Università degli Studi di Sassari TERZA CONFERENZA DI ATENEO SULLA DIDATTICA La programmazione dei nuovi ordinamenti didattici ATTI Sassari, 27 novembre 2007 Si ringraziano i presidi, i referenti di Facoltà per la didattica e tutti gli uffici. a cura della Direzione Amministrativa Settore comunicazione multimediale [email protected] +39 079 228864 Stampato presso la tipografia Nuove Grafiche Puddu Ortacesus (CA) novembre 2007 PRESENTAZIONE La terza Conferenza della Didattica è dedicata alla programmazione dei nuovi ordinamenti didattici: discuteremo sui punti di forza e sui punti di debolezza dell’Ateneo, partendo da una rigorosa valutazione dei risultati per arrivare alla definizione di nuovi obiettivi. Eviteremo la scorciatoia di una occasione celebrativa, per definire i nuovi strumenti di valutazione e proporre una visione critica delle performances dell’Ateneo, con l’obiettivo di un deciso salto in avanti in direzione della qualità e dell’efficienza: l’attenzione sarà particolarmente concentrata sulle criticità, sui compiti didattici dei docenti, sul nuovo impegno orario, sulla correzione delle inefficienze, soprattutto per quanto riguarda alcuni risultati ed alcuni processi, con il proposito di migliorare le prestazioni e garantire il successo formativo. Ci sottoporremo perciò ad una valutazione interna, ai pareri degli studenti e ad una valutazione esterna, trasferendo i risultati dal piano generale dell’Ateneo al livello delle singole Facoltà. Sono ormai chiari i nuovi indirizzi ministeriali per gli Atenei italiani, definiti dal Patto per l’Università, dalle linee generali di indirizzo per il triennio 2007-09 di cui al decreto del 3 luglio e dalla legge finanziaria 2008 che sottopone l’erogazione del FFO ad un Piano Programmatico volto a sviluppare l’efficienza del sistema universitario ed a sostenere la qualità degli studi e delle ricerche. Per l’immediato il Ministro chiede di conoscere gli interventi di razionalizzazione e qualificazione dell’offerta formativa, definendo i corsi di studio da istituire e da attivare rispetto ai requisiti minimi essenziali in termini di risorse strutturali, nonché quelli da sopprimere. Chiede inoltre di conoscere il programma di sviluppo della ricerca scientifica, le azioni per il sostegno ed il potenziamento dei servizi e degli interventi a favore degli studenti, i programmi di internazionalizzazione, il fabbisogno del personale docente e non docente. Dunque dovremo discutere il rafforzamento dei corsi di laurea caratterizzati da più ampi margini di risorse, l’attivazione di corsi interfacoltà o interateneo, la riduzione della disseminazione territoriale delle sedi didattiche, la coerenza dell’offerta formativa con le esigenze del mondo produttivo, con le vocazioni e tradizioni culturali e produttive del territorio, con il radicamento internazionale dell’Ateneo. Dovremo rafforzare i corsi di laurea caratterizzati da minori tempi di inserimento lavorativo dei laureati, ridurre la frammentazione degli insegnamenti incrementando il numero di CFU attribuiti a ciascuno di essi, estendere la presenza di docenti stranieri. Auguro un dibattito aperto, sereno ed autocritico, finalizzato ad una crescita del nostro Ateneo. Sassari, 27 novembre 2007 IL RETTORE Prof. Alessandro Maida Relazioni generali La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale Attilio Mastino Prorettore Cari amici, la terza conferenza sulla didattica dopo quelle del febbraio 2004 e del settembre 2006 cade nel momento cruciale della programmazione dei nuovi ordinamenti didattici, all’indomani della pubblicazione della lettera dei Ministri Mussi e Padoa Schioppa sul Patto per l’Università e la Ricerca col quale si è avviata la fase fervida e complessa della valutazione e della programmazione didattica, una fase accompagnata dalla diffusione di un’enorme quantità di materiali, linee guida, decreti e circolari che impongono un passo più svelto alla nostra azione di modernizzazione ed una correzione delle inefficienze che ancora caratterizzano l’alta formazione nel nostro Ateneo. Arriviamo a questo appuntamento attraverso una vasta riflessione che si è sviluppata in alcune Facoltà con conferenze didattiche (come a Lingue ed a Scienze Politiche), nel Senato Accademico, nel Consiglio di Amministrazione, con il contributo dei nostri referenti per la didattica e degli uffici che hanno efficacemente collaborato alla pubblicazione del volume dei pre-atti oggi in distribuzione, con la presentazione di un quadro analitico di dati estratti dal data warehouse e dal GISS dell’Ateneo e delle singole facoltà. Consentitemi di esprimere un apprezzamento per quanti hanno collaborato a vario titolo, ma l’impegno dei Presidi e del Senato è testimoniato dalla recente approvazione delle linee guida sui doveri didattici dei docenti che segna un momento alto di assunzione di responsabilità, un’occasione di crescita e di riflessione che inciderà profondamente sui comportamenti quotidiani dei docenti e degli studenti, chiamati ad un impegno più rigoroso e verificabile, ad una presenza in sede più ampia, ad azioni di tutorato che vanno ben oltre l’impegno orario formale delle 120 ore. Anche l’istituzione della figura dello studente a tempo parziale impegnato in attività lavorativa certificata, studente lavoratore e lavoratore studente, segna una tappa significativa e coraggiosa, un piccolo tas- 8 Attilio Mastino sello di un quadro complessivo che ci appare in movimento, anche se emerge l’esigenza di coinvolgere sempre più professori ricercatori e studenti in un discorso di modernizzazione e di qualità, per superare gli aspetti macroscopici di inefficienza e la generalizzata insoddisfazione degli studenti, che impongano prestazioni adeguate ai tempi nuovi che stiamo vivendo verso risultati competitivi ed apprezzabili. Tutto ciò non si ottiene senza un contributo degli studenti che vorremmo, sono parole del Nucleo, trasformati da semplici iscritti a studenti attivi, poiché al centro della vita dell’Università debbono essere collocati proprio gli studenti, che con le loro esigenze e curiosità costituiscono la ragione stessa dell’esistenza delle istituzioni formative: convinti come siamo che dal destino professionale degli studenti dipende strettamente la reputazione, l’immagine, il peso della nostra Università. Tito Livio, parlando della secessione della Plebe a Roma sul M. Sacro 2500 anni fa di fronte alle violenze del patriziato, racconta che Menenio Agrippa sia riuscito a placare l’ira della Plebe raccontando un apologo col primitivo e rozzo modo di parlare di quell’epoca lontana, prisco illo dicenti ed horrido modo: nel tempo in cui nell’uomo le membra non erano tutte in piena armonia, come ora, ma ogni membro aveva una sua facoltà di parlare e di pensare, le altre parti del corpo fecero una congiura contro il ventre, decidendo che le mani non portassero il cibo alla bocca, la bocca non lo ricevesse, i denti non lo masticassero. Ridussero così il corpo intero ad un’estrema consunzione, totum corpus ad extremam tabem venisse: era un modo rozzo per indicare che tutte le componenti di una società sono ugualmente necessarie e solidali. Ma a me sembra che nella grande famiglia dell’Università gli studenti siano ancor più necessari e centrali dei professori, dei tecnici, degli amministrativi. Le accuratissime e meditate relazioni delle singole facoltà pubblicate nel volume che oggi presentiamo rendono conto anche in chiave autocritica delle diverse situazioni, affrontando le criticità e le aree per possibili interventi correttivi, in tema di architettura del sistema ma anche con riferimento ad aspetti specifici come la definizione degli accessi, la verifica dei carichi didattici e dei crediti assegnati, la riduzione del numero degli esami, le propedeuticità, la definizione di trasversalità e sinergie, la organizzazione del tutorato, delle lezioni e degli esami, l’obbligatorietà della pubblicazione di guide dello studente e la modernizzazione dei siti web. Più in generale rendono conto dei tanti progressi raggiunti, sul piano delle strutture, dei laboratori, delle aule La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale 9 informatiche e telematiche per videoconferenze e teledidattica, dell’apertura internazionale delle nostre Facoltà, del completamento delle piante organiche e delle coperture dei settori scientifico disciplinari. Obbligati a competere sul piano nazionale, siamo concentrati ora a dare risposte positive anche per quelle Facoltà sottoposte alle direttive dell’UE in particolare Medicina e Chirurgia e Medicina Veterinaria, tra breve sottoposta quest’ultima alle procedure di accreditamento europeo. Più in generale nel seminario promosso qualche settimana fa dal Nucleo di Valutazione sulla qualità dei corsi di studio e il loro accreditamento con la partecipazione del Vice rettore del Politecnico di Torino Muzio Gola, abbiamo verificato come i ministri europei riuniti a Bergen abbiano richiesto di passare dalla formazione per credenziali a quella per competenze al fine di migliorare l’impiegabilità del laureato e dare contenuti al valore legale del titolo di studio. L’Ateneo ha ribadito in passato che intende adottare politiche di formazione sempre più aperte alle esigenze della società che deve considerare l’università come una risorsa: occorre allora perseguire l’affermazione di una nuova deontologia della professione docente e la crescita di un nuovo rapporto docenti-studenti; va messa a fuoco la centralità dei diritti e dei doveri degli studenti nelle attività didattiche dell’ateneo; va promossa la difesa della qualità, senza deroghe, nella didattica, nella ricerca, nella formazione e nel reclutamento del personale, in coerenza con la missione dell’università per garantire un effettivo diritto allo studio con forme adeguate ed efficaci di supporto agli studenti ed alle loro famiglie; infine, si deve ricercare l’efficienza, la trasparenza ed i comportamenti innovativi nella gestione; e ancora l’attenzione al territorio, il rispetto della persona e delle diversità per diventare veramente luogo di confronto e di crescita; l’adozione di adeguati strumenti per un modello innovativo di organizzazione del lavoro e di gestione del personale. Noi operiamo in una Regione, la Sardegna, che presenta difficoltà specifiche legate all’insularità, all’isolamento delle zone interne, ai ritardi nella realizzazione di reti di comunicazione, ai bassi livelli di investimenti nella ricerca, alla debolezza del tessuto produttivo, come testimoniano i recentissimi dati dell’Osservatorio economico del Nord Sardegna che documentano un preoccupante ritmo di cessazioni di imprese nelle province di Sassari ed Olbia. La recente riforma della tassazione studentesca, definita nella proposta 10 Attilio Mastino di Lucia Giovanelli, risponde ad un’esigenza di maggiore equità e solidarietà sociale e tende ad accrescere il numero degli studenti iscritti se si considera che in Sardegna solo il 31% dei giovani tra i 19 ed i 25 anni è iscritto all’Università. Del resto parlando di insularità, non si possono trascurare le immense potenzialità che questa Regione ha, non solamente culturali, ma anche scientifiche ed economiche, se si inoltra verso la fine del cantonalismo e dell’isolamento. Una regione che è terra sulla quale investire per creare quelle infrastrutture e quelle collaborazioni con altri Enti che permetterebbero di creare veri e propri centri di eccellenza nel panorama mediterraneo ed europeo. Vorrei avviare il mio intervento volgendo lo sguardo alla Scuola Superiore dalla quale provengono i nostri studenti, all’indomani della drammatica valutazione dell’ IVALSI, che vede le scuole della Sardegna collocarsi agli ultimi posti della graduatoria nazionale, con risultati particolarmente negativi nella matematica, nelle scienze, anche nelle materie letterarie che l’ha collocata anche in ritardo rispetto al Mezzogiorno, in particolare la provincia di Sassari anche in rapporto ai risultati dei diplomati nelle ammissioni dei test di medicina. Il tema è in realtà un grande tema nazionale che non può essere limitato alle scuole del Mezzogiorno e dell’isola. L’introduzione dell’autonomia nelle scuole a partire dal 1999 con il DPR 275 non ha prodotto in Sardegna il grande e profondo cambiamento che ci si attendeva. L’autonomia didattica delle scuole ha portato ad un incredibile incremento di una miriade di progetti di vario tipo, che però hanno avuto scarsa capacità di incidere sul percorso formativo degli alunni. Appare inadeguato l’utilizzo della quota del 20% del curricolo a disposizione delle scuole, con scarso impiego delle possibili forme di flessibilità, come l’articolazione modulare del monte ore di ciascuna disciplina e l’aggregazione delle discipline in ambiti ed aree. Le scuole sarde continuano a restare chiuse, ostinatamente non si aprono, esclusi pochi casi, ad attività per gruppi di alunni provenienti da classi diverse o da diversi anni di corso. Le forme di orientamento e di continuità, anche quelle concordate con l’Università, hanno dato risultati insoddisfacenti, come testimonia il numero alto di abbandoni dopo il I anno di iscrizione all’Università. Del resto la Scuola ha necessità di portare gli alunni a ritrovare il rigore nello studio, l’apprendimento di un metodo di lavoro e di analisi che poi potrà essere utile in qualsiasi settore prescelto e ciò anche attraverso il ritorno ad una preparazione che sia fondata su saldi contenuti disciplinari. La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale 11 Per quanto riguarda l’autonomia organizzativa, le Scuole sarde si sono limitate in genere ad una riduzione delle ore a 50 minuti ed a degli adattamenti del calendario scolastico funzionali più alle esigenze del personale docente che della scuola, mentre non sembrano essere sostanzialmente mutate le modalità di impiego dei docenti che, in base alla norma “possono essere diversificate nelle varie classi e sezioni in funzione delle eventuali differenziazioni nelle scelte metodologiche ed organizzative adottate nel piano dell’offerta formativa”. Un vero e proprio insuccesso è poi quello dell’autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo della scuola sarda, dato che scarsi sembrano essere i risultati nella ricerca valutativa, nell’innovazione metodologica e disciplinare, nella ricerca didattica sulle tecnologie dell’informazione e sulla loro integrazione nei processi formativi. E ciò anche per responsabilità dell’Università che si è poco aperta ad una efficace collaborazione e del resto modesti sono stati nei fatti gli scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici. Per quanto riguarda il personale docente della Scuola sono evidenti i disagi dovuti ad una formazione divenuta non più obbligatoria, mentre la classe insegnante invecchia negli anni ed assume un atteggiamento disincantato di fronte alle continue innovazioni. A fronte di un elevato numero di docenti in servizio, di un forte investimento da parte dello Stato, non sembra corrispondere rinnovata ed adeguata offerta di istruzione e formazione. Alla carenza di strutture scolastiche in alcune aree, soprattutto cittadine, corrisponde nei paesi dell’interno - anche a causa del decremento demografico - una difficoltà di gestione e razionalizzazione degli edifici, dei laboratori e delle strutture esistenti. Sul piano della formazione degli alunni, tutto ciò si traduce in alti livelli di dispersione scolastica (23%) che non si riduce nonostante i massicci investimenti regionali (20 milioni di euro), in un grado di preparazione degli studenti assolutamente inadeguato ad affrontare le sfide del mondo di oggi; nell’acquisizione di una formazione ancora legata ai contenuti, divenuti peraltro sempre più modesti per qualità e quantità; in un atteggiamento di distacco, di poco coinvolgimento, di scarso entusiasmo se non di rifiuto da parte dei giovani sardi verso la scuola. L’Università per suo conto non è riuscita a collegarsi con il mondo della scuola e non è riuscita a recuperare i crediti mancanti soprattutto nelle discipline logico-matematiche e linguistiche, come testimonia il dato di Alma lau- 12 Attilio Mastino rea secondo cui le conoscenze dell’inglese scritto per i laureati non superano il 38% a fronte del 60% della media italiana: il che pone il tema del futuro ruolo del Centro Linguistico di Ateneo e del necessario impegno delle Facoltà, che debbono riassumere competenze in merito alla formazione linguistica degli studenti, tema che consideriamo fondamentale se si vogliono veramente recuperare debiti e garantire la qualità dei laureati. Del resto nella nostra isola registriamo come più in generale nel paese un deficit di iscrizioni nei corsi di laurea sperimentali e scientifici. La nostra Università, fortemente radicata nella sua tradizione plurisecolare, arriva dunque in ritardo con difficoltà e incertezze ad adeguarsi al mondo nuovo delle tecnologie e dell’innovazione. Forte dei suoi 16819 studenti rispetto ai 32000 di Cagliari, delle sue 2600 matricole, dei suoi 1900 laureati, con 756 docenti e 605 tecnici-amministrativi, il nostro Ateneo rappresenta una risorsa per la città di Sassari, per la Sardegna e per il Paese: le strategie da mettere in essere riguardano l’espansione della domanda, la lotta alla dispersione ed in particolare al tasso di abbandono dopo il I anno, l’avvio della fase di riorganizzazione del processo didattico, con interventi sul calendario, sui contenuti, sul carico didattico, anche se esiste il pericolo di impoverire il dibattito interno, appiattendolo e spostandolo su un piano tecnico e organizzativo. Infine la riduzione del numero dei fuori corso che nell’ultimo anno sono stati 7312, pari al 46% degli iscritti, con livelli percentualmente più alti rispetto agli studenti in corso ad Agraria, Lettere, Lingue e Giurisprudenza. Il Patto per l’Università del 2 agosto apre la prospettiva di una programmazione pluriennale di sviluppo del nostro ateneo, accompagnata dall’esigenza di definire gli obiettivi da perseguire e gli incentivi per elevare la qualità della didattica e l’efficacia della ricerca, nell’ambito di una crescente competitività tra Atenei che rischia di danneggiare i più deboli: per migliorare le prestazioni, dovremo operare per rafforzare la cultura della valutazione, che pur non avendo una tradizione antica, ha comunque raggiunto in questi anni grazie all’impegno del Nucleo e dell’Ufficio di valutazione risultati che sono certamente andati al di là delle nostre speranze. Del resto la preziosa esperienza CRUI del Campus One che continua ad esempio ad Oristano e che ha arricchito alcune delle nostre Facoltà; del resto anche i questionari per conoscere le opinioni degli studenti hanno rappresentato un’occasione preziosa per coinvolgere l’intero universo dei docenti, impegnati sul versante della ricerca nella valutazione CIVR e nei premi di produttività. La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale 13 Ci consola l’impegno che il Patto non comporterà il sacrificio di nulla di ciò che di valido esiste sul territorio nazionale, sia con riferimento alla distribuzione geografica, sia con riferimento alle peculiarità della tradizione scientifica e didattica, che sarà nostro dovere definire e far conoscere all’esterno. La nascita dell’ANVUR, la Agenzia per la Valutazione del sistema universitario e della ricerca, costituisce l’occasione per una svolta profonda, alla quale intendiamo concorrere efficacemente. Otto anni dopo il D.M. 509 del 1999 relativo alla riforma degli ordinamenti didattici modificato nel 2004 col D.M. 270, il Ministro Mussi con il D.M. del 3 luglio n. 362 ha definito le linee generali di indirizzo della programmazione dell’Università per il prossimo triennio, con il D.M. del 26 luglio ha individuato le linee guida per l’istituzione e l’attivazione dei corsi di laurea e laurea magistrale e con il D.M. del 18 ottobre ha fissato i criteri ed i parametri (indicatori) per la valutazione dei risultati dell’attuazione dei programmi delle Università, infine con DM 544 del 31 ottobre ha disposto la definizione dei requisiti dei corsi di laurea e di laurea magistrale afferenti alle classi ridefinite con i DD.MM. 16 marzo 2007, delle condizioni e criteri per il loro inserimento nella Banca dati dell’offerta formativa e dei requisiti qualificanti per i corsi di studio attivati. Prima ancora che alcuni di questi decreti siano pubblicati in Gazzetta Ufficiale, siamo dunque ad una svolta radicale, che chiude la lunga fase di sperimentazione nella quale l’Ateneo si è trasformato in un permanente cantiere di nuove forme di didattica frontale. Il Ministro chiede di migliorare l’efficacia, la qualità e la coerenza dei corsi di studio, garantendo una docenza adeguata numericamente, stabile e responsabilizzata; inoltre di favorire la mobilità degli studenti e le modalità di governo sempre più responsabili e trasparenti. Fissa tra i requisiti necessari che imporranno la riprogettazione dei corsi di studio, secondo la proposta del Comitato Nazionale per la valutazione del sistema universitario: • la trasparenza e la comunicazione • la qualità • i requisiti necessari di strutture e di docenza di ruolo, relativi alla numerosità dei docenti ed alla copertura dei settori scientifico-disciplinari • le regole dimensionali relative agli studenti sostenibili. Ci si chiede di intervenire ad esempio per migliorare l’indicatore di frequenza effettiva, il numero degli studenti equivalenti in rapporto ai crediti conseguiti, l’indicatore di continuità tra gli iscritti al II e III anno, l’indicatore 14 Attilio Mastino di attrazione didattica in rapporto agli ingressi da altri Atenei, l’indicatore di attrazione geografica, il tasso medio di abbandono, la durata media degli studi per il conseguimento della laurea. Si aggiungono poi gli indicatori di impatto, con riferimento agli esiti occupazionali. Le tabelle predisposte da Paolo Deledda per il volume in distribuzione rispondono credo per la prima volta a questi parametri. La complessità della materia è tale da richiedere un ulteriore approfondimento al di là di questa conferenza, con l’impegno di procedere rapidamente in futuro alle modifiche dei Regolamenti didattici e di definire gli indicatori di efficienza e di efficacia per superare criticità e migliorare i punti di forza, correggendo le molte tendenze negative. La commissione presieduta dal prof. Virgilio Mura lavora in questi giorni ad una proposta complessiva, che sarà rigorosa e impegnativa per tutti e che dovrà arrivare alla stesura di un Piano Programmatico volto a sostenere con gradualità l’efficienza del sistema e la qualità degli studi e delle ricerche, attraverso la presenza di un sistema certificato, con spazi di premialità per le punte di eccellenza. Tutto ciò richiede una messa a punto ulteriore del sistema informativo ed un diretto coinvolgimento dei nuovi referenti per la didattica, alcuni dei quali potranno essere stabilizzati ed assunti a tempo indeterminato. Voglio del resto aggiungere che non è pensabile che l’adeguamento dell’offerta formativa possa essere introdotto solo da alcune Facoltà, in attesa di tempi migliori, dato che le conseguenze sarebbero devastanti: siamo chiamati ad identificare le eccellenze del nostro Ateneo, che ne facciano in futuro un faro sulle linee di formazione che riterremo di privilegiare. Nessuno può chiamarsi fuori da questa prospettiva. Se vogliamo evitare pesanti ripercussioni sulla consistenza del Fondo di funzionamento ordinario, dobbiamo combattere la proliferazione dei corsi di studio che non rispondano ai bisogni di specializzazione del sistema produttivo non solo regionale ma nazionale ed europeo, dobbiamo migliorare strutture e servizi, aumentare ulteriormente il rapporto docenti studenti con uno sguardo complessivo di ateneo, introdurre meccanismi per l’individuazione ed il recupero dei debiti formativi accertati per le matricole anche attraverso i corsi zero per migliorare le competenze in ingresso, favorire la valorizzazione e messa a frutto dei risultati della valutazione didattica e delle opinioni degli studenti magari recependo le tante osservazioni fin qui pervenute al Nucleo, aumentare il numero degli studenti che provengono da altre regioni e da altri Paesi. La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale 15 Il problema fondamentale del nostro Ateneo è rappresentato dalla scarsa produttività, documentata dalla differenza accertata del 24,4% tra il FFO assegnato - quasi 80 milioni di euro - e quello teorico secondo i calcoli della Commissione tecnica per la finanza pubblica, un tema sul quale insisteremo più volte in questa conferenza, a causa dei rischi devastanti che può generale un tale squilibrio, causato in particolare dai risultati deludenti della didattica e dall’impegno per l’87% del FFO per assegni fissi lordi al personale di ruolo. Difenderemo l’aliquota effettiva dell’1,17% e per farlo non ci resta altra strada che innalzare l’aliquota standard o teorica dello 0,88%, individuando il contributo delle singole Facoltà che presentano una produttività inadeguata rispetto agli strumenti assegnati. L’incremento del FFO deciso con la legge finanziaria per il 2008 pari a 320 milioni potrà forse consentirci di superare per un anno questo problema, che comunque è destinato a riproporsi drammaticamente in futuro a causa delle progressive trasformazioni del modello di riequilibrio nazionale sulla base delle indicazioni CNVSU che tendono ad assorbire la forbice tra aliquota teorica ed aliquota effettiva, misurando i risultati dei processi formativi in rapporto alla domanda di formazione: dunque i crediti superati che le segreterie studenti dovrebbero registrare con immediata puntualità, il numero dei laureati, i laureati pesati, ma anche il rispetto delle soglie dei requisiti minimi per i corsi di laurea ed i requisiti di qualità, che si aggiungono agli orientamenti locali che tengono conto della tradizione culturale e dell’originalità dei singoli corsi. E’ noto che dobbiamo lavorare più seriamente per ridurre l’età media alla laurea, fissata in 27,1 anni negli atenei italiani ed in 28,1 anni a Sassari, con punte di 32,8 anni a Scienze MM e di 31,7 anni a Giurisprudenza. Il miglior risultato è quello di architettura con 23,8 anni, ma il dato è legato anche alla recente costituzione della Facoltà. I dati interni forniti dal Nucleo sono leggermente diversi, con una punta di 31 anni a Giurisprudenza, 28 anni a Scienze Politiche, 27 anni a Lettere e Agraria. Tutto ciò è avvenuto proprio nel momento in cui l’Ateneo ha portato avanti una coraggiosa politica di incremento del personale docente, che ha notevolmente innalzato l’organico delle Facoltà e non ha trascurato le promozioni interne. Mentirei se dicessi che i nuovi obiettivi si possono realizzare senza un coinvolgimento del personale tecnico e amministrativo, collaboratori preziosi che debbono perdere l’impaccio burocratico per essere caratterizzati dalla flessibilità capace di dare immediate risposte alle esigenze degli utenti ed indirizzarsi al raggiungimento del risultato entro tempi più contenuti, con un 16 Attilio Mastino salto di qualità che ci aspettiamo per le segreterie studenti ma più in generale per tutta la struttura amministrativa dell’Ateneo, impegnata ad adottare misure di assicurazione interna della qualità per garantire che i corsi di studio siano ben progettati, regolarmente monitorati e periodicamente riesaminati. Anche in questa direzione sono opportune azioni concrete che consentano di passare rapidamente dall’essere al dover essere, come a proposito dello snodo relativo al delicato passaggio dello studente dalle triennali alle specialistiche ed al conseguente riconoscimento dei crediti, tema che necessita di una sinergia con il personale docente per favorire percorsi individuali più flessibili, adeguata assistenza e risposte tempestive. Più in generale voglio ribadire che la commissione bilancio proprio in questi giorni insiste per la nascita nell’Ateneo di un ufficio programmazione capace di affiancarsi agli organi accademici e di fornire elementi per avviare una fase di programmazione e di controllo di gestione indispensabili per operare scelte qualificanti. L’indagine de Il Sole 24 Ore del 29 ottobre 2007 ha dimostrato che solo tre delle 11 Facoltà dell’Università di Sassari hanno un numero di docenti adeguato per reggere l’attuale offerta formativa, anche se il nostro Ateneo si colloca ai primi posti in Italia nel rapporto tra docenti e studenti. Particolarmente gravi sono i casi di Lingue, Lettere, Farmacia, Architettura, Scienze Politiche ed Economia, facoltà per le quali è urgente un ridimensionamento dell’offerta formativa o un aumento del numero dei docenti, con una azione di riequilibrio interno. Altre indagini come quella dell’Università Cattolica pubblicata da Panorama hanno dimostrato che i laureati nelle università del Mezzogiorno sono destinati ad avere nella vita lavorativa uno stipendio nettamente inferiore a quello dei colleghi laureati ad es. a Torino, Verona, Alessandria, ecc. La recente indagine CENSIS pubblicata sul volume di Repubblica delle scorse settimane ha visto il nostro Ateneo distinguersi tra i medi Atenei collocandosi al terzo posto su 19 università, con una valutazione di 92,8 punti in calo rispetto all’anno precedente ma buona per servizi, borse, strutture e in crescita per il Web. Tale valutazione ci pone in realtà all’ottavo posto in Italia dopo Siena, Ancona, il Politecnico di Torino, Trento, Camerino, Pavia e Trieste, se il calcolo viene esteso all’intero universo dei 58 atenei italiani. Nel confronto tra i due Atenei sardi, Sassari si distingue nettamente da Cagliari, anche se la forbice si riduce in un anno da 13 a 4,8 punti, soprattutto per l’ottimo risultato della sede meridionale per il Web. 17 La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Indagine Sole 24 Ore Confronto fra docenti di ruolo e docenti richiesti Il Sole 24 Ore del 29 ottobre 2007 Fonte dati: MiUR Facoltà per facoltà, il confronto fra i docenti di ruolo e quelli richiesti (tra parentesi), e la differenza % rispetto ai parametri fissati dal ministero. Sassari, 27 novembre 2007 La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Classifica Medi Atenei Confronto valutazione Censis 2006-2007 Censis 2006 Censis 2007 N° ATENEO 1 ANCONA 93 103 110 90 2 SASSARI 83 109 105 85 N° ATENEO 99 1 ANCONA 95,5 2 TRENTO 83 3 SASSARI 79 SERVIZI BORSE STRUTTURE WEB 2006 3 TRENTO 91 98 4 FERRARA 74 92 95 102 90,8 5 BRESCIA 79 92 110 93 91 74 88,5 93,5 6 MODENA-REGGIOEMILIA 78 85 104 86 88,3 7 MACERATA 77 93 89 87 86,5 8 UDINE 88 75 86 97 86,5 94 108 2007 109 81 101 95 103 95,5 104 97 91 92,8 98 4 MACERATA 79 93 92 96 90 5 MODENA EREGGIOEMILIA 79 81 105 94 89,8 6 FERRARA 74 92 94 98 89,5 7 BRESCIA 80 110 89 73 88 8 VENEZIA CA' FOSCARI 74 86 90 97 86,8 9 UDINE 79 80 86 98 85,8 10 REGGIOCALABRIA 75 93 77 94 84,8 11 TERAMO 76 89 87 82 83,5 12 BERGAMO 72 83 78 92 81,3 13 CASSINO 69 93 78 84 81 79,8 14 L'AQUILA 75 80 79 88 80,5 73 78,8 15 CATANZAROMAGNA GRECIA 75 95 68 73 77,8 82 75,3 16 FOGGIA 68 86 71 79 74,3 17 MOLISE 71 70 74 84 74,8 76 72,5 18 NAPOLI L'ORIENTALE 68 77 72 76 73,3 79 70 19 NAPOLI NAVALE 68 69 66 77 70 9 VENEZIA CA' FOSCARI 76 81 92 94 85,8 10 REGGIOCALABRIA 68 88 75 96 81,8 11 BERGAMO 73 84 84 85 81,5 12 TERAMO 70 94 89 69 80,5 13 L'AQUILA 75 74 82 88 14 CATANZARO 78 97 67 15 CASSINO 70 77 72 16 FOGGIA 71 88 72 66 17 NAPOLI L'ORIENTALE 69 74 71 18 NAPOLI PARTHENOPE 69 66 66 Sassari, 27 novembre 2007 SERVIZI BORSE STRUTTURE WEB 76 La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore 18 Attilio Mastino Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Classifica generale Atenei Confronto valutazione Censis 2006-2007 Censis 2006 Censis 2007 N° VOTO ATENEO SERVIZI BORSE STRUTTUREWEB 1 99 ANCONA 93 103 110 90 2 98 POLITECNICOTORINO 72 107 109 104 3 97,8 SIENA 102 87 100 102 4 95,5 SASSARI 83 109 105 85 5 93,5 TRENTO 92 93 91 98 6 93,5 ARCAVACATA 110 85 85 94 7 93,3 PAVIA 94 84 102 93 8 92 PADOVA 88 84 86 110 9 91,5 BOLOGNA 80 91 86 109 10 91,5 TRIESTE 85 80 103 98 11 91,5 CAMERINO 98 75 95 98 12 90,8 FERRARA 74 92 95 102 13 89,3 PISA 94 76 83 104 14 89,3 TORINO 72 91 90 104 15 88,5 BRESCIA 79 110 91 74 16 88,5 PERUGIA 86 89 86 93 17 88,3 MODENA-REGGIO EMILIA 78 85 104 86 18 88 GENOVA 79 85 102 86 19 87,3 POLITECNICOMILANO 73 76 102 98 20 86,8 IUAV VENEZIA 76 84 96 91 21 86,5 MACERATA 77 93 89 87 22 86,5 UDINE 88 75 86 97 23 86,5 ROMA TOR VERGATA 70 74 100 102 24 86,3 PARMA 78 74 99 94 25 86,3 URBINO 97 72 73 73 26 86 FIRENZE 84 77 78 105 27 86 VERONA 78 91 87 91 28 85,8 VENEZIACA' FOSCARI 76 81 92 94 N° VOTO ATENEO SERVIZI BORSE STRUTTURE WEB 1 100,8 SIENA 110 90 97 106 2 98 ANCONA 94 108 109 81 3 96,8 POLITECNICOTORINO 73 101 107 106 4 95,5 TRENTO 83 101 95 103 5 95,5 CAMERINO 94 77 101 110 6 95,3 PAVIA 92 89 103 97 7 93,3 TRIESTE 87 79 110 97 8 92,8 SASSARI 79 104 97 91 9 91 POLITECNICOMILANO 72 84 103 105 10 91 PADOVA 86 85 83 110 11 90,5 TORINO 71 95 89 107 12 90,5 BOLOGNA 75 92 86 109 13 90,3 IUAV VENEZIA 76 92 100 93 14 90,3 ARCAVACATA 102 83 82 94 15 90 MACERATA 79 93 92 96 16 89,8 MODENA-REGGIO EMILIA 79 81 105 94 17 89,5 FERRARA 74 92 94 98 18 89,3 PISA 91 81 80 105 19 88,5 PERUGIA 84 92 86 92 20 88,5 GENOVA 76 83 102 93 21 88 CAGLIARI 79 88 80 105 22 88 BRESCIA 80 110 89 73 23 87 VITERBO 81 85 93 89 24 86,8 VERONA 77 91 87 92 25 86,8 VENEZIACA' FOSCARI 74 86 90 97 26 86,3 PALERMO 81 79 82 103 27 86 FIRENZE 83 78 78 105 28 85,8 UDINE 79 80 86 98 NELLA CLASSIFICA SEGUONO ALTRI 30 ATENEI … Sassari, 27 novembre 2007 La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Atenei Sassari e Cagliari Confronto valutazione Censis 2006-2007 2006 Sassari: 95,5 - Cagliari: 82,5 0 50 2007 Sassari: 92,8 - Cagliari: 88,00 100 150 strutture 2006 strutture 2007 servizi 2006 servizi 2007 borse di studio 2006 borse di studio 2007 web 2006 CAGLIARI web 2007 SASSARI Sassari, 27 novembre 2007 La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale 19 Il risultato, veramente incoraggiante, testimonia lo sforzo compiuto da un Ateneo che certamente merita più attenzione e più comprensione, a dispetto dei luoghi comuni un poco superficiali e sbrigativi. Si potrà obiettare che l’indagine CENSIS utilizza parametri differenti da quelli impiegati dal Ministero per la ripartizione del FFO, ma sembra utile indicare la situazione in dettaglio. Le classifiche per le singole Facoltà sono calcolate sulla base di 5 parametri: • la produttività - indice di regolarità degli studenti iscritti al nuovo ordinamento, tasso di iscritti in corso, tasso di laureati triennali, tasso di laureati in corso; • la didattica - numero di classi di laurea offerte, numero degli insegnamenti, rapporto docenti di ruolo/studenti iscritti, posti aula per iscritto, stages per studenti, attività di monitoraggio e valutazione dei corsi; • la ricerca - numero di unità di ricerca finanziate COFIN e FIRB, finanziamento medio per docente COFIN e FIRB, progetti comunitari approvati; • il profilo docenti - età media dei docenti, invecchiamento, Erasmus in uscita per docente, tasso di contratti a personale non di ruolo, rientro dei cervelli; • rapporti internazionali - movimenti ERASMUS in entrata ed in uscita, università ospitanti per docente ancora ERASMUS; • opportunità internazionali. Ho voluto riportare una sintesi dei criteri utilizzati per indicare la serietà di una rilevazione che non può essere in nessun modo ignorata, come fin qui un poco sbrigativamente è stato fatto. La Facoltà che ha ottenuto complessivamente la valutazione più positiva è quella di Medicina Veterinaria, che con 92 punti è la prima dell’Ateneo, mentre Agraria prima l’anno scorso precipita alla 7° posizione. Seguono Scienze Politiche, Economia, Farmacia, Scienze MM, Medicina, Agraria, Lettere, Lingue, Giurisprudenza, stabile con 77,2 punti. Il voto più alto nella produttività è di Veterinaria, nel profilo docenti di Lingue, nella didattica di Farmacia ma anche Medicina e Scienze MM, nella ricerca di Economia e Lettere, nei rapporti esteri di Veterinaria. 20 Attilio Mastino Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Università di Sassari Classifica Facoltà Censis 2006 Censis 2007 Agraria 87,2 Medicina Veterinaria Lettere e Filosofia 87,2 Scienze MM. FF. NN. 86,4 Medicina Veterinaria 85,6 Economia 84,8 Medicina e Chirurgia 84 Agraria 83,2 Lettere e Filosofia Giurisprudenza Sassari, 27 novembre 2007 77,2 86,2 Scienze MM. FF. NN. Farmacia 78,8 86,8 Farmacia 84 Medicina e Chirurgia 87 Economia Scienze Politiche Lingue e Lett. straniere 92 Scienze Politiche 84,6 84,6 83,8 82,8 Lingue e Lett. straniere Giurisprudenza 82 77,2 La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore Ancora più in dettaglio: Medicina Veterinaria, si colloca a livello nazionale in 7a posizione su 13, con 92 punti, dopo Parma con 97,2 punti. Scienze Politiche 2a a Sassari, in netto miglioramento, si colloca in Italia in 13a posizione su 25 con 87 punti, rispetto a Trieste con 96 punti. Economia stabilmente al terzo posto a Sassari, si colloca in Italia in 24a posizione su 49, con 86,8 punti, rispetto ai 107,4 punti di Padova. Farmacia 4a a Sassari, si colloca in Italia in 23a posizione su 30, con 86,2 punti, rispetto ai 99,2 di Pavia. Scienze MMFFNN quinta a Sassari in miglioramento crolla dalla 14° alla 28a posizione in Italia su 41 Facoltà, prima Trento con 99,4 punti. Medicina e Chirurgia, stabilmente 6a a Sassari, si colloca in 27a posizione su 36 Facoltà italiane con punti 84,6 rispetto ai 98,8 punti di Udine. Agraria 7° a Sassari in peggioramento si colloca in 12a posizione su 20 Facoltà, con 83,8 punti rispetto ai 97,4 punti di Perugia prima classificata. Lettere 8° a Sassari, passa dalla 14a posizione alla 28°, su 41 Facoltà, con 82,8 punti rispetto a Trento prima in classifica con 99,4. 21 La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale Lingue stabilmente 9a a Sassari, si colloca in 15a posizione in Italia su 18, con 82 punti rispetto ai 92,8 di Udine. Giurisprudenza, 10a a Sassari, migliora dalla 41a alla 35° posizione con 77,2 punti rispetto ai 104 punti di Trento, con un progresso complessivo del 7,5%. Complessivamente l’ateneo si colloca in buona posizione, con un risultato non negativo, che può comunque essere notevolmente migliorato. Il quadro delle Facoltà non è però interamente positivo. Inoltre non è detto che l’insularità possa continuare ad aiutare le due Università sarde a mantenere i propri clienti, dato che oggi quasi l’81% degli studenti sardi si immatricola in Sardegna, il che sottolinea la dimensione regionale e più ancora provinciale (del Nord Sardegna) dell’Ateneo sassarese, che pesca su una popolazione che al 31 dicembre 2005 era di soli 469mila abitanti. L’indagine AlmaLaurea 2007 mette in evidenza nel profilo dei 1926 laureati l’elevata età media alla laurea, il voto medio degli esami e della laurea più alto delle medie nazionali, se ad esempio a Sassari il voto medio alla Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Facoltà Università di Sassari – Censis 2007 PRODUTTIVITÀ VETERINARIA SCIENZEPOLITICHE MEDICINA AGRARIA ECONOMIA SCIENZEMMFFNN LINGUE LETTERE GIURISPRUDENZA FARMACIA 0 10 20 30 40 PRODUTTIVITA' 2007 Sassari, 27 novembre 2007 50 60 70 80 90 100 110 PRODUTTIVITA' 2006 La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore 22 Attilio Mastino Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Facoltà Università di Sassari – Censis 2007 PROFILO DOCENTI LINGUE LETTERE SCIENZEMMFFNN ECONOMIA FARMACIA SCIENZEPOLITICHE AGRARIA MEDICINA GIURISPRUDENZA VETERINARIA 0 10 20 30 40 50 DOCENTI 2007 Sassari, 27 novembre 2007 60 70 80 90 100 110 120 DOCENTI 2006 La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Facoltà Università di Sassari – Censis 2007 DIDATTICA FARMACIA MEDICINA SCIENZEMMFFNN GIURISPRUDENZA LETTERE AGRARIA ECONOMIA LINGUE VETERINARIA SCIENZEPOLITICHE 0 10 20 30 40 50 DIDATTICA 2007 Sassari, 27 novembre 2007 60 70 80 90 100 110 120 DIDATTICA 2006 La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore 23 La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Facoltà Università di Sassari – Censis 2007 RICERCA LINGUE FARMACIA GIURISPRUDENZA MEDICINA SCIENZEMMFFNN AGRARIA VETERINARIA SCIENZEPOLITICHE ECONOMIA LETTERE 0 10 20 30 40 50 RICERCA 2006 Sassari, 27 novembre 2007 60 70 80 90 100 110 RICERCA 2007 La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Facoltà Università di Sassari – Censis 2007 RAPPORTI ESTERI VETERINARIA AGRARIA FARMACIA LETTERE SCIENZEPOLITICHE ECONOMIA SCIENZEMMFFNN LINGUE GIURISPRUDENZA MEDICINA 0 10 20 30 40 RAPPORTI ESTERI 2007 Sassari, 27 novembre 2007 50 60 70 80 90 100 110 120 RAPPORTI ESTERI 2006 La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore 24 Attilio Mastino Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Posizione Facoltà Sassari a livello nazionale Confronto dati Censis 2006-2007/2007-2008 45 41 40 35 35 30 25 25 31 27 27 22 18 20 15 31 28 27 14 12 12 15 18 17 13 10 7 7 2007-2008 5 2006-2007 0 Fonte: Indagini Censis 2006, 2007 Sassari, 27 novembre 2007 La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore laurea è di 104,1 su 110 (a medicina 107,7) a fronte del 102,8 nazionale. La Facoltà di Lettere ha il voto medio per esame più alto, 27,8 punti su 30. Un confronto nazionale colloca i nostri studenti molto in basso per quanto riguarda la effettiva frequenza dei corsi, in particolare a Giurisprudenza. Hanno compilato il questionario Sassari Totale atenei 1.779 su 1.923 92,5% 159.287 su 185.361 85,9% Totale Sassari Totale atenei Rapporto iscritti-laureati Laureati 1.923 185.361 1,037% Iscritti 14.969 1.765.774 0,084% 25 La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Rapporto AlmaLaurea 2007: Profilo laureati 2006 Età media alla Laurea Ateneo di Sassari 28,1 Atenei Italiani 27,1 25 26 27 28 29 30 Il calcolo dell’età media alla laurea tiene conto non solo del numero (intero) di anni compiuti, ma anche della data di nascita e della data di laurea Sassari, 27 novembre 2007 La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Rapporto AlmaLaurea 2007: Profilo laureati 2006 Età media alla Laurea per Facoltà Atenei Italiani Ateneo di Sassari 35 30 25 20 15 26,1 28,1 27,6 23,8 26,1 26,6 27,1 28,9 32,8 31,7 27,6 25,6 24,9 26,7 28,5 25,9 27 29,4 27,5 27,3 27,8 27,3 27,9 27,4 10 5 0 Il calcolo dell’età media alla laurea tiene conto non solo del numero (intero) di anni compiuti, ma anche della data di nascita e della data di laurea Sassari, 27 novembre 2007 La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore 26 Attilio Mastino Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Rapporto AlmaLaurea 2007: Profilo laureati 2006 Voto medio di laurea 105 104,1 104 102,8 103 102 101 100 Ateneo Sassari Sassari, 27 novembre 2007 Altri atenei La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Rapporto AlmaLaurea 2007: Profilo laureati 2006 Frequenza dei corsi (valori in %) 70 60 50 40 Ateneo Sassari 30 Altri Atenei 20 10 0 più del 75% degli insegnamenti previsti Sassari, 27 novembre 2007 tra il 50% e il 75% tra il 25% e il 50% meno del 25% La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale 27 Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Rapporto AlmaLaurea 2007: Profilo laureati 2006 Frequenza dei corsi Facoltà Sassari (valori in %) Scienze politiche Scienze matematiche, fisiche e naturali Medicina veterinaria Medicina e chirurgia Lingue e letterature straniere meno del 25% Lettere e filosofia tra il 25% e il 50% Interfacoltà tra il 50% e il 75% più del 75% degli insegnamenti previsti Giurisprudenza Farmacia Economia Architettura Agraria 0 Sassari, 27 novembre 2007 10 20 30 40 50 60 70 80 La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore L’indagine sulla valutazione della didattica da parte degli studenti nell’elaborazione fatta da Giuseppe Meloni ha visto nel 2005-06 emergere la Facoltà di Architettura per il carico didattico e per l’organizzazione complessiva assieme a Scienze MM; quest’ultima Facoltà è la prima per la definizione delle modalità di esame, Lettere si distingue per gli orari di svolgimento delle lezioni; Farmacia per la reperibilità dei docenti; Giurisprudenza per la solidità delle conoscenze preliminari; Lettere per l’impegno dei docenti nello stimolare l’interesse per la disciplina e per la chiarezza nell’esposizione oltre che per la rispondenza tra carico di studio e numero di crediti. Ancora Lettere emerge per l’adeguatezza del materiale didattico, Agraria per le attività didattiche integrative, Lingue - appare paradossale - per le aule, Agraria per i locali e le attrezzature delle esercitazioni e dei laboratori, Lingue per l’interesse e ancora Lettere per il grado di soddisfazione complessiva. I risultati dell’ultima indagine sulla valutazione della didattica sono in fase di distribuzione, anche se mancano i quadri di riferimento, le medie di facoltà e di ateneo. Va ovviamente precisato che la comparazione proposta tra le Facoltà è poco attendibile a causa delle diverse tradizioni culturali delle singole aree. 28 Attilio Mastino Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Indagine di valutazione della didattica 2005-2006 Il carico di studio complessivo degli insegnamenti ufficialmente previsti nel semestre è accettabile? Architettura 6,9 Economia 6,8 Lingue LL.SS. 6,8 Scienze MM.FF.NN 6,8 Lettere e Filosofia 6,7 Scienze Politiche 6,5 Agraria 6,4 Farmacia 6,4 Giurisprudenza 6,4 Veterinaria 5,7 Medicina e Chirurgia 5,6 5 Interfacoltà VALUTAZIONI 4 5 6 7 8 9 Media di Ateneo: 6,4 Sassari, 27 novembre 2007 10 Dati forniti dal Prof. Giuseppe Meloni Elaborazione dati: Luca Audino Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Indagine di valutazione della didattica 2005-2006 L’organizzazione complessiva (orario, esami intermedi e finali) degli insegnamenti previsti nel semestre è accettabile? Scienze MM.FF.NN. 6,9 Architettura 6,9 Agraria 6,7 Economia 6,6 Farmacia 6,6 Giurisprudenza 6,5 Lettere e Filosofia 6,5 Lingue LL.SS. 6,5 Scienze Politiche 6,3 Veterinaria 5,8 Medicina e Chirurgia 5,8 5 Interfacoltà 4 5 6 7 Media di Ateneo: 6,4 Sassari, 27 novembre 2007 8 9 10 Dati forniti dal Prof. G. Meloni Elaborazione dati: L. Audino Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore 29 La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Indagine di valutazione della didattica 2005-2006 Le modalità dell’esame sono state definite in modo chiaro? Scienze MM.FF.NN. 8,4 Farmacia 8,3 Agraria 8,1 8 Economia Lettere e Filosofia 7,8 Architettura 7,8 Interfacoltà 7,8 Scienze Politiche 7,8 Medicina e Chirurgia 7,7 Veterinaria 7,7 Giurisprudenza 7,6 7,5 Lingue LL.SS. 4 5 6 7 8 9 Media di Ateneo: 7,9 Sassari, 27 novembre 2007 10 Dati forniti dal Prof. G. Meloni Elaborazione dati: L. Audino Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Indagine di valutazione della didattica 2005-2006 Il personale docente è effettivamente reperibile per chiarimenti e spiegazioni? Farmacia 8,6 Lettere e Filosofia 8,5 Lingue LL.SS. 8,5 Scienze MM.FF.NN. 8,5 Agraria 8,4 Economia 8,4 Scienze Politiche 8,4 Architettura 8,1 Medicina e Chirurgia 8,1 Veterinaria 8,1 8 Giurisprudenza 7,9 Interfacoltà 4 5 6 7 8 9 Media di Ateneo: 8,3 Sassari, 27 novembre 2007 10 Dati forniti dal Prof. G. Meloni Elaborazione dati: L. Audino Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore 30 Attilio Mastino Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Indagine di valutazione della didattica 2005-2006 Il personale docente è effettivamente reperibile per chiarimenti e spiegazioni? Farmacia 8,6 Lettere e Filosofia 8,5 Lingue LL.SS. 8,5 Scienze MM.FF.NN. 8,5 Agraria 8,4 Economia 8,4 Scienze Politiche 8,4 Architettura 8,1 Medicina e Chirurgia 8,1 Veterinaria 8,1 8 Giurisprudenza 7,9 Interfacoltà 4 5 6 7 8 9 Media di Ateneo: 8,3 Sassari, 27 novembre 2007 10 Dati forniti dal Prof. G. Meloni Elaborazione dati: L. Audino Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Indagine di valutazione della didattica 2005-2006 Il docente stimola/ motiva l’interesse verso la disciplina? Lettere e Filosofia 8,1 Lingue LL.SS. 8,1 Agraria 7,8 Veterinaria 7,8 Scienze MM.FF.NN. 7,8 Scienze Politiche 7,8 Architettura 7,7 Economia 7,7 Farmacia 7,7 Giurisprudenza 7,7 Medicina e Chirurgia 7,7 7 Interfacoltà 4 5 6 7 8 9 Media di Ateneo: 7,8 Sassari, 27 novembre 2007 10 Dati forniti dal Prof. G. Meloni Elaborazione dati: L. Audino Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore 31 La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Indagine di valutazione della didattica 2005-2006 Il docente espone gli argomenti in modo chiaro? Lettere e Filosofia Agraria 8,4 8,3 Lingue LL.SS. 8,3 Farmacia 8,1 Giurisprudenza 8,1 Medicina e Chirurgia 8,1 Veterinaria 8,1 Economia 8 Scienze MM.FF.NN. 8 Scienze Politiche 8 Architettura 7,8 Interfacoltà 7,6 4 5 6 7 8 9 Media di Ateneo: 8,1 Sassari, 27 novembre 2007 10 Dati forniti dal Prof. G. Meloni Elaborazione dati: L. Audino Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Indagine di valutazione della didattica 2005-2006 Il carico di studi richiesto da questo insegnamento è proporzionale ai crediti assegnati? Lettere e Filosofia 7,5 Giurisprudenza 7,4 Economia 7,3 Scienze Politiche 7,2 Agraria 7,2 Scienze MM.FF.NN. 7,2 Lingue LL.SS. 7,1 7 Architettura 6,8 Farmacia Medicina e Chirurgia 6,8 Veterinaria 6,5 Interfacoltà 6,4 4 5 6 7 8 Media di Ateneo: 7,1 Sassari, 27 novembre 2007 9 10 Dati forniti dal Prof. G. Meloni Elaborazione dati: L. Audino Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore 32 Attilio Mastino Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Indagine di valutazione della didattica 2005-2006 Il materiale didattico (indicato o fornito) è adeguato per lo studio della materia? Lettere e Filosofia 8,1 Giurisprudenza 7,7 Lingue LL.SS. 7,7 Scienze MM.FF.NN. 7,7 Agraria 7,6 Economia 7,6 Farmacia 7,6 Scienze Politiche 7,6 Architettura 7,4 Medicina e Chirurgia 7,4 Veterinaria 7,1 Interfacoltà 6,9 4 5 6 7 8 9 Media di Ateneo: 7,6 Sassari, 27 novembre 2007 10 Dati forniti dal Prof. G. Meloni Elaborazione dati: L. Audino Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Indagine di valutazione della didattica 2005-2006 Le attività didattiche integrative (esercitazioni, laboratori, seminari, ecc.) sono utili ai fini dell’apprendimento? Agraria 8,1 Scienze MM.FF.NN. 8,1 8 Architettura 8 Lettere e Filosofia Farmacia 7,9 Economia 7,7 Veterinaria 7,7 Giurisprudenza 7,6 Interfacoltà 7,4 Scienze Politiche 7,3 Medicina e Chirurgia 7,2 Lingue LL.SS 7,1 4 5 6 7 8 9 Media di Ateneo: 7,7 Sassari, 27 novembre 2007 10 Dati forniti dal Prof. G. Meloni Elaborazione dati: L. Audino Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore 33 La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Indagine di valutazione della didattica 2005-2006 Le aule in cui si svolgono le lezioni sono adeguate? Lingue LL.SS. 7,7 Agraria 7,5 Farmacia 7,3 Medicina e Chirurgia 7,3 Veterinaria 7,2 Scienze MM.FF.NN. 7,2 Giurisprudenza 7,1 Lettere e Filosofia 7,1 Interfacoltà 7 Architettura 6,8 Economia 6,6 Scienze Politiche 6,1 4 5 6 7 8 9 Media di Ateneo: 7,1 Sassari, 27 novembre 2007 10 Dati forniti dal Prof. G. Meloni Elaborazione dati: L. Audino Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Indagine di valutazione della didattica 2005-2006 I locali e le attrezzature per le attività didattiche integrative (esercitazioni, laboratori, seminari, ecc.) sono adeguati? Agraria 7,0 Farmacia 6,9 Scienze MM.FF.NN. 6,7 Architettura 6,6 Giurisprudenza 6,6 Medicina e Chirurgia 6,6 Lettere e Filosofia 6,4 Economia 6,3 Interfacoltà 6,3 Veterinaria 6,1 Scienze Politiche 5,6 Lingue LL.SS. 5,1 4 5 6 7 Media di Ateneo: 6,4 Sassari, 27 novembre 2007 8 9 10 Dati forniti dal Prof. G. Meloni Elaborazione dati: L. Audino Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore 34 Attilio Mastino Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Indagine di valutazione della didattica 2005-2006 Sono interessato agli argomenti di questo insegnamento (indipendentemente da come è stato svolto)? Lingue LL.SS. 8,8 Agraria 8,6 Lettere e Filosofia 8,6 Veterinaria 8,6 Economia 8,4 Giurisprudenza 8,4 Architettura 8,3 Farmacia 8,3 Medicina e Chirurgia 8,3 Scienze MM.FF.NN. 8,3 Scienze Politiche 8,3 Interfacoltà 7,8 4 5 6 7 8 9 Media di Ateneo: 8,4 Sassari, 27 novembre 2007 10 Dati forniti dal Prof. G. Meloni Elaborazione dati: L. Audino Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Indagine di valutazione della didattica 2005-2006 Sono complessivamente soddisfatto di come è stato svolto questo insegnamento? Lettere e Filosofia 8,2 Lingue LL.SS. 8,1 Agraria 8 Farmacia 8 Economia 7,9 Giurisprudenza 7,9 Scienze MM.FF.NN. 7,9 Medicina e Chirurgia 7,8 Veterinaria 7,8 Scienze Politiche 7,6 Architettura 7,5 Interfacoltà 7,1 4 5 6 7 8 9 Media di Ateneo: 7,9 Sassari, 27 novembre 2007 10 Dati forniti dal Prof. G. Meloni Elaborazione dati: L. Audino Servizi generali - Facoltà di Lettere e Filosofia La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale 35 Il Nucleo di valutazione fornirà oggi dettagliate tabelle relative al peso delle singole facoltà, con riferimento alla domanda intercettata, ai risultati, dunque ai crediti prodotti, ai laureati pesati, consentendoci di valutare gli squilibri, intesi come differenziata e spesso iniqua incidenza delle singole facoltà sul FFO. Siamo ormai arrivati ad un livello straordinario di dettaglio che ci consente di estendere l’analisi e di misurare la produttività delle singole facoltà, attraverso il numero degli esami sostenuti e crediti maturati per anno accademico, degli studenti che non hanno sostenuto esami o maturato crediti in un anno accademico, degli studenti equivalenti, del tasso di permanenza e tasso di abbandono, del numero dei laureati in corso, del tempo medio di conseguimento del titolo di studio, ecc. Ci confronteremo nelle prossime settimane con le dimensioni quantitative dell’offerta formativa, con i descrittori di Dublino per definire il peso ed i contenuti delle offerte didattiche e con le tabelle elettroniche del Ministero, che imporranno di identificare gli sbocchi professionali, le competenze e gli obiettivi formativi correlati, rendendo più efficace il sistema di consultazione con il territorio, forze sociali, ordini professionali ed istituzioni, coinvolti attraverso il comitato di indirizzo nel definire il progetto complessivo di un’università che si rinnova senza perdere il suo radicamento, sempre più proiettata sul campo della competizione nazionale ed aperta a reti e relazioni internazionali: l’Ateneo intende essere il promotore di tutte quelle forme di dialogo e di organizzazione della formazione professionale delle figure che sono utili sia in chiave regionale, che europea. In altre parole l’imperativo sarà quello di promuovere tavoli di confronto con gli altri enti, regionali, provinciali, privati, per costruire le figure professionali del futuro. Lo strumento dei Visiting Professor per il quale abbiamo investito oltre un milione di euro nell’ultimo biennio, ha consentito di aprire al mondo il nostro Ateneo, con un totale di 54 visite brevi dai 10 ai 30 gg. ed a 43 visite lunghe dai 3 ai 6 mesi di specialisti provenienti da moltissimi paesi europei, dal Giappone, Canada, USA, Australia, Algeria, India, Cina, Cuba, Brasile, Venezuela, Colombia, Russia. Abbiamo con ciò anticipato le linee di indirizzo del Ministro Mussi dal momento che la valutazione del nostro Ateneo verrà effettuata anche sulla base della presenza di docenti e studenti stranieri. 36 Attilio Mastino Tutto ciò si affianca agli ottimi risultati Erasmus rispetto alle basse medie nazionali, anche se la nascita dei corsi triennali ha determinato una vera e propria crisi del programma: aumenta il numero degli studenti in uscita (arrivati a 222 studenti per 1656 mesi, di essi 50 sono della Facoltà di Lingue, con una media di 1,25 % rispetto alla media italiana di 1,13%), mentre gli studenti in entrata sono un centinaio, di cui quasi 60 spagnoli. Intendiamo impegnarci di più per garantire una tempestiva liquidazione degli acconti per gli studenti in uscita e studiare in dettaglio il regolamento relativo ai tempi di uscita. Abbiamo seguito la presentazione delle domande per il nuovo Master and Back anche con il riuscito incontro con la dott.ssa Rossella Oppes di Sardegna Ricerche. Positive esperienze sul piano dell’inserimento lavorativo dei nostri laureati si sono avviate attraverso la banca dati AlmaLaurea e per la Facoltà di Agraria con la banca dati Jupiter, aperta agli Enti Pubblici ed alle Aziende private; un servizio di job placement è previsto per i laureati in Economia. Anche altre Facoltà come Architettura hanno seguito i laureati in direzione degli sbocchi lavorativi, mentre lo strumento dei tirocini e degli stages particolarmente sviluppato in alcuni corsi di laurea ha fornito un diretto rapporto con il territorio. Esperienze positive di autovalutazione, sono quelle di Campus Uno per i corsi di laurea di Oristano, mentre lo strumento delle summer school ha rappresentato un efficace momento di condivisione e di confronto in alcune Facoltà, in particolare Archittettura e Giurisprudenza. Quest’ultima ha operato anche attraverso la teledidattica ripetuta in diverse sedi. Una feconda sinergia ha legato le nostre Facoltà di Architettura e di Scienze politiche all’Università telematica UNISOFIA, che ha esteso la sua attività di orientamento a tutto l’ateneo. Infine abbiamo Facoltà come Lettere che hanno attivato un Servizio Informazioni e Accoglienza ed un Servizio di assistenza e consulenza studenti con uno staff composto da pedagogisti, psicologi, esperti di orientamento e da un addetto alle informazioni ed alla comunicazione. Avremo modo anche in questa conferenza di parlare dei risultati delle attività di orientamento coordinate dall’Ateneo ed in particolare della prossima organizzazione a febbraio di un nuovo salone dello studente aperto al mondo della scuola, anche se non si può rinunciare all’interazione dei singoli docenti e delle singole facoltà 37 La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Programma Socrates – Azione 2.2 ERASMUS Andamento mobilità studentesca 0 50 100 150 200 250 222 AA 2006-2007 186 AA 2005-2006 TOTALE 195 AA 2004-2005 MASCHI FEMMINE 185 AA 2003-2004 153 AA 2002-2003 Sassari, 27 novembre 2007 La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore Terza Conferenza di Ateneo sulla Didattica Programma Socrates – Azione 2.2 ERASMUS Studenti in uscita per Facoltà (A.A. 2006-2007) Lingue e letterature straniere 50 Lettere e Filosofia 37 Scienze Politiche 29 Agraria 24 Giurisprudenza 18 Architettura 14 Medicina Veterinaria 14 Economia 13 Farmacia 10 SS.MM.FF.NN. 9 Medicina e chirurgia 4 0 Sassari, 27 novembre 2007 10 20 30 40 50 60 La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale – Attilio Mastino, Prorettore 38 Attilio Mastino all’interno delle singole scuole attraverso forme nuove di integrazione che privilegino il merito. Abbiamo appena concluso una vivace trattativa con la Regione Sardegna per il sostegno alle sedi gemmate, che ha visto l’Assessore Regionale Mongiu fissare dei rigidi paletti sull’efficienza della didattica, sul riassorbimento entro il fondo globale delle spese per la Facoltà di Architettura e del corso di laurea della Facoltà di Scienze ad Alghero, sulla necessità di fondere alcuni corsi di laurea come a Nuoro, sull’esigenza di chiudere alcune esperienze a nostro avviso esaltanti come il curriculum di Archeologia subacquea di Oristano. Il generoso impegno del Rettore e la disponibilità del Presidente Soru hanno consentito di scongiurare un disastro, anche se rimane l’amaro in bocca per l’assoluta insufficienza di attenzione per le attività della Facoltà di Economia ad Olbia. Il dato positivo è rappresentato dalla volontà espressa dall’Assessore di arrivare ad un patto territoriale per l’Università e di promuovere con le due Università una conferenza regionale sul sistema universitario. Del resto non mi sfugge che anche nel decreto del 3 luglio il Ministro Mussi propone la riduzione della disseminazione territoriale delle sedi didattiche non coerenti col bacino di utenza e in assenza di stabilità delle strutture necessarie. Tra i servizi di supporto siamo orgogliosi dei risultati raggiunti dal Sistema bibliotecario. Su proposta della dirigente Elisabetta Pilia e del Presidente Cecchino Sini, stiamo discutendo da qualche mese la Carta dei servizi del Sistema bibliotecario di Ateneo, che migliorerà il rapporto con gli studenti e più in generale con gli utenti di un servizio essenziale che fornisce un contributo qualificato alla didattica ed alla ricerca in coerenza con gli obiettivi di eccellenza della nostra Università, garantendo il pluralismo ed il valore della differenza, introducendo forme di innovazione tecnologica, di aggiornamento, di impegno e professionalità, che vorremmo estendere a tanti altri settori del nostro Ateneo. In questo senso il ruolo dei bibliotecari può essere un efficace supporto per la formazione degli studenti e l’addestramento alla redazione delle tesi, come dimostra il lodevole modello dell’apertura della Biblioteca Pigliaru fino a tarda sera. Positivo è anche l’impegno della Regione per finanziare attraverso i fondi europei della Biblioteca scientifica regionale nell’ambito del progetto ILONET la schedatura di tutti i materiali grigi come tesi di laurea e di dottorato, seminari, relazioni tecniche, materiali. La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale 39 Contemporaneamente lavoriamo per assicurare nuovi servizi agli studenti, come le tessere magnetiche da distribuire d’intesa con il Banco di Sardegna per consentire il pagamento totale delle tasse all’inizio dell’anno senza oneri per gli studenti. Ma è tempo di pensare ad una vigorosa riforma della organizzazione informatica dell’Ateneo per garantire servizi di qualità e risolvere problemi che quotidianamente vengono alla luce, i badge degli studenti, la certificazione degli ingressi alle biblioteche, la registrazione degli esami, per non parlare di una rete a colabrodo nonostante la banda larga sulla quale intendiamo investire ancora. Esiste più in generale il problema della formazione informatica degli studenti e della fidelizzazione delle matricole attraverso il rilascio di e-mail su dominio uniss e magari il ripristino del libretto cartaceo. Altre azioni positive sono quelle della commissione per gli studenti disabili, della commissione mista Università ERSU che ha portato ad un nuovo contratto con l’Azienda dei trasporti pubblici di Sassari per favorire il trasporto urbano degli studenti dell’Ateneo; come quelle dell’ERSU che sta notevolmente ampliato la disponibilità di posti letto nei collegi universitari. Va sincronizzata la nomina delle rappresentanze studentesche nelle facoltà che sono passate all’organizzazione della didattica sul tre più due. Infine va perseguita la politica del riconoscimento del merito dei docenti (anche attraverso i premi di produttività) e degli studenti, in una prospettiva di inserimento nelle nuove Scuole europee di dottorato e - sia pure con le difficoltà che conosciamo - nel reclutamento per la ricerca. I tempi nuovi che ci aspettano richiedono incisive politiche di Ateneo verso un futuro di eccellenza: l’avvio dell’azienda mista ospedaliero universitaria, la nascita del polo di eccellenza agrario e veterinario a Bonassai, la costruzione dell’ospedale veterinario, il trasferimento della Facoltà di Farmacia accanto ai nuovi laboratori di Monserrato, il completamento del polo bionaturalistico di Piandanna, la prossima riattivazione del CLA, le nuove sedi per le facoltà in sofferenza come Economia, Lingue e Lettere, l’avvio di una nuova integrazione dell’università nella città di Sassari come previsto dal piano strategico, sono tutti aspetti complementari del grande sforzo per un’università più moderna, più competitiva e più europea. Efficienza e inefficienza didattica: le implicazioni sul Fondo per il Finanziamento Ordinario Paolo Silvestri Nucleo di valutazione Rina Sedda Ufficio Valutazione e statistica Come è noto il Fondo per finanziamento ordinario delle università (FFO) viene annualmente attribuito agli atenei mediante due quote: la quota “storica”, che si consolida nel tempo, e la quota variabile che consente di aumentare, al margine, le entrate. La quota variabile è sostanzialmente assegnata sulla base di un modello (di riequilibrio), che calcola la percentuale teorica (aliquota standard o di riequilibrio), e che esprime quale dovrebbe essere il peso dell’Ateneo sul sistema universitario pubblico. Il modello di riequilibrio, messo a punto dal Comitato nazionale di valutazione del sistema universitario (CNVSU), oltre ad essere annualmente utilizzato dal Ministero per assegnare la quota di riequilibrio del FFO, verrà utilizzato anche per l’erogazione dei fondi a valere sulla programmazione triennale 2007-09. Il modello si basa su informazioni e indicatori che, per quanto imperfetti, sono fortemente correlati con le prestazioni (didattiche e di ricerca) dell’Ateneo. Monitorare i risultati che stanno alla base del modello di riequilibrio e individuare possibili spazi di miglioramento costituisce un’importante premessa per aumentare sia la qualità organizzativa delle strutture deputate alla ricerca e alla didattica sia le risorse finanziarie su cui l’Ateneo può contare. Gli indicatori impiegati nel modello sono prevalentemente calcolati in aggregato, con riferimento alle performance complessive dell’Ateneo e non sempre, per i non addetti ai lavori, la loro interpretazione è immediata ed utile. Per questa ragione da alcuni anni il Nucleo di valutazione dell’Università di Sassari è impegnato ad analizzare i risultati del modello di riequilibrio. La La relazione, curata dal prof. P. Silvestri e dalla dott.ssa R. Sedda, ha largamente beneficiato del lavoro e delle competenze dell’Ufficio Valutazione e Statistica dell’Ateneo. 42 Paolo Silvestri, Rina Sedda capacità di fornire indicazioni utili al miglioramento è però tanto più elevata quanto più si producono informazioni dettagliate, tese ad avvicinare la misurazione dei risultati ai centri di responsabilità. Il contributo specifico di questo lavoro è di cercare di superare l’analisi aggregata di Ateneo, per ricostruire il contributo di ciascuna facoltà al perseguimento dei risultati che hanno determinato l’ammontare dell’aliquota teorica di riequilibrio. L’esercizio proposto si riferisce al riequilibrio 2006 e può essere aggiornato man mano che si rendono disponibili le informazioni. Dato il contesto in cui questo lavoro viene presentato, l’enfasi viene maggiormente posta sui risultati didattici dell’Ateneo, da cui il titolo della comunicazione. Il documento è così articolato: nel primo paragrafo si riassumono le principali caratteristiche del modello di riequilibrio 2006, mostrando come si determina l’aliquota standard dell’Ateneo; nel secondo paragrafo si dà sinteticamente conto della metodologia applicata dal Nucleo per scomporre l’aliquota standard per le diverse facoltà (e più in generale per dipartimenti/istituti e per aree disciplinari); nel terzo si esemplificano alcuni possibili impieghi dell’esercizio. 1. Il Modello per il 2006: le principali caratteristiche Il modello di riequilibrio calcola una percentuale teorica tenendo conto di tre dimensioni del processo universitario (Tabella 1). 1. Dimensione domanda di servizi formativi (domanda): calcolata a partire dal numero di studenti (nel 2006, si considerano gli iscritti da 2 o 3 anni nelle L e LSCU), ponderati sulla base di coefficienti tecnici differenziati per corso di studio (i pesi vanno da 1 per giurisprudenza a 5 per medicina); il valore così ottenuto - “studenti ponderati” - viene poi moltiplicato per due fattori che tengono conto della “qualità” dell’offerta formativa e che sono approssimati dal numero di corsi che presentano i requisiti minimi quantitativi e qualitativi sul totale dei corsi attivati (K_RM) e dai corsi che presentano altri requisiti di qualità (K_Q)1. I due fattori “qualità” assumono come valore massimo 1 e pertanto l’eventuale mancanza di requisiti, anche solamente in un corso, ha l’effetto di ridurre il numero di studenti ponderati che è alla base del calcolo. 1 E’ necessario che almeno due indicatori di qualità sui tre proposti dal Ministero siano presenti a livello di facoltà. Per il necessario approfondimento si rinvia all’Allegato. Efficienza e inefficienza didattica 43 Il numero di studenti ponderati viene rapportato al corrispondente valore nazionale (per il complesso delle università pubbliche). La percentuale che ne risulta esprime l’aliquota teorica, riferita alla dimensione domanda dell’Ateneo, che dovrà essere aggregata con le due seguenti. È importante sottolineare immediatamente che le performance di ciascun ateneo sono “relative”, cioè non è sufficiente aumentare il numero di studenti equivalenti per vedere aumentata la propria aliquota, ma è necessario aumentarlo in misura maggiore di quanto nello stesso periodo accada al resto del sistema universitario. Il modello è dunque intrinsecamente competitivo. 2. Dimensione risultati del processo formativo (risultati): calcolata a partire dal numero di crediti superati dagli iscritti in un determinato anno (solare) e dal numero di laureati. Nel calcolo di questi ultimi si tiene conto anche del ritardo con cui conseguono il titolo (un laureato in corso ha peso 1; un laureato con un anno di ritardo ha peso 0,7; un laureato con due anni di ritardo ha peso 0,49; ecc.), nonché della durata dei corsi (Durata/3). Le due dimensioni – crediti e laureati- vengono aggregate assegnando peso doppio ai laureati. Il valore così ottenuto si rapporta ad analogo valore calcolato per il complesso del SUI; la percentuale che ne risulta esprime l’aliquota teorica, riferita alla dimensione risultati dell’Ateneo. 3. Dimensione risultati della ricerca scientifica (ricerca): calcolata a partire dal numero di docenti (ordinari, associati e ricercatori) in servizio al 31 dicembre 2005 a cui si assegna peso unitario, indipendentemente dal ruolo; ai docenti si aggiungono gli assegnisti (con peso 0,6), i dottorandi di ricerca (con peso 0,8), il personale tecnico scientifico di categoria D ed E (con peso 0.8). La somma di questi dà il totale del “potenziale di ricerca”. Il valore così ottenuto viene corretto per due fattori: il primo è moltiplicativo ed è calcolato facendo la media del tasso di successo Prin (2004/2005/2006) e del valore Civr2. Il secondo è additivo: a partire dai finanziamenti esterni per la ricerca (sostanzialmente tutte le entrate rendicontate in bilancio diverse dai finanzia2 Il tasso di successo F_PRIN si basa sul numero medio di partecipanti di ateneo che nel triennio 2003-2005 hanno ottenuto una valutazione positiva dei progetti interessati. Se il tasso medio di successo di ateneo è superiore a quello a livello nazionale il fattore F_PRIN determina un aumento del potenziale di ricerca iniziale, viceversa in caso contrario. Il fattore F_CIVR si basa sul rapporto fra i progetti (della valutazione triennale 2001-2003 del CIVR) pesati sulla base della qualità degli stessi (che va da eccellente-1-a limitato -0,2) e i progetti presentati. Se questo rapporto è superiore a quello medio nazionale il fattore correttivo determina un aumento del potenziale di ricerca, viceversa questo potenziale subisce una riduzione (cfr. l’Allegato). 44 Paolo Silvestri, Rina Sedda menti Miur), questi sono trasformati in “docenti equivalenti”dividendoli per un importo di 50.000 (costo medio per docente) e sommati al potenziale di ricerca. Il valore così ottenuto si rapporta ad analogo valore calcolato per il complesso del SUI; la percentuale che ne risulta esprime l’aliquota teorica, riferita alla dimensione ricerca dell’Ateneo. Le tre aliquote così calcolate (domanda = 0,81%, risultati = 0,63% e ricerca = 1,20% ) sono aggregate attribuendo peso di 1/3 a ciascuna; l’aliquota che si ottiene costituisce l’aliquota teorica dell’Ateneo, che esprime quanto “vale” l’Ateneo, ovvero quale è la sua dimensione “teorica” nel sistema universitario. Nel 2006 il peso teorico di Sassari è pari allo 0,88%. L’effettiva applicazione dei criteri sommariamente richiamati varia di anno in anno, in ragione sia dell’evoluzione del sistema universitario sia della disponibilità di informazioni (dati) attendibili3. Questo implica che la dinamica delle aliquote nel tempo dipende: a) sia dai criteri effettivamente impiegati dal Ministero, b) sia dalla dinamica delle performance dell’Ateneo di Sassari, c) sia dalla dinamica delle performance del sistema universitario nel suo complesso, dato la natura relativa/competitiva del modello4. Ritornando ai dati presentati nella Tabella 1 è interessante commentare i risultati del modello di riequilibrio 2006, ponendoli anche a confronto con quelli che si erano registrati nel 2004 (i due modelli utilizzano le stesse variabili, con l’eccezione del fattore F_CIVR che non era presente nel modello del 2004). Emergono le seguenti indicazioni: 1) Domanda: è sensibilmente aumentato il peso degli iscritti (pesati) che sale da 0,79% a 0,90%, ma una parte rilevante di questi è “persa per strada” a causa della mancanza dei requisiti qualitativi (K_RM e K_Q), che fanno scendere l’aliquota relativa alla domanda a 0,81%. 2) Risultati: il peso dei crediti è sensibilmente aumentato5, ma non è in linea 3 4 5 Nel Riequilibrio 2007, ad esempio, gli iscritti alla base del calcolo degli studenti equivalenti nella dimensione domanda, comprendono anche le LS biennali e si considerano tutti gli iscritti “regolari”, cioè gli iscritti da un numero di anni minore o eguale ala durata legale del corso, al netto delle matricole. Per approfondimenti si rinvia, oltre alle relazioni annuali del Nucleo, al Doc 4/05 del CNVSU e alla documentazione presente nel sito Miur (decreti di ripartizione del FFO). Va però osservato che nel riequilibrio 2004, in seguito ad uno studio pubblicato dal Nucleo di valutazione nel giugno del 2005 (www.uniss.it/nucleodivalutazione.it), era emerso un Efficienza e inefficienza didattica 45 con quello degli iscritti (gli iscritti sono lo 0,86% del sistema universitario, mentre i crediti solamente lo 0,61%): ciò significa che gli studenti dell’Università di Sassari fanno, in media, molti meno esami di quelli delle altre università. C’è inoltre una flessione nel peso dei laureati (che scendono da 0.80% a 0,77%) e -ciò che è più grave- una notevole perdita di terreno quando sono pesati sulla base del ritardo alla laurea: l’aliquota è infatti pari a 0,60% ed è in flessione rispetto al 2004. L’aumento dell’aliquota della dimensione risultati che si registra nel periodo (da 0,54% a 0,63%) si spiega esclusivamente per l’aumento dei crediti, dovuto, come si è osservato, ad una pesante sottostima nel 2004. 3) Ricerca: l’Ateneo presenta risultati migliori quando si considera questa dimensione. Il principale motivo è legato al numero di docenti, che sono l’1,23% del sistema, e all’ammontare dei fondi esterni per la ricerca (pari all’1,72% del sistema –dato non riportato nella tabella). Il “potenziale di ricerca” si ridimensiona però sensibilmente quando si sommano ai docenti anche le altre figure (assegnisti, dottorandi e personale TS): l’aliquota scende infatti da 1,23% a 1,08%; buono infine il risultato sotto il profilo della ricerca misurato dal fattore F_PRIN (che è superiore alla media del sistema) e dal fattore F_CIVR (che è solo leggermente inferiore al dato medio del sistema universitario). 4) Nel complesso l’aliquota di riequilibrio dell’Ateneo è salita nel 2006 a 0,88%, contro lo 0,85% del 2004. Si tratta di un risultato positivo, che è stato trainato dall’aumento del numero degli iscritti, dall’aumento (prevalentemente dovuto ad un effetto contabile) del numero dei crediti, dall’aumento del numero di docenti e da un miglioramento nella valutazione sul Prin. Tutte le altre dimensioni sono peggiorate. 5) In sostanza, data la dimensione “grezza” dell’Ateneo (misurata dal numero di iscritti e di docenti), l’Ateneo perde peso a causa di diverse “inefficienze”, di cui certamente quella più rilevante riguarda la dimensione risultati del processo formativo, che segnala evidenti difficoltà delle strutture didattiche nel trasformare gli iscritti in “prodotti finiti”. Alla aliquota teorica, calcolata dal modello, si contrappone l’aliquota “effettiva”, che è pari alla quota del FFO assegnato a Sassari sul complesso del FFO in un determinato anno, ovvero quanto “costa” l’Ateneo di Sassari. fenomeno di “undereporting” nelle registrazioni degli esami, che contribuì a peggiorare la performance in termini di crediti acquisiti. La Tabella 2 riporta il valore delle due aliquote dal 1995 al 2006. Si potrà notare che l’andamento di entrambe le aliquote mostra notevoli discontinuità; queste sono state principalmente causate da radicali cambiamenti nella struttura del modello, che è sensibilmente variato nel corso della sua applicazione. A prescindere da queste repentine variazioni si può osservare che, nell’arco dell’ultimo decennio, il peso standard di Sassari è andato calando, provocando una progressiva riduzione del finanziamento effettivo. Se, in particolare, ci si concentra sugli anni più recenti (dal 2004, ossia da quando viene impiegato il modello di riequilibrio prima illustrato), si nota che l’aliquota teorica ha subito variazioni sia in aumento sia in diminuzione e che anche l’aliquota effettiva è variata nella stessa direzione, ma con intensità minore di quanto accadeva in precedenza, perchè negli ultimi anni, a causa di scarsità di risorse, l’ammontare di fondi attributi dal Ministero con il riequilibrio è stato modesto ed ha prevalso il peso della quota storica. 