ANNO XLVII - N. 2
Giovedì 15 Febbraio 2007
€ 1,50
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA
Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.
Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Aderente € 17,50 - Socio Aderente Sostenitore oltre € 20,00 - Socio Effettivo € 20,50 - Socio estero € 22,00
ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 - E-mail: [email protected]
SALUTO DEL PRESIDENTE
Dopo le votazioni, lo scrutinio
e la riunione del C.D., il 25 gennaio
u.sc., sono stato riconfermato
Presidente dell’A.V.A.
Credo sia inutile dire come
questa giornata sia per me un traguardo indimenticabile. Molti
Soci con il loro voto hanno confermato la stima, l’amicizia e la fiducia a me e a tutti i membri del
Consiglio precedente che si sono
ripresentati. È senz’altro un segnale che nel passato triennio il
lavoro fatto è stato apprezzato.
Significativo anche l’aumento dei
Soci votanti. Saluto con piacere la
sig.ra Caterina Maggi, nuovo
membro del Consiglio Direttivo.
Sono certo che darà un valido
contributo a migliorare i rapporti
con le varie Associazioni di
Volontariato, delle quali lei è
un’appassionata animatrice.
Saluto con stima ed amicizia il
Consigliere Angelo Lavagna che
lascia il C.D. e lo ringrazio per la
disponibilità che darà per quanto
gli sarà possibile. Come sempre
cercheremo tutti insieme di gesti-
re l’Associazione e il giornale
“L’Alassino” con equidistanza
dalle forze politiche. La nostra autorevolezza aumenta solo se saremo sempre “super partes”. Il giornale dovrà essere la libera voce
dei cittadini, stimolare dibattiti,
evidenziare problemi e suggerirne la soluzione, come nel passato
ed ancora di più. Unica ambizione
è sempre stata quella di fare del
nostro meglio, lavorando per il
bene della nostra amata Alassio,
senza interessi personali di sorta.
Ringrazio il Presidente ed i
membri della Commissione
Elettorale che hanno lavorato
con attenzione, perché tutto si
svolgesse nella massima regolarità e trasparenza. Un particolare
ringraziamento anche ai candidati non eletti che con la loro partecipazione hanno permesso democratiche elezioni.
Auguro a tutti un buon lavoro.
Cordiali saluti
FLOREAT ALAXIUM
Carlo Cavedini
SAN SEBASTIANO
Festeggiato il Patrono della Polizia Municipale
Sabato 20 gennaio u.sc. è stato festeggiato San Sebastiano
con una Santa Messa celebrata,
nella Parrocchia di Sant’Ambro-
cipale. È seguita una cerimonia
nel salone parrocchiale. Numerosissimi i partecipanti alle due
cerimonie.
Il saluto del neo Com.te Fabrizio Pampararo.
gio da Monsignor Angelo De
Canis che all’omelia ha rievocato brevemente la vita del Santo
ed ha elogiato l’utilissimo servizio svolto dalla Polizia Muni-
Il Sindaco arch. Marco Melgrati, i rappresentanti dei corpi
militari, i rappresentanti di
(continua a pagina 2)
Partecipare alla politica,
Convegno organizzato dai
consiglieri comunali di DL –
La Margherita
Festeggiamenti per il
cinquecentenario di S. Ambrogio
“L’albergo un bene
privato di interesse
pubblico”
Il prof. Tommaso Schivo, noto
alassino, ha aperto venerdì 26
Gennaio (Salone parrocchiale)
il ciclo di Conferenze sul Cinquecentenario del Tempio di
S. Ambrogio di Alassio. Tema:
Giovedì 18 del mese di gennaio
(organizzato dai circoli del Ponente
di DL - La Margherita), si è svolto
presso la sala convegni della
Biblioteca R. Deaglio un interessante convegno/dibattito sulla problematica relativa al mantenimento
delle attività alberghiere, sulla loro
eventuale trasformazione e sulla loro conseguente nuova destinazione
urbanistica.
Sono intervenuti esponenti politici di livello provinciale e regionale
che hanno illustrato l’iter procedurale di una bozza di legge regionale
diretta a privilegiare, a seguito delle
trasformazioni, la realizzazione di
alloggi destinati ai residenti.
Il pubblico molto numeroso ha
partecipato con vivo interesse al dibattito tanto che i moderatori hanno avuto difficoltà a rispettare i tempi programmati.
Le posizioni emerse sono state le
più differenziate, e si possono brevemente riassumere come segue:
- Trasformazioni con destinazione esclusiva ad edilizia convenzionata riservata ai residenti;
- Adozione di normative che prevedano agevolazioni per coloro che
intendano proseguire l’attività e che
conseguentemente effettuano i dovuti investimenti;
- Trasformazioni libere da vincoli.
Le diverse posizioni sono state
sostenute in maniera convinta ed
appassionata e la sintesi prevalentemente condivisa è stata quella di
una mediazione, che possa il più
possibile tenere conto di esigenze
diverse.
In tale condivisione la conclusione dei lavori ha fatto emergere l’opportunità di ulteriori incontri di approfondimento su un argomento
che è alla base dell’economia non
solo di Alassio ma dell’intero ponente ligure.
Si ringraziano gli amici esponenti
della DL-La Margherita, per la disponibilità dimostrata, in particolare il
Consigliere Regionale Michele Boffa,
l’Assessore Provinciale Carlo Scrivano, l’Assessore al Comune di Savona,
Rosario Tuvè ed il Coordinatore
Provinciale Alfio Minetti.
la città. Fu letteratura eminentemente sacra con Francesco
Maria Giancardi (Imprese
d'Alassio-1653) e tutto un arcipelago di scrittori per lo più religiosi, fra i quali spiccano Gero-
Mons. A. De Canis, prof. T. Schivo, prof. G. Puerari.
«Letteratura sacra e profana
alassina dal ’500 ad oggi». Tre o
quattro i periodi sviluppati: il
primo quello del sec. XVII, barocco, ampolloso, ma degno del
periodo aureo marinaresco del-
lamo Gastaldi, Gian Maria Bonorino, i fratelli Alciati, Aless.
Ferrari, i Brea.
Nell’800, dopo i fratelli Adolfo
(continua a pagina 2)
Orari di chiusura esercizi commerciali
Alassio, 5.02.07
Spett.le L’Alassino,
Negli ultimi giorni, le cronache regionali dei quotidiani «La
Stampa» ed il «Secolo XIX», hanno dato grande risalto alla pole-
mica relativa all’entrata in vigore il giorno 3 gennaio 2007 della
legge regionale che regolamenta gli orari di chiusura degli
esercizi di vendita al dettaglio in
sede fissa.
(continua a pagina 2)
IL NUOVO CONSIGLIO
DIRETTIVO DELL’A.V.A.
‘na mandiò de
Vuluntariatu
SABATO 24 FEBBRAIO 2007
in Piazza Partigiani alle ore 14.30
Kids Race
Messaggio per tutti i bimbi sotto i 14 anni, il 24 febbraio venite per le 14:30 in Piazza Partigiani, con la
vostra bici… qualsiasi tipo avete… basta che
abbia le ruote ed i pedali… Se lo avete portatevi il
caschetto (non obbligatorio) e potrete partecipare gratuitamente al divertentissimo “Kids Race” il
circuito per bimbi che prepareremo per voi!
Le manches inizieranno alle ore 15:00… e ci
saranno anche dei premi!
Non mancate!!
Ciao a tutti dal team “Alassio Bike”.
Dopo le consultazioni del 21-22 e
23 gennaio u.sc. ed a seguito della
riunione della Commissione Elettorale e del Consiglio del 25 Gennaio
u.sc. gli incarichi assegnati sono:
• PRESIDENTE: Carlo Cavedini
• VICE PRESIDENTE: Lino Gioberti
SEGRETARIO: Antonio Brusco.
• CONSIGLIERI: Carlo Bertolino –
Giovanni Battista Croce – Giovanni Giardini – Luciana Grollero – Caterina Maggi – Crispino Valdora.
• PROBIVIRI: Claudio Bottelli – Antonio Carossino – Andrea Gallea
• SINDACI: Enzo Barbera – Franco
Boggiano – Giuseppe Rizzo.
SOCIETÀ OPERAIA
MUTUO SOCCORSO
ALASSIO
Domenica 18 marzo 2007
Bocciofila Alassina
PRANZO SOCIALE
54a TARGA D’ORO
alle ore 12,45 presso
Grandi novità per l’edizione 2007
Alassio si prepara
ad accogliere 1600 giocatori
ASSEMBLEA GENERALE
ORDINARIA
l’HOTEL RISTORANTE DEI FIORI
Via Marconi
L’appuntamento è fissato per
sabato 24 e domenica 25 marzo p.v.
Per ulteriori informazioni:
IMMEDIA 0183-274078
[email protected]
Associazione Bocciofila Alassina
tel 0182-472013
[email protected]
Sono invitati tutti i Soci e simpatizzanti
Prenotazioni presso
Hotel Ristorante dei Fiori e/o Sede AVA
Angolo
di
Daniele La Corte
Maledetta
finanziaria
Un simpatico pezzo presentato a
Sanremo molti anni fa cantava la
primavera maledicendola. Il ritmo
coinvolgeva e l’accattivante esecutrice insisteva sottolineando che in
quella storia…«che male c’era, che
fretta c’era, maledetta primavera».
Qualcuno, sicuramente scocciato,
letto questo “Angolo”, potrà anche
dire «…maledetta finanziaria» e non
solo per le previsioni che vedranno
le tasche di molti sempre più vuote.
Ma i nostri amministratori faranno
sicuramente del loro meglio per
spendere meno, per evitare aggravi
nella spesa pubblica nonostante i
carrozzoni continuino a macinare
denaro. Si potrebbero bloccare, annullare, sostituire, ma nessuno sembra aver voglia e interesse a farlo.
La logica è del dividiamoci la torta,
le tanto ambite poltrone che, oltre a
far incassare compensi e indennità,
danno potere e, conseguentemente,
lustro. Ma gli uomini della politica,
che lavorano per il bene del paese,
difendono le invenzioni che animano il teatrino, che permettono anche al più sprovveduto, di crogiolarsi nel “mai dire mai”, perché un
giorno, forse, potrebbe toccare anche a lui. Molti hanno sempre asserito che gli incarichi comunali non
rendono nulla, che sono più le rogne che le cose belle, che gestire
una delle partecipate, delle società
nate come funghi per distribuire
prebende, sono soltanto una gran
fatica con un «non si guadagna niente». Ma la fatica sembra piacere a
tutti visto che la ricerca spasmodica di una poltrona, anche piccola e
zoppicante, interessa sia al centro,
che a destra, che a manca. Non importa se poi con certi temi si fa a pugni perché non esperti, l’importante
è apparire. L’essere è altra cosa.
Allora tutti vogliono essere considerati perché al «sindaco abbiamo
dato una mano, perché i voti li abbiamo portati noi». Povero sindaco.
Dico povero non per nobiltà e ricchezza, ma per il fatto che deve,
spesso, mandar giù bocconi amari
ricordando solo all’ex primo cittadino di Savona, ora assessore regionale, che lui, nella sua Alassio, ha
beccato il 70% dei consensi. Se fossi Melgrati ricorderei il fatto, tirando le orecchie a molti, soprattutto
ai tanti questuanti che continuano a
bussare alla sua porta. Così si potrebbero anche risparmiare soldi
evitando di continuare a pagare per
incarichi che potrebbero essere ricoperti da funzionari comunali, già
fruitori di stipendio.
Ma la Finanziaria, per maledetta
che sia, impone il risparmio agli enti pubblici e, tra questi, anche al
Palazzo della bella Alassio.
Per ora la legge del 27 dicembre
2006, la numero 296, se non ha ancora permesso di risparmiare, ci ha
però dato la possibilità di curiosare
tra i conti delle diverse società controllate o partecipate. Risultato? Il
presidente della Gesco Mare, il leghista Dino Barbero, percepisce
compenso annuo lordo di 19.050,72
euro; l’amministratore delegato,
Ezio Bogliolo 12.000,00; il presidente della “Gesco Spa”, Vincenzo
Zarrillo 18.500,00 euro più 3000,00
di indennità, Antonio Mazzoni, amministratore delegato 14.500,00, oltre a 3 mila euro di indennità; il vice
presidente del consiglio, Nicola
Simoncini, 7.500,00 euro, stessa cifra per il consigliere delegato, Mario
Gallo. Il consigliere Luca Belloni, invece, percepisce soltanto cento euro, come gettone di presenza.
Maledetta Finanziaria, regina dei
ficcanaso.
Il presidente della Sca, Roberto
Socco, invece, porta a casa
25.287,13 euro, di più del presidente della Marina di Alassio, la società
che gestisce il porto, Alberto
Ronchi, che è compensato con
15.500,00 euro l’anno, più del consigliere Aldo Giardini che incassa
7.500,00 euro.
2
«L'ALASSINO»
I Politici han ben altro
a cui pensare
Chi più degli Alassini ha a
cuore il problema della chiusura e del cambio di destinazione d'uso alberghiera? Da
noi il problema è all’ordine del
giorno, poco è stato fatto, magari non per negligenza ma per
mancanza di intuizioni e capacità di leggere con pertinenza
il futuro. La conferenza organizzata presso la biblioteca
Renzo Deaglio ha palesato alcuni problemi ed è servita a
prendere atto di diverse problematiche che si sono create
in Liguria e così anche nella
nostra cittadina. È emersa più
di tutto una necessità puramente locale, meglio, riguardante la città di Alassio; difatti
pur essendo presenti albergatori di altre località gli interventi del pubblico erano
senz’altro mirati alla realtà
della nostro paese. I più eloquenti sono stati personaggi
ed albergatori alassini, che
pur cercando di tenere la discussione sul generale e quindi sul provinciale o regionale
hanno finito poi per descrivere la realtà a loro più vicina.
Quindi è chiaro ad un osservatore esterno il fatto che sia necessario con urgenza affrontare il problema partendo da alcuni incontri fra commercianti, albergatori, e chiunque sia
interessato al problema, e la
giunta comunale, in modo da
isolare il problema e presentare poi in provincia od in regione un disegno unitario che riesca a curare la malattia che un
domani potrebbe azzerare
1’economia turistica.
Bisogna affrontare il problema, anche se può essere spiacevole prendere atto di alcune
situazioni irreparabili che sono oramai realtà, così da evitare che il malcostume si procrastini nei tempi futuri; in poche parole per salvare il salvabile. Il piano migliore è sicuramente avere ben chiaro quali
siano i limiti di oggi, poi dopo
diversi confronti fra categorie,
senza scadere in futili polemiche od in risse politiche sterili
ed inutili al bene comune, proporre un piano di azione. La
preparazione e la competenza
degli interventi di alcuni albergatori locali ha dimostrato che
senza ricorrere, almeno. inizialmente, ad aiuti esterni si
può fare qualcosa, l’importante è ora trovare il punto d'incontro. I politici presenti seduti dietro il banco,. avendo a
disposizione un microfono,
una sedia, una bottiglia d"acqua, e tutto ciò di cui necessità
un oratore, hanno mostrato
menefreghismo, impreparazione, e nessuna attitudine alla discussione, hanno fatto interventi noiosi e scontati, hanno reso retorico e stancante
un problema che ci tocca da vicino, hanno fatto proposte
inutili scontate ed alcune addirittura puerili. "I politici han
ben altro a cui pensare",. diceva una canzone. Sarebbe allora d'uopo che venissero inoltrate proposte più mirate e
meno lacunose, così da non
cadere nel vortice di incomunicabilità che impedisce la collaborazione. La conferenza è
stata un’ ottima iniziativa ben
organizzata e capace di tirare
fuori l’ orgoglio da alcuni individui della nostra città, bisogna organizzare di più, e soprattutto essere pronti ad approfittare con impegno e preparazione a momenti così importanti per la nostra città.
Complimenti all’intervento
che più mi ha entusiasmato ed
è stato quello della signora
Lorena Nattero che con verve
e spirito combattivo ha fatto
una chiosa lucida sulle problematiche locali e con grande
proprietà e senza polemica ha
sottolineato gli ostacoli che dividono la media condotta dalla ottima condotta. Quindi
prendendo esempio da queste
iniziative bisognerebbe che
chi di dovere si applichi per
promuovere futuri incontri
che ritrattino con più calma gli
argomenti che stanno a cuore
ai cittadini.
Giorgio Schivo
FESTEGGIATO IL PATRONO DELLA POLIZIA
MUNICIPALE (segue dalla prima pagina)
SANT’AMBROGIO
Associazioni culturali e di Volontariato. Erano presenti gli ex
Comandanti Rag. Giovanni Casella, pensionato da poco tempo e
lo “storico” comandante dr.
Tindaro Taranto, vigili in pensione e molti famigliari. Il Sindaco ha
rivolto parole di ringraziamento
al Corpo della Polizia municipale
per il lavoro svolto. A sua volta il
neo comandante Fabrizio Pampararo, molto emozionato, ringraziando ha chiesto, com’è sempre accaduto, la collaborazione
soprattutto dei cittadini.
Riportiamo di seguito quanto
ci ha dichiarato in una breve intervista, rilasciata al termine della cerimonia con i dati più significativi relativi all’attività del
Corpo, svolto nell’anno 2006.
«Nel 2006 si è svolta un’attività
rilevante, portata a termine sotto
la direzione dell’allora Comandante Giovanni Casella e di cui
quindi non posso attribuirmi certamente il merito. Il merito va a
lui e al gruppo di persone che formano il Corpo di Polizia Municipale, dai più “anziani” agli ultimi
“acquisti” a coloro che quotidianamente provano a dare il loro
contributo per cercare di garantire una corretta e civile convivenza: Il merito infine va a una
struttura solida, frutto del lavoro
di un “vecchio” Comandante, di
cui ancora oggi si vede l’impronta
e che viene portato spesso come
esempio il dott. Tindaro Taranto
e tutti i colleghi oggi a riposo che
nel corso del tempo hanno contribuito a rendere questo servizio
un gruppo affiatato di persone.
La loro capacità, ha contribuito a formare molti degli attuali
appartenenti alla Polizia Municipale, compreso il sottoscritto.
e Pietro Navone, furono notevoli la
«Storia di Alassio» del March.
Ippolito Riccardo Gallo, «La flora di
Alassio» di Vincenzo Nam e le numerose opere narrative di Arrigo
Fugassa e, poco più tardi, «Là, dove
nasce Alassio» di P. Lietti.
Del ’900 vanno ricordate le «Rimme arascine» di Ettore Morteo, cui
seguirono nel secondo dopoguerra
numerosi poeti dialettali e in lingua
(M. Richero, T. Schivo, S. Pezzuolo,
Olga Freghetti, N. Piombo, G. Croce,
I. Revello, G. Cassinelli, A. Boscione,
P. Ammirati, L. Oliveri) e prosatori
(Lip, Beniscelli, Carossino, Larcher,
Lehmann» e Dante e Tommaso. Schivo, Roaul Mariani e A. Maccagno)
Meritano un cenno le opere teatrali in lingua (A. Ciccione, T. Schivo
e D. Marassi) e in dialetto (su tutti G.
Croce), le varie «Pasciùn du Segnù»
e le «Vie Crucis» in versi dialettali (di
T. Schivo S.B. Pezzuolo, A. Boscione, G. Croce, F. Gallea) e, per finire,
le numerose poesie dedicate annualmente (nell'ultima domenica di
settembre) alla Madonna ed alla
città nel Santuario della Guardia.
Per ciò che mi riguarda, infine,
desidero ringraziare l’Amministrazione Comunale per questa
opportunità. Spero di aver imparato a sufficienza da chi mi ha
preceduto per poter offrire un
servizio alla cittadinanza degno
della fiducia che mi è stata accordata.
Ho alcuni progetti futuri che
spero di portare a termine. Nulla
di particolarmente eclatante, ma
piccole cose caratterizzate da un
comune presupposto: la consapevolezza che la Polizia Municipale è un servizio e come tale deve essere vista dai cittadini e turisti e vissuta dal personale che
la compone.
Non è comunque possibile raggiungere buoni risultati in tal
senso se la Polizia Municipale
non si inserisce ancor più nel tessuto cittadino e per questo confido, tra l’altro, nell’aiuto delle varie Associazioni, con le quali auspico di avere un assiduo rapporto collaborativo, così come
oggi lo abbiamo con le altre
Forze di Polizia, affinché con un
valido “lavoro di squadra” si possano fornire, insieme, risposte
concrete a domande concrete,
trovando, quando è possibile,
soluzioni ragionevoli, legittime e
condivise.
Non vorrei tralasciare i ringraziamenti a Monsignor De Canis,
per la sempre squisita ospitalità
ed a tutti coloro che hanno partecipato alla celebrazione del
Patrono della Polizia Municipale.
Un grazie particolare agli amici
della Protezione Civile, sempre
presenti nelle più svariate situazioni e sempre disponibili a fornire il loro aiuto, sul quale noi tutti abbiamo più volte contato».
Replica del Sindaco sulla
proposta di legge sugli alberghi
Capisco il risentimento del
Presidente Burlando e mi stupisco del silenzio dell’Ass. Ruggeri
che ha proposto questa legge.
Gli aspetti gravi del problema
di questa proposta di legge alberghiera sono due:
Il primo è l’esproprio delle peculiarità ai Comuni concessa
dalla Legge Urbanistica regionale 306/97. Infatti sono i Comuni
che devono stabilire a mezzo del
piano alberghiero, all’interno
del piano regolatore quali sono
le strutture che devono essere
mantenute, quelle che devono
essere ampliate e quelle che devono essere dismesse o ristrutturate a diversa destinazione
d’uso.
I piani regionali hanno validità
decennale ed ogni dieci anni viene fatta una corretta verifica delle necessità, delle esigenze e dello stato delle cose città per città.
