APPROCCI COMPORTAMENTALI Approfondimento per alunni scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado Nell’autismo manca l’autonomia nell’apprendere • Insegnamenti di nuova generazione – Primariamente indirizzati ad insegnare la comunicazione – La comunicazione previene i comportamenti problema • Gli autistici non imparano dall’ambiente come i coetanei: possono non riuscire a muoversi nelle varie aree verbali da soli – Es. sanno chiedere qualcosa ma non sanno parlarne quando non è presente (intraverbale) VALUTAZIONE PREFERENZE ELENCO RINFORZI • • • • • • • • • In quale ambiente fa più richieste Esplorazione diversi canali sensoriali Chiedere a genitori e a chi lo conosce Osservare nel tempo libero Offrire cose Fare l’elenco ed aggiornarlo Ampliamento delle preferenze Tra i rinforzi anche la conclusione dell’attività Token (gettoni o punti) RINFORZO • • • • Segnala la correttezza della risposta Aumenta la motivazione Dato immediatamente e con entusiasmo Variato – Tipo – Intensità (rinforzo differenziale) – Frequenza PROMPT Per incrementare il verificarsi della risposta • Tipi – – – – – – Fisici Modeling (offerta di modello come guida) Gestuali Visivi Posizionali (facilitazioni) verbali • Gerarchia: il più basso necessario per la risposta • Fading: il più velocemente possibile – Ridurre l’intensità – Passare al livello più basso della gerarchia GENERALIZZAZIONE • Esprimere le competenze in situazioni diverse e nuove (Flessibilità e Impiego nelle situazioni naturali) – – – – Persone Ambienti Stimoli Risposte (tocca .., dov’è? di che colore è?) • Programmata (quando iniziarla) • Sistematica • Monitorata sistematicamente COSA È IL VERBAL BEHAVIOR? • Il linguaggio è un comportamento appreso (Skinner 1957) • Nel VB il linguaggio viene rinforzato attraverso la mediazione di un’altra persona indipendentemente dal modo o dalla forma ( Cooper, Heron e Howard, 2007) • Il VB non è sinonimo di comportamento vocale • Pianto, PECS, linguaggio dei segni, parole parlate, scritto, alzare la mano per attirare l’attenzione Superamento del tradizionale approccio “topografico” al linguaggio (espressivo, recettivo) Skinner approccio funzionale (perché usiamo il linguaggio) una parola può essere: – Mand – Tact – Intraverbal (Altri op. verbali Transcriptive: utoclitic: penso che …) • Ecoico • Testuale • Recettivo (Operante not verbal) • MAND (richiesta) – Chiedere la cosa che si vuole, es. “palla”, perché si vuole la palla (motivazione) • TACT (etichetta) – Dire “palla” quando si vede la palla • ECOICO (imitazione vocale) • IMITAZIONE MOTORIA – Es. indicare la palla quando qualcuno la indica • LINGUAGGIO RECETTIVO • INTRAVERBALE (rispondere alle domande) -Dire “palla” quando un altro chiede cosa stai lanciando Focalizzazione sulle OPERAZIONI MOTIVANTI • Una serie di condizioni ambientali che cambiano l’attuale valore di uno stimolo e la frequenza di ogni comportamento prodotto da quello stimolo in passato – Es. temperatura e privazione – Le MO sono momentanee – Le MO sono variabili antecedenti • Imparare ad essere divertenti ! INSEGNARE SENZA ERRORI Prevenire errori, quando possibile • Aiutare a fare bene e velocemente • Diminuire l’aiuto appena possibile • Aumenta la motivazione • Favorisce un apprendimento più rapido PROGRAMMI VB • • • • • • • Motivare la risposta Iniziare linguaggio spontaneo Rispondere a domande Nominare stimoli Corrispondere alle istruzioni Utilizzare le capacità visive Utilizzare le capacità di imitazione – Ridurre comp. Problema / Aumentare comp. Appropriati – Abilità accademiche –Socializzazione -Autonomie VALUTAZIONE Griglie per • definire il livello di funzionamento (es linguaggio) • definire obiettivi • definire le aree su cui focalizzarsi (NET,ITT, accademico, …) PRINCIPIANTI • Non sanno esprimere desideri e bisogni – non sanno richiedere più di 20 cose • Difficilmente iniziano la comunicazione • Possono avere altre capacità – TACTS, intraverbale, recettivo INTERMEDI • Ampio repertorio nel richiedere cose e fare azioni – Tacts, intraverbale, recettivo, imitazione motoria, visivo • Difficoiltà a – Richiedere cose che non trovano – Chiedere con aggettivi, frasi – Richiedere attenzione – Richiedere informazioni AVANZATO • Vasto repertorio di richieste • Deficit – MAND: di informazioni su eventi futuri, con preposizioni, avverbi – INTRAVERBALE: fare nuove domande, parlare di eventi passati – CONVERSAZIONE AMBITI DI LAVORO • NET (natural enviroument teaching) favorire lo sviluppo di competenze comunicative utili nei contesti naturali (es. conversazione). • ITT (insegnamenti intensivo al tavolo) tante ripetizioni • INSEGNAMENTO ACCADEMICO • GIOCO CREARE RINFORZI • Se motivazioni fugaci, evitamento, comp. autostimolatori – Troppe domande – Accesso troppo libero – ecc. togliere tutte le cose che preferisce • Fare elenco delle cose importanti in passato • Possibili cose commestibili • Annotare i comportamenti da solo CREARE RINFORZI, 2 • Definre le caratteristiche delle cose in elenco • Trovare nuove cose con le stesse caratteristiche – Es. giochi causa-effetto, di stoffa, luminosi • Giochi che richiedono un’altra persona • Che hanno diversi pezzi • Se necessario usare le AUTOSTIMOLAZIONI per insegnare – Diversi giochi con caratteristiche simili a quelli usati per autostimolarsi CREARE RINFORZI, 3 • Usare modi diversi per presentare uno stimolo • Mantenere sempre il controllo dei rinforzi • Avvicinatevi e fornite subito una cosa gradita – Non muovetevi e non parlate quando il bambino lo manipola – Presentate una cosa almeno 24 volte in diverse sessioni prima di decidere che non lo interessa PAIRING • Rendersi importanti per il bambino – – – – – Appena si entra dare giochi che gli piacciono Provare ad offrire una scelta di cose gradite Fate in modo che l’accesso dipenda da voi Non indicare o toccare il gioco Rendere le attività più divertenti grazie a voi • Scoprire perché le cose perdono importanza • Impedire l’accesso alle cose che preferisce al fuori delle sessioni • Togliere i giocattoli che non usa per 2 mesi e poi graduale reintroduzione Quante più attività possibili per ogni materiale richiesto • Diversi modi per giocare con ogni cosa e proporli in modo non prevedibile – Vi guarderà come guida • Prevenire l’assuefazione e mantenere alto il valore dei rinforzi • Diverse persone lavorino sulla stessa richiesta senza usare la stessa attività (es. MAND “colorare” con diversi materiali) SOSTENERE LA MOTIVAZIONE PER TEMPI PIù LUNGHI • Programmare una serie di attività con oggetti con proprietà simili • Ambiente in cui è facile il controllo dei rinforzi (no distrattori ecc.) • Mantenere alta la motivazione – Scelta – Avvicendamento prima che crolli la motivazione – Non togliere una cosa prima che si interessi alla successiva – Non insistere se non è motivato – Terminare la sessione quando è ancora motivato RICHIESTA • La richiesta permette l’avvio della com.ne • Obiettivo: chiedere 100 volte al dì 1. Richiesta ecolalica (Motivazione, aiuto vocale, eco, rinforzo) cose, azioni, informazioni 2. Richiesta con segni • Diminuire l’aiuto-suggerimento RICHIESTE DA INSEGNARE • Elenco delle cose che gli piacciono e ordinarle in base alla preferenza • Obiettivi topograficamente diversi • Obiettivi con diverso grado di motivazione – Evitare richieste generiche – No parole tronche • Programmare la generalizzazione – (oggetti, luoghi, persone) MODALITA’ D’INSEGNAMENTO • Evitare di parlare prima di suggerire la richiestà • Pianificare più opportunità possibili • Nel NET combinare attività-rinforzi ad altre attività • Essere un interlocutare che “da” e non uno che “prende” – Dare molto in piccole quantità – Valutare il “valore” dell’oggetto – Non rimuovere un oggetto prima che si sia interessato all’altro MODALITA’ D’INSEGNAMENTO, 2 Raccolta dati: • Grafico dei risultati • 300-500 richieste al giorno – Con suggerimento – Senza suggerimento – Spontaneo (non c’è l’oggetto) COSA ALTRO INSEGNARE • Contatto oculare • Risposta al nome • Premiare l’attenzione STUDENTI AVANZATI • Richiesta di informaz. di tipo sociale • Intraverbali: domade su eventi passati (chi, ..) • Conversazione • Narrazione