Anno 19 - Gen/Feb 2012 - Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale n. 153 Notiziario ASAPS - Via Consolare, 1 - 47121 Forlì - Tel. 0543.704015 - Fax 0543.701411 www. asaps. it Dopo 18 anni e 153 numeri si cambia. Il notiziario il Centauro cambia veste grafica e viene pubblicato ora solo sul sito www.asaps.it I proibitivi costi di spedizione ci hanno costretto a questa difficile scelta. Editoriale: Giordano Biserni* I l Notiziario il Centauro non verrà più stampato su carta ma viene presentata una nuova e più moderna versione che sarà pubblicata solo sul web, sul portale www.asaps. it. Ovviamente i soci in regola con l’iscrizione avranno anche la possibilità di stamparsi su carta il testo del Notiziario. Siamo stati costretti a questa difficile scelta a causa del lievitare dei costi della stampa, ma soprattutto a causa dei costi di spedizione ormai incontenibili. Le esigenze di bilancio dell’associazione ci hanno costretto ad adottare questa dolorosa scelta. Tuttavia la voce amica e apprezzata del nostro Notiziario non si spegne ma continuerà a farsi sentire sotto altra veste. Siamo certi che i nostri numerosi associati comprenderanno la situa- Sommario zione e continueranno a sostenerci nel nostro ultraventennale impegno per la sicurezza stradale. Anche nel 2012 non risparmieremo sforzi su questo versante, continuando la battaglia a favore dell’ipotesi dell’Omicidio stradale così come ci faremo portatori di nuove iniziative sul problema della Pirateria stradale. Ovviamente continueremo ad affiancare tutti gli operatori della sicurezza con la nostra puntualissima informazione perché possano svolgere al meglio il loro delicato e difficile lavoro su strada. L’ASAPS continua ad essere al fianco di tutti quelli che hanno a cuore la sicurezza sulle strade. *Presidente ASAPS Osservatorio ASAPS Omicidio dell’agente della Polizia Locale di Milano... Pag. 2 Lettera a Nicolò... Pag. 3 Maria Luisa Pellizzari, nuovo direttore del Servizio Polizia Stradale... Pag. 4 Gli auguri di buon lavoro dell’ASAPS... Pag. 6 WEB La banca dati legislativa “Aronne”... Pag. 9 Trasporto Trasporto occasionale in conto proprio con veicoli... Pag. 10 Trasporto Servizi occasionali internazionali... Pag. 12 Notizie Lampo Pag. 14 Giurisprudenza Pag. 17 I Vostri Quesiti Pag. 20 Posta Pag. 22 Sommario Il luogo dove è avvenuto il tragico investimento dell’agente Nicolò Saverino (Foto ANSA) Osservatorio ASAPS (Foto ANSA) di: Giordano Biserni Omicidio dell’agente della Polizia Locale di Milano Ultima pagina di una trama che racconta la violenza stradale anche contro le forze di polizia Dilagano le aggressioni fisiche alle divise: 2.230 nel 2011 (+7%). In 496 casi (22%) usata un’arma impropria o il veicolo stesso. Sono state 852 le piraterie con 127 persone uccise e 995 ferite. Sempre più impegnativo il ruolo dei Vigili, ma non equiparato alle altre forze di polizia. I l drammatico omicidio del Vigile Nicolò Saverino è il prevedibile epilogo della violenza stradale che ormai ha scelto la strada per le sue peggiori rappresentazioni. Ora è facile dire: ce l’aspettavamo. Ma è così. La violenza stradale sta assumendo toni di gravità estrema. Piraterie e aggressioni alle divise sono all’ordine del giorno in un crescendo incontenibile e circondato dalla pressoché generalizzata indifferenza. Se la civiltà di un popolo si misura dal comportamento della gente sulle strade e al rispetto verso le divise, allora qui siamo ormai tornati alle caverne. Qualcuno deve farsene carico! L’inaudito e gravissimo episodio di Milano non può sorprendere chi osserva da vicino i fenomeni di violenza stradale e di aggressione. Nell’appena archiviato 2011 l’Osservatorio “Sbrirri Pikkiati” del Centauro - ASAPS ha registrato 2.230 casi di aggressione fisica ad operatori di polizia che operano su strada. Come dire che ogni 4 ore nel nostro Paese viene stilato un referto medico per lesioni fisiche subite da un carabiniere, un poliziotto, un vigile. In 496 casi (22%) per aggredire l’agente sono state usate armi proprie o improprie (in molti casi la stessa vettura per travolgere il poliziotto). Il 52,6% delle 2 aggressioni hanno riguardato appartenenti all’Arma dei Carabinieri, il 35,8% la Polizia di Stato, il 10,4% la Polizia Locale, il 5,7% altri corpi. In 757 casi (34%) l’aggressore era ubriaco o drogato. Nel 2010 le aggressioni erano state 2.079, l’incremento è quindi del 7%. Non meno preoccupanti i dati della pirateria stradale, cioè la fuga dopo aver provocato un incidente. L’Osservatorio il Centauro - Asaps nel 2011 ne ha registrati 852 nei quali sono state ammazzate 127 persone e 995 sono rimaste ferite seriamente. Nel 35% degli episodi mortali il pirata era ubriaco. Ora qualcuno dovrà spiegare come mai gli agenti della Polizia Locale sempre più impegnati sul fronte rischioso del controllo del territorio, non debbano avere la possibilità di accedere direttamente alla banca dati del crimine, o non debbano godere dei diritti delle altre forze di polizia in materia di tutele da causa di servizio. Il silenzioso e generoso lavoro dei Ghisa milanesi oggi piange il suo caduto, anzi il suo eroe, perché per affrontare la strada in una sera d’inverno in bicicletta in un mare di squali neri comunemente chiamati SUV, bisogna essere davvero eroi! Alla famiglia dell’agente e ai colleghi della Polizia Locale di Milano la solidarietà dell’ASAPS. n. 153 Lettera a Nicolò Ci sono novità, lo hanno preso! Ma tu lo sai già e a te forse ormai interessa poco Caro Nicolò, mi permetto di scriverti anche se non ci conoscevamo di persona, io mi occupo di sicurezza stradale da tanti anni e come te ho portato una divisa. Quello che ti è successo è anche un po’ la certificazione di un mio fallimento, perché le cose non possono andare nel modo in cui sono andate con te! Noi, io e i tuoi colleghi, oggi però siamo onestamente un po’ consolati perché – ma tu certamente lo sai già – quel delinquente criminale che ti ha infilato col suo SUV “prestanomeintestato” (è una moda molto in vigore in Italia quella di usare macchine potenti intestate a teste di legno italiane) è stato catturato in Ungheria in una operazione congiunta della Polizia Locale di Milano con la Squadra Mobile della Questura della tua stessa città. Un bel colpo, finalmente un po’ di sana sinergia e il canestro da tre è stato fatto! A proposito Nicolò quel vigliacco sembra si chiami Goico Javanovic, nato nel 1987, dico sembra perché il tipo, noto truffatore, ha usato spesso altri nomi come Nicolic Goico, Jovanovic Davide e, per due volte, si è anche fatto passare per minorenne, sostenendo di essere nato nel 1994 e nel 1995. Certo sapere che a farti tutto questo male è stato un tipo del genere carico di precedenti da far paura, non consola per niente. Tu per altro non potresti averlo comunque saputo subito perché alle Polizie Locali è impedito l’accesso diretto alle banche dati, ma non l’accesso nel posto dove ora ti trovi. Pensa come si sarà spaventato quel tipo vedendoti mentre tu ti paravi davanti utilizzando quella sorta di arma non convenzionale a due ruote che qua chiamiamo bicicletta, si è talmente emozionato che anziché spingere il freno, lui ha accelerato e ti ha calpestato come uno straccio. Ecco Nicolò siamo sicuri che anche tu ti starai domandando, come noi: come è possibile che un 24enne slavo pluripregiudicato fosse in Italia alla guida di un SUV che costa come una vita di tuoi stipendi e potesse scorrazzare tranquillo per Milano. Insieme a questa siamo sicuri che ora anche tu come noi ti poni alcune altre domande: quando ce lo rimanderanno ammanettato in Italia quel criminale? E quanto ci metteremo a processarlo e che condanna gli verrà inflitta?? Ma soprattutto quanto rimarrà in galera?? Lo so non possiamo istigarti a dire male parole proprio ora. Ci fermiamo qui caro Nicolò con la consolazione che i tuoi colleghi e quelli della Mobile sono stati in gamba. Ma questo lo sapevamo. E’ il contorno di norme, regole, ordinanze e circolari che non funziona. Sappi però che tu col tuo gesto eroico (solo un eroe si para davanti a un SUV in fuga di sera a Milano!) sei diventato un simbolo un vessillo per tanti tuoi colleghi. Ci dicono che fossi molto modesto e sempre defilato. Ora non puoi più esserlo. Ora sei un simbolo e i tuoi colleghi e i cittadini devono solo dirti grazie e non dimenticarti Giordano Biserni Presidente ASAPS 3 Nicolò Saverino 4 Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale 7 Sommario Sommario Il neo Direttore del Servizio Polizia Stradale dott.ssa Maria Luisa Pellizzari con il Capo della Polizia Prefetto Antonio Manganelli Maria Luisa Pellizzari, dirigente superiore della Polizia di Stato, è il nuovo Direttore del Servizio Polizia Stradale D al 2 gennaio scorso Maria Luisa Pellizzari, dirigente superiore della Polizia di Stato è il nuovo Direttore del Servizio Polizia Stradale. La dott.ssa Pellizzari - che succede al dr. Roberto Sgalla rimasto al timone del Servizio per oltre 3 anni - nativa di Padova, si laurea in Giurisprudenza presso l’università della sua città e nel 1986 ottiene l’abilitazione per l’esercizio della professione forense. Nel 1985 entra in Polizia vincendo il concorso per Vice Commissario. La progressione in carriera è segnata dalla nomina a Primo Dirigente nel 2001 e la promozione a Dirigente Superiore nel 2010. Maria Luisa Pellizzari ha percorso la sua carriera nei vari uffici di polizia, molti dei quali operativi e di prima linea nel contrasto al crimine. Esordisce (1987/1989) nella Squadra Mobile presso la Questura di Roma, poi 1989/1992 assume l’incarico di vice dirigente del Centro Interprovinciale della Criminalpol del Lazio, e ancora (1992/2001) come dirigente della Sezione investigativa del Centro Operativo di Roma della DIA. Ancora ai vertici di uffici investigativi (2001/2004) come Direttore II Divisione del Servizio Centrale Operativo (SCO) della Direzione Centrale Anticrimine. Nel 2004 la dott.ssa Pellizzari apre una parentesi come Direttore dell’Ufficio Corsi dell’Istituto Superiore di Polizia. 