Bando di Gara per procedura ristretta accelerata per lavori
L’appalto NON rientra nel campo di applicazione dell’accordo sugli appalti pubblici
(AAP)
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE
I.1) DENOMINAZIONE E INDIRIZZO UFFICIALE DELL’AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE
Denominazione
AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU”
Responsabile unico del Procedimento
Ing. Bruno Facen
Indirizzo
PIAZZALE ALESSANDRO RICCHI, 1
C.A.P.
09134
Località/Città
CAGLIARI
Stato
ITALIA
Telefono
+39070539205
Telefax
+39070539331
Posta elettronica (e-mail)
[email protected]
[email protected]
Indirizzo Internet (URL)
http://www.aobrotzu.it
I.2) INDIRIZZO PRESSO IL QUALE
È POSSIBILE OTTENERE ULTERIORI INFORMAZIONI:
COME AL PUNTO I.1
I.3) INDIRIZZO PRESSO IL QUALE È POSSIBILE OTTENERE LA DOCUMENTAZIONE:
COME AL PUNTO I.1
I.4) INDIRIZZO AL QUALE INVIARE LE OFFERTE/LE DOMANDE DI PARTECIPAZIONE:
COME AL PUNTO I.1
I.5) TIPO DI AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE *
Livello centrale
.
Livello regionale/locale
Istituzioni Europee
.
.Organismo di diritto pubblico
.
Altro
√
SEZIONE II: OGGETTO DELL’APPALTO
II.1) DESCRIZIONE
II.1.1) Tipo di appalto di lavori (nel caso di appalto di lavori)
Esecuzione
‫ٱ‬
Progettazione ed esecuzione
II.1.2) Tipo di appalto di forniture
No
‫ ٱ‬Esecuzione, con qualsiasi mezzo, di
un’opera conforme ai requisiti
specificati dall’amministrazione
aggiudicatrice
II.1.3) Tipo di appalto di servizi
No
II.1.4) Si tratta di un accordo quadro? *
No
II.1.5) Denominazione conferita all’appalto dall’amministrazione aggiudicatrice *
Realizzazione degli interventi per il risanamento igienico-sanitari del vuoto tecnico
del presidio ospedaliero dell’Azienda Ospedaliera “G.Brotzu”. CODICE CIG
0104873FEB
II.1.7) Luogo di esecuzione dei lavori, di consegna delle forniture o di prestazione
dei servizi
OSPEDALE “G.BROTZU” – CAGLIARI PIAZZALE ALESSANDRO RICCHI, 1 __________
Codice NUTS * ITB04
II.1.8) Nomenclatura
II.1.8.1) CPV (vocabolario comune per gli appalti) *
Vocabolario principale
45215140-0;
Oggetto
principale
Oggetti
complementari
45215141-7;
II.1.8.2) Altre nomenclature rilevanti (CPA/NACE/CPC)
II.1.9) Divisione in lotti
NO
√
II.1.10) Ammissibilità di varianti
NO
√
II.2) QUANTITATIVO
O ENTITÀ DELL’APPALTO
√
II.2.1) Quantitativo o entità totale
€ 725.033,46 Iva esclusa di cui € 9.880,00 Iva
esclusa per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso.
Categoria prevalente OG 1 per € 395.412,98 Qualificazione obbligatoria e classifica adeguata.
Categoria scorporabile OG 11 per € 319.740,48. Classifica adeguata.
II.2.2) Opzioni: No
___________________________________________________________________
II.3) DURATA
DELL’APPALTO O TERMINE DI ESECUZIONE
DURATA DELL’APPALTO:
270 (DUECENTOSETTANTA)
GIORNI NATURALI E CONSECUTIVI DALLA DATA DEL VERBALE DI
CONSEGNA DEI LAVORI.
SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E
TECNICO
III.1) CONDIZIONI
RELATIVE ALL’APPALTO
III.1.1) Cauzioni e garanzie richieste con lettera d’invito.
Cauzioni non dovute ai sensi dell’art. 22 L.R. (Sardegna) 5/2007
In sede di offerta, contributo partecipazione alla gara a favore Autorità vigilanza
pari a € 50,00 ai sensi Deliberazione AVLP 10.01.07.
All’atto del contratto l’aggiudicatario deve prestare:
a) Polizza assicurativa di cui all’art. 129 comma 1 del D.Lgs 163/2006 e 103 D.P.R.
554/99, i cui massimali non dovranno essere inferiori all’importo complessivo netto
contrattuale per Impianti opere permanenti e temporanee ed al massimale di cui
all’art. 103, co. 2, D.P.R. 554/99 per la R.C.T.
III.1.2) Principali modalità di finanziamento e di pagamento e/o riferimenti alle
disposizioni applicabili in materia (se del caso)
finanziamento R.A.S. Deliberazione n°40/25 del 09.10.2007.
La contabilità dei lavori sarà effettuata, ai sensi del titolo XI del D.P.R. 554/1999 per la
parte a misura sulla base dei prezzi unitari contrattuali. Agli importi degli stati di
avanzamento (SAL) è aggiunto, in proporzione dell’importo dei lavori eseguiti, l’importo
degli oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza. I pagamenti in acconto verranno
effettuati a mezzo SAL per ogni € 150.000 di lavori eseguiti previa detrazione dello 0,5% a
garanzia degli enti assicurativi e previdenziali.
III.1.3) Forma giuridica che dovrà assumere il raggruppamento di imprenditori,
di fornitori o di prestatori di servizi aggiudicatario dell’appalto
Sono ammessi alla gara tutti i soggetti di cui all’art. 34 del D.Lgs 163/2006 e s.m.i. con le
modalità e i termini e i diritti di cui agli artt. 36 e 37 dello stesso decreto.
III.2) CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE
Modalità, condizioni e modulistica per formulare la richiesta di invito sono indicati nel disciplinare di
gara, pubblicato nel sito internet www.aobrotzu.it
III.2.1) Indicazioni riguardanti la situazione propria dell’imprenditore / del
fornitore / del prestatore di servizi, nonché informazioni e formalità necessarie
per la valutazione dei requisiti minimi di carattere economico e tecnico che
questi deve possedere
Informazioni e formalità necessarie per valutare la conformità ai requisiti previsti nel
Disciplinare di gara pubblicato sul sito internet: www.aobrotzu.it
III.2.1.1) Situazione giuridica –prove richieste =
III.2.1.2) Capacità economica e finanziaria –prove richieste =
III.2.1.3) Capacità tecnica – tipo di prove richieste: Come previsto dal Disciplinare di
gara.
SEZIONE IV: PROCEDURE
IV.1) TIPO DI PROCEDURA
Ristretta accelerata ai sensi dell’art. 55, comma 6, e dell’art 70, comma 11, del D.Lgs.12 aprile 2006, n.163.
IV.1.2) Giustificazione della scelta della procedura accelerata:
Urgente ripristino delle condizioni Igienico-sanitarie dei locali del vuoto tecnico, manutenzione straordinaria
degli impianti tecnologici ivi allocati, indispensabili per la non interruzione dell’attività istituzionale del presidio
Ospedaliero.
IV.1.3) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto:No
IV.1.3.1) Avviso indicativo concernente lo stesso appalto (se pertinente)
IV.1.3.2) Eventuali pubblicazioni precedenti: NO
IV.2) CRITERI DI AGGIUDICAZIONE
A) Prezzo più basso
√
IV.3) INFORMAZIONI DI CARATTERE AMMINISTRATIVO
IV.3.1) Numero di riferimento attribuito al dossier dall’amministrazione
aggiudicatrice *
VT01
IV.3.2) Documenti contrattuali e documenti complementari – condizioni per ottenerli
Disponibili fino al terzo giorno antecedente la data di scadenza di presentazione dell’offerta
Il disciplinare di gara ed i relativi allegati possono essere richiesti presso il
Servizio Tecnico dell’Azienda Ospedaliera “G.Brotzu” Piazzale A.Ricchi 1 Cagliari
nei giorni lavorativi dalle ore 09.00 alle ore 13.00, sabato escluso. Ovvero
mediante estrazione in copia dal sito internet www.aobrotzu.it
IV.3.3) Scadenza fissata per la ricezione delle domande di partecipazione
18/12/2007
Ore 12.00
IV.3.4) Spedizione degli inviti a presentare offerte ai candidati prescelti:
gli inviti saranno spediti ai candidati prescelti entro giorni 15 dalla data di scadenza
del termine per la presentazione delle domande di partecipazione.
IV 3.5) Termine per la ricezione delle offerte.
Come indicato nella lettera di invito a presentare offerte.
IV.3.6) Lingua/e utilizzabile/i nelle offerte o nelle domande di partecipazione
ES
DA
DE
EL
EN
FR
IT
X
NL
PT
FI
SV
altre – paese terzo
_______________
IV.3.7) Periodo minimo durante il quale l’offerente è vincolato dalla propria
offerta (nel caso delle procedure aperte)
180 giorni dalla scadenza fissata per la ricezione delle offerte
IV.3.8) Modalità di apertura delle offerte: secondo quanto previsto dal disciplinare.
IV 3.8.1) Persone ammesse ad assistere all’apertura delle offerte
La gara è aperta al pubblico, per cui può assistere chiunque ne abbia interesse.
IV.3.8.2) Data, ora e luogo
data : stabilita con lettera d’invito
luogo : sede dell’Azienda G.Brotzu – Piazzale Alessandro Ricchi, 1 Cagliari.
IV.3.9) VALUTAZIONE DELLE OFFERTE ANOMALE: la Stazione appaltante valuterà la
congruità delle offerte ai sensi dell’art.86, comma 1, del D.Lgs.n.163/2006. Verrà operata
l’esclusione automatica delle ali rientranti nel 10%, salvo quanto disposto dal comma 4
dell’articolo di cui sopra.
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI
VI.1) TRATTASI DI BANDO NON OBBLIGATORIO?
SI √
VI.2) Non è un’appalto periodico
VI.3) L’APPALTO È CONNESSO AD UN PROGETTO / PROGRAMMA FINANZIATO DAI FONDI DELL’UE?*
NO
√
VI.4) INFORMAZIONI COMPLEMENTARI
Oltre la documentazione reperibile sul sito internet www.aobrotzu.it Le informazioni di natura
amministrativa potranno essere richieste al numero di fax +39070539601 mentre quelle di
natura tecnica possono essere richieste in forma scritta via fax al seguente numero
070/539331, precisando l’oggetto della procedura di gara.
I dati raccolti, compresi quelli sensibili e giudiziari, saranno trattati ai sensi del D.Lgs 196/2003
e s.m.i. esclusivamente nell’ambito del seguente appalto, per le finalità connesse per la
gestione ed esecuzione dell’appalto, pertanto il conferimento dei dati è obbligatorio e
l’eventuale rifiuto comporta l’impossibilità a partecipare alla gara.
Gli eventuali sub-appalti saranno disciplinati ai sensi delle vigenti leggi (art. 118 del D.lgs n.
163/2006); i pagamenti relativi ai lavori svolti dal subappaltatore o cottimista verranno
effettuati dall’aggiudicatario.
La stazione appaltante si riserva la facoltà di applicare le disposizioni di cui all’art. 140 del d.lgs
n. 163/2006.
Ulteriori precisazioni.
a) non sono ammessi a partecipare soggetti privi dei requisiti generali di cui all’art.38 del
D.L.gs.n.163/2006;
b) non sono ammesse le offerte condizionate, le offerte in aumento, le offerte che rechino
abrasioni o correzioni non espressamente confermate o sottoscritte;
c) non sono ammessi alla procedura i soggetti che non abbiano provato al momento della
presentazione dell’offerta di avere versato la somma dovuta a titolo di contribuzione prevista
dalla deliberazione dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e
forniture del 10 gennaio 2007, in attuazione dell’art.1, commi 65 e 67, della legge n.266/2006;
d) ai lavori e alle attività oggetto del presente affidamento si applicano il D.P.R. 21 dicembre
1999 n.554 e il Decreto Ministeriale 19 aprile 2000 n. 145;
e) si procederà all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida;
f) L’Azienda Ospedaliera Brotzu si riserva il diritto di sospendere e/o annullare la gara, di
rinviare l’apertura delle offerte e di non procedere all’aggiudicazione senza che gli offerenti
possano avanzare pretese o riserve di qualsiasi genere;
g) saranno a carico dell’aggiudicatario tutte le spese necessarie per la stipulazione del
contratto di appalto;
E’ esclusa la competenza arbitrale.
Responsabile Unico del Procedimento: Ing. Bruno Facen.
VI.4.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso: Tribunale Amministrativo
Regionale Sardegna.
VI.4.2) Presentazione del ricorso: Il ricorso avverso il presente bando di gara possono
essere presentati al T.A.R. ex art. 21 L. 1034/71 ovvero al Capo dello Stato ex art. 8 D.P.R.
1199/71, rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla data di pubblicazione del bando.
VI.5) DATA DI SPEDIZIONE DEL PRESENTE BANDO :
Il responsabile dell’Ufficio Acquisti Beni e Servizi
Dott.Gianfranco Casu
Azienda Ospedaliera Brotzu
Cagliari
DISCIPLINARE DI GARA DELLA PROCEDURA RISTRETTA ACCELERATA RELATIVA
ALLA REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI PER IL RISANAMENTO IGIENICOSANITARIO DEL VUOTO TECNICO DEL PRESIDIO OSPEDALIERO “G. BROTZU”.
1) IMPORTO A BASE D’ASTA: € 715.153,46 più iva per lavori, oltre € 9.880,00 per oneri per
l’attuazione dei piani della sicurezza non soggetti a ribasso d’asta.
CATEGORIA PREVALENTE OG1: per € 395.412.98, classifica adeguata;
CATEGORIA SCORPORABILE SUBAPPALTABILE OG11: € 319.740,48 classifica adeguata.
Ai sensi dell’art. 74, comma 2, del DPR 554/1999 le opere scorporabili di cui alla categoria OG11 non
possono essere eseguite direttamente dalle imprese qualificate per la sola categoria prevalente se prive
delle relative qualificazioni. Le stesse possono essere subappaltate ad Imprese in possesso della relativa
qualificazione ovvero essere eseguite da imprese mandanti in A.T.I. verticale.
2) CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE.
L'aggiudicazione è effettuata mediante criterio del prezzo più basso da determinarsi mediante
offerta a misura, ai sensi dell'art. 82 co. 2) lett. a) del D.Lgs . 163/2006 e ss.mm. ed
integrazioni e più precisamente mediante offerta a prezzi unitari..
La stazione appaltante prevede, a norma dall'art. 122 c. 9 del D.Lgs n. 163/2006, l'esclusione
automatica dalla gara delle offerte che presentano una percentuale di ribasso pari o superiore alla soglia
di anomalia individuata ai sensi dell'art. 86, comma 1, salvo il disposto del comma 4, del D.Lgs. n.
163/2006 e s.m.i..
3) SOGGETTI AMMESSI ALLA GARA:
Saranno ammessi alla gara i soggetti di cui all’art. 34, comma 1, del D.Lgs n°163/2006 e s.m.i. costituiti
da:
3.1) imprese singole o da imprese riunite o consorziate ai sensi degli articoli 95, commi 1,2,3 e 4, 96 e
97 del D.P.R. n° 554/1999;
3.2) imprese che intendano riunirsi o consorziarsi ai sensi dell’articolo 34, comma 1 lettera d) e 37 del
D. Lgs n°163/2006 e e s.m.i.;
3.3) concorrenti con sede in altri stati membri dell’Unione Europea alle condizioni di cui all’articolo 3,
comma 7, del D.P.R. n° 34/2000.
4) REQUISITI MINIMI.
4.1 - Relativamente alla categoria prevalente OG 1:
Attestato di qualificazione rilasciato da una SOA di cui al D.P.R. 34/2000 regolarmente autorizzata od
attestazione Regionale, per categoria e classifica adeguata ai lavori da affidare.
4.2 - Relativamente alla categoria specialistica scorporabile OG11:.
Attestato di qualificazione rilasciato da una SOA di cui al D.P.R. 34/2000 regolarmente autorizzata od
attestazione Regionale, per categoria e classifica adeguata ai lavori da affidare.
Per i raggruppamenti temporanei di tipo verticale i requisiti di cui all’articolo 40 del D.Lgs n°163/2006
e s.m.i., sempre che siano frazionabili, devono essere posseduti dal mandatario per i lavori della
categoria prevalente e per il relativo importo; per i lavori scorporati ciascun mandante deve possedere i
requisiti previsti per l'importo della categoria dei lavori che intende assumere e nella misura indicata per
il concorrente singolo. I lavori riconducibili alla categoria prevalente ovvero alle categorie scorporate
1
Azienda Ospedaliera Brotzu
Cagliari
possono essere assunti anche da imprenditori riuniti in raggruppamento temporaneo di tipo
orizzontale.
Ai Consorzi ordinari di cui all’art. 2602 del Codice Civile, costituiti tra soggetti di cui all’art.34, comma
1, lett.a), b) e c), anche in forma di società ai sensi dell’art. 2615-ter del C.C., si applicano al riguardo le
disposizioni di cui all’art.37 del D.Lgs n° 163/06 e ss.mm. ed ii..
4.3 Le Imprese che intendono presentare offerta sono tenute, in attuazione della Deliberazione
dell’Autorità per la Vigilanza sui lavori pubblici del 26 Gennaio 2006, in vigore dal 20 Febbraio 2006,
a favore della medesima Autorità nelle
ad effettuare il versamento del contributo di € ___
modalità di seguito riportate: versamento in conto corrente postale n. 73582561 intestato a "AUT.
CONTR. PUBB." Via di Ripetta, 246, 00186 Roma (codice fiscale 97163520584). E' possibile
effettuare il versamento sul c/c postale tramite bonifico bancario: le coordinate del conto sono ABI
07601 - CAB 03200 - CIN Y - c/c n. 73582561 intestato a "AUT. CONTR. PUBB." Via di Ripetta,
246, 00186 Roma.
Si fa presente che le Imprese sono altresì tenute a dimostrare alla Stazione appaltante, al
momento della presentazione dell’offerta, di aver versato la somma dovuta a titolo di
contribuzione. La mancata dimostrazione dell’avvenuto versamento della suddetta somma è
causa di esclusione dalla procedura di gara.
5) MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA RICHIESTA DI INVITO.
5.1) Le ditte interessate alla partecipazione dovranno far pervenire la propria istanza, redatta in catra
semplice ed in lingua italiana, per il tramite del servizio postale, ovvero mediante agenzia di recapito
autorizzata, o con consegna a mani previa affrancatura apposta dall’Ufficio postale con indicazione di
data certa, all’Azienda Ospedaliera “G. Brotzu” perentoriamente entro le ore 13.00 del
________________ Il plico deve riportare i dati identificativi del concorrente e la seguente indicazione:
“ISTANZA DI AMMISSIONE ALLA PROCEDURA RISTRETTA ACCELERATA PER
L’APPALTO DI LAVORI RELATIVI AGLI INTERVENTI PER IL RISANAMENTO
IGIENICO – SANITARIO DEL VUOTO TECNICO DEL PRESIDIO OSPEDALIERO “G.
BROTZU”.
L’istanza deve essere sottoscritta dal rappresentante legale e deve essere corredata, in alternativa
all’autentica, da una fotocopia del documento di identità del sottoscrittore. Potrà anche essere
anticipata via fax al n. +39070/539601; in tal caso dovrà poi essere confermata dall’invio nei modi di
cui sopra.
5.2) DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA DA ALLEGARE, A PENA DI
ESCLUSIONE, A CORREDO DELL’ISTANZA:
– Dichiarazione con la quale il legale rappresentante dell’Impresa sotto la personale responsabilità
attesti:
A) L’iscrizione dell’Impresa al Registro della CIAA, la forma giuridica dell’Impresa medesima;
B) i nominativi degli eventuali soci, direttori tecnici, amministratori muniti di poteri di
rappresentanza;
C) la sussistenza di tutti i requisiti di ordine generale per la partecipazione alla gara previsti
dall’art.38 lett.a), d), e) f) g), h), i), l) ed m) del D.Lgs n°163/2006 e s.m.i.;
2
Commento [GM1]: Dieci
giorni dall’invio del bando per la
pubblicazione
Azienda Ospedaliera Brotzu
Cagliari
D) l’insussistenza di forme di controllo con altre imprese partecipanti alla gara ai sensi dell’art.
2359 del Codice Civile;
E) l’ avere ottemperato agli obblighi di assunzione obbligatoria di cui all’art. 17 della legge
68/1999 (ovvero, per le imprese che occupano non più di 15 dipendenti e da 15 fino a 35
dipendenti che non abbiano effettuato nuove assunzioni dopo il 18/1/2000, la propria
condizione di non assoggettabilità alle predette norme);
F) l’aver ottemperato, all’interno della propria azienda, agli obblighi previsti dalla vigente
normativa in materia di sicurezza;
G) l’assenza di cause di esclusione delle gare di appalto previste dall’art. 1 bis, comma 14 della
legge 18.10.2001, n.383, introdotto dall’art. 1, comma 2 del D.L. 25.09.2002, n.210, in quanto
non ci si avvale dei piani individuali di emersione di cui alla citata legge n.383 del 2001, ovvero
in quanto ci si è avvalsi dei suddetti piani, ma il periodo di emersione si è concluso;
H) (in via eventuale) che in caso di aggiudicazione, si intende subappaltare o concedere in
cottimo lavori o parti di opere, nei modi e termini previsti dal comma 2 dell'art. 118 del D.Lgs
n°163/2006 e s.m.i. con indicazione, nel caso di opere scorporabili, delle relative categorie di
lavorazioni .
La suddetta dichiarazione sostitutiva unica, deve essere redatta sulla base dello schema allegato agli
elaborati tecnici (Modello A). Alla dichiarazione deve essere allegata la copia fotostatica di un
documento di identità del soggetto sottoscrittore.
- Qualificazioni obbligatorie ai sensi dell’art.40 del D.Lgs n°163/2006 e ss. mm.ed ii.:
Relativamente alla categoria prevalente OG 1:
Dichiarazione del legale rappresentante dell’Impresa attestante il possesso di attestazione di
qualificazione SOA rilasciata da società di attestazione SOA, regolarmente autorizzata, in corso di
validità; oppure, in via alternativa, dichiarazione attestante il possesso di attestazione di qualificazione
regionale rilasciata dal competente Assessorato dei LL.PP ai sensi della L.R. n°14 del 09.08.2002, o
avere i requisiti dell’art.35 della LR. stessa, aggiornata dalla LR 13/2003, per categorie e classifiche
adeguate ai lavori da affidare in relazione alla forma di partecipazione alla gara .
Le dichiarazioni di cui sopra devono essere redatte sulla base dello schema allegato agli elaborati tecnici
(Modello B) e corredate dalla copia fotostatica di un documento di identità del legale rappresentante
dell’impresa partecipante.
Relativamente alla categoria scorporabile/subappaltabile OG 11:
Dichiarazione del legale rappresentante dell’Impresa attestante il possesso di attestazione di
qualificazione SOA rilasciata da società di attestazione SOA, regolarmente autorizzata, in corso di
validità; oppure, in via alternativa, dichiarazione attestante il possesso di attestazione di qualificazione
regionale rilasciata dal competente Assessorato dei LL.PP ai sensi della L.R. n°14 del 09.08.2002, o
avere i requisiti dell’art.35 della LR. stessa, aggiornata dalla LR 13/2003, per categorie e classifiche
adeguate ai lavori da affidare in relazione alla forma di partecipazione alla gara .
Le dichiarazioni di cui sopra devono essere redatte sulla base dello schema allegato agli elaborati tecnici
(Modello B) e corredate dalla copia fotostatica di un documento di identità del legale rappresentante
dell’impresa partecipante.
In via alternativa: Dichiarazione datata e sottoscritta dal legale rappresentante dell'Impresa
attestante il possesso del Certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, con l’indicazione
dell’attività esercitata dall’impresa che deve essere adeguata alla tipologia dei lavori oggetto
della categoria suddetta (Modello A).
- Dichiarazione datata e sottoscritta, attestante l’insussistenza delle cause di esclusione di cui all'art.38,
comma 1°, lett. b) e c) del D.Lgs n°163/2006 e s.m.i. e resa:
3
Azienda Ospedaliera Brotzu
Cagliari
• da parte sia del Titolare sia dei Direttori Tecnici, nel caso in cui questi ultimi siano persone diverse
dal primo, per le imprese individuali;
• da parte dei Direttori Tecnici e di tutti i Soci se trattasi di Società in nome collettivo o di Società in
accomandita semplice (dunque, sia accomandatario che accomandante);
• da parte di tutti i Direttori Tecnici e degli Amministratori muniti di legale rappresentanza per ogni
altro tipo di Società;
Qualora i soggetti cessati dalla carica nell'ultimo triennio non rilascino tale dichiarazione,
dovrà esibirsi il relativo certificato del casellario penale o dei carichi pendenti, qualora tale
certificato non sia stato rilasciato dall'Amministrazione giudiziaria, tale fatto dovrà essere
attestato con apposita dichiarazione sostitutiva di atto notorio resa dal legale rappresentante,
ai sensi dell'art. 47 del D.P.R. n° 445 del 28/12/2000. Qualora vi siano legali rappresentanti o
Direttori Tecnici o Soci cessati dalla carica nel triennio precedente i quali siano incorsi in
alcuna delle cause di esclusione previste dall'art.38, 1° comma, lett. b) e c) del D.Lgs
n°163/2006 e s.m.i., l'Impresa partecipante dovrà dichiararlo e presentare - su richiesta
dell'Amministrazione appaltante - documentazione comprovante l'adozione di atti o misure di
completa dissociazione dalla condotta penalmente sanzionata.
La suddetta dichiarazione sostitutiva unica, deve essere redatta sulla base dello schema allegato agli
elaborati tecnici (Modello C). Alla dichiarazione deve essere allegata la copia fotostatica di un
documento di identità del soggetto sottoscrittore.
- In ordine alla richiesta di partecipazione all'appalto delle Imprese riunite ai sensi dell'art. 37, comma 8,
del D.Lgs n°163/2006 e s.m.i., l'Impresa qualificata capogruppo dovrà presentare e sottoscrivere, la
documentazione di cui sopra; le altre Imprese facenti parte della riunione, la documentazione di cui al
punto 5.2)
I Consorzi di cui all’art.34, comma 1, lett. b) e c) del D.Lgs n°163/2006 e s.m.i., sono tenuti, a pena di
esclusione ad indicare per quali consorziati il Consorzio intende partecipare; a questi ultimi è fatto
divieto di partecipare, in qualsiasi forma, alla medesima gara.
I predetti Consorzi dovranno produrre , a pena di esclusione, l’elenco delle cooperative associate e/o
consorziate che aderiscono al consorzio.
6) - Le ditte in possesso dei requisiti richiesti, che abbiano avanzato istanza nei modi e nei
termini previsti dal presente disciplinare, riceveranno lettera di nvito a presentare offerta
economica, unitamente agli allegati di cui essa si compone.
Le ditte interessate alla partecipazione dovranno far pervenire la propria offerta, redatta in lingua
italiana, sottoscritta dal legale rappresentante e corredata della fotocopia del documento di identità, in
plico adeguatamente sigillato (non è necessario l’uso di ceralacca) e controfirmato nei lembi di chiusura,
per il tramite del servizio postale, ovvero mediante agenzia di recapito autorizzata, o con consegna a
mani previa affrancatura apposta dall’Ufficio postale con indicazione di data certa, all’Azienda
Ospedaliera “G. Brotzu” perentoriamente entro le ore 13.00 del _______________ Il plico dovrà
recare l’intestazione del mittente e la seguente indicazione:
“OFFERTA ECONOMICA PER L’APPALTO DI LAVORI RELATIVI AGLI
INTERVENTI PER IL RISANAMENTO IGIENICO – SANITARIO DEL VUOTO
TECNICO DEL PRESIDIO OSPEDALIERO “G. BROTZU”.
L’offerta dovrà essere sottoscritta da tutte le Imprese facenti parte del Raggruppamento, se trattasi di
Ati non costituita, dalla Capogruppo, nel caso di ATI già costituita.
Nel caso di Associazioni Temporanee di Imprese non ancora costituite, le Imprese dovranno, inoltre,
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Commento [GM2]: 15 giorni
dalla lettera di invito
Azienda Ospedaliera Brotzu
Cagliari
dichiarare, con apposito atto negoziale, di impegnarsi, in caso di aggiudicazione della gara, a conferire
mandato collettivo speciale con rappresentanza ad una di esse, da indicare come capogruppo, la quale
stipulerà il contratto in nome e per conto proprio e delle mandanti.
Nel caso di Associazioni già costituite, l'Impresa capogruppo dovrà, inoltre, presentare:
a) scrittura privata autenticata da un notaio con la quale é stata costituita l'associazione temporanea
d'Imprese e con cui é stato conferito il mandato collettivo speciale dalle altre Imprese riunite alla
capogruppo;
b) la relativa procura, nella forma dell'atto pubblico, ai sensi dell'art. 1392 del C.C., attestante il
conferimento della rappresentanza legale alla capogruppo medesima.
La scrittura privata e la relativa procura, possono risultare da un unico atto notarile.
Le Imprese riunite, costituite e costituende, dovranno dichiarare, nel sopra citato atto
negoziale, a pena di esclusione, la tipologia dell’Associazione, specificando se trattasi di
struttura di tipo orizzontale, verticale o mista, con l’indicazione ai sensi dell’art.37,comma 13
del D.Lgs n°163/2006 e ss. mm.ed ii., delle rispettive percentuali di partecipazione, proprie di
ciascuna impresa - compatibili con i requisiti dalle stesse posseduti - e con espresso
riferimento alle categorie di lavorazioni previste nel bando di gara.
L’atto di impegno anzi detto deve essere prodotto, a pena di esclusione, ed allegato ai
documenti amministrativi.
A tal proposito ciascuna Impresa associata è tenuta, pena l’esclusione, a produrre le proprie
attestazioni di qualificazione o, in mancanza di queste, a produrre e sottoscrivere
separatamente una dichiarazione sostitutiva relativa al possesso dei requisiti speciali di
qualificazione, redatta sulla base degli appositi modelli previsti nel presente Bando di gara,
ognuna per la propria quota di lavorazioni che si impegna ad eseguire, con l’indicazione
dell’importo e della relativa categoria.
I Consorzi di cui all’art.34, comma 1, lett. b) e c) del D.Lgs n°163/2006 e ss. mm.ed ii., sono tenuti, a
pena di esclusione ad indicare, in sede di offerta, per quali consorziati il Consorzio concorre; a questi
ultimi è fatto divieto di partecipare, in qualsiasi forma, alla medesima gara.
I predetti Consorzi dovranno produrre , a pena di esclusione, l’elenco delle cooperative associate e/o
consorziate che aderiscono al consorzio.
È vietata qualsiasi modificazione alla composizione dell'Associazione Temporanea e del Consorzio
concorrente, rispetto a quella risultante dal suddetto impegno presentato in sede di offerta.
La violazione di tali condizioni comporta l'annullamento dell'aggiudicazione nonché l'esclusione
concomitante o successiva dei concorrenti riuniti in Associazione o del Consorzio unitamente alle
proprie consorziate.
La mancata apposizione della controfirma sui lembi di chiusura sia del plico contenente l’offerta
economica sarà motivo di esclusione dalla gara.
Oltre il termine stabilito non potrà essere validamente presentata alcuna offerta anche se sostitutiva od
integrativa di offerta precedente; non si farà luogo a gara di miglioria né sarà consentita, in sede di gara,
la presentazione di altra differente offerta.
Pertanto, tutte le offerte pervenute fuori termine o formulate in modo incompleto odifforme da quanto
stabilito dalla lettera d’invito saranno escluse dalla gara.
Il recapito del plico, nel quale dovrà essere sempre specificato, in modo completo e leggibile, il nome e
l’indirizzo dell’impresa, rimane ad esclusivo rischio del mittente ove, per qualsiasi motivo, il plico stesso
non giunga a destinazione in tempo utile.
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Cagliari
7) DOCUMENTI DI GARA. Il capitolato speciale d’appalto, nonché gli elaborati grafici, il computo
metrico, il piano di sicurezza, l’analisi dei prezzi e l’elenco prezzi unitari previsti per l’esecuzione dei
lavori e per formulare l’offerta saranno disponibili presso il Servizio Tecnico dell’Azienda Ospedaliera
sito in Cagliari, Piazzale Ricchi, 1, nei giorni lavorativi dalle ore 09.00 alle ore 13.00, sabato escluso a
decorrere dal giorno successivo alla data dell’invito a presentare offerta. Sarà comunque possibile
acquisirne copia consultando il sito internet www.aobrotzu.it
8) NEL PLICO CONTENENTE L’OFFERTA ECONOMICA DEVE ESSERE
PRODOTTA, A PENA D’ESCLUSIONE, LA SEGUENTE DOCUMENTAZIONE:
L’offerta, in cifre ed in lettere, del prezzo complessivo ed il ribasso percentuale che ne deriva
rispetto all’importo posto a base d’asta.
Il Modulo Offerta prezzi contenuto nell’apposito prospetto allegato agli elaborati progettuali
di gara da compilarsi ai sensi dell’art. 90, commi 1, 2, 5 del D.P.R. n°554/99.
Nel caso di discordanza prevale, tanto per i prezzi unitari che del ribasso percentuale, il valore indicato
in lettere. Il modulo dovrà essere sottoscritto dal concorrente in ciascun foglio e non potrà contenere
correzioni che non siano espressamente confermate o sottoscritte.
9) DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA DA ALLEGARE, A PENA DI
ESCLUSIONE, A CORREDO DELL’OFFERTA:
9.1) – dichiarazione di aver preso visione degli elaborati progettuali e dello stato dei luoghi da
parte del legale rappresentante o del direttore tecnico dell’Impresa ovvero di altro incaricato
munito di apposita delega autenticata da notaio.
Ai fini dell'effettuazione del prescritto sopralluogo sugli immobili interessati dai lavori oggetto
dell'appalto, i concorrenti devono inoltrare al Servizio Tecnico dell’Azienda, perentoriamente, entro e
non oltre il ……………., a mezzo fax n 070/539358, del geometra Lorenzo Cabras, una richiesta di
sopralluogo indicando nome e cognome, con i relativi dati anagrafici delle persone incaricate di
effettuare il sopralluogo. Il predetto sopralluogo verrà effettuato nei giorni dal………………
al……………… dalle ore ……….alle ore………., così come stabilito dal Responsabile del
Procedimento.
Si fa presente che il suddetto sopralluogo deve essere effettuato personalmente dal Rappresentante
Legale o dal Direttore Tecnico dell’Impresa concorrente, ovvero dal Rappresentante Legale o dal
Direttore Tecnico dell’Impresa capogruppo se trattasi di Raggruppamento temporaneo, ovvero da
persona appositamente autorizzata con apposita delega autenticata da Notaio.
La richiesta deve specificare ragione sociale, indirizzo, numeri di telefono e di telefax, cui indirizzare la
convocazione. Non sono prese in esame le richieste prive anche di uno solo di tali dati , o pervenuta
oltre il termine di cui sopra. Ciascun concorrente può indicare al massimo due persone. Non è
consentita la indicazione di una stessa persona da più concorrenti. Qualora si verifichi ciò la seconda
indicazione non è presa in considerazione e di tale situazione è reso edotto il concorrente. Il
sopralluogo viene effettuato nei soli giorni stabiliti dall'Azienda Ospedaliera aggiudicatrice.
All'atto del sopraluogo ciascun concorrente deve sottoscrivere il documento, predisposto
dall'amministrazione aggiudicatrice, a conferma dell'effettuato sopraluogo e contestualmente
dell’avvenuta presa visione degli elaborati, nonchè del ritiro della relativa dichiarazione attestante tale
operazione.
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Cagliari
9.2 -Dichiarazione con la quale il legale rappresentante dell’Impresa sotto la personale responsabilità
attesti:
• i lavori o perti delle opere che, in caso di aggiudicazione, intende subappaltare o
concedere in cottimo nei modi e termini previsti dal comma 2 dell'art. 118 del D.Lgs
n°163/2006 e s.m.i. indicando le categorie relative
• di non partecipare alla gara in più di un'associazione temporanea o consorzio di
concorrenti, e neppure in forma individuale qualora abbia partecipato alla gara in
associazione o consorzio;
• di concorrere - partecipando come consorzio di cui all'art. 34, comma 1, lettera b) e c)
D.Lgs n°163/2006 e s.m.i. - per le Ditte consorziate indicandone denominazione e sede
legale di ciascuna
Così come previsto dall' art. 71, comma 2, del DPR n°554/99:
• di aver preso visione degli elaborati progettuali, comprendenti, tra l'altro, sia il computo
metrico che il piano di sicurezza previsto dalla Legge 494/96 e s.m.i., che ritiene, previo
approfondito esame, da un punto di vista tecnico-finanziario, incondizionatamente eseguibili e
di non avere riserve, di alcun genere, da formulare al riguardo;
• di aver preso visione dei luoghi e delle condizioni particolari di svolgimento dei lavori, della
viabilità di accesso, delle cave eventualmente necessarie e delle discariche autorizzate, nonché di
tutte le circostanze generali e particolari suscettibili di influire sulla determinazione dei prezzi,
sulle condizioni contrattuali e sull’esecuzione dei lavori, e di aver giudicato gli stessi realizzabili,
gli elaborati progettuali adeguati ed i prezzi, nel loro complesso remunerativi, tali da consentire
il ribasso formulato;
• di aver effettuato una verifica della disponibilità della mano d’opera necessaria per
l’esecuzione dei lavori, nonché della disponibilità delle attrezzature adeguate alla tipologia e
categoria dei lavori in appalto;
• di aver formulato l'offerta tenendo conto degli oneri previsti per i piani di sicurezza;
• di accettare tutte le condizioni del capitolato relativo ai lavori in oggetto.
• Ai sensi dell’art. 22 L.R. della Sardegna 5/2007, non è dovuta la cauzione provvisoria.
10) ALTRE INFORMAZIONI:
• In caso di fallimento o di risoluzione del contratto per grave inadempimento dell’originario
appaltatore, si applicherà l'art. 140 del D.Lgs. 163/2006.
• La mancata presentazione o l'imperfetta formulazione di un documento può costituire motivo di
esclusione dalla gara.
• La stazione appaltante si riserva la facoltà di escludere dalla gara, con obbligo di motivazione, i
concorrenti per i quali non sussiste adeguata affidabilità professionale in quanto, in base ai dati
contenuti nel Casellario Informatico dell’Autorità, risultano essersi resi responsabili di
comportamenti di grave negligenza e malafede o di errore grave nell’esecuzione di lavori affidati
da diverse stazioni appaltanti.
• Si procederà all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta purché valida, sempre che sia
ritenuta congrua e conveniente;
• In caso di offerte uguali si procederà a sorteggio;
• In caso di aggiudicazione ovvero di verifica a campione ai sensi dell'art.48 del D.Lgs n°163/2006 e
ss. mm.ed ii., a pena di esclusione, l'impresa partecipante si impegna a produrre la documentazione
richiesta nel presente bando.
• I pagamenti relativi ai lavori svolti dal subappaltatore o cottimista verranno effettuati
dall’aggiudicatario che è obbligato a trasmettere, entro 20 (diconsi venti) giorni dalla data di
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•
•
•
•
Cagliari
ciascun pagamento effettuato, copia delle fatture quietanziate con l’indicazione delle ritenute a
garanzia effettuate; qualora l’Impresa aggiudicataria non provveda al pagamento delle spettanze
dovute all’Impresa subappaltatrice, l’Azienda Ospedaliera provvederà a liquidare direttamente
quanto dovuto a quest’ultima, su richiesta espressa della medesima, debitamente motivata e
documentata;
si esclude il ricorso all’arbitrato, per le controversie derivanti dall’esecuzione del contratto,
comprese quelle derivanti dal mancato raggiungimento dell’accordo bonario di cui all’art. 240 del
D.Lgs n°163/2006 e ss. mm.ed ii.;
Il termine di esecuzione dell’appalto è fissato in 270 giorni decorrenti dalla data del verbale di
consegna dei lavori.
Le offerte sono vincolanti per le Imprese sino al 180° giorno successivo alla scadenza del presente
bando.
All’apertura dei plichi contenenti le offerte, sarà ammesso a partecipare il rappresentante legale
dell’Impresa, o soggetto munito di apposita delega.
SI PRECISA, INOLTRE, CHE:
1. l’incompletezza, l’irregolarità o la mancanza della documentazione prescritta dal presente bando di
gara, comporterà l’esclusione dell’offerta;
2. non sono ammesse a partecipare alla gara le Imprese tra le quali vi siano forme di collegamento e di
controllo ai sensi dell’art. 2359 c.c. o che abbiano in comune il Titolare per le Imprese individuali,
uno dei Soci per le Società di persone o uno degli Amministratori con poteri di rappresentanza per le
Società di capitali;
3. il verbale di gara relativo all’appalto dei lavori di cui trattasi non avrà, in nessun caso, efficacia di
contratto, che sarà stipulato successivamente;
4. in assenza dei requisiti dichiarati dall’Impresa aggiudicataria o in caso di rinuncia della medesima
all’aggiudicazione dell’appalto, l’esecuzione dei lavori verrà affidata – previa escussione della cauzione
provvisoria all’Impresa aggiudicataria - all’impresa seguente in graduatoria;
5. se l’appaltatore fallisse, o risultasse gravemente inadempiente nell’esecuzione del contratto,
l’Amministrazione può interpellare il secondo classificato e stipulare un nuovo contratto, al fine di
completare le opere, alle condizioni economiche offerte dal medesimo in sede di gara;
6. nell’esecuzione dei lavori che formano oggetto dell’appalto, l’Impresa si obbliga ad applicare
integralmente tutte le norme contenute nel contratto collettivo nazionale di lavoro per gli operai
dipendenti delle aziende artigianali, industriali edili ed affini e negli accordi locali integrativi dello
stesso, in vigore per il tempo e nella località in cui si svolgono i lavori medesimi;
7. l’aggiudicazione non sarà vincolante per l’Azienda Ospedaliera, la quale si riserva di non addivenire
alla stipula del contratto per qualsiasi legittima motivazione. La stipula è comunque subordinata alla
effettiva disponibilità dei fondi necessari e alla eventuale preventiva approvazione del progetto da
parte di altre Amministrazioni a qualsiasi titolo competenti;
8. all’atto del contratto l’aggiudicatario deve prestare:
a) cauzione definitiva nella misura e nei modi stabiliti dell’art. 113 del D. LGS 163/2006 e dell’art.
101 del D.P.R. n. 554/1999 e s. m , fermo restando quanto previsto dall’art.40 comma 7 del DLGS
163/2006;
b) polizza assicurativa di cui all’art. 129 del DLGS 163/2006 e all’art. 103 del D.P.R. n. 554/1999 e
s. m., relativa alla copertura dei seguenti rischi: b.1)- danni di esecuzione (CAR) con un massimale
pari ad € 750.000,00; b.2) - responsabilità civile (RCT) con un massimale pari ad € 1.000.000,00;
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9. le coperture di garanzia e le coperture assicurative previste dagli art. 75, 111 e 129 del DLGS 1/2006,
devono essere conformi a pena di esclusione agli schemi di polizza tipo approvati con decreto
Interministeriale delle Attività Produttive del 12.03.2004 n. 123 entrato in vigore il 26.05.2004.
10. Il presente bando è pubblicato sul sito dell’Azienda Ospedaliera “G. Brotzu” www.aobrotzu.it ,
all’albo pretorio del comune del comune di Cagliari e all’albo pretorio della medesima Azienda
Ospedaliera.
11. Il Responsabile del Procedimento è l’Ing Bruno Facen
12. tel 070/539205 fax 070/539331 indirizzo elettronico [email protected]
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO
Interventi igienico sanitari riguardanti il vuoto tecnico
Schema di contratto
(articolo 45, commi 3 e seguenti, regolamento generale, d.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554)
1)
Totale appalto
€ 725.033,46
a)
b)
Oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza
Importo esecuzione lavorazioni (base d’asta)
€ 9.880,00
€ 715.153,46
c)
Somme a disposizione dell’amministrazione
€ 136.518,02
2)
Totale progetto
€ 861.551,48
ABBREVIAZIONI
x Legge n. 2248 del 1865 (legge 20 marzo 1865, n. 2248, allegato F)
x Legge n. 55 del 1990 (legge 19 marzo 1990, n. 55, e successive modifiche e integrazioni)
x Decreto n. 494 del 1996 (decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494, come modificato dal
decreto legislativo 19 novembre 1999, n. 528 - Attuazione della direttiva 92/57/CEE
concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o
mobili)
x Regolamento generale (decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554 Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici)
x D.P.R. n. 34 del 2000 (decreto del Presidente della Repubblica 25 gennaio 2000, n. 34 Regolamento per l'istituzione di un sistema di qualificazione unico dei soggetti esecutori di lavori
pubblici)
x Capitolato generale d’appalto (decreto ministeriale - lavori pubblici - 19 aprile 2000, n. 145)
x LR (Sardegna) 05/2007.
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO
x
Decreto legislativo n°163 del 12.04.2006 - Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi, e
forniture in attuazione alle direttive 2004717/CE e 2004/18/CE
CONTRATTO D’APPALTO PER L’ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI IGIENICO
SANITARI RIGUARDANI IL VUOTO TECNICO
DELL’AZIENDA OSPEDALIERA BROTZU – schema di contratto
…………..
SERVIZIO SANITARIO - REGIONE SARDEGNA
AZIENDA OSPEDALIERA "G. BROTZU"
Piazzale Ricchi n°1 - CAGLIARI
CONTRATTO D'APPALTO PER I LAVORI RELATIVI AL RISANAMENTO IGIENICO
SANTARIO RIGUARDANTI IL VUOTO TECNICO - AZIENDA OSPEDALIERA “ G.
BROTZU ”
L'anno ____________, il giorno ___ del mese di ______ in Cagliari presso la sede dell'Azienda
Ospedaliera "G. Brotzu" (Codice Fiscale e P.I. I.V.A. 02315520920), tra i sottonotati signori, che
intervengono al presente atto nelle qualità di seguito indicate,
- il Dott. Mario Selis nella sua qualità di Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera "Brotzu" di
Cagliari e domiciliato per la carica presso l'Ospedale Brotzu, il quale dichiara di intervenire al
presente atto e stipularlo nella qualità predetta;
- il………………… nato a ………. il C.F. ……………… nella Sua qualità di Amministratore
Unico dell’Impresa …………… con sede legale in ……. – Via …………., Partita IVA e C.F.
…………….
PREMESSO
- che con deliberazioni n. ….. del ……… , è stata indetta una procedura ristretta accelerata per
l’affidamento dei lavori inerenti il risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico dell’Azienda
Ospedaliera “G. Brotzu”, per un importo complessivo a base d’asta di € 715.153,46=Iva esclusa
più oneri per la sicurezza di € 9.880,00=Iva esclusa;
-
che al bando di gara è stata data pubblicità nei modi previsti dall’art. 22 L.R. 5/2007;
-
che la Commissione di gara ha proceduto in seduta pubblica ad effettuare le operazioni di rito
(come da verbali n. _ del__) e che è risultata aggiudicataria la ditta ____________con un ribasso
del________% sull’importo dei lavori a base d’asta;
-
che con deliberazione n.________del_________, l’Azienda Ospedaliera G.Brotzu ha
aggiudicato l’appalto in parola;
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Cagliari
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO
-
Tutto ciò premesso, essendosi stabilito di addivenire oggi alla stipulazione del relativo contratto,
le parti come sopra costituite, convengono e stipulano quanto segue:
ART.1
La narrativa che precede forma parte integrante del presente contratto.
ART.2
Forma oggetto del contratto l’esecuzione dei lavori inerenti il risanamento igienico sanitario del
vuoto tecnico del Presidio Ospedaliero dell’Azienda “G. Brotzu ”.
ART.3
L'Appalto è regolato:
-
Decreto legislativo n°163 del 12.04.2006 - Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi, e
forniture in attuazione alle direttive 2004717/CE e 2004/18/CE e L.R. 5/2007:
-
dal Capitolato Generale dei Lavori Pubblici, approvato con Decreto del Ministero dei Lavori
Pubblici n. 145 del 19.04.2000;
-
dal D.P.R. 554 del 21.12.1999 “Regolamento di attuazione della Legge Quadro in materia di
lavori pubblici 11 febbraio 1994”.
-
dal Capitolato speciale d’appalto approvato con deliberazione n________del________
comprese le tabelle allegate allo stesso, con i limiti, per queste ultime, descritti nel seguito in
relazione al loro valore indicativo;
-
dal progetto esecutivo approvato;
-
tutti gli elaborati grafici del progetto esecutivo, ivi compresi i particolari costruttivi, i progetti
degli impianti, le relative relazioni di calcolo;
-
l’elenco dei prezzi unitari;
-
il computo metrico estimativo e le analisi dei prezzi;
-
il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all’articolo 12, del decreto legislativo n. 494 del
1996 e le proposte integrative al predetto piano di cui all’articolo 131 D.lgs. c.1 lettera c)
163/2006;
-
il piano operativo di sicurezza;
-
il cronoprogramma che dovrà essere elaborato dall’Impresa.
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO
Le sopramenzionate normativa legislativa e regolamentare, dei quali le parti dichiarano di aver
preso esatta conoscenza, formano parte integrante e sostanziale del presente contratto, per
quanto al medesimo non siano materialmente allegati. Peraltro, le norme e prescrizioni in esso
contenute debbono intendersi valide ed operanti agli effetti del presente contratto se ed in quanto
non risultano modificate da quelle indicate nel Capitolato Speciale d’Appalto e nel contratto
stesso;
-
dal progetto esecutivo il cui elenco elaborati costituisce l’allegato “B” fogli N°____;
ART.4
L'importo dell'Appalto assunto dall'impresa al netto del ribasso d’asta e comprese le spese per la
sicurezza ammonta a €_____________=Iva esclusa.
ART.5
I prezzi per l'esecuzione dei lavori, in quanto accettati dall'Impresa in base a calcoli di sua
convenienza e a tutto suo rischio, sono fissi ed invariabili ed indipendenti da qualsiasi eventualità
o sfavorevole circostanza. Sulla base delle vigenti normative non è ammessa alcuna revisione dei
prezzi contrattuali.
ART.6
In applicazione della vigente normativa le ritenute di legge saranno applicate sulle rate di acconto.
Dovrà inoltre essere effettuata la trattenuta dello 0,50% per infortuni.
ART.7
Per la esecuzione dei lavori di cui agli allegati al presente contratto, saranno fatti all'impresa
pagamenti in acconto del corrispettivo dell’appalto, come previsto nel Capitolato Speciale, sulla
base di stati di avanzamento entro 90 gg. dalla presentazione della fattura salvo l’ultima rata.
ART.8
L'impresa si obbliga ad applicare nei confronti dei lavoratori dipendenti occupati nei lavori
costituenti oggetto del presente contratto, condizioni normative non inferiori a quelle risultanti
dai contratti collettivi di lavoro, applicabili alla data dell'offerta alla categoria e nelle località in cui
si svolgono i lavori, nonché le condizioni risultanti dalle successive modificazioni ed integrazioni
ed in genere da ogni altro contratto collettivo applicabile nelle località, che per la categoria venga
stipulato. L'Impresa si obbliga, altresì, a continuare ad applicare i suindicati contratti anche dopo
la scadenza e fino alla loro sostituzione.
L'Impresa si obbliga, infine ad osservare le disposizioni dei patti nazionali, provinciali e di tutta la
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO
normativa vigente, relativa al versamento dei contributi stabiliti per fini mutualistici ed altro
nonché delle competenze spettanti per ferie, assegni familiari, ecc.. I suddetti obblighi vincolano
l'Impresa anche nel caso che la stessa non sia aderente alle Associazioni stipulanti o receda da
esso.
ART.9
Il tempo utile per dare i lavori finiti a perfetta regola dell’arte e secondo le normative vigenti si
stabilisce in duecentosettanta (270) giorni naturali, successivi e continui dalla data del verbale di
consegna dei lavori che potrà avvenire subito dopo l’aggiudicazione con le riserve di legge. La
penale per eventuali ritardi è stabilita nella misura dell’uno per mille per ogni giorno di ritardo.
A garanzia della perfetta osservanza delle norme contrattuali e delle penali sopra stabilite la ditta
aggiudicataria ha costituito una cauzione definitiva mediante polizza n. _____________ rilasciata
dalla____________________________in data__________di €___________________ pari al
______% dell’importo netto dell’appalto.
La
Società
ha
stipulato,
con
la
_________________,
Polizza
assicurativa
n°________________del __________che tenga indenne la stazione appaltante dai rischi di
esecuzione e a garanzia della Responsabilità civile per danni causati a terzi nell’esecuzione dei
lavori, come disposto dall’art. 30 del Capitolato Speciale d’Appalto, e con la ________________,
Polizza assicurativa n°___________ ______del ___________relativa a “Tutti i rischi della
costruzione di opere civili”.
ART. 10
E’ assolutamente vietato il sub-appalto anche parziale dei lavori oggetto dell’appalto, in assenza di
specifica autorizzazione da parte dell’Amministrazione appaltante. Tale autorizzazione potrà
essere concessa o revocata dalla stazione appaltante. L’annullamento del sub-appalto, in ogni caso
non darà diritto all’impresa di pretendere risarcimento di danni o perdite o la proroga della data
fissata per l’ultimazione dei lavori. L'Impresa è responsabile, in rapporto alla Amministrazione,
dell'osservanza delle norme di cui al precedente articolo da parte degli eventuali subappaltatori nei
confronti dei loro rispettivi dipendenti, anche nei casi in cui il contratto collettivo non disciplini
l'ipotesi del subappalto. Il fatto che il subappalto non sia stato autorizzato non esime l'Impresa
dalla responsabilità di cui al comma precedente e ciò senza pregiudizio degli altri diritti
dell'Amministrazione.
ART.11
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO
In caso di inottemperanza degli obblighi derivanti dalle disposizioni dei precedenti articoli
accertata dall'Amministrazione o a questa segnalata dall'Ispettorato del Lavoro, si procederà ad
una detrazione del 20% sui pagamenti in acconto, destinando le somme, così accantonate a
garanzia dell'adempimento degli obblighi di cui sopra, se i lavori sono in corso di esecuzione
ovvero alla sospensione del pagamento del saldo se i lavori sono ultimati. Il pagamento
all'Impresa delle somme accantonate e delle rate di saldo non sarà effettuato sino a quando da
parte dell'Ispettorato del Lavoro non sia stato accertato che ai dipendenti sia stato corrisposto
quanto loro dovuto. Per tale sospensione o ritardo di pagamenti, l'Impresa non può opporre
eccezione all'Amministrazione, né a titolo di risarcimento danni o corresponsione di interessi.
Inoltre l'Impresa dovrà provvedere all'assicurazione obbligatoria degli operai contro gli infortuni.
ART.12
Il Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera "Brotzu" affida l'appalto degli interventi di
risanamento igienico sanitari riguardanti il vuoto tecnico dell’Azienda Ospedaliera “G. Brotzu ”
nei modi e nei termini stabiliti nei disciplinari per l'esecuzione dei lavori allegati al presente
Contratto secondo i prezzi ivi indicati.
ART.13
I titoli di spesa dei pagamenti in favore dell'Appaltatore saranno appoggiati alla Tesoreria
dall'Azienda Ospedaliera "G.Brotzu" piazzale Ricchi n°1 in Cagliari; gli avvisi della avvenuta
emissione
dei
suddetti
titoli
saranno
recapitati
alla
ditta
_______________via
________________ a ______________I pagamenti saranno effettuati con quietanza del legale
rappresentante della Ditta Appaltatrice, ovvero da persona o Ente all'uopo delegato.
ART.14
Saranno a carico dell'Impresa tutte le spese, imposte ed in generale qualsiasi peso che
direttamente o indirettamente abbia a gravare sulle forniture ed opere del presente appalto e ciò
anche se la tassa o imposta fosse intestata all’Azienda Ospedaliera "Brotzu".
ART.15
Agli effetti del presente contratto l'Appaltatore elegge domicilio per tutti gli effetti del contratto
medesimo, in ___________________ Via ___________________
ART.16
Il presente contratto vincola immediatamente l'impresa e vincola l'Azienda solo quando verranno
acquisiti agli atti dell'Azienda medesima i certificati di cui alle vigenti leggi Antimafia, nonché le
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approvazioni da parte degli Organi Tutori.
Letto, confermato e sottoscritto:
IL DIRETTORE GENERALE
Dott. Mario Selis
ALLEGATI : progetto esecutivo
L'IMPRESA
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CAPO 1 - NATURA E OGGETTO DELL’APPALTO
Art. 1.
Oggetto dell’appalto
L’oggetto dell’appalto consiste nell’esecuzione degli interventi di risanamento gienico sanitario
riguardanti il vuoto tecnico del P.O. “G. Brotzu”.
Sono compresi nell’appalto tutti i lavori, le prestazioni, le forniture e le provviste necessarie per
dare il lavoro completamente compiuto e secondo le condizioni stabilite dal presente capitolato
speciale d’appalto, con le caratteristiche tecniche, qualitative e quantitative previste dal progetto
esecutivo con i relativi allegati, con riguardo anche ai particolari costruttivi e ai progetti esecutivi
dei quali l’appaltatore dichiara di aver preso completa ed esatta conoscenza. Trattandosi di un
appalto di manutenzione le quantità delle varie attività potranno variare anche in modo sensibile
in funzione di quanto si rendesse necessario senza che l’Impresa possa eccepire alcunché.
L’esecuzione dei lavori è sempre e comunque effettuata secondo le regole dell’arte e l’appaltatore
deve conformarsi alla massima diligenza nell’adempimento dei propri obblighi.
Art. 2.
Ammontare dell’appalto
Il corrispettivo dovuto dell’Azienda Ospedaliera Brotzu all’Appaltatore per il pieno e perfetto
adempimento del contratto è fissato, al netto del ribasso d’asta offerto del______%, in EURO
____________________Iva esclusa, oltre a EURO 9.880,00 Iva esclusa, per gli oneri della
sicurezza e la salute nel cantiere non soggetti a ribasso, giusta offerta economica che costituisce
parte integrante del presente contratto, conosciuta e siglata dalle parti anche se non
materialmente allegata.
L’Appaltatore dichiara di optare quale modalità di pagamento per___________________come
da nota in data_________ in atti.
La richiesta di eventuali modalità agevolative di pagamento dovrà essere comunicata per iscritto
dall’Appaltatore al competente Ufficio Ragioneria e Finanze del Comune e sarà considerata valida
fino a diversa comunicazione.
Art. 3.
Modalità di stipulazione del contratto
Il contratto è stipulato “a misura” ai sensi dell’articolo 53 quarto comma del D.Lgs n°163/2006.
L’importo della contratto, come determinato in sede di gara, resta fisso e invariabile, senza che
possa essere invocata da alcuna delle parti contraenti alcuna successiva verificazione sulla misura
o sul valore attribuito alla quantità.
CAPO 2 – DISCIPLINA CONTRATTUALE
Art. 4.
Interpretazione del contratto e del capitolato speciale d'appalto
In caso di discordanza tra i vari elaborati di progetto vale la soluzione più aderente alle finalità per
le quali il lavoro è stato progettato e comunque quella meglio rispondente ai criteri di
ragionevolezza e di buona tecnica esecutiva.
In caso di norme del capitolato speciale tra loro non compatibili o apparentemente non
compatibili, trovano applicazione in primo luogo le norme eccezionali o quelle che fanno
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eccezione a regole generali, in secondo luogo quelle maggiormente conformi alle disposizioni
legislative o regolamentari ovvero all'ordinamento giuridico, in terzo luogo quelle di maggior
dettaglio e infine quelle di carattere ordinario.
L'interpretazione delle clausole contrattuali, così come delle disposizioni del capitolato speciale
d'appalto, è fatta tenendo conto delle finalità del contratto e dei risultati ricercati con l'attuazione
del progetto approvato; per ogni altra evenienza trovano applicazione gli articoli da 1362 a 1369
del codice civile.
Art. 5.
Documenti che fanno parte del contratto
Fanno parte integrante e sostanziale del contratto d’appalto, ancorché non materialmente allegati:
a) il capitolato speciale d’appalto comprese le tabelle allegate allo stesso, con i limiti, per queste
ultime, descritti nel seguito in relazione al loro valore indicativo;
b) tutti gli elaborati grafici del progetto esecutivo, ivi compresi i particolari costruttivi, i progetti
degli impianti, le relative relazioni di calcolo e la perizia geologica;
c) l’elenco dei prezzi unitari;
d) il computo metrico estimativo;
e) l’analisi dei prezzi;
f) il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all’articolo 12, del decreto legislativo n. 494 del
1996 (come sostituito dall’art 11 del D.lgs 528/99) e le proposte integrative al predetto piano di
cui all’articolo 131, comma 1 lettera c), D.lgs 163/06;
g) il piano operativo di sicurezza;
h) il cronoprogramma di cui all’articolo 42 del regolamento generale.
I suddetti documenti, che sono depositati agli atti di questo Comune, vengono sottoscritti dalle
parti per integrale accettazione, si intendono facenti parte integrante del presente contratto anche
se non materialmente allegati. Di essi non viene data lettura avendomi le parti espressamente
dispensato dichiarando espressamente di conoscerne l’integrale contenuto
Sono contrattualmente vincolanti tutte le leggi e le norme vigenti in materia di lavori pubblici e in
particolare:
x la legge 20 marzo 1865, n. 2248, allegato F, per quanto applicabile;
x l’articolo 18 della legge 19 marzo 1990, n. 55 e successive modifiche ed integrazioni;
x il regolamento generale approvato con d.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554.
x Decreto legislativo 12.04.2006 n°163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi, e
forniture in attuazione alle direttive 2004717/CE e 2004/18/CE.
x LR. (Sardegna) 05/2007
Le Parti si impegnano, inoltre, a rispettare le disposizioni del Capitolato Generale d’Appalto dei
Lavori Pubblici approvato con Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici 19 aprile 2000 n° 145
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Art. 6.
Fallimento dell’appaltatore
In caso di fallimento dell’appaltatore la Stazione appaltante si avvale, salvi e senza pregiudizio per
ogni altro diritto e azione a tutela dei propri interessi, della procedura prevista dagli articoli 140
del D. Lgs n°163/2006.
Qualora l’esecutore sia un’associazione temporanea, in caso di fallimento dell’impresa mandataria
o di una impresa mandante trovano applicazione rispettivamente i commi 1 e 2 dell’articolo 94
del regolamento generale.
Art. 7.
Rappresentante dell’appaltatore e domicilio
L’Appaltatore elegge domicilio nel seguente indirizzo:_____________________________
presso il quale verranno inoltrate tutte le intimazioni, le assegnazioni di termini ed ogni altra
notificazione o comunicazione dipendente dal presente contratto.
La persona o le persone, preventivamente riconosciute dalla stazione appaltante, autorizzate a
riscuotere, ricevere e quietanzare le somme ricevute in conto o saldo è o sono il Sig. o i
Sig.ri___________________________. Ogni variazione del domicilio di cui al comma 1, o delle
persona di cui al comma 2, deve essere tempestivamente comunicata alla Stazione appaltante.
Art. 8.
Norme generali sui materiali, i componenti, i sistemi e l'esecuzione
Nell'esecuzione di tutte le lavorazioni, le opere, le forniture, i componenti, anche relativamente a
sistemi e subsistemi di impianti tecnologici oggetto dell'appalto, devono essere rispettate tutte le
prescrizioni di legge e di regolamento in materia di qualità, provenienza e accettazione dei
materiali e componenti nonché, per quanto concerne la descrizione, i requisiti di prestazione e le
modalità di esecuzione di ogni categoria di lavoro, tutte le indicazioni contenute o richiamate
contrattualmente nel capitolato speciale di appalto, negli elaborati grafici del progetto esecutivo e
nella descrizione delle singole voci allegata allo stesso capitolato.
Per quanto riguarda l’accettazione, la qualità e l’impiego dei materiali, la loro provvista, il luogo
della loro provenienza e l’eventuale sostituzione di quest’ultimo, si applicano rispettivamente gli
articoli 15, 16 e 17 del capitolato generale d’appalto.
CAPO 3 - TERMINI PER L’ESECUZIONE
Art. 9.
Consegna e inizio dei lavori
L’esecuzione dei lavori ha inizio dopo la stipula del formale contratto, in seguito a consegna,
risultante da apposito verbale, da effettuarsi non oltre 45 giorni dalla predetta stipula, previa
convocazione dell’esecutore.
Se nel giorno fissato e comunicato l’appaltatore non si presenta a ricevere la consegna dei lavori,
il direttore dei lavori fissa un nuovo termine perentorio, non inferiore a 5 giorni e non superiore a
15; i termini per l’esecuzione decorrono comunque dalla data della prima convocazione. Decorso
inutilmente il termine anzidetto è facoltà della Stazione appaltante di risolvere il contratto e
incamerare la cauzione, ferma restando la possibilità di avvalersi della garanzia fideiussoria al fine
del risarcimento del danno, senza che ciò possa costituire motivo di pretese o eccezioni di sorta.
Qualora sia indetta una nuova procedura per l’affidamento dei lavori, l’aggiudicatario è escluso
dalla partecipazione in quanto l’inadempimento è considerato grave negligenza accertata.
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In alternativa:
Si dà atto che in data __________________, ai sensi dell’art. 129 commi 1 e 4 del D.P.R 554/99
e degli art.li 29 e 30 del Capitolato Generale d’Appalto, si è proceduto alla consegna dei lavori
sotto le riserve di legge come risulta dal verbale di consegna in pari data, agli atti, sul quale
risultano indicate dal Direttore dei lavori, le lavorazioni di maggiore urgenza
L'appaltatore deve trasmettere alla Stazione appaltante, prima dell’inizio dei lavori, la
documentazione di avvenuta denunzia di inizio lavori effettuata agli enti previdenziali, assicurativi
ed antinfortunistici, inclusa la Cassa edile ove dovuta; egli trasmette altresì, a scadenza
quadrimestrale, copia dei versamenti contributivi, previdenziali, assicurativi nonché di quelli
dovuti agli organismi paritetici previsti dalla contrattazione collettiva, sia relativi al proprio
personale che a quello delle imprese subappaltatrici.
Art. 10.
Termini per l'ultimazione dei lavori –Premio di accelerazione
Il tempo utile per ultimare tutti i lavori compresi nell’appalto è fissato in giorni 270
(duecentosettanta) naturali consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori.
Nel calcolo del tempo contrattuale si è tenuto conto delle ferie contrattuali.
L’appaltatore si obbliga alla rigorosa ottemperanza del cronoprogramma dei lavori che potrà
fissare scadenze inderogabili per l’approntamento delle opere necessarie all’inizio di forniture e
lavori da effettuarsi da altre ditte per conto della Stazione appaltante ovvero necessarie
all’utilizzazione, prima della fine dei lavori e previo collaudo, riferito alla sola parte funzionale
delle opere.
In ragione del particolare interesse della stazione appaltante all’ultimazione anticipata dei lavori,
qualora la predetta ultimazione finale avvenga in anticipo rispetto al termine contrattualmente
previsto, e l’esecuzione dell’appalto sia conforme alle obbligazioni assunte, all’appaltatore è
riconosciuto un premio, per ogni giorno di anticipo sul termine finale, pari allo 0,1 …… ( i ) per
cento dell’importo a base d’asta per ogni giorno di anticipata ultimazione dei lavori; il premio di
accelerazione non si applica alle scadenze intermedie o alle ultimazioni parziali. ( ii )
Art. 11.
Sospensioni e proroghe
Qualora cause di forza maggiore, condizioni climatologiche od altre circostanze speciali
impediscano in via temporanea che i lavori procedano utilmente a regola d’arte, la direzione dei
lavori d’ufficio o su segnalazione dell’appaltatore può ordinare la sospensione dei lavori
redigendo apposito verbale. Sono circostanze speciali le situazioni che determinano la necessità di
procedere alla redazione di una variante in corso d’opera nei casi previsti dall’articolo 134 DPR
554/99.
In tale evenienza si applicano l’articolo 133 del regolamento generale e gli articoli 24, 25 e 26 del
capitolato generale d’appalto.
Art. 12.
Penali in caso di ritardo
Nel caso di mancato rispetto del termine indicato per l’esecuzione delle opere, per ogni giorno
naturale consecutivo di ritardo nell’ultimazione dei lavori viene applicata una penale pari all’uno
per mille dell’importo contrattuale.
La penale, nella stessa misura percentuale di cui al comma 1, trova applicazione anche in caso di
ritardo:
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a) nell’inizio dei lavori rispetto alla data fissata dal direttore dei lavori per la consegna degli stessi,
qualora la Stazione appaltante non si avvalga della facoltà di cui all’articolo 9, comma 2;
b) nella ripresa dei lavori seguente un verbale di sospensione, rispetto alla data fissata dal
direttore dei lavori;
c) nel rispetto dei termini imposti dalla direzione dei lavori per il ripristino di lavori non
accettabili o danneggiati.
d) nel rispetto delle soglie temporali fissate a tale scopo nel cronoprogramma dei lavori;
La penale irrogata ai sensi del comma 2, lettera a), è disapplicata e, se già addebitata, è restituita,
qualora l’appaltatore, in seguito all’andamento imposto ai lavori, rispetti la prima soglia temporale
successiva fissata nel programma dei lavori di cui all’articolo 17.
La penale di cui al comma 2, lettera b) e lettera d), è applicata all’importo dei lavori ancora da
eseguire; la penale di cui al comma 2, lettera c) è applicata all’importo dei lavori di ripristino o di
nuova esecuzione ordinati per rimediare a quelli non accettabili o danneggiati.
Tutte le penali di cui al presente articolo sono contabilizzate in detrazione in occasione del
pagamento immediatamente successivo al verificarsi della relativa condizione di ritardo.
L’importo complessivo delle penali irrogate ai sensi dei commi precedenti non può superare il 10
per cento dell’importo contrattuale; qualora i ritardi siano tali da comportare una penale di
importo superiore alla predetta percentuale trova applicazione l’articolo 19, in materia di
risoluzione del contratto.
L’applicazione delle penali di cui al presente articolo non pregiudica il risarcimento di eventuali
danni o ulteriori oneri sostenuti dalla Stazione appaltante a causa dei ritardi.
Art. 13.
Programma esecutivo dei lavori dell'appaltatore e cronoprogramma
Entro 30 giorni dalla data del verbale di consegna, e comunque prima dell'inizio dei lavori,
l'appaltatore predispone e consegna alla direzione lavori un proprio programma esecutivo dei
lavori, elaborato in relazione alle proprie tecnologie, alle proprie scelte imprenditoriali e alla
propria organizzazione lavorativa; tale programma deve riportare per ogni lavorazione, le
previsioni circa il periodo di esecuzione nonché l'ammontare presunto, parziale e progressivo,
dell'avanzamento dei lavori alle date contrattualmente stabilite per la liquidazione dei certificati di
pagamento deve essere coerente con i tempi contrattuali di ultimazione e deve essere approvato
dalla direzione lavori, mediante apposizione di un visto, entro cinque giorni dal ricevimento.
Trascorso il predetto termine senza che la direzione lavori si sia pronunciata il programma
esecutivo dei lavori si intende accettato, fatte salve palesi illogicità o indicazioni erronee
palesemente incompatibili con il rispetto dei termini di ultimazione.
Il programma esecutivo dei lavori dell'appaltatore può essere modificato o integrato dalla
Stazione appaltante, mediante ordine di servizio, ogni volta che sia necessario alla miglior
esecuzione dei lavori e in particolare:
a) per il coordinamento con le prestazioni o le forniture di imprese o altre ditte estranee al
contratto;
b) per l'intervento o il mancato intervento di società concessionarie di pubblici servizi le cui reti
siano coinvolte in qualunque modo con l'andamento dei lavori, purché non imputabile ad
inadempimenti o ritardi della Stazione committente;
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c) per l'intervento o il coordinamento con autorità, enti o altri soggetti diversi dalla Stazione
appaltante, che abbiano giurisdizione, competenze o responsabilità di tutela sugli immobili, i siti e
le aree comunque interessate dal cantiere; a tal fine non sono considerati soggetti diversi le società
o aziende controllate o partecipate dalla Stazione appaltante o soggetti titolari di diritti reali sui
beni in qualunque modo interessati dai lavori intendendosi, in questi casi, ricondotta la fattispecie
alla responsabilità gestionale della Stazione appaltante;
d) per la necessità o l'opportunità di eseguire prove sui campioni, prove di carico e di tenuta e
funzionamento degli impianti, nonché collaudi parziali o specifici;
e) qualora sia richiesto dal coordinatore per la sicurezza e la salute nel cantiere, in ottemperanza
all'articolo 5 del decreto legislativo n. 494 del 1996. In ogni caso il programma esecutivo dei
lavori deve essere coerente con il piano di sicurezza e di coordinamento del cantiere,
eventualmente integrato ed aggiornato.
I lavori sono comunque eseguiti nel rispetto del cronoprogramma predisposto dalla Stazione
appaltante e integrante il progetto esecutivo; tale cronoprogramma può essere modificato dalla
Stazione appaltante al verificarsi delle condizioni di cui al comma 2.
Art. 14.
Inderogabilità dei termini di esecuzione
Non costituiscono motivo di proroga dell'inizio dei lavori, della loro mancata regolare o
continuativa conduzione secondo il relativo programma o della loro ritardata ultimazione:
a) il ritardo nell'installazione del cantiere e nell'allacciamento alle reti tecnologiche necessarie al
suo funzionamento, per l'approvvigionamento dell'energia elettrica e dell'acqua;
b) l’adempimento di prescrizioni, o il rimedio a inconvenienti o infrazioni riscontrate dal
direttore dei lavori o dagli organi di vigilanza in materia sanitaria e di sicurezza, ivi compreso il
coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, se nominato;
c) l'esecuzione di accertamenti integrativi che l'appaltatore ritenesse di dover effettuare per la
esecuzione delle opere di fondazione, delle strutture e degli impianti, salvo che siano ordinati
dalla direzione dei lavori o espressamente approvati da questa;
d) il tempo necessario per l'esecuzione di prove sui campioni, di sondaggi, analisi e altre prove
assimilabili;
e) il tempo necessario per l'espletamento degli adempimenti a carico dell'appaltatore comunque
previsti dal capitolato speciale d’appalto;
f) le eventuali controversie tra l’appaltatore e i fornitori, subappaltatori, affidatari, altri incaricati;
g) le eventuali vertenze a carattere aziendale tra l’appaltatore e il proprio personale dipendente.
Art. 15.
Risoluzione del contratto per mancato rispetto dei termini
L’eventuale ritardo dell’appaltatore rispetto ai termini per l’ultimazione dei lavori o sulle scadenze
esplicitamente fissate allo scopo dal programma temporale superiore a 90 (novanta) giorni
naturali consecutivi produce la risoluzione del contratto, a discrezione della Stazione appaltante e
senza obbligo di ulteriore motivazione, ai sensi dell’articolo 136 del D.Lgs. 163/2006, e
dall’articolo 119 del regolamento generale.
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La risoluzione del contratto trova applicazione dopo la formale messa in mora dell’appaltatore e
in contraddittorio con il medesimo.
Sono dovuti dall’appaltatore i danni subiti dalla Stazione appaltante in seguito alla risoluzione del
contratto.
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CAPO 4 - DISCIPLINA ECONOMICA
Art. 16.
Anticipazione
Ai sensi dell'articolo 5, comma 1, del decreto-legge 28 marzo 1997, n. 79, convertito con modificazioni
dalla legge 28 maggio 1997, n. 140, non è dovuta alcuna anticipazione.
Art. 17.
Pagamenti in acconto
I pagamenti avvengono per stati di avanzamento, mediante emissione di certificato di pagamento ogni
volta che i lavori eseguiti, aumentati degli eventuali materiali utili a piè d’opera depositati in cantiere
(questi ultimi valutati per la metà del loro importo), contabilizzati al netto del ribasso d’asta,
comprensivi della relativa quota degli oneri per la sicurezza, secondo quanto stabilito agli articoli 27,
28 e 29, raggiungano un importo non inferiore a Euro 150.000,00, (centocinquantamila) al netto della
ritenuta di cui al comma 2.
A garanzia dell’osservanza delle norme e delle prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei
regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori,
sull’importo netto progressivo dei lavori è operata una ritenuta dello 0,50 per cento da liquidarsi, nulla
ostando, in sede di conto finale.
Entro i 15 giorni successivi all’avvenuto raggiungimento dell’importo dei lavori eseguiti di cui al comma
1, il direttore dei lavori redige la relativa contabilità e il responsabile del procedimento emette, entro i
successivi 15 giorni, il conseguente certificato di pagamento il quale deve recare la dicitura: “lavori a
tutto il ……………………” con l’indicazione della data.
La Stazione appaltante provvede al pagamento del predetto certificato entro i successivi 30 giorni,
mediante emissione dell’apposito mandato e l’erogazione a favore dell’appaltatore ai sensi dell’articolo
29 del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n. 77.
Qualora i lavori rimangano sospesi per un periodo superiore a 90 giorni, per cause non dipendenti
dall’appaltatore, si provvede alla redazione dello stato di avanzamento e all’emissione del certificato di
pagamento, prescindendo dall’importo minimo di cui al comma 1.
Art. 18.
Pagamenti a saldo
Il conto finale dei lavori è redatto entro 30 giorni dalla data della loro ultimazione, accertata con
apposito verbale; redatto il verbale di ultimazione, è accertata e predisposta la liquidazione dell’ultima
rata d’acconto qualunque sia l’ammontare della somma.
Il conto finale dei lavori è sottoscritto dall'appaltatore e, per la Stazione appaltante, dal responsabile
del procedimento entro 30 giorni dalla sua redazione ai sensi del comma 1.
La rata di saldo, unitamente alle ritenute di cui all’articolo 21, comma 2, nulla ostando, è pagata entro
90 giorni dopo l’avvenuta emissione del collaudo.
Il pagamento della rata di saldo, disposto previa garanzia fideiussoria, non costituisce presunzione di
accettazione dell’opera, ai sensi dell’articolo 1666, secondo comma, del codice civile.
La garanzia fideiussoria di cui al comma 4 deve avere validità ed efficacia non inferiore a 32
(trentadue) mesi dalla data di ultimazione dei lavori e può essere prestata, a scelta dell'appaltatore,
mediante adeguamento dell'importo garantito o altra estensione avente gli stessi effetti giuridici, della
garanzia fideiussoria già depositata a titolo di cauzione definitiva al momento della sottoscrizione del
contratto.
Salvo quanto disposto dall’articolo 1669 del codice civile, l’appaltatore risponde per la difformità ed i
vizi dell’opera, ancorché riconoscibili, purché denunciati dal soggetto appaltante prima che il certificato
di collaudo assuma carattere definitivo.
Art. 19.
Ritardi nel pagamento delle rate di acconto
Non sono dovuti interessi per i primi 45 giorni intercorrenti tra il verificarsi delle condizioni e delle
circostanze per l’emissione del certificato di pagamento ai sensi dell’articolo 20 e la sua effettiva
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emissione e messa a disposizione della Stazione appaltante per la liquidazione; trascorso tale termine
senza che sia emesso il certificato di pagamento, sono dovuti all’appaltatore gli interessi legali per i
primi 60 giorni di ritardo; trascorso infruttuosamente anche questo termine spettano all’appaltatore gli
interessi di mora nella misura stabilita con apposito decreto ministeriale di cui all’articolo 30, del D.Lgs
163/2006.
Non sono dovuti interessi per i primi 30 giorni intercorrenti tra l’emissione del certificato di pagamento
e il suo effettivo pagamento a favore dell’appaltatore; trascorso tale termine senza che la Stazione
appaltante abbia provveduto al pagamento, sono dovuti all’appaltatore gli interessi legali per i primi 60
giorni di ritardo; trascorso infruttuosamente anche questo termine spettano all’appaltatore gli interessi
di mora nella misura stabilita con apposito decreto ministeriale di cui all’articolo 30 del D.Lgs
163/2006.
Il pagamento degli interessi di cui al presente articolo avviene d’ufficio in occasione del pagamento, in
acconto o a saldo, immediatamente successivo, senza necessità di domande o riserve; il pagamento
dei predetti interessi prevale sul pagamento delle somme a titolo di esecuzione dei lavori.
E’ facoltà dell’appaltatore, trascorsi i termini di cui ai commi precedenti, ovvero nel caso in cui
l'ammontare delle rate di acconto, per le quali non sia stato tempestivamente emesso il certificato o il
titolo di spesa, raggiunga il quarto dell'importo netto contrattuale, di agire ai sensi dell'articolo 1460 del
codice civile, rifiutando di adempiere alle proprie obbligazioni se la Stazione appaltante non provveda
contemporaneamente al pagamento integrale di quanto maturato.
Art. 20.
Ritardi nel pagamento della rata di saldo
Per il pagamento della rata di saldo in ritardo rispetto al termine stabilito all'articolo 18, comma 3, per
causa imputabile all’Amministrazione, sulle somme dovute decorrono gli interessi legali.
Qualora il ritardo nelle emissioni dei certificati o nel pagamento delle somme dovute a saldo si
protragga per ulteriori 60 giorni, oltre al termine stabilito al comma 1, sulle stesse somme sono dovuti
gli interessi di mora.
Art. 21.
Revisione prezzi
Ai sensi dell’articolo 133 commi 2 e 3 del D. Lgs 163/2006 è esclusa qualsiasi revisione dei prezzi e
non trova applicazione l’articolo 1664, primo comma, del codice civile.
Art. 22.
Cessione del contratto e cessione dei crediti
E’ vietata la cessione del contratto sotto qualsiasi forma; ogni atto contrario è nullo di diritto.
E’ ammessa la cessione dei crediti, ai sensi dell’art. 117 del D.Lgs 163/2006.
CAPO 6 - CAUZIONI E GARANZIE
Art. 23.
Garanzia fideiussoria o cauzione definitiva
1. Ai sensi dell’articolo 22 della LR 5/2007, non è dovuta la garanzia provvisoria.
L’Amministrazione può avvalersi della garanzia fideiussoria definitiva, parzialmente o totalmente, per
le spese dei lavori da eseguirsi d’ufficio nonché per il rimborso delle maggiori somme pagate durante
l’appalto in confronto ai risultati della liquidazione finale; l’incameramento della garanzia avviene con
atto unilaterale dell’Amministrazione senza necessità di dichiarazione giudiziale, fermo restando il
diritto dell’appaltatore di proporre azione innanzi l’autorità giudiziaria ordinaria.
La garanzia fideiussoria è tempestivamente reintegrata qualora, in corso d’opera, sia stata
incamerata, parzialmente o totalmente, dall’Amministrazione; in caso di variazioni al contratto per
effetto di successivi atti di sottomissione, la medesima garanzia può essere ridotta in caso di riduzione
degli importi contrattuali, mentre non è integrata in caso di aumento degli stessi importi fino alla
concorrenza di un quinto dell’importo originario.
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Art. 24.
Assicurazione a carico dell’impresa
Ai sensi dell’articolo 129 del D.Lgs 163/2006, l’appaltatore è obbligato, contestualmente alla
sottoscrizione del contratto, a produrre una polizza assicurativa che tenga indenne la Stazione
appaltante da tutti i rischi di esecuzione e una polizza assicurativa a garanzia della responsabilità
civile per danni causati a terzi nell’esecuzione dei lavori.
La copertura delle predette garanzie assicurative decorre dalla data di consegna dei lavori e cessa
alla data di emissione del collaudo e comunque decorsi dodici mesi dalla data di ultimazione dei lavori
risultante dal relativo certificato; le stesse polizze devono inoltre recare espressamente il vincolo a
favore della Stazione appaltante e sono efficaci senza riserve anche in caso di omesso o ritardato
pagamento delle somme dovute a titolo di premio da parte dell'esecutore.
La polizza assicurativa contro tutti i rischi di esecuzione da qualsiasi causa determinati deve coprire
tutti i danni subiti dalla Stazione appaltante a causa del danneggiamento o della distruzione totale o
parziale di impianti e opere, anche preesistenti, salvo quelli derivanti da errori di progettazione,
insufficiente progettazione, azioni di terzi o cause di forza maggiore, e che preveda anche una
garanzia di responsabilità civile per danni causati a terzi nell’esecuzione dei lavori. Tale polizza viene
stipulata nella forma “Contractors All Risks” (C.A.R.), e prevede una somma assicurata pari a
Euro ……... Tale assicurazione prevede:
h) la copertura dei danni delle opere, temporanee e permanenti, eseguite o in corso di esecuzione per
qualsiasi causa nel cantiere, compresi materiali e attrezzature di impiego e di uso, ancorché in
proprietà o in possesso dell’impresa, compresi i beni della Stazione appaltante destinati alle opere,
causati da furto e rapina, incendio, fulmini e scariche elettriche, tempesta e uragano, inondazioni e
allagamenti, esplosione e scoppio, terremoto e movimento tellurico, frana, smottamento e crollo,
acque anche luride e gas provenienti da rotture o perdite di condotte idriche, fognarie, gasdotti e simili,
atti di vandalismo, altri comportamenti colposo o dolosi propri o di terzi;
i) la copertura dei danni causati da errori di realizzazione, omissioni di cautele o di regole dell’arte,
difetti e vizi dell’opera, in relazione all’integra garanzia a cui l’impresa è tenuta, nei limiti della perizia e
delle capacità tecniche da essa esigibili nel caso concreto, per l’obbligazione di risultato che essa
assume con il contratto d’appalto anche ai sensi dell’articolo 1665 del codice civile;
La polizza assicurativa di responsabilità civile per danni causati a terzi viene stipulata per una somma
assicurata pari a Euro …………………………….………. Tale assicurazione prevede:
j) la copertura dei danni che l’appaltatore debba risarcire quale civilmente responsabile verso
prestatori di lavoro da esso dipendenti e assicurati secondo le norme vigenti e verso i dipendenti
stessi non soggetti all’obbligo di assicurazione contro gli infortuni nonché verso i dipendenti dei
subappaltatori, impiantisti e fornitori per gli infortuni da loro sofferti in conseguenza del comportamento
colposo commesso dall’impresa o da un suo dipendente del quale essa debba rispondere ai sensi
dell’articolo 2049 del codice civile, e danni a persone dell’impresa, e loro parenti o affini, o a persone
della Stazione appaltante occasionalmente o saltuariamente presenti in cantiere e a consulenti
dell’appaltatore o della Stazione appaltante;
k) la copertura dei danni biologici;
l) prevedere specificamente l'indicazione che tra i "soggetti terzi" si intendono compresi i
rappresentanti della Stazione appaltante autorizzati all’accesso al cantiere, della direzione dei lavori,
dei coordinatori per la sicurezza e dei collaudatori in corso d’opera.
Le garanzie di cui al presente articolo, prestate dall’appaltatore coprono senza alcuna riserva anche i
danni causati dalle imprese subappaltatrici e subfornitrici. Qualora l’appaltatore sia un’associazione
temporanea di concorrenti, giusto il regime delle responsabilità disciplinato dall’articolo 95 del
regolamento generale, le stesse garanzie assicurative prestate dalla mandataria capogruppo coprono
senza alcuna riserva anche i danni causati dalle imprese mandanti.
In alternativa:
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO
L’Appaltatore si obbliga a costituire, almeno 10 giorni prima della consegna dei lavori, le polizze
assicurative di cui all’art. 103 del D.P.R 554/99, a copertura dei danni subiti dalla stazione appaltante
a causa del danneggiamento o della distruzione totale o parziale di impianti ed opere anche
preesistenti verificatisi nel corso di esecuzione dei lavori e a garanzia della responsabilità civile verso
terzi. I massimali delle polizze saranno quelli indicati nel bando di gara.
CAPO 7 - DISPOSIZIONI PER L’ESECUZIONE
Art. 25.
Variazione dei lavori
In tema di varianti, trova applicazione la disciplina di cui all’art. 132 della D. Lgs 163/2006.
Art. 26.
Prezzi applicabili ai nuovi lavori e nuovi prezzi
Le eventuali variazioni all’oggetto dell’appalto sono valutate ai sensi degli art 134 – 136 del D.P.R
554/99.
CAPO 8 - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA
Art. 27.
Norme di sicurezza generali
I lavori appaltati devono svolgersi nel pieno rispetto di tutte le norme vigenti in materia di prevenzione
degli infortuni e igiene del lavoro e in ogni caso in condizione di permanente sicurezza e igiene
L’appaltatore è altresì obbligato ad osservare scrupolosamente le disposizioni del vigente
Regolamento Locale di Igiene, per quanto attiene la gestione del cantiere.
L’appaltatore predispone, per tempo e secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni, gli appositi
piani per la riduzione del rumore, in relazione al personale e alle attrezzature utilizzate.
L’appaltatore non può iniziare o continuare i lavori qualora sia in difetto nell’applicazione di quanto
stabilito nel presente articolo.
CAPO 9 - DISCIPLINA DEL SUBAPPALTO
Art. 28.
Subappalto
L’appaltatore _________________ ha dichiarato, ai sensi dell’art 118 comma !° della D.Lgs 163/2006,
di voler/non voler subappaltare alcune opere come da dichiarazione presentata in sede di gara ed
allegata alla determinazione._________________.
Art. 29.
Responsabilità in materia di subappalto
L'appaltatore resta in ogni caso responsabile nei confronti della Stazione appaltante per l'esecuzione
delle opere oggetto di subappalto, sollevando la Stazione appaltante medesima da ogni pretesa dei
subappaltatori o da richieste di risarcimento danni avanzate da terzi in conseguenza all’esecuzione di
lavori subappaltati.
Il direttore dei lavori e il responsabile del procedimento, nonché il coordinatore per l’esecuzione in
materia di sicurezza di cui all’articolo 5 del decreto legislativo n. 494 del 1996, provvedono a
verificare, ognuno per la propria competenza, il rispetto di tutte le condizioni di ammissibilità e del
subappalto.
Il subappalto non autorizzato comporta le sanzioni penali previste dal decreto-legge 29 aprile 1995, n.
139, convertito dalla legge 28 giugno 1995, n. 246 (ammenda fino a un terzo dell’importo dell’appalto,
arresto da sei mesi ad un anno).
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO
Art. 30.
Pagamento dei subappaltatori
La Stazione appaltante non provvede al pagamento diretto dei subappaltatori e dei cottimisti e
l’appaltatore è obbligato a trasmettere alla stessa Stazione appaltante, entro 20 giorni dalla data di
ciascun pagamento effettuato a proprio favore, copia delle fatture quietanzate relative ai pagamenti da
esso corrisposti ai medesimi subappaltatori o cottimisti, con l’indicazione delle eventuali ritenute di
garanzia effettuate.
CAPO 10 - CONTROVERSIE, MANODOPERA, ESECUZIONE D'UFFICIO
Art. 31.
Controversie
Le eventuali controversie che dovessero insorgere tra l’Impresa e l’Ente Appaltante saranno devolute
alla competenza del giudice ordinario. Il Foro competente è quello di Cagliari. E’ esclusa la
competenza arbitrale.
Qualora, a seguito dell’iscrizione di riserve sui documenti contabili, l’importo economico dei lavori
comporti variazioni rispetto all’importo contrattuale in misura superiore al 10 per cento di quest'ultimo,
il responsabile del procedimento acquisisce immediatamente la relazione riservata del direttore dei
lavori e, ove nominato, del collaudatore e, sentito l’appaltatore, formula alla Stazione appaltante, entro
90 giorni dall’apposizione dell’ultima delle riserve, proposta motivata di accordo bonario. La Stazione
appaltante, entro 60 giorni dalla proposta di cui sopra, delibera in merito con provvedimento motivato.
Il verbale di accordo bonario è sottoscritto dall’appaltatore.
Ove non si proceda all’accordo bonario ai sensi del comma 31 bis della legge e l’appaltatore confermi
le riserve, la definizione delle controversie è attribuita a un arbitrato ai sensi degli articoli 149 e 150 del
regolamento generale e degli articoli 33 e 34 del capitolato generale d’appalto.
Nelle more della risoluzione delle controversie l’appaltatore non può comunque rallentare o
sospendere i lavori, né rifiutarsi di eseguire gli ordini impartiti dalla Stazione appaltante.
Art. 32.
Contratti collettivi e disposizioni sulla manodopera
L’appaltatore ______________, come sopra rappresentato, si obbliga ad attuare nei confronti dei
lavoratori dipendenti, occupati nei lavori costituenti oggetto del presente contratto, condizioni
normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro delle categorie
vigenti nella località e nei tempi in cui si svolgono i lavori, ed a continuare ad applicarli anche dopo la
loro scadenza e fino alla loro sostituzione.
L’appaltatore _____________, come sopra rappresentato, si obbliga ad osservare integralmente il
trattamento economico e normativo stabilito dai contratti collettivi nazionali e territoriali, ad osservare
le clausole contenute nei patti nazionali e provinciali sulle Casse edili ed Enti scuola, relativi al
versamento dei contributi per fini mutualistici, assicurativi, antinfortunistici e per la scuola
professionale, nonché delle competenze spettanti agli operai per ferie, gratifiche, ecc.. I suddetti
obblighi vincolano l’Impresa _______________ anche nel caso che la stessa non sia aderente alle
associazioni stipulanti e/o receda da esse.
L’appaltatore ________________ è responsabile in rapporto alla Stazione Appaltante dell’osservanza
delle norme anzidette da parte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei rispettivi loro dipendenti,
anche nei casi in cui il contratto collettivo non disciplini l’ipotesi del subappalto. Il fatto che il
subappalto non sia autorizzato, non esime l’Impresa dalla responsabilità di cui al comma precedente e
ciò senza pregiudizio degli altri diritti della Stazione Appaltante.
In caso di inottemperanza agli obblighi sopra precisati, accertata dalla Stazione Appaltante od ad essa
segnalata dall’Ispettorato del Lavoro, la Stazione Appaltante medesima comunicherà all’Impresa e se
del caso, anche all’Ispettorato suddetto, l’inadempienza accertata e procederà ad una detrazione del
20% sui pagamenti in acconto, se i lavori sono in corso di esecuzione, ovvero alla sospensione del
pagamento del saldo se i lavori sono ultimati, destinando le somme così accantonate a garanzia
dell’adempimento degli obblighi di cui sopra. Il pagamento delle somme accantonate non sarà
effettuato sino a quando non sarà stato accertato dall’Ispettorato del Lavoro che gli obblighi predetti
non siano stati integralmente adempiuti.
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO
Per le detrazioni e sospensioni dei pagamenti di cui sopra, l’Impresa non può opporre eccezioni alla
Stazione Appaltante, né ha titolo a risarcimento di danni.
L’appaltatore ____________ dichiara di aver adempiuto a tutti gli obblighi previsti dal D.Lgs. 626/94
e successive modificazioni ed integrazioni e si impegna ad osservare e ad applicare integralmente
tutte le norme del citato D.Lgs. 626/94 e le altre norme di sicurezza.
In materia di denuncia agli enti previdenziali, assicurativi ed infortunistici, si richiama quanto previsto
dal D.P.C.M. n° 55 del 10.01.1991, art. 9.
Art. 33.
Risoluzione del contratto - Esecuzione d'ufficio dei lavori
Trova applicazione la disciplina prevista negli art.li 118- 119 e seguenti del Regolamento di attuazione
della Legge quadro in materia di lavori pubblici.
CAPO 11 - DISPOSIZIONI PER L’ULTIMAZIONE
Art. 34.
Ultimazione dei lavori e gratuita manutenzione
Al termine dei lavori e in seguito a richiesta scritta dell’impresa appaltatrice il direttore dei lavori redige,
entro 10 giorni dalla richiesta, il certificato di ultimazione; entro trenta giorni dalla data del certificato di
ultimazione dei lavori il direttore dei lavori procede all’accertamento sommario della regolarità delle
opere eseguite.
In sede di accertamento sommario, senza pregiudizio di successivi accertamenti, sono rilevati e
verbalizzati eventuali vizi e difformità di costruzione che l’impresa appaltatrice è tenuta a eliminare a
sue spese nel termine fissato e con le modalità prescritte dal direttore dei lavori, fatto salvo il
risarcimento del danno dell’ente appaltante. In caso di ritardo nel ripristino, si applica la penale per i
ritardi prevista dall’apposito articolo del presente capitolato speciale, proporzionale all'importo della
parte di lavori che direttamente e indirettamente traggono pregiudizio dal mancato ripristino e
comunque all'importo non inferiore a quello dei lavori di ripristino.
L’ente appaltante si riserva di prendere in consegna parzialmente o totalmente le opere con apposito
verbale immediatamente dopo l’accertamento sommario se questo ha avuto esito positivo, ovvero nel
termine assegnato dalla direzione lavori ai sensi dei commi precedenti.
Art. 35.
Termini per l’accertamento della regolare esecuzione
Il certificato di collaudo è emesso entro il termine perentorio di sei mesi dall’ultimazione dei lavori ed
ha carattere provvisorio; esso assume carattere definitivo trascorsi due anni dalla data dell’emissione.
Decorso tale termine, il collaudo si intende tacitamente approvato anche se l’atto formale di
approvazione non sia intervenuto entro i successivi due mesi.
Durante l’esecuzione dei lavori la Stazione appaltante può effettuare operazioni di collaudo volte a
verificare la piena rispondenza delle caratteristiche dei lavori in corso di realizzazione a quanto
richiesto negli elaborati progettuali, nel capitolato speciale o nel contratto.
Art. 36.
Presa in consegna dei lavori ultimati
La Stazione appaltante si riserva di prendere in consegna parzialmente o totalmente le opere
appaltate anche subito dopo l’ultimazione dei lavori.
