutti gli anni presi in esame rileva un aumento di previsione nell’ultima annualità, anche se lo
scostamento non è enorme, non ha grande consistenza. Credo che possa essere utile anche vagliare alcuni
indici che attestano alcuni stati di salute di un bilancio comunale, quali ad esempio l’autonomia finanziaria e
questa è una percentuale che indica la possibilità di manovra di un ente in cui le entrate tributarie ed
extratributarie incidono sul totale delle entrate correnti. Il nostro dato si attesta sul 55.21% ed è naturale che
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questo più è ampio e più è indice di una autonomia dell’Amministrazione Comunale. C’è dall’altro versante
anche, ahimè, una nota un po’ dolente, una rigidità della spesa corrente che indica la possibilità di un
Comune di potersi muovere all’interno di scelte arbitrarie. Oltre questo dato qui la nostra Amministrazione
ha, ahimè, vincoli pensanti imposti dal patto di stabilità che limita con tutti i relativi parametri indicati e
anche per quanto riguarda ad esempio l’ambito del personale molto il raggio di azione che potevamo
permetterci di realizzare. È una ingessatura per questo bilancio ma dobbiamo anche attenerci ai relativi
parametri, ai quali vogliamo sottostare naturalmente. Nota di menzione credo che siano gli oneri di
urbanizzazione: sono stati previsti circa 300.000 € che è uno dati sicuramente più bassi degli ultimi 5-6 anni
sicuramente. È un po’ come dicevo all’inizio della premessa uno dei condizionamenti che ha dovuto subire
questo bilancio e quindi questa Amministrazione proprio per il perdurare di questa crisi che, ahimè,
penalizza non poco il settore edile. Una particolarità, di questi 300.000 € sapete che parte si possono
destinare per la spesa corrente, la legge prevede fino a un massimo del 75%, l’abbiamo fatto ad eccezione
dello scorso bilancio che era quello redatto dal commissario che era in Comune, abbiamo fatto
probabilmente uno degli interventi più bassi per la spesa corrente, circa il 36.6% è la quota destinata per
quella parte lì con 110.000 € e i restanti per raggiungere i 300.000 che sono i 190.000 € sono quelli che sono
stati impegnati per le spese di investimento. Per citarvi solo qualche voce ad esempio manutenzione stradale
sui 10.000 €, attrezzature per l’ufficio tecnico intorno ai 15.000 € (si pensa di munire con un trattorino e
anche un’Ape), 13.000 € contributo per l’organo storico (sapete che su questo abbiamo un contributo dall’8
per mille di 51.000 €) e noi dobbiamo compartecipare naturalmente, e altre voci che adesso non mi sto a
dilungare che sono lì contemplate. Dicevamo prima che la spesa del personale incide molto tra le varie spese
che questo Comune deve sostenere, è stato anche citato prima, ma naturalmente in un’ottica di
razionalizzazione, di economia, anche di risorse questa Amministrazione voglio ricordarlo il 14 luglio si è
ridotta l’indennità di carica, oltre ad aver eliminato il Presidente del Consiglio. Quindi abbiamo voluto per
primi forse, era appena insediata questa Amministrazione, ma era una promessa contemplata nel programma
elettorale e abbiamo voluto, al di là di quale era la condizione economica generale, ma credo che fosse stato
un atto importante. È una risorse che non ci si può fare granché ma verrà utilizzata al meglio ed è
quantificata in circa 13.000 € come minori spese da sostenere per le indennità degli amministratori. Volendo
e concludendo il mio intervento, poi chi vorrà potrà arricchirlo se ha il piacere di seguire, voglio dire che in
questo bilancio si è cercato di legare al massimo quello che è il rapporto che esiste tra il cittadino e comune
cittadino. Questo rapporto in cui il cittadino contribuisce e il Comune gestisce e poi di nuovo il cittadino
usufruisce dei vari servizi. Abbiamo cercato con le risorse che avevamo a disposizione di mettere il massimo
a disposizione sia in servizi che in beni ai cittadini per quanto ce lo potevamo permettere. È evidente, ripeto,
che i servizi alla persona a cui ci siamo rivolti e che i cittadini usufruiscono, ahimè, la maggior parte delle
risorse sono contemplate per assistenza, contributi o quant’altro. Avremmo ben volentieri voluto elargire
queste risorse per altri settori, ma l’impellenza era questa e non si poteva sicuramente volgere lo sguardo da
un'altra parte. Concludo dicendo che la manovra complessiva del bilancio è sui 7.507.334 € ed è impregnato
sulle reali necessità di questa collettività. Voglio, concludendo, esprimere un ringraziamento a tutta
l’Amministrazione di Giunta. Assieme abbiamo lavorato non poco su questo bilancio e ci siamo trovati
unanimi sulle scelte delle risorse da destinare, di cosa, ahimè, anche tagliare e di cosa sacrificare in questo
bilancio. Era doveroso per chi in questo momento non ha svaghi, ma non ha il da mangiare e quindi era
opportuno focalizzare l’attenzione su certi settori. Insieme abbiamo concordato questa linea, l’abbiamo
perseguita e l’applicheremo non appena approviamo il bilancio, questo per quanto riguarda i colleghi di
Giunta. Voglio anche esprimere però il mio ringraziamento al segretario comunale che ha con la sua
professionalità aiutato per la parte tecnica il più possibile a redigere questo bilancio e la ragioniera Caselli
che si è adoperata in tutti i modi per poter mettermi nelle migliori condizioni di apprendere una materia così
ampia, vasta che, l’ho detto precedentemente, non nascondo da parte mia è una difficoltà importante, però mi
serve, mozioni incluse, anche per imparare cose che magari di cui non sono al corrente.
