Tuttolibri Torino 12-16 maggio Orwell, il perenne «1984» SABATO 7 MAGGIO 2011 LA STAMPA III La Morante pro e contro . TOMMASO PINCIO FRANCESCA COMENCINI Il Grande Fratello non finisce mai L’arte disintegra la bomba atomica 'è forse romanzo più profetico di 1984 di George Orwell? Quel totalitario mondo oppresso dallo sguardo spione del Grande Fratello e da una sistematica e distorsione della verità è così somigliante al nostro tempo che ci sembra naturale leggerlo come una finestra aperta sul futuro. Preferisco tuttavia pensarlo come la storia di un uomo, Winston Smith, che grazie all'amore trova il coraggio di ribellarsi a un sistema ingiusto. L'anelito dura poco, però, perché Smith finirà per ripudiare sé stesso e l'amore. Smith giunge a tanto perché sottoposto a tortura, è vero. Tuttavia il suo fallimento, la sua incapacità di diventare eroe, ci mortifica nel profondo, ed è una mortificazione che ha il suono di monito rivolto ai giovani di ogni futuro, prossimo o lontano: guardatevi dalla possibilità, sempre dietro dietro l'angolo, di diventare complici, di somigliare al male. C ro o contro la bomba atomica» è un saggio di Elsa Morante del 1965. La Morante vi definisce la bomba atomica come «l'espressione naturale della nostra società contemporanea…. che prova la occulta tentazione di disintegrarsi…» L'arte, sempre secondo la Morante, «è il contrario della disintegrazione e la sua vera funzione è proprio quella di restituire l'integrità del reale, o, in una parola, la realtà. Dove per realtà s'intende…il valore intatto, luminoso e religioso della vita». Realtà è la parte non riducibile a merce della nostra vita, che il poeta non deve cessare di agitare davanti ai nostri occhi. «La realtà è perennemente viva, accesa, attuale. Non si può avariare, né distruggere, non decade…nel suo movimento multiforme e cangiante, inesauribile - non si potrà mai finire di esplorarla». L'infinitezza di questa esplorazione mi pare il più bel viatico possibile per il futuro dei più giovani. TOMMASO PINCIO INTERVIENE SU ROMANZI ALLA FINE DEL MONDO CON ALESSANDRO BERTANTE E ANTONIO SCURATI 15 MAGGIO, H. 15.30 SALA AZZURRA INCONTRO CON FRANCESCA COMENCINI AUTRICE DI FAMIGLIE (FANDANGO) 14 MAGGIO, H. 19 SPAZIO AUTORI A, CON MARIA LATELLA P Il cavaliere di Cervantes «Salario, prezzo e profitto» RITANNA ARMENI ERRI DE LUCA Un Marx 1865 per i precari E’ Chisciotte il buon anticorpo T on avendo il coraggio di affrontare i tre volumi del Capitale, a poco più di vent'anni ho aggirato l'ostacolo leggendo un agile saggio di Marx, Salario prezzo e profitto, pubblicato dagli Editori Riuniti. Ho trovato lì, in quella relazione che Marx fece in una riunione della Prima Internazionale, la spiegazione scientifica dello «sfruttamento», il concetto di «forza lavoro», la scoperta del «valore del lavoro». Concetti troppo antichi per essere riproposti a un giovane di oggi? Tesi superate in un mondo del lavoro dominato dalla globalizzazione e dalla precarietà? Non credo. Quel testo del 1865, rimane straordinariamente attuale, perché attuale è lo sfruttamento. Ne ho capito i fondamenti leggendo quel libretto negli anni '70, ho trovato e continuo a trovare molte conferme di quelle tesi nella tanto osannata modernità. Per questo invito i giovani a leggerlo. Anche se non sono gli operai sfiancati da 12 ore di lavoro nelle fabbriche di Manchester, ma precari in un qualunque call center. u sei il cavaliere invincibile degli assetati»: questo verso appartiene a una poesia di Nazim Hikmet dedicata a Chisciotte ( senza «don», titolo che non gli ha risparmiato nessuna batosta). Invincibile lui che ha perso tutte le sue battaglie: possibile? Sicuro: invincibili non sono quelli che detengono primati e supremazie, perchè da quei gradi e gradini presto o tardi rotolano giù. E si sgretolano come le meringhe, i pretesi vincenti. Invincibili sono al contrario quelli come Chisciotte, vinti innumerevoli volte che si rialzano e si battono di nuovo. Invincibili sono quelli che non si danno per vinti. Chisciotte è il generoso che vuole raddrizzare i torti, ha un programma inflessibile ma non è un politico, non vuole essere seguito. Gli offrono un'isola da governare e lui la cede al suo scudiero Sancho: non è un politico. E' uno che non teme di battersi in inferiorità numerica e con forze insufficienti, senza fare calcoli circa il rapporto costi/benefici. Ecco una lettura inattuale, perciò efficace alla formazione di anticorpi di chi è giovane adesso e si trova preso in giro da un sistema che non sa che farsene del suo valore, del suo studio, delle sue energie. Chisciotte sa che fare di sè in un mondo storto. Leggerlo fa venire voglia di rimboccarsi le maniche. RITANNA ARMENI PRESENTA PAROLA DI DONNA, LE VOCI DI 100 PROTAGONISTE D’ECCEZIONE, CHE HA CURATO PER PONTE ALLE GRAZIE. 