Questa legge illegittima vuole
vincolare per sempre all’uso alberghiero tutte le strutture di
ogni grado e livello, brutte e belle, fatiscenti o modernissime,
senza discriminazione.
Il secondo aspetto di gravità è
il fatto che questa legge introduce la possibilità di trasformare gli
alberghi in residenze di edilizia
convenzionata.
La legge regionale sull’edilizia
convenzionata assegna un valore
massimo di vendita per questo tipo di 2.500 Euro al mq2.
Molti alberghi in tutta la Liguria hanno fatto, stanno facendo o faranno pesanti ristrutturazioni, con mutui bancari a
fronte di perizie sul valore
dell’immobile.
Come si comporteranno le banche quando i valori immobiliari
saranno automaticamente ridotti
da questa legge dai 10-15 mila
Euro al mq2, a seconda della posizione, ai 2.500 euro al mq2?
Le banche chiederanno il rientro parziale del mutuo, chiedendo la rinegoziazione degli stessi e
gli operatori potranno far fronte a
queste richieste?
L’intervento dell’Ass. Bozzano
veramente è ridicolo. L’Assessore mente sapendo di mentire,
perché la doc turismo, peraltro
una buona idea, non trova applicazione perché non è finanziata
dalla Regione o lo è in maniera risibile.
Che dire poi della Legge 19, do-
ve nei vari esercizi finanziari si
sono succeduti negli anni capitoli di spesa che vanno da uno a due
milioni di Euro, secondo l’anno,
che divisi per gli operatori di alberghi, bar, ristoranti e stabilimenti balneari della Regione,
concederebbero ad ognuno
l’equivalente di una pizza ed una
birra.
Bisogna arrivare a modificare
questa Legge 19 concedendo non
già contributi in conto capitale
ma investendo in risorse pesanti
in conto interesse per abbattere
gli interessi bancari stessi a valori intorno a uno-due per cento, a
carico degli albergatori.
Che dire poi della costosissima campagna pubblicitaria voluta dall’Ass. Bozzano, campagna ignobile per contenuti e risultati, con immagini estratte al
computer che ritraggono improbabili scorci artificiali, con fotomontaggi di altrettanti improbabili turisti. Viene da chiedersi
perché non sono state usate le
immagini degli scorci più belli
della nostra Regione, celebrati
da grandi fotografi liguri in innumerevoli pubblicazioni; campagna affidata agli amici degli amici di D’Alema, un’agenzia pubblicitaria di Gallipoli.
Per quanto invece attiene alle
normative sulla balneazione dei
litorali, sono assolutamente da
cambiare e la Regione deve intervenire.
Non si può equiparare un problema episodico, come si è verificato ad Alassio, con un problema di inquinamento ripetuto, come forse accade da altre parti.
Il Consigliere Miceli, prima di
parlare, dovrebbe informarsi su
cosa è accaduto e la prontezza e
tempestività con la quale il
Comune di Alassio interviene per
eliminare qualunque problema
insorga per la rete delle acque
bianche, determinato da eventi
assolutamente imprevedibili ed
episodici.
Ma risolveremo anche questo,
e i dodici prelievi che effettueremo tra febbraio e marzo dimostreranno che l’acqua di Alassio è
pulita e che è assolutamente balneabile, entro la Pasqua.
Alassio, lì 1 febbraio 2007.
IL SINDACO
(Arch. Marco Melgrati)
segue dalla prima pagina)
ESERCIZI COMMERCIALI
Giovedì 15 Febbraio 2007
IN BREVE, AI NOSTRI
AMMINISTRATORI
SEGNALIAMO CHE…
RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A.
LA MISURA DEL SENSO CIVICO - Non occorrono molte parole per misurare il senso civico che anima certe persone che abitano in questo rione.
segue dalla prima pagina)
Come al solito Genova, da sempre
matrigna nei confronti del ponente ligure, ha pensato bene nel disposto
legislativo di equiparare la nostra
economia turistica a quella dell’Alta
Valpolcevera, dimostrando di ignorare come il nostro comparto commerciale, ricettivo e dei servizi, riesce a introiettare quei proventi, dei
quali una cospicua parte invia nelle
casse della Regione!
Stiamo parlando della famigerata
chiusura festiva e domenicale che la
Regione vorrebbe imporci, salvo una
concentrazione tra le parti sociali
che ci consentirebbe, se attuata in
tempi brevi, di evitare tale situazione
catastrofica.
E a tale proposito bene ha fatto il
Sindaco Melgrati che compreso l’imminente pericolo ha attuato tutte le iniziative per salvaguardare il nostro comparto commerciale da tale sventura.
È triste rilevare che anche i contadini di Vessalico, Alto, Nasino e
Caprauna, la cui economia non è certo turistica a mai hanno frequentato
la Bocconi, hanno compreso già da
decenni, esponendo ai margini delle
loro strade gli ortaggi di stagione nelle giornate festive, che è nelle festività che la gente gira per fare acquisti; nei giorni feriali la gente attende
al proprio lavoro.
Alassio, grazie a una durissima
battaglia che conducemmo più di
vent’anni orsono, è stata la capostipite ad attuare la filosofia dell’apertura domenicale che ora, per una
strana ed inspiegabile o spiegabile
miopia si vorrebbe cancellare. Vi immaginate Alassio, nelle giornate festive con tutti gli esercizi commerciali chiusi?
L’Amministrazione Municipale opportunamente reclamizza Alassio
come “il centro commerciale più
grande d’Europa”, abbiamo un gradito ritorno di ospiti francesi a seguito
di una mirata pubblicità ad opera del
Comune e noi dovremmo accoglierli
con chiusure festive e domenicali?
Verrebbero comunque migliaia e
migliaia di persone che è bene ribadirlo, nei giorni festivi ossigenano
con i loro acquisti le asfittiche casse
dei commercianti che nel corso della
settimana dei mesi invernali sono
tremendamente affamate?
La Confcommercio di Alassio, da
sempre impegnata al fianco dei commercianti e degli esercenti, seguiterà
a combattere contro queste iniquità
che vorrebbero penalizzare la nostra
economia turistica.
GENOVA, 16 GENNAIO 2007
REGIONE LIGURIA, SALUTE, ABROGATO OBBLIGO
DI PRESENTAZIONE CERTIFICATI SANITARI,
ELIMINATE DALLA GIUNTA TRENTA PROCEDURE
GENOVA. Sono stati abrogati dalla Giunta regionale trenta procedure in materia di certificazione e di autorizzazioni sanitarie.
«Si tratta di un’azione di semplificazione adottata dall’amministrazione regionale – ha spiegato l’assessore regionale alla
Salute, Claudio Montaldo – nell’ambito della legge di riordino del
servizio sanitario regionale che consente di eliminare autorizzazioni sanitarie che sono ormai inutili appesantimenti, non più
giustificati, sia per il cittadino, sia per i servizi sanitari». Da quest’anno infatti in Liguria non sarà più necessario presentare il
certificato di sana e robusta costituzione richiesto a vario titolo
per l’esercizio di diverse attività come il pubblico impiego, il personale scolastico, i giudici di pace, la vendita di generi di monopolio, la frequenza a corsi professionali, il maestro di sci, la cessione del quinto, il servizio civile, l’autoriparatore e i farmacisti.
È stato inoltre abrogato l’obbligo del libretto sanitario per il personale alimentarista che era già stato sospeso in Liguria, della
certificazione medica per il rientro a scuola dopo un’assenza superiore a cinque giorni, della certificazione di idoneità fisica rilasciata dalla ASL per l’assunzione di apprendisti maggiorenni.
S. Ambrogio 500 anni: buona partenza
Nel 1507, al termine dei lavori di
ricostruzione, la “nuova” chiesa di
S. Ambrogio, consacrata secondo la
tradizione dal vescovo Leonardo
Marchese, si presentava nella bellezza del suo stile rinascimentale,
ampia, solenne, accogliente. La liturgia diventava espressione di una
comunità in pieno risveglio demografico, economico e religioso, orgogliosa di aver costruito per il suo
che raccoglie tutti i cristiani
nell’unica grande fede.
A pochi giorni di distanza, il 26
gennaio, nel salone parrocchiale, ha
preso il via anche il ciclo di conferenze, che si svilupperà durante
l’anno e che vedrà impegnati studiosi di storia locale e regionale. Il
prof. Tommaso Schivo ha intrattenuto il folto pubblico con una relazione sulla letteratura sacra e profa-
Pasquale Balzola
Presidente Ascom e Fipe - Alassio
EX-ALLIEVE MARIA
AUSILIATRICE
Amare la vita… non un
compito facile: è scelta,
è cammino da fare
in compagnia di molti
Concorso grafico per giovani
liguri in età compresa
tra gli 8 e i 19 anni
La partecipazione al concorso è
gratuita. Scadenza del concorso
31 marzo 2007. La mostra e premiazione avverranno il 12 maggio
2007 ad Alassio nella piazza antistante il Palazzo Comunale.
Per informazioni e adesioni al
Concorso contattare la Segreteria
0182 641538 - 328 4862179 oppure
visitare il sito web www.exallieveifmaliguria.org.
La solenne cerimonia.
Signore una dimora esemplare.
A cinquecento anni di distanza i
fedeli alassini vogliono ricordare
quei momenti irripetibili della loro
storia con iniziative di intenso valore spirituale e culturale. Hanno
già dato il via ai festeggiamenti con
due manifestazioni significative:
una Messa e una conferenza. Nella
chiesa gremita di fedeli, il 20 gennaio, il nostro vescovo, sua ecc.za
mons. Mario Oliveri, ha celebrato
un solenne pontificale, animato
dalla Cappella Musicale S. Ambrogio e valorizzato da una devozione spontanea e viva. Le sue parole hanno ricordato ai presenti,
tra cui il sindaco Marco Melgrati e
numerose autorità cittadine, il significato dei festeggiamenti
nell’ambito non solo della chiesa
locale, ma anche del Corpo Mistico,
(FOTO HALL DI ROMANISIO)
na, prodotta dagli Alassini, dal
Seicento fino ai giorni nostri. In una
rapida e precisa panoramica sono
state analizzate le opere storiche di
Giancardi, di Gallo e di Lietti; le poesie di Bonorino e di Gastaldi, figli del
Barocco e della scuola accademica.
Il relatore ha dedicato la sua attenzione in particolare alla produzione
poetica e teatrale moderna e contemporanea in dialetto e in italiano,
soffermandosi sugli aspetti più significativi e sugli scrittori, che hanno lasciato una traccia di valore letterario.
Si deve riconoscere che l’avvio
delle celebrazioni è stato positivo e
che non mancheranno anche in seguito momenti di intensa qualità
spirituale e culturale.
Giovanni Puerari
Giovedì 15 Febbraio 2007
3
«L'ALASSINO»
CERCA DI ESSERE FELICE
CRONACA DI ANDATE: MESE DI FEBBRAIO 2007
(da una pergamena del 1642 - a cura di Tommaso Schivo)
AAA - Affari, autodenunce, appartamenti
CAP. 5°
- «Lavora con serenità e gioia»
La norma seguente del buon
vivere tocca progetti e risultati e
invita gli uomini a gioire degli
uni e degli altri. Dei primi perché
essi racchiudono in sé la preparazione, l'idea, l'ideale (piccolo
o grande) di ogni uomo che lavora, che tende ad una meta, ad
un fine, ad uno scopo.
Ricordo un vecchio adagio
che si è perduto nel tempo, ma
che ora ritorna d'istinto alla memoria e recita così: "Lavora con
serenità; anche il lavoro che dà
solo una briciola di pane dà molta gioia e molta dignità". Per questo il concetto suggerito sottolinea in modo particolare la necessità e il valore di ciò che si fa
e chiede che lo si faccia sempre
con interesse vivo per ogni lavoro, anche se è umile, perché esso "è ciò che realmente possiedi
per cambiare le sorti del tempo". Ogni individuo, chi più, chi
meno, va in cerca di affari, di impegni, di ostacoli da superare
per migliorare le sorti sue e del
suo gregge e della sua famiglia.
L'avventatezza è sempre un pericolo, a volte un danno irrepa-
rabile. Per questo si legge ancora: "Sii prudente nei tuoi affari,
perché il mondo è pieno di tranelli". Purtroppo è così. Scrivevo, ormai sono molti anni, nel
mio libro già citato, che "il mondo è un serraglio, un giardino
zoologico immane. Conosco il lupo e la pecora, la volpe e il leone,
l'asino e la serpe; conosco la lucciola e l'avvoltoio: l'una vola nell'ombra e non fa del male e illumina la notte ed è uccisa persino
dall'innocente mano di un bimbo; l'altro vola nel sole e rapisce
e uccide e gode del sangue.
Li conosco tutti ed ora li temo,
ora li odio, ora li compiango, ora
li amo..." E concludevo scrivendo: "Li conosco tutti meno uno,
me stesso... Io non so chi sono".
Ecco, è questo il succo, è questa
la sostanza di tutto il discorso...
"Sii prudente, perché il mondo è
pieno di tranelli... Ma ciò non acciechi la tua capacità di distinguere la virtù...".
O non sei, forse, qualche volta
portatore tu stesso di quei "tranelli", di quella inconsulta cecità? "Chi è senza peccato scagli
la prima pietra...". Anche questo
famoso ammonimento evangelico ci insegna qualche cosa: "Non
fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te...".
Ma tu sei lupo o agnello? Sei
lucciola o avvoltoio? O ti credi
l'uno e sei l'altro? Non sei tu che
puoi valutarti e conoscerti, forse. Sono gli altri, deputati a giudicarti... anche se possiamo ammettere che talvolta loro sbagliano per interesse o per ignoranza o per malvagità.
"Sii prudente...". Il discorso
del documento di Baltimora
conclude questa parte con una
speranza, con una osservazione
positiva e che fa bene sperare
nel cammino dell'umanità: "Molte persone lottano per grandi
ideali e dovunque la vita è piena
di eroismo". È vero; tuttavia fra
la realtà e l'ideale, fra il male e l'eroismo il passo è breve. C'è solo
un leggero diaframma che li separa, anche se, poi, fra loro esiste un abisso, una voragine
spesso incolmabile e inconoscibile. "Conosco tutti gli animali,
ma io non so chi sono".
A Gennaio è stato affisso sui
muri di Andate un manifesto, la
cui lettura mi ha lasciato piuttosto sorpreso, o almeno perplesso: infatti nel suddetto annuncio
molti, numerosi consiglieri provinciali della nostra zona, appartenenti a vari raggruppamenti
politici, si offrivano di essere
sottoposti pubblicamente alle
analisi del sangue per dimostrare di non assumere e di non avere mai assunto alcun tipo di droga, pesante o leggera che sia. La
cosa non mi è piaciuta, non tanto per la ventilata autoviolazione della privacy personale non
richiesta dagli elettori, o per la
indelicatezza forse involontaria
verso altri consiglieri provinciali non presenti nel manifesto,
che non si drogano ma che magari non vogliono mettersi in
piazza con idee originali, ma soprattutto non mi è piaciuta perché dimostra ancora una volta
quanto spesso i politici siano distanti dalla gente comune, dal
loro elettorato. A cui (e lo dico
come elettore) non interessano
Dott. Antonio Fatigati, autore del
volume e presidente nazionale
dell'Associazione, e il dott. Michele
Augurio, giudice del Tribunale dei
Minori di Milano, e particolarmente
esperto nel ramo-adozioni. I due
conferenzieri, intervistati e stimolati dalle domande del prof. Andrea
Gallea, hanno interessato l'attento
pubblico, approfondendo i temi
psicologici, legali, umani e personali dell'adozione e ribadendo la centralità importante dell'adottando.
Il libro che è una raccolta di articoli di psicologi, assistenti sociali,
giudici, è affiancato dalle esperienze
dirette di genitori adottivi, comunicate con grande spontaneità e verità.
L’Associazione "Genitori si diventa" non fa direttamente adozioni ma affianca i genitori adottivi,
prima e dopo l'adozione con l'ausilio di esperti nel campo specifico.
Una serata molto interessante
che ha posto in evidenza la meritoria attività di una Associazione che
viene a colmare una lacuna sociale
e ad essere di supporto alle famiglie
adottive e no.
Giovedì 18 Gennaio 2007, presso i
locali della SOAMS di Solva, si è tenuta una riunione pubblica sulla gestione degli oliveti, voluta dallo stesso Sodalizio. Relatori i Tecnici della
CIA (Confederazione Italiana
Agricoltori di Savona) Sezione di
Albenga.
Gli argomenti illustrati e discussi
sono stati i seguenti:
1. Progetto triennale sul miglioramento della qualità dell’olio e diminuzione dell’impatto ambientale nell’olivicoltura ligure:
- elaborazione di (BPA) Buone
Pratiche Agricole per una corretta gestione dell’Oliveto (concimazione, lotta ai parassiti, raccolta e conservazione del prodotto, potatura);
- Lotta alla mosca olearia con
nuove tecniche alternative
all’impiego di mezzi chimici.
2. Contributi previsti dal (PSR) Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013
della Regione Liguria:
- potature e riforma degli oliveti;
- ripristino dei muretti a secco;
- recupero e mantenimento degli
oliveti, al fine di prevenire i rischi di dissesto idrogeologico e
incendi, e per salvaguardare e
tutelare il paesaggio rurale.
Gli argomenti sono stati esaurientemente trattati da parte dei tecnici della CIA con l’ausilio di una
proiezione esplicativa, mentre a tutti i partecipanti è stata consegnata
una cartellina riepilogativa.
Festa di San Sebastiano a Moglio
Domenica 21 gennaio u.s. come
ormai è tradizione, è stata celebrata
a Moglio la Festa di San Sebastiano,
patrono della borgata collinare.
Dopo la solenne processione, a cui
sono intervenute autorità civili e militari e la Banda Città di Alassio, si è
svolta la cerimonia religiosa officiata dal parroco Don Gianni Tabbò e
da Don Bruno Scar–pino, insegnante di Morale al Seminario e membro
del Tribunale Rotale della Curia, il
quale ha tenuto una dotta e apprezzata omelia. Alla Festa squisitamente religiosa è seguita, nel Salone Parrocchiale l'altrettanto tradizionale
festa civile con l'esibizione della
Compagnia Teatrale Dialettale
Alassina, che ha presentato il nuovo
lavoro di Gianni Croce "L'imbruiùn"
tratto liberamente dal libretto del-
l'opera Gianni Schicchi, scritto da
Gioachino Forzano e musicato da G.
Puccini. Elenchiamo gli interpreti in
ordine d'entrata: Gianni Del Pero,
Lina Nattero, Giuliana Basso, Augusto Bogliolo, Luisella Tonin, Giorgio
Gioberti (che sostituiva Pierino Bogliolo, indisposto), Mimmo Bogliolo, Laura Armato, Nino Buzzone,
Silvana Vella, Nino Moirano, Nino
Brusco, Angelo Bogliolo, Filippo
Airaldi. Costumi di Marisa Brusco e
Rosita Moirano, Scene di Astrid
Hammond, Regia di Augusto Soldi.
Ha suggerito e presentato la serata
Andrea Gallea, il quale ha presieduto anche all'estrazione dei ricchi
premi della Lotteria, il cui ricavato
andrà a beneficio delle opere parrocchiali.
L.C.
IL CIRCOLO NAUTICO COMUNICA...
a tutti i Soci che sono iniziate le prenotazioni per poter depositare
le piccole imbarcazioni nel periodo estivo presso le spiagge in concessione della Coscia e di Barusso. In particolare per la spiaggia
della Coscia i Soci potranno anche prenotare le nuove attrezzature
messe loro a disposizione dal Consiglio Direttivo. Dato che sono
pochi i posti è meglio prenotare per tempo alla segreteria del
CNAM presso la Sede Sociale oppure telefonando per informazioni
allo 0182 6 42 516 tutte le mattine dalle 8.30 alle 12.30 tranne il mercoledì dalle 14.30 alle 18.30.
In mese de dixèmbre, ina banchina
cun dui veggi assettai pé piò u su
c'u scauda ancùra, drent'a l'aria fina,
man drentu man, gudènduse u tepù.
Mi e passu e ei miru: i me fan teneressa,
s'arèmban ün a l'autru, i stan vixin,
foscia i se fan ancùra 'na caressa...
i pon franguelli in sciu spassagaggin!
Che bellu vegnì veggi a 'sta mainera,
stò insemme a dise ninte, ma capise...
anche S'u nu gh'è ciü quellu c’u gh'era,
anche S'u nu s'ha ciü ninte da dise;
L.C.
settòse au su a dixèmbre, in'sce 'na banca
cuntenti d'esse insemme a cunsulose,
apusose in scia spalla a testa gianca...
e in tu su de dixèmbre atumbazzose.
S.O.A.M.S. Solva
Antonio Boscione
L'incontro è stato accolto con
soddisfazione , suscitando l'interesse delle persone presenti.
La SOAMS con questo scritto vuole ringraziare tutti gli intervenuti,
precisando che, qualora la CIA avesse nuovi argomenti in merito, curerà
l'organizzazione di un nuovo incontro presso i locali della propria Sede.
A nome della Comunità Solvese
Il Consiglio di Amministrazione
della Società Operaia Agricola
di Mutuo Soccorso
Il Presidente
Marino Agnese
TRADUZIONE
Dicembre
DICEMBRE: Un mese di dicembre, una panchina / con due vecchi seduti a prendere il sole / che scalda ancora, dentro l'aria fina, / mano
nella mano, godendosi il tepore. // Io passo e li guardo: mi fan tenerezza, / si appoggian l'uno all'altro, stan vicini, / forse si fanno ancora una carezza... / somigliano a una coppia di uccellini! // Com'è bello invecchiare come loro, / stare insieme a dirsi niente, ma capirsi...