5 E’ dell’anno successivo il suo ritorno nel mondo dell’anticrimine (2005/2009), questa volta come Direttore della III divisione dello SCO della Direzione Centrale Anticrimine. Infine assume (2009/2011) la Direzione del Servizio Assistenza e Attività sociali della Direzione Centrale Affari Generali. Oggi Maria Luisa Pellizzari assume la massima responsabilità al vertice del Servizio Polizia Stradale, prima donna nei 65 anni di storia della Specialità e questa meritata quota rosa nel delicato incarico di responsabile del Servizio a cui fanno capo le donne e gli uomini della Polizia Stradale a noi fa sinceramente piacere. La storia della dott.ssa Pellizzari, in larghissima parte declinata sui più importanti versanti operativi della Polizia e del contrasto al crimine, lo consideriamo un vero certificato di garanzia di professionalità e impegno. Auguri dott.ssa Pellizzari, siamo certi che anche la Polizia Stradale le darà grandi soddisfazioni. L’ASAPS le garantirà il suo supporto per l’obiettivo comune della sicurezza sulle strade. Sommario Gli auguri di buon lavoro dell’ASAPS Forlì, 4 gennaio 2012 Preg.ma dott.ssa Maria Luisa Pellizzari Direttore del Servizio Polizia Stradale Via Tuscolana, 1556 00173 ROMA Gentile dott.ssa Pellizzari, nel suo giorno di battesimo alla Direzione del Servizio Polizia Stradale Le porto il saluto più cordiale dell’ASAPS – Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale - e dei suoi 25.000 associati molti dei quali appartenenti proprio alla Specialità in seno alla quale ho prestato servizio per circa 30 anni. Consapevole delle difficoltà del momento conseguenti al taglio massiccio di fondi e al contingentamento nel ripianamento dell’organico, rinnovo e confermo lo spirito di collaborazione che ha sempre contraddistinto i rapporto fra il Servizio e l’associazione che presiedo, che ha compiuto proprio nel 2011 i suoi primi 20 anni di vita. Credo che Le sia noto il ruolo propositivo e di analisi che esercita l’ASAPS con la creazione dei suoi numerosi osservatori sulla pirateria stradale, i contromano, le aggressioni alle divise, gli incidenti del fine settimana, gli incidenti ai bambini, e molti altri, che hanno posto in questi anni il sodalizio quale punto di riferimento nazionale sui temi della sicurezza stradale e attenta e qualificata fonte per tutti gli organi di informazione . Determinante è stato il ruolo dell’ASAPS su alcune battaglie, per noi essenziali, nella normativa e nell’attività di contrasto all’abuso di alcol e droga alla guida e contro le logiche degli aumenti della velocità come l’ipotesi dei 150 km/h nelle autostrade. Recentemente l’ASAPS si è impegnata in prima linea con l’associazione Lorenzo Guarnieri per la raccolta di oltre 50.000 firme a favore della proposta di legge di iniziativa popolare sull’omicidio stradale, ottenendo un successo che è andato al di là di ogni aspettativa. Credo che il nostro portale www.asaps.it e la nostra rivista ufficiale il Centauro, che avrò cura di inviarLe mensilmente, siano la miglior certificazione del ruolo e della capacità propositiva dell’ASAPS. L’analisi e il confronto sui temi della sicurezza stradale si erano poi particolarmente rafforzati col suo predecessore dr. Roberto Sgalla al quale mi legano antichi sentimenti di amicizia. Sono certo dott.ssa Pellizzari che anche Lei vorrà continuare il rapporto costruttivo realizzato in questi anno con i vertici del Servizio e per questo fin da ora rimango a sua disposizione per ogni ulteriore informazione e collaborazione, in attesa di avere occasione per poterla incontrare e conoscere. Le porgo i miei più cordiali saluti e auguri per l’inizio di questo suo importante percorso al vertice della “nostra” Specialità. Giordano Biserni Presidente ASAPS 6 n. 153 Sommario La risposta del neo direttore del Servizio Polizia Stradale 7 Sommario Campagna Iscrizioni ASAPS n. 153 Sommario La banca dati legislativa “Aronne” della casa editrice Sapignoli, un nuovo utilissimo strumento per i soci Asaps WEB E’ partita da metà gennaio Potranno accedere gratuitamente i soci 2012 A SAPS - E’ partita la banca dati legislativa “Aronne” della casa editrice Sapignoli. Un nuovo strumento messo a disposizioni degli iscritti ASAPS a partire dalla metà di gennaio 2012. La stessa è articolata in tre settori di cui il primo è destinato alla raccolta della normativa riconducibile alla circolazione stradale dei veicoli e delle persone (Leggi, Decreti Legislativi, DPR, Regolamenti, Decreti Ministeriali, ecc.); il secondo annovera tutti i prontuari che l’editore Sapignoli ha messo in commercio dal 2009 (Prontuario del Codice della Strada e delle leggi complementari, Prontuario dell’autotrasporto nazionale ed internazionale di cose e persone, Prontuario delle violazioni alla normativa sul trasporto di animali vivi, Prontuario della polizia amministrativa; Prontuario dell’immigrazione, Prontuario degli illeciti ambientali; Prontuario delle merci pericolose (in pubblicazione per l’anno 2012); il terzo, a sua volta, è costituito da quattro parti di cui: le circolari, la giurisprudenza, i quesiti e le pratiche operative. Nella prima fase, l’accesso sarà circoscritto al 2° settore e successivamente anche al 1° e al 3°. Di particolare utilità è il nuovo motore di ricerca che potrà essere utilizzato attraverso l’inserimento di singole parole, di articoli normativi, ovvero per argomento. Per l’anno 2012 la banca dati sarà attivata solo con l’accesso al secondo settore afferente ai “Codici” e poi sarà successivamente allargato agli altri settori. L’accesso è consentito gratuitamente ai soci ASAPS in regola con l’iscrizione 2012 con la stessa Password utilizzata per l’accesso alle pagine riservate. Per accedere al servizio sarà sufficiente entrare sulla pagina www.asaps.it, cliccare sull’apposito banner (vedi foto in alto) posto sul lato destro della pagina, infine, eseguire il LOGIN con le proprie credenziali. Un ulteriore contributo dell’ASAPS in esclusiva per i suoi associati. 9 Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale A seguire l’elenco lista degli argomenti che saranno progressivamente inseriti nella Banca Dati Aronne. Nel primo paragrafo sono descritti i seguenti settori normativi: • POLIZIA AMMINISTRATIVA (attività commerciali, pubblici esercizi e servizi); • POLIZIA GIUDIZIARIA • POLIZIA DI SICUREZZA • POLIZIA STRADALE (Codice della Strada e Leggi complementari); • AUTOTRASPORTO NAZIONALE e INTERNA ZIONALE di COSE e di PERSONE; • POLIZIA SANITARIA • POLIZIA AMBIENTALE • POLIZIA VETERINARIA • MODULISTICA - ATTI DI POLIZIA GIUDIZIARIA I settori riportati in rosso saranno disponibili a gennaio, quelli blu indicativamente a fine marzo; per la modulistica sarà necessario un tempo più lungo perché l’organizzazione del settore richiede la modifica e personalizzazione di una serie di informazioni che erano state cablate per l’utilizzo con Aronne con diverse modalità. I due allegati spiegano rispettivamente il primo, il funzionamento del Sistema Aronne e il secondo illustra solo una parte delle materie a cui sarà possibile accedere. Accedi al sistema informativo ARONNE http://.217.27.72.60/aronne2/index.php 9 Sommario Foto dalla rete di: Franco Medri* e Maurizio Piraino** Trasporto Trasporto occasionale in conto proprio con veicoli destinati al trasporto di merci per conto terzi L a questione relativa al trasporto in conto proprio con veicoli di proprietà destinati al trasporto di merci per conto di terzi è stata esaminata dal Ministero dei Trasporti con la circolare n. 212/85 del 27 dicembre 1985 (prot. n. 5323/CT 41 – D.C. III n. 16), con la quale tale Dicastero ha espresso «l’avviso che alla stregua della normativa vigente non appare consentita l’effettuazione di trasporti in conto proprio – conseguenti ad una attività di natura commerciale – con veicoli che non abbiano ottenuto l’apposita licenza per la effettuazione dei trasporti stessi, ancorché siano autorizzati al trasporto di merci per conto di terzi a nome della stessa Impresa che eserciti congiuntamente le due attività. Non possono non rilevarsi, infatti, tra l’altro vari motivi ostativi, quali l’incompatibilità della emissione dei documenti di natura totalmente diversa a seconda del tipo di trasporto (bolla d’accompagnamento, lettera di vettura, fattura del trasporto e tariffe obbligatorie ecc. e di contro fattura delle merci, dichiarazione ai sensi dell’articolo 39 della legge n. 298/74 ecc.). Per le considerazioni suesposte qualora un’impresa svolga l’attività di trasporto per conto di terzi, nonché un’altra attività di diversa natura che comporti l’esigenza di effettuare trasporti in conto proprio, occorre a tale scopo che l’impresa stessa consegua anche l’apposita licenza ed utilizzi veicoli destinati all’uopo, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 32 della legge n. 298/74. 10 Diversa è l’ipotesi della effettuazione di trasporti occasionali di cose per uso esclusivo del proprietario, fattispecie consentita in regime di esenzione nel caso di impiego di autovetture, motocarrozzette e di autoveicoli classificati ad uso promiscuo aventi una portata massima non superiore a 5 quintali, oltreché di veicoli muniti di licenza per il trasporto di cose in conto proprio, che trasportino merci diverse da quelle indicate nella licenza stessa. In quest’ultima ipotesi il titolare della licenza deve compilare l’apposito documento di trasporto occasionale di cose proprie di cui all’allegato 2 previsto dall’articolo 10 del D.P.R. n. 783 del 16 settembre 1977, in luogo di quello previsto dall’allegato 1 ed inerente alla dichiarazione delle merci trasportate contemplata dall’articolo 39 della legge n. 298/74. In analogia a quanto precede e visto l’avviso espresso in materia dal Comitato Centrale dell’Albo dei Trasportatori in occasione delle riunioni del 10/10/1983 secondo cui per chi è autorizzato al trasporto di cose per conto di terzi, avendo tale titolo contenuto più ampio del trasporto di cose in conto proprio, non dovrebbe considerarsi esclusa la possibilità di utilizzare i medesimi veicoli per il trasporto di cose proprie, si ritiene che il trasportatore professionale possa occasionalmente trasportare cose proprie, per suo uso esclusivo non connesso ad altra attività imprenditoriale. n. 153 Sommario Per quanto concerne l’eventuale controllo su strada, si precisa peraltro che il concetto di occasionalità implica, come detto, che le cose oggetto del trasporto non siano inerenti ad altre attività esercitate dal trasportatore professionale e che, invece, siano destinate all’uso esclusivo del proprietario, per cui anche le quantità delle cose oggetto del trasporto devono ragionevolmente poter considerarsi destinabili a tale uso. In relazione a quanto precede anche il trasportatore di cose per conto di terzi dovrà redigere l’apposita dichiarazione prevista per il caso di trasporto di cose proprie di cui al già citato allegato 2 dell’articolo 10 del D.P.R. n. 783 del 16 settembre 1977». Sempre in materia di trasporto di cose in conto proprio disposto da un’impresa iscritta all’Albo nazionale degli autotrasportatori con un veicolo sprovvisto di licenza in quanto destinato al trasporto di cose per conto di terzi, si veda anche la più recente sentenza emessa il 27 giugno 1996 dall’ex Pretura Circondariale di Roma e depositata in Cancelleria – Sez. 1a Dibattimento del 10 luglio 1996, secondo la quale: «Nel caso di azienda che svolga entrambe le attività di trasporto, per conto proprio e per conto di terzi, non si ravvisa la necessità di due distinti titoli autorizzativi, posto che l’autorizzazione al trasporto per conto terzi, per il suo contenuto decisamente più ampio e per il maggior rigore dei presupposti richiesti per il rilascio, dovrebbe contenere in sé anche la licenza al trasporto per conto proprio. Non si ravvisa la ragione di dover imporre l’utilizzazione di ulteriori e diversi mezzi muniti di licenza per il trasporto per conto proprio, quando le finalità di controllo dei trasporti su strada perseguite con la normativa dettata dalla legge n. 298/74 sono ugualmente ed adeguatamente realizzabili mediante il trasporto effettuato con mezzi di proprietà dell’autotrasportatore, regolarmente iscritto all’albo e debitamente autorizzato per il trasporto di quel genere di merce». Per quanto concerne, infine, l’ipotesi di un trasportatore iscritto all’Albo nazionale degli autotrasportatori che disponga per suo conto esclusivo il trasporto di un proprio rimorchio o semirimorchio mediante un proprio veicolo immatricolato ad «uso di terzi», nel 1998 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – interpellato al riguardo dalla Sezione Polizia Stradale di Genova – ha espresso il