SINDACO
Grazie, Assessore Bartoli. Chi vuole la parola?
CONS. VERDINI
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
È evidente che il bilancio sia naturalmente il principale atto amministrativo per un’Amministrazione
Comunale ed è altresì evidente che essendo il principale atto amministrativo perché esso costituisce un po’
l’architettura del governo locale, costituisce un po’ la plancia di comando, gli strumenti sui quali orientare
l’azione amministrativa diventa un po’ difficile e un po’ complicato non solo questo anno che forse è ancora
più complicato, ma direi da qualche anno e soprattutto con il rispetto del patto di stabilità, dell’equilibrio di
bilancio, ha sicuramente condizionato la finanza locale e naturalmente limita comunque scelte che si possono
reputare importanti nella ricaduta amministrativa di questa comunità e delle altre comunità evidentemente,
quindi con un certo sacrificio e con le difficoltà del caso capisco e comprendo gli sforzi che avete fatto.
Tuttavia, c’è qualche cosa che io avrei meglio puntualizzato. Che cosa ha bisogno questo Comune, il primo
interrogativo e sul quale poi conseguentemente impostare il bilancio e mettere a disposizione sia pure quello
poche risorse delle quali si hanno le disponibilità del caso. Mi sarei concentrato su tre aspetti: per primo la
questione delle politiche sociali, secondo le politiche della sicurezza e terzo le politiche della cultura, del
marketing e dello sviluppo economico. Questo credo che dovrebbe essere la bussola, l’orientamento, la
stessa polare sulla quale andare poi a scrivere dei numeri proprio perché concordo non è meramente un
esercizio numerico, o matematico, o contabile: deve essere un esercizio a priori come premessa, come
architrave, come cappello di una politica amministrativa. Dovrei dire tutto è insufficiente naturalmente per il
mio ruolo, però ho visto che uno sforzo per quanto concerne le politiche sociali e almeno il riscontro che si
ha con le risorse messe a disposizione si fa uno sforzo tenuto conto della congiuntura del momento storico
particolare poiché è indubbiamente aumentato il disagio, le difficoltà, la criticità delle famiglie, di certe
persone alla luce della perdita del posto di lavoro, della cassa integrazione, della mobilità, di chi non trova
lavoro e quant’altro. Quindi sulle politiche uno sforzo si è fatto e forse si poteva fare qualcosa di più, anche
perché capisco che la coperta se la tiri da una parte poi copri il viso ma scopri i piedi o viceversa, se copri i
piedi scopri il viso e anche il collo o le spalle. Però ho visto che per quanto riguarda gli oneri la destinazione
del 36% e in precedenti esercizi di bilancio di previsione del quale stiamo parlando evidentemente si era
utilizzate percentuali superiori con una massa monetaria superiore e quindi si poteva anche in questa
circostanza magari limitare un pochino per quanto concerne gli investimenti, lavori esterni e così via e
destinare un po’ più risorse aumentando la percentuale delle ipotesi di previsione degli oneri, perché
naturalmente anche lì un piccolo punto interrogativo è sempre bene metterlo, ma comunque si spende
evidentemente in relazione e in rapporto alle entrate, ecco perché parliamo di bilancio di previsione e quindi
se si conferma la previsione io avrei aumentato un po’ di più la percentuale da destinare nelle politiche
sociali, questo è il mio pensiero. Per quanto riguarda le politiche della sicurezza, il nostro compito e il nostro
dovere come Amministrazione Comunale è quello di avere un organico di vigili urbani adeguato alla
popolazione, al territorio, alle sue esigenze e alle problematiche che investono la comunità. Noi avevamo 4
unità come operatori nell’ambito dell’organico del comando di polizia municipale e si è sempre parlato di
portare quell’organico a 5, che poteva prevedere una figura a tempo indeterminato o due figure a tempo
determinato, quindi o trimestrali o quadrimestrali, soprattutto nel periodo estivo quando le criticità, il
disagio, le molestie, gli atti di vandalismo, l’uso improprio dei veicolo, soprattutto dei motoveicoli eccetera
richiedeva maggiore sorveglianza. Invece abbiamo perso un’unità per ragione di salute e quindi anziché
spingere verso le 5 unità che sarebbero non dico l’ideale ma l’ottimale, siamo fermi a tre unità con i limiti, la
scarsità del servizio esterno per quanto concerne il controllo e l’operare in relazione alle mansioni e alle
funzioni proprie del comando dei vigili, delle figure dei vigili sul territorio comunale, sempre che
evidentemente potremmo migliorare e aumentare potenzialmente il servizio in associazione. Non è che
l’associazione se si entra con le debolezze fa la forza, se si entra con entra con le forze consone e opportune
si riesce a dare ulteriori risposte in cooperazioni con altri comandi di vigili dei Comuni limitrofi, che siano in
associazione, che sia con qualsiasi altra forma non necessariamente con l’Unione dei Comuni che mi pare
che stenta a decollare. Terza questione, sono d’accordo, Sindaco, su spingere sulla cultura perché la cultura è