/ anche se non c'è più quello che c'era, / anche se non s'ha più niente da dirsi; // sedersi al sole a dicembre, su una panca / contenti d'essere assieme a consolarsi, / appoggiarsi sulla spalla la testa bianca...
/ e nel sole di dicembre appisolarsi.
Fiocchi Azzurri e Rosa
Quattro generazioni… in festa. Ë nato, a Grosseto, il 13 gennaio
u.sc. PHILIP ALEXANDER LÜTHI.
Lo hanno acolto, felici, i bisnonni: Alessandro Guido ed Anna
Supparo, i nonni Milucci Guido e Lori Corridori, e, naturalmente, i
genitori Giorgia ed Elio.
Grande festa, dunque, per tutti con mille felicitazioni anche da
parte dell’A.V.A.
•••
A Pietra Ligure il 9 gennaio u.sc. è nato MATTIA per la gioia di mamma Sabrina e papà Alessandro Giuliano, i nonni Milena e Vincenzo,
nonna Anna Maria e nonno Angelo Bertonasco che lo guarda dal cielo.
L’A.V.A. augura al piccolo Mattia ogni bene nella serenità e
nell’amore della sua famiglia.
•••
È nato il 13 gennaio u.sc. (stesso giorno del compleanno del papà)
ad Imperia MARIO ELENA. Lo annuncia con gioia il fratello DUSTIN
unitamente alla mamma Barbara e a papà Stefano.
I nonni Mida Fanali e Filippo Quartara, Daniela e Emilio Elena con
tutta la famiglia partecipano a questa grande gioia.
L’Associazione Vecchia Alassio augura al piccolo MARIO una lunga vita serena e porge alla Socia Daniela e ai famigliari tutti le più vive felicitazioni.
•••
Jacopo Gastaldi unito a mamma Anna e Papà Renzo è lieto di annunciare la nascita del fratellino NICOLÒ.
Nato a Pietra Ligure il 19 gennaio u.sc., per la gioia dei nonni Elisa
e Mario Stucchi, Franca e Ermanno Gastaldi e lo zio Guglielmo.
L’Associazione Vecchia Alassio augura al piccolo Nicolò ed ai famigliari tanta serenità e lunga vita.
la mia mente in questi giorni. Su
un autorevole settimanale politico-economico leggo che a New
York ha chiuso il famoso Hotel
Plaza, e i suoi locali sono stati
trasformati in lussuosi appartamenti che… ed è questa la notizia, costano la metà di quanto
costa un appartamento ristrutturato ad Andate. Davvero! E allora lì una delle due: o gli americani, i neworkesi, sono diventati
improvvisamente poveri, o qui
da noi circolano parecchi abbelinati (è parola ligure, non di
Andate) disposti a pagare follie
fuori di ogni mercato logico, per
comprare un buco da noi o per
investire soldi in un mattone forato andatino. Gente, guardate
che se c'è un innamorato di
Andate sono io, ma qui si parla
di New York, della Grande Mela,
in posizione, fra l'altro centrale
ed elegantissima. Che dire? Non
lo so. Sarà perché da noi abbiamo una spiaggia bellissima, e soprattutto balneabile sempre e
interamente. Chissà?
Luca Caravella
Riposare l'Anima
Dixembre
Genitori si diventa
Venerdì 19 gennaio u.s. alle 21,
presso l'Auditorium della Biblioteca Civica di Alassio, con la collaborazione della Dott.sa Zavaroni, assessore all'Associazionismo e al
Volontariato e organizzata da Loredana Polli, responsabile della Sezione Liguria di Ponente dell'Associazione "Genitori si diventa", è stato
presentato l'interessante libro che
riprende nel titolo il logo dell'Associazione: “Genitori si diventaRiflessioni, esperienze percorsi per
il cammino adottivo”.
I relatori della serata erano il
tanto la vita privata e i vizietti
privatissimi – alcuni dei quali legalizzati – dei politici, ma piuttosto il fatto che amministrino bene, che non rubino, che non entrino in conflitto di interesse, insomma che nella vita politica vogliano il bene pubblico e lo perseguano con onestà. Allargando
il discorso ai politici nazionali,
se devo dar retta a Beppe Grillo
(se no lo querelino) sembra che
più di cinquanta fra senatori e
deputati siano già stati condannati in primo o in secondo grado
e non abbiano ancora sentito il
desiderio e l'obbligo di dimettersi. E poiché, sempre secondo
Grillo, i politici sono " dipendenti" degli elettori, io, come loro
datore di lavoro, affermo decisamente che da deputati e senatori, più che "battute originali" mi
aspetterei l'esibizione di tante
belle fedine penali, rigorosamente immacolate. Quella sarebbe una bella pubblicità.
Tutto il resto è noia – direbbe
Califano.
Ma un'altra notizia ha colpito
A Savona l’11 gennaio u.sc., è
nata GINEVRA SUSSONE.
Lo annunciano con gioia il fratellino Edoardo con mamma
Alessandra e Papà Massimiliano, unitamente ai nonni Lella
e Mimmo, Ileana e Renato Naitana.
L’A.V.A. augura a tutti ogni
possibile felicità:
•••
L’anno nuovo (il 4 gennaio)
ad Alba è nata VITTORIA BERZIA. Lo annunciano con gioia la
sorellina MATILDE, i genitori
Alessandra e Marco con i nonni
Isa e Domenico Berzia e Valeria
e Gaetano Fanali.
L’A.V.A.
augura
alla
piccola
Vittoria,
alla
famiglia
e in
particolare al
nonno
Gaetano,
nostro Socio,
ogni
bene!
“Bisogna dare svaghi all'anima, affinché quando devi pensare la mente ti torni migliore".
Questo pensiero é di Fedro il favolista antico.
È vero, per superare lo stress,
dannoso all'uomo, occorre ogni
tanto svagare la mente, staccando la spina, tralasciando le
preoccupazioni ordinarie e liberarsi da ogni assillo. Ovvio che
qualcuno pensi alle ferie prolungate, altri alla lettura di un
buon libro, altri ad una fumata
di pipa seduto al caminetto, altri
ad una passeggiata con il cane o
ad una partita di caccia o di
scacchi o altro ancora. Io vorrei
suggerire per disintossicarsi l'anima di pregare una volta tanto
o meglio di recarsi a sentir la
Santa Messa alla domenica almeno. Per un cristiano è una
tappa d'obbligo il farlo e risponde appieno alla soluzione del
problema; ma io voglio rivolgermi con questa proposta ai non
credenti, agli scettici e agli
agnostici. Perché non provare
almeno una volta? Quanto tempo contate di perdere (o sprecare) per farlo? Una Messa dura
circa 30 minuti; in una settimana ce ne sono ben diecimila e ottanta, non sarebbe poi un gran
sacrificio, considerato che potreste averne un beneficio. Per i
cattolici è un rito sacro, è l'incontro con Gesù Uomo vero e
Dio vero, durante il quale si prega per noi, per gli altri, si attua la
comunione con i nostri defunti,
e la Comunione con l'Ostia consacrata; ma per i non credenti
può essere un relax della mente
per una riflessione sul tema della vita stessa; una pausa necessaria. In Chiesa non sentireste
parole di odio per i diversi o incitamenti alla trasgressione o
alla disobbedienza alle leggi o
guerre sante: qui nessuno vi
detterà obblighi. Sentirete però
ciò che a voi stessi piace e vorreste e cioè parole di amore, di
perdono per gli errori, di solidarietà per gli altri, sentirete parlare di pace, di carità per i diseredati, vi si inviterà a gesti di
amicizia e fraternità con il vostro prossimo; vi inviteranno a
ricordare i vostri parenti e amici che non ci sono più e a pregare per loro. Quei trenta minuti
su diecimilaottanta settimanali
seduti in un ambiente confortevole tra i canti corali e il suono
dell'organo anche a chi non crede in Gesù Dio non potranno
che far bene; chissà che al momento della Elevazione anche a
voi che non credete si faccia
sentire "una voce" nel vostro
cuore che vi aiuti a trovare una
miglior considerazione di voi
stessi e della vostra vita rigenerando la freschezza dell'anima e
della mente meglio di una "pipata", o di altro svago comune.
Provare non costa nulla, neppure un euro.
Silvio Viglietti
4
«L'ALASSINO»
Lettere del pubblico
Lettera aperta agli Alassini
di buona volontà
Forse anche questa volta si riuscirà a metterci una pezza e anche
la stagione 2007 passerà e diventerà un ricordo.
Senz’altro ci saranno delle responsabilità soggettive se, come
dice la regione, gli organi competenti erano a conoscenza del problema e nulla è stato fatto per porvi rimedio.
Senz’altro ci saranno degli scriteriati privi di cervello che usano
dei rii come fossero cloache a cielo aperto.
Senz’altro è in questi frangenti
che la comunità tutta si rende conto della capitale importanza
nell’universo economico di
Alassio e della Riviera tutta, della
nostra spiaggia e del nostro mare
e di chi con fatica li mette all’onore del mondo.
Senz’altro, senz’altro, senz’altro.
Ma non è questo il punto.
Il punto è che, purtroppo, ognuno di noi pensa sempre e troppo al
proprio piccolo orto senza guardarsi intorno.
Se si deve intervenire, e si deve
intervenire, non è sufficiente certo pulire e risanare questo o quel
rio, ma bisogna, una volta tanto,
pensare in grande ed alzare il proprio orizzonte visivo, e pensare a
mantenere in ordine tutto il sistema dei rii, ovvero a mantenere
in ordine tutta la nostra collina;
occorre imprimere una forte e decisa accelerazione alla soluzione
dei problemi di depurazione e
non solo ad Alassio ma in tutta la
Liguria, d'altronde il nostro è un
piccolo mare. Occorre anche rivedere una legislazione macchinosa, complessa e ingessata, che priva di qualsiasi elasticità reprime
senza prevenire. Occorre investire capitali e creare sinergie tra
pubblico e privato per promuovere, migliorare e mantenere il bene
collettivo, quale che esso sia (come per altro è stato fatto con la
realizzazione delle protezioni a
mare nella zona centrale di Alassio, da poco iniziata ed i cui costi
sono in massima parte sostenuti
dai concessionari). Occorre evitare sterili polemiche di partito, ma
pensare ad una politica che rimetta la “polis”, la città, la collettività di nuovo sopra tutto.
Lo sviluppo del nostro paese, il
“floreat Alaxium” può avvenire solo se ognuno di noi si impegnerà a
dare qualcosa, fosse anche solo
spendere qualche soldo in più per
una fossa biologica più moderna e
sicura o per collegarsi finalmente
alle condotte fognarie.
La nostra spiaggia ed il nostro
mare, e per nostro intendo di noi
Alassini, sono per noi come il
maiale, non si butta via niente, ma
è importantissimo che questo
maiale sia in buona salute e ben
pasciuto, solo così potrà sfamarci
tutti.
Forse troveremo le responsabilità ed i responsabili saranno puniti, rifaremo le analisi e daranno
esito favorevole e l’incubo si dissolverà, ma se questo evento non
ci sarà di insegnamento per il futuro e non ci farà cambiare rotta, ci
sarà senz’altro un'altra volta e forse allora saremo meno fortunati.
riceviamo e pubblichiamo
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
Le Befane volano ad Alassio
Il giorno 6 gennaio, con l’anno
nuovo, è arrivato nella centrale
Via Torino un gruppo di simpatiche Befane. Anche queste singolari “Vecchiette” tutte appartenenti ad “ALASSIO DONNA”,
un’associazione rigorosamente
apolitica, apartitica ed auto finanziata dalle numerose Socie,
hanno offerto ai bimbi dolcetti e
cotillons, mentre agli adolescenti, sponsorizzato da Calvin
Klein, un kit di prevenzione per
quel male che spesso uccide i
giovani per la superficiale conoscenza del problema, ovvero la
piaga dell’AIDS.
Oltre a questa originale iniziativa l’Associazione era già scesa
in Via Torino con gli alberi addobbati con le bellissime scultu-
re del Signor Franco Iebole, rappresentanti i vecchi mestieri ed
i vecchi giochi. Ed appunto i vecchi giochi sono stati portati
sempre nella stessa via, si sono
divertiti bimbi, papà ed anche
nonni.
Entrambe le manifestazioni
hanno avuto molto successo fra
gli Alassini ed i numerosi ospiti.
Cosa possiamo dire a queste tenaci, caparbie e piene di iniziative ed entusiasmo, a queste dolci Socie dell’Associazione?
Solo una cosa: continuate così, coraggiosamente, senza influenza alcuna. Insomma AD
MAJORA
Giuliana Tomati Barbera
Ernesto Schivo
Presidente Associazione
Bagni Marini
N.d.r. Ci auguriamo che al più
presto venga risolto questo problema. Facendo prevenzione e pulizia radicale dei rii e di quant’altro, con la collaborazione di tutti,
senza polemiche.
Il bene della nostra città deve
essere superiore a qualsiasi altra
considerazione.
Attività motoria a Poggio Fiorito
Vorrei rispondere con un grazie al gradito e inatteso articolo
della Dott.sa Zavaroni, comparso
nel numero scorso dell’Alassino.
Sono ormai trascorsi 50 giorni
dall’inizio dell’esperimento di attività motoria proposto agli ospiti di Poggio Fiorito e rimanendo
in tema natalizio, direi sia stata
un’esperienza “epifania” ovvero
rivelatoria.
Vedere tutte quelle persone
sedute in cerchio attorno a me,
attente e disposte a mettersi ancora in gioco è tutt’ora emozionante. Davanti a me storie, memorie, ricordi e quotidiano negli
Giovedì 15 Febbraio 2007
occhi velati di ciascuno mi hanno
rivelato un universo immenso,
luminoso e antico. Ho lavorato
con loro cercando di trasmettere
calore insieme a movimento ed
ho ricevuto tanto di più con affetto e simpatia; è vero loro ci sono ancora e tanto ancora hanno
da dare.
Sinceramente grazie agli ospiti
di Poggio Fiorito, all’Assessore
Politiche Sociali ed al Comune di
Alassio per la importante opportunità avuta.
Dalila Filè
Insegnante Metodo Feldenkrais
fiore che oggi sta perdendo i petali più belli. Tentiamo di prendere sonno, ma al mattino dobbiamo proprio convincerci che la
nostra città ha cambiato abito;
non ci sono più le barche assonnate sulla spiaggia, non la fragranza degli orti e delle fasce profumate. Su uno scoglio c’è un “foresto” solitario; un altro sembra
ammalato di nostalgia: «Io sono
stato fin da bambino, e sempre, innamorato di Alassio, ma adesso,
da uomo, capisco le esigenze del
momento che viviamo e malgrado
le ferite inferte all’ambiente, riesco ad invidiare gli Alassini che
possono vivere tutta la vita fra
queste colline e il mare».
Fernanda
Chi vö esse buxiaru
u porle du tempu
Oggi nonostante il proliferare sul
territorio di stazioni meteorologiche ed il conseguente impiego di
sempre più sofisticati apparati, la
meteorologia rimane ancora imprevedibile.
È accertato che si possono prevedere, talvolta con largo anticipo,
certe calamità naturali come temporali, terremoti, eruzioni vulcaniche e
temperature glaciali; tuttavia la meteorologia è una scienza ancora difficile da interpretare.
Anche i bollettini che le reti televisive emettono regolarmente con
le condizioni atmosferiche del giorno, quelle del giorno dopo e quelle di
dopodomani non sono sempre attendibili.
Oggi per chi si mette in viaggio, o
prima di lanciare campagne promozionali per alberghi, residence, agro
turismo è d'obbligo ottenere tutte le
informazioni sul tempo che farà. Ma
come se la cavavano i nostri nonni
tanti anni fa?
Ci si arrangiava principalmente
con l'aiuto dell'esperienza e della
saggezza dei vecchi. Gli Alassini, ad
esempio, prevedevano pioggia, temporali, secondo la colorazione delle
nubi.
«Nivura russa o ch’ú ciöve o ch’ú
bùffa»
«Nivura gianca o ch'ú ciöve o ch'u
lampa»
ed ancora:
«Russu a-a mattin, tempu meschin»
«Russu a-a sera, tempu in can-dera»
Ancora gli Alassini attribuivano a
certi mesi dell'anno alcuni fenomeni
atmosferici.
«Frevò patellò, a pe' pesci in vauto mo'»
«Mazzu de frasche-zuggnu de burrasche».
«Se a nuvembre u trona l'annò a
sara bona»
«Se san Martin u va pe legne in
Invernu bruttu u vegne»
ed ancora dicevano:
«Se u covu u l'ha u cappellu aigua
in tu sappellu»
(se Capo Mele è avvolto dalle nubi, la pioggia (libeccio) è certa).
«Punente d'invernu, tempu d'infernu - punente de stai, belle giurnai»
«Corsega a m'appò lebecciu a
canò»
(quando si vede la Corsica, arriva
il libeccio).
«Tramuntona scura aigua segura»
e per finire:
«Quande a nivura a va a-a muntagna mette i boi in ta cabanna, quande a nivura a va au mò mette i boi a
travaiò»
(se le nuvole vanno ai monti è
pioggia se vanno al mare invece è bel
tempo).
A san Lurensu a l'è ancu a tempu,
a san Roccu a l'è za troppa, a san
Bertumè datte 'na patta de derè...
(Dicesi dell'acqua piovana e della
sua utilità).
D'altronde non sarebbe poi stato
molto difficile prevedere il tempo ad
Alassio in quanto qui, è buono tutto
l'anno senza eccezioni.
Vincenzo Moirano
Iniziativa di «Alassio Donna».
LEZIONE DI DIALETTO
di Lino Vena - PARTE 1a
Posso?
Lodare l'iniziativa del "desbarassu" alassino per smaltire le
scorte dei negozianti favorendo
il pubblico con sconti interessanti, ma dissentire dall'occupazione di via Cavour per tale manifestazione?
Meglio sarebbe via Colombo,
dove è già predisposta l'illuminazione della via, oppure la piazzetta Beniscelli, o anche la piazzetta davanti al palazzo comunale adibita sovente per fiere e
altre cose. Ma meglio ancora sarebbe se ognuno esponesse il
suo "desbarassu" davanti al proprio negozio: qualche cliente
potrebbe infatti entrare anche
per acquistare oggetti non in desbarassu!
Posso segnalare ancora che
l'incrocio di viale Gibb con via
Dante è spesso intasato da manovre difficili di pullman che per
la loro lunghezza e la sosta di auto nella curva non riescono a gi-
rare agevolmente? Meglio mettere dei paletti di divieto nella
curva, visto che non sono rispettati i segnali della strada:
pensateci su per favore.
Posso ancora chiedere: è possibile segnare un altro attraversamento pedonale con le strisce
davanti al caffè Roma verso i giardini, angolo sempre occupato da
moto o auto che ostacolano il passaggio pedonale specie a handicappati o bambini in carrozzella?
Infine posso chiedere quando
sarà tolta la sosta (a volte di ore)
del trenino da via Cavour? Non
doveva essere spostata in piazza Partigiani?
Posso infine suggerire di mettere un cartello indicatore dei
servizi pubblici di viale Gibb n°
1 e cioè ai giardini dove c'è il bar,
che non sono facilmente visibili? Grazie dell'attenzione.
Silvio Viglietti
Addio, mia bella Alassio, addio!
C’è stato un tempo in cui era
consuetudine, prima di andare a
letto, fare quattro passi sulla
spiaggia dove qualche barca da
pesca, era pronta per salpare; si
guardava la collina già assopita
nel silenzio e le villette attorniate
dal verde. Tutte le sere si faceva
la stessa passeggiata; tutte le sere quella pausa a fine giornata era
come una tisana per dormire meglio. Il tempo è passato ed in tanti abbiamo perso il passo con la
modernità, forse anche appesantiti dagli anni; i borghi hanno riportato ferite gravi perdendo
persone care, a volte anche prematuramente. Per gli Alassini rimasti ci sono delle notti insonni;
Alassio era come un magnifico
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome
(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
Lettera aperta all’Alassino
Siamo i coniugi ANNA e GIANCARLO BELLONI.
Frequentiamo Alassio da oltre trent’anni e, da circa cinque,
affittiamo un appartamento di
fianco ai Signori MUNN, passando dalla conoscenza alla stima fino all’amicizia sincera.
Abbiamo apprezzato l’articolo
pubblicato sul vostro mensile,
al quale siamo regolarmente
abbonati, con i ringraziamenti a
Maryorie e Peter per l’opera
svolta da parte dei loro studenti, però, vogliamo portare a conoscenza i meriti della signora
Maddalena Carossino, loro di-
rimpettaia, che per tanti anni,
ha dedicato cure e attenzioni ai
signori Munn, anziani e cagionevoli di salute, aiutandoli nei
loro fabbisogni di cure mediche, assistendoli anche materialmente con l’affetto di una figlia. In un mondo dove impera
l’egoismo, dove nessuno fa
niente per niente, a noi è sembrato giusto far conoscere il
comportamento di umanità e di
altruismo disinteressato, tenuto dalla signora Maddalena nei
confronti dei coniugi Munn.
Anna e Giancarlo Belloni
U l'è bellu parlò ün po' du dialettu
pe cuntinuò a noscia tradissiùn,
ma fàmmughe attensiùn ün stissinettu
a quélla ch'a se ciamma tradussiùn.
Ciammammu ghirindùn il "comodino",
il "cuscino" diventa l'uregé,
matettu in italiano sta a "bambino",
per dir “di dietro" dici dederé.
Scabecciu, lo sapete, vuol dir "tonno”,
mentre i "bianchetti” belifìn, menüe
sun mezzu inbarlügàu per dire ho sonno",
le "briciole" si chiamano fregüe.
La "persiana" normale è giruxìa.