parere che: «Il rimorchio caricato, in relazione all’accertato uso futuro dello stesso, può considerarsi un’attrezzatura funzionale al trasporto e, dunque, non una merce per il cui trasporto sorgano particolari problematiche autorizzative». Eventuali violazioni sono sanzionate dall’applicazione dell’art. 46 della Legge 298/74 (sanzione amministrativa Euro 4130,00 e Fermo Amministrativo del veicolo per 3 mesi). *Sostituto Commissario della Polizia Stradale **Ispettore Capo della Polizia Stradale 11 Sommario Foto archivio Asaps Trasporto L di: Franco Medri* e Maurizio Piraino** Servizi occasionali internazionali effettuati tra gli Stati aderenti all’accordo ASOR ’accordo ASOR (Accord Services Occasionnels Route, sintesi di «accord relatif aux services occasionnels internationaux de voyageurs par route par autocars ou par autobus -accordo relativo ai servizi occasionali internazionali di trasporto di viaggiatori su strada effettuati con autobus), relativo ai servizi occasionali internazionali di trasporto di viaggiatori su strada effettuati con autobus, è stato concluso a Dublino il 26 maggio 1982 tra la Comunità Europea ed Austria, Spagna, Finlandia, Norvegia, Portogallo, Svezia, Svizzera e Turchia (la conclusione di tale accordo a nome della Comunità è stata poi approvata dal Consiglio delle Comunità Europee con la Decisione n. 82/505/CEE del 12 luglio 1982, alla quale il testo dell’accordo è stato allegato; con il Regolamento (CEE) n. 56/83 del Consiglio del 16 dicembre 1982 è stata data infine esecuzione all’accordo). Successivamente, però, molti dei Paesi firmatari sono entrati a far parte dell’Unione Europea (Austria, Spagna, Finlandia, Portogallo e Svezia), mentre con la Svizzera la Comunità Europea ha firmato il 21/6/1999 un accordo sul trasporto merci e di passeggeri su strada e per ferrovia, entrato in vigore in data 1/6/2002; la Turchia, invece, ha provveduto a ratificare l’accordo INTERBUS ed a seguito di ciò, a decorrere dal 1° luglio 2006, sono entrate in vigore, per tale Paese, le disposizioni di quest’ultimo accordo, in sostituzione di quelle contenute nell’accordo ASOR. Pertanto, attualmente l’accordo ASOR si applica tra i Paesi membri dell’Unione Europea e la sola Norvegia. In base alle disposizioni contenute nel citato accordo, sono stati liberalizzati e, quindi, esentati da qualsiasi autorizzazione di trasporto nei territori delle Parti contraenti diverse da quella in cui il veicolo è immatricolato, i seguenti servizi occasionali: 12 a) circuiti a porte chiuse, cioè i servizi effettuati mediante uno stesso veicolo che trasporta lungo tutto il tragitto lo stesso gruppo di viaggiatori e lo riconduce al luogo di partenza; b) servizi nei quali il viaggio di andata è effettuato a veicolo carico e il viaggio di ritorno a veicolo vuoto; c) tutti gli altri servizi che presentino le seguenti caratteristiche: • il viaggio di andata viene effettuato a veicolo vuoto e tutti i viaggiatori sono prelevati nello stesso luogo • e i viaggiatori a) sono raggruppati, nel territorio di una Parte non contraente o di una Parte contraente diversa da quella in cui il veicolo è immatricolato e diversa da quella in cui si effettua il loro prelevamento, in base a contratti di trasporto conclusi prima del loro arrivo nel territorio di quest’ultima Parte contraente, e - sono trasportati nel territorio della Parte contraente in cui il veicolo è immatricolato, o b) sono stati condotti precedentemente dal medesimo vettore, nelle condizioni previste alla precedente lettera b) nel territorio della Parte contraente dove sono nuovamente prelevati e trasportati nel territorio della Parte contraente in cui il veicolo è immatricolato,o c) sono stati invitati a recarsi nel territorio di un’altra Parte contraente, con spese di trasporto a carico della persona che ha fatto l’invito. I viaggiatori devono formare un gruppo omogeneo, che non sia stato costituito unicamente per quel viaggio e che venga condotto nel territorio della Parte contraente in cui il veicolo è immatricolato. Sommario IL FOGLIO DI VIAGGIO ASOR I vettori che effettuano servizi occasionali ai sensi dell’accordo ASOR devono presentare, a qualsiasi richiesta degli agenti incaricati del controllo, un foglio di viaggio rilasciato dalle competenti autorità della Parte contraente in cui il veicolo è immatricolato, o da qualsiasi organismo abilitato a tal fine. Tale documento di controllo è costituito da un libretto contenente 25 fogli di viaggio, in duplice esemplare, staccabili. Ogni libretto con i suoi fogli di viaggio è numerato. I fogli di viaggio portano una numerazione complementare da 1 a 25. Il testo della pagina di copertina del libretto, nonché quello dei fogli di viaggio, sono stampati nella o in più lingue ufficiali dello Stato membro dell’Unione Europea o di qualsiasi altra Parte contraente in cui il veicolo è immatricolato. Il libretto è intestato a nome del vettore; esso non è cedibile. L’originale del foglio di viaggio deve trovarsi a bordo del veicolo per tutta la durata del viaggio per il quale è stato compilato. Il vettore è responsabile della regolare tenuta dei fogli di viaggio. Il foglio di viaggio deve essere compilato in duplice esemplare dal vettore per ogni viaggio, prima del suo inizio. Il vettore ha la facoltà di fornire le indicazioni relative ai nominativi dei viaggiatori servendosi di un elenco compilato in precedenza su un foglio che deve essere saldamente incollato nello spazio all’uopo previsto al punto 6 del foglio di viaggio (le autorità competenti di due o più Parti contraenti possono convenire, su base bilaterale o multilaterale, che l’elenco dei viaggiatori previsto al punto 6 del foglio di viaggio non debba essere compilato. In tal caso occorre indicare il numero dei viaggiatori). Un timbro del vettore o, se del caso, la firma del vettore o del suo 13 conducente del veicolo utilizzato, deve essere apposto in parte sull’elenco e in parte sul foglio di viaggio. Per i servizi nei quali il viaggio di andata è effettuato a veicolo vuoto che presentino le caratteristiche in precedenza esaminate, l’elenco dei viaggiatori può essere compilato nel momento in cui i viaggiatori vengono prelevati. A bordo del veicolo deve inoltre trovarsi un modello cartonato di colore verde che presenti, in ogni lingua ufficiale di tutte le parti contraenti all’«ASOR», il testo del modello della pagina di copertina recto/verso del documento di controllo. Il modello deve essere presentato a qualsiasi richiesta degli agenti incaricati del controllo. La circolazione senza il prescritto documento di controllo (foglio di viaggio) previsto dall’accordo multilaterale ASOR prevede l’applicazione della sanzione di cui agli artt. 9 e 10 della Legge n. 218/2003 (sanzione amministrativa Euro 2.000,00). *Sostituto Commissario della Polizia Stradale **Ispettore Capo della Polizia Stradale Sommario Notizie Lampo Dongo (CO) Un carabiniere della caserma locale investito a un posto di controllo 90 giorno la prognosi di Dongo. Episodi come questo ne accadono in continuazione sulle nostre strade e, come si evince dai numeri del nostro osservatorio, i più colpiti sono gli appartenenti all’arma dei Carabinieri che hanno già contato 4 vittime per incidenti in servizio nel 2011. Il costo più elevato fra le forze di polizia. (ASAPS) Lonato (BS) Neopatentata cade con l’auto in un laghetto – due agenti della Stradale di Desenzano del Garda si gettano in acqua e la salvano dall’annegamento, ma la ragazza muore in ospedale a seguito delle ferite riportate Foto Blaco - archivio Asaps (ASAPS) Il giorno di Santo Stefano, durante un normale controllo stradale, una pattuglia dei Carabinieri della caserma di Dongo (CO) è incappata in un episodio che poteva avere conseguenze ancora più gravi. Teatro della vicenda la statale Regina dove, verso le ore 18, una macchina che stava accostandosi al ciglio della strada viene sorpassata da un veicolo condotto da due giovani che, evidentemente, non si sono accorti della presenza della pattuglia. Uno dei militari si sporge per intimare l’alt, ma la macchina sfreccia imperterrita investendo e colpendo il carabiniere di 43 anni con lo specchietto retrovisore. L’urto violento provoca la frattura scomposta del perone della gamba ma l’autista, come spesso accade, non si ferma. Solo dopo un po’ di tempo il ragazzo che era alla guida della Golf si avvicina a piedi al militare ferito spiegando di non averlo visto e neppure di essersi accorto di averlo investito. Il militare è stato immediatamente soccorso e trasportato al vicino ospedale di Gravedona dove hanno proceduto con le cure del caso: la prognosi è di 90 giorni. Il Pubblico Ministero di turno in Procura ha disposto la denuncia e il sequestro della vettura. Poteva davvero andare peggio al giovane carabiniere in forza alla caserma 14 (ASAPS) Non ce l’ha fatta la ragazza diciottenne di Pozzolengo che nel pomeriggio dell’antivigilia di Natale è incappata in un grave incidente stradale. Il luogo è un rettilineo in mezzo ai campi di Madonna Scoperta di Linato; la ragazza, in compagnia di un’amica alla guida di una macchina che la precedeva, avevano deciso di fare le ultime compere natalizie in un vicino centro commerciale. Ad un tratto, dopo una semicurva, la ragazza che precedeva la diciottenne vittima dell’incidente non vede più i fari dell’amica sullo specchietto retrovisore. Immediatamente allarmata fa retromarcia e scopre che l’auto, una “Y”, sta lentamente scivolando lungo un pendio che finisce in un laghetto artificiale. La ragazza corre nel vicino cascinale e scattano gli allarmi che coinvolgono Polizia Stradale, 118, Vigili del Fuoco e Carabinieri. Arriva subito la pattuglia della Polizia Stradale di Desenzano composta da due ragazzi, l’Agente Scelto Fabrizio Marchetti e l’Assistente Claudio Schenato che, visto lo scenario, decidono immediatamente di intervenire unitamente ai due fratelli proprietari del fondo e del relativo laghetto. Ma l’operazione non è di quelle che si pensa possano competere a due agenti della Polizia Stradale. Infatti con l’aiuto di una corda reperita tra gli attrezzi degli agricoltori i due poliziotti si tuffano nell’acqua gelida e melmosa e arrivano alla macchina che, nel frattempo, era già sprofondata di circa quattro metri. Incuranti del freddo e, soprattutto, della propria incolumità i due operatori della Stradale di Desenzano riescono a rompere il vetro e ad estrarre la sfortunata ragazza ormai priva di sensi. Tornati a riva i poliziotti consegnavano la ragazza alle cure dei sanitari che, dopo numerosi interventi, riuscivano a rianimarla. Mentre i Vigili del Fuoco recuperavano l’auto e il 118 portava la ragazza a sirene spiegate nel vicino ospedale di Desenzano, Fabrizio Marchetti e Claudio Schenato accettavano l’ospitalità dei fratelli agricoltori per alcuni minuti, necessari a riscaldarsi dal freddo pungente che li attanagliava. Subito dopo il ritorno alla centrale di Desenzano, come ogni giorno, come se nulla fosse successo, solo accompagnati dalla consapevolezza di avere fatto, ancora una volta, il proprio dovere. Hanno ricevuto la visita degli organi di stampa i due poliziotti, ma non si sono soffermati più di tanto a raccontare se stessi, hanno manifestato solo grande preoccupazione per la sorte della ragazza ferita che avevano visto essere particolarmente grave. Purtroppo neppure il Natale è riuscito