Bando di Gara per procedura ristretta accelerata per lavori L’appalto NON rientra nel campo di applicazione dell’accordo sugli appalti pubblici (AAP) SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE I.1) DENOMINAZIONE E INDIRIZZO UFFICIALE DELL’AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE Denominazione AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Responsabile unico del Procedimento Ing. Bruno Facen Indirizzo PIAZZALE ALESSANDRO RICCHI, 1 C.A.P. 09134 Località/Città CAGLIARI Stato ITALIA Telefono +39070539205 Telefax +39070539331 Posta elettronica (e-mail) [email protected] [email protected] Indirizzo Internet (URL) http://www.aobrotzu.it I.2) INDIRIZZO PRESSO IL QUALE È POSSIBILE OTTENERE ULTERIORI INFORMAZIONI: COME AL PUNTO I.1 I.3) INDIRIZZO PRESSO IL QUALE È POSSIBILE OTTENERE LA DOCUMENTAZIONE: COME AL PUNTO I.1 I.4) INDIRIZZO AL QUALE INVIARE LE OFFERTE/LE DOMANDE DI PARTECIPAZIONE: COME AL PUNTO I.1 I.5) TIPO DI AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE * Livello centrale . Livello regionale/locale Istituzioni Europee . .Organismo di diritto pubblico . Altro √ SEZIONE II: OGGETTO DELL’APPALTO II.1) DESCRIZIONE II.1.1) Tipo di appalto di lavori (nel caso di appalto di lavori) Esecuzione ٱ Progettazione ed esecuzione II.1.2) Tipo di appalto di forniture No ٱEsecuzione, con qualsiasi mezzo, di un’opera conforme ai requisiti specificati dall’amministrazione aggiudicatrice II.1.3) Tipo di appalto di servizi No II.1.4) Si tratta di un accordo quadro? * No II.1.5) Denominazione conferita all’appalto dall’amministrazione aggiudicatrice * Realizzazione degli interventi per il risanamento igienico-sanitari del vuoto tecnico del presidio ospedaliero dell’Azienda Ospedaliera “G.Brotzu”. CODICE CIG 0104873FEB II.1.7) Luogo di esecuzione dei lavori, di consegna delle forniture o di prestazione dei servizi OSPEDALE “G.BROTZU” – CAGLIARI PIAZZALE ALESSANDRO RICCHI, 1 __________ Codice NUTS * ITB04 II.1.8) Nomenclatura II.1.8.1) CPV (vocabolario comune per gli appalti) * Vocabolario principale 45215140-0; Oggetto principale Oggetti complementari 45215141-7; II.1.8.2) Altre nomenclature rilevanti (CPA/NACE/CPC) II.1.9) Divisione in lotti NO √ II.1.10) Ammissibilità di varianti NO √ II.2) QUANTITATIVO O ENTITÀ DELL’APPALTO √ II.2.1) Quantitativo o entità totale € 725.033,46 Iva esclusa di cui € 9.880,00 Iva esclusa per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso. Categoria prevalente OG 1 per € 395.412,98 Qualificazione obbligatoria e classifica adeguata. Categoria scorporabile OG 11 per € 319.740,48. Classifica adeguata. II.2.2) Opzioni: No ___________________________________________________________________ II.3) DURATA DELL’APPALTO O TERMINE DI ESECUZIONE DURATA DELL’APPALTO: 270 (DUECENTOSETTANTA) GIORNI NATURALI E CONSECUTIVI DALLA DATA DEL VERBALE DI CONSEGNA DEI LAVORI. SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO III.1) CONDIZIONI RELATIVE ALL’APPALTO III.1.1) Cauzioni e garanzie richieste con lettera d’invito. Cauzioni non dovute ai sensi dell’art. 22 L.R. (Sardegna) 5/2007 In sede di offerta, contributo partecipazione alla gara a favore Autorità vigilanza pari a € 50,00 ai sensi Deliberazione AVLP 10.01.07. All’atto del contratto l’aggiudicatario deve prestare: a) Polizza assicurativa di cui all’art. 129 comma 1 del D.Lgs 163/2006 e 103 D.P.R. 554/99, i cui massimali non dovranno essere inferiori all’importo complessivo netto contrattuale per Impianti opere permanenti e temporanee ed al massimale di cui all’art. 103, co. 2, D.P.R. 554/99 per la R.C.T. III.1.2) Principali modalità di finanziamento e di pagamento e/o riferimenti alle disposizioni applicabili in materia (se del caso) finanziamento R.A.S. Deliberazione n°40/25 del 09.10.2007. La contabilità dei lavori sarà effettuata, ai sensi del titolo XI del D.P.R. 554/1999 per la parte a misura sulla base dei prezzi unitari contrattuali. Agli importi degli stati di avanzamento (SAL) è aggiunto, in proporzione dell’importo dei lavori eseguiti, l’importo degli oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza. I pagamenti in acconto verranno effettuati a mezzo SAL per ogni € 150.000 di lavori eseguiti previa detrazione dello 0,5% a garanzia degli enti assicurativi e previdenziali. III.1.3) Forma giuridica che dovrà assumere il raggruppamento di imprenditori, di fornitori o di prestatori di servizi aggiudicatario dell’appalto Sono ammessi alla gara tutti i soggetti di cui all’art. 34 del D.Lgs 163/2006 e s.m.i. con le modalità e i termini e i diritti di cui agli artt. 36 e 37 dello stesso decreto. III.2) CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE Modalità, condizioni e modulistica per formulare la richiesta di invito sono indicati nel disciplinare di gara, pubblicato nel sito internet www.aobrotzu.it III.2.1) Indicazioni riguardanti la situazione propria dell’imprenditore / del fornitore / del prestatore di servizi, nonché informazioni e formalità necessarie per la valutazione dei requisiti minimi di carattere economico e tecnico che questi deve possedere Informazioni e formalità necessarie per valutare la conformità ai requisiti previsti nel Disciplinare di gara pubblicato sul sito internet: www.aobrotzu.it III.2.1.1) Situazione giuridica –prove richieste = III.2.1.2) Capacità economica e finanziaria –prove richieste = III.2.1.3) Capacità tecnica – tipo di prove richieste: Come previsto dal Disciplinare di gara. SEZIONE IV: PROCEDURE IV.1) TIPO DI PROCEDURA Ristretta accelerata ai sensi dell’art. 55, comma 6, e dell’art 70, comma 11, del D.Lgs.12 aprile 2006, n.163. IV.1.2) Giustificazione della scelta della procedura accelerata: Urgente ripristino delle condizioni Igienico-sanitarie dei locali del vuoto tecnico, manutenzione straordinaria degli impianti tecnologici ivi allocati, indispensabili per la non interruzione dell’attività istituzionale del presidio Ospedaliero. IV.1.3) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto:No IV.1.3.1) Avviso indicativo concernente lo stesso appalto (se pertinente) IV.1.3.2) Eventuali pubblicazioni precedenti: NO IV.2) CRITERI DI AGGIUDICAZIONE A) Prezzo più basso √ IV.3) INFORMAZIONI DI CARATTERE AMMINISTRATIVO IV.3.1) Numero di riferimento attribuito al dossier dall’amministrazione aggiudicatrice * VT01 IV.3.2) Documenti contrattuali e documenti complementari – condizioni per ottenerli Disponibili fino al terzo giorno antecedente la data di scadenza di presentazione dell’offerta Il disciplinare di gara ed i relativi allegati possono essere richiesti presso il Servizio Tecnico dell’Azienda Ospedaliera “G.Brotzu” Piazzale A.Ricchi 1 Cagliari nei giorni lavorativi dalle ore 09.00 alle ore 13.00, sabato escluso. Ovvero mediante estrazione in copia dal sito internet www.aobrotzu.it IV.3.3) Scadenza fissata per la ricezione delle domande di partecipazione 18/12/2007 Ore 12.00 IV.3.4) Spedizione degli inviti a presentare offerte ai candidati prescelti: gli inviti saranno spediti ai candidati prescelti entro giorni 15 dalla data di scadenza del termine per la presentazione delle domande di partecipazione. IV 3.5) Termine per la ricezione delle offerte. Come indicato nella lettera di invito a presentare offerte. IV.3.6) Lingua/e utilizzabile/i nelle offerte o nelle domande di partecipazione ES DA DE EL EN FR IT X NL PT FI SV altre – paese terzo _______________ IV.3.7) Periodo minimo durante il quale l’offerente è vincolato dalla propria offerta (nel caso delle procedure aperte) 180 giorni dalla scadenza fissata per la ricezione delle offerte IV.3.8) Modalità di apertura delle offerte: secondo quanto previsto dal disciplinare. IV 3.8.1) Persone ammesse ad assistere all’apertura delle offerte La gara è aperta al pubblico, per cui può assistere chiunque ne abbia interesse. IV.3.8.2) Data, ora e luogo data : stabilita con lettera d’invito luogo : sede dell’Azienda G.Brotzu – Piazzale Alessandro Ricchi, 1 Cagliari. IV.3.9) VALUTAZIONE DELLE OFFERTE ANOMALE: la Stazione appaltante valuterà la congruità delle offerte ai sensi dell’art.86, comma 1, del D.Lgs.n.163/2006. Verrà operata l’esclusione automatica delle ali rientranti nel 10%, salvo quanto disposto dal comma 4 dell’articolo di cui sopra. SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI VI.1) TRATTASI DI BANDO NON OBBLIGATORIO? SI √ VI.2) Non è un’appalto periodico VI.3) L’APPALTO È CONNESSO AD UN PROGETTO / PROGRAMMA FINANZIATO DAI FONDI DELL’UE?* NO √ VI.4) INFORMAZIONI COMPLEMENTARI Oltre la documentazione reperibile sul sito internet www.aobrotzu.it Le informazioni di natura amministrativa potranno essere richieste al numero di fax +39070539601 mentre quelle di natura tecnica possono essere richieste in forma scritta via fax al seguente numero 070/539331, precisando l’oggetto della procedura di gara. I dati raccolti, compresi quelli sensibili e giudiziari, saranno trattati ai sensi del D.Lgs 196/2003 e s.m.i. esclusivamente nell’ambito del seguente appalto, per le finalità connesse per la gestione ed esecuzione dell’appalto, pertanto il conferimento dei dati è obbligatorio e l’eventuale rifiuto comporta l’impossibilità a partecipare alla gara. Gli eventuali sub-appalti saranno disciplinati ai sensi delle vigenti leggi (art. 118 del D.lgs n. 163/2006); i pagamenti relativi ai lavori svolti dal subappaltatore o cottimista verranno effettuati dall’aggiudicatario. La stazione appaltante si riserva la facoltà di applicare le disposizioni di cui all’art. 140 del d.lgs n. 163/2006. Ulteriori precisazioni. a) non sono ammessi a partecipare soggetti privi dei requisiti generali di cui all’art.38 del D.L.gs.n.163/2006; b) non sono ammesse le offerte condizionate, le offerte in aumento, le offerte che rechino abrasioni o correzioni non espressamente confermate o sottoscritte; c) non sono ammessi alla procedura i soggetti che non abbiano provato al momento della presentazione dell’offerta di avere versato la somma dovuta a titolo di contribuzione prevista dalla deliberazione dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture del 10 gennaio 2007, in attuazione dell’art.1, commi 65 e 67, della legge n.266/2006; d) ai lavori e alle attività oggetto del presente affidamento si applicano il D.P.R. 21 dicembre 1999 n.554 e il Decreto Ministeriale 19 aprile 2000 n. 145; e) si procederà all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida; f) L’Azienda Ospedaliera Brotzu si riserva il diritto di sospendere e/o annullare la gara, di rinviare l’apertura delle offerte e di non procedere all’aggiudicazione senza che gli offerenti possano avanzare pretese o riserve di qualsiasi genere; g) saranno a carico dell’aggiudicatario tutte le spese necessarie per la stipulazione del contratto di appalto; E’ esclusa la competenza arbitrale. Responsabile Unico del Procedimento: Ing. Bruno Facen. VI.4.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso: Tribunale Amministrativo Regionale Sardegna. VI.4.2) Presentazione del ricorso: Il ricorso avverso il presente bando di gara possono essere presentati al T.A.R. ex art. 21 L. 1034/71 ovvero al Capo dello Stato ex art. 8 D.P.R. 1199/71, rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla data di pubblicazione del bando. VI.5) DATA DI SPEDIZIONE DEL PRESENTE BANDO : Il responsabile dell’Ufficio Acquisti Beni e Servizi Dott.Gianfranco Casu Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari DISCIPLINARE DI GARA DELLA PROCEDURA RISTRETTA ACCELERATA RELATIVA ALLA REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI PER IL RISANAMENTO IGIENICOSANITARIO DEL VUOTO TECNICO DEL PRESIDIO OSPEDALIERO “G. BROTZU”. 1) IMPORTO A BASE D’ASTA: € 715.153,46 più iva per lavori, oltre € 9.880,00 per oneri per l’attuazione dei piani della sicurezza non soggetti a ribasso d’asta. CATEGORIA PREVALENTE OG1: per € 395.412.98, classifica adeguata; CATEGORIA SCORPORABILE SUBAPPALTABILE OG11: € 319.740,48 classifica adeguata. Ai sensi dell’art. 74, comma 2, del DPR 554/1999 le opere scorporabili di cui alla categoria OG11 non possono essere eseguite direttamente dalle imprese qualificate per la sola categoria prevalente se prive delle relative qualificazioni. Le stesse possono essere subappaltate ad Imprese in possesso della relativa qualificazione ovvero essere eseguite da imprese mandanti in A.T.I. verticale. 2) CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE. L'aggiudicazione è effettuata mediante criterio del prezzo più basso da determinarsi mediante offerta a misura, ai sensi dell'art. 82 co. 2) lett. a) del D.Lgs . 163/2006 e ss.mm. ed integrazioni e più precisamente mediante offerta a prezzi unitari.. La stazione appaltante prevede, a norma dall'art. 122 c. 9 del D.Lgs n. 163/2006, l'esclusione automatica dalla gara delle offerte che presentano una percentuale di ribasso pari o superiore alla soglia di anomalia individuata ai sensi dell'art. 86, comma 1, salvo il disposto del comma 4, del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i.. 3) SOGGETTI AMMESSI ALLA GARA: Saranno ammessi alla gara i soggetti di cui all’art. 34, comma 1, del D.Lgs n°163/2006 e s.m.i. costituiti da: 3.1) imprese singole o da imprese riunite o consorziate ai sensi degli articoli 95, commi 1,2,3 e 4, 96 e 97 del D.P.R. n° 554/1999; 3.2) imprese che intendano riunirsi o consorziarsi ai sensi dell’articolo 34, comma 1 lettera d) e 37 del D. Lgs n°163/2006 e e s.m.i.; 3.3) concorrenti con sede in altri stati membri dell’Unione Europea alle condizioni di cui all’articolo 3, comma 7, del D.P.R. n° 34/2000. 4) REQUISITI MINIMI. 4.1 - Relativamente alla categoria prevalente OG 1: Attestato di qualificazione rilasciato da una SOA di cui al D.P.R. 34/2000 regolarmente autorizzata od attestazione Regionale, per categoria e classifica adeguata ai lavori da affidare. 4.2 - Relativamente alla categoria specialistica scorporabile OG11:. Attestato di qualificazione rilasciato da una SOA di cui al D.P.R. 34/2000 regolarmente autorizzata od attestazione Regionale, per categoria e classifica adeguata ai lavori da affidare. Per i raggruppamenti temporanei di tipo verticale i requisiti di cui all’articolo 40 del D.Lgs n°163/2006 e s.m.i., sempre che siano frazionabili, devono essere posseduti dal mandatario per i lavori della categoria prevalente e per il relativo importo; per i lavori scorporati ciascun mandante deve possedere i requisiti previsti per l'importo della categoria dei lavori che intende assumere e nella misura indicata per il concorrente singolo. I lavori riconducibili alla categoria prevalente ovvero alle categorie scorporate 1 Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari possono essere assunti anche da imprenditori riuniti in raggruppamento temporaneo di tipo orizzontale. Ai Consorzi ordinari di cui all’art. 2602 del Codice Civile, costituiti tra soggetti di cui all’art.34, comma 1, lett.a), b) e c), anche in forma di società ai sensi dell’art. 2615-ter del C.C., si applicano al riguardo le disposizioni di cui all’art.37 del D.Lgs n° 163/06 e ss.mm. ed ii.. 4.3 Le Imprese che intendono presentare offerta sono tenute, in attuazione della Deliberazione dell’Autorità per la Vigilanza sui lavori pubblici del 26 Gennaio 2006, in vigore dal 20 Febbraio 2006, a favore della medesima Autorità nelle ad effettuare il versamento del contributo di € ___ modalità di seguito riportate: versamento in conto corrente postale n. 73582561 intestato a "AUT. CONTR. PUBB." Via di Ripetta, 246, 00186 Roma (codice fiscale 97163520584). E' possibile effettuare il versamento sul c/c postale tramite bonifico bancario: le coordinate del conto sono ABI 07601 - CAB 03200 - CIN Y - c/c n. 73582561 intestato a "AUT. CONTR. PUBB." Via di Ripetta, 246, 00186 Roma. Si fa presente che le Imprese sono altresì tenute a dimostrare alla Stazione appaltante, al momento della presentazione dell’offerta, di aver versato la somma dovuta a titolo di contribuzione. La mancata dimostrazione dell’avvenuto versamento della suddetta somma è causa di esclusione dalla procedura di gara. 5) MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA RICHIESTA DI INVITO. 5.1) Le ditte interessate alla partecipazione dovranno far pervenire la propria istanza, redatta in catra semplice ed in lingua italiana, per il tramite del servizio postale, ovvero mediante agenzia di recapito autorizzata, o con consegna a mani previa affrancatura apposta dall’Ufficio postale con indicazione di data certa, all’Azienda Ospedaliera “G. Brotzu” perentoriamente entro le ore 13.00 del ________________ Il plico deve riportare i dati identificativi del concorrente e la seguente indicazione: “ISTANZA DI AMMISSIONE ALLA PROCEDURA RISTRETTA ACCELERATA PER L’APPALTO DI LAVORI RELATIVI AGLI INTERVENTI PER IL RISANAMENTO IGIENICO – SANITARIO DEL VUOTO TECNICO DEL PRESIDIO OSPEDALIERO “G. BROTZU”. L’istanza deve essere sottoscritta dal rappresentante legale e deve essere corredata, in alternativa all’autentica, da una fotocopia del documento di identità del sottoscrittore. Potrà anche essere anticipata via fax al n. +39070/539601; in tal caso dovrà poi essere confermata dall’invio nei modi di cui sopra. 5.2) DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA DA ALLEGARE, A PENA DI ESCLUSIONE, A CORREDO DELL’ISTANZA: – Dichiarazione con la quale il legale rappresentante dell’Impresa sotto la personale responsabilità attesti: A) L’iscrizione dell’Impresa al Registro della CIAA, la forma giuridica dell’Impresa medesima; B) i nominativi degli eventuali soci, direttori tecnici, amministratori muniti di poteri di rappresentanza; C) la sussistenza di tutti i requisiti di ordine generale per la partecipazione alla gara previsti dall’art.38 lett.a), d), e) f) g), h), i), l) ed m) del D.Lgs n°163/2006 e s.m.i.; 2 Commento [GM1]: Dieci giorni dall’invio del bando per la pubblicazione Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari D) l’insussistenza di forme di controllo con altre imprese partecipanti alla gara ai sensi dell’art. 2359 del Codice Civile; E) l’ avere ottemperato agli obblighi di assunzione obbligatoria di cui all’art. 17 della legge 68/1999 (ovvero, per le imprese che occupano non più di 15 dipendenti e da 15 fino a 35 dipendenti che non abbiano effettuato nuove assunzioni dopo il 18/1/2000, la propria condizione di non assoggettabilità alle predette norme); F) l’aver ottemperato, all’interno della propria azienda, agli obblighi previsti dalla vigente normativa in materia di sicurezza; G) l’assenza di cause di esclusione delle gare di appalto previste dall’art. 1 bis, comma 14 della legge 18.10.2001, n.383, introdotto dall’art. 1, comma 2 del D.L. 25.09.2002, n.210, in quanto non ci si avvale dei piani individuali di emersione di cui alla citata legge n.383 del 2001, ovvero in quanto ci si è avvalsi dei suddetti piani, ma il periodo di emersione si è concluso; H) (in via eventuale) che in caso di aggiudicazione, si intende subappaltare o concedere in cottimo lavori o parti di opere, nei modi e termini previsti dal comma 2 dell'art. 118 del D.Lgs n°163/2006 e s.m.i. con indicazione, nel caso di opere scorporabili, delle relative categorie di lavorazioni . La suddetta dichiarazione sostitutiva unica, deve essere redatta sulla base dello schema allegato agli elaborati tecnici (Modello A). Alla dichiarazione deve essere allegata la copia fotostatica di un documento di identità del soggetto sottoscrittore. - Qualificazioni obbligatorie ai sensi dell’art.40 del D.Lgs n°163/2006 e ss. mm.ed ii.: Relativamente alla categoria prevalente OG 1: Dichiarazione del legale rappresentante dell’Impresa attestante il possesso di attestazione di qualificazione SOA rilasciata da società di attestazione SOA, regolarmente autorizzata, in corso di validità; oppure, in via alternativa, dichiarazione attestante il possesso di attestazione di qualificazione regionale rilasciata dal competente Assessorato dei LL.PP ai sensi della L.R. n°14 del 09.08.2002, o avere i requisiti dell’art.35 della LR. stessa, aggiornata dalla LR 13/2003, per categorie e classifiche adeguate ai lavori da affidare in relazione alla forma di partecipazione alla gara . Le dichiarazioni di cui sopra devono essere redatte sulla base dello schema allegato agli elaborati tecnici (Modello B) e corredate dalla copia fotostatica di un documento di identità del legale rappresentante dell’impresa partecipante. Relativamente alla categoria scorporabile/subappaltabile OG 11: Dichiarazione del legale rappresentante dell’Impresa attestante il possesso di attestazione di qualificazione SOA rilasciata da società di attestazione SOA, regolarmente autorizzata, in corso di validità; oppure, in via alternativa, dichiarazione attestante il possesso di attestazione di qualificazione regionale rilasciata dal competente Assessorato dei LL.PP ai sensi della L.R. n°14 del 09.08.2002, o avere i requisiti dell’art.35 della LR. stessa, aggiornata dalla LR 13/2003, per categorie e classifiche adeguate ai lavori da affidare in relazione alla forma di partecipazione alla gara . Le dichiarazioni di cui sopra devono essere redatte sulla base dello schema allegato agli elaborati tecnici (Modello B) e corredate dalla copia fotostatica di un documento di identità del legale rappresentante dell’impresa partecipante. In via alternativa: Dichiarazione datata e sottoscritta dal legale rappresentante dell'Impresa attestante il possesso del Certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, con l’indicazione dell’attività esercitata dall’impresa che deve essere adeguata alla tipologia dei lavori oggetto della categoria suddetta (Modello A). - Dichiarazione datata e sottoscritta, attestante l’insussistenza delle cause di esclusione di cui all'art.38, comma 1°, lett. b) e c) del D.Lgs n°163/2006 e s.m.i. e resa: 3 Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari • da parte sia del Titolare sia dei Direttori Tecnici, nel caso in cui questi ultimi siano persone diverse dal primo, per le imprese individuali; • da parte dei Direttori Tecnici e di tutti i Soci se trattasi di Società in nome collettivo o di Società in accomandita semplice (dunque, sia accomandatario che accomandante); • da parte di tutti i Direttori Tecnici e degli Amministratori muniti di legale rappresentanza per ogni altro tipo di Società; Qualora i soggetti cessati dalla carica nell'ultimo triennio non rilascino tale dichiarazione, dovrà esibirsi il relativo certificato del casellario penale o dei carichi pendenti, qualora tale certificato non sia stato rilasciato dall'Amministrazione giudiziaria, tale fatto dovrà essere attestato con apposita dichiarazione sostitutiva di atto notorio resa dal legale rappresentante, ai sensi dell'art. 47 del D.P.R. n° 445 del 28/12/2000. Qualora vi siano legali rappresentanti o Direttori Tecnici o Soci cessati dalla carica nel triennio precedente i quali siano incorsi in alcuna delle cause di esclusione previste dall'art.38, 1° comma, lett. b) e c) del D.Lgs n°163/2006 e s.m.i., l'Impresa partecipante dovrà dichiararlo e presentare - su richiesta dell'Amministrazione appaltante - documentazione comprovante l'adozione di atti o misure di completa dissociazione dalla condotta penalmente sanzionata. La suddetta dichiarazione sostitutiva unica, deve essere redatta sulla base dello schema allegato agli elaborati tecnici (Modello C). Alla dichiarazione deve essere allegata la copia fotostatica di un documento di identità del soggetto sottoscrittore. - In ordine alla richiesta di partecipazione all'appalto delle Imprese riunite ai sensi dell'art. 37, comma 8, del D.Lgs n°163/2006 e s.m.i., l'Impresa qualificata capogruppo dovrà presentare e sottoscrivere, la documentazione di cui sopra; le altre Imprese facenti parte della riunione, la documentazione di cui al punto 5.2) I Consorzi di cui all’art.34, comma 1, lett. b) e c) del D.Lgs n°163/2006 e s.m.i., sono tenuti, a pena di esclusione ad indicare per quali consorziati il Consorzio intende partecipare; a questi ultimi è fatto divieto di partecipare, in qualsiasi forma, alla medesima gara. I predetti Consorzi dovranno produrre , a pena di esclusione, l’elenco delle cooperative associate e/o consorziate che aderiscono al consorzio. 6) - Le ditte in possesso dei requisiti richiesti, che abbiano avanzato istanza nei modi e nei termini previsti dal presente disciplinare, riceveranno lettera di nvito a presentare offerta economica, unitamente agli allegati di cui essa si compone. Le ditte interessate alla partecipazione dovranno far pervenire la propria offerta, redatta in lingua italiana, sottoscritta dal legale rappresentante e corredata della fotocopia del documento di identità, in plico adeguatamente sigillato (non è necessario l’uso di ceralacca) e controfirmato nei lembi di chiusura, per il tramite del servizio postale, ovvero mediante agenzia di recapito autorizzata, o con consegna a mani previa affrancatura apposta dall’Ufficio postale con indicazione di data certa, all’Azienda Ospedaliera “G. Brotzu” perentoriamente entro le ore 13.00 del _______________ Il plico dovrà recare l’intestazione del mittente e la seguente indicazione: “OFFERTA ECONOMICA PER L’APPALTO DI LAVORI RELATIVI AGLI INTERVENTI PER IL RISANAMENTO IGIENICO – SANITARIO DEL VUOTO TECNICO DEL PRESIDIO OSPEDALIERO “G. BROTZU”. L’offerta dovrà essere sottoscritta da tutte le Imprese facenti parte del Raggruppamento, se trattasi di Ati non costituita, dalla Capogruppo, nel caso di ATI già costituita. Nel caso di Associazioni Temporanee di Imprese non ancora costituite, le Imprese dovranno, inoltre, 4 Commento [GM2]: 15 giorni dalla lettera di invito Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari dichiarare, con apposito atto negoziale, di impegnarsi, in caso di aggiudicazione della gara, a conferire mandato collettivo speciale con rappresentanza ad una di esse, da indicare come capogruppo, la quale stipulerà il contratto in nome e per conto proprio e delle mandanti. Nel caso di Associazioni già costituite, l'Impresa capogruppo dovrà, inoltre, presentare: a) scrittura privata autenticata da un notaio con la quale é stata costituita l'associazione temporanea d'Imprese e con cui é stato conferito il mandato collettivo speciale dalle altre Imprese riunite alla capogruppo; b) la relativa procura, nella forma dell'atto pubblico, ai sensi dell'art. 1392 del C.C., attestante il conferimento della rappresentanza legale alla capogruppo medesima. La scrittura privata e la relativa procura, possono risultare da un unico atto notarile. Le Imprese riunite, costituite e costituende, dovranno dichiarare, nel sopra citato atto negoziale, a pena di esclusione, la tipologia dell’Associazione, specificando se trattasi di struttura di tipo orizzontale, verticale o mista, con l’indicazione ai sensi dell’art.37,comma 13 del D.Lgs n°163/2006 e ss. mm.ed ii., delle rispettive percentuali di partecipazione, proprie di ciascuna impresa - compatibili con i requisiti dalle stesse posseduti - e con espresso riferimento alle categorie di lavorazioni previste nel bando di gara. L’atto di impegno anzi detto deve essere prodotto, a pena di esclusione, ed allegato ai documenti amministrativi. A tal proposito ciascuna Impresa associata è tenuta, pena l’esclusione, a produrre le proprie attestazioni di qualificazione o, in mancanza di queste, a produrre e sottoscrivere separatamente una dichiarazione sostitutiva relativa al possesso dei requisiti speciali di qualificazione, redatta sulla base degli appositi modelli previsti nel presente Bando di gara, ognuna per la propria quota di lavorazioni che si impegna ad eseguire, con l’indicazione dell’importo e della relativa categoria. I Consorzi di cui all’art.34, comma 1, lett. b) e c) del D.Lgs n°163/2006 e ss. mm.ed ii., sono tenuti, a pena di esclusione ad indicare, in sede di offerta, per quali consorziati il Consorzio concorre; a questi ultimi è fatto divieto di partecipare, in qualsiasi forma, alla medesima gara. I predetti Consorzi dovranno produrre , a pena di esclusione, l’elenco delle cooperative associate e/o consorziate che aderiscono al consorzio. È vietata qualsiasi modificazione alla composizione dell'Associazione Temporanea e del Consorzio concorrente, rispetto a quella risultante dal suddetto impegno presentato in sede di offerta. La violazione di tali condizioni comporta l'annullamento dell'aggiudicazione nonché l'esclusione concomitante o successiva dei concorrenti riuniti in Associazione o del Consorzio unitamente alle proprie consorziate. La mancata apposizione della controfirma sui lembi di chiusura sia del plico contenente l’offerta economica sarà motivo di esclusione dalla gara. Oltre il termine stabilito non potrà essere validamente presentata alcuna offerta anche se sostitutiva od integrativa di offerta precedente; non si farà luogo a gara di miglioria né sarà consentita, in sede di gara, la presentazione di altra differente offerta. Pertanto, tutte le offerte pervenute fuori termine o formulate in modo incompleto odifforme da quanto stabilito dalla lettera d’invito saranno escluse dalla gara. Il recapito del plico, nel quale dovrà essere sempre specificato, in modo completo e leggibile, il nome e l’indirizzo dell’impresa, rimane ad esclusivo rischio del mittente ove, per qualsiasi motivo, il plico stesso non giunga a destinazione in tempo utile. 5 Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari 7) DOCUMENTI DI GARA. Il capitolato speciale d’appalto, nonché gli elaborati grafici, il computo metrico, il piano di sicurezza, l’analisi dei prezzi e l’elenco prezzi unitari previsti per l’esecuzione dei lavori e per formulare l’offerta saranno disponibili presso il Servizio Tecnico dell’Azienda Ospedaliera sito in Cagliari, Piazzale Ricchi, 1, nei giorni lavorativi dalle ore 09.00 alle ore 13.00, sabato escluso a decorrere dal giorno successivo alla data dell’invito a presentare offerta. Sarà comunque possibile acquisirne copia consultando il sito internet www.aobrotzu.it 8) NEL PLICO CONTENENTE L’OFFERTA ECONOMICA DEVE ESSERE PRODOTTA, A PENA D’ESCLUSIONE, LA SEGUENTE DOCUMENTAZIONE: L’offerta, in cifre ed in lettere, del prezzo complessivo ed il ribasso percentuale che ne deriva rispetto all’importo posto a base d’asta. Il Modulo Offerta prezzi contenuto nell’apposito prospetto allegato agli elaborati progettuali di gara da compilarsi ai sensi dell’art. 90, commi 1, 2, 5 del D.P.R. n°554/99. Nel caso di discordanza prevale, tanto per i prezzi unitari che del ribasso percentuale, il valore indicato in lettere. Il modulo dovrà essere sottoscritto dal concorrente in ciascun foglio e non potrà contenere correzioni che non siano espressamente confermate o sottoscritte. 9) DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA DA ALLEGARE, A PENA DI ESCLUSIONE, A CORREDO DELL’OFFERTA: 9.1) – dichiarazione di aver preso visione degli elaborati progettuali e dello stato dei luoghi da parte del legale rappresentante o del direttore tecnico dell’Impresa ovvero di altro incaricato munito di apposita delega autenticata da notaio. Ai fini dell'effettuazione del prescritto sopralluogo sugli immobili interessati dai lavori oggetto dell'appalto, i concorrenti devono inoltrare al Servizio Tecnico dell’Azienda, perentoriamente, entro e non oltre il ……………., a mezzo fax n 070/539358, del geometra Lorenzo Cabras, una richiesta di sopralluogo indicando nome e cognome, con i relativi dati anagrafici delle persone incaricate di effettuare il sopralluogo. Il predetto sopralluogo verrà effettuato nei giorni dal……………… al……………… dalle ore ……….alle ore………., così come stabilito dal Responsabile del Procedimento. Si fa presente che il suddetto sopralluogo deve essere effettuato personalmente dal Rappresentante Legale o dal Direttore Tecnico dell’Impresa concorrente, ovvero dal Rappresentante Legale o dal Direttore Tecnico dell’Impresa capogruppo se trattasi di Raggruppamento temporaneo, ovvero da persona appositamente autorizzata con apposita delega autenticata da Notaio. La richiesta deve specificare ragione sociale, indirizzo, numeri di telefono e di telefax, cui indirizzare la convocazione. Non sono prese in esame le richieste prive anche di uno solo di tali dati , o pervenuta oltre il termine di cui sopra. Ciascun concorrente può indicare al massimo due persone. Non è consentita la indicazione di una stessa persona da più concorrenti. Qualora si verifichi ciò la seconda indicazione non è presa in considerazione e di tale situazione è reso edotto il concorrente. Il sopralluogo viene effettuato nei soli giorni stabiliti dall'Azienda Ospedaliera aggiudicatrice. All'atto del sopraluogo ciascun concorrente deve sottoscrivere il documento, predisposto dall'amministrazione aggiudicatrice, a conferma dell'effettuato sopraluogo e contestualmente dell’avvenuta presa visione degli elaborati, nonchè del ritiro della relativa dichiarazione attestante tale operazione. 6 Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari 9.2 -Dichiarazione con la quale il legale rappresentante dell’Impresa sotto la personale responsabilità attesti: • i lavori o perti delle opere che, in caso di aggiudicazione, intende subappaltare o concedere in cottimo nei modi e termini previsti dal comma 2 dell'art. 118 del D.Lgs n°163/2006 e s.m.i. indicando le categorie relative • di non partecipare alla gara in più di un'associazione temporanea o consorzio di concorrenti, e neppure in forma individuale qualora abbia partecipato alla gara in associazione o consorzio; • di concorrere - partecipando come consorzio di cui all'art. 34, comma 1, lettera b) e c) D.Lgs n°163/2006 e s.m.i. - per le Ditte consorziate indicandone denominazione e sede legale di ciascuna Così come previsto dall' art. 71, comma 2, del DPR n°554/99: • di aver preso visione degli elaborati progettuali, comprendenti, tra l'altro, sia il computo metrico che il piano di sicurezza previsto dalla Legge 494/96 e s.m.i., che ritiene, previo approfondito esame, da un punto di vista tecnico-finanziario, incondizionatamente eseguibili e di non avere riserve, di alcun genere, da formulare al riguardo; • di aver preso visione dei luoghi e delle condizioni particolari di svolgimento dei lavori, della viabilità di accesso, delle cave eventualmente necessarie e delle discariche autorizzate, nonché di tutte le circostanze generali e particolari suscettibili di influire sulla determinazione dei prezzi, sulle condizioni contrattuali e sull’esecuzione dei lavori, e di aver giudicato gli stessi realizzabili, gli elaborati progettuali adeguati ed i prezzi, nel loro complesso remunerativi, tali da consentire il ribasso formulato; • di aver effettuato una verifica della disponibilità della mano d’opera necessaria per l’esecuzione dei lavori, nonché della disponibilità delle attrezzature adeguate alla tipologia e categoria dei lavori in appalto; • di aver formulato l'offerta tenendo conto degli oneri previsti per i piani di sicurezza; • di accettare tutte le condizioni del capitolato relativo ai lavori in oggetto. • Ai sensi dell’art. 22 L.R. della Sardegna 5/2007, non è dovuta la cauzione provvisoria. 10) ALTRE INFORMAZIONI: • In caso di fallimento o di risoluzione del contratto per grave inadempimento dell’originario appaltatore, si applicherà l'art. 140 del D.Lgs. 163/2006. • La mancata presentazione o l'imperfetta formulazione di un documento può costituire motivo di esclusione dalla gara. • La stazione appaltante si riserva la facoltà di escludere dalla gara, con obbligo di motivazione, i concorrenti per i quali non sussiste adeguata affidabilità professionale in quanto, in base ai dati contenuti nel Casellario Informatico dell’Autorità, risultano essersi resi responsabili di comportamenti di grave negligenza e malafede o di errore grave nell’esecuzione di lavori affidati da diverse stazioni appaltanti. • Si procederà all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta purché valida, sempre che sia ritenuta congrua e conveniente; • In caso di offerte uguali si procederà a sorteggio; • In caso di aggiudicazione ovvero di verifica a campione ai sensi dell'art.48 del D.Lgs n°163/2006 e ss. mm.ed ii., a pena di esclusione, l'impresa partecipante si impegna a produrre la documentazione richiesta nel presente bando. • I pagamenti relativi ai lavori svolti dal subappaltatore o cottimista verranno effettuati dall’aggiudicatario che è obbligato a trasmettere, entro 20 (diconsi venti) giorni dalla data di 7 Azienda Ospedaliera Brotzu • • • • Cagliari ciascun pagamento effettuato, copia delle fatture quietanziate con l’indicazione delle ritenute a garanzia effettuate; qualora l’Impresa aggiudicataria non provveda al pagamento delle spettanze dovute all’Impresa subappaltatrice, l’Azienda Ospedaliera provvederà a liquidare direttamente quanto dovuto a quest’ultima, su richiesta espressa della medesima, debitamente motivata e documentata; si esclude il ricorso all’arbitrato, per le controversie derivanti dall’esecuzione del contratto, comprese quelle derivanti dal mancato raggiungimento dell’accordo bonario di cui all’art. 240 del D.Lgs n°163/2006 e ss. mm.ed ii.; Il termine di esecuzione dell’appalto è fissato in 270 giorni decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori. Le offerte sono vincolanti per le Imprese sino al 180° giorno successivo alla scadenza del presente bando. All’apertura dei plichi contenenti le offerte, sarà ammesso a partecipare il rappresentante legale dell’Impresa, o soggetto munito di apposita delega. SI PRECISA, INOLTRE, CHE: 1. l’incompletezza, l’irregolarità o la mancanza della documentazione prescritta dal presente bando di gara, comporterà l’esclusione dell’offerta; 2. non sono ammesse a partecipare alla gara le Imprese tra le quali vi siano forme di collegamento e di controllo ai sensi dell’art. 2359 c.c. o che abbiano in comune il Titolare per le Imprese individuali, uno dei Soci per le Società di persone o uno degli Amministratori con poteri di rappresentanza per le Società di capitali; 3. il verbale di gara relativo all’appalto dei lavori di cui trattasi non avrà, in nessun caso, efficacia di contratto, che sarà stipulato successivamente; 4. in assenza dei requisiti dichiarati dall’Impresa aggiudicataria o in caso di rinuncia della medesima all’aggiudicazione dell’appalto, l’esecuzione dei lavori verrà affidata – previa escussione della cauzione provvisoria all’Impresa aggiudicataria - all’impresa seguente in graduatoria; 5. se l’appaltatore fallisse, o risultasse gravemente inadempiente nell’esecuzione del contratto, l’Amministrazione può interpellare il secondo classificato e stipulare un nuovo contratto, al fine di completare le opere, alle condizioni economiche offerte dal medesimo in sede di gara; 6. nell’esecuzione dei lavori che formano oggetto dell’appalto, l’Impresa si obbliga ad applicare integralmente tutte le norme contenute nel contratto collettivo nazionale di lavoro per gli operai dipendenti delle aziende artigianali, industriali edili ed affini e negli accordi locali integrativi dello stesso, in vigore per il tempo e nella località in cui si svolgono i lavori medesimi; 7. l’aggiudicazione non sarà vincolante per l’Azienda Ospedaliera, la quale si riserva di non addivenire alla stipula del contratto per qualsiasi legittima motivazione. La stipula è comunque subordinata alla effettiva disponibilità dei fondi necessari e alla eventuale preventiva approvazione del progetto da parte di altre Amministrazioni a qualsiasi titolo competenti; 8. all’atto del contratto l’aggiudicatario deve prestare: a) cauzione definitiva nella misura e nei modi stabiliti dell’art. 113 del D. LGS 163/2006 e dell’art. 101 del D.P.R. n. 554/1999 e s. m , fermo restando quanto previsto dall’art.40 comma 7 del DLGS 163/2006; b) polizza assicurativa di cui all’art. 129 del DLGS 163/2006 e all’art. 103 del D.P.R. n. 554/1999 e s. m., relativa alla copertura dei seguenti rischi: b.1)- danni di esecuzione (CAR) con un massimale pari ad € 750.000,00; b.2) - responsabilità civile (RCT) con un massimale pari ad € 1.000.000,00; 8 Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari 9. le coperture di garanzia e le coperture assicurative previste dagli art. 75, 111 e 129 del DLGS 1/2006, devono essere conformi a pena di esclusione agli schemi di polizza tipo approvati con decreto Interministeriale delle Attività Produttive del 12.03.2004 n. 123 entrato in vigore il 26.05.2004. 10. Il presente bando è pubblicato sul sito dell’Azienda Ospedaliera “G. Brotzu” www.aobrotzu.it , all’albo pretorio del comune del comune di Cagliari e all’albo pretorio della medesima Azienda Ospedaliera. 11. Il Responsabile del Procedimento è l’Ing Bruno Facen 12. tel 070/539205 fax 070/539331 indirizzo elettronico [email protected] 9 Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO Interventi igienico sanitari riguardanti il vuoto tecnico Schema di contratto (articolo 45, commi 3 e seguenti, regolamento generale, d.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554) 1) Totale appalto € 725.033,46 a) b) Oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza Importo esecuzione lavorazioni (base d’asta) € 9.880,00 € 715.153,46 c) Somme a disposizione dell’amministrazione € 136.518,02 2) Totale progetto € 861.551,48 ABBREVIAZIONI x Legge n. 2248 del 1865 (legge 20 marzo 1865, n. 2248, allegato F) x Legge n. 55 del 1990 (legge 19 marzo 1990, n. 55, e successive modifiche e integrazioni) x Decreto n. 494 del 1996 (decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494, come modificato dal decreto legislativo 19 novembre 1999, n. 528 - Attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili) x Regolamento generale (decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554 Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici) x D.P.R. n. 34 del 2000 (decreto del Presidente della Repubblica 25 gennaio 2000, n. 34 Regolamento per l'istituzione di un sistema di qualificazione unico dei soggetti esecutori di lavori pubblici) x Capitolato generale d’appalto (decreto ministeriale - lavori pubblici - 19 aprile 2000, n. 145) x LR (Sardegna) 05/2007. Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO x Decreto legislativo n°163 del 12.04.2006 - Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi, e forniture in attuazione alle direttive 2004717/CE e 2004/18/CE CONTRATTO D’APPALTO PER L’ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI IGIENICO SANITARI RIGUARDANI IL VUOTO TECNICO DELL’AZIENDA OSPEDALIERA BROTZU – schema di contratto ………….. SERVIZIO SANITARIO - REGIONE SARDEGNA AZIENDA OSPEDALIERA "G. BROTZU" Piazzale Ricchi n°1 - CAGLIARI CONTRATTO D'APPALTO PER I LAVORI RELATIVI AL RISANAMENTO IGIENICO SANTARIO RIGUARDANTI IL VUOTO TECNICO - AZIENDA OSPEDALIERA “ G. BROTZU ” L'anno ____________, il giorno ___ del mese di ______ in Cagliari presso la sede dell'Azienda Ospedaliera "G. Brotzu" (Codice Fiscale e P.I. I.V.A. 02315520920), tra i sottonotati signori, che intervengono al presente atto nelle qualità di seguito indicate, - il Dott. Mario Selis nella sua qualità di Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera "Brotzu" di Cagliari e domiciliato per la carica presso l'Ospedale Brotzu, il quale dichiara di intervenire al presente atto e stipularlo nella qualità predetta; - il………………… nato a ………. il C.F. ……………… nella Sua qualità di Amministratore Unico dell’Impresa …………… con sede legale in ……. – Via …………., Partita IVA e C.F. ……………. PREMESSO - che con deliberazioni n. ….. del ……… , è stata indetta una procedura ristretta accelerata per l’affidamento dei lavori inerenti il risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico dell’Azienda Ospedaliera “G. Brotzu”, per un importo complessivo a base d’asta di € 715.153,46=Iva esclusa più oneri per la sicurezza di € 9.880,00=Iva esclusa; - che al bando di gara è stata data pubblicità nei modi previsti dall’art. 22 L.R. 5/2007; - che la Commissione di gara ha proceduto in seduta pubblica ad effettuare le operazioni di rito (come da verbali n. _ del__) e che è risultata aggiudicataria la ditta ____________con un ribasso del________% sull’importo dei lavori a base d’asta; - che con deliberazione n.________del_________, l’Azienda Ospedaliera G.Brotzu ha aggiudicato l’appalto in parola; Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO - Tutto ciò premesso, essendosi stabilito di addivenire oggi alla stipulazione del relativo contratto, le parti come sopra costituite, convengono e stipulano quanto segue: ART.1 La narrativa che precede forma parte integrante del presente contratto. ART.2 Forma oggetto del contratto l’esecuzione dei lavori inerenti il risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico del Presidio Ospedaliero dell’Azienda “G. Brotzu ”. ART.3 L'Appalto è regolato: - Decreto legislativo n°163 del 12.04.2006 - Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi, e forniture in attuazione alle direttive 2004717/CE e 2004/18/CE e L.R. 5/2007: - dal Capitolato Generale dei Lavori Pubblici, approvato con Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici n. 145 del 19.04.2000; - dal D.P.R. 554 del 21.12.1999 “Regolamento di attuazione della Legge Quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994”. - dal Capitolato speciale d’appalto approvato con deliberazione n________del________ comprese le tabelle allegate allo stesso, con i limiti, per queste ultime, descritti nel seguito in relazione al loro valore indicativo; - dal progetto esecutivo approvato; - tutti gli elaborati grafici del progetto esecutivo, ivi compresi i particolari costruttivi, i progetti degli impianti, le relative relazioni di calcolo; - l’elenco dei prezzi unitari; - il computo metrico estimativo e le analisi dei prezzi; - il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all’articolo 12, del decreto legislativo n. 494 del 1996 e le proposte integrative al predetto piano di cui all’articolo 131 D.lgs. c.1 lettera c) 163/2006; - il piano operativo di sicurezza; - il cronoprogramma che dovrà essere elaborato dall’Impresa. Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO Le sopramenzionate normativa legislativa e regolamentare, dei quali le parti dichiarano di aver preso esatta conoscenza, formano parte integrante e sostanziale del presente contratto, per quanto al medesimo non siano materialmente allegati. Peraltro, le norme e prescrizioni in esso contenute debbono intendersi valide ed operanti agli effetti del presente contratto se ed in quanto non risultano modificate da quelle indicate nel Capitolato Speciale d’Appalto e nel contratto stesso; - dal progetto esecutivo il cui elenco elaborati costituisce l’allegato “B” fogli N°____; ART.4 L'importo dell'Appalto assunto dall'impresa al netto del ribasso d’asta e comprese le spese per la sicurezza ammonta a €_____________=Iva esclusa. ART.5 I prezzi per l'esecuzione dei lavori, in quanto accettati dall'Impresa in base a calcoli di sua convenienza e a tutto suo rischio, sono fissi ed invariabili ed indipendenti da qualsiasi eventualità o sfavorevole circostanza. Sulla base delle vigenti normative non è ammessa alcuna revisione dei prezzi contrattuali. ART.6 In applicazione della vigente normativa le ritenute di legge saranno applicate sulle rate di acconto. Dovrà inoltre essere effettuata la trattenuta dello 0,50% per infortuni. ART.7 Per la esecuzione dei lavori di cui agli allegati al presente contratto, saranno fatti all'impresa pagamenti in acconto del corrispettivo dell’appalto, come previsto nel Capitolato Speciale, sulla base di stati di avanzamento entro 90 gg. dalla presentazione della fattura salvo l’ultima rata. ART.8 L'impresa si obbliga ad applicare nei confronti dei lavoratori dipendenti occupati nei lavori costituenti oggetto del presente contratto, condizioni normative non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro, applicabili alla data dell'offerta alla categoria e nelle località in cui si svolgono i lavori, nonché le condizioni risultanti dalle successive modificazioni ed integrazioni ed in genere da ogni altro contratto collettivo applicabile nelle località, che per la categoria venga stipulato. L'Impresa si obbliga, altresì, a continuare ad applicare i suindicati contratti anche dopo la scadenza e fino alla loro sostituzione. L'Impresa si obbliga, infine ad osservare le disposizioni dei patti nazionali, provinciali e di tutta la Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO normativa vigente, relativa al versamento dei contributi stabiliti per fini mutualistici ed altro nonché delle competenze spettanti per ferie, assegni familiari, ecc.. I suddetti obblighi vincolano l'Impresa anche nel caso che la stessa non sia aderente alle Associazioni stipulanti o receda da esso. ART.9 Il tempo utile per dare i lavori finiti a perfetta regola dell’arte e secondo le normative vigenti si stabilisce in duecentosettanta (270) giorni naturali, successivi e continui dalla data del verbale di consegna dei lavori che potrà avvenire subito dopo l’aggiudicazione con le riserve di legge. La penale per eventuali ritardi è stabilita nella misura dell’uno per mille per ogni giorno di ritardo. A garanzia della perfetta osservanza delle norme contrattuali e delle penali sopra stabilite la ditta aggiudicataria ha costituito una cauzione definitiva mediante polizza n. _____________ rilasciata dalla____________________________in data__________di €___________________ pari al ______% dell’importo netto dell’appalto. La Società ha stipulato, con la _________________, Polizza assicurativa n°________________del __________che tenga indenne la stazione appaltante dai rischi di esecuzione e a garanzia della Responsabilità civile per danni causati a terzi nell’esecuzione dei lavori, come disposto dall’art. 30 del Capitolato Speciale d’Appalto, e con la ________________, Polizza assicurativa n°___________ ______del ___________relativa a “Tutti i rischi della costruzione di opere civili”. ART. 10 E’ assolutamente vietato il sub-appalto anche parziale dei lavori oggetto dell’appalto, in assenza di specifica autorizzazione da parte dell’Amministrazione appaltante. Tale autorizzazione potrà essere concessa o revocata dalla stazione appaltante. L’annullamento del sub-appalto, in ogni caso non darà diritto all’impresa di pretendere risarcimento di danni o perdite o la proroga della data fissata per l’ultimazione dei lavori. L'Impresa è responsabile, in rapporto alla Amministrazione, dell'osservanza delle norme di cui al precedente articolo da parte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei loro rispettivi dipendenti, anche nei casi in cui il contratto collettivo non disciplini l'ipotesi del subappalto. Il fatto che il subappalto non sia stato autorizzato non esime l'Impresa dalla responsabilità di cui al comma precedente e ciò senza pregiudizio degli altri diritti dell'Amministrazione. ART.11 Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO In caso di inottemperanza degli obblighi derivanti dalle disposizioni dei precedenti articoli accertata dall'Amministrazione o a questa segnalata dall'Ispettorato del Lavoro, si procederà ad una detrazione del 20% sui pagamenti in acconto, destinando le somme, così accantonate a garanzia dell'adempimento degli obblighi di cui sopra, se i lavori sono in corso di esecuzione ovvero alla sospensione del pagamento del saldo se i lavori sono ultimati. Il pagamento all'Impresa delle somme accantonate e delle rate di saldo non sarà effettuato sino a quando da parte dell'Ispettorato del Lavoro non sia stato accertato che ai dipendenti sia stato corrisposto quanto loro dovuto. Per tale sospensione o ritardo di pagamenti, l'Impresa non può opporre eccezione all'Amministrazione, né a titolo di risarcimento danni o corresponsione di interessi. Inoltre l'Impresa dovrà provvedere all'assicurazione obbligatoria degli operai contro gli infortuni. ART.12 Il Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera "Brotzu" affida l'appalto degli interventi di risanamento igienico sanitari riguardanti il vuoto tecnico dell’Azienda Ospedaliera “G. Brotzu ” nei modi e nei termini stabiliti nei disciplinari per l'esecuzione dei lavori allegati al presente Contratto secondo i prezzi ivi indicati. ART.13 I titoli di spesa dei pagamenti in favore dell'Appaltatore saranno appoggiati alla Tesoreria dall'Azienda Ospedaliera "G.Brotzu" piazzale Ricchi n°1 in Cagliari; gli avvisi della avvenuta emissione dei suddetti titoli saranno recapitati alla ditta _______________via ________________ a ______________I pagamenti saranno effettuati con quietanza del legale rappresentante della Ditta Appaltatrice, ovvero da persona o Ente all'uopo delegato. ART.14 Saranno a carico dell'Impresa tutte le spese, imposte ed in generale qualsiasi peso che direttamente o indirettamente abbia a gravare sulle forniture ed opere del presente appalto e ciò anche se la tassa o imposta fosse intestata all’Azienda Ospedaliera "Brotzu". ART.15 Agli effetti del presente contratto l'Appaltatore elegge domicilio per tutti gli effetti del contratto medesimo, in ___________________ Via ___________________ ART.16 Il presente contratto vincola immediatamente l'impresa e vincola l'Azienda solo quando verranno acquisiti agli atti dell'Azienda medesima i certificati di cui alle vigenti leggi Antimafia, nonché le Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO approvazioni da parte degli Organi Tutori. Letto, confermato e sottoscritto: IL DIRETTORE GENERALE Dott. Mario Selis ALLEGATI : progetto esecutivo L'IMPRESA Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO CAPO 1 - NATURA E OGGETTO DELL’APPALTO Art. 1. Oggetto dell’appalto L’oggetto dell’appalto consiste nell’esecuzione degli interventi di risanamento gienico sanitario riguardanti il vuoto tecnico del P.O. “G. Brotzu”. Sono compresi nell’appalto tutti i lavori, le prestazioni, le forniture e le provviste necessarie per dare il lavoro completamente compiuto e secondo le condizioni stabilite dal presente capitolato speciale d’appalto, con le caratteristiche tecniche, qualitative e quantitative previste dal progetto esecutivo con i relativi allegati, con riguardo anche ai particolari costruttivi e ai progetti esecutivi dei quali l’appaltatore dichiara di aver preso completa ed esatta conoscenza. Trattandosi di un appalto di manutenzione le quantità delle varie attività potranno variare anche in modo sensibile in funzione di quanto si rendesse necessario senza che l’Impresa possa eccepire alcunché. L’esecuzione dei lavori è sempre e comunque effettuata secondo le regole dell’arte e l’appaltatore deve conformarsi alla massima diligenza nell’adempimento dei propri obblighi. Art. 2. Ammontare dell’appalto Il corrispettivo dovuto dell’Azienda Ospedaliera Brotzu all’Appaltatore per il pieno e perfetto adempimento del contratto è fissato, al netto del ribasso d’asta offerto del______%, in EURO ____________________Iva esclusa, oltre a EURO 9.880,00 Iva esclusa, per gli oneri della sicurezza e la salute nel cantiere non soggetti a ribasso, giusta offerta economica che costituisce parte integrante del presente contratto, conosciuta e siglata dalle parti anche se non materialmente allegata. L’Appaltatore dichiara di optare quale modalità di pagamento per___________________come da nota in data_________ in atti. La richiesta di eventuali modalità agevolative di pagamento dovrà essere comunicata per iscritto dall’Appaltatore al competente Ufficio Ragioneria e Finanze del Comune e sarà considerata valida fino a diversa comunicazione. Art. 3. Modalità di stipulazione del contratto Il contratto è stipulato “a misura” ai sensi dell’articolo 53 quarto comma del D.Lgs n°163/2006. L’importo della contratto, come determinato in sede di gara, resta fisso e invariabile, senza che possa essere invocata da alcuna delle parti contraenti alcuna successiva verificazione sulla misura o sul valore attribuito alla quantità. CAPO 2 – DISCIPLINA CONTRATTUALE Art. 4. Interpretazione del contratto e del capitolato speciale d'appalto In caso di discordanza tra i vari elaborati di progetto vale la soluzione più aderente alle finalità per le quali il lavoro è stato progettato e comunque quella meglio rispondente ai criteri di ragionevolezza e di buona tecnica esecutiva. In caso di norme del capitolato speciale tra loro non compatibili o apparentemente non compatibili, trovano applicazione in primo luogo le norme eccezionali o quelle che fanno Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO eccezione a regole generali, in secondo luogo quelle maggiormente conformi alle disposizioni legislative o regolamentari ovvero all'ordinamento giuridico, in terzo luogo quelle di maggior dettaglio e infine quelle di carattere ordinario. L'interpretazione delle clausole contrattuali, così come delle disposizioni del capitolato speciale d'appalto, è fatta tenendo conto delle finalità del contratto e dei risultati ricercati con l'attuazione del progetto approvato; per ogni altra evenienza trovano applicazione gli articoli da 1362 a 1369 del codice civile. Art. 5. Documenti che fanno parte del contratto Fanno parte integrante e sostanziale del contratto d’appalto, ancorché non materialmente allegati: a) il capitolato speciale d’appalto comprese le tabelle allegate allo stesso, con i limiti, per queste ultime, descritti nel seguito in relazione al loro valore indicativo; b) tutti gli elaborati grafici del progetto esecutivo, ivi compresi i particolari costruttivi, i progetti degli impianti, le relative relazioni di calcolo e la perizia geologica; c) l’elenco dei prezzi unitari; d) il computo metrico estimativo; e) l’analisi dei prezzi; f) il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all’articolo 12, del decreto legislativo n. 494 del 1996 (come sostituito dall’art 11 del D.lgs 528/99) e le proposte integrative al predetto piano di cui all’articolo 131, comma 1 lettera c), D.lgs 163/06; g) il piano operativo di sicurezza; h) il cronoprogramma di cui all’articolo 42 del regolamento generale. I suddetti documenti, che sono depositati agli atti di questo Comune, vengono sottoscritti dalle parti per integrale accettazione, si intendono facenti parte integrante del presente contratto anche se non materialmente allegati. Di essi non viene data lettura avendomi le parti espressamente dispensato dichiarando espressamente di conoscerne l’integrale contenuto Sono contrattualmente vincolanti tutte le leggi e le norme vigenti in materia di lavori pubblici e in particolare: x la legge 20 marzo 1865, n. 2248, allegato F, per quanto applicabile; x l’articolo 18 della legge 19 marzo 1990, n. 55 e successive modifiche ed integrazioni; x il regolamento generale approvato con d.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554. x Decreto legislativo 12.04.2006 n°163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi, e forniture in attuazione alle direttive 2004717/CE e 2004/18/CE. x LR. (Sardegna) 05/2007 Le Parti si impegnano, inoltre, a rispettare le disposizioni del Capitolato Generale d’Appalto dei Lavori Pubblici approvato con Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici 19 aprile 2000 n° 145 Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO Art. 6. Fallimento dell’appaltatore In caso di fallimento dell’appaltatore la Stazione appaltante si avvale, salvi e senza pregiudizio per ogni altro diritto e azione a tutela dei propri interessi, della procedura prevista dagli articoli 140 del D. Lgs n°163/2006. Qualora l’esecutore sia un’associazione temporanea, in caso di fallimento dell’impresa mandataria o di una impresa mandante trovano applicazione rispettivamente i commi 1 e 2 dell’articolo 94 del regolamento generale. Art. 7. Rappresentante dell’appaltatore e domicilio L’Appaltatore elegge domicilio nel seguente indirizzo:_____________________________ presso il quale verranno inoltrate tutte le intimazioni, le assegnazioni di termini ed ogni altra notificazione o comunicazione dipendente dal presente contratto. La persona o le persone, preventivamente riconosciute dalla stazione appaltante, autorizzate a riscuotere, ricevere e quietanzare le somme ricevute in conto o saldo è o sono il Sig. o i Sig.ri___________________________. Ogni variazione del domicilio di cui al comma 1, o delle persona di cui al comma 2, deve essere tempestivamente comunicata alla Stazione appaltante. Art. 8. Norme generali sui materiali, i componenti, i sistemi e l'esecuzione Nell'esecuzione di tutte le lavorazioni, le opere, le forniture, i componenti, anche relativamente a sistemi e subsistemi di impianti tecnologici oggetto dell'appalto, devono essere rispettate tutte le prescrizioni di legge e di regolamento in materia di qualità, provenienza e accettazione dei materiali e componenti nonché, per quanto concerne la descrizione, i requisiti di prestazione e le modalità di esecuzione di ogni categoria di lavoro, tutte le indicazioni contenute o richiamate contrattualmente nel capitolato speciale di appalto, negli elaborati grafici del progetto esecutivo e nella descrizione delle singole voci allegata allo stesso capitolato. Per quanto riguarda l’accettazione, la qualità e l’impiego dei materiali, la loro provvista, il luogo della loro provenienza e l’eventuale sostituzione di quest’ultimo, si applicano rispettivamente gli articoli 15, 16 e 17 del capitolato generale d’appalto. CAPO 3 - TERMINI PER L’ESECUZIONE Art. 9. Consegna e inizio dei lavori L’esecuzione dei lavori ha inizio dopo la stipula del formale contratto, in seguito a consegna, risultante da apposito verbale, da effettuarsi non oltre 45 giorni dalla predetta stipula, previa convocazione dell’esecutore. Se nel giorno fissato e comunicato l’appaltatore non si presenta a ricevere la consegna dei lavori, il direttore dei lavori fissa un nuovo termine perentorio, non inferiore a 5 giorni e non superiore a 15; i termini per l’esecuzione decorrono comunque dalla data della prima convocazione. Decorso inutilmente il termine anzidetto è facoltà della Stazione appaltante di risolvere il contratto e incamerare la cauzione, ferma restando la possibilità di avvalersi della garanzia fideiussoria al fine del risarcimento del danno, senza che ciò possa costituire motivo di pretese o eccezioni di sorta. Qualora sia indetta una nuova procedura per l’affidamento dei lavori, l’aggiudicatario è escluso dalla partecipazione in quanto l’inadempimento è considerato grave negligenza accertata. Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO In alternativa: Si dà atto che in data __________________, ai sensi dell’art. 129 commi 1 e 4 del D.P.R 554/99 e degli art.li 29 e 30 del Capitolato Generale d’Appalto, si è proceduto alla consegna dei lavori sotto le riserve di legge come risulta dal verbale di consegna in pari data, agli atti, sul quale risultano indicate dal Direttore dei lavori, le lavorazioni di maggiore urgenza L'appaltatore deve trasmettere alla Stazione appaltante, prima dell’inizio dei lavori, la documentazione di avvenuta denunzia di inizio lavori effettuata agli enti previdenziali, assicurativi ed antinfortunistici, inclusa la Cassa edile ove dovuta; egli trasmette altresì, a scadenza quadrimestrale, copia dei versamenti contributivi, previdenziali, assicurativi nonché di quelli dovuti agli organismi paritetici previsti dalla contrattazione collettiva, sia relativi al proprio personale che a quello delle imprese subappaltatrici. Art. 10. Termini per l'ultimazione dei lavori –Premio di accelerazione Il tempo utile per ultimare tutti i lavori compresi nell’appalto è fissato in giorni 270 (duecentosettanta) naturali consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori. Nel calcolo del tempo contrattuale si è tenuto conto delle ferie contrattuali. L’appaltatore si obbliga alla rigorosa ottemperanza del cronoprogramma dei lavori che potrà fissare scadenze inderogabili per l’approntamento delle opere necessarie all’inizio di forniture e lavori da effettuarsi da altre ditte per conto della Stazione appaltante ovvero necessarie all’utilizzazione, prima della fine dei lavori e previo collaudo, riferito alla sola parte funzionale delle opere. In ragione del particolare interesse della stazione appaltante all’ultimazione anticipata dei lavori, qualora la predetta ultimazione finale avvenga in anticipo rispetto al termine contrattualmente previsto, e l’esecuzione dell’appalto sia conforme alle obbligazioni assunte, all’appaltatore è riconosciuto un premio, per ogni giorno di anticipo sul termine finale, pari allo 0,1 …… ( i ) per cento dell’importo a base d’asta per ogni giorno di anticipata ultimazione dei lavori; il premio di accelerazione non si applica alle scadenze intermedie o alle ultimazioni parziali. ( ii ) Art. 11. Sospensioni e proroghe Qualora cause di forza maggiore, condizioni climatologiche od altre circostanze speciali impediscano in via temporanea che i lavori procedano utilmente a regola d’arte, la direzione dei lavori d’ufficio o su segnalazione dell’appaltatore può ordinare la sospensione dei lavori redigendo apposito verbale. Sono circostanze speciali le situazioni che determinano la necessità di procedere alla redazione di una variante in corso d’opera nei casi previsti dall’articolo 134 DPR 554/99. In tale evenienza si applicano l’articolo 133 del regolamento generale e gli articoli 24, 25 e 26 del capitolato generale d’appalto. Art. 12. Penali in caso di ritardo Nel caso di mancato rispetto del termine indicato per l’esecuzione delle opere, per ogni giorno naturale consecutivo di ritardo nell’ultimazione dei lavori viene applicata una penale pari all’uno per mille dell’importo contrattuale. La penale, nella stessa misura percentuale di cui al comma 1, trova applicazione anche in caso di ritardo: Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO a) nell’inizio dei lavori rispetto alla data fissata dal direttore dei lavori per la consegna degli stessi, qualora la Stazione appaltante non si avvalga della facoltà di cui all’articolo 9, comma 2; b) nella ripresa dei lavori seguente un verbale di sospensione, rispetto alla data fissata dal direttore dei lavori; c) nel rispetto dei termini imposti dalla direzione dei lavori per il ripristino di lavori non accettabili o danneggiati. d) nel rispetto delle soglie temporali fissate a tale scopo nel cronoprogramma dei lavori; La penale irrogata ai sensi del comma 2, lettera a), è disapplicata e, se già addebitata, è restituita, qualora l’appaltatore, in seguito all’andamento imposto ai lavori, rispetti la prima soglia temporale successiva fissata nel programma dei lavori di cui all’articolo 17. La penale di cui al comma 2, lettera b) e lettera d), è applicata all’importo dei lavori ancora da eseguire; la penale di cui al comma 2, lettera c) è applicata all’importo dei lavori di ripristino o di nuova esecuzione ordinati per rimediare a quelli non accettabili o danneggiati. Tutte le penali di cui al presente articolo sono contabilizzate in detrazione in occasione del pagamento immediatamente successivo al verificarsi della relativa condizione di ritardo. L’importo complessivo delle penali irrogate ai sensi dei commi precedenti non può superare il 10 per cento dell’importo contrattuale; qualora i ritardi siano tali da comportare una penale di importo superiore alla predetta percentuale trova applicazione l’articolo 19, in materia di risoluzione del contratto. L’applicazione delle penali di cui al presente articolo non pregiudica il risarcimento di eventuali danni o ulteriori oneri sostenuti dalla Stazione appaltante a causa dei ritardi. Art. 13. Programma esecutivo dei lavori dell'appaltatore e cronoprogramma Entro 30 giorni dalla data del verbale di consegna, e comunque prima dell'inizio dei lavori, l'appaltatore predispone e consegna alla direzione lavori un proprio programma esecutivo dei lavori, elaborato in relazione alle proprie tecnologie, alle proprie scelte imprenditoriali e alla propria organizzazione lavorativa; tale programma deve riportare per ogni lavorazione, le previsioni circa il periodo di esecuzione nonché l'ammontare presunto, parziale e progressivo, dell'avanzamento dei lavori alle date contrattualmente stabilite per la liquidazione dei certificati di pagamento deve essere coerente con i tempi contrattuali di ultimazione e deve essere approvato dalla direzione lavori, mediante apposizione di un visto, entro cinque giorni dal ricevimento. Trascorso il predetto termine senza che la direzione lavori si sia pronunciata il programma esecutivo dei lavori si intende accettato, fatte salve palesi illogicità o indicazioni erronee palesemente incompatibili con il rispetto dei termini di ultimazione. Il programma esecutivo dei lavori dell'appaltatore può essere modificato o integrato dalla Stazione appaltante, mediante ordine di servizio, ogni volta che sia necessario alla miglior esecuzione dei lavori e in particolare: a) per il coordinamento con le prestazioni o le forniture di imprese o altre ditte estranee al contratto; b) per l'intervento o il mancato intervento di società concessionarie di pubblici servizi le cui reti siano coinvolte in qualunque modo con l'andamento dei lavori, purché non imputabile ad inadempimenti o ritardi della Stazione committente; Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO c) per l'intervento o il coordinamento con autorità, enti o altri soggetti diversi dalla Stazione appaltante, che abbiano giurisdizione, competenze o responsabilità di tutela sugli immobili, i siti e le aree comunque interessate dal cantiere; a tal fine non sono considerati soggetti diversi le società o aziende controllate o partecipate dalla Stazione appaltante o soggetti titolari di diritti reali sui beni in qualunque modo interessati dai lavori intendendosi, in questi casi, ricondotta la fattispecie alla responsabilità gestionale della Stazione appaltante; d) per la necessità o l'opportunità di eseguire prove sui campioni, prove di carico e di tenuta e funzionamento degli impianti, nonché collaudi parziali o specifici; e) qualora sia richiesto dal coordinatore per la sicurezza e la salute nel cantiere, in ottemperanza all'articolo 5 del decreto legislativo n. 494 del 1996. In ogni caso il programma esecutivo dei lavori deve essere coerente con il piano di sicurezza e di coordinamento del cantiere, eventualmente integrato ed aggiornato. I lavori sono comunque eseguiti nel rispetto del cronoprogramma predisposto dalla Stazione appaltante e integrante il progetto esecutivo; tale cronoprogramma può essere modificato dalla Stazione appaltante al verificarsi delle condizioni di cui al comma 2. Art. 14. Inderogabilità dei termini di esecuzione Non costituiscono motivo di proroga dell'inizio dei lavori, della loro mancata regolare o continuativa conduzione secondo il relativo programma o della loro ritardata ultimazione: a) il ritardo nell'installazione del cantiere e nell'allacciamento alle reti tecnologiche necessarie al suo funzionamento, per l'approvvigionamento dell'energia elettrica e dell'acqua; b) l’adempimento di prescrizioni, o il rimedio a inconvenienti o infrazioni riscontrate dal direttore dei lavori o dagli organi di vigilanza in materia sanitaria e di sicurezza, ivi compreso il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, se nominato; c) l'esecuzione di accertamenti integrativi che l'appaltatore ritenesse di dover effettuare per la esecuzione delle opere di fondazione, delle strutture e degli impianti, salvo che siano ordinati dalla direzione dei lavori o espressamente approvati da questa; d) il tempo necessario per l'esecuzione di prove sui campioni, di sondaggi, analisi e altre prove assimilabili; e) il tempo necessario per l'espletamento degli adempimenti a carico dell'appaltatore comunque previsti dal capitolato speciale d’appalto; f) le eventuali controversie tra l’appaltatore e i fornitori, subappaltatori, affidatari, altri incaricati; g) le eventuali vertenze a carattere aziendale tra l’appaltatore e il proprio personale dipendente. Art. 15. Risoluzione del contratto per mancato rispetto dei termini L’eventuale ritardo dell’appaltatore rispetto ai termini per l’ultimazione dei lavori o sulle scadenze esplicitamente fissate allo scopo dal programma temporale superiore a 90 (novanta) giorni naturali consecutivi produce la risoluzione del contratto, a discrezione della Stazione appaltante e senza obbligo di ulteriore motivazione, ai sensi dell’articolo 136 del D.Lgs. 163/2006, e dall’articolo 119 del regolamento generale. Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO La risoluzione del contratto trova applicazione dopo la formale messa in mora dell’appaltatore e in contraddittorio con il medesimo. Sono dovuti dall’appaltatore i danni subiti dalla Stazione appaltante in seguito alla risoluzione del contratto. Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO CAPO 4 - DISCIPLINA ECONOMICA Art. 16. Anticipazione Ai sensi dell'articolo 5, comma 1, del decreto-legge 28 marzo 1997, n. 79, convertito con modificazioni dalla legge 28 maggio 1997, n. 140, non è dovuta alcuna anticipazione. Art. 17. Pagamenti in acconto I pagamenti avvengono per stati di avanzamento, mediante emissione di certificato di pagamento ogni volta che i lavori eseguiti, aumentati degli eventuali materiali utili a piè d’opera depositati in cantiere (questi ultimi valutati per la metà del loro importo), contabilizzati al netto del ribasso d’asta, comprensivi della relativa quota degli oneri per la sicurezza, secondo quanto stabilito agli articoli 27, 28 e 29, raggiungano un importo non inferiore a Euro 150.000,00, (centocinquantamila) al netto della ritenuta di cui al comma 2. A garanzia dell’osservanza delle norme e delle prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori, sull’importo netto progressivo dei lavori è operata una ritenuta dello 0,50 per cento da liquidarsi, nulla ostando, in sede di conto finale. Entro i 15 giorni successivi all’avvenuto raggiungimento dell’importo dei lavori eseguiti di cui al comma 1, il direttore dei lavori redige la relativa contabilità e il responsabile del procedimento emette, entro i successivi 15 giorni, il conseguente certificato di pagamento il quale deve recare la dicitura: “lavori a tutto il ……………………” con l’indicazione della data. La Stazione appaltante provvede al pagamento del predetto certificato entro i successivi 30 giorni, mediante emissione dell’apposito mandato e l’erogazione a favore dell’appaltatore ai sensi dell’articolo 29 del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n. 77. Qualora i lavori rimangano sospesi per un periodo superiore a 90 giorni, per cause non dipendenti dall’appaltatore, si provvede alla redazione dello stato di avanzamento e all’emissione del certificato di pagamento, prescindendo dall’importo minimo di cui al comma 1. Art. 18. Pagamenti a saldo Il conto finale dei lavori è redatto entro 30 giorni dalla data della loro ultimazione, accertata con apposito verbale; redatto il verbale di ultimazione, è accertata e predisposta la liquidazione dell’ultima rata d’acconto qualunque sia l’ammontare della somma. Il conto finale dei lavori è sottoscritto dall'appaltatore e, per la Stazione appaltante, dal responsabile del procedimento entro 30 giorni dalla sua redazione ai sensi del comma 1. La rata di saldo, unitamente alle ritenute di cui all’articolo 21, comma 2, nulla ostando, è pagata entro 90 giorni dopo l’avvenuta emissione del collaudo. Il pagamento della rata di saldo, disposto previa garanzia fideiussoria, non costituisce presunzione di accettazione dell’opera, ai sensi dell’articolo 1666, secondo comma, del codice civile. La garanzia fideiussoria di cui al comma 4 deve avere validità ed efficacia non inferiore a 32 (trentadue) mesi dalla data di ultimazione dei lavori e può essere prestata, a scelta dell'appaltatore, mediante adeguamento dell'importo garantito o altra estensione avente gli stessi effetti giuridici, della garanzia fideiussoria già depositata a titolo di cauzione definitiva al momento della sottoscrizione del contratto. Salvo quanto disposto dall’articolo 1669 del codice civile, l’appaltatore risponde per la difformità ed i vizi dell’opera, ancorché riconoscibili, purché denunciati dal soggetto appaltante prima che il certificato di collaudo assuma carattere definitivo. Art. 19. Ritardi nel pagamento delle rate di acconto Non sono dovuti interessi per i primi 45 giorni intercorrenti tra il verificarsi delle condizioni e delle circostanze per l’emissione del certificato di pagamento ai sensi dell’articolo 20 e la sua effettiva Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO emissione e messa a disposizione della Stazione appaltante per la liquidazione; trascorso tale termine senza che sia emesso il certificato di pagamento, sono dovuti all’appaltatore gli interessi legali per i primi 60 giorni di ritardo; trascorso infruttuosamente anche questo termine spettano all’appaltatore gli interessi di mora nella misura stabilita con apposito decreto ministeriale di cui all’articolo 30, del D.Lgs 163/2006. Non sono dovuti interessi per i primi 30 giorni intercorrenti tra l’emissione del certificato di pagamento e il suo effettivo pagamento a favore dell’appaltatore; trascorso tale termine senza che la Stazione appaltante abbia provveduto al pagamento, sono dovuti all’appaltatore gli interessi legali per i primi 60 giorni di ritardo; trascorso infruttuosamente anche questo termine spettano all’appaltatore gli interessi di mora nella misura stabilita con apposito decreto ministeriale di cui all’articolo 30 del D.Lgs 163/2006. Il pagamento degli interessi di cui al presente articolo avviene d’ufficio in occasione del pagamento, in acconto o a saldo, immediatamente successivo, senza necessità di domande o riserve; il pagamento dei predetti interessi prevale sul pagamento delle somme a titolo di esecuzione dei lavori. E’ facoltà dell’appaltatore, trascorsi i termini di cui ai commi precedenti, ovvero nel caso in cui l'ammontare delle rate di acconto, per le quali non sia stato tempestivamente emesso il certificato o il titolo di spesa, raggiunga il quarto dell'importo netto contrattuale, di agire ai sensi dell'articolo 1460 del codice civile, rifiutando di adempiere alle proprie obbligazioni se la Stazione appaltante non provveda contemporaneamente al pagamento integrale di quanto maturato. Art. 20. Ritardi nel pagamento della rata di saldo Per il pagamento della rata di saldo in ritardo rispetto al termine stabilito all'articolo 18, comma 3, per causa imputabile all’Amministrazione, sulle somme dovute decorrono gli interessi legali. Qualora il ritardo nelle emissioni dei certificati o nel pagamento delle somme dovute a saldo si protragga per ulteriori 60 giorni, oltre al termine stabilito al comma 1, sulle stesse somme sono dovuti gli interessi di mora. Art. 21. Revisione prezzi Ai sensi dell’articolo 133 commi 2 e 3 del D. Lgs 163/2006 è esclusa qualsiasi revisione dei prezzi e non trova applicazione l’articolo 1664, primo comma, del codice civile. Art. 22. Cessione del contratto e cessione dei crediti E’ vietata la cessione del contratto sotto qualsiasi forma; ogni atto contrario è nullo di diritto. E’ ammessa la cessione dei crediti, ai sensi dell’art. 117 del D.Lgs 163/2006. CAPO 6 - CAUZIONI E GARANZIE Art. 23. Garanzia fideiussoria o cauzione definitiva 1. Ai sensi dell’articolo 22 della LR 5/2007, non è dovuta la garanzia provvisoria. L’Amministrazione può avvalersi della garanzia fideiussoria definitiva, parzialmente o totalmente, per le spese dei lavori da eseguirsi d’ufficio nonché per il rimborso delle maggiori somme pagate durante l’appalto in confronto ai risultati della liquidazione finale; l’incameramento della garanzia avviene con atto unilaterale dell’Amministrazione senza necessità di dichiarazione giudiziale, fermo restando il diritto dell’appaltatore di proporre azione innanzi l’autorità giudiziaria ordinaria. La garanzia fideiussoria è tempestivamente reintegrata qualora, in corso d’opera, sia stata incamerata, parzialmente o totalmente, dall’Amministrazione; in caso di variazioni al contratto per effetto di successivi atti di sottomissione, la medesima garanzia può essere ridotta in caso di riduzione degli importi contrattuali, mentre non è integrata in caso di aumento degli stessi importi fino alla concorrenza di un quinto dell’importo originario. Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO Art. 24. Assicurazione a carico dell’impresa Ai sensi dell’articolo 129 del D.Lgs 163/2006, l’appaltatore è obbligato, contestualmente alla sottoscrizione del contratto, a produrre una polizza assicurativa che tenga indenne la Stazione appaltante da tutti i rischi di esecuzione e una polizza assicurativa a garanzia della responsabilità civile per danni causati a terzi nell’esecuzione dei lavori. La copertura delle predette garanzie assicurative decorre dalla data di consegna dei lavori e cessa alla data di emissione del collaudo e comunque decorsi dodici mesi dalla data di ultimazione dei lavori risultante dal relativo certificato; le stesse polizze devono inoltre recare espressamente il vincolo a favore della Stazione appaltante e sono efficaci senza riserve anche in caso di omesso o ritardato pagamento delle somme dovute a titolo di premio da parte dell'esecutore. La polizza assicurativa contro tutti i rischi di esecuzione da qualsiasi causa determinati deve coprire tutti i danni subiti dalla Stazione appaltante a causa del danneggiamento o della distruzione totale o parziale di impianti e opere, anche preesistenti, salvo quelli derivanti da errori di progettazione, insufficiente progettazione, azioni di terzi o cause di forza maggiore, e che preveda anche una garanzia di responsabilità civile per danni causati a terzi nell’esecuzione dei lavori. Tale polizza viene stipulata nella forma “Contractors All Risks” (C.A.R.), e prevede una somma assicurata pari a Euro ……... Tale assicurazione prevede: h) la copertura dei danni delle opere, temporanee e permanenti, eseguite o in corso di esecuzione per qualsiasi causa nel cantiere, compresi materiali e attrezzature di impiego e di uso, ancorché in proprietà o in possesso dell’impresa, compresi i beni della Stazione appaltante destinati alle opere, causati da furto e rapina, incendio, fulmini e scariche elettriche, tempesta e uragano, inondazioni e allagamenti, esplosione e scoppio, terremoto e movimento tellurico, frana, smottamento e crollo, acque anche luride e gas provenienti da rotture o perdite di condotte idriche, fognarie, gasdotti e simili, atti di vandalismo, altri comportamenti colposo o dolosi propri o di terzi; i) la copertura dei danni causati da errori di realizzazione, omissioni di cautele o di regole dell’arte, difetti e vizi dell’opera, in relazione all’integra garanzia a cui l’impresa è tenuta, nei limiti della perizia e delle capacità tecniche da essa esigibili nel caso concreto, per l’obbligazione di risultato che essa assume con il contratto d’appalto anche ai sensi dell’articolo 1665 del codice civile; La polizza assicurativa di responsabilità civile per danni causati a terzi viene stipulata per una somma assicurata pari a Euro …………………………….………. Tale assicurazione prevede: j) la copertura dei danni che l’appaltatore debba risarcire quale civilmente responsabile verso prestatori di lavoro da esso dipendenti e assicurati secondo le norme vigenti e verso i dipendenti stessi non soggetti all’obbligo di assicurazione contro gli infortuni nonché verso i dipendenti dei subappaltatori, impiantisti e fornitori per gli infortuni da loro sofferti in conseguenza del comportamento colposo commesso dall’impresa o da un suo dipendente del quale essa debba rispondere ai sensi dell’articolo 2049 del codice civile, e danni a persone dell’impresa, e loro parenti o affini, o a persone della Stazione appaltante occasionalmente o saltuariamente presenti in cantiere e a consulenti dell’appaltatore o della Stazione appaltante; k) la copertura dei danni biologici; l) prevedere specificamente l'indicazione che tra i "soggetti terzi" si intendono compresi i rappresentanti della Stazione appaltante autorizzati all’accesso al cantiere, della direzione dei lavori, dei coordinatori per la sicurezza e dei collaudatori in corso d’opera. Le garanzie di cui al presente articolo, prestate dall’appaltatore coprono senza alcuna riserva anche i danni causati dalle imprese subappaltatrici e subfornitrici. Qualora l’appaltatore sia un’associazione temporanea di concorrenti, giusto il regime delle responsabilità disciplinato dall’articolo 95 del regolamento generale, le stesse garanzie assicurative prestate dalla mandataria capogruppo coprono senza alcuna riserva anche i danni causati dalle imprese mandanti. In alternativa: Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO L’Appaltatore si obbliga a costituire, almeno 10 giorni prima della consegna dei lavori, le polizze assicurative di cui all’art. 103 del D.P.R 554/99, a copertura dei danni subiti dalla stazione appaltante a causa del danneggiamento o della distruzione totale o parziale di impianti ed opere anche preesistenti verificatisi nel corso di esecuzione dei lavori e a garanzia della responsabilità civile verso terzi. I massimali delle polizze saranno quelli indicati nel bando di gara. CAPO 7 - DISPOSIZIONI PER L’ESECUZIONE Art. 25. Variazione dei lavori In tema di varianti, trova applicazione la disciplina di cui all’art. 132 della D. Lgs 163/2006. Art. 26. Prezzi applicabili ai nuovi lavori e nuovi prezzi Le eventuali variazioni all’oggetto dell’appalto sono valutate ai sensi degli art 134 – 136 del D.P.R 554/99. CAPO 8 - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA Art. 27. Norme di sicurezza generali I lavori appaltati devono svolgersi nel pieno rispetto di tutte le norme vigenti in materia di prevenzione degli infortuni e igiene del lavoro e in ogni caso in condizione di permanente sicurezza e igiene L’appaltatore è altresì obbligato ad osservare scrupolosamente le disposizioni del vigente Regolamento Locale di Igiene, per quanto attiene la gestione del cantiere. L’appaltatore predispone, per tempo e secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni, gli appositi piani per la riduzione del rumore, in relazione al personale e alle attrezzature utilizzate. L’appaltatore non può iniziare o continuare i lavori qualora sia in difetto nell’applicazione di quanto stabilito nel presente articolo. CAPO 9 - DISCIPLINA DEL SUBAPPALTO Art. 28. Subappalto L’appaltatore _________________ ha dichiarato, ai sensi dell’art 118 comma !° della D.Lgs 163/2006, di voler/non voler subappaltare alcune opere come da dichiarazione presentata in sede di gara ed allegata alla determinazione._________________. Art. 29. Responsabilità in materia di subappalto L'appaltatore resta in ogni caso responsabile nei confronti della Stazione appaltante per l'esecuzione delle opere oggetto di subappalto, sollevando la Stazione appaltante medesima da ogni pretesa dei subappaltatori o da richieste di risarcimento danni avanzate da terzi in conseguenza all’esecuzione di lavori subappaltati. Il direttore dei lavori e il responsabile del procedimento, nonché il coordinatore per l’esecuzione in materia di sicurezza di cui all’articolo 5 del decreto legislativo n. 494 del 1996, provvedono a verificare, ognuno per la propria competenza, il rispetto di tutte le condizioni di ammissibilità e del subappalto. Il subappalto non autorizzato comporta le sanzioni penali previste dal decreto-legge 29 aprile 1995, n. 139, convertito dalla legge 28 giugno 1995, n. 246 (ammenda fino a un terzo dell’importo dell’appalto, arresto da sei mesi ad un anno). Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO Art. 30. Pagamento dei subappaltatori La Stazione appaltante non provvede al pagamento diretto dei subappaltatori e dei cottimisti e l’appaltatore è obbligato a trasmettere alla stessa Stazione appaltante, entro 20 giorni dalla data di ciascun pagamento effettuato a proprio favore, copia delle fatture quietanzate relative ai pagamenti da esso corrisposti ai medesimi subappaltatori o cottimisti, con l’indicazione delle eventuali ritenute di garanzia effettuate. CAPO 10 - CONTROVERSIE, MANODOPERA, ESECUZIONE D'UFFICIO Art. 31. Controversie Le eventuali controversie che dovessero insorgere tra l’Impresa e l’Ente Appaltante saranno devolute alla competenza del giudice ordinario. Il Foro competente è quello di Cagliari. E’ esclusa la competenza arbitrale. Qualora, a seguito dell’iscrizione di riserve sui documenti contabili, l’importo economico dei lavori comporti variazioni rispetto all’importo contrattuale in misura superiore al 10 per cento di quest'ultimo, il responsabile del procedimento acquisisce immediatamente la relazione riservata del direttore dei lavori e, ove nominato, del collaudatore e, sentito l’appaltatore, formula alla Stazione appaltante, entro 90 giorni dall’apposizione dell’ultima delle riserve, proposta motivata di accordo bonario. La Stazione appaltante, entro 60 giorni dalla proposta di cui sopra, delibera in merito con provvedimento motivato. Il verbale di accordo bonario è sottoscritto dall’appaltatore. Ove non si proceda all’accordo bonario ai sensi del comma 31 bis della legge e l’appaltatore confermi le riserve, la definizione delle controversie è attribuita a un arbitrato ai sensi degli articoli 149 e 150 del regolamento generale e degli articoli 33 e 34 del capitolato generale d’appalto. Nelle more della risoluzione delle controversie l’appaltatore non può comunque rallentare o sospendere i lavori, né rifiutarsi di eseguire gli ordini impartiti dalla Stazione appaltante. Art. 32. Contratti collettivi e disposizioni sulla manodopera L’appaltatore ______________, come sopra rappresentato, si obbliga ad attuare nei confronti dei lavoratori dipendenti, occupati nei lavori costituenti oggetto del presente contratto, condizioni normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro delle categorie vigenti nella località e nei tempi in cui si svolgono i lavori, ed a continuare ad applicarli anche dopo la loro scadenza e fino alla loro sostituzione. L’appaltatore _____________, come sopra rappresentato, si obbliga ad osservare integralmente il trattamento economico e normativo stabilito dai contratti collettivi nazionali e territoriali, ad osservare le clausole contenute nei patti nazionali e provinciali sulle Casse edili ed Enti scuola, relativi al versamento dei contributi per fini mutualistici, assicurativi, antinfortunistici e per la scuola professionale, nonché delle competenze spettanti agli operai per ferie, gratifiche, ecc.. I suddetti obblighi vincolano l’Impresa _______________ anche nel caso che la stessa non sia aderente alle associazioni stipulanti e/o receda da esse. L’appaltatore ________________ è responsabile in rapporto alla Stazione Appaltante dell’osservanza delle norme anzidette da parte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei rispettivi loro dipendenti, anche nei casi in cui il contratto collettivo non disciplini l’ipotesi del subappalto. Il fatto che il subappalto non sia autorizzato, non esime l’Impresa dalla responsabilità di cui al comma precedente e ciò senza pregiudizio degli altri diritti della Stazione Appaltante. In caso di inottemperanza agli obblighi sopra precisati, accertata dalla Stazione Appaltante od ad essa segnalata dall’Ispettorato del Lavoro, la Stazione Appaltante medesima comunicherà all’Impresa e se del caso, anche all’Ispettorato suddetto, l’inadempienza accertata e procederà ad una detrazione del 20% sui pagamenti in acconto, se i lavori sono in corso di esecuzione, ovvero alla sospensione del pagamento del saldo se i lavori sono ultimati, destinando le somme così accantonate a garanzia dell’adempimento degli obblighi di cui sopra. Il pagamento delle somme accantonate non sarà effettuato sino a quando non sarà stato accertato dall’Ispettorato del Lavoro che gli obblighi predetti non siano stati integralmente adempiuti. Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO Per le detrazioni e sospensioni dei pagamenti di cui sopra, l’Impresa non può opporre eccezioni alla Stazione Appaltante, né ha titolo a risarcimento di danni. L’appaltatore ____________ dichiara di aver adempiuto a tutti gli obblighi previsti dal D.Lgs. 626/94 e successive modificazioni ed integrazioni e si impegna ad osservare e ad applicare integralmente tutte le norme del citato D.Lgs. 626/94 e le altre norme di sicurezza. In materia di denuncia agli enti previdenziali, assicurativi ed infortunistici, si richiama quanto previsto dal D.P.C.M. n° 55 del 10.01.1991, art. 9. Art. 33. Risoluzione del contratto - Esecuzione d'ufficio dei lavori Trova applicazione la disciplina prevista negli art.li 118- 119 e seguenti del Regolamento di attuazione della Legge quadro in materia di lavori pubblici. CAPO 11 - DISPOSIZIONI PER L’ULTIMAZIONE Art. 34. Ultimazione dei lavori e gratuita manutenzione Al termine dei lavori e in seguito a richiesta scritta dell’impresa appaltatrice il direttore dei lavori redige, entro 10 giorni dalla richiesta, il certificato di ultimazione; entro trenta giorni dalla data del certificato di ultimazione dei lavori il direttore dei lavori procede all’accertamento sommario della regolarità delle opere eseguite. In sede di accertamento sommario, senza pregiudizio di successivi accertamenti, sono rilevati e verbalizzati eventuali vizi e difformità di costruzione che l’impresa appaltatrice è tenuta a eliminare a sue spese nel termine fissato e con le modalità prescritte dal direttore dei lavori, fatto salvo il risarcimento del danno dell’ente appaltante. In caso di ritardo nel ripristino, si applica la penale per i ritardi prevista dall’apposito articolo del presente capitolato speciale, proporzionale all'importo della parte di lavori che direttamente e indirettamente traggono pregiudizio dal mancato ripristino e comunque all'importo non inferiore a quello dei lavori di ripristino. L’ente appaltante si riserva di prendere in consegna parzialmente o totalmente le opere con apposito verbale immediatamente dopo l’accertamento sommario se questo ha avuto esito positivo, ovvero nel termine assegnato dalla direzione lavori ai sensi dei commi precedenti. Art. 35. Termini per l’accertamento della regolare esecuzione Il certificato di collaudo è emesso entro il termine perentorio di sei mesi dall’ultimazione dei lavori ed ha carattere provvisorio; esso assume carattere definitivo trascorsi due anni dalla data dell’emissione. Decorso tale termine, il collaudo si intende tacitamente approvato anche se l’atto formale di approvazione non sia intervenuto entro i successivi due mesi. Durante l’esecuzione dei lavori la Stazione appaltante può effettuare operazioni di collaudo volte a verificare la piena rispondenza delle caratteristiche dei lavori in corso di realizzazione a quanto richiesto negli elaborati progettuali, nel capitolato speciale o nel contratto. Art. 36. Presa in consegna dei lavori ultimati La Stazione appaltante si riserva di prendere in consegna parzialmente o totalmente le opere appaltate anche subito dopo l’ultimazione dei lavori. Qualora la Stazione appaltante si avvalga di tale facoltà, che viene comunicata all’appaltatore per iscritto, lo stesso appaltatore non può opporvisi per alcun motivo, né può reclamare compensi di sorta. Egli può però richiedere che sia redatto apposito verbale circa lo stato delle opere, onde essere garantito dai possibili danni che potrebbero essere arrecati alle opere stesse. La presa di possesso da parte della Stazione appaltante avviene nel termine perentorio fissato dalla stessa per mezzo del direttore dei lavori o per mezzo del responsabile del procedimento, in presenza dell’appaltatore o di due testimoni in caso di sua assenza. Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO Qualora la Stazione appaltante non si trovi nella condizione di prendere in consegna le opere dopo l’ultimazione dei lavori, l’appaltatore non può reclamare la consegna ed è altresì tenuto alla gratuita manutenzione fino ai termini previsti dal presente capitolato speciale. CAPO 12 - NORME FINALI Art. 37. Oneri e obblighi a carico dell’appaltatore Oltre agli oneri di cui al capitolato generale d’appalto, al regolamento generale e al presente capitolato speciale, nonché a quanto previsto da tutti i piani per le misure di sicurezza fisica dei lavoratori, sono a carico dell’appaltatore gli oneri e gli obblighi che seguono. a) la fedele esecuzione del progetto e degli ordini impartiti per quanto di competenza, dal direttore dei lavori, in conformità alle pattuizioni contrattuali, in modo che le opere eseguite risultino a tutti gli effetti collaudabili, esattamente conformi al progetto e a perfetta regola d’arte, richiedendo al direttore dei lavori tempestive disposizioni scritte per i particolari che eventualmente non risultassero da disegni, dal capitolato o dalla descrizione delle opere. In ogni caso l’appaltatore non deve dare corso all’esecuzione di aggiunte o varianti non ordinate per iscritto ai sensi dell’articolo 1659 del codice civile; b) i movimenti di terra e ogni altro onere relativo alla formazione del cantiere attrezzato, in relazione alla entità dell’opera, con tutti i più moderni e perfezionati impianti per assicurare una perfetta e rapida esecuzione di tutte le opere prestabilite, ponteggi e palizzate, adeguatamente protetti, in adiacenza di proprietà pubbliche o private, la recinzione con solido steccato, nonché la pulizia, la manutenzione del cantiere stesso, l’inghiaiamento e la sistemazione delle sue strade, in modo da rendere sicuri il transito e la circolazione dei veicoli e delle persone addette ai lavori tutti, ivi comprese le eventuali opere scorporate o affidate a terzi dallo stesso ente appaltante; c) l’assunzione in proprio, tenendone indenne la Stazione appaltante, di ogni responsabilità risarcitoria e delle obbligazioni relative comunque connesse all’esecuzione delle prestazioni dell’impresa a termini di contratto; d) l’esecuzione, presso gli Istituti autorizzati, di tutte le prove che verranno ordinate dalla direzione lavori, sui materiali e manufatti impiegati o da impiegarsi nella costruzione, compresa la confezione dei campioni e l’esecuzione di prove di carico che siano ordinate dalla stessa direzione lavori su tutte le opere in calcestruzzo semplice o armato e qualsiasi altra struttura portante, nonché prove di tenuta per le tubazioni; in particolare è fatto obbligo di effettuare almeno un prelievo di calcestruzzo per ogni giorno di getto, datato e conservato; e) le responsabilità sulla non rispondenza degli elementi eseguiti rispetto a quelli progettati o previsti dal capitolato. f) il mantenimento, fino all’emissione del collaudo, della continuità degli scoli delle acque e del transito sugli spazi, pubblici e privati, adiacenti le opere da eseguire; g) il ricevimento, lo scarico e il trasporto nei luoghi di deposito o nei punti di impiego secondo le disposizioni della direzione lavori, comunque all’interno del cantiere, dei materiali e dei manufatti esclusi dal presente appalto e approvvigionati o eseguiti da altre ditte per conto dell’ente appaltante e per i quali competono a termini di contratto all’appaltatore le assistenze alla posa in opera; i danni che per cause dipendenti dall’appaltatore fossero apportati ai materiali e manufatti suddetti devono essere ripristinati a carico dello stesso appaltatore; h) la concessione, su richiesta della direzione lavori, a qualunque altra impresa alla quale siano affidati lavori non compresi nel presente appalto, l’uso parziale o totale dei ponteggi di servizio, delle impalcature, delle costruzioni provvisorie e degli apparecchi di sollevamento per tutto il tempo necessario all’esecuzione dei lavori che l’ente appaltante intenderà eseguire direttamente ovvero a mezzo di altre ditte dalle quali, come dall’ente appaltante, l’impresa non potrà pretendere compensi di Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO sorta, tranne che per l’impiego di personale addetto ad impianti di sollevamento; il tutto compatibilmente con le esigenze e le misure di sicurezza; i) la pulizia del cantiere e delle vie di transito e di accesso allo stesso, compreso lo sgombero dei materiali di rifiuto lasciati da altre ditte; j) le spese, i contributi, i diritti, i lavori, le forniture e le prestazioni occorrenti per gli allacciamenti provvisori di acqua, energia elettrica, gas e fognatura, necessari per il funzionamento del cantiere e per l’esecuzione dei lavori, nonché le spese per le utenze e i consumi dipendenti dai predetti servizi; l’appaltatore si obbliga a concedere, con il solo rimborso delle spese vive, l’uso dei predetti servizi alle altre ditte che eseguono forniture o lavori per conto della Stazione appaltante, sempre nel rispetto delle esigenze e delle misure di sicurezza; k) l’esecuzione di un’opera campione delle singole categorie di lavoro ogni volta che questo sia previsto specificatamente dal capitolato speciale o sia richiesto dalla direzione dei lavori, per ottenere il relativo nullaosta alla realizzazione delle opere simili; l) la fornitura e manutenzione dei cartelli di avviso, di fanali di segnalazione notturna nei punti prescritti e di quanto altro indicato dalle disposizioni vigenti a scopo di sicurezza, nonché l’illuminazione notturna del cantiere; m) la costruzione e la manutenzione entro il recinto del cantiere dei locali ad uso ufficio del personale di direzione lavori e assistenza, arredati, illuminati e provvisti di armadio chiuso a chiave, tavolo, sedie, macchina da scrivere, macchina da calcolo e materiale di cancelleria; n) la predisposizione del personale e degli strumenti necessari per tracciamenti, rilievi, misurazioni, prove e controlli dei lavori tenendo a disposizione del direttore dei lavori i disegni e le tavole per gli opportuni raffronti e controlli, con divieto di darne visione a terzi e con formale impegno di astenersi dal riprodurre o contraffare i disegni e i modelli avuti in consegna; o) la consegna, prima della smobilitazione del cantiere, di un certo quantitativo di materiale usato, per le finalità di eventuali successivi ricambi omogenei, previsto dal capitolato speciale o precisato da parte della direzione lavori con ordine di servizio e che viene liquidato in base al solo costo del materiale; p) l’idonea protezione dei materiali impiegati e messi in opera a prevenzione di danni di qualsiasi natura e causa, nonché la rimozione di dette protezioni a richiesta della direzione lavori; nel caso di sospensione dei lavori deve essere adottato ogni provvedimento necessario ad evitare deterioramenti di qualsiasi genere e per qualsiasi causa alle opere eseguite, restando a carico dell’appaltatore l’obbligo di risarcimento degli eventuali danni conseguenti al mancato od insufficiente rispetto della presente norma; q) l’adozione, nel compimento di tutti i lavori, dei procedimenti e delle cautele necessarie a garantire l’incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori stessi e dei terzi, nonché ad evitare danni ai beni pubblici e privati, osservando le disposizioni contenute nelle vigenti norme in materia di prevenzione infortuni; con ogni più ampia responsabilità in caso di infortuni a carico dell’appaltatore, restandone sollevati la Stazione appaltante, nonché il personale preposto alla direzione e sorveglianza dei lavori. L’appaltatore è tenuto a richiedere, prima della realizzazione dei lavori, presso tutti i soggetti diversi dalla Stazione appaltante, interessati direttamente o indirettamente ai lavori, tutti i permessi necessari e a seguire tutte le disposizioni emanate dai suddetti per quanto di competenza, in relazione all’esecuzione delle opere e alla conduzione del cantiere, con esclusione dei permessi e degli altri atti di assenso aventi natura definitiva e afferenti il lavoro pubblico in quanto tale. Art. 38. Obblighi speciali a carico dell’appaltatore L’appaltatore è obbligato alla tenuta delle scritture di cantiere e in particolare: a) il libro giornale a pagine previamente numerate nel quale sono registrate, a cura dell’appaltatore: Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO x tutte le circostanze che possono interessare l’andamento dei lavori: condizioni meteorologiche, maestranza presente, fasi di avanzamento, date dei getti in calcestruzzo armato e dei relativi disarmi, stato dei lavori eventualmente affidati all’appaltatore e ad altre ditte, x le disposizioni e osservazioni del direttore dei lavori, x le annotazioni e contro deduzioni dell’impresa appaltatrice, x le sospensioni, riprese e proroghe dei lavori; b) il libro dei rilievi o delle misure dei lavori, che deve contenere tutti gli elementi necessari all’esatta e tempestiva contabilizzazione delle opere eseguite, con particolare riguardo a quelle che vengono occultate con il procedere dei lavori stessi; tale libro, aggiornato a cura dell’appaltatore, è periodicamente verificato e vistato dal Direttore dei Lavori; ai fini della regolare contabilizzazione delle opere, ciascuna delle parti deve prestarsi alle misurazioni in contraddittorio con l’altra parte; c) note delle eventuali prestazioni in economia che sono tenute a cura dell’appaltatore e sono sottoposte settimanalmente al visto del direttore dei lavori e dei suoi collaboratori (in quanto tali espressamente indicati sul libro giornale), per poter essere accettate a contabilità e dunque retribuite. L’appaltatore è obbligato ai tracciamenti e ai riconfinamenti, nonché alla conservazione dei termini di confine, così come consegnati dalla direzione lavori su supporto cartografico o magnetico-informatico. L’appaltatore deve rimuovere gli eventuali picchetti e confini esistenti nel minor numero possibile e limitatamente alle necessità di esecuzione dei lavori. Prima dell'ultimazione dei lavori stessi e comunque a semplice richiesta della direzione lavori, l’appaltatore deve ripristinare tutti i confini e i picchetti di segnalazione, nelle posizioni inizialmente consegnate dalla stessa direzione lavori. L’appaltatore deve produrre alla direzione dei lavori un’adeguata documentazione fotografica relativa alle lavorazioni di particolare complessità, o non più ispezionabili o non più verificabili dopo la loro esecuzione ovvero a richiesta della direzione dei lavori. La documentazione fotografica, a colori e in formati riproducibili agevolmente, reca in modo automatico e non modificabile la data e l’ora nelle quali sono state fatte le relative riprese. Art. 39. Custodia del cantiere E’ a carico e a cura dell’appaltatore la custodia e la tutela del cantiere, di tutti i manufatti e dei materiali in esso esistenti, anche se di proprietà della Stazione appaltante e ciò anche durante periodi di sospensione dei lavori e fino alla presa in consegna dell’opera da parte della Stazione appaltante. Art. 40. Proprietà dei materiali di scavo e di demolizione I materiali provenienti dalle escavazioni e dalle demolizioni sono di proprietà della Stazione appaltante. In attuazione dell’articolo 36 del capitolato generale d’appalto i materiali provenienti dalle escavazioni e dalle demolizioni devono essere trasportati e regolarmente smaltiti in discarica, a cura e spese dell’appaltatore, intendendosi quest’ultimo compensato degli oneri di trasporto e di accatastamento con i corrispettivi contrattuali previsti per gli scavi. Al rinvenimento di oggetti di valore, beni o frammenti o ogni altro elemento diverso dai materiali di scavo e di demolizione, o per i beni provenienti da demolizione ma aventi valore scientifico, storico, artistico, archeologico o simili, si applica l’articolo 35 del acapitolato generale d’appalto. Art. 41. Cartello di cantiere L’appaltatore deve predisporre ed esporre in sito numero 1 esemplare del cartello indicatore, con le dimensioni di almeno cm. 100 di base e 200 di altezza, recanti le descrizioni di cui alla Circolare del Ministero dei LL.PP. dell’1 giugno 1990, n. 1729/UL, e comunque sulla base di quanto indicato nella tabella “C” allegata al capitolato speciale, curandone i necessari aggiornamenti periodici. Art. 42. Spese contrattuali, imposte, tasse Sono a carico dell’appaltatore senza diritto di rivalsa: a) le spese contrattuali; Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO b) le tasse e gli altri oneri per l’ottenimento di tutte le licenze tecniche occorrenti per l’esecuzione dei lavori e la messa in funzione degli impianti; c) le tasse e gli altri oneri dovuti ad enti territoriali (occupazione temporanea di suolo pubblico, passi carrabili, permessi di scarico, canoni di conferimento a discarica ecc.) direttamente o indirettamente connessi alla gestione del cantiere e all’esecuzione dei lavori; d) le spese, le imposte, i diritti di segreteria e le tasse relativi al perfezionamento e alla registrazione del contratto. Sono altresì a carico dell’appaltatore tutte le spese di bollo per gli atti occorrenti per la gestione del lavoro, dalla consegna alla data di emissione del collaudo. A carico dell'appaltatore restano inoltre le imposte e gli altri oneri, che, direttamente o indirettamente gravino sui lavori e sulle forniture oggetto dell'appalto. Il presente contratto è soggetto all’imposta sul valore aggiunto (I.V.A.); l’I.V.A. è regolata dalla legge; tutti gli importi citati nel presente capitolato speciale d’appalto si intendono I.V.A. esclusa. Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO CATEGORIA PREVALENTE E CATEGORIE SCORPORABILI E SUBAPPALTABILI DEI LAVORI (articoli 4 e 43, comma 1) ( iii ) TABELLA «A» Art. 43. 1 Lavori Opere Edili Categoria ex allegato A d.P.R. n. 34 del 2000 ( iv ) Prevalente OG1 Euro 395.412,98 Ai sensi dell’articolo 18, comma 3, legge 19 marzo 1990, n. 55, i lavori sopra descritti, appartenenti alla categoria prevalente, sono subappaltabili nella misura massima del 30% ad imprese in possesso dei requisiti necessari. 2 Impianti Tecnologici TOTALE Scorporabile OG11 319.740,48 715.153,46 Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO Ente appaltante: Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari _____________________ INTERVENTI IGIENICO SANITARI RIGUARDANTI IL VUOTO TECNICO Progetto esecutivo approvato con deliberazione della Azienda Ospedaliera Brotzu n. ____ del ___________ Progetto esecutivo: Ing. Antonio Cucca Direzione dei lavori: Ing. Antonio Cucca Responsabile del Procedimento Ing. Bruno Facen Durata stimata in uomini x 2.700 giorni: Responsabile unico dell’intervento: IMPORTO DEL PROGETTO: IMPORTO LAVORI A BASE D'ASTA: ONERI PER LA SICUREZZA: IMPORTO DEL CONTRATTO: Coordinatore della sicurezza in fase progettuale ed in esecuzione Ing. Antonio Cucca Notifica preliminare in data: (Euro 861.551,48) (Euro 715.153,46) (Euro 9.880,00) (Euro__________) Gara in data ___________, offerta di Euro _______________ pari al ribasso del ___ % Impresa esecutrice: con sede Qualificata per i lavori dell_ categori_: _____, classifica _______.000.000) _____, classifica _______.000.000) _____, classifica _______.000.000) direttore tecnico del cantiere: _______________________________________________ subappaltatori: per i lavori di Importo lavori subappaltati Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO categ oria descrizione In Euro Intervento finanziato con fondi della Regione Autonoma della Sardegna Intervento finanziato con mutuo della Cassa depositi e prestiti con i fondi del risparmio postale inizio dei lavori ___________________ con fine lavori prevista per il ____________________ prorogato il ______________________ con fine lavori prevista per il ___________________ Ulteriori informazioni sull’opera possono essere assunte presso l’ufficio tecnico dell’Azienda Ospedaliera Brotzu telefono: 070539687 fax: 070539362 Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO SOMMARIO CAPO 1 - NATURA E OGGETTO DELL’APPALTO ART. 1. OGGETTO DELL’APPALTO ART. 2. AMMONTARE DELL’APPALTO ART. 3. MODALITÀ DI STIPULAZIONE DEL CONTRATTO 8 8 8 8 CAPO 2 – DISCIPLINA CONTRATTUALE ART. 4. INTERPRETAZIONE DEL CONTRATTO E DEL CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO ART. 5. DOCUMENTI CHE FANNO PARTE DEL CONTRATTO ART. 6. FALLIMENTO DELL’APPALTATORE ART. 7. RAPPRESENTANTE DELL’APPALTATORE E DOMICILIO ART. 8. NORME GENERALI SUI MATERIALI, I COMPONENTI, I SISTEMI E L'ESECUZIONE 8 9 10 10 10 8 CAPO 3 - TERMINI PER L’ESECUZIONE ART. 9. CONSEGNA E INIZIO DEI LAVORI ART. 10. TERMINI PER L'ULTIMAZIONE DEI LAVORI ART. 11. SOSPENSIONI E PROROGHE ART. 12. PENALI IN CASO DI RITARDO ART. 13. PROGRAMMA ESECUTIVO DEI LAVORI DELL'APPALTATORE E CRONOPROGRAMMA ART. 14. INDEROGABILITÀ DEI TERMINI DI ESECUZIONE ART. 15. RISOLUZIONE DEL CONTRATTO PER MANCATO RISPETTO DEI TERMINI 10 11 11 11 12 13 13 CAPO 4 - DISCIPLINA ECONOMICA ART. 16. ANTICIPAZIONE ART. 17. PAGAMENTI IN ACCONTO ART. 18. PAGAMENTI A SALDO ART. 19. RITARDI NEL PAGAMENTO DELLE RATE DI ACCONTO ART. 20. RITARDI NEL PAGAMENTO DELLA RATA DI SALDO ART. 21. REVISIONE PREZZI ART. 22. CESSIONE DEL CONTRATTO E CESSIONE DEI CREDITI 15 15 15 15 16 16 16 CAPO 6 - CAUZIONI E GARANZIE ART. 23. GARANZIA FIDEIUSSORIA O CAUZIONE DEFINITIVA ART. 24. ASSICURAZIONE A CARICO DELL’IMPRESA 16 17 CAPO 7 - DISPOSIZIONI PER L’ESECUZIONE ART. 25. VARIAZIONE DEI LAVORI ART. 26. PREZZI APPLICABILI AI NUOVI LAVORI E NUOVI PREZZI 18 18 CAPO 8 - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA ART. 27. NORME DI SICUREZZA GENERALI 18 CAPO 9 - DISCIPLINA DEL SUBAPPALTO ART. 28. SUBAPPALTO ART. 29. RESPONSABILITÀ IN MATERIA DI SUBAPPALTO ART. 30. PAGAMENTO DEI SUBAPPALTATORI 18 18 19 CAPO 10 - CONTROVERSIE, MANODOPERA, ESECUZIONE D'UFFICIO ART. 31. CONTROVERSIE ART. 32. CONTRATTI COLLETTIVI E DISPOSIZIONI SULLA MANODOPERA ART. 33. RISOLUZIONE DEL CONTRATTO - ESECUZIONE D'UFFICIO DEI LAVORI 19 19 20 CAPO 11 - DISPOSIZIONI PER L’ULTIMAZIONE ART. 34. ULTIMAZIONE DEI LAVORI E GRATUITA MANUTENZIONE ART. 35. TERMINI PER L’ACCERTAMENTO DELLA REGOLARE ESECUZIONE ART. 36. PRESA IN CONSEGNA DEI LAVORI ULTIMATI 20 20 20 CAPO 12 - NORME FINALI ART. 37. ONERI E OBBLIGHI A CARICO DELL’APPALTATORE ART. 38. OBBLIGHI SPECIALI A CARICO DELL’APPALTATORE ART. 39. CUSTODIA DEL CANTIERE ART. 40. PROPRIETÀ DEI MATERIALI DI SCAVO E DI DEMOLIZIONE ART. 41. CARTELLO DI CANTIERE ART. 42. SPESE CONTRATTUALI, IMPOSTE, TASSE 21 22 23 23 23 23 10 15 16 18 18 18 19 20 21 Azienda Ospedaliera Brotzu Cagliari CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO E SCHEMA DI CONTRATTO Quadro economico i ii iii iv In attesa di chiarimenti sul punto si suggerisce un’aliquota tra il 10% e il 50% dell’importo della penale. Cancellare il comma se non ricorre la fattispecie. Nel caso di lavori di importo pari o inferiore a 150.000 Euro, cancellare le righe 2, 3, 4, 5, 6 e 7 e le relative descrizioni. Negli altri casi adeguare la tabella in base allo specifico lavoro in appalto in relazione alle categorie scorporabili che siano individuabili. In questa colonna indicare la categoria prevalente (primo rigo) e le categorie scorporabili (righi successivi), desunte da quelle specificate nell’allegato A del d.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34. MODELLO A DICHIARAZIONE UNICA ALLEGATA AL BANDO RELATIVO ALLA PROCEDURA RISTRETTA ACCELERATA PER L’AFFIDAMENTO IN APPALTO DEI LAVORI RELATIVA ALLA: REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI PER IL RISANAMENTO IGIENICO-SANITARIO DEL VUOTO TECNICO DEL PRESIDIO OSPEDALIERO “G. BROTZU”. Importo lavori a base d’asta: € 715.153,46 Il sottoscritto ________________________________, legale rappresentante dell'Impresa _________________________________________________________________________ Con sede in ____________________________________________________, Via________________________________, n°____ con Codice Fiscale n°_____________________e con Partita I.V.A. __________________ Impresa capogruppo________________________________________________________________ Imprese mandanti consorziate:_________________________________________________________ o _________________________________________________________________________ DICHIARA Ai sensi dell'art.46 e dell’art.47 D.P.R 28 Dicembre 2000 n° 445, nella consapevolezza del fatto che, in caso di mendace dichiarazione, verranno applicate, ai sensi dell'art. 76 del citato DPR del 28 dicembre 2000, n° 445, le sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali in materia di falsità negli atti, oltre alle conseguenze amministrative previste per le procedure relative agli appalti di lavori pubblici, A) di essere iscritto nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio di ___________________ per attività corrispondente i lavori da eseguire ed attesta i seguenti dati: numero d'iscrizione: ____________ ;data d'iscrizione: ________________; durata della Ditta __________________ data termine: ________________ ; di essere iscritto all’INPS di_____________con codice n°________________; di esser iscritto all’INAIL di______________con codice n°________________; di essere iscritto alla Cassa Edile di ___________con codice n°___________; di avere nel proprio organico n°________________ di dipendenti Forma giuridica della Ditta concorrente (barrare la casella che interessa) o o o o ditta individuale società in nome collettivo società in accomandita semplice società a responsabilità limitata 1 o società per azioni il società in accomandita per azioni o società cooperativa a responsabilità limitala o società cooperativa a responsabilità illimitata o consorzio di cooperative, consorzio tra imprese artigiane, consorzio di cui agli articoli 2612 e seguenti del Codice Civile o consorzio stabile di cui all' art. 36 del D.Lgs n°163/2006 e ss. mm.ed ii. - in quanto cooperativa o consorzio di cooperative, o in quanto cooperativa o consorzio di cooperative di essere regolarmente iscritto nel: *Registro prefettizio……………………………………...........…………………………… *Schedario generale della cooperazione ........................................................……………………. B) che i soggetti di seguito indicati rivestono le cariche di Amministratori muniti di legale rappresentanza: a) attualmente in carica: …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… b) (eventuali) cessati dalla carica nell'ultimo triennio precedente la pubblicazione del bando di gara: …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………… di Direttori Tecnici: a) attualmente in carica: …………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… b) (eventuali) cessati dalla carica nell'ultimo triennio precedente la pubblicazione del bando di gara: …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… di Soci di S.n.c. o S.a.s. (sia Accomandatari che Accomandanti) (3): a) attualmente in carica: …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… b) (eventuali) cessati dalla carica nell'ultimo triennio precedente la pubblicazione del bando di gara: …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………... C) che non sussistono cause di esclusione per la partecipazione alla gara previste dall’art. 38, lett.a), b, c, d), e) f) g), h), i), l) ed m) del D.Lgs n°163/2006 e s.m.i. ; D) che non sussistono forme di controllo con altre imprese partecipanti alla gara ai sensi dell’art. 2359 del Codice Civile; E) (1) di essere in regola con gli obblighi di assunzione obbligatoria di cui all’art. 17 della legge 68/1999; 2 ovvero, per le imprese che occupano non più di 15 dipendenti e da 15 fino a 35 dipendenti che non abbiano effettuato nuove assunzioni dopo il 18/1/2000: la propria condizione di non assoggettabilità alle predette norme; F) di aver ottemperato, all’interno della propria azienda, agli obblighi previsti dalla vigente normativa in materia di sicurezza; G) (2) di non trovarsi nelle cause di esclusione delle gare di appalto previste dall’art. 1 bis, comma 14 della legge 18.10.2001, n.383, introdotto dall’art. 1, comma 2 del D.L. 25.09.2002, n.210 o in quanto non si avvale dei piani individuali di emersione di cui alla citata legge n.383 del 2001, o in quanto si è avvalsa dei suddetti piani ma il periodo di emersione si è concluso; note 1) e 2) : Barrare la casella che interessa. H) che in caso di aggiudicazione, intende subappaltare o concedere in cottimo i seguenti lavori o parti di opere, nei modi e termini previsti dal comma 2 dell'art. 118 del D.Lgs n°163/2006 e s.m.i. (indicare le relative categorie): ___________________________________________________________________________ ___________ ___________________________________________________________________________ ___________ ___________________________________________________________________________ __________ Si appone la sottoscrizione, nella consapevolezza delle pene stabilite dall’art. 76 del DPR del 28 dicembre 2000, n° 445, in caso di dichiarazioni mendaci Dichiarante Sig ________________________ In qualità di legale rappresentante Firma __________________________ 3 MODELLO B DICHIARAZIONE UNICA ALLEGATA AL BANDO RELATIVO ALLA PUBBLICA GARA CON PROCEDURA RISTRETTA ACCELERATA DICHIARAZIONE UNICA ALLEGATA AL BANDO RELATIVO ALLA PROCEDURA RISTRETTA ACCELERATA PER L’AFFIDAMENTO IN APPALTO DEI LAVORI RELATIVA ALLA: REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI PER IL RISANAMENTO IGIENICO-SANITARIO DEL VUOTO TECNICO DEL PRESIDIO OSPEDALIERO “G. BROTZU”. Importo lavori a base d’asta: € 715.153,46 Il sottoscritto ________________________________, legale rappresentante dell'Impresa _________________________________________________________________________________ con sede in __________________________, Via _________________, n°____ con Codice Fiscale N°__________________________e con Partita I.V.A._______________________ Impresa capogruppo___________________________________________________________________ Imprese mandanti o consorziate:_____________________________________________________ DICHIARA, Ai sensi dell'art.46 e art.47 del DPR del 28 dicembre 2000, n° 445, nella consapevolezza del fatto che, in caso di mendace dichiarazione , verranno applicate, ai sensi dell'art. 76 del citato DPR del 28 dicembre 2000, n° 445, le sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali in materia di falsità negli atti, oltre alle conseguenze amministrative previste per le procedure relative agli appalti di lavori pubblici, di possedere l'attestazione SOA, rilasciata da ….……………………………….. per le seguenti categorie e relative classifiche di importo: categoria ……………..…………. - classifica ………………..………. // categoria ……..…. - classifica ……..………….; categoria ……………..…………. - classifica ………………..………. // categoria ……… . - classifica ……..………….; categoria ……………..…………. - classifica ………………..………. // categoria ………… - classifica ……..………….; di possedere l'iscrizione all'A.R.A., rilasciata, revisionata o ratificata ai sensi della L.R. n° 14 del 09/08/2002 per le seguenti categorie e relative classifiche di importo: categoria ……………..…………. - classifica ………………..………. // categoria …… …... - classifica ……..………….; categoria ……………..…………. - classifica ………………..………. // categoria …………. - classifica ………….….….; categoria ……………..…………. - classifica ………………..………. // categoria …………. - classifica ..……..…….….; Si appone la sottoscrizione nella consapevolezza delle responsabilità penali, amministrative e civili verso dichiarazioni false e incomplete. Il Dichiarante Sig _____________________ _________________________________ Firma In qualità di legale rappresentante MODELLO C DICHIARAZIONE UNICA ALLEGATA AL BANDO RELATIVO ALLA PUBBLICA GARA CON PROCEDURA RISTRETTA ACCELERATA DICHIARAZIONE UNICA ALLEGATA AL BANDO RELATIVO ALLA PROCEDURA RISTRETTA ACCELERATA PER L’AFFIDAMENTO IN APPALTO DEI LAVORI RELATIVA ALLA: REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI PER IL RISANAMENTO IGIENICOSANITARIO DEL VUOTO TECNICO DEL PRESIDIO OSPEDALIERO “G. BROTZU”. Importo lavori a base d’asta: € 715.153,46 Il Sottoscritto …………………………………………… C.F. n° …………………………………………………….. nato a ……………………………………….. il …………………… e residente a ………………………………….. C.A.P. in Via ……………………………………………………. n°…..…. tel. …..…………………….………… in qualità di (1) titolare di impresa individuale direttore tecnico socio di S.n.c. o di S.a.s. amministratore munito di poteri di rappresentanza socio di S.n.c. o di S.a.s. cessato dalla carica nel triennio antecedente la data di pubblicazione del bando di gara (2) direttore tecnico cessato dalla carica nel triennio antecedente la data di pubblicazione del bando di gara (2) amministratore munito di poteri di rappresentanza cessato dalla carica nel triennio antecedente la data di pubblicazione del bando di gara (2) dell'Impresa ………………………………………………………….…………..., valendosi della facoltà concessagli dal D.P.R. n° 445 del 28/12/2000, Memore delle pene stabilite dall'art. 76 del D.P.R. n° 445 del 28/12/2000 in caso di dichiarazioni mendaci, DICHIARA 1) che nei propri confronti non è pendente nessun procedimento per l'applicazione di una misura di prevenzione di cui all'art. 3 della Legge 27 dicembre 1956, n° 1423 o di una delle cause ostative previste dall’art.10 della L. 31 maggio 1965 n°575; 2) che nei propri confronti non è stata pronunciata nessuna sentenza di condanna passata in giudicato o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale, per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità professionale; Data ……………………………….. IL DICHIARANTE (1) Barrare la casella che interessa; (2) Tali soggetti sono obbligati a rendere solo la dichiarazione di cui al n° 2. MODELLO D DICHIARAZIONE UNICA ALLEGATA AL BANDO RELATIVO ALLA PROCEDURA RISTRETTA ACCELERATA PER L’AFFIDAMENTO IN APPALTO DEI LAVORI RELATIVA ALLA: REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI PER IL RISANAMENTO IGIENICO-SANITARIO DEL VUOTO TECNICO DEL PRESIDIO OSPEDALIERO “G. BROTZU”. Importo lavori a base d’asta: € 715.153,46 Il sottoscritto ________________________________, legale rappresentante dell'Impresa ___________________________________________________________________________________ con sede in _______________________________,Via ________________________________, n°____ con Codice Fiscale ___________ n°______________________e con Partita I.V.A. __________________ Impresa capogruppo__________________________________________________________________________ Imprese mandanti o consorziate:_________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ DICHIARA Ai sensi dell'art.46 e dell’art.47 D.P.R 28 Dicembre 2000 n° 445, nella consapevolezza del fatto che, in caso di mendace dichiarazione, verranno applicate, ai sensi dell'art. 76 del citato DPR del 28 dicembre 2000, n° 445, le sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali in materia di falsità negli atti, oltre alle conseguenze amministrative previste per le procedure relative agli appalti di lavori pubblici, che in caso di aggiudicazione, intende subappaltare o concedere in cottimo i seguenti lavori o parti di opere, nei modi e termini previsti dal comma 2 dell'art. 118 del D.Lgs n°163/2006 e s.m.i. (indicare le relative categorie): ______________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________ DICHIARA, altresì • di non partecipare alla gara in più di un'associazione temporanea o consorzio di concorrenti, e neppure in forma individuale qualora abbia partecipato alla gara in associazione o consorzio; • di concorrere - partecipando come consorzio di cui all'art. 34, comma 1, lettera b) e c) D.Lgs n°163/2006 e s.m.i. - per le seguenti Ditte consorziate (indicare denominazione e sede legale di ciascuna ditta): ___________________________________________________________________________________ 1 __________________________________________________________________________________ DICHIARA, inoltre, Così come previsto dall' art. 71, comma 2, del DPR n°554/99: • di aver preso visione degli elaborati progettuali, comprendenti, tra l'altro, sia il computo metrico che il piano di sicurezza previsto dalla Legge 494/96, che ritiene, previo approfondito esame, da un punto di vista tecnico-finanziario, incondizionatamente eseguibili e di non avere riserve, di alcun genere, da formulare al riguardo; • di aver preso visione dei luoghi e delle condizioni particolari di svolgimento dei lavori, della viabilità di accesso, delle cave eventualmente necessarie e delle discariche autorizzate, nonché di tutte le circostanze generali e particolari suscettibili di influire sulla determinazione dei prezzi, sulle condizioni contrattuali e sull’esecuzione dei lavori, e di aver giudicato gli stessi realizzabili, gli elaborati progettuali adeguati ed i prezzi, nel loro complesso remunerativi, tali da consentire il ribasso formulato; • di aver effettuato una verifica della disponibilità della mano d’opera necessaria per l’esecuzione dei lavori, nonché della disponibilità delle attrezzature adeguate alla tipologia e categoria dei lavori in appalto; • di aver formulato l'offerta tenendo conto degli oneri previsti per i piani di sicurezza; • di accettare tutte le condizioni del capitolato relativo ai lavori in oggetto. Si appone la sottoscrizione, nella consapevolezza delle pene stabilite dall’art. 76 del DPR del 28 dicembre 2000, n° 445, in caso di dichiarazioni mendaci Dichiarante Sig ________________________ In qualità di legale rappresentante Firma __________________________ 2 RELAZIONE TECNICA Il progetto prevede il risanamento igienico sanitari di una parte del vuoto tecnico dell’Azienda Ospedaliera Brotzu. Il vuoto tecnico è un’area pilotis sita al II piano interrato dell’Ospedale nel quale trovano collocazione gli sviluppi orizzontali degli impianti idrici e fognari. Il progetto prevede in luogo dell’attuale fondo in terra la realizzazione di un piano di calpestio in cls armato con adeguate pendenze in modo da convogliare i liquidi che dovessero fuoriuscire dalle condotte in apposite canalette e da queste tramite opportune pendenza , tramite delle stazione di pompaggio, verranno convogliate nelle fogne. Nell’ipotesi che la fuoriuscita di liquami fosse copiosa a spingere i liquami verso le fogne provvederanno le pompe sommerse di cui è prevista l’installazione. Oltre alla realizzazione del piano in cls si provvederà a dare forma ai plinti dell’Ospedale che furono realizzati senza l’utilizzazione di alcun cassero. Il lavoro prevede precedentemente agli interventi di realizzazione del fondo in cls, la sostituzione di tutte le condotte fognarie e di tutte le tubazioni idriche ammalorate nell’area di intervento, senza la cui riparazione l’intervento previsto non sarebbe possibile. Cagliari 16.11.07 ing. Antonio Cucca CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” PROGETTO DI RISANAMENTO IGIENICO SANITARIO DEL VUOTO TECNICO DELL’AZIENDA OSPEDALIERA BROTZU DI CAGLIARI DISCIPLINARE TECNICO PRESTAZIONALE PROGETTO ESECUTIVO 1 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico CAPITOLO 1 QUALITÀ DEI MATERIALI E DEI COMPONENTI ART. 1 CARATTERISTICHE GENERALI CONDIZIONI DI ACCETTAZIONE I materiali e le forniture da impiegare nelle opere da eseguire dovranno essere delle migliori qualità esistenti in commercio, possedere le caratteristiche stabilite dalle leggi e dai regolamenti vigenti in materia ed inoltre corrispondere alla specifica normativa del presente Capitolato o degli altri atti contrattuali. Si richiamano peraltro, espressamente, le prescrizioni del Capitolato Generale. Salvo diversa indicazione, i materiali e le forniture proverranno da quelle località che l'Appaltatore riterrà di sua convenienza, purché', ad insindacabile giudizio della Direzione Lavori, ne sia riconosciuta l'idoneità e la rispondenza ai requisiti prescritti. L'Appaltatore è obbligato a prestarsi, in qualsiasi momento, ad eseguire od a far eseguire presso il laboratorio di cantiere, presso gli stabilimenti di produzione o presso gli Istituti autorizzati, tutte le prove prescritte dal presente Capitolato o dalla Direzione, sui materiali impiegati o da impiegarsi, nonché sui manufatti, sia prefabbricati che formati in opera e sulle forniture in genere. Il prelievo dei campioni, da eseguire secondo le norme del CNR , verrà effettuato in contraddittorio e sarà appositamente verbalizzato. L'Appaltatore farà si' che tutti i materiali abbiano ad avere, durante il corso dei lavori, le medesime caratteristiche riconosciute ed accettate dalla Direzione. Qualora in corso di coltivazione di cave o di esercizio delle fabbriche, stabilimenti ecc., i materiali e le forniture non fossero più rispondenti ai requisiti prescritti, ovvero venissero a mancare e si presentasse quindi la necessità di cambiamenti negli approvvigionamenti, nessuna eccezione potrà accampare l'Appaltatore, né alcuna variazione di prezzi, fermi restando gli obblighi di cui al primo capoverso. Le provviste non accettate dalla Direzione Lavori, in quanto ad insindacabile giudizio non riconosciute idonee, dovranno essere immediatamente allontanate dal cantiere, a cura e spese dell'Appaltatore, e sostituite con altre rispondenti ai requisiti richiesti. L'Appaltatore resta comunque totalmente responsabile in rapporto ai materiali forniti la cui accettazione, in ogni caso, non pregiudica i diritti che l'Amministrazione si riserva in sede di collaudo finale. ART. 2 MATERIALI NATURALI E DI CAVA ACQUA Dovrà essere dolce, limpida, priva di grassi scevra di materie terrose od organiche e non aggressiva. Per gli impasti cementizi non dovrà presentare tracce di sali (particolarmente solfati e cloruri ) in percentuali dannose È vietato l'impiego di acqua di mare salvo esplicita autorizzazione Tale divieto rimane tassativo ed assoluto per i calcestruzzi armati ed in genere per tutte le strutture inglobanti materiali metallici soggetti a corrosione. 2 CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico SABBIA La sabbia da impiegare nelle malte e nei calcestruzzi, sia essa viva, naturale od artificiale, dovrà essere assolutamente scevra da materie terrose od organiche, essere preferibilmente di qualità silicea di grana omogenea, stridente al tatto e dovrà provenire da rocce aventi alta resistenza alla compressione. Ove necessario, la sabbia sarà lavata con acqua dolce per l'eliminazione delle eventuali materie nocive. Per il controllo granulometrico l'Appaltatore dovrà apprestare e porre a disposizione della Direzione gli stacci UNI 2332. • Sabbia per murature in genere, sarà costituita da grani di dimensioni tali da passare attraverso lo staccio 2 UNI 2332. • Sabbia per intonachi, per stuccature, per murature di paramento od in pietra da taglio, sarà costituita da grani passanti allo staccio 0,5 UNI 2332. • Sabbia per conglomerati cementizi, dovrà corrispondere ai requisiti prescritti dal D.M. 3 giugno 1968 e dal D.M. 14 Febbraio 1992, e dal D.M . 1 gennaio 1996 e successive. La granulometria dovrà essere assortita (tra 1 e 5 mm.) ed adeguata alla destinazione del getto ed alle condizioni di posa in opera. È assolutamente vietato l'uso di sabbia marina, salvo efficace lavaggio e previa autorizzazione della Direzione Lavori. GHIAIA - PIETRISCO I materiali in argomento dovranno essere costituiti da elementi omogenei, provenienti da rocce compatte, resistenti, non gessose o marnose, né gelive. Tra le ghiaie si escluderanno quelle contenenti elementi di scarsa resistenza meccanica, sfaldati o sfaldabili, e quelle rivestite da incrostazioni. I pietrischi e le graniglie dovranno provenire dalla frantumazione di rocce durissime, preferibilmente silicee, a struttura microcristallina, o di calcari puri durissimi e di alta resistenza alla compressione, all'urto, all'abrasione ed al gelo, Saranno a spigolo vivo, scevri di materie terrose, sabbia e comunque materie eterogenee. Per il controllo granulometrico l'Appaltatore dovrà approvvigionare e porre a disposizione della Direzione i crivelli UNI 2334. • Ghiaia e pietrisco per conglomerati cementizi, dovranno corrispondere ai requisiti prescritti dal D.M. 14 Febbraio 1992, e dal D.M . 1 gennaio 1996 e successive. La granulometria degli aggregati sarà in genere indicata dalla Direzione in base alla destinazione dei getti ed alle modalità di posa in opera dei calcestruzzi. In ogni caso la dimensione massima degli elementi, per le strutture armate, non dovrà superare il 60% dell'interferro e per le strutture in generale il 25% della minima dimensione strutturale. È prescritto inoltre che per getti di fondazione o di forte spessore gli elementi di dimensione massima risultino passanti al crivello 71 UNI 2334 mentre per getti di spessore ridotto gli elementi di minima dimensione risultino trattenuti dal crivello 8 UNI 2334. Per gli aggregati provenienti da frantumazione di ciottoli o ghiaie, dovrà ottenersi che non si abbia più di una faccia arrotondata. POMICE Posta in commercio allo stato di granulato, dovrà possedere la granulometria prescritta, essere priva di alterazioni, asciutta, scevra da sostanze organiche, polvere od altri elementi estranei. Dovrà inoltre possedere una resistenza a compressione, misurata su cubetto di cm 5 di lato, non inferiore a 60 Kgf/cm". PIETRE NATURALI E MARMI I materiali in argomento dovranno corrispondere alle "Norme per l'accettazione delle pietre naturali da costruzione" di cui al R.D. 16 novembre 1939 n.2232. 3 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico In generale, le pietre da impiegarsi nelle costruzioni dovranno essere omogenee, a grana compatta esenti da screpolature, peli, venature, piani di sfaldatura, sostanze estranee, ecc. Dovranno avere dimensioni adatte al particolare loro impiego ed offrire una resistenza proporzionata all'entità delle sollecitazioni cui saranno sottoposti; in particolare, il carico di sicurezza a compressione non dovrà mai essere superiore al 20% del rispettivo carico di rottura. Saranno escluse le pietre marnose, gessose ed in generale tutte quelle alterabili all'azione degli agenti atmosferici e dell'acqua corrente. • Pietra da taglio, oltre a possedere gli accennati requisiti e caratteri generali, dovrà essere sonora alla percussione, immune da fenditure e litoclasi e di perfetta lavorabilità. Per le opere esterne sarà vietato l'impiego di materiali con vene non perfettamente omogeneizzate e di brecce in genere. • Marmo e granito, dovrà essere della migliore qualità, perfettamente sano, senza scaglie, brecce, vene, spacchi, nodi, peli ed altri difetti che ne infirmino la omogeneità e la solidità. Non saranno tollerate stuccature, tasselli, rotture, scheggiature. • Cubetti di pietra, i cubetti da impiegare per le pavimentazioni, secondo apparecchiature ad arco od a corsi rettilinei, dovranno essere costituiti da porfidi, graniti, dioriti, basalti ed in ogni modo da rocce di origine ignea particolarmente dure e tenaci, costituite da almeno due diversi minerali a differente usurabilità, preferibilmente a grana non troppo fine. In accordo alle norme del C.N.R. Fascicolo N.5/1954, i cubetti dovranno presentare una resistenza alla compressione non inferiore a 1400 Kgf/cmq., una all'usura non inferiore a 0,8 ed una all'urto di almeno 13. I cubetti dovranno presentare spigoli vivi, praticamente rettilinei, facce piane e, salvo diverse disposizioni, avranno caratteristiche uniformi. ART. 3 CALCI , POZZOLANE, LEGANTI IDRAULICI CALCI AEREE Dovranno avere le caratteristiche ed i requisiti prescritti dalle "Norme per l'accettazione delle calci", di cui al R.D. 16 novembre 1939 n.2231. La distinzione è fatta in: calce grassa in zolle; calce magra in zolle; calce idrata in polvere. • Calce grassa in zolle, dovrà provenire da calcari puri, essere di recente, perfetta ed uniforme cottura, non bruciata né vitrea né pigra ad idratarsi ed infine di qualità tale che, mescolata con la sola quantità di acqua dolce necessaria all'estinzione, si trasformi completamente in una pasta soda a grassello tenuissimo senza lasciare residui maggiori del 5% dovuti a parti non bene decarburate, siliciose od altrimenti inerti. • La calce viva in zolle al momento dell'estinzione dovrà essere perfettamente anidra; sarà rifiutata quella ridotta in polvere o sfiorita e perciò si dovrà provvederla in rapporto al bisogno e conservarla in luoghi asciutti e ben riparati dall'umidità. • Calce idrata in polvere, dovrà essere confezionata in idonei imballaggi e conservata in locali ben asciutti. Gli imballaggi dovranno portare ben visibili: l'indicazione del produttore, il peso del prodotto e la specifica se trattasi di fiore di calce o calce idrata da costruzione. POZZOLANA Dovrà rispondere alla "Norme per l'accettazione delle pozzolane e dei materiali a comportamento pozzolanico", di cui al R.D. 16 novembre 1939 n.2230. La pozzolana sarà ricavata da strati mondi da cappellaccio ed esenti da sostanze eterogenee o da parti inerti, sarà di grana fina asciutta ed accuratamente vagliata. 4 CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico Sarà impiegata esclusivamente pozzolana classificata "energica" (resistenza a pressione su malta normale a 28 gg. : 25 Kgf/cmq. +- 10%) e sarà rifiutata quella che, versata in acqua, desse una colorazione nerastra, intensa e persistente. LEGANTI IDRAULICI - CEMENTI E AGGLOMERATI CEMENTIZI I materiali in argomento dovranno avere le caratteristiche ed i requisiti prescritti dalla Legge 26 maggio 1965 n.595 e dai D.M. 3 giugno 1968 e 31 agosto 1972 e successive modifiche ( vedere decreti del ministero dell'industria 20-11-1984, 13-9-1993 etc.; a tal proposito a partire dall'11-marzo 2000 entra in vigore il D.M. 12-7-1999 ) aventi rispettivamente per oggetto: "Caratteristiche tecniche e requisiti dei leganti idraulici", "Nuove norme sui requisiti di accettazione e modalità di prova dei cementi", "Norme sui requisiti di accettazione e modalità di prova degli agglomerati cementizi e delle calci idrauliche". Modalità di fornitura. La fornitura dei leganti idraulici dovrà avvenire in sacchi sigillati, ovvero in imballaggi speciali a chiusura automatica a valvola od ancora alla rinfusa. Dovranno comunque essere chiaramente indicati, a mezzo stampa nei primi due casi e con documenti di accompagnamento nell'ultimo, il peso e la qualità del legante, lo stabilimento produttore, la quantità di acqua per malta normale e le resistenze minime a trazione e compressione dopo 28 gg. di stagionatura dei provini. L'introduzione in cantiere di ogni partita di cemento sfuso dovrà risultare dal giornale dei lavori e dal registro dei getti. Prelievo dei campioni. Per l'accertamento dei requisiti di accettazione dei cementi, degli agglomeranti cementizi e delle calci idrauliche in polvere, le prove saranno eseguite su materiale proveniente da un campione originario di almeno 50 Kg. di legante prelevato da dieci sacchi per ogni partita di mille sacchi o frazione. Per le forniture di leganti alla rinfusa la campionatura per le prove sarà effettuata all'atto della consegna, in contraddittorio fra le parti, mediante il prelievo di un campione medio in ragione di 10 Kg. per ogni 50 tonn. o frazione. Il campione per le prove sulle calci idrauliche naturali in zolle dovrà essere di 50 Kg. per ogni 10 tonn. di calce e sarà prelevato con la pala da diversi punti del mucchio. Ulteriori prescrizioni sui cementi e gli agglomerati cementizi. I cementi dovranno rispondere ai limiti di accettazione contenuti nella legge 26-5-1965, n. 595 e nel decreto ministeriale 3-6-1968 (Nuove norme sui requisiti di accettazione e modalità di prova dei cementi) e successive modifiche. Gli agglomerati cementizi dovranno rispondere ai limiti di accettazione contenuti nella legge 26-51965, n. 595 e nel decreto ministeriale 31-8-1972. A norma di quanto previsto dal decreto del Ministero dell'industria del 9-3-1988, n. 126 (Regolamento del servizio di controllo e certificazione di qualità dei cementi), i cementi di cui all'art. 1 lettera A) della legge 26-5-1965, n. 595 (e cioè i cementi normali e ad alta resistenza portland, pozzolanico e d'altoforno), se utilizzati per confezionare il conglomerato cementizio normale, armato e precompresso, devono essere certificati presso i laboratori di cui all'art. 6 della legge 26-5- 1965, n. 595 e all'art. 20 della legge 5-111971, n. 1086. Per i cementi di importazione, la procedura di controllo e di certificazione potrà essere svolta nei luoghi di produzione da analoghi laboratori esteri di analisi. I cementi e gli agglomerati cementizi dovranno essere conservati in magazzini coperti, ben riparati dall'umidità e da altri agenti capaci di degradarli prima dell'impiego. I cementi bianchi, oltre a corrispondere a tutti i requisiti prescritti dal D.M. 3 giugno 1968 e successive modifiche, dovranno raggiungere una resistenza meccanica minima di 575 Kgf/cmq, indice di bianchezza non inferiore a 85, elevato indice di riflessione. 5 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico I cementi colorati saranno ottenuti con intima mescolanza di cementi bianchi con pigmenti colorati di analoga finezza, in quantità non superiore al 10% in volume. La mescolanza dovrà risultare perfettamente omogenea; i pigmenti saranno stabili alla luce ed esenti da sostanze che possano danneggiare le malte ed i conglomerati. ART. 4 MATERIALI INERTI PER CONGLOMERATI CEMENTIZI E PER MALTE Gli aggregati per conglomerati cementizi, naturali e di frantumazione, devono essere costituiti da elementi non gelivi e non friabili, privi di sostanze organiche, limose ed argillose, di getto, ecc., in proporzioni non nocive all'indurimento del conglomerato o alla conservazione delle armature secondo i criteri dell'articolo "Materiali naturali e di cava" Gli additivi per impasti cementizi si intendono classificati come segue: fluidificanti; aeranti; ritardanti; acceleranti; fluidificanti-aeranti; fluidificanti-ritardanti; fluidificanti-acceleranti; antigelosuperfluidificanti. Per le modalità di controllo ed accettazione il Direttore dei lavori potrà far eseguire prove od accettare l'attestazione di conformità alle norme secondo i criteri dell'articolo "Caratteristiche generali". I conglomerati cementizi per strutture in cemento armato dovranno rispettare tutte le prescrizioni di cui al decreto ministeriale 14-2-1992, 9-1-1996, e relative circolari esplicative. ART. 5 ELEMENTI LATERIZI E DI CALCESTRUZZO GENERALITÀ Formati da argilla purgata, macerata, impastata, pressata e sottoposta a giusta cottura in apposite fornaci, dovranno rispondere alle "Norme per l'accettazione dei materiali laterizi" emanate con R.D. 16 novembre 1939 n.2233 e successive. Gli elementi resistenti artificiali da impiegare nelle murature (elementi in laterizio ed in calcestruzzo) possono essere costituiti di laterizio normale, laterizio alleggerito in pasta, calcestruzzo normale, calcestruzzo alleggerito. Gli elementi resistenti di laterizio e di calcestruzzo possono contenere forature rispondenti alle prescrizioni del succitato decreto ministeriale 20-11-1987. La resistenza meccanica degli elementi deve essere dimostrata attraverso certificazioni contenenti risultati delle prove e condotte da laboratori ufficiali negli stabilimenti di produzione, con le modalità previste nel decreto ministeriale di cui sopra. È facoltà del Direttore dei lavori richiedere un controllo di accettazione, avente lo scopo di accertare se gli elementi da mettere in opera abbiano le caratteristiche dichiarate dal produttore. I laterizi di qualsiasi tipo, forma e dimensioni (pieni, forati e per coperture) dovranno nella massa essere scevri da sassolini ed altre impurità; avere forma regolare, facce lisce e spigoli sani; presentare alla frattura grana fine, compatta ed uniforme; essere sonori alla percussione; assorbire acqua per immersione ed asciugarsi all'aria con sufficiente rapidità; non sfaldarsi o sfiorire sotto la influenza degli agenti atmosferici e di soluzione saline; non screpolarsi al fuoco ed al gelo; avere resistenza adeguata, colore omogeneo e giusto grado di cottura; non contenere sabbia con sali di soda o potassio, avere forma geometrica precisa . ART. 6 ARMATURE PER CALCESTRUZZO Gli acciai per l'armatura del calcestruzzo devono rispondere alle prescrizioni contenute nel vigente decreto ministeriale attuativo della legge 5-11-1971, n. 1086 (decreto ministeriale 14-2-1992) e relative 6 CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico circolari esplicative, e alle prescrizioni di cui al D.M. 26 marzo 1980 e successive modifiche ed integrazioni . È fatto divieto di impiegare acciai non qualificati all'origine. Gli acciai dovranno essere esenti da difetti tali da pregiudicarne l'impiego, quali incisioni, ossidazioni, corrosioni, lesioni, untuosità ed in genere ricopertura da sostanze che possano ridurne sensibilmente l'aderenza al conglomerato e dovranno essere conformi alla normativa UNI specifica. • Acciai per barre tonde ad aderenza migliorata, per le condizioni tecniche generali di fornitura si applica la norma UNI 5447-64. Il prelievo dei campioni ed i metodi di prova saranno effettuati secondo le norme previste del D.M. 26/3/1980 e successivi. Per l'accertamento delle proprietà meccaniche vale quanto indicato alle UNI 556, UNI 564 ed UNI 6407-69, salvo indicazioni contrarie o complementari. • Reti di acciaio elettrosaldate, dovranno avere fili elementari di diametro compreso fra 4 e 12 mm. e rispondere caratteristiche riportate nel D.M. 26/3/1980 e successive integrazioni. La distanza assiale tra i fili elementari non dovrà superare i 35 cm. • Acciai per cemento armato precompresso, gli acciai per armature da precompressione potranno essere forniti in rotoli (fili, trecce, trefoli), su bobine (trefoli) ed in fasce (barre). I fili dovranno essere forniti in rotoli di diametro tale che, all'atto dello svolgimento, allungati al suolo su un tratto di 10 m, non presentino curvatura con freccia superiore a 400 mm; il produttore dovrà indicare il diametro minimo di avvolgimento. Ciascun rotolo di filo (liscio, ondulato, con impronte) dovrà essere esente da saldature. Sono ammesse le saldature sui fili componenti le trecce se effettuate prima della trafilatura; per i trefoli sono ammesse saldature anche durante l'operazione di cordatura, purché le saldature siano opportunamente distanziate e sfalsate. Dovranno comunque essere rispettate le prescrizioni dei D.M. 26/3/1980, 9/1/1996 e delle successive modifiche e norme emanate in materia. ART. 7 PRODOTTI A BASE DI LEGNO Si intendono per prodotti a base di legno quelli derivati dalla semplice lavorazione e/o dalla trasformazione del legno e che sono presentati solitamente sotto forma di segati, pannelli, lastre, ecc. I prodotti vengono di seguito considerati al momento della loro fornitura ed indipendentemente dalla destinazione d'uso. Il Direttore dei lavori ai fini della loro accettazione può procedere ai controlli (anche parziali) su campioni della fornitura oppure richiedere un attestato di conformità della stessa alle prescrizioni di seguito indicate. I legnami da impiegare in opere stabili o provvisorie, di qualunque essenza essi siano, dovranno rispondere a tutte le prescrizioni di cui al D.M. 30 ottobre 1912; saranno provvisti fra le più scelte qualità della categoria prescritta e non presenteranno difetti incompatibili con l'uso cui sono destinati. LEGNAMI DA CARPENTERIA DEFINITIVA Dovranno presentare carico di rottura a compressione normalmente alle fibre non inferiore a 300 Kgf/cmq e carico di rottura a trazione parallelamente alle fibre non inferiore 700 Kgf/cmq. LEGNAMI PER SERRAMENTI O FINITURE Dovranno essere della migliore qualità ben stagionati e provenire da alberi abbattuti in stagione propizia oppure essere sottoposti ad essiccazione artificiale perfetta. Saranno naturalmente di prima scelta, di struttura a fibra compatta e resistente, privi di spaccature, sia in senso radiale che circolare, sani, diritti, con colori e venature uniformi, esenti da nodi, cipollature, tarli ed altri difetti. 7 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico Il tavolame dovrà essere ricavato dalle travi più diritte affinché le fibre non risultino mozzate dalla sega e si ritirino nelle connessure. Le essenze da usare dovranno essere in genere: dolci per i serramenti interni, resinose o forti per i serramenti esterni, pregiate od a grana fine per i serramenti di sicurezza. Gli elementi dovranno essere perfettamente tagliati, piallati e levigati e risultare dopo tali operazioni di dimensioni conformi ai disegni, particolari e dettagli di progetto od alle prescrizioni contrattuali. LEGNAMI DA PAVIMENTO E RIVESTIMENTO Le essenze usate, dovranno essere perfettamente stagionate all'aria oppure essiccate artificialmente e prive di nodi cadenti, fenditure, marciumi, tasche di resina, tarlature. I listoni dovranno presentare accurata lavorazione agli incastri e faccia vista e fianchi lisci di pialla. COMPENSATI E PANIFORTI - LASTRE - PANNELLI Dovranno essere conformi per le definizioni, la composizione, le caratteristiche, la classificazione, ecc., alla normativa UNI da 6467-69 a 6472-69. Per i requisiti di incollaggio si farà riferimento alla UNI 647869. Il legno dovrà essere sano incollato a secco, gli elementi di spessore costante. Per i compensati, i fogli dovranno essere adiacenti, a fibra incrociata; quelli esterni continui uniformi ed esenti da spaccature. I paniforti potranno essere del tipo listellare o lamellare con spessore di 13 / 15 / 18 / 20 / 22 / 25 / 28 / 30 mm. Per le prescrizioni complementari da considerare in relazione alla destinazione d'uso (strutture, pavimentazioni, coperture, ecc.) si rinvia agli appositi articoli del presente capitolato ed alle prescrizioni del progetto. ART. 8 MATERIALI PER PAVIMENTAZIONE CALCESTRUZZO PER PAVIMENTAZIONI Le mattonelle, le marmette ed i pietrini di cemento dovranno essere conformi, per dimensioni e caratteristiche. alle norme UNI da 2623 a 2629. Dovranno altresì risultare di ottima fabbricazione, di idonea compressione meccanica e di stagionatura non inferiore a tre mesi. Saranno ben calibrati, a bordi sani e piani e non dovranno presentare carie, né peli, né segni di distacco tra sottofondo e strato superiore. La colorazione del cemento dovrà essere fatta con colori adatti, amalgamati ed uniformi. I prodotti sopracitati devono rispondere al regio decreto 2234 del 16-11-1939 per quanto riguarda le caratteristiche di resistenza all'urto, resistenza alla flessione e coefficiente di usura al tribometro ed alle prescrizioni del progetto. L'accettazione deve avvenire secondo il punto "Generalità" avendo il regio decreto sopracitato quale riferimento. I prodotti di calcestruzzo per pavimentazioni a seconda del tipo di prodotto devono rispondere alle prescrizioni del progetto ed in mancanza e/o completamento alle seguenti. Mattonelle di cemento Di spessore complessivo non inferiore a 18 mm, avranno uno strato superficiale di assoluto cemento colorato di spessore costante non inferiore a 5 mm Marmette e marmettoni di cemento Le marmette avranno uno spessore complessivo non inferiore a 18 e 22 mm, per dimensioni di 20 e 25 cm di lato, mentre i marmettoni 30x30 e 40x40 avranno spessori rispettivi non inferiori a 28 e 32 mm. Lo 8 CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico strato superficiale, costituito da un impasto di cemento, polveri, graniglie e scaglie di marmo, avrà uno spessore non inferiore ad 1/3 dell'intero spessore dell'elemento. ietrini di cemento Potranno avere forma quadrata e rettangolare. La superficie superiore dei pietrini potrà essere richiesta liscia, bocciardata, bugnata (25 o 100 bugne), scanalata o ad impronte varie. Tolleranza sulle dimensioni come al punto precedente. Masselli di calcestruzzo per pavimentazioni Saranno definiti e classificati in base alla loro forma, dimensioni, colore e resistenza caratteristica; per la terminologia delle parti componenti il massello e delle geometrie di posa ottenibili si rinvia alla documentazione tecnica. Essi devono rispondere alle prescrizioni del progetto ed in mancanza od a loro completamento devono rispondere a quanto segue: - essere esenti da difetti visibili e di forma quali protuberanze, bave, incavi che superino le tolleranze dimensionali ammesse. Sulle dimensioni nominali è ammessa la tolleranza di 3 mm per un singolo elemento e 2 mm quale media delle misure sul campione prelevato; - le facce di usura e di appoggio devono essere parallele tra loro con tolleranza ±15% per il singolo massello e ±10% sulle medie; - la massa volumica deve scostarsi da quella nominale (dichiarata dal fabbricante) non più del 15% per il singolo massello e non più del 10% per le medie; - il coefficiente di trasmissione meccanica non deve essere minore di quello dichiarato dal fabbricante; - il coefficiente di aderenza delle facce laterali deve essere il valore nominale con tolleranza ±5% per un singolo elemento e ±3% per la media; - la resistenza convenzionale alla compressione deve essere maggiore di 50 N/mm² per il singolo elemento - maggiore di 60 N/mm² per la media; I criteri di accettazione sono quelli riportati nel punto "Generalità". I prodotti saranno forniti su appositi pallets opportunamente legati ed eventualmente protetti dall'azione di sostanze sporcanti. Il foglio informativo indicherà, oltre al nome del fornitore, almeno le caratteristiche di cui sopra e le istruzioni per la movimentazione, sicurezza e posa. CAPITOLO 2 NORME GENERALI DI ESECUZIONE MODO DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORO ORDINE A TENERSI NELL'ANDAMENTO DEI LAVORI 9 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico ART. 9 OPERE PROVVISIONALI MACCHINARI E MEZZI D'OPERA Tutte le opere provvisionali occorrenti per l'esecuzione dei lavori, quali ponteggi, impalcature, armature, centinature, casseri, puntellature, ecc. dovranno essere progettate e realizzate in modo da garantire le migliori condizioni di stabilità, sia delle stesse che delle opere ad esse relative. Inoltre, ove le opere provvisionali dovessero risultare particolarmente impegnative, l'Appaltatore dovrà predisporre apposito progetto esecutivo, accompagnato da calcoli statici, da sottoporre alla preventiva approvazione della Direzione Lavori. Resta stabilito comunque che l'Appaltatore rimane unico responsabile degli eventuali danni ai lavori, alle cose, alle proprietà ed alle persone, che potessero derivare dalla mancanza o dalla non idonea esecuzione di dette opere. Tali considerazioni si ritengono estese anche ai macchinari e mezzi d'opera. ART. 10 INDAGINI E RILIEVI GEOGNOSTICI L'Appaltatore sarà tenuto ad eseguire a propria cura e spese, tutte le indagini ed i rilievi che la Direzione Lavori riterrà necessari od opportuni al fine di determinare con la dovuta approssimazione la natura e le caratteristiche del terreno di impianto, nonché la presenza di eventuali discontinuità ed i livelli di acqua. ART. 11 STRUTTURE, OPERE ED IMPIANTI IN GENERALE MODALITÀ DI STUDIO, PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE All'atto della consegna dei lavori l'Appaltatore dovrà prendere visione del progetto delle opere e delle strutture in particolare, nonché degli esecutivi di dettaglio e dovrà esaminare e valutare in tutti gli aspetti, i metodi ed i procedimenti costruttivi prescritti dal progetto. Quanto ai metodi ed ai procedimenti non prescritti la scelta spetterà all'Appaltatore, salvo l'approvazione della Direzione Lavori che deciderà in via definitiva dopo aver esaminato la proposta e la documentazione presentategli. L'Appaltatore sarà tenuto a verificare la stabilità e l'efficienza di tutte le opere e strutture, dei procedimenti provvisionali, degli scavi liberi od armati, delle strutture di sostegno rigide e flessibili, dei rilevati ed argini, degli effetti di falda ecc. e ciò anche nei riguardi dei manufatti già esistenti in prossimità dell'opera in costruzione. Qualsiasi variante proposta dall'Appaltatore ai dimensionamenti esecutivi od ai metodi costruttivi prescritti in progetto, che rientrano nell'ambito della discrezionalità della Direzione, ai sensi del Regolamento 21 dicembre 1999 n. 554, dovrà essere giustificata e documentata tecnicamente mediante uno specifico studio. STRUTTURE ED OPERE IN FONDAZIONE Studio e progetto delle fondazioni Effettuate le indagini l'Appaltatore sarà tenuto a studiare e predisporre il dimensionamento esecutivo delle strutture di fondazione ed a proporre, nel contempo, tutti gli accorgimenti ed interventi connessi alla migliore stabilità delle stesse e delle opere ad esse correlate. 10 CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico Se non diversamente disposto pertanto, i calcoli esecutivi di progetto relativi alle fondazioni dovranno intendersi come di massima e l'Appaltatore, alla luce degli accertamenti effettuati, dovrà curarne la relativa verifica proponendo, ove necessario, le opportune modifiche ed integrazioni. Dovranno comunque essere rispettate le "Norme per il progetto, esecuzione e collaudo delle opere di fondazione" emanate con Circolare Ministero LL.PP. 6 novembre 1967, n.3797, salvo la successiva emanazione di nuovi Decreti normativi ai sensi dell'art.1 della Legge 2 febbraio 1974, n.64 . STRUTTURE ED OPERE IN ELEVAZIONE Studio e progetto delle strutture L’Appaltatore sarà tenuto ad eseguire la verifica di calcoli ed esecutivi di dimensionamento strutturale proponendone, se del caso, le relative varianti e sottoponendoli alla propria firma ed a quella di un Ingegnere di propria fiducia . 11 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico CAPITOLO 3 SCAVI, RILEVATI, DEMOLIZIONI ART. 12 RILIEVI - CAPISALDI - TRACCIATI RILIEVI Prima di dare inizio a lavori che interessino in qualunque modo movimenti di materie, l'Appaltatore dovrà verificare la rispondenza dei piani quotati, dei profili e delle sezioni allegati al Contratto o successivamente consegnati, segnalando eventuali discordanze, per iscritto, nel termine di 15 giorni dalla consegna. In difetto, i dati plano-altimetrici riportati in detti allegati si intenderanno definitivamente accettati, a qualunque titolo. Nel caso che gli allegati di cui sopra non risultassero completi di tutti gli elementi necessari, o nel caso che non risultassero inseriti in Contratto o successivamente consegnati, l'Appaltatore sarà tenuto a richiedere, in sede di consegna od al massimo entro 15 giorni dalla stessa, l'esecuzione dei rilievi in contraddittorio e la relazione dei grafici relativi. In difetto, nessuna pretesa o giustificazione potrà essere accampata dall'Appaltatore per eventuali ritardi sul programma o sull'ultimazione dei lavori. CAPISALDI Tutte le quote dovranno essere riferite a capisaldi di facile individuazione e di sicura inamovibilità; in particolare ogni edificio dovrà essere riferito ad almeno due capisaldi. Spetterà all'Appaltatore l'onere della conservazione degli stessi fono al collaudo. I capisaldi dovranno avere ben visibili ed indelebili i dati delle coordinate ortogonali e la quota altimetrica. TRACCIATI Prima di dare inizio ai lavori, l'Appaltatore sarà obbligato ad eseguire la picchettazione completa delle opere ed a indicare con opportune modine i limiti degli scavi e dei riporti. Sarà tenuto altresì al tracciamento di tutte le opere, in base agli esecutivi di progetto, con l'obbligo di conservazione dei picchetti e delle modine. ART. 13 SCAVI IN GENERE Gli scavi in genere per qualsiasi lavoro, a mano o con mezzi meccanici, dovranno essere eseguiti secondo i disegni di progetto e la relazione geologica e geotecnica di cui al decreto ministeriale 11-31988, nonché secondo le particolari prescrizioni che saranno date all'atto esecutivo dalla Direzione dei Lavori. Le sezioni degli scavi e dei rilevati dovranno essere rese dall'Appaltatore ai giusti piani prescritti, con scarpate regolari e spianate, cigli ben tracciati e profilati, fossi esattamente sagomati. Nell'esecuzione degli scavi in genere l'Appaltatore dovrà procedere in modo da impedire scoscendimenti e franamenti, restando esso, oltreché totalmente responsabile di eventuali danni alle persone ed alle opere, altresì obbligato a provvedere a suo carico e spese alla rimozione delle materie franate. L'Appaltatore dovrà, inoltre, provvedere a sue spese affinché le acque scorrenti alla superficie del terreno siano deviate in modo che non abbiano a riversarsi nei cavi. 12 CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico ALLONTANAMENTO O DEPOSITO DELLE MATERIE DI SCAVO Le materie provenienti dagli scavi, ove non siano utilizzabili o non ritenute adatte (a giudizio insindacabile della direzione dei lavori) ad altro impiego nei lavori, dovranno essere portate fuori della sede del cantiere, alle pubbliche discariche ovvero su aree che l'Appaltatore dovrà provvedere a rendere disponibili a sua cura e spese. Qualora le materie provenienti dagli scavi debbano essere successivamente utilizzate, esse dovranno essere depositate nei pressi dei cavi, o nell'ambito del cantiere, previo assenso della direzione dei lavori, per essere poi riprese a tempo opportuno. In ogni caso le materie depositate non dovranno essere di danno ai lavori, alle proprietà pubbliche o private ed al libero deflusso delle acque scorrenti in superficie. La direzione dei lavori potrà fare asportare, a spese dell'Appaltatore, le materie depositate in contravvenzione alle precedenti disposizioni. Qualora i materiali siano ceduti all'Appaltatore, si applica il disposto del terzo comma dell'art. 40 del Capitolato generale d'appalto (decreto del Presidente della Repubblica 16-7-1962, n. 1063). USO DEGLI ESPLOSIVI Nella esecuzione degli scavi di sbancamento e di fondazione sarà vietato l'uso degli esplosivi. ART. 14 SCAVI DI SBANCAMENTO Per scavi di sbancamento o sterri andanti si intenderanno quelli occorrenti per lo spianamento o sistemazione del terreno su cui dovranno sorgere le costruzioni, per tagli di terrapieni, per la formazione di cortili, giardini, scantinati, piani di appoggio per platee di fondazione, vespai, rampe incassate, trincee, cassonetti stradali e cunette, orlature e sottofasce nonché quelli per l'incasso di opere d'arte se ricadenti al di sopra del piano orizzontale passante per il punto più depresso del terreno naturale o per il punto più depresso delle trincee o splateamenti precedentemente eseguiti ed aperti almeno da un lato. Saranno comunque considerati scavi di sbancamento anche tutti i tagli a larga sezione, che pur non rientrando nelle precedenti casistiche e definizioni, potranno tuttavia consentire l'accesso con rampa ai mezzi di scavo, nonché a quelli di caricamento e trasporto delle materie. L'esecuzione degli scavi di sbancamento potrà essere richiesta dalla Direzione se necessario, anche ai campioni di qualsiasi tratta, senza che per questo l'Appaltatore potrà avere nulla a pretendere. ART. 15 SCAVI DI FONDAZIONE OD IN TRINCEA Per scavi di fondazione in generale si intendono quelli incassati ed a sezione ristretta necessari per dar luogo ai muri o pilastri di fondazione propriamente detti. In ogni caso saranno considerati come gli scavi di fondazione quelli per dar luogo alle fogne, condutture, fossi e cunette. MODO DI ESECUZIONE Qualunque sia la natura e la qualità del terreno, gli scavi per fondazione, dovranno essere spinti fino alla profondità che dalla direzione dei lavori verrà ordinata all'atto della loro esecuzione. Le profondità, che si trovano indicate nei disegni, sono perciò di stima preliminare e l'Amministrazione appaltante si riserva piena facoltà di variarle nella misura che reputerà più conveniente, senza che ciò possa dare all'Appaltatore motivo alcuno di fare eccezioni o domande di speciali compensi, avendo egli soltanto diritto al pagamento del lavoro eseguito, coi prezzi contrattuali stabiliti per le varie profondità da raggiungere. 13 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico È vietato all'Appaltatore, sotto pena di demolire il già fatto, di por mano alle murature prima che la direzione dei lavori abbia verificato ed accettato i piani delle fondazioni. I piani di fondazione dovranno essere generalmente orizzontali, ma per quelle opere che cadono sopra falde inclinate, dovranno, a richiesta della direzione dei lavori, essere disposti a gradini ed anche con determinate contro pendenze. Compiuta la muratura di fondazione, lo scavo che resta vuoto, dovrà essere diligentemente riempito e costipato, a cura e spese dell'Appaltatore, con le stesse materie scavate, sino al piano del terreno naturale primitivo. Gli scavi per fondazione dovranno, quando occorra, essere solidamente puntellati e sbadacchiati con robuste armature, in modo da proteggere contro ogni pericolo gli operai, ed impedire ogni smottamento di materie durante l'esecuzione tanto degli scavi che delle murature. L'Appaltatore è responsabile dei danni ai lavori, alle persone, alle proprietà pubbliche e private che potessero accadere per la mancanza o insufficienza di tali puntellazioni e sbadacchiature, alle quali egli deve provvedere di propria iniziativa, adottando anche tutte le altre precauzioni riconosciute necessarie, senza rifiutarsi per nessun pretesto di ottemperare alle prescrizioni che al riguardo gli venissero impartite dalla direzione dei lavori. Col procedere delle murature l'Appaltatore potrà ricuperare i legnami costituenti le armature, semprechè non si tratti di armature formanti parte integrante dell'opera, da restare quindi in posto in proprietà dell'Amministrazione; i legnami però, che a giudizio della direzione dei lavori, non potessero essere tolti senza pericolo o danno del lavoro, dovranno essere abbandonati negli scavi. ART. 16 RILEVATI E RINTERRI Per la formazione dei rilevati o per qualunque opera di rinterro, ovvero per riempire i vuoti tra le pareti degli scavi e le murature, o da addossare alle murature, e fino alle quote prescritte dalla direzione dei lavori, si impiegheranno in generale, e, salvo quanto segue, fino al loro totale esaurimento, tutte le materie provenienti dagli scavi di qualsiasi genere eseguiti per quel cantiere, in quanto disponibili ed adatte, a giudizio della direzione dei lavori, per la formazione dei rilevati. Quando venissero a mancare in tutto o in parte i materiali di cui sopra, si preleveranno le materie occorrenti ovunque l'Appaltatore crederà di sua convenienza, purché i materiali siano riconosciuti idonei dalla direzione dei lavori. Per rilevati e rinterri da addossarsi alle murature, si dovranno sempre impiegare materie sciolte, o ghiaiose, restando vietato in modo assoluto l'impiego di quelle argillose e, in generale, di tutte quelle che con l'assorbimento di acqua si rammolliscono e si gonfiano generando spinte. Nella formazione dei suddetti rilevati, rinterri e riempimenti dovrà essere usata ogni diligenza perché la loro esecuzione proceda per strati orizzontali di eguale altezza e mai superiore a 30 cm, disponendo contemporaneamente le materie bene sminuzzate con la maggiore regolarità e precauzione, in modo da caricare uniformemente le murature su tutti i lati e da evitare le sfiancature che potrebbero derivare da un carico male distribuito. Le materie trasportate in rilevato o rinterro con vagoni, automezzi o carretti non potranno essere scaricate direttamente contro le murature, ma dovranno depositarsi in vicinanza dell'opera per essere riprese poi al momento della formazione dei suddetti rinterri. 14 CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico Per tali movimenti di materie dovrà sempre provvedersi alla pilonatura delle materie stesse, da farsi secondo le prescrizioni che verranno indicate dalla direzione dei lavori. È vietato addossare terrapieni a murature di fresca costruzione. Tutte le riparazioni o ricostruzioni che si rendessero necessarie per la mancata od imperfetta osservanza delle prescrizioni del presente articolo, saranno a completo carico dell'Appaltatore. È obbligo dell'Appaltatore, escluso qualsiasi compenso, di dare ai rilevati durante la loro costruzione, quelle maggiori dimensioni richieste dall'assestamento delle terre, affinché all'epoca del collaudo i rilevati eseguiti abbiano dimensioni non inferiori a quelle ordinate. ART. 17 DEMOLIZIONI E RIMOZIONI Tecnica operativa - Responsabilità Prima di iniziare i lavori in argomento l'Appaltatore dovrà accertare con ogni cura la natura, lo stato ed il sistema costruttivo delle opere da demolire, disfare o rimuovere, al fine di affrontare con tempestività ed adeguatezza di mezzi ogni evenienza che possa comunque presentarsi. Salvo diversa prescrizione, l'Appaltatore disporrà la tecnica più idonea, le opere provvisionali, i mezzi d'opera, i macchinari e l'impiego del personale. Di conseguenza sia l'Amministrazione, che il personale tutto di direzione e sorveglianza resteranno esclusi da ogni responsabilità, connessa all'esecuzione dei lavori di che trattasi. Disposizioni antinfortunistiche Dovranno essere osservata, in fase esecutiva, le norme riportate nel D.P.R. 7 gennaio 1956, n.164 (Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni) e nel D.M. 2 settembre 1968. Accorgimenti e protezioni Prima di dare inizio alle demolizioni dovranno essere interrotte tutte le eventuali erogazioni, nonché gli attacchi e gli sbocchi di qualunque genere; dovranno altresì essere vuotati tubi e serbatoi. La zona dei lavori sarà opportunamente delimitata, i passaggi saranno ben individuati ed idoneamente protetti; analoghe protezioni saranno adottate per tutte le zone (interne ed esterne al cantiere) che possano, comunque, essere interessate da caduta di materiali. Le strutture eventualmente pericolanti dovranno essere puntellate; tutti i vani di balconi, finestre, scale, ballatoi, ascensori, ecc., dopo la demolizione di infissi e parapetti, dovranno essere sbarrati. Le demolizioni avanzeranno tutte alla stessa quota, procedendo dall'alto verso il basso; particolare attenzione, inoltre, dovrà porsi ad evitare che si creino zone di instabilità strutturale, anche se localizzate. In questo caso, e specie nelle sospensioni di lavoro, si provvederà ad opportuno sbarramento. Nella demolizione di murature è tassativamente vietato il lavoro degli operai sulle strutture da demolire; questi dovranno servirsi di appositi ponteggi, indipendenti da dette strutture. Salvo esplicita autorizzazione della Direzione (ferma restando nel caso la responsabilità dell'Appaltatore) sarà vietato altresì l'uso di esplosivi nonché ogni intervento basato su azioni di scalzamento al piede, ribaltamento per spinta o trazione. Per l'attacco con taglio ossidrico od elettrico di parte rivestite con pitture al piombo, saranno adottate opportune cautele contro i pericoli di avvelenamento da vapori di piombo a norma dell'art.8 della Legge 19 luglio 1961, n.706. Allontanamento dei materiali In fase di demolizione dovrà assolutamente evitarsi l'accumulo di materiali di risulta, sulle strutture da demolire o sulle opere provvisionali, in misura tale che si verifichino sovraccarichi o spinte pericolose. 15 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico I materiali di demolizione dovranno perciò essere immediatamente allontanati, guidati mediante canali o trasportati in basso con idonee apparecchiature e bagnati onde evitare il sollevamento di polvere. Risulterà in ogni caso assolutamente vietato il getto dall'alto dei materiali. Limiti di demolizione Le demolizioni, i disfacimenti, le rimozioni dovranno essere limitate alle parti e dimensioni prescritte. Ove per errore o per mancanza di cautele, puntellamenti ecc., tali interventi venissero estesi a parti non dovute, l'Appaltatore sarà tenuto a proprie spese, senza alcun compenso, alla ricostruzione e al ripristino delle stesse, ferma restando ogni responsabilità per eventuali danni. Diritti dell'amministrazione Tutti i materiali riutilizzabili, a giudizio insindacabile della direzione dei lavori, devono essere opportunamente puliti, custoditi, trasportati ed ordinati nei luoghi di deposito che verranno indicati dalla direzione stessa, usando cautele per non danneggiarli sia nella pulizia, sia nel trasporto, sia nei loro assestamenti e per evitarne la dispersione. Detti materiali restano tutti di proprietà della stazione appaltante, la quale potrà ordinare all'Appaltatore di impiegarli in tutto od in parte nei lavori appaltati, ai sensi dell'art. 40 del vigente Capitolato generale, con i prezzi indicati nell'elenco del presente Capitolato. I materiali di scarto provenienti dalle demolizioni e rimozioni devono sempre dall'Appaltatore essere trasportati fuori del cantiere nei punti indicati od alle pubbliche discariche. Competerà all'Appaltatore l'onere della selezione, pulizia, trasporto ed immagazzinamento nei depositi od accatastamento nelle aree che fisserà la Direzione, dei materiali utilizzabili ed il trasporto a rifiuto dei materiali di scarto. 16 CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico CAPITOLO 4 CALCESTRUZZO, ACCIAIO ART.18 OPERE E STRUTTURE DI CALCESTRUZZO 1) Impasti di Conglomerato Cementizio Gli impasti di conglomerato cementizio dovranno essere eseguiti in conformità di quanto previsto nell'allegato 1 del Decreto Ministeriale 9.01.1996. La distribuzione granulometrica degli inerti, il tipo di cemento e la consistenza dell'impasto, devono essere adeguati alla particolare destinazione del getto ed al procedimento di posa in opera del conglomerato. Il quantitativo d'acqua deve essere il minimo necessario a consentire una buona lavorabilità del conglomerato tenendo conto anche dell'acqua contenuta negli inerti. Partendo dagli elementi già fissati il rapporto acqua-cemento, e quindi il dosaggio del cemento, dovrà essere scelto in relazione alla resistenza richiesta per il conglomerato. L'impiego degli additivi dovrà essere subordinato all'accertamento della assenza di ogni pericolo di aggressività. L'impasto deve essere fatto con mezzi idonei ed il dosaggio dei componenti eseguito con modalità atte a garantire la costanza del proporzionamento previsto in sede di progetto. Per i calcestruzzi preconfezionati si fa riferimento alla norma UNI 7163; essa precisa le condizioni per l'ordinazione, la confezione, il trasporto e la consegna. Fissa inoltre le caratteristiche del prodotto soggetto a garanzia da parte del produttore e le prove atte a verificarne la conformità. 2) Controlli sul Conglomerato Cementizio Per i controlli sul conglomerato ci si atterrà a quanto previsto dall'allegato 2 del Decreto Ministeriale 9.01.1996. Il conglomerato viene individuato tramite la resistenza caratteristica a compressione secondo quanto specificato nel suddetto allegato 2 del Decreto Ministeriale 9.01.1996. La resistenza caratteristica del conglomerato dovrà essere non inferiore a quella richiesta dal progetto. Il controllo di qualità del conglomerato si articola nelle seguenti fasi: studio preliminare di qualificazione, controllo di accettazione, prove complementari (vedere paragrafi 4,5 e 6 dell'allegato 2). I prelievi dei campioni necessari per i controlli delle fasi suddette avverranno al momento della posa in opera dei casseri, secondo le modalità previste nel paragrafo 3 del succitato allegato 2. 3) Norme di Esecuzione per il Cemento Armato Normale Nella esecuzione delle opere di cemento armato normale l'Appaltatore dovrà attenersi alle norme contenute nella legge n. 1086/1971 e nelle relative norme tecniche del Decreto Ministeriale 9.01.1996. In particolare: a) gli impasti devono essere preparati e trasportati in modo da escludere pericoli di segregazione dei componenti o di prematuro inizio della presa al momento del getto. Il getto deve essere convenientemente compatto; la superficie dei getti deve essere mantenuta umida per almeno 5 giorni. Non si deve mettere in opera il conglomerato a temperature minori di 0 °C, salvo il ricorso ad opportune cautele; b) le giunzioni delle barre in zona tesa, quando non siano evitabili, si devono realizzare possibilmente nelle regioni di minor sollecitazione, in ogni caso devono essere opportunamente sfalsate. Le giunzioni di cui sopra possono effettuarsi mediante: 17 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico - saldature eseguite in conformità delle norme in vigore sulle saldature; - manicotto filettato; - sovrapposizione calcolata in modo da assicurare l'ancoraggio di ciascuna barra. In ogni caso la lunghezza di sovrapposizione in retto deve essere non minore di 40 volte il diametro e la prosecuzione di ciascuna barra deve essere deviata verso la zona compressa. La distanza mutua (interferro) nella sovrapposizione non deve superare 6 volte il diametro; c) le barre piegate devono presentare, nelle piegature, un raccordo circolare di raggio non minore di 6 volte il diametro. Gli ancoraggi devono rispondere a quanto prescritto al punto 5.3.3 del Decreto Ministeriale 9.01.1996. Per barre di acciaio incrudito a freddo le piegature non possono essere effettuate a caldo; d) la superficie dell'armatura resistente deve distare dalle facce esterne del conglomerato di 2 cm nel caso di solette, setti e pareti, di almeno 3 cm nel caso di travi e pilastri, e 4 cm per le fondazioni. Copriferri maggiori richiedono opportuni provvedimenti intesi ad evitare il distacco (per esempio reti). Le superfici delle barre devono essere mutuamente distanziate in ogni direzione di almeno una volta il diametro delle barre medesime e, in ogni caso, non meno di 2 cm. Si potrà derogare a quanto sopra raggruppando le barre a coppie ed aumentando la mutua distanza minima tra le coppie ad almeno 4 cm. Per le barre di sezione non circolare si deve considerare il diametro del cerchio circoscritto; e) prima che venga effettuato il getto di conglomerato dovranno controllarsi il perfetto posizionamento dei casseri, le condizioni di stabilità, nonché la pulizia delle pareti interne; per i pilastri in particolar modo dovrà curarsi l'assoluta pulizia del fondo. Le casseforme devono essere metalliche per le strutture da realizzarsi in cemento bianco e in genere quando nel progetto è prevista la lavorazione faccia a vista; f ) il disarmo deve avvenire per gradi ed in modo da evitare azioni dinamiche. Esso non deve inoltre avvenire prima che la resistenza del conglomerato abbia raggiunto il valore necessario in relazione all'impiego della struttura all'atto del disarmo, tenendo anche conto delle altre esigenze progettuali e costruttive; la decisione è lasciata al giudizio del Direttore dei lavori. g ) subito dopo il disarmo si dovrà provvedere all'occlusione di eventuali fori con malta antiritiro nonché alla opportuna regolarizzazione delle superfici. 4) Norme di Esecuzione per il Cemento Armato Precompresso Nella esecuzione delle opere di cemento armato precompresso l'Appaltatore dovrà attenersi alle prescrizioni contenute nelle attuali norme tecniche del Decreto Ministeriale 9.01.1996. In particolare: - il getto deve essere costipato per mezzo di vibratori ad ago od a lamina, ovvero con vibratori esterni, facendo particolare attenzione a non deteriorare le guaine dei cavi; - le superfici esterne dei cavi post-tesi devono distare dalla superficie del conglomerato non meno di 25 mm nei casi normali, e non meno di 35 mm in caso di strutture site all'esterno o in ambiente aggressivo. Il ricoprimento delle armature pre-tese non deve essere inferiore a 15 mm o al diametro massimo dell'inerte impiegato, e non meno di 25 mm in caso di strutture site all'esterno o in ambiente aggressivo; - nel corso dell'operazione di posa si deve evitare, con particolare cura, di danneggiare l'acciaio con intagli, pieghe, ecc.; - si deve altresì prendere ogni precauzione per evitare che i fili subiscano danni di corrosione sia nei depositi di approvvigionamento sia in opera, fino ultimazione della struttura. All'atto della messa in tiro si debbono misurare contemporaneamente lo sforzo applicato e l'allungamento conseguito; i due lati debbono essere confrontati tenendo presente la forma del diagramma sforzi allungamenti a scopo di controllo delle perdite per attrito; - per le operazioni di tiro, ci si atterrà a quanto previsto al punto 6.2.4.1 del succitato decreto ministeriale; - l'esecuzione delle guaine, le caratteristiche della malta, le modalità delle iniezioni devono egualmente rispettare le suddette norme. 5) Casseforme, Armature, Centinature 18 CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico Le casseforme e le relative armature di sostegno dovranno essere sufficientemente rigide per resistere, senza apprezzabili deformazioni, al peso proprio della costruzione, ai carichi accidentali di lavoro ed alla vibrazione o battitura del conglomerato. Le superfici interne delle casseforme dovranno presentarsi lisce, pulite e senza incrostazioni di sorta. Sarà ammesso l'uso di disarmanti; questi pero' non dovranno macchiare o danneggiare le superfici del conglomerato. I giunti delle casseforme saranno eseguiti in modo da evitare sbrodolamenti, non soltanto tra i singoli elementi che costituiscono i pannelli, ma anche attraverso le giunzioni verticali ed orizzontali dei pannelli stessi. Nei casseri dei pilastri si lascerà uno sportello al piede per consentire la pulizia alla base che assicuri un'efficace ripresa e continuità del getto. Quando la portata delle membrature principali oltrepassasse i 6m verranno disposti opportuni apparecchi di disarmo, dovrà curarsi, in ogni caso, che i cedimenti elastici, in ogni punto della struttura, avvengano con simultaneità. 6) Responsabilità per le Opere in Calcestruzzo Armato e Calcestruzzo Armato Precompresso Nella esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso l'Appaltatore dovrà attenersi strettamente a tutte le disposizioni contenute nella legge 5-11-1971, n. 1086 e nelle relative norme tecniche vigenti. Tutti i lavori di cemento armato facenti parte dell'opera appaltata, saranno eseguiti in base ai calcoli di stabilità accompagnati da disegni esecutivi e da una relazione, che dovranno essere redatti e firmati da un tecnico abilitato iscritto all'Albo, e che l'Appaltatore dovrà presentare alla direzione dei lavori entro il termine che gli verrà prescritto, attenendosi agli schemi e disegni facenti parte del progetto ed allegati al contratto o alle norme che gli verranno impartite, a sua richiesta, all'atto della consegna dei lavori. L'esame e verifica da parte della direzione dei lavori dei progetti delle varie strutture in cemento armato non esonera in alcun modo l'Appaltatore e il progettista delle strutture dalle responsabilità loro derivanti per legge e per le precise pattuizioni del contratto. ART. 19 STRUTTURE IN ACCIAIO 1) Generalità. Le strutture di acciaio dovranno essere progettate e costruite tenendo conto di quanto disposto dalla legge 5-11-1971, n. 1086 "Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica", dalla legge 2-2-1974, n. 64 "Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche", dalle circolari e dai decreti ministeriali in vigore attuativi delle leggi citate. L'impresa sarà tenuta a presentare in tempo utile, prima dell'approvvigionamento dei materiali, all'esame ed all'approvazione della direzione dei lavori: a) gli elaborati progettuali esecutivi di cantiere, comprensivi dei disegni esecutivi di officina, sui quali dovranno essere riportate anche le distinte da cui risultino: numero, qualità, dimensioni, grado di finitura e peso teorici di ciascun elemento costituente la struttura, nonché la qualità degli acciai da impiegare; b) tutte le indicazioni necessarie alla corretta impostazione delle strutture metalliche sulle opere di fondazione. I suddetti elaborati dovranno essere redatti a cura e spese dell'Appaltatore. 2) Collaudo Tecnologico dei Materiali Ogni volta che i materiali destinati alla costruzione di strutture di acciaio pervengono dagli stabilimenti per la successiva lavorazione, l'Impresa darà comunicazione alla direzione dei lavori specificando, per 19 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico ciascuna colata, la distinta dei pezzi ed il relativo peso, la destinazione costruttiva e la documentazione di accompagnamento della ferriera costituita da: - attestato di controllo; - dichiarazione che il prodotto è "qualificato" secondo le norme vigenti. La direzione dei lavori si riserva la facoltà di prelevare campioni di prodotto qualificato da sottoporre a prova presso laboratori di sua scelta ogni volta che lo ritenga opportuno, per verificarne la rispondenza alle norme di accettazione ed ai requisiti di progetto. Per i prodotti non qualificati la direzione dei lavori deve effettuare presso laboratori ufficiali tutte le prove meccaniche e chimiche in numero atto a fornire idonea conoscenza delle proprietà di ogni lotto di fornitura. Tutti gli oneri relativi alle prove sono a carico dell'Impresa. Le prove e le modalità di esecuzione sono quelle prescritte dal decreto ministeriale 27-7-1985 e successivi aggiornamenti ed altri eventuali a seconda del tipo di metallo in esame. 3) Controlli in Corso di Lavorazione L'Impresa dovrà essere in grado di individuare e documentare in ogni momento la provenienza dei materiali impiegati nelle lavorazioni e di risalire ai corrispondenti certificati di qualificazione, dei quali dovrà esibire la copia a richiesta della direzione dei lavori. Alla direzione dei lavori è riservata comunque la facoltà di eseguire in ogni momento della lavorazione tutti i controlli che riterrà opportuni per accertare che i materiali impiegati siano quelli certificati, che le strutture siano conformi ai disegni di progetto e che le stesse siano eseguite a perfetta regola d'arte. Ogni volta che le strutture metalliche lavorate si rendono pronte per il collaudo l'impresa informerà la direzione dei lavori, la quale darà risposta entro 8 giorni fissando la data del collaudo in contraddittorio, oppure autorizzando la spedizione delle strutture stesse in cantiere. 4) Montaggio Il montaggio in opera di tutte le strutture costituenti ciascun manufatto sarà effettuato in conformità a quanto, a tale riguardo, è previsto nella relazione di calcolo. Durante il carico, il trasporto, lo scarico, il deposito ed il montaggio, si dovrà porre la massima cura per evitare che le strutture vengano sovrasollecitate o deformate. Le parti a contatto con funi, catene od altri organi di sollevamento saranno opportunamente protette. Il montaggio sarà eseguito in modo che la struttura raggiunga la configurazione geometrica di progetto, nel rispetto dello stato di sollecitazione previsto nel progetto medesimo. In particolare, per quanto riguarda le strutture a travata, si dovrà controllare che la controfreccia ed il posizionamento sugli apparecchi di appoggio siano conformi alle indicazioni di progetto, rispettando le tolleranze previste. La stabilità delle strutture dovrà essere assicurata durante tutte le fasi costruttive e la rimozione dei collegamenti provvisori e di altri dispositivi ausiliari dovrà essere fatta solo quando essi risulteranno staticamente superflui. Nei collegamenti con bulloni si dovrà procedere alla alesatura di quei fori che non risultino centrati e nei quali i bulloni previsti in progetto non entrino liberamente. Se il diametro del foro alesato risulta superiore al diametro sopracitato, si dovrà procedere alla sostituzione del bullone con uno di diametro superiore. È ammesso il serraggio dei bulloni con chiave pneumatica purché questo venga controllato con chiave dinamometrica, la cui taratura dovrà risultare da certificato rilasciato da laboratorio ufficiale in data non anteriore ad un mese. Per le unioni con bulloni, l'impresa effettuerà, alla presenza della direzione dei lavori, un controllo di serraggio su un numero adeguato di bulloni. L'assemblaggio ed il montaggio in opera delle strutture dovrà essere effettuato senza che venga interrotto il traffico di cantiere sulla eventuale sottostante sede stradale salvo brevi interruzioni durante le operazioni di sollevamento, da concordare con la direzione dei lavori. 20 CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico Nella progettazione e nell'impiego delle attrezzature di montaggio, l'impresa è tenuta a rispettare le norme, le prescrizioni ed i vincoli che eventualmente venissero imposti da Enti, Uffici e persone responsabili riguardo alla zona interessata, ed in particolare: - per l'ingombro degli alvei dei corsi d'acqua; - per le sagome da lasciare libere nei sovrappassi o sottopassi di strade, autostrade, ferrovie, tranvie, ecc.; - per le interferenze con servizi di soprasuolo e di sottosuolo. 5) Prove di Carico e Collaudo Statico Prima di sottoporre le strutture di acciaio alle prove di carico, dopo la loro ultimazione in opera e di regola, prima che siano applicate le ultime mani di vernice, quando prevista, verrà eseguita da parte della direzione dei lavori una accurata visita preliminare di tutte le membrature per constatare che le strutture siano state eseguite in conformità ai relativi disegni di progetto, alle buone regole d'arte ed a tutte le prescrizioni di contratto. Ove nulla osti, si procederà quindi alle prove di carico ed al collaudo statico delle strutture; operazioni che verranno condotte, a cura e spese dell'impresa, secondo le prescrizioni contenute nei decreti ministeriali, emanati in applicazione della legge 5-11-1971 n. 1086/1971. 21 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico CAPITOLO 5 PAVIMENTI ART. 20 ESECUZIONE DELLE PAVIMENTAZIONI Si intende per pavimentazione un sistema edilizio avente quale scopo quello di consentire o migliorare il transito e la resistenza alle sollecitazioni in determinate condizioni di uso. Esse si intendono convenzionalmente suddivise nelle seguenti categorie: - pavimentazioni su strato portante; - pavimentazioni su terreno (cioè dove la funzione di strato portante del sistema di pavimentazione è svolta dal terreno). Quando non è diversamente descritto negli altri documenti progettuali (o quando questi non sono sufficientemente dettagliati) si intende che ciascuna delle categorie sopracitate sarà composta dai seguenti strati funzionali (Costruttivamente uno strato può assolvere una o più funzioni). a) La pavimentazione su strato portante avrà quali elementi o strati fondamentali: 1) lo strato portante, con la funzione di resistenza alle sollecitazioni meccaniche dovute ai carichi permanenti o di esercizio; 2) lo strato di scorrimento, con la funzione di compensare e rendere compatibili gli eventuali scorrimenti differenziali tra strati contigui; 3) lo strato ripartitore, con funzione di trasmettere allo strato portante le sollecitazioni meccaniche impresse dai carichi esterni qualora gli strati costituenti la pavimentazione abbiano comportamenti meccanici sensibilmente differenziati; 4) lo strato di collegamento, con funzione di ancorare il rivestimento allo strato ripartitore (o portante); 5) lo strato di rivestimento con compiti estetici e di resistenza alle sollecitazioni meccaniche, chimiche, ecc. A seconda delle condizioni di utilizzo e delle sollecitazioni previste i seguenti strati possono diventare fondamentali; 6) strato di impermeabilizzante con funzione di dare alla pavimentazione una prefissata impermeabilità ai liquidi dai vapori; 7) strato di isolamento termico con funzione di portare la pavimentazione ad un prefissato isolamento termico; 8) strato di isolamento acustico con la funzione di portare la pavimentazione ad un prefissato isolamento acustico; 9) strato di compensazione con funzione di compensare quote, le pendenze, gli errori di planarità ed eventualmente incorporare impianti (questo strato frequentemente ha anche funzione di strato di collegamento). b) La pavimentazione su terreno avrà quali elementi o strati funzionali: 1) il terreno (suolo) con funzione di resistere alle sollecitazioni meccaniche trasmesse dalla pavimentazione; 2) strato impermeabilizzante (o drenante); 3) il ripartitore; 4) strato di compensazione e/o pendenza; 5) il rivestimento. A seconda delle condizioni di utilizzo e delle sollecitazioni previste, altri strati complementari possono essere previsti. 22 CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico Per la pavimentazione su strato portante sarà effettuata la realizzazione degli strati utilizzando i materiali indicati nel progetto; ove non sia specificato in dettaglio nel progetto od a suo complemento si rispetteranno le prescrizioni seguenti. 1) Per lo strato portante a seconda della soluzione costruttiva adottata si farà riferimento alle prescrizioni già date nel presente capitolato sulle strutture di calcestruzzo, strutture metalliche, sulle strutture miste acciaio e calcestruzzo, sulle strutture di legno, ecc. 2) Per lo strato di scorrimento, a seconda della soluzione costruttiva adottata, si farà riferimento alle prescrizioni già date per i prodotti quali la sabbia, membrane a base sintetica o bituminosa, fogli di carta o cartone, geotessili o pannelli di fibre, di vetro o roccia. Durante la realizzazione si curerà la continuità dello strato, la corretta sovrapposizione o realizzazione dei giunti e l'esecuzione dei bordi, risvolti, ecc. 3) Per lo strato ripartitore, a seconda della soluzione costruttiva adottata, si farà riferimento alle prescrizioni già date per i prodotti quali calcestruzzi armati o non, malte cementizie, lastre prefabbricate di calcestruzzo armato o non, lastre o pannelli a base di legno. Durante la realizzazione si curerà, oltre alla corretta esecuzione dello strato in quanto a continuità e spessore, la realizzazione di giunti e bordi e dei punti di interferenza con elementi verticali o con passaggi di elementi impiantistici in modo da evitare azioni meccaniche localizzate od incompatibilità chimico fisiche. Sarà infine curato che la superficie finale abbia caratteristiche di planarità, rugosità, ecc. adeguate per lo strato successivo. 4) Per lo strato di collegamento, a seconda della soluzione costruttiva adottata, si farà riferimento alle prescrizioni già date per i prodotti quali malte, adesivi organici e/o con base cementizia e, nei casi particolari, alle prescrizioni del produttore per elementi di fissaggio, meccanici od altro tipo. Durante la realizzazione si curerà la uniforme e corretta distribuzione del prodotto con riferimento agli spessori e/o quantità consigliate dal produttore in modo da evitare eccesso da rifiuto od insufficienza che può provocare scarsa resistenza od adesione. Si verificherà inoltre che la posa avvenga con gli strumenti e nelle condizioni ambientali (temperatura, umidità) e preparazione dei supporti suggeriti dal produttore. 5) Per lo strato di rivestimento a seconda della soluzione costruttiva adottata si farà riferimento alle prescrizioni già date nell'articolo sui prodotti per pavimentazioni. Durante la fase di posa si curerà la corretta esecuzione degli eventuali motivi ornamentali, la posa degli elementi di completamento e/o accessori, la corretta esecuzione dei giunti, delle zone di interferenza (bordi, elementi verticali, ecc.) nonché le caratteristiche di planarità o comunque delle conformazioni superficiali rispetto alle prescrizioni di progetto, nonché le condizioni ambientali di posa ed i tempi di maturazione. 6) Per lo strato di impermeabilizzazione, a seconda che abbia funzione di tenuta all'acqua, barriera o schermo al vapore, valgono le indicazioni fornite per questi strati all'articolo sulle coperture continue. 7) Per lo strato di isolamento termico valgono le indicazioni fornite per questo strato all'articolo sulle coperture piane. 8) Per lo strato di isolamento acustico, a seconda della soluzione costruttiva adottata, si farà riferimento per i prodotti alle prescrizioni già date nell'apposito articolo. Durante la fase di posa in opera si curerà il rispetto delle indicazioni progettuali e comunque la continuità dello strato con la corretta realizzazione dei giunti/sovrapposizioni, la realizzazione accurata dei risvolti ai bordi e nei punti di interferenza con elementi verticali (nel caso di pavimento cosiddetto galleggiante i risvolti dovranno contenere tutti gli strati sovrastanti). Sarà verificato, nei casi dell'utilizzo di supporti di gomma, sughero, ecc., il corretto posizionamento di questi elementi ed i problemi di compatibilità meccanica, chimica, ecc., con lo strato sottostante e sovrastante. 9) Per lo strato di compensazione delle quote valgono le prescrizioni date per lo strato di collegamento (per gli strati sottili) e/o per lo strato ripartitore (per gli spessori maggiori di 20 mm). 