un propellente, è un buon carburante per far crescere civilmente e socialmente la comunità e quindi serve
anche a spingere per ulteriori chance e opportunità anche sotto il profilo economico e sotto il profilo
aziendale, sottoforma di un sistema complessivo che si avvale di un elemento importante, uno dei cardini che
è appunto la cultura. Però affiancherei alla cultura anche un disegno politico-amministrativo più complesso e
più composito appunto mettendoci anche il discorso di che cosa si può fare, di che cosa si può incentivare. È
vero che abbiamo una crisi che ha investito e sta investendo la piccola impresa e i settori tradizionali della
produzione e c’è una riorganizzazione, mentre nel primo impatto la crisi ha investito la grande impresa che si
è riorganizzata e ha ritrovato ulteriori mercati, si sta espandendo eccetera, ahimè, oggi tocca alla piccola
impresa e il tessuto connettivo del nostro sistema produttivo locale e di vallata è quello imperniato sulla
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
piccola e media impresa, che ha difficoltà notevoli, ha difficoltà di mercato, ha difficoltà nella parte della
commercializzazione soprattutto e quindi le risposte sono molteplici, adesso non è il caso di addentrarci, però
si possono favorire e stimolare forme di cooperative, di associazioni che magari possono anche inserirsi in
altri mercati, penso al terziario, al terziario avanzato, ai servizi, l’agricoltura, che è un settore primario in
ginocchio da un punto di vista dei prezzi, però è una componente economica importante del nostro territorio
comunale per le ragioni che tutti conosciamo e quindi anche lì la Amministrazione Comunale, d’intesa con le
associazioni di categoria, con i consorzi, con la Pro Loco, può spingere, trovare e mettere in campo qualche
progetto che possa non dico risollevarla ma quantomeno contribuire a dare qualche spinta e qualche risposta
che possa meglio soddisfare le esigenze delle aziende agricole, degli imprenditori agricoli, del sistema
agroalimentare complessivo del nostro territorio. Questi ritengo che siano i punti più critici e ripeto avrei
tentato con la questione degli oneri, sempre che abbiamo il conforto e il riscontro con quanto preventivato di
poter destinare, se non lo potete fare questa sera magari non è detto che in corso d’opera si possono
eventualmente trovare forme di variazione di bilancio per essere attenti a situazioni di estremo disagio che ha
investito una parte, per fortuna una parte minoritaria della nostra comunità locale, nella speranza che si
inverta questa congiuntura che dura da troppo tempo e che porta dei riflessi negativi nel vivere
decorosamente e dignitosamente a tutte le famiglie che compongono il tessuto demografico e sociale del
Comune di Cartoceto.
CONS. DONNINI
Tralasciando gli aspetti in qualche maniera più strategici per cui a mio parere questo è un bilancio
che è fatto bene dal punto di vista della ragioneria, ma poco dal punto di vista strategico, ma già di questo
abbiamo dibattuto anche nel discorso precedente che ha fatto Baldarelli e quindi non ha senso ritornarci. Io
volevo invece entrare in merito su una questione un pochino più pratica per capire se qualcosa mi è sfuggito
o meno: nel vostro programma elettorale e anche nel programma che è stato presentato, nelle linee guida del
vostro governo c’era l’introduzione dell’indicatore di situazione economica familiare, il famoso quoziente
familiare, tant’è vero che io in quell’occasione ebbi modo di dire che era una cosa positiva e che bisognava
perseguire questo obiettivo, pur sapendo che è molto complesso da portare avanti. Invece qua mi trovo che
voi avete in qualche maniera istituito un po’ il discorso, o meglio ancora, potenziato il discorso dell’Isee e
quindi non capisco perché questo cambio di direzione. Vado nello specifico, prima parlavamo di aumenti,
parlavamo dell’immondizia che abbiamo avuto un aumento qualcuno dice non molto considerevole, se il 56% non è considerevole già per me è importante, ma andiamo sull’Isee. Praticamente voi per quanto riguarda
la refezione scolastica, il trasporto scolastico, le vacanze estive per i minori e l’asilo estivo, ma vorrei
focalizzarmi soprattutto nei primi due aspetti (la refezione scolastica e il trasporto scolastico), io credo che
qui siamo di fronte a un'altra tassazione. Dico credo perché come ho detto prima non sono avvezzo a
questioni di bilancio e quindi magari soprattutto calcolare un Isee non lo faccio tutti i giorni e quindi mi sono
avvalso di quei simulatori che si trovano su internet in cui uno introduce i propri dati e cerca di capire
qualcosa. Ho fatto un po’ di simulazioni e viene fuori che, cito un caso, quei redditi Isee che vanno da 7.500
a 10.000 si ritroveranno un fisso mensile di 20 € per quanto riguarda la refezione scolastica, oltre ai 2,7 € che
mediamente vanno valutati intorno ai 20-21 giorni che è un mese in cui i bambini mangiano nella mensa, che
corrispondono più o meno a 43 €. Sommando questi due valori viene fuori un valore di circa 63 €. Prendo