Qualora la Stazione appaltante si avvalga di tale facoltà, che viene comunicata all’appaltatore per
iscritto, lo stesso appaltatore non può opporvisi per alcun motivo, né può reclamare compensi di sorta.
Egli può però richiedere che sia redatto apposito verbale circa lo stato delle opere, onde essere
garantito dai possibili danni che potrebbero essere arrecati alle opere stesse.
La presa di possesso da parte della Stazione appaltante avviene nel termine perentorio fissato dalla
stessa per mezzo del direttore dei lavori o per mezzo del responsabile del procedimento, in presenza
dell’appaltatore o di due testimoni in caso di sua assenza.
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO
Qualora la Stazione appaltante non si trovi nella condizione di prendere in consegna le opere dopo
l’ultimazione dei lavori, l’appaltatore non può reclamare la consegna ed è altresì tenuto alla gratuita
manutenzione fino ai termini previsti dal presente capitolato speciale.
CAPO 12 - NORME FINALI
Art. 37.
Oneri e obblighi a carico dell’appaltatore
Oltre agli oneri di cui al capitolato generale d’appalto, al regolamento generale e al presente capitolato
speciale, nonché a quanto previsto da tutti i piani per le misure di sicurezza fisica dei lavoratori, sono
a carico dell’appaltatore gli oneri e gli obblighi che seguono.
a) la fedele esecuzione del progetto e degli ordini impartiti per quanto di competenza, dal direttore dei
lavori, in conformità alle pattuizioni contrattuali, in modo che le opere eseguite risultino a tutti gli effetti
collaudabili, esattamente conformi al progetto e a perfetta regola d’arte, richiedendo al direttore dei
lavori tempestive disposizioni scritte per i particolari che eventualmente non risultassero da disegni,
dal capitolato o dalla descrizione delle opere. In ogni caso l’appaltatore non deve dare corso
all’esecuzione di aggiunte o varianti non ordinate per iscritto ai sensi dell’articolo 1659 del codice
civile;
b) i movimenti di terra e ogni altro onere relativo alla formazione del cantiere attrezzato, in relazione
alla entità dell’opera, con tutti i più moderni e perfezionati impianti per assicurare una perfetta e rapida
esecuzione di tutte le opere prestabilite, ponteggi e palizzate, adeguatamente protetti, in adiacenza di
proprietà pubbliche o private, la recinzione con solido steccato, nonché la pulizia, la manutenzione del
cantiere stesso, l’inghiaiamento e la sistemazione delle sue strade, in modo da rendere sicuri il
transito e la circolazione dei veicoli e delle persone addette ai lavori tutti, ivi comprese le eventuali
opere scorporate o affidate a terzi dallo stesso ente appaltante;
c) l’assunzione in proprio, tenendone indenne la Stazione appaltante, di ogni responsabilità
risarcitoria e delle obbligazioni relative comunque connesse all’esecuzione delle prestazioni
dell’impresa a termini di contratto;
d) l’esecuzione, presso gli Istituti autorizzati, di tutte le prove che verranno ordinate dalla direzione
lavori, sui materiali e manufatti impiegati o da impiegarsi nella costruzione, compresa la confezione
dei campioni e l’esecuzione di prove di carico che siano ordinate dalla stessa direzione lavori su tutte
le opere in calcestruzzo semplice o armato e qualsiasi altra struttura portante, nonché prove di tenuta
per le tubazioni; in particolare è fatto obbligo di effettuare almeno un prelievo di calcestruzzo per ogni
giorno di getto, datato e conservato;
e) le responsabilità sulla non rispondenza degli elementi eseguiti rispetto a quelli progettati o previsti
dal capitolato.
f) il mantenimento, fino all’emissione del collaudo, della continuità degli scoli delle acque e del
transito sugli spazi, pubblici e privati, adiacenti le opere da eseguire;
g) il ricevimento, lo scarico e il trasporto nei luoghi di deposito o nei punti di impiego secondo le
disposizioni della direzione lavori, comunque all’interno del cantiere, dei materiali e dei manufatti
esclusi dal presente appalto e approvvigionati o eseguiti da altre ditte per conto dell’ente appaltante e
per i quali competono a termini di contratto all’appaltatore le assistenze alla posa in opera; i danni che
per cause dipendenti dall’appaltatore fossero apportati ai materiali e manufatti suddetti devono essere
ripristinati a carico dello stesso appaltatore;
h) la concessione, su richiesta della direzione lavori, a qualunque altra impresa alla quale siano
affidati lavori non compresi nel presente appalto, l’uso parziale o totale dei ponteggi di servizio, delle
impalcature, delle costruzioni provvisorie e degli apparecchi di sollevamento per tutto il tempo
necessario all’esecuzione dei lavori che l’ente appaltante intenderà eseguire direttamente ovvero a
mezzo di altre ditte dalle quali, come dall’ente appaltante, l’impresa non potrà pretendere compensi di
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO
sorta, tranne che per l’impiego di personale addetto ad impianti di sollevamento; il tutto
compatibilmente con le esigenze e le misure di sicurezza;
i) la pulizia del cantiere e delle vie di transito e di accesso allo stesso, compreso lo sgombero dei
materiali di rifiuto lasciati da altre ditte;
j) le spese, i contributi, i diritti, i lavori, le forniture e le prestazioni occorrenti per gli allacciamenti
provvisori di acqua, energia elettrica, gas e fognatura, necessari per il funzionamento del cantiere e
per l’esecuzione dei lavori, nonché le spese per le utenze e i consumi dipendenti dai predetti servizi;
l’appaltatore si obbliga a concedere, con il solo rimborso delle spese vive, l’uso dei predetti servizi alle
altre ditte che eseguono forniture o lavori per conto della Stazione appaltante, sempre nel rispetto
delle esigenze e delle misure di sicurezza;
k) l’esecuzione di un’opera campione delle singole categorie di lavoro ogni volta che questo sia
previsto specificatamente dal capitolato speciale o sia richiesto dalla direzione dei lavori, per ottenere
il relativo nullaosta alla realizzazione delle opere simili;
l) la fornitura e manutenzione dei cartelli di avviso, di fanali di segnalazione notturna nei punti
prescritti e di quanto altro indicato dalle disposizioni vigenti a scopo di sicurezza, nonché
l’illuminazione notturna del cantiere;
m) la costruzione e la manutenzione entro il recinto del cantiere dei locali ad uso ufficio del personale
di direzione lavori e assistenza, arredati, illuminati e provvisti di armadio chiuso a chiave, tavolo,
sedie, macchina da scrivere, macchina da calcolo e materiale di cancelleria;
n) la predisposizione del personale e degli strumenti necessari per tracciamenti, rilievi, misurazioni,
prove e controlli dei lavori tenendo a disposizione del direttore dei lavori i disegni e le tavole per gli
opportuni raffronti e controlli, con divieto di darne visione a terzi e con formale impegno di astenersi
dal riprodurre o contraffare i disegni e i modelli avuti in consegna;
o) la consegna, prima della smobilitazione del cantiere, di un certo quantitativo di materiale usato, per
le finalità di eventuali successivi ricambi omogenei, previsto dal capitolato speciale o precisato da
parte della direzione lavori con ordine di servizio e che viene liquidato in base al solo costo del
materiale;
p) l’idonea protezione dei materiali impiegati e messi in opera a prevenzione di danni di qualsiasi
natura e causa, nonché la rimozione di dette protezioni a richiesta della direzione lavori; nel caso di
sospensione dei lavori deve essere adottato ogni provvedimento necessario ad evitare deterioramenti
di qualsiasi genere e per qualsiasi causa alle opere eseguite, restando a carico dell’appaltatore
l’obbligo di risarcimento degli eventuali danni conseguenti al mancato od insufficiente rispetto della
presente norma;
q) l’adozione, nel compimento di tutti i lavori, dei procedimenti e delle cautele necessarie a garantire
l’incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori stessi e dei terzi, nonché ad evitare danni ai
beni pubblici e privati, osservando le disposizioni contenute nelle vigenti norme in materia di
prevenzione infortuni; con ogni più ampia responsabilità in caso di infortuni a carico dell’appaltatore,
restandone sollevati la Stazione appaltante, nonché il personale preposto alla direzione e
sorveglianza dei lavori.
L’appaltatore è tenuto a richiedere, prima della realizzazione dei lavori, presso tutti i soggetti diversi
dalla Stazione appaltante, interessati direttamente o indirettamente ai lavori, tutti i permessi necessari
e a seguire tutte le disposizioni emanate dai suddetti per quanto di competenza, in relazione
all’esecuzione delle opere e alla conduzione del cantiere, con esclusione dei permessi e degli altri atti
di assenso aventi natura definitiva e afferenti il lavoro pubblico in quanto tale.
Art. 38.
Obblighi speciali a carico dell’appaltatore
L’appaltatore è obbligato alla tenuta delle scritture di cantiere e in particolare:
a) il libro giornale a pagine previamente numerate nel quale sono registrate, a cura dell’appaltatore:
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO
x tutte le circostanze che possono interessare l’andamento dei lavori: condizioni meteorologiche,
maestranza presente, fasi di avanzamento, date dei getti in calcestruzzo armato e dei relativi disarmi,
stato dei lavori eventualmente affidati all’appaltatore e ad altre ditte,
x le disposizioni e osservazioni del direttore dei lavori,
x le annotazioni e contro deduzioni dell’impresa appaltatrice,
x le sospensioni, riprese e proroghe dei lavori;
b) il libro dei rilievi o delle misure dei lavori, che deve contenere tutti gli elementi necessari all’esatta e
tempestiva contabilizzazione delle opere eseguite, con particolare riguardo a quelle che vengono
occultate con il procedere dei lavori stessi; tale libro, aggiornato a cura dell’appaltatore, è
periodicamente verificato e vistato dal Direttore dei Lavori; ai fini della regolare contabilizzazione delle
opere, ciascuna delle parti deve prestarsi alle misurazioni in contraddittorio con l’altra parte;
c) note delle eventuali prestazioni in economia che sono tenute a cura dell’appaltatore e sono
sottoposte settimanalmente al visto del direttore dei lavori e dei suoi collaboratori (in quanto tali
espressamente indicati sul libro giornale), per poter essere accettate a contabilità e dunque retribuite.
L’appaltatore è obbligato ai tracciamenti e ai riconfinamenti, nonché alla conservazione dei termini di
confine, così come consegnati dalla direzione lavori su supporto cartografico o magnetico-informatico.
L’appaltatore deve rimuovere gli eventuali picchetti e confini esistenti nel minor numero possibile e
limitatamente alle necessità di esecuzione dei lavori. Prima dell'ultimazione dei lavori stessi e
comunque a semplice richiesta della direzione lavori, l’appaltatore deve ripristinare tutti i confini e i
picchetti di segnalazione, nelle posizioni inizialmente consegnate dalla stessa direzione lavori.
L’appaltatore deve produrre alla direzione dei lavori un’adeguata documentazione fotografica relativa
alle lavorazioni di particolare complessità, o non più ispezionabili o non più verificabili dopo la loro
esecuzione ovvero a richiesta della direzione dei lavori. La documentazione fotografica, a colori e in
formati riproducibili agevolmente, reca in modo automatico e non modificabile la data e l’ora nelle quali
sono state fatte le relative riprese.
Art. 39.
Custodia del cantiere
E’ a carico e a cura dell’appaltatore la custodia e la tutela del cantiere, di tutti i manufatti e dei
materiali in esso esistenti, anche se di proprietà della Stazione appaltante e ciò anche durante periodi
di sospensione dei lavori e fino alla presa in consegna dell’opera da parte della Stazione appaltante.
Art. 40.
Proprietà dei materiali di scavo e di demolizione
I materiali provenienti dalle escavazioni e dalle demolizioni sono di proprietà della Stazione
appaltante.
In attuazione dell’articolo 36 del capitolato generale d’appalto i materiali provenienti dalle escavazioni
e dalle demolizioni devono essere trasportati e regolarmente smaltiti in discarica, a cura e spese
dell’appaltatore, intendendosi quest’ultimo compensato degli oneri di trasporto e di accatastamento
con i corrispettivi contrattuali previsti per gli scavi.
Al rinvenimento di oggetti di valore, beni o frammenti o ogni altro elemento diverso dai materiali di
scavo e di demolizione, o per i beni provenienti da demolizione ma aventi valore scientifico, storico,
artistico, archeologico o simili, si applica l’articolo 35 del acapitolato generale d’appalto.
Art. 41.
Cartello di cantiere
L’appaltatore deve predisporre ed esporre in sito numero 1 esemplare del cartello indicatore, con le
dimensioni di almeno cm. 100 di base e 200 di altezza, recanti le descrizioni di cui alla Circolare del
Ministero dei LL.PP. dell’1 giugno 1990, n. 1729/UL, e comunque sulla base di quanto indicato nella
tabella “C” allegata al capitolato speciale, curandone i necessari aggiornamenti periodici.
Art. 42.
Spese contrattuali, imposte, tasse
Sono a carico dell’appaltatore senza diritto di rivalsa:
a) le spese contrattuali;
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO
b) le tasse e gli altri oneri per l’ottenimento di tutte le licenze tecniche occorrenti per l’esecuzione dei
lavori e la messa in funzione degli impianti;
c) le tasse e gli altri oneri dovuti ad enti territoriali (occupazione temporanea di suolo pubblico, passi
carrabili, permessi di scarico, canoni di conferimento a discarica ecc.) direttamente o indirettamente
connessi alla gestione del cantiere e all’esecuzione dei lavori;
d) le spese, le imposte, i diritti di segreteria e le tasse relativi al perfezionamento e alla registrazione
del contratto.
Sono altresì a carico dell’appaltatore tutte le spese di bollo per gli atti occorrenti per la gestione del
lavoro, dalla consegna alla data di emissione del collaudo.
A carico dell'appaltatore restano inoltre le imposte e gli altri oneri, che, direttamente o indirettamente
gravino sui lavori e sulle forniture oggetto dell'appalto.
Il presente contratto è soggetto all’imposta sul valore aggiunto (I.V.A.); l’I.V.A. è regolata dalla legge;
tutti gli importi citati nel presente capitolato speciale d’appalto si intendono I.V.A. esclusa.
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO
CATEGORIA PREVALENTE E CATEGORIE SCORPORABILI E
SUBAPPALTABILI DEI LAVORI (articoli 4 e 43, comma 1) ( iii )
TABELLA «A»
Art. 43.
1
Lavori
Opere Edili
Categoria ex allegato A
d.P.R. n. 34 del 2000 ( iv )
Prevalente
OG1
Euro
395.412,98
Ai sensi dell’articolo 18, comma 3, legge 19 marzo 1990, n. 55, i lavori sopra descritti, appartenenti alla
categoria prevalente, sono subappaltabili nella misura massima del 30% ad imprese in possesso dei requisiti
necessari.
2
Impianti Tecnologici
TOTALE
Scorporabile
OG11
319.740,48
715.153,46
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CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO
Ente appaltante: Azienda Ospedaliera Brotzu
di Cagliari
_____________________
INTERVENTI IGIENICO SANITARI RIGUARDANTI IL VUOTO
TECNICO
Progetto esecutivo approvato con deliberazione della Azienda Ospedaliera Brotzu n.
____ del ___________
Progetto esecutivo:
Ing. Antonio Cucca
Direzione dei lavori:
Ing. Antonio Cucca
Responsabile del Procedimento
Ing. Bruno Facen
Durata stimata in uomini x
2.700
giorni:
Responsabile
unico
dell’intervento:
IMPORTO DEL PROGETTO:
IMPORTO LAVORI A BASE
D'ASTA:
ONERI PER LA SICUREZZA:
IMPORTO DEL CONTRATTO:
Coordinatore della sicurezza in fase
progettuale ed in esecuzione
Ing. Antonio Cucca
Notifica preliminare in
data:
(Euro 861.551,48)
(Euro 715.153,46)
(Euro 9.880,00)
(Euro__________)
Gara in data ___________, offerta di Euro _______________ pari al ribasso del ___ %
Impresa
esecutrice:
con sede
Qualificata per i lavori dell_ categori_: _____, classifica _______.000.000)
_____, classifica _______.000.000)
_____, classifica _______.000.000)
direttore tecnico del cantiere: _______________________________________________
subappaltatori:
per i lavori di
Importo lavori subappaltati
Azienda Ospedaliera Brotzu
Cagliari
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO
categ
oria
descrizione
In Euro
Intervento finanziato con fondi della Regione Autonoma della Sardegna
Intervento finanziato con mutuo della Cassa depositi e prestiti con i fondi del risparmio
postale
inizio dei lavori ___________________ con fine lavori prevista per il ____________________
prorogato il ______________________ con fine lavori prevista per il ___________________
Ulteriori informazioni sull’opera possono essere assunte presso l’ufficio tecnico
dell’Azienda Ospedaliera Brotzu
telefono: 070539687 fax: 070539362
Azienda Ospedaliera Brotzu
Cagliari
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO
SOMMARIO
CAPO 1 - NATURA E OGGETTO DELL’APPALTO
ART. 1. OGGETTO DELL’APPALTO
ART. 2. AMMONTARE DELL’APPALTO
ART. 3. MODALITÀ DI STIPULAZIONE DEL CONTRATTO
8
8
8
8
CAPO 2 – DISCIPLINA CONTRATTUALE
ART. 4. INTERPRETAZIONE DEL CONTRATTO E DEL CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO
ART. 5. DOCUMENTI CHE FANNO PARTE DEL CONTRATTO
ART. 6. FALLIMENTO DELL’APPALTATORE
ART. 7. RAPPRESENTANTE DELL’APPALTATORE E DOMICILIO
ART. 8. NORME GENERALI SUI MATERIALI, I COMPONENTI, I SISTEMI E L'ESECUZIONE
8
9
10
10
10
8
CAPO 3 - TERMINI PER L’ESECUZIONE
ART. 9. CONSEGNA E INIZIO DEI LAVORI
ART. 10. TERMINI PER L'ULTIMAZIONE DEI LAVORI
ART. 11. SOSPENSIONI E PROROGHE
ART. 12. PENALI IN CASO DI RITARDO
ART. 13. PROGRAMMA ESECUTIVO DEI LAVORI DELL'APPALTATORE E CRONOPROGRAMMA
ART. 14. INDEROGABILITÀ DEI TERMINI DI ESECUZIONE
ART. 15. RISOLUZIONE DEL CONTRATTO PER MANCATO RISPETTO DEI TERMINI
10
11
11
11
12
13
13
CAPO 4 - DISCIPLINA ECONOMICA
ART. 16. ANTICIPAZIONE
ART. 17. PAGAMENTI IN ACCONTO
ART. 18. PAGAMENTI A SALDO
ART. 19. RITARDI NEL PAGAMENTO DELLE RATE DI ACCONTO
ART. 20. RITARDI NEL PAGAMENTO DELLA RATA DI SALDO
ART. 21. REVISIONE PREZZI
ART. 22. CESSIONE DEL CONTRATTO E CESSIONE DEI CREDITI
15
15
15
15
16
16
16
CAPO 6 - CAUZIONI E GARANZIE
ART. 23. GARANZIA FIDEIUSSORIA O CAUZIONE DEFINITIVA
ART. 24. ASSICURAZIONE A CARICO DELL’IMPRESA
16
17
CAPO 7 - DISPOSIZIONI PER L’ESECUZIONE
ART. 25. VARIAZIONE DEI LAVORI
ART. 26. PREZZI APPLICABILI AI NUOVI LAVORI E NUOVI PREZZI
18
18
CAPO 8 - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA
ART. 27. NORME DI SICUREZZA GENERALI
18
CAPO 9 - DISCIPLINA DEL SUBAPPALTO
ART. 28. SUBAPPALTO
ART. 29. RESPONSABILITÀ IN MATERIA DI SUBAPPALTO
ART. 30. PAGAMENTO DEI SUBAPPALTATORI
18
18
19
CAPO 10 - CONTROVERSIE, MANODOPERA, ESECUZIONE D'UFFICIO
ART. 31. CONTROVERSIE
ART. 32. CONTRATTI COLLETTIVI E DISPOSIZIONI SULLA MANODOPERA
ART. 33. RISOLUZIONE DEL CONTRATTO - ESECUZIONE D'UFFICIO DEI LAVORI
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19
20
CAPO 11 - DISPOSIZIONI PER L’ULTIMAZIONE
ART. 34. ULTIMAZIONE DEI LAVORI E GRATUITA MANUTENZIONE
ART. 35. TERMINI PER L’ACCERTAMENTO DELLA REGOLARE ESECUZIONE
ART. 36. PRESA IN CONSEGNA DEI LAVORI ULTIMATI
20
20
20
CAPO 12 - NORME FINALI
ART. 37. ONERI E OBBLIGHI A CARICO DELL’APPALTATORE
ART. 38. OBBLIGHI SPECIALI A CARICO DELL’APPALTATORE
ART. 39. CUSTODIA DEL CANTIERE
ART. 40. PROPRIETÀ DEI MATERIALI DI SCAVO E DI DEMOLIZIONE
ART. 41. CARTELLO DI CANTIERE
ART. 42. SPESE CONTRATTUALI, IMPOSTE, TASSE
21
22
23
23
23
23
10
15
16
18
18
18
19
20
21
Azienda Ospedaliera Brotzu
Cagliari
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO
Quadro economico
i
ii
iii
iv
In attesa di chiarimenti sul punto si suggerisce un’aliquota tra il 10% e il 50% dell’importo della penale.
Cancellare il comma se non ricorre la fattispecie.
Nel caso di lavori di importo pari o inferiore a 150.000 Euro, cancellare le righe 2, 3, 4, 5, 6 e 7 e le relative
descrizioni. Negli altri casi adeguare la tabella in base allo specifico lavoro in appalto in relazione alle categorie
scorporabili che siano individuabili.
In questa colonna indicare la categoria prevalente (primo rigo) e le categorie scorporabili (righi successivi),
desunte da quelle specificate nell’allegato A del d.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34.
MODELLO A
DICHIARAZIONE UNICA ALLEGATA AL BANDO RELATIVO ALLA PROCEDURA
RISTRETTA ACCELERATA PER L’AFFIDAMENTO IN APPALTO DEI LAVORI
RELATIVA ALLA:
REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI PER IL RISANAMENTO IGIENICO-SANITARIO DEL
VUOTO TECNICO DEL PRESIDIO OSPEDALIERO “G. BROTZU”.
Importo lavori a base d’asta: € 715.153,46
Il sottoscritto ________________________________, legale rappresentante dell'Impresa
_________________________________________________________________________
Con sede in ____________________________________________________,
Via________________________________, n°____
con Codice Fiscale n°_____________________e con Partita I.V.A. __________________
Impresa
capogruppo________________________________________________________________
Imprese
mandanti
consorziate:_________________________________________________________
o
_________________________________________________________________________
DICHIARA
Ai sensi dell'art.46 e dell’art.47 D.P.R 28 Dicembre 2000 n° 445, nella consapevolezza del fatto
che, in caso di mendace dichiarazione, verranno applicate, ai sensi dell'art. 76 del citato DPR del 28
dicembre 2000, n° 445, le sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali in materia di falsità
negli atti, oltre alle conseguenze amministrative previste per le procedure relative agli appalti di lavori
pubblici,
Š
Š
Š
Š
Š
Š
Š
A)
di essere iscritto nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio di
___________________ per attività corrispondente i lavori da eseguire ed attesta i
seguenti dati:
numero d'iscrizione: ____________ ;data d'iscrizione: ________________;
durata della Ditta __________________ data termine: ________________ ;
di essere iscritto all’INPS di_____________con codice n°________________;
di esser iscritto all’INAIL di______________con codice n°________________;
di essere iscritto alla Cassa Edile di ___________con codice n°___________;
di avere nel proprio organico n°________________ di dipendenti
Forma giuridica della Ditta concorrente (barrare la casella che interessa)
o
o
o
o
ditta individuale
società in nome collettivo
società in accomandita semplice
società a responsabilità limitata
1
o società per azioni il società in accomandita per azioni
o società cooperativa a responsabilità limitala
o società cooperativa a responsabilità illimitata
o consorzio di cooperative, consorzio tra imprese artigiane, consorzio di cui agli articoli
2612 e seguenti del Codice Civile
o consorzio stabile di cui all' art. 36 del D.Lgs n°163/2006 e ss. mm.ed ii. - in quanto
cooperativa o consorzio di cooperative,
o in quanto cooperativa o consorzio di cooperative di essere regolarmente iscritto nel:
*Registro prefettizio……………………………………...........……………………………
*Schedario
generale
della
cooperazione
........................................................…………………….
B)
che i soggetti di seguito indicati rivestono le cariche di Amministratori muniti di legale
rappresentanza:
a) attualmente in carica:
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
b) (eventuali) cessati dalla carica nell'ultimo triennio precedente la pubblicazione del
bando di gara:
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………………………………
di Direttori Tecnici:
a) attualmente in carica:
……………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
b) (eventuali) cessati dalla carica nell'ultimo triennio precedente la pubblicazione del
bando di gara:
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
di Soci di S.n.c. o S.a.s. (sia Accomandatari che Accomandanti) (3):
a) attualmente in carica:
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
b) (eventuali) cessati dalla carica nell'ultimo triennio precedente la pubblicazione del
bando di gara:
……………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………...
C) che non sussistono cause di esclusione per la partecipazione alla gara previste dall’art.
38, lett.a), b, c, d), e) f) g), h), i), l) ed m) del D.Lgs n°163/2006 e s.m.i. ;
D) che non sussistono forme di controllo con altre imprese partecipanti alla gara ai sensi
dell’art. 2359 del Codice Civile;
E) (1)
‰ di essere in regola con gli obblighi di assunzione obbligatoria di cui all’art. 17 della
legge 68/1999;
2
ovvero, per le imprese che occupano non più di 15 dipendenti e da 15 fino a 35
dipendenti che non abbiano effettuato nuove assunzioni dopo il 18/1/2000:
‰ la propria condizione di non assoggettabilità alle predette norme;
F) di aver ottemperato, all’interno della propria azienda, agli obblighi previsti dalla vigente
normativa in materia di sicurezza;
G) (2)
di non trovarsi nelle cause di esclusione delle gare di appalto previste dall’art. 1 bis, comma
14 della legge 18.10.2001, n.383, introdotto dall’art. 1, comma 2 del D.L. 25.09.2002,
n.210
o in quanto non si avvale dei piani individuali di emersione di cui alla citata legge
n.383 del 2001,
o in quanto si è avvalsa dei suddetti piani ma il periodo di emersione si è concluso;
note 1) e 2) : Barrare la casella che interessa.
H) che in caso di aggiudicazione, intende subappaltare o concedere in cottimo i
seguenti lavori o parti di opere, nei modi e termini previsti dal comma 2 dell'art. 118
del D.Lgs n°163/2006 e s.m.i. (indicare le relative categorie):
___________________________________________________________________________
___________
___________________________________________________________________________
___________
___________________________________________________________________________
__________
Si appone la sottoscrizione, nella consapevolezza delle pene stabilite dall’art. 76 del DPR del 28
dicembre 2000, n° 445, in caso di dichiarazioni mendaci
Dichiarante
Sig ________________________
In qualità di legale rappresentante
Firma
__________________________
3
MODELLO B
DICHIARAZIONE UNICA ALLEGATA AL BANDO RELATIVO ALLA PUBBLICA GARA CON
PROCEDURA RISTRETTA ACCELERATA DICHIARAZIONE UNICA ALLEGATA AL BANDO
RELATIVO ALLA PROCEDURA RISTRETTA ACCELERATA PER L’AFFIDAMENTO IN
APPALTO DEI LAVORI RELATIVA ALLA:
REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI PER IL RISANAMENTO IGIENICO-SANITARIO
DEL VUOTO TECNICO DEL PRESIDIO OSPEDALIERO “G. BROTZU”.
Importo lavori a base d’asta: € 715.153,46
Il sottoscritto ________________________________, legale rappresentante dell'Impresa
_________________________________________________________________________________
con sede in __________________________, Via _________________, n°____
con Codice Fiscale N°__________________________e con Partita I.V.A._______________________
Impresa
capogruppo___________________________________________________________________
Imprese mandanti o
consorziate:_____________________________________________________
DICHIARA,
Ai sensi dell'art.46 e art.47 del DPR del 28 dicembre 2000, n° 445, nella consapevolezza del fatto che, in
caso di mendace dichiarazione , verranno applicate, ai sensi dell'art. 76 del citato DPR del 28 dicembre 2000, n°
445, le sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali in materia di falsità negli atti, oltre alle conseguenze
amministrative previste per le procedure relative agli appalti di lavori pubblici,
di possedere l'attestazione SOA, rilasciata da ….……………………………….. per le seguenti categorie e
relative classifiche di importo:
categoria ……………..…………. - classifica ………………..………. // categoria ……..…. - classifica ……..………….;
categoria ……………..…………. - classifica ………………..………. // categoria ……… . - classifica ……..………….;
categoria ……………..…………. - classifica ………………..………. // categoria ………… - classifica ……..………….;
di possedere l'iscrizione all'A.R.A., rilasciata, revisionata o ratificata ai sensi della L.R. n° 14 del
09/08/2002 per le seguenti categorie e relative classifiche di importo:
categoria ……………..…………. - classifica ………………..………. // categoria …… …... - classifica ……..………….;
categoria ……………..…………. - classifica ………………..………. // categoria …………. - classifica ………….….….;
categoria ……………..…………. - classifica ………………..………. // categoria …………. - classifica ..……..…….….;
Si appone la sottoscrizione nella consapevolezza delle responsabilità penali, amministrative e civili verso
dichiarazioni false e incomplete.
Il Dichiarante
Sig _____________________
_________________________________
Firma
In qualità di legale rappresentante
MODELLO C
DICHIARAZIONE UNICA ALLEGATA AL BANDO RELATIVO ALLA PUBBLICA GARA CON
PROCEDURA RISTRETTA ACCELERATA DICHIARAZIONE UNICA ALLEGATA AL BANDO
RELATIVO ALLA PROCEDURA RISTRETTA ACCELERATA PER L’AFFIDAMENTO IN
APPALTO DEI LAVORI RELATIVA ALLA:
REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI PER IL RISANAMENTO IGIENICOSANITARIO DEL VUOTO TECNICO DEL PRESIDIO OSPEDALIERO “G. BROTZU”.
Importo lavori a base d’asta: € 715.153,46
Il Sottoscritto …………………………………………… C.F. n° ……………………………………………………..
nato a ……………………………………….. il …………………… e residente a ………………………………….. C.A.P.
in Via ……………………………………………………. n°…..…. tel. …..…………………….………… in qualità di
(1) titolare di impresa individuale
direttore tecnico
socio di S.n.c. o di S.a.s.
amministratore munito di poteri di rappresentanza
socio di S.n.c. o di S.a.s. cessato dalla carica nel triennio antecedente la data di
pubblicazione del bando di gara (2)
direttore tecnico cessato dalla carica nel triennio antecedente la data di pubblicazione del
bando di gara (2)
amministratore munito di poteri di rappresentanza cessato dalla carica nel triennio
antecedente la data di pubblicazione del bando di gara (2)
dell'Impresa ………………………………………………………….…………...,
valendosi della facoltà concessagli dal D.P.R. n° 445 del 28/12/2000,
Memore delle pene stabilite dall'art. 76 del D.P.R. n° 445 del 28/12/2000 in caso di
dichiarazioni mendaci,
DICHIARA
1) che nei propri confronti non è pendente nessun procedimento per l'applicazione di una misura
di prevenzione di cui all'art. 3 della Legge 27 dicembre 1956, n° 1423 o di una delle cause
ostative previste dall’art.10 della L. 31 maggio 1965 n°575;
2) che nei propri confronti non è stata pronunciata nessuna sentenza di condanna passata in
giudicato o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di
applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale,
per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità professionale;
Data ………………………………..
IL DICHIARANTE
(1) Barrare la casella che interessa;
(2) Tali soggetti sono obbligati a rendere solo la dichiarazione di cui al n° 2.
MODELLO D
DICHIARAZIONE UNICA ALLEGATA AL BANDO RELATIVO ALLA PROCEDURA RISTRETTA
ACCELERATA PER L’AFFIDAMENTO IN APPALTO DEI LAVORI RELATIVA ALLA:
REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI PER IL RISANAMENTO IGIENICO-SANITARIO DEL VUOTO
TECNICO DEL PRESIDIO OSPEDALIERO “G. BROTZU”.
Importo lavori a base d’asta: € 715.153,46
Il sottoscritto ________________________________, legale rappresentante dell'Impresa
___________________________________________________________________________________
con sede in _______________________________,Via ________________________________, n°____
con Codice Fiscale
___________
n°______________________e
con
Partita
I.V.A.
__________________
Impresa
capogruppo__________________________________________________________________________
Imprese mandanti o consorziate:_________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
DICHIARA
Ai sensi dell'art.46 e dell’art.47 D.P.R 28 Dicembre 2000 n° 445, nella consapevolezza del fatto che, in caso di
mendace dichiarazione, verranno applicate, ai sensi dell'art. 76 del citato DPR del 28 dicembre 2000, n° 445, le
sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali in materia di falsità negli atti, oltre alle conseguenze
amministrative previste per le procedure relative agli appalti di lavori pubblici,
che in caso di aggiudicazione, intende subappaltare o concedere in cottimo i seguenti lavori o parti
di opere, nei modi e termini previsti dal comma 2 dell'art. 118 del D.Lgs n°163/2006 e s.m.i. (indicare
le relative categorie):
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
DICHIARA, altresì
•
di non partecipare alla gara in più di un'associazione temporanea o consorzio di concorrenti, e
neppure in forma individuale qualora abbia partecipato alla gara in associazione o consorzio;
•
di concorrere - partecipando come consorzio di cui all'art. 34, comma 1, lettera b) e c) D.Lgs
n°163/2006 e s.m.i. - per le seguenti Ditte consorziate (indicare denominazione e sede legale di
ciascuna ditta):
___________________________________________________________________________________
1
__________________________________________________________________________________
DICHIARA, inoltre,
Così come previsto dall' art. 71, comma 2, del DPR n°554/99:
• di aver preso visione degli elaborati progettuali, comprendenti, tra l'altro, sia il computo metrico che il piano
di sicurezza previsto dalla Legge 494/96, che ritiene, previo approfondito esame, da un punto di vista
tecnico-finanziario, incondizionatamente eseguibili e di non avere riserve, di alcun genere, da formulare al
riguardo;
• di aver preso visione dei luoghi e delle condizioni particolari di svolgimento dei lavori, della viabilità di
accesso, delle cave eventualmente necessarie e delle discariche autorizzate, nonché di tutte le circostanze
generali e particolari suscettibili di influire sulla determinazione dei prezzi, sulle condizioni contrattuali e
sull’esecuzione dei lavori, e di aver giudicato gli stessi realizzabili, gli elaborati progettuali adeguati ed i
prezzi, nel loro complesso remunerativi, tali da consentire il ribasso formulato;
• di aver effettuato una verifica della disponibilità della mano d’opera necessaria per l’esecuzione dei lavori,
nonché della disponibilità delle attrezzature adeguate alla tipologia e categoria dei lavori in appalto;
• di aver formulato l'offerta tenendo conto degli oneri previsti per i piani di sicurezza;
• di accettare tutte le condizioni del capitolato relativo ai lavori in oggetto.
Si appone la sottoscrizione, nella consapevolezza delle pene stabilite dall’art. 76 del DPR del 28 dicembre
2000, n° 445, in caso di dichiarazioni mendaci
Dichiarante
Sig ________________________
In qualità di legale rappresentante
Firma
__________________________
2
RELAZIONE TECNICA
Il progetto prevede il risanamento igienico sanitari di una parte del vuoto tecnico
dell’Azienda Ospedaliera Brotzu. Il vuoto tecnico è un’area pilotis sita al II piano
interrato dell’Ospedale nel quale trovano collocazione gli sviluppi orizzontali degli
impianti idrici e fognari.
Il progetto prevede in luogo dell’attuale fondo in terra la realizzazione di un piano di
calpestio in cls armato con adeguate pendenze in modo da convogliare i liquidi che
dovessero fuoriuscire dalle condotte in apposite canalette e da queste tramite
opportune pendenza , tramite delle stazione di pompaggio, verranno convogliate
nelle fogne. Nell’ipotesi che la fuoriuscita di liquami fosse copiosa a spingere i
liquami verso le fogne provvederanno le pompe sommerse di cui è prevista
l’installazione.
Oltre alla realizzazione del piano in cls si provvederà a dare forma ai plinti
dell’Ospedale che furono realizzati senza l’utilizzazione di alcun cassero.
Il lavoro prevede precedentemente agli interventi di realizzazione del fondo in cls, la
sostituzione di tutte le condotte fognarie e di tutte le tubazioni idriche ammalorate
nell’area di intervento, senza la cui riparazione l’intervento previsto non sarebbe
possibile.
Cagliari 16.11.07
ing. Antonio Cucca
CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU”
PROGETTO DI RISANAMENTO IGIENICO SANITARIO DEL
VUOTO TECNICO DELL’AZIENDA OSPEDALIERA BROTZU
DI CAGLIARI
DISCIPLINARE TECNICO PRESTAZIONALE
PROGETTO ESECUTIVO
1
AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU”
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
CAPITOLO 1
QUALITÀ DEI MATERIALI E DEI COMPONENTI
ART. 1
CARATTERISTICHE GENERALI
CONDIZIONI DI ACCETTAZIONE
I materiali e le forniture da impiegare nelle opere da eseguire dovranno essere delle migliori qualità
esistenti in commercio, possedere le caratteristiche stabilite dalle leggi e dai regolamenti vigenti in materia
ed inoltre corrispondere alla specifica normativa del presente Capitolato o degli altri atti contrattuali. Si
richiamano peraltro, espressamente, le prescrizioni del Capitolato Generale.
Salvo diversa indicazione, i materiali e le forniture proverranno da quelle località che l'Appaltatore
riterrà di sua convenienza, purché', ad insindacabile giudizio della Direzione Lavori, ne sia riconosciuta
l'idoneità e la rispondenza ai requisiti prescritti.
L'Appaltatore è obbligato a prestarsi, in qualsiasi momento, ad eseguire od a far eseguire presso il
laboratorio di cantiere, presso gli stabilimenti di produzione o presso gli Istituti autorizzati, tutte le prove
prescritte dal presente Capitolato o dalla Direzione, sui materiali impiegati o da impiegarsi, nonché sui
manufatti, sia prefabbricati che formati in opera e sulle forniture in genere.
Il prelievo dei campioni, da eseguire secondo le norme del CNR , verrà effettuato in contraddittorio e
sarà appositamente verbalizzato.
L'Appaltatore farà si' che tutti i materiali abbiano ad avere, durante il corso dei lavori, le medesime
caratteristiche riconosciute ed accettate dalla Direzione.
Qualora in corso di coltivazione di cave o di esercizio delle fabbriche, stabilimenti ecc., i materiali e le
forniture non fossero più rispondenti ai requisiti prescritti, ovvero venissero a mancare e si presentasse
quindi la necessità di cambiamenti negli approvvigionamenti, nessuna eccezione potrà accampare
l'Appaltatore, né alcuna variazione di prezzi, fermi restando gli obblighi di cui al primo capoverso.
Le provviste non accettate dalla Direzione Lavori, in quanto ad insindacabile giudizio non riconosciute
idonee, dovranno essere immediatamente allontanate dal cantiere, a cura e spese dell'Appaltatore, e
sostituite con altre rispondenti ai requisiti richiesti.
L'Appaltatore resta comunque totalmente responsabile in rapporto ai materiali forniti la cui
accettazione, in ogni caso, non pregiudica i diritti che l'Amministrazione si riserva in sede di collaudo
finale.
ART. 2
MATERIALI NATURALI E DI CAVA
ACQUA
Dovrà essere dolce, limpida, priva di grassi scevra di materie terrose od organiche e non aggressiva.
Per gli impasti cementizi non dovrà presentare tracce di sali (particolarmente solfati e cloruri ) in
percentuali dannose
È vietato l'impiego di acqua di mare salvo esplicita autorizzazione Tale divieto rimane tassativo ed
assoluto per i calcestruzzi armati ed in genere per tutte le strutture inglobanti materiali metallici soggetti a
corrosione.
2
CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
SABBIA
La sabbia da impiegare nelle malte e nei calcestruzzi, sia essa viva, naturale od artificiale, dovrà essere
assolutamente scevra da materie terrose od organiche, essere preferibilmente di qualità silicea di grana
omogenea, stridente al tatto e dovrà provenire da rocce aventi alta resistenza alla compressione.
Ove necessario, la sabbia sarà lavata con acqua dolce per l'eliminazione delle eventuali materie nocive.
Per il controllo granulometrico l'Appaltatore dovrà apprestare e porre a disposizione della Direzione gli
stacci UNI 2332.
• Sabbia per murature in genere, sarà costituita da grani di dimensioni tali da passare attraverso lo
staccio 2 UNI 2332.
• Sabbia per intonachi, per stuccature, per murature di paramento od in pietra da taglio, sarà costituita
da grani passanti allo staccio 0,5 UNI 2332.
• Sabbia per conglomerati cementizi, dovrà corrispondere ai requisiti prescritti dal D.M. 3 giugno 1968
e dal D.M. 14 Febbraio 1992, e dal D.M . 1 gennaio 1996 e successive.
La granulometria dovrà essere assortita (tra 1 e 5 mm.) ed adeguata alla destinazione del getto ed alle
condizioni di posa in opera.
È assolutamente vietato l'uso di sabbia marina, salvo efficace lavaggio e previa autorizzazione della
Direzione Lavori.
GHIAIA - PIETRISCO
I materiali in argomento dovranno essere costituiti da elementi omogenei, provenienti da rocce
compatte, resistenti, non gessose o marnose, né gelive.
Tra le ghiaie si escluderanno quelle contenenti elementi di scarsa resistenza meccanica, sfaldati o
sfaldabili, e quelle rivestite da incrostazioni.
I pietrischi e le graniglie dovranno provenire dalla frantumazione di rocce durissime, preferibilmente
silicee, a struttura microcristallina, o di calcari puri durissimi e di alta resistenza alla compressione,
all'urto, all'abrasione ed al gelo, Saranno a spigolo vivo, scevri di materie terrose, sabbia e comunque
materie eterogenee.
Per il controllo granulometrico l'Appaltatore dovrà approvvigionare e porre a disposizione della
Direzione i crivelli UNI 2334.
• Ghiaia e pietrisco per conglomerati cementizi, dovranno corrispondere ai requisiti prescritti dal D.M.
14 Febbraio 1992, e dal D.M . 1 gennaio 1996 e successive.
La granulometria degli aggregati sarà in genere indicata dalla Direzione in base alla destinazione dei
getti ed alle modalità di posa in opera dei calcestruzzi.
In ogni caso la dimensione massima degli elementi, per le strutture armate, non dovrà superare il 60%
dell'interferro e per le strutture in generale il 25% della minima dimensione strutturale.
È prescritto inoltre che per getti di fondazione o di forte spessore gli elementi di dimensione massima
risultino passanti al crivello 71 UNI 2334 mentre per getti di spessore ridotto gli elementi di minima
dimensione risultino trattenuti dal crivello 8 UNI 2334.
Per gli aggregati provenienti da frantumazione di ciottoli o ghiaie, dovrà ottenersi che non si abbia più
di una faccia arrotondata.
POMICE
Posta in commercio allo stato di granulato, dovrà possedere la granulometria prescritta, essere priva di
alterazioni, asciutta, scevra da sostanze organiche, polvere od altri elementi estranei.
Dovrà inoltre possedere una resistenza a compressione, misurata su cubetto di cm 5 di lato, non
inferiore a 60 Kgf/cm".
PIETRE NATURALI E MARMI
I materiali in argomento dovranno corrispondere alle "Norme per l'accettazione delle pietre naturali da
costruzione" di cui al R.D. 16 novembre 1939 n.2232.
3
AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU”
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
In generale, le pietre da impiegarsi nelle costruzioni dovranno essere omogenee, a grana compatta
esenti da screpolature, peli, venature, piani di sfaldatura, sostanze estranee, ecc. Dovranno avere
dimensioni adatte al particolare loro impiego ed offrire una resistenza proporzionata all'entità delle
sollecitazioni cui saranno sottoposti; in particolare, il carico di sicurezza a compressione non dovrà mai
essere superiore al 20% del rispettivo carico di rottura.
Saranno escluse le pietre marnose, gessose ed in generale tutte quelle alterabili all'azione degli agenti
atmosferici e dell'acqua corrente.
• Pietra da taglio, oltre a possedere gli accennati requisiti e caratteri generali, dovrà essere sonora alla
percussione, immune da fenditure e litoclasi e di perfetta lavorabilità.
Per le opere esterne sarà vietato l'impiego di materiali con vene non perfettamente omogeneizzate e di
brecce in genere.
• Marmo e granito, dovrà essere della migliore qualità, perfettamente sano, senza scaglie, brecce, vene,
spacchi, nodi, peli ed altri difetti che ne infirmino la omogeneità e la solidità.
Non saranno tollerate stuccature, tasselli, rotture, scheggiature.
• Cubetti di pietra, i cubetti da impiegare per le pavimentazioni, secondo apparecchiature ad arco od a
corsi rettilinei, dovranno essere costituiti da porfidi, graniti, dioriti, basalti ed in ogni modo da rocce
di origine ignea particolarmente dure e tenaci, costituite da almeno due diversi minerali a differente
usurabilità, preferibilmente a grana non troppo fine.
In accordo alle norme del C.N.R. Fascicolo N.5/1954, i cubetti dovranno presentare una resistenza
alla compressione non inferiore a 1400 Kgf/cmq., una all'usura non inferiore a 0,8 ed una all'urto di
almeno 13.
I cubetti dovranno presentare spigoli vivi, praticamente rettilinei, facce piane e, salvo diverse
disposizioni, avranno caratteristiche uniformi.
ART. 3
CALCI , POZZOLANE, LEGANTI IDRAULICI
CALCI AEREE
Dovranno avere le caratteristiche ed i requisiti prescritti dalle "Norme per l'accettazione delle calci", di
cui al R.D. 16 novembre 1939 n.2231.
La distinzione è fatta in: calce grassa in zolle; calce magra in zolle; calce idrata in polvere.
• Calce grassa in zolle, dovrà provenire da calcari puri, essere di recente, perfetta ed uniforme cottura,
non bruciata né vitrea né pigra ad idratarsi ed infine di qualità tale che, mescolata con la sola quantità
di acqua dolce necessaria all'estinzione, si trasformi completamente in una pasta soda a grassello
tenuissimo senza lasciare residui maggiori del 5% dovuti a parti non bene decarburate, siliciose od
altrimenti inerti.
• La calce viva in zolle al momento dell'estinzione dovrà essere perfettamente anidra; sarà rifiutata
quella ridotta in polvere o sfiorita e perciò si dovrà provvederla in rapporto al bisogno e conservarla
in luoghi asciutti e ben riparati dall'umidità.
• Calce idrata in polvere, dovrà essere confezionata in idonei imballaggi e conservata in locali ben
asciutti. Gli imballaggi dovranno portare ben visibili: l'indicazione del produttore, il peso del prodotto
e la specifica se trattasi di fiore di calce o calce idrata da costruzione.
POZZOLANA
Dovrà rispondere alla "Norme per l'accettazione delle pozzolane e dei materiali a comportamento
pozzolanico", di cui al R.D. 16 novembre 1939 n.2230.
La pozzolana sarà ricavata da strati mondi da cappellaccio ed esenti da sostanze eterogenee o da parti
inerti, sarà di grana fina asciutta ed accuratamente vagliata.
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CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
Sarà impiegata esclusivamente pozzolana classificata "energica" (resistenza a pressione su malta
normale a 28 gg. : 25 Kgf/cmq. +- 10%) e sarà rifiutata quella che, versata in acqua, desse una colorazione
nerastra, intensa e persistente.
LEGANTI IDRAULICI - CEMENTI E AGGLOMERATI CEMENTIZI
I materiali in argomento dovranno avere le caratteristiche ed i requisiti prescritti dalla Legge 26 maggio
1965 n.595 e dai D.M. 3 giugno 1968 e 31 agosto 1972 e successive modifiche ( vedere decreti del
ministero dell'industria 20-11-1984, 13-9-1993 etc.; a tal proposito a partire dall'11-marzo 2000 entra in
vigore il D.M. 12-7-1999 ) aventi rispettivamente per oggetto: "Caratteristiche tecniche e requisiti dei
leganti idraulici", "Nuove norme sui requisiti di accettazione e modalità di prova dei cementi", "Norme sui
requisiti di accettazione e modalità di prova degli agglomerati cementizi e delle calci idrauliche".
Modalità di fornitura.
La fornitura dei leganti idraulici dovrà avvenire in sacchi sigillati, ovvero in imballaggi speciali a
chiusura automatica a valvola od ancora alla rinfusa.
Dovranno comunque essere chiaramente indicati, a mezzo stampa nei primi due casi e con documenti
di accompagnamento nell'ultimo, il peso e la qualità del legante, lo stabilimento produttore, la quantità di
acqua per malta normale e le resistenze minime a trazione e compressione dopo 28 gg. di stagionatura dei
provini.
L'introduzione in cantiere di ogni partita di cemento sfuso dovrà risultare dal giornale dei lavori e dal
registro dei getti.
Prelievo dei campioni.
Per l'accertamento dei requisiti di accettazione dei cementi, degli agglomeranti cementizi e delle calci
idrauliche in polvere, le prove saranno eseguite su materiale proveniente da un campione originario di
almeno 50 Kg. di legante prelevato da dieci sacchi per ogni partita di mille sacchi o frazione.
Per le forniture di leganti alla rinfusa la campionatura per le prove sarà effettuata all'atto della
consegna, in contraddittorio fra le parti, mediante il prelievo di un campione medio in ragione di 10 Kg.
per ogni 50 tonn. o frazione.
Il campione per le prove sulle calci idrauliche naturali in zolle dovrà essere di 50 Kg. per ogni 10 tonn.
di calce e sarà prelevato con la pala da diversi punti del mucchio.
Ulteriori prescrizioni sui cementi e gli agglomerati cementizi.
I cementi dovranno rispondere ai limiti di accettazione contenuti nella legge 26-5-1965, n. 595 e nel
decreto ministeriale 3-6-1968 (Nuove norme sui requisiti di accettazione e modalità di prova dei cementi)
e successive modifiche.
Gli agglomerati cementizi dovranno rispondere ai limiti di accettazione contenuti nella legge 26-51965, n. 595 e nel decreto ministeriale 31-8-1972.
A norma di quanto previsto dal decreto del Ministero dell'industria del 9-3-1988, n. 126 (Regolamento
del servizio di controllo e certificazione di qualità dei cementi), i cementi di cui all'art. 1 lettera A) della
legge 26-5-1965, n. 595 (e cioè i cementi normali e ad alta resistenza portland, pozzolanico e d'altoforno),
se utilizzati per confezionare il conglomerato cementizio normale, armato e precompresso, devono essere
certificati presso i laboratori di cui all'art. 6 della legge 26-5- 1965, n. 595 e all'art. 20 della legge 5-111971, n. 1086. Per i cementi di importazione, la procedura di controllo e di certificazione potrà essere
svolta nei luoghi di produzione da analoghi laboratori esteri di analisi.
I cementi e gli agglomerati cementizi dovranno essere conservati in magazzini coperti, ben riparati
dall'umidità e da altri agenti capaci di degradarli prima dell'impiego.
I cementi bianchi, oltre a corrispondere a tutti i requisiti prescritti dal D.M. 3 giugno 1968 e
successive modifiche, dovranno raggiungere una resistenza meccanica minima di 575 Kgf/cmq, indice di
bianchezza non inferiore a 85, elevato indice di riflessione.
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AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU”
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
I cementi colorati saranno ottenuti con intima mescolanza di cementi bianchi con pigmenti colorati di
analoga finezza, in quantità non superiore al 10% in volume. La mescolanza dovrà risultare perfettamente
omogenea; i pigmenti saranno stabili alla luce ed esenti da sostanze che possano danneggiare le malte ed i
conglomerati.
ART. 4
MATERIALI INERTI PER CONGLOMERATI CEMENTIZI E PER MALTE
Gli aggregati per conglomerati cementizi, naturali e di frantumazione, devono essere costituiti da
elementi non gelivi e non friabili, privi di sostanze organiche, limose ed argillose, di getto, ecc., in
proporzioni non nocive all'indurimento del conglomerato o alla conservazione delle armature secondo i
criteri dell'articolo "Materiali naturali e di cava"
Gli additivi per impasti cementizi si intendono classificati come segue: fluidificanti; aeranti; ritardanti;
acceleranti;
fluidificanti-aeranti;
fluidificanti-ritardanti;
fluidificanti-acceleranti;
antigelosuperfluidificanti. Per le modalità di controllo ed accettazione il Direttore dei lavori potrà far eseguire
prove od accettare l'attestazione di conformità alle norme secondo i criteri dell'articolo "Caratteristiche
generali".
I conglomerati cementizi per strutture in cemento armato dovranno rispettare tutte le prescrizioni di cui
al decreto ministeriale 14-2-1992, 9-1-1996, e relative circolari esplicative.
ART. 5
ELEMENTI LATERIZI E DI CALCESTRUZZO
GENERALITÀ
Formati da argilla purgata, macerata, impastata, pressata e sottoposta a giusta cottura in apposite
fornaci, dovranno rispondere alle "Norme per l'accettazione dei materiali laterizi" emanate con R.D. 16
novembre 1939 n.2233 e successive. Gli elementi resistenti artificiali da impiegare nelle murature
(elementi in laterizio ed in calcestruzzo) possono essere costituiti di laterizio normale, laterizio alleggerito
in pasta, calcestruzzo normale, calcestruzzo alleggerito.
Gli elementi resistenti di laterizio e di calcestruzzo possono contenere forature rispondenti alle
prescrizioni del succitato decreto ministeriale 20-11-1987.
La resistenza meccanica degli elementi deve essere dimostrata attraverso certificazioni contenenti
risultati delle prove e condotte da laboratori ufficiali negli stabilimenti di produzione, con le modalità
previste nel decreto ministeriale di cui sopra.
È facoltà del Direttore dei lavori richiedere un controllo di accettazione, avente lo scopo di accertare se
gli elementi da mettere in opera abbiano le caratteristiche dichiarate dal produttore.
I laterizi di qualsiasi tipo, forma e dimensioni (pieni, forati e per coperture) dovranno nella massa
essere scevri da sassolini ed altre impurità; avere forma regolare, facce lisce e spigoli sani; presentare alla
frattura grana fine, compatta ed uniforme; essere sonori alla percussione; assorbire acqua per immersione
ed asciugarsi all'aria con sufficiente rapidità; non sfaldarsi o sfiorire sotto la influenza degli agenti
atmosferici e di soluzione saline; non screpolarsi al fuoco ed al gelo; avere resistenza adeguata, colore
omogeneo e giusto grado di cottura; non contenere sabbia con sali di soda o potassio, avere forma
geometrica precisa .
ART. 6
ARMATURE PER CALCESTRUZZO
Gli acciai per l'armatura del calcestruzzo devono rispondere alle prescrizioni contenute nel vigente
decreto ministeriale attuativo della legge 5-11-1971, n. 1086 (decreto ministeriale 14-2-1992) e relative
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CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
circolari esplicative, e alle prescrizioni di cui al D.M. 26 marzo 1980 e successive modifiche ed
integrazioni .
È fatto divieto di impiegare acciai non qualificati all'origine. Gli acciai dovranno essere esenti da difetti
tali da pregiudicarne l'impiego, quali incisioni, ossidazioni, corrosioni, lesioni, untuosità ed in genere
ricopertura da sostanze che possano ridurne sensibilmente l'aderenza al conglomerato e dovranno essere
conformi alla normativa UNI specifica.
• Acciai per barre tonde ad aderenza migliorata, per le condizioni tecniche generali di fornitura si
applica la norma UNI 5447-64. Il prelievo dei campioni ed i metodi di prova saranno effettuati
secondo le norme previste del D.M. 26/3/1980 e successivi.
Per l'accertamento delle proprietà meccaniche vale quanto indicato alle UNI 556, UNI 564 ed UNI
6407-69, salvo indicazioni contrarie o complementari.
• Reti di acciaio elettrosaldate, dovranno avere fili elementari di diametro compreso fra 4 e 12 mm. e
rispondere caratteristiche riportate nel D.M. 26/3/1980 e successive integrazioni.
La distanza assiale tra i fili elementari non dovrà superare i 35 cm.
• Acciai per cemento armato precompresso, gli acciai per armature da precompressione potranno essere
forniti in rotoli (fili, trecce, trefoli), su bobine (trefoli) ed in fasce (barre). I fili dovranno essere forniti
in rotoli di diametro tale che, all'atto dello svolgimento, allungati al suolo su un tratto di 10 m, non
presentino curvatura con freccia superiore a 400 mm; il produttore dovrà indicare il diametro minimo
di avvolgimento.
Ciascun rotolo di filo (liscio, ondulato, con impronte) dovrà essere esente da saldature. Sono ammesse
le saldature sui fili componenti le trecce se effettuate prima della trafilatura; per i trefoli sono
ammesse saldature anche durante l'operazione di cordatura, purché le saldature siano opportunamente
distanziate e sfalsate.
Dovranno comunque essere rispettate le prescrizioni dei D.M. 26/3/1980, 9/1/1996 e delle successive
modifiche e norme emanate in materia.
ART. 7
PRODOTTI A BASE DI LEGNO
Si intendono per prodotti a base di legno quelli derivati dalla semplice lavorazione e/o dalla
trasformazione del legno e che sono presentati solitamente sotto forma di segati, pannelli, lastre, ecc.
I prodotti vengono di seguito considerati al momento della loro fornitura ed indipendentemente dalla
destinazione d'uso. Il Direttore dei lavori ai fini della loro accettazione può procedere ai controlli (anche
parziali) su campioni della fornitura oppure richiedere un attestato di conformità della stessa alle
prescrizioni di seguito indicate.
I legnami da impiegare in opere stabili o provvisorie, di qualunque essenza essi siano, dovranno
rispondere a tutte le prescrizioni di cui al D.M. 30 ottobre 1912; saranno provvisti fra le più scelte qualità
della categoria prescritta e non presenteranno difetti incompatibili con l'uso cui sono destinati.
LEGNAMI DA CARPENTERIA DEFINITIVA
Dovranno presentare carico di rottura a compressione normalmente alle fibre non inferiore a 300
Kgf/cmq e carico di rottura a trazione parallelamente alle fibre non inferiore 700 Kgf/cmq.
LEGNAMI PER SERRAMENTI O FINITURE
Dovranno essere della migliore qualità ben stagionati e provenire da alberi abbattuti in stagione
propizia oppure essere sottoposti ad essiccazione artificiale perfetta.
Saranno naturalmente di prima scelta, di struttura a fibra compatta e resistente, privi di spaccature, sia
in senso radiale che circolare, sani, diritti, con colori e venature uniformi, esenti da nodi, cipollature, tarli
ed altri difetti.
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AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU”
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
Il tavolame dovrà essere ricavato dalle travi più diritte affinché le fibre non risultino mozzate dalla sega
e si ritirino nelle connessure.
Le essenze da usare dovranno essere in genere: dolci per i serramenti interni, resinose o forti per i
serramenti esterni, pregiate od a grana fine per i serramenti di sicurezza.
Gli elementi dovranno essere perfettamente tagliati, piallati e levigati e risultare dopo tali operazioni di
dimensioni conformi ai disegni, particolari e dettagli di progetto od alle prescrizioni contrattuali.
LEGNAMI DA PAVIMENTO E RIVESTIMENTO
Le essenze usate, dovranno essere perfettamente stagionate all'aria oppure essiccate artificialmente e
prive di nodi cadenti, fenditure, marciumi, tasche di resina, tarlature. I listoni dovranno presentare accurata
lavorazione agli incastri e faccia vista e fianchi lisci di pialla.
COMPENSATI E PANIFORTI - LASTRE - PANNELLI
Dovranno essere conformi per le definizioni, la composizione, le caratteristiche, la classificazione, ecc.,
alla normativa UNI da 6467-69 a 6472-69. Per i requisiti di incollaggio si farà riferimento alla UNI 647869.
Il legno dovrà essere sano incollato a secco, gli elementi di spessore costante.
Per i compensati, i fogli dovranno essere adiacenti, a fibra incrociata; quelli esterni continui uniformi
ed esenti da spaccature.
I paniforti potranno essere del tipo listellare o lamellare con spessore di 13 / 15 / 18 / 20 / 22 / 25 / 28 /
30 mm.
Per le prescrizioni complementari da considerare in relazione alla destinazione d'uso (strutture,
pavimentazioni, coperture, ecc.) si rinvia agli appositi articoli del presente capitolato ed alle prescrizioni
del progetto.
ART. 8
MATERIALI PER PAVIMENTAZIONE
CALCESTRUZZO PER PAVIMENTAZIONI
Le mattonelle, le marmette ed i pietrini di cemento dovranno essere conformi, per dimensioni e
caratteristiche. alle norme UNI da 2623 a 2629. Dovranno altresì risultare di ottima fabbricazione, di
idonea compressione meccanica e di stagionatura non inferiore a tre mesi. Saranno ben calibrati, a bordi
sani e piani e non dovranno presentare carie, né peli, né segni di distacco tra sottofondo e strato superiore.
La colorazione del cemento dovrà essere fatta con colori adatti, amalgamati ed uniformi.
I prodotti sopracitati devono rispondere al regio decreto 2234 del 16-11-1939 per quanto riguarda le
caratteristiche di resistenza all'urto, resistenza alla flessione e coefficiente di usura al tribometro ed alle
prescrizioni del progetto. L'accettazione deve avvenire secondo il punto "Generalità" avendo il regio
decreto sopracitato quale riferimento.
I prodotti di calcestruzzo per pavimentazioni a seconda del tipo di prodotto devono rispondere alle
prescrizioni del progetto ed in mancanza e/o completamento alle seguenti.
Mattonelle di cemento
Di spessore complessivo non inferiore a 18 mm, avranno uno strato superficiale di assoluto cemento
colorato di spessore costante non inferiore a 5 mm
Marmette e marmettoni di cemento
Le marmette avranno uno spessore complessivo non inferiore a 18 e 22 mm, per dimensioni di 20 e 25
cm di lato, mentre i marmettoni 30x30 e 40x40 avranno spessori rispettivi non inferiori a 28 e 32 mm. Lo
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CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
strato superficiale, costituito da un impasto di cemento, polveri, graniglie e scaglie di marmo, avrà uno
spessore non inferiore ad 1/3 dell'intero spessore dell'elemento.
ietrini di cemento
Potranno avere forma quadrata e rettangolare.
La superficie superiore dei pietrini potrà essere richiesta liscia, bocciardata, bugnata (25 o 100 bugne),
scanalata o ad impronte varie. Tolleranza sulle dimensioni come al punto precedente.
Masselli di calcestruzzo per pavimentazioni
Saranno definiti e classificati in base alla loro forma, dimensioni, colore e resistenza caratteristica; per
la terminologia delle parti componenti il massello e delle geometrie di posa ottenibili si rinvia alla
documentazione tecnica. Essi devono rispondere alle prescrizioni del progetto ed in mancanza od a loro
completamento devono rispondere a quanto segue:
- essere esenti da difetti visibili e di forma quali protuberanze, bave, incavi che superino le tolleranze
dimensionali ammesse.
Sulle dimensioni nominali è ammessa la tolleranza di 3 mm per un singolo elemento e 2 mm quale
media delle misure sul campione prelevato;
- le facce di usura e di appoggio devono essere parallele tra loro con tolleranza ±15% per il singolo
massello e ±10% sulle medie;
- la massa volumica deve scostarsi da quella nominale (dichiarata dal fabbricante) non più del 15%
per il singolo massello e non più del 10% per le medie;
- il coefficiente di trasmissione meccanica non deve essere minore di quello dichiarato dal
fabbricante;
- il coefficiente di aderenza delle facce laterali deve essere il valore nominale con tolleranza ±5% per
un singolo elemento e ±3% per la media;
- la resistenza convenzionale alla compressione deve essere maggiore di 50 N/mm² per il singolo
elemento
- maggiore di 60 N/mm² per la media;
I criteri di accettazione sono quelli riportati nel punto "Generalità". I prodotti saranno forniti su
appositi pallets opportunamente legati ed eventualmente protetti dall'azione di sostanze sporcanti. Il foglio
informativo indicherà, oltre al nome del fornitore, almeno le caratteristiche di cui sopra e le istruzioni per
la movimentazione, sicurezza e posa.
CAPITOLO 2
NORME GENERALI DI ESECUZIONE
MODO DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORO
ORDINE A TENERSI NELL'ANDAMENTO DEI LAVORI
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AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU”
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
ART. 9
OPERE PROVVISIONALI
MACCHINARI E MEZZI D'OPERA
Tutte le opere provvisionali occorrenti per l'esecuzione dei lavori, quali ponteggi, impalcature,
armature, centinature, casseri, puntellature, ecc. dovranno essere progettate e realizzate in modo da
garantire le migliori condizioni di stabilità, sia delle stesse che delle opere ad esse relative.
Inoltre, ove le opere provvisionali dovessero risultare particolarmente impegnative, l'Appaltatore dovrà
predisporre apposito progetto esecutivo, accompagnato da calcoli statici, da sottoporre alla preventiva
approvazione della Direzione Lavori.
Resta stabilito comunque che l'Appaltatore rimane unico responsabile degli eventuali danni ai lavori,
alle cose, alle proprietà ed alle persone, che potessero derivare dalla mancanza o dalla non idonea
esecuzione di dette opere.
Tali considerazioni si ritengono estese anche ai macchinari e mezzi d'opera.
ART. 10
INDAGINI E RILIEVI GEOGNOSTICI
L'Appaltatore sarà tenuto ad eseguire a propria cura e spese, tutte le indagini ed i rilievi che la
Direzione Lavori riterrà necessari od opportuni al fine di determinare con la dovuta approssimazione la
natura e le caratteristiche del terreno di impianto, nonché la presenza di eventuali discontinuità ed i livelli
di acqua.
ART. 11
STRUTTURE, OPERE ED IMPIANTI IN GENERALE
MODALITÀ DI STUDIO, PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE
All'atto della consegna dei lavori l'Appaltatore dovrà prendere visione del progetto delle opere e delle
strutture in particolare, nonché degli esecutivi di dettaglio e dovrà esaminare e valutare in tutti gli aspetti, i
metodi ed i procedimenti costruttivi prescritti dal progetto.
Quanto ai metodi ed ai procedimenti non prescritti la scelta spetterà all'Appaltatore, salvo
l'approvazione della Direzione Lavori che deciderà in via definitiva dopo aver esaminato la proposta e la
documentazione presentategli.
L'Appaltatore sarà tenuto a verificare la stabilità e l'efficienza di tutte le opere e strutture, dei
procedimenti provvisionali, degli scavi liberi od armati, delle strutture di sostegno rigide e flessibili, dei
rilevati ed argini, degli effetti di falda ecc. e ciò anche nei riguardi dei manufatti già esistenti in prossimità
dell'opera in costruzione.
Qualsiasi variante proposta dall'Appaltatore ai dimensionamenti esecutivi od ai metodi costruttivi
prescritti in progetto, che rientrano nell'ambito della discrezionalità della Direzione, ai sensi del
Regolamento 21 dicembre 1999 n. 554, dovrà essere giustificata e documentata tecnicamente mediante
uno specifico studio.
STRUTTURE ED OPERE IN FONDAZIONE
Studio e progetto delle fondazioni
Effettuate le indagini l'Appaltatore sarà tenuto a studiare e predisporre il dimensionamento esecutivo
delle strutture di fondazione ed a proporre, nel contempo, tutti gli accorgimenti ed interventi connessi alla
migliore stabilità delle stesse e delle opere ad esse correlate.
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CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
Se non diversamente disposto pertanto, i calcoli esecutivi di progetto relativi alle fondazioni dovranno
intendersi come di massima e l'Appaltatore, alla luce degli accertamenti effettuati, dovrà curarne la
relativa verifica proponendo, ove necessario, le opportune modifiche ed integrazioni.
Dovranno comunque essere rispettate le "Norme per il progetto, esecuzione e collaudo delle opere di
fondazione" emanate con Circolare Ministero LL.PP. 6 novembre 1967, n.3797, salvo la successiva
emanazione di nuovi Decreti normativi ai sensi dell'art.1 della Legge 2 febbraio 1974, n.64 .
STRUTTURE ED OPERE IN ELEVAZIONE
Studio e progetto delle strutture
L’Appaltatore sarà tenuto ad eseguire la verifica di calcoli ed esecutivi di dimensionamento strutturale
proponendone, se del caso, le relative varianti e sottoponendoli alla propria firma ed a quella di un
Ingegnere di propria fiducia .
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AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU”
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
CAPITOLO 3
SCAVI, RILEVATI, DEMOLIZIONI
ART. 12
RILIEVI - CAPISALDI - TRACCIATI
RILIEVI
Prima di dare inizio a lavori che interessino in qualunque modo movimenti di materie, l'Appaltatore
dovrà verificare la rispondenza dei piani quotati, dei profili e delle sezioni allegati al Contratto o
successivamente consegnati, segnalando eventuali discordanze, per iscritto, nel termine di 15 giorni dalla
consegna. In difetto, i dati plano-altimetrici riportati in detti allegati si intenderanno definitivamente
accettati, a qualunque titolo.
Nel caso che gli allegati di cui sopra non risultassero completi di tutti gli elementi necessari, o nel caso
che non risultassero inseriti in Contratto o successivamente consegnati, l'Appaltatore sarà tenuto a
richiedere, in sede di consegna od al massimo entro 15 giorni dalla stessa, l'esecuzione dei rilievi in
contraddittorio e la relazione dei grafici relativi.
In difetto, nessuna pretesa o giustificazione potrà essere accampata dall'Appaltatore per eventuali
ritardi sul programma o sull'ultimazione dei lavori.
CAPISALDI
Tutte le quote dovranno essere riferite a capisaldi di facile individuazione e di sicura inamovibilità; in
particolare ogni edificio dovrà essere riferito ad almeno due capisaldi.
Spetterà all'Appaltatore l'onere della conservazione degli stessi fono al collaudo.
I capisaldi dovranno avere ben visibili ed indelebili i dati delle coordinate ortogonali e la quota
altimetrica.
TRACCIATI
Prima di dare inizio ai lavori, l'Appaltatore sarà obbligato ad eseguire la picchettazione completa delle
opere ed a indicare con opportune modine i limiti degli scavi e dei riporti. Sarà tenuto altresì al
tracciamento di tutte le opere, in base agli esecutivi di progetto, con l'obbligo di conservazione dei
picchetti e delle modine.
ART. 13
SCAVI IN GENERE
Gli scavi in genere per qualsiasi lavoro, a mano o con mezzi meccanici, dovranno essere eseguiti
secondo i disegni di progetto e la relazione geologica e geotecnica di cui al decreto ministeriale 11-31988, nonché secondo le particolari prescrizioni che saranno date all'atto esecutivo dalla Direzione dei
Lavori.
Le sezioni degli scavi e dei rilevati dovranno essere rese dall'Appaltatore ai giusti piani prescritti, con
scarpate regolari e spianate, cigli ben tracciati e profilati, fossi esattamente sagomati.
Nell'esecuzione degli scavi in genere l'Appaltatore dovrà procedere in modo da impedire
scoscendimenti e franamenti, restando esso, oltreché totalmente responsabile di eventuali danni alle
persone ed alle opere, altresì obbligato a provvedere a suo carico e spese alla rimozione delle materie
franate.
L'Appaltatore dovrà, inoltre, provvedere a sue spese affinché le acque scorrenti alla superficie del
terreno siano deviate in modo che non abbiano a riversarsi nei cavi.
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CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
ALLONTANAMENTO O DEPOSITO DELLE MATERIE DI SCAVO
Le materie provenienti dagli scavi, ove non siano utilizzabili o non ritenute adatte (a giudizio
insindacabile della direzione dei lavori) ad altro impiego nei lavori, dovranno essere portate fuori della
sede del cantiere, alle pubbliche discariche ovvero su aree che l'Appaltatore dovrà provvedere a rendere
disponibili a sua cura e spese.
Qualora le materie provenienti dagli scavi debbano essere successivamente utilizzate, esse dovranno
essere depositate nei pressi dei cavi, o nell'ambito del cantiere, previo assenso della direzione dei lavori,
per essere poi riprese a tempo opportuno. In ogni caso le materie depositate non dovranno essere di danno
ai lavori, alle proprietà pubbliche o private ed al libero deflusso delle acque scorrenti in superficie.
La direzione dei lavori potrà fare asportare, a spese dell'Appaltatore, le materie depositate in
contravvenzione alle precedenti disposizioni.
Qualora i materiali siano ceduti all'Appaltatore, si applica il disposto del terzo comma dell'art. 40 del
Capitolato generale d'appalto (decreto del Presidente della Repubblica 16-7-1962, n. 1063).
USO DEGLI ESPLOSIVI
Nella esecuzione degli scavi di sbancamento e di fondazione sarà vietato l'uso degli esplosivi.
ART. 14
SCAVI DI SBANCAMENTO
Per scavi di sbancamento o sterri andanti si intenderanno quelli occorrenti per lo spianamento o
sistemazione del terreno su cui dovranno sorgere le costruzioni, per tagli di terrapieni, per la formazione di
cortili, giardini, scantinati, piani di appoggio per platee di fondazione, vespai, rampe incassate, trincee,
cassonetti stradali e cunette, orlature e sottofasce nonché quelli per l'incasso di opere d'arte se ricadenti al
di sopra del piano orizzontale passante per il punto più depresso del terreno naturale o per il punto più
depresso delle trincee o splateamenti precedentemente eseguiti ed aperti almeno da un lato.
Saranno comunque considerati scavi di sbancamento anche tutti i tagli a larga sezione, che pur non
rientrando nelle precedenti casistiche e definizioni, potranno tuttavia consentire l'accesso con rampa ai
mezzi di scavo, nonché a quelli di caricamento e trasporto delle materie.
L'esecuzione degli scavi di sbancamento potrà essere richiesta dalla Direzione se necessario, anche ai
campioni di qualsiasi tratta, senza che per questo l'Appaltatore potrà avere nulla a pretendere.
ART. 15
SCAVI DI FONDAZIONE OD IN TRINCEA
Per scavi di fondazione in generale si intendono quelli incassati ed a sezione ristretta necessari per dar
luogo ai muri o pilastri di fondazione propriamente detti.
In ogni caso saranno considerati come gli scavi di fondazione quelli per dar luogo alle fogne,
condutture, fossi e cunette.
MODO DI ESECUZIONE
Qualunque sia la natura e la qualità del terreno, gli scavi per fondazione, dovranno essere spinti fino
alla profondità che dalla direzione dei lavori verrà ordinata all'atto della loro esecuzione. Le profondità,
che si trovano indicate nei disegni, sono perciò di stima preliminare e l'Amministrazione appaltante si
riserva piena facoltà di variarle nella misura che reputerà più conveniente, senza che ciò possa dare
all'Appaltatore motivo alcuno di fare eccezioni o domande di speciali compensi, avendo egli soltanto
diritto al pagamento del lavoro eseguito, coi prezzi contrattuali stabiliti per le varie profondità da
raggiungere.
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AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU”
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
È vietato all'Appaltatore, sotto pena di demolire il già fatto, di por mano alle murature prima che la
direzione dei lavori abbia verificato ed accettato i piani delle fondazioni.
I piani di fondazione dovranno essere generalmente orizzontali, ma per quelle opere che cadono sopra
falde inclinate, dovranno, a richiesta della direzione dei lavori, essere disposti a gradini ed anche con
determinate contro pendenze.
Compiuta la muratura di fondazione, lo scavo che resta vuoto, dovrà essere diligentemente riempito e
costipato, a cura e spese dell'Appaltatore, con le stesse materie scavate, sino al piano del terreno naturale
primitivo.
Gli scavi per fondazione dovranno, quando occorra, essere solidamente puntellati e sbadacchiati con
robuste armature, in modo da proteggere contro ogni pericolo gli operai, ed impedire ogni smottamento di
materie durante l'esecuzione tanto degli scavi che delle murature.
L'Appaltatore è responsabile dei danni ai lavori, alle persone, alle proprietà pubbliche e private che
potessero accadere per la mancanza o insufficienza di tali puntellazioni e sbadacchiature, alle quali egli
deve provvedere di propria iniziativa, adottando anche tutte le altre precauzioni riconosciute necessarie,
senza rifiutarsi per nessun pretesto di ottemperare alle prescrizioni che al riguardo gli venissero impartite
dalla direzione dei lavori.
Col procedere delle murature l'Appaltatore potrà ricuperare i legnami costituenti le armature,
semprechè non si tratti di armature formanti parte integrante dell'opera, da restare quindi in posto in
proprietà dell'Amministrazione; i legnami però, che a giudizio della direzione dei lavori, non potessero
essere tolti senza pericolo o danno del lavoro, dovranno essere abbandonati negli scavi.
ART. 16
RILEVATI E RINTERRI
Per la formazione dei rilevati o per qualunque opera di rinterro, ovvero per riempire i vuoti tra le pareti
degli scavi e le murature, o da addossare alle murature, e fino alle quote prescritte dalla direzione dei
lavori, si impiegheranno in generale, e, salvo quanto segue, fino al loro totale esaurimento, tutte le materie
provenienti dagli scavi di qualsiasi genere eseguiti per quel cantiere, in quanto disponibili ed adatte, a
giudizio della direzione dei lavori, per la formazione dei rilevati.
Quando venissero a mancare in tutto o in parte i materiali di cui sopra, si preleveranno le materie
occorrenti ovunque l'Appaltatore crederà di sua convenienza, purché i materiali siano riconosciuti idonei
dalla direzione dei lavori.
Per rilevati e rinterri da addossarsi alle murature, si dovranno sempre impiegare materie sciolte, o
ghiaiose, restando vietato in modo assoluto l'impiego di quelle argillose e, in generale, di tutte quelle che
con l'assorbimento di acqua si rammolliscono e si gonfiano generando spinte.
Nella formazione dei suddetti rilevati, rinterri e riempimenti dovrà essere usata ogni diligenza perché la
loro esecuzione proceda per strati orizzontali di eguale altezza e mai superiore a 30 cm, disponendo
contemporaneamente le materie bene sminuzzate con la maggiore regolarità e precauzione, in modo da
caricare uniformemente le murature su tutti i lati e da evitare le sfiancature che potrebbero derivare da un
carico male distribuito.
Le materie trasportate in rilevato o rinterro con vagoni, automezzi o carretti non potranno essere
scaricate direttamente contro le murature, ma dovranno depositarsi in vicinanza dell'opera per essere
riprese poi al momento della formazione dei suddetti rinterri.
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CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
Per tali movimenti di materie dovrà sempre provvedersi alla pilonatura delle materie stesse, da farsi
secondo le prescrizioni che verranno indicate dalla direzione dei lavori.
È vietato addossare terrapieni a murature di fresca costruzione.
Tutte le riparazioni o ricostruzioni che si rendessero necessarie per la mancata od imperfetta osservanza
delle prescrizioni del presente articolo, saranno a completo carico dell'Appaltatore. È obbligo
dell'Appaltatore, escluso qualsiasi compenso, di dare ai rilevati durante la loro costruzione, quelle
maggiori dimensioni richieste dall'assestamento delle terre, affinché all'epoca del collaudo i rilevati
eseguiti abbiano dimensioni non inferiori a quelle ordinate.
ART. 17
DEMOLIZIONI E RIMOZIONI
Tecnica operativa - Responsabilità
Prima di iniziare i lavori in argomento l'Appaltatore dovrà accertare con ogni cura la natura, lo stato ed
il sistema costruttivo delle opere da demolire, disfare o rimuovere, al fine di affrontare con tempestività ed
adeguatezza di mezzi ogni evenienza che possa comunque presentarsi.
Salvo diversa prescrizione, l'Appaltatore disporrà la tecnica più idonea, le opere provvisionali, i mezzi
d'opera, i macchinari e l'impiego del personale. Di conseguenza sia l'Amministrazione, che il personale
tutto di direzione e sorveglianza resteranno esclusi da ogni responsabilità, connessa all'esecuzione dei
lavori di che trattasi.
Disposizioni antinfortunistiche
Dovranno essere osservata, in fase esecutiva, le norme riportate nel D.P.R. 7 gennaio 1956, n.164
(Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni) e nel D.M. 2 settembre 1968.
Accorgimenti e protezioni
Prima di dare inizio alle demolizioni dovranno essere interrotte tutte le eventuali erogazioni, nonché gli
attacchi e gli sbocchi di qualunque genere; dovranno altresì essere vuotati tubi e serbatoi.
La zona dei lavori sarà opportunamente delimitata, i passaggi saranno ben individuati ed idoneamente
protetti; analoghe protezioni saranno adottate per tutte le zone (interne ed esterne al cantiere) che possano,
comunque, essere interessate da caduta di materiali.
Le strutture eventualmente pericolanti dovranno essere puntellate; tutti i vani di balconi, finestre, scale,
ballatoi, ascensori, ecc., dopo la demolizione di infissi e parapetti, dovranno essere sbarrati.
Le demolizioni avanzeranno tutte alla stessa quota, procedendo dall'alto verso il basso; particolare
attenzione, inoltre, dovrà porsi ad evitare che si creino zone di instabilità strutturale, anche se localizzate.
In questo caso, e specie nelle sospensioni di lavoro, si provvederà ad opportuno sbarramento.
Nella demolizione di murature è tassativamente vietato il lavoro degli operai sulle strutture da
demolire; questi dovranno servirsi di appositi ponteggi, indipendenti da dette strutture.
Salvo esplicita autorizzazione della Direzione (ferma restando nel caso la responsabilità
dell'Appaltatore) sarà vietato altresì l'uso di esplosivi nonché ogni intervento basato su azioni di
scalzamento al piede, ribaltamento per spinta o trazione.
Per l'attacco con taglio ossidrico od elettrico di parte rivestite con pitture al piombo, saranno adottate
opportune cautele contro i pericoli di avvelenamento da vapori di piombo a norma dell'art.8 della Legge
19 luglio 1961, n.706.
Allontanamento dei materiali
In fase di demolizione dovrà assolutamente evitarsi l'accumulo di materiali di risulta, sulle strutture da
demolire o sulle opere provvisionali, in misura tale che si verifichino sovraccarichi o spinte pericolose.
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Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
I materiali di demolizione dovranno perciò essere immediatamente allontanati, guidati mediante canali
o trasportati in basso con idonee apparecchiature e bagnati onde evitare il sollevamento di polvere.
Risulterà in ogni caso assolutamente vietato il getto dall'alto dei materiali.
Limiti di demolizione
Le demolizioni, i disfacimenti, le rimozioni dovranno essere limitate alle parti e dimensioni prescritte.
Ove per errore o per mancanza di cautele, puntellamenti ecc., tali interventi venissero estesi a parti non
dovute, l'Appaltatore sarà tenuto a proprie spese, senza alcun compenso, alla ricostruzione e al ripristino
delle stesse, ferma restando ogni responsabilità per eventuali danni.
Diritti dell'amministrazione
Tutti i materiali riutilizzabili, a giudizio insindacabile della direzione dei lavori, devono essere
opportunamente puliti, custoditi, trasportati ed ordinati nei luoghi di deposito che verranno indicati dalla
direzione stessa, usando cautele per non danneggiarli sia nella pulizia, sia nel trasporto, sia nei loro
assestamenti e per evitarne la dispersione.
Detti materiali restano tutti di proprietà della stazione appaltante, la quale potrà ordinare all'Appaltatore
di impiegarli in tutto od in parte nei lavori appaltati, ai sensi dell'art. 40 del vigente Capitolato generale,
con i prezzi indicati nell'elenco del presente Capitolato.
I materiali di scarto provenienti dalle demolizioni e rimozioni devono sempre dall'Appaltatore essere
trasportati fuori del cantiere nei punti indicati od alle pubbliche discariche.
Competerà all'Appaltatore l'onere della selezione, pulizia, trasporto ed immagazzinamento nei depositi
od accatastamento nelle aree che fisserà la Direzione, dei materiali utilizzabili ed il trasporto a rifiuto dei
materiali di scarto.
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CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
CAPITOLO 4
CALCESTRUZZO, ACCIAIO
ART.18
OPERE E STRUTTURE DI CALCESTRUZZO
1) Impasti di Conglomerato Cementizio
Gli impasti di conglomerato cementizio dovranno essere eseguiti in conformità di quanto previsto
nell'allegato 1 del Decreto Ministeriale 9.01.1996.
La distribuzione granulometrica degli inerti, il tipo di cemento e la consistenza dell'impasto, devono
essere adeguati alla particolare destinazione del getto ed al procedimento di posa in opera del
conglomerato.
Il quantitativo d'acqua deve essere il minimo necessario a consentire una buona lavorabilità del
conglomerato tenendo conto anche dell'acqua contenuta negli inerti.
Partendo dagli elementi già fissati il rapporto acqua-cemento, e quindi il dosaggio del cemento, dovrà
essere scelto in relazione alla resistenza richiesta per il conglomerato.
L'impiego degli additivi dovrà essere subordinato all'accertamento della assenza di ogni pericolo di
aggressività.
L'impasto deve essere fatto con mezzi idonei ed il dosaggio dei componenti eseguito con modalità atte
a garantire la costanza del proporzionamento previsto in sede di progetto.
Per i calcestruzzi preconfezionati si fa riferimento alla norma UNI 7163; essa precisa le condizioni per
l'ordinazione, la confezione, il trasporto e la consegna. Fissa inoltre le caratteristiche del prodotto soggetto
a garanzia da parte del produttore e le prove atte a verificarne la conformità.
2) Controlli sul Conglomerato Cementizio
Per i controlli sul conglomerato ci si atterrà a quanto previsto dall'allegato 2 del Decreto Ministeriale
9.01.1996.
Il conglomerato viene individuato tramite la resistenza caratteristica a compressione secondo quanto
specificato nel suddetto allegato 2 del Decreto Ministeriale 9.01.1996.
La resistenza caratteristica del conglomerato dovrà essere non inferiore a quella richiesta dal progetto.
Il controllo di qualità del conglomerato si articola nelle seguenti fasi: studio preliminare di
qualificazione, controllo di accettazione, prove complementari (vedere paragrafi 4,5 e 6 dell'allegato 2).
I prelievi dei campioni necessari per i controlli delle fasi suddette avverranno al momento della posa in
opera dei casseri, secondo le modalità previste nel paragrafo 3 del succitato allegato 2.
3) Norme di Esecuzione per il Cemento Armato Normale
Nella esecuzione delle opere di cemento armato normale l'Appaltatore dovrà attenersi alle norme
contenute nella legge n. 1086/1971 e nelle relative norme tecniche del Decreto Ministeriale 9.01.1996. In
particolare:
a) gli impasti devono essere preparati e trasportati in modo da escludere pericoli di segregazione dei
componenti o di prematuro inizio della presa al momento del getto.
Il getto deve essere convenientemente compatto; la superficie dei getti deve essere mantenuta umida
per almeno 5 giorni.
Non si deve mettere in opera il conglomerato a temperature minori di 0 °C, salvo il ricorso ad
opportune cautele;
b) le giunzioni delle barre in zona tesa, quando non siano evitabili, si devono realizzare possibilmente
nelle regioni di minor sollecitazione, in ogni caso devono essere opportunamente sfalsate.
Le giunzioni di cui sopra possono effettuarsi mediante:
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Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
- saldature eseguite in conformità delle norme in vigore sulle saldature;
- manicotto filettato;
- sovrapposizione calcolata in modo da assicurare l'ancoraggio di ciascuna barra. In ogni caso la
lunghezza di sovrapposizione in retto deve essere non minore di 40 volte il diametro e la prosecuzione di
ciascuna barra deve essere deviata verso la zona compressa. La distanza mutua (interferro) nella
sovrapposizione non deve superare 6 volte il diametro;
c) le barre piegate devono presentare, nelle piegature, un raccordo circolare di raggio non minore di 6
volte il diametro. Gli ancoraggi devono rispondere a quanto prescritto al punto 5.3.3 del Decreto
Ministeriale 9.01.1996. Per barre di acciaio incrudito a freddo le piegature non possono essere effettuate a
caldo;
d) la superficie dell'armatura resistente deve distare dalle facce esterne del conglomerato di 2 cm nel
caso di solette, setti e pareti, di almeno 3 cm nel caso di travi e pilastri, e 4 cm per le fondazioni. Copriferri
maggiori richiedono opportuni provvedimenti intesi ad evitare il distacco (per esempio reti).
Le superfici delle barre devono essere mutuamente distanziate in ogni direzione di almeno una volta
il diametro delle barre medesime e, in ogni caso, non meno di 2 cm. Si potrà derogare a quanto sopra
raggruppando le barre a coppie ed aumentando la mutua distanza minima tra le coppie ad almeno 4 cm.
Per le barre di sezione non circolare si deve considerare il diametro del cerchio circoscritto;
e) prima che venga effettuato il getto di conglomerato dovranno controllarsi il perfetto posizionamento
dei casseri, le condizioni di stabilità, nonché la pulizia delle pareti interne; per i pilastri in particolar modo
dovrà curarsi l'assoluta pulizia del fondo.
Le casseforme devono essere metalliche per le strutture da realizzarsi in cemento bianco e in genere
quando nel progetto è prevista la lavorazione faccia a vista;
f ) il disarmo deve avvenire per gradi ed in modo da evitare azioni dinamiche. Esso non deve inoltre
avvenire prima che la resistenza del conglomerato abbia raggiunto il valore necessario in relazione
all'impiego della struttura all'atto del disarmo, tenendo anche conto delle altre esigenze progettuali e
costruttive; la decisione è lasciata al giudizio del Direttore dei lavori.
g ) subito dopo il disarmo si dovrà provvedere all'occlusione di eventuali fori con malta antiritiro
nonché alla opportuna regolarizzazione delle superfici.
4) Norme di Esecuzione per il Cemento Armato Precompresso
Nella esecuzione delle opere di cemento armato precompresso l'Appaltatore dovrà attenersi alle
prescrizioni contenute nelle attuali norme tecniche del Decreto Ministeriale 9.01.1996. In particolare:
- il getto deve essere costipato per mezzo di vibratori ad ago od a lamina, ovvero con vibratori
esterni, facendo particolare attenzione a non deteriorare le guaine dei cavi;
- le superfici esterne dei cavi post-tesi devono distare dalla superficie del conglomerato non meno di
25 mm nei casi normali, e non meno di 35 mm in caso di strutture site all'esterno o in ambiente aggressivo.
Il ricoprimento delle armature pre-tese non deve essere inferiore a 15 mm o al diametro massimo
dell'inerte impiegato, e non meno di 25 mm in caso di strutture site all'esterno o in ambiente aggressivo;
- nel corso dell'operazione di posa si deve evitare, con particolare cura, di danneggiare l'acciaio con
intagli, pieghe, ecc.;
- si deve altresì prendere ogni precauzione per evitare che i fili subiscano danni di corrosione sia nei
depositi di approvvigionamento sia in opera, fino ultimazione della struttura. All'atto della messa in tiro si
debbono misurare contemporaneamente lo sforzo applicato e l'allungamento conseguito; i due lati
debbono essere confrontati tenendo presente la forma del diagramma sforzi allungamenti a scopo di
controllo delle perdite per attrito;
- per le operazioni di tiro, ci si atterrà a quanto previsto al punto 6.2.4.1 del succitato decreto
ministeriale;
- l'esecuzione delle guaine, le caratteristiche della malta, le modalità delle iniezioni devono
egualmente rispettare le suddette norme.
5) Casseforme, Armature, Centinature
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CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
Le casseforme e le relative armature di sostegno dovranno essere sufficientemente rigide per resistere,
senza apprezzabili deformazioni, al peso proprio della costruzione, ai carichi accidentali di lavoro ed alla
vibrazione o battitura del conglomerato.
Le superfici interne delle casseforme dovranno presentarsi lisce, pulite e senza incrostazioni di sorta.
Sarà ammesso l'uso di disarmanti; questi pero' non dovranno macchiare o danneggiare le superfici del
conglomerato.
I giunti delle casseforme saranno eseguiti in modo da evitare sbrodolamenti, non soltanto tra i singoli
elementi che costituiscono i pannelli, ma anche attraverso le giunzioni verticali ed orizzontali dei pannelli
stessi.
Nei casseri dei pilastri si lascerà uno sportello al piede per consentire la pulizia alla base che assicuri
un'efficace ripresa e continuità del getto.
Quando la portata delle membrature principali oltrepassasse i 6m verranno disposti opportuni
apparecchi di disarmo, dovrà curarsi, in ogni caso, che i cedimenti elastici, in ogni punto della struttura,
avvengano con simultaneità.
6) Responsabilità per le Opere in Calcestruzzo Armato e Calcestruzzo Armato Precompresso
Nella esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso l'Appaltatore dovrà attenersi
strettamente a tutte le disposizioni contenute nella legge 5-11-1971, n. 1086 e nelle relative norme
tecniche vigenti.
Tutti i lavori di cemento armato facenti parte dell'opera appaltata, saranno eseguiti in base ai calcoli di
stabilità accompagnati da disegni esecutivi e da una relazione, che dovranno essere redatti e firmati da un
tecnico abilitato iscritto all'Albo, e che l'Appaltatore dovrà presentare alla direzione dei lavori entro il
termine che gli verrà prescritto, attenendosi agli schemi e disegni facenti parte del progetto ed allegati al
contratto o alle norme che gli verranno impartite, a sua richiesta, all'atto della consegna dei lavori.
L'esame e verifica da parte della direzione dei lavori dei progetti delle varie strutture in cemento
armato non esonera in alcun modo l'Appaltatore e il progettista delle strutture dalle responsabilità loro
derivanti per legge e per le precise pattuizioni del contratto.
ART. 19
STRUTTURE IN ACCIAIO
1) Generalità.
Le strutture di acciaio dovranno essere progettate e costruite tenendo conto di quanto disposto dalla
legge 5-11-1971, n. 1086 "Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato,
normale e precompresso ed a struttura metallica", dalla legge 2-2-1974, n. 64 "Provvedimenti per le
costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche", dalle circolari e dai decreti ministeriali in
vigore attuativi delle leggi citate.
L'impresa sarà tenuta a presentare in tempo utile, prima dell'approvvigionamento dei materiali,
all'esame ed all'approvazione della direzione dei lavori:
a) gli elaborati progettuali esecutivi di cantiere, comprensivi dei disegni esecutivi di officina, sui quali
dovranno essere riportate anche le distinte da cui risultino: numero, qualità, dimensioni, grado di finitura e
peso teorici di ciascun elemento costituente la struttura, nonché la qualità degli acciai da impiegare;
b) tutte le indicazioni necessarie alla corretta impostazione delle strutture metalliche sulle opere di
fondazione.
I suddetti elaborati dovranno essere redatti a cura e spese dell'Appaltatore.
2) Collaudo Tecnologico dei Materiali
Ogni volta che i materiali destinati alla costruzione di strutture di acciaio pervengono dagli stabilimenti
per la successiva lavorazione, l'Impresa darà comunicazione alla direzione dei lavori specificando, per
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Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
ciascuna colata, la distinta dei pezzi ed il relativo peso, la destinazione costruttiva e la documentazione di
accompagnamento della ferriera costituita da:
- attestato di controllo;
- dichiarazione che il prodotto è "qualificato" secondo le norme vigenti.
La direzione dei lavori si riserva la facoltà di prelevare campioni di prodotto qualificato da sottoporre a
prova presso laboratori di sua scelta ogni volta che lo ritenga opportuno, per verificarne la rispondenza
alle norme di accettazione ed ai requisiti di progetto. Per i prodotti non qualificati la direzione dei lavori
deve effettuare presso laboratori ufficiali tutte le prove meccaniche e chimiche in numero atto a fornire
idonea conoscenza delle proprietà di ogni lotto di fornitura. Tutti gli oneri relativi alle prove sono a carico
dell'Impresa.
Le prove e le modalità di esecuzione sono quelle prescritte dal decreto ministeriale 27-7-1985 e
successivi aggiornamenti ed altri eventuali a seconda del tipo di metallo in esame.
3) Controlli in Corso di Lavorazione
L'Impresa dovrà essere in grado di individuare e documentare in ogni momento la provenienza dei
materiali impiegati nelle lavorazioni e di risalire ai corrispondenti certificati di qualificazione, dei quali
dovrà esibire la copia a richiesta della direzione dei lavori.
Alla direzione dei lavori è riservata comunque la facoltà di eseguire in ogni momento della lavorazione
tutti i controlli che riterrà opportuni per accertare che i materiali impiegati siano quelli certificati, che le
strutture siano conformi ai disegni di progetto e che le stesse siano eseguite a perfetta regola d'arte.
Ogni volta che le strutture metalliche lavorate si rendono pronte per il collaudo l'impresa informerà la
direzione dei lavori, la quale darà risposta entro 8 giorni fissando la data del collaudo in contraddittorio,
oppure autorizzando la spedizione delle strutture stesse in cantiere.
4) Montaggio
Il montaggio in opera di tutte le strutture costituenti ciascun manufatto sarà effettuato in conformità a
quanto, a tale riguardo, è previsto nella relazione di calcolo.
Durante il carico, il trasporto, lo scarico, il deposito ed il montaggio, si dovrà porre la massima cura per
evitare che le strutture vengano sovrasollecitate o deformate.
Le parti a contatto con funi, catene od altri organi di sollevamento saranno opportunamente protette.
Il montaggio sarà eseguito in modo che la struttura raggiunga la configurazione geometrica di progetto,
nel rispetto dello stato di sollecitazione previsto nel progetto medesimo.