47 Efficienza e inefficienza didattica Tabella 1 - Riequilibrio 2006 (e confronto con il riequilibrio 2004) Periodo di riferimento Valore assoluto Aliquota% Aliquota% Differenza % (SS/ITALIA) (SS/ITALIA) Riequilibrio 2006 Riequilibrio 2006 Riequilibrio 2006 Riequilibrio Riequilibrio (2006/2004)% 2006 2004 iscritti non pesati Iscritti da due e tre anni alle L e alle LSCU 2003/2004 3.996 0,86% 0,82% 5% iscritti pesati I pesi vanno da 1 a 5 a seconda delle classi a cui afferiscono i corsi di studio 2003/2004 10.458 0,90% 0,79% 14% iscritti pesati per KA_RM Il fattore requisiti minimi si basa sul numero di corsi che nel 2004/2005 erano privi di requisiti minimi quanti-qualitativi 2004/2005 8.849 (6 corsi su 40 sono privi di requisiti qualitativi) 0,82% 0,80% 3% iscritti pesati per KA_RM e KA_Q Il fattore requisiti di qualità si basa sul numero delle risposte fornite dai Presidi attraverso i nuclei di valutazione sulla qualità dell’offerta formativa 2004/2005 8.741 (22 corsi sono privi di requisiti di qualità , di cui 8 esplicitati dalle risposte negative e 14 senza nessuna informazione) 0,81% 0,80% 1% crediti superati Crediti acquisiti dagli studenti iscritti alle triennali (L) e alle triennali a ciclo unico (LSCU) 2004 190.289 0,61% 0,46% 31% numero laureati Laureati totali al netto di quelli con una laurea precedente 2004 1.736 0,77% 0,80% -4% laureati pesati (ritardo) Laureati pesati con pesi che vanno da 1 (lau con 0 anni di ritardo) a 0.24 (lau con 4 anni di ritardo o più) 2004 705 0,60% 0,63% -4% laureati pesati (ritardo e durata) Laureati pesati (ritardo) normalizzati per la durata (D/3) 2004 985 0,66% 0,69% -4% 0,63% 0,54% 16% Variabili del modello DOMANDA (1/3) RISULTATI (1/3) RISULTATI (Cre*1/3+Lau*2/3) RICERCA (1/3) docenti totali Numero docenti di ruolo 31.12.2005 711 1,23% 1,21% 0.93% potenziale ricerca Docenti di ruolo (con peso1) + assegnisti di ricerca (peso 0.6), dottorandi (0.8), tecnici (0.8) 31.12.2005 1.054 1,08% 1,08% - potenziale ricerca per F_PRIN Potenziale di ricerca moltiplicato per il fattore F-Prin Dati Prin triennio 2003 -2005 1.082 1,11% 1,07% +4% Dati Civr valutazione triennale 2001-2003 1.010 1.04% - - 1.046 1.07% 1.442 1.20% 1,20% -% 0,88% 0,85% 4% potenziale ricerca Potenziale di ricerca moltiplicato fattore Civr per F_CIVR potenziale ricerca per media (di F_PRIN e F_CIVR) idem + FIN EST Riscossioni 2005 fondi esterni diviso 50.000, costo ipotetico annuo di un ricercatore (19.810/50.000=396) 31.12.2004 TOTALE (Domanda + Risultati + Ricerca ) / 3 (0,81+0,63+1,20) / 3 48 Paolo Silvestri, Rina Sedda Tabella 2 - L’andamento dell’aliquota standard e dell’aliquota effettiva dal 1995 al 2006 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Aliquota standard (%) Aliquota effettiva (%) 1,05 1,39 1,28 1,17 1,17 1,18 1,11 1,08 1,08 0,85 0,90 0,88 1,10 1,34 1,28 1,23 1,23 1,23 1,19 1,20 1,22 1,17 1,18 1,17 2. Scomposizione dell’aliquota standard per Facoltà In questo paragrafo si dà sinteticamente conto di un esercizio condotto dal Nucleo e che ha per obiettivo la ricostruzione del contributo di ciascuna Facoltà (e più in generale di ciascuna struttura dell’Ateneo) al perseguimento dei risultati che hanno determinato l’ammontare dell’aliquota di riequilibrio del 2006. In questo modo è possibile esaminare più da vicino l’origine degli squilibri strutturali fra domanda e risultati della formazione, che -come abbiamo visto- costituiscono uno dei fattori critici della performance dell’Ateneo. Come si vedrà, per le dimensioni domanda e risultati, data la natura della variabili utilizzate nel modello (iscritti, corsi di studio, crediti, laureati) è naturale disaggregare per facoltà. Più complessa è invece la disaggregazione della dimensione ricerca, dove le variabili utilizzate dal modello hanno natura ibrida: alcune si riferiscono ai dipartimenti (assegnisti e dottorandi), altre all’area scientifico disciplinare (F_PRIN e F_CIVR), altre ancora all’Ateneo nel suo complesso (finanziamenti esterni e personale tecnico scientifico); altre possono riferirsi indifferentemente alla facoltà, al dipartimento o all’area Cun (docenti). Per ricondurre a comune denominatore il contributo fornito dalle diverse strutture alla dimensione ricerca il metodo proposto dal Nucleo utilizza come variabile “pivot” i singoli docenti (che hanno un riferimento univoco con una facoltà, un dipartimento/istituto e un’area). Efficienza e inefficienza didattica 49 Con questo metodo la scomposizione e riaggregazione dell’aliquota standard può essere fatta per le 11 facoltà, o per i 23 dipartimenti e 23 istituti o per le 14 aree dell’Ateneo e può riferirsi a ciascuna delle tre dimensioni considerate - domanda (0,81%), risultati (0,63%) e ricerca (1,20%) - prese sia isolatamente, sia a coppie (ad es. domanda + risultati), sia, infine, per il totale (0,88%). 2.1. La dimensione domanda e la dimensione risultati Tutte le variabili che si riferiscono alla valutazione della domanda (studenti, variabili qualitative KA_RM e KA_Q) sono disaggregabili per facoltà. Per i fattori KA_RM e KA_Q si attribuisce l’ammontare di studenti pesati che sono persi ai corsi (ovvero alle facoltà) che l’hanno determinata. Ogni docente (variabile pivot) si porta dietro il valore medio del contributo della sua facoltà alla determinazione dell’aliquota standard della domanda (0,81%); questo implica che i docenti della stessa facoltà, hanno lo stesso valore. A questo proposito è fondamentale sottolineare che non stiamo misurando il contributo di ciascun docente al raggiungimento della aliquota 0,81%, ma che, dopo avere calcolato il contributo di ciascuna facoltà al raggiungimento di 0,81%, stiamo attribuendo ad ogni docente il valore medio (pro capite) del contributo della sua facoltà. Lo stesso discorso vale anche per le variabili che si riferiscono alla valutazione dei risultati (crediti e laureati). Il contributo delle diverse strutture (facoltà, dipartimenti/istituti e aree) alle due dimensioni didattiche è dunque trainato dal numero di studenti per facoltà6. Gli elementi correttivi sono: – i diversi pesi (che vanno da 1 a 5); – la “produttività” delle diverse facoltà in termini di crediti e laureati; – la distribuzione del numero di corsi che non hanno KA_RM e che non hanno KA_Q. Le Tabelle 3.1 e 3.2 mostrano la scomposizione dell’aliquota di Ateneo a livello di facoltà, rispettivamente per le dimensioni domanda e risultati. L’Ateneo di Sassari ha un totale di 3.996 studenti iscritti da due e tre anni, 6 Nel ribaltamento su dipartimenti e aree, le dimensioni domanda e risultati risentono del quoziente studenti /docenti nelle diverse facoltà, nonché della numerosità di docenti nei dipartimenti e nelle aree. 50 Paolo Silvestri, Rina Sedda che diventano 10.458 quando pesiamo gli iscritti in base alle diverse classi di appartenenza dei singoli corsi. Questo numero viene ridotto dal fattore KA_RM (requisiti minimi). A causa di 6 corsi senza requisiti minimi, su un totale di 40 corsi attivi (con numero di iscritti superiore a 1), si perdono 1.569 iscritti pesati (10.458-8.889), ovvero circa 261 per ogni corso senza KA_RM. Analogo discorso per i 22 corsi che non hanno i requisiti di qualità: si perdono 148 iscritti pesati (8.889-8741), ovvero circa 7 per ogni corso senza KA_Q. Gli studenti pesati “persi” sono attributi ai corsi che non hanno i requisiti e quindi alle rispettive facoltà (per i dettagli si veda l’Allegato). Come si può osservare ciascuna facoltà entra in questo meccanismo con un determinato numero di studenti iscritti e ne esce con un diverso numero di studenti pesati; la differenza dipende dal peso assegnato ai corsi di studio (a seconda del gruppo e che varia da 1 a 5) e dall’eventuale mancanza di requisiti minimi e qualitativi. Così ad esempio Medicina, che ha il 9% di iscritti contribuisce all’aliquota relativa alla domanda per “ben” il 17%, mentre Giurisprudenza che ha il 12% degli iscritti contribuisce “solo” per il 6%, perché i pesi che sono rispettivamente assegnati agli iscritti delle due aree sono enormemente differenti (a Medicina il peso varia da 5 a 2,5 per le professioni sanitarie, mentre a Giurisprudenza prevalgono i corsi con peso pari ad 1). Medicina perde qualcosa perché ha 7 corsi senza i requisiti qualitativi (si veda l’Allegato). In relazione alla dimensione risultati (Tabella 3.2), l’Ateneo di Sassari, con un totale di 190.289 crediti acquisiti pesa lo 0.61% sul totale dei crediti di tutti gli atenei pubblici; se passiamo ai laureati il totale di Ateneo è di 1.762, che si riducono a 705 quando sono pesati in relazione al ritardo nel conseguimento del titolo di studio e salgono a 985 quando vengono normalizzati sulla base della durata (D/3). Anche in questo caso l’analisi per facoltà offre qualche informazione interessante: dal confronto tra la percentuale di iscritti e quella dei crediti, ad esempio, si evince che la “bassa produttività” in termini di crediti è un fenomeno generalizzato, ma che non coinvolge tutte le facoltà: in particolare si osservano l’eccezione di Architettura e di Scienze MFN, che danno un contributo positivo alla realizzazione dei crediti, dato il loro numero di iscritti. 51 Efficienza e inefficienza didattica Tabella 3.1 - Contributo delle Facoltà alla aliquota teorica dell’Ateneo di Sassari per la dimensione domanda (FFO 2006) Facoltà Iscritti % iscritti pesati % iscritti pesati KA_RM % iscritti pesati KA_Q % domanda % 12% Agraria 310 0,07% 8% 1.392 0,12% 1.130 0,10% 1.097 0,10% Architettura 89 0,02% 2% 312 0,03% - 211 -0,02% - 211 -0,02% -2% Economia 498 0,11% 13% 996 0,09% 996 0,09% 996 0,09% 11% Farmacia 151 0,03% 3% 548 0,05% 548 0,05% 521 0,05% 6% Giurisprudenza 460 0,10% 12% 574 0,05% 574 0,05% 574 0,05% 6% 12% Lettere e filosofia 692 0,15% 17% 1.381 0,12% 1.120 0,10% 1.120 0,10% Lingue e lett.straniere 326 0,07% 8% 652 0,06% 391 0,04% 364 0,03% 4% Medicina e chirurgia 373 0,08% 9% 1.536 0,13% 1.536 0,14% 1.488 0,14% 17% Medicina veterinaria 179 0,04% 5% 893 0,08% 893 0,08% 886 0,08% 10% Scienze MFN 322 0,07% 8% 1.400 0,12% 1.400 0,13% 1.393 0,13% 16% Scienze politiche 597 0,13% 15% 775 0,07% 514 0,05% 514 0,05% 6% Totale 3.996 0,86% 100% 10.458 0,90% 8.889 0,82% 8.741 0,81% 100% Ancora: confrontando la percentuale di iscritti con quella dei laureati si evince che tutte le facoltà hanno un contributo negativo con l’eccezione di Farmacia, Giurisprudenza e Lettere. Più interessante, per quanto riguarda i laureati, è l’analisi del rapporto tra laureati pesati sul ritardo e il numero dei laureati: tanto più è elevato questo rapporto tanto più basso è il tempo medio di uscita dei laureati: le differenze tra facoltà sono notevoli. Quando si considerano i crediti + i laureati, ossia la dimensione risultati nel suo complesso e la si pone a confronto con quella degli iscritti, si vede che la caduta da 0,86% a 0,63% è di nuovo generalizzata, con l’eccezione di Architettura e Farmacia, che presentano le stesse percentuali (0,02% e 0,03% rispettivamente). La lettura di questi dati dà solamente una prima informazione sulla diversa produttività delle facoltà, in quanto è noto che sia per motivi strutturali (si pensi alla presenza del numero chiuso in alcune facoltà, come Medicina) sia per meccanismi di autoselezione, alcune facoltà hanno performance migliori di altre perché possono contare su studenti più preparati e motivati. Il confronto corretto ai fini della verifica sulle performance di ciascuna facoltà dovrebbe pertanto essere svolto guardando ai valori medi delle stesse facoltà negli altri atenei. 52 Paolo Silvestri, Rina Sedda Tabella 3.2 - Contributo delle Facoltà alla aliquota teorica dell’Ateneo di Sassari per la dimensione risultati (FFO 2006) % laureati ritardo % Laureati pesati ritardo/ laureati totali 35 0,03% 37,7% Laureati pesati secondo la durata del corso % crediti* 2/3 + laureati* 1/3 % 54 0,04% 0,05% 7% - 0,00% 0,02% 4% Facoltà crediti crediti acquisiti % L-LSCU Agraria 15.665 0,05% 8% 93 0,04% 5% Architettura 10.252 0,03% 5% - 0,00% 0% Economia 23.333 0,07% 11% 226 0,09% 12% 82 0,07% 36,4% 109 0,07% 0,07% 12% Farmacia 6.382 0,02% 3% 84 0,03% 4% 39 0,03% 46,2% 61 0,04% 0,03% 4% Giurisprudenza 19.056 0,06% 10% 376 0,16% 22% 112 0,10% 29,8% 146 0,10% 0,07% 12% 25.811 0,08% 13% 389 0,16% 22% 153 0,13% 39,2% 196 0,13% 0,10% 16% Lingue 13.058 0,04% 7% e lett.straniere 138 0,06% 8% 56 0,05% 40,7% 72 0,05% 0,04% 7% Lettere e filosofia % laureati % totali laureati 0,00% Medicina e chirurgia 18.533 0,06% 10% 127 0,05% 7% 78 0,07% 61,7% 152 0,10% 0,07% 12% Medicina veterinaria 7.535 0,02% 3% 63 0,03% 4% 27 0,02% 42,4% 42 0,03% 0,03% 4% Scienze MFN 20.924 0,07% 11% 132 0,05% 7% 56 0,05% 42,8% 77 0,05% 0,06% 10% Scienze politiche 29.739 0,10% 16% 133 0,06% 8% 67 0,06% 50,3% 76 0,05% 0,08% 13% 705 0,60% 40,0% 985 0,66% 0,63% 100% Totale Sassari 190.289 0,61% 100% 1.762 0,73% 100% 53 Efficienza e inefficienza didattica Tabella 3.3 - Facoltà di Agraria: iscritti (da due e tre anni), crediti e laureati atenei iscritti 2003-2004 % su facolta’ crediti 2004 % su atenei laureati 2004 % su facoltà ANCONA 170 2,22% 12247 2,55% 138 3,46% BARI 234 3,05% 16870 3,52% 150 3,77% BASILICATA 404 5,27% 30858 6,43% 331 8,31% BOLOGNA 474 6,19% 22395 4,67% 221 5,55% CATANIA 411 5,36% 29898 6,23% 242 6,07% FIRENZE 475 6,20% 13331 2,78% 79 1,98% FOGGIA 206 2,69% 12379 2,58% 101 2,54% MILANO 851 11,11% 63459 13,23% 583 14,63% MODENA 77 1,01% 4633 0,97% 26 0,65% MOLISE (CB) 221 2,88% 12475 2,60% 97 2,43% NAPOLI - Federico II 355 4,63% 25494 5,31% 251 6,30% PADOVA 617 8,05% 49120 10,24% 340 8,53% PALERMO 369 4,82% 19081 3,98% 183 4,59% PARMA 147 1,92% 9296 1,94% 99 2,48% PERUGIA 294 3,84% 21310 4,44% 184 4,62% PISA 370 4,83% 13918 2,90% 154 3,87% REGGIO CALABRIA 271 3,54% 11747 2,45% 85 2,13% SASSARI 296 3,86% 14794 3,08% 92 2,31% TERAMO 148 1,93% 9956 2,07% 39 0,98% TORINO 520 6,79% 40854 8,51% 264 6,63% TUSCIA (VT) 420 5,48% 24849 5,18% 161 4,04% UDINE 331 4,32% 20850 4,35% 164 4,12% Totale 7661 100,00% 479814 100% 3984 100% Nella Tabella 3.3 si offre un primo esempio, con riferimento alle facoltà di Agraria. I dati su cui è opportuno concentrare l’attenzione riguardano gli iscritti (da due e tre anni) del 2003/04 e i crediti e i laureati dell’anno 2004, gli stessi dati utilizzati nel calcolo nel riequilibrio 20067. 7 I dati sugli iscritti e sui laureati di questa tabella non corrispondono a quelli delle tabelle 3.1 e 3.2 perché sono esclusi rispettivamente gli iscritti (pari a 13.6). e i laureati (pari a 1) del corso di interfacoltà in Biotecnologie, a cui partecipa anche Agraria. I dati relativi alle facoltà di Agraria sono presentati a titolo meramente esemplificativo: il Nucleo sta procedendo alla elaborazione degli stessi dati per tutte le facoltà. 54 Paolo Silvestri, Rina Sedda La facoltà di Sassari ha il 3,86% del complesso degli scritti ad Agraria in Italia, ma presenta il 3,08% di crediti e il 2,31% di laureati, denotando dunque un “produttività” inferiore a quella media nazionale (si vedano, per contrasto, le facoltà di Milano, della Basilicata e di Padova). Interessante è anche esaminare le dinamiche (Figura 1): la facoltà di Sassari mostra, nei quattro anni, un netto aumento della sua quota di iscritti sul totale delle facoltà di Agraria; a questa espansione non ha però fatto seguito un pari incremento nei crediti. In recupero è, invece, la dinamica dei laureati, che però continua a mantenere un’incidenza, sul totale delle facoltà di Agraria, minore di quella degli iscritti. Figura 1 - L’evoluzione delle variabili nel periodo 2002-2006 % iscritti, crediti e laureati Sassari/Italia Facoltà di Agraria: incidenza di iscritti, crediti e laureati di Sassari sul complesso delle facoltà di Agraria 4,50% Iscritti da due e tre anni 4,00% 3,50% crediti LLSCU 3,00% 2,50% 2,00% laureati totali 1,50% 1,00% 2003 2004 2005 2006 2002-2003 2003-2004 2004-2005 2005-2006 2.2 La dimensione ricerca Le variabili che si riferiscono alla valutazione della ricerca poggiano su strutture diverse dalle facoltà, ovvero considerano l’attività dei docenti in quanto appartenenti: • o a un dipartimento/istituto; • o a un’area disciplinare; • oppure all’Ateneo nel suo complesso. I principali problemi di trattamento delle informazioni hanno riguardato: – l’attribuzione degli assegnisti e dei dottorandi (per dipartimento / istituto) Efficienza e inefficienza didattica 55 – l’attribuzione dei FIN EST e del personale TS (pro capite di Ateneo) – la scomposizione del fattore F_PRIN (per aree); – la scomposizione del fattore F_CIVR (per aree). Si vedano in sintesi, i criteri impiegati. Docenti e ricercatori: il personale docente può essere attribuito a tutte le strutture: facoltà, dipartimento / istituto, area (sulla base delle afferenze). La sua allocazione non è problematica, posto che la base dati sui cui lavora il Ministero sia la stessa a disposizione dell’Ateneo. La corrispondenza univoca di ciascun docente sia ad una facoltà, sia ad un dipartimento / istituto, sia ad un’area, rendono tale “variabile” un candidato naturale per riallocare le altre grandezze. Assegnisti e dottorandi: l’attribuzione di queste due “risorse” è più agevole e naturale per dipartimento / istituto, anziché per area (data anche la natura del dato a disposizione). La sua allocazione è pertanto stata fatta pro quota sui docenti di ciascun dipartimento / istituto. A seconda di come i docenti vengono aggregati (per facoltà, per dipartimenti o per area) si portano dietro l’informazione. Personale di ruolo area tecnico-scientifica (qual. D ed EP): Tecnicamente il personale TS è attribuibile per dipartimenti / istituti, ma al momento non è disponibile l’informazione completa (il personale degli istituti sta in un unico centro aggregato). È stato pertanto trattato come una risorsa di Ateneo e la sua allocazione è stata fatta pro quota su tutti i docenti. Anche in questo caso, a seconda di come i docenti vengono aggregati (per facoltà, dipartimenti, area) si portano dietro l’informazione. L’implicazione sottesa al criterio è che la sua distribuzione è proporzionale al numero di docenti e ricercatori che costituiscono una facoltà, un dipartimento, un’area. Finanziamenti esterni: l’imputazione alle strutture dei finanziamenti esterni (sono numerose aggregazioni di capitoli del bilancio: cfr. l’Allegato) è impossibile sia perché si tratta di voci in entrata del bilancio dell’Ateneo (riscossioni 2004), sia perché una quota rilevante (forse prevalente) ha natura “indistinta”. La sua allocazione è pertanto stata fatta pro quota su tutti i docenti. Anche per questa voce vale quanto osservato per il personale di ruolo dell’area tecnico-scientifica. Fattore F_PRIN e Fattore F_CIVR: la loro attribuzione può essere fatta solo sulla base delle 14 aree scientifico disciplinari. L’applicazione a livello di singola area della formula con cui sono calcolati i due fattori richiede una 56 Paolo Silvestri, Rina Sedda elaborazione più complessa. L’allocazione dei due fattori F_PRIN e F_CIVR è fatta pro quota sui docenti di ciascuna area; a seconda di come i docenti vengono aggregati (per facoltà, dipartimenti, area) si portano dietro l’informazione. Il contributo delle diverse strutture (facoltà, dipartimenti/istituti, aree) alla dimensione della ricerca è fortemente trainato dal numero di docenti e ricercatori che afferiscono alle medesime. Elementi correttivi sono: 1. la distribuzione del numero di assegnisti e di dottorandi per dipartimenti/ istituti che non è strettamente proporzionale al numero di docenti; 2. il diverso tasso di successo delle diverse aree nel Prin e nel Civr. Nella Tabella 4 vengono evidenziati i contributi relativamente alla dimensione ricerca delle aree scientifico disciplinari e delle strutture deputate alla ricerca. Se vogliamo, per esempio, vedere il contributo alla aliquota teorica per la dimensione ricerca (1,20%) dell’area 10 - Scienze dell’antichità, diremo che il contributo finale dell’8,3% è dato dal contributo iniziale del potenziale di ricerca, pari all’8,14%, che è stato migliorato grazie ai fattori F_PRIN e F_CIVR che lo ha portato a 9,16%, ed è stato “peggiorato” per effetto del fattore “entrate esterne per la ricerca”, perchè l’allocazione pro-quota ai docenti “premia” le aree che presentano una percentuale di docenti maggiore del potenziale di ricerca corretto dai fattori F_PRIN e F_CIVR. Lo stesso esercizio può essere ripetuto per i dipartimenti e gli istituti (Tabella I dell’Allegato). dottorandi peso 0,6 assegnisti peso 1 docenti 0,01 0,68 167,17 3,34 0,01 10,5 0,01 0,003 0,8 0,8 11,28 0,01 1,08 195,04 3,9 0,02 0,04 15,18 0,01 0,003 0,8 37,39 0,03 0,010 2,5 32 4,18 1,72 24 2,38 3,36 711 70,83 322,46 13 - Scienze economiche e statistiche 14 - Scienze politiche e sociali Totale SS 76 7,64 22,4 12 - Scienze giuridiche 96,57 0,08 0,027 6,7 52 1,76 2,34 41,54 0,04 3,97 891,59 17,83 0,08 59,38 0,05 0,017 4,2 47,22 0,04 0,013 3,3 1053,07 1,08 100,00 1,03 0,96 13,4 -43,98 1045,41 1,07 100,00 19810 396,2 1,72 1441,61 1,20 0,400 100,0 29,52 0,03 2,80 1,46 15,58 0,73 -6,93 33,85 0,03 3,24 668,69 13,37 0,06 37,75 0,04 3,58 0,99 -0,25 1,19 7,82 5,56 102,95 0,11 9,78 0,91 -9,06 0,85 -13,97 91,43 0,09 8,75 2117,52 42,35 0,18 133,79 0,11 0,037 9,2 7,5 0,86 -9,37 71,49 0,07 6,84 1253,8 25,08 0,11 72,43 0,07 6,88 1,1 10,62 0,01 1,01 1,05 0,51 1,06 28,48 0,03 2,72 445,79 8,92 85,76 0,09 8,14 1,11 9,09 1,12 10,87 95,74 0,10 9,16 1476,69 29,53 0,13 125,27 0,10 0,033 8,33 0,51 24,94 0,03 2,37 1,46 11,58 0,81 -4,5 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche 45 4,85 27,35 3,29 3,19 1,17 10 - Scienze dell’antichita’, filologico-letterarie e storico-artistiche 53 7,81 31,22 3,88 1,1 7 09 - Ingegneria industriale e dell’informazione 10,53 258,16 0,27 24,51 0,89 -28,63 0,85 -35,34 226,17 0,23 21,63 4012,15 80,24 0,35 306,41 0,25 0,083 20,8 16 2,5 8,13 144 18,89 118 120,35 0,12 11,51 2173,25 43,46 0,19 163,82 0,14 0,047 11,7 08 - Ingegneria civile ed Architettura 9,1 23,92 0,02 0,007 1,7 07 - Scienze agrarie e veterinarie 120,48 0,12 11,44 0,92 -9,36 1,06 0,02 78 11,18 39,01 20,17 0,02 1,92 1,11 2,16 0,76 -4,67 18,91 0,02 1,81 250,76 5,02 154 4,43 37,77 11,26 195,88 0,20 18,60 1,17 22,37 1,03 2,88 208,51 0,21 19,95 4290,77 85,82 0,37 294,33 0,24 0,080 20,0 5,7 7,16 79,94 0,08 7,59 1,02 1,8 0,96 -1,89 79,89 0,08 7,64 1699,59 33,99 0,15 113,88 0,09 0,030 7,5 1,02 06 - Scienze mediche 0,66 6,71 0,01 0,64 0,98 -0,12 1,1 13,94 0,01 0,003 0,8 05 - Scienze biologiche 13 POTENZIALE DI RICERCA 0,4 % su Italia 9 % su Sassari 61 4,17 16,08 4,46 F-Prin -norm 04 - Scienze della Terra differenza F_Prin 03 - Scienze chimiche F_civr_norm 0,44 %su italia 0 %su sassari 0,6 Riscossioni 2004 per entrate per la ricerca 0,01 %le fondi esterni per la ricerca correttivo fondi esterni per la ricerca 0,01 1,01 167,17 3,34 POTENZIALE DI RICERCA FINALE 6 POTENZIALE DI RICERCA PRIN-CIVR 10,6 % 02 - Scienze fisiche differenza F_Civr 7,76 0,01 0,74 1,71 5,49 1,01 0,19 ENTRATE ESTERNE RICERCA 1/3 ricerca 6 CIVR % 01 - Scienze matematiche e informatiche 0,44 peso 0,8 1,24 personale tecnico amministrativo 0,7 peso 0,8 codice area PRIN Tabella 4 - Il contributo delle aree alla aliquota teorica del riequilibrio 2006 per la dimensione ricerca nell’ateneo di Sassari Efficienza e inefficienza didattica 57 58 Paolo Silvestri, Rina Sedda La Tabella 5 mostra la partecipazione delle singole facoltà alla realizzazione dell’aliquota standard dell’Ateneo (0,88%). Questa ricostruzione si basa sull’ipotesi che ciascuna facoltà contribuisca allo 0,88% in quanto ciascun docente si porta appresso il “contributo” che deriva dalla attività didattica media della sua facoltà (componenti domanda e risultati) e dal contributo che deriva dalla attività di ricerca media del suo dipartimento e della sua area disciplinare. Ad esempio, nella facoltà di Economia, i docenti in media hanno contribuito a determinare l’aliquota standard dell’Ateneo di 0,88 per 0,07, cioè per l’8,4% dell’aliquota teorica. Il contributo percentuale in termini di domanda è dell’11,39% sul totale, quello sui crediti del 12,26%, sui laureati dell’11,06% e sulla ricerca del 4,58%. Tabella 5 - Partecipazione all’aliquota standard delle facoltà in base al modello per il 2006 Facoltà 1/3 domanda % 2/9 crediti % 1/9 laureati 1/3 ricerca Agraria 0,10% 12,55% 0,05% 8,23% 0,04% Architettura -0,02% -2,42% 0,03% 5,39% 0,00% 0,00% 0,05% 4,04% 0,02% 1,9% Economia 0,09% 11,39% 0,07% 12,26% 0,07% 11,06% 0,05% 4,58% 0,07% 8,4% Farmacia 0,05% 5,96% 0,02% 3,35% 0,04% 6,23% 0,07% 5,68% 0,05% 5,5% Giurisprudenza 0,05% 6,57% 0,06% 10,01% 0,10% 14,79% 0,09% 7,11% 0,07% 8,0% Lettere e filosofia 0,10% 12,81% 0,08% 13,56% 0,13% 19,86% 0,13% 10,99% 0,11% 12,7% 5,48% 0,17% 13,89% totale % 0,10% 11,9% Lingue e lett.straniere 0,03% 4,16% 0,04% 6,86% 0,05% 7,34% 0,05% 4,19% 0,04% 4,9% Medicina e chirurgia 0,14% 17,03% 0,06% 9,74% 0,10% 15,39% 0,28% 23,36% 0,16% 18,6% Medicina Veterinaria 0,08% 10,14% 0,02% 3,96% 0,03% 4,31% 0,09% 7,82% 0,07% 7,6% Scienze MFN 0,13% 15,94% 0,07% 11,00% 0,05% 7,84% 0,16% 13,21% 0,12% 13,3% Scienze Politiche 0,05% 5,88% 0,10% 15,63% 0,05% 7,69% 0,06% 5,13% 0,06% 7,2% Totale 0,81% 100% 0,61% 100,00% 0,66% 100,00% 1,20% 100,00% 0,88% 100,0% 3. Possibili impieghi dell’esercizio di scomposizione dell’aliquota standard per centri Il metodo messo a punto dal Nucleo di valutazione è “costato” molto, nel senso che è stato piuttosto oneroso metterlo a punto; esso però presenta enorme flessibilità e notevoli potenzialità di impiego. Al fine di mostrare alcune finalità dell’esercizio svolto, si segnalano quattro Efficienza e inefficienza didattica 59 possibili impieghi8. Una avvertenza: nuove metodologie richiedono sempre una fase di rodaggio e di apprendimento per essere applicate correttamente9; le indicazioni che vengono qui avanzate hanno quindi uno scopo meramente illustrativo e di stimolo per ulteriori approfondimenti. 3.1. Allocazione delle risorse Il primo possibile utilizzo è ai fini dell’allocazione di risorse tra centri (facoltà, dipartimenti/istituti, aree disciplinari). I criteri impiegati per attribuire risorse all’interno di un ateneo suscitano sempre grandi discussioni, perché è difficile trovare criteri equi, condivisi da tutti; inoltre i criteri che vengono individuati non sono mai neutrali, ma “emettono” segnali (incentivi) che condizionano i comportamenti e non è sempre facile individuare criteri allocativi esenti da effetti indesiderati. Il contributo che le diverse strutture danno alla realizzazione di un obiettivo comune, quale la determinazione dell’aliquota teorica dell’Ateneo, può allora essere utilizzato, da solo o in combinazione con altri, come criterio “al di sopra delle parti”; si tratta di un criterio che, in definitiva, trasmette alle strutture interne dell’Ateneo gli stessi incentivi che il Ministero trasmette alle università. Se si è alla ricerca di un indicatore allocativo per finanziare funzioni che hanno a che fare con l’attività didattica delle facoltà, possiamo scegliere di utilizzare la combinazione che riteniamo più adeguata, quale ad esempio la somma di domanda e risultati (ma anche solo una delle due). Se invece occorre un indicatore per finanziare funzioni che riguardano i dipartimenti e sono strettamente connesse con la ricerca possiamo usare la dimensione ricerca. Ma se la funzione dei dipartimenti considerati è mista (come, ad esempio, il finanziamento di laboratori dedicati sia alla ricerca sia alla didattica) possiamo pensare di usare un criterio che tenga conto di tutte le dimensioni. 8 9 Questo paragrafo tiene conto di alcuni preziosi suggerimenti che sono emersi durante la prima presentazione dell’esercizio, avvenuto nel corso del Senato accademico allargato ai consiglieri di amministrazione e ai presidenti dei corsi di laurea, il 3 aprile 2007. Compito del Nucleo di valutazione è di aiutare a mettere a fuoco i pro e i contro delle diverse soluzioni. Si pone, in ogni caso, un problema di scelta relativamente alle informazioni da impiegare per le diverse finalità. Ad esempio: non è detto che i criteri con cui abbiamo risolto alcun problemi di imputazione nella costruzione del modello (dove abbiamo operato con un approccio positivo, teso a capire chi determina che cosa) vadano bene anche quando si utilizzano i risultati per finalità normative/allocative. In questo caso si potrebbe, ad esempio, discutere se la “penalizzazione” derivante dalla mancanza di requisiti minimi di un determinato corso sia di responsabilità della Facoltà o del Senato (e quindi dell’Ateneo nel suo complesso); nel secondo caso non si dovrà attribuire la perdita di studenti equivalenti a quella facoltà. 60 Paolo Silvestri, Rina Sedda 3.2. Confrontare i costi effettivi con i costi teorici Sinora ci siamo concentrati sulla scomposizione dell’aliquota teorica tra le diverse strutture. Sempre ai fini di eventuali esercizi allocativi può anche essere interessante riflettere su possibili confronti tra costi teorici e costi effettivi. La principale difficoltà che incontra questo approccio è che la ricostruzione dei costi effettivi per strutture richiede la messa a punto di un sistema di contabilità analitica particolarmente oneroso. Se però si considera che la parte principale delle spese effettive di un ateneo è costituita dalle spese di personale e che è ragionevole immaginare che anche le spese diverse da quelle del personale siano “trascinate” dalle prime (ci sono sia ragioni tecniche sia ragioni di inerzia nella allocazione delle risorse che giustificano questa assunzione, peraltro verificata in altri contesti) un primo, approssimativo, tentativo è costituito dal confronto tra distribuzione delle spese per il personale afferente alle diverse strutture e le aliquote teoriche così calcolate. In questa prospettiva strutture con un’aliquota effettiva sensibilmente più elevata di quella teorica potrebbero essere segnaletiche di situazioni di eccesso di risorse rispetto allo standard (desunto dalla regola allocativa del Ministero); viceversa le altre. 3.3. Apprendimento ai fini del miglioramento: il confronto con gli altri La funzione principale di questo progetto è sicuramente quella dell’apprendimento ai fini del miglioramento, attraverso la comprensione delle cause che determinano lo squilibrio fra domanda e risultati. L’individuazione di margini di miglioramento non è però sempre ovvia e scontata, almeno fino a quando non ci si pone a confronto con altre realtà10. Abbiamo ad esempio già visto che, secondo i dati utilizzati nel riequilibrio 2006, l’Ateneo peggiora sensibilmente il suo standard quando si passa dalla semplice considerazione della domanda di formazione (0.81%) alla valutazione dei risultati formativi (0.63%) e che, rispetto all’anno precedente, si è registrato un miglioramento della componente risultati, che sale da 0,54% a 0,63%, dovuto in special modo all’aumento del peso dei crediti, passati da 0,46% a 0,61%11, e un lieve peggioramento per i laureati standardizzati, passati da 0,69% a 0,66%. 10 11 Un esempio di applicazione di questo criterio è già stato avanzato nel paragrafo precedente, confrontando le performance delle facoltà dell’Ateneo con le medesime facoltà del sistema universitario. Cfr. la precedente nota 6 a proposito dell’ undereporting dei crediti nel 2003, causato da ritardi nella registrazione degli esami. 61 Efficienza e inefficienza didattica Abbiamo fatto abbastanza o si poteva realisticamente fare di più? Il confronto con altri atenei di dimensioni comparabili mostra che il margine di miglioramento è ancora assai ampio. Dalla Tabella 8 si evince, ad esempio, come a fronte di una differenza percentuale piuttosto contenuta in termini di iscritti fra l’Ateneo di Sassari e quelli di Venezia e Brescia (Venezia e Brescia hanno rispettivamente il 28% e il 2% di iscritti in più) la distanza aumenta sensibilmente quando si passa a calcolare la differenza percentuale in termini di crediti superati (Venezia e Brescia hanno rispettivamente il 110% e il 62% dei crediti acquisiti in più rispetto a quelli di Sassari ) e in termini di laureati pesati (Venezia e Brescia hanno rispettivamente il 108% e il 50% di laureati in più rispetto a quelli dell’Ateneo di Sassari). Tabella 6 - L’Ateneo di Sassari a confronto con Venezia e Brescia Atenei/variabili Differenza % Differenza % Venezia/ Sassari Brescia/ Sassari Sassari 2006 Venezia 2006 Brescia 2006 iscritti non pesati 0,86% 1,10% 0,88% 27,91% 2,33% iscritti pesati 0,90% 1,03% 0,95% 14,44% 5,56% iscritti pesati per KA_RM 0,82% 1,06% 0,94% 29,27% 14,63% iscritti pesati per KA_RM e KA_Q 0,81% 1,07% 0,94% 32,10% 16,05% crediti superati 0,61% 1,28% 0,99% 109,84% 62,30% numero laureati 0,77% 1,39% 0,87% 80,52% 12,99% laureati pesati (ritardo) 0,60% 1,56% 1,02% 160,00% 70,00% laureati pesati (ritardo e durata) 0,66% 1,37% 0,99% 107,58% 50,00% RISULTATI (Cre*1/3+Lau*2/3) 0,63% 1,34% 0,99% 112,70% 57,14% docenti totali 1,23% 0,97% 0,92% -21,14% -25,20% potenziale ricerca 1,08% 0,97% 0,80% -10,19% -25,93% potenziale ricerca per F_PRIN 1,11% 1,08% 0,81% -2,70% -27,03% DOMANDA RISULTATI (1/3) RICERCA (1/3) potenziale ricerca per F_CIVR 1,04% 1,04% 0,80% 0,00% -23,08% Media 1,07% 1,06% 0,80% -0,93% -25,23% idem + FIN EST 1,20% 1,00% 0,86% -16,67% -28,33% TOTALE 0,88% 1,13% 0,93% 28,41% 5,68% 62 Paolo Silvestri, Rina Sedda 3.4 Guardare avanti Un limite del modello di riequilibrio è che i dati su cui è costruito sono “vecchi” e limitano il confronto su “eventi” passati12. L’esperienza maturata dall’ufficio di supporto al Nucleo, con la messa a punto dell’esercizio di scomposizione dell’aliquota teorica, consente tuttavia di utilizzare i dati più aggiornati, che andranno ad alimentare il modello di riequilibrio, per monitorare il posizionamento dell’Ateneo. Per determinare il peso teorico del nostro Ateneo rispetto al sistema nazionale è però necessario disporre degli stessi dati per tutti gli atenei, pena l’impossibilità a determinare il calcolo. Come infatti si è già osservato un tratto importante del modello è il suo carattere competitivo: ciò che è rilevante ai fini del miglioramento dell’aliquota standard non è (sol)tanto il miglioramento nella dinamica delle variabili di base nell’Ateneo di Sassari, ma la dinamica relativa. La posizione dell’Ateneo potrebbe migliorare anche di fronte ad una flessione del numero, ad esempio, dei laureati se, nello stesso periodo, la flessione dei laureati a livello nazionale fosse più pronunciata. Cercando di anticipare il più possibile (e compatibilmente con lo stato delle informazioni) l’andamento delle variabili che entrano nel modello è così possibile verificare, ad esempio, se lo squilibrio fra domanda e risultati persiste e quindi individuare per tempo i necessari correttivi. Nella Tabella 7 sono riportate le informazioni più aggiornate relative alle variabili che sono a fondamento del modello attualmente adottato dal Ministero (riequilibrio 2007)13. Nel 2008 (anno accademico 2006/07) a Sassari la crescita degli iscritti rallenta (+4,3%), rispetto alla dinamica nazionale (+5,5%), dopo alcuni anni 12 13 I dati su cui viene calcolato l’aliquota di riequilibrio generalmente si riferiscono ad un paio di anni prima; né potrebbe essere altrimenti, dal momento che il modello deve utilizzare dati definitivi per tutte le università. Va in ogni caso osservato che le relativa stabilità del modello e i caratteri strutturali su cui si concentra, forniscono indicazioni che sono certamente valide anche per il medio periodo. I dati della Tabella 7, che si riferiscono al riequilibrio degli anni 2004, 2005 e 2006, sono stati aggiornati coerentemente con i criteri usati dal Ministero per il calcolo del riequilibrio del 2007, che presenta alcune importanti novità. Dal 2007 si tiene infatti conto anche degli iscritti alle lauree specialistiche biennali (LS) e si fa riferimento agli studenti “regolari”, ossia agli iscritti che risultano immatricolati da un numero di anni minore o uguale alla durata legale dei corsi, al netto degli immatricolati; gli studenti regolari sono inoltre ponderati sulla durata dei corsi. Simmetricamente nel calcolo dei crediti si tiene anche conto dei crediti maturati nelle LS. Efficienza e inefficienza didattica 63 di crescita sostenuta. Particolarmente evidente è la flessione degli immatricolati14, in particolare nell’ultimo anno (-8,4%, contro una dinamica positiva del 2,1% a livello nazionale). La diminuzione degli immatricolati non sembrerebbe, almeno per l’anno 2006/07, avere inciso sugli studenti regolari, che a Sassari aumentano in misura più sostenuta (+14,6% contro il 9,1%); si tratta però di un dato che va assunto con una certa dose di cautela, dal momento che il numero degli iscritti all’anno accademico 2006/07 è ancora provvisorio (si riferisce infatti alla rilevazione al 31 gennaio). Più critica la situazione per gli iscritti alle lauree specialistiche biennali (LS): non solo a Sassari la crescita è più contenuta che a livello nazionale (+30% contro il 36%), ma ciò che più conta è che il numero assoluto di iscritti alle LS è particolarmente ridotto (0,35%). Siccome, a partire dal riequilibrio 2007, gli studenti regolari comprendono anche gli iscritti alle LS, la loro inclusione ha un effetto negativo sulla componente domanda e determina un peggioramento dell’aliquota teorica. Questo effetto (che si è già manifestato sul riequilibrio 2007), potrebbe essere attutito l’anno successivo, qualora risultasse confermata la dinamica positiva degli studenti regolari. Per quanto riguarda le variabili che stanno alla base della componente risultati vanno segnalate due tendenze contrastanti: da un lato si registra una dinamica positiva per i crediti, che aumentano del 12% (contro il 10% a livello nazionale); dall’altro, invece, si è verificata una più decisa flessione del numero di laureati (al netto di quelli già in possesso di una laurea)15 rispetto alla dinamica nazionale (-7,6% contro -4%); i laureati flettono anche quando sono ponderati sul ritardo (e sulla durata), in particolare nell’ultimo anno. Interessante al riguardo è l’analisi del “tasso di conversione dei laureati in laureati ponderati” (TC, pari al rapporto tra laureati pesati / laureati) che rimane più basso di quello nazionale (0,73 contro 0,80), nonostante la crescita molto sostenuta dell’ultimo anno (da 0,59 a 0,73). 14 15 I dati 2006/2007 si riferiscono agli iscritti e agli immatricolati al 31 gennaio 2007 e pertanto sono da considerarsi provvisori. Il dato definitivo e ufficiale (iscritti e immatricolati al 31 luglio 2007, in regola con il pagamento della tasse) per l’Ateneo di Sassari e per tutti gli atenei sarà disponibile solo a dicembre 2007. Ricordiamo che, ai fini del FFO, i dati che rilevano sono quelli dei laureati totali esclusi coloro già in possesso di una laurea. 64 Paolo Silvestri, Rina Sedda Tabella 7 – L’evoluzione delle variabili del modello (iscritti, crediti e laureati) nel quadriennio 2004-2008 riequilibrio anno accademico anno solare 2004 2005 e 2006 2007 2002/03 31 luglio 2003/04 31 luglio 2005/06 31 luglio dati anticipati (MIUR) riequilibrio 2008 2006/07 (‘31 GENN) delta 2008 su 2007 2003 2004 2005 2006 15.628 15.320 15.897 14.969 1.658.582 1.674.821 1.706.041 1.663.323 % totali 0,94% 0,91% 0,93% 0,90% iscritti totali L-LS-LSCU Sassari 5.958 7.706 11.638 12.133 4,30% 789.955 1.040.592 1.353.399 1.427.270 5,50% 0,75% 0,74% 0,86% 0,85% iscritti totali Sassari iscritti totali Italia iscritti totali L-LS-LSCU Italia % totali Immatricolati L-LSCU Sassari -5,80% 2.948 2.582 2.463 2.256 -8,40% 305.094 314.095 293.464 299.587 2,10% % immatricolati 0,97% 0,82% 0,84% 0,75% iscritti regolari L-LSCU Sassari 5.153 6.653 6.544 7.502 14,60% 9,10% Immatricolati L-LSCU Italia iscritti regolari L-LSCU Italia 650.407 798.686 797.766 870.359 % iscritti regolari 0,79% 0,83% 0,82% 0,86% iscritti LS Sassari 0 0 483 631 30,60% iscritti LS Italia 8.926 33.339 131.102 178.616 36,20% % LS 0,00% 0,00% 0,37% 0,35% 2.205 4.071 4.564 5.877 28,80% 353.652 517.930 635.404 749.388 17,90% 0,62% 0,79% 0,72% 0,78% 3.223 5.965 6.470 8.511 (*) 31,50% 514.524 745.337 868.044 1.064.152 (*) 22,60% peso medio durata - Sassari 1,46 1,47 1,42 1,45 (*) peso medio durata - Italia - 1,45 1,44 1,37 1,42 (*) iscritti regolari al netto matricole L-LSCU e iscritti LS - Sassari iscritti regolari al netto matricole L-LSCU e iscritti LS - Italia % iscritti regolari al netto matricole+LS iscritti regolari al netto matricole L-LSCU e iscritti LS pesati per la durata - Sassari iscritti regolari al netto matricole L-LSCU e iscritti LS pesati per la durata - Italia % regolari pesati durata 0,63% 0,80% 0,75% 0,80% (*) anno accademico 2002/03 31 luglio 2003/04 31 luglio 2005/06 31 luglio 2006/07 (‘31 GENN) 65 Efficienza e inefficienza didattica riequilibrio anno solare iscritti regolari al netto matricole L-LSCU e iscritti LS pesati per la durata e i gruppi delle classi- Sassari iscritti regolari al netto matricole L-LSCU e iscritti LS pesati per la durata e i gruppi delle classi- Italia 2004 2005 e 2006 2007 dati anticipati (MIUR) riequilibrio 2008 2003 2004 2005 2006 16.618 21.452 (*) 29,10% 20,30% 8.172 14.669 1.348.772 1.821.641 2.259.964 2.719.712 (*) peso medio Sassari 3,71 3,6 3,64 3,65 (*) peso medio Italia delta 2008 su 2007 3,81 3,52 3,56 3,63 (*) % regolari pesati per durata e gruppi di classi 0,61% 0,81% 0,74% 0,79% (*) crediti L-LS-LSCU - Sassari 110.315 190.289 242.889 274.017 12,80% 23.572.716 31.656.362 36.433.032 40.217.497 10,40% % crediti 0,47% 0,60% 0,67% 0,68% Laureati Sassari 1.639 1.762 1.882 1.930 2,55% 218.857 241.023 273.698 276.733 1,11% 0,75% 0,73% 0,69% 0,70% 1.606 1.736 1.847 1.706 -7,60% 202.315 225.910 251.653 241.587 -4,00% 0,79% 0,77% 0,73% 0,71% crediti L-LS-LSCU - Italia laureati Italia % laureati Laureati FFO-(al netto già in possesso di titolo di studio) -Sassari Laureati FFO-(al netto già in possesso di titolo di studio) -Italia % laureati laureati ponderati per il ritardo - Sassari laureati ponderati per il ritardo - Italia % ponderati ritardo 628 705 831 1.023 23,00% 100.381 116.808 134.376 166.632 24,00% 0,63% 0,60% 0,62% 0,61% laureati ponderati per ritardo e durataSassari nr 985 1.084 1.241 14% laureati ponderati per ritardo e durata-Italia nr 148.615 163.238 192.412 18% 0,66% 0,66% 0,64% 0,57 0,59 0,73 0,66 0,65 0,80 % ponderati ritardo e durata Tasso medio di conversione dei laureati - Sassari Tasso medio di conversione dei laureati - Italia (*)Gli studenti pesati del 2006/07 sono stimati applicando agli iscritti regolari del 2006/07 il peso medio (studenti pesati/studenti regolari) del triennio precedente. 66 Paolo Silvestri, Rina Sedda Osservazioni conclusive In questo documento, di carattere prevalentemente metodologico, sono stati esplorati i nessi tra efficienza didattica e modello di riequilibrio. Si è illustrata la metodologia messa a punto dal Nucleo per trattare le informazioni attualmente disponibili al livello di massima disaggregazione oggi possibile. Si è mostrato come il lavoro svolto dall’Ufficio permetta di esplorare diverse possibilità di trattamento dei dati e come questi consentano, una volta che l’elaborazione venga estesa a tutte le facoltà, di evidenziare i principali aspetti problematici della didattica. Si è mostrato come i punti maggiormente critici per l’Ateneo riguardino la minor produttività didattica rispetto alla media nazionale, e come questo dato sia generalizzato e interessi la maggior parte delle Facoltà. Si è anche mostrato, alla luce dei dati più aggiornati, come il problema tenda a persistere. Va da sé che le indicazioni avanzate in questo documento hanno natura esclusivamente diagnostica e che i rimedi debbano inevitabilmente scaturire da una riflessione interna alle strutture didattiche, che coinvolga, accanto ai responsabili dei corsi, la generalità dei docenti. La gamma di rimedi è certamente ampia e può andare dall’introduzione di sistemi di controllo della qualità, alla riorganizzazione dei calendari delle lezioni e degli esami, al rafforzamento della attività di supporto, in particolare per le matricole con curricula deboli, alla corretta utilizzazione dei manager didattici, alla verifica della piena corrispondenza del peso degli insegnamenti con i crediti formativi. Un passaggio indispensabile per affrontare con la necessaria decisione questi aspetti è però la presa d’atto, da parte dell’insieme del corpo docente, della situazione critica della didattica. L’applicazione della riforma degli ordinamenti didattici, che ci vede coinvolti in questi mesi, rappresenta un’importante occasione per rivedere l’offerta formativa. A giudizio del Nucleo è però assolutamente indispensabile che i responsabili della progettazione dei corsi di studio e i singoli docenti, nel momento in cui si impegnano a rivedere la struttura dei loro insegnamenti, pongano al primo punto della loro agenda la necessità di disegnare progetti diretti a migliorare la capacità di trasformare gli studenti da semplici “iscritti” in studenti “attivi”. In assenza di significativi interventi in questa direzione, il rischio che si prospetta è un progressivo allontanamento delle performance dell’Ateneo dalla media del sistema universitario, con le inevitabili, severe conseguenze sul piano economico e finanziario. 67 Efficienza e inefficienza didattica ALLEGATO Domanda Si considerano gli studenti iscritti al sistema universitario da due e da tre anni per ciascuna delle università interessate, nei corsi di laurea e di laurea specialistica a ciclo unico, relativamente all’anno accademico 2003/2004. I dati sono forniti dal servizio Statistico del MIUR-Università. Gli studenti sono pesati in base al gruppo di classi di laurea di appartenenza (v. Tabella A). Gli iscritti ai corsi interfacoltà sono stati ripartiti fra le facoltà che hanno partecipato all’attivazione del corso. Il valore attribuito a ciascun gruppo è il seguente: A B C D Professioni sanitarie 5 3,5 2 1 2,5 Tabella A- I raggruppamenti dei corsi di laurea “L” e “LSCU” (doc. 1/04 del CNVSU) Cod_classe Denominazione Nmax GRUPPO 47/S Medicina veterinaria 60 52/S Odontoiatria e protesi dentaria 60 A A 20 Scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali 75 A 32 Scienze matematiche 75 A 16 Scienze della terra 75 A 40 Scienze e tecnologie zootecniche e delle produzioni animali 75 A 01 Biotecnologie 75 A 27 Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura 75 A 37 Scienze statistiche 75 A 25 Scienze e tecnologie fisiche 75 A 21 Scienze e tecnologie chimiche 75 A 46/S Medicina e chirurgia 80 A 04/S Architettura e ingegneria edile 100 B 14/S Farmacia e farmacia industriale 100 B 26 Scienze e tecnologie informatiche 150 B 68 Paolo Silvestri, Rina Sedda Cod_classe Denominazione Nmax GRUPPO 29 Filosofia 150 B 24 Scienze e tecnologie farmaceutiche 150 B 22 Scienze e tecnologie della navigazione marittima e aerea 150 B 42 Disegno industriale 150 B DS1 Scienze della difesa e della sicurezza 150 B 09 Ingegneria dell’informazione 150 B 08 Ingegneria civile e ambientale 150 B 07 Urbanistica e scienze della pianificazione territoriale ed ambientale 150 B 06 Scienze del servizio sociale 150 B 10 Ingegneria industriale 150 B 35 Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace 150 B 41 Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali 150 B 04 Scienze dell’architettura e dell’ingegneria edile 150 B 38 Scienze storiche 150 B 12 Scienze biologiche 150 B 17 Scienze dell’economia e della gestione aziendale 230 C 11 Lingue e culture moderne 230 C 19 Scienze dell’amministrazione 230 C 13 Scienze dei beni culturali 230 C 18 Scienze dell’educazione e della formazione 230 C 28 Scienze dell’economia 230 C 03 Scienze della mediazione linguistica 230 C 30 Scienze geografiche 230 C 33 Scienze delle attività motorie e sportive 230 C 39 Scienze del turismo 230 C 05 Lettere 230 C 02 Scienze dei servizi giuridici 300 D 23 Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo 300 D 15 Scienze politiche e delle relazioni internazionali 300 D 14 Scienze della comunicazione 300 D 34 Scienze e tecniche psicologiche 300 D 36 Scienze sociologiche 300 D 31 Scienze giuridiche 300 D SNT4 Professioni sanitarie della prevenzione 75 San SNT1 Professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica 75 San SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione 75 San SNT3 Professioni sanitarie tecniche 75 SciFor Corsi del vecchio ordinamento in Scienze della Formazione Primaria San SciFor 69 Efficienza e inefficienza didattica Tabella A1: I raggruppamenti dei corsi di laurea “LS” (doc. 1/04 del CNVSU) Classe Descrizione classe NMAX Gruppo 60 A 07/S Biotecnologie agrarie 08/S Biotecnologie industriali 60 A 09/S Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche 60 A 20/S Fisica 60 A 45/S Matematica 60 A 50/S Modellistica matematico-fisica per l’ingegneria 60 A 62/S Scienze chimiche 60 A 69/S Scienze della nutrizione umana 60 A 74/S Scienze e gestione delle risorse rurali e forestali 60 A 77/S Scienze e tecnologie agrarie 60 A 78/S Scienze e tecnologie agroalimentari 60 A 79/S Scienze e tecnologie agrozootecniche 60 A 81/S Scienze e tecnologie della chimica industriale 60 A 85/S Scienze geofisiche 60 A 86/S Scienze geologiche 60 A 90/S Statistica demografica e sociale 60 A 91/S Statistica economica, finanziaria ed attuariale 60 A 92/S Statistica per la ricerca sperimentale 60 A 03/S Architettura del paesaggio 80 B 04/S Architettura e ingegneria edile 80 B 06/S Biologia 80 B 10/S Conservazione dei beni architettonici e ambientali 80 B 11/S Conservazione dei beni scientifici e della civiltà industriale 80 B 23/S Informatica 80 B 25/S Ingegneria aerospaziale e astronautica 80 B 26/S Ingegneria biomedica 80 B 27/S Ingegneria chimica 80 B 28/S Ingegneria civile 80 B 29/S Ingegneria dell’automazione 80 B 30/S Ingegneria delle telecomunicazioni 80 B 31/S Ingegneria elettrica 80 B 32/S Ingegneria elettronica 80 B 33/S Ingegneria energetica e nucleare 80 B 34/S Ingegneria gestionale 80 B 70 Paolo Silvestri, Rina Sedda Classe Descrizione classe NMAX Gruppo 35/S Ingegneria informatica 80 B 36/S Ingegneria meccanica 80 B 37/S Ingegneria navale 80 B 38/S Ingegneria per l’ambiente e il territorio 80 B 54/S Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale 80 B 61/S Scienza e ingegneria dei materiali 80 B 66/S Scienze dell’universo 80 B 68/S Scienze della natura 80 B 80/S Scienze e tecnologie dei sistemi di navigazione 80 B 82/S Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio 80 B 103/S Teorie e metodi del disegno industriale 80 B 01/S Antropologia culturale ed etnologia 100 C 02/S Archeologia 100 C 05/S Archivistica e biblioteconomia 100 C 12/S Conservazione e restauro del patrimonio storico-artistico 100 C 13/S Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo 100 C 15/S Filologia e letterature dell’antichità 100 C 16/S Filologia moderna 100 C 17/S Filosofia e storia della scienza 100 C 18/S Filosofia teoretica, morale, politica ed estetica 100 C 19/S Finanza 100 C 21/S Geografia 100 C 24/S Informatica per le discipline umanistiche 100 C 39/S Interpretariato di conferenza 100 C 40/S Lingua e cultura italiana 100 C 41/S Lingue e letterature afroasiatiche 100 C 42/S Lingue e letterature moderne euroamericane 100 C 43/S Lingue straniere per la comunicazione internazionale 100 C 44/S Linguistica 100 C 48/S Metodi per l’analisi valutativa dei sistemi complessi 100 C 51/S Musicologia e beni musicali 100 C 53/S Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie 100 C 55/S Progettazione e gestione dei sistemi turistici 100 C 56/S Programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi 100 C 57/S Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali 100 C 59/S Pubblicità e comunicazione d’impresa 100 C 71 Efficienza e inefficienza didattica Classe Descrizione classe NMAX Gruppo 63/S Scienze cognitive 100 C 64/S Scienze dell’economia 100 C 65/S Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua 100 C 72/S Scienze delle religioni 100 C 75/S Scienze e tecnica dello sport 100 C 76/S Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative 100 C 83/S Scienze economiche per l’ambiente e la cultura 100 C 84/S Scienze economico-aziendali 100 C 87/S Scienze pedagogiche 100 C 93/S Storia antica 100 C 94/S Storia contemporanea 100 C 95/S Storia dell’arte 100 C 96/S Storia della filosofia 100 C 97/S Storia medievale 100 C 98/S Storia moderna 100 C 100/S Tecniche e metodi per la società dell’informazione 100 C 104/S Traduzione letteraria e in traduzione tecnico-scientifica 100 C DS1/S Scienze della difesa e della sicurezza 100 C 22/S Giurisprudenza 120 D 49/S Metodi per la ricerca empirica nelle scienze sociali 120 D 58/S Psicologia 120 D 60/S Relazioni internazionali 120 D 67/S Scienze della comunicazione sociale e istituzionale 120 D 70/S Scienze della politica 120 D 71/S Scienze delle pubbliche amministrazioni 120 D 73/S Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale 120 D 88/S Scienze per la cooperazione allo sviluppo 120 D 89/S Sociologia 120 D 99/S Studi europei 120 D 101/S Teoria della comunicazione 120 D 102/S Teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica 120 D SNT1/S Scienze infermieristiche e ostetriche 60 San SNT2/S Scienze delle professioni sanitarie della riabilitazione 60 San SNT3/S Scienze delle professioni sanitarie tecniche 60 San SNT4/S Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione 60 San 72 Paolo Silvestri, Rina Sedda Tabella B - dati degli iscritti dell’Ateneo di Sassari da due e tre anni per il 2003-2004 suddivisi per gruppi di appartenenza Facoltà corso di laurea Peso Peso Peso Peso Peso 5 3,5 2 1 2,5 Somma di iscritti da due e tre anni A B C D PS Agraria Biotecnologie- - L 13,6 Ingegneria agraria e pianificazione del territorio rurale – L 19 Scienze e tecnologie agrarie – L 48 Scienze e tecnologie forestali e ambientali – L 41 Scienze zootecniche – L 33 Tecnologie alimentari – L 30 Viticoltura ed enologia – L Agraria Architettura 104 Produzione e protezione delle colture agrarie – L 21 205,6 41 Scienze dell’architettura – L 48 Architettura Economia 104 Pianificazione territoriale, urbanistica ed ambientale – L 89 Economia – L 109 Economia aziendale - L 253 Economia e imprese del turismo - L 136 Economia Farmacia 498 Biotecnologie- - L Chimica e tecnologia farmaceutiche - LSCU 57 Farmacia - LSCU 42 Tecniche erboristiche - L 13 Tossicologia degli inquinanti ambientali - L 25 Farmacia Giurisprudenza 13,6 13,6 137 Diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private - L 7 Scienze giuridiche - L Servizio sociale a indirizzo europeo - L Giurisprudenza Lettere 407 45,75 45,75 414 Beni archivistici e librari - L 13 Beni demoetnoantropologici e ambientali - L 12 Beni storico-artistici e archeologici - L Filosofia - L 17 31 Lettere - L Restauro e conservazione dei beni culturali Scienze dei beni culturali - L Scienze dell’antichità - L Scienze delle professioni educative di base - L 35 12,5 88 6 279 73 Efficienza e inefficienza didattica Servizio sociale a indirizzo europeo - 45,75 Studi umanistici (dal Medioevo all’età contemporanea) - L 16 Teoria e tecniche dell’informazione - L 137 Lettere Lingue 89,25 Lingue e culture straniere moderne - L 134 Mediazione linguistica - L 192 Lingue Medicina 466 137 326 Biotecnologie- L 13,6 Fisioterapia - L 24 Igiene dentale - L 5 Infermieristica - L 54 Logopedia - L 6 Medicina e chirurgia - LSCU 177 Odontoiatria e protesi dentaria - LSCU 32 Ostetricia - L 7 Servizio sociale a indirizzo europeo 45,75 Tecniche audiometriche - L Tecniche audioprotesiche - L 2 Tecniche di laboratorio biomedico - L 5 Medicina Veterinaria 222,6 45,75 Biotecnologie L Gestione e protezione della fauna selvatica - L 11 141 Produzioni animali - L 13 178,6 Biotecnologie- - L Chimica - L 13,6 17 Restauro e conservazione dei beni culturali 12,5 Scienze ambientali delle acque interne e lagunari - L 16 Scienze ambientali e naturali - L 1 Scienze ambientali terrestri - L 20 Scienze biologiche - L Scienze della natura e delle sue risorse - L Scienze dell’ambiente e delle produzioni marine - L Scienze mfn Scienze politiche 105 13,6 Medicina veterinaria - LSCU Veterinaria Scienze mfn 2 128 63 51 181,6 140,5 Scienze della comunicazione e giornalismo - L 351 Scienze dell’amministrazione e gestione delle risorse umane - L 64 Scienze politiche - L 136 Servizio sociale a indirizzo europeo 45,75 Scienze politiche Totale complessivo 802 45,75 64 487 697 1354 1038 105 74 Paolo Silvestri, Rina Sedda Requisiti minimi e di qualità Il fattore “requisiti minimi” si basa sulla verifica effettuata per i corsi di laurea e di laurea specialistica a ciclo unico dell’a.a. 2004/05 ed è dato dal rapporto tra il numero di corsi in possesso dei requisiti minimi sul numero di corsi attivi. La situazione per Sassari è la seguente: Tabella C- Corsi senza dei requisiti minimi per il 2004/2005 Facoltà classe corso grado di copertura classe soglia minimia Agraria 7 Ingegneria agraria e pianificazione del territorio rurale 30,00% 40% Architettura 4 Scienze dell’Architettura 25,00% 40% Architettura 7 Pianificazione territoriale, urbanistica ed ambientale 22,00% 40% Lettere e filosofia Lingue e lett. straniere 14 Teoria e tecnica dell’informazione 35,30% 40% 3 Mediazione linguistica 24,30% 40% Scienze politiche 14 Scienze della comunicazione e giornalismo 33,33% 40% Il fattore “qualità” è calcolato in base alle risposte fornite dai Nuclei di valutazione al questionario proposto all’interno della procedura Nuclei 2005 sui corsi dell’a.a. 2004/05. In particolare sono state considerate le seguenti tre domande: 1) Il sito indicato contiene informazioni specifiche e dettagliate sul corso? 2) Indicare se è stato individuato e reso pubblico un nucleo stabile di docenti che funga da garante del corso di studi. 3) Indicare se il corso prevede un sistema di valutazione della qualità delle attività svolte, diverso dalla sola raccolta delle opinioni degli studenti frequentati prevista dall’articolo 1 c. 2 della 370/99. Il denominatore del fattore correttivo è dato dal numero di corsi attivi e proposti all’esame dei Nuclei, il numeratore dal numero di corsi per i quali è stata data risposta affermativa ad almeno due delle tre domande sopra riportate. Dati di dettaglio: • Distribuzione per corso di studi degli studenti iscritti da due e da tre anni, nell’a.a. 2003/04,ai corsi di laurea e laurea specialistica a ciclo unico. • Elenco dei corsi di laurea e di laurea specialistica attivi nell’a.a. 2004/05 considerati ai fini dell’analisi del possesso dei requisiti minimi; distribuzione del N. di corsi attivi e di cui con requisiti minimi per ateneo e facoltà 75 Efficienza e inefficienza didattica (l’attribuzione ai corsi dell’eventuale carenza di risorse delle facoltà è stato effettuato seguendo il criterio della minimizzazione del numero di corsi senza requisiti, ovvero massimizzando il fattore correttivo). • Risposte dei Nuclei di valutazione al questionario proposto all’interno della procedura Nuclei 2005. La situazione per Sassari è la seguente: Tabella D - Dati per facoltà sui requisiti minimi per il 2004/2005 facoltà AGRARIA Corsi attivi Corsi con requisiti minimi Corsi con requisiti su totale attivati 7 6 0,8571 ARCHITETTURA 2 0 ECONOMIA 3 3 1 FARMACIA 4 4 1 GIURISPRUDENZA 2 2 1 LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETTERATURE STRANIERE 6 5 0,8333 2 1 0,5 MEDICINA E CHIRURGIA 4 4 1 MEDICINA VETERINARIA SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI 2 2 1 5 5 1 SCIENZE POLITICHE 3 2 0,6667 totale 40 34 0,85 76 Paolo Silvestri, Rina Sedda A A A A A F F F F LI LI 7/S 74/S 77/S 77/S 79/S 24 24 14/S 14/S 11 3 LI 3 LI 43/S MC SNT/1 MC SNT/2 MC SNT/3 MC SNT/3 MC SNT/3 MC SNT/3 MC SNT/4 MV 40 SMFN 82/S Biotecnologie agrarie e ambientali Progettazione e gestione dei sistemi forestali e ambientali Produzioni vegetali e difesa in ambiente mediterraneo Produzioni vegetali biologiche Produzioni zootecniche mediterranee Tecniche erboristiche Tossicologia degli inquinanti ambientali Farmacia Chimica e tecnologia farmaceutiche Lingue e culture straniere moderne Mediazione linguistica Mediazione linguistica (indirizzo Interpretazione e traduzione) Lingue straniere per la comunicazione internazionale OSTETRICIA (abilitante alla professione sanitaria di Ostetrica/o) LOGOPEDIA (abilitante alla professione sanitaria di Logopedista) Tecniche di laboratorio biomedico (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico di laboratorio biomedico) Igiene dentale (abilitante alla professione sanitaria di Igienista dentale) Tecniche audiometriche (abilitante alla professione sanitaria di Audiometrista) Tecniche audioprotesiche (abilitante alla professione sanitaria di Audioprotesista) Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro) Produzioni animali Gestione dell’ambiente e del territorio NO NO NO NO SI SI SI SI SI SI NO NO NO NO NO NO NO NO Valutazione Indicare se il corso prevede un sistema di valutazione della qualità delle attività svolte, diverso dalla sola raccolta delle opinioni degli studenti frequentati prevista dall’articolo 1 c. 2 della 370/99 Indicare se è stato individuato e reso pubblico un nucleo stabile di docenti che funga da garante del corso di studi Il sito indicato contiene informazioni specifiche e dettagliate sul corso? Nome del corso facolta Codice Classe Tabella E - Risposte fornite dai Presidi ai Nuclei e inseriti nella Banca dati del Ministero “Nucleo 2005” (anno accademico 2004/2005) nessuna risposta nessuna risposta nessuna risposta nessuna risposta nessuna risposta Negativo Negativo Negativo Negativo Negativo Negativo nessuna risposta SI NO NO Negativo nessuna risposta nessuna risposta nessuna risposta nessuna risposta nessuna risposta nessuna risposta nessuna risposta SI NO nessuna risposta negativo 77 Efficienza e inefficienza didattica Risultati Si considerano in questa sezione i Crediti Formativi Universitari (CFU) acquisiti, nell’anno solare 2004, dagli studenti iscritti nei corsi di studio considerati nella sezione DOMANDA. Si considera inoltre il numero di soggetti che hanno conseguito un titolo nello stesso anno solare nei corsi del nuovo e del vecchio ordinamento (ad esclusione delle Scuole Dirette a Fini Speciali e dei corsi di laurea specialistica non a ciclo unico), pesato in base al ritardo nel conseguimento del titolo (v. Tabella F) ed in base alla durata del corso, in ragione del fattore moltiplicativo D/3, dove D è pari alla durata del corso. Il peso di ogni ateneo per questa sezione è composto per due terzi dai CFU acquisiti e per un terzo dai laureati pesati. Tabella F- Tempi di conseguimento del titolo e relativi pesi Due anni e più prima della durata 0 Un anno prima della durata 0 Titolo conseguito nei tempi previsti 1 Un anno di ritardo 0,7 Due anni di ritardo (0,7)^2 Tre anni di ritardo (0,7)^3 Quattro anni ed oltre di ritardo (0,7)^4 78 Paolo Silvestri, Rina Sedda Il potenziale di ricerca è composto dai docenti (pesati1), assegnisti (pesati 0,6), dottorandi, personale tecnico amministrativo (pesato 0,8). Al potenziale di ricerca così composto vengono poi applicati due fattori correttivi, uno moltiplicativo ed uno additivo. Il fattore moltiplicativo è in effetti dato dalla media di due fattori: il fattore F-PRIN, basato sulla partecipazione, con valutazione positiva, dei docenti delle università interessate ai bandi per i progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale, ed il fattore F-CIVR, basato sui risultati ottenuti dal Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca (CIVR). Il fattore correttivo additivo è invece basato sulla capacità degli atenei di attrarre finanziamenti esterni. Il fattore F-PRIN è stato calcolato sulla base della partecipazione dei docenti dell’ateneo ad un Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale (PRIN) che abbia ricevuto una valutazione positiva (anche se poi non ha ottenuto il cofinanziamento) nel triennio 2003-2005; l’algoritmo di calcolo è il seguente: § 1 14 K ¨1 ¦ wi Ateneo,i ¨ 3i1 K nazionale ,i © FPRIN · ¸ ¸ ¹ 2 Dove: w i Dij D. j K Ateneo,i K nazionale ,i ; mij Dij ; mi . Di . dove: ^Dij` = numero di docenti di ruolo dell’area i e dell’ateneo j ^mij` = numero di docenti di ruolo dell’ateneo j, partecipanti in un progetto PRIN nell’area i che abbia ricevuto valutazione positiva. Sostituendo si ottiene: FPRIN § ¨1 1 ¨ 3 D j © mij · ¸ Di ¦ ¸ m i 1 i ¹ 14 2 Il fattore correttivo viene poi “standardizzato” rapportando ogni valore al valore medio riscontrato nell’insieme di atenei considerati Il fattore correttivo F-CIVR si basa come detto sui risultati della valutazione triennale (2001-2003) dei progetti di ricerca presentati dagli atenei al CIVR. I progetti sono stati catalogati e pesati come riportato nella successiva tabella 3. Tabella 3 Valutazione dei progetti Eccellente Buono Accettabile Limitato Peso 1,0 0,8 0,6 0,2 Efficienza e inefficienza didattica 79 Il fattore correttivo è calcolato come rapporto tra progetti “pesati” e progetti presentati, il rapporto viene poi “standardizzato” rapportando ogni valore al valore medio riscontrato nell’insieme di atenei considerati. Il fattore correttivo “finanziamenti esterni” è stato calcolato sulla base dei conti consuntivi degli atenei nell’anno 2003, sommando le entrate (riscossioni) relative alle seguente voci: ¾ 1 2 2 0 Contratti/Convenzioni/ Accordi-programma: con altri Ministeri ¾ 1 2 3 0 Contratti/Convenzioni/ Accordi-programma: con Unione Europea ¾ 1 2 4 0 Contratti/Convenzioni/ Accordi-programma: con Org. pubblici esteri o int.li ¾ 1 2 5 0 Contratti/Convenzioni/ Accordi-programma: con Enti pubblici ¾ 1 2 6 0 Contratti/Convenzioni/ Accordi-programma: con soggetti Privati ¾ 1 3 1 0 Attività commerciale ¾ 2 2 3 0 Finanziamenti di Altri Ministeri per Ricerca scientifica ¾ 2 3 1 0 Trasferimenti correnti da Unione Europea ¾ 2 3 2 0 Trasferimenti correnti da Organismi pubblici esteri o internazionali ¾ 2 3 3 0 Trasferimenti correnti da Enti pubblici ¾ 2 3 4 0 Trasferimenti correnti da soggetti Privati ¾ 2 4 1 0 Trasferimenti per investimenti da Unione Europea ¾ 2 4 2 0 Trasferimenti per investimenti da Organismi pubblici esteri o internazionali ¾ 2 4 3 0 Trasferimenti correnti da Enti pubblici ¾ 2 4 4 0 Trasferimenti per investimenti da soggetti Privati L’ammontare (in Keuro) così ottenuto viene diviso per 50 Keuro (il costo ipotetico annuo di un ricercatore). Dati di dettaglio: x distribuzione per ateneo del numero di docenti al 31/12/2005 x distribuzione per ateneo ed area del N. di assegnisti di ricerca utilizzati nell’anno 2005, in numero ed in mesi uomo; x distribuzione per ateneo e corso di dottorato del N. di iscritti ai corsi di dottorato nell’a.a. 2004/05 (XVI ciclo e successivi); x distribuzione per ateneo e qualifica del personale di ruolo dell’area tecnico scientifica, qualifiche D ed EP al 31/12/2005; x distribuzione per ateneo ed area del numero medio di docenti di ruolo nel triennio 20032005, e del numero medio di partecipanti ad un PRIN con valutazione positiva. x dati di dettaglio relativi al calcolo del fattore correttivo “Finanziamenti esterni”, ovvero la distribuzione per ateneo delle entrate proprie (riscossioni) per le voci sopra elencate nell’anno 2004. 80 Paolo Silvestri, Rina Sedda Tabella G - classificazione dei prodotto CIVR 2001-2003, Ateneo di Sassari Area Prodotti prodotti presentati eccellenti 01 - Scienze matematiche e informatiche 02 - Scienze fisiche 03 - Scienze chimiche 04 - Scienze della terra 05 - Scienze biologiche 06 - Scienze mediche 07 - Scienze agrarie e veterinarie 08 - Ingegneria civile ed Architettura 09 - Ingegneria industriale e informatica 10 - Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche 11 - Scienze storiche, filosofiche, psicologiche e pedagogiche 12 - Scienze giuridiche 13 - Scienze economiche e statistiche 14 - Scienze politiche e sociali 15f - Scienze e tecnologie per la valutazione e la valorizzazione dei beni culturali prodotti buoni prodotti accettabili prodotti limitati 1 2 16 5 20 32 27 5 5 0 1 3 0 5 8 1 0 2 1 1 9 0 14 17 12 1 2 0 0 3 5 1 6 12 4 1 0 0 1 0 0 1 2 0 0 12 6 6 0 0 10 16 7 6 1 0 5 0 4 8 2 2 4 7 0 3 1 1 0 1 3 0 3 0 0 3.090 2.474 3.191 1.286 5.017 10.394 3.072 3.509 4.596 5.397 4.551 4.152 3.981 1.431 media 2003-05 docenti in progetti valutati positivamente per area (m i ) 2 5 56 7 74 147 132 9 6 50 45 65 28 24 649,667 media 200305 docenti in progetti valutati positivamente per area e per ateneo - (m i j) 01 - Scienze matematiche e informatiche 02 - Scienze fisiche 03 - Scienze chimiche 04 - Scienze della Terra 05 - Scienze biologiche 06 - Scienze mediche 07 - Scienze agrarie e veterinarie 08 - Ingegneria civile ed Architettura 09 - Ingegneria industriale e dell’informazione 10 - Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche 11 - Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche 12 - Scienze giuridiche 13 - Scienze economiche e statistiche 14 - Scienze politiche e sociali Totale complessivo media 2003-05 docenti per area scientifica ( Di) area media triennio 2003-2005 Ateneo Tabella H - numero medio docenti per area (ateneo di SS e del Sistema universitario) e numero medio docenti a progetti valutati positivamente per area per il triennio 2003-2005) 2 2 32 4 30 46 53 8 4 19 19 15 8 12 254 1.347 1.140 1.681 582 2.310 2.559 1.496 1.640 2.448 1.628 1.531 1.128 1.142 368 1,1 1,1 0,95 2,78 2,71 1,32 0,95 2,71 4,91 44,2 0,05% 4,23% 1030,9 -4,42 32,65 0,03% 3,12% 501,52 1,15 25,12 0,03% 2,40% 362,21 -0,6 54,77 0,06% 5,24% 1030,9 -7,36 54,29 0,06% 5,19% 835,86 20,62 10,03 7,24 20,62 16,72 41,68 0,04% 3,96% -2,98 17,08 0,02% 1,62% -1,67 20,96 0,02% 1,99% 1,04 0,02% 2,08% 362,21 13,99 0,01% 1,34% 417,93 21,7 -3,68 38,35 0,04% 3,67% 417,93 -4,5 0,44 8,36 8,36 7,24 42,02 0,04% 3,99% 14,03 -8,04 45,02 0,05% 4,31% 1058,76 21,18 42,16 0,04% 4,00% -0,84 36,65 0,04% 3,48% -3,58 25,36 0,03% 2,41% -1,64 54,56 0,06% 5,18% 1,02 24 docenti 15 11 peso 1 0 assegnisti 15 2 peso 0,6 9 dottorandi 13 0 peso 0,8 0 pers. tecnico 38 3 peso 0,8 0 POTENZIALE DI RICERCA INIZIALE 37 5 % 22 % su sassari 18 0 differenza F_Prin 13 17 POTENZIALE RICERCA PRIN-CIVR 13 2 37 3 % 60,96 0,06% 5,79% -5,97 % su sassari 2,19 Riscossioni 2004 ricerca 35 % 0,04% 46,7 0,04% 0,01% 3,24% 0,04% 22,35 0,02% 0,01% 1,55% 0,03% 28,95 0,02% 0,01% 2,01% 0,09% 66,19 0,05% 0,02% 4,59% 0,09% 64,82 0,05% 0,02% 4,50% 0,04% 42,69 0,04% 0,01% 2,96% 0,03% 32,36 0,03% 0,01% 2,24% 0,09% 75,39 0,06% 0,02% 5,23% 0,07% 71,01 0,06% 0,02% 4,93% 0,06% 55,58 0,05% 0,02% 3,86% POTENZIALE DI RICERCA FINALE 30 2 Correttivo fondi esterni 13,37 % -4,22 42,21 0,04% 4,04% 668,69 RICERCA (1/3) 37,67 0,04% 3,58% 13,3 ENTRATE ESTERNE RICERCA % su sassari 24 3,83 12,46 1,76 differenza F_Civr DIPARTIMENTO DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA E PIANIFICAZIONE DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA ANIMALE DIPARTIMENTO DI BOTANICA ED ECOLOGIA VEGETALE DIPARTIMENTO DI CHIMICA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E SISTEMI ARBOREI DIPARTIMENTO DI ECONOMIA, IMPRESA E REGOLAMENTAZIONE DIPARTIMENTO DI ECONOMIA, ISTITUZIONI E SOCIETA’ DIPARTIMENTO DI FARMACOLOGIA, GINECOLOGIA ED OSTETRICIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DEL TERRITORIO DIPARTIMENTO DI PROTEZIONE DELLE PIANTE PRIN-CIVR Tabella I - Il contributo delle strutture alla aliquota teorica del riequilibrio 2006 per la dimensione ricerca nell’ateneo di Sassari Efficienza e inefficienza didattica 81 DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRONOMICHE E GENETICA VEGETALE AGRARIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE AMBIENTALI AGRARIE E DI BIOTECNOLOGIE AGRO-ALIMENTARI DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOMEDICHE DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEI LINGUAGGI DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL FARMACO DIPARTIMENTO DI SCIENZE FISIOLOGICHE, BIOCHIMICHE E CELLULARI DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE E DELL’ANTICHITA’ DIPARTIMENTO DI SCIENZE ZOOTECNICHE DIPARTIMENTO DI STORIA DIPARTIMENTO DI TEORIE E RICERCHE DEI SISTEMI CULTURALI DIPARTIMENTO DI ZOOLOGIA E ANTROPOLOGIA BIOLOGICA DIPARTIMENTO FARMACO CHIMICO - TOSSICOLOGICO Istituto di Anatomia Patologica Istituto di Anestesia e Rianimazione Istituto di Clinica Chirurgica Generale e Terapia Chirurgica 0 18 43 16 0 0 20 0 18 24 25 0 0 0 0 0 11 0 16 0 42 7 23 3 18 3 16 2 61 6 15 2 13 2 30 8 26 0 10 2 21 0 5 0 0 5 10 0 0,73 0,37 1,54 0,37 0,73 1,9 0,95 2,19 1,1 4,46 1,17 1,32 1,68 3,07 1,17 0,8 0,01% 0,50% 0,71 10,59 0,01% 1,01% 1,42 5,29 22,23 0,02% 2,11% 0,17 5,29 0,01% 0,50% 0,71 11,79 0,01% 1,12% -1,2 47,52 0,05% 4,51% 4,28 29,36 0,03% 2,79% -2,59 55,76 0,06% 5,29% 6,02 17,08 0,02% 1,62% 2,19 84,17 0,09% 7,99% -6,98 18,14 0,02% 1,72% -1,92 20,85 0,02% 1,98% -0,7 38,95 0,04% 3,70% 4,67 83,06 0,09% 7,89% -0,13 31,34 0,03% 2,98% -3,18 11,64 0,01% 1,11% -2,19 9,2 0,01% 0,88% 306,48 640,83 19,07 0,02% 1,82% 417,93 11,77 0,01% 1,13% 278,62 0,21 0,1 11,4 5,7 0,01% 1,09% 278,62 0,01% 0,55% 139,31 -0,21 22,21 0,02% 2,12% 585,11 0,1 5,7 0,01% 0,55% 139,31 1,17 -2,55 48,39 0,05% 4,63% 724,42 -3,19 26,47 0,03% 2,53% 362,21 -0,41 58,56 0,06% 5,60% 835,86 1,8 5,57 2,79 11,7 2,79 5,57 14,49 7,24 16,72 8,36 0,01% 0,00% 0,59% 0,02% 16,97 0,01% 0,01% 1,18% 0,01% 8,49 0,05% 33,91 0,03% 0,01% 2,35% 0,01% 8,49 0,01% 0,00% 0,59% 0,02% 17,34 0,01% 0,01% 1,20% 0,06% 62,87 0,05% 0,02% 4,36% 0,03% 33,72 0,03% 0,01% 2,34% 0,07% 75,28 0,06% 0,02% 5,22% 0,04% 27,43 0,02% 0,01% 1,90% 0,15% 109,26 0,09% 0,03% 7,58% 0,04% 30,94 0,03% 0,01% 2,15% 0,06% 55,75 0,05% 0,02% 3,87% -10,83 75,27 0,08% 7,20% 1699,59 33,99 10,03 12,82 0,03% 0,01% 2,55% 0,10% 107,98 0,09% 0,03% 7,49% 0,04% 36,7 0,03% 15,33 0,01% 0,00% 1,06% 0,04% 27,03 0,02% 0,01% 1,87% 18,11 0,02% 1,73% 445,79 20,91 0,02% 2,00% 501,52 42,93 0,04% 4,11% 84,58 0,09% 8,09% 1170,21 23,4 8,92 6,13 8,92 1,87 0,82 3,3 3,17 -3,93 27,78 0,03% 2,66% 445,79 -2,7 82 Paolo Silvestri, Rina Sedda 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5 0 10 1 0 0 17 0 0 0 0 5 10 2 0 1 10 1 0 3 8 6 5 4 711 70,83 322,46 52 Totale complessivo 0 13 0 0 10 0 0,29 0,44 0,37 0,59 0,73 0,37 1,24 0,73 0,07 0,22 0,37 0,73 0,73 1,24 0,22 0,66 0,73 0,51 0,22 7 0 0 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0,44 17 3 9 10 7 3 0 0 6 Istituto di Clinica Dermatologica Istituto di Clinica Medica Generale e Terapia Medica Istituto di Clinica Neurochirurgica Istituto di Clinica Neurologica Istituto di Clinica Odontoiatrica Istituto di Clinica Ortopedica Istituto di Ematologia Istituto di Igiene e Medicina Preventiva Istituto di Malattie Infettive e Parassitarie Istituto di Matematica e Fisica Istituto di Medicina Legale e di Medicina del Lavoro Istituto di Neuropsichiatria Infantile Istituto di Oftalmologia di Otorinolaringoiatria e di Urologia Istituto di Patologia Generale, Anatomia Patologica e Clinica Ostetrico-Chirurgica Veterinaria Istituto di Patologia Speciale Chirurgica e Propedeutica Clinica Istituto di Patologia Speciale e Clinica Medica Veterinaria Istituto di Patologia Speciale Medica e Metodologia Clinica Istituto di Scienze Geologico Mineralogiche Istituto di Scienze Radiologiche Istituto di Tisiologia e Malattie dell’Apparato Respiratorio 0,02% 0,00% 0,01% 0,02% 0,01% 0,00% 2,24% 0,30% 0,90% 1,46% 0,70% 0,30% 2,41 0,43 1,28 1,42 0,99 0,43 0,01% 0,60% 0,85 0,00% 0,10% 0,14 0,00% 0,30% 0,43 0,01% 0,50% 0,71 0,01% 0,80% 1,14 0,00% 0,40% 0,57 2,39% 0,33% 0,98% 1,55% 0,76% 0,33% 473,66 83,59 250,76 278,62 195,04 83,59 0,01% 1,09% 278,62 0,03% 0,00% 0,01% 0,02% 0,01% 0,00% 0,01% 0,65% 167,17 12 1,14 3,42 27,86 0,01% 1,15% 278,62 0,00% 0,11% 0,00% 0,33% 83,59 5,7 0,01% 0,55% 139,31 13,53 0,01% 1,29% 278,62 11,4 24,98 3,42 10,26 16,2 7,98 3,42 6,84 5,7 9,12 0,01% 0,87% 222,9 0,01% 0,91% 278,62 0,01% 0,55% 139,31 0,08 4,56 0,00% 0,44% 111,45 -3,12 15,91 0,02% 1,52% 167,17 0,1 5,7 0,01% 0,55% 139,31 0,17 -2,45 9,56 0,1 -4,17 14,22 0,01% 1,36% 473,66 0,21 0,02 0,06 0,1 1,15 0,21 0,35 0,06 0,19 0,21 0,15 0,06 0,12 1053,07 1,08% 100,00% 28,66 -43,98 1045,41 1,07% 100,00% 19810 4,23 16,75 0,02% 1,59% 1,44 5,29 0,01% 0,50% 0,71 8,47 11,79 0,01% 1,12% -1,99 5,29 17,99 0,02% 1,71% -3,38 11,19 0,01% 1,06% 1,42 1,06 3,18 5,29 0,01% 0,50% 0,71 11,19 0,01% 1,06% 3,54 10,59 0,01% 1,01% 1,42 23,59 3,18 9,53 15,39 7,41 3,18 6,35 396,2 2,23 3,34 2,79 4,46 5,57 2,79 9,47 5,57 0,56 1,67 2,79 5,57 5,57 9,47 1,67 5,02 5,57 3,9 1,67 3,34 34,45 5,09 15,27 21,77 11,88 5,09 0,03% 0,00% 0,01% 0,02% 0,01% 0,00% 0,01% 0,00% 0,00% 0,01% 0,00% 0,00% 2,39% 0,35% 1,06% 1,51% 0,82% 0,35% 0,00% 0,00% 0,12% 0,00% 0,00% 0,35% 0,01% 0,00% 0,59% 0,02% 0,01% 1,32% 0,01% 0,00% 0,59% 0,01% 0,00% 0,47% 1,72% 1441,61 1,20% 0,40% 100,00% 0,01% 6,79 0,01% 19,25 0,02% 0,01% 1,34% 0,01% 8,49 0,01% 0,00% 0,59% 0,02% 13,58 0,01% 0,00% 0,94% 0,02% 15,14 0,01% 0,00% 1,05% 0,01% 8,49 0,04% 23,69 0,02% 0,01% 1,64% 0,02% 17,57 0,01% 0,01% 1,22% 0,00% 1,7 0,01% 5,09 0,01% 8,49 0,02% 19,1 0,02% 16,97 0,01% 0,01% 1,18% 0,04% 0,01% 0,02% 0,02% 0,02% 0,01% 0,01% 10,18 0,01% 0,00% 0,71% Efficienza e inefficienza didattica 83 Le attività di Orientamento Vittorio Anania Delegato rettorale all’Orientamento La pianificazione e l’articolazione delle attività di Orientamento non può prescindere dall’analisi della situazione della popolazione studentesca e dei risultati dell’attività didattica. Non si pretende con questa breve nota essere esaustivi sulla valutazione della didattica e sul fatto che i risultati riportati possano a loro volta incidere sulla didattica stessa, ma si ritiene che alcune considerazioni possano essere effettuate alla luce del fatto che tali analisi ci hanno guidato sia nella richiesta di ulteriori finanziamenti sul PON riferibili all’orientamento, sia nella predisposizione di ulteriori attività volte ad incidere su quei dati che risultavano sicuramente negativi. È opportuno analizzarne alcuni prima di illustrare i risultati delle attività del Centro Orientamento. L’andamento percentuale degli iscritti, è praticamente sovrapponibile in tutti gli anni accademici interessati, senza sostanziali e/o evidenti scostamenti fra gli stessi. Andamento % degli iscritti ante - post riforma (dal 2003/2004 al 2006/2007) Facoltà FACOLTA' DI AGRARIA FACOLTA' DI ARCHITETTURA FACOLTA' DI ECONOMIA FACOLTA' DI FARMACIA FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE INTERFACOLTA' Totale 2003/2004 Iscritti Ante Post 45,34% 54,66% 0,00% 100,00% 47,08% 52,92% 59,17% 40,83% 68,88% 31,12% 51,91% 48,09% 47,00% 53,00% 51,87% 48,13% 54,49% 45,51% 38,63% 61,37% 24,00% 76,00% 0,00% 100,00% 48,07% 51,93% 2004/2005 Iscritti Ante Post 36,91% 63,09% 0,00% 100,00% 35,67% 64,33% 47,19% 52,81% 58,05% 41,95% 41,50% 58,50% 36,78% 63,22% 39,71% 60,29% 15,59% 84,41% 29,50% 70,50% 17,33% 82,67% 0,00% 100,00% 36,75% 63,25% 2005/2006 Iscritti Ante Post 28,60% 71,40% 0,00% 100,00% 24,37% 75,63% 32,10% 67,90% 44,93% 55,07% 32,08% 67,92% 28,46% 71,54% 27,93% 72,07% 10,32% 89,68% 23,19% 76,81% 12,20% 87,80% 0,00% 100,00% 27,55% 72,45% 2006/2007 Iscritti Ante Post 21,89% 78,11% 0,00% 100,00% 17,05% 82,95% 27,23% 72,77% 37,04% 62,96% 25,18% 74,82% 20,74% 79,26% 14,39% 85,61% 5,51% 94,49% 16,91% 83,09% 9,30% 90,70% 0,00% 100,00% 20,33% 79,67% 86 Vittorio Anania ATENEO - Andamento degli iscritti dal 2003/2004 al 2006/2007 20000 17448 18000 17397 17236 16819 Numero degli iscritti 16000 14000 13400 12488 12000 9060 10000 8000 11004 8388 6000 6393 4000 3419 4748 2000 0 2003/2004 2004/2005 2005/2006 2006/2007 Anni Accademici Post riforma Ante riforma Totale Sicuramente degno di considerazione è il dato relativo agli abbandoni dopo l’immatricolazione. I valori mostrano purtroppo una chiara tendenza verso l’aumento progressivo dello stesso. ATENEO - Abbandoni dopo il 1° anno : A.A. 2003 /2004 - 2006/2007 Anno Accademico 2003/2004 2004/2005 2005/2006 2006/2007 Immatricolati anno precedente 3.705 3.364 3.470 3.618 Iscritti al 2° anno 2861 2567 2614 2623 Tasso di abbandono 22,78% 23,69% 24,67% 27,50% N.B. Il tasso di abbandono dopo il primo anno è stato stimato in base alla differenza tra gli immatricolati di un dato anno accademico e gli iscritti al 2° anno dell'anno successivo Deve essere rilevato che i valori risultano sempre molto alti, il che evidentemente richiede interventi molto incisivi destinati a ridurre drasticamente questo dato molto negativo. Come si vedrà successivamente, le attività del Centro Orientamento e delle singole Facoltà relative alla fase in entrata sono tante ma ancora moltissimo dovrà essere fatto per incidere positivamente su questo problema. Infatti con la medesima finalità ricordiamo che, presso il Centro, è nuovamente attivo il servizio di counseling quale supporto psicolo- 87 Le attività di Orientamento gico per una scelta più consapevole del percorso formativo. Altro problema sicuramente disarmante è costituito dall’elevata percentuale degli studenti fuori corso. Quota % iscritti fuoricorso per facoltà e per A.A. Facoltà FACOLTA' DI AGRARIA FACOLTA' DI ARCHITETTURA FACOLTA' DI ECONOMIA FACOLTA' DI FARMACIA FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE INTERFACOLTA' 2003/2004 2004/2005 36,95% 0,89% 38,13% 39,05% 59,54% 45,73% 41,83% 24,52% 24,70% 32,17% 21,65% 0,94% 44,41% 0,30% 44,05% 43,20% 62,24% 53,74% 50,11% 23,69% 15,75% 39,26% 39,76% 13,18% 2005/2006 2006/2007 55,82% 9,90% 52,35% 37,12% 56,39% 53,39% 52,82% 26,00% 31,13% 46,49% 38,62% 50,91% 56,03% 10,76% 36,71% 39,23% 49,75% 55,17% 51,40% 16,77% 40,26% 47,11% 40,35% 51,27% Molte Facoltà hanno lavorato parecchio per ridurre questo dato estremamente negativo, ma i risultati, almeno in alcuni casi, sono in controtendenza. Risulta praticamente stabile, invece, la percentuale dei laureati per Facoltà. Andamento % dei laureati dall'anno solare 2003 al 2006 Facoltà FACOLTA' DI AGRARIA FACOLTA' DI ARCHITETTURA FACOLTA' DI ECONOMIA FACOLTA' DI FARMACIA FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE INTERFACOLTA' Totale complessivo 2003 5,79% 0,00% 11,63% 3,44% 20,68% 20,55% 9,76% 8,68% 5,30% 6,75% 7,41% 0,00% 100,00% 2004 5,14% 0,00% 12,63% 4,58% 21,07% 21,02% 7,60% 9,17% 3,47% 7,15% 7,27% 0,89% 100,00% 2005 6,46% 3,02% 12,86% 3,12% 17,35% 17,83% 8,36% 7,67% 3,60% 6,67% 10,48% 2,59% 100,00% 2006 7,53% 4,15% 12,56% 3,43% 17,65% 16,98% 6,49% 6,28% 3,58% 7,06% 11,79% 2,49% 100,00% Altro dato allarmante, sul quale porre particolare attenzione, è quello riferibile all’età media di conseguimento della laurea, che risulta essere abbastanza elevata in rapporto alla durata dei relativi Corsi di Studio. 