23 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico Per le pavimentazioni su terreno, la realizzazione degli strati sarà effettuata utilizzando i materiali indicati nel progetto, ove non sia specificato in dettaglio nel progetto od a suo complemento si rispetteranno le prescrizioni seguenti. 1) Per lo strato costituito dal terreno si provvederà alle operazioni di asportazione dei vegetali e dello strato contenente le loro radici o comunque ricco di sostanze organiche. Sulla base delle sue caratteristiche di portanza, limite liquido, plasticità, massa volumica, ecc. si procederà alle operazioni di costipamento con opportuni mezzi meccanici, alla formazione di eventuale correzione e/o sostituzione (trattamento) dello strato superiore per conferirgli adeguate caratteristiche meccaniche, di comportamento all'acqua, ecc. In caso di dubbio o contestazione si farà riferimento alla norma UNI 8381 e/o alle norme CNR sulle costruzioni stradali. 2) Per lo strato impermeabilizzante o drenante (Questo strato assolve quasi sempre anche funzione di strato di separazione e/o scorrimento.) si farà riferimento alle prescrizioni già fornite per i materiali quali sabbia, ghiaia, pietrisco, ecc. indicate nella norma UNI 8381 per le massicciate (o alle norme CNR sulle costruzioni stradali) ed alle norme UNI e/o CNR per i tessuti nontessuti (geotessili). Per l'esecuzione dello strato si adotteranno opportuni dosaggi granulometrici di sabbia, ghiaia e pietrisco in modo da conferire allo strato resistenza meccanica, resistenza al gelo, limite di plasticità adeguati. Per gli strati realizzati con geotessili si curerà la continuità dello strato, la sua consistenza e la corretta esecuzione dei bordi e dei punti di incontro con opere di raccolta delle acque, strutture verticali, ecc. In caso di dubbio o contestazione si farà riferimento alla UNI 8381 e/o alle norme CNR sulle costruzioni stradali. 3) Per lo strato ripartitore dei carichi si farà riferimento alle prescrizioni contenute sia per i materiali sia per la loro realizzazione con misti cementati, solette di calcestruzzo, conglomerati bituminosi alle prescrizioni della UNI 8381 e/o alle norme CNR sulle costruzioni stradali. In generale si curerà la corretta esecuzione degli spessori, la continuità degli strati, la realizzazione dei giunti dei bordi e dei punti particolari. 4) Per lo strato di compensazione e/o pendenza valgono le indicazioni fornite per lo strato ripartitore; è ammesso che esso sia eseguito anche successivamente allo strato ripartitore purché sia utilizzato materiale identico o comunque compatibile e siano evitati fenomeni di incompatibilità fisica o chimica o comunque scarsa aderenza dovuta ai tempi di presa, maturazione e/o alle condizioni climatiche al momento dell'esecuzione. 5) Per lo strato di rivestimento valgono le indicazioni fornite nell'articolo sui prodotti per pavimentazione (conglomerati bituminosi, massetti calcestruzzo, pietre, ecc.). Durante l'esecuzione si curerà, a seconda della soluzione costruttiva prescritta dal progetto, le indicazioni fornite dal progetto stesso e comunque si curerà in particolare, la continuità e regolarità dello strato (planarità, deformazioni locali, pendenze, ecc.), l'esecuzione dei bordi e dei punti particolari. Si curerà inoltre l'impiego di criteri e macchine secondo le istruzioni del produttore del materiale ed il rispetto delle condizioni climatiche e di sicurezza e dei tempi di presa e maturazione. Il Direttore dei lavori per la realizzazione delle coperture piane opererà come segue. a) Nel corso dell'esecuzione dei lavori (con riferimento ai tempi ed alle procedure) verificherà via via che i materiali impiegati e le tecniche di posa siano effettivamente quelle prescritte ed inoltre, almeno per gli strati più significativi, verificherà che il risultato finale sia coerente con le prescrizioni di progetto e comunque con la funzione che è attribuita all'elemento o strato realizzato. In particolare verificherà: il collegamento tra gli strati; la realizzazione dei giunti/sovrapposizioni per gli strati realizzati con pannelli, fogli ed in genere con prodotti preformati; la esecuzione accurata dei bordi e dei punti particolari. Ove sono richieste lavorazioni in sito verificherà con semplici metodi da cantiere: 1) le resistenze meccaniche (portate, punzonamenti, resistenze a flessione); 2) adesioni fra strati (o quando richiesto l'esistenza di completa separazione); 3) tenute all'acqua, all'umidità, ecc. 24 CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico b) A conclusione dell'opera eseguirà prove (anche solo localizzate) di funzionamento formando battenti di acqua, condizioni di carico, di punzonamento, ecc. che siano significativi delle ipotesi previste dal progetto o dalla realtà. Avrà cura di far aggiornare e raccogliere i disegni costruttivi unitamente alla descrizione e/o schede tecniche dei prodotti impiegati (specialmente quelli non visibili ad opera ultimata) e le prescrizioni attinenti la successiva manutenzione. 25 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico CAPITOLO 6 IMPIANTISTICA ART. 21 ELETTROPOMPE SOMMERGIBILI E DA DRENAGGIO Sono elettropompe studiate espressamente per il sollevamento di acque di scarichi civili in stazioni di sollevamento.fognario. L'apparecchiatura installata dovrà avere un contenuto di componenti e di tecnologia superiori a quanto specificato nell’elenco prezzi, purché rispondente al capitolato. Il prodotto dovrà essere conforme a quanto prescritto nelle Direttive 98/37/CE, 89/336/CEE, 72/23 CEE e successive modifiche ed aggiunte. Il prodotto dovrà essere collaudato secondo le ISO 2548 – ISO 3555 e la nuova ISO 9906 che le comprende entrambe. I componenti del prodotto dovranno rispettare le segunti norme: Cavo elettrico di alimentazione Caratteristiche costruttive secondo le Norme CEI 20 – 19 e marchio IMQ. Valvola di ritegno a sfera mobile Flangiata e forata secondo norme UNI EN 1092-1. Saracinesca cuneo gommato Flangiata e forata secondo norme UNI EN 1092-1 e pressioni nominali di prova a norma UNI 1284. Collettore di mandata Con anima in ghisa a norma UNI EN 1092-1. 26 CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico CAPITOLO 7 DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI L'APPALTO E MODO DI VALUTARE I LAVORI ART 22 TRATTAMENTO DEI LAVORATORI Ai sensi dell'art. 18, 7° comma della 19 marzo 1990, n. 55, l'Impresa è tenuta ad osservare integralmente, nei riguardi dei lavoratori dipendenti, il trattamento economico e normativo stabilito dai contratti collettivi nazionale e territoriale in vigore per il settore e per la zona nella quale si svolgono i lavori, anche se l'Impresa non è aderente alle associazioni che hanno stipulato i suddetti contratti; è, altresì, responsabile in solido dell'osservanza delle norme anzidette da parte dei subappaltatori nei confronti dei loro dipendenti per le prestazioni rese nell'ambito del subappalto. L'Impresa e, per suo tramite, le imprese subappaltatrici trasmettono all'Amministrazione prima dell'inizio dei lavori la documentazione di avvenuta denunzia agli enti previdenziali, inclusa la Cassa edile, assicurativi ed antinfortunistici, nonché copia del piano di sicurezza di cui al comma 8 dello stesso art. 18. L'Impresa e, suo tramite, le imprese subappaltatrici trasmettono periodicamente all'Amministrazione copia dei versamenti contributivi, previdenziali, assicurativi nonché di quelli dovuti agli organismi paritetici previsti dalla contrattazione collettiva. Ai sensi dell'art. 9, 1° comma del D.P.C.M. 10 gennaio 1991, n. 55, la suddetta documentazione di avvenuta denunzia agli enti previdenziali - inclusa la Cassa edile - assicurativi ed infortunistici deve essere presentata prima dell'inizio dei lavori e comunque entro trenta giorni dalla data del verbale di consegna. Ai sensi dell'art. 9, 2° comma del D.P.C.M. 10 GENNAIO 1991, N. 55, la trasmissione delle copie dei versamenti contributivi, previdenziali ed assicurativi, nonché di quelli dovuti agli organismi paritetici previsti dalla contrattazione collettiva, dovrà essere effettuata con cadenza quadrimestrale. Il Direttore dei lavori ha, tuttavia, facoltà di procedere alla verifica di tali versamenti in sede di emissione dei certificati di pagamento. ART. 23 NORME PER LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEI LAVORI Le norme di misurazione per la contabilizzazione saranno le seguenti: 1) Scavi in Genere Oltre che per gli obblighi particolari emergenti dal presente articolo, con i prezzi di elenco per gli scavi in genere l'Appaltatore si deve ritenere compensato per tutti gli oneri che esso dovrà incontrare: - per taglio di piante, estirpazione di ceppaie, radici, ecc.; - per il taglio e lo scavo con qualsiasi mezzo delle materie sia asciutte che bagnate, di qualsiasi consistenza ed anche in presenza d'acqua; - per paleggi, innalzamento, carico, trasporto e scarico a rinterro od a rifiuto entro i limiti previsti in elenco prezzi, sistemazione delle materie di rifiuto, deposito provvisorio e successiva ripresa; - per la regolazione delle scarpate o pareti, per lo spianamento del fondo, per la formazione di gradoni, attorno e sopra le condotte di acqua od altre condotte in genere, e sopra le fognature o drenaggi secondo le sagome definitive di progetto; - per puntellature, sbadacchiature ed armature di qualsiasi importanza e genere secondo tutte le prescrizioni contenute nel presente capitolato, compresi le composizioni, scomposizioni, estrazioni ed allontanamento, nonché sfridi, deterioramenti, perdite parziali o totali del legname o dei ferri; 27 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico - per impalcature ponti e costruzioni provvisorie, occorrenti sia per il trasporto delle materie di scavo e sia per la formazione di rilevati, per passaggi, attraversamenti, ecc.; - per ogni altra spesa necessaria per l'esecuzione completa degli scavi. La misurazione degli scavi verrà effettuata nei seguenti modi: - il volume degli scavi di sbancamento verrà determinato con il metodo delle sezioni ragguagliate in base ai rilevamenti eseguiti in contraddittorio con l'Appaltatore, prima e dopo i relativi lavori; - gli scavi di fondazione saranno computati per un volume uguale a quello risultante dal prodotto della base di fondazione per la sua profondità sotto il piano degli scavi di sbancamento, ovvero del terreno naturale quando detto scavo di sbancamento non viene effettuato. Al volume così calcolato si applicheranno i vari prezzi fissati nell'elenco per tali scavi; vale a dire che essi saranno valutati sempre come eseguiti a pareti verticali ritenendosi già compreso e compensato con il prezzo unitario di elenco ogni maggiore scavo. Tuttavia per gli scavi di fondazione da eseguire con l'impiego di casseri, paratie o simili strutture, sarà incluso nel volume di scavo per fondazione anche lo spazio occupato dalle strutture stesse. I prezzi di elenco, relativi agli scavi di fondazione, sono applicabili unicamente e rispettivamente ai volumi di scavo compresi fra piani orizzontali consecutivi, stabiliti per diverse profondità, nello stesso elenco dei prezzi. Pertanto la valutazione dello scavo risulterà definita per ciascuna zona, dal volume ricadente nella zona stessa e dall'applicazione ad esso del relativo prezzo di elenco. 2) Rilevati e Rinterri Il volume dei rilevati sarà determinato con il metodo delle sezioni ragguagliate, in base a rilevamenti eseguiti come per gli scavi di sbancamento. I rinterri di cavi a sezione ristretta saranno valutati a metro cubo per il loro volume effettivo misurato in opera. Nei prezzi di elenco sono previsti tutti gli oneri per il trasporto dei terreni da qualsiasi distanza e per gli eventuali indennizzi a cave di prestito. 3) Calcestruzzi I calcestruzzi per fondazioni, murature, volte, ecc., e le strutture costituite da getto in opera, saranno in genere pagati a metro cubo e misurati in opera in base alle dimensioni prescritte, esclusa quindi ogni eccedenza, ancorché inevitabile, dipendente dalla forma degli scavi aperti e dal modo di esecuzione dei lavori. Nei relativi prezzi, oltre agli oneri delle murature in genere, si intendono compensati tutti gli oneri specificati nelle norme sui materiali e sui modi di esecuzione. 4) Conglomerato Cementizio Armato Il conglomerato per opere in cemento armato di qualsiasi natura e spessore sarà valutato per il suo volume effettivo, senza detrazione del volume del ferro che verrà pagato a parte. Quando trattasi di elementi a carattere ornamentale gettati fuori opera (pietra artificiale), la misurazione verrà effettuata in ragione del minimo parallelepipedo retto a base rettangolare circoscrivibile a ciascun pezzo, e nel relativo prezzo si deve intendere compreso, oltre che il costo dell'armatura metallica, tutti gli oneri specificati nelle norme sui materiali e sui modi di esecuzione, nonché la posa in opera, sempreché non sia pagata a parte. I casseri, le casseforme e le relative armature di sostegno, se non comprese nei prezzi di elenco del conglomerato cementizio, saranno computati separatamente con i relativi prezzi di elenco. Pertanto, per il compenso di tali opere, bisognerà attenersi a quanto previsto nell'Elenco dei Prezzi Unitari. Nei prezzi del conglomerato sono inoltre compresi tutti gli oneri derivanti dalla formazione di palchi provvisori di servizio, dall'innalzamento dei materiali, qualunque sia l'altezza alla quale l'opera di cemento armato dovrà essere eseguita, nonché per il getto e la vibratura. Il ferro tondo per armature di opere di cemento armato di qualsiasi tipo nonché la rete elettrosaldata sarà valutato secondo il peso effettivo; nel prezzo oltre alla lavorazione e lo sfrido è compreso l'onere della legatura dei singoli elementi e la posa in opera dell'armatura stessa. 28 CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico 5) Vespai Nei prezzi dei vespai è compreso ogni onere per la fornitura di materiali e posa in opera come prescritto nelle norme sui modi di esecuzione. La valutazione sarà effettuata al metro cubo di materiali in opera. 6) Opere di Assistenza agli Impianti Le opere e gli oneri di assistenza di tutti gli impianti compensano e comprendono le seguenti prestazioni: - scarico dagli automezzi, collocazione in loco compreso il tiro in alto ai vari piani e sistemazione in magazzino di tutti i materiali pertinenti agli impianti; - apertura e chiusura di tracce, predisposizione e formazione di fori ed asole su murature e strutture di calcestruzzo armato; - muratura di scatole, cassette, sportelli, controtelai di bocchette, serrande e griglie, guide e porte ascensori; - fissaggio di apparecchiature in genere ai relativi basamenti e supporti; - formazione di basamenti di calcestruzzo o muratura e, ove richiesto, la interposizione di strato isolante, baggioli, ancoraggi di fondazione e nicchie; - manovalanza e mezzi d'opera in aiuto ai montatori per la movimentazione inerente alla posa in opera di quei materiali che per il loro peso e/o volume esigono tali prestazioni; - i materiali di consumo ed i mezzi d'opera occorrenti per le prestazioni di cui sopra; - il trasporto alla discarica dei materiali di risulta delle lavorazioni; - scavi e rinterri relativi a tubazioni od apparecchiature poste interrate; - ponteggi di servizio interni ed esterni; - le opere e gli oneri di assistenza agli impianti dovranno essere calcolate in ore lavoro sulla base della categoria della mano d'opera impiegata e della quantità di materiali necessari e riferiti a ciascun gruppo di lavoro. 7) Manodopera Gli operai per i lavori in economia dovranno essere idonei al lavoro per il quale sono richiesti e dovranno essere provvisti dei necessari attrezzi. L'Appaltatore è obbligato, senza compenso alcuno, a sostituire tutti quegli operai che non riescano di gradimento alla direzione dei lavori. Circa le prestazioni di mano d'opera saranno osservate le disposizioni e convenzioni stabilite dalle leggi e dai contratti collettivi di lavoro, stipulati e convalidati a norma delle leggi sulla disciplina giuridica dei rapporti collettivi. Nell'esecuzione dei lavori che formano oggetto del presente appalto, l'Impresa si obbliga ad applicare integralmente tutte le norme contenute nel contratto collettivo nazionale di lavoro per gli operai dipendenti dalle aziende industriali edili ed affini e negli accordi locali integrativi dello stesso, in vigore per il tempo e nella località in cui si svolgono i lavori anzidetti. L'Impresa si obbliga altresì ad applicare il contratto e gli accordi medesimi anche dopo la scadenza e fino alla sostituzione e, se cooperative, anche nei rapporti con i soci. I suddetti obblighi vincolano l'Impresa anche se non sia aderente alle associazioni stipulanti o receda da esse e indipendentemente dalla natura industriale della stessa e da ogni altra sua qualificazione giuridica, economica o sindacale. L'Impresa è responsabile in rapporto alla Stazione appaltante dell'osservanza delle norme anzidette da parte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei rispettivi loro dipendenti, anche nei casi in cui il contratto collettivo non disciplini l'ipotesi del subappalto. Il fatto che il subappalto sia o non sia stato autorizzato, non esime l'Impresa dalla responsabilità di cui al comma precedente e ciò senza pregiudizio degli altri diritti della Stazione appaltante. Non sono, in ogni caso, considerati subappalti le commesse date dall'Impresa ad altre imprese: a) per la fornitura di materiali; 29 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico b) per la fornitura anche in opera di manufatti ed impianti speciali che si eseguono a mezzo di Ditte specializzate. In caso di inottemperanza agli obblighi precisati nel presente articolo, accertata dalla Stazione appaltante o ad essa segnalata dall'Ispettorato del Lavoro, la Stazione appaltante medesima comunicherà all'Impresa e, se nel caso, anche all'Ispettorato suddetto, l'inadempienza accertata e procederà ad una detrazione del 20% sui pagamenti in acconto, se i lavori sono in corso di esecuzione, ovvero alla sospensione del pagamento del saldo, se i lavori sono stati ultimati, destinando le somme così accantonate a garanzia dell'adempimento degli obblighi di cui sopra. Il pagamento all'Impresa delle somme accantonate non sarà effettuato sino a quando dall'Ispettorato del Lavoro non sia stato accertato che gli obblighi predetti sono stati integralmente adempiuti. Per le detrazioni e sospensione dei pagamenti di cui sopra, l'Impresa non può opporre eccezioni alla Stazione appaltante, né ha titolo al risarcimento di danni. 8) Noleggi Le macchine e gli attrezzi dati a noleggio debbono essere in perfetto stato di servibilità e provvisti di tutti gli accessori necessari per il loro regolare funzionamento. Sono a carico esclusivo dell'Appaltatore la manutenzione degli attrezzi e delle macchine. Il prezzo comprende gli oneri relativi alla mano d'opera, al combustibile, ai lubrificanti, ai materiali di consumo, all'energia elettrica ed a tutto quanto occorre per il funzionamento delle macchine. Con i prezzi di noleggio delle motopompe oltre la pompa sono compensati il motore, o la motrice, il gassogeno, e la caldaia, la linea per il trasporto dell'energia elettrica ed, ove occorra, anche il trasformatore. I prezzi di noleggio di meccanismi in genere si intendono corrisposti per tutto il tempo durante il quale i meccanismi rimangono a piè d'opera a disposizione dell'Amministrazione e cioè anche per le ore in cui i meccanismi stessi non funzionano, applicandosi il prezzo stabilito per meccanismi in funzione soltanto alle ore in cui essi sono in attività di lavoro; quello relativo a meccanismi in riposo in ogni altra condizione di cose anche per tutto il tempo impiegato per riscaldare la caldaia e per portare a regime i meccanismi. Nel prezzo del noleggio sono compresi e compensati gli oneri e tutte le spese per il trasporto a piè d'opera, montaggio, smontaggio ed allontanamento dei detti meccanismi. Per il noleggio dei carri e degli autocarri il prezzo verrà corrisposto soltanto per le ore di effettivo lavoro rimanendo escluso ogni compenso per qualsiasi altra causa o perditempo. 9) Trasporti Con i prezzi dei trasporti si intende compensata anche la spesa per i materiali di consumo, la mano d'opera del conducente, e ogni altra spesa occorrente. I mezzi di trasporto per i lavori in economia debbono essere forniti in pieno stato di efficienza e corrispondere alle prescritte caratteristiche. La valutazione delle materie da trasportare è fatta a seconda dei casi, a volume od a peso con riferimento alla distanza. 30 CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico ART. 24 CARATTERISTICHE TECNICHE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI REQUISITI DI RISPONDENZA A NORME, LEGGI E REGOLAMENTI Le caratteristiche degli impianti stessi, nonché dei loro componenti, devono corrispondere alle norme di legge e di regolamento vigenti alla data di presentazione dell’offerta ed, in particolare, essere conformi: - alle prescrizioni delle norme CEI; alle prescrizioni dell'Azienda locale distributrice dell'energia elettrica; alle prescrizioni dei VV.F. e delle autorità locali. DATI DI PROGETTO Nella progettazione, oltre ai disegni forniti dall'Amministrazione, dove saranno indicate le destinazioni d'uso dei vari ambienti, dovranno essere presi in considerazione i seguenti dati: tensione di alimentazione: 230/400 V sistema di distribuzione: TN-C/TN-S PRESCRIZIONI RIGUARDANTI I CIRCUITI Cavi e conduttori: a) isolamento dei cavi: i cavi utilizzati nei sistemi di prima categoria devono essere adatti a tensione nominale verso terra e tensione nominale (Uo/U) non inferiori a 450/750V (simbolo di designazione 07). Quelli utilizzati nei circuiti di segnalazione e comando devono essere adatti a tensioni nominali non inferiori a 300/500V (simbolo di designazione 05). Questi ultimi, se posati nello stesso tubo, condotto o canale, con cavi previsti con tensioni nominali superiori, devono essere adatti alla tensione nominale maggiore; b) colori distintivi dei cavi: i conduttori impiegati nell'esecuzione degli impianti devono essere contraddistinti dalle colorazioni previste dalle vigenti tabelle di unificazione CEI-UNEL 00722-74 e 00712. In particolare, i conduttori di neutro e protezione devono essere contraddistinti, rispettivamente ed esclusivamente, con il colore blu chiaro e con il bicolore giallo-verde. I conduttori di fase devono essere contraddistinti in modo univoco per tutto l'impianto dai colori: nero, grigio (cenere) e marrone; c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza dei circuiti (affinché la caduta di tensione non superi il valore del 4% della tensione a vuoto), devono essere scelte tra quelle unificate. In ogni caso non devono essere superati i valori delle portate di corrente ammesse, per i diversi tipi di conduttori, dalle tabelle di unificazione CEI-UNEL 35024-70 e 35023-70. Indipendentemente dai valori ricavati con le presenti indicazioni, le sezioni minime dei conduttori di rame ammesse sono: 0,75 mm2 , per circuiti di segnalazione e telecomando; 1,5 mm2 , per illuminazione di base, derivazione per prese a spina per altri apparecchi di illuminazione e per apparecchi con potenza unitaria inferiore o uguale a 2 kW; 2,5 mm2 , per derivazione con o senza prese a spina per utilizzatori con potenza unitaria superiore a 2 kW e inferiore o uguale a 3 kW; d) sezione minima dei conduttori neutri: 31 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico la sezione dei conduttori di neutro non deve essere inferiore a quella dei corrispondenti conduttori di fase nei circuiti monofase, qualunque sia la sezione dei conduttori e, nei circuiti polifase, quando la sezione dei conduttori di fase sia inferiore o uguale a 16 mm2. Per conduttori in circuiti polifasi, con sezione superiore a 16 mm2, la sezione dei conduttori di neutro può essere ridotta alla metà di quella dei conduttori di fase, col minimo tuttavia di 16 mm2 (per conduttori in rame), purché siano soddisfatte le condizioni dell'art. 524.3 delle norme CEI 64-8; e) sezione dei conduttori di terra e protezione: la sezione dei conduttori di protezione non deve essere inferiore al valore ottenuto con la formula: Sp = I2t K con: Sp = sezione del conduttore di protezione (mm2). I = valore efficace della corrente di guasto che può percorrere il conduttore di protezione per un guasto di impedenza trascurabile (A). t = tempo di intervento del dispositivo di protezione (s). K = coefficiente, il cui valore dipende dal materiale del conduttore di protezione, dall'isolamento e dalle temperature iniziali e finali. I valori di K possono essere desunti dalle Tabelle 54B, 54C, 54D e 54E delle norme CEI 64-8/5; Le sezioni minime dei conduttori di protezione, in alternativa alla formula sopra riportata, possono essere desunte dalla Tabella seguente, tratta dalle norme CEI 64-8/5 art. 543.1.2, con le prescrizioni riportate negli articoli successivi delle stesse norme CEI 64-8/5 relative i conduttori di protezione; SEZIONE MINIMA DEL CONDUTTORE DI PROTEZIONE Sezione del conduttore di fase che alimenta la macchina o l'apparecchio minore o uguale a 16(mm2) Conduttore di protezione facente parte dello stesso cavo o infilato nello stesso tubo del conduttore di fase Conduttore di protezione non facente parte dello stesso cavo e non infilato nello stesso tubo del conduttore di fase(mm2) sezione del conduttore di fase(mm2) ≥2,5 (se protetto meccani- camente) ≥4(se non protetto meccanicamente) maggiore di 16 e minore o uguale a 35 16 16 maggiore di 35 metà della sezione del metà della sezione del conduttore di fase conduttore di fase f) propagazione del fuoco lungo i cavi: 32 CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico i cavi in aria, installati individualmente, cioè distanziati tra loro di almeno 250 mm, devono rispondere alla prova di non propagazione del fuoco di cui alle norme CEI 20-35. Quando i cavi sono raggruppati in ambiente chiuso in cui sia da contenere il pericolo di propagazione di un eventuale incendio, essi devono avere i requisiti in conformità alle norme CEI 20-22; g) provvedimenti contro il fumo: allorché i cavi siano installati, in notevole quantità, in ambienti chiusi frequentati dal pubblico e di difficile e lenta evacuazione, si devono adottare sistemi di posa atti ad impedire il dilagare del fumo negli ambienti stessi o, in alternativa, si deve ricorrere all'impiego di cavi a bassa emissione di fumo, secondo le norme CEI 20-37 e 20-38; h) problemi connessi allo sviluppo di gas tossici e corrosivi: qualora i cavi, in quantità rilevanti, siano installati in ambienti chiusi frequentati dal pubblico, oppure si trovino a coesistere in ambiente chiuso, con apparecchiature particolarmente vulnerabili ad agenti corrosivi, deve essere tenuto presente il pericolo che i cavi stessi, bruciando, sviluppino gas tossici o corrosivi. Ove tale pericolo sussista, occorre fare ricorso all'impiego di cavi aventi la caratteristica di non sviluppare gas tossici o corrosivi ad alte temperature, secondo le norme CEI 20-37 e 20-38. SEZIONE MINIMA DEL CONDUTTORE DI TERRA La sezione del conduttore di terra deve essere non inferiore a quella del conduttore di protezione suddetta, con i minimi di seguito indicati: sezione minima (mm2) - protetto contro la corrosione ma non meccanicamente ............ 16 (rame) 16 (ferro zinco) - non protetto contro la corrosione .............................................. 25 (rame) 50 (ferro zinco) - protetto meccanicamente ......................................... secondo norme CEI 64-8/5 art. 543.1 CANALIZZAZIONI A meno che non si tratti di installazioni volanti, i conduttori devono essere sempre protetti e salvaguardati meccanicamente. Dette protezioni possono essere: tubazioni, canalette porta cavi, passerelle, condotti o cunicoli ricavati nella struttura edile, ecc. Negli impianti si devono rispettare le prescrizioni qui appresso riportate. TUBI PROTETTIVI, PERCORSO TUBAZIONI, CASSETTE DI DERIVAZIONE Nell'impianto previsto per la realizzazione sotto traccia, i tubi protettivi devono essere in materiale termoplastico - serie leggera - per i percorsi sotto intonaco, in materiale termoplastico - serie pesante - per gli attraversamenti a pavimento. Il diametro interno dei tubi deve essere pari ad almeno 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio dei cavi in esso contenuti; il diametro del tubo deve essere sufficientemente grande da permettere di sfilare e reinfilare i cavi in esso contenuti con facilità e senza che ne risultino danneggiati i cavi stessi o i tubi. Comunque, il diametro interno non deve essere inferiore a 16 mm. Il tracciato dei tubi protettivi deve consentire un andamento rettilineo orizzontale (con minima pendenza per favorire lo scarico di eventuale condensa) o verticale. Le curve devono essere effettuate con raccordi o con piegature che non danneggino il tubo e non pregiudichino la sfilabilità dei cavi. Ad ogni brusca deviazione resa necessaria dalla struttura muraria dei locali, ad ogni derivazione da linea principale a secondaria ed in ogni locale servito, la tubazione deve essere interrotta con cassette di derivazione. Le giunzioni dei conduttori devono essere eseguite nelle cassette di derivazione con impiego di opportuni morsetti o morsettiere. Dette cassette devono essere costruite in modo che, nelle condizioni di 33 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico installazione, non sia possibile introdurvi corpi estranei; inoltre, deve risultare agevole la dispersione del calore in esse prodotta. Il coperchio delle cassette deve offrire buone garanzie di fissaggio ed essere apribile solo con attrezzo. I tubi protettivi dei montanti di impianti utilizzatori alimentati attraverso organi di misura centralizzati e le relative cassette di derivazione devono essere distinti per ogni montante. Qualora si preveda l'esistenza, nello stesso locale, di circuiti appartenenti a sistemi elettrici diversi, questi devono essere protetti da tubi diversi e far capo a cassette separate. Tuttavia è ammesso collocare i cavi nello stesso tubo e far capo alle stesse cassette, purché essi siano isolati per la tensione più elevata e le singole cassette siano internamente munite di diaframmi, in amovibili, se non a mezzo di attrezzo, tra i morsetti destinati a serrare conduttori appartenenti a sistemi diversi. Il numero dei cavi che si possono introdurre nei tubi è indicato nelle Tabelle seguenti: NUMERO MASSIMO DI CAVI DA INTRODURRE IN TUBI PROTETTIVI FLESSIBILI SEZIONE (mm2) 1,5 2,5 4 6 10 1 2 3 4 5 6 7 8 9 16 16 16 20 20 20 20 25 25 16 20 20 20 25 25 25 32 32 16 20 25 25 25 32 32 32 32 16 25 32 32 32 32 32 40 40 16 32 32 32 40 40 40 50 50 bipolare 1 2 3 20 32 40 25 40 50 25 50 5 32 50 63 40 63 -- tripolare 1 2 3 20 40 40 25 40 50 25 50 50 32 63 63 40 63 -- quadripolare 1 2 3 25 40 50 25 50 50 32 50 63 32 63 -- 50 --- CAVI TIPO NUM. Cavo unipolare PVC (senza guaina) Cavo multipolare PVC NUMERO MASSIMO DI CAVI DA INTRODURRE IN TUBI PROTETTIVI RIGIDI CAVI TIPO NUM. 1 2 3 34 SEZIONE (mm2) 1,5 2,5 4 6 10 16 16 16 16 25 32 16 16 16 16 16 20 16 20 25 CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico Cavo unipolare PVC (senza guaina) Cavo multipolare PVC 4 5 6 7 8 9 16 20 20 20 25 25 20 20 20 20 26 25 20 20 25 25 32 32 25 32 32 32 40 40 32 32 40 40 50 50 bipolare 1 2 3 16 32 40 20 40 40 20 40 50 25 50 50 32 --- tripolare 1 2 3 16 32 40 20 40 50 20 40 50 25 50 -- 40 --- quadripolare 1 2 3 20 40 40 20 40 50 25 50 50 32 50 -- 40 --- I tubi protettivi dei conduttori elettrici collocati in cunicoli, che ospitano altre canalizzazioni, devono essere disposti in modo da non risultare soggetti ad influenze dannose, in relazione a sovrariscaldamenti, sgocciolamenti, formazione di condensa, ecc. È inoltre vietato collocare, nelle stesse incassature, montanti e colonne telefoniche o radiotelevisive. Nel vano degli ascensori o montacarichi non è consentita la messa in opera di conduttori o tubazioni di qualsiasi genere che non appartengano all'impianto dell'ascensore o del montacarichi stesso. Canalette porta cavi Per i sistemi di canali battiscopa e canali ausiliari si applicano le norme CEI 23-19. Per gli altri sistemi di canalizzazione si applicano le norme CEI 23-32. La sezione occupata dai cavi non deve superare la metà di quella disponibile e deve essere tale da consentire un'occupazione della sezione utile dei canali, secondo quanto prescritto dalle norme CEI 648/5 art. 522.8.1.1. Per il grado di protezione contro i contatti diretti, si applica quanto richiesto dalle norme CEI 64-8, utilizzando i necessari accessori (angoli, derivazioni, ecc.); opportune barriere devono separare cavi a tensioni nominali differenti. I cavi vanno utilizzati secondo le indicazioni delle norme CEI 20-20. Per i canali metallici devono essere previsti i necessari collegamenti di terra ed equipotenziali, secondo quanto previsto dalle norme CEI 64-8. Nei passaggi di parete devono essere previste opportune barriere tagliafiamma, che non degradino i livelli di segregazione assicurati dalle pareti. I materiali utilizzati devono avere caratteristiche di resistenza al calore anormale ed al fuoco che soddisfino quanto richiesto dalle norme CEI 64-8. POSA DI CAVI ELETTRICI, ISOLATI, SOTTO GUAINA, INTERRATI Per l'interramento dei cavi elettrici, si dovrà procedere nel modo seguente: sul fondo dello scavo, sufficiente per la profondità di posa e privo di qualsiasi sporgenza o spigolo di roccia o di sassi, si dovrà costituire un letto di sabbia di fiume, vagliata e lavata, o di cava, vagliata dello spessore di almeno 10 cm, sul quale si dovrà distendere il cavo (o i cavi), senza premere e senza farlo affondare artificialmente nella sabbia; 35 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico si dovrà, quindi, stendere un altro strato di sabbia come sopra, dello spessore di 5 cm, in corrispondenza della generatrice superiore del cavo (o dei cavi); pertanto, lo spessore finale complessivo della sabbia dovrà risultare di almeno 15 cm più il diametro del cavo (quello maggiore, avendo più cavi); sulla sabbia così posta in opera, si dovrà, infine, disporre una fila continua di mattoni pieni, bene accostati fra loro e con il lato maggiore disposto secondo l'andamento del cavo (o dei cavi), se questo avrà il diametro (o questi comporranno una striscia) non superiore a 5 cm o, al contrario, in senso trasversale (generalmente con più cavi); sistemati i mattoni, si dovrà procedere al reinterro dello scavo, pigiando sino al limite del possibile e trasportando a rifiuto il materiale eccedente dall'iniziale scavo. L'asse del cavo (o quello centrale di più cavi) dovrà, ovviamente, trovarsi in uno stesso piano verticale con l'asse della fila di mattoni. Per la profondità di posa sarà seguito il concetto di avere il cavo (o i cavi) posti sufficientemente al sicuro da possibili scavi di superficie per riparazione ai manti stradali o cunette eventualmente soprastanti, o movimenti di terra nei tratti a prato o giardino. La profondità di posa dovrà essere almeno 0,5 m, secondo le norme CEI 11-17 art. 2.3.11. POSA DI CAVI ELETTRICI, ISOLATI, SOTTO GUAINA, IN CUNICOLI PRATICABILI I cavi saranno posati: entro scanalature esistenti sui piedritti dei cunicoli (appoggio continuo), all'uopo fatte predisporre dall'Amministrazione; entro canalette di materiale idoneo, come cemento, ecc. (appoggio egualmente continuo), tenute in sito da mensoline di calcestruzzo armato; direttamente sui ganci, grappe, staffe, o mensoline (appoggio discontinuo) in piatto o profilato di acciaio zincato, ovvero di materiali plastici resistenti all'umidità, ovvero ancora su mensoline di calcestruzzo armato. Dovendo disporre i cavi in più strati, dovrà essere assicurato un distanziamento fra strato e strato pari ad almeno una volta e mezzo il diametro del cavo maggiore nello strato sottostante, con un minimo di 3 cm, onde assicurare la libera circolazione dell'aria. A questo riguardo la Ditta dovrà tempestivamente indicare le caratteristiche secondo cui dovranno essere dimensionate e conformate le eventuali canalette di cui sopra, e sarà altresì di competenza della Ditta soddisfare a tutto il fabbisogno di mensole, staffe, grappe e ganci di ogni altro tipo, i quali potranno anche formare rastrelliere di conveniente altezza. Per il dimensionamento e mezzi di fissaggio in opera (grappe murate, chiodi sparati, ecc.) dovrà essere tenuto conto del peso dei cavi da sostenere in rapporto al distanziamento dei supporti, che dovrà essere stabilito, di massima, intorno a 70 cm. In particolare, le parti in acciaio debbono essere zincate a caldo. I cavi, ogni 150200 m di percorso, dovranno essere provvisti di fascetta distintiva in materiale inossidabile. POSA DI CAVI ELETTRICI, ISOLATI, SOTTO GUAINA, IN TUBAZIONI INTERRATE O NON INTERRATE, O IN CUNICOLI NON PRATICABILI Per la posa in opera delle tubazioni a parete od a soffitto, ecc., in cunicoli, intercapedini, sotterranei, ecc., valgono le prescrizioni precedenti per la posa dei cavi in cunicoli praticabili con i dovuti adattamenti. Per la posa interrata delle tubazioni non idonee a proteggere meccanicamente i cavi, valgono le prescrizioni precedenti circa l'interramento dei cavi elettrici, le modalità di scavo, la preparazione del fondo di posa, il reinterro, ecc. Per le tubazioni adatte a fornire protezione meccanica ai cavi, non è prescritta una profondità minima di posa. Le tubazioni dovranno risultare coi singoli tratti uniti tra loro o stretti da collari o flange, onde evitare discontinuità nella loro superficie interna. 36 CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico Il diametro interno della tubazione dovrà essere in rapporto non inferiore ad 1,3 rispetto al diametro del cavo o del cerchio circoscrivente i cavi, sistemati a fascia. Per l'infilaggio dei cavi, si dovranno avere adeguati pozzetti sulle tubazioni interrate ed apposite cassette sulle tubazioni non interrate. Il distanziamento fra tali pozzetti e cassette sarà da stabilirsi in rapporto alla natura ed alla grandezza dei cavi da infilare. Tuttavia, per cavi in condizioni medie di scorrimento e grandezza, il distanziamento resta stabilito di massima: ogni 30 m circa, se in rettilineo; ogni 15 m circa, se è interposta una curva. I cavi non dovranno subire curvature di raggio inferiore a 15 volte il loro diametro. PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI Devono essere protette contro i contatti indiretti tutte le parti metalliche accessibili dell'impianto elettrico e degli apparecchi utilizzatori, normalmente non in tensione, ma che, per cedimento dell'isolamento principale o per altre cause accidentali, potrebbero trovarsi sotto tensione (masse). Per la protezione contro i contatti indiretti, ogni impianto elettrico utilizzatore, o raggruppamento di impianti contenuti in uno stesso edificio e nelle sue dipendenze (quali portinerie distaccate e simili), deve avere un proprio impianto di terra. A tale impianto di terra devono essere collegati tutti i sistemi di tubazioni metalliche accessibili di acqua, gas e altre tubazioni entranti nell'edificio, nonché tutte le masse metalliche accessibili, di notevole estensione, esistenti nell'area dell'impianto elettrico utilizzatore stesso. IMPIANTO DI MESSA A TERRA E SISTEMI DI PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI - ELEMENTI DI UN IMPIANTO DI MESSA A TERRA Per ogni edificio contenente impianti elettrici deve essere opportunamente previsto, in sede di costruzione, un proprio impianto di messa a terra (impianto di terra locale) che deve soddisfare le prescrizioni delle vigenti norme CEI 64-8. Tale impianto deve essere realizzato in modo da poter effettuare le verifiche periodiche di efficienza e comprende: a) il dispersore (o i dispersori) di terra, costituito da uno o più elementi metallici posti in intimo contatto con il terreno e che realizza il collegamento elettrico con la terra (norme CEI 64-8/5 art. 542.2); b) il conduttore di terra, non in intimo contatto con il terreno, e destinato a collegare i dispersori fra di loro ed al collettore (o nodo) principale di terra. I conduttori parzialmente interrati e non isolati dal terreno debbono essere considerati, a tutti gli effetti, dispersori per la parte interrata e conduttori di terra per la parte non interrata o comunque isolata dal terreno, (norme CEI 64-8/5 art. 542.3); c) il conduttore di protezione che parte dal collettore di terra, arriva in ogni impianto e deve essere collegato a tutte le prese a spina (e destinate ad alimentare utilizzatori per i quali è prevista la protezione contro i contatti indiretti mediante messa a terra); o direttamente alle masse di tutti gli apparecchi da proteggere, compresi gli apparecchi di illuminazione con parti metalliche comunque accessibili. È vietato l'impiego di conduttori di protezione non protetti meccanicamente con sezione inferiore a 4 mm2. Nei sistemi TT (cioè nei sistemi in cui le masse sono collegate ad un impianto di terra elettricamente indipendente da quello del collegamento a terra del sistema elettrico) il conduttore di neutro non può essere utilizzato come conduttore di protezione; d) il collettore (o nodo) principale di terra nel quale confluiscono i conduttori di terra, di protezione, di equipotenzialità ed eventualmente di neutro, in caso di sistemi TN, in cui il conduttore di neutro può avere anche la funzione di conduttore di protezione (norme CEI 64-8/5); e) il conduttore equipotenziale, avente lo scopo di assicurare l'equipotenzialità fra le masse e/o le masse estranee (parti conduttrici, non facenti parte dell'impianto elettrico, suscettibili di introdurre il potenziale di terra), norme CEI 64-8/5 artt. 547 e seguenti. - PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER I LOCALI DA BAGNO I locali da bagno vengono suddivisi in 4 zone, per ognuna delle quali valgono regole particolari: 37 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico zona 0 - È il volume della vasca o del piatto doccia: non sono ammessi apparecchi elettrici, come scalda-acqua ad immersione, illuminazioni sommerse o simili; zona 1 - È il volume al di sopra della vasca da bagno o del piatto doccia, fino all'altezza di 2,25 m dal pavimento: sono ammessi lo scaldabagno (del tipo fisso, con la massa collegata al conduttore di protezione) e gli interruttori di circuiti SELV alimentati a tensione non superiore a 12 V in c.a. o a 30 V in c.c., con la sorgente di sicurezza installata fuori dalle zone 0, 1 e 2; zona 2 - È il volume che circonda la vasca da bagno o il piatto doccia, largo 60 cm e fino all'altezza di 2,25 m dal pavimento: oltre a quelli della zona 1, sono ammessi anche gli apparecchi illuminanti dotati di doppio isolamento (Classe II) o di classe I con interruttore differenziale Idn 30 mA. Gli apparecchi installati nelle zone 1 e 2 devono essere protetti contro gli spruzzi d'acqua (grado protezione IP x 4). Nei casi in cui sia previsto l'uso di getti d'acqua per la pulizia, gli apparecchi dovranno avere grado di protezione IP x 5. Sia nella zona 1, sia nella zona 2, non devono esserci materiali di installazione, come interruttori, prese a spina, scatole di derivazione. Possono essere installati pulsanti a tirante con cordone isolante a frutto, incassato ad altezza superiore a 2,25 m dal pavimento. Le condutture devono essere limitate a quelle necessarie per l'alimentazione per gli apparecchi installati in queste zone e devono essere incassate con tubo protettivo non metallico; gli eventuali tratti in vista, necessari per il collegamento degli apparecchi utilizzatori (per esempio, lo scaldabagno) devono essere protetti con tubo di plastica o realizzati con cavo munito di guaina isolante; zona 3 - È il volume al di fuori della zona 2, della larghezza di 2,40 m (e quindi 3 m oltre la vasca o la doccia): sono ammessi componenti dell'impianto elettrico protetti contro la caduta verticale di gocce di acqua (gradi di protezione IP x 1), come nel caso dell'ordinario materiale elettrico da incasso IP x 5, quando è previsto l'uso di getti d'acqua per la pulizia del locale; inoltre l'alimentazione degli utilizzatori e dispositivi di comando deve essere protetta da interruttore differenziale con corrente differenziale, non superiore a 30 mA. Le regole date per le varie zone in cui sono suddivisi i locali da bagno servono a limitare i pericoli provenienti dall'impianto elettrico del bagno stesso e sono da considerarsi integrative, rispetto alle regole e prescrizioni comuni a tutto l'impianto elettrico (isolamento delle parti attive, collegamento delle masse dal conduttore di protezione, ecc.). - COLLEGAMENTO EQUIPOTENZIALE NEI LOCALI DA BAGNO Per evitare tensioni particolari provenienti dall'esterno del locale da bagno (ad esempio, una tubazione che vada in contatto con un conduttore non protetto da interruttore differenziale), è richiesto un conduttore equipotenziale, che colleghi fra loro tutte le masse estranee alle zone 1-2-3 con il conduttore di protezione; in particolare, per le tubazioni metalliche, è sufficiente che le stesse siano collegate con il conduttore di protezione all'ingresso dei locali da bagno. Le giunzioni devono essere realizzate conformemente a quanto prescritto dalle norme CEI 64-8; in particolare, devono essere protette contro eventuali allentamenti o corrosioni. Devono essere impiegate fascette che stringano il metallo vivo. Il collegamento non va eseguito su tubazioni di scarico in PVC. Il collegamento equipotenziale deve raggiungere il più vicino conduttore di protezione, ad esempio, nella scatola dove è installata la presa a spina protetta dell'interruttore differenziale. È vietata l'inserzione di interruttori o di fusibili sui conduttori di protezione. Per i conduttori, si devono rispettare le seguenti sezioni minime: 2,5 mm2 (rame) per collegamenti protetti meccanicamente, cioè posati entro tubi o sotto intonaco; 4 mm2 (rame) per collegamenti non protetti meccanicamente e fissati direttamente a parete. - ALIMENTAZIONE NEI LOCALI DA BAGNO Può essere effettuata come per il resto dell'appartamento (o dell'edificio, per i bagni in edifici non residenziali). Se esistono 2 circuiti distinti per i centri luce e le prese, entrambi questi circuiti si devono estendere ai locali da bagno. 38 CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico La protezione delle prese del bagno con interruttore differenziale può essere affidata all'interruttore generale (con In 30 mA) o ad un differenziale locale che può servire anche per diversi bagni attigui. - CONDUTTURE ELETTRICHE NEI LOCALI DA BAGNO Debbono essere usati cavi isolati in classe II nelle zone 1 e 2 in tubo di plastica incassato a parete o nel pavimento, a meno che la profondità di incasso non sia superiore a 5 cm. Per il collegamento dello scaldabagno, il tubo, di tipo flessibile, deve essere prolungato per coprire il tratto esterno, oppure deve essere usato un cavetto tripolare con guaina (fase+neutro+conduttore di protezione) per tutto il tratto dall'interruttore allo scaldabagno, uscendo, senza morsetti, da una scatoletta passacordone. - PROTEZIONI CONTRO I CONTATTI DIRETTI IN AMBIENTI PERICOLOSI Negli ambienti come per esempio: cantine, garage, portici, giardini, ecc., in cui il pericolo di elettrocuzione è maggiore, sia per condizioni ambientali (umidità), sia per particolari utilizzatori elettrici usati (apparecchi portatili, tagliaerba, ecc.), le prese a spina devono essere alimentate come prescritto per la zona 3 dei bagni. COORDINAMENTO DELL'IMPIANTO DI TERRA CON DISPOSITIVI DI INTERRUZIONE Una volta attuato l'impianto di messa a terra, la protezione contro i contatti diretti può essere realizzata con uno dei seguenti sistemi: a) coordinamento fra impianto di messa a terra e protezione di massima corrente. Questo tipo di protezione richiede l'installazione di un impianto di terra coordinato con un interruttore con relè magnetotermico, in modo che risulti soddisfatta la seguente relazione: Rt ≤ 50/Is (sistemi TT) dove Rt è il valore in Ohm della resistenza dell'impianto di terra, nelle condizioni più sfavorevoli, ed Is è il valore, in Ampère, della corrente di intervento del dispositivo di protezione; se l'impianto comprende più derivazioni protette da dispositivi con correnti di intervento diverse, deve essere considerata la corrente di intervento più elevata. Qualora il dispositivo di protezione contro le sovracorrenti sia del tipo a tempo inverso, Is è la corrente che ne provoca il funzionamento automatico entro 5 secondi. Quando il dispositivo di protezione contro le sovracorrenti è del tipo a scatto istantaneo, Is è la corrente minima che ne provoca lo scatto istantaneo. Nei sistemi TN le caratteristiche di protezione e le impedenze dei circuiti devono essere tali che, se si verifica un guasto di impedenza trascurabile, in qualsiasi parte dell'impianto, tra un conduttore di fase e un conduttore di protezione o una massa, l'interruzione automatica dell'alimentazione avvenga entro un tempo specificato, soddisfacendo la seguente condizione: Zo Ia = Vo dove: Zo = impedenza dell'anello di guasto comprendente la sorgente, il conduttore attivo fino al punto di guasto e il conduttore di protezione tra il punto di guasto e la sorgente; Ia = corrente che provoca l'interruzione automatica del dispositivo di protezione entro il tempo definito nella tabella 41A delle norme CEI 64-8 art. 413.1.3.3, in funzione delle tensione nominale Uo; = se si usa un interruttore differenziale Ia è la corrente differenziale nominale; Idn Uo = tensione nominale in c.a. valore efficace tra fase e terra. b) coordinamento fra impianto di messa a terra ed interruttori differenziali. Questo tipo di protezione richiede l'installazione di un impianto di terra coordinato con un interruttore con relè differenziale, che assicuri l'apertura dei circuiti da proteggere non appena eventuali correnti di guasto creino situazioni di pericolo. 39 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico Affinché detto coordinamento sia efficiente, deve essere osservata la seguente relazione: Rt ≤ 50/Id dove Id è il valore della corrente nominale di intervento differenziale del dispositivo di protezione. PROTEZIONE MEDIANTE DOPPIO ISOLAMENTO In alternativa al coordinamento fra impianto di messa a terra e dispositivi di protezione attiva, la protezione contro i contatti diretti può essere realizzata adottando: macchine o apparecchi con isolamento doppio o rinforzato per costruzioni o installazioni: apparecchi di classe II. In uno stesso impianto, la protezione con apparecchi di classe II può coesistere con la protezione mediante messa a terra; tuttavia è vietato collegare intenzionalmente a terra le parti metalliche degli apparecchi e delle altre parti dell'impianto di classe II. PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE ELETTRICHE I conduttori che costituiscono gli impianti devono essere protetti contro le sovracorrenti causate da sovraccarichi o da corto circuiti. La protezione contro i sovraccarichi deve essere effettuata in ottemperanza alle prescrizioni delle norme CEI 64-8 art. 433. In particolare, i conduttori devono essere scelti in modo che la loro portata (Iz) sia superiore o almeno uguale alla corrente di impiego (Ib) (valore di corrente calcolato in funzione della massima potenza da trasmettere in regime permanente). Gli interruttori automatici magnetotermici, da installare a loro protezione, devono avere una corrente nominale (In) compresa fra la corrente di impiego del conduttore (Ib) e la sua portata nominale (Iz) ed una corrente di funzionamento (If) minore o uguale a 1,45 volte la portata (Iz). In tutti i casi devono essere soddisfatte le seguenti relazioni: Ib ≤In≤Iz If ≤ 1,45 Iz La seconda delle due disuguaglianze sopra indicate è automaticamente soddisfatta nel caso di impiego di interruttori automatici conformi alle norme CEI 23-3 e CEI 17-5. Gli interruttori automatici magnetotermici devono interrompere le correnti di corto circuito che possono verificarsi nell'impianto, in modo tale da garantire che, nel conduttore protetto, non si raggiungano temperature pericolose secondo la relazione: i t ≤K S 2 2 2 norme CEI 64-8, art. 434.4. Essi devono avere un potere di interruzione almeno uguale alla corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione. È tuttavia ammesso l'impiego di un dispositivo di protezione con potere di interruzione inferiore, a condizione che a monte vi sia un altro dispositivo avente il necessario potere di interruzione. In questo caso le caratteristiche dei due dispositivi devono essere coordinate in modo che l'energia specifica I2t, lasciata passare dal dispositivo a monte, non risulti superiore a quella che può essere sopportata, senza danno, dal dispositivo a valle e dalle condutture protette. COORDINAMENTO CON LE OPERE DI SPECIALIZZAZIONE EDILE E CON LE ALTRE NON FACENTI PARTE DEL RAMO D'ARTE DELLA DITTA. Per le opere, lavori o predisposizioni di specializzazione edile e di altre non facenti parte del ramo d'arte della Ditta, contemplate al paragrafo 1, ed escluse dall'appalto, le cui caratteristiche esecutive siano subordinate ad esigenze dimensionali e funzionali degli impianti oggetto dell'appalto, è fatto obbligo alla Ditta di renderne note tempestivamente all'Amministrazione le anzidette esigenze, onde la stessa Amministrazione possa disporre di conseguenza. MATERIALI DI RISPETTO La scorta di materiali di rispetto non è considerata per le utenze di appartamenti privati. Per altre utenze, vengono date, a titolo esemplificativo, le seguenti indicazioni: 40 CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico fusibili con cartuccia a fusione chiusa, per i quali dovrà essere prevista, come minimo, una scorta pari al 20% di quelli in opera; bobine di automatismi, per le quali dovrà essere prevista una scorta pari al 10% di quelle in opera, con minimo almeno di una unità; una terna di chiavi per ogni serratura di eventuali armadi; lampadine per segnalazioni; di esse dovrà essere prevista una scorta pari al 10% di ogni tipo di quelle in opera. POTENZA IMPEGNATA E DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI Gli impianti elettrici devono essere calcolati per la potenza impegnata: si intende, quindi, che le prestazioni e le garanzie, per quanto riguarda le portate di corrente, le cadute di tensione, le protezioni e l'esercizio in genere, sono riferite alla potenza impegnata. Detta potenza viene indicata dall'Amministrazione o calcolata in base a dati forniti dall'Amministrazione. In mancanza di indicazioni, gli impianti elettrici monofase si fa riferimento al carico convenzionale dell'impianto. Detto carico verrà calcolato sommando tutti i valori ottenuti applicando alla potenza nominale degli apparecchi utilizzatori fissi e a quella corrispondente alla corrente nominale della presa a spina, i coefficienti che si deducono dalle tabelle CEI riportate nei paragrafi seguenti. - IMPIANTI TRIFASI Negli impianti trifasi (per i quali non è prevista una limitazione della potenza contrattuale da parte del Distributore) non è possibile applicare il criterio di dimensionamento dell'impianto di cui all'articolo “Potenza impegnata e dimensionamento degli impianti”; tale dimensionamento dell'impianto sarà determinato, di volta in volta, secondo i criteri della buona tecnica, tenendo conto delle norme CEI. In particolare, le condutture devono essere calcolate in funzione della potenza impegnata, che si ricava nel seguente modo: a) potenza assorbita da ogni singolo utilizzatore (P1-P2-P3- ecc.), intesa come la potenza di ogni singolo utilizzatore (Pu), moltiplicata per un coefficiente di utilizzazione (Cu): P1 = Pu Cu; b) potenza totale per la quale devono essere proporzionati gli impianti (Pt), intesa come la somma delle potenze assorbite da ogni singolo utilizzatore (P1-P2-P3- ecc.), moltiplicata per il coefficiente di contemporaneità (Cc): Pt = (P1 + P2 + P3 + P4 + ....+ Pn) Cc Le condutture e le relative protezioni, che alimentano i motori per ascensori e montacarichi, devono essere dimensionate per una corrente pari a 3 volte quella nominale del servizio continuativo; se i motori sono più di uno (alimentati dalla stessa conduttura), i coefficienti sono: 1 per il successivo ascensore; 0,7 per tutti gli altri. La sezione dei conduttori sarà, quindi, scelta in relazione alla potenza da trasportare, tenuto conto del fattore di potenza, ed alla distanza da coprire. Si definisce corrente d'impiego di un circuito (Ib) il valore della corrente da prendere in considerazione per la determinazione delle caratteristiche degli elementi di un circuito. Essa si calcola in base alla potenza totale ricavata dalle precedenti Tabelle, alla tensione nominale ed al fattore di potenza. Si definisce portata a regime di un conduttore (Iz) il massimo valore della corrente che, in regime permanente e in condizioni specificate, il conduttore può trasmettere senza che la sua temperatura superi un valore predefinito. Essa dipende dal tipo di cavo e dalle condizioni di posa ed è indicata nella Tabella UNEL 35024-70. Il potere d'interruzione degli interruttori automatici deve essere di almeno 4.500 A, salvo diversa comunicazione dell'Ente distributore dell'energia elettrica. Gli interruttori automatici devono essere tripolari o quadripolari, con 3 poli protetti. 41 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico DISPOSIZIONI PARTICOLARI PER IMPIANTI, PER SERVIZI TECNOLOGICI E PER SERVIZI GENERALI Tutti gli impianti che alimentano utenze dislocate nei locali per servizi tecnologici comuni devono essere derivati da un quadro, sul quale devono essere installate le apparecchiature di sezionamento, comando e protezione. - QUADRO GENERALE DI PROTEZIONE E DISTRIBUZIONE Detto quadro deve essere installato nel locale e deve avere caratteristiche costruttive uguali a quelle prescritte nell'art. 31 ed essere munito di sportello con serratura. Sul quadro devono essere montati ed elettricamente connessi le protezioni ed il comando degli impianti a valle. QUALITÀ E CARATTERISTICHE DEI MATERIALI - CONSEGNA ED ESECUZIONE DEI LAVORI - VERIFICHE E PROVE IN CORSO D'OPERA DEGLI IMPIANTI QUALITÀ E CARATTERISTICHE DEI MATERIALI - GENERALITÀ Tutti i materiali e gli apparecchi impiegati negli impianti elettrici devono essere adatti all'ambiente in cui sono installati e devono avere caratteristiche tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche o dovute all'umidità alle quali possono essere esposti durante l'esercizio. Tutti i materiali e gli apparecchi devono essere rispondenti alle norme CEI ed alle Tabelle di unificazione CEI-UNEL, ove queste esistano. Tutti gli apparecchi devono riportare dati di targa ed eventuali indicazioni d'uso utilizzando la simbologia del CEI e la lingua italiana. - COMANDI (INTERRUTTORI, DEVIATORI, PULSANTI E SIMILI) E PRESE A SPINA Sono da impiegarsi apparecchi da incasso modulari e componibili. Gli interruttori devono avere portata 16 A; è ammesso negli edifici residenziali, l'uso di interruttori con portata 10 A; le prese devono essere di sicurezza, con alveoli schermati e far parte di una serie completa di apparecchi atti a realizzare impianti di segnalazione, impianti di distribuzione sonora negli ambienti, ecc. La serie deve consentire l'installazione di almeno 3 apparecchi nella scatola rettangolare normalizzata. Per impianti esistenti, la serie deve preferibilmente essere adatta anche al montaggio in scala rotonda normalizzata. Per gli uffici, ove richiesto, possono essere installate torrette a pavimento. - APPARECCHI DI COMANDO A DESTINAZIONE SOCIALE Nelle costruzioni a carattere collettivo-sociale aventi interesse amministrativo, culturale, giudiziario, economico e, comunque, in edifici in cui si svolgono attività comunitarie, le apparecchiature di comando devono essere installate ad un'altezza massima di 0,90 m dal pavimento. - PRESE DI ALIMENTAZIONE DI UTILIZZATORI ELETTRICI Le prese di corrente che alimentano utilizzatori elettrici con forte assorbimento (lavatrice, lavastoviglie, cucina, ecc.) devono avere un proprio dispositivo di protezione di sovracorrente, interruttore bipolare con fusibile sulla fase o interruttore magnetotermico. - APPARECCHIATURE MODULARI CON MODULO NORMALIZZATO Le apparecchiature installate nei quadri di comando e negli armadi devono essere del tipo modulare e componibile, con fissaggio a scatto sul profilato, preferibilmente normalizzato EN 50022 (norme CEI 1718). In particolare: a) gli interruttori automatici magnetotermici fino a 100 A devono essere modulari e componibili con potere di interruzione fino a 6.000 A, salvo casi particolari; b) tutte le apparecchiature necessarie per rendere efficiente e funzionale l'impianto (ad esempio trasformatori, suonerie, portafusibili, lampade di segnalazione, interruttori programmatori, prese di 42 CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico corrente CEE, ecc.) devono essere modulari e accoppiabili nello stesso quadro con gli interruttori automatici di cui al punto a). c) gli interruttori con relè differenziali fino a 63 A devono essere modulari ed appartenere alla stessa serie di cui ai punti a) e b); devono essere del tipo ad azione diretta; d) gli interruttori magnetotermici differenziali tetrapolari, con 3 poli protetti fino a 63 A devono essere modulari dotati di un dispositivo che consenta la visualizzazione dell'avvenuto intervento e permetta, preferibilmente, di distinguere se detto intervento è provocato dalla protezione differenziale; è ammesso l'impiego di interruttori differenziali puri, perché abbiano un potere di interruzione con dispositivo associato di almeno 4.500 A; e) il potere di interruzione degli interruttori automatici deve essere garantito sia in caso di alimentazione dai morsetti superiori (alimentazione dall'alto), sia in caso di alimentazione dai morsetti inferiori (alimentazione dal basso). - INTERRUTTORI SCATOLATI Onde agevolarne l'installazione sui quadri e l'intercambiabilità, è preferibile che gli apparecchi da 100 a 250 A abbiano stesse dimensioni di ingombro. Nella scelta degli interruttori posti in serie, va considerato il problema della selettività nei casi in cui sia di particolare importanza la continuità di servizio. Il potere di interruzione deve essere dato nella categoria di prestazione P2 (norme CEI 17-5), onde garantire un buon funzionamento anche dopo 3 corto circuiti con corrente pari al potere di interruzione. Gli interruttori differenziali devono essere disponibili nella versione normale e nella versione con intervento ritardato, per consentire la selettività con altri interruttori differenziali installati a valle. - INTERRUTTORI AUTOMATICI MODULARI CON ALTO POTERE DI INTERRUZIONE Qualora vengano usati interruttori modulari negli impianti elettrici che presentano correnti di corto circuito elevate (6.000 A), gli interruttori automatici magnetotermici devono avere adeguato potere di interruzione in categoria di impiego P2 (norme CEI 15-5 e art. 9 del presente capitolato). - QUADRI DI COMANDO E DISTRIBUZIONE IN LAMIERA - I QUADRI DI COMANDO DEVONO ESSERE MUNITI DI PROFILATI PER IL FISSAGGIO A SCATTO DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE Detti profilati devono essere rialzati dalla base per consentire il passaggio dei conduttori di cablaggio. Gli apparecchi installati devono essere protetti da pannelli di chiusura, preventivamente lavorati per far sporgere l'organo di manovra delle apparecchiature, e deve essere prevista la possibilità di individuare le funzioni svolte dalle apparecchiature. I quadri della serie devono essere costruiti in modo da dare la possibilità di essere installati a parete o ad incasso, senza sportello, con sportello trasparente o in lamiera, con serratura chiave, a seconda della decisione della Direzione dei Lavori. Il grado di protezione minimo deve essere IP 30 e comunque adeguato all'ambiente. I quadri devono essere conformi alle norme CEI 17-13. - I QUADRI DI COMANDO DI GRANDI DIMENSIONI E GLI ARMADI DI DISTRIBUZIONE DEVONO APPARTENERE AD UNA SERIE DI ELEMENTI COMPONIBILI DI LARGHEZZA E DI PROFONDITÀ ADEGUATE In particolare, questi elementi devono possedere componibilità orizzontale, per realizzare armadi a più sezioni, garantendo una perfetta comunicabilità tra le varie sezioni, senza il taglio di pareti laterali. Gli apparecchi installati devono essere protetti da pannelli di chiusura, preventivamente lavorati per far sporgere l'organo di manovra delle apparecchiature e deve essere prevista la possibilità di individuare le funzioni svolte dalle apparecchiature. Sugli armadi deve essere possibile montare porte trasparenti o cieche con serratura a chiave. La struttura e le porte devono essere realizzate in modo da permettere il montaggio delle porte stesse con l'apertura destra o sinistra. Il grado di protezione minimo è di IP 30. 43 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico I quadri devono essere conformi alle norme CEI 17-13. - QUADRI DI COMANDO E DISTRIBUZIONE IN MATERIALE ISOLANTE Negli ambienti in cui l'Amministrazione lo ritiene opportuno, al posto dei quadri in lamiera si dovranno installare quadri in materiale isolante. In questo caso, i quadri devono avere attitudine a non innescare l'incendio per riscaldamento eccessivo; comunque, i quadri non incassati devono avere una resistenza alla prova del filo incandescente non inferiore a 650° C. I quadri devono essere composti da cassette isolanti con piastra portapparecchi estraibile, per consentire il cablaggio degli apparecchi in officina e devono essere disponibili con grado di protezione adeguato all'ambiente di installazione e comunque almeno IP 30; in questo caso il portello deve avere apertura a 180 gradi. Questi quadri devono consentire un'installazione del tipo a doppio isolamento ed essere conformi alle norme CEI 17-13. - QUADRI ELETTRICI DA APPARTAMENTO O SIMILARI All'ingresso di ogni appartamento deve essere installato un quadro elettrico, composto da una scatola da incasso in materiale isolante, un supporto con profilato normalizzato per il fissaggio a scatto degli apparecchi da installare ed un coperchio con o senza portello. Le scatole di detti contenitori devono avere profondità e larghezza tali da consentire il passaggio di conduttori lateralmente, per l'alimentazione a monte degli automatici divisionari. I coperchi devono avere fissaggio a scatto, mentre quelli con portello devono avere il fissaggio a vite per una migliore tenuta. I quadri in materiale plastico devono avere attitudine a non innescare l'incendio in caso di riscaldamento eccessivo. I quadri elettrici d'appartamento devono essere adatti all'installazione delle apparecchiature descritte al par. 3 dell'art. 10. - ISTRUZIONI PER L'UTENTE I quadri elettrici devono essere preferibilmente dotati di istruzioni semplici e facilmente accessibili, atte a dare all'utente informazioni sufficienti per il comando e l'identificazione delle apparecchiature, nonché ad individuare le cause di guasto elettrico. L'individuazione può essere effettuata tramite le stesse apparecchiature o un dispositivo separato. - PROVE DEI MATERIALI L'Amministrazione indicherà preventivamente eventuali prove da eseguirsi in fabbrica o presso laboratori specializzati da precisarsi, sui materiali da impiegarsi negli impianti oggetto dell'appalto. Le spese inerenti a tali prove non saranno a carico all'Amministrazione, la quale si assumerà le sole spese necessarie all'eventuale partecipazione alle prove di propri incaricati. Non saranno in genere richieste prove per i materiali contrassegnati col Marchio Italiano di Qualità (IMQ) od equivalenti ai sensi della Legge 10 ottobre 1977, n. 791. - ACCETTAZIONE DEI MATERIALI I materiali dei quali sono stati richiesti campioni non potranno essere posti in opera che dopo l'accettazione da parte dell'Amministrazione. Questa dovrà dare il proprio responso entro sette giorni dalla presentazione dei campioni, in difetto di che il ritardo graverà sui termini di consegna delle opere. Le parti si accorderanno per l'adozione, per i prezzi e per la consegna, qualora nel corso dei lavori si dovessero usare materiali non contemplati nel contratto. La Ditta non dovrà porre in opera i materiali rifiutati dall'Amministrazione, provvedendo, quindi, ad allontanarli dal cantiere. 44 CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico ESECUZIONE DEI LAVORI - MODO DI ESECUZIONE ED ORDINE DEI LAVORI Tutti i lavori devono essere eseguiti secondo le migliori regole d'arte e le prescrizioni della Direzione del lavori, in modo che gli impianti rispondano perfettamente a tutte le condizioni stabilite dal Capitolato speciale d'appalto e dal progetto-offerta concordato. L'esecuzione dei lavori deve essere coordinata secondo le prescrizioni della Direzione dei lavori o con le esigenze che possono sorgere dalla contemporanea esecuzione di tutte le altre opere affidate ad altre ditte. La Ditta è pienamente responsabile degli eventuali danni arrecati, per fatto proprio e dei propri dipendenti, alle opere dell'edificio. Salvo preventive prescrizioni dell'Amministrazione, la Ditta ha facoltà di svolgere l'esecuzione dei lavori nel modo che riterrà più opportuno per darli finiti nel termine contrattuale. La Direzione dei lavori potrà, però, prescrivere un diverso ordine nell'esecuzione dei lavori, salvo la facoltà della Ditta di far presenti le proprie osservazioni e riserve nei modi prescritti. VERIFICHE E PROVE IN CORSO D'OPERA DEGLI IMPIANTI Durante il corso dei lavori, l'Amministrazione si riserva di eseguire verifiche e prove preliminari sugli impianti o parti di impianti, in modo da poter tempestivamente intervenire qualora non fossero rispettate le condizioni del Capitolato speciale di appalto. Le verifiche potranno consistere nell'accertamento della rispondenza dei materiali impiegati con quelli stabiliti, nel controllo delle installazioni secondo le disposizioni convenute (posizioni, percorsi, ecc.), nonché in prove parziali di isolamento e funzionamento ed in tutto quello che può essere utile allo scopo accennato. Dei risultati delle verifiche e prove preliminari di cui sopra, si dovrà compilare regolare verbale. ART. 25 CARATTERISTICHE DI ESECUZIONE DEGLI IMPIANTI PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI Tutti gli impianti dovranno essere realizzati sottotraccia o a controsoffitto anche quando non espressamente riportato nella voce poiché un impianto in un ospedale non può generare luoghi di deposito di polvere. Pertanto ogni voce riguardante impianti deve intendersi a regola d’arte solo includendo l’apertura e la chiusura delle tracce murarie che sono comunque da ritenersi incluse nella voce. Ogni voce sarà inoltre comprensiva del trasporto in cantiere e del tiro in alto anche quando non espressamente richiamato. ART. 26 CARATTERISTICHE DI ESECUZIONE DELLE OPERE Preliminarmente all’esecuzione dei lavori dovranno essere poste in essere preliminarmente tutte le opere provvisionali necessarie al contenimento delle propagazione delle polveri degli ambienti non destinati a cantiere. Ciò comporterà la delimitazione dell’aria di cantiere mediante fogli di plastica adeguatamente fissati a dei telai. Poiché lo stesso problema si riproporrà in fase di esecuzione dei lavori l’approvigionamento dei materiali dovrà essere effettuato mediante un montacarichi da cantiere (non è previsto l’utilizzo degli ascensori dell’Azienda) mentre lo smaltimento delle materie di risulta dovrà essere effettuato mediante un tubo esterno destinato a tal fine. In fase di esecuzione si dovrà avere riguardo al fatto che trattandosi di un ospedale in attività non sarà possibile produrre del rumore in modo continuativo per cui l’attività che genererà rumore non dovrà superare i venti minuti e ad essa dovrà succedere una pausa di circa dieci minuti. 45 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico Tutti gli oneri di allacciamento impianti saranno a carico dell’Impresa. 46 CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico SOMMARIO PRESCRIZIONI TECNICHE GENERALI 31 REQUISITI DI RISPONDENZA A NORME, LEGGI E REGOLAMENTI DATI DI PROGETTO 31 31 PRESCRIZIONI RIGUARDANTI I CIRCUITI 31 - CANALIZZAZIONI 33 TUBI PROTETTIVI, PERCORSO TUBAZIONI, CASSETTE DI DERIVAZIONE 33 CANALETTE PORTA CAVI 35 - TUBAZIONI PER LE COSTRUZIONI PREFABBRICATE È DEFINITO. ERRORE. IL SEGNALIBRO NON - POSA DI CAVI ELETTRICI, ISOLATI, SOTTO GUAINA, INTERRATI 35 - POSA DI CAVI ELETTRICI, ISOLATI, SOTTO GUAINA, IN CUNICOLI PRATICABILI 36 - POSA DI CAVI ELETTRICI, ISOLATI, SOTTO GUAINA, IN TUBAZIONI INTERRATE O NON INTERRATE, O IN CUNICOLI NON PRATICABILI36 - PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI - 37 ELEMENTI DI UN IMPIANTO DI MESSA A TERRA 37 PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER I LOCALI DA BAGNO 37 COLLEGAMENTO EQUIPOTENZIALE NEI LOCALI DA BAGNO 38 ALIMENTAZIONE NEI LOCALI DA BAGNO 38 CONDUTTURE ELETTRICHE NEI LOCALI DA BAGNO 39 PROTEZIONI CONTRO I CONTATTI DIRETTI IN AMBIENTI PERICOLOSI 39 - COORDINAMENTO DELL'IMPIANTO DI TERRA CON DISPOSITIVI DI INTERRUZIONE 39 - PROTEZIONE MEDIANTE DOPPIO ISOLAMENTO 40 - PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE ELETTRICHE 40 - COORDINAMENTO CON LE OPERE DI SPECIALIZZAZIONE EDILE E CON LE ALTRE NON FACENTI PARTE DEL RAMO D'ARTE DELLA DITTA. 40 - MATERIALI DI RISPETTO 40 POTENZA IMPEGNATA E DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI 41 - IMPIANTI TRIFASI 41 DISPOSIZIONI PARTICOLARI PER GLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. - ASSEGNAZIONI DEI VALORI DI ILLUMINAZIONE ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. 47 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico - TIPO DI ILLUMINAZIONE (O NATURA DELLE SORGENTI) ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. UBICAZIONE E DISPOSIZIONI DELLE SORGENTI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. - FLUSSO LUMINOSO EMESSO ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. - SERVIZI DI SICUREZZA ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. - ALIMENTAZIONE DEI SERVIZI DI SICUREZZA E ALIMENTAZIONE DI EMERGENZA ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. - Alimentazione dei servizi di sicurezza Errore. Il segnalibro non è definito. - DISPOSIZIONI PARTICOLARI PER IMPIANTI, PER SERVIZI TECNOLOGICI E PER SERVIZI GENERALI 42 QUADRO GENERALE DI PROTEZIONE E DISTRIBUZIONE 42 ILLUMINAZIONE ESTERNA ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. IMPIANTO DI ALIMENTAZIONE ASCENSORI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. IMPIANTO DI ALIMENTAZIONE CENTRALE TERMICA ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. - ALTRI IMPIANTI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. - IMPIANTI DI SEGNALAZIONI COMUNI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. - TIPI DI IMPIANTO ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ALIMENTAZIONE ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. TRASFORMATORI E LORO PROTEZIONI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. CIRCUITI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. MATERIALE VARIO DI INSTALLAZIONE ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. IMPIANTI DI PORTIERE ELETTRICO ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. - IMPIANTO ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. APPARECCHI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. RIFASAMENTO DEGLI IMPIANTI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. QUALITÀ E CARATTERISTICHE DEI MATERIALI - CONSEGNA ED ESECUZIONE DEI LAVORI - VERIFICHE E PROVE IN CORSO D'OPERA DEGLI IMPIANTI 42 - - - GENERALITÀ 42 COMANDI (INTERRUTTORI, DEVIATORI, PULSANTI E SIMILI) E PRESE A SPINA 42 - Apparecchi di comando a destinazione sociale 42 - Prese di alimentazione di utilizzatori elettrici 42 APPARECCHIATURE MODULARI CON MODULO NORMALIZZATO 42 INTERRUTTORI SCATOLATI 43 INTERRUTTORI AUTOMATICI MODULARI CON ALTO POTERE DI INTERRUZIONE43 QUADRI DI COMANDO E DISTRIBUZIONE IN LAMIERA 43 - I QUADRI DI COMANDO DEVONO ESSERE MUNITI DI PROFILATI PER IL FISSAGGIO A SCATTO DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE 43 - I QUADRI DI COMANDO DI GRANDI DIMENSIONI E GLI ARMADI DI DISTRIBUZIONE DEVONO APPARTENERE AD UNA SERIE DI ELEMENTI COMPONIBILI DI LARGHEZZA E DI PROFONDITÀ ADEGUATE 43 QUADRI DI COMANDO E DISTRIBUZIONE IN MATERIALE ISOLANTE 44 QUADRI ELETTRICI DA APPARTAMENTO O SIMILARI 44 48 CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico - ISTRUZIONI PER L'UTENTE 44 PROVE DEI MATERIALI 44 ACCETTAZIONE DEI MATERIALI 44 ESECUZIONE DEI LAVORI 45 - MODO DI ESECUZIONE ED ORDINE DEI LAVORI 45 VERIFICHE E PROVE IN CORSO D'OPERA DEGLI IMPIANTI 45 49 AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico SOMMARIO CAPITOLO 1. QUALITÀ DEI MATERIALI E DEI COMPONENTI ART. 1. CARATTERISTICHE GENERALI - CONDIZIONI DI ACCETTAZIONE 2 ART. 2. MATERIALI NATURALI E DI CAVA 2 ART. 3. CALCI , POZZOLANE, LEGANTI IDRAULICI CALCI AEREE 4 ART. 4. GESSI PER L'EDILIZIA ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ART. 5. MATERIALI INERTI PER CONGLOMERATI CEMENTIZI E PER MALTE 6 ART. 6. ELEMENTI LATERIZI E DI CALCESTRUZZO - GENERALITÀ 6 ART. 7. MATERIALI CERAMICI - GENERALITÀ ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ART. 8. ARMATURE PER CALCESTRUZZO 6 ART. 9. LAMIERE ZINCATE E INOX GENERALITÀ ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ART. 10. ACCIAIO ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ART. 11. METALLI DIVERSI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ART. 12. MATERIALI A BASE DI FIBRA DI CARBONIO ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ART. 13. PRODOTTI A BASE DI LEGNO 7 ART.14. PRODOTTI DI PIETRE NATURALI O RICOSTRUITE DEFINITO. ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È ART. 15. MATERIALI PER PAVIMENTAZIONE 8 ART. 16. PRODOTTI PER IMPERMEABILIZZAZIONE E PER COPERTURE PIANE SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ERRORE. IL ART. 17. PRODOTTI DI VETRO (LASTRE, PROFILATI AD U E VETRI PRESSATI) SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ERRORE. IL ART. 18. PRODOTTI DIVERSI (SIGILLANTI, ADESIVI, GEOTESSILI ETC.) ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ART. 19. INFISSI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ART. 20. PRODOTTI PER RIVESTIMENTI INTERNI ED ESTERNI DEFINITO. ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È ART. 21. PRODOTTI PER TINTEGGIATURA - PITTURE - VERNICI - SMALTI SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ART. 22. PRODOTTI PER ISOLAMENTO TERMICO 50 ERRORE. IL ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico ART. 23. PRODOTTI PER PARETI ESTERNE E PARTIZIONI INTERNE NON È DEFINITO. ART. 24. MATERIALI DIVERSI SPECIALI - LAMIERE GRECATE DEFINITO. 51 ERRORE. IL SEGNALIBRO ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È AZIENDA OSPEDALIERA “G. BROTZU” Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico CAPITOLO 2. NORME GENERALI DI ESECUZIONE - MODO DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORO - ORDINE A TENERSI NELL'ANDAMENTO DEI LAVORI ART. 25. OPERE PROVVISIONALI - MACCHINARI E MEZZI D'OPERA 10 ART. 26. INDAGINI E RILIEVI GEOGNOSTICI 10 ART. 27. AZIONI E CARICHI SULLE COSTRUZIONI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ART. 28. STRUTTURE, OPERE ED IMPIANTI IN GENERALE MODALITÀ DI STUDIO, PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE 10 CAPITOLO 3. SCAVI, RILEVATI, DEMOLIZIONI ART. 30. RILIEVI - CAPISALDI - TRACCIATI 12 ART.31. SCAVI IN GENERE 12 ART. 32. SCAVI DI SBANCAMENTO 13 ART. 33. SCAVI DI FONDAZIONE OD IN TRINCEA 13 ART. 34. SCAVI SUBACQUEI E PROSCIUGAMENTO ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ART. 35. RILEVATI E RINTERRI 14 ART. 36. DEMOLIZIONI E RIMOZIONI 15 CAPITOLO 4. STRUTTURE DI MURATURE, CALCESTRUZZO, ACCIAIO ART. 37. OPERE E STRUTTURE DI MURATURA ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ART.38. OPERE E STRUTTURE DI CALCESTRUZZO 17 ART. 39. STRUTTURE PREFABBRICATE DI CALCESTRUZZO ARMATO E PRECOMPRESSO ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ART. 40. SOLAI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ART. 41. STRUTTURE IN ACCIAIO 19 CAPITOLO 5. COPERTURE, PARETI, PAVIMENTI E RIVESTIMENTI ART. 42. COPERTURE ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ART. 43. IMPERMEABILIZZAZIONI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ART. 44. SISTEMI PER RIVESTIMENTI INTERNI ED ESTERNI DEFINITO. 52 ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE – OPERE CIVILI Progetto di risanamento igienico sanitario del vuoto tecnico ART. 45. PARETI E COPERTURE ESTERNE A PANNELLI IN ACCIAIO INOX SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ERRORE. IL ART. 46. PARETI INTERNE IN MATERIALE COIBENTE ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ART. 47. PARETI INTERNE IN MATERIALE COIBENTE ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ART. 48. ESECUZIONE DELLE PARETI ESTERNE E PARTIZIONI INTERNE SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ERRORE. IL ART. 49. PARETI E COPERTURE ESTERNE A PANNELLI IN CALCESTRUZZO ARMATO ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ART. 50. OPERE DI VETRAZIONE E SERRAMENTISTICA DEFINITO. ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È ART. 51. VETRATE SOSPESE TIPO SPIDERGLASS ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ART. 52. GRIGLIATI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ART. 53. LUCERNARI E CUPOLE ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. ART. 54. ESECUZIONE DELLE PAVIMENTAZIONI 22 CAPITOLO 6. IMPIANTISTICA ART. 55. IMPIANTO DI SCARICO ACQUE METEORICHE DEFINITO. ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È ART. 56. IMPIANTI DI ASCENSORI, MONTACARICHI, SCALE E MARCIAPIEDI MOBILI ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. CAPITOLO 7. DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI L'APPALTO E MODO DI VALUTARE I LAVORI ART 57. TRATTAMENTO DEI LAVORATORI 27 ART. 58. NORME PER LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEI LAVORI 27 53 pag. 1 ANALISI DEI PREZZI OGGETTO: RISANAMENTO VUOTO TECNICO COMMITTENTE: A.O.B. Data, 27/11/2007 IL TECNICO Geom. Lorenzo Cabras PriMus by Guido Cianciulli - copyright ACCA software S.p.A. pag. 2 DESCRIZIONE DELLE VOCI E DEGLI ELE MENT I Num.Ord. TARIFFA unità di misura IMPORTI Quantità unitario TOTALE R IP O R TO ANALISI DEI PREZZI Nr. 1 FO.001 Nr. 2 FO.002 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 40. Nel prezzo sono compresi gli ... on la Ditta appaltatrice. IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. E L E M E N T I: (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... (E) [FO.001/a] TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLA ... 2,13 2,00 1,82 0,63 8,00 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 16,62 1,66 T O T A L E euro m. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 63. Nel prezzo sono compresi gli ... on la Ditta appaltatrice. IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. E L E M E N T I: (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [FO.002/a] TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLA ... (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... ora ora m. ora 18,28 0,120 0,120 1,000 0,010 26,64 22,74 10,00 62,50 3,20 2,73 10,00 0,63 Sommano euro Spese Generali 14% euro 16,56 2,32 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 18,88 1,89 m. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 90. Nel prezzo sono compresi gl ... con la Ditta appaltatrice. IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. E L E M E N T I: (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO ora (E) [A10003] OPERAIO COMUNE ora (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... ora (E) [FO.003/a] TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLA ... m. 20,77 0,008 0,008 0,010 1,000 26,64 22,74 62,50 26,03 0,21 0,18 0,63 26,03 Sommano euro Spese Generali 14% euro 27,05 3,79 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 30,84 3,08 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 110. Nel prezzo sono compresi g ... con la Ditta appaltatrice. IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. ANALISI DEI PREZZI 26,64 24,97 22,74 62,50 8,00 14,58 2,04 T O T A L E euro Nr. 4 FO.004 0,080 0,080 0,080 0,010 1,000 Sommano euro Spese Generali 14% euro T O T A L E euro Nr. 3 FO.003 ora ora ora ora m. m. 33,92 pag. 3 DESCRIZIONE DELLE VOCI E DEGLI ELE MENT I Num.Ord. TARIFFA unità di misura IMPORTI Quantità unitario TOTALE R IP O R TO E L E M E N T I: (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... (E) [FO.004/a] TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLA ... Nr. 5 FO.005 Nr. 6 FO.006 Nr. 7 FO.007 ora ora ora m. 26,64 22,74 62,50 26,03 1,20 1,02 0,63 26,03 Sommano euro Spese Generali 14% euro 28,88 4,04 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 32,92 3,29 T O T A L E euro m. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 125. Nel prezzo sono compresi gl ... con la Ditta appaltatrice IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. E L E M E N T I: (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [FO.005/a] TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLA ... (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... ora ora m. ora 36,21 0,120 0,120 1,000 0,010 26,64 22,74 26,03 62,50 3,20 2,73 26,03 0,63 Sommano euro Spese Generali 14% euro 32,59 4,56 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 37,15 3,72 T O T A L E euro m. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 140. Nel prezzo sono compresi gl ... con la Ditta appaltatrice IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. E L E M E N T I: (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... (E) [FO.005/a] TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLA ... ora ora ora m. 40,87 0,270 0,270 0,010 1,000 26,64 22,74 62,50 26,03 7,19 6,14 0,63 26,03 Sommano euro Spese Generali 14% euro 39,99 5,60 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 45,59 4,56 T O T A L E euro m. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 160. Nel prezzo sono compresi gl ... con la Ditta appaltatrice IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. E L E M E N T I: (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... (E) [FO.007/a] TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLA ... ora ora ora m. COMMITTENTE: A.O.B. ANALISI DEI PREZZI 0,045 0,045 0,010 1,000 50,15 0,350 0,350 0,010 1,000 26,64 22,74 62,50 26,03 9,32 7,96 0,63 26,03 Sommano euro Spese Generali 14% euro 43,94 6,15 A RIPORTARE 50,09 pag. 4 DESCRIZIONE DELLE VOCI E DEGLI ELE MENT I Num.Ord. TARIFFA Nr. 8 FO.008 Nr. 9 FO.009 Nr. 10 FO.010 unità di misura TOTALE 50,09 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 50,09 5,01 T O T A L E euro m. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 180. Nel prezzo sono compresi gl ... con la Ditta appaltatrice IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. E L E M E N T I: (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... (E) [FO.008/a] TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLA ... ora ora ora m. 55,10 0,350 0,350 0,010 1,000 26,64 22,74 62,50 34,00 9,32 7,96 0,63 34,00 Sommano euro Spese Generali 14% euro 51,91 7,27 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 59,18 5,92 T O T A L E euro m. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 200. Nel prezzo sono compresi gl ... con la Ditta appaltatrice IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. E L E M E N T I: (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... (E) [FO.009/a] TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOL ... ora ora ora m. 65,10 0,450 0,450 0,010 1,000 26,64 22,74 62,50 35,00 11,99 10,23 0,63 35,00 Sommano euro Spese Generali 14% euro 57,85 8,10 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 65,95 6,60 T O T A L E euro m. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercett ... sere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice E L E M E N T I: (E) [FO.010/b] TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 mm. (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... m. ora ora ora 72,55 1,000 0,050 0,050 0,010 5,00 26,64 22,74 62,50 5,00 1,33 1,14 0,63 Sommano euro Spese Generali 14% euro 8,10 1,13 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 9,23 0,92 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. ANALISI DEI PREZZI unitario R IP O R TO T O T A L E euro Nr. 11 IMPORTI Quantità m. 10,15 pag. 5 DESCRIZIONE DELLE VOCI E DEGLI ELE MENT I Num.Ord. TARIFFA unità di misura IMPORTI Quantità unitario TOTALE R IP O R TO FO.010/a Nr. 12 FO.011 Nr. 13 FO.011/c Nr. 14 FO.012 IN RAME - diam. 18 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. E L E M E N T I: (E) [FO.010/c] RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 22 PER TUBAZIONE IN RAME - ... (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... m. ora ora ora 2,50 26,64 22,74 62,50 2,50 0,53 0,45 0,63 Sommano euro Spese Generali 14% euro 4,11 0,58 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 4,69 0,47 T O T A L E euro m. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercett ... sere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice E L E M E N T I: (E) [FO.011/b] TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm. (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... m. ora ora ora 5,16 1,000 0,060 0,060 0,010 6,00 26,64 22,74 62,50 6,00 1,60 1,36 0,63 Sommano euro Spese Generali 14% euro 9,59 1,34 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 10,93 1,09 T O T A L E euro m. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. E L E M E N T I: (E) [FO.011/a] RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 22 PER TUBAZIONE IN RAME ... (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... m. ora ora ora 12,02 1,000 0,020 0,020 0,010 2,60 26,64 22,74 62,50 2,60 0,53 0,45 0,63 Sommano euro Spese Generali 14% euro 4,21 0,59 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 4,80 0,48 T O T A L E euro m. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercett ... sere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice E L E M E N T I: (E) [FO.012/c] TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm. (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... m. ora ora ora A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. ANALISI DEI PREZZI 1,000 0,020 0,020 0,010 5,28 1,000 0,110 0,110 0,010 10,00 26,64 22,74 62,50 10,00 2,93 2,50 0,63 16,06 pag. 6 DESCRIZIONE DELLE VOCI E DEGLI ELE MENT I Num.Ord. TARIFFA Nr. 15 FO.012/a Nr. 16 FO.013 Nr. 17 FO.013/a unità di misura TOTALE 16,06 Sommano euro Spese Generali 14% euro 16,06 2,25 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 18,31 1,83 T O T A L E euro m. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. E L E M E N T I: (E) [FO.012/b] RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - ... (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... m. ora ora ora 20,14 1,000 0,025 0,025 0,010 3,00 26,64 22,74 62,50 3,00 0,67 0,57 0,63 Sommano euro Spese Generali 14% euro 4,87 0,68 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 5,55 0,56 T O T A L E euro m. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercet ... ssere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice E L E M E N T I: (E) [FO.013/b] TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm. (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... m. ora ora ora 6,11 1,000 0,120 0,120 0,010 12,00 26,64 22,74 62,50 12,00 3,20 2,73 0,63 Sommano euro Spese Generali 14% euro 18,56 2,60 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 21,16 2,12 T O T A L E euro m. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm. E L E M E N T I: (E) [FO.013/c] RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME ... (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... m. ora ora ora 23,28 1,000 0,050 0,050 0,010 5,00 26,64 22,74 62,50 5,00 1,33 1,14 0,63 Sommano euro Spese Generali 14% euro 8,10 1,13 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 9,23 0,92 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm. (per acqua fredda, calda, A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. ANALISI DEI PREZZI unitario R IP O R TO T O T A L E euro Nr. 18 IMPORTI Quantità m. 10,15 pag. 7 DESCRIZIONE DELLE VOCI E DEGLI ELE MENT I Num.Ord. TARIFFA unità di misura IMPORTI Quantità unitario TOTALE R IP O R TO FO.014 Nr. 19 FO.014/a Nr. 20 FO.015 Nr. 21 FO.015/a ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercet ... sere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice E L E M E N T I: (E) [FO.014/b] TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm. (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... m. ora ora ora 18,00 26,64 22,74 62,50 18,00 5,06 4,32 0,63 Sommano euro Spese Generali 14% euro 28,01 3,92 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 31,93 3,19 T O T A L E euro m. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. E L E M E N T I: (E) [FO.014/c] RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - ... (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... m. ora ora ora 35,12 1,000 0,080 0,080 0,010 7,50 26,64 22,74 62,50 7,50 2,13 1,82 0,63 Sommano euro Spese Generali 14% euro 12,08 1,69 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 13,77 1,38 T O T A L E euro mq. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercet ... sere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice E L E M E N T I: (E) [FO.015/b] TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm. (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... m. ora ora ora 15,15 1,000 0,290 0,290 0,010 25,00 26,64 22,74 62,50 25,00 7,73 6,59 0,63 Sommano euro Spese Generali 14% euro 39,95 5,59 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 45,54 4,55 T O T A L E euro m. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. E L E M E N T I: (E) [FO.015/c] RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME ... (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... m. ora ora ora A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. ANALISI DEI PREZZI 1,000 0,190 0,190 0,010 50,09 1,000 0,130 0,130 0,010 13,00 26,64 22,74 62,50 13,00 3,46 2,96 0,63 20,05 pag. 8 DESCRIZIONE DELLE VOCI E DEGLI ELE MENT I Num.Ord. TARIFFA Nr. 22 FO.016 Nr. 23 FO.016/a Nr. 24 FO.017 unità di misura unitario TOTALE R IP O R TO 20,05 Sommano euro Spese Generali 14% euro 20,05 2,81 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 22,86 2,29 T O T A L E euro m. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercet ... essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice E L E M E N T I: (E) [FO.016/b] TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm. (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... m. ora ora ora 25,15 1,000 0,530 0,540 0,010 45,00 26,64 22,74 62,50 45,00 14,12 12,28 0,63 Sommano euro Spese Generali 14% euro 72,03 10,08 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 82,11 8,21 T O T A L E euro m. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. E L E M E N T I: (E) [FO.016/c] RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME ... (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... m. ora ora ora 90,32 1,000 0,210 0,210 0,010 17,00 26,64 22,74 62,50 17,00 5,59 4,78 0,63 Sommano euro Spese Generali 14% euro 28,00 3,92 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 31,92 3,19 T O T A L E euro m. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercet ... sere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice E L E M E N T I: (E) [FO.017/b] TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm. (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10004] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... m. ora ora ora ora 35,11 1,000 0,580 0,580 0,580 0,020 75,00 26,64 24,97 22,74 69,74 75,00 15,45 14,48 13,19 1,39 Sommano euro Spese Generali 14% euro 119,51 16,73 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 136,24 13,62 T O T A L E euro A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. ANALISI DEI PREZZI IMPORTI Quantità m. 149,86 pag. 9 DESCRIZIONE DELLE VOCI E DEGLI ELE MENT I Num.Ord. TARIFFA unità di misura IMPORTI Quantità unitario TOTALE R IP O R TO Nr. 25 FO.017/a FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. E L E M E N T I: (E) [FO.017/c] RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME ... (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... 46,10 4,61 m. ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO DI ADDUZIONE IDRICO DI ACQUA CALDA, FREDDA E RICIRCOLO; eseguito su colonne primarie verticali e/o su colonne secondarie comprendente: - Il tagli ... predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice E L E M E N T I: (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO ora (E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO ora (E) [A10003] OPERAIO COMUNE ora (E) [A10018/a] MATERIALE IDRAULICO (PEZZI SPECIALI) corpo 50,71 2,000 2,000 2,000 1,000 26,64 24,97 22,74 90,00 53,28 49,94 45,48 90,00 Sommano euro Spese Generali 14% euro 238,70 33,42 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 272,12 27,21 ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO FOGNARIO, eseguito su colonne primarie verticali (in ghisa) comprendente: - il taglio dei tubi di qualsiasi diametro (in tubo di ghisa esistente) ... sere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice E L E M E N T I: (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10018/b] MATERIALE IDRAULICO - per impianti fognari (PEZZI SPECIALI) ... cad. ora ora ora corpo 299,33 2,000 2,000 2,000 1,000 26,64 24,97 22,74 95,00 53,28 49,94 45,48 95,00 Sommano euro Spese Generali 14% euro 243,70 34,12 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 277,82 27,78 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RUBINETTI "IDRANTI" TIPO UNI 45 COMPRENSIVO DI: - SARACINESCHE DA 1" 1/2 - COLLEGAMENTO ALLA RETE IDRICA ESISTENTE O DI NUOVA REALIZZAZIONE (IN RAME) ... za causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. ANALISI DEI PREZZI 25,00 7,99 6,82 0,63 Sommano euro Utili Impresa 10% euro T O T A L E euro Nr. 28 FO.022 25,00 26,64 22,74 62,50 40,44 5,66 T O T A L E euro Nr. 27 FO.019 1,000 0,300 0,300 0,010 Sommano euro Spese Generali 14% euro T O T A L E euro Nr. 26 FO.018 m. ora ora ora cad. 305,60 pag. 10 DESCRIZIONE DELLE VOCI E DEGLI ELE MENT I Num.Ord. TARIFFA unità di misura IMPORTI Quantità unitario TOTALE R IP O R TO by-pass temporanei. E L E M E N T I: (E) [FO.022/a] RUBINETTI "IDRANTI" TIPO UNI 45 COMPRENSIVO DI: - SARACINE ... (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE Nr. 29 V.0014 Nr. 30 V.0015 Nr. 31 V.0018 cad. ora ora 37,00 26,64 22,74 37,00 12,52 10,69 Sommano euro Spese Generali 14% euro 60,21 8,43 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 68,64 6,86 T O T A L E euro cad. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI GEOCOMPOSITO DRENANTE, COSTITUITO DA UNO STRATO DI GEOTESSILE NON TESSUTO sp. 2 mm. E UNO STRATO DI GEORETE O GEOSTUOIA. E L E M E N T I: (E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10018] GEOCOMPOSITO DRENANTE COSTITUITO DA UNO STRATO DI GEOTESSILE ... ora ora mq. 75,50 0,010 0,010 1,000 24,97 22,74 9,00 0,25 0,23 9,00 Sommano euro Spese Generali 14% euro 9,48 1,33 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 10,81 1,08 T O T A L E euro mq. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POLIETILENE IN FOGLI , DEL PESO DI 300g/mq, PER GETTI CONTROTERRA, COMPRESOL'ONERE DELLA SOVRAPPOSIZIONE DEI TELI PARI ALMENO AL 5% DELLA LUNGHEZZA DEL TELO, COMPRESO OGNI ALTRO ONERE PER DARE L'OPERA FINITA A REGOLA D'ARTE, E L E M E N T I: (E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... (E) [A10019] POLIETILENE IN FOGLI DEL PESO DI 300 g/mq, PER GETTI CONTRO ... ora ora ora mq. 11,89 0,015 0,015 0,001 1,000 24,97 22,74 62,50 1,95 0,37 0,34 0,06 1,95 Sommano euro Spese Generali 14% euro 2,72 0,38 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 3,10 0,31 T O T A L E euro mq. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI TESTATA D'USCITA IN PVC, diametri 100/110/125 PER INNESTO DELLE CANALETTE AI POZZETTI E L E M E N T I: (E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10008] AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE PORTATA 3 T. (E) [A10022] TESTATA D'USCITA IN PVC diametri 100/110/125, PER INNESTO D ... ora ora ora cad. 3,41 0,010 0,010 0,010 1,000 24,97 22,74 39,30 3,00 0,25 0,23 0,39 3,00 Sommano euro Spese Generali 14% euro 3,87 0,54 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 4,41 0,44 A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. ANALISI DEI PREZZI 1,000 0,470 0,470 pag. 11 DESCRIZIONE DELLE VOCI E DEGLI ELE MENT I Num.Ord. TARIFFA unità di misura IMPORTI Quantità unitario TOTALE R IP O R TO Nr. 32 V.0020 Nr. 33 V.0021 T O T A L E euro cad. FORNITURA E POSA IN OPERA DI GRIGLIA CARRABILE IN PVC PER CANALETA, LARGHEZZA cm. 20. E L E M E N T I: (E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10008] AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE PORTATA 3 T. (E) [A10024] GRIGLIA CARRABILE IN PVC, PER CANALETTA, LARGHEZZA cm. 20. ora ora ora m. Nr. 35 V.0028 24,97 22,74 39,30 20,50 6,74 6,14 0,39 20,50 33,77 4,73 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 38,50 3,85 T O T A L E euro m. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI TUBAZIONI DI MANDATA IN ACCIAIO ZINCATO diametro 2". E L E M E N T I: (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO (E) [A10008] AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE PORTATA 3 T. (E) [FO.001/b] TUBAZIONE IN ACCIAIO ZINCATO, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE ... ora ora ora m. 42,35 0,050 0,050 0,010 1,000 26,64 24,97 39,30 9,00 1,33 1,25 0,39 9,00 Sommano euro Spese Generali 14% euro 11,97 1,68 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 13,65 1,37 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE MONOFASE IN GHISA mod. EDR 200 M, TIPO ZENIT O SIMILARI; 1.5 KW/220 V, COMPRESO IL GALLEGGIANTE, LA CONDOTTA DI MAN ... on apposito prezzo, COMPRESO QUANTO ALTRO OCCORRA PER DARE IL LAVORO FINITO A REGOLA D'ARTE E PERFETTAMENTE FUNZIONANTE. E L E M E N T I: (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10008] AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE PORTATA 3 T. (E) [A10027] ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE MONOFASE IN GHISA, mod. EDR 200 M ... m. ora ora ora ora cad. 15,02 1,000 1,000 1,000 0,010 1,000 26,64 24,97 22,74 39,30 780,00 26,64 24,97 22,74 0,39 780,00 Sommano euro Spese Generali 14% euro 854,74 119,66 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 974,40 97,44 T O T A L E euro cad. SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER FONDAZIONI O CONDOTTE IN TERRENO DI QUALSIASI NATURA, SIA SCIOLTO CHE COMPATTO, ANCHE MISTO A PIETRE, ESCLUSO LE ROCCE TENERE E DURE, ESEGUITO PREVALE ... ITA' DI mt. 2,00 DAL PIANO DI SBANCAMENTO O DALL'ORLO DEL CAVO, COMPRESO IL CARICO SULL'AUTOMEZZO; ESCLUSO IL TRASPORTO. E L E M E N T I: (E) [A10007] MOTORGRADER DA 125 HP PESO 11.63 T, GIA' ESISTENTE IN CANTIE ... (E) [A10006] PALA CARICATRICE GOMMATA GIA' ESISTENTE IN CANTIERE, COMPRES ... ora ora A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. ANALISI DEI PREZZI 0,270 0,270 0,010 1,000 Sommano euro Spese Generali 14% euro T O T A L E euro Nr. 34 V.0023 4,85 1´071,84 0,240 0,240 70,35 58,42 16,88 14,02 30,90 pag. 12 DESCRIZIONE DELLE VOCI E DEGLI ELE MENT I Num.Ord. TARIFFA unità di misura IMPORTI Quantità unitario R IP O R TO (E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE Nr. 36 V.0029 Nr. 37 V.0030 Nr. 38 V.0032 30,90 ora ora 0,240 0,240 24,97 22,74 5,99 5,46 Sommano euro Spese Generali 14% euro 42,35 5,93 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 48,28 4,83 T O T A L E euro mc. SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER FONDAZIONI O CONDOTTE IN ROCCE DURE, CON RESISTENZA ALLO SCHIACCIAMENTO SUPERIORE A 120 kg/cmq, ESEGUITO PREVALENTEMENTE A MANO E CON MARTELLI DEMOLIT ... TA' DI m. 2.00 DAL PIANO DI SBANCAMENTO O DALL'ORLO DEL CAVO, COMPRESO IL CARICO SULL'AUTOMEZZO ED ESCLUSO IL TRASPORTO. E L E M E N T I: (E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... (E) [A10006] PALA CARICATRICE GOMMATA GIA' ESISTENTE IN CANTIERE, COMPRES ... (E) [A10007] MOTORGRADER DA 125 HP PESO 11.63 T, GIA' ESISTENTE IN CANTIE ... ora ora ora ora ora 53,11 0,460 0,460 1,000 0,440 0,440 24,97 22,74 62,50 58,42 70,35 11,49 10,46 62,50 25,70 30,95 Sommano euro Spese Generali 14% euro 141,10 19,75 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 160,85 16,09 T O T A L E euro mc. TRASPORTO DEI MATERIALI DI RISULTA, ASCIUTTI O BAGNATI, PROVENIENTI DAGLI SCAVI, COMPRESA LA SISTEMAZIONE DEGLI STESSI IN DISCARICA ED ESCLUSO L'EVENTUALE COSTO DI CONFERIMENTO A DISCARICA AUTORIZZATA, CON PERCORENZA ENTRO I LIMITI DI 20 km, COMPRESO IL RITORNO A VUOTO. E L E M E N T I: (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... ora 176,94 0,050 62,50 3,13 Sommano euro Spese Generali 14% euro 3,13 0,44 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 3,57 0,36 T O T A L E euro mc. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CANALETTA MODULARE IN POLIPROPILENE TRAPEZIA, COMPLETA DI GRIGLIA CARRABILE IN PVC, LARGHEZZA IN SOMMITA' cm. 20, altezza 14.7 cm, COMPRESO E ... IN CALCESTRUZZO E QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE L'OPERA PERFETAMENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. E L E M E N T I: (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... (E) [A10023] CANALETTA MODULARE IN POLIETILENE A SEZIONE TRAPEZIA (LARGHE ... (E) [A10024] GRIGLIA CARRABILE IN PVC, PER CANALETTA, LARGHEZZA cm. 20. ora ora ora m. m. 3,93 0,540 0,540 0,010 1,000 1,000 26,64 22,74 62,50 15,00 20,50 14,39 12,28 0,63 15,00 20,50 Sommano euro Spese Generali 14% euro 62,80 8,79 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 71,59 7,16 A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. ANALISI DEI PREZZI TOTALE pag. 13 DESCRIZIONE DELLE VOCI E DEGLI ELE MENT I Num.Ord. TARIFFA unità di misura IMPORTI Quantità unitario TOTALE R IP O R TO T O T A L E euro Nr. 39 V.0033 Nr. 40 V.0034 Nr. 41 V.0036 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POZZETTO PREFABBRICATO IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO VIBRATO, dIm. interne cm. 100 X 100 X 100, SENZA SIFONE E SENZA COPERINA, DATO IN OPERA PER ... LO SCAVO, IL RINTERRO, L'EVENTUALE SOTTOFONDO O RINFIANCO IN CALCESTRUZZO; VALUTATO PER CIASCUN POZZETTO POSTO IN OPERA. E L E M E N T I: (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... (E) [A10032] POZZETTO D'INCROCIO IN cls dim. cm.100X100X100. ora ora ora ora cad. 0,890 0,890 0,890 0,010 1,000 26,64 24,97 22,74 62,50 120,00 23,71 22,22 20,24 0,63 120,00 186,80 26,15 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 212,95 21,30 T O T A L E euro cad. POSA IN OPERA DI MATERIALE PROVENIENTE DAGLI SCAVI ALL'INTERNO DEL CANTIERE PER LA FORMAZIONE, PREVALENTEMENTE A MANO, DEL SOTTOFONDO PER IL LETTO DI POSA DI TUBAZIONI E CANALETTE E PER IL SUCCESSIVO RINFIANCO E RICOPRIMENTO. E L E M E N T I: (E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10007] MOTORGRADER DA 125 HP PESO 11.63 T, GIA' ESISTENTE IN CANTIE ... ora ora ora 234,25 0,590 0,590 0,030 24,97 22,74 70,35 14,73 13,42 2,11 Sommano euro Spese Generali 14% euro 30,26 4,24 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 34,50 3,45 T O T A L E euro mc. FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POZZETTO D'INCROCIO IN PVC dimensioni 40 X 40 X 40 cm. COMPLETO DI COPERCHIO PER ISPEZIONE, TESTATE D'USCITA PER L'INNESTO DELLE CANALETTE ... PREZZO; COMPRESO QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE L'OPERA PERFETTAMENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. E L E M E N T I: (E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... (E) [A10020] POZZETTO D'INCROCIO IN PVC dim. 40X40X40. (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO ora ora ora cad. ora 37,95 1,070 1,070 0,010 1,000 1,070 24,97 22,74 62,50 37,20 26,64 26,72 24,33 0,63 37,20 28,50 Sommano euro Spese Generali 14% euro 117,38 16,43 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 133,81 13,38 FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI COPERTINA PREFABBRICATA IN c.c.a. sp. 20 cm. PER POZZETTODI SCARICO CON dimensioni interne 100 X 100 X 100 cm., QUESTO ESCLUSO E COMPENSATO ... tro 2"; COMPRESO QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE L'OPERA PERFETTAMENTE FUNZIONANTE ED EEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. ANALISI DEI PREZZI 78,75 Sommano euro Spese Generali 14% euro T O T A L E euro Nr. 42 V.0037 m. cad. 147,19 pag. 14 DESCRIZIONE DELLE VOCI E DEGLI ELE MENT I Num.Ord. TARIFFA unità di misura IMPORTI Quantità unitario TOTALE R IP O R TO E L E M E N T I: (E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10015] COPERTINA PREFABBRICATA IN C.C. ARMATO sp. 20 cm. dim. 100X1 ... (E) [A10005] TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE ... Nr. 43 V.0038 Nr. 44 V.0038/3 Nr. 45 V.0039 ora ora cad. ora 24,97 22,74 181,00 62,50 13,98 12,73 181,00 0,63 Sommano euro Spese Generali 14% euro 208,34 29,17 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 237,51 23,75 T O T A L E euro cad. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CALCESTRUZZO A RESISTENZA CARATTERISTICA NON INFERIORE A Rck 25 CON CLASSE DI ESPOSIZIONE 1 (ambiente secco) CLASSE DI CONSISTENZA S2 (plasti ... CASSEFORME DA COMPENSARSI A PARTE; COMPRESA LA VIBRATURA E L'INNAFFIAMENTO DEI GETTI ED ESCLUSE LE ARMATURE METALLICHE. E L E M E N T I: (E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10010] MALTA CEMENTIZIA COMPOSTA DA 300 KG. DI CEMENTO R 325 PER OG ... ora ora mc 261,26 0,001 0,001 1,000 24,97 22,74 70,35 0,02 0,02 70,35 Sommano euro Spese Generali 14% euro 70,39 9,85 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 80,24 8,02 T O T A L E euro mc. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CALCESTRUZZO PER MAGRONI DI SOTTOFONDAZIONI DOSATO CON 150 kg./mc. DI CEMENTO R.32,5 . E L E M E N T I: (E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10011] MALTA CEMENTIZIA COMPOSTA DA 600 KG. DI CEMENTO POZZOLANICO ... ora ora mc 88,26 0,001 0,001 1,000 24,97 22,74 65,95 0,02 0,02 65,95 Sommano euro Spese Generali 14% euro 65,99 9,24 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 75,23 7,52 T O T A L E euro mc. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CASSEFORME IN LEGNAME GREZZO PER GETTI DI CALCESTRUZZO SEMPLICE O ARMATO, PER OPERE IN FONDAZIONE (plinti, travi rovesce, muri di conteniment ... MO, LA PULIZIA, IL RIACATASTAMENTO DEL LEGNAME; VALUTATE PER L'EFFETTIVA SUPERFICIE DEI CASSERI A CONTATTO CON IL GETTO. E L E M E N T I: (E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10034] CASSEFORME IN LEGNAME GREZZO PER GETTI DI CALCESTRUZZO SEMP ... ora ora mq. 82,75 0,150 0,150 1,000 24,97 22,74 8,00 3,75 3,41 8,00 Sommano euro Spese Generali 14% euro 15,16 2,12 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 17,28 1,73 T O T A L E euro A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. ANALISI DEI PREZZI 0,560 0,560 1,000 0,010 mq. 19,01 pag. 15 DESCRIZIONE DELLE VOCI E DEGLI ELE MENT I Num.Ord. TARIFFA unità di misura IMPORTI Quantità unitario TOTALE R IP O R TO Nr. 46 V.0040 Nr. 47 V.0041 Nr. 48 V.0042 Nr. 49 V.0047 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI RETE ELETTROSALDATA COSTITUITA DA TONDINI IN ACCIAIO AD ADERENZA MIGLIORATA diametro 6 mm. a maglia quadrata da cm. 20 x 20, IN PANNELLI STANDARD, FORNITA IN OPERA COMPRESI GLI SFRIDI, I TAGLI, EVENTUALI LEGATURE E SOVRAPPOSIZIONI. (peso kg. 2.3/mq) E L E M E N T I: (E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10008] AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE PORTATA 3 T. (E) [A10033] RETE ELETTROSALDATA COSTITUITA DA TONDINI IN ACCIAIO AD ADE ... ora ora ora kg. 24,97 22,74 39,30 3,20 0,50 0,45 0,39 3,20 Sommano euro Spese Generali 14% euro 4,54 0,64 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 5,18 0,52 T O T A L E euro kg. MAGGIOR PREZZO DEI CALCESTRUZZI IN FONDAZIONE O COMUNQUE SOTTOQUOTA, PER L'ESECUZIONE DEI GETTI CON L'IMPIEGO DI POMPE, GRU, NASTRI TRASPORTATORI O ALTRI MEZZI DI AVVICINAMENTO; PER OGNI mc. DI CALCESTRUZZO GETTATO IN OPERA OLTRE LA DISTANZA DI 30 m. E L E M E N T I: (E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10006] PALA CARICATRICE GOMMATA GIA' ESISTENTE IN CANTIERE, COMPRES ... ora ora ora 5,70 0,063 0,063 0,100 24,97 22,74 58,42 1,57 1,43 5,84 Sommano euro Spese Generali 14% euro 8,84 1,24 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 10,08 1,01 T O T A L E euro mc. FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI STRUTTURA IN PROFILATI COMMERCIALI D'ACCIAIO ZINCATO (tipo T, L, U,) PER LA TEMPORANEA SOSPENSIONE DEI CAVI ELETTRICI, DELLE PASSERELLE PORT ... SUPERFICI OGGETTO DELL'INTERVENTO, COMPRENSIVO DI QUANTO OCCORRA PER DARE IL LAVORO FINITO SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. E L E M E N T I: (E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO (E) [A10003] OPERAIO COMUNE (E) [A10012] FERRO LAVORATO IN PIATTI E PROFILATI ZINCATI A CALDO, FRANCO ... ora ora kg. 11,09 0,500 0,500 1,000 24,97 22,74 3,10 12,49 11,37 3,10 Sommano euro Spese Generali 14% euro 26,96 3,77 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 30,73 3,07 T O T A L E euro kg. REALIZZAZIONE DI COLLEGAMENTO ELETTRICO DELL'ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE ALLE LINEE DEL SOTTOPIANO CON LINEA A GIORNO ENTRO TUBAZIONE RIGIDA RK 15 DI PVC AUTOESTINGUENTE, SERIE PESA ... NTE ED ESEGUITO SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. COMPRENSIVO DEL COLLEGAMENTO (dello sacarico) ALLA RETE FOGNARIA ESISTENTE. E L E M E N T I: (E) [A10001] OPERAIO SPECIALIZZATO (E) [A10002] OPERAIO QUALIFICATO ora ora A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. ANALISI DEI PREZZI 0,020 0,020 0,010 1,000 33,80 1,000 1,000 26,64 24,97 26,64 24,97 51,61 pag. 16 DESCRIZIONE DELLE VOCI E DEGLI ELE MENT I Num.Ord. TARIFFA unità di misura IMPORTI Quantità unitario R IP O R TO (E) [A10028] TUBO ISOLANTERIGIDO RK 15 IN PVC AUTO-ESTINGUENTE SERIE PESA ... (E) [A10029] CONDUTTORE UNIPOLARE DI RAME FLESSIBILE tipo N 07 V - K isol ... (E) [A10030] INTERRUTTORE BIPOLARE DA 16 A. ... 51,61 m. m. 1,000 1,000 3,80 0,98 3,80 0,98 cad. 1,000 166,00 166,00 Sommano euro Spese Generali 14% euro 222,39 31,13 Sommano euro Utili Impresa 10% euro 253,52 25,35 T O T A L E euro ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. ANALISI DEI PREZZI TOTALE cad. 278,87 pag. 17 DESCRIZIONE DELLE VOCI E DEGLI ELE MENT I Num.Ord. TARIFFA unità di misura IMPORTI Quantità unitario TOTALE R IP O R TO COSTI ELEMENTARI Nr. 50 A10001 OPERAIO SPECIALIZZATO Nr. 51 A10002 OPERAIO QUALIFICATO Nr. 52 A10003 OPERAIO COMUNE Nr. 53 A10004 euro ora 26,64 euro ora 24,97 euro ora 22,74 TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE, DOTATO DI GRUETTA IMPIEGATA NELLE OPERAZIONI DI CARICO E/O SCARICO, PORTATA 15 T. euro ora 69,74 Nr. 54 A10005 TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE, PORTATA 15 T. euro ora 62,50 Nr. 55 A10006 PALA CARICATRICE GOMMATA GIA' ESISTENTE IN CANTIERE, COMPRESI L'OPERATORE E E I CONSUMI DI CARBURANTE, LUBRIFICANTI, RICAMBI, MANUTENZIONE ED ASSICURAZIONE. euro ora 58,42 MOTORGRADER DA 125 HP PESO 11.63 T, GIA' ESISTENTE IN CANTIERE, COMPRESI L'OPERATORE E E I CONSUMI DI CARBURANTE, LUBRIFICANTI, RICAMBI, MANUTENZIONE ED ASSICURAZIONE. euro ora 70,35 Nr. 56 A10007 Nr. 57 A10008 AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE PORTATA 3 T. euro ora 39,30 Nr. 58 A10010 MALTA CEMENTIZIA COMPOSTA DA 300 KG. DI CEMENTO R 325 PER OGNI MC. DI SABBIA. euro mc 70,35 Nr. 59 A10011 MALTA CEMENTIZIA COMPOSTA DA 600 KG. DI CEMENTO POZZOLANICO R 325 PER OGNI MC. DI SABBIA, PER IL GETTO DEI MICROPALI, ATTA A FORNIRE UNA RESISTANZA DI ALMENO N/mmq euro mc 65,95 Nr. 60 A10012 FERRO LAVORATO IN PIATTI E PROFILATI ZINCATI A CALDO, FRANCO OFFICINA. euro kg. 3,10 Nr. 61 A10015 COPERTINA PREFABBRICATA IN C.C. ARMATO sp. 20 cm. dim. 100X100 cm., COMPLETA DI COPERCHIO IN PVC CON TELAIO CARRABILE dim. 40X40 cm. euro cad. 181,00 GEOCOMPOSITO DRENANTE COSTITUITO DA UNO STRATO DI GEOTESSILE NON TESSUTO sp. 2 mm E UNO STRATO DI GEORETE O GEOSTUOIA. euro mq. 9,00 Nr. 62 A10018 Nr. 63 A10018/a MATERIALE IDRAULICO (PEZZI SPECIALI) Nr. 64 A10018/b MATERIALE IDRAULICO - per impianti fognari (PEZZI SPECIALI) Nr. 65 A10019 POLIETILENE IN FOGLI DEL PESO DI 300 g/mq, PER GETTI CONTRO TERRA. Nr. 66 A10020 POZZETTO D'INCROCIO IN PVC dim. 40X40X40. Nr. 67 A10022 TESTATA D'USCITA IN PVC diametri POZZETTI. euro corpo 90,00 euro corpo 95,00 euro mq. 1,95 euro cad. 37,20 cad. 3,00 m. 15,00 100/110/125, PER INNESTO DELLE CANALETTE AI euro Nr. 68 A10023 CANALETTA MODULARE IN POLIETILENE A SEZIONE TRAPEZIA (LARGHEZZA IN SOMMITA' cm. 20, altezza cm. 14.7). euro A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. ANALISI DEI PREZZI pag. 18 DESCRIZIONE DELLE VOCI E DEGLI ELE MENT I Num.Ord. TARIFFA unità di misura IMPORTI Quantità unitario TOTALE R IP O R TO Nr. 69 A10024 GRIGLIA CARRABILE IN PVC, PER CANALETTA, LARGHEZZA cm. 20. Nr. 70 A10027 Nr. 71 A10028 Nr. 72 A10029 euro m. 20,50 ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE MONOFASE IN GHISA, mod. EDR 200 M tipo Zenit O SIMILARE; 1.5 KW/220 V, COMPRESO IL GALLEGGIANTE E LA VALVOLA DI NON RITORNO. euro cad. 780,00 TUBO ISOLANTERIGIDO RK 15 IN PVC AUTO-ESTINGUENTE SERIE PESANTE, diam: esterno 20 mm. euro m. 3,80 CONDUTTORE UNIPOLARE DI RAME FLESSIBILE tipo N 07 V - K isolato in PVC non propagante la fiamma, sez. 1x4 mmq. euro m. 0,98 Nr. 73 A10030 INTERRUTTORE BIPOLARE DA 16 A. Nr. 74 A10032 POZZETTO D'INCROCIO IN cls dim. cm.100X100X100. Nr. 75 A10033 euro cad. 166,00 euro cad. 120,00 RETE ELETTROSALDATA COSTITUITA DA TONDINI IN ACCIAIO AD ADERENZA MIGLIORATA diametro 6 mm. a maglia quadrata da cm. 20 x 20, IN PANNELLI STANDARD, FORNITA IN OPERA COMPRESI GLI SFRIDI, I TAGLI, EVENTUALI LEGATURE E SOVRAPPOSIZIONI. (peso kg. 2.3/mq) euro kg. 3,20 CASSEFORME IN LEGNAME GREZZO PER GETTI DI CALCESTRUZZO SEMPLICE O ARMATO, PER OPERE IN FONDAZIONE (plinti, travi rovesce, muri di contenimento, ecc.). COMPRESE LE ARMATURE DI SOST ... MO, LA PULIZIA, IL RIACATASTAMENTO DEL LEGNAME; VALUTATE PER L'EFFETTIVA SUPERFICIE DEI CASSERI A CONTATTO CON IL GETTO. euro mq. 8,00 TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 40. euro m. 8,00 Nr. 78 FO.001/b TUBAZIONE IN ACCIAIO ZINCATO, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. 2". euro m. 9,00 Nr. 79 FO.002/a TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 63. euro m. 10,00 TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 90. euro m. 26,03 TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 110. euro m. 26,03 TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 125. euro m. 26,03 TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 160. euro m. 26,03 TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 180. euro m. 34,00 TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 200. euro m. 35,00 Nr. 76 A10034 Nr. 77 FO.001/a Nr. 80 FO.003/a Nr. 81 FO.004/a Nr. 82 FO.005/a Nr. 83 FO.007/a Nr. 84 FO.008/a Nr. 85 FO.009/a A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. ANALISI DEI PREZZI pag. 19 DESCRIZIONE DELLE VOCI E DEGLI ELE MENT I Num.Ord. TARIFFA unità di misura IMPORTI Quantità unitario TOTALE R IP O R TO Nr. 86 FO.010/b TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 mm. Nr. 87 FO.010/c RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 22 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 mm. Nr. 88 FO.011/a RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 22 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm. Nr. 89 FO.011/b TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm. Nr. 90 FO.012/b RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm. Nr. 91 FO.012/c TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm. Nr. 92 FO.013/b TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm. Nr. 93 FO.013/c RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm. Nr. 94 FO.014/b TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm. Nr. 95 FO.014/c RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm. Nr. 96 FO.015/b TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm. Nr. 97 FO.015/c RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm. Nr. 98 FO.016/b TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm. Nr. 99 FO.016/c RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm. Nr. 100 FO.017/b TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm. Nr. 101 FO.017/c RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm. Nr. 102 FO.022/a RUBINETTI "IDRANTI" TIPO UNI 45 COMPRENSIVO DI: - SARACINESCHE DA 1" 1/2 euro m. 5,00 euro m. 2,50 euro m. 2,60 euro m. 6,00 euro m. 3,00 euro m. 10,00 euro m. 12,00 euro m. 5,00 euro m. 18,00 euro m. 7,50 euro m. 25,00 euro m. 13,00 euro m. 45,00 euro m. 17,00 euro m. 75,00 euro m. 25,00 euro cad. 37,00 Data, 27/11/2007 Il Tecnico Geom. Lorenzo Cabras ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. ['Computo vuoto tecnico' (C:\Documents and Settings\user\Desktop\Computo vuoto tecnico\)] ANALISI DEI PREZZI pag. 1 ELENCO PREZZI OGGETTO: RISANAMENTO VUOTO TECNICO COMMITTENTE: A.O.B. Data, 27/11/2007 IL TECNICO Geom. Lorenzo Cabras PriMus by Guido Cianciulli - copyright ACCA software S.p.A. pag. 2 Num.Ord. TARIFFA Nr. 1 A10001 Nr. 2 A10002 Nr. 3 A10003 Nr. 4 A10004 Nr. 5 A10005 Nr. 6 A10006 Nr. 7 A10007 Nr. 8 A10008 Nr. 9 A10009 Nr. 10 A10010 Nr. 11 A10011 Nr. 12 A10012 Nr. 13 A10013 Nr. 14 A10014 Nr. 15 A10015 D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O unità di misura PREZZO UNITARIO OPERAIO SPECIALIZZATO OPERAIO SPECIALIZZATO euro (ventisei/64) ora 26,64 OPERAIO QUALIFICATO OPERAIO QUALIFICATO euro (ventiquattro/97) ora 24,97 OPERAIO COMUNE OPERAIO COMUNE euro (ventidue/74) ora 22,74 TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTAB ... GATA NELLE OPERAZIONI DI CARICO E/O SCARICO, PORTATA 15 T. TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE, DOTATO DI GRUETTA IMPIEGATA NELLE OPERAZIONI DI CARICO E/O SCARICO, PORTATA 15 T. euro (sessantanove/74) ora 69,74 TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE, PORTATA 15 T. TRASPORTO A NOLO CON AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE, PORTATA 15 T. euro (sessantadue/50) ora 62,50 PALA CARICATRICE GOMMATA GIA' ESISTENTE IN CANTIERE, COMP ... NTE, LUBRIFICANTI, RICAMBI, MANUTENZIONE ED ASSICURAZIONE. PALA CARICATRICE GOMMATA GIA' ESISTENTE IN CANTIERE, COMPRESI L'OPERATORE E E I CONSUMI DI CARBURANTE, LUBRIFICANTI, RICAMBI, MANUTENZIONE ED ASSICURAZIONE. euro (cinquantaotto/42) ora 58,42 MOTORGRADER DA 125 HP PESO 11.63 T, GIA' ESISTENTE IN CAN ... NTE, LUBRIFICANTI, RICAMBI, MANUTENZIONE ED ASSICURAZIONE. MOTORGRADER DA 125 HP PESO 11.63 T, GIA' ESISTENTE IN CANTIERE, COMPRESI L'OPERATORE E E I CONSUMI DI CARBURANTE, LUBRIFICANTI, RICAMBI, MANUTENZIONE ED ASSICURAZIONE. euro (settanta/35) ora 70,35 AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE PORTATA 3 T. AUTOCARRO A CASSONE FISSO O RIBALTABILE PORTATA 3 T. euro (trentanove/30) ora 39,30 MARTELLO DEMOLITORE COMPRESO OPERATORE. MARTELLO DEMOLITORE COMPRESO OPERATORE. euro (quarantanove/90) ora 49,90 MALTA CEMENTIZIA COMPOSTA DA 300 KG. DI CEMENTO R 325 PER OGNI MC. DI SABBIA. MALTA CEMENTIZIA COMPOSTA DA 300 KG. DI CEMENTO R 325 PER OGNI MC. DI SABBIA. euro (settanta/35) mc 70,35 MALTA CEMENTIZIA COMPOSTA DA 600 KG. DI CEMENTO POZZOLANI ... RNIRE UNA RESISTANZA DI ALMENO N/mmq MALTA CEMENTIZIA COMPOSTA DA 600 KG. DI CEMENTO POZZOLANICO R 325 PER OGNI MC. DI SABBIA, PER IL GETTO DEI MICROPALI, ATTA A FORNIRE UNA RESISTANZA DI ALMENO N/mmq euro (sessantacinque/95) mc 65,95 FERRO LAVORATO IN PIATTI E PROFILATI ZINCATI A CALDO, FRANCO OFFICINA. FERRO LAVORATO IN PIATTI E PROFILATI ZINCATI A CALDO, FRANCO OFFICINA. euro (tre/10) kg. 3,10 ARMATURA PER MICROPALI IN TUBO D'ACCIAIO, diam. 114.3, SP ... 9.7 sp. 8 mm. IN SPEZZONI GIUNTATI CON IDONEI MANICOTTI. ARMATURA PER MICROPALI IN TUBO D'ACCIAIO, diam. 114.3, SP. 8.8 mm; oppure diam: 139.7 sp. 8 mm. IN SPEZZONI GIUNTATI CON IDONEI MANICOTTI. euro (quattordici/00) kg. 14,00 PORTA INTERNA IN ACCIAIO VERNICIATO, AD UN BATTENTE, dim. 90X210 cm; COMPLETA DI MANIGLIONE ANTIPANICO. PORTA INTERNA IN ACCIAIO VERNICIATO, AD UN BATTENTE, dim. 90X210 cm; COMPLETA DI MANIGLIONE ANTIPANICO. euro (centoquarantaotto/50) cad. 148,50 COPERTINA PREFABBRICATA IN C.C. ARMATO sp. 20 cm. dim. 10 ... I COPERCHIO IN PVC CON TELAIO CARRABILE dim. 40X40 cm. COPERTINA PREFABBRICATA IN C.C. ARMATO sp. 20 cm. dim. 100X100 cm., COMPLETA DI COPERCHIO IN PVC CON TELAIO CARRABILE dim. 40X40 cm. euro (centoottantauno/00) cad. 181,00 COMMITTENTE: A.O.B. pag. 3 Num.Ord. TARIFFA Nr. 16 A10016 Nr. 17 A10017 Nr. 18 A10018 Nr. 19 A10018/a Nr. 20 A10018/b Nr. 21 A10019 Nr. 22 A10020 Nr. 23 A10021 Nr. 24 A10022 Nr. 25 A10023 Nr. 26 A10024 Nr. 27 A10025 Nr. 28 A10026 Nr. 29 A10027 Nr. 30 A10028 Nr. 31 A10029 D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O unità di misura PREZZO UNITARIO BLOCCO DI ALLEGGERIMENTO IN POLISTIROLO DA cm 30x15 d'alt ... I COPERCHIO IN PVC CON TELAIO CARRABILE dim. 40X40 cm. BLOCCO DI ALLEGGERIMENTO IN POLISTIROLO DA cm 30x15 d'altezza. COPERTINA PREFABBRICATA IN C.C. ARMATO sp. 20 cm. dim. 100X100 cm., COMPLETA DI COPERCHIO IN PVC CON TELAIO CARRABILE dim. 40X40 cm. euro (centootto/00) mc. 108,00 BLOCCO DI ALLEGGERIMENTO IN POLISTIROLO DA cm 30x15 d'alt ... I COPERCHIO IN PVC CON TELAIO CARRABILE dim. 40X40 cm. BLOCCO DI ALLEGGERIMENTO IN POLISTIROLO DA cm 30x15 d'altezza. euro (centootto/00) mc. 108,00 GEOCOMPOSITO DRENANTE COSTITUITO DA UNO STRATO DI GEOTESS ... TESSUTO sp. 2 mm E UNO STRATO DI GEORETE O GEOSTUOIA. GEOCOMPOSITO DRENANTE COSTITUITO DA UNO STRATO DI GEOTESSILE NON TESSUTO sp. 2 mm E UNO STRATO DI GEORETE O GEOSTUOIA. euro (nove/00) mq. 9,00 MATERIALE IDRAULICO (PEZZI SPECIALI) MATERIALE IDRAULICO (PEZZI SPECIALI) euro (novanta/00) corpo 90,00 MATERIALE IDRAULICO (PEZZI SPECIALI) MATERIALE IDRAULICO - per impianti fognari (PEZZI SPECIALI) euro (novantacinque/00) corpo 95,00 POLIETILENE IN FOGLI DEL PESO DI 300 g/mq, PER GETTI CONTRO TERRA. POLIETILENE IN FOGLI DEL PESO DI 300 g/mq, PER GETTI CONTRO TERRA. euro (uno/95) mq. 1,95 POZZETTO D'INCROCIO IN PVC dim. 40X40X40. POZZETTO D'INCROCIO IN PVC dim. 40X40X40. euro (trentasette/20) cad. 37,20 COPERCHIO D'ISPEZIONE PER POZZETTO IN PVC dim. 40X40X40. COPERCHIO D'ISPEZIONE PER POZZETTO IN PVC dim. 40X40X40. euro (quarantauno/00) cad. 41,00 TESTATA D'USCITA IN PVC diametri 100/110/125, PER INNESTO DELLE CANALETTE AI POZZETTI. TESTATA D'USCITA IN PVC diametri 100/110/125, PER INNESTO DELLE CANALETTE AI POZZETTI. euro (tre/00) cad. 3,00 CANALETTA MODULARE IN POLIETILENE A SEZIONE TRAPEZIA (LARGHEZZA IN SOMMITA' cm. 20, altezza cm. 14.7). CANALETTA MODULARE IN POLIETILENE A SEZIONE TRAPEZIA (LARGHEZZA IN SOMMITA' cm. 20, altezza cm. 14.7). euro (quindici/00) m. 15,00 GRIGLIA CARRABILE IN PVC, PER CANALETTA, LARGHEZZA cm. 20. GRIGLIA CARRABILE IN PVC, PER CANALETTA, LARGHEZZA cm. 20. euro (venti/50) m. 20,50 TUBAZIONE DI MANDATA IN RAME diam. .......... TUBAZIONE DI MANDATA IN RAME diam. .......... euro (zero/00) m. 0,00 GRIGLIA IN GHISA SFEROIDALE CLASSE B 125 ( carico di rott ... NICE BITUMINOSA, PER CANALETTE DI LARGHEZZA PARI A cm. 35. GRIGLIA IN GHISA SFEROIDALE CLASSE B 125 ( carico di rottura 12.5 t) RIVESTITA CON VERNICE BITUMINOSA, PER CANALETTE DI LARGHEZZA PARI A cm. 35. euro (quarantaotto/00) m. 48,00 ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE MONOFASE IN GHISA, mod. EDR 200 ... V, COMPRESO IL GALLEGGIANTE E LA VALVOLA DI NON RITORNO. ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE MONOFASE IN GHISA, mod. EDR 200 M tipo Zenit O SIMILARE; 1.5 KW/220 V, COMPRESO IL GALLEGGIANTE E LA VALVOLA DI NON RITORNO. euro (settecentoottanta/00) cad. 780,00 TUBO ISOLANTERIGIDO RK 15 IN PVC AUTO-ESTINGUENTE SERIE P ... 20 mm. TUBO ISOLANTERIGIDO RK 15 IN PVC AUTO-ESTINGUENTE SERIE PESANTE, diam: esterno 20 mm. euro (tre/80) CONDUTTORE UNIPOLARE DI RAME FLESSIBILE tipo N 07 V - K i ... la fiamma, sez. 1x4 mmq. CONDUTTORE UNIPOLARE DI RAME FLESSIBILE tipo N 07 V - K isolato in PVC non propagante la fiamma, sez. 1x4 mmq. COMMITTENTE: A.O.B. m. 3,80 pag. 4 Num.Ord. TARIFFA D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O euro (zero/98) Nr. 32 A10030 Nr. 33 A10031 Nr. 34 A10032 Nr. 35 A10033 Nr. 36 A10034 Nr. 37 FO.001 Nr. 38 FO.001/a Nr. 39 FO.001/b Nr. 40 FO.002 Nr. 41 FO.002/a Nr. 42 FO.003 unità di misura m. PREZZO UNITARIO 0,98 INTERRUTTORE BIPOLARE DA 16 A. INTERRUTTORE BIPOLARE DA 16 A. euro (centosessantasei/00) cad. 166,00 PRESA 2P + T Dda 16 A. PRESA 2P + T Dda 16 A. euro (dieci/00) cad. 10,00 POZZETTO D'INCROCIO IN cls dim. cm.100X100X100. POZZETTO D'INCROCIO IN cls dim. cm.100X100X100. euro (centoventi/00) cad. 120,00 RETE ELETTROSALDATA COSTITUITA DA TONDINI IN ACCIAIO AD ... I, EVENTUALI LEGATURE E SOVRAPPOSIZIONI. (peso kg. 2.3/mq) RETE ELETTROSALDATA COSTITUITA DA TONDINI IN ACCIAIO AD ADERENZA MIGLIORATA diametro 6 mm. a maglia quadrata da cm. 20 x 20, IN PANNELLI STANDARD, FORNITA IN OPERA COMPRESI GLI SFRIDI, I TAGLI, EVENTUALI LEGATURE E SOVRAPPOSIZIONI. (peso kg. 2.3/mq) euro (tre/20) kg. 3,20 CASSEFORME IN LEGNAME GREZZO PER GETTI DI CALCESTRUZZO S ... 'EFFETTIVA SUPERFICIE DEI CASSERI A CONTATTO CON IL GETTO. CASSEFORME IN LEGNAME GREZZO PER GETTI DI CALCESTRUZZO SEMPLICE O ARMATO, PER OPERE IN FONDAZIONE (plinti, travi rovesce, muri di contenimento, ecc.). COMPRESE LE ARMATURE DI SOSTEGNO, CHIODERIE, LEGACCI, DISARMANTI, SFRIDI, DISARMO, LA PULIZIA, IL RIACATASTAMENTO DEL LEGNAME; VALUTATE PER L'EFFETTIVA SUPERFICIE DEI CASSERI A CONTATTO CON IL GETTO. euro (otto/00) mq. 8,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 40. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice. IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. euro (diciotto/28) m. 18,28 TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLEC ... COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 40. TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 40. euro (otto/00) m. 8,00 TUBAZIONE IN ACCIAIO ZINCATO, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. 2". TUBAZIONE IN ACCIAIO ZINCATO, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. 2". euro (nove/00) m. 9,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 63. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predispost opportuni by-pass temporanei. L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice. IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. euro (venti/77) m. 20,77 TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLEC ... COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 63. TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 63. euro (dieci/00) m. 10,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, T ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. COMMITTENTE: A.O.B. pag. 5 Num.Ord. TARIFFA Nr. 43 FO.003/a Nr. 44 FO.004 Nr. 45 FO.004/a Nr. 46 FO.005 Nr. 47 FO.005/a Nr. 48 FO.006 Nr. 49 FO.006/a D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O unità di misura PREZZO UNITARIO FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 90. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice. IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. euro (trentatre/92) m. 33,92 TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLEC ... COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 90. TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 90. euro (ventisei/03) m. 26,03 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, T ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 110. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice. IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. euro (trentasei/21) m. 36,21 TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLEC ... OMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 110. TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 110. euro (ventisei/03) m. 26,03 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 125. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. euro (quaranta/87) m. 40,87 TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLEC ... OMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 125. TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 125. euro (ventisei/03) m. 26,03 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 140. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. euro (cinquanta/15) m. 50,15 TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLEC ... MPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 140. TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 140. euro (ventisei/03) m. 26,03 COMMITTENTE: A.O.B. pag. 6 Num.Ord. TARIFFA Nr. 50 FO.007 Nr. 51 FO.007/a Nr. 52 FO.008 Nr. 53 FO.008/a Nr. 54 FO.009 Nr. 55 FO.009/a Nr. 56 FO.010 Nr. 57 FO.010/a D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O unità di misura PREZZO UNITARIO FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 160. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. euro (cinquantacinque/10) m. 55,10 TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLEC ... OMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 160. TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 160. euro (ventisei/03) m. 26,03 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 180. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. euro (sessantacinque/10) m. 65,10 TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLEC ... OMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 180. TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 180. euro (trentaquattro/00) m. 34,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 200. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. euro (settantadue/55) m. 72,55 TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLE ... OMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 200. TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 200. euro (trentacinque/00) m. 35,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le regole dell'arte. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice euro (dieci/15) m. 10,15 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. COMMITTENTE: A.O.B. pag. 7 Num.Ord. TARIFFA Nr. 58 FO.010/b Nr. 59 FO.010/c Nr. 60 FO.011 Nr. 61 FO.011/a Nr. 62 FO.011/b Nr. 63 FO.011/c Nr. 64 FO.012 Nr. 65 FO.012/a Nr. 66 FO.012/b Nr. 67 FO.012/c Nr. 68 FO.013 D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O unità di misura PREZZO UNITARIO euro (cinque/16) m. 5,16 TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 mm. TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 mm. euro (cinque/00) m. 5,00 RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 22 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 mm. RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 22 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 mm. euro (due/50) m. 2,50 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le regole dell'arte. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice euro (dodici/02) m. 12,02 RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 22 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm. RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 22 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm. euro (due/60) m. 2,60 TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm. TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm. euro (sei/00) m. 6,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. euro (cinque/28) m. 5,28 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le regole dell'arte. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice euro (venti/14) m. 20,14 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. euro (sei/11) m. 6,11 RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm. RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm. euro (tre/00) m. 3,00 TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm. TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm. euro (dieci/00) m. 10,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le regole dell'arte. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice COMMITTENTE: A.O.B. pag. 8 Num.Ord. TARIFFA Nr. 69 FO.013/a Nr. 70 FO.013/b Nr. 71 FO.013/c Nr. 72 FO.014 Nr. 73 FO.014/a Nr. 74 FO.014/b Nr. 75 FO.014/c Nr. 76 FO.015 Nr. 77 FO.015/a Nr. 78 FO.015/b Nr. 79 FO.015/c Nr. 80 FO.016 D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O unità di misura PREZZO UNITARIO euro (ventitre/28) m. 23,28 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm. euro (dieci/15) m. 10,15 TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm. TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm. euro (dodici/00) m. 12,00 RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm. RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm. euro (cinque/00) m. 5,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le regole dell'arte. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice euro (trentacinque/12) m. 35,12 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. euro (quindici/15) mq. 15,15 TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm. TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm. euro (diciotto/00) m. 18,00 RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm. RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm. euro (sette/50) m. 7,50 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le regole dell'arte. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice euro (cinquanta/09) m. 50,09 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. euro (venticinque/15) m. 25,15 TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm. TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm. euro (venticinque/00) m. 25,00 RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm. RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm. euro (tredici/00) m. 13,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, COMMITTENTE: A.O.B. pag. 9 Num.Ord. TARIFFA Nr. 81 FO.016/a Nr. 82 FO.016/b Nr. 83 FO.016/c Nr. 84 FO.017 Nr. 85 FO.017/a Nr. 86 FO.017/b Nr. 87 FO.017/c Nr. 88 FO.018 Nr. 89 FO.019 D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O unità di misura PREZZO UNITARIO il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le regole dell'arte. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice euro (novanta/32) m. 90,32 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. euro (trentacinque/11) m. 35,11 TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm. TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm. euro (quarantacinque/00) m. 45,00 RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm. RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm. euro (diciassette/00) m. 17,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le regole dell'arte. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice euro (centoquarantanove/86) m. 149,86 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. euro (cinquanta/71) m. 50,71 TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm. TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm. euro (settantacinque/00) m. 75,00 RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm. RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm. euro (venticinque/00) m. 25,00 cad. 299,33 ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO DI ADDUZIONE IDRICO DI A ... uzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO DI ADDUZIONE IDRICO DI ACQUA CALDA, FREDDA E RICIRCOLO; eseguito su colonne primarie verticali e/o su colonne secondarie comprendente: - Il taglio dei tubi di qualsiasi diametro in tubo d'acciaio in pressione, l'immediata accecatura mediante filettatura in raccordo girevole o dove occorra "giunto fix" di idoneo diametro. - Fornitura e posa di gomito in rame, comprensivo della raccorderia, delle saldature e degli ulteriori pezzi speciali. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice euro (duecentonovantanove/33) ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO FOGNARIO, eseguito su co ... ruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO FOGNARIO, eseguito su colonne primarie verticali (in ghisa) comprendente: - il taglio dei tubi di qualsiasi diametro (in tubo di ghisa esistente), sia per il tratto orizzontale che per il tratto verticale; - l'immediato collegamento al nuovo impianto predisposto, anche in condizioni di funzionamento dello stesso impianto; - la fornitura e posa in opera di raccordo speciale di passaggio ghisa - geberit; - la fornitura e posa in opera di pezzo speciale composto da sifone ispezionabile; - La stessa lavorazione verrà ripetuta per il tratto di collegamento al collettore. Il tutto in opera, comprensivo della raccorderia, dei pezzi speciali; nonchè l'ulteriore onere per le idonee attrezzature (DPI) a COMMITTENTE: A.O.B. pag. 10 Num.Ord. TARIFFA Nr. 90 FO.020 Nr. 91 FO.021 Nr. 92 FO.022 Nr. 93 FO.022/a Nr. 94 V.0006 Nr. 95 V.0014 Nr. 96 V.0015 Nr. 97 V.0018 D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O unità di misura PREZZO UNITARIO protezione degli operatori, dal contatto con liquami fognari. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice euro (trecentocinque/60) cad. 305,60 Intervento di riparazione degli impianti idrici, fognari ... ruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice Intervento di riparazione degli impianti idrici, fognari e vapore comprendente: - intervento per realizzazione di tubazioni di scarico in tubazioni di scarico in tubo geberit diam 110 in vari tratti, compresi gli stacchi e il riallaccio nel numero occorrenti. - collegamento degli stacchi realizzati mediante a scarichi in tubo di piombo e ghisa mediante pezzi speciali. - intervento di riparazione dei tratti di tubo in acciaio nero, mediante l'inserimento di intercettazionie la sostituzione di tratti ammalorati, con tubo in rame di diametri adeguati; compreso lo stacco e il riallaccio delle colonne montanti e la sostituzione, ove necessario, dei tratti in verticale fino a m. 3,00 dello stesso tubo. Il tutto in opera, comprensivo della raccorderia, dei pezzi speciali; nonchè l'ulteriore onere per le idonee attrezzature (DPI) a protezione degli operatori, dal contatto con liquami fognari. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice euro (zero/00) cad. 0,00 Intervento di ripristino funzionalità delle condotte fogn ... ruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice Intervento di ripristino funzionalità delle condotte fognarie situate lungo il perimetro esterno dell'edificio, (in prossimità del centro antidiabetico). - si intende compreso qualsiasi onere si renda necessario per dare il lavoro perfettamente funzionante ed eseguito secondo le regole dell'arte. - nonchè l'ulteriore onere per le idonee attrezzature (DPI) a protezione degli operatori, dal contatto con liquami fognari. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice euro (settemilacinquecento/00) corpo FORNITURA E POSA IN OPERA DI RUBINETTI "IDRANTI" TIPO UNI ... vranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RUBINETTI "IDRANTI" TIPO UNI 45 COMPRENSIVO DI: - SARACINESCHE DA 1" 1/2 - COLLEGAMENTO ALLA RETE IDRICA ESISTENTE O DI NUOVA REALIZZAZIONE (IN RAME) - ANCORAGGIO ALLE STRUTTURE ORIZZONTALI E/O VERTICALI - TUTTO IL MATERIALE OCCORRENTE PER DARE IL LAVORO PERFETTAMENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITO SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. euro (settantacinque/50) cad. 75,50 RUBINETTI "IDRANTI" TIPO UNI 45 COMPRENSIVO DI: - SARACINESCHE DA 1" 1/2 RUBINETTI "IDRANTI" TIPO UNI 45 COMPRENSIVO DI: - SARACINESCHE DA 1" 1/2 euro (trentasette/00) cad. 37,00 MARTELLO DEMOLITORE, COMPRESO OPERATORE MARTELLO DEMOLITORE, COMPRESO OPERATORE euro (quarantanove/90) ora 49,90 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI GEOCOMPOSITO DRENA ... NON TESSUTO sp. 2 mm. E UNO STRATO DI GEORETE O GEOSTUOIA. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI GEOCOMPOSITO DRENANTE, COSTITUITO DA UNO STRATO DI GEOTESSILE NON TESSUTO sp. 2 mm. E UNO STRATO DI GEORETE O GEOSTUOIA. euro (undici/89) mq. 11,89 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POLIETILENE IN FOG ... OGNI ALTRO ONERE PER DARE L'OPERA FINITA A REGOLA D'ARTE, FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POLIETILENE IN FOGLI , DEL PESO DI 300g/mq, PER GETTI CONTROTERRA, COMPRESOL'ONERE DELLA SOVRAPPOSIZIONE DEI TELI PARI ALMENO AL 5% DELLA LUNGHEZZA DEL TELO, COMPRESO OGNI ALTRO ONERE PER DARE L'OPERA FINITA A REGOLA D'ARTE, euro (tre/41) mq. 3,41 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI TESTATA D'USCITA I ... ametri 100/110/125 PER INNESTO DELLE CANALETTE AI POZZETTI COMMITTENTE: A.O.B. 7´500,00 pag. 11 Num.Ord. TARIFFA D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI TESTATA D'USCITA IN PVC, diametri 100/110/125 PER INNESTO DELLE CANALETTE AI POZZETTI euro (quattro/85) Nr. 98 V.0020 Nr. 99 V.0021 Nr. 100 V.0023 Nr. 101 V.0028 Nr. 102 V.0029 Nr. 103 V.0030 Nr. 104 V.0031 Nr. 105 V.0032 Nr. 106 V.0033 Nr. 107 V.0034 unità di misura PREZZO UNITARIO cad. 4,85 FORNITURA E POSA IN OPERA DI GRIGLIA CARRABILE IN PVC PER CANALETA, LARGHEZZA cm. 20. FORNITURA E POSA IN OPERA DI GRIGLIA CARRABILE IN PVC PER CANALETA, LARGHEZZA cm. 20. euro (quarantadue/35) m. 42,35 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI TUBAZIONI DI MANDATA IN GEBERIT diametro 2". FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI TUBAZIONI DI MANDATA IN ACCIAIO ZINCATO diametro 2". euro (quindici/02) m. 15,02 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI ELETTROPOMPA SOMME ... LAVORO FINITO A REGOLA D'ARTE E PERFETTAMENTE FUNZIONANTE. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE MONOFASE IN GHISA mod. EDR 200 M, TIPO ZENIT O SIMILARI; 1.5 KW/220 V, COMPRESO IL GALLEGGIANTE, LA CONDOTTA DI MANDATA IN ACCIAIO (diametro 2"), LA VALVOLA DI NON RITORNO E I PEZZI SPECIALI, ESCLUSO IL COLLEGAMENTO ELETTRICOALLE LINEE DEL SOTTOPIANO, contabilizzato a parte con apposito prezzo, COMPRESO QUANTO ALTRO OCCORRA PER DARE IL LAVORO FINITO A REGOLA D'ARTE E PERFETTAMENTE FUNZIONANTE. euro (millesettantauno/84) cad. 1´071,84 SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER FONDAZIONI O CONDOTTE IN TE ... , COMPRESO IL CARICO SULL'AUTOMEZZO; ESCLUSO IL TRASPORTO. SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER FONDAZIONI O CONDOTTE IN TERRENO DI QUALSIASI NATURA, SIA SCIOLTO CHE COMPATTO, ANCHE MISTO A PIETRE, ESCLUSO LE ROCCE TENERE E DURE, ESEGUITO PREVALENTEMENTE A MANO E CON L'AUSILIO DI MARTELLI DEMOLITORI ED EVENTUALMENTE DI MEZZI MECCANICI PER IL SOLLEVAMENTO, IN TERRENO ASCIUTTO O BAGNATO, FINO ALLA PROFONDITA' DI mt. 2,00 DAL PIANO DI SBANCAMENTO O DALL'ORLO DEL CAVO, COMPRESO IL CARICO SULL'AUTOMEZZO; ESCLUSO IL TRASPORTO. euro (cinquantatre/11) mc. 53,11 SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER FONDAZIONI O CONDOTTE IN RO ... COMPRESO IL CARICO SULL'AUTOMEZZO ED ESCLUSO IL TRASPORTO. SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER FONDAZIONI O CONDOTTE IN ROCCE DURE, CON RESISTENZA ALLO SCHIACCIAMENTO SUPERIORE A 120 kg/cmq, ESEGUITO PREVALENTEMENTE A MANO E CON MARTELLI DEMOLITORI ED EVENTUALMENTE DI MEZZI MECCANICI PER IL SOLLEVAMENTO, IN TERRENO ASCIUTTO O BAGNATO, FINO ALLA PROFONDITA' DI m. 2.00 DAL PIANO DI SBANCAMENTO O DALL'ORLO DEL CAVO, COMPRESO IL CARICO SULL'AUTOMEZZO ED ESCLUSO IL TRASPORTO. euro (centosettantasei/94) mc. 176,94 TRASPORTO DEI MATERIALI DI RISULTA, ASCIUTTI O BAGNATI, P ... NZA ENTRO I LIMITI DI 20 km, COMPRESO IL RITORNO A VUOTO. TRASPORTO DEI MATERIALI DI RISULTA, ASCIUTTI O BAGNATI, PROVENIENTI DAGLI SCAVI, COMPRESA LA SISTEMAZIONE DEGLI STESSI IN DISCARICA ED ESCLUSO L'EVENTUALE COSTO DI CONFERIMENTO A DISCARICA AUTORIZZATA, CON PERCORENZA ENTRO I LIMITI DI 20 km, COMPRESO IL RITORNO A VUOTO. euro (tre/93) mc. 3,93 INDENNITA' DI CONFERIMENTO A DISCARICA AUTORIZZATA DEL M ... IL VOLUME EFFETTIVAMENTE CONFERITO, ESCLUSO IL TRASPORTO. INDENNITA' DI CONFERIMENTO A DISCARICA AUTORIZZATA DEL MATERIALE DI RISULTA, VALUTATO PER IL VOLUME EFFETTIVAMENTE CONFERITO, ESCLUSO IL TRASPORTO. euro (otto/40) mc. 8,40 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CANALETTA MODULARE ... MENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CANALETTA MODULARE IN POLIPROPILENE TRAPEZIA, COMPLETA DI GRIGLIA CARRABILE IN PVC, LARGHEZZA IN SOMMITA' cm. 20, altezza 14.7 cm, COMPRESO ED IL RIEMPIMENTO LATERALE IN CALCESTRUZZO E QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE L'OPERA PERFETAMENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. euro (settantaotto/75) m. 78,75 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POZZETTO PREFABBRI ... ALCESTRUZZO; VALUTATO PER CIASCUN POZZETTO POSTO IN OPERA. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POZZETTO PREFABBRICATO IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO VIBRATO, dIm. interne cm. 100 X 100 X 100, SENZA SIFONE E SENZA COPERINA, DATO IN OPERA PER FOGNATURE E SCARICHI IN GENERE; COMPRESO: LA FONITURA DEL MANUFATTO, IL TRASPORTO, LO SCARICO AL PUNTO DI INSTALLAZIONE E LA POSA IN OPERA CON SIGILLATURA DELLE GIUNZIONI DELLE TUBAZIONI IN ENTRATA E IN USCITA AL POZZETTO; E' ESCLUSO LO SCAVO, IL RINTERRO, L'EVENTUALE SOTTOFONDO O RINFIANCO IN CALCESTRUZZO; VALUTATO PER CIASCUN POZZETTO POSTO IN OPERA. euro (duecentotrentaquattro/25) cad. 234,25 POSA IN OPERA DI MATERIALE PROVENIENTE DAGLI SCAVI ALL'IN ... E CANALETTE E PER IL SUCCESSIVO RINFIANCO E RICOPRIMENTO. POSA IN OPERA DI MATERIALE PROVENIENTE DAGLI SCAVI ALL'INTERNO DEL CANTIERE PER LA FORMAZIONE, PREVALENTEMENTE A MANO, DEL SOTTOFONDO PER IL LETTO DI POSA DI TUBAZIONI E CANALETTE E PER IL COMMITTENTE: A.O.B. pag. 12 Num.Ord. TARIFFA Nr. 108 V.0036 Nr. 109 V.0037 Nr. 110 V.0038 Nr. 111 V.0038/3 Nr. 112 V.0039 Nr. 113 V.0040 Nr. 114 V.0041 Nr. 115 V.0042 D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O unità di misura PREZZO UNITARIO SUCCESSIVO RINFIANCO E RICOPRIMENTO. euro (trentasette/95) mc. 37,95 FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POZZETTO D'INCROC ... MENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POZZETTO D'INCROCIO IN PVC dimensioni 40 X 40 X 40 cm. COMPLETO DI COPERCHIO PER ISPEZIONE, TESTATE D'USCITA PER L'INNESTO DELLE CANALETTE, COMPRESO IL SOTTOFONDO IN CALCESTRUZZO, per uno spessore medio di 10 cm., IL RIEMPIMENTO LATERALE DELLO SCAVO CON CALCESTRUZZO, ESCLUSO LO SCAVO, COMPENSATO A PARTE CON APPOSITO PREZZO; COMPRESO QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE L'OPERA PERFETTAMENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. euro (centoquarantasette/19) cad. 147,19 FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI COPERTINA PREFABB ... AMENTE FUNZIONANTE ED EEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI COPERTINA PREFABBRICATA IN c.c.a. sp. 20 cm. PER POZZETTODI SCARICO CON dimensioni interne 100 X 100 X 100 cm., QUESTO ESCLUSO E COMPENSATO A PARTE CON APPOSITO PREZZO, COMPRESO IL COPERCHIO IN PVC PER ISPEZIONE CON TELAIO CARRABILE DI dimensioni 40 X 40 cm., LA FORMAZIONE DEL FORO PER IL PASSAGGIO DELLA TUBAZIONE DI SCARICO DELLA POMPA, diametro 2"; COMPRESO QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE L'OPERA PERFETTAMENTE FUNZIONANTE ED EEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. euro (duecentosessantauno/26) cad. 261,26 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CALCESTRUZZO A RES ... INNAFFIAMENTO DEI GETTI ED ESCLUSE LE ARMATURE METALLICHE. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CALCESTRUZZO A RESISTENZA CARATTERISTICA NON INFERIORE A Rck 25 CON CLASSE DI ESPOSIZIONE 1 (ambiente secco) CLASSE DI CONSISTENZA S2 (plastica) E CONFEZIONATO CON AGGREGATI DELLA DIMENSIONE MASSIMA DI 30 mm., FORNITO IN OPERA CON AUTOBETONIERA, SENZA L'IMPIEGO DI POMPE O GRU, FINO ALLA PROFONDITA' MASSIMA DI m. 3,00, SE ENTROTERRA, FINO ALL'ALTEZZA MASSIMA DI m. 0.50 SE FUORI TERRA, PER STRUTTURE IN FONDAZIONE QUALI, PLINTI, TRAVI DI FONDAZIONE, CORDOLI O SIMILI, GETTATO ENTRO APPOSITE CASSEFORME DA COMPENSARSI A PARTE; COMPRESA LA VIBRATURA E L'INNAFFIAMENTO DEI GETTI ED ESCLUSE LE ARMATURE METALLICHE. euro (ottantaotto/26) mc. 88,26 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CALCESTRUZZO PER M ... TTOFONDAZIONI DOSATO CON 150 kg./mc. DI CEMENTO R.32,5 . FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CALCESTRUZZO PER MAGRONI DI SOTTOFONDAZIONI DOSATO CON 150 kg./mc. DI CEMENTO R.32,5 . euro (ottantadue/75) mc. 82,75 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CASSEFORME IN LEGN ... 'EFFETTIVA SUPERFICIE DEI CASSERI A CONTATTO CON IL GETTO. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CASSEFORME IN LEGNAME GREZZO PER GETTI DI CALCESTRUZZO SEMPLICE O ARMATO, PER OPERE IN FONDAZIONE (plinti, travi rovesce, muri di contenimento, ecc.). COMPRESE LE ARMATURE DI SOSTEGNO, CHIODERIE, LEGACCI, DISARMANTI, SFRIDI, DISARMO, LA PULIZIA, IL RIACATASTAMENTO DEL LEGNAME; VALUTATE PER L'EFFETTIVA SUPERFICIE DEI CASSERI A CONTATTO CON IL GETTO. euro (diciannove/01) mq. 19,01 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI RETE ELETTROSALDAT ... I, EVENTUALI LEGATURE E SOVRAPPOSIZIONI. (peso kg. 2.3/mq) FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI RETE ELETTROSALDATA COSTITUITA DA TONDINI IN ACCIAIO AD ADERENZA MIGLIORATA diametro 6 mm. a maglia quadrata da cm. 20 x 20, IN PANNELLI STANDARD, FORNITA IN OPERA COMPRESI GLI SFRIDI, I TAGLI, EVENTUALI LEGATURE E SOVRAPPOSIZIONI. (peso kg. 2.3/mq) euro (cinque/70) kg. 5,70 MAGGIOR PREZZO DEI CALCESTRUZZI IN FONDAZIONE O COMUNQUE ... I CALCESTRUZZO GETTATO IN OPERA OLTRE LA DISTANZA DI 30 m. MAGGIOR PREZZO DEI CALCESTRUZZI IN FONDAZIONE O COMUNQUE SOTTOQUOTA, PER L'ESECUZIONE DEI GETTI CON L'IMPIEGO DI POMPE, GRU, NASTRI TRASPORTATORI O ALTRI MEZZI DI AVVICINAMENTO; PER OGNI mc. DI CALCESTRUZZO GETTATO IN OPERA OLTRE LA DISTANZA DI 30 m. euro (undici/09) mc. 11,09 FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI STRUTTURA IN PROF ... RRA PER DARE IL LAVORO FINITO SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI STRUTTURA IN PROFILATI COMMERCIALI D'ACCIAIO ZINCATO (tipo T, L, U,) PER LA TEMPORANEA SOSPENSIONE DEI CAVI ELETTRICI, DELLE PASSERELLE PORTA-CAVO, DELLE TUBAZIONI ecc., DA COLLEGE MEDIANTE "PIATTI" E TASSELLI, AI PILASTRI IN c.a. O AI SOLAI DEI LOCALI OGGETTO DELL'INTERVENTO; COMPRESA LA DEMOLIZIONE E RIMOZIONE DEI MATERIALI DI RISULTA DEI PILASTRINI DI SOSTEGNO IN MATTONI, c.a. o acciaio; IN MODO DA LIBERARE TUTTE LE SUPERFICI OGGETTO DELL'INTERVENTO, COMPRENSIVO DI QUANTO OCCORRA PER DARE IL LAVORO FINITO SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. COMMITTENTE: A.O.B. pag. 13 Num.Ord. TARIFFA D E S C R I Z I O N E D E L L' A R T I C O L O kg. euro (trentatre/80) Nr. 116 V.0043 Nr. 117 V.0044 Nr. 118 V.0047 unità di misura PREZZO UNITARIO 33,80 RIMOZIONE DI TUTTE LE CONDOTTE E LE TUBAZIONI FUORI SERV ... onferimento a discarica autorizzata dei materiali rimossi) RIMOZIONE DI TUTTE LE CONDOTTE E LE TUBAZIONI FUORI SERVIZIO ESISTENTI IN TUTTO IL VUOTO TECNICO. INDICATE DALLA D.L. (compreso l'onere del caricamento su automezzo, del trasporto e del conferimento a discarica autorizzata dei materiali rimossi) euro (seimiladuecento/00) corpo 6´200,00 - PULIZIA DEI POZZETTI E DELLE CONDOTTE FOGNARIE DI TUTTO ... a di drenaggio deve essere dato perfettamente funzionante) - PULIZIA DEI POZZETTI E DELLE CONDOTTE FOGNARIE DI TUTTO IL VUOTO TECNICO (intasati da faghiglia) - PULIZIA DEL PIANO DI CALPESTIO IN c.l.s DI TUTTO IL VUOTO TECNICO COMPRENSIVO DELLA RIMOZIONE DEI MATERIALI DI RISULTA E DEGLI INGOMBRI IVI DEPOSITATI; NONCHE' LUNGO LE INTERCAPEDINI PERIMETRALI ALLEDIFICIO. DEL CARICO SU AUTOMEZZO, DEL TRASPORTO E DELL'ONERE DI CONFERIMENTO A DISCARICA AUTORIZZATA. (il sistema di drenaggio deve essere dato perfettamente funzionante) euro (diecimila/00) corpo 10´000,00 REALIZZAZIONE DI COLLEGAMENTO ELETTRICO DELL'ELETTROPOMPA ... OLLEGAMENTO (dello sacarico) ALLA RETE FOGNARIA ESISTENTE. REALIZZAZIONE DI COLLEGAMENTO ELETTRICO DELL'ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE ALLE LINEE DEL SOTTOPIANO CON LINEA A GIORNO ENTRO TUBAZIONE RIGIDA RK 15 DI PVC AUTOESTINGUENTE, SERIE PESANTE, AVENTE 20 mm. DI DIAMETRO ESTERNO, COMPRESA LA TUBAZIONE IN PVC, IL CONDUTTORE UNIPOLARE TIPO N 07 V-K sez. 1x4 mmq, L'INTERRUTTORE BIPOLARE DA 16 A, IL FISSAGGIO DELLA TUBAZIONE ALLA MURATURA CON STAFFE E COLLARI, TAGLI, SFRIDI E QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE IL LAVORO PERFETTAMENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITO SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. COMPRENSIVO DEL COLLEGAMENTO (dello sacarico) ALLA RETE FOGNARIA ESISTENTE. euro (duecentosettantaotto/87) cad. Data, 27/11/2007 Il Tecnico Geom. Lorenzo Cabras ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------COMMITTENTE: A.O.B. ['Computo vuoto tecnico' (C:\Documents and Settings\user\Desktop\Computo vuoto tecnico\)] 278,87 pag. 1 COMPUTO METRICO OGGETTO: RISANAMENTO VUOTO TECNICO COMMITTENTE: A.O.B. Data, 17/11/2007 IL TECNICO Geom. Lorenzo Cabras PriMus by Guido Cianciulli - copyright ACCA software S.p.A. pag. 2 Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI unità di misura D IME NS ION I IMPORTI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario TOTALE incid. % RIPO RTO LAVORI A MISURA 1 A10001 OPERAIO SPECIALIZZATO OPERAIO SPECIALIZZATO lavori in economia 80,00 SOMMANO... 2 A10002 ora 80,00 OPERAIO COMUNE OPERAIO COMUNE lavori in economia 2´131,20 0,298 24,97 1´997,60 0,279 22,74 1´819,20 0,254 18,28 1´828,00 0,256 80,00 ora 80,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 40. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni bypass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice. IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. 1,00 SOMMANO... 5 FO.002 26,64 80,00 SOMMANO... 4 FO.001 80,00 OPERAIO QUALIFICATO OPERAIO QUALIFICATO lavori in economia SOMMANO... 3 A10003 ora m. 100,00 100,00 100,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 63. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. Le lavorazionidovranno es senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. L'interruzione dovra essere concordata co la Ditta appaltatrice. A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. 7´776,00 pag. 3 Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI unità di misura D IME NS ION I IMPORTI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario RIPO RTO TOTALE incid. % 7´776,00 IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. 1,00 SOMMANO... 6 FO.003 m. 20,77 2´284,70 0,319 33,92 1´356,80 0,190 36,21 16´294,50 2,278 FORNITURA E POSA IN OPERA D TUBAZIONE IN POLIETOLENE, T ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA D TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 90. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice. IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. SOMMANO... 40,00 m. 40,00 40,00 FORNITURA E POSA IN OPERA D TUBAZIONE IN POLIETOLENE, T ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA D TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 110. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice. IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. 1,00 SOMMANO... 8 FO.005 110,00 110,00 1,00 7 FO.004 110,00 m. 450,00 450,00 450,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 125. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. 27´712,00 pag. 4 Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI unità di misura D IME NS ION I IMPORTI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario RIPO RTO TOTALE incid. % 27´712,00 stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. 1,00 SOMMANO... 9 FO.006 m. 40,87 4´904,40 0,686 50,15 7´522,50 1,052 55,10 9´918,00 1,387 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 140. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. SOMMANO... 150,00 m. 150,00 150,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 160. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. 1,00 SOMMANO... 11 FO.008 120,00 120,00 1,00 10 FO.007 120,00 m. 180,00 180,00 180,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. 50´056,90 pag. 5 Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI unità di misura D IME NS ION I IMPORTI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario RIPO RTO TOTALE incid. % 50´056,90 funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 180. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. 1,00 SOMMANO... 12 FO.009 m. 75,00 75,00 65,10 4´882,50 0,683 72,55 18´137,50 2,536 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 200. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. 1,00 SOMMANO... 13 FO.011 75,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le regole dell'arte. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice linea secondaria ricircolo linea secondaria acqua fredda A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. 250,00 m. 250,00 250,00 1,00 1,00 210,00 100,00 210,00 100,00 310,00 73´076,90 pag. 6 Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI unità di misura D IME NS ION I par.ug. lung. RIPO RTO 14 FO.010 1,00 unitario TOTALE incid. % 73´076,90 100,00 410,00 100,00 m. 12,02 4´928,20 0,689 10,15 1´015,00 0,142 5,16 516,00 0,072 5,28 528,00 0,074 100,00 100,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. 1,00 SOMMANO... 100,00 m. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. linea secondaria acqua calda SOMMANO... 17 FO.012 H/peso FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le regole dell'arte. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice SOMMANO... 16 FO.011/c 100,00 m. 1,00 15 FO.010/a larg. 310,00 linea secondaria acqua calda SOMMANO... IMPORTI Quantità 100,00 1,00 m. 100,00 100,00 100,00 100,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. 80´064,10 pag. 7 Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI unità di misura D IME NS ION I IMPORTI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario RIPO RTO TOTALE incid. % 80´064,10 speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le regole dell'arte. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice 1,00 SOMMANO... 18 FO.012/a m. 1´611,20 0,225 6,11 488,80 0,068 23,28 8´846,40 1,237 190,00 190,00 m. 10,15 1´928,50 0,270 190,00 190,00 380,00 1,00 m. 80,00 80,00 1,00 1,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm. linea secondaria acqua calda SOMMANO... 80,00 m. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le regole dell'arte. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice linea secondaria acqua fredda linea secondaria acqua calda SOMMANO... 21 FO.014 20,14 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. SOMMANO... 20 FO.013/a 80,00 80,00 1,00 19 FO.013 80,00 190,00 190,00 190,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. 92´939,00 pag. 8 Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI unità di misura D IME NS ION I IMPORTI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario RIPO RTO TOTALE incid. % 92´939,00 appaltatrice FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le regole dell'arte. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice 1,00 SOMMANO... 22 FO.014/a m. 35,12 2´809,60 0,393 15,15 1´212,00 0,169 50,09 9´266,65 1,296 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. SOMMANO... 80,00 mq. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le regole dell'arte. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice ricircolo SOMMANO... 24 FO.015/a 80,00 80,00 1,00 23 FO.015 80,00 80,00 1,00 m. 80,00 185,00 185,00 185,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. 106´227,25 pag. 9 Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI unità di misura D IME NS ION I IMPORTI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario RIPO RTO TOTALE incid. % 106´227,25 perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. 1,00 SOMMANO... 25 FO.016/a 26 FO.016 m. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. ricircolo SOMMANO... 185,00 185,00 1,00 75,00 m. 25,15 4´652,75 0,651 35,11 2´633,25 0,368 90,32 6´774,00 0,947 75,00 75,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le regole dell'arte. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice 1,00 SOMMANO... 27 FO.017 185,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le regole dell'arte. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice LINEA PRIMARIA acqua fredda acqua calda A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. 75,00 m. 75,00 75,00 1,00 1,00 200,00 200,00 200,00 200,00 400,00 120´287,25 pag. 10 Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI unità di misura D IME NS ION I par.ug. lung. RIPO RTO SOMMANO... 28 FO.017/a 29 FO.018 larg. H/peso unitario 400,00 m. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. LINEA PRIMARIA acqua fredda acqua calda SOMMANO... IMPORTI Quantità 400,00 1,00 1,00 m. 200,00 200,00 TOTALE incid. % 120´287,25 149,86 59´944,00 8,382 50,71 20´284,00 2,836 299,33 11´973,20 1,674 200,00 200,00 400,00 ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO DI ADDUZIONE IDRICO DI A ... uzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO DI ADDUZIONE IDRICO DI ACQUA CALDA, FREDDA E RICIRCOLO; eseguito su colonne primarie verticali e/o su colonne secondarie comprendente: - Il taglio dei tubi di qualsiasi diametro in tubo d'acciaio in pressione, l'immediata accecatura mediante filettatura in raccordo girevole o dove occorra "giunto fix" di idoneo diametro. - Fornitura e posa di gomito in rame, comprensivo della raccorderia, delle saldature e degli ulteriori pezzi speciali. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice 40,00 SOMMANO... 30 FO.019 cad. 40,00 ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO FOGNARIO, eseguito su co ... ruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO FOGNARIO, eseguito su colonne primarie verticali (in ghisa) comprendente: - il taglio dei tubi di qualsiasi diametro (in tubo di ghisa esistente), sia per il tratto orizzontale che per il tratto verticale; - l'immediato collegamento al nuovo impianto predisposto, anche in condizioni di funzionamento dello stesso impianto; - la fornitura e posa in opera di raccordo speciale di passaggio ghisa - geberit; - la fornitura e posa in opera di pezzo speciale composto da sifone ispezionabile; - La stessa lavorazione verrà ripetuta per il tratto di collegamento al collettore. Il tutto in opera, comprensivo della raccorderia, dei pezzi speciali; nonchè l'ulteriore onere per le idonee attrezzature (DPI) a protezione degli A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. 212´488,45 pag. 11 Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI unità di misura D IME NS ION I IMPORTI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario RIPO RTO TOTALE incid. % 212´488,45 operatori, dal contatto con liquami fognari. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice 75,00 SOMMANO... 31 FO.021 cad. 75,00 305,60 22´920,00 3,205 7´500,00 7´500,00 1,049 49,90 1´996,00 0,279 Intervento di ripristino funzionalità delle condotte fogn ... ruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice Intervento di ripristino funzionalità delle condotte fognarie situate lungo il perimetro esterno dell'edificio, (in prossimità del centro antidiabetico). - si intende compreso qualsiasi onere si renda necessario per dare il lavoro perfettamente funzionante ed eseguito secondo le regole dell'arte. - nonchè l'ulteriore onere per le idonee attrezzature (DPI) a protezione degli operatori, dal contatto con liquami fognari. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice 1,00 SOMMANO... corpo 32 V.0006 MARTELLO DEMOLITORE, COMPRESO OPERATORE MARTELLO DEMOLITORE, COMPRESO OPERATORE lavori di scavo su c.l.s. o materiali con grado di durezza simili SOMMANO... 33 V.0028 1,00 SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER FONDAZIONI O CONDOTTE IN TE ... , COMPRESO IL CARICO SULL'AUTOMEZZO; ESCLUSO IL TRASPORTO. SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER FONDAZIONI O CONDOTTE IN TERRENO DI QUALSIASI NATURA, SIA SCIOLTO CHE COMPATTO, ANCHE MISTO A PIETRE, ESCLUSO LE ROCCE TENERE E DURE, ESEGUITO PREVALENTEMENTE A MANO E CON L'AUSILIO DI MARTELLI DEMOLITORI ED EVENTUALMENTE DI MEZZI MECCANICI PER IL SOLLEVAMENTO, IN TERRENO ASCIUTTO O BAGNATO, FINO ALLA PROFONDITA' DI mt. 2,00 DAL PIANO DI SBANCAMENTO O DALL'ORLO DEL CAVO, COMPRESO IL CARICO SULL'AUTOMEZZO; ESCLUSO IL TRASPORTO. superficie d'intervento "ZONA B " superficie d'intervento "ZONA A " A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. 40,00 ora 40,00 1940,00 1386,00 0,800 0,800 1´552,00 1´108,80 2´660,80 244´904,45 pag. 12 Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI unità di misura D IME NS ION I IMPORTI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso RIPO RTO SOMMANO... 34 V.0029 35 V.0030 2´660,80 1,00 220,00 0,300 0,300 19,80 1,00 164,00 0,300 0,300 14,76 mc. 34,56 1940,00 1386,00 mc. INDENNITA' DI CONFERIMENTO A DISCARICA AUTORIZZATA DEL M ... IL VOLUME EFFETTIVAMENTE CONFERITO, ESCLUSO IL TRASPORTO. INDENNITA' DI CONFERIMENTO A DISCARICA AUTORIZZATA DEL MATERIALE DI RISULTA, VALUTATO PER IL VOLUME EFFETTIVAMENTE CONFERITO, ESCLUSO IL TRASPORTO. risanamento zone A e B (splateamento + scavo per canalette di drenaggio) SOMMANO... 37 V.0032 mc. TRASPORTO DEI MATERIALI DI RISULTA, ASCIUTTI O BAGNATI, P ... NZA ENTRO I LIMITI DI 20 km, COMPRESO IL RITORNO A VUOTO. TRASPORTO DEI MATERIALI DI RISULTA, ASCIUTTI O BAGNATI, PROVENIENTI DAGLI SCAVI, COMPRESA LA SISTEMAZIONE DEGLI STESSI IN DISCARICA ED ESCLUSO L'EVENTUALE COSTO DI CONFERIMENTO A DISCARICA AUTORIZZATA, CON PERCORENZA ENTRO I LIMITI DI 20 km, COMPRESO IL RITORNO A VUOTO. risanamento zone B (splateamento) risanamento zona A (splateamento) risanamento zone B (condotte di drenaggio acque) risanamento zone A (condotte di drenaggio acque) SOMMANO... 36 V.0031 2´660,80 SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER FONDAZIONI O CONDOTTE IN RO ... COMPRESO IL CARICO SULL'AUTOMEZZO ED ESCLUSO IL TRASPORTO. SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER FONDAZIONI O CONDOTTE IN ROCCE DURE, CON RESISTENZA ALLO SCHIACCIAMENTO SUPERIORE A 120 kg/ cmq, ESEGUITO PREVALENTEMENTE A MANO E CON MARTELLI DEMOLITORI ED EVENTUALMENTE DI MEZZI MECCANICI PER IL SOLLEVAMENTO, IN TERRENO ASCIUTTO O BAGNATO, FINO ALLA PROFONDITA' DI m. 2.00 DAL PIANO DI SBANCAMENTO O DALL'ORLO DEL CAVO, COMPRESO IL CARICO SULL'AUTOMEZZO ED ESCLUSO IL TRASPORTO. risanamento zona B (scavo per la realizzazione delle condotte di drenaggio) risanamento zona A (scavo per la realizzazione delle condotte di drenaggio) SOMMANO... unitario 0,800 0,800 1´552,00 1´108,80 220,00 0,300 0,300 19,80 164,00 0,300 0,300 14,76 2´695,36 TOTALE 244´904,45 53,11 141´315,09 19,760 176,94 6´115,05 0,855 3,93 10´592,76 1,481 8,40 22´641,02 3,166 2´695,36 mc. 2´695,36 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CANALETTA MODULARE ... MENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITA A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. incid. % 425´568,37 pag. 13 Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI unità di misura D IME NS ION I IMPORTI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario RIPO RTO 38 V.0036 39 V.0037 m. 220,00 164,00 220,00 164,00 384,00 78,75 30´240,00 4,228 147,19 1´619,09 0,226 261,26 1´045,04 0,146 4,00 7,00 cad. FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI COPERTINA PREFABB ... AMENTE FUNZIONANTE ED EEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI COPERTINA PREFABBRICATA IN c.c.a. sp. 20 cm. PER POZZETTODI SCARICO CON dimensioni interne 100 X 100 X 100 cm., QUESTO ESCLUSO E COMPENSATO A PARTE CON APPOSITO PREZZO, COMPRESO IL COPERCHIO IN PVC PER ISPEZIONE CON TELAIO CARRABILE DI dimensioni 40 X 40 cm., LA FORMAZIONE DEL FORO PER IL PASSAGGIO DELLA TUBAZIONE DI SCARICO DELLA POMPA, diametro 2"; COMPRESO QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE L'OPERA PERFETTAMENTE FUNZIONANTE ED EEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. pozzetti di compluvio acque di drenaggio Zone B pozzetti di compluvio acque di drenaggio Zone A SOMMANO... 40 1,00 1,00 FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POZZETTO D'INCROC ... MENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POZZETTO D'INCROCIO IN PVC dimensioni 40 X 40 X 40 cm. COMPLETO DI COPERCHIO PER ISPEZIONE, TESTATE D'USCITA PER L'INNESTO DELLE CANALETTE, COMPRESO IL SOTTOFONDO IN CALCESTRUZZO, per uno spessore medio di 10 cm., IL RIEMPIMENTO LATERALE DELLO SCAVO CON CALCESTRUZZO, ESCLUSO LO SCAVO, COMPENSATO A PARTE CON APPOSITO PREZZO; COMPRESO QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE L'OPERA PERFETTAMENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. pozzetti di raccolta acque, zona B pozzetti di raccolta acque, zona A SOMMANO... 11,00 2,00 2,00 cad. 4,00 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. incid. % 425´568,37 SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CANALETTA MODULARE IN POLIPROPILENE TRAPEZIA, COMPLETA DI GRIGLIA CARRABILE IN PVC, LARGHEZZA IN SOMMITA' cm. 20, altezza 14.7 cm, COMPRESO ED IL RIEMPIMENTO LATERALE IN CALCESTRUZZO E QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE L'OPERA PERFETAMENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. impianto di drenaggio zona B impianto di drenaggio zona A SOMMANO... TOTALE 458´472,50 pag. 14 Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI unità di misura D IME NS ION I IMPORTI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario RIPO RTO V.0033 41 V.0015 42 V.0034 cad. 4,00 234,25 937,00 0,131 3,41 11´341,66 1,586 37,95 246,68 0,034 1´940,00 1´386,00 mq. POSA IN OPERA DI MATERIALE PROVENIENTE DAGLI SCAVI ALL'IN ... E CANALETTE E PER IL SUCCESSIVO RINFIANCO E RICOPRIMENTO. POSA IN OPERA DI MATERIALE PROVENIENTE DAGLI SCAVI ALL'INTERNO DEL CANTIERE PER LA FORMAZIONE, PREVALENTEMENTE A MANO, DEL SOTTOFONDO PER IL LETTO DI POSA DI TUBAZIONI E CANALETTE E PER IL SUCCESSIVO RINFIANCO E RICOPRIMENTO. pozzetti e condotte di drenaggio Zona B pozzetti e condotte di drenaggio Zona A SOMMANO... 43 V.0014 2,00 2,00 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POLIETILENE IN FOG ... OGNI ALTRO ONERE PER DARE L'OPERA FINITA A REGOLA D'ARTE, FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POLIETILENE IN FOGLI , DEL PESO DI 300g/mq, PER GETTI CONTROTERRA, COMPRESOL'ONERE DELLA SOVRAPPOSIZIONE DEI TELI PARI ALMENO AL 5% DELLA LUNGHEZZA DEL TELO, COMPRESO OGNI ALTRO ONERE PER DARE L'OPERA FINITA A REGOLA D'ARTE, plinti e camminamenti Zona B plinti e camminamenti Zona A SOMMANO... 3´326,00 3,50 3,00 mc. 6,50 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI GEOCOMPOSITO DRENA ... NON TESSUTO sp. 2 mm. E UNO STRATO DI GEORETE O GEOSTUOIA. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI GEOCOMPOSITO DRENANTE, COSTITUITO DA UNO STRATO DI A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. incid. % 458´472,50 OPERA DI POZZETTO PREFABBRI ... ALCESTRUZZO; VALUTATO PER CIASCUN POZZETTO POSTO IN OPERA. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POZZETTO PREFABBRICATO IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO VIBRATO, dIm. interne cm. 100 X 100 X 100, SENZA SIFONE E SENZA COPERINA, DATO IN OPERA PER FOGNATURE E SCARICHI IN GENERE; COMPRESO: LA FONITURA DEL MANUFATTO, IL TRASPORTO, LO SCARICO AL PUNTO DI INSTALLAZIONE E LA POSA IN OPERA CON SIGILLATURA DELLE GIUNZIONI DELLE TUBAZIONI IN ENTRATA E IN USCITA AL POZZETTO; E' ESCLUSO LO SCAVO, IL RINTERRO, L'EVENTUALE SOTTOFONDO O RINFIANCO IN CALCESTRUZZO; VALUTATO PER CIASCUN POZZETTO POSTO IN OPERA. pozzetti di compluvio acque di drenaggio Zona B pozzetti di compluvio acque di drenaggio Zona A SOMMANO... TOTALE 470´997,84 pag. 15 Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI unità di misura D IME NS ION I IMPORTI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario RIPO RTO 44 V.0018 45 V.0020 3´326,00 11,89 39´546,14 5,530 4,85 247,35 0,035 42,35 16´262,40 2,274 1´071,84 5´359,20 0,749 21,00 30,00 cad. 51,00 1,00 1,00 m. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI ELETTROPOMPA SOMME ... LAVORO FINITO A REGOLA D'ARTE E PERFETTAMENTE FUNZIONANTE. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE MONOFASE IN GHISA mod. EDR 200 M, TIPO ZENIT O SIMILARI; 1.5 KW/220 V, COMPRESO IL GALLEGGIANTE, LA CONDOTTA DI MANDATA IN ACCIAIO (diametro 2"), LA VALVOLA DI NON RITORNO E I PEZZI SPECIALI, ESCLUSO IL COLLEGAMENTO ELETTRICOALLE LINEE DEL SOTTOPIANO, contabilizzato a parte con apposito prezzo, COMPRESO QUANTO ALTRO OCCORRA PER DARE IL LAVORO FINITO A REGOLA D'ARTE E PERFETTAMENTE FUNZIONANTE. impianto di drenaggio zona B impianto di drenaggio Zona A impianto di drenaggio acque piovane, scivolo attiguo alla mensa SOMMANO... 47 V.0047 mq. FORNITURA E POSA IN OPERA DI GRIGLIA CARRABILE IN PVC PER CANALETA, LARGHEZZA cm. 20. FORNITURA E POSA IN OPERA DI GRIGLIA CARRABILE IN PVC PER CANALETA, LARGHEZZA cm. 20. per condotte di drenaggio zone B per condotte di drenaggio zone A SOMMANO... 46 V.0023 1´940,00 1´386,00 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI TESTATA D'USCITA I ... ametri 100/110/125 PER INNESTO DELLE CANALETTE AI POZZETTI FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI TESTATA D'USCITA IN PVC, diametri 100/110/125 PER INNESTO DELLE CANALETTE AI POZZETTI impianto di drenaggio Zona B impianto di drenaggio Zona A SOMMANO... 220,00 164,00 220,00 164,00 384,00 2,00 2,00 1,00 cad. 5,00 REALIZZAZIONE DI COLLEGAMENTO ELETTRICO DELL'ELETTROPOMPA ... OLLEGAMENTO (dello sacarico) ALLA RETE FOGNARIA ESISTENTE. REALIZZAZIONE DI COLLEGAMENTO ELETTRICO DELL'ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE ALLE LINEE DEL SOTTOPIANO CON LINEA A GIORNO ENTRO TUBAZIONE RIGIDA RK 15 DI PVC A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. incid. % 470´997,84 GEOTESSILE NON TESSUTO sp. 2 mm. E UNO STRATO DI GEORETE O GEOSTUOIA. plinti e camminamenti Zona B plinti e camminamenti Zona A SOMMANO... TOTALE 532´412,93 pag. 16 Num.Ord. TARIFFA unità di misura DESIGNAZIONE DEI LAVORI D IME NS ION I IMPORTI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario RIPO RTO TOTALE incid. % 532´412,93 AUTOESTINGUENTE, SERIE PESANTE, AVENTE 20 mm. DI DIAMETRO ESTERNO, COMPRESA LA TUBAZIONE IN PVC, IL CONDUTTORE UNIPOLARE TIPO N 07 V-K sez. 1x4 mmq, L'INTERRUTTORE BIPOLARE DA 16 A, IL FISSAGGIO DELLA TUBAZIONE ALLA MURATURA CON STAFFE E COLLARI, TAGLI, SFRIDI E QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE IL LAVORO PERFETTAMENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITO SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. COMPRENSIVO DEL COLLEGAMENTO (dello sacarico) ALLA RETE FOGNARIA ESISTENTE. 5,00 SOMMANO... 48 V.0021 FORNITURA TRASPORTO E POSA OPERA DI TUBAZIONI DI MANDATA GEBERIT diametro 2". FORNITURA TRASPORTO E POSA OPERA DI TUBAZIONI DI MANDATA ACCIAIO ZINCATO diametro 2". impianto di drenaggio zona A + B + ingresso sotto mensa 278,87 1´394,35 0,195 15,02 450,60 0,063 88,26 90´291,75 12,626 IN IN 30,00 m. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CALCESTRUZZO A RES ... INNAFFIAMENTO DEI GETTI ED ESCLUSE LE ARMATURE METALLICHE. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CALCESTRUZZO A RESISTENZA CARATTERISTICA NON INFERIORE A Rck 25 CON CLASSE DI ESPOSIZIONE 1 (ambiente secco) CLASSE DI CONSISTENZA S2 (plastica) E CONFEZIONATO CON AGGREGATI DELLA DIMENSIONE MASSIMA DI 30 mm., FORNITO IN OPERA CON AUTOBETONIERA, SENZA L'IMPIEGO DI POMPE O GRU, FINO ALLA PROFONDITA' MASSIMA DI m. 3,00, SE ENTROTERRA, FINO ALL'ALTEZZA MASSIMA DI m. 0.50 SE FUORI TERRA, PER STRUTTURE IN FONDAZIONE QUALI, PLINTI, TRAVI DI FONDAZIONE, CORDOLI O SIMILI, GETTATO ENTRO APPOSITE CASSEFORME DA COMPENSARSI A PARTE; COMPRESA LA VIBRATURA E L'INNAFFIAMENTO DEI GETTI ED ESCLUSE LE ARMATURE METALLICHE. rivestimento plinti (zona d'intervento - B -) camminamenti Zona B (superficie zona B mq.1940 meno sup.plinti mq.473.20=mq.1446.80) rivestimento plinti (zona d'intervento - A - ) sup. plinti: n°32x2.60x2.60=mq.216.32 camminamenti (Zona d'intervento A) sup. zona A=mq.1386 meno sup. plinti mq. 216 meno sup. centraline mq. 72 = mq 1098 rivrstimento plinti (zone d'intervento precedenti) SOMMANO... 50 5,00 IN IN SOMMANO... 49 V.0038 cad. 30,00 60,00 2,60 2,600 1446,80 mc. 0,200 81,12 0,300 434,04 32,00 2,60 2,600 0,200 43,26 1098,00 100,00 2,60 2,600 0,300 0,200 329,40 135,20 1´023,02 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. 624´549,63 pag. 17 Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI unità di misura D IME NS ION I IMPORTI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario RIPO RTO V.0038/3 51 V.0039 52 V.0040 A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. 220,00 164,00 0,300 0,300 0,100 0,100 6,60 4,92 4,00 0,60 0,600 0,100 0,14 7,00 0,60 0,600 0,100 0,25 2,00 1,20 1,200 0,100 0,29 2,00 1,20 1,200 0,100 0,29 12,49 60,00 10,40 0,300 187,20 32,00 80,00 10,40 10,40 0,300 0,300 99,84 249,60 mq. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI RETE ELETTROSALDAT ... I, EVENTUALI LEGATURE E SOVRAPPOSIZIONI. (peso kg. 2.3/mq) FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI RETE ELETTROSALDATA COSTITUITA DA TONDINI IN ACCIAIO AD ADERENZA MIGLIORATA diametro 6 mm. a maglia quadrata da cm. 20 x 20, IN PANNELLI STANDARD, FORNITA IN OPERA COMPRESI GLI SFRIDI, I TAGLI, EVENTUALI LEGATURE E SOVRAPPOSIZIONI. (peso kg. 2.3/mq) per Zona B (rivestimento plinti e armatura camminamenti) per Zona A (rivestimento plinti e armatura camminamenti) mq. 1386 meno sup. centraline mq. 72 = mq SOMMANO... 1,00 1,00 mc. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CASSEFORME IN LEGN ... 'EFFETTIVA SUPERFICIE DEI CASSERI A CONTATTO CON IL GETTO. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CASSEFORME IN LEGNAME GREZZO PER GETTI DI CALCESTRUZZO SEMPLICE O ARMATO, PER OPERE IN FONDAZIONE (plinti, travi rovesce, muri di contenimento, ecc.). COMPRESE LE ARMATURE DI SOSTEGNO, CHIODERIE, LEGACCI, DISARMANTI, SFRIDI, DISARMO, LA PULIZIA, IL RIACATASTAMENTO DEL LEGNAME; VALUTATE PER L'EFFETTIVA SUPERFICIE DEI CASSERI A CONTATTO CON IL GETTO. casseratura plinti (zona d'intervento - B -) n° 60 plinti casseratura plinti (zone d'intervento - A -) n° 32 plinti casseratura plinti (zone d'intervento precedenti) SOMMANO... incid. % 624´549,63 OPERA DI CALCESTRUZZO PER M ... TTOFONDAZIONI DOSATO CON 150 kg./ mc. DI CEMENTO R.32,5 . FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CALCESTRUZZO PER MAGRONI DI SOTTOFONDAZIONI DOSATO CON 150 kg./mc. DI CEMENTO R.32,5 . sottofondo canale di drenaggio Zona B sottofondo canale di drenaggio Zona A sottofondo pozzetti di raccolta acque Zona B (40x40) sottofondo pozzetti di raccolta acque Zona A (40x40) sottofondo pozzetti di confluenza acque (100x100) Zona B sottofondo pozzetti di confluenza acque (100x100) Zona A SOMMANO... TOTALE kg. 536,64 1940,00 2,300 4´462,00 1314,00 2,300 3´022,20 7´484,20 82,75 1´033,55 0,145 19,01 10´201,53 1,426 5,70 42´659,94 5,965 678´444,65 pag. 18 Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI unità di misura D IME NS ION I IMPORTI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario RIPO RTO 53 V.0041 54 V.0042 55 V.0043 1´023,02 12,49 mc. FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI STRUTTURA IN PROF ... RRA PER DARE IL LAVORO FINITO SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI STRUTTURA IN PROFILATI COMMERCIALI D'ACCIAIO ZINCATO (tipo T, L, U,) PER LA TEMPORANEA SOSPENSIONE DEI CAVI ELETTRICI, DELLE PASSERELLE PORTA-CAVO, DELLE TUBAZIONI ecc., DA COLLEGE MEDIANTE "PIATTI" E TASSELLI, AI PILASTRI IN c.a. O AI SOLAI DEI LOCALI OGGETTO DELL'INTERVENTO; COMPRESA LA DEMOLIZIONE E RIMOZIONE DEI MATERIALI DI RISULTA DEI PILASTRINI DI SOSTEGNO IN MATTONI, c.a. o acciaio; IN MODO DA LIBERARE TUTTE LE SUPERFICI OGGETTO DELL'INTERVENTO, COMPRENSIVO DI QUANTO OCCORRA PER DARE IL LAVORO FINITO SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. sospensione tubazioni e canale Zona d'intervento A+B SOMMANO... incid. % 678´444,65 MAGGIOR PREZZO DEI CALCESTRUZZI IN FONDAZIONE O COMUNQUE ... I CALCESTRUZZO GETTATO IN OPERA OLTRE LA DISTANZA DI 30 m. MAGGIOR PREZZO DEI CALCESTRUZZI IN FONDAZIONE O COMUNQUE SOTTOQUOTA, PER L'ESECUZIONE DEI GETTI CON L'IMPIEGO DI POMPE, GRU, NASTRI TRASPORTATORI O ALTRI MEZZI DI AVVICINAMENTO; PER OGNI mc. DI CALCESTRUZZO GETTATO IN OPERA OLTRE LA DISTANZA DI 30 m. rivestimento plinti e getto platea + rivestimento plinti (zone d'intervento precedenti) sottofondo per canalette e pozzetti SOMMANO... TOTALE 1´035,51 11,09 11´483,81 1,606 33,80 6´760,00 0,945 6´200,00 6´200,00 0,867 200,00 kg. 200,00 RIMOZIONE DI TUTTE LE CONDOTTE E LE TUBAZIONI FUORI SERV ... onferimento a discarica autorizzata dei materiali rimossi) RIMOZIONE DI TUTTE LE CONDOTTE E LE TUBAZIONI FUORI SERVIZIO ESISTENTI IN TUTTO IL VUOTO TECNICO. INDICATE DALLA D.L. (compreso l'onere del caricamento su automezzo, del trasporto e del conferimento a discarica autorizzata dei materiali rimossi) 1,00 SOMMANO... corpo 56 V.0044 1,00 - PULIZIA DEI POZZETTI E DELLE CONDOTTE FOGNARIE DI TUTTO ... a di drenaggio deve essere dato perfettamente funzionante) - PULIZIA DEI POZZETTI E DELLE CONDOTTE FOGNARIE DI TUTTO IL VUOTO TECNICO (intasati da faghiglia) - PULIZIA DEL PIANO DI CALPESTIO IN c.l.s A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. 702´888,46 pag. 19 Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI unità di misura D IME NS ION I IMPORTI Quantità par.ug. lung. larg. H/peso unitario RIPO RTO TOTALE incid. % 702´888,46 DI TUTTO IL VUOTO TECNICO COMPRENSIVO DELLA RIMOZIONE DEI MATERIALI DI RISULTA E DEGLI INGOMBRI IVI DEPOSITATI; NONCHE' LUNGO LE INTERCAPEDINI PERIMETRALI ALLEDIFICIO. DEL CARICO SU AUTOMEZZO, DE TRASPORTO E DELL'ONERE DI CONFERIMENTO A DISCARICA AUTORIZZATA. (il sistema di drenaggio deve essere dato perfettamente funzionante) 1,00 SOMMANO... corpo 57 FO.022 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RUBINETTI "IDRANTI" TIPO UNI ... vranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RUBINETTI "IDRANTI" TIPO UNI 45 COMPRENSIVO DI: - SARACINESCHE DA 1" 1/2 - COLLEGAMENTO ALLA RETE IDRICA ESISTENTE O DI NUOVA REALIZZAZIONE (IN RAME) ANCORAGGIO ALLE STRUTTURE ORIZZONTALI E/O VERTICALI - TUTTO IL MATERIALE OCCORRENTE PER DARE IL LAVORO PERFETTAMENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITO SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. PER CONSENTIRE IL LAVAGGIO DELLA PLATEA DELL'INTERO VUOTO TECNICO SOMMANO... 10´000,00 10´000,00 1,398 75,50 2´265,00 0,317 30,00 cad. 30,00 Parziale LAVORI A MISURA euro 715´153,46 100,000 T O T A L E euro 715´153,46 100,000 ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. 1,00 pag. 20 IMPORTI Num.Ord. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI TOTALE incid. % RIPO RTO Riepilogo Strutturale CATEGORIE M LAVORI A MISURA euro 715´153,46 100,000 M:000 <nessuna> euro 715´153,46 100,000 M:000.001 M:000.002 M:000.003 M:000.004 M:000.005 scavi euro lavori in economia euro impianti idrici e fognari euro impianti di drenaggio e sollevamento euro calcestruzzi euro 182´906,60 5´948,00 262´185,45 57´555,03 206´558,38 TOTALE euro Data, 17/11/2007 Il Tecnico Geom. Lorenzo Cabras ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------A RIPORTARE COMMITTENTE: A.O.B. ['Computo vuoto tecnico' (C:\Documents and Settings\user\Desktop\Computo vuoto tecnico\) v.1/57] 25,576 0,832 36,661 8,048 28,883 715´153,46 100,000 pag. 1 LISTA DELLE LAVORAZIONI E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'OPERA O DEI LAVORI OGGETTO: RISANAMENTO VUOTO TECNICO COMMITTENTE: A.O.B. Data, 17/11/2007 IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL CONCORRENTE (timbro e firma) PriMus by Guido Cianciulli - copyright ACCA software S.p.A. pag. 2 Num.Ord. TARIFFA LAVORI E FORNITURE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO unità di misura PREZZO UNITARIO (euro) Quantità TOTALE in cifre in lettere RIPO RTO LAVORI A MISURA 1 A10001 2 A10002 3 A10003 4 FO.001 5 FO.002 6 FO.003 OPERAIO SPECIALIZZATO OPERAIO SPECIALIZZATO SOMMANO... ora 80,00 SOMMANO... ora 80,00 SOMMANO... ora 80,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 40. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice. IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. SOMMANO... m. 100,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 63. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. Le lavorazionidovranno essere esegu l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. L'interruzione dovra essere concor appaltatrice. IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. SOMMANO... m. 110,00 OPERAIO QUALIFICATO OPERAIO QUALIFICATO OPERAIO COMUNE OPERAIO COMUNE FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, T ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 90. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno A RIPORTARE LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL CONCORRENTE pag. 3 Num.Ord. TARIFFA LAVORI E FORNITURE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO unità di misura PREZZO UNITARIO (euro) Quantità TOTALE in cifre in lettere RIPO RTO del vuoto tecnico. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice. IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. SOMMANO... 7 FO.004 8 FO.005 9 FO.006 m. 40,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, T ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 110. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice. IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. SOMMANO... m. 450,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 125. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. SOMMANO... m. 120,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 140. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. SOMMANO... m. 150,00 A RIPORTARE LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL CONCORRENTE pag. 4 Num.Ord. TARIFFA LAVORI E FORNITURE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO unità di misura PREZZO UNITARIO (euro) Quantità TOTALE in cifre in lettere RIPO RTO 10 FO.007 11 FO.008 12 FO.009 13 FO.010 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 160. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. SOMMANO... m. 180,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 180. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. SOMMANO... m. 75,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TI ... secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN POLIETOLENE, TIPO GEBERIT, A SALDATURA MOLECOLARE, COMPRESI I PEZZI SPECIALI E LE RACCORDERIE; diam. mm. 200. Nel prezzo sono compresi gli oneri per il trasporto, l'idoneo staffaggio, lo scarico a livello stradale e il successivo trasporto a mano all'interno del vuoto tecnico. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice IL lavoro si intende dato eseguito secondo le regole dell'arte e perfettamente funzionante. SOMMANO... m. 250,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 18 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 18 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le regole dell'arte. A RIPORTARE LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL CONCORRENTE pag. 5 Num.Ord. TARIFFA LAVORI E FORNITURE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO unità di misura PREZZO UNITARIO (euro) Quantità TOTALE in cifre in lettere RIPO RTO 14 FO.010/a 15 FO.011 16 FO.011/c 17 FO.012 18 FO.012/a - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice SOMMANO... m. 100,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 18 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. SOMMANO... m. 100,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 22 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 22 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le regole dell'arte. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice SOMMANO... m. 410,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 22 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. SOMMANO... m. 100,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 28 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 28 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le regole dell'arte. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice SOMMANO... m. 80,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN A RIPORTARE LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL CONCORRENTE pag. 6 Num.Ord. TARIFFA LAVORI E FORNITURE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO unità di misura PREZZO UNITARIO (euro) Quantità TOTALE in cifre in lettere RIPO RTO 19 FO.013 20 FO.013/a 21 FO.014 22 FO.014/a 23 FO.015 NEOPRENE sp. mm. 19 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 28 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. SOMMANO... m. 80,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 35 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 35 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le regole dell'arte. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice SOMMANO... m. 380,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 35 mm. SOMMANO... m. 190,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 42 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 42 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le regole dell'arte. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice SOMMANO... m. 80,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 42 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. SOMMANO... mq. 80,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 54 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 54 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo A RIPORTARE LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL CONCORRENTE pag. 7 Num.Ord. TARIFFA LAVORI E FORNITURE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO unità di misura PREZZO UNITARIO (euro) Quantità TOTALE in cifre in lettere RIPO RTO 24 FO.015/a 25 FO.016 26 FO.016/a 27 FO.017 staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le regole dell'arte. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice SOMMANO... m. 185,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 54 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. SOMMANO... m. 185,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 76 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 76 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le regole dell'arte. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice SOMMANO... m. 75,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 76 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. SOMMANO... m. 75,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 89 ... rruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice FORNITURA E POSA IN OPERA DI TUBAZIONE IN RAME diam. 89 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprendente la posa delle tubazioni, le saldature, le saracinesche di intercettazione, lo staffaggio, gli sfridi, i pezzi speciali, punti fissi, scarchi, sfiati, il collegamento alle condotte di adduzione esistenti e quanto altro necessario per dare l'opera perfettamente funzionante e secondo le regole dell'arte. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice SOMMANO... m. 400,00 A RIPORTARE LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL CONCORRENTE pag. 8 Num.Ord. TARIFFA LAVORI E FORNITURE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO unità di misura PREZZO UNITARIO (euro) Quantità TOTALE in cifre in lettere RIPO RTO 28 FO.017/a 29 FO.018 30 FO.019 31 FO.021 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. ... ente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RIVESTIMENTO IN NEOPRENE sp. mm. 40 PER TUBAZIONE IN RAME - diam. 89 mm. (per acqua fredda, calda, ricircolo); comprensivo di quanto necessario per dare l'opera perfettamente funzionante ed eseguita secondo le regole dell'arte. SOMMANO... m. 400,00 ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO DI ADDUZIONE IDRICO DI A ... uzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO DI ADDUZIONE IDRICO DI ACQUA CALDA, FREDDA E RICIRCOLO; eseguito su colonne primarie verticali e/o su colonne secondarie comprendente: - Il taglio dei tubi di qualsiasi diametro in tubo d'acciaio in pressione, l'immediata accecatura mediante filettatura in raccordo girevole o dove occorra "giunto fix" di idoneo diametro. - Fornitura e posa di gomito in rame, comprensivo della raccorderia, delle saldature e degli ulteriori pezzi speciali. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice SOMMANO... cad. 40,00 ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO FOGNARIO, eseguito su co ... ruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice ESECUZIONE DI STACCO DI IMPIANTO FOGNARIO, eseguito su colonne primarie verticali (in ghisa) comprendente: - il taglio dei tubi di qualsiasi diametro (in tubo di ghisa esistente), sia per il tratto orizzontale che per il tratto verticale; - l'immediato collegamento al nuovo impianto predisposto, anche in condizioni di funzionamento dello stesso impianto; - la fornitura e posa in opera di raccordo speciale di passaggio ghisa geberit; - la fornitura e posa in opera di pezzo speciale composto da sifone ispezionabile; - La stessa lavorazione verrà ripetuta per il tratto di collegamento al collettore. Il tutto in opera, comprensivo della raccorderia, dei pezzi speciali; nonchè l'ulteriore onere per le idonee attrezzature (DPI) a protezione degli operatori, dal contatto con liquami fognari. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice SOMMANO... cad. 75,00 Intervento di ripristino funzionalità delle condotte fogn ... ruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice Intervento di ripristino funzionalità delle condotte fognarie situate lungo il perimetro esterno dell'edificio, (in prossimità del centro antidiabetico). - si intende compreso qualsiasi onere si renda necessario per dare il lavoro perfettamente funzionante ed eseguito secondo le regole dell'arte. - nonchè l'ulteriore onere per le idonee attrezzature (DPI) a protezione degli operatori, dal contatto con liquami fognari. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione A RIPORTARE LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL CONCORRENTE pag. 9 Num.Ord. TARIFFA LAVORI E FORNITURE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO unità di misura PREZZO UNITARIO (euro) Quantità TOTALE in cifre in lettere RIPO RTO alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. - L'interruzione dovra essere concordata con la Ditta appaltatrice SOMMANO... corpo 32 FO.022 33 V.0006 34 V.0014 35 V.0015 36 V.0018 37 V.0020 1,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI RUBINETTI "IDRANTI" TIPO UNI ... vranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. FORNITURA E POSA IN OPERA DI RUBINETTI "IDRANTI" TIPO UNI 45 COMPRENSIVO DI: - SARACINESCHE DA 1" 1/2 - COLLEGAMENTO ALLA RETE IDRICA ESISTENTE O DI NUOVA REALIZZAZIONE (IN RAME) - ANCORAGGIO ALLE STRUTTURE ORIZZONTALI E/O VERTICALI - TUTTO IL MATERIALE OCCORRENTE PER DARE IL LAVORO PERFETTAMENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITO SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. - Le lavorazionidovranno essere eseguite senza causare l'interruzione alle utenze interessate, per cui dovranno essere predisposti opportuni by-pass temporanei. SOMMANO... cad. 30,00 MARTELLO DEMOLITORE, COMPRESO OPERATORE MARTELLO DEMOLITORE, COMPRESO OPERATORE SOMMANO... ora 40,00 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI GEOCOMPOSITO DRENA ... NON TESSUTO sp. 2 mm. E UNO STRATO DI GEORETE O GEOSTUOIA. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI GEOCOMPOSITO DRENANTE, COSTITUITO DA UNO STRATO DI GEOTESSILE NON TESSUTO sp. 2 mm. E UNO STRATO DI GEORETE O GEOSTUOIA. SOMMANO... mq. 3´326,00 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POLIETILENE IN FOG ... OGNI ALTRO ONERE PER DARE L'OPERA FINITA A REGOLA D'ARTE, FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POLIETILENE IN FOGLI , DEL PESO DI 300g/mq, PER GETTI CONTROTERRA, COMPRESOL'ONERE DELLA SOVRAPPOSIZIONE DEI TELI PARI ALMENO AL 5% DELLA LUNGHEZZA DEL TELO, COMPRESO OGNI ALTRO ONERE PER DARE L'OPERA FINITA A REGOLA D'ARTE, SOMMANO... mq. 3´326,00 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI TESTATA D'USCITA I ... ametri 100/110/125 PER INNESTO DELLE CANALETTE AI POZZETTI FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI TESTATA D'USCITA IN PVC, diametri 100/110/125 PER INNESTO DELLE CANALETTE AI POZZETTI SOMMANO... cad. 51,00 FORNITURA E POSA IN OPERA DI GRIGLIA CARRABILE IN PVC PER CANALETA, LARGHEZZA cm. 20. FORNITURA E POSA IN OPERA DI GRIGLIA CARRABILE IN PVC PER CANALETA, LARGHEZZA cm. 20. SOMMANO... m. 384,00 A RIPORTARE LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL CONCORRENTE pag. 10 Num.Ord. TARIFFA LAVORI E FORNITURE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO unità di misura PREZZO UNITARIO (euro) Quantità TOTALE in cifre in lettere RIPO RTO 38 V.0021 39 V.0023 40 V.0028 41 V.0029 42 V.0030 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI TUBAZIONI DI MANDATA IN GEBERIT diametro 2". FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI TUBAZIONI DI MANDATA IN ACCIAIO ZINCATO diametro 2". SOMMANO... m. 30,00 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI ELETTROPOMPA SOMME ... LAVORO FINITO A REGOLA D'ARTE E PERFETTAMENTE FUNZIONANTE. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE MONOFASE IN GHISA mod. EDR 200 M, TIPO ZENIT O SIMILARI; 1.5 KW/220 V, COMPRESO IL GALLEGGIANTE, LA CONDOTTA DI MANDATA IN ACCIAIO (diametro 2"), LA VALVOLA DI NON RITORNO E I PEZZI SPECIALI, ESCLUSO IL COLLEGAMENTO ELETTRICOALLE LINEE DEL SOTTOPIANO, contabilizzato a parte con apposito prezzo, COMPRESO QUANTO ALTRO OCCORRA PER DARE IL LAVORO FINITO A REGOLA D'ARTE E PERFETTAMENTE FUNZIONANTE. SOMMANO... cad. 5,00 SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER FONDAZIONI O CONDOTTE IN TE ... , COMPRESO IL CARICO SULL'AUTOMEZZO; ESCLUSO IL TRASPORTO. SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER FONDAZIONI O CONDOTTE IN TERRENO DI QUALSIASI NATURA, SIA SCIOLTO CHE COMPATTO, ANCHE MISTO A PIETRE, ESCLUSO LE ROCCE TENERE E DURE, ESEGUITO PREVALENTEMENTE A MANO E CON L'AUSILIO DI MARTELLI DEMOLITORI ED EVENTUALMENTE DI MEZZI MECCANICI PER IL SOLLEVAMENTO, IN TERRENO ASCIUTTO O BAGNATO, FINO ALLA PROFONDITA' DI mt. 2,00 DAL PIANO DI SBANCAMENTO O DALL'ORLO DEL CAVO, COMPRESO IL CARICO SULL'AUTOMEZZO; ESCLUSO IL TRASPORTO. SOMMANO... mc. 2´660,80 SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER FONDAZIONI O CONDOTTE IN RO ... COMPRESO IL CARICO SULL'AUTOMEZZO ED ESCLUSO IL TRASPORTO. SCAVO A SEZIONE OBBLIGATA PER FONDAZIONI O CONDOTTE IN ROCCE DURE, CON RESISTENZA ALLO SCHIACCIAMENTO SUPERIORE A 120 kg/cmq, ESEGUITO PREVALENTEMENTE A MANO E CON MARTELLI DEMOLITORI ED EVENTUALMENTE DI MEZZI MECCANICI PER IL SOLLEVAMENTO, IN TERRENO ASCIUTTO O BAGNATO, FINO ALLA PROFONDITA' DI m. 2.00 DAL PIANO DI SBANCAMENTO O DALL'ORLO DEL CAVO, COMPRESO IL CARICO SULL'AUTOMEZZO ED ESCLUSO IL TRASPORTO. SOMMANO... mc. 34,56 TRASPORTO DEI MATERIALI DI RISULTA, ASCIUTTI O BAGNATI, P ... NZA ENTRO I LIMITI DI 20 km, COMPRESO IL RITORNO A VUOTO. TRASPORTO DEI MATERIALI DI RISULTA, ASCIUTTI O BAGNATI, PROVENIENTI DAGLI SCAVI, COMPRESA LA SISTEMAZIONE DEGLI STESSI IN DISCARICA ED ESCLUSO L'EVENTUALE COSTO DI CONFERIMENTO A DISCARICA AUTORIZZATA, CON PERCORENZA ENTRO I LIMITI DI 20 km, COMPRESO IL RITORNO A VUOTO. SOMMANO... mc. 2´695,36 A RIPORTARE LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL CONCORRENTE pag. 11 Num.Ord. TARIFFA LAVORI E FORNITURE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO unità di misura PREZZO UNITARIO (euro) Quantità TOTALE in cifre in lettere RIPO RTO 43 V.0031 44 V.0032 45 V.0033 46 V.0034 47 V.0036 INDENNITA' DI CONFERIMENTO A DISCARICA AUTORIZZATA DEL M ... IL VOLUME EFFETTIVAMENTE CONFERITO, ESCLUSO IL TRASPORTO. INDENNITA' DI CONFERIMENTO A DISCARICA AUTORIZZATA DEL MATERIALE DI RISULTA, VALUTATO PER IL VOLUME EFFETTIVAMENTE CONFERITO, ESCLUSO IL TRASPORTO. SOMMANO... mc. 2´695,36 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CANALETTA MODULARE ... MENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CANALETTA MODULARE IN POLIPROPILENE TRAPEZIA, COMPLETA DI GRIGLIA CARRABILE IN PVC, LARGHEZZA IN SOMMITA' cm. 20, altezza 14.7 cm, COMPRESO ED IL RIEMPIMENTO LATERALE IN CALCESTRUZZO E QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE L'OPERA PERFETAMENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. SOMMANO... m. 384,00 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POZZETTO PREFABBRI ... ALCESTRUZZO; VALUTATO PER CIASCUN POZZETTO POSTO IN OPERA. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POZZETTO PREFABBRICATO IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO VIBRATO, dIm. interne cm. 100 X 100 X 100, SENZA SIFONE E SENZA COPERINA, DATO IN OPERA PER FOGNATURE E SCARICHI IN GENERE; COMPRESO: LA FONITURA DEL MANUFATTO, IL TRASPORTO, LO SCARICO AL PUNTO DI INSTALLAZIONE E LA POSA IN OPERA CON SIGILLATURA DELLE GIUNZIONI DELLE TUBAZIONI IN ENTRATA E IN USCITA AL POZZETTO; E' ESCLUSO LO SCAVO, IL RINTERRO, L'EVENTUALE SOTTOFONDO O RINFIANCO IN CALCESTRUZZO; VALUTATO PER CIASCUN POZZETTO POSTO IN OPERA. SOMMANO... cad. 4,00 POSA IN OPERA DI MATERIALE PROVENIENTE DAGLI SCAVI ALL'IN ... E CANALETTE E PER IL SUCCESSIVO RINFIANCO E RICOPRIMENTO. POSA IN OPERA DI MATERIALE PROVENIENTE DAGLI SCAVI ALL'INTERNO DEL CANTIERE PER LA FORMAZIONE, PREVALENTEMENTE A MANO, DEL SOTTOFONDO PER IL LETTO DI POSA DI TUBAZIONI E CANALETTE E PER IL SUCCESSIVO RINFIANCO E RICOPRIMENTO. SOMMANO... mc. 6,50 FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POZZETTO D'INCROC ... MENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI POZZETTO D'INCROCIO IN PVC dimensioni 40 X 40 X 40 cm. COMPLETO DI COPERCHIO PER ISPEZIONE, TESTATE D'USCITA PER L'INNESTO DELLE CANALETTE, COMPRESO IL SOTTOFONDO IN CALCESTRUZZO, per uno spessore medio di 10 cm., IL RIEMPIMENTO LATERALE DELLO SCAVO CON CALCESTRUZZO, ESCLUSO LO SCAVO, COMPENSATO A PARTE CON APPOSITO PREZZO; COMPRESO QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE L'OPERA PERFETTAMENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. A RIPORTARE LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL CONCORRENTE pag. 12 Num.Ord. TARIFFA LAVORI E FORNITURE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO unità di misura PREZZO UNITARIO (euro) Quantità TOTALE in cifre in lettere RIPO RTO 48 V.0037 49 V.0038 50 V.0038/3 51 V.0039 52 V.0040 SOMMANO... cad. 11,00 FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI COPERTINA PREFABB ... AMENTE FUNZIONANTE ED EEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI COPERTINA PREFABBRICATA IN c.c.a. sp. 20 cm. PER POZZETTODI SCARICO CON dimensioni interne 100 X 100 X 100 cm., QUESTO ESCLUSO E COMPENSATO A PARTE CON APPOSITO PREZZO, COMPRESO IL COPERCHIO IN PVC PER ISPEZIONE CON TELAIO CARRABILE DI dimensioni 40 X 40 cm., LA FORMAZIONE DEL FORO PER IL PASSAGGIO DELLA TUBAZIONE DI SCARICO DELLA POMPA, diametro 2"; COMPRESO QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE L'OPERA PERFETTAMENTE FUNZIONANTE ED EEGUITA SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. SOMMANO... cad. 4,00 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CALCESTRUZZO A RES ... INNAFFIAMENTO DEI GETTI ED ESCLUSE LE ARMATURE METALLICHE. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CALCESTRUZZO A RESISTENZA CARATTERISTICA NON INFERIORE A Rck 25 CON CLASSE DI ESPOSIZIONE 1 (ambiente secco) CLASSE DI CONSISTENZA S2 (plastica) E CONFEZIONATO CON AGGREGATI DELLA DIMENSIONE MASSIMA DI 30 mm., FORNITO IN OPERA CON AUTOBETONIERA, SENZA L'IMPIEGO DI POMPE O GRU, FINO ALLA PROFONDITA' MASSIMA DI m. 3,00, SE ENTROTERRA, FINO ALL'ALTEZZA MASSIMA DI m. 0.50 SE FUORI TERRA, PER STRUTTURE IN FONDAZIONE QUALI, PLINTI, TRAVI DI FONDAZIONE, CORDOLI O SIMILI, GETTATO ENTRO APPOSITE CASSEFORME DA COMPENSARSI A PARTE; COMPRESA LA VIBRATURA E L'INNAFFIAMENTO DEI GETTI ED ESCLUSE LE ARMATURE METALLICHE. SOMMANO... mc. 1´023,02 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CALCESTRUZZO PER M ... TTOFONDAZIONI DOSATO CON 150 kg./mc. DI CEMENTO R.32,5 . FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CALCESTRUZZO PER MAGRONI DI SOTTOFONDAZIONI DOSATO CON 150 kg./mc. DI CEMENTO R.32,5 . SOMMANO... mc. 12,49 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CASSEFORME IN LEGN ... 'EFFETTIVA SUPERFICIE DEI CASSERI A CONTATTO CON IL GETTO. FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI CASSEFORME IN LEGNAME GREZZO PER GETTI DI CALCESTRUZZO SEMPLICE O ARMATO, PER OPERE IN FONDAZIONE (plinti, travi rovesce, muri di contenimento, ecc.). COMPRESE LE ARMATURE DI SOSTEGNO, CHIODERIE, LEGACCI, DISARMANTI, SFRIDI, DISARMO, LA PULIZIA, IL RIACATASTAMENTO DEL LEGNAME; VALUTATE PER L'EFFETTIVA SUPERFICIE DEI CASSERI A CONTATTO CON IL GETTO. SOMMANO... mq. 536,64 FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI RETE ELETTROSALDAT ... I, EVENTUALI LEGATURE E A RIPORTARE LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL CONCORRENTE pag. 13 Num.Ord. TARIFFA LAVORI E FORNITURE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO unità di misura PREZZO UNITARIO (euro) Quantità TOTALE in cifre in lettere RIPO RTO 53 V.0041 54 V.0042 55 V.0043 56 V.0044 SOVRAPPOSIZIONI. (peso kg. 2.3/mq) FORNITURA TRASPORTO E POSA IN OPERA DI RETE ELETTROSALDATA COSTITUITA DA TONDINI IN ACCIAIO AD ADERENZA MIGLIORATA diametro 6 mm. a maglia quadrata da cm. 20 x 20, IN PANNELLI STANDARD, FORNITA IN OPERA COMPRESI GLI SFRIDI, I TAGLI, EVENTUALI LEGATURE E SOVRAPPOSIZIONI. (peso kg. 2.3/mq) SOMMANO... kg. 7´484,20 MAGGIOR PREZZO DEI CALCESTRUZZI IN FONDAZIONE O COMUNQUE ... I CALCESTRUZZO GETTATO IN OPERA OLTRE LA DISTANZA DI 30 m. MAGGIOR PREZZO DEI CALCESTRUZZI IN FONDAZIONE O COMUNQUE SOTTOQUOTA, PER L'ESECUZIONE DEI GETTI CON L'IMPIEGO DI POMPE, GRU, NASTRI TRASPORTATORI O ALTRI MEZZI DI AVVICINAMENTO; PER OGNI mc. DI CALCESTRUZZO GETTATO IN OPERA OLTRE LA DISTANZA DI 30 m. SOMMANO... mc. 1´035,51 FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI STRUTTURA IN PROF ... RRA PER DARE IL LAVORO FINITO SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. FORNITURA, TRASPORTO E POSA IN OPERA DI STRUTTURA IN PROFILATI COMMERCIALI D'ACCIAIO ZINCATO (tipo T, L, U,) PER LA TEMPORANEA SOSPENSIONE DEI CAVI ELETTRICI, DELLE PASSERELLE PORTA-CAVO, DELLE TUBAZIONI ecc., DA COLLEGE MEDIANTE "PIATTI" E TASSELLI, AI PILASTRI IN c.a. O AI SOLAI DEI LOCALI OGGETTO DELL'INTERVENTO; COMPRESA LA DEMOLIZIONE E RIMOZIONE DEI MATERIALI DI RISULTA DEI PILASTRINI DI SOSTEGNO IN MATTONI, c.a. o acciaio; IN MODO DA LIBERARE TUTTE LE SUPERFICI OGGETTO DELL'INTERVENTO, COMPRENSIVO DI QUANTO OCCORRA PER DARE IL LAVORO FINITO SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. SOMMANO... kg. 200,00 RIMOZIONE DI TUTTE LE CONDOTTE E LE TUBAZIONI FUORI SERV ... onferimento a discarica autorizzata dei materiali rimossi) RIMOZIONE DI TUTTE LE CONDOTTE E LE TUBAZIONI FUORI SERVIZIO ESISTENTI IN TUTTO IL VUOTO TECNICO. INDICATE DALLA D.L. (compreso l'onere del caricamento su automezzo, del trasporto e del conferimento a discarica autorizzata dei materiali rimossi) SOMMANO... corpo 1,00 - PULIZIA DEI POZZETTI E DELLE CONDOTTE FOGNARIE DI TUTTO ... a di drenaggio deve essere dato perfettamente funzionante) - PULIZIA DEI POZZETTI E DELLE CONDOTTE FOGNARIE DI TUTTO IL VUOTO TECNICO (intasati da faghiglia) - PULIZIA DEL PIANO DI CALPESTIO IN c.l.s DI TUTTO IL VUOTO TECNICO COMPRENSIVO DELLA RIMOZIONE DEI MATERIALI DI RISULTA E DEGLI INGOMBRI IVI DEPOSITATI; NONCHE' LUNGO LE INTERCAPEDINI PERIMETRALI ALLEDIFICIO. DEL CARICO SU AUTOMEZZO, DEL TRASPORTO DELL'ONERE DI CONFERIMENTO A DISCARICA AUTORIZZATA. A RIPORTARE LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL CONCORRENTE pag. 14 Num.Ord. TARIFFA LAVORI E FORNITURE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO unità di misura PREZZO UNITARIO (euro) Quantità TOTALE in cifre in lettere RIPO RTO 57 V.0047 (il sistema di drenaggio deve essere dato perfettamente funzionante) SOMMANO... corpo 1,00 REALIZZAZIONE DI COLLEGAMENTO ELETTRICO DELL'ELETTROPOMPA ... OLLEGAMENTO (dello sacarico) ALLA RETE FOGNARIA ESISTENTE. REALIZZAZIONE DI COLLEGAMENTO ELETTRICO DELL'ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE ALLE LINEE DEL SOTTOPIANO CON LINEA A GIORNO ENTRO TUBAZIONE RIGIDA RK 15 DI PVC AUTOESTINGUENTE, SERIE PESANTE, AVENTE 20 mm. DI DIAMETRO ESTERNO, COMPRESA LA TUBAZIONE IN PVC, IL CONDUTTORE UNIPOLARE TIPO N 07 V-K sez. 1x4 mmq, L'INTERRUTTORE BIPOLARE DA 16 A, IL FISSAGGIO DELLA TUBAZIONE ALLA MURATURA CON STAFFE E COLLARI, TAGLI, SFRIDI E QUANT'ALTRO OCCORRA PER DARE IL LAVORO PERFETTAMENTE FUNZIONANTE ED ESEGUITO SECONDO LE REGOLE DELL'ARTE. COMPRENSIVO DEL COLLEGAMENTO (dello sacarico) ALLA RETE FOGNARIA ESISTENTE. SOMMANO... 5,00 cad. Parziale LAVORI A MISURA euro T O T A L E euro (diconsi euro - in lettere) Pari a Ribasso del ___________% (ribasso in lettere) Data, 17/11/2007 IL CONCORRENTE (timbro e firma) ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------A RIPORTARE LISTA DELLE CATEGORIE DI LAVORO E FORNITURE PREVISTE PER L'ESECUZIONE DELL'APPALTO ['Computo vuoto tecnico' (C:\Documents and Settings\user\ IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL CONCORRENTE Comune di Cagliari Provincia di CA PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO Decreti Legislativi 494/96 e 528/99 D.P.R. 222/2003 OGGETTO: Interventi igienico sanitari riguardanti il vuoto tecnico COMMITTENTE: Azienda Ospedaliera "G. Brotzu" Data, 14.11.2007 Il Coordinatore per la Sicurezza ___________________________________ Il Committente (Il Responsabile dei Lavori) ___________________________________ -1- LAVORO CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA: Natura dell'Opera: OGGETTO: Opere Edili Interventi igienico sanitari riguardanti il vuoto tecnico dell’Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari Indirizzo del CANTIERE: Località: Città: Telefono / Fax: Importo dei Lavori a base d’asta: Oneri per la sicurezza : piazzale Ricchi n°1 Cagliari (CA) 070539687 - 070539362 715.153,46 Euro 9.880 Euro Numero imprese in cantiere: Entità presunta del lavoro: 1 (prevista) 2700 uomini/giorno Data inizio lavori (presunta): Data fine lavori (presunta): Durata in giorni (presunta): 01.01.2008 30/09/2008 270 COMMITTENTI DATI COMMITTENTE: Ragione sociale: Indirizzo: Città: Telefono / Fax: Azienda Ospedaliera "G. Brotzu" piazzale Ricchi n°1 Cagliari (CA) 070539362 -2- RESPONSABILI Coordinatore Sicurezza in fase di progettazione: Nome e Cognome: Antonio Cucca Qualifica: Ingegnere Indirizzo: piazzale Ricchi n°1 Città: Cagliari CAP: 09100 Telefono / Fax: 070539687 -3- DOCUMENTAZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. RELAZIONE TECNICA E QUADRO ECONOMICO CAPITOLATO TECNICO PRESTAZIONALE SCHEMA DI CONTRATTO ANALISI DEI PREZZI ELENCO DEI PREZZI UNITARI COMPUTO METRICO ESTIMATIVO LISTA DELLE CATEGORIE DEI LAVORI PIANO DI SICUREZZA OC1 -SITUAZIONE ATTUALE – ZONA D’INTERVENTO OC2- SITUAZIONE PROGETTUALE – IMPIANTO DI DRENAGGIO ACQUE REFLUE OC3 - SITUAZIONE PROGETTUALE – PARTICOLARI COSTRUTTIVI -4- DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI È COLLOCATA L'AREA DEL CANTIERE (art.2, comma 2, lettera a, punto 2, D.P.R. 222/2003) Il cantiere si trova nel sottopiano dell'ospedale. Le problematiche di sicurezza riguardano prevalentemente il ripristino degli impianti idrici e fognari e della realizzazione del piano in calpestio in cls armato. -5- DESCRIZIONE SINTETICA DELL'OPERA (art.2, comma 2, lettera a, punto 3, D.P.R. 222/2003) Il progetto prevede il risanamento igienico sanitari di una parte del vuoto tecnico dell’Azienda Ospedaliera Brotzu. Il vuoto tecnico è un’area pilotis sita al II piano interrato dell’Ospedale nel quale trovano collocazione gli sviluppi orizzontali degli impianti idrici e fognari. Il progetto prevede la realizzazione di un fondo in cls armato con adeguate pendenze in modo da convogliare i liquidi che dovessero fuoriuscire dalle condotte in apposite canalette e da queste, tramite delle stazione di pompaggio, verranno convogliate nelle fogne. Il lavoro prevede precedentemente agli interventi di realizzazione del fondo in cls, la sostituzione di tutte le condotte fognarie e di tutte le tubazioni idriche ammalorate nell’area di intervento, senza la cui riparazione l’intervento previsto non sarebbe possibile. -6- AREA DEL CANTIERE Individuazione, analisi e valutazione dei rischi (art.2, comma 2, lettera c, D.P.R. 222/2003) Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive (art.2, comma 2, lettera d, punto 1, D.P.R. 222/2003) CARATTERISTICHE DELL'AREA DI CANTIERE Il cantiere è interamente ubicato all'interno del II piano interrato dell'edificio L’accesso è possibile tramite degli scivoli FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO RISCHI PER IL CANTIERE Nessuno RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE COMPORTANO PER L'AREA CIRCOSTANTE Nessuno -7- ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE Individuazione, analisi e valutazione dei rischi (art.2, comma 2, lettera c, D.P.R. 222/2003) Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive (art.2, comma 2, lettera d, punto 2, D.P.R. 222/2003) -8- SEGNALETICA GENERALE PREVISTA NEL CANTIERE Vietano un comportamento dal quale potrebbe risultare un pericolo. Divieto di accesso alle persone non autorizzate. Trasmettono ulteriori informazioni sulla natura del pericolo. Carichi sospesi. Pericolo generico. Pericolo di inciampo. Obbligano ad indossare un DPI e a tenere un comportamento di sicurezza. Protezione obbligatoria per gli occhi. Casco di protezione obbligatoria. Protezione obbligatoria dell'udito. Protezione obbligatoria delle vie respiratorie. -9- Calzature di sicurezza obbligatorie. Guanti di protezione obbligatoria. Obbligo generico (con eventuale cartello supplementare) Protezione individuale obbligatoria contro le cadute. Protezione obbligatoria del corpo. Protezione obbligatoria del viso. Passaggio obbligatorio per i pedoni. Danno indicazioni per l'operazione di salvataggio. Pronto soccorso. - 10 - ALBERO RIASSUNTIVO PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO - ALLESTIMENTO E SMOBILIZZO DEL CANTIERE - Installazione nel cantiere di presidi igienico-sanitari - Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere - Realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere - Realizzazione dell'impianto idrico del cantiere - Realizzazione dell'impianto igienico-sanitario del cantiere - Smobilizzo del cantiere - DEMOLIZIONI PARZIALI, RIMOZIONI - Demolizione di pareti divisorie - Perforazioni in paramenti opachi - Realizzazione di fori passanti, tracce, ecc. in muri e solai - Realizzazione di un foro nel solaio - Rimozione del massetto - Rimozione di controsoffittature, intonaci o rivestimenti interni - Rimozione di impianti - Rimozione di intonaci e/o rivestimenti esterni - Rimozione di pavimenti interni - OPERE INTERNE - Formazione del fondo per la posa di pavimenti - Formazione di fondo per rivestimenti interni - Posa di contropareti e/o controsoffitti in cartongesso, metallo, ecc. - Posa di intonaci interni - Posa pavimenti interni - Posa rivestimenti interni - Realizzazione di pareti divisorie - Tinteggiatura di superfici interne - IMPIANTI - Impianto di riscaldamento centralizzato: opere in centrale termica - Posa di canali per aria condizionata - Posa di impianto radiotelevisivo centralizzato - Posa in opera del condizionatore - Posa in opera dell'impianto elettrico interno - Posa in opera dell'impianto idrico-sanitario e del gas - Posa in opera di impianto antintrusione - OPERE EDILI GENERICHE - Chiusure di tracce e fori in solai e murature - Esecuzione di vespaio per pareti controterra - Impermeabilizzazione di pareti controterra - Movimentazione di materiali in cantiere - Posa di isolanti termici per tubi e pareti - Preparazione calcestruzzi in cantiere - Preparazione malta - 11 - LAVORAZIONI e loro INTERFERENZE Individuazione, analisi e valutazione dei rischi (art.2, comma 2, lettera c, D.P.R. 222/2003) Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive (art.2, comma 2, lettera d, punto 3, D.P.R. 222/2003) ALLESTIMENTO E SMOBILIZZO DEL CANTIERE La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi: Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere Realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere Realizzazione dell'impianto idrico del cantiere Realizzazione dell'impianto igienico-sanitario del cantiere Smobilizzo del cantiere Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere (fase) L'impianto di messa a terra è composto, essenzialmente, dai dispersori (puntazze), dai conduttori di terra e dai conduttori di protezione. A questi si aggiungono i conduttori equipotenziali destinati alla messa a terra delle masse e delle eventuali masse estranee. Lavoratori impegnati: 1) Elettricista: esecuzione impianto di messa a terra del cantiere; Elettricista addetto alla realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere ed all'individuazione e collegamento ad esso di tutte le masse metalliche che ne necessitano. Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle specifiche della lavorazione: a) DPI: Elettricista per impianti di terra del cantiere; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti dielettrici; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) cinture di sicurezza. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Elettrocuzione; b) Rumore: dBA < 80. Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Andatoie e Passerelle; b) Attrezzi manuali; c) Ponteggio mobile o trabattello; d) Scala doppia. Realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere (fase) Posa in opera dell'impianto elettrico del cantiere per l'alimentazione di tutte le apparecchiature elettriche, compreso quadri, interruttori di protezione, cavi, prese e spine, ecc. Lavoratori impegnati: 1) Elettricista: esecuzione dell'impianto elettrico del cantiere; Elettricista per la posa in opera dell'impianto elettrico del cantiere per l'alimentazione di tutte le apparecchiature elettriche, compreso quadri, interruttori di protezione, cavi, prese e spine, ecc. Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle specifiche della lavorazione: a) DPI: Elettricista per la esecuzione dell'impianto elettrico del cantiere; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti dielettrici; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) cinture di sicurezza. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Elettrocuzione; b) Rumore: dBA < 80. Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Andatoie e Passerelle; - 12 - b) c) d) Attrezzi manuali; Ponteggio mobile o trabattello; Scala doppia. Realizzazione dell'impianto idrico del cantiere (fase) consistente nella posa in opera di tubazioni (in ferro o p.v.c. o polietilene o rame) con giunti saldati o raccordati meccanicamente e dei relativi accessori, delle rubinetterie, ecc. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla posa in opera dell'impianto idrico del cantiere; Addetto alla realizzazione dell'impianto idrico del cantiere, consistente nella posa in opera di tubazioni (in ferro o p.v.c. o polietilene o rame) con giunti saldati o raccordati meccanicamente e dei relativi accessori, delle rubinetterie, ecc. Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle specifiche della lavorazione: a) DPI: Addetto alla posa in opera dell'impianto idrico del cantiere; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; e) occhiali o visiera di sicurezza; f) otoprotettori. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Elettrocuzione; b) Rumore: dBA < 80. Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Cannello per saldatura ossiacetilenica; c) Ponte su cavalletti; d) Scala doppia; e) Smerigliatrice angolare (flessibile). Realizzazione dell'impianto igienico-sanitario del cantiere (fase) consistente nella posa in opera delle condutture con giunti saldati o raccordati meccanicamente e dei relativi accessori, dei sanitari, ecc. Smobilizzo del cantiere (fase) Rimozione del cantiere realizzata attraverso lo smontaggio delle postazioni di lavoro fisse (banco del ferraiolo, betoniera, molazza, ecc.), di tutti gli impianti di cantiere (elettrico, idrico, ecc.), delle opere provvisionali e di protezione, della recinzione posta in opera all'insediamento del cantiere stesso ed il caricamento di tutte le attrezzature, macchine e materiali eventualmente presenti, su autocarri per l'allontanamento. Macchine utilizzate: 1) Autocarro. Lavoratori impegnati: 1) Addetto allo smobilizzo del cantiere; Addetto alla rimozione del cantiere realizzata attraverso lo smontaggio delle postazioni di lavoro fisse (banco del ferraiolo, betoniera, molazza, ecc.), di tutti gli impianti di cantiere (elettrico, idrico, ecc.), delle opere provvisionali e di protezione, della recinzione posta in opera all'insediamento del cantiere stesso ed al caricamento di tutte le attrezzature, macchine e materiali eventualmente presenti, su autocarri per l'allontanamento. Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle specifiche della lavorazione: a) DPI: Addetto allo smobilizzo del cantiere; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti, al lavoratore, adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) cintura di sicurezza. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Elettrocuzione; b) Movimentazione manuale dei carichi; c) Rumore: dBA 80 / 85. Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Andatoie e Passerelle; b) Argano a bandiera; c) Attrezzi manuali; d) Carriola; e) Ponteggio metallico fisso; f) Ponteggio mobile o trabattello; g) Scala semplice. d) e) f) Ponteggio mobile o trabattello; Ponte su cavalletti; Scala doppia; - 13 - g) h) Smerigliatrice angolare (flessibile); Troncatrice. Realizzazione di fori passanti, tracce, ecc. in muri e solai (fase) Esecuzione di fori passanti o tracce in muri e solai, comunque realizzati, per il passaggio di canalizzazioni di impianti. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla esecuzione di tracce e fori; Addetto all'esecuzione di fori passanti o tracce in muri e solai, comunque realizzati, per il passaggio di canalizzazioni di impianti, da eseguirsi con attrezzi meccanici o manuali. Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle specifiche della lavorazione: a) DPI: Addetto alla esecuzione di tracce e fori; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; e) otoprotettori. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Rumore: dBA > 90. Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Martello demolitore elettrico; c) Ponte su cavalletti; d) Scala doppia; e) Scanalatrice per muri ed intonaci; f) Smerigliatrice angolare (flessibile); g) Trapano elettrico. i) j) Trancia-piegaferri; Troncatrice. c) d) Martello demolitore elettrico; Smerigliatrice angolare (flessibile). ; c) Rumore: dBA 85 / 90. Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Martello demolitore elettrico; c) Ponte su cavalletti; d) Ponteggio mobile o trabattello; e) Scala doppia; f) Smerigliatrice angolare (flessibile). Rimozione di impianti (fase) interni come reti di distribuzione di impianti idro sanitari, canali di scarico per lo smaltimento delle acque nere e bianche, tubazioni e terminali dell' impianto di riscaldamento, condutture impianto elettrico. Macchine utilizzate: 1) Autocarro. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla rimozione degli impianti; Addetto alla rimozione di impianti interni come reti di distribuzione di impianti idrosanitari, canali di scarico per lo smaltimento delle acque nere e bianche, tubazioni e terminali dell'impianto di riscaldamento, condutture impianto elettrico. Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle specifiche della lavorazione: a) DPI: Addetto alla rimozione degli impianti; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; e) mascherina antipolvere; f) otoprotettori. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; b) Rumore: dBA 85 / 90. Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Cannello per saldatura ossiacetilenica; c) Martello demolitore elettrico; d) Ponte su cavalletti; - 14 - e) g) g) Scala doppia; Scala doppia. Taglierina elettrica. IMPIANTI La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi: Impianto di riscaldamento: opere per l’installazione delle U.T.A.. Posa in opera dell'impianto elettrico interno Posa in opera dell'impianto idrico-sanitario Posa in opera dell'impianto elettrico interno (fase) Realizzazione dell'impianto elettrico all'interno di edifici, a partire dal quadro di alloggio o di zona, consistente nella posa in opera di canalette in p.v.c. sotto traccia flessibili ed autoestinguenti, conduttori flessibili di rame con isolamento in p.v.c. non propagante l'incendio, cassette di derivazione, morsetti e relativi accessori, punti luce, prese, quadri di protezione (magnetotermi differenziali, "salvavita", ecc.) e comando, impianto di messa a terra. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla posa in opera dell'impianto elettrico interno; Addetto alla posa in opera di cavi elettrici, cassette di derivazione, tubazioni, ecc. per la realizzazione dell'impianto elettrico interno. Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle specifiche della lavorazione: a) DPI: Addetto alla posa in opera dell'impianto elettrico interno; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti isolanti; b) occhiali protettivi; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Rumore: dBA < 80. Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Argano a bandiera; b) Attrezzi manuali; c) Ponte su cavalletti; d) Ponteggio mobile o trabattello; e) Saldatrice elettrica; f) Scala doppia; g) Trapano elettrico. Posa in opera dell'impianto idrico-sanitario (fase) Posa all'interno di edifici delle canalizzazioni relative agli impianti idrico e sanitario, in fori e tracce precedentemente realizzati, e delle rubinetterie e degli apparecchi sanitari. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla posa in opera dell'impianto e idrico-sanitario; Addetto alla realizzazione degli impianti idrico, sanitario e gas, attraverso la posa in opera di tubazioni (in ferro o p.v.c. o polietilene o rame) in fori e tracce prerealizzati, di sanitari (con eventuali staffe a muro), di sistemi di controllo elettrici o elettronici della temperatura dell'acqua, delle rubinetterie, ecc. Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle specifiche della lavorazione: a) DPI: Addetto alla posa in opera dell'impianto idrico-sanitario e del gas; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; e) occhiali o visiera di sicurezza; f) otoprotettori. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Rumore: dBA < 80. Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Argano a cavalletto; b) Attrezzi manuali; c) Pistola sparachiodi; d) Ponte su cavalletti; e) Cannello per saldatura ossiacetilenica; f) Scala doppia; g) Smerigliatrice angolare (flessibile); h) Trapano elettrico. - 15 - OPERE EDILI GENERICHE La Lavorazione è suddivisa nelle seguenti Fasi e Sottofasi: Chiusure di tracce e fori in solai e murature Movimentazione di materiali in cantiere Posa di isolanti termici per tubi e pareti Preparazione calcestruzzi in cantiere Chiusure di tracce e fori in solai e murature (fase) La chiusura delle tracce o dei fori realizzati per la posa in opera delle canalizzazioni degli impianti. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla chiusura di tracce e fori in solai e murature; Addetto alla chiusura delle tracce o dei fori realizzati per la posa in opera delle canalizzazioni degli impianti. Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle specifiche della lavorazione: a) DPI: Addetto alla chiusura di tracce e fori in solai e murature; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile; d) occhiali; e) otoprotettori. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; b) Rumore: dBA 80 / 85. Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Argano a cavalletto; b) Attrezzi manuali; c) Carriola; d) Ponte su cavalletti; e) Ponteggio mobile o trabattello; f) Scala doppia; g) Smerigliatrice angolare (flessibile); h) Taglierina elettrica; i) Trapano elettrico. Movimentazione di materiali in cantiere (fase) Movimentazione e stoccaggio di materiali nel cantiere eseguita manualmente o con l'ausilio di mezzi meccanici. Macchine utilizzate: 1) Autocarro. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla movimentazione manuale dei carichi; Addetto alla movimentazione manuale dei carichi in cantiere. Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle specifiche della lavorazione: a) DPI: Addetto alla movimentazione manuale dei carichi; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza con suola antiscivolo ed imperforabile. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Movimentazione manuale dei carichi; b) Rumore: dBA < 80; c) Scivolamenti e cadute; d) Seppellimenti e sprofondamenti. Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Andatoie e Passerelle; b) Attrezzi manuali; c) Carriola. Posa di isolanti termici per tubi e pareti (fase) Posa in opera di isolanti termici per le tubazioni di qualsiasi diametro dell'impianto di riscaldamento, (mediante materassini di lana di roccia o coppelle di sughero o polistirolo espanso con o senza lamierino di rivestimento) e di pannelli isolanti in lana di roccia, polistirene, ecc. su superfici piane come muri interni, pavimenti soffitti, ecc. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla posa in opera di isolanti termici; - 16 - Addetto alla posa in opera di isolanti termici per le tubazioni di qualsiasi diametro dell'impianto di riscaldamento, (mediante materassini di lana di roccia o coppelle di sughero o polistirolo espanso con o senza lamierino di rivestimento) e di pannelli isolanti in lana di roccia, polistirene, ecc. su superfici piane come muri interni, pavimenti soffitti, ecc. Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle specifiche della lavorazione: a) DPI: Addetto alla posa in opera di isolanti termici; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; e) occhiali o visiera di sicurezza; f) otoprotettori. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; b) Rumore: dBA 80 / 85. Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Argano a bandiera; b) Attrezzi manuali; c) Pistola sparachiodi; d) Ponte su cavalletti; e) Ponteggio mobile o trabattello; f) Scala doppia; g) Smerigliatrice angolare (flessibile); h) Trapano elettrico. Preparazione calcestruzzi in cantiere (fase) Preparazione in cantiere di limitate quantità di cls a mezzo betoniera a bicchiere o ad inversione di marcia. Lavoratori impegnati: 1) Addetto alla preparazione del cls in cantiere; Addetto alla preparazione in cantiere di modeste quantità di cls a mezzo betoniera a bicchiere. Misure Preventive e Protettive generali, ulteriori a quelle specifiche della lavorazione: a) DPI: Addetto alla preparazione del cls in cantiere; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; d) maschera respiratoria a filtri; e) occhiali. Rischi a cui è esposto il lavoratore: a) Rumore: dBA 80 / 85. Attrezzi utilizzati dal lavoratore: a) Attrezzi manuali; b) Betoniera a bicchiere; c) Betoniera ad inversione di marcia; d) Carriola. - 17 - RISCHI individuati nelle Lavorazioni e relative MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE. Elenco dei rischi: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Colpi, tagli, punture, abrasioni; Elettrocuzione; Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Movimentazione manuale dei carichi; Rumore: dBA < 80; Rumore: dBA > 90; Rumore: dBA 80 / 85; Rumore: dBA 85 / 90; Scivolamenti e cadute; Seppellimenti e sprofondamenti; Ustioni. RISCHIO: "Caduta dall'alto" Descrizione del Rischio: Caduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni (collettive od individuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o da mezzi per scavo o trasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio: a) Parapetti; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Formazione di fondo per rivestimenti interni; Posa rivestimenti interni; Posa di canali per aria condizionata; Posa in opera del condizionatore; Prescrizioni Organizzative: I parapetti sono opere che devono realizzarsi per impedire cadute nel vuoto ogni qualvolta si manifesti tale rischio: sui ponteggi, sui bordi delle rampe di scale o dei pianerottoli o dei balconi non ancora corredati delle apposite ringhiere, sui bordi di fori praticati nei solai (ad es. vano ascensore), di impalcati disposti ad altezze superiori ai 2 m, di scavi o pozzi o fosse per lo spegnimento della calce, sui muri in cui sono state praticate aperture (ad es. vani finestra), ecc. Prescrizioni Esecutive: I parapetti devono essere allestiti a regola d'arte, utilizzando buon materiale, risultare idonei allo scopo ed essere conservati in efficienza per l'intera durata del lavoro. Possono essere realizzati nei seguenti modi: - mediante un corrente posto ad un'altezza minima di 1 m dal piano di calpestio, e da una tavola fermapiede, aderente al piano di camminamento, di altezza variabile ma tale da non lasciare uno spazio vuoto tra se ed il corrente suddetto, maggiore di 60 cm; - mediante un corrente superiore con le caratteristiche anzidette, una tavola fermapiede, aderente al piano di camminamento, alta non meno di 20 cm ed un corrente intermedio che non lasci tra se e gli elementi citati, spazi vuoti di altezza maggiore di 60 cm. I correnti e le tavole fermapiede devono essere poste nella parte interna dei montanti. I ponteggi devono avere il parapetto completo anche sulle loro testate. Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.16; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.24. b) Posti di lavoro sopraelevati; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Posa di canali per aria condizionata; Prescrizioni Esecutive: Quando si lavora in posizioni sopraelevate, assicurarsi sempre che non vi siano mai persone al - 18 - c) d) e) f) di sotto. Lavori su coperture; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Posa di impianto radiotelevisivo centralizzato; Posa in opera del condizionatore; Prescrizioni Esecutive: Prima di procedere alla esecuzione di lavori su tetti, lucernari, coperture simili, deve essere accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e dei materiali di impiego. Nel caso in cui sia dubbia tale resistenza, devono essere adottati i necessari apprestamenti atti a garantire la incolumità delle persone addette, disponendo a seconda dei casi, tavole sopra le orditure, sottopalchi e facendo uso di cinture di sicurezza. Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.70. Imbracatura di sicurezza; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Posa in opera dell'impianto ascensore; Prescrizioni Esecutive: I lavoratori che devono prestare la loro opera entro pozzi, cisterne e simili o che sono esposti a pericoli di cadute dall'alto (durante il montaggio o lo smontaggio di ponteggi, di gru, di impianti di betonaggio, lavori su muri in demolizione o su cornicioni, grondaie ecc.), devono fare uso di adatta imbracatura con fune di trattenuta, assicurata direttamente, o tramite anello scorrevole, ad una fune appositamente tesata a parti stabili delle opere fisse o provvisionali. L'imbracatura è composta da diverse cinghie a formare, cosciali, cintura e bretelle; il punto di collegamento alla fune di trattenuta viene solitamente posizionato sulla schiena, ma può esserci la possibilità di collegare le funi alla cintura, per poter operare su tralicci e pali. La fune di trattenuta deve avere una lunghezza tale da limitare la caduta a non oltre 1,50 m al fine di limitare l'energia di caduta. Questa limitazione si può ottenere con la scelta di lunghezze adeguate del cavo di trattenuta, oppure con l'adozione di dissipatori di energia (ammortizzatori) o ancora con arrotolatori autobloccanti a frizione. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.386. Armature provvisorie: protezione delle aperture di muri e solai; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Posa in opera dell'impianto ascensore; Disarmo opere in c.a.; Realizzazione carpenteria per strutture in elevazione; Prescrizioni Organizzative: Le aperture lasciate nei solai o nelle piattaforme di lavoro devono essere circondate da normale parapetto e da tavola fermapiede oppure devono essere coperte con tavolato solidamente fissato e di resistenza non inferiore a quella del piano di calpestio dei ponti di servizio. Qualora le aperture vengano usate per il passaggio di materiali o di persone, un lato del parapetto può essere costituito da una barriera mobile non asportabile, che deve essere aperta soltanto per il tempo necessario al passaggio. Le aperture nei muri prospicienti il vuoto o vani che abbiano una profondità superiore a m 0,50 devono essere munite di normale parapetto e tavole fermapiede oppure essere convenientemente sbarrate in modo da impedire la caduta di persone. Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.68. Disarmo: protezione dei fori nei solai; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Disarmo opere in c.a.; Prescrizioni Esecutive: Le aperture lasciate nei solai (vani ascensori, cavedi, ecc.) devono essere protette al momento stesso del disarmo, per evitare cadute di persone attraverso le medesime. - 19 - g) Disarmo: protezione delle rampe di scale; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Disarmo opere in c.a.; Prescrizioni Esecutive: Deve provvedersi a proteggere le rampe di scale fin dalla fase della loro armatura; i parapetti dovranno essere rifatti subito dopo il disarmo e mantenuti fino alla posa in opera delle ringhiere definitive. h) Ponteggi: ricezione del carico; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Lavorazione e posa ferri di armatura per strutture di fondazione; Lavorazione e posa ferri di armatura per strutture in elevazione; Realizzazione carpenteria per strutture di fondazione; Realizzazione carpenteria per strutture in elevazione; Prescrizioni Esecutive: Nelle operazioni di ricezione del carico su ponteggi o castelli, utilizzare bastoni muniti di uncini, evitando accurartamente di sporgersi oltre le protezioni. Impalcature nelle costruzioni in elevazione in c.a.; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Realizzazione carpenteria per strutture in i) - 20 - elevazione; Prescrizioni Organizzative: Nella esecuzione di opere a struttura in conglomerato cementizio, quando non si provveda alla costruzione da terra di una normale impalcatura con montanti, prima di iniziare la erezione delle casseformi per il getto dei pilastri perimetrali, deve essere sistemato, in corrispondenza al piano raggiunto, un regolare ponte di sicurezza a sbalzo, avente larghezza utile di almeno m 1,20. Le armature di sostegno del cassero per il getto della successiva soletta o della trave perimetrale, non devono essere lasciate sporgere dal filo del fabbricato più di cm 40 per l'affrancamento della sponda esterna del cassero medesimo. Come sotto ponte può servire l'impalcato o ponte a sbalzo costruito in corrispondenza al piano sottostante. In corrispondenza ai luoghi di transito o stazionamento deve essere sistemato, all'altezza del solaio di copertura del piano terreno, un impalcato di sicurezza (mantovana) a protezione contro la caduta di materiali dall'alto. Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.28. RISCHIO: "Caduta di materiale dall'alto o a livello" Descrizione del Rischio: Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello: materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.; materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio: a) b) c) d) Demolizioni: convogliamento del materiale di demolizione; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Demolizione di pareti divisorie; Perforazioni in paramenti opachi; Rimozione del massetto; Rimozione di controsoffittature, intonaci o rivestimenti interni; Rimozione di intonaci e/o rivestimenti esterni; Rimozione di pavimenti interni; Prescrizioni Organizzative: Il materiale di demolizione non deve essere gettato dall'alto, ma deve essere trasportato oppure convogliato in appositi canali, il cui estremo inferiore non deve risultare ad altezza maggiore di m 2 dal livello del piano di raccolta. I canali suddetti devono essere costruiti in modo che ogni tronco imbocchi nel tronco successivo; gli eventuali raccordi devono essere adeguatamente rinforzati. L'imboccatura superiore del canale deve essere sistemata in modo che non possano cadervi accidentalmente persone. Ove sia costituito da elementi pesanti od ingombranti, il materiale di demolizione deve essere calato a terra con mezzi idonei. Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.74. Disarmo: area interessata; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Disarmo opere in c.a.; Prescrizioni Organizzative: Durante le operazioni di disarmo, la zona interessata deve essere sbarrata per evitare l'accesso ai non addetti ai lavori Addetto all'imbracatura [App. di sollevamento]: prevenzioni a "Caduta di materiale dall'alto"; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Lavorazione e posa ferri di armatura per strutture di fondazione; Lavorazione e posa ferri di armatura per strutture in elevazione; Realizzazione carpenteria per strutture di fondazione; Prescrizioni Esecutive: Addetti all'imbracatura: verifica imbraco. Gli addetti, prima di consentire l'inizio della manovra di sollevamento devono verificare che il carico sia stato imbracato correttamente. Addetti all'imbracatura: manovre di sollevamento del carico. Durante il sollevamento del carico, gli addetti devono accompagnarlo fuori dalla zona di interferenza con attrezzature, ostacoli o materiali eventualmente presenti, solo per lo stretto necessario. Addetti all'imbracatura: allontanamento. Gli addetti all'imbracatura ed aggancio del carico, devono allontanarsi al più presto dalla sua traiettoria durante la fase di sollevamento. Addetti all'imbracatura: attesa del carico. E' vietato sostare in attesa sotto la traiettoria del carico. Addetti all'imbracatura: conduzione del carico in arrivo. E' consentito avvicinarsi al carico in arrivo, per pilotarlo fuori dalla zona di interferenza con eventuali ostacoli presenti, solo quando questo è giunto quasi al suo piano di destinazione. Addetti all'imbracatura: sgancio del carico. Prima di sganciare il carico dall'apparecchio di sollevamento, bisognerà accertarsi preventivamente della stabilità del carico stesso. Addetti all'imbracatura: rilascio del gancio. Dopo aver comandato la manovra di richiamo del gancio da parte dell'apparecchio di sollevamento, esso non va semplicemente rilasciato, ma accompagnato fuori dalla zona impegnata da attrezzature o materiali, per evitare agganci accidentali. Protezione da caduta di materiale dall'alto o a livello [Addetto all'imbracatura (apparecchi di sollevamento)]; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Realizzazione carpenteria per strutture in elevazione; Prescrizioni Esecutive: Addetti all'imbracatura: manovre di sollevamento del carico. Durante il sollevamento del carico, gli addetti devono accompagnarlo fuori dalla zona di interferenza con attrezzature, ostacoli o materiali eventualmente presenti, solo per lo stretto necessario. Addetti all'imbracatura: allontanamento. Gli addetti all'imbracatura ed aggancio del carico, devono allontanarsi al più presto dalla sua traiettoria durante la fase di sollevamento. Addetti all'imbracatura: verifica imbraco. Gli addetti, prima di consentire l'inizio della manovra di sollevamento devono verificare che il carico sia stato imbracato correttamente. - 21 - Addetti all'imbracatura: attesa del carico. E' vietato sostare in attesa sotto la traiettoria del carico. Addetti all'imbracatura: conduzione del carico in arrivo. E' consentito avvicinarsi al carico in arrivo, per pilotarlo fuori dalla zona di interferenza con eventuali ostacoli presenti, solo quando questo è giunto quasi a terra. Addetti all'imbracatura: sgancio del carico. Prima di sganciare il carico dall'apparecchio di sollevamento, bisognerà accertarsi preventivamente della stabilità del carico stesso. Addetti all'imbracatura: rilascio del gancio. Dopo aver comandato la manovra di richiamo del gancio da parte dell'apparecchio di sollevamento, esso non va semplicemente rilasciato, ma accompagnato fuori dalla zona impegnata da attrezzature o materiali, per evitare agganci accidentali. RISCHIO: "Colpi, tagli, punture, abrasioni" Descrizione del Rischio: Colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani; contusioni e traumi a tutto il corpo senza una localizzazione specifica, per contatto con l'attrezzo adoperato o conseguenti ad urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere. Dolori muscolari relativi ad errate posizioni assunte durante l'uso dell'attrezzatura di lavoro. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio: a) b) Disarmo: pulizia al termine delle operazioni; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Disarmo opere in c.a.; Prescrizioni Organizzative: Nelle zone interessate alle operazioni di disarmo, deve essere impedito l'accesso fin tanto che non saranno ultimate le operazioni di pulizia e di riordino. Pulizia della postazione di lavoro; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Disarmo opere in c.a.; Prescrizioni Esecutive: L'area circostante il posto di lavoro dovrà essere sempre mantenuta in condizioni di ordine e pulizia ad evitare ogni rischio di inciampi o cadute. RISCHIO: "Elettrocuzione" Descrizione del Rischio: Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione. Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio: a) Disposizioni comuni a tutti i lavoratori; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere; Realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere; Realizzazione dell'impianto idrico del cantiere; Smobilizzo del cantiere; Getto in calcestruzzo per strutture di fondazione; Getto in calcestruzzo per strutture in elevazione; Lavorazione e posa ferri di armatura per strutture di fondazione; Lavorazione e posa ferri di armatura per strutture in elevazione; Realizzazione carpenteria per strutture di fondazione; Prescrizioni Organizzative: Lavori in prossimità di linee elettriche. Non possono essere eseguiti lavori in prossimità di linee elettriche aeree a distanza minore di m 5 a meno che, previa segnalazione all'esercente le linee elettriche, non si provveda ad una adeguata protezione atta ad evitare accidentali contatti o pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse. Lampade portatili. Le lampade portatili devono essere: a) costruite con doppio isolamento; b) alimentate con bassissima tensione di sicurezza (24 V forniti mediante trasformatore di sicurezza) ovvero mediante separazione elettrica singola (220 V forniti mediante trasformatore di isolamento); c) provviste di idoneo involucro di vetro ed avere il portalampada e l'impugnatura costituita di materiale isolante non igroscopico; d) devono essere protette contro i danni accidentali tramite una griglia di protezione; e) provviste di cavo di alimentazione di tipo H07RN-F con una sezione minima dei conduttori di 1 mm2. Le lampadine usate non dovranno essere di elevata potenza per evitare possibili incendi e cedimento dell'isolamento per il calore prodotto. Prescrizioni Esecutive: Impianto elettrico: disposizioni generali di comportamento. Particolare cura, volta a salvaguardarne lo stato manutentivo, deve essere tenuta da parte dei lavoratori nei confronti dell'impianto elettrico di cantiere (in particolare nei confronti dei cavi, dei contatti, degli interruttori, delle prese di corrente, delle custodie di tutti gli elementi in tensione), data la sua pericolosità e la rapida usura cui sono soggette tutte le attrezzature presenti sul cantiere. Impianto elettrico: obblighi dei lavoratori. Ciascun lavoratore è tenuto a segnalare immediatamente al proprio superiore la presenza di qualsiasi anomalia dell'impianto elettrico, come ad esempio: apparecchiature elettriche aperte (batterie, interruttori, scatole, ecc.); materiali e apparecchiature con involucri protettivi danneggiati o che presentino segni di bruciature; cavi elettrici nudi o con isolamento rotto. Manovre: condizioni di pericolo. E' assolutamente vietato toccare interruttori o pulsanti con le mani bagnate o stando sul bagnato, anche se il grado di protezione delle apparecchiature lo consente. - 22 - b) I fili di apparecchi elettrici non devono mai essere toccati con oggetti metallici (tubi e profilati), getti d'acqua, getti di estintori idrici o a schiuma: ove questo risultasse necessario occorre togliere preventivamente tensione al circuito. Non spostare macchine o quadri elettrici inidonei se non dopo aver disinserito l'alimentazione. E' tassativamente vietato utilizzare scale metalliche a contatto con apparecchiature e linee elettriche. Lavori in prossimità di linee elettriche. Assicurarsi che nella zona di lavoro, le eventuali linee elettriche aeree, rimangano sempre ad una distanza non inferiore ai cinque metri. Quadri elettrici: posizione ed uso degli interruttori d'emergenza. Tutti quelli che operano in cantiere devono conoscere l'esatta posizione e le corrette modalità d'uso degli interruttori di emergenza posizionati sui quadri elettrici presenti nel cantiere. Lampade portatili. L'eventuale sostituzione della lampadina di una lampada portatile, dovrà essere seguita solo dopo aver disinserito la spina dalla presa. Usare solo lampade portatili a norma e mai di fattura artigianale. Riferimenti Normativi: D.L. 19/9/1994 n.626 art.39; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.11; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.317; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.318; CEI 34-34. Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere; Realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere; Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto, solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile. Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi. Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi deteriorati è tassativamente vietato. Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato. Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie) devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano rapidamente a contatto con oli e grassi. Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati. Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C. Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto, essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese. Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici, molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna. Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese, vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la tensione all'impianto. Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere sostituite facendo ricorso a personale qualificato. Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che: l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo); l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa). Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica. Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece, sempre spine e prese normalizzate. Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati dal - 23 - superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica. Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare: il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento); la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di terra. Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa. Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283. RISCHIO: "Inalazione polveri, fibre, gas, vapori" Descrizione del Rischio: Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol. Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varia natura. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio: a) b) c) d) Difesa dalle polveri: lavorazioni in ambienti confinati; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Demolizione di pareti divisorie; Rimozione del massetto; Rimozione di controsoffittature, intonaci o rivestimenti interni; Rimozione di impianti; Rimozione di pavimenti interni; Formazione del fondo per la posa di pavimenti; Formazione di fondo per rivestimenti interni; Posa rivestimenti interni; Chiusure di tracce e fori in solai e murature; Esecuzione di vespaio per pareti controterra; Prescrizioni Organizzative: Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi. Nei luoghi di lavoro chiusi è necessario far sì che, tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori, essi dispongano di aria salubre in quantità sufficiente, da ottenersi anche mediante impianti di aerazione forzata. Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino produzione di polveri (come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre adeguata aspirazione nella zona di taglio, evitando attrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni non possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate. Sistemi di aspirazione delle polveri. Ove non sia possibile sostituire il materiale di lavoro polveroso, si devono adottare procedimenti lavorativi in apparecchi chiusi ovvero muniti di sistemi di aspirazione e di raccolta delle polveri, atti ad impedirne la dispersione. L'aspirazione deve essere effettuata, per quanto è possibile, immediatamente vicino al luogo di produzione delle polveri. Prescrizioni Esecutive: Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino produzione di polveri (come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre adeguata aspirazione nella zona di taglio, evitando attrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni non possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate. Riferimenti Normativi: D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.9; D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.21; Circolare 25/11/1991 n.23. Demolizioni: prevenzioni a "Inalazione polveri, ecc."; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Rimozione di impianti; Rimozione di intonaci e/o rivestimenti esterni; Prescrizioni Organizzative: Demolizioni: inumidimento materiali. Durante i lavori di demolizione si deve provvedere a ridurre il sollevamento della polvere, irrorando con acqua le murature ed i materiali di risulta. Demolizioni: materiali contenenti amianto. Prima di procedere alla demolizione del manufatto accertarsi che lo stesso non presenti materiali contenenti amianto, ed eventualmente procedere alla loro eliminazione preventiva in conformità a quanto disposto dal D.M. Sanità del 6.09.1994. Demolizioni: stoccaggio ed evacuazione detriti. Curare che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerie avvengano correttamente. Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.74; 494 Bis art.9. Dispositivi di protezione dalle polveri: condizioni di utilizzo; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Formazione del fondo per la posa di pavimenti; Prescrizioni Organizzative: I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di gas, polveri o fumi nocivi devono avere a disposizione maschere respiratorie o altri dispositivi idonei, da conservarsi in luogo adatto facilmente accessibile e noto al personale. Prescrizioni Esecutive: Qualora per difficoltà di ordine ambientale od altre cause tecnicamente giustificate sia ridotta l'efficacia dei mezzi generali di prevenzione delle polveri, i lavoratori devono essere muniti e fare uso di idonee maschere antipolvere. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.387. Inalazioni di sostanze nocive: prescrizioni generali; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Posa di intonaci interni; Posa pavimenti interni; Realizzazione di pareti divisorie; Tinteggiatura di superfici interne; Impermeabilizzazione di pareti controterra; Posa di isolanti termici per tubi e pareti; - 24 - Prescrizioni Organizzative: Schede tossicologiche. E' necessario il preventivo esame della scheda tossicologica delle sostanze utilizzate per l'adozione delle specifiche misure di sicurezza. Sostanze tossiche o nocive: recipienti. Le materie prime non in corso di lavorazione, i prodotti ed i rifiuti, che abbiano proprietà tossiche o caustiche, specialmente se sono allo stato liquido o se sono facilmente solubili o volatili, devono essere custoditi in recipienti a tenuta e muniti di buona chiusura. Tali recipienti devono portare una scritta che ne indichi il contenuto ed avere le indicazioni e i contrassegni di cui all'art.355 del decreto del Presidente della Repubblica 27 Aprile 1955, n. 547. Le materie in corso di lavorazione che siano fermentescibili o possano essere nocive alla salute o svolgere emanazioni sgradevoli, non devono essere accumulate nei locali di lavoro in quantità superiore a quella strettamente necessaria per la lavorazione. Gli apparecchi e i recipienti che servono alla lavorazione oppure al trasporto dei materiali putrescibili o suscettibili di dare emanazioni sgradevoli, devono essere lavati frequentemente e, ove occorra, disinfettati. Inalazioni di sostanze nocive:visite mediche. I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di sostanze o agenti nocivi (gas, polveri o fumi) devono avere a disposizione idonei mezzi di protezione personale (maschere respiratorie, ecc.), ed essere sottoposti a visita medica periodica secondo le tabelle ministeriali del D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.33-allegato. Prescrizioni Esecutive: Inalazioni di sostanze nocive: visite mediche. I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di sostanze o agenti nocivi (gas, polveri o fumi) devono utilizzare i mezzi di protezione personale (maschere respiratorie, ecc.) messi a loro disposizione dal datore di lavoro, e farsi sottoporre a visita medica periodica secondo le tabelle ministeriali del D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.33-allegato. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.387; D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.18; D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.33; D.L. 15/8/1991 n.277. RISCHIO: "Movimentazione manuale dei carichi" Descrizione del Rischio: Lesioni relative all'apparato scheletrico e/o muscolare durante la movimentazione manuale dei carichi, per il loro eccessivo peso o ingombro o per la scorretta posizione assunta dal lavoratore durante la movimentazione. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio: a) b) Movimentazione manuale dei carichi: disposizioni preventive; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Smobilizzo del cantiere; Prescrizioni Organizzative: Movimentazione manuale dei carichi: informazione. Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori informazioni, in particolare per quanto riguarda: a) il peso di un carico; b) il centro di gravità o il lato più pesante nel caso in cui il contenuto di un imballaggio abbia una collocazione eccentrica; c) la movimentazione corretta dei carichi e i rischi che i lavoratori corrono se queste attività non vengono eseguite in maniera corretta. Movimentazione manuale dei carichi: obblighi del datore di lavoro. Il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie o ricorre ai mezzi appropriati, in particolare attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori. Movimentazione manuale dei carichi: organizzazione del lavoro. Qualora non sia possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi ad opera dei lavoratori, il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie, ricorre ai mezzi appropriati o fornisce ai lavoratori stessi i mezzi adeguati, allo scopo di ridurre il rischio che comporta la movimentazione manuale di detti carichi. Nel caso in cui la necessità di una movimentazione manuale di un carico ad opera del lavoratore non può essere evitata, il datore di lavoro organizza i posti di lavoro in modo che detta movimentazione sia quanto più possibile sana e sicura. Movimentazione manuale dei carichi: rischi dorso-lombari. La movimentazione manuale di un carico può costituire un rischio tra l'altro dorso-lombare nei casi seguenti: - il carico è troppo pesante (kg 30); - è ingombrante o difficile da afferrare; - è in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia di spostarsi; - è collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato ad una certa distanza dal tronco o con una torsione o inclinazione del tronco; - può, a motivo della struttura esterna e/o della consistenza, comportare lesioni per il lavoratore, in particolare in caso di urto. Lo sforzo fisico può presentare un rischio tra l'altro dorso-lombare nei seguenti casi: - è eccessivo; - può essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco; - può comportare un movimento brusco del carico; - è compiuto con il corpo in posizione instabile. Movimentazione manuale dei carichi: sorveglianza sanitaria. Il datore di lavoro sottopone a sorveglianza sanitaria gli addetti alla movimentazione manuale dei carichi. Riferimenti Normativi: D.L. 19/9/1994 n.626 art.16; D.L. 19/9/1994 n.626 art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.49; D.L. 19/9/1994 Allegato VI. Movimentazione manuale dei carichi: modalità di stoccaggio; - 25 - c) Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Smobilizzo del cantiere; Prescrizioni Esecutive: Le modalità di stoccaggio del materiale movimentato devono essere tali da garantire la stabilità al ribaltamento, tenute presenti le eventuali azioni di agenti atmosferici o azioni esterne meccaniche. Verificare la compattezza del terreno prima di iniziare lo stoccaggio. Protezione da movimentazione manuale dei carichi [Addetto alla movimentazione manuale dei carichi]; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Movimentazione di materiali in cantiere; Prescrizioni Organizzative: Movimentazione manuale dei carichi: sorveglianza sanitaria. Il datore di lavoro sottopone a sorveglianza sanitaria gli addetti alla movimentazione manuale dei carichi. Movimentazione manuale dei carichi: obblighi del datore di lavoro. Il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie o ricorre ai mezzi appropriati, in particolare attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori. Movimentazione manuale dei carichi: rischi dorso-lombari. La movimentazione manuale di un carico può costituire un rischio tra l'altro dorso-lombare nei casi seguenti: - il carico è troppo pesante (kg 30); - è ingombrante o difficile da afferrare; - è in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia di spostarsi; - è collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato ad una certa distanza dal tronco o con una torsione o inclinazione del tronco; - può, a motivo della struttura esterna e/o della consistenza, comportare lesioni per il lavoratore, in particolare in caso di urto. Lo sforzo fisico può presentare un rischio tra l'altro dorso-lombare nei seguenti casi: - è eccessivo; - può essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco; - può comportare un movimento brusco del carico; - è compiuto con il corpo in posizione instabile. Movimentazione manuale dei carichi: organizzazione del lavoro. Qualora non sia possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi ad opera dei lavoratori, il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie, ricorre ai mezzi appropriati o fornisce ai lavoratori stessi i mezzi adeguati, allo scopo di ridurre il rischio che comporta la movimentazione manuale di detti carichi. Nel caso in cui la necessità di una movimentazione manuale di un carico ad opera del lavoratore non può essere evitata, il datore di lavoro organizza i posti di lavoro in modo che detta movimentazione sia quanto più possibile sana e sicura. Movimentazione manuale dei carichi: informazione. Il datore di lavoro fornisce ai lavoratori informazioni, in particolare per quanto riguarda: a) il peso di un carico; b) il centro di gravità o il lato più pesante nel caso in cui il contenuto di un imballaggio abbia una collocazione eccentrica; c) la movimentazione corretta dei carichi e i rischi che i lavoratori corrono se queste attività non vengono eseguite in maniera corretta. Riferimenti Normativi: D.L. 19/9/1994 n.626 art.16; D.L. 19/9/1994 n.626 art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.49; D.L. 19/9/1994 n. 626 Allegato VI. RISCHIO: "Rumore: dBA < 80" Descrizione del Rischio: Il lavoratore è addetto ad attività comportanti valore di esposizione quotidiana personale non superiore a 80 dBA: per tali lavoratori, il decreto 277/91 non impone alcun obbligo. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio: a) Protezione da rumore: dBA < 80; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere; Realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere; Realizzazione dell'impianto idrico del cantiere; Formazione del fondo per la posa di pavimenti; Formazione di fondo per rivestimenti interni; Posa di intonaci interni; Tinteggiatura di superfici interne; Posa di impianto radiotelevisivo centralizzato; Posa in opera dell'impianto elettrico interno; Posa in opera dell'impianto idrico-sanitario e del gas; Impermeabilizzazione di pareti controterra; Movimentazione di materiali in cantiere; Getto in calcestruzzo per strutture di fondazione; Getto in calcestruzzo per strutture in elevazione; Lavorazione e posa ferri di armatura per strutture di fondazione; Lavorazione e posa ferri di armatura per strutture in elevazione; Realizzazione carpenteria per strutture di fondazione; Realizzazione carpenteria per strutture in elevazione; Ripristino del cls di travi, pilastri, setti, ecc.; Prescrizioni Organizzative: Obblighi del datore di lavoro: acquisto di nuove macchine. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di nuovi utensili, macchine, apparecchiature, quelli che producono, nelle normali condizioni di funzionamento, il più basso livello di rumore. Obblighi del datore di lavoro: misure organizzative. Il datore di lavoro riduce al minimo, in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, i rischi derivanti dall'esposizione al rumore mediante misure tecniche, organizzative e procedurali, concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte. - 26 - Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277 art.41; D.L. 15/8/1991 n.277 art.46. RISCHIO: "Rumore: dBA > 90" Descrizione del Rischio: Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o attrezzature: esposizione superiore a 90 dBA. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio: a) Protezione da rumore: dBA > 90; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Realizzazione di fori passanti, tracce, ecc. in muri e solai; Prescrizioni Organizzative: Controllo sanitario: esposizioni >85 dBA. I lavoratori la cui esposizione quotidiana personale al rumore supera 85 dBA, indipendentemente dall'uso di mezzi individuali di protezione, devono essere sottoposti a controllo sanitario. Detto controllo comprende: a) una visita medica preventiva, integrata da un esame della funzione uditiva eseguita nell'osservanza dei criteri riportati nell'allegato VII del DPR 277/91, per accertare l'assenza di controindicazioni al lavoro specifico ai fini della valutazione dell'idoneità dei lavoratori; b) visite mediche periodiche, integrate dall'esame della funzione uditiva, per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità. Esse devono tenere conto, oltre che dell'esposizione, anche della sensibilità acustica individuale. La prima di tali visite è effettuata non oltre un anno dopo la visita preventiva. La frequenza delle visite successive è stabilita dal medico competente. Gli intervalli non possono essere comunque superiori a due anni per lavoratori la cui esposizione quotidiana personale non supera 90 dBA e ad un anno nei casi di esposizione quotidiana personale superiore a 90 dBA. Il datore di lavoro, in conformità al parere del medico competente, adotta misure preventive e protettive per singoli lavoratori, al fine di favorire il recupero audiologico. Tali misure possono comprendere la riduzione dell'esposizione quotidiana personale del lavoratore, conseguita mediante opportune misure organizzative. Informazione e formazione: esposizione >85 dBA. Nelle attività che comportano un valore dell'esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore superiore a 85 dBA, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori ovvero i loro rappresentanti vengano informati su: a) i rischi derivanti all'udito dall'esposizione al rumore; b) le misure adottate; c) le misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi; d) la funzione dei mezzi individuali di protezione, le circostanze in cui ne è previsto l'uso e le corrette modalità di uso; e) il significato ed il ruolo del controllo sanitario per mezzo del medico competente; f) i risultati ed il significato della valutazione del rumore durante il lavoro. g) l'uso corretto, ai fini della riduzione al minimo dei rischi per l'udito, degli utensili, macchine, apparecchiature che, utilizzati in modo continuativo, producono un'esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore pari o superiore a 85 dBA. Obblighi del datore di lavoro: misure organizzative. Il datore di lavoro riduce al minimo, in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, i rischi derivanti dall'esposizione al rumore mediante misure tecniche, organizzative e procedurali, concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte. Obblighi del datore di lavoro: acquisto di nuove macchine. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di nuovi utensili, macchine, apparecchiature, quelli che producono, nelle normali condizioni di funzionamento, il più basso livello di rumore. Registrazione dell'esposizione al rumore dei lavoratori. I lavoratori che svolgono le attività che comportino un'esposizione quotidiana personale superiore a 90 dBA oppure un valore della pressione acustica istantanea non ponderata superiore a 140 dB (200 Pa), sono iscritti in appositi registri. Il registro di cui sopra è istituito ed aggiornato dal datore di lavoro che ne cura la tenuta. Il datore di lavoro: a) consegna copia del registro di cui al comma 1 all'ISPESL e alla USL competente per territorio, cui comunica, ogni tre anni e comunque ogni qualvolta l'ISPESL medesimo ne faccia richiesta, le variazioni intervenute; b) consegna, a richiesta, all'organo di vigilanza ed all'Istituto superiore di Sanità copia del predetto registro; c) comunica all'ISPESL e alla USL competente per territorio la cessazione del rapporto di lavoro, con le variazioni sopravvenute dall'ultima comunicazione; d) consegna all'ISPESL e alla USL competente per territorio, in caso di cessazione di attività dell'impresa, il registro di cui al comma 1; e) richiede all'ISPESL e alla USL competente per territorio copia delle annotazioni individuali in caso di assunzione di lavoratori che abbiano in precedenza esercitato attività che comportano le condizioni di esposizione di cui all'art. 41; f) comunica ai lavoratori interessati tramite il medico competente le relative annotazioni individuali contenute nel registro e nella cartella sanitaria e di rischio di cui all'art. 4, comma 1, lettera q). I dati relativi a ciascun singolo lavoratore sono riservati. Segnalazione e delimitazione zone ad elevata rumorosità. Nei luoghi di lavoro che possono comportare, per un lavoratore che vi svolga la propria mansione per l'intera giornata lavorativa, un'esposizione quotidiana personale superiore a 90 dBA oppure un valore della pressione acustica istantanea non ponderata superiore a 140 dB (200 Pa) è - 27 - esposta una segnaletica appropriata. Tali luoghi sono inoltre perimetrati e soggetti ad una limitazione di accesso qualora il rischio di esposizione lo giustifichi e tali provvedimenti siano possibili. Superamento dei valori limite di esposizione. Se nonostante l'applicazione di misure tecniche ed organizzative, l'esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore risulta superiore a 90 dBA od il valore della pressione acustica istantanea non ponderata risulta superiore a 140 dB (200 Pa), il datore di lavoro comunica all'organo di vigilanza, entro trenta giorni dall'accertamento del superamento, le misure tecniche ed organizzative applicate, informando i lavoratori ovvero i loro rappresentanti. Prescrizioni Esecutive: Esposizione >90 dBA: adempimenti. I lavoratori la cui esposizione quotidiana personale supera 90 dBA devono utilizzare i mezzi individuali di protezione dell'udito fornitigli dal datore di lavoro. Se l'applicazione delle misure di cui al comma 4 comporta rischio di incidente, a questo deve ovviarsi con mezzi appropriati. I lavoratori ovvero i loro rappresentanti sono consultati per la scelta dei modelli dei mezzi di protezione individuale dell'udito. Mezzi di protezione individuali dell'udito adeguati. I mezzi individuali di protezione dell'udito sono considerati adeguati se, correttamente usati, mantengono un livello di rischio uguale od inferiore a quello derivante da un'esposizione quotidiana personale di 90 dBA. Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277 art.41; D.L. 15/8/1991 n.277 art.42; D.L. 15/8/1991 n.277 art.43; D.L. 15/8/1991 n.277 art.45; D.L. 15/8/1991 n.277 art.46; D.L. 15/8/1991 n.277 art.49. RISCHIO: "Rumore: dBA 80 / 85" Descrizione del Rischio: Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o attrezzature: esposizione compresa tra 80 e 85 dBA. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio: a) Protezione da rumore: dBA 80 / 85; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Smobilizzo del cantiere; Posa di contropareti e/o controsoffitti in cartongesso, metallo, ecc.; Posa pavimenti interni; Posa rivestimenti interni; Realizzazione di pareti divisorie; Impianto di riscaldamento centralizzato: opere in centrale termica; Posa di canali per aria condizionata; Posa in opera del condizionatore; Posa in opera dell'impianto ascensore; Posa in opera di impianto antintrusione; Chiusure di tracce e fori in solai e murature; Posa di isolanti termici per tubi e pareti; Preparazione calcestruzzi in cantiere; Disarmo opere in c.a.; Realizzazione carpenteria per strutture di fondazione; Realizzazione carpenteria per strutture in elevazione; Prescrizioni Organizzative: Controllo sanitario: esposizioni tra 80 e 85 dBA. Il controllo sanitario è esteso ai lavoratori la cui esposizione quotidiana personale sia compresa tra 80 dBA e 85 dBA qualora i lavoratori interessati ne facciano richiesta e il medico competente ne confermi l'opportunità, anche al fine di individuare eventuali effetti extrauditivi. Detto controllo comprende: a) una visita medica preventiva, integrata da un esame della funzione uditiva eseguita nell'osservanza dei criteri riportati nell'allegato VII, per accertare l'assenza di controindicazioni al lavoro specifico ai fini della valutazione dell'idoneità dei lavoratori; b) visite mediche periodiche, integrate dall'esame della funzione uditiva, per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità. Esse devono tenere conto, oltre che dell'esposizione, anche della sensibilità acustica individuale. La prima di tali visite è effettuata non oltre un anno dopo la visita preventiva. La frequenza delle visite successive è stabilita dal medico competente. Il datore di lavoro, in conformità al parere del medico competente, adotta misure preventive e protettive per singoli lavoratori, al fine di favorire il recupero audiologico. Tali misure possono comprendere la riduzione dell'esposizione quotidiana personale del lavoratore, conseguita mediante opportune misure organizzative. Informazione e formazione: esposizione tra 80 e 85 dBA. Nelle attività che comportano un valore dell'esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore superiore a 80 dBA, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori ovvero i loro rappresentanti vengano informati su: a) i rischi derivanti all'udito dall'esposizione al rumore; b) le misure adottate; c) le misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi; d) la funzione dei mezzi individuali di protezione, le circostanze in cui ne è previsto l'uso e le modalità di uso; e) il significato ed il ruolo del controllo sanitario per mezzo del medico competente; f) i risultati ed il significato della valutazione del rumore durante il lavoro. Obblighi del datore di lavoro: misure organizzative. Il datore di lavoro riduce al minimo, in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, i rischi derivanti dall'esposizione al rumore mediante misure tecniche, organizzative e procedurali, concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte. Obblighi del datore di lavoro: acquisto di nuove macchine. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di nuovi utensili, macchine, apparecchiature, quelli che producono, nelle normali condizioni di funzionamento, il più basso livello di rumore. Prescrizioni Esecutive: Mezzi di protezione individuali dell'udito adeguati. I mezzi individuali di protezione dell'udito sono considerati adeguati se, correttamente usati, mantengono un livello di rischio uguale od inferiore a quello - 28 - derivante da un'esposizione quotidiana personale di 90 dBA. Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277 art.41; D.L. 15/8/1991 n.277 art.42; D.L. 15/8/1991 n.277 art.43; D.L. 15/8/1991 n.277 art.46. RISCHIO: "Rumore: dBA 85 / 90" Descrizione del Rischio: Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o attrezzature: esposizione compresa tra 85 e 90 dBA. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio: a) Protezione da rumore: dBA 85 / 90; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Demolizione di pareti divisorie; Perforazioni in paramenti opachi; Realizzazione di un foro nel solaio; Rimozione del massetto; Rimozione di controsoffittature, intonaci o rivestimenti interni; Rimozione di impianti; Rimozione di intonaci e/o rivestimenti esterni; Rimozione di pavimenti interni; Esecuzione di vespaio per pareti controterra; Preparazione malta; Posa in opera ferri d'attesa in strutture di c.a. preesistenti; Ripristino del cls di travi, pilastri, setti, ecc.; Prescrizioni Organizzative: Controllo sanitario: esposizioni >85 dBA. I lavoratori la cui esposizione quotidiana personale al rumore supera 85 dBA, indipendentemente dall'uso di mezzi individuali di protezione, devono essere sottoposti a controllo sanitario. Detto controllo comprende: a) una visita medica preventiva, integrata da un esame della funzione uditiva eseguita nell'osservanza dei criteri riportati nell'allegato VII del DPR 277/91, per accertare l'assenza di controindicazioni al lavoro specifico ai fini della valutazione dell'idoneità dei lavoratori; b) visite mediche periodiche, integrate dall'esame della funzione uditiva, per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità. Esse devono tenere conto, oltre che dell'esposizione, anche della sensibilità acustica individuale. La prima di tali visite è effettuata non oltre un anno dopo la visita preventiva. La frequenza delle visite successive è stabilita dal medico competente. Gli intervalli non possono essere comunque superiori a due anni per lavoratori la cui esposizione quotidiana personale non supera 90 dBA e ad un anno nei casi di esposizione quotidiana personale superiore a 90 dBA. Il datore di lavoro, in conformità al parere del medico competente, adotta misure preventive e protettive per singoli lavoratori, al fine di favorire il recupero audiologico. Tali misure possono comprendere la riduzione dell'esposizione quotidiana personale del lavoratore, conseguita mediante opportune misure organizzative. Esposizione tra 85 e 90 dBA: adempimenti. Il datore di lavoro fornisce i mezzi individuali di protezione dell'udito a tutti i lavoratori la cui esposizione quotidiana personale può verosimilmente superare 85 dBA. I mezzi individuali di protezione dell'udito sono adattati al singolo lavoratore ed alle sue condizioni di lavoro, tenendo conto della sicurezza e della salute. I lavoratori ovvero i loro rappresentanti sono consultati per la scelta dei modelli dei mezzi di protezione individuale dell'udito. Informazione e formazione: esposizione >85 dBA. Nelle attività che comportano un valore dell'esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore superiore a 85 dBA, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori ovvero i loro rappresentanti vengano informati su: a) i rischi derivanti all'udito dall'esposizione al rumore; b) le misure adottate; c) le misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi; d) la funzione dei mezzi individuali di protezione, le circostanze in cui ne è previsto l'uso e le corrette modalità di uso; e) il significato ed il ruolo del controllo sanitario per mezzo del medico competente; f) i risultati ed il significato della valutazione del rumore durante il lavoro. g) l'uso corretto, ai fini della riduzione al minimo dei rischi per l'udito, degli utensili, macchine, apparecchiature che, utilizzati in modo continuativo, producono un'esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore pari o superiore a 85 dBA. Obblighi del datore di lavoro: misure organizzative. Il datore di lavoro riduce al minimo, in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, i rischi derivanti dall'esposizione al rumore mediante misure tecniche, organizzative e procedurali, concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte. Obblighi del datore di lavoro: acquisto di nuove macchine. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di nuovi utensili, macchine, apparecchiature, quelli che producono, nelle normali condizioni di funzionamento, il più basso livello di rumore. Prescrizioni Esecutive: Mezzi di protezione individuali dell'udito adeguati. I mezzi individuali di protezione dell'udito sono considerati adeguati se, correttamente usati, mantengono un livello di rischio uguale od inferiore a quello derivante da un'esposizione quotidiana personale di 90 dBA. Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277 art.41; D.L. 15/8/1991 n.277 art.42; D.L. 15/8/1991 n.277 art.43; D.L. 15/8/1991 n.277 art.46. RISCHIO: "Scivolamenti e cadute" - 29 - Descrizione del Rischio: Scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio (nel caso di salita su mezzi o macchine), o da cattive condizioni del posto di lavoro (come ad esempio disordine per presenza di residui sparsi delle lavorazioni), o da cattive condizioni della viabilità pedonale. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio: a) Pulizia della postazione di lavoro; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Movimentazione di materiali in cantiere; Prescrizioni Esecutive: L'area circostante il posto di lavoro dovrà essere sempre mantenuta in condizioni di ordine e pulizia ad evitare ogni rischio di inciampi o cadute. RISCHIO: "Seppellimenti e sprofondamenti" Descrizione del Rischio: Seppellimenti e sprofondamenti in scavi all'aperto od in sotterraneo o durante opere di demolizione o durante le operazioni di manutenzione all'interno di silos, serbatoi, depositi, o durante il disarmo di puntellie/o casseforme, ecc. Seppellimenti causati da frana di materiali stoccati senza le opportune precauzioni o da crollo di manufatti edili prossimi alle postazioni di lavoro. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio: a) b) Scavi: prevenzioni a "Seppellimenti, ecc."; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Esecuzione di vespaio per pareti controterra; Impermeabilizzazione di pareti controterra; Prescrizioni Organizzative: Scavi in trincea: sbadacchiature vietate. Le pareti inclinate non dovranno essere armate con sbadacchi orizzontali in quanto i puntelli ed i traversi potrebbero slittare verso l'alto per effetto della spinta del terreno. Si dovrà verificare che le pareti inclinate abbiano pendenza di sicurezza. Scavi in trincea, pozzi, cunicoli: armature di sostegno. Nello scavo di pozzi e di trincee profondi più di m 1,50, quando la consistenza del terreno non dia sufficiente garanzia di stabilità, anche in relazione alla pendenza delle pareti, si deve provvedere, man mano che procede lo scavo, all'applicazione delle necessarie armature di sostegno. Qualora la lavorazione richieda che il lavoratore operi in posizione curva, anche per periodi di tempo limitati, la suddetta armatura di sostegno dovrà essere posta in opera già da profondità maggiori od uguali a 1,20 m. Le tavole di rivestimento delle pareti devono sporgere dai bordi degli scavi di almeno cm 30. Nello scavo dei cunicoli, a meno che si tratti di roccia che non presenti pericolo di distacchi, devono predisporsi idonee armature per evitare franamenti della volta e delle pareti. Dette armature devono essere applicate man mano che procede il lavoro di avanzamento; la loro rimozione può essere effettuata in relazione al progredire del rivestimento in muratura. Idonee precauzioni e armature devono essere adottate nelle sottomurazioni e quando in vicinanza dei relativi scavi vi siano fabbriche o manufatti, le cui fondazioni possano essere scoperte o indebolite dagli scavi. Nei lavori in pozzi di fondazione profondi oltre m 3 deve essere disposto, a protezione degli operai addetti allo scavo ed all'esportazione del materiale scavato, un robusto impalcato con apertura per il passaggio della benna. Prescrizioni Esecutive: Scavi manuali: pendenza del fronte. Negli scavi eseguiti manualmente, le pareti del fronte devono avere una inclinazione o un tracciato tali, in relazione alla natura del terreno, da impedire franamenti. Scavi manuali: tecnica di scavo per h > 1,50 m. Quando la parete del fronte di attacco dello scavo supera l'altezza di m 1,50, è vietato il sistema di scavo manuale per scalzamento alla base e conseguente franamento della parete. In tali casi si potrà procedere dall'alto verso il basso realizzando una gradonatura con pareti di pendenza adeguata. Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.12; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.13; . Scavi: divieto di depositi sui bordi; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Esecuzione di vespaio per pareti controterra; Prescrizioni Esecutive: E' tassativamente vietato costituire depositi di materiali presso il ciglio degli scavi. Qualora tali depositi siano necessari per le condizioni del lavoro, si deve provvedere alle necessarie puntellature. Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.14. - 30 - c) d) e) f) g) h) i) j) Movimentazione manuale dei carichi: modalità di stoccaggio; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Movimentazione di materiali in cantiere; Prescrizioni Esecutive: Le modalità di stoccaggio del materiale movimentato devono essere tali da garantire la stabilità al ribaltamento, tenute presenti le eventuali azioni di agenti atmosferici o azioni esterne meccaniche. Verificare la compattezza del terreno prima di iniziare lo stoccaggio. Disarmo: norme generali; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Disarmo opere in c.a.; Prescrizioni Organizzative: Nel disarmo delle armature delle opere in calcestruzzo devono essere adottate le misure precauzionali previste dalle norme per la esecuzione delle opere in conglomerato cementizio. Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.67. Disarmo: autorizzazione; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Disarmo opere in c.a.; Prescrizioni Esecutive: Il disarmo delle armature provvisorie deve essere effettuato con cautela da operai pratici sotto la diretta sorveglianza del capo cantiere e sempre dopo che il direttore dei lavori ne abbia data l'autorizzazione. Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.67. Disarmo: procedure; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Disarmo opere in c.a.; Prescrizioni Esecutive: L'asportazione dei puntelli e delle casseforme va effettuato gradatamente (per non indurre carichi dinamici alle strutture in c.a.) a maturazione avvenuta del getto. Disarmo: divieti; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Disarmo opere in c.a.; Prescrizioni Esecutive: E' fatto divieto di disarmare qualsiasi tipo di armatura di sostegno quando sulle strutture insistano carichi accidentali e temporanei. Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.67. Armature provvisorie per la esecuzione di manufatti: requisiti; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Realizzazione carpenteria per strutture in elevazione; Prescrizioni Organizzative: Le armature provvisorie per la esecuzione di manufatti, quali archi, volte, piattabande, architravi, solai, scale e di qualsiasi altra opera sporgente dal muro, in cemento armato o in muratura di ogni genere, devono essere costruite in modo da assicurare, in ogni fase del lavoro, la necessaria solidità e con modalità tali da consentire, a getto o costruzione ultimata, il loro progressivo abbassamento e disarmo. Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.64. Armature provvisorie per la esecuzione di manufatti: resistenza; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Realizzazione carpenteria per strutture in elevazione; Prescrizioni Organizzative: Le armature devono sopportare con sicurezza, oltre il peso delle strutture, anche quello delle persone e dei sovraccarichi eventuali, nonché le sollecitazioni dinamiche che possano dar luogo a vibrazioni durante l'esecuzione dei lavori e quelle prodotte dalla spinta del vento e dell'acqua. Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.66. Armature provvisorie: puntelli; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Realizzazione carpenteria per strutture in elevazione; Prescrizioni Organizzative: Il carico gravante al piede dei puntelli di sostegno deve essere opportunamente distribuito. A tale scopo si dovrà provvedere a disporre i puntelli di banchinaggio del solaio sempre in corrispondenza di quelli inferiori: eseguire la loro trattenuta al piede ed eventualmente controventarli. Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.66. - 31 - RISCHIO: "Ustioni" Descrizione del Rischio: Ustioni conseguenti al contatto con materiali ad elevata temperatura (posa in opera di asfalti e manti bituminosi, calce in spegnimento, ecc.) o organi lavoratori di macchine ed attrezzi (saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile, ecc.), o motori, o sostanze chimiche aggressive. MISURE PREVENTIVE e PROTETTIVE relative al rischio: a) Fosse della calce; Misura preventiva e/o protettiva relativa alle lavorazioni: Preparazione malta; Prescrizioni Organizzative: Le fosse della calce devono essere allestite in zona appartata del cantiere ed essere munite su tutti i lati di solido parapetto con arresto al piede. Nei casi in cui per l'ampiezza della fossa si debba ricorrere all'uso di passerelle, queste devono essere munite di solidi parapetti con arresto al piede e costruite in modo da offrire le necessarie garanzie di solidità e robustezza. Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.6. - 32 - Elenco delle ATTREZZATURE utilizzate nelle Lavorazioni Elenco degli attrezzi: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) 15) 16) 17) 18) 19) 20) 21) 22) Attrezzi manuali; Avvitatore elettrico; Betoniera a bicchiere; Betoniera ad inversione di marcia; Cannello a gas; Cannello per saldatura ossiacetilenica; Carotatrice elettrica; Carriola; Centralina idraulica a motore; Cesoie elettriche; Compattatore a piatto vibrante; Impastatrice; Martello demolitore elettrico; Pistola sparachiodi; Ponteggio mobile o trabattello; Saldatrice elettrica; Scala semplice; Sega circolare; Trancia-piegaferri; Trapano elettrico; Troncatrice; Vibratore elettrico per calcestruzzo. Attrezzi manuali Gli attrezzi manuali (picconi, badili, martelli, tenaglie, cazzuole, frattazzi, chiavi, scalpelli, ecc.), presenti in tutte le fasi lavorative, sono sostanzialmente costituiti da una parte destinata all'impugnatura, in legno o in acciaio, ed un'altra, variamente conformata, alla specifica funzione svolta. Rischi: le possibili cause di infortunio sono conseguenti al contatto traumatico con la parte lavorativa dell'utensile, sia di chi lo adopera che di terzi, o al cattivo stato dell'impugnatura. Prevenzioni: dovranno utilizzarsi utensili in buono stato ed adeguati alla lavorazione che si sta eseguendo, avendo cura di distanziare adeguatamente terzi presenti, e riponendoli, soprattutto nei lavori in quota, negli appositi contenitori, quando non utilizzati. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) 2) Caduta di materiale dall'alto o a livello; Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello: materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.; materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Attrezzi manuali: prevenzioni a "Caduta di materiale dall'alto ecc."; Prescrizioni Organizzative: Contenitore per utensili. Fornire ai lavoratori adeguati contenitori per riporre gli utensili di piccola taglia. Prescrizioni Esecutive: Attrezzi non utilizzati. Non abbandonare gli utensili nei passaggi ed assicurarli da una eventuale caduta dall'alto. Contenitore per utensili. Utilizzare gli appositi contenitori per riporre gli utensili di piccola taglia. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.24. Colpi, tagli, punture, abrasioni; Colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani; contusioni e traumi a tutto il corpo senza una localizzazione specifica, per contatto con l'attrezzo adoperato o conseguenti ad urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere. Dolori muscolari relativi ad errate posizioni assunte durante l'uso dell'attrezzatura di lavoro. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Colpi, Tagli, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Esecutive: Protezione dalle proiezioni di schegge e materiali. Nei lavori che possono dar luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali, come spaccatura o scalpellatura di blocchi o simili, taglio di chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante utensili a mano o a motore, devono essere predisposti efficaci mezzi di protezione a difesa sia delle persone direttamente addette a tali lavori, sia di coloro che sostano o transitano in vicinanza. Distanza tra lavoratori. Distanziare adeguatamente gli altri lavoratori durante l'uso di utensili, attrezzature a - 33 - motore o macchinari. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.12; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.9. b) Attrezzi manuali: fine del turno di lavoro; Prescrizioni Organizzative: Scelta dell'utensile adeguato. Fornire ai lavoratori utensili adeguati all'impiego cui sono destinati. Stato manutentivo degli attrezzi. Fornire ai lavoratori utensili in buone condizioni: verificare il corretto fissaggio del manico, sostituire i manici che presentino incrinature o scheggiature, per punte e scalpelli fornire idonei paracolpi ed eliminare le sbavature dalle impugnature. Prescrizioni Esecutive: Attrezzi manuali: fine del turno di lavoro. Al termine del turno di lavoro controllare lo stato di usura degli utensili utilizzati, quindi pulirli e riporli ordinatamente. Scelta dell'utensile adeguato. Selezionare il tipo di utensile adeguato al lavoro da eseguirsi. Stato manutentivo degli attrezzi. Controllare che l'utensile non sia deteriorato: verificare il corretto fissaggio del manico, per punte e scalpelli utilizzare idonei paracolpi. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.374 art.24; D.L.19/9/1994 n.626 art.35. Avvitatore elettrico L'avvitatore elettrico è un utensile elettrico di uso comune nel cantiere edile, commercializzato in tipi alimentati sia in bassa che in bassissima tensione. Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo: 1) 2) 3) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte. Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge. Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza. Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura. Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni. Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione di parti della macchina, bisognerà: utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione; non modificare alcuna parte della macchina. Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80. Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Organizzative: Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente ed ogni qualvolta se ne evidenzi la necessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato di usura. Prescrizioni Esecutive: Cuscinetti: verifiche. Deve costantemente essere verificato lo stato di usura e la funzionalità dei cuscinetti per valutare la opportunità della loro lubrificazione o sostituzione. Requisiti generali comuni agli utensili; Prescrizioni Organizzative: Utensili: potenza del motore adeguata. L'utensile deve essere dotato di motore di potenza e/o numero di giri adeguato al tipo di operazione da svolgere. Livello di Potenza Sonora: targhetta. Sulla macchina deve essere applicata apposita targhetta riportante il Livello di Potenza Sonora emesso durante le verifiche di legge. Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni; Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: - 34 - 2) a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione. Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili, né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle istruzioni di manutenzione. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39. b) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Esecutive: Misurazioni di pezzi in lavorazione. Un pezzo in lavorazione deve essere misurato soltanto con la macchina ferma. Verifiche delle protezioni prima della lavorazione. Ogni qualvolta il lavoratore si accinga ad iniziare una lavorazione, dovrà preventivamente accertarsi del corretto posizionamento dei carter e di tutte le protezioni da organi mobili. c) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni agli utensili; Prescrizioni Esecutive: Impugnatura dell'utensile. Le impugnature dell'utensile vanno sempre tenute asciutte e prive di oli o grasso. Uso appropriato dell'utensile. L'utensile non deve essere mai utilizzato per scopi o lavori per i quali non è destinato. Elettrocuzione; Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione. Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici; Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto, solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile. Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi. Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi deteriorati è tassativamente vietato. Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato. Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie) devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano rapidamente a contatto con oli e grassi. Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati. Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C. Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto, essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese. Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici, molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna. Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese, vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la - 35 - tensione all'impianto. Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere sostituite facendo ricorso a personale qualificato. Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che: l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo); l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa). Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica. Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece, sempre spine e prese normalizzate. Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica. Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare: il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento); la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di terra. Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa. Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283. b) Disposizioni ulteriori per i lavoratori che utilizzano utensili elettrici; Prescrizioni Esecutive: Adattatori per spine per uso domestico. Le prese a spina per uso domestico sono assolutamente vietate nel cantiere; ove fosse necessario utilizzare un attrezzo elettrico con spina di tipo domestico indissolubile dal cavo (ad esempio flessibili, scanalatori, trapani, ecc.) si dovranno utilizzare appositi adattatori da montare sulle prese a norma. Tali adattatori non devono: avere grado di protezione inferiore a quello necessario alla lavorazione; avere portata inferiore a quella della presa; essere usati in luoghi con pericolo di scoppio o di incendio; essere usati in prese con interruttori di blocco; essere lasciati inseriti nelle prese quando non sono utilizzati. Apparecchiature elettriche: impugnatura utensili. Gli attrezzi elettrici non devono essere presi per il cavo ma per l'apposita impugnatura. Il peso dell'apparecchio produce il distacco del cavo dai morsetti con conseguente pericolo di corto circuito e quindi di scarica elettrica in caso di contatto. Apparecchiature elettriche: pulizia. Gli apparecchi mobili e portatili devono essere puliti frequentemente soprattutto quando sono stati esposti all'imbrattamento ed alla polvere. Luoghi conduttori ristretti: utensili utilizzabili. Nei "luoghi conduttori ristretti" possono essere utilizzati : apparecchi ed utensili elettrici, mobili e portatili, di classe II (doppio quadratino concentrico normalizzato) alimentati tramite separazione elettrica singola (trasformatore di isolamento); apparecchi alimentati a bassissima tensione di sicurezza (uguale o minore di 25 volt, nei cantieri). Riferimenti Normativi: CEI 23-5; CEI 23-16; CEI 64-8 CAP XI Sez.4. c) Requisiti generali delle apparecchiature elettriche; Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le apparecchiature elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, devono essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico. Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili) devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267. d) Requisiti specifici degli utensili elettrici; Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: interruttore di avvio. Gli utensili elettrici portatili devono essere muniti di un interruttore incorporato nell'incastellatura, che consenta di eseguire con facilità e sicurezza la messa in moto e l'arresto. Apparecchiature elettriche: tensione di lavoro. Gli utensili elettrici portatili utilizzati per lavori all'aperto devono: essere alimentati con tensione non superiore a 220 Volt verso terra; essere alimentati con tensione non superiore a 50 Volt (25 nei cantieri) verso terra o da trasformatori di isolamento, qualora si lavori in luoghi bagnati o molto umidi o entro grandi masse metalliche. Apparecchiature elettriche: doppio isolamento. Gli apparecchi elettrici portatili alimentati con una tensione superiore a 25 V devono disporre di un isolamento supplementare detto doppio isolamento (classe II): esso è riconoscibile dal simbolo, applicato sull'involucro dell'utensile, del doppio quadratino concentrico ed è accompagnato dal simbolo dell'istituto (marchio del laboratorio) di omologazione che ne attesta l'idoneità. Gli - 36 - apparecchi con doppio isolamento non devono essere collegati a terra in quanto il doppio isolamento è una garanzia maggiore della messa a terra. Apparecchiature elettriche: alimentazione con trasformatore. Se l'alimentazione degli utensili elettrici che operano all'aperto o in luoghi molto umidi è fornita mediante rete a bassissima tensione attraverso un trasformatore, questo dovrà avere l'avvolgimento primario separato ed isolato perfettamente dall'avvolgimento secondario. Il trasformatore dovrà essere collocato in modo che l'operatore non venga in contatto con la presa relativa alla sua alimentazione. Apparecchiature elettriche: lavorazioni con uso di acqua. Per gli utensili elettrici di classe II che fanno uso di acqua, come le smerigliatrici o i vibratori per il calcestruzzo, devono essere utilizzati trasformatori di isolamento o motogeneratori che garantiscano una separazione galvanica della rete di alimentazione in BT. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.313; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.315; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.316; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; LEGGE 1/3/1968 n.186; D.M. 20/11/1968; CEI 107-43. e) Prevenzioni generali a "Elettrocuzione", comuni agli utensili; Prescrizioni Esecutive: Uso dell'utensile: disinserimento degli impianti. Prima di utilizzare l'utensile su qualsivoglia struttura e/o materiale, deve verificarsi l'assenza di tensione su di essi e che risultino fuori servizio tutti gli altri impianti tecnologici eventualmente presenti. Durante le lavorazioni dovrà costantemente verificarsi che altri lavoratori non abbiano reinserito impianti tecnologici in prossimità del luogo di lavoro. Parti metalliche dell'utensile. Qualora si operi su superfici (pavimenti, muri, ecc.) o altri luoghi che possano nascondere cavi in tensione, bisognerà evitare di toccare le parti metalliche dell'utensile durante la lavorazione. Betoniera a bicchiere Destinate alla produzione di malte e calcestruzzi, le betoniere sono macchine composte essenzialmente da una tazza che accoglie al suo interno i vari componenti dell'impasto e fornita di specifici raggi per la miscelazione. L'operazione di impasto avviene per rotazione della macchina o per rotazione dei raggi, in movimento rispetto alla macchina. I vari sistemi di betonaggio, che si distinguono per la complessità dell'apparato, per le quantità di impasto prodotto all'ora e per i sistemi di caricamento e dosaggio dei componenti, possono ridursi a tre differenti tipi: betoniera a bicchiere, betoniera ad inversione di marcia e centrale di betonaggio. La betoniera a bicchiere è una macchina di dimensioni contenute, costituita da una vasca di capacità solitamente di 300-500 litri, montata su di un asse a due ruote per facilitarne il trasporto. Un armadio metallico laterale contiene il motore, che può essere elettrico o a scoppio e gli organi di trasmissione che, attraverso il contatto del pignone con la corona dentata, determinano il movimento rotatorio del paniere. L'inclinazione del bicchiere e il rovesciamento dello stesso per far fuoriuscire l'impasto è comandato da un volante laterale. Durante il normale funzionamento il volante è bloccato, per eseguire la manovra di rovesciamento occorre sbloccare il volante tramite l'apposito pedale. L'operazione di carico e scarico della macchina è manuale. Solitamente questo tipo di macchina viene utilizzato per il confezionamento di malta per murature ed intonaci. Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo: 1) 2) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte. Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge. Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza. Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura. Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni. Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione di parti della macchina, bisognerà: utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione; non modificare alcuna parte della macchina. Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80. Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; - 37 - 3) 4) 5) Prescrizioni Organizzative: Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente ed ogni qualvolta se ne evidenzi la necessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato di usura. Prescrizioni Esecutive: Cuscinetti: verifiche. Deve costantemente essere verificato lo stato di usura e la funzionalità dei cuscinetti per valutare la opportunità della loro lubrificazione o sostituzione. Requisiti generali comuni a attr. a motore o macchinari a postazione fissa; Prescrizioni Organizzative: Cartelli con norme d'uso. In prossimità della macchina devono essere esposti cartelli con l'indicazione delle principali norme d'uso e di sicurezza. Comandi della macchina: arresto di emergenza. Sulla macchina, in posizione facilmente raggiungibile e ben riconoscibile, deve essere collocato un interruttore per l'arresto immediato di emergenza. Comandi della macchina: posizione e caratteristiche. Ogni macchina deve avere gli organi di comando per la messa in moto e l'arresto ben riconoscibili e a facile portata del lavoratore; inoltre devono essere collocati in modo da evitare avviamenti o innesti accidentali o essere provvisti di dispositivi atti a conseguire lo stesso scopo. Prescrizioni Esecutive: Comandi della macchina: arresto di emergenza. Il lavoratore deve, prima di iniziare le lavorazioni, prendere visione della posizione del comando per l'arresto immediato di emergenza segnalando al preposto o al datore di lavoro, se tale posizione non dovesse essere facilmente ragguiungibile. Condizioni di posizionamento ed utilizzo: indicazioni del costruttore. La macchina dovrà sempre essere posizionata ed utilizzata seguendo le indicazioni del libretto d'uso e manutenzione fornito dal costruttore. Verifiche sull'area di ubicazione della macchina. Le verifiche preventive da eseguire sul terreno dove si dovrà installare la macchina sono: verifica della stabilità (non dovranno manifestarsi cedimenti sotto i carichi trasmessi dalla macchina); verifica del drenaggio (non dovranno constatarsi ristagni di acqua piovana alla base della macchina). Per assicurare la stabilità della macchina si dovranno utilizzare gli appositi regolatori di altezza, se presenti o, in alternativa, assi di legno, evitando l'uso di mattoni e pietre. Qualora venissero aperti scavi in prossimità della macchina, si dovrà provvedere ad una loro adeguata armatura. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.52; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.76; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.77; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.12; D.L.19/9/1994 n.626 art.35. Betoniera: requisiti generali; Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata alla betoniera. Alla macchina dovrà essere allegata una dichiarazione di stabilità al ribaltamento, rilasciata dal costruttore e redatta da un tecnico abilitato. Betoniera: fosse per lo scarico dell'impasto. Se lo scarico dell'impasto viene eseguito entro fosse nelle quali scendono le benne delle gru, i parapetti di protezione dovranno essere in grado di resistere all'urto accidentale di tali benne. Posto di manovra della betoniera. Il posto di manovra della betoniera dovrà essere realizzato in maniera tale da consentire una perfetta e totale visibilità di tutte le parti delle quali si determini il movimento. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80. Betoniera a bicchiere: dispositivi di protezione; Prescrizioni Organizzative: La betoniera a bicchiere deve essere dotata dei seguenti dispositivi di protezione, la cui presenza ed efficienza andrà verificata al termine delle operazioni di montaggio e all'inizio di ogni turno di lavoro: il volante di comando azionante il ribaltamento del bicchiere deve avere i raggi accecati nei punti in cui esiste il pericolo di tranciamento; l'organo di comando, costituito dal pedale di sgancio del volante, deve essere dotato di protezione al di sopra ed ai lati ; gli ingranaggi, le pulegge, le cinghie e gli altri organi di trasmissione del moto devono essere protetti contro il contatto accidentale tramite carter: lo sportello del vano motore della betoniera a bicchiere non costituisce protezione; nel caso che la pulsantiera di comando sia esterna al vano motore è bene che lo sportello venga chiuso con l'ausilio di un lucchetto. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.55; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.78. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) 2) Caduta di materiale dall'alto o a livello; Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello: materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.; materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Protezione delle postazioni di lavoro; Prescrizioni Organizzative: I posti di lavoro e di passaggio devono essere idoneamente difesi contro la caduta o l'investimento di materiali in dipendenza dell'attività lavorativa. Ove non è possibile la difesa con mezzi tecnici, devono essere adottate altre misure o cautele adeguate. Quando nelle immediate vicinanze dei ponteggi o del posto di caricamento e sollevamento dei materiali vengono impastati calcestruzzi e malte o eseguite altre operazioni a carattere continuativo si deve costruire un solido impalcato sovrastante, ad altezza non maggiore di m 3 da terra, a protezione contro la caduta di materiali. Il posto di carico e di manovra degli argani a terra deve essere delimitato con barriera per impedire la permanenza ed il transito sotto i carichi. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.11; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.9. Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni; Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere. - 38 - 3) Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione. Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili, né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle istruzioni di manutenzione. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39. b) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Esecutive: Misurazioni di pezzi in lavorazione. Un pezzo in lavorazione deve essere misurato soltanto con la macchina ferma. Verifiche delle protezioni prima della lavorazione. Ogni qualvolta il lavoratore si accinga ad iniziare una lavorazione, dovrà preventivamente accertarsi del corretto posizionamento dei carter e di tutte le protezioni da organi mobili. c) Allontanamento temporaneo del lavoratore; Prescrizioni Esecutive: Qualora il lavoratore si allontani temporaneamente dalla macchina, dovrà preventivamente interrompere il moto dell'organo lavoratore evitando, al contempo, di lasciare un pezzo in lavorazione. d) Prescrizioni generali per l'uso della betoniera; Prescrizioni Esecutive: E' assolutamente vietato introdurre attrezzi o parti del corpo nella tazza in rotazione. In particolare tutte le operazioni di carico devono concludersi prima dell'inizio della rotazione della macchina. Elettrocuzione; Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione. Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici; Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto, solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile. Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi. Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi deteriorati è tassativamente vietato. Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato. Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie) devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano rapidamente a contatto con oli e grassi. Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati. Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C. Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto, essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese. Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato - 39 - 4) mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici, molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna. Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese, vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la tensione all'impianto. Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere sostituite facendo ricorso a personale qualificato. Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che: l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo); l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa). Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica. Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece, sempre spine e prese normalizzate. Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica. Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare: il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento); la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di terra. Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa. Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283. b) Requisiti generali delle apparecchiature elettriche; Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le apparecchiature elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, devono essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico. Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili) devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267. c) Apparecchiature elettriche di classe I: messa a terra; Prescrizioni Organizzative: Tutte le macchine di classe I, quali ad esempio betoniera, argani, gru, ecc., devono essere collegate all'impianto di terra. Il collegamento all'impianto di terra deve avvenire tramite un conduttore di protezione di colore giallo-verde, avente la stessa sezione dei conduttori di fase, e comunque non minore di 35 mm2. d) Betoniera: prevenzioni generali a "Elettrocuzione"; Prescrizioni Organizzative: Betoniera: protezione contro le scariche atmosferiche. Qualora risulti necessario, secondo la norma CEI 81-1, la macchina andrà protetta anche contro le scariche atmosferiche. Betoniera: alimentazione elettrica. La betoniera dovrà essere dotata di interruttore generale onnipolare (che operi l'interruzione simultanea di tutti i conduttori attivi) e differenziale ubicati sul quadro elettrico. Deve, inoltre, essere dotata di protezioni contro i corto circuiti e, per motori di potenza superiore ad 1 KW, contro le sovratensioni. Riferimenti Normativi: Circolare n.103/80. Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol. Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varia natura. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Difesa dalle polveri: lavorazioni in ambienti confinati; Prescrizioni Organizzative: Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi. Nei luoghi di lavoro chiusi è necessario far sì che, tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori, essi dispongano di aria salubre in quantità sufficiente, da ottenersi anche mediante impianti di aerazione forzata. Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino produzione di polveri (come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre adeguata aspirazione nella zona di taglio, evitando attrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni non possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate. Sistemi di aspirazione delle polveri. Ove non sia possibile sostituire il materiale di lavoro polveroso, si devono adottare procedimenti lavorativi in apparecchi chiusi ovvero muniti di sistemi di aspirazione e di raccolta delle - 40 - 5) polveri, atti ad impedirne la dispersione. L'aspirazione deve essere effettuata, per quanto è possibile, immediatamente vicino al luogo di produzione delle polveri. Prescrizioni Esecutive: Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino produzione di polveri (come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre adeguata aspirazione nella zona di taglio, evitando attrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni non possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate. Riferimenti Normativi: D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.9; D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.21; Circolare 25/11/1991 n.23. b) Dispositivi di protezione dalle polveri: condizioni di utilizzo; Prescrizioni Organizzative: I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di gas, polveri o fumi nocivi devono avere a disposizione maschere respiratorie o altri dispositivi idonei, da conservarsi in luogo adatto facilmente accessibile e noto al personale. Prescrizioni Esecutive: Qualora per difficoltà di ordine ambientale od altre cause tecnicamente giustificate sia ridotta l'efficacia dei mezzi generali di prevenzione delle polveri, i lavoratori devono essere muniti e fare uso di idonee maschere antipolvere. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.387. c) Inumidimento del materiale; Prescrizioni Esecutive: Quando non sono attuabili le misure tecniche di prevenzione e la natura del materiale polveroso lo consenta, si deve provvedere all'inumidimento del materiale stesso. Riferimenti Normativi: D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.21. Investimento e ribaltamento; Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, stritolamenti, impatti, tagli) causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Betoniera: prevenzioni generali a "Investimento, ecc."; Prescrizioni Esecutive: Betoniera su gomme: controllo ruote. Se la betoniera è dotata di ruote pneumatiche per il traino, occorre controllarne lo stato manutentivo e la pressione di gonfiaggio, che i bulloni siano perfettamente serrati e che le guarnizioni siano in buono stato. Betoniera su gomme: stabilità. La stabilità della betoniera su ruote gommate deve essere garantita mediante l'utilizzo degli appositi freni e/o di cunei in legno. E' tassativamente vietato asportare le ruote della betoniera prima del suo utilizzo, in quanto modificando la configurazione della macchina rispetto a quella prevista dal costruttore, se ne pregiudica la stabilità. Betoniera: presenza di vento forte. In presenza di vento forte, superiore ai 72 km/h, dovranno sospendersi tutte le operazioni e provvedere ad un ancoraggio supplementare della betoniera, per evitare che possa ribaltarsi. Riferimenti Normativi: Circolare 29/6/1981 n.76. Betoniera ad inversione di marcia Destinate alla produzione di malte e calcestruzzi, le betoniere sono macchine composte essenzialmente da una tazza che accoglie al suo interno i vari componenti dell'impasto e fornita di specifici raggi per la miscelazione. L'operazione di impasto avviene per rotazione della macchina o per rotazione dei raggi, in movimento rispetto alla macchina. I vari sistemi di betonaggio, che si distinguono per la complessità dell'apparato, per le quantità di impasto prodotto all'ora e per i sistemi di caricamento e dosaggio dei componenti, possono ridursi a tre differenti tipi: betoniera a bicchiere, betoniera ad inversione di marcia e centrale di betonaggio. Le betoniere ad inversione di marcia sono macchine in cui l'operazione di impasto avviene con rotazione in un senso mentre l'operazione di scarico avviene con rotazione contraria. Queste macchine raccolgono in una unica struttura la botte rotante sovrastata dal serbatoio per l'acqua, la benna caricatrice e la pala raschiante. Si possono presentare in due modelli differenziati per il sistema di sollevamento della benna di carico. Questo tipo di macchine possono avere tazze di capacità fino a 1000 litri e riescono a produrre fino a 15 m3/ora di impasto. Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo: 1) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte. Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge. Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza. Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa - 41 - 2) 3) 4) 5) compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura. Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni. Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione di parti della macchina, bisognerà: utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione; non modificare alcuna parte della macchina. Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80. Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Organizzative: Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente ed ogni qualvolta se ne evidenzi la necessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato di usura. Prescrizioni Esecutive: Cuscinetti: verifiche. Deve costantemente essere verificato lo stato di usura e la funzionalità dei cuscinetti per valutare la opportunità della loro lubrificazione o sostituzione. Requisiti generali comuni a attr. a motore o macchinari a postazione fissa; Prescrizioni Organizzative: Cartelli con norme d'uso. In prossimità della macchina devono essere esposti cartelli con l'indicazione delle principali norme d'uso e di sicurezza. Comandi della macchina: arresto di emergenza. Sulla macchina, in posizione facilmente raggiungibile e ben riconoscibile, deve essere collocato un interruttore per l'arresto immediato di emergenza. Comandi della macchina: posizione e caratteristiche. Ogni macchina deve avere gli organi di comando per la messa in moto e l'arresto ben riconoscibili e a facile portata del lavoratore; inoltre devono essere collocati in modo da evitare avviamenti o innesti accidentali o essere provvisti di dispositivi atti a conseguire lo stesso scopo. Prescrizioni Esecutive: Comandi della macchina: arresto di emergenza. Il lavoratore deve, prima di iniziare le lavorazioni, prendere visione della posizione del comando per l'arresto immediato di emergenza segnalando al preposto o al datore di lavoro, se tale posizione non dovesse essere facilmente ragguiungibile. Condizioni di posizionamento ed utilizzo: indicazioni del costruttore. La macchina dovrà sempre essere posizionata ed utilizzata seguendo le indicazioni del libretto d'uso e manutenzione fornito dal costruttore. Verifiche sull'area di ubicazione della macchina. Le verifiche preventive da eseguire sul terreno dove si dovrà installare la macchina sono: verifica della stabilità (non dovranno manifestarsi cedimenti sotto i carichi trasmessi dalla macchina); verifica del drenaggio (non dovranno constatarsi ristagni di acqua piovana alla base della macchina). Per assicurare la stabilità della macchina si dovranno utilizzare gli appositi regolatori di altezza, se presenti o, in alternativa, assi di legno, evitando l'uso di mattoni e pietre. Qualora venissero aperti scavi in prossimità della macchina, si dovrà provvedere ad una loro adeguata armatura. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.52; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.76; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.77; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.12; D.L.19/9/1994 n.626 art.35. Betoniera: requisiti generali; Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata alla betoniera. Alla macchina dovrà essere allegata una dichiarazione di stabilità al ribaltamento, rilasciata dal costruttore e redatta da un tecnico abilitato. Betoniera: fosse per lo scarico dell'impasto. Se lo scarico dell'impasto viene eseguito entro fosse nelle quali scendono le benne delle gru, i parapetti di protezione dovranno essere in grado di resistere all'urto accidentale di tali benne. Posto di manovra della betoniera. Il posto di manovra della betoniera dovrà essere realizzato in maniera tale da consentire una perfetta e totale visibilità di tutte le parti delle quali si determini il movimento. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80. Betoniera ad inversione ad azionamento idraulico: dispositivi di protezione; Prescrizioni Organizzative: La betoniera ad inversione di marcia deve essere dotata dei seguenti dispositivi di protezione, la cui presenza ed efficienza andrà verificata al termine delle operazioni di montaggio e all'inizio di ogni turno di lavoro: valvola di massima pressione; valvola di blocco o di regolazione di flusso per mancanza di fluido motore; dispositivo di arresto automatico per interruzione dell'energia di azionamento (comprese le interruzioni per rotture e sfilamento dei tubi) del quale devono essere dotate le benne a sollevamento oleodinamico. Gli ingranaggi, le pulegge, le cinghie e in genere tutti gli organi di trasmissione del moto devono essere protetti contro il contatto accidentale tramite carter. Occorre, inoltre, verificare il livello del fluido motore (provvedendo al suo eventuale rabboccamento) e il controllo dello stato delle tubazioni oleodinamiche flessibili, provvedendo a far sostituire da personale specializzato quelle in cattivo stato. Riferimenti Normativi: Circolare n.103/80. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Caduta di materiale dall'alto o a livello; Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello: materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.; - 42 - 2) 3) materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Betoniera ad inversione: uso della benna; Prescrizioni Esecutive: Durante le fasi di caricamento degli inerti mediante la benna si deve: evitare di sottoporre a bruschi strappi la fune di caricamento; evitare di eseguire le operazioni di caricamento qualora vi siano persone troppo prossime a questo dispositivo; operare solo quando il campo di azione è completamente libero: deve essere vietato, pertanto, il passaggio e la sosta al di sotto della benna segnalando ed impedendo materialmente l'accesso (con barriere, catene, ecc.). La benna inoltre non deve mai essere lasciata in alto oltre il tempo necessario; in posizione di riposo dovrà trovarsi sempre in basso. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.8. b) Protezione delle postazioni di lavoro; Prescrizioni Organizzative: I posti di lavoro e di passaggio devono essere idoneamente difesi contro la caduta o l'investimento di materiali in dipendenza dell'attività lavorativa. Ove non è possibile la difesa con mezzi tecnici, devono essere adottate altre misure o cautele adeguate. Quando nelle immediate vicinanze dei ponteggi o del posto di caricamento e sollevamento dei materiali vengono impastati calcestruzzi e malte o eseguite altre operazioni a carattere continuativo si deve costruire un solido impalcato sovrastante, ad altezza non maggiore di m 3 da terra, a protezione contro la caduta di materiali. Il posto di carico e di manovra degli argani a terra deve essere delimitato con barriera per impedire la permanenza ed il transito sotto i carichi. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.11; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.9. Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni; Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione. Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili, né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle istruzioni di manutenzione. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39. b) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Esecutive: Misurazioni di pezzi in lavorazione. Un pezzo in lavorazione deve essere misurato soltanto con la macchina ferma. Verifiche delle protezioni prima della lavorazione. Ogni qualvolta il lavoratore si accinga ad iniziare una lavorazione, dovrà preventivamente accertarsi del corretto posizionamento dei carter e di tutte le protezioni da organi mobili. c) Prescrizioni generali per l'uso della betoniera; Prescrizioni Esecutive: E' assolutamente vietato introdurre attrezzi o parti del corpo nella tazza in rotazione. In particolare tutte le operazioni di carico devono concludersi prima dell'inizio della rotazione della macchina. d) Betoniera ad inversione di marcia: manutenzione periodica; Prescrizioni Esecutive: Periodicamente dovranno venire controllati sia il fine corsa che il freno del comando della benna di caricamento. Durante la manutenzione, oltre al freno della benna si dovranno adottare opportuni sistemi per il bloccaggio in alto della stessa per consentire gli interventi di manutenzione. e) Allontanamento temporaneo del lavoratore; Prescrizioni Esecutive: Qualora il lavoratore si allontani temporaneamente dalla macchina, dovrà preventivamente interrompere il moto dell'organo lavoratore evitando, al contempo, di lasciare un pezzo in lavorazione. Elettrocuzione; Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione. Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici; Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto, solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile. Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese - 43 - incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi. Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi deteriorati è tassativamente vietato. Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato. Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie) devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano rapidamente a contatto con oli e grassi. Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati. Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C. Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto, essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese. Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici, molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna. Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese, vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la tensione all'impianto. Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere sostituite facendo ricorso a personale qualificato. Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che: l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo); l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa). Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica. Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece, sempre spine e prese normalizzate. Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica. Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare: il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento); la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di terra. Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa. Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283. b) Requisiti generali delle apparecchiature elettriche; Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le apparecchiature elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, devono essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico. Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili) devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267. c) Apparecchiature elettriche di classe I: messa a terra; Prescrizioni Organizzative: Tutte le macchine di classe I, quali ad esempio betoniera, argani, gru, ecc., devono - 44 - 4) 5) essere collegate all'impianto di terra. Il collegamento all'impianto di terra deve avvenire tramite un conduttore di protezione di colore giallo-verde, avente la stessa sezione dei conduttori di fase, e comunque non minore di 35 mm2. d) Betoniera ad inversione: spostamenti; Prescrizioni Esecutive: Negli spostamenti della betoniera da un punto all'altro occorre legare la benna di carico alle guide, ricordando inoltre di togliere tensione al cavo elettrico, staccandolo dalla presa o aprendo l'interruttore all'inizio del cavo. e) Betoniera: prevenzioni generali a "Elettrocuzione"; Prescrizioni Organizzative: Betoniera: protezione contro le scariche atmosferiche. Qualora risulti necessario, secondo la norma CEI 81-1, la macchina andrà protetta anche contro le scariche atmosferiche. Betoniera: alimentazione elettrica. La betoniera dovrà essere dotata di interruttore generale onnipolare (che operi l'interruzione simultanea di tutti i conduttori attivi) e differenziale ubicati sul quadro elettrico. Deve, inoltre, essere dotata di protezioni contro i corto circuiti e, per motori di potenza superiore ad 1 KW, contro le sovratensioni. Riferimenti Normativi: Circolare n.103/80. Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol. Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varia natura. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Dispositivi di protezione dalle polveri: condizioni di utilizzo; Prescrizioni Organizzative: I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di gas, polveri o fumi nocivi devono avere a disposizione maschere respiratorie o altri dispositivi idonei, da conservarsi in luogo adatto facilmente accessibile e noto al personale. Prescrizioni Esecutive: Qualora per difficoltà di ordine ambientale od altre cause tecnicamente giustificate sia ridotta l'efficacia dei mezzi generali di prevenzione delle polveri, i lavoratori devono essere muniti e fare uso di idonee maschere antipolvere. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.387. b) Inumidimento del materiale; Prescrizioni Esecutive: Quando non sono attuabili le misure tecniche di prevenzione e la natura del materiale polveroso lo consenta, si deve provvedere all'inumidimento del materiale stesso. Riferimenti Normativi: D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.21. Investimento e ribaltamento; Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, stritolamenti, impatti, tagli) causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Betoniera: prevenzioni generali a "Investimento, ecc."; Prescrizioni Esecutive: Betoniera su gomme: controllo ruote. Se la betoniera è dotata di ruote pneumatiche per il traino, occorre controllarne lo stato manutentivo e la pressione di gonfiaggio, che i bulloni siano perfettamente serrati e che le guarnizioni siano in buono stato. Betoniera su gomme: stabilità. La stabilità della betoniera su ruote gommate deve essere garantita mediante l'utilizzo degli appositi freni e/o di cunei in legno. E' tassativamente vietato asportare le ruote della betoniera prima del suo utilizzo, in quanto modificando la configurazione della macchina rispetto a quella prevista dal costruttore, se ne pregiudica la stabilità. Betoniera: presenza di vento forte. In presenza di vento forte, superiore ai 72 km/h, dovranno sospendersi tutte le operazioni e provvedere ad un ancoraggio supplementare della betoniera, per evitare che possa ribaltarsi. Riferimenti Normativi: Circolare 29/6/1981 n.76. Cannello a gas Usato essenzialmente per la posa di membrane bituminose, il cannello a gas funziona utilizzando gas propano. Diverse sono le soluzioni con cui il cannello viene commercialmente proposto, con braccio di diversa lunghezza e con campane intercambiabili di diverso diametro per permettere di raggiungere più livelli di potenza calorica. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol. Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varia natura. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Cannello: ventilazione; Prescrizioni Esecutive: Se il cannello viene utilizzato in un luogo confinato, bisogna predisporre un adeguato sistema di aspirazione fumi e/o ventilazione. Deve, inoltre, verificarsi l'assenza di infiltrazioni di gas sfuggiti da bombole ed apparecchi anche lontani e utilizzati per altre lavorazioni nel cantiere oppure dei vapori infiammabili provenienti da colle, mastici, intonaci impermeabilizzanti, vernici, pitture, solventi per la lavorazione di materiali - 45 - 2) 3) plastici che, a contatto con la fiamma del cannello, potrebbero esplodere. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.250. Incendi o esplosioni; Lesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla combustione di recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di esplosivo per demolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc.. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Cannello: prevenzioni a "Incendi o Esplosioni"; Prescrizioni Organizzative: Postazione di lavoro: presenza di un estintore. Sul posto di lavoro deve essere sempre presente un estintore efficiente. Prescrizioni Esecutive: Cannello: fughe di gas. Deve verificarsi frequentemente l'assenza di fughe di gas, utilizzando solo acqua saponata o gli appositi prodotti ed evitando sempre di ricorrere a fiamme libere. Cannello: manometri e riduttori. Deve essere quotidianamente verificata l'efficienza dei manometri e dei riduttori di pressione. Cannello: materiali infiammabili. Verificare che nella zona di utilizzo del cannello non vi sia presenza di materiali infiammabili. Cannello: posizionamento bombole. Nel posizionare le bombole, bisognerà evitare che la distanza tra esse ed il cannello scenda al di sotto dei 10 m. e che sia, comunque, distante da qualsiasi fonte di calore e/o dai raggi solari. Le bombole dovranno essere ubicate in luoghi sicuri ma non ristretti, al riparo da possibili urti e comunque sempre in posizione verticale. La chiave di regolazione deve essere tenuta sempre vicino alle bombole. Cannello: raccordi e connessioni. Il fissaggio delle tubazioni al cannello ed alle bombole dovrà essere realizzato con appropriati accorgimenti (ad esempio mediante fascette a vite) per evitare lo sfilamento. Cannello: valvole sulle bombole. Deve essere sempre verificato il perfetto funzionamento della valvola di controllo delle bombole del cannello e/o del riduttore di pressione. Nell'aprire il rubinetto a mano o con l'apposita valvola, deve essere evitata ogni forzatura con chiavi od attrezzi inadeguati per non provocare fessurazioni, rotture o fuoriuscite di gas. Ritorno di fiamma: dispositivi di sicurezza. Devono essere installati e verificati dispositivi di sicurezza contro il ritorno di fiamma in prossimità dell'impugnatura, dopo i riduttori di pressione e nelle tubazioni la cui lunghezza è superiore a 5 m. Sui riduttori deve essere montata una valvola a secco. Sospensione del lavoro con il cannello. Sia nelle pause di lavoro che al termine del turno, si dovrà provvedere a spegnere la fiamma chiudendo le valvole d'afflusso del gas. Dovrà essere accertata, inoltre, la perfetta chiusura della bombola e l'assenza di eventuali perdite. In particolare, al termine del turno di lavoro, si dovrà verificare il corretto funzionamento del cannello e provvedere a riporre correttamente la tubazione. Tubazioni di adduzione del cannello. Le tubazioni di adduzione del gas al cannello non devono mai essere sottoposte a sforzi di trazione e né piegate per interrompere l'afflusso del gas. Dovranno essere mantenute distese in curve ampie, lontano dai posti di passaggio, protette dai calpestamenti (ad esempio ponendole tra due tavole da lavoro appoggiate per terra), dalle scintille e da fonti di calore. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.254. b) Cannello a gas: prevenzioni a "Incendi o Esplosioni"; Prescrizioni Esecutive: Cannello a gas: valvola di non ritorno. La tubazione del cannello deve essere dotata di valvola di non ritorno. Principio di incendio nel cannello a gas. Deve provvedersi a chiudere immediatamente la bombola nel caso in cui si verifichi nel cannello un principio di incendio. Ustioni; Ustioni conseguenti al contatto con materiali ad elevata temperatura (posa in opera di asfalti e manti bituminosi, calce in spegnimento, ecc.) o organi lavoratori di macchine ed attrezzi (saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile, ecc.), o motori, o sostanze chimiche aggressive. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Uso appropriato del cannello; Prescrizioni Esecutive: Durante l'uso si deve fare attenzione che la fiamma del cannello non rechi danno a persone. b) Accensione del cannello a gas; Prescrizioni Esecutive: Occorre accendere il cannello con apposita fiamma o accenditori e mai con fiammiferi o altre sorgenti di fortuna. Cannello per saldatura ossiacetilenica Usato essenzialmente per operazioni di saldatura o taglio ossiacetilenico di parti metalliche. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol. Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varia natura. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Cannello: ventilazione; Prescrizioni Esecutive: Se il cannello viene utilizzato in un luogo confinato, bisogna predisporre un adeguato - 46 - 2) 3) sistema di aspirazione fumi e/o ventilazione. Deve, inoltre, verificarsi l'assenza di infiltrazioni di gas sfuggiti da bombole ed apparecchi anche lontani e utilizzati per altre lavorazioni nel cantiere oppure dei vapori infiammabili provenienti da colle, mastici, intonaci impermeabilizzanti, vernici, pitture, solventi per la lavorazione di materiali plastici che, a contatto con la fiamma del cannello, potrebbero esplodere. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.250. Incendi o esplosioni; Lesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla combustione di recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di esplosivo per demolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc.. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Cannello: prevenzioni a "Incendi o Esplosioni"; Prescrizioni Organizzative: Postazione di lavoro: presenza di un estintore. Sul posto di lavoro deve essere sempre presente un estintore efficiente. Prescrizioni Esecutive: Cannello: fughe di gas. Deve verificarsi frequentemente l'assenza di fughe di gas, utilizzando solo acqua saponata o gli appositi prodotti ed evitando sempre di ricorrere a fiamme libere. Cannello: manometri e riduttori. Deve essere quotidianamente verificata l'efficienza dei manometri e dei riduttori di pressione. Cannello: materiali infiammabili. Verificare che nella zona di utilizzo del cannello non vi sia presenza di materiali infiammabili. Cannello: posizionamento bombole. Nel posizionare le bombole, bisognerà evitare che la distanza tra esse ed il cannello scenda al di sotto dei 10 m. e che sia, comunque, distante da qualsiasi fonte di calore e/o dai raggi solari. Le bombole dovranno essere ubicate in luoghi sicuri ma non ristretti, al riparo da possibili urti e comunque sempre in posizione verticale. La chiave di regolazione deve essere tenuta sempre vicino alle bombole. Cannello: raccordi e connessioni. Il fissaggio delle tubazioni al cannello ed alle bombole dovrà essere realizzato con appropriati accorgimenti (ad esempio mediante fascette a vite) per evitare lo sfilamento. Cannello: valvole sulle bombole. Deve essere sempre verificato il perfetto funzionamento della valvola di controllo delle bombole del cannello e/o del riduttore di pressione. Nell'aprire il rubinetto a mano o con l'apposita valvola, deve essere evitata ogni forzatura con chiavi od attrezzi inadeguati per non provocare fessurazioni, rotture o fuoriuscite di gas. Ritorno di fiamma: dispositivi di sicurezza. Devono essere installati e verificati dispositivi di sicurezza contro il ritorno di fiamma in prossimità dell'impugnatura, dopo i riduttori di pressione e nelle tubazioni la cui lunghezza è superiore a 5 m. Sui riduttori deve essere montata una valvola a secco. Sospensione del lavoro con il cannello. Sia nelle pause di lavoro che al termine del turno, si dovrà provvedere a spegnere la fiamma chiudendo le valvole d'afflusso del gas. Dovrà essere accertata, inoltre, la perfetta chiusura della bombola e l'assenza di eventuali perdite. In particolare, al termine del turno di lavoro, si dovrà verificare il corretto funzionamento del cannello e provvedere a riporre correttamente la tubazione. Tubazioni di adduzione del cannello. Le tubazioni di adduzione del gas al cannello non devono mai essere sottoposte a sforzi di trazione e né piegate per interrompere l'afflusso del gas. Dovranno essere mantenute distese in curve ampie, lontano dai posti di passaggio, protette dai calpestamenti (ad esempio ponendole tra due tavole da lavoro appoggiate per terra), dalle scintille e da fonti di calore. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.254. b) Cannello acetilenico: prevenzioni a "Incendi o Esplosioni"; Prescrizioni Esecutive: Cannello acetilenico: recipienti o tubazioni. E' vietato effettuare operazioni di saldatura o di taglio al cannello, nelle seguenti condizioni: a) su recipienti o tubi chiusi; b) su recipienti o tubi aperti che contengono materie le quali sotto l'azione del calore possono dar luogo a esplosioni o altre reazioni pericolose; c) su recipienti o tubi anche aperti che abbiano contenuto sostanze che evaporando o gassificandosi sotto l'azione del calore o dell'umidità, possono formare miscele esplosive. Qualora le condizioni di pericolo, precedentemente esposte, possano essere eliminate con l'apertura del recipiente chiuso, con l'asportazione delle materie pericolose e dei loro residui o con altri mezzi o misure, le operazioni di saldatura e taglio potranno essere eseguite, purché le misure di sicurezza siano disposte da un esperto ed effettuate sotto la sua diretta sorveglianza Derivazioni di gas acetilene. Sulle derivazioni di gas acetilene o di altri gas combustibili di alimentazione sul cannello deve essere inserita una valvola idraulica o altro dispositivo di sicurezza che corrisponda ai seguenti requisiti: a) impedisca il ritorno di fiamma e l'afflusso dell'ossigeno o dell'aria nelle tubazioni di gas combustibile; b) permetta un sicuro controllo, in ogni momento, del suo stato di efficienza; c) sia costruito in modo da non costituire pericolo in caso di eventuale scoppio per ritorno di fiamma. Generatori di acetilene. Nei luoghi sotterranei è vietato installare o usare generatori e gasometri di acetilene o costituire depositi di recipienti contenenti gas combustibili. Carrelli per bombole. Le bombole devono essere movimentate su idoneo carrello portabombole e fissate verticalmente contro il ribaltamento e la caduta. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.250; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.251; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.253; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.254. Ustioni; Ustioni conseguenti al contatto con materiali ad elevata temperatura (posa in opera di asfalti e manti bituminosi, calce in spegnimento, ecc.) o organi lavoratori di macchine ed attrezzi (saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile, ecc.), o motori, o sostanze chimiche aggressive. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Uso appropriato del cannello; - 47 - Prescrizioni Esecutive: Durante l'uso si deve fare attenzione che la fiamma del cannello non rechi danno a persone. b) Cannello acetilenico: pezzi lavorati; Prescrizioni Esecutive: Raffreddare ed accantonare i pezzi metallici tagliati o saldati. Carotatrice elettrica Attrezzo elettrico per la esecuzione di fori in elementi opachi, strutturali e non, equipaggiata con un telaio per il posizionamento ed il fissaggio della carotatrice vera e propria e con un organo lavoratore (carotiere) eventualmente a corona diamantata. Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo: 1) 2) 3) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte. Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge. Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza. Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura. Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni. Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione di parti della macchina, bisognerà: utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione; non modificare alcuna parte della macchina. Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80. Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Organizzative: Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente ed ogni qualvolta se ne evidenzi la necessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato di usura. Prescrizioni Esecutive: Cuscinetti: verifiche. Deve costantemente essere verificato lo stato di usura e la funzionalità dei cuscinetti per valutare la opportunità della loro lubrificazione o sostituzione. Requisiti generali comuni agli utensili; Prescrizioni Organizzative: Utensili: potenza del motore adeguata. L'utensile deve essere dotato di motore di potenza e/o numero di giri adeguato al tipo di operazione da svolgere. Livello di Potenza Sonora: targhetta. Sulla macchina deve essere applicata apposita targhetta riportante il Livello di Potenza Sonora emesso durante le verifiche di legge. Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni; Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione. Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili, - 48 - 2) 3) né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle istruzioni di manutenzione. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39. b) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Esecutive: Misurazioni di pezzi in lavorazione. Un pezzo in lavorazione deve essere misurato soltanto con la macchina ferma. Verifiche delle protezioni prima della lavorazione. Ogni qualvolta il lavoratore si accinga ad iniziare una lavorazione, dovrà preventivamente accertarsi del corretto posizionamento dei carter e di tutte le protezioni da organi mobili. c) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni agli utensili; Prescrizioni Esecutive: Impugnatura dell'utensile. Le impugnature dell'utensile vanno sempre tenute asciutte e prive di oli o grasso. Uso appropriato dell'utensile. L'utensile non deve essere mai utilizzato per scopi o lavori per i quali non è destinato. d) Carotatrice elettrica: prevenzioni specifiche a "Cesoiamenti, ecc."; Prescrizioni Esecutive: Carotatrice elettrica: sospensione delle lavorazioni. Non lasciare la macchina in moto senza sorveglianza. Carotatrice elettrica: verifiche prima dell'utilizzazione. Verificare il corretto fissaggio dell'utensile e della tubazione dell'acqua. Colpi, tagli, punture, abrasioni; Colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani; contusioni e traumi a tutto il corpo senza una localizzazione specifica, per contatto con l'attrezzo adoperato o conseguenti ad urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere. Dolori muscolari relativi ad errate posizioni assunte durante l'uso dell'attrezzatura di lavoro. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Colpi, Tagli, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Esecutive: Protezione dalle proiezioni di schegge e materiali. Nei lavori che possono dar luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali, come spaccatura o scalpellatura di blocchi o simili, taglio di chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante utensili a mano o a motore, devono essere predisposti efficaci mezzi di protezione a difesa sia delle persone direttamente addette a tali lavori, sia di coloro che sostano o transitano in vicinanza. Attrezzi: distanza tra lavoratori. Distanziare adeguatamente gli altri lavoratori durante l'uso di utensili, attrezzature a motore o macchinari. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.12; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.9. Elettrocuzione; Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione. Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici; Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto, solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile. Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi. Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi deteriorati è tassativamente vietato. Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato. Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie) devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano rapidamente a contatto con oli e grassi. Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati. Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C. Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo - 49 - della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto, essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese. Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici, molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna. Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese, vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la tensione all'impianto. Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere sostituite facendo ricorso a personale qualificato. Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che: l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo); l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa). Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica. Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece, sempre spine e prese normalizzate. Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica. Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare: il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento); la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di terra. Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa. Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283. b) Disposizioni ulteriori per i lavoratori che utilizzano utensili elettrici; Prescrizioni Esecutive: Adattatori per spine per uso domestico. Le prese a spina per uso domestico sono assolutamente vietate nel cantiere; ove fosse necessario utilizzare un attrezzo elettrico con spina di tipo domestico indissolubile dal cavo (ad esempio flessibili, scanalatori, trapani, ecc.) si dovranno utilizzare appositi adattatori da montare sulle prese a norma. Tali adattatori non devono: avere grado di protezione inferiore a quello necessario alla lavorazione; avere portata inferiore a quella della presa; essere usati in luoghi con pericolo di scoppio o di incendio; essere usati in prese con interruttori di blocco; essere lasciati inseriti nelle prese quando non sono utilizzati. Apparecchiature elettriche: impugnatura utensili. Gli attrezzi elettrici non devono essere presi per il cavo ma per l'apposita impugnatura. Il peso dell'apparecchio produce il distacco del cavo dai morsetti con conseguente pericolo di corto circuito e quindi di scarica elettrica in caso di contatto. Apparecchiature elettriche: pulizia. Gli apparecchi mobili e portatili devono essere puliti frequentemente soprattutto quando sono stati esposti all'imbrattamento ed alla polvere. Luoghi conduttori ristretti: utensili utilizzabili. Nei "luoghi conduttori ristretti" possono essere utilizzati : apparecchi ed utensili elettrici, mobili e portatili, di classe II (doppio quadratino concentrico normalizzato) alimentati tramite separazione elettrica singola (trasformatore di isolamento); apparecchi alimentati a bassissima tensione di sicurezza (uguale o minore di 25 volt, nei cantieri). Riferimenti Normativi: CEI 23-5; CEI 23-16; CEI 64-8 CAP XI Sez.4. c) Requisiti generali delle apparecchiature elettriche; Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le apparecchiature elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, devono essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico. Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili) devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267. d) Requisiti specifici degli utensili elettrici; Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: interruttore di avvio. Gli utensili elettrici portatili devono - 50 - 4) essere muniti di un interruttore incorporato nell'incastellatura, che consenta di eseguire con facilità e sicurezza la messa in moto e l'arresto. Apparecchiature elettriche: tensione di lavoro. Gli utensili elettrici portatili utilizzati per lavori all'aperto devono: essere alimentati con tensione non superiore a 220 Volt verso terra; essere alimentati con tensione non superiore a 50 Volt (25 nei cantieri) verso terra o da trasformatori di isolamento, qualora si lavori in luoghi bagnati o molto umidi o entro grandi masse metalliche. Apparecchiature elettriche: doppio isolamento. Gli apparecchi elettrici portatili alimentati con una tensione superiore a 25 V devono disporre di un isolamento supplementare detto doppio isolamento (classe II): esso è riconoscibile dal simbolo, applicato sull'involucro dell'utensile, del doppio quadratino concentrico ed è accompagnato dal simbolo dell'istituto (marchio del laboratorio) di omologazione che ne attesta l'idoneità. Gli apparecchi con doppio isolamento non devono essere collegati a terra in quanto il doppio isolamento è una garanzia maggiore della messa a terra. Apparecchiature elettriche: alimentazione con trasformatore. Se l'alimentazione degli utensili elettrici che operano all'aperto o in luoghi molto umidi è fornita mediante rete a bassissima tensione attraverso un trasformatore, questo dovrà avere l'avvolgimento primario separato ed isolato perfettamente dall'avvolgimento secondario. Il trasformatore dovrà essere collocato in modo che l'operatore non venga in contatto con la presa relativa alla sua alimentazione. Apparecchiature elettriche: lavorazioni con uso di acqua. Per gli utensili elettrici di classe II che fanno uso di acqua, come le smerigliatrici o i vibratori per il calcestruzzo, devono essere utilizzati trasformatori di isolamento o motogeneratori che garantiscano una separazione galvanica della rete di alimentazione in BT. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.313; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.315; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.316; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; LEGGE 1/3/1968 n.186; D.M. 20/11/1968; CEI 107-43. e) Prevenzioni generali a "Elettrocuzione", comuni agli utensili; Prescrizioni Esecutive: Uso dell'utensile: disinserimento degli impianti. Prima di utilizzare l'utensile su qualsivoglia struttura e/o materiale, deve verificarsi l'assenza di tensione su di essi e che risultino fuori servizio tutti gli altri impianti tecnologici eventualmente presenti. Durante le lavorazioni dovrà costantemente verificarsi che altri lavoratori non abbiano reinserito impianti tecnologici in prossimità del luogo di lavoro. Parti metalliche dell'utensile. Qualora si operi su superfici (pavimenti, muri, ecc.) o altri luoghi che possano nascondere cavi in tensione, bisognerà evitare di toccare le parti metalliche dell'utensile durante la lavorazione. Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol. Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varia natura. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Difesa dalle polveri: lavorazioni in ambienti confinati; Prescrizioni Organizzative: Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi. Nei luoghi di lavoro chiusi è necessario far sì che, tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori, essi dispongano di aria salubre in quantità sufficiente, da ottenersi anche mediante impianti di aerazione forzata. Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino produzione di polveri (come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre adeguata aspirazione nella zona di taglio, evitando attrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni non possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate. Sistemi di aspirazione delle polveri. Ove non sia possibile sostituire il materiale di lavoro polveroso, si devono adottare procedimenti lavorativi in apparecchi chiusi ovvero muniti di sistemi di aspirazione e di raccolta delle polveri, atti ad impedirne la dispersione. L'aspirazione deve essere effettuata, per quanto è possibile, immediatamente vicino al luogo di produzione delle polveri. Prescrizioni Esecutive: Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino produzione di polveri (come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre adeguata aspirazione nella zona di taglio, evitando attrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni non possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate. Riferimenti Normativi: D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.9; D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.21; Circolare 25/11/1991 n.23. Carriola Attrezzatura di cantiere per la movimentazione manuale di materiali. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Colpi, tagli, punture, abrasioni; Colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani; contusioni e traumi a tutto il corpo senza una localizzazione specifica, per contatto con l'attrezzo adoperato o conseguenti ad urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere. Dolori muscolari relativi ad errate posizioni assunte durante l'uso dell'attrezzatura di lavoro. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Carriola: prevenzioni a "Colpi, ecc."; Prescrizioni Organizzative: Carriola: manopole. I manici della carriola devono essere dotati, alle estremità, di manopole antiscivolo. Carriola: ruota. La ruota della carriola deve essere mantenuta gonfia a sufficienza. Prescrizioni Esecutive: Carriola: modalità di impiego. I lavoratori che usano la carriola dovranno utilizzala solo - 51 - spingendo, evitando di trascinarla. Carriola: ruota. Ai lavoratori è vietato usare la carriola con la ruota sgonfia e priva delle manopole. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.4; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374. Centralina idraulica a motore Centralina idraulica a motore per l'azionamento di utensili idraulici. Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo: 1) 2) 3) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte. Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge. Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza. Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura. Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni. Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione di parti della macchina, bisognerà: utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione; non modificare alcuna parte della macchina. Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80. Centralina idraulica: libretto matricolare; Prescrizioni Organizzative: La centralina idraulica dovrà essere corredata, oltre che della normale documentazione (libretto di garanzia e manutenzione), del libretto matricolare da cui è possibile desumere a quale classe di tipologia di recipienti in pressione appartiene e, conseguentemente, le competenze in merito ai controlli periodici. Centralina idraulica a motore: rivestimenti fonoassorbenti; Prescrizioni Esecutive: Prima e durante le lavorazioni, deve essere verificata l'integrità del rivestimento fonoassorbente e/o di tutti i dispositivi preposti alla riduzione del rumore prodotto ai valori di norma. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) 2) Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni; Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione. Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili, né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle istruzioni di manutenzione. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39. Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana - 52 - 3) minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol. Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varia natura. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Ambienti confinati: macchine con motore endotermico; Prescrizioni Organizzative: L'uso di macchine con motore endotermico in ambienti confinati è consentito solo in presenza di ventilazione sufficiente a smaltire i gas di scarico o, nel caso di ventilazione insufficiente, alla predisposizione di adeguati sistemi di aspirazione e/o scarico od alla presenza di un depuratore, ad acqua o catalitico, per i gas combusti. Prescrizioni Esecutive: Prima e durante le lavorazioni è necessario verificare lo stato degli attacchi degli organi di scarico e che tali organi non interferiscano con prese d'aria di condizionatori o di altre macchine. Scoppio; Lesioni conseguenti allo scoppio di silos, serbatoi, recipienti, tubazioni, macchine o utensili alimentati ad aria compressa o destinate alla sua produzione, ecc. per sovrapressioni causate da carico superiore ai limiti consentiti, malfunzionamento delle tubazioni di sfiato, danneggiamenti subiti, ecc. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Centalina idraulica: manometro; Prescrizioni Organizzative: Sulla centralina idraulica e/o immediatamente a valle della mandata, dovrà essere posizionato un manometro per il controllo della pressione idraulica. b) Attrezzature idrauliche: prevenzioni a "Scoppio"; Prescrizioni Esecutive: Interventi sull'impianto idraulico. Qualora fosse necessario intervenire su parti dell'impianto idraulico dell'attrezzatura o del macchinario, bisognerà accertarsi preventivamente che la pressione sia nulla. La ricerca di un eventuale foro su un flessibile, dovrà eseguirsi sempre con molta cautela, e preventivamente muniti di occhiali di protezione. Attrezzature idrauliche: verifiche preventive. All'inizio di ciascun turno di lavoro va accuratamente verificata l'integrità dei tubi flessibili e la corretta tenuta delle giunzioni delle tubazioni. Attrezzature idrauliche: verifiche durante l'utilizzo. Durante la lavorazione, devono essere frequentemente verificati i tubi e gli attacchi degli impianti idraulici. Cesoie elettriche Attrezzo elettrico per il taglio di lamiere, tondini di ferro, ecc. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) 2) Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni; Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione. Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili, né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle istruzioni di manutenzione. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39. b) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Esecutive: Misurazioni di pezzi in lavorazione. Un pezzo in lavorazione deve essere misurato soltanto con la macchina ferma. Verifiche delle protezioni prima della lavorazione. Ogni qualvolta il lavoratore si accinga ad iniziare una lavorazione, dovrà preventivamente accertarsi del corretto posizionamento dei carter e di tutte le protezioni da organi mobili. c) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni agli utensili; Prescrizioni Esecutive: Impugnatura dell'utensile. Le impugnature dell'utensile vanno sempre tenute asciutte e prive di oli o grasso. Uso appropriato dell'utensile. L'utensile non deve essere mai utilizzato per scopi o lavori per i quali non è destinato. d) Cesoie: divieto; Prescrizioni Esecutive: Durante l'uso delle cesoie ai lavoratori è fatto assoluto divieto di toccare le lame dell'attrezzo. Elettrocuzione; - 53 - Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione. Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici; Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto, solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile. Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi. Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi deteriorati è tassativamente vietato. Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato. Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie) devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano rapidamente a contatto con oli e grassi. Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati. Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C. Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto, essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese. Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici, molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna. Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese, vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la tensione all'impianto. Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere sostituite facendo ricorso a personale qualificato. Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che: l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo); l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa). Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica. Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece, sempre spine e prese normalizzate. Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica. Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare: il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento); la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di terra. Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa. Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283. b) Disposizioni ulteriori per i lavoratori che utilizzano utensili elettrici; - 54 - Prescrizioni Esecutive: Adattatori per spine per uso domestico. Le prese a spina per uso domestico sono assolutamente vietate nel cantiere; ove fosse necessario utilizzare un attrezzo elettrico con spina di tipo domestico indissolubile dal cavo (ad esempio flessibili, scanalatori, trapani, ecc.) si dovranno utilizzare appositi adattatori da montare sulle prese a norma. Tali adattatori non devono: avere grado di protezione inferiore a quello necessario alla lavorazione; avere portata inferiore a quella della presa; essere usati in luoghi con pericolo di scoppio o di incendio; essere usati in prese con interruttori di blocco; essere lasciati inseriti nelle prese quando non sono utilizzati. Apparecchiature elettriche: impugnatura utensili. Gli attrezzi elettrici non devono essere presi per il cavo ma per l'apposita impugnatura. Il peso dell'apparecchio produce il distacco del cavo dai morsetti con conseguente pericolo di corto circuito e quindi di scarica elettrica in caso di contatto. Apparecchiature elettriche: pulizia. Gli apparecchi mobili e portatili devono essere puliti frequentemente soprattutto quando sono stati esposti all'imbrattamento ed alla polvere. Luoghi conduttori ristretti: utensili utilizzabili. Nei "luoghi conduttori ristretti" possono essere utilizzati : apparecchi ed utensili elettrici, mobili e portatili, di classe II (doppio quadratino concentrico normalizzato) alimentati tramite separazione elettrica singola (trasformatore di isolamento); apparecchi alimentati a bassissima tensione di sicurezza (uguale o minore di 25 volt, nei cantieri). Riferimenti Normativi: CEI 23-5; CEI 23-16; CEI 64-8 CAP XI Sez.4. c) Requisiti generali delle apparecchiature elettriche; Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le apparecchiature elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, devono essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico. Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili) devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267. d) Requisiti specifici degli utensili elettrici; Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: interruttore di avvio. Gli utensili elettrici portatili devono essere muniti di un interruttore incorporato nell'incastellatura, che consenta di eseguire con facilità e sicurezza la messa in moto e l'arresto. Apparecchiature elettriche: tensione di lavoro. Gli utensili elettrici portatili utilizzati per lavori all'aperto devono: essere alimentati con tensione non superiore a 220 Volt verso terra; essere alimentati con tensione non superiore a 50 Volt (25 nei cantieri) verso terra o da trasformatori di isolamento, qualora si lavori in luoghi bagnati o molto umidi o entro grandi masse metalliche. Apparecchiature elettriche: doppio isolamento. Gli apparecchi elettrici portatili alimentati con una tensione superiore a 25 V devono disporre di un isolamento supplementare detto doppio isolamento (classe II): esso è riconoscibile dal simbolo, applicato sull'involucro dell'utensile, del doppio quadratino concentrico ed è accompagnato dal simbolo dell'istituto (marchio del laboratorio) di omologazione che ne attesta l'idoneità. Gli apparecchi con doppio isolamento non devono essere collegati a terra in quanto il doppio isolamento è una garanzia maggiore della messa a terra. Apparecchiature elettriche: alimentazione con trasformatore. Se l'alimentazione degli utensili elettrici che operano all'aperto o in luoghi molto umidi è fornita mediante rete a bassissima tensione attraverso un trasformatore, questo dovrà avere l'avvolgimento primario separato ed isolato perfettamente dall'avvolgimento secondario. Il trasformatore dovrà essere collocato in modo che l'operatore non venga in contatto con la presa relativa alla sua alimentazione. Apparecchiature elettriche: lavorazioni con uso di acqua. Per gli utensili elettrici di classe II che fanno uso di acqua, come le smerigliatrici o i vibratori per il calcestruzzo, devono essere utilizzati trasformatori di isolamento o motogeneratori che garantiscano una separazione galvanica della rete di alimentazione in BT. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.313; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.315; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.316; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; LEGGE 1/3/1968 n.186; D.M. 20/11/1968; CEI 107-43. e) Prevenzioni generali a "Elettrocuzione", comuni agli utensili; Prescrizioni Esecutive: Uso dell'utensile: disinserimento degli impianti. Prima di utilizzare l'utensile su qualsivoglia struttura e/o materiale, deve verificarsi l'assenza di tensione su di essi e che risultino fuori servizio tutti gli altri impianti tecnologici eventualmente presenti. Durante le lavorazioni dovrà costantemente verificarsi che altri lavoratori non abbiano reinserito impianti tecnologici in prossimità del luogo di lavoro. Parti metalliche dell'utensile. Qualora si operi su superfici (pavimenti, muri, ecc.) o altri luoghi che possano nascondere cavi in tensione, bisognerà evitare di toccare le parti metalliche dell'utensile durante la lavorazione. Impastatrice L'impastatrice è una macchina da cantiere destinata alla preparazione a ciclo continuo di malta. - 55 - Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo: 1) 2) 3) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte. Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge. Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza. Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura. Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni. Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione di parti della macchina, bisognerà: utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione; non modificare alcuna parte della macchina. Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80. Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Organizzative: Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente ed ogni qualvolta se ne evidenzi la necessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato di usura. Prescrizioni Esecutive: Cuscinetti: verifiche. Deve costantemente essere verificato lo stato di usura e la funzionalità dei cuscinetti per valutare la opportunità della loro lubrificazione o sostituzione. Requisiti generali comuni a attr. a motore o macchinari a postazione fissa; Prescrizioni Organizzative: Cartelli con norme d'uso. In prossimità della macchina devono essere esposti cartelli con l'indicazione delle principali norme d'uso e di sicurezza. Comandi della macchina: arresto di emergenza. Sulla macchina, in posizione facilmente raggiungibile e ben riconoscibile, deve essere collocato un interruttore per l'arresto immediato di emergenza. Comandi della macchina: posizione e caratteristiche. Ogni macchina deve avere gli organi di comando per la messa in moto e l'arresto ben riconoscibili e a facile portata del lavoratore; inoltre devono essere collocati in modo da evitare avviamenti o innesti accidentali o essere provvisti di dispositivi atti a conseguire lo stesso scopo. Prescrizioni Esecutive: Comandi della macchina: arresto di emergenza. Il lavoratore deve, prima di iniziare le lavorazioni, prendere visione della posizione del comando per l'arresto immediato di emergenza segnalando al preposto o al datore di lavoro, se tale posizione non dovesse essere facilmente ragguiungibile. Condizioni di posizionamento ed utilizzo: indicazioni del costruttore. La macchina dovrà sempre essere posizionata ed utilizzata seguendo le indicazioni del libretto d'uso e manutenzione fornito dal costruttore. Verifiche sull'area di ubicazione della macchina. Le verifiche preventive da eseguire sul terreno dove si dovrà installare la macchina sono: verifica della stabilità (non dovranno manifestarsi cedimenti sotto i carichi trasmessi dalla macchina); verifica del drenaggio (non dovranno constatarsi ristagni di acqua piovana alla base della macchina). Per assicurare la stabilità della macchina si dovranno utilizzare gli appositi regolatori di altezza, se presenti o, in alternativa, assi di legno, evitando l'uso di mattoni e pietre. Qualora venissero aperti scavi in prossimità della macchina, si dovrà provvedere ad una loro adeguata armatura. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.52; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.76; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.77; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.12; D.L.19/9/1994 n.626 art.35. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Caduta di materiale dall'alto o a livello; Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello: materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.; materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Protezione delle postazioni di lavoro; Prescrizioni Organizzative: I posti di lavoro e di passaggio devono essere idoneamente difesi contro la caduta o - 56 - 2) 3) l'investimento di materiali in dipendenza dell'attività lavorativa. Ove non è possibile la difesa con mezzi tecnici, devono essere adottate altre misure o cautele adeguate. Quando nelle immediate vicinanze dei ponteggi o del posto di caricamento e sollevamento dei materiali vengono impastati calcestruzzi e malte o eseguite altre operazioni a carattere continuativo si deve costruire un solido impalcato sovrastante, ad altezza non maggiore di m 3 da terra, a protezione contro la caduta di materiali. Il posto di carico e di manovra degli argani a terra deve essere delimitato con barriera per impedire la permanenza ed il transito sotto i carichi. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.11; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.9. Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni; Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione. Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili, né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle istruzioni di manutenzione. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39. b) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Esecutive: Misurazioni di pezzi in lavorazione. Un pezzo in lavorazione deve essere misurato soltanto con la macchina ferma. Verifiche delle protezioni prima della lavorazione. Ogni qualvolta il lavoratore si accinga ad iniziare una lavorazione, dovrà preventivamente accertarsi del corretto posizionamento dei carter e di tutte le protezioni da organi mobili. c) Allontanamento temporaneo del lavoratore; Prescrizioni Esecutive: Qualora il lavoratore si allontani temporaneamente dalla macchina, dovrà preventivamente interrompere il moto dell'organo lavoratore evitando, al contempo, di lasciare un pezzo in lavorazione. d) Impastatrice: protezioni; Prescrizioni Organizzative: L'impastatrice deve essere dotata di una griglia di protezione dell'organo lavoratore corredata di un dispositivo di blocco automatico, che al suo sollevamento, interrompa il moto della macchina. Prescrizioni Esecutive: Prima di iniziare la lavorazione, verificare l'efficienza della griglia di protezione e del relativo dispositivo di blocco dell'organo lavoratore, all'atto del sollevamento della griglia stessa. Elettrocuzione; Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione. Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici; Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto, solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile. Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi. Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi deteriorati è tassativamente vietato. Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato. Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie) devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano rapidamente a contatto con oli e grassi. - 57 - 4) Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati. Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C. Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto, essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese. Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici, molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna. Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese, vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la tensione all'impianto. Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere sostituite facendo ricorso a personale qualificato. Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che: l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo); l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa). Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica. Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece, sempre spine e prese normalizzate. Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica. Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare: il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento); la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di terra. Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa. Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283. b) Requisiti generali delle apparecchiature elettriche; Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le apparecchiature elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, devono essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico. Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili) devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267. c) Apparecchiature elettriche di classe I: messa a terra; Prescrizioni Organizzative: Tutte le macchine di classe I, quali ad esempio betoniera, argani, gru, ecc., devono essere collegate all'impianto di terra. Il collegamento all'impianto di terra deve avvenire tramite un conduttore di protezione di colore giallo-verde, avente la stessa sezione dei conduttori di fase, e comunque non minore di 35 mm2. Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol. Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varia natura. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Dispositivi di protezione dalle polveri: condizioni di utilizzo; Prescrizioni Organizzative: I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di gas, polveri o fumi nocivi devono avere a disposizione maschere respiratorie o altri dispositivi idonei, da conservarsi in luogo adatto facilmente accessibile e noto al personale. Prescrizioni Esecutive: Qualora per difficoltà di ordine ambientale od altre cause tecnicamente giustificate sia - 58 - ridotta l'efficacia dei mezzi generali di prevenzione delle polveri, i lavoratori devono essere muniti e fare uso di idonee maschere antipolvere. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.387. b) Difesa dalle polveri: lavorazioni in ambienti confinati; Prescrizioni Organizzative: Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi. Nei luoghi di lavoro chiusi è necessario far sì che, tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori, essi dispongano di aria salubre in quantità sufficiente, da ottenersi anche mediante impianti di aerazione forzata. Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino produzione di polveri (come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre adeguata aspirazione nella zona di taglio, evitando attrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni non possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate. Sistemi di aspirazione delle polveri. Ove non sia possibile sostituire il materiale di lavoro polveroso, si devono adottare procedimenti lavorativi in apparecchi chiusi ovvero muniti di sistemi di aspirazione e di raccolta delle polveri, atti ad impedirne la dispersione. L'aspirazione deve essere effettuata, per quanto è possibile, immediatamente vicino al luogo di produzione delle polveri. Prescrizioni Esecutive: Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino produzione di polveri (come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre adeguata aspirazione nella zona di taglio, evitando attrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni non possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate. Riferimenti Normativi: D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.9; D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.21; Circolare 25/11/1991 n.23. Martello demolitore elettrico Il martello demolitore è un utensile la cui utilizzazione risulta necessaria ogni qualvolta si presenti l'esigenza di un elevato numero di colpi ed una battuta potente. Vengono prodotti tre tipi di martello, in funzione della potenza richiesta: un primo, detto anche scalpellatore o piccolo scrostatore, la cui funzione è la scrostatura di intonaci o la demolizione di pavimenti e rivestimenti, un secondo, detto martello picconatore, il cui utilizzo può essere sostanzialmente ricondotto a quello del primo tipo ma con una potenza e frequenza maggiori che ne permettono l'utilizzazione anche su materiali sensibilmente più duri, ed infine i martelli demolitori veri e propri, che vengono utilizzati per l'abbattimento delle strutture murarie, opere in calcestruzzo, frantumazione di manti stradali, ecc.. Una ulteriore distinzione deve essere fatta in funzione del differente tipo di alimentazione: elettrico o pneumatico. Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo: 1) 2) 3) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte. Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge. Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza. Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura. Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni. Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione di parti della macchina, bisognerà: utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione; non modificare alcuna parte della macchina. Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80. Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Organizzative: Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente ed ogni qualvolta se ne evidenzi la necessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato di usura. Prescrizioni Esecutive: Cuscinetti: verifiche. Deve costantemente essere verificato lo stato di usura e la funzionalità dei cuscinetti per valutare la opportunità della loro lubrificazione o sostituzione. Requisiti generali comuni agli utensili; Prescrizioni Organizzative: Utensili: potenza del motore adeguata. L'utensile deve essere dotato di motore di potenza - 59 - 4) e/o numero di giri adeguato al tipo di operazione da svolgere. Livello di Potenza Sonora: targhetta. Sulla macchina deve essere applicata apposita targhetta riportante il Livello di Potenza Sonora emesso durante le verifiche di legge. Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277. Custodia degli utensili del martello demolitore; Prescrizioni Esecutive: Gli utensili del martello non utilizzati devono essere conservati in luogo asciutto e chiuso a chiave. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) 2) 3) Caduta di materiale dall'alto o a livello; Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello: materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.; materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Caduta di mat. dall'alto", comuni agli utensili; Prescrizioni Esecutive: Custodia dell'utensile. Al termine del lavoro, bisogna riporre l'utensile nell'apposita custodia e conservarlo in luogo asciutto e sicuro. Sospensione temporanea dell'uso dell'utensile. Non lasciare mai l'utensile in luoghi non sicuri, da cui potrebbe facilmente cadere. In particolare, durante il lavoro su postazioni sopraelevate, come scale, ponteggi, ecc., gli utensili devono essere tenuti entro apposite guaine o assicurati in modo da impedirne la caduta, nel tempo in cui non sono adoperati. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.24. Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni; Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione. Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili, né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle istruzioni di manutenzione. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39. b) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Esecutive: Misurazioni di pezzi in lavorazione. Un pezzo in lavorazione deve essere misurato soltanto con la macchina ferma. Verifiche delle protezioni prima della lavorazione. Ogni qualvolta il lavoratore si accinga ad iniziare una lavorazione, dovrà preventivamente accertarsi del corretto posizionamento dei carter e di tutte le protezioni da organi mobili. c) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni agli utensili; Prescrizioni Esecutive: Impugnatura dell'utensile. Le impugnature dell'utensile vanno sempre tenute asciutte e prive di oli o grasso. Uso appropriato dell'utensile. L'utensile non deve essere mai utilizzato per scopi o lavori per i quali non è destinato. d) Blocco del martello demolitore; Prescrizioni Esecutive: Prima di iniziarne l'impiego, devono essere valutati tutti i fattori che potrebbero determinare il blocco del martello durante le operazioni lavorative, con la conseguente probabile perdita del controllo dello stesso da parte del lavoratore. e) Sostituzione degli utensili del martello demolitore; Prescrizioni Esecutive: La sostituzione degli utensili (punta, scalpello, vanghetta) deve essere eseguita utilizzando gli attrezzi adeguati e sconnettendo l'utensile dalla rete di alimentazione. Colpi, tagli, punture, abrasioni; Colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani; contusioni e traumi a tutto il corpo senza una localizzazione specifica, per contatto con l'attrezzo adoperato o conseguenti ad urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere. Dolori muscolari relativi ad errate posizioni assunte durante l'uso dell'attrezzatura di lavoro. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Colpi, Tagli, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Esecutive: Protezione dalle proiezioni di schegge e materiali. Nei lavori che possono dar luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali, come spaccatura o scalpellatura di blocchi o simili, taglio di - 60 - 4) chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante utensili a mano o a motore, devono essere predisposti efficaci mezzi di protezione a difesa sia delle persone direttamente addette a tali lavori, sia di coloro che sostano o transitano in vicinanza. Attrezzi: distanza tra lavoratori. Distanziare adeguatamente gli altri lavoratori durante l'uso di utensili, attrezzature a motore o macchinari. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.12; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.9. Elettrocuzione; Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione. Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici; Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto, solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile. Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi. Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi deteriorati è tassativamente vietato. Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato. Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie) devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano rapidamente a contatto con oli e grassi. Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati. Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C. Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto, essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese. Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici, molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna. Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese, vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la tensione all'impianto. Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere sostituite facendo ricorso a personale qualificato. Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che: l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo); l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa). Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica. Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece, sempre spine e prese normalizzate. Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica. Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare: il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento); - 61 - 5) la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di terra. Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa. Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283. b) Disposizioni ulteriori per i lavoratori che utilizzano utensili elettrici; Prescrizioni Esecutive: Adattatori per spine per uso domestico. Le prese a spina per uso domestico sono assolutamente vietate nel cantiere; ove fosse necessario utilizzare un attrezzo elettrico con spina di tipo domestico indissolubile dal cavo (ad esempio flessibili, scanalatori, trapani, ecc.) si dovranno utilizzare appositi adattatori da montare sulle prese a norma. Tali adattatori non devono: avere grado di protezione inferiore a quello necessario alla lavorazione; avere portata inferiore a quella della presa; essere usati in luoghi con pericolo di scoppio o di incendio; essere usati in prese con interruttori di blocco; essere lasciati inseriti nelle prese quando non sono utilizzati. Apparecchiature elettriche: impugnatura utensili. Gli attrezzi elettrici non devono essere presi per il cavo ma per l'apposita impugnatura. Il peso dell'apparecchio produce il distacco del cavo dai morsetti con conseguente pericolo di corto circuito e quindi di scarica elettrica in caso di contatto. Apparecchiature elettriche: pulizia. Gli apparecchi mobili e portatili devono essere puliti frequentemente soprattutto quando sono stati esposti all'imbrattamento ed alla polvere. Luoghi conduttori ristretti: utensili utilizzabili. Nei "luoghi conduttori ristretti" possono essere utilizzati : apparecchi ed utensili elettrici, mobili e portatili, di classe II (doppio quadratino concentrico normalizzato) alimentati tramite separazione elettrica singola (trasformatore di isolamento); apparecchi alimentati a bassissima tensione di sicurezza (uguale o minore di 25 volt, nei cantieri). Riferimenti Normativi: CEI 23-5; CEI 23-16; CEI 64-8 CAP XI Sez.4. c) Requisiti generali delle apparecchiature elettriche; Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le apparecchiature elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, devono essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico. Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili) devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267. d) Requisiti specifici degli utensili elettrici; Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: interruttore di avvio. Gli utensili elettrici portatili devono essere muniti di un interruttore incorporato nell'incastellatura, che consenta di eseguire con facilità e sicurezza la messa in moto e l'arresto. Apparecchiature elettriche: tensione di lavoro. Gli utensili elettrici portatili utilizzati per lavori all'aperto devono: essere alimentati con tensione non superiore a 220 Volt verso terra; essere alimentati con tensione non superiore a 50 Volt (25 nei cantieri) verso terra o da trasformatori di isolamento, qualora si lavori in luoghi bagnati o molto umidi o entro grandi masse metalliche. Apparecchiature elettriche: doppio isolamento. Gli apparecchi elettrici portatili alimentati con una tensione superiore a 25 V devono disporre di un isolamento supplementare detto doppio isolamento (classe II): esso è riconoscibile dal simbolo, applicato sull'involucro dell'utensile, del doppio quadratino concentrico ed è accompagnato dal simbolo dell'istituto (marchio del laboratorio) di omologazione che ne attesta l'idoneità. Gli apparecchi con doppio isolamento non devono essere collegati a terra in quanto il doppio isolamento è una garanzia maggiore della messa a terra. Apparecchiature elettriche: alimentazione con trasformatore. Se l'alimentazione degli utensili elettrici che operano all'aperto o in luoghi molto umidi è fornita mediante rete a bassissima tensione attraverso un trasformatore, questo dovrà avere l'avvolgimento primario separato ed isolato perfettamente dall'avvolgimento secondario. Il trasformatore dovrà essere collocato in modo che l'operatore non venga in contatto con la presa relativa alla sua alimentazione. Apparecchiature elettriche: lavorazioni con uso di acqua. Per gli utensili elettrici di classe II che fanno uso di acqua, come le smerigliatrici o i vibratori per il calcestruzzo, devono essere utilizzati trasformatori di isolamento o motogeneratori che garantiscano una separazione galvanica della rete di alimentazione in BT. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.313; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.315; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.316; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; LEGGE 1/3/1968 n.186; D.M. 20/11/1968; CEI 107-43. e) Prevenzioni generali a "Elettrocuzione", comuni agli utensili; Prescrizioni Esecutive: Uso dell'utensile: disinserimento degli impianti. Prima di utilizzare l'utensile su qualsivoglia struttura e/o materiale, deve verificarsi l'assenza di tensione su di essi e che risultino fuori servizio tutti gli altri impianti tecnologici eventualmente presenti. Durante le lavorazioni dovrà costantemente verificarsi che altri lavoratori non abbiano reinserito impianti tecnologici in prossimità del luogo di lavoro. Parti metalliche dell'utensile. Qualora si operi su superfici (pavimenti, muri, ecc.) o altri luoghi che possano nascondere cavi in tensione, bisognerà evitare di toccare le parti metalliche dell'utensile durante la lavorazione. Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana - 62 - 6) minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol. Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varia natura. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Dispositivi di protezione dalle polveri: condizioni di utilizzo; Prescrizioni Organizzative: I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di gas, polveri o fumi nocivi devono avere a disposizione maschere respiratorie o altri dispositivi idonei, da conservarsi in luogo adatto facilmente accessibile e noto al personale. Prescrizioni Esecutive: Qualora per difficoltà di ordine ambientale od altre cause tecnicamente giustificate sia ridotta l'efficacia dei mezzi generali di prevenzione delle polveri, i lavoratori devono essere muniti e fare uso di idonee maschere antipolvere. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.387. b) Difesa dalle polveri: lavorazioni in ambienti confinati; Prescrizioni Organizzative: Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi. Nei luoghi di lavoro chiusi è necessario far sì che, tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori, essi dispongano di aria salubre in quantità sufficiente, da ottenersi anche mediante impianti di aerazione forzata. Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino produzione di polveri (come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre adeguata aspirazione nella zona di taglio, evitando attrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni non possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate. Sistemi di aspirazione delle polveri. Ove non sia possibile sostituire il materiale di lavoro polveroso, si devono adottare procedimenti lavorativi in apparecchi chiusi ovvero muniti di sistemi di aspirazione e di raccolta delle polveri, atti ad impedirne la dispersione. L'aspirazione deve essere effettuata, per quanto è possibile, immediatamente vicino al luogo di produzione delle polveri. Prescrizioni Esecutive: Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino produzione di polveri (come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre adeguata aspirazione nella zona di taglio, evitando attrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni non possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate. Riferimenti Normativi: D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.9; D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.21; Circolare 25/11/1991 n.23. Vibrazioni; Danni all'apparato scheletrico e muscolare causate dalle vibrazioni trasmesse al lavoratore da macchine o parti di esse. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Vibrazioni", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Vibrazioni: turni di lavoro. Ove il tipo di lavorazione o la macchina impiegata sottopongano il lavoratore a vibrazioni intense e prolungate, dovranno essere evitati turni di lavoro lunghi e continui. Prescrizioni Esecutive: Dispositivi antivibrazioni. Prima di iniziare la lavorazione, devono essere controllati tutti i dispositivi atti a ridurre le vibrazioni prodotte dalla macchina. Pistola sparachiodi La pistola sparachiodi è un'utensile la cui struttura ricalca quella di una pistola da sparo: è costituita da una impugnatura nella quale trova alloggiamento il pulsante di azionamento, un caricatore per i chiodi, e nel caso della versione a massa battente, un pistone. La pistola viene utilizzata per il fissaggio di profilati metallici o di altri manufatti, anche di legno, su calcestruzzo o su altri materiali compatti. In commercio si possono reperire due versioni dell'utensile: la versione a massa battente e quella a gas. La chiodatrice a massa battente può lavorare con singole cartucce o con caricatore e la lunghezza del chiodo è funzione del tipo di attrezzo prescelto e del tipo di attività da svolgere, mentre la chiodatrice a gas possiede un caricatore dotato di avanzamento automatico ed in essa l'alimentazione avviene tramite batteria mentre la propulsione del pistone, che fornisce la potenza necessaria all'infissione, è garantita da gas racchiuso in una bomboletta. Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo: 1) Pistola sparachiodi: requisiti; Prescrizioni Organizzative: Pistola sparachiodi: requisiti generali. Sulla pistola sparachiodi, devono essere ben visibili il nome ed il marchio del fabbricante, il tipo ed il numero di fabbricazione, il marchio di sicurezza rilasciato da enti ufficiali (IMQ, ecc.). Pistola sparachiodi: schermo di protezione. La pistola sparachiodi deve essere dotata di adeguato schermo protezione. Lo schermo di protezione dovrà seguire la forma della superficie su cui si spara, in maniera tale da poter mantenere la canna perpendicolare alla superficie stessa: nel caso di lavorazioni su superfici piane estese, potrà adoperarsi un schermo "normale", il cui bordo avrà distanza minima dall'asse della canna di 5 cm. La suddetta distanza minima dovrà essere convenientemente aumentata in tutte le altre situazioni (lavori in corrispondenza di spigoli, lavori su pareti con forti strati di intonaco o che nascondono intercapedini o su superfici curve, ecc.) che presentino particolarità. Prescrizioni Esecutive: Pistola sparachiodi: verifiche preliminari. Prima di iniziare la lavorazione, verificare il corretto funzionamento dell'utensile e soprattutto il dispositivi di sicurezza. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: - 63 - 1) 2) 3) Colpi, tagli, punture, abrasioni; Colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani; contusioni e traumi a tutto il corpo senza una localizzazione specifica, per contatto con l'attrezzo adoperato o conseguenti ad urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere. Dolori muscolari relativi ad errate posizioni assunte durante l'uso dell'attrezzatura di lavoro. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Colpi, Tagli, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Esecutive: Protezione dalle proiezioni di schegge e materiali. Nei lavori che possono dar luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali, come spaccatura o scalpellatura di blocchi o simili, taglio di chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante utensili a mano o a motore, devono essere predisposti efficaci mezzi di protezione a difesa sia delle persone direttamente addette a tali lavori, sia di coloro che sostano o transitano in vicinanza. Attrezzi: distanza tra lavoratori. Distanziare adeguatamente gli altri lavoratori durante l'uso di utensili, attrezzature a motore o macchinari. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.12; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.9. b) Pistola sparachiodi: prevenzioni a "Colpi, Tagli, ecc."; Prescrizioni Esecutive: Pistola sparachiodi: caricamento. Prima di introdurre la cartuccia e la punta, il lavoratore dovrà eseguire con cura la pulizia dell'utensile, allontanando eventuali corpi estranei, come frammenti di punte, bossoli o altro materiale eventualmente rimasto nella canna. In particolare, durante la fase di caricamento, l'operatore dovrà dirigere la canna della pistola sempre verso terra. Pistola sparachiodi: posizione della pistola. Durante la fase di sparo la canna della pistola deve essere mantenuta ortogonale alla superficie di infissione. Pistola sparachiodi: posizione dell'operatore. Durante la fase di sparo l'operatore deve essere costantemente posizionato posteriormente alla pistola, lungo il prolungamento della canna, impugnando saldamente l'utensile con due mani; egli, inoltre dovrà assumere una posizione stabile per poter assorbire utilmente il contraccolpo allo sparo: se la lavorazione avviene su postazione in quota, come su ponteggi mobili, scala o altre opere provvisionali, assicurarsi della stabilità di tali opere al ribaltamento e/o scivolamento. Pistola sparachiodi: sospensione temporanea della lavorazione. Durante le sospensioni del lavoro la pistola non deve mai essere abbandonata carica, anche se in posizione di "sicura". Pistola sparachiodi: superfici di infissione. E' vietato l'uso della pistola sparachiodi contro superfici che potrebbero far rimbalzare o deviare la punta: spari contro materiali fragili o duri come ghisa, marmo, pietra calcarea, acciaio, ecc. o attraverso fori e/o feritoie o in prossimità di un'altra punta infissa (è vietato sparare a distanze inferiori ai 5 cm da una punta precedentemente infissa). E' altresì vietato dirigere lo sparo contro superfici che non offrano adeguate garanzie di resistenza e che, pertanto, potrebbero consentire alla punta di oltrepassarle. Incendi o esplosioni; Lesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla combustione di recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di esplosivo per demolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc.. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Pistola sparachiodi: prevenzioni a "Incendi o Esplosioni"; Prescrizioni Esecutive: Pistola sparachiodi: cartucce a disposizione. L'operatore dovrà tenere le cartucce strettamente necessarie all'impiego immediato in appositi contenitori a tracolla e mai nelle tasche degli indumenti. Pistola sparachiodi: cartucce inesplose. Qualora la cartuccia non dovesse esplodere si dovrà ripetere l'operazione, senza spostare la pistola, una seconda volta: se anche il nuovo tentativo fallisse, attendere almeno 15 secondi prima di spostare la pistola dalla posizione di sparo, ed altri 2 minuti prima di rimuovere la cartuccia dalla pistola. Pistola sparachiodi: presenza di gas infiammabili. Prima di iniziare la lavorazione, l'operatore deve accertarsi dell'assenza di gas infiammabile nell'ambiente: ove se ne verifichi la presenza è tassativamente vietato procedere alla chiodatura. Pistola sparachiodi: punte e cartucce. Devono essere impiegate soltanto punte e cartucce adeguate al modello di utensile in dotazione ed alla consistenza del materiale da infiggere. Pistola sparachiodi: scatole delle cartucce. Le scatole contenenti le cartucce devono essere protette da urti, sorgenti di calore, e qualsiasi altra causa che possa provocarne l'esplosione. Vibrazioni; Danni all'apparato scheletrico e muscolare causate dalle vibrazioni trasmesse al lavoratore da macchine o parti di esse. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Vibrazioni", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Vibrazioni: turni di lavoro. Ove il tipo di lavorazione o la macchina impiegata sottopongano il lavoratore a vibrazioni intense e prolungate, dovranno essere evitati turni di lavoro lunghi e continui. Prescrizioni Esecutive: Dispositivi antivibrazioni. Prima di iniziare la lavorazione, devono essere controllati tutti i dispositivi atti a ridurre le vibrazioni prodotte dalla macchina. Ponteggio mobile o trabattello Il ponte su ruote o trabattello è una piccola impalcatura che può essere facilmente spostata durante il lavoro consentendo rapidità di intervento. È costituita da una struttura metallica detta castello che può raggiungere anche i 15 metri di altezza. All'interno del castello possono trovare alloggio a quote differenti diversi impalcati. L'accesso al piano di lavoro avviene all'interno del castello tramite scale a mano che collegano i diversi impalcati. - 64 - Trova impiego principalmente per lavori di finitura e di manutenzione, ma che non comportino grande impegno temporale. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Caduta dall'alto; Caduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni (collettive od individuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o da mezzi per scavo o trasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Ponteggio mobile: prevenzioni a "Caduta dall'alto"; Prescrizioni Organizzative: Ponteggi mobili: spostamenti. I ponti, esclusi quelli usati nei lavori per le linee elettriche di contatto, non devono essere spostati quando su di essi si trovano lavoratori o sovraccarichi. Prescrizioni Esecutive: Ponteggi mobili: altezza. I ponti sviluppabili devono essere usati esclusivamente per l'altezza per cui sono costruiti, senza aggiunte di sovrastrutture. Ponteggi mobili: ancoraggi. I ponti su ruote devono essere ancorati alla costruzione almeno ogni due piani. Ponteggi mobili: parapetto. Quando si effettuano lavori ad una altezza da terra maggiore di due metri si dovrà dotare il ponte di parapetti completi di tavola fermapiede su tutti e quattro i lati. Ponteggi mobili: piano di scorrimento. Il piano di scorrimento delle ruote deve risultare livellato; il carico del ponte sul terreno deve essere opportunamente ripartito con tavoloni o altro mezzo equivalente. Ponteggi mobili: salita. Per la salita e la discesa dal trabattello, disporre all'interno dell'incastellatura scale che siano opportunamente protette contro la caduta (gabbia o aperture che non consentano l'attraversamento della persona). E' vietato salire o scendere lungo i montanti. Ponteggi mobili: vincoli alle ruote. Le ruote del ponte in opera devono essere saldamente bloccate con cunei dalle due parti. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.17; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.16; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.24; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.38; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.52; ; . b) Parapetti; Prescrizioni Organizzative: I parapetti sono opere che devono realizzarsi per impedire cadute nel vuoto ogni qualvolta si manifesti tale rischio: sui ponteggi, sui bordi delle rampe di scale o dei pianerottoli o dei balconi non ancora corredati delle apposite ringhiere, sui bordi di fori praticati nei solai (ad es. vano ascensore), di impalcati disposti ad altezze superiori ai 2 m, di scavi o pozzi o fosse per lo spegnimento della calce, sui muri in cui sono state praticate aperture (ad es. vani finestra), ecc. Prescrizioni Esecutive: I parapetti devono essere allestiti a regola d'arte, utilizzando buon materiale, risultare idonei allo scopo ed essere conservati in efficienza per l'intera durata del lavoro. Possono essere realizzati nei seguenti modi: - mediante un corrente posto ad un'altezza minima di 1 m dal piano di calpestio, e da una tavola fermapiede, aderente al piano di camminamento, di altezza variabile ma tale da non lasciare uno spazio vuoto tra se ed il corrente suddetto, maggiore di 60 cm; - mediante un corrente superiore con le caratteristiche anzidette, una tavola fermapiede, aderente al piano di camminamento, alta non meno di 20 cm ed un corrente intermedio che non lasci tra se e gli elementi citati, spazi vuoti di altezza maggiore di 60 cm. I correnti e le tavole fermapiede devono essere poste nella parte interna dei montanti. - 65 - I ponteggi devono avere il parapetto completo anche sulle loro testate. Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.16; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.24. 2) c) Ponteggio: cintura di sicurezza; Prescrizioni Esecutive: Durante le operazioni di montaggio e smontaggio del ponteggio, o ogni qualvolta i dispositivi di protezione collettiva non garantiscano da rischio di caduta dall'alto, il lavoratore dovrà far uso della cintura di sicurezza. Riferimenti Normativi: D.M. 22/5/1992 n.466. d) Ponteggi: ricezione del carico; Prescrizioni Esecutive: Nelle operazioni di ricezione del carico su ponteggi o castelli, utilizzare bastoni muniti di uncini, evitando accuratamente di sporgersi oltre le protezioni. Caduta di materiale dall'alto o a livello; Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello: materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.; materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Ponteggi mobili: prevenzioni a "Caduta di materiale dall'alto ecc."; Prescrizioni Esecutive: Ponteggi mobili: base. I ponti su ruote devono avere base ampia in modo da resistere, con largo margine di sicurezza, ai carichi ed alle oscillazioni cui possono essere sottoposti durante gli spostamenti o per colpi di vento e in modo che non possano essere ribaltati. Ponteggi mobili: norme generali di comportamento. E' vietato gettare dall'alto gli elementi metallici del ponte o qualsiasi altro oggetto dal ponteggio. Ponteggi mobili: verticalità. La verticalità dei ponti su ruote deve essere controllata con livello o con pendolino. Riferimenti Normativi: D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.52; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.38. Saldatrice elettrica La saldatrice elettrica è un utensile di uso comune alimentato a bassa tensione con isolamento di classe II. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) 2) Disturbi alla vista; Danni agli occhi per proiezione di schegge scintille o trucioli, aria compressa o urti accidentali. (danni meccanici). Danni agli occhi per irradiazione ultravioletta, luce intensa, raggi laser (danni ottici). Danni agli occhi dovuti a liquidi caldi, corpi estranei caldi (ustioni). Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Saldatrice elettrica: dispositivi di protezione degli occhi; Prescrizioni Organizzative: Fornire agli addetti all'uso della saldatrice elettrica ad arco voltaico, occhiali o schermi di tipo inattinico. Il colore e la composizione delle lenti (stratificate) di tali protezioni, deve essere capace di filtrare i raggi UV (ultravioletti) e IR (infrarossi) capaci di portare lesioni alla cornea, al cristallino e in alcuni casi anche la retina. Le lenti degli occhiali devono essere realizzate in vetro o in materiale plastico (policarbonato). Gli occhiali devono avere sempre schermi laterali per evitare le proiezioni di materiali o liquidi di rimbalzo o comunque di provenienza laterale. Il DPI dovrà riportare la marcatura CE, risultando conforme alle norme tecniche nazionali o di altri Paesi della Comunità Europea. Prescrizioni Esecutive: Utilizzare i dispositivi di prevenzione per gli occhi forniti dal datore di lavoro. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.259. Elettrocuzione; Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione. Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici; - 66 - Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto, solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile. Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi. Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi deteriorati è tassativamente vietato. Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato. Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie) devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano rapidamente a contatto con oli e grassi. Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati. Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C. Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto, essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese. Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici, molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna. Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese, vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la tensione all'impianto. Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere sostituite facendo ricorso a personale qualificato. Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che: l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo); l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa). Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica. Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece, sempre spine e prese normalizzate. Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica. Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare: il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento); la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di terra. Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa. Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283. b) Disposizioni ulteriori per i lavoratori che utilizzano utensili elettrici; Prescrizioni Esecutive: Adattatori per spine per uso domestico. Le prese a spina per uso domestico sono assolutamente vietate nel cantiere; ove fosse necessario utilizzare un attrezzo elettrico con spina di tipo domestico indissolubile dal cavo (ad esempio flessibili, scanalatori, trapani, ecc.) si dovranno utilizzare appositi adattatori da montare sulle prese a norma. - 67 - Tali adattatori non devono: avere grado di protezione inferiore a quello necessario alla lavorazione; avere portata inferiore a quella della presa; essere usati in luoghi con pericolo di scoppio o di incendio; essere usati in prese con interruttori di blocco; essere lasciati inseriti nelle prese quando non sono utilizzati. Apparecchiature elettriche: impugnatura utensili. Gli attrezzi elettrici non devono essere presi per il cavo ma per l'apposita impugnatura. Il peso dell'apparecchio produce il distacco del cavo dai morsetti con conseguente pericolo di corto circuito e quindi di scarica elettrica in caso di contatto. Apparecchiature elettriche: pulizia. Gli apparecchi mobili e portatili devono essere puliti frequentemente soprattutto quando sono stati esposti all'imbrattamento ed alla polvere. Luoghi conduttori ristretti: utensili utilizzabili. Nei "luoghi conduttori ristretti" possono essere utilizzati : apparecchi ed utensili elettrici, mobili e portatili, di classe II (doppio quadratino concentrico normalizzato) alimentati tramite separazione elettrica singola (trasformatore di isolamento); apparecchi alimentati a bassissima tensione di sicurezza (uguale o minore di 25 volt, nei cantieri). 3) Riferimenti Normativi: CEI 23-5; CEI 23-16; CEI 64-8 CAP XI Sez.4. c) Requisiti generali delle apparecchiature elettriche; Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le apparecchiature elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, devono essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico. Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili) devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267. d) Requisiti specifici degli utensili elettrici; Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: interruttore di avvio. Gli utensili elettrici portatili devono essere muniti di un interruttore incorporato nell'incastellatura, che consenta di eseguire con facilità e sicurezza la messa in moto e l'arresto. Apparecchiature elettriche: tensione di lavoro. Gli utensili elettrici portatili utilizzati per lavori all'aperto devono: essere alimentati con tensione non superiore a 220 Volt verso terra; essere alimentati con tensione non superiore a 50 Volt (25 nei cantieri) verso terra o da trasformatori di isolamento, qualora si lavori in luoghi bagnati o molto umidi o entro grandi masse metalliche. Apparecchiature elettriche: doppio isolamento. Gli apparecchi elettrici portatili alimentati con una tensione superiore a 25 V devono disporre di un isolamento supplementare detto doppio isolamento (classe II): esso è riconoscibile dal simbolo, applicato sull'involucro dell'utensile, del doppio quadratino concentrico ed è accompagnato dal simbolo dell'istituto (marchio del laboratorio) di omologazione che ne attesta l'idoneità. Gli apparecchi con doppio isolamento non devono essere collegati a terra in quanto il doppio isolamento è una garanzia maggiore della messa a terra. Apparecchiature elettriche: alimentazione con trasformatore. Se l'alimentazione degli utensili elettrici che operano all'aperto o in luoghi molto umidi è fornita mediante rete a bassissima tensione attraverso un trasformatore, questo dovrà avere l'avvolgimento primario separato ed isolato perfettamente dall'avvolgimento secondario. Il trasformatore dovrà essere collocato in modo che l'operatore non venga in contatto con la presa relativa alla sua alimentazione. Apparecchiature elettriche: lavorazioni con uso di acqua. Per gli utensili elettrici di classe II che fanno uso di acqua, come le smerigliatrici o i vibratori per il calcestruzzo, devono essere utilizzati trasformatori di isolamento o motogeneratori che garantiscano una separazione galvanica della rete di alimentazione in BT. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.313; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.315; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.316; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; LEGGE 1/3/1968 n.186; D.M. 20/11/1968; CEI 107-43. e) Saldatrice elettrica: prevenzioni a "Elettrocuzione"; Prescrizioni Organizzative: Saldatrice elettrica: pinze portaelettrodi. Le pinze portaelettrodi della saldatrice elettrica devono essere munite di impugnatura isolante ed incombustibile. Prescrizioni Esecutive: Saldatrice elettrica: collegamento di massa. Il cavo di massa della saldatrice elettrica deve essere collegato al pezzo da saldare nelle immediate vicinanze della zona nella quale si deve saldare. Il collegamento di massa della saldatrice elettrica è effettuato mediante morsetti, pinze, prese magnetiche o altri sistemi che offrono un buon contatto elettrico. E' vietato l'uso di tubazioni o profilati metallici di sezione inadeguata o di altri mezzi di fortuna. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.326. f) Prevenzioni generali a "Elettrocuzione", comuni agli utensili; Prescrizioni Esecutive: Uso dell'utensile: disinserimento degli impianti. Prima di utilizzare l'utensile su qualsivoglia struttura e/o materiale, deve verificarsi l'assenza di tensione su di essi e che risultino fuori servizio tutti gli altri impianti tecnologici eventualmente presenti. Durante le lavorazioni dovrà costantemente verificarsi che altri lavoratori non abbiano reinserito impianti tecnologici in prossimità del luogo di lavoro. Parti metalliche dell'utensile. Qualora si operi su superfici (pavimenti, muri, ecc.) o altri luoghi che possano nascondere cavi in tensione, bisognerà evitare di toccare le parti metalliche dell'utensile durante la lavorazione. Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol. - 68 - 4) 5) Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varia natura. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Saldatrice elettrica: prevenzioni a "Inalazione polveri, ecc."; Prescrizioni Organizzative: Saldatrice elettrica: dispositivi di protezione da fumi e gas. Fornire adeguati dispositivi di prevenzione individuale: maschera per la protezione delle vie respiratorie. Prescrizioni Esecutive: Saldatrice elettrica: ambienti confinati. E' vietato eseguire operazioni di saldatura nell'interno dei locali, recipienti o fosse che non siano efficacemente ventilati; eventualmente si potrà ricorrere all'uso di aspiratori portatili per impedire il ristagno di fumi nell'ambiente di lavoro. Saldatrice elettrica: dispositivi di protezione da fumi e gas. Utilizzare i dispositivi di prevenzione individuale forniti dal datore di lavoro: maschera per la protezione delle vie respiratorie. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.250. Incendi o esplosioni; Lesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla combustione di recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di esplosivo per demolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc.. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Saldatrice elettrica: prevenzioni a "Incendi o Esplosioni"; Prescrizioni Esecutive: Saldatrice elettrica: condizioni di pericolo. E' vietato effettuare operazioni di saldatura nelle seguenti condizioni: a) su recipienti o tubi chiusi; b) su recipienti o tubi aperti che contengono materie le quali sotto l'azione del calore possono dar luogo a esplosione o altre reazioni pericolose; c) su recipienti o tubi anche aperti che abbiano contenuto materie che evaporando o gassificandosi sotto l'azione del calore possono dar luogo a esplosioni o altre reazioni pericolose. Quando tali condizioni di pericolo possono essere eliminare con l'apertura del recipiente chiuso, con l'asportazione delle materie pericolose e dei loro residui, con l'uso di gas inerti o con altri mezzi o misure, le operazioni di saldatura e taglio possono essere eseguite anche su i suddetti recipienti e tubazioni indicati, purché le misure di sicurezza siano disposte da un esperto ed effettuate sotto la sua diretta sorveglianza. Saldatrice elettrica: materiali infiammabili. In presenza di materiali infiammabili, è vietata qualsiasi operazione di saldatura. Saldatrice elettrica: presenza di bombole di gas. Negli impianti in cui l'impiego della saldatrice elettrica è abbinato a quello di idrogeno o di gas inerte, le relative bombole di gas compresso dovranno posizionarsi a distanza adeguata dal posto di saldatura ed essere isolate da terra e da qualsiasi parte metallica, appoggiandole sopra sostegni isolati e legandole con funi o cinghie, anch'esse in materiale isolante Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.33; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.250. Ustioni; Ustioni conseguenti al contatto con materiali ad elevata temperatura (posa in opera di asfalti e manti bituminosi, calce in spegnimento, ecc.) o organi lavoratori di macchine ed attrezzi (saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile, ecc.), o motori, o sostanze chimiche aggressive. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Saldatrice elettrica: prevenzioni a "Ustioni"; Prescrizioni Organizzative: Saldatrice elettrica: dispositivi di protezione dalle ustioni. Fornire adeguati dispositivi di prevenzione individuale: guanti, grembiule di cuoio, berretto ignifugo, tuta ignifuga, ghette. Saldatrice elettrica: protezioni collettive. Durante l'uso della saldatrice elettrica, devono essere prese adeguate precauzioni (ripari, schermo, ecc.) per evitare che radiazioni dirette, scorie prodotte, spruzzi incandescenti, ecc. investano lavoratori attigui o sottoposti. Prescrizioni Esecutive: Saldatrice elettrica: dispositivi di protezione dalle ustioni. Utilizzare i dispositivi di prevenzione individuale forniti dal datore di lavoro: guanti, grembiule di cuoio, berretto ignifugo, tuta ignifuga, ghette. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.259. Scala semplice La scala semplice è un'attrezzatura di lavoro costituita da due montanti paralleli, collegati tra loro da una serie di pioli trasversali incastrati e distanziati in egual misura. Viene adoperata per superare dislivelli o effettuare operazioni di carattere temporaneo a quote non altrimenti raggiungibili: discesa in scavi o pozzi, salita su opere provvisionali, opere di finitura ed impiantistiche. Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo: 1) Scale: requisiti; Prescrizioni Organizzative: Le scale devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego, devono essere sufficientemente resistenti nell'insieme e nei singoli elementi e devono avere dimensioni appropriate al loro uso. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.18. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: - 69 - 1) 2) Caduta dall'alto; Caduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni (collettive od individuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o da mezzi per scavo o trasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Scale: prevenzioni a "Caduta dall'alto"; Prescrizioni Organizzative: Scale: dispositivi antisdrucciolo. Le scale devono possedere dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei due montanti. I pioli devono essere del tipo antisdrucciolevole. Scale: requisiti dei pioli. I pioli devono essere privi di nodi ed incastrati nei montanti. Prescrizioni Esecutive: Scala: aggancio per la cintura di sicurezza. Qualora la scala risulti adeguatamente vincolata, si deve agganciare la cintura di sicurezza ad un piolo della scala stessa. Scala: unico utilizzatore. E' vietata la permanenza contemporanea di più lavoratori sulla scala; deve, inoltre, limitarsi il peso dei carichi da trasportare su di essa. Scale: pioli o gradini superiori. Viene vietato di salire sugli ultimi gradini o pioli della scala. Scale: requisiti dei pioli. E' vietato l'uso di scale che presentino listelli di legno chiodati sui montanti al posto dei pioli rotti. Scale: salita e discesa. Il lavoratore che utilizza la scala, deve effettuare la salita e la discesa rivolgendo sempre il viso verso di essa. Scale: spostamenti laterali. Nessun lavoratore deve trovarsi sulla scala quando se ne effettua lo spostamento laterale. Scale: terreno cedevole. Le scale posizionate su terreno cedevole vanno appoggiate su un'unica tavola di ripartizione. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.4; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.18; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.20; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.8; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.16. b) Scale semplici: prevenzioni a "Caduta dall'alto"; Prescrizioni Organizzative: Scale semplici ad elementi innestabili: lunghezza max. Nel caso si adoperi una scala ad elementi innestabili o a sfilo, la sua lunghezza non deve superare i m 15, salvo particolari esigenze, nel qual caso le estremità superiori dei montanti devono essere assicurate a parti fisse. Scale semplici: collegamenti stabili tra ponti. Le scale che servono a collegare stabilmente due ponti, quando sono sistemate verso la parte esterna del ponte, devono essere provviste sul lato esterno di un corrimano-parapetto. Scale semplici: lunghezze > 8 m. Le scale in opera lunghe più di m 8 devono essere munite di rompitratta per ridurre la freccia di inflessione. Scale semplici: vigilanza a terra. Durante l'esecuzione dei lavori, una persona deve esercitare da terra una continua vigilanza della scala. Prescrizioni Esecutive: Scale semplici ad elementi innestabili: sovrapposizioni. Nel caso si adoperi una scala ad elementi innestabili o a sfilo, deve sempre lasciarsi una sovrapposizione di almeno 5 pioli (1 metro). Scale semplici: accesso a ponteggi. Le scale a mano usate per l'accesso ai vari piani dei ponteggi e delle impalcature non devono essere poste l'una in prosecuzione dell'altra. Scale semplici: corretta disposizione. Durante l'uso le scale devono essere sistemate e vincolate. All'uopo, secondo i casi, devono essere adoperati chiodi, graffe in ferro, listelli, tasselli, legature, saettoni, in modo che siano evitati sbandamenti, slittamenti, rovesciamenti, oscillazioni o inflessioni accentuate. La lunghezza delle scale a mano deve essere tale che i montanti sporgano di almeno un metro oltre il piano di accesso, anche ricorrendo al prolungamento di un solo montante, purché fissato con legatura di reggetta o sistemi equivalenti. Quando non sia possibile vincolare la scala, essa deve essere trattenuta al piede da altra persona. Scale semplici: inclinazione. La scala dovrà posizionarsi con un'inclinazione tale che la sua proiezione sull'orizzontale sia all'incirca pari ad 1/4 della sua lunghezza (75°). Scale semplici: limitazioni di impiego. Le scale a mano non devono mai essere utilizzate come passerelle o come montanti di ponti su cavalletti, né devono essere utilizzate sopra i piani di ponti su cavalletti e ponti a torre su ruote. Scale semplici: postazioni di lavoro negli scavi. Qualora l'accesso a posti di lavoro negli scavi o in pozzi sia realizzato mediante scale semplici, le stesse devono disporsi sfalsate tra di loro, provvedendo a realizzare pianerottoli di riposo posti a distanza non superiore a 4 metri l'uno dall'altro. Scale semplici: requisiti dei montanti. I montanti devono essere trattenuti con tiranti in ferro applicati sotto i due pioli estremi; nelle scale lunghe più di m. 4 deve essere applicato anche un tirante intermedio. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.20; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.8; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.51; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.52; D.P.R. 20/3/1956 n.320 art.21. c) Scale fisse a pioli: gabbia di protezione; Prescrizioni Organizzative: Le scale fisse a pioli per l'accesso alla postazione di lavoro saranno provviste di solida gabbia metallica larga almeno 60 cm. Elettrocuzione; Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione. Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Scala: divieti per il tipo metallico; Prescrizioni Esecutive: E' vietato l'uso della scala in metallo per lavori su parti in tensione. Sega circolare La sega circolare, quasi sempre presente nei cantieri, viene utilizzata per il taglio del legname da carpenteria e/o per quello usato nelle diverse lavorazioni. - 70 - Dal punto di vista tipologico, le seghe circolari si differenziano, anzitutto, per essere fisse o mobili; altri parametri di diversificazione possono essere il tipo di motore elettrico (mono o trifase), la profondità del taglio della lama, la possibilità di regolare o meno la sua inclinazione, la trasmissione a cinghia o diretta. Le seghe circolari con postazione fissa sono costituite da un banco di lavoro al di sotto del quale viene ubicato un motore elettrico cui è vincolata la sega vera e propria con disco a sega o dentato. Al di sopra della sega è disposta una cuffia di protezione, posteriormente un coltello divisorio in acciaio ed inferiormente un carter a protezione delle cinghie di trasmissione e della lama. La versione portatile presenta un'impugnatura, affiancata al corpo motore dell'utensile, grazie alla quale è possibile dirigere il taglio, mentre il coltello divisore è posizionato nella parte inferiore. Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo: 1) 2) 3) 4) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte. Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge. Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza. Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura. Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni. Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione di parti della macchina, bisognerà: utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione; non modificare alcuna parte della macchina. Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80. Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Organizzative: Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente ed ogni qualvolta se ne evidenzi la necessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato di usura. Prescrizioni Esecutive: Cuscinetti: verifiche. Deve costantemente essere verificato lo stato di usura e la funzionalità dei cuscinetti per valutare la opportunità della loro lubrificazione o sostituzione. Requisiti generali comuni a attr. a motore o macchinari a postazione fissa; Prescrizioni Organizzative: Cartelli con norme d'uso. In prossimità della macchina devono essere esposti cartelli con l'indicazione delle principali norme d'uso e di sicurezza. Comandi della macchina: arresto di emergenza. Sulla macchina, in posizione facilmente raggiungibile e ben riconoscibile, deve essere collocato un interruttore per l'arresto immediato di emergenza. Comandi della macchina: posizione e caratteristiche. Ogni macchina deve avere gli organi di comando per la messa in moto e l'arresto ben riconoscibili e a facile portata del lavoratore; inoltre devono essere collocati in modo da evitare avviamenti o innesti accidentali o essere provvisti di dispositivi atti a conseguire lo stesso scopo. Prescrizioni Esecutive: Comandi della macchina: arresto di emergenza. Il lavoratore deve, prima di iniziare le lavorazioni, prendere visione della posizione del comando per l'arresto immediato di emergenza segnalando al preposto o al datore di lavoro, se tale posizione non dovesse essere facilmente ragguiungibile. Condizioni di posizionamento ed utilizzo: indicazioni del costruttore. La macchina dovrà sempre essere posizionata ed utilizzata seguendo le indicazioni del libretto d'uso e manutenzione fornito dal costruttore. Verifiche sull'area di ubicazione della macchina. Le verifiche preventive da eseguire sul terreno dove si dovrà installare la macchina sono: verifica della stabilità (non dovranno manifestarsi cedimenti sotto i carichi trasmessi dalla macchina); verifica del drenaggio (non dovranno constatarsi ristagni di acqua piovana alla base della macchina). Per assicurare la stabilità della macchina si dovranno utilizzare gli appositi regolatori di altezza, se presenti o, in alternativa, assi di legno, evitando l'uso di mattoni e pietre. Qualora venissero aperti scavi in prossimità della macchina, si dovrà provvedere ad una loro adeguata armatura. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.52; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.76; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.77; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.12; D.L.19/9/1994 n.626 art.35. Banco di lavoro; Prescrizioni Organizzative: Fornire al lavoratore un banco di lavoro realizzato con materiali diversi dal legno, che consentano una più agevole pulizia dai prodotti della lavorazione, come resine ecc., le quali, permanendo anche - 71 - 5) 6) parzialmente sul banco stesso, potrebbero costituire ostacolo alle lavorazioni successive. Requisiti generali della sega circolare; Prescrizioni Organizzative: Coltello divisore. Posteriormente alla lama della sega, a non più di 3 mm dalla dentatura, deve essere posizionato un coltello divisorio in acciaio per mantenere aperto il taglio evitando che il legno lavorato si richiuda dietro la lama, mentre si sta segando, e la blocchi. Cuffia di protezione. La sega circolare deve essere munita di una solida cuffia di protezione (registrabile in modo tale che risulti libera la sola parte attiva del disco necessaria alla lavorazione) per proteggere il lavoratore da accidentali contatti con la lama e/o da proiezioni di schegge di materiale, prodotte durante la lavorazione. Se non è presente la cuffia regolabile, si deve provvedere all'applicazione di un adeguato schermo paraschegge. Lama della sega circolare: requisiti. La lama che si sceglierà di utilizzare deve essere: idonea al tipo di legno da segare, sia per la dimensione che per il numero dei denti; integra, cioè esente da fessure ed incrinature (può eseguirsi una semplice verifica percuotendola debolmente con un martello); affilata ed allicciata (operazione, quest'ultima che consiste nel flettere leggermente i denti della lama alternativamente a destra ed a sinistra, allo scopo di facilitare l'avanzamento della stessa nel legno da lavorare e facilitare l'allontanamento dei trucioli). La fenditura nel banco per il passaggio della lama e del coltello divisore deve avere i bordi tagliati con precisione ed essere ben proporzionata: se si utilizzano lame con diametri sensibilmente diversi, si dovrà provvedere alla sua regolazione. Organi della sega circolare: protezioni. Il motore, gli organi di trasmissione ed in generale tutte le parti in movimento della sega circolare devono possedere idonee protezioni per impedire il contatto accidentale con gli operatori. Tali protezioni devono risultare efficienti anche nei confronti della segatura, dei trucioli e delle polveri per scongiurare ogni pericolo di incendio. Schermi di protezione inferiori. La sega circolare deve prevedere due schermi di protezione dai contatti accidentali con la parte di lama che sporge inferiormente alla tavola di lavoro. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.109; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; . Organizzazione dell'area intorno alla sega circolare; Prescrizioni Organizzative: Intorno alla sega circolare devono essere previsti adeguati spazi per la sistemazione del materiale lavorato e da lavorare, nonché per l'allontanamento dei residui delle lavorazioni (segatura e trucioli). Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) 2) Caduta di materiale dall'alto o a livello; Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello: materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.; materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Protezione delle postazioni di lavoro; Prescrizioni Organizzative: I posti di lavoro e di passaggio devono essere idoneamente difesi contro la caduta o l'investimento di materiali in dipendenza dell'attività lavorativa. Ove non è possibile la difesa con mezzi tecnici, devono essere adottate altre misure o cautele adeguate. Quando nelle immediate vicinanze dei ponteggi o del posto di caricamento e sollevamento dei materiali vengono impastati calcestruzzi e malte o eseguite altre operazioni a carattere continuativo si deve costruire un solido impalcato sovrastante, ad altezza non maggiore di m 3 da terra, a protezione contro la caduta di materiali. Il posto di carico e di manovra degli argani a terra deve essere delimitato con barriera per impedire la permanenza ed il transito sotto i carichi. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.11; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.9. Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni; Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione. Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili, né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle istruzioni di manutenzione. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39. b) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Esecutive: Misurazioni di pezzi in lavorazione. Un pezzo in lavorazione deve essere misurato - 72 - 3) 4) soltanto con la macchina ferma. Verifiche delle protezioni prima della lavorazione. Ogni qualvolta il lavoratore si accinga ad iniziare una lavorazione, dovrà preventivamente accertarsi del corretto posizionamento dei carter e di tutte le protezioni da organi mobili. c) Allontanamento temporaneo del lavoratore; Prescrizioni Esecutive: Qualora il lavoratore si allontani temporaneamente dalla macchina, dovrà preventivamente interrompere il moto dell'organo lavoratore evitando, al contempo, di lasciare un pezzo in lavorazione. d) Sega circolare: prevenzioni a "Cesoiamenti, ecc."; Prescrizioni Esecutive: Cuffie protettive: divieto di manomissione. E' tassativamente vietato manomettere la sega circolare togliendo la cuffia protettiva o ribattendola all'indietro per qualsiasi tipo di lavorazione (inclusa la preparazione di cunei in legno). Lavorazioni di tavole di legno. Qualora debbano tagliarsi longitudinalmente tavole di legno o, più in generale, pezzi di lunghezza rilevante, dovranno essere presenti almeno due lavoratori, oppure, in alternativa, si dovranno utilizzare appositi cavalletti di altezza pari a quella del banco di lavoro. Manutenzione del banco di lavoro. La superficie del banco di lavoro deve essere tenuta costantemente sgombra da trucioli, segatura, polveri e qualsiasi altro prodotto di scarto, per evitare ostacoli, impedimenti o disagi alla lavorazione in atto. Sega circolare: stato del materiale. Il lavoratore deve, prima di iniziare la lavorazione di un pezzo di legno, controllarne lo stato generale: dovrà provvedere all'asportazione di eventuali chiodi infissi, considerare il differente stato di consistenza del materiale in funzione della presenza di nodi, spaccature, ecc. Spingitoi e sagome per cunei. Nelle lavorazioni di pezzi di legno di ridotte dimensioni, devono essere usati appositi spingitoi realizzati in legno o metallo (consentono di lavorare senza portare le mani troppo vicine al disco o, comunque, sulla sua traiettoria) e, quando necessario, apposite sagome per il taglio dei cunei. Stabilità della sega circolare. Deve costantemente verificarsi la stabilità della macchina: eventuali sue oscillazioni, anche di modesta entità, amplificate dalle vibrazioni indotte dal motore, possono provocare lo sbandamento del pezzo di legno in lavorazione o delle mani che lo spingono. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.114. Colpi, tagli, punture, abrasioni; Colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani; contusioni e traumi a tutto il corpo senza una localizzazione specifica, per contatto con l'attrezzo adoperato o conseguenti ad urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere. Dolori muscolari relativi ad errate posizioni assunte durante l'uso dell'attrezzatura di lavoro. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Colpi, Tagli, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Esecutive: Protezione dalle proiezioni di schegge e materiali. Nei lavori che possono dar luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali, come spaccatura o scalpellatura di blocchi o simili, taglio di chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante utensili a mano o a motore, devono essere predisposti efficaci mezzi di protezione a difesa sia delle persone direttamente addette a tali lavori, sia di coloro che sostano o transitano in vicinanza. Attrezzi: distanza tra lavoratori. Distanziare adeguatamente gli altri lavoratori durante l'uso di utensili, attrezzature a motore o macchinari. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.12; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.9. Elettrocuzione; Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione. Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici; Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto, solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile. Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi. Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi deteriorati è tassativamente vietato. Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato. Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie) devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano - 73 - 5) rapidamente a contatto con oli e grassi. Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati. Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C. Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto, essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese. Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici, molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna. Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese, vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la tensione all'impianto. Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere sostituite facendo ricorso a personale qualificato. Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che: l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo); l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa). Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica. Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece, sempre spine e prese normalizzate. Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica. Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare: il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento); la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di terra. Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa. Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283. b) Requisiti generali delle apparecchiature elettriche; Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le apparecchiature elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, devono essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico. Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili) devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267. c) Apparecchiature elettriche di classe I: messa a terra; Prescrizioni Organizzative: Tutte le macchine di classe I, quali ad esempio betoniera, argani, gru, ecc., devono essere collegate all'impianto di terra. Il collegamento all'impianto di terra deve avvenire tramite un conduttore di protezione di colore giallo-verde, avente la stessa sezione dei conduttori di fase, e comunque non minore di 35 mm2. Ustioni; Ustioni conseguenti al contatto con materiali ad elevata temperatura (posa in opera di asfalti e manti bituminosi, calce in spegnimento, ecc.) o organi lavoratori di macchine ed attrezzi (saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile, ecc.), o motori, o sostanze chimiche aggressive. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Raffreddamento di macchine e materiali; Prescrizioni Esecutive: Durante la lavorazione, ed al suo termine, si deve evitare, in ogni caso, di toccare a mani nude gli organi lavoratori di utensili o macchinari e i materiali lavorati, in quanto surriscaldati. Trancia-piegaferri - 74 - La trancia-piegaferri viene utilizzata per sagomare i ferri di armatura, e le relative staffe, dei getti di conglomerato cementizio armato. E' costituita da una piastra circolare al cui centro è fissato un perno che serve d'appoggio al ferro tondino da piegare; in posizione leggermente decentrata, è fissato il perno sagomatore mentre lungo la circonferenza della piastra rotante abbiamo una serie di fori, nei quali vengono infissi appositi perni, che consentono di determinare l'angolo di piegatura del ferro tondino. Nella parte frontale, rispetto all'operatore, è collocata la tranciaferri costituita da un coltello mobile, azionato con pedaliera o con pulsante posizionato sulla piastra. Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo: 1) 2) 3) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte. Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge. Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza. Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura. Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni. Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione di parti della macchina, bisognerà: utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione; non modificare alcuna parte della macchina. Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80. Requisiti generali comuni a attr. a motore o macchinari a postazione fissa; Prescrizioni Organizzative: Cartelli con norme d'uso. In prossimità della macchina devono essere esposti cartelli con l'indicazione delle principali norme d'uso e di sicurezza. Comandi della macchina: arresto di emergenza. Sulla macchina, in posizione facilmente raggiungibile e ben riconoscibile, deve essere collocato un interruttore per l'arresto immediato di emergenza. Comandi della macchina: posizione e caratteristiche. Ogni macchina deve avere gli organi di comando per la messa in moto e l'arresto ben riconoscibili e a facile portata del lavoratore; inoltre devono essere collocati in modo da evitare avviamenti o innesti accidentali o essere provvisti di dispositivi atti a conseguire lo stesso scopo. Prescrizioni Esecutive: Comandi della macchina: arresto di emergenza. Il lavoratore deve, prima di iniziare le lavorazioni, prendere visione della posizione del comando per l'arresto immediato di emergenza segnalando al preposto o al datore di lavoro, se tale posizione non dovesse essere facilmente ragguiungibile. Condizioni di posizionamento ed utilizzo: indicazioni del costruttore. La macchina dovrà sempre essere posizionata ed utilizzata seguendo le indicazioni del libretto d'uso e manutenzione fornito dal costruttore. Verifiche sull'area di ubicazione della macchina. Le verifiche preventive da eseguire sul terreno dove si dovrà installare la macchina sono: verifica della stabilità (non dovranno manifestarsi cedimenti sotto i carichi trasmessi dalla macchina); verifica del drenaggio (non dovranno constatarsi ristagni di acqua piovana alla base della macchina). Per assicurare la stabilità della macchina si dovranno utilizzare gli appositi regolatori di altezza, se presenti o, in alternativa, assi di legno, evitando l'uso di mattoni e pietre. Qualora venissero aperti scavi in prossimità della macchina, si dovrà provvedere ad una loro adeguata armatura. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.52; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.76; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.77; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.12; D.L.19/9/1994 n.626 art.35. Banco di lavoro; Prescrizioni Organizzative: Fornire al lavoratore un banco di lavoro realizzato con materiali diversi dal legno, che consentano una più agevole pulizia dai prodotti della lavorazione, come resine ecc., le quali, permanendo anche parzialmente sul banco stesso, potrebbero costituire ostacolo alle lavorazioni successive. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Caduta di materiale dall'alto o a livello; Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello: - 75 - 2) 3) materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.; materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Protezione delle postazioni di lavoro; Prescrizioni Organizzative: I posti di lavoro e di passaggio devono essere idoneamente difesi contro la caduta o l'investimento di materiali in dipendenza dell'attività lavorativa. Ove non è possibile la difesa con mezzi tecnici, devono essere adottate altre misure o cautele adeguate. Quando nelle immediate vicinanze dei ponteggi o del posto di caricamento e sollevamento dei materiali vengono impastati calcestruzzi e malte o eseguite altre operazioni a carattere continuativo si deve costruire un solido impalcato sovrastante, ad altezza non maggiore di m 3 da terra, a protezione contro la caduta di materiali. Il posto di carico e di manovra degli argani a terra deve essere delimitato con barriera per impedire la permanenza ed il transito sotto i carichi. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.11; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.9. Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni; Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione. Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili, né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle istruzioni di manutenzione. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39. b) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Esecutive: Misurazioni di pezzi in lavorazione. Un pezzo in lavorazione deve essere misurato soltanto con la macchina ferma. Verifiche delle protezioni prima della lavorazione. Ogni qualvolta il lavoratore si accinga ad iniziare una lavorazione, dovrà preventivamente accertarsi del corretto posizionamento dei carter e di tutte le protezioni da organi mobili. c) Allontanamento temporaneo del lavoratore; Prescrizioni Esecutive: Qualora il lavoratore si allontani temporaneamente dalla macchina, dovrà preventivamente interrompere il moto dell'organo lavoratore evitando, al contempo, di lasciare un pezzo in lavorazione. d) Trancia-piegaferri: pezzi piccoli; Prescrizioni Esecutive: Non eseguire lavorazioni su pezzi piccoli se non utilizzando attrezzi speciali. Elettrocuzione; Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione. Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici; Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto, solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile. Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi. Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi deteriorati è tassativamente vietato. Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato. - 76 - 4) Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie) devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano rapidamente a contatto con oli e grassi. Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati. Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C. Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto, essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese. Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici, molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna. Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese, vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la tensione all'impianto. Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere sostituite facendo ricorso a personale qualificato. Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che: l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo); l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa). Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica. Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece, sempre spine e prese normalizzate. Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica. Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare: il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento); la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di terra. Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa. Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283. b) Requisiti generali delle apparecchiature elettriche; Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le apparecchiature elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, devono essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico. Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili) devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267. c) Apparecchiature elettriche di classe I: messa a terra; Prescrizioni Organizzative: Tutte le macchine di classe I, quali ad esempio betoniera, argani, gru, ecc., devono essere collegate all'impianto di terra. Il collegamento all'impianto di terra deve avvenire tramite un conduttore di protezione di colore giallo-verde, avente la stessa sezione dei conduttori di fase, e comunque non minore di 35 mm2. Colpi, tagli, punture, abrasioni; Colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani; contusioni e traumi a tutto il corpo senza una localizzazione specifica, per contatto con l'attrezzo adoperato o conseguenti ad urti con oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere. Dolori muscolari relativi ad errate posizioni assunte durante l'uso dell'attrezzatura di lavoro. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Colpi, Tagli, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Esecutive: Protezione dalle proiezioni di schegge e materiali. Nei lavori che possono dar luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali, come spaccatura o scalpellatura di blocchi o simili, taglio di chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante utensili a mano o a motore, devono essere predisposti efficaci - 77 - mezzi di protezione a difesa sia delle persone direttamente addette a tali lavori, sia di coloro che sostano o transitano in vicinanza. Distanza tra lavoratori. Distanziare adeguatamente gli altri lavoratori durante l'uso di utensili, attrezzature a motore o macchinari. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.12; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.9. Trapano elettrico Il trapano è un utensile di uso comune, adoperato per praticare fori sia in strutture murarie che in qualsiasi materiale (legno, metallo, calcestruzzo, ecc.), ad alimentazione prevalentemente elettrica. Esso è costituito essenzialmente da un motore elettrico, da un giunto meccanico (mandrino) che, accoppiato ad un variatore, produce un moto di rotazione e percussione, e dalla punta vera e propria. Il moto di percussione può mancare nelle versioni più semplici dell'utensile, così come quelle più sofisticate possono essere corredate da un dispositivo che permette di invertire il moto della punta. Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo: 1) 2) 3) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte. Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge. Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza. Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura. Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni. Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione di parti della macchina, bisognerà: utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione; non modificare alcuna parte della macchina. Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80. Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Organizzative: Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente ed ogni qualvolta se ne evidenzi la necessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato di usura. Prescrizioni Esecutive: Cuscinetti: verifiche. Deve costantemente essere verificato lo stato di usura e la funzionalità dei cuscinetti per valutare la opportunità della loro lubrificazione o sostituzione. Requisiti generali comuni agli utensili; Prescrizioni Organizzative: Utensili: potenza del motore adeguata. L'utensile deve essere dotato di motore di potenza e/o numero di giri adeguato al tipo di operazione da svolgere. Livello di Potenza Sonora: targhetta. Sulla macchina deve essere applicata apposita targhetta riportante il Livello di Potenza Sonora emesso durante le verifiche di legge. Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Caduta di materiale dall'alto o a livello; Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello: materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.; materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Caduta di mat. dall'alto", comuni agli utensili; Prescrizioni Esecutive: Custodia dell'utensile. Al termine del lavoro, bisogna riporre l'utensile nell'apposita - 78 - 2) 3) custodia e conservarlo in luogo asciutto e sicuro. Sospensione temporanea dell'uso dell'utensile. Non lasciare mai l'utensile in luoghi non sicuri, da cui potrebbe facilmente cadere. In particolare, durante il lavoro su postazioni sopraelevate, come scale, ponteggi, ecc., gli utensili devono essere tenuti entro apposite guaine o assicurati in modo da impedirne la caduta, nel tempo in cui non sono adoperati. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.24. Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni; Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione. Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili, né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle istruzioni di manutenzione. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39. b) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Esecutive: Misurazioni di pezzi in lavorazione. Un pezzo in lavorazione deve essere misurato soltanto con la macchina ferma. Verifiche delle protezioni prima della lavorazione. Ogni qualvolta il lavoratore si accinga ad iniziare una lavorazione, dovrà preventivamente accertarsi del corretto posizionamento dei carter e di tutte le protezioni da organi mobili. c) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni agli utensili; Prescrizioni Esecutive: Impugnatura dell'utensile. Le impugnature dell'utensile vanno sempre tenute asciutte e prive di oli o grasso. Uso appropriato dell'utensile. L'utensile non deve essere mai utilizzato per scopi o lavori per i quali non è destinato. d) Trapano: prevenzioni a "Cesoiamenti, ecc."; Prescrizioni Esecutive: Ostacoli alla corretta impugnatura del trapano. In nessun caso devono essere fissate al trapano le chiavi del mandrino con catene, cordicelle ecc. Punta del trapano: sostituzione. La sostituzione della punta del trapano dovrà avvenire solo utilizzando gli attrezzi appropriati e sconnettendo l'utensile dalla rete di alimentazione. La punta che si è scelto di montare deve essere adeguata al materiale sul quale si deve lavorare. Punta del trapano: utilizzazione. Durante l'uso del trapano bisogna evitare di esercitare su di esso una pressione eccessiva per evitare il rischio di danneggiare la punta. Al momento dell'uscita della punta dal foro, su di essa viene esercitata una forza notevole per cui, in questa fase, bisognerà avere particolare cura ed attenzione nell'impugnare l'attrezzo. Il moto della punta del trapano non deve mai essere arrestato sul pezzo in lavorazione. Punta del trapano: verifiche preventive. Prima di iniziare la lavorazione devono essere valutati tutti i fattori che possono determinare il blocco della punta con la conseguente sfuggita di mano dell'utensile. Uso del trapano: morsetti per il fissaggio. I pezzi da forare al trapano, che possono essere trascinati in rotazione dalla punta dell'utensile, devono essere trattenuti mediante morsetti od altri mezzi appropriati. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.104. Elettrocuzione; Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione. Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici; Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto, solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile. Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi. Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i - 79 - cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi deteriorati è tassativamente vietato. Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato. Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie) devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano rapidamente a contatto con oli e grassi. Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati. Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C. Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto, essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese. Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici, molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna. Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese, vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la tensione all'impianto. Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere sostituite facendo ricorso a personale qualificato. Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che: l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo); l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa). Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica. Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece, sempre spine e prese normalizzate. Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica. Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare: il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento); la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di terra. Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa. Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283. b) Disposizioni ulteriori per i lavoratori che utilizzano utensili elettrici; Prescrizioni Esecutive: Adattatori per spine per uso domestico. Le prese a spina per uso domestico sono assolutamente vietate nel cantiere; ove fosse necessario utilizzare un attrezzo elettrico con spina di tipo domestico indissolubile dal cavo (ad esempio flessibili, scanalatori, trapani, ecc.) si dovranno utilizzare appositi adattatori da montare sulle prese a norma. Tali adattatori non devono: avere grado di protezione inferiore a quello necessario alla lavorazione; avere portata inferiore a quella della presa; essere usati in luoghi con pericolo di scoppio o di incendio; essere usati in prese con interruttori di blocco; essere lasciati inseriti nelle prese quando non sono utilizzati. Apparecchiature elettriche: impugnatura utensili. Gli attrezzi elettrici non devono essere presi per il cavo ma per l'apposita impugnatura. Il peso dell'apparecchio produce il distacco del cavo dai morsetti con conseguente pericolo di corto circuito e quindi di scarica elettrica in caso di contatto. Apparecchiature elettriche: pulizia. Gli apparecchi mobili e portatili devono essere puliti frequentemente soprattutto quando sono stati esposti all'imbrattamento ed alla polvere. Luoghi conduttori ristretti: utensili utilizzabili. Nei "luoghi conduttori ristretti" possono essere utilizzati : apparecchi ed utensili elettrici, mobili e portatili, di classe II (doppio quadratino concentrico normalizzato) - 80 - alimentati tramite separazione elettrica singola (trasformatore di isolamento); apparecchi alimentati a bassissima tensione di sicurezza (uguale o minore di 25 volt, nei cantieri). 4) 5) Riferimenti Normativi: CEI 23-5; CEI 23-16; CEI 64-8 CAP XI Sez.4. c) Requisiti generali delle apparecchiature elettriche; Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le apparecchiature elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, devono essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico. Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili) devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267. d) Requisiti specifici degli utensili elettrici; Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: interruttore di avvio. Gli utensili elettrici portatili devono essere muniti di un interruttore incorporato nell'incastellatura, che consenta di eseguire con facilità e sicurezza la messa in moto e l'arresto. Apparecchiature elettriche: tensione di lavoro. Gli utensili elettrici portatili utilizzati per lavori all'aperto devono: essere alimentati con tensione non superiore a 220 Volt verso terra; essere alimentati con tensione non superiore a 50 Volt (25 nei cantieri) verso terra o da trasformatori di isolamento, qualora si lavori in luoghi bagnati o molto umidi o entro grandi masse metalliche. Apparecchiature elettriche: doppio isolamento. Gli apparecchi elettrici portatili alimentati con una tensione superiore a 25 V devono disporre di un isolamento supplementare detto doppio isolamento (classe II): esso è riconoscibile dal simbolo, applicato sull'involucro dell'utensile, del doppio quadratino concentrico ed è accompagnato dal simbolo dell'istituto (marchio del laboratorio) di omologazione che ne attesta l'idoneità. Gli apparecchi con doppio isolamento non devono essere collegati a terra in quanto il doppio isolamento è una garanzia maggiore della messa a terra. Apparecchiature elettriche: alimentazione con trasformatore. Se l'alimentazione degli utensili elettrici che operano all'aperto o in luoghi molto umidi è fornita mediante rete a bassissima tensione attraverso un trasformatore, questo dovrà avere l'avvolgimento primario separato ed isolato perfettamente dall'avvolgimento secondario. Il trasformatore dovrà essere collocato in modo che l'operatore non venga in contatto con la presa relativa alla sua alimentazione. Apparecchiature elettriche: lavorazioni con uso di acqua. Per gli utensili elettrici di classe II che fanno uso di acqua, come le smerigliatrici o i vibratori per il calcestruzzo, devono essere utilizzati trasformatori di isolamento o motogeneratori che garantiscano una separazione galvanica della rete di alimentazione in BT. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.313; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.315; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.316; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; LEGGE 1/3/1968 n.186; D.M. 20/11/1968; CEI 107-43. e) Prevenzioni generali a "Elettrocuzione", comuni agli utensili; Prescrizioni Esecutive: Uso dell'utensile: disinserimento degli impianti. Prima di utilizzare l'utensile su qualsivoglia struttura e/o materiale, deve verificarsi l'assenza di tensione su di essi e che risultino fuori servizio tutti gli altri impianti tecnologici eventualmente presenti. Durante le lavorazioni dovrà costantemente verificarsi che altri lavoratori non abbiano reinserito impianti tecnologici in prossimità del luogo di lavoro. Parti metalliche dell'utensile. Qualora si operi su superfici (pavimenti, muri, ecc.) o altri luoghi che possano nascondere cavi in tensione, bisognerà evitare di toccare le parti metalliche dell'utensile durante la lavorazione. Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol. Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varia natura. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Difesa dalle polveri: lavorazioni in ambienti confinati; Prescrizioni Organizzative: Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi. Nei luoghi di lavoro chiusi è necessario far sì che, tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavoratori, essi dispongano di aria salubre in quantità sufficiente, da ottenersi anche mediante impianti di aerazione forzata. Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino produzione di polveri (come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre adeguata aspirazione nella zona di taglio, evitando attrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni non possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate. Sistemi di aspirazione delle polveri. Ove non sia possibile sostituire il materiale di lavoro polveroso, si devono adottare procedimenti lavorativi in apparecchi chiusi ovvero muniti di sistemi di aspirazione e di raccolta delle polveri, atti ad impedirne la dispersione. L'aspirazione deve essere effettuata, per quanto è possibile, immediatamente vicino al luogo di produzione delle polveri. Prescrizioni Esecutive: Polvere: lavorazioni in ambienti piccoli. Qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino produzione di polveri (come taglio, smerigliatura, ecc.) in ambienti piccoli, si dovrà predisporre adeguata aspirazione nella zona di taglio, evitando attrezzi ad alta velocità di taglio. Nel caso che tali condizioni non possano essere soddisfatte, dovranno essere fornite maschere a filtro appropriate. Riferimenti Normativi: D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.9; D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.21; Circolare 25/11/1991 n.23. Ustioni; - 81 - Ustioni conseguenti al contatto con materiali ad elevata temperatura (posa in opera di asfalti e manti bituminosi, calce in spegnimento, ecc.) o organi lavoratori di macchine ed attrezzi (saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile, ecc.), o motori, o sostanze chimiche aggressive. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Raffreddamento di macchine e materiali; Prescrizioni Esecutive: Durante la lavorazione, ed al suo termine, si deve evitare, in ogni caso, di toccare a mani nude gli organi lavoratori di utensili o macchinari e i materiali lavorati, in quanto surriscaldati. b) Feritoie di raffreddamento; Prescrizioni Esecutive: Prima di iniziare una lavorazione si deve sempre controllare che le feritoie di raffreddamento, presenti sull'involucro esterno dell'utensile, siano pulite e libere da qualsivoglia ostruzione. Troncatrice Troncatrice a motore di elevata potenza, per il taglio di qualsiasi tipo di materiale da costruzione, dal calcestruzzo ai tondini d'acciaio per armatura, ecc. Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo: 1) 2) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte. Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge. Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza. Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura. Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni. Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione di parti della macchina, bisognerà: utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione; non modificare alcuna parte della macchina. Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80. Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Organizzative: Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente ed ogni qualvolta se ne evidenzi la necessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato di usura. Prescrizioni Esecutive: Cuscinetti: verifiche. Deve costantemente essere verificato lo stato di usura e la funzionalità dei cuscinetti per valutare la opportunità della loro lubrificazione o sostituzione. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni; Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione. Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili, - 82 - 2) 3) 4) né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle istruzioni di manutenzione. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39. b) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Esecutive: Misurazioni di pezzi in lavorazione. Un pezzo in lavorazione deve essere misurato soltanto con la macchina ferma. Verifiche delle protezioni prima della lavorazione. Ogni qualvolta il lavoratore si accinga ad iniziare una lavorazione, dovrà preventivamente accertarsi del corretto posizionamento dei carter e di tutte le protezioni da organi mobili. c) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni agli utensili; Prescrizioni Esecutive: Impugnatura dell'utensile. Le impugnature dell'utensile vanno sempre tenute asciutte e prive di oli o grasso. Uso appropriato dell'utensile. L'utensile non deve essere mai utilizzato per scopi o lavori per i quali non è destinato. d) Troncatrice: prescrizioni a "Cesoiamenti, ecc."; Prescrizioni Esecutive: Troncatrice: sospensione delle lavorazioni. Non lasciare la macchina in moto senza sorveglianza. Troncatrice: verifiche prima dell'utilizzazione. Verificare il corretto fissaggio dell'utensile e della tubazione d'acqua. Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol. Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varia natura. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Dispositivi di protezione dalle polveri: condizioni di utilizzo; Prescrizioni Organizzative: I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di gas, polveri o fumi nocivi devono avere a disposizione maschere respiratorie o altri dispositivi idonei, da conservarsi in luogo adatto facilmente accessibile e noto al personale. Prescrizioni Esecutive: Qualora per difficoltà di ordine ambientale od altre cause tecnicamente giustificate sia ridotta l'efficacia dei mezzi generali di prevenzione delle polveri, i lavoratori devono essere muniti e fare uso di idonee maschere antipolvere. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.387. b) Ambienti confinati: macchine con motore endotermico; Prescrizioni Organizzative: L'uso di macchine con motore endotermico in ambienti confinati è consentito solo in presenza di ventilazione sufficiente a smaltire i gas di scarico o, nel caso di ventilazione insufficiente, alla predisposizione di adeguati sistemi di aspirazione e/o scarico od alla presenza di un depuratore, ad acqua o catalitico, per i gas combusti. Prescrizioni Esecutive: Prima e durante le lavorazioni è necessario verificare lo stato degli attacchi degli organi di scarico e che tali organi non interferiscano con prese d'aria di condizionatori o di altre macchine. Ustioni; Ustioni conseguenti al contatto con materiali ad elevata temperatura (posa in opera di asfalti e manti bituminosi, calce in spegnimento, ecc.) o organi lavoratori di macchine ed attrezzi (saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile, ecc.), o motori, o sostanze chimiche aggressive. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Raffreddamento di macchine e materiali; Prescrizioni Esecutive: Durante la lavorazione, ed al suo termine, si deve evitare, in ogni caso, di toccare a mani nude gli organi lavoratori di utensili o macchinari e i materiali lavorati, in quanto surriscaldati. b) Feritoie di raffreddamento; Prescrizioni Esecutive: Prima di iniziare una lavorazione si deve sempre controllare che le feritoie di raffreddamento, presenti sull'involucro esterno dell'utensile, siano pulite e libere da qualsivoglia ostruzione. Vibrazioni; Danni all'apparato scheletrico e muscolare causate dalle vibrazioni trasmesse al lavoratore da macchine o parti di esse. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Vibrazioni", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Vibrazioni: turni di lavoro. Ove il tipo di lavorazione o la macchina impiegata sottopongano il lavoratore a vibrazioni intense e prolungate, dovranno essere evitati turni di lavoro lunghi e continui. Prescrizioni Esecutive: Dispositivi antivibrazioni. Prima di iniziare la lavorazione, devono essere controllati tutti i dispositivi atti a ridurre le vibrazioni prodotte dalla macchina. Vibratore elettrico per calcestruzzo Il vibratore elettrico per calcestruzzo è un attrezzo da cantiere per il costipamento del conglomerato cementizio a getto avvenuto. - 83 - Misure Preventive e Protettive generali per l'Attrezzo: 1) 2) 3) 4) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte. Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge. Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza. Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura. Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni. Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione di parti della macchina, bisognerà: utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione; non modificare alcuna parte della macchina. Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80. Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari; Prescrizioni Organizzative: Organi rotanti: verifiche. Bisogna far eseguire da personale specializzato, periodicamente ed ogni qualvolta se ne evidenzi la necessità, verifiche sugli accoppiamenti degli organi rotanti per valutarne lo stato di usura. Prescrizioni Esecutive: Cuscinetti: verifiche. Deve costantemente essere verificato lo stato di usura e la funzionalità dei cuscinetti per valutare la opportunità della loro lubrificazione o sostituzione. Requisiti generali comuni agli utensili; Prescrizioni Organizzative: Utensili: potenza del motore adeguata. L'utensile deve essere dotato di motore di potenza e/o numero di giri adeguato al tipo di operazione da svolgere. Livello di Potenza Sonora: targhetta. Sulla macchina deve essere applicata apposita targhetta riportante il Livello di Potenza Sonora emesso durante le verifiche di legge. Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277. Vibratore: modalità di impiego; Prescrizioni Esecutive: Non mantenere a lungo fuori dal getto l'ago in funzione. Rischi generati dall'uso dell'Attrezzo: 1) 2) Caduta di materiale dall'alto o a livello; Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello: materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.; materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Caduta di mat. dall'alto", comuni agli utensili; Prescrizioni Esecutive: Custodia dell'utensile. Al termine del lavoro, bisogna riporre l'utensile nell'apposita custodia e conservarlo in luogo asciutto e sicuro. Sospensione temporanea dell'uso dell'utensile. Non lasciare mai l'utensile in luoghi non sicuri, da cui potrebbe facilmente cadere. In particolare, durante il lavoro su postazioni sopraelevate, come scale, ponteggi, ecc., gli utensili devono essere tenuti entro apposite guaine o assicurati in modo da impedirne la caduta, nel tempo in cui non sono adoperati. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.24. Elettrocuzione; Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione. Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Disposizioni per i lavoratori che utilizzano apparecchi elettrici; Prescrizioni Esecutive: Cavi di alimentazione: prolunghe. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto, - 84 - solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile. Cavi di alimentazione: disposizione. I cavi di alimentazione devono essere disposti in maniera tale da non intralciare i posti di lavoro o passaggi, e non diventare oggetto di danneggiamenti: a questo scopo è necessario che venga ridotto al minimo lo sviluppo libero del cavo mediante l'uso di tenditori, tamburi avvolgicavo con prese incorporate o altri strumenti equivalenti; in nessun caso, comunque, è consentito depositare bidoni, attrezzi o carichi in genere allo scopo di tenderne la parte in esubero. In particolare, per quanto possibile, i cavi dovranno essere disposti parallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavi di alimentazione non devono essere sollecitati a piegamenti di piccolo raggio né sottoposti a torsione, né agganciati su spigoli vivi o su materiali caldi o lasciati su pavimenti sporchi di cemento, oli o grassi. Cavi di alimentazione: utilizzazione. Prima di utilizzare un'apparecchiatura elettrica, bisognerà controllare che i cavi di alimentazione della stessa e quelli usati per derivazioni provvisorie non presentino parti logore nell'isolamento. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di personale specializzato. L'uso dei cavi deteriorati è tassativamente vietato. Il cavo elettrico, i suoi attacchi e l'interruttore devono essere protetti adeguatamente e si dovrà sempre evitare di toccarli con le mani bagnate o stando con i piedi sul bagnato. Dopo l'utilizzazione i cavi di alimentazione (dell'apparecchiatura e/o quelli usati per le derivazioni provvisorie) devono essere accuratamente ripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in plastica ed in gomma si deteriorano rapidamente a contatto con oli e grassi. Collegamenti volanti. I collegamenti volanti devono essere evitati, per quanto possibile. Ove indispensabili, i collegamenti a presa e spina dovranno essere realizzati con prese e spine aventi almeno protezione IP 67 e dovranno essere posizionati fuori dai tratti interrati. Cavi di alimentazione: temperature di esposizione. La temperatura sulla superficie esterna della guaina dei cavi non deve superare la temperatura di 50°C per cavi flessibili in posa mobile e di 70 °C per quelli flessibili in posa fissa, né scendere al di sotto dei -25 °C. Pressacavo. Il pressacavo svolge la duplice funzione di protezione contro la penetrazione, all'interno del corpo della spina e della presa (fissa o mobile), di polvere e liquidi e contro la eventuale sconnessione tra i cavi ed i morsetti degli spinotti causata da una tensione eccessiva accidentalmente esercitata sul cavo. Deve, pertanto, essere prestata la massima attenzione allo stato dei pressacavi presenti sia sulle spine che sulle prese. Quadri elettrici: arresto automatico. Qualora un dispositivo di protezione (interruttore) sia intervenuto aprendo il circuito, prima di ridare tensione all'impianto occorrerà individuare e riparare il guasto che lo ha provocato e mai dare di nuovo tensione escludendo dal circuito l'interruttore che ne impedisce la chiusura. E' assolutamente vietato mettere fuori uso i dispositivi di sicurezza, togliendo, bloccando, sostituendo valvole, interruttori automatici, molle, ecc. con altri di diversa taratura o peggio ancora utilizzando sistemi di fortuna. Manutenzione di prese e spine: verifiche e controlli. Gli spinotti delle spine, così come gli alveoli delle prese, vanno tenuti puliti e asciutti: prima di eseguire i controlli e la eventuale manutenzione, provvedere a togliere la tensione all'impianto. Le prese e le spine che avessero subito forti urti, andranno accuratamente controllate, anche se non presentano danni apparenti: tutte quelle che mostreranno segni anche lievi di bruciature o danneggiamenti, dovranno essere sostituite facendo ricorso a personale qualificato. Allaccio apparecchiature elettriche. Non devono mai essere inserite o disinserite macchine o utensili su prese in tensione. In particolare, prima di effettuare un allacciamento, si dovrà accertare che: l'interruttore di avvio della macchina o utensile sia "aperto" (motore elettrico fermo); l'interruttore posto a monte della presa sia "aperto" (assenza di tensione alla presa). Alimentazione elettrica: sospensione temporanea delle lavorazioni. Durante le interruzioni di lavoro deve essere tolta l'alimentazione all'apparecchiatura elettrica. Come collegare e disinnestare una spina. Per disconnettere una spina da una presa di corrente si deve sempre evitare di tendere il cavo; occorre, invece, disconnettere la spina mediante l'impugnatura della spina stessa. Per eseguire una connessione, non si devono mai collegare direttamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, invece, sempre spine e prese normalizzate. Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espressamente autorizzati dal superiore preposto, esperto di sicurezza elettrica. Apparecchiature elettriche: verifiche prima dell'uso. Prima di mettere in funzione qualsiasi macchina o apparecchiatura elettrica, devono essere controllate tutte le parti elettriche visibili, in particolare: il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento); la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di terra. Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa. Impianto elettrico: chiusura giornaliera dell'impianto. Al termine della giornata di lavoro occorre disinserire tutti gli interruttori e chiudere i quadri elettrici a chiave. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.283. b) Disposizioni ulteriori per i lavoratori che utilizzano utensili elettrici; Prescrizioni Esecutive: Adattatori per spine per uso domestico. Le prese a spina per uso domestico sono assolutamente vietate nel cantiere; ove fosse necessario utilizzare un attrezzo elettrico con spina di tipo domestico indissolubile dal cavo (ad esempio flessibili, scanalatori, trapani, ecc.) si dovranno utilizzare appositi adattatori da montare sulle prese a norma. Tali adattatori non devono: avere grado di protezione inferiore a quello necessario alla lavorazione; avere portata inferiore a quella della presa; - 85 - essere usati in luoghi con pericolo di scoppio o di incendio; essere usati in prese con interruttori di blocco; essere lasciati inseriti nelle prese quando non sono utilizzati. Apparecchiature elettriche: impugnatura utensili. Gli attrezzi elettrici non devono essere presi per il cavo ma per l'apposita impugnatura. Il peso dell'apparecchio produce il distacco del cavo dai morsetti con conseguente pericolo di corto circuito e quindi di scarica elettrica in caso di contatto. Apparecchiature elettriche: pulizia. Gli apparecchi mobili e portatili devono essere puliti frequentemente soprattutto quando sono stati esposti all'imbrattamento ed alla polvere. Luoghi conduttori ristretti: utensili utilizzabili. Nei "luoghi conduttori ristretti" possono essere utilizzati : apparecchi ed utensili elettrici, mobili e portatili, di classe II (doppio quadratino concentrico normalizzato) alimentati tramite separazione elettrica singola (trasformatore di isolamento); apparecchi alimentati a bassissima tensione di sicurezza (uguale o minore di 25 volt, nei cantieri). Riferimenti Normativi: CEI 23-5; CEI 23-16; CEI 64-8 CAP XI Sez.4. c) Requisiti generali delle apparecchiature elettriche; Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: dispositivo contro il riavviamento automatico. Tutte le apparecchiature elettriche, quali ad esempio seghe circolari, betoniere, flessibili, ecc., che possono presentare pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo una interruzione, devono essere provviste di dispositivo contro il riavviamento automatico. Apparecchiature elettriche: targhetta. Tutte le apparecchiature elettriche (fisse, mobili, portatili o trasportabili) devono essere corredate di targhetta su cui, tra l'altro, devono essere riportate la tensione, l'intensità ed il tipo di alimentazione prevista dal costruttore, i marchi di conformità e tutte le altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.68; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.267. d) Requisiti specifici degli utensili elettrici; Prescrizioni Organizzative: Apparecchiature elettriche: interruttore di avvio. Gli utensili elettrici portatili devono essere muniti di un interruttore incorporato nell'incastellatura, che consenta di eseguire con facilità e sicurezza la messa in moto e l'arresto. Apparecchiature elettriche: tensione di lavoro. Gli utensili elettrici portatili utilizzati per lavori all'aperto devono: essere alimentati con tensione non superiore a 220 Volt verso terra; essere alimentati con tensione non superiore a 50 Volt (25 nei cantieri) verso terra o da trasformatori di isolamento, qualora si lavori in luoghi bagnati o molto umidi o entro grandi masse metalliche. Apparecchiature elettriche: doppio isolamento. Gli apparecchi elettrici portatili alimentati con una tensione superiore a 25 V devono disporre di un isolamento supplementare detto doppio isolamento (classe II): esso è riconoscibile dal simbolo, applicato sull'involucro dell'utensile, del doppio quadratino concentrico ed è accompagnato dal simbolo dell'istituto (marchio del laboratorio) di omologazione che ne attesta l'idoneità. Gli apparecchi con doppio isolamento non devono essere collegati a terra in quanto il doppio isolamento è una garanzia maggiore della messa a terra. Apparecchiature elettriche: alimentazione con trasformatore. Se l'alimentazione degli utensili elettrici che operano all'aperto o in luoghi molto umidi è fornita mediante rete a bassissima tensione attraverso un trasformatore, questo dovrà avere l'avvolgimento primario separato ed isolato perfettamente dall'avvolgimento secondario. Il trasformatore dovrà essere collocato in modo che l'operatore non venga in contatto con la presa relativa alla sua alimentazione. Apparecchiature elettriche: lavorazioni con uso di acqua. Per gli utensili elettrici di classe II che fanno uso di acqua, come le smerigliatrici o i vibratori per il calcestruzzo, devono essere utilizzati trasformatori di isolamento o motogeneratori che garantiscano una separazione galvanica della rete di alimentazione in BT. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.313; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.315; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.316; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; LEGGE 1/3/1968 n.186; D.M. 20/11/1968; CEI 107-43. - 86 - Elenco delle MACCHINE utilizzate nelle Lavorazioni Elenco delle macchine: 1) 2) 3) 4) 5) 6) Autobetoniera; Autocarro; Autogrù; Autopompa per cls; Dumper; Piattaforma sviluppabile. Autobetoniera L'autobetoniera è un mezzo d'opera su gomma destinato al trasporto di calcestruzzi dalla centrale di betonaggio fino al luogo della posa in opera. Essa è costituita essenzialmente da una cabina, destinata ad accogliere il conducente ed una tramoggia rotante destinata al trasporto dei calcestruzzi. Misure Preventive e Protettive generali per la Macchina: 1) 2) 3) 4) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte. Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge. Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza. Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura. Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni. Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione di parti della macchina, bisognerà: utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione; non modificare alcuna parte della macchina. Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80. Cabina di guida: requisiti; Prescrizioni Organizzative: Cabina di guida: protezioni. La macchina deve essere dotata di cabina di protezione per i casi di rovesciamento e caduta di oggetti dall'alto. (ROPS e FOPS) Prescrizioni Esecutive: Cabina di guida: ordine. Mantenere il posto guida libero da oggetti, attrezzi, ecc., soprattutto se non fissati adeguatamente. Cabina di guida: regolazione del sedile. Prima di iniziare la lavorazione, regolare e bloccare il sedile di guida. Cabina di guida: trasporto persone. Non trasportare persone se non all'interno della cabina di guida, sempre che questa sia idonea allo scopo e gli eventuali trasportati non costituiscano intralcio alle manovre. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.182; D.M. 28/11/1987 n.593; D.M. 28/11/1987 n.594. Efficienza della macchina e dispositivi di segnalazione; Prescrizioni Organizzative: La macchina deve essere dotata di appropriati dispositivi acustici e luminosi di segnalazione e di avvertimento, nonché di illuminazione del campo di manovra. Prescrizioni Esecutive: Controllare l'efficienza dei freni, delle luci, dei dispositivi acustici e luminosi e di tutti i comandi e circuiti di manovra. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.175. Autobetoniera: requisiti generali; Prescrizioni Organizzative: Autobetoniera: benna di caricamento. Le parti laterali dei bracci della benna, nella zona di movimento, non devono presentare pericoli di cesoiamento o schiacciamento nei riguardi di parti della macchina. - 87 - 5) Contro il pericolo di schiacciamento verso il terreno e frontale, durante il movimento della benna e dei bracci, questi non devono avere una velocità superiore a 40 metri al minuto. Inoltre, le benne per il sollevamento del conglomerato cementizio devono avere un dispositivo che impedisca l'accidentale spostamento della leva che comanda l'apertura delle valve di scarico. Autobetoniera: dispositivi di blocco meccanico. I dispositivi di blocco di elementi che devono assumere una posizione definitiva in fase di riposo, devono essere conformati in modo tale da assicurare l'arresto degli elementi interessati e da garantire la persistenza nel tempo di tale caratteristica. Autobetoniera: impianti oleodinamici. I componenti degli impianti oleodinamici devono essere provvisti dei seguenti dispositivi: valvola di massima pressione; valvola di non ritorno per i circuiti di sollevamento; valvola di sovrapressione contro i sovraccarichi dinamici pericolosi. Autobetoniera: organi di comando. Gli organi di comando della betoniera devono essere facilmente raggiungibili dall'operatore, il loro azionamento deve risultare agevole e, inoltre, devono riportare la chiara indicazione delle manovre a cui servono. Tali organi devono essere posizionati e conformati in modo tale da impedire la messa in moto accidentale; in particolare tutti gli organi di comando delle parti che possono arrecare pericolo durante il movimento (quali gli organi che comandano martinetti e simili) devono essere del tipo ad uomo presente, con ritorno automatico nella posizione di arresto. Autobetoniera: organi di trasmissione del movimento. Le catene di trasmissione e le relative ruote dentate devono, quando non si trovino in condizione inaccessibile, essere protette mediante custodia completa. Gli ingranaggi, le ruote e gli altri elementi dentati, che non siano in posizione inaccessibile, devono essere completamente protetti entro idonei involucri oppure, nel caso di ruote ad anima piena, protetti con schermi ricoprenti soltanto le dentature sino alla loro base. I rulli e gli anelli di rotolamento che si trovino ad altezza non superiore a metri 2 dal terreno o dalla piattaforma di lavoro o di ispezione, devono avere la zona di imbocco protetta, salvo che siano già in posizione inaccessibile. La superficie del tamburo per l'impasto di calcestruzzo non deve presentare elementi sporgenti che non siano raccordati o protetti in modo tale da non presentare. pericolo di presa o di trascinamento. Autobetoniera: scala di accesso. In mancanza di piattaforma, l'ultimo gradino della scala di accesso alla zona di ispezione, in corrispondenza alla bocca del tamburo, deve avere la superficie piana e deve essere realizzato con grigliato metallico o lamiera traforata. L'elemento incernierato o sfilabile della scala deve essere provvisto di un dispositivo di blocco atto ad impedire il ribaltamento o lo sfilamento dalla posizione di riposo. Autobetoniera: targa indicazione dati. L'autobetoniera deve essere provvista di una targa con l'indicazione della ditta costruttrice, del numero di fabbrica, dell'anno di costruzione e di tutte le principali caratteristiche della macchina. Autobetoniera: tubazioni flessibili. Le tubazioni flessibili, soggette a possibilità di danneggiamento di origine meccanica, devono essere protette all'esterno mediante guaina metallica. Le tubazioni flessibili devono portare stampigliata l'indicazione della classe di esercizio. Le tubazioni dei circuiti azionanti bracci di sollevamento devono essere provviste di valvola limitatrice di deflusso, atta a limitare la velocità di discesa del braccio in caso di rottura della tubazione. Autobetoniera: visibilità dai posti di manovra. I posti di manovra della betoniera devono essere sistemati in posizione tale da consentire la visibilità diretta od indiretta di tutte le parti delle quali si determini il movimento e che possono recare pericolo durante le fasi di lavorazione. Riferimenti Normativi: Circolare n.103/80. DPI: operatore autobetoniera; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza; d) indumenti protettivi (tute). Rischi generati dall'uso della Macchina: 1) 2) 3) Caduta dall'alto; Caduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni (collettive od individuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o da mezzi per scavo o trasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Piattaforma della macchina; Prescrizioni Esecutive: Non utilizzare la macchina come piattaforma per lavori in elevazione. Caduta di materiale dall'alto o a livello; Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello: materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.; materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni a "Caduta di materiale dall'alto" comuni ai mezzi d'opera; Prescrizioni Esecutive: Trasporto dei carichi. Evitare di effettuare brusche manovre di avvio o di arresto, in particolare a macchina carica. Sistemazione del carico sulla macchina. Assicurarsi che il carico da trasportare sia sempre ben sistemato. Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni; Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi - 88 - 4) d'opera; Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione. Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili, né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle istruzioni di manutenzione. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39. b) Posizione di guida del conducente; Prescrizioni Esecutive: Mantenere sempre la testa, il corpo e gli arti, dentro la cabina di guida, in modo da non esporsi ad eventuali rischi all'esterno (ostacoli fissi, rami, altri automezzi, caduta gravi, ecc.). c) Raggio d'azione dei mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Predisporre sbarramenti e segnaletica di sicurezza intorno all'area di azione dei mezzi d'opera Prescrizioni Esecutive: Controllare, prima di iniziare la lavorazione, che le eventuali persone stazionanti in prossimità della macchina, siano al di fuori del raggio di azione della stessa. d) Autobetoniera: canale di scarico; Prescrizioni Esecutive: I canali di scarico non devono presentare pericoli di cesoiamento o di schiacciamento. In particolare, durante gli spostamenti e lo scarico dell'autobetoniera, il canale deve essere saldamente vincolato. Elettrocuzione; Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione. Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Disposizioni comuni a tutti i lavoratori; Prescrizioni Organizzative: Lavori in prossimità di linee elettriche. Non possono essere eseguiti lavori in prossimità di linee elettriche aeree a distanza minore di m 5 a meno che, previa segnalazione all'esercente le linee elettriche, non si provveda ad una adeguata protezione atta ad evitare accidentali contatti o pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse. Lampade portatili. Le lampade portatili devono essere: a) costruite con doppio isolamento; b) alimentate con bassissima tensione di sicurezza (24 V forniti mediante trasformatore di sicurezza) ovvero mediante separazione elettrica singola (220 V forniti mediante trasformatore di isolamento); c) provviste di idoneo involucro di vetro ed avere il portalampada e l'impugnatura costituita di materiale isolante non igroscopico; d) devono essere protette contro i danni accidentali tramite una griglia di protezione; e) provviste di cavo di alimentazione di tipo H07RN-F con una sezione minima dei conduttori di 1 mm2. Le lampadine usate non dovranno essere di elevata potenza per evitare possibili incendi e cedimento dell'isolamento per il calore prodotto. Prescrizioni Esecutive: Impianto elettrico: disposizioni generali di comportamento. Particolare cura, volta a salvaguardarne lo stato manutentivo, deve essere tenuta da parte dei lavoratori nei confronti dell'impianto elettrico di cantiere (in particolare nei confronti dei cavi, dei contatti, degli interruttori, delle prese di corrente, delle custodie di tutti gli elementi in tensione), data la sua pericolosità e la rapida usura cui sono soggette tutte le attrezzature presenti sul cantiere. Impianto elettrico: obblighi dei lavoratori. Ciascun lavoratore è tenuto a segnalare immediatamente al proprio superiore la presenza di qualsiasi anomalia dell'impianto elettrico, come ad esempio: apparecchiature elettriche aperte (batterie, interruttori, scatole, ecc.); materiali e apparecchiature con involucri protettivi danneggiati o che presentino segni di bruciature; cavi elettrici nudi o con isolamento rotto. Manovre: condizioni di pericolo. E' assolutamente vietato toccare interruttori o pulsanti con le mani bagnate o stando sul bagnato, anche se il grado di protezione delle apparecchiature lo consente. I fili di apparecchi elettrici non devono mai essere toccati con oggetti metallici (tubi e profilati), getti d'acqua, getti di estintori idrici o a schiuma: ove questo risultasse necessario occorre togliere preventivamente tensione al circuito. Non spostare macchine o quadri elettrici inidonei se non dopo aver disinserito l'alimentazione. E' tassativamente vietato utilizzare scale metalliche a contatto con apparecchiature e linee elettriche. Lavori in prossimità di linee elettriche. Assicurarsi che nella zona di lavoro, le eventuali linee elettriche aeree, rimangano sempre ad una distanza non inferiore ai cinque metri. Quadri elettrici: posizione ed uso degli interruttori d'emergenza. Tutti quelli che operano in cantiere devono conoscere l'esatta posizione e le corrette modalità d'uso degli interruttori di emergenza posizionati sui quadri elettrici presenti nel cantiere. Lampade portatili. L'eventuale sostituzione della lampadina di una lampada portatile, dovrà essere seguita solo dopo aver disinserito la spina dalla presa. Usare solo lampade portatili a norma e mai di fattura artigianale. Riferimenti Normativi: D.L. 19/9/1994 n.626 art.39; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.11; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.317; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.318; CEI 34-34. - 89 - 5) 6) 7) 8) Getti o schizzi; Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo durante i lavori, a freddo o a caldo, eseguiti a mano o con utensili, con materiali, sostanze, prodotti, attrezzature che possono dare luogo a getti e/o schizzi pericolosi per la salute. Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo conseguenti alla proiezione di schegge durante lavorazioni eseguite direttamente o in postazioni di lavoro limitrofe. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni a "Getti, ecc." comuni ai mezzi d'opera; Prescrizioni Esecutive: Impianto oleodinamico: verifiche durante il lavoro. Durante la lavorazione, devono essere frequentemente verificati i tubi e gli attacchi degli impianti oleodinamici. Impianto oleodinamico: verifiche preventive. All'inizio di ciascun turno di lavoro va accuratamente verificata l'integrità dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamico in genere. Interventi sull'impianto oleodinamico. Qualora fosse necessario intervenire su parti dell'impianto oleodinamico della macchina, bisognerà accertarsi preventivamente che la pressione sia nulla. La ricerca di un eventuale foro su un flessibile della macchina, dovrà eseguirsi sempre con molta cautela, e preventivamente muniti di occhiali di protezione. Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol. Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varia natura. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Dispositivi di protezione dalle polveri: condizioni di utilizzo; Prescrizioni Organizzative: I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di gas, polveri o fumi nocivi devono avere a disposizione maschere respiratorie o altri dispositivi idonei, da conservarsi in luogo adatto facilmente accessibile e noto al personale. Prescrizioni Esecutive: Qualora per difficoltà di ordine ambientale od altre cause tecnicamente giustificate sia ridotta l'efficacia dei mezzi generali di prevenzione delle polveri, i lavoratori devono essere muniti e fare uso di idonee maschere antipolvere. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.387. b) Inalazioni di sostanze nocive: prescrizioni generali; Prescrizioni Organizzative: Schede tossicologiche. E' necessario il preventivo esame della scheda tossicologica delle sostanze utilizzate per l'adozione delle specifiche misure di sicurezza. Sostanze tossiche o nocive: recipienti. Le materie prime non in corso di lavorazione, i prodotti ed i rifiuti, che abbiano proprietà tossiche o caustiche, specialmente se sono allo stato liquido o se sono facilmente solubili o volatili, devono essere custoditi in recipienti a tenuta e muniti di buona chiusura. Tali recipienti devono portare una scritta che ne indichi il contenuto ed avere le indicazioni e i contrassegni di cui all'art.355 del decreto del Presidente della Repubblica 27 Aprile 1955, n. 547. Le materie in corso di lavorazione che siano fermentescibili o possano essere nocive alla salute o svolgere emanazioni sgradevoli, non devono essere accumulate nei locali di lavoro in quantità superiore a quella strettamente necessaria per la lavorazione. Gli apparecchi e i recipienti che servono alla lavorazione oppure al trasporto dei materiali putrescibili o suscettibili di dare emanazioni sgradevoli, devono essere lavati frequentemente e, ove occorra, disinfettati. Inalazioni di sostanze nocive:visite mediche. I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di sostanze o agenti nocivi (gas, polveri o fumi) devono avere a disposizione idonei mezzi di protezione personale (maschere respiratorie, ecc.), ed essere sottoposti a visita medica periodica secondo le tabelle ministeriali del D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.33-allegato. Prescrizioni Esecutive: Inalazioni di sostanze nocive: visite mediche. I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di sostanze o agenti nocivi (gas, polveri o fumi) devono utilizzare i mezzi di protezione personale (maschere respiratorie, ecc.) messi a loro disposizione dal datore di lavoro, e farsi sottoporre a visita medica periodica secondo le tabelle ministeriali del D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.33-allegato. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.387; D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.18; D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.33; D.L. 15/8/1991 n.277. Incendi o esplosioni; Lesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla combustione di recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di esplosivo per demolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc.. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Condutture interrate nel cantiere; Prescrizioni Esecutive: Assicurarsi che nella zona di lavoro non vi siano cavi, tubazioni, ecc. interrate interessate dal passaggio di corrente elettrica, gas, acqua, ecc. Investimento e ribaltamento; Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, stritolamenti, impatti, tagli) causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni a "Investimenti, ecc." comuni ai mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Manovra di retromarcia o con scarsa visibilità. Predisporre personale a terra per coadiuvare il pilota della macchina nelle operazioni di retromarcia, o in condizioni di scarsa visibilità. Prescrizioni Esecutive: Norme generali di guida nel cantiere. Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi - 90 - 9) in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche e/o luminose ed alla segnaletica di sicurezza. Fermo meccanico. Predisporre idoneo "fermo meccanico", qualora si stazioni in prossimità di scarpate. Girofaro. Segnalare l'operatività del mezzo nell'area di cantiere con l'azionamento del girofaro. Lavori notturni. In caso di lavori notturni, verificare, preventivamente ed attentamente, la zona di lavoro; utilizzare comunque, tutte le luci disponibili sulla macchina. Manovra di retromarcia o con scarsa visibilità. Prima di iniziare il movimento della macchina in retromarcia, il conduttore dovrà accertarsi che la zona sia libera da ostacoli e da eventuale personale: a questo scopo verrà assistito da personale a terra. Percorsi carrabili: ostacoli. Prima di utilizzare la macchina accertarsi dell'esistenza di eventuali vincoli derivanti da: ostacoli (in altezza ed in larghezza), limiti d'ingombro, ecc.. Percorsi carrabili: scarpate. Quando possibile, evitare di far funzionare la macchina nelle immediate vicinanze di scarpate, sia che si trovino a valle che a monte della macchina. Percorsi carrabili: vincoli geomorfologici. Prima di movimentare la macchina accertarsi dell'esistenza di eventuali vincoli derivanti da: - limitazioni di carico (terreno, pavimentazioni, rampe, opere di sostegno); - pendenza del terreno. Percorsi carrabili e pedonali del cantiere. Rispettare scrupolosamente la viabilità predisposta, senza invadere i percorsi pedonali. Portata della macchina. Non deve essere mai superata la portata massima consentita per la macchina; ugualmente non è consentito superare l'ingombro massimo. Sradicamento di alberi. Durante l'operazione di abbattimento di alberi, accertarsi di non aver posizionato la macchina, o parte di essa, dove potrebbero trovarsi le radici, per evitare che esse, sollevandosi, possano far ribaltare la macchina. Prima di utilizzare la macchina per tale operazione, accertarsi che la stessa sia munita di cabina capace di resistere alla eventuale caduta di rami, anche di grosse dimensioni. Percorsi carrabili: sosta dei mezzi d'opera. Si dovrà provvedere, tutte le volte che un mezzo d'opera interrompe le lavorazioni, a spegnere il motore, posizionare i comandi in folle ed inserire il freno di stazionamento. Per far sostare il mezzo, bisognerà scegliere una zona dove non operino altre macchine e priva di traffico veicolare; ove ciò non fosse possibile, segnalare adeguatamente la presenza del mezzo in sosta. Bisognerà, inoltre, scegliere con attenzione il piano di stazionamento, assicurandosi, anzitutto, che il terreno abbia adeguata capacità portante; in particolare, nel caso di sosta su piano in pendenza, dovrà posizionarsi il mezzo d'opera trasversalmente alla pendenza, verificando l'assenza del pericolo di scivolamento e ribaltamento. Limiti di velocità nel cantiere. Adeguare la velocità ai limiti stabiliti nel cantiere e comunque a valori tali da poterne mantenere costantemente il controllo. Al di fuori dei percorsi stabiliti ed in prossimità dei posti di lavoro si deve transitare a passo d'uomo. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.182; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.215. Rumore: dBA 80 / 85; Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o attrezzature: esposizione compresa tra 80 e 85 dBA. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Protezione da rumore: dBA 80 / 85; Prescrizioni Organizzative: Controllo sanitario: esposizioni tra 80 e 85 dBA. Il controllo sanitario è esteso ai lavoratori la cui esposizione quotidiana personale sia compresa tra 80 dBA e 85 dBA qualora i lavoratori interessati ne facciano richiesta e il medico competente ne confermi l'opportunità, anche al fine di individuare eventuali effetti extrauditivi. Detto controllo comprende: a) una visita medica preventiva, integrata da un esame della funzione uditiva eseguita nell'osservanza dei criteri riportati nell'allegato VII, per accertare l'assenza di controindicazioni al lavoro specifico ai fini della valutazione dell'idoneità dei lavoratori; b) visite mediche periodiche, integrate dall'esame della funzione uditiva, per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità. Esse devono tenere conto, oltre che dell'esposizione, anche della sensibilità acustica individuale. La prima di tali visite è effettuata non oltre un anno dopo la visita preventiva. La frequenza delle visite successive è stabilita dal medico competente. Il datore di lavoro, in conformità al parere del medico competente, adotta misure preventive e protettive per singoli lavoratori, al fine di favorire il recupero audiologico. Tali misure possono comprendere la riduzione dell'esposizione quotidiana personale del lavoratore, conseguita mediante opportune misure organizzative. Informazione e formazione: esposizione tra 80 e 85 dBA. Nelle attività che comportano un valore dell'esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore superiore a 80 dBA, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori ovvero i loro rappresentanti vengano informati su: a) i rischi derivanti all'udito dall'esposizione al rumore; b) le misure adottate; c) le misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi; d) la funzione dei mezzi individuali di protezione, le circostanze in cui ne è previsto l'uso e le modalità di uso; e) il significato ed il ruolo del controllo sanitario per mezzo del medico competente; f) i risultati ed il significato della valutazione del rumore durante il lavoro. Obblighi del datore di lavoro: misure organizzative. Il datore di lavoro riduce al minimo, in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, i rischi derivanti dall'esposizione al rumore mediante misure tecniche, organizzative e procedurali, concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte. Obblighi del datore di lavoro: acquisto di nuove macchine. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di nuovi utensili, macchine, apparecchiature, quelli che producono, nelle normali condizioni di funzionamento, il più basso livello di rumore. - 91 - Prescrizioni Esecutive: Mezzi di protezione individuali dell'udito adeguati. I mezzi individuali di protezione dell'udito sono considerati adeguati se, correttamente usati, mantengono un livello di rischio uguale od inferiore a quello derivante da un'esposizione quotidiana personale di 90 dBA. Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277 art.41; D.L. 15/8/1991 n.277 art.42; D.L. 15/8/1991 n.277 art.43; D.L. 15/8/1991 n.277 art.46. 10) Scivolamenti e cadute; Scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio (nel caso di salita su mezzi o macchine), o da cattive condizioni del posto di lavoro (come ad esempio disordine per presenza di residui sparsi delle lavorazioni), o da cattive condizioni della viabilità pedonale. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Salita sulla macchina: prevenzioni a "Scivolamenti, ecc."; Prescrizioni Esecutive: Salita sulla macchina: appigli vietati. Nel salire sulla macchina è assolutamente vietato utilizzare come appigli le tubazioni flessibili o le leve dei comandi. Salita sulla macchina: condizioni degli appigli. Eliminare la eventuale presenza di grasso sugli scalini d'accesso, le maniglie e gli appigli, al fine di evitare scivolamenti con pericolose cadute. Salita sulla macchina: condizioni del terreno. Prestare attenzione alle condizioni del terreno immediatamente attiguo alla macchina, onde evitare scivolamenti o cadute sul luogo di lavoro. Salita sulla macchina: divieto. Non salire o scendere mai dalla macchina quando questa è in movimento. b) Trasporto persone sulla macchina; Prescrizioni Esecutive: Non trasportare persone sulla macchina, a meno che non siano stati predisposti idonei dispositivi atti ad evitare le cadute. Autocarro L'autocarro è una macchina utilizzata per il trasporto di mezzi, materiali da costruzione e/o di risulta da demolizioni o scavi, ecc., costituita essenzialmente da una cabina, destinata ad accogliere il conducente, ed un cassone generalmente ribaltabile, a mezzo di un sistema oleodinamico. Misure Preventive e Protettive generali per la Macchina: 1) 2) 3) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte. Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge. Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza. Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura. Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni. Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione di parti della macchina, bisognerà: utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione; non modificare alcuna parte della macchina. Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80. Efficienza della macchina e dispositivi di segnalazione; Prescrizioni Organizzative: La macchina deve essere dotata di appropriati dispositivi acustici e luminosi di segnalazione e di avvertimento, nonché di illuminazione del campo di manovra. Prescrizioni Esecutive: Controllare l'efficienza dei freni, delle luci, dei dispositivi acustici e luminosi e di tutti i comandi e circuiti di manovra. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.175. Cabina di guida: requisiti; Prescrizioni Organizzative: Cabina di guida: protezioni. La macchina deve essere dotata di cabina di protezione per i casi di rovesciamento e caduta di oggetti dall'alto. (ROPS e FOPS) - 92 - 4) Prescrizioni Esecutive: Cabina di guida: ordine. Mantenere il posto guida libero da oggetti, attrezzi, ecc., soprattutto se non fissati adeguatamente. Cabina di guida: regolazione del sedile. Prima di iniziare la lavorazione, regolare e bloccare il sedile di guida. Cabina di guida: trasporto persone. Non trasportare persone se non all'interno della cabina di guida, sempre che questa sia idonea allo scopo e gli eventuali trasportati non costituiscano intralcio alle manovre. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.182; D.M. 28/11/1987 n.593; D.M. 28/11/1987 n.594. DPI: operatore autocarro; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza; d) indumenti protettivi (tute). Rischi generati dall'uso della Macchina: 1) 2) 3) 4) Caduta dall'alto; Caduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni (collettive od individuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o da mezzi per scavo o trasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Piattaforma della macchina; Prescrizioni Esecutive: Non utilizzare la macchina come piattaforma per lavori in elevazione. Caduta di materiale dall'alto o a livello; Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello: materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.; materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni a "Caduta di materiale dall'alto" comuni ai mezzi d'opera; Prescrizioni Esecutive: Trasporto dei carichi. Evitare di effettuare brusche manovre di avvio o di arresto, in particolare a macchina carica. Sistemazione del carico sulla macchina. Assicurarsi che il carico da trasportare sia sempre ben sistemato. b) Autocarro: prevenzioni a "Caduta di materiale dall'alto"; Prescrizioni Esecutive: Sistemazione di materiale sfuso sulla macchina. Non caricare materiale sfuso oltre l'altezza delle sponde. Sistemazione di oggetti sulla macchina. E' vietato usare la macchina per trasportare oggetti che non siano stati adeguatamente fissati ad appositi supporti o opportunamente imbracati. Teli per la copertura del carico. Non caricare la macchina oltre i limiti indicati dal costruttore e utilizzare idonei teli (o simili) per la copertura del carico. Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni; Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione. Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili, né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle istruzioni di manutenzione. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39. b) Sponde degli automezzi; Prescrizioni Esecutive: Assicurarsi sempre della corretta chiusura delle sponde. c) Posizione di guida del conducente; Prescrizioni Esecutive: Mantenere sempre la testa, il corpo e gli arti, dentro la cabina di guida, in modo da non esporsi ad eventuali rischi all'esterno (ostacoli fissi, rami, altri automezzi, caduta gravi, ecc.). d) Raggio d'azione dei mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Predisporre sbarramenti e segnaletica di sicurezza intorno all'area di azione dei mezzi d'opera Prescrizioni Esecutive: Controllare, prima di iniziare la lavorazione, che le eventuali persone stazionanti in prossimità della macchina, siano al di fuori del raggio di azione della stessa. Elettrocuzione; Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione. Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: - 93 - 5) 6) a) Disposizioni comuni a tutti i lavoratori; Prescrizioni Organizzative: Lavori in prossimità di linee elettriche. Non possono essere eseguiti lavori in prossimità di linee elettriche aeree a distanza minore di m 5 a meno che, previa segnalazione all'esercente le linee elettriche, non si provveda ad una adeguata protezione atta ad evitare accidentali contatti o pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse. Lampade portatili. Le lampade portatili devono essere: a) costruite con doppio isolamento; b) alimentate con bassissima tensione di sicurezza (24 V forniti mediante trasformatore di sicurezza) ovvero mediante separazione elettrica singola (220 V forniti mediante trasformatore di isolamento); c) provviste di idoneo involucro di vetro ed avere il portalampada e l'impugnatura costituita di materiale isolante non igroscopico; d) devono essere protette contro i danni accidentali tramite una griglia di protezione; e) provviste di cavo di alimentazione di tipo H07RN-F con una sezione minima dei conduttori di 1 mm2. Le lampadine usate non dovranno essere di elevata potenza per evitare possibili incendi e cedimento dell'isolamento per il calore prodotto. Prescrizioni Esecutive: Impianto elettrico: disposizioni generali di comportamento. Particolare cura, volta a salvaguardarne lo stato manutentivo, deve essere tenuta da parte dei lavoratori nei confronti dell'impianto elettrico di cantiere (in particolare nei confronti dei cavi, dei contatti, degli interruttori, delle prese di corrente, delle custodie di tutti gli elementi in tensione), data la sua pericolosità e la rapida usura cui sono soggette tutte le attrezzature presenti sul cantiere. Impianto elettrico: obblighi dei lavoratori. Ciascun lavoratore è tenuto a segnalare immediatamente al proprio superiore la presenza di qualsiasi anomalia dell'impianto elettrico, come ad esempio: apparecchiature elettriche aperte (batterie, interruttori, scatole, ecc.); materiali e apparecchiature con involucri protettivi danneggiati o che presentino segni di bruciature; cavi elettrici nudi o con isolamento rotto. Manovre: condizioni di pericolo. E' assolutamente vietato toccare interruttori o pulsanti con le mani bagnate o stando sul bagnato, anche se il grado di protezione delle apparecchiature lo consente. I fili di apparecchi elettrici non devono mai essere toccati con oggetti metallici (tubi e profilati), getti d'acqua, getti di estintori idrici o a schiuma: ove questo risultasse necessario occorre togliere preventivamente tensione al circuito. Non spostare macchine o quadri elettrici inidonei se non dopo aver disinserito l'alimentazione. E' tassativamente vietato utilizzare scale metalliche a contatto con apparecchiature e linee elettriche. Lavori in prossimità di linee elettriche. Assicurarsi che nella zona di lavoro, le eventuali linee elettriche aeree, rimangano sempre ad una distanza non inferiore ai cinque metri. Quadri elettrici: posizione ed uso degli interruttori d'emergenza. Tutti quelli che operano in cantiere devono conoscere l'esatta posizione e le corrette modalità d'uso degli interruttori di emergenza posizionati sui quadri elettrici presenti nel cantiere. Lampade portatili. L'eventuale sostituzione della lampadina di una lampada portatile, dovrà essere seguita solo dopo aver disinserito la spina dalla presa. Usare solo lampade portatili a norma e mai di fattura artigianale. Riferimenti Normativi: D.L. 19/9/1994 n.626 art.39; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.11; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.317; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.318; CEI 34-34. Getti o schizzi; Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo durante i lavori, a freddo o a caldo, eseguiti a mano o con utensili, con materiali, sostanze, prodotti, attrezzature che possono dare luogo a getti e/o schizzi pericolosi per la salute. Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo conseguenti alla proiezione di schegge durante lavorazioni eseguite direttamente o in postazioni di lavoro limitrofe. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni a "Getti, ecc." comuni ai mezzi d'opera; Prescrizioni Esecutive: Impianto oleodinamico: verifiche durante il lavoro. Durante la lavorazione, devono essere frequentemente verificati i tubi e gli attacchi degli impianti oleodinamici. Impianto oleodinamico: verifiche preventive. All'inizio di ciascun turno di lavoro va accuratamente verificata l'integrità dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamico in genere. Interventi sull'impianto oleodinamico. Qualora fosse necessario intervenire su parti dell'impianto oleodinamico della macchina, bisognerà accertarsi preventivamente che la pressione sia nulla. La ricerca di un eventuale foro su un flessibile della macchina, dovrà eseguirsi sempre con molta cautela, e preventivamente muniti di occhiali di protezione. Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol. Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varia natura. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Inumidimento del materiale; Prescrizioni Esecutive: Quando non sono attuabili le misure tecniche di prevenzione e la natura del materiale polveroso lo consenta, si deve provvedere all'inumidimento del materiale stesso. Riferimenti Normativi: D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.21. b) Ambienti confinati: macchine con motore endotermico; Prescrizioni Organizzative: L'uso di macchine con motore endotermico in ambienti confinati è consentito solo in - 94 - 7) 8) 9) presenza di ventilazione sufficiente a smaltire i gas di scarico o, nel caso di ventilazione insufficiente, alla predisposizione di adeguati sistemi di aspirazione e/o scarico od alla presenza di un depuratore, ad acqua o catalitico, per i gas combusti. Prescrizioni Esecutive: Prima e durante le lavorazioni è necessario verificare lo stato degli attacchi degli organi di scarico e che tali organi non interferiscano con prese d'aria di condizionatori o di altre macchine. c) Dispositivi di protezione dalle polveri: condizioni di utilizzo; Prescrizioni Organizzative: I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di gas, polveri o fumi nocivi devono avere a disposizione maschere respiratorie o altri dispositivi idonei, da conservarsi in luogo adatto facilmente accessibile e noto al personale. Prescrizioni Esecutive: Qualora per difficoltà di ordine ambientale od altre cause tecnicamente giustificate sia ridotta l'efficacia dei mezzi generali di prevenzione delle polveri, i lavoratori devono essere muniti e fare uso di idonee maschere antipolvere. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.387. Incendi o esplosioni; Lesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla combustione di recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di esplosivo per demolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc.. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Condutture interrate nel cantiere; Prescrizioni Esecutive: Assicurarsi che nella zona di lavoro non vi siano cavi, tubazioni, ecc. interrate interessate dal passaggio di corrente elettrica, gas, acqua, ecc. Investimento e ribaltamento; Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, stritolamenti, impatti, tagli) causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni a "Investimenti, ecc." comuni ai mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Manovra di retromarcia o con scarsa visibilità. Predisporre personale a terra per coadiuvare il pilota della macchina nelle operazioni di retromarcia, o in condizioni di scarsa visibilità. Prescrizioni Esecutive: Norme generali di guida nel cantiere. Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche e/o luminose ed alla segnaletica di sicurezza. Fermo meccanico. Predisporre idoneo "fermo meccanico", qualora si stazioni in prossimità di scarpate. Girofaro. Segnalare l'operatività del mezzo nell'area di cantiere con l'azionamento del girofaro. Lavori notturni. In caso di lavori notturni, verificare, preventivamente ed attentamente, la zona di lavoro; utilizzare comunque, tutte le luci disponibili sulla macchina. Manovra di retromarcia o con scarsa visibilità. Prima di iniziare il movimento della macchina in retromarcia, il conduttore dovrà accertarsi che la zona sia libera da ostacoli e da eventuale personale: a questo scopo verrà assistito da personale a terra. Percorsi carrabili: ostacoli. Prima di utilizzare la macchina accertarsi dell'esistenza di eventuali vincoli derivanti da: ostacoli (in altezza ed in larghezza), limiti d'ingombro, ecc.. Percorsi carrabili: scarpate. Quando possibile, evitare di far funzionare la macchina nelle immediate vicinanze di scarpate, sia che si trovino a valle che a monte della macchina. Percorsi carrabili: vincoli geomorfologici. Prima di movimentare la macchina accertarsi dell'esistenza di eventuali vincoli derivanti da: - limitazioni di carico (terreno, pavimentazioni, rampe, opere di sostegno); - pendenza del terreno. Percorsi carrabili e pedonali del cantiere. Rispettare scrupolosamente la viabilità predisposta, senza invadere i percorsi pedonali. Portata della macchina. Non deve essere mai superata la portata massima consentita per la macchina; ugualmente non è consentito superare l'ingombro massimo. Sradicamento di alberi. Durante l'operazione di abbattimento di alberi, accertarsi di non aver posizionato la macchina, o parte di essa, dove potrebbero trovarsi le radici, per evitare che esse, sollevandosi, possano far ribaltare la macchina. Prima di utilizzare la macchina per tale operazione, accertarsi che la stessa sia munita di cabina capace di resistere alla eventuale caduta di rami, anche di grosse dimensioni. Percorsi carrabili: sosta dei mezzi d'opera. Si dovrà provvedere, tutte le volte che un mezzo d'opera interrompe le lavorazioni, a spegnere il motore, posizionare i comandi in folle ed inserire il freno di stazionamento. Per far sostare il mezzo, bisognerà scegliere una zona dove non operino altre macchine e priva di traffico veicolare; ove ciò non fosse possibile, segnalare adeguatamente la presenza del mezzo in sosta. Bisognerà, inoltre, scegliere con attenzione il piano di stazionamento, assicurandosi, anzitutto, che il terreno abbia adeguata capacità portante; in particolare, nel caso di sosta su piano in pendenza, dovrà posizionarsi il mezzo d'opera trasversalmente alla pendenza, verificando l'assenza del pericolo di scivolamento e ribaltamento. Limiti di velocità nel cantiere. Adeguare la velocità ai limiti stabiliti nel cantiere e comunque a valori tali da poterne mantenere costantemente il controllo. Al di fuori dei percorsi stabiliti ed in prossimità dei posti di lavoro si deve transitare a passo d'uomo. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.182; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.215. b) Percorsi carrabili: azionamento del ribaltabile; Prescrizioni Esecutive: In nessun caso deve essere azionato il ribaltabile con il mezzo in posizione inclinata. Rumore: dBA 80 / 85; Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o attrezzature: esposizione compresa tra 80 e 85 dBA. - 95 - Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Protezione da rumore: dBA 80 / 85; Prescrizioni Organizzative: Controllo sanitario: esposizioni tra 80 e 85 dBA. Il controllo sanitario è esteso ai lavoratori la cui esposizione quotidiana personale sia compresa tra 80 dBA e 85 dBA qualora i lavoratori interessati ne facciano richiesta e il medico competente ne confermi l'opportunità, anche al fine di individuare eventuali effetti extrauditivi. Detto controllo comprende: a) una visita medica preventiva, integrata da un esame della funzione uditiva eseguita nell'osservanza dei criteri riportati nell'allegato VII, per accertare l'assenza di controindicazioni al lavoro specifico ai fini della valutazione dell'idoneità dei lavoratori; b) visite mediche periodiche, integrate dall'esame della funzione uditiva, per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità. Esse devono tenere conto, oltre che dell'esposizione, anche della sensibilità acustica individuale. La prima di tali visite è effettuata non oltre un anno dopo la visita preventiva. La frequenza delle visite successive è stabilita dal medico competente. Il datore di lavoro, in conformità al parere del medico competente, adotta misure preventive e protettive per singoli lavoratori, al fine di favorire il recupero audiologico. Tali misure possono comprendere la riduzione dell'esposizione quotidiana personale del lavoratore, conseguita mediante opportune misure organizzative. Informazione e formazione: esposizione tra 80 e 85 dBA. Nelle attività che comportano un valore dell'esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore superiore a 80 dBA, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori ovvero i loro rappresentanti vengano informati su: a) i rischi derivanti all'udito dall'esposizione al rumore; b) le misure adottate; c) le misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi; d) la funzione dei mezzi individuali di protezione, le circostanze in cui ne è previsto l'uso e le modalità di uso; e) il significato ed il ruolo del controllo sanitario per mezzo del medico competente; f) i risultati ed il significato della valutazione del rumore durante il lavoro. Obblighi del datore di lavoro: misure organizzative. Il datore di lavoro riduce al minimo, in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, i rischi derivanti dall'esposizione al rumore mediante misure tecniche, organizzative e procedurali, concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte. Obblighi del datore di lavoro: acquisto di nuove macchine. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di nuovi utensili, macchine, apparecchiature, quelli che producono, nelle normali condizioni di funzionamento, il più basso livello di rumore. Prescrizioni Esecutive: Mezzi di protezione individuali dell'udito adeguati. I mezzi individuali di protezione dell'udito sono considerati adeguati se, correttamente usati, mantengono un livello di rischio uguale od inferiore a quello derivante da un'esposizione quotidiana personale di 90 dBA. Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277 art.41; D.L. 15/8/1991 n.277 art.42; D.L. 15/8/1991 n.277 art.43; D.L. 15/8/1991 n.277 art.46. 10) Scivolamenti e cadute; Scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio (nel caso di salita su mezzi o macchine), o da cattive condizioni del posto di lavoro (come ad esempio disordine per presenza di residui sparsi delle lavorazioni), o da cattive condizioni della viabilità pedonale. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Salita sulla macchina: prevenzioni a "Scivolamenti, ecc."; Prescrizioni Esecutive: Salita sulla macchina: appigli vietati. Nel salire sulla macchina è assolutamente vietato utilizzare come appigli le tubazioni flessibili o le leve dei comandi. Salita sulla macchina: condizioni degli appigli. Eliminare la eventuale presenza di grasso sugli scalini d'accesso, le maniglie e gli appigli, al fine di evitare scivolamenti con pericolose cadute. Salita sulla macchina: condizioni del terreno. Prestare attenzione alle condizioni del terreno immediatamente attiguo alla macchina, onde evitare scivolamenti o cadute sul luogo di lavoro. Salita sulla macchina: divieto. Non salire o scendere mai dalla macchina quando questa è in movimento. b) Trasporto persone sulla macchina; Prescrizioni Esecutive: Non trasportare persone sulla macchina, a meno che non siano stati predisposti idonei dispositivi atti ad evitare le cadute. Autopompa per cls L'autopompa per getti di cls è un automezzo su gomma attrezzato con una pompa per il sollevamento del calcestruzzo, allo stato fluido, per getti in quota. Misure Preventive e Protettive generali per la Macchina: 1) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte. Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e - 96 - 2) 3) 4) regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge. Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza. Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura. Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni. Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione di parti della macchina, bisognerà: utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione; non modificare alcuna parte della macchina. Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80. Cabina di guida: requisiti; Prescrizioni Organizzative: Cabina di guida: protezioni. La macchina deve essere dotata di cabina di protezione per i casi di rovesciamento e caduta di oggetti dall'alto. (ROPS e FOPS) Prescrizioni Esecutive: Cabina di guida: ordine. Mantenere il posto guida libero da oggetti, attrezzi, ecc., soprattutto se non fissati adeguatamente. Cabina di guida: regolazione del sedile. Prima di iniziare la lavorazione, regolare e bloccare il sedile di guida. Cabina di guida: trasporto persone. Non trasportare persone se non all'interno della cabina di guida, sempre che questa sia idonea allo scopo e gli eventuali trasportati non costituiscano intralcio alle manovre. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.182; D.M. 28/11/1987 n.593; D.M. 28/11/1987 n.594. Efficienza della macchina e dispositivi di segnalazione; Prescrizioni Organizzative: La macchina deve essere dotata di appropriati dispositivi acustici e luminosi di segnalazione e di avvertimento, nonché di illuminazione del campo di manovra. Prescrizioni Esecutive: Controllare l'efficienza dei freni, delle luci, dei dispositivi acustici e luminosi e di tutti i comandi e circuiti di manovra. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.175. DPI: operatore autopompa per cls; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza; d) indumenti protettivi (tute). Rischi generati dall'uso della Macchina: 1) 2) 3) Caduta dall'alto; Caduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni (collettive od individuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o da mezzi per scavo o trasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Autopompa per cls: spostamenti della tubazione; Prescrizioni Esecutive: Durante il pompaggio del calcestruzzo, dovranno tassativamente evitarsi bruschi spostamenti della tubazione della pompa. Caduta di materiale dall'alto o a livello; Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello: materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.; materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Autopompa per cls: uso appropriato; Prescrizioni Esecutive: E' assolutamente vietato utilizzare il braccio dell'autopompa per il sollevamento di materiali. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.168. Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni; Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno - 97 - 4) 5) adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione. Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili, né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle istruzioni di manutenzione. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39. b) Posizione di guida del conducente; Prescrizioni Esecutive: Mantenere sempre la testa, il corpo e gli arti, dentro la cabina di guida, in modo da non esporsi ad eventuali rischi all'esterno (ostacoli fissi, rami, altri automezzi, caduta gravi, ecc.). c) Raggio d'azione dei mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Predisporre sbarramenti e segnaletica di sicurezza intorno all'area di azione dei mezzi d'opera Prescrizioni Esecutive: Controllare, prima di iniziare la lavorazione, che le eventuali persone stazionanti in prossimità della macchina, siano al di fuori del raggio di azione della stessa. d) Autopompa per cls: prevenzione a "Cesoiamenti, ecc."; Prescrizioni Organizzative: Autopompa per cls: tubazione. La tubazione della pompa deve essere dotata alla sua estremità di apposita impugnatura. Prescrizioni Esecutive: Autopompa per cls: tubazione. Evitare di lasciare incustodito il tubo flessibile terminale della pompa per prevenire gli eventuali contraccolpi. Autopompa per cls: vasca. E' assolutamente vietato rimuovere la griglia di protezione durante le operazioni di pompaggio. Elettrocuzione; Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione. Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Disposizioni comuni a tutti i lavoratori; Prescrizioni Organizzative: Lavori in prossimità di linee elettriche. Non possono essere eseguiti lavori in prossimità di linee elettriche aeree a distanza minore di m 5 a meno che, previa segnalazione all'esercente le linee elettriche, non si provveda ad una adeguata protezione atta ad evitare accidentali contatti o pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse. Lampade portatili. Le lampade portatili devono essere: a) costruite con doppio isolamento; b) alimentate con bassissima tensione di sicurezza (24 V forniti mediante trasformatore di sicurezza) ovvero mediante separazione elettrica singola (220 V forniti mediante trasformatore di isolamento); c) provviste di idoneo involucro di vetro ed avere il portalampada e l'impugnatura costituita di materiale isolante non igroscopico; d) devono essere protette contro i danni accidentali tramite una griglia di protezione; e) provviste di cavo di alimentazione di tipo H07RN-F con una sezione minima dei conduttori di 1 mm2. Le lampadine usate non dovranno essere di elevata potenza per evitare possibili incendi e cedimento dell'isolamento per il calore prodotto. Prescrizioni Esecutive: Impianto elettrico: disposizioni generali di comportamento. Particolare cura, volta a salvaguardarne lo stato manutentivo, deve essere tenuta da parte dei lavoratori nei confronti dell'impianto elettrico di cantiere (in particolare nei confronti dei cavi, dei contatti, degli interruttori, delle prese di corrente, delle custodie di tutti gli elementi in tensione), data la sua pericolosità e la rapida usura cui sono soggette tutte le attrezzature presenti sul cantiere. Impianto elettrico: obblighi dei lavoratori. Ciascun lavoratore è tenuto a segnalare immediatamente al proprio superiore la presenza di qualsiasi anomalia dell'impianto elettrico, come ad esempio: apparecchiature elettriche aperte (batterie, interruttori, scatole, ecc.); materiali e apparecchiature con involucri protettivi danneggiati o che presentino segni di bruciature; cavi elettrici nudi o con isolamento rotto. Manovre: condizioni di pericolo. E' assolutamente vietato toccare interruttori o pulsanti con le mani bagnate o stando sul bagnato, anche se il grado di protezione delle apparecchiature lo consente. I fili di apparecchi elettrici non devono mai essere toccati con oggetti metallici (tubi e profilati), getti d'acqua, getti di estintori idrici o a schiuma: ove questo risultasse necessario occorre togliere preventivamente tensione al circuito. Non spostare macchine o quadri elettrici inidonei se non dopo aver disinserito l'alimentazione. E' tassativamente vietato utilizzare scale metalliche a contatto con apparecchiature e linee elettriche. Lavori in prossimità di linee elettriche. Assicurarsi che nella zona di lavoro, le eventuali linee elettriche aeree, rimangano sempre ad una distanza non inferiore ai cinque metri. Quadri elettrici: posizione ed uso degli interruttori d'emergenza. Tutti quelli che operano in cantiere devono conoscere l'esatta posizione e le corrette modalità d'uso degli interruttori di emergenza posizionati sui quadri elettrici presenti nel cantiere. Lampade portatili. L'eventuale sostituzione della lampadina di una lampada portatile, dovrà essere seguita solo dopo aver disinserito la spina dalla presa. Usare solo lampade portatili a norma e mai di fattura artigianale. Riferimenti Normativi: D.L. 19/9/1994 n.626 art.39; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.11; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.317; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.318; CEI 34-34. Getti o schizzi; - 98 - 6) 7) 8) Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo durante i lavori, a freddo o a caldo, eseguiti a mano o con utensili, con materiali, sostanze, prodotti, attrezzature che possono dare luogo a getti e/o schizzi pericolosi per la salute. Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo conseguenti alla proiezione di schegge durante lavorazioni eseguite direttamente o in postazioni di lavoro limitrofe. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni a "Getti, ecc." comuni ai mezzi d'opera; Prescrizioni Esecutive: Impianto oleodinamico: verifiche durante il lavoro. Durante la lavorazione, devono essere frequentemente verificati i tubi e gli attacchi degli impianti oleodinamici. Impianto oleodinamico: verifiche preventive. All'inizio di ciascun turno di lavoro va accuratamente verificata l'integrità dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamico in genere. Interventi sull'impianto oleodinamico. Qualora fosse necessario intervenire su parti dell'impianto oleodinamico della macchina, bisognerà accertarsi preventivamente che la pressione sia nulla. La ricerca di un eventuale foro su un flessibile della macchina, dovrà eseguirsi sempre con molta cautela, e preventivamente muniti di occhiali di protezione. Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol. Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varia natura. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Autopompa per cls: additivi; Prescrizioni Organizzative: Ai lavoratori devono essere fornite adeguate maschere antipolvere durante la fase di pompaggio del calcestruzzo additivato. Prescrizioni Esecutive: Utilizzare le maschere antipolvere durante la fase di pompaggio del calcestruzzo additivato. b) Inalazioni di sostanze nocive: prescrizioni generali; Prescrizioni Organizzative: Schede tossicologiche. E' necessario il preventivo esame della scheda tossicologica delle sostanze utilizzate per l'adozione delle specifiche misure di sicurezza. Sostanze tossiche o nocive: recipienti. Le materie prime non in corso di lavorazione, i prodotti ed i rifiuti, che abbiano proprietà tossiche o caustiche, specialmente se sono allo stato liquido o se sono facilmente solubili o volatili, devono essere custoditi in recipienti a tenuta e muniti di buona chiusura. Tali recipienti devono portare una scritta che ne indichi il contenuto ed avere le indicazioni e i contrassegni di cui all'art.355 del decreto del Presidente della Repubblica 27 Aprile 1955, n. 547. Le materie in corso di lavorazione che siano fermentescibili o possano essere nocive alla salute o svolgere emanazioni sgradevoli, non devono essere accumulate nei locali di lavoro in quantità superiore a quella strettamente necessaria per la lavorazione. Gli apparecchi e i recipienti che servono alla lavorazione oppure al trasporto dei materiali putrescibili o suscettibili di dare emanazioni sgradevoli, devono essere lavati frequentemente e, ove occorra, disinfettati. Inalazioni di sostanze nocive:visite mediche. I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di sostanze o agenti nocivi (gas, polveri o fumi) devono avere a disposizione idonei mezzi di protezione personale (maschere respiratorie, ecc.), ed essere sottoposti a visita medica periodica secondo le tabelle ministeriali del D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.33-allegato. Prescrizioni Esecutive: Inalazioni di sostanze nocive: visite mediche. I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di sostanze o agenti nocivi (gas, polveri o fumi) devono utilizzare i mezzi di protezione personale (maschere respiratorie, ecc.) messi a loro disposizione dal datore di lavoro, e farsi sottoporre a visita medica periodica secondo le tabelle ministeriali del D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.33-allegato. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.387; D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.18; D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.33; D.L. 15/8/1991 n.277. Incendi o esplosioni; Lesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla combustione di recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di esplosivo per demolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc.. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Condutture interrate nel cantiere; Prescrizioni Esecutive: Assicurarsi che nella zona di lavoro non vi siano cavi, tubazioni, ecc. interrate interessate dal passaggio di corrente elettrica, gas, acqua, ecc. Investimento e ribaltamento; Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, stritolamenti, impatti, tagli) causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni a "Investimenti, ecc." comuni ai mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Manovra di retromarcia o con scarsa visibilità. Predisporre personale a terra per coadiuvare il pilota della macchina nelle operazioni di retromarcia, o in condizioni di scarsa visibilità. Prescrizioni Esecutive: Norme generali di guida nel cantiere. Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche e/o luminose ed alla segnaletica di sicurezza. Fermo meccanico. Predisporre idoneo "fermo meccanico", qualora si stazioni in prossimità di scarpate. Girofaro. Segnalare l'operatività del mezzo nell'area di cantiere con l'azionamento del girofaro. Lavori notturni. In caso di lavori notturni, verificare, preventivamente ed attentamente, la zona di lavoro; - 99 - 9) utilizzare comunque, tutte le luci disponibili sulla macchina. Manovra di retromarcia o con scarsa visibilità. Prima di iniziare il movimento della macchina in retromarcia, il conduttore dovrà accertarsi che la zona sia libera da ostacoli e da eventuale personale: a questo scopo verrà assistito da personale a terra. Percorsi carrabili: ostacoli. Prima di utilizzare la macchina accertarsi dell'esistenza di eventuali vincoli derivanti da: ostacoli (in altezza ed in larghezza), limiti d'ingombro, ecc.. Percorsi carrabili: scarpate. Quando possibile, evitare di far funzionare la macchina nelle immediate vicinanze di scarpate, sia che si trovino a valle che a monte della macchina. Percorsi carrabili: vincoli geomorfologici. Prima di movimentare la macchina accertarsi dell'esistenza di eventuali vincoli derivanti da: - limitazioni di carico (terreno, pavimentazioni, rampe, opere di sostegno); - pendenza del terreno. Percorsi carrabili e pedonali del cantiere. Rispettare scrupolosamente la viabilità predisposta, senza invadere i percorsi pedonali. Portata della macchina. Non deve essere mai superata la portata massima consentita per la macchina; ugualmente non è consentito superare l'ingombro massimo. Sradicamento di alberi. Durante l'operazione di abbattimento di alberi, accertarsi di non aver posizionato la macchina, o parte di essa, dove potrebbero trovarsi le radici, per evitare che esse, sollevandosi, possano far ribaltare la macchina. Prima di utilizzare la macchina per tale operazione, accertarsi che la stessa sia munita di cabina capace di resistere alla eventuale caduta di rami, anche di grosse dimensioni. Percorsi carrabili: sosta dei mezzi d'opera. Si dovrà provvedere, tutte le volte che un mezzo d'opera interrompe le lavorazioni, a spegnere il motore, posizionare i comandi in folle ed inserire il freno di stazionamento. Per far sostare il mezzo, bisognerà scegliere una zona dove non operino altre macchine e priva di traffico veicolare; ove ciò non fosse possibile, segnalare adeguatamente la presenza del mezzo in sosta. Bisognerà, inoltre, scegliere con attenzione il piano di stazionamento, assicurandosi, anzitutto, che il terreno abbia adeguata capacità portante; in particolare, nel caso di sosta su piano in pendenza, dovrà posizionarsi il mezzo d'opera trasversalmente alla pendenza, verificando l'assenza del pericolo di scivolamento e ribaltamento. Limiti di velocità nel cantiere. Adeguare la velocità ai limiti stabiliti nel cantiere e comunque a valori tali da poterne mantenere costantemente il controllo. Al di fuori dei percorsi stabiliti ed in prossimità dei posti di lavoro si deve transitare a passo d'uomo. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.182; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.215. b) Autopompa per cls: posizionamento dell'autobetoniera; Prescrizioni Organizzative: Predisporre la presenza di apposito personale a terra per coordinare le operazioni di avvicinamento e posizionamento dell'autobetoniera. Rumore: dBA 80 / 85; Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o attrezzature: esposizione compresa tra 80 e 85 dBA. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Protezione da rumore: dBA 80 / 85; Prescrizioni Organizzative: Controllo sanitario: esposizioni tra 80 e 85 dBA. Il controllo sanitario è esteso ai lavoratori la cui esposizione quotidiana personale sia compresa tra 80 dBA e 85 dBA qualora i lavoratori interessati ne facciano richiesta e il medico competente ne confermi l'opportunità, anche al fine di individuare eventuali effetti extrauditivi. Detto controllo comprende: a) una visita medica preventiva, integrata da un esame della funzione uditiva eseguita nell'osservanza dei criteri riportati nell'allegato VII, per accertare l'assenza di controindicazioni al lavoro specifico ai fini della valutazione dell'idoneità dei lavoratori; b) visite mediche periodiche, integrate dall'esame della funzione uditiva, per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità. Esse devono tenere conto, oltre che dell'esposizione, anche della sensibilità acustica individuale. La prima di tali visite è effettuata non oltre un anno dopo la visita preventiva. La frequenza delle visite successive è stabilita dal medico competente. Il datore di lavoro, in conformità al parere del medico competente, adotta misure preventive e protettive per singoli lavoratori, al fine di favorire il recupero audiologico. Tali misure possono comprendere la riduzione dell'esposizione quotidiana personale del lavoratore, conseguita mediante opportune misure organizzative. Informazione e formazione: esposizione tra 80 e 85 dBA. Nelle attività che comportano un valore dell'esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore superiore a 80 dBA, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori ovvero i loro rappresentanti vengano informati su: a) i rischi derivanti all'udito dall'esposizione al rumore; b) le misure adottate; c) le misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi; d) la funzione dei mezzi individuali di protezione, le circostanze in cui ne è previsto l'uso e le modalità di uso; e) il significato ed il ruolo del controllo sanitario per mezzo del medico competente; f) i risultati ed il significato della valutazione del rumore durante il lavoro. Obblighi del datore di lavoro: misure organizzative. Il datore di lavoro riduce al minimo, in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, i rischi derivanti dall'esposizione al rumore mediante misure tecniche, organizzative e procedurali, concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte. Obblighi del datore di lavoro: acquisto di nuove macchine. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di nuovi utensili, macchine, apparecchiature, quelli che producono, nelle normali condizioni di funzionamento, il più basso livello di rumore. Prescrizioni Esecutive: Mezzi di protezione individuali dell'udito adeguati. I mezzi individuali di protezione - 100 - dell'udito sono considerati adeguati se, correttamente usati, mantengono un livello di rischio uguale od inferiore a quello derivante da un'esposizione quotidiana personale di 90 dBA. Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277 art.41; D.L. 15/8/1991 n.277 art.42; D.L. 15/8/1991 n.277 art.43; D.L. 15/8/1991 n.277 art.46. 10) Scivolamenti e cadute; Scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio (nel caso di salita su mezzi o macchine), o da cattive condizioni del posto di lavoro (come ad esempio disordine per presenza di residui sparsi delle lavorazioni), o da cattive condizioni della viabilità pedonale. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Salita sulla macchina: prevenzioni a "Scivolamenti, ecc."; Prescrizioni Esecutive: Salita sulla macchina: appigli vietati. Nel salire sulla macchina è assolutamente vietato utilizzare come appigli le tubazioni flessibili o le leve dei comandi. Salita sulla macchina: condizioni degli appigli. Eliminare la eventuale presenza di grasso sugli scalini d'accesso, le maniglie e gli appigli, al fine di evitare scivolamenti con pericolose cadute. Salita sulla macchina: condizioni del terreno. Prestare attenzione alle condizioni del terreno immediatamente attiguo alla macchina, onde evitare scivolamenti o cadute sul luogo di lavoro. Salita sulla macchina: divieto. Non salire o scendere mai dalla macchina quando questa è in movimento. b) Trasporto persone sulla macchina; Prescrizioni Esecutive: Non trasportare persone sulla macchina, a meno che non siano stati predisposti idonei dispositivi atti ad evitare le cadute. Dumper Il dumper è una macchina utilizzata esclusivamente per il trasporto e lo scarico del materiale, costituita da un corpo semovente su ruote, munito di un cassone. Lo scarico del materiale può avvenire posteriormente o lateralmente mediante appositi dispositivi oppure semplicemente a gravità. Il telaio della macchina può essere rigido o articolato intorno ad un asse verticale. In alcuni tipi di dumper, al fine di facilitare la manovra di scarico o distribuzione del materiale, il posto di guida ed i relativi comandi possono essere reversibili. Misure Preventive e Protettive generali per la Macchina: 1) 2) 3) Requisiti generali comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Documentazione allegata. L'attrezzatura a motore, il macchinario o il mezzo d'opera in oggetto, deve essere accompagnato, oltre che dalle normali informazioni di carattere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia e dalle istruzioni d'uso e manutenzione, con le indicazioni necessarie per eseguire, senza alcun rischio, la messa in funzione e l'utilizzazione, il trasporto, l'eventuale installazione e/o montaggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzione e le riparazioni. Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte le informazioni sull'emissione di potenza sonora e sulle vibrazioni prodotte. Vendita o noleggio: disposizioni. Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzatura a motore, macchinari, mezzi d'opera e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di sicurezza. Chiunque concede in locazione finanziaria beni assoggettati a forme di certificazione o di omologazione obbligatoria è tenuto a che i medesimi siano accompagnati dalle previste certificazioni o dagli altri documenti previsti dalla legge. Protezione e sicurezza delle macchine. Le parti di macchine, macchinari o attrezzi che costituiscano un pericolo, dovranno essere protetti o segregati o provvisti di dispositivi di sicurezza. Manutenzione: norme generali. Tutti gli organi mobili dovranno essere lubrificati, se previsto dal libretto di manutenzione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioni asportate, manomesse o danneggiate (schermi di protezione per ingranaggi, carter, ecc.). Deve essere evidenziata la presenza di punti di ossidazione che possa compromettere la funzionalità della macchina e, se necessario bisognerà provvedere alla relativa rimozione e verniciatura. Manutenzione: verifiche periodiche. Prima dell'introduzione in cantiere di utensili, attrezzature a motore, macchinari e mezzi d'opera, e periodicamente durante le lavorazioni, dovranno essere eseguite accurate verifiche sullo stato manutentivo ad opera di personale qualificato in grado di procedere alle eventuali necessarie riparazioni. Operazioni di regolazione e/o riparazione. Qualora vengano compiute operazioni di regolazione, riparazione o sostituzione di parti della macchina, bisognerà: utilizzare solo ricambi ed accessori originali, come previsto nel libretto di manutenzione; non modificare alcuna parte della macchina. Ultimata la manutenzione e prima di rimettere in funzione la macchina, accertarsi di aver riposto tutti gli attrezzi utilizzati. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.41; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.374; Circolare n.103/80. Efficienza della macchina e dispositivi di segnalazione; Prescrizioni Organizzative: La macchina deve essere dotata di appropriati dispositivi acustici e luminosi di segnalazione e di avvertimento, nonché di illuminazione del campo di manovra. Prescrizioni Esecutive: Controllare l'efficienza dei freni, delle luci, dei dispositivi acustici e luminosi e di tutti i comandi e circuiti di manovra. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.175. Cabina di guida: requisiti; Prescrizioni Organizzative: Cabina di guida: protezioni. La macchina deve essere dotata di cabina di protezione per i - 101 - 4) casi di rovesciamento e caduta di oggetti dall'alto. (ROPS e FOPS) Prescrizioni Esecutive: Cabina di guida: ordine. Mantenere il posto guida libero da oggetti, attrezzi, ecc., soprattutto se non fissati adeguatamente. Cabina di guida: regolazione del sedile. Prima di iniziare la lavorazione, regolare e bloccare il sedile di guida. Cabina di guida: trasporto persone. Non trasportare persone se non all'interno della cabina di guida, sempre che questa sia idonea allo scopo e gli eventuali trasportati non costituiscano intralcio alle manovre. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.182; D.M. 28/11/1987 n.593; D.M. 28/11/1987 n.594. DPI: operatore dumper; Prescrizioni Organizzative: Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a) guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza; d) indumenti protettivi (tute). Rischi generati dall'uso della Macchina: 1) 2) 3) 4) Caduta dall'alto; Caduta di persone dall'alto, in seguito alla perdita di equilibrio del lavoratore e/o all'assenza di adeguate protezioni (collettive od individuali), da opere provvisionali, gru od autogrù, fori nei solai o balconate o rampe di scale o scavi, o da mezzi per scavo o trasporto, o da qualsiasi altra postazione di lavoro sopraelevata. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Piattaforma della macchina; Prescrizioni Esecutive: Non utilizzare la macchina come piattaforma per lavori in elevazione. Caduta di materiale dall'alto o a livello; Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello: materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.; materiali frantumati proiettati a distanza al seguito di demolizioni effettuate mediante esplosivo o a spinta. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni a "Caduta di materiale dall'alto" comuni ai mezzi d'opera; Prescrizioni Esecutive: Trasporto dei carichi. Evitare di effettuare brusche manovre di avvio o di arresto, in particolare a macchina carica. Sistemazione del carico sulla macchina. Assicurarsi che il carico da trasportare sia sempre ben sistemato. b) Dumper: prevenzioni a "Caduta di materiale dall'alto"; Prescrizioni Esecutive: Sistemazione di materiale sfuso sulla macchina. Non caricare materiale sfuso oltre l'altezza delle sponde. Sistemazione di oggetti sulla macchina. E' vietato usare la macchina per trasportare oggetti che non siano stati adeguatamente fissati ad appositi supporti o opportunamente imbracati. Teli per la copertura del carico. Non caricare la macchina oltre i limiti indicati dal costruttore e utilizzare idonei teli (o simili) per la copertura del carico. Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni; Ferite e lesioni (cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni) causate da contatti accidentali con organi mobili di macchine o mezzi, o per collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti nell'area del cantiere. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni generali a "Cesoiamenti, ecc.", comuni a utensili, attr. a motore o macchinari, mezzi d'opera; Prescrizioni Esecutive: Rimozione delle protezioni e dei dispositivi di sicurezza. Le protezioni ed i dispositivi di sicurezza di attrezzature, macchinari e mezzi d'opera non devono essere rimossi se non nei casi di assoluta necessità o per operazioni di manutenzione espressamente previste nelle istruzioni fornite dal produttore. Qualora debba provvedersi alla loro rimozione (previo permesso preventivo del preposto o del datore di lavoro), dovranno adottarsi contemporaneamente misure atte a mettere in evidenza e a ridurre al limite minimo possibile il pericolo che ne deriva. Il ricollocamento nella sede originaria delle protezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi, dovrà avvenire non appena siano cessate le ragioni che ne hanno reso necessaria la loro temporanea rimozione. Manutenzione: divieto con la macchina in funzione. Non è consentito pulire, oliare o ingrassare gli organi mobili, né eseguire qualsiasi operazioni di registrazione o di riparazione di attrezzature, macchinari o mezzi d'opera qualora siano in funzione, salvo non risulti espressamente indicato (con le relative procedure esecutive) nelle istruzioni di manutenzione. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.6; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.47; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.48; D.L. 19/9/1994 n.626 art.5; D.L. 19/9/1994 n.626 art.39. b) Sponde degli automezzi; Prescrizioni Esecutive: Assicurarsi sempre della corretta chiusura delle sponde. c) Posizione di guida del conducente; Prescrizioni Esecutive: Mantenere sempre la testa, il corpo e gli arti, dentro la cabina di guida, in modo da non esporsi ad eventuali rischi all'esterno (ostacoli fissi, rami, altri automezzi, caduta gravi, ecc.). d) Raggio d'azione dei mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Predisporre sbarramenti e segnaletica di sicurezza intorno all'area di azione dei mezzi d'opera Prescrizioni Esecutive: Controllare, prima di iniziare la lavorazione, che le eventuali persone stazionanti in prossimità della macchina, siano al di fuori del raggio di azione della stessa. Elettrocuzione; Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione. Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore. - 102 - 5) 6) Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Disposizioni comuni a tutti i lavoratori; Prescrizioni Organizzative: Lavori in prossimità di linee elettriche. Non possono essere eseguiti lavori in prossimità di linee elettriche aeree a distanza minore di m 5 a meno che, previa segnalazione all'esercente le linee elettriche, non si provveda ad una adeguata protezione atta ad evitare accidentali contatti o pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse. Lampade portatili. Le lampade portatili devono essere: a) costruite con doppio isolamento; b) alimentate con bassissima tensione di sicurezza (24 V forniti mediante trasformatore di sicurezza) ovvero mediante separazione elettrica singola (220 V forniti mediante trasformatore di isolamento); c) provviste di idoneo involucro di vetro ed avere il portalampada e l'impugnatura costituita di materiale isolante non igroscopico; d) devono essere protette contro i danni accidentali tramite una griglia di protezione; e) provviste di cavo di alimentazione di tipo H07RN-F con una sezione minima dei conduttori di 1 mm2. Le lampadine usate non dovranno essere di elevata potenza per evitare possibili incendi e cedimento dell'isolamento per il calore prodotto. Prescrizioni Esecutive: Impianto elettrico: disposizioni generali di comportamento. Particolare cura, volta a salvaguardarne lo stato manutentivo, deve essere tenuta da parte dei lavoratori nei confronti dell'impianto elettrico di cantiere (in particolare nei confronti dei cavi, dei contatti, degli interruttori, delle prese di corrente, delle custodie di tutti gli elementi in tensione), data la sua pericolosità e la rapida usura cui sono soggette tutte le attrezzature presenti sul cantiere. Impianto elettrico: obblighi dei lavoratori. Ciascun lavoratore è tenuto a segnalare immediatamente al proprio superiore la presenza di qualsiasi anomalia dell'impianto elettrico, come ad esempio: apparecchiature elettriche aperte (batterie, interruttori, scatole, ecc.); materiali e apparecchiature con involucri protettivi danneggiati o che presentino segni di bruciature; cavi elettrici nudi o con isolamento rotto. Manovre: condizioni di pericolo. E' assolutamente vietato toccare interruttori o pulsanti con le mani bagnate o stando sul bagnato, anche se il grado di protezione delle apparecchiature lo consente. I fili di apparecchi elettrici non devono mai essere toccati con oggetti metallici (tubi e profilati), getti d'acqua, getti di estintori idrici o a schiuma: ove questo risultasse necessario occorre togliere preventivamente tensione al circuito. Non spostare macchine o quadri elettrici inidonei se non dopo aver disinserito l'alimentazione. E' tassativamente vietato utilizzare scale metalliche a contatto con apparecchiature e linee elettriche. Lavori in prossimità di linee elettriche. Assicurarsi che nella zona di lavoro, le eventuali linee elettriche aeree, rimangano sempre ad una distanza non inferiore ai cinque metri. Quadri elettrici: posizione ed uso degli interruttori d'emergenza. Tutti quelli che operano in cantiere devono conoscere l'esatta posizione e le corrette modalità d'uso degli interruttori di emergenza posizionati sui quadri elettrici presenti nel cantiere. Lampade portatili. L'eventuale sostituzione della lampadina di una lampada portatile, dovrà essere seguita solo dopo aver disinserito la spina dalla presa. Usare solo lampade portatili a norma e mai di fattura artigianale. Riferimenti Normativi: D.L. 19/9/1994 n.626 art.39; D.P.R. 7/1/1956 n.164 art.11; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.317; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.318; CEI 34-34. Getti o schizzi; Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo durante i lavori, a freddo o a caldo, eseguiti a mano o con utensili, con materiali, sostanze, prodotti, attrezzature che possono dare luogo a getti e/o schizzi pericolosi per la salute. Lesioni riguardanti qualsiasi parte del corpo conseguenti alla proiezione di schegge durante lavorazioni eseguite direttamente o in postazioni di lavoro limitrofe. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni a "Getti, ecc." comuni ai mezzi d'opera; Prescrizioni Esecutive: Impianto oleodinamico: verifiche durante il lavoro. Durante la lavorazione, devono essere frequentemente verificati i tubi e gli attacchi degli impianti oleodinamici. Impianto oleodinamico: verifiche preventive. All'inizio di ciascun turno di lavoro va accuratamente verificata l'integrità dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamico in genere. Interventi sull'impianto oleodinamico. Qualora fosse necessario intervenire su parti dell'impianto oleodinamico della macchina, bisognerà accertarsi preventivamente che la pressione sia nulla. La ricerca di un eventuale foro su un flessibile della macchina, dovrà eseguirsi sempre con molta cautela, e preventivamente muniti di occhiali di protezione. Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol. Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varia natura. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Inumidimento del materiale; Prescrizioni Esecutive: Quando non sono attuabili le misure tecniche di prevenzione e la natura del materiale polveroso lo consenta, si deve provvedere all'inumidimento del materiale stesso. Riferimenti Normativi: D.P.R. 19/3/1956 n.303 art.21. b) Ambienti confinati: macchine con motore endotermico; - 103 - 7) 8) 9) Prescrizioni Organizzative: L'uso di macchine con motore endotermico in ambienti confinati è consentito solo in presenza di ventilazione sufficiente a smaltire i gas di scarico o, nel caso di ventilazione insufficiente, alla predisposizione di adeguati sistemi di aspirazione e/o scarico od alla presenza di un depuratore, ad acqua o catalitico, per i gas combusti. Prescrizioni Esecutive: Prima e durante le lavorazioni è necessario verificare lo stato degli attacchi degli organi di scarico e che tali organi non interferiscano con prese d'aria di condizionatori o di altre macchine. Incendi o esplosioni; Lesioni provocate da incendi e/o esplosioni conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del gas in esercizio, alla combustione di recipienti o serbatoi contenenti carburanti o sostanze chimiche altamente deflagranti, al brillamento di esplosivo per demolizioni o di ordigni bellici interrati, ecc.. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Condutture interrate nel cantiere; Prescrizioni Esecutive: Assicurarsi che nella zona di lavoro non vi siano cavi, tubazioni, ecc. interrate interessate dal passaggio di corrente elettrica, gas, acqua, ecc. Investimento e ribaltamento; Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, stritolamenti, impatti, tagli) causate dall'investimento ad opera di macchine operatrici o conseguenti al ribaltamento delle stesse. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Prevenzioni a "Investimenti, ecc." comuni ai mezzi d'opera; Prescrizioni Organizzative: Manovra di retromarcia o con scarsa visibilità. Predisporre personale a terra per coadiuvare il pilota della macchina nelle operazioni di retromarcia, o in condizioni di scarsa visibilità. Prescrizioni Esecutive: Norme generali di guida nel cantiere. Tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento. Prestare attenzione alle segnalazioni acustiche e/o luminose ed alla segnaletica di sicurezza. Fermo meccanico. Predisporre idoneo "fermo meccanico", qualora si stazioni in prossimità di scarpate. Girofaro. Segnalare l'operatività del mezzo nell'area di cantiere con l'azionamento del girofaro. Lavori notturni. In caso di lavori notturni, verificare, preventivamente ed attentamente, la zona di lavoro; utilizzare comunque, tutte le luci disponibili sulla macchina. Manovra di retromarcia o con scarsa visibilità. Prima di iniziare il movimento della macchina in retromarcia, il conduttore dovrà accertarsi che la zona sia libera da ostacoli e da eventuale personale: a questo scopo verrà assistito da personale a terra. Percorsi carrabili: ostacoli. Prima di utilizzare la macchina accertarsi dell'esistenza di eventuali vincoli derivanti da: ostacoli (in altezza ed in larghezza), limiti d'ingombro, ecc.. Percorsi carrabili: scarpate. Quando possibile, evitare di far funzionare la macchina nelle immediate vicinanze di scarpate, sia che si trovino a valle che a monte della macchina. Percorsi carrabili: vincoli geomorfologici. Prima di movimentare la macchina accertarsi dell'esistenza di eventuali vincoli derivanti da: - limitazioni di carico (terreno, pavimentazioni, rampe, opere di sostegno); - pendenza del terreno. Percorsi carrabili e pedonali del cantiere. Rispettare scrupolosamente la viabilità predisposta, senza invadere i percorsi pedonali. Portata della macchina. Non deve essere mai superata la portata massima consentita per la macchina; ugualmente non è consentito superare l'ingombro massimo. Sradicamento di alberi. Durante l'operazione di abbattimento di alberi, accertarsi di non aver posizionato la macchina, o parte di essa, dove potrebbero trovarsi le radici, per evitare che esse, sollevandosi, possano far ribaltare la macchina. Prima di utilizzare la macchina per tale operazione, accertarsi che la stessa sia munita di cabina capace di resistere alla eventuale caduta di rami, anche di grosse dimensioni. Percorsi carrabili: sosta dei mezzi d'opera. Si dovrà provvedere, tutte le volte che un mezzo d'opera interrompe le lavorazioni, a spegnere il motore, posizionare i comandi in folle ed inserire il freno di stazionamento. Per far sostare il mezzo, bisognerà scegliere una zona dove non operino altre macchine e priva di traffico veicolare; ove ciò non fosse possibile, segnalare adeguatamente la presenza del mezzo in sosta. Bisognerà, inoltre, scegliere con attenzione il piano di stazionamento, assicurandosi, anzitutto, che il terreno abbia adeguata capacità portante; in particolare, nel caso di sosta su piano in pendenza, dovrà posizionarsi il mezzo d'opera trasversalmente alla pendenza, verificando l'assenza del pericolo di scivolamento e ribaltamento. Limiti di velocità nel cantiere. Adeguare la velocità ai limiti stabiliti nel cantiere e comunque a valori tali da poterne mantenere costantemente il controllo. Al di fuori dei percorsi stabiliti ed in prossimità dei posti di lavoro si deve transitare a passo d'uomo. Riferimenti Normativi: D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.182; D.P.R. 27/4/1955 n.547 art.215. b) Percorsi carrabili: azionamento del ribaltabile; Prescrizioni Esecutive: In nessun caso deve essere azionato il ribaltabile con il mezzo in posizione inclinata. Rumore: dBA 80 / 85; Danni all'apparato uditivo, causata da prolungata esposizione al rumore prodotto da lavorazioni o attrezzature: esposizione compresa tra 80 e 85 dBA. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Protezione da rumore: dBA 80 / 85; Prescrizioni Organizzative: Controllo sanitario: esposizioni tra 80 e 85 dBA. Il controllo sanitario è esteso ai lavoratori la cui esposizione quotidiana personale sia compresa tra 80 dBA e 85 dBA qualora i lavoratori interessati ne facciano richiesta e il medico competente ne confermi l'opportunità, anche al fine di individuare eventuali effetti extrauditivi. Detto controllo comprende: - 104 - a) una visita medica preventiva, integrata da un esame della funzione uditiva eseguita nell'osservanza dei criteri riportati nell'allegato VII, per accertare l'assenza di controindicazioni al lavoro specifico ai fini della valutazione dell'idoneità dei lavoratori; b) visite mediche periodiche, integrate dall'esame della funzione uditiva, per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità. Esse devono tenere conto, oltre che dell'esposizione, anche della sensibilità acustica individuale. La prima di tali visite è effettuata non oltre un anno dopo la visita preventiva. La frequenza delle visite successive è stabilita dal medico competente. Il datore di lavoro, in conformità al parere del medico competente, adotta misure preventive e protettive per singoli lavoratori, al fine di favorire il recupero audiologico. Tali misure possono comprendere la riduzione dell'esposizione quotidiana personale del lavoratore, conseguita mediante opportune misure organizzative. Informazione e formazione: esposizione tra 80 e 85 dBA. Nelle attività che comportano un valore dell'esposizione quotidiana personale di un lavoratore al rumore superiore a 80 dBA, il datore di lavoro provvede a che i lavoratori ovvero i loro rappresentanti vengano informati su: a) i rischi derivanti all'udito dall'esposizione al rumore; b) le misure adottate; c) le misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi; d) la funzione dei mezzi individuali di protezione, le circostanze in cui ne è previsto l'uso e le modalità di uso; e) il significato ed il ruolo del controllo sanitario per mezzo del medico competente; f) i risultati ed il significato della valutazione del rumore durante il lavoro. Obblighi del datore di lavoro: misure organizzative. Il datore di lavoro riduce al minimo, in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, i rischi derivanti dall'esposizione al rumore mediante misure tecniche, organizzative e procedurali, concretamente attuabili, privilegiando gli interventi alla fonte. Obblighi del datore di lavoro: acquisto di nuove macchine. Il datore di lavoro privilegia, all'atto dell'acquisto di nuovi utensili, macchine, apparecchiature, quelli che producono, nelle normali condizioni di funzionamento, il più basso livello di rumore. Prescrizioni Esecutive: Mezzi di protezione individuali dell'udito adeguati. I mezzi individuali di protezione dell'udito sono considerati adeguati se, correttamente usati, mantengono un livello di rischio uguale od inferiore a quello derivante da un'esposizione quotidiana personale di 90 dBA. Riferimenti Normativi: D.L. 15/8/1991 n.277 art.41; D.L. 15/8/1991 n.277 art.42; D.L. 15/8/1991 n.277 art.43; D.L. 15/8/1991 n.277 art.46. 10) Scivolamenti e cadute; Scivolamenti e cadute sul piano di lavoro, provocati da presenza di grasso o sporco sui punti di appiglio (nel caso di salita su mezzi o macchine), o da cattive condizioni del posto di lavoro (come ad esempio disordine per presenza di residui sparsi delle lavorazioni), o da cattive condizioni della viabilità pedonale. Misure Preventive e Protettive relative al rischio: a) Salita sulla macchina: prevenzioni a "Scivolamenti, ecc."; Prescrizioni Esecutive: Salita sulla macchina: appigli vietati. Nel salire sulla macchina è assolutamente vietato utilizzare come appigli le tubazioni flessibili o le leve dei comandi. Salita sulla macchina: condizioni degli appigli. Eliminare la eventuale presenza di grasso sugli scalini d'accesso, le maniglie e gli appigli, al fine di evitare scivolamenti con pericolose cadute. Salita sulla macchina: condizioni del terreno. Prestare attenzione alle condizioni del terreno immediatamente attiguo alla macchina, onde evitare scivolamenti o cadute sul luogo di lavoro. Salita sulla macchina: divieto. Non salire o scendere mai dalla macchina quando questa è in movimento. b) Trasporto persone sulla macchina; Prescrizioni Esecutive: Non trasportare persone sulla macchina, a meno che non siano stati predisposti idonei dispositivi atti ad evitare le cadute. - 105 - CONCLUSIONI GENERALI Al presente Piano di Sicurezza e Coordinamento sono allegati i seguenti elaborati, da considerarsi parte integrante del Piano stesso: · Cronoprogramma · Stima dei costi della sicurezza · Fascicolo della manutenzione ·· · · - 106 - INDICE Lavoro Committenti Responsabili Documentazione Descrizione del contesto in cui è collocata l'area del cantiere Descrizione sintetica dell'opera Area del cantiere Caratteristiche dell'area di cantiere Fattori esterni che comportano rischi per il cantiere Rischi che le lavorazioni di cantiere comportano per l'area circostante Organizzazione del cantiere Segnaletica generale prevista nel cantiere Albero riassuntivo Lavorazioni e loro interferenze ...Allestimento e smobilizzo del cantiere ......Installazione nel cantiere di presidi igienico-sanitari (fase) ......Realizzazione dell'impianto di messa a terra del cantiere (fase) ......Realizzazione dell'impianto elettrico del cantiere (fase) ......Realizzazione dell'impianto idrico del cantiere (fase) ......Realizzazione dell'impianto igienico-sanitario del cantiere (fase) ......Smobilizzo del cantiere (fase) ...Demolizioni parziali, rimozioni ......Demolizione di pareti divisorie (fase) ......Perforazioni in paramenti opachi (fase) ......Realizzazione di fori passanti, tracce, ecc. in muri e solai (fase) ......Realizzazione di un foro nel solaio (fase) ......Rimozione del massetto (fase) ......Rimozione di controsoffittature, intonaci o rivestimenti interni (fase) ......Rimozione di impianti (fase) ......Rimozione di intonaci e/o rivestimenti esterni (fase) ......Rimozione di pavimenti interni (fase) ...Opere interne ......Formazione del fondo per la posa di pavimenti (fase) ......Formazione di fondo per rivestimenti interni (fase) ......Posa di contropareti e/o controsoffitti in cartongesso, metallo, ecc. (fase) ......Posa di intonaci interni (fase) ......Posa pavimenti interni (fase) ......Posa rivestimenti interni (fase) ......Realizzazione di pareti divisorie (fase) ......Tinteggiatura di superfici interne (fase) ...Impianti ......Impianto di riscaldamento centralizzato: opere in centrale termica (fase) ......Posa di canali per aria condizionata (fase) ......Posa di impianto radiotelevisivo centralizzato (fase) ......Posa in opera del condizionatore (fase) ......Posa in opera dell'impianto ascensore (fase) ......Posa in opera dell'impianto elettrico interno (fase) ......Posa in opera dell'impianto idrico-sanitario e del gas (fase) ......Posa in opera di impianto antintrusione (fase) ...Opere edili generiche ......Chiusure di tracce e fori in solai e murature (fase) ......Esecuzione di vespaio per pareti controterra (fase) ......Impermeabilizzazione di pareti controterra (fase) ......Movimentazione di materiali in cantiere (fase) ......Posa di isolanti termici per tubi e pareti (fase) ......Preparazione calcestruzzi in cantiere (fase) - 107 - pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 3 4 5 6 7 8 9 9 9 9 10 11 13 14 14 14 14 14 15 15 15 16 16 16 17 17 18 18 19 19 19 20 20 20 21 21 21 22 22 23 23 23 24 24 24 25 25 26 26 27 27 27 28 28 28 29 ......Preparazione malta (fase) Rischi individuati nelle lavorazioni e relative misure preventive e protettive. Elenco delle attrezzature utilizzate nelle lavorazioni Elenco delle macchine utilizzate nelle lavorazioni Conclusioni generali pag. pag. pag. pag. pag. data, 07/12/2007 il Tecnico - 108 - 29 30 45 142 170 RISTRUTTURAZIONE VUOTO TECNICO AZIENDA OSPEDALIERA G.BROTZU QUADRO ECONOMICO A) IMPORTO LAVORI A BASE D'ASTA lavori a misura scavi lavori in economia impianti idrici e fognari impianti di drenaggio e sollevamento calcestruzzi armati sommano 182.906,60 5.948,00 262.185,45 57.555,03 206.558,38 715.153,46 TOTALE 715.153,46 Oneri per la sicurezza 9.880,00 TOTALE 725.033,46 B SOMME A DISPOSIZIONE I.V.A. 10% su A) spese tecniche (2%) imprevisti (3%) pubblicità fondo per accordo bonario (3%) sommano 71.515,35 14.500,67 21.751,00 7.000,00 21.751,00 136.518,02 IMPORTO TOTALE 861.551,48