In particolare, per quanto riguarda le strutture a travata, si dovrà controllare che la controfreccia ed il
posizionamento sugli apparecchi di appoggio siano conformi alle indicazioni di progetto, rispettando le
tolleranze previste.
La stabilità delle strutture dovrà essere assicurata durante tutte le fasi costruttive e la rimozione dei
collegamenti provvisori e di altri dispositivi ausiliari dovrà essere fatta solo quando essi risulteranno
staticamente superflui.
Nei collegamenti con bulloni si dovrà procedere alla alesatura di quei fori che non risultino centrati e
nei quali i bulloni previsti in progetto non entrino liberamente. Se il diametro del foro alesato risulta
superiore al diametro sopracitato, si dovrà procedere alla sostituzione del bullone con uno di diametro
superiore.
È ammesso il serraggio dei bulloni con chiave pneumatica purché questo venga controllato con chiave
dinamometrica, la cui taratura dovrà risultare da certificato rilasciato da laboratorio ufficiale in data non
anteriore ad un mese.
Per le unioni con bulloni, l'impresa effettuerà, alla presenza della direzione dei lavori, un controllo di
serraggio su un numero adeguato di bulloni.
L'assemblaggio ed il montaggio in opera delle strutture dovrà essere effettuato senza che venga
interrotto il traffico di cantiere sulla eventuale sottostante sede stradale salvo brevi interruzioni durante le
operazioni di sollevamento, da concordare con la direzione dei lavori.
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CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
Nella progettazione e nell'impiego delle attrezzature di montaggio, l'impresa è tenuta a rispettare le
norme, le prescrizioni ed i vincoli che eventualmente venissero imposti da Enti, Uffici e persone
responsabili riguardo alla zona interessata, ed in particolare:
- per l'ingombro degli alvei dei corsi d'acqua;
- per le sagome da lasciare libere nei sovrappassi o sottopassi di strade, autostrade, ferrovie, tranvie,
ecc.;
- per le interferenze con servizi di soprasuolo e di sottosuolo.
5) Prove di Carico e Collaudo Statico
Prima di sottoporre le strutture di acciaio alle prove di carico, dopo la loro ultimazione in opera e di
regola, prima che siano applicate le ultime mani di vernice, quando prevista, verrà eseguita da parte della
direzione dei lavori una accurata visita preliminare di tutte le membrature per constatare che le strutture
siano state eseguite in conformità ai relativi disegni di progetto, alle buone regole d'arte ed a tutte le
prescrizioni di contratto.
Ove nulla osti, si procederà quindi alle prove di carico ed al collaudo statico delle strutture; operazioni
che verranno condotte, a cura e spese dell'impresa, secondo le prescrizioni contenute nei decreti
ministeriali, emanati in applicazione della legge 5-11-1971 n. 1086/1971.
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Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
CAPITOLO 5
PAVIMENTI
ART. 20
ESECUZIONE DELLE PAVIMENTAZIONI
Si intende per pavimentazione un sistema edilizio avente quale scopo quello di consentire o migliorare
il transito e la resistenza alle sollecitazioni in determinate condizioni di uso.
Esse si intendono convenzionalmente suddivise nelle seguenti categorie:
- pavimentazioni su strato portante;
- pavimentazioni su terreno (cioè dove la funzione di strato portante del sistema di pavimentazione è
svolta dal terreno).
Quando non è diversamente descritto negli altri documenti progettuali (o quando questi non sono
sufficientemente dettagliati) si intende che ciascuna delle categorie sopracitate sarà composta dai seguenti
strati funzionali (Costruttivamente uno strato può assolvere una o più funzioni).
a) La pavimentazione su strato portante avrà quali elementi o strati fondamentali:
1) lo strato portante, con la funzione di resistenza alle sollecitazioni meccaniche dovute ai carichi
permanenti o di esercizio;
2) lo strato di scorrimento, con la funzione di compensare e rendere compatibili gli eventuali
scorrimenti differenziali tra strati contigui;
3) lo strato ripartitore, con funzione di trasmettere allo strato portante le sollecitazioni meccaniche
impresse dai carichi esterni qualora gli strati costituenti la pavimentazione abbiano comportamenti
meccanici sensibilmente differenziati;
4) lo strato di collegamento, con funzione di ancorare il rivestimento allo strato ripartitore (o portante);
5) lo strato di rivestimento con compiti estetici e di resistenza alle sollecitazioni meccaniche, chimiche,
ecc.
A seconda delle condizioni di utilizzo e delle sollecitazioni previste i seguenti strati possono diventare
fondamentali;
6) strato di impermeabilizzante con funzione di dare alla pavimentazione una prefissata impermeabilità
ai liquidi dai vapori;
7) strato di isolamento termico con funzione di portare la pavimentazione ad un prefissato isolamento
termico;
8) strato di isolamento acustico con la funzione di portare la pavimentazione ad un prefissato
isolamento acustico;
9) strato di compensazione con funzione di compensare quote, le pendenze, gli errori di planarità ed
eventualmente incorporare impianti (questo strato frequentemente ha anche funzione di strato di
collegamento).
b) La pavimentazione su terreno avrà quali elementi o strati funzionali:
1) il terreno (suolo) con funzione di resistere alle sollecitazioni meccaniche trasmesse dalla
pavimentazione;
2) strato impermeabilizzante (o drenante);
3) il ripartitore;
4) strato di compensazione e/o pendenza;
5) il rivestimento.
A seconda delle condizioni di utilizzo e delle sollecitazioni previste, altri strati complementari possono
essere previsti.
22
CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
Per la pavimentazione su strato portante sarà effettuata la realizzazione degli strati utilizzando i
materiali indicati nel progetto; ove non sia specificato in dettaglio nel progetto od a suo complemento si
rispetteranno le prescrizioni seguenti.
1) Per lo strato portante a seconda della soluzione costruttiva adottata si farà riferimento alle prescrizioni
già date nel presente capitolato sulle strutture di calcestruzzo, strutture metalliche, sulle strutture miste
acciaio e calcestruzzo, sulle strutture di legno, ecc.
2) Per lo strato di scorrimento, a seconda della soluzione costruttiva adottata, si farà riferimento alle
prescrizioni già date per i prodotti quali la sabbia, membrane a base sintetica o bituminosa, fogli di
carta o cartone, geotessili o pannelli di fibre, di vetro o roccia.
Durante la realizzazione si curerà la continuità dello strato, la corretta sovrapposizione o realizzazione
dei giunti e l'esecuzione dei bordi, risvolti, ecc.
3) Per lo strato ripartitore, a seconda della soluzione costruttiva adottata, si farà riferimento alle
prescrizioni già date per i prodotti quali calcestruzzi armati o non, malte cementizie, lastre
prefabbricate di calcestruzzo armato o non, lastre o pannelli a base di legno.
Durante la realizzazione si curerà, oltre alla corretta esecuzione dello strato in quanto a continuità e
spessore, la realizzazione di giunti e bordi e dei punti di interferenza con elementi verticali o con
passaggi di elementi impiantistici in modo da evitare azioni meccaniche localizzate od incompatibilità
chimico fisiche.
Sarà infine curato che la superficie finale abbia caratteristiche di planarità, rugosità, ecc. adeguate per lo
strato successivo.
4) Per lo strato di collegamento, a seconda della soluzione costruttiva adottata, si farà riferimento alle
prescrizioni già date per i prodotti quali malte, adesivi organici e/o con base cementizia e, nei casi
particolari, alle prescrizioni del produttore per elementi di fissaggio, meccanici od altro tipo.
Durante la realizzazione si curerà la uniforme e corretta distribuzione del prodotto con riferimento agli
spessori e/o quantità consigliate dal produttore in modo da evitare eccesso da rifiuto od insufficienza
che può provocare scarsa resistenza od adesione. Si verificherà inoltre che la posa avvenga con gli
strumenti e nelle condizioni ambientali (temperatura, umidità) e preparazione dei supporti suggeriti dal
produttore.
5) Per lo strato di rivestimento a seconda della soluzione costruttiva adottata si farà riferimento alle
prescrizioni già date nell'articolo sui prodotti per pavimentazioni.
Durante la fase di posa si curerà la corretta esecuzione degli eventuali motivi ornamentali, la posa degli
elementi di completamento e/o accessori, la corretta esecuzione dei giunti, delle zone di interferenza
(bordi, elementi verticali, ecc.) nonché le caratteristiche di planarità o comunque delle conformazioni
superficiali rispetto alle prescrizioni di progetto, nonché le condizioni ambientali di posa ed i tempi di
maturazione.
6) Per lo strato di impermeabilizzazione, a seconda che abbia funzione di tenuta all'acqua, barriera o
schermo al vapore, valgono le indicazioni fornite per questi strati all'articolo sulle coperture continue.
7) Per lo strato di isolamento termico valgono le indicazioni fornite per questo strato all'articolo sulle
coperture piane.
8) Per lo strato di isolamento acustico, a seconda della soluzione costruttiva adottata, si farà riferimento
per i prodotti alle prescrizioni già date nell'apposito articolo.
Durante la fase di posa in opera si curerà il rispetto delle indicazioni progettuali e comunque la continuità
dello strato con la corretta realizzazione dei giunti/sovrapposizioni, la realizzazione accurata dei
risvolti ai bordi e nei punti di interferenza con elementi verticali (nel caso di pavimento cosiddetto
galleggiante i risvolti dovranno contenere tutti gli strati sovrastanti). Sarà verificato, nei casi
dell'utilizzo di supporti di gomma, sughero, ecc., il corretto posizionamento di questi elementi ed i
problemi di compatibilità meccanica, chimica, ecc., con lo strato sottostante e sovrastante.
9) Per lo strato di compensazione delle quote valgono le prescrizioni date per lo strato di collegamento
(per gli strati sottili) e/o per lo strato ripartitore (per gli spessori maggiori di 20 mm).
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AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU”
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
Per le pavimentazioni su terreno, la realizzazione degli strati sarà effettuata utilizzando i materiali
indicati nel progetto, ove non sia specificato in dettaglio nel progetto od a suo complemento si
rispetteranno le prescrizioni seguenti.
1) Per lo strato costituito dal terreno si provvederà alle operazioni di asportazione dei vegetali e dello
strato contenente le loro radici o comunque ricco di sostanze organiche. Sulla base delle sue
caratteristiche di portanza, limite liquido, plasticità, massa volumica, ecc. si procederà alle operazioni
di costipamento con opportuni mezzi meccanici, alla formazione di eventuale correzione e/o
sostituzione (trattamento) dello strato superiore per conferirgli adeguate caratteristiche meccaniche, di
comportamento all'acqua, ecc. In caso di dubbio o contestazione si farà riferimento alla norma UNI
8381 e/o alle norme CNR sulle costruzioni stradali.
2) Per lo strato impermeabilizzante o drenante (Questo strato assolve quasi sempre anche funzione di
strato di separazione e/o scorrimento.) si farà riferimento alle prescrizioni già fornite per i materiali
quali sabbia, ghiaia, pietrisco, ecc. indicate nella norma UNI 8381 per le massicciate (o alle norme
CNR sulle costruzioni stradali) ed alle norme UNI e/o CNR per i tessuti nontessuti (geotessili). Per
l'esecuzione dello strato si adotteranno opportuni dosaggi granulometrici di sabbia, ghiaia e pietrisco in
modo da conferire allo strato resistenza meccanica, resistenza al gelo, limite di plasticità adeguati. Per
gli strati realizzati con geotessili si curerà la continuità dello strato, la sua consistenza e la corretta
esecuzione dei bordi e dei punti di incontro con opere di raccolta delle acque, strutture verticali, ecc.
In caso di dubbio o contestazione si farà riferimento alla UNI 8381 e/o alle norme CNR sulle
costruzioni stradali.
3) Per lo strato ripartitore dei carichi si farà riferimento alle prescrizioni contenute sia per i materiali sia
per la loro realizzazione con misti cementati, solette di calcestruzzo, conglomerati bituminosi alle
prescrizioni della UNI 8381 e/o alle norme CNR sulle costruzioni stradali. In generale si curerà la
corretta esecuzione degli spessori, la continuità degli strati, la realizzazione dei giunti dei bordi e dei
punti particolari.
4) Per lo strato di compensazione e/o pendenza valgono le indicazioni fornite per lo strato ripartitore; è
ammesso che esso sia eseguito anche successivamente allo strato ripartitore purché sia utilizzato
materiale identico o comunque compatibile e siano evitati fenomeni di incompatibilità fisica o chimica
o comunque scarsa aderenza dovuta ai tempi di presa, maturazione e/o alle condizioni climatiche al
momento dell'esecuzione.
5) Per lo strato di rivestimento valgono le indicazioni fornite nell'articolo sui prodotti per pavimentazione
(conglomerati bituminosi, massetti calcestruzzo, pietre, ecc.). Durante l'esecuzione si curerà, a seconda
della soluzione costruttiva prescritta dal progetto, le indicazioni fornite dal progetto stesso e comunque
si curerà in particolare, la continuità e regolarità dello strato (planarità, deformazioni locali, pendenze,
ecc.), l'esecuzione dei bordi e dei punti particolari. Si curerà inoltre l'impiego di criteri e macchine
secondo le istruzioni del produttore del materiale ed il rispetto delle condizioni climatiche e di
sicurezza e dei tempi di presa e maturazione.
Il Direttore dei lavori per la realizzazione delle coperture piane opererà come segue.
a) Nel corso dell'esecuzione dei lavori (con riferimento ai tempi ed alle procedure) verificherà via via che
i materiali impiegati e le tecniche di posa siano effettivamente quelle prescritte ed inoltre, almeno per
gli strati più significativi, verificherà che il risultato finale sia coerente con le prescrizioni di progetto e
comunque con la funzione che è attribuita all'elemento o strato realizzato. In particolare verificherà: il
collegamento tra gli strati; la realizzazione dei giunti/sovrapposizioni per gli strati realizzati con
pannelli, fogli ed in genere con prodotti preformati; la esecuzione accurata dei bordi e dei punti
particolari. Ove sono richieste lavorazioni in sito verificherà con semplici metodi da cantiere:
1) le resistenze meccaniche (portate, punzonamenti, resistenze a flessione);
2) adesioni fra strati (o quando richiesto l'esistenza di completa separazione);
3) tenute all'acqua, all'umidità, ecc.
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CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
b) A conclusione dell'opera eseguirà prove (anche solo localizzate) di funzionamento formando battenti di
acqua, condizioni di carico, di punzonamento, ecc. che siano significativi delle ipotesi previste dal
progetto o dalla realtà.
Avrà cura di far aggiornare e raccogliere i disegni costruttivi unitamente alla descrizione e/o schede
tecniche dei prodotti impiegati (specialmente quelli non visibili ad opera ultimata) e le prescrizioni
attinenti la successiva manutenzione.
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Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
CAPITOLO 6
IMPIANTISTICA
ART. 21
ELETTROPOMPE SOMMERGIBILI E DA DRENAGGIO
Sono elettropompe studiate espressamente per il sollevamento di acque di scarichi civili in stazioni di
sollevamento.fognario.
L'apparecchiatura installata dovrà avere un contenuto di componenti e di tecnologia superiori a quanto
specificato nell’elenco prezzi, purché rispondente al capitolato.
Il prodotto dovrà essere conforme a quanto prescritto nelle Direttive 98/37/CE, 89/336/CEE, 72/23 CEE e
successive modifiche ed aggiunte. Il prodotto dovrà essere collaudato secondo le ISO 2548 – ISO 3555 e
la nuova ISO 9906 che le comprende entrambe. I componenti del prodotto dovranno rispettare le segunti
norme:
Cavo elettrico di alimentazione
Caratteristiche costruttive secondo le Norme CEI 20 – 19 e marchio IMQ.
Valvola di ritegno a sfera mobile
Flangiata e forata secondo norme UNI EN 1092-1.
Saracinesca cuneo gommato
Flangiata e forata secondo norme UNI EN 1092-1 e pressioni nominali di prova a norma UNI 1284.
Collettore di mandata
Con anima in ghisa a norma UNI EN 1092-1.
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CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
CAPITOLO 7
DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI L'APPALTO
E MODO DI VALUTARE I LAVORI
ART 22
TRATTAMENTO DEI LAVORATORI
Ai sensi dell'art. 18, 7° comma della 19 marzo 1990, n. 55, l'Impresa è tenuta ad osservare
integralmente, nei riguardi dei lavoratori dipendenti, il trattamento economico e normativo stabilito dai
contratti collettivi nazionale e territoriale in vigore per il settore e per la zona nella quale si svolgono i
lavori, anche se l'Impresa non è aderente alle associazioni che hanno stipulato i suddetti contratti; è,
altresì, responsabile in solido dell'osservanza delle norme anzidette da parte dei subappaltatori nei
confronti dei loro dipendenti per le prestazioni rese nell'ambito del subappalto. L'Impresa e, per suo
tramite, le imprese subappaltatrici trasmettono all'Amministrazione prima dell'inizio dei lavori la
documentazione di avvenuta denunzia agli enti previdenziali, inclusa la Cassa edile, assicurativi ed
antinfortunistici, nonché copia del piano di sicurezza di cui al comma 8 dello stesso art. 18. L'Impresa e,
suo tramite, le imprese subappaltatrici trasmettono periodicamente all'Amministrazione copia dei
versamenti contributivi, previdenziali, assicurativi nonché di quelli dovuti agli organismi paritetici previsti
dalla contrattazione collettiva.
Ai sensi dell'art. 9, 1° comma del D.P.C.M. 10 gennaio 1991, n. 55, la suddetta documentazione di
avvenuta denunzia agli enti previdenziali - inclusa la Cassa edile - assicurativi ed infortunistici deve essere
presentata prima dell'inizio dei lavori e comunque entro trenta giorni dalla data del verbale di consegna.
Ai sensi dell'art. 9, 2° comma del D.P.C.M. 10 GENNAIO 1991, N. 55, la trasmissione delle copie dei
versamenti contributivi, previdenziali ed assicurativi, nonché di quelli dovuti agli organismi paritetici
previsti dalla contrattazione collettiva, dovrà essere effettuata con cadenza quadrimestrale. Il Direttore dei
lavori ha, tuttavia, facoltà di procedere alla verifica di tali versamenti in sede di emissione dei certificati di
pagamento.
ART. 23
NORME PER LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEI LAVORI
Le norme di misurazione per la contabilizzazione saranno le seguenti:
1) Scavi in Genere
Oltre che per gli obblighi particolari emergenti dal presente articolo, con i prezzi di elenco per gli scavi
in genere l'Appaltatore si deve ritenere compensato per tutti gli oneri che esso dovrà incontrare:
- per taglio di piante, estirpazione di ceppaie, radici, ecc.;
- per il taglio e lo scavo con qualsiasi mezzo delle materie sia asciutte che bagnate, di qualsiasi
consistenza ed anche in presenza d'acqua;
- per paleggi, innalzamento, carico, trasporto e scarico a rinterro od a rifiuto entro i limiti previsti in
elenco prezzi, sistemazione delle materie di rifiuto, deposito provvisorio e successiva ripresa;
- per la regolazione delle scarpate o pareti, per lo spianamento del fondo, per la formazione di gradoni,
attorno e sopra le condotte di acqua od altre condotte in genere, e sopra le fognature o drenaggi
secondo le sagome definitive di progetto;
- per puntellature, sbadacchiature ed armature di qualsiasi importanza e genere secondo tutte le
prescrizioni contenute nel presente capitolato, compresi le composizioni, scomposizioni, estrazioni ed
allontanamento, nonché sfridi, deterioramenti, perdite parziali o totali del legname o dei ferri;
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- per impalcature ponti e costruzioni provvisorie, occorrenti sia per il trasporto delle materie di scavo e
sia per la formazione di rilevati, per passaggi, attraversamenti, ecc.;
- per ogni altra spesa necessaria per l'esecuzione completa degli scavi.
La misurazione degli scavi verrà effettuata nei seguenti modi:
- il volume degli scavi di sbancamento verrà determinato con il metodo delle sezioni ragguagliate in base
ai rilevamenti eseguiti in contraddittorio con l'Appaltatore, prima e dopo i relativi lavori;
- gli scavi di fondazione saranno computati per un volume uguale a quello risultante dal prodotto della
base di fondazione per la sua profondità sotto il piano degli scavi di sbancamento, ovvero del terreno
naturale quando detto scavo di sbancamento non viene effettuato.
Al volume così calcolato si applicheranno i vari prezzi fissati nell'elenco per tali scavi; vale a dire che
essi saranno valutati sempre come eseguiti a pareti verticali ritenendosi già compreso e compensato con il
prezzo unitario di elenco ogni maggiore scavo.
Tuttavia per gli scavi di fondazione da eseguire con l'impiego di casseri, paratie o simili strutture, sarà
incluso nel volume di scavo per fondazione anche lo spazio occupato dalle strutture stesse.
I prezzi di elenco, relativi agli scavi di fondazione, sono applicabili unicamente e rispettivamente ai
volumi di scavo compresi fra piani orizzontali consecutivi, stabiliti per diverse profondità, nello stesso
elenco dei prezzi. Pertanto la valutazione dello scavo risulterà definita per ciascuna zona, dal volume
ricadente nella zona stessa e dall'applicazione ad esso del relativo prezzo di elenco.
2) Rilevati e Rinterri
Il volume dei rilevati sarà determinato con il metodo delle sezioni ragguagliate, in base a rilevamenti
eseguiti come per gli scavi di sbancamento. I rinterri di cavi a sezione ristretta saranno valutati a metro
cubo per il loro volume effettivo misurato in opera. Nei prezzi di elenco sono previsti tutti gli oneri per il
trasporto dei terreni da qualsiasi distanza e per gli eventuali indennizzi a cave di prestito.
3) Calcestruzzi
I calcestruzzi per fondazioni, murature, volte, ecc., e le strutture costituite da getto in opera, saranno in
genere pagati a metro cubo e misurati in opera in base alle dimensioni prescritte, esclusa quindi ogni
eccedenza, ancorché inevitabile, dipendente dalla forma degli scavi aperti e dal modo di esecuzione dei
lavori. Nei relativi prezzi, oltre agli oneri delle murature in genere, si intendono compensati tutti gli oneri
specificati nelle norme sui materiali e sui modi di esecuzione.
4) Conglomerato Cementizio Armato
Il conglomerato per opere in cemento armato di qualsiasi natura e spessore sarà valutato per il suo
volume effettivo, senza detrazione del volume del ferro che verrà pagato a parte.
Quando trattasi di elementi a carattere ornamentale gettati fuori opera (pietra artificiale), la misurazione
verrà effettuata in ragione del minimo parallelepipedo retto a base rettangolare circoscrivibile a ciascun
pezzo, e nel relativo prezzo si deve intendere compreso, oltre che il costo dell'armatura metallica, tutti gli
oneri specificati nelle norme sui materiali e sui modi di esecuzione, nonché la posa in opera, sempreché
non sia pagata a parte.
I casseri, le casseforme e le relative armature di sostegno, se non comprese nei prezzi di elenco del
conglomerato cementizio, saranno computati separatamente con i relativi prezzi di elenco. Pertanto, per il
compenso di tali opere, bisognerà attenersi a quanto previsto nell'Elenco dei Prezzi Unitari.
Nei prezzi del conglomerato sono inoltre compresi tutti gli oneri derivanti dalla formazione di palchi
provvisori di servizio, dall'innalzamento dei materiali, qualunque sia l'altezza alla quale l'opera di cemento
armato dovrà essere eseguita, nonché per il getto e la vibratura.
Il ferro tondo per armature di opere di cemento armato di qualsiasi tipo nonché la rete elettrosaldata
sarà valutato secondo il peso effettivo; nel prezzo oltre alla lavorazione e lo sfrido è compreso l'onere della
legatura dei singoli elementi e la posa in opera dell'armatura stessa.
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CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
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5) Vespai
Nei prezzi dei vespai è compreso ogni onere per la fornitura di materiali e posa in opera come
prescritto nelle norme sui modi di esecuzione. La valutazione sarà effettuata al metro cubo di materiali in
opera.
6) Opere di Assistenza agli Impianti
Le opere e gli oneri di assistenza di tutti gli impianti compensano e comprendono le seguenti
prestazioni:
- scarico dagli automezzi, collocazione in loco compreso il tiro in alto ai vari piani e sistemazione in
magazzino di tutti i materiali pertinenti agli impianti;
- apertura e chiusura di tracce, predisposizione e formazione di fori ed asole su murature e strutture di
calcestruzzo armato;
- muratura di scatole, cassette, sportelli, controtelai di bocchette, serrande e griglie, guide e porte
ascensori;
- fissaggio di apparecchiature in genere ai relativi basamenti e supporti;
- formazione di basamenti di calcestruzzo o muratura e, ove richiesto, la interposizione di strato isolante,
baggioli, ancoraggi di fondazione e nicchie;
- manovalanza e mezzi d'opera in aiuto ai montatori per la movimentazione inerente alla posa in opera di
quei materiali che per il loro peso e/o volume esigono tali prestazioni;
- i materiali di consumo ed i mezzi d'opera occorrenti per le prestazioni di cui sopra;
- il trasporto alla discarica dei materiali di risulta delle lavorazioni;
- scavi e rinterri relativi a tubazioni od apparecchiature poste interrate;
- ponteggi di servizio interni ed esterni;
- le opere e gli oneri di assistenza agli impianti dovranno essere calcolate in ore lavoro sulla base della
categoria della mano d'opera impiegata e della quantità di materiali necessari e riferiti a ciascun gruppo
di lavoro.
7) Manodopera
Gli operai per i lavori in economia dovranno essere idonei al lavoro per il quale sono richiesti e
dovranno essere provvisti dei necessari attrezzi.
L'Appaltatore è obbligato, senza compenso alcuno, a sostituire tutti quegli operai che non riescano di
gradimento alla direzione dei lavori.
Circa le prestazioni di mano d'opera saranno osservate le disposizioni e convenzioni stabilite dalle
leggi e dai contratti collettivi di lavoro, stipulati e convalidati a norma delle leggi sulla disciplina giuridica
dei rapporti collettivi.
Nell'esecuzione dei lavori che formano oggetto del presente appalto, l'Impresa si obbliga ad applicare
integralmente tutte le norme contenute nel contratto collettivo nazionale di lavoro per gli operai dipendenti
dalle aziende industriali edili ed affini e negli accordi locali integrativi dello stesso, in vigore per il tempo
e nella località in cui si svolgono i lavori anzidetti.
L'Impresa si obbliga altresì ad applicare il contratto e gli accordi medesimi anche dopo la scadenza e
fino alla sostituzione e, se cooperative, anche nei rapporti con i soci.
I suddetti obblighi vincolano l'Impresa anche se non sia aderente alle associazioni stipulanti o receda
da esse e indipendentemente dalla natura industriale della stessa e da ogni altra sua qualificazione
giuridica, economica o sindacale.
L'Impresa è responsabile in rapporto alla Stazione appaltante dell'osservanza delle norme anzidette da
parte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei rispettivi loro dipendenti, anche nei casi in cui il
contratto collettivo non disciplini l'ipotesi del subappalto.
Il fatto che il subappalto sia o non sia stato autorizzato, non esime l'Impresa dalla responsabilità di cui
al comma precedente e ciò senza pregiudizio degli altri diritti della Stazione appaltante.
Non sono, in ogni caso, considerati subappalti le commesse date dall'Impresa ad altre imprese:
a) per la fornitura di materiali;
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Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
b) per la fornitura anche in opera di manufatti ed impianti speciali che si eseguono a mezzo di Ditte
specializzate.
In caso di inottemperanza agli obblighi precisati nel presente articolo, accertata dalla Stazione
appaltante o ad essa segnalata dall'Ispettorato del Lavoro, la Stazione appaltante medesima comunicherà
all'Impresa e, se nel caso, anche all'Ispettorato suddetto, l'inadempienza accertata e procederà ad una
detrazione del 20% sui pagamenti in acconto, se i lavori sono in corso di esecuzione, ovvero alla
sospensione del pagamento del saldo, se i lavori sono stati ultimati, destinando le somme così accantonate
a garanzia dell'adempimento degli obblighi di cui sopra.
Il pagamento all'Impresa delle somme accantonate non sarà effettuato sino a quando dall'Ispettorato del
Lavoro non sia stato accertato che gli obblighi predetti sono stati integralmente adempiuti.
Per le detrazioni e sospensione dei pagamenti di cui sopra, l'Impresa non può opporre eccezioni alla
Stazione appaltante, né ha titolo al risarcimento di danni.
8) Noleggi
Le macchine e gli attrezzi dati a noleggio debbono essere in perfetto stato di servibilità e provvisti di
tutti gli accessori necessari per il loro regolare funzionamento. Sono a carico esclusivo dell'Appaltatore la
manutenzione degli attrezzi e delle macchine.
Il prezzo comprende gli oneri relativi alla mano d'opera, al combustibile, ai lubrificanti, ai materiali di
consumo, all'energia elettrica ed a tutto quanto occorre per il funzionamento delle macchine.
Con i prezzi di noleggio delle motopompe oltre la pompa sono compensati il motore, o la motrice, il
gassogeno, e la caldaia, la linea per il trasporto dell'energia elettrica ed, ove occorra, anche il
trasformatore.
I prezzi di noleggio di meccanismi in genere si intendono corrisposti per tutto il tempo durante il quale
i meccanismi rimangono a piè d'opera a disposizione dell'Amministrazione e cioè anche per le ore in cui i
meccanismi stessi non funzionano, applicandosi il prezzo stabilito per meccanismi in funzione soltanto
alle ore in cui essi sono in attività di lavoro; quello relativo a meccanismi in riposo in ogni altra
condizione di cose anche per tutto il tempo impiegato per riscaldare la caldaia e per portare a regime i
meccanismi.
Nel prezzo del noleggio sono compresi e compensati gli oneri e tutte le spese per il trasporto a piè
d'opera, montaggio, smontaggio ed allontanamento dei detti meccanismi.
Per il noleggio dei carri e degli autocarri il prezzo verrà corrisposto soltanto per le ore di effettivo
lavoro rimanendo escluso ogni compenso per qualsiasi altra causa o perditempo.
9) Trasporti
Con i prezzi dei trasporti si intende compensata anche la spesa per i materiali di consumo, la mano
d'opera del conducente, e ogni altra spesa occorrente.
I mezzi di trasporto per i lavori in economia debbono essere forniti in pieno stato di efficienza e
corrispondere alle prescritte caratteristiche.
La valutazione delle materie da trasportare è fatta a seconda dei casi, a volume od a peso con
riferimento alla distanza.
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CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
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ART. 24
CARATTERISTICHE TECNICHE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
REQUISITI DI RISPONDENZA A NORME, LEGGI E REGOLAMENTI
Le caratteristiche degli impianti stessi, nonché dei loro componenti, devono corrispondere alle norme
di legge e di regolamento vigenti alla data di presentazione dell’offerta ed, in particolare, essere
conformi:
-
alle prescrizioni delle norme CEI;
alle prescrizioni dell'Azienda locale distributrice dell'energia elettrica;
alle prescrizioni dei VV.F. e delle autorità locali.
DATI DI PROGETTO
Nella progettazione, oltre ai disegni forniti dall'Amministrazione, dove saranno indicate le destinazioni
d'uso dei vari ambienti, dovranno essere presi in considerazione i seguenti dati:
tensione di alimentazione: 230/400 V
sistema di distribuzione: TN-C/TN-S
PRESCRIZIONI RIGUARDANTI I CIRCUITI
Cavi e conduttori:
a)
isolamento dei cavi:
i cavi utilizzati nei sistemi di prima categoria devono essere adatti a tensione nominale verso terra e
tensione nominale (Uo/U) non inferiori a 450/750V (simbolo di designazione 07). Quelli utilizzati nei
circuiti di segnalazione e comando devono essere adatti a tensioni nominali non inferiori a 300/500V
(simbolo di designazione 05). Questi ultimi, se posati nello stesso tubo, condotto o canale, con cavi
previsti con tensioni nominali superiori, devono essere adatti alla tensione nominale maggiore;
b) colori distintivi dei cavi:
i conduttori impiegati nell'esecuzione degli impianti devono essere contraddistinti dalle colorazioni
previste dalle vigenti tabelle di unificazione CEI-UNEL 00722-74 e 00712. In particolare, i conduttori di
neutro e protezione devono essere contraddistinti, rispettivamente ed esclusivamente, con il colore blu
chiaro e con il bicolore giallo-verde. I conduttori di fase devono essere contraddistinti in modo univoco
per tutto l'impianto dai colori: nero, grigio (cenere) e marrone;
c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse:
le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza dei circuiti
(affinché la caduta di tensione non superi il valore del 4% della tensione a vuoto), devono essere scelte tra
quelle unificate. In ogni caso non devono essere superati i valori delle portate di corrente ammesse, per i
diversi tipi di conduttori, dalle tabelle di unificazione CEI-UNEL 35024-70 e 35023-70.
Indipendentemente dai valori ricavati con le presenti indicazioni, le sezioni minime dei conduttori di
rame ammesse sono:
0,75 mm2 , per circuiti di segnalazione e telecomando;
1,5 mm2 , per illuminazione di base, derivazione per prese a spina per altri apparecchi di
illuminazione e per apparecchi con potenza unitaria inferiore o uguale a 2 kW;
2,5 mm2 , per derivazione con o senza prese a spina per utilizzatori con potenza unitaria
superiore a 2 kW e inferiore o uguale a 3 kW;
d) sezione minima dei conduttori neutri:
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Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
la sezione dei conduttori di neutro non deve essere inferiore a quella dei corrispondenti conduttori di
fase nei circuiti monofase, qualunque sia la sezione dei conduttori e, nei circuiti polifase, quando la
sezione dei conduttori di fase sia inferiore o uguale a 16 mm2. Per conduttori in circuiti polifasi, con
sezione superiore a 16 mm2, la sezione dei conduttori di neutro può essere ridotta alla metà di quella dei
conduttori di fase, col minimo tuttavia di 16 mm2 (per conduttori in rame), purché siano soddisfatte le
condizioni dell'art. 524.3 delle norme CEI 64-8;
e) sezione dei conduttori di terra e protezione:
la sezione dei conduttori di protezione non deve essere inferiore al valore ottenuto con la formula:
Sp =
I2t
K
con:
Sp
= sezione del conduttore di protezione (mm2).
I
= valore efficace della corrente di guasto che può percorrere il conduttore di protezione per un
guasto di impedenza trascurabile (A).
t
= tempo di intervento del dispositivo di protezione (s).
K
= coefficiente, il cui valore dipende dal materiale del conduttore di protezione, dall'isolamento
e dalle temperature iniziali e finali.
I valori di K possono essere desunti dalle Tabelle 54B, 54C, 54D e 54E delle norme CEI 64-8/5;
Le sezioni minime dei conduttori di protezione, in alternativa alla formula sopra riportata, possono
essere desunte dalla Tabella seguente, tratta dalle norme CEI 64-8/5 art. 543.1.2, con le prescrizioni
riportate negli articoli successivi delle stesse norme CEI 64-8/5 relative i conduttori di protezione;
SEZIONE MINIMA DEL CONDUTTORE DI PROTEZIONE
Sezione del conduttore di fase che
alimenta la macchina o
l'apparecchio minore o uguale a
16(mm2)
Conduttore di protezione facente
parte dello stesso cavo o infilato
nello stesso tubo del conduttore di
fase
Conduttore di protezione non
facente parte dello stesso cavo e non
infilato nello stesso tubo del
conduttore di fase(mm2)
sezione del conduttore di fase(mm2) ≥2,5 (se protetto meccani- camente)
≥4(se non protetto meccanicamente)
maggiore di 16 e minore o uguale a
35
16
16
maggiore di 35
metà della sezione del
metà della sezione del
conduttore di fase
conduttore di fase
f)
propagazione del fuoco lungo i cavi:
32
CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
i cavi in aria, installati individualmente, cioè distanziati tra loro di almeno 250 mm, devono
rispondere alla prova di non propagazione del fuoco di cui alle norme CEI 20-35.
Quando i cavi sono raggruppati in ambiente chiuso in cui sia da contenere il pericolo di
propagazione di un eventuale incendio, essi devono avere i requisiti in conformità alle norme CEI 20-22;
g) provvedimenti contro il fumo:
allorché i cavi siano installati, in notevole quantità, in ambienti chiusi frequentati dal pubblico e di
difficile e lenta evacuazione, si devono adottare sistemi di posa atti ad impedire il dilagare del fumo negli
ambienti stessi o, in alternativa, si deve ricorrere all'impiego di cavi a bassa emissione di fumo, secondo
le norme CEI 20-37 e 20-38;
h) problemi connessi allo sviluppo di gas tossici e corrosivi:
qualora i cavi, in quantità rilevanti, siano installati in ambienti chiusi frequentati dal pubblico,
oppure si trovino a coesistere in ambiente chiuso, con apparecchiature particolarmente vulnerabili ad
agenti corrosivi, deve essere tenuto presente il pericolo che i cavi stessi, bruciando, sviluppino gas tossici
o corrosivi.
Ove tale pericolo sussista, occorre fare ricorso all'impiego di cavi aventi la caratteristica di non
sviluppare gas tossici o corrosivi ad alte temperature, secondo le norme CEI 20-37 e 20-38.
SEZIONE MINIMA DEL CONDUTTORE DI TERRA
La sezione del conduttore di terra deve essere non inferiore a quella del conduttore di protezione
suddetta, con i minimi di seguito indicati:
sezione minima (mm2)
- protetto contro la corrosione ma non meccanicamente ............ 16 (rame) 16 (ferro zinco)
- non protetto contro la corrosione .............................................. 25 (rame) 50 (ferro zinco)
- protetto meccanicamente ......................................... secondo norme CEI 64-8/5 art. 543.1
CANALIZZAZIONI
A meno che non si tratti di installazioni volanti, i conduttori devono essere sempre protetti e
salvaguardati meccanicamente.
Dette protezioni possono essere: tubazioni, canalette porta cavi, passerelle, condotti o cunicoli
ricavati nella struttura edile, ecc.
Negli impianti si devono rispettare le prescrizioni qui appresso riportate.
TUBI PROTETTIVI, PERCORSO TUBAZIONI, CASSETTE DI DERIVAZIONE
Nell'impianto previsto per la realizzazione sotto traccia, i tubi protettivi devono essere in materiale
termoplastico - serie leggera - per i percorsi sotto intonaco, in materiale termoplastico - serie pesante - per
gli attraversamenti a pavimento. Il diametro interno dei tubi deve essere pari ad almeno 1,3 volte il
diametro del cerchio circoscritto al fascio dei cavi in esso contenuti; il diametro del tubo deve essere
sufficientemente grande da permettere di sfilare e reinfilare i cavi in esso contenuti con facilità e senza
che ne risultino danneggiati i cavi stessi o i tubi. Comunque, il diametro interno non deve essere inferiore
a 16 mm.
Il tracciato dei tubi protettivi deve consentire un andamento rettilineo orizzontale (con minima
pendenza per favorire lo scarico di eventuale condensa) o verticale. Le curve devono essere effettuate con
raccordi o con piegature che non danneggino il tubo e non pregiudichino la sfilabilità dei cavi.
Ad ogni brusca deviazione resa necessaria dalla struttura muraria dei locali, ad ogni derivazione da
linea principale a secondaria ed in ogni locale servito, la tubazione deve essere interrotta con cassette di
derivazione.
Le giunzioni dei conduttori devono essere eseguite nelle cassette di derivazione con impiego di
opportuni morsetti o morsettiere. Dette cassette devono essere costruite in modo che, nelle condizioni di
33
AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU”
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
installazione, non sia possibile introdurvi corpi estranei; inoltre, deve risultare agevole la dispersione del
calore in esse prodotta. Il coperchio delle cassette deve offrire buone garanzie di fissaggio ed essere
apribile solo con attrezzo.
I tubi protettivi dei montanti di impianti utilizzatori alimentati attraverso organi di misura
centralizzati e le relative cassette di derivazione devono essere distinti per ogni montante.
Qualora si preveda l'esistenza, nello stesso locale, di circuiti appartenenti a sistemi elettrici diversi,
questi devono essere protetti da tubi diversi e far capo a cassette separate. Tuttavia è ammesso collocare i
cavi nello stesso tubo e far capo alle stesse cassette, purché essi siano isolati per la tensione più elevata e
le singole cassette siano internamente munite di diaframmi, in amovibili, se non a mezzo di attrezzo, tra i
morsetti destinati a serrare conduttori appartenenti a sistemi diversi. Il numero dei cavi che si possono
introdurre nei tubi è indicato nelle Tabelle seguenti:
NUMERO MASSIMO DI CAVI DA INTRODURRE IN TUBI PROTETTIVI FLESSIBILI
SEZIONE (mm2)
1,5 2,5
4
6
10
1
2
3
4
5
6
7
8
9
16
16
16
20
20
20
20
25
25
16
20
20
20
25
25
25
32
32
16
20
25
25
25
32
32
32
32
16
25
32
32
32
32
32
40
40
16
32
32
32
40
40
40
50
50
bipolare
1
2
3
20
32
40
25
40
50
25
50
5
32
50
63
40
63
--
tripolare
1
2
3
20
40
40
25
40
50
25
50
50
32
63
63
40
63
--
quadripolare
1
2
3
25
40
50
25
50
50
32
50
63
32
63
--
50
---
CAVI
TIPO
NUM.
Cavo unipolare PVC
(senza guaina)
Cavo
multipolare PVC
NUMERO MASSIMO DI CAVI DA INTRODURRE IN TUBI PROTETTIVI RIGIDI
CAVI
TIPO
NUM.
1
2
3
34
SEZIONE (mm2)
1,5 2,5
4
6
10
16
16
16
16
25
32
16
16
16
16
16
20
16
20
25
CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
Cavo unipolare PVC
(senza guaina)
Cavo
multipolare PVC
4
5
6
7
8
9
16
20
20
20
25
25
20
20
20
20
26
25
20
20
25
25
32
32
25
32
32
32
40
40
32
32
40
40
50
50
bipolare
1
2
3
16
32
40
20
40
40
20
40
50
25
50
50
32
---
tripolare
1
2
3
16
32
40
20
40
50
20
40
50
25
50
--
40
---
quadripolare
1
2
3
20
40
40
20
40
50
25
50
50
32
50
--
40
---
I tubi protettivi dei conduttori elettrici collocati in cunicoli, che ospitano altre canalizzazioni, devono
essere disposti in modo da non risultare soggetti ad influenze dannose, in relazione a sovrariscaldamenti,
sgocciolamenti, formazione di condensa, ecc. È inoltre vietato collocare, nelle stesse incassature,
montanti e colonne telefoniche o radiotelevisive. Nel vano degli ascensori o montacarichi non è
consentita la messa in opera di conduttori o tubazioni di qualsiasi genere che non appartengano
all'impianto dell'ascensore o del montacarichi stesso.
Canalette porta cavi
Per i sistemi di canali battiscopa e canali ausiliari si applicano le norme CEI 23-19.
Per gli altri sistemi di canalizzazione si applicano le norme CEI 23-32.
La sezione occupata dai cavi non deve superare la metà di quella disponibile e deve essere tale da
consentire un'occupazione della sezione utile dei canali, secondo quanto prescritto dalle norme CEI 648/5 art. 522.8.1.1.
Per il grado di protezione contro i contatti diretti, si applica quanto richiesto dalle norme CEI 64-8,
utilizzando i necessari accessori (angoli, derivazioni, ecc.); opportune barriere devono separare cavi a
tensioni nominali differenti.
I cavi vanno utilizzati secondo le indicazioni delle norme CEI 20-20.
Per i canali metallici devono essere previsti i necessari collegamenti di terra ed equipotenziali,
secondo quanto previsto dalle norme CEI 64-8.
Nei passaggi di parete devono essere previste opportune barriere tagliafiamma, che non degradino i
livelli di segregazione assicurati dalle pareti.
I materiali utilizzati devono avere caratteristiche di resistenza al calore anormale ed al fuoco che
soddisfino quanto richiesto dalle norme CEI 64-8.
POSA DI CAVI ELETTRICI, ISOLATI, SOTTO GUAINA, INTERRATI
Per l'interramento dei cavi elettrici, si dovrà procedere nel modo seguente:
sul fondo dello scavo, sufficiente per la profondità di posa e privo di qualsiasi sporgenza o
spigolo di roccia o di sassi, si dovrà costituire un letto di sabbia di fiume, vagliata e lavata, o di cava,
vagliata dello spessore di almeno 10 cm, sul quale si dovrà distendere il cavo (o i cavi), senza premere e
senza farlo affondare artificialmente nella sabbia;
35
AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU”
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
si dovrà, quindi, stendere un altro strato di sabbia come sopra, dello spessore di 5 cm, in
corrispondenza della generatrice superiore del cavo (o dei cavi); pertanto, lo spessore finale complessivo
della sabbia dovrà risultare di almeno 15 cm più il diametro del cavo (quello maggiore, avendo più cavi);
sulla sabbia così posta in opera, si dovrà, infine, disporre una fila continua di mattoni pieni,
bene accostati fra loro e con il lato maggiore disposto secondo l'andamento del cavo (o dei cavi), se
questo avrà il diametro (o questi comporranno una striscia) non superiore a 5 cm o, al contrario, in senso
trasversale (generalmente con più cavi);
sistemati i mattoni, si dovrà procedere al reinterro dello scavo, pigiando sino al limite del
possibile e trasportando a rifiuto il materiale eccedente dall'iniziale scavo.
L'asse del cavo (o quello centrale di più cavi) dovrà, ovviamente, trovarsi in uno stesso piano
verticale con l'asse della fila di mattoni.
Per la profondità di posa sarà seguito il concetto di avere il cavo (o i cavi) posti sufficientemente al
sicuro da possibili scavi di superficie per riparazione ai manti stradali o cunette eventualmente
soprastanti, o movimenti di terra nei tratti a prato o giardino.
La profondità di posa dovrà essere almeno 0,5 m, secondo le norme CEI 11-17
art. 2.3.11.
POSA DI CAVI ELETTRICI, ISOLATI, SOTTO GUAINA, IN CUNICOLI PRATICABILI
I cavi saranno posati:
entro scanalature esistenti sui piedritti dei cunicoli (appoggio continuo), all'uopo fatte
predisporre dall'Amministrazione;
entro canalette di materiale idoneo, come cemento, ecc. (appoggio egualmente continuo),
tenute in sito da mensoline di calcestruzzo armato;
direttamente sui ganci, grappe, staffe, o mensoline (appoggio discontinuo) in piatto o profilato
di acciaio zincato, ovvero di materiali plastici resistenti all'umidità, ovvero ancora su mensoline di
calcestruzzo armato.
Dovendo disporre i cavi in più strati, dovrà essere assicurato un distanziamento fra strato e strato pari
ad almeno una volta e mezzo il diametro del cavo maggiore nello strato sottostante, con un minimo di 3
cm, onde assicurare la libera circolazione dell'aria.
A questo riguardo la Ditta dovrà tempestivamente indicare le caratteristiche secondo cui dovranno
essere dimensionate e conformate le eventuali canalette di cui sopra, e sarà altresì di competenza della
Ditta soddisfare a tutto il fabbisogno di mensole, staffe, grappe e ganci di ogni altro tipo, i quali potranno
anche formare rastrelliere di conveniente altezza.
Per il dimensionamento e mezzi di fissaggio in opera (grappe murate, chiodi sparati, ecc.) dovrà
essere tenuto conto del peso dei cavi da sostenere in rapporto al distanziamento dei supporti, che dovrà
essere stabilito, di massima, intorno a 70 cm.
In particolare, le parti in acciaio debbono essere zincate a caldo.
I cavi, ogni 150200 m di percorso, dovranno essere provvisti di fascetta distintiva in materiale
inossidabile.
POSA DI CAVI ELETTRICI, ISOLATI, SOTTO GUAINA, IN TUBAZIONI INTERRATE O
NON INTERRATE, O IN CUNICOLI NON PRATICABILI
Per la posa in opera delle tubazioni a parete od a soffitto, ecc., in cunicoli, intercapedini, sotterranei,
ecc., valgono le prescrizioni precedenti per la posa dei cavi in cunicoli praticabili con i dovuti
adattamenti.
Per la posa interrata delle tubazioni non idonee a proteggere meccanicamente i cavi, valgono le
prescrizioni precedenti circa l'interramento dei cavi elettrici, le modalità di scavo, la preparazione del
fondo di posa, il reinterro, ecc. Per le tubazioni adatte a fornire protezione meccanica ai cavi, non è
prescritta una profondità minima di posa.
Le tubazioni dovranno risultare coi singoli tratti uniti tra loro o stretti da collari o flange, onde evitare
discontinuità nella loro superficie interna.
36
CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
Il diametro interno della tubazione dovrà essere in rapporto non inferiore ad 1,3 rispetto al diametro
del cavo o del cerchio circoscrivente i cavi, sistemati a fascia.
Per l'infilaggio dei cavi, si dovranno avere adeguati pozzetti sulle tubazioni interrate ed apposite
cassette sulle tubazioni non interrate.
Il distanziamento fra tali pozzetti e cassette sarà da stabilirsi in rapporto alla natura ed alla grandezza
dei cavi da infilare. Tuttavia, per cavi in condizioni medie di scorrimento e grandezza, il distanziamento
resta stabilito di massima:
ogni 30 m circa, se in rettilineo;
ogni 15 m circa, se è interposta una curva.
I cavi non dovranno subire curvature di raggio inferiore a 15 volte il loro diametro.
PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI
Devono essere protette contro i contatti indiretti tutte le parti metalliche accessibili dell'impianto
elettrico e degli apparecchi utilizzatori, normalmente non in tensione, ma che, per cedimento
dell'isolamento principale o per altre cause accidentali, potrebbero trovarsi sotto tensione (masse).
Per la protezione contro i contatti indiretti, ogni impianto elettrico utilizzatore, o raggruppamento di
impianti contenuti in uno stesso edificio e nelle sue dipendenze (quali portinerie distaccate e simili), deve
avere un proprio impianto di terra.
A tale impianto di terra devono essere collegati tutti i sistemi di tubazioni metalliche accessibili di
acqua, gas e altre tubazioni entranti nell'edificio, nonché tutte le masse metalliche accessibili, di notevole
estensione, esistenti nell'area dell'impianto elettrico utilizzatore stesso.
IMPIANTO DI MESSA A TERRA E SISTEMI DI PROTEZIONE
CONTRO I CONTATTI INDIRETTI
- ELEMENTI DI UN IMPIANTO DI MESSA A TERRA
Per ogni edificio contenente impianti elettrici deve essere opportunamente previsto, in sede di
costruzione, un proprio impianto di messa a terra (impianto di terra locale) che deve soddisfare le
prescrizioni delle vigenti norme CEI 64-8. Tale impianto deve essere realizzato in modo da poter
effettuare le verifiche periodiche di efficienza e comprende:
a)
il dispersore (o i dispersori) di terra, costituito da uno o più elementi metallici posti in intimo
contatto con il terreno e che realizza il collegamento elettrico con la terra (norme CEI 64-8/5 art. 542.2);
b)
il conduttore di terra, non in intimo contatto con il terreno, e destinato a collegare i dispersori
fra di loro ed al collettore (o nodo) principale di terra. I conduttori parzialmente interrati e non isolati dal
terreno debbono essere considerati, a tutti gli effetti, dispersori per la parte interrata e conduttori di terra
per la parte non interrata o comunque isolata dal terreno, (norme CEI 64-8/5 art. 542.3);
c)
il conduttore di protezione che parte dal collettore di terra, arriva in ogni impianto e deve
essere collegato a tutte le prese a spina (e destinate ad alimentare utilizzatori per i quali è prevista la
protezione contro i contatti indiretti mediante messa a terra); o direttamente alle masse di tutti gli
apparecchi da proteggere, compresi gli apparecchi di illuminazione con parti metalliche comunque
accessibili. È vietato l'impiego di conduttori di protezione non protetti meccanicamente con sezione
inferiore a 4 mm2. Nei sistemi TT (cioè nei sistemi in cui le masse sono collegate ad un impianto di terra
elettricamente indipendente da quello del collegamento a terra del sistema elettrico) il conduttore di
neutro non può essere utilizzato come conduttore di protezione;
d)
il collettore (o nodo) principale di terra nel quale confluiscono i conduttori di terra, di
protezione, di equipotenzialità ed eventualmente di neutro, in caso di sistemi TN, in cui il conduttore di
neutro può avere anche la funzione di conduttore di protezione (norme CEI 64-8/5);
e)
il conduttore equipotenziale, avente lo scopo di assicurare l'equipotenzialità fra le masse e/o le
masse estranee (parti conduttrici, non facenti parte dell'impianto elettrico, suscettibili di introdurre il
potenziale di terra), norme CEI 64-8/5 artt. 547 e seguenti.
- PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER I LOCALI DA BAGNO
I locali da bagno vengono suddivisi in 4 zone, per ognuna delle quali valgono regole particolari:
37
AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU”
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
zona 0 - È il volume della vasca o del piatto doccia: non sono ammessi apparecchi elettrici, come
scalda-acqua ad immersione, illuminazioni sommerse o simili;
zona 1 - È il volume al di sopra della vasca da bagno o del piatto doccia, fino all'altezza di 2,25 m dal
pavimento: sono ammessi lo scaldabagno (del tipo fisso, con la massa collegata al conduttore di
protezione) e gli interruttori di circuiti SELV alimentati a tensione non superiore a 12 V in c.a. o a 30 V
in c.c., con la sorgente di sicurezza installata fuori dalle zone 0, 1 e 2;
zona 2 - È il volume che circonda la vasca da bagno o il piatto doccia, largo 60 cm e fino all'altezza
di 2,25 m dal pavimento: oltre a quelli della zona 1, sono ammessi anche gli apparecchi illuminanti dotati
di doppio isolamento (Classe II) o di classe I con interruttore differenziale Idn 30 mA. Gli apparecchi
installati nelle zone 1 e 2 devono essere protetti contro gli spruzzi d'acqua (grado protezione IP x 4). Nei
casi in cui sia previsto l'uso di getti d'acqua per la pulizia, gli apparecchi dovranno avere grado di
protezione IP x 5. Sia nella zona 1, sia nella zona 2, non devono esserci materiali di installazione, come
interruttori, prese a spina, scatole di derivazione. Possono essere installati pulsanti a tirante con cordone
isolante a frutto, incassato ad altezza superiore a 2,25 m dal pavimento. Le condutture devono essere
limitate a quelle necessarie per l'alimentazione per gli apparecchi installati in queste zone e devono essere
incassate con tubo protettivo non metallico; gli eventuali tratti in vista, necessari per il collegamento degli
apparecchi utilizzatori (per esempio, lo scaldabagno) devono essere protetti con tubo di plastica o
realizzati con cavo munito di guaina isolante;
zona 3 - È il volume al di fuori della zona 2, della larghezza di 2,40 m (e quindi 3 m oltre la vasca o
la doccia): sono ammessi componenti dell'impianto elettrico protetti contro la caduta verticale di gocce di
acqua (gradi di protezione IP x 1), come nel caso dell'ordinario materiale elettrico da incasso IP x 5,
quando è previsto l'uso di getti d'acqua per la pulizia del locale; inoltre l'alimentazione degli utilizzatori e
dispositivi di comando deve essere protetta da interruttore differenziale con corrente differenziale, non
superiore a 30 mA.
Le regole date per le varie zone in cui sono suddivisi i locali da bagno servono a limitare i pericoli
provenienti dall'impianto elettrico del bagno stesso e sono da considerarsi integrative, rispetto alle regole
e prescrizioni comuni a tutto l'impianto elettrico (isolamento delle parti attive, collegamento delle masse
dal conduttore di protezione, ecc.).
- COLLEGAMENTO EQUIPOTENZIALE NEI LOCALI DA BAGNO
Per evitare tensioni particolari provenienti dall'esterno del locale da bagno (ad esempio, una
tubazione che vada in contatto con un conduttore non protetto da interruttore differenziale), è richiesto un
conduttore equipotenziale, che colleghi fra loro tutte le masse estranee alle zone 1-2-3 con il conduttore di
protezione; in particolare, per le tubazioni metalliche, è sufficiente che le stesse siano collegate con il
conduttore di protezione all'ingresso dei locali da bagno.
Le giunzioni devono essere realizzate conformemente a quanto prescritto dalle norme CEI 64-8; in
particolare, devono essere protette contro eventuali allentamenti o corrosioni. Devono essere impiegate
fascette che stringano il metallo vivo. Il collegamento non va eseguito su tubazioni di scarico in PVC. Il
collegamento equipotenziale deve raggiungere il più vicino conduttore di protezione, ad esempio, nella
scatola dove è installata la presa a spina protetta dell'interruttore differenziale.
È vietata l'inserzione di interruttori o di fusibili sui conduttori di protezione.
Per i conduttori, si devono rispettare le seguenti sezioni minime:
2,5 mm2 (rame) per collegamenti protetti meccanicamente, cioè posati entro tubi o sotto
intonaco;
4 mm2 (rame) per collegamenti non protetti meccanicamente e fissati direttamente a parete.
- ALIMENTAZIONE NEI LOCALI DA BAGNO
Può essere effettuata come per il resto dell'appartamento (o dell'edificio, per i bagni in edifici non
residenziali).
Se esistono 2 circuiti distinti per i centri luce e le prese, entrambi questi circuiti si devono estendere
ai locali da bagno.
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CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
La protezione delle prese del bagno con interruttore differenziale può essere affidata all'interruttore
generale (con In 30 mA) o ad un differenziale locale che può servire anche per diversi bagni attigui.
- CONDUTTURE ELETTRICHE NEI LOCALI DA BAGNO
Debbono essere usati cavi isolati in classe II nelle zone 1 e 2 in tubo di plastica incassato a parete o
nel pavimento, a meno che la profondità di incasso non sia superiore a 5 cm.
Per il collegamento dello scaldabagno, il tubo, di tipo flessibile, deve essere prolungato per coprire il
tratto esterno, oppure deve essere usato un cavetto tripolare con guaina (fase+neutro+conduttore di
protezione) per tutto il tratto dall'interruttore allo scaldabagno, uscendo, senza morsetti, da una scatoletta
passacordone.
- PROTEZIONI CONTRO I CONTATTI DIRETTI IN AMBIENTI PERICOLOSI
Negli ambienti come per esempio: cantine, garage, portici, giardini, ecc., in cui il pericolo di
elettrocuzione è maggiore, sia per condizioni ambientali (umidità), sia per particolari utilizzatori elettrici
usati (apparecchi portatili, tagliaerba, ecc.), le prese a spina devono essere alimentate come prescritto per
la zona 3 dei bagni.
COORDINAMENTO DELL'IMPIANTO DI TERRA CON DISPOSITIVI DI INTERRUZIONE
Una volta attuato l'impianto di messa a terra, la protezione contro i contatti diretti può essere
realizzata con uno dei seguenti sistemi:
a)
coordinamento fra impianto di messa a terra e protezione di massima corrente. Questo tipo di
protezione richiede l'installazione di un impianto di terra coordinato con un interruttore con relè
magnetotermico, in modo che risulti soddisfatta la seguente relazione:
Rt ≤ 50/Is (sistemi TT)
dove Rt è il valore in Ohm della resistenza dell'impianto di terra, nelle condizioni più sfavorevoli, ed
Is è il valore, in Ampère, della corrente di intervento del dispositivo di protezione; se l'impianto
comprende più derivazioni protette da dispositivi con correnti di intervento diverse, deve essere
considerata la corrente di intervento più elevata.
Qualora il dispositivo di protezione contro le sovracorrenti sia del tipo a tempo inverso, Is è la
corrente che ne provoca il funzionamento automatico entro 5 secondi.
Quando il dispositivo di protezione contro le sovracorrenti è del tipo a scatto istantaneo, Is è la
corrente minima che ne provoca lo scatto istantaneo.
Nei sistemi TN le caratteristiche di protezione e le impedenze dei circuiti devono essere tali
che, se si verifica un guasto di impedenza trascurabile, in qualsiasi parte dell'impianto, tra un conduttore
di fase e un conduttore di protezione o una massa, l'interruzione automatica dell'alimentazione avvenga
entro un tempo specificato, soddisfacendo la seguente condizione:
Zo Ia = Vo
dove:
Zo
= impedenza dell'anello di guasto comprendente la sorgente, il conduttore attivo fino al
punto di guasto e il conduttore di protezione tra il punto di guasto e la sorgente;
Ia
= corrente che provoca l'interruzione automatica del dispositivo di protezione entro il tempo
definito nella tabella 41A delle norme CEI 64-8 art. 413.1.3.3, in funzione delle tensione nominale Uo;
= se si usa un interruttore differenziale Ia è la corrente differenziale nominale;
Idn
Uo
= tensione nominale in c.a. valore efficace tra fase e terra.
b)
coordinamento fra impianto di messa a terra ed interruttori differenziali.
Questo tipo di protezione richiede l'installazione di un impianto di terra coordinato con un
interruttore con relè differenziale, che assicuri l'apertura dei circuiti da proteggere non appena eventuali
correnti di guasto creino situazioni di pericolo.
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AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU”
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
Affinché detto coordinamento sia efficiente, deve essere osservata la seguente relazione:
Rt ≤ 50/Id
dove Id è il valore della corrente nominale di intervento differenziale del dispositivo di protezione.
PROTEZIONE MEDIANTE DOPPIO ISOLAMENTO
In alternativa al coordinamento fra impianto di messa a terra e dispositivi di protezione attiva, la
protezione contro i contatti diretti può essere realizzata adottando:
macchine o apparecchi con isolamento doppio o rinforzato per costruzioni o installazioni:
apparecchi di classe II.
In uno stesso impianto, la protezione con apparecchi di classe II può coesistere con la protezione
mediante messa a terra; tuttavia è vietato collegare intenzionalmente a terra le parti metalliche degli
apparecchi e delle altre parti dell'impianto di classe II.
PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE ELETTRICHE
I conduttori che costituiscono gli impianti devono essere protetti contro le sovracorrenti causate da
sovraccarichi o da corto circuiti.
La protezione contro i sovraccarichi deve essere effettuata in ottemperanza alle prescrizioni delle
norme CEI 64-8 art. 433.
In particolare, i conduttori devono essere scelti in modo che la loro portata (Iz) sia superiore o
almeno uguale alla corrente di impiego (Ib) (valore di corrente calcolato in funzione della massima
potenza da trasmettere in regime permanente). Gli interruttori automatici magnetotermici, da installare a
loro protezione, devono avere una corrente nominale (In) compresa fra la corrente di impiego del
conduttore (Ib) e la sua portata nominale (Iz) ed una corrente di funzionamento (If) minore o uguale a
1,45 volte la portata (Iz).
In tutti i casi devono essere soddisfatte le seguenti relazioni:
Ib ≤In≤Iz
If ≤ 1,45 Iz
La seconda delle due disuguaglianze sopra indicate è automaticamente soddisfatta nel caso di
impiego di interruttori automatici conformi alle norme CEI 23-3 e CEI 17-5.
Gli interruttori automatici magnetotermici devono interrompere le correnti di corto circuito che
possono verificarsi nell'impianto, in modo tale da garantire che, nel conduttore protetto, non si
raggiungano temperature pericolose secondo la relazione:
i t ≤K S
2
2
2
norme CEI 64-8, art. 434.4.
Essi devono avere un potere di interruzione almeno uguale alla corrente di corto circuito presunta nel
punto di installazione.
È tuttavia ammesso l'impiego di un dispositivo di protezione con potere di interruzione inferiore, a
condizione che a monte vi sia un altro dispositivo avente il necessario potere di interruzione.
In questo caso le caratteristiche dei due dispositivi devono essere coordinate in modo che l'energia
specifica I2t, lasciata passare dal dispositivo a monte, non risulti superiore a quella che può essere
sopportata, senza danno, dal dispositivo a valle e dalle condutture protette.
COORDINAMENTO CON LE OPERE DI SPECIALIZZAZIONE EDILE E CON LE ALTRE
NON FACENTI PARTE DEL RAMO D'ARTE DELLA DITTA.
Per le opere, lavori o predisposizioni di specializzazione edile e di altre non facenti parte del ramo
d'arte della Ditta, contemplate al paragrafo 1, ed escluse dall'appalto, le cui caratteristiche esecutive siano
subordinate ad esigenze dimensionali e funzionali degli impianti oggetto dell'appalto, è fatto obbligo alla
Ditta di renderne note tempestivamente all'Amministrazione le anzidette esigenze, onde la stessa
Amministrazione possa disporre di conseguenza.
MATERIALI DI RISPETTO
La scorta di materiali di rispetto non è considerata per le utenze di appartamenti privati. Per altre
utenze, vengono date, a titolo esemplificativo, le seguenti indicazioni:
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CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
fusibili con cartuccia a fusione chiusa, per i quali dovrà essere prevista, come minimo, una
scorta pari al 20% di quelli in opera;
bobine di automatismi, per le quali dovrà essere prevista una scorta pari al 10% di quelle in
opera, con minimo almeno di una unità;
una terna di chiavi per ogni serratura di eventuali armadi;
lampadine per segnalazioni; di esse dovrà essere prevista una scorta pari al 10% di ogni tipo di
quelle in opera.
POTENZA IMPEGNATA E DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI
Gli impianti elettrici devono essere calcolati per la potenza impegnata: si intende, quindi, che le
prestazioni e le garanzie, per quanto riguarda le portate di corrente, le cadute di tensione, le protezioni e
l'esercizio in genere, sono riferite alla potenza impegnata. Detta potenza viene indicata
dall'Amministrazione o calcolata in base a dati forniti dall'Amministrazione.
In mancanza di indicazioni, gli impianti elettrici monofase si fa riferimento al carico convenzionale
dell'impianto. Detto carico verrà calcolato sommando tutti i valori ottenuti applicando alla potenza
nominale degli apparecchi utilizzatori fissi e a quella corrispondente alla corrente nominale della presa a
spina, i coefficienti che si deducono dalle tabelle CEI riportate nei paragrafi seguenti.
- IMPIANTI TRIFASI
Negli impianti trifasi (per i quali non è prevista una limitazione della potenza contrattuale da parte
del Distributore) non è possibile applicare il criterio di dimensionamento dell'impianto di cui all'articolo
“Potenza impegnata e dimensionamento degli impianti”; tale dimensionamento dell'impianto sarà
determinato, di volta in volta, secondo i criteri della buona tecnica, tenendo conto delle norme CEI. In
particolare, le condutture devono essere calcolate in funzione della potenza impegnata, che si ricava nel
seguente modo:
a)
potenza assorbita da ogni singolo utilizzatore (P1-P2-P3- ecc.), intesa come la potenza di ogni
singolo utilizzatore (Pu), moltiplicata per un coefficiente di utilizzazione (Cu):
P1 = Pu Cu;
b)
potenza totale per la quale devono essere proporzionati gli impianti (Pt), intesa come la somma
delle potenze assorbite da ogni singolo utilizzatore (P1-P2-P3- ecc.), moltiplicata per il coefficiente di
contemporaneità (Cc):
Pt = (P1 + P2 + P3 + P4 + ....+ Pn) Cc
Le condutture e le relative protezioni, che alimentano i motori per ascensori e montacarichi, devono
essere dimensionate per una corrente pari a 3 volte quella nominale del servizio continuativo; se i motori
sono più di uno (alimentati dalla stessa conduttura), i coefficienti sono:
1 per il successivo ascensore; 0,7 per tutti gli altri.
La sezione dei conduttori sarà, quindi, scelta in relazione alla potenza da trasportare, tenuto conto del
fattore di potenza, ed alla distanza da coprire.
Si definisce corrente d'impiego di un circuito (Ib) il valore della corrente da prendere in
considerazione per la determinazione delle caratteristiche degli elementi di un circuito. Essa si calcola in
base alla potenza totale ricavata dalle precedenti Tabelle, alla tensione nominale ed al fattore di potenza.
Si definisce portata a regime di un conduttore (Iz) il massimo valore della corrente che, in regime
permanente e in condizioni specificate, il conduttore può trasmettere senza che la sua temperatura superi
un valore predefinito. Essa dipende dal tipo di cavo e dalle condizioni di posa ed è indicata nella Tabella
UNEL 35024-70.
Il potere d'interruzione degli interruttori automatici deve essere di almeno 4.500 A, salvo diversa
comunicazione dell'Ente distributore dell'energia elettrica.
Gli interruttori automatici devono essere tripolari o quadripolari, con 3 poli protetti.
41
AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU”
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
DISPOSIZIONI PARTICOLARI PER IMPIANTI,
PER SERVIZI TECNOLOGICI E PER SERVIZI GENERALI
Tutti gli impianti che alimentano utenze dislocate nei locali per servizi tecnologici comuni devono
essere derivati da un quadro, sul quale devono essere installate le apparecchiature di sezionamento,
comando e protezione.
- QUADRO GENERALE DI PROTEZIONE E DISTRIBUZIONE
Detto quadro deve essere installato nel locale e deve avere caratteristiche costruttive uguali a quelle
prescritte nell'art. 31 ed essere munito di sportello con serratura.
Sul quadro devono essere montati ed elettricamente connessi le protezioni ed il comando degli
impianti a valle.
QUALITÀ E CARATTERISTICHE DEI MATERIALI - CONSEGNA ED ESECUZIONE DEI LAVORI
- VERIFICHE E PROVE IN CORSO D'OPERA DEGLI IMPIANTI
QUALITÀ E CARATTERISTICHE DEI MATERIALI
- GENERALITÀ
Tutti i materiali e gli apparecchi impiegati negli impianti elettrici devono essere adatti all'ambiente in
cui sono installati e devono avere caratteristiche tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive,
termiche o dovute all'umidità alle quali possono essere esposti durante l'esercizio.
Tutti i materiali e gli apparecchi devono essere rispondenti alle norme CEI ed alle Tabelle di
unificazione CEI-UNEL, ove queste esistano.
Tutti gli apparecchi devono riportare dati di targa ed eventuali indicazioni d'uso utilizzando la
simbologia del CEI e la lingua italiana.
- COMANDI (INTERRUTTORI, DEVIATORI, PULSANTI E SIMILI) E PRESE A SPINA
Sono da impiegarsi apparecchi da incasso modulari e componibili.
Gli interruttori devono avere portata 16 A; è ammesso negli edifici residenziali, l'uso di interruttori
con portata 10 A; le prese devono essere di sicurezza, con alveoli schermati e far parte di una serie
completa di apparecchi atti a realizzare impianti di segnalazione, impianti di distribuzione sonora negli
ambienti, ecc.
La serie deve consentire l'installazione di almeno 3 apparecchi nella scatola rettangolare
normalizzata. Per impianti esistenti, la serie deve preferibilmente essere adatta anche al montaggio in
scala rotonda normalizzata.
Per gli uffici, ove richiesto, possono essere installate torrette a pavimento.
- APPARECCHI DI COMANDO A DESTINAZIONE SOCIALE
Nelle costruzioni a carattere collettivo-sociale aventi interesse amministrativo, culturale, giudiziario,
economico e, comunque, in edifici in cui si svolgono attività comunitarie, le apparecchiature di comando
devono essere installate ad un'altezza massima di 0,90 m dal pavimento.
- PRESE DI ALIMENTAZIONE DI UTILIZZATORI ELETTRICI
Le prese di corrente che alimentano utilizzatori elettrici con forte assorbimento (lavatrice,
lavastoviglie, cucina, ecc.) devono avere un proprio dispositivo di protezione di sovracorrente,
interruttore bipolare con fusibile sulla fase o interruttore magnetotermico.
- APPARECCHIATURE MODULARI CON MODULO NORMALIZZATO
Le apparecchiature installate nei quadri di comando e negli armadi devono essere del tipo modulare e
componibile, con fissaggio a scatto sul profilato, preferibilmente normalizzato EN 50022 (norme CEI 1718).
In particolare:
a)
gli interruttori automatici magnetotermici fino a 100 A devono essere modulari e componibili
con potere di interruzione fino a 6.000 A, salvo casi particolari;
b)
tutte le apparecchiature necessarie per rendere efficiente e funzionale l'impianto (ad esempio
trasformatori, suonerie, portafusibili, lampade di segnalazione, interruttori programmatori, prese di
42
CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
corrente CEE, ecc.) devono essere modulari e accoppiabili nello stesso quadro con gli interruttori
automatici di cui al punto a).
c)
gli interruttori con relè differenziali fino a 63 A devono essere modulari ed appartenere alla
stessa serie di cui ai punti a) e b); devono essere del tipo ad azione diretta;
d)
gli interruttori magnetotermici differenziali tetrapolari, con 3 poli protetti fino a 63 A devono
essere modulari dotati di un dispositivo che consenta la visualizzazione dell'avvenuto intervento e
permetta, preferibilmente, di distinguere se detto intervento è provocato dalla protezione differenziale; è
ammesso l'impiego di interruttori differenziali puri, perché abbiano un potere di interruzione con
dispositivo associato di almeno 4.500 A;
e)
il potere di interruzione degli interruttori automatici deve essere garantito sia in caso di
alimentazione dai morsetti superiori (alimentazione dall'alto), sia in caso di alimentazione dai morsetti
inferiori (alimentazione dal basso).
- INTERRUTTORI SCATOLATI
Onde agevolarne l'installazione sui quadri e l'intercambiabilità, è preferibile che gli apparecchi da
100 a 250 A abbiano stesse dimensioni di ingombro.
Nella scelta degli interruttori posti in serie, va considerato il problema della selettività nei casi in cui
sia di particolare importanza la continuità di servizio.
Il potere di interruzione deve essere dato nella categoria di prestazione P2 (norme CEI 17-5), onde
garantire un buon funzionamento anche dopo 3 corto circuiti con corrente pari al potere di interruzione.
Gli interruttori differenziali devono essere disponibili nella versione normale e nella versione con
intervento ritardato, per consentire la selettività con altri interruttori differenziali installati a valle.
- INTERRUTTORI AUTOMATICI MODULARI CON ALTO POTERE DI INTERRUZIONE
Qualora vengano usati interruttori modulari negli impianti elettrici che presentano correnti di corto
circuito elevate (6.000 A), gli interruttori automatici magnetotermici devono avere adeguato potere di
interruzione in categoria di impiego P2 (norme CEI 15-5 e art. 9 del presente capitolato).
- QUADRI DI COMANDO E DISTRIBUZIONE IN LAMIERA
- I QUADRI DI COMANDO DEVONO ESSERE MUNITI DI PROFILATI PER IL FISSAGGIO A
SCATTO DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE
Detti profilati devono essere rialzati dalla base per consentire il passaggio dei conduttori di
cablaggio.
Gli apparecchi installati devono essere protetti da pannelli di chiusura, preventivamente lavorati per
far sporgere l'organo di manovra delle apparecchiature, e deve essere prevista la possibilità di individuare
le funzioni svolte dalle apparecchiature.
I quadri della serie devono essere costruiti in modo da dare la possibilità di essere installati a parete o
ad incasso, senza sportello, con sportello trasparente o in lamiera, con serratura chiave, a seconda della
decisione della Direzione dei Lavori. Il grado di protezione minimo deve essere IP 30 e comunque
adeguato all'ambiente. I quadri devono essere conformi alle norme CEI 17-13.
- I QUADRI DI COMANDO DI GRANDI DIMENSIONI E GLI ARMADI DI DISTRIBUZIONE
DEVONO APPARTENERE AD UNA SERIE DI ELEMENTI COMPONIBILI DI LARGHEZZA E DI
PROFONDITÀ ADEGUATE
In particolare, questi elementi devono possedere componibilità orizzontale, per realizzare armadi a
più sezioni, garantendo una perfetta comunicabilità tra le varie sezioni, senza il taglio di pareti laterali.
Gli apparecchi installati devono essere protetti da pannelli di chiusura, preventivamente lavorati per
far sporgere l'organo di manovra delle apparecchiature e deve essere prevista la possibilità di individuare
le funzioni svolte dalle apparecchiature.
Sugli armadi deve essere possibile montare porte trasparenti o cieche con serratura a chiave. La
struttura e le porte devono essere realizzate in modo da permettere il montaggio delle porte stesse con
l'apertura destra o sinistra.
Il grado di protezione minimo è di IP 30.
43
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Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
I quadri devono essere conformi alle norme CEI 17-13.
- QUADRI DI COMANDO E DISTRIBUZIONE IN MATERIALE ISOLANTE
Negli ambienti in cui l'Amministrazione lo ritiene opportuno, al posto dei quadri in lamiera si
dovranno installare quadri in materiale isolante.
In questo caso, i quadri devono avere attitudine a non innescare l'incendio per riscaldamento
eccessivo; comunque, i quadri non incassati devono avere una resistenza alla prova del filo incandescente
non inferiore a 650° C.
I quadri devono essere composti da cassette isolanti con piastra portapparecchi estraibile, per
consentire il cablaggio degli apparecchi in officina e devono essere disponibili con grado di protezione
adeguato all'ambiente di installazione e comunque almeno IP 30; in questo caso il portello deve avere
apertura a 180 gradi.
Questi quadri devono consentire un'installazione del tipo a doppio isolamento ed essere conformi alle
norme CEI 17-13.
- QUADRI ELETTRICI DA APPARTAMENTO O SIMILARI
All'ingresso di ogni appartamento deve essere installato un quadro elettrico, composto da una scatola
da incasso in materiale isolante, un supporto con profilato normalizzato per il fissaggio a scatto degli
apparecchi da installare ed un coperchio con o senza portello.
Le scatole di detti contenitori devono avere profondità e larghezza tali da consentire il passaggio di
conduttori lateralmente, per l'alimentazione a monte degli automatici divisionari.
I coperchi devono avere fissaggio a scatto, mentre quelli con portello devono avere il fissaggio a vite
per una migliore tenuta.
I quadri in materiale plastico devono avere attitudine a non innescare l'incendio in caso di
riscaldamento eccessivo.
I quadri elettrici d'appartamento devono essere adatti all'installazione delle apparecchiature descritte
al par. 3 dell'art. 10.
- ISTRUZIONI PER L'UTENTE
I quadri elettrici devono essere preferibilmente dotati di istruzioni semplici e facilmente accessibili,
atte a dare all'utente informazioni sufficienti per il comando e l'identificazione delle apparecchiature,
nonché ad individuare le cause di guasto elettrico.
L'individuazione può essere effettuata tramite le stesse apparecchiature o un dispositivo separato.
- PROVE DEI MATERIALI
L'Amministrazione indicherà preventivamente eventuali prove da eseguirsi in fabbrica o presso
laboratori specializzati da precisarsi, sui materiali da impiegarsi negli impianti oggetto dell'appalto.
Le spese inerenti a tali prove non saranno a carico all'Amministrazione, la quale si assumerà le sole
spese necessarie all'eventuale partecipazione alle prove di propri incaricati.
Non saranno in genere richieste prove per i materiali contrassegnati col Marchio Italiano di Qualità
(IMQ) od equivalenti ai sensi della Legge 10 ottobre 1977, n. 791.
- ACCETTAZIONE DEI MATERIALI
I materiali dei quali sono stati richiesti campioni non potranno essere posti in opera che dopo
l'accettazione da parte dell'Amministrazione. Questa dovrà dare il proprio responso entro sette giorni dalla
presentazione dei campioni, in difetto di che il ritardo graverà sui termini di consegna delle opere.
Le parti si accorderanno per l'adozione, per i prezzi e per la consegna, qualora nel corso dei lavori si
dovessero usare materiali non contemplati nel contratto.
La Ditta non dovrà porre in opera i materiali rifiutati dall'Amministrazione, provvedendo, quindi, ad
allontanarli dal cantiere.
44
CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
ESECUZIONE DEI LAVORI
- MODO DI ESECUZIONE ED ORDINE DEI LAVORI
Tutti i lavori devono essere eseguiti secondo le migliori regole d'arte e le prescrizioni della Direzione
del lavori, in modo che gli impianti rispondano perfettamente a tutte le condizioni stabilite dal Capitolato
speciale d'appalto e dal progetto-offerta concordato.
L'esecuzione dei lavori deve essere coordinata secondo le prescrizioni della Direzione dei lavori o
con le esigenze che possono sorgere dalla contemporanea esecuzione di tutte le altre opere affidate ad
altre ditte.
La Ditta è pienamente responsabile degli eventuali danni arrecati, per fatto proprio e dei propri
dipendenti, alle opere dell'edificio.
Salvo preventive prescrizioni dell'Amministrazione, la Ditta ha facoltà di svolgere l'esecuzione dei
lavori nel modo che riterrà più opportuno per darli finiti nel termine contrattuale.
La Direzione dei lavori potrà, però, prescrivere un diverso ordine nell'esecuzione dei lavori, salvo la
facoltà della Ditta di far presenti le proprie osservazioni e riserve nei modi prescritti.
VERIFICHE E PROVE IN CORSO D'OPERA DEGLI IMPIANTI
Durante il corso dei lavori, l'Amministrazione si riserva di eseguire verifiche e prove preliminari
sugli impianti o parti di impianti, in modo da poter tempestivamente intervenire qualora non fossero
rispettate le condizioni del Capitolato speciale di appalto.
Le verifiche potranno consistere nell'accertamento della rispondenza dei materiali impiegati con
quelli stabiliti, nel controllo delle installazioni secondo le disposizioni convenute (posizioni, percorsi,
ecc.), nonché in prove parziali di isolamento e funzionamento ed in tutto quello che può essere utile allo
scopo accennato.
Dei risultati delle verifiche e prove preliminari di cui sopra, si dovrà compilare regolare verbale.
ART. 25
CARATTERISTICHE DI ESECUZIONE DEGLI IMPIANTI
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI
Tutti gli impianti dovranno essere realizzati sottotraccia o a controsoffitto anche quando non
espressamente riportato nella voce poiché un impianto in un ospedale non può generare luoghi di deposito
di polvere. Pertanto ogni voce riguardante impianti deve intendersi a regola d’arte solo includendo
l’apertura e la chiusura delle tracce murarie che sono comunque da ritenersi incluse nella voce.
Ogni voce sarà inoltre comprensiva del trasporto in cantiere e del tiro in alto anche quando non
espressamente richiamato.
ART. 26
CARATTERISTICHE DI ESECUZIONE DELLE OPERE
Preliminarmente all’esecuzione dei lavori dovranno essere poste in essere preliminarmente tutte le opere
provvisionali necessarie al contenimento delle propagazione delle polveri degli ambienti non destinati a
cantiere.
Ciò comporterà la delimitazione dell’aria di cantiere mediante fogli di plastica adeguatamente fissati a dei
telai.
Poiché lo stesso problema si riproporrà in fase di esecuzione dei lavori l’approvigionamento dei materiali
dovrà essere effettuato mediante un montacarichi da cantiere (non è previsto l’utilizzo degli ascensori
dell’Azienda) mentre lo smaltimento delle materie di risulta dovrà essere effettuato mediante un tubo
esterno destinato a tal fine.
In fase di esecuzione si dovrà avere riguardo al fatto che trattandosi di un ospedale in attività non sarà
possibile produrre del rumore in modo continuativo per cui l’attività che genererà rumore non dovrà
superare i venti minuti e ad essa dovrà succedere una pausa di circa dieci minuti.
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Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
Tutti gli oneri di allacciamento impianti saranno a carico dell’Impresa.
46
CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
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SOMMARIO
PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI 31
REQUISITI DI RISPONDENZA A NORME, LEGGI E REGOLAMENTI
DATI DI PROGETTO
31
31
PRESCRIZIONI RIGUARDANTI I CIRCUITI 31
-
CANALIZZAZIONI 33
TUBI PROTETTIVI, PERCORSO TUBAZIONI, CASSETTE DI DERIVAZIONE
33
CANALETTE PORTA CAVI 35
- TUBAZIONI PER LE COSTRUZIONI PREFABBRICATE
È DEFINITO.
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON
-
POSA DI CAVI ELETTRICI, ISOLATI, SOTTO GUAINA, INTERRATI 35
-
POSA DI CAVI ELETTRICI, ISOLATI, SOTTO GUAINA, IN CUNICOLI PRATICABILI
36
- POSA DI CAVI ELETTRICI, ISOLATI, SOTTO GUAINA, IN TUBAZIONI INTERRATE O NON
INTERRATE, O IN CUNICOLI NON PRATICABILI36
-
PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI
-
37
ELEMENTI DI UN IMPIANTO DI MESSA A TERRA 37
PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER I LOCALI DA BAGNO 37
COLLEGAMENTO EQUIPOTENZIALE NEI LOCALI DA BAGNO 38
ALIMENTAZIONE NEI LOCALI DA BAGNO 38
CONDUTTURE ELETTRICHE NEI LOCALI DA BAGNO 39
PROTEZIONI CONTRO I CONTATTI DIRETTI IN AMBIENTI PERICOLOSI 39
-
COORDINAMENTO DELL'IMPIANTO DI TERRA CON DISPOSITIVI DI INTERRUZIONE 39
-
PROTEZIONE MEDIANTE DOPPIO ISOLAMENTO 40
-
PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE ELETTRICHE
40
- COORDINAMENTO CON LE OPERE DI SPECIALIZZAZIONE EDILE E CON LE ALTRE NON
FACENTI PARTE DEL RAMO D'ARTE DELLA DITTA. 40
-
MATERIALI DI RISPETTO 40
POTENZA IMPEGNATA E DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI 41
-
IMPIANTI TRIFASI 41
DISPOSIZIONI PARTICOLARI PER GLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE ERRORE. IL
SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
-
ASSEGNAZIONI DEI VALORI DI ILLUMINAZIONE ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È
DEFINITO.
47
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-
TIPO DI ILLUMINAZIONE (O NATURA DELLE SORGENTI) ERRORE. IL SEGNALIBRO NON
È DEFINITO.
APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
UBICAZIONE E DISPOSIZIONI DELLE SORGENTI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È
DEFINITO.
- FLUSSO LUMINOSO EMESSO ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
- SERVIZI DI SICUREZZA ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
- ALIMENTAZIONE DEI SERVIZI DI SICUREZZA E ALIMENTAZIONE DI EMERGENZA
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
- Alimentazione dei servizi di sicurezza Errore. Il segnalibro non è definito.
-
DISPOSIZIONI PARTICOLARI PER IMPIANTI, PER SERVIZI TECNOLOGICI E PER SERVIZI
GENERALI 42
QUADRO GENERALE DI PROTEZIONE E DISTRIBUZIONE 42
ILLUMINAZIONE ESTERNA ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
IMPIANTO DI ALIMENTAZIONE ASCENSORI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
IMPIANTO DI ALIMENTAZIONE CENTRALE TERMICA ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È
DEFINITO.
- ALTRI IMPIANTI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
-
IMPIANTI DI SEGNALAZIONI COMUNI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
-
TIPI DI IMPIANTO ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ALIMENTAZIONE ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
TRASFORMATORI E LORO PROTEZIONI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
CIRCUITI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
MATERIALE VARIO DI INSTALLAZIONE ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
IMPIANTI DI PORTIERE ELETTRICO ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
-
IMPIANTO ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
APPARECCHI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
RIFASAMENTO DEGLI IMPIANTI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
QUALITÀ E CARATTERISTICHE DEI MATERIALI - CONSEGNA ED ESECUZIONE DEI LAVORI
- VERIFICHE E PROVE IN CORSO D'OPERA DEGLI IMPIANTI 42
-
-
-
GENERALITÀ 42
COMANDI (INTERRUTTORI, DEVIATORI, PULSANTI E SIMILI) E PRESE A SPINA 42
- Apparecchi di comando a destinazione sociale 42
- Prese di alimentazione di utilizzatori elettrici 42
APPARECCHIATURE MODULARI CON MODULO NORMALIZZATO 42
INTERRUTTORI SCATOLATI 43
INTERRUTTORI AUTOMATICI MODULARI CON ALTO POTERE DI INTERRUZIONE43
QUADRI DI COMANDO E DISTRIBUZIONE IN LAMIERA 43
- I QUADRI DI COMANDO DEVONO ESSERE MUNITI DI PROFILATI PER IL FISSAGGIO
A SCATTO DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE 43
- I QUADRI DI COMANDO DI GRANDI DIMENSIONI E GLI ARMADI DI DISTRIBUZIONE
DEVONO APPARTENERE AD UNA SERIE DI ELEMENTI COMPONIBILI DI LARGHEZZA E
DI PROFONDITÀ ADEGUATE 43
QUADRI DI COMANDO E DISTRIBUZIONE IN MATERIALE ISOLANTE 44
QUADRI ELETTRICI DA APPARTAMENTO O SIMILARI 44
48
CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
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-
ISTRUZIONI PER L'UTENTE 44
PROVE DEI MATERIALI 44
ACCETTAZIONE DEI MATERIALI 44
ESECUZIONE DEI LAVORI 45
-
MODO DI ESECUZIONE ED ORDINE DEI LAVORI
45
VERIFICHE E PROVE IN CORSO D'OPERA DEGLI IMPIANTI 45
49
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SOMMARIO
CAPITOLO 1. QUALITÀ DEI MATERIALI E DEI COMPONENTI
ART. 1. CARATTERISTICHE GENERALI - CONDIZIONI DI ACCETTAZIONE
2
ART. 2. MATERIALI NATURALI E DI CAVA
2
ART. 3. CALCI , POZZOLANE, LEGANTI IDRAULICI CALCI AEREE
4
ART. 4. GESSI PER L'EDILIZIA
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ART. 5. MATERIALI INERTI PER CONGLOMERATI CEMENTIZI E PER MALTE
6
ART. 6. ELEMENTI LATERIZI E DI CALCESTRUZZO - GENERALITÀ
6
ART. 7. MATERIALI CERAMICI - GENERALITÀ
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ART. 8. ARMATURE PER CALCESTRUZZO
6
ART. 9. LAMIERE ZINCATE E INOX GENERALITÀ
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ART. 10. ACCIAIO
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ART. 11. METALLI DIVERSI
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ART. 12. MATERIALI A BASE DI FIBRA DI CARBONIO ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ART. 13. PRODOTTI A BASE DI LEGNO
7
ART.14. PRODOTTI DI PIETRE NATURALI O RICOSTRUITE
DEFINITO.
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È
ART. 15. MATERIALI PER PAVIMENTAZIONE
8
ART. 16. PRODOTTI PER IMPERMEABILIZZAZIONE E PER COPERTURE PIANE
SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ERRORE. IL
ART. 17. PRODOTTI DI VETRO (LASTRE, PROFILATI AD U E VETRI PRESSATI)
SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ERRORE. IL
ART. 18. PRODOTTI DIVERSI (SIGILLANTI, ADESIVI, GEOTESSILI ETC.) ERRORE. IL SEGNALIBRO
NON È DEFINITO.
ART. 19. INFISSI
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ART. 20. PRODOTTI PER RIVESTIMENTI INTERNI ED ESTERNI
DEFINITO.
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È
ART. 21. PRODOTTI PER TINTEGGIATURA - PITTURE - VERNICI - SMALTI
SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ART. 22. PRODOTTI PER ISOLAMENTO TERMICO
50
ERRORE. IL
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
ART. 23. PRODOTTI PER PARETI ESTERNE E PARTIZIONI INTERNE
NON È DEFINITO.
ART. 24. MATERIALI DIVERSI SPECIALI - LAMIERE GRECATE
DEFINITO.
51
ERRORE. IL SEGNALIBRO
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È
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Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
CAPITOLO 2. NORME GENERALI DI ESECUZIONE - MODO DI ESECUZIONE DI OGNI
CATEGORIA DI LAVORO - ORDINE A TENERSI NELL'ANDAMENTO DEI LAVORI
ART. 25. OPERE PROVVISIONALI - MACCHINARI E MEZZI D'OPERA
10
ART. 26. INDAGINI E RILIEVI GEOGNOSTICI
10
ART. 27. AZIONI E CARICHI SULLE COSTRUZIONI
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ART. 28. STRUTTURE, OPERE ED IMPIANTI IN GENERALE MODALITÀ DI STUDIO, PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE
10
CAPITOLO 3. SCAVI, RILEVATI, DEMOLIZIONI
ART. 30. RILIEVI - CAPISALDI - TRACCIATI
12
ART.31. SCAVI IN GENERE
12
ART. 32. SCAVI DI SBANCAMENTO
13
ART. 33. SCAVI DI FONDAZIONE OD IN TRINCEA
13
ART. 34. SCAVI SUBACQUEI E PROSCIUGAMENTO
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ART. 35. RILEVATI E RINTERRI
14
ART. 36. DEMOLIZIONI E RIMOZIONI
15
CAPITOLO 4. STRUTTURE DI MURATURE, CALCESTRUZZO, ACCIAIO
ART. 37. OPERE E STRUTTURE DI MURATURA
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ART.38. OPERE E STRUTTURE DI CALCESTRUZZO
17
ART. 39. STRUTTURE PREFABBRICATE DI CALCESTRUZZO ARMATO E PRECOMPRESSO
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ART. 40. SOLAI
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ART. 41. STRUTTURE IN ACCIAIO
19
CAPITOLO 5. COPERTURE, PARETI, PAVIMENTI E RIVESTIMENTI
ART. 42. COPERTURE
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ART. 43. IMPERMEABILIZZAZIONI
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ART. 44. SISTEMI PER RIVESTIMENTI INTERNI ED ESTERNI
DEFINITO.
52
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È
CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI
Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico
ART. 45. PARETI E COPERTURE ESTERNE A PANNELLI IN ACCIAIO INOX
SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ERRORE. IL
ART. 46. PARETI INTERNE IN MATERIALE COIBENTE ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ART. 47. PARETI INTERNE IN MATERIALE COIBENTE ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ART. 48. ESECUZIONE DELLE PARETI ESTERNE E PARTIZIONI INTERNE
SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ERRORE. IL
ART. 49. PARETI E COPERTURE ESTERNE A PANNELLI IN CALCESTRUZZO ARMATO ERRORE. IL
SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ART. 50. OPERE DI VETRAZIONE E SERRAMENTISTICA
DEFINITO.
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È
ART. 51. VETRATE SOSPESE TIPO SPIDERGLASS
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ART. 52. GRIGLIATI
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ART. 53. LUCERNARI E CUPOLE
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
ART. 54. ESECUZIONE DELLE PAVIMENTAZIONI
22
CAPITOLO 6. IMPIANTISTICA
ART. 55. IMPIANTO DI SCARICO ACQUE METEORICHE
DEFINITO.
ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È
ART. 56. IMPIANTI DI ASCENSORI, MONTACARICHI, SCALE E MARCIAPIEDI MOBILI ERRORE. IL
SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
CAPITOLO 7. DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI L'APPALTO E MODO DI VALUTARE I
LAVORI
ART 57. TRATTAMENTO DEI LAVORATORI
27
ART. 58. NORME PER LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEI LAVORI
27
53
pag. 1
ANALISI DEI PREZZI
OGGETTO: RISANAMENTO VUOTO TECNICO
COMMITTENTE: A.O.B.
Data, 27/11/2007
IL TECNICO
Geom. Lorenzo Cabras
PriMus by Guido Cianciulli - copyright ACCA software S.p.A.
pag. 2
DESCRIZIONE DELLE VOCI
E DEGLI
ELE MENT I
Num.Ord.
TARIFFA
unità
di
misura
IMPORTI
Quantità
unitario
TOTALE
R IP O R TO
ANALISI DEI PREZZI
Nr. 1
FO.001
Nr. 2
FO.002
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A
SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 40.
Nel prezzo sono compresi gli ... on la Ditta appaltatrice.
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante.
E L E M E N T I:
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
(E) [FO.001/a] TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLA ...
2,13
2,00
1,82
0,63
8,00
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
16,62
1,66
T O T A L E euro
m.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A
SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 63.
Nel prezzo sono compresi gli ... on la Ditta appaltatrice.
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante.
E L E M E N T I:
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [FO.002/a] TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLA ...
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
ora
ora
m.
ora
18,28
0,120
0,120
1,000
0,010
26,64
22,74
10,00
62,50
3,20
2,73
10,00
0,63
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
16,56
2,32
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
18,88
1,89
m.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A
SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 90.
Nel prezzo sono compresi gl ... con la Ditta appaltatrice.
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante.
E L E M E N T I:
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
ora
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
ora
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
ora
(E) [FO.003/a] TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLA ...
m.
20,77
0,008
0,008
0,010
1,000
26,64
22,74
62,50
26,03
0,21
0,18
0,63
26,03
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
27,05
3,79
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
30,84
3,08
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A
SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 110.
Nel prezzo sono compresi g ... con la Ditta appaltatrice.
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante.
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
ANALISI DEI PREZZI
26,64
24,97
22,74
62,50
8,00
14,58
2,04
T O T A L E euro
Nr. 4
FO.004
0,080
0,080
0,080
0,010
1,000
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
T O T A L E euro
Nr. 3
FO.003
ora
ora
ora
ora
m.
m.
33,92
pag. 3
DESCRIZIONE DELLE VOCI
E DEGLI
ELE MENT I
Num.Ord.
TARIFFA
unità
di
misura
IMPORTI
Quantità
unitario
TOTALE
R IP O R TO
E L E M E N T I:
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
(E) [FO.004/a] TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLA ...
Nr. 5
FO.005
Nr. 6
FO.006
Nr. 7
FO.007
ora
ora
ora
m.
26,64
22,74
62,50
26,03
1,20
1,02
0,63
26,03
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
28,88
4,04
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
32,92
3,29
T O T A L E euro
m.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A
SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 125.
Nel prezzo sono compresi gl ... con la Ditta appaltatrice
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante.
E L E M E N T I:
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [FO.005/a] TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLA ...
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
ora
ora
m.
ora
36,21
0,120
0,120
1,000
0,010
26,64
22,74
26,03
62,50
3,20
2,73
26,03
0,63
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
32,59
4,56
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
37,15
3,72
T O T A L E euro
m.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A
SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 140.