88 Vittorio Anania ATENEO - Età media alla laurea Facoltà FACOLTA' DI AGRARIA FACOLTA' DI ARCHITETTURA FACOLTA' DI ECONOMIA FACOLTA' DI FARMACIA FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE INTERFACOLTA' Totale complessivo 2003/2004 27 26 27 28 27 26 26 26 27 26 25 26,45 2004/2005 2005/2006 2006/2007 27 26 27 25 22 22 25 25 26 27 27 27 28 30 31 27 27 27 26 25 25 26 27 26 27 27 28 26 26 26 25 26 28 27 24 26 26,33 26,00 26,58 Questo dato continua ad essere estremamente preoccupante, anche alla luce del fatto che, da tempo, è stato proposto un progetto per il recupero degli studenti fuori corso, che prevedeva essenzialmente una riduzione del numero di anni necessari per il conseguimento della laurea. È da ricordare che gli studenti fuori corso non sono calcolati dal MIUR nel computo del F.F.O. e nella quota di riequilibrio. Per riferirci ora alle principali attività del Centro Orientamento, la tabella seguente mostra tutti i numeri necessari ad una corretta valutazione. Dati Centro Orientamento 2004-2007 Numero utenti 2004 Numero utenti 2005 Informazioni 1.242 892 1054 698 Almalaurea e utilizzo Aula informatica 2.128 2.692 2569 977 Counseling** 4.723 4.774 4.547 4831 Manifestazione Orientamento 2.801 3.020 3.644 4354 Visite istit. Superiori 2.232 2.622 2.077 111 TOTALE 13.126 14.000 13.891 10971 Tipologia del servizio offerto Numero Numero utenti 2006 utenti 2007* *Dati aggiornati al mese di agosto ** Negli anni 2004 e 2005 il servizio è stato interrotto nei mesi di luglio e di maggio rispettivamente Le attività di Orientamento 89 I dati riportati sono evidentemente positivi, ma è opportuno sottolineare alcuni aspetti che, pur senza dare luogo a problemi insormontabili, hanno determinato, a volte, incomprensioni e/o difficoltà operative. Nella maggior parte dei casi si presenta ancora oggi una notevole confusione terminologica relativa alle attività di Orientamento ed al Centro Orientamento come struttura. Non tutti hanno infatti ben presente l’esistenza e le funzioni espletate all’interno del Centro, che troppo spesso viene identificato come semplice riferimento per gli studenti che devono compilare il questionario AlmaLaurea o richiesta della password per accedere ai servizi on line di Ateneo, senza invece considerare che ogni attività legata all’Orientamento viene, quanto meno, elaborata all’interno della struttura stessa. Quello che si evidenzia è che in questi anni l’Orientamento nell’ambito dell’Università degli Studi di Sassari ha rappresentato, senza ombra di dubbio, una realtà nuova ma sicuramente ben apprezzata dal territorio e dagli utenti. Infatti, negli anni presi in considerazione, è sempre presente un continuo e costante aumento delle presenze alle differenti attività del Centro stesso. Attraverso l’analisi delle cifre possiamo facilmente rilevare come le attività rivolte all’Orientamento in entrata risultino essere estremamente positive. Un discorso a parte merita il Servizio di counseling che resta uno dei servizi più richiesti ed apprezzati e di cui non ci si stanca mai di assicurarne la stabilità. I dati riferiti all’età dei richiedenti il servizio (non solo giovani ma anche “anziani”) e alla tipologia di attività mettono in luce come, contrariamente a quanto ci saremmo aspettati, sono proprio gli studenti già iscritti che maggiormente utilizzano il servizio nel cosiddetto Orientamento in itinere e questo, probabilmente, quale conseguenza dell’elevata percentuale di abbandoni che è purtroppo presente, come già detto, anche nel nostro Ateneo. 90 Vittorio Anania Prove simulate accesso numero programmato Istituto n. studenti n. studenti area scientifica area architettura Tecnico Agrario Nuoro 7 Tecnico Comm.le e Geom. Alghero 1 Scientifico Castelsardo 6 5 Scientifico Alghero 9 Tecnico Comm.le “Chironi” Nuoro 5 7 Istituto Istr. Superiore Bosa 11 Tecnico Comm.le Macomer 6 2 Classico Olbia 15 5 Istituto Istr. Superiore Ghilarza 7 1 Magistrale Sassari 27 4 Scientifico Porto Torres 4 2 Scientifico Pozzomaggiore 1 Scientifico “Marconi” Sassari 36 21 Tecnico Comm.le Tempio Pausania 2 3 Classico “Canopoleno” Sassari 7 2 Tecnico Comm.le “Lamarmora” Sassari 5 Tecnico Geom. Sassari 3 19 Scientifico “Spano” Sassari 42 16 Classico “Azuni” Sassari 17 8 Tecnico Geom. “Ciusa” Nuoro TOTALE 2 211 97 Le attività di Orientamento SERVIZIO DI COUNSELING Età degli utenti - Valori % (Gennaio - Agosto 2007) 3% 6% 20% 9% 3% 16% 17% 2% 12% 19 20 21 22 14% 23 24 25 26 27-32 33 e oltre Fonte Dati: Centro Orientamento Studenti SERVIZIO DI COUNSELING Tipologia di problemi - Valori % (Gennaio - Agosto 2007) 11% 32% 57% Counseling in entrata Counseling in itinere Fonte Dati: Centro Orientamento Studenti Counseling in uscita 91 92 Vittorio Anania Tipologia d'informazioni richieste - Valori % (Gennaio-Agosto 2007) 13,8% 1,0% 3,3% 26,4% 1,1% 0,7% 1,1% 4,7% 0,1% 0,9% 2,4% 4,4% 0,6% 4,6% 6,7% 9,2% 4,4% 11,6% 0,7% 2,1% Corsi di laurea Borse di studio Studenti decaduti Tasse Corsi d'informatica Scuole di specializzazione Tutorato Orientamento Almalaurea Postlauream Fuori corso ERSU Immatricolazioni Tirocini/stage/master Trasferimenti ERASMUS Piani di studio Equipollenza Counseling Informazioni varie Fonte Dati: Centro Orientamento Studenti Merita inoltre una adeguata attenzione la consistente adesione alla simulazione delle prove previste per l’accesso ai Corsi di Laurea a numero programmato da parte degli studenti iscritti all’ultimo anno degli Istituti Secondari Superiori. Inoltre nell’ambito del Progetto “Azioni per l’Orientamento Professionale e la Formazione Permanente”, sono stati attivati numerosi Corsi di Formazione a distanza, con l’obiettivo di perfezionare le conoscenze post-lauream. Infine, fa piacere ricordare che è finalmente iniziata la sperimentazione della registrazione degli esami on-line con il supporto operativo dell’Ufficio Coordinamento Segreterie Studenti. Questa sperimentazione, effettuata al momento da pochissimi docenti, si spera di allargarla entro questo anno accademico ad alcune facoltà al completo. Programma Socrates - Azione 2.2 ERASMUS Rapporto narrativo mobilità docenti (TS) e studenti (SM) A.A. 2006/2007 Antonfranco Temussi Ufficio Ricerca e relazioni internazionali Mobilità docenti Organizzazione del Periodo di docenza all’estero Nel coso dell’anno accademico 2006/2007 la mobilità TS è stata realizzata presso quattro atenei di quattro paesi diversi: la “Albert Ludwigs Universität Freiburg im Breisgau” in Germania, l’Université de Liège in Belgio, la “Universidad Politécnica de Valencia” in Spagna, e l’Université de Provence in Francia. L’attività svolta nel corso delle varie visite è stata concordata e preparata con i docenti referenti delle diverse sedi, i quali hanno anche specificato nell’ambito di quali corsi sarebbero state svolte le ore di docenza e le attività seminariali. In fase organizzativa si è provveduto a produrre tutti i materiali utili allo svolgimento delle attività previste da ciascuna mobilità. Da notare che tali mobilità sono state realizzate, sempre sulla base degli Accordi Bilaterali, in alcuni casi, su esplicita richiesta dei Referenti delle sedi straniere, in altri grazie ai rapporti intercorrenti tra i docenti e le rispettive facoltà in seguito allo svolgimento di visite effettuate nel contesto della mobilità OM o nel contesto di altre attività didattiche o di ricerca. Alla mobilità TS dei nostri docenti in uscita è normalmente corrisposta una mobilità di docenti stranieri in entrata, il che ha comportato un consolidamento dei rapporti degli atenei tra i quali era stato stipulato un accordo bilaterale. Le lezioni sono state tenute dai nostri docenti nelle lingue dei Paesi di appartenenza delle sedi di destinazione, tranne nel caso dell’ateneo spagnolo in cui la lingua utilizzata dal docente per tenere le lezioni è stato l’inglese. 94 Antonfranco Temussi Contenuti del periodo di docenza all’estero Le attività di docenza, riguardanti le aree umanistico-archeologica, linguistica e di Agraria, sono state svolte sotto forma di lezioni e/o seminari e sono state caratterizzate da una forte collaborazione con i docenti referenti degli istituti ospitanti, sia nella fase organizzativa, sia durante le lezioni e i seminari, e da una costante interazione con gli studenti, che, in alcuni casi, hanno utilizzato il contenuto delle lezioni per redigere tesine e realizzare altri lavori. Osservazioni su aspetti positivi e/o su eventuali difficoltà incontrate Tutti i docenti in mobilità TS hanno dato un giudizio ottimo circa i risultati accademici della docenza (5 seguendo la scala indicata al Punto 4 delle relazioni individuali). Il docente che ha tenuto i seminari in seminari in inglese nell’area di Agraria, ha poi rimarcato l’elevato grado di integrazione tra studenti di nazionalità diverse (circa quaranta, provenienti da vari paesi UE e anche dalla Turchia), secondo lo spirito del Programma Erasmus. Altro aspetto positivo è che i rapporti, instaurati in ambito Erasmus, sono stati spesso fondamentali per un ampliamento della collaborazione tra gli Istituti interessati anche in altri ambiti quali quello dei dottorati. Come detto, i docenti hanno dato della loro esperienza di mobilità un giudizio altamente positivo, ma mentre alcuni non hanno dato alcun suggerimento per il miglioramento della mobilità TS, altri, pur confermando la positività della loro esperienza all’Estero, hanno rimarcato la necessità di elevare il massimale di contributo per ogni singolo flusso, date, non solo le spese vive legate al viaggio e ai costi di soggiorno, ma altre spese connesse allo svolgimento delle lezioni. Un docente, in particolare, ritiene che, per il raggiungimento di risultati apprezzabili da un punto di vista didattico (con particolare riferimento alla produzione di materiale didattico), la durata della mobilità non dovrebbe mai essere inferiore ai 15 giorni e che le attività didattiche svolte all’Estero dovrebbero ottenere un riconoscimento nell’ambito delle attività didattiche poste complessivamente in essere dal docente e non essere considerate, come a volte accade, un qualcosa a parte. Mobilità studenti Periodo di studio La media delle mensilità effettuate dagli studenti dell’Università degli Studi di Sassari in mobilità SM Erasmus, è pari a circa 7,4 (media che rispetta Programma Socrates - Azione 2.2 ERASMUS 95 l’andamento dell’anno precedente anche se il numero degli studenti in mobilità è considerevolmente aumentato). Molto rare solo le borse di soli 3 mesi e abbastanza rare anche quelle di 7 e 8 mensilità, mentre le borse di 12 mesi sono pari 28, oltre il 12,5% delle borse complessive. Complessivamente le borse dai 10 ai 12 mesi ammontano a 47, pari al 21% del totale. Permane la tendenza, già riscontrata nel 2005/2006, a regolarizzare la durata delle borse, avvicinandole sempre di più al semestre intero o all’anno accademico, anche in funzione della necessità di partecipare con regolarità ai corsi dell’università ospitante e di seguirli nella loro completezza. Alcuni studenti lamentano qualche difficoltà ad adattarsi alle tempistiche e alle prassi delle università che li accolgono, ma nel complesso la tendenza è quella di un notevole sforzo per adeguarsi ai ritmi e alle regole delle università straniere e di conseguire sempre migliori risultati accademici. La maggioranza degli studenti considera adeguata la durata del periodo di studi trascorso all’Estero, con una considerevole minoranza che la considera troppo breve. I motivi che hanno spinto gli studenti ad effettuare un periodo di mobilità all’Estero sono prevalentemente quelli accademici e culturali, ma molto frequenti sono anche quelli legati al desiderio di fare un’esperienza nell’ambito dell’Unione Europea. Alcuni studenti considerano importante l’esperienza della mobilità SM anche in vista della loro futura carriera lavorativa o in funzione del desiderio di fare un’esperienza in un nuovo contesto. Informazione e supporto Naturalmente varie sono le tipologie di informazione che si possono individuare in relazione alla mobilità studentesca: la maggioranza degli studenti afferma di aver ricevuto le informazioni richieste dall’Istituto ospitante (in particolare per ciò che concerne la scadenza per le immatricolazioni, l’invio delle application forms, gli alloggi e i servizi di accoglienza) e da quello di appartenenza, ma molto frequente è stato anche il ricorso all’informazione mediante i siti Internet degli Istituti. L’Istituto di appartenenza offre il proprio supporto per ciò che concerne gli aspetti amministrativi, le application forms, i contatti con le sedi estere, e anche mettendo a disposizione degli studenti gli strumenti di cui dispone (fax, computer, telefoni, internet, etc.) e mantenendo i contatti con gli studenti durante il periodo di mobilità per via telefonica o mediante posta elettronica. In diversi casi, gli istituti ospitanti hanno organizzato riunioni informative e anche feste di benvenuto all’inizio dell’anno accademico. 96 Antonfranco Temussi Il sito Internet del nostro Ateneo dispone di una sezione esclusivamente dedicata al Programma Erasmus, che fornisce tutte le informazioni aggiornate sul programma e rende disponibile on-line tutta la documentazione necessaria agli studenti nelle varie fasi della candidatura, della mobilità e anche nelle fasi successive al rientro. Questi servizi sono erogati anche in favore degli studenti stranieri in mobilità presso il nostro Ateneo. Alcuni problemi sussistono ancora per ciò che riguarda le informazioni strettamente connesse alla didattica. Pur essendo prassi ormai consolidata quella di mettere a disposizione degli studenti il learning agreement controfirmato dalla sede ospitante prima della partenza, in diversi casi, la carenza di informazioni ottenibili dai siti internet degli Atenei e dagli uffici competenti, rende necessaria la modifica del piano di studi inizialmente concordato e, a volte, determina l’impossibilità di sostenere alcuni degli esami preventivati a causa della poca chiarezza sulla periodizzazione delle lezioni e degli esami. Altra fonte di informazione, attiva sin dal 2005/2006 e utile sia sotto l’aspetto delle informazioni sulla didattica ma ancora di più sotto quello delle prassi amministrative e della ricerca degli alloggi nelle sedi ospitanti, è l’Associazione Erasmus, costituita da studenti dell’Ateneo che hanno vissuto l’esperienza della mobilità e che costituisce un valido supporto, sia per gli studenti in entrata sia per quelli in uscita. La grande maggioranza degli studenti dichiara di aver raggiunto un buon livello di integrazione con gli studenti degli istituti ospitanti. Alloggi e servizi La maggior parte degli studenti ha soggiornato presso appartamenti con altri studenti e alloggi privati, specie nell’Europa del Sud (con una notevole varietà di canali informativi, che è ben rappresentata dalle opzioni indicate nello schema di relazione individuale per la mobilità SM), mentre molto più frequente è stata la disponibilità degli alloggi universitari nei paesi dell’Europa del Nord (naturalmente in questi casi le informazioni sono state erogate, in particolare, dagli uffici universitari). Utile, come detto sopra, è stato il supporto della citata associazione studentesca. Complessivamente buoni sono stati i giudizi degli studenti sull’accesso alle biblioteche, ai materiali di studio, ai computer e ai servizi di posta elettronica degli istituti ospitanti. Programma Socrates - Azione 2.2 ERASMUS 97 Riconoscimento accademico Naturalmente tutti gli studenti hanno concordato un piano di studi prima dell’inizio della mobilità (anche se, come detto prima, è stato spesso necessario apportare variazioni al piano di studi concordato, anche per le citate difficoltà ad avere in alcuni casi un quadro chiaro delle attività didattiche, dei calendari e dei crediti prima della partenza) e nella grande maggioranza dei casi hanno sostenuto degli esami. Il sistema ECTS ad oggi è adottato da tre delle facoltà del nostro Ateneo, ma tutte riconoscono il periodo di studi all’estero, normalmente dopo il rientro. Preparazione linguistica A tutti gli studenti in partenza è stata data la possibilità di beneficiare di corsi gratuiti di preparazione linguistica (almeno per le lingue più utilizzate: inglese, spagnolo, tedesco e francese e portoghese) offerti dall’Ateneo e, a volte, dalle sedi ospitanti, anche se, in alcuni casi, il peso economico di tali corsi è stato a carico degli studenti. La competenza linguistica degli studenti risulta essere notevolmente migliorata dopo il periodo di mobilità. Costi Le spese che gli studenti dichiarano di aver sostenuto variano a seconda del paese di destinazione e così le indicazioni relative alle maggiori spese sostenute per il soggiorno all’Estero. La borsa UE e quelle aggiuntive vengono versate in più tranches: una prima della partenza (compatibilmente con l’attribuzione dei contributi da parte dei vari enti erogatori), alcune durante la permanenza all’Estero e una parte a saldo, a settembre/ottobre. Quasi tutte le facoltà dell’ateneo rimborsano (entro determinati massimali) le spese di viaggio di andata e ritorno e alcune erogano un contributo anche per le spese di soggiorno. Spesso gli studenti sono supportati economicamente dalle famiglie che però nel corso dell’anno recuperano le anticipazioni effettuate, dato che, normalmente, l’ammontare delle varie borse (UE, MUR e RAS) copre gran parte delle spese sostenute nei paesi in cui la vita è più cara e completamente le spese sostenute negli altri paesi. 98 Antonfranco Temussi Esperienza personale - valutazione del periodo di studio ERASMUS La maggioranza degli studenti valuta in maniera più che positiva l’esperienza Erasmus sia da un punto di vista accademico sia personale, si dice molto più propensa a cercare lavoro all’Estero e pensa di ricevere un aiuto da questa esperienza anche nella vita lavorativa. Moltissimi studenti vorrebbero ripetere l’esperienza della mobilità Erasmus e questo è evidente sia perché lo richiedono espressamente sia perché, tra i candidati a partecipare alle varie tipologie di tirocini all’estero, sono presenti in gran numero ex studenti Erasmus. Tra gli aspetti maggiormente positivi, sono stati ripetutamente indicati la possibilità di conoscere realtà accademiche, sociali e culturali diverse dalla nostra, il perfezionamento della conoscenza delle lingue straniere, l’incontro con gli studenti dei diversi paesi dell’Unione Europea. Programma Socrates - Azione 2.2 ERASMUS 99 Rendicontazione finanziaria finale Attività decentrate 1) Mobilità degli Studenti (SM) MOBILITÀ FINALE CON CONTRIBUTO PARZIALE O TOTALE*1 Studenti con contributo parziale o totale Mesi Euro Borse Euro Bonus Euro DIS Euro SEV Euro EILC 222 1656 230860 29700 3240 1040 0 MOBILITÀ FINALE TOTALMENTE SENZA CONTRIBUTO Studenti Mesi 0 0 2) Mobilità dei Docenti (TS) MOBILITA’ FINALE CON CONTRIBUTO Docenti Giorni Euro Borse Euro DIS Euro SEV 4 22 3200 0 0 MOBILITÀ FINALE SENZA CONTRIBUTO Docenti Giorni * 0 0 I conteggi relativi a questa sezione comprendono tutti gli studenti che hanno ricevuto un contributo comunitario (Borsa mensile/EILC/DIS/SEV/Bonus). Relazioni di Facoltà La Facoltà di Agraria Maria Paola Masu Referente di Facoltà per la didattica Dati statistici Dopo sei anni dall’introduzione dei nuovi Corsi di studio sono arrivati a conclusione 3 cicli completi per le lauree triennali e almeno uno per qualche corso di laurea specialistica; i dati oggi a disposizione sono sufficientemente numerosi e valutabili con buona attendibilità. Innanzitutto è bene precisare che i risultati sono stati influenzati dal passaggio di numerosi studenti dai corsi quinquennali a ciclo unico a quelli triennali; questi studenti avevano alle loro spalle diversi anni di carriera e notevoli ritardi nel superamento degli esami. Rispetto allo scorso anno, come si può evincere dai dati riportati nelle tabelle 1 e 2, gli immatricolati nei corsi di laurea sono leggermente diminuiti mentre sono aumentati gli immatricolati nei corsi di laurea specialistica. Il dato relativo al mese di ottobre 2007 indica 149 immatricolati nei corsi triennali rispetto ai 179 dello scorso anno e circa 65 immatricolati nei corsi specialistici (compresi gli iscritti sub condizione che dovrebbero laurearsi a novembre e iscriversi successivamente) contro i 40 dell’anno precedente. Si evidenzia in particolare che la flessione più significativa nelle immatricolazioni si è registrata nei corsi di laurea istituiti presso le sedi gemmate di Nuoro e di Oristano, che probabilmente hanno perso l’iniziale attrattività legata alla novità della presenza universitaria in sedi periferiche. In queste sedi il numero degli iscritti si assesta ai livelli previsti inizialmente e indicati come ottimali in fase di progettazione dei corsi. 104 Maria Paola Masu Tab. 1 – Numero di immatricolati per corso di laurea 2001 2002 2002 2003 2003 2004 2004 2005 2005 2006 2006 2007 2007 2008* Scienze e Tecnologie Agrarie 45 28 30 39 49 53 46 Produzione e Protezione Colture Agrarie 19 14 16 16 8 10 19 Scienze Zootecniche 26 33 28 35 34 30 23 Ingegneria Agraria / Progettazione e Pianificazione 36 112 61 38 - - - Scienze e Tecnologie Ambientali e Forestali 41 44 54 44 40 30 29 Tecnologie Alimentari 18 46 37 30 32 24 14 Viticoltura ed Enologia 13 45 34 35 38 32 21 Totale 198 322 260 237 201 179 152 2004 2005 2005 2006 2006 2007 2007 2008 * Produzioni Vegetali e Difesa in ambiente mediterraneo - - 9 2 (10) Produzioni Vegetali Biologiche - - - 4 (4) Produzioni Zootecniche Mediterranee - - 18 1 (4) Pianificazione e Gestione dell’ambiente e del territorio rurale 5 8 6 11 (20) Biotecnologie Agrarie e Ambientali - - - 1 (3) Progettazione e Gestione dei sistemi forestali ambientali - - 7 - (5) Scienze Viticole ed Enologiche - - - - Totale 5 8 40 19 (65) Corso di laurea * 2007/2008 immatricolati al 15.10.2007 Tab. 2 – Numero di immatricolati per corso di laurea specialistica Corso di laurea Specialistica * 2007/2008: immatricolati al 15.10.2007- (tra parentesi gli iscritti sub condizione) Il numero degli iscritti, che si è mantenuto fra più di 800 e oltre 900 negli ultimi 3 a.a., risulta in leggera diminuzione; nel 2006/2007 gli iscritti totali nelle lauree triennali sono stati 894, quest’anno, al 15 ottobre, il numero degli iscritti è di 776. Ciò è legato alla leggera diminuzione delle immatricolazioni e all’aumento progressivo del numero di studenti che col passare degli anni conseguono in maniera più regolare il titolo di studio. 105 La Facoltà di Agraria Tab. 3 – Numero di iscritti per corso di laurea 2001 2002 2002 2003 2003 2004 2004 2005 2005 2006 2006 2007 2007 2008 * Scienze e Tecnologie Agrarie 66 83 100 131 169 188 195 Produzione e Protezione Colture Agrarie 39 42 60 70 72 67 59 Scienze Zootecniche 47 72 81 108 123 124 127 Ingegneria Agraria / Progettazione e Pianificazione 54 172 193 210 187 157 92 Scienze e Tecnologie Ambientali e Forestali 56 90 117 137 159 148 127 Tecnologie Alimentari 45 80 94 96 104 108 88 Corso di laurea Viticoltura ed Enologia 28 71 71 84 99 102 88 Totale 335 610 716 836 913 894 776 * 2007/2008: iscritti al 15.10.2007 Altro dato da evidenziare è che la percentuale degli studenti fuori corso sul totale degli iscritti nella Facoltà ha superato in media il 40%: nel 2006/2007 gli studenti fuori corso sono stati 413 su un totale di 950 iscritti nei corsi triennali. Come si può rilevare dalla tabella 4, negli anni accademici 2004/2005 e 2005/2006 l’incremento percentuale del numero degli studenti fuori corso rispetto al numero totale degli iscritti è stato notevole, mentre, nel 2006/2007, tale tendenza ha subito una decisa flessione, con un aumento del 7,3%. Anche se l’incremento dei fuori corso ha subito un rallentamento, il dato è comunque alto e può essere spiegato con il ritardo nel conseguimento del titolo finale da parte degli studenti iscrittisi negli anni immediatamente successivi alla Riforma, che più di tutti hanno risentito dell’istituzione di corsi triennali con manifesti affollati di insegnamenti plurimodulari e non del tutto rispondenti allo spirito e alle innovazioni previste dalla stessa Riforma. Tab. 4 – Percentuale degli studenti fuori corso sul numero totale degli iscritti Corso di laurea 2003 2004 2004 2005 2005 2006 2006 2007 FC ISCR % FC ISCR % FC ISCR % FC ISCR % Scienze e Tecnologie Agrarie 12 100 12,0 44 131 33,6 64 169 37,9 71 188 37,8 Produzione e Protezione Colt. Agr. 11 60 18,3 26 70 37,1 35 72 48,6 35 67 52,2 Scienze Zootecniche 12 81 14,8 26 108 24,1 41 123 33,3 41 124 33,1 Ing. Agraria / Progettazione e Pianif. 12 193 6,2 38 210 18,1 108 187 57,8 129 157 82,2 Scienze e Tecnol. Amb. e Forestali 5 117 4,3 24 137 17,5 46 159 28,9 63 148 42,6 Tecnologie Alimentari 19 94 20,2 25 96 26,0 35 104 33,7 45 108 41,7 Viticoltura ed Enologia 10 71 14,1 13 84 15,5 26 99 26,3 29 102 28,4 Totale 81 716 11,3 196 836 23,4 355 913 38,9 413 894 46,2 106 Maria Paola Masu Rispetto agli anni accademici precedenti si nota un graduale incremento del numero dei crediti acquisiti annualmente dagli studenti. La tabella mostra che nel 2005/2006 il numero di crediti formativi conseguiti da uno studente in un anno ha raggiunto una media di 21 CFU, con un picco medio di 31 e uno minimo di 13 CFU. In media uno studente della Facoltà di Agraria ha acquisito negli ultimi 3 anni accademici il 30% circa dei 60 crediti per anno utilizzati come base per il calcolo dell’indicatore “studente equivalente”1. Se si va ad analizzare il numero di crediti acquisiti dai soli studenti “regolari” (studenti iscritti entro il 3° anno) il dato medio raggiunge nel 2006 i 26 CFU annui, pari al 42,9% dei crediti previsti. Questi dati medi sono calcolati sulla base di 60 CFU all’anno mentre sarebbero molto più elevati se si considerassero i crediti effettivamente previsti nei Manifesti degli studi, infatti, più di 20 crediti sono acquisibili in tutti i corsi della Facoltà solo alla fine del processo formativo a conclusione del tirocinio e al superamento dell’esame di laurea. Il numero dei crediti conseguiti dagli studenti, strumento di analisi dell’andamento delle carriere, sta in tutti i casi migliorando grazie al fatto che con il passare degli anni i corsi hanno subito delle modifiche che li hanno avvicinati sempre di più a quello che è lo spirito della Riforma in termini di numero di esami per anno, di crediti attribuiti ad ogni insegnamento, di aderenza tra numero di CFU assegnati ed effettivo carico didattico degli insegnamenti. Il dato non ha ancora raggiunto livelli soddisfacenti, ma è comunque superiore alla media di Ateneo che vede una percentuale di crediti annui acquisiti rispetto a quelli previsti, in forte diminuzione, assestata nel 2006/2007 al 20,86%. Tab. 5 - Studente equivalente: Rapporto tra il numero di CFU medi conseguiti in un anno da uno studente e 60 CFU Corso di laurea 1 2003/2004 2004/2005 2005/2006 MEDIA CORSO crediti % tot crediti % tot crediti % tot crediti % tot Scienze e Tecnologie Agrarie 14 23,2 12 19,8 24 39,4 16 27,5 Produzione e Protezione Colture Agrarie 18 30,5 12 20,8 28 46,9 20 32,7 Scienze Zootecniche 16 27,0 14 24,1 31 52,4 21 34,5 Ing. Agraria / Progettazione e Pianificaz. 31 52,5 14 24,2 26 43,4 24 40,0 Scienze e Tecnologie Amb. e Forestali 17 28,8 18 29,2 13 22,1 16 26,7 Tecnologie Alimentari 14 23,9 14 22,6 13 22,2 14 22,9 Viticoltura ed Enologia 17 27,8 16 26,5 14 22,5 15 25,6 Media 18 30,5% 14 23,9% 21 35,6% 18 30,0% Studente equivalente è un indicatore ministeriale definito dal rapporto fra il numero totale di crediti superati in una data struttura didattica ed il numero medio di crediti per anno previsto per conseguire il titolo di studio nella durata legale, dagli specifici ordinamenti. 107 La Facoltà di Agraria Tab. 6 - Rapporto tra il numero di CFU medi conseguiti in un anno da uno studente regolare e 60 CFU 2003 Corso di laurea 2004 2005 2006 crediti % tot crediti % tot crediti % tot crediti % tot Scienze e Tecnologie Agrarie 10 16,3% 11 18,0% 22 36,3% 36 60,6% Produzione e Protezione Colture Agrarie 14 23,8% 26 43,9% 23 39,0% 28 46,5% Scienze Zootecniche 11 18,4% 12 20,2% 24 39,2% 45 75,8% Ing. Agraria / Progettazione e Pianificaz. 47 77,7% 57 94,7% 27 45,2% 20 33,8% Scienze e Tecnologie Amb. e Forestali 12 20,6% 18 29,9% 20 33,8% 19 32,4% Tecnologie Alimentari 28 46,2% 18 30,0% 20 33,7% 19 31,5% Viticoltura ed Enologia 22 36,4% 22 36,0% 18 30,0% 23 37,9% Media 20 33,3% 22 37,1% 23 37,8% 26 42,9% L’andamento del numero di studenti che non si riscrivono al corso, si trasferiscono o rinunciano agli studi è variato negli anni: nel 2005/2006 ha raggiunto una media di circa il 10% del totale degli iscritti nei corsi di Sassari e poco più di 20% nelle sedi gemmate. Si nota inoltre che il maggior numero degli abbandoni si ha dopo il 1° anno: nel 2005/2006 le mancate reiscrizioni al secondo anno, dopo una lieve flessione nell’anno precedente, hanno raggiunto in media il 31,8% rispetto agli immatricolati dell’anno precedente. I tassi di abbandono della Facoltà sono leggermente superiori ai dati nazionali che evidenziano un tasso medio di abbandono del 26,6% nell’area scientifica2. I motivi di queste mancate reiscrizioni sono da attribuire in parte ad un’insufficiente attività di orientamento agli studenti delle scuole superiori e di tutorato nei confronti dei nuovi iscritti. Quest’anno la Facoltà di Agraria per incrementare l’orientamento ha ospitato diverse scolaresche alle quali ha mostrato le strutture didattiche, le aule e i laboratori e ha illustrato le peculiarità di ogni singolo corso di laurea inserito nel Manifesto della Facoltà nonché le possibilità di lavoro previste dopo il conseguimento del titolo. Per il futuro saranno incentivate maggiormente le visite presso gli istituiti superiori e gli inviti in Facoltà, accompagnati dalla distribuzione di materiale informativo che realmente spieghi agli studenti che si accingono ad iscriversi all’Università cosa si andrà a studiare, le difficoltà che presenta una Facoltà scientifica e le possibilità future di impiego. E’ inoltre intendimento del Consiglio di Facoltà sottoporre gli studenti ad un test di orientamento che dia la possibilità di capire qual è il corso di laurea più vicino ai loro interessi e alla loro preparazione in ingresso. 2 Fonte dati: La Repubblica - Grandi guide. Università - Anno accademico 2007/2008. 108 Maria Paola Masu Tab. 7 - Percentuale degli abbandoni sul totale degli iscritti Corso di laurea 2002/2003 2003/2004 ABB ISCR % ABB ISCR 2004/2005 % ABB ISCR 2005/2006 % ABB ISCR MEDIA % CORSO Scienze e Tecnologie Agrarie 13 83 15,7 9 100 9,0 11 131 8,4 23 169 13,6 11,7 Produzione e Protezione Colture Agrarie 4 42 9,5 5 60 8,3 7 70 10,0 5 72 6,9 8,7 Scienze Zootecniche 19 72 26,4 11 81 13,6 17 108 15,7 14 123 11,4 16,8 41 172 23,8 25 193 13,0 16 210 7,6 13 187 7,0 12,8 22 90 24,4 24 117 20,5 19 137 13,9 36 159 21,4 20,1 Tecnologie Alimentari 18 80 22,5 29 94 30,9 20 96 20,8 20 104 19,2 23,4 Viticoltura ed Enologia 18 71 25,4 18 71 25,4 18 84 21,4 28 99 28,3 25,1 Totale 135 610 22,1 121 716 16,9 108 836 12,9 139 913 15,2 16,8 Ingegneria Agraria Progettazione e Pianificazione Scienze e Tecnologie Ambientali e Forestali Tab. 8 - Percentuale degli abbandoni dopo il 1° anno sugli immatricolati dell’anno precedente Corso di laurea 2002/2003 ABB IMM % 2003/2004 ABB IMM % 2004/2005 ABB IMM % 2005/2006 ABB IMM % MEDIA CORSO Scienze e Tecnologie Agrarie 8 28 28,6 6 30 20,0 3 39 7,7 15 49 30,6 21,7 Produzione e Protezione Colture Agrarie 3 14 21,4 3 16 18,8 2 16 12,5 1 8 12,5 16,3 Scienze Zootecniche 12 33 36,4 7 28 25,0 12 35 34,3 7 34 20,6 29,1 38 112 33,9 19 61 31,1 8 38 21,1 0 0 0,0 21,5 17 44 38,6 15 54 27,8 10 44 22,7 13 40 32,5 30,4 Tecnologie Alimentari 17 46 37,0 19 37 51,4 9 30 30,0 12 32 37,5 39,0 Viticoltura ed Enologia 12 45 26,7 13 34 38,2 11 35 31,4 16 38 42,1 34,6 Totale 107 322 33,2 82 260 31,5 55 237 23,2 64 201 31,8 30,0 Ingegneria Agraria / Progettazione e Pianificazione Scienze e Tecnologie Ambientali e Forestali Nella tabella 9 sono riportati i dati relativi al numero dei laureati nelle lauree triennali, l’età media e il numero medio di anni impiegato per il conseguimento del titolo. Anche se in ritardo, iniziano a laurearsi gli studenti che hanno sperimentato per primi la Riforma Universitaria e che hanno maggiormente risentito del cambiamento, in quanto hanno dovuto affrontare 21 esami suddivisi in 36 moduli, molti dei quali sostenuti separatamente. La media degli anni impiegati per il conseguimento del titolo è di 4,8 con un picco di 6,9 anni impiegati per il corso in Scienze Zootecniche. Questi dati, come già 109 La Facoltà di Agraria detto, risentono dei trasferimenti dalle vecchie lauree alle triennali di studenti che avevano alle spalle diversi anni di carriera. Si evidenzia un notevole miglioramento a partire dal 2006, anno nel quale si sono laureati 48 studenti, con un numero di anni impiegati in media pari a 4,3 e un’età media di 24,8 anni. I dati del 2007 sono ancora incompleti in quanto non si è svolta la sessione di novembre, ma si dovrebbe registrare, considerando le domande di laurea presentate, un considerevole incremento del numero dei laureati (66). Il dato nazionale sulle Facoltà di Agraria vede laureati con un’età media di 25,6 anni che nel 35% dei casi consegue la laurea nei 3 anni previsti3. Il numero dei laureati e la durata media degli studi dovrebbe migliorare ulteriormente nel prossimo futuro sia per l’aumento dei CFU conseguiti in media annualmente (tabelle 5 e 6) sia per la revisione e modifica dei piani di studio delle lauree triennali effettuata a partire dall’anno accademico 2004/2005. Scienze Zootecniche Ingegneria Agraria/ Progett. e Pianificazione 4 3,3 24 23 1 10,0 laureati anni imp. Età med 4,7 22 16 4,7 22 1 3,0 21 11 3,0 21 8,7 27 14 5,1 26 22 6,9 26 8 4,5 26 9 4,1 22 55 4,0 24 10 5,1 28 12 5,1 28 28 5 6,4 26 2 4,0 23 21 6,0 25 6 4,3 30 9 2,4 33 Viticoltura ed Enologia TOTALE LAUREATI 16 3,9 26,7 14 5,2 28,4 * 2007: sono compresi i laureati previsti per la sessione di novembre 2 5,5 36 6 4,5 32 25 4,2 33 18 6,3 28,6 48 4,3 24,8 162 Tecnologie Alimentari 3,5 6 3 Scienze e Tecnologie Ambientali e Forestali 10 Età med Produzione e Protezione Colt. Agrarie anni imp. Scienze e Tecnologie Agrarie TOTALE laureati 2006 Età med anni imp. laureati Età med anni imp. laureati Età med anni imp. Corso di laurea laureati Tab. 9 – Numero di laureati, numero medio di anni impiegati e età media alla laurea 2003 2004 2005 4,8 25,6 Nel 2006/2007 ci sono state 40 immatricolazioni nelle lauree specialistiche, e ciò, visto che il numero dei laureati nel 2006 è stato pari a 48, conferma che la quasi totalità di laureati prosegue gli studi nella laurea specialistica. Quest’anno sono state avviate tutte le Lauree Specialistiche previste dal Ma3 Fonte dati: Guida dell’Università - Lavoro e carriera - Campus - luglio 2008. 110 Maria Paola Masu nifesto degli Studi, per un totale di 5 lauree a Sassari e una a Nuoro. I dati sulle lauree specialistiche sono ancora molto limitati in quanto si sono avute le prime immatricolazioni solo 3 anni fa nel corso di Pianificazione e gestione dell’ambiente e del territorio rurale. Si può comunque evidenziare che su 5 iscritti nel 2004/2005 4 si sono laureati, dei quali 2 in corso e con il massimo dei voti, e vi è un unico studente fuori corso. Tab. 10 – Numero iscritti nei corsi di laurea specialistica 2004 2005 2005 2006 2006 2007 2007 2008 Produzioni Vegetali e Difesa in ambiente mediterraneo - - 9 10 Produzioni Vegetali Biologiche - - - 4 Produzioni Zootecniche Mediterranee - - 18 18 Pianificazione e Gestione dell’ambiente e del territorio rurale 5 13 14 18 Biotecnologie Agrarie e Ambientali - - - 1 Progettazione e Gestione dei sistemi forestali ambientali - - 7 7 Corso di laurea specialistica Scienze Viticole ed Enologiche - - - - Totale 5 13 48 58 2007/2008 numero iscritti al 15.10.2007 Cosa si è fatto La Commissione didattica e il Consiglio di Facoltà si sono occupati costantemente dei problemi inerenti la didattica, sottoponendo proposte e approvando delibere. Un’importante delibera adottata in Consiglio è quella relativa alll’iscrizione agli anni successivi al primo previo il raggiungimento di un numero minimo di crediti formativi. Per l’iscrizione al 2° anno sarà necessaria l’acquisizione di almeno 20 CFU; per l’iscrizione al 3° anno saranno necessari almeno 50 CFU. Questi traguardi minimi vogliono essere uno stimolo per gli studenti a studiare regolarmente sin d all’inizio del 1° anno. Le matricole saranno facilitate nel raggiungimento di questi traguardi attraverso prove in itinere obbligatorie per tutti gli insegnamenti. In ogni semestre sarà data agli studenti la possibilità di sostenere due o più prove intermedie. Lo scorso anno sono state rese obbligatorie per tutti gli insegnamenti del primo anno ma tutti i docenti sono stati invitati ad avvalersene anche per gli insegnamenti del 2° e 3° anno. Alcuni docenti già utilizzavano questa modalità di verifica e molti altri l’hanno adottata, confermandone la notevole utilità e la positività dei risultati raggiunti dagli studenti che hanno scelto di affrontare le prove in itinere. La Facoltà di Agraria 111 Uno strumento molto utile per monitorare tempestivamente il numero di esami sostenuti in un anno, le difficoltà riscontrate dagli studenti e l’utilità delle prove in itinere potrebbe essere un questionario da somministrare agli studenti dopo il sostenimento di ogni esame. Di questo si è discusso ampiamente sia in Commissione Didattica che in Consiglio di Facoltà ma purtroppo non si è ancora giunti ad una decisione condivisa dalla maggioranza dei docenti. La bozza sulla quale si sta discutendo prevede domande riguardanti la frequenza alle lezioni, l’utilità delle esercitazioni e delle prove intermedie, l’eventuale difficoltà di alcuni argomenti trattati durante le lezioni, le possibili problematiche nel superamento dell’esame legate alle modalità di verifica finale. Attualmente si riesce ad osservare costantemente l’andamento delle carriere degli studenti attraverso i dati riportati nei Libretti di Tutorato. Infatti, nel 2005/2006 la Facoltà ha istituito le Commissioni di Tutorato, una per ogni corso di studio, composte da docenti e studenti. Queste, dopo ogni sessione d’esame, incontrano gli studenti, i quali presentano il libretto di tutorato compilato con gli esami sostenuti e le attività svolte. Il libretto, che viene consegnato a tutti gli immatricolati della Facoltà in occasione dell’inizio delle lezioni, oltre ai dati anagrafici prevede 4 sezioni nelle quali dovranno essere riportate le attività didattiche previste dal Manifesto, gli incontri obbligatori 3 volte l’anno con la Commissione, le principali tappe del tirocinio praticoapplicativo, le attività finalizzate alla preparazione dell’elaborato finale. Ad ogni colloquio vengono verificati i risultati raggiunti dagli studenti e gli eventuali problemi o dubbi emersi durante la loro carriera universitaria. Gli incontri effettuati fino ad oggi hanno messo in risalto la gravosità del carico didattico del 1° anno, l’utilità delle verifiche intermedie che ha portato ad un elevato numero di esami sostenuti, la difficoltà nell’apprendimento di determinati insegnamenti di base. Gli studenti hanno inoltre sottolineato la carenza nel sistema delle comunicazioni soprattutto per quanto riguarda le sedi gemmate. Si potranno raggiungere migliori risultati in termini di valutazione della didattica abituando gli studenti ad utilizzare questo strumento di crescita e miglioramento, incoraggiandoli ad acquisire la sicurezza di poter esporre senza timore le proprie opinioni, anche agevolati dalla presenza dei rappresentanti degli studenti che compongono la Commissione e degli studenti tutor invitati a partecipare agli incontri. Il Consiglio di Facoltà ha in parte adeguato le lauree specialistiche alle direttive dei nuovi decreti ministeriali portando ad un massimo di 6 gli esami 112 Maria Paola Masu per ogni anno e aumentando i crediti delle singole discipline. Sono stati previsti 30 CFU per l’elaborato finale a contenuto sperimentale. Questo adeguamento non è stato ancora avviato per i corsi di laurea triennali. Il Consiglio ha ritenuto infatti opportuno non apportare nuove modifiche a corsi sui quali si era intervenuti solo 2 anni prima e che verranno comunque modificati a breve con i nuovi decreti. Si è deciso di standardizzare e semplificare la predisposizione dell’elaborato finale dei corsi triennali per non costringere gli studenti che proseguiranno gli studi all’elaborazione di due tesi di laurea a distanza di due anni, tra l’altro molto diverse per tipologia di elaborato e peso attribuitogli in termini di crediti formativi: 10 CFU per l’elaborato delle lauree e 30 CFU per la tesi finale delle lauree specialistiche. L’elaborato si articolerà in almeno 6 cartelle secondo un format preordinato comprendente: introduzione, descrizione dell’attività svolta o del tema trattato, discussione e considerazioni conclusive. In sede di discussione l’elaborato sarà corredato da una presentazione su supporto elettronico. Si è inoltre riusciti ad uniformare la presentazione dei programmi dei singoli insegnamenti in un format che prevede, oltre alle informazioni sulla collocazione dell’insegnamento e sul docente titolare, gli obiettivi del corso, il programma suddiviso per argomenti pesati ciascuno con il numero di CFU e la modalità di svolgimento dell’esame. Tutti i programmi vengono pubblicati sul sito Internet della Facoltà a partire da settembre, in modo che gli studenti conoscano a priori gli argomenti che andranno a studiare. Nel sito, oltre ai programmi, che vengono continuamente aggiornati, vengono pubblicati i Manifesti dei corsi di studio, il calendario delle lezioni, il diario degli esami con le sessioni di laurea, tutte le informazioni e la modulistica riguardante il tirocinio obbligatorio, gli esami di laurea, gli esami di stato, gli avvenimenti della Facoltà, seminari, incontri, borse e tutte le altre informazioni utili agli studenti per una migliore fruizione della didattica. Entro fine ottobre verrà messo in rete il nuovo sito della Facoltà, costruito in collaborazione con il Settore comunicazione multimediale di Ateneo, che, oltre ad una veste rinnovata e ad una maggiore quantità di contenuti, offrirà agli studenti una piattaforma Moodle, utile per ottenere un maggiore collegamento con la Facoltà, con i docenti e con tutti i servizi offerti. Consentirà l’iscrizione ad una mailig list attraverso la quale gli studenti saranno informati sulle iniziative della Facoltà, sulle modifiche all’orario delle lezioni e degli esami; ci si potrà iscrivere agli esami e si potrà scaricare la documentazione messa a disposizione direttamente dai docenti. Questo strumento consentirà il La Facoltà di Agraria 113 monitoraggio costante del numero di studenti che si iscrivono agli esami, che si presentano e che li superano. Quest’anno, in occasione dell’accoglienza delle matricole, è stata consegnata a ciascuna di loro la Guida dello Studente in formato elettronico all’interno di una pendrive. Considerando i costi dello stampato, il tempo per la pubblicazione e la poca praticità di una Guida cartacea che il più delle volte viene lasciata a casa, si è deciso di unire l’utilità di una guida dei servizi offerti dalla Facoltà e dall’Ateneo ad un utile regalo per matricole che vivono in un periodo caratterizzato da programmi informatici e multimedialità. Con la pendrive si è voluto offrire uno stimolo alle matricole ad avvicinarsi al mondo dell’informatica che sarà fondamentale durante la loro formazione e nel futuro impiego. In molti studenti si sono infatti rilevate notevoli carenze di base: pochi studenti sanno utilizzare programmi basilari come Word, Excel o la semplice gestione di file e cartelle, tanto meno possiedono un indirizzo di posta elettronica in un ambito, quello universitario, nel quale il 90% delle comunicazioni con l’esterno, con i docenti e con la Amministrazione, avviene tramite posta elettronica. Per agevolare ulteriormente il contatto degli studenti con la realtà informatica si è potenziata l’aula internet che dispone oggi di 24 postazioni. Un fattore importante per la Facoltà in termini di internazionalizzazione è il numero di borse Erasmus attribuite agli studenti. Tramite questo progetto i vincitori si confrontano con realtà diverse e hanno la possibilità di avvicinare una seconda (o terza) lingua. Nel 2007/2008 sono state assegnate 30 borse suddivise su 9 sedi, 7 delle quali in Spagna (Barcellona, Siviglia, Valencia, Cordoba, Murcia, Extremadura, Isole Baleari), 1 in Svezia e 1 in Turchia. In queste ultime 2 sedi le lezioni sono tenute in lingua inglese e pertanto le borse vengono di norma assegnate a studenti interessati a svolgere all’estero l’esperienza del tirocinio. Ultimamente sono stati presi contatti con un’altra sede in Olanda con la quale verrà sottoscritto da parte dell’Ateneo un bilateral agreement. Ad oggi il numero delle Borse è riuscito a coprire tutte le richieste degli studenti di Agraria e in parte degli studenti del corso interfacoltà in Biotecnologie. Si registra una scarsa partecipazione degli studenti delle sedi decentrate. Il progetto Jupiter, sportello che si occupa dell’inserimento dei laureati della Facoltà di Agraria nel mondo del lavoro, ad un anno dalla sua inaugurazione ha raggiunto i primi risultati. E’ stato stabilito un primo contatto con più di 200 aziende, Enti e professionisti, ai quali è stato sottoposto un questionario utile per capire in che modo la Facoltà possa contribuire al meglio per rendere più competitive le imprese 114 Maria Paola Masu sarde, mediante l’individuazione delle esigenze di queste ultime rispetto alle attività di ricerca e formazione svolte dalla Facoltà di Agraria. È stata creata una banca dati dei soggetti interessati ad avere rapporti con la Facoltà, che viene incrociata con la banca dati, in fase di continua implementazione, dei laureati utenti dello sportello Jupiter (ad oggi 90). Sono stati ricevuti e catalogati 48 curricula di laureati dei diversi corsi di studio. Le due banche dati rappresentano uno strumento fondamentale per favorire l’incontro tra domanda e offerta di competenze professionali. È stato inoltre predisposto un questionario da inviare periodicamente ai laureati della Facoltà per seguirne l’inserimento nel mondo del lavoro. Tra settembre ed ottobre sono stati inviati 90 questionari. Ad oggi ne abbiamo ricevuto circa 20 compilati, che sono attualmente in elaborazione. Il questionario contiene domande circa la formazione post laurea, lo stato occupazionale, la tipologia e la durata di un eventuale contratto. Da maggio, data in cui l’Ateneo di Sassari ha reso operativo il regolamento relativo agli stage per neolaureati, sono stati avviati i primi 12 stage post laurea e altri sono in fase di avvio. Ad oggi sono stati avviati 18 curricula alla selezione da parte di quattro soggetti intenzionati ad assumere un neo laureato della Facoltà di Agraria. A fine novembre si terrà il “Primo Workshop Jupiter”: incontro tra studenti e neolaureati con i rappresentanti di alcuni dei principali Enti Pubblici e Aziende private attivi in Sardegna, occasione importante di contatto diretto con il mondo del lavoro, utile a conoscere meglio i possibili ruoli del laureato in Agraria presso soggetti di successo operanti in Sardegna e ad avvicinare studenti e neolaureati alla realtà lavorativa sarda. Per quanto riguarda i Sistemi di Qualità che saranno presi in esame in sede di valutazione dei Corsi di Studio, è importante riportare l’esperienza portata avanti dai Corsi con sede ad Oristano: Tecnologie Alimentari e Viticoltura ed Enologia. Il Progetto Campus Uno, elaborato sulle modalità di valutazione di Campus One, e che vede come capofila l’Università di Cagliari, ha visto concludersi la fase dell’autovalutazione, con la redazione del Rapporto di Autovalutazione per entrambi i Corsi e proseguirà, entro i primi mesi del 2008, con un controllo da parte di valutatori esterni che analizzeranno il lavoro svolto, verificando la veridicità delle dichiarazioni inserite nel Rapporto, attraverso interviste agli studenti, colloqui con le parti interessate e visite presso le strutture didattiche. La Facoltà di Architettura Domenico Vargiu Referente di Facoltà per la didattica La sede gemmata di Architettura di Alghero è l’unica Facoltà della Sardegna ad essere interamente collocata in una città diversa dalla sede universitaria cui appartiene, il che implica anche tutti i suoi corsi, le attività formative e le necessarie strutture di appoggio e di servizio. In sostanza, non si tratta di un Corso di laurea “appoggiato” in altra località, ma di un intero insieme di Corsi di studi, con quel che consegue in termini di necessità di risorse e, d’altro lato, di effetti positivi più ampi sulla realtà territoriale in cui è collocato come ad esempio il gran numero di conferenze, mostre e seminari svolti o la partecipazione a progetti, ricerche ed iniziative promosse o sostenute dagli Enti locali. La Facoltà, ha dovuto interamente realizzare (o per meglio dire ha in parte costruito, in parte sta costruendo e in parte ha bisogno di costruire) innanzitutto le condizioni minime per la propria esistenza, che vanno dall’arredamento e dall’attrezzatura degli spazi di lezione e di ricerca, dal pagamento delle spese di pulizia, riscaldamento, illuminazione, connessione, alla realizzazione ex-novo di una biblioteca, alla progettazione e realizzazione di Laboratori didattici (linguistico, di disegno industriale ed informatico), alle dotazione minime degli uffici, al reclutamento e al pagamento diretto dello staff, alla gestione e messa in atto delle attività culturali e formative (come le Scuole Estive ed i corsi di aggiornamento e formazione), all’avvio della scuola di dottorato internazionale, al sostegno alla ricerca. Molte di queste cose sono state fatte, altre sono state iniziate, altre progettate, quasi tutte sono “in corso” ed alcune di esse rappresentano una necessità costante, in particolare le spese per la gestione e la manutenzione degli edifici, la biblioteca, i servizi agli studenti che non possono essere condivisi con quelli presenti a Sassari. Data la giovane età della Facoltà, il numero dei docenti strutturati è limitato, le disponibilità di risorse ordinarie, pur utilizzate al massimo, non consente nel breve periodo un incremento significativo. 116 Domenico Vargiu Nella tabella seguente è possibile seguire la crescita del numero dei docenti strutturati in relazione all’attivazione dei vari anni dei corsi di laurea (ad esempio nell’a.a. 2005-2006 erano attivi due corsi di laurea con tre anni ciascuno). Corsi di Laurea, annualità attivate Docenti strutturati 2002 -2003 2003-2004 2004-2005 2 12 4 13 6 24 2005-2006 2006 - 2007 2007-2008 7+1 26 9+1 29 11+1 32 La riforma universitaria (cosiddetta del “3+2”), prendendo atto di alcune anomalie dell’Università italiana (bassa percentuale di iscritti dopo le superiori, alto tasso di abbandoni, alto numero di fuori-corso) ha promosso una serie di azioni, per affrontare i problemi all’origine di queste anomalie; a livello nazionale, i risultati quantitativamente sono indiscutibili, ma da molti si mette in discussione la loro qualità; infatti alle misure di razionalizzazione non sempre ha fatto seguito un ripensamento profondo dei progetti formativi, una loro ri-organizzazione che avrebbe imposto un adeguato investimento nella didattica. Un appunto particolare infatti, riguarda la così detta questione “geografica”, e cioè le evidentissime differenze di performance fra coloro che hanno studiato al Nord e al Sud del Paese. I risultati del test d’accesso del settembre 2006 (dati CISIA) confermano che gli studenti si diplomano al sud del paese riportano percentuali di successo mediamente più basse di quelli che hanno studiato al nord. In particolare, il punteggio medio riportato dai 12425 ragazzi che hanno sostenuto la prova per l’accesso ad Architettura e Design è stato di 29,44 con una percentuale di successo pari al 36,8% (cioè il rapporto tra punteggio ottenuto e punteggio massimo) mentre i 198 ragazzi che hanno partecipato al test per la Facoltà di Architettura di Alghero, hanno riportato un punteggio medio di 22,7 con una percentuale di successo pari al 28,4%. Test 2006 N° studenti Punteggio medio % successo Nazionale 12425 29,44 36,8% Alghero 198 22,7 28,4% Nonostante il ritardo formativo, anche grazie all’istituzione di “corsi zero”, al termine della sessione degli appelli di recupero di settembre, questi studenti hanno conseguito in media l’80% dei crediti erogati. Facoltà di Architettura 117 La scelta del numero chiuso per tutti i corsi di laurea (nell’anno accademico 2007-2008 sono 40 per Architettura, 40 per Scienze dell’Architettura non frequentanti, 30 per Pianificazione e 30 per Design) è stata presa in modo oculato con una attenta valutazione dei potenziali sbocchi lavorativi; ogni anno infatti, il numero di domande di ammissione al test è stato molto elevato rispetto al numero di posti, con un rapporto (per i corsi per frequentanti) sempre vicino o superiore a 3 domande per ogni posto disponibile. Si è partiti nell’anno accademico 2002-2003 con i due corsi di laurea di Architettura e Pianificazione, e progressivamente si sono aggiunti il corso specialistico interuniversitario in Pianificazione e Politiche per l’Ambiente, quello per non-frequentanti in Scienze dell’Architettura e, da quest’anno, quello di Design. La Facoltà ha puntato molto sul progetto didattico anche dal punto di vista della qualità; un progetto nel quale gli studenti sono seguiti con molta attenzione da un numero elevato di giovani professionisti qualificati che fanno loro da tutores (necessari per la sua qualità e complessità nel numero di uno ogni 10 / 15 studenti), un progetto che li vede impegnati in molti laboratori ad immersione piena, un metodo che vuole, anche con la presenza stabile di docenti e collaboratori stranieri, dare loro una dimensione non provinciale: tutto ciò ha comportato, comporta e comporterà non solo un elevato carico didattico dei docenti strutturati, tutti utilizzati sino ai massimi delle ore richieste, ma la necessità docenti esterni impegnati in un rapporto di lungo periodo (indispensabili a fronte di un numero limitato di docenti strutturati) Un progetto didattico così complesso ha comportato, e continuerà a farlo anche un sofisticato e raffinato uso delle nuove tecnologie per la sua gestione. La Facoltà non solo è stata tra i promotori del processo di costruzione dell’Università telematica, realizzando un corso per non frequentanti progettato con grande dettaglio, ma ha realizzato, con le sue competenze interne, un sistema di gestione dell’attività didattica e di comunicazione efficace e riconosciuto (ABCD), oltre a porsi come capo-fila del progetto e-learning dell’Università di Sassari che ha in Alghero il suo polo. I dati confortano la positività di questa analisi; limitandoci alle lauree triennali (non avendo ancora svolto tutte le sessioni dell’anno accademico in corso, il primo in cui gli studenti arrivavano alla laurea specialistica) abbiamo una percentuale di laureati in corso che supera il 70% (un altro 15% si è laureato con un anno di ritardo). 118 Domenico Vargiu Dati aggregati per Facoltà Numero laureati coorte 2002/2003 Percentuale laureati su iscritti coorte Numero laureati coorte 2003/2004 Percentuale laureati su iscritti coorte 2004/2005 61 71,8 % --- 2005/2006 13 15,3 % 75 70,1 % Totale coorte 74 87,1% 75 70,1 % 2005/2006 4 9,3 % 47 83,9 % Totale coorte 39 90,7% 47 83,9% Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura Numero laureati coorte 2002/2003 Percentuale laureati su iscritti coorte Numero laureati coorte 2003/2004 Percentuale laureati su iscritti coorte 2004/2005 35 81,4 % --- Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale Numero laureati coorte 2002/2003 Percentuale laureati su iscritti coorte Numero laureati coorte 2003/2004 Percentuale laureati su iscritti coorte 2004/2005 26 61,9 % --- 2005/2006 9 21,4 % 29 56,9 % Totale coorte 35 83,3 % 29 56,9 % Un altro dato particolarmente significativo è quello del numero di crediti per studenti per anno, che porta ad ottenere un rapporto di studenti equivalenti doppio rispetto alla media dell’Ateneo. Crediti acquisiti per a.a. - studenti equivalenti 90,00% 80,00% 78,03% 81,55% 83,01% 76,73% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% Valore Medio Ateneo 36,68% 37,67% 41,47% 36,48% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% 2005-2006 2004-2005 2003-2004 2002-2003 Facoltà di Architettura 119 Facoltà di Architettura Il numero di studenti che hanno svolto tirocini all’estero o fuori dell’isola supera il 65% del totale, e il numero di Borse Erasmus per ora assegnate per l’Anno accademico 2007 / 2008 è di 42 su una disponibilità totale di 52. Nonostante siano presenti diversi vincoli per il passaggio da un anno all’altro (raggiungimento di un numero minimo di crediti, aver superato almeno quattro esami su cinque delle materie trainanti i blocchi ecc ecc) gli studenti appartenenti alle classi rimangono pressoché di numero costante. Nelle tabelle seguenti è possibile seguire l’andamento delle classi nei vari anni accademici. Classi Anno Accademico 2002-2003 Corso di Laurea Scienze dell’Architettura Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale Anno di corso 1° anno 1° anno N° studenti 60 60 Anno di corso 1° anno 2° anno 1° anno 2° anno N° studenti 64 47 63 44 Classi Anno Accademico 2003-2004 Corso di Laurea Scienze dell’Architettura Scienze dell’Architettura Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale Classi Anno Accademico 2004-2005 Corso di Laurea Anno di corso N° studenti Scienze dell’Architettura 1° anno 66 Scienze dell’Architettura 2° anno 55 Scienze dell’Architettura 3° anno 43 Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale 1° anno 62 Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale 2° anno 57 Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale 3° anno 42 Anno di corso N° studenti Classi Anno Accademico 2005-2006 Corso di Laurea Architettura 1° anno 43 Scienze dell’Architettura 2° anno 66 Scienze dell’Architettura 3° anno 56 Architettura 4° anno 55 Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale 1° anno 43 Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale 2° anno 61 Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale 3° anno 51 120 Domenico Vargiu Classi Anno Accademico 2006-2007 Corso di Laurea Architettura Architettura Architettura Architettura Architettura Scienze dell’Architettura (Teledidattica) Scienze dell’Architettura Scienze dell’Architettura Scienze dell’Architettura Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale Corsi Singoli Anno di corso 1° anno 2° anno 4° anno 5° anno 1° anno ripetente 1° anno 3° anno 2° anno ripetente 3° anno ripetente o Fuori Corso 1° anno 2° anno 3° anno 2° anno ripetente 3° anno ripetente o Fuori Corso N° studenti 42 43 69 60 1 70 58 3 14 29 36 48 29 14 5 Classi Anno Accademico 2007-2008 Corso di Laurea Architettura Architettura Architettura Architettura Architettura Architettura Scienze dell’Architettura (Teledidattica) Scienze dell’Architettura (Teledidattica) Scienze dell’Architettura Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale Design Corsi Singoli Anno di corso 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno Ripetenti o furi corso 1° anno 2° anno Ripetenti o fuori corso 1° anno 2° anno 3° anno Ripetenti o fuori corso 1° anno Previsione 40 42 43 80 69 10 40 70 15 30 30 36 30 30 12 Anche il tasso di abbandono del corso di studi, come si evince dalla tabella seguente, è relativamente basso, valori più elevati si hanno in corrispondenza dell’anno di attivazione del primo corso della Facoltà, dove ha pesato una maggiore promiscuità tra studenti lavoratori e non. 121 Facoltà di Architettura 2006-2007 Scienze dell’Architettura Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale Scienze dell’Architettura Teledidattica Architettura 2005-2006 2004-2005 2003-2004 2002-2003 M F M F M F M F M F 0,0% 0,0% 6,8% 0,0% 0,0% 2,6% 4,4% 4,3% 7,1% 5,3% 1,0% 1,8% 5,0% 7,0% 6,2% 3,1% 6,0% 6,8% 12,8% 0,0% 1,8% 0,9% 6,3% 1,1% 11,5% 2,9% - - - - - - Infine, poiché gli studenti sono i fruitori ultimi della complessa organizzazione, si ritiene utile evidenziare quelle che sono state le loro valutazioni. Dall’ultimo rapporto Almalaurea relativo alle caratteristiche dei laureati di ogni facoltà, Ateneo per Ateneo, (ottobre 2006), si evince che la Facoltà di Architettura, nonostante tutte le difficoltà, è ai primi posti in Italia per gradimento da parte dei suoi studenti. L’organizzazione degli esami, la disponibilità di aule, i servizi di biblioteca, le postazioni informatiche e gli eventi culturali, pur non ottenendo valutazioni elevate per i motivi già trattati, si allineano ai valori delle altre Facoltà di Architettura. Anche la sostenibilità del carico di studio viene considerata nella media, mentre primeggia nella soddisfazione dei rapporti con i docenti, dove è di gran lunga superiore a quella di tutti le altre Facoltà di Architettura. Notevoli i risultati che si evincono dalla valutazione, sulla capacità di attrarre gli studenti, infatti, ben l’80,5% si iscriverebbero di nuovo allo stesso corso nello stesso Ateneo. Infine, il dato che più incoraggia nel perseguimento degli obiettivi prefissati è quello che riguarda la soddisfazione complessiva del corso di studi, dove la Facoltà distacca in maniera considerevole Facoltà notoriamente più blasonate. 122 Domenico Vargiu Facoltà di Architettura 123 124 Domenico Vargiu La Facoltà di Economia Barbara Pes Referente di Facoltà per la didattica L’offerta formativa della Facoltà di Economia è attualmente caratterizzata da 3 corsi di laurea triennali: uno per la Classe 28 - “Classe delle lauree in Scienze economiche” - denominato Economia e due per la Classe 17 - “Classe delle lauree in Scienze dell’economia e della gestione aziendale” - denominati Economia aziendale e Economia e imprese del turismo di cui il secondo delocalizzato presso la sede di Olbia; e da 2 corsi di laurea specialistica, uno per la Classe 64/S - “Classe delle lauree specialistiche in Scienze dell’economia” - denominato Economia e nuove tecnologie e uno per la Classe 84/S - “Classe delle lauree specialistiche in Scienze dell’economia e della gestione aziendale” - denominato Consulenza e direzione aziendale rispettivamente la diretta prosecuzione del corso di laurea della classe 28 e delle due classi 17. I corsi di laurea triennali sono stati riprogettati ed attivati nell’a.a. 2005/2006, contestualmente all’istituzione dei due corsi di laurea specialistica. Da una recente indagine effettuata all’interno della riflessione sulla programmazione della Facoltà, è emerso come i corsi di laurea triennali offerti siano di impostazione generalista, improntate alla formazione “culturale” interdisciplinare di base, come accade sovente nelle Facoltà di piccole dimensioni, come richiesto dal DM 270/2004 secondo il quale ciascun “corso di laurea ha l’obiettivo di assicurare allo studente un’adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali (art. 3 comma 4). La valutazione della didattica La possibilità di utilizzare il Data warehouse che archivia tutti le informazioni relative alle carriere degli studenti dell’Ateneo, permetterà di avere dati uniformi e corretti, anche se i problemi di aggiornamento e riallineamento delle basi GISS (software per la Gestione Informatizzata delle Segreterie Studenti) creano, allo stato attuale, notevoli problemi di coerenza tra i dati 126 Barbara Pes estratti, con le conseguenti difficoltà interpretative: ad esempio, i dati relativi al numero degli studenti iscritti ed ai crediti da questi conseguiti 2 o 3 anni accademici fa sono cambiati in maniera non irrilevante in due distinte estrazioni a distanza di un mese, pur trattandosi di dati da considerarsi consolidati. La Facoltà di Economia ha sempre cercato di effettuare una corretta valutazione della produttività della didattica (esami sostenuti e crediti maturati per anno accademico; studenti che non hanno sostenuto esami o maturato crediti in un anno accademico; studenti equivalenti; tasso di permanenza e tasso di abbandono; numero di laureati in corso; tempo medio di conseguimento del titolo di studio), ma fino ad ora queste attività di analisi non hanno assunto carattere strutturale e, anche se periodicamente, sono realizzate come oggetto di ricerca all’interno di tesi di laurea e assegni di ricerca per l’impossibilità di monitorare costantemente i dati di archivio relativi agli studenti della Facoltà, da parte della struttura amministrativa della stessa, e per la necessità di un’analisi approfondita ed effettuata da esperti in materia statistica. Principali problematiche della facoltà: le strutture Attualmente la Facoltà si trova a dover affrontare due ordini di problemi, il primo è relativo alla carenza cronica di strutture didattiche, il secondo è il ridotto numero di docenti di ruolo rispetto alle esigenze didattiche e di ricerca. La Facoltà di Economia, a quasi vent’anni dalla sua istituzione, è quella a cui è stato concesso il minore spazio all’interno degli edifici di proprietà dell’Ateneo: al momento (a.a. 2007/2008) ha la piena disponibilità di soli 46 metri quadri, ovvero parte del 1° piano dell’ex presidenza di Scienze sita in Corso Angioj, in cui, fin dall’a.a. 2006/2007 sono state attrezzate 40 postazioni con scrittoio al fine di consentire la localizzazione di alcune lezioni del primo o del secondo anno dei corsi di laurea triennali (principalmente di lingua straniera) che richiedono classi di piccole dimensioni. Lo scorso 26 settembre, a seguito della riunione straordinario del Consiglio di Facoltà, considerato che la carenza di strutture didattiche idonee ad ospitare gli insegnamenti del primo anno dei Corsi di laurea attivati dalla Facoltà presso la Sede di Sassari non consentiva il regolare svolgimento dell’attività didattica con un minimo di regolarità e nel rispetto delle norme di sicurezza e che , altresì, le valutazioni assolutamente negative sulle strutture didattiche, più volte evidenziate anche dal Nucleo di valutazione, incidono pesantemente sui risultati complessivi dell’attività didattica e, di fatto, vani- La Facoltà di Economia 127 ficano i vantaggi finanziari portati all’Ateneo dall’elevato standard raggiunto dall’area economica nella ricerca scientifica, ha disposto la sospensione con effetto immediato delle lezioni del primo anno dei Corsi di laurea attivati presso la Sede di Sassari. Solo a seguito della riunione straordinaria del Senato Accademico del 4 ottobre 2007, la Facoltà è riuscita ad ottenere, per tutto l’a.a. 2007/2008, la piena disponibilità dell’aula Magna dell’ex presidenza di Scienze in corso Angioj (180 posti in quasi 170 metri quadri di superficie) e la disponibilità parziale dell’aula Germania del Quadrilatero (220 posti su due livelli e quasi 165 metri quadri di superficie), in condivisione con la Facoltà di Giurisprudenza. Tali strutture sono appena sufficienti per garantire l’erogazione dei corsi dei primi due anni dei CDL triennali, grazie allo sdoppiamento di tutte le lezioni del I anno di corso, ma non risolvono i problemi strutturali che impediscono un’adeguata programmazione della didattica. Gli altri 490 metri quadri a disposizione della Facoltà per l’attività didattica relativa al 3° anno di entrambi i corsi di laurea triennali della sede di Sassari e dei due corsi di laurea specialistica, sono localizzati nell’edificio sito in località Serra Secca e sono stati concessi dalla Provincia di Sassari in comodato d’uso. Dall’a.a. 2006/2007, inoltre, la Provincia si è riappropriata di una parte dell’edificio in cui insisteva un’aula da 80 posti e circa 80 metri quadri, riducendo ulteriormente la disponibilità di strutture didattiche, nonostante l’accresciuto fabbisogno. Nell’a.a. 2007/2008 si è deciso di ridurre al minimo indispensabile l’uso dell’Aula Magna dell’ERSU, in via Padre Manzella, che fornisce 198 posti a sedere in un ambiente totalmente inadatto all’attività didattica, anche se utilizzabile per lo svolgimento di esami scritti. Principali problematiche della facoltà: la numerosità del corpo docente Accanto alla scarsa disponibilità di spazi, appare altresì evidente come anche l’organico della Facoltà di Economia, pur incrementato rispetto agli anni passati, sia fortemente sottodimensionato. La Facoltà, a tutt’oggi, presenta il più alto rapporto studenti/docenti fra quelli rilevati nell’Ateneo di Sassari. Secondo i dati del MIUR la Facoltà di Economia ha, per l’anno accademico 2006/2007, 43,8 studenti per ogni docente interno (al 31/12/2006), come evidenziato dalla tabella 1. 128 Barbara Pes Tabella 1 - Rapporto studenti/docenti al 31/12/06 nelle Facoltà dell’Ateneo Facoltà Iscritti 2006/2007 Docenti 31/12/06 Rapporto studenti/docenti a.a. 2006/207 Giurisprudenza 2.510 58 43,3 Scienze matematiche fisiche e naturali 1.181 95 12,4 Architettura 460 32 14,4 Agraria 460 91 5,1 Famacia Lingue e letterature straniere 600 48 12,5 1.145 29 39,5 Lettere e filosofia 2.515 75 33,5 Economia 1.752 40 43,8 Medicina e chirurgia 1.453 175 8,3 Scienze politiche 1.552 42 36,9 518 61 8,5 Medicina veterinaria Fonte: proprie elaborazioni su dati forniti dal Coordinamento Segreterie studenti e MIUR A causa del ridotto numero di docenti di ruolo, la Facoltà di Economia si è trovata costretta a limitare l’offerta formativa ai soli corsi di laurea di base sopra menzionati. Inoltre, l’insufficiente numero di docenti impedisce di adeguare i contenuti dei vari insegnamenti, a parità di disciplina, alle esigenze dei corsi di laurea in cui essi si inseriscono. Ad esempio la Matematica (sia “generale” che “finanziaria”), ma anche le materie economiche (sia microeconomia che macroeconomia) ed altri insegnamenti richiederebbero un programma, almeno in parte, differenziato tra studenti del Corso di laurea in Economia rispetto a quello rivolto agli studenti del Corso di laurea in Economia aziendale. Nella tabella che segue (tabella 2) è evidenziata, nello specifico, l’evoluzione dell’organico docenti della Facoltà dall’a.a. 1999/2000 ad oggi. Tabella e grafico 2 - Evoluzione dell’organico docenti della Facoltà a.a. a.a. a.a. a.a. a.a. a.a. a.a. a.a. 1999/2000 2000/2001 2001/2002 2002/2003 2003/2004 2004/2005 2005/2006 2006/2007 TOTALE 23 24 23 32 30 32 37 40 I fascia 3 6 8 8 7 10 11 14 II fascia 11 8 9 15 15 13 14 16 Ricercatori 9 10 6 9 8 9 12 10 Fonte: propria elaborazione su dati MIUR 129 La Facoltà di Economia 45 40 35 30 TOTALE 25 TOTALE I fascia TOTALE II fascia 20 TOTALE Ricercatori 15 10 5 0 a.a. 1999/2000 a.a. 2000/2001 a.a. 2001/2002 a.a. 2002/2003 a.a. 2003/2004 a.a. 2004/2005 a.a. 2005/2006 a.a. 2006/2007 Fonte: propria elaborazione su dati MIUR Va sottolineato che, per ovviare a tali problematiche, i docenti della Facoltà hanno acconsentito ad accrescere il loro impegno didattico nel tempo, tanto che, allo stato attuale, più del 90% degli insegnamenti attivati in tutti i corsi di laurea triennali e specialistici è coperto da docenti interni della Facoltà, come mostra la tabella 3. Tabella e grafico 3 - Corsi di laurea attivi, insegnamenti attivati e insegnamenti coperti con docenti interni per anno accademico a.a. a.a. a.a. a.a. a.a. a.a. a.a. 2000/2001 2001/2002 2002/2003 2003/2004 2004/2005 2005/2006 2006/2007 TOTALE CDL ATTIVI 1 3 4 4 3 5 5 Annualità attivate 4 5 7 9 9 11 13 Totale insegnamenti attivati 67 57 72 79 108 104 127 Insegnamenti coperti con interni 35 32 47 63 72 76 117 % copertura insegnamenti con docenti interni alla Facoltà 52,24 56,14 65,28 79,75 66,67 73,08 92,13 Fonte: propria elaborazione su dati reperiti sui verbali dei consigli della Facoltà 130 Barbara Pes 140 127 120 117 108 100 80 60 40 79 72 67 76 63 57 TOTALE CDL ATTIVI Annualità attivate 47 35 4 Totale insegnamenti attivati 32 20 0 72 104 5 7 9 9 11 13 Ins. coperti con interni 5 5 4 4 3 1 3 a.a. a.a. a.a. a.a. a.a. a.a. a.a. 2000/2001 2001/2002 2002/2003 2003/2004 2004/2005 2005/2006 2006/2007 Fonte: propria elaborazione su dati reperiti sui verbali dei consigli della Facoltà Evoluzione di iscrizioni ed immatricolazioni La Facoltà di Economia è sempre stata sempre, all’interno dell’Ateneo, una delle Facoltà con il maggior numero di immatricolati e di iscritti (tra le prime 3 Facoltà anche negli ultimi anni accademici, come evidenziato nella tabella 4), ma nonostante questi dati, largamente noti, come sottolineato dagli ultimi dati forniti dal Nucleo di valutazione dell’Ateneo, la Facoltà di Economia “incide” sul Fondo di Funzionamento Ordinario (FFO 2006) per l’11,6%, mentre “costa” soltanto il 5% delle risorse messe a disposizione dell’Università di Sassari. Tabella 4 - Peso di iscritti ed immatricolati di ogni Facoltà rispetto al totale dell’Ateneo, negli ultimi 3 anni accademici Ordinamento Giurisprudenza Scienze matematiche fisiche e naturali Architettura Agraria Farmacia Lingue e letterature straniere Lettere e filosofia Economia Interfacoltà Medicina e chirurgia Scienze politiche Medicina veterinaria Totale Ateneo % Immatricolazioni generici su totale Ateneo 2006 2005 2004 2007 2006 2005 13,9 20,1 16,4 9,0 6,8 11,1 5,6 3,7 3,4 5,6 3,7 3,4 2,3 5,7 3,9 6,8 6,7 7,9 13,4 16,3 17,4 14,0 13,5 13,1 2,0 1,5 3,4 15,0 6,6 5,4 11,2 13,5 12,8 1,2 1,8 1,9 100 100 100 % Iscritti su totale Ateneo 2006 2007 17,4 7,9 3,1 3,1 4,0 7,7 17,2 12,0 2,7 10,7 10,9 3,4 100 2005 2006 18,6 7,8 2,5 2,5 4,6 7,9 18,7 12,0 2,7 7,9 11,0 3,8 100 2004 2005 18,4 8,6 2,0 2,0 4,1 8,3 19,3 11,9 2,9 7,5 10,9 3,9 100 Fonte: elaborazione propria su dati forniti dal Coordinamento segreterie studenti 131 La Facoltà di Economia Verificando nel dettaglio dei CDL della Facoltà di Economia l’andamento di iscrizioni ed immatricolazioni (vedi tabella 5) occorre evidenziare la sostanziale stabilità delle iscrizioni ai corsi di laurea in Economia ed in Economia e imprese del turismo e la crescita di quelle al corso di laurea triennale in Economia aziendale ed al corso di laurea specialistica in Consulenza e direzione aziendale. In particolare per questo corso di laurea si è passati da 20 studenti realmente immatricolati nell’a.a. 2005/20061 a 82 immatricolati nell’a.a. 2006/2007, che probabilmente saranno molti di più nell’a.a. 2007/2008 tenendo conto che al valore indicato in tabella mancano ancora i laureati triennali della sessione di settembre 2007 che hanno chiesto l’iscrizione, nonché tutti gli interessati all’iscrizione che matureranno il titolo di laurea triennale nelle sessioni di novembre 2007 e febbraio 2008. Tabella e grafico 5 - Iscritti per Corso di laurea e anno accademico Iscritti Ordinamento 2004/2005 2005/2006 2006/2007 1020 ECONOMIA E COMMERCIO 40 29 20 1028 ECONOMIA E COMMERCIO (N.O.) 658 448 310 10E1 ECONOMIA 250 269 245 10E2 ECONOMIA AZIENDALE 588 716 767 1101 ECONOMIA E IMPRESE DEL TURISMO 421 462 458 1155 CONSULENZA E DIREZIONE AZIENDALE 0 33 103 1157 ECONOMIA E NUOVE TECNOLOGIE 0 0 32 1.957 1.957 1.935 Totale Fonte: elaborazione propria su dati forniti dal Coordinamento segreterie studenti 1 La restante parte dei 33 iscritti è costituita per 10 unità da studenti del Corso di laurea specialistica in Economia e nuove tecnologie e da 3 studenti che anno rinunciato agli studi. Il corso di laurea in Economia e nuove tecnologie è stato formalmente attivato solo nell’a. a. 2006/2007, ma, grazie la presenza di tutti gli insegnamenti del primo anno del corso di laurea in questione all’interno del corso di laurea specialistico, già nell’a.a. 2005/2006 è stata data possibilità a quanti lo desiderassero di seguire le lezioni e sostenere i relativi esami, ottenendo nell’a.a. successivo l’iscrizione al 2° anno del Corso di laurea specialistica in Economia e nuove tecnologie. 132 Barbara Pes 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0 ECONOMIA E NUOVE TECNOLOGIE CONSULENZA E DIREZIONE AZIENDALE ECONOMIA E IMPRESE DEL TURISMO ECONOMIA AZIENDALE ECONOMIA ECONOMIA E COMMERCIO (N.O.) ECONOMIA E COMMERCIO 2004/2005 2005/2006 2006/2007 Fonte: elaborazione propria su dati forniti dal Coordinamento segreterie studenti Nell’a.a. 2007/2008 il numero di immatricolati al Corso di laurea triennale in Economia si è ridotto rispetto ai precedenti anni (vedi tabella 6). Probabilmente, la numerosità di circa 50 immatricolati al Corso di laurea in Economia, è quella che ci si può attendere a regime. Se è vero, infatti, che negli scorsi anni accademici le immatricolazioni sono state più numerose, molte di queste erano effettuate, verosimilmente, in modo affrettato e poco ragionato, spingendo gli stessi studenti, nell’a.a. successivo a chiedere un passaggio al Corso di laurea in Economia aziendale o a quello in Economia e imprese del turismo. La maggiore consapevolezza con la quale i nuovi immatricolati paiono aver effettuato la scelta nell’a.a. in corso, con tutta probabilità porterà ad una drastica riduzione dei passaggi interni dal Corso di laurea in Economia a quello in Economia aziendale, attualmente molto frequenti. Questo risultato va ascritto alla maggiore attività di orientamento effettuata dalla Facoltà sia con l’istituzione del Servizio di Orientamento2, attivato fin dal 20 agosto, sia con l’istituzione della Prova di Autovalutazione che ha obbligato sia al momento dell’iscrizione alla stessa, che al momento del sostenimento, a prendere maggior coscienza dei contenuti dei Corsi di laurea prima dell’effettiva iscrizione alla Facoltà. 2 Localizzato al piano terra del Palazzo Zirolia, nelle immediate vicinanze della segreteria studenti. 