questo dato che mi è vicino e mediamente con il vecchio sistema e quindi una tariffa “fissa” eravamo intorno
ai 52 €, quindi siamo di fronte a un aumento mensile per quanto riguarda il discorso della refezione
scolastica intorno agli 11 €. Lo dobbiamo moltiplicare, togliendo le festività, Natale, Pasqua e altro, intorno
agli otto mesi, siamo intorno agli 88 € di aumento per quanto riguarda il discorso della refezione. Sul
trasporto la questione è più o meno in linea, anzi paradossalmente incide ancora di più, perché i redditi Isee
che vanno da 7500 a 10.000 hanno un fisso mensile di 20 € previsti e indicativamente eravamo intorno ai 12
€, centesimo più o centesimo meno, quindi anche qui siamo intorno a un aumento di 8 € moltiplicato per i
famosi 8 mesi siamo intorno a 64 €. Totale: 154 € in più che vanno a carico delle famiglie. Non sto a
dilungarmi sul discorso del secondo figlio, perché comunque in percentuale ci sarà un aumento anche lì. Non
ho avuto proprio il tempo di valutare la questione legata alle vacanze e al discorso della colonia. Volevo
capire un attimo se questa analisi secondo voi ha fondamento o evidentemente ho preso un barlume. Non la
faccio tanto lunga perché sono l’una e trenta. Ho citato un dato me ne potrei citare altri, ho fatto 4 o 5
simulazioni con due figli, con un figlio, adesso io ho preso il caso di una famiglia tipo monoreddito con 4
componenti. In più vorrei sottolineare che, non vorrei mettere in bocca delle parole ma mi pare che anche
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
nella prima commissione che abbiamo avuto per quanto riguarda il sociale lo stesso Mariotti diceva, cioè che
questo sistema dell’Isee è facilmente raggirabile. Faccio un esempio, lì vanno indicati i valori legati al
discorso di quanti soldi uno può avere nel libretto, piuttosto che nei conti correnti o altro, quindi c’è il rischio
di avere dei valori non proprio precisi. Quindi vorrei da questo punto di vista qui se avete fatto qualche anali
e come l’avete fatta. Grazie.
CONS. BERLUTI
Anche io non ho nulla da aggiungere all’esposizione che ha fatto il Consigliere Verdini per Uniti per
Cartoceto, se non ecco la puntualizzazione che poi in gran parte ha fatto il Consigliere Donnini: qui abbiamo
effettivamente un aumento. Indiscutibilmente si parla per quanto riguarda la refezione e il trasporto, ma
anche l’asilo estivo saranno i tre servizi che andranno sicuramente ad avere un incremento notevole per le
tasche delle famiglie del nostro Comune. Quello che in parte ho seguito questa vicenda proprio con i
sindacati, sono entrato tranquillamente in polemica perché i sindacati imponevano questa regimentazione. È
anche sì vero che chi deve alla fine fare un bilancio non ha un dato storico, quindi come fai a fare un bilancio
se non ho un anno precedente dal quale io posso andare meglio a fornire e quindi la conseguenza diretta è
questa, cioè per paura di non chiudere il bilancio, siccome parliamo di servizi a domanda individuale in cui
la legge ti impone che sono a carico di chi ha il beneficio di questo servizio, quindi tu non hai un dato, fai un
salto nel vuoto. Allora la proposta era semplicemente un'altra: quello di partire con la simulazione. Alcune
sigle erano favorevoli e dopo chiaramente è intervenuta la sfiducia e quindi non ho più potuto seguire da
vicino questa cosa, però cosa si diceva? Il primo anno si fa fare ai contribuenti solo l’Isee senza applicare le
tariffe. Questo perché? Perché il primo anno ti permetteva di avere un dato storico e quindi sul bilancio
successivo poter andare a definire meglio le tariffe, in modo di non avere delle batoste per molte famiglie.
Questo va bene, però secondo me così gli aumenti saranno inevitabili e ci saranno. L’altra cosa, e chiudo,
che volevo chiedere, anche unendomi un po’ quella che era la mozione del Consigliere Baldarelli, dire che
sarebbe ora invece di introdurre l’Isee attualizzato, perché voi mi dite e mi insegnate che tutto questo
discorso qui praticamente non ha nessun valore se noi andiamo a prendere una famiglia che vive in questo
momento la crisi piena. Perché? Perché l’Isee che gli chiedete ha i redditi, supponiamo adesso, del 2008. Nel
2008 ancora questo lavorava e quindi non è un Isee reale del momento ma è un Isee proiettato su una
situazione storica che non esiste più. Quindi io paradossalmente potrei essere oggi disoccupato, ma nel 2008
siccome lavoravo, magari avevo un lavoro anche ben remunerato, potrei essere nella fascia più alta e quindi
dover pagare con le tariffe più alte tutti i servizi. Di conseguenza questa la vedo come una cosa urgente da
fare, perché in questo modo applichiamo su una percentuale d’errore che ho detto con questo tipo di
parametrazione a fasce introduce già dei correttivi che saranno pesanti per le famiglie, peggio ancora per
quelle che hanno ancora più bisogno che si vedranno relegati in delle fasce in cui non hanno nessuna
appartenenza reale in quel momento. Quindi paradossalmente oggi le famiglie disoccupate, dove i genitori,
uno o entrambi, sono disoccupati per cui c’è un calo repentino del reddito non entreranno in queste fasce.