a fare il miracolo e la ragazza nella notte è spirata. Questo episodio spiacevole da una parte ribadisce la pericolosità delle strade che, anche se conosciute o poco trafficate possono, per distrazione o scarsa dimestichezza alla guida, diventare letali. Dall’altra parte il gesto dei due poliziotti Fabrizio e Claudio apre il cuore alla grande considerazione del lavoro degli uomini della Stradale che se impiegati come dovrebbero essere e con i mezzi necessari, continuerebbero nell’opera sin qui svolta con dedizione, competenza e sprezzo del pericolo, come raccontano le migliaia di altri interventi e le centinaia di morti in divisa, caduti in un servizio in favore della comunità. Anche la nostra Associazione, pur soffrendo per la scomparsa della giovane, si complimenta con l’Agente Scelto Fabrizio Marchetti e l’Assistente Claudio Schenato (per altro anche soci ASAPS) ben sapendo che a Natale avrebbero voluto un altro regalo, più importante: il sorriso della ragazza alla quale per un attimo avevano ridato una speranza di vita. (ASAPS) Nel 2011 sulle strade ancora troppe le vittime fra i bambini Secondo l’Osservatorio il Centauro ASAPS hanno perso la vita 65 bambini da 0 a 13 anni (38 femmine e 27 maschi) e 625 sono rimasti feriti in 541 incidenti significativi. Ben 45 bambini erano trasportati (69%), 5 i ciclisti e 14 erano a piedi. Fino a 5 anni la fascia più a rischio con 36 vittime. Nei centri abitati il maggior numero di incidenti e di decessi dei piccoli. Il 25% dei bambini sono di origine straniera Il tragico e assurdo incidente a Revine Lago di Treviso nel quale ha perso la vita un bambino di 10 anni ripropone l’aspetto crudele di questo versante della sinistrosità stradale. Nel 2011 il più sconfortante degli Osservatori dell’Asaps, quello che raccoglie i dati delle giovani vittime della strada nella fascia cha va da 0 a 13 anni ha registrato 541 incidenti gravi nei quali hanno perso la vita 65 bambini (16 quelli di origine straniera, cioè il 25%) e 625 sono rimasti feriti. Dei 65 bambini deceduti 38 erano femmine e 27 i maschi. Le vittime sotto i 13 anni registrate dall’ASAPS nel 2010 erano state 59, l’incremento è quindi del 10%. L’Osservatorio il Centauro-Asaps non ha la pretesa di avere raccolto tutti gli eventi, ma certamente i più gravi attraverso le notizie delle agenzie di stampa e quelle raccolte dai propri 600 referenti sparsi sul territorio nazionale e comunicate alla sede di Forlì. Ricordiamo anche che l’Osservatorio raccoglie solo i dati della fascia d’età che va da 0 a 13 anni. Delle 65 giovanissime vittime ben 45, pari al 69%, erano trasportate a bordo dei veicoli e questo aspetto ripropone drammaticamente il tema del n. 153 Sommario fissaggio dei nostri piccoli sui seggiolini. Non si conosce il dato di quante fra queste 45 vittime fossero regolarmente allacciate, anche se si può ritenere che una percentuale significativa non fosse trasportata a norma. In particolare nei casi di espulsione dall’abitacolo del mezzo dopo lo schianto. 5 bambini sono stati travolti con la loro bicicletta. 14 erano a piedi per strada. In un caso il bambino era su un ciclomotore. Un altro aspetto sul quale l’Asaps richiama sempre la sua attenzione è la tipologia stradale dove sono avvenuti gli incidenti. Sono le strade delle aree urbane quelle più a rischio. Ben 336 dei 541 incidenti, (62%) sono avvenuti nei centri abitati. E non si pensi che si tratti di quelli meno gravi. Infatti nei centri abitati si sono contati fra i piccini 27 morti (41%) e 364 feriti (67%). Sulle strade statali e provinciali gli incidenti sono stati 128 (23,6%) e hanno causato 20 morti (31%) e 162 feriti (26%). In 36 episodi non è stata indicata la tipologia della strada. Appena 41 gli episodi sulla rete autostradale che hanno causato però 13 decessi (20%) mentre 49 bambini hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari (7,8%). Fra le più giovani vittime della strada il maggior numero si conta fra i piccolissimi. Infatti nella fascia d’età cha va da 0 a 5 anni l’Osservatorio ha registrato 36 decessi (55%), 17 i lenzuoli bianchi (26%) nella fascia che va da 6 a 10 anni, 11 in quella da 11 a 13 anni (17%). Per una vittima non è stato possibile fissare l’età. In 12 incidenti il conducente del veicolo coinvolto è risultato ubriaco o drogato. Sono stati invece 38 gli incidenti causati da pirati della strada. Le regioni che segnano il più elevato numero di incidenti con bambini sono la Lombardia con 109, segue l’Emilia Romagna con 70 e il Veneto con 55. Invece le regioni che contano il più elevato numero di decessi per incidenti ai più piccoli sono la Lombardia e la Sicilia con 11 vittime (in Sicilia 3 incidenti con 2 bambini morti ognuno) il Veneto con 7, il Lazio con 6 e infine la Campania con 5 e la Calabria con 4. L’ASAPS insiste nel ricordare che ogni volta che un bambino perde la vita sulla strada, a parte eventi assurdi e particolari come quello di Treviso, la responsabilità è sempre di un adulto che non ha rispettato le regole (velocità, alcol, uso seggiolini) o di un adulto che non lo ha vigilato. Giordano Biserni Presidente Asaps 15 Como Grazie al fiuto dei cani e alla costanza degli agenti della Polizia Stradale scoperti 21 kg di eroina in una macchina tedesca Incidenti fine settimana. Risultati positivi nel 2011 Gli incidenti calano del 10,3%, le vittime del 12,2% e i feriti del 9,8% Sensibile calo anche dei morti nelle ore notturne, 345 vittime -13,1% Il record fra gli under 30 con 76 vite risparmiate e un fantastico - 16,8% Foto Blaco - Archivio Asaps (ASAPS) E’ bastata una segnalazione neppure troppo credibile per far muovere l’apparato della Polizia Stradale di Como che, sfruttando l’esperienza dei propri operatori e il fiuto dei cani antidroga, hanno portato a termine un importante sequestro di sostanza stupefacente. La data è quella del 12 dicembre quando, appunto, in base ad una segnalazione gli uomini della Polstrada di Como fermavano una macchina tedesca. Ad una prima ricognizione sembrava pulita ma, vista l’insistenza dei cani antidroga, gli operatori hanno deciso di approfondire le ricerche. Ma neppure queste davano l’esito sperato eppure il fiuto, questa volta dei poliziotti, diceva che la situazione non era chiara. Quando ormai erano perse le speranze e gli uomini erano convinti che la segnalazione fosse fasulla, ecco che da un rattoppo della carrozzeria ricoperto dal catrame, scoprono un foro che porta al vano passaruota: all’interno la sorpresa di 41 panetti di eroina del peso di circa 22 chilogrammi. Grazie quindi al fiuto dei cani, ma anche degli uomini della polizia stradale di Como, è stato possibile sequestrare l’ingente quantitativo di droga che sarebbe stato confezionato in dosi e consegnato agli spacciatori proprio nel periodo delle festività. (ASAPS) L’Osservatorio il Centauro-Asaps segnala un andamento decisamente positivo per la sinistrosità del fine settimana del 2011 con diminuzioni a doppia cifra in tutte le voci rispetto al 2010, sono i risultati dei rilievi della sola Polizia Stradale e dei Carabinieri, ai quali bisognerà aggiungere poi quelli delle Polizie Locali (che - lo ricordiamo - rilevano il 65% degli incidenti in particolare nelle aree urbane). Gli incidenti complessivi sono passati da 45.757 nel 2010 a 41.042 nel 2011, 4.715 sinistri pari a un calo del 10,3%, le vittime sono passate da 1.253 a 1.100 ben 153 lenzuoli bianchi in meno stesi sulle strade (–12,2%) e i feriti da 36.327 sono scesi a 32.762, con 3.565 ingressi in meno nei pronti soccorso, con una diminuzione del 9,8%. I ragazzi con meno 30 anni che hanno perso la vita nel 2011 sono stati 377, contro i 453 del 2010 cioè 76 decessi in meno e il record della positività con un bel –16,8%. Molto buoni anche i dati dell’incidentalità notturna, quella relativa alla fascia oraria cha va dalle 22 alle 06 del venerdì sul sabato e del sabato sulla domenica, dove 345 persone hanno perso la vita nei 305 incidenti avvenuti nelle ore dei fari accesi. Rispetto al 2010, si registra una diminuzione dell’13,1%, ovvero 52 decessi in meno rispetto alle 397 vittime delle notti dei week-end dello scorso anno. Un risultato veramente importante. Andamento invece negativo per gli incidenti mortali su due ruote dove si contano 398 incidenti mortali, 4 in più e +1% rispetto al 2010. I dati complessivamente positivi di questo particolare segmento della sinistrosità del fine settimana che miete molte vittime fra gli under 30 conforta e conferma che le misure adottate con la legge n.120 del 29 luglio 2010 di modifica del CdS si sono rivelate efficaci. Ovviamente a questa situazione favorevole hanno contribuito sia l’aumento dei controlli antialcol che nel 2011 hanno avvicinato quota 2 milioni, sia l’ampliamento dei tratti autostradali sottoposti a controllo col sistema Tutor. Abbiamo già fatto osservare, con una nostra specifica nota, che il fenomeno degli incidenti notturni del fine settimana sta oggi assumendo una rilevanza preoccupante nelle regioni del sud rispetto ad alcuni anni fa quando i territori di elezione erano quasi esclusivamente quelli tipici della riviera romagnola, veneta, toscana e della zona dei laghi, nei quali iniziative efficaci come Brindo con prudenza attivate dalla Polizia Stradale con la Fondazione ANIA, hanno contribuito a migliorare nettamente la tragica casistica. Alcol e velocità eccessiva rimangono gli indiziati numero uno della sinistrosità grave. Forte anche l’incidenza del “banale” fattore stanchezza ma – lo ripetiamo – non esistono etilometri e autovelox in grado di misurarla. Ora non si abbassi la guardia. E’ iniziata la nuova gara, l’UE richiede un’altra diminuzione del 50% degli incidenti e delle vittime della strada entro il 2020. Nello scorso decennio abbiamo fallito l’obiettivo fermandoci a meno 42,4%. Questa volta non possiamo sbagliare! Giordano Biserni Presidente Asaps Guidava senza patente da 25 anni: camionista denunciato a Fidenza Le nozze d’argento della guida senza licenza interrotte dalla Polizia Municipale Foto da gazzettadiparma.it Sommario di: Franco Medri* e Maurizio Piraino** Notizie Lampo (ASAPS) La storia ha dell’incredibile. Secondo quello che riferisce il portale della Gazzetta di Parma, la Polizia Municipale delle Terre verdiane ha scoperto a Fidenza un camionista che guidava senza patente da 25 anni. Lo ha reso noto il Comando dei vigili, illustrando gli esiti di un controllo di una pattuglia del suo Reparto operativo. Un italiano 59enne, residente fuori provincia, guidava un mezzo pesante a Fidenza quando è stato fermato dagli agenti, che avevano organizzato un posto di blocco per controlli sul territorio. L’uomo ha mostrato un documento falso secondo il quale la patente gli sarebbe stata rubata. In realtà gli era stata revocata nel 1986. Il camionista è stato denunciato per guida senza patente e possesso ed uso di documenti falsi. Dai controlli è emerso che l’uomo aveva sempre esibito il falso documento sul furto della patente in ogni controllo in cui era incappato, in tutta Italia. Fin qui la cronaca. Ci viene un po’ spontaneo domandarci: ma come erano stati fatti i controlli in questi 25 anni ? Possibile che le pattuglie fino a quando la Polizia Municipale delle Terre verdiane non ha interrotto le nozze d’argento dello spatentato camionista, si siano sempre accontentate di una falso documento relativo al furto? I