133 La Facoltà di Economia Tabella e grafico 6 - Immatricolati (iscritti al primo anno anche se non al primo ingresso nel sistema universitario italiano) per Corso di laurea e anno accademico Immatricolazioni generici Ordinamento 2004/2005 2005/2006 2006/2007 2007/2008 0 0 0 0 1020 ECONOMIA E COMMERCIO 1028 ECONOMIA E COMMERCIO (N.O.) 3 0 0 0 10E1 ECONOMIA 81 93 72 55 10E2 ECONOMIA AZIENDALE 191 196 201 190 1101 ECONOMIA E IMPRESE DEL TURISMO 164 156 140 168 1155 CONSULENZA E DIREZIONE AZIENDALE 0 33 82 43 1157 ECONOMIA E NUOVE TECNOLOGIE Totale 0 0 22 7 439 478 517 435 Fonte: elaborazione propria su dati forniti dal Coordinamento segreterie studenti 250 200 2004/2005 2005/2006 2006/2007 2007/2008 150 100 ECONOMIA E NUOVE TECNOLOGIE CONSULENZA E DIREZIONE AZIENDALE ECONOMIA E IMPRESE DEL TURISMO ECONOMIA ECONOMIA E COMMERCIO (N.O.) ECONOMIA E COMMERCIO 0 ECONOMIA AZIENDALE 50 Fonte: elaborazione propria su dati forniti dal Coordinamento segreterie studenti Occorre non dimenticare il problema degli studenti fuori corso, che la Facoltà sta cercando di prevenire e ridurre con una serie di azioni al vaglio del Consiglio della Facoltà proprio in questo periodo. Il numero degli studenti iscritti fuori corso, come prevedibile, ha ripreso ad aumentare leggermente (vedi tabella 7). Agli studenti dei corsi di laurea quadriennale ormai fuori corso da tempo, che si riducono per via delle lauree 134 Barbara Pes tardive, si aggiungono gli studenti dei corsi di laurea triennale, che vanno invece ad ingrossare la quota dei “fuori corso”. Occorre precisare, ad ogni modo, che il dato dell’a.a 2005/2006 è sottodimensionato a causa dell’elevato numero di studenti ripetenti, così iscritti nel passaggio dai vecchi ai nuovi ordinamenti dei corsi di laurea triennali. Tabella e grafico 7 - Peso degli iscritti fuori corso sul totale degli iscritti per Corso di laurea e anno accademico % Iscritti FC su Iscritti Ordinamento 2004/2005 2005/2006 2006/2007 1020 ECONOMIA E COMMERCIO 100,0 100,0 100,0 1028 ECONOMIA E COMMERCIO (N.O.) 98,6 100,0 100,0 10E1 ECONOMIA 17,2 14,1 26,9 10E2 ECONOMIA AZIENDALE 21,9 6,8 25,0 1101 ECONOMIA E IMPRESE DEL TURISMO 0,0 8,9 22,9 1155 CONSULENZA E DIREZIONE AZIENDALE 1157 ECONOMIA E NUOVE TECNOLOGIE 44,0 30,9 35,8 Media Fonte: elaborazione propria su dati forniti dal Coordinamento segreterie studenti 120,0 100,0 80,0 2004/2005 2005/2006 2006/2007 60,0 40,0 Media ECONOMIA E NUOVE TECNOLOGIE CONSULENZA E DIREZIONE AZIENDALE ECONOMIA E IMPRESE DEL TURISMO ECONOMIA AZIENDALE ECONOMIA ECONOMIA E COMMERCIO (N.O.) 0,0 ECONOMIA E COMMERCIO 20,0 Fonte: elaborazione propria su dati forniti dal Coordinamento segreterie studenti La Facoltà di Economia 135 Il fenomeno degli abbandoni Tra gli indicatori che meglio sintetizzano le possibili difficoltà incontrate dagli studenti nei propri corsi di studio, all’analisi dell’irregolarità e del rallentamento delle carriere, va affiancato il monitoraggio degli abbandoni, fenomeno particolarmente grave poiché impatta sia sugli indicatori di efficacia ministeriali che sull’organizzazione stessa della didattica. Lo studio degli abbandoni evidenzia come il corso di laurea in Economia e imprese del turismo sia il più colpito dal fenomeno, soprattutto nei primissimi anni dalla sua istituzione (2002/2003). L’elevato numero di abbandoni (vedi tabella 8), uniti alla perdurante carenza di strutture didattiche hanno spinto la Facoltà ad istituire, nell’a.a. 2007/2008, una procedura per la verifica della preparazione degli aspiranti immatricolati e della loro idoneità allo studio delle materie che formano oggetto dei corsi di laurea, che verrà replicata nei prossimi anni accademici allo scopo di monitorare lo stato delle carriere fin dai momenti precedenti l’immatricolazione. Il percorso volto all’incremento dell’efficienza della Facoltà di Economia si basa quindi sulla riduzione degli immatricolati non motivati, che sarebbero destinati all’abbandono. Al fine di migliorare la didattica e ridurre gli abbandoni la Facoltà ha anche riorganizzato l’attività didattica creando una “finestra” di due settimane per semestre in cui non si terranno lezioni e verranno calendarizzate prove intermedie e finali per tutti gli insegnamenti con lezioni nel semestre rispettivamente da 10 e da 5 crediti. In questo modo gli studenti saranno invogliati a studiare fin dalle prime lezioni per preparasi adeguatamente alle prove intermedie ed inoltre verrà evitato l’annoso problema di riduzione dei frequentanti nei periodi in cui alcuni docenti fissavano delle prove intermedie. I valori degli abbandoni relativi all’a.a. 2006/2007 sono eccessivamente bassi e sicuramente falsati dal fatto che nell’a.a. 2007/2008 non sono state ancora caricate tutte iscrizioni e di conseguenza tutte le mancate iscrizioni dell’anno, per questa ragione non sono evidenziati nella tabella che segue. 136 Barbara Pes Tabella 8 - Abbandoni rispetto agli iscritti per anno accademico di iscrizione A.A. Metriche Ordinamento 2005/2006 2004/2005 % abbandoni/ % abbandoni/ Abbandoni Iscritti Abbandoni Iscritti iscritti iscritti M+F M+F M+F M+F M+F M+F 1020 ECONOMIA E COMMERCIO Sesso 5 29 17,2% 2 40 5,0% 1028 ECONOMIA E COMMERCIO (N.O.) 27 448 6,0% 26 658 4,0% 10E1 ECONOMIA 53 269 19,7% 35 250 14,0% 10E2 ECONOMIA AZIENDALE 83 716 11,6% 74 588 12,6% 110 464 23,7% 111 421 26,4% 2 33 6,1% 0 0 0 0 0 0 1101 1155 1157 ECONOMIA E IMPRESE DEL TURISMO CONSULENZA E DIREZIONE AZIENDALE ECONOMIA E NUOVE TECNOLOGIE Fonte: elaborazione propria su dati forniti dal Coordinamento segreterie studenti A.A. Ordinamento 1020 1028 2003/2004 2002/2003 Metriche abbandoni Iscritti % abbandoni iscritti Sesso M+F M+F M+F M+F M+F M+F 3 57 5,3% 7 85 8,2% 36 893 4,0% 32 1.098 2,9% ECONOMIA E COMMERCIO ECONOMIA E COMMERCIO (N.O.) abbandoni Iscritti % abbandoni iscritti 10E1 ECONOMIA 39 225 17,3% 39 197 19,8% 10E2 ECONOMIA AZIENDALE 71 466 15,2% 73 370 19,7% 128 378 33,9% 174 352 49,4% 0 0 0 0 0 0 0 0 1101 1155 1157 ECONOMIA E IMPRESE DEL TURISMO CONSULENZA E DIREZIONE AZIENDALE ECONOMIA E NUOVE TECNOLOGIE Fonte: elaborazione propria su dati forniti dal Coordinamento segreterie studenti Servizi offerti dalla facoltà Aldilà delle problematiche sopra evidenziate, che, per quanto nella sfera di incidenza della Facoltà, sono state affrontate con azioni correttive, la stessa offre molteplici servizi didattici e di utilità per i propri studenti e laureati. Dall’a.a. 2000/2001 è stato attivato il servizio di tutorato svolto da studenti La Facoltà di Economia 137 “senior” della Facoltà (selezionati tra i migliori a partire dal secondo anno di corso), cui possono rivolgersi i colleghi più “giovani” al fine di avere tutte le informazioni necessarie a superare le principali difficoltà incontrate nel percorso formativo. Dall’a.a. 2002/2003 è presente un ufficio stage, uno de fiori all’occhiello della Facoltà, che conta, al momento, più di 150 convenzioni con aziende ed enti operanti a livello locale e nazionale e che ogni anno garantisce formazione aziendale ad almeno un centinaio tra studenti e laureati della Facoltà. Sempre più frequentemente, inoltre, tali esperienze portano a concrete offerte di assunzione per gli stessi tirocinanti. Dall’a.a. 2003/2004 la Facoltà si è dotata di due aule informatiche, la prima, sita in via Sardegna, conta 42 postazioni e viene principalmente sfruttata a fini didattici, l’altra, ubicata presso la sede di Serra Secca, mette 12 postazioni a disposizione degli studenti per la navigazione su internet, la compilazione di documenti e la stampa tutti i giorni dalle 9 alle 20. Dall’a.a. 2004/2005 il nuovo portale web offre tutte le informazioni sulla Facoltà e permette di: scaricare, agli utenti registrati, il materiale didattico messo a disposizione dai docenti; iscriversi agli esami di profitto; visionare i risultati degli appelli effettuati in forma scritta; contattare i docenti direttamente tramite il portale. Nel corso del presente anno accademico il sito verrà sottoposto ad un aggiornamento che permetterà una più efficace navigabilità e l’erogazione di nuove funzionalità. Fin dalla sua istituzione il Corso di laurea in Economia e imprese del turismo offre a tutti gli utenti iscritti (studenti e docenti) una newsletter mensile che riporta tutte le informazioni riguardanti la didattica, la segreteria studenti e gli altri servizi offerti dal Polo Universitario di Olbia. A breve verrà affiancato alle attività dell’ufficio “stage” un ulteriore servizio di job placement che metterà a disposizione sul portale della Facoltà tutti i curriculum vitae dei laureati della Facoltà. Questi saranno visionabili, oltre che attraverso la rete Internet, anche nelle postazioni allestite presso l’Associazione Industriali e la Camera di Commercio. Dalla breve analisi effettuata, l’offerta didattica della Facoltà appare rispondere in maniera sempre più concreta sia alle esigenze degli studenti che a quelle del mondo imprenditoriale, tuttavia rimangono alcune criticità interne ed esterne come il controllo dell’irregolarità delle carriere e l’inadeguata disponibilità di aule per la didattica. È su questi campi che gli organi della Facoltà stanno profondendo il loro impegno per migliorare i servizi offerti. La Facoltà di Farmacia Cinzia Pusceddu Referente di Facoltà per la didattica La Facoltà di Farmacia, delle Facoltà Scientifiche dell’Università di Sassari, è una delle più antiche. Nasce come scuola di Farmacia nella Facoltà di Medicina sin dal 1800 e diviene Facoltà nel 1930. Dalla riforma Gentile del 1937, la Facoltà ebbe un solo corso di laurea fino al 1986, anno in cui fu modificato lo statuto dell’Università di Sassari con l’approvazione dell’istituzione del Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche (CTF), articolato in cinque anni di corso. Dal 1991 i Corsi di Laurea in Farmacia e CTF diventano quinquennali. I due Corsi di Laurea sono andati incontro a tre modifiche degli ordinamenti didattici (1994, 1998, 2001) che a grandi linee hanno conservato la peculiarità di formare degli esperti del farmaco con caratteristiche professionali diversificate. Tuttavia i due corsi di laurea, ora specialistici, a livello comunitario danno luogo alla figura del Farmacista a seguito di Esame di Stato comune, che li abilita alla professione. I due Corsi di Laurea e la Scuola di Farmacia Ospedaliera, inaugurata nel 1994, fanno parte dei corsi di studio dell’area sanitaria. I percorsi formativi sono diversificati per più di 40 CFU1. L’offerta formativa della Facoltà di Farmacia comprende due Corsi di Laurea Specialistica a Ciclo Unico di durata quinquennale “Farmacia” e “Chimica e Tecnologia Farmaceutiche” (Classe 14/S), con sede a Sassari, e due Corsi di Laurea triennali, “Tecniche Erboristiche” e “Tossicologia degli Inquinanti Ambientali” (Classe 24), (di quest’ultimo è attivato, per l’anno accademico 2007/08, solo il III anno) con sede a Tempio Pausania, istituiti nell’AA 2001/2002. Inoltre la Facoltà di Farmacia concorre al Corso di Laurea Interfacoltà in Biotecnologie, assieme alle Facoltà di Scienze MM.FF.NN., Medicina e Chirurgia, Agraria, e Medicina Veterinaria. Sono attivi inoltre il Master di II livello in “Tecnologie farmaceutiche e at1 I cenni storici introduttivi sono a cura del Preside, Prof. Giuseppe Paglietti. 140 Cinzia Pusceddu tività regolatorie”, il Dottorato di ricerca in “Scienze e tecnologie chimiche” e il Corso di Specializzazione in “Farmacia Ospedaliera”, l’unica attivata in Sardegna. La Facoltà fa parte della European Association of the Faculties of Pharmacy, ha attivato diversi programmi Erasmus/Socrates per lo scambio di studenti con varie sedi universitarie (Belgio, Germania, Grecia, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Turchia, Spagna e Francia), alle quali si sono aggiunte quest’anno Regno Unito, Corsica e Ungheria. L’elevato ed inaspettato numero di matricole per il nuovo anno accademico ha creato non pochi problemi sia a livello logistico sia per quanto riguarda l’organizzazione delle attività didattiche. Tabella 1 - Numero di immatricolati ai Corsi di Laurea Specialistica (quinquennali) e ai Corsi di Laurea triennali dal 2001/2002 Anno Accademico 2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 Farmacia 30 32 38 50 85 37 157 CTF 32 33 32 52 75 37 93 Tecniche Erboristiche 11 18 11 11 9 8 8 Tossicologia degli Inquinanti Ambientali 19 18 11 3 9 ----------------------------------- Totale 92 101 92 116 178 82 258 Dall’analisi dei dati riassunti in tabella 1, relativi ai Corsi di Laurea quinquennali, risulta evidente la stabilità del numero di immatricolati negli anni accademici 2001/02, 2002/03, 2003/04; si rileva un lieve aumento nel 2004/05 per poi arrivare ad un incremento del 70% nel 2005/06 rispetto all’anno precedente. Il considerevole aumento degli immatricolati nel 2005/06, ha spinto la Facoltà ad istituire il “numero programmato”, con un conseguente calo di iscrizioni nel 2006/07: 37 studenti per il Corso di Laurea in Farmacia e 37 per CTF, contro i 60 posti disponibili per ciascun Corso di Laurea. Si è ritenuto opportuno, quindi, eliminare la prova di selezione d’ingresso ed il risultato è stato alquanto inaspettato: 157 immatricolati in Farmacia e 97 in CTF, numeri assolutamente inadeguati per le strutture a disposizione della Facoltà. I 157 studenti del I anno del Corso di Laurea in Farmacia hanno iniziato le lezioni con una settimana di ritardo, dopo l’iniziale sospensione dei corsi per mancanza di un’aula che li ospitasse tutti. Ora la Facoltà di Scienze ha messo 141 La Facoltà di Farmacia a disposizione l’Aula Magna del polo didattico di Via Vienna, risolvendo il problema per il primo ciclo delle lezioni. Allo stato attuale non è dato sapere se si tratta di vocazioni o semplicemente mancanza di test d’ingresso, ma con gli studenti sempre più numerosi, le strutture a disposizione della Facoltà non rispondono alle nuove esigenze: la sede di via Muroni è dotata di 7 aule, l’aula più grande ospita 80 persone, le altre hanno un numero di posti che va da un minimo di 25 ad un massimo di 60. Solo in minima parte, il problema è stato risolto con l’utilizzo delle tre aule dei nuovi laboratori didattici di via Vienna, ciascuna delle quali provvista di circa 50 postazioni, con i relativi disagi causati dalla distanza tra le due sedi. Sinora il numero limitato di iscritti, aveva facilitato i compiti di organizzazione delle attività didattiche e sistemazione logistica, sfruttando al meglio ed intensivamente le strutture disponibili, ma a partire dall’anno accademico in corso ciò non sarà più possibile. Per una corretta analisi dei dati riguardanti la Facoltà, è necessario sottolineare la presenza di numerosi studenti iscritti ad ordinamenti pre-riforma, che rappresentano circa il 30% degli iscritti totali ai Corsi di Laurea quinquennali. L’Università Italiana è caratterizzata da un alto tasso di abbandoni e da valori della durata effettiva degli studi in media assai più elevati di quelli previsti dagli ordinamenti. Ne consegue che il numero degli iscritti non rappresenta necessariamente la domanda effettiva di servizio formativo, di cui, invece, è un indicatore rappresentativo l’indicatore ministeriale denominato “studente equivalente”, definito dal rapporto fra il numero totale di crediti superati in una data struttura didattica ed il numero medio di crediti per anno, previsto dagli ordinamenti di quella struttura, per conseguire il titolo di studio nella durata legale. Tabella 2 - Studenti equivalenti per Corso di Laurea Corso di Laurea Studenti equivalenti AA 2003/04 Studenti equivalenti AA 2004/05 Studenti equivalenti AA 2005/06 Studenti equivalenti AA 2006/07 Farmacia 33,48% 31,80% 18,26% 14,29% Chimica e Tecnologia Farmaceutiche 45,65% 45,55% 31,32% 21,34% Tecniche Erboristiche 29,58% 30,62% 25,71% 3,29% Tossicologia degli Inquinanti Ambientali 48,22% 24,95% 33,03% 14,63% 142 Cinzia Pusceddu La percentuale di studenti equivalenti relativa agli anni accademici 2003/04, 2004/05, 2005/06 varia in maniera evidente tra i vari Corsi di Laurea della Facoltà. Nell’anno accademico 2003/04 gli studenti equivalenti del Corso di Laurea in Farmacia sono pari al 33,48%, quelli di CTF al 45,65%, in entrambi i casi si nota una leggera diminuzione nel 2004/05 ed un brusco calo nel 2005/06, toccando valori del 18,26% (Farmacia) e 31,32% (CTF). Analizzando nel dettaglio i dati relativi al 2005/06, (considerando che quelli del 2006/07 sono parziali), i 219 iscritti nel Corso di Laurea in Farmacia hanno acquisito 2.362 CFU contro i 13.140 da acquisire, ciò significa che ogni studente ha, in media, conseguito 10,78 CFU, mentre i CFU previsti all’anno sono circa 60. Gli studenti di CTF hanno acquisito, invece, 3831 CFU, per una meda individuale di 18,5 CFU. Il numero complessivo di studenti equivalenti della Facoltà ha subito, quindi, un forte decremento: da una percentuale del 41,48% del 2002/03 al 25,35% del 2005/06. Tali valori sono influenzati dal fatto che la durata media effettiva degli studi è maggiore della durata legale, gli studenti non completano anno per anno gli esami previsti. Inoltre dal confronto con i dati relativi alle altre Facoltà dell’Ateneo di Sassari, emerge che i valori più elevati si riscontrano laddove l’accesso è regolato dal numero chiuso ed è quindi presente una selezione all’entrata degli studenti. La percentuale degli studenti equivalenti è condizionata, inoltre, dai tassi di abbandono, sebbene nella Facoltà di Farmacia, non siano eccessivamente elevati: la percentuale degli abbandoni oscilla tra un valore di 6,6% del 2002/03, 5,2% nel 2003/04, 7,2% nel 2004/05, rimane, quindi, più o meno stabile ad eccezione di un picco nel 2005/06, pari al 13,7% (il valore del 2006/07 è da considerasi parziale). Tabella 3 - Percentuale di abbandoni dall’anno accademico 2002/2003 al 2006/2007 Anno accademico Iscritti Abbandoni % 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 666 671 676 757 650 6.6% 5.2% 7.2% 13.7% 2.6% Il 2005/06 è lo stesso anno in cui si è registrato un sostanziale aumento degli immatricolati. Dall’analisi dei dati sembra ormai diventato indispensabile adottare il sistema della selezione all’ingresso; l’iscrizione di studenti non La Facoltà di Farmacia 143 motivati e disinteressati alla Facoltà, oltre che falsare i dati, crea non pochi disagi e influenza il buon andamento dell’attività didattica. Oltre la prova d’ingresso sarebbe utile proporre alle future matricole una sorta di “prova di orientamento”, al fine di verificare la reale attitudine dello studente alle materie di quel determinato corso di studi, diminuire la probabilità di abbandono ed aumentare la probabilità di rapido inserimento professionale. Allo stesso tempo, però, l’analisi dei dati sugli iscritti attivi, studenti che hanno sostenuto esami o conseguito crediti, è alquanto incoraggiante: da un 75% di iscritti attivi del 2004/05, ad un 81,5% del 2005/06, fino ad un 98% per l’anno accademico 2006/07 (vedi Tabella 4). Tabella 4 - Numero di iscritti e iscritti attivi nei Corsi di Laurea pre e post-riforma Iscritti Iscritti attivi Corso di Laurea 2004/05 2005/06 2006/07 2004/05 2005/06 2006/07 Farmacia (N.O.) 156 129 101 109 104 100 CTF (N.O.) 163 114 76 86 78 75 Farmacia 138 219 199 124 178 194 CTF 139 207 209 127 186 207 Tecniche Erboristiche 43 49 41 34 40 39 Tossicologia degli Inquinanti Ambientali 37 39 24 28 31 22 Totale 676 757 650 508 617 637 La percentuale di studenti fuori corso rimane pressoché stabile negli anni: il 42,8% del 2004/05 scende ad un valore del 36% nel 2005/06 e poi aumenta leggermente, 39%, nel 2006/07. L’alta percentuale di studenti fuori corso è da attribuire ai numerosi studenti dei vecchi ordinamenti e a quelli dei Corsi di Laurea triennali. Per facilitare gli studenti fuori corso, i docenti concedono spesso appelli d’esame straordinari e danno la propria disponibilità per spiegazioni e chiarimenti. Di recente, una commissione composta da alcuni docenti della Facoltà, ha svolto una indagine finalizzata alla comprensione delle possibili cause del ritardo negli studi; è emerso che gran parte della responsabilità si deve attribuire alla scarsa preparazione iniziale degli studenti, all’insufficiente impegno individuale e all’eccessivo carico di lavoro. Nel 2005/06 sono stati valutati dagli studenti, nell’ambito delle rilevazioni effettuate dal Nucleo di Valutazione, complessivamente 84 insegnamenti; di questi 29 hanno ricevuto una valutazione negativa per il carico di studio complessivo (voto medio 6,4, valore sovrapponibile al punteggio medio a livello di Ateneo). Gli studenti, inoltre, ritengono che per 17 insegnamenti il carico di studio richie- 144 Cinzia Pusceddu sto non sia proporzionato ai crediti assegnati (voto 6,8, leggermente inferiore a quello di Ateneo pari a 7,1). Gli studenti sono, invece, soddisfatti per quanto riguarda il rispetto degli orari di svolgimento delle attività didattiche (voto 8,8) e la chiarezza nella definizione delle modalità d’esame (8,3) e reperibilità dei docenti (8,6). Il numero dei laureati è passato da 24 nel 2002 a 66 nel 2006, con un picco di 82 nel 2004. Il tempo medio di laurea per gli studenti dei Corsi di Laurea Specialistica a Ciclo Unico oscilla tra i 7 anni del 2002 e gli 8,7 del 2006 con una età media alla laurea di 27/28 anni. Nell’attuale contesto italiano è noto che la durata effettiva degli studi è molto più elevata della durata legale, il numero medio di anni necessari per arrivare alla laurea è più di 7. I primi laureati dei Corsi di Laurea triennali del 2003 e 2004 hanno impiegato 3 anni per terminare gli studi, nel 2005 il tempo medio alla laurea è pari a 4 anni e nel 2006 arriva a 4,2. E’ ancora prematuro, però, analizzare i dati sui laureati post-riforma, in modo particolare per i laureati dei Corsi di Laurea quinquennali. La Facoltà si sta adoperando per migliorare i servizi offerti agli studenti: il sito web della Facoltà è stato completamente rivisitato ed aggiornato; gli studenti hanno, ora, la possibilità di consultarlo per informazioni sull’orario delle lezioni, calendario degli esami, manifesti degli studi, programmi dei corsi, materiale didattico, modulistica varia, ecc. ed al più presto avranno la possibilità di iscriversi agli esami on-line. Alle matricole è stata distribuita una mini-guida della offerta formativa della Facoltà, che contiene informazioni utili sui manifesti degli studi, obiettivi dei corsi di studio e sbocchi professionali, ma è in programma la stesura di una vera e propria guida dello studente, articolata e dettagliata, con tutte le informazioni sugli insegnamenti attivati in Facoltà, che speriamo di realizzare in tempi brevi. Ricordiamo con piacere che quest’anno la classifica Censis sulla valutazione della qualità della didattica negli atenei italiani, ha posto la Facoltà di Farmacia al 2° posto, pari merito con l’Università di Pavia, un risultato incoraggiante e stimolante per il futuro. La Facoltà di Giurisprudenza Sonia Corda Referente di Facoltà per la didattica Premessa La Facoltà di Giurisprudenza di Sassari, negli ultimi anni, ha ottenuto, nel campo della didattica, sia a livello nazionale sia a livello di Ateneo, una serie di risultati (certificati da dati ufficiali e comunque terzi rispetto alla stessa Facoltà) così positivi da essere sorprendenti. Indichiamo rapidamente tali risultati. Ricostruiamo, quindi, le nostre scelte, che li hanno permessi. Proponiamo, infine, alcune linee di condotta che ci consentano di mantenere e migliorare i risultati già conseguiti e di ottenerne di nuovi. I risultati ottenuti Iscrizioni 1. Incremento del numero delle iscrizioni: da 331 matricole dell’a.a. 2001/02 a 514 matricole dell’a.a. 2006/07 (+ 55%) contro un incremento corrispondente da 2.746 a 3.699 di tutto l’Ateneo (+ 35%) (fonte Coordinamento segreterie studenti). 2. Iscrizioni da “teledidattica” (vedi, infra, § B.IV): nell’a.a. 2006/07 la didattica a distanza ha prodotto 68 (13%) immatricolazioni. 3. Flusso da altre Facoltà/Università: a.a. 2001-2002: 60 tra passaggi di Facoltà e trasferimenti di Università (equivalenti al 18,6% delle immatricolazioni); a.a. 2002-2003: 78 tra passaggi di Facoltà e trasferimenti di Università (equivalenti al 24,2% delle immatricolazioni); a.a. 2003-2004: 88 tra passaggi di Facoltà e trasferimenti di Università (equivalenti al 22,39% delle immatricolazioni); a.a. 2004-2005: 79 tra passaggi di Facoltà e trasferimenti di Università (equivalenti al 19,5% delle immatricolazioni); a.a. 2005-2006: 77 tra passaggi di Facoltà e trasferimenti di Università (equi- 146 Sonia Corda valenti al 14,75% delle immatricolazioni); a.a.2006-07: 35 tra di Facoltà e trasferimenti di Università (equivalenti al 6,81% delle immatricolazioni). I passaggi di Facoltà nell’a.a. 2006/07 sono stati 1/4 rispetto ai trasferimenti di Università, di questi 86% è proveniente dalla Facoltà di Giurisprudenza di Cagliari. Valutazione da parte degli studenti Nella valutazione effettuata durante l’a.a. 2004/05, la Facoltà ha ottenuto il secondo posto (dopo la Facoltà di Agraria [la quale deve però governare un terzo degli studenti di Giurisprudenza)]; nella valutazione dell’a.a. seguente, la Facoltà è passata al 4° posto, pur ottenendo un voto superiore all’anno precedente in termini assoluti e restando comunque sopra la media dell’Ateneo. Il peggioramento della classifica è dovuto al giudizio negativo degli studenti sullo stato delle aule (il quale non dipende dalla Facoltà). Dati CENSIS - Repubblica Dai dati CENSIS - Repubblica del triennio solare 2004-2006, la Facoltà di Giurisprudenza di Sassari risulta quella che, fra tutte le Facoltà giuridiche d’Italia, ha realizzato il maggior progresso, seconda soltanto alla Facoltà di Giurisprudenza di Trieste, nei parametri seguenti: produttività (+ 10%), didattica (+ 8%), profilo docenti (+ 9%), rapporti internazionali (+ 3%), con un incremento medio generale di + 7,5%. Dati ministeriali e del Nucleo di Valutazione d’Ateneo 1. Secondo la tabella fornita dal NdV sassarese (con dati dell’a.a. 2004/05) la Facoltà di Giurisprudenza, a fronte di un concorso di 5,5% “pesato” sulla “domanda” di didattica intercettata dall’Ateneo sassarese, concorre con il 10% dei CFU “pesati’ prodotti dallo stesso Ateneo e con il 14,8% dei laureati “pesati’ prodotti dall’Ateneo (CFU e laureati costituiscono, insieme, la voce “risultati” della didattica). In sintesi, la Facoltà di Giurisprudenza produce l’8,8% della “didattica” (“domanda” e “risultati”) dell’Ateneo. N.B. Le iscrizioni considerate nella tabella del NdV corrispondono ad una fase nella quale la Facoltà di Giurisprudenza aveva registrato meno della metà delle immatricolazioni rispetto agli AA.AA. successivi. Il forte calo, all’inizio degli anni 2000, delle immatricolazioni a Giurisprudenza è stato un fenomeno nazionale, dovuto alla riforma -c.d. “Berlinguer”- tesa a sottrarre all’area giuridica la formazione degli amministratori pubblici. La Facoltà di Giurisprudenza 147 2. Il forte scarto tra “domanda” e “risultati” (a favore dei “risultati”) realizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza di Sassari, significa che la Facoltà ha invertito il processo “storico” di accumulo di studenti fuori corso e le ha consentito, anzi, una loro riduzione sensibile; gli studenti fuori corso della facoltà di Giurisprudenza sono passati da 2.201 dell’a.a. 2001/02 a 1.399 del 2006/07 (- 36,44%), con una “chiusura” tendenziale della “forbice” tra n. di laureati entro la durata legale dei corsi di studio e n. laureati oltre tale durata. Le “politiche” svolte Scelte didattiche 1. Prudenza e attenzione alle professionalità nella attivazione dei corsi di laurea (triennale - specialistica - magistrale): la Facoltà, in pratica, ha fatto subito la scelta, cui si è quindi finora attenuta, di attivare due Corsi di laurea: uno quinquennale, specialistico/magistrale, corrispondente all’impianto tradizionale per la formazione di avvocati, magistrati e notai, uno triennale, caratterizzato in senso più amministrativo che forense e per studenti i quali (per ragioni diverse) preferiscono una laurea più breve, ed un ulteriore corso di laurea triennale Interfacoltà (d’intesa con le Facoltà di Lettere e Filosofia, di Medicina e Chirurgia e di Scienze Politiche della stessa Università degli Studi di Sassari) in Servizio sociale ad indirizzo europeo. 2. Contenimento forte del numero degli esami: con la riforma della laurea in Giurisprudenza dalla formula 3+2 della sommatoria di lauree triennale + specialistica alla formula quinquennale unica della laurea magistrale, realizzata durante il 2006 a valere per l’a.a. 2006-07 in avanti, la Facoltà di Giurisprudenza di Sassari ha ridotto il numero degli esami da 39 a 24 esami; l’anno successivo abbiamo riformato anche il corso di laurea triennale in “Diritto delle amministrazioni” portandolo da 27 esami a 18 esami. Da questo contenimento, il più marcato realizzato da qualsiasi altra Facoltà giuridica italiana, la Facoltà di Giurisprudenza di Sassari si attende, per il futuro, un miglioramento sensibile della “produttività”. N.B. Con le scelte di cui ai punti “1” e “2”, abbiamo preceduto -e con forza- le indicazioni ultimissime del Ministro della Università, Fabio Mussi. 3. Attivazione di tre “master” (di cui uno in collaborazione -mediante teledidattica- con la Facoltà giuridica della Università “P. Paoli” di Corsica). 4. Potenziamento forte dei “Tirocini”: abbiamo attivato Tirocini presso uffici 148 Sonia Corda pubblici e privati, forensi e amministrativi a Sassari, Alghero, Olbia, Tempio Pausania, Oristano, Nuoro e Cagliari (inoltre, con il progetto CRUI/ MAE, ogni anno due nostri laureati possono svolgere tirocini semestrali presso ambasciate italiane all’estero). Iniziative di sostegno alla didattica specifiche della Facoltà 1. Corsi estivi: da due anni, durante il mese di luglio, la Facoltà organizza corsi brevi intensivi (mediamente del “valore” di 3 CFU l’uno) seguiti da esame regolare, per consentire agli studenti di alleggerire il carico di crediti semestrali; nel 2006 abbiamo svolto 17 corsi per un totale di 533 esami finali (circa 1.500 CFU maturati, in un periodo altrimenti totalmente “morto”); nel 2007 sono stati svolti 16 corsi per un totale di 650 esami finali. 2. Corsi RUI: anche quest’anno la Facoltà di Giurisprudenza, unitamente alla Fondazione RUI, ha organizzato per i suoi studenti tre corsi di formazione (“Comunicazione efficace”, “Metodologia dello studio” e “Tessere un testo”) aventi come obiettivo quello di agevolare gli studenti nelle comuni difficoltà di comunicazione (orale e scritta), apprendimento, sintesi, elaborazione di testi ecc. Tali corsi, in seguito a prova finale, danno la possibilità di ottenere da 3 a 5 CFU. 3. Potenziamento del numero degli appelli di esame e di laurea: la Facoltà ha raddoppiato gli appelli obbligatori aperti a tutti gli studenti e istituito appelli ulteriori dedicati ai laureandi cui manchino uno o due esami per potersi laureare. 4. Assistenza alla didattica: la Facoltà stipula ogni anno circa 25 contratti (26 nell’a.a. in corso), con una spesa annuale di € 85.000, per collaboratori didattici (cultori della materia) assegnati alle varie cattedre e che ricevono gli studenti su questioni inerenti le singole materie. 5. Informazione e consulenza agli studenti: la Facoltà ha attivato, oltre al ricevimento giornaliero degli studenti effettuato del referente per la didattica, il loro ricevimento bisettimanale da parte della “Commissione per la didattica” per informazioni e consulenze tecnico/didattiche generali e il ricevimento quotidiano (anche telefonico) da parte di un “ufficio” di primo impatto (finanziato dai proventi delle attività della Facoltà - corsi di informatica, “master”) per informazioni e consulenze semplici/organizzative. 6. Corsi “0” nelle materie presso le quali gli studenti trovano il massimo della difficoltà iniziale (diritto privato, filosofia del diritto). N.B. In questo caso, però, si tratta soltanto della nostra applicazione di una iniziativa nazionale. La Facoltà di Giurisprudenza 149 Promozione della Internazionalizzazione 1. Crescita ERASMUS: tra il 2002 e il 2006 aumento da 8 a 30 delle borse di studio finanziate dalla Facoltà con € 700 l’una. La Facoltà ha attivato rapporti ERASMUS con le Facoltà giuridiche di Barcellona, Granata, Murcia, Poitiers, Corsica, Olsztyn. 2. Introduzione della iniziativa SPECQUE (collaborazione tra Parlamento europeo e Parlamento canadese per la promozione della conoscenza della istituzione parlamentare tra gli studenti): sostenuta dalla Facoltà con un contributo annuale di € 5000. Teledidattica Siamo al 4° anno di sperimentazione della trasmissione a distanza, in video-conferenza diretta e bi-direzionale, dei nostri Corsi di laurea, in sei Comuni (Alà dei Sardi, Budoni, Elini, Ghilarza, La Maddalena e Tempio - quest’anno 5: Alà dei Sardi non ha rinnovato la convenzione) strategicamente disposti in Sardegna. Abbiamo: • investito circa € 350.000 (€ 200.000 da parte della Facoltà ed € 25.000 da parte di ogni Comune) in materiale informatico inventariato; • attivato ventuno aule attrezzate a disposizione dei corsi (tre aule presso la Facoltà e tre aule presso ogni Comune) più una “cabina di regia” presso la Facoltà e sei piccole biblioteche specializzate per la didattica giuridica (una presso ogni Comune); • impiegato undici unità di personale che, gravando sugli “utili” prodotti della stessa tele-didattica, lavorano a tempo totale o parziale con professionalità ad hoc anche molto elevata (cinque tecnici presso la Facoltà e un tutore d’aula presso ogni Comune) senza considerare gli aspetti amministrativi. Promozione della immagine della Facoltà 1. Giornata delle matricole (con visita di matricole potenziali alle strutture della Facoltà e lezioni tipo su questioni d’attualità giuridicamente rilevanti); visite di docenti e tecnici presso Scuole medie superiori della Provincia e altre iniziative; 2. “Slogan” brevettato «Diritto al futuro» e oggetti con il logo della Facoltà; 3. Sostegno a iniziative sportive. 150 Sonia Corda Proposte per il futuro Proposte per la Facoltà 1. Mantenere/potenziare i risultati acquisiti mantenendo/potenziando le iniziative già attivate. 2. Potenziare l’ attenzione sul 1° anno: ad esempio potenziare i corsi cosiddetti “0” e verificarne il rendimento. 3. vigilare contro episodi possibili di mala-didattica. 4. Per quanto concerne gli obblighi didattici dei professori e ricercatori/assistenti, le posizioni della Facoltà si riconoscono nel documento prodotto dal Senato Accademico. 5. Sostenere, con attività didattiche integrative e auto-finanziate, gli studenti che incontrano maggiori difficoltà nel portare a termine il percorso degli studi. 1. 2. a. b. Proposte per l’Ateneo Concentrarsi (per un periodo congruo di tempo: almeno un anno accademico) sui parametri MIUR, al fine di consentire sia agli uffici centrali dell’Ateneo sia alle Strutture della Università (Facoltà e Dipartimenti) di impegnarsi efficacemente su di essi (fino alla Conferenza d’Ateneo 2006 sulla didattica, l’attenzione dell’Ateneo è stata posta sui parametri CENSIS/Repubblica: vedi il volume degli atti II Conferenza sulla Didattica a cura di Vanna Meloni). Dare seguito operativo alla distinzione di competenze tra governo centrale dell’Ateneo, Facoltà e Dipartimenti, facendo collaborare il NdV e i suoi uffici, in maniera ordinaria, con le Facoltà sui parametri della didattica, con i Dipartimenti sui parametri della ricerca scientifica e con il governo centrale dell’Ateneo sugli uffici di supporto alla didattica e alla ricerca. Per quanto riguarda la didattica, è comunque, assolutamente necessario e urgente potenziare, nel personale e nelle dotazioni, la Segreteria studenti, per un fine duplice: Assicurare la regolarizzazione tempestiva delle carriere e la registrazione tempestiva degli esami e delle lauree, ciò che influisce direttamente sui dati della “domanda” e, soprattutto, dei “risultati”, sui quali il Ministero valuta e finanzia le Università; Assicurare l’ informazione “in tempo reale” alle Facoltà sull’andamento dei singoli esami, in modo che esse (in particolare, i Presidi), possano La Facoltà di Giurisprudenza 151 intervenire laddove si registrino/evidenzino anomalie (soprattutto ritardi) nel flusso CFU/laureati. 3. Valorizzare la distinzione tra le iscrizioni a tempo pieno e a tempo parziale promuovendola mediante un sistema di tassazione corrispondente anche in positivo: meccanismo di incentivi (previo, ovviamente, un calcolo “costi/ benefici”). 4. Raccogliere (anche incrociandoli) dati sulla popolazione studentesca (scuola di provenienza, età, etc.) che possano aiutare a fornirne profili atti a “mirare” le metodiche della didattica. 152 Sonia Corda Popolazione studentesca della Facoltà di Giurisprudenza di Sassari Grafici e tabelle Sommario Note metodologiche Immatricolati Andamento degli immatricolati nel post riforma, A.A. 2001/02 - A.A. 2006/07 Distribuzione degli immatricolati per corso di laurea, A.A. 2004/05 - A.A. 2006/07 Immatricolati per coorte d’immatricolazione Iscritti Andamento degli iscritti nel post riforma, A.A. 2001/02 - A.A. 2006/07 Distribuzione degli iscritti per corso di laurea, A.A. 2004/05 - A.A. 2006/07 Studenti equivalenti per A.A. e corso di laurea Iscritti per genere e corso di laurea che non hanno acquisito crediti (superato esami) A.A. 2005/06 Abbandoni per A.A. e genere Laureati Andamento dei laureati nel post riforma, A.S. 2001 - A.S. 2006 Crediti acquisiti per genere e corso di laurea, A.S. 2006 Laureati per voto di maturità, genere e corso di laurea, A.S. 2006 Tempo medio ed età media alla laurea per A.S. e corso di laurea Note metodologiche Le elaborazioni che seguono sono state effettuate sulla base dei dati estratti dall’archivio del Coordinamento Segreterie Studenti. I dati sugli immatricolati ed iscritti sono rilevati per anno accademico mentre i laureati per anno solare. Principali definizioni utilizzate per la redazione del presente elaborato Immatricolato: si intende lo studente che nell’anno accademico di riferimento è al suo primo ingresso nel sistema universitario italiano Immatricolato generico: si intende lo studente al primo ingresso - al primo anno - ad un dato corso di laurea. Iscritti MIUR: si intende lo studente che alla data del 31 luglio dell’anno successivo all’iscrizione (x+1) risulta essere in regola con i pagamenti relativi all’ultima rata d’iscrizione. Studente equivalente: è un indicatore dato dal rapporto fra il numero totale di crediti superati in una data struttura didattica ed il numero medio di crediti per anno, previsto per conseguire il titolo di studio nella durata legale, dagli specifici ordinamenti. 153 La Facoltà di Giurisprudenza Immatricolati Facoltà di Giurisprudenza - Andam ento degli im m atricolati nel post riform a (A.A. 2001/02 - 2006/07) 800 700 Numero degli immatricolati 600 500 400 300 200 100 0 2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 Anni Accadem ici NB: nel grafico sono state considerate le immatricolazioni generiche NB: nel grafico sono state considerate le immatricolazioni generiche Distribuzione degli immatricolati per corso di laurea Immatricolazioni Immatricolazioni generiche Corsi di Laurea 2006/07 2005/06 2004/05 2006/07 2005/06 2004/05 GIURISPRUDENZA (Quadriennale) 0 0 0 0 35 47 SCIENZE GIURIDICHE 0 448 352 0 514 419 DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI E DELLE IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE 24 40 48 42 75 68 GIURISPRUDENZA (Specialistica) 0 1 0 20 88 15 GIURISPRUDENZA (Magistrale) 350 0 0 452 0 0 Totale 374 489 400 514 712 549 154 Sonia Corda Immatricolati per coorte d’ immatricolazione Scienze Giuridiche Anni Accademici Coorte Immatricolazione 2002/2003 2003/2004 2004/2005 2005/2006 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 Immatricolati della Coorte 338 338 338 338 338 338 Iscritti all’anno successivo 243 198 163 140 62 29 Laureati 0 0 16 12 0 0 Trasferimenti in uscita Abbandoni (rinunce e mancate iscrizioni) 0 1 2 1 1 0 91 37 10 11 0 0 Passaggi 4 5 7 0 78 7 Immatricolati della Coorte 0 390 390 390 390 390 Iscritti all’anno successivo 0 274 222 189 63 36 Laureati 0 0 0 5 0 0 Trasferimenti in uscita Abbandoni (rinunce e mancate iscrizioni) 0 0 4 1 2 0 0 112 44 21 1 0 Passaggi 0 4 4 6 123 1 Immatricolati della Coorte 0 0 335 335 335 335 Iscritti all’anno successivo 0 0 242 205 84 61 Laureati 0 0 0 1 0 0 Trasferimenti in uscita Abbandoni (rinunce e mancate iscrizioni) 0 0 0 0 0 0 0 0 90 28 3 0 Passaggi 0 0 3 7 118 5 Immatricolati della Coorte 0 0 0 413 413 413 Iscritti all’anno successivo 0 0 0 299 141 92 Laureati 0 0 0 0 0 0 Trasferimenti in uscita Abbandoni (rinunce e mancate iscrizioni) 0 0 0 0 3 1 0 0 0 112 11 0 Passaggi 0 0 0 3 144 8 155 La Facoltà di Giurisprudenza Diritto delle amm.e imprese pubbliche e private Coorte Immatricolazione 2002/2003 2003/2004 2004/2005 2005/2006 2006/2007 Anni Accademici 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 Immatricolati della Coorte 24 24 24 24 24 24 Iscritti all’anno successivo 9 8 6 4 3 3 Laureati 0 0 0 1 0 0 Trasferimenti in uscita 0 0 0 0 1 0 Abbandoni (rinunce e mancate iscrizioni) 15 1 1 1 0 0 Passaggi 0 0 1 0 0 0 Immatricolati della Coorte 0 46 46 46 46 46 Iscritti all’anno successivo 0 33 26 22 17 10 Laureati 0 0 0 0 0 0 Trasferimenti in uscita 0 0 0 0 0 0 Abbandoni (rinunce e mancate iscrizioni) 0 13 4 3 0 0 Passaggi 0 0 3 1 5 1 Immatricolati della Coorte 0 0 60 60 60 60 Iscritti all’anno successivo 0 0 34 25 18 13 Laureati 0 0 0 0 1 0 Trasferimenti in uscita 0 0 0 0 0 0 Abbandoni (rinunce e mancate iscrizioni) 0 0 25 4 0 0 Passaggi 0 0 1 5 6 1 Immatricolati della Coorte 0 0 0 56 56 56 Iscritti all’anno successivo 0 0 0 30 27 15 Laureati 0 0 0 0 0 0 Trasferimenti in uscita 0 0 0 0 0 0 Abbandoni (rinunce e mancate iscrizioni) 0 0 0 22 1 0 Passaggi 0 0 0 4 2 2 Immatricolati della Coorte 0 0 0 0 37 37 Iscritti all’anno successivo 0 0 0 0 26 10 Laureati 0 0 0 0 0 0 Trasferimenti in uscita 0 0 0 0 0 1 Abbandoni (rinunce e mancate iscrizioni) 0 0 0 0 6 0 Passaggi 0 0 0 0 5 2 156 Sonia Corda Giurisprudenza (specialistica) Anni Accademici Coorte Immatricolazione 2004/2005 2005/2006 2006/2007 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 Immatricolati della Coorte 0 0 15 15 15 0 Iscritti all’anno successivo 0 0 15 1 1 0 Laureati 0 0 0 14 0 0 Trasferimenti in uscita Abbandoni (rinunce e mancate iscrizioni) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Passaggi 0 0 0 0 0 0 Immatricolati della Coorte 0 0 0 41 41 41 Iscritti all’anno successivo 0 0 0 40 39 5 Laureati 0 0 0 0 0 0 Trasferimenti in uscita Abbandoni (rinunce e mancate iscrizioni) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 Passaggi 0 0 0 0 1 0 Immatricolati della Coorte 0 0 0 0 21 21 Iscritti all’anno successivo 0 0 0 0 21 18 Laureati 0 0 0 0 0 0 Trasferimenti in uscita Abbandoni (rinunce e mancate iscrizioni) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Passaggi 0 0 0 0 0 0 Giurisprudenza (magistrale) Anni Accademici Coorte Immatricolazione 2006/2007 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 Immatricolati della Coorte 0 0 0 0 380 380 Iscritti all’anno successivo 0 0 0 0 339 242 Laureati 0 0 0 0 0 0 Trasferimenti in uscita Abbandoni (rinunce e mancate iscrizioni) 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 39 0 Passaggi 0 0 0 0 2 6 157 La Facoltà di Giurisprudenza Iscritti Facoltà di Giurisprudenza - Andam ento degli iscritti nel post riform a (A.A. 2001/02 - 2006/07) 3500 3000 Numero di iscritti 2500 2000 1500 1000 500 0 2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 Anni Accadem ici NB: nel grafico sono stati considerati gli iscritti MIUR Distribuzione degli iscritti per corso di laurea Corsi di Laurea GIURISPRUDENZA (Quadriennale) SCIENZE GIURIDICHE DIRITTO DELLE AMM. GIURISPRUDENZA (Specialistica) GIURISPRUDENZA (Magistrale) Totale Iscritti MIUR Iscritti 2006/07 2005/06 2004/05 2006/07 2005/06 2004/05 954 1.225 1.595 1.038 1.369 1.756 591 1.258 1.018 665 1.422 1.137 111 127 104 128 152 117 58 94 12 64 103 15 796 0 0 907 1 0 2.510 2.704 2.729 2.802 3.047 3.025 Distribuzione degli iscritti per corso di laurea Corsi di Laurea GIURISPRUDENZA (Quadriennale) SCIENZE GIURIDICHE DIRITTO DELLE AMM. GIURISPRUDENZA GIURISPRUDENZA Totale Iscritti Attivi Iscritti FC 2006/07 2005/06 2004/05 2006/07 2005/06 2004/05 1.021 1.131 1.221 1021 1356 1676 646 1.275 946 345 352 205 126 129 98 29 10 2 64 46 1 4 0 0 894 1 0 0 0 0 2.751 2.582 2.266 1399 1718 1883 N.B.: per iscritti attivi s’intende studenti che hanno sostenuto esami o conseguito crediti. 158 Sonia Corda Studenti equivalenti per A.A. e Corso di Laurea Corsi di Studio Iscritti GIURISPRUDENZA (specialistica) SCIENZE GIURIDICHE GIURISPRUDENZA (magistrale) DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI E DELLE IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE Corsi di Studio 64 665 907 128 Iscritti GIURISPRUDENZA (specialistica) SCIENZE GIURIDICHE 103 1.422 GIURISPRUDENZA (magistrale) DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI E DELLE IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE Corsi di Studio GIURISPRUDENZA (specialistica) 21,30% 1,65% 16,98% 7.680 A.A. 2005/2006 Crediti sostenuti Crediti da dagli iscritti acquisire nell’A.A. nell’A.A. 4.240 6.180 20.804 85.320 3,10% Studenti Equivalenti 68,61% 24,38% 0 60 0,00% 152 1.946 9.120 21,34% 15 GIURISPRUDENZA (magistrale) DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI E DELLE IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE 238 Studenti Equivalenti 1 Iscritti SCIENZE GIURIDICHE A.A. 2006/2007 Crediti sostenuti Crediti da dagli iscritti acquisire nell’A.A. nell’A.A. 818 3.840 657 39.900 9.239 54.420 A.A.2004/2005 Crediti sostenuti Crediti da dagli iscritti acquisire nell’A.A. nell’A.A. 1.194 900 Studenti Equivalenti 132,67% 1.137 28.907 68.220 42,37% 0 0 0 0 117 1.948 7.020 27,75% Iscritti A.A. 2005/06 che non hanno superato (acquisito) annulità (crediti) durante l’anno solare 2006 per genere e corso di laurea Corsi di studio Iscritti Maschio Femmina GIURISPRUDENZA (quadriennale) 253 397 SCIENZE GIURIDICHE DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI E DELLE IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE 225 35 218 32 GIURISPRUDENZA (specialistica) 4 1 GIURISPRUDENZA (magistrale) 0 1 159 La Facoltà di Giurisprudenza Abbandoni per A.A. e genere A.A. 2006/2007 Corsi di Laurea SCIENZE GIURIDICHE DIRITTO DELLE AMM.E DELLE IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE GIURISPRUDENZA (specialistica) GIURISPRUDENZA (quadriennale) GIURISPRUDENZA (magistrale) Corsi di Laurea SCIENZE GIURIDICHE DIRITTO DELLE AMM.E DELLE IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE GIURISPRUDENZA (specialistica) GIURISPRUDENZA (quadriennale) GIURISPRUDENZA (magistrale) Corsi di Laurea SCIENZE GIURIDICHE DIRITTO DELLE AMM.E DELLE IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE GIURISPRUDENZA (specialistica) GIURISPRUDENZA (quadriennale) GIURISPRUDENZA (magistrale) Corsi di Laurea SCIENZE GIURIDICHE DIRITTO DELLE AMM.E DELLE IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE GIURISPRUDENZA (specialistica) GIURISPRUDENZA (quadriennale) GIURISPRUDENZA (magistrale) Corsi di Laurea SCIENZE GIURIDICHE DIRITTO DELLE AMM.E DELLE IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE GIURISPRUDENZA (specialistica) GIURISPRUDENZA (quadriennale) GIURISPRUDENZA (magistrale) Abbandoni Iscritti Inc. % abbandoni vs iscritti Maschio Femmina Maschio Femmina Maschio Femmina 7 11 278 328 2,5% 3,4% 3 5 66 64 4,5% 7,8% 0 1 19 0 3 28 21 22 2 52 0 0 65 0 15 22 0 60 0 0 84 0 8 10 0 56 0 0 69 0 11 5 18 10 61,1% 50,0% 0 67 0 0 91 0 0 996 0 0 1.595 0 0 6,7% 0 0 5,7% 0 19 46 0,0% 0,0% 406 652 0,2% 0,5% 326 655 5,8% 4,3% A.A. 2005/2006 Inc. % abbandoni vs iscritti Abbandoni Iscritti Maschio Femmina Maschio Femmina Maschio Femmina 120 116 597 826 20,1% 14,0% 72 80 29,2% 27,5% 60 43 3,3% 0,0% 526 845 9,9% 7,7% 0 1 0 0,0% A.A. 2004/2005 Inc. % abbandoni vs iscritti Abbandoni Iscritti Maschio Femmina Maschio Femmina Maschio Femmina 91 90 483 654 18,8% 13,8% 49 68 30,6% 32,4% 8 7 0,0% 0,0% 678 1.077 8,8% 7,8% 0 0 0 0 A.A. 2003/2004 Inc. % abbandoni vs iscritti Abbandoni Iscritti Maschio Femmina Maschio Femmina Maschio Femmina 83 92 365 538 22,7% 17,1% 33 34 24,2% 29,4% 0 0 0 0 825 1.322 6,8% 5,2% 0 0 0 0 A.A. 2002/2003 Inc. % abbandoni vs iscritti Abbandoni Iscritti Maschio Femmina Maschio Femmina Maschio Femmina 76 61 277 377 27,4% 16,2% 160 Sonia Corda Laureati Facoltà di Giurisprudenza - Andam ento dei laureati nel post riform a (A.S. 2001 - 2006) 400 350 Numero dei laureati 300 250 200 150 100 50 0 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Anni Solari Crediti Acquisiti per genere e corso di laurea (A. S. 2006) Crediti (Sostenuti) Corsi di studio Maschio Femmina 9.194 15.999 SCIENZE GIURIDICHE DIRITTO DELLE AMM. E DELLE 914 1.141 IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE GIURISPRUDENZA (specialistica) GIURISPRUDENZA (magistrale) Totali 2006 Crediti (Acquisiti) Studenti Regolari Maschio Femmina 7.062,00 12.176,00 742,00 876,00 Crediti (Estero) Maschio Femmina 0 129,00 0 0 1.518 1.894 1.518,00 1.894,00 0 0 130 345 90,00 295,00 0 0 11.756 19.379 9.412,00 15.241,00 0,00 129,00 Laureati per voto di maturità, genere e corso di laurea (A.S. 2006) Laureati anno solare 2006 per voto di maturità 60-70 Corsi di studio GIURISPRUDENZA (quadriennale) SCIENZE GIURIDICHE DIRITTO DELLE AMM. E DELLE IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE GIURISPRUDENZA (specialistica) 71-80 81-90 91-100 Maschio Femmina Maschio Femmina Maschio Femmina Maschio Femmina 46 62 30 41 14 22 12 20 8 3 10 8 5 6 11 14 5 1 1 1 1 0 0 1 3 2 1 1 2 1 5 3 161 La Facoltà di Giurisprudenza Tempo medio ed età media alla laurea per A. S. e corso di laurea 2006 Corso di studio SCIENZE GIURIDICHE DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI E DELLE IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE GIURISPRUDENZA (Specialistica) GIURISPRUDENZA (Quadriennale) Corso di studio SCIENZE GIURIDICHE DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI E DELLE IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE GIURISPRUDENZA (Specialistica) GIURISPRUDENZA (Quadriennale) Laureati Tempo Medio di Laurea Età media alla Laurea 65 3,68 29 10 1,50 37 18 247 1,72 9,84 2005 Tempo Medio di Laurea 31 30 Età media alla Laurea 25 3,64 25 0 0 0 0 303 0 9,22 0 28 Laureati 2004 Corso di studio Laureati Tempo Medio di Laurea Età media alla Laurea SCIENZE GIURIDICHE 11 3,45 27 DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI E DELLE IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE 0 0 0 GIURISPRUDENZA (Specialistica) 0 0 0 GIURISPRUDENZA (Quadriennale) 366 9,82 29 La Facoltà di Lettere e Filosofia Roberto Corrias Referente di Facoltà per la didattica La Facoltà di Lettere e Filosofia ha un’offerta didattica ampia ed estremamente articolata, costruita al fine di dare un bagaglio culturale e professionale “di stampo umanistico” il più completo possibile, capace di rendere i nostri studenti dei professionisti adattabili e flessibili in grado di trovare spazio nel mondo del lavoro. In quest’ottica la Facoltà è costantemente orientata a fornire corsi di laurea sempre più rispondenti alle esigenze emerse da parte degli studenti e del mercato del lavoro, come dimostra la varietà di corsi offerti, ancor più potenziata in quest’ultimo anno accademico. Le novità sono importanti. Il nuovo corso di laurea specialistica di Scienze Filosofiche e Forme della Comunicazione prevede due curricula (Filosofico e Mediares) che permettono di dare uno sbocco agli studenti della triennale di Filosofia e a quella di Teorie e Tecniche dell’Informazione. All’interno del corso di laurea specialistica di Antropologia Culturale ed Etnologia è stato attivato il nuovo curriculum Archivistico-Librario. Complessivamente sono presenti 5 corsi di laurea triennale. Oltre ai più classici Corsi di Lettere (4 curricula) e di Filosofia, sono presenti un corso di Beni Culturali (4 curricula), Scienze delle Professioni Educative di Base, Teorie e Tecniche dell’Informazione. A questi va aggiunto il corso interfacoltà di Servizio Sociale ad Indirizzo Europeo del quale la facoltà di Lettere e Filosofia ha la responsabilità amministrativa in qualità di capofila, con la collaborazione didattica delle Facoltà di Giurisprudenza, Medicina e Scienze Politiche. Il Corso di Beni Culturali prevede nella sua articolazione il curriculum di Archeologia Subacquea attivo presso la sede gemmata di Oristano, gestito in collaborazione con il ConsorzioUno. I corsi di laurea specialistica o magistrale sono 6: Antropologia Culturale ed Etnologia (con 2 curricula), Archeologia (3 curricula), Filologie e Culture delle Modernità, Letterature e Storia del Mondo Antico, Programmazione e 164 Roberto Corrias Gestione dei Servizi Educativi e Formativi, più il nuovo corso di Scienze Filosofiche e Forme della Comunicazione (2 curricula). Docenti di ruolo 2004 2005 2005 2006 2006 2007 2007 2008 Ordinari 21 24 23 22 Associati 20 33 34 33 Ricercatori 25 15 17 19 Totale 66 72 74 74 Per far fronte ad un impegno didattico più articolato del passato si è provveduto ad incrementare l’organico dei docenti strutturati e, ove necessario, si è attinto dalle professionalità del territorio. Nonostante vi siano stati docenti che hanno concluso la propria attività per pensionamento e docenti che si sono trasferiti ad altra Facoltà, dal 2004 ad oggi l’organico è stato sensibilmente potenziato. Il corpo accademico oltre che numericamente è anche, e soprattutto, qualitativamente importante. I docenti si distinguono per l’attività di ricerca di elevatissimo spessore che dà lustro, oltre che alla Facoltà, all’intero Ateneo. Naturalmente viene garantito un adeguato sostegno agli studenti ancora iscritti nei vecchi corsi quadriennali ante riforma. Nello scorso anno accademico sono stati contattati telefonicamente e convocati oltre 500 studenti; sono stati effettuati incontri di gruppo ed individuali per verificare le ragioni del ritardo dello studente fuori corso e per accertare eventuali difficoltà, al fine di trovare possibili soluzioni che favorissero il conseguimento della laurea. L’assistenza agli studenti è garantita ulteriormente da uno sportello (il SIAM, Servizio di Informazione e Accoglienza alle Matricole) che quotidianamente fornisce informazioni di carattere generale/logistico, relative all’offerta formativa, fornisce sostegno agli studenti nell’iscrizione agli esami, registrare gli studenti nell’area riservata del sito internet di Facoltà. Tirocini 2002 2003 2003 2004 2004 2005 2005 2006 2006 2007 Totale rinuncia 10 10 11 0 2 33 in attesa 8 12 21 12 46 99 concluso 381 280 239 284 129 1.313 Totale 399 302 271 296 177 1.445 La Facoltà di Lettere e Filosofia 165 L’impegno profuso nella gestione di un’offerta formativa in grado di rispondere ai bisogni degli studenti è dimostrato dalle attività didattiche e formative organizzate dai corsi di laurea. Dall’anno accademico 2002/03 ad oggi la nostra Facoltà ha permesso ad oltre 1300 studenti (su 1.445 pratiche) di svolgere un tirocinio presso organizzazioni pubbliche e private, locali, nazionali ed internazionali, volto ad introdurre nel mondo del lavoro e a sperimentare sul campo le conoscenze acquisite. Alcuni studenti (33 negli ultimi 5 anni) hanno deciso di sostituire il tirocinio con altra attività didattica, mentre 99 devono ancora iniziarlo. Allo stato attuale vi sono 250 convenzioni stipulate con enti pubblici, privati e cooperative. Inoltre, nello stesso periodo, nell’ottica di una maggiore integrazione culturale 221 studenti sono stati introdotti nel progetto Erasmus. Alle attività a carattere pratico effettuate vanno aggiunti ogni anno diversi scavi archeologici di elevato livello che coinvolgono un numero notevole di studenti in siti ubicati in Sardegna o in altro territorio nazionale e internazionale. Si sottolinea come le attività di scavo siano valide ai fini del tirocinio previsto nel piano di studio. Scavi in corso Cap de Forma (Minorca-Spagna) S. Efisio S’Elighe Entosu (Usini) S. Efisio d’Orune Lixus (Marocco) Stagni Marceddì (Terralba) Monte Sirai (Carbonia) Su Coddu (Selargius) Neapolis (Guspini) Uchi Majus (Tunisia) Nuraghe Lugherras (Paulilatino) Villamar Pozzo Sacro di Orri (Arborea) Villaspeciosa Relitto Mandriola A (Marina S. Vero Milis) Villaggio Nuragico di Iloi (Sedilo) S. Antioco Zamaregia (Tunisia) Scavi in preparazione Forum Traiani (Fordongianus) S. Imbenia (Alghero) Neapolis (Nabeul - Tunisia) In un ottica di maggiore occupabilità, si sottolinea come il mercato del lavoro richieda sempre più, oltre a conoscenze specialistiche, anche conoscenze trasversali quali capacità di comunicazione, di analisi, di sintesi, di raccolta informazioni, e soprattutto conoscenze informatiche di base e delle lingue straniere. Sotto questo profilo viene offerto agli studenti un pacchetto completo: ben 4 livelli di informatica e 3 differenti lingue straniere (inglese, francese e spagnolo), alle quali vanno aggiunte quelle fornite dal Centro Linguistico di Ateneo. 166 Roberto Corrias A questo riguardo va sottolineato come sia stata allestita un’aula informatica, dotata di 35 postazioni, con accesso ad internet, fruibili liberamente dai nostri studenti, un’aula multimediale dotata di 35 postazioni utilizzabile a fini didattici, ed un’aula telematica, dotata di 20 postazioni, predisposta per videoconferenze e teledidattica. A queste si aggiungono numerose postazioni posizionate nella biblioteca interfacoltà e nei dipartimenti ospitati nei locali della Facoltà Nonostante ciò che è stato evidenziato, spesso la Facoltà di Lettere e Filosofia viene percepita come “l’università che si frequenta per accedere all’insegnamento delle materie umanistiche”. Si evidenzia quindi un deficit di flusso informativo verso l’esterno. La Facoltà sta cercando di dotarsi sempre più di procedure idonee a dare visibilità e risalto a quanto realizzato dal punto di vista didattico, culturale e scientifico, in modo da vedere riconosciuta la leadership culturale nel nord e nel centro Sardegna, che già occupa di diritto. A tal fine un ufficio o un referente incaricato per la comunicazione e il marketing potrebbe creare valore aggiunto e permettere di collaborare in modo più stabile e produttivo con il territorio. Per rendere più trasparente l’informazione verso l’esterno è stato allestito un sito internet di Facoltà che permette a docenti, studenti e personale amministrativo di accedere in tempo reale ad informazioni relative a corsi di studio, singoli insegnamenti, programmi, calendario delle lezioni ed esami, notizie, comunicati. Ogni docente ha una pagina personale ove sono presenti i propri insegnamenti, all’interno della quale vi sono programmi e libri di testo adottati, informazioni utili, orario ricevimento studenti. Ogni volta che il docente fissa la data di un esame, in automatico viene generata una pagina di iscrizione on-line al medesimo che permette anche di pubblicare l’esito. Il sistema permette di verificare l’utilizzo delle aule, e di prenotare le aule libere in quel momento. Il sito www.lefweb.it è costruito in conformità della L. Stanca sulla web accessibility. Le procedure hanno permesso di alleggerire alcune pratiche burocratiche, permettendo il risparmio di tempo e l’utilizzo del formato cartaceo. Nella gestione della didattica la carenza e inadeguatezza degli spazi rappresenta una grossa limitazione. Infatti una grossa parte degli edifici teoricamente a disposizione sono in realtà impegnati ed utilizzati da biblioteche, segreteria studenti, dalla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere e diversi dipartimenti. Gli edifici della Facoltà hanno una superficie totale di circa 3.700 mq; di questi vi sono realmente a disposizione 2.200 mq, nei quali gravitano oltre 3.000 persone, tra studenti, personale amministrativo e docenti. La Facoltà di Lettere e Filosofia 167 Non esiste un’aula magna da utilizzare in proprio per lezioni particolarmente frequentate, lauree, iniziative e convegni; l’aula magna in comproprietà con la Facoltà di lingue appare sempre problematica. Vengono utilizzate due aule in locazione da 150 posti site a 500 metri dalla Facoltà, che costringono gli studenti a continui spostamenti. Complessivamente gli spazi da utilizzare per le lezioni appaiono insufficienti per i circa 1.200 studenti in corso (immatricolati al primo anno e iscritti regolarmente in corso nei corsi di laurea triennale e corsi di laurea specialistiche, e secondo le rilevazioni dell’anno accademico 2006/2007), o per i circa 2.700 iscritti, che gravitano nella Facoltà. La carenza di spazi idonei impedisce di implementare i pochi laboratori esistenti e renderli più funzionali e attrezzati rispetto allo stato attuale, e di istituire nuovi laboratori di archeologia, paleo-etnoarcheologia, etc. in modo da permettere agli studenti di apprendere conoscenze altamente professionalizzanti, e di fornire servizi a pagamento al territorio (biblioteche storiche, archivi, etc) in grado di aumentare le fonti di finanziamento e di creare occupazione. Numero di aule 1 2 1 1 2 3 1 1 Posti a sedere 66 63 55 54 50 45 40 25 A partire dai primi anni del 2000 la Facoltà di Lettere e Filosofia ha visto diminuire le iscrizioni con un’intensità variabile; dall’anno accademico 2004/05 questa tendenza è apparsa più importante. Volendo analizzare in dettaglio i dati di iscritti e immatricolati la situazione complessiva appare in realtà positiva. Sebbene sia vero che gli iscritti siano in diminuzione, se viene disaggregato il dato tra corsi attivi e corsi ad esaurimento si osserva che complessivamente i corsi attivi nell’ultimo triennio (dall’a.a. 04/05 al 06/07) sono in aumento, mentre sono in calo gli iscritti ai vecchi corsi che stanno andando ad esaurimento. 168 Roberto Corrias Iscritti lauree triennali lauree specialistiche Totale Corsi ad esaurimento di vecchio o nuovo ordinamento Totale 2004 2005 1.661 79 1.740 1.391 3.131 2005 2006 1.886 127 2.013 1.053 3.066 2006 2007 1.862 155 2.017 750 2.767 Variaz. ultimo anno -24 +28 +4 -303 -299 Laureati per anno solare 2002 2003 2004 2005 2006 totale 180 341 376 337 327 1561 Abbandoni in rapporto agli iscritti iscritti abbandoni % abbandoni 2002 2003 2003 2004 2004 2005 2005 2006 2006 2007 3361 304 9 3265 327 10 3.171 351 11 3.049 428 14 2.768 66 2,5 La tendenza di quest’ultimo calo è da ricondursi sia al conseguimento della laurea da parte degli studenti (una media di oltre 300 laureati ogni anno), sia all’abbandono del corso di studio per motivi personali o perché già impegnati nel mercato del lavoro. Infatti, tra gli abbandoni, ben 377 studenti facevano parte di corsi ad esaurimento. A questo si aggiunga la tendenza alla diminuzione complessiva degli studenti fuori corso che evidenzia il miglioramento delle performance della didattica della Facoltà. Occorre monitorare l’andamento dei fuori corso nel prossimo futuro in quanto se è accettabile giungere alla laurea con 1-2 anni di ritardo, sarebbe patologico se i tempi per completare il ciclo di studio fossero più lunghi. Iscritti FC Lauree triennali Lauree specialistiche Totale Corsi ad esaurimento di vecchio o nuovo ordinamento Totale 2004 2005 2005 2006 2006 2007 314 0 314 1.460 1.774 574 0 574 1.055 1.629 714 56 770 750 1.520 169 La Facoltà di Lettere e Filosofia Nello stesso periodo si è verificato un calo degli iscritti, che si è manifestato sopratutto nell’anno accademico 2006/07. Secondo i primi dati non definitivi nell’anno in corso si ha un leggero aumento che fa ben sperare rispetto alla tenuta della Facoltà e che dà fiducia rispetto ai corsi introdotti e all’attenzione che viene dedicata alla gestione della didattica. Lo scorso anno accademico è stata istituita la figura dello studente a tempo parziale che, in quanto impegnato in attività lavorativa certificata, gode di una riduzione delle tasse universitarie, a fronte del raddoppio dei tempi del percorso di studio. Questo fa si che lo studente, oltre ad avere un risparmio economico, diventa fuori corso dopo 6 anni (per i corsi triennali) e dopo 4 anni (per i corsi specialistici). Sarebbe utile, sia al fine di agevolare gli studenti che per avere delle statistiche più rispondenti alla realtà, differenziare la figura dello studente che lavora in due differenti profili: da un lato quella dello studente-lavoratore, vale a dire lo studente che, come part-time o stagionale, ha parte del proprio tempo impegnato in attività lavorativa; dall’altra quella del lavoratore-studente, il lavoratore che dedica parte del proprio tempo libero all’attività di studio. Immatricolazioni Corsi di laurea Filosofia Teoria e Tecnica dell’Informazione Scienze delle Professioni Educative di Base Lettere Scienze dei Beni Culturali Antropologia Culturale ed Etnologia Archeologia Letteratura e Storia del Mondo Antico Filologie e Culture della Modernità Programmazione e Gestione dei Servizi Educativi e Formativi Scienze Filosofiche e Forme della Comunicazione Totale 2004 2005 47 130 114 56 149 18 31 1 6 2005 2006 34 105 162 59 152 14 16 1 6 2006 2007 32 92 120 77 117 12 9 6 0 2007 2008 25 67 154 78 137 12 13 1 5 21 -573 22 -571 30 -495 19 12 523 Variaz. ultimo anno -21,9% -27,2% +28,3 % +1,3 +17,18% = +44,4% -83,3% -36,6% +5,7% I dati dell’ a.a. 2007/08 sono provvisori e aggiornati al 16 ottobre 2007 Se si considera l’andamento delle immatricolazioni in tutto l’Ateneo, la Facoltà di Lettere e Filosofia ha guadagnato il primato per numerosità superando Giurisprudenza ed Economia, risultando una delle 3 Facoltà che hanno guadagnato studenti, in controtendenza rispetto alle altre Facoltà che hanno subito dei cali importanti. 170 Roberto Corrias Immatricolati Facoltà Variazione 2006 2007 2007 2008 numerica Percentuale +28 +5,7 1 Lettere e Filosofia 495 523 2 Economia 507 471 -36 -7,1 3 Giurisprudenza 595 390 -205 -34,5 4 Scienze Politiche 414 376 -38 -9,2 5 Scienze MM.FF.NN 310 283 -27 -8,8 6 Farmacia 86 260 +174 +202,3 7 Lingue 250 258 +8 +3,2 8 Agraria 219 169 -50 -22,8 9 Architettura 205 127 -78 -38,0 10 Veterinaria 45 37 -8 -17,8 N.B. non è stata considerata la Facoltà di Medicina che ha delle variabili e dinamiche differenti derivanti dall’obbligo di effettuare la specializzazione post-lauream (Dati provvisori aggiornati al 16 ottobre 2007) La Facoltà è costantemente orientata alla ricerca della qualità e del miglioramento. Viene profuso un grande impegno nella somministrazione dei questionari di valutazione della didattica. Nell’ultimo anno accademico sono stati valutati 189 insegnamenti, pari all’86% del totale, con 3336 somministrazioni. Rispetto alle altre Facoltà, Lettere e Filosofia è seconda per insegnamenti valutati e terza per somministrazioni; va considerato che le prime due sono Facoltà in cui vi è l’obbligo di frequenza. I dati aggregati diffusi dal Nucleo di Valutazione danno una costante indicazione di miglioramento degli indicatori relativi alla Facoltà di Lettere e Filosofia. Insegnamenti valutabili Insegnamenti valutati Questionari somministrati Copertura 2003 2004 2004 2005 2005 2006 2006 2007 Variaz. 155 42 1.243 27% 184 153 3.215 83% 186 172 3.199 92% 219 189 3.336 86% 33 17 137 Viene data particolare attenzione alla relazione del nucleo di valutazione, ai commenti e alle valutazioni espressi dagli studenti in modo da migliorare le performance dei singoli docenti, dei corsi di laurea e della Facoltà nel suo complesso. In particolare, il Consiglio di Facoltà analizza dette informazioni sia come aggregato, sia come valutazioni dei singoli docenti e, ove necessario, viene cercato il modo migliore per apportare i dovuti correttivi. La Facoltà di Lettere e Filosofia 171 Nell’ultima rilevazione rilasciata dal nucleo di valutazione relativa all’anno accademico 2005/2006 (il 2006/2007 è in fase di elaborazione) la Facoltà di Lettere e Filosofia risulta al 1° posto in ateneo per 6 quesiti, al 2° posto per 3 quesiti; elemento di pregio è che i dati di eccellenza riguardano l’attività prettamente didattica, la qualità e la congruità delle discipline e la validità dei docenti. Solo una volta è risultata al di sotto della media di ateneo con un -0.1: una valutazione di 7.8 per la Facoltà contro una media di 7.9. Il dato assoluto più basso rilevato è quello relativo ai locali e attrezzature per le attività didattiche che sono, a detta degli studenti, non molto adeguati, a conferma di quanto espresso precedente in questo documento. Va sottolineato che, senza i giudizi negativi relativi alle infrastrutture, le performance di Facoltà sarebbero estremamente migliori, situandosi sempre in posizione di eccellenza. La verifica della qualità dell’attività didattica è un punto imprescindibile per settare un’offerta formativa capace di rispondere alle necessità e alle aspettative degli studenti e del territorio in genere, così da attivare un circuito virtuoso capace di generare valore per tutti gli stake-holders. Il futuro è ormai alle porte. L’applicazione delle nuove classi di laurea triennali e magistrali impone la riprogettazione dell’offerta formativa secondo nuovi criteri. Questo va visto non come un problema ma, piuttosto, come occasione di crescita e di miglioramento, come una risorsa da sfruttare. Allo stato attuale la Facoltà è impegnata a predisporre il cambiamento, ad accettare la sfida. Nell’ottica di appartenenza al villaggio globale, le conoscenze sono più facilmente accessibili, ma le risorse sono limitate. Per poter competere la Facoltà di Lettere e Filosofia deve riuscire a trovare forme di finanziamento e/o di autofinanziamento. A tal fine sono in fase di studio e progettazione Corsi di formazione permanente, Master di 1° e di 2° livello, Summer School. Iniziative che permetterebbero di rafforzare i rapporti con il territorio e di attivare o rinforzare forme di turismo culturale. La Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Maria Paola Sanna Referente di Facoltà per la didattica In attesa dell’entrata in vigore nel 2008-2009 del DM n.270/2004, con il progressivo esaurirsi degli studenti del corso di studio quadriennale, dopo aver attivato dall’anno accademico 2001/2002 i due corsi triennali in Lingue e Culture Straniere Moderne (classe 11) e in Mediazione Linguistica (classe 3), la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Sassari ha deliberato di rimodulare gli ordinamenti dei corsi di laurea succitati e di ampliare la propria offerta formativa con l’attivazione del nuovo corso di laurea triennale in Mediazione Linguistica e Culturale per il Turismo (classe 3). L’offerta didattica si completa con due corsi biennali magistrali in Lingue Straniere per la Comunicazione Internazionale (43/S) (dal 2004-2005), prosecuzione naturale del corso di laurea in Mediazione Linguistica, e in Lingue e Letterature Moderne Euroamericane (42/S) (dal 2006-2007) prosecuzione naturale del corso di Lingue e Culture Straniere Moderne. Nel 2007-2008 partirà la 2a edizione del Master di I livello in Sistemi turistici per lo sviluppo locale e culturale: formazione di guide e operatori turistici che, attivato con successo lo scorso anno, si prefigge di creare figure professionali altamente qualificate nell’ambito del settore Turismo. La Facoltà si è mobilitata attivamente allo scopo di recepire le ulteriori novità connesse con l’applicazione del DM 270/2004, con una serie di iniziative atte ad evitare che questo passaggio si risolva in una mera attività di adeguamento normativo, ritenendo infatti che un nuovo cambiamento delle regole dell’offerta didattica dell’Università debba essere preceduto da una valutazione della riforma precedentemente introdotta. A questo proposito si è proceduto a organizzare la Ia Conferenza di Facoltà sulla didattica (4 luglio 2007) durante la quale il Nucleo di Valutazione ha presentato la performance didattica della Facoltà dell’ultimo triennio e il risultato della valutazione da parte degli studenti, evidenziando le criticità e i potenziali interventi di miglioramento. Questa esperienza, alla quale hanno partecipato oltre 174 Maria Paola Sanna che i docenti, il manager didattico e il personale amministrativo coinvolto nell’attività didattica, ha sollecitato per un verso riflessioni critiche e valutazioni prospettiche aperte ad ulteriori sviluppi, e per altro verso, ha richiesto uno sforzo interpretativo, una cura propositiva ed una gran disponibilità al cambiamento che ha portato alla modifica degli ordinamenti didattici dei corsi di laurea dal 2007-2008, anticipando quelle che sono le indicazioni previste dalla recente riforma. La Conferenza ha fatto emergere difficoltà da più parti già evidenziate, sia dagli studenti sia dai docenti, durante altre occasioni di confronto (commissione didattico-paritetica, consigli di corso, e così via). I risultati della valutazione didattica dell’ultimo triennio, hanno stigmatizzato alcuni giudizi negativi espressi dagli studenti, rispetto alla media d’Ateneo, relativamente all’organizzazione complessiva degli insegnamenti (A2) ed in particolare all’insoddisfacente adeguatezza dei locali e delle attrezzature (D2). Sul primo punto la Facoltà è intervenuta, a partire dal 2007/2008, con una riduzione della didattica frontale e una calibratura dei programmi, attraverso la riduzione del carico didattico (30 ore frontali x 6 cfu) e ad una contrazione del numero delle attività formative da 25/27 a 21, compresa la prova finale. Dal punto di vista qualitativo, al fine di garantire una maggiore trasversalità alla preparazione di base, si è provveduto a creare sinergie di carattere didattico tra le varie discipline, al fine di rendere più o organica la preparazione degli studenti. Il giudizio negativo espresso dagli studenti relativamente alle strutture (D2) è in gran parte dovuto alla chiusura da oltre 3 anni dei laboratori linguistici del CLA. Tale chiusura, oltre che essere una grave penalizzazione sul piano dell’apprendimento linguistico degli studenti della Facoltà di Lingue, lo è anche sul piano del rendimento della performance della Facoltà, in quanto i locali sebbene non appartenessero alla Facoltà, sono stati erroneamente percepiti da parte degli studenti come parte integrante della stessa, e pertanto ne è stata attribuita alla Facoltà la responsabilità della relativa gestione. L’iniziativa di promuovere la Ia Conferenza di Facoltà sulla didattica si incardina dunque in un impegnativo percorso di confronto e di valutazione collegiale sui temi della didattica che ha preso avvio, circa un anno fa, quale asse portante del programma di rilancio della Presidenza, e che diventerà un appuntamento annuale preliminare rispetto agli adempimenti dell’offerta formativa. Tra le altre iniziative, si può qui menzionare anche la recente istituzione della Commissione ordinamento didattico, composta dal Preside, dagli at- La Facoltà di Lingue e Letterature Straniere 175 tuali presidenti di corso di laurea, dal manager didattico e da un rappresentante degli studenti, la quale rappresenta concretamente il primo passo verso la ricerca di effettiva ottimizzazione del processo formativo, a partire da quella che la Facoltà considera una premessa irrinunciabile, cioè la centralità dello studente come riferimento dell’impegno nel miglioramento della didattica. Nell’ambito dell’azione di rinnovamento della Facoltà, la Commissione ordinamento didattico ha il compito di coadiuvare l’azione del governo collegiale e di porre solide basi per i cambiamenti che sono resi necessari dalla nuova normativa nazionale con la redazione di un “progetto didattico formativo” per ciascuna classe di laurea che la Facoltà intenderà attivare compatibilmente con il nuovo quadro dei requisiti necessari, che si prevede comporteranno un drastico ridimensionamento del numero dei corsi. L’obiettivo principale di questo gruppo di lavoro è quello di porre al centro del problema la questione dei contenuti, le finalità formative e le relative modalità di realizzazione, con l’utilizzo dei Descrittori di Dublino, ed in parte del Modello Informativo RdR 01/04 MIUR-CNVSU, le cui tabelle saranno utilizzate per rendere trasparente il ragionamento progettuale che verrà presentato al Consiglio di Facoltà, secondo la logica dell’identificazione preliminare degli obiettivi professionali, delle conseguenti competenze e degli obiettivi formativi che ne derivano in termini di espressione dei risultati di apprendimento, ed infine dell’indicazione delle attività formative con le quali lo studente acquisisce i risultati e con quali modalità di verifica questi vengono accertati. In questa ottica è stata fondamentale l’attività che è stata svolta in parallelo attraverso la consultazione con le parti interessate (enti, aziende, ex alunni, e così via) e, specialmente per quanto riguarda il corso in Mediazione turistica e culturale del turismo, al fine di reperire informazioni, pareri, suggerimenti per l’identificazione dei profili professionali di riferimento del settore turistico, le corrispondenti principali funzioni e gli obiettivi formativi specifici del corso di studio. Contemporaneamente si è proceduto ad un censimento degli sbocchi professionali, e alla definizione delle modalità con le quali ciascuna area disciplinare dovrà redigere gli obiettivi formativi specifici. 176 Maria Paola Sanna I dati sugli immatricolati Il dato riguardante l’andamento degli immatricolati della Facoltà è negativo fino al 2005/2006, con una ripresa positiva nell’anno successivo pari al +2,9%, dovuta all’incremento registrato dal corso di laurea in Lingue e Culture Straniere moderne, la cui crescita del 2006/2007 ha raggiunto il +26%. 