"Fiammifero?" si chiede: "Ti hai ün brichettu?"
scarzö è "l’orzaiolo", lalla è "zia",
il "pettirosso", sai, u l’è u picettu,
Per "prendere la preda", di acciapò,
da noi il “timoroso” è agenàu
“a me deve piacere" a m'e agghistò,
il “semplicione" u l'è l'appalücàu,
I viscidi son tutti lepegusi,
le “cianfrusaglie” qui sono ravatti,
"sozzi e sporchi” da noi son resenusi
E i “Veneti e Lombardi" mangiagatti.
Per dir "fra poco” diémmu daccampò;
per dire: "È stretto è chiaro” u l'è astrexìu,
per dir chi "va a mangiare" u va a gernò,
“solletico" in dialetto u l’è u gatìu.
Le "farfalle" si chiaman parpellette,
la "cincia mora” u l'è u pericurìn,
le "asole"dell'abito e agassette,
“gabbiano” o similare u l'è u ciunbìn.
"Stendersi a letto"? Meglio areversòse,
"litigare" u se dixe ratelò,
"vestirsi stranamente” u l’è ingermòse,
"spaventare gli uccelli"... sburatò.
La "trottola” la chiamano sgavaddura
per "donna brutta"dicono na bàsura
“scatto in tirata" qui vuol dir s-ciancùn
e se ha il “magone'' dice: u l’ha u s-ciupùn.
Per dir “sfiorare" dirai schissifì
non dire "pianeggiante", ma cianellu,
il “rammendo" accurato u l'è sarzì,
il classico "foruncolo"... u ciavellu.
Le "lucciole" i sun basse-bassette,
per le "susine" parla di brignolle,
le "caramelle" sono ciappellette,
le "cose semidure"… basanolle.
Chi beve tanto è proprio un ch'u lappa,
il "grossolano" u l'è desgaribàu
e i "cannoli” i sun belìn du Papa,
"arrotolato" è detto accürchiàu.
(continua sul prossimo numero)
Giovedì 15 Febbraio 2007
LE ALGHE
Quando mi sono proposto di
occuparmi delle alghe, non immaginavo di trovarmi di fronte
ad un argomento estremamente ampio (oltre 1.920.000 voci
su Internet), incredibilmente
complesso, in continua evoluzione e inoltre non privo di
punti controversi: per esempio
già la stessa definizione di "alga" non trova un accordo universale tra i botanici.
Per ridurre al minimo le contestazioni da parte degli esperti, mi limiterò a presentarvi una
panoramica, ovviamente non
esaustiva né tanto meno inconfutabile da parte degli esperti.
LE ALGHE - GENERALITÀ
Le alghe sono vegetali tallofiti (cioè dotati di tallo, al pari
dei funghi e dei licheni: il tallo
è un corpo vegetativo che non
è differenziato in un asse caulinare con radici, fusto e foglie)
ed autotrofi (capaci pertanto
di produrre autonomamente le
sostanze organiche necessarie
alla loro nutrizione). Pressoché tutte le alghe sono in
grado si svolgere la funzione
clorofilliana.
Sono ubiquitarie, vivono cioè
ovunque, dai tropici alle regioni polari, ma prediligono l'ambiente acqueo (acque marine e
acque dolci) ed i luoghi umidi e
freschi; si sviluppano alle temperature più disparate (neve,
ghiaccio o scaturigini bollenti
di acque termali).
A tutt'oggi sono state identificate circa 30.000 specie di alghe ed il numero è in continuo
aumento: basti pensare che nel
1968 l’Enciclopedia Italiana
delle Scienze ne enumerava
18.000.
L'aspetto ed il colore sono
estremamente vari, al pari delle dimensioni che vanno da un
micron di diametro fino a 90
metri di altezza.
ALGHE MARINE
Tra 1e alghe, quelle marine
rappresentano il gruppo preponderante: si può dire che esse costituiscano la continuazione, nelle acque dei mari, delle praterie e delle foreste presenti sulle terre emerse.
Probabilmente spetta ad alcune specie di alghe il merito di
aver inaugurato – nelle acque
oceaniche – la vita sul nostro
pianeta.
Sono state proposte varie
classificazioni delle alghe marine: ne presento una molto semplificata che scolasticamente
distingue:
Alghe verdi o clorofite (zona
litoranea o intercotidale)
Alghe brune o feofite (zona
delle laminarie: m. 0 - 27)
Alghe rosse o rodofite (zona
delle coralline: m. 27 - 70)
(zona profonda: m. 70 150/200)
A profondità maggiori le alghe divengono sempre più rare
per la progressiva diminuzione
delle radiazioni solari.
ALGHE “BUONE” ED ALGHE
"CATTIVE"
Nell'ambiente marino è
possibile individuare alghe
cosiddette "cattive" ed alghe
"buone”.
Il numero delle alghe nocive
è aumentato negli ultimi 40 anni, a causa dei seguenti fattori
principali:
- aumento della temperatura
dell'acqua marina
- incremento degli scarichi
umani
- arrivo nei nostri mari di nuove specie di alghe provenienti
dalle regioni tropicali
Un fattore aggravante è rappresentato dal mare calmo e
dal conseguente mancato ricircolo dell'acqua.
Un esempio di "alga cattiva" è
la Caulerpa Taxifolia, alga originaria dei mari tropicali e allevata negli acquari a scopo ornamentale.
La prima segnalazione di
quest'alga nel Mediterraneo risale al 1984, quando fu scoperta in Costa Azzurra e precisamente nel fondale sottostante
al Museo Oceanografico di
Monaco (forse a seguito dell'imprudenza di un inserviente
che avrebbe versato in mare
l'acqua di lavaggio delle vasche
che contenevano la Caulerpa):
di là l'alga si è diffusa alle coste
della Spagna, dell'isola d'Elba,
della Sicilia e dell'Adriatico, fino a ricoprire oltre 12.000 ettari di fondale in cinque Paesi del
mar Mediterraneo. La Caulerpa
attuale è un mutante generatosi attraverso selezioni in acquario ed è ben diversa da
quella che si reperisce nel suo
ambiente di origine: è insensibile alla temperatura e alla
profondità, si adatta a qualunque substrato, ha grande capacità di diffusione, distrugge le
altre alghe minacciando le foreste marine di Posidonia ed
ospita nei suoi tessuti alcune
tossine in grado di avvelenare
gli organismi marini che se ne
nutrono.
Altra alga considerata "cattiva", almeno dal nostro punto
di vista, è la Ostreopsis Orvata,
alga microscopica, anch'essa
da pochi anni in Italia e proveniente dai mari tropicali, viaggiando probabilmente sotto
forma di cisti quiescenti nell'acqua di zavorra della stiva
delle navi o con stock di pesci
di allevamento. Quest’anno
l'Ostreopsis si è sviluppata
lungo le coste attorno a
Genova, creando problemi alla
balneazione in quanto essa è in
grado di procurare dermatiti
irritative, difficoltà respiratorie, problemi gastro-intestinali
e febbre.
E passiamo alle alghe utili, il
cui sfruttamento prende lo
spunto da alcune caratteristiche estremamente interessanti
insite in molte specie, e cioè la
presenza di grandi quantità di
protidi, glicidi, lipidi, vitamine,
minerali, enzimi, principi attivi
con attività antibiotica ed ormonale ecc. nonché la capacità
di fissare, utilizzare o trasformare molte sostanze presenti
nell'ambiente, svolgendo così
importanti funzioni detergenti
e rigenerative. Le alghe marine
possono essere utilizzate:
- in agricoltura come concime o foraggio per animali - ne-
gli impianti di depurazione come filtrante
- in alimentazione
- in diverse tipologie industriali
- in talassoterapia, ove costituiscono, accanto al clima, alla
sabbia, ai limi e naturalmente
al mare, uno dei mezzi curativi
per eccellenza.
LE ALGHE NELL'INDUSTRIA
Dalle grandi alghe (Kelp,
Sargassus Muticus ed altre specie di Sargassi, Laminaria
Chondria, Dasyphilla) è possibile ricavare una sostanza denominata algina, che è usata in
alcune preparazioni alimentari
(gelatina, crème caramel, torte
a lunga conservazione), in farmaceutica (pillole dietetiche)
ed in cosmetologia (creme di
bellezza, dentifrici, balsami per
capelli ecc.).
LE ALGHE... IN CUCINA
In Giappone il Codium Tomentosum viene utilizzato per
preparare una minestra, la Porphìra consumata lessa od in insalata mentre la Enteromorpha Linza trova impiego come
spezia aromatica per insaporire i cibi.
Le alghe occupano uno spazio anche nella cucina di molti
Paesi europei: ad esempio in
Irlanda col Chondrus Chrispus
vengono preparati decotti, budini ed insalate; in Danimarca
esiste una qualità di pane a base di farina di alghe, in alcune
regioni italiane infine si fanno
frittelle con l’Ulva Lactuca, ancora frittelle con un'alga simile
alla Gigartina Stellata, la quale
però può anche essere consumata cruda e condita con succo dì limone.
LE ALGHE IN TERAPIA
Da molto tempo le alghe hanno fatto intravedere impreviste, ancorché non ben definite,
potenzialità di utilizzo in varie
branche della medicina, e soprattutto in dermatologia.
Infatti già nel 1932 Ceresole
proponeva l'infuso di alghe marine nei confronti di alcune patologia tubercolari cutanee, a
quel tempo abbastanza frequenti ed oggi fortunatamente
molto rare, almeno nei Paesi
più civilizzati.
A moltissime specie di alghe
vengono attribuite indubbie
capacità (risolventi, stimolanti, cheratoplastiche e cicatrizzanti), però manca sia un adeguato riscontro scientifico, sia
una precisa definizione dei
campi e dei limiti di sfruttamento.
Per questo i trattamenti a base di alghe che vengono effettuati nei centri di talassoterapia (e mi riferisco in particolare a quelle delle coste atlantiche francesi, di cui ho avuto
esperienza diretta) sono soprattutto indirizzati a finalità
cosmetologiche, mentre a mio
parere dovrebbe essere preso
in considerazione un impiego
più squisitamente medico. Un
suggerimento per il futuro
Centro Talassoterapico di
Alassio?
Prof. Gianfranco Strani
Giornata delle comunicazioni sociali
In occasione della ricorrenza
di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e dei mezzi di
comunicazione, il 24 gennaio
u.sc. si è svolto l’annuale incontro del vescovo Mario Oliveri
con i rappresentanti della stampa locale. Dopo il saluto del
Vescovo ai presenti ed una breve riflessione sulle realtà locali,
ha preso la parola il Presidente
dell’Unione Stampa Cattolica
5
«L'ALASSINO»
Giorgio Bubba, che ha messo in
luce le difficoltà che affliggono i
giornali, sia piccoli che grandi,
che per sopravvivere devono ricorrere all’abbinamento di libri,
gadget o altro causa il calo di lettori, auspica, contro l’imperversare della politica, una maggiore
informazione locale offrendo alternative ai giovani.
È seguito l’intervento polemico, del Parroco di Ceriale Don
Leandro, per fatti sulla Resistenza che riguardano il passato
e l’invito ad una maggiore divulgazione della trasmissione televisiva SAT 2000, ai più sconosciuta.
Ha chiuso l’incontro il Vicario
Giovanni Battista Gandolfo con
il ringraziamento ai presenti incitando un maggior flusso di notizie sui mezzi di informazione
locale.
Rubrichetta mensile - Un ricordo per...
Vita oratoriana con il “mitico” Don Masieri.
A.N.E.D. ASSOCIAZIONE NAZIONALE EMODIALIZZATI
OSPEDALE DI ALASSIO-ALBENGA
LA BUONA SANITÀ
In un momento in cui i media
ci propongono esempi eclatanti di malasanità, è assai gratificante poter rappresentare una
voce fuori del coro, portando
due esempi di buona sanità, riguardanti il Centro Dialisi di
Alassio-Albenga.
Ci riferiamo, come primo
esempio, all'acquisto da parte
del Centro di due sfigmomanometri (misuratori di pressione) elettronici di ultima generazione, strumenti indispensabili per una buona assistenza
dei pazienti. Questo grazie ai
famigliari della defunta Elsa
Peutet in Mastroianni, già paziente del Centro, che hanno
aperto una sottoscrizione a cui
presero poi parte praticamente tutti i pazienti del Centro: si
giunse così ad una raccolta che
fruttò ben 3.355,00 euro, somma necessaria all'acquisto dei
due strumenti.
Come secondo esempio alludiamo all'apertura della tanto
richiesta "Dialisi vacanze", che
farà del nostro Centro, un centro di importanza nazionale.
Alassio è una città a vocazione turistica ed erano tanti i pazienti di varie parti d'Italia e del
mondo, che, desiderosi di passare una vacanza sul nostro
territorio in tutte le stagioni
dell'anno, avanzavano richiesta al nostro Centro per poter
avere il servizio di un certo numero di dialisi.
Ora tutto questo sarà possibile grazie alla splendida disponibilità del personale medico e paramedico, anche se ancora sottoorganico.
Grazie all'intervento del
dott. Franco Bonanni, Direttore Sanitario dell'ASL N° 2
Savonese e all'interessamento
del Responsabile della Dialisi,
dott. Giancarlo Mancuso, un
nuovo medico è stato assegnato alla struttura: si tratta del
dott. Massimo Gai, proveniente dal Reparto di Nefrologia e
Dialisi delle Molinette di
Torino, che si è andato ad af-
fiancare alle dott. Clara
Fraguglia e Annamaria Murgia,
già presenti nel Centro.
Con il mese di febbraio sta
aprendo nella sede di Albenga
una dialisi pomeridiana, per
cui un certo numero di pazienti, valutati sia per sede territoriale sia per particolari patologie, sarà trasferita dal Centro
di Alassio a quello di Albenga:
nella nostra città rimarranno liberi alcuni letti che potranno
essere opportunamente sfruttati proprio per la "Dialisi vacanze".
Il nostro Sindaco, Arch.
Marco Melgrati, in occasione
di un nostro incontro informale, ha espresso tutto il suo
compiacimento per questa iniziativa, che arricchirà la nostra città nel campo delle politiche sociali, e dando la sua disponibilità a tutto ciò che il
Comune poteva fare per questo servizio.
Il Delegato ANED
Antonio Tassara
L’Alberghiero gestisce un hotel in Trentino
Gli studenti dell’Istituto alberghiero di Alassio sono stati impegnati in Trentino per
una settimana formativa:
hanno infatti gestito un albergo a tre stelle, sotto l’attento
controllo dei propri docenti
di materie pratiche.
I ragazzi hanno tenuto aperto, a Polsa di Brentonico
(Trento), per una settimana,
l’Hotel a tre stelle “Polsa”,
nell’ambito di un apposito
progetto scuola-lavoro, denominato “Scuola in montagna”.
Si tratta dello stage previsto nel Pof (Piano dell’offerta
formativa) che la scuola organizza ogni anno per consentire ai suoi allievi di gestire in
maniera autonoma un grande
albergo scelto in una località
sciistica.
Alla trasferta hanno preso
parte 150 persone fra docen-
ti, studenti ed aiutanti tecnici,
guidati dalla preside Marinella Trifoglio e dalla sua vice
Francesca Gilli.
Da più di quindici anni la
scuola alassina offre questa
importante opportunità formativa ai propri allievi: «Gli
obiettivi culturali e didattici
– dice la dirigente scolastica
Marinella Trifoglio – di questo stage sono molteplici. Il
più importante è quello di dare agli studenti la possibilità
di vivere un’esperienza di gestione d’albergo autonoma,
combinata e globale. I ragazzi possono acquisire esperienza di lavoro sul campo,
partecipare ad attività sportive non agonistiche, conoscere un nuovo territorio nei
suoi aspetti paesaggistici, artistici e culturali. Il progetto
mira inoltre a determinare
canali di forte comunicazione fra le varie componenti
scolastiche».
La settimana di stage
“Scuola in montagna”, è proprio uno dei fiori all’occhiello dell’istituto alassino che
attualmente conta più di 400
allievi.
Intanto ad Alassio gli altri
studenti, quelli che non hanno partecipato al progetto
della scuola in montagna, sono stati impegnati invece in
altri interessanti stages presso enti, aziende e ditte private di Alassio e del comprensorio ingauno.
C. A.
6
«L'ALASSINO»
Un incendio da domare
Il giorno 2 gennaio c.a. la città
di Alassio è stata involontaria
protagonista e testimone dell’incendio che ha devastato i monti
che la circondano. In particolare, la frazione di Solva ha visto il
fuoco distruggere la sua flora
mediterranea dal mare sino alla
cima del Pisciavino.
In riferimento ai fatti occorsi
quel giorno, gli abitanti della
Solva sono rimasti dapprima
sorpresi, quindi perplessi e
dubbiosi, su quanto dichiarato
dal Capo Nazionale della
Protezione Civile in un’intervista televisiva, laddove ha elogiato le forze intervenute, affermando addirittura che tale modus operandi sarebbe “da
esportare”.
Gli abitanti che hanno potuto
seguire le operazioni nutrono
seri dubbi in merito e non ritengono tali affermazioni pienamente condivisibili, avendo potuto accertare “de visu” le diverse situazioni, nonché l’organiz-
zazione delle operazioni.
Proprio per fugare tali dubbi e
discutere sui problemi relativi
agli interventi da effettuarsi in
occasione di incendi sul nostro
territorio, questa Comunità propone una tavola rotonda, attorno alla quale dovrebbero sedere
tutte le forze della Protezione
Civile e non, interessate al problema, da svolgersi presso la sede dell’A.V.A.
In attesa di sviluppi circa la
proposta sopra espressa, si coglie l’occasione per porgere i nostri più cordiali saluti.
A nome delle Comunità Solvese
Il Consiglio di Amministrazione
della Società Operaia Agricola
di Mutuo Soccorso e per essa:
IL PRESIDENTE
Marino Agnese
Ndr L’A.V.A. recepisce quanto esposto e quanto prima si
propone di provvedere alla richiesta.
Non sono le tanto agognate nuvole gravide di pioggia, ma la coltre di fumo
che avvolgeva Alassio in seguito all’incendio del 2 gennaio u.s. (FOTO STRANI)
AV V I S O
Una nostra lettrice (Armato Patrizia) figlia di un nostro
Socio, viste alcune pubblicazioni sul nostro giornale relative alla “RUBRICHETTA MENSILE”, chiede ai nostri lettori e particolarmente ai suoi vecchi compagni di scuola,
se fosse possibile, tramite l’A.V.A. reperire la foto del
gruppo di classe dell’anno scolastico “1964-1965” a VILLA
BICE con la maestra MELA. Ringrazia anticipatamente.
Con la debita autorizzazione potrebbe, un domani, essere pubblicata.
Giovedì 15 Febbraio 2007
S.O.M.S. ALASSIO
Riprende l'attività delle conferenze
Sono riprese, alla Società
Operaia di Mutuo Soccorso di
Alassio, le annuali Conferenze
tanto attese. Il 26 gennaio u. sc.
è stato invitato il Giornalista TG
3-Rai dott. Stefano Picasso, con
un tema interessante: «Le missioni liguri nella Repubblica
Centro Africana».
Dopo i saluti di rito del Presidente, Geom. Enzo Barbera e
del Sindaco Arch. Marco Melgrati, il giornalista Giò Barbera, figlio del Presidente, ha presentato l'oratore, del resto già ben conosciuto ad Alassio. Sono stati
proiettati due cortometraggi (girati in Africa a distanza di dieci
anni) direttamente «vissuti» ed
egregiamente commentati dall'oratore, per dimostrare le
enormi difficoltà in cui vivono le
popolazioni del Centro Africa ed
i commoventi sacrifici dei missionari cattolici liguri, i Carmelitani di Arenzano. Zone sottosviluppate, villaggi abbandonati
a se stessi e privi di tutto, con
guerre incomprensibili e stregonerie, con governi incapaci e tremendamente instabili, con infinite arretratezze e malattie dilaganti, come l'AIDS, la malaria e la
tubercolosi, con una vita media
che non supera i 43 anni!
È seguito un interessante di-
LAUREA
Il 20 dicembre 2006 SERENA DE
FELICE ha brillantemente conseguito, presso l’Università degli Studi di
Genova, la laurea in Medicina e Chirurgia, discutendo la tesi: “Dosaggio
della DNasi in pazienti affetti da LUPUS ERITEMATOSO con prevalenti
lesioni cutanee”. Relatrice la Ch.ma
prof. Aurora Parodi.
Alla neo dottoressa e famiglia le felicitazioni dell’A.V.A.
LE ROMANTOS
Il trio Romantos, diretto dal noto maestro Dino Ferrari, sta avendo un grande e meritato successo televisivo collaborando, a Milano, con l’emittente “MILANO +” “7 Gold” e “ Telecity” in trasmissioni condotte
da Marco Predolin (nella foto) e Simona Arrigoni e sempre rigorosamente in diretta… ALASSIO vi segue
e applaude! Bravi Simonetta, Marina, Rosanna e Dino!
G.P.
battito, con l'intervento eccezionale da parte della nota africanista alassina, Signora Ivaldi, impegnata in Camerun, la quale ha
colpito nel segno ed ha illuminato il centro del problema africano che ben conosce e per il quale lavora da molti anni. Si è trattato, dunque, ancora una volta,
di una serata interessante e attuale, come da anni organizza la
S.O.M.S. alassina, con il compiacimento dei numerosi presenti,
ai quali il Comune, per l'occasione, ha offerto, a nome del
Presidente, un lauto rinfresco finale.
ts. per AVA
La S.O.A.M.S Solva
in collaborazione con le
S.O.M.S. Moglio, Alassio
e l’A.V.A., organizza una
CROCIERA DI 8 GIORNI
dal 5 novembre p.v.
sulla nave Costa Concordia
Per informazioni:
S.O.A.M.S Solva o sede A.V.A.