terminali di questo furto cosa dicevano? Saremmo curiosi anche di sapere se in questo quarto di secolo il camionista è incappato in qualche incidente stradale. A 59 anni il giocatore d’azzardo della strada forse dovrà cambiare tavolo di gioco. (ASAPS) 16 Perde il controllo dell’auto investe un agente e fugge Denunciato automobilista All’alt di una pattuglia della Stradale scappa a fari spenti e colpisce uno degli agenti e poi si dà alla fuga Foto Coraggio - archivio Asaps (ASAPS) RIMINI 09 gennaio 2012 Diciamo che è andata anche bene. Erano le 2,20 di sabato notte quando una pattuglia della Polstrada di Riccione, ferma in piazza Malatesta a Rimini, si è accorta di un’Audi che procedeva a fari spenti e gli ha intimato l’alt. La macchina, prima, ha sbandato e ha colpito con la fiancata uno degli agenti che è caduto a terra, poi, ha invaso l’altra corsia, rischiando di ferire anche il secondo agente. L’automobilista, una volta recuperato il controllo dell’auto, invece di fermarsi è scappato. Grazie ad alcuni numeri della targa il fuggitivo è stato fermato alle prime luci dell’alba e denunciato per fuga e omissione di soccorso. All’agente rimasto ferito sono state riscontrate lesioni guaribili in 5 giorni. Questo è il racconto fatto da portale www.newsrimini.it. Ora ci piacerebbe sapere quale sarà la condanna per il conducente distratto che alle 2 di notte non ha visto le due divise sulla strada. Peccato che la cronaca non ci racconti nulla sul valore alcolemico del tipo alla guida anche a diverse ore di distanza, o sulla sua positività al narcotest. O sulla validità della sua assicurazione. Saremmo curiosi davvero! (ASAPS) Torino Dopo l’incidente si scatena l’inferno: picchiano un automobilista coinvolto, danneggiano le macchine e gettano benzina su una poliziotta (ASAPS) Una coppia di Collegno (TO) è stata arrestata dai Carabinieri per concorso in rapina, danneggiamento e lesioni. Il fatto si è svolto nella giornata di domenica otto gennaio. Un automobilista coinvolto nell’incidente con la coppia in questione, è stato aggredito con violenza che è sfociata nell’isterico sfogo su altre due macchine. Con un pesante cric, infatti, si sono accaniti sulle carrozzerie e sui vetri. In una delle auto era seduta una bambina di sei anni, terrorizzata dallo spavento per le scene di violenza. Una poliziotta fuori servizio, ma con nel dna l’istinto di prestare soccorso alle persone in difficoltà, ha rivolto le proprie attenzioni alla persona aggredita e ferita: la risposta dei Bonny & Clide di provincia è stato quello di gettarle addosso della benzina con tutte le possibili gravi conseguenze. Fortunatamente l’intervento dei Carabinieri ha portato alla tranquillità una situazione che poteva sfuggire ulteriormente di mano e, così, i due sono stati arrestati. L’automobilista ha riportato una prognosi di cinque giorni, la poliziotta ha subito lesioni guaribili in 15 giorni, la bambina fortunatamente né è uscita spaventatissima ma illesa. E’ andata bene, ma senza l’intervento della poliziotta e della pattuglia dei Carabinieri poteva essere un pomeriggio davvero tragico. (ASAPS) Cosa prevede il codice della strada in caso di investimento di un animale? Gli amici a quattro zampe tutelati da regole precise nel loro girovagare sulle strade (ASAPS) Il codice della strada è tassativo: nel caso si investa un animale, che sia domestico come il cane o il gatto, protetto o da reddito, vige l’obbligo di fermarsi, prestare soccorso e fare in modo che scattino gli allarmi necessari all’intervento di operatori specializzati nel settore. In poche parole dovrebbero non vedersi più, soprattutto al mattino sulle strade trafficate, quella “pellicce” dai colori indefiniti che solo passando vicino danno la triste dimensione di un animale che ha lasciato il proprio istinto e il proprio essere selvaggio sopra una striscia di asfalto. Sono previste multe per i trasgressori che vanno da 389 euro a 1.559 euro in caso di partecipazione diretta: anche per chi vede e non si ferma è giustamente prevista una multa, più ridotta, che va da 78 euro a 311 euro. Come dicevamo chi investe un cane, un gatto, un capriolo o un altro animale, deve intervenire immediatamente chiamando i soccorsi: polizia stradale, polizia municipale, carabinieri o servizio veterinario della Azienda Asl; i mezzi di questi ultimi sono equiparati a quelli delle ambulanze o dei vigili del fuoco e, in emergenza, i veicoli del servizio veterinario utilizzati per il trasporto di un animale ferito, possono infrangere anche le regole del codice della strada. Infine chi assiste all’investimento di un animale con fuga del colpevole, può prendere tranquillamente il numero della targa, comunicarlo agli agenti affinché siano applicate le giuste sanzioni. A questo punto qualcuno potrebbe obiettare la severità di queste regole applicate agli animali, quando purtroppo assistiamo ad episodi eclatanti di pirateria con il coinvolgimento degli uomini. Ma forse è proprio con l’applicazione delle regole partendo dalla base che si possono ottenere risultati e, quindi, salendo la scala Darwiniana forse sarà possibile ottenere maggiore successo. E poi chi non ha avuto un incontro con gli occhi festosi di un cane o accarezzato il pelo vibrante di fusa di un gatto? Anche i nostri piccoli amici hanno una dignità come gli uomini, pure loro animali, che non va calpestata e, soprattutto, investita affinché non succeda come nella fattoria degli animali di George Orwell dove: tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri. (ASAPS) n. 153 Giurisprudenza Violazioni al C.d.S. - Ricorso al Giudice di Pace Cambiano i tempi e le procedure per ricorrere al G.d.P. contro le violazioni al C.d.S. E’ trascorso appena un anno dall’ultima grande modi f i c a apportata al Codice della Strada dalla legge 120/210, che ci ritroviamo di nuovo alle prese con una ulteriore modifica che interessa le disposizioni che regolano il ricorso davanti al Giudice di Pace. E così, dal 6 ottobre u.s, per effetto delle nuove disposizioni complementari al Codice di procedura civile, introdotte dal Decreto Legislativo 1° settembre 2011, n. 150, pubblicato in G.U. n. 220 del 21 settembre u.s., con l’articolo 7, sono state di fatto introdotte alcune importanti modifiche che interessano l’articolo 204-bis del Codice della strada, già rivisitato con la legge 120 del 2010. In sostanza, la nuova disposizione di legge, che con l’articolo 34, comma 6, lett. a) e b) ha modificato il precedente assetto degli artt. 204-bis e 205 del C.d.S., prevede, per quanto riguarda la parte procedurale, modifiche sostanziali in tema di tempi dei presentazione dell’opposizione davanti al G.d.P. e di pagamento della sanzione nel caso di mancato accoglimento del ricorso. Va detto, infatti, che l’articolo 7 del D. L.vo 150/2011, in via preliminare, sancisce che le controversie in materia di opposizione al verbale di accertamento di violazioni del codice della strada sono regolate dal rito del lavoro, là dove non diversamente stabilito dalle successive disposizioni dello stesso articolo 7. Si passa poi a ribadire che la competenza è del G.d.P. del luogo in cui è stata accertata la violazione. Quanto al tempo utile per presentarlo, il ricorso va presentato, a pena di inammissibilità, entro 30 giorni dalla data di contestazione della violazione o di notifica del verbale (fino al 5 ottobre p.v. sono previsti ancora 60 giorni). I giorni diventano 60 per i residenti all’estero. Ovviamente non dovrà essere stato presentato ricorso al prefetto, altrimenti quello presentato al G.d.P. diventa inammissibile. Per quanto riguarda la legittimazione passiva, il comma 5 dell’articolo in esame, ribadisce che spetta al prefetto quando le violazioni sono state accertate da funzionari, ufficiali e agenti dello Stato nonché da funzionari e agenti delle Ferrovie dello Stato, delle ferrovie e tranvie in concessione e dall’ANAS; spetta invece alle regioni, province e comuni, quando le violazioni sono state accertate da loro funzionari, ufficiali o agenti. Nonostante sia stato poi ribadito che nel giudizio di primo grado le parti possono stare in giudizio personalmente (questo significa che il ricorrente non è obbligato a farsi assistere da un difensore mentre l’amministrazione opposta può delegare un proprio funzionario), occorre tenere presente che l’opponente, se nella prima udienza non si presenta senza addurre un giustificato motivo, il giudice convaliderà il provvedimento contro il quale è stato proposto ricorso e deciderà in ordine alle spese. Infine, con i commi 10, 11 e 12, si stabilisce poi che là dove il giudice accolga l’opposizione, egli può annullare in tutto o in parte il provvedimento oggetto dell’opposizione e accoglie l’opposizione quando non vi sono prove sufficienti della responsabilità dell’opponente; se il giudice rigetta invece il ricorso, egli applicherà una sanzione in misura compresa tra il minimo e il massimo stabilito della legge e il pagamento deve avvenire entro 30 giorni, successivi alla notificazione della sentenza, a favore dell’amministrazione cui appartiene l’organo accertatore; infine, con il rigetto dell’opposizione, il 17 Sommario di: Franco Corvino giudice non può escludere l’applicazione delle sanzioni accessorie o la decurtazione dei punti. Insomma, ancora un piccolo grattacapo tanto per chi è chiamato ad accertare le violazioni al Codice della Strada quanto per chi deve eventualmente difendersi. Restano però ferme le procedure per ricorrere al prefetto. La Corte di Cassazione si pronuncia e al giudice di pace sono assegnate tutte le opposizioni riguardanti il procedimento sanzionatorio conseguente alle violazioni del codice della strada (ASAPS) E’ finalmente stata fatta chiarezza su uno dei temi più scottanti in campo di ricorsi amministrativi conseguenti a infrazioni del Codice della Strada: la suprema Corte di cassazione si è infatti pronunciata stabilendo che ogni opposizione riguardante il procedimento sanzionatorio per violazioni del Codice stradale è di competenza del giudice di pace, anche nel caso in cui, nella somma delle varie contestazioni impugnate, si superasse il valore per competenza del giudice di prossimità. La notizia si evince dalla stessa sezione VI, n° 21194 del 13 ottobre 2011. Il caso era nato in seguito alla dichiarazione di “incompetenza” pronunciata dal giudice di pace di Roma davanti a contestazioni impugnate dal richiedente il cui tetto generico del valore superava i 2.582,28 euro. Tale decisione aveva spinto numerosi legali ad impugnare la causa contraddicendo il giudice stesso. Due erano le considerazioni intorno alle quali ruotava la controversia: l’emissione della sanzione amministrativa scaturita a seguito della violazione del codice stradale e la successiva gestione della cartella esattoriale; e nel caso di molteplici contestazioni contemporaneamente impugnate, la competenza non andava rapportata alla somma delle contestazioni, bensì al valore delle singole vertenze unite in un unico processo. Tutto questo ha indotto a dover ridurre i tempi da 60 a 30 giorni per alleviare il carico burocratico, senza nulla togliere a quelli che sono i diritti del cittadino!! (ASAPS) Cassazione Licenziamento illegittimo per lavoratore alla guida in stato di ebbrezza durante la “reperibilità” (ASAPS) Con la sentenza n. 23063/2011, emessa lo scorso 7 novembre, i giudici di