Nel prezzo sono compresi gl ... con la Ditta appaltatrice
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante.
E L E M E N T I:
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
(E) [FO.005/a] TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLA ...
ora
ora
ora
m.
40,87
0,270
0,270
0,010
1,000
26,64
22,74
62,50
26,03
7,19
6,14
0,63
26,03
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
39,99
5,60
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
45,59
4,56
T O T A L E euro
m.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A
SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 160.
Nel prezzo sono compresi gl ... con la Ditta appaltatrice
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante.
E L E M E N T I:
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
(E) [FO.007/a] TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLA ...
ora
ora
ora
m.
COMMITTENTE: A.O.B.
ANALISI DEI PREZZI
0,045
0,045
0,010
1,000
50,15
0,350
0,350
0,010
1,000
26,64
22,74
62,50
26,03
9,32
7,96
0,63
26,03
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
43,94
6,15
A RIPORTARE
50,09
pag. 4
DESCRIZIONE DELLE VOCI
E DEGLI
ELE MENT I
Num.Ord.
TARIFFA
Nr. 8
FO.008
Nr. 9
FO.009
Nr. 10
FO.010
unità
di
misura
TOTALE
50,09
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
50,09
5,01
T O T A L E euro
m.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A
SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 180.
Nel prezzo sono compresi gl ... con la Ditta appaltatrice
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante.
E L E M E N T I:
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
(E) [FO.008/a] TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLA ...
ora
ora
ora
m.
55,10
0,350
0,350
0,010
1,000
26,64
22,74
62,50
34,00
9,32
7,96
0,63
34,00
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
51,91
7,27
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
59,18
5,92
T O T A L E euro
m.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A
SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 200.
Nel prezzo sono compresi gl ... con la Ditta appaltatrice
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante.
E L E M E N T I:
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
(E) [FO.009/a] TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOL ...
ora
ora
ora
m.
65,10
0,450
0,450
0,010
1,000
26,64
22,74
62,50
35,00
11,99
10,23
0,63
35,00
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
57,85
8,10
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
65,95
6,60
T O T A L E euro
m.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 mm. (per acqua fredda, calda,
ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercett ... sere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
E L E M E N T I:
(E) [FO.010/b] TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 mm.
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
m.
ora
ora
ora
72,55
1,000
0,050
0,050
0,010
5,00
26,64
22,74
62,50
5,00
1,33
1,14
0,63
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
8,10
1,13
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
9,23
0,92
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
ANALISI DEI PREZZI
unitario
R IP O R TO
T O T A L E euro
Nr. 11
IMPORTI
Quantità
m.
10,15
pag. 5
DESCRIZIONE DELLE VOCI
E DEGLI
ELE MENT I
Num.Ord.
TARIFFA
unità
di
misura
IMPORTI
Quantità
unitario
TOTALE
R IP O R TO
FO.010/a
Nr. 12
FO.011
Nr. 13
FO.011/c
Nr. 14
FO.012
IN RAME - diam. 18 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare
l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte.
E L E M E N T I:
(E) [FO.010/c] RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 22 PER TUBAZIONE IN RAME - ...
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
m.
ora
ora
ora
2,50
26,64
22,74
62,50
2,50
0,53
0,45
0,63
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
4,11
0,58
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
4,69
0,47
T O T A L E euro
m.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm. (per acqua fredda, calda,
ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercett ... sere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
E L E M E N T I:
(E) [FO.011/b] TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm.
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
m.
ora
ora
ora
5,16
1,000
0,060
0,060
0,010
6,00
26,64
22,74
62,50
6,00
1,60
1,36
0,63
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
9,59
1,34
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
10,93
1,09
T O T A L E euro
m.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE
IN RAME - diam. 22 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare
l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte.
E L E M E N T I:
(E) [FO.011/a] RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 22 PER TUBAZIONE IN RAME ...
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
m.
ora
ora
ora
12,02
1,000
0,020
0,020
0,010
2,60
26,64
22,74
62,50
2,60
0,53
0,45
0,63
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
4,21
0,59
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
4,80
0,48
T O T A L E euro
m.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm. (per acqua fredda, calda,
ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercett ... sere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
E L E M E N T I:
(E) [FO.012/c] TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm.
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
m.
ora
ora
ora
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
ANALISI DEI PREZZI
1,000
0,020
0,020
0,010
5,28
1,000
0,110
0,110
0,010
10,00
26,64
22,74
62,50
10,00
2,93
2,50
0,63
16,06
pag. 6
DESCRIZIONE DELLE VOCI
E DEGLI
ELE MENT I
Num.Ord.
TARIFFA
Nr. 15
FO.012/a
Nr. 16
FO.013
Nr. 17
FO.013/a
unità
di
misura
TOTALE
16,06
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
16,06
2,25
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
18,31
1,83
T O T A L E euro
m.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE
IN RAME - diam. 28 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare
l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte.
E L E M E N T I:
(E) [FO.012/b] RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - ...
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
m.
ora
ora
ora
20,14
1,000
0,025
0,025
0,010
3,00
26,64
22,74
62,50
3,00
0,67
0,57
0,63
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
4,87
0,68
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
5,55
0,56
T O T A L E euro
m.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm. (per acqua fredda, calda,
ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercet ... ssere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
E L E M E N T I:
(E) [FO.013/b] TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm.
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
m.
ora
ora
ora
6,11
1,000
0,120
0,120
0,010
12,00
26,64
22,74
62,50
12,00
3,20
2,73
0,63
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
18,56
2,60
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
21,16
2,12
T O T A L E euro
m.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE
IN RAME - diam. 35 mm.
E L E M E N T I:
(E) [FO.013/c] RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME ...
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
m.
ora
ora
ora
23,28
1,000
0,050
0,050
0,010
5,00
26,64
22,74
62,50
5,00
1,33
1,14
0,63
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
8,10
1,13
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
9,23
0,92
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm. (per acqua fredda, calda,
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
ANALISI DEI PREZZI
unitario
R IP O R TO
T O T A L E euro
Nr. 18
IMPORTI
Quantità
m.
10,15
pag. 7
DESCRIZIONE DELLE VOCI
E DEGLI
ELE MENT I
Num.Ord.
TARIFFA
unità
di
misura
IMPORTI
Quantità
unitario
TOTALE
R IP O R TO
FO.014
Nr. 19
FO.014/a
Nr. 20
FO.015
Nr. 21
FO.015/a
ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercet ... sere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
E L E M E N T I:
(E) [FO.014/b] TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm.
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
m.
ora
ora
ora
18,00
26,64
22,74
62,50
18,00
5,06
4,32
0,63
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
28,01
3,92
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
31,93
3,19
T O T A L E euro
m.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE
IN RAME - diam. 42 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare
l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte.
E L E M E N T I:
(E) [FO.014/c] RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - ...
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
m.
ora
ora
ora
35,12
1,000
0,080
0,080
0,010
7,50
26,64
22,74
62,50
7,50
2,13
1,82
0,63
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
12,08
1,69
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
13,77
1,38
T O T A L E euro
mq.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm. (per acqua fredda, calda,
ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercet ... sere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
E L E M E N T I:
(E) [FO.015/b] TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm.
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
m.
ora
ora
ora
15,15
1,000
0,290
0,290
0,010
25,00
26,64
22,74
62,50
25,00
7,73
6,59
0,63
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
39,95
5,59
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
45,54
4,55
T O T A L E euro
m.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE
IN RAME - diam. 54 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare
l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte.
E L E M E N T I:
(E) [FO.015/c] RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME ...
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
m.
ora
ora
ora
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
ANALISI DEI PREZZI
1,000
0,190
0,190
0,010
50,09
1,000
0,130
0,130
0,010
13,00
26,64
22,74
62,50
13,00
3,46
2,96
0,63
20,05
pag. 8
DESCRIZIONE DELLE VOCI
E DEGLI
ELE MENT I
Num.Ord.
TARIFFA
Nr. 22
FO.016
Nr. 23
FO.016/a
Nr. 24
FO.017
unità
di
misura
unitario
TOTALE
R IP O R TO
20,05
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
20,05
2,81
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
22,86
2,29
T O T A L E euro
m.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm. (per acqua fredda, calda,
ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercet ... essere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
E L E M E N T I:
(E) [FO.016/b] TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm.
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
m.
ora
ora
ora
25,15
1,000
0,530
0,540
0,010
45,00
26,64
22,74
62,50
45,00
14,12
12,28
0,63
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
72,03
10,08
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
82,11
8,21
T O T A L E euro
m.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE
IN RAME - diam. 76 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare
l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte.
E L E M E N T I:
(E) [FO.016/c] RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME ...
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
m.
ora
ora
ora
90,32
1,000
0,210
0,210
0,010
17,00
26,64
22,74
62,50
17,00
5,59
4,78
0,63
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
28,00
3,92
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
31,92
3,19
T O T A L E euro
m.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm. (per acqua fredda, calda,
ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercet ... sere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
E L E M E N T I:
(E) [FO.017/b] TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm.
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10004] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
m.
ora
ora
ora
ora
35,11
1,000
0,580
0,580
0,580
0,020
75,00
26,64
24,97
22,74
69,74
75,00
15,45
14,48
13,19
1,39
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
119,51
16,73
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
136,24
13,62
T O T A L E euro
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
ANALISI DEI PREZZI
IMPORTI
Quantità
m.
149,86
pag. 9
DESCRIZIONE DELLE VOCI
E DEGLI
ELE MENT I
Num.Ord.
TARIFFA
unità
di
misura
IMPORTI
Quantità
unitario
TOTALE
R IP O R TO
Nr. 25
FO.017/a
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE
IN RAME - diam. 89 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare
l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte.
E L E M E N T I:
(E) [FO.017/c] RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME ...
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
46,10
4,61
m.
ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO DI ADDUZIONE IDRICO DI ACQUA CALDA, FREDDA E
RICIRCOLO; eseguito su colonne primarie verticali e/o su colonne secondarie
comprendente:
- Il tagli ... predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
E L E M E N T I:
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
ora
(E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO
ora
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
ora
(E) [A10018/a] MATERIALE IDRAULICO (PEZZI SPECIALI)
corpo
50,71
2,000
2,000
2,000
1,000
26,64
24,97
22,74
90,00
53,28
49,94
45,48
90,00
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
238,70
33,42
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
272,12
27,21
ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO FOGNARIO, eseguito su colonne primarie verticali (in ghisa)
comprendente:
- il taglio dei tubi di qualsiasi diametro (in tubo di ghisa esistente) ... sere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
E L E M E N T I:
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10018/b] MATERIALE IDRAULICO - per impianti fognari (PEZZI SPECIALI) ...
cad.
ora
ora
ora
corpo
299,33
2,000
2,000
2,000
1,000
26,64
24,97
22,74
95,00
53,28
49,94
45,48
95,00
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
243,70
34,12
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
277,82
27,78
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RUBINETTI "IDRANTI" TIPO UNI 45 COMPRENSIVO DI:
- SARACINESCHE DA 1" 1/2
- COLLEGAMENTO ALLA RETE IDRICA ESISTENTE O DI NUOVA REALIZZAZIONE (IN RAME) ...
za causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
ANALISI DEI PREZZI
25,00
7,99
6,82
0,63
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
T O T A L E euro
Nr. 28
FO.022
25,00
26,64
22,74
62,50
40,44
5,66
T O T A L E euro
Nr. 27
FO.019
1,000
0,300
0,300
0,010
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
T O T A L E euro
Nr. 26
FO.018
m.
ora
ora
ora
cad.
305,60
pag. 10
DESCRIZIONE DELLE VOCI
E DEGLI
ELE MENT I
Num.Ord.
TARIFFA
unità
di
misura
IMPORTI
Quantità
unitario
TOTALE
R IP O R TO
by-pass temporanei.
E L E M E N T I:
(E) [FO.022/a] RUBINETTI "IDRANTI" TIPO UNI 45 COMPRENSIVO DI:
- SARACINE ...
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
Nr. 29
V.0014
Nr. 30
V.0015
Nr. 31
V.0018
cad.
ora
ora
37,00
26,64
22,74
37,00
12,52
10,69
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
60,21
8,43
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
68,64
6,86
T O T A L E euro
cad.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI GEOCOMPOSITO DRENANTE, COSTITUITO DA
UNO STRATO DI GEOTESSILE NON TESSUTO sp. 2 mm. E UNO STRATO DI GEORETE O
GEOSTUOIA.
E L E M E N T I:
(E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10018] GEOCOMPOSITO DRENANTE COSTITUITO DA UNO STRATO DI GEOTESSILE ...
ora
ora
mq.
75,50
0,010
0,010
1,000
24,97
22,74
9,00
0,25
0,23
9,00
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
9,48
1,33
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
10,81
1,08
T O T A L E euro
mq.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POLIETILENE IN FOGLI , DEL PESO DI 300g/mq,
PER GETTI CONTROTERRA, COMPRESOL'ONERE DELLA SOVRAPPOSIZIONE DEI TELI PARI
ALMENO AL 5% DELLA LUNGHEZZA DEL TELO, COMPRESO OGNI ALTRO ONERE PER DARE
L'OPERA FINITA A REGOLA D'ARTE,
E L E M E N T I:
(E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
(E) [A10019] POLIETILENE IN FOGLI DEL PESO DI 300 g/mq, PER GETTI CONTRO ...
ora
ora
ora
mq.
11,89
0,015
0,015
0,001
1,000
24,97
22,74
62,50
1,95
0,37
0,34
0,06
1,95
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
2,72
0,38
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
3,10
0,31
T O T A L E euro
mq.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI TESTATA D'USCITA IN PVC, diametri 100/110/125
PER INNESTO DELLE CANALETTE AI POZZETTI
E L E M E N T I:
(E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10008] AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE PORTATA 3 T.
(E) [A10022] TESTATA D'USCITA IN PVC diametri 100/110/125, PER INNESTO D ...
ora
ora
ora
cad.
3,41
0,010
0,010
0,010
1,000
24,97
22,74
39,30
3,00
0,25
0,23
0,39
3,00
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
3,87
0,54
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
4,41
0,44
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
ANALISI DEI PREZZI
1,000
0,470
0,470
pag. 11
DESCRIZIONE DELLE VOCI
E DEGLI
ELE MENT I
Num.Ord.
TARIFFA
unità
di
misura
IMPORTI
Quantità
unitario
TOTALE
R IP O R TO
Nr. 32
V.0020
Nr. 33
V.0021
T O T A L E euro
cad.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI GRIGLIA CARRABILE IN PVC PER CANALETA, LARGHEZZA
cm. 20.
E L E M E N T I:
(E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10008] AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE PORTATA 3 T.
(E) [A10024] GRIGLIA CARRABILE IN PVC, PER CANALETTA, LARGHEZZA cm. 20.
ora
ora
ora
m.
Nr. 35
V.0028
24,97
22,74
39,30
20,50
6,74
6,14
0,39
20,50
33,77
4,73
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
38,50
3,85
T O T A L E euro
m.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI TUBAZIONI DI MANDATA IN ACCIAIO
ZINCATO diametro 2".
E L E M E N T I:
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO
(E) [A10008] AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE PORTATA 3 T.
(E) [FO.001/b] TUBAZIONE IN ACCIAIO ZINCATO, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE ...
ora
ora
ora
m.
42,35
0,050
0,050
0,010
1,000
26,64
24,97
39,30
9,00
1,33
1,25
0,39
9,00
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
11,97
1,68
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
13,65
1,37
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE MONOFASE
IN GHISA mod. EDR 200 M, TIPO ZENIT O SIMILARI; 1.5 KW/220 V, COMPRESO IL
GALLEGGIANTE, LA CONDOTTA DI MAN ... on apposito prezzo, COMPRESO QUANTO ALTRO
OCCORRA PER DARE IL LAVORO FINITO A REGOLA D'ARTE E PERFETTAMENTE
FUNZIONANTE.
E L E M E N T I:
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10008] AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE PORTATA 3 T.
(E) [A10027] ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE MONOFASE IN GHISA, mod. EDR 200 M ...
m.
ora
ora
ora
ora
cad.
15,02
1,000
1,000
1,000
0,010
1,000
26,64
24,97
22,74
39,30
780,00
26,64
24,97
22,74
0,39
780,00
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
854,74
119,66
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
974,40
97,44
T O T A L E euro
cad.
SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER FONDAZIONI O CONDOTTE IN TERRENO DI QUALSIASI
NATURA, SIA SCIOLTO CHE COMPATTO, ANCHE MISTO A PIETRE, ESCLUSO LE ROCCE
TENERE E DURE, ESEGUITO PREVALE ... ITA' DI mt. 2,00 DAL PIANO DI SBANCAMENTO O
DALL'ORLO DEL CAVO, COMPRESO IL CARICO SULL'AUTOMEZZO; ESCLUSO IL TRASPORTO.
E L E M E N T I:
(E) [A10007] MOTORGRADER DA 125 HP PESO 11.63 T, GIA' ESISTENTE IN CANTIE ...
(E) [A10006] PALA CARICATRICE GOMMATA GIA' ESISTENTE IN CANTIERE, COMPRES ...
ora
ora
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
ANALISI DEI PREZZI
0,270
0,270
0,010
1,000
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
T O T A L E euro
Nr. 34
V.0023
4,85
1´071,84
0,240
0,240
70,35
58,42
16,88
14,02
30,90
pag. 12
DESCRIZIONE DELLE VOCI
E DEGLI
ELE MENT I
Num.Ord.
TARIFFA
unità
di
misura
IMPORTI
Quantità
unitario
R IP O R TO
(E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
Nr. 36
V.0029
Nr. 37
V.0030
Nr. 38
V.0032
30,90
ora
ora
0,240
0,240
24,97
22,74
5,99
5,46
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
42,35
5,93
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
48,28
4,83
T O T A L E euro
mc.
SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER FONDAZIONI O CONDOTTE IN ROCCE DURE, CON
RESISTENZA
ALLO
SCHIACCIAMENTO
SUPERIORE
A
120
kg/cmq,
ESEGUITO
PREVALENTEMENTE A MANO E CON MARTELLI DEMOLIT ... TA' DI m. 2.00 DAL PIANO DI
SBANCAMENTO O DALL'ORLO DEL CAVO, COMPRESO IL CARICO SULL'AUTOMEZZO ED
ESCLUSO IL TRASPORTO.
E L E M E N T I:
(E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
(E) [A10006] PALA CARICATRICE GOMMATA GIA' ESISTENTE IN CANTIERE, COMPRES ...
(E) [A10007] MOTORGRADER DA 125 HP PESO 11.63 T, GIA' ESISTENTE IN CANTIE ...
ora
ora
ora
ora
ora
53,11
0,460
0,460
1,000
0,440
0,440
24,97
22,74
62,50
58,42
70,35
11,49
10,46
62,50
25,70
30,95
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
141,10
19,75
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
160,85
16,09
T O T A L E euro
mc.
TRASPORTO DEI MATERIALI DI RISULTA, ASCIUTTI O BAGNATI, PROVENIENTI DAGLI SCAVI,
COMPRESA LA SISTEMAZIONE DEGLI STESSI IN DISCARICA ED ESCLUSO L'EVENTUALE
COSTO DI CONFERIMENTO A DISCARICA AUTORIZZATA, CON PERCORENZA ENTRO I LIMITI
DI 20 km, COMPRESO IL RITORNO A VUOTO.
E L E M E N T I:
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
ora
176,94
0,050
62,50
3,13
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
3,13
0,44
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
3,57
0,36
T O T A L E euro
mc.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CANALETTA MODULARE IN POLIPROPILENE
TRAPEZIA, COMPLETA DI GRIGLIA CARRABILE IN PVC, LARGHEZZA IN SOMMITA' cm. 20,
altezza 14.7 cm, COMPRESO E ... IN CALCESTRUZZO E QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE
L'OPERA PERFETAMENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE.
E L E M E N T I:
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
(E) [A10023] CANALETTA MODULARE IN POLIETILENE A SEZIONE TRAPEZIA (LARGHE ...
(E) [A10024] GRIGLIA CARRABILE IN PVC, PER CANALETTA, LARGHEZZA cm. 20.
ora
ora
ora
m.
m.
3,93
0,540
0,540
0,010
1,000
1,000
26,64
22,74
62,50
15,00
20,50
14,39
12,28
0,63
15,00
20,50
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
62,80
8,79
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
71,59
7,16
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
ANALISI DEI PREZZI
TOTALE
pag. 13
DESCRIZIONE DELLE VOCI
E DEGLI
ELE MENT I
Num.Ord.
TARIFFA
unità
di
misura
IMPORTI
Quantità
unitario
TOTALE
R IP O R TO
T O T A L E euro
Nr. 39
V.0033
Nr. 40
V.0034
Nr. 41
V.0036
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POZZETTO PREFABBRICATO IN
CONGLOMERATO CEMENTIZIO VIBRATO, dIm. interne cm. 100 X 100 X 100, SENZA SIFONE E
SENZA COPERINA, DATO IN OPERA PER ... LO SCAVO, IL RINTERRO, L'EVENTUALE
SOTTOFONDO O RINFIANCO IN CALCESTRUZZO; VALUTATO PER CIASCUN POZZETTO POSTO
IN OPERA.
E L E M E N T I:
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
(E) [A10032] POZZETTO D'INCROCIO IN cls dim. cm.100X100X100.
ora
ora
ora
ora
cad.
0,890
0,890
0,890
0,010
1,000
26,64
24,97
22,74
62,50
120,00
23,71
22,22
20,24
0,63
120,00
186,80
26,15
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
212,95
21,30
T O T A L E euro
cad.
POSA IN OPERA DI MATERIALE PROVENIENTE DAGLI SCAVI ALL'INTERNO DEL CANTIERE
PER LA FORMAZIONE, PREVALENTEMENTE A MANO, DEL SOTTOFONDO PER IL LETTO DI
POSA DI TUBAZIONI E CANALETTE E PER IL SUCCESSIVO RINFIANCO E RICOPRIMENTO.
E L E M E N T I:
(E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10007] MOTORGRADER DA 125 HP PESO 11.63 T, GIA' ESISTENTE IN CANTIE ...
ora
ora
ora
234,25
0,590
0,590
0,030
24,97
22,74
70,35
14,73
13,42
2,11
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
30,26
4,24
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
34,50
3,45
T O T A L E euro
mc.
FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POZZETTO D'INCROCIO IN PVC dimensioni 40 X
40 X 40 cm. COMPLETO DI COPERCHIO PER ISPEZIONE, TESTATE D'USCITA PER L'INNESTO
DELLE CANALETTE ... PREZZO; COMPRESO QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE L'OPERA
PERFETTAMENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE.
E L E M E N T I:
(E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
(E) [A10020] POZZETTO D'INCROCIO IN PVC dim. 40X40X40.
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
ora
ora
ora
cad.
ora
37,95
1,070
1,070
0,010
1,000
1,070
24,97
22,74
62,50
37,20
26,64
26,72
24,33
0,63
37,20
28,50
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
117,38
16,43
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
133,81
13,38
FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI COPERTINA PREFABBRICATA IN c.c.a. sp. 20
cm. PER POZZETTODI SCARICO CON dimensioni interne 100 X 100 X 100 cm., QUESTO ESCLUSO E
COMPENSATO ... tro 2";
COMPRESO QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE L'OPERA
PERFETTAMENTE FUNZIONANTE ED EEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE.
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
ANALISI DEI PREZZI
78,75
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
T O T A L E euro
Nr. 42
V.0037
m.
cad.
147,19
pag. 14
DESCRIZIONE DELLE VOCI
E DEGLI
ELE MENT I
Num.Ord.
TARIFFA
unità
di
misura
IMPORTI
Quantità
unitario
TOTALE
R IP O R TO
E L E M E N T I:
(E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10015] COPERTINA PREFABBRICATA IN C.C. ARMATO sp. 20 cm. dim. 100X1 ...
(E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ...
Nr. 43
V.0038
Nr. 44
V.0038/3
Nr. 45
V.0039
ora
ora
cad.
ora
24,97
22,74
181,00
62,50
13,98
12,73
181,00
0,63
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
208,34
29,17
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
237,51
23,75
T O T A L E euro
cad.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CALCESTRUZZO A RESISTENZA
CARATTERISTICA NON INFERIORE A Rck 25 CON CLASSE DI ESPOSIZIONE 1 (ambiente secco)
CLASSE DI CONSISTENZA S2 (plasti ... CASSEFORME DA COMPENSARSI A PARTE; COMPRESA
LA VIBRATURA E L'INNAFFIAMENTO DEI GETTI ED ESCLUSE LE ARMATURE METALLICHE.
E L E M E N T I:
(E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10010] MALTA CEMENTIZIA COMPOSTA DA 300 KG. DI CEMENTO R 325 PER OG ...
ora
ora
mc
261,26
0,001
0,001
1,000
24,97
22,74
70,35
0,02
0,02
70,35
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
70,39
9,85
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
80,24
8,02
T O T A L E euro
mc.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CALCESTRUZZO PER MAGRONI DI
SOTTOFONDAZIONI DOSATO CON 150 kg./mc. DI CEMENTO R.32,5 .
E L E M E N T I:
(E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10011] MALTA CEMENTIZIA COMPOSTA DA 600 KG. DI CEMENTO POZZOLANICO ...
ora
ora
mc
88,26
0,001
0,001
1,000
24,97
22,74
65,95
0,02
0,02
65,95
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
65,99
9,24
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
75,23
7,52
T O T A L E euro
mc.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CASSEFORME IN LEGNAME GREZZO PER
GETTI DI CALCESTRUZZO SEMPLICE O ARMATO, PER OPERE IN FONDAZIONE (plinti, travi
rovesce, muri di conteniment ... MO, LA PULIZIA, IL RIACATASTAMENTO DEL LEGNAME;
VALUTATE PER L'EFFETTIVA SUPERFICIE DEI CASSERI A CONTATTO CON IL GETTO.
E L E M E N T I:
(E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10034] CASSEFORME IN LEGNAME GREZZO PER GETTI DI CALCESTRUZZO SEMP ...
ora
ora
mq.
82,75
0,150
0,150
1,000
24,97
22,74
8,00
3,75
3,41
8,00
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
15,16
2,12
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
17,28
1,73
T O T A L E euro
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
ANALISI DEI PREZZI
0,560
0,560
1,000
0,010
mq.
19,01
pag. 15
DESCRIZIONE DELLE VOCI
E DEGLI
ELE MENT I
Num.Ord.
TARIFFA
unità
di
misura
IMPORTI
Quantità
unitario
TOTALE
R IP O R TO
Nr. 46
V.0040
Nr. 47
V.0041
Nr. 48
V.0042
Nr. 49
V.0047
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI RETE ELETTROSALDATA COSTITUITA DA
TONDINI IN ACCIAIO AD ADERENZA MIGLIORATA diametro 6 mm. a maglia quadrata da cm. 20 x
20, IN PANNELLI STANDARD, FORNITA IN OPERA COMPRESI GLI SFRIDI, I TAGLI, EVENTUALI
LEGATURE E SOVRAPPOSIZIONI.
(peso kg. 2.3/mq)
E L E M E N T I:
(E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10008] AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE PORTATA 3 T.
(E) [A10033] RETE ELETTROSALDATA COSTITUITA DA TONDINI IN ACCIAIO AD ADE ...
ora
ora
ora
kg.
24,97
22,74
39,30
3,20
0,50
0,45
0,39
3,20
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
4,54
0,64
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
5,18
0,52
T O T A L E euro
kg.
MAGGIOR PREZZO DEI CALCESTRUZZI IN FONDAZIONE O COMUNQUE SOTTOQUOTA, PER
L'ESECUZIONE DEI GETTI CON L'IMPIEGO DI POMPE, GRU, NASTRI TRASPORTATORI O ALTRI
MEZZI DI AVVICINAMENTO; PER OGNI mc. DI CALCESTRUZZO GETTATO IN OPERA OLTRE LA
DISTANZA DI 30 m.
E L E M E N T I:
(E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10006] PALA CARICATRICE GOMMATA GIA' ESISTENTE IN CANTIERE, COMPRES ...
ora
ora
ora
5,70
0,063
0,063
0,100
24,97
22,74
58,42
1,57
1,43
5,84
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
8,84
1,24
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
10,08
1,01
T O T A L E euro
mc.
FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI STRUTTURA IN PROFILATI COMMERCIALI
D'ACCIAIO ZINCATO (tipo T, L, U,) PER LA TEMPORANEA SOSPENSIONE DEI CAVI ELETTRICI,
DELLE PASSERELLE PORT ... SUPERFICI OGGETTO DELL'INTERVENTO, COMPRENSIVO DI
QUANTO OCCORRA PER DARE IL LAVORO FINITO SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE.
E L E M E N T I:
(E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO
(E) [A10003] OPERAIO COMUNE
(E) [A10012] FERRO LAVORATO IN PIATTI E PROFILATI ZINCATI A CALDO, FRANCO ...
ora
ora
kg.
11,09
0,500
0,500
1,000
24,97
22,74
3,10
12,49
11,37
3,10
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
26,96
3,77
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
30,73
3,07
T O T A L E euro
kg.
REALIZZAZIONE DI COLLEGAMENTO ELETTRICO DELL'ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE
ALLE LINEE DEL SOTTOPIANO CON LINEA A GIORNO ENTRO TUBAZIONE RIGIDA RK 15 DI
PVC AUTOESTINGUENTE, SERIE PESA ... NTE ED ESEGUITO SECONDO LE REGOLE
DELL'ARTE. COMPRENSIVO DEL COLLEGAMENTO (dello sacarico) ALLA RETE FOGNARIA
ESISTENTE.
E L E M E N T I:
(E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO
(E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO
ora
ora
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
ANALISI DEI PREZZI
0,020
0,020
0,010
1,000
33,80
1,000
1,000
26,64
24,97
26,64
24,97
51,61
pag. 16
DESCRIZIONE DELLE VOCI
E DEGLI
ELE MENT I
Num.Ord.
TARIFFA
unità
di
misura
IMPORTI
Quantità
unitario
R IP O R TO
(E) [A10028] TUBO ISOLANTERIGIDO RK 15 IN PVC AUTO-ESTINGUENTE SERIE PESA ...
(E) [A10029] CONDUTTORE UNIPOLARE DI RAME FLESSIBILE tipo N 07 V - K isol ...
(E) [A10030] INTERRUTTORE BIPOLARE DA 16 A.
...
51,61
m.
m.
1,000
1,000
3,80
0,98
3,80
0,98
cad.
1,000
166,00
166,00
Sommano euro
Spese Generali 14% euro
222,39
31,13
Sommano euro
Utili Impresa 10% euro
253,52
25,35
T O T A L E euro
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
ANALISI DEI PREZZI
TOTALE
cad.
278,87
pag. 17
DESCRIZIONE DELLE VOCI
E DEGLI
ELE MENT I
Num.Ord.
TARIFFA
unità
di
misura
IMPORTI
Quantità
unitario
TOTALE
R IP O R TO
COSTI ELEMENTARI
Nr. 50
A10001
OPERAIO SPECIALIZZATO
Nr. 51
A10002
OPERAIO QUALIFICATO
Nr. 52
A10003
OPERAIO COMUNE
Nr. 53
A10004
euro
ora
26,64
euro
ora
24,97
euro
ora
22,74
TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE, DOTATO DI
GRUETTA IMPIEGATA NELLE OPERAZIONI DI CARICO E/O SCARICO, PORTATA 15 T.
euro
ora
69,74
Nr. 54
A10005
TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE, PORTATA 15 T.
euro
ora
62,50
Nr. 55
A10006
PALA CARICATRICE GOMMATA GIA' ESISTENTE IN CANTIERE, COMPRESI L'OPERATORE E E I
CONSUMI DI CARBURANTE, LUBRIFICANTI, RICAMBI, MANUTENZIONE ED ASSICURAZIONE.
euro
ora
58,42
MOTORGRADER DA 125 HP PESO 11.63 T, GIA' ESISTENTE IN CANTIERE, COMPRESI
L'OPERATORE E E I CONSUMI DI CARBURANTE, LUBRIFICANTI, RICAMBI, MANUTENZIONE
ED ASSICURAZIONE.
euro
ora
70,35
Nr. 56
A10007
Nr. 57
A10008
AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE PORTATA 3 T.
euro
ora
39,30
Nr. 58
A10010
MALTA CEMENTIZIA COMPOSTA DA 300 KG. DI CEMENTO R 325 PER OGNI MC. DI SABBIA.
euro
mc
70,35
Nr. 59
A10011
MALTA CEMENTIZIA COMPOSTA DA 600 KG. DI CEMENTO POZZOLANICO R 325 PER OGNI
MC. DI SABBIA, PER IL GETTO DEI MICROPALI, ATTA A FORNIRE UNA RESISTANZA DI
ALMENO N/mmq
euro
mc
65,95
Nr. 60
A10012
FERRO LAVORATO IN PIATTI E PROFILATI ZINCATI A CALDO, FRANCO OFFICINA.
euro
kg.
3,10
Nr. 61
A10015
COPERTINA PREFABBRICATA IN C.C. ARMATO sp. 20 cm. dim. 100X100 cm., COMPLETA DI
COPERCHIO IN PVC CON TELAIO CARRABILE dim. 40X40 cm.
euro
cad.
181,00
GEOCOMPOSITO DRENANTE COSTITUITO DA UNO STRATO DI GEOTESSILE NON TESSUTO sp.
2 mm E UNO STRATO DI GEORETE O GEOSTUOIA.
euro
mq.
9,00
Nr. 62
A10018
Nr. 63
A10018/a
MATERIALE IDRAULICO (PEZZI SPECIALI)
Nr. 64
A10018/b
MATERIALE IDRAULICO - per impianti fognari (PEZZI SPECIALI)
Nr. 65
A10019
POLIETILENE IN FOGLI DEL PESO DI 300 g/mq, PER GETTI CONTRO TERRA.
Nr. 66
A10020
POZZETTO D'INCROCIO IN PVC dim. 40X40X40.
Nr. 67
A10022
TESTATA D'USCITA IN PVC diametri
POZZETTI.
euro corpo
90,00
euro corpo
95,00
euro
mq.
1,95
euro
cad.
37,20
cad.
3,00
m.
15,00
100/110/125, PER INNESTO DELLE CANALETTE AI
euro
Nr. 68
A10023
CANALETTA MODULARE IN POLIETILENE A SEZIONE TRAPEZIA (LARGHEZZA IN SOMMITA'
cm. 20, altezza cm. 14.7).
euro
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
ANALISI DEI PREZZI
pag. 18
DESCRIZIONE DELLE VOCI
E DEGLI
ELE MENT I
Num.Ord.
TARIFFA
unità
di
misura
IMPORTI
Quantità
unitario
TOTALE
R IP O R TO
Nr. 69
A10024
GRIGLIA CARRABILE IN PVC, PER CANALETTA, LARGHEZZA cm. 20.
Nr. 70
A10027
Nr. 71
A10028
Nr. 72
A10029
euro
m.
20,50
ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE MONOFASE IN GHISA, mod. EDR 200 M tipo Zenit O SIMILARE;
1.5 KW/220 V, COMPRESO IL GALLEGGIANTE E LA VALVOLA DI NON RITORNO.
euro
cad.
780,00
TUBO ISOLANTERIGIDO RK 15 IN PVC AUTO-ESTINGUENTE SERIE PESANTE, diam: esterno 20
mm.
euro
m.
3,80
CONDUTTORE UNIPOLARE DI RAME FLESSIBILE tipo N 07 V - K isolato in PVC non propagante la
fiamma, sez. 1x4 mmq.
euro
m.
0,98
Nr. 73
A10030
INTERRUTTORE BIPOLARE DA 16 A.
Nr. 74
A10032
POZZETTO D'INCROCIO IN cls dim. cm.100X100X100.
Nr. 75
A10033
euro
cad.
166,00
euro
cad.
120,00
RETE ELETTROSALDATA COSTITUITA DA TONDINI IN ACCIAIO AD ADERENZA MIGLIORATA
diametro 6 mm. a maglia quadrata da cm. 20 x 20, IN PANNELLI STANDARD, FORNITA IN OPERA
COMPRESI GLI SFRIDI, I TAGLI, EVENTUALI LEGATURE E SOVRAPPOSIZIONI.
(peso kg. 2.3/mq)
euro
kg.
3,20
CASSEFORME IN LEGNAME GREZZO PER GETTI DI CALCESTRUZZO SEMPLICE O ARMATO,
PER OPERE IN FONDAZIONE (plinti, travi rovesce, muri di contenimento, ecc.). COMPRESE LE
ARMATURE DI SOST ... MO, LA PULIZIA, IL RIACATASTAMENTO DEL LEGNAME; VALUTATE
PER L'EFFETTIVA SUPERFICIE DEI CASSERI A CONTATTO CON IL GETTO.
euro
mq.
8,00
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I
PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 40.
euro
m.
8,00
Nr. 78
FO.001/b
TUBAZIONE IN ACCIAIO ZINCATO, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. 2".
euro
m.
9,00
Nr. 79
FO.002/a
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I
PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 63.
euro
m.
10,00
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I
PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 90.
euro
m.
26,03
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I
PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 110.
euro
m.
26,03
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I
PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 125.
euro
m.
26,03
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I
PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 160.
euro
m.
26,03
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I
PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 180.
euro
m.
34,00
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I
PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 200.
euro
m.
35,00
Nr. 76
A10034
Nr. 77
FO.001/a
Nr. 80
FO.003/a
Nr. 81
FO.004/a
Nr. 82
FO.005/a
Nr. 83
FO.007/a
Nr. 84
FO.008/a
Nr. 85
FO.009/a
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
ANALISI DEI PREZZI
pag. 19
DESCRIZIONE DELLE VOCI
E DEGLI
ELE MENT I
Num.Ord.
TARIFFA
unità
di
misura
IMPORTI
Quantità
unitario
TOTALE
R IP O R TO
Nr. 86
FO.010/b
TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 mm.
Nr. 87
FO.010/c
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 22 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 mm.
Nr. 88
FO.011/a
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 22 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm.
Nr. 89
FO.011/b
TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm.
Nr. 90
FO.012/b
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm.
Nr. 91
FO.012/c
TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm.
Nr. 92
FO.013/b
TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm.
Nr. 93
FO.013/c
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm.
Nr. 94
FO.014/b
TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm.
Nr. 95
FO.014/c
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm.
Nr. 96
FO.015/b
TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm.
Nr. 97
FO.015/c
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm.
Nr. 98
FO.016/b
TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm.
Nr. 99
FO.016/c
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm.
Nr. 100
FO.017/b
TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm.
Nr. 101
FO.017/c
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm.
Nr. 102
FO.022/a
RUBINETTI "IDRANTI" TIPO UNI 45 COMPRENSIVO DI:
- SARACINESCHE DA 1" 1/2
euro
m.
5,00
euro
m.
2,50
euro
m.
2,60
euro
m.
6,00
euro
m.
3,00
euro
m.
10,00
euro
m.
12,00
euro
m.
5,00
euro
m.
18,00
euro
m.
7,50
euro
m.
25,00
euro
m.
13,00
euro
m.
45,00
euro
m.
17,00
euro
m.
75,00
euro
m.
25,00
euro
cad.
37,00
Data, 27/11/2007
Il Tecnico
Geom. Lorenzo Cabras
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B. ['Computo vuoto tecnico' (C:\Documents and Settings\user\Desktop\Computo vuoto tecnico\)]
ANALISI DEI PREZZI
pag. 1
ELENCO PREZZI
OGGETTO: RISANAMENTO VUOTO TECNICO
COMMITTENTE: A.O.B.
Data, 27/11/2007
IL TECNICO
Geom. Lorenzo Cabras
PriMus by Guido Cianciulli - copyright ACCA software S.p.A.
pag. 2
Num.Ord.
TARIFFA
Nr. 1
A10001
Nr. 2
A10002
Nr. 3
A10003
Nr. 4
A10004
Nr. 5
A10005
Nr. 6
A10006
Nr. 7
A10007
Nr. 8
A10008
Nr. 9
A10009
Nr. 10
A10010
Nr. 11
A10011
Nr. 12
A10012
Nr. 13
A10013
Nr. 14
A10014
Nr. 15
A10015
D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O
unità
di
misura
PREZZO
UNITARIO
OPERAIO SPECIALIZZATO
OPERAIO SPECIALIZZATO
euro (ventisei/64)
ora
26,64
OPERAIO QUALIFICATO
OPERAIO QUALIFICATO
euro (ventiquattro/97)
ora
24,97
OPERAIO COMUNE
OPERAIO COMUNE
euro (ventidue/74)
ora
22,74
TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTAB ... GATA NELLE OPERAZIONI DI
CARICO E/O SCARICO, PORTATA 15 T.
TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE, DOTATO DI GRUETTA IMPIEGATA
NELLE OPERAZIONI DI CARICO E/O SCARICO, PORTATA 15 T.
euro (sessantanove/74)
ora
69,74
TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE, PORTATA 15 T.
TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE, PORTATA 15 T.
euro (sessantadue/50)
ora
62,50
PALA CARICATRICE GOMMATA GIA' ESISTENTE IN CANTIERE, COMP ... NTE, LUBRIFICANTI, RICAMBI,
MANUTENZIONE ED ASSICURAZIONE.
PALA CARICATRICE GOMMATA GIA' ESISTENTE IN CANTIERE, COMPRESI L'OPERATORE E E I CONSUMI DI
CARBURANTE, LUBRIFICANTI, RICAMBI, MANUTENZIONE ED ASSICURAZIONE.
euro (cinquantaotto/42)
ora
58,42
MOTORGRADER DA 125 HP PESO 11.63 T, GIA' ESISTENTE IN CAN ... NTE, LUBRIFICANTI, RICAMBI,
MANUTENZIONE ED ASSICURAZIONE.
MOTORGRADER DA 125 HP PESO 11.63 T, GIA' ESISTENTE IN CANTIERE, COMPRESI L'OPERATORE E E I CONSUMI
DI CARBURANTE, LUBRIFICANTI, RICAMBI, MANUTENZIONE ED ASSICURAZIONE.
euro (settanta/35)
ora
70,35
AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE PORTATA 3 T.
AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE PORTATA 3 T.
euro (trentanove/30)
ora
39,30
MARTELLO DEMOLITORE COMPRESO OPERATORE.
MARTELLO DEMOLITORE COMPRESO OPERATORE.
euro (quarantanove/90)
ora
49,90
MALTA CEMENTIZIA COMPOSTA DA 300 KG. DI CEMENTO R 325 PER OGNI MC. DI SABBIA.
MALTA CEMENTIZIA COMPOSTA DA 300 KG. DI CEMENTO R 325 PER OGNI MC. DI SABBIA.
euro (settanta/35)
mc
70,35
MALTA CEMENTIZIA COMPOSTA DA 600 KG. DI CEMENTO POZZOLANI ... RNIRE UNA RESISTANZA DI
ALMENO N/mmq
MALTA CEMENTIZIA COMPOSTA DA 600 KG. DI CEMENTO POZZOLANICO R 325 PER OGNI MC. DI SABBIA, PER IL
GETTO DEI MICROPALI, ATTA A FORNIRE UNA RESISTANZA DI ALMENO N/mmq
euro (sessantacinque/95)
mc
65,95
FERRO LAVORATO IN PIATTI E PROFILATI ZINCATI A CALDO, FRANCO OFFICINA.
FERRO LAVORATO IN PIATTI E PROFILATI ZINCATI A CALDO, FRANCO OFFICINA.
euro (tre/10)
kg.
3,10
ARMATURA PER MICROPALI IN TUBO D'ACCIAIO, diam. 114.3, SP ... 9.7 sp. 8 mm. IN SPEZZONI GIUNTATI CON
IDONEI MANICOTTI.
ARMATURA PER MICROPALI IN TUBO D'ACCIAIO, diam. 114.3, SP. 8.8 mm; oppure diam: 139.7 sp. 8 mm. IN SPEZZONI
GIUNTATI CON IDONEI MANICOTTI.
euro (quattordici/00)
kg.
14,00
PORTA INTERNA IN ACCIAIO VERNICIATO, AD UN BATTENTE, dim. 90X210 cm; COMPLETA DI MANIGLIONE
ANTIPANICO.
PORTA INTERNA IN ACCIAIO VERNICIATO, AD UN BATTENTE, dim. 90X210 cm; COMPLETA DI MANIGLIONE
ANTIPANICO.
euro (centoquarantaotto/50)
cad.
148,50
COPERTINA PREFABBRICATA IN C.C. ARMATO sp. 20 cm. dim. 10 ... I COPERCHIO IN PVC CON TELAIO
CARRABILE dim. 40X40 cm.
COPERTINA PREFABBRICATA IN C.C. ARMATO sp. 20 cm. dim. 100X100 cm., COMPLETA DI COPERCHIO IN PVC CON
TELAIO CARRABILE dim. 40X40 cm.
euro (centoottantauno/00)
cad.
181,00
COMMITTENTE: A.O.B.
pag. 3
Num.Ord.
TARIFFA
Nr. 16
A10016
Nr. 17
A10017
Nr. 18
A10018
Nr. 19
A10018/a
Nr. 20
A10018/b
Nr. 21
A10019
Nr. 22
A10020
Nr. 23
A10021
Nr. 24
A10022
Nr. 25
A10023
Nr. 26
A10024
Nr. 27
A10025
Nr. 28
A10026
Nr. 29
A10027
Nr. 30
A10028
Nr. 31
A10029
D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O
unità
di
misura
PREZZO
UNITARIO
BLOCCO DI ALLEGGERIMENTO IN POLISTIROLO DA cm 30x15 d'alt ... I COPERCHIO IN PVC CON TELAIO
CARRABILE dim. 40X40 cm.
BLOCCO DI ALLEGGERIMENTO IN POLISTIROLO DA cm 30x15 d'altezza.
COPERTINA PREFABBRICATA IN C.C. ARMATO sp. 20 cm. dim. 100X100 cm., COMPLETA DI COPERCHIO IN PVC CON
TELAIO CARRABILE dim. 40X40 cm.
euro (centootto/00)
mc.
108,00
BLOCCO DI ALLEGGERIMENTO IN POLISTIROLO DA cm 30x15 d'alt ... I COPERCHIO IN PVC CON TELAIO
CARRABILE dim. 40X40 cm.
BLOCCO DI ALLEGGERIMENTO IN POLISTIROLO DA cm 30x15 d'altezza.
euro (centootto/00)
mc.
108,00
GEOCOMPOSITO DRENANTE COSTITUITO DA UNO STRATO DI GEOTESS ... TESSUTO sp. 2 mm E UNO STRATO
DI GEORETE O GEOSTUOIA.
GEOCOMPOSITO DRENANTE COSTITUITO DA UNO STRATO DI GEOTESSILE NON TESSUTO sp. 2 mm E UNO
STRATO DI GEORETE O GEOSTUOIA.
euro (nove/00)
mq.
9,00
MATERIALE IDRAULICO (PEZZI SPECIALI)
MATERIALE IDRAULICO (PEZZI SPECIALI)
euro (novanta/00)
corpo
90,00
MATERIALE IDRAULICO (PEZZI SPECIALI)
MATERIALE IDRAULICO - per impianti fognari (PEZZI SPECIALI)
euro (novantacinque/00)
corpo
95,00
POLIETILENE IN FOGLI DEL PESO DI 300 g/mq, PER GETTI CONTRO TERRA.
POLIETILENE IN FOGLI DEL PESO DI 300 g/mq, PER GETTI CONTRO TERRA.
euro (uno/95)
mq.
1,95
POZZETTO D'INCROCIO IN PVC dim. 40X40X40.
POZZETTO D'INCROCIO IN PVC dim. 40X40X40.
euro (trentasette/20)
cad.
37,20
COPERCHIO D'ISPEZIONE PER POZZETTO IN PVC dim. 40X40X40.
COPERCHIO D'ISPEZIONE PER POZZETTO IN PVC dim. 40X40X40.
euro (quarantauno/00)
cad.
41,00
TESTATA D'USCITA IN PVC diametri 100/110/125, PER INNESTO DELLE CANALETTE AI POZZETTI.
TESTATA D'USCITA IN PVC diametri 100/110/125, PER INNESTO DELLE CANALETTE AI POZZETTI.
euro (tre/00)
cad.
3,00
CANALETTA MODULARE IN POLIETILENE A SEZIONE TRAPEZIA (LARGHEZZA IN SOMMITA' cm. 20, altezza
cm. 14.7).
CANALETTA MODULARE IN POLIETILENE A SEZIONE TRAPEZIA (LARGHEZZA IN SOMMITA' cm. 20, altezza cm. 14.7).
euro (quindici/00)
m.
15,00
GRIGLIA CARRABILE IN PVC, PER CANALETTA, LARGHEZZA cm. 20.
GRIGLIA CARRABILE IN PVC, PER CANALETTA, LARGHEZZA cm. 20.
euro (venti/50)
m.
20,50
TUBAZIONE DI MANDATA IN RAME diam. ..........
TUBAZIONE DI MANDATA IN RAME diam. ..........
euro (zero/00)
m.
0,00
GRIGLIA IN GHISA SFEROIDALE CLASSE B 125 ( carico di rott ... NICE BITUMINOSA, PER CANALETTE DI
LARGHEZZA PARI A cm. 35.
GRIGLIA IN GHISA SFEROIDALE CLASSE B 125 ( carico di rottura 12.5 t) RIVESTITA CON VERNICE BITUMINOSA, PER
CANALETTE DI LARGHEZZA PARI A cm. 35.
euro (quarantaotto/00)
m.
48,00
ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE MONOFASE IN GHISA, mod. EDR 200 ... V, COMPRESO IL GALLEGGIANTE
E LA VALVOLA DI NON RITORNO.
ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE MONOFASE IN GHISA, mod. EDR 200 M tipo Zenit O SIMILARE; 1.5 KW/220 V,
COMPRESO IL GALLEGGIANTE E LA VALVOLA DI NON RITORNO.
euro (settecentoottanta/00)
cad.
780,00
TUBO ISOLANTERIGIDO RK 15 IN PVC AUTO-ESTINGUENTE SERIE P ... 20 mm.
TUBO ISOLANTERIGIDO RK 15 IN PVC AUTO-ESTINGUENTE SERIE PESANTE, diam: esterno 20 mm.
euro (tre/80)
CONDUTTORE UNIPOLARE DI RAME FLESSIBILE tipo N 07 V - K i ... la fiamma, sez. 1x4 mmq.
CONDUTTORE UNIPOLARE DI RAME FLESSIBILE tipo N 07 V - K isolato in PVC non propagante la fiamma, sez. 1x4 mmq.
COMMITTENTE: A.O.B.
m.
3,80
pag. 4
Num.Ord.
TARIFFA
D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O
euro (zero/98)
Nr. 32
A10030
Nr. 33
A10031
Nr. 34
A10032
Nr. 35
A10033
Nr. 36
A10034
Nr. 37
FO.001
Nr. 38
FO.001/a
Nr. 39
FO.001/b
Nr. 40
FO.002
Nr. 41
FO.002/a
Nr. 42
FO.003
unità
di
misura
m.
PREZZO
UNITARIO
0,98
INTERRUTTORE BIPOLARE DA 16 A.
INTERRUTTORE BIPOLARE DA 16 A.
euro (centosessantasei/00)
cad.
166,00
PRESA 2P + T Dda 16 A.
PRESA 2P + T Dda 16 A.
euro (dieci/00)
cad.
10,00
POZZETTO D'INCROCIO IN cls dim. cm.100X100X100.
POZZETTO D'INCROCIO IN cls dim. cm.100X100X100.
euro (centoventi/00)
cad.
120,00
RETE ELETTROSALDATA COSTITUITA DA TONDINI IN ACCIAIO AD ... I, EVENTUALI LEGATURE E
SOVRAPPOSIZIONI.
(peso kg. 2.3/mq)
RETE ELETTROSALDATA COSTITUITA DA TONDINI IN ACCIAIO AD ADERENZA MIGLIORATA diametro 6 mm. a
maglia quadrata da cm. 20 x 20, IN PANNELLI STANDARD, FORNITA IN OPERA COMPRESI GLI SFRIDI, I TAGLI,
EVENTUALI LEGATURE E SOVRAPPOSIZIONI.
(peso kg. 2.3/mq)
euro (tre/20)
kg.
3,20
CASSEFORME IN LEGNAME GREZZO PER GETTI DI CALCESTRUZZO S ... 'EFFETTIVA SUPERFICIE DEI
CASSERI A CONTATTO CON IL GETTO.
CASSEFORME IN LEGNAME GREZZO PER GETTI DI CALCESTRUZZO SEMPLICE O ARMATO, PER OPERE IN
FONDAZIONE (plinti, travi rovesce, muri di contenimento, ecc.). COMPRESE LE ARMATURE DI SOSTEGNO, CHIODERIE,
LEGACCI, DISARMANTI, SFRIDI, DISARMO, LA PULIZIA, IL RIACATASTAMENTO DEL LEGNAME; VALUTATE PER
L'EFFETTIVA SUPERFICIE DEI CASSERI A CONTATTO CON IL GETTO.
euro (otto/00)
mq.
8,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente
funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE,
COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 40.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano
all'interno del vuoto tecnico.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti
opportuni by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice.
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante.
euro (diciotto/28)
m.
18,28
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLEC ... COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 40.
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 40.
euro (otto/00)
m.
8,00
TUBAZIONE IN ACCIAIO ZINCATO, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. 2".
TUBAZIONE IN ACCIAIO ZINCATO, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. 2".
euro (nove/00)
m.
9,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente
funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE,
COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 63.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano
all'interno del vuoto tecnico.
Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predispost
opportuni
by-pass temporanei.
L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice.
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante.
euro (venti/77)
m.
20,77
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLEC ... COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 63.
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 63.
euro (dieci/00)
m.
10,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, T ... secondo le regole dell'arte e perfettamente
funzionante.
COMMITTENTE: A.O.B.
pag. 5
Num.Ord.
TARIFFA
Nr. 43
FO.003/a
Nr. 44
FO.004
Nr. 45
FO.004/a
Nr. 46
FO.005
Nr. 47
FO.005/a
Nr. 48
FO.006
Nr. 49
FO.006/a
D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O
unità
di
misura
PREZZO
UNITARIO
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE,
COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 90.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano
all'interno del vuoto tecnico.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice.
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante.
euro (trentatre/92)
m.
33,92
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLEC ... COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 90.
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 90.
euro (ventisei/03)
m.
26,03
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, T ... secondo le regole dell'arte e perfettamente
funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE,
COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 110.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano
all'interno del vuoto tecnico.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice.
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante.
euro (trentasei/21)
m.
36,21
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLEC ... OMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 110.
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 110.
euro (ventisei/03)
m.
26,03
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente
funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE,
COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 125.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano
all'interno del vuoto tecnico.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante.
euro (quaranta/87)
m.
40,87
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLEC ... OMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 125.
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 125.
euro (ventisei/03)
m.
26,03
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente
funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE,
COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 140.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano
all'interno del vuoto tecnico.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante.
euro (cinquanta/15)
m.
50,15
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLEC ... MPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 140.
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 140.
euro (ventisei/03)
m.
26,03
COMMITTENTE: A.O.B.
pag. 6
Num.Ord.
TARIFFA
Nr. 50
FO.007
Nr. 51
FO.007/a
Nr. 52
FO.008
Nr. 53
FO.008/a
Nr. 54
FO.009
Nr. 55
FO.009/a
Nr. 56
FO.010
Nr. 57
FO.010/a
D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O
unità
di
misura
PREZZO
UNITARIO
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente
funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE,
COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 160.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano
all'interno del vuoto tecnico.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante.
euro (cinquantacinque/10)
m.
55,10
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLEC ... OMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 160.
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 160.
euro (ventisei/03)
m.
26,03
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente
funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE,
COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 180.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano
all'interno del vuoto tecnico.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante.
euro (sessantacinque/10)
m.
65,10
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLEC ... OMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 180.
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 180.
euro (trentaquattro/00)
m.
34,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente
funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE,
COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 200.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano
all'interno del vuoto tecnico.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante.
euro (settantadue/55)
m.
72,55
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLE ... OMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 200.
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 200.
euro (trentacinque/00)
m.
35,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la
posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati,
il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le
regole dell'arte.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
euro (dieci/15)
m.
10,15
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le
regole dell'arte.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 18
mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita
secondo le regole dell'arte.
COMMITTENTE: A.O.B.
pag. 7
Num.Ord.
TARIFFA
Nr. 58
FO.010/b
Nr. 59
FO.010/c
Nr. 60
FO.011
Nr. 61
FO.011/a
Nr. 62
FO.011/b
Nr. 63
FO.011/c
Nr. 64
FO.012
Nr. 65
FO.012/a
Nr. 66
FO.012/b
Nr. 67
FO.012/c
Nr. 68
FO.013
D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O
unità
di
misura
PREZZO
UNITARIO
euro (cinque/16)
m.
5,16
TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 mm.
TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 mm.
euro (cinque/00)
m.
5,00
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 22 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 mm.
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 22 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 mm.
euro (due/50)
m.
2,50
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la
posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati,
il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le
regole dell'arte.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
euro (dodici/02)
m.
12,02
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 22 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm.
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 22 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm.
euro (due/60)
m.
2,60
TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm.
TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm.
euro (sei/00)
m.
6,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le
regole dell'arte.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 22
mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita
secondo le regole dell'arte.
euro (cinque/28)
m.
5,28
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la
posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati,
il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le
regole dell'arte.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
euro (venti/14)
m.
20,14
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le
regole dell'arte.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 28
mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita
secondo le regole dell'arte.
euro (sei/11)
m.
6,11
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm.
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm.
euro (tre/00)
m.
3,00
TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm.
TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm.
euro (dieci/00)
m.
10,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la
posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati,
il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le
regole dell'arte.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
COMMITTENTE: A.O.B.
pag. 8
Num.Ord.
TARIFFA
Nr. 69
FO.013/a
Nr. 70
FO.013/b
Nr. 71
FO.013/c
Nr. 72
FO.014
Nr. 73
FO.014/a
Nr. 74
FO.014/b
Nr. 75
FO.014/c
Nr. 76
FO.015
Nr. 77
FO.015/a
Nr. 78
FO.015/b
Nr. 79
FO.015/c
Nr. 80
FO.016
D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O
unità
di
misura
PREZZO
UNITARIO
euro (ventitre/28)
m.
23,28
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam.
35 mm.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 35
mm.
euro (dieci/15)
m.
10,15
TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm.
TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm.
euro (dodici/00)
m.
12,00
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm.
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm.
euro (cinque/00)
m.
5,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la
posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati,
il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le
regole dell'arte.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
euro (trentacinque/12)
m.
35,12
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le
regole dell'arte.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 42
mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita
secondo le regole dell'arte.
euro (quindici/15)
mq.
15,15
TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm.
TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm.
euro (diciotto/00)
m.
18,00
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm.
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm.
euro (sette/50)
m.
7,50
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la
posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati,
il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le
regole dell'arte.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
euro (cinquanta/09)
m.
50,09
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le
regole dell'arte.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 54
mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita
secondo le regole dell'arte.
euro (venticinque/15)
m.
25,15
TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm.
TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm.
euro (venticinque/00)
m.
25,00
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm.
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm.
euro (tredici/00)
m.
13,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la
posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati,
COMMITTENTE: A.O.B.
pag. 9
Num.Ord.
TARIFFA
Nr. 81
FO.016/a
Nr. 82
FO.016/b
Nr. 83
FO.016/c
Nr. 84
FO.017
Nr. 85
FO.017/a
Nr. 86
FO.017/b
Nr. 87
FO.017/c
Nr. 88
FO.018
Nr. 89
FO.019
D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O
unità
di
misura
PREZZO
UNITARIO
il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le
regole dell'arte.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
euro (novanta/32)
m.
90,32
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le
regole dell'arte.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 76
mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita
secondo le regole dell'arte.
euro (trentacinque/11)
m.
35,11
TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm.
TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm.
euro (quarantacinque/00)
m.
45,00
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm.
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm.
euro (diciassette/00)
m.
17,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la
posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati,
il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le
regole dell'arte.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
euro (centoquarantanove/86)
m.
149,86
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le
regole dell'arte.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 89
mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita
secondo le regole dell'arte.
euro (cinquanta/71)
m.
50,71
TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm.
TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm.
euro (settantacinque/00)
m.
75,00
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm.
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm.
euro (venticinque/00)
m.
25,00
cad.
299,33
ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO DI ADDUZIONE IDRICO DI A ... uzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO DI ADDUZIONE IDRICO DI ACQUA CALDA, FREDDA E RICIRCOLO; eseguito
su colonne primarie verticali e/o su colonne secondarie
comprendente:
- Il taglio dei tubi di qualsiasi diametro in tubo d'acciaio in pressione, l'immediata accecatura mediante filettatura in raccordo girevole
o dove occorra "giunto fix" di idoneo diametro.
- Fornitura e posa di gomito in rame, comprensivo della raccorderia, delle saldature e degli ulteriori pezzi speciali.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
euro (duecentonovantanove/33)
ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO FOGNARIO, eseguito su co ... ruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO FOGNARIO, eseguito su colonne primarie verticali (in ghisa)
comprendente:
- il taglio dei tubi di qualsiasi diametro (in tubo di ghisa esistente), sia per il tratto orizzontale che per il tratto verticale;
- l'immediato collegamento al nuovo impianto predisposto, anche in condizioni di funzionamento dello stesso impianto;
- la fornitura e posa in opera di raccordo speciale di passaggio ghisa - geberit;
- la fornitura e posa in opera di pezzo speciale composto da sifone ispezionabile;
- La stessa lavorazione verrà ripetuta per il tratto di collegamento al collettore.
Il tutto in opera, comprensivo della raccorderia, dei pezzi speciali; nonchè l'ulteriore onere per le idonee attrezzature (DPI) a
COMMITTENTE: A.O.B.
pag. 10
Num.Ord.
TARIFFA
Nr. 90
FO.020
Nr. 91
FO.021
Nr. 92
FO.022
Nr. 93
FO.022/a
Nr. 94
V.0006
Nr. 95
V.0014
Nr. 96
V.0015
Nr. 97
V.0018
D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O
unità
di
misura
PREZZO
UNITARIO
protezione degli operatori, dal contatto con liquami fognari.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
euro (trecentocinque/60)
cad.
305,60
Intervento di riparazione degli impianti idrici, fognari ... ruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
Intervento di riparazione degli impianti idrici, fognari e vapore
comprendente:
- intervento per realizzazione di tubazioni di scarico in tubazioni di scarico in tubo geberit diam 110 in vari tratti, compresi gli stacchi
e il riallaccio nel numero occorrenti.
- collegamento degli stacchi realizzati mediante a scarichi in tubo di piombo e ghisa mediante pezzi speciali.
- intervento di riparazione dei tratti di tubo in acciaio nero, mediante l'inserimento di intercettazionie la sostituzione di tratti
ammalorati, con tubo in rame di diametri adeguati; compreso lo stacco e il riallaccio delle colonne montanti e la sostituzione, ove
necessario, dei tratti in verticale fino a m.
3,00 dello stesso tubo.
Il tutto in opera, comprensivo della raccorderia, dei pezzi speciali; nonchè l'ulteriore onere per le idonee attrezzature (DPI) a
protezione degli operatori, dal contatto con liquami fognari.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
euro (zero/00)
cad.
0,00
Intervento di ripristino funzionalità delle condotte fogn ... ruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
Intervento di ripristino funzionalità delle condotte fognarie situate lungo il perimetro esterno dell'edificio, (in prossimità del centro
antidiabetico).
- si intende compreso qualsiasi onere si renda necessario per dare il lavoro perfettamente funzionante ed eseguito secondo le regole
dell'arte.
- nonchè l'ulteriore onere per le idonee attrezzature (DPI) a protezione degli operatori, dal contatto con liquami fognari.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
euro (settemilacinquecento/00)
corpo
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RUBINETTI "IDRANTI" TIPO UNI ... vranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RUBINETTI "IDRANTI" TIPO UNI 45 COMPRENSIVO DI:
- SARACINESCHE DA 1" 1/2
- COLLEGAMENTO ALLA RETE IDRICA ESISTENTE O DI NUOVA REALIZZAZIONE (IN RAME)
- ANCORAGGIO ALLE STRUTTURE ORIZZONTALI E/O VERTICALI
- TUTTO IL MATERIALE OCCORRENTE PER DARE IL LAVORO PERFETTAMENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITO
SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
euro (settantacinque/50)
cad.
75,50
RUBINETTI "IDRANTI" TIPO UNI 45 COMPRENSIVO DI:
- SARACINESCHE DA 1" 1/2
RUBINETTI "IDRANTI" TIPO UNI 45 COMPRENSIVO DI:
- SARACINESCHE DA 1" 1/2
euro (trentasette/00)
cad.
37,00
MARTELLO DEMOLITORE, COMPRESO OPERATORE
MARTELLO DEMOLITORE, COMPRESO OPERATORE
euro (quarantanove/90)
ora
49,90
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI GEOCOMPOSITO DRENA ... NON TESSUTO sp. 2 mm. E UNO
STRATO DI GEORETE O GEOSTUOIA.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI GEOCOMPOSITO DRENANTE, COSTITUITO DA UNO STRATO DI
GEOTESSILE NON TESSUTO sp. 2 mm. E UNO STRATO DI GEORETE O GEOSTUOIA.
euro (undici/89)
mq.
11,89
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POLIETILENE IN FOG ... OGNI ALTRO ONERE PER DARE
L'OPERA FINITA A REGOLA D'ARTE,
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POLIETILENE IN FOGLI , DEL PESO DI 300g/mq, PER GETTI
CONTROTERRA, COMPRESOL'ONERE DELLA SOVRAPPOSIZIONE DEI TELI PARI ALMENO AL 5% DELLA
LUNGHEZZA DEL TELO, COMPRESO OGNI ALTRO ONERE PER DARE L'OPERA FINITA A REGOLA D'ARTE,
euro (tre/41)
mq.
3,41
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI TESTATA D'USCITA I ... ametri 100/110/125 PER INNESTO
DELLE CANALETTE AI POZZETTI
COMMITTENTE: A.O.B.
7´500,00
pag. 11
Num.Ord.
TARIFFA
D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI TESTATA D'USCITA IN PVC, diametri 100/110/125 PER INNESTO DELLE
CANALETTE AI POZZETTI
euro (quattro/85)
Nr. 98
V.0020
Nr. 99
V.0021
Nr. 100
V.0023
Nr. 101
V.0028
Nr. 102
V.0029
Nr. 103
V.0030
Nr. 104
V.0031
Nr. 105
V.0032
Nr. 106
V.0033
Nr. 107
V.0034
unità
di
misura
PREZZO
UNITARIO
cad.
4,85
FORNITURA E POSA IN OPERA DI GRIGLIA CARRABILE IN PVC PER CANALETA, LARGHEZZA cm. 20.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI GRIGLIA CARRABILE IN PVC PER CANALETA, LARGHEZZA cm. 20.
euro (quarantadue/35)
m.
42,35
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI TUBAZIONI DI MANDATA IN GEBERIT diametro 2".
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI TUBAZIONI DI MANDATA IN ACCIAIO ZINCATO diametro 2".
euro (quindici/02)
m.
15,02
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI ELETTROPOMPA SOMME ... LAVORO FINITO A REGOLA
D'ARTE E PERFETTAMENTE FUNZIONANTE.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE MONOFASE IN GHISA mod. EDR
200 M, TIPO ZENIT O SIMILARI; 1.5 KW/220 V, COMPRESO IL GALLEGGIANTE, LA CONDOTTA DI MANDATA IN
ACCIAIO (diametro 2"), LA VALVOLA DI NON RITORNO E I PEZZI SPECIALI, ESCLUSO IL COLLEGAMENTO
ELETTRICOALLE LINEE DEL SOTTOPIANO, contabilizzato a parte con apposito prezzo, COMPRESO QUANTO ALTRO
OCCORRA PER DARE IL LAVORO FINITO A REGOLA D'ARTE E PERFETTAMENTE FUNZIONANTE.
euro (millesettantauno/84)
cad.
1´071,84
SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER FONDAZIONI O CONDOTTE IN TE ... , COMPRESO IL CARICO
SULL'AUTOMEZZO; ESCLUSO IL TRASPORTO.
SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER FONDAZIONI O CONDOTTE IN TERRENO DI QUALSIASI NATURA, SIA SCIOLTO
CHE COMPATTO, ANCHE MISTO A PIETRE, ESCLUSO LE ROCCE TENERE E DURE, ESEGUITO PREVALENTEMENTE
A MANO E CON L'AUSILIO DI MARTELLI DEMOLITORI ED EVENTUALMENTE DI MEZZI MECCANICI PER IL
SOLLEVAMENTO, IN TERRENO ASCIUTTO O BAGNATO, FINO ALLA PROFONDITA' DI mt. 2,00 DAL PIANO DI
SBANCAMENTO O DALL'ORLO DEL CAVO, COMPRESO IL CARICO SULL'AUTOMEZZO; ESCLUSO IL TRASPORTO.
euro (cinquantatre/11)
mc.
53,11
SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER FONDAZIONI O CONDOTTE IN RO ... COMPRESO IL CARICO
SULL'AUTOMEZZO ED ESCLUSO IL TRASPORTO.
SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER FONDAZIONI O CONDOTTE IN ROCCE DURE, CON RESISTENZA ALLO
SCHIACCIAMENTO SUPERIORE A 120 kg/cmq, ESEGUITO PREVALENTEMENTE A MANO E CON MARTELLI
DEMOLITORI ED EVENTUALMENTE DI MEZZI MECCANICI PER IL SOLLEVAMENTO, IN TERRENO ASCIUTTO O
BAGNATO, FINO ALLA PROFONDITA' DI m. 2.00 DAL PIANO DI SBANCAMENTO O DALL'ORLO DEL CAVO,
COMPRESO IL CARICO SULL'AUTOMEZZO ED ESCLUSO IL TRASPORTO.
euro (centosettantasei/94)
mc.
176,94
TRASPORTO DEI MATERIALI DI RISULTA, ASCIUTTI O BAGNATI, P ... NZA ENTRO I LIMITI DI 20 km,
COMPRESO IL RITORNO A VUOTO.
TRASPORTO DEI MATERIALI DI RISULTA, ASCIUTTI O BAGNATI, PROVENIENTI DAGLI SCAVI, COMPRESA LA
SISTEMAZIONE DEGLI STESSI IN DISCARICA ED ESCLUSO L'EVENTUALE COSTO DI CONFERIMENTO A DISCARICA
AUTORIZZATA, CON PERCORENZA ENTRO I LIMITI DI 20 km, COMPRESO IL RITORNO A VUOTO.
euro (tre/93)
mc.
3,93
INDENNITA' DI CONFERIMENTO A DISCARICA AUTORIZZATA DEL M ... IL VOLUME EFFETTIVAMENTE
CONFERITO, ESCLUSO IL TRASPORTO.
INDENNITA' DI CONFERIMENTO A DISCARICA AUTORIZZATA DEL MATERIALE DI RISULTA, VALUTATO PER IL
VOLUME EFFETTIVAMENTE CONFERITO, ESCLUSO IL TRASPORTO.
euro (otto/40)
mc.
8,40
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CANALETTA MODULARE ... MENTE FUNZIONANTE ED
ESEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CANALETTA MODULARE IN POLIPROPILENE TRAPEZIA, COMPLETA
DI GRIGLIA CARRABILE IN PVC, LARGHEZZA IN SOMMITA' cm. 20, altezza 14.7 cm, COMPRESO ED IL RIEMPIMENTO
LATERALE IN CALCESTRUZZO E QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE L'OPERA PERFETAMENTE FUNZIONANTE ED
ESEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE.
euro (settantaotto/75)
m.
78,75
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POZZETTO PREFABBRI ... ALCESTRUZZO; VALUTATO PER
CIASCUN POZZETTO POSTO IN OPERA.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POZZETTO PREFABBRICATO IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO
VIBRATO, dIm. interne cm. 100 X 100 X 100, SENZA SIFONE E SENZA COPERINA, DATO IN OPERA PER FOGNATURE E
SCARICHI IN GENERE; COMPRESO: LA FONITURA DEL MANUFATTO, IL TRASPORTO, LO SCARICO AL PUNTO DI
INSTALLAZIONE E LA POSA IN OPERA CON SIGILLATURA DELLE GIUNZIONI DELLE TUBAZIONI IN ENTRATA E IN
USCITA AL POZZETTO; E' ESCLUSO LO SCAVO, IL RINTERRO, L'EVENTUALE SOTTOFONDO O RINFIANCO IN
CALCESTRUZZO; VALUTATO PER CIASCUN POZZETTO POSTO IN OPERA.
euro (duecentotrentaquattro/25)
cad.
234,25
POSA IN OPERA DI MATERIALE PROVENIENTE DAGLI SCAVI ALL'IN ... E CANALETTE E PER IL SUCCESSIVO
RINFIANCO E RICOPRIMENTO.
POSA IN OPERA DI MATERIALE PROVENIENTE DAGLI SCAVI ALL'INTERNO DEL CANTIERE PER LA FORMAZIONE,
PREVALENTEMENTE A MANO, DEL SOTTOFONDO PER IL LETTO DI POSA DI TUBAZIONI E CANALETTE E PER IL
COMMITTENTE: A.O.B.
pag. 12
Num.Ord.
TARIFFA
Nr. 108
V.0036
Nr. 109
V.0037
Nr. 110
V.0038
Nr. 111
V.0038/3
Nr. 112
V.0039
Nr. 113
V.0040
Nr. 114
V.0041
Nr. 115
V.0042
D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O
unità
di
misura
PREZZO
UNITARIO
SUCCESSIVO RINFIANCO E RICOPRIMENTO.
euro (trentasette/95)
mc.
37,95
FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POZZETTO D'INCROC ... MENTE FUNZIONANTE ED
ESEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE.
FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POZZETTO D'INCROCIO IN PVC dimensioni 40 X 40 X 40 cm.
COMPLETO DI COPERCHIO PER ISPEZIONE, TESTATE D'USCITA PER L'INNESTO DELLE CANALETTE, COMPRESO IL
SOTTOFONDO IN CALCESTRUZZO, per uno spessore medio di 10 cm., IL RIEMPIMENTO LATERALE DELLO SCAVO CON
CALCESTRUZZO, ESCLUSO LO SCAVO, COMPENSATO A PARTE CON APPOSITO PREZZO; COMPRESO
QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE L'OPERA PERFETTAMENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITA SECONDO LE
REGOLE DELL'ARTE.
euro (centoquarantasette/19)
cad.
147,19
FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI COPERTINA PREFABB ... AMENTE FUNZIONANTE ED
EEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE.
FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI COPERTINA PREFABBRICATA IN c.c.a. sp. 20 cm. PER POZZETTODI
SCARICO CON dimensioni interne 100 X 100 X 100 cm., QUESTO ESCLUSO E COMPENSATO A PARTE CON APPOSITO
PREZZO, COMPRESO IL COPERCHIO IN PVC PER ISPEZIONE CON TELAIO CARRABILE DI dimensioni 40 X 40 cm., LA
FORMAZIONE DEL FORO PER IL PASSAGGIO DELLA TUBAZIONE DI SCARICO DELLA POMPA, diametro 2";
COMPRESO QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE L'OPERA PERFETTAMENTE FUNZIONANTE ED EEGUITA
SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE.
euro (duecentosessantauno/26)
cad.
261,26
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CALCESTRUZZO A RES ... INNAFFIAMENTO DEI GETTI ED
ESCLUSE LE ARMATURE METALLICHE.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CALCESTRUZZO A RESISTENZA CARATTERISTICA NON INFERIORE
A Rck 25 CON CLASSE DI ESPOSIZIONE 1 (ambiente secco) CLASSE DI CONSISTENZA S2 (plastica) E CONFEZIONATO
CON AGGREGATI DELLA DIMENSIONE MASSIMA DI 30 mm., FORNITO IN OPERA CON AUTOBETONIERA, SENZA
L'IMPIEGO DI POMPE O GRU, FINO ALLA PROFONDITA' MASSIMA DI m. 3,00, SE ENTROTERRA, FINO ALL'ALTEZZA
MASSIMA DI m. 0.50 SE FUORI TERRA, PER STRUTTURE IN FONDAZIONE QUALI, PLINTI, TRAVI DI FONDAZIONE,
CORDOLI O SIMILI, GETTATO ENTRO APPOSITE CASSEFORME DA COMPENSARSI A PARTE; COMPRESA LA
VIBRATURA E L'INNAFFIAMENTO DEI GETTI ED ESCLUSE LE ARMATURE METALLICHE.
euro (ottantaotto/26)
mc.
88,26
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CALCESTRUZZO PER M ... TTOFONDAZIONI DOSATO CON
150 kg./mc. DI CEMENTO R.32,5 .
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CALCESTRUZZO PER MAGRONI DI SOTTOFONDAZIONI DOSATO
CON 150 kg./mc. DI CEMENTO R.32,5 .
euro (ottantadue/75)
mc.
82,75
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CASSEFORME IN LEGN ... 'EFFETTIVA SUPERFICIE DEI
CASSERI A CONTATTO CON IL GETTO.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CASSEFORME IN LEGNAME GREZZO PER GETTI DI CALCESTRUZZO
SEMPLICE O ARMATO, PER OPERE IN FONDAZIONE (plinti, travi rovesce, muri di contenimento, ecc.). COMPRESE LE
ARMATURE DI SOSTEGNO, CHIODERIE, LEGACCI, DISARMANTI, SFRIDI, DISARMO, LA PULIZIA, IL
RIACATASTAMENTO DEL LEGNAME; VALUTATE PER L'EFFETTIVA SUPERFICIE DEI CASSERI A CONTATTO CON IL
GETTO.
euro (diciannove/01)
mq.
19,01
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI RETE ELETTROSALDAT ... I, EVENTUALI LEGATURE E
SOVRAPPOSIZIONI.
(peso kg. 2.3/mq)
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI RETE ELETTROSALDATA COSTITUITA DA TONDINI IN ACCIAIO AD
ADERENZA MIGLIORATA diametro 6 mm. a maglia quadrata da cm. 20 x 20, IN PANNELLI STANDARD, FORNITA IN
OPERA COMPRESI GLI SFRIDI, I TAGLI, EVENTUALI LEGATURE E SOVRAPPOSIZIONI.
(peso kg. 2.3/mq)
euro (cinque/70)
kg.
5,70
MAGGIOR PREZZO DEI CALCESTRUZZI IN FONDAZIONE O COMUNQUE ... I CALCESTRUZZO GETTATO IN
OPERA OLTRE LA DISTANZA DI 30 m.
MAGGIOR PREZZO DEI CALCESTRUZZI IN FONDAZIONE O COMUNQUE SOTTOQUOTA, PER L'ESECUZIONE DEI
GETTI CON L'IMPIEGO DI POMPE, GRU, NASTRI TRASPORTATORI O ALTRI MEZZI DI AVVICINAMENTO; PER OGNI
mc. DI CALCESTRUZZO GETTATO IN OPERA OLTRE LA DISTANZA DI 30 m.
euro (undici/09)
mc.
11,09
FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI STRUTTURA IN PROF ... RRA PER DARE IL LAVORO FINITO
SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE.
FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI STRUTTURA IN PROFILATI COMMERCIALI D'ACCIAIO ZINCATO
(tipo T, L, U,) PER LA TEMPORANEA SOSPENSIONE DEI CAVI ELETTRICI, DELLE PASSERELLE PORTA-CAVO, DELLE
TUBAZIONI ecc., DA COLLEGE MEDIANTE "PIATTI" E TASSELLI, AI PILASTRI IN c.a. O AI SOLAI DEI LOCALI
OGGETTO DELL'INTERVENTO; COMPRESA LA DEMOLIZIONE E RIMOZIONE DEI MATERIALI DI RISULTA DEI
PILASTRINI DI SOSTEGNO IN MATTONI, c.a. o acciaio; IN MODO DA LIBERARE TUTTE LE SUPERFICI OGGETTO
DELL'INTERVENTO, COMPRENSIVO DI QUANTO OCCORRA PER DARE IL LAVORO FINITO SECONDO LE REGOLE
DELL'ARTE.
COMMITTENTE: A.O.B.
pag. 13
Num.Ord.
TARIFFA
D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O
kg.
euro (trentatre/80)
Nr. 116
V.0043
Nr. 117
V.0044
Nr. 118
V.0047
unità
di
misura
PREZZO
UNITARIO
33,80
RIMOZIONE DI TUTTE LE CONDOTTE E LE TUBAZIONI FUORI SERV ... onferimento a discarica autorizzata dei
materiali rimossi)
RIMOZIONE DI TUTTE LE CONDOTTE E LE TUBAZIONI FUORI SERVIZIO ESISTENTI IN TUTTO IL VUOTO TECNICO.
INDICATE DALLA D.L.
(compreso l'onere del caricamento su automezzo, del trasporto e del conferimento a discarica autorizzata dei materiali rimossi)
euro (seimiladuecento/00)
corpo
6´200,00
- PULIZIA DEI POZZETTI E DELLE CONDOTTE FOGNARIE DI TUTTO ... a di drenaggio deve essere dato
perfettamente funzionante)
- PULIZIA DEI POZZETTI E DELLE CONDOTTE FOGNARIE DI TUTTO IL VUOTO TECNICO (intasati da faghiglia)
- PULIZIA DEL PIANO DI CALPESTIO IN c.l.s DI TUTTO IL VUOTO TECNICO
COMPRENSIVO DELLA RIMOZIONE DEI MATERIALI DI RISULTA E DEGLI INGOMBRI IVI DEPOSITATI; NONCHE'
LUNGO LE INTERCAPEDINI PERIMETRALI ALLEDIFICIO.
DEL CARICO SU AUTOMEZZO, DEL TRASPORTO E DELL'ONERE DI CONFERIMENTO A DISCARICA AUTORIZZATA.
(il sistema di drenaggio deve essere dato perfettamente funzionante)
euro (diecimila/00)
corpo
10´000,00
REALIZZAZIONE DI COLLEGAMENTO ELETTRICO DELL'ELETTROPOMPA ... OLLEGAMENTO (dello sacarico)
ALLA RETE FOGNARIA ESISTENTE.
REALIZZAZIONE DI COLLEGAMENTO ELETTRICO DELL'ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE ALLE LINEE DEL
SOTTOPIANO CON LINEA A GIORNO ENTRO TUBAZIONE RIGIDA RK 15 DI PVC AUTOESTINGUENTE, SERIE
PESANTE, AVENTE 20 mm. DI DIAMETRO ESTERNO, COMPRESA LA TUBAZIONE IN PVC, IL CONDUTTORE
UNIPOLARE TIPO N 07 V-K sez. 1x4 mmq, L'INTERRUTTORE BIPOLARE DA 16 A, IL FISSAGGIO DELLA TUBAZIONE
ALLA MURATURA CON STAFFE E COLLARI, TAGLI, SFRIDI E QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE IL LAVORO
PERFETTAMENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITO SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. COMPRENSIVO DEL
COLLEGAMENTO (dello sacarico) ALLA RETE FOGNARIA ESISTENTE.
euro (duecentosettantaotto/87)
cad.
Data, 27/11/2007
Il Tecnico
Geom. Lorenzo Cabras
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------COMMITTENTE: A.O.B. ['Computo vuoto tecnico' (C:\Documents and Settings\user\Desktop\Computo vuoto tecnico\)]
278,87
pag. 1
COMPUTO METRICO
OGGETTO: RISANAMENTO VUOTO TECNICO
COMMITTENTE: A.O.B.
Data, 17/11/2007
IL TECNICO
Geom. Lorenzo Cabras
PriMus by Guido Cianciulli - copyright ACCA software S.p.A.
pag. 2
Num.Ord.
TARIFFA
DESIGNAZIONE DEI LAVORI
unità
di
misura
D IME NS ION I
IMPORTI
Quantità
par.ug.
lung.
larg.
H/peso
unitario
TOTALE
incid.
%
RIPO RTO
LAVORI A MISURA
1
A10001
OPERAIO SPECIALIZZATO
OPERAIO SPECIALIZZATO
lavori in economia
80,00
SOMMANO...
2
A10002
ora
80,00
OPERAIO COMUNE
OPERAIO COMUNE
lavori in economia
2´131,20
0,298
24,97
1´997,60
0,279
22,74
1´819,20
0,254
18,28
1´828,00
0,256
80,00
ora
80,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ...
secondo le regole dell'arte e perfettamente
funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO
GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE,
COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 40.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il
trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello
stradale e il successivo trasporto a mano
all'interno del vuoto tecnico.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza
causare l'interruzione alle utenze interessate, per
cui dovranno essere predisposti opportuni bypass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la
Ditta appaltatrice.
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le
regole dell'arte e perfettamente funzionante.
1,00
SOMMANO...
5
FO.002
26,64
80,00
SOMMANO...
4
FO.001
80,00
OPERAIO QUALIFICATO
OPERAIO QUALIFICATO
lavori in economia
SOMMANO...
3
A10003
ora
m.
100,00
100,00
100,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ...
secondo le regole dell'arte e perfettamente
funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO
GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE,
COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 63.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il
trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello
stradale e il successivo trasporto a mano
all'interno del vuoto tecnico.
Le lavorazionidovranno es
senza causare l'interruzione alle utenze
interessate, per cui dovranno essere predisposti
opportuni
by-pass temporanei.
L'interruzione dovra essere concordata co
la Ditta appaltatrice.
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
7´776,00
pag. 3
Num.Ord.
TARIFFA
DESIGNAZIONE DEI LAVORI
unità
di
misura
D IME NS ION I
IMPORTI
Quantità
par.ug.
lung.
larg.
H/peso
unitario
RIPO RTO
TOTALE
incid.
%
7´776,00
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le
regole dell'arte e perfettamente funzionante.
1,00
SOMMANO...
6
FO.003
m.
20,77
2´284,70
0,319
33,92
1´356,80
0,190
36,21
16´294,50
2,278
FORNITURA E POSA IN OPERA D
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, T ...
secondo le regole dell'arte e perfettamente
funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA D
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO
GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE,
COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 90.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il
trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello
stradale e il successivo trasporto a mano
all'interno del vuoto tecnico.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza
causare l'interruzione alle utenze interessate, per
cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la
Ditta appaltatrice.
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le
regole dell'arte e perfettamente funzionante.
SOMMANO...
40,00
m.
40,00
40,00
FORNITURA E POSA IN OPERA D
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, T ...
secondo le regole dell'arte e perfettamente
funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA D
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO
GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE,
COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 110.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il
trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello
stradale e il successivo trasporto a mano
all'interno del vuoto tecnico.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza
causare l'interruzione alle utenze interessate, per
cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la
Ditta appaltatrice.
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le
regole dell'arte e perfettamente funzionante.
1,00
SOMMANO...
8
FO.005
110,00
110,00
1,00
7
FO.004
110,00
m.
450,00
450,00
450,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ...
secondo le regole dell'arte e perfettamente
funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO
GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE,
COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 125.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il
trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
27´712,00
pag. 4
Num.Ord.
TARIFFA
DESIGNAZIONE DEI LAVORI
unità
di
misura
D IME NS ION I
IMPORTI
Quantità
par.ug.
lung.
larg.
H/peso
unitario
RIPO RTO
TOTALE
incid.
%
27´712,00
stradale e il successivo trasporto a mano
all'interno del vuoto tecnico.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza
causare l'interruzione alle utenze interessate, per
cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la
Ditta appaltatrice
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le
regole dell'arte e perfettamente funzionante.
1,00
SOMMANO...
9
FO.006
m.
40,87
4´904,40
0,686
50,15
7´522,50
1,052
55,10
9´918,00
1,387
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ...
secondo le regole dell'arte e perfettamente
funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO
GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE,
COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 140.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il
trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello
stradale e il successivo trasporto a mano
all'interno del vuoto tecnico.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza
causare l'interruzione alle utenze interessate, per
cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la
Ditta appaltatrice
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le
regole dell'arte e perfettamente funzionante.
SOMMANO...
150,00
m.
150,00
150,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ...
secondo le regole dell'arte e perfettamente
funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO
GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE,
COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 160.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il
trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello
stradale e il successivo trasporto a mano
all'interno del vuoto tecnico.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza
causare l'interruzione alle utenze interessate, per
cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la
Ditta appaltatrice
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le
regole dell'arte e perfettamente funzionante.
1,00
SOMMANO...
11
FO.008
120,00
120,00
1,00
10
FO.007
120,00
m.
180,00
180,00
180,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ...
secondo le regole dell'arte e perfettamente
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
50´056,90
pag. 5
Num.Ord.
TARIFFA
DESIGNAZIONE DEI LAVORI
unità
di
misura
D IME NS ION I
IMPORTI
Quantità
par.ug.
lung.
larg.
H/peso
unitario
RIPO RTO
TOTALE
incid.
%
50´056,90
funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO
GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE,
COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 180.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il
trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello
stradale e il successivo trasporto a mano
all'interno del vuoto tecnico.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza
causare l'interruzione alle utenze interessate, per
cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la
Ditta appaltatrice
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le
regole dell'arte e perfettamente funzionante.
1,00
SOMMANO...
12
FO.009
m.
75,00
75,00
65,10
4´882,50
0,683
72,55
18´137,50
2,536
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ...
secondo le regole dell'arte e perfettamente
funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO
GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE,
COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 200.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il
trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello
stradale e il successivo trasporto a mano
all'interno del vuoto tecnico.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza
causare l'interruzione alle utenze interessate, per
cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la
Ditta appaltatrice
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le
regole dell'arte e perfettamente funzionante.
1,00
SOMMANO...
13
FO.011
75,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 ...
rruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm. (per
acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la
posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche
di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi
speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento
alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro
necessario per dare l'opera perfettamente
funzionante e secondo le regole dell'arte.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza
causare l'interruzione alle utenze interessate, per
cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la
Ditta appaltatrice
linea secondaria ricircolo
linea secondaria acqua fredda
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
250,00
m.
250,00
250,00
1,00
1,00
210,00
100,00
210,00
100,00
310,00
73´076,90
pag. 6
Num.Ord.
TARIFFA
DESIGNAZIONE DEI LAVORI
unità
di
misura
D IME NS ION I
par.ug.
lung.
RIPO RTO
14
FO.010
1,00
unitario
TOTALE
incid.
%
73´076,90
100,00
410,00
100,00
m.
12,02
4´928,20
0,689
10,15
1´015,00
0,142
5,16
516,00
0,072
5,28
528,00
0,074
100,00
100,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente
funzionante ed eseguita secondo le regole
dell'arte.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19
PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 mm.
(per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo
di quanto
necessario per dare l'opera
perfettamente funzionante ed eseguita secondo le
regole dell'arte.
1,00
SOMMANO...
100,00
m.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente
funzionante ed eseguita secondo le regole
dell'arte.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19
PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm.
(per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo
di quanto
necessario per dare l'opera
perfettamente funzionante ed eseguita secondo le
regole dell'arte.
linea secondaria acqua calda
SOMMANO...
17
FO.012
H/peso
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 ...
rruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 mm. (per
acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la
posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche
di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi
speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento
alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro
necessario per dare l'opera perfettamente
funzionante e secondo le regole dell'arte.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza
causare l'interruzione alle utenze interessate, per
cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la
Ditta appaltatrice
SOMMANO...
16
FO.011/c
100,00
m.
1,00
15
FO.010/a
larg.
310,00
linea secondaria acqua calda
SOMMANO...
IMPORTI
Quantità
100,00
1,00
m.
100,00
100,00
100,00
100,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 ...
rruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm. (per
acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la
posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche
di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
80´064,10
pag. 7
Num.Ord.
TARIFFA
DESIGNAZIONE DEI LAVORI
unità
di
misura
D IME NS ION I
IMPORTI
Quantità
par.ug.
lung.
larg.
H/peso
unitario
RIPO RTO
TOTALE
incid.
%
80´064,10
speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento
alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro
necessario per dare l'opera perfettamente
funzionante e secondo le regole dell'arte.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza
causare l'interruzione alle utenze interessate, per
cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la
Ditta appaltatrice
1,00
SOMMANO...
18
FO.012/a
m.
1´611,20
0,225
6,11
488,80
0,068
23,28
8´846,40
1,237
190,00
190,00
m.
10,15
1´928,50
0,270
190,00
190,00
380,00
1,00
m.
80,00
80,00
1,00
1,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40
PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40
PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm.
linea secondaria acqua calda
SOMMANO...
80,00
m.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 ...
rruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm. (per
acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la
posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche
di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi
speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento
alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro
necessario per dare l'opera perfettamente
funzionante e secondo le regole dell'arte.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza
causare l'interruzione alle utenze interessate, per
cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la
Ditta appaltatrice
linea secondaria acqua fredda
linea secondaria acqua calda
SOMMANO...
21
FO.014
20,14
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente
funzionante ed eseguita secondo le regole
dell'arte.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19
PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm.
(per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo
di quanto
necessario per dare l'opera
perfettamente funzionante ed eseguita secondo le
regole dell'arte.
SOMMANO...
20
FO.013/a
80,00
80,00
1,00
19
FO.013
80,00
190,00
190,00
190,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 ...
rruzione dovra essere concordata con la Ditta
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
92´939,00
pag. 8
Num.Ord.
TARIFFA
DESIGNAZIONE DEI LAVORI
unità
di
misura
D IME NS ION I
IMPORTI
Quantità
par.ug.
lung.
larg.
H/peso
unitario
RIPO RTO
TOTALE
incid.
%
92´939,00
appaltatrice
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm. (per
acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la
posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche
di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi
speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento
alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro
necessario per dare l'opera perfettamente
funzionante e secondo le regole dell'arte.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza
causare l'interruzione alle utenze interessate, per
cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la
Ditta appaltatrice
1,00
SOMMANO...
22
FO.014/a
m.
35,12
2´809,60
0,393
15,15
1´212,00
0,169
50,09
9´266,65
1,296
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente
funzionante ed eseguita secondo le regole
dell'arte.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40
PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm.
(per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo
di quanto
necessario per dare l'opera
perfettamente funzionante ed eseguita secondo le
regole dell'arte.
SOMMANO...
80,00
mq.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 ...
rruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm. (per
acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la
posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche
di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi
speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento
alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro
necessario per dare l'opera perfettamente
funzionante e secondo le regole dell'arte.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza
causare l'interruzione alle utenze interessate, per
cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la
Ditta appaltatrice
ricircolo
SOMMANO...
24
FO.015/a
80,00
80,00
1,00
23
FO.015
80,00
80,00
1,00
m.
80,00
185,00
185,00
185,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente
funzionante ed eseguita secondo le regole
dell'arte.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40
PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm.
(per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo
di quanto
necessario per dare l'opera
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
106´227,25
pag. 9
Num.Ord.
TARIFFA
DESIGNAZIONE DEI LAVORI
unità
di
misura
D IME NS ION I
IMPORTI
Quantità
par.ug.
lung.
larg.
H/peso
unitario
RIPO RTO
TOTALE
incid.
%
106´227,25
perfettamente funzionante ed eseguita secondo le
regole dell'arte.
1,00
SOMMANO...
25
FO.016/a
26
FO.016
m.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente
funzionante ed eseguita secondo le regole
dell'arte.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40
PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm.
(per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo
di quanto
necessario per dare l'opera
perfettamente funzionante ed eseguita secondo le
regole dell'arte.
ricircolo
SOMMANO...
185,00
185,00
1,00
75,00
m.
25,15
4´652,75
0,651
35,11
2´633,25
0,368
90,32
6´774,00
0,947
75,00
75,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 ...
rruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm. (per
acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la
posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche
di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi
speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento
alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro
necessario per dare l'opera perfettamente
funzionante e secondo le regole dell'arte.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza
causare l'interruzione alle utenze interessate, per
cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la
Ditta appaltatrice
1,00
SOMMANO...
27
FO.017
185,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 ...
rruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm. (per
acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la
posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche
di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi
speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento
alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro
necessario per dare l'opera perfettamente
funzionante e secondo le regole dell'arte.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza
causare l'interruzione alle utenze interessate, per
cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la
Ditta appaltatrice
LINEA PRIMARIA
acqua fredda
acqua calda
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
75,00
m.
75,00
75,00
1,00
1,00
200,00
200,00
200,00
200,00
400,00
120´287,25
pag. 10
Num.Ord.
TARIFFA
DESIGNAZIONE DEI LAVORI
unità
di
misura
D IME NS ION I
par.ug.
lung.
RIPO RTO
SOMMANO...
28
FO.017/a
29
FO.018
larg.
H/peso
unitario
400,00
m.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente
funzionante ed eseguita secondo le regole
dell'arte.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40
PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm.
(per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo
di quanto
necessario per dare l'opera
perfettamente funzionante ed eseguita secondo le
regole dell'arte.
LINEA PRIMARIA
acqua fredda
acqua calda
SOMMANO...
IMPORTI
Quantità
400,00
1,00
1,00
m.
200,00
200,00
TOTALE
incid.
%
120´287,25
149,86
59´944,00
8,382
50,71
20´284,00
2,836
299,33
11´973,20
1,674
200,00
200,00
400,00
ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO
DI ADDUZIONE IDRICO DI A ... uzione
dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO DI
ADDUZIONE IDRICO DI ACQUA CALDA,
FREDDA E RICIRCOLO; eseguito su colonne
primarie verticali e/o su colonne secondarie
comprendente:
- Il taglio dei tubi di qualsiasi diametro in tubo
d'acciaio in pressione, l'immediata accecatura
mediante filettatura in raccordo girevole o dove
occorra "giunto fix" di idoneo diametro.