Questa è una contraddizioni in termini, dove ripeto, per carità non è che quando mi si dice perché l’hanno
chiesto i sindacati hanno detto una roba giusta, i sindacati vogliono fare l’Isee anche perché, diciamocelo
fuori dai denti, l’Inps gli dà un euro per ogni domanda che fanno e quindi loro fanno il loro mestiere, voi ne
fate un altro. Un euro per ogni Isee compilato dal CAAF, quindi è logico che spingono sulla richiesta Isee.
Allora io in quella sede, c’erano i rappresentanti provinciali, dissi è giusto fare una regimentazione a fasce
perché giustamente c’è quello che fa il furbo e addirittura ti passa nella fascia di totale esenzione. Se
vogliamo mantenere il servizio di qualità va rivista questa cosa d’accordo, non sono d’accordo nel far il salto
nel vuoto perché chi fa un bilancio giustamente dice io quanto devo mettere le tariffe? E come fa a saperlo?
Non ce l’ha un dato storico. Quindi secondo me sarebbe stato più opportuno, qui uso il condizionale in
maniera prudenziale, fare una simulazione, cioè a settembre 2010 chiedete l’Isee a tutti quelli che intendono
fare il servizio, mantenendo però la vecchia tariffazione. Quando arriverete a marzo 2011 fate il bilancio ma
già avete otto mesi di più o meno quadratura, vedete quali sono le entrate e le uscite e fate le fasce in maniera
precisa, così c’è un aumento indiscriminato e quindi io non sono favorevole a questo.
ASS. MARIOTTI
Inizierei ringraziando i colleghi di Giunta perché che l’Assessore ha una delega ai servizi sociali
abbia una sensibilità verso il sociale direi che dovrebbe essere scontato, ma che anche gli altri l’abbiano non
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
è scontato. Dico questo perché una squadra che ha voglia di lavorare, ognuno vuole fare, vuole costruire e
per costruire molte volte però servono i soldi, quindi quando si vanno a fare i bilanci se i soldi vanno in un
capitolo rispetto a un altro uno chiaramente viene penalizzato. Vi ringrazio perché l’imput che è partito dal
Sindaco, cioè quest’anno è un anno dedicato al sociale è stato raccolto con molta tranquillità e in modo
costruttivo e quindi per questo vi dico grazie. Dico un anno dedicato al sociale perché i numeri lo
confermano. Qui noi veniamo dal 2009 dove avevamo già fatto gli ulteriori investimenti nel settore sociale,
tanto che Verdini stasera ci rifà il discorso che ci fece in fase, non ricordo se nel periodo del bilancio, però
più soldi nel sociali e quindi io lo ringrazio perché tifa la mia delega. Noi quest’anno lo abbiamo fatto, cioè
abbiamo aggiunto ulteriori soldi rispetto all’anno scorso, che già era un anno in cui avevamo fatto un bello
sforzo con percentuali che sono anche abbastanza importanti. Per quanto riguarda per esempio l’infanzia e
l’adolescenza e qui parliamo di esoneri, mense e queste cose abbiamo un aumento del 4.9% che in soldi
significa quasi 20.000 €. Abbiamo un contributo alle famiglie disagiate. L’anno scorso lo abbiamo inventato,
25.000 € circa, e quest’anno sono 35.000 e quindi un aumento del 40%. Le altre le avete, per cui potremmo
parlare di immigrati e altre cose, ma mi fermo a questi, per cui per dire che i numeri confermano che il nostro
è un bilancio che ha avuto come imput di partenza le famiglie. Rispondo un momento a Berluti, è vero non
abbiamo una statistica su quanto guadagnano i nostri cittadini. Coscienti di questo fatto, proprio per non fare
il salto nel buio come lui pensa abbiamo voluto far partire questa sperimentazione a settembre, quindi gli
ultimi tre mesi dell’anno in pratica, proprio per poter verificare l’impatto di queste cifre. Se a fronte di
qualche aumento che c’è, perché nel momento in cui si va a fare degli scaglioni da qualche parte si aumenta,
abbiamo una statistica, passatemi il termine migliore di quella che era prima. Se noi andiamo a considerare
che chi ha un Isee tra 0 e 5.500 prima pagava il fisso e adesso non paga nulla. ... (intervento fuori microfono)
Sono dati che mi riporta l’ufficio, mi rifaccio all’ufficio. Forse quello a cui lei si riferisce è poi l’eventuale
lavoro che si faceva in commissione. Per quanto riguarda invece gli altri redditi di cui abbiamo comunque
garantito le fasce più deboli, però rimane sempre il fatto che sono 4 mesi di sperimentazione. Donnini diceva
non vado oltre, ma il secondo figlio per esempio ha sconto del 50%, il terzo figlio è completamente gratuito.