Piazza Cavour hanno dichiarato sproporzionato e illegittimo il licenziamento di un lavoratore fermato alla guida del proprio veicolo in stato di ebbrezza durante il turno settimanale di reperibilità. E’ questo il caso che ha visto coinvolti una ditta di manutenzione Sommario Giurisprudenza di ascensori e il suo dipendente. Il licenziamento è scattato quando il datore di lavoro è venuto a conoscenza che, in seguito al ritiro della patente nella notte precedente, il proprio dipendente non poteva raggiungere il luogo di lavoro, ma soprattutto considerando che quella notte l’uomo era in turno di reperibilità. Puntuale e precisa davanti agli organi di giustizia la dichiarazione del dipendente che ha tracciato il disegno di una tranquilla serata trascorsa in compagnia della moglie in un ristorante di Torino; qualche bicchiere di troppo, e gli accertamenti etilometrici effettuati dai Carabinieri che hanno intimato lo stop, hanno evidenziato un tasso alcolemico superiore ai parametri consentiti. Immediato dunque il ritiro della patente. Seppur grave, la Corte di Cassazione ha comunque giudicato il comportamento dell’uomo non meritevole di licenziamento, in quanto «l’essere inserito nel turno di reperibilità non può essere equiparato all’essere in servizio effettivo e nell’espletamento delle mansioni lavorative». Inoltre «nella notte in questione non vi sono state chiamate che interessano il turno di reperibilità», e «lo stato di ebbrezza non può avere immediatamente riflessi sul vincolo fiduciario» senza considerare le circostanze dell’avvenimento, ovvero una tranquilla serata tra coniugi. Per questo la sanzione espulsiva era da considerarsi eccessiva e non proporzionale alla gravità del fatto, anche in considerazione del fatto che sull’uomo non sono stati riscontrati precedenti disciplinari. L’ammonizione o la sospensione dal lavoro? Forse sarebbe stato sufficiente! Per questo viene Respinto il ricorso del datore di lavoro e convalidato il giudizio del Tribunale di Torino del giugno 2009. (ASAPS) Zona a traffico limitato: nuova severa sentenza della Corte di cassazione E’ reato di falso e illecito esibire sull’auto la fotocopia del permesso per accedere alla Ztl (ASAPS) Ancora una volta la Corte di cassazione emana, in modo deciso e severo, la sua sentenza secondo la quale è illecito, nonché imputabile di reato di “falso” in materia di atti amministrativi, esibire in vece del documento originale la sua fotocopia. E’ quanto si evince dall’ordinanza n° 38349 del 24 ottobre 2011, V sezione penale. L’esigenza di arrestare il malcostume dei permessi falsi, i non pochi riprovevoli episodi di falsi documenti destinati a invalidi e utilizzati invece da persone in perfetto stato di salute, ma anche le numerose segnalazioni dell’opinione pubblica, hanno spinto i giudici ad allargare il raggio di accusa. Non ci si limita, quindi, più alla sola omissione di un timbro a secco o di un falso attestato (per cui il reato è già stabilito a livello giuridico dagli artt. 477 e 482 del codice penale), ma si punta il dito anche contro <<“l’alterazione del documento rilasciato”>>, per cui la copia sarebbe realizzata con l’astuto obiettivo di far apparire autentico un documento. I giudici sono dovuti intervenire definendo non particolarmente vantaggioso l’uso di copia piuttosto che del documento originale. E’ questo il caso analizzato di un automobilista autorizzato ad entrare in Zona a traffico limitato che esibiva una fotocopia identica 18 al proprio permesso originale perché, a suo dire, non voleva perderla o rovinarla... Potrà apparire particolarmente inflessibile e severo un giudice che condanna un utente della strada solo perché lascia a casa il permesso originale per non sciuparlo”, ma quando ci si trova a trattare problematiche come il traffico o l’inquinamento dell’ambiente bisogna per forza comprendere la decisione di quei magistrati che hanno dato forza alla legge e condannato le condotte illecite in tale ambito. (ASAPS) Massimario di Legittimità e di merito Norme di comportamento in genere - Spazi ed aree private - Norme del codice della strada - Obbligo di osservanza - Configurabilità - Limiti. Le norme del codice della strada che si applicano, ai sensi dell’art. 1, sulle strade pubbliche o aperte al pubblico transito, devono essere osservate come norme di comune prudenza anche sulle strade private in qualsiasi modo adibite al traffico veicolare. (Cass. Civ., Sez. II, 3 marzo 2011, n. 5126) [RIV-110708P580] - Art. 1 cs Guida in stato di ebbrezza - Accertamento Conducente fermo con il motore avviato ed i fari accesi, con le cinture di sicurezza allacciate. Sussistenza della fattispecie di cui all’art. 186, comma 2, lett. e), c.s. - Sequestro preventivo del veicolo - Legittimità. Il porsi al volante di un’auto, in evidente stato di ebbrezza alcolica, nell’atto di muovere il veicolo, già con il motore avviato ed i fari accesi, con le cinture di sicurezza allacciate, integra la fattispecie di cui all’art. 186, comma 2, lett. c) e rende, pertanto, legittimo il sequestro preventivo del veicolo. (Cass. Pen., Sez. IV, 4 maggio 2011, n. 17238) [RIV-110708P571] Art. 186 Guida in stato di ebbrezza – Confisca del veicolo - L. 29 luglio 2010, n. 120 - Trasformazione della confisca da sanzione penale accessoria a sanzione amministrativa accessoria - Conseguenze in tema di sequestro disposto precedentemente all’entrata in vigore della legge suddetta. A seguito delle modifiche introdotte dalla legge n. 120 del 2010, che hanno comportato, tra l’altro la trasformazione in sanzione amministrativa della confisca del veicolo prevista dagli artt. 186 e 187 C.d.S. per il caso, rispettivamente, di guida in stato di ebbrezza e di guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti, deve ritenersi che anche il sequestro finalizzato a detta confisca possa ora essere disposto solo dall’autorità amministrativa e non anche da quella giudiziaria, fermo restando che restano validi i sequestri disposti dall’autorità giudiziaria, ai sensi dell’art. 321, comma 2, c.p.p., antece- n. 153 Sommario Giurisprudenza Depenalizzazione - Accertamento delle violazioni amministrative - Contestazione - Verbale Violazione del codice della strada - Efficacia probatoria privilegiata - Limiti Circostanze che esulano dall’accertamento - Prova - Ammissibilità Assicurazione obbligatoria - Risarcimento danni - - Fondamento. Sinistro verificatosi in area utilizzata per la distri- In tema di opposizione a provvedimento irrogativo della sanzione buzione dei carburanti - Area aperta al pubblico amministrativa e di opposizione diretta, in sede giurisdizionale, avverso il verbale di accertamento per violazioni al codice della strada, - Conseguenze - Applicabilità della disciplina nor- e con riferimento all’ammissibilità della contestazione e della prova mativa sull’assicurazione obbligatoria. nei relativi giudizi, non deve aversi riguardo alle circostanze di fatto dentemente all’entrata in vigore della citata legge n. 120/2010, a condizione che risultino comunque sussistenti le condizioni che, in base alla nuova normativa, legittimerebbero oggi la confisca amministrativa. (Cass. Pen., Sez. IV, 5 maggio 2011, n. 17495) [RIV-110708P569] - Artt. 186, 187 L’area utilizzata per la distribuzione di carburanti - ancorché sia di proprietà privata - è da ritenere aperta all’uso da parte del pubblico e ordinariamente adibita al traffico veicolare, considerato che chiunque ha la possibilità di accedervi. Pertanto, la circolazione automobilistica all’interno della suddetta area è soggetta alle norme sull’assicurazione obbligatoria, di cui alla L. n. 990 del 1969, la cui applicabilità presuppone, per l’appunto, l’apertura dell’area al traffico veicolare ad opera di un numero indeterminato di persone. (Cass. Civ., Sez. III, 3 marzo 2011, n. 5111) [RIV-110708P593] - Art. 193 Patente – Estera - Scaduta di validità – Guida - Sanzioni - Conseguenze diverse a seconda del momento di acquisizione della residenza in Italia. E’ punita ora con le sanzioni previste per la guida senza patente, ora con quelle previste per chi guida con patente italiana scaduta di validità, la condotta dello straniero di guida di veicolo con patente estera, scaduta di validità, a seconda che lo straniero abbia acquisito la residenza in Italia da oltre o da meno di un anno. (Cass. Pen., Sez. IV, 22 febbraio 2011, n. 6821) [RIV-110708P592] - Artt. 116, 126, 136 Guida in stato di ebbrezza - Confisca del veicolo - Reati commessi anteriormente alla L. n. 125/2008 - Applicabilità - Esclusione. La confisca obbligatoria del veicolo, prevista per il reato di guida in stato di ebbrezza, non si applica relativamente ai fatti commessi prima dell’entrata in vigore dell’art. 4 del D.L. n. 92 del 2008, convertito in l. n. 125 del 2008, che l’ha introdotta. (In motivazione la Corte ha precisato che la confisca, già avente natura di sanzione penale accessoria, con conseguente applicabilità dell’art. 2 cod. pen., è stata degradata a sanzione amministrativa dalla legge n. 120 del 2010, anch’essa irretroattiva ex art. 1 legge n. 689 del 1981). (Cass. Pen., Sez. IV, 22 febbraio 2011, n. 6807) [RIV-110708P593] - Art. 186 19 della violazione attestate nel verbale come percepite direttamente ed immediatamente dal pubblico ufficiale ed alla possibilità o probabilità di un errore nella loro percezione (che devono essere necessariamente confutate, ove contestate, con l’apposito rimedio della querela di falso), ma esclusivamente a circostanze che esulano dall’accertamento, quali l’identificazione dell’autore della violazione e la sua capacità o la sussistenza dell’elemento soggettivo o di cause di esclusione della responsabilità, ovvero rispetto alle quali l’atto è insuscettibile di fede privilegiata per una sua irrisolvibile oggettiva contraddittorietà (come ad es., quando risulti una assenza di corrispondenza obiettiva tra numero di targa e tipo di veicolo al quale essa è attribuita.). (Cass. Civ., Sez. II, 2 febbraio 2011, n. 2434) [RIV-110708P596] - Art. 204-bis Autotrasporto - Obbligo di cronotachigrafo Violazioni delle disposizioni sui cronotachigrafi - Competenza ad eseguire i controlli – Ripartizione - Criterio. In tema di violazioni delle disposizioni sui cronotachigrafi di cui ai regolamenti comunitari n. 3820 e 3821 del 1985, a seguito dell’entrata in vigore del nuovo codice della strada, la competenza ad eseguire i controlli è stata ripartita, ai sensi dell’art. 2 del d.m. 12 luglio 1995, tra il Ministero dell’interno e il Ministero del Lavoro, provvedendo, ai “controlli su strada”, la Polizia stradale e, ai “controlli nei locali delle imprese”, l’ispettorato del lavoro. (Cass. Civ., Sez. Lav., 17 gennaio 2011, n. 900) [RIV-110708P602] - Artt. 199, 200, 204 Abuso d’ufficio - Elemento oggettivo - Concorso col reato di falso - Esclusione. Qualora la condotta addebitata al pubblico ufficiale si esaurisca in un falso ideologico in atto pubblico, l’agente deve rispondere solo di tale reato e non anche in quello di abuso d’ufficio che, atteso il suo carattere sussidiario e residuale, deve considerarsi assorbito nel primo. (Tribunale Penale di Matera, 12 marzo 2011) [RIV-110708P607] Artt. 323, 479 c.p. Sommario I Vostri Quesiti E’ possibile trasportare un cane libero sull’auto? Spesso gli utenti ci chiedono se è possibile trasportare un cane libero in auto. Tra i colleghi ci sono