- Fornitura e posa di gomito in rame, comprensivo
della raccorderia, delle saldature e degli ulteriori
pezzi speciali.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza
causare l'interruzione alle utenze interessate, per
cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la
Ditta appaltatrice
40,00
SOMMANO...
30
FO.019
cad.
40,00
ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO
FOGNARIO, eseguito su co ... ruzione dovra
essere concordata con la Ditta appaltatrice
ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO
FOGNARIO, eseguito su colonne primarie
verticali (in ghisa)
comprendente:
- il taglio dei tubi di qualsiasi diametro (in tubo di
ghisa esistente), sia per il tratto orizzontale che
per il tratto verticale;
- l'immediato collegamento al nuovo impianto
predisposto,
anche
in
condizioni
di
funzionamento dello stesso impianto;
- la fornitura e posa in opera di raccordo speciale
di passaggio ghisa - geberit;
- la fornitura e posa in opera di pezzo speciale
composto da sifone ispezionabile;
- La stessa lavorazione verrà ripetuta per il tratto
di collegamento al collettore.
Il tutto in opera, comprensivo della raccorderia,
dei pezzi speciali; nonchè l'ulteriore onere per le
idonee attrezzature (DPI) a protezione degli
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
212´488,45
pag. 11
Num.Ord.
TARIFFA
DESIGNAZIONE DEI LAVORI
unità
di
misura
D IME NS ION I
IMPORTI
Quantità
par.ug.
lung.
larg.
H/peso
unitario
RIPO RTO
TOTALE
incid.
%
212´488,45
operatori, dal contatto con liquami fognari.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza
causare l'interruzione alle utenze interessate, per
cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la
Ditta appaltatrice
75,00
SOMMANO...
31
FO.021
cad.
75,00
305,60
22´920,00
3,205
7´500,00
7´500,00
1,049
49,90
1´996,00
0,279
Intervento di ripristino funzionalità delle
condotte fogn ... ruzione dovra essere
concordata con la Ditta appaltatrice
Intervento di ripristino funzionalità delle condotte
fognarie situate lungo il perimetro esterno
dell'edificio,
(in
prossimità
del
centro
antidiabetico).
- si intende compreso qualsiasi onere si renda
necessario per dare il lavoro perfettamente
funzionante ed eseguito secondo le regole
dell'arte.
- nonchè l'ulteriore onere per le idonee
attrezzature (DPI) a protezione degli operatori,
dal contatto con liquami fognari.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza
causare l'interruzione alle utenze interessate, per
cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la
Ditta appaltatrice
1,00
SOMMANO... corpo
32
V.0006
MARTELLO DEMOLITORE, COMPRESO
OPERATORE
MARTELLO DEMOLITORE, COMPRESO
OPERATORE
lavori di scavo su c.l.s. o materiali con grado di
durezza simili
SOMMANO...
33
V.0028
1,00
SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER
FONDAZIONI O CONDOTTE IN TE ... ,
COMPRESO
IL
CARICO
SULL'AUTOMEZZO;
ESCLUSO
IL
TRASPORTO.
SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER
FONDAZIONI O CONDOTTE IN TERRENO
DI QUALSIASI NATURA, SIA SCIOLTO CHE
COMPATTO, ANCHE MISTO A PIETRE,
ESCLUSO LE ROCCE TENERE E DURE,
ESEGUITO PREVALENTEMENTE A MANO E
CON L'AUSILIO DI MARTELLI DEMOLITORI
ED
EVENTUALMENTE
DI
MEZZI
MECCANICI PER IL SOLLEVAMENTO, IN
TERRENO ASCIUTTO O BAGNATO, FINO
ALLA PROFONDITA' DI mt. 2,00 DAL PIANO
DI SBANCAMENTO O DALL'ORLO DEL
CAVO,
COMPRESO
IL
CARICO
SULL'AUTOMEZZO;
ESCLUSO
IL
TRASPORTO.
superficie d'intervento "ZONA B "
superficie d'intervento "ZONA A "
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
40,00
ora
40,00
1940,00
1386,00
0,800
0,800
1´552,00
1´108,80
2´660,80
244´904,45
pag. 12
Num.Ord.
TARIFFA
DESIGNAZIONE DEI LAVORI
unità
di
misura
D IME NS ION I
IMPORTI
Quantità
par.ug.
lung.
larg.
H/peso
RIPO RTO
SOMMANO...
34
V.0029
35
V.0030
2´660,80
1,00
220,00
0,300
0,300
19,80
1,00
164,00
0,300
0,300
14,76
mc.
34,56
1940,00
1386,00
mc.
INDENNITA'
DI CONFERIMENTO A
DISCARICA AUTORIZZATA DEL M ... IL
VOLUME
EFFETTIVAMENTE
CONFERITO, ESCLUSO IL TRASPORTO.
INDENNITA'
DI CONFERIMENTO A
DISCARICA
AUTORIZZATA
DEL
MATERIALE DI RISULTA, VALUTATO PER
IL
VOLUME
EFFETTIVAMENTE
CONFERITO, ESCLUSO IL TRASPORTO.
risanamento zone A e B (splateamento + scavo
per canalette di drenaggio)
SOMMANO...
37
V.0032
mc.
TRASPORTO
DEI
MATERIALI
DI
RISULTA, ASCIUTTI O BAGNATI, P ...
NZA ENTRO I LIMITI DI 20 km,
COMPRESO IL RITORNO A VUOTO.
TRASPORTO DEI MATERIALI DI RISULTA,
ASCIUTTI O BAGNATI, PROVENIENTI
DAGLI
SCAVI,
COMPRESA
LA
SISTEMAZIONE
DEGLI
STESSI
IN
DISCARICA ED ESCLUSO L'EVENTUALE
COSTO DI CONFERIMENTO A DISCARICA
AUTORIZZATA, CON PERCORENZA ENTRO
I LIMITI DI 20 km, COMPRESO IL RITORNO
A VUOTO.
risanamento zone B (splateamento)
risanamento zona A (splateamento)
risanamento zone B (condotte di drenaggio
acque)
risanamento zone A (condotte di drenaggio
acque)
SOMMANO...
36
V.0031
2´660,80
SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER
FONDAZIONI O CONDOTTE IN RO ...
COMPRESO
IL
CARICO
SULL'AUTOMEZZO ED ESCLUSO IL
TRASPORTO.
SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER
FONDAZIONI O CONDOTTE IN ROCCE
DURE,
CON
RESISTENZA
ALLO
SCHIACCIAMENTO SUPERIORE A 120 kg/
cmq, ESEGUITO PREVALENTEMENTE A
MANO E CON MARTELLI DEMOLITORI ED
EVENTUALMENTE DI MEZZI MECCANICI
PER IL SOLLEVAMENTO, IN TERRENO
ASCIUTTO O BAGNATO, FINO ALLA
PROFONDITA' DI m. 2.00 DAL PIANO DI
SBANCAMENTO O DALL'ORLO DEL CAVO,
COMPRESO IL CARICO SULL'AUTOMEZZO
ED ESCLUSO IL TRASPORTO.
risanamento zona B (scavo per la realizzazione
delle condotte di drenaggio)
risanamento zona A (scavo per la realizzazione
delle condotte di drenaggio)
SOMMANO...
unitario
0,800
0,800
1´552,00
1´108,80
220,00
0,300
0,300
19,80
164,00
0,300
0,300
14,76
2´695,36
TOTALE
244´904,45
53,11
141´315,09
19,760
176,94
6´115,05
0,855
3,93
10´592,76
1,481
8,40
22´641,02
3,166
2´695,36
mc.
2´695,36
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN
OPERA DI CANALETTA MODULARE ...
MENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITA
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
incid.
%
425´568,37
pag. 13
Num.Ord.
TARIFFA
DESIGNAZIONE DEI LAVORI
unità
di
misura
D IME NS ION I
IMPORTI
Quantità
par.ug.
lung.
larg.
H/peso
unitario
RIPO RTO
38
V.0036
39
V.0037
m.
220,00
164,00
220,00
164,00
384,00
78,75
30´240,00
4,228
147,19
1´619,09
0,226
261,26
1´045,04
0,146
4,00
7,00
cad.
FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN
OPERA DI COPERTINA PREFABB ...
AMENTE FUNZIONANTE ED EEGUITA
SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE.
FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN
OPERA DI COPERTINA PREFABBRICATA IN
c.c.a. sp. 20 cm. PER POZZETTODI SCARICO
CON dimensioni interne 100 X 100 X 100 cm.,
QUESTO ESCLUSO E COMPENSATO A
PARTE
CON
APPOSITO
PREZZO,
COMPRESO IL COPERCHIO IN PVC PER
ISPEZIONE CON TELAIO CARRABILE DI
dimensioni 40 X 40 cm., LA FORMAZIONE
DEL FORO PER IL PASSAGGIO DELLA
TUBAZIONE DI SCARICO DELLA POMPA,
diametro 2";
COMPRESO QUANT'ALTRO
OCCORRA
PER
DARE
L'OPERA
PERFETTAMENTE
FUNZIONANTE
ED
EEGUITA
SECONDO
LE
REGOLE
DELL'ARTE.
pozzetti di compluvio acque di drenaggio Zone B
pozzetti di compluvio acque di drenaggio Zone A
SOMMANO...
40
1,00
1,00
FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN
OPERA DI POZZETTO D'INCROC ...
MENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITA
SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE.
FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN
OPERA DI POZZETTO D'INCROCIO IN PVC
dimensioni 40 X 40 X 40 cm. COMPLETO DI
COPERCHIO PER
ISPEZIONE, TESTATE
D'USCITA
PER
L'INNESTO
DELLE
CANALETTE, COMPRESO IL SOTTOFONDO
IN CALCESTRUZZO, per uno spessore medio di
10 cm., IL RIEMPIMENTO LATERALE DELLO
SCAVO CON CALCESTRUZZO, ESCLUSO
LO SCAVO, COMPENSATO A PARTE CON
APPOSITO
PREZZO;
COMPRESO
QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE
L'OPERA PERFETTAMENTE FUNZIONANTE
ED ESEGUITA SECONDO LE REGOLE
DELL'ARTE.
pozzetti di raccolta acque, zona B
pozzetti di raccolta acque, zona A
SOMMANO...
11,00
2,00
2,00
cad.
4,00
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
incid.
%
425´568,37
SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN
OPERA DI CANALETTA MODULARE IN
POLIPROPILENE TRAPEZIA, COMPLETA DI
GRIGLIA CARRABILE IN PVC, LARGHEZZA
IN SOMMITA' cm. 20, altezza 14.7 cm,
COMPRESO
ED
IL
RIEMPIMENTO
LATERALE
IN
CALCESTRUZZO
E
QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE
L'OPERA PERFETAMENTE FUNZIONANTE
ED ESEGUITA SECONDO LE REGOLE
DELL'ARTE.
impianto di drenaggio zona B
impianto di drenaggio zona A
SOMMANO...
TOTALE
458´472,50
pag. 14
Num.Ord.
TARIFFA
DESIGNAZIONE DEI LAVORI
unità
di
misura
D IME NS ION I
IMPORTI
Quantità
par.ug.
lung.
larg.
H/peso
unitario
RIPO RTO
V.0033
41
V.0015
42
V.0034
cad.
4,00
234,25
937,00
0,131
3,41
11´341,66
1,586
37,95
246,68
0,034
1´940,00
1´386,00
mq.
POSA IN OPERA DI MATERIALE
PROVENIENTE DAGLI SCAVI ALL'IN ... E
CANALETTE E PER IL SUCCESSIVO
RINFIANCO E RICOPRIMENTO.
POSA
IN
OPERA
DI
MATERIALE
PROVENIENTE DAGLI SCAVI ALL'INTERNO
DEL CANTIERE PER LA FORMAZIONE,
PREVALENTEMENTE A MANO, DEL
SOTTOFONDO PER IL LETTO DI POSA DI
TUBAZIONI E CANALETTE E PER IL
SUCCESSIVO
RINFIANCO
E
RICOPRIMENTO.
pozzetti e condotte di drenaggio Zona B
pozzetti e condotte di drenaggio Zona A
SOMMANO...
43
V.0014
2,00
2,00
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN
OPERA DI POLIETILENE IN FOG ... OGNI
ALTRO ONERE PER DARE L'OPERA
FINITA A REGOLA D'ARTE,
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN
OPERA DI POLIETILENE IN FOGLI , DEL
PESO
DI
300g/mq,
PER
GETTI
CONTROTERRA,
COMPRESOL'ONERE
DELLA SOVRAPPOSIZIONE DEI TELI PARI
ALMENO AL 5% DELLA LUNGHEZZA DEL
TELO, COMPRESO OGNI ALTRO ONERE
PER DARE L'OPERA FINITA A REGOLA
D'ARTE,
plinti e camminamenti Zona B
plinti e camminamenti Zona A
SOMMANO...
3´326,00
3,50
3,00
mc.
6,50
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN
OPERA DI GEOCOMPOSITO DRENA ...
NON TESSUTO sp. 2 mm. E UNO STRATO
DI GEORETE O GEOSTUOIA.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN
OPERA DI GEOCOMPOSITO DRENANTE,
COSTITUITO DA UNO STRATO DI
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
incid.
%
458´472,50
OPERA DI POZZETTO PREFABBRI ...
ALCESTRUZZO;
VALUTATO
PER
CIASCUN POZZETTO POSTO IN OPERA.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN
OPERA DI POZZETTO PREFABBRICATO IN
CONGLOMERATO CEMENTIZIO VIBRATO,
dIm. interne cm. 100 X 100 X 100, SENZA
SIFONE E SENZA COPERINA, DATO IN
OPERA PER FOGNATURE E SCARICHI IN
GENERE; COMPRESO: LA FONITURA DEL
MANUFATTO,
IL
TRASPORTO,
LO
SCARICO AL PUNTO DI INSTALLAZIONE E
LA POSA IN OPERA CON SIGILLATURA
DELLE GIUNZIONI DELLE TUBAZIONI IN
ENTRATA E IN USCITA AL POZZETTO; E'
ESCLUSO LO SCAVO, IL RINTERRO,
L'EVENTUALE
SOTTOFONDO
O
RINFIANCO
IN
CALCESTRUZZO;
VALUTATO PER CIASCUN POZZETTO
POSTO IN OPERA.
pozzetti di compluvio acque di drenaggio Zona B
pozzetti di compluvio acque di drenaggio Zona A
SOMMANO...
TOTALE
470´997,84
pag. 15
Num.Ord.
TARIFFA
DESIGNAZIONE DEI LAVORI
unità
di
misura
D IME NS ION I
IMPORTI
Quantità
par.ug.
lung.
larg.
H/peso
unitario
RIPO RTO
44
V.0018
45
V.0020
3´326,00
11,89
39´546,14
5,530
4,85
247,35
0,035
42,35
16´262,40
2,274
1´071,84
5´359,20
0,749
21,00
30,00
cad.
51,00
1,00
1,00
m.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN
OPERA DI ELETTROPOMPA SOMME ...
LAVORO FINITO A REGOLA D'ARTE E
PERFETTAMENTE FUNZIONANTE.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN
OPERA
DI
ELETTROPOMPA
SOMMERGIBILE MONOFASE IN GHISA
mod. EDR 200 M, TIPO ZENIT O SIMILARI;
1.5
KW/220
V,
COMPRESO
IL
GALLEGGIANTE,
LA CONDOTTA DI
MANDATA IN ACCIAIO (diametro 2"), LA
VALVOLA DI NON RITORNO E I PEZZI
SPECIALI, ESCLUSO IL COLLEGAMENTO
ELETTRICOALLE LINEE DEL SOTTOPIANO,
contabilizzato a parte con apposito prezzo,
COMPRESO QUANTO ALTRO OCCORRA
PER DARE IL LAVORO FINITO A REGOLA
D'ARTE
E
PERFETTAMENTE
FUNZIONANTE.
impianto di drenaggio zona B
impianto di drenaggio Zona A
impianto di drenaggio acque piovane, scivolo
attiguo alla mensa
SOMMANO...
47
V.0047
mq.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
GRIGLIA CARRABILE IN PVC PER
CANALETA, LARGHEZZA cm. 20.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI GRIGLIA
CARRABILE IN PVC PER CANALETA,
LARGHEZZA cm. 20.
per condotte di drenaggio zone B
per condotte di drenaggio zone A
SOMMANO...
46
V.0023
1´940,00
1´386,00
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN
OPERA DI TESTATA D'USCITA I ... ametri
100/110/125
PER
INNESTO
DELLE
CANALETTE AI POZZETTI
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN
OPERA DI TESTATA D'USCITA IN PVC,
diametri 100/110/125 PER INNESTO DELLE
CANALETTE AI POZZETTI
impianto di drenaggio Zona B
impianto di drenaggio Zona A
SOMMANO...
220,00
164,00
220,00
164,00
384,00
2,00
2,00
1,00
cad.
5,00
REALIZZAZIONE DI COLLEGAMENTO
ELETTRICO DELL'ELETTROPOMPA ...
OLLEGAMENTO (dello sacarico) ALLA
RETE FOGNARIA ESISTENTE.
REALIZZAZIONE
DI
COLLEGAMENTO
ELETTRICO
DELL'ELETTROPOMPA
SOMMERGIBILE
ALLE
LINEE
DEL
SOTTOPIANO
CON LINEA A GIORNO
ENTRO TUBAZIONE RIGIDA RK 15 DI PVC
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
incid.
%
470´997,84
GEOTESSILE NON TESSUTO sp. 2 mm. E
UNO STRATO DI GEORETE O GEOSTUOIA.
plinti e camminamenti Zona B
plinti e camminamenti Zona A
SOMMANO...
TOTALE
532´412,93
pag. 16
Num.Ord.
TARIFFA
unità
di
misura
DESIGNAZIONE DEI LAVORI
D IME NS ION I
IMPORTI
Quantità
par.ug.
lung.
larg.
H/peso
unitario
RIPO RTO
TOTALE
incid.
%
532´412,93
AUTOESTINGUENTE, SERIE PESANTE,
AVENTE 20 mm. DI DIAMETRO ESTERNO,
COMPRESA LA TUBAZIONE IN PVC, IL
CONDUTTORE UNIPOLARE TIPO N 07 V-K
sez. 1x4 mmq, L'INTERRUTTORE BIPOLARE
DA 16 A, IL FISSAGGIO DELLA TUBAZIONE
ALLA MURATURA CON STAFFE E
COLLARI, TAGLI, SFRIDI E QUANT'ALTRO
OCCORRA PER DARE IL LAVORO
PERFETTAMENTE
FUNZIONANTE
ED
ESEGUITO
SECONDO
LE
REGOLE
DELL'ARTE.
COMPRENSIVO
DEL
COLLEGAMENTO (dello sacarico) ALLA RETE
FOGNARIA ESISTENTE.
5,00
SOMMANO...
48
V.0021
FORNITURA TRASPORTO E POSA
OPERA DI TUBAZIONI DI MANDATA
GEBERIT diametro 2".
FORNITURA TRASPORTO E POSA
OPERA DI TUBAZIONI DI MANDATA
ACCIAIO ZINCATO diametro 2".
impianto di drenaggio zona A + B + ingresso
sotto mensa
278,87
1´394,35
0,195
15,02
450,60
0,063
88,26
90´291,75
12,626
IN
IN
30,00
m.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN
OPERA DI CALCESTRUZZO A RES ...
INNAFFIAMENTO
DEI
GETTI
ED
ESCLUSE LE ARMATURE METALLICHE.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN
OPERA DI CALCESTRUZZO A RESISTENZA
CARATTERISTICA NON INFERIORE A Rck
25 CON CLASSE DI ESPOSIZIONE 1
(ambiente secco) CLASSE DI CONSISTENZA
S2 (plastica) E CONFEZIONATO CON
AGGREGATI
DELLA
DIMENSIONE
MASSIMA DI 30 mm., FORNITO IN OPERA
CON AUTOBETONIERA, SENZA L'IMPIEGO
DI
POMPE
O
GRU,
FINO
ALLA
PROFONDITA' MASSIMA DI m. 3,00, SE
ENTROTERRA,
FINO
ALL'ALTEZZA
MASSIMA DI m. 0.50 SE FUORI TERRA, PER
STRUTTURE IN FONDAZIONE QUALI,
PLINTI, TRAVI DI FONDAZIONE, CORDOLI
O SIMILI, GETTATO ENTRO APPOSITE
CASSEFORME DA COMPENSARSI A
PARTE; COMPRESA LA VIBRATURA E
L'INNAFFIAMENTO DEI GETTI ED ESCLUSE
LE ARMATURE METALLICHE.
rivestimento plinti (zona d'intervento - B -)
camminamenti Zona B (superficie zona B
mq.1940 meno sup.plinti
mq.473.20=mq.1446.80)
rivestimento plinti (zona d'intervento - A - ) sup.
plinti: n°32x2.60x2.60=mq.216.32
camminamenti (Zona d'intervento A) sup. zona
A=mq.1386 meno sup. plinti mq. 216 meno sup.
centraline mq. 72 = mq 1098
rivrstimento plinti (zone d'intervento precedenti)
SOMMANO...
50
5,00
IN
IN
SOMMANO...
49
V.0038
cad.
30,00
60,00
2,60
2,600
1446,80
mc.
0,200
81,12
0,300
434,04
32,00
2,60
2,600
0,200
43,26
1098,00
100,00
2,60
2,600
0,300
0,200
329,40
135,20
1´023,02
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
624´549,63
pag. 17
Num.Ord.
TARIFFA
DESIGNAZIONE DEI LAVORI
unità
di
misura
D IME NS ION I
IMPORTI
Quantità
par.ug.
lung.
larg.
H/peso
unitario
RIPO RTO
V.0038/3
51
V.0039
52
V.0040
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
220,00
164,00
0,300
0,300
0,100
0,100
6,60
4,92
4,00
0,60
0,600
0,100
0,14
7,00
0,60
0,600
0,100
0,25
2,00
1,20
1,200
0,100
0,29
2,00
1,20
1,200
0,100
0,29
12,49
60,00
10,40
0,300
187,20
32,00
80,00
10,40
10,40
0,300
0,300
99,84
249,60
mq.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN
OPERA DI RETE ELETTROSALDAT ... I,
EVENTUALI
LEGATURE
E
SOVRAPPOSIZIONI.
(peso kg. 2.3/mq)
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN
OPERA DI RETE ELETTROSALDATA
COSTITUITA DA TONDINI IN ACCIAIO AD
ADERENZA MIGLIORATA diametro 6 mm. a
maglia quadrata da cm. 20 x 20, IN PANNELLI
STANDARD,
FORNITA
IN
OPERA
COMPRESI
GLI
SFRIDI,
I
TAGLI,
EVENTUALI
LEGATURE
E
SOVRAPPOSIZIONI.
(peso kg. 2.3/mq)
per Zona B (rivestimento plinti e armatura
camminamenti)
per Zona A (rivestimento plinti e armatura
camminamenti) mq. 1386 meno sup. centraline
mq. 72 = mq
SOMMANO...
1,00
1,00
mc.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN
OPERA DI CASSEFORME IN LEGN ...
'EFFETTIVA SUPERFICIE DEI CASSERI A
CONTATTO CON IL GETTO.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN
OPERA DI CASSEFORME IN LEGNAME
GREZZO PER GETTI DI CALCESTRUZZO
SEMPLICE O ARMATO, PER OPERE IN
FONDAZIONE (plinti, travi rovesce, muri di
contenimento,
ecc.).
COMPRESE
LE
ARMATURE DI SOSTEGNO, CHIODERIE,
LEGACCI, DISARMANTI, SFRIDI, DISARMO,
LA PULIZIA, IL RIACATASTAMENTO DEL
LEGNAME; VALUTATE PER L'EFFETTIVA
SUPERFICIE DEI CASSERI A CONTATTO
CON IL GETTO.
casseratura plinti (zona d'intervento - B -) n° 60
plinti
casseratura plinti (zone d'intervento - A -) n° 32
plinti
casseratura plinti (zone d'intervento precedenti)
SOMMANO...
incid.
%
624´549,63
OPERA DI CALCESTRUZZO PER M ...
TTOFONDAZIONI DOSATO CON 150 kg./
mc. DI CEMENTO R.32,5 .
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN
OPERA DI CALCESTRUZZO PER MAGRONI
DI SOTTOFONDAZIONI DOSATO CON 150
kg./mc. DI CEMENTO R.32,5 .
sottofondo canale di drenaggio Zona B
sottofondo canale di drenaggio Zona A
sottofondo pozzetti di raccolta acque Zona B
(40x40)
sottofondo pozzetti di raccolta acque Zona A
(40x40)
sottofondo pozzetti di confluenza acque
(100x100) Zona B
sottofondo pozzetti di confluenza acque
(100x100) Zona A
SOMMANO...
TOTALE
kg.
536,64
1940,00
2,300
4´462,00
1314,00
2,300
3´022,20
7´484,20
82,75
1´033,55
0,145
19,01
10´201,53
1,426
5,70
42´659,94
5,965
678´444,65
pag. 18
Num.Ord.
TARIFFA
DESIGNAZIONE DEI LAVORI
unità
di
misura
D IME NS ION I
IMPORTI
Quantità
par.ug.
lung.
larg.
H/peso
unitario
RIPO RTO
53
V.0041
54
V.0042
55
V.0043
1´023,02
12,49
mc.
FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN
OPERA DI STRUTTURA IN PROF ... RRA
PER
DARE
IL
LAVORO
FINITO
SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE.
FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN
OPERA DI STRUTTURA IN PROFILATI
COMMERCIALI D'ACCIAIO ZINCATO (tipo T,
L, U,) PER LA TEMPORANEA SOSPENSIONE
DEI CAVI ELETTRICI, DELLE PASSERELLE
PORTA-CAVO, DELLE TUBAZIONI ecc., DA
COLLEGE MEDIANTE "PIATTI" E TASSELLI,
AI PILASTRI IN c.a. O AI SOLAI DEI LOCALI
OGGETTO DELL'INTERVENTO; COMPRESA
LA DEMOLIZIONE E RIMOZIONE DEI
MATERIALI DI RISULTA DEI PILASTRINI DI
SOSTEGNO IN MATTONI, c.a. o acciaio; IN
MODO DA LIBERARE TUTTE LE SUPERFICI
OGGETTO
DELL'INTERVENTO,
COMPRENSIVO DI QUANTO OCCORRA
PER DARE IL LAVORO FINITO SECONDO
LE REGOLE DELL'ARTE.
sospensione tubazioni e canale Zona d'intervento
A+B
SOMMANO...
incid.
%
678´444,65
MAGGIOR PREZZO DEI CALCESTRUZZI
IN FONDAZIONE O COMUNQUE ... I
CALCESTRUZZO GETTATO IN OPERA
OLTRE LA DISTANZA DI 30 m.
MAGGIOR PREZZO DEI CALCESTRUZZI IN
FONDAZIONE
O
COMUNQUE
SOTTOQUOTA, PER L'ESECUZIONE DEI
GETTI CON L'IMPIEGO DI POMPE, GRU,
NASTRI TRASPORTATORI O ALTRI MEZZI
DI AVVICINAMENTO; PER OGNI mc. DI
CALCESTRUZZO GETTATO IN OPERA
OLTRE LA DISTANZA DI 30 m.
rivestimento plinti e getto platea + rivestimento
plinti (zone d'intervento precedenti)
sottofondo per canalette e pozzetti
SOMMANO...
TOTALE
1´035,51
11,09
11´483,81
1,606
33,80
6´760,00
0,945
6´200,00
6´200,00
0,867
200,00
kg.
200,00
RIMOZIONE DI TUTTE LE CONDOTTE E
LE
TUBAZIONI
FUORI
SERV
...
onferimento a discarica autorizzata dei
materiali rimossi)
RIMOZIONE DI TUTTE LE CONDOTTE E LE
TUBAZIONI FUORI SERVIZIO ESISTENTI IN
TUTTO IL VUOTO TECNICO. INDICATE
DALLA D.L.
(compreso l'onere del caricamento su automezzo,
del trasporto e del conferimento a discarica
autorizzata dei materiali rimossi)
1,00
SOMMANO... corpo
56
V.0044
1,00
- PULIZIA DEI POZZETTI E DELLE
CONDOTTE FOGNARIE DI TUTTO ... a di
drenaggio deve essere dato perfettamente
funzionante)
- PULIZIA DEI POZZETTI E DELLE
CONDOTTE FOGNARIE DI TUTTO IL
VUOTO TECNICO (intasati da faghiglia)
- PULIZIA DEL PIANO DI CALPESTIO IN c.l.s
A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
702´888,46
pag. 19
Num.Ord.
TARIFFA
DESIGNAZIONE DEI LAVORI
unità
di
misura
D IME NS ION I
IMPORTI
Quantità
par.ug.
lung.
larg.
H/peso
unitario
RIPO RTO
TOTALE
incid.
%
702´888,46
DI TUTTO IL VUOTO TECNICO
COMPRENSIVO DELLA RIMOZIONE DEI
MATERIALI DI RISULTA E
DEGLI
INGOMBRI IVI DEPOSITATI; NONCHE'
LUNGO LE INTERCAPEDINI PERIMETRALI
ALLEDIFICIO.
DEL CARICO SU AUTOMEZZO, DE
TRASPORTO
E
DELL'ONERE
DI
CONFERIMENTO
A
DISCARICA
AUTORIZZATA.
(il sistema di drenaggio deve essere dato
perfettamente funzionante)
1,00
SOMMANO... corpo
57
FO.022
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
RUBINETTI "IDRANTI" TIPO UNI ...
vranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI
RUBINETTI "IDRANTI" TIPO UNI 45
COMPRENSIVO DI:
- SARACINESCHE DA 1" 1/2
- COLLEGAMENTO ALLA RETE IDRICA
ESISTENTE O DI NUOVA REALIZZAZIONE
(IN RAME)
ANCORAGGIO
ALLE
STRUTTURE
ORIZZONTALI E/O VERTICALI
- TUTTO IL MATERIALE OCCORRENTE PER
DARE IL LAVORO PERFETTAMENTE
FUNZIONANTE ED ESEGUITO SECONDO
LE REGOLE DELL'ARTE.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza
causare l'interruzione alle utenze interessate, per
cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
PER CONSENTIRE IL LAVAGGIO DELLA
PLATEA DELL'INTERO VUOTO TECNICO
SOMMANO...
10´000,00
10´000,00
1,398
75,50
2´265,00
0,317
30,00
cad.
30,00
Parziale LAVORI A MISURA euro
715´153,46 100,000
T O T A L E euro
715´153,46 100,000
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B.
1,00
pag. 20
IMPORTI
Num.Ord.
TARIFFA
DESIGNAZIONE DEI LAVORI
TOTALE
incid.
%
RIPO RTO
Riepilogo Strutturale CATEGORIE
M
LAVORI A MISURA euro
715´153,46 100,000
M:000
<nessuna> euro
715´153,46 100,000
M:000.001
M:000.002
M:000.003
M:000.004
M:000.005
scavi euro
lavori in economia euro
impianti idrici e fognari euro
impianti di drenaggio e sollevamento euro
calcestruzzi euro
182´906,60
5´948,00
262´185,45
57´555,03
206´558,38
TOTALE euro
Data, 17/11/2007
Il Tecnico
Geom. Lorenzo Cabras
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------A RIPORTARE
COMMITTENTE: A.O.B. ['Computo vuoto tecnico' (C:\Documents and Settings\user\Desktop\Computo vuoto tecnico\) v.1/57]
25,576
0,832
36,661
8,048
28,883
715´153,46 100,000
pag. 1
LISTA DELLE LAVORAZIONI E
FORNITURE PREVISTE PER
L'ESECUZIONE DELL'OPERA O DEI
LAVORI
OGGETTO: RISANAMENTO VUOTO TECNICO
COMMITTENTE: A.O.B.
Data, 17/11/2007
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
IL CONCORRENTE
(timbro e firma)
PriMus by Guido Cianciulli - copyright ACCA software S.p.A.
pag. 2
Num.Ord.
TARIFFA
LAVORI E FORNITURE
PER
L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
unità
di
misura
PREZZO UNITARIO (euro)
Quantità
TOTALE
in cifre
in lettere
RIPO RTO
LAVORI A MISURA
1
A10001
2
A10002
3
A10003
4
FO.001
5
FO.002
6
FO.003
OPERAIO SPECIALIZZATO
OPERAIO SPECIALIZZATO
SOMMANO...
ora
80,00
SOMMANO...
ora
80,00
SOMMANO...
ora
80,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN
POLIETOLENE, TI ...
secondo le regole dell'arte e
perfettamente funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN
POLIETOLENE,
TIPO
GEBERIT,
A
SALDATURA
MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 40.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio,
lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno
del vuoto tecnico.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione
alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice.
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e
perfettamente funzionante.
SOMMANO...
m.
100,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN
POLIETOLENE, TI ...
secondo le regole dell'arte e
perfettamente funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN
POLIETOLENE,
TIPO
GEBERIT,
A
SALDATURA
MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 63.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio,
lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno
del vuoto tecnico.
Le lavorazionidovranno essere esegu
l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere
predisposti opportuni
by-pass temporanei.
L'interruzione dovra essere concor
appaltatrice.
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e
perfettamente funzionante.
SOMMANO...
m.
110,00
OPERAIO QUALIFICATO
OPERAIO QUALIFICATO
OPERAIO COMUNE
OPERAIO COMUNE
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN
POLIETOLENE, T ... secondo le regole dell'arte e perfettamente
funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN
POLIETOLENE,
TIPO
GEBERIT,
A
SALDATURA
MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 90.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio,
lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno
A RIPORTARE
LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
IL CONCORRENTE
pag. 3
Num.Ord.
TARIFFA
LAVORI E FORNITURE
PER
L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
unità
di
misura
PREZZO UNITARIO (euro)
Quantità
TOTALE
in cifre
in lettere
RIPO RTO
del vuoto tecnico.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione
alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice.
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e
perfettamente funzionante.
SOMMANO...
7
FO.004
8
FO.005
9
FO.006
m.
40,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN
POLIETOLENE, T ... secondo le regole dell'arte e perfettamente
funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN
POLIETOLENE,
TIPO
GEBERIT,
A
SALDATURA
MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 110.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio,
lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno
del vuoto tecnico.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione
alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice.
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e
perfettamente funzionante.
SOMMANO...
m.
450,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN
POLIETOLENE, TI ...
secondo le regole dell'arte e
perfettamente funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN
POLIETOLENE,
TIPO
GEBERIT,
A
SALDATURA
MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 125.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio,
lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno
del vuoto tecnico.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione
alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e
perfettamente funzionante.
SOMMANO...
m.
120,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN
POLIETOLENE, TI ...
secondo le regole dell'arte e
perfettamente funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN
POLIETOLENE,
TIPO
GEBERIT,
A
SALDATURA
MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 140.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio,
lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno
del vuoto tecnico.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione
alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e
perfettamente funzionante.
SOMMANO...
m.
150,00
A RIPORTARE
LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
IL CONCORRENTE
pag. 4
Num.Ord.
TARIFFA
LAVORI E FORNITURE
PER
L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
unità
di
misura
PREZZO UNITARIO (euro)
Quantità
TOTALE
in cifre
in lettere
RIPO RTO
10
FO.007
11
FO.008
12
FO.009
13
FO.010
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN
POLIETOLENE, TI ...
secondo le regole dell'arte e
perfettamente funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN
POLIETOLENE,
TIPO
GEBERIT,
A
SALDATURA
MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 160.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio,
lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno
del vuoto tecnico.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione
alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e
perfettamente funzionante.
SOMMANO...
m.
180,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN
POLIETOLENE, TI ...
secondo le regole dell'arte e
perfettamente funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN
POLIETOLENE,
TIPO
GEBERIT,
A
SALDATURA
MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 180.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio,
lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno
del vuoto tecnico.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione
alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e
perfettamente funzionante.
SOMMANO...
m.
75,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN
POLIETOLENE, TI ...
secondo le regole dell'arte e
perfettamente funzionante.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN
POLIETOLENE,
TIPO
GEBERIT,
A
SALDATURA
MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE
RACCORDERIE; diam. mm. 200.
Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio,
lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno
del vuoto tecnico.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione
alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e
perfettamente funzionante.
SOMMANO...
m.
250,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 18 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 18 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la
posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo
staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il
collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro
necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le
regole dell'arte.
A RIPORTARE
LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
IL CONCORRENTE
pag. 5
Num.Ord.
TARIFFA
LAVORI E FORNITURE
PER
L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
unità
di
misura
PREZZO UNITARIO (euro)
Quantità
TOTALE
in cifre
in lettere
RIPO RTO
14
FO.010/a
15
FO.011
16
FO.011/c
17
FO.012
18
FO.012/a
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione
alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
SOMMANO...
m.
100,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN
NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole
dell'arte.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN
NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 18
mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto
necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita
secondo le regole dell'arte.
SOMMANO...
m.
100,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 22 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 22 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la
posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo
staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il
collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro
necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le
regole dell'arte.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione
alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
SOMMANO...
m.
410,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN
NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole
dell'arte.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN
NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 22
mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto
necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita
secondo le regole dell'arte.
SOMMANO...
m.
100,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 28 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 28 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la
posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo
staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il
collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro
necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le
regole dell'arte.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione
alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
SOMMANO...
m.
80,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN
NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole
dell'arte.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN
A RIPORTARE
LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
IL CONCORRENTE
pag. 6
Num.Ord.
TARIFFA
LAVORI E FORNITURE
PER
L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
unità
di
misura
PREZZO UNITARIO (euro)
Quantità
TOTALE
in cifre
in lettere
RIPO RTO
19
FO.013
20
FO.013/a
21
FO.014
22
FO.014/a
23
FO.015
NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 28
mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto
necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita
secondo le regole dell'arte.
SOMMANO...
m.
80,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 35 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 35 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la
posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo
staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il
collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro
necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le
regole dell'arte.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione
alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
SOMMANO...
m.
380,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN
NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam.
35 mm.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN
NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 35
mm.
SOMMANO...
m.
190,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 42 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 42 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la
posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo
staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il
collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro
necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le
regole dell'arte.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione
alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
SOMMANO...
m.
80,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN
NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole
dell'arte.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN
NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 42
mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto
necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita
secondo le regole dell'arte.
SOMMANO...
mq.
80,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 54 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 54 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la
posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo
A RIPORTARE
LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
IL CONCORRENTE
pag. 7
Num.Ord.
TARIFFA
LAVORI E FORNITURE
PER
L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
unità
di
misura
PREZZO UNITARIO (euro)
Quantità
TOTALE
in cifre
in lettere
RIPO RTO
24
FO.015/a
25
FO.016
26
FO.016/a
27
FO.017
staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il
collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro
necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le
regole dell'arte.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione
alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
SOMMANO...
m.
185,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN
NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole
dell'arte.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN
NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 54
mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto
necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita
secondo le regole dell'arte.
SOMMANO...
m.
185,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 76 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 76 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la
posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo
staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il
collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro
necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le
regole dell'arte.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione
alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
SOMMANO...
m.
75,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN
NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole
dell'arte.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN
NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 76
mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto
necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita
secondo le regole dell'arte.
SOMMANO...
m.
75,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 89 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 89 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la
posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo
staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il
collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro
necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le
regole dell'arte.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione
alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
SOMMANO...
m.
400,00
A RIPORTARE
LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
IL CONCORRENTE
pag. 8
Num.Ord.
TARIFFA
LAVORI E FORNITURE
PER
L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
unità
di
misura
PREZZO UNITARIO (euro)
Quantità
TOTALE
in cifre
in lettere
RIPO RTO
28
FO.017/a
29
FO.018
30
FO.019
31
FO.021
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN
NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole
dell'arte.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN
NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 89
mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto
necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita
secondo le regole dell'arte.
SOMMANO...
m.
400,00
ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO DI ADDUZIONE
IDRICO DI A ... uzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO DI ADDUZIONE
IDRICO DI ACQUA CALDA, FREDDA E RICIRCOLO; eseguito su
colonne primarie verticali e/o su colonne secondarie
comprendente:
- Il taglio dei tubi di qualsiasi diametro in tubo d'acciaio in pressione,
l'immediata accecatura mediante filettatura in raccordo girevole o
dove occorra "giunto fix" di idoneo diametro.
- Fornitura e posa di gomito in rame, comprensivo della raccorderia,
delle saldature e degli ulteriori pezzi speciali.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione
alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
SOMMANO...
cad.
40,00
ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO FOGNARIO,
eseguito su co ... ruzione dovra essere concordata con la Ditta
appaltatrice
ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO FOGNARIO, eseguito
su colonne primarie verticali (in ghisa)
comprendente:
- il taglio dei tubi di qualsiasi diametro (in tubo di ghisa esistente), sia
per il tratto orizzontale che per il tratto verticale;
- l'immediato collegamento al nuovo impianto predisposto, anche in
condizioni di funzionamento dello stesso impianto;
- la fornitura e posa in opera di raccordo speciale di passaggio ghisa geberit;
- la fornitura e posa in opera di pezzo speciale composto da sifone
ispezionabile;
- La stessa lavorazione verrà ripetuta per il tratto di collegamento al
collettore.
Il tutto in opera, comprensivo della raccorderia, dei pezzi speciali;
nonchè l'ulteriore onere per le idonee attrezzature (DPI) a protezione
degli operatori, dal contatto con liquami fognari.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione
alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
SOMMANO...
cad.
75,00
Intervento di ripristino funzionalità delle condotte fogn ...
ruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
Intervento di ripristino funzionalità delle condotte fognarie situate
lungo il perimetro esterno dell'edificio, (in prossimità del centro
antidiabetico).
- si intende compreso qualsiasi onere si renda necessario per dare il
lavoro perfettamente funzionante ed eseguito secondo le regole
dell'arte.
- nonchè l'ulteriore onere per le idonee attrezzature (DPI) a
protezione degli operatori, dal contatto con liquami fognari.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione
A RIPORTARE
LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
IL CONCORRENTE
pag. 9
Num.Ord.
TARIFFA
LAVORI E FORNITURE
PER
L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
unità
di
misura
PREZZO UNITARIO (euro)
Quantità
TOTALE
in cifre
in lettere
RIPO RTO
alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
- L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice
SOMMANO... corpo
32
FO.022
33
V.0006
34
V.0014
35
V.0015
36
V.0018
37
V.0020
1,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RUBINETTI
"IDRANTI" TIPO UNI ... vranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI RUBINETTI "IDRANTI"
TIPO UNI 45 COMPRENSIVO DI:
- SARACINESCHE DA 1" 1/2
- COLLEGAMENTO ALLA RETE IDRICA ESISTENTE O DI
NUOVA REALIZZAZIONE (IN RAME)
- ANCORAGGIO ALLE STRUTTURE ORIZZONTALI E/O
VERTICALI
- TUTTO IL MATERIALE OCCORRENTE PER DARE IL
LAVORO PERFETTAMENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITO
SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE.
- Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione
alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni
by-pass temporanei.
SOMMANO...
cad.
30,00
MARTELLO DEMOLITORE, COMPRESO OPERATORE
MARTELLO DEMOLITORE, COMPRESO OPERATORE
SOMMANO...
ora
40,00
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI
GEOCOMPOSITO DRENA ... NON TESSUTO sp. 2 mm. E
UNO STRATO DI GEORETE O GEOSTUOIA.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI
GEOCOMPOSITO DRENANTE, COSTITUITO DA UNO
STRATO DI GEOTESSILE NON TESSUTO sp. 2 mm. E UNO
STRATO DI GEORETE O GEOSTUOIA.
SOMMANO...
mq.
3´326,00
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI
POLIETILENE IN FOG ... OGNI ALTRO ONERE PER DARE
L'OPERA FINITA A REGOLA D'ARTE,
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POLIETILENE
IN FOGLI , DEL PESO DI 300g/mq, PER GETTI CONTROTERRA,
COMPRESOL'ONERE DELLA SOVRAPPOSIZIONE DEI TELI
PARI ALMENO AL 5% DELLA LUNGHEZZA DEL TELO,
COMPRESO OGNI ALTRO ONERE PER DARE L'OPERA FINITA
A REGOLA D'ARTE,
SOMMANO...
mq.
3´326,00
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI TESTATA
D'USCITA I ... ametri 100/110/125 PER INNESTO DELLE
CANALETTE AI POZZETTI
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI TESTATA
D'USCITA IN PVC, diametri 100/110/125 PER INNESTO DELLE
CANALETTE AI POZZETTI
SOMMANO...
cad.
51,00
FORNITURA E POSA IN OPERA DI GRIGLIA CARRABILE
IN PVC PER CANALETA, LARGHEZZA cm. 20.
FORNITURA E POSA IN OPERA DI GRIGLIA CARRABILE IN
PVC PER CANALETA, LARGHEZZA cm. 20.
SOMMANO...
m.
384,00
A RIPORTARE
LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
IL CONCORRENTE
pag. 10
Num.Ord.
TARIFFA
LAVORI E FORNITURE
PER
L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
unità
di
misura
PREZZO UNITARIO (euro)
Quantità
TOTALE
in cifre
in lettere
RIPO RTO
38
V.0021
39
V.0023
40
V.0028
41
V.0029
42
V.0030
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI
TUBAZIONI DI MANDATA IN GEBERIT diametro 2".
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI TUBAZIONI
DI MANDATA IN ACCIAIO ZINCATO diametro 2".
SOMMANO...
m.
30,00
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI
ELETTROPOMPA SOMME ... LAVORO FINITO A REGOLA
D'ARTE E PERFETTAMENTE FUNZIONANTE.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI
ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE MONOFASE IN GHISA
mod. EDR 200 M, TIPO ZENIT O SIMILARI; 1.5 KW/220 V,
COMPRESO IL GALLEGGIANTE, LA CONDOTTA DI
MANDATA IN ACCIAIO (diametro 2"), LA VALVOLA DI NON
RITORNO E I PEZZI SPECIALI, ESCLUSO IL COLLEGAMENTO
ELETTRICOALLE LINEE DEL SOTTOPIANO, contabilizzato a
parte con apposito prezzo, COMPRESO QUANTO ALTRO
OCCORRA PER DARE IL LAVORO FINITO A REGOLA D'ARTE
E PERFETTAMENTE FUNZIONANTE.
SOMMANO...
cad.
5,00
SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER FONDAZIONI O
CONDOTTE IN TE ... , COMPRESO IL CARICO
SULL'AUTOMEZZO; ESCLUSO IL TRASPORTO.
SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER FONDAZIONI O
CONDOTTE IN TERRENO DI QUALSIASI NATURA, SIA
SCIOLTO CHE COMPATTO, ANCHE MISTO A PIETRE,
ESCLUSO LE ROCCE TENERE E DURE, ESEGUITO
PREVALENTEMENTE A MANO E CON L'AUSILIO DI
MARTELLI DEMOLITORI ED EVENTUALMENTE DI MEZZI
MECCANICI PER IL SOLLEVAMENTO, IN TERRENO
ASCIUTTO O BAGNATO, FINO ALLA PROFONDITA' DI mt.
2,00 DAL PIANO DI SBANCAMENTO O DALL'ORLO DEL
CAVO, COMPRESO IL CARICO SULL'AUTOMEZZO; ESCLUSO
IL TRASPORTO.
SOMMANO...
mc.
2´660,80
SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER FONDAZIONI O
CONDOTTE IN RO ... COMPRESO IL CARICO
SULL'AUTOMEZZO ED ESCLUSO IL TRASPORTO.
SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER FONDAZIONI O
CONDOTTE IN ROCCE DURE, CON RESISTENZA ALLO
SCHIACCIAMENTO SUPERIORE A 120 kg/cmq, ESEGUITO
PREVALENTEMENTE A MANO E CON MARTELLI
DEMOLITORI ED EVENTUALMENTE DI MEZZI MECCANICI
PER IL SOLLEVAMENTO, IN TERRENO ASCIUTTO O
BAGNATO, FINO ALLA PROFONDITA' DI m. 2.00 DAL PIANO
DI SBANCAMENTO O DALL'ORLO DEL CAVO, COMPRESO IL
CARICO SULL'AUTOMEZZO ED ESCLUSO IL TRASPORTO.
SOMMANO...
mc.
34,56
TRASPORTO DEI MATERIALI DI RISULTA, ASCIUTTI O
BAGNATI, P ... NZA ENTRO I LIMITI DI 20 km, COMPRESO
IL RITORNO A VUOTO.
TRASPORTO DEI MATERIALI DI RISULTA, ASCIUTTI O
BAGNATI, PROVENIENTI DAGLI SCAVI, COMPRESA LA
SISTEMAZIONE DEGLI STESSI IN DISCARICA ED ESCLUSO
L'EVENTUALE COSTO DI CONFERIMENTO A DISCARICA
AUTORIZZATA, CON PERCORENZA ENTRO I LIMITI DI 20
km, COMPRESO IL RITORNO A VUOTO.
SOMMANO...
mc.
2´695,36
A RIPORTARE
LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
IL CONCORRENTE
pag. 11
Num.Ord.
TARIFFA
LAVORI E FORNITURE
PER
L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
unità
di
misura
PREZZO UNITARIO (euro)
Quantità
TOTALE
in cifre
in lettere
RIPO RTO
43
V.0031
44
V.0032
45
V.0033
46
V.0034
47
V.0036
INDENNITA'
DI CONFERIMENTO A DISCARICA
AUTORIZZATA DEL M ... IL VOLUME EFFETTIVAMENTE
CONFERITO, ESCLUSO IL TRASPORTO.
INDENNITA'
DI
CONFERIMENTO
A
DISCARICA
AUTORIZZATA DEL MATERIALE DI RISULTA, VALUTATO
PER IL VOLUME EFFETTIVAMENTE CONFERITO, ESCLUSO
IL TRASPORTO.
SOMMANO...
mc.
2´695,36
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI
CANALETTA MODULARE ... MENTE FUNZIONANTE ED
ESEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CANALETTA
MODULARE IN POLIPROPILENE TRAPEZIA, COMPLETA DI
GRIGLIA CARRABILE IN PVC, LARGHEZZA IN SOMMITA' cm.
20, altezza 14.7 cm, COMPRESO ED IL RIEMPIMENTO
LATERALE IN CALCESTRUZZO E QUANT'ALTRO OCCORRA
PER DARE L'OPERA PERFETAMENTE FUNZIONANTE ED
ESEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE.
SOMMANO...
m.
384,00
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI
POZZETTO PREFABBRI ... ALCESTRUZZO; VALUTATO
PER CIASCUN POZZETTO POSTO IN OPERA.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POZZETTO
PREFABBRICATO
IN
CONGLOMERATO
CEMENTIZIO
VIBRATO, dIm. interne cm. 100 X 100 X 100, SENZA SIFONE E
SENZA COPERINA, DATO IN OPERA PER FOGNATURE E
SCARICHI IN GENERE; COMPRESO: LA FONITURA DEL
MANUFATTO, IL TRASPORTO, LO SCARICO AL PUNTO DI
INSTALLAZIONE E LA POSA IN OPERA CON SIGILLATURA
DELLE GIUNZIONI DELLE TUBAZIONI IN ENTRATA E IN
USCITA AL POZZETTO; E' ESCLUSO LO SCAVO, IL
RINTERRO, L'EVENTUALE SOTTOFONDO O RINFIANCO IN
CALCESTRUZZO; VALUTATO PER CIASCUN POZZETTO
POSTO IN OPERA.
SOMMANO...
cad.
4,00
POSA IN OPERA DI MATERIALE PROVENIENTE DAGLI
SCAVI ALL'IN ... E CANALETTE E PER IL SUCCESSIVO
RINFIANCO E RICOPRIMENTO.
POSA IN OPERA DI MATERIALE PROVENIENTE DAGLI
SCAVI ALL'INTERNO DEL CANTIERE PER LA FORMAZIONE,
PREVALENTEMENTE A MANO, DEL SOTTOFONDO PER IL
LETTO DI POSA DI TUBAZIONI E CANALETTE E PER IL
SUCCESSIVO RINFIANCO E RICOPRIMENTO.
SOMMANO...
mc.
6,50
FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI
POZZETTO D'INCROC ... MENTE FUNZIONANTE ED
ESEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE.
FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POZZETTO
D'INCROCIO IN PVC dimensioni 40 X 40 X 40 cm. COMPLETO
DI COPERCHIO PER ISPEZIONE, TESTATE D'USCITA PER
L'INNESTO
DELLE
CANALETTE,
COMPRESO
IL
SOTTOFONDO IN CALCESTRUZZO, per uno spessore medio di
10 cm., IL RIEMPIMENTO LATERALE DELLO SCAVO CON
CALCESTRUZZO, ESCLUSO LO SCAVO, COMPENSATO A
PARTE CON APPOSITO PREZZO; COMPRESO QUANT'ALTRO
OCCORRA
PER
DARE
L'OPERA
PERFETTAMENTE
FUNZIONANTE ED ESEGUITA SECONDO LE REGOLE
DELL'ARTE.
A RIPORTARE
LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
IL CONCORRENTE
pag. 12
Num.Ord.
TARIFFA
LAVORI E FORNITURE
PER
L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
unità
di
misura
PREZZO UNITARIO (euro)
Quantità
TOTALE
in cifre
in lettere
RIPO RTO
48
V.0037
49
V.0038
50
V.0038/3
51
V.0039
52
V.0040
SOMMANO...
cad.
11,00
FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI
COPERTINA PREFABB ... AMENTE FUNZIONANTE ED
EEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE.
FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI COPERTINA
PREFABBRICATA IN c.c.a. sp. 20 cm. PER POZZETTODI
SCARICO CON dimensioni interne 100 X 100 X 100 cm., QUESTO
ESCLUSO E COMPENSATO A PARTE CON APPOSITO
PREZZO, COMPRESO IL COPERCHIO IN PVC PER ISPEZIONE
CON TELAIO CARRABILE DI dimensioni 40 X 40 cm., LA
FORMAZIONE DEL FORO PER IL PASSAGGIO DELLA
TUBAZIONE DI SCARICO DELLA POMPA, diametro 2";
COMPRESO QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE L'OPERA
PERFETTAMENTE FUNZIONANTE ED EEGUITA SECONDO
LE REGOLE DELL'ARTE.
SOMMANO...
cad.
4,00
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI
CALCESTRUZZO A RES ... INNAFFIAMENTO DEI GETTI
ED ESCLUSE LE ARMATURE METALLICHE.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI
CALCESTRUZZO A RESISTENZA CARATTERISTICA NON
INFERIORE A Rck 25 CON CLASSE DI ESPOSIZIONE 1
(ambiente secco) CLASSE DI CONSISTENZA S2 (plastica) E
CONFEZIONATO CON AGGREGATI DELLA DIMENSIONE
MASSIMA DI 30 mm., FORNITO IN OPERA CON
AUTOBETONIERA, SENZA L'IMPIEGO DI POMPE O GRU,
FINO ALLA PROFONDITA' MASSIMA DI m. 3,00, SE
ENTROTERRA, FINO ALL'ALTEZZA MASSIMA DI m. 0.50 SE
FUORI TERRA, PER STRUTTURE IN FONDAZIONE QUALI,
PLINTI, TRAVI DI FONDAZIONE, CORDOLI O SIMILI,
GETTATO
ENTRO
APPOSITE
CASSEFORME
DA
COMPENSARSI A PARTE; COMPRESA LA VIBRATURA E
L'INNAFFIAMENTO DEI GETTI ED ESCLUSE LE ARMATURE
METALLICHE.
SOMMANO...
mc.
1´023,02
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI
CALCESTRUZZO PER M ... TTOFONDAZIONI DOSATO
CON 150 kg./mc. DI CEMENTO R.32,5 .
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI
CALCESTRUZZO PER MAGRONI DI SOTTOFONDAZIONI
DOSATO CON 150 kg./mc. DI CEMENTO R.32,5 .
SOMMANO...
mc.
12,49
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI
CASSEFORME IN LEGN ... 'EFFETTIVA SUPERFICIE DEI
CASSERI A CONTATTO CON IL GETTO.
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI
CASSEFORME IN LEGNAME GREZZO PER GETTI DI
CALCESTRUZZO SEMPLICE O ARMATO, PER OPERE IN
FONDAZIONE (plinti, travi rovesce, muri di contenimento, ecc.).
COMPRESE LE ARMATURE DI SOSTEGNO, CHIODERIE,
LEGACCI, DISARMANTI, SFRIDI, DISARMO, LA PULIZIA, IL
RIACATASTAMENTO DEL LEGNAME; VALUTATE PER
L'EFFETTIVA SUPERFICIE DEI CASSERI A CONTATTO CON
IL GETTO.
SOMMANO...
mq.
536,64
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI RETE
ELETTROSALDAT ... I, EVENTUALI LEGATURE E
A RIPORTARE
LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
IL CONCORRENTE
pag. 13
Num.Ord.
TARIFFA
LAVORI E FORNITURE
PER
L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
unità
di
misura
PREZZO UNITARIO (euro)
Quantità
TOTALE
in cifre
in lettere
RIPO RTO
53
V.0041
54
V.0042
55
V.0043
56
V.0044
SOVRAPPOSIZIONI.
(peso kg. 2.3/mq)
FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI RETE
ELETTROSALDATA COSTITUITA DA TONDINI IN ACCIAIO
AD ADERENZA MIGLIORATA diametro 6 mm. a maglia quadrata
da cm. 20 x 20, IN PANNELLI STANDARD, FORNITA IN OPERA
COMPRESI GLI SFRIDI, I TAGLI, EVENTUALI LEGATURE E
SOVRAPPOSIZIONI.
(peso kg. 2.3/mq)
SOMMANO...
kg.
7´484,20
MAGGIOR
PREZZO
DEI
CALCESTRUZZI
IN
FONDAZIONE O COMUNQUE
... I CALCESTRUZZO
GETTATO IN OPERA OLTRE LA DISTANZA DI 30 m.
MAGGIOR PREZZO DEI CALCESTRUZZI IN FONDAZIONE O
COMUNQUE SOTTOQUOTA, PER L'ESECUZIONE DEI GETTI
CON L'IMPIEGO DI POMPE, GRU, NASTRI TRASPORTATORI
O ALTRI MEZZI DI AVVICINAMENTO; PER OGNI mc. DI
CALCESTRUZZO GETTATO IN OPERA OLTRE LA DISTANZA
DI 30 m.
SOMMANO...
mc.
1´035,51
FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI
STRUTTURA IN PROF ... RRA PER DARE IL LAVORO
FINITO SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE.
FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI STRUTTURA
IN PROFILATI COMMERCIALI D'ACCIAIO ZINCATO (tipo T, L,
U,) PER LA TEMPORANEA SOSPENSIONE DEI CAVI
ELETTRICI, DELLE PASSERELLE PORTA-CAVO, DELLE
TUBAZIONI ecc.,
DA COLLEGE MEDIANTE "PIATTI" E
TASSELLI, AI PILASTRI IN c.a. O AI SOLAI DEI LOCALI
OGGETTO
DELL'INTERVENTO;
COMPRESA
LA
DEMOLIZIONE E RIMOZIONE DEI MATERIALI DI RISULTA
DEI PILASTRINI DI SOSTEGNO IN MATTONI, c.a. o acciaio; IN
MODO DA LIBERARE TUTTE LE SUPERFICI OGGETTO
DELL'INTERVENTO, COMPRENSIVO DI QUANTO OCCORRA
PER DARE IL LAVORO FINITO SECONDO LE REGOLE
DELL'ARTE.
SOMMANO...
kg.
200,00
RIMOZIONE DI TUTTE LE CONDOTTE E LE TUBAZIONI
FUORI SERV ... onferimento a discarica autorizzata dei
materiali rimossi)
RIMOZIONE DI TUTTE LE CONDOTTE E LE TUBAZIONI
FUORI SERVIZIO ESISTENTI IN TUTTO IL VUOTO TECNICO.
INDICATE DALLA D.L.
(compreso l'onere del caricamento su automezzo, del trasporto e del
conferimento a discarica autorizzata dei materiali rimossi)
SOMMANO... corpo
1,00
- PULIZIA DEI POZZETTI E DELLE CONDOTTE
FOGNARIE DI TUTTO ... a di drenaggio deve essere dato
perfettamente funzionante)
- PULIZIA DEI POZZETTI E DELLE CONDOTTE FOGNARIE DI
TUTTO IL VUOTO TECNICO (intasati da faghiglia)
- PULIZIA DEL PIANO DI CALPESTIO IN c.l.s DI TUTTO IL
VUOTO TECNICO
COMPRENSIVO DELLA RIMOZIONE DEI MATERIALI DI
RISULTA E DEGLI INGOMBRI IVI DEPOSITATI; NONCHE'
LUNGO LE INTERCAPEDINI PERIMETRALI ALLEDIFICIO.
DEL CARICO SU AUTOMEZZO, DEL TRASPORTO
DELL'ONERE
DI
CONFERIMENTO
A
DISCARICA
AUTORIZZATA.
A RIPORTARE
LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
IL CONCORRENTE
pag. 14
Num.Ord.
TARIFFA
LAVORI E FORNITURE
PER
L'ESECUZIONE DELL'APPALTO
unità
di
misura
PREZZO UNITARIO (euro)
Quantità
TOTALE
in cifre
in lettere
RIPO RTO
57
V.0047
(il sistema di drenaggio deve essere dato perfettamente funzionante)
SOMMANO... corpo
1,00
REALIZZAZIONE DI COLLEGAMENTO ELETTRICO
DELL'ELETTROPOMPA ... OLLEGAMENTO (dello sacarico)
ALLA RETE FOGNARIA ESISTENTE.
REALIZZAZIONE
DI
COLLEGAMENTO
ELETTRICO
DELL'ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE ALLE LINEE DEL
SOTTOPIANO CON LINEA A GIORNO ENTRO TUBAZIONE
RIGIDA RK 15 DI PVC AUTOESTINGUENTE, SERIE PESANTE,
AVENTE 20 mm. DI DIAMETRO ESTERNO, COMPRESA LA
TUBAZIONE IN PVC, IL CONDUTTORE UNIPOLARE TIPO N
07 V-K sez. 1x4 mmq, L'INTERRUTTORE BIPOLARE DA 16 A, IL
FISSAGGIO DELLA TUBAZIONE ALLA MURATURA CON
STAFFE E COLLARI, TAGLI,
SFRIDI E QUANT'ALTRO
OCCORRA PER DARE IL LAVORO PERFETTAMENTE
FUNZIONANTE ED ESEGUITO SECONDO LE REGOLE
DELL'ARTE. COMPRENSIVO DEL COLLEGAMENTO (dello
sacarico) ALLA RETE FOGNARIA ESISTENTE.
SOMMANO...
5,00
cad.
Parziale LAVORI A MISURA euro
T O T A L E euro
(diconsi euro - in lettere)
Pari a Ribasso del ___________%
(ribasso in lettere)
Data, 17/11/2007
IL CONCORRENTE
(timbro e firma)
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------A RIPORTARE
LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO ['Computo vuoto tecnico' (C:\Documents and Settings\user\
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
IL CONCORRENTE
Comune di Cagliari
Provincia di CA
PIANO DI SICUREZZA
E DI COORDINAMENTO
Decreti Legislativi 494/96 e 528/99
D.P.R. 222/2003
OGGETTO: Interventi igienico sanitari riguardanti il vuoto tecnico
COMMITTENTE:
Azienda Ospedaliera "G. Brotzu"
Data, 14.11.2007
Il Coordinatore per la Sicurezza
___________________________________
Il Committente (Il Responsabile dei Lavori)
___________________________________
-1-
LAVORO
CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA:
Natura dell'Opera:
OGGETTO:
Opere Edili
Interventi igienico sanitari riguardanti il vuoto tecnico
dell’Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari
Indirizzo del CANTIERE:
Località:
Città:
Telefono / Fax:
Importo dei Lavori a base d’asta:
Oneri per la sicurezza :
piazzale Ricchi n°1
Cagliari (CA)
070539687 - 070539362
715.153,46 Euro
9.880 Euro
Numero imprese in cantiere:
Entità presunta del lavoro:
1 (prevista)
2700 uomini/giorno
Data inizio lavori (presunta):
Data fine lavori (presunta):
Durata in giorni (presunta):
01.01.2008
30/09/2008
270
COMMITTENTI
DATI COMMITTENTE:
Ragione sociale:
Indirizzo:
Città:
Telefono / Fax:
Azienda Ospedaliera "G. Brotzu"
piazzale Ricchi n°1
Cagliari (CA)
070539362
-2-
RESPONSABILI
Coordinatore Sicurezza in fase di progettazione:
Nome e Cognome:
Antonio Cucca
Qualifica:
Ingegnere
Indirizzo:
piazzale Ricchi n°1
Città:
Cagliari
CAP:
09100
Telefono / Fax:
070539687
-3-
DOCUMENTAZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
RELAZIONE TECNICA E QUADRO ECONOMICO
CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE
SCHEMA DI CONTRATTO
ANALISI DEI PREZZI
ELENCO DEI PREZZI UNITARI
COMPUTO METRICO ESTIMATIVO
LISTA DELLE CATEGORIE DEI LAVORI
PIANO DI SICUREZZA
OC1 -SITUAZIONE ATTUALE – ZONA D’INTERVENTO
OC2- SITUAZIONE PROGETTUALE – IMPIANTO DI DRENAGGIO ACQUE REFLUE
OC3 - SITUAZIONE PROGETTUALE – PARTICOLARI COSTRUTTIVI
-4-
DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI È
COLLOCATA L'AREA DEL CANTIERE
(art.2, comma 2, lettera a, punto 2, D.P.R. 222/2003)
Il cantiere si trova nel sottopiano dell'ospedale.
Le problematiche di sicurezza riguardano prevalentemente il ripristino degli impianti idrici e
fognari e della realizzazione del piano in calpestio in cls armato.
-5-
DESCRIZIONE SINTETICA DELL'OPERA
(art.2, comma 2, lettera a, punto 3, D.P.R. 222/2003)
Il progetto prevede il risanamento igienico sanitari di una parte del vuoto tecnico dell’Azienda Ospedaliera
Brotzu. Il vuoto tecnico è un’area pilotis sita al II piano interrato dell’Ospedale nel quale trovano
collocazione gli sviluppi orizzontali degli impianti idrici e fognari.
Il progetto prevede la realizzazione di un fondo in cls armato con adeguate pendenze in modo da
convogliare i liquidi che dovessero fuoriuscire dalle condotte in apposite canalette e da queste, tramite
delle stazione di pompaggio, verranno convogliate nelle fogne.
Il lavoro prevede precedentemente agli interventi di realizzazione del fondo in cls, la sostituzione di tutte
le condotte fognarie e di tutte le tubazioni idriche ammalorate nell’area di intervento, senza la cui
riparazione l’intervento previsto non sarebbe possibile.
-6-
AREA DEL CANTIERE
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi
(art.2, comma 2, lettera c, D.P.R. 222/2003)
Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e
protettive
(art.2, comma 2, lettera d, punto 1, D.P.R. 222/2003)
CARATTERISTICHE DELL'AREA DI CANTIERE
Il cantiere è interamente ubicato all'interno del II piano interrato dell'edificio L’accesso è possibile tramite degli scivoli
FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO
RISCHI PER IL CANTIERE
Nessuno
RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE
COMPORTANO PER L'AREA CIRCOSTANTE
Nessuno
-7-
ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi
(art.2, comma 2, lettera c, D.P.R. 222/2003)
Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e
protettive
(art.2, comma 2, lettera d, punto 2, D.P.R. 222/2003)
-8-
SEGNALETICA GENERALE PREVISTA NEL CANTIERE
Vietano un comportamento dal quale potrebbe risultare un pericolo.
Divieto di accesso alle persone non autorizzate.
Trasmettono ulteriori informazioni sulla natura del pericolo.
Carichi sospesi.
Pericolo generico.
Pericolo di inciampo.
Obbligano ad indossare un DPI e a tenere un comportamento di sicurezza.
Protezione obbligatoria per gli occhi.
Casco di protezione obbligatoria.
Protezione obbligatoria dell'udito.
Protezione obbligatoria delle vie respiratorie.
-9-
Calzature di sicurezza obbligatorie.
Guanti di protezione obbligatoria.
Obbligo generico (con eventuale cartello supplementare)
Protezione individuale obbligatoria contro le cadute.
Protezione obbligatoria del corpo.
Protezione obbligatoria del viso.
Passaggio obbligatorio per i pedoni.
Danno indicazioni per l'operazione di salvataggio.
Pronto soccorso.
- 10 -
ALBERO RIASSUNTIVO
PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
- ALLESTIMENTO E SMOBILIZZO DEL CANTIERE
- Installazione nel cantiere di presidi igienico-sanitari
- Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere
- Realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere
- Realizzazione dell'impianto idrico del cantiere
- Realizzazione dell'impianto igienico-sanitario del cantiere
- Smobilizzo del cantiere
- DEMOLIZIONI PARZIALI, RIMOZIONI
- Demolizione di pareti divisorie
- Perforazioni in paramenti opachi
- Realizzazione di fori passanti, tracce, ecc. in muri e solai
- Realizzazione di un foro nel solaio
- Rimozione del massetto
- Rimozione di controsoffittature, intonaci o rivestimenti interni
- Rimozione di impianti
- Rimozione di intonaci e/o rivestimenti esterni
- Rimozione di pavimenti interni
- OPERE INTERNE
- Formazione del fondo per la posa di pavimenti
- Formazione di fondo per rivestimenti interni
- Posa di contropareti e/o controsoffitti in cartongesso, metallo, ecc.
- Posa di intonaci interni
- Posa pavimenti interni
- Posa rivestimenti interni
- Realizzazione di pareti divisorie
- Tinteggiatura di superfici interne
- IMPIANTI
- Impianto di riscaldamento centralizzato: opere in centrale termica
- Posa di canali per aria condizionata
- Posa di impianto radiotelevisivo centralizzato
- Posa in opera del condizionatore
- Posa in opera dell'impianto elettrico interno
- Posa in opera dell'impianto idrico-sanitario e del gas
- Posa in opera di impianto antintrusione
- OPERE EDILI GENERICHE
- Chiusure di tracce e fori in solai e murature
- Esecuzione di vespaio per pareti controterra
- Impermeabilizzazione di pareti controterra
- Movimentazione di materiali in cantiere
- Posa di isolanti termici per tubi e pareti
- Preparazione calcestruzzi in cantiere
- Preparazione malta
- 11 -
LAVORAZIONI e loro INTERFERENZE
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi
(art.2, comma 2, lettera c, D.P.R. 222/2003)
Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e
protettive
(art.2, comma 2, lettera d, punto 3, D.P.R. 222/2003)
ALLESTIMENTO E SMOBILIZZO DEL CANTIERE
La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:
Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere
Realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere
Realizzazione dell'impianto idrico del cantiere
Realizzazione dell'impianto igienico-sanitario del cantiere
Smobilizzo del cantiere
Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere (fase)
L'impianto di messa a terra è composto, essenzialmente, dai dispersori (puntazze), dai conduttori di terra e dai conduttori di
protezione. A questi si aggiungono i conduttori equipotenziali destinati alla messa a terra delle masse e delle eventuali masse
estranee.
Lavoratori impegnati:
1)
Elettricista: esecuzione impianto di messa a terra del cantiere;
Elettricista addetto alla realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere ed all'individuazione e collegamento ad esso
di tutte le masse metalliche che ne necessitano.
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle specifiche della lavorazione:
a) DPI: Elettricista per impianti di terra del cantiere;
Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
casco; b) guanti dielettrici; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) cinture di sicurezza.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Elettrocuzione;
b) Rumore: dBA < 80.
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Andatoie e Passerelle;
b) Attrezzi manuali;
c)
Ponteggio mobile o trabattello;
d) Scala doppia.
Realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere (fase)
Posa in opera dell'impianto elettrico del cantiere per l'alimentazione di tutte le apparecchiature elettriche, compreso quadri,
interruttori di protezione, cavi, prese e spine, ecc.
Lavoratori impegnati:
1)
Elettricista: esecuzione dell'impianto elettrico del cantiere;
Elettricista per la posa in opera dell'impianto elettrico del cantiere per l'alimentazione di tutte le apparecchiature elettriche,
compreso quadri, interruttori di protezione, cavi, prese e spine, ecc.
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle specifiche della lavorazione:
a) DPI: Elettricista per la esecuzione dell'impianto elettrico del cantiere;
Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
casco; b) guanti dielettrici; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) cinture di sicurezza.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Elettrocuzione;
b) Rumore: dBA < 80.
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Andatoie e Passerelle;
- 12 -
b)
c)
d)
Attrezzi manuali;
Ponteggio mobile o trabattello;
Scala doppia.
Realizzazione dell'impianto idrico del cantiere (fase)
consistente nella posa in opera di tubazioni (in ferro o p.v.c. o polietilene o rame) con giunti saldati o raccordati meccanicamente
e dei relativi accessori, delle rubinetterie, ecc.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto alla posa in opera dell'impianto idrico del cantiere;
Addetto alla realizzazione dell'impianto idrico del cantiere, consistente nella posa in opera di tubazioni (in ferro o p.v.c. o
polietilene o rame) con giunti saldati o raccordati meccanicamente e dei relativi accessori, delle rubinetterie, ecc.
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle specifiche della lavorazione:
a) DPI: Addetto alla posa in opera dell'impianto idrico del cantiere;
Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; e) occhiali o
visiera di sicurezza; f) otoprotettori.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Elettrocuzione;
b) Rumore: dBA < 80.
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Cannello per saldatura ossiacetilenica;
c)
Ponte su cavalletti;
d) Scala doppia;
e) Smerigliatrice angolare (flessibile).
Realizzazione dell'impianto igienico-sanitario del cantiere (fase)
consistente nella posa in opera delle condutture con giunti saldati o raccordati meccanicamente e dei relativi accessori, dei
sanitari, ecc.
Smobilizzo del cantiere (fase)
Rimozione del cantiere realizzata attraverso lo smontaggio delle postazioni di lavoro fisse (banco del ferraiolo, betoniera,
molazza, ecc.), di tutti gli impianti di cantiere (elettrico, idrico, ecc.), delle opere provvisionali e di protezione, della recinzione
posta in opera all'insediamento del cantiere stesso ed il caricamento di tutte le attrezzature, macchine e materiali eventualmente
presenti, su autocarri per l'allontanamento.
Macchine utilizzate:
1)
Autocarro.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto allo smobilizzo del cantiere;
Addetto alla rimozione del cantiere realizzata attraverso lo smontaggio delle postazioni di lavoro fisse (banco del ferraiolo,
betoniera, molazza, ecc.), di tutti gli impianti di cantiere (elettrico, idrico, ecc.), delle opere provvisionali e di protezione,
della recinzione posta in opera all'insediamento del cantiere stesso ed al caricamento di tutte le attrezzature, macchine e
materiali eventualmente presenti, su autocarri per l'allontanamento.
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle specifiche della lavorazione:
a) DPI: Addetto allo smobilizzo del cantiere;
Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti, al lavoratore, adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) cintura di sicurezza.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Elettrocuzione;
b) Movimentazione manuale dei carichi;
c)
Rumore: dBA 80 / 85.
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Andatoie e Passerelle;
b) Argano a bandiera;
c)
Attrezzi manuali;
d) Carriola;
e) Ponteggio metallico fisso;
f)
Ponteggio mobile o trabattello;
g) Scala semplice.
d)
e)
f)
Ponteggio mobile o trabattello;
Ponte su cavalletti;
Scala doppia;
- 13 -
g)
h)
Smerigliatrice angolare (flessibile);
Troncatrice.
Realizzazione di fori passanti, tracce, ecc. in muri e solai (fase)
Esecuzione di fori passanti o tracce in muri e solai, comunque realizzati, per il passaggio di canalizzazioni di impianti.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto alla esecuzione di tracce e fori;
Addetto all'esecuzione di fori passanti o tracce in muri e solai, comunque realizzati, per il passaggio di canalizzazioni di
impianti, da eseguirsi con attrezzi meccanici o manuali.
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle specifiche della lavorazione:
a) DPI: Addetto alla esecuzione di tracce e fori;
Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; e)
otoprotettori.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Rumore: dBA > 90.
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Martello demolitore elettrico;
c)
Ponte su cavalletti;
d) Scala doppia;
e) Scanalatrice per muri ed intonaci;
f)
Smerigliatrice angolare (flessibile);
g) Trapano elettrico.
i)
j)
Trancia-piegaferri;
Troncatrice.
c)
d)
Martello demolitore elettrico;
Smerigliatrice angolare (flessibile).
;
c)
Rumore: dBA 85 / 90.
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Martello demolitore elettrico;
c)
Ponte su cavalletti;
d) Ponteggio mobile o trabattello;
e) Scala doppia;
f)
Smerigliatrice angolare (flessibile).
Rimozione di impianti (fase)
interni come reti di distribuzione di impianti idro sanitari, canali di scarico per lo smaltimento delle acque nere e bianche,
tubazioni e terminali dell' impianto di riscaldamento, condutture impianto elettrico.
Macchine utilizzate:
1)
Autocarro.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto alla rimozione degli impianti;
Addetto alla rimozione di impianti interni come reti di distribuzione di impianti idrosanitari, canali di scarico per lo
smaltimento delle acque nere e bianche, tubazioni e terminali dell'impianto di riscaldamento, condutture impianto elettrico.
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle specifiche della lavorazione:
a) DPI: Addetto alla rimozione degli impianti;
Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; e)
mascherina antipolvere; f) otoprotettori.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;
b) Rumore: dBA 85 / 90.
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Cannello per saldatura ossiacetilenica;
c)
Martello demolitore elettrico;
d) Ponte su cavalletti;
- 14 -
e)
g)
g)
Scala doppia;
Scala doppia.
Taglierina elettrica.
IMPIANTI
La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:
Impianto di riscaldamento: opere per l’installazione delle U.T.A..
Posa in opera dell'impianto elettrico interno
Posa in opera dell'impianto idrico-sanitario
Posa in opera dell'impianto elettrico interno (fase)
Realizzazione dell'impianto elettrico all'interno di edifici, a partire dal quadro di alloggio o di zona, consistente nella posa in
opera di canalette in p.v.c. sotto traccia flessibili ed autoestinguenti, conduttori flessibili di rame con isolamento in p.v.c. non
propagante l'incendio, cassette di derivazione, morsetti e relativi accessori, punti luce, prese, quadri di protezione (magnetotermi
differenziali, "salvavita", ecc.) e comando, impianto di messa a terra.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto alla posa in opera dell'impianto elettrico interno;
Addetto alla posa in opera di cavi elettrici, cassette di derivazione, tubazioni, ecc. per la realizzazione dell'impianto elettrico
interno.
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle specifiche della lavorazione:
a) DPI: Addetto alla posa in opera dell'impianto elettrico interno;
Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
guanti isolanti; b) occhiali protettivi; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Rumore: dBA < 80.
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Argano a bandiera;
b) Attrezzi manuali;
c)
Ponte su cavalletti;
d) Ponteggio mobile o trabattello;
e) Saldatrice elettrica;
f)
Scala doppia;
g) Trapano elettrico.
Posa in opera dell'impianto idrico-sanitario (fase)
Posa all'interno di edifici delle canalizzazioni relative agli impianti idrico e sanitario, in fori e tracce precedentemente realizzati, e
delle rubinetterie e degli apparecchi sanitari.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto alla posa in opera dell'impianto e idrico-sanitario;
Addetto alla realizzazione degli impianti idrico, sanitario e gas, attraverso la posa in opera di tubazioni (in ferro o p.v.c. o
polietilene o rame) in fori e tracce prerealizzati, di sanitari (con eventuali staffe a muro), di sistemi di controllo elettrici o
elettronici della temperatura dell'acqua, delle rubinetterie, ecc.
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle specifiche della lavorazione:
a) DPI: Addetto alla posa in opera dell'impianto idrico-sanitario e del gas;
Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; e) occhiali o
visiera di sicurezza; f) otoprotettori.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Rumore: dBA < 80.
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Argano a cavalletto;
b) Attrezzi manuali;
c)
Pistola sparachiodi;
d) Ponte su cavalletti;
e) Cannello per saldatura ossiacetilenica;
f)
Scala doppia;
g) Smerigliatrice angolare (flessibile);
h) Trapano elettrico.
- 15 -
OPERE EDILI GENERICHE
La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi:
Chiusure di tracce e fori in solai e murature
Movimentazione di materiali in cantiere
Posa di isolanti termici per tubi e pareti
Preparazione calcestruzzi in cantiere
Chiusure di tracce e fori in solai e murature (fase)
La chiusura delle tracce o dei fori realizzati per la posa in opera delle canalizzazioni degli impianti.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto alla chiusura di tracce e fori in solai e murature;
Addetto alla chiusura delle tracce o dei fori realizzati per la posa in opera delle canalizzazioni degli impianti.
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle specifiche della lavorazione:
a) DPI: Addetto alla chiusura di tracce e fori in solai e murature;
Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali; e) otoprotettori.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;
b) Rumore: dBA 80 / 85.
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Argano a cavalletto;
b) Attrezzi manuali;
c)
Carriola;
d) Ponte su cavalletti;
e) Ponteggio mobile o trabattello;
f)
Scala doppia;
g) Smerigliatrice angolare (flessibile);
h) Taglierina elettrica;
i)
Trapano elettrico.
Movimentazione di materiali in cantiere (fase)
Movimentazione e stoccaggio di materiali nel cantiere eseguita manualmente o con l'ausilio di mezzi meccanici.
Macchine utilizzate:
1)
Autocarro.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto alla movimentazione manuale dei carichi;
Addetto alla movimentazione manuale dei carichi in cantiere.
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle specifiche della lavorazione:
a) DPI: Addetto alla movimentazione manuale dei carichi;
Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Movimentazione manuale dei carichi;
b) Rumore: dBA < 80;
c)
Scivolamenti e cadute;
d) Seppellimenti e sprofondamenti.
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Andatoie e Passerelle;
b) Attrezzi manuali;
c)
Carriola.
Posa di isolanti termici per tubi e pareti (fase)
Posa in opera di isolanti termici per le tubazioni di qualsiasi diametro dell'impianto di riscaldamento, (mediante materassini di
lana di roccia o coppelle di sughero o polistirolo espanso con o senza lamierino di rivestimento) e di pannelli isolanti in lana di
roccia, polistirene, ecc. su superfici piane come muri interni, pavimenti soffitti, ecc.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto alla posa in opera di isolanti termici;
- 16 -
Addetto alla posa in opera di isolanti termici per le tubazioni di qualsiasi diametro dell'impianto di riscaldamento, (mediante
materassini di lana di roccia o coppelle di sughero o polistirolo espanso con o senza lamierino di rivestimento) e di pannelli
isolanti in lana di roccia, polistirene, ecc. su superfici piane come muri interni, pavimenti soffitti, ecc.
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle specifiche della lavorazione:
a) DPI: Addetto alla posa in opera di isolanti termici;
Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; e) occhiali o
visiera di sicurezza; f) otoprotettori.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;
b) Rumore: dBA 80 / 85.
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Argano a bandiera;
b) Attrezzi manuali;
c)
Pistola sparachiodi;
d) Ponte su cavalletti;
e) Ponteggio mobile o trabattello;
f)
Scala doppia;
g) Smerigliatrice angolare (flessibile);
h) Trapano elettrico.
Preparazione calcestruzzi in cantiere (fase)
Preparazione in cantiere di limitate quantità di cls a mezzo betoniera a bicchiere o ad inversione di marcia.
Lavoratori impegnati:
1)
Addetto alla preparazione del cls in cantiere;
Addetto alla preparazione in cantiere di modeste quantità di cls a mezzo betoniera a bicchiere.
Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle specifiche della lavorazione:
a) DPI: Addetto alla preparazione del cls in cantiere;
Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) maschera respiratoria a filtri; e)
occhiali.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Rumore: dBA 80 / 85.
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Betoniera a bicchiere;
c)
Betoniera ad inversione di marcia;
d) Carriola.
- 17 -
RISCHI individuati nelle Lavorazioni e relative
MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE.
Elenco dei rischi:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
10)
11)
12)
13)
Caduta dall'alto;
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Colpi, tagli, punture, abrasioni;
Elettrocuzione;
Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;
Movimentazione manuale dei carichi;
Rumore: dBA < 80;
Rumore: dBA > 90;
Rumore: dBA 80 / 85;
Rumore: dBA 85 / 90;
Scivolamenti e cadute;
Seppellimenti e sprofondamenti;
Ustioni.
RISCHIO: "Caduta dall'alto"
Descrizione del Rischio:
Caduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni (collettive od
individuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o da mezzi per scavo o
trasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio:
a)
Parapetti;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Formazione di fondo per rivestimenti interni; Posa
rivestimenti interni; Posa di canali per aria condizionata; Posa in opera del condizionatore;
Prescrizioni Organizzative: I parapetti sono opere che devono realizzarsi per impedire cadute nel vuoto ogni qualvolta
si manifesti tale rischio: sui ponteggi, sui bordi delle rampe di scale o dei pianerottoli o dei balconi non ancora
corredati delle apposite ringhiere, sui bordi di fori praticati nei solai (ad es. vano ascensore), di impalcati disposti ad
altezze superiori ai 2 m, di scavi o pozzi o fosse per lo spegnimento della calce, sui muri in cui sono state praticate
aperture (ad es. vani finestra), ecc.
Prescrizioni Esecutive: I parapetti devono essere allestiti a regola d'arte, utilizzando buon materiale, risultare idonei
allo scopo ed essere conservati in efficienza per l'intera durata del lavoro. Possono essere realizzati nei seguenti modi:
- mediante un corrente posto ad un'altezza minima di 1 m dal piano di calpestio, e da una tavola fermapiede, aderente
al piano di camminamento, di altezza variabile ma tale da non lasciare uno spazio vuoto tra se ed il corrente suddetto,
maggiore di 60 cm;
- mediante un corrente superiore con le caratteristiche anzidette, una tavola fermapiede, aderente al piano di
camminamento, alta non meno di 20 cm ed un corrente intermedio che non lasci tra se e gli elementi citati, spazi vuoti
di altezza maggiore di 60 cm.
I correnti e le tavole fermapiede devono essere poste nella parte interna dei montanti.
I ponteggi devono avere il parapetto completo anche sulle loro testate.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.16; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.24.
b)
Posti di lavoro sopraelevati;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Posa di canali per aria condizionata;
Prescrizioni Esecutive: Quando si lavora in posizioni sopraelevate, assicurarsi sempre che non vi siano mai persone al
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c)
d)
e)
f)
di sotto.
Lavori su coperture;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Posa di impianto radiotelevisivo centralizzato;
Posa in opera del condizionatore;
Prescrizioni Esecutive: Prima di procedere alla esecuzione di lavori su tetti, lucernari, coperture simili, deve essere
accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e dei materiali di impiego. Nel
caso in cui sia dubbia tale resistenza, devono essere adottati i necessari apprestamenti atti a garantire la incolumità
delle persone addette, disponendo a seconda dei casi, tavole sopra le orditure, sottopalchi e facendo uso di cinture di
sicurezza.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.70.
Imbracatura di sicurezza;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Posa in opera dell'impianto ascensore;
Prescrizioni Esecutive: I lavoratori che devono prestare la loro opera entro pozzi, cisterne e simili o che sono esposti a
pericoli di cadute dall'alto (durante il montaggio o lo smontaggio di ponteggi, di gru, di impianti di betonaggio, lavori
su muri in demolizione o su cornicioni, grondaie ecc.), devono fare uso di adatta imbracatura con fune di trattenuta,
assicurata direttamente, o tramite anello scorrevole, ad una fune appositamente tesata a parti stabili delle opere fisse o
provvisionali.
L'imbracatura è composta da diverse cinghie a formare, cosciali, cintura e bretelle; il punto di collegamento alla fune
di trattenuta viene solitamente posizionato sulla schiena, ma può esserci la possibilità di collegare le funi alla cintura,
per poter operare su tralicci e pali.
La fune di trattenuta deve avere una lunghezza tale da limitare la caduta a non oltre 1,50 m al fine di limitare l'energia
di caduta. Questa limitazione si può ottenere con la scelta di lunghezze adeguate del cavo di trattenuta, oppure con
l'adozione di dissipatori di energia (ammortizzatori) o ancora con arrotolatori autobloccanti a frizione.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.386.
Armature provvisorie: protezione delle aperture di muri e solai;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Posa in opera dell'impianto ascensore; Disarmo
opere in c.a.; Realizzazione carpenteria per strutture in elevazione;
Prescrizioni Organizzative: Le aperture lasciate nei solai o nelle piattaforme di lavoro devono essere circondate da
normale parapetto e da tavola fermapiede oppure devono essere coperte con tavolato solidamente fissato e di
resistenza non inferiore a quella del piano di calpestio dei ponti di servizio. Qualora le aperture vengano usate per il
passaggio di materiali o di persone, un lato del parapetto può essere costituito da una barriera mobile non asportabile,
che deve essere aperta soltanto per il tempo necessario al passaggio.
Le aperture nei muri prospicienti il vuoto o vani che abbiano una profondità superiore a m 0,50 devono essere munite
di normale parapetto e tavole fermapiede oppure essere convenientemente sbarrate in modo da impedire la caduta di
persone.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.68.
Disarmo: protezione dei fori nei solai;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Disarmo opere in c.a.;
Prescrizioni Esecutive: Le aperture lasciate nei solai (vani ascensori, cavedi, ecc.) devono essere protette al momento
stesso del disarmo, per evitare cadute di persone attraverso le medesime.
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g)
Disarmo: protezione delle rampe di scale;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Disarmo opere in c.a.;
Prescrizioni Esecutive: Deve provvedersi a proteggere le rampe di scale fin dalla fase della loro armatura; i parapetti
dovranno essere rifatti subito dopo il disarmo e mantenuti fino alla posa in opera delle ringhiere definitive.
h)
Ponteggi: ricezione del carico;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Lavorazione e posa ferri di armatura per strutture
di fondazione; Lavorazione e posa ferri di armatura per strutture in elevazione; Realizzazione carpenteria
per strutture di fondazione; Realizzazione carpenteria per strutture in elevazione;
Prescrizioni Esecutive: Nelle operazioni di ricezione del carico su ponteggi o castelli, utilizzare bastoni muniti di
uncini, evitando accurartamente di sporgersi oltre le protezioni.
Impalcature nelle costruzioni in elevazione in c.a.;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Realizzazione carpenteria per strutture in
i)
- 20 -
elevazione;
Prescrizioni Organizzative: Nella esecuzione di opere a struttura in conglomerato cementizio, quando non si provveda
alla costruzione da terra di una normale impalcatura con montanti, prima di iniziare la erezione delle casseformi per il
getto dei pilastri perimetrali, deve essere sistemato, in corrispondenza al piano raggiunto, un regolare ponte di
sicurezza a sbalzo, avente larghezza utile di almeno m 1,20. Le armature di sostegno del cassero per il getto della
successiva soletta o della trave perimetrale, non devono essere lasciate sporgere dal filo del fabbricato più di cm 40
per l'affrancamento della sponda esterna del cassero medesimo. Come sotto ponte può servire l'impalcato o ponte a
sbalzo costruito in corrispondenza al piano sottostante.
In corrispondenza ai luoghi di transito o stazionamento deve essere sistemato, all'altezza del solaio di copertura del
piano terreno, un impalcato di sicurezza (mantovana) a protezione contro la caduta di materiali dall'alto.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.28.
RISCHIO: "Caduta di materiale dall'alto o a livello"
Descrizione del Rischio:
Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello:
materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali, o
per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;
materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio:
a)
b)
c)
d)
Demolizioni: convogliamento del materiale di demolizione;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Demolizione di pareti divisorie; Perforazioni in
paramenti opachi; Rimozione del massetto; Rimozione di controsoffittature, intonaci o rivestimenti interni;
Rimozione di intonaci e/o rivestimenti esterni; Rimozione di pavimenti interni;
Prescrizioni Organizzative: Il materiale di demolizione non deve essere gettato dall'alto, ma deve essere trasportato
oppure convogliato in appositi canali, il cui estremo inferiore non deve risultare ad altezza maggiore di m 2 dal livello
del piano di raccolta. I canali suddetti devono essere costruiti in modo che ogni tronco imbocchi nel tronco
successivo; gli eventuali raccordi devono essere adeguatamente rinforzati. L'imboccatura superiore del canale deve
essere sistemata in modo che non possano cadervi accidentalmente persone. Ove sia costituito da elementi pesanti od
ingombranti, il materiale di demolizione deve essere calato a terra con mezzi idonei.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.74.
Disarmo: area interessata;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Disarmo opere in c.a.;
Prescrizioni Organizzative: Durante le operazioni di disarmo, la zona interessata deve essere sbarrata per evitare
l'accesso ai non addetti ai lavori
Addetto all'imbracatura [App. di sollevamento]: prevenzioni a "Caduta di materiale dall'alto";
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Lavorazione e posa ferri di armatura per strutture
di fondazione; Lavorazione e posa ferri di armatura per strutture in elevazione; Realizzazione carpenteria
per strutture di fondazione;
Prescrizioni Esecutive: Addetti all'imbracatura: verifica imbraco. Gli addetti, prima di consentire l'inizio della
manovra di sollevamento devono verificare che il carico sia stato imbracato correttamente.
Addetti all'imbracatura: manovre di sollevamento del carico. Durante il sollevamento del carico, gli addetti devono
accompagnarlo fuori dalla zona di interferenza con attrezzature, ostacoli o materiali eventualmente presenti, solo per
lo stretto necessario.
Addetti all'imbracatura: allontanamento. Gli addetti all'imbracatura ed aggancio del carico, devono allontanarsi al più
presto dalla sua traiettoria durante la fase di sollevamento.
Addetti all'imbracatura: attesa del carico. E' vietato sostare in attesa sotto la traiettoria del carico.
Addetti all'imbracatura: conduzione del carico in arrivo. E' consentito avvicinarsi al carico in arrivo, per pilotarlo fuori
dalla zona di interferenza con eventuali ostacoli presenti, solo quando questo è giunto quasi al suo piano di
destinazione.
Addetti all'imbracatura: sgancio del carico. Prima di sganciare il carico dall'apparecchio di sollevamento, bisognerà
accertarsi preventivamente della stabilità del carico stesso.
Addetti all'imbracatura: rilascio del gancio. Dopo aver comandato la manovra di richiamo del gancio da parte
dell'apparecchio di sollevamento, esso non va semplicemente rilasciato, ma accompagnato fuori dalla zona impegnata
da attrezzature o materiali, per evitare agganci accidentali.
Protezione da caduta di materiale dall'alto o a livello [Addetto all'imbracatura (apparecchi di
sollevamento)];
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Realizzazione carpenteria per strutture in
elevazione;
Prescrizioni Esecutive: Addetti all'imbracatura: manovre di sollevamento del carico. Durante il sollevamento del
carico, gli addetti devono accompagnarlo fuori dalla zona di interferenza con attrezzature, ostacoli o materiali
eventualmente presenti, solo per lo stretto necessario.
Addetti all'imbracatura: allontanamento. Gli addetti all'imbracatura ed aggancio del carico, devono allontanarsi al più
presto dalla sua traiettoria durante la fase di sollevamento.
Addetti all'imbracatura: verifica imbraco. Gli addetti, prima di consentire l'inizio della manovra di sollevamento
devono verificare che il carico sia stato imbracato correttamente.
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Addetti all'imbracatura: attesa del carico. E' vietato sostare in attesa sotto la traiettoria del carico.
Addetti all'imbracatura: conduzione del carico in arrivo. E' consentito avvicinarsi al carico in arrivo, per pilotarlo fuori
dalla zona di interferenza con eventuali ostacoli presenti, solo quando questo è giunto quasi a terra.
Addetti all'imbracatura: sgancio del carico. Prima di sganciare il carico dall'apparecchio di sollevamento, bisognerà
accertarsi preventivamente della stabilità del carico stesso.
Addetti all'imbracatura: rilascio del gancio. Dopo aver comandato la manovra di richiamo del gancio da parte
dell'apparecchio di sollevamento, esso non va semplicemente rilasciato, ma accompagnato fuori dalla zona impegnata
da attrezzature o materiali, per evitare agganci accidentali.
RISCHIO: "Colpi, tagli, punture, abrasioni"
Descrizione del Rischio:
Colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani; contusioni e traumi a tutto il corpo senza una localizzazione specifica, per contatto con
l'attrezzo adoperato o conseguenti ad urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere.
Dolori muscolari relativi ad errate posizioni assunte durante l'uso dell'attrezzatura di lavoro.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio:
a)
b)
Disarmo: pulizia al termine delle operazioni;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Disarmo opere in c.a.;
Prescrizioni Organizzative: Nelle zone interessate alle operazioni di disarmo, deve essere impedito l'accesso fin tanto
che non saranno ultimate le operazioni di pulizia e di riordino.
Pulizia della postazione di lavoro;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Disarmo opere in c.a.;
Prescrizioni Esecutive: L'area circostante il posto di lavoro dovrà essere sempre mantenuta in condizioni di ordine e
pulizia ad evitare ogni rischio di inciampi o cadute.
RISCHIO: "Elettrocuzione"
Descrizione del Rischio:
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.
Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio:
a)
Disposizioni comuni a tutti i lavoratori;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Realizzazione dell'impianto di messa a terra del
cantiere; Realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere; Realizzazione dell'impianto idrico del cantiere;
Smobilizzo del cantiere; Getto in calcestruzzo per strutture di fondazione; Getto in calcestruzzo per
strutture in elevazione; Lavorazione e posa ferri di armatura per strutture di fondazione; Lavorazione e
posa ferri di armatura per strutture in elevazione; Realizzazione carpenteria per strutture di fondazione;
Prescrizioni Organizzative: Lavori in prossimità di linee elettriche. Non possono essere eseguiti lavori in prossimità
di linee elettriche aeree a distanza minore di m 5 a meno che, previa segnalazione all'esercente le linee elettriche, non
si provveda ad una adeguata protezione atta ad evitare accidentali contatti o pericolosi avvicinamenti ai conduttori
delle linee stesse.
Lampade portatili. Le lampade portatili devono essere:
a) costruite con doppio isolamento;
b) alimentate con bassissima tensione di sicurezza (24 V forniti mediante trasformatore di sicurezza) ovvero mediante
separazione elettrica singola (220 V forniti mediante trasformatore di isolamento);
c) provviste di idoneo involucro di vetro ed avere il portalampada e l'impugnatura costituita di materiale isolante non
igroscopico;
d) devono essere protette contro i danni accidentali tramite una griglia di protezione;
e) provviste di cavo di alimentazione di tipo H07RN-F con una sezione minima dei conduttori di 1 mm2.
Le lampadine usate non dovranno essere di elevata potenza per evitare possibili incendi e cedimento dell'isolamento
per il calore prodotto.
Prescrizioni Esecutive: Impianto elettrico: disposizioni generali di comportamento. Particolare cura, volta a
salvaguardarne lo stato manutentivo, deve essere tenuta da parte dei lavoratori nei confronti dell'impianto elettrico di
cantiere (in particolare nei confronti dei cavi, dei contatti, degli interruttori, delle prese di corrente, delle custodie di
tutti gli elementi in tensione), data la sua pericolosità e la rapida usura cui sono soggette tutte le attrezzature presenti
sul cantiere.
Impianto elettrico: obblighi dei lavoratori. Ciascun lavoratore è tenuto a segnalare immediatamente al proprio
superiore la presenza di qualsiasi anomalia dell'impianto elettrico, come ad esempio:
apparecchiature elettriche aperte (batterie, interruttori, scatole, ecc.);
materiali e apparecchiature con involucri protettivi danneggiati o che presentino segni di bruciature;
cavi elettrici nudi o con isolamento rotto.
Manovre: condizioni di pericolo. E' assolutamente vietato toccare interruttori o pulsanti con le mani bagnate o stando
sul bagnato, anche se il grado di protezione delle apparecchiature lo consente.
- 22 -
b)
I fili di apparecchi elettrici non devono mai essere toccati con oggetti metallici (tubi e profilati), getti d'acqua, getti di
estintori idrici o a schiuma: ove questo risultasse necessario occorre togliere preventivamente tensione al circuito.
Non spostare macchine o quadri elettrici inidonei se non dopo aver disinserito l'alimentazione.
E' tassativamente vietato utilizzare scale metalliche a contatto con apparecchiature e linee elettriche.
Lavori in prossimità di linee elettriche. Assicurarsi che nella zona di lavoro, le eventuali linee elettriche aeree,
rimangano sempre ad una distanza non inferiore ai cinque metri.
Quadri elettrici: posizione ed uso degli interruttori d'emergenza. Tutti quelli che operano in cantiere devono conoscere
l'esatta posizione e le corrette modalità d'uso degli interruttori di emergenza posizionati sui quadri elettrici presenti nel
cantiere.
Lampade portatili. L'eventuale sostituzione della lampadina di una lampada portatile, dovrà essere seguita solo dopo
aver disinserito la spina dalla presa. Usare solo lampade portatili a norma e mai di fattura artigianale.
Riferimenti Normativi: D.L. 19/9/1994 n.626 art.39; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.11; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.317;
D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.318; CEI 34-34.
Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Realizzazione dell'impianto di messa a terra del
cantiere; Realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere;
Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è presente
un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in funzione della
potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto, solo quelle in
commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile.
Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non intralciare i
posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario che venga ridotto
al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese incorporate o altri
strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o carichi in genere allo scopo
di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno essere disposti parallelamente alle
vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a piegamenti di piccolo raggio né
sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su pavimenti sporchi di cemento, oli o
grassi.
Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i cavi
di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore nell'isolamento.
Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma va subito sostituito
con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi deteriorati è tassativamente
vietato.
Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di
toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato.
Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie)
devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano
rapidamente a contatto con oli e grassi.
Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i
collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e dovranno
essere posizionati fuori dai tratti interrati.
Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi non
deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa fissa, né
scendere al di sotto dei -25 °C.
Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo della
spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i morsetti degli
spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto, essere prestata la
massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese.
Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il
circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai dare
di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato mettere
fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici, molle, ecc. con
altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna.
Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese, vanno
tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la tensione
all'impianto.
Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano danni
apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere sostituite
facendo ricorso a personale qualificato.
Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in
tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che:
l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo);
l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa).
Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere tolta
l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica.
Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre evitare
di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per eseguire una
connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece, sempre spine e
prese normalizzate.
Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati dal
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superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica.
Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o
apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare:
il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto ad
usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento);
la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di terra.
Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa.
Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti gli
interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283.
RISCHIO: "Inalazione polveri, fibre, gas, vapori"
Descrizione del Rischio:
Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, o
rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.
Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, di
carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varia
natura.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio:
a)
b)
c)
d)
Difesa dalle polveri: lavorazioni in ambienti confinati;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Demolizione di pareti divisorie; Rimozione del
massetto; Rimozione di controsoffittature, intonaci o rivestimenti interni; Rimozione di impianti; Rimozione
di pavimenti interni; Formazione del fondo per la posa di pavimenti; Formazione di fondo per rivestimenti
interni; Posa rivestimenti interni; Chiusure di tracce e fori in solai e murature; Esecuzione di vespaio per
pareti controterra;
Prescrizioni Organizzative: Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi. Nei luoghi di lavoro chiusi è necessario far sì che,
tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori, essi dispongano di aria
salubre in quantità sufficiente, da ottenersi anche mediante impianti di aerazione forzata.
Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino produzione di
polveri (come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre adeguata aspirazione nella zona di
taglio, evitando attrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni non possano essere soddisfatte,
dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate.
Sistemi di aspirazione delle polveri. Ove non sia possibile sostituire il materiale di lavoro polveroso, si devono
adottare procedimenti lavorativi in apparecchi chiusi ovvero muniti di sistemi di aspirazione e di raccolta delle
polveri, atti ad impedirne la dispersione. L'aspirazione deve essere effettuata, per quanto è possibile, immediatamente
vicino al luogo di produzione delle polveri.
Prescrizioni Esecutive: Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che
comportino produzione di polveri (come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre adeguata
aspirazione nella zona di taglio, evitando attrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni non possano
essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.9; D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.21; Circolare 25/11/1991 n.23.
Demolizioni: prevenzioni a "Inalazione polveri, ecc.";
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Rimozione di impianti; Rimozione di intonaci e/o
rivestimenti esterni;
Prescrizioni Organizzative: Demolizioni: inumidimento materiali. Durante i lavori di demolizione si deve provvedere
a ridurre il sollevamento della polvere, irrorando con acqua le murature ed i materiali di risulta.
Demolizioni: materiali contenenti amianto. Prima di procedere alla demolizione del manufatto accertarsi che lo stesso
non presenti materiali contenenti amianto, ed eventualmente procedere alla loro eliminazione preventiva in conformità
a quanto disposto dal D.M. Sanità del 6.09.1994.
Demolizioni: stoccaggio ed evacuazione detriti. Curare che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerie
avvengano correttamente.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.74; 494 Bis art.9.
Dispositivi di protezione dalle polveri: condizioni di utilizzo;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Formazione del fondo per la posa di pavimenti;
Prescrizioni Organizzative: I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di gas, polveri o fumi nocivi
devono avere a disposizione maschere respiratorie o altri dispositivi idonei, da conservarsi in luogo adatto facilmente
accessibile e noto al personale.
Prescrizioni Esecutive: Qualora per difficoltà di ordine ambientale od altre cause tecnicamente giustificate sia ridotta
l'efficacia dei mezzi generali di prevenzione delle polveri, i lavoratori devono essere muniti e fare uso di idonee
maschere antipolvere.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.387.
Inalazioni di sostanze nocive: prescrizioni generali;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Posa di intonaci interni; Posa pavimenti interni;
Realizzazione di pareti divisorie; Tinteggiatura di superfici interne; Impermeabilizzazione di pareti
controterra; Posa di isolanti termici per tubi e pareti;
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Prescrizioni Organizzative: Schede tossicologiche. E' necessario il preventivo esame della scheda tossicologica delle
sostanze utilizzate per l'adozione delle specifiche misure di sicurezza.
Sostanze tossiche o nocive: recipienti. Le materie prime non in corso di lavorazione, i prodotti ed i rifiuti, che abbiano
proprietà tossiche o caustiche, specialmente se sono allo stato liquido o se sono facilmente solubili o volatili, devono
essere custoditi in recipienti a tenuta e muniti di buona chiusura.
Tali recipienti devono portare una scritta che ne indichi il contenuto ed avere le indicazioni e i contrassegni di cui
all'art.355 del decreto del Presidente della Repubblica 27 Aprile 1955, n. 547.
Le materie in corso di lavorazione che siano fermentescibili o possano essere nocive alla salute o svolgere emanazioni
sgradevoli, non devono essere accumulate nei locali di lavoro in quantità superiore a quella strettamente necessaria
per la lavorazione.
Gli apparecchi e i recipienti che servono alla lavorazione oppure al trasporto dei materiali putrescibili o suscettibili di
dare emanazioni sgradevoli, devono essere lavati frequentemente e, ove occorra, disinfettati.
Inalazioni di sostanze nocive:visite mediche. I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di sostanze
o agenti nocivi (gas, polveri o fumi) devono avere a disposizione idonei mezzi di protezione personale (maschere
respiratorie, ecc.), ed essere sottoposti a visita medica periodica secondo le tabelle ministeriali del D.P.R. 19/3/1956
n.303 art.33-allegato.
Prescrizioni Esecutive: Inalazioni di sostanze nocive: visite mediche. I lavoratori esposti a specifici rischi di
inalazioni pericolose di sostanze o agenti nocivi (gas, polveri o fumi) devono utilizzare i mezzi di protezione
personale (maschere respiratorie, ecc.) messi a loro disposizione dal datore di lavoro, e farsi sottoporre a visita medica
periodica secondo le tabelle ministeriali del D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.33-allegato.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.387; D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.18; D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.33;
D.L. 15/8/1991 n.277.
RISCHIO: "Movimentazione manuale dei carichi"
Descrizione del Rischio:
Lesioni relative all'apparato scheletrico e/o muscolare durante la movimentazione manuale dei carichi, per il loro eccessivo peso
o ingombro o per la scorretta posizione assunta dal lavoratore durante la movimentazione.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio:
a)
b)
Movimentazione manuale dei carichi: disposizioni preventive;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Smobilizzo del cantiere;
Prescrizioni Organizzative: Movimentazione manuale dei carichi: informazione. Il datore di lavoro fornisce ai
lavoratori informazioni, in particolare per quanto riguarda:
a) il peso di un carico;
b) il centro di gravità o il lato più pesante nel caso in cui il contenuto di un imballaggio abbia una collocazione
eccentrica;
c) la movimentazione corretta dei carichi e i rischi che i lavoratori corrono se queste attività non vengono eseguite in
maniera corretta.
Movimentazione manuale dei carichi: obblighi del datore di lavoro. Il datore di lavoro adotta le misure organizzative
necessarie o ricorre ai mezzi appropriati, in particolare attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una
movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori.
Movimentazione manuale dei carichi: organizzazione del lavoro. Qualora non sia possibile evitare la movimentazione
manuale dei carichi ad opera dei lavoratori, il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie, ricorre ai
mezzi appropriati o fornisce ai lavoratori stessi i mezzi adeguati, allo scopo di ridurre il rischio che comporta la
movimentazione manuale di detti carichi. Nel caso in cui la necessità di una movimentazione manuale di un carico ad
opera del lavoratore non può essere evitata, il datore di lavoro organizza i posti di lavoro in modo che detta
movimentazione sia quanto più possibile sana e sicura.
Movimentazione manuale dei carichi: rischi dorso-lombari. La movimentazione manuale di un carico può costituire
un rischio tra l'altro dorso-lombare nei casi seguenti:
- il carico è troppo pesante (kg 30);
- è ingombrante o difficile da afferrare;
- è in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia di spostarsi;
- è collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato ad una certa distanza dal tronco o con una
torsione o inclinazione del tronco;
- può, a motivo della struttura esterna e/o della consistenza, comportare lesioni per il lavoratore, in particolare in caso
di urto.
Lo sforzo fisico può presentare un rischio tra l'altro dorso-lombare nei seguenti casi:
- è eccessivo;
- può essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco;
- può comportare un movimento brusco del carico;
- è compiuto con il corpo in posizione instabile.
Movimentazione manuale dei carichi: sorveglianza sanitaria. Il datore di lavoro sottopone a sorveglianza sanitaria gli
addetti alla movimentazione manuale dei carichi.
Riferimenti Normativi: D.L. 19/9/1994 n.626 art.16; D.L. 19/9/1994 n.626 art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.49; D.L.
19/9/1994 Allegato VI.
Movimentazione manuale dei carichi: modalità di stoccaggio;
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c)
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Smobilizzo del cantiere;
Prescrizioni Esecutive: Le modalità di stoccaggio del materiale movimentato devono essere tali da garantire la
stabilità al ribaltamento, tenute presenti le eventuali azioni di agenti atmosferici o azioni esterne meccaniche.
Verificare la compattezza del terreno prima di iniziare lo stoccaggio.
Protezione da movimentazione manuale dei carichi [Addetto alla movimentazione manuale
dei carichi];
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Movimentazione di materiali in cantiere;
Prescrizioni Organizzative: Movimentazione manuale dei carichi: sorveglianza sanitaria. Il datore di lavoro sottopone
a sorveglianza sanitaria gli addetti alla movimentazione manuale dei carichi.
Movimentazione manuale dei carichi: obblighi del datore di lavoro. Il datore di lavoro adotta le misure organizzative
necessarie o ricorre ai mezzi appropriati, in particolare attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una
movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori.
Movimentazione manuale dei carichi: rischi dorso-lombari. La movimentazione manuale di un carico può costituire
un rischio tra l'altro dorso-lombare nei casi seguenti:
- il carico è troppo pesante (kg 30);
- è ingombrante o difficile da afferrare;
- è in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia di spostarsi;
- è collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato ad una certa distanza dal tronco o con una
torsione o inclinazione del tronco;
- può, a motivo della struttura esterna e/o della consistenza, comportare lesioni per il lavoratore, in particolare in caso
di urto.
Lo sforzo fisico può presentare un rischio tra l'altro dorso-lombare nei seguenti casi:
- è eccessivo;
- può essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco;
- può comportare un movimento brusco del carico;
- è compiuto con il corpo in posizione instabile.
Movimentazione manuale dei carichi: organizzazione del lavoro. Qualora non sia possibile evitare la movimentazione
manuale dei carichi ad opera dei lavoratori, il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie, ricorre ai
mezzi appropriati o fornisce ai lavoratori stessi i mezzi adeguati, allo scopo di ridurre il rischio che comporta la
movimentazione manuale di detti carichi.
Nel caso in cui la necessità di una movimentazione manuale di un carico ad opera del lavoratore non può essere
evitata, il datore di lavoro organizza i posti di lavoro in modo che detta movimentazione sia quanto più possibile sana
e sicura.
Movimentazione manuale dei carichi: informazione. Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori informazioni, in
particolare per quanto riguarda:
a) il peso di un carico;
b) il centro di gravità o il lato più pesante nel caso in cui il contenuto di un imballaggio abbia una collocazione
eccentrica;
c) la movimentazione corretta dei carichi e i rischi che i lavoratori corrono se queste attività non vengono eseguite in
maniera corretta.
Riferimenti Normativi: D.L. 19/9/1994 n.626 art.16; D.L. 19/9/1994 n.626 art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.49; D.L.
19/9/1994 n. 626 Allegato VI.
RISCHIO: "Rumore: dBA < 80"
Descrizione del Rischio:
Il lavoratore è addetto ad attività comportanti valore di esposizione quotidiana personale non superiore a 80 dBA: per tali
lavoratori, il decreto 277/91 non impone alcun obbligo.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio:
a)
Protezione da rumore: dBA < 80;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Realizzazione dell'impianto di messa a terra del
cantiere; Realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere; Realizzazione dell'impianto idrico del cantiere;
Formazione del fondo per la posa di pavimenti; Formazione di fondo per rivestimenti interni; Posa di
intonaci interni; Tinteggiatura di superfici interne; Posa di impianto radiotelevisivo centralizzato; Posa in
opera dell'impianto elettrico interno; Posa in opera dell'impianto idrico-sanitario e del gas;
Impermeabilizzazione di pareti controterra; Movimentazione di materiali in cantiere; Getto in calcestruzzo
per strutture di fondazione; Getto in calcestruzzo per strutture in elevazione; Lavorazione e posa ferri di
armatura per strutture di fondazione; Lavorazione e posa ferri di armatura per strutture in elevazione;
Realizzazione carpenteria per strutture di fondazione; Realizzazione carpenteria per strutture in elevazione;
Ripristino del cls di travi, pilastri, setti, ecc.;
Prescrizioni Organizzative: Obblighi del datore di lavoro: acquisto di nuove macchine. Il datore di lavoro privilegia,
all'atto dell'acquisto di nuovi utensili, macchine, apparecchiature, quelli che producono, nelle normali condizioni di
funzionamento, il più basso livello di rumore.
Obblighi del datore di lavoro: misure organizzative. Il datore di lavoro riduce al minimo, in relazione alle conoscenze
acquisite in base al progresso tecnico, i rischi derivanti dall'esposizione al rumore mediante misure tecniche,
organizzative e procedurali, concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte.
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Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277 art.41; D.L. 15/8/1991 n.277 art.46.
RISCHIO: "Rumore: dBA > 90"
Descrizione del Rischio:
Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o attrezzature: esposizione
superiore a 90 dBA.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio:
a)
Protezione da rumore: dBA > 90;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Realizzazione di fori passanti, tracce, ecc. in muri
e solai;
Prescrizioni Organizzative: Controllo sanitario: esposizioni >85 dBA. I lavoratori la cui esposizione quotidiana
personale al rumore supera 85 dBA, indipendentemente dall'uso di mezzi individuali di protezione, devono essere
sottoposti a controllo sanitario.
Detto controllo comprende:
a) una visita medica preventiva, integrata da un esame della funzione uditiva eseguita nell'osservanza dei criteri
riportati nell'allegato VII del DPR 277/91, per accertare l'assenza di controindicazioni al lavoro specifico ai fini della
valutazione dell'idoneità dei lavoratori;
b) visite mediche periodiche, integrate dall'esame della funzione uditiva, per controllare lo stato di salute dei
lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità. Esse devono tenere conto, oltre che dell'esposizione, anche della
sensibilità acustica individuale. La prima di tali visite è effettuata non oltre un anno dopo la visita preventiva.
La frequenza delle visite successive è stabilita dal medico competente.
Gli intervalli non possono essere comunque superiori a due anni per lavoratori la cui esposizione quotidiana personale
non supera 90 dBA e ad un anno nei casi di esposizione quotidiana personale superiore a 90 dBA.
Il datore di lavoro, in conformità al parere del medico competente, adotta misure preventive e protettive per singoli
lavoratori, al fine di favorire il recupero audiologico. Tali misure possono comprendere la riduzione dell'esposizione
quotidiana personale del lavoratore, conseguita mediante opportune misure organizzative.
Informazione e formazione: esposizione >85 dBA. Nelle attività che comportano un valore dell'esposizione
quotidiana personale di un lavoratore al rumore superiore a 85 dBA, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori
ovvero i loro rappresentanti vengano informati su:
a) i rischi derivanti all'udito dall'esposizione al rumore;
b) le misure adottate;
c) le misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi;
d) la funzione dei mezzi individuali di protezione, le circostanze in cui ne è previsto l'uso e le corrette modalità di uso;
e) il significato ed il ruolo del controllo sanitario per mezzo del medico competente;
f) i risultati ed il significato della valutazione del rumore durante il lavoro.
g) l'uso corretto, ai fini della riduzione al minimo dei rischi per l'udito, degli utensili, macchine, apparecchiature che,
utilizzati in modo continuativo, producono un'esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore pari o
superiore a 85 dBA.
Obblighi del datore di lavoro: misure organizzative. Il datore di lavoro riduce al minimo, in relazione alle conoscenze
acquisite in base al progresso tecnico, i rischi derivanti dall'esposizione al rumore mediante misure tecniche,
organizzative e procedurali, concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte.
Obblighi del datore di lavoro: acquisto di nuove macchine. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di nuovi
utensili, macchine, apparecchiature, quelli che producono, nelle normali condizioni di funzionamento, il più basso
livello di rumore.
Registrazione dell'esposizione al rumore dei lavoratori. I lavoratori che svolgono le attività che comportino
un'esposizione quotidiana personale superiore a 90 dBA oppure un valore della pressione acustica istantanea non
ponderata superiore a 140 dB (200 Pa), sono iscritti in appositi registri.
Il registro di cui sopra è istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta.
Il datore di lavoro:
a) consegna copia del registro di cui al comma 1 all'ISPESL e alla USL competente per territorio, cui comunica, ogni
tre anni e comunque ogni qualvolta l'ISPESL medesimo ne faccia richiesta, le variazioni intervenute;
b) consegna, a richiesta, all'organo di vigilanza ed all'Istituto superiore di Sanità copia del predetto registro;
c) comunica all'ISPESL e alla USL competente per territorio la cessazione del rapporto di lavoro, con le variazioni
sopravvenute dall'ultima comunicazione;
d) consegna all'ISPESL e alla USL competente per territorio, in caso di cessazione di attività dell'impresa, il registro
di cui al comma 1;
e) richiede all'ISPESL e alla USL competente per territorio copia delle annotazioni individuali in caso di assunzione
di lavoratori che abbiano in precedenza esercitato attività che comportano le condizioni di esposizione di cui all'art.
41;
f) comunica ai lavoratori interessati tramite il medico competente le relative annotazioni individuali contenute nel
registro e nella cartella sanitaria e di rischio di cui all'art. 4, comma 1, lettera q).
I dati relativi a ciascun singolo lavoratore sono riservati.
Segnalazione e delimitazione zone ad elevata rumorosità. Nei luoghi di lavoro che possono comportare, per un
lavoratore che vi svolga la propria mansione per l'intera giornata lavorativa, un'esposizione quotidiana personale
superiore a 90 dBA oppure un valore della pressione acustica istantanea non ponderata superiore a 140 dB (200 Pa) è
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esposta una segnaletica appropriata.
Tali luoghi sono inoltre perimetrati e soggetti ad una limitazione di accesso qualora il rischio di esposizione lo
giustifichi e tali provvedimenti siano possibili.
Superamento dei valori limite di esposizione. Se nonostante l'applicazione di misure tecniche ed organizzative,
l'esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore risulta superiore a 90 dBA od il valore della pressione
acustica istantanea non ponderata risulta superiore a 140 dB (200 Pa), il datore di lavoro comunica all'organo di
vigilanza, entro trenta giorni dall'accertamento del superamento, le misure tecniche ed organizzative applicate,
informando i lavoratori ovvero i loro rappresentanti.
Prescrizioni Esecutive: Esposizione >90 dBA: adempimenti. I lavoratori la cui esposizione quotidiana personale
supera 90 dBA devono utilizzare i mezzi individuali di protezione dell'udito fornitigli dal datore di lavoro.
Se l'applicazione delle misure di cui al comma 4 comporta rischio di incidente, a questo deve ovviarsi con mezzi
appropriati.
I lavoratori ovvero i loro rappresentanti sono consultati per la scelta dei modelli dei mezzi di protezione individuale
dell'udito.
Mezzi di protezione individuali dell'udito adeguati. I mezzi individuali di protezione dell'udito sono considerati
adeguati se, correttamente usati, mantengono un livello di rischio uguale od inferiore a quello derivante da
un'esposizione quotidiana personale di 90 dBA.
Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277 art.41; D.L. 15/8/1991 n.277 art.42; D.L. 15/8/1991 n.277 art.43; D.L.
15/8/1991 n.277 art.45; D.L. 15/8/1991 n.277 art.46; D.L. 15/8/1991 n.277 art.49.
RISCHIO: "Rumore: dBA 80 / 85"
Descrizione del Rischio:
Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o attrezzature: esposizione
compresa tra 80 e 85 dBA.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio:
a)
Protezione da rumore: dBA 80 / 85;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Smobilizzo del cantiere; Posa di contropareti e/o
controsoffitti in cartongesso, metallo, ecc.; Posa pavimenti interni; Posa rivestimenti interni; Realizzazione
di pareti divisorie; Impianto di riscaldamento centralizzato: opere in centrale termica; Posa di canali per
aria condizionata; Posa in opera del condizionatore; Posa in opera dell'impianto ascensore; Posa in opera
di impianto antintrusione; Chiusure di tracce e fori in solai e murature; Posa di isolanti termici per tubi e
pareti; Preparazione calcestruzzi in cantiere; Disarmo opere in c.a.; Realizzazione carpenteria per strutture
di fondazione; Realizzazione carpenteria per strutture in elevazione;
Prescrizioni Organizzative: Controllo sanitario: esposizioni tra 80 e 85 dBA. Il controllo sanitario è esteso ai
lavoratori la cui esposizione quotidiana personale sia compresa tra 80 dBA e 85 dBA qualora i lavoratori interessati ne
facciano richiesta e il medico competente ne confermi l'opportunità, anche al fine di individuare eventuali effetti
extrauditivi.
Detto controllo comprende:
a) una visita medica preventiva, integrata da un esame della funzione uditiva eseguita nell'osservanza dei criteri
riportati nell'allegato VII, per accertare l'assenza di controindicazioni al lavoro specifico ai fini della valutazione
dell'idoneità dei lavoratori;
b) visite mediche periodiche, integrate dall'esame della funzione uditiva, per controllare lo stato di salute dei
lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità. Esse devono tenere conto, oltre che dell'esposizione, anche della
sensibilità acustica individuale. La prima di tali visite è effettuata non oltre un anno dopo la visita preventiva.
La frequenza delle visite successive è stabilita dal medico competente.
Il datore di lavoro, in conformità al parere del medico competente, adotta misure preventive e protettive per singoli
lavoratori, al fine di favorire il recupero audiologico. Tali misure possono comprendere la riduzione dell'esposizione
quotidiana personale del lavoratore, conseguita mediante opportune misure organizzative.
Informazione e formazione: esposizione tra 80 e 85 dBA. Nelle attività che comportano un valore dell'esposizione
quotidiana personale di un lavoratore al rumore superiore a 80 dBA, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori
ovvero i loro rappresentanti vengano informati su:
a) i rischi derivanti all'udito dall'esposizione al rumore;
b) le misure adottate;
c) le misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi;
d) la funzione dei mezzi individuali di protezione, le circostanze in cui ne è previsto l'uso e le modalità di uso;
e) il significato ed il ruolo del controllo sanitario per mezzo del medico competente;
f) i risultati ed il significato della valutazione del rumore durante il lavoro.
Obblighi del datore di lavoro: misure organizzative. Il datore di lavoro riduce al minimo, in relazione alle conoscenze
acquisite in base al progresso tecnico, i rischi derivanti dall'esposizione al rumore mediante misure tecniche,
organizzative e procedurali, concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte.
Obblighi del datore di lavoro: acquisto di nuove macchine. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di nuovi
utensili, macchine, apparecchiature, quelli che producono, nelle normali condizioni di funzionamento, il più basso
livello di rumore.
Prescrizioni Esecutive: Mezzi di protezione individuali dell'udito adeguati. I mezzi individuali di protezione dell'udito
sono considerati adeguati se, correttamente usati, mantengono un livello di rischio uguale od inferiore a quello
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derivante da un'esposizione quotidiana personale di 90 dBA.
Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277 art.41; D.L. 15/8/1991 n.277 art.42; D.L. 15/8/1991 n.277 art.43; D.L.
15/8/1991 n.277 art.46.
RISCHIO: "Rumore: dBA 85 / 90"
Descrizione del Rischio:
Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o attrezzature:
esposizione compresa tra 85 e 90 dBA.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio:
a)
Protezione da rumore: dBA 85 / 90;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Demolizione di pareti divisorie; Perforazioni in
paramenti opachi; Realizzazione di un foro nel solaio; Rimozione del massetto; Rimozione di
controsoffittature, intonaci o rivestimenti interni; Rimozione di impianti; Rimozione di intonaci e/o
rivestimenti esterni; Rimozione di pavimenti interni; Esecuzione di vespaio per pareti controterra;
Preparazione malta; Posa in opera ferri d'attesa in strutture di c.a. preesistenti; Ripristino del cls di travi,
pilastri, setti, ecc.;
Prescrizioni Organizzative: Controllo sanitario: esposizioni >85 dBA. I lavoratori la cui esposizione quotidiana
personale al rumore supera 85 dBA, indipendentemente dall'uso di mezzi individuali di protezione, devono essere
sottoposti a controllo sanitario.
Detto controllo comprende:
a) una visita medica preventiva, integrata da un esame della funzione uditiva eseguita nell'osservanza dei criteri
riportati nell'allegato VII del DPR 277/91, per accertare l'assenza di controindicazioni al lavoro specifico ai fini della
valutazione dell'idoneità dei lavoratori;
b) visite mediche periodiche, integrate dall'esame della funzione uditiva, per controllare lo stato di salute dei
lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità. Esse devono tenere conto, oltre che dell'esposizione, anche della
sensibilità acustica individuale. La prima di tali visite è effettuata non oltre un anno dopo la visita preventiva.
La frequenza delle visite successive è stabilita dal medico competente.
Gli intervalli non possono essere comunque superiori a due anni per lavoratori la cui esposizione quotidiana personale
non supera 90 dBA e ad un anno nei casi di esposizione quotidiana personale superiore a 90 dBA.
Il datore di lavoro, in conformità al parere del medico competente, adotta misure preventive e protettive per singoli
lavoratori, al fine di favorire il recupero audiologico. Tali misure possono comprendere la riduzione dell'esposizione
quotidiana personale del lavoratore, conseguita mediante opportune misure organizzative.
Esposizione tra 85 e 90 dBA: adempimenti. Il datore di lavoro fornisce i mezzi individuali di protezione dell'udito a
tutti i lavoratori la cui esposizione quotidiana personale può verosimilmente superare 85 dBA.
I mezzi individuali di protezione dell'udito sono adattati al singolo lavoratore ed alle sue condizioni di lavoro, tenendo
conto della sicurezza e della salute.
I lavoratori ovvero i loro rappresentanti sono consultati per la scelta dei modelli dei mezzi di protezione individuale
dell'udito.
Informazione e formazione: esposizione >85 dBA. Nelle attività che comportano un valore dell'esposizione
quotidiana personale di un lavoratore al rumore superiore a 85 dBA, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori
ovvero i loro rappresentanti vengano informati su:
a) i rischi derivanti all'udito dall'esposizione al rumore;
b) le misure adottate;
c) le misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi;
d) la funzione dei mezzi individuali di protezione, le circostanze in cui ne è previsto l'uso e le corrette modalità di uso;
e) il significato ed il ruolo del controllo sanitario per mezzo del medico competente;
f) i risultati ed il significato della valutazione del rumore durante il lavoro.
g) l'uso corretto, ai fini della riduzione al minimo dei rischi per l'udito, degli utensili, macchine, apparecchiature che,
utilizzati in modo continuativo, producono un'esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore pari o
superiore a 85 dBA.
Obblighi del datore di lavoro: misure organizzative. Il datore di lavoro riduce al minimo, in relazione alle conoscenze
acquisite in base al progresso tecnico, i rischi derivanti dall'esposizione al rumore mediante misure tecniche,
organizzative e procedurali, concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte.
Obblighi del datore di lavoro: acquisto di nuove macchine. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di nuovi
utensili, macchine, apparecchiature, quelli che producono, nelle normali condizioni di funzionamento, il più basso
livello di rumore.
Prescrizioni Esecutive: Mezzi di protezione individuali dell'udito adeguati. I mezzi individuali di protezione dell'udito
sono considerati adeguati se, correttamente usati, mantengono un livello di rischio uguale od inferiore a quello
derivante da un'esposizione quotidiana personale di 90 dBA.
Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277 art.41; D.L. 15/8/1991 n.277 art.42; D.L. 15/8/1991 n.277 art.43; D.L.
15/8/1991 n.277 art.46.
RISCHIO: "Scivolamenti e cadute"
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Descrizione del Rischio:
Scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio (nel caso di salita su
mezzi o macchine), o da cattive condizioni del posto di lavoro (come ad esempio disordine per presenza di residui sparsi delle
lavorazioni), o da cattive condizioni della viabilità pedonale.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio:
a)
Pulizia della postazione di lavoro;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Movimentazione di materiali in cantiere;
Prescrizioni Esecutive: L'area circostante il posto di lavoro dovrà essere sempre mantenuta in condizioni di ordine e
pulizia ad evitare ogni rischio di inciampi o cadute.
RISCHIO: "Seppellimenti e sprofondamenti"
Descrizione del Rischio:
Seppellimenti e sprofondamenti in scavi all'aperto od in sotterraneo o durante opere di demolizione o durante le operazioni di
manutenzione all'interno di silos, serbatoi, depositi, o durante il disarmo di puntellie/o casseforme, ecc.
Seppellimenti causati da frana di materiali stoccati senza le opportune precauzioni o da crollo di manufatti edili prossimi alle
postazioni di lavoro.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio:
a)
b)
Scavi: prevenzioni a "Seppellimenti, ecc.";
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Esecuzione di vespaio per pareti controterra;
Impermeabilizzazione di pareti controterra;
Prescrizioni Organizzative: Scavi in trincea: sbadacchiature vietate. Le pareti inclinate non dovranno essere armate
con sbadacchi orizzontali in quanto i puntelli ed i traversi potrebbero slittare verso l'alto per effetto della spinta del
terreno. Si dovrà verificare che le pareti inclinate abbiano pendenza di sicurezza.
Scavi in trincea, pozzi, cunicoli: armature di sostegno. Nello scavo di pozzi e di trincee profondi più di m 1,50,
quando la consistenza del terreno non dia sufficiente garanzia di stabilità, anche in relazione alla pendenza delle
pareti, si deve provvedere, man mano che procede lo scavo, all'applicazione delle necessarie armature di sostegno.
Qualora la lavorazione richieda che il lavoratore operi in posizione curva, anche per periodi di tempo limitati, la
suddetta armatura di sostegno dovrà essere posta in opera già da profondità maggiori od uguali a 1,20 m. Le tavole di
rivestimento delle pareti devono sporgere dai bordi degli scavi di almeno cm 30. Nello scavo dei cunicoli, a meno che
si tratti di roccia che non presenti pericolo di distacchi, devono predisporsi idonee armature per evitare franamenti
della volta e delle pareti. Dette armature devono essere applicate man mano che procede il lavoro di avanzamento; la
loro rimozione può essere effettuata in relazione al progredire del rivestimento in muratura. Idonee precauzioni e
armature devono essere adottate nelle sottomurazioni e quando in vicinanza dei relativi scavi vi siano fabbriche o
manufatti, le cui fondazioni possano essere scoperte o indebolite dagli scavi. Nei lavori in pozzi di fondazione
profondi oltre m 3 deve essere disposto, a protezione degli operai addetti allo scavo ed all'esportazione del materiale
scavato, un robusto impalcato con apertura per il passaggio della benna.
Prescrizioni Esecutive: Scavi manuali: pendenza del fronte. Negli scavi eseguiti manualmente, le pareti del fronte
devono avere una inclinazione o un tracciato tali, in relazione alla natura del terreno, da impedire franamenti.
Scavi manuali: tecnica di scavo per h > 1,50 m. Quando la parete del fronte di attacco dello scavo supera l'altezza di
m 1,50, è vietato il sistema di scavo manuale per scalzamento alla base e conseguente franamento della parete. In tali
casi si potrà procedere dall'alto verso il basso realizzando una gradonatura con pareti di pendenza adeguata.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.12; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.13; .
Scavi: divieto di depositi sui bordi;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Esecuzione di vespaio per pareti controterra;
Prescrizioni Esecutive: E' tassativamente vietato costituire depositi di materiali presso il ciglio degli scavi. Qualora
tali depositi siano necessari per le condizioni del lavoro, si deve provvedere alle necessarie puntellature.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.14.
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c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
j)
Movimentazione manuale dei carichi: modalità di stoccaggio;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Movimentazione di materiali in cantiere;
Prescrizioni Esecutive: Le modalità di stoccaggio del materiale movimentato devono essere tali da garantire la
stabilità al ribaltamento, tenute presenti le eventuali azioni di agenti atmosferici o azioni esterne meccaniche.
Verificare la compattezza del terreno prima di iniziare lo stoccaggio.
Disarmo: norme generali;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Disarmo opere in c.a.;
Prescrizioni Organizzative: Nel disarmo delle armature delle opere in calcestruzzo devono essere adottate le misure
precauzionali previste dalle norme per la esecuzione delle opere in conglomerato cementizio.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.67.
Disarmo: autorizzazione;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Disarmo opere in c.a.;
Prescrizioni Esecutive: Il disarmo delle armature provvisorie deve essere effettuato con cautela da operai pratici sotto
la diretta sorveglianza del capo cantiere e sempre dopo che il direttore dei lavori ne abbia data l'autorizzazione.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.67.
Disarmo: procedure;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Disarmo opere in c.a.;
Prescrizioni Esecutive: L'asportazione dei puntelli e delle casseforme va effettuato gradatamente (per non indurre
carichi dinamici alle strutture in c.a.) a maturazione avvenuta del getto.
Disarmo: divieti;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Disarmo opere in c.a.;
Prescrizioni Esecutive: E' fatto divieto di disarmare qualsiasi tipo di armatura di sostegno quando sulle strutture
insistano carichi accidentali e temporanei.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.67.
Armature provvisorie per la esecuzione di manufatti: requisiti;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Realizzazione carpenteria per strutture in
elevazione;
Prescrizioni Organizzative: Le armature provvisorie per la esecuzione di manufatti, quali archi, volte, piattabande,
architravi, solai, scale e di qualsiasi altra opera sporgente dal muro, in cemento armato o in muratura di ogni genere,
devono essere costruite in modo da assicurare, in ogni fase del lavoro, la necessaria solidità e con modalità tali da
consentire, a getto o costruzione ultimata, il loro progressivo abbassamento e disarmo.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.64.
Armature provvisorie per la esecuzione di manufatti: resistenza;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Realizzazione carpenteria per strutture in
elevazione;
Prescrizioni Organizzative: Le armature devono sopportare con sicurezza, oltre il peso delle strutture, anche quello
delle persone e dei sovraccarichi eventuali, nonché le sollecitazioni dinamiche che possano dar luogo a vibrazioni
durante l'esecuzione dei lavori e quelle prodotte dalla spinta del vento e dell'acqua.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.66.
Armature provvisorie: puntelli;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Realizzazione carpenteria per strutture in
elevazione;
Prescrizioni Organizzative: Il carico gravante al piede dei puntelli di sostegno deve essere opportunamente
distribuito. A tale scopo si dovrà provvedere a disporre i puntelli di banchinaggio del solaio sempre in corrispondenza
di quelli inferiori: eseguire la loro trattenuta al piede ed eventualmente controventarli.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.66.
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RISCHIO: "Ustioni"
Descrizione del Rischio:
Ustioni conseguenti al contatto con materiali ad elevata temperatura (posa in opera di asfalti e manti bituminosi, calce in
spegnimento, ecc.) o organi lavoratori di macchine ed attrezzi (saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile, ecc.), o motori, o
sostanze chimiche aggressive.
MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio:
a)
Fosse della calce;
Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Preparazione malta;
Prescrizioni Organizzative: Le fosse della calce devono essere allestite in zona appartata del cantiere ed essere munite
su tutti i lati di solido parapetto con arresto al piede. Nei casi in cui per l'ampiezza della fossa si debba ricorrere all'uso
di passerelle, queste devono essere munite di solidi parapetti con arresto al piede e costruite in modo da offrire le
necessarie garanzie di solidità e robustezza.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.6.
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Elenco delle ATTREZZATURE utilizzate nelle Lavorazioni
Elenco degli attrezzi:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
10)
11)
12)
13)
14)
15)
16)
17)
18)
19)
20)
21)
22)
Attrezzi manuali;
Avvitatore elettrico;
Betoniera a bicchiere;
Betoniera ad inversione di marcia;
Cannello a gas;
Cannello per saldatura ossiacetilenica;
Carotatrice elettrica;
Carriola;
Centralina idraulica a motore;
Cesoie elettriche;
Compattatore a piatto vibrante;
Impastatrice;
Martello demolitore elettrico;
Pistola sparachiodi;
Ponteggio mobile o trabattello;
Saldatrice elettrica;
Scala semplice;
Sega circolare;
Trancia-piegaferri;
Trapano elettrico;
Troncatrice;
Vibratore elettrico per calcestruzzo.
Attrezzi manuali
Gli attrezzi manuali (picconi, badili, martelli, tenaglie, cazzuole, frattazzi, chiavi, scalpelli, ecc.), presenti in tutte le fasi
lavorative, sono sostanzialmente costituiti da una parte destinata all'impugnatura, in legno o in acciaio, ed un'altra, variamente
conformata, alla specifica funzione svolta.
Rischi: le possibili cause di infortunio sono conseguenti al contatto traumatico con la parte lavorativa dell'utensile, sia di chi lo
adopera che di terzi, o al cattivo stato dell'impugnatura.
Prevenzioni: dovranno utilizzarsi utensili in buono stato ed adeguati alla lavorazione che si sta eseguendo, avendo cura di
distanziare adeguatamente terzi presenti, e riponendoli, soprattutto nei lavori in quota, negli appositi contenitori, quando non
utilizzati.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a
livello:
materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere
provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;
materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Attrezzi manuali: prevenzioni a "Caduta di materiale dall'alto ecc.";
Prescrizioni Organizzative: Contenitore per utensili. Fornire ai lavoratori adeguati contenitori per riporre gli
utensili di piccola taglia.
Prescrizioni Esecutive: Attrezzi non utilizzati. Non abbandonare gli utensili nei passaggi ed assicurarli da una
eventuale caduta dall'alto.
Contenitore per utensili. Utilizzare gli appositi contenitori per riporre gli utensili di piccola taglia.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.24.
Colpi, tagli, punture, abrasioni;
Colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani; contusioni e traumi a tutto il corpo senza una localizzazione specifica, per
contatto con l'attrezzo adoperato o conseguenti ad urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere.
Dolori muscolari relativi ad errate posizioni assunte durante l'uso dell'attrezzatura di lavoro.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Colpi, Tagli, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Esecutive: Protezione dalle proiezioni di schegge e materiali. Nei lavori che possono dar luogo alla
proiezione pericolosa di schegge o di materiali, come spaccatura o scalpellatura di blocchi o simili, taglio di
chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante utensili a mano o a motore, devono essere predisposti efficaci
mezzi di protezione a difesa sia delle persone direttamente addette a tali lavori, sia di coloro che sostano o
transitano in vicinanza.
Distanza tra lavoratori. Distanziare adeguatamente gli altri lavoratori durante l'uso di utensili, attrezzature a
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motore o macchinari.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.12; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.9.
b) Attrezzi manuali: fine del turno di lavoro;
Prescrizioni Organizzative: Scelta dell'utensile adeguato. Fornire ai lavoratori utensili adeguati all'impiego cui
sono destinati.
Stato manutentivo degli attrezzi. Fornire ai lavoratori utensili in buone condizioni: verificare il corretto fissaggio
del manico, sostituire i manici che presentino incrinature o scheggiature, per punte e scalpelli fornire idonei
paracolpi ed eliminare le sbavature dalle impugnature.
Prescrizioni Esecutive: Attrezzi manuali: fine del turno di lavoro. Al termine del turno di lavoro controllare lo
stato di usura degli utensili utilizzati, quindi pulirli e riporli ordinatamente.
Scelta dell'utensile adeguato. Selezionare il tipo di utensile adeguato al lavoro da eseguirsi.
Stato manutentivo degli attrezzi. Controllare che l'utensile non sia deteriorato: verificare il corretto fissaggio del
manico, per punte e scalpelli utilizzare idonei paracolpi.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.374 art.24; D.L.19/9/1994 n.626 art.35.
Avvitatore elettrico
L'avvitatore elettrico è un utensile elettrico di uso comune nel cantiere edile, commercializzato in tipi alimentati sia in bassa che
in bassissima tensione.
Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo:
1)
2)
3)
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in
oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto
di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la
messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione,
la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di
potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.
Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di
attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e
regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di
certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste
certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.
Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo,
dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.
Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di
manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di
protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa
compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e
verniciatura.
Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e
mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato
manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.
Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o
sostituzione di parti della macchina, bisognerà:
utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;
non modificare alcuna parte della macchina.
Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi
utilizzati.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80.
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Organizzative: Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente
ed ogni qualvolta se ne evidenzi la necessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato
di usura.
Prescrizioni Esecutive: Cuscinetti: verifiche. Deve costantemente essere verificato lo stato di usura e la funzionalità
dei cuscinetti per valutare la opportunità della loro lubrificazione o sostituzione.
Requisiti generali comuni agli utensili;
Prescrizioni Organizzative: Utensili: potenza del motore adeguata. L'utensile deve essere dotato di motore di potenza
e/o numero di giri adeguato al tipo di operazione da svolgere.
Livello di Potenza Sonora: targhetta. Sulla macchina deve essere applicata apposita targhetta riportante il Livello di
Potenza Sonora emesso durante le verifiche di legge.
Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;
Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di
macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
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2)
a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi
d'opera;
Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di
sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta
necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora
debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno
adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo
che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà
avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione.
Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili,
né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera
qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle
istruzioni di manutenzione.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39.
b) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Esecutive: Misurazioni di pezzi in lavorazione. Un pezzo in lavorazione deve essere misurato
soltanto con la macchina ferma.
Verifiche delle protezioni prima della lavorazione. Ogni qualvolta il lavoratore si accinga ad iniziare una
lavorazione, dovrà preventivamente accertarsi del corretto posizionamento dei carter e di tutte le protezioni da
organi mobili.
c) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni agli utensili;
Prescrizioni Esecutive: Impugnatura dell'utensile. Le impugnature dell'utensile vanno sempre tenute asciutte e
prive di oli o grasso.
Uso appropriato dell'utensile. L'utensile non deve essere mai utilizzato per scopi o lavori per i quali non è
destinato.
Elettrocuzione;
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.
Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici;
Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è
presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in
funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto,
solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile.
Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non
intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario
che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese
incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o
carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno
essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a
piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su
pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi.
Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i
cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore
nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma
va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi
deteriorati è tassativamente vietato.
Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di
toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato.
Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie)
devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano
rapidamente a contatto con oli e grassi.
Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i
collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e
dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati.
Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi
non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa
fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C.
Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo
della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i
morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto,
essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese.
Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il
circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai
dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato
mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici,
molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna.
Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese,
vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la
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tensione all'impianto.
Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano
danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere
sostituite facendo ricorso a personale qualificato.
Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in
tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che:
l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo);
l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa).
Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere
tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica.
Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre
evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per
eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece,
sempre spine e prese normalizzate.
Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati
dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica.
Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o
apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare:
il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto
ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento);
la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di
terra.
Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa.
Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti
gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283.
b) Disposizioni ulteriori per i lavoratori che utilizzano utensili elettrici;
Prescrizioni Esecutive: Adattatori per spine per uso domestico. Le prese a spina per uso domestico sono
assolutamente vietate nel cantiere; ove fosse necessario utilizzare un attrezzo elettrico con spina di tipo domestico
indissolubile dal cavo (ad esempio flessibili, scanalatori, trapani, ecc.) si dovranno utilizzare appositi adattatori da
montare sulle prese a norma.
Tali adattatori non devono:
avere grado di protezione inferiore a quello necessario alla lavorazione;
avere portata inferiore a quella della presa;
essere usati in luoghi con pericolo di scoppio o di incendio;
essere usati in prese con interruttori di blocco;
essere lasciati inseriti nelle prese quando non sono utilizzati.
Apparecchiature elettriche: impugnatura utensili. Gli attrezzi elettrici non devono essere presi per il cavo ma per
l'apposita impugnatura. Il peso dell'apparecchio produce il distacco del cavo dai morsetti con conseguente
pericolo di corto circuito e quindi di scarica elettrica in caso di contatto.
Apparecchiature elettriche: pulizia. Gli apparecchi mobili e portatili devono essere puliti frequentemente
soprattutto quando sono stati esposti all'imbrattamento ed alla polvere.
Luoghi conduttori ristretti: utensili utilizzabili. Nei "luoghi conduttori ristretti" possono essere utilizzati :
apparecchi ed utensili elettrici, mobili e portatili, di classe II (doppio quadratino concentrico normalizzato)
alimentati tramite separazione elettrica singola (trasformatore di isolamento);
apparecchi alimentati a bassissima tensione di sicurezza (uguale o minore di 25 volt, nei cantieri).
Riferimenti Normativi: CEI 23-5; CEI 23-16; CEI 64-8 CAP XI Sez.4.
c) Requisiti generali delle apparecchiature elettriche;
Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le
apparecchiature elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare
pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, devono
essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico.
Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili)
devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di
alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive
necessarie per l'uso.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267.
d) Requisiti specifici degli utensili elettrici;
Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: interruttore di avvio. Gli utensili elettrici portatili devono
essere muniti di un interruttore incorporato nell'incastellatura, che consenta di eseguire con facilità e sicurezza la
messa in moto e l'arresto.
Apparecchiature elettriche: tensione di lavoro. Gli utensili elettrici portatili utilizzati per lavori all'aperto devono:
essere alimentati con tensione non superiore a 220 Volt verso terra;
essere alimentati con tensione non superiore a 50 Volt (25 nei cantieri) verso terra o da trasformatori di
isolamento, qualora si lavori in luoghi bagnati o molto umidi o entro grandi masse metalliche.
Apparecchiature elettriche: doppio isolamento. Gli apparecchi elettrici portatili alimentati con una tensione
superiore a 25 V devono disporre di un isolamento supplementare detto doppio isolamento (classe II): esso è
riconoscibile dal simbolo, applicato sull'involucro dell'utensile, del doppio quadratino concentrico ed è
accompagnato dal simbolo dell'istituto (marchio del laboratorio) di omologazione che ne attesta l'idoneità. Gli
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apparecchi con doppio isolamento non devono essere collegati a terra in quanto il doppio isolamento è una
garanzia maggiore della messa a terra.
Apparecchiature elettriche: alimentazione con trasformatore. Se l'alimentazione degli utensili elettrici che operano
all'aperto o in luoghi molto umidi è fornita mediante rete a bassissima tensione attraverso un trasformatore, questo
dovrà avere l'avvolgimento primario separato ed isolato perfettamente dall'avvolgimento secondario. Il
trasformatore dovrà essere collocato in modo che l'operatore non venga in contatto con la presa relativa alla sua
alimentazione.
Apparecchiature elettriche: lavorazioni con uso di acqua. Per gli utensili elettrici di classe II che fanno uso di
acqua, come le smerigliatrici o i vibratori per il calcestruzzo, devono essere utilizzati trasformatori di isolamento
o motogeneratori che garantiscano una separazione galvanica della rete di alimentazione in BT.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.313; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.315; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.316; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; LEGGE 1/3/1968 n.186; D.M. 20/11/1968; CEI 107-43.
e) Prevenzioni generali a "Elettrocuzione", comuni agli utensili;
Prescrizioni Esecutive: Uso dell'utensile: disinserimento degli impianti. Prima di utilizzare l'utensile su
qualsivoglia struttura e/o materiale, deve verificarsi l'assenza di tensione su di essi e che risultino fuori servizio
tutti gli altri impianti tecnologici eventualmente presenti. Durante le lavorazioni dovrà costantemente verificarsi
che altri lavoratori non abbiano reinserito impianti tecnologici in prossimità del luogo di lavoro.
Parti metalliche dell'utensile. Qualora si operi su superfici (pavimenti, muri, ecc.) o altri luoghi che possano
nascondere cavi in tensione, bisognerà evitare di toccare le parti metalliche dell'utensile durante la lavorazione.
Betoniera a bicchiere
Destinate alla produzione di malte e calcestruzzi, le betoniere sono macchine composte essenzialmente da una tazza che accoglie
al suo interno i vari componenti dell'impasto e fornita di specifici raggi per la miscelazione. L'operazione di impasto avviene per
rotazione della macchina o per rotazione dei raggi, in movimento rispetto alla macchina.
I vari sistemi di betonaggio, che si distinguono per la complessità dell'apparato, per le quantità di impasto prodotto all'ora e per i
sistemi di caricamento e dosaggio dei componenti, possono ridursi a tre differenti tipi:
betoniera a bicchiere, betoniera ad inversione di marcia e centrale di betonaggio.
La betoniera a bicchiere è una macchina di dimensioni contenute, costituita da una vasca di capacità solitamente di 300-500 litri,
montata su di un asse a due ruote per facilitarne il trasporto.
Un armadio metallico laterale contiene il motore, che può essere elettrico o a scoppio e gli organi di trasmissione che, attraverso
il contatto del pignone con la corona dentata, determinano il movimento rotatorio del paniere. L'inclinazione del bicchiere e il
rovesciamento dello stesso per far fuoriuscire l'impasto è comandato da un volante laterale. Durante il normale funzionamento il
volante è bloccato, per eseguire la manovra di rovesciamento occorre sbloccare il volante tramite l'apposito pedale. L'operazione
di carico e scarico della macchina è manuale. Solitamente questo tipo di macchina viene utilizzato per il confezionamento di
malta per murature ed intonaci.
Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo:
1)
2)
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in
oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto
di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la
messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione,
la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di
potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.
Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di
attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e
regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di
certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste
certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.
Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo,
dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.
Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di
manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di
protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa
compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e
verniciatura.
Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e
mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato
manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.
Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o
sostituzione di parti della macchina, bisognerà:
utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;
non modificare alcuna parte della macchina.
Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi
utilizzati.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80.
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
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3)
4)
5)
Prescrizioni Organizzative: Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente
ed ogni qualvolta se ne evidenzi la necessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato
di usura.
Prescrizioni Esecutive: Cuscinetti: verifiche. Deve costantemente essere verificato lo stato di usura e la funzionalità
dei cuscinetti per valutare la opportunità della loro lubrificazione o sostituzione.
Requisiti generali comuni a attr. a motore o macchinari a postazione fissa;
Prescrizioni Organizzative: Cartelli con norme d'uso. In prossimità della macchina devono essere esposti cartelli con
l'indicazione delle principali norme d'uso e di sicurezza.
Comandi della macchina: arresto di emergenza. Sulla macchina, in posizione facilmente raggiungibile e ben
riconoscibile, deve essere collocato un interruttore per l'arresto immediato di emergenza.
Comandi della macchina: posizione e caratteristiche. Ogni macchina deve avere gli organi di comando per la messa in
moto e l'arresto ben riconoscibili e a facile portata del lavoratore; inoltre devono essere collocati in modo da evitare
avviamenti o innesti accidentali o essere provvisti di dispositivi atti a conseguire lo stesso scopo.
Prescrizioni Esecutive: Comandi della macchina: arresto di emergenza. Il lavoratore deve, prima di iniziare le
lavorazioni, prendere visione della posizione del comando per l'arresto immediato di emergenza segnalando al
preposto o al datore di lavoro, se tale posizione non dovesse essere facilmente ragguiungibile.
Condizioni di posizionamento ed utilizzo: indicazioni del costruttore. La macchina dovrà sempre essere posizionata
ed utilizzata seguendo le indicazioni del libretto d'uso e manutenzione fornito dal costruttore.
Verifiche sull'area di ubicazione della macchina. Le verifiche preventive da eseguire sul terreno dove si dovrà
installare la macchina sono:
verifica della stabilità (non dovranno manifestarsi cedimenti sotto i carichi trasmessi dalla macchina);
verifica del drenaggio (non dovranno constatarsi ristagni di acqua piovana alla base della macchina).
Per assicurare la stabilità della macchina si dovranno utilizzare gli appositi regolatori di altezza, se presenti o, in
alternativa, assi di legno, evitando l'uso di mattoni e pietre.
Qualora venissero aperti scavi in prossimità della macchina, si dovrà provvedere ad una loro adeguata armatura.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.52; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.76; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.77;
D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.12; D.L.19/9/1994 n.626 art.35.
Betoniera: requisiti generali;
Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata alla betoniera. Alla macchina dovrà essere allegata una
dichiarazione di stabilità al ribaltamento, rilasciata dal costruttore e redatta da un tecnico abilitato.
Betoniera: fosse per lo scarico dell'impasto. Se lo scarico dell'impasto viene eseguito entro fosse nelle quali scendono
le benne delle gru, i parapetti di protezione dovranno essere in grado di resistere all'urto accidentale di tali benne.
Posto di manovra della betoniera. Il posto di manovra della betoniera dovrà essere realizzato in maniera tale da
consentire una perfetta e totale visibilità di tutte le parti delle quali si determini il movimento.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80.
Betoniera a bicchiere: dispositivi di protezione;
Prescrizioni Organizzative: La betoniera a bicchiere deve essere dotata dei seguenti dispositivi di protezione, la cui
presenza ed efficienza andrà verificata al termine delle operazioni di montaggio e all'inizio di ogni turno di lavoro:
il volante di comando azionante il ribaltamento del bicchiere deve avere i raggi accecati nei punti in cui esiste il
pericolo di tranciamento;
l'organo di comando, costituito dal pedale di sgancio del volante, deve essere dotato di protezione al di sopra ed ai lati
;
gli ingranaggi, le pulegge, le cinghie e gli altri organi di trasmissione del moto devono essere protetti contro il
contatto accidentale tramite carter: lo sportello del vano motore della betoniera a bicchiere non costituisce protezione;
nel caso che la pulsantiera di comando sia esterna al vano motore è bene che lo sportello venga chiuso con l'ausilio di
un lucchetto.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.55; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.78.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a
livello:
materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere
provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;
materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Protezione delle postazioni di lavoro;
Prescrizioni Organizzative: I posti di lavoro e di passaggio devono essere idoneamente difesi contro la caduta o
l'investimento di materiali in dipendenza dell'attività lavorativa. Ove non è possibile la difesa con mezzi tecnici,
devono essere adottate altre misure o cautele adeguate.
Quando nelle immediate vicinanze dei ponteggi o del posto di caricamento e sollevamento dei materiali vengono
impastati calcestruzzi e malte o eseguite altre operazioni a carattere continuativo si deve costruire un solido
impalcato sovrastante, ad altezza non maggiore di m 3 da terra, a protezione contro la caduta di materiali.
Il posto di carico e di manovra degli argani a terra deve essere delimitato con barriera per impedire la permanenza
ed il transito sotto i carichi.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.11; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.9.
Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;
Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di
macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.
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3)
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi
d'opera;
Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di
sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta
necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora
debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno
adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo
che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà
avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione.
Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili,
né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera
qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle
istruzioni di manutenzione.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39.
b) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Esecutive: Misurazioni di pezzi in lavorazione. Un pezzo in lavorazione deve essere misurato
soltanto con la macchina ferma.
Verifiche delle protezioni prima della lavorazione. Ogni qualvolta il lavoratore si accinga ad iniziare una
lavorazione, dovrà preventivamente accertarsi del corretto posizionamento dei carter e di tutte le protezioni da
organi mobili.
c) Allontanamento temporaneo del lavoratore;
Prescrizioni Esecutive: Qualora il lavoratore si allontani temporaneamente dalla macchina, dovrà
preventivamente interrompere il moto dell'organo lavoratore evitando, al contempo, di lasciare un pezzo in
lavorazione.
d) Prescrizioni generali per l'uso della betoniera;
Prescrizioni Esecutive: E' assolutamente vietato introdurre attrezzi o parti del corpo nella tazza in rotazione. In
particolare tutte le operazioni di carico devono concludersi prima dell'inizio della rotazione della macchina.
Elettrocuzione;
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.
Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici;
Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è
presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in
funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto,
solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile.
Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non
intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario
che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese
incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o
carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno
essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a
piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su
pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi.
Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i
cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore
nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma
va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi
deteriorati è tassativamente vietato.
Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di
toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato.
Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie)
devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano
rapidamente a contatto con oli e grassi.
Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i
collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e
dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati.
Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi
non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa
fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C.
Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo
della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i
morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto,
essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese.
Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il
circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai
dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato
- 39 -
4)
mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici,
molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna.
Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese,
vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la
tensione all'impianto.
Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano
danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere
sostituite facendo ricorso a personale qualificato.
Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in
tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che:
l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo);
l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa).
Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere
tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica.
Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre
evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per
eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece,
sempre spine e prese normalizzate.
Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati
dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica.
Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o
apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare:
il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto
ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento);
la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di
terra.
Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa.
Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti
gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283.
b) Requisiti generali delle apparecchiature elettriche;
Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le
apparecchiature elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare
pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, devono
essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico.
Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili)
devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di
alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive
necessarie per l'uso.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267.
c) Apparecchiature elettriche di classe I: messa a terra;
Prescrizioni Organizzative: Tutte le macchine di classe I, quali ad esempio betoniera, argani, gru, ecc., devono
essere collegate all'impianto di terra. Il collegamento all'impianto di terra deve avvenire tramite un conduttore di
protezione di colore giallo-verde, avente la stessa sezione dei conduttori di fase, e comunque non minore di 35
mm2.
d) Betoniera: prevenzioni generali a "Elettrocuzione";
Prescrizioni Organizzative: Betoniera: protezione contro le scariche atmosferiche. Qualora risulti necessario,
secondo la norma CEI 81-1, la macchina andrà protetta anche contro le scariche atmosferiche.
Betoniera: alimentazione elettrica. La betoniera dovrà essere dotata di interruttore generale onnipolare (che operi
l'interruzione simultanea di tutti i conduttori attivi) e differenziale ubicati sul quadro elettrico. Deve, inoltre,
essere dotata di protezioni contro i corto circuiti e, per motori di potenza superiore ad 1 KW, contro le
sovratensioni.
Riferimenti Normativi: Circolare n.103/80.
Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;
Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana
minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.
Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco,
di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di
materiali di varia natura.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Difesa dalle polveri: lavorazioni in ambienti confinati;
Prescrizioni Organizzative: Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi. Nei luoghi di lavoro chiusi è necessario far sì
che, tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori, essi dispongano di
aria salubre in quantità sufficiente, da ottenersi anche mediante impianti di aerazione forzata.
Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino
produzione di polveri (come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre adeguata
aspirazione nella zona di taglio, evitando attrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni non
possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate.
Sistemi di aspirazione delle polveri. Ove non sia possibile sostituire il materiale di lavoro polveroso, si devono
adottare procedimenti lavorativi in apparecchi chiusi ovvero muniti di sistemi di aspirazione e di raccolta delle
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5)
polveri, atti ad impedirne la dispersione. L'aspirazione deve essere effettuata, per quanto è possibile,
immediatamente vicino al luogo di produzione delle polveri.
Prescrizioni Esecutive: Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni
che comportino produzione di polveri (come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre
adeguata aspirazione nella zona di taglio, evitando attrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni
non possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.9; D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.21; Circolare 25/11/1991 n.23.
b) Dispositivi di protezione dalle polveri: condizioni di utilizzo;
Prescrizioni Organizzative: I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di gas, polveri o fumi
nocivi devono avere a disposizione maschere respiratorie o altri dispositivi idonei, da conservarsi in luogo adatto
facilmente accessibile e noto al personale.
Prescrizioni Esecutive: Qualora per difficoltà di ordine ambientale od altre cause tecnicamente giustificate sia
ridotta l'efficacia dei mezzi generali di prevenzione delle polveri, i lavoratori devono essere muniti e fare uso di
idonee maschere antipolvere.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.387.
c) Inumidimento del materiale;
Prescrizioni Esecutive: Quando non sono attuabili le misure tecniche di prevenzione e la natura del materiale
polveroso lo consenta, si deve provvedere all'inumidimento del materiale stesso.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.21.
Investimento e ribaltamento;
Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, stritolamenti, impatti, tagli) causate dall'investimento ad opera di macchine
operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Betoniera: prevenzioni generali a "Investimento, ecc.";
Prescrizioni Esecutive: Betoniera su gomme: controllo ruote. Se la betoniera è dotata di ruote pneumatiche per il
traino, occorre controllarne lo stato manutentivo e la pressione di gonfiaggio, che i bulloni siano perfettamente
serrati e che le guarnizioni siano in buono stato.
Betoniera su gomme: stabilità. La stabilità della betoniera su ruote gommate deve essere garantita mediante
l'utilizzo degli appositi freni e/o di cunei in legno. E' tassativamente vietato asportare le ruote della betoniera
prima del suo utilizzo, in quanto modificando la configurazione della macchina rispetto a quella prevista dal
costruttore, se ne pregiudica la stabilità.
Betoniera: presenza di vento forte. In presenza di vento forte, superiore ai 72 km/h, dovranno sospendersi tutte le
operazioni e provvedere ad un ancoraggio supplementare della betoniera, per evitare che possa ribaltarsi.
Riferimenti Normativi: Circolare 29/6/1981 n.76.
Betoniera ad inversione di marcia
Destinate alla produzione di malte e calcestruzzi, le betoniere sono macchine composte essenzialmente da una tazza che accoglie
al suo interno i vari componenti dell'impasto e fornita di specifici raggi per la miscelazione. L'operazione di impasto avviene per
rotazione della macchina o per rotazione dei raggi, in movimento rispetto alla macchina.
I vari sistemi di betonaggio, che si distinguono per la complessità dell'apparato, per le quantità di impasto prodotto all'ora e per i
sistemi di caricamento e dosaggio dei componenti, possono ridursi a tre differenti tipi:
betoniera a bicchiere, betoniera ad inversione di marcia e centrale di betonaggio.
Le betoniere ad inversione di marcia sono macchine in cui l'operazione di impasto avviene con rotazione in un senso mentre
l'operazione di scarico avviene con rotazione contraria.
Queste macchine raccolgono in una unica struttura la botte rotante sovrastata dal serbatoio per l'acqua, la benna caricatrice e la
pala raschiante.
Si possono presentare in due modelli differenziati per il sistema di sollevamento della benna di carico.
Questo tipo di macchine possono avere tazze di capacità fino a 1000 litri e riescono a produrre fino a 15 m3/ora di impasto.
Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo:
1)
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in
oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto
di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la
messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione,
la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di
potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.
Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di
attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e
regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di
certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste
certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.
Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo,
dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.
Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di
manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di
protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa
- 41 -
2)
3)
4)
5)
compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e
verniciatura.
Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e
mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato
manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.
Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o
sostituzione di parti della macchina, bisognerà:
utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;
non modificare alcuna parte della macchina.
Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi
utilizzati.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80.
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Organizzative: Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente
ed ogni qualvolta se ne evidenzi la necessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato
di usura.
Prescrizioni Esecutive: Cuscinetti: verifiche. Deve costantemente essere verificato lo stato di usura e la funzionalità
dei cuscinetti per valutare la opportunità della loro lubrificazione o sostituzione.
Requisiti generali comuni a attr. a motore o macchinari a postazione fissa;
Prescrizioni Organizzative: Cartelli con norme d'uso. In prossimità della macchina devono essere esposti cartelli con
l'indicazione delle principali norme d'uso e di sicurezza.
Comandi della macchina: arresto di emergenza. Sulla macchina, in posizione facilmente raggiungibile e ben
riconoscibile, deve essere collocato un interruttore per l'arresto immediato di emergenza.
Comandi della macchina: posizione e caratteristiche. Ogni macchina deve avere gli organi di comando per la messa in
moto e l'arresto ben riconoscibili e a facile portata del lavoratore; inoltre devono essere collocati in modo da evitare
avviamenti o innesti accidentali o essere provvisti di dispositivi atti a conseguire lo stesso scopo.
Prescrizioni Esecutive: Comandi della macchina: arresto di emergenza. Il lavoratore deve, prima di iniziare le
lavorazioni, prendere visione della posizione del comando per l'arresto immediato di emergenza segnalando al
preposto o al datore di lavoro, se tale posizione non dovesse essere facilmente ragguiungibile.
Condizioni di posizionamento ed utilizzo: indicazioni del costruttore. La macchina dovrà sempre essere posizionata
ed utilizzata seguendo le indicazioni del libretto d'uso e manutenzione fornito dal costruttore.
Verifiche sull'area di ubicazione della macchina. Le verifiche preventive da eseguire sul terreno dove si dovrà
installare la macchina sono:
verifica della stabilità (non dovranno manifestarsi cedimenti sotto i carichi trasmessi dalla macchina);
verifica del drenaggio (non dovranno constatarsi ristagni di acqua piovana alla base della macchina).
Per assicurare la stabilità della macchina si dovranno utilizzare gli appositi regolatori di altezza, se presenti o, in
alternativa, assi di legno, evitando l'uso di mattoni e pietre.
Qualora venissero aperti scavi in prossimità della macchina, si dovrà provvedere ad una loro adeguata armatura.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.52; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.76; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.77;
D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.12; D.L.19/9/1994 n.626 art.35.
Betoniera: requisiti generali;
Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata alla betoniera. Alla macchina dovrà essere allegata una
dichiarazione di stabilità al ribaltamento, rilasciata dal costruttore e redatta da un tecnico abilitato.
Betoniera: fosse per lo scarico dell'impasto. Se lo scarico dell'impasto viene eseguito entro fosse nelle quali scendono
le benne delle gru, i parapetti di protezione dovranno essere in grado di resistere all'urto accidentale di tali benne.
Posto di manovra della betoniera. Il posto di manovra della betoniera dovrà essere realizzato in maniera tale da
consentire una perfetta e totale visibilità di tutte le parti delle quali si determini il movimento.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80.
Betoniera ad inversione ad azionamento idraulico: dispositivi di protezione;
Prescrizioni Organizzative: La betoniera ad inversione di marcia deve essere dotata dei seguenti dispositivi di
protezione, la cui presenza ed efficienza andrà verificata al termine delle operazioni di montaggio e all'inizio di ogni
turno di lavoro:
valvola di massima pressione;
valvola di blocco o di regolazione di flusso per mancanza di fluido motore;
dispositivo di arresto automatico per interruzione dell'energia di azionamento (comprese le interruzioni per rotture e
sfilamento dei tubi) del quale devono essere dotate le benne a sollevamento oleodinamico.
Gli ingranaggi, le pulegge, le cinghie e in genere tutti gli organi di trasmissione del moto devono essere protetti contro
il contatto accidentale tramite carter.
Occorre, inoltre, verificare il livello del fluido motore (provvedendo al suo eventuale rabboccamento) e il controllo
dello stato delle tubazioni oleodinamiche flessibili, provvedendo a far sostituire da personale specializzato quelle in
cattivo stato.
Riferimenti Normativi: Circolare n.103/80.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a
livello:
materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere
provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;
- 42 -
2)
3)
materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Betoniera ad inversione: uso della benna;
Prescrizioni Esecutive: Durante le fasi di caricamento degli inerti mediante la benna si deve:
evitare di sottoporre a bruschi strappi la fune di caricamento;
evitare di eseguire le operazioni di caricamento qualora vi siano persone troppo prossime a questo dispositivo;
operare solo quando il campo di azione è completamente libero: deve essere vietato, pertanto, il passaggio e la
sosta al di sotto della benna segnalando ed impedendo materialmente l'accesso (con barriere, catene, ecc.).
La benna inoltre non deve mai essere lasciata in alto oltre il tempo necessario; in posizione di riposo dovrà
trovarsi sempre in basso.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.8.
b) Protezione delle postazioni di lavoro;
Prescrizioni Organizzative: I posti di lavoro e di passaggio devono essere idoneamente difesi contro la caduta o
l'investimento di materiali in dipendenza dell'attività lavorativa. Ove non è possibile la difesa con mezzi tecnici,
devono essere adottate altre misure o cautele adeguate.
Quando nelle immediate vicinanze dei ponteggi o del posto di caricamento e sollevamento dei materiali vengono
impastati calcestruzzi e malte o eseguite altre operazioni a carattere continuativo si deve costruire un solido
impalcato sovrastante, ad altezza non maggiore di m 3 da terra, a protezione contro la caduta di materiali.
Il posto di carico e di manovra degli argani a terra deve essere delimitato con barriera per impedire la permanenza
ed il transito sotto i carichi.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.11; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.9.
Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;
Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di
macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi
d'opera;
Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di
sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta
necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora
debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno
adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo
che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà
avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione.
Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili,
né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera
qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle
istruzioni di manutenzione.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39.
b) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Esecutive: Misurazioni di pezzi in lavorazione. Un pezzo in lavorazione deve essere misurato
soltanto con la macchina ferma.
Verifiche delle protezioni prima della lavorazione. Ogni qualvolta il lavoratore si accinga ad iniziare una
lavorazione, dovrà preventivamente accertarsi del corretto posizionamento dei carter e di tutte le protezioni da
organi mobili.
c) Prescrizioni generali per l'uso della betoniera;
Prescrizioni Esecutive: E' assolutamente vietato introdurre attrezzi o parti del corpo nella tazza in rotazione. In
particolare tutte le operazioni di carico devono concludersi prima dell'inizio della rotazione della macchina.
d) Betoniera ad inversione di marcia: manutenzione periodica;
Prescrizioni Esecutive: Periodicamente dovranno venire controllati sia il fine corsa che il freno del comando della
benna di caricamento. Durante la manutenzione, oltre al freno della benna si dovranno adottare opportuni sistemi
per il bloccaggio in alto della stessa per consentire gli interventi di manutenzione.
e) Allontanamento temporaneo del lavoratore;
Prescrizioni Esecutive: Qualora il lavoratore si allontani temporaneamente dalla macchina, dovrà
preventivamente interrompere il moto dell'organo lavoratore evitando, al contempo, di lasciare un pezzo in
lavorazione.
Elettrocuzione;
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.
Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici;
Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è
presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in
funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto,
solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile.
Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non
intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario
che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese
- 43 -
incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o
carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno
essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a
piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su
pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi.
Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i
cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore
nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma
va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi
deteriorati è tassativamente vietato.
Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di
toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato.
Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie)
devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano
rapidamente a contatto con oli e grassi.
Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i
collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e
dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati.
Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi
non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa
fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C.
Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo
della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i
morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto,
essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese.
Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il
circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai
dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato
mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici,
molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna.
Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese,
vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la
tensione all'impianto.
Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano
danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere
sostituite facendo ricorso a personale qualificato.
Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in
tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che:
l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo);
l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa).
Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere
tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica.
Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre
evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per
eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece,
sempre spine e prese normalizzate.
Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati
dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica.
Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o
apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare:
il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto
ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento);
la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di
terra.
Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa.
Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti
gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283.
b) Requisiti generali delle apparecchiature elettriche;
Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le
apparecchiature elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare
pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, devono
essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico.
Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili)
devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di
alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive
necessarie per l'uso.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267.
c) Apparecchiature elettriche di classe I: messa a terra;
Prescrizioni Organizzative: Tutte le macchine di classe I, quali ad esempio betoniera, argani, gru, ecc., devono
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4)
5)
essere collegate all'impianto di terra. Il collegamento all'impianto di terra deve avvenire tramite un conduttore di
protezione di colore giallo-verde, avente la stessa sezione dei conduttori di fase, e comunque non minore di 35
mm2.
d) Betoniera ad inversione: spostamenti;
Prescrizioni Esecutive: Negli spostamenti della betoniera da un punto all'altro occorre legare la benna di carico
alle guide, ricordando inoltre di togliere tensione al cavo elettrico, staccandolo dalla presa o aprendo l'interruttore
all'inizio del cavo.
e) Betoniera: prevenzioni generali a "Elettrocuzione";
Prescrizioni Organizzative: Betoniera: protezione contro le scariche atmosferiche. Qualora risulti necessario,
secondo la norma CEI 81-1, la macchina andrà protetta anche contro le scariche atmosferiche.
Betoniera: alimentazione elettrica. La betoniera dovrà essere dotata di interruttore generale onnipolare (che operi
l'interruzione simultanea di tutti i conduttori attivi) e differenziale ubicati sul quadro elettrico. Deve, inoltre,
essere dotata di protezioni contro i corto circuiti e, per motori di potenza superiore ad 1 KW, contro le
sovratensioni.
Riferimenti Normativi: Circolare n.103/80.
Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;
Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana
minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.
Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco,
di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di
materiali di varia natura.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Dispositivi di protezione dalle polveri: condizioni di utilizzo;
Prescrizioni Organizzative: I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di gas, polveri o fumi
nocivi devono avere a disposizione maschere respiratorie o altri dispositivi idonei, da conservarsi in luogo adatto
facilmente accessibile e noto al personale.
Prescrizioni Esecutive: Qualora per difficoltà di ordine ambientale od altre cause tecnicamente giustificate sia
ridotta l'efficacia dei mezzi generali di prevenzione delle polveri, i lavoratori devono essere muniti e fare uso di
idonee maschere antipolvere.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.387.
b) Inumidimento del materiale;
Prescrizioni Esecutive: Quando non sono attuabili le misure tecniche di prevenzione e la natura del materiale
polveroso lo consenta, si deve provvedere all'inumidimento del materiale stesso.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.21.
Investimento e ribaltamento;
Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, stritolamenti, impatti, tagli) causate dall'investimento ad opera di macchine
operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Betoniera: prevenzioni generali a "Investimento, ecc.";
Prescrizioni Esecutive: Betoniera su gomme: controllo ruote. Se la betoniera è dotata di ruote pneumatiche per il
traino, occorre controllarne lo stato manutentivo e la pressione di gonfiaggio, che i bulloni siano perfettamente
serrati e che le guarnizioni siano in buono stato.
Betoniera su gomme: stabilità. La stabilità della betoniera su ruote gommate deve essere garantita mediante
l'utilizzo degli appositi freni e/o di cunei in legno. E' tassativamente vietato asportare le ruote della betoniera
prima del suo utilizzo, in quanto modificando la configurazione della macchina rispetto a quella prevista dal
costruttore, se ne pregiudica la stabilità.
Betoniera: presenza di vento forte. In presenza di vento forte, superiore ai 72 km/h, dovranno sospendersi tutte le
operazioni e provvedere ad un ancoraggio supplementare della betoniera, per evitare che possa ribaltarsi.
Riferimenti Normativi: Circolare 29/6/1981 n.76.
Cannello a gas
Usato essenzialmente per la posa di membrane bituminose, il cannello a gas funziona utilizzando gas propano.
Diverse sono le soluzioni con cui il cannello viene commercialmente proposto, con braccio di diversa lunghezza e con campane
intercambiabili di diverso diametro per permettere di raggiungere più livelli di potenza calorica.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;
Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana
minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.
Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco,
di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di
materiali di varia natura.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Cannello: ventilazione;
Prescrizioni Esecutive: Se il cannello viene utilizzato in un luogo confinato, bisogna predisporre un adeguato
sistema di aspirazione fumi e/o ventilazione. Deve, inoltre, verificarsi l'assenza di infiltrazioni di gas sfuggiti da
bombole ed apparecchi anche lontani e utilizzati per altre lavorazioni nel cantiere oppure dei vapori infiammabili
provenienti da colle, mastici, intonaci impermeabilizzanti, vernici, pitture, solventi per la lavorazione di materiali
- 45 -
2)
3)
plastici che, a contatto con la fiamma del cannello, potrebbero esplodere.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.250.
Incendi o esplosioni;
Lesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla
combustione di recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di
esplosivo per demolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc..
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Cannello: prevenzioni a "Incendi o Esplosioni";
Prescrizioni Organizzative: Postazione di lavoro: presenza di un estintore. Sul posto di lavoro deve essere sempre
presente un estintore efficiente.
Prescrizioni Esecutive: Cannello: fughe di gas. Deve verificarsi frequentemente l'assenza di fughe di gas,
utilizzando solo acqua saponata o gli appositi prodotti ed evitando sempre di ricorrere a fiamme libere.
Cannello: manometri e riduttori. Deve essere quotidianamente verificata l'efficienza dei manometri e dei riduttori
di pressione.
Cannello: materiali infiammabili. Verificare che nella zona di utilizzo del cannello non vi sia presenza di materiali
infiammabili.
Cannello: posizionamento bombole. Nel posizionare le bombole, bisognerà evitare che la distanza tra esse ed il
cannello scenda al di sotto dei 10 m. e che sia, comunque, distante da qualsiasi fonte di calore e/o dai raggi solari.
Le bombole dovranno essere ubicate in luoghi sicuri ma non ristretti, al riparo da possibili urti e comunque
sempre in posizione verticale. La chiave di regolazione deve essere tenuta sempre vicino alle bombole.
Cannello: raccordi e connessioni. Il fissaggio delle tubazioni al cannello ed alle bombole dovrà essere realizzato
con appropriati accorgimenti (ad esempio mediante fascette a vite) per evitare lo sfilamento.
Cannello: valvole sulle bombole. Deve essere sempre verificato il perfetto funzionamento della valvola di
controllo delle bombole del cannello e/o del riduttore di pressione. Nell'aprire il rubinetto a mano o con l'apposita
valvola, deve essere evitata ogni forzatura con chiavi od attrezzi inadeguati per non provocare fessurazioni,
rotture o fuoriuscite di gas.
Ritorno di fiamma: dispositivi di sicurezza. Devono essere installati e verificati dispositivi di sicurezza contro il
ritorno di fiamma in prossimità dell'impugnatura, dopo i riduttori di pressione e nelle tubazioni la cui lunghezza è
superiore a 5 m. Sui riduttori deve essere montata una valvola a secco.
Sospensione del lavoro con il cannello. Sia nelle pause di lavoro che al termine del turno, si dovrà provvedere a
spegnere la fiamma chiudendo le valvole d'afflusso del gas. Dovrà essere accertata, inoltre, la perfetta chiusura
della bombola e l'assenza di eventuali perdite. In particolare, al termine del turno di lavoro, si dovrà verificare il
corretto funzionamento del cannello e provvedere a riporre correttamente la tubazione.
Tubazioni di adduzione del cannello. Le tubazioni di adduzione del gas al cannello non devono mai essere
sottoposte a sforzi di trazione e né piegate per interrompere l'afflusso del gas. Dovranno essere mantenute distese
in curve ampie, lontano dai posti di passaggio, protette dai calpestamenti (ad esempio ponendole tra due tavole da
lavoro appoggiate per terra), dalle scintille e da fonti di calore.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.254.
b) Cannello a gas: prevenzioni a "Incendi o Esplosioni";
Prescrizioni Esecutive: Cannello a gas: valvola di non ritorno. La tubazione del cannello deve essere dotata di
valvola di non ritorno.
Principio di incendio nel cannello a gas. Deve provvedersi a chiudere immediatamente la bombola nel caso in cui
si verifichi nel cannello un principio di incendio.
Ustioni;
Ustioni conseguenti al contatto con materiali ad elevata temperatura (posa in opera di asfalti e manti bituminosi, calce
in spegnimento, ecc.) o organi lavoratori di macchine ed attrezzi (saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile, ecc.), o
motori, o sostanze chimiche aggressive.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Uso appropriato del cannello;
Prescrizioni Esecutive: Durante l'uso si deve fare attenzione che la fiamma del cannello non rechi danno a
persone.
b) Accensione del cannello a gas;
Prescrizioni Esecutive: Occorre accendere il cannello con apposita fiamma o accenditori e mai con fiammiferi o
altre sorgenti di fortuna.
Cannello per saldatura ossiacetilenica
Usato essenzialmente per operazioni di saldatura o taglio ossiacetilenico di parti metalliche.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;
Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana
minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.
Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco,
di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di
materiali di varia natura.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Cannello: ventilazione;
Prescrizioni Esecutive: Se il cannello viene utilizzato in un luogo confinato, bisogna predisporre un adeguato
- 46 -
2)
3)
sistema di aspirazione fumi e/o ventilazione. Deve, inoltre, verificarsi l'assenza di infiltrazioni di gas sfuggiti da
bombole ed apparecchi anche lontani e utilizzati per altre lavorazioni nel cantiere oppure dei vapori infiammabili
provenienti da colle, mastici, intonaci impermeabilizzanti, vernici, pitture, solventi per la lavorazione di materiali
plastici che, a contatto con la fiamma del cannello, potrebbero esplodere.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.250.
Incendi o esplosioni;
Lesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla
combustione di recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di
esplosivo per demolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc..
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Cannello: prevenzioni a "Incendi o Esplosioni";
Prescrizioni Organizzative: Postazione di lavoro: presenza di un estintore. Sul posto di lavoro deve essere sempre
presente un estintore efficiente.
Prescrizioni Esecutive: Cannello: fughe di gas. Deve verificarsi frequentemente l'assenza di fughe di gas,
utilizzando solo acqua saponata o gli appositi prodotti ed evitando sempre di ricorrere a fiamme libere.
Cannello: manometri e riduttori. Deve essere quotidianamente verificata l'efficienza dei manometri e dei riduttori
di pressione.
Cannello: materiali infiammabili. Verificare che nella zona di utilizzo del cannello non vi sia presenza di materiali
infiammabili.
Cannello: posizionamento bombole. Nel posizionare le bombole, bisognerà evitare che la distanza tra esse ed il
cannello scenda al di sotto dei 10 m. e che sia, comunque, distante da qualsiasi fonte di calore e/o dai raggi solari.
Le bombole dovranno essere ubicate in luoghi sicuri ma non ristretti, al riparo da possibili urti e comunque
sempre in posizione verticale. La chiave di regolazione deve essere tenuta sempre vicino alle bombole.
Cannello: raccordi e connessioni. Il fissaggio delle tubazioni al cannello ed alle bombole dovrà essere realizzato
con appropriati accorgimenti (ad esempio mediante fascette a vite) per evitare lo sfilamento.
Cannello: valvole sulle bombole. Deve essere sempre verificato il perfetto funzionamento della valvola di
controllo delle bombole del cannello e/o del riduttore di pressione. Nell'aprire il rubinetto a mano o con l'apposita
valvola, deve essere evitata ogni forzatura con chiavi od attrezzi inadeguati per non provocare fessurazioni,
rotture o fuoriuscite di gas.
Ritorno di fiamma: dispositivi di sicurezza. Devono essere installati e verificati dispositivi di sicurezza contro il
ritorno di fiamma in prossimità dell'impugnatura, dopo i riduttori di pressione e nelle tubazioni la cui lunghezza è
superiore a 5 m. Sui riduttori deve essere montata una valvola a secco.
Sospensione del lavoro con il cannello. Sia nelle pause di lavoro che al termine del turno, si dovrà provvedere a
spegnere la fiamma chiudendo le valvole d'afflusso del gas. Dovrà essere accertata, inoltre, la perfetta chiusura
della bombola e l'assenza di eventuali perdite. In particolare, al termine del turno di lavoro, si dovrà verificare il
corretto funzionamento del cannello e provvedere a riporre correttamente la tubazione.
Tubazioni di adduzione del cannello. Le tubazioni di adduzione del gas al cannello non devono mai essere
sottoposte a sforzi di trazione e né piegate per interrompere l'afflusso del gas. Dovranno essere mantenute distese
in curve ampie, lontano dai posti di passaggio, protette dai calpestamenti (ad esempio ponendole tra due tavole da
lavoro appoggiate per terra), dalle scintille e da fonti di calore.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.254.
b) Cannello acetilenico: prevenzioni a "Incendi o Esplosioni";
Prescrizioni Esecutive: Cannello acetilenico: recipienti o tubazioni. E' vietato effettuare operazioni di saldatura o
di taglio al cannello, nelle seguenti condizioni:
a) su recipienti o tubi chiusi;
b) su recipienti o tubi aperti che contengono materie le quali sotto l'azione del calore possono dar luogo a
esplosioni o altre reazioni pericolose;
c) su recipienti o tubi anche aperti che abbiano contenuto sostanze che evaporando o gassificandosi sotto l'azione
del calore o dell'umidità, possono formare miscele esplosive. Qualora le condizioni di pericolo, precedentemente
esposte, possano essere eliminate con l'apertura del recipiente chiuso, con l'asportazione delle materie pericolose e
dei loro residui o con altri mezzi o misure, le operazioni di saldatura e taglio potranno essere eseguite, purché le
misure di sicurezza siano disposte da un esperto ed effettuate sotto la sua diretta sorveglianza
Derivazioni di gas acetilene. Sulle derivazioni di gas acetilene o di altri gas combustibili di alimentazione sul
cannello deve essere inserita una valvola idraulica o altro dispositivo di sicurezza che corrisponda ai seguenti
requisiti:
a) impedisca il ritorno di fiamma e l'afflusso dell'ossigeno o dell'aria nelle tubazioni di gas combustibile;
b) permetta un sicuro controllo, in ogni momento, del suo stato di efficienza;
c) sia costruito in modo da non costituire pericolo in caso di eventuale scoppio per ritorno di fiamma.
Generatori di acetilene. Nei luoghi sotterranei è vietato installare o usare generatori e gasometri di acetilene o
costituire depositi di recipienti contenenti gas combustibili.
Carrelli per bombole. Le bombole devono essere movimentate su idoneo carrello portabombole e fissate
verticalmente contro il ribaltamento e la caduta.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.250; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.251; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.253; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.254.
Ustioni;
Ustioni conseguenti al contatto con materiali ad elevata temperatura (posa in opera di asfalti e manti bituminosi, calce
in spegnimento, ecc.) o organi lavoratori di macchine ed attrezzi (saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile, ecc.), o
motori, o sostanze chimiche aggressive.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Uso appropriato del cannello;
- 47 -
Prescrizioni Esecutive: Durante l'uso si deve fare attenzione che la fiamma del cannello non rechi danno a
persone.
b) Cannello acetilenico: pezzi lavorati;
Prescrizioni Esecutive: Raffreddare ed accantonare i pezzi metallici tagliati o saldati.
Carotatrice elettrica
Attrezzo elettrico per la esecuzione di fori in elementi opachi, strutturali e non, equipaggiata con un telaio per il posizionamento
ed il fissaggio della carotatrice vera e propria e con un organo lavoratore (carotiere) eventualmente a corona diamantata.
Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo:
1)
2)
3)
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in
oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto
di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la
messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione,
la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di
potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.
Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di
attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e
regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di
certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste
certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.
Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo,
dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.
Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di
manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di
protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa
compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e
verniciatura.
Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e
mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato
manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.
Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o
sostituzione di parti della macchina, bisognerà:
utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;
non modificare alcuna parte della macchina.
Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi
utilizzati.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80.
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Organizzative: Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente
ed ogni qualvolta se ne evidenzi la necessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato
di usura.
Prescrizioni Esecutive: Cuscinetti: verifiche. Deve costantemente essere verificato lo stato di usura e la funzionalità
dei cuscinetti per valutare la opportunità della loro lubrificazione o sostituzione.
Requisiti generali comuni agli utensili;
Prescrizioni Organizzative: Utensili: potenza del motore adeguata. L'utensile deve essere dotato di motore di potenza
e/o numero di giri adeguato al tipo di operazione da svolgere.
Livello di Potenza Sonora: targhetta. Sulla macchina deve essere applicata apposita targhetta riportante il Livello di
Potenza Sonora emesso durante le verifiche di legge.
Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;
Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di
macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi
d'opera;
Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di
sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta
necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora
debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno
adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo
che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà
avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione.
Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili,
- 48 -
2)
3)
né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera
qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle
istruzioni di manutenzione.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39.
b) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Esecutive: Misurazioni di pezzi in lavorazione. Un pezzo in lavorazione deve essere misurato
soltanto con la macchina ferma.
Verifiche delle protezioni prima della lavorazione. Ogni qualvolta il lavoratore si accinga ad iniziare una
lavorazione, dovrà preventivamente accertarsi del corretto posizionamento dei carter e di tutte le protezioni da
organi mobili.
c) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni agli utensili;
Prescrizioni Esecutive: Impugnatura dell'utensile. Le impugnature dell'utensile vanno sempre tenute asciutte e
prive di oli o grasso.
Uso appropriato dell'utensile. L'utensile non deve essere mai utilizzato per scopi o lavori per i quali non è
destinato.
d) Carotatrice elettrica: prevenzioni specifiche a "Cesoiamenti, ecc.";
Prescrizioni Esecutive: Carotatrice elettrica: sospensione delle lavorazioni. Non lasciare la macchina in moto
senza sorveglianza.
Carotatrice elettrica: verifiche prima dell'utilizzazione. Verificare il corretto fissaggio dell'utensile e della
tubazione dell'acqua.
Colpi, tagli, punture, abrasioni;
Colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani; contusioni e traumi a tutto il corpo senza una localizzazione specifica, per
contatto con l'attrezzo adoperato o conseguenti ad urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere.
Dolori muscolari relativi ad errate posizioni assunte durante l'uso dell'attrezzatura di lavoro.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Colpi, Tagli, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Esecutive: Protezione dalle proiezioni di schegge e materiali. Nei lavori che possono dar luogo alla
proiezione pericolosa di schegge o di materiali, come spaccatura o scalpellatura di blocchi o simili, taglio di
chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante utensili a mano o a motore, devono essere predisposti efficaci
mezzi di protezione a difesa sia delle persone direttamente addette a tali lavori, sia di coloro che sostano o
transitano in vicinanza.
Attrezzi: distanza tra lavoratori. Distanziare adeguatamente gli altri lavoratori durante l'uso di utensili,
attrezzature a motore o macchinari.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.12; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.9.
Elettrocuzione;
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.
Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici;
Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è
presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in
funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto,
solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile.
Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non
intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario
che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese
incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o
carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno
essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a
piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su
pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi.
Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i
cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore
nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma
va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi
deteriorati è tassativamente vietato.
Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di
toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato.
Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie)
devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano
rapidamente a contatto con oli e grassi.
Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i
collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e
dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati.
Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi
non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa
fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C.
Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo
- 49 -
della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i
morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto,
essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese.
Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il
circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai
dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato
mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici,
molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna.
Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese,
vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la
tensione all'impianto.
Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano
danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere
sostituite facendo ricorso a personale qualificato.
Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in
tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che:
l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo);
l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa).
Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere
tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica.
Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre
evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per
eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece,
sempre spine e prese normalizzate.
Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati
dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica.
Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o
apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare:
il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto
ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento);
la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di
terra.
Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa.
Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti
gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283.
b) Disposizioni ulteriori per i lavoratori che utilizzano utensili elettrici;
Prescrizioni Esecutive: Adattatori per spine per uso domestico. Le prese a spina per uso domestico sono
assolutamente vietate nel cantiere; ove fosse necessario utilizzare un attrezzo elettrico con spina di tipo domestico
indissolubile dal cavo (ad esempio flessibili, scanalatori, trapani, ecc.) si dovranno utilizzare appositi adattatori da
montare sulle prese a norma.
Tali adattatori non devono:
avere grado di protezione inferiore a quello necessario alla lavorazione;
avere portata inferiore a quella della presa;
essere usati in luoghi con pericolo di scoppio o di incendio;
essere usati in prese con interruttori di blocco;
essere lasciati inseriti nelle prese quando non sono utilizzati.
Apparecchiature elettriche: impugnatura utensili. Gli attrezzi elettrici non devono essere presi per il cavo ma per
l'apposita impugnatura. Il peso dell'apparecchio produce il distacco del cavo dai morsetti con conseguente
pericolo di corto circuito e quindi di scarica elettrica in caso di contatto.
Apparecchiature elettriche: pulizia. Gli apparecchi mobili e portatili devono essere puliti frequentemente
soprattutto quando sono stati esposti all'imbrattamento ed alla polvere.
Luoghi conduttori ristretti: utensili utilizzabili. Nei "luoghi conduttori ristretti" possono essere utilizzati :
apparecchi ed utensili elettrici, mobili e portatili, di classe II (doppio quadratino concentrico normalizzato)
alimentati tramite separazione elettrica singola (trasformatore di isolamento);
apparecchi alimentati a bassissima tensione di sicurezza (uguale o minore di 25 volt, nei cantieri).
Riferimenti Normativi: CEI 23-5; CEI 23-16; CEI 64-8 CAP XI Sez.4.
c) Requisiti generali delle apparecchiature elettriche;
Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le
apparecchiature elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare
pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, devono
essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico.
Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili)
devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di
alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive
necessarie per l'uso.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267.
d) Requisiti specifici degli utensili elettrici;
Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: interruttore di avvio. Gli utensili elettrici portatili devono
- 50 -
4)
essere muniti di un interruttore incorporato nell'incastellatura, che consenta di eseguire con facilità e sicurezza la
messa in moto e l'arresto.
Apparecchiature elettriche: tensione di lavoro. Gli utensili elettrici portatili utilizzati per lavori all'aperto devono:
essere alimentati con tensione non superiore a 220 Volt verso terra;
essere alimentati con tensione non superiore a 50 Volt (25 nei cantieri) verso terra o da trasformatori di
isolamento, qualora si lavori in luoghi bagnati o molto umidi o entro grandi masse metalliche.