03/04 04/05 05/06 06/07 07/08 1° livello Lingue e culture straniere moderne -17,5% -22,4% -24,2% +26,0% -17,5% 1° livello Mediazione linguistica +38,7% -13,5% -11,1% -4,4% -44,4% +15,8% -16% -14,6% +2,9% +20,4% totale Il dato (parziale e totale) relativo al 2007/2008 è da considerarsi provvisorio, il trend della Facoltà è comunque positivo nel totale, dovuto in gran parte all’attratività del cdl in Mediazione linguistica e culturale per il turismo attivato dal 2007/2008, per il quale si registra un numero (provvisorio) di immatricolati pari a 123, influenzando negativamente il dato delle immatricolazioni del cdl in Mediazione linguistica. I grafici seguenti riportano i dati relativi agli immatricolati per corso di studio: andamento immatricolati perper corsocorso di Laurea Andamento immatricolati di laurea 250 208 180 200 150 160 153 150 100 103 LINGUE E CULTURE STRANIERE MODERNE MEDIAZIONE LINGUISTICA 85 66 50 50 63 0 2002/2003 2003/2004 2004/2005 2005/2006 2006/2007 La Facoltà di Lingue e Letterature Straniere 177 Da questa primo grafo si evince una pressoché costante variazione in negativo degli immatricolati pari al -26,4% per il cdl di Mediazione linguistica rispetto al 2003/2004, anno in cui si è registrato il boom di immatricolazioni, stabilizzandosi comunque su valori sempre più elevati rispetto all’a.a 2002/2003, ma in lento declino con una perdita annua percentuale media nel periodo 2003/2007 pari al -9,7%. La situazione del cdl in Lingue e Culture Straniere Moderne invece è la seguente: si registra una variazione in negativo a partire dal 2003/2004 fino al 2005/2006, con una perdita annua media percentuale pari al -21,4%. L’ultimo anno accademico ha registrato un incremento pari al 26%. Il dato relativo al 2007/2008, dato provvisorio, registra un calo del 17,5%. Per quanto riguarda i corsi di laurea specialistica, il dato sugli immatricolati in Lingue Straniere per la Comunicazione Internazionale è in costante crescita con variazioni percentuali notevoli (+111% nel 2005/2006 e +31,% nel 2006/2007) e una variazione media percentuale nell’intero periodo del 71%. Il dato riguardante Lingue e Letterature Euroamericane non è valutabile statisticamente in quanto il corso è stato attivato nel 2006/2007. In valore assoluto il numero di immatricolati alle lauree specialistiche è nella media degli immatricolati dei corsi di laurea magistrale della Facoltà di Lettere, che è pari a 16,8 immatricolati per anno contro il 16,3 della Facoltà di Lingue. andamento immatricolati per corso di Laurea magistrale Andamento immatricolati per corso di laurea magistrale 30 25 19 25 LINGUE STRANIERE PER LA COMUNICAZIONE INTERNAZIONALE 20 15 9 5 10 5 non attivo non attivo 2004/2005 2005/2006 0 2006/2007 LINGUE E LETTERATURE MODERNE EUROAMERICANE 178 Maria Paola Sanna I dati sugli iscritti Il numero degli iscritti è in costante calo, con una variazione percentuale del -3% nell’a.a 2006/2007. Iscritti Facoltà Iscrittidi Lingue 1.500 1.450 1.447 1.433 1.364 1.400 1.350 1.294 1.300 1.255 1.250 1.200 1.150 2002/2003 2003/2004 2004/2005 2005/2006 2006/2007 Il dato riguardante gli abbandoni è positivo, con una variazione percentuale del -82,8% rispetto al numero degli abbandoni dell’a.a. precedente. AbbandoniAbbandoni Facoltà di Lingue 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 139 175 173 175 30 2002/2003 2003/2004 2004/2005 2005/2006 2006/2007 179 La Facoltà di Lingue e Letterature Straniere Anche il dato riguardante i fuori corso è in miglioramento, infatti nel 2006/2007 si registra una variazione percentuale in diminuzione del 4,9%. fuori corso Fuori Studenti corso Facoltà di Lingue 700 680 683 660 640 641 683 649 620 599 600 580 560 540 2002/2003 2003/2004 2004/2005 2005/2006 2006/2007 Il numero dei docenti di ruolo della Facoltà è in leggero aumento negli ultimi due anni, pur rimando sfavorevole il rapporto studenti/docenti (la Facoltà è ancora tra quelle che possono attingere alla Mobilità Docenti). Attualmente si attesta sulle 31 unità, per il futuro sono in programmazione nuovi posti di ricercatore, dai 3 ai 4. Per la copertura degli insegnamenti si è dovuto necessariamente ricorrere a mutuazioni, supplenze, affidamenti gratuiti interni ed in parte a docenze esterne retribuite. Internazionalizzazione della Facoltà All’interno del progetto di internazionalizzazione della Facoltà, con l’obiettivo di qualificare e ampliare l’offerta didattica, nel corso dell’anno accademico 2006/07, sono stati inviatati a tenere lezioni diversi docenti stranieri per le lingue e letterature straniere. Tale esperienza verrà rinnovata anche quest’anno con la presenza di professori di fama internazionale e visiting professor, i quali affiancheranno i titolari di moduli di insegnamento o saranno loro stessi titolari di moduli di insegnamento predisponendo i programmi, gestendo le lezioni e valutando il profitto. Nell’ambito del programma Socrates-Erasmus la Facoltà ha stipulato degli accordi secondo un principio di reciprocità con varie università europee che permettono agli studenti di effettuare periodi riconosciuti di studio all’este- 180 Maria Paola Sanna ro per la durata di un minimo di tre mesi a un massimo di un anno. Le sedi universitarie straniere con le quali la Facoltà intrattiene rapporti di scambio studenti sono: Università di Stoccolma; Università di Alicante; Università di Valladolid; Università di Castilla La Mancha; Università di Huelva; Università di Amsterdam; Università di Berlino; Università di Paderborn; Università di Vienna; Università di Salisburgo; Università di Hildesheim; Università di Heidelberg; Università di Halle; Università di Manchester; Università di Savoie; Università di Tolosa II, Università di Liegi, Università di Chambery. Nel 2006/2007 sono state vinte 53 borse di studio. Miglioramento dei servizi E’ in fase di sperimentazione la riorganizzazione di alcuni processi (pratiche studenti, verbalistica, e cosi via) relativamente alle attività amministrative, attraverso implementazioni di modulistica elettronica con gestione integrata di procedimenti amministrativi riguardanti l’intero iter delle istanze degli studenti e dell’attivazione dei tirocini formativi e post-laurea, compresa la conservazione digitale della documentazione amministrativa. Per quanto riguarda la dotazione di supporti tecnologici per la didattica, nell’a.a. 2006/2007 la Facoltà ha allestito una modernissima aula informatica da 40 postazioni (di cui 2 per gli studenti diversamente abili) da destinare alle esercitazioni/lezioni di informatica e di lingua straniera. Nei locali ubicati nel sottopiano dell’edificio, fino a poco tempo fa occupati dal CLA, sono state allestite due aule didattiche dotate di lavagne luminose multimediali. Un totem di ultima generazione è stato collocato al 1° piano, per il collegamento ad internet degli studenti. La navigazione internet è possibile anche dagli spazi aperti della Facoltà tramite la rete wireless. Si è provveduto al censimento degli studenti all’interno del sistema di autentificazione (ID, password) e all’implementazione del programma per la prenotazione online degli esami. Dall’a.a. 2007/2008 parte la sperimentazione della gestione unificata delle aule tramite software applicativo di tipo gestionale. La formazione sanitaria nella Facoltà di Medicina e Chirurgia Giulio Rosati Preside della Facoltà Tiziano Maccioni Referente di Facoltà per la didattica Il processo di adeguamento della Facoltà di Medicina e Chirurgia alle direttive UE in materia di formazione universitaria Il processo di adeguamento dei corsi di studio della Facoltà di Medicina alle direttive UE finalizzate a costruire “uno spazio europeo di libera circolazione degli operatori sanitari” è iniziato nel 1981, con l’istituzione del C.d.L. in Odontoiatria e Protesi Dentaria, e prosegue tuttora. Dal 1981 in poi, in seguito alla emanazione di una serie di norme rivolte a dotare i corsi di studio di area sanitaria (dai corsi di laurea alle scuole di specializzazione) dei requisiti ordinamentali e strutturali indispensabili per renderli accreditabili in ambito europeo, l’organizzazione didattica della Facoltà medica ha subito profonde modifiche. Gli aspetti più problematici di questo lungo processo sono rappresentati dall’esclusiva attribuzione alle Università del compito di formare tutte le figure professionali del SSN, e dall’inserimento delle strutture didattiche della Facoltà medica all’interno di organizzazioni assistenziali di elevata complessità (le Aziende ospedaliero-universitarie di cui all’art. 2 del D.L. 517/99) nelle quali sia garantito l’esercizio integrato delle funzioni di didattica, ricerca e assistenza. La Facoltà medica di Sassari, percependo l’importanza della formazione universitaria di tutti gli operatori sanitari ai fini del miglioramento qualitativo dell’assistenza erogata dal SSN, ha ampliato notevolmente la propria offerta formativa, nonostante la docenza disponibile sia rimasta invariata (175 docenti nel 2001, 172 docenti nel 2007). Attualmente i corsi di studio inseriti nello Statuto di Ateneo sono rappresentati da: 2 C.d.L. Magistrale a ciclo unico (Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria), 12 C.d.L. delle Professioni Sanitarie (Infermieristica, Ostetricia, Fisioterapia, Logopedia, 182 Giulio Rosati, Tiziano Maccioni Tecniche di Laboratorio Biomedico, Igiene Dentale, Tecniche Audiometriche, Tecniche Audioprotesiche, Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, Tecniche della Riabilitazione Psichiatrica, Tecniche di Neurofisiopatologia, Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro), 43 Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria. L’inserimento delle strutture formative della Facoltà medica di Sassari (e di quelle di Cagliari) all’interno di organizzazioni assistenziali di elevata complessità è avvenuto invece con enorme ritardo. L’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari è stata infatti costituita soltanto nell’estate del 2007. La nascita delle Aziende ospedaliero-universitarie, in quanto condizionata dalla necessità di acquisire un’intesa con le Regioni di riferimento, si è sviluppata in modo disomogeneo nelle distinte realtà regionali. In Sardegna la loro istituzione è stata particolarmente problematica, e se la Regione non ne sosterrà lo sviluppo dotandole dei requisiti strutturali e tecnologici indispensabili per certificarne l’elevata complessità assistenziale (in sintonia con le direttive UE in materia) è prevedibile che molti dei corsi di studio attivati dalle Facoltà isolane, a cominciare dalle Scuole di Specializzazione, non vengano accreditati per la mancanza dei requisiti assistenziali minimi codificati dagli organismi nazionali che devono altresì verificarne il possesso. L’offerta formativa di area sanitaria in Sardegna e nelle altre Regioni Tutti i corsi di studio di area sanitaria sono ad accesso programmato. La programmazione dei posti d’accesso per ogni singolo corso viene definita annualmente di concerto tra il Ministero dell’Università e il Ministero della Salute, in base al fabbisogno dichiarato dalle Regioni e dalle distinte categorie professionali, tenendo conto delle risorse didattiche a disposizione delle Università. Una volta definito il numero globale dei posti di accesso a ogni singolo corso, il Ministero della Salute effettua la loro ripartizione per Regioni e il Ministero dell’Università la loro ripartizione per Ateneo. Nell’a.a. 2006/2007 la Facoltà medica di Sassari ha ammesso 110 studenti al C.d.L. in Medicina e Chirurgia, 25 studenti al C.d.L. in Odontoiatria e Protesi Dentaria, 160 studenti ai C.d.L. delle Professioni Sanitarie, e 103 laureati alle Scuole di Specializzazione di area sanitaria. La Facoltà medica di Cagliari ha ammesso 170 studenti al C.d.L. in Medicina e Chirurgia, 20 studenti al C.d.L. in Odontoiatria e Protesi Dentaria, 155 studenti ai C.d.L. delle Professioni Sanitarie, e 140 laureati alle Scuole di Specializzazione. La formazione sanitaria nella Facoltà di Medicina e Chirurgia 183 Considerando la ripartizione per Regioni dei posti per l’accesso ai corsi di studio di area sanitaria relativa all’a.a. 2006-2007, la Sardegna si colloca nella media nazionale per l’accesso ai C.d.L. magistrale in Medicina e Chirurgia (16,5 posti per 100.000 ab.) e in Odontoiatria e Protesi Dentaria (2,75 posti per 100.000 ab.). Il rapporto tra il numero di domande e il numero dei posti banditi per il C.d.L. in Medicina e Chirurgia è stato pari a 7,4, più elevato di quello delle Regioni settentrionali (6,5) ed inferiore a quello delle Regioni dell’Italia centrale (9,0). In Sardegna appare invece gravemente carente, rispetto alla domanda ma anche rispetto al fabbisogno reale, l’offerta formativa nel settore cruciale dei C.d.L. delle Professioni Sanitarie. Nell’a.a. 2006-2007 i posti d’accesso complessivamente assegnati alle Università isolane sono stati 315 (160 a SS, 155 a CA), corrispondenti a 19,3 posti per 100.000 abitanti. Si tratta del valore più basso in ambito nazionale. Nelle altre Regioni i valori sono risultati compresi tra i 106 posti per 100.000 ab. della Campania e i 29,1 posti della Sicilia. In sintonia con questo dato, la Sardegna è stata la Regione italiana con il rapporto più elevato tra il numero di domande di accesso e il numero di posti messi a bando. Per il C.d.L. in Scienze Infermieristiche il rapporto è stato di 3,3 (valore medio nazionale 2), per il C.d.L. in Fisioterapia 23 (v.m.n. 10,5), per il C.d.L. in Logopedia 19,3 (v.m.n. 9,2), per il C.d.L. in Tecniche di Laboratorio Biomedico 3,5 (v.m.n. 1,7), e analogamente per gli altri corsi. Se si considera poi il fabbisogno reale di infermieri, stimato sulla base di un turnover del 6% e delle stime effettuate dalla specifica categoria, in Sardegna il rapporto tra fabbisogno e posti banditi è stato di 3,5, che è il valore più elevato in ambito nazionale. Nelle altre Regioni il rapporto ha oscillato tra il valore di 0,6 del Lazio e quello di 2,7 della Campania. Quanto riportato indica chiaramente che per la Sardegna l’incremento dell’offerta formativa nel settore delle professioni sanitarie è un’emergenza non procrastinabile, non solo per le esigenze del SSR ma anche per offrire a molti giovani una concreta possibilità d’inserimento nel mondo del lavoro. L’incremento dell’offerta formativa richiede, tuttavia, una rinnovata unità d’intenti tra Università e Regione, che determini un’esplicita formalizzazione di quanto disposto dall’art. 34 dei Protocolli d’intesa stipulati in data 11 ottobre 2004, che dice “La Regione s’impegna a partecipare agli oneri derivanti dall’attivazione e dalla gestione dei corsi di laurea e di laurea specialistica delle professioni sanitarie attivati su richiesta del SSR, con un contributo per ogni anno stabilito per ciascun triennio da definirsi con apposito atto (…)”. Occorre altresì realizzare l’intesa di cui al titolo IV dei predetti protocolli. 184 Giulio Rosati, Tiziano Maccioni Per quanto concerne le Scuole di Specializzazione, per le quali deve essere attuato il contratto di formazione specialistica previsto per tutti gli specializzandi in formazione e per le quali è stata avviata la verifica del possesso dei requisiti assistenziali e tecnologici minimi per garantirne la sopravvivenza, la Sardegna è stata storicamente penalizzata nella ripartizione delle borse assegnate dal Ministero. La media di borse assegnate agli Atenei isolani, infatti, è stata sempre inferiore alla media nazionale. La RAS ha colmato tale carenza con l’assegnazione di borse regionali. Secondo gli indirizzi comunitari, i posti messi a bando per l’accesso alle Scuole di Specializzazione devono corrispondere al 75% di quelli messi a bando per il C.d.L. in Medicina e Chirurgia. Se ciò non avvenisse, molti laureati in Medicina avrebbero scarse possibilità d’inserimento nel mercato sanitario. Il ruolo dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari nell’accreditamento dei corsi di studio della Facoltà di Medicina Il parametro più significativo per valutare la qualità didattica dei corsi di studio della Facoltà di Medicina è il grado di competenza acquisito dalle figure in formazione. In campo sanitario è competente chi possiede sia le basi scientifiche e le cognizioni teoriche necessarie per assumere decisioni responsabili e adeguate, sia le abilità necessarie per eseguire correttamente gli atti che deve compiere. Il conseguimento della competenza, in altre parole, richiede ordinamenti didattici e percorsi formativi caratterizzati da una costante ed equilibrata integrazione tra teoria e pratica. Per questa ragione il perseguimento della competenza implica non solo un corpo docente capace di trasmettere le conoscenze teoriche e funzionali allo specifico profilo professionale, ma anche e soprattutto la disponibilità di strutture assistenziali dotate dei requisiti indispensabili per esporre le figure in formazione a un ampio spettro di esperienze professionalizzanti. In mancanza di tale possibilità, diventa impossibile far percepire alle figure in formazione la rilevanza pratica delle cognizioni teoriche. A Sassari, il conseguimento della competenza così intesa è stato vanificato dall’inadeguatezza delle strutture assistenziali a disposizione della Facoltà medica, a causa dell’enorme ritardo nell’applicazione delle norme che hanno ridefinito i rapporti di collaborazione tra Università e SSR. La Facoltà medica di Sassari, pur avendo adeguato gli ordinamenti didattici dei corsi di studio in coerenza con la necessità di realizzare durante il percorso formativo un’arti- La formazione sanitaria nella Facoltà di Medicina e Chirurgia 185 colata compenetrazione tra attività didattica teorica e professionalizzante, non ha potuto sviluppare adeguatamente l’attività tecnico-pratica a causa delle precarie condizioni di molti reparti e dell’obsolescenza delle attrezzature diagnostiche. Da qualche mese è stata costituita l’Azienda ospedaliero-universitaria, vale a dire la tipologia di organizzazione assistenziale che, secondo le norme, dovrebbe consentire alla Facoltà di Medicina di attuare compiutamente i propri ordinamenti didattici. Se all’Azienda saranno assegnate le risorse indispensabili per potenziarsi strutturalmente e tecnologicamente (facendole così assumere concretamente quella connotazione di presidio assistenziale di elevata complessità che le norme le attribuiscono e che è necessaria per accreditare i corsi di studio della Facoltà di Medicina), se vi sarà unità d’intenti nel realizzare quella programmazione concordata delle attività dell’azienda e della Facoltà che è prescritta dalle norme, gli obiettivi formativi dichiarati negli ordinamenti didattici dei corsi di studio, a cominciare dalla acquisizione della competenza, potranno essere finalmente raggiunti, con notevoli effetti positivi per la qualità della didattica, l’accreditamento dei corsi di studio e il funzionamento del SSR. Il ruolo della Facoltà nel processo di miglioramento della didattica Sul piano dei contenuti, gli insegnamenti di un corso di studio universitario devono comprendere i principi e le conoscenze che caratterizzano tradizionalmente le specifiche discipline, ma devono altresì comprendere tematiche nuove o di particolare attualità prodotte dal progresso delle conoscenze. Data l’enorme mole di nuove acquisizioni che caratterizza il settore biomedico, questa duplice necessità è particolarmente rilevante nel campo della formazione sanitaria, e se non opportunamente governata determina da una parte l’espansione dei programmi dei vari insegnamenti, e dall’altra l’inserimento di nuovi insegnamenti nel curriculum formativo. Questa espansione del curriculum formativo, in combinazione con la ridondanza di tematiche comuni a varie discipline, determina un sovraccarico d’informazioni che crea crescenti notevoli difficoltà alle figure in formazione, alimentando il numero dei “fuori corso”. Il corso di studio più esposto al rischio del “information overload” e della ridondanza di tematiche nei distinti programmi d’insegnamento, è il C.d.L. magistrale in Medicina e Chirurgia, data la maggior rilevanza delle cognizioni teoriche nel percorso formativo del medico. Lo specifico Consiglio di Corso di Laurea ha affrontato il problema individuando un appropriato 186 Giulio Rosati, Tiziano Maccioni “core curriculum”, inteso come strumento finalizzato a fornire le conoscenze teoriche e pratiche essenziali per la professione. I risultati sono stati positivi ma non sufficienti. Il fenomeno del “information overload” persiste soprattutto a causa della difficoltà di ridurre la ridondanza di ben definiti argomenti nei programmi di vari insegnamenti. Quello di arrangiare i curricula formativi individuando gli aspetti “chiave” di ciascuna disciplina per dimensionare i programmi d’insegnamento, è un obiettivo strategico difficile da realizzare per la riluttanza dei docenti a revisionare i rispettivi programmi. Si tratta tuttavia di un obiettivo che bisogna perseguire, attraverso l’apporto costruttivo di gruppi di lavoro ampiamente rappresentativi delle componenti interessate al problema, costituiti non solo dai docenti “titolari” delle discipline. Per quanto concerne i C.d.L. delle Professioni Sanitarie, oltre alla necessità di interagire con la RAS per creare le condizioni per un consistente incremento dei posti di accesso, essi non possiedono a tutt’oggi i requisiti minimi di docenza. Ciascun corso prevede infatti almeno 5 docenti incardinati, di cui 2 per le discipline di base, 2 per le discipline caratterizzanti, e 1 per le discipline riservate allo specifico profilo professionale. Per le discipline di base e caratterizzanti la Facoltà ha provveduto a soddisfare i requisiti minimi di docenza incardinando nei corsi docenti originariamente afferenti ai corsi di laurea magistrale. Per quanto concerne i docenti dello specifico profilo professionale (infermiere, logopedista, ecc.), le risorse finanziarie a disposizione della Facoltà hanno consentito di reclutare un docente soltanto per la classe (SNT/1). Restano totalmente sprovviste di tale essenziale requisito le altre tre Classi delle Lauree delle Professioni Sanitarie (SNT/2, SNT/3, SNT/4), alle quali afferiscono ben dieci corsi di laurea. Il corpo docente della Facoltà non comprende docenti della tipologia necessaria per colmare questa carenza. Il Consiglio di Facoltà ha discusso il problema nell’adunanza del 11 settembre, segnalando all’Ateneo la necessità di attivare prospettivamente tre posti di ricercatore, per la copertura di discipline riservate allo specifico profilo professionale. La Facoltà di Medicina Veterinaria Renata Fadda Referente di Facoltà per la didattica Nel 1998, dal 5 all’11 ottobre, la Facoltà di Medicina veterinaria ha ricevuto la visita della Commissione europea per l’accreditamento della Facoltà di Medicina veterinaria (Eaeve). A fronte di una buona ubicazione geografica della Facoltà e di spazi ritenuti sufficienti per lo svolgimento delle attività didattiche teoriche-pratiche, il rapporto della Commissione europea ha evidenziato l’insufficienza numerica del personale docente e non docente; una limitata attività pratica svolta dagli studenti della Facoltà; uno scarso monitoraggio della carriera degli studenti, che ha implicato spesso un percorso formativo disordinato e confuso e poco coordinamento tra insegnamenti che ha comportato, a volte, programmi ripetitivi e doppi. In dieci anni, sebbene molte criticità non siano state ancora risolte, la Facoltà ha apportato alcuni correttivi. Il corso di laurea in Medicina veterinaria è a programmazione nazionale. Nell’anno accademico 2007/2008, su indicazione del Ministero, la Facoltà di Sassari ha ammesso al corso di laurea specialistica 48 studenti, di cui 5 extracomunitari. Ne deriva un rapporto docente – studente più equilibrato e una maggiore qualità della didattica. Stabilire un contatto più diretto tra docenti e studenti è uno degli obiettivi che la Facoltà si propone di adempiere con l’assegnazione, nel corrente anno accademico, di un docente ad ogni immatricolato del corso di laurea specialistica, una sorta di tutor personalizzato che seguirà e sarà il punto di riferimento dello studente per tutta la carriera universitaria. L’iniziativa è resa possibile dal numero di docenti di cui la Facoltà dispone: attualmente il corpo docente si compone di 60 insegnanti, di cui 18 professori ordinari, 19 professori associati, 23 ricercatori. A questi si aggiungono numerosi contratti esterni, affidati a professionisti del settore veterinario che impartiscono didattica e pratica sul campo. 188 Renata Fadda Una didattica di qualità significa anche sviluppare e rafforzare la comunicazione, intesa come scambio più immediato di informazioni. Una più corretta informazione comporta necessariamente una migliore organizzazione. A tal proposito, accanto ad un sito web ufficiale più dinamico e aggiornato, a breve sarà in rete un sito parallelo che, sfruttando le potenzialità della piattaforma Moodle, avrà come destinatari privilegiati i soli studenti della Facoltà che avranno così la possibilità di essere aggiornati in tempo reale su esami, orari e qualsiasi altro evento che riguardi prettamente la didattica. Il sito sarà arricchito da un forum e da una sezione di Frequently asked questions (Faq) che si proporrà di sciogliere i dubbi più comuni relativi all’organizzazione del corso di studi prescelto. Dall’anno solare 2007, inoltre, anche la Facoltà di Medicina veterinaria dispone di studenti tutor: si tratta di iscritti alla Facoltà che hanno il compito di orientare e indirizzare i colleghi nel percorso di studio. Il servizio, per il momento, non ha prodotto grandi risultati, presumibilmente perché la Facoltà, nella sua dimensione familiare, si è sempre servita del “passaparola” e quindi è poco consona a sfruttare i servizi che ha a disposizione Il numero di aule e strutture didattico-scientifiche di supporto all’attività pratica e di tirocinio permette alla Facoltà di Medicina veterinaria di adempiere in maniera soddisfacente alle necessità didattiche dei suoi studenti. La Facoltà dispone di 17 aule, con una capienza massima di 120 studenti e minima di 25, e di 28 strutture didattico-scientifiche, di supporto per attività pratiche e di tirocinio, con posti che vanno da un minimo di 10 ad un massimo di 50. Le strutture sono di proprietà della Facoltà. La disponibilità di aule e laboratori non crea particolari problemi per lo svolgimento delle lezioni teoriche del corso di laurea specialistica e del neo corso in Produzioni animali, indirizzo “Gestione e allevamento degli ovini e dei caprini”, attivato nell’anno accademico 2007/2008 a Sassari. Permane invece qualche difficoltà per la pratica che, svolgendosi in laboratori con una capienza più ridotta, comporta che gli studenti debbano essere suddivisi in gruppi. Insufficiente invece il personale tecnico di cui dispone la Facoltà. I 18 tecnici non riescono a far fronte alle necessità di una Facoltà scientifica che avrebbe bisogno di più personale con funzioni di supporto e assistenza nei laboratori. La mancanza di personale tecnico comporta, inoltre, una sovrapposizione di compiti sul personale a disposizione, con conseguente soffe- La Facoltà di Medicina Veterinaria 189 renza dell’organizzazione complessiva. Molto sentita la carenza di addetti amministrativi nella sede decentrata di Ozieri dove, dall’anno accademico 2005/2006, si svolge il corso di laurea in Produzioni animali, indirizzo “Gestione e allevamento degli equini”. Una carenza che si manifesta nella mancanza totale di una Segreteria di riferimento e di qualsiasi tipo di assistenza didattica. Ne risultano problemi di comunicazione e organizzazione che, per i primi due anni, sono stati compensati dalla disponibilità della biblioteca del Paese ma che, nel corrente anno accademico, vengono risolti dalla buona volontà di qualche studente del corso e del personale, docente e non, della Facoltà madre. Qualche dato per meglio comprendere l’andamento della didattica Utili, seppur non sempre attendibili, i questionari per la valutazione degli insegnamenti che l’Ufficio di valutazione e statistica distribuisce ogni anno agli iscritti. Uno strumento per raccogliere l’opinione e sondare il grado di soddisfazione degli studenti relativamente all’organizzazione del corso di studi. I risultati degli ultimi questionari rilevati, relativi all’anno accademico 2005/2006, sono sostanzialmente positivi. Le uniche insufficienze riscontrate sono relative al carico di studio degli insegnamenti, che ha registrato un punteggio di 5,7, e un’organizzazione complessiva degli insegnamenti previsti nei semestri con un punteggio di 5,8. Apprezzata invece la disponibilità e la chiarezza espositiva dei docenti (8,1). Tendenzialmente, i punteggi registrati seguono il trend di Ateneo ed evidenziano nel complesso una maggiore soddisfazione rispetto ai due anni accademici precedenti (2003/2004 e 2004/2005). Per risolvere il problema del numero troppo elevato di ore di lezione e dei programmi troppo vasti la Commissione didattica e il Consiglio di Facoltà hanno adottato, negli ultimi anni, particolari misure. Nell’anno accademico 2005/2006 ai docenti è stato richiesto di compilare delle schede molto dettagliate con un’indicazione precisa del programma e delle esercitazioni da svolgere, arricchite da consigli sia sui testi di studio da utilizzare sia sulle modalità di preparazione dell’esame. Le schede si sono rivelate molto utili anche per snellire programmi che, spesso, si presentavano simili a quelli di altri insegnamenti affini. E’ stato inoltre ridotto del 20% il numero di ore di lezione frontali, recuperato poi sotto forma di esercitazioni o appelli straordinari, e sono state reintrodotte le propedeuticità e l’obbligo di frequenza, garanzie di un percorso 190 Renata Fadda formativo più ordinato e, si auspica, con meno lacune formative. Dall’anno accademico 2007/2008, per poter accedere al 5° anno e frequentare il corso integrato professionalizzante (Cip), sarà necessario aver conseguito 180 crediti formativi o aver sostenuto degli esami fondamentali specifici per il Cip di riferimento. La decisione, molto contestata dagli studenti, si propone di destinare il 5° anno alla sola preparazione della tesi di laurea e allo sviluppo della professionalità. È interessante, in una Facoltà a numero chiuso, soffermarsi sul numero degli iscritti attivi, ossia gli iscritti che hanno sostenuto esami e/o acquisito Cfu e quindi sono orientati a conseguire la laurea. Il dato è strettamente correlato con il numero degli studenti fuori corso, la durata degli studi e quindi i laureati e la percentuale degli studenti equivalenti. Si considereranno gli iscritti attivi, i fuori corso, i laureati e gli studenti equivalenti del corso di laurea specialistica e dei due corsi di laurea triennale nei tre anni accademici 2004/2005, 2005/2006 e4 2006/2007. Nel totale sono inclusi anche il Diploma universitario in Produzioni animali 1093 e il corso di laurea triennale in “Gestione e protezione della fauna selvatica” 10M4, ormai conclusi. Il numero degli iscritti attivi, secondo le tavole fornite dal Coordinamento segreterie studenti, passa dai 486 nell’anno accademico 2004/2005 ai 540 del 2006/2007. Il dato, poco confortante, evidenzia le difficoltà degli studenti nel concludere regolarmente il corso di studio, difficoltà che dipendono prevalentemente da orari delle lezioni molto pesanti, programmi di studio troppo vasti, scarse conoscenze di base per poter affrontare più agevolmente il corso ed un percorso di studi spesso disordinato e sconnesso. Tabella 1 - Iscritti attivi negli a.a. 2004/2005, 2005/2006, 2006/2007 ORDINAMENTO 2004/2005 1090 MEDICINA VETERINARIA 6 1091 MEDICINA VETERINARIA 18 1093 PRODUZIONI ANIMALI (DIPL.UNIV.) 2 1094 MEDICINA VETERINARIA (N.O.) 19 10M3 MEDICINA VETERINARIA 414 10M4 GESTIONE E PROTEZIONE DELLA FAUNA SELVATICA 4 1114 PRODUZIONI ANIMALI 23 TOTALE 486 2005/2006 5 16 2 15 453 4 39 534 2006/2007 4 14 0 12 477 3 30 540 Dalla tabella risulta inoltre che corsi di laurea ormai non più attivi, quali i vecchi ordinamenti 900, 910 e 940 del corso di laurea specialistica in Medi- 191 La Facoltà di Medicina Veterinaria cina veterinaria ed il corso di laurea in Gestione e protezione della fauna selvatica hanno ancora degli iscritti attivi, una percentuale abbastanza piccola, il 6,91%, ma che incide sul generale andamento della didattica. L’ordinamento 1114 in Produzioni animali - che include il curriculum in “Gestione e allevamento degli ovini e dei caprini” di Nuoro, al secondo anno nel 2005/2006, ed il curriculum in “Gestione e allevamento degli equini” di Ozieri, al primo anno nel 2005/2006 - registra invece una diminuzione di iscritti attivi dal 2005/2006 al 2006/2007. Il dato, apparentemente più confortante, meglio analizzato, rivela invece che si tratta di 9 abbandoni, con una corrispondenza in percentuale del 23,07%. Un dato che riporta a delle lauree triennali che, per la brevità e la supposta velocità del corso di studio, attraggono inizialmente un numero discreto di studenti ma che sono ancora poco spendibili sul mercato del lavoro. Necessario, quando si parla di iscritti attivi riferirsi al numero degli studenti fuori corso che, negli ultimi tre anni, sono aumentati di 119 unità, passando dai 100 del 2004/2005 ai 219 del 2006/2007. Tabella 2 - Fuori corso negli a.a. 2004/2005, 2005/2006, 2006/2007 ORDINAMENTO 1090 MEDICINA VETERINARIA 1091 MEDICINA VETERINARIA 1093 PRODUZIONI ANIMALI (DIPL.UNIV.) 1094 MEDICINA VETERINARIA (N.O.) 10M3 MEDICINA VETERINARIA 10M4 GESTIONE E PROTEZIONE DELLA FAUNA SELVATICA 1114 PRODUZIONI ANIMALI TOTALE 2004/2005 2005/2006 2006/2007 8 5 4 38 3 40 1 10 0 100 28 2 28 119 4 7 193 14 0 12 182 3 4 219 I motivi, oltre i carichi - già menzionati - di lezione e di studio troppo pesanti, derivano presumibilmente dal necessario passaggio da un vecchio ad un nuovo ordinamento, sicuramente più snello ma che ha necessariamente evidenziato parecchie carriere irregolari. Diminuisce apparentemente il numero dei fuori corso nell’ordinamento 1114 Produzioni animali, sebbene, considerato che si tratta di lauree triennali con pochi iscritti, con le prime lauree del corso di laurea con indirizzo in “Gestione e allevamento degli ovi-caprini”, ci si sarebbe aspettati risultati più positivi. Le tabelle, fornite dal Coordinamento Segreterie studenti, mostrano la per- 192 Renata Fadda centuale degli studenti equivalenti, ossia il rapporto tra il numero totale dei crediti acquisiti dagli studenti nell’anno accademico preso in esame e il numero totale dei crediti che si dovrebbero acquisire in un anno. Gli anni accademici considerati sono 2004/2005, 2005/2006 e 2006/2007 relativamente al corso di laurea specialistica, al corso di laurea in Produzioni animali ed al corso di laurea in Gestione e protezione della fauna selvatica. I dati mostrano un calo degli studenti equivalenti che scendono dal 46,36% del 2004/2005 al 21,73% del 2006/2007. Uno studente ha acquisito, in media, nell’anno accademico 2006/2007,13,03 cfu di contro ai 27,81 del 2004/2005. Un dato decisamente negativo che ancora una volta evidenzia le difficoltà che gli studenti incontrano nel superare gli esami o acquisire i crediti. Apparentemente migliore la percentuale degli studenti equivalenti nei corsi di laurea in Produzioni animali. Si parla di 20,08 cfu acquisiti in media in un anno, risultato migliore rispetto al corso di laurea specialistica ma in diminuzione rispetto ai 23,53 dello stesso corso nell’anno accademico 2004/2005. Tabella 3 - Studenti equivalenti 2006/2007 CORSI DI STUDIO Medicina veterinaria Produzioni animali Gestione e protezione della fauna selvatica 481 30 CREDITI SOSTENUTI DAGLI ISCRITTI NELL’A.A. 6.270 625 CREDITI DA ACQUISIRE NELL’A.A. 28.860 1.800 STUDENTI EQUIVALENTI 21,73% 34,72% 3 0 180 0,00% 507 45 CREDITI SOSTENUTI DAGLI ISCRITTI NELL’A.A. 12.607 949 CREDITI DA ACQUISIRE NELL’A.A. 30.420 2.700 STUDENTI EQUIVALENTI 41,44% 35,15% 4 14 240 5,83% 496 30 CREDITI SOSTENUTI DAGLI ISCRITTI NELL’A.A. 13.798 706 CREDITI DA ACQUISIRE NELL’A.A. 29.760 1.800 STUDENTI EQUIVALENTI 46,36% 39,22% 10 259 600 43,17% ISCRITTI Tabella 4 - Studenti equivalenti 2005/2006 CORSI DI STUDIO Medicina veterinaria Produzioni animali Gestione e protezione della fauna selvatica ISCRITTI Tabella 5 - Studenti equivalenti 2004/2005 CORSI DI STUDIO Medicina veterinaria Produzioni animali Gestione e protezione della fauna selvatica ISCRITTI La Facoltà di Medicina Veterinaria 193 I laureati nell’anno accademico 2006/2007 sono stati 52, un leggero peggioramento rispetto al 2005/2006 in cui i laureati sono stati 74. Evidentemente, la grossa disponibilità del personale docente di venire incontro alle esigenze degli studenti con esami fissati mensilmente e appelli di laurea sempre più frequenti, quattro in un anno accademico, non è sufficiente. Età della laurea e durata del corso di studio sono in leggero aumento. Nel 2006 i laureati del ordinamento M3 del corso di laurea specialistica in Medicina veterinaria registrano un’età alla laurea di 25 anni e un tempo medio per conseguire il titolo di 7,14, un leggero peggioramento rispetto ai 24 anni ed una durata di studi di 6,53 del 2004 ma un miglioramento rispetto ai 10,56 e i 28 anni degli studenti iscritti al precedentemente ordinamento 940. Tra le problematiche irrisolte permane un rapporto tra le ore di teoria e pratica ancora poco equilibrato, in gran parte derivante dall’assenza dell’Ospedale veterinario, dell’ Azienda zootecnica ed il Mattatoio didattico sperimentale, strutture essenziali per una proficua attività didattica pratica. Per compensare la mancanza delle strutture summenzionate, la Facoltà ha stipulato delle apposite convenzioni con enti pubblici esterni, quali l’Istituto zooprofilattico, le Asl, Ara e Agris dove gli studenti si recano, prevalentemente, quando devono svolgere il tirocinio, obbligatorio prima della laurea. E’ in fase di definizione l’ internato che gli studenti devono fare per preparare la tesi di laurea. Manca una programmazione e un regolamento interno che faciliti una scelta più equilibrata delle strutture e che eviti a studenti “poco produttivi” di occupare posti che potrebbero essere destinati a studenti che stanno per concludere il percorso formativo. Ne deriva, quindi, un sovraffollamento di alcune strutture e lunghe liste d’attesa che costringono spesso a scegliere Istituti per cui si hanno meno attitudini. Al momento si sta procedendo ad una (ri)organizzazione dell’internato con l’obiettivo di ridimensionare il sovraffollamento e permettere un ricambio più equilibrato. In previsione della prossima visita della Commissione Eaeve nel 2010 e per migliorare la qualità della didattica, la Facoltà sta elaborando inoltre un modello di autovalutazione che, evidenziando in maniera più precisa, i punti di forza e di debolezza, contribuirà a migliorare la qualità dei servizi erogati da Medicina veterinaria. La Facoltà di Scienze M.F.N. e il corso di laurea in Biotecnologie Antonio Corda Referente di Facoltà per la didattica Premessa La Facoltà di Scienze M.F.N., a decorrere dall’a.a. 2004/05, presenta un’offerta formativa consolidata su tre Corsi di Laurea, più uno InterFacoltà (Biotecnologie), e quattro Corsi di Laurea Specialistica. In tal modo può ricoprire quattro diversi ambiti disciplinari: un ambito Ambientale-Naturalistico (due Corsi di Laurea ed uno di Laurea Specialistica), un ambito BiologicoSanitario (un Corso di Laurea ed uno di Laurea Specialistica), un ambito Biotecnologico (un Corso di Laurea ed uno di Laurea Specialistica), e un ambito Chimico (un Corso di Laurea ed uno di Laurea Specialistica). Le Immatricolazioni Il numero degli immatricolati ha parzialmente recuperato la flessione riscontrata nell’anno accademico 2005/06, probabilmente da imputare all’introduzione del numero programmato nei corsi di laurea di Scienze Biologiche e Scienze dell’Ambiente e delle Produzioni Marine. Nel 2006/07, infatti, è stato immatricolato un numero complessivo di 330 studenti matricole. Il numero di immatricolati in Biotecnologie, dopo gli elevati numeri riscontrati nei primi anni di vita del corso, sembra essersi stabilizzato intorno a 40-50. (rif. Fig 1, fonte: Datawarehouse - Coordinamento Segreterie studenti) Attrattività verso gli studenti extra-provincia Pur nella considerazione che con valori numerici bassi non è possibile trarre conclusioni su base statistica e che pertanto i dati seguenti sono proposti a solo titolo informativo, si osserva che nel corso dell’ultimo a.a. si è evidenziata una lieve riduzione dal punto di vista della capacità di attrazione di nuovi iscritti provenienti dalle altre province. Dal confronto dei valori per gli a.a. 2005/06 e 2006/07 (fonte: MIUR immatricolati 2005, e 2006) risulta che: Cagliari passa da 5 studenti matricole a 2 studenti per la Facoltà di Scienze 196 Antonio Corda Im m atricolati Immatricolati Facoltà di Scienze MFN e Biotecnologie 400 SCIENZE BIOLOGICHE 370 330 350 300 SCIENZE AMBIENTALI E NATURALI BIOLOGIA SPERIMENTALE E APPLICATA GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI 241 250 200 150 76 100 54 42 50 2004/2005 2005/2006 SCIENZE DELL'AMBIENTE E DELLE PRODUZIONI MARINE CHIMICA 2006/2007 CHIMICA Specialistica SCIENZE AMBIENTALI E NATURALI (Nuoro) Totale Facoltà BIOTECNOLOGIE Fig. 11 Fig. M.F.N. e rimane stabile a 1 studente per il Corso di Laurea in Biotecnologie; per la Facoltà di Scienze M. F. N., calano gli immatricolati provenienti da Nuoro (da 30 a 21 studenti, con Scienze Biologiche che cala da 21 a 11), mentre gli studenti da Oristano rimangono sostanzialmente invariati (da 10 a 9) nonostante il calo di attrattività verificatosi su Scienze Biologiche (passano da 7 a 3 studenti). Il numero dei laureati La ripartizione per Corso di Laurea dei laureati nel 2006, in Fig. 2 (fonte: Datawarehouse - Coordinamento Segreterie studenti), pare evidenziare dei benefici relativi all’introduzione delle lauree triennali. Infatti, relativamente ai corsi triennali (nel grafico contraddistinti dalle barre piene), per ciascun Corso di Laurea si può osservare una “gaussiana” che ha il picco massimo per una durata del corso di laurea pari a 4 anni per Scienze dell’Ambiente e delle Produzioni Marine e 5 anni per Scienze Biologiche. Tali indicazioni, peraltro, confermano il dato tendenziale complessivo di Facoltà ottenuto sul parziale 2006 già indicato nella relazione presentata alla Conferenza sulla Didattica 2006, nella quale si individuava un primo “cluster” di aggregazione centrato sui 5 anni di durata effettiva degli studi. Dal grafico in Fig. 1, mediante elaborazioni numeriche, si evince anche che tra gli studenti laureati nel 2006 e immatricolati nel 2000/01 o anni precedenti La Facoltà di Scienze M.F.N. e il corso di laurea in Biotecnologie 197 circa il 23 % risulta aver effettuato la scelta di passare al corso triennale, mentre il 77% ha proseguito gli studi nell’ordinamento quinquennale. Si osserva infine un numero basso di laureati nel 2006 per il corso di laurea triennale in Scienze Ambientali e Naturali, e per contro un numero decisamente alto di laureati in Scienze Naturali dell’ordinamento pre-riforma. Laureati nel 2006 (ripartiti per a.a. prima immatricolazione) Laureati nel 2006 (ripartiti per a.a. prima immatricolazione) 12 10 8 6 4 2 SCIENZE DELL'AMBIENTE E DELLE PRODUZIONI MARINE SCIENZE BIOLOGICHE SCIENZE BIOLOGICHE (N.O.) CHIMICA 0 . c. 03 00 04 01 98 02 99 ec ac /20 /20 /20 /20 /19 /20 /19 pr o 2 9 3 0 7 1 8 l e 0 9 0 0 9 0 9 o 7 20 19 20 20 19 20 19 tit 99 di /1 6 o 9 ss 19 se s po in ià G CHIMICA (N.O.) SCIENZE AMBIENTALI E NATURALI SCIENZE NATURALI (N.O.) Fig. Fig. 22 Il dato relativo alla durata media del corso di studi, esclusivamente riferito agli ordinamenti post-riforma si evince meglio dal grafico in Fig. 3. In esso si rileva, quale nota positiva, il tendere della durata media degli studi alla durata legale del corso di laurea. E’ ragionevole presupporre che il dato tenda a stabilizzarsi verso tale valore con il progressivo ridursi dell’impatto dovuto ai passaggi degli studenti provenienti dai ante-riforma; tale effetto si può notare dai valori di picco presenti in particolare nel periodo 2003-2005 con la tendenza a ridursi progressivamente. Il corso di Chimica è passato da una durata media di 3 anni ad una durata di 4 anni, tuttavia il dato non ha valenza statistica considerato il basso numero dei laureati. 198 Antonio Corda Tempo medio (anni) Tempo mediadidilaurea laurea (anni) SCIENZE AMBIENTALI DELLE ACQUE INTERNE E LAGUNARI SCIENZE AMBIENTALI TERRESTRI 8,0 SCIENZE BIOLOGICHE 7,0 SCIENZE DELLA NATURA E DELLE SUE RISORSE SCIENZE DELL'AMBIENTE E DELLE PRODUZIONI MARINE 6,0 5,0 CHIMICA 4,0 3,0 SCIENZE AMBIENTALI E NATURALI 2,0 BIOLOGIA SPERIMENTALE E APPLICATA GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO 1,0 BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI 0,0 2002 2003 2004 2005 2006 BIOTECNOLOGIE Fig. Fig. 3 I tassi di abbandono % Abbandoni nell'anno successivo, serie per coorte % abbandoni nell’anno successivo - serie per coorte Scienze Biologiche Scienze biologiche 40% 35% 35% 30% 28% 26% 25% 2002/2003 25% 2003/2004 20% 2004/2005 15% 2005/2006 10% 5% 0% 2002/2003 2003/2004 2004/2005 a .a . Fig.44 Fig. 2005/2006 199 La Facoltà di Scienze M.F.N. e il corso di laurea in Biotecnologie % Abbandoni nell'annosuccessivo successivo, serie per coorte % abbandoni nell’anno - serie per coorte Scienze dell'Ambiente eedelle Produzioni marine marine Scienze dell’ambiente delle Produzioni 28% 30% 25% 25% 24% 20% 20% 2002/2003 2003/2004 15% 2004/2005 2005/2006 10% 5% 0% 2002/2003 2003/2004 2004/2005 2005/2006 a .a . Fig. 55 Fig. % Abbandoni nell'annosuccessivo successivo, serie per coorte % abbandoni nell’anno - serie per coorte Scienze Ambientali e Naturali (SS) Scienze Ambientali e Naturali (SS) 35% 29% 30% 25% 23% 2003/2004 20% 2004/2005 15% 11% 10% 5% 0% 2003/2004 2004/2005 a .a . Fig. Fig. 6 2005/2006 2005/2006 200 Antonio Corda % Abbandoni nell'annosuccessivo successivo, serie per coorte % abbandoni nell’anno - serie per coorte Chimica Chimica 40% 37% 35% 31% 30% 25% 2002/2003 21% 20% 2003/2004 17% 2004/2005 15% 2005/2006 10% 5% 0% 2002/2003 2003/2004 2004/2005 2005/2006 a .a . Fig. 7 Tasso Tasso di di Abbandono abbandono Facoltà Scienze MFN Facoltà Scienze M.F.N.e eBiotecnologie Biotecnologie 40,0% 35,0% 30,0% 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% SCIENZE BIOLOGICHE SCIENZE DELL'AMBIENTE E DELLE PRODUZIONI MARINE CHIMICA SCIENZE AMBIENTALI E NATURALI (SS e NU) BIOLOGIA SPERIMENTALE E APPLICATA GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO Fig. 88 Fig. 20 05 /2 00 6 20 04 /2 00 5 20 03 /2 00 4 20 02 /2 00 3 BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI Biotecnologie La Facoltà di Scienze M.F.N. e il corso di laurea in Biotecnologie 201 Per quanto concerne i tassi di abbandono, nelle Figure 4-7 sono evidenziati, per ciascun Corso di Laurea, gli andamenti per coorte negli ultimi 5 anni accademici (laddove rilevabili). In ciascun grafico sono evidenziati con frecce rosse i punti di picco dei tassi di abbandono al primo anno e le sequenze in crescita per coorte; altresì sono evidenziati con frecce verdi i punti in corrispondenza dei quali i tassi di abbandono al primo anno sono in calo. Invece, il grafico in Fig. 8, raffronta i tassi di abbandono complessivi, per i vari corsi di laurea della Facoltà e di Biotecnologie. Si ricorda, ad ogni buon conto, che i valori non assumono significato statistico laddove siano rapportati ad un basso numero di iscritti. Permangono le misure già introdotte da tempo per ridurre i tassi di abbandono dopo il primo anno nonché il tasso di inattività degli immatricolati. Come avviene da alcuni anni a questa parte, la Facoltà attiva corsi propedeutici delle materie di base in cui gli studenti mostrano maggiori carenze (matematica, fisica e chimica). Inoltre, molti insegnamenti del primo anno prevedono le verifiche “in itinere”. Questa pratica intende essere utile agli studenti come incentivo per impegnarsi nello studio sin dall’inizio della loro esperienza accademica, e comunque contribuiscono ad una distribuzione su tutto l’anno dell’impegno dello studente nelle fasi di valutazione. Passaggi di facoltà (interno Ateneo) Il fenomeno appare rilevante per il Corso di Laurea in Scienze Biologiche e su un periodo temporale specifico (a.a. 2006/07) nel quale si evidenzia un picco di richieste di cambio Facoltà. In particolare si tratta di 28 studenti, di cui 18 che fluiscono verso Medicina e Chirurgia, e 5 verso Scienze Infermieristiche Negli a.a. precedenti si è registrato un fenomeno di più modesta entità con passaggi distribuiti su ampia gamma di Facoltà destinazione. Trasferimenti I dati più significativi riferiti al periodo 2003/04 - 2006/07 sono stati rilevati per i seguenti Corsi di Laurea: • Scienze Biologiche Il fenomeno interessa complessivamente 23 studenti in uscita e 4 in entrata. Il saldo, negativo, si accentua negli ultimi a.a. osservati. Interessa sia i corsi pre-riforma sia quelli post-riforma e si concentra in particolare sugli atenei di Cagliari e Roma. 202 Antonio Corda • Scienze Ambientali e naturali Il fenomeno interessa complessivamente 13 studenti in ingresso e 1 studente in uscita. Si osservano arrivi soprattutto dagli Atenei Cagliari e Bologna. La concentrazione è maggiore nei corsi post-riforma. • Chimica Il fenomeno interessa complessivamente 3 studenti in uscita (verso Milano Pisa e Pavia) e 1 studente in entrata (da Bologna). Tre dei quattro movimenti osservati interessano i corsi post-riforma. Parametro “Studenti Equivalenti” Il valore medio di Studenti Equivalenti (percentuale dei crediti mediamente conseguiti da uno studente durante l’anno di corso - considerato un valore standard di 60 CFU - colloca la Facoltà di Scienze M.F.N. nell’a.a. 2005/06 in posizione sostanzialmente allineata alla media di Ateneo: Fig. 9). Destano interesse i valori conseguiti dalle Facoltà di Architettura e Medicina e Chirurgia (compresi tra 49,5% e 81,5% nello periodo dal 2002/03 al 2005/06). E’ probabile che le ragioni di un valore così elevato siano multifattoriali. Sarebbe di utilità generale per l’Ateneo studiare più approfonditamente le ragioni di tale fenomeno per individuarne le eventuali buone pratiche sottostanti e quindi agevolare una eventuale loro diffusione presso altre Facoltà, per scelta autonoma delle pertinenti strutture didattiche. Studenti Equivalenti Studenti equivalenti 50,00% 45,00% 40,00% 35,00% 30,00% FACOLTA' DI SCIENZE MFN 25,00% Media ATENEO 20,00% 15,00% 10,00% 5,00% 0,00% 2002/03 Fig. Fig. 99 2003/04 2004/05 2005/06 La Facoltà di Scienze M.F.N. e il corso di laurea in Biotecnologie 203 Il grafico relativo ai singoli corsi di Laurea della Facoltà (Fig. 10) fornisce dati più analitici. Appare chiaro il peso maggiore dovuto agli iscritti complessivi del corso di Laurea in Scienze Biologiche e, in misura inferiore, di quelli in Scienze dell’Ambiente e Produzioni Marine e Chimica (Fig. 11). Tuttavia, per ulteriori considerazioni sarebbe necessaria un’analisi più mirata con informazioni più specifiche. Come misure generali rivolte a migliorare tale parametro, la Facoltà ha da tempo introdotto lo strumento degli appelli straordinari per venire incontro agli studenti ed incentivarli nel presentarsi agli esami. La loro regolamentazione, è eterogeneo tra i diversi corsi di laurea e spazia dalla possibilità di richiesta mensile (Scienze Ambientali e Naturali e Scienze Biologiche) fino alla possibilità di sostenerli in due sole sessioni annuali (Chimica, Biotecnologie, Biotecnologie Molecolari), durante l’interruzione delle lezioni. Infine, gli studenti fuori corso hanno la possibilità di richiederli una volta al mese senza altre restrizioni. Studenti Equivalenti Studenti equivalenti FacoltàScienze ScienzeM.F.N. MFN eeBiotecnologie Facoltà Biotecnologie 70,00% SCIENZE BIOLOGICHE 60,00% SCIENZE DELLA NATURA E DELLE SUE RISORSE SCIENZE DELL'AMBIENTE E DELLE PRODUZIONI MARINE CHIMICA 50,00% 40,00% SCIENZE AMBIENTALI E NATURALI (SS) BIOLOGIA SPERIMENTALE E APPLICATA GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI 30,00% 20,00% 10,00% CHIMICA Spec 0,00% 2003/2004 Fig. 10 Fig. 10 SCIENZE AMBIENTALI DELLE ACQUE INTERNE E LAGUNARI SCIENZE AMBIENTALI TERRESTRI 2004/2005 2005/2006 SCIENZE AMBIENTALI E NATURALI (Nu) BIOTECNOLOGIE 204 600 Antonio Corda Iscritti Facoltà Scienze M.F.N. Iscritti Facoltà di Scienze MFN e Biotecnologie e Biotecnologie SCIENZE AMBIENTALI DELLE ACQUE INTERNE E LAGUNARI SCIENZE AMBIENTALI TERRESTRI SCIENZE BIOLOGICHE SCIENZE DELLA NATURA E DELLE SUE RISORSE 500 SCIENZE DELL'AMBIENTE E DELLE PRODUZIONI MARINE 400 CHIMICA SCIENZE AMBIENTALI E NATURALI (SS) 300 BIOLOGIA SPERIMENTALE E APPLICATA GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO 200 BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI 100 CHIMICA Spec SCIENZE AMBIENTALI E NATURALI (Nu) 0 2003/2004 2004/2005 2005/2006 BIOTECNOLOGIE Fig. 11 Fig. 11 Attività di Tirocinio Tra i tirocini pratico-applicativi, obbligatori per tutti gli studenti, quelli svolti in strutture esterne all’Ateneo risultano in forte crescita. Sono stati 34 nel 2006/07 e, rispettivamente 20, 25 e 7 nel 2005/06, 2004/05 e nel 2003/04. Il numero delle convenzioni attivate nell’ a.a. 2006/07 è pari a 45, ampliando quindi, rispetto all’a.a. precedente (35 convenzioni attive), le possibilità di scelta per un’esperienza esterna. Organico Il numero dei docenti della Facoltà di Scienze è di 92 unità, tra professori di I e II fascia e ricercatori (dato al 31/10/2007), e presenta un rapporto tra i professori (I a e II fascia) ed i ricercatori di 1,5, tra i più bassi dell’Ateneo. Il quadro del corpo docente è completato da docenti a contratto destinati alla copertura di 28 insegnamenti (o moduli) sui settori scientifico disciplinari integrativi o affini. Inoltre va considerato che il numero di corsi di laurea attivati ha richiesto un certo livello di copertura degli insegnamenti tramite mutazione. Infine, è doveroso ricordare lo sforzo di mobilità di una buona parte del corpo docente verso le sedi di Alghero e Nuoro, dove sono tenuti rispettivamente i corsi di laurea in Scienze dell’Ambiente e delle Produzioni Marine ed in Scienze Ambientali e Naturali (curriculum Ambientale). La Facoltà di Scienze M.F.N. e il corso di laurea in Biotecnologie 205 Conclusioni Da una prima analisi dei dati sembra che l’introduzione del numero programmato per i corsi di laurea di Scienze Biologiche, Scienze dell’Ambiente e delle Produzioni Marine, e Biotecnologie, stia contribuendo al miglioramento dei tassi di abbandono. Tuttavia, la misura non può intervenire sul problema dell’utilizzo di alcuni corsi della Facoltà come “transito” verso altri corsi di Laurea anch’essi ad accesso programmato; il fenomeno, seppur episodicamente, ha assunto una rilevanza importante sul corso di laurea di Scienze Biologiche, con ben 28 studenti che nell’a.a. 2006/07 hanno cambiato corso di laurea, in larga misura a favore di corsi di laurea della Facoltà di Medicina e Chirurgia. Tale fenomeno può incide negativamente sui Tassi di Abbandono e sul parametro Studenti Equivalenti. Rimane un obiettivo delle strutture didattiche intervenire, mediante la diminuzione del numero degli esami e conseguente aumento del numero dei CFU per insegnamento, al fine di ridurre ulteriormente la durata degli studi e con l’obiettivo di migliorare il valore del parametro Studenti Equivalenti. Per migliorare l’offerta di strutture a disposizione degli studenti, la Facoltà ha recentemente realizzato i seguenti progetti: - laboratorio per elaborazione dati (presso il Complesso Didattico di Via Vienna), da mettere a disposizione degli studenti per l’elaborazione delle tesi o di relazioni di laboratorio. - acquisto di PC portatili per studenti a disposizione degli studenti per l’elaborazione di tesi e per attività di esercitazione. - potenziamento delle attrezzature dei laboratori didattici. Infine, va anche rilevato che nell’anno a.a. 2006/07: - agli studenti beneficiari di borse di studio Erasmus è stata confermata la possibilità di un rimborso spese fino ad un importo massimo di 500 euro; - gli studenti del primo anno del Corso di Laurea in Chimica hanno fruito di incentivi (contributi tasse di iscrizione) legati al merito (possesso di almeno 30 CFU all’atto della iscrizione al secondo anno); - tutti i laureati regolari in Chimica (triennale) hanno fruito di premi di laurea. La Facoltà di Scienze Politiche Anatomia della Facoltà: relazione introduttiva1 Virgilio Mura Preside della Facoltà La Conferenza di oggi è una tappa del percorso che dovrà condurci nel prossimo inverno a varare la riforma degli ordinamenti didattici sulla base delle nuove classi di laurea e di laurea magistrale ufficialmente approvate dal Ministero nei giorni scorsi. Una tappa importante di una attività di indagine e di riflessione, che da tempo la Facoltà ha avviato - e che certo non si esaurisce oggi - per conoscere meglio se stessa, per individuare, esaminare e possibilmente superare i punti di criticità, gli elementi di debolezza, le disfunzioni che ancora permangono e che ancora ci impediscono di raggiungere quei livelli di qualità nell’offerta didattica e nei processi formativi ai quali tutti, docenti e studenti, legittimamente aspiriamo. Ognuno di noi, ne sono sicuro, coltiva, probabilmente a ragione, l’intima convinzione di essere, per un verso, un buon docente, e, per un altro, un buon studente. Ma la questione rilevante non è questa, non è la rappresentazione impressionistica che ognuno di noi fornisce di sé stesso a sé stesso, il punto fondamentale da approfondire spassionatamente, da analizzare dati alla mano e, dunque, da verificare con freddezza, è se l’impegno corale, lo sforzo che tutti insieme compiamo è sufficiente a conferire un elevato standard di qualità al prodotto del nostro lavoro. E questa operazione la dobbiamo fare senza compiacenti giustificazionismi, senza misconoscere o minimizzare i punti critici, che ci sono e vanno segnalati, se vogliamo metterci in un’ottica di correzione degli errori, di superamento dei limiti e di miglioramento complessivo delle nostre prestazioni. Questa è la questione decisiva, non tanto perché sullo standard di qualità si misura la nostra personale reputazione e il valore della nostra personale appartenenza, che sono cose importanti ma, tutto sommato, in questo contesto secondarie, quanto perché è sul versante della qualità che la Facoltà si gioca il 1 Relazione presentata in occasione della Conferenza di Facoltà sulla didattica (19 giugno 2007). 208 Virgilio Mura proprio futuro. In altre parole, se non saremo in grado di elevare e stabilizzare il livello qualitativo della didattica, non avremo un futuro di crescita e sviluppo, avremo, nella migliore delle ipotesi, un futuro di mera sopravvivenza e, nella peggiore, di inevitabile declino. Per almeno due ragioni. La prima è che il Ministero ha adottato a partire dal 2004 un nuovo modello di ripartizione del FFO, che rappresenta la parte più cospicua delle entrate complessive dell’Università. Il modello calcola l’aliquota teorica, cioè la percentuale di risorse che ogni Ateneo ha diritto di ricevere, come quota di riequilibrio, cui si contrappone l’aliquota effettiva, che è data dal costo reale di ogni Ateneo. L’aliquota teorica tende a crescere (è passata dai 29 ml del 2004 ai 150 ml nel 2005) mentre tende a decrescere l’aliquota effettiva. In prospettiva l’aliquota teorica dovrebbe sostituire l’ aliquota effettiva. L‘aliquota teorica è costruita sulla base di tre indicatori dimensionali, ognuno dei quali concorre per 1/3: la domanda di formazione, i risultati del processo formativo, i risultati della ricerca. Su questo ultimo, che riguarda soprattutto l’attività dei Dipartimenti, non è il caso di soffermarsi in questa sede. A noi interessano, piuttosto, i primi due: la domanda di formazione e i risultati del processo formativo. La domanda di formazione è calcolata sul parametro degli iscritti al secondo anno dei corsi di laurea triennali, cui si aggiungono due fattori correttivi: il possesso dei requisiti minimi e i c.d. fattori di qualità, fra i quali la presenza di un sito web dedicato e di processi di autovalutazione delle attività svolte. I risultati del processo formativo sono calcolati sulla base dei CFU maturati dagli studenti nei corsi di laurea triennali e dal numero dei laureati ponderati sugli anni di ritardo e normalizzati rispetto alla durata legale. In parole più semplici: i dati che contano, quelli che pesano sul serio, sono il numero degli studenti stabilizzati, il numero degli studenti regolari e il numero dei laureati in corso. Il che significa, se leggiamo i criteri al contrario, che i dati che penalizzano sono: il fenomeno della dispersione o degli abbandoni, l’acquisizione di un numero di crediti annui inferiore a quello previsto dagli ordinamenti didattici, il fenomeno degli studenti e dei laureati fuori corso. Su questi parametri il Ministero eroga l’aliquota teorica del FFO agli atenei. Ma, attenzione, non mancano spinte e sollecitazioni, che io personalmente condivido, affinché gli stessi criteri vengano adottati anche nella ripartizione delle risorse da destinare alle Facoltà all’interno del nostro Ateneo. La seconda ragione per la quale la questione della qualità diventa decisiva è che vi sono molti segnali che avvertono che l’obiettivo del protocollo di La Facoltà di Scienze Politiche 209 Lisbona, che è quello di portare l’investimento per la ricerca e l’Università a poco più del 2% del PIL, non verrà realizzato nei tempi previsti. Soprattutto in Italia, a causa del debito pubblico ingente, non è realistico aspettarsi un aumento considerevole delle risorse destinate all’Università. Anzi, ho la fondata impressione che i finanziamenti statali siano destinati non solo a diminuire in relazione ai costi crescenti (solo gli stipendi, non coperti da risorse aggiuntive, aumentano automaticamente di oltre il 4% annuo) ma, soprattutto, a diventare molti più selettivi nella loro distribuzione. Mi vorrei tanto sbagliare, ma ho l’impressione che in un futuro non molto lontano, a prescindere dal colore politico dei governi in carica, la maggior parte delle risorse pubbliche sarà concentrata su pochi poli considerati eccellenti. Ecco perché la questione della qualità diventa decisiva e perché la conferenza di Facoltà sulla didattica o analoghi momenti di riflessione e di autovalutazione dovrebbero diventare appuntamenti fissi, da ripetere regolarmente con cadenza almeno annuale. Ovviamente – può apparire perfino offensivo ricordarlo – la sfida della qualità non la si vince in termini puramente quantitativi, abbassando i livelli del rigore e facilitando i percorsi formativi, ossia, per dirla brutalmente, regalando gli esami. Una tendenza opportunistica alla quale qualche Facoltà e qualche Ateneo hanno, purtroppo, ceduto. Questo è l’unico modo sicuro per perdere la sfida e per perdere pure la dignità legata al nostro ruolo di docenti e di studenti. La sfida la si vince riducendo il numero degli abbandoni, aumentando il numero degli studenti regolari e dei laureati in corso, ma mantenendo nel contempo alta la qualità della formazione. La si vince se si riesce ad aumentare gli indici di produttività senza abbassare quelli della qualità. E siccome operiamo in una logica di sistema, secondo la quale i punti deboli di uno degli elementi si riflettono sul rendimento dell’insieme, il problema della qualità didattica riguarda tutti, nessuno escluso. Riguarda tutti i corsi di studio, tutti i docenti, tutti gli studenti, l’intera struttura tecnicoamministrativa, insomma, chiunque, a qualunque titolo, operi nella Facoltà. Non è un problema che può essere semplicemente scaricato sul preside o sui presidenti dei corsi di laurea o su qualche collega particolarmente volenteroso e generoso. Il che è un invito a tutti a non chiamarsi fuori e a rimboccarsi le maniche, perché alcuni dati fondamentali che riguardano la nostra realtà sono sicuramente da correggere. 210 Virgilio Mura Dati sugli iscritti, sugli immatricolati, sugli abbandoni, sugli studenti regolari, sugli studenti inattivi, sui fuori corso e sui laureati I dati sugli iscritti contengono elementi interessanti, ma non sono problematici. Dopo l’impennata iniziale, che ha coinciso con l’avvio della riforma degli ordinamenti e la triplicazione dei corsi di laurea, il numero degli iscritti si è assestato sui 1700. Siamo ai limiti dell’utenza sostenibile e, per dimensione, ci collochiamo al quarto posto nell’Ateneo, dopo Giurisprudenza, Lettere ed Economia. Possiamo ancora moderatamente crescere nelle lauree magistrali – e questa mi sembra la tendenza in atto – anche se i numeri per il momento sono più che soddisfacenti: all’interno dell’Università di Sassari siamo la Facoltà con il maggior numero di iscritti nelle specialistiche, pur avendo attivato solo due corsi di laurea e nonostante i limiti posti all’accesso. Ne consegue che il nostro obiettivo primario non dovrebbe essere quello di impegnarci in una politica di attrazione indiscriminata, ma quello di favorire processi di autoselezione in grado di governare gli ingressi sulla base di solide motivazioni e di specifiche vocazioni. Il problema della qualità nasce all’origine, al momento dell’accesso e investe successivamente le questioni, anch’esse cruciali, dell’organizzazione della didattica e dell’impegno dei docenti. Non è un caso che la nostra Conferenza sia incentrata su questi tre grandi temi, che si articolano a loro volta in un reticolo concatenato di sotto-temi. Vediamoli, velocemente, uno per volta, cominciando dal problema dell’accesso. Conosciamo tutti, anche perché se ne è parlato molto negli ultimi tempi, la situazione quasi disastrosa della scuola italiana. Secondo le stime dell’OCSE è agli ultimi posti nell’Europa a 25 per il rendimento (per la preparazione degli studenti) ed ai primi – se non al primo - per i costi d’esercizio. Un record difficile da uguagliare. Tutti noi, chi più o chi meno, abbiamo avuto occasione di lamentarci della preparazione iniziale di molte delle nostre matricole. Cosa possiamo fare per rimediare alle lacune iniziali? Io credo che i margini di intervento siano molto limitati. E’ difficile, se non impossibile, per noi intervenire sulla scuola (anche se nel corso della giornata credo che qualche collega abbia in proposito da avanzare talune proposte). L’unico strumento che la normativa vigente ci riconosce è quello dell’individuazione e dell’assegnazione di debiti formativi, previo accertamento della La Facoltà di Scienze Politiche 211 preparazione iniziale. Temo che sia un’arma spuntata, se non addirittura un boomerang. Intanto perché non si possono fare corsi di recupero, che comunque non sono facili da organizzare, a costo zero. In secondo luogo perché il tempo eventualmente impiegato per recuperare le lacune iniziali, e dunque per pagare i debiti, è tutto tempo sottratto all’acquisizione dei crediti. Mi spiego: il tempo a disposizione dello studente non è infinito. Il CFU è l’unità di misura del tempo necessario all’apprendimento. Un credito equivale a 25 ore di lavoro, 60 crediti – la media annua - equivalgono a 1500 di lavoro. E lavorare per 1500 ore equivale a dedicare all’apprendimento oltre 6 ore al giorno per 5 giorni alla settimana per 11 mesi all’anno. Il che non è poco, se pensate che un operaio dell’industria tedesca – la locomotiva d’Europa lavora per meno di 1300 ore all’anno. E, allora, in un dato periodo di tempo o recuperi debiti o acquisti crediti. Per fare entrambe le operazioni occorre il doppio del tempo. Ma allora, a seconda del numero dei debiti da recuperare, tanto vale iscrivere direttamente la matricola fuori corso. Risolvi, forse, un problema: quello delle lacune iniziali; e ne apri, sicuramente, un altro: quello della durata degli studi. Ma oltre alla lacune nella preparazione iniziale, la scuola ci consegna spesso studenti disorientati e “viziati”. Disorientati, perché spesso pressati dalle aspettative dei genitori, non hanno le idee chiare sui percorsi da seguire e sulle attitudini necessarie per seguirli. Viziati, perché disabituati a considerare l’apprendimento in termini di peso, di fatica, di attività di approfondimento, perché sprovvisti di un’etica del lavoro, perché non del tutto consapevoli che gli anni dell’università sono un investimento per il futuro e che quindi la condizione di studente è una condizione da prendere sul serio, non foss’altro che per rispetto verso chi, pur essendo capace e meritevole, all’Università non riesce tuttavia ad accedere. Sull’orientamento non abbiamo fatto abbastanza. Negli anni scorsi più che altro abbiamo fatto pubblicità. Ma ormai siamo tutti consapevoli che fare opera di orientamento è cosa diversa e più impegnativa che fare marketing. Dobbiamo investire molto su questo versante fondamentale per migliorare e rendere sistematici i collegamenti con gli ultimi anni delle scuole superiori al fine di aiutare gli studenti a non sbagliare la scelta iniziale, che insieme alle lacune nella preparazione, è alla base degli abbandoni dopo un primo anno, generalmente, trascorso nell’inattività. Ma una efficace azione di orientamento, in grado di far emergere le attitudini e le vocazioni specifiche, è un’operazione inutile se non si accompagna 212 Virgilio Mura alla prova di ammissione, che deve essere studiata e strutturata e mirata sulle base delle specifiche caratteristiche dei singoli corsi di laurea. E anche questa non è un’ impresa semplice, alla quale tuttavia ci dovremo seriamente preparare. La prova d’ammissione dovrebbe soprattutto servire a far comprendere all’immatricolando se la scelta che sta per compiere è la scelta giusta. Libero di provarci se il test è negativo, ma almeno abbia la consapevolezza delle difficoltà cui andrà incontro. Una prova d’ammissione in funzione dissuasiva è il miglior servizio che possiamo rendere agli immatricolandi e alle loro famiglie, alla Facoltà e all’Ateneo, perché dissuadere in questo caso equivale a ri-orientare, significa non escludere dall’Università ma favorire inclusioni mirate e ragionate. Ma una volta superata la soglia, la matricola va accompagnata nel suo percorso iniziale. Occorre perciò potenziare il servizio di tutorato e attivare il monitoraggio delle carriere fin dalla prima sessione d’esami. Il monitoraggio delle carriere deve poi proseguire nel secondo e nel terzo anno di corso, divenendo così parte integrante del progetto didattico della Facoltà. È dal monitoraggio costante delle carriere infatti che si possono trarre utili indicazioni per migliorare l’organizzazione complessiva della didattica. Al momento non sono riscontrabili rilevanti differenze, sul piano dell’efficienza e della funzionalità, fra il regime dei bimestri, che abbiamo adottato nell’a.a. 2003-2004, e l’attuale regime, articolato i due semestri, ognuno di 14 settimane, di cui due riservate alle prove d’esame intermedie o di recupero. Inoltre, hanno dato buona prova le cinque sessioni d’esame di profitto (con 8/9 appelli) e le cinque sessioni all’anno d’esame di laurea. La qualità dell’organizzazione dei servizi didattici dipende unicamente dalla nostra responsabilità (e dalla nostra volontà). I punti per migliorare l’organizzazione complessiva sono facili da indicare, più difficili da attuare, a causa soprattutto delle resistenze, diciamocelo francamente, che noi docenti spesso frapponiamo. La semestralizzazione dei corsi è un fatto di razionalizzazione, che aiuta a distribuire l’attività di apprendimento lungo il corso dell’anno accademico, a patto che i semestri siano equilibrati nel carico didattico, cosa non sempre, come dovrebbe essere, scontata. Il calendario delle lezioni e degli esami dovrebbe, come è logico, essere costruito in funzione delle esigenze di apprendimento degli studenti. Se vogliamo aiutarli ad usare con il maggior profitto possibile le 1500 ore di lavo- La Facoltà di Scienze Politiche 213 ro di cui dispongono in un anno, dovremmo concentrare l’attività didattica frontale, proprio come si usa nelle scuole di ogni ordine e grado, in una parte della giornata (o al mattino o al pomeriggio) lasciando che la parte rimanente possa essere dedicata allo studio individuale. Anche questa misura di razionalizzazione, di per sé elementare, è più facile da dirsi che da attuarsi. Oggi non mancano più le aule, mi auguro che non manchi neppure la disponibilità a collaborare (spostare un orario alle volte è un impresa titanica, equivale a infrangere abitudini consolidate e, spesso, a toccare piccoli privilegi). Eppure basterebbe poco per migliorare sensibilmente la situazione: basterebbe che prima di indicare le proprie preferenze riguardo alle ore e ai giorni di lezione, ogni docente si coordinasse con gli altri due colleghi che svolgono il corso nel medesimo semestre. Si tratterebbe in fondo di fare tre telefonate, agevolando di molto il lavoro degli uffici. Lo stesso dicasi per il calendario degli esami. Vi sono dalle due alle otto settimane utili, a seconda dalle sessioni, per fissare la data dell’esame. Possibile che ancora non riusciamo ad evitare del tutto la sovrapposizione e l’accavallamento di materie dello stesso corso, dello stesso anno e dello stesso semestre? Anche in questi casi un maggior coordinamento fra i docenti non guasterebbe. Ma la misura di razionalizzazione più importante, per migliorare la produttività, riguarda il problema del sovraccarico didattico: programmi dai contenuti sproporzionati rispetto al tempo disponibile, iperfrazionamento modulare, eccessivo numero di esami. In particolare, riguardo al numero degli esami o all’articolazione modulare, è opportuno non disgiungere sotto il profilo concettuale il numero dei crediti dal numero degli esami, giacché se è vero che ormai ragioniamo (e calcoliamo) in termini di CFU, è altrettanto vero che i crediti si acquisiscono superando gli esami: sotto questo profilo è preferibile, come indica il decreto ministeriale che istituisce le nuove classi di laurea e di laurea magistrale, un ordinamento che suddivida i 180 CFU in 16/18 esami da 10 CFU ognuno, piuttosto che in 32/36 esami da 5 CFU ognuno, perché, anche a parità di carico didattico, per lo studente è più agevole (anche sotto l’aspetto psicologico) organizzare il proprio curriculum se gli esami, sebbene più “pesanti”, sono (relativamente) pochi. Così come gioverebbe maggior coordinamento nella predisposizione dei programmi dei corsi. A volte i contenuti di un corso (o parte di essi) sono replicati in un altro oppure non sono presenti né nell’uno né nell’altro, al punto che, come risulta dalle schede compilate dagli studenti ed elaborate dal Nu- 214 Virgilio Mura cleo di valutazione, in ben 46 corsi impartiti nello scorso anno, fra cui tutti gli insegnamenti linguistici, gli studenti lamentano di non possedere sufficienti conoscenze preliminari. E questo riguarda, e sembra incredibile, anche insegnamenti del 3° anno e perfino delle specialistiche. Ma il punto più delicato - e forse anche il più difficile da realizzare, anche se in questo campo abbiamo fatto passi da gigante - è quello di chiedere ai docenti uno sforzo di intelligente attenzione per commisurare e proporzionare i programmi d’esame al numero dei crediti (cioè delle ore di carico didattico) riservate ad ogni singolo insegnamento. Ogni ora che eccede il limite dei CFU assegnati all’insegnamento è un’ora che si aggiunge al carico didattico complessivo annuo dello studente o un’ora sottratta agli insegnamenti che insistono sullo stesso anno di corso. Non si tratta evidentemente di effettuare meccaniche operazioni di sottrazione di pagine o di capitoli dai programmi, ma di capire, per ogni singola disciplina, quali sono le conoscenze essenziali, i contenuti irrinunciabili per acquisire una solida preparazione di base, in grado di contribuire al processo di autoformazione dello studente secondo i canoni metodologici e il rigore tipico della ricerca scientifica. Si tratta, cioè, di ribadire, che l’università non è un istituto professionale, ma in primo luogo una scuola di metodo. Il che non significa che è avulsa dal mondo del lavoro, ma semplicemente che non può appiattirsi su questo né esistere ed operare in funzione di questo senza rinunciare alla propria missione. Soprattutto nella società dell’informazione e della conoscenza, che dischiude nuove possibilità alla prospettiva del life long learning, dell’educazione permanente, soprattutto oggi, in un’epoca in cui le conoscenze acquisite sembrano velocemente deperibili, soggette come sono a rapida obsolescenza, diventa ancora più chiaro ed evidente che l’università è la sede elettiva della produzione e della trasmissione del sapere critico, l’istituzione nella quale si insegna ad imparare, ovvero si impara ad imparare, si impara a conoscere sulla base del metodo scientifico. Riguardo al miglioramento dei risultati della didattica, dobbiamo tornare ad interrogarci sull’importanza della frequenza. Finora ci siamo attestati su una soluzione di compromesso, limitandoci a raccomandarla. Oggi ci sono le condizioni (abbiamo gli spazi sufficienti e l’ordinamento riconosce la distinzione fra studenti a tempo pieno e studenti a tempo parziale) per riproporre il problema. La frequenza serve a migliorare la qualità dei processi di formazione (oltre che a favorire sicuramente i processi di socializzazione), oppure, La Facoltà di Scienze Politiche 215 come da più parti si sostiene, è un supporto necessario soltanto per i meno dotati, per gli studenti che presentano maggiori difficoltà di apprendimento? La Carta dei diritti e dei doveri degli studenti, emanata pochi giorni fa dal MUR, limita l’obbligatorietà della frequenza ai casi previsti dalle leggi nazionali e dalla normativa europea. Ma se riteniamo che la frequenza sia utile per facilitare l’apprendimento e migliorare la qualità della didattica, quali misure dovremmo adottare per incentivarla? Un’altra questione sulla quale dobbiamo riflettere è quella dei tirocini. Il servizio tirocini, che è un servizio costoso e impegnativo dal punto di vista amministrativo, l’abbiamo istituito nel 2004 con buoni risultati sotto il profilo quantitativo, come risulta dalla relazione allegata agli atti. La domanda da porsi è: sono serviti e servono, così come sono configurati, a migliorare la qualità dei processi formativi in funzione di una preparazione mirata all’inserimento nel mondo del lavoro, oppure sono stati utilizzati, un po’ opportunisticamente, come uno strumento per acquisire facili crediti, magari negli uffici comunali sotto casa? A me sembra chiaro che dobbiamo favorire il primo tipo di tirocini e non incoraggiare il secondo, riservando l’esperienza dei tirocini a casi accuratamente selezionati sulla base di specifici programmi di formazione, necessari e coerenti rispetto al corso di studi intrapreso. Sul Progetto Erasmus i risultati sono soddisfacenti, anche se permangono difficoltà e problemi cronici, legati soprattutto alla rigidità del regolamento di Ateneo riguardo ai requisiti richiesti e ai ritardi nell’erogazione delle borse. Problemi per i quali la nostra Commissione esteri ha già prospettato soluzioni adeguate, che speriamo possano essere recepite a livello di Ateneo fin dal prossimo anno accademico. Attualmente disponiamo di 46 borse, una ogni 37 studenti. Un buon rapporto, migliore di quello di alcune Facoltà dell’Ateneo, ma peggiore rispetto al rapporto di Architettura (1/9 ), Lingue (1/18), Lettere (12/28), Agraria (1/31), Veterinaria (1/36). Un buon rapporto, nonostante i referenti dell’interscambio siano soltanto tre colleghi (i professori Paolo Puddinu, Piero Sanna e Stefano Boffo), che sono coloro che hanno avviato e curato i rapporti bilaterali con le università straniere per consentire ai nostri studenti soggiorni di studio all’estero che vanno dai 5 ai 10 mesi all’anno. Inutile sottolineare quanto l’esperienza Erasmus sia importante per la crescita individuale e la formazione degli studenti. Non è invece inutile in questa sede fare appello a tutti colleghi affinché, sull’esempio di Puddinu, Piero Sanna e Boffo, si attivino per impostare nuovi rapporti al fine di arricchire (e ulteriormente differenziare) il quadro dell’offerta in un prossimo futuro. 