pareri discordanti a seconda dell’interpretazione dell’art. 169 C.d.S.. Perché un cane, per il semplice fatto di essere libero magari nei sedili posteriori, può essere causa di impedimento alla guida? Vorrei avere da Voi una risposta certa e magari sapere se c’è qualche regolamento che distingua varie taglie di cani. Grazie. (email-Rovigo) L’articolo 169 è chiaro ma la valutazione sulla pericolosità di turbamento alla guida deve essere fatta dagli accertatori con riferimento al caso specifico. In pratica: - se l’animale è uno e non crea pericolo per la guida, può essere libero; - se, pur uno solo, può creare pericolo deve essere collocato dietro la rete divisoria (o in gabbia se la taglia lo consente); - se è più di uno, poco importa se creano pericolo, debbono essere collocati dietro la rete divisoria (o in gabbia se la taglia lo consente). (ASAPS) I neopatentati virtuosi, sommano i bonus del punteggio stabiliti sia per i neopatentati sia per coloro che non commettono violazioni nel biennio? Attribuzione - credito di punti previsti dall’articolo 126-bis C.d.S. Con la presente chiedo gentilmente una vostra interpretazione in merito al seguente quesito: l’articolo 126/bis C.d.S. prevede che ai titolari di patente di guida con almeno 20 punti, in mancanza di decurtazioni nel periodo di 2 anni, saranno attribuiti 2 punti. Lo stesso articolo stabilisce anche un’attribuzione di 1 punto all’anno per un massimo di tre punti ai neopatentati in mancanza di decurtazioni. Interpretando la normativa a favore del neopatentato questo potrebbe accumulare n. 7 punti nei primi 4 anni in mancanza di decurtazioni.Questa interpretazione viene condivisa anche da voi? Un ringraziamento e cordiali saluti. email-Brunico (Bz) Il comma 5 dell’art. 126-bis C.d.S. prescrive che: «Salvo il caso di perdita totale del punteggio di cui al comma 6, la mancanza, per il 20 di: Ernesto Forino periodo di due anni, di violazioni di una norma di comportamento da cui derivi la decurtazione del punteggio, determina l’attribuzione del completo punteggio iniziale, entro il limite dei venti punti. Per i titolari di patente con almeno venti punti, la mancanza, per il periodo di due anni, della violazione di una norma di comportamento da cui derivi la decurtazione del punteggio, determina l’attribuzione di un credito di due punti, fino a un massimo di dieci punti. Per le patenti rilasciate successivamente al 1° ottobre 2003 a soggetti che non siano già titolari di altra patente di categoria B o superiore, i punti riportati nella presente tabella, per ogni singola violazione, sono raddoppiati qualora le violazioni siano commesse entro i primi tre anni dal rilascio. Per gli stessi tre anni, la mancanza di violazioni di una norma di comportamento da cui derivi la decurtazione del punteggio determina l’attribuzione, fermo restando quanto previsto dal comma 5, di un punto all’anno fino ad un massimo di tre punti». Alla luce di quanto esposto ed entrando nei contenuti del quesito, si ritiene che effettivamente, dalla lettura del testo normativo, vi sia una somma dei punti che vengono attribuiti per quanto riguarda la norma generale richiamata nel comma 5 dell’art. 126-bis C.d.S., nonché da quella che riconosce un punto aggiuntivo al neo patentato. In sostanza, il neopatentato, dopo i primi 3 anni dal conseguimento della patente senza incorrere in violazioni che determinano la decurtazione del punteggio, acquisirà un bonus complessivo di 5 punti. (ASAPS) Le limitazioni previste dall’art. 117 del C.d.S. sono valide anche per coloro che si esercitano alla guida di veicoli? Con l’entrata in vigore dell’articolo 117 (limitazione alla guida di veicoli potenti) è regolare che un ragazzo munito di foglio rosa si eserciti alla guida su di questi veicoli della categoria B , con il relativo accompagnatore idoneo, oppure si dovrà applicare l’art. 117 c.2 bis e comma 5 e relativa contestazione di incauto affidamento? Grazie per il vostro lavoro. email-Montefiascone (Vt) Il comma 2-bis, dell’art. 117 C.d.S. prescrive che: «Ai titolari di patente di guida di categoria B, per il primo anno dal rilascio non è consentita la guida di autoveicoli aventi una potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t. Nel caso di veicoli di categoria M1, ai fini di cui al precedente periodo si applica un ulteriore limite di potenza massima pari a 70 kW. Le limitazioni di cui al presente comma non si applicano ai veicoli adibiti al servizio di persone invalide, autorizzate ai sensi dell’art. 188, purché la persona invalida sia presente sul veicolo. Fatto salvo quanto previsto dall’articolo 120 del presente codice, alle persone destinatarie del divieto di cui all’articolo 75, comma 1, lettera a), del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repub- n. 153 Sommario blica 9 ottobre 1990, n. 309, il divieto di cui al presente comma ha effetto per i primi tre anni dal rilascio della patente di guida.» Alla luce di quanto esposto ed entrando nei contenuti del quesito, si rappresenta che tale prescrizione vige per i titolari di patente di guida di categoria B relativamente al primo anno dal conseguimento della stessa. Si ritiene non estensibile la predetta prescrizione anche ai titolari di foglio rosa. (ASAPS) E’ obbligatorio far sottoporre i conducenti coinvolti in un incidente stradale ad accertamenti alcolimetrici o per la verifica dello stato psicofisico relativo all’uso di sostanze stupefacenti? Gentile redazione vorrei porre due quesiti relativi allo stesso argomento: 1) Nel caso di sinistro stradale, anche senza feriti, è obbligatorio o facoltativo sottoporre i conducenti dei veicoli coinvolti, sia ad accertamenti alcoli metrici e sia a quelli per stabilire se gli stessi guidavano sotto l’effetto di sostanze stupefacenti? 2) Sempre nel caso di sinistro stradale, ed in particolare se la pattuglia che interviene non dispone di un etilometro e quest’ultimo non sia reperibile, il conducente di un veicolo coinvolto nell’incidente, non ferito, nonostante sia stato invitato, non si vuole sottoporre ad accertamento, anche invasivi, presso una struttura sanitaria (per stabilire se guidava sotto l’effetto di alcol e/o droga), quale sanzione si può applicare o per meglio dire, si può applicare la sanzione relativa al rifiuto? Vi ringrazio anticipatamente del vostro prezioso consiglio che certamente risolverà ogni dubbio. email-Termoli (Cb) In riferimento a quanto esposto nei quesiti si rappresenta quanto segue: 1) in caso di incidente stradale non vi è un obbligo specifico, per l’operatore di polizia stradale, di sottoporre i conducenti dei veicoli a prova etilometrica; 2) in tale ipotesi non si ritiene configurabile il rifiuto all’accertamento (rimane fatta salva l’ipotesi di accompagnare il conducente presso il più vicino ufficio o comando dove c’è la possibilità di effettuare la prova etilometrica). (ASAPS) 21 Deve essere indicato sul segnale di divieto di sosta il giorno e l’ora di apposizione? Gentile Redazione, è legittimo lasciare copia sul parabrezza di un verbaledi contestazione per un divieto di sosta stante la mancata presenza del trasgressore - la copia non ha alcun riferimento circa il pagamento immediato della sola sanzione ma riporta la somma di 38 euro più 12 per spese di accertamento inoltre sulle piantane per un divieto di sosta è obbligatorio il giorno e l’ora dell’apposizione delle stesse. Come fa un utente a sapere quando è stata effettuata l’apposizione delle stesse? Grazie. email-San Marzano di San Giuseppe (Ta) Per quanto concerne l’epoca di posizionamento della segnaletica è onere dell’utente della strada la dimostrazione dell’eventuale vizio per ritardo. Per quanto concerne il preavviso lasciato sul veicolo, questo non ha alcun valore legale ma, se trovato e pagato dal trasgressore, abbrevia la procedura burocratica. Se non pagato, non vi è alcuna conseguenza legale/giuridica: molto semplicemente l’atto sarà notificato al proprietario del veicolo ed i termini per pagare o proporre ricorso avranno decorrenza non dal momento dell’infrazione bensì da quella della notifica. Quanto alle spese di procedimento, previste e giustificate dalla legge 689/81, queste sono regolamentate da provvedimenti delle singole amministrazioni, per cui non è possibile per questa redazione entrare nel merito. (ASAPS) Un conducente di età inferiore a 21 anni, che guida in stato di ebbrezza, soggiace alla decurtazione doppia? Considerando che l’art. 186-bis è specifico anche per i neo patentati, è corretto applicare la decurtazione di punti 10 (previsti 5) per chi guida sotto l’influenza dell’alcool per conducenti di età inferiore a ventuno anni e per i neopatentati? email-Terracina (Lt) In riferimento a quanto esposto nel quesito, si rappresenta che la contestazione dell’art. 186-bis del Codice della Strada a carico di un neopatentato comporta la decurtazione di punti 10 dalla patente di guida. (ASAPS) Sommario Posta Il ricordo di Nicolò Saverino sia un momento di riflessione sui ruoli delle forze di polizia Solidarietà al Collega della Polizia Locale barbaramente ucciso e alla categoria Nota di Giovanni Fontana* Carissimo Presidente, Ti scrivo come tale, perché non Ti scrive soltanto l’amico ma, soprattutto, il Collega. Tu hai vissuto il servizio in anni dove il terrorismo era il nemico da combattere: oggi, spesso, il nemico da combattere è l’indifferenza; quel senso di solitudine e di bieco individualismo che porta la gente – quella comune, non quella che fa della propria assurda idea un motivo per combattere – ad assumere comportamenti sociali, che neppure un animale porrebbe in essere, in preda al 22 suo istinto bestiale. Tra poco si avvicina la festa del nostro Santo Patrono, San Sebastiano (20 gennaio p.v.) e nell’avvicinarsi ci stiamo predisponendo a celebrare una festa che, purtroppo, sarà macchiata dal sangue – lontano, ma vicino – di Niccolò Savarino (di anni 42, un’età così vicina a quella media degli appartenenti alle forze di polizia, sempre più “vecchie” e sempre più sole). Lo stiamo facendo rievocando vecchi ricordi e, tra questi, rivisitando alcune foto degli anni sessanta, dove figurano due motociclisti impegnati nel servizio h24: non sono due vigili urbani, ma sono un motociclista della polizia municipale ed un motociclista della polizia di Stato. Se non fosse che esiste ancora una memoria storica, questi due uomini sembrerebbero appartenere ad un’unica forza di polizia. Allora, come ora, controllavano il territorio con analoghe responsabilità ed analoghi rischi. Allora, come ora, quello che differenziava i due uomini non erano tanto le uniformi, i mezzi o i servizi garantiti sul territorio; quanto, piuttosto, il fatto che uno era una guardia del Comune e l’altro una guardia di P.S. Dunque, rischi molto simili, ma contratti di lavoro ed aspettative, molto diverse. Questa mattina qualcuno ha detto: “Chi ce lo fa fare... da domani si dovrebbe venire vestiti in borghese, con una fascia al braccio, a fare gli ausiliari”. Sì, perché il criminale che ieri ha ucciso Nicola, non si è posto il problema di quanto potesse essere diverso uccidere un poliziotto dello Stato, piuttosto che un poliziotto del Comune: ha deciso di uccidere un uomo in divisa. Il nostro Governo – ma non solo quello attuale, anche i preceden- ti, vergati da colori diversi, dal rosso al nero, tutti così simili nel prometterci gradi