EPIFANIA DEL SUBACQUEO
Giunta alla 5a edizione si è svolta
il 6 gennaio, sul pontile Mario
Bestoso, la tradizionale festa della
Befana del Subacqueo, organizzata
come sempre dal Gruppo Subacqueo del Circolo Nautico “Al Mare”
di Alassio. In una giornata tiepida
con il sole a sprazzi, centinaia di turisti e di Alassini si sono ritrovati
tutti insieme per applaudire le
“Befane” che hanno dispensato dolciumi a tutti i bambini. La manifestazione ha avuto il suo inizio allietata dalle note della Banda Città di
Alassio diretta dal Maestro Giovanni Puerari e condotta come sempre dal presentatore con doppia veste, in quanto anche Presidente del
Circolo Nautico Alassino, Rinaldo
Agostini, il quale ha voluto ricordare che l'Epifania del Subacqueo ogni
anno è dedicata alla memoria di uno
dei pionieri dei subacquei di Alassio
Vice Presidente sportivo del CNAM
Arturo Gandolfo, e purtroppo quest'anno anche alla memoria di un altro Vice Presidente del Circolo
Nautico, appena scomparso il 5 dicembre, Fosco Agostini.
Il Parroco Metropolita Mons.
Angelo De Canis ha impartito la benedizione della corona di alloro,
portata dai subacquei, che di li a poco sarebbe stata posata sul fondo
del mare sulla statua del Cristo degli
abissi nei pressi della punta
Falconara dell'Isola Gallinara. Si sono poi diretti tutti insieme sulla punta del molo accompagnati dalle forze dell'ordine in alta uniforme,
dall'Assessore al Turismo e alla
Cultura Dott.ssa Monica Zioni e dal
Presidente della Associazione
Vecchia Alassio Cavedini, pronti
per il tradizionale tuffo delle
“Befane” che hanno svelato la loro
identità proprio prima di gettarsi in
mare. Anche quest'anno si trattava
di Carlo Cacciamani e Cesare
Signoris instancabili animatori del
Gruppo Subacqueo del Cnam
Alassio. Tutt'intorno i mezzi navali
della Guardia Costiera, della Polizia,
dei Carabinieri e del Circolo Nautico
su cui aveva preso posto anche il
Tenente dei Carabinieri Geremia
Lugibello Comandante della
Compagnia alassina, anch'egli
esperto subacqueo, insieme a Ennio
Pogliano Vice Presidente e Cristina
Tarello Consigliera del Cnam con
“l'ospite” Carlo Tomagnini e a tutti i
subacquei alassini sia del Circolo
Nautico che del Diving Center
Orizzonte Blu e Marina Diving
Center.
Poco prima del tuffo delle due
“Befane” ecco apparire dal cielo l'elicottero dei Carabinieri, che con le
sue evoluzioni ha fatto stare con il
naso all'insù il folto pubblico. Il corteo di imbarcazioni ha quindi fatto
rotta per l'Isola Gallinara dove tutti i
subacquei si sono immersi per depositare sulla statua del Cristo la corona di alloro poco prima benedetta da Monsignor Angelo De Canis.
Un particolare ringraziamento a
tutti coloro che hanno partecipato a
questa simpatica manifestazione
organizzata dal Circolo Nautico “Al
Mare” con la collaborazione del
Comune di Alassio, dell'Ufficio
Turismo, della Società Nazionale di
Salvamento, della Protezione Civile,
della Capitaneria di Porto – Guardia
Costiera, dei Carabinieri, della
Polizia di Stato e della Polizia
Municipale con i suoi Vigili in Alta
Uniforme e di tutti gli sponsor.
R.A.
FUMO… E FIAMME
Considerazioni dei Volontari boschivi
Sul tema natura, iniziamo
questo 2007 “tragicamente”
con le colline in fumo… e
fiamme!, le quali dall’alba del
02 e fino a sera del 03 hanno
bruciato, alimentate da un
vento con punte di oltre 80
km/h.
(N.d.r. combinazione… ogni
volta che tira vento forte… i
boschi prendono fuoco…).
Ma non sono i “dati” riscontrati ciò di cui voglio parlare,
anche se “economicamente”
molto importanti (vedi: costi,
mezzi, persone impegnate) a
scapito dell’“uomo”…permettetemi di essere “superficiale” a tal riguardo (comunque…tantissimi complimenti
alle squadre antincendio!!)
È dal lato della natura che
vorrei affrontare la questione, e delle conseguenze…immediate, a breve, e lunga distanza.
Perché un incendio non è
(solo) il “fumo fastidioso” ed
il “pericolo per le case” delle
fiamme, la “tragedia” è il…
dopo incendio! Quel “dopo”
che per cespugli, arbusti,
piante, animali del bosco…e
non…, purtroppo non ci sarà
più!!.
Il grave danno, anche “materiale” non solo “emotivo”
(come può essere per chi ama
la terra, la natura, gli animali)
si sviluppa nel tempo con
problemi che si innescano a
catena.
E se questo, come qualsiasi
altro, incendio fosse “doloso”,
ma anche “solo”…“colposo”
(N.d.r. dolos-intenzionale,
colpa=incidentale) e laddove
si ravvisasse un dolo o una
colpa… auspicheremmo una
condanna, la quale a nostro
avviso (ma noi non siamo la
legge) dovrebbe essere pesantissima!! Tanto quanto il
“crimine” e la violenza perpe-
trata alla natura, e di conseguenza a noi indigeni (nativi/abitanti del luogo).
A settimane di distanza,
camminando in questo “paesaggio” distrutto, quelli come
noi che conoscevano (quasi)
ogni pianta, non nel senso…
botanico, ma “amichevole” e
che portavano anche del cibo
per gli animali del bosco…
beh ritrovare tutto in cenere
è proprio una grande sofferenza! E gli “eventuali” responsabili, noi li riteniamo
colpevoli di: strage animale,
vegetale, naturalistica… continuata! Eh sì…! Perché il danno naturalistico non si ferma
con lo spegnimento delle
fiamme!
Il terreno attualmente risultante, sarà per moltissimo
tempo indurito, arido e secco, e la prossima estate si surriscalderà troppo con il sole
non permettendo il riprodursi e/o il vivere né di flora né di
fauna! Trasformando da zona
boschiva, a “tundra” (paesaggio privo di alberi, con terra
secca, pietre e arbusti a vista)
un’altra porzione del nostro
(ex)polmone verde.
Poiché le piante non trovano più le sostanze nutritive
congeniali nel terreno per riprodursi tramite le spore portate dal vento e/o a “caduta”,
e di conseguenza gli animaletti del bosco (oltre a quelli
uccisi dal fumo e dal fuoco)
non avranno più (in questa
zona) piante e piantine su cui
salire, o creare tane o di cui
cibarsi, il suddetto “danno a
catena” prima menzionato.
Inoltre, anzi forse soprattutto, (pensando al lato “pratico” ed egoistico di noi umani) data la morfologia territoriale caratterizzata da forte
pendenza…e data la mancanza di drenaggio alle prossime
piogge… (che da un lato auspichiamo, per “lavare” la cenere) inizieranno a crearsi
smottamenti, frane, e (anche)
sulle zone abitate sottostanti
si riverseranno eccessivamente le acque piovane sulle
strade, riempiendo con “ghiaia” e terriccio i tombini, e
quindi “allagando” le strade… insomma l’aver danneggiato un certo equilibrio della
natura “in alto” probabilmente si ripercuoterà “a valle” e
dati i notevoli impluvi, non
sarà generalizzato, ma dove
andrà a finire creerà pesanti
disagi.
Almeno vicino alle abitazioni occorrerebbe provvedere
con ripiantumazione , monitoraggio ed eventuali interventi dell’aspetto idrogeologico dei nuovi “corsi” d’acqua, i quali sono la causa delle “franette” di terra e sassi
che una bella mattina, dopo
una pioggia, ci ritroviamo davanti all’auto, o alla moto…!
Con questo non vogliamo
addossare “tutte” le “colpe
del mondo” a chi appicca incendi… ma è giusto far riflettere sui danni “post”incendio
che un simile evento innesca!... creando danni… e dolore… all’ambiente, agli animali, e anche all’uomo.
Non scordiamoci che spesso a causa di incendi perdono
la vita anche delle persone!
Se si pensa che la tragedia
della Sig.ra di Quiliano, dispersa, e poi ritrovata deceduta, è stata causata da “razzi” di Capodanno “sparati”
nel verde… ci convinciamo
sempre di più che bisogna costantemente lavorare sulle
coscienze ed il lato naturalistico delle persone.
Ad iniziare dai ragazzi.
“Attila”
Giovedì 15 Febbraio 2007
7
«L'ALASSINO»
LA BIBBIA IN DIALETTO ALASSINO di Gianni Croce
A Bibbia - Genesi
Esudu
A Bibbia - Esudu
GISEPPE (III - U perdùn)
(Da-a liberassiun du populu ebreu all’alleansa ritruvò)
MUSÈ (Musè)
Ma propriu là, cûe guordie da prexiùn
u l'è dunde u cumènsa u muvimèntu;
a tütti u spiega i sogni e u Faraùn
ch'u ne imbastiva ün ogni mumèntu
savèndu, u manifesta l'intensiùn
d'avelu a curte, sfrüttone u talèntu.
L'ommu u sa dighe, u' sa spiegò passiènte...
De questu u Re u sarà ricunuscènte.
U-u nomina Ministru, Viceré,
lei tüttu u decideva, u cumandova;
cu-u so vegghe luntàn e u so savé
de gran i mazaghin u instivova
za preveghèndu, da bòn timuné
che ‘sta cuccagna sempre a nu diròva.
Difatti, tempu a pocu, a carestia
e a muscitai, pe tütti, a l'è fenia.
I autri fii de Giacobbe, disperai,
i porten pe l'Egittu a çercò pàn
e de següru i nu pensovan mai.
de truvò là ün "Visir" cuscì a-a màn,
d'esse agittai da lei e rispettai.
U se farà cunusce e i saveran!
Cu-u pare a sto da lei ven invitai
pöi, grassie au so bòn cö, sun perdunai.
UNITRE DI ALASSIO
ISRAELE IN EGITTU
Pe-a generusitài du faraùn
Giseppe u fa arrivò tütta a famia:
settanta i han piau 'sta diressiùn,
l'Egittu a l'era tèra benexia.
Là i trovan carne, pàn e menestrùn
i ghe pòn vive in poxe e in armunia,
travaiandu, da tütti rispettai…
cui anni poi i se sùn multiplicai.
Ma 'sta situassiùn a nu ghistova
a-u növu re ch'u munta a guvernò
e a-u populu, che lei u amministrova
a testa u ghe cumènsa a sciarattò:
«Fammuli s-ciòvi… Basta cun ‘sta fora…
'sti "extra" urmai i ne vön cumandò!»
Cuscì, a travaiò cumme di böi
l'han messi tütti: ommi, donne e fiöi.
Malgraddu à cundissiùn cuscì avvilènte
e donne i generovan da nu dì
cosa che a-u Faraùn a dà u muvènte
de fò 'na legge ch'ha-i fa insparmì:
«Che i fii mas-ci, e quelli sulamènte,
in ta sc-iümara i vagghen a fenì!»
De 'sti meschìn fighiraive i lamènti ...
Ma za s'appremirovan növi evènti.
Una nuova Cappella per Casa
Carlo Piaggio
’Na donna de 'stu populu angariàu
a l'ha ün fiö e pe trèi mexi ancura.
ai guardie di Egissiài o-u ten ciattàu
fin che u matettu u cresce e allantura,
in te'n cavagnu bèn calafatàu
au Nilu a ghe l’affidda de bunura…
Zü au bassu u gh'era a fia du Faraun
ch'ha se bagnova... o-u vegghe... ün'emusciun...
Sarvau ch'u vegne da següra morte,
za ciù grandettu, ün giurnu, a fia du re
a se l'adötta e arvèndughe e so porte
a te gh'afibbia u nomme de Musè.
Là u cresce tra Egissiai, rubüstu e forte,
ma u nu se scorda de che razza u l'è.
U giuterà in Ebreu e in tu stramàn
'na guardia a möre... U scappa luntàn.
Stradda faxèndu u riva a 'na burgò
de poveri villai e de pastui.
Là, sette sò a-u pussu i vön purtò
e bestie a beve... ma di pelandrui
l'insparmìscen, vurendule abbrivò...
Musè u-i scùre e beve u fa i muttui...
Quelle da-u pare i se l'han purtau
e prestu cun 'na sö u s'è maridau.
MOSTRE D’ARTE
(a cura di Carlo Bertolino)
SALA CARLETTI (Sede A.V.A.)
Dal 1° Febbraio si è concluso il 16° corso di ginnastica dolce dell’UNITREALASSIO tenuto da Iris Gaburri presso la sede di Progetto Danza Alassio.
Domenica 4 febbraio è stata
inaugurata e benedetta da S.E.
Rev.ma Mons. Mario Oliveri,
Vescovo delle Diocesi di Albenga
e Imperia, la nuova Cappella
dell’Istituto Figlie di Maria
Ausiliatrice di Casa Carlo Piaggio,
ubicata sulle alture di Alassio.
Il nuovo edificio, un’architettura post-moderna dai volumi tondeggianti e dalle superfici liscie, si
affianca alla vecchia costruzione
diventandone parte integrante,
pur mostrando la sua connotazione di edificio religioso di impianto
classico.
Il progetto è stato curato, anche
nei minimi dettagli, dall’Arch.
Fabio Fidone e dall’Arch. Ivana Vio
di Alassio. Quest’ultima ha anche
realizzato una suggestiva Via
Crucis in prezioso onice inciso e
dipinto.
La nuova Cappella è stata eretta
per volontà ed in memoria di
Rosina Somano.
A Volte
A volte è solo l’ombra
a balenare nella stanza accanto.
La stanza in cui mesti viviamo,
ricca di oggetti e tempi che spesso pare
vadano via prima di noi
Sorrisi profumati come rose,
dispense piene di candore come lo sono le mani degli amici,
profili vissuti e raccontati,
amore e ancora amore.
Sono la nostra terra,
pane del frutto chi ci fiorisce dalle dita
il verso precedente di una poesia infinita
Non vanno via prima di noi:
la strana luce della sera
solo per qualche istante
ci impedisce di vederli.
Emilio Grollero
per Bruno
Alcune delle opere esposte.
Dal 27 gennaio all’11 febbraio
scorso i muri della Sala Carletti sono stati letteralmente riempiti con
dipinti di piccole dimensioni, ma
festosi e ricchi di colori, che hanno
portato una ventata di sana allegria. Gli alunni delle classi IVª A e B
e la Vª A della Scuola Primaria
Statale di Alassio, che hanno adottato l’A.V.A. (Le altre classi hanno
adottato altre Associazioni alassine), hanno esposto le loro opere
pittoriche, derivate come omaggio, da quelle di celebri pittori europei (con un’escursione in
Giappone), vissuti fra 1800 e 1900:
da Klee a Mirò, da Kandiskij a
Picasso, da Depero a Severini, poi
Matisse, Braque, Van Gogh,
Hokusai, Rabuzin, Dufy e altri ancora. Gli scolari non li hanno semplicemente copiati, ma reinterpretati con sorprendente abilità tecnica e fervida fantasia. Non mancavano le opere originali dal vero e
anche dipinti astratti.
All’inaugurazione la Maestra
Luisella Corona, insegnante di
Educazione Artistica, organizzatrice della mostra, ha accolto i presenti con significative parole:
«Saremmo tutti contenti se i bambini avessero capito che cos’è
l’Arte, ma l’esperimento funziona.
Ringrazio l’A.V.A. per la concessione di questa sala nel centro di
Alassio». È seguito il benvenuto del
Presidente dell’A.V.A. sig. Carlo
Cavedini, che si è detto compiaciuto dei lavori dei bambini: «Sono i
nostri Soci di domani». La
Direttrice Didattica prof. Domenica Santucci pone in evidenza
l’importanza della collaborazione
della Scuola con l’A.V.A. e si augura che si estenda ad altre Associazioni. «I bambini - dichiara - necessitano di modelli, in questo caso sono i grandi artisti contemporanei». È intervenuto il Sindaco arch. Marco Melgrati che ringrazia il
Corpo docente e aggiunge: «Vedo
l’interpretazione del meraviglioso
mondo dell’Arte contemporanea,
stimolo per la sensibilità dei bambini». Ha concluso l’assessore alle
Politiche scolastiche dott. Loretta
Zavaroni: «Abbiamo iniziato un
cammino con le scuole, soprattutto grazie alla collaborazione di insegnanti e genitori, che, sono sicura, darà copiosi frutti».
Il festoso “vernissage”, per la numerosa presenza di bambini con i
genitori, di insegnanti e operatori
d’arte, è stato allietato dal “nostro”
Luciano Raita, che con la sua chitarra ha accompagnato un improvvisato coro di bambini.
8
«L'ALASSINO»
INCONTRI CON L'AUTORE
Andrea Nicastro: “NASSIRIYA - Bugie tra pace e guerra” Ed. Editori Riuniti
«Da anni l’Italia è impegnata in
vari Paesi in missione di pace ha esordito il prof. Franco Gallea
il 3 gennaio scorso nell’Auditorium della Biblioteca civica più in altri sotto mandato ONU.
Se non capitano guai clamorosi,
non se ne parla. Noi Italiani non
siamo interessati ai fatti storici.
Meno male che ogni tanto esce
qualche libro come questo.
Andrea Nicastro, inviato del
“Corriere della Sera”, ha mandato servizi dall’Irak, all’insegna
del rischio personale. “Nassiriya” è un libro chiaro, senza
sbavature, non è un libro sui 19
morti italiani, fa una descrizione
sul rapporto degli Italiani con gli
Irakeni, non è un libro pacifista:
stigmatizza le ipocrisie, le inefficienze di tre anni di guerra, dei
quali spiega le ragioni. Al libro è
allegato un DVD con drammatiche immagini di questa guerra».
Ed ecco le risposte(in sintesi)
dell’autore a Gallea: «Perché le
immagini? Ciò che è stato detto,
spesso è contraddittorio, sono
molte le bugie della propaganda. Solo adesso si parla di guerra civile, mentre è cominciata da
tempo. Le attività, sia per la ricostruzione, sia quelle giornalistiche, costano cifre considerevoli, soprattutto per la protezione (body-guard). Più di ricostruzione per ora si può parlare di
restauri di edifici solo marginalmente danneggiati. Nel Paese regna grande confusione. Sono arrivato a Nassiriya nel 2003,
quando era già impazzita. La
città è povera, il terreno arido,
Saddam la trascurava perché
sciita. I Marines sono addestrati
per difendere i convogli, se,
quando passano, qualcuno si
avvicina gli sparano. I civili naturalmente sono ostili. A
Nassiriya non è così, c’è familiarità fra i Carabinieri e gli Irakeni.
I Carabinieri fanno il loro mestiere, cercano di ristabilire l’ordine pubblico, ma dopo gli attentati le cose sono cambiate.
Oggi in Irak è in corso una guerra civile fra le milizie delle varie
sette religiose. Se gli Americani
lasciassero improvvisamente
l’Irak, probabilmente avverrebbe un bagno di sangue, fino al
raggiungimento di un equilibrio
oggi non prevedibile».
Questo discorso è stato accompagnato dalla proiezione
delle immagini riprese dallo
stesso autore, che sono registrate sul DVD allegato al libro.
Cristina Cattaneo: “Morti senza nome - Una patologa forense racconta” Ed. Mondadori
Si scrivono libri sugli argomenti più disparati e questo rende interessante la letteratura,
anche se talvolta lascia l’ascoltatore e soprattutto il lettore alquanto perplesso. È accaduto il
20 gennaio scorso nell’Auditorium della Biblioteca civica,
quando la dottoressa Cristina
Cattaneo ha presentato il suo libro “Morti senza nome”.
Moderatrice è stata la signora Sandra Berriolo che così ha
iniziato: «Per venire ad Alassio
si è staccata dal suo “Antro delle streghe”. Cristina è nata a
Casale Monferrato, ma ha studiato in Canada e in Inghilterra. Specializzata in Antropologia e Paleopatologia, è
Patologo Forense (Medico legale), dirige il “Labanof”, Laboratorio di Antropologia e
Odontologia forense all’Università Statale di Milano. Il suo
libro lo può leggere chiunque,
descrive le tecniche autopiche, le varie fasi, vi inserisce
aspetti umani e anche spunti
umoristici. I profani non immaginano questo lavoro a ragione
ritenuto macabro». Durante il
colloquio legge alcuni brani
del libro, come quello in cui
viene descritta l’apertura di un
cadavere “dal mento al pube”.
L’autrice, dai lineamenti delicati, di aspetto gentile e raffinato, contrasta con l’idea che si ha
del suo lavoro, che lei descrive
con discreto distacco.
«Sono 25 anni che non vengo
ad Alassio. Il Medico legale non
è solo quello che fa le autopsie,
ma collabora con le assicurazioni e altri uffici. Il laboratorio
si occupa principalmente di resti umani. I giornalisti spesso
non conoscono queste tecniche e scrivono inesattezze.
Anche ai poliziotti è difficile far
capire i margini di errore: si
pensa, ad esempio, che si possa
stabilire con esattezza l’ora della morte, in realtà c’è un margine minimo di quattro ore.
Nell’Europa latina, al contrario
che nei Paesi anglosassoni, dove il medico fa parte della squadra investigativa, noi siamo solo consulenti di un Giudice,
dobbiamo integrare l’indagine
delle Forze dell’ordine, questo
complica la nostra attività specialmente nei disastri di massa.
