ANNO XLVII - N. 2 Giovedì 15 Febbraio 2007 € 1,50 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Aderente € 17,50 - Socio Aderente Sostenitore oltre € 20,00 - Socio Effettivo € 20,50 - Socio estero € 22,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 - E-mail: [email protected] SALUTO DEL PRESIDENTE Dopo le votazioni, lo scrutinio e la riunione del C.D., il 25 gennaio u.sc., sono stato riconfermato Presidente dell’A.V.A. Credo sia inutile dire come questa giornata sia per me un traguardo indimenticabile. Molti Soci con il loro voto hanno confermato la stima, l’amicizia e la fiducia a me e a tutti i membri del Consiglio precedente che si sono ripresentati. È senz’altro un segnale che nel passato triennio il lavoro fatto è stato apprezzato. Significativo anche l’aumento dei Soci votanti. Saluto con piacere la sig.ra Caterina Maggi, nuovo membro del Consiglio Direttivo. Sono certo che darà un valido contributo a migliorare i rapporti con le varie Associazioni di Volontariato, delle quali lei è un’appassionata animatrice. Saluto con stima ed amicizia il Consigliere Angelo Lavagna che lascia il C.D. e lo ringrazio per la disponibilità che darà per quanto gli sarà possibile. Come sempre cercheremo tutti insieme di gesti- re l’Associazione e il giornale “L’Alassino” con equidistanza dalle forze politiche. La nostra autorevolezza aumenta solo se saremo sempre “super partes”. Il giornale dovrà essere la libera voce dei cittadini, stimolare dibattiti, evidenziare problemi e suggerirne la soluzione, come nel passato ed ancora di più. Unica ambizione è sempre stata quella di fare del nostro meglio, lavorando per il bene della nostra amata Alassio, senza interessi personali di sorta. Ringrazio il Presidente ed i membri della Commissione Elettorale che hanno lavorato con attenzione, perché tutto si svolgesse nella massima regolarità e trasparenza. Un particolare ringraziamento anche ai candidati non eletti che con la loro partecipazione hanno permesso democratiche elezioni. Auguro a tutti un buon lavoro. Cordiali saluti FLOREAT ALAXIUM Carlo Cavedini SAN SEBASTIANO Festeggiato il Patrono della Polizia Municipale Sabato 20 gennaio u.sc. è stato festeggiato San Sebastiano con una Santa Messa celebrata, nella Parrocchia di Sant’Ambro- cipale. È seguita una cerimonia nel salone parrocchiale. Numerosissimi i partecipanti alle due cerimonie. Il saluto del neo Com.te Fabrizio Pampararo. gio da Monsignor Angelo De Canis che all’omelia ha rievocato brevemente la vita del Santo ed ha elogiato l’utilissimo servizio svolto dalla Polizia Muni- Il Sindaco arch. Marco Melgrati, i rappresentanti dei corpi militari, i rappresentanti di (continua a pagina 2) Partecipare alla politica, Convegno organizzato dai consiglieri comunali di DL – La Margherita Festeggiamenti per il cinquecentenario di S. Ambrogio “L’albergo un bene privato di interesse pubblico” Il prof. Tommaso Schivo, noto alassino, ha aperto venerdì 26 Gennaio (Salone parrocchiale) il ciclo di Conferenze sul Cinquecentenario del Tempio di S. Ambrogio di Alassio. Tema: Giovedì 18 del mese di gennaio (organizzato dai circoli del Ponente di DL - La Margherita), si è svolto presso la sala convegni della Biblioteca R. Deaglio un interessante convegno/dibattito sulla problematica relativa al mantenimento delle attività alberghiere, sulla loro eventuale trasformazione e sulla loro conseguente nuova destinazione urbanistica. Sono intervenuti esponenti politici di livello provinciale e regionale che hanno illustrato l’iter procedurale di una bozza di legge regionale diretta a privilegiare, a seguito delle trasformazioni, la realizzazione di alloggi destinati ai residenti. Il pubblico molto numeroso ha partecipato con vivo interesse al dibattito tanto che i moderatori hanno avuto difficoltà a rispettare i tempi programmati. Le posizioni emerse sono state le più differenziate, e si possono brevemente riassumere come segue: - Trasformazioni con destinazione esclusiva ad edilizia convenzionata