Apparecchiature elettriche: doppio isolamento. Gli apparecchi elettrici portatili alimentati con una tensione
superiore a 25 V devono disporre di un isolamento supplementare detto doppio isolamento (classe II): esso è
riconoscibile dal simbolo, applicato sull'involucro dell'utensile, del doppio quadratino concentrico ed è
accompagnato dal simbolo dell'istituto (marchio del laboratorio) di omologazione che ne attesta l'idoneità. Gli
apparecchi con doppio isolamento non devono essere collegati a terra in quanto il doppio isolamento è una
garanzia maggiore della messa a terra.
Apparecchiature elettriche: alimentazione con trasformatore. Se l'alimentazione degli utensili elettrici che operano
all'aperto o in luoghi molto umidi è fornita mediante rete a bassissima tensione attraverso un trasformatore, questo
dovrà avere l'avvolgimento primario separato ed isolato perfettamente dall'avvolgimento secondario. Il
trasformatore dovrà essere collocato in modo che l'operatore non venga in contatto con la presa relativa alla sua
alimentazione.
Apparecchiature elettriche: lavorazioni con uso di acqua. Per gli utensili elettrici di classe II che fanno uso di
acqua, come le smerigliatrici o i vibratori per il calcestruzzo, devono essere utilizzati trasformatori di isolamento
o motogeneratori che garantiscano una separazione galvanica della rete di alimentazione in BT.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.313; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.315; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.316; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; LEGGE 1/3/1968 n.186; D.M. 20/11/1968; CEI 107-43.
e) Prevenzioni generali a "Elettrocuzione", comuni agli utensili;
Prescrizioni Esecutive: Uso dell'utensile: disinserimento degli impianti. Prima di utilizzare l'utensile su
qualsivoglia struttura e/o materiale, deve verificarsi l'assenza di tensione su di essi e che risultino fuori servizio
tutti gli altri impianti tecnologici eventualmente presenti. Durante le lavorazioni dovrà costantemente verificarsi
che altri lavoratori non abbiano reinserito impianti tecnologici in prossimità del luogo di lavoro.
Parti metalliche dell'utensile. Qualora si operi su superfici (pavimenti, muri, ecc.) o altri luoghi che possano
nascondere cavi in tensione, bisognerà evitare di toccare le parti metalliche dell'utensile durante la lavorazione.
Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;
Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana
minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.
Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco,
di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di
materiali di varia natura.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Difesa dalle polveri: lavorazioni in ambienti confinati;
Prescrizioni Organizzative: Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi. Nei luoghi di lavoro chiusi è necessario far sì
che, tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori, essi dispongano di
aria salubre in quantità sufficiente, da ottenersi anche mediante impianti di aerazione forzata.
Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino
produzione di polveri (come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre adeguata
aspirazione nella zona di taglio, evitando attrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni non
possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate.
Sistemi di aspirazione delle polveri. Ove non sia possibile sostituire il materiale di lavoro polveroso, si devono
adottare procedimenti lavorativi in apparecchi chiusi ovvero muniti di sistemi di aspirazione e di raccolta delle
polveri, atti ad impedirne la dispersione. L'aspirazione deve essere effettuata, per quanto è possibile,
immediatamente vicino al luogo di produzione delle polveri.
Prescrizioni Esecutive: Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni
che comportino produzione di polveri (come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre
adeguata aspirazione nella zona di taglio, evitando attrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni
non possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.9; D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.21; Circolare 25/11/1991 n.23.
Carriola
Attrezzatura di cantiere per la movimentazione manuale di materiali.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
Colpi, tagli, punture, abrasioni;
Colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani; contusioni e traumi a tutto il corpo senza una localizzazione specifica, per
contatto con l'attrezzo adoperato o conseguenti ad urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere.
Dolori muscolari relativi ad errate posizioni assunte durante l'uso dell'attrezzatura di lavoro.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Carriola: prevenzioni a "Colpi, ecc.";
Prescrizioni Organizzative: Carriola: manopole. I manici della carriola devono essere dotati, alle estremità, di
manopole antiscivolo.
Carriola: ruota. La ruota della carriola deve essere mantenuta gonfia a sufficienza.
Prescrizioni Esecutive: Carriola: modalità di impiego. I lavoratori che usano la carriola dovranno utilizzala solo
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spingendo, evitando di trascinarla.
Carriola: ruota. Ai lavoratori è vietato usare la carriola con la ruota sgonfia e priva delle manopole.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.4; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374.
Centralina idraulica a motore
Centralina idraulica a motore per l'azionamento di utensili idraulici.
Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo:
1)
2)
3)
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in
oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto
di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la
messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione,
la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di
potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.
Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di
attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e
regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di
certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste
certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.
Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo,
dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.
Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di
manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di
protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa
compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e
verniciatura.
Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e
mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato
manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.
Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o
sostituzione di parti della macchina, bisognerà:
utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;
non modificare alcuna parte della macchina.
Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi
utilizzati.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80.
Centralina idraulica: libretto matricolare;
Prescrizioni Organizzative: La centralina idraulica dovrà essere corredata, oltre che della normale documentazione
(libretto di garanzia e manutenzione), del libretto matricolare da cui è possibile desumere a quale classe di tipologia di
recipienti in pressione appartiene e, conseguentemente, le competenze in merito ai controlli periodici.
Centralina idraulica a motore: rivestimenti fonoassorbenti;
Prescrizioni Esecutive: Prima e durante le lavorazioni, deve essere verificata l'integrità del rivestimento
fonoassorbente e/o di tutti i dispositivi preposti alla riduzione del rumore prodotto ai valori di norma.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;
Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di
macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi
d'opera;
Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di
sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta
necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora
debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno
adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo
che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà
avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione.
Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili,
né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera
qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle
istruzioni di manutenzione.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39.
Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;
Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana
- 52 -
3)
minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.
Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco,
di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di
materiali di varia natura.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Ambienti confinati: macchine con motore endotermico;
Prescrizioni Organizzative: L'uso di macchine con motore endotermico in ambienti confinati è consentito solo in
presenza di ventilazione sufficiente a smaltire i gas di scarico o, nel caso di ventilazione insufficiente, alla
predisposizione di adeguati sistemi di aspirazione e/o scarico od alla presenza di un depuratore, ad acqua o
catalitico, per i gas combusti.
Prescrizioni Esecutive: Prima e durante le lavorazioni è necessario verificare lo stato degli attacchi degli organi di
scarico e che tali organi non interferiscano con prese d'aria di condizionatori o di altre macchine.
Scoppio;
Lesioni conseguenti allo scoppio di silos, serbatoi, recipienti, tubazioni, macchine o utensili alimentati ad aria
compressa o destinate alla sua produzione, ecc. per sovrapressioni causate da carico superiore ai limiti consentiti,
malfunzionamento delle tubazioni di sfiato, danneggiamenti subiti, ecc.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Centalina idraulica: manometro;
Prescrizioni Organizzative: Sulla centralina idraulica e/o immediatamente a valle della mandata, dovrà essere
posizionato un manometro per il controllo della pressione idraulica.
b) Attrezzature idrauliche: prevenzioni a "Scoppio";
Prescrizioni Esecutive: Interventi sull'impianto idraulico. Qualora fosse necessario intervenire su parti
dell'impianto idraulico dell'attrezzatura o del macchinario, bisognerà accertarsi preventivamente che la pressione
sia nulla. La ricerca di un eventuale foro su un flessibile, dovrà eseguirsi sempre con molta cautela, e
preventivamente muniti di occhiali di protezione.
Attrezzature idrauliche: verifiche preventive. All'inizio di ciascun turno di lavoro va accuratamente verificata
l'integrità dei tubi flessibili e la corretta tenuta delle giunzioni delle tubazioni.
Attrezzature idrauliche: verifiche durante l'utilizzo. Durante la lavorazione, devono essere frequentemente
verificati i tubi e gli attacchi degli impianti idraulici.
Cesoie elettriche
Attrezzo elettrico per il taglio di lamiere, tondini di ferro, ecc.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;
Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di
macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi
d'opera;
Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di
sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta
necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora
debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno
adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo
che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà
avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione.
Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili,
né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera
qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle
istruzioni di manutenzione.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39.
b) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Esecutive: Misurazioni di pezzi in lavorazione. Un pezzo in lavorazione deve essere misurato
soltanto con la macchina ferma.
Verifiche delle protezioni prima della lavorazione. Ogni qualvolta il lavoratore si accinga ad iniziare una
lavorazione, dovrà preventivamente accertarsi del corretto posizionamento dei carter e di tutte le protezioni da
organi mobili.
c) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni agli utensili;
Prescrizioni Esecutive: Impugnatura dell'utensile. Le impugnature dell'utensile vanno sempre tenute asciutte e
prive di oli o grasso.
Uso appropriato dell'utensile. L'utensile non deve essere mai utilizzato per scopi o lavori per i quali non è
destinato.
d) Cesoie: divieto;
Prescrizioni Esecutive: Durante l'uso delle cesoie ai lavoratori è fatto assoluto divieto di toccare le lame
dell'attrezzo.
Elettrocuzione;
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Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.
Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici;
Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è
presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in
funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto,
solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile.
Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non
intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario
che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese
incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o
carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno
essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a
piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su
pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi.
Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i
cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore
nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma
va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi
deteriorati è tassativamente vietato.
Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di
toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato.
Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie)
devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano
rapidamente a contatto con oli e grassi.
Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i
collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e
dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati.
Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi
non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa
fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C.
Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo
della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i
morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto,
essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese.
Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il
circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai
dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato
mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici,
molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna.
Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese,
vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la
tensione all'impianto.
Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano
danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere
sostituite facendo ricorso a personale qualificato.
Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in
tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che:
l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo);
l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa).
Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere
tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica.
Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre
evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per
eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece,
sempre spine e prese normalizzate.
Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati
dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica.
Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o
apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare:
il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto
ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento);
la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di
terra.
Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa.
Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti
gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283.
b) Disposizioni ulteriori per i lavoratori che utilizzano utensili elettrici;
- 54 -
Prescrizioni Esecutive: Adattatori per spine per uso domestico. Le prese a spina per uso domestico sono
assolutamente vietate nel cantiere; ove fosse necessario utilizzare un attrezzo elettrico con spina di tipo domestico
indissolubile dal cavo (ad esempio flessibili, scanalatori, trapani, ecc.) si dovranno utilizzare appositi adattatori da
montare sulle prese a norma.
Tali adattatori non devono:
avere grado di protezione inferiore a quello necessario alla lavorazione;
avere portata inferiore a quella della presa;
essere usati in luoghi con pericolo di scoppio o di incendio;
essere usati in prese con interruttori di blocco;
essere lasciati inseriti nelle prese quando non sono utilizzati.
Apparecchiature elettriche: impugnatura utensili. Gli attrezzi elettrici non devono essere presi per il cavo ma per
l'apposita impugnatura. Il peso dell'apparecchio produce il distacco del cavo dai morsetti con conseguente
pericolo di corto circuito e quindi di scarica elettrica in caso di contatto.
Apparecchiature elettriche: pulizia. Gli apparecchi mobili e portatili devono essere puliti frequentemente
soprattutto quando sono stati esposti all'imbrattamento ed alla polvere.
Luoghi conduttori ristretti: utensili utilizzabili. Nei "luoghi conduttori ristretti" possono essere utilizzati :
apparecchi ed utensili elettrici, mobili e portatili, di classe II (doppio quadratino concentrico normalizzato)
alimentati tramite separazione elettrica singola (trasformatore di isolamento);
apparecchi alimentati a bassissima tensione di sicurezza (uguale o minore di 25 volt, nei cantieri).
Riferimenti Normativi: CEI 23-5; CEI 23-16; CEI 64-8 CAP XI Sez.4.
c) Requisiti generali delle apparecchiature elettriche;
Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le
apparecchiature elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare
pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, devono
essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico.
Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili)
devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di
alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive
necessarie per l'uso.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267.
d) Requisiti specifici degli utensili elettrici;
Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: interruttore di avvio. Gli utensili elettrici portatili devono
essere muniti di un interruttore incorporato nell'incastellatura, che consenta di eseguire con facilità e sicurezza la
messa in moto e l'arresto.
Apparecchiature elettriche: tensione di lavoro. Gli utensili elettrici portatili utilizzati per lavori all'aperto devono:
essere alimentati con tensione non superiore a 220 Volt verso terra;
essere alimentati con tensione non superiore a 50 Volt (25 nei cantieri) verso terra o da trasformatori di
isolamento, qualora si lavori in luoghi bagnati o molto umidi o entro grandi masse metalliche.
Apparecchiature elettriche: doppio isolamento. Gli apparecchi elettrici portatili alimentati con una tensione
superiore a 25 V devono disporre di un isolamento supplementare detto doppio isolamento (classe II): esso è
riconoscibile dal simbolo, applicato sull'involucro dell'utensile, del doppio quadratino concentrico ed è
accompagnato dal simbolo dell'istituto (marchio del laboratorio) di omologazione che ne attesta l'idoneità. Gli
apparecchi con doppio isolamento non devono essere collegati a terra in quanto il doppio isolamento è una
garanzia maggiore della messa a terra.
Apparecchiature elettriche: alimentazione con trasformatore. Se l'alimentazione degli utensili elettrici che operano
all'aperto o in luoghi molto umidi è fornita mediante rete a bassissima tensione attraverso un trasformatore, questo
dovrà avere l'avvolgimento primario separato ed isolato perfettamente dall'avvolgimento secondario. Il
trasformatore dovrà essere collocato in modo che l'operatore non venga in contatto con la presa relativa alla sua
alimentazione.
Apparecchiature elettriche: lavorazioni con uso di acqua. Per gli utensili elettrici di classe II che fanno uso di
acqua, come le smerigliatrici o i vibratori per il calcestruzzo, devono essere utilizzati trasformatori di isolamento
o motogeneratori che garantiscano una separazione galvanica della rete di alimentazione in BT.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.313; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.315; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.316; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; LEGGE 1/3/1968 n.186; D.M. 20/11/1968; CEI 107-43.
e) Prevenzioni generali a "Elettrocuzione", comuni agli utensili;
Prescrizioni Esecutive: Uso dell'utensile: disinserimento degli impianti. Prima di utilizzare l'utensile su
qualsivoglia struttura e/o materiale, deve verificarsi l'assenza di tensione su di essi e che risultino fuori servizio
tutti gli altri impianti tecnologici eventualmente presenti. Durante le lavorazioni dovrà costantemente verificarsi
che altri lavoratori non abbiano reinserito impianti tecnologici in prossimità del luogo di lavoro.
Parti metalliche dell'utensile. Qualora si operi su superfici (pavimenti, muri, ecc.) o altri luoghi che possano
nascondere cavi in tensione, bisognerà evitare di toccare le parti metalliche dell'utensile durante la lavorazione.
Impastatrice
L'impastatrice è una macchina da cantiere destinata alla preparazione a ciclo continuo di malta.
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Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo:
1)
2)
3)
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in
oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto
di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la
messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione,
la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di
potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.
Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di
attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e
regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di
certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste
certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.
Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo,
dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.
Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di
manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di
protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa
compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e
verniciatura.
Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e
mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato
manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.
Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o
sostituzione di parti della macchina, bisognerà:
utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;
non modificare alcuna parte della macchina.
Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi
utilizzati.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80.
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Organizzative: Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente
ed ogni qualvolta se ne evidenzi la necessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato
di usura.
Prescrizioni Esecutive: Cuscinetti: verifiche. Deve costantemente essere verificato lo stato di usura e la funzionalità
dei cuscinetti per valutare la opportunità della loro lubrificazione o sostituzione.
Requisiti generali comuni a attr. a motore o macchinari a postazione fissa;
Prescrizioni Organizzative: Cartelli con norme d'uso. In prossimità della macchina devono essere esposti cartelli con
l'indicazione delle principali norme d'uso e di sicurezza.
Comandi della macchina: arresto di emergenza. Sulla macchina, in posizione facilmente raggiungibile e ben
riconoscibile, deve essere collocato un interruttore per l'arresto immediato di emergenza.
Comandi della macchina: posizione e caratteristiche. Ogni macchina deve avere gli organi di comando per la messa in
moto e l'arresto ben riconoscibili e a facile portata del lavoratore; inoltre devono essere collocati in modo da evitare
avviamenti o innesti accidentali o essere provvisti di dispositivi atti a conseguire lo stesso scopo.
Prescrizioni Esecutive: Comandi della macchina: arresto di emergenza. Il lavoratore deve, prima di iniziare le
lavorazioni, prendere visione della posizione del comando per l'arresto immediato di emergenza segnalando al
preposto o al datore di lavoro, se tale posizione non dovesse essere facilmente ragguiungibile.
Condizioni di posizionamento ed utilizzo: indicazioni del costruttore. La macchina dovrà sempre essere posizionata
ed utilizzata seguendo le indicazioni del libretto d'uso e manutenzione fornito dal costruttore.
Verifiche sull'area di ubicazione della macchina. Le verifiche preventive da eseguire sul terreno dove si dovrà
installare la macchina sono:
verifica della stabilità (non dovranno manifestarsi cedimenti sotto i carichi trasmessi dalla macchina);
verifica del drenaggio (non dovranno constatarsi ristagni di acqua piovana alla base della macchina).
Per assicurare la stabilità della macchina si dovranno utilizzare gli appositi regolatori di altezza, se presenti o, in
alternativa, assi di legno, evitando l'uso di mattoni e pietre.
Qualora venissero aperti scavi in prossimità della macchina, si dovrà provvedere ad una loro adeguata armatura.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.52; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.76; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.77;
D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.12; D.L.19/9/1994 n.626 art.35.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a
livello:
materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere
provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;
materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Protezione delle postazioni di lavoro;
Prescrizioni Organizzative: I posti di lavoro e di passaggio devono essere idoneamente difesi contro la caduta o
- 56 -
2)
3)
l'investimento di materiali in dipendenza dell'attività lavorativa. Ove non è possibile la difesa con mezzi tecnici,
devono essere adottate altre misure o cautele adeguate.
Quando nelle immediate vicinanze dei ponteggi o del posto di caricamento e sollevamento dei materiali vengono
impastati calcestruzzi e malte o eseguite altre operazioni a carattere continuativo si deve costruire un solido
impalcato sovrastante, ad altezza non maggiore di m 3 da terra, a protezione contro la caduta di materiali.
Il posto di carico e di manovra degli argani a terra deve essere delimitato con barriera per impedire la permanenza
ed il transito sotto i carichi.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.11; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.9.
Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;
Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di
macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi
d'opera;
Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di
sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta
necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora
debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno
adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo
che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà
avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione.
Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili,
né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera
qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle
istruzioni di manutenzione.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39.
b) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Esecutive: Misurazioni di pezzi in lavorazione. Un pezzo in lavorazione deve essere misurato
soltanto con la macchina ferma.
Verifiche delle protezioni prima della lavorazione. Ogni qualvolta il lavoratore si accinga ad iniziare una
lavorazione, dovrà preventivamente accertarsi del corretto posizionamento dei carter e di tutte le protezioni da
organi mobili.
c) Allontanamento temporaneo del lavoratore;
Prescrizioni Esecutive: Qualora il lavoratore si allontani temporaneamente dalla macchina, dovrà
preventivamente interrompere il moto dell'organo lavoratore evitando, al contempo, di lasciare un pezzo in
lavorazione.
d) Impastatrice: protezioni;
Prescrizioni Organizzative: L'impastatrice deve essere dotata di una griglia di protezione dell'organo lavoratore
corredata di un dispositivo di blocco automatico, che al suo sollevamento, interrompa il moto della macchina.
Prescrizioni Esecutive: Prima di iniziare la lavorazione, verificare l'efficienza della griglia di protezione e del
relativo dispositivo di blocco dell'organo lavoratore, all'atto del sollevamento della griglia stessa.
Elettrocuzione;
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.
Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici;
Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è
presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in
funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto,
solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile.
Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non
intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario
che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese
incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o
carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno
essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a
piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su
pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi.
Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i
cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore
nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma
va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi
deteriorati è tassativamente vietato.
Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di
toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato.
Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie)
devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano
rapidamente a contatto con oli e grassi.
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4)
Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i
collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e
dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati.
Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi
non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa
fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C.
Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo
della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i
morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto,
essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese.
Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il
circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai
dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato
mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici,
molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna.
Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese,
vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la
tensione all'impianto.
Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano
danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere
sostituite facendo ricorso a personale qualificato.
Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in
tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che:
l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo);
l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa).
Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere
tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica.
Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre
evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per
eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece,
sempre spine e prese normalizzate.
Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati
dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica.
Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o
apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare:
il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto
ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento);
la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di
terra.
Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa.
Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti
gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283.
b) Requisiti generali delle apparecchiature elettriche;
Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le
apparecchiature elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare
pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, devono
essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico.
Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili)
devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di
alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive
necessarie per l'uso.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267.
c) Apparecchiature elettriche di classe I: messa a terra;
Prescrizioni Organizzative: Tutte le macchine di classe I, quali ad esempio betoniera, argani, gru, ecc., devono
essere collegate all'impianto di terra. Il collegamento all'impianto di terra deve avvenire tramite un conduttore di
protezione di colore giallo-verde, avente la stessa sezione dei conduttori di fase, e comunque non minore di 35
mm2.
Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;
Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana
minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.
Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco,
di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di
materiali di varia natura.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Dispositivi di protezione dalle polveri: condizioni di utilizzo;
Prescrizioni Organizzative: I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di gas, polveri o fumi
nocivi devono avere a disposizione maschere respiratorie o altri dispositivi idonei, da conservarsi in luogo adatto
facilmente accessibile e noto al personale.
Prescrizioni Esecutive: Qualora per difficoltà di ordine ambientale od altre cause tecnicamente giustificate sia
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ridotta l'efficacia dei mezzi generali di prevenzione delle polveri, i lavoratori devono essere muniti e fare uso di
idonee maschere antipolvere.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.387.
b) Difesa dalle polveri: lavorazioni in ambienti confinati;
Prescrizioni Organizzative: Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi. Nei luoghi di lavoro chiusi è necessario far sì
che, tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori, essi dispongano di
aria salubre in quantità sufficiente, da ottenersi anche mediante impianti di aerazione forzata.
Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino
produzione di polveri (come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre adeguata
aspirazione nella zona di taglio, evitando attrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni non
possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate.
Sistemi di aspirazione delle polveri. Ove non sia possibile sostituire il materiale di lavoro polveroso, si devono
adottare procedimenti lavorativi in apparecchi chiusi ovvero muniti di sistemi di aspirazione e di raccolta delle
polveri, atti ad impedirne la dispersione. L'aspirazione deve essere effettuata, per quanto è possibile,
immediatamente vicino al luogo di produzione delle polveri.
Prescrizioni Esecutive: Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni
che comportino produzione di polveri (come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre
adeguata aspirazione nella zona di taglio, evitando attrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni
non possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.9; D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.21; Circolare 25/11/1991 n.23.
Martello demolitore elettrico
Il martello demolitore è un utensile la cui utilizzazione risulta necessaria ogni qualvolta si presenti l'esigenza di un elevato
numero di colpi ed una battuta potente.
Vengono prodotti tre tipi di martello, in funzione della potenza richiesta: un primo, detto anche scalpellatore o piccolo
scrostatore, la cui funzione è la scrostatura di intonaci o la demolizione di pavimenti e rivestimenti, un secondo, detto martello
picconatore, il cui utilizzo può essere sostanzialmente ricondotto a quello del primo tipo ma con una potenza e frequenza
maggiori che ne permettono l'utilizzazione anche su materiali sensibilmente più duri, ed infine i martelli demolitori veri e propri,
che vengono utilizzati per l'abbattimento delle strutture murarie, opere in calcestruzzo, frantumazione di manti stradali, ecc..
Una ulteriore distinzione deve essere fatta in funzione del differente tipo di alimentazione: elettrico o pneumatico.
Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo:
1)
2)
3)
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in
oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto
di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la
messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione,
la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di
potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.
Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di
attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e
regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di
certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste
certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.
Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo,
dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.
Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di
manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di
protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa
compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e
verniciatura.
Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e
mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato
manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.
Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o
sostituzione di parti della macchina, bisognerà:
utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;
non modificare alcuna parte della macchina.
Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi
utilizzati.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80.
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Organizzative: Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente
ed ogni qualvolta se ne evidenzi la necessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato
di usura.
Prescrizioni Esecutive: Cuscinetti: verifiche. Deve costantemente essere verificato lo stato di usura e la funzionalità
dei cuscinetti per valutare la opportunità della loro lubrificazione o sostituzione.
Requisiti generali comuni agli utensili;
Prescrizioni Organizzative: Utensili: potenza del motore adeguata. L'utensile deve essere dotato di motore di potenza
- 59 -
4)
e/o numero di giri adeguato al tipo di operazione da svolgere.
Livello di Potenza Sonora: targhetta. Sulla macchina deve essere applicata apposita targhetta riportante il Livello di
Potenza Sonora emesso durante le verifiche di legge.
Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277.
Custodia degli utensili del martello demolitore;
Prescrizioni Esecutive: Gli utensili del martello non utilizzati devono essere conservati in luogo asciutto e chiuso a
chiave.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
3)
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a
livello:
materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere
provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;
materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Caduta di mat. dall'alto", comuni agli utensili;
Prescrizioni Esecutive: Custodia dell'utensile. Al termine del lavoro, bisogna riporre l'utensile nell'apposita
custodia e conservarlo in luogo asciutto e sicuro.
Sospensione temporanea dell'uso dell'utensile. Non lasciare mai l'utensile in luoghi non sicuri, da cui potrebbe
facilmente cadere. In particolare, durante il lavoro su postazioni sopraelevate, come scale, ponteggi, ecc., gli
utensili devono essere tenuti entro apposite guaine o assicurati in modo da impedirne la caduta, nel tempo in cui
non sono adoperati.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.24.
Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;
Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di
macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi
d'opera;
Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di
sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta
necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora
debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno
adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo
che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà
avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione.
Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili,
né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera
qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle
istruzioni di manutenzione.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39.
b) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Esecutive: Misurazioni di pezzi in lavorazione. Un pezzo in lavorazione deve essere misurato
soltanto con la macchina ferma.
Verifiche delle protezioni prima della lavorazione. Ogni qualvolta il lavoratore si accinga ad iniziare una
lavorazione, dovrà preventivamente accertarsi del corretto posizionamento dei carter e di tutte le protezioni da
organi mobili.
c) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni agli utensili;
Prescrizioni Esecutive: Impugnatura dell'utensile. Le impugnature dell'utensile vanno sempre tenute asciutte e
prive di oli o grasso.
Uso appropriato dell'utensile. L'utensile non deve essere mai utilizzato per scopi o lavori per i quali non è
destinato.
d) Blocco del martello demolitore;
Prescrizioni Esecutive: Prima di iniziarne l'impiego, devono essere valutati tutti i fattori che potrebbero
determinare il blocco del martello durante le operazioni lavorative, con la conseguente probabile perdita del
controllo dello stesso da parte del lavoratore.
e) Sostituzione degli utensili del martello demolitore;
Prescrizioni Esecutive: La sostituzione degli utensili (punta, scalpello, vanghetta) deve essere eseguita utilizzando
gli attrezzi adeguati e sconnettendo l'utensile dalla rete di alimentazione.
Colpi, tagli, punture, abrasioni;
Colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani; contusioni e traumi a tutto il corpo senza una localizzazione specifica, per
contatto con l'attrezzo adoperato o conseguenti ad urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere.
Dolori muscolari relativi ad errate posizioni assunte durante l'uso dell'attrezzatura di lavoro.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Colpi, Tagli, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Esecutive: Protezione dalle proiezioni di schegge e materiali. Nei lavori che possono dar luogo alla
proiezione pericolosa di schegge o di materiali, come spaccatura o scalpellatura di blocchi o simili, taglio di
- 60 -
4)
chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante utensili a mano o a motore, devono essere predisposti efficaci
mezzi di protezione a difesa sia delle persone direttamente addette a tali lavori, sia di coloro che sostano o
transitano in vicinanza.
Attrezzi: distanza tra lavoratori. Distanziare adeguatamente gli altri lavoratori durante l'uso di utensili,
attrezzature a motore o macchinari.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.12; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.9.
Elettrocuzione;
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.
Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici;
Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è
presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in
funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto,
solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile.
Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non
intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario
che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese
incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o
carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno
essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a
piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su
pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi.
Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i
cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore
nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma
va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi
deteriorati è tassativamente vietato.
Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di
toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato.
Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie)
devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano
rapidamente a contatto con oli e grassi.
Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i
collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e
dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati.
Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi
non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa
fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C.
Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo
della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i
morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto,
essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese.
Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il
circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai
dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato
mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici,
molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna.
Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese,
vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la
tensione all'impianto.
Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano
danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere
sostituite facendo ricorso a personale qualificato.
Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in
tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che:
l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo);
l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa).
Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere
tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica.
Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre
evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per
eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece,
sempre spine e prese normalizzate.
Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati
dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica.
Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o
apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare:
il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto
ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento);
- 61 -
5)
la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di
terra.
Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa.
Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti
gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283.
b) Disposizioni ulteriori per i lavoratori che utilizzano utensili elettrici;
Prescrizioni Esecutive: Adattatori per spine per uso domestico. Le prese a spina per uso domestico sono
assolutamente vietate nel cantiere; ove fosse necessario utilizzare un attrezzo elettrico con spina di tipo domestico
indissolubile dal cavo (ad esempio flessibili, scanalatori, trapani, ecc.) si dovranno utilizzare appositi adattatori da
montare sulle prese a norma.
Tali adattatori non devono:
avere grado di protezione inferiore a quello necessario alla lavorazione;
avere portata inferiore a quella della presa;
essere usati in luoghi con pericolo di scoppio o di incendio;
essere usati in prese con interruttori di blocco;
essere lasciati inseriti nelle prese quando non sono utilizzati.
Apparecchiature elettriche: impugnatura utensili. Gli attrezzi elettrici non devono essere presi per il cavo ma per
l'apposita impugnatura. Il peso dell'apparecchio produce il distacco del cavo dai morsetti con conseguente
pericolo di corto circuito e quindi di scarica elettrica in caso di contatto.
Apparecchiature elettriche: pulizia. Gli apparecchi mobili e portatili devono essere puliti frequentemente
soprattutto quando sono stati esposti all'imbrattamento ed alla polvere.
Luoghi conduttori ristretti: utensili utilizzabili. Nei "luoghi conduttori ristretti" possono essere utilizzati :
apparecchi ed utensili elettrici, mobili e portatili, di classe II (doppio quadratino concentrico normalizzato)
alimentati tramite separazione elettrica singola (trasformatore di isolamento);
apparecchi alimentati a bassissima tensione di sicurezza (uguale o minore di 25 volt, nei cantieri).
Riferimenti Normativi: CEI 23-5; CEI 23-16; CEI 64-8 CAP XI Sez.4.
c) Requisiti generali delle apparecchiature elettriche;
Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le
apparecchiature elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare
pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, devono
essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico.
Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili)
devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di
alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive
necessarie per l'uso.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267.
d) Requisiti specifici degli utensili elettrici;
Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: interruttore di avvio. Gli utensili elettrici portatili devono
essere muniti di un interruttore incorporato nell'incastellatura, che consenta di eseguire con facilità e sicurezza la
messa in moto e l'arresto.
Apparecchiature elettriche: tensione di lavoro. Gli utensili elettrici portatili utilizzati per lavori all'aperto devono:
essere alimentati con tensione non superiore a 220 Volt verso terra;
essere alimentati con tensione non superiore a 50 Volt (25 nei cantieri) verso terra o da trasformatori di
isolamento, qualora si lavori in luoghi bagnati o molto umidi o entro grandi masse metalliche.
Apparecchiature elettriche: doppio isolamento. Gli apparecchi elettrici portatili alimentati con una tensione
superiore a 25 V devono disporre di un isolamento supplementare detto doppio isolamento (classe II): esso è
riconoscibile dal simbolo, applicato sull'involucro dell'utensile, del doppio quadratino concentrico ed è
accompagnato dal simbolo dell'istituto (marchio del laboratorio) di omologazione che ne attesta l'idoneità. Gli
apparecchi con doppio isolamento non devono essere collegati a terra in quanto il doppio isolamento è una
garanzia maggiore della messa a terra.
Apparecchiature elettriche: alimentazione con trasformatore. Se l'alimentazione degli utensili elettrici che operano
all'aperto o in luoghi molto umidi è fornita mediante rete a bassissima tensione attraverso un trasformatore, questo
dovrà avere l'avvolgimento primario separato ed isolato perfettamente dall'avvolgimento secondario. Il
trasformatore dovrà essere collocato in modo che l'operatore non venga in contatto con la presa relativa alla sua
alimentazione.
Apparecchiature elettriche: lavorazioni con uso di acqua. Per gli utensili elettrici di classe II che fanno uso di
acqua, come le smerigliatrici o i vibratori per il calcestruzzo, devono essere utilizzati trasformatori di isolamento
o motogeneratori che garantiscano una separazione galvanica della rete di alimentazione in BT.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.313; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.315; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.316; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; LEGGE 1/3/1968 n.186; D.M. 20/11/1968; CEI 107-43.
e) Prevenzioni generali a "Elettrocuzione", comuni agli utensili;
Prescrizioni Esecutive: Uso dell'utensile: disinserimento degli impianti. Prima di utilizzare l'utensile su
qualsivoglia struttura e/o materiale, deve verificarsi l'assenza di tensione su di essi e che risultino fuori servizio
tutti gli altri impianti tecnologici eventualmente presenti. Durante le lavorazioni dovrà costantemente verificarsi
che altri lavoratori non abbiano reinserito impianti tecnologici in prossimità del luogo di lavoro.
Parti metalliche dell'utensile. Qualora si operi su superfici (pavimenti, muri, ecc.) o altri luoghi che possano
nascondere cavi in tensione, bisognerà evitare di toccare le parti metalliche dell'utensile durante la lavorazione.
Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;
Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana
- 62 -
6)
minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.
Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco,
di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di
materiali di varia natura.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Dispositivi di protezione dalle polveri: condizioni di utilizzo;
Prescrizioni Organizzative: I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di gas, polveri o fumi
nocivi devono avere a disposizione maschere respiratorie o altri dispositivi idonei, da conservarsi in luogo adatto
facilmente accessibile e noto al personale.
Prescrizioni Esecutive: Qualora per difficoltà di ordine ambientale od altre cause tecnicamente giustificate sia
ridotta l'efficacia dei mezzi generali di prevenzione delle polveri, i lavoratori devono essere muniti e fare uso di
idonee maschere antipolvere.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.387.
b) Difesa dalle polveri: lavorazioni in ambienti confinati;
Prescrizioni Organizzative: Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi. Nei luoghi di lavoro chiusi è necessario far sì
che, tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori, essi dispongano di
aria salubre in quantità sufficiente, da ottenersi anche mediante impianti di aerazione forzata.
Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino
produzione di polveri (come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre adeguata
aspirazione nella zona di taglio, evitando attrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni non
possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate.
Sistemi di aspirazione delle polveri. Ove non sia possibile sostituire il materiale di lavoro polveroso, si devono
adottare procedimenti lavorativi in apparecchi chiusi ovvero muniti di sistemi di aspirazione e di raccolta delle
polveri, atti ad impedirne la dispersione. L'aspirazione deve essere effettuata, per quanto è possibile,
immediatamente vicino al luogo di produzione delle polveri.
Prescrizioni Esecutive: Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni
che comportino produzione di polveri (come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre
adeguata aspirazione nella zona di taglio, evitando attrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni
non possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.9; D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.21; Circolare 25/11/1991 n.23.
Vibrazioni;
Danni all'apparato scheletrico e muscolare causate dalle vibrazioni trasmesse al lavoratore da macchine o parti di esse.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Vibrazioni", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Vibrazioni: turni di lavoro. Ove il tipo di lavorazione o la macchina impiegata
sottopongano il lavoratore a vibrazioni intense e prolungate, dovranno essere evitati turni di lavoro lunghi e
continui.
Prescrizioni Esecutive: Dispositivi antivibrazioni. Prima di iniziare la lavorazione, devono essere controllati tutti i
dispositivi atti a ridurre le vibrazioni prodotte dalla macchina.
Pistola sparachiodi
La pistola sparachiodi è un'utensile la cui struttura ricalca quella di una pistola da sparo: è costituita da una impugnatura nella
quale trova alloggiamento il pulsante di azionamento, un caricatore per i chiodi, e nel caso della versione a massa battente, un
pistone.
La pistola viene utilizzata per il fissaggio di profilati metallici o di altri manufatti, anche di legno, su calcestruzzo o su altri
materiali compatti.
In commercio si possono reperire due versioni dell'utensile: la versione a massa battente e quella a gas. La chiodatrice a massa
battente può lavorare con singole cartucce o con caricatore e la lunghezza del chiodo è funzione del tipo di attrezzo prescelto e
del tipo di attività da svolgere, mentre la chiodatrice a gas possiede un caricatore dotato di avanzamento automatico ed in essa
l'alimentazione avviene tramite batteria mentre la propulsione del pistone, che fornisce la potenza necessaria all'infissione, è
garantita da gas racchiuso in una bomboletta.
Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo:
1)
Pistola sparachiodi: requisiti;
Prescrizioni Organizzative: Pistola sparachiodi: requisiti generali. Sulla pistola sparachiodi, devono essere ben visibili
il nome ed il marchio del fabbricante, il tipo ed il numero di fabbricazione, il marchio di sicurezza rilasciato da enti
ufficiali (IMQ, ecc.).
Pistola sparachiodi: schermo di protezione. La pistola sparachiodi deve essere dotata di adeguato schermo protezione.
Lo schermo di protezione dovrà seguire la forma della superficie su cui si spara, in maniera tale da poter mantenere la
canna perpendicolare alla superficie stessa: nel caso di lavorazioni su superfici piane estese, potrà adoperarsi un
schermo "normale", il cui bordo avrà distanza minima dall'asse della canna di 5 cm. La suddetta distanza minima
dovrà essere convenientemente aumentata in tutte le altre situazioni (lavori in corrispondenza di spigoli, lavori su
pareti con forti strati di intonaco o che nascondono intercapedini o su superfici curve, ecc.) che presentino
particolarità.
Prescrizioni Esecutive: Pistola sparachiodi: verifiche preliminari. Prima di iniziare la lavorazione, verificare il
corretto funzionamento dell'utensile e soprattutto il dispositivi di sicurezza.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
- 63 -
1)
2)
3)
Colpi, tagli, punture, abrasioni;
Colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani; contusioni e traumi a tutto il corpo senza una localizzazione specifica, per
contatto con l'attrezzo adoperato o conseguenti ad urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere.
Dolori muscolari relativi ad errate posizioni assunte durante l'uso dell'attrezzatura di lavoro.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Colpi, Tagli, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Esecutive: Protezione dalle proiezioni di schegge e materiali. Nei lavori che possono dar luogo alla
proiezione pericolosa di schegge o di materiali, come spaccatura o scalpellatura di blocchi o simili, taglio di
chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante utensili a mano o a motore, devono essere predisposti efficaci
mezzi di protezione a difesa sia delle persone direttamente addette a tali lavori, sia di coloro che sostano o
transitano in vicinanza.
Attrezzi: distanza tra lavoratori. Distanziare adeguatamente gli altri lavoratori durante l'uso di utensili,
attrezzature a motore o macchinari.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.12; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.9.
b) Pistola sparachiodi: prevenzioni a "Colpi, Tagli, ecc.";
Prescrizioni Esecutive: Pistola sparachiodi: caricamento. Prima di introdurre la cartuccia e la punta, il lavoratore
dovrà eseguire con cura la pulizia dell'utensile, allontanando eventuali corpi estranei, come frammenti di punte,
bossoli o altro materiale eventualmente rimasto nella canna. In particolare, durante la fase di caricamento,
l'operatore dovrà dirigere la canna della pistola sempre verso terra.
Pistola sparachiodi: posizione della pistola. Durante la fase di sparo la canna della pistola deve essere mantenuta
ortogonale alla superficie di infissione.
Pistola sparachiodi: posizione dell'operatore. Durante la fase di sparo l'operatore deve essere costantemente
posizionato posteriormente alla pistola, lungo il prolungamento della canna, impugnando saldamente l'utensile
con due mani; egli, inoltre dovrà assumere una posizione stabile per poter assorbire utilmente il contraccolpo allo
sparo: se la lavorazione avviene su postazione in quota, come su ponteggi mobili, scala o altre opere
provvisionali, assicurarsi della stabilità di tali opere al ribaltamento e/o scivolamento.
Pistola sparachiodi: sospensione temporanea della lavorazione. Durante le sospensioni del lavoro la pistola non
deve mai essere abbandonata carica, anche se in posizione di "sicura".
Pistola sparachiodi: superfici di infissione. E' vietato l'uso della pistola sparachiodi contro superfici che
potrebbero far rimbalzare o deviare la punta:
spari contro materiali fragili o duri come ghisa, marmo, pietra calcarea, acciaio, ecc. o attraverso fori e/o feritoie o
in prossimità di un'altra punta infissa (è vietato sparare a distanze inferiori ai 5 cm da una punta precedentemente
infissa). E' altresì vietato dirigere lo sparo contro superfici che non offrano adeguate garanzie di resistenza e che,
pertanto, potrebbero consentire alla punta di oltrepassarle.
Incendi o esplosioni;
Lesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla
combustione di recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di
esplosivo per demolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc..
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Pistola sparachiodi: prevenzioni a "Incendi o Esplosioni";
Prescrizioni Esecutive: Pistola sparachiodi: cartucce a disposizione. L'operatore dovrà tenere le cartucce
strettamente necessarie all'impiego immediato in appositi contenitori a tracolla e mai nelle tasche degli indumenti.
Pistola sparachiodi: cartucce inesplose. Qualora la cartuccia non dovesse esplodere si dovrà ripetere l'operazione,
senza spostare la pistola, una seconda volta: se anche il nuovo tentativo fallisse, attendere almeno 15 secondi
prima di spostare la pistola dalla posizione di sparo, ed altri 2 minuti prima di rimuovere la cartuccia dalla pistola.
Pistola sparachiodi: presenza di gas infiammabili. Prima di iniziare la lavorazione, l'operatore deve accertarsi
dell'assenza di gas infiammabile nell'ambiente: ove se ne verifichi la presenza è tassativamente vietato procedere
alla chiodatura.
Pistola sparachiodi: punte e cartucce. Devono essere impiegate soltanto punte e cartucce adeguate al modello di
utensile in dotazione ed alla consistenza del materiale da infiggere.
Pistola sparachiodi: scatole delle cartucce. Le scatole contenenti le cartucce devono essere protette da urti,
sorgenti di calore, e qualsiasi altra causa che possa provocarne l'esplosione.
Vibrazioni;
Danni all'apparato scheletrico e muscolare causate dalle vibrazioni trasmesse al lavoratore da macchine o parti di esse.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Vibrazioni", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Vibrazioni: turni di lavoro. Ove il tipo di lavorazione o la macchina impiegata
sottopongano il lavoratore a vibrazioni intense e prolungate, dovranno essere evitati turni di lavoro lunghi e
continui.
Prescrizioni Esecutive: Dispositivi antivibrazioni. Prima di iniziare la lavorazione, devono essere controllati tutti i
dispositivi atti a ridurre le vibrazioni prodotte dalla macchina.
Ponteggio mobile o trabattello
Il ponte su ruote o trabattello è una piccola impalcatura che può essere facilmente spostata durante il lavoro consentendo rapidità
di intervento.
È costituita da una struttura metallica detta castello che può raggiungere anche i 15 metri di altezza.
All'interno del castello possono trovare alloggio a quote differenti diversi impalcati.
L'accesso al piano di lavoro avviene all'interno del castello tramite scale a mano che collegano i diversi impalcati.
- 64 -
Trova impiego principalmente per lavori di finitura e di manutenzione, ma che non comportino grande impegno temporale.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
Caduta dall'alto;
Caduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni
(collettive od individuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o
da mezzi per scavo o trasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Ponteggio mobile: prevenzioni a "Caduta dall'alto";
Prescrizioni Organizzative: Ponteggi mobili: spostamenti. I ponti, esclusi quelli usati nei lavori per le linee
elettriche di contatto, non devono essere spostati quando su di essi si trovano lavoratori o sovraccarichi.
Prescrizioni Esecutive: Ponteggi mobili: altezza. I ponti sviluppabili devono essere usati esclusivamente per
l'altezza per cui sono costruiti, senza aggiunte di sovrastrutture.
Ponteggi mobili: ancoraggi. I ponti su ruote devono essere ancorati alla costruzione almeno ogni due piani.
Ponteggi mobili: parapetto. Quando si effettuano lavori ad una altezza da terra maggiore di due metri si dovrà
dotare il ponte di parapetti completi di tavola fermapiede su tutti e quattro i lati.
Ponteggi mobili: piano di scorrimento. Il piano di scorrimento delle ruote deve risultare livellato; il carico del
ponte sul terreno deve essere opportunamente ripartito con tavoloni o altro mezzo equivalente.
Ponteggi mobili: salita. Per la salita e la discesa dal trabattello, disporre all'interno dell'incastellatura scale che
siano opportunamente protette contro la caduta (gabbia o aperture che non consentano l'attraversamento della
persona). E' vietato salire o scendere lungo i montanti.
Ponteggi mobili: vincoli alle ruote. Le ruote del ponte in opera devono essere saldamente bloccate con cunei dalle
due parti.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.17; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.16; D.P.R. 7/1/1956 n.164
art.24; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.38; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.52; ; .
b) Parapetti;
Prescrizioni Organizzative: I parapetti sono opere che devono realizzarsi per impedire cadute nel vuoto ogni
qualvolta si manifesti tale rischio: sui ponteggi, sui bordi delle rampe di scale o dei pianerottoli o dei balconi non
ancora corredati delle apposite ringhiere, sui bordi di fori praticati nei solai (ad es. vano ascensore), di impalcati
disposti ad altezze superiori ai 2 m, di scavi o pozzi o fosse per lo spegnimento della calce, sui muri in cui sono
state praticate aperture (ad es. vani finestra), ecc.
Prescrizioni Esecutive: I parapetti devono essere allestiti a regola d'arte, utilizzando buon materiale, risultare
idonei allo scopo ed essere conservati in efficienza per l'intera durata del lavoro. Possono essere realizzati nei
seguenti modi:
- mediante un corrente posto ad un'altezza minima di 1 m dal piano di calpestio, e da una tavola fermapiede,
aderente al piano di camminamento, di altezza variabile ma tale da non lasciare uno spazio vuoto tra se ed il
corrente suddetto, maggiore di 60 cm;
- mediante un corrente superiore con le caratteristiche anzidette, una tavola fermapiede, aderente al piano di
camminamento, alta non meno di 20 cm ed un corrente intermedio che non lasci tra se e gli elementi citati, spazi
vuoti di altezza maggiore di 60 cm.
I correnti e le tavole fermapiede devono essere poste nella parte interna dei montanti.
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I ponteggi devono avere il parapetto completo anche sulle loro testate.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.16; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.24.
2)
c) Ponteggio: cintura di sicurezza;
Prescrizioni Esecutive: Durante le operazioni di montaggio e smontaggio del ponteggio, o ogni qualvolta i
dispositivi di protezione collettiva non garantiscano da rischio di caduta dall'alto, il lavoratore dovrà far uso della
cintura di sicurezza.
Riferimenti Normativi: D.M. 22/5/1992 n.466.
d) Ponteggi: ricezione del carico;
Prescrizioni Esecutive: Nelle operazioni di ricezione del carico su ponteggi o castelli, utilizzare bastoni muniti di
uncini, evitando accuratamente di sporgersi oltre le protezioni.
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a
livello:
materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere
provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;
materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Ponteggi mobili: prevenzioni a "Caduta di materiale dall'alto ecc.";
Prescrizioni Esecutive: Ponteggi mobili: base. I ponti su ruote devono avere base ampia in modo da resistere, con
largo margine di sicurezza, ai carichi ed alle oscillazioni cui possono essere sottoposti durante gli spostamenti o
per colpi di vento e in modo che non possano essere ribaltati.
Ponteggi mobili: norme generali di comportamento. E' vietato gettare dall'alto gli elementi metallici del ponte o
qualsiasi altro oggetto dal ponteggio.
Ponteggi mobili: verticalità. La verticalità dei ponti su ruote deve essere controllata con livello o con pendolino.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.52; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.38.
Saldatrice elettrica
La saldatrice elettrica è un utensile di uso comune alimentato a bassa tensione con isolamento di classe II.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
Disturbi alla vista;
Danni agli occhi per proiezione di schegge scintille o trucioli, aria compressa o urti accidentali. (danni meccanici).
Danni agli occhi per irradiazione ultravioletta, luce intensa, raggi laser (danni ottici).
Danni agli occhi dovuti a liquidi caldi, corpi estranei caldi (ustioni).
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Saldatrice elettrica: dispositivi di protezione degli occhi;
Prescrizioni Organizzative: Fornire agli addetti all'uso della saldatrice elettrica ad arco voltaico, occhiali o
schermi di tipo inattinico.
Il colore e la composizione delle lenti (stratificate) di tali protezioni, deve essere capace di filtrare i raggi UV
(ultravioletti) e IR (infrarossi) capaci di portare lesioni alla cornea, al cristallino e in alcuni casi anche la retina.
Le lenti degli occhiali devono essere realizzate in vetro o in materiale plastico (policarbonato).
Gli occhiali devono avere sempre schermi laterali per evitare le proiezioni di materiali o liquidi di rimbalzo o
comunque di provenienza laterale.
Il DPI dovrà riportare la marcatura CE, risultando conforme alle norme tecniche nazionali o di altri Paesi della
Comunità Europea.
Prescrizioni Esecutive: Utilizzare i dispositivi di prevenzione per gli occhi forniti dal datore di lavoro.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.259.
Elettrocuzione;
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.
Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici;
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Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è
presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in
funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto,
solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile.
Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non
intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario
che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese
incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o
carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno
essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a
piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su
pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi.
Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i
cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore
nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma
va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi
deteriorati è tassativamente vietato.
Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di
toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato.
Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie)
devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano
rapidamente a contatto con oli e grassi.
Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i
collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e
dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati.
Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi
non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa
fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C.
Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo
della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i
morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto,
essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese.
Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il
circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai
dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato
mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici,
molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna.
Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese,
vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la
tensione all'impianto.
Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano
danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere
sostituite facendo ricorso a personale qualificato.
Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in
tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che:
l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo);
l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa).
Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere
tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica.
Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre
evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per
eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece,
sempre spine e prese normalizzate.
Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati
dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica.
Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o
apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare:
il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto
ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento);
la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di
terra.
Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa.
Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti
gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283.
b) Disposizioni ulteriori per i lavoratori che utilizzano utensili elettrici;
Prescrizioni Esecutive: Adattatori per spine per uso domestico. Le prese a spina per uso domestico sono
assolutamente vietate nel cantiere; ove fosse necessario utilizzare un attrezzo elettrico con spina di tipo domestico
indissolubile dal cavo (ad esempio flessibili, scanalatori, trapani, ecc.) si dovranno utilizzare appositi adattatori da
montare sulle prese a norma.
- 67 -
Tali adattatori non devono:
avere grado di protezione inferiore a quello necessario alla lavorazione;
avere portata inferiore a quella della presa;
essere usati in luoghi con pericolo di scoppio o di incendio;
essere usati in prese con interruttori di blocco;
essere lasciati inseriti nelle prese quando non sono utilizzati.
Apparecchiature elettriche: impugnatura utensili. Gli attrezzi elettrici non devono essere presi per il cavo ma per
l'apposita impugnatura. Il peso dell'apparecchio produce il distacco del cavo dai morsetti con conseguente
pericolo di corto circuito e quindi di scarica elettrica in caso di contatto.
Apparecchiature elettriche: pulizia. Gli apparecchi mobili e portatili devono essere puliti frequentemente
soprattutto quando sono stati esposti all'imbrattamento ed alla polvere.
Luoghi conduttori ristretti: utensili utilizzabili. Nei "luoghi conduttori ristretti" possono essere utilizzati :
apparecchi ed utensili elettrici, mobili e portatili, di classe II (doppio quadratino concentrico normalizzato)
alimentati tramite separazione elettrica singola (trasformatore di isolamento);
apparecchi alimentati a bassissima tensione di sicurezza (uguale o minore di 25 volt, nei cantieri).
3)
Riferimenti Normativi: CEI 23-5; CEI 23-16; CEI 64-8 CAP XI Sez.4.
c) Requisiti generali delle apparecchiature elettriche;
Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le
apparecchiature elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare
pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, devono
essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico.
Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili)
devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di
alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive
necessarie per l'uso.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267.
d) Requisiti specifici degli utensili elettrici;
Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: interruttore di avvio. Gli utensili elettrici portatili devono
essere muniti di un interruttore incorporato nell'incastellatura, che consenta di eseguire con facilità e sicurezza la
messa in moto e l'arresto.
Apparecchiature elettriche: tensione di lavoro. Gli utensili elettrici portatili utilizzati per lavori all'aperto devono:
essere alimentati con tensione non superiore a 220 Volt verso terra;
essere alimentati con tensione non superiore a 50 Volt (25 nei cantieri) verso terra o da trasformatori di
isolamento, qualora si lavori in luoghi bagnati o molto umidi o entro grandi masse metalliche.
Apparecchiature elettriche: doppio isolamento. Gli apparecchi elettrici portatili alimentati con una tensione
superiore a 25 V devono disporre di un isolamento supplementare detto doppio isolamento (classe II): esso è
riconoscibile dal simbolo, applicato sull'involucro dell'utensile, del doppio quadratino concentrico ed è
accompagnato dal simbolo dell'istituto (marchio del laboratorio) di omologazione che ne attesta l'idoneità. Gli
apparecchi con doppio isolamento non devono essere collegati a terra in quanto il doppio isolamento è una
garanzia maggiore della messa a terra.
Apparecchiature elettriche: alimentazione con trasformatore. Se l'alimentazione degli utensili elettrici che operano
all'aperto o in luoghi molto umidi è fornita mediante rete a bassissima tensione attraverso un trasformatore, questo
dovrà avere l'avvolgimento primario separato ed isolato perfettamente dall'avvolgimento secondario. Il
trasformatore dovrà essere collocato in modo che l'operatore non venga in contatto con la presa relativa alla sua
alimentazione.
Apparecchiature elettriche: lavorazioni con uso di acqua. Per gli utensili elettrici di classe II che fanno uso di
acqua, come le smerigliatrici o i vibratori per il calcestruzzo, devono essere utilizzati trasformatori di isolamento
o motogeneratori che garantiscano una separazione galvanica della rete di alimentazione in BT.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.313; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.315; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.316; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; LEGGE 1/3/1968 n.186; D.M. 20/11/1968; CEI 107-43.
e) Saldatrice elettrica: prevenzioni a "Elettrocuzione";
Prescrizioni Organizzative: Saldatrice elettrica: pinze portaelettrodi. Le pinze portaelettrodi della saldatrice
elettrica devono essere munite di impugnatura isolante ed incombustibile.
Prescrizioni Esecutive: Saldatrice elettrica: collegamento di massa. Il cavo di massa della saldatrice elettrica deve
essere collegato al pezzo da saldare nelle immediate vicinanze della zona nella quale si deve saldare. Il
collegamento di massa della saldatrice elettrica è effettuato mediante morsetti, pinze, prese magnetiche o altri
sistemi che offrono un buon contatto elettrico. E' vietato l'uso di tubazioni o profilati metallici di sezione
inadeguata o di altri mezzi di fortuna.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.326.
f) Prevenzioni generali a "Elettrocuzione", comuni agli utensili;
Prescrizioni Esecutive: Uso dell'utensile: disinserimento degli impianti. Prima di utilizzare l'utensile su
qualsivoglia struttura e/o materiale, deve verificarsi l'assenza di tensione su di essi e che risultino fuori servizio
tutti gli altri impianti tecnologici eventualmente presenti. Durante le lavorazioni dovrà costantemente verificarsi
che altri lavoratori non abbiano reinserito impianti tecnologici in prossimità del luogo di lavoro.
Parti metalliche dell'utensile. Qualora si operi su superfici (pavimenti, muri, ecc.) o altri luoghi che possano
nascondere cavi in tensione, bisognerà evitare di toccare le parti metalliche dell'utensile durante la lavorazione.
Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;
Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana
minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.
- 68 -
4)
5)
Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco,
di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di
materiali di varia natura.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Saldatrice elettrica: prevenzioni a "Inalazione polveri, ecc.";
Prescrizioni Organizzative: Saldatrice elettrica: dispositivi di protezione da fumi e gas. Fornire adeguati
dispositivi di prevenzione individuale: maschera per la protezione delle vie respiratorie.
Prescrizioni Esecutive: Saldatrice elettrica: ambienti confinati. E' vietato eseguire operazioni di saldatura
nell'interno dei locali, recipienti o fosse che non siano efficacemente ventilati; eventualmente si potrà ricorrere
all'uso di aspiratori portatili per impedire il ristagno di fumi nell'ambiente di lavoro.
Saldatrice elettrica: dispositivi di protezione da fumi e gas. Utilizzare i dispositivi di prevenzione individuale
forniti dal datore di lavoro: maschera per la protezione delle vie respiratorie.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.250.
Incendi o esplosioni;
Lesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla
combustione di recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di
esplosivo per demolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc..
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Saldatrice elettrica: prevenzioni a "Incendi o Esplosioni";
Prescrizioni Esecutive: Saldatrice elettrica: condizioni di pericolo. E' vietato effettuare operazioni di saldatura
nelle seguenti condizioni:
a) su recipienti o tubi chiusi;
b) su recipienti o tubi aperti che contengono materie le quali sotto l'azione del calore possono dar luogo a
esplosione o altre reazioni pericolose;
c) su recipienti o tubi anche aperti che abbiano contenuto materie che evaporando o gassificandosi sotto l'azione
del calore possono dar luogo a esplosioni o altre reazioni pericolose.
Quando tali condizioni di pericolo possono essere eliminare con l'apertura del recipiente chiuso, con
l'asportazione delle materie pericolose e dei loro residui, con l'uso di gas inerti o con altri mezzi o misure, le
operazioni di saldatura e taglio possono essere eseguite anche su i suddetti recipienti e tubazioni indicati, purché
le misure di sicurezza siano disposte da un esperto ed effettuate sotto la sua diretta sorveglianza.
Saldatrice elettrica: materiali infiammabili. In presenza di materiali infiammabili, è vietata qualsiasi operazione di
saldatura.
Saldatrice elettrica: presenza di bombole di gas. Negli impianti in cui l'impiego della saldatrice elettrica è
abbinato a quello di idrogeno o di gas inerte, le relative bombole di gas compresso dovranno posizionarsi a
distanza adeguata dal posto di saldatura ed essere isolate da terra e da qualsiasi parte metallica, appoggiandole
sopra sostegni isolati e legandole con funi o cinghie, anch'esse in materiale isolante
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.33; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.250.
Ustioni;
Ustioni conseguenti al contatto con materiali ad elevata temperatura (posa in opera di asfalti e manti bituminosi, calce
in spegnimento, ecc.) o organi lavoratori di macchine ed attrezzi (saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile, ecc.), o
motori, o sostanze chimiche aggressive.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Saldatrice elettrica: prevenzioni a "Ustioni";
Prescrizioni Organizzative: Saldatrice elettrica: dispositivi di protezione dalle ustioni. Fornire adeguati dispositivi
di prevenzione individuale: guanti, grembiule di cuoio, berretto ignifugo, tuta ignifuga, ghette.
Saldatrice elettrica: protezioni collettive. Durante l'uso della saldatrice elettrica, devono essere prese adeguate
precauzioni (ripari, schermo, ecc.) per evitare che radiazioni dirette, scorie prodotte, spruzzi incandescenti, ecc.
investano lavoratori attigui o sottoposti.
Prescrizioni Esecutive: Saldatrice elettrica: dispositivi di protezione dalle ustioni. Utilizzare i dispositivi di
prevenzione individuale forniti dal datore di lavoro: guanti, grembiule di cuoio, berretto ignifugo, tuta ignifuga,
ghette.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.259.
Scala semplice
La scala semplice è un'attrezzatura di lavoro costituita da due montanti paralleli, collegati tra loro da una serie di pioli trasversali
incastrati e distanziati in egual misura.
Viene adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quote non altrimenti raggiungibili:
discesa in scavi o pozzi, salita su opere provvisionali, opere di finitura ed impiantistiche.
Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo:
1)
Scale: requisiti;
Prescrizioni Organizzative: Le scale devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego, devono
essere sufficientemente resistenti nell'insieme e nei singoli elementi e devono avere dimensioni appropriate al loro
uso.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.18.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
- 69 -
1)
2)
Caduta dall'alto;
Caduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni
(collettive od individuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o
da mezzi per scavo o trasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Scale: prevenzioni a "Caduta dall'alto";
Prescrizioni Organizzative: Scale: dispositivi antisdrucciolo. Le scale devono possedere dispositivi
antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei due montanti. I pioli devono essere del tipo antisdrucciolevole.
Scale: requisiti dei pioli. I pioli devono essere privi di nodi ed incastrati nei montanti.
Prescrizioni Esecutive: Scala: aggancio per la cintura di sicurezza. Qualora la scala risulti adeguatamente
vincolata, si deve agganciare la cintura di sicurezza ad un piolo della scala stessa.
Scala: unico utilizzatore. E' vietata la permanenza contemporanea di più lavoratori sulla scala; deve, inoltre,
limitarsi il peso dei carichi da trasportare su di essa.
Scale: pioli o gradini superiori. Viene vietato di salire sugli ultimi gradini o pioli della scala.
Scale: requisiti dei pioli. E' vietato l'uso di scale che presentino listelli di legno chiodati sui montanti al posto dei
pioli rotti.
Scale: salita e discesa. Il lavoratore che utilizza la scala, deve effettuare la salita e la discesa rivolgendo sempre il
viso verso di essa.
Scale: spostamenti laterali. Nessun lavoratore deve trovarsi sulla scala quando se ne effettua lo spostamento
laterale.
Scale: terreno cedevole. Le scale posizionate su terreno cedevole vanno appoggiate su un'unica tavola di
ripartizione.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.4; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.18; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.20; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.8; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.16.
b) Scale semplici: prevenzioni a "Caduta dall'alto";
Prescrizioni Organizzative: Scale semplici ad elementi innestabili: lunghezza max. Nel caso si adoperi una scala
ad elementi innestabili o a sfilo, la sua lunghezza non deve superare i m 15, salvo particolari esigenze, nel qual
caso le estremità superiori dei montanti devono essere assicurate a parti fisse.
Scale semplici: collegamenti stabili tra ponti. Le scale che servono a collegare stabilmente due ponti, quando sono
sistemate verso la parte esterna del ponte, devono essere provviste sul lato esterno di un corrimano-parapetto.
Scale semplici: lunghezze > 8 m. Le scale in opera lunghe più di m 8 devono essere munite di rompitratta per
ridurre la freccia di inflessione.
Scale semplici: vigilanza a terra. Durante l'esecuzione dei lavori, una persona deve esercitare da terra una
continua vigilanza della scala.
Prescrizioni Esecutive: Scale semplici ad elementi innestabili: sovrapposizioni. Nel caso si adoperi una scala ad
elementi innestabili o a sfilo, deve sempre lasciarsi una sovrapposizione di almeno 5 pioli (1 metro).
Scale semplici: accesso a ponteggi. Le scale a mano usate per l'accesso ai vari piani dei ponteggi e delle
impalcature non devono essere poste l'una in prosecuzione dell'altra.
Scale semplici: corretta disposizione. Durante l'uso le scale devono essere sistemate e vincolate. All'uopo,
secondo i casi, devono essere adoperati chiodi, graffe in ferro, listelli, tasselli, legature, saettoni, in modo che
siano evitati sbandamenti, slittamenti, rovesciamenti, oscillazioni o inflessioni accentuate. La lunghezza delle
scale a mano deve essere tale che i montanti sporgano di almeno un metro oltre il piano di accesso, anche
ricorrendo al prolungamento di un solo montante, purché fissato con legatura di reggetta o sistemi equivalenti.
Quando non sia possibile vincolare la scala, essa deve essere trattenuta al piede da altra persona.
Scale semplici: inclinazione. La scala dovrà posizionarsi con un'inclinazione tale che la sua proiezione
sull'orizzontale sia all'incirca pari ad 1/4 della sua lunghezza (75°).
Scale semplici: limitazioni di impiego. Le scale a mano non devono mai essere utilizzate come passerelle o come
montanti di ponti su cavalletti, né devono essere utilizzate sopra i piani di ponti su cavalletti e ponti a torre su
ruote.
Scale semplici: postazioni di lavoro negli scavi. Qualora l'accesso a posti di lavoro negli scavi o in pozzi sia
realizzato mediante scale semplici, le stesse devono disporsi sfalsate tra di loro, provvedendo a realizzare
pianerottoli di riposo posti a distanza non superiore a 4 metri l'uno dall'altro.
Scale semplici: requisiti dei montanti. I montanti devono essere trattenuti con tiranti in ferro applicati sotto i due
pioli estremi; nelle scale lunghe più di m. 4 deve essere applicato anche un tirante intermedio.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.20; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.8; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.51;
D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.52; D.P.R. 20/3/1956 n.320 art.21.
c) Scale fisse a pioli: gabbia di protezione;
Prescrizioni Organizzative: Le scale fisse a pioli per l'accesso alla postazione di lavoro saranno provviste di
solida gabbia metallica larga almeno 60 cm.
Elettrocuzione;
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.
Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Scala: divieti per il tipo metallico;
Prescrizioni Esecutive: E' vietato l'uso della scala in metallo per lavori su parti in tensione.
Sega circolare
La sega circolare, quasi sempre presente nei cantieri, viene utilizzata per il taglio del legname da carpenteria e/o per quello usato
nelle diverse lavorazioni.
- 70 -
Dal punto di vista tipologico, le seghe circolari si differenziano, anzitutto, per essere fisse o mobili; altri parametri di
diversificazione possono essere il tipo di motore elettrico (mono o trifase), la profondità del taglio della lama, la possibilità di
regolare o meno la sua inclinazione, la trasmissione a cinghia o diretta.
Le seghe circolari con postazione fissa sono costituite da un banco di lavoro al di sotto del quale viene ubicato un motore elettrico
cui è vincolata la sega vera e propria con disco a sega o dentato. Al di sopra della sega è disposta una cuffia di protezione,
posteriormente un coltello divisorio in acciaio ed inferiormente un carter a protezione delle cinghie di trasmissione e della lama.
La versione portatile presenta un'impugnatura, affiancata al corpo motore dell'utensile, grazie alla quale è possibile dirigere il
taglio, mentre il coltello divisore è posizionato nella parte inferiore.
Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo:
1)
2)
3)
4)
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in
oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto
di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la
messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione,
la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di
potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.
Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di
attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e
regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di
certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste
certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.
Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo,
dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.
Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di
manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di
protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa
compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e
verniciatura.
Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e
mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato
manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.
Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o
sostituzione di parti della macchina, bisognerà:
utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;
non modificare alcuna parte della macchina.
Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi
utilizzati.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80.
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Organizzative: Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente
ed ogni qualvolta se ne evidenzi la necessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato
di usura.
Prescrizioni Esecutive: Cuscinetti: verifiche. Deve costantemente essere verificato lo stato di usura e la funzionalità
dei cuscinetti per valutare la opportunità della loro lubrificazione o sostituzione.
Requisiti generali comuni a attr. a motore o macchinari a postazione fissa;
Prescrizioni Organizzative: Cartelli con norme d'uso. In prossimità della macchina devono essere esposti cartelli con
l'indicazione delle principali norme d'uso e di sicurezza.
Comandi della macchina: arresto di emergenza. Sulla macchina, in posizione facilmente raggiungibile e ben
riconoscibile, deve essere collocato un interruttore per l'arresto immediato di emergenza.
Comandi della macchina: posizione e caratteristiche. Ogni macchina deve avere gli organi di comando per la messa in
moto e l'arresto ben riconoscibili e a facile portata del lavoratore; inoltre devono essere collocati in modo da evitare
avviamenti o innesti accidentali o essere provvisti di dispositivi atti a conseguire lo stesso scopo.
Prescrizioni Esecutive: Comandi della macchina: arresto di emergenza. Il lavoratore deve, prima di iniziare le
lavorazioni, prendere visione della posizione del comando per l'arresto immediato di emergenza segnalando al
preposto o al datore di lavoro, se tale posizione non dovesse essere facilmente ragguiungibile.
Condizioni di posizionamento ed utilizzo: indicazioni del costruttore. La macchina dovrà sempre essere posizionata
ed utilizzata seguendo le indicazioni del libretto d'uso e manutenzione fornito dal costruttore.
Verifiche sull'area di ubicazione della macchina. Le verifiche preventive da eseguire sul terreno dove si dovrà
installare la macchina sono:
verifica della stabilità (non dovranno manifestarsi cedimenti sotto i carichi trasmessi dalla macchina);
verifica del drenaggio (non dovranno constatarsi ristagni di acqua piovana alla base della macchina).
Per assicurare la stabilità della macchina si dovranno utilizzare gli appositi regolatori di altezza, se presenti o, in
alternativa, assi di legno, evitando l'uso di mattoni e pietre.
Qualora venissero aperti scavi in prossimità della macchina, si dovrà provvedere ad una loro adeguata armatura.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.52; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.76; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.77;
D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.12; D.L.19/9/1994 n.626 art.35.
Banco di lavoro;
Prescrizioni Organizzative: Fornire al lavoratore un banco di lavoro realizzato con materiali diversi dal legno, che
consentano una più agevole pulizia dai prodotti della lavorazione, come resine ecc., le quali, permanendo anche
- 71 -
5)
6)
parzialmente sul banco stesso, potrebbero costituire ostacolo alle lavorazioni successive.
Requisiti generali della sega circolare;
Prescrizioni Organizzative: Coltello divisore. Posteriormente alla lama della sega, a non più di 3 mm dalla dentatura,
deve essere posizionato un coltello divisorio in acciaio per mantenere aperto il taglio evitando che il legno lavorato si
richiuda dietro la lama, mentre si sta segando, e la blocchi.
Cuffia di protezione. La sega circolare deve essere munita di una solida cuffia di protezione (registrabile in modo tale
che risulti libera la sola parte attiva del disco necessaria alla lavorazione) per proteggere il lavoratore da accidentali
contatti con la lama e/o da proiezioni di schegge di materiale, prodotte durante la lavorazione.
Se non è presente la cuffia regolabile, si deve provvedere all'applicazione di un adeguato schermo paraschegge.
Lama della sega circolare: requisiti. La lama che si sceglierà di utilizzare deve essere:
idonea al tipo di legno da segare, sia per la dimensione che per il numero dei denti;
integra, cioè esente da fessure ed incrinature (può eseguirsi una semplice verifica percuotendola debolmente con un
martello);
affilata ed allicciata (operazione, quest'ultima che consiste nel flettere leggermente i denti della lama alternativamente
a destra ed a sinistra, allo scopo di facilitare l'avanzamento della stessa nel legno da lavorare e facilitare
l'allontanamento dei trucioli).
La fenditura nel banco per il passaggio della lama e del coltello divisore deve avere i bordi tagliati con precisione ed
essere ben proporzionata: se si utilizzano lame con diametri sensibilmente diversi, si dovrà provvedere alla sua
regolazione.
Organi della sega circolare: protezioni. Il motore, gli organi di trasmissione ed in generale tutte le parti in movimento
della sega circolare devono possedere idonee protezioni per impedire il contatto accidentale con gli operatori.
Tali protezioni devono risultare efficienti anche nei confronti della segatura, dei trucioli e delle polveri
per scongiurare ogni pericolo di incendio.
Schermi di protezione inferiori. La sega circolare deve prevedere due schermi di protezione dai contatti accidentali
con la parte di lama che sporge inferiormente alla tavola di lavoro.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.109; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; .
Organizzazione dell'area intorno alla sega circolare;
Prescrizioni Organizzative: Intorno alla sega circolare devono essere previsti adeguati spazi per la sistemazione del
materiale lavorato e da lavorare, nonché per l'allontanamento dei residui delle lavorazioni (segatura e trucioli).
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a
livello:
materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere
provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;
materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Protezione delle postazioni di lavoro;
Prescrizioni Organizzative: I posti di lavoro e di passaggio devono essere idoneamente difesi contro la caduta o
l'investimento di materiali in dipendenza dell'attività lavorativa. Ove non è possibile la difesa con mezzi tecnici,
devono essere adottate altre misure o cautele adeguate.
Quando nelle immediate vicinanze dei ponteggi o del posto di caricamento e sollevamento dei materiali vengono
impastati calcestruzzi e malte o eseguite altre operazioni a carattere continuativo si deve costruire un solido
impalcato sovrastante, ad altezza non maggiore di m 3 da terra, a protezione contro la caduta di materiali.
Il posto di carico e di manovra degli argani a terra deve essere delimitato con barriera per impedire la permanenza
ed il transito sotto i carichi.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.11; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.9.
Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;
Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di
macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi
d'opera;
Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di
sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta
necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora
debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno
adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo
che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà
avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione.
Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili,
né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera
qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle
istruzioni di manutenzione.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39.
b) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Esecutive: Misurazioni di pezzi in lavorazione. Un pezzo in lavorazione deve essere misurato
- 72 -
3)
4)
soltanto con la macchina ferma.
Verifiche delle protezioni prima della lavorazione. Ogni qualvolta il lavoratore si accinga ad iniziare una
lavorazione, dovrà preventivamente accertarsi del corretto posizionamento dei carter e di tutte le protezioni da
organi mobili.
c) Allontanamento temporaneo del lavoratore;
Prescrizioni Esecutive: Qualora il lavoratore si allontani temporaneamente dalla macchina, dovrà
preventivamente interrompere il moto dell'organo lavoratore evitando, al contempo, di lasciare un pezzo in
lavorazione.
d) Sega circolare: prevenzioni a "Cesoiamenti, ecc.";
Prescrizioni Esecutive: Cuffie protettive: divieto di manomissione. E' tassativamente vietato manomettere la sega
circolare togliendo la cuffia protettiva o ribattendola all'indietro per qualsiasi tipo di lavorazione (inclusa la
preparazione di cunei in legno).
Lavorazioni di tavole di legno. Qualora debbano tagliarsi longitudinalmente tavole di legno o, più in generale,
pezzi di lunghezza rilevante, dovranno essere presenti almeno due lavoratori, oppure, in alternativa, si dovranno
utilizzare appositi cavalletti di altezza pari a quella del banco di lavoro.
Manutenzione del banco di lavoro. La superficie del banco di lavoro deve essere tenuta costantemente sgombra da
trucioli, segatura, polveri e qualsiasi altro prodotto di scarto, per evitare ostacoli, impedimenti o disagi alla
lavorazione in atto.
Sega circolare: stato del materiale. Il lavoratore deve, prima di iniziare la lavorazione di un pezzo di legno,
controllarne lo stato generale:
dovrà provvedere all'asportazione di eventuali chiodi infissi, considerare il differente stato di consistenza del
materiale in funzione della presenza di nodi, spaccature, ecc.
Spingitoi e sagome per cunei. Nelle lavorazioni di pezzi di legno di ridotte dimensioni, devono essere usati
appositi spingitoi realizzati in legno o metallo (consentono di lavorare senza portare le mani troppo vicine al disco
o, comunque, sulla sua traiettoria) e, quando necessario, apposite sagome per il taglio dei cunei.
Stabilità della sega circolare. Deve costantemente verificarsi la stabilità della macchina: eventuali sue oscillazioni,
anche di modesta entità, amplificate dalle vibrazioni indotte dal motore, possono provocare lo sbandamento del
pezzo di legno in lavorazione o delle mani che lo spingono.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.114.
Colpi, tagli, punture, abrasioni;
Colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani; contusioni e traumi a tutto il corpo senza una localizzazione specifica, per
contatto con l'attrezzo adoperato o conseguenti ad urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere.
Dolori muscolari relativi ad errate posizioni assunte durante l'uso dell'attrezzatura di lavoro.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Colpi, Tagli, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Esecutive: Protezione dalle proiezioni di schegge e materiali. Nei lavori che possono dar luogo alla
proiezione pericolosa di schegge o di materiali, come spaccatura o scalpellatura di blocchi o simili, taglio di
chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante utensili a mano o a motore, devono essere predisposti efficaci
mezzi di protezione a difesa sia delle persone direttamente addette a tali lavori, sia di coloro che sostano o
transitano in vicinanza.
Attrezzi: distanza tra lavoratori. Distanziare adeguatamente gli altri lavoratori durante l'uso di utensili,
attrezzature a motore o macchinari.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.12; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.9.
Elettrocuzione;
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.
Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici;
Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è
presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in
funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto,
solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile.
Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non
intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario
che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese
incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o
carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno
essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a
piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su
pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi.
Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i
cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore
nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma
va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi
deteriorati è tassativamente vietato.
Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di
toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato.
Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie)
devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano
- 73 -
5)
rapidamente a contatto con oli e grassi.
Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i
collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e
dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati.
Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi
non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa
fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C.
Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo
della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i
morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto,
essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese.
Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il
circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai
dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato
mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici,
molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna.
Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese,
vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la
tensione all'impianto.
Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano
danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere
sostituite facendo ricorso a personale qualificato.
Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in
tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che:
l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo);
l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa).
Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere
tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica.
Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre
evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per
eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece,
sempre spine e prese normalizzate.
Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati
dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica.
Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o
apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare:
il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto
ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento);
la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di
terra.
Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa.
Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti
gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283.
b) Requisiti generali delle apparecchiature elettriche;
Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le
apparecchiature elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare
pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, devono
essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico.
Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili)
devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di
alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive
necessarie per l'uso.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267.
c) Apparecchiature elettriche di classe I: messa a terra;
Prescrizioni Organizzative: Tutte le macchine di classe I, quali ad esempio betoniera, argani, gru, ecc., devono
essere collegate all'impianto di terra. Il collegamento all'impianto di terra deve avvenire tramite un conduttore di
protezione di colore giallo-verde, avente la stessa sezione dei conduttori di fase, e comunque non minore di 35
mm2.
Ustioni;
Ustioni conseguenti al contatto con materiali ad elevata temperatura (posa in opera di asfalti e manti bituminosi, calce
in spegnimento, ecc.) o organi lavoratori di macchine ed attrezzi (saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile, ecc.), o
motori, o sostanze chimiche aggressive.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Raffreddamento di macchine e materiali;
Prescrizioni Esecutive: Durante la lavorazione, ed al suo termine, si deve evitare, in ogni caso, di toccare a mani
nude gli organi lavoratori di utensili o macchinari e i materiali lavorati, in quanto surriscaldati.
Trancia-piegaferri
- 74 -
La trancia-piegaferri viene utilizzata per sagomare i ferri di armatura, e le relative staffe, dei getti di conglomerato cementizio
armato.
E' costituita da una piastra circolare al cui centro è fissato un perno che serve d'appoggio al ferro tondino da piegare; in posizione
leggermente decentrata, è fissato il perno sagomatore mentre lungo la circonferenza della piastra rotante abbiamo una serie di
fori, nei quali vengono infissi appositi perni, che consentono di determinare l'angolo di piegatura del ferro tondino.
Nella parte frontale, rispetto all'operatore, è collocata la tranciaferri costituita da un coltello mobile, azionato con pedaliera o con
pulsante posizionato sulla piastra.
Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo:
1)
2)
3)
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in
oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto
di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la
messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione,
la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di
potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.
Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di
attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e
regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di
certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste
certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.
Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo,
dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.
Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di
manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di
protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa
compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e
verniciatura.
Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e
mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato
manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.
Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o
sostituzione di parti della macchina, bisognerà:
utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;
non modificare alcuna parte della macchina.
Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi
utilizzati.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80.
Requisiti generali comuni a attr. a motore o macchinari a postazione fissa;
Prescrizioni Organizzative: Cartelli con norme d'uso. In prossimità della macchina devono essere esposti cartelli con
l'indicazione delle principali norme d'uso e di sicurezza.
Comandi della macchina: arresto di emergenza. Sulla macchina, in posizione facilmente raggiungibile e ben
riconoscibile, deve essere collocato un interruttore per l'arresto immediato di emergenza.
Comandi della macchina: posizione e caratteristiche. Ogni macchina deve avere gli organi di comando per la messa in
moto e l'arresto ben riconoscibili e a facile portata del lavoratore; inoltre devono essere collocati in modo da evitare
avviamenti o innesti accidentali o essere provvisti di dispositivi atti a conseguire lo stesso scopo.
Prescrizioni Esecutive: Comandi della macchina: arresto di emergenza. Il lavoratore deve, prima di iniziare le
lavorazioni, prendere visione della posizione del comando per l'arresto immediato di emergenza segnalando al
preposto o al datore di lavoro, se tale posizione non dovesse essere facilmente ragguiungibile.
Condizioni di posizionamento ed utilizzo: indicazioni del costruttore. La macchina dovrà sempre essere posizionata
ed utilizzata seguendo le indicazioni del libretto d'uso e manutenzione fornito dal costruttore.
Verifiche sull'area di ubicazione della macchina. Le verifiche preventive da eseguire sul terreno dove si dovrà
installare la macchina sono:
verifica della stabilità (non dovranno manifestarsi cedimenti sotto i carichi trasmessi dalla macchina);
verifica del drenaggio (non dovranno constatarsi ristagni di acqua piovana alla base della macchina).
Per assicurare la stabilità della macchina si dovranno utilizzare gli appositi regolatori di altezza, se presenti o, in
alternativa, assi di legno, evitando l'uso di mattoni e pietre.
Qualora venissero aperti scavi in prossimità della macchina, si dovrà provvedere ad una loro adeguata armatura.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.52; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.76; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.77;
D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.12; D.L.19/9/1994 n.626 art.35.
Banco di lavoro;
Prescrizioni Organizzative: Fornire al lavoratore un banco di lavoro realizzato con materiali diversi dal legno, che
consentano una più agevole pulizia dai prodotti della lavorazione, come resine ecc., le quali, permanendo anche
parzialmente sul banco stesso, potrebbero costituire ostacolo alle lavorazioni successive.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a
livello:
- 75 -
2)
3)
materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere
provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;
materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Protezione delle postazioni di lavoro;
Prescrizioni Organizzative: I posti di lavoro e di passaggio devono essere idoneamente difesi contro la caduta o
l'investimento di materiali in dipendenza dell'attività lavorativa. Ove non è possibile la difesa con mezzi tecnici,
devono essere adottate altre misure o cautele adeguate.
Quando nelle immediate vicinanze dei ponteggi o del posto di caricamento e sollevamento dei materiali vengono
impastati calcestruzzi e malte o eseguite altre operazioni a carattere continuativo si deve costruire un solido
impalcato sovrastante, ad altezza non maggiore di m 3 da terra, a protezione contro la caduta di materiali.
Il posto di carico e di manovra degli argani a terra deve essere delimitato con barriera per impedire la permanenza
ed il transito sotto i carichi.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.11; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.9.
Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;
Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di
macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi
d'opera;
Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di
sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta
necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora
debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno
adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo
che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà
avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione.
Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili,
né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera
qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle
istruzioni di manutenzione.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39.
b) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Esecutive: Misurazioni di pezzi in lavorazione. Un pezzo in lavorazione deve essere misurato
soltanto con la macchina ferma.
Verifiche delle protezioni prima della lavorazione. Ogni qualvolta il lavoratore si accinga ad iniziare una
lavorazione, dovrà preventivamente accertarsi del corretto posizionamento dei carter e di tutte le protezioni da
organi mobili.
c) Allontanamento temporaneo del lavoratore;
Prescrizioni Esecutive: Qualora il lavoratore si allontani temporaneamente dalla macchina, dovrà
preventivamente interrompere il moto dell'organo lavoratore evitando, al contempo, di lasciare un pezzo in
lavorazione.
d) Trancia-piegaferri: pezzi piccoli;
Prescrizioni Esecutive: Non eseguire lavorazioni su pezzi piccoli se non utilizzando attrezzi speciali.
Elettrocuzione;
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.
Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici;
Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è
presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in
funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto,
solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile.
Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non
intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario
che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese
incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o
carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno
essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a
piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su
pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi.
Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i
cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore
nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma
va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi
deteriorati è tassativamente vietato.
Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di
toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato.
- 76 -
4)
Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie)
devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano
rapidamente a contatto con oli e grassi.
Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i
collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e
dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati.
Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi
non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa
fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C.
Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo
della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i
morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto,
essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese.
Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il
circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai
dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato
mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici,
molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna.
Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese,
vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la
tensione all'impianto.
Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano
danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere
sostituite facendo ricorso a personale qualificato.
Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in
tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che:
l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo);
l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa).
Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere
tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica.
Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre
evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per
eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece,
sempre spine e prese normalizzate.
Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati
dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica.
Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o
apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare:
il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto
ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento);
la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di
terra.
Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa.
Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti
gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283.
b) Requisiti generali delle apparecchiature elettriche;
Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le
apparecchiature elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare
pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, devono
essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico.
Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili)
devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di
alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive
necessarie per l'uso.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267.
c) Apparecchiature elettriche di classe I: messa a terra;
Prescrizioni Organizzative: Tutte le macchine di classe I, quali ad esempio betoniera, argani, gru, ecc., devono
essere collegate all'impianto di terra. Il collegamento all'impianto di terra deve avvenire tramite un conduttore di
protezione di colore giallo-verde, avente la stessa sezione dei conduttori di fase, e comunque non minore di 35
mm2.
Colpi, tagli, punture, abrasioni;
Colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani; contusioni e traumi a tutto il corpo senza una localizzazione specifica, per
contatto con l'attrezzo adoperato o conseguenti ad urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere.
Dolori muscolari relativi ad errate posizioni assunte durante l'uso dell'attrezzatura di lavoro.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Colpi, Tagli, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Esecutive: Protezione dalle proiezioni di schegge e materiali. Nei lavori che possono dar luogo alla
proiezione pericolosa di schegge o di materiali, come spaccatura o scalpellatura di blocchi o simili, taglio di
chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante utensili a mano o a motore, devono essere predisposti efficaci
- 77 -
mezzi di protezione a difesa sia delle persone direttamente addette a tali lavori, sia di coloro che sostano o
transitano in vicinanza.
Distanza tra lavoratori. Distanziare adeguatamente gli altri lavoratori durante l'uso di utensili, attrezzature a
motore o macchinari.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.12; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.9.
Trapano elettrico
Il trapano è un utensile di uso comune, adoperato per praticare fori sia in strutture murarie che in qualsiasi materiale (legno,
metallo, calcestruzzo, ecc.), ad alimentazione prevalentemente elettrica.
Esso è costituito essenzialmente da un motore elettrico, da un giunto meccanico (mandrino) che, accoppiato ad un variatore,
produce un moto di rotazione e percussione, e dalla punta vera e propria.
Il moto di percussione può mancare nelle versioni più semplici dell'utensile, così come quelle più sofisticate possono essere
corredate da un dispositivo che permette di invertire il moto della punta.
Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo:
1)
2)
3)
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in
oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto
di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la
messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione,
la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di
potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.
Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di
attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e
regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di
certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste
certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.
Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo,
dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.
Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di
manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di
protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa
compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e
verniciatura.
Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e
mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato
manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.
Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o
sostituzione di parti della macchina, bisognerà:
utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;
non modificare alcuna parte della macchina.
Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi
utilizzati.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80.
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Organizzative: Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente
ed ogni qualvolta se ne evidenzi la necessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato
di usura.
Prescrizioni Esecutive: Cuscinetti: verifiche. Deve costantemente essere verificato lo stato di usura e la funzionalità
dei cuscinetti per valutare la opportunità della loro lubrificazione o sostituzione.
Requisiti generali comuni agli utensili;
Prescrizioni Organizzative: Utensili: potenza del motore adeguata. L'utensile deve essere dotato di motore di potenza
e/o numero di giri adeguato al tipo di operazione da svolgere.
Livello di Potenza Sonora: targhetta. Sulla macchina deve essere applicata apposita targhetta riportante il Livello di
Potenza Sonora emesso durante le verifiche di legge.
Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a
livello:
materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere
provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;
materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Caduta di mat. dall'alto", comuni agli utensili;
Prescrizioni Esecutive: Custodia dell'utensile. Al termine del lavoro, bisogna riporre l'utensile nell'apposita
- 78 -
2)
3)
custodia e conservarlo in luogo asciutto e sicuro.
Sospensione temporanea dell'uso dell'utensile. Non lasciare mai l'utensile in luoghi non sicuri, da cui potrebbe
facilmente cadere. In particolare, durante il lavoro su postazioni sopraelevate, come scale, ponteggi, ecc., gli
utensili devono essere tenuti entro apposite guaine o assicurati in modo da impedirne la caduta, nel tempo in cui
non sono adoperati.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.24.
Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;
Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di
macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi
d'opera;
Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di
sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta
necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora
debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno
adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo
che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà
avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione.
Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili,
né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera
qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle
istruzioni di manutenzione.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39.
b) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Esecutive: Misurazioni di pezzi in lavorazione. Un pezzo in lavorazione deve essere misurato
soltanto con la macchina ferma.
Verifiche delle protezioni prima della lavorazione. Ogni qualvolta il lavoratore si accinga ad iniziare una
lavorazione, dovrà preventivamente accertarsi del corretto posizionamento dei carter e di tutte le protezioni da
organi mobili.
c) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni agli utensili;
Prescrizioni Esecutive: Impugnatura dell'utensile. Le impugnature dell'utensile vanno sempre tenute asciutte e
prive di oli o grasso.
Uso appropriato dell'utensile. L'utensile non deve essere mai utilizzato per scopi o lavori per i quali non è
destinato.
d) Trapano: prevenzioni a "Cesoiamenti, ecc.";
Prescrizioni Esecutive: Ostacoli alla corretta impugnatura del trapano. In nessun caso devono essere fissate al
trapano le chiavi del mandrino con catene, cordicelle ecc.
Punta del trapano: sostituzione. La sostituzione della punta del trapano dovrà avvenire solo utilizzando gli attrezzi
appropriati e sconnettendo l'utensile dalla rete di alimentazione. La punta che si è scelto di montare deve essere
adeguata al materiale sul quale si deve lavorare.
Punta del trapano: utilizzazione. Durante l'uso del trapano bisogna evitare di esercitare su di esso una pressione
eccessiva per evitare il rischio di danneggiare la punta. Al momento dell'uscita della punta dal foro, su di essa
viene esercitata una forza notevole per cui, in questa fase, bisognerà avere particolare cura ed attenzione
nell'impugnare l'attrezzo. Il moto della punta del trapano non deve mai essere arrestato sul pezzo in lavorazione.
Punta del trapano: verifiche preventive. Prima di iniziare la lavorazione devono essere valutati tutti i fattori che
possono determinare il blocco della punta con la conseguente sfuggita di mano dell'utensile.
Uso del trapano: morsetti per il fissaggio. I pezzi da forare al trapano, che possono essere trascinati in rotazione
dalla punta dell'utensile, devono essere trattenuti mediante morsetti od altri mezzi appropriati.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.104.
Elettrocuzione;
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.
Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici;
Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è
presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in
funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto,
solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile.
Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non
intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario
che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese
incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o
carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno
essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a
piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su
pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi.
Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i
- 79 -
cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore
nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma
va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi
deteriorati è tassativamente vietato.
Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di
toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato.
Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie)
devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano
rapidamente a contatto con oli e grassi.
Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i
collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e
dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati.
Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi
non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa
fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C.
Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo
della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i
morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto,
essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese.
Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il
circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai
dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato
mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici,
molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna.
Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese,
vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la
tensione all'impianto.
Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano
danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere
sostituite facendo ricorso a personale qualificato.
Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in
tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che:
l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo);
l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa).
Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere
tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica.
Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre
evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per
eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece,
sempre spine e prese normalizzate.
Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati
dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica.
Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o
apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare:
il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto
ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento);
la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di
terra.
Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa.
Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti
gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283.
b) Disposizioni ulteriori per i lavoratori che utilizzano utensili elettrici;
Prescrizioni Esecutive: Adattatori per spine per uso domestico. Le prese a spina per uso domestico sono
assolutamente vietate nel cantiere; ove fosse necessario utilizzare un attrezzo elettrico con spina di tipo domestico
indissolubile dal cavo (ad esempio flessibili, scanalatori, trapani, ecc.) si dovranno utilizzare appositi adattatori da
montare sulle prese a norma.
Tali adattatori non devono:
avere grado di protezione inferiore a quello necessario alla lavorazione;
avere portata inferiore a quella della presa;
essere usati in luoghi con pericolo di scoppio o di incendio;
essere usati in prese con interruttori di blocco;
essere lasciati inseriti nelle prese quando non sono utilizzati.
Apparecchiature elettriche: impugnatura utensili. Gli attrezzi elettrici non devono essere presi per il cavo ma per
l'apposita impugnatura. Il peso dell'apparecchio produce il distacco del cavo dai morsetti con conseguente
pericolo di corto circuito e quindi di scarica elettrica in caso di contatto.
Apparecchiature elettriche: pulizia. Gli apparecchi mobili e portatili devono essere puliti frequentemente
soprattutto quando sono stati esposti all'imbrattamento ed alla polvere.
Luoghi conduttori ristretti: utensili utilizzabili. Nei "luoghi conduttori ristretti" possono essere utilizzati :
apparecchi ed utensili elettrici, mobili e portatili, di classe II (doppio quadratino concentrico normalizzato)
- 80 -
alimentati tramite separazione elettrica singola (trasformatore di isolamento);
apparecchi alimentati a bassissima tensione di sicurezza (uguale o minore di 25 volt, nei cantieri).
4)
5)
Riferimenti Normativi: CEI 23-5; CEI 23-16; CEI 64-8 CAP XI Sez.4.
c) Requisiti generali delle apparecchiature elettriche;
Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le
apparecchiature elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare
pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, devono
essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico.
Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili)
devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di
alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive
necessarie per l'uso.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267.
d) Requisiti specifici degli utensili elettrici;
Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: interruttore di avvio. Gli utensili elettrici portatili devono
essere muniti di un interruttore incorporato nell'incastellatura, che consenta di eseguire con facilità e sicurezza la
messa in moto e l'arresto.
Apparecchiature elettriche: tensione di lavoro. Gli utensili elettrici portatili utilizzati per lavori all'aperto devono:
essere alimentati con tensione non superiore a 220 Volt verso terra;
essere alimentati con tensione non superiore a 50 Volt (25 nei cantieri) verso terra o da trasformatori di
isolamento, qualora si lavori in luoghi bagnati o molto umidi o entro grandi masse metalliche.
Apparecchiature elettriche: doppio isolamento. Gli apparecchi elettrici portatili alimentati con una tensione
superiore a 25 V devono disporre di un isolamento supplementare detto doppio isolamento (classe II): esso è
riconoscibile dal simbolo, applicato sull'involucro dell'utensile, del doppio quadratino concentrico ed è
accompagnato dal simbolo dell'istituto (marchio del laboratorio) di omologazione che ne attesta l'idoneità. Gli
apparecchi con doppio isolamento non devono essere collegati a terra in quanto il doppio isolamento è una
garanzia maggiore della messa a terra.
Apparecchiature elettriche: alimentazione con trasformatore. Se l'alimentazione degli utensili elettrici che operano
all'aperto o in luoghi molto umidi è fornita mediante rete a bassissima tensione attraverso un trasformatore, questo
dovrà avere l'avvolgimento primario separato ed isolato perfettamente dall'avvolgimento secondario. Il
trasformatore dovrà essere collocato in modo che l'operatore non venga in contatto con la presa relativa alla sua
alimentazione.
Apparecchiature elettriche: lavorazioni con uso di acqua. Per gli utensili elettrici di classe II che fanno uso di
acqua, come le smerigliatrici o i vibratori per il calcestruzzo, devono essere utilizzati trasformatori di isolamento
o motogeneratori che garantiscano una separazione galvanica della rete di alimentazione in BT.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.313; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.315; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.316; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; LEGGE 1/3/1968 n.186; D.M. 20/11/1968; CEI 107-43.
e) Prevenzioni generali a "Elettrocuzione", comuni agli utensili;
Prescrizioni Esecutive: Uso dell'utensile: disinserimento degli impianti. Prima di utilizzare l'utensile su
qualsivoglia struttura e/o materiale, deve verificarsi l'assenza di tensione su di essi e che risultino fuori servizio
tutti gli altri impianti tecnologici eventualmente presenti. Durante le lavorazioni dovrà costantemente verificarsi
che altri lavoratori non abbiano reinserito impianti tecnologici in prossimità del luogo di lavoro.
Parti metalliche dell'utensile. Qualora si operi su superfici (pavimenti, muri, ecc.) o altri luoghi che possano
nascondere cavi in tensione, bisognerà evitare di toccare le parti metalliche dell'utensile durante la lavorazione.
Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;
Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana
minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.
Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco,
di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di
materiali di varia natura.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Difesa dalle polveri: lavorazioni in ambienti confinati;
Prescrizioni Organizzative: Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi. Nei luoghi di lavoro chiusi è necessario far sì
che, tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori, essi dispongano di
aria salubre in quantità sufficiente, da ottenersi anche mediante impianti di aerazione forzata.
Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino
produzione di polveri (come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre adeguata
aspirazione nella zona di taglio, evitando attrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni non
possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate.
Sistemi di aspirazione delle polveri. Ove non sia possibile sostituire il materiale di lavoro polveroso, si devono
adottare procedimenti lavorativi in apparecchi chiusi ovvero muniti di sistemi di aspirazione e di raccolta delle
polveri, atti ad impedirne la dispersione. L'aspirazione deve essere effettuata, per quanto è possibile,
immediatamente vicino al luogo di produzione delle polveri.
Prescrizioni Esecutive: Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni
che comportino produzione di polveri (come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre
adeguata aspirazione nella zona di taglio, evitando attrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni
non possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.9; D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.21; Circolare 25/11/1991 n.23.
Ustioni;
- 81 -
Ustioni conseguenti al contatto con materiali ad elevata temperatura (posa in opera di asfalti e manti bituminosi, calce
in spegnimento, ecc.) o organi lavoratori di macchine ed attrezzi (saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile, ecc.), o
motori, o sostanze chimiche aggressive.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Raffreddamento di macchine e materiali;
Prescrizioni Esecutive: Durante la lavorazione, ed al suo termine, si deve evitare, in ogni caso, di toccare a mani
nude gli organi lavoratori di utensili o macchinari e i materiali lavorati, in quanto surriscaldati.
b) Feritoie di raffreddamento;
Prescrizioni Esecutive: Prima di iniziare una lavorazione si deve sempre controllare che le feritoie di
raffreddamento, presenti sull'involucro esterno dell'utensile, siano pulite e libere da qualsivoglia ostruzione.
Troncatrice
Troncatrice a motore di elevata potenza, per il taglio di qualsiasi tipo di materiale da costruzione, dal calcestruzzo ai tondini
d'acciaio per armatura, ecc.
Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo:
1)
2)
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in
oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto
di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la
messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione,
la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di
potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.
Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di
attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e
regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di
certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste
certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.
Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo,
dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.
Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di
manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di
protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa
compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e
verniciatura.
Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e
mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato
manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.
Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o
sostituzione di parti della macchina, bisognerà:
utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;
non modificare alcuna parte della macchina.
Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi
utilizzati.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80.
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Organizzative: Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente
ed ogni qualvolta se ne evidenzi la necessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato
di usura.
Prescrizioni Esecutive: Cuscinetti: verifiche. Deve costantemente essere verificato lo stato di usura e la funzionalità
dei cuscinetti per valutare la opportunità della loro lubrificazione o sostituzione.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;
Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di
macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi
d'opera;
Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di
sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta
necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora
debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno
adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo
che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà
avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione.
Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili,
- 82 -
2)
3)
4)
né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera
qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle
istruzioni di manutenzione.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39.
b) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Esecutive: Misurazioni di pezzi in lavorazione. Un pezzo in lavorazione deve essere misurato
soltanto con la macchina ferma.
Verifiche delle protezioni prima della lavorazione. Ogni qualvolta il lavoratore si accinga ad iniziare una
lavorazione, dovrà preventivamente accertarsi del corretto posizionamento dei carter e di tutte le protezioni da
organi mobili.
c) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni agli utensili;
Prescrizioni Esecutive: Impugnatura dell'utensile. Le impugnature dell'utensile vanno sempre tenute asciutte e
prive di oli o grasso.
Uso appropriato dell'utensile. L'utensile non deve essere mai utilizzato per scopi o lavori per i quali non è
destinato.
d) Troncatrice: prescrizioni a "Cesoiamenti, ecc.";
Prescrizioni Esecutive: Troncatrice: sospensione delle lavorazioni. Non lasciare la macchina in moto senza
sorveglianza.
Troncatrice: verifiche prima dell'utilizzazione. Verificare il corretto fissaggio dell'utensile e della tubazione
d'acqua.
Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;
Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana
minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.
Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco,
di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di
materiali di varia natura.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Dispositivi di protezione dalle polveri: condizioni di utilizzo;
Prescrizioni Organizzative: I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di gas, polveri o fumi
nocivi devono avere a disposizione maschere respiratorie o altri dispositivi idonei, da conservarsi in luogo adatto
facilmente accessibile e noto al personale.
Prescrizioni Esecutive: Qualora per difficoltà di ordine ambientale od altre cause tecnicamente giustificate sia
ridotta l'efficacia dei mezzi generali di prevenzione delle polveri, i lavoratori devono essere muniti e fare uso di
idonee maschere antipolvere.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.387.
b) Ambienti confinati: macchine con motore endotermico;
Prescrizioni Organizzative: L'uso di macchine con motore endotermico in ambienti confinati è consentito solo in
presenza di ventilazione sufficiente a smaltire i gas di scarico o, nel caso di ventilazione insufficiente, alla
predisposizione di adeguati sistemi di aspirazione e/o scarico od alla presenza di un depuratore, ad acqua o
catalitico, per i gas combusti.
Prescrizioni Esecutive: Prima e durante le lavorazioni è necessario verificare lo stato degli attacchi degli organi di
scarico e che tali organi non interferiscano con prese d'aria di condizionatori o di altre macchine.
Ustioni;
Ustioni conseguenti al contatto con materiali ad elevata temperatura (posa in opera di asfalti e manti bituminosi, calce
in spegnimento, ecc.) o organi lavoratori di macchine ed attrezzi (saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile, ecc.), o
motori, o sostanze chimiche aggressive.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Raffreddamento di macchine e materiali;
Prescrizioni Esecutive: Durante la lavorazione, ed al suo termine, si deve evitare, in ogni caso, di toccare a mani
nude gli organi lavoratori di utensili o macchinari e i materiali lavorati, in quanto surriscaldati.
b) Feritoie di raffreddamento;
Prescrizioni Esecutive: Prima di iniziare una lavorazione si deve sempre controllare che le feritoie di
raffreddamento, presenti sull'involucro esterno dell'utensile, siano pulite e libere da qualsivoglia ostruzione.
Vibrazioni;
Danni all'apparato scheletrico e muscolare causate dalle vibrazioni trasmesse al lavoratore da macchine o parti di esse.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Vibrazioni", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Vibrazioni: turni di lavoro. Ove il tipo di lavorazione o la macchina impiegata
sottopongano il lavoratore a vibrazioni intense e prolungate, dovranno essere evitati turni di lavoro lunghi e
continui.
Prescrizioni Esecutive: Dispositivi antivibrazioni. Prima di iniziare la lavorazione, devono essere controllati tutti i
dispositivi atti a ridurre le vibrazioni prodotte dalla macchina.
Vibratore elettrico per calcestruzzo
Il vibratore elettrico per calcestruzzo è un attrezzo da cantiere per il costipamento del conglomerato cementizio a getto avvenuto.
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Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo:
1)
2)
3)
4)
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in
oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto
di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la
messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione,
la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di
potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.
Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di
attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e
regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di
certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste
certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.
Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo,
dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.
Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di
manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di
protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa
compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e
verniciatura.
Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e
mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato
manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.
Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o
sostituzione di parti della macchina, bisognerà:
utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;
non modificare alcuna parte della macchina.
Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi
utilizzati.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80.
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari;
Prescrizioni Organizzative: Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente
ed ogni qualvolta se ne evidenzi la necessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato
di usura.
Prescrizioni Esecutive: Cuscinetti: verifiche. Deve costantemente essere verificato lo stato di usura e la funzionalità
dei cuscinetti per valutare la opportunità della loro lubrificazione o sostituzione.
Requisiti generali comuni agli utensili;
Prescrizioni Organizzative: Utensili: potenza del motore adeguata. L'utensile deve essere dotato di motore di potenza
e/o numero di giri adeguato al tipo di operazione da svolgere.
Livello di Potenza Sonora: targhetta. Sulla macchina deve essere applicata apposita targhetta riportante il Livello di
Potenza Sonora emesso durante le verifiche di legge.
Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277.
Vibratore: modalità di impiego;
Prescrizioni Esecutive: Non mantenere a lungo fuori dal getto l'ago in funzione.
Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo:
1)
2)
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a
livello:
materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere
provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;
materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Caduta di mat. dall'alto", comuni agli utensili;
Prescrizioni Esecutive: Custodia dell'utensile. Al termine del lavoro, bisogna riporre l'utensile nell'apposita
custodia e conservarlo in luogo asciutto e sicuro.
Sospensione temporanea dell'uso dell'utensile. Non lasciare mai l'utensile in luoghi non sicuri, da cui potrebbe
facilmente cadere. In particolare, durante il lavoro su postazioni sopraelevate, come scale, ponteggi, ecc., gli
utensili devono essere tenuti entro apposite guaine o assicurati in modo da impedirne la caduta, nel tempo in cui
non sono adoperati.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.24.
Elettrocuzione;
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.
Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici;
Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è
presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in
funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto,
- 84 -
solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile.
Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non
intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario
che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese
incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o
carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno
essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a
piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su
pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi.
Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i
cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore
nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma
va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi
deteriorati è tassativamente vietato.
Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di
toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato.
Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie)
devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano
rapidamente a contatto con oli e grassi.
Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i
collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e
dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati.
Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi
non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa
fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C.
Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo
della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i
morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto,
essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese.
Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il
circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai
dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato
mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici,
molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna.
Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese,
vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la
tensione all'impianto.
Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano
danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere
sostituite facendo ricorso a personale qualificato.
Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in
tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che:
l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo);
l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa).
Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere
tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica.
Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre
evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per
eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece,
sempre spine e prese normalizzate.
Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati
dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica.
Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o
apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare:
il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto
ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento);
la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di
terra.
Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa.
Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti
gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283.
b) Disposizioni ulteriori per i lavoratori che utilizzano utensili elettrici;
Prescrizioni Esecutive: Adattatori per spine per uso domestico. Le prese a spina per uso domestico sono
assolutamente vietate nel cantiere; ove fosse necessario utilizzare un attrezzo elettrico con spina di tipo domestico
indissolubile dal cavo (ad esempio flessibili, scanalatori, trapani, ecc.) si dovranno utilizzare appositi adattatori da
montare sulle prese a norma.
Tali adattatori non devono:
avere grado di protezione inferiore a quello necessario alla lavorazione;
avere portata inferiore a quella della presa;
- 85 -
essere usati in luoghi con pericolo di scoppio o di incendio;
essere usati in prese con interruttori di blocco;
essere lasciati inseriti nelle prese quando non sono utilizzati.
Apparecchiature elettriche: impugnatura utensili. Gli attrezzi elettrici non devono essere presi per il cavo ma per
l'apposita impugnatura. Il peso dell'apparecchio produce il distacco del cavo dai morsetti con conseguente
pericolo di corto circuito e quindi di scarica elettrica in caso di contatto.
Apparecchiature elettriche: pulizia. Gli apparecchi mobili e portatili devono essere puliti frequentemente
soprattutto quando sono stati esposti all'imbrattamento ed alla polvere.
Luoghi conduttori ristretti: utensili utilizzabili. Nei "luoghi conduttori ristretti" possono essere utilizzati :
apparecchi ed utensili elettrici, mobili e portatili, di classe II (doppio quadratino concentrico normalizzato)
alimentati tramite separazione elettrica singola (trasformatore di isolamento);
apparecchi alimentati a bassissima tensione di sicurezza (uguale o minore di 25 volt, nei cantieri).
Riferimenti Normativi: CEI 23-5; CEI 23-16; CEI 64-8 CAP XI Sez.4.
c) Requisiti generali delle apparecchiature elettriche;
Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le
apparecchiature elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare
pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, devono
essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico.
Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili)
devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di
alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive
necessarie per l'uso.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267.
d) Requisiti specifici degli utensili elettrici;
Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: interruttore di avvio. Gli utensili elettrici portatili devono
essere muniti di un interruttore incorporato nell'incastellatura, che consenta di eseguire con facilità e sicurezza la
messa in moto e l'arresto.
Apparecchiature elettriche: tensione di lavoro. Gli utensili elettrici portatili utilizzati per lavori all'aperto devono:
essere alimentati con tensione non superiore a 220 Volt verso terra;
essere alimentati con tensione non superiore a 50 Volt (25 nei cantieri) verso terra o da trasformatori di
isolamento, qualora si lavori in luoghi bagnati o molto umidi o entro grandi masse metalliche.
Apparecchiature elettriche: doppio isolamento. Gli apparecchi elettrici portatili alimentati con una tensione
superiore a 25 V devono disporre di un isolamento supplementare detto doppio isolamento (classe II): esso è
riconoscibile dal simbolo, applicato sull'involucro dell'utensile, del doppio quadratino concentrico ed è
accompagnato dal simbolo dell'istituto (marchio del laboratorio) di omologazione che ne attesta l'idoneità. Gli
apparecchi con doppio isolamento non devono essere collegati a terra in quanto il doppio isolamento è una
garanzia maggiore della messa a terra.
Apparecchiature elettriche: alimentazione con trasformatore. Se l'alimentazione degli utensili elettrici che operano
all'aperto o in luoghi molto umidi è fornita mediante rete a bassissima tensione attraverso un trasformatore, questo
dovrà avere l'avvolgimento primario separato ed isolato perfettamente dall'avvolgimento secondario. Il
trasformatore dovrà essere collocato in modo che l'operatore non venga in contatto con la presa relativa alla sua
alimentazione.
Apparecchiature elettriche: lavorazioni con uso di acqua. Per gli utensili elettrici di classe II che fanno uso di
acqua, come le smerigliatrici o i vibratori per il calcestruzzo, devono essere utilizzati trasformatori di isolamento
o motogeneratori che garantiscano una separazione galvanica della rete di alimentazione in BT.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.313; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.315; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.316; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; LEGGE 1/3/1968 n.186; D.M. 20/11/1968; CEI 107-43.
- 86 -
Elenco delle MACCHINE utilizzate nelle Lavorazioni
Elenco delle macchine:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
Autobetoniera;
Autocarro;
Autogrù;
Autopompa per cls;
Dumper;
Piattaforma sviluppabile.
Autobetoniera
L'autobetoniera è un mezzo d'opera su gomma destinato al trasporto di calcestruzzi dalla centrale di betonaggio fino al luogo
della posa in opera.
Essa è costituita essenzialmente da una cabina, destinata ad accogliere il conducente ed una tramoggia rotante destinata al
trasporto dei calcestruzzi.
Misure Preventive e Protettive generali per la Macchina:
1)
2)
3)
4)
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in
oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto
di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la
messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione,
la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di
potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.
Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di
attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e
regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di
certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste
certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.
Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo,
dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.
Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di
manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di
protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa
compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e
verniciatura.
Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e
mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato
manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.
Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o
sostituzione di parti della macchina, bisognerà:
utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;
non modificare alcuna parte della macchina.
Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi
utilizzati.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80.
Cabina di guida: requisiti;
Prescrizioni Organizzative: Cabina di guida: protezioni. La macchina deve essere dotata di cabina di protezione per i
casi di rovesciamento e caduta di oggetti dall'alto. (ROPS e FOPS)
Prescrizioni Esecutive: Cabina di guida: ordine. Mantenere il posto guida libero da oggetti, attrezzi, ecc., soprattutto
se non fissati adeguatamente.
Cabina di guida: regolazione del sedile. Prima di iniziare la lavorazione, regolare e bloccare il sedile di guida.
Cabina di guida: trasporto persone. Non trasportare persone se non all'interno della cabina di guida, sempre che questa
sia idonea allo scopo e gli eventuali trasportati non costituiscano intralcio alle manovre.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.182; D.M. 28/11/1987 n.593; D.M. 28/11/1987 n.594.
Efficienza della macchina e dispositivi di segnalazione;
Prescrizioni Organizzative: La macchina deve essere dotata di appropriati dispositivi acustici e luminosi di
segnalazione e di avvertimento, nonché di illuminazione del campo di manovra.
Prescrizioni Esecutive: Controllare l'efficienza dei freni, delle luci, dei dispositivi acustici e luminosi e di tutti i
comandi e circuiti di manovra.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.175.
Autobetoniera: requisiti generali;
Prescrizioni Organizzative: Autobetoniera: benna di caricamento. Le parti laterali dei bracci della benna, nella zona di
movimento, non devono presentare pericoli di cesoiamento o schiacciamento nei riguardi di parti della macchina.
- 87 -
5)
Contro il pericolo di schiacciamento verso il terreno e frontale, durante il movimento della benna e dei bracci, questi
non devono avere una velocità superiore a 40 metri al minuto. Inoltre, le benne per il sollevamento del conglomerato
cementizio devono avere un dispositivo che impedisca l'accidentale spostamento della leva che comanda l'apertura
delle valve di scarico.
Autobetoniera: dispositivi di blocco meccanico. I dispositivi di blocco di elementi che devono assumere una posizione
definitiva in fase di riposo, devono essere conformati in modo tale da assicurare l'arresto degli elementi interessati e
da garantire la persistenza nel tempo di tale caratteristica.
Autobetoniera: impianti oleodinamici. I componenti degli impianti oleodinamici devono essere provvisti dei seguenti
dispositivi:
valvola di massima pressione;
valvola di non ritorno per i circuiti di sollevamento;
valvola di sovrapressione contro i sovraccarichi dinamici pericolosi.
Autobetoniera: organi di comando. Gli organi di comando della betoniera devono essere facilmente raggiungibili
dall'operatore, il loro azionamento deve risultare agevole e, inoltre, devono riportare la chiara indicazione delle
manovre a cui servono. Tali organi devono essere posizionati e conformati in modo tale da impedire la messa in moto
accidentale; in particolare tutti gli organi di comando delle parti che possono arrecare pericolo durante il movimento
(quali gli organi che comandano martinetti e simili) devono essere del tipo ad uomo presente, con ritorno automatico
nella posizione di arresto.
Autobetoniera: organi di trasmissione del movimento. Le catene di trasmissione e le relative ruote dentate devono,
quando non si trovino in condizione inaccessibile, essere protette mediante custodia completa. Gli ingranaggi, le ruote
e gli altri elementi dentati, che non siano in posizione inaccessibile, devono essere completamente protetti entro idonei
involucri oppure, nel caso di ruote ad anima piena, protetti con schermi ricoprenti soltanto le dentature sino alla loro
base. I rulli e gli anelli di rotolamento che si trovino ad altezza non superiore a metri 2 dal terreno o dalla piattaforma
di lavoro o di ispezione, devono avere la zona di imbocco protetta, salvo che siano già in posizione inaccessibile. La
superficie del tamburo per l'impasto di calcestruzzo non deve presentare elementi sporgenti che non siano raccordati o
protetti in modo tale da non presentare. pericolo di presa o di trascinamento.
Autobetoniera: scala di accesso. In mancanza di piattaforma, l'ultimo gradino della scala di accesso alla zona di
ispezione, in corrispondenza alla bocca del tamburo, deve avere la superficie piana e deve essere realizzato con
grigliato metallico o lamiera traforata. L'elemento incernierato o sfilabile della scala deve essere provvisto di un
dispositivo di blocco atto ad impedire il ribaltamento o lo sfilamento dalla posizione di riposo.
Autobetoniera: targa indicazione dati. L'autobetoniera deve essere provvista di una targa con l'indicazione della ditta
costruttrice, del numero di fabbrica, dell'anno di costruzione e di tutte le principali caratteristiche della macchina.
Autobetoniera: tubazioni flessibili. Le tubazioni flessibili, soggette a possibilità di danneggiamento di origine
meccanica, devono essere protette all'esterno mediante guaina metallica. Le tubazioni flessibili devono portare
stampigliata l'indicazione della classe di esercizio. Le tubazioni dei circuiti azionanti bracci di sollevamento devono
essere provviste di valvola limitatrice di deflusso, atta a limitare la velocità di discesa del braccio in caso di rottura
della tubazione.
Autobetoniera: visibilità dai posti di manovra. I posti di manovra della betoniera devono essere sistemati in posizione
tale da consentire la visibilità diretta od indiretta di tutte le parti delle quali si determini il movimento e che possono
recare pericolo durante le fasi di lavorazione.
Riferimenti Normativi: Circolare n.103/80.
DPI: operatore autobetoniera;
Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza; d) indumenti protettivi (tute).
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1)
2)
3)
Caduta dall'alto;
Caduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni
(collettive od individuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o
da mezzi per scavo o trasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Piattaforma della macchina;
Prescrizioni Esecutive: Non utilizzare la macchina come piattaforma per lavori in elevazione.
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a
livello:
materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere
provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;
materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni a "Caduta di materiale dall'alto" comuni ai mezzi d'opera;
Prescrizioni Esecutive: Trasporto dei carichi. Evitare di effettuare brusche manovre di avvio o di arresto, in
particolare a macchina carica.
Sistemazione del carico sulla macchina. Assicurarsi che il carico da trasportare sia sempre ben sistemato.
Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;
Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di
macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi
- 88 -
4)
d'opera;
Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di
sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta
necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora
debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno
adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo
che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà
avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione.
Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili,
né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera
qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle
istruzioni di manutenzione.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39.
b) Posizione di guida del conducente;
Prescrizioni Esecutive: Mantenere sempre la testa, il corpo e gli arti, dentro la cabina di guida, in modo da non
esporsi ad eventuali rischi all'esterno (ostacoli fissi, rami, altri automezzi, caduta gravi, ecc.).
c) Raggio d'azione dei mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Predisporre sbarramenti e segnaletica di sicurezza intorno all'area di azione dei mezzi
d'opera
Prescrizioni Esecutive: Controllare, prima di iniziare la lavorazione, che le eventuali persone stazionanti in
prossimità della macchina, siano al di fuori del raggio di azione della stessa.
d) Autobetoniera: canale di scarico;
Prescrizioni Esecutive: I canali di scarico non devono presentare pericoli di cesoiamento o di schiacciamento. In
particolare, durante gli spostamenti e lo scarico dell'autobetoniera, il canale deve essere saldamente vincolato.
Elettrocuzione;
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.
Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Disposizioni comuni a tutti i lavoratori;
Prescrizioni Organizzative: Lavori in prossimità di linee elettriche. Non possono essere eseguiti lavori in
prossimità di linee elettriche aeree a distanza minore di m 5 a meno che, previa segnalazione all'esercente le linee
elettriche, non si provveda ad una adeguata protezione atta ad evitare accidentali contatti o pericolosi
avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse.
Lampade portatili. Le lampade portatili devono essere:
a) costruite con doppio isolamento;
b) alimentate con bassissima tensione di sicurezza (24 V forniti mediante trasformatore di sicurezza) ovvero
mediante separazione elettrica singola (220 V forniti mediante trasformatore di isolamento);
c) provviste di idoneo involucro di vetro ed avere il portalampada e l'impugnatura costituita di materiale isolante
non igroscopico;
d) devono essere protette contro i danni accidentali tramite una griglia di protezione;
e) provviste di cavo di alimentazione di tipo H07RN-F con una sezione minima dei conduttori di 1 mm2.
Le lampadine usate non dovranno essere di elevata potenza per evitare possibili incendi e cedimento
dell'isolamento per il calore prodotto.
Prescrizioni Esecutive: Impianto elettrico: disposizioni generali di comportamento. Particolare cura, volta a
salvaguardarne lo stato manutentivo, deve essere tenuta da parte dei lavoratori nei confronti dell'impianto elettrico
di cantiere (in particolare nei confronti dei cavi, dei contatti, degli interruttori, delle prese di corrente, delle
custodie di tutti gli elementi in tensione), data la sua pericolosità e la rapida usura cui sono soggette tutte le
attrezzature presenti sul cantiere.
Impianto elettrico: obblighi dei lavoratori. Ciascun lavoratore è tenuto a segnalare immediatamente al proprio
superiore la presenza di qualsiasi anomalia dell'impianto elettrico, come ad esempio:
apparecchiature elettriche aperte (batterie, interruttori, scatole, ecc.);
materiali e apparecchiature con involucri protettivi danneggiati o che presentino segni di bruciature;
cavi elettrici nudi o con isolamento rotto.
Manovre: condizioni di pericolo. E' assolutamente vietato toccare interruttori o pulsanti con le mani bagnate o
stando sul bagnato, anche se il grado di protezione delle apparecchiature lo consente.
I fili di apparecchi elettrici non devono mai essere toccati con oggetti metallici (tubi e profilati), getti d'acqua,
getti di estintori idrici o a schiuma: ove questo risultasse necessario occorre togliere preventivamente tensione al
circuito.
Non spostare macchine o quadri elettrici inidonei se non dopo aver disinserito l'alimentazione.
E' tassativamente vietato utilizzare scale metalliche a contatto con apparecchiature e linee elettriche.
Lavori in prossimità di linee elettriche. Assicurarsi che nella zona di lavoro, le eventuali linee elettriche aeree,
rimangano sempre ad una distanza non inferiore ai cinque metri.
Quadri elettrici: posizione ed uso degli interruttori d'emergenza. Tutti quelli che operano in cantiere devono
conoscere l'esatta posizione e le corrette modalità d'uso degli interruttori di emergenza posizionati sui quadri
elettrici presenti nel cantiere.
Lampade portatili. L'eventuale sostituzione della lampadina di una lampada portatile, dovrà essere seguita solo
dopo aver disinserito la spina dalla presa. Usare solo lampade portatili a norma e mai di fattura artigianale.
Riferimenti Normativi: D.L. 19/9/1994 n.626 art.39; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.11; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.317; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.318; CEI 34-34.
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5)
6)
7)
8)
Getti o schizzi;
Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo durante i lavori, a freddo o a caldo, eseguiti a mano o con utensili, con
materiali, sostanze, prodotti, attrezzature che possono dare luogo a getti e/o schizzi pericolosi per la salute.
Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo conseguenti alla proiezione di schegge durante lavorazioni eseguite
direttamente o in postazioni di lavoro limitrofe.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni a "Getti, ecc." comuni ai mezzi d'opera;
Prescrizioni Esecutive: Impianto oleodinamico: verifiche durante il lavoro. Durante la lavorazione, devono essere
frequentemente verificati i tubi e gli attacchi degli impianti oleodinamici.
Impianto oleodinamico: verifiche preventive. All'inizio di ciascun turno di lavoro va accuratamente verificata
l'integrità dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamico in genere.
Interventi sull'impianto oleodinamico. Qualora fosse necessario intervenire su parti dell'impianto oleodinamico
della macchina, bisognerà accertarsi preventivamente che la pressione sia nulla. La ricerca di un eventuale foro su
un flessibile della macchina, dovrà eseguirsi sempre con molta cautela, e preventivamente muniti di occhiali di
protezione.
Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;
Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana
minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.
Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco,
di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di
materiali di varia natura.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Dispositivi di protezione dalle polveri: condizioni di utilizzo;
Prescrizioni Organizzative: I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di gas, polveri o fumi
nocivi devono avere a disposizione maschere respiratorie o altri dispositivi idonei, da conservarsi in luogo adatto
facilmente accessibile e noto al personale.
Prescrizioni Esecutive: Qualora per difficoltà di ordine ambientale od altre cause tecnicamente giustificate sia
ridotta l'efficacia dei mezzi generali di prevenzione delle polveri, i lavoratori devono essere muniti e fare uso di
idonee maschere antipolvere.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.387.
b) Inalazioni di sostanze nocive: prescrizioni generali;
Prescrizioni Organizzative: Schede tossicologiche. E' necessario il preventivo esame della scheda tossicologica
delle sostanze utilizzate per l'adozione delle specifiche misure di sicurezza.
Sostanze tossiche o nocive: recipienti. Le materie prime non in corso di lavorazione, i prodotti ed i rifiuti, che
abbiano proprietà tossiche o caustiche, specialmente se sono allo stato liquido o se sono facilmente solubili o
volatili, devono essere custoditi in recipienti a tenuta e muniti di buona chiusura.
Tali recipienti devono portare una scritta che ne indichi il contenuto ed avere le indicazioni e i contrassegni di cui
all'art.355 del decreto del Presidente della Repubblica 27 Aprile 1955, n. 547.
Le materie in corso di lavorazione che siano fermentescibili o possano essere nocive alla salute o svolgere
emanazioni sgradevoli, non devono essere accumulate nei locali di lavoro in quantità superiore a quella
strettamente necessaria per la lavorazione.
Gli apparecchi e i recipienti che servono alla lavorazione oppure al trasporto dei materiali putrescibili o
suscettibili di dare emanazioni sgradevoli, devono essere lavati frequentemente e, ove occorra, disinfettati.
Inalazioni di sostanze nocive:visite mediche. I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di
sostanze o agenti nocivi (gas, polveri o fumi) devono avere a disposizione idonei mezzi di protezione personale
(maschere respiratorie, ecc.), ed essere sottoposti a visita medica periodica secondo le tabelle ministeriali del
D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.33-allegato.
Prescrizioni Esecutive: Inalazioni di sostanze nocive: visite mediche. I lavoratori esposti a specifici rischi di
inalazioni pericolose di sostanze o agenti nocivi (gas, polveri o fumi) devono utilizzare i mezzi di protezione
personale (maschere respiratorie, ecc.) messi a loro disposizione dal datore di lavoro, e farsi sottoporre a visita
medica periodica secondo le tabelle ministeriali del D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.33-allegato.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.387; D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.18; D.P.R. 19/3/1956 n.303
art.33; D.L. 15/8/1991 n.277.
Incendi o esplosioni;
Lesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla
combustione di recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di
esplosivo per demolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc..
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Condutture interrate nel cantiere;
Prescrizioni Esecutive: Assicurarsi che nella zona di lavoro non vi siano cavi, tubazioni, ecc. interrate interessate
dal passaggio di corrente elettrica, gas, acqua, ecc.
Investimento e ribaltamento;
Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, stritolamenti, impatti, tagli) causate dall'investimento ad opera di macchine
operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni a "Investimenti, ecc." comuni ai mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Manovra di retromarcia o con scarsa visibilità. Predisporre personale a terra per
coadiuvare il pilota della macchina nelle operazioni di retromarcia, o in condizioni di scarsa visibilità.
Prescrizioni Esecutive: Norme generali di guida nel cantiere. Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi
- 90 -
9)
in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche e/o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.
Fermo meccanico. Predisporre idoneo "fermo meccanico", qualora si stazioni in prossimità di scarpate.
Girofaro. Segnalare l'operatività del mezzo nell'area di cantiere con l'azionamento del girofaro.
Lavori notturni. In caso di lavori notturni, verificare, preventivamente ed attentamente, la zona di lavoro;
utilizzare comunque, tutte le luci disponibili sulla macchina.
Manovra di retromarcia o con scarsa visibilità. Prima di iniziare il movimento della macchina in retromarcia, il
conduttore dovrà accertarsi che la zona sia libera da ostacoli e da eventuale personale: a questo scopo verrà
assistito da personale a terra.
Percorsi carrabili: ostacoli. Prima di utilizzare la macchina accertarsi dell'esistenza di eventuali vincoli derivanti
da: ostacoli (in altezza ed in larghezza), limiti d'ingombro, ecc..
Percorsi carrabili: scarpate. Quando possibile, evitare di far funzionare la macchina nelle immediate vicinanze di
scarpate, sia che si trovino a valle che a monte della macchina.
Percorsi carrabili: vincoli geomorfologici. Prima di movimentare la macchina accertarsi dell'esistenza di eventuali
vincoli derivanti da:
- limitazioni di carico (terreno, pavimentazioni, rampe, opere di sostegno);
- pendenza del terreno.
Percorsi carrabili e pedonali del cantiere. Rispettare scrupolosamente la viabilità predisposta, senza invadere i
percorsi pedonali.
Portata della macchina. Non deve essere mai superata la portata massima consentita per la macchina; ugualmente
non è consentito superare l'ingombro massimo.
Sradicamento di alberi. Durante l'operazione di abbattimento di alberi, accertarsi di non aver posizionato la
macchina, o parte di essa, dove potrebbero trovarsi le radici, per evitare che esse, sollevandosi, possano far
ribaltare la macchina. Prima di utilizzare la macchina per tale operazione, accertarsi che la stessa sia munita di
cabina capace di resistere alla eventuale caduta di rami, anche di grosse dimensioni.
Percorsi carrabili: sosta dei mezzi d'opera. Si dovrà provvedere, tutte le volte che un mezzo d'opera interrompe le
lavorazioni, a spegnere il motore, posizionare i comandi in folle ed inserire il freno di stazionamento. Per far
sostare il mezzo, bisognerà scegliere una zona dove non operino altre macchine e priva di traffico veicolare; ove
ciò non fosse possibile, segnalare adeguatamente la presenza del mezzo in sosta. Bisognerà, inoltre, scegliere con
attenzione il piano di stazionamento, assicurandosi, anzitutto, che il terreno abbia adeguata capacità portante; in
particolare, nel caso di sosta su piano in pendenza, dovrà posizionarsi il mezzo d'opera trasversalmente alla
pendenza, verificando l'assenza del pericolo di scivolamento e ribaltamento.
Limiti di velocità nel cantiere. Adeguare la velocità ai limiti stabiliti nel cantiere e comunque a valori tali da
poterne mantenere costantemente il controllo. Al di fuori dei percorsi stabiliti ed in prossimità dei posti di lavoro
si deve transitare a passo d'uomo.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.182; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.215.
Rumore: dBA 80 / 85;
Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o attrezzature:
esposizione compresa tra 80 e 85 dBA.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Protezione da rumore: dBA 80 / 85;
Prescrizioni Organizzative: Controllo sanitario: esposizioni tra 80 e 85 dBA. Il controllo sanitario è esteso ai
lavoratori la cui esposizione quotidiana personale sia compresa tra 80 dBA e 85 dBA qualora i lavoratori
interessati ne facciano richiesta e il medico competente ne confermi l'opportunità, anche al fine di individuare
eventuali effetti extrauditivi.
Detto controllo comprende:
a) una visita medica preventiva, integrata da un esame della funzione uditiva eseguita nell'osservanza dei criteri
riportati nell'allegato VII, per accertare l'assenza di controindicazioni al lavoro specifico ai fini della valutazione
dell'idoneità dei lavoratori;
b) visite mediche periodiche, integrate dall'esame della funzione uditiva, per controllare lo stato di salute dei
lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità. Esse devono tenere conto, oltre che dell'esposizione, anche della
sensibilità acustica individuale. La prima di tali visite è effettuata non oltre un anno dopo la visita preventiva.
La frequenza delle visite successive è stabilita dal medico competente.
Il datore di lavoro, in conformità al parere del medico competente, adotta misure preventive e protettive per
singoli lavoratori, al fine di favorire il recupero audiologico. Tali misure possono comprendere la riduzione
dell'esposizione quotidiana personale del lavoratore, conseguita mediante opportune misure organizzative.
Informazione e formazione: esposizione tra 80 e 85 dBA. Nelle attività che comportano un valore dell'esposizione
quotidiana personale di un lavoratore al rumore superiore a 80 dBA, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori
ovvero i loro rappresentanti vengano informati su:
a) i rischi derivanti all'udito dall'esposizione al rumore;
b) le misure adottate;
c) le misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi;
d) la funzione dei mezzi individuali di protezione, le circostanze in cui ne è previsto l'uso e le modalità di uso;
e) il significato ed il ruolo del controllo sanitario per mezzo del medico competente;
f) i risultati ed il significato della valutazione del rumore durante il lavoro.
Obblighi del datore di lavoro: misure organizzative. Il datore di lavoro riduce al minimo, in relazione alle
conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, i rischi derivanti dall'esposizione al rumore mediante misure
tecniche, organizzative e procedurali, concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte.
Obblighi del datore di lavoro: acquisto di nuove macchine. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di
nuovi utensili, macchine, apparecchiature, quelli che producono, nelle normali condizioni di funzionamento, il più
basso livello di rumore.
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Prescrizioni Esecutive: Mezzi di protezione individuali dell'udito adeguati. I mezzi individuali di protezione
dell'udito sono considerati adeguati se, correttamente usati, mantengono un livello di rischio uguale od inferiore a
quello derivante da un'esposizione quotidiana personale di 90 dBA.
Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277 art.41; D.L. 15/8/1991 n.277 art.42; D.L. 15/8/1991 n.277 art.43;
D.L. 15/8/1991 n.277 art.46.
10) Scivolamenti e cadute;
Scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio (nel caso di
salita su mezzi o macchine), o da cattive condizioni del posto di lavoro (come ad esempio disordine per presenza di
residui sparsi delle lavorazioni), o da cattive condizioni della viabilità pedonale.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Salita sulla macchina: prevenzioni a "Scivolamenti, ecc.";
Prescrizioni Esecutive: Salita sulla macchina: appigli vietati. Nel salire sulla macchina è assolutamente vietato
utilizzare come appigli le tubazioni flessibili o le leve dei comandi.
Salita sulla macchina: condizioni degli appigli. Eliminare la eventuale presenza di grasso sugli scalini d'accesso,
le maniglie e gli appigli, al fine di evitare scivolamenti con pericolose cadute.
Salita sulla macchina: condizioni del terreno. Prestare attenzione alle condizioni del terreno immediatamente
attiguo alla macchina, onde evitare scivolamenti o cadute sul luogo di lavoro.
Salita sulla macchina: divieto. Non salire o scendere mai dalla macchina quando questa è in movimento.
b) Trasporto persone sulla macchina;
Prescrizioni Esecutive: Non trasportare persone sulla macchina, a meno che non siano stati predisposti idonei
dispositivi atti ad evitare le cadute.
Autocarro
L'autocarro è una macchina utilizzata per il trasporto di mezzi, materiali da costruzione e/o di risulta da demolizioni o scavi, ecc.,
costituita essenzialmente da una cabina, destinata ad accogliere il conducente, ed un cassone generalmente ribaltabile, a mezzo di
un sistema oleodinamico.
Misure Preventive e Protettive generali per la Macchina:
1)
2)
3)
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in
oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto
di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la
messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione,
la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di
potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.
Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di
attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e
regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di
certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste
certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.
Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo,
dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.
Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di
manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di
protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa
compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e
verniciatura.
Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e
mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato
manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.
Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o
sostituzione di parti della macchina, bisognerà:
utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;
non modificare alcuna parte della macchina.
Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi
utilizzati.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80.
Efficienza della macchina e dispositivi di segnalazione;
Prescrizioni Organizzative: La macchina deve essere dotata di appropriati dispositivi acustici e luminosi di
segnalazione e di avvertimento, nonché di illuminazione del campo di manovra.
Prescrizioni Esecutive: Controllare l'efficienza dei freni, delle luci, dei dispositivi acustici e luminosi e di tutti i
comandi e circuiti di manovra.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.175.
Cabina di guida: requisiti;
Prescrizioni Organizzative: Cabina di guida: protezioni. La macchina deve essere dotata di cabina di protezione per i
casi di rovesciamento e caduta di oggetti dall'alto. (ROPS e FOPS)
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4)
Prescrizioni Esecutive: Cabina di guida: ordine. Mantenere il posto guida libero da oggetti, attrezzi, ecc., soprattutto
se non fissati adeguatamente.
Cabina di guida: regolazione del sedile. Prima di iniziare la lavorazione, regolare e bloccare il sedile di guida.
Cabina di guida: trasporto persone. Non trasportare persone se non all'interno della cabina di guida, sempre che questa
sia idonea allo scopo e gli eventuali trasportati non costituiscano intralcio alle manovre.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.182; D.M. 28/11/1987 n.593; D.M. 28/11/1987 n.594.
DPI: operatore autocarro;
Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza; d) indumenti protettivi (tute).
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1)
2)
3)
4)
Caduta dall'alto;
Caduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni
(collettive od individuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o
da mezzi per scavo o trasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Piattaforma della macchina;
Prescrizioni Esecutive: Non utilizzare la macchina come piattaforma per lavori in elevazione.
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a
livello:
materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere
provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;
materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni a "Caduta di materiale dall'alto" comuni ai mezzi d'opera;
Prescrizioni Esecutive: Trasporto dei carichi. Evitare di effettuare brusche manovre di avvio o di arresto, in
particolare a macchina carica.
Sistemazione del carico sulla macchina. Assicurarsi che il carico da trasportare sia sempre ben sistemato.
b) Autocarro: prevenzioni a "Caduta di materiale dall'alto";
Prescrizioni Esecutive: Sistemazione di materiale sfuso sulla macchina. Non caricare materiale sfuso oltre
l'altezza delle sponde.
Sistemazione di oggetti sulla macchina. E' vietato usare la macchina per trasportare oggetti che non siano stati
adeguatamente fissati ad appositi supporti o opportunamente imbracati.
Teli per la copertura del carico. Non caricare la macchina oltre i limiti indicati dal costruttore e utilizzare idonei
teli (o simili) per la copertura del carico.
Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;
Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di
macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi
d'opera;
Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di
sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta
necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora
debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno
adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo
che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà
avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione.
Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili,
né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera
qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle
istruzioni di manutenzione.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39.
b) Sponde degli automezzi;
Prescrizioni Esecutive: Assicurarsi sempre della corretta chiusura delle sponde.
c) Posizione di guida del conducente;
Prescrizioni Esecutive: Mantenere sempre la testa, il corpo e gli arti, dentro la cabina di guida, in modo da non
esporsi ad eventuali rischi all'esterno (ostacoli fissi, rami, altri automezzi, caduta gravi, ecc.).
d) Raggio d'azione dei mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Predisporre sbarramenti e segnaletica di sicurezza intorno all'area di azione dei mezzi
d'opera
Prescrizioni Esecutive: Controllare, prima di iniziare la lavorazione, che le eventuali persone stazionanti in
prossimità della macchina, siano al di fuori del raggio di azione della stessa.
Elettrocuzione;
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.
Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
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5)
6)
a) Disposizioni comuni a tutti i lavoratori;
Prescrizioni Organizzative: Lavori in prossimità di linee elettriche. Non possono essere eseguiti lavori in
prossimità di linee elettriche aeree a distanza minore di m 5 a meno che, previa segnalazione all'esercente le linee
elettriche, non si provveda ad una adeguata protezione atta ad evitare accidentali contatti o pericolosi
avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse.
Lampade portatili. Le lampade portatili devono essere:
a) costruite con doppio isolamento;
b) alimentate con bassissima tensione di sicurezza (24 V forniti mediante trasformatore di sicurezza) ovvero
mediante separazione elettrica singola (220 V forniti mediante trasformatore di isolamento);
c) provviste di idoneo involucro di vetro ed avere il portalampada e l'impugnatura costituita di materiale isolante
non igroscopico;
d) devono essere protette contro i danni accidentali tramite una griglia di protezione;
e) provviste di cavo di alimentazione di tipo H07RN-F con una sezione minima dei conduttori di 1 mm2.
Le lampadine usate non dovranno essere di elevata potenza per evitare possibili incendi e cedimento
dell'isolamento per il calore prodotto.
Prescrizioni Esecutive: Impianto elettrico: disposizioni generali di comportamento. Particolare cura, volta a
salvaguardarne lo stato manutentivo, deve essere tenuta da parte dei lavoratori nei confronti dell'impianto elettrico
di cantiere (in particolare nei confronti dei cavi, dei contatti, degli interruttori, delle prese di corrente, delle
custodie di tutti gli elementi in tensione), data la sua pericolosità e la rapida usura cui sono soggette tutte le
attrezzature presenti sul cantiere.
Impianto elettrico: obblighi dei lavoratori. Ciascun lavoratore è tenuto a segnalare immediatamente al proprio
superiore la presenza di qualsiasi anomalia dell'impianto elettrico, come ad esempio:
apparecchiature elettriche aperte (batterie, interruttori, scatole, ecc.);
materiali e apparecchiature con involucri protettivi danneggiati o che presentino segni di bruciature;
cavi elettrici nudi o con isolamento rotto.
Manovre: condizioni di pericolo. E' assolutamente vietato toccare interruttori o pulsanti con le mani bagnate o
stando sul bagnato, anche se il grado di protezione delle apparecchiature lo consente.
I fili di apparecchi elettrici non devono mai essere toccati con oggetti metallici (tubi e profilati), getti d'acqua,
getti di estintori idrici o a schiuma: ove questo risultasse necessario occorre togliere preventivamente tensione al
circuito.
Non spostare macchine o quadri elettrici inidonei se non dopo aver disinserito l'alimentazione.
E' tassativamente vietato utilizzare scale metalliche a contatto con apparecchiature e linee elettriche.
Lavori in prossimità di linee elettriche. Assicurarsi che nella zona di lavoro, le eventuali linee elettriche aeree,
rimangano sempre ad una distanza non inferiore ai cinque metri.
Quadri elettrici: posizione ed uso degli interruttori d'emergenza. Tutti quelli che operano in cantiere devono
conoscere l'esatta posizione e le corrette modalità d'uso degli interruttori di emergenza posizionati sui quadri
elettrici presenti nel cantiere.
Lampade portatili. L'eventuale sostituzione della lampadina di una lampada portatile, dovrà essere seguita solo
dopo aver disinserito la spina dalla presa. Usare solo lampade portatili a norma e mai di fattura artigianale.
Riferimenti Normativi: D.L. 19/9/1994 n.626 art.39; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.11; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.317; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.318; CEI 34-34.
Getti o schizzi;
Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo durante i lavori, a freddo o a caldo, eseguiti a mano o con utensili, con
materiali, sostanze, prodotti, attrezzature che possono dare luogo a getti e/o schizzi pericolosi per la salute.
Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo conseguenti alla proiezione di schegge durante lavorazioni eseguite
direttamente o in postazioni di lavoro limitrofe.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni a "Getti, ecc." comuni ai mezzi d'opera;
Prescrizioni Esecutive: Impianto oleodinamico: verifiche durante il lavoro. Durante la lavorazione, devono essere
frequentemente verificati i tubi e gli attacchi degli impianti oleodinamici.
Impianto oleodinamico: verifiche preventive. All'inizio di ciascun turno di lavoro va accuratamente verificata
l'integrità dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamico in genere.
Interventi sull'impianto oleodinamico. Qualora fosse necessario intervenire su parti dell'impianto oleodinamico
della macchina, bisognerà accertarsi preventivamente che la pressione sia nulla. La ricerca di un eventuale foro su
un flessibile della macchina, dovrà eseguirsi sempre con molta cautela, e preventivamente muniti di occhiali di
protezione.
Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;
Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana
minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.
Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco,
di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di
materiali di varia natura.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Inumidimento del materiale;
Prescrizioni Esecutive: Quando non sono attuabili le misure tecniche di prevenzione e la natura del materiale
polveroso lo consenta, si deve provvedere all'inumidimento del materiale stesso.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.21.
b) Ambienti confinati: macchine con motore endotermico;
Prescrizioni Organizzative: L'uso di macchine con motore endotermico in ambienti confinati è consentito solo in
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7)
8)
9)
presenza di ventilazione sufficiente a smaltire i gas di scarico o, nel caso di ventilazione insufficiente, alla
predisposizione di adeguati sistemi di aspirazione e/o scarico od alla presenza di un depuratore, ad acqua o
catalitico, per i gas combusti.
Prescrizioni Esecutive: Prima e durante le lavorazioni è necessario verificare lo stato degli attacchi degli organi di
scarico e che tali organi non interferiscano con prese d'aria di condizionatori o di altre macchine.
c) Dispositivi di protezione dalle polveri: condizioni di utilizzo;
Prescrizioni Organizzative: I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di gas, polveri o fumi
nocivi devono avere a disposizione maschere respiratorie o altri dispositivi idonei, da conservarsi in luogo adatto
facilmente accessibile e noto al personale.
Prescrizioni Esecutive: Qualora per difficoltà di ordine ambientale od altre cause tecnicamente giustificate sia
ridotta l'efficacia dei mezzi generali di prevenzione delle polveri, i lavoratori devono essere muniti e fare uso di
idonee maschere antipolvere.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.387.
Incendi o esplosioni;
Lesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla
combustione di recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di
esplosivo per demolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc..
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Condutture interrate nel cantiere;
Prescrizioni Esecutive: Assicurarsi che nella zona di lavoro non vi siano cavi, tubazioni, ecc. interrate interessate
dal passaggio di corrente elettrica, gas, acqua, ecc.
Investimento e ribaltamento;
Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, stritolamenti, impatti, tagli) causate dall'investimento ad opera di macchine
operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni a "Investimenti, ecc." comuni ai mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Manovra di retromarcia o con scarsa visibilità. Predisporre personale a terra per
coadiuvare il pilota della macchina nelle operazioni di retromarcia, o in condizioni di scarsa visibilità.
Prescrizioni Esecutive: Norme generali di guida nel cantiere. Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi
in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche e/o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.
Fermo meccanico. Predisporre idoneo "fermo meccanico", qualora si stazioni in prossimità di scarpate.
Girofaro. Segnalare l'operatività del mezzo nell'area di cantiere con l'azionamento del girofaro.
Lavori notturni. In caso di lavori notturni, verificare, preventivamente ed attentamente, la zona di lavoro;
utilizzare comunque, tutte le luci disponibili sulla macchina.
Manovra di retromarcia o con scarsa visibilità. Prima di iniziare il movimento della macchina in retromarcia, il
conduttore dovrà accertarsi che la zona sia libera da ostacoli e da eventuale personale: a questo scopo verrà
assistito da personale a terra.
Percorsi carrabili: ostacoli. Prima di utilizzare la macchina accertarsi dell'esistenza di eventuali vincoli derivanti
da: ostacoli (in altezza ed in larghezza), limiti d'ingombro, ecc..
Percorsi carrabili: scarpate. Quando possibile, evitare di far funzionare la macchina nelle immediate vicinanze di
scarpate, sia che si trovino a valle che a monte della macchina.
Percorsi carrabili: vincoli geomorfologici. Prima di movimentare la macchina accertarsi dell'esistenza di eventuali
vincoli derivanti da:
- limitazioni di carico (terreno, pavimentazioni, rampe, opere di sostegno);
- pendenza del terreno.
Percorsi carrabili e pedonali del cantiere. Rispettare scrupolosamente la viabilità predisposta, senza invadere i
percorsi pedonali.
Portata della macchina. Non deve essere mai superata la portata massima consentita per la macchina; ugualmente
non è consentito superare l'ingombro massimo.
Sradicamento di alberi. Durante l'operazione di abbattimento di alberi, accertarsi di non aver posizionato la
macchina, o parte di essa, dove potrebbero trovarsi le radici, per evitare che esse, sollevandosi, possano far
ribaltare la macchina. Prima di utilizzare la macchina per tale operazione, accertarsi che la stessa sia munita di
cabina capace di resistere alla eventuale caduta di rami, anche di grosse dimensioni.
Percorsi carrabili: sosta dei mezzi d'opera. Si dovrà provvedere, tutte le volte che un mezzo d'opera interrompe le
lavorazioni, a spegnere il motore, posizionare i comandi in folle ed inserire il freno di stazionamento. Per far
sostare il mezzo, bisognerà scegliere una zona dove non operino altre macchine e priva di traffico veicolare; ove
ciò non fosse possibile, segnalare adeguatamente la presenza del mezzo in sosta. Bisognerà, inoltre, scegliere con
attenzione il piano di stazionamento, assicurandosi, anzitutto, che il terreno abbia adeguata capacità portante; in
particolare, nel caso di sosta su piano in pendenza, dovrà posizionarsi il mezzo d'opera trasversalmente alla
pendenza, verificando l'assenza del pericolo di scivolamento e ribaltamento.
Limiti di velocità nel cantiere. Adeguare la velocità ai limiti stabiliti nel cantiere e comunque a valori tali da
poterne mantenere costantemente il controllo. Al di fuori dei percorsi stabiliti ed in prossimità dei posti di lavoro
si deve transitare a passo d'uomo.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.182; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.215.
b) Percorsi carrabili: azionamento del ribaltabile;
Prescrizioni Esecutive: In nessun caso deve essere azionato il ribaltabile con il mezzo in posizione inclinata.
Rumore: dBA 80 / 85;
Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o attrezzature:
esposizione compresa tra 80 e 85 dBA.
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Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Protezione da rumore: dBA 80 / 85;
Prescrizioni Organizzative: Controllo sanitario: esposizioni tra 80 e 85 dBA. Il controllo sanitario è esteso ai
lavoratori la cui esposizione quotidiana personale sia compresa tra 80 dBA e 85 dBA qualora i lavoratori
interessati ne facciano richiesta e il medico competente ne confermi l'opportunità, anche al fine di individuare
eventuali effetti extrauditivi.
Detto controllo comprende:
a) una visita medica preventiva, integrata da un esame della funzione uditiva eseguita nell'osservanza dei criteri
riportati nell'allegato VII, per accertare l'assenza di controindicazioni al lavoro specifico ai fini della valutazione
dell'idoneità dei lavoratori;
b) visite mediche periodiche, integrate dall'esame della funzione uditiva, per controllare lo stato di salute dei
lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità. Esse devono tenere conto, oltre che dell'esposizione, anche della
sensibilità acustica individuale. La prima di tali visite è effettuata non oltre un anno dopo la visita preventiva.
La frequenza delle visite successive è stabilita dal medico competente.
Il datore di lavoro, in conformità al parere del medico competente, adotta misure preventive e protettive per
singoli lavoratori, al fine di favorire il recupero audiologico. Tali misure possono comprendere la riduzione
dell'esposizione quotidiana personale del lavoratore, conseguita mediante opportune misure organizzative.
Informazione e formazione: esposizione tra 80 e 85 dBA. Nelle attività che comportano un valore dell'esposizione
quotidiana personale di un lavoratore al rumore superiore a 80 dBA, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori
ovvero i loro rappresentanti vengano informati su:
a) i rischi derivanti all'udito dall'esposizione al rumore;
b) le misure adottate;
c) le misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi;
d) la funzione dei mezzi individuali di protezione, le circostanze in cui ne è previsto l'uso e le modalità di uso;
e) il significato ed il ruolo del controllo sanitario per mezzo del medico competente;
f) i risultati ed il significato della valutazione del rumore durante il lavoro.
Obblighi del datore di lavoro: misure organizzative. Il datore di lavoro riduce al minimo, in relazione alle
conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, i rischi derivanti dall'esposizione al rumore mediante misure
tecniche, organizzative e procedurali, concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte.
Obblighi del datore di lavoro: acquisto di nuove macchine. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di
nuovi utensili, macchine, apparecchiature, quelli che producono, nelle normali condizioni di funzionamento, il più
basso livello di rumore.
Prescrizioni Esecutive: Mezzi di protezione individuali dell'udito adeguati. I mezzi individuali di protezione
dell'udito sono considerati adeguati se, correttamente usati, mantengono un livello di rischio uguale od inferiore a
quello derivante da un'esposizione quotidiana personale di 90 dBA.
Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277 art.41; D.L. 15/8/1991 n.277 art.42; D.L. 15/8/1991 n.277 art.43;
D.L. 15/8/1991 n.277 art.46.
10) Scivolamenti e cadute;
Scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio (nel caso di
salita su mezzi o macchine), o da cattive condizioni del posto di lavoro (come ad esempio disordine per presenza di
residui sparsi delle lavorazioni), o da cattive condizioni della viabilità pedonale.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Salita sulla macchina: prevenzioni a "Scivolamenti, ecc.";
Prescrizioni Esecutive: Salita sulla macchina: appigli vietati. Nel salire sulla macchina è assolutamente vietato
utilizzare come appigli le tubazioni flessibili o le leve dei comandi.
Salita sulla macchina: condizioni degli appigli. Eliminare la eventuale presenza di grasso sugli scalini d'accesso,
le maniglie e gli appigli, al fine di evitare scivolamenti con pericolose cadute.
Salita sulla macchina: condizioni del terreno. Prestare attenzione alle condizioni del terreno immediatamente
attiguo alla macchina, onde evitare scivolamenti o cadute sul luogo di lavoro.
Salita sulla macchina: divieto. Non salire o scendere mai dalla macchina quando questa è in movimento.
b) Trasporto persone sulla macchina;
Prescrizioni Esecutive: Non trasportare persone sulla macchina, a meno che non siano stati predisposti idonei
dispositivi atti ad evitare le cadute.
Autopompa per cls
L'autopompa per getti di cls è un automezzo su gomma attrezzato con una pompa per il sollevamento del calcestruzzo, allo stato
fluido, per getti in quota.
Misure Preventive e Protettive generali per la Macchina:
1)
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in
oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto
di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la
messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione,
la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di
potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.
Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di
attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e
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2)
3)
4)
regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di
certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste
certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.
Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo,
dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.
Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di
manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di
protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa
compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e
verniciatura.
Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e
mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato
manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.
Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o
sostituzione di parti della macchina, bisognerà:
utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;
non modificare alcuna parte della macchina.
Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi
utilizzati.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80.
Cabina di guida: requisiti;
Prescrizioni Organizzative: Cabina di guida: protezioni. La macchina deve essere dotata di cabina di protezione per i
casi di rovesciamento e caduta di oggetti dall'alto. (ROPS e FOPS)
Prescrizioni Esecutive: Cabina di guida: ordine. Mantenere il posto guida libero da oggetti, attrezzi, ecc., soprattutto
se non fissati adeguatamente.
Cabina di guida: regolazione del sedile. Prima di iniziare la lavorazione, regolare e bloccare il sedile di guida.
Cabina di guida: trasporto persone. Non trasportare persone se non all'interno della cabina di guida, sempre che questa
sia idonea allo scopo e gli eventuali trasportati non costituiscano intralcio alle manovre.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.182; D.M. 28/11/1987 n.593; D.M. 28/11/1987 n.594.
Efficienza della macchina e dispositivi di segnalazione;
Prescrizioni Organizzative: La macchina deve essere dotata di appropriati dispositivi acustici e luminosi di
segnalazione e di avvertimento, nonché di illuminazione del campo di manovra.
Prescrizioni Esecutive: Controllare l'efficienza dei freni, delle luci, dei dispositivi acustici e luminosi e di tutti i
comandi e circuiti di manovra.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.175.
DPI: operatore autopompa per cls;
Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza; d) indumenti protettivi (tute).
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1)
2)
3)
Caduta dall'alto;
Caduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni
(collettive od individuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o
da mezzi per scavo o trasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Autopompa per cls: spostamenti della tubazione;
Prescrizioni Esecutive: Durante il pompaggio del calcestruzzo, dovranno tassativamente evitarsi bruschi
spostamenti della tubazione della pompa.
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a
livello:
materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere
provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;
materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Autopompa per cls: uso appropriato;
Prescrizioni Esecutive: E' assolutamente vietato utilizzare il braccio dell'autopompa per il sollevamento di
materiali.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.168.
Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;
Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di
macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi
d'opera;
Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di
sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta
necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora
debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno
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adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo
che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà
avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione.
Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili,
né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera
qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle
istruzioni di manutenzione.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39.
b) Posizione di guida del conducente;
Prescrizioni Esecutive: Mantenere sempre la testa, il corpo e gli arti, dentro la cabina di guida, in modo da non
esporsi ad eventuali rischi all'esterno (ostacoli fissi, rami, altri automezzi, caduta gravi, ecc.).
c) Raggio d'azione dei mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Predisporre sbarramenti e segnaletica di sicurezza intorno all'area di azione dei mezzi
d'opera
Prescrizioni Esecutive: Controllare, prima di iniziare la lavorazione, che le eventuali persone stazionanti in
prossimità della macchina, siano al di fuori del raggio di azione della stessa.
d) Autopompa per cls: prevenzione a "Cesoiamenti, ecc.";
Prescrizioni Organizzative: Autopompa per cls: tubazione. La tubazione della pompa deve essere dotata alla sua
estremità di apposita impugnatura.
Prescrizioni Esecutive: Autopompa per cls: tubazione. Evitare di lasciare incustodito il tubo flessibile terminale
della pompa per prevenire gli eventuali contraccolpi.
Autopompa per cls: vasca. E' assolutamente vietato rimuovere la griglia di protezione durante le operazioni di
pompaggio.
Elettrocuzione;
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.
Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Disposizioni comuni a tutti i lavoratori;
Prescrizioni Organizzative: Lavori in prossimità di linee elettriche. Non possono essere eseguiti lavori in
prossimità di linee elettriche aeree a distanza minore di m 5 a meno che, previa segnalazione all'esercente le linee
elettriche, non si provveda ad una adeguata protezione atta ad evitare accidentali contatti o pericolosi
avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse.
Lampade portatili. Le lampade portatili devono essere:
a) costruite con doppio isolamento;
b) alimentate con bassissima tensione di sicurezza (24 V forniti mediante trasformatore di sicurezza) ovvero
mediante separazione elettrica singola (220 V forniti mediante trasformatore di isolamento);
c) provviste di idoneo involucro di vetro ed avere il portalampada e l'impugnatura costituita di materiale isolante
non igroscopico;
d) devono essere protette contro i danni accidentali tramite una griglia di protezione;
e) provviste di cavo di alimentazione di tipo H07RN-F con una sezione minima dei conduttori di 1 mm2.
Le lampadine usate non dovranno essere di elevata potenza per evitare possibili incendi e cedimento
dell'isolamento per il calore prodotto.
Prescrizioni Esecutive: Impianto elettrico: disposizioni generali di comportamento. Particolare cura, volta a
salvaguardarne lo stato manutentivo, deve essere tenuta da parte dei lavoratori nei confronti dell'impianto elettrico
di cantiere (in particolare nei confronti dei cavi, dei contatti, degli interruttori, delle prese di corrente, delle
custodie di tutti gli elementi in tensione), data la sua pericolosità e la rapida usura cui sono soggette tutte le
attrezzature presenti sul cantiere.
Impianto elettrico: obblighi dei lavoratori. Ciascun lavoratore è tenuto a segnalare immediatamente al proprio
superiore la presenza di qualsiasi anomalia dell'impianto elettrico, come ad esempio:
apparecchiature elettriche aperte (batterie, interruttori, scatole, ecc.);
materiali e apparecchiature con involucri protettivi danneggiati o che presentino segni di bruciature;
cavi elettrici nudi o con isolamento rotto.
Manovre: condizioni di pericolo. E' assolutamente vietato toccare interruttori o pulsanti con le mani bagnate o
stando sul bagnato, anche se il grado di protezione delle apparecchiature lo consente.
I fili di apparecchi elettrici non devono mai essere toccati con oggetti metallici (tubi e profilati), getti d'acqua,
getti di estintori idrici o a schiuma: ove questo risultasse necessario occorre togliere preventivamente tensione al
circuito.
Non spostare macchine o quadri elettrici inidonei se non dopo aver disinserito l'alimentazione.
E' tassativamente vietato utilizzare scale metalliche a contatto con apparecchiature e linee elettriche.
Lavori in prossimità di linee elettriche. Assicurarsi che nella zona di lavoro, le eventuali linee elettriche aeree,
rimangano sempre ad una distanza non inferiore ai cinque metri.
Quadri elettrici: posizione ed uso degli interruttori d'emergenza. Tutti quelli che operano in cantiere devono
conoscere l'esatta posizione e le corrette modalità d'uso degli interruttori di emergenza posizionati sui quadri
elettrici presenti nel cantiere.
Lampade portatili. L'eventuale sostituzione della lampadina di una lampada portatile, dovrà essere seguita solo
dopo aver disinserito la spina dalla presa. Usare solo lampade portatili a norma e mai di fattura artigianale.
Riferimenti Normativi: D.L. 19/9/1994 n.626 art.39; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.11; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.317; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.318; CEI 34-34.
Getti o schizzi;
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Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo durante i lavori, a freddo o a caldo, eseguiti a mano o con utensili, con
materiali, sostanze, prodotti, attrezzature che possono dare luogo a getti e/o schizzi pericolosi per la salute.
Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo conseguenti alla proiezione di schegge durante lavorazioni eseguite
direttamente o in postazioni di lavoro limitrofe.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni a "Getti, ecc." comuni ai mezzi d'opera;
Prescrizioni Esecutive: Impianto oleodinamico: verifiche durante il lavoro. Durante la lavorazione, devono essere
frequentemente verificati i tubi e gli attacchi degli impianti oleodinamici.
Impianto oleodinamico: verifiche preventive. All'inizio di ciascun turno di lavoro va accuratamente verificata
l'integrità dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamico in genere.
Interventi sull'impianto oleodinamico. Qualora fosse necessario intervenire su parti dell'impianto oleodinamico
della macchina, bisognerà accertarsi preventivamente che la pressione sia nulla. La ricerca di un eventuale foro su
un flessibile della macchina, dovrà eseguirsi sempre con molta cautela, e preventivamente muniti di occhiali di
protezione.
Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;
Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana
minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.
Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco,
di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di
materiali di varia natura.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Autopompa per cls: additivi;
Prescrizioni Organizzative: Ai lavoratori devono essere fornite adeguate maschere antipolvere durante la fase di
pompaggio del calcestruzzo additivato.
Prescrizioni Esecutive: Utilizzare le maschere antipolvere durante la fase di pompaggio del calcestruzzo
additivato.
b) Inalazioni di sostanze nocive: prescrizioni generali;
Prescrizioni Organizzative: Schede tossicologiche. E' necessario il preventivo esame della scheda tossicologica
delle sostanze utilizzate per l'adozione delle specifiche misure di sicurezza.
Sostanze tossiche o nocive: recipienti. Le materie prime non in corso di lavorazione, i prodotti ed i rifiuti, che
abbiano proprietà tossiche o caustiche, specialmente se sono allo stato liquido o se sono facilmente solubili o
volatili, devono essere custoditi in recipienti a tenuta e muniti di buona chiusura.
Tali recipienti devono portare una scritta che ne indichi il contenuto ed avere le indicazioni e i contrassegni di cui
all'art.355 del decreto del Presidente della Repubblica 27 Aprile 1955, n. 547.
Le materie in corso di lavorazione che siano fermentescibili o possano essere nocive alla salute o svolgere
emanazioni sgradevoli, non devono essere accumulate nei locali di lavoro in quantità superiore a quella
strettamente necessaria per la lavorazione.
Gli apparecchi e i recipienti che servono alla lavorazione oppure al trasporto dei materiali putrescibili o
suscettibili di dare emanazioni sgradevoli, devono essere lavati frequentemente e, ove occorra, disinfettati.
Inalazioni di sostanze nocive:visite mediche. I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di
sostanze o agenti nocivi (gas, polveri o fumi) devono avere a disposizione idonei mezzi di protezione personale
(maschere respiratorie, ecc.), ed essere sottoposti a visita medica periodica secondo le tabelle ministeriali del
D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.33-allegato.
Prescrizioni Esecutive: Inalazioni di sostanze nocive: visite mediche. I lavoratori esposti a specifici rischi di
inalazioni pericolose di sostanze o agenti nocivi (gas, polveri o fumi) devono utilizzare i mezzi di protezione
personale (maschere respiratorie, ecc.) messi a loro disposizione dal datore di lavoro, e farsi sottoporre a visita
medica periodica secondo le tabelle ministeriali del D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.33-allegato.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.387; D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.18; D.P.R. 19/3/1956 n.303
art.33; D.L. 15/8/1991 n.277.
Incendi o esplosioni;
Lesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla
combustione di recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di
esplosivo per demolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc..
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Condutture interrate nel cantiere;
Prescrizioni Esecutive: Assicurarsi che nella zona di lavoro non vi siano cavi, tubazioni, ecc. interrate interessate
dal passaggio di corrente elettrica, gas, acqua, ecc.
Investimento e ribaltamento;
Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, stritolamenti, impatti, tagli) causate dall'investimento ad opera di macchine
operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni a "Investimenti, ecc." comuni ai mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Manovra di retromarcia o con scarsa visibilità. Predisporre personale a terra per
coadiuvare il pilota della macchina nelle operazioni di retromarcia, o in condizioni di scarsa visibilità.
Prescrizioni Esecutive: Norme generali di guida nel cantiere. Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi
in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche e/o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.
Fermo meccanico. Predisporre idoneo "fermo meccanico", qualora si stazioni in prossimità di scarpate.
Girofaro. Segnalare l'operatività del mezzo nell'area di cantiere con l'azionamento del girofaro.
Lavori notturni. In caso di lavori notturni, verificare, preventivamente ed attentamente, la zona di lavoro;
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9)
utilizzare comunque, tutte le luci disponibili sulla macchina.
Manovra di retromarcia o con scarsa visibilità. Prima di iniziare il movimento della macchina in retromarcia, il
conduttore dovrà accertarsi che la zona sia libera da ostacoli e da eventuale personale: a questo scopo verrà
assistito da personale a terra.
Percorsi carrabili: ostacoli. Prima di utilizzare la macchina accertarsi dell'esistenza di eventuali vincoli derivanti
da: ostacoli (in altezza ed in larghezza), limiti d'ingombro, ecc..
Percorsi carrabili: scarpate. Quando possibile, evitare di far funzionare la macchina nelle immediate vicinanze di
scarpate, sia che si trovino a valle che a monte della macchina.
Percorsi carrabili: vincoli geomorfologici. Prima di movimentare la macchina accertarsi dell'esistenza di eventuali
vincoli derivanti da:
- limitazioni di carico (terreno, pavimentazioni, rampe, opere di sostegno);
- pendenza del terreno.
Percorsi carrabili e pedonali del cantiere. Rispettare scrupolosamente la viabilità predisposta, senza invadere i
percorsi pedonali.
Portata della macchina. Non deve essere mai superata la portata massima consentita per la macchina; ugualmente
non è consentito superare l'ingombro massimo.
Sradicamento di alberi. Durante l'operazione di abbattimento di alberi, accertarsi di non aver posizionato la
macchina, o parte di essa, dove potrebbero trovarsi le radici, per evitare che esse, sollevandosi, possano far
ribaltare la macchina. Prima di utilizzare la macchina per tale operazione, accertarsi che la stessa sia munita di
cabina capace di resistere alla eventuale caduta di rami, anche di grosse dimensioni.
Percorsi carrabili: sosta dei mezzi d'opera. Si dovrà provvedere, tutte le volte che un mezzo d'opera interrompe le
lavorazioni, a spegnere il motore, posizionare i comandi in folle ed inserire il freno di stazionamento. Per far
sostare il mezzo, bisognerà scegliere una zona dove non operino altre macchine e priva di traffico veicolare; ove
ciò non fosse possibile, segnalare adeguatamente la presenza del mezzo in sosta. Bisognerà, inoltre, scegliere con
attenzione il piano di stazionamento, assicurandosi, anzitutto, che il terreno abbia adeguata capacità portante; in
particolare, nel caso di sosta su piano in pendenza, dovrà posizionarsi il mezzo d'opera trasversalmente alla
pendenza, verificando l'assenza del pericolo di scivolamento e ribaltamento.
Limiti di velocità nel cantiere. Adeguare la velocità ai limiti stabiliti nel cantiere e comunque a valori tali da
poterne mantenere costantemente il controllo. Al di fuori dei percorsi stabiliti ed in prossimità dei posti di lavoro
si deve transitare a passo d'uomo.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.182; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.215.
b) Autopompa per cls: posizionamento dell'autobetoniera;
Prescrizioni Organizzative: Predisporre la presenza di apposito personale a terra per coordinare le operazioni di
avvicinamento e posizionamento dell'autobetoniera.
Rumore: dBA 80 / 85;
Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o attrezzature:
esposizione compresa tra 80 e 85 dBA.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Protezione da rumore: dBA 80 / 85;
Prescrizioni Organizzative: Controllo sanitario: esposizioni tra 80 e 85 dBA. Il controllo sanitario è esteso ai
lavoratori la cui esposizione quotidiana personale sia compresa tra 80 dBA e 85 dBA qualora i lavoratori
interessati ne facciano richiesta e il medico competente ne confermi l'opportunità, anche al fine di individuare
eventuali effetti extrauditivi.
Detto controllo comprende:
a) una visita medica preventiva, integrata da un esame della funzione uditiva eseguita nell'osservanza dei criteri
riportati nell'allegato VII, per accertare l'assenza di controindicazioni al lavoro specifico ai fini della valutazione
dell'idoneità dei lavoratori;
b) visite mediche periodiche, integrate dall'esame della funzione uditiva, per controllare lo stato di salute dei
lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità. Esse devono tenere conto, oltre che dell'esposizione, anche della
sensibilità acustica individuale. La prima di tali visite è effettuata non oltre un anno dopo la visita preventiva.
La frequenza delle visite successive è stabilita dal medico competente.
Il datore di lavoro, in conformità al parere del medico competente, adotta misure preventive e protettive per
singoli lavoratori, al fine di favorire il recupero audiologico. Tali misure possono comprendere la riduzione
dell'esposizione quotidiana personale del lavoratore, conseguita mediante opportune misure organizzative.
Informazione e formazione: esposizione tra 80 e 85 dBA. Nelle attività che comportano un valore dell'esposizione
quotidiana personale di un lavoratore al rumore superiore a 80 dBA, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori
ovvero i loro rappresentanti vengano informati su:
a) i rischi derivanti all'udito dall'esposizione al rumore;
b) le misure adottate;
c) le misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi;
d) la funzione dei mezzi individuali di protezione, le circostanze in cui ne è previsto l'uso e le modalità di uso;
e) il significato ed il ruolo del controllo sanitario per mezzo del medico competente;
f) i risultati ed il significato della valutazione del rumore durante il lavoro.
Obblighi del datore di lavoro: misure organizzative. Il datore di lavoro riduce al minimo, in relazione alle
conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, i rischi derivanti dall'esposizione al rumore mediante misure
tecniche, organizzative e procedurali, concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte.
Obblighi del datore di lavoro: acquisto di nuove macchine. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di
nuovi utensili, macchine, apparecchiature, quelli che producono, nelle normali condizioni di funzionamento, il più
basso livello di rumore.
Prescrizioni Esecutive: Mezzi di protezione individuali dell'udito adeguati. I mezzi individuali di protezione
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dell'udito sono considerati adeguati se, correttamente usati, mantengono un livello di rischio uguale od inferiore a
quello derivante da un'esposizione quotidiana personale di 90 dBA.
Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277 art.41; D.L. 15/8/1991 n.277 art.42; D.L. 15/8/1991 n.277 art.43;
D.L. 15/8/1991 n.277 art.46.
10) Scivolamenti e cadute;
Scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio (nel caso di
salita su mezzi o macchine), o da cattive condizioni del posto di lavoro (come ad esempio disordine per presenza di
residui sparsi delle lavorazioni), o da cattive condizioni della viabilità pedonale.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Salita sulla macchina: prevenzioni a "Scivolamenti, ecc.";
Prescrizioni Esecutive: Salita sulla macchina: appigli vietati. Nel salire sulla macchina è assolutamente vietato
utilizzare come appigli le tubazioni flessibili o le leve dei comandi.
Salita sulla macchina: condizioni degli appigli. Eliminare la eventuale presenza di grasso sugli scalini d'accesso,
le maniglie e gli appigli, al fine di evitare scivolamenti con pericolose cadute.
Salita sulla macchina: condizioni del terreno. Prestare attenzione alle condizioni del terreno immediatamente
attiguo alla macchina, onde evitare scivolamenti o cadute sul luogo di lavoro.
Salita sulla macchina: divieto. Non salire o scendere mai dalla macchina quando questa è in movimento.
b) Trasporto persone sulla macchina;
Prescrizioni Esecutive: Non trasportare persone sulla macchina, a meno che non siano stati predisposti idonei
dispositivi atti ad evitare le cadute.
Dumper
Il dumper è una macchina utilizzata esclusivamente per il trasporto e lo scarico del materiale, costituita da un corpo semovente su
ruote, munito di un cassone.
Lo scarico del materiale può avvenire posteriormente o lateralmente mediante appositi dispositivi oppure semplicemente a
gravità. Il telaio della macchina può essere rigido o articolato intorno ad un asse verticale. In alcuni tipi di dumper, al fine di
facilitare la manovra di scarico o distribuzione del materiale, il posto di guida ed i relativi comandi possono essere reversibili.
Misure Preventive e Protettive generali per la Macchina:
1)
2)
3)
Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in
oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto
di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la
messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione,
la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di
potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte.
Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di
attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e
regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di
certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste
certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge.
Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo,
dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza.
Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di
manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di
protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa
compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e
verniciatura.
Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e
mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato
manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni.
Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o
sostituzione di parti della macchina, bisognerà:
utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione;
non modificare alcuna parte della macchina.
Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi
utilizzati.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80.
Efficienza della macchina e dispositivi di segnalazione;
Prescrizioni Organizzative: La macchina deve essere dotata di appropriati dispositivi acustici e luminosi di
segnalazione e di avvertimento, nonché di illuminazione del campo di manovra.
Prescrizioni Esecutive: Controllare l'efficienza dei freni, delle luci, dei dispositivi acustici e luminosi e di tutti i
comandi e circuiti di manovra.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.175.
Cabina di guida: requisiti;
Prescrizioni Organizzative: Cabina di guida: protezioni. La macchina deve essere dotata di cabina di protezione per i
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4)
casi di rovesciamento e caduta di oggetti dall'alto. (ROPS e FOPS)
Prescrizioni Esecutive: Cabina di guida: ordine. Mantenere il posto guida libero da oggetti, attrezzi, ecc., soprattutto
se non fissati adeguatamente.
Cabina di guida: regolazione del sedile. Prima di iniziare la lavorazione, regolare e bloccare il sedile di guida.
Cabina di guida: trasporto persone. Non trasportare persone se non all'interno della cabina di guida, sempre che questa
sia idonea allo scopo e gli eventuali trasportati non costituiscano intralcio alle manovre.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.182; D.M. 28/11/1987 n.593; D.M. 28/11/1987 n.594.
DPI: operatore dumper;
Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza; d) indumenti protettivi (tute).
Rischi generati dall'uso della Macchina:
1)
2)
3)
4)
Caduta dall'alto;
Caduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni
(collettive od individuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o
da mezzi per scavo o trasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Piattaforma della macchina;
Prescrizioni Esecutive: Non utilizzare la macchina come piattaforma per lavori in elevazione.
Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a
livello:
materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere
provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.;
materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni a "Caduta di materiale dall'alto" comuni ai mezzi d'opera;
Prescrizioni Esecutive: Trasporto dei carichi. Evitare di effettuare brusche manovre di avvio o di arresto, in
particolare a macchina carica.
Sistemazione del carico sulla macchina. Assicurarsi che il carico da trasportare sia sempre ben sistemato.
b) Dumper: prevenzioni a "Caduta di materiale dall'alto";
Prescrizioni Esecutive: Sistemazione di materiale sfuso sulla macchina. Non caricare materiale sfuso oltre
l'altezza delle sponde.
Sistemazione di oggetti sulla macchina. E' vietato usare la macchina per trasportare oggetti che non siano stati
adeguatamente fissati ad appositi supporti o opportunamente imbracati.
Teli per la copertura del carico. Non caricare la macchina oltre i limiti indicati dal costruttore e utilizzare idonei
teli (o simili) per la copertura del carico.
Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni;
Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di
macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi
d'opera;
Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di
sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta
necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora
debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno
adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo
che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà
avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione.
Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili,
né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera
qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle
istruzioni di manutenzione.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39.
b) Sponde degli automezzi;
Prescrizioni Esecutive: Assicurarsi sempre della corretta chiusura delle sponde.
c) Posizione di guida del conducente;
Prescrizioni Esecutive: Mantenere sempre la testa, il corpo e gli arti, dentro la cabina di guida, in modo da non
esporsi ad eventuali rischi all'esterno (ostacoli fissi, rami, altri automezzi, caduta gravi, ecc.).
d) Raggio d'azione dei mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Predisporre sbarramenti e segnaletica di sicurezza intorno all'area di azione dei mezzi
d'opera
Prescrizioni Esecutive: Controllare, prima di iniziare la lavorazione, che le eventuali persone stazionanti in
prossimità della macchina, siano al di fuori del raggio di azione della stessa.
Elettrocuzione;
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione.
Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.
- 102 -
5)
6)
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Disposizioni comuni a tutti i lavoratori;
Prescrizioni Organizzative: Lavori in prossimità di linee elettriche. Non possono essere eseguiti lavori in
prossimità di linee elettriche aeree a distanza minore di m 5 a meno che, previa segnalazione all'esercente le linee
elettriche, non si provveda ad una adeguata protezione atta ad evitare accidentali contatti o pericolosi
avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse.
Lampade portatili. Le lampade portatili devono essere:
a) costruite con doppio isolamento;
b) alimentate con bassissima tensione di sicurezza (24 V forniti mediante trasformatore di sicurezza) ovvero
mediante separazione elettrica singola (220 V forniti mediante trasformatore di isolamento);
c) provviste di idoneo involucro di vetro ed avere il portalampada e l'impugnatura costituita di materiale isolante
non igroscopico;
d) devono essere protette contro i danni accidentali tramite una griglia di protezione;
e) provviste di cavo di alimentazione di tipo H07RN-F con una sezione minima dei conduttori di 1 mm2.
Le lampadine usate non dovranno essere di elevata potenza per evitare possibili incendi e cedimento
dell'isolamento per il calore prodotto.
Prescrizioni Esecutive: Impianto elettrico: disposizioni generali di comportamento. Particolare cura, volta a
salvaguardarne lo stato manutentivo, deve essere tenuta da parte dei lavoratori nei confronti dell'impianto elettrico
di cantiere (in particolare nei confronti dei cavi, dei contatti, degli interruttori, delle prese di corrente, delle
custodie di tutti gli elementi in tensione), data la sua pericolosità e la rapida usura cui sono soggette tutte le
attrezzature presenti sul cantiere.
Impianto elettrico: obblighi dei lavoratori. Ciascun lavoratore è tenuto a segnalare immediatamente al proprio
superiore la presenza di qualsiasi anomalia dell'impianto elettrico, come ad esempio:
apparecchiature elettriche aperte (batterie, interruttori, scatole, ecc.);
materiali e apparecchiature con involucri protettivi danneggiati o che presentino segni di bruciature;
cavi elettrici nudi o con isolamento rotto.
Manovre: condizioni di pericolo. E' assolutamente vietato toccare interruttori o pulsanti con le mani bagnate o
stando sul bagnato, anche se il grado di protezione delle apparecchiature lo consente.
I fili di apparecchi elettrici non devono mai essere toccati con oggetti metallici (tubi e profilati), getti d'acqua,
getti di estintori idrici o a schiuma: ove questo risultasse necessario occorre togliere preventivamente tensione al
circuito.
Non spostare macchine o quadri elettrici inidonei se non dopo aver disinserito l'alimentazione.
E' tassativamente vietato utilizzare scale metalliche a contatto con apparecchiature e linee elettriche.
Lavori in prossimità di linee elettriche. Assicurarsi che nella zona di lavoro, le eventuali linee elettriche aeree,
rimangano sempre ad una distanza non inferiore ai cinque metri.
Quadri elettrici: posizione ed uso degli interruttori d'emergenza. Tutti quelli che operano in cantiere devono
conoscere l'esatta posizione e le corrette modalità d'uso degli interruttori di emergenza posizionati sui quadri
elettrici presenti nel cantiere.
Lampade portatili. L'eventuale sostituzione della lampadina di una lampada portatile, dovrà essere seguita solo
dopo aver disinserito la spina dalla presa. Usare solo lampade portatili a norma e mai di fattura artigianale.
Riferimenti Normativi: D.L. 19/9/1994 n.626 art.39; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.11; D.P.R. 27/4/1955 n.547
art.317; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.318; CEI 34-34.
Getti o schizzi;
Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo durante i lavori, a freddo o a caldo, eseguiti a mano o con utensili, con
materiali, sostanze, prodotti, attrezzature che possono dare luogo a getti e/o schizzi pericolosi per la salute.
Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo conseguenti alla proiezione di schegge durante lavorazioni eseguite
direttamente o in postazioni di lavoro limitrofe.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni a "Getti, ecc." comuni ai mezzi d'opera;
Prescrizioni Esecutive: Impianto oleodinamico: verifiche durante il lavoro. Durante la lavorazione, devono essere
frequentemente verificati i tubi e gli attacchi degli impianti oleodinamici.
Impianto oleodinamico: verifiche preventive. All'inizio di ciascun turno di lavoro va accuratamente verificata
l'integrità dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamico in genere.
Interventi sull'impianto oleodinamico. Qualora fosse necessario intervenire su parti dell'impianto oleodinamico
della macchina, bisognerà accertarsi preventivamente che la pressione sia nulla. La ricerca di un eventuale foro su
un flessibile della macchina, dovrà eseguirsi sempre con molta cautela, e preventivamente muniti di occhiali di
protezione.
Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;
Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana
minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.
Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco,
di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di
materiali di varia natura.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Inumidimento del materiale;
Prescrizioni Esecutive: Quando non sono attuabili le misure tecniche di prevenzione e la natura del materiale
polveroso lo consenta, si deve provvedere all'inumidimento del materiale stesso.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.21.
b) Ambienti confinati: macchine con motore endotermico;
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7)
8)
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Prescrizioni Organizzative: L'uso di macchine con motore endotermico in ambienti confinati è consentito solo in
presenza di ventilazione sufficiente a smaltire i gas di scarico o, nel caso di ventilazione insufficiente, alla
predisposizione di adeguati sistemi di aspirazione e/o scarico od alla presenza di un depuratore, ad acqua o
catalitico, per i gas combusti.
Prescrizioni Esecutive: Prima e durante le lavorazioni è necessario verificare lo stato degli attacchi degli organi di
scarico e che tali organi non interferiscano con prese d'aria di condizionatori o di altre macchine.
Incendi o esplosioni;
Lesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla
combustione di recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di
esplosivo per demolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc..
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Condutture interrate nel cantiere;
Prescrizioni Esecutive: Assicurarsi che nella zona di lavoro non vi siano cavi, tubazioni, ecc. interrate interessate
dal passaggio di corrente elettrica, gas, acqua, ecc.
Investimento e ribaltamento;
Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, stritolamenti, impatti, tagli) causate dall'investimento ad opera di macchine
operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Prevenzioni a "Investimenti, ecc." comuni ai mezzi d'opera;
Prescrizioni Organizzative: Manovra di retromarcia o con scarsa visibilità. Predisporre personale a terra per
coadiuvare il pilota della macchina nelle operazioni di retromarcia, o in condizioni di scarsa visibilità.
Prescrizioni Esecutive: Norme generali di guida nel cantiere. Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi
in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche e/o luminose ed alla segnaletica di sicurezza.
Fermo meccanico. Predisporre idoneo "fermo meccanico", qualora si stazioni in prossimità di scarpate.
Girofaro. Segnalare l'operatività del mezzo nell'area di cantiere con l'azionamento del girofaro.
Lavori notturni. In caso di lavori notturni, verificare, preventivamente ed attentamente, la zona di lavoro;
utilizzare comunque, tutte le luci disponibili sulla macchina.
Manovra di retromarcia o con scarsa visibilità. Prima di iniziare il movimento della macchina in retromarcia, il
conduttore dovrà accertarsi che la zona sia libera da ostacoli e da eventuale personale: a questo scopo verrà
assistito da personale a terra.
Percorsi carrabili: ostacoli. Prima di utilizzare la macchina accertarsi dell'esistenza di eventuali vincoli derivanti
da: ostacoli (in altezza ed in larghezza), limiti d'ingombro, ecc..
Percorsi carrabili: scarpate. Quando possibile, evitare di far funzionare la macchina nelle immediate vicinanze di
scarpate, sia che si trovino a valle che a monte della macchina.
Percorsi carrabili: vincoli geomorfologici. Prima di movimentare la macchina accertarsi dell'esistenza di eventuali
vincoli derivanti da:
- limitazioni di carico (terreno, pavimentazioni, rampe, opere di sostegno);
- pendenza del terreno.
Percorsi carrabili e pedonali del cantiere. Rispettare scrupolosamente la viabilità predisposta, senza invadere i
percorsi pedonali.
Portata della macchina. Non deve essere mai superata la portata massima consentita per la macchina; ugualmente
non è consentito superare l'ingombro massimo.
Sradicamento di alberi. Durante l'operazione di abbattimento di alberi, accertarsi di non aver posizionato la
macchina, o parte di essa, dove potrebbero trovarsi le radici, per evitare che esse, sollevandosi, possano far
ribaltare la macchina. Prima di utilizzare la macchina per tale operazione, accertarsi che la stessa sia munita di
cabina capace di resistere alla eventuale caduta di rami, anche di grosse dimensioni.
Percorsi carrabili: sosta dei mezzi d'opera. Si dovrà provvedere, tutte le volte che un mezzo d'opera interrompe le
lavorazioni, a spegnere il motore, posizionare i comandi in folle ed inserire il freno di stazionamento. Per far
sostare il mezzo, bisognerà scegliere una zona dove non operino altre macchine e priva di traffico veicolare; ove
ciò non fosse possibile, segnalare adeguatamente la presenza del mezzo in sosta. Bisognerà, inoltre, scegliere con
attenzione il piano di stazionamento, assicurandosi, anzitutto, che il terreno abbia adeguata capacità portante; in
particolare, nel caso di sosta su piano in pendenza, dovrà posizionarsi il mezzo d'opera trasversalmente alla
pendenza, verificando l'assenza del pericolo di scivolamento e ribaltamento.
Limiti di velocità nel cantiere. Adeguare la velocità ai limiti stabiliti nel cantiere e comunque a valori tali da
poterne mantenere costantemente il controllo. Al di fuori dei percorsi stabiliti ed in prossimità dei posti di lavoro
si deve transitare a passo d'uomo.
Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.182; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.215.
b) Percorsi carrabili: azionamento del ribaltabile;
Prescrizioni Esecutive: In nessun caso deve essere azionato il ribaltabile con il mezzo in posizione inclinata.
Rumore: dBA 80 / 85;
Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o attrezzature:
esposizione compresa tra 80 e 85 dBA.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Protezione da rumore: dBA 80 / 85;
Prescrizioni Organizzative: Controllo sanitario: esposizioni tra 80 e 85 dBA. Il controllo sanitario è esteso ai
lavoratori la cui esposizione quotidiana personale sia compresa tra 80 dBA e 85 dBA qualora i lavoratori
interessati ne facciano richiesta e il medico competente ne confermi l'opportunità, anche al fine di individuare
eventuali effetti extrauditivi.
Detto controllo comprende:
- 104 -
a) una visita medica preventiva, integrata da un esame della funzione uditiva eseguita nell'osservanza dei criteri
riportati nell'allegato VII, per accertare l'assenza di controindicazioni al lavoro specifico ai fini della valutazione
dell'idoneità dei lavoratori;
b) visite mediche periodiche, integrate dall'esame della funzione uditiva, per controllare lo stato di salute dei
lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità. Esse devono tenere conto, oltre che dell'esposizione, anche della
sensibilità acustica individuale. La prima di tali visite è effettuata non oltre un anno dopo la visita preventiva.
La frequenza delle visite successive è stabilita dal medico competente.
Il datore di lavoro, in conformità al parere del medico competente, adotta misure preventive e protettive per
singoli lavoratori, al fine di favorire il recupero audiologico. Tali misure possono comprendere la riduzione
dell'esposizione quotidiana personale del lavoratore, conseguita mediante opportune misure organizzative.
Informazione e formazione: esposizione tra 80 e 85 dBA. Nelle attività che comportano un valore dell'esposizione
quotidiana personale di un lavoratore al rumore superiore a 80 dBA, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori
ovvero i loro rappresentanti vengano informati su:
a) i rischi derivanti all'udito dall'esposizione al rumore;
b) le misure adottate;
c) le misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi;
d) la funzione dei mezzi individuali di protezione, le circostanze in cui ne è previsto l'uso e le modalità di uso;
e) il significato ed il ruolo del controllo sanitario per mezzo del medico competente;
f) i risultati ed il significato della valutazione del rumore durante il lavoro.
Obblighi del datore di lavoro: misure organizzative. Il datore di lavoro riduce al minimo, in relazione alle
conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, i rischi derivanti dall'esposizione al rumore mediante misure
tecniche, organizzative e procedurali, concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte.
Obblighi del datore di lavoro: acquisto di nuove macchine. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di
nuovi utensili, macchine, apparecchiature, quelli che producono, nelle normali condizioni di funzionamento, il più
basso livello di rumore.
Prescrizioni Esecutive: Mezzi di protezione individuali dell'udito adeguati. I mezzi individuali di protezione
dell'udito sono considerati adeguati se, correttamente usati, mantengono un livello di rischio uguale od inferiore a
quello derivante da un'esposizione quotidiana personale di 90 dBA.
Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277 art.41; D.L. 15/8/1991 n.277 art.42; D.L. 15/8/1991 n.277 art.43;
D.L. 15/8/1991 n.277 art.46.
10) Scivolamenti e cadute;
Scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio (nel caso di
salita su mezzi o macchine), o da cattive condizioni del posto di lavoro (come ad esempio disordine per presenza di
residui sparsi delle lavorazioni), o da cattive condizioni della viabilità pedonale.
Misure Preventive e Protettive relative al rischio:
a) Salita sulla macchina: prevenzioni a "Scivolamenti, ecc.";
Prescrizioni Esecutive: Salita sulla macchina: appigli vietati. Nel salire sulla macchina è assolutamente vietato
utilizzare come appigli le tubazioni flessibili o le leve dei comandi.
Salita sulla macchina: condizioni degli appigli. Eliminare la eventuale presenza di grasso sugli scalini d'accesso,
le maniglie e gli appigli, al fine di evitare scivolamenti con pericolose cadute.
Salita sulla macchina: condizioni del terreno. Prestare attenzione alle condizioni del terreno immediatamente
attiguo alla macchina, onde evitare scivolamenti o cadute sul luogo di lavoro.
Salita sulla macchina: divieto. Non salire o scendere mai dalla macchina quando questa è in movimento.
b) Trasporto persone sulla macchina;
Prescrizioni Esecutive: Non trasportare persone sulla macchina, a meno che non siano stati predisposti idonei
dispositivi atti ad evitare le cadute.
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CONCLUSIONI GENERALI
Al presente Piano di Sicurezza e Coordinamento sono allegati i seguenti elaborati, da considerarsi parte integrante del Piano
stesso:
· Cronoprogramma
· Stima dei costi della sicurezza
· Fascicolo della manutenzione
··
·
·
- 106 -
INDICE
Lavoro
Committenti
Responsabili
Documentazione
Descrizione del contesto in cui è collocata l'area del cantiere
Descrizione sintetica dell'opera
Area del cantiere
Caratteristiche dell'area di cantiere
Fattori esterni che comportano rischi per il cantiere
Rischi che le lavorazioni di cantiere comportano per l'area circostante
Organizzazione del cantiere
Segnaletica generale prevista nel cantiere
Albero riassuntivo
Lavorazioni e loro interferenze
...Allestimento e smobilizzo del cantiere
......Installazione nel cantiere di presidi igienico-sanitari (fase)
......Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere (fase)
......Realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere (fase)
......Realizzazione dell'impianto idrico del cantiere (fase)
......Realizzazione dell'impianto igienico-sanitario del cantiere (fase)
......Smobilizzo del cantiere (fase)
...Demolizioni parziali, rimozioni
......Demolizione di pareti divisorie (fase)
......Perforazioni in paramenti opachi (fase)
......Realizzazione di fori passanti, tracce, ecc. in muri e solai (fase)
......Realizzazione di un foro nel solaio (fase)
......Rimozione del massetto (fase)
......Rimozione di controsoffittature, intonaci o rivestimenti interni (fase)
......Rimozione di impianti (fase)
......Rimozione di intonaci e/o rivestimenti esterni (fase)
......Rimozione di pavimenti interni (fase)
...Opere interne
......Formazione del fondo per la posa di pavimenti (fase)
......Formazione di fondo per rivestimenti interni (fase)
......Posa di contropareti e/o controsoffitti in cartongesso, metallo, ecc. (fase)
......Posa di intonaci interni (fase)
......Posa pavimenti interni (fase)
......Posa rivestimenti interni (fase)
......Realizzazione di pareti divisorie (fase)
......Tinteggiatura di superfici interne (fase)
...Impianti
......Impianto di riscaldamento centralizzato: opere in centrale termica (fase)
......Posa di canali per aria condizionata (fase)
......Posa di impianto radiotelevisivo centralizzato (fase)
......Posa in opera del condizionatore (fase)
......Posa in opera dell'impianto ascensore (fase)
......Posa in opera dell'impianto elettrico interno (fase)
......Posa in opera dell'impianto idrico-sanitario e del gas (fase)
......Posa in opera di impianto antintrusione (fase)
...Opere edili generiche
......Chiusure di tracce e fori in solai e murature (fase)
......Esecuzione di vespaio per pareti controterra (fase)
......Impermeabilizzazione di pareti controterra (fase)
......Movimentazione di materiali in cantiere (fase)
......Posa di isolanti termici per tubi e pareti (fase)
......Preparazione calcestruzzi in cantiere (fase)
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......Preparazione malta (fase)
Rischi individuati nelle lavorazioni e relative misure preventive e protettive.
Elenco delle attrezzature utilizzate nelle lavorazioni
Elenco delle macchine utilizzate nelle lavorazioni
Conclusioni generali
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data, 07/12/2007
il Tecnico
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RISTRUTTURAZIONE VUOTO TECNICO
AZIENDA OSPEDALIERA G.BROTZU
QUADRO ECONOMICO
A)
IMPORTO LAVORI A BASE D'ASTA
lavori a misura
scavi
lavori in economia
impianti idrici e fognari
impianti di drenaggio e sollevamento
calcestruzzi armati
sommano
182.906,60
5.948,00
262.185,45
57.555,03
206.558,38
715.153,46
TOTALE
715.153,46
Oneri per la sicurezza
9.880,00
TOTALE
725.033,46
B
SOMME A DISPOSIZIONE
I.V.A. 10% su A)
spese tecniche (2%)
imprevisti (3%)
pubblicità
fondo per accordo bonario (3%)
sommano
71.515,35
14.500,67
21.751,00
7.000,00
21.751,00
136.518,02
IMPORTO TOTALE
861.551,48
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