216 Virgilio Mura Sull’impegno dei docenti sono risuonate in questi mesi, a livello di Ateneo, critiche insistite, in alcuni casi giustificate da episodi di clamoroso malcostume, in altri casi pretestuose e inutilmente polemiche. Il Senato accademico si appresta ed esaminare in proposito un regolamento redatto da un’apposita Commissione. In discussione non è tanto l’ormai annosa questione delle 120 ore di attività didattica frontale, sulla quale comunque dovremo prendere una posizione precisa e conseguente, quanto il problema della presenza in sede, soprattutto nel semestre in cui non siamo impegnati per la didattica. Un problema che viene affrontato nella bozza di regolamento secondo un ottica che riflette un po’ troppo il punto di vista delle cosiddette facoltà scientifiche, nelle quali la presenza in sede è intrinsecamente legata allo svolgimento dell’attività di ricerca. Non è facile far capire che le facoltà umanistiche o di scienze sociali hanno diverse esigenze e affrontano in modo peculiare il problema della pendolarità dei docenti. Con ciò non voglio dire che il problema non esiste. Il problema esiste soprattutto sotto il profilo della attività collaterali relative ai compiti organizzativi, che incombono con il peso di un dovere su tutti i docenti, e, in particolare, sui professori. Ed esiste anche, pur se affievolito dall’uso dei mezzi informatici di comunicazione, per quel che riguarda il ricevimento degli studenti e la reperibilità. Se c’è un problema, allora bisogna trovare la soluzione. E’ questa è la ragione per la quale è stato istituito un apposito gruppo di lavoro. Sono sicuro che da questo gruppo, come del resto dagli altri, scaturiranno proposte che ci aiuteranno a superare limiti e difficoltà e a cogliere l’obiettivo, che ci siamo proposti di raggiungere, che è quello di migliorare gli indici di qualità della Facoltà. Oggi dobbiamo istruire, chiarire, capire, per cercare poi di sciogliere i nodi più intricati dei principali problemi sul tappeto. Per le risposte conclusive o le decisioni operative c’è ancora tempo e c’è un’altra sede. La Commissione didattica della Facoltà di Scienze politiche Luigi Mario Bua Commissione didattica Facoltà di Scienze politiche Il mio compito sarebbe quello di relazionare sui lavori della commissione didattica. Dovrò però allargare il mio discorso ai temi collaterali dell’orientamento e dell’offerta formativa della Facoltà perché il lavoro della Commissione consistente nell’istruire le pratiche che saranno approvate in Consiglio di Facoltà presuppone un rapporto approfondito con lo studente volto a porre in rapporto le sue esigenze ed attese con quanto le opportunità offerte dalla Facoltà e dal mondo universitario più in generale1. Parlare quindi di didattica significa parlare dell’orientamento. Da questo punto di vista pare necessario prima di tutto chiarire se ci sia un bisogno di orientamento, perché si afferma che “gli studenti non chiedono, non si informano”. Ciò è per certi versi vero, ma potrebbe essere la conseguenza di una incapacità a corrispondere ad un bisogno. Nella nostra esperienza le cose stanno diversamente. Nel 2004-05 abbiamo dato risposta a 389 e-mail, nel 2005-06 a 257, nel 2006-07 a 481. A questo si aggiungono le persone che ci hanno raggiunto per telefono e o che abbiamo incontrato, forse altrettanto numerose. È ovvio che ogni studente ci contatta varie volte e quindi riusciamo a coprire soltanto una parte degli studenti, ma con una strategia mirata a potenziare il servizio si potrebbero raggiungere più persone: quello che è però importante è certo offrire una visibilità al servizio perché la domanda individuale possa esprimersi, ma ancora più efficacemente ricercare attivamente l’utenza che necessita di orientamento2. Ma cosa intendiamo per orientamento? 1 2 Si tenga presente che in non pochi casi l’utilizzo di opportunità presenti presso altre facoltà ed altri atenei permette di dare coerenza ed efficacia a percorsi formativi più “mirati”. In questi casi si ha di fronte uno studente con un progetto specifico e, in genere, motivato per cui si tratta di scoprire con lui quali possano essere le scelte ottimali. Vedremo oltre che sarebbe necessario, ad esempio, monitorare le prime sessioni di esame delle matricole ed immediatamente prendere contatto con tutte quelle che non hanno sostenuto esami, poi con quelle che hanno sostenuto un solo esame ecc. in modo da verifica- 218 Luigi Mario Bua Iniziamo dall’orientamento in ingresso perché qua scorgiamo più nettamente i limiti dell’impostazione fin qui seguita. Semplificando un po’ si tratta di un’attività di informazione e di pubblicità indirizzata agli studenti dell’ultimo anno delle superiori, a cui si affiancano alcuni servizi a domanda individuale. Riteniamo che ciò sia del tutto insufficiente perché arriva troppo tardi e perché può dare solo informazioni. Per essere chiari: in quel momento i giochi sono fatti, e nella migliore delle ipotesi si potrà aiutare lo studente a scegliere in base al suo stato “scontando” tutte le precedenti scelte “inconsapevoli”. Fare orientamento efficace comporta: • l’essere presenti nei momenti iniziali del percorso3 e operare perché siano chiari fin dall’inizio sia le opportunità, sia gli impegni che certi traguardi comportano. Si pensi all’assurdo dei debiti formativi mai recuperati, ma, più in generale, alla inadeguatezza della preparazione che la gran parte degli studenti sta acquisendo. L’università non si può limitare a “constatare” questo stato e porre delle barriere all’ingresso4 . • Orientare quindi significa far cogliere agli studenti l’ineluttabilità dell’assunzione di responsabilità rispetto ad un modello culturale che comprende l’acquisizione del sapere come un’esigenza personale, la necessità di proiettarsi su programmi di medio periodo, la richiesta di soddisfacimento delle esigenze formative. • Ma fare orientamento significa anche aprire un confronto tra colleghi che lavorano nell’università e nella scuola per valutare insieme i problemi e costruire delle soluzioni5. 3 4 5 re le situazioni e offrire indicazioni e accumulare conoscenza approfondita dei problemi. Può essere sviluppato in vari momenti, ma almeno dall’inizio del terzo anno della scuola superiore. Le ultime circolari ministeriali chiariscono che questa scorciatoia del numero chiuso e delle selezioni non è più percorribile, ma è anche assurdo che l’università accetti lo scadimento senza valer partecipare ad un riequilibrio della situazione. Per rendere più chiara la proposta facciamo riferimento al problema delle lingue straniere: tutti si lamentano riguardo al livello di conoscenze acquisite ed è da tutti ammesso che la preparazione di base delle lingue acquisita nell’università è del tutto insufficiente e distoglie gli studenti dai loro studi “disciplinari” per troppo tempo. Pare ovvio che l’unica soluzione è quella di attivare un servizio in comune tra Università e Istituti superiori e Enti certificatori perché durante i cinque anni delle superiori gli studenti possano avere le lingue “certificate”. Nel momento in cui si sono create le condizioni per ottemperare a questa esigenza è anche giusto sanzionare chi chiede di iscriversi all’università senza il La Commissione didattica della Facoltà di Scienze politiche 219 La contraddittorietà delle domande poste alla scuola a livello individuale e collettivo6, insieme ad una lunga campagna di disinformazione, hanno portato ad una delegittimazione della scuola e ad una svalutazione del sapere, nonché ad un declassamento sociale degli insegnanti per cui il prestigio di cui godevano si è enormemente ridotto anche se giovani e genitori sperano sempre di incontrare durante il percorso un vero “maestro”7. Eppure la scuola è ormai uno dei pochi luoghi in cui si compia il processo di socializzazione e in cui l’acquisizione delle competenze avvenga in modo strutturato e non caotico8. Necessita quindi: • rilegittimare il sapere e i suoi operatori (livello culturale); • Creare percorsi didattici e attività collaterali volte al conseguimento dei risultati (livello strutturale)9; 6 7 8 9 possesso della lingua e poter dedicare le risorse dell’ateneo all’insegnamento specialistico-disciplinare della lingua. A livello individuale le famiglie oscillano tra la richiesta di fornire maggiori competenze e il diniego all’uso della severità, a livello collettivo si chiede alla scuola di impegnarsi a fondo sul fornire competenze strumentali, e su questo versante si organizza l’istituzione, salvo poi scaricare sulla scuola una domanda pedagogica crescente: educazione stradale, educazione alla legalità, educazione sessuale, educazione alla salute e contro la droga, educazione alimentare ecc. Poiché la funzione pedagogica è rimasta genericamente attribuita alla scuola, ma sottratta ai singoli insegnati, e posto anche che solleva grandi responsabilità e possibili conflitti, viene annacquata e stemperata ancora come se si trattasse di acquisire ancora saperi strumentali per cui l’educazione sessuale viene attribuita all’insegnate di scienze che potrà insegnare la fisiologia ma dovrà guardarsi dal parlare delle relazioni tra i sessi, delle violenze alle donne, della sessualità come comunicazione (e se fosse più idoneo un poeta?); oppure l’educazione stradale è attribuita al professore di ginnastica forse perché superficialmente si tratta di mobilità? Maestro è colui che possiede l’arte: il titolo di mastro ed il nome di battesimo per le arti manuali, maestro e cognome per gli insegnanti. Il luogo comune che i giovani apprendono molto di più attraverso altri canali si basa su una generalizzazione di una situazione attribuibile solo a quei pochi ragazzi: solo il possesso di un background culturale familiare permette di trarre profitto dai mezzi di informazione, di attivare un processo di accumulazione, per la gran parte dei ragazzi quelle informazioni sono solo rumore, spesso dannoso perché innesca illusioni riguardo alle competenze di cui si pensa di disporre. Così come proponiamo che si collabori per fornire nelle scuole superiori l’opportunità di certificare la competenza linguistica, così pensiamo che debbano essere create strutture, dal museo della scienza, a laboratori delle più varie discipline, a una serie programmata e ricorrente di mostre e dibattiti su temi di attualità e di rilevanza in cui risalti sempre l’approccio scientifico ai problemi. Tali attività debbono essere gestite e programmate in collaborazione tra Università e scuole superiori. È necessario sottolineare che il lavorare 220 Luigi Mario Bua • Creare le opportunità perché la motivazione professionale degli insegnanti e dei docenti sia sostenuta è “protetta”10. Sembra che questo stia avvenendo attraverso l’enfatizzazione che viene posta ora sull’innovazione, le conoscenze, la ricerca, ma il tutto deve tradursi in concreti progetti di collaborazione tra le differenti agenzie ed è anche compito dell’Università che ancora gode di un qualche prestigio e che possiede maggiore forza contrattuale, sempre che la voglia usare. A questo punto la richiesta di assunzione di responsabilità nei confronti dei giovani e delle loro famiglie è pienamente legittima e non può ritenersi che la selezione in ingresso volta a chiedere il prioritario recupero di competenze sia ingiusta, immotivata, “di classe”11. Il risultato di queste iniziative sarà quello di avere una minore eterogeneità tra le matricole, sia per quanto riguarda le attese, sia nei comportamenti, sia quindi nei rendimenti. Orientamento nell’università È lasciato alla casualità. I soli studenti che sicuramente incontreranno un’occasione in cui si fa orientamento sono quelli che chiedono una abbreviazione di corso o coloro che si trasferiscono da altra facoltà o ateneo. Questi vengono tutti convocati dalla Commissione didattica e con loro si discute delle loro esigenze , dei loro programmi, dei vincoli e delle risorse che influiranno sul loro percorso, fino a formulare un progetto personalizzato. L’incontro è anche l’occasione per informarli sulle “regole” (tabelle ministeriali, offerta formativa, regolamenti) e sulle modalità con cui possono affrontare alcune difficoltà (come tenersi in contatto, con chi, “piccoli trucchi” per ottimizzare il proprio impegno). Per le matricole si opera con troppo ritardo. La festa di Facoltà era una 10 11 a questi traguardi presuppone impegno, risorse, molta sapienza relazionale e non può essere assolutamente gestita burocraticamente. Associazioni professionali o strutture similari possono svolgere attivamente questa funzione di supporto e tutela, ma essenzialmente, è la strutturazione di attività collaterali,ad alta visibilità sociale che innesca un diverso equilibrio nel rapporto tra docenti, richieste dell’istituzione, dei dirigenti, dei colleghi, dei genitori, degli studenti. Nel proseguo, quando parleremo dell’organizzazione per semestri e della possibilità di autorizzare le iscrizioni sia al primo che al secondo semestre, risalterà la non drammaticità della richiesta di recupero di competenze per il singolo ed il vantaggio per l’Università di non “accollarsi” una matricola che deve attuare un recupero: è assurdo chiedere ad un’anatra zoppa di correre più delle sane. La Commissione didattica della Facoltà di Scienze politiche 221 buona occasione che sarebbe stato necessario articolare in modo da valorizzarla per le varie finalità che le si attribuivano, dal essere una data specifica in cui si compie un rito di transizione ed incorporazione, trovandosi dentro la struttura università per riconoscersi come membri di una “corporazione”, alla ufficializzazione dell’inizio del processo formativo: subito dopo la festa momenti di incontro per informare su didattica, servizi, risorse a disposizione. Attualmente nessuna iniziativa ha sostituito questi passaggi: il calendario universitario generico e contraddittorio12, la festa ad anno molto iniziato e fuori dei contesti di ateneo, estranea, le attività dei tutor anch’esse in ritardo. Ma anche l’organizzazione dell’offerta formativa non aiuta perché, sovrabbondante di impegni nel primo anno, irraggiungibile come traguardo per pressoché tutti gli studenti13, li porta a cercare soluzioni individuali e si perde quella regolarità e gradualità che il curriculum dovrebbe proporre. Bisogna quindi: • riorganizzare il carico degli studi distribuito tra i tre anni; • differenziare gli esami di base di modo che siano immediatamente percepiti come esami su cui investire attraverso l’attribuzione di un maggior numero di crediti; • portare il numero degli esami a 18 e riorganizzare il calendario accademico in modo che per ogni semestre l’impegno risulti di 3 esami e quindi sia possibile una cadenza regolare di frequenza, studio, esame. Questa “chiarezza” sarebbe di grande utilità nell’evitare i ritardi degli studenti a tempo pieno14. 12 13 14 Le incongruenze del calendario che risale al periodo prebellico e bellico (l’appello di febbraio era stato istituito per i richiamati al fronte) sono un messaggio non secondario di “disattenzione”, di “disinteresse” verso gli studenti, ma anche verso il proprio lavoro di docenti. Un numero rilevante di studenti sostiene l’esame di privato come ultimo esame, altri seguono con impegno storia moderna traendone grandi frutti, ma tralasciano economia politica, oppure tentano ripetutamente l’esame di statistica reiterando le stesse modalità di preparazione inadeguate; una programmazione didattica deve essere capace di affrontare questi problemi dedicando le risorse necessarie (di ore, di CFU, di attività integrative all’insegnamento ecc.) perché si superino le difficoltà. Non si può ritenere fisiologica una situazione quale quella che si verifica nel primo anno. Qualora si attuasse un riallineamento del calendario accademico si potrebbero prevedere le iscrizioni non più vincolate all’inizio dell’anno accademico, ma all’inizio dei semestri: questa soluzione, che apparentemente sembrerebbe complicare le cose, in realtà permetterebbe di risolvere il problema delle iscrizioni con debito formativo sia degli studenti della triennale sia della specialistica (avrebbero a disposizione un semestre per recuperare 222 Luigi Mario Bua Ma la soluzione più efficace è quella di monitorare i risultati degli studenti e individuare fin dalle prime due sessioni di esami quali siano gli studenti in difficoltà: attraverso contatti elettronici o telefonici è già possibile raccogliere con interviste semi strutturate una serie di informazioni importanti sulle ragioni del “fallimento” e quindi procedere a contattare tutti gli studenti che necessitano di un colloquio più approfondito. Iniziative quali quella proposta inducono un atteggiamento molto favorevole da parte degli studenti15 ed aprono un circuito comunicativo positivo anche per la Facoltà che assume una coscienza dettagliata dei problemi cui deve far fronte per migliorare la propria efficacia. È anche necessario pianificare un’attività di orientamento per gli studenti che siano arrivati al completamento del secondo anno. La pianificazione dell’ultima parte del percorso in cui sono offerte parecchie alternative riguardo alla scelta degli esami16, all’usufruire dei tirocini, dell’erasmus, alla scelta della tesi appare parecchio problematica. In genere gli studenti sono molto disorientati e non hanno idea di come organizzare un progetto congruente con le loro aspettative, una visione strategica, per cui procedono, così come hanno fatto precedentemente, con scelte puramente tattiche, di breve periodo17. Questo momento di orientamento si collega quindi con l’orientamento in uscita. Alcuni ritengono che sia possibile orientare le persone secondo quelli che sono gli sbocchi del mercato. Queste persone hanno l’attendibilità dei cartomanti e di coloro che propongono oroscopi, perché il mercato del lavoro appare assolutamente variabile e quindi impredicibile con anni di anticipo, e poi, quale il mercato del lavoro a cui fare riferimento, quello locale, quello nazionale, internazionale? 15 16 17 senza dover perdere un intero anno)ed anche si risolverebbe il problema degli studenti che, laureati a febbraio, entrano nella specialistica con mesi di ritardo. L’esperienza è stata già fatta con tutti gli studenti fuori corso dei vecchi ordinamenti con l’esito che molti hanno ripreso gli studi li hanno portati a termine. Con la nuova “riforma Mussi” il ventaglio delle possibili scelte si amplia e vi è la possibilità di costruire percorsi che rispondono alle esigenze degli studenti in modo più dettagliato. Ciò non significa che siano incapaci di scelte razionali, o affetti da opportunismo ed autolesionismo: se il loro orizzonte temporale è ridotto le loro scelte tenderanno ad essere razionali nel breve periodo; gli studenti non sono antropologicamente differenti da tutte le altre persone che, insegniamo, cercano di essere razionali. La Commissione didattica della Facoltà di Scienze politiche 223 È necessario certo avere un quadro delle condizioni attuali e prevedibili di alcuni mercati del lavoro nei suoi caratteri strutturali di lungo periodo18, ma ben più importante è rendere consapevole lo studente del come possa costruire una scelta razionale in una situazione di incertezza od addirittura di ignoranza19. Se il mercato del lavoro è fortemente incerto è opportuno massimizzare l’attenzione sui fattori su cui si esercita un controllo cioè sulla propria motivazione, le proprie risorse, i propri vincoli ecc.. Si tratta di far emergere quale sia l’area di benessere a cui lo studente aspira, quali siano le risorse di competenza, economiche, di tempo, quali i vincoli, e quindi giungere a delle scelte coerenti col raggiungimento della zona di benessere. La valutazione se sia meglio accelerare il percorso o mirare a votazioni molto alte, se fare una tesi compilativa od impegnarsi in una tesi di ricerca, se fare il tirocinio pre laurea o post laurea e dove farlo, non può prescindere dal caso specifico, dai dettagli della situazione individuale. Ciò che deve essere acquisito è un metodo in cui una capacità esplorativa, di valutazione delle opportunità e dei limiti, della condizione contingente e degli esiti delle possibili scelte, si collocano in un quadro di razionalità al di la delle fallaci scorciatoie rappresentate da un “orientamento semplicistico” che comporta poi rilevantissimi costi individuali. In questi colloqui c’è quindi una aspetto di sostanza, ma anche un aspetto metodologico che va trasmesso ed acquisito riguardante la modalità con cui si costruiscono le decisioni strategiche. Questa necessità è ancora più vera per una facoltà come la nostra dove l’eterogeneità degli studenti è massima sia per background, sia per aspirazioni, sia perché sono presenti studenti a tempo pieno, studenti che anche lavorano seppure saltuariamente e lavoratori studenti. Ognuno di questi insiemi, e i soggetti che li compongono20. 18 19 20 Ogni segmento “maturo” del mercato del lavoro ha caratteristici andamenti ad onda risultato del ritardo con cui vengono percepite le opportunità in ingresso, la saturazione, l’indice di ricambio specifico e questo vale ancor più per le generazioni che verranno che stanno per approfittare della fuoriuscita dal mercato del lavoro della generazione del baby boom del dopo guerra. Ma bisogna anche valutare che l’innovazione tecnologica sta provocando una ristrutturazione profonda tecnica e sociale del lavoro nei servizi, così come l’ha già provocata nel settore della produzione di beni. La condizione di incertezza si pone quando vi sono alternative possibili e valutabili, di ignoranza quando gli esiti di un percorso sono impredicibili per mancanza di informazioni o perché i traguardi si costituiscono nel fare. Tra i lavoratori studenti, ad esempio, vi sono alcuni che mirano al titolo per un avanza- 224 Luigi Mario Bua Se si vuole dare il massimo dell’efficacia all’orientamento in uscita sarebbe anche necessario organizzare un servizio che tenga i contatti con i laureati e che ricerchi ed intervisti i vecchi laureati: da un lato è necessario ricostruire i loro percorsi verso il lavoro, dall’altro precostituire una possibile attività di lobbing e di aiuto all’inserimento lavorativo dei giovani. Mantenere un’alta visibilità per la Facoltà ha immediate ricadute sulla possibilità di aiutare i nostri giovani nei percorsi verso il lavoro, come anche una ampia “anedottica” sulle riuscite e i fallimenti di coloro che li hanno preceduti nella stessa ricerca. In conclusione quindi segnaliamo il carico di lavoro della Commissione didattica: 477 pratiche da ottobre 2005. Si tratta di numeri che evidenziano la necessità di un lavoro continuo durante tutto l’anno accademico poiché ormai molti potenziali studenti richiedono per tempo una verifica della loro possibile condizione all’accesso (specie i lavoratori studenti), ma ribadiamo che il lavoro non è distinguibile da quello dell’orientamento. Cogliamo anzi l’occasione per sottolineare che l’orientamento non può essere attribuito a strutture esterne alla Facoltà poiché presuppone, per essere efficace, una conoscenza approfondita delle opzioni culturali e scientifiche che hanno portato alla formulazione dell’offerta formativa dalla Facoltà, una conoscenza dettagliata delle regole e della ratio sottostante alle regole, ratio che garantisce coerenza, uniformità, capacità di adattamento alle situazioni nel trattare tutti i casi specifici, una credibilità del proponente quale rappresentante della “Facoltà che decide”21. Per quanto riguarda le scelte che la Facoltà si avvia a compiere riguardo agli ordinamenti pensiamo che si debbano ricreare quei margini di elasticità che la Facoltà aveva peraltro scelto quando si era nei vecchi ordinamenti. L’eterogeneità della domanda studentesca, più volte richiamata, necessita di una capacità di interpretarla e di tradurla in un percorso formativo efficace, ma anche che motivi lo studente attraverso una aderenza alle sue esigenze formative. Maggiori spazi di manovra non significa maggiore discrezionalità ed incertezza, ma anzi maggiore efficienza ed efficacia formativa di una Facoltà 21 mento di carriera, altri per soddisfare un’esigenza formativa, altri per pura soddisfazione intellettuale. Questo aspetto decisionale, sanzionatorio nel senso migliore del termine, è essenziale e deve essere assolutamente percepito nel momento in cui si possono manifestare comportamenti “opportunistici”. La Commissione didattica della Facoltà di Scienze politiche 225 che ha chiari progetti e opera una chiara assunzione di responsabilità. Tali spazi di “libertà” potranno provenire anche dalla gestione dei crediti liberi: proponiamo che si detti una condizione che richiami gli studenti ad una scelta coerente col percorso formativo anche per questi esami, avendo presente che questo è rilevante quando il laureato, accedendo al mercato del lavoro, sarà valutato per la sua coerenza formativa. Nel recupero di elasticità si propone anche che per gli esami previsti in ordinamento da 4 CFU sia permessa un’integrazione a 8 CFU attraverso una sezione di didattica speciale autorizzata dalla Facoltà ed accettata dal docente. Relazioni sulle sedi decentrate Facoltà di Agraria Sedi decentrate di Nuoro ed Oristano Le due sedi gemmate costituiscono un punto d’attrazione quasi esclusivamente per giovani residenti nel territorio circostante le città di Nuoro e di Oristano. Rispetto a questa condizione generale fa eccezione il corso di Viticoltura ed Enologia frequentato da studenti provenienti un po’ da tutta la Regione. La presenza delle sedi universitarie ha consentito di migliorare l’attrattività delle due città in cui ogni anno si organizzano convegni di importanza regionale, nazionale ed internazionale sulle tematiche di ricerca sviluppate dai docenti dei corsi di laurea. La residenzialità richiesta dai corsi scientifici ha, soprattutto a Nuoro, incrementato notevolmente la richiesta abitativa con ripercussioni economiche di non secondario rilievo. Si deve tuttavia sottolineare che l’esperienza nuorese è stata depotenziata sia dai ritardi nella realizzazione delle strutture universitarie sia dalla finora mancata localizzazione in questa città delle strutture regionali quali l’Ente Foreste e la Scuola forestale che, insieme ai corsi di laurea, avrebbero potuto costituire il polo regionale di riferimento per la formazione del personale e il coordinamento delle iniziative in ambito ambientale e forestale per tutto il territorio regionale. Circa la qualità dell’insegnamento va sottolineato che nelle sedi gemmate viene regolarmente compiuta la valutazione della didattica da parte degli studenti, secondo le modalità previste dal Nucleo di Valutazione dell’Università degli Studi di Sassari. Per quanto riguarda i corsi di Oristano la qualità dell’insegnamento è valutata anche con le procedure stabilite nell’ambito del progetto sperimentale “Campus1” che prevede l’adozione di metodi di autovalutazione da parte dei docenti e dei Consiglio di corso di laurea e l’intervento di valutatori esterni. Per una sintetica rappresentazione della situazione della sede di Nuoro si segnala che: • ha 5 docenti di ruolo e si appresta a bandire un posto di ricercatore; • la segreteria studenti è connessa direttamente con quella dell’Università di Sassari; 230 Sedi decentrate di Nuoro ed Oristano • la biblioteca fa parte del sistema bibliotecario d’Ateneo che paga le riviste on-line; • è sede di laurea specialistica in Progettazione e Gestione dei Sistemi Forestali e Ambientali; • ha laboratori di ricerca; • è sede del dottorato di ricerca in “Monitoraggio e controllo degli ecosistemi forestali in ambiente mediterraneo”. Per la sede di Oristano si segnala che: • sono presenti 3 docenti di ruolo (1 associato e 2 ricercatori); • sono attivi laboratori di analisi, la cantina sperimentale e l’azienda viticola con collezione di cloni; • è in atto un programma MUR di autovalutazione della didattica. Condizione occupazionale dei laureati della Facoltà nelle sedi decentrate Nuoro La gran parte dei laureati sono iscritti all’Albo professionale dei Dottori Agronomi e Forestali. Nel corso del 2007 circa 30 laureati sono stati assunti nei ruoli dell’Ente Foreste e del Corpo Forestale. • Due laureati in Scienze Forestali hanno conseguito il titolo di Dottore di ricerca in “Monitoraggio e controllo dei sistemi forestali in ambiente mediterraneo” del XVIII ciclo e prestano la loro attività presso i laboratori della sede di Nuoro come contrattisti del Consorzio per la Promozione degli studi nella Sardegna Centrale. • Undici laureati in Scienze Forestali e/o in Scienze Forestale ed Ambientali frequentano il Dottorato di Ricerca in “Monitoraggio e controllo dei sistemi forestali in ambiente mediterraneo”: 5 laureati frequentano il XX ciclo, 4 il XXI ciclo e 2 il XXII ciclo. Oristano Indagine svolta nel luglio 2007 sui laureati da almeno 12 anni nei corsi di laurea con sede ad Oristano (laureati fiano a luglio 2006): 231 Facoltà di Agraria Corso di laurea in Tecnologie alimentari Totale laureati: 17 Totale intervistati: 16 Occupato In cerca di occupazione Prosecuzione degli studi Disoccupato 10 3 1 2 63% 19% 6% 12% 15 3 3 3 62,5% 12,5% 12,5% 12,5% Corso di laurea in Viticoltura ed Enologia Totale laureati: 26 Totale intervistati: 24 Occupato In cerca di occupazione Prosecuzione degli studi Disoccupato Numero studenti, abbandoni, fuori corso e laureati dei corsi di laurea con sede a Nuoro e Oristano Iscritti 2006/2007 Corso di Laurea Scienze forestali Scienze forestali ed ambientali Scienze e Tecnologie Ambientali e Forestali Progettazione e gestione dei sistemi forestali e ambientali Dottorati di ricerca TOTALE NUORO Tecnologie Alimentari Viticoltura ed Enologia TOTALE ORISTANO 4 62 182 7 22 277 118 130 248 Immatricolati 2006/2007 Corso di Laurea Scienze e Tecnologie Ambientali e Forestali Progettazione e gestione dei sistemi forestali e ambientali TOTALE NUORO Tecnologie Alimentari Viticoltura ed Enologia TOTALE ORISTANO 35 7 42 24 26 50 232 Sedi decentrate di Nuoro ed Oristano Abbandoni 2005/2006 Corso di Laurea Scienze e Tecnologie Ambientali e Forestali 36 Tecnologie Alimentari 20 Viticoltura ed Enologia 28 Fuori corso 2006/2007 Corso di Laurea Scienze e Tecnologie Ambientali e Forestali 63 Tecnologie Alimentari 45 Viticoltura ed Enologia 29 Laureati Corso di Laurea 2006 Scienze forestali 1 totali 41 Scienze forestali ed ambientali 23 85 Scienze e Tecnologie Ambientali e Forestali 10 10 Tecnologie Alimentari 2 20 Viticoltura ed Enologia 6 30 Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia e Imprese del Turismo Sede decentrata di Olbia Il Corso di laurea in Economia e imprese del turismo Il Corso di laurea in Economia e imprese del turismo e stato attivato ad Olbia nell’a.a. 2002/2003 dalla Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Sassari, con il preciso obiettivo di inaugurare un percorso formativo mirato alla formazione di figure professionali di medio-alto livello per il settore del Turismo, con una forte vocazione nazionale e internazionale, destinato ad attrarre immatricolati non soltanto dal territorio regionale. In questi anni il Corso di laurea ha rafforzato il suo legame con il territorio, ha stretto rapporti con importanti realtà imprenditoriali nazionali e internazionali ed è riuscito nell’intento di fornire le professionalità qualificate richieste dal sistema turistico. La sede dell’aeroporto “Costa Smeralda” di Olbia testimonia la totale integrazione del Corso con il contesto socio-economico e rappresenta un esempio innovativo di collaborazione e compenetrazione tra Università ed impresa. Il Corso di laurea si caratterizza per un percorso formativo indirizzato allo studio dell’economia e dell’economia aziendale, con particolare attenzione all’analisi del sistema turistico e della gestione delle imprese. La preparazione di base è imperniata su cinque pilastri fondamentali: l’area matematicostatistica, quella economica, quella economico-aziendale, quella giuridica e quella linguistica/informatica, tutte orientate specificamente alla maturazione di competenze elevate nel settore di riferimento. Lo studio prevede un approfondimento incentrato sullo studio, in una prospettiva sia aziendale che economica, delle varie attività turistiche, siano esse organizzative (tour operator), di intermediazione (agenzie di viaggi) o di prestazione di servizi (imprese alberghiere, di trasporto, ecc.), nonché dell’azione degli enti che si occupano di programmazione ed organizzazione del mercato turistico. Grande attenzione è rivolta anche ai temi ambientali e allo sviluppo sostenibile, in armonia con la valorizzazione e tutela dell’ambiente. 234 Sede decentrata di Olbia Il triennio intende dunque costruire una base culturale solida e multidisciplinare adatta alla formazione di laureati in grado di coprire la varietà di ruoli e di funzioni richiesti nel settore turistico o, alternativamente, di proseguire gli studi nell’ambito di master o di lauree specialistiche collocabili in più classi. I numeri del corso di laurea II Corso di laurea in Economia e imprese del turismo conta oggi 461 iscrit1 ti , con 49 laureati. L’andamento dell’immatricolazioni si è attestato su un valore medio di 160 nuovi iscritti2 per anno accademico, con una conferma anche per l’a.a. 2007/20083. 2004/2005 2005/2006 2006/2007 Iscritti totali 411 431 461 Immatricolati 165 164 150 Fuori Corso 0 25 104 11 numero degli iscritti per anno risulta ottimale per garantire un buon livello di apprendimento (in relazione al sistema didattico e alla capacita delle strutture), per organizzare il passaggio ai successivi livelli formativi (master e specializzazione, attivabili in sede su tematiche specifiche in funzione di nuovi finanziamenti), nonché per incentivare un buon assorbimento di professionalità da pane dei mercato. L’efficacia del sistema didattico risulta confermata dalla percentuale di studenti inattivi, pari al 3 1.61% e delle matricole e al 33% del totale degli iscritti . Il dato infatti è più basso rispetto alla media delle altre Facoltà dell’area economico-giuridica non a numero chiuso. L’attrattività e l’efficacia del corso di laurea sono determinate da tre fattori: • la qualità della ricerca e della didattica; • i legami virtuosi con il territorio, con ricadute socio-economiche importanti; 1 2 3 Numero degli iscritti secondo ì dati GISS - sistema informatico delle segreterie studenti dell’Università degli Studi di Sassari - che considera gli studenti regolarmente iscritti nei diversi anni di studio, le cui camere risultano attive e amministrativamente in regola. Il primo anno accademico di attivazione ha segnato un picco di 393 immatricolazioni. Il numero è stato stimato sulla base delle richieste di partecipazione al test di autovalutazione per l’immatricolazione al Corso di laurea in Economia e imprese del turismo per l’A.A. 2007/2008. tenutosi ad Olbia, il giorno 13 settembre 2007. 235 Facoltà di Economia • il sistema di servizi universitari a beneficio degli studenti e del territorio. Ad oggi risultano 49 laureati in Economia e imprese del turismo. La qualità della ricerca e della didattica La ricerca e la didattica sono curate da un corpo docente impegnato stabilmente presso la Sede di Olbia, con esperienze specifiche maturate nell’analisi dei fenomeni turistici. Il loro impegno ha consentito di assicurare nell’ultimo anno accademico 31 corsi, metà dei quali specifici per lo studio del sistema turistico. 2005/2006 2006/2007 2007/2008 Professori ordinari e straordinari Docenti impegnati sulla sede di Olbia 5 7 7 Professori associati 6 7 7 Ricercatori universitari 7 6 6 Professori e ricercatori di altri Atenei 3 1 1 Docenti a contratto 3 4 4 Lettori di lingua straniera 2 2 2 Totale docenti 26 27 27 Assistenti 12 10 10 Assegnisti di ricerca 2 2 2 Le matricole e gli studenti inattivi sono coloro che non hanno maturato nemmeno un credito durante il primo anno di iscrizione matricole) o nel corso dell’anno accademico. 1 valori sono riferiti all’a.a. 2006/2007. Sin dalla sua attivazione, pertanto, la Sede di Olbia si è caratterizzata per la presenza costante di un nucleo stabile di docenti di ruolo impegnati a tempo pieno presso il Polo universitario, cosi che la configurazione organizzativa dell’attività didattica risulta del tutto corrispondente a quella di una Sede universitaria vera e propria, molto distante dal tradizionale modello di approccio delle Sedi gemmate. Docenti di ruolo strutturati sulla sede di Olbia 7 Professori associati Ricercatori universitari 9 0 9 1 4 4 6 5 5 236 Sede decentrata di Olbia Al fine di favorire il percorso di internazionalizzazione del corso di laurea, alcuni docenti provenienti da esperienze in università americane e inglesi hanno avviato moduli formativi in lingua inglese, accompagnati da seminari e convegni con studiosi di rilevanza mondiale, tra i quali il premio Nobel per l’Economia 2004, Prof. Robert Engle. Negli ultimi due anni sono stati condotti numerosi progetti di ricerca, alcuni dei quali hanno consentito di approfondire tematiche strettamente collegate allo sviluppo del territorio, con grande attenzione all’evoluzione del sistema turistico, dei suoi attori e della Sardegna in generale. Tra i temi trattati, in partnership con importanti enti pubblici e società private, possono essere ricordati: • l’analisi sulla domanda turistica (Progetto Info Point dell’Assessorato al Turismo della Regione Sardegna dal 2005 al 2007); • l’analisi sulla qualità dei servizi aeroportuali e il profilo del passeggero (GEASAR S.p.A.); • il Piano di sviluppo socio-economico dell’Area Marina Protetta di Tavolata (AMPT e Ministero dell’Ambiente). Lo sviluppo dell’attività di ricerca presso la Sede di Olbia, nella quale sono stati coinvolti oltre 30 studenti e 10 laureati, conferma la peculiarità dell’approccio didattico e la volontà di attivare percorsi virtuosi nei quali l’attività didattica si accompagni strettamente alla ricerca scientifica. I legami virtuosi con le imprese e gli enti di ricerca: le ricadute socioeconomiche II Corso di laurea ha tra i suoi obiettivi quello di integrarsi completamente con un contesto socio economico dinamico, che spesso ha bisogno di trovare dei momenti di riflessione importanti. Una delle attività più significative per il coinvolgimento e lo sviluppo territoriale e legata all’organizzazione di eventi scientifici e all’attività di ricerca. I Docenti del Corso di laurea sono stati i promotori di importanti di eventi e giornate di studio che hanno premiato il Polo universitario anche a livello internazionale con significative menzioni presso le Università straniere e la pubblicazione di un numero monografico dell’Oxford Bulletin, dell’Università di Oxford. Giova ricordare che, attraverso risorse esterne autoprocurate dalla Facoltà di Economia, nel corso dei 5 anni di attività è stato possibile organizzare ben 93 eventi, nazionali e internazionali, all’interno dei locali del Polo universitario, tra i quali possiamo ricordare: Facoltà di Economia 237 • il convegno internazionale “Frontiers in time series analysis” svoltosi tra il 29 e il 31 maggio 2005 (in partnership con il Comune di Olbia. l’Ersu, la Geasar S.p.A., la Banca San Paolo, la Confindustria del Nord Sardegna e alcune imprese locali), che ha visto la partecipazione di 80 studiosi mondiali di statistica ed econometria, che si sono confrontati su tempi importanti proposti da studiosi quali il premio nobel per l’Economia Robert F Engle della New York University, Siem Jan Koopman, della Libera Università di Amsterdam, e Jesus Gonzalo, dell’Università Carlos IH di Madrid. L’occasione è stata celebrata anche dalla prestigiosa università di Oxford, che ha dedicato all’evento una pubblicazione speciale sulla rivista accademica «Oxford bulletin of economics and statistics»; • il convegno internazionale “New tendencies in eco - tourism: the protected areas networking and visioning challenge” svoltosi tra il 6 e l’8 ottobre 2006 (in partnership con l’Assessorato al Turismo della Regione Sardegna, il Comune di Olbia, l’AMP di Tavolara, il Ministero dell’.Ambiente, la Geasar S.p.A e Banca San Paolo) con la partecipazione dei massimi esperti mondiali in materia di eco-turismo e di gestione dei parchi naturali, con diffusione degli atti scientifici in tutte le università americane e italiane. Nel corso dell’ultimo anno sono stati organizzati, tra gli altri: • il convegno nazionale “La tutela dell’ambiente come terreno di incontro fra pubblico e privato”, svoltosi l’8 aprile 2007 (in partnership con il Consorzio COMIECO), con la partecipazione di esperti nazionali sui temi legati al riciclo della carta e alle implicazioni ambientali ed economiche connesse; • il convegno “Calcio professionistico e diritto” svoltosi dal 7 al 9 giugno 2007 (in partnership con SKY TV. Fondazione Banco di Sardegna e Regione Autonoma della Sardegna), con la partecipazioni dei maggiori esperti nazionali sulla legislazione sportiva, di magistrati e dirigenti sportivi; • il convegno nazionale “Agenzie locali di sviluppo e internazionalizzazione: agire con reti corte per reti lunghe” svoltosi il 21 giugno 2007, realizzato dal FORMEZ in collaborazione con il Corso di laurea. Tutti i convegni citati, unitamente agli altri, hanno consentito di coinvolgere l’intero territorio sull’analisi di tematiche utili per la crescita territoriale, nonché importanti per richiamare l’attenzione della comunità scientifica nazionale e internazionale su un Polo universitario impegnato in importanti attività di ricerca. 238 Sede decentrata di Olbia L’animazione territoriale determinata dal dinamismo del corso di laurea ha prodotto un crescente interessamento da parte delle realtà economiche nazionali e internazionali, che hanno scommesso sulla preparazione degli studenti inserendoli all’interno delle proprie attività con gli stage. La situazione attuale dei laureati Come si accennava, presso il Polo universitario di Olbia si sono laureati in Economia e imprese del turismo sinora 49 studenti. La Facoltà di Economia, al pari di quanto avviene presso la Sede di Sassari, ha avviato un progetto di accompagnamento dei laureati nel mondo del lavoro, attivando un apposito Ufficio stage e job placement, che ha dato sinora risultati del tutto lusinghieri. Ad oggi sono state attivate 38 convenzioni tra le aziende e il corso di laurea che, unitamente ai rapporti definiti dalla Facoltà di Economia, consentono agli studenti di poter contare su un panorama di 200 imprese convenzionate. In definitiva, l’offerta di stage pre e post laurea supera di gran lunga la domanda effettiva da parte degli studenti e dei laureati, superando annualmente il numero di oltre 140. Tra i partner degli stage si trovano realtà importanti quali ASTOI. Meridiana, Starwood, la società di gestione dell’Aeroporto Costa Smeralda (GEASAR S.p.A.) lo Yachting Club Costa Smeralda, la Moby Lines, la Tirrenia, la Grandi Navi Veloci S.p.A., la SNAV. Convenzioni di tirocinio (Olbia) 2005/2006 2006/2007 Stagisti già assunti dalle aziende 14 38 Stagisti già assunti dalle aziende 3 7 Tirocini attivati 37 66 Stagisti che hanno ricevuto offerte di lavoro a seguito dello stage 8 13 Dall’A. A. 2004/2005 all’A. A. 2006/2007 sono stati attivati 66 stage, che hanno riguardato altrettanti studenti del 2° e 3° anno e i primi laureati, ai quali le aziende hanno formulato 13 offerte di lavoro. A seguito dell’esperienza, 13 aziende hanno avanzato una proposta di lavoro, accettata da 7 studenti/laureati. Facoltà di Economia 239 Dei 49 laureati attuali, oltre il 50% risulta occupato, mentre il restante 50 % è impegnata in corsi di specializzazione e master. Di questi ultimi, oltre la metà ha per ora rifiutato un’offerta di lavoro per proseguire negli studi. Grazie alla credibilità acquisita dal Corso di laurea sul mercato, attualmente l’offerta di stage da parte delle imprese convenzionate risulta essere superiore rispetto alla disponibilità degli studenti. Il sistema dei servizi universitari a beneficio degli studenti e del territorio Il corso di laurea in Economia e imprese del turismo ha dato impulso allo sviluppo di un sistema universitario decentrato, identificabile con un Polo universitario. Al suo interno sono presenti tutti i servizi universitari, sia per gli studenti del corso di laurea che per tutti gli studenti dell’Università di Sassari residenti nella provincia di Olbia-Tempio. • • • • • I servizi riguardano: segreteria didattica; ufficio stage e job placement; sportello unico (segreteria studenti, ERSU e CUS); web agency per la comunicazione e i servizi informatici e multimediali; biblioteca. I servizi generali della Segreteria studenti (pratiche studenti Università di Sassari), rivolti a tutto il territorio, sono stati erogati per 1664 ore all’anno, con una media di 10000 contatti per la richiesta di informazione e l’evasione di 3000 pratiche/anno4. I servizi dell’Ente Regionale per il Diritto allo Studio di Sassari sono stati erogati a 909 studenti5 e tra il gennaio 2006 e il settembre 2007 sono stati erogati 1214 pasti nel ristorante convenzionato dell’aeroporto. La pratica delle attività sportive promosse dal CUS e stata incentivata con la sottoscrizione di 11 convenzioni con associazioni e centri sportivi operativi nella citta di Olbia. Sono stati organizzai 2 tornei di calcio e promosse 3 iniziative agonistiche (pallavolo e calcio). 4 5 Fonte: protocollo segreteria studenti. Dal gennaio 2005 al settembre 2007 sono state evase 6667 pratiche. Fonte: protocollo ERSU Dal gennaio 2005 al settembre 2007. 240 Sede decentrata di Olbia La biblioteca e un punto di riferimento per l’intera città di Olbia. I dati più significativi degli ultimi due anni riguardano: Volumi disponibili Periodici cartacei disponibili Periodici elettronici disponibili (collegamento al sistema di Ateneo) Utenti giornalieri (media nel periodo delle lezioni) Utenti annuali Prestiti (media mensile) Prestiti annuali A.A. 2005/2006 A.A. 2006/2007 1012 1200 4 4 1240 1310 55 1259 30 400 70 2700 45 455 La web agency del Polo universitario supporta tutti i servizi e le informazioni on line fruibili tramite il portale www.uniolbia.it, con la generazione quotidiana dei contenuti e l’aggiornamento di tutte le pagine dedicate alle utilities per studenti, docenti e utenti esterni. Facoltà di Farmacia Sede decentrata di Tempio Pausania Nella sede gemmata di Tempio Pausania della Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Sassari sono presenti due corsi di laurea triennali della classe 24: uno in “Tecniche Erboristiche” ed uno in “Tossicologia degli Inquinanti Ambientali”. Quest’ultimo, attualmente, ha in essere solo il terzo anno avendo la Facoltà deciso di sospendere momentaneamente i primi due anni in attesa della modifica, a livello nazionale, dei nuovi ordinamenti didattici previsti per questo corso. Rimane attivo integralmente il corso di laurea in “Tecniche Erboristiche” al quale quest’anno sono già state apportate alcune modifiche utili ad ottenere un primo anno sovrapponibile con quello di “Tossicologia degli Inquinanti Ambientali”, in modo tale da ottenere un così detto percorso formativo ad “Y” per entrambi i corsi di laurea. La sede gemmata di Tempio Pausania si è rivelata in prevalenza un centro di attrazione per studenti residenti nel territorio circostante la cittadina gallurese con alcune unità provenienti dalle province di Sassari, Nuoro ed Oristano. Il Comune di Tempio, recuperando i locali di una scuola media in disuso, ha fornito un supporto logistico di notevole qualità. La ristrutturazione delle aule e degli uffici ha consentito di poter usufruire di ambienti di ottima funzionalità sia per la didattica teorica che per quella sperimentale. Inoltre l’amministrazione comunale si è fatta carico dell’acquisto di arredi e strumentazione scientifica di alto livello che consentono di svolgere una didattica all’avanguardia e che potrebbe essere utilizzata per ricerche in vari settori, quali ad esempio: l’analisi chimico tossicologica ambientale, quella forense, la botanica applicata e la microbiologia. Nella struttura sono infatti operativi: ü una sala di spettroscopia attrezzata con 4 gascromatografi con sistema di rivelazione FID, una gas massa, 3 cromatografi HPLC, 3 spettrofotometri di assorbimento UV-VIS, uno spettrofotometro FT/IR; ü un laboratorio analitico con uno spettrofotometro di assorbimento atomico ed un sistema estrattivo a microonde; 242 Sede decentrata di Tempio Pausania ü un laboratorio estrattivo e sintetico adatto in particolare per le sostanze naturali; ü due laboratori chimici con funzioni generali; ü un laboratorio per preparazioni galeniche; ü un laboratorio di analisi microbiologiche; ü una sala di informatica con 13 postazioni computer in rete e connessi con il sistema bibliotecario di ateneo presso il quale è possibile consultare la maggior parte di riviste scientifiche internazionali. Si deve però, purtroppo, sottolineare che la struttura soffre della totale assenza di personale tecnico atto all’utilizzo ed alla manutenzione della strumentazione che quindi non può essere sfruttata al massimo delle sue potenzialità per quanto concerne la preparazione degli elaborati sperimentali di laurea e per la ricerca. La struttura infatti, corredata del personale idoneo, potrebbe tranquillamente costituire un centro autonomo per il controllo dell’inquinamento ambientale se non addirittura un’ARPA (Agenzia Regionale Per la Protezione dell’Ambiente) fornendo al territorio diverse opportunità di lavoro. Per quanto concerne la qualità dell’insegnamento si fa notare che nella sede gemmata viene regolarmente valutata la qualità della didattica da parte degli studenti seguendo le modalità previste dal Nucleo di Valutazione dell’Università degli Studi di Sassari. I risultati ottenuti negli anni sono sempre stati nettamente al di sopra della media d’ateneo con grande soddisfazione da parte degli studenti sia per quanto riguarda lo svolgimento dei corsi sia per quanto concerne le strutture. La presenza della sede universitaria ha senz’altro incrementato l’attrattiva verso la cittadina gallurese nella quale sono stati promossi vari eventi scientifici. In particolare quest’anno si terrà, dal 3 al 6 Ottobre, la Scuola Nazionale della Società Italiana di Fitochimica con la partecipazione di studiosi di livello internazionale su tematiche di ricerca sviluppate dai docenti dei due corsi di laurea. Inoltre la necessità di risiedere in loco per gli studenti ha incrementato la richiesta abitativa della cittadina. Infine, rappresentando sinteticamente la situazione della sede gemmata di Tempio, si segnala che: ü vi sono 2 docenti di ruolo (Ricercatori); ü è operante una segreteria amministrativa con due unità di ruolo del Comune di Tempio che consentono di tenere aperta la struttura per otto ore giornaliere; ü la segreteria studenti è connessa direttamente con quella della sede centrale di Sassari e apre per due giorni alla settimana; 243 Facoltà di Farmacia ü è operativo il servizio mensa dell’ERSU attraverso convenzione con ristorante di Tempio. Condizione occupazionale dei laureati della Facoltà nella sede gemmata Corso di Laurea in Tossicologia degli Inquinanti Ambientali Totale laureati: 23 Totale intervistati: 23 Occupato In cerca di occupazione Prosecuzione degli studi Disoccupato 20 3 — — 86.9 % 13 % — — 16 — — — 100 % — — — Corso di Laurea in Tecniche Erboristiche Totale laureati: 16 Totale intervistati: 16 Occupato In cerca di occupazione Prosecuzione degli studi Disoccupato Numero studenti, fuori corso, abbandoni e laureati Iscritti al 2006/2007 Corso di Laurea Tecniche Erboristiche Tossicologia degli Inquinanti Ambientali Totale n° studenti 53 65 118 Immatricolati 2006/2007 Corso di Laurea Tecniche Erboristiche Tossicologia degli Inquinanti Ambientali Totale n° studenti 9 — 9 244 Sede decentrata di Tempio Pausania Fuori corso al 2006/2007 Corso di Laurea Tecniche Erboristiche Tossicologia degli Inquinanti Ambientali Totale n° studenti 14 13 27 Abbandoni al 2006/2007 Corso di Laurea Tecniche Erboristiche Tossicologia degli Inquinanti Ambientali Totale n° studenti 23 28 51 Laureati AA.AA. 2003, 2004, 2005, 2006, 2007* Corso di Laurea Tecniche Erboristiche Tossicologia degli Inquinanti Ambientali Totale n° studenti 16 23 39 *I dati relativi ai laureati nell’anno solare 2007 sono parziali e aggiornati al 31 marzo 2007. Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali Curriculum di Archeologia Subacquea Sede decentrata di Oristano Il curriculum di Archeologia Subacquea del Corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali è stato attivato presso la sede gemmata di Oristano nell’A. A. 2004-2005 dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’università degli Studi di Sassari. Le immatricolazioni sono state previste, con un numero programmato (20 studenti), solo per l’anno di attivazione. Nell’A.A. 2007-2008 sono state riaperte le iscrizioni. Non essendo ad oggi scaduti i termini per l’immatricolazione non sono disponibili i dati relativi alle nuove iscrizioni. Iscritti I ANNO II ANNO III ANNO A.A. 2004-2005 20 A.A. 2005-2006 A.A. 2006-2007 20 20 Laureati Ovviamente avviandosi a conclusione il ciclo triennale per gli studenti immatricolatisi nell’A.A. 2004-2005 non sono ancora disponibili i dati relativi ai laureati. La I sessione di laurea è prevista per il mese di novembre 2007 con 4 candidati laureati. Breve descrizione del corso La base della preparazione del laureato in Archeologia subacquea è costituita da un’ampia e approfondita conoscenza delle discipline umanistiche e scientifiche della tradizionale laurea in archeologia della classe 13 delle lauree triennali e della laurea magistrale 2/S, e dalla specifica conoscenza 246 Sede decentrata di Oristano delle tecniche in ambiente subacqueo con particolare riferimento alla tutela e conservazione dei beni indagati e alla sicurezza del lavoro. Il laureato in Archeologia subacquea deve possedere anche un ampio spettro di competenze trasversali, che si estende dalla legislazione dei beni culturali subacquei, alle norme sulla sicurezza, all’archeometria, alle discipline storiche, all’architettura navale, alla cartografia, alle tecniche per la realizzazione di un GIS etc. A tal fine nel Curriculum in Archeologia subacquea vengono trattati quindi i singoli insegnamenti della classe 13, in modo da fornire all’archeologo subacqueo: • una conoscenza storico-archeologica del mondo antico e medievale con particolare riferimento al viaggio via mare, all’ economia marittima, agli insediamenti costieri, ai porti; • una conoscenza dei problemi archeometrici specifici degli orizzonti dei giacimenti subacquei; • una capacità tecnica di intervento subacqueo. I servizi del Consorzio UNO Il Consorzio UNO coordina tutte le iniziative statuite dalla Facoltà di Lettere e Filosofia e dal relativo corso di laurea in Scienze dei Beni Culturali, assicurando l’organizzazione dei corsi, dei viaggi di studio, degli scavi archeologici subacquei al fine di una ottimale realizzazione del curriculum. Il Consorzio UNO mette a disposizione degli studenti iscritti nei corsi attivati ad Oristano: • locali, attrezzature didattiche e scientifiche, laboratori; • una biblioteca; • il servizio di Segreteria Studenti, in collaborazione con la segreteria dell’Università di Sassari; • supporto nell’organizzazione di tirocini presso le aziende o gli enti operanti nei settori interessati dai corsi di laurea; • contributi per i tirocini, per le visite guidate e per i viaggi di studio; • il servizio di management didattico, importante raccordo tra gli studenti, i docenti, la struttura amministrativa universitaria e quella del Consorzio UNO e il mondo del lavoro. Il Manager didattico si occupa inoltre di orientamento e assistenza, orien- Facoltà di Lettere e Filosofia 247 tamento durante l’intero percorso formativo degli studenti, comunicazione, informazioni sull’organizzazione del Curriculum in Archeologia Subacquea e sui programmi dei corsi, sui servizi didattici disponibili; informazioni su servizi di segreteria e servizi di diritto allo studio; • organizzazione contatti, eventi e seminari; • controllo qualità, valutazione e accreditamento Curriculum in Archeologia Subacquea; • coordinamento, raccolta e analisi dei dati e delle informazioni; sostegno processo di accreditamento Curriculum in Archeologia Subacquea; • il servizio di tutorato, che prevede la presenza di giovani laureati esperti nelle materie oggetto dei corsi di studio che mettono a disposizione degli studenti la loro esperienza per assisterli nel percorso formativo; in particolare forniscono spiegazioni ulteriori relative ai contenuti dei corsi, conducono esercitazioni in classe e 10 individuali, danno indicazioni precise sulla compilazione dei piani di studio, curano la preparazione dei materiali didattici. Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Scienze dell’Ambiente e delle Produzioni Marine Sede decentrata di Alghero Il Corso di Laurea di Scienze dell’Ambiente e delle Produzioni Marine di Alghero è stato attivato nell’a.a. 2001/2002. Il Corso si qualifica soprattutto per la qualità delle attività didattiche, in particolare di quelle pratiche condotte in mare aperto con l’ausilio di imbarcazioni e attrezzature sofisticate. Il Corso è a numero programmato e prevede l’ingresso di n. 40 matricole ogni anno. Il numero di iscritti e laureati nel corso degli anni è riportato nelle Tabelle 1 e 2. La quasi totalità dei laureati si è iscritta al corso di Laurea specialistica in Gestione dell’ambiente e del territorio presso la sede di Sassari. Per l’a.a. 2007/2008 si intende riavviare l’obiettivo, già perseguito negli anni precedenti ed interrotto a causa della riduzione dei finanziamenti e del mancato supporto del Comune di Alghero per quanto concerne la messa a disposizione delle strutture necessarie per allestire i laboratori didattici. A questo si può aggiungere la necessità di sopperire alle carenze delle strutture del Pou Salit, utilizzate per le attività del Corso di Laurea, che non sono sufficienti per ospitare gli studenti del Corso, in termini di capienza e di adeguatezza dei servizi (riscaldamento, condizionamento, illuminazione, biblioteca, etc.) come anche rilevato dagli studenti nei questionari per la valutazione della didattica. Il Comune di Alghero, che si era impegnato a mettere a disposizione del Corso di Laurea una struttura idonea ove poter allestire i laboratori, non ha ancora provveduto in merito, con la conseguenza che la strumentazione acquistata ed in corso di acquisizione non può essere utilizzata compiutamente. Si spera pertanto di poter avviare quanto prima le procedure mirate all’acquisizione di strutture idonee, anche attraverso il ricorso alla locazione di locali necessari per lo svolgimento delle attività sperimentali. Peraltro, se verrà confermata la notevole riduzione delle risorse regionali registrate lo scorso anno, sarà ben difficile che si possa procedere secondo 250 Sede decentrata di Alghero gli intendimenti in quanto prioritariamente occorrerà garantire il pagamento della docenza, del tutoraggio, della logistica a mare, della gestione dell’immobile e delle spese generali. E’ invece intendimento della Facoltà riportare l’offerta formativa a livelli adeguati per confermare sia i risultati didattici già conseguiti sia l’appetibilità del Corso di Laurea soprattutto per la qualità delle attività didattiche svolte direttamente a mare che nel corrente anno accademico sono state fortemente penalizzate. Si vuole inoltre evitare il giudizio negativo degli studenti sulla logistica, fattore che potrebbe pesare negativamente sull’efficienza didattica complessiva della Facoltà. Pertanto, rispetto alle spese preventivate nei predenti esercizi, si manterrà la ripartizione delle spese, ritarando le diverse voci e prevedendo capitoli per l’allestimento di nuove strutture soprattutto per quanto concerne i laboratori didattici. Il bilancio preventivo per il 2007 è pertanto così articolato: Spese per la Docenza 210.000,00 € Spese per Tutoraggio e servizio coordinamento organ. 60.000,00 € Logistica a mare 60.000,00 € Locazione e allestimento immobile laboratori 120.000,00 € Spese di Gestione immobili 40.000,00 € Spese Generali di gestione 10.000,00 € Arredi e Libri 20.000,00 € Laboratori e Strumentazioni 50.000,00 € TOTALE 570.000,00 € Entrate proprie Contributo miglioramenti servizi Contributo di laboratorio 9.133,70 € 10.085,32 € Tabella 1 - Immatricolati e iscritti 2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2009/07 Iscritti 29 82 113 133 130 145 Immatricolati 22 53 52 50 24 40 251 Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Tabella 2 - Laureati anno di prima immatricolazione <1999 1999 2000 2003/04 6 4 2004/05 5 5 2005/06 1 2006/07 0 1 totali 12 10 Dati all’11 settembre 2007 2001 2002 8 8 1 17 8 2 10 2003 2004 2005 totali 10 18 17 4 49 Fondo Unico per l’Università diffusa nel territorio Tabella riassuntiva ripartizione fondi (2004 - 2007) assegnazione 2004 assegnazione 2005 assegnazione 2006 assegnazione 2007 AILUN 1.033.000 850.000 950.000 950.000 Alghero 2.130.000 1.350.000 750.000 750.000 Olbia 152.000 129.000 129.000 137.000 Tempio 375.000 319.000 86.000 207.000 Nuoro 3.250.000 3.000.000 3.100.000 3.107.000 Oristano 2.400.000 2.220.000 2.220.000 2.227.000 Iglesias 495.000 445.000 445.000 452.000 FORGEA 200.000 170.000 170.000 170.000 TOTALE 10.035.000 8.483.000 7.850.000 8.000.000 Sede Appendice Disegno di legge per la promozione della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica in Sardegna Intervento di Attilio Mastino Prorettore dell’Università di Sassari 11 Ottobre 2006 Ottava Commissione del Consiglio Regionale Diritto allo studio, Scuole materne, Edilizia scolastica, Cultura, Musei, Biblioteche e archivi storici, Sport e Spettacolo, Ricerca scientifica, Formazione professionale In apertura debbo esprimere l’apprezzamento dell’Università di Sassari per il testo di questa proposta di legge primo firmatario l’on.le prof. Gessa (che ha avuto il prestigioso riconoscimento della laurea ad honorem presso la nostra università) per la promozione della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica in Sardegna, che per la prima volta nella storia dell’autonomia pone problemi particolarmente sentiti, quelli del finanziamento della ricerca di eccellenza, della valutazione, del servizio al territorio, della formazione dei ricercatori. A differenza dei disegni di legge precedenti, questo copre sia l’ambito della ricerca sperimentale ed applicata sia l’ambito della ricerca di base in particolare anche nei settori umanistici, rimasti fin qui ai margini dell’intervento regionale. Desidero esprimere la soddisfazione per la definizione di obiettivi alti per le politiche regionali, per la vastità dell’impianto della proposta di legge, per la semplificazione delle norme, per le dimensioni stesse dell’intervento regionale, con risorse che sembra potranno superare i 55 milioni di euro, necessari per ridurre l’altissimo divario nel rapporto investimenti per la ricerca/PIL, ben lontani da quel 3% fissato a Lisbona ed attualmente fermi nel Mezzogiorno a livelli bassissimi, che non superano lo 0,70% in Sardegna. Ci auguriamo che tali risorse non riducano lo stanziamento previsto per il fondo unico delle due università della Sardegna finanziato dalla LR 26/96 che regola i rapporti tra Regione e Università. Si prospetta con questa legge un momento di razionalizzazione che tutti abbiamo l’interesse possa essere il più possibile espressione di una riflessione profonda e generale che coinvolga anche gli attori della ricerca in Sardegna. 258 Intervento di Attilio Mastino - 11 ottobre 2006 Desidero esprimere infine l’apprezzamento per il lungo lavoro dell’VIII commissione, al quale hanno concorso alcuni dei più qualificati ricercatori universitari, che la compongono. L’Università vuole cogliere questo momento nella speranza che vengano stabilite regole certe per migliorare l’internazionalizzazione, per favorire la trasparenza nell’erogazione di risorse a favore del sistema della ricerca, per aumentare l’efficacia degli investimenti e l’efficienza dei centri di ricerca, per assicurare un servizio alle imprese ed a favore del tessuto produttivo. Su impulso del Presidente Gessa abbiamo avviato all’interno delle due Università una larga consultazione, che ha prodotto alcuni documenti che abbiamo di volta in volta trasmesso alla Commissione VIII, con osservazioni e proposte che in parte sono state già recepite nel testo in discussione e che saranno integrate nel testo e negli emendamenti proposti dall’Università di Cagliari, che domani saranno presentati dal Rettore Mistretta in Commissione. Mi limiterò a toccare allora solo alcuni punti di carattere metodologico assolutamente generale. La Magna Charta universitatum, la solenne dichiarazione dei Rettori europei riuniti Bologna nell’ottobre 1988, indica tra i principia ac fundamenta come pilastro dell’Universitas la ricerca scientifica, con linguaggio ciceroniano la scientiae pervestigatio, posta accanto e strettamente congiunta alla docendi ratio. La ricerca scientifica costituisce il principium, l’elemento che rende possibile e vitale universitario: a Sassari ed a Cagliari la ricerca scientifica è insieme espressione di una tradizione di studi secolare, ma anche si inserisce sempre più in un grande circuito europeo ed internazionale. Se vogliamo combattere la licealizzazione dell’Università e se vogliamo dare freschezza all’alta formazione ed ad una didattica di qualità dobbiamo potenziare l’attività di ricerca nei nostri Centri e nei nostri Dipartimenti. In Sardegna tradizionalmente il luogo centrale della ricerca è l’Università, con i suoi dipartimenti, istituti, centri di ricerca, facoltà: a Cagliari il centro di eccellenza di Neurobiologia delle dipendenze ed a Sassari quello della ricerca biotecnologia sulla biodiversità della Sardegna e del Mediterraneo interpretano bene i tempi nuovi che stiamo vivendo. Le Università sviluppano tradizioni e reti di rapporti che costituiscono il retroterra di un’attività di ricerca riconosciuta nelle classifiche del CIVR, alle quali alcuni centri di ricerca esterni all’Università non sono stati ancora sottoposti. Ottava Commissione del Consiglio Regionale 259 Per rendere le Università sarde più competitive, più internazionali, più europee non servono le bizzarre graduatorie tipo quella di Shanghai delle 500 migliori università del mondo, giudicata dal Presidente della Conferenza dei Rettori assolutamente risibile e controproducente, oltretutto redatta nella piena ignoranza delle tradizioni culturali di molte delle università europee. E’ necessario mobilitare risorse finanziarie analoghe a quelle che altri centri di ricerca internazionali hanno a disposizione, garantendo la libertà della ricerca. La ricerca scientifica può essere distinta in ricerca di base, libera, fondamentale da una parte; e ricerca orientata, finalizzata, corrispondente agli obiettivi strategici di sviluppo di un territorio. L’una e l’altra sono assolutamente necessarie e vanno entrambe sostenute, in campo sperimentale così come anche in campo umanistico. Esistono nel disegno di legge in esame alcune improprietà di linguaggio e soprattutto si fissa all’art. 3 comma 1f il limite massimo del 20% per la ricerca fondamentale, lasciando evidentemente la restante quota superiore all’80% alla ricerca applicata. Questo è certamente un passo in avanti rispetto al vecchio disegno di legge Sassu che assegnava il 100% dei finanziamenti alla ricerca fondamentale, ma non è ancora sufficiente, se si pensa che l’orientamento della legge finanziaria nazionale 2007 è quello di destinare le consistenti risorse mobilitate per la ricerca (che passano da 200 a 500 milioni di euro), al 50% per la ricerca libera ed al 50% per la ricerca orientata, secondo quanto ha comunicato il Sottosegretario Modica alla CRUI nella giornata di ieri. Le risorse spese annualmente dalla Regione Sardegna, dal Governo e dall’Unione Europea per la ricerca in Sardegna sono certamente distribuite in maniera poco efficace e non sono sufficienti per rendere i centri di ricerca isolani veramente competitivi. Operano del resto in Sardegna accanto all’Università altri soggetti coi quali si dovrebbe estendere la collaborazione, il CNR innanzitutto, Polaris, CRS4, gli altri Enti di ricerca della Regione sarda, i cui prodotti della ricerca come testimonia del resto la recente valutazione CIVR (vedi allegato uno) non sembrano effettivamente adeguati alla massa dei consistenti finanziamenti mobilitati. L’art. 33 della Costituzione riconosce il principio della autonomia delle Università come valore da difendere: tale concetto fondamentale dovrebbe essere esplicitamente richiamato nella legge sulla ricerca, per combattere il rischio del centralismo regionale. Con la nuova legge sarà infatti la Regione a fissare i settori privilegiati nei quali occorrerà svolgere la ricerca scientifica ed a definire gli indirizzi preferenziali per la ricerca: occorre ribadire 260 Intervento di Attilio Mastino - 11 ottobre 2006 che l’autonomia delle Università non rientra nella disponibilità del Consiglio regionale e che comunque la libertà dei ricercatori è un valore da difendere: contro il pericolo della centralizzazione e contro la rigidità della pianificazione regionale occorre studiare un sistema equilibrato, che sia finalizzato a sostenere l’internazionalizzazione del sistema e l’efficacia degli investimenti a favore dei processi di sviluppo del territorio. È certamente positivo che la Regione si riappropri delle competenze in materia di ricerca o di beni culturali o di ambiente, indichi gli obiettivi finalizzati allo sviluppo del sistema delle imprese ed alla concentrazione di gruppi di ricerca e trasferimento tecnologico in settori di importanza strategica per l’isola, definisca di conseguenza programmi di ricerca in campo sperimentale (tecnico-scientifico) ed umanistico. Di conseguenza andrebbe rettificata la definizione prevista all’art. 1, dove si parla di ricerca scientifica ed umanistica, come se la ricerca nelle Scienze umane non avesse la stessa dignità di rigore metodologico e di metodo. Del resto proprio all’art. 1 si indica l’obiettivo di rispondere a principi di sostenibilità ma forse anche di sussidiarietà. Lo scopo della legge sarà quello di estendere e qualificare le dimensioni del capitale umano mobilitato, di favorire l’internazionalizzazione dei centri di ricerca, di diffondere la cultura scientifica (ancora troppo pochi studenti si iscrivono alle Facoltà sperimentali), di ampliare il patrimonio dei brevetti registrati dalla Sardegna. Il tema della formazione è ripreso nella legge sulla ricerca con una strategia che appare ricalcare il master and back, con notevoli incentivi verso una formazione che si svolga (art. 2, comma 1°) al di fuori del territorio regionale. A questo proposito si deve operare più efficacemente per evitare una discriminazione delle due università sarde, che certo possiedono settori di eccellenza anche in ambito tecnologico con un’altissima specializzazione di alcune aree scientifiche competitive, dall’aerospaziale all’economia alle aree umanistiche. Attraverso una serie di Conferenze per la ricerca l’Università di Sassari ha censito l’intero panorama dei Dipartimenti ed ha fatto emergere competenze diversificate ed apprezzate a livello internazionale. Del resto occorre riconoscere che le Università hanno difficoltà a garantire una comunicazione efficace ed a far percepire all’esterno i grandi cambiamenti e le grandi sfide in atto. Occorre estendere e non comprimere il numero dei ricercatori in formazione in Sardegna, attraverso la recente riforma delle scuole di dottorato, gli assegni di ricerca, le borse di studio, la frequenza di laboratori sempre più Ottava Commissione del Consiglio Regionale 261 attrezzati e competitivi, con una costante confronto con realtà esterne, attraverso stages ed ampi soggiorni di studio presso laboratori internazionali. Il tema della formazione del capitale umano è fondamentale per la Sardegna e la prossima legge finanziaria prevede un piano di reclutamento nel triennio di 2000 ricercatori giovani, che potranno portare forze nuove nella ricerca. Del resto occorre forse osservare il problema anche da un’altra prospettiva, rovesciandolo per chiedersi come le Università della Sardegna ed i nostri laboratori possano attrarre ricercatori dall’esterno e possano riceve studenti e studiosi stranieri per i nostri centri di eccellenza. Così come il recente strumento del regolamento per finanziare l’arrivo dei visiting professors e visiting scientist sostenuto dalla Regione può consentire di attrarre studiosi dai più prestigiosi centri di ricerca stranieri. Si pone il tema del Collegio Mediterraneo previsto dalla legge 26 ma rimasto lettera morta e di altri sistemi di accoglienza per studiosi e studenti provenienti dai paesi mediterranei e non solo. Fondamentale è il tema della valutazione dell’attività di ricerca che consenta di premiare i talenti: un’attività che la legge sulla ricerca vorrebbe ora trasferire in capo alla Regione. Ci sembra necessario osservare che occorre evitare duplicazioni inutili: sono stati fatti notevoli passi in avanti negli ultimi anni in tema di valutazione, grazie alle banche dati informatizzate ed all’attività del CIVR, che proprio in questi giorni viene abolito e sostituito dall’Agenzia Nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca previsto nella legge finanziaria 2007, con una garanzia di terzietà rispetto al Governo. Il CIVR ha pesato per la prima volta nei mesi scorsi la ricerca scientifica nazionale, attraverso referee, utilizzo di impact factor, numero di citazioni, banche dati ISI, ecc. Con i circa 500 prodotti presentati le due università sarde hanno ottenuto ottimi risultati soprattutto in alcune aree, arrivando ai 66 prodotti eccellenti per l’Università di Cagliari ed ai 32 prodotti eccellenti per Sassari. Alcune aree sono risultate particolarmente qualificate: Sassari risulta sopra la metà su 7 delle 15 aree, in particolare ha un rating altissimo, il primo in Italia, per le Scienze economiche e statistiche, seguita da Ingegneria industriale e dell’informazione, Scienze dei BBCC, Scienze dell’antichità, Scienze fisiche, Scienze mediche. La Regione non sembra si possa limitare a proporre semplicemente una nuova valutazione, duplicando quella esistente. Deve viceversa assumere una centralità nella ricerca attraverso la trasparenza delle procedure di finanziamento, 262 Intervento di Attilio Mastino - 11 ottobre 2006 attraverso la pubblicizzazione delle valutazioni effettuate dall’Agenzia Nazionale, attraverso nuove banche dati, anagrafe, ecc. La valutazione deve essere finalizzata alla premialità dei talenti, che proprio la Regione ha recentemente garantito attraverso il Regolamento sulla produttività nella ricerca approvato dal Senato Accademico dell’Università di Sassari con l’obiettivo di promuovere la competizione tra ricercatori e stimolare l’internazionalizzazione (allegato 3). Il disegno di legge attribuisce alla Regione sarda competenze in materia di valutazione e di premi per la ricerca, attraverso una procedura ancora non definita che non dovrebbe duplicare quella nazionale e che comunque dovrebbe essere affidata a revisori anonimi. Del resto l’Università non si sottrae ad una valutazione da parte della Regione, che sia finalizzata agli specifici obiettivi di sviluppo del territorio fissati dalla programmazione regionale. Del resto occorre forse un’anagrafe complessiva dei finanziamenti erogati con una valutazione ex post dei progetti prescelti. La Regione, con le sue risorse, può certamente privilegiare alcuni filoni di ricerca al servizio del territorio. Occorre evitare duplicazioni anche a proposito dell’Anagrafe regionale della ricerca, che si aggiunge all’anagrafe CINECA ed all’anagrafe dell’Università di Sassari, che attualmente censisce oltre 10.000 prodotti e che è in fase di trasformazione per rispondere meglio al regolamento sulla premialità in materia di produttività scientifica ed alle proposte operative a favore delle aziende nell’ambito dell’Industrial liaison office. Una duplicazione appare anche la nascita della Biblioteca scientifica regionale, che si aggiunge alle biblioteche on line delle Università e dei centri di ricerca. Si potrebbe pensare ad una struttura leggera di collegamento e di presentazione unitaria delle risorse elettroniche disponibili a livello regionale. Un aspetto centrale è rappresentato dalla composizione, la durata, i compiti della Commissione tecnica che deve elaborare il piano triennale per la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica (art. 12) ed i piani annuali (art. 13). Tale commissione, espressione della Giunta Regionale, potrebbe operare con una durata inferiore ai 5 anni, che si avvicini alla durata triennale del piano regionale. La commissione potrebbe essere composta da rappresentanti delle aree scientifiche delle Università e dei centri di ricerca che a rotazione potrebbero essere sostituiti anche annualmente, garantendo un minimo di continuità, ma allargando il più possibile la rappresentanza delle diverse anime della ricerca isolana. Ottava Commissione del Consiglio Regionale 263 Il tema fondamentale che si intende sollevare in questa sede è però quello del riequilibrio territoriale nella destinazione dei finanziamenti della ricerca e nella localizzazione dei centri di ricerca. In legge si sottolinea all’inverso la necessità di garantire massa critica e accentramento in poli dell’attività di ricerca, dimenticandosi forse che il proposito di creare poli diversi dalla sede Polaris di Pula nel Nord Sardegna (Porto Conte Ricerche), a Nuoro (Ailun e non solo) ed Oristano non ha avuto reale sviluppo. Abbiamo viceversa assistito ad una polarizzazione degli investimenti per la ricerca nella Sardigna meridionale, con risultati che andrebbero costantemente monitorati e certificati. Tra gli obiettivi della legge occorre dunque introdurre il tema del riequilibrio territoriale, degli intereventi che contrastino l’attuale polarizzazione e combattano la desertificazione del Nord Sardigna, che favoriscano la nascita dei distretti tecnologici, come quello della Biomedicina citato all’art. 3 del disegno di legge o quello dei BBCC previsto dalla recente legge regionale del 16 settembre sui BBCC. Senza interventi di contrasto alla polarizzazione, sarà irreversibile un processo di ulteriore concentrazione di popolazione, di ricercatori, di strutture, di risorse che non sarà utile neppure alla Sardigna meridionale. Un intervento importante della Regione potrebbe essere indirizzato al cofinanziamento di progetti di ricerca, FIRB, PRIN, ecc. che normalmente vedono gli Atenei sardi raggiungere elevate percentuali di successo a livello nazionale (su 109 progetti presentati per il PRIN dall’Università di Sassari, sono 49 quelli finanziati, con un tasso di successo di 0,45 superiore allo 0,41 nazionale). Occorre forse chiarire le modalità delle erogazioni di fondi da parte della Regione attraverso bandi, gare, compartecipazione con imprese: va arricchito il testo della legge per evitare problemi a posteriori. In conclusione abbiamo lasciato il tema del rapporto con le imprese. E’ noto che uno dei limiti evidenti della ricerca in Sardegna è proprio quello della debolezza del tessuto produttivo nel quale, secondo i dati delle Camere di commercio, esiste una schiacciante maggioranza di piccole imprese ed un consistente numero di imprese che chiudono. Del resto non esiste una adeguata sinergia tra il sistema regionale della ricerca ed il sistema delle imprese. Occorre promuovere azioni di promozione culturale ed imprenditoriale, ricorrendo a strumenti differenti: • informazione sui principali filoni di ricerca e sul possibile trasferimento tecnologico, pubblicizzazione dei brevetti, ecc. 264 Intervento di Attilio Mastino - 11 ottobre 2006 • sostegno agli spin off quale strumento più idoneo per la costituzione di imprese derivate dall’università sfruttando in contesti innovativi i risultati della ricerca per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi e per sostenere l’inserimento dei giovani laureati adeguatamente qualificati nel mondo del lavoro. Sono attualmente avviati alcuni spin-off delle Facoltà di Economia ed Architettura. • nascita di un ufficio di collegamento con le imprese, Industrial liaison office, con l’utilizzo dei fondi ottenuti dalle Università di