Per quanto riguarda l’Isef è nostra intenzione attuarla come metodo, perché giustamente il quoziente
familiare premia chi ha più figli, perché dà delle esenzioni maggiori. Però partire quest’anno con la grossa
incertezza già dell’Isee semplice e aggiungerci anche l’Isef diventava veramente un salto pericoloso e
rischiavamo di non chiudere i bilanci. Allora abbiamo iniziato con questo primo passo, perché poi fare una
statistica sull’Isef è abbastanza facile perché basta andare ad incrociare poi i dati anagrafici, quindi uno
studio approfondito per poi arrivare a quello che è veramente lo scopo finale. Questo c’è, lo abbiamo messo
nel programma elettorale e lo faremo perché è nostra intenzione proprio portarlo avanti. L’Isee attualizzato
l’abbiamo preso in considerazione, anzi siamo arrivati a una contrattazione con i sindacati per farlo perché
altrimenti i sindacati lo facevano pagare, alcuni sindacati fanno pagare l’Isee attualizzato. L’utilizziamo nel
fondo per quanto riguarda gli esoneri delle famiglie disagiate. Abbiamo un fondo su cui interveniamo sulle
famiglie disagiate e in quel fondo mettiamo l’Isee attualizzato, perché l’Isee attualizzato ha comunque sì un
pregio che mi fa la fotografia al giorno d’oggi, però io non ho neanche la garanzia che sia per tutto l’anno. Se
oggi non lavori non hai reddito, Isee zero, tra due mesi mi lavori... questo significa anche una bella
contabilità perché ogni tre mesi devo richiederti l’Isee attualizzato. Lo utilizziamo in quel fondo particolare
proprio per l’esenzione delle famiglie bisognose. Siccome cerchiamo di essere attenti alle realtà cerchiamo di
prendere...
ASS. VAMPA
A proposito delle tariffe per quanto riguarda il trasporto scolastico e la refezione scolastica io credo
che con questo bilancio si sia fatto un passo avanti perché non è vero che tutti siamo nelle stesse condizioni,
per cui con tutte le problematiche che sono state sollevate, però il fatto che vengono differenziate le tariffe
secondo me è un fatto positivo e soprattutto un fatto democratico. Per quanto riguarda l’esenzione ricordo
non solo che c’è una fascia completamente esente, cosa che non esisteva prima, ma la seconda fascia ...
Allora dietro presentazione Isee tu hai l’esenzione completa, prima dovevi fare domanda che è una cosa
diversa, se permetti, perché ci sono molte famiglie dignitose che la domanda non l’hanno mai fatta per cui
adesso gli richiediamo l’Isee. Poi per quanto riguarda la seconda fascia noi facciamo pagare solo il fisso,
quindi dalla terza fascia in avanti, oltre al fisso, che poi aumenta, manteniamo i due euro circa a pasto.
Questa valutazione è uscita anche da un'altra cosa. Il fatto che queste tariffe non siano state mai toccate da
qualche anno a questa parte secondo me non è un aspetto positivo, tant’è vero se lo confrontiamo con le
tariffe che hanno i Comuni dell’ambito in questo caso, che io ho qua sotto, nonostante questo noi ancora
siamo al di sotto, perché ad esempio scuola materna, Sant’Ippolito 20 fissi al mese, scuola materna Monte
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
Maggiore 20 fissi al mese e posso andar giù. Quindi nonostante che queste tariffe siano state toccate ...
(intervento fuori microfono) 2 €, 2 € Saltara, 2 € Serrungarina, 1.70 a Sant’Ippolito, 2 € a Montemaggiore,
2.07. Faccio presente che queste sono di tre anni fa, sono riferite a tre anni fa. Poi c’è un'altra considerazione
da fare che abbiamo fatto anche prima quando abbiamo parlato di cambiare menu alle nostre mense. Noi
abbiamo parlato di olio dop e vuol dire che da cinque € si passa a 15 € ... (intervento fuori microfono) 13, 14.
SINDACO
Se ce ne hanno in eccedenza anche sette.
ASS. VAMPA
Speriamo. Non so se dire speriamo o ...
SINDACO
Non è solo l’olio Dop...
ASS. VAMPA
Dei prodotti a km 0, delle carni di una certa qualità e indubbiamente queste hanno un costo e questo
va a pesare poi nelle tariffe della mensa. Torno a ripetere secondo me è un ritocco che ancora se lo
confrontiamo con i Comuni limitrofi siamo al di sotto della media dei Comuni limitrofi. ... (intervento fuori
microfono) 3.10, non è stato toccato. Le elementari negli altri Comuni della zona non c’è nessuno che ha il
tempo pieno. Saltara, di Saltara mensa fisso 79 € più 2, adesso non lo ricordo perché questo l’ho fatto
qualche mese fa, per cui non ti so dire bene cosa è questo 79 e 2 € il pasto. Per quanto riguarda poi il
trasporto, eravamo veramente la Cenerentola e anche qui se facciamo riferimento 26 al mese, 70, quindi 23
trimestrali, 23 trimestrali, 15 trimestrali, per cui ad una comparazione con gli altri Comuni sicuramente
penso che ancora le nostre tariffe siano favorevoli nei confronti delle famiglie. ... (intervento fuori
microfono) 70 trimestrali, Fossombrone fa pagare 70 trimestrali e quindi verrebbe 23 mensili. ... (intervento
fuori microfono) ma questo l’ho detto, è di tre anni fa, i dati che ho io.