13 MAGGIO, H. 18, SALA AZZURRA SULLA TRACCIA DI UN ALFABETO ANTICO INCONTRO CON ERRI DE LUCA AUTORE DI E DISSE (FELTRINELLI) E LE SANTE DELLO SCANDALO (GIUNTINA). 13 MAGGIO, H. 15.30. SALA OVAL N Il vecchio di Hemingway In viaggio con Odisseo La vita di Muhammad FRANCO CARDINI EVA CANTARELLA PIETRANGELO BUTTAFUOCO Santiago, il duello della maturità I greci insegnano cos’è democrazia L’olivo del profeta dona la Luce o un dubbio. Non ricordo se ho letto Il vecchio e il mare dopo aver visto il film splendidamente interpretato da Spencer Tracy oppure viceversa. Comunque è inessenziale. Per la mia generazione - sono nato nel 1940 - cinema e musica americana sono state una cosa sola e la celluloide è stata pane (quasi) quotidiano quanto la carta stampata. Questo romanzo ambientato a Cuba è uno splendido esercizio di stile: asciutto, obiettivo e suggestivo. L'anziano Santiago, segnato dagli anni e dalla malattia, riesce a pescare una grossa preda. Mettendo a rischio la sua vita e combattendo anche con gli squali, la trascina in porto. Arriverà con una carcassa al seguito. Ma non importa. Ha vinto un duello quasi mortale, dimostrando il suo valore. Oggi percepisco che le ultime generazioni sono (giustamente) demotivate dall'assenza di un futuro. Ma lo sono soprattutto perché si vedono private di guadagni e visibilità. Ad un giovane, il vecchio di Hemingway può insegnare, invece, che si può lottare per una realizzazione interiore. E poi anche il resto arriverà. H on ho dubbi, è l'Odissea, un libro che ho imparato a conoscere prima ancora di saper leggere. Mio padre infatti, che era un grecista, la sera mi raccontava le avventure di Ulisse: il Ciclope, le Sirene, il cavallo di Troia…E' un libro che ho continuato e continuo a rileggere, restandone sempre più affascinata. Le ragioni per cui un giovane dovrebbe leggerlo, oggi? Perché è un grandissimo libro di avventure, che, al di là degli aspetti favolistici, descrivendo la cultura dei nostri più lontani antenati, consente di cogliere al tempo stesso la radicale diversità di questa dalla nostra e i fili di continuità che ciononostante la legano a noi. Ai giovani, che quando la conoscono la amano moltissimo, va consigliata per diverse ragioni: perchè la constatazione della diversità dei greci trova riscontro nell'esperienza, sempre più frequente nel loro futuro, della convivenza con i «diversi» di oggi. E perché, grazie a questo capolavoro delle letteratura mondiale, imparano a conoscere il mondo nel quale in Occidente sono nati concetti base della nostra civiltà come cittadinanza, libertà di parola, uguaglianza e democrazia. N on questi opachi chiari di luna sul mondo, stravolto dal video-game più in uso, ovvero il war-game, i giovani che sapranno sfuggire alle botole dei luoghi comuni potranno prendersi un libro tra quelli che i vecchiacci hanno rifiutato. E’ quello di Martin Lings: Muhammad. His Life Based on the Earliest Sources, pubblicato in Italia nel 2004 dalle edizioni Il Leone Verde di Torino, nella traduzione di Sergio Volpe ( Il Profeta Muhammad. La sua vita secondo le fonti più antiche). L’autore, inglese – formatosi a Oxford, al Cairo e a Londra, curatore del British Museum – ha scritto con rigore la vita del Profeta per farne un romanzo. Con Lings si scioglie, finalmente, l’equivoco su ciò che per le masse di alfabetizzati è l’origine del Male e si rischia di amare ciò che, invece, è Luce in una nicchia in cui c’è una lampada da un cristallo simile ad un astro, alimentata da un olivo che non è né occidentale né orientale, Luce da Luce, su cui Dio guida chi Egli vuole. LECTIO MAGISTRALIS DI FRANCO CARDINI SU UNITÀ E DISUNITÀ D’ITALIA, 13 MAGGIO, H. 16.30 INTRODUCE ROBERTO RIGHETTO, SALA REGIONI EVA CANTARELLA INTERVERRÀ AL DIBATTITO SU IL FUTURO HA UN CUORE ANTICO? ,CON LUCIANO CANFORA E SILVIA RONCHEY, 15 MAGGIO, H. 18, SALA ROSSA PIETRANGELO BUTTAFUOCO A COLLOQUIO CON ROBERTO ALAJMO SU LE MOLTE ITALIE. LA SICILIA, PER GLI INCONTRI DI LINGUA MADRE, 15 MAGGIO, H. 12 C