Sassari (Capofila), Cagliari, Genova, Milano Bicocca. • riforma dell’anagrafe della ricerca finalizzata alla valutazione e premialità della produttività scientifica ed al liaison office, al servizio delle imprese. • nascita ufficio brevetti presso le Università. In prospettiva le Università si propongono di promuovere le attività internazionali di ricerca attraverso mobilità dei docenti e finanziamento delle spese per la predisposizione di progetti per programmi comunitari (è allo studio un regolamento dell’Università di Sassari). Raccogliendo alcuni spunti del dibattito al quale hanno partecipato tutti i componenti dell’VIII commissione, va sottolineato il tema del riequilibrio territoriale e della creazione di centri di ricerca che valorizzino le particolari vocazioni dei territori, anche se la nuova legge finanziaria limita gli investimenti delle università nelle sedi decentrate. L’Università concorda nell’esigenza di definire strumenti efficaci, capaci di stimolare la competizione e la produttività. Certamente anche le due Università debbono avviare una riflessione autocritica, per favorire un ripensamento sugli strumenti impiegati e sugli obiettivi fissati, con lo scopo di favorire concentrazione di forse ed evitare parcellizzazioni. Si pone anche il tema della miglior conoscenza delle lingue straniere al fine di aumentare l’internazionalizzazione dei centri di ricerca della Sardegna. In conclusione desidero ringraziare la VIII Commissione per l’interesse con il quale ha seguito questo intervento, che si spera possa contribuire a migliorare il testo di un disegno di legge che appare innovativo e vitale per lo sviluppo della ricerca scientifica nell’isola. La programmazione del 2007 Intervento di Attilio Mastino Prorettore dell’Università di Sassari 15 marzo 2007 Terza Commissione del Consiglio Regionale Programmazione, Bilancio, Credito, Finanze Onorevole Presidente, a nome dell’Università di Sassari ringrazio Lei e la Commissione Programmazione e Bilancio del Consiglio Regionale per l’occasione offerta ai due Atenei sardi di presentare un quadro della programmazione relativa all’anno 2007, con l’indicazione delle esigenze finanziarie e degli obiettivi prioritari da raggiungere, per i quali rimando alla relazione programmatica del Rettore ed al bilancio di previsione 2007, che abbiamo chiuso il 23 dicembre in Consiglio di Amministrazione, con decisioni difficilissime che tra l’altro hanno imposto un contingentamento del programma di assunzione di giovani ricercatori e di personale tecnico e amministrativo. Il M. Rettore prof. Alessandro Maida impegnato a Sassari per impegni improcrastinabili, si scusa e mi ha pregato di ringraziarLa per l’attenzione costante che il Consiglio Regionale riserva ai problemi dell’alta formazione e della ricerca. Ho partecipato stamane alla seduta a Roma della Conferenza dei Rettori che ha coinciso oggi con la nascita della nuova CRUI: consegno in allegato il documento inviato dal Presidente della CRUI al Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri, in merito alle gravi difficoltà che le Università debbono affrontare in questi mesi di drastiche riduzioni dei fondi di bilancio. E’ un documento che esprime la preoccupazione dei Rettori e l’esigenza di interventi profondi per migliorare drasticamente l’attuale situazione di sottofinanziamento dell’intero sistema universitario ed in particolare degli Atenei del Mezzogiorno. Se l’Università è un bene pubblico, l’Università deve essere una responsabilità pubblica: se l’Università è una risorsa strategica del Paese, al centro dei processi sociali e culturali, capace di creare ricchezza e sviluppo, l’Università 266 Intervento di Attilio Mastino - 15 marzo 2007 deve essere seguita dal mondo della politica e sostenuta adeguatamente. Viceversa abbiamo denunciato al Presidente Prodi: • l’inadeguatezza delle risorse; • la carenza delle strutture organizzative e di governo; • l’esistenza di una rivoluzione permanente in relazione al succedersi dei nuovi ordinamenti didattici; • l’inadeguatezza del Fondo di funzionamento ordinario, che rimane stabile a fronte di un incremento degli stipendi vicino al 4% annuo, interamente a carico degli Atenei; • l’azzeramento del capitolo relativo all’edilizia universitaria. La nuova dimensione soprannazionale e la sfida dell’internazionalizzazione si accompagnano ad un processo di competizione inedito nel quale le Università della Sardegna si trovano in serie difficoltà, in ritardo nel loro adeguarsi al velocissimo progresso tecnologico ed alle nuove tecnologie informatiche: certo non va enfatizzata l’esclusione di alcuni atenei dalla lista delle 500 migliori università, il The Academic Ranking of World Universities curato dalla Shangai Jiao Ton, valutata a livello CRUI come una vera e propria sciocchezza che non tiene conto in nessun modo della specificità delle Università europee. Negli ultimi anni la Regione Sardegna ha capito che l’Università non è solo il possibile motore della crescita economica, in quanto è in grado di influire profondamente sui costumi, sui comportamenti, sui modi di pensare, sullo stato della cultura, per combattere il provincialismo culturale. L’Università è il grande bacino nel quale vengono elaborati modelli concettuali, esperienze intellettuali, i saperi fondamentali che defluiscono nella società: la responsabilità dell’Università in Sardegna è dunque particolarmente rilevante, perché gli interventi innovativi nell’Università avranno riflessi positivi sull’intera società isolana. Del resto l’Università non deve solo raccogliere i bisogni che emergono dalla società ma deve essere capace di guardare a questi bisogni con un punto di vista nuovo, contribuendo ad immaginare nuovi scenari e nuovi orizzonti per la cultura nazionale, anche per la capacità di anticipare le tendenze anziché di inseguirle. La vitalità dell’Ateneo sassarese è legata alle sue radici secolari, alla sua tradizione culturale, alle sue risorse ed alle sue energie interne, che possono veramente trasformare l’Università nel luogo delle identità culturali, del sapere disinteressato che oggi non può però ignorare la pervasività dei saperi tecnici. In questo senso l’Università arriva in ritardo a confrontarsi con l’in- Terza Commissione del Consiglio Regionale 267 novazione e ciò soprattutto nel Mezzogiorno ed in Sardegna: eppure il punto di partenza contro ogni appiattimento e omologazione deve essere quello del riconoscimento del valore della diversità, che diventa capitale culturale, prezioso valore aggiunto se l’articolo 33 della Costituzione riconosce il significato straordinario dell’autonomia universitaria. Noi ci portiamo dietro tradizioni di studi secolari che fanno parte della nostra identità di uomini d’oggi e che possono costituire il lievito e la componente originale del nostro entrare nel mondo delle nuove tecnologie. All’interno del bacino del Mediterraneo l’Università di Sassari può svolgere ancor più che in passato un ruolo da protagonista: impegnata in una cooperazione con la riva Sud, che favorisca un confronto culturale, che abbatta vecchi e nuovi steccati e che combatta la divaricazione che quasi inesorabilmente il mondo sta drammaticamente vivendo dopo l’11 settembre 2001. Non va dimenticato che in questi ultimi anni le Università sarde hanno fatto passi da gigante: nel documento di metà legislatura (Due anni e mezzo di governo della Regione, 20042006) la Giunta Regionale ha riconosciuto che “l’Università rappresenta per la Sardegna un prezioso sistema di competenze ed una risorsa indispensabile per lo sviluppo. Di conseguenza il Governo regionale mira alla creazione di un sistema universitario regionale integrato, attraverso interventi di grande respiro, che serviranno a rendere l’Università sarda più concorrenziale nel panorama internazionale, ne favoriscano l’internazionalizzazione, arricchendo l’offerta di percorsi di specializzazione e di servizi per gli studenti iscritti negli atenei regionali. La priorità resta quella di elevare i livelli di istruzione nell’isola, riducendo il divario con altre realtà nazionali, che vede ancora la Sardegna tra le ultime in Italia per numero di laureati”. Nel documento si richiamano alcuni accorti raggiunti, come quello per la nascita del polo agroveterinario ad Alghero ed il piano coordinato “Una nuova strategia di collaborazione tra Regione e Università per una Sardegna più competitiva” in base al quale l’Università e gli Atenei programmano gli interventi finanziati dal Fondo Unico delle Università nella misura di 13,5 milioni di Euro (4,7 per Sassari) che sono stati per l’ultimo anno numerosi e qualificanti nei seguenti settori: Valutazione e potenziamento dell’attività didattica • Spese di funzionamento dei corsi di laurea, dei corsi di laurea magistrale, dei master, delle Scuole di specializzazione in sede, con corsi per il recupe- 268 Intervento di Attilio Mastino - 15 marzo 2007 ro dei debiti formativi (in particolare corsi zero) e con assunzione a tempo determinato di 11 “manager” didattici di Facoltà; Al momento sono stati assunti a tempo indeterminato e parzialmente a tempo determinato 11 “manager” di Facoltà. E’ in corso la programmazione dell’offerta formativa per il 2006/2007. Sono stati finanziati i corsi zero di recupero degli studenti in quasi tutte le Facoltà per una cifra di 34000 euro. • Spese di investimento per attrezzature, con l’introduzione progressiva di forme di premialità a favore delle aree caratterizzate da maggiore efficienza, efficacia e internazionalizzazione; È stata distribuita una prima assegnazione per miglioramento dei servizi agli studenti e attrezzature a tutte le Facoltà: Euro 200.000 per anno per i primi due obiettivi. • Finanziamento del miglior progetto di orientamento in entrata, in itinere, in uscita: Euro 200.000. Il progetto Orientamento, che prosegue il CampusOne è stato finanziato. L’Università di Sassari è risultata vincitrice del Premio qualità della Pubblica Amministrazione (nell’ambito del Forum della Pubblica Amministrazione bandito da Confindustria e dal Dipartimento della Funzione pubblica) per il progetto di miglioramento della Divisione studenti che prevede iniziative di orientamento in entrata, in itinere, in uscita. Tra i 40 premiati risultano due sole università, Sassari e Trento. • Diritto allo studio e servizi agli studenti, con un preciso sistema di valutazione ex ante dei risultati: Euro 383.000. • contributo a favore della Facoltà di Giurisprudenza: Euro 52.000. Totale Euro 835.000 Internazionalizzazione • Programma di Visiting Professor e Visiting Scientist, secondo il regolamento di Ateneo, per vistite brevi 81030 giorni) o lunghe (36 mesi): Euro 250.000. È stato approvato il primo programma relativo al secondo semestre 2006 ed al primo semestre 2007. Terza Commissione del Consiglio Regionale 269 Alta formazione di ricercatori • Dottorati di ricerca e Assegni di ricerca ed altre forme di ricercatori a tempo previste dalla legge 25 ottobre 2005 (posti di professori straordinari da coprire attraverso il conferimento di incarichi di durata triennale rinnovabili, contratti triennali per instaurare rapporti di lavoro subordinato con dottori di ricerca e specializzati ecc.), assunzione di ricercatori a tempo indeterminato: Euro 400.000, specificamente per Assegni di ricerca MIUR (rinnovi) e per cofinanziamento assegni, secondo una graduatoria di Ateneo. Al momento è stata svolta la II Conferenza dei dottorandi e degli assegnisti promossa d’intesa con la Fondazione Banco di Sardegna, che finanzia 22 assegni di ricerca (8 maggio). A carico del fondo regionale è stato finanziato per intero il rinnovo biennale di 8 assegni ministeriali e sono stati cofinanziati 7 assegni parzialmente a carico dei Dipartimenti. Ulteriori cofinanziamenti sono previsti nel II semestre. In servizio: 344 dottorandi da 21 dottorati e circa 80 assegnisti. Nascono le Scuole di dottorato. Ricerca: finanziamento di gruppi di ricerca • Approvazioni dei migliori progetti di ricerca con il Fondo di Ateneo per la ricerca intrauniversitaria ex 60%: Euro 700.000. È stata erogata l’intera somma a favore dei Dipartimenti, che sono stati invitati ad introdurre criteri di premialità che saranno alla base delle future assegnazioni. Verrà portato all’attenzione degli organi accademici un nuovo regolamento, con lo scopo di migliorare la valutazione dell’intero processo. I progetti di ricerca presentati nel 2006 attraverso l’anagrafe informatizzata di Ateneo sono stati 297, grazie ad una concentrazione dei docenti in gruppi di ricerca rispetto ai 423 progetti del 2003 (punta massima). I consuntivi presentati per via elettronica sono in regola con le domande. Le pubblicazioni inserite sono 1434 nel 2006. Quelle rendicontate sono 1037 per il 2003. • Premio di cofinanziamento per i progetti di ricerca nazionali interuniversitari ex 40% PRIN: Euro 580.000. Sono stati erogati 53 premi: • da 5000 euro per i 13 coordinatori nazionali finanziati • di quasi 2000 euro per i 53 coordinatori locali (esclusi i 13 nazionali), con 270 Intervento di Attilio Mastino - 15 marzo 2007 una spesa di premi per 142.550 Euro. Il cofinanziamento PRIN a carico dell’Università di Sassari è stato di 438 mila euro per 53 progetti finanziati, per complessivi 2,2 milioni di euro. • Premi per ricercatori universitari e per gruppi di ricerca fondamentale, industriale e precompetitiva i cui risultati siano immediatamente valorizzabili in termini scientifici e industriali: Euro 100.000 Sono stati istituiti 20 premi da 5 mila euro (7 per l’area umanistica) per i migliori ricercatori dell’Ateneo. La commissione ricerca sta valutando anche la possibilità di concedere contributi per la mobilità internazionale dei docenti impegnati nella presentazione di progetti di ricerca nell’ambito del VII PQ e non solo. Totale Euro 1.380.000 Sistema bibliotecario • Acquisto di libri e riviste scientifiche, con verifica del loro utilizzo nel tempo: Euro 550.000 Le assegnazioni sono state effettuate per intero a favore del Sistema bibliotecario e delle Biblioteche decentrate. Circa 800 abbonamenti. • Acquisto risorse elettroniche e banche dati on line, con verifica del loro utilizzo nel tempo: Euro 270.000 Il Coordinamento dei Servizi bibliotecari è membro del CIPE (Cooperazione Interuniversitaria Periodici Elettronici), tramite il quale ha acquistato l’accesso ad oltre 4.700 periodici elettronici, gran parte dell’area scientifica, pubblicati da grossi editori quali Elsevier, Blackwell, Emerald, Lippincott, Kluwer, Springer ed altri. I periodici elettronici sono stati messi a disposizione e visibili da tutte le postazioni dell’Ateneo, comprese le sezioni staccate di Alghero, Nuoro e Olbia. La somma sarà impiegata per il rinnovo dell’abbonamento ai periodici elettronici. Totale Euro 820.000 Terza Commissione del Consiglio Regionale 271 Edilizia • Edilizia Universitaria: completamenti e manutenzioni: Euro 475.000 Servizi al territorio ed Università diffusa • Contributo per la docenza dei Corsi gemmati (in particolare a Nuoro): Euro 565.000 Somma totalmente vincolata per sostenere l’attività didattica dei corsi della Facoltà di Agraria e della Facoltà di Scienze MMFFNN gemmati a Nuoro. Totale Euro 4.725.000 per il 2006. Come si può notare, si tratta di risorse fresche che hanno consentito un salto di qualità al nostro Ateneo e che sono confermate nella proposta di bilancio 2007, con l’aggiunta anzi di ulteriori 2 milioni di euro per il programma Visiting Professor che non devono gravare sul fondo unico (chiederei che gli obiettivi inseriti del testo all’art. 27/o vengano meglio precisati con riferimento all’arrivo di professori italiani e stranieri, Visiting Professor per la didattica, Visiting Scientists per la ricerca). Sono inoltre stati finanziati dalla Regione nell’ambito dell’accordo di programma quadro interventi anche a favore dell’Università di Sassari: P1 - Distretto tecnologico della biomedicina; P3 - Progetto Cyber Sard – Rete di poli di calcolo ad alte prestazioni; P4 - Centro di ricerca veterinario con annessa azienda zootecnica sperimentale. Realizzazione struttura, laboratori e acquisto relative attrezzature; P 5A - Attivazione del Centro di biodiversità animale per la valorizzazione del patrimonio animale con riferimento alla produzione ed alla ricerca al servizio dell’allevamento; P5B - Realizzazione di un Centro sulla Biodiversità marina, mirato alla conoscenza e all’allevamento di pesci e invertebrati della Sardegna; P8 - Avvio per la realizzazione di altri Centri di competenza in Sardegna. Voglio ricordare l’esigenza che l’intervento della Regione Sardegna risponda al principio del riequilibrio territoriale e della diffusione anche sul Nord Sardegna, visto che troppo spesso abbiamo assistito al convergere di consistenti risorse a favore del solo polo Polaris di Pula. Voglio del resto richiamare oggi il tema della valutazione alla quale ci siamo sottoposti in ambito CIVR, che ha consentito al nostro Ateneo di conseguire ottimi risultati in particolare in alcune aree. 272 Intervento di Attilio Mastino - 15 marzo 2007 La valutazione CIVR è stata articolata per aree e vede la nostra Università collocarsi: tra le grandi strutture nelle aree delle Scienze Mediche e delle Scienze Agrarie e Veterinarie; tra le medie strutture per le aree delle Scienze chimiche, delle Scienze della terra, delle Scienze biologiche, delle Scienze dell’antichità, delle Scienze storiche, delle Scienze giuridiche; tra le piccole strutture per le aree delle Scienze Matematiche, delle Scienze Fisiche, dell’Ingegneria civile e architettura, dell’ingegneria industriale e informaz., delle Scienze economiche e statistiche, delle Scienze politiche e sociali, delle Scienze dei Beni culturali. Abbiamo ottenuto 32 giudizi eccellente (Cagliari 66), 82 buoni; 46 accettabile e 7 limitato. Gli Eccellenti sono nell’ordine 8 per le scienze mediche, 6 per le scienze dell’antichità, 5 per le scienze biologiche e per le scienze economiche e statistiche, 3 per le scienze chimiche, 2 per ingegneria industriale e dell’inf., 1 per le scienze fisiche e per le scienze agrarie e vet. e per le scienze storiche. Se guardiamo alla ranking list finale, siamo sopra la metà per 7 sulle 15 aree, a prescindere dalla distinzione tra grandi, medie e piccole strutture: ü ü ü ü ü ü ü Scienze economiche e statistiche 1 su 100, un risultato eccezionale Ingegneria industriale e dell’informazione 10 su 100 Scienze dei BBCC 35 su 100 Scienze biologiche 40 su 100 Scienze dell’antichità 40 su 100 Scienze fisiche 47 su 100 Scienze mediche 48 su 100 Nettamente distaccate sono solo l’area delle Scienze storiche in 91° posizione, Ingegneria civile 91°, e Scienze della terra in 93° posizione. Complessivamente l’ateneo si colloca in 57° posizione su 100 a livello nazionale, secondo il calcolo un poco empirico da me effettuato, che non tiene conto della distinzione tra grandi, medie e piccole strutture. A livello di brevetti, mobilità internazionale e altri coefficienti relativi alle strutture il nostro Ateneo non ottiene risultati altrettanti brillanti. L’Ateneo ha svolto in questi ultimi anni un consistente sforzo per incrementare l’autofinanziamento, anche se non ha potuto ancora adeguare le entrate dalle tasse studentesche che non coprono neppure il 6% del bilancio complessivo: sono aumentate le entrate per contratti, prestazioni a pagamento, i contributi per l’attività di ricerca. Ciò ha portato ad una riduzione percentuale del contributo dello Stato all’Università di Sassari. Terza Commissione del Consiglio Regionale 273 A distanza di dieci anni dall’approvazione della legge regionale legge n. 26/1996 si rende evidente la necessità di avviare un confronto tra la programmazione regionale e l’autonomia universitaria, allo scopo di un effettivo adeguamento allo spirito della legge regionale, che ha istituito il «Fondo globale Interventi regionali per l’Università», ed ha stabilito le Norme sui rapporti tra la Regione e le Università della Sardegna. Con il documento di programmazione trasmesso dall’Ateneo nel mese di maggio 2005 si cerca di fare un passo in avanti nel tentativo di agganciare la programmazione universitaria in materia di alta formazione con le linee tracciate dalla Regione Sarda nel documento di programmazione economica e finanziaria. La L.R. 26/96 intendeva mettere in campo risorse pubbliche aggiuntive a favore delle due Università della Sardegna, ma soprattutto intendeva razionalizzare gli interventi e trovare un collegamento tra programmazione regionale e programmazione universitaria, favorendo una crescita dei due Atenei nel quadro degli obiettivi della programmazione regionale definiti dal Consiglio e dalla Giunta regionali, pur nel rispetto del principio costituzionale dell’autonomia universitaria che (sono parole della Convenzione) segna «una chiara inversione di tendenza rispetto ad una radicata politica centralistica nel settore dell’istruzione superiore». Del resto il Senato Accademico condivide l’analisi per la quale «lo sviluppo economico, sociale e culturale della Sardegna non può andare disgiunto dall’esistenza nell’Isola di un sistema universitario in grado di affrontare con efficacia ed adeguati mezzi finanziari le rilevanti questioni che si pongono sul piano della didattica e della ricerca scientifica». Di conseguenza, l’Università accetta il metodo della concertazione e sottopone alla verifica delle Autorità Regionali gli indirizzi programmatici, che rimangono aperti al contributo del Comitato paritetico RegioneUniversità, previsto dall’art. 5 della L.R. 26/96, anche se rileva che i programmi predisposti dagli Atenei purtroppo in passato non hanno trovato risposta adeguata, visto che il finanziamento regionale rimane basso (attorno ai 4,7 milioni di Euro a favore dell’Università di Sassari). Il documento di programmazione dell’Università di Sassari evidenzia innanzi tutto in premessa alcune problematiche del rapporto tra Università e Regione che rimangono esterne rispetto al campo delimitato dalla L.R. 26/96: • l’assistenza sanitaria, in particolare attrezzature; parte della cooperazione con i paesi in via di sviluppo, in particolare L.R. 19/96; • i contributi per convegni dell’Assessorato regionale agli AA.GG (art. 69 L.R. 2/1994); 274 Intervento di Attilio Mastino - 15 marzo 2007 • • • • • • i contratti regionali art. 37 L.R. 2/94; INTERREG; la ricerca scientifica applicata; la scuola di specializzazione per insegnanti; i fondi per i corsi di lingua e cultura sarda previsti dalla L.R. 26/97; i corsi di laurea gemmati sul territorio (i cui contributi prevalentemente passano attraverso erogazioni della Regione ad Enti Locali, Consorzi ecc.) con l’eccezione delle spese per la docenza sostenuti a Nuoro dalle Facoltà di Agraria e Scienze M.F.N. Dunque i fondi per Olbia, Tempio, Alghero ed Oristano, dovranno trovare specifica copertura nel bilancio regionale; • finanziamenti ERASMUS di cui alla L.R. n. 25/2002; infine le somme da destinarsi all’attivazione ed alla copertura di cattedre sulla lingua e la cultura della Sardegna. Va aggiunto il tema, complesso, dell’Università telematica della Sardegna (Unisofia). L’Università si impegna per • lo sviluppo di un sistema universitario integrato della Sardegna (comprendendo le due Università, il mondo della formazione superiore e della ricerca, Consorzio 21, Polaris ecc.) distribuire i finanziamenti della Regione sarda per la programmazione didattica, il sostegno della ricerca scientifica sia intrauniversitaria che interuniversitaria (Fondo di Ateneo ex 60% FAR, cofinanziamenti PRIN, FIRB ecc.), gli interventi per il diritto allo studio, l’edilizia universitaria, anche attraverso la contrazione di mutui con interessi a carico della Regione Sarda; • la nascita di un’anagrafe informatizzata e condivisa della produzione scientifica e dei brevetti; • il sostegno ai centri di eccellenza; • gli interventi a favore degli assegnisti di ricerca, del personale docente o di ricerca precario per favorire il ricambio generazionale e l’ingresso di nuove energie; • le Scuole europee dei dottorati di ricerca; • banca dati laureati accessibile gratuitamente dalle imprese; • informatizzazione degli Atenei; • biblioteche; • Centro linguistico di Ateneo; • il processo di valutazione della didattica, della ricerca, dell’assistenza; • l’aumento dei numero dei brevetti; Terza Commissione del Consiglio Regionale 275 • la nascita di un Industrial Liaison Office finalizzato al trasferimento tecnologico a favore delle imprese. Obiettivo dell’ILONET è la promozione ed il rafforzamento della collaborazione con il mondo produttivo e dei servizi a livello locale, nazionale ed internazionale. Tale obiettivo sarà perseguito tramite una serie di obiettivi intermedi e temporalmente definiti tra i quali: − il censimento e l’organizzazione delle competenze e delle attività presenti presso gli atenei coinvolti; la predisposizione di metodologie di comunicazione efficaci, da attuarsi in ambito nazionale ed internazionale; la definizione e l’attuazione di efficaci azioni di supporto ai ricercatori nelle attività di brevettazione e negoziazione dei risultati; la definizione e l’attuazione di azioni finalizzate alla creazione di nuova impresa; − la definizione e l’attuazione di azioni mirate per guidare ricercatori e aziende (specialmente PMI) nella predisposizione di contratti e convenzioni di ricerca a finanziamento privato; − il monitoraggio continuo delle attività svolte, al fine di valutare i risultati delle azioni intraprese e di pianificare adeguatamente eventuali azioni correttive. Voglio osservare che la proposta di bilancio prevede il mantenimento di un piccolo fondo lingua e cultura sarda pari a 0,7 milioni di Euro, notevolmente ridotto se ci auguravamo in passato che il fondo di 0,878 milioni di euro per la sola Università di Sassari per il 2004 venisse consolidato per consentirci di coprire 5 posti di professore di I fascia e 14 posti di professore di II fascia (per una spesa complessiva di 1,044 milioni di Euro nel 200405 e di 1,266 milioni di euro nel 200506): più precisamente la Facoltà di Lettere e Filosofia beneficia di 9 posti, le Facoltà di Agraria, di Scienze Politiche e di Lingue di due posti, le Facoltà di Economia, di Scienze M.F.N., di Farmacia di un posto. Di conseguenza mi permetto proporre alla commissione di valutare la possibilità di introdurre: • l’incremento del SC03.027 da 0,700 milioni per corsi universitari sardi; • l’incremento del Fondo unico per l’Università diffusa SC02.170, che è stato ridotto a 6 milioni di Euro; • l’incremento del SC02.171 Interventi regionali sull’Università (Fondo Unico) pari a 13.500 (di cui 4,725 per Sassari), visto l’appesantimento deciso in finanziaria (art. 27/r) di caricare sul fondo unico le spese valutate in 400 mila euro per corsi di laurea delle professioni sanitarie. 276 Intervento di Attilio Mastino - 15 marzo 2007 Chiedo l’istituzione di un capitolo di bilancio di circa 2 milioni di euro per finanziare i contratti di attività didattica e integrativa triennali previsti dalla legge 25 ottobre 2005 (Nuove disposizioni concernenti i professori ed i ricercatori universitari), che ancora non ha avuto una regolamentazione ministeriale ma che pure altri atenei hanno attuato. Esprimo apprezzamento per le seguenti voci di bilancio: • SC02.01621 di 2,500 euro per programmi comunitari Erasmus; • fondo di 2 milioni di euro per un programma di Visiting Professor da considerarsi aggiuntivi al fondo unico (occorre verificare o rettificare le tabelle); • il fondo per prestiti d’onore, per fittocasa studenti, per ERSU, per edilizia studentesca, per Scuola di specializzazione insegnanti, per Scuole di specializzazione di medicina. Per il fondo unico per l’Università diffusa nel territorio l’Università di Sassari segnala la progressiva riduzione del fondo che sarà gestito per delega del Consiglio dalla Giunta Regionale. Le ultime assegnazioni hanno visto consistenti riduzioni del fondo: FONDO UNICO PER L’UNIVERSITA’DIFFUSA NEL TERRITORIO Stanziamento 2004 Alghero Olbia Tempio Nuoro Oristano Iglesias FORGEA TOTALE 2.130.000 152.000 375.000 3.250.000 2.400.000 495.000 200.000 € 9.002.000 Assegnazione 2005 1.350.000 129.000 319.000 3.000.000 2.220.000 445.000 170.000 € 7.633.000 Percentuale riduzione 36,62 15,14 14,94 7,70 7,50 10,11 15,00 15,21 Nel 2006 il fondo è stato ulteriormente ridotto a 6 milioni di euro, pari al 15% di riduzione, a danno soprattutto delle sedi di Tempio (86 mila euro), Olbia (129 mila euro) ed Alghero (750 mila euro). Hanno mantenuto lo stanziamento Oristano (2,220 milioni di euro) e Nuoro (3,100 milioni di euro) considerate prioritarie dalla Giunta Regionale. Il rischio è che tale fondo non copra le spese per la docenza, che in parte sono comprese nel fondo unico dell’Università. Non abbiamo obiezioni per il trasferimento della somma di 565 mila euro a favore del Consorzio nuorese dal Fondo unico, sempre che ciò Terza Commissione del Consiglio Regionale 277 non preluda ad uno smantellamento dei corsi universitari nelle zone interne. L’Università di Sassari richiama il divieto espresso in finanziaria per la nascita di nuovi corsi di laurea in sede gemmata e di nuove Università in Sardegna. Rispondendo ad uno stimolo dei consiglieri regionali on.li Cucca, Diana, Ladu, Farigu e Contu, l’Università ribadisce interesse al confronto e l’esigenza di un vasto programma di aggiornamento degli impianti tecnologici dell’Università, come segnalato in occasione dell’approvazione del pacchetto “piattaforme tecnologiche” che non risulta ancora esaminato dall’Assessorato alla Programmazione della Regione Sardegna. L’ampio ed articolato dibattito in Terza Commissione bilancio ha fatto emergere i seguenti aspetti: • l’esigenza, condivisa dall’Università di Sassari di un contenimento delle iniziative di gemmazione sul territorio; • gli interventi per combattere il fenomeno degli abbandoni e della dispersione; • il varo di un grande progetto finanziato dalla Regione per l’aggiornamento degli insegnanti delle scuole sarde, per favorire un collegamento delle Scuole con il mondo universitario e per migliorare la qualità delle matricole, che spesso debbono seguire corsi zero di recupero in particolare in ambito scientifico (matematiche), linguistico e letterario. La Legge Regionale sull’educazione, l’istruzione e la formazione professionale Intervento di Attilio Mastino, Prorettore dell’Università di Sassari 19 aprile 2007 Ottava Commissione del Consiglio Regionale Diritto allo studio, Scuole materne, Edilizia scolastica, Cultura, Musei, Biblioteche e archivi storici, Sport e spettacolo, Ricerca scientifica, Formazione professionale Onorevole Presidente, a nome dell’Università di Sassari ringrazio Lei e la Ottava Commissione del Consiglio Regionale per l’occasione offerta ai due Atenei sardi di discutere il disegno di legge n. 227 della Giunta Regionale del 3 maggio 2006 (su proposta dell’Assessore Elisabetta Pilia) e le due proposte di legge n. 225 del 231 marzo 2006 (La Spisa e più) e n. 217 del 21 febbraio 2006 (Atzeri e Scarpa) riguardanti principi e norme per l’educazione, l’istruzione e la formazione professionale. Il M. Rettore prof. Alessandro Maida trattenuto a Sassari per impegni improcrastinabili, si scusa e mi ha pregato di ringraziarLa per l’attenzione costante che il Consiglio Regionale riserva ai problemi dell’alta formazione e della ricerca. I tre documenti del Consiglio Regionale hanno suscitato vivissime attese nel mondo della Scuola ma anche nell’Università e sono frutto di una larga consultazione delle forze sociali, dato che la Giunta Regionale (assessori Pilia e Salerno soprattutto) ha a suo tempo promosso ben 21 incontri territoriali, con i Presidi, i professori, il mondo della Scuola, i sindacati, ad alcuni dei quali io stesso ho potuto partecipare con il delegato del Rettore prof. Gianfranco Nuvoli. Ho acquisito pareri presso alcune Facoltà dell’Università di Sassari e ringrazio cordialmente i proff. Paolo Calidoni, Alberto Merler, Gabriella Mondardini, Gianfranco Nuvoli per la collaborazione. La Regione mette finalmente ordine ed entra in modo autorevole ed ap- 280 Intervento di Attilio Mastino - 19 aprile 2007 prezzato nel mondo della Scuola, esercitando le competenze concorrenti con lo Stato in materia di istruzione ed esclusive in materia di formazione professionale: si può ben prefigurare un allargamento delle attuali competenze anche attraverso la prossima legge statutaria e la programmata revisione dello Statuto sardo. La Scuola italiana si trova inserita in una nuova dimensione soprannazionale e deve rispondere in modo più efficace alla sfida dell’internazionalizzazione, soprattutto deve far fronte ad un’inedita competizione che si sta sviluppando nel territorio. Le responsabilità della Scuola nel Mezzogiorno ed in Sardegna sono particolarmente rilevanti e la Giunta Regionale nel “Resoconto di metà legislatura” non ha mancato di sottolineare che i tempi nuovi che siamo vivendo impongono alla Scuola un consistente sforzo di trasformazione e di modernizzazione, che non ha precedenti nella storia. Nei documenti introduttivi al disegno di legge della Giunta Regionale ed ai due progetti di legge si richiamano tematiche che l’Università non può non condividere: si tratta di documenti di principi, che dovrebbero forse essere arricchiti di contenuti, di obiettivi, di percorsi, soprattutto di risorse. C’è del resto l’esigenza di ritrovare il giusto equilibrio tra la programmazione regionale e l’autonomia delle istituzioni scolastiche e delle Università, che giocano ruoli diversi, tutti giuridicamente riconosciuti e correlati. • • • • • Tra i principi: Conoscenza come fattore di continuità e competitività. Potenziamento dell’apprendimento, per renderlo indipendente da fattori quali l’età, le condizioni psico-sociali e le disabilità. Articolazione della scuola Pubblica in compartimenti integrati (rete, ecc.). Elevazione del livello di qualificazione professionale per aggiornare le competenze. “Successo” educativo fin dalla prima infanzia. Dunque il tema della conoscenza, come strumento indispensabile di crescita e di sviluppo, come investimento strategico per il nostro Paese: la necessità di aumentare il numero dei laureati, il numero dei diplomati, il numero dei diplomati che si iscrivono all’Università. L’obiettivo di concorrere insieme a combattere gli abbandoni e la dispersione scolastica, a garantire il successo formativo, ad intervenire per sostenere il disagio giovanile. Occorre Ottava Commissione del Consiglio Regionale 281 più efficacemente seguire gli studenti diplomandi che si preparano ai test di ammissione alle Facoltà universitarie a numero chiuso, per quanto alcune esperienze portate avanti nell’ultimo anno siano state effettivamente positive, con l’ingresso di moltissimi studenti sardi nelle Facoltà mediche. In questa direzione si muove anche per il prossimo triennio il servizio di Orientamento e Riallineamento del progetto Uni-Sofia, che è in fase avanzata di allestimento e sarà disponibile dall’estate, in funzione del prossimo A.A. C’è però da immaginare una prospettiva che vada oltre il prossimo triennio. Del resto è certamente necessario che la Regione Sarda partecipi al processo di programmazione territoriale per la nascita in sede locale dei nuovi corsi relativi alla istruzione e formazione professionale e accerti il legame tra iniziative formative e mondo del lavoro. Se è vero che fin qui l’azione della Regione Sarda non è stata molto brillante sul piano specifico della formazione professionale, va pur detto che di tale materia è stata data un’interpretazione ristretta, relegando il concetto a spazi addestrativi per le professioni più strumentali, non comprendendo invece un’azione di formazione anche in itinere per le professioni a più elevata qualificazione ed a livello post scuola secondaria (il che interessa all’Università per un rapporto convenzionale più stretto). Analoga esigenza di concertazione del resto si segnala oltre che per la Scuola anche per il mondo dell’Università, che deve raccordarsi più efficacemente con gli specifici percorsi scolastici attivi sul territorio seguiti dagli studenti e confrontarsi con la programmazione regionale nel momento in cui vengono attivati corsi di laurea triennale e specialistica a ciclo unico, corsi di laurea magistrale, scuole di dottorato e masters, nell’ambito anche della recente riforma degli ordinamenti didattici. Va poi tenuto presente che il sistema vigente degli studi universitari prevede (là dove il ciclo non sia rimasto o sia tornato unico) oltre alla laurea triennale di base, quella magistrale (fino all’a.a. 2007-08 chiamata quasi sempre ancora specialistica), che bisogna programmare in modo adeguato e coordinato, per dare anche agli studenti sardi la possibilità di prosecuzione adeguata degli studi fino al completamento dei due livelli quinquennali. Ciò è possibile fare anche mediante un maggior coordinamento e turnazione eventuale fra le sedi formative, garantendo diritto allo studio e qualità. Nella stessa prospettiva va tenuto presente il terzo livello della formazione universitaria, caratterizzato dalla presenza dei dottorati di ricerca. Va però anche considerato il sistema dei master che deve essere curato in modo non pleonastico e ripetitivo, a seconda 282 Intervento di Attilio Mastino - 19 aprile 2007 delle effettive necessità che si manifestano in modo dinamico nel rapporto tra sistema delle professioni e mercato del lavoro. Allo stesso modo non deve essere ignorato il fabbisogno di docenti per le scuole di ogni ordine e grado, attualmente soddisfatto dalla scuola di specializzazione per insegnanti, per la quale sono previsti profondi cambiamenti. E’ questo un settore molto delicato e importante, perché altrimenti non riusciremo a garantire un autofinanziamento culturale della scuola sarda. Stesso discorso vale rispetto ai dottorati di ricerca, relativamente all’autofinanziamento delle Università sarde, poiché i dottorati prevedono anche periodi di studi all’estero, confronti ad ampio raggio, partecipazione a programmi europei e mondiali di ricerca. Analogo appare il discorso relativo all’autofinanziamento del sistema dei servizi sociosanitari, attualmente previsto dalla normativa regionale e statale, che necessita di adeguate e capillari sedi di formazione universitaria, post-universitaria e di tirocinio teorico-pratico per svolgere i propri molteplici compiti sia sul piano del sociale che su quello sanitario, fra loro opportunamente integrati anche sull’intero territorio regionale. C’è poi molto da lavorare in Sardegna sul tema del miglioramento della qualità dell’istruzione e della formazione professionale, della valutazione dei risultati, della premialità, dell’accreditamento. Il tema che il Consiglio Regionale si trova ad affrontare è molto più generale, quello della Scuola che in Sardegna oggi non prepara in modo adeguato i propri studenti, quello della qualità dell’insegnamento, problema che è molto più esteso del problema specifico della dispersione o della preparazione ai test di ammissione alle Facoltà a numero chiuso. E’ un tema che, mi pare, la legge affronta al momento in modo ancora molto parziale, se è vero che occorre arrivare ad una specificazione mirata delle conoscenze per gli studenti che intendono intraprendere studi universitari in corsi a numero programmato (quali architettura, medicina, professioni correlate, servizio sociale, educazione, ecc.). Nasce con l’iniziativa del Consiglio Regionale un Sistema educativo regionale che in qualche modo coinvolge anche l’Università: il disegno di legge della Giunta mette l’enfasi sulla centralità della Scuola pubblica. Del resto se la Scuola è un bene pubblico, la Scuola deve essere ancor più che in passato una responsabilità pubblica. La Scuola pubblica così come l’Università deve diventare una risorsa strategica capace di creare ricchezza e sviluppo. Appare evidente dai dati presentati dai Proponenti l’inadeguatezza delle risorse a favore della Scuola, dell’Università e della ricerca in Sardegna, la necessità di una svolta che solo in parte la nuova legge regionale sembra potrà riuscire a Ottava Commissione del Consiglio Regionale 283 soddisfare, a meno che non si modifichi profondamente l’impianto di base. Sono queste le vie per raggiungere l’obiettivo di un sistema educativo regionale non chiuso in sé ma capace di autosostenersi, anche rispetto al sostegno, alla tutela ed allo sviluppo di quella specificità sarda che il legislatore ha voluto riconoscere alla nostra regione fin dal momento della fondazione della Repubblica italiana e che lo Stato ha mostrato più volte di sostenere anche con provvedimenti normativi talora più avanzati di quelli prodotti dalla Regione. D’altro canto, vanno in questa direzione pure recenti provvedimenti regionali tesi ad una valorizzazione più efficace e permeante della società rispetto alla lingua ed alla cultura sarda. E’ in questa direzione che ci pare vadano assumendo concretezza quei principi di rispetto, pluralismo, interculturalità, solidarietà che si cerca di valorizzare. Lo sforzo fatto finora dall’Università si muove verso questi obiettivi ed è sicuramente incrementabile nel campo della ricerca storica, antropologica, sociologica, geografica, pedagogico-didattica, artistica, letteraria, filosofica, architettonica, medica, agronomica, ecc. Rimane certo da precisare il ruolo della Scuola privata, degli Enti di formazione e delle alte Agenzie formative, temi che sono meglio illustrati nei due progetti di legge di minoranza. Va sottolineata una novità presente nel testo della Giunta Regionale, l’innalzamento dell’obbligo scolastico ai 18 anni, un obiettivo assolutamente positivo che deve essere condiviso e che risponde alle basse percentuali di scolarità presenti nel nostro Paese ed in particolare nell’isola. Un tema ricorrente è poi quello della specificità del Sistema educativo regionale sul piano culturale, identitario e geografico, anche se si può condividere l’idea della Giunta Regionale che l’obiettivo che abbiamo di fronte non è quello della regionalizzazione della Scuola pubblica, con una riduzione dell’orizzonte culturale, ma semmai quello di una progressiva internazionalizzazione, attraverso consistenti investimenti per migliorare ad esempio l’apprendimento delle lingue e l’informatica. Nel documento vengono elencati i valori ai quali la Scuola deve rispondere, l’unitarietà, il pluralismo, la specificità, la parità, l’autonomia, la multiculturalità, la solidarietà sociale, la pace, il rispetto dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. La Regione afferma l’esigenza che la Scuola combatta forme di esclusione dalla società della conoscenza e si impegni di più per la ricerca e l’innovazione tecnologica: consentitemi di dire che dopo la LR 1 del 18 gennaio 1999 è riconosciuta giuridicamente l’autonomia della Scuola anche in materia di ricerca. In questi otto anni in realtà nulla è stato fatto in 284 Intervento di Attilio Mastino - 19 aprile 2007 proposito, forse anche per responsabilità dell’Università, mentre rimangono vive le attese del mondo della Scuola per un impegno in particolare nel campo della ricerca didattica, pedagogica, psicologica, per la pubblicazione dei risultati, per l’istituzione di luoghi di confronto e di dibattito. E’ fin qui mancato un vero supporto al mondo della scuola e volevo annunciare oggi che lavoreremo per creare un rapporto più stretto e più efficace anche nel settore della ricerca. Il documento della Giunta Regionale affronta inoltre il tema degli Enti di formazione, della programmazione regionale degli interventi nel rispetto dell’autonomia delle Scuole e delle Università, della valutazione, del controllo ispettivo, del monitoraggio. Ugualmente rilevante è il tema della collaborazione istituzionale e della partecipazione agli organismi di confronto tra portatori di interessi, agenzie formative, aziende, mondo del lavoro. Vanno sottolineati anche gli aspetti che riguardano le nuove competenze delle Province, dei Comuni, più in generale del sistema delle autonomie in margine alla programmazione e pianificazione dell’offerta formativa ed all’internazionalizzazione, mentre rimane necessario coinvolgere le Università, le istituzioni scolastiche autonome e le agenzie formative su alcuni grandi temi come il diritto allo studio, la educazione degli adulti, il trasporto degli studenti, il gemellaggio tra Scuole, le pari opportunità, la disabilità. Nascono la Direzione regionale per l’istruzione, il Garante della formazione professionale, i distretti formativi, gli osservatori scolastici provinciali, le anagrafi agganciate ad un nuovo sistema informativo. Si definisce un quadro, ancora non sufficientemente chiaro, delle Università della terza età, che dovrebbero essere inserite in rete e collegate alle due Università di Cagliari e di Sassari. Soprattutto si rende necessario un sistema di accreditamento delle UTE, per evitare una frammentazione sul territorio, per una programmazione del calendario delle attività, per un allargamento delle attività formative ben oltre l’ambito degli anziani. Tra i nuovi organismi proposti, segnalo le Conferenze provinciali per il sistema formativo e le Consulte regionali, soprattutto il Comitato regionale per il sistema educativo ed il Nucleo regionale di valutazione del sistema scolastico, che si aggiunge alle competenze dell’INVALSI, dell’IRRE, dell’ISFOL. Lasciatemi dire che forse la Scuola sarda non ha tanto bisogno di una miriade di nuovi organismi, ma ha necessità di far funzionare poche e qualificate strutture dove nasca un fervido confronto tra soggetti, insegnanti, studenti, geni- Ottava Commissione del Consiglio Regionale 285 tori, mondo del lavoro, Università, mentre abbiamo assistito proprio in questi giorni allo smantellamento di Istituti significativi come l’IRRE che vantavano conoscenze, tradizioni, patrimonio di esperienze. La finanziaria 2007 sopprime gli IRRE, ora commissariati, che confluiranno – insieme all’INDIRE - nell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica (ANSAS). Del resto proprio la soppressione silenziosa ed improvvisa dell’IRRE nel passaggio tra il 2006 ed il 2007 non dovrebbe portare alla nascita di una nuova struttura diretta da Roma, forse efficace sul piano dell’accentramento amministrativo, ma dovrebbe anzi poter rilanciare l’iniziativa regionale per salvaguardare una propria autonomia capacità di fornire risposte ai problemi della Scuola, senza frammentare le competenze e le agenzie preposte. Quella della moltiplicazione delle agenzie può costituire un problema pratico, tale da affossare l’idea di un coerente sistema regionale per l’educazione, l’istruzione e la formazione. Alla Amministrazione Regionale rimangono in capo competenze in materia di indirizzo, coordinamento, programmazione generale, definizione dell’importantissimo Piano triennale per il sistema educativo (previsto all’art. 5), punto di partenza per gli otto piani provinciali. Ci sono dunque molte idee per arrivare ad un arricchimento dell’offerta formativa che sia orientata verso le nuove professioni ed il mondo del lavoro: nasceranno i Centri territoriali permanenti per l’istruzione e la formazione in età adulta, le Reti formative distrettuali, gli Albi regionali dei formatori, la carta dei diritti e dei doveri. A proposito degli Albi dei formatori, voglio precisare che alcuni laureati in Scienze dell’Educazione e l’Associazione dei Pedagogisti Sardi segnalano una circolare della RAS (Assessorato Igiene e Sanità, prot. 24468/5 del 6 luglio 2005) inerente la funzione di educatore in cui, con riferimento alla LR n.7 del 14.04.2005, art. 11, si afferma che qualsiasi diplomato di scuola superiore con 5 anni di esperienza nel sociale può assumere e svolgere le funzioni di educatore. La preoccupazione presente nei docenti del Corso di laurea di Scienze delle Professioni educative, della Facoltà di Lettere e di Filosofia e del nostro Ateneo (penso anche della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Ateneo di Cagliari) è quella che il riconoscimento dei titoli, delle qualifiche e delle competenze professionali insieme alla equipollenza tra percorsi formativi comporti una chiara definizione dei titoli rilasciati dalla scuola secondaria superiore e dalla formazione professionale e una distinzione rispetto a quelli accademici conseguibili esclusivamente nelle università, nonché un 286 Intervento di Attilio Mastino - 19 aprile 2007 ‘accreditamento’ degli stessi titoli presso la Regione Sarda con il riconoscimento pieno da parte delle figure professionali previste negli ordinamenti dei due atenei sardi. L’Università per la Scuola L’aspetto centrale che vorremmo enfatizzato nella Legge Regionale e che mi pare invece del tutto trascurato e marginale è quello del rapporto tra Scuola e Università: certamente sia nelle due Proposte di legge sia nel Disegno di legge sono numerosi gli aspetti che riguardano l’Università che vengono affrontati, ma complessivamente il tema appare frammentato e marginale, per cui mi permetto di suggerire alla Commissione di istituire un articolo specifico riguardante i rapporti tra Scuola e Università, che favorisca la continuità tra istruzione, formazione professionale ed alta formazione universitaria, soprattutto che renda esplicito e dovuto l’impegno dell’Università per una sinergica collaborazione con il mondo della Scuola. Del resto ci sono molti spazi per migliorare e rendere più attuale il testo del Disegno di legge. Raccogliendo i diversi spunti presenti nei tre documenti mi limiterò stamane a trattare i temi relativi al rapporto tra Scuola e Università: limitare questo rapporto al tema dell’orientamento (art. 14) sarebbe effettivamente un po’ poco. La collaborazione tra Scuola e Università ha una tradizione nel campo degli IFTS, Istruzione e Formazione tecnica superiore, un settore che stando all’art. 28 del Disegno di legge dovrebbe assumere una nuova dignità. Del resto è essenziale che i percorsi universitari, quelli del 3+2 come quelli successivi alla laurea, vadano interconnessi con i percorsi scolastici e con il riconoscimento dei crediti. L’art. 15 del disegno di legge dedica poche parole alla Scuola speciale regionale per la formazione degli insegnanti delle scuole: c’è da precisare che opera attualmente il Consorzio regionale interuniversitario SIS presieduto da Manlio Brigaglia, che coordina le attività di due distinte Scuole SIS, una a Sassari ed una a Cagliari, nell’ambito dell’attuale normativa nazionale. A quanto pare nel giro di alcuni anni le Scuole saranno dimagrite, resteranno come strutture trasversali di coordinamento di Ateneo, mentre i percorsi specifici saranno garantiti presso le diverse Facoltà. Voglio sottolineare l’attuale positiva sinergia tra i due Atenei, l’attribuzione all’Università di Cagliari del coordinamento amministrativo e soprattutto l’organizzazione delle attività di formazione per gli insegnanti di sostegno. A nostro avviso la legge regionale dovrebbe estendere questa formula e ga- Ottava Commissione del Consiglio Regionale 287 rantire finanziamenti adeguati per un Consorzio che effettivamente produce preziosissimi posti di lavoro in ambito scolastico. Un segnale chiaro ed eloquente dell’interesse della Regione in materia di formazione degli insegnanti, in linea con quanto dichiarato nei progetti di legge. (ed in stretta analogia con quanto già avviene per la formazione di operatori del settore medico, veterinario, ecc.) sarebbe che anche per quelli della Scuola la Regione metta a disposizione per concorso Borse di studio destinate agli studenti che frequentano le scuole di specializzazione finalizzate all’insegnamento, ora per la SSIS e poi per le lauree magistrali di formazione degli insegnanti ai fini dell’accesso all’insegnamento, indicate nel recente DL 17.10.2005. Rimane completamente irrisolto il problema della formazione degli insegnanti della scuola primaria e dell’infanzia, che non è coperto nella Sardegna settentrionale per l’assenza di una Facoltà di scienze della Formazione: la Regione potrebbe farsi carico del problema, avviando l’istituzione di un apposito consorzio interuniversitario che metta in comune le risorse dei due atenei o sostenga la formazione attraverso l’Università telematica Unisofia. Vanno comunque trovate sinergie tra le due Università anche rispetto ad altri campi e settori, proprio partendo dall’esperienza della SISS: le sfide attuali imposte dalla riforma degli ordinamenti didattici delle Università imporranno sempre più l’utilizzo di forme di cooperazione strategica fra Università per soddisfare obiettivi generali, specificabili in termini di percorsi determinati, specifici territori e singoli anni accademici/formativi, anche in collaborazione con gli Ordini professionali o con le Associazioni di categoria esistenti. Il disegno della Giunta prevede convenzioni tra Scuola e Università nei settori del patrimonio storico artistico ambientale della Sardegna: chi mi conosce sa quanto mi siano cari i temi dell’identità e della lingua. Si tratta però di impegnarsi di più perché esiste un gravissimo ritardo della Scuola in Sardegna in ambito linguistico, informatico, matematico, come testimoniano i deludenti risultati nelle prove scritte degli esami di maturità. L’art. 7 della legge prevede che rappresentanti delle due Università siedano nel Comitato regionale per il sistema educativo, mentre all’art. 13 si tocca il fondamentale tema della continuità didattica tra i diversi tipi di scuola e Università, in rapporto ai crediti, alle lingue, all’informatica. C’è poi un obiettivo da precisare, quello del contributo dell’Università nella formazione e aggiornamento degli insegnanti e dei dirigenti scolastici, nell’istruzione degli adulti (art. 24), nell’organizzazione delle Università del- 288 Intervento di Attilio Mastino - 19 aprile 2007 la terza età (art. 25), che dovrebbero essere maggiormente raccordate con il mondo universitario. Certamente si pone il problema dell’autofinanziamento culturale rispetto a tre settori di promozione di civiltà e di dignità di vita: • formazione degli insegnanti a tutti i livelli (dalla scuola della prima infanzia alle secondarie di ogni tipo, ivi compresi quelli delle lingue della Sardegna); • formazione degli operatori dei servizi socio-sanitari, senza i quali non può essere attuata la legge sull’integrazione socio-sanitaria; • formazione degli operatori dei beni storico-artistici-ambientali. Rimane abbastanza oscuro l’art. 32 relativamente al contributo dell’Università nell’alta formazione integrata professionalizzante, mentre si sottolinea all’art. 32 il ruolo dell’Università anche nel campo della formazione continua, con l’istituzione degli assegni formativi per laureati. All’art. 34 si prevedono accordi Scuola-Università per percorsi di formazione altamente qualificati in particolare per il personale della pubblica Amministrazione: preziosa è stata in questo campo l’esperienza di ITACA. All’art. 35 si disegna il ruolo della Scuola Regionale della Pubblica Amministrazione, che dovrebbe nascere (a Nuoro?) come Centro regionale di eccellenza. Più delicato è il tema sollevato all’art. 36 dove si parla di accreditamento regionale delle Università: rispondendo ad uno stimolo dell’on.le Gessa, voglio ricordare a questo proposito che i due Atenei della Sardegna godono ai sensi dell’art. 33 della Costituzione di un’autonomia costituzionalmente garantita, per cui non ritengono ammissibile che si proceda a livello regionale ad un “accreditamento” delle Università. Stesso discorso in realtà deve essere fatto anche per le istituzioni scolastiche, che in forza della LR 1 del 99 godono di un’autonomia che ne fa Enti preposti alla istruzione ed alla formazione professionale, come ormai del resto è riconosciuto dopo la modifica del titolo V della Costituzione. Se il concetto che il legislatore intendeva esprimere fosse quello di una programmazione concordata delle iniziative formative e soprattutto di una verifica e valutazione dei risultati, l’Università non si sottrarrà ad un confronto finalizzato ad innalzare la qualità ed a migliorare il rapporto con il mondo del lavoro e delle aziende. Nel complesso il disegno di legge appare sostanzialmente in linea con le Ottava Commissione del Consiglio Regionale 289 leggi applicate in altre regioni italiane. A nostro avviso ci sono ancora spazi per una progettazione di più ampia prospettiva: a. che lasci spazio ad impostazioni o interventi, al momento pregiudicati; ad es.: tener conto del principio della valorizzazioni del ruolo dell’insegnante con Borse di studio per studenti dei corsi di specializzazione SSIS, render meno marginale e di rappresentanza il ruolo dell’Università, ecc.; b. che risulti maggiormente aperta a nuove sperimentazioni metodologicodidattiche dell’ambito educativo che possano migliorare la definizione di un progetto professionale di vita che abbia ricadute sull’isola. Ad esempio: esperienze di scuola-lavoro, di tirocinio, di stage in ambiente non scolastico su settori importanti della nostra isola (quali Turismo, Educazione ambientale, ecc.); valorizzare esperienze e competenze anche in ambito locale, ove valide, insieme a quelle internazionali; c. che renda la Regione meno isolata, per far risaltare la centralità della persona in modalità collaborative con i partner della educazione. Ad esempio: Enti ed agenzie formative; ruolo dell’Università: risulta un carente ricorso alle competenze degli atenei sardi, e quindi il loro ruolo appare “marginale”. La proposta di legge 225 La proposta di legge di Forza Italia prevede una più marcata distinzione della materia in due Sottosistemi, con una bipartizione tra Istruzione e Formazione professionale, per quanto si affermi all’art. 3 la nascita di un unico Sistema educativo regionale di istruzione e di formazione professionale, che dovrà efficacemente integrarsi col sistema universitario, anche attraverso la nascita di poli formativi. Dunque il tema dei crediti e (all’art. 7) la nascita di una rete integrata di orientamento Scuola/Università/professioni. All’art. 7 si prevede il finanziamento di progetti di orientamento e riallineamento nelle istituzioni universitarie. Nasce l’Istituto Regionale di valutazione, che si affianca all’INVALSI (art. 9), mentre si afferma il principio della sussidiarietà verticale ed orizzontale della rete scolastica (art. 11). All’art. 16 si prevede l’organizzazione della Conferenza annuale dell’Educazione, aperta all’Università ed addirittura all’art. 20 si dettano norme sulla validità dei titoli di studio in rapporto all’accesso agli studi universitari, un tema che richiederebbe un deciso approfondimento. Mi ha particolarmente colpito l’art. 23 dedicato ai percorsi di formazio- 290 Intervento di Attilio Mastino - 19 aprile 2007 ne universitaria e post-universitaria, moduli professionalizzanti sperimentali realizzati d’intesa con le imprese, con la certificazione dei crediti acquisiti e l’identificazione di obiettivi specifici; ma anche corsi di specializzazione post-laurea, perfezionamento e master, tematiche che sono completamente assenti nelle altre proposte e disegni di legge. Richiamati in legge i temi della formazione continua e del ruolo dell’Università in materia di apprendistato (art. 24), della formazione a distanza ed e-learning, della formazione permanente, della formazione degli adulti, dell’accreditamento. Nell’organico regionale dei formatori entrano i ricercatori universitari, mentre all’art. 33 si parla di formazione degli insegnanti ed all’art. 38 l’Università entra nel coordinamento pedagogico delle Scuole dell’infanzia. La proposta di legge 217 Abbastanza simile, la proposta di legge sardista mette l’accento come è naturale su una nuova politica identitaria del mondo della Scuola e per l’applicazione della LR 26 per la difesa della lingua e della cultura sarda, prevede convenzioni Università-Scuola per l’educazione degli adulti ed all’art. 6 tratta il tema della formazione e compiti degli insegnanti e dei dirigenti affidata all’Università. Particolarmente rilevante è il tema dei finanziamenti per l’edilizia, ma in sintesi si richiamano i principi relativi alle Università della terza età (art. 13), ai servizi di formazione professionale erogati dalle università (art. 17), alle intese tra Regione e Università in tema di formazione superiore al fine di individuare offerte formative integrate tra formazione scolastica, formazione professionale e formazione universitaria, attraverso percorsi professionalizzanti superiori. All’art. 21 si richiama il ruolo dell’Università anche a proposito dell’apprendistato, all’art. 22 si istituisce la Scuola regionale della Pubblica Amministrazione, si precisano le norme in materia di accreditamento (art. 25), Albo dei formatori (art. 28), dei Centri regionali di eccellenza (art. 29), dell’osservatorio regionale per il sistema formativo, al cui interno opereranno rappresentanti delle università (art. 32). In conclusione volevo ricordare che in occasione della recente audizione (15 marzo 2007) dei Rettori alla Commissione Bilancio (III) del Consiglio Regionale, l’on.le Farigu ha proposto il varo di un grande progetto finanziato dalla Regione per l’aggiornamento degli insegnanti delle scuole sarde, per favorire un collegamento delle Scuole con il mondo universitario e per migliorare la qualità delle matricole, che spesso debbono seguire corsi zero Ottava Commissione del Consiglio Regionale 291 di recupero in particolare in ambito scientifico (matematiche), linguistico e letterario. Si aprono con questa legge nuovi spazi per le istituzioni scolastiche e per una sinergia col mondo delle Università. In conclusione lasciatemi dire l’apprezzamento per un aspetto centrale del disegno di legge della Giunta Regionale, che mette la persona al centro delle politiche regionali dell’istruzione: per superare il disagio sociale si colloca al centro dei servizi educativi e più in generale del welfare la persona e questo significa innanzi tutto una maggiore responsabilità degli operatori della Scuola e la nascita del fondo unico per il disagio: certo ci saremmo aspettati risorse più significative e convergenti da parte dell’Assessorato regionale alla PI, ma anche da parte dell’Assessorato alla Sanità, al Lavoro, ecc. per avviare una programmazione unitaria della Regione a favore degli immigrati, dei carcerati, per favorire l’integrazione sociale, temi che testimoniano passione, sensibilità e impegno sociale che condividiamo ed apprezziamo. Nel corso della discussione successiva a questo intervento, sono intervenuti il Presidente on.le Balia ed i consiglieri on.li Gessa, Amadu, Dedoni, Sanna, che hanno richiesto un parere scritto e l’impegno dell’Università a confrontarsi a livello di Senato Accademico e di Facoltà per un approfondimento sui temi sollevati dalla legge, aperta ad emendamenti e miglioramenti. Un giudizio positivo è stato dato dalla Commissione sulle forme adottate dall’Università di Sassari per i 20 premi per la produttività scientifica dei docenti. 292 Intervento di Attilio Mastino - 19 aprile 2007 ALLEGATO Chi insegnerà nelle scuole dell’infanzia e primarie del Nord Sardegna? (Nota di Paolo Calidoni) Secondo i dati del Ministero della Pubblicazione, la situazione delle dotazioni organiche di insegnanti nelle scuole statali della Sardegna nell’a.s. 2006-2007 è la seguente: Cagliari Scuole dell’Infanzia Scuole Primarie 1.249 3.169 Nuoro 635 1.289 Oristano 283 716 Sassari 857 2.144 3.024 7.318 Totale Sardegna http://www.pubblica.istruzione.it/mpi/pubblicazioni/2006/alunni_classi.shtml#allegati Per la scuola dell’Infanzia vanno aggiunti i docenti delle scuole paritarie e la tendenza all’estensione del servizio ai bambini di età inferiore a tre anni. E, come evidenzia la tabella, la maggior parte dell’organico opera e dovrà essere rimpiazzata nelle provincie del Centro Nord. Da circa un decennio la formazione iniziale degli insegnanti di scuola primaria e dell’infanzia si svolge negli appositi corsi di laurea in una (o più, se consorziate) università per regione. Il titolo così conseguito è ormai l’unico abilitante che consente l’accesso nei ruoli. Allo stato attuale, in Regione, il corso di laurea in scienze della formazione primaria è attivato solo presso l’Università di Cagliari ed ha iscritti provenienti pressoché esclusivamente dal Sud Sardegna. La conseguenza è che, una volta esaurite le graduatorie degli aspiranti non laureati (intorno al 2010), non vi saranno che pochissimi giovani del Nord Sardegna aventi titolo all’insegnamento nella scuola primaria e dell’infanzia. E va ricordato che fino al 2015 è previsto un consistente turn-over degli insegnanti al quale, se non si attuassero adeguati interventi, seguirebbe –in Sardegna- un pesante pendolarismo. Ipotizzando un trend di stabilità della popolazione ed un turn-over medio di 1/30 dell’organico, ogni anno sono da reclutare, e quindi da formare, in Ottava Commissione del Consiglio Regionale 293 regione circa 100 insegnanti di scuola dell’infanzia e poco più di 200 di scuola primaria, a cui va aggiunta la formazione continua degli insegnanti in servizio. Ed è opportuno facilitare la formazione di insegnanti di tutte le zone dell’Isola, garantendo comunque a tutti alti livelli di preparazione che possano poi ricadere nei territori, riducendo il fenomeno del pendolarismo dei docenti che è tra i fattori della dispersione scolastica, così come la qualità della formazione di base (che a sua volta dipende dalla formazione dei docenti). La costituzione del Consorzio Unitel-Sardegna tra le Università di Cagliari e di Sassari e l’avvio del progetto UNISOFIA per l’erogazione policentrica di corsi di laurea in formato blended e-learning, costituiscono importanti e significative opportunità d’intervento per affrontare il problema della formazione degli insegnanti della scuola di base della Sardegna, anche in tempi brevi. Un corso per la formazione degli insegnanti in formato blended e-learning, del tipo erogato in altri contesti a bassa densità di popolazione (nel Nord Europa ed in America, infatti: • faciliterebbe la partecipazione di studenti delle diverse zone; • potrebbe essere offerto anche agli insegnanti in servizio che intendano riqualificarsi; • indurrebbe una competenza più diffusa in grado di contrastare alla radice la dispersione scolastica e, in virtù della tecnologia utilizzata, di valorizzare l’infrastruttura disponibile grazie al progetto Marte-Conoscere. Inoltre: • eleverebbe la produttività degli investimenti infrastrutturali e di know-how realizzati negli anni passati (Marte-Conoscere-Sofia) ed in corso, producendo una ricaduta ed un effetto moltiplicatore perchè destinato alla formazione di formatori che poi operareranno in modo capillarmente diffuso sul territorio avendo fruito di una elevata qualità di preparazione; • il carattere modulare dei percorsi formativi in formato blended e-learning consente l’utilizzo e la valorizzazione delle migliori competenze disponibili ed il reimpiego di alcuni segmenti formativi già prodotti nell’ambito dei corsi di laurea on-line SOFIA già attivati; • l’erogazione policentrica, oltre a facilitare la partecipazione degli studenti con oneri più sostenibili, permette la costituzione di gruppi non troppo numerosi, che possono essere accompagnati più da vicino nel percorso formativo e nelle attività di laboratorio e di tirocinio. Questi, in breve, i motivi che inducono a propone all’attenzione il problema ed a sollecitare un investimento strategico che, attraverso la qualificazione della formazione di base e diffusa dei docenti, potrà avere effetti rilevanti nel tempo e nei territori. La fattibilità dell’operazione può contare sull’interesse dei docenti del corso di laurea in Scienze delle Professioni Educative di base dell’Università di Sassari e sulla disponibilità del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Cagliari a studiare ed elaborare un progetto esecutivo, avvalendosi del know-how di UnitelSardegna-Unisofia e dei rapporti interuniversitari ed interistituzionali nazionali ed internazionali di cui dispongono. Rilevazioni ed elaborazioni statistiche sulla didattica dell’Ateneo Ufficio Coordinamento Segreterie Studenti Il Data Warehouse di Ateneo uno strumento di governance Paolo Deledda*1 Referente statistico per la didattica I cambiamenti intervenuti negli ultimi dieci anni nel sistema universitario italiano hanno avuto una portata notevole sotto diversi aspetti. A questo riguardo, due considerazioni divengono rilevanti per giustificare, se non rendere necessaria, l’adozione di un software che integri la gestione di dati e informazioni di diversa natura al fine di costituire un supporto alle decisioni degli Organi che governano il nostro Ateneo. Tale applicativo risponde alla definizione di Data Warehouse (DW). L’attuazione della riforma degli ordinamenti universitari ha avuto come effetto immediato la proliferazione di nuovi corsi di studio. Frutto spesso di decisioni poco ponderate in relazione sopratutto al rapporto fra le risorse necessarie e le reali ricadute dei nuovi corsi di studio. In questo frangente la maggior parte degli Atenei si è impegnato a adottare strategie di breve periodo per far fronte alla limitatezza di risorse e a impegnarsi a ottenerne di nuove per poter sostenere un offerta formativa basata su requisiti minimi fissati dal MiUR cui spesso si è derogato. In secondo luogo l’affievolirsi delle risorse destinate alle Università ha portato il Ministero a introdurre criteri, parametri oggettivi di valutazione e indicatori che incidono in maniera sempre più significativa sulla ripartizione del Fondo di Funzionamento Ordinario. Questi interventi volti all’adozione di differenti sistemi valutativi hanno posto l’intero sistema universitario a ripensare le strategie relative all’allocazione delle proprie risorse in modo da poter controllare in ogni momento i propri processi formativi e poter reagire prontamente all’introduzione di nuovi parametri o indicatori. In questo scenario, fin dall’applicazione del DM 509/99, alcuni fra i maggiori Atenei (Bologna, Firenze, Napoli Federico II per citarne alcuni) hanno iniziato a dotarsi di sistemi informativi integrati di business intelligence, già * [email protected] 298 Paolo Deledda in uso nelle grandi aziende e imprese commerciali, che sfruttando notevoli capacità di elaborazione riescono a integrare dati presenti nell’ateneo in differenti basi di dati e, combinandoli fra di loro, offrire informazioni chiare e tempestive a supporto di una pianificazione strategica appropriata e sostenibile. La scelta di dotarsi di un DW di Ateneo si è rivelata quasi obbligata e si è orientata verso il prodotto sviluppato dal CINECA sulla piattaforma MicroStrategy 8. È da rilevare che i diversi applicativi in uso presso il nostro Ateneo per la gestione della segreteria e dei servizi agli studenti (GISS), delle carriere e degli stipendi del personale (CSA) e della contabilità economica, finanziaria e patrimoniale (CIA) sono tutti forniti dal CINECA. Il sistema di Data Warehouse di Ateneo nasce quindi da un progetto del CINECA, che ha cercato di realizzare una piattaforma integrata e modulare che permettesse un’analisi affinata dei principali settori organizzativi dell’Ateneo. Nel tempo e col progredire del progetto sono stati studiati e attivati diversi moduli di analisi, ognuno dei quali si sviluppa su informazioni e dati provenienti da aree specifiche (Segreteria Studenti o l’amministrazione del Personale, ad esempio). Questo sistema, altamente innovativo per le università italiane, fornisce uno strumento di assistenza e semplificazione del lavoro degli organi amministrativi e dirigenziali delle Università fornendo tempestivamente dati certificati e affidabili e permettendo lo studio di queste informazioni con analisi e simulazioni. Attualmente il DW sviluppato dal CINECA è adottato dai seguenti atenei: • • • • • • • • Benevento: Sannio Bologna Calabria Ferrara Firenze Insubria Napoli: Federico II Parma • • • • • • • Pavia Salerno Sassari Torino Trento Trieste Venezia La fase operativa A seguito della costituzione interna di un gruppo di lavoro dedicato all’implementazione del DW, avvenuta sul piano tecnico con il supporto del Centro Elaborazione Dati, attualmente ci si è impegnati in sinergia con il CINECA nella delicata fase di certificazione dei dati contenuti nei sistemi informativi delle Segreterie studenti (GISS) cui seguirà quella dei dati di CSA e di CIA. Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 299 La certificazione dei dati contenuti negli archivi elettronici delle segreterie studenti è partita nel mese di novembre del 2006. In una fase preliminare sono stati individuati alcuni errori e anomalie relativamente alle informazioni contenute nella base dati di GISS. Tali anomalie erano perlopiù relative ad errate informazioni di carattere anagrafico (errato codice fiscale, luogo di nascita, residenza o domicilio non definito) o anomalie dei dati di carriere conseguenti alle procedure di importazione dal sistema precedente a GISS o da errori (di digitazione e/o procedura) nell’inserimento dati. Grazie al lavoro svolto si è potuto approntare delle procedure di importazione e elaborazione dei dati dal GISS al datamart del DW che hanno reso piuttosto accurato il sistema di comunicazione fra gli applicativi e hanno ridimensionato notevolmente le anomalie presenti nella base dati GISS L’attività di certificazione vera e propria si articola in cinque fasi: 1. estrazione dei record dalla base dati di GISS e dal datamart del DW di Ateneo; 2. esecuzione di un controllo di congruità al fine di identificare le eventuali discordanze di dati tra ogni singolo record contenuto nei due sistemi; 3. identificazione delle anomalie, con conseguente individuazione della causa che l’ha generata; 4. invio di un report al CINECA in modo da trovare la soluzione più efficiente per risolvere il problema e eventualmente modificare le procedure di elaborazione del dato da parte del Data Warehouse; 5. Correzione dell’anomalia nella base dati di GISS. A oggi è stata completata (col coinvolgimento del CED e dell’Ufficio Coordinamento Segreterie Studenti) la certificazione dei dati per gli anni accademici 2001/2002 -2006/2007 sulle seguenti aree: • Iscritti MiUR • Iscritti generici • Immatricolati MiUR • Immatricolati generici • Passaggi, trasferimenti, abbandoni e lauree È tuttora in fase di completamento la certificazione sugli Esami e verrà presto avviata la certificazione sui Versamenti e Tasse. A differenza delle altre aree, per le quali la certificazione ha riguardato la totalità dei dati, per gli esami la certificazione avviene su un campione casuale relativo al 20% delle carriere degli studenti per ogni anno accademico in oggetto; i primi risultati di questa 300 Paolo Deledda fase stanno comunque riportando dati molto confortanti con un tasso di anomalie della base dati GISS che si attesta intorno al 2% e con una tipologia che si riferisce prevalentemente alla non corretta imputazione di esami convalidati. In fase di certificazione dei dati sulle immatricolazioni (MiUR e generiche) sono state invece riscontrate poche e ben definite tipologie di errore: • Carriere precedenti presso l’ateneo di Sassari. Le informazioni relative alla prima immatricolazione al sistema universitario da parte di uno studente venivano spesso perse poiché in GISS non vengono messe in relazione le differenti carriere di uno stesso studente (inoltre, per uno stesso studente, si è rilevata spesso più di una scheda anagrafica). Con le procedure di importazione adottate, il DWH attua uno schiacciamento di tutte le carriere di uno studente adottando come chiave primaria il codice fiscale dello stesso studente, recuperando e correggendo l’informazione. • Iscrizioni in solo stato di passaggio per un anno accademico. Studenti che hanno effettuato un passaggio di corso di studio si trovano registrato lo stato di passaggio ma non quello di studente attivo per l’anno accademico corrispondente. Le procedure prevedono la creazione di una carriera in stato attivo per lo stesso anno, le informazioni sullo studente vengono quindi correttamente gestite nel datamart. • Anno di prima immatricolazione valorizzato erroneamente. In questo caso, per errori di digitazione nell’inserimento dati, le date di prima immatricolazione non coincidono con quelle relative all’atto di iscrizione. Il DWH ci permette di rilevare l’errore e apportare le dovute correzioni. Attuale impiego Una delle principali ricadute del progetto riguarda sicuramente la possibilità di individuare con facilità gli errori contenuti nella base dati del GISS, di classificarli per tipologie e di approntare le procedure opportune atte a correggere il dato in archivio in maniera automatica, con evidente risparmio del tempo che sarebbe stato necessario al personale delle segreterie studenti per apportare la correzione manualmente. Grande importanza va data inoltre alla concreta possibilità di predisporre degli interventi di formazione da svolgere nelle segreterie, mirati alla corretta applicazione delle procedure e alla minimizzazione degli errori derivanti dall’inserimento manuale del dato. A seguito delle prime fasi di certificazione si è comunque constatata l’affidabilità dei dati contenuti nel datamart e si è provveduto a utilizzare Micro- Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 301 strategy per elaborare i dati relativi alle seguenti rilevazioni ministeriali: • Monitoraggio degli immatricolati al sistema universitario per l’anno accademico 2006/2007. • Rilevazione sull’istruzione universitaria 2007 – 1^ parte - Laureati e crediti anno solare 2006. • Rilevazione sull’istruzione universitaria 2007 – 2^ parte – Iscritti e immatricolati anno accademico2006/2007. Viene inoltre costantemente utilizzato per fornire dati statistici (relativi alle attività didattiche) alle Facoltà che ne fanno richiesta. Negli anni precedenti, l’elaborazione dei dati inerenti le citate rilevazioni avveniva mediante l’estrazione dei record sugli studenti dalla base dati GISS e la successiva elaborazione con applicativi MSoffice (Access e Excel). L’elaborazione necessaria per ogni rilevazione poteva richiedere un tempo variabile fra le tre settimane e le dieci settimane. I report Le tabelle riportate nelle pagine seguenti sono state realizzate con il sistema di reportistica del DW di Ateneo, i dati sono aggiornati al 31 di ottobre del 2007. Questi sono solo alcuni esempi rispetto alle possibilità di analisi che può restituire la piattaforma MicroStrategy 8 su cui si basa il DW di Ateneo. Tutti i report sono infatti completamente interattivi e, grazie a un inter- 302 Paolo Deledda faccia web WYSIWYG (What You See Is What You Get) familiare a chi già utilizza applicativi come Excel o Powerpoint, l’utente può riorganizzare qualunque report con semplici interventi di trascinamento degli oggetti o intervenendo sulle icone della barra degli strumenti, avere visualizzazioni completamente nuove dei dati, aggiungendo maggiori livelli di dettaglio e questo senza richiedere assistenza specifica. Nella tabella della pagina precedente è riportato un esempio di report sulle immatricolazioni MiUR per Facoltà e anno accademico, il menu a tendina evidenzia la possibilità di “drillare” (letteralmente perforare) il dato e ottenere livelli sempre crescenti di dettaglio dell’analisi. Le seguenti elaborazioni sono state eseguite prendendo come riferimento la singola Facoltà o gli ordinamenti dei Corsi di Studio ad essa relativi. Le uniche sigle utilizzate riguardano il livello (o tipologia) del Corso di Studi: • CL - Corso di laurea ante riforma; • L1 - Corso di laurea post riforma; • L2 - Corso di laurea specialistica; • LU - Corso di laurea specialistica a ciclo unico; • LM - Corso di laurea magistrale. Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 303 I DATI Studente Equivalente Quello di Studente Equivalente è un indicatore di risultato relativo al processo di formazione dei Corsi di Studio. Tale indicatore veniva definito già dieci anni fa (MURST - Osservatorio per la valutazione del sistema universitario - Doc. 3/98) al fine di individuare i criteri per il riparto della quota di riequilibrio del FFO. Esso indicava il rapporto fra il numero totale di esami superati in una data struttura didattica ed il numero medio di esami per anno, previsto per conseguire il titolo di studio nella durata legale, dagli specifici ordinamenti. Con la riforma del Sistema Universitario il calcolo dell’indicatore viene aggiornato con l’introduzione dei Crediti Formativi Universitari. L’indicatore viene calcolato direttamente dall’Ufficio Statistico del Ministero sulla base delle rilevazioni annuali sugli Iscritti e sui Crediti; si deve qui ricordare che il numero relativo agli iscritti viene riferito dal Ministero ai soli iscritti in regola col pagamento delle tasse al 31 luglio dell’anno accademico di riferimento (cosiddetti “Iscritti MiUR”). La formula così espressa: ([(numero annualità o crediti sostenute nell’anno solare YYYY)/(numero annualità o crediti medie annui previsti)]/(numero iscritti per l’A.A. XXXX/ YYYY))x100 ne restituisce il rapporto percentuale. Attualmente sono in fase di realizzazione ulteriori report relativi agli indicatori sui requisiti minimi e qualificanti indicati recentemente dal Ministero. 304 Paolo Deledda Studenti Equivalenti per Facoltà e Ordinamento Ordinamenti post riforma FACOLTA' DI AGRARIA Metriche A.A. INGEGNERIA AGRARIA E PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO RURALE PRODUZIONE E PROTEZIONE DELLE COLTURE AGRARIE SCIENZE E TECNOLOGIE AGRARIE SCIENZE E TECNOLOGIE FORESTALI E AMBIENTALI SCIENZE ZOOTECNICHE TECNOLOGIE ALIMENTARI VITICOLTURA ED ENOLOGIA PIANIFICAZIONE E GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO RURALE Ordinamento 10D1 10D2 10D3 10D4 10D5 10D6 10D7 1141 1149 PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO RURALE Studenti Equivalenti 2005/2006 2004/2005 2003/2004 43,65% 21,54% 52,39% 46,74% 39,30% 22,03% 52,36% 22,61% 22,23% 20,98% 19,96% 29,22% 24,12% 22,64% 26,61% 30,28% 23,20% 28,83% 27,02% 23,93% 27,72% 88,21% 41,00% 42,59% 35,98% FACOLTA' DI ARCHITETTURA Ordinamento Metriche A.A. 1009 SCIENZE DELL'ARCHITETTURA Studenti Equivalenti 2005/2006 2004/2005 2003/2004 79,58% 81,16% 83,52% 1100 PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, URBANISTICA ED AMBIENTALE 72,27% 1154 ARCHITETTURA 74,20% 79,92% 82,49% FACOLTA' DI ECONOMIA Ordinamento 10E1 10E2 1101 1155 Metriche A.A. Studenti Equivalenti 2005/2006 2004/2005 2003/2004 35,52% 38,67% 37,01% 46,03% 40,10% 39,99% 31,75% 32,47% 25,93% 68,18% Metriche A.A. Studenti Equivalenti 2005/2006 2004/2005 2003/2004 25,71% 30,62% 29,58% 33,03% 24,95% 48,22% 18,26% 31,80% 33,48% 31,56% 45,55% 45,65% ECONOMIA ECONOMIA AZIENDALE ECONOMIA E IMPRESE DEL TURISMO CONSULENZA E DIREZIONE AZIENDALE FACOLTA' DI FARMACIA Ordinamento 10B4 10B5 10B6 10B7 TECNICHE ERBORISTICHE TOSSICOLOGIA DEGLI INQUINANTI AMBIENTALI FARMACIA CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA Ordinamento Metriche A.A. 10G1 SCIENZE GIURIDICHE DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI E DELLE IMPRESE PUBBLICHE 1102 E PRIVATE 1136 GIURISPRUDENZA 1158 GIURISPRUDENZA Studenti Equivalenti 2005/2006 2004/2005 2003/2004 25,03% 42,50% 32,12% 21,23% 27,88% 67,06% 0,00% 132,67% 22,76% Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 305 FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE Ordinamento 10L1 10L2 Metriche A.A. LINGUE E CULTURE STRANIERE MODERNE MEDIAZIONE LINGUISTICA 1137 LINGUE STRANIERE PER LA COMUNICAZIONE INTERNAZIONALE Studenti Equivalenti 2005/2006 2004/2005 2003/2004 34,97% 27,03% 40,18% 34,91% 26,84% 33,66% 64,57% 21,11% FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA Ordinamento Metriche A.A. Studenti Equivalenti 2005/2006 2004/2005 2003/2004 9,72% 57,08% 47,72% 26,14% 21,08% 50,93% 24,59% 19,89% 36,53% 24,57% 29,35% 29,45% 33,33% 61,67% 64,29% 26,10% 31,61% 43,39% 10F1 10F2 10F3 10F4 10F5 10F6 BENI ARCHIVISTICI E LIBRARI BENI DEMOETNOANTROPOLOGICI E AMBIENTALI BENI STORICO-ARTISTICI E ARCHEOLOGICI FILOSOFIA SCIENZE DELL'ANTICHITA' TEORIA E TECNICHE DELL'INFORMAZIONE 10F7 SCIENZE DELLE PROFESSIONI EDUCATIVE DI BASE 34,04% 32,94% 43,51% 10F8 STUDI UMANISTICI (DAL MEDIOEVO ALL'ETA' CONTEMPORANEA) 40,00% 29,76% 41,18% 29,12% 31,70% 35,75% 28,91% 91,67% 42,42% 27,74% 27,40% 35,65% 16,92% 16,67% 8,33% 40,10% 45,97% 26,43% 9,52% LETTERE SCIENZE DEI BENI CULTURALI ANTROPOLOGIA CULTURALE ED ETNOLOGIA ARCHEOLOGIA LETTERATURA E STORIA DEL MONDO ANTICO FILOLOGIE E CULTURE DELLA MODERNITA PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI EDUCATIVI E 1142 FORMATIVI 1104 1105 1127 1128 1134 1135 FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Ordinamento Metriche A.A. Studenti Equivalenti 2005/2006 2004/2005 2003/2004 10M1 MEDICINA E CHIRURGIA 49,83% 51,47% 57,12% 10M2 ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA 52,73% 50,40% 53,09% 1106 FISIOTERAPIA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI FISIOTERAPISTA) 36,11% 68,74% 48,14% 1107 IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) 21,39% 100,00% 98,15% 1108 INFERMIERISTICA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI INFERMIERE) 55,65% 72,88% 110,18% 1109 LOGOPEDIA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI LOGOPEDISTA) 10,76% 141,19% 95,45% 1110 OSTETRICIA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI OSTETRICA/O) 47,58% 9,92% 57,65% 1111 TECNICHE AUDIOMETRICHE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI AUDIOMETRISTA) 22,22% 128,61% 76,07% 1112 TECNICHE AUDIOPROTESICHE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI AUDIOPROTESISTA) 0,00% 153,00% 45,56% 52,73% 32,96% 39,92% TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO (ABILITANTE ALLA 1113 PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DI LABORATORIO BIOMEDICO) 306 Paolo Deledda FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA Ordinamento Metriche A.A. 10M3 MEDICINA VETERINARIA 10M4 GESTIONE E PROTEZIONE DELLA FAUNA SELVATICA 1114 PRODUZIONI ANIMALI Metriche A.A. SCIENZE AMBIENTALI DELLE ACQUE INTERNE E LAGUNARI SCIENZE AMBIENTALI TERRESTRI SCIENZE BIOLOGICHE SCIENZE DELLA NATURA E DELLE SUE RISORSE SCIENZE DELL'AMBIENTE E DELLE PRODUZIONI MARINE CHIMICA SCIENZE AMBIENTALI E NATURALI BIOLOGIA SPERIMENTALE E APPLICATA GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI CHIMICA SCIENZE AMBIENTALI E NATURALI Ordinamento 10N1 10N2 10N3 10N4 10N5 1115 1122 1129 1148 1151 1153 1156 Studenti Equivalenti 2005/2006 2004/2005 2003/2004 41,50% 46,65% 33,14% 5,83% 39,67% 89,12% 35,15% 39,22% 57,44% Studenti Equivalenti 2005/2006 2004/2005 2003/2004 43,89% 37,89% 64,13% 19,05% 24,77% 39,06% 33,52% 32,73% 39,31% 27,74% 35,70% 43,72% 35,82% 44,16% 56,20% 36,36% 48,62% 58,69% 35,78% 28,83% 40,69% 49,55% 60,42% 43,78% 40,28% 51,47% 39,33% 50,83% 24,58% FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE Ordinamento Metriche A.A. 10P1 SCIENZE POLITICHE 10P2 SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE E GIORNALISMO 10P3 SCIENZE DEL GOVERNO E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Studenti Equivalenti 2005/2006 2004/2005 2003/2004 32,19% 33,93% 35,53% 36,84% 41,06% 43,96% 9,09% 14,06% 10,48% SCIENZE DELL'AMMINISTRAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE 1116 UMANE 24,37% 24,46% 29,91% 1131 EDITORIA, COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE E GIORNALISMO 61,36% 67,76% 1143 SCIENZE POLITICHE 46,58% 32,06% INTERFACOLTA' Ordinamento 10I1 10I2 10I3 Metriche A.A. BIOTECNOLOGIE RESTAURO E CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI SERVIZIO SOCIALE AD INDIRIZZO EUROPEO Studenti Equivalenti 2005/2006 2004/2005 2003/2004 39,78% 45,91% 46,51% 5,56% 17,71% 117,95% 35,79% 35,51% 53,02% 307 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance Immatricolazioni Nelle tabelle che seguono è evidenziato l’andamento degli studenti immatricolati negli anni accademici 2003/2004 – 2006/2007. Nella prima tabelle le metriche (cioè gli elementi che andiamo a misurare) analizzate sono due: gli “immatricolati generici” e i cosiddetti “immatricolati MiUR”. La prima definizione si riferisce all’immatricolato generalmente inteso: cioè lo studente che si iscrive per la prima volta ad un corso di studio, la seconda in vece è la definizione di immatricolato che ci dà il MiUR e si riferisce invece allo studente che entra per la prima volta nel sistema universitario italiano. È fondamentale porre l’accento su questa differenza in quanto le analisi effettuate dall’Ufficio di Statistica del MiUR si riferiscono al numero di immatricolati MiUR, o comunque alla variabile data dall’anno di prima immatricolazione al sistema universitario da parte dello studente. Confronto fra "Immatricolati generici" e "Immatricolati MIUR" per Facoltà e A.A. (2003-2006) Immatricolati MIUR Immatricolati generici Facoltà 2003/2004 A.A. 2004/2005 2005/2006 2006/2007 2003/2004 2004/2005 2005/2006 2006/2007 FACOLTA' DI AGRARIA 260 242 211 222 234 210 175 159 FACOLTA' DI ARCHITETTURA 108 112 131 207 101 104 70 107 FACOLTA' DI ECONOMIA 457 439 480 522 379 388 391 352 FACOLTA' DI FARMACIA 98 129 202 87 85 116 178 83 511 549 712 526 392 400 489 378 FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA 604 582 577 501 476 397 391 330 FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE 299 265 238 251 276 219 183 186 FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA 98 180 232 552 84 144 181 304 FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA 74 62 65 45 64 56 48 39 FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI 333 370 241 335 299 308 172 236 FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE 436 429 481 419 329 296 263 218 88 114 54 72 78 93 52 57 3.366 3.473 3.624 3.739 2.797 2.731 2.593 2.449 INTERFACOLTA' Totale 4.000 3.800 Studenti immatricolati 3.600 3.400 3.200 Immatricolati generici 3.000 Immatricolati MIUR 2.800 2.600 2.400 2.200 2.000 2003/2004 2004/2005 2005/2006 Anno Accademico 2006/2007 FACOLTA' DI AGRARIA FACOLTA' DI ARCHITETTURA FACOLTA' DI ECONOMIA FACOLTA' DI FARMACIA FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE INTERFACOLTA' Totale Stato di carriera 34 1 3 51 31 3 303 241 81 61 246 297 74 2.475 Attivi 22 3 46 14 36 59 Rinunciati 212 98 331 71 352 411 Trasferiti in uscita 1 1 19 2 2 0 1 0 0 2 0 4 6 Totale 329 78 2.797 299 84 64 276 234 101 379 85 392 476 Attivi 250 84 2.435 245 139 53 192 190 102 359 103 364 354 Rinunciati 45 8 286 58 5 3 26 20 2 29 11 36 43 5 0 0 1 0 0 0 2 0 0 1 1 10 Trasferiti in uscita 2004/2005 Totale 296 93 2.731 308 144 56 219 210 104 388 116 400 397 Attivi 232 49 2.253 143 166 41 158 152 68 345 132 433 334 0 0 5 0 0 0 0 0 0 0 0 5 0 31 3 317 28 11 5 23 22 2 46 45 49 52 2005/2006 Rinunciati 2003/2004 1 4 2 2 1 0 0 1 2 5 0 0 18 Trasferiti in uscita A.A. Totale 263 52 2.593 172 181 48 183 175 70 391 178 489 391 Attivi 200 52 2.214 195 296 38 164 140 102 325 76 334 292 18 5 229 38 7 0 22 19 5 27 7 43 38 2006/2007 Rinunciati Facoltà Trasferiti in uscita Immatricolati MiUR per Stato di carriera, per Facoltà e A.A. (2003-2006) 0 0 6 3 1 1 0 0 0 0 0 1 0 Totale 218 57 2.449 236 304 39 186 159 107 352 83 378 330 308 Paolo Deledda Laureati La tabella a lato, invece, pone l’accento sullo stato di carriera degli immatricolati MiUR nel corso degli stessi anni accademici. Possiamo così capire quali sono le scelte degli studenti nell’anno del loro primo ingresso nel sistema universitario. Se si sono iscritti all’anno successivo (attivi), se hanno esplicitamente abbandonato gli studi (Rinunciati), se si sono trasferiti presso altro ateneo o se si hanno conseguito il titolo. Quest’ultimo caso, all’apparenza anomalo, è giustificato dalla stipula di convenzioni che hanno permesso l’immatricolazione di studenti con il contestuale riconoscimento di un sufficiente numero di CFU. Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 309 Iscrizioni Come per gli studenti immatricolati, anche per gli iscritti esistono differenti definizioni e corrispondenti metriche. Nella tabella che segue vengono messi a confronto i valori relativi alle principali di queste. Tutti conosciamo la definizione di “iscritto” genericamente inteso, cioè quello studente che ha formalizzato la propria iscrizione con il pagamento della prima rata delle tasse universitarie e dei contributi di biblioteca e/o laboratorio; il MiUR tuttavia basa le sue rilevazioni periodiche su quegli studenti che, alla data del 31 luglio dell’anno accademico di riferimento, risultano in regola col pagamento per intero delle tasse di iscrizione: i cosiddetti “iscritti MiUR”. La terza definizione presa in esame è quella di “iscritto regolare” e indica quegli studenti che sono iscritti al sistema universitario da un numero di anni uguale o inferiore alla durata normale del Corso di Studi di ultima iscrizione. L’evento discriminante da cui parte il computo degli anni di corso è la data di prima immatricolazione al sistema universitario per gli iscritti ai corsi di laurea di primo livello (L1) e laurea specialistica a ciclo unico (LU), per gli studenti iscritti ai corsi di laurea specialistica (L2) è invece presa in considerazione la data di immatricolazione al Corso di Studi di secondo livello. La definizione di “iscritto regolare” ci fornisce un indicazione molto più precisa sulla regolarità da parte degli iscritti nel completamento degli studi di quanto non ci restituisca la consueta distinzione fra studenti in corso e fuori corso. Vengono così azzerate, infatti, le differenti regole e consuetudini con cui ogni Ateneo prolunga (in modo più o meno appropriato) i termini che attribuiscono la qualifica di studente in corso. È da segnalare che le rilevazioni ministeriali relative al conseguimento di crediti nell’anno solare, pongono particolare attenzione ai crediti conseguiti – derivati da esami sostenuti – da quest’ultima categoria di studenti. 668 FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA INTERFACOLTA' Totale 17.450 426 1.768 1.203 FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE 1.432 FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE 1.346 3.265 FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI 3.117 FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA 671 FACOLTA' DI FARMACIA 225 1.310 2.019 Metriche Iscritti FACOLTA' DI ECONOMIA FACOLTA' DI ARCHITETTURA FACOLTA' DI AGRARIA Facoltà 15.757 401 1.506 1.247 637 1.152 1.277 2.922 2.778 634 1.810 199 1.194 Iscritti MIUR Iscritti Regolari 8.540 352 962 701 354 776 715 1.360 1.057 336 1.064 190 673 Iscritti 17.399 478 1.797 1.406 635 1.224 1.363 3.172 3.024 676 1.957 334 1.333 2004/2005 15.829 454 1.553 1.264 601 1.170 1.240 2.855 2.732 640 1.769 306 1.245 Iscritti MIUR 2003/2004 Iscritti Regolari 7.998 331 844 736 332 806 590 1.175 961 345 969 285 624 Iscritti 17.257 440 1.803 1.282 620 1.296 1.293 3.055 3.050 757 1.960 404 1.297 2005/2006 15.550 413 1.586 1.173 586 1.242 1.146 2.728 2.713 690 1.764 346 1.163 Iscritti MIUR A.A. Iscritti Regolari 8.006 186 865 611 307 847 550 1.193 1.189 447 975 318 518 Iscritti 17.039 434 1.784 1.291 550 1.724 1.260 2.820 2.848 652 1.956 505 1.215 2006/2007 15.449 403 1.565 1.189 519 1.621 1.148 2.527 2.526 603 1.773 464 1.111 Iscritti MIUR Iscrizioni per Facoltà e A.A. (2003-2006) – Confronto fra le metriche Iscritti Regolari 8.205 178 842 632 250 1.101 541 1.036 1.321 372 1.056 388 488 310 Paolo Deledda Lauree Laureati Tempo Medio Laurea 28 Età Laurea 78 223 14 8,81 7,89 3,21 27 26 30 18 104 INTERFACOLTA' FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE L1 L2 L1 12 111 8,42 8,78 31 28 26 16 62 68 22 4,00 5,08 8,32 5,95 23 25 27 27 49 115 83 32 4,35 4,37 8,17 5,31 28 24 28 26 48 6 164 3,98 2,00 4,70 8,40 2,00 8,70 7,14 4,00 7 64 49 2 57 26 24 27 12,44 5,25 3,85 8,10 2,00 4,70 8,00 2,00 5,04 8,21 1,72 3,37 9,84 4,09 8,64 4,10 8,06 3,40 2,00 CL 7,77 6,53 4,27 27 8,85 4,69 4,45 27 11 8,98 27 2006 65 5,50 2 8,42 22 94 106 2,33 17 8,09 110 27 3 CL 29 40 LU 1,00 27 25 19 8,31 3,91 L1 59 47 4 27 26 18 8,45 4,08 26 69 38 7,69 CL 25 98 46 LU 3,33 27 25 30 8,67 4,79 L1 126 28 1 27 24 90 8,48 5,50 26 116 114 12 7,29 25 CL 26 130 4,77 L2 6,86 26 91 7 7,40 25 L1 124 5,24 27 75 247 1 26 33 7,77 25 28 78 7,43 25 246 3,64 9,22 155 5,00 27 25 303 11 55 114 CL 9 7,48 27 29 30 27 22 128 L2 L1 343 3,45 9,82 4,00 8,57 3,63 2 80 210 27 11 366 5 54 30 26 25 95 48 CL 7,36 28 34 26 21 7,87 3,51 27 27 18 332 9,52 3,20 7,49 3,33 8,25 5,83 Età Laurea L2 L1 343 CL 5 77 34 27 12 L1 3,17 45 CL 8,13 3 L1 213 26 26 Laureati CL 7,69 3,81 9,18 Età Laurea 57 193 16 80 Laureati L1 L2 L1 CL Tipo Corso di Studi Laureati FACOLTA' DI SCIENZE L1 MATEMATICHE FISICHE E NATURALI L2 FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA FACOLTA' DI FARMACIA FACOLTA' DI ECONOMIA FACOLTA' DI ARCHITETTURA FACOLTA' DI AGRARIA Facoltà Tempo Medio Laurea 2005 Tempo Medio Laurea 2004 Tempo Medio Laurea 2003 23 26 25 29 28 25 27 25 23 31 23 25 26 24 24 27 22 26 28 31 30 30 31 27 23 27 23 23 26 27 Età Laurea In questa tabella viene evidenziato l’andamento del numero dei laureati presso il nostro Ateneo, differenziato per tipologia di CdS, in relazione all’età e al tempo medio di conseguimento del titolo dei nostri laureati. Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 311 FACOLTA' DI FARMACIA FACOLTA' DI ECONOMIA FACOLTA' DI ARCHITETTURA FACOLTA' DI AGRARIA Facoltà LU L1 CL L2 L1 CL LU L1 L2 L1 CL Tipo Corso di Studi Rinunce, decadenze e decessi Rinunce, decadenze e decessi Totale Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Totale Rinunce, decadenze e decessi Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Totale Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Rinunce, decadenze e decessi Totale Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Mancate iscrizioni Metriche A.A. Anno Corso Abbandono Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Mancate iscrizioni Stato Carriera 0 18 0 0 0 1 0 8 9 0 0 0 18 0 0 1 34 4 39 0 0 0 2 0 6 8 0 0 0 0 0 2 6 0 4 0 2006/2007 1 >1 0 0 0 0 0 0 20 3 0 0 20 3 2 147 0 0 9 2 14 49 74 0 0 89 56 1 8 3 1 3 0 129 5 0 8 1 11 5 30 29 3 85 12 0 14 10 0 4 0 130 0 0 2 0 7 14 23 0 0 92 38 0 6 4 2 0 0 116 11 3 7 0 5 0 26 23 4 71 18 0 4 4 0 0 Abbandoni 2005/2006 2004/2005 1 >1 1 >1 0 16 0 17 0 2 0 1 37 61 34 39 27 8 22 11 1 0 0 0 65 87 56 68 0 161 0 0 4 0 1 14 19 0 0 100 61 0 6 3 3 0 0 116 7 1 2 0 6 0 16 36 3 63 14 0 6 5 1 0 2003/2004 1 >1 0 9 0 2 60 32 24 5 0 0 84 48 312 Paolo Deledda Abbandoni La seguente tabella rileva gli abbandoni espliciti, cioè rinunce, decadenze e decessi, e quelli impliciti, ovvero le mancate iscrizioni, nel primo anno di corso e in quelli successivi per Facoltà e tipologia di Corso di Studio. Da rilevare che le mancate iscrizioni considerate come abbandoni impliciti solo dopo due anni consecutivi che l’iscrizione non viene rinnovata. FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA Facoltà LU L1 DU CL L2 L1 CL L2 L1 DU CL LM L2 L1 CL Tipo Corso di Studi Metriche A.A. Anno Corso Abbandono Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Mancate iscrizioni Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Totale Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Totale Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Rinunce, decadenze e decessi Totale Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Mancate iscrizioni Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Totale Stato Carriera 2006/2007 1 >1 0 0 0 4 0 0 8 21 0 0 2 0 45 6 55 31 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 46 17 0 0 5 2 51 21 0 0 0 0 0 0 25 8 1 0 26 8 0 0 0 2 0 0 1 0 10 0 0 0 0 3 11 5 Abbandoni 2005/2006 2004/2005 1 >1 1 >1 0 108 0 131 0 2 0 13 89 103 77 71 62 24 47 23 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 152 238 124 238 0 82 0 61 0 5 0 12 0 1 0 5 0 1 0 0 98 122 88 90 63 19 54 29 2 8 6 0 11 3 3 0 174 241 151 197 0 39 0 28 0 0 0 4 34 52 49 41 29 14 32 17 1 0 1 0 64 105 82 90 0 13 0 10 0 2 0 1 0 0 0 0 2 4 3 1 12 0 3 0 3 4 5 3 2 0 3 1 19 23 14 16 2003/2004 1 >1 0 97 0 26 84 36 52 21 0 0 0 0 0 0 136 180 0 64 0 8 0 2 0 1 101 62 73 17 0 0 0 0 174 154 0 33 0 2 59 33 37 11 0 0 96 79 0 8 0 0 0 4 0 25 0 0 1 0 1 2 2 39 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 313 INTERFACOLTA' FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA Facoltà Totale Totale Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Totale Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Totale Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Metriche A.A. Anno Corso Abbandono Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Mancate iscrizioni Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Mancate iscrizioni Rinunce, decadenze e decessi Stato Carriera Totale Ateneo L1 L2 L1 CL L2 L1 CL LU L1 DU CL Tipo Corso di Studi 295 127 2006/2007 1 >1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 2 0 0 0 0 0 0 40 6 0 0 5 2 45 8 0 0 0 0 0 0 24 20 0 0 4 1 28 21 0 0 6 1 6 1 915 1.151 886 966 Abbandoni 2005/2006 2004/2005 1 >1 1 >1 0 5 0 2 0 0 0 1 0 1 0 0 8 4 8 0 4 0 2 0 1 13 1 5 3 2 1 1 16 25 12 9 0 18 0 21 0 0 0 2 22 56 48 29 29 14 66 14 4 2 3 0 3 1 3 0 58 91 120 66 0 19 0 18 0 0 0 0 74 96 81 81 42 25 60 24 12 1 3 0 4 1 1 0 132 142 145 123 2 20 11 11 4 6 12 2 6 26 23 13 927 821 2003/2004 1 >1 0 6 0 3 0 0 0 4 0 0 0 2 5 3 5 18 0 17 0 0 32 16 55 13 0 0 0 0 87 46 0 22 0 4 100 45 45 29 0 0 0 0 145 100 4 17 8 2 12 19 314 Paolo Deledda 315 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance Trasferimenti Le tabelle che seguono ci forniscono un quadro dei trasferimenti in ingresso e in uscita per ogni facoltà negli ultimi quattro anni accademici, col dettaglio dell’Ateneo esterno di provenienza o destinazione. FACOLTA' DI AGRARIA A.A. Ateneo Esterno Metriche UNIVERSITA' DI BOLOGNA UNIVERSITA' DI CAGLIARI UNIVERSITA' DI FIRENZE UNIVERSITA' DI MILANO UNIVERSITA' DI MODENA UNIVERSITA' DI PARMA UNIVERSITA'DELLA TUSCIA - VITERBO Totale 2003/2004 ingresso uscita 2 1 0 0 0 1 0 4 2004/2005 ingresso uscita 0 1 0 1 0 0 0 2 0 2 0 1 0 0 0 3 2005/2006 ingresso uscita 0 0 1 1 0 0 0 2 0 1 0 0 0 0 1 2 2006/2007 ingresso uscita 0 2 0 0 0 1 0 3 0 5 0 0 0 0 0 5 1 1 0 0 1 0 0 3 FACOLTA' DI ARCHITETTURA A.A. Ateneo Esterno Metriche I UNIV. DI ROMA "LA SAPIENZA" IST. UNIV. ARCHITETTURA VENEZIA POLITECNICO DI TORINO UNIV. 'L. BOCCONI' MILANO UNIVERSITA' DI CAGLIARI UNIVERSITA' DI FIRENZE UNIVERSITA' DI GENOVA UNIVERSITA' DI PADOVA UNIVERSITA' DI PAVIA Totale 2003/2004 ingresso uscita 2 0 0 0 0 1 1 0 1 5 2004/2005 ingresso uscita 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 2 1 0 1 1 1 1 0 1 8 2005/2006 ingresso uscita 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 1 1 4 2006/2007 ingresso uscita 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 1 0 2 2 0 0 0 5 0 0 0 0 2 0 0 0 0 2 FACOLTA' DI ECONOMIA Ateneo Esterno A.A. Metriche I UNIV. DI ROMA "LA SAPIENZA" LIBERA UNIV.INTER.STUDI SOC.ROMA LIBERA UNIVERSITÀ DI LINGUE E COMUNICAZIONE- IULM POLITECNICO DI TORINO UNIV. 'L. BOCCONI' MILANO UNIVERSITA' CATTOLICA 'SACRO CUORE' UNIVERSITA' CATTOLICA 'SACRO CUORE' BS - MI - RM UNIVERSITA' DI ANCONA UNIVERSITA' DI BARI UNIVERSITA' DI BOLOGNA UNIVERSITA' DI CAGLIARI UNIVERSITA' DI CATANIA UNIVERSITA' DI FIRENZE UNIVERSITA' DI GENOVA UNIVERSITA' DI LECCE UNIVERSITA' DI MACERATA UNIVERSITA' DI MILANO UNIVERSITA' DI MODENA UNIVERSITA' DI PARMA UNIVERSITA' DI PAVIA UNIVERSITA' DI PERUGIA UNIVERSITA' DI PISA UNIVERSITA' DI SIENA UNIVERSITA' DI TERAMO UNIVERSITA' DI TORINO UNIVERSITA' DI VENEZIA UNIVERSITA' TELEMATICA 'GUGLIELMO MARCONI' UNIVERSITÀ DI MILANO"LA BICOCCA" Totale 2003/2004 ingresso uscita 2004/2005 ingresso uscita 2005/2006 ingresso uscita 2006/2007 ingresso uscita 2 0 3 0 1 0 1 0 2 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 1 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 2 5 1 0 0 0 1 0 0 1 0 2 1 0 1 1 0 0 1 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 4 3 0 2 0 0 1 0 0 1 1 0 0 2 0 1 0 0 0 0 3 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 2 2 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 2 0 0 1 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 18 0 8 3 21 0 6 0 12 0 5 0 12 0 2 316 Paolo Deledda FACOLTA' DI FARMACIA Ateneo Esterno A.A. Metriche I UNIV. DI ROMA "LA SAPIENZA" UNIVERSITA' DI BOLOGNA UNIVERSITA' DI CAGLIARI UNIVERSITA' DI CAMERINO UNIVERSITA' DI CATANIA UNIVERSITA' DI FIRENZE UNIVERSITA' DI MESSINA UNIVERSITA' DI MILANO UNIVERSITA' DI NAPOLI 'FEDERICO II' UNIVERSITA' DI PARMA UNIVERSITA' DI PAVIA UNIVERSITA' DI SIENA UNIVERSITA' DI TORINO UNIVERSITA' DI URBINO Totale 2003/2004 ingresso uscita 0 0 1 0 0 1 0 0 2 0 0 0 0 1 5 2004/2005 ingresso uscita 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 2 2005/2006 ingresso uscita 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 2006/2007 ingresso uscita 0 3 2 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 6 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 1 1 1 0 5 0 2 1 1 1 0 1 0 0 0 1 0 0 0 7 FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA Ateneo Esterno A.A. Metriche I UNIV. DI ROMA "LA SAPIENZA" II UNIV. DI ROMA "TOR VERGATA" II UNIVERSITA' DI NAPOLI III UNIVERSITA' DI ROMA IST. SUP. PAR. ED. FIS. PERUGIA LIBERA UNIV.INTER.STUDI SOC.ROMA LIBERA UNIVERSITA 'MARIA SS. ASSUNTA' (LUMSA) LIBERO IST.UNIV. 'C.CATTANEO' CASTELLANZA POLITECNICO DI TORINO PONTIFICIA UNIVERSITAS LATERANENSIS UNIV. 'L. BOCCONI' MILANO UNIVERSITA' CATTOLICA 'SACRO CUORE' UNIVERSITA' CATTOLICA 'SACRO CUORE' BS - MI - RM UNIVERSITA' DI ALESSANDRIA UNIVERSITA' DI BARI UNIVERSITA' DI BOLOGNA UNIVERSITA' DI CAGLIARI UNIVERSITA' DI CAMERINO UNIVERSITA' DI FIRENZE UNIVERSITA' DI GENOVA UNIVERSITA' DI MACERATA UNIVERSITA' DI MILANO UNIVERSITA' DI MODENA UNIVERSITA' DI NAPOLI 'FEDERICO II' UNIVERSITA' DI PADOVA UNIVERSITA' DI PALERMO UNIVERSITA' DI PAVIA UNIVERSITA' DI PIACENZA UNIVERSITA' DI PISA UNIVERSITA' DI SIENA UNIVERSITA' DI TORINO UNIVERSITA' DI TRENTO UNIVERSITA' DI UDINE UNIVERSITA'DELLA TUSCIA - VITERBO Totale 2003/2004 ingresso uscita 2004/2005 ingresso uscita 2005/2006 ingresso uscita 2006/2007 ingresso uscita 3 1 0 0 0 1 2 0 0 0 0 0 2 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 2 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 30 0 0 1 7 1 0 0 0 0 0 1 0 0 2 0 0 0 51 0 1 1 6 0 1 1 0 0 1 1 0 0 1 0 0 0 2 1 0 0 19 0 0 0 30 0 2 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 41 0 0 3 7 2 1 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 0 18 0 1 2 24 1 0 1 2 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 36 1 0 1 5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 9 0 0 0 24 1 1 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 29 0 0 2 7 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 13 317 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA Ateneo Esterno A.A. Metriche I UNIV. DI ROMA "LA SAPIENZA" III UNIVERSITA' DI ROMA UNIVERSITA' CATTOLICA 'SACRO CUORE' BS - MI - RM UNIVERSITA' DI BERGAMO UNIVERSITA' DI BOLOGNA UNIVERSITA' DI CAGLIARI UNIVERSITA' DI FERRARA UNIVERSITA' DI FIRENZE UNIVERSITA' DI GENOVA UNIVERSITA' DI MILANO UNIVERSITA' DI PARMA UNIVERSITA' DI PAVIA UNIVERSITA' DI PERUGIA UNIVERSITA' DI PISA UNIVERSITA' DI SIENA UNIVERSITA' DI TORINO UNIVERSITA' DI TRENTO UNIVERSITA' DI VENEZIA UNIVERSITA' DI VERONA UNIVERSITA'DELLA TUSCIA - VITERBO Totale 2003/2004 ingresso uscita 2004/2005 ingresso uscita 2005/2006 ingresso uscita 2006/2007 ingresso uscita 0 1 0 1 4 1 4 1 0 0 0 0 2 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 7 0 0 0 0 0 0 1 2 0 1 0 0 1 1 14 1 2 5 0 2 1 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 15 0 0 7 1 2 0 0 0 0 0 0 1 1 1 0 0 0 18 0 1 5 0 0 1 0 0 1 0 0 0 1 0 1 0 0 15 0 1 6 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 9 0 0 1 0 2 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 4 0 0 5 0 3 0 1 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 14 0 1 7 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 8 FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE Ateneo Esterno A.A. Metriche I UNIV. DI ROMA "LA SAPIENZA" III UNIVERSITA' DI ROMA LIBERA UNIVERSITÀ DI LINGUE E COMUNICAZIONE- IULM POLITECNICO DI MILANO SCUOLA SUPERIORE PER MEDIATORI LINGUISTICI "VERBUM" UNIVERSITA' CATTOLICA 'SACRO CUORE' BS - MI - RM UNIVERSITA' DI BARI UNIVERSITA' DI BOLOGNA UNIVERSITA' DI CAGLIARI UNIVERSITA' DI FIRENZE UNIVERSITA' DI MILANO UNIVERSITA' DI PADOVA UNIVERSITA' DI PARMA UNIVERSITA' DI PISA UNIVERSITA' DI TORINO UNIVERSITA' DI TRIESTE UNIVERSITA' DI UDINE Totale 2003/2004 ingresso uscita 2004/2005 ingresso uscita 2005/2006 ingresso uscita 2006/2007 ingresso uscita 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 2 0 0 0 4 0 0 3 0 0 0 0 1 2 0 0 7 0 1 3 0 0 0 0 0 0 0 0 5 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 3 2 1 0 0 0 0 0 0 0 7 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 3 0 1 0 1 0 1 1 1 0 0 1 8 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 4 318 Paolo Deledda FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Ateneo Esterno A.A. Metriche 2003/2004 ingresso uscita 2004/2005 ingresso uscita 2005/2006 ingresso uscita 2006/2007 ingresso uscita I UNIV. DI ROMA "LA SAPIENZA" II UNIV. DI ROMA "TOR VERGATA" II UNIVERSITA' DI NAPOLI IMPERIAL COLLEGE POLITECNICO DI TORINO UNIVERSITA' 'D'ANNUNZIO ' CHIETI UNIVERSITA' CATTOLICA 'SACRO CUORE' ROMA UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE UNIVERSITA' DEGLI STUDI DELL'INSUBRIA IN VARESE UNIVERSITA' DI BOLOGNA UNIVERSITA' DI CAGLIARI UNIVERSITA' DI CATANIA UNIVERSITA' DI CHIETI UNIVERSITA' DI FIRENZE UNIVERSITA' DI FOGGIA UNIVERSITA' DI MILANO UNIVERSITA' DI MODENA 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 2 0 2 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 2 1 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 2 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 0 1 2 0 0 0 2 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 2 3 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 1 3 1 0 0 0 0 1 1 3 1 0 0 0 1 0 2 0 0 0 0 0 1 0 0 0 2 1 0 0 0 0 UNIVERSITA' DI MODENA E REGGIO EMILIA 0 0 0 0 0 0 0 1 UNIVERSITA' UNIVERSITA' UNIVERSITA' UNIVERSITA' UNIVERSITA' UNIVERSITA' UNIVERSITA' UNIVERSITA' UNIVERSITA' UNIVERSITA' UNIVERSITA' MILANO 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 5 0 0 1 0 0 0 0 1 0 2 0 0 0 0 1 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 8 13 13 6 16 7 12 9 DI NAPOLI 'FEDERICO II' DI PADOVA DI PALERMO DI PARMA DI PAVIA DI PISA DI SALERNO DI SIENA DI TORINO DI VERONA VITA-SALUTE SAN RAFFELE Totale FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA Ateneo Esterno UNIVERSITA' UNIVERSITA' UNIVERSITA' UNIVERSITA' UNIVERSITA' UNIVERSITA' UNIVERSITA' UNIVERSITA' UNIVERSITA' DI DI DI DI DI DI DI DI DI A.A. Metriche BOLOGNA CAGLIARI MESSINA MILANO NAPOLI 'FEDERICO II' PARMA PERUGIA PISA TERAMO Totale 2003/2004 ingresso uscita 1 1 0 0 0 0 0 0 0 2 2004/2005 ingresso uscita 1 0 0 0 0 0 1 1 0 3 0 3 0 0 0 0 0 0 0 3 2005/2006 ingresso uscita 0 1 0 0 0 1 1 0 0 3 0 2 1 0 1 0 0 1 1 6 2006/2007 ingresso uscita 2 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 1 0 2 0 0 0 0 0 3 2 0 0 0 0 0 0 0 0 2 319 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI A.A. Ateneo Esterno Metriche I UNIV. DI ROMA "LA SAPIENZA" II UNIV. DI ROMA "TOR VERGATA" LIBERA UNIVERSITA 'MARIA SS. ASSUNTA' (LUMSA) POLITECNICO DI MILANO UNIVERSITA' DI BOLOGNA UNIVERSITA' DI CAGLIARI UNIVERSITA' DI CAMERINO UNIVERSITA' DI FIRENZE UNIVERSITA' DI GENOVA UNIVERSITA' DI MILANO UNIVERSITA' DI MODENA UNIVERSITA' DI PADOVA UNIVERSITA' DI PALERMO UNIVERSITA' DI PAVIA UNIVERSITA' DI PISA UNIVERSITA' DI SIENA UNIVERSITA' DI TORINO UNIVERSITA' DI VENEZIA UNIVERSITA'DELLA TUSCIA - VITERBO Totale 2003/2004 ingresso uscita 2004/2005 ingresso uscita 2005/2006 ingresso uscita 2006/2007 ingresso uscita 0 0 2 0 1 0 0 0 0 0 1 1 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 2 0 0 2 0 0 0 0 0 0 1 0 1 1 7 0 0 2 0 1 0 0 0 1 0 1 1 0 0 0 0 8 0 1 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5 0 0 3 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4 0 1 2 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 5 1 0 3 1 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 10 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 3 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 6 FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE Ateneo Esterno A.A. Metriche I UNIV. DI ROMA "LA SAPIENZA" III UNIVERSITA' DI ROMA LIBERA UNIV.M.S.A. LIBERA UNIVERSITÀ DI LINGUE E COMUNICAZIONE- IULM POLITECNICO DI TORINO UNIVERSITA' CATTOLICA 'SACRO CUORE' UNIVERSITA' DEGLI STUDI DELL'INSUBRIA IN VARESE UNIVERSITA' DI BOLOGNA UNIVERSITA' DI CAGLIARI UNIVERSITA' DI CAMERINO UNIVERSITA' DI CASSINO UNIVERSITA' DI CATANIA UNIVERSITA' DI FIRENZE UNIVERSITA' DI MACERATA UNIVERSITA' DI MESSINA UNIVERSITA' DI MILANO UNIVERSITA' DI MODENA UNIVERSITA' DI NAPOLI 'FEDERICO II' UNIVERSITA' DI PADOVA UNIVERSITA' DI PAVIA UNIVERSITA' DI PERUGIA UNIVERSITA' DI PISA UNIVERSITA' DI SIENA UNIVERSITA' DI TORINO UNIVERSITA' DI URBINO UNIVERSITA' PER STRANIERI DI SIENA UNIVERSITA' STAT. MOLISE UNIVERSITÀ DI MILANO"LA BICOCCA" UNIVERSITÀ PER STRANIERI DI PERUGIA Totale 2003/2004 ingresso uscita 2004/2005 ingresso uscita 2005/2006 ingresso uscita 2006/2007 ingresso uscita 3 0 0 1 0 0 1 0 1 0 0 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 7 0 0 1 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 16 3 2 0 0 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 0 1 2 0 0 0 1 0 14 1 4 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 9 0 4 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 7 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 0 2 0 0 0 0 0 7 1 2 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 6 0 1 0 1 0 0 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 9 0 5 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 9 INTERFACOLTA' Ateneo Esterno A.A. Metriche I UNIV. DI ROMA "LA SAPIENZA" II UNIV. DI ROMA "TOR VERGATA" UNIVERSITA' CATTOLICA 'SACRO CUORE' BS - MI - RM UNIVERSITA' DI CAGLIARI UNIVERSITA' DI FIRENZE UNIVERSITA' DI PARMA UNIVERSITA' DI VERONA Totale 2003/2004 ingresso uscita 2004/2005 ingresso uscita 2005/2006 ingresso uscita 2006/2007 ingresso uscita 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 1 1 0 0 0 3 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 1 0 0 1 2 0 0 1 0 1 29 1 0 2 3 0 0 2 0 24 FACOLTA' DI FARMACIA FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA FACOLTA' DI ECONOMIA INTERFACOLTA' FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA Totale 3 0 FACOLTA' DI AGRARIA 2 1 0 1 3 1 2 1 0 14 0 1 1 15 FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA FACOLTA' DI ARCHITETTURA Facoltà di destinazione FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA Facoltà di Provenienza A.A.: 2003/2004 7 1 0 0 0 1 0 0 0 4 0 1 0 30 0 0 0 0 1 1 0 1 23 0 4 0 6 0 0 0 0 0 1 0 3 0 0 2 0 FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE 34 1 1 0 1 1 2 28 0 0 0 0 0 FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA 97 0 9 3 0 3 57 6 0 3 0 10 6 73 0 2 0 0 66 0 1 0 2 0 0 2 5 0 0 0 0 0 0 0 2 1 0 2 0 FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA 47 4 0 18 8 0 0 0 3 1 1 12 0 FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE 71 0 40 0 2 7 6 1 1 2 0 0 12 12 7 0 0 1 0 0 0 0 0 0 4 0 16 56 22 12 83 72 37 13 37 1 50 36 435 Totale FACOLTA' DI MEDICINA VETER INTERFACOLTA' FACOLTA' DI ECONOMIA FACOLTA' DI FARMACIA FACOLTA' DI AGRARIA FACOLTA' DI ARCHITETTURA Passaggi ad altro Corso di Studi Le seguenti tabelle riportano i flussi relativi ai passaggi di corso effettuati all’interno dell’Ateneo negli ultimi quattro anni accademici. Il livello di analisi, qui impostato a livello di Facoltà, può essere facilmente portato (col DWd’Ateneo) a livello di Corso di Studio o Ordinamento, per classe di laurea o per livello del Corso di Studi. 320 Paolo Deledda 3 7 1 1 0 FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA FACOLTA' DI ECONOMIA INTERFACOLTA' FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA Totale 1 FACOLTA' DI FARMACIA 2 24 36 0 0 0 0 4 0 4 1 0 13 0 FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI 0 11 0 FACOLTA' DI AGRARIA FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE 1 FACOLTA' DI ARCHITETTURA 10 1 Facoltà di destinazione FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA Facoltà di Provenienza A.A.: 2004/2005 7 0 0 0 0 1 0 0 0 1 4 1 0 25 3 0 0 0 0 0 0 2 18 0 2 0 4 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 2 0 FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE 38 0 6 0 2 2 4 19 1 0 0 2 2 FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA 43 1 3 0 2 3 21 6 0 0 1 2 4 38 0 3 0 0 30 0 2 0 0 0 2 1 15 0 2 1 0 0 5 0 0 0 1 3 3 FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA 72 6 2 12 10 1 1 0 8 1 0 30 1 FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE 44 0 8 0 1 12 4 4 1 0 0 1 13 FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA 204 198 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5 1 Totale 550 210 35 13 16 50 46 34 19 21 7 64 35 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 321 INTERFACOLTA' FACOLTA' DI ECONOMIA FACOLTA' DI FARMACIA FACOLTA' DI AGRARIA FACOLTA' DI ARCHITETTURA 25 1 0 4 2 0 2 7 0 29 FACOLTA' DI FARMACIA FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA FACOLTA' DI ECONOMIA INTERFACOLTA' FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA Totale 2 0 FACOLTA' DI AGRARIA 2 1 0 1 1 0 9 1 0 1 8 0 FACOLTA' DI ARCHITETTURA 12 FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA 0 Facoltà di destinazione FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA Facoltà di Provenienza A.A.: 2005/2006 14 0 0 0 0 0 0 2 0 3 8 1 0 10 2 0 0 0 0 1 0 0 3 1 3 0 12 0 1 0 0 1 0 0 6 0 0 3 1 FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE 20 0 1 1 1 1 2 11 1 0 0 0 2 FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA 82 2 13 1 1 6 36 13 0 0 0 3 7 55 0 2 0 0 42 2 0 1 0 0 1 7 6 3 0 0 0 0 1 1 0 0 0 1 0 FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA 62 0 1 15 6 0 2 1 7 0 0 29 1 FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE 68 0 12 0 1 8 31 2 0 0 1 4 9 FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA 14 3 0 0 2 0 0 0 1 2 0 6 0 Totale 397 12 39 20 11 61 80 30 26 9 11 59 39 322 Paolo Deledda INTERFACOLTA' FACOLTA' DI ECONOMIA FACOLTA' DI FARMACIA FACOLTA' DI AGRARIA FACOLTA' DI ARCHITETTURA 24 0 1 1 1 0 0 1 0 547 FACOLTA' DI FARMACIA FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA FACOLTA' DI ECONOMIA INTERFACOLTA' FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA Totale 1 0 FACOLTA' DI AGRARIA 1 1 1 1 2 2 4 0 0 0 11 0 FACOLTA' DI ARCHITETTURA 540 FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA 3 Facoltà di destinazione FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA Facoltà di Provenienza A.A.: 2006/2007 7 0 1 0 0 2 0 0 0 1 2 0 1 12 0 1 0 0 0 0 0 3 7 0 0 1 7 0 0 0 0 0 0 0 6 0 0 1 0 FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE 23 0 1 0 0 1 4 14 0 0 0 0 3 FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA 36 0 3 0 1 2 20 2 1 2 2 1 2 65 1 1 1 0 55 0 0 0 0 0 0 7 9 0 0 0 0 0 3 0 1 0 1 1 3 FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA 63 3 3 17 4 0 2 0 7 0 0 26 1 FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE 56 0 20 0 0 8 11 2 2 1 0 4 8 5 3 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 Totale 854 8 32 19 6 70 43 21 26 11 5 47 566 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 323 FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA INTERFACOLTA' FACOLTA' DI ECONOMIA FACOLTA' DI FARMACIA FACOLTA' DI AGRARIA FACOLTA' DI ARCHITETTURA 324 Paolo Deledda Analisi delle coorti L’ “Analisi della coorte” è un ulteriore strumento di controllo del processo formativo che, indicandoci la misura del variare nel tempo di un insieme omogeneo di studenti, ci offre utili informazioni relative all’erogazione dell’offerta formativa di un Corso di Studi. La definizione di coorte è data dall’ insieme degli studenti che risultano iscritti al primo anno di corso per un anno accademico di riferimento. Questo insieme comprende sia gli immatricolati per la prima volta nel sistema universitario, sia coloro che sono transitati da altri Corsi di studio (ante o post riforma) ma sempre al primo anno del Corso di Studi in questione. Di fatto l’evento origine della coorte è l’essere iscritto a qualsiasi titolo al primo anno di un Corso di Studi (ne sono esclusi solo ed unicamente gli studenti che vi accedono per trasferimento da altro ateneo o abbreviazione di corso). Gli studenti della coorte sono quindi considerati come un unico e omogeneo insieme, sottoposto alle stesse condizioni e alle stesse esperienze per l’intera durata del corso di studi. Relativamente ad ogni coorte se ne rileva la composizione al momento dell’iscrizione al primo anno per poi seguirne l’evoluzione lungo la durata del Corso di studi; questo al fine rilevare quanti studenti, appartenenti all’insieme di partenza, hanno conseguito il titolo entro i tempi previsti, quanti rimarranno ancora nel corso di studio e quanti hanno, a vario titolo, abbandonato il percorso formativo. Le pagine che seguono mettono a confronto le diverse coorti dei Corsi di Studio attivati presso il nostro Ateneo negli AA.AA. 2002/2003 – 2006/2007. Per ogni coorte vengono indicati gli immatricolati e, al succedere degli anni accademici, vengono rilevati gli iscritti, i laureati, i trasferimenti in uscita, i passaggi ad altro corso, gli abbandoni espliciti (cioè rinunce e decessi) e gli abbandoni impliciti (cioè le mancate iscrizioni, che vengono però considerate come abbandoni solo dopo due anni consecutivi di mancata iscrizione). Le tabelle che seguono sono la risultante di una rilevazione estremamente elaborata e che solo grazie all’utilizzo del DW di Ateneo possiamo effettuare in tempi brevi e con notevole accuratezza. Eventuali (minime e sporadiche) incongruenze sono dovute unicamente a situazioni di carriera dello studente non ben definite dal punto di vista amministrativo (esempi: passaggio ad altro corso effettuato a cavallo di due anni accademici, mancata iscrizione per un solo anno accademico o eventuali anomalie nella gestione di alcune carriere, esempio i riconoscimenti dei diplomi di infermiere per l’ammissione al corso cod. 1108 della Facoltà di Medicina e Chirurgia), esse rappresentano comunque una percentuale infinitesima rispetto al dato correttamente restituito. Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI AGRARIA 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 0 0 1 19 18 2002/2003 112 Ordinamento di immatricolazione: INGEGNERIA AGRARIA E PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO RURALE:10D1 Livello CdS: L1 40 1 0 0 0 1 42 0 0 0 2 0 0 0 1 6 13 62 8 0 0 1 2 69 4 0 0 0 3 74 0 0 4 0 1 62 2005/2006 2004/2005 2003/2004 38 1 0 1 0 0 51 3 0 1 0 0 2006/2007 36 0 0 0 0 0 47 0 0 0 0 0 2007/2008 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 325 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI AGRARIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 0 0 0 2 1 2002/2003 13 Ordinamento di immatricolazione: PRODUZIONE E PROTEZIONE DELLE COLTURE AGRARIE:10D2 Livello CdS: L1 7 0 0 0 0 0 7 0 0 0 0 0 10 0 0 0 0 1 13 0 0 0 0 0 13 0 0 0 0 0 13 0 0 0 0 0 8 0 0 0 1 1 9 0 0 1 1 0 10 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 10 0 0 0 0 0 7 0 0 0 0 0 4 0 0 0 0 0 11 0 0 0 1 0 15 0 0 0 2 1 4 0 0 0 0 0 8 4 0 0 0 0 2007/2008 10 0 0 0 0 2 2006/2007 10 0 0 0 0 0 14 2005/2006 2004/2005 2003/2004 326 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI AGRARIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE E TECNOLOGIE AGRARIE:10D3 Livello CdS: L1 0 0 1 4 4 2002/2003 29 31 0 0 0 0 0 33 0 1 1 0 0 54 0 0 4 9 6 28 0 0 0 0 0 29 0 0 1 0 0 36 0 0 2 3 2 52 0 0 1 1 2 20 0 0 0 0 0 22 0 0 1 0 1 0 0 1 9 0 44 0 0 1 0 0 20 0 0 0 0 0 16 0 0 0 0 0 24 0 0 0 0 2 40 0 0 1 3 3 17 1 0 0 0 0 20 3 0 0 0 0 2007/2008 20 0 0 0 0 0 2006/2007 20 0 0 0 0 0 31 2005/2006 2004/2005 2003/2004 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 327 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI AGRARIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE E TECNOLOGIE FORESTALI E AMBIENTALI:10D4 Livello CdS: L1 0 0 0 2 13 2002/2003 42 25 0 1 0 0 0 26 0 0 0 1 0 30 0 0 0 4 9 25 0 0 0 0 0 25 0 0 0 0 0 33 0 0 0 0 8 39 0 0 0 1 9 25 0 0 0 0 0 32 1 0 0 1 5 0 0 0 1 0 29 0 0 0 0 0 25 0 0 0 0 0 14 0 0 0 0 0 38 0 0 1 0 5 43 0 0 0 4 11 14 0 0 0 0 0 18 1 0 0 0 3 2007/2008 21 1 0 0 1 1 2006/2007 27 0 0 2 0 5 53 2005/2006 2004/2005 2003/2004 328 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI AGRARIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE ZOOTECNICHE:10D5 Livello CdS: L1 0 0 1 2 8 2002/2003 32 26 0 0 0 0 0 27 0 0 1 0 0 30 0 0 0 2 5 21 0 0 0 0 0 21 0 0 0 0 0 23 0 0 1 1 0 34 0 0 1 3 7 16 0 0 0 0 0 19 1 0 0 0 2 0 0 0 2 0 28 0 0 1 0 0 16 0 0 0 0 0 11 0 0 0 0 0 21 0 0 0 0 2 34 0 0 1 2 5 11 0 0 0 0 0 15 4 0 0 0 0 2007/2008 20 2 1 0 1 1 2006/2007 21 0 0 0 0 1 29 2005/2006 2004/2005 2003/2004 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 329 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI AGRARIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: TECNOLOGIE ALIMENTARI:10D6 Livello CdS: L1 0 0 0 6 11 2002/2003 44 15 0 0 0 0 0 15 0 0 0 0 0 23 0 0 0 9 3 16 0 0 0 0 0 17 0 0 1 0 0 20 0 0 0 0 3 27 0 0 0 7 2 12 0 0 0 0 0 13 0 0 0 0 1 0 0 0 5 0 18 0 0 1 0 0 12 0 0 0 0 0 10 0 0 0 0 0 18 0 0 0 2 3 29 0 0 0 4 14 12 2 0 0 0 0 14 2 0 0 0 0 2007/2008 17 0 0 0 0 3 2006/2007 27 0 0 2 1 7 36 2005/2006 2004/2005 2003/2004 330 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI AGRARIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: VITICOLTURA ED ENOLOGIA:10D7 Livello CdS: L1 0 0 0 2 9 2002/2003 29 19 0 0 0 0 0 19 0 0 0 0 0 26 0 0 0 2 13 16 0 0 0 0 0 17 0 0 0 1 0 19 0 0 0 0 2 34 0 0 0 5 6 11 0 0 0 0 0 13 0 0 0 0 2 0 0 0 3 0 23 0 0 0 0 0 11 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 18 0 0 0 0 5 30 0 0 1 2 10 3 1 0 0 0 0 11 4 0 0 0 4 2007/2008 14 1 0 1 0 1 2006/2007 18 0 0 0 1 3 31 2005/2006 2004/2005 2003/2004 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 331 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI AGRARIA Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 0 0 1 3 5 2004/2005 38 2006/2007 2005/2006 2004/2005 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 0 0 0 0 0 2004/2005 5 Ordinamento di immatricolazione: PIANIFICAZIONE E GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO RURALE:1141 Livello CdS: L2 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI AGRARIA 2004/2005 Coorte Immatricolazione Ordinamento di immatricolazione: PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO RURALE:1149 Livello CdS: L1 0 0 0 1 0 5 4 0 0 0 0 6 2005/2006 29 0 0 1 1 3 2005/2006 4 0 0 0 0 0 5 0 0 0 0 0 5 0 0 0 0 0 4 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 2007/2008 24 0 0 1 0 0 2007/2008 1 0 0 0 0 0 2006/2007 24 0 0 0 0 0 2006/2007 332 Paolo Deledda Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 2006/2007 2007/2008 8 8 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2006/2007 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 2006/2007 2007/2008 6 6 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Ordinamento di immatricolazione: PRODUZIONI VEGETALI E DIFESA IN AMBIENTE MEDITERRANEO:1146 Livello CdS: L2 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI AGRARIA 2006/2007 Coorte Immatricolazione Ordinamento di immatricolazione: PROGETTAZIONE E GESTIONE DEI SISTEMI FORESTALI AMBIENTALI:1144 Livello CdS: L2 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI AGRARIA Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 333 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE DELL'ARCHITETTURA:1009 Livello CdS: L1 0 1 2 2 2 2002/2003 55 52 8 0 0 0 0 52 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 5 0 0 0 0 0 50 43 0 1 0 2 51 0 0 1 0 0 54 0 0 0 1 1 10 0 0 0 0 0 16 6 0 0 0 0 47 30 0 0 0 1 48 0 0 0 1 2 53 2006/2007 44 0 0 0 0 0 5 0 0 0 0 0 10 0 0 0 0 0 2007/2008 10 0 0 0 0 0 2007/2008 2004/2005 2005/2006 0 0 0 0 0 2006/2007 10 2003/2004 Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI ARCHITETTURA 2006/2007 Coorte Immatricolazione Ordinamento di immatricolazione: PRODUZIONI ZOOTECNICHE MEDITERRANEE:1147 Livello CdS: L2 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI AGRARIA 334 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI ARCHITETTURA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 0 0 3 4 1 2002/2003 51 Ordinamento di immatricolazione: PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, URBANISTICA ED AMBIENTALE:1100 Livello CdS: L1 31 0 1 1 0 0 32 0 0 1 0 0 32 0 0 8 1 2 44 0 0 0 0 0 50 5 1 0 0 0 50 0 0 0 0 0 43 0 0 4 1 4 20 1 0 0 0 0 48 24 0 0 0 4 0 0 2 2 0 28 0 0 1 0 0 19 0 0 0 0 0 6 0 0 0 0 0 51 0 0 1 0 2 59 0 0 0 2 2 6 0 0 0 0 0 16 9 0 0 0 1 2007/2008 39 23 0 0 0 0 2006/2007 43 0 1 0 0 3 55 2005/2006 2004/2005 2003/2004 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 335 2006/2007 2005/2006 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: ARCHITETTURA:1154 Livello CdS: LU 0 0 1 1 0 35 0 0 0 0 0 27 0 0 0 0 0 27 0 0 0 0 0 39 0 0 2 2 0 2007/2008 63 0 0 0 0 0 2007/2008 2006/2007 0 0 0 2 0 2006/2007 65 2005/2006 29 Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI ARCHITETTURA 2006/2007 Coorte Immatricolazione Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE DELL'ARCHITETTURA:1164 Livello CdS: L1 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI ARCHITETTURA 336 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI ECONOMIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: ECONOMIA:10E1 Livello CdS: L1 0 0 4 9 15 2002/2003 116 42 0 0 7 0 0 60 0 0 18 1 0 67 0 0 4 14 16 28 0 0 0 0 0 32 0 0 4 0 0 61 0 1 19 1 8 94 0 0 1 6 12 29 0 0 1 0 0 41 6 0 3 1 2 0 0 4 1 0 62 0 0 16 0 0 28 0 0 1 0 0 22 0 0 0 0 0 60 0 1 12 1 5 80 0 1 2 10 10 28 1 0 5 0 0 43 9 1 2 1 2 2007/2008 57 4 0 4 1 5 2006/2007 88 0 0 21 2 8 83 2005/2006 2004/2005 2003/2004 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 337 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI ECONOMIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: ECONOMIA AZIENDALE:10E2 Livello CdS: L1 0 0 1 27 26 2002/2003 186 131 0 2 4 0 0 141 0 0 6 4 0 187 0 0 4 16 29 122 0 0 1 0 0 127 2 1 1 1 0 140 0 0 4 3 6 190 0 0 1 13 34 80 13 0 3 1 0 101 12 0 2 0 6 0 0 0 14 0 173 0 1 6 0 0 64 0 0 0 0 0 57 0 0 0 0 0 123 0 0 11 5 6 188 0 0 0 18 30 60 3 0 0 0 0 94 27 0 3 0 4 2007/2008 110 8 0 4 0 4 2006/2007 132 0 1 11 3 9 171 2005/2006 2004/2005 2003/2004 338 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI ECONOMIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: ECONOMIA E IMPRESE DEL TURISMO:1101 Livello CdS: L1 0 0 4 32 128 2002/2003 319 93 0 0 1 0 0 100 0 0 4 3 0 128 0 0 1 21 35 66 0 0 0 0 0 69 2 0 1 0 0 99 0 1 6 5 18 157 0 0 0 16 46 56 4 1 1 0 0 76 8 0 4 0 8 0 0 2 17 0 109 0 0 1 0 0 51 0 0 0 0 0 58 0 0 0 0 0 102 0 0 5 5 15 161 0 0 2 32 56 63 4 0 0 1 0 95 21 0 0 0 11 2007/2008 119 4 0 3 4 14 2006/2007 155 0 0 1 4 30 192 2005/2006 2004/2005 2003/2004 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 339 Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 2006/2007 Coorte Immatricolazione 0 0 2 0 0 22 0 0 1 0 0 2007/2008 75 0 0 0 0 0 18 0 0 0 0 0 31 3 0 10 0 0 79 0 0 0 4 0 2007/2008 2006/2007 2006/2007 24 0 0 0 2 0 2005/2006 33 Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: ECONOMIA E NUOVE TECNOLOGIE:1157 Livello CdS: L2 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI ECONOMIA 2006/2007 2005/2006 Coorte Immatricolazione Ordinamento di immatricolazione: CONSULENZA E DIREZIONE AZIENDALE:1155 Livello CdS: L2 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI ECONOMIA 340 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI FARMACIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: TECNICHE ERBORISTICHE:10B4 Livello CdS: L1 0 0 0 0 6 2002/2003 16 6 0 0 0 1 0 6 0 0 0 0 0 9 0 0 0 2 2 11 0 0 0 0 0 13 0 0 1 1 0 13 0 0 0 0 0 10 0 0 0 0 1 5 0 0 0 0 0 6 0 0 0 0 1 0 0 0 2 0 7 0 0 0 0 0 5 0 0 0 0 0 5 0 0 0 0 0 6 0 0 0 0 0 14 0 0 0 0 1 5 0 0 0 0 0 8 3 0 0 0 0 2007/2008 9 1 0 0 0 0 2006/2007 10 0 0 0 0 1 7 2005/2006 2004/2005 2003/2004 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 341 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI FARMACIA 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: TOSSICOLOGIA DEGLI INQUINANTI AMBIENTALI:10B5 Livello CdS: L1 0 0 0 2 3 2002/2003 20 2 0 0 0 0 0 3 0 0 1 0 0 0 0 0 0 6 4 0 0 0 0 0 4 0 0 0 0 0 4 0 0 0 0 0 9 0 0 0 0 1 3 0 0 0 0 0 4 1 0 0 0 0 3 0 0 0 0 0 6 0 0 0 0 0 4 0 0 0 0 0 5 0 0 0 0 3 8 2 0 0 0 0 13 3 0 0 0 2 2007/2008 14 0 0 0 0 1 2006/2007 15 0 0 1 0 0 7 2005/2006 2004/2005 2003/2004 342 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI FARMACIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: FARMACIA:10B6 Livello CdS: LU 0 0 1 13 1 2002/2003 40 43 0 0 1 0 0 55 0 1 7 4 0 41 0 0 7 29 9 28 0 0 0 0 0 30 0 1 2 0 0 39 0 1 2 3 4 100 0 0 2 7 7 27 0 0 0 0 0 29 0 0 1 0 1 0 0 0 4 0 37 0 0 2 0 0 27 0 0 0 0 0 17 0 0 0 0 0 35 0 0 4 0 2 55 0 0 0 5 0 20 0 2 1 0 0 20 0 0 0 0 0 2007/2008 23 0 0 2 0 1 2006/2007 25 0 0 1 0 1 40 2005/2006 2004/2005 2003/2004 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 343 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI FARMACIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE:10B7 Livello CdS: LU 0 0 0 5 1 2002/2003 37 44 0 0 0 0 0 57 0 0 10 3 0 37 0 0 3 19 4 35 0 0 0 0 0 35 0 0 0 0 0 46 0 2 9 0 0 83 0 0 3 7 0 26 0 0 0 1 0 28 0 0 0 1 1 0 0 0 2 0 35 0 0 3 0 0 25 0 0 0 0 0 25 0 0 0 0 0 31 0 0 2 0 1 56 0 0 1 9 1 25 0 0 0 0 0 27 0 1 0 0 1 2007/2008 28 0 0 1 0 0 2006/2007 31 0 0 3 0 0 42 2005/2006 2004/2005 2003/2004 344 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE GIURIDICHE:10G1 Livello CdS: L1 0 0 4 35 56 2002/2003 338 139 0 1 9 0 0 294 0 2 143 11 0 0 1 3 46 68 84 0 0 8 0 0 208 0 0 121 3 0 242 1 0 7 4 21 412 0 0 3 32 58 189 1 2 124 2 0 222 5 1 6 11 10 60 0 0 1 0 0 62 0 0 7 0 0 274 0 4 4 11 33 335 0 0 4 42 70 140 0 1 78 0 0 163 12 1 0 3 8 2007/2008 198 16 2 7 2 8 2006/2007 243 0 1 5 17 20 390 2005/2006 2004/2005 2003/2004 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 345 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 0 0 0 7 8 2002/2003 24 27 0 0 3 0 0 30 0 0 2 1 0 37 0 0 4 7 15 18 0 0 1 0 0 25 1 0 6 0 0 34 0 0 5 1 3 56 0 0 1 9 16 22 0 0 5 0 0 26 0 0 1 0 3 0 0 5 8 0 24 0 1 3 0 0 17 0 0 1 0 0 3 0 0 1 0 0 33 0 0 3 2 2 60 0 0 0 2 11 4 0 1 0 0 0 6 1 0 0 1 0 2007/2008 8 0 0 1 1 0 2006/2007 9 0 0 0 1 0 46 2005/2006 2004/2005 2003/2004 Ordinamento di immatricolazione: DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI E DELLE IMPRESE PUBBLICHE E PRIVATE:1102 Livello CdS: L1 346 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: GIURISPRUDENZA:1136 Livello CdS: L2 0 0 0 0 0 2004/2005 15 0 0 0 0 0 21 0 0 0 0 0 39 0 0 0 0 0 40 0 0 1 0 0 21 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 15 14 0 0 0 0 41 2007/2008 2006/2007 2005/2006 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 347 2006/2007 2005/2006 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: GIURISPRUDENZA:1158 Livello CdS: LM Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA 2005/2006 2006/2007 2007/2008 1 2 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 380 336 0 0 0 3 2 6 42 0 0 0 348 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: FILOSOFIA:10F4 Livello CdS: L1 0 0 0 1 4 2002/2003 25 20 0 0 0 0 0 22 0 1 1 0 0 32 0 0 1 3 3 18 0 0 0 0 0 18 0 0 0 0 0 27 0 0 7 0 2 29 0 0 1 4 9 17 1 1 0 0 0 20 2 0 0 0 1 0 0 0 2 0 30 0 1 1 0 0 15 0 0 0 0 0 8 0 0 0 1 0 24 1 1 0 1 1 41 0 0 0 3 7 8 0 0 0 0 0 11 2 0 0 0 1 2007/2008 15 0 1 0 2 1 2006/2007 20 0 2 1 0 2 34 2005/2006 2004/2005 2003/2004 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 349 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: TEORIA E TECNICHE DELL'INFORMAZIONE:10F6 Livello CdS: L1 0 0 1 14 10 2002/2003 108 52 0 1 0 0 0 57 0 1 3 1 0 86 0 0 6 15 30 42 0 0 0 0 0 48 0 0 6 0 0 80 0 0 23 4 5 108 0 0 8 20 27 45 4 0 2 0 0 55 3 0 5 0 2 0 0 0 15 0 71 0 1 11 1 0 39 0 0 1 0 0 40 0 0 1 0 0 59 0 1 0 1 2 135 0 0 1 14 22 45 3 0 2 0 0 67 14 0 2 0 6 2007/2008 72 0 0 0 0 5 2006/2007 83 0 2 3 3 3 96 2005/2006 2004/2005 2003/2004 350 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE DELLE PROFESSIONI EDUCATIVE DI BASE:10F7 Livello CdS: L1 0 0 6 29 46 2002/2003 222 121 0 0 1 0 0 127 0 2 1 3 0 115 0 0 0 12 17 74 0 0 0 0 0 76 0 0 1 1 0 87 0 0 1 1 9 156 0 0 2 5 19 142 6 0 1 1 0 167 8 0 1 1 14 0 0 0 11 0 104 0 1 0 0 0 135 0 0 0 0 0 75 0 0 0 0 0 195 0 3 4 3 19 113 0 0 1 30 48 77 2 0 2 0 0 103 15 0 2 1 7 2007/2008 118 9 0 0 1 6 2006/2007 141 0 0 1 4 16 274 2005/2006 2004/2005 2003/2004 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 351 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: LETTERE:1104 Livello CdS: L1 0 0 1 5 11 2002/2003 52 34 0 1 0 0 0 36 0 0 1 1 0 70 0 0 2 10 8 25 0 0 0 0 0 26 1 0 0 0 0 30 0 0 1 1 2 56 0 0 4 9 14 23 1 0 0 0 0 27 1 0 1 0 2 0 0 1 7 0 62 0 0 2 0 0 22 0 0 0 0 0 17 0 0 0 0 0 35 0 1 2 3 2 57 0 0 0 9 1 19 2 0 0 0 0 22 1 0 0 0 2 2007/2008 28 2 0 2 1 1 2006/2007 35 0 3 1 1 3 45 2005/2006 2004/2005 2003/2004 352 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE DEI BENI CULTURALI:1105 Livello CdS: L1 0 0 1 4 17 2002/2003 107 90 0 0 0 0 0 98 0 1 5 2 0 113 0 0 2 21 27 93 0 0 0 0 0 95 0 0 1 1 0 114 0 0 4 4 11 148 0 0 0 13 17 53 1 0 1 1 0 55 1 0 0 0 1 0 0 2 10 0 101 0 0 3 0 0 50 0 1 0 0 0 50 0 0 0 0 0 71 0 1 1 7 7 144 0 0 2 10 15 55 5 0 0 0 0 72 10 0 0 1 6 2007/2008 78 0 0 0 1 5 2006/2007 85 0 1 0 2 4 98 2005/2006 2004/2005 2003/2004 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 353 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: ANTROPOLOGIA CULTURALE ED ETNOLOGIA:1127 Livello CdS: L2 0 0 0 0 1 2004/2005 18 0 0 0 2 0 11 0 0 0 0 0 12 0 0 0 0 0 12 0 0 0 0 0 13 0 0 0 1 1 13 0 0 0 0 0 13 0 0 0 0 0 17 2 0 0 1 1 14 2007/2008 2006/2007 2005/2006 354 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: ARCHEOLOGIA:1128 Livello CdS: L2 0 0 0 0 0 2004/2005 31 0 0 0 0 0 10 0 1 0 0 0 8 0 0 0 0 0 9 1 0 0 0 0 10 0 0 0 6 1 25 0 0 0 0 0 28 3 0 0 0 0 31 0 0 0 1 2 16 2007/2008 2006/2007 2005/2006 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 355 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA 2006/2007 2004/2005 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: LETTERATURA E STORIA DEL MONDO ANTICO:1134 Livello CdS: L2 0 0 0 0 0 2004/2005 1 1 0 0 0 0 0 6 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2006/2007 2005/2006 6 0 0 3 0 0 1 0 0 0 0 0 2007/2008 356 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA 2005/2006 2004/2005 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: FILOLOGIE E CULTURE DELLA MODERNITA:1135 Livello CdS: L2 0 0 0 0 1 2004/2005 6 2 0 0 0 0 0 3 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 3 0 0 1 0 0 5 1 0 0 0 1 3 2007/2008 2006/2007 2005/2006 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 357 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 0 0 0 3 4 2004/2005 21 Ordinamento di immatricolazione: PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI EDUCATIVI E FORMATIVI:1142 Livello CdS: L2 0 0 0 3 0 27 0 0 0 0 0 16 0 0 0 0 0 18 0 0 1 1 0 30 0 0 0 4 0 5 0 0 0 0 0 6 0 0 0 1 0 14 1 0 1 1 4 22 2007/2008 2006/2007 2005/2006 358 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: LINGUE E CULTURE STRANIERE MODERNE:10L1 Livello CdS: L1 0 0 3 8 14 2002/2003 104 25 0 0 0 0 0 29 0 0 3 1 0 63 0 0 5 9 7 32 0 1 0 0 0 35 0 0 3 0 0 44 0 0 3 2 4 50 0 0 4 7 11 41 5 0 0 1 0 45 1 0 0 0 3 0 0 3 9 0 51 0 1 3 0 0 35 0 0 0 0 0 46 0 0 2 0 0 58 0 1 4 4 4 66 0 0 7 9 11 47 1 0 0 0 0 65 12 0 1 0 5 2007/2008 70 1 0 1 0 3 2006/2007 79 0 2 2 1 4 85 2005/2006 2004/2005 2003/2004 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 359 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: MEDIAZIONE LINGUISTICA:10L2 Livello CdS: L1 0 0 1 15 24 2002/2003 149 111 0 0 4 0 0 119 0 2 3 3 0 154 0 0 0 19 22 109 0 0 2 0 0 112 0 1 2 0 0 126 0 1 3 3 7 160 0 0 2 22 30 94 6 0 0 2 0 107 5 0 2 1 5 0 0 0 14 0 140 0 1 6 0 0 86 0 0 0 0 0 53 0 0 3 0 0 136 0 0 7 9 13 180 0 0 1 25 46 56 3 0 1 0 0 79 18 0 1 2 2 2007/2008 90 3 0 1 1 5 2006/2007 109 0 0 2 5 12 208 2005/2006 2004/2005 2003/2004 360 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE 2006/2007 2005/2006 2004/2005 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 0 0 0 1 0 2004/2005 9 Ordinamento di immatricolazione: LINGUE STRANIERE PER LA COMUNICAZIONE INTERNAZIONALE:1137 Livello CdS: L2 0 0 0 0 0 25 0 0 0 0 0 16 0 0 0 0 0 18 0 0 2 0 0 25 0 0 0 1 0 5 0 0 0 0 0 7 2 0 0 0 0 8 1 0 0 0 0 19 2007/2008 2006/2007 2005/2006 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 361 2006/2007 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: LINGUE E LETTERATURE MODERNE EUROAMERICANE:1160 Livello CdS: L2 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE 2006/2007 2007/2008 5 4 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 362 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 0 0 0 0 0 2002/2003 18 18 5 0 0 0 0 14 18 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 2004/2005 2003/2004 Ordinamento di immatricolazione: FISIOTERAPIA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI FISIOTERAPISTA):1106 Livello CdS: L1 0 0 0 1 0 18 0 0 0 0 0 16 0 0 0 0 0 16 0 0 0 0 0 19 0 0 0 0 1 12 0 0 0 0 0 12 0 0 0 0 0 13 0 0 0 0 1 17 1 0 0 0 0 0 2007/2008 6 5 0 0 0 0 2006/2007 9 2 0 0 0 1 2005/2006 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 363 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA 2006/2007 2005/2006 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 0 0 0 0 0 2002/2003 3 2004/2005 3 3 0 0 0 0 2003/2004 3 0 0 0 0 0 Ordinamento di immatricolazione: IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE):1107 Livello CdS: L1 0 0 0 0 0 1 2005/2006 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 3 2006/2007 3 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 2007/2008 364 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 0 0 1 5 1 2002/2003 55 47 25 0 3 0 0 69 48 0 1 1 0 0 0 0 0 3 2 2004/2005 2003/2004 Ordinamento di immatricolazione: INFERMIERISTICA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI INFERMIERE):1108 Livello CdS: L1 0 0 0 2 0 84 0 0 2 0 0 69 0 0 0 0 0 76 0 0 7 0 0 86 0 0 3 6 1 58 0 0 0 0 0 58 0 0 0 0 0 64 0 0 4 0 2 86 4 0 0 0 0 0 2007/2008 4 0 0 0 0 0 2006/2007 5 1 0 0 0 0 2005/2006 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 365 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 0 0 0 0 0 2002/2003 5 2004/2005 5 2 0 0 0 0 2003/2004 5 0 0 0 0 0 2006/2007 2005/2006 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 0 0 0 2 0 2002/2003 9 2004/2005 6 0 0 0 0 0 2003/2004 7 0 0 1 0 0 Ordinamento di immatricolazione: OSTETRICIA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI OSTETRICA/O):1110 Livello CdS: L1 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA 2005/2006 2002/2003 Coorte Immatricolazione Ordinamento di immatricolazione: LOGOPEDIA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI LOGOPEDISTA):1109 Livello CdS: L1 0 0 1 3 0 6 0 0 0 0 0 6 2005/2006 0 0 0 0 0 6 2005/2006 9 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 9 0 0 0 0 0 4 0 0 0 0 0 2007/2008 5 0 0 0 0 0 2007/2008 6 2 0 0 0 0 2006/2007 6 0 0 1 0 0 2006/2007 366 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 0 0 0 2 0 2002/2003 5 2004/2005 2 0 0 1 0 0 2003/2004 3 0 0 1 0 0 0 0 1 1 0 4 2005/2006 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 2002/2003 2003/2004 2004/2005 4 3 1 0 0 1 0 1 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 2 0 0 2 0 0 2006/2007 Ordinamento di immatricolazione: TECNICHE AUDIOPROTESICHE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI AUDIOPROTESISTA):1112 Livello CdS: L1 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA 2005/2006 2002/2003 Coorte Immatricolazione Ordinamento di immatricolazione: TECNICHE AUDIOMETRICHE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI AUDIOMETRISTA):1111 Livello CdS: L1 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 367 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA 2006/2007 2005/2006 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 0 0 0 1 1 2002/2003 8 2004/2005 6 3 0 1 0 0 2003/2004 6 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 2 0 0 0 0 0 7 2005/2006 Ordinamento di immatricolazione: TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DI LABORATORIO BIOMEDICO):1113 Livello CdS: L1 8 0 0 0 0 0 5 0 0 0 0 0 5 0 0 0 0 0 8 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 2007/2008 2 0 0 0 0 0 2006/2007 368 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 2006/2007 0 0 0 0 0 4 2007/2008 4 0 0 1 0 0 2006/2007 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 2006/2007 0 0 0 0 0 3 2007/2008 3 0 0 0 0 0 Ordinamento di immatricolazione: TECNICHE DI NEUROFISIOPATOLOGIA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DI NEUROFISIOPATOLOGIA):1162 Livello CdS: L1 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA 2006/2007 Coorte Immatricolazione Ordinamento di immatricolazione: TECNICA DELLA RIABILITAZIONE PSICHIATRICA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA RIABILITAZIONE PSICHIATRICA):1161 Livello CdS: L1 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 369 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: MEDICINA E CHIRURGIA:10M1 Livello CdS: LU 0 0 1 1 0 2002/2003 81 72 0 2 0 0 0 81 0 5 3 0 0 72 0 0 0 2 2 61 0 0 1 0 0 62 0 0 0 1 0 64 0 0 1 0 1 85 0 0 0 3 2 72 0 0 0 0 0 73 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 72 0 2 0 0 0 72 0 0 0 0 0 71 0 0 0 0 0 77 0 1 0 1 2 69 0 0 0 1 1 73 0 0 0 2 0 74 0 0 1 0 0 2007/2008 75 0 1 0 0 0 2006/2007 79 0 2 1 1 0 79 2005/2006 2004/2005 2003/2004 370 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA:10M2 Livello CdS: LU 0 0 0 0 0 2002/2003 16 11 0 0 0 0 0 11 0 0 0 0 0 21 0 0 0 0 0 10 0 0 0 0 0 10 0 0 0 0 0 10 0 0 0 0 0 11 0 0 1 0 1 15 0 0 0 0 0 15 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 21 0 0 1 0 0 15 0 0 0 0 0 16 0 0 0 0 0 16 0 1 0 0 0 12 0 0 0 0 0 16 0 0 0 0 0 16 0 0 0 0 0 2007/2008 16 0 0 0 0 0 2006/2007 16 0 0 0 0 0 16 2005/2006 2004/2005 2003/2004 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 371 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA 2005/2006 2004/2005 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: PRODUZIONI ANIMALI:1114 Livello CdS: L1 0 0 0 4 5 2002/2003 24 11 2 0 3 0 0 19 15 0 0 3 0 1 0 0 0 2 8 2004/2005 2003/2004 15 0 0 0 0 0 15 0 0 0 0 0 0 0 0 4 7 5 0 0 0 0 0 7 2 0 0 0 0 9 0 0 0 0 2 26 3 0 0 0 0 0 2007/2008 3 0 0 0 0 0 2006/2007 6 2 0 0 0 1 2005/2006 372 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI MEDICINA VETERINARIA 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: MEDICINA VETERINARIA:10M3 Livello CdS: LU 0 0 0 3 3 2002/2003 67 28 0 0 0 0 0 30 0 2 0 0 0 42 0 0 0 2 1 34 0 0 0 0 0 37 0 0 2 1 0 38 0 0 0 0 1 33 0 0 0 1 1 57 0 0 0 1 0 62 0 0 1 1 3 0 0 0 0 0 42 0 1 3 0 0 56 0 0 0 0 0 48 0 0 0 0 0 64 0 0 2 0 0 40 0 0 1 4 0 48 0 0 0 0 0 48 0 0 0 0 0 2007/2008 55 0 1 2 1 3 2006/2007 61 0 0 3 3 0 69 2005/2006 2004/2005 2003/2004 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 373 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE AMBIENTALI TERRESTRI:10N2 0 0 0 5 11 2002/2003 25 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Livello CdS: L1 2004/2005 7 0 0 0 0 1 2003/2004 9 0 0 0 2 0 6 1 0 0 0 0 2005/2006 5 0 0 0 0 0 2006/2007 5 0 0 0 0 0 2007/2008 374 Paolo Deledda 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE BIOLOGICHE:10N3 0 2 8 24 12 2002/2003 144 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Livello CdS: L1 34 0 0 1 1 0 49 0 1 12 2 0 109 0 0 2 13 5 70 0 0 2 0 0 85 1 2 12 0 0 130 0 4 32 5 4 69 0 0 4 45 27 71 5 1 3 0 0 89 4 0 7 1 6 0 0 1 18 0 90 0 2 9 0 0 63 0 0 0 0 0 38 0 0 0 0 0 135 0 2 38 4 2 206 0 0 3 38 16 43 3 0 2 0 0 58 10 0 1 2 2 2007/2008 69 1 1 6 1 2 2006/2007 98 0 2 23 3 2 192 2005/2006 2004/2005 2003/2004 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 375 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE DELLA NATURA E DELLE SUE RISORSE:10N4 0 0 1 4 1 2002/2003 40 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Livello CdS: L1 2004/2005 29 0 0 3 0 2 2003/2004 34 0 0 2 1 2 24 3 0 0 0 1 2005/2006 20 1 0 0 0 0 2006/2007 19 0 0 0 0 0 2007/2008 376 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 0 0 0 3 9 2002/2003 51 Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE DELL'AMBIENTE E DELLE PRODUZIONI MARINE:10N5 Livello CdS: L1 20 0 0 0 0 0 20 0 0 0 0 0 33 0 0 0 3 2 27 0 1 0 0 0 29 0 0 2 0 0 39 0 0 4 0 6 25 0 0 1 6 7 25 2 0 0 0 0 35 9 0 1 0 0 0 0 0 2 0 31 0 0 3 0 0 23 0 0 0 0 0 13 0 0 0 0 0 41 0 0 2 3 1 53 0 0 0 8 8 14 1 0 0 0 0 27 8 0 0 1 4 2007/2008 36 8 0 0 0 0 2006/2007 39 0 0 0 0 3 57 2005/2006 2004/2005 2003/2004 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 377 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: CHIMICA:1115 0 0 0 3 2 2002/2003 24 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Livello CdS: L1 29 0 0 1 0 0 31 0 0 1 1 0 55 0 0 0 8 10 17 0 0 0 0 0 17 0 0 0 0 0 20 0 1 0 1 1 49 0 0 0 5 4 17 0 0 0 0 0 22 4 0 0 0 1 0 0 5 9 0 41 0 2 1 0 0 17 0 0 0 0 0 7 0 0 0 0 0 24 0 0 1 0 1 29 0 0 0 4 1 8 1 0 0 0 0 13 5 0 0 0 0 2007/2008 15 2 0 0 0 0 2006/2007 19 0 0 2 1 1 29 2005/2006 2004/2005 2003/2004 378 Paolo Deledda 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 Coorte Immatricolazione Metriche Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE AMBIENTALI E NATURALI:1122 iscrizioni) iscrizioni) iscrizioni) iscrizioni) A.A. 0 0 1 4 7 2003/2004 48 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Livello CdS: L1 0 0 2 8 0 14 0 0 0 0 0 15 0 0 0 1 0 52 0 0 2 1 1 27 0 0 0 0 0 28 0 0 0 1 0 36 0 0 1 1 6 19 0 0 0 7 8 42 0 0 1 0 0 23 0 0 0 0 0 23 0 0 0 0 0 33 5 0 1 1 3 2007/2008 36 0 0 0 1 2 51 2006/2007 2005/2006 2004/2005 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 379 2006/2007 2005/2006 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE AMBIENTALI E NATURALI:1156 Livello CdS: L1 2005/2006 2006/2007 2007/2008 11 6 4 0 0 0 0 0 0 0 1 0 3 1 0 2 0 0 10 7 0 0 0 0 1 1 2 0 0 0 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI 380 Paolo Deledda 2006/2007 2005/2006 2004/2005 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: BIOLOGIA SPERIMENTALE E APPLICATA:1129 0 0 0 0 0 2004/2005 4 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Livello CdS: L2 0 0 0 1 0 23 0 0 0 0 0 7 0 0 0 0 0 7 0 0 0 0 0 24 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 4 3 0 0 0 0 7 2007/2008 2006/2007 2005/2006 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 381 2006/2007 2005/2006 2004/2005 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO:1148 0 0 0 2 3 2004/2005 18 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Livello CdS: L2 0 0 0 2 0 23 0 0 0 0 0 22 0 0 0 0 0 23 0 0 0 1 0 25 0 0 0 2 3 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 13 9 0 0 1 2 28 2007/2008 2006/2007 2005/2006 382 Paolo Deledda 2006/2007 2005/2006 2004/2005 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI:1151 0 0 0 1 0 2004/2005 5 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Livello CdS: L2 0 0 0 2 0 14 0 1 0 0 0 19 0 0 1 0 0 21 1 0 0 1 0 16 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 4 3 0 0 0 0 22 2007/2008 2006/2007 2005/2006 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 383 2006/2007 2005/2006 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: CHIMICA:1153 Livello CdS: L2 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 10 2005/2006 2006/2007 1 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI 10 0 0 0 0 0 2007/2008 384 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE POLITICHE:10P1 Livello CdS: L1 0 0 3 13 20 2002/2003 119 65 0 0 2 0 0 70 0 0 4 1 0 85 0 0 7 10 16 43 0 0 1 0 0 45 0 0 1 1 0 58 0 1 3 3 6 103 0 0 3 21 11 47 1 1 1 0 0 59 5 0 1 1 4 0 0 1 6 0 78 0 1 2 1 0 45 0 0 3 0 0 34 0 0 0 0 0 70 0 1 2 3 5 93 0 0 2 12 14 37 2 0 0 1 0 55 11 0 5 0 2 2007/2008 74 11 0 2 1 5 2006/2007 83 0 0 2 4 3 98 2005/2006 2004/2005 2003/2004 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 385 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE E GIORNALISMO:10P2 Livello CdS: L1 0 0 2 32 41 2002/2003 225 102 0 1 1 0 0 110 0 1 3 4 0 0 0 4 21 30 93 0 0 2 0 0 98 1 1 2 1 0 123 0 2 4 7 12 165 0 0 3 17 37 93 2 1 4 0 0 139 29 0 5 2 11 86 0 0 1 0 0 56 0 0 1 0 0 158 0 0 3 5 10 180 0 0 2 21 41 58 2 0 0 0 0 87 22 0 2 2 3 2007/2008 131 32 1 2 1 8 2006/2007 150 0 2 2 5 10 222 2005/2006 2004/2005 2003/2004 386 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 0 0 2 8 39 2002/2003 93 Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE DELL'AMMINISTRAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE:1116 Livello CdS: L1 56 0 0 0 0 0 60 0 0 4 0 0 61 0 0 1 5 18 35 0 0 0 0 0 37 0 0 1 1 0 47 0 0 0 4 6 84 0 0 2 16 28 23 0 0 1 1 0 28 2 0 2 0 1 0 0 1 5 0 55 0 0 0 0 0 21 0 0 0 0 0 19 0 0 0 0 0 47 0 0 5 5 9 93 0 0 5 10 37 21 1 0 1 0 0 26 2 0 0 0 3 2007/2008 33 3 0 1 1 2 2006/2007 44 0 1 2 5 4 99 2005/2006 2004/2005 2003/2004 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 387 Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 2006/2007 2005/2006 2004/2005 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) 0 0 0 0 0 2004/2005 26 Ordinamento di immatricolazione: EDITORIA, COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE E GIORNALISMO:1131 Livello CdS: L2 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE 2006/2007 Coorte Immatricolazione Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE:1163 Livello CdS: L1 Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE 0 0 0 2 7 26 13 0 0 1 0 65 2005/2006 61 0 1 2 0 0 55 0 0 0 0 0 56 0 0 0 1 0 63 0 0 0 2 0 7 0 0 0 0 0 12 5 0 0 0 0 2007/2008 111 0 0 1 0 0 2007/2008 2006/2007 0 0 3 9 0 2006/2007 123 388 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE 2006/2007 2005/2006 2004/2005 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: SCIENZE POLITICHE:1143 Livello CdS: L2 0 0 0 1 3 2004/2005 17 0 0 0 2 0 37 0 0 0 0 0 22 0 0 0 0 0 22 0 0 0 0 0 40 0 0 0 1 5 5 0 0 0 0 0 5 1 0 0 0 0 13 6 0 0 0 1 28 2007/2008 2006/2007 2005/2006 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 389 Facolta di immatricolazione: INTERFACOLTA' 2006/2007 2005/2006 2004/2005 2003/2004 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: BIOTECNOLOGIE:10I1 Livello CdS: L1 0 0 0 6 10 2002/2003 68 42 0 0 1 0 0 48 0 0 5 1 0 41 0 0 2 4 1 49 0 0 0 0 0 49 0 0 0 0 0 58 0 1 2 3 3 55 0 0 1 8 7 51 1 0 0 0 0 61 4 1 3 0 2 0 0 0 6 0 35 0 0 1 0 0 50 0 0 0 0 0 24 0 0 0 0 0 77 0 1 11 1 3 74 0 0 1 8 4 25 1 0 0 0 0 33 6 0 0 0 2 2007/2008 39 6 0 0 0 0 2006/2007 52 0 1 10 1 1 90 2005/2006 2004/2005 2003/2004 390 Paolo Deledda Facolta di immatricolazione: INTERFACOLTA' 2006/2007 2004/2005 2002/2003 Coorte Immatricolazione Metriche A.A. Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Immatricolati della coorte Iscritti agli anni successivi Laureati della coorte Trasferimenti in uscita Passaggi ad altro corso Abbandoni espliciti (rinunce) Abbandoni impliciti (mancate iscrizioni) Ordinamento di immatricolazione: SERVIZIO SOCIALE AD INDIRIZZO EUROPEO:10I3 Livello CdS: L1 0 0 1 16 34 2002/2003 216 150 12 0 0 1 6 33 165 0 1 1 1 12 0 0 1 3 2 2004/2005 2003/2004 21 0 0 0 0 0 23 27 0 0 3 0 3 0 0 0 0 0 98 2 1 1 0 0 2006/2007 131 24 0 0 2 6 2005/2006 23 0 0 0 0 0 21 0 1 0 0 0 95 0 0 0 0 0 2007/2008 Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 391 Programma della Conferenza Mattino ore 9.00 Saluto del Magnifico Rettore Alessandro MAIDA La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale Attilio MASTINO, Prorettore Gli indirizzi ministeriali per le Università Lucia GIOVANELLI, Presidente della Consulta d’Ateneo Efficienza ed inefficienza didattica: le implicazioni sul Fondo di Funzionamento Ordinario Paolo SILVESTRI, Nucleo di Valutazione Il patto, la classifica, il budget delle Facoltà Giovannino SIRCANA, Direttore Amministrativo Migliorare la didattica: un fatto tecnologico, culturale, morale Gabriele FARINA, Presidente del Consiglio degli studenti Pomeriggio ore 16.00 Dibattito ore 19.00 Conclusioni del Magnifico Rettore Alessandro MAIDA Sommario SOMMARIO Presentazione del Magnifico Rettore Alessandro Maida 3 Relazioni Generali 5 Attilio Mastino La posizione dell’Università di Sassari a livello nazionale 7 Paolo Silvestri, Rina Sedda Efficienza e inefficienza didattica: le implicazioni sul Fondo per il Finanziamento Ordinario 41 Vittorio Anania Le attività di Orientamento 85 Antonfranco Temussi Programma Socrates - Azione 2.2 ERASMUS Rapporto narrativo mobilità docenti (TS) e studenti (SM) A.A. 2006/2007 93 Relazioni di Facoltà 101 Maria Paola Masu La Facoltà di Agraria 103 Domenico Vargiu La Facoltà di Architettura 115 Barbara Pes La Facoltà di Economia 125 Cinzia Pusceddu La Facoltà di Farmacia 139 Sommario Sonia Corda La Facoltà di Giurisprudenza 145 Roberto Corrias La Facoltà di Lettere e Filosofia 163 Maria Paola Sanna La Facoltà di Lingue e Letterature Straniere 173 Giulio Rosati, Tiziano Maccioni La formazione sanitaria nella Facoltà di Medicina e Chirurgia 181 Renata Fadda La Facoltà di Medicina Veterinaria 187 Antonio Corda La Facoltà di Scienze M.F.N. e il corso di laurea in Biotecnologie 195 Virgilio Mura Facoltà di Scienze Politiche, Anatomia della Facoltà: relazione introduttiva 207 Luigi Mario Bua La Commissione didattica della Facoltà di Scienze Politiche 217 Relazioni sulle sedi decentrate 227 Sedi decentrate di Nuoro ed Oristano Facoltà di Agraria 229 Sede decentrata di Olbia Facoltà di Economia, Corso di Laurea in Economia e Imprese del Turismo 229 Sede decentrata di Tempio Pausania Facoltà di Farmacia 241 Sede decentrata di Oristano Facoltà di Lettere e Filosofia, Corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali Curriculum di Archeologia Subacquea 425 Sommario Sede decentrata di Alghero Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Corso di laurea in Scienze dell’Ambiente e delle Produzioni Marine Fondo unico per l’Università diffusa Tabella riassuntiva ripartizione fondi (2004 - 2007) 249 253 Appendice 255 Attilio Mastino Disegno di legge per la promozione della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica in Sardegna Intervento Ottava Commissione Regionale 257 La programmazione del 2007 Intervento Terza Commissione Regionale 265 La Legge Regionale sull’educazione, l’istruzione e la formazione professionale Intervento Ottava Commissione Regionale 279 Rilevazioni ed elaborazioni statistiche sulla didattica dell’Ateneo Ufficio Coordinamento Segreterie Studenti 295 Paolo Deledda Il Data Warehouse di Ateneo, uno strumento di governance 297 Programma della Conferenza 393