prospettive – ci ha percepiti, diversi, tanto da toglierci anche la c.d. “causa di servizio”, riconosciuta alle forze di polizia (inevitabilmente, per quanto sia già difficile da accettare questa differenziazione con l’Arma dei Carabinieri, piuttosto che la polizia di Stato o penitenziaria e la Guardia di Finanza; beh, ancora più diverso è capire quale differenza sostanziale possa esistere tra noi ed un Collega del Corpo Forestale dello Stato! Ovviamente non gioco al ribasso, perché tutti indossiamo un’uniforme: tutti, appunto, compreso noi della Polizia Municipale). Gli altri Governi non ci hanno riconosciuto l’indennità di P.S., se non in una misura diversa da quella delle altre forze di polizia; ci hanno privatizzato, così che una guardia del comune (perché non solo nel vigente c.p.p. ma anche in tanti comunelli d’Italia, questo è l’unico agente che presidia il territorio) che lotta per fare il proprio dovere, può rischiare di essere spostato a fare dell’altro o un Comandante può essere defenestrato, perché troppo attendo alle regole scritte nei codici, piuttosto che nelle consuetudini locali; non ci hanno riconosciuto la possibilità di accedere al CED del Mininterno, così da poter capire con chi abbiamo a che fare, durante un controllo... Come Ti dicevo, si avvicina la nostra festa. Una festa relativamente alla quale un amministrativo del comune ci ha detto: “Voi avete anche la festa del patrono, noi no”... beh, questa mattina, assieme all’invito, vorrei allegargli anche le pagine che raccontano l’epilogo del Collega siciliano che è venuto a morire in Lombardia, facendo l’ausiliario del comune. Perché quella dignità professionale che passa anche per l’assegnazione di mezzi adeguati ai rischi che si corrono, non gli è stata riconosciuta, tanto da essere stato travolto con la sua “bicicletta d’ordinanza”. Carissimo Presidente, credo di interpretare lo stato d’animo di tanti Colleghi della P.M. – ma sono sicuro, anche di molti altri delle c.d. forze di polizia – d’Italia e quindi Ti dico che anche io da domani vorrei indossare un abito civile ed una fascia colorata, in ragione del colore delle amministrazioni che condizionano le nostre scelte di controllo del territorio. Magari per evitare che la gente ci dica: “Invece di fare multe per una cintura di sicurezza, andate ad arrestare i ladri”. Oggi potrei dirgli che facciamo anche quello, ma forse non sarei creduto perché nell’immaginario collettivo non c’è la polizia municipale, ma solo i vigili urbani, se non le guardie dei comuni ed il loro compito è solo quello di spillare quattrini agli automobilisti. Ma oggi e domani, tutti noi continueremo a fare il nostro mestiere, perché è il senso dello Stato e non l’idea del Comune, che ci porta ad andare avanti. E lo faremo anche nel ricordo di un’altra vittima del dovere; morto per causa di servizio, anche se incapace di poter dimostrare dinanzi ad un Giudice, perché così è stabilito dalle leggi di questo Paese. Estendo questo mio sfogo al Presidente dell’ANVU Luciano Mattarelli, in ragione di una sua particolare sensibilità verso la categoria ma, in questo caso, nel mio ruolo di referente locale di Codesta Associazione che, nonostante sia nata per la specialità polizia stradale della polizia di Stato, è tra le più attente alle problematiche di tutte le donne e n. 153 gli uomini che con giubbe diverse, si preoccupano di tutelare la sicurezza della circolazione stradale. *Referente ASAPS e Funzionario di Polizia Locale nel Comune di forte dei Marmi Mestre Quando i numeri Uno vanno in panchina Fabrizio Zonato, un punto di riferimento per la Stradale, lascia il servizio Sommario militense” nel 2001, insignito della onorificenza di Cavaliere della Repubblica nel 2003 e di Ufficiale al merito della Repubblica nel 2008, fra gli encomi per meriti di servizio quelli del 1994 e 1998 per delicate e complesse operazioni di Polizia Giudiziaria (particolarmente riconosciuta è la sua competenza nell’attività di contrasto e repressione del furto e riciclaggio di veicoli). Dal 2008 è fra gli “esperti” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito dell’attività formativa rivolta al personale addetto ai controlli del trasporto internazionale di merci. marcia probabilmente sarei arrivato tardi al lavoro... e non voglio pensare alle conseguenze!!! Grazie ancora e BUON LAVORO! Andrea Demofonti, Roma Nola (Na) Nozze alla Stradale di Nola. Il referente ASAPS Antonio Montanaro è convolato a nozze con la Signora Loredana Sperandeo Stradale di Nola, il quale ha voluto suggellare quel particolare momento indossando l’uniforme della Polizia di Stato. Gli auguri da parte di tutta la redazione Asaps ai coniugi Montanaro! Anche per il Sovrintendente Capo Michele Quinto, della Sottosezione Polizia Stradale di Cosenza Nord, è giunta l’ora della meritata pensione Il ringraziamento alla Polstrada per un provvidenziale soccorso Lo scorso 22 dicembre ha compiuto sessant’anni, e nove giorni dopo ha appeso al chiodo, come si suol dire, la divisa della Polstrada che ha indossato fin dal lontano 1977, prestando servizio sempre a Venezia. Fabrizio Zenato (GINO per i colleghi ed amici), costante punto di riferimento per tutti gli operatori della Stradale non solo del Veneto ma anche nel resto d’Italia, si è congedato con il grado di Ispettore Capo. Stimato quale persona competente e disponibile, ha vissuto in prima linea gli “anni di piombo” - non dimenticherà mai il giorno in cui, di pattuglia, ha ritrovato il corpo dell’ing. Giuseppe Taliercio, il direttore del Petrolchimico ammazzato dalle Brigate Rosse - ed è stato uno dei primi sindacalisti della Polizia fra le fila del Siulp. Medaglia d’argento dell’ordine “al merito 23 Scrivo questa lettera per ringraziare la Polizia Stradale di Roma Sud ma in particolare l’Ass. C. QUADRINI M. e l’Ass. C. LIGUORO P. In data 15/01/2012 alle ore 15:00 circa mi trovavo al casello di Roma Sud dove la mia autovettura si era fermata e non partiva più. La volante della Polizia Stradale di Roma Sud con gli Agenti Ass. C. QUADRINI e l’Ass. C. LIGUORO mi hanno aiutato a far ripartire l’autovettura;come?hanno preso l’autovettura di servizio, hanno attaccato con i cavi le batterie e mentre io accendevo la macchina l’Ass. C. QUADRINI con una chiave inglese allentava dei bulloni del motore per farlo “spurgare”!!! Un minuto e la macchina è ripartita!!! Non posso che ringraziare i due agenti di vero cuore anche perché se non avessi ripreso la La signora Loredana e al suo fianco il referente ASAPS Antonio Montanaro Lo aveva annunciato da tempo, ma poi non aveva mai concretizzato. Chissà come la Signora Loredana Sperandeo, oggi in Montanaro, quanto volte aveva invogliato il suo (ex) fidanzato a convolare a nozze. Ma lui, scapolone d’oro, quasi restio ad accettare un’unione per la vita, aveva sempre rimandato fino a quando ha dovuto cedere e finalmente, lo scorso 16 luglio, il sogno sella signora Loredana si è coronato. Nella sede del comune di Nola, posta proprio di fronte alla cattedrale (alle spalle dei due sposi), ha avuto luogo la cerimonia col rito civile cui hanno partecipato amici e parenti dei due sposi. Moltissimi anche i colleghi di Antonio, in servizio presso il Distaccamento Polizia Il sov.te Capo Michele Quinto E’con tanta malinconia che comunico che il 30- dicembre 2011, il Sovrintendete Capo Michele Quinto, dopo 38 anni di onorato ed effettivo servizio nella Polizia di Stato, è andato in pensione. Si è arruolato nel 1973 nel disciolto Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, ha frequentato il corso per sei mesi alla Scuola Allievi di Trieste, per poi rimanere altri sei mesi a Senigallia a disposizione del Reparto Celere, dopo di ciò ha frequentato il Corso della Specialità della Polizia Stradale presso il CAPS di Cesena per altri quattro mesi. La sua prima destinazione è stata la Sezione Polizia Stradale di Cosenza dove è rimasto per due anni, successivamente è stato trasferito alla Sottosezione Polstrada di Cosenza Nord dove Sommario Posta è rimasto fino al momento del suo collocamento in quiescenza e dove nel 1995 è diventato Sovrintendente. Persona e Collega stimato, ha sempre dato il suo contributo nell’insegnare ciò che nella vita e nel servizio ha imparato, sempre impeccabile, dedito al lavoro e anche nei momenti difficili ha sempre avuto un sorriso per tutti. A lui va la mia stima e riconoscenza personale per gli insegnamenti ricevuti. Al Collega Michele l’augurio, da parte di tutto il personale della Sottosezione Polizia Stradale di Cosenza Nord, di godersi la meritata pensione. Carissimo Michele ricordati che farai sempre parte della grande famiglia della Polizia Stradale. Carlo Alibrando Referente Asaps Sott/ne Polstrada Cosenza Nord L’Ispettore Capo Filippo Canzonieri, Comandante della Sottosezione Autostradale di Buonfornello (PA), in pensione dopo 38 anni di onorato servizio prestato esclusivamente nella Polizia Stradale Il 30 Dicembre scorso l’Ispettore Capo Filippo Canzonieri, Comandante della Sottosezione Polizia Stradale di Buonfornello, ha lasciato, su domanda, il servizio attivo. Arruolatosi l’8 gennaio 1973 nel disciolto Corpo della Guardie di Pubblica Sicurezza, l’anno successivo veniva inviato al C.A.P.S. di Cesena dove ha frequentato il 34° corso di Specialità della Polizia Stradale. Trasferito prima in Piemonte e successivamente in Sicilia, nell’agosto del 2002 ha assunto il comando della Sottosezione Polizia Stradale di Buonfornello, che ha retto sino alla sua data di collocamento a riposo. I Componenti della Sottosezione Autostradale di Buonfornello augurano all’Ispettore Capo Filippo Canzonieri, una lunga, serena e meritata pensione. Giovanni Nasca Referente Asaps Sottosezione Polstrada Buonfornello Termoli (CB) Il personale del Distaccamento di Termoli, attraverso il referente ASAPS, saluta il suo comandante Sostituto Commissario Antonio Carcillo ASAPS e dai colleghi del Distaccamento, con l’augurio di godersi bene, a lungo ed in salute la meritata pensione. A.C. Giancarlo Ronchetti Referente ASAPS per il Distaccamento di Termoli Congratulazioni al Sost. Commissario Antonio CARCILLO che, il prossimo 1° Ottobre lascerà l’incarico di Comandante del Distaccamento Polizia Stradale di Termoli per procedere verso il pensionamento per limiti d’età. Il suo comando presso il Distaccamento di Termoli incominciò il 1 Dicembre del 1990 data in cui cominciò a dare lustro al Distaccamento. Per la sua esperienza, il suo impegno e l’umanità dimostrata, il Sost. Commissario Antonio CARCILLO è e rimarrà un costante punto di riferimento ed un esempio per tutti i colleghi. A lui va un affettuoso saluto ed un “in bocca a lupo” dai soci Il Centauro - Notiziario ASAPS Direttore Responsabile: Giordano Biserni - Via Consolare, 1 - 47121 Forlì (FC) Iscrizione Tribunale: FO N. 15/93 del 18-08-1993 - Iscritto al RNS 6094 del 03-12-1197. Comitato di redazione: Giordano Biserni, Ernesto Forino, Franco Corvino, Roberto Rocchi Progetto grafico e implementazine web: A3 Agenzia di Comunicazione e Marketing - Via Alberi, 14 Forlì (FC) - Tel 0543.781013 - www.a-3.it 24 Pubblicità agenda 2011 18-01-2012 9:46 Pagina 1 Sommario Le nostre pubblicazioni sono un sicuro riferimento professionale per tutti gli operatori di Polizia SAPIGNOLI s.r.l. - Via Molino Vigne, 2 - 47825 Torriana RN - Tel 0541/675264 - Fax 0541/675477 - [email protected] 25