riservata ai residenti; - Adozione di normative che prevedano agevolazioni per coloro che intendano proseguire l’attività e che conseguentemente effettuano i dovuti investimenti; - Trasformazioni libere da vincoli. Le diverse posizioni sono state sostenute in maniera convinta ed appassionata e la sintesi prevalentemente condivisa è stata quella di una mediazione, che possa il più possibile tenere conto di esigenze diverse. In tale condivisione la conclusione dei lavori ha fatto emergere l’opportunità di ulteriori incontri di approfondimento su un argomento che è alla base dell’economia non solo di Alassio ma dell’intero ponente ligure. Si ringraziano gli amici esponenti della DL-La Margherita, per la disponibilità dimostrata, in particolare il Consigliere Regionale Michele Boffa, l’Assessore Provinciale Carlo Scrivano, l’Assessore al Comune di Savona, Rosario Tuvè ed il Coordinatore Provinciale Alfio Minetti. la città. Fu letteratura eminentemente sacra con Francesco Maria Giancardi (Imprese d'Alassio-1653) e tutto un arcipelago di scrittori per lo più religiosi, fra i quali spiccano Gero- Mons. A. De Canis, prof. T. Schivo, prof. G. Puerari. «Letteratura sacra e profana alassina dal ’500 ad oggi». Tre o quattro i periodi sviluppati: il primo quello del sec. XVII, barocco, ampolloso, ma degno del periodo aureo marinaresco del- lamo Gastaldi, Gian Maria Bonorino, i fratelli Alciati, Aless. Ferrari, i Brea. Nell’800, dopo i fratelli Adolfo (continua a pagina 2) Orari di chiusura esercizi commerciali Alassio, 5.02.07 Spett.le L’Alassino, Negli ultimi giorni, le cronache regionali dei quotidiani «La Stampa» ed il «Secolo XIX», hanno dato grande risalto alla pole- mica relativa all’entrata in vigore il giorno 3 gennaio 2007 della legge regionale che regolamenta gli orari di chiusura degli esercizi di vendita al dettaglio in sede fissa. (continua a pagina 2) IL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO DELL’A.V.A. ‘na mandiò de Vuluntariatu SABATO 24 FEBBRAIO 2007 in Piazza Partigiani alle ore 14.30 Kids Race Messaggio per tutti i bimbi sotto i 14 anni, il 24 febbraio venite per le 14:30 in Piazza Partigiani, con la vostra bici… qualsiasi tipo avete… basta che abbia le ruote ed i pedali… Se lo avete portatevi il caschetto (non obbligatorio) e potrete partecipare gratuitamente al divertentissimo “Kids Race” il circuito per bimbi che prepareremo per voi! Le manches inizieranno alle ore 15:00… e ci saranno anche dei premi! Non mancate!! Ciao a tutti dal team “Alassio Bike”. Dopo le consultazioni del 21-22 e 23 gennaio u.sc. ed a seguito della riunione della Commissione Elettorale e del Consiglio del 25 Gennaio u.sc. gli incarichi assegnati sono: • PRESIDENTE: Carlo Cavedini • VICE PRESIDENTE: Lino Gioberti SEGRETARIO: Antonio Brusco. • CONSIGLIERI: Carlo Bertolino – Giovanni Battista Croce – Giovanni Giardini – Luciana Grollero – Caterina Maggi – Crispino Valdora. • PROBIVIRI: Claudio Bottelli – Antonio Carossino – Andrea Gallea • SINDACI: Enzo Barbera – Franco Boggiano – Giuseppe Rizzo. SOCIETÀ OPERAIA MUTUO SOCCORSO ALASSIO Domenica 18 marzo 2007 Bocciofila Alassina PRANZO SOCIALE 54a TARGA D’ORO alle ore 12,45 presso Grandi novità per l’edizione 2007 Alassio si prepara ad accogliere 1600 giocatori ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA l’HOTEL RISTORANTE DEI FIORI Via Marconi L’appuntamento è fissato per sabato 24 e domenica 25 marzo p.v. Per ulteriori informazioni: IMMEDIA 0183-274078 [email protected] Associazione Bocciofila Alassina tel 0182-472013 [email protected] Sono invitati tutti i Soci e simpatizzanti Prenotazioni presso Hotel Ristorante dei Fiori e/o Sede AVA Angolo di Daniele La Corte Maledetta finanziaria Un simpatico pezzo presentato a Sanremo molti anni fa cantava la primavera maledicendola. Il ritmo coinvolgeva e l’accattivante esecutrice insisteva sottolineando che in quella storia…«che male c’era, che fretta c’era, maledetta primavera». Qualcuno, sicuramente scocciato, letto questo “Angolo”, potrà anche dire «…maledetta finanziaria» e non solo per le previsioni che vedranno le tasche di molti sempre più vuote. Ma i nostri amministratori faranno sicuramente del loro meglio per spendere meno, per evitare aggravi nella spesa pubblica nonostante i carrozzoni continuino a macinare denaro. Si potrebbero bloccare, annullare, sostituire, ma nessuno sembra aver voglia e interesse a farlo. La logica è del dividiamoci la torta, le tanto ambite poltrone che, oltre a far incassare compensi e indennità, danno potere e, conseguentemente, lustro. Ma gli uomini della politica, che lavorano per il bene del paese, difendono le invenzioni che animano il teatrino, che permettono anche al più sprovveduto, di crogiolarsi nel “mai dire mai”, perché un giorno, forse, potrebbe toccare anche a lui. Molti hanno sempre asserito che gli incarichi comunali non rendono nulla, che sono più le rogne che le cose belle, che gestire una delle partecipate, delle società nate come funghi per distribuire prebende, sono soltanto una gran fatica con un «non si guadagna niente». Ma la fatica sembra piacere a tutti visto che la ricerca spasmodica di una poltrona, anche piccola e zoppicante, interessa sia al centro, che a destra, che a manca. Non importa se poi con certi temi si fa a pugni perché non esperti, l’importante è apparire. L’essere è altra cosa. Allora tutti vogliono essere considerati perché al «sindaco abbiamo dato una mano, perché i voti li abbiamo portati noi». Povero sindaco. Dico povero non per nobiltà e ricchezza, ma per il fatto che deve, spesso, mandar giù bocconi amari ricordando solo all’ex primo cittadino di Savona, ora assessore regionale, che lui, nella sua Alassio, ha beccato il 70% dei consensi. Se fossi Melgrati ricorderei il fatto, tirando le orecchie a molti, soprattutto ai tanti questuanti che continuano a bussare alla sua porta. Così si potrebbero anche risparmiare soldi evitando di continuare a pagare per incarichi che potrebbero essere ricoperti da funzionari comunali, già fruitori di stipendio. Ma la Finanziaria, per maledetta che sia, impone il risparmio agli enti pubblici e, tra questi, anche al Palazzo della bella Alassio. Per ora la legge del 27 dicembre 2006, la numero 296, se non ha ancora permesso di risparmiare, ci ha però dato la possibilità di curiosare tra i conti delle diverse società controllate o partecipate. Risultato? Il presidente della Gesco Mare, il leghista Dino Barbero, percepisce compenso annuo lordo di 19.050,72 euro; l’amministratore delegato, Ezio Bogliolo 12.000,00; il presidente della “Gesco Spa”, Vincenzo Zarrillo 18.500,00 euro più 3000,00 di indennità, Antonio Mazzoni, amministratore delegato 14.500,00, oltre a 3 mila euro di indennità; il vice presidente del consiglio, Nicola Simoncini, 7.500,00 euro, stessa cifra per il consigliere delegato, Mario Gallo. Il consigliere Luca Belloni, invece, percepisce soltanto cento euro, come gettone di presenza. Maledetta Finanziaria, regina dei ficcanaso. Il presidente della Sca, Roberto Socco, invece, porta a casa 25.287,13 euro, di più del presidente della Marina di Alassio, la società che gestisce il porto, Alberto Ronchi, che è compensato con 15.500,00 euro l’anno, più del consigliere Aldo Giardini che incassa 7.500,00 euro. 2 «L'ALASSINO» I Politici han ben altro a cui pensare Chi più degli Alassini ha a cuore il problema della chiusura e del cambio di destinazione d'uso alberghiera? Da noi il problema è all’ordine del giorno, poco è stato fatto, magari non per negligenza ma per mancanza di intuizioni e capacità di leggere con pertinenza il futuro. La conferenza organizzata presso la biblioteca Renzo Deaglio ha palesato alcuni problemi ed è servita a prendere atto di diverse problematiche che si sono create in Liguria e così anche nella nostra cittadina. È emersa più di tutto una necessità puramente locale, meglio, riguardante la città di Alassio; difatti pur essendo presenti albergatori di altre località gli interventi del pubblico erano senz’