Al nostro lavoro non ci si abitua
e non si è così distaccati, dipende dalle varie fasi dell’indagine:
ci sono momenti nei quali si è
“freddi” e altri in cui si è coinvolti emotivamente. Casi particolari sono i cadaveri di sconosciuti, ai quali cerchiamo di dare un’identità, ciò non riesce
nel 30 per cento dei casi. In caso di cadaveri sepolti dobbiamo avvalerci della collaborazione di archeologi, oltre che di
altri esperti in varie discipline.
Il fatto di essere donna non mi
ha né ostacolato né favorito in
questa professione, nella quale
peraltro le donne sono abbastanza numerose».
Laura Scottini: “Piuma di pettirosso” Ed. Aletti
La poesia è un po’ negletta nel
contesto della letteratura contemporanea, perciò l’incontro
del 3 febbraio scorso è stato leggermente diverso dal consueto.
Il relatore prof. Roberto Trovato, Docente di Drammaturgia
all’Università di Genova e al
DAMS di Imperia, ex allievo del
prof. Franco Gallea, ha invitato
l’autrice a parlare per prima.
La poetessa legge una sua poesia e poi inizia: «Il testo non è elemento di evasione ma d’invasione, dobbiamo farci invadere dal
testo, se lo si legge superficialmente è incomprensibile, con
più attenzione lo si capisce: abbiamo bisogno di tempo e di spazio per ricrearci. Scrivere implica una disciplina, un metodo,
cerco di offrire una chiave di lettura del mondo: la poesia è con-
divisione, comunicazione, in un
certo senso il lettore è coautore.
Nel nostro tempo la comunicazione ha assunto un’ampiezza
enorme, per questo l’arte, la letteratura, la poesia, sono un aiuto
per ritagliarci un nostro spazio
in questa miriade di messaggi
che ci sommerge. La poesia è un
breve momento d’illuminazione.
Scrivere vuol dire dare luce alle
emozioni, a rispettare la verità, è
una sfida: l’arte ci rende straordinario ciò che è ordinario».
La parola passa al prof.
Trovato: «Abbiamo a che fare
con una poetessa affermata,
questa è la sua quarta raccolta
di poesie pubblicata. Nata a
Milano ma residente nell’Imperiese da vari anni, si è laureata
due volte: a Milano con una Tesi
su Emily Dickinson e al DAMS di
Imperia con Tesi su Andrej
Rublev. In lei c’è un impulso vitale, creativo; la sua poesia non
è esile ma pacata; breve, essenziale ma profonda; non oscura,
involuta ma chiara; trasmette un
parola di speranza…».
È seguito un breve dibattito.
Fra gli altri, un ascoltatore contesta alla Scottini la mancanza
nella sua poesia di riferimenti
autobiografici, normalmente
presenti in poeti dell’’800 e del
’900. La prof. Romana Rutelli,
poetessa alassina, pure lei Docente all’Università di Genova e
al DAMS di Imperia, dissente, dice che sono determinanti le
emozioni personali. L’autrice dimostra che velatamente i cenni
autobiografici nelle sua poesia
sono presenti.
Carlo Bertolino
Prima presentazione nazionale del libro
“AFGANISTAN” La cultura come sfida per la ricostruzione Ed. EGA
Un libro che è soprattutto un
programma e la cronaca di
un’iniziativa di pace e di cultura, organizzata da un’Associazione presieduta da un Alassino: il prof. Marco Baghero,
presentato in prima assoluta il
12 gennaio scorso nell’Auditorium della Biblioteca civica.
La dott. Enrica Carlini ha presentato gli ospiti: oltre a
Braghero, Rita Cucé e Claudio
Giannetto. Ha detto che
“Alassio più tua” che ha organizzato questa serata, cerca di
recuperare ciò che di meglio c’è
in Alassio in fatto di tutela
dell’ambiente, concetto di appartenenza, turismo culturale.
Marco Braghero, ha proseguito, è laureato all’ISEF (Istituto
Superiore di Educazione Fisica)
e in Pedagogia, presentiamo
questo suo libro con le fotografie di Paolo Siccardi. I proventi
saranno devoluti all’Associazione “PeaceWaves”, presieduta da Braghero che opera a
favore dell’emancipazione soprattutto culturale della popolazione dell’Afganistan, dove
lui è stato nove volte e nella capitale Kabul ha istituito una
scuola di formazione.
Claudio Giannetto, attore, regista, giornalista di “Rinascita”,
prende la parola dicendo che la
Babele avanza, «Braghero nel
suo libro elenca misfatti in particolare a danno di bambini; per
le armi si fanno statistiche, per
la cultura no». Afferma che
Cultura vuol dire pace e che
Rita Cucé è stata la prima donna
che è andata a suonare in
Afganistan e il suo essere donna
può creare qualche problema.
La pianista Rita Cucé, di ottima fama, molto conosciuta ad
Alassio, a sua volta ha affermato che la musica è un veicolo
universale. «Quando sono arrivata ho trovato un paese aperto, ho suonato davanti a un
pubblico formato al 30% di donne, nonostante le previsioni sono stata molto apprezzata, dopo di me si è esibita una cantante afgana».
Baghero riallacciandosi al discorso dice che la Cucé è con
lui nella scuola e che Claudio fa
ricerche archeologiche. Prosegue affermando che le autorità
governative afgane gli hanno
chiesto collaborazione: «L’UNICEF si occupa dell’istruzione
dei bambini, noi della cultura a
un livello più alto, che procede
insieme al progresso materiale». Fa poi una disamina della situazione e della storia afgana:
Dice che la posizione dell’Afganistan è centrale, stretta fra
stati più potenti, un po’ come
l’Italia, crocevia di carovane, civiltà e cultura, vi è nato Zarathustra, Alessandro Magno
sposò un’Afgana. Tutto è nel libro (Giannetto ne legge alcuni
brani, ne vengono proiettate alcune fotografie), sull’Afganistan sono state dette molte bugie, è sempre in guerra, sono
stati cacciati Inglesi e Russi. È
nelle mire di India, Cina e
Russia. I Talebani hanno poco a
che fare con gli Afgani che si
stanno adoperando per l’emancipazione della popolazione: le
donne sono il 27% del parlamento, però non possono andare al cinema e ai concerti,
nella nostra scuola sono tollerate. Il burka imposto dai
Talebani nei paesi spesso non
veniva indossato. Ci sarebbero
le risorse per diventare un
Paese moderno e indipendente, la cultura non è mai morta,
con difficoltà si è sempre cercato di progredire culturalmente. «Il mio è un libro d’amore. Appena posso torno nella
mia città, per cercare di sapere
di più della sua cultura, delle
sue iniziative, della sua libertà.
Non mi dimentico mai della fortuna che ho avuto di nascere ad
Alassio, per me è un debito che
cerco di estinguere».
Giovedì 15 Febbraio 2007
Incontri Culturali “Parliamo di…”
2006-2007
Dott. Giancarlo Caselli: “CREDERE NELLA GIUSTIZIA?”
Il giudice Giancarlo Caselli fra la dott.ssa Monica Zioni e il prof. Franco
Gallea. Sullo sfondo il numeroso pubblico.
(FOTO SILVIO FASANO)
Il primo di questi “Incontri”
del 2007 (il 19 gennaio scorso,
nella chiesa di S.Maria degli
Angeli, Salesiani) organizzati dal
Comune di Alassio, assessorato
alla Cultura e dal Liceo Don
Bosco, è stato dedicato a un personaggio di grande rilievo: Il
Giudice Giancarlo Caselli,
Procuratore Generale presso la
Corte d’Appello di Torino; che,
parlando sul tema, ha anche
presentato il suo libro “Un magistrato fuorilegge”, nel quale narra la sua vicenda personale.
Dopo il benvenuto del Preside
del Liceo Don Bosco, prof.
Alvaro Bellugi e dell’assessore
alla Cultura dott. Monica Zioni,
che ha spiegato come questi
prestigiosi incontri, mirati alla
scuola, sono anche aperti a tutti
i cittadini, il professor Franco
Gallea in veste di moderatore
così ha iniziato: «Il Giudice
Caselli è già stato ospite di
Alassio, in questa occasione
presenta il suo libro che è una
denuncia pubblica, per essere
stato personalmente colpito da
decisioni governative che gli
hanno impedito di diventare
Commissario Antimafia. Ex allievo salesiano, pinerolese, è entrato in Magistratura dove ha
fatto una brillante carriera, impegnato in clamorose indagini.
Fa parte del Consiglio Superiore
della Magistratura. Dopo l’attentato a Falcone e Borsellino fu
Procuratore della Repubblica a
Palermo in anni terribili per la
Giustizia, passato poi all’Amministrazione carceraria, ora è
Procuratore della Repubblica a
Torino. Ripensando alla sua vicenda, descritta nel libro, si legge la Storia d’Italia. Affronta la
riforma del Consiglio Superiore
della Magistratura: un Magistrato può avere delle idee? Il libro è lineare, ma dal discorso
complesso».
La parola passa al Giudice:
«Perché ho scritto il libro? Mi
hanno impedito di partecipare
al concorso di Commissario
Antimafia, con una legge fatta su
misura per me (Ne spiega l’iter).
Ho sempre cercato di fare il mio
dovere, ma per danneggiarmi
sono state ideate regole ai limiti
anticostituzionali (Fa la storia
del processo all’on. Giulio
Andreotti, causa della sua traversia, che si riflette su tutti i
Magistrati indipendenti). Cerco
di dimostrare l’indipendenza
della Magistratura, ma dopo
questo fatto la situazione è cambiata. Questo libro vuole essere
uno spunto di riflessione al riguardo».
È seguito un vivace dibattito,
ecco qualche risposta significativa di Caselli al pubblico: «È un
mestiere difficile, il Magistrato
è destinato all’impopolarità:
l’applicazione della legge da
parte di chi la subisce può essere favorevole o sfavorevole,
da ciò la reazione dei cittadini
coinvolti. Riguardo alla separazione delle carriere occorre distinguere: per le funzioni è necessaria, perché un Magistrato
si può trovare a giudicare una
persona sulla quale ha fatto delle indagini, per le carriere è diverso. La lentezza della Giustizia ha origini antiche che non
si riesce a superare, anche per
colpa dei governi: ognuno taglia finanziamenti, mancano i
coadiutori intermedi come i
cancellieri, attrezzature come
le fotocopiatrici e addirittura la
carta. Dalla situazione in cui
eravamo alla caduta del fascismo, innegabilmente sono stati
fatti dei progressi, ma molto rimane ancora da fare, non dobbiamo rassegnarci».
C. B.
Pierdomenico Baccalario (Ulysses Moore) incontra
gli alunni delle scuole Elementari e Medie
Un prolifico giovane scrittore per ragazzi ha presentato
due suoi libri nell’ambito di
“Parliamo di… una proposta
culturale per la scuola, per
l’aggiornamento, per il dibattito critico” il 1° febbraio scorso. Nell’Istituto Salesiano ha
parlato con gli alunni delle
Elementari del suo libro “L’isola delle maschere”. È passato poi nella Scuola Media M.
Morteo Ollandini, dove ha
presentato “La strada del
guerriero”. Qui abbiamo presenziato al colloquio con due
terze classi.
Il prof. Carlo Canepa porge
il benvenuto e dice: «Il libro
l’abbiamo letto tutti (l’assessore dott. Monica Zioni aveva
dichiarato che un congruo
numero di copie era stato acquistato e regalato alle scuole). È molto interessante la vicenda di un giovane abbandonato che è diventato un personaggio».
L’autore: «Non avevo mai
pensato di fare lo scrittore, sono avvocato. Questo libro l’ho
scritto otto anni fa. Le mie storie sono pubblicate in tutto il
mondo, in 27 lingue. Non sono
vincolato a niente, scrivo per
divertimento, è molto meglio
che fare l’avvocato. Ho scritto
il primo libro sotto falso nome
e l’ho mantenuto». È seguito
un piacevole dialogo con i ragazzi, molto attenti e interessati. Più del libro e della sua
storia, che comunque i ragazzi hanno dimostrato di aver
letto e che si svolge in Africa,
e ciò è uno stimolo alla conoscenza di un mondo in parte
ancora da studiare, si è parlato del “mestiere” di scrittore,
dei rapporti con gli editori, di
ciò che si deve o non si deve
scrivere, per rendere piacevole e interessante la lettura.
CORSO DI
ICONOGRAFIA
IN SEMINARIO
Un corso di Iconografia si
terrà al Seminario di Albenga,
a partire dai primi di marzo.
Si tratta di una occasione di
grande rilievo culturale per
tutti coloro che volessero apprendere i primi rudimenti e
poi approfondire questa importante arte millenaria.
Il corso prevede la realizzazione, da parte di ciascun partecipante, di un’icona, con la
tecnica della tempera all’uovo: l’icona sarà realizzata infatti su tavola in legno, preparata con colla e gesso naturali e verrà composta da ciascun allievo secondo gli antichi canoni bizantini.
«Per sei fine settimana – dicono gli organizzatori – attraverso un corso di 72 ore, si
raggiungerà l’importante risultato di realizzare un’icona
con la tradizionale tecnica
della tempera all’uovo seguendo la teologia, la simbologia e la spiritualità delle icone classiche».
All’interno del corso, che
sarà tenuto dalla nota artista
Lucy Verzello, vi saranno anche momenti teorici, nei quali padre Michele Alberta, monaco benedettino dell’Abba-
zia di Finalpia, spiegherà le
tematiche teologiche e simbologiche legate alla spiritualità dell’arte dell’icona.
Il corso si svolgerà nei giorni 3 e 4 marzo, 17 e 18 marzo,
14 e 15 aprile, 28 e 29 aprile, 12
e 13 maggio, 26 e 27 maggio.
Per informazioni è possibile telefonare in Seminario o al
numero 339 8429285.
Le iscrizioni si chiuderanno
il 15 febbraio.
«Per vivere appieno questa
esperienza tecnica e spirituale- dice Lucy Verzello – è necessaria la presenza continuata a tutto il corso, che terminerà con la benedizione
delle icone realizzate».
C. Al.
Le “Winx Power”
al Palaravizza
Sembra ci sia molta attesa per
l’esibizione del famoso gruppo,
che avverrà sabato 24 febbraio
alle ore 17. È veramente encomiabile che oltre alla prestigiosa stagione teatrale, comunque
rivolta generalmente a persone
di una certa età, si sia pensato
anche ai giovanissimi. L’A.V.A.
si complimenta
Giovedì 15 Febbraio 2007
Zunino difende l’aeroporto
di Villanova
L’ex sindaco di Albenga Mauro Zunino scende in campo per
difendere il nucleo di protezione civile che da alcuni anni, e
con successo, svolge il compito
di presidio territoriale presso
l’aeroporto” Clemente Panero”
di Villanova.
«Vorrei far notare – dice
Zunino – l’illogicità di un eventuale spostamento dei velivoli
della Protezione civile da
Villanova ad un non ancora
identificato aeroporto piemontese. Penso che tutti i cittadini
del comprensorio debbano difendere questo importante
presidio».
Zunino, che è presidente da
molti anni dell’aereo club savonese e già dal 1973 si occupava
di velivoli antincendio, con interventi anche su riviste internazionali ha sempre sostenuto
la necessità di conservare un
importante centro di intervento per eventuali calamità
nell’immediato entroterra ingauno e che il sito ideale andava individuato nella vasta area
offerta dall’aeroporto villanovese. Va tenuto anche presente
che da Villanova d’Albenga per
il 98% delle giornate i velivoli
della Protezione Civile possono
decollare e raggiungere l’arco
costiero Ligure, il versante ovest del territorio nazionale, le
isole e tutto l’arco del Mediterraneo senza problematiche di
sorta.
«A Villanova – fa notare ancora Zunino – dal mare, e verso il
mare, si parte ed arriva sempre
per interventi di emergenza e
non vi sono ostacoli di sorta.
Insomma anche geograficamente è un sito idoneo per le
emergenze, essendo abbastanza lontano dalla catena montuosa interna che è spesso base
del muro di nuvole che frequentemente impedisce il raggiungimento della costa dal
nord. Inoltre il cielo sopra l’aeroporto di Villanova è sempre
libero dalla nebbia che spesso
paralizza invece il territorio
pianeggiante oltregiogo e gli aeroporti su cui insiste».
La presenza del nucleo di
protezione civile inoltre è
strettamente collegato allo
schieramento del nucleo elicotteri dei Carabinieri su Vil-
9
«L'ALASSINO»
lanova d’Albenga e si correrebbe il rischio, con la chiusura del
servizio di uno di vedere l’entroterra privato anche dell’altro presidio.
«Invece di pensare allo spostamento dei mezzi – conclude
il comandante Zunino – cerchiamo di incrementarne la disponibilità con altre funzioni
nel periodo, purtroppo sempre
più scarso, di non utilizzo per
l’antincendio.
I Canadair infatti possono fare ricerca e soccorso in mare,
trasporto medicinali sulle piccole isole, essendo possibile
comunque, da Villanova, raggiungere sempre tutto l’arco
mediterraneo al di sotto delle
perturbazioni e supportare l’attività dei vicini francesi. Gli
“Erikson”, che hanno una potenza di oltre 8.000 kg. di trasporto al gancio, potrebbero
dare un contributo al posizionamento di serbatoi antincendio sulle montagne, al trasporto di container per i quali sono
già stati predisposti in fase progettuale ed operativa, alle necessità dei porti ed al montaggio dei grossi impianti, collaborare alle attività della Guardia
Forestale, per trasporto mangimi in alta montagna e piante da
rimboschimento».
Ma solo alla fine Zunino ci
svela la principale ragione della necessità di difendere il presidio di protezione civile: «Se
ci fosse un terremoto – conclude Zunino – il rischio di paralisi della viabilità e della rete
ferroviaria sarebbe totale e si
potrebbe verificare anche con
sismi di modeste intensità.
L’aeroporto ed i mezzi schierati e schierabili in loco, sarebbero dunque l’unico strumento d’accentramento e distribuzione già predisposto e
dotato di mezzi di immediato
intervento».
Dopo questa presa di posizione si attendono, nei prossimi giorni le risposte delle amministrazioni locali per cercare
di sensibilizzare i Ministeri
competenti affinché venga abbandonata la scelta di spostare
nella nebbia i velivoli della
Protezione Civile.
AD ALBENGA IN DIFESA
DELLA VITA
CON ROCCO BUTTIGLIONE
Ad Albenga, domenica 4 febbraio 2007 è stata festeggiata la
29 a Giornata Nazionale della
Vita.
Padrini da sempre in tutta
Italia di questo appuntamento
annuale sono i Centri di Aiuto alla Vita che si affiancano al
Movimento per la Vita nel prevenire l’aborto volontario attraverso l’accoglienza e la solidarietà alla donna in difficoltà per
una gravidanza difficile. Slogan
di tutto è: “le difficoltà della vita
non si risolvono eliminando la
vita, ma superando le difficoltà”.
I Centri Aiuto alla Vita, a 25 anni
dalla fondazione del primo
Centro di Firenze, sono oggi in
Italia oltre 240.
Ad Albenga il nostro Centro
Aiuto-Vita ingauno, oramai conosciuto come il CAVi, nato circa due anni fa, ha collaborato
con la Caritas diocesana e con il
Centro Famiglia-Vita imperiese
per preparare una Giornata davvero speciale. Alle 11.30 il
Vescovo, Mons. Mario Oliveri,
ha presieduto alla Chiesa del
Sacro Cuore una solenne celebrazione cittadina, a cui hanno
partecipato tutte le Autorità che
hanno patrocinato l’iniziativa.
Al pomeriggio poi alle ore 15.00
al Cinema Ambra nel cuore della
città una Tavola rotonda dal titolo quanto mai attuale: “la
Legge n°194/ 78 sulla Tutela della maternità e sull’aborto: storia, applicazioni e limiti”.
«Noi siamo per la difesa della
vita – afferma Ginetta Perrone,
Vice presidente Cavi – dunque
non proponiamo oggi di abolire
la legge 194/78 sebbene sia una
legge ingiusta, perché sappiamo
che è difficilissimo, forse impossibile difendere il “bambino non
ancora nato” contro il volere
della madre. Ci proponiamo invece di difendere il bambino insieme con la madre, sostenendo
e rafforzando l’alleanza madre/bambino e di fare funzionare in pieno la parte della Legge
194 che vuole prevenire l’aborto
offrendo alla donna credibili alternative e sostegno materiale e
morale». Sono intervenuti come
Relatori principali l’Onorevole
Senatore Rocco Buttiglione, il
Giudice Pino Morandini, la
Professoressa Di Pietro e il
Consigliere Regionale Carlo
Gustavino. Tutti insieme ci hanno mostrato quanto questa legge possa essere migliorata per
trovare applicazione soprattutto e prima di tutto per sostenere
e tutelare la maternità, prima
che essere un semplice lasciapassare per ottenere il certificato di aborto dai Consultori
dell’Asl. L’evento è stato importante in quanto, con il sostegno
dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di
Savona, hanno coinvolto nel patrocinio la Regione Liguria, la
Provincia di Savona e Imperia , i
Comuni di Imperia, Andora,
Alassio, Albenga, Ceriale, Borghetto S.S., Loano, Pietra Ligure
e Borgio Verezzi.
Tutti i Sindaci, i Consiglieri e i
Presidenti interpellati hanno accolto l’invito del Presidente
Ciangherotti Eraldo a confrontarsi in una tavola rotonda per
mettere in discussione l’attuale
legislazione in materia di aborto, oggi più che mai soprattutto
perché viene messa in questione il diritto dell’uomo alla vita,
sia con l’aborto che sopprime la
vita nascente, sia con l’eutanasia che sopprime il malato che
ha perso la voglia di vivere.