CONS. VERDINI
Tutto è opinabile, Vice Sindaco, però dire che avendo mantenute basse le tariffe relative ai trasporti e
alla mensa per le materne, vacanze anziani e cosi estivi per ogni ordine e grado non è che è stato uno sbaglio,
è stata una scelta politica e penso che tutti l’avrebbero dovuta copiare perché se per dieci anni non è stato
mai aumentato penso che siamo venuti incontro alle famiglie. Oltretutto il trasporto è tra i più bassi, però
parliamo di studenti, siccome la scuola è ubicata in un punto e tutto quello che si allontana da quel punto si
deve alzare prima, deve salire e scendere ed essere accompagnato se è piccolo e in più pagare, mi pare che
meno paga e penso che meglio sia, perché ha un disagio (si deve svegliare prima, deve essere accompagnato,
deve essere ripreso e in più pagare anche di più di quello che uno vorrebbe far pagare non credo che sia...). se
poi diciamo che il momento storico, le difficoltà posso anche soprassedere, però tenere le tariffe basse penso
che sia un compito importante per lo stato nella sua articolazione. Se tutti diciamo che troppe sono le tasse,
troppo alte sono le tariffe, troppo alte le tasse bisognerà incominciare da qualche parte far diminuire perché
sennò non funziona, perché da una parte bisogna abbassare e dall’altra cerchiamo di far salire mi pare che
non coincide e mi pare che non contemperiamo bene le cose. Solo questo.
SINDACO
Io ritengo che in questo momento al di là dei giochi che si possono fare quando si prende una linea
bisogna tirare dritto, qui non si parla di aumentare le tariffe a qualcuno. Sì, è vero, ci sono stati dei ritocchi,
ma secondo me è stato introdotto un metodo che ha abbandonato l’eccessivo populismo e ha introdotto una
giustizia sociale. L’Isee, le fasce che abbiamo fatto è solo per venire incontro a quelle fasce più deboli e man
mano che lo scaglione si discosta e ci sono le possibilità in famiglia è anche giusto pagare i servizi qualcosa
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
in più, soprattutto quando poi si chiede a un’Amministrazione di portare nelle proprie mense prodotti di
qualità e quant’altro. In genere, e la DOP ce lo insegna, il prodotto di qualità si paga, per cui non vedo che si
potrebbe promettere l’introduzione di prodotti di alto livello nelle mense e pretendere che da chi ha 0 a 5.000
fino a chi ha 10.000 e oltre si possa pagare un fisso di 10 €, come era previsto prima, indistintamente. Io
credo che sia giusto distinguere e rendere partecipe e consapevoli chi può dare qualcosa in più deve darlo.
Viviamo in un Comune dove non dobbiamo far passare il concetto che tutto è dovuto, che tutto si deve avere
gratuitamente perché in una società civile ognuno deve contribuire con quello che può, a seconda di quello
che può. Questo è il tentativo che stiamo facendo noi in via sperimentale, tant’è che le fasce Isee partiranno
nell’anno scolastico 2010-2011 da settembre e quindi fino a giugno rimarrà il tutto invariato e i 4 mesi ci
daranno la possibilità di testare se le previsioni e le fasce Isee vanno bene. È vero come diceva Donnini che
si può dichiarare tutto e il contrario di tutto, però è prevista anche la possibilità di fare controlli a campione.
Noi ci siamo incontrati più volte con i sindacati e abbiamo appunto accordato questo, oltre all’introduzione
dell’Isee le verifiche, come sta già succedendo per l’assistenza domiciliare diretta, finalmente quest’anno
Cartoceto facendo parte dell’ambito sociale n. 7 si è adeguato a tutti gli altri Comuni e io auspico che anche
per le tariffe delle mense, dei trasporti e dei servizi a domanda individuale in genere se facciamo parte di un
ambito dobbiamo adeguarci tutti quanti allo stesso modo, in modo che in tutti i Comuni dell’ambito si
abbiano gli stessi parametri e non che in un Comune si adottano parametri e in un altro altri, altrimenti non
ha senso stare insieme e lavorare insieme. Questo è quello che mi sentivo di dire. Volevo dare la risposta,
credo che Berluti mi aveva chiesto lumi sul teatro: i fondi per il teatro, se tu leggevi la relazione previsionale,
... (intervento fuori microfono) se ritrovo la paginetta, comunque in parole povere il progetto sul teatro è
praticamente un progetto che è stato già attivato negli anni precedenti, che entro aprile deve avere l’esecutivo
in modo da fare la conferenza dei servizi con la Soprintendenza, è un progetto a cui partecipano più Comuni
e non solo il Comune di Cartoceto. Il progetto generale per quanto riguarda il teatro sono 150.000 € di cui
105.000 € che arriveranno dai fondi europei e 45 la compartecipazione richiesta al Comune. Per quanto
concerne i soldi dalle alienazioni, sempre sulla previsione, noi andiamo ... i 150.000 € sono 105 del fondo
europeo e 45. Per quanto riguarda alienazioni Berluti prima mi chiedeva se erano vincolati e qui c’è scritto
che sono vincolati, per cui bastava leggerla. Poi altra cosa che volevo dirvi è che il bilancio di previsione
proprio perché si chiama bilancio di previsione è soggetto durante l’anno a degli aggiustamenti, delle
variazioni di previsione, tant’è che in questo bilancio voi non trovate i fondi che arriveranno dalla Regione,
dalla Provincia per risistemare il campanile della chiesa di Santa Maria. Perché questo? Perché ancora non
avevamo comunicazione, per cui nel momento in cui le comunicazioni arriveranno e si avrà disponibilità
della somma, l’ufficio farà la variazione. D’altra parte un bilancio di previsione si chiama così perché è una
previsione e quindi suscettibile di variazioni. La dichiarazione di voto? Berluti.