Proprio all’indomani dell’approvazione del Regolamento da
parte del Consiglio regionale
della Lombardia, che prevede la
sepoltura obbligatoria anche
dei feti sotto le 20 settimane,
questo evento di Albenga rappresenta un ulteriore tassello
nel mosaico degli sforzi che laici
e cattolici e quanti credenti nella vita sempre e comunque mettono in gioco per garantire il diritto alla vita di un essere umano
innocente, il bimbo non ancora
nato.
Eraldo Ciangherotti
Presidente Centro Aiuto Vita
ingauno
Vice presidente FederVita
Liguria
Claudio Almanzi
Ritrovata il 25 gennaio u.s.
la salma del custode
dell’Isola Gallinara
Intorno alle ore 10.00 del 25
gennaio il personale della motovedetta CP 545 della Guardia
Costiera di Alassio, unitamente
al locale sommozzatore del
porto di Alassio, che si era immerso nello specchio acqueo
dell’approdo dell’isola Gallinara, hanno scoperto, adagiata su
di un fondale di 5 metri circa a
pochi metri dalla banchina, la
salma del custode dell’isola,
E.C.R., di anni 43, originario del
BENIN e residente sull’isola
stessa.
Le ricerche erano scattate alle 18.00 del 24.01.2007, dopo la
segnalazione di un dipendente
della società proprietaria
dell’isola, che non aveva più notizie del custode dal giorno 23
gennaio, quando era stato visto
da alcuni operatori portuali di
Alassio uscire dal porto.
I primi sopralluoghi a terra e
via mare delle unità mobili e navali della Guardia Costiera non
davano esito, anche a causa
della sopraggiunta oscurità e
delle non ottimali condizioni
meteomarine.
Il giorno 25 gennaio all’alba,
dopo i costanti contatti tenuti
con il Magistrato di turno della
Procura della Repubblica di
Savona, Dott. Bogliolo, le ricerche della Guardia Costiera venivano riprese lungo il periplo
dell’isola e nelle zona di mare
più a ponente, coinvolgendo
anche due motovedette della
Capitaneria di Porto di Imperia,
oltre a 5 pattuglie terrestri, fino
al momento della scoperta, avvenuta subito dopo.
Dopo i primi rilievi compiuti
congiuntamente a personale
del Comando Carabinieri di
Alassio ed Albenga, la salma veniva caricata a bordo della M/V
CP545 per essere trasportata,
dapprima, al nosocomio alassino, e poi all’ospedale di Pietra
Ligure, dove è stata effettuata
l’autopsia di rito, per stabilire
le cause del decesso.
Presentato il programma
delle mostre UCAI
Sarà un’alassina (anche se
solo di adozione) ad aprire nel
2007, come già è avvenuto lo
scorso anno, le personali 2007
nella Galleria dell’Ucai ad
Albenga.
Sarà infatti una personale
dell’artista veneta Antonella Zanardi ad inaugurare la serie di
mostre ospitate dalla Galleria
del Vescovado, in piazza dei
Leoni.
L’artista, nota al pubblico soprattutto come illustratrice, è
originaria del Veneto, ma ormai
alassina d’adozione.
Il programma proseguirà con
la collettiva di Pasqua (dall’1 al
13 aprile) e con la personale
dell’artista milanese Alda
Fabbrica (dal 14 al 21 aprile).
Seguiranno poi i seguenti appuntamenti: la personale della
ceramista e grafica alassina
Paola Maestri (dal 18 al 24 maggio), le mostre di Glady Noemi
Sica (16- 22 giugno),
Giuseppe Ferrando (28/65/7), Vincini, Sciaulino e Roldan
(dal 6 al 12 luglio).
Seguiranno poi quelle già confermate dai seguenti artisti:
Franco Ravera, Ciso Risso, Aldo
Luparia, Franco Grassi, Gino
Pisanello, Nerina Strizioli ed
Ezio Rossin.
A chiudere il ciclo di mostre
sarà la personale dell’artista
Giancarlo Zanni (dal 23 al 30 novembre).
«Si tratta – dice monsignor
Giovanni Battista Gandolfo, uno
dei responsabili della sezione
Ucai di Albenga- Imperia – di una
serie di importanti appuntamenti culturali per la città. A cui
senz’altro se ne aggiungeranno
altri ancora. Speriamo che le iniziative dell’Ucai continuino ad
essere così numerose e che vengano accolte con benevolenza
da tutti».
«È una grande notizia – dicono
gli assessori al comune di
Albenga Pina Verrazzani e
Gianni Ballabio – sapere che anche per il 2007 una associazione
culturale riesce nel nostro comune a dare vita a così tanti appuntamenti e di così grande rilevanza. Con l’Ucai abbiamo iniziato da alcuni anni una valida
collaborazione che porterà
senz’altro alla realizzazione di
altre iniziative ed importanti
mostre d’arte».
All’Ucai ingauna aderiscono
più di 60 artisti provenienti dalle province di Imperia, Savona e
Cuneo. Fra questi vi sono anche
Flavio Furlani, Marilena Ferrando, Stefano Armellin, Anna
Maria Balzella, Maristella Bono,
Lucy Verzello, Adele Carzaniga,
Mauro Marchiano, Adriana Martino, Caterina Massa, Anna Minasi, Roberto Negro, la garlendese Carmen Spigno e fotografi
come Teresa Briasco, Paolo
Tavaroli e Claudio Benvenuto.
«Anche quest’anno – dice
Gino Pisanello, direttore artistico dell’Ucai – siamo riusciti ad
organizzare una serie di mostre
interessanti. Al programma per
il 2007 dovranno essere comunque aggiunte ancora altre mostre ed attendiamo a giorni
l’iscrizione di altri artisti. Una
delle caratteristiche che contraddistinguono la nostra associazione è quella che oltre a presentare artisti già affermati
l’Ucai è riuscita a lanciarne anche alcuni nuovi ed ad organizzare sempre anche manifestazioni musicali e culturali che riscuotono un certo successo».
A guidare il gruppo Ucai ingauno sono Giovanni Sardo,
presidente della sezione albenganese e monsignor Giovanni
Battista Gandolfo, che fa parte
anche da molti anni del direttivo
nazionale Ucai.
Cl. Al.
10
«L'ALASSINO»
Giovedì 15 Febbraio 2007
CALCIO
MOUNTAIN-BIKE
2a Coppa Città di Alassio
“Memorial Fausto Dadone”
Gran fondo Muretto di Alassio
25 febbraio 2007
Nel periodo delle vacanze di
Natale la POLISPORTIVA BAIA
DEL SOLE ha organizzato la 2° edizione del torneo di calcio indoor
intitolato “Coppa Città di Alassio –
Memorial Fausto Dadone” riservato alle categorie Piccoli Amici,
Pulcini ed Esordienti.
La manifestazione, caratterizzata dalla presenza di 50 squadre
provenienti dalla Liguria e dal
Piemonte, ha visto la partecipazione di oltre 600 piccoli calciato-
ri che hanno disputato più di 120
partite tra il 26 dicembre ed il 3
gennaio.
Durante il torneo, poi, è stato
presente al palazzetto uno stand
informativo circa le attività
dell’associazione di volontariato
“Il Volo della Gabbianella”, la quale si dedica al funzionamento di
una casa-famiglia per l’accoglienza dei minori in stato di abbandono temporaneo, opera per l’assistenza alle situazioni di disagio minorile presenti sul territorio del
comprensorio alassino-laiguegliese e si occupa della sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche dell’affido temporaneo e
dell’adozione.
In attuazione alle finalità sociali
del sodalizio, previste all’interno
del suo statuto, la POLISPORTIVA
BAIA DEL SOLE sostiene attivamente l’associazione “Il Volo della
Gabbianella” alla quale ha devoluto l’incasso della manifestazione.
Sotto il profilo sportivo il torneo
ha visto l’affermazione delle formazioni della BAIA DEL SOLE classificatesi al primo posto nelle categorie Piccoli Amici, premiati da
Paolo Ponzo, giocatore dello
Spezia e già giocatore del Modena
in serie A, e Pulcini 98, premiati da
Pietro Sibello, olimpionico di vela,
ed al secondo posto nella categoria Pulcini 96.
Vorrei esprimere, infine, un sentito ringraziamento per tutte le
persone che hanno collaborato
per la buona riuscita della manifestazione: per i piccoli atleti, in primo luogo, che hanno dimostrato
tutto il loro impegno in campo, per
i genitori, che hanno sacrificato
parte del tempo libero dei giorni di
festa, per i dirigenti, gli allenatori e
gli arbitri che con la loro serietà e
professionalità hanno elevato
questo torneo al rango di evento
di prima grandezza nel panorama
delle competizioni calcistiche giovanili del ponente ligure.
Il Presidente
della Polisportiva Baia del Sole
Avv. Alessandro Chirivì
Ci siamo, è tutto pronto!, anche i
sentieri da utilizzare come percorso
gara sono disponibili ai “giri di prova” del tracciato.
I lavori di bonifica e ricostruzione
dei sentieri iniziano a dare i loro
frutti, poiché grazie ad essi il nome
di Alassio inizia ad avere rilevanza
anche nel settore delle mountain
bike.
Infatti il 25 febbraio, si terrà uno
degli appuntamenti più interessanti
per il panorama ligure delle ruote
grosse.
La Gran Fondo Muretto di
Alassio, giunta alla seconda edizione, dopo aver registrato nella passata stagione ben 235 iscritti - record che gli organizzatori puntano
a superare.
L’Ente Organizzatore, l’Alassio
Bike, è in questi giorni all’opera per
sistemare gli ultimi dettagli del percorso che, a detta di molti, e noi
Volontari Boschivi confermiamo!, è
davvero affascinante per la commistione di macchia mediterranea e
passaggi tecnici mozzafiato a picco
sul mare, mulattiere e single track che
rendono la pedalata un autentico piacere, e considerando il panorama sottostante,…la “Baia del Sole” le emozioni che vivranno i partecipanti saranno uniche ed indimenticabili.
Una competizione davvero imperdibile, che l’anno scorso vide trionfare il portacolori del KTM
International Team, Yader Zoli, davanti ad altri atleti di grosso calibro
come Andrea Tiberi e Thomas
Dietsch della Bianchi.
Grazie alla presenza di simili campioni e le qualità summenzionate del
percorso ed alla professionalità degli organizzatori ci sono tutte le carte in regola per auspicare che
Alassio diventi capitale anche in
questo ambito sportivo.
La Gran Fondo Muretto di Alassio
si avvale della collaborazione della
SAM Italia per tutte le attività di comunicazione, ufficio stampa e promozione della manifestazione.
Per l’intrattenimento e lo speakeraggio, invece, si avvarrà della consulenza di Fabio Balbi, noto speaker
presente ormai da anni agli eventi
più importanti del panorama MTB
nazionale.
DATI TECNICI DELLA
MANIFESTAZIONE
• LUOGO E DATA DI SVOLGIMENTO: Alassio - Piazza Partigiani- 25
febbraio 2007 h.10
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI
LUIGI FUGASSA
• LUNGHEZZA TOTALE GRAN
FONDO: 40 Km
• DISLIVELLO TOTALE: 800 metri
• GRADO DI DIFFICOLTÀ: medio
facile
• SALITA PIÙ LUNGA: Monte
Pisciavino (3.5 km)
• PENDENZA MASSIMA: 20%
• PACCO GARA: DVD di presentazione dell’edizione 2006; gadget
gara, baci di Alassio, sali minerali e
prodotti tipici liguri.
• SERVIZI PRE-GARA
Colazione gratuita per tutti gli atleti partecipanti ed i loro accompagnatori
Massaggi tonificanti
• SERVIZI IN GARA
Ristori lungo il percorso
Assistenza sanitaria
• SERVIZI DOPO GARA
Docce e servizi igienici
Pasta party
Lavaggio biciclette
Massaggi
Premiazione
Ricordiamo che la quota d’iscrizione per partecipare all’evento è di
23,00€ fino al 18 febbraio 2007.
Oltre tale data e fino alle 08.30 del
25 febbraio 2007, la quota d’iscrizione è di 28,00€.
È necessario compilare il modulo pubblicato sul sito www.alas
siobike.it e inviarlo allegando ricevuta dell’avvenuto pagamento
della quota di iscrizione al n° di fax
0182-644721.
L’iscrizione può avvenire attraverso bonifico bancario sul c/c n°
912 intestato all’ALASSIO BIKE, CAB
49240 ABI 8530 o su c/c postale n°
4023 6004 3363 7628.
Per ulteriori informazioni, contattare Simone Rossi (Cell. 3381275544 o [email protected]).
Un’ultima ma importante informazione!:
Messaggio per tutti i bimbi sotto i
14 anni, il giorno prima… ossia il 24
febbraio venite per le 14:30 in Piazza
Partigiani, con la vostra bici…qualsiasi tipo avete…basta che abbia le
ruote ed i pedali… se lo avete portatevi il caschetto (non obbligatorio) e
potrete partecipare gratuitamente
al divertentissimo “Kids Race” il circuito per bimbi che prepareremo
per voi!
Le manches inizieranno alle ore
15:00… e ci saranno anche dei premi!
Non mancate!! Ciao a tutti dal
team “Alassio Bike”.
Il piccolo Andrea Schivo
e “Mario Attila”
VOLLEY
Alassio Volleyball: ad Albisola per
l’ultima partita del girone di andata
Appuntamento interessante
quello di sabato prossimo al Palasport “La Massa” di Albissola Superiore.
Alle ore 21, nell’ultima giornata
del girone di andata del Campionato Regionale di pallavolo maschile di Serie C la squadra di casa,
lo Spinnaker Albisola ospiterà gli
alassini dell’Alassio Volleyball.
I ragazzi del Ponta, archiviato il
successo contro l’Arma di Taggia e
festeggiato il tanto sospirato pri-
servire da punto di riferimento per
la gara di sabato. Così come non
deve trarre in inganno il fatto che
lo Spinnaker Albisola si trovi a
metà classifica a 7 punti di distanza. Non dobbiamo dimenticare
che, salvo qualche eccezione, la
squadra è composta da giocatori
che solo lo scorso anno giocavano
in Serie B”.
Una gara tirata è quello che si
aspetta Marco Pontacolone “tra
due squadre che si conoscono be-
mato nella classifica provvisoria,
non dormono sugli allori.
Da lunedì sono rientrati in palestra per preparare il prossimo appuntamento sportivo.
“Mi aspetto che dall’altra parte
ci sia una squadra molto motivata
da diversi fattori – confessa Marco
Pontacolone al termine dell’allenamento – Tra le nostre fila militano
ex prestigiosi dell’Albisola, come
Carmagnini e Garra. Il fatto poi di
essere indicati come la squadra
candidata alla promozione spinge
ogni nostro avversario a scendere
in campo con una rinnovata determinazione”.
Per la cronaca Alassio e Albisola
si sono affrontati alcune volte anche in incontri amichevoli precampionato.
“Sinceramente non penso che il
risultato, l’andamento di quegli incontri possano in qualche modo
ne e che si stanno preparando al
match che concluderà il turno di
andata di questo campionato”.
Sugli altri campi il Futura Avis
Techne affronterà in casa il
Comark Rivarolo, mentre il Celle
Varazze Volley ospiterà i genovesi
del Centro Volley Albaro.
Intanto ecco la classifica provvisoria alla 10° giornata del Campionato: Alassio Volleyball 22; Futura Avis Techne 21, Villaggio
Volley 19, Centro Volley Albaro
16, Arma di Taggia, Celle Varazze
Volley, Spinnaker Albisola 15,
Comark Rivarolo 12, Valdimagra
9, Grafiche Amadeo La Riviera 3;
Cus Genova 0.
Anche quest’anno grazie al
Servizio Informatica del Comune
di Alassio, è possibile seguire lo
sviluppo del campionato con risultati, comunicati e immagini sul sito
www.comunealassio.it
VELA
La Ubertalli profeta in patria
Carla Ubertalli ha ottenuto una
grande vittoria nelle regate internazionali della Winter Cup ed oltre
ad aggiudicarsi la terza tappa del
circuito è anche balzata in testa alla classifica del Campionato internazionale invernale per la classe
Melges 24. Alassio ha ospitato ancora una volta un grande appuntamento velico al quale hanno perso
parte velisti provenienti da tutto il
mondo. Nell’altra classe Laser SB3
successo invece per Luca Bacci.
Queste le classifiche.
Melges 24: 1) “Firebolt”, Carla
Ubertalli (Cnam di Alassio), 20
punti; 2) “Sherekan” Pietro Sibello
(Maurizio Cardascio, CC Barion),
47; 3) “Giacomel Racing team”,
Riccardo Simoneschi (YCI), 53; 4)
“585”, Paolo Brescia (id), 80; 5)
“Ballalinda”, Enrico Maltagliati
(Antonio Addari, Centro velico
3V), 84; 7) “Fra Martina Aleali”,
Edoardo Pavesio (Cnam Alassio),
93; 8) “Magie” Gianluca Grisoli
(id), 96.
Classifica della seconda tappa:
1) “Firebolt”, Roberto Martinez
(Carla Ubertalli, Cnam Alassio), 4.;
2) “Billo Baccani”, Furio Monaco
(Patrizio Monaco, CC Tevere
Remo), 6; 3) “Alina”, Luca Valerio
(Maurizio Abbà, Fraglia della Vela
Desenzano), 8; 4) “Sherekan”,
Sandro Montefusco (Maurizio
Cardascio, CC Barion), 12; 5)
“Ballalinda”, Enrico Maltagliati
(Antonio Addari, Cnam Alassio),
13; 6) “Ita 580” Paolo Montefusco
(Cesare Bressan, LNI Milano), 14.
Laser Sb3: 1) “Team Bacardi”
(Luca Bacci, Club Canottieri Damaso), 4 p.; 2) “Cinquantenni Urlanti” (Gian Luigi Prizzon, Guido Di
Bruno, LNI Milano), 4; 3) “Fishbone” (Cristian Ferro, Circolo Vela
Sarnico), 7; 4) “Stengele” (Pietro
Negri), 8; 5) “ Girovà” (Gianni
Berto, Roberto Ferrero, Veladoc
racing Team), 8; 6) “Scrat” (Antonino Caprì, Ezio Archimede,
Team Sanremo), 12; 7) “Sberla”
(Chiara Eandi, Gianpaolo Seghezza, CN del Finale), 12.
C. A
È deceduto l’8 Gennaio u.sc.,
alla veneranda età di 92 anni, un
altro alassino d.o.c. LUIGI FUGASSA (Gigin) che ben rappresentava ancora i caratteri e i
pregi della nostra terra di
Liguria e di Alassio in particolare. Uomo semplice e schietto,
onesto e amato, era un po’ la
personificazione di un’epoca
che la storia ricorda, ma che
spesso gli uomini hanno dimenticato.
L’A.V.A. vuole ricordarne il
nome e l’esempio e porge le sue
più sentite condoglianze alla nipote Tina ed ai pronipoti.
IN RICORDO DI
GIGIN FUGASSA
Dopo la funzione funebre per
un amico comune ho incontrato
Gigin sul sacrato della chiesa. Ci
siamo salutati con gli occhi
mentre ascoltavo la sua parlata
lenta e pacata: «U m'è passau davanti» il riferimento al caro
estinto era evidente eppure,
nella tristezza che in quel momento ci era comune, era comparso il sorriso. Sembrava che
una mano invisibile lo avesse tirato più in alto; il cielo cupo di
un tempo di mestizia si era di
colpo sollevato! E il suo terribile
grigio era impallidito.
«U m'è passau davanti perché
u l'era ciù zuvenu»: ironizzava
così il senso finito della vita
Gigin. «Ma anche mi e e veggu za
u traguordiu - doppu i nuvant’anni, ti ti nu sai ancura, da luntan ti
ghe vegghi meiu». Oggi che anche questo "amico", questo
"alassino"(scrivo "alassino" come un grande (massimo!) titolo
di merito) ha tagliato, all’età di
novantatre anni il suo traguardo, sul sagrato della chiesa ho
visto tante, tante persone con
gli occhi lucidi di commozione.
(continua a pagina 11)
Riconferma
di Zerbone
Alassini vincenti al Ruote d’epoca
a Camaiore
Augusto Zerbone è stato ricon-
NUOTO
Una serie di brillanti successi e
piazzamenti sono stati ottenuti
dai giovani nuotatori alassini a
Camaiore nella prima gara di
nuoto Interregionale della stagione: si è trattato dello scontro fra
la Liguria e la Toscana. A rappresentare la Liguria sono state la
Gesco Nuoto Alassio, la Matuziana Nuoto di Sanremo, la Rari Nantes Spezia e la Società sportiva
Spezia Nuoto. In totale hanno gareggiato oltre 300 giovani. I nuotatori alassini erano guidati dalla
allenatrice Cristina Pallini.
Questo l’elenco delle medaglie:
Cecilia Badano (terza nei 50 delfino), Nicolò Braghin (primo nei 50
delfino e nei 50 Stile libero),
Daniele Briozzo (2° 50 Rana),
Serena Briozzo (2° nei 50 rana),
Matteo Cardi (2° 25 delf), Giovanni Cipriano (1° 50 Rana e 2° 50
s.l.), Marta Di Muro (1a 50 delf e 2a
50 dorso), Walter Gambaretto (2°
50 rana e 1° 50 s.l.), Federica Leo
(1° 50 dorso), Andrea Losno (2°
50 rana e 50 s.l.), Marco Losno (1°
25 s.l.), Giulia Mingoia (prima nei
50 rana e terza nei 50 s.l.), Giulio
Puliga (3° 50 delf), Nicolò Robba
(3° 25 rana), Sofia Lanteri (2° 25
s.l. e 1° 50 dorso), Andrea Radici
(2° 25 rana e 2° 25 dorso). Hanno
preso parte alla trasferta toscana
anche Francesca Battistelli,
Barbara Bonifazio, Giulia Cardi,
Matteo Cottardo, Alessandro
Markic, Cristian Radici, Andrea
Markic, Federuca Usanna ed
Aluna Pacini. Le prossime prove
del trofeo interregionale si svolgeranno il 25 marzo a Carrara, il
22 aprile ad Aulla, il 20 maggio a
La Spezia, mentre la finale è in
programma il 3 giugno, a Genova,
con la premiazione dei primi tre
di ogni specialità, piazzamento
che garantirà loro la qualificazione alle Finali Nazionali del Centro
Sportivo Italiano, che si disputeranno dal 14 al 17 giugno a
Lignano Sabbiadoro(Udine).
fermato alla presidenza del Club
“Ruote d’epoca Riviera dei Fiori”,
che conta più di 6 mila iscritti.