CONS. BERLUTI
Si potevano toccare due punti. Nell’introduzione che ha fatto per il gruppo di Uniti per Cartoceto il
Consigliere Verdini la riteniamo più che esaustiva per dire che non possiamo votare a favore di questo
bilancio ma sostanzialmente mi piacerebbe riassumerla e qui giustamente ognuno si prende le sue
responsabilità in termini politici. Io e lei, Sindaco, probabilmente abbiamo una visione diversa della scuola,
forse anche con lo stesso Vice Sindaco, e prendo questo come esempio per motivare anche il voto su tutto il
bilancio. Noi crediamo che queste cose che lei dice bisogna anche pagare per avere la qualità mi stanno bene,
mi starebbero meglio su quelli che sono gli spazi relativamente alla scuola che non è dell’obbligo, per
esempio una materna, per esempio un asilo nido, se non dimentichiamo che sono servizi importanti, ma
accessori. Invece per come la vediamo noi da un punto di vista politico che crediamo in una scuola pubblica
e non dimentichiamoci che nella scuola pubblica fino a prova contraria elementari e medie sono scuole
dell’obbligo, noi se potessimo non faremmo pagare nulla e quindi non staremmo qui a disquisire su fasce e
redditi. Lo sforzo secondo noi deve andare in quell’altra direzione. Non vediamo questo e quindi non
votiamo. Ho preso questo come esempio per comunque ribadire la contrarietà a questo bilancio di previsione
2010 del Comune di Cartoceto.
CONS. BALDARELLI
Anche io per una breve dichiarazione di voto. Indubbiamente il testo e anche la discussione è stata
importante e ci permette di affrontare molti argomenti che sono stati oggetto anche delle nostre riflessioni sul
Comune di Cartoceto – seduta consiliare del 30 marzo 2010
bilancio e comunque noi riteniamo che questo bilancio non sia rispondente alle esigenze reali del territorio e
a un progetto innovativo e di sviluppo del Comune di Cartoceto. Comprendiamo però anche le
contraddizioni nelle quali si muove l’Amministrazione Comunale. Avremmo potuto forzare la mano da un
punto di vista squisitamente politico mettendo in evidenza come gli enti locali oggi sono fortemente
condizionati da una politica restrittiva che porta avanti il governo in maniera centralistica, proponendo anche
un ordine del giorno che criticasse in qualche modo il patto di stabilità, non lo abbiamo fatto per evitare
qualche contraddizione nei Consiglieri, perché in qualche modo è troppo facile dichiararsi contrari al patto di
stabilità e poi magari fare un richiamo di carattere reale, di valore anche a coloro che governano questo
paese. Ci conosciamo, abbiamo capito come la pensiamo, evitiamo anche queste contraddizioni palesi. Detto
questo, ritengo che per questa ragione, non essendoci un disegno strategico o essendo più che altro un
bilancio di gestione ordinaria e l’unica innovazione che viene fuori è la riarticolazione del patrimonio che in
qualche modo viene mutuata da altri Comuni che hanno applicato questo schema di regolamento e mi
riferisco soprattutto ai Comuni dell’area pesarese, da Gradara a Gabicce che hanno fatto lo stesso
provvedimento e quindi ci muoviamo non con una fantasia locale ma con una fantasia indotta diciamo e
quindi per certi versi non vediamo un elemento di forte innovazione. L’altro aspetto sul quale vorrei
esprimere una valutazione politica, ho apprezzato molto l’orientamento del capogruppo della lista Insieme
che ha votato favorevolmente alla mozione, è un segnale importante che mette in condizioni l’opposizione di
poter dialogare in maniera più sincronica, più positiva rispetto al futuro e questo ci mette nella oggettiva
valutazione che questa opposizione di fatto diventerà fra poco tempo maggioranza. Grazie.
SINDACO
Grazie. Se nessun altro vuole la parola io andrei alle votazioni. ... (intervento fuori microfono) questo
lapsus freudiano non porterà a nulla, Baldarelli. Resteremo maggioranza fino alla fine del 2014. Votazione.
VOTAZIONE
FAVOREVOLI:
CONTRARI: 5 (Donnini, Baldarelli, Cinotti, Berluti, Verdini)
ASTENUTI:
VOTAZIONE immediata esecutività
FAVOREVOLI:
CONTRARI: 5 (Donnini, Baldarelli, Cinotti, Berluti, Verdini)
ASTENUTI:
SINDACO
Vista l’ora tarda io direi di concludere qui il Consiglio Comunale e di iscrivere gli ultimi 5 punti al
prossimo Consiglio Comunale. Buonanotte.
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VCC_2010-03-30 - Cartoceto In Movimento