Ad affiancare Zerbone saranno
Tino Bologna (vice presidente),
Gino Arnaldi, Angelo Biffi, Serafino
Buscaglia, Rocco Campisi, Carlo
Milano e Bernardo Pastorelli.
Il club guidato da Zerbone organizza ogni anno importanti manifestazioni e raduni di livello internazionale.
Il club anche nel 2007 ha in programma l’organizzazione del
“Giro dei Gumbi”, il tradizionale
Raduno d’auto d’epoca, il Saturno
Day (il 22 aprile) e la Mostra scambio (il 2 dicembre), insieme a tutta
una serie di altre importanti iniziative divulgative e culturali.
«Nel 2007 – dice Zerbone – cercheremo di migliorare ancora il livello delle nostre manifestazioni e
di far conoscere ancor più il nostro sodalizio motoristico. Nel
2006 il raduno annuale ha assunto
una particolare importanza in
quanto sono stati dati dei riconoscimento a coloro che si sono presentati con auto Lancia d’epoca.
Per questa importante vettura storica infatti abbiamo voluto degnamente festeggiare il centesimo anniversario».
Il “Ruote d’epoca” villanovese
conta attualmente seimila iscritti,
residenti non solo in Liguria, ma
anche in tutta Italia ed all’estero,
mentre sono sempre più coloro
che sono orgogliosi di possedere
un’auto storica. Per eventuali
informazioni è possibile contattare direttamente il presidente
Zerbone (tel e fax 0182 580508 oppure tel 0182 548063).
«Ogni nostra iniziativa o manifestazione – conclude Zerbone –
contiamo che serva a contribuire
a divulgare la cultura della Moto e
dell’Auto d’epoca e sia anche una
occasione per conoscere nuovi
luoghi e riflettere. I nostri aderenti sono migliaia e sono diventati
con gli anni sempre più appassionati a questa stupenda forma di attività culturale e sportiva».
Claudio Almanzi
C. A
Giovedì 15 Febbraio 2007
«L'ALASSINO»
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI
(segue da pagina 10)
Tutti quelli che l'avevano conosciuto, ne serbano, ora, un caro
ricordo.
Aveva un modo tutto suo di affrontare le cose della vita, belle o
brutte, facili o difficili. Covava in
sé l'inevitabilità, l'ineluttabilità tipica di chi sa già come va a finire;
di chi ha già visto e dato. Tra il serio ed il faceto celando all'interlocutore ogni sorta di affanno induceva ad aprirsi, a manifestargli
la sua simpatia anche prima del
dialogo. In un modo sempre
scherzoso, con fine ironia, senza
forzatura né pesantezza, con assoluta naturalezza sapeva confrontarsi senza compromettersi.
Gigin Fugassa era moderno anche a novant'anni. Se t’incontrava anche per caso, si avvicinava
sorridendo e «E e te vegu ben; te
trovu in furma». E così intavolava
un discorso che svariava dalle
avventure galanti, alle vittorie
sportive, dalle opinioni politiche,
alle condizioni climatiche, evidenziando di tutto l'aspetto più
divertente. Di tutto con Gigin si
poteva parlare. Alla fine si sorrideva sempre. Aveva diviso le comuni esperienze di molti giovani
alassini suoi coetanei, in guerra e
nel dopo guerra, aveva vissuto
l'amara esperienza dell’immigrato e al contatto con le sfaccettature di diverse culture si era
rafforzato nella sua identità: riteneva che fosse un privilegio essere alassini. Viveva ad Alassio
come nella casa del padre. «U poveru e u rìccu in tu nosciu paise i
sun uguali: quando u fa freidu e u
tira a tramuntona, i van a sercò u
su cmme e mesengure». Gigin
Fugassa sentiva la tristezza dell'albero che secca, del palo che
ingiallisce, dell'astro che si spegne, dell'anziano compaesano
che non ha altro spazio libero se
non quello del salone del gerontocomio; e provava gioia in tutti i
beni, i sapori e i colori della terra
e del mare, nell'ombra e nella luce delle quattro stagioni ma soprattutto provava felicità nell'amicizia. L'ho scritto così, come
mi sentivo. Vorrei tanto che Gigin
Fugassa lo leggesse.
Dante Schivo
ALBERTO SASSO
dando con quel tuo sorriso un po' ironico e quello sguardo malizioso, perché finalmente sei in pace. Non ti dimenticheremo mai.
Tua moglie Ce', tua figlia Franca
con Piero Martina e Serena.
L’A.V.A., unitamente ai molti
Alassini che ancora lo ricordano, si
unisce al cordoglio della famiglia.
PIETRO ROLANDO
MARIOLA
ma che tu ti accingessi a comprare il pane, dicendo che ora comprerai le preghiere che noi ti doniamo.
Ci ha commosso la calorosa dimostrazione di affetto di parenti e
amici, che hanno gremito la chiesa per porgerti l'ultimo saluto.
Desideriamo farti sapere che:
non scorderemo mai i momenti
belli e anche quelli tristi condivisi,
certi che sarai sempre vicino a
noi, durante il resto del nostro
cammino, resterai per sempre nel
nostro cuore.
Tuoi Lorenzo e Giuliana
L’A.V.A. porge alla famiglia le
più sentite condoglianze.
In morte dell'amico Robert
Si è spento, all’età di 78 anni, l’8
Dicembre 2006 alle ore 11 presso
l’Ospedale Civile di Imperia PIETRO ROLANDO MARIOLA. I funerali si sono svolti venerdì 11 dicembre 2006 nella Parrocchia di
San Vincenzo e sono stati una vera dimostrazione di affetto e stima
da parte di tante persone che lo
conobbero e l’apprezzarono.
Pietro, fotografo artigiano, uomo
attivo e di spiccata intelligenza, si
era trasferito ad Alassio nel lontano 1955, proveniente dal Canavese,
suo luogo di origine, dove insieme
alla moglie Delia Configliacco
Giacolin aveva intrapreso dapprima l’attività di esercente albergatore in un locale situato nei pressi
della piazza Matteotti (Balzola) per
poi continuare da solo nel 1962 la
professione di fotografo artigiano
ereditata dal padre. Instancabile lavoratore era conosciuto come fotografo itinerante nel litorale alassino.
Lo annuncia con dolore il figlio
Paolo, (commercialista).
Anche l’Associazione Vecchia
Alassio, che per molti anni ha apprezzato l’onestà, la signorilità e
l’amabilità del Signor Rolando, porge al figlio, a nome dei Soci, le
espressioni di condoglianza sentita.
31/8/1922 - 2/1/2007
NEL RICORDO DI
MARIO BERIOLO
Quanta curiosità mi suscitava
quell'uomo scuro venuto da lontano. Proveniente da un paese
(Benin)col nome tanto simile ad
una parolaccia genovese.
Quell'uomo che sentivo cantare
i suoi allegri e colorati canti africani sotto casa mia! Il nero che beveva solo vino bianco, che vedevo
parlare e scherzare in inglese con
mio padre. lo quell'uomo, Robert,
l'ho conosciuto.
Che dolore mi ha dato sapere della tua triste e solitaria morte. Con le
lacrime agli occhi, il mio pensiero
ora va a quelle serate al bar del paese, quando insegnavi a me ragazzino ed ai miei amici strani giochi di
carte. Quando improvvisavi strane
parole in inglese mal pronunciate, e
la tua comicità ci faceva scoppiare
dalle risate. Le volte che bruciavamo le sterpaglie insieme, io che ti
riempivo di domande per conoscere il tuo mondo. Le partite di pallone
nel campetto, dove ti eri guadagnato il soprannome di Weah. Tutte le
volte che ci incontravamo, mi facevi
gran festa, alzando il pollice, e immancabilmente mi chiedevi sempre
se avevo trovato una fidanzata, come l'ultimo giorno in cui ti ho visto,
e io ti chiesi come stavi, facendo
quella dura e particolare vita da custode dell'isola, e tu mi risposi con
l'accento africano: "Tutto bene Jan!
Tutto bene, sono felice!" e sorridemmo entrambi. Ricordo la tenerezza delle tue parole di quando
parlavi di mio padre scomparso.
Avevamo un rapporto particolare,
talvolta parlavamo di temi come la
religione, e anche di politica. Che
rabbia quando ho letto che dei giornalisti ti hanno descritto come un
eremita, o una persona chiusa, beh,
loro non ti conoscevano, non ti hanno visto ballare alla sagra di Moglio,
o al bar con noi alla sera, quando
sprigionavi tutta la tua ilarità e la tua
voglia di vivere. La tua è stata una vita dura, anche malinconica, spezzata troppo presto. Sei stato il primo
africano ad arrivare a Moglio. Non ti
potrei mai dimenticare, amico mio.
Tu hai vinto, hai sconfitto la diffidenza della gente di paese, che ha
imparato a volerti bene. Hai dimostrato che col sorriso si può ottenere tutto. Amici, compaesani, non lo
dimentichiamo, non scordiamo la
sua bontà, la sua sensibilità e la sua
allegria.
Yegghe Robert! Ti voglio bene...
Jan Casella
L’A.V.A. si unisce al cordoglio dei
molti amici del povero Robert, per
anni residente in Moglio e recentemente custode dell’Isola Gallnara
Nato a Lenzari di Vessalico, si
trasferì subito dopo la guerra a
Diano Arentino e nel 1965 ad
Alassio, dove lavorò per lunghi anni come muratore e custode in una
villa prima di ritornare, dieci anni
fa, al paese natale.
Ciao "Bertu", te ne sei andato durante le Feste (che per noi feste non
sono state: sapevamo che stavi per
lasciarci per sempre). Ci manchi tanto, ma ci consola la certezza che dove sei ora hai trovato dei nuovi amici per giocare a bocce e a carte, due
cose che ti piacevano tanto e non riuscivi più a fare per colpa di quella
"tremarella", come la chiamavi tu.
Hai sofferto tanto nell'ultimo anno,
ma siamo sicuri che ora ci stai guar-
NICOLINO AGNESE
È deceduto, a 77 anni, il 4 gennaio
u.sc. in Alassio NICOLINO (Lino)
AGNESE (u Sbiggia), un alassino ben
conosciuto, dopo una vita legata essenzialmente alla famiglia e al mare.
Lo ricordano ai conoscenti ed agli
amici la moglie Piera, il figlio
Augusto con la moglie Laura, il fratello Sergio, cognati e nipoti.
Anche l’A.V.A. si unisce al cordoglio della famiglia.
ANTONIETTA (MARIA)
MARASSI VED. STALLA
Nel lessico alassino la Maria, figlia
di Geppina e di Niellu, della stirpe
ortolana,venuti dal genovasato a
coltivare i nostri orti. Sorella di
Gigin e di Cenin. Moglie di Giovanni
Stalla conduttore dell’azienda fondata dal padre Biaxin esperto ebanista, perfetto restauratore, intenditore d’arte, antiquario. Dalla loro
unione la nascita dei figli: Gino, il cui
solo nome evoca il ricordo, non
obliato, di una vita intensa di imprenditore e politico, stroncata dalla morte nella pienezza delle sue forze, e di .Angelo, noto architetto, progettista, realizzatore della “Biblioteca sul mare”. Sposa e mamma dal
sorriso che gli irradiava il volto e attirava la simpatia di quanti l’avvicinavano.
Disinvolta e gentile occupata
nell’andamento della famiglia e del
lavoro che la rendevano appagata:
Poi subentrarono i lutti, l’acerbità
del dolore, l’interrotta attività di
una azienda centenaria:
Malgrado tutto ciò il sorriso irradiante si era velato di malinconia
ma non era scomparso. Quasi di
soppiatto si avviava con passo leggero sul sentiero dell’eternità.
Al figlio, ai congiunti e parenti le
più sentite condoglianze da parte
dell’Associazione Vecchia Alassio.
MESE DI GENNAIO 2007
Caro papà,
la mattina del 5 gennaio, te ne
sei andato improvvisamente, lasciandoci tutti attoniti e pervasi
da un infinito dolore.
Hai concluso troppo in fretta la
vita terrena, per raggiungere la
tua amata Francesca. Risuonano
ancora vive le parole di Don
Luciano che durante le esequie,
ricordava quando ti incontrava e
scambiavate due chiacchiere pri-
AGNESE Nicolino
anni 77
ALCIATORE Paola
anni 84
BERRETTA Alda
anni 89
BERIOLO Mario
anni 76
BOGLIOLO Giuseppina anni 86
BRIATORE Walter
anni 77
CARBONARI Ettore
anni 79
FUGASSA Luigi
anni 93
GERBALDO Giovanni anni 84
GUARNIERI PierCarmelo anni 79
NIVELLO Maddalena
anni 74
PALLI Adriano
anni 83
PEIRANO Pierino
anni 79
PICCINELLI Benedetto anni 85
PONTI Isa
anni 69
SACCONI Olga
anni 84
SIGNORILE Domenico anni 78
TARTAGLIONE Marcella anni 42
UGUCCIONI Lina
anni 81
L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite
condoglianze ai loro familiari.
11
12
«L'ALASSINO»
Specie ittiche della
Baia del Sole
Calamaro Comune
Loligo vulgaris - (Tòntanu)
È un decapodo che, da morto,
ha colore rosa puntato, ma che, da
vivo, in mare lo varia a seconda
delle necessità. È un predatore di
piccoli pesci. Le sue pinne posteriori giungono sino alla estremità
posteriore del corpo. Il maschio in
peso raggiunge i 2 kg. Si pesca con
la totaniera in mare aperto tutto
l’anno. Nel periodo di fregola
(marzo-giugno) quando viene a
Giovedì 15 Febbraio 2007
HOMAR LEUCI di TEAM EFFESUB,
milanese, è l’uomo rana
e conquista gli abissi -51, a rana
Il team di Assistenza è fondamentale per la buona riuscita di
queste imprese, Homar si è
sempre avvalso di tutti gli assistenti, anche durante gli allena-
deo e sommozzatore di assistenza a 25 m. (1° segnale);
ALDO AMIGONI il sommozzatore che dà il segnale sonoro a
40 m. (2° Segnale);
menti invernali ad Andora, dove opera la squadra dell’UST,
costituita da GIAN LUCA CORA,
assistenza subacquea profondità -51;
LUIGI BURDINO operatore vi-
ROBERTO GRAVAGNO team
leader degli assistenti apneisti,
responsabile dell’evento;
CARLITO RAPA apneista che
segue l’atleta in discesa fino a
30 m.;
MATTEO GARALDI apneista
che segue l’atleta da 30 m. alla
superficie.;
Dott. BINDA, medico di assistenza sommozzatori e
apneisti;
dott. MORELLI, medico di assistenza all’atleta;
Il record, omologato da AIDA,
è condiviso da tanti amici, ma
anche da due Alassini: Roberto
Gravagno e Carlo Rapa. Istruttori Apnea Academy (Scuola di
Umberto Pelizzari) ma soprattutto persone che amano e rispettano il mare. Gravagno e
Rapa (entrambi alassini) sono
considerati giustamente gli “angeli custodi” dell’uomo che conquista gli abissi; ed è giusto che
l’A.V.A. li ricordi con grande
soddisfazione. Fra l’altro essi
tengono un avviato corso di
apnea nella Piscina di Albenga.
deporre le uova nei porti o nei moli riparati si può pescare da terra
col pesce finto zavorrato e col galleggiante con pesce vero (boga,
sugherello, etc.) infilzato in apposita armatura a più ami. Carni ottime dolciastre.
Esca: pesce vero e finto –
Armatura: amo e totaneria – Filo
025/030.
Pessö
DISEGNO DI PATRIZIA PEZZUOLO
Valide terapie dei nonni
Carrubo
Ceratonia siliqua - Carrubba
È un albero sempreverde secolare alto fino a 6/7 metri con un
tronco corto e tozzo e una chioma
espansa.
Il fruttto è un legume lungo
10/15 cm iridescente di consistenza carnosa contenente dei semi
bruni.
Originario dell'Asia Minore, da
secoli è coltivato in Italia sulle coste marine e in modo speciale nel
Meridione e in Sicilia.
Si dice che in Alassio ancora
agli inizi del secolo scorso questa
pianta contribuì al reddito agrario locale con la vendita dei suoi
frutti ricchi di zucchero indispensabili per l'alimentazione dei tanti
cavalli impiegati nel lavoro quotidiano.
Sempre in passato la dolce fari-
na del frutto che ha proprietà
astringente, antidiarroica, rinfrescante, emolliente, dietetica, fu utilizzata per la preparazione di decotti da somministrare a tazzine.
Anche la sua farina di semi in
quantità di una o due manciate in
acqua esercita un effetto rinfrescante.
Sempre la farina della polpa del
frutto è stata utilizzata in pasticceria.
Una variazione di questa pianta,
artisticamente potata, fa parte oggi del verde dei nostri giardini.
Curiosità = a una persona avara
i nonni dicevano che: “U l’è in lansasodi mangiacarrubbe” (È un
lancia soldi mangia-carrube).
Homar Leuci in discesa.
Pessö
Meteorologia
Alassina
a cura dell'Osservatorio Don Bosco
GENNAIO 2007
Radio, televisione, giornali… tutti hanno
già detto tutto sul comportamento non normale del tempo in questo mese. C’è più nulla da aggiungere. Ciò mi permette di fare una considerazione
che va più in alto della meteorologia: l’astronomia. È gennaio
che ci ha preparati ad avere per lungo tempo una spettacolare visione dei pianeti Venere, Giove e Saturno.
Per alcuni mesi Venere si mostrerà brillantissimo dopo il
tramonto verso ponente; tramonta da due a tre ore dopo il sole; ha magnitudine -4,0 (è l’astro più brillante e inconfondibile; dista da noi circa 1,5 unità astronomiche; si muove tra
l’Acquario e i Pesci).
Il gigante Giove, immerso tra lo Scorpione e l’Ofiuco, sorge
verso le 3,30 del mattino: è il dominatore del cielo fino al sorgere del sole; ben visibile verso sud-est; dista ben 5,5 unità
astronomiche e brilla di magnitudine -2 (non può competere
con Venere). Un comportamento privilegiato è riservato a
Saturno, il pianeta inanellato, visibile da sera fino alle ore piccole del mattino; dista 8,2 unità astronomiche; ha magnitudine 0,0 ma supera per luminosità la bella stella Regolo, che è
la più brillante della costellazione del Leone, dove si muove
Saturno.
Marte, il pianeta più chiacchierato, rimanda le sue esibizioni di qualche mese: ora è troppo immerso nella luce del
mattino.
Ringraziamo il mese di gennaio per tutti i riguardi che ha
avuto nei nostri confronti (ora la sintesi ce lo confermerà) e
ringraziamolo anche perché ci invita a spingere il nostro
sguardo un po’ più in su, per scoprire altre bellezze del creato, senza dimenticare quelle che ci stanno attorno e che rendono invidiabile il nostro angolo di Terra.
Ecco la sintesi mensile:
Pressione media: 761,9 mmHg media giornaliera più alta:
769,4 mmHg il giorno 15; più bassa: 741,1 mmHg il 24 gennaio.
Temperatura media: 12,7 °C (9,1 °C lo scorso anno); medie
decadali: 13,8 °C nella prima e nella seconda decade; 10,8 °C
nell’ultima.
Umidità media: 65%.
Precipitazioni totali: 29,2 mm di pioggia così distribuita:
0,2 mm il giorno 10; 29,0 mm il giorno 23.
Giorni sereni: 11; coperti 4.
Eliofania totale: 107,7 ore (176,8 ore lo scorso anno).
Medie decadali: 4,1 ore al giorno nella prima decade; 2,7 ore
nella seconda; 3,6 nella terza. Voglio concludere ricordando
a tutti che il giorno 3 gennaio alle ore 20 la nostra Terra passava per il punto più vicino al Sole: soltanto a 147 milioni di
chilometri.
Il Direttore dell’Osservatorio
Prof. Don Natale Tedoldi
Gli articoli e le lettere devono pervenire
alla Redazione entro la fine di ogni mese
per la pubblicazione ne «L'Alassino»
del mese successivo.
A.V.A.
Giochi di spiaggia… palline colorate…
occhi radiosi di un bimbo: anche questa è Alassio.
Le opinioni espresse
negli articoli firmati impegnano unicamente
la responsabilità dei rispettivi Autori.
La Redazione si riserva
la facoltà di pubblicare
o meno gli articoli che
le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi,
firmati o non firmati;
nessun manoscritto si
restituisce.
DIREZIONE: Cons. Dirett. A.V.A.
RESPONS.: Emanuele Aicardi
EDITORE: A.V.A.
TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla
Viale Martiri della Libertà, 30-40
Tel. 0182 50.412/3 - Albenga
Telefax 0182 50.412
REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen.
di Savona n. 149 del 30-5-1962
ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975
(già R.N.S. n. 9806)
LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11
Foto della testata: Zanardi - Arch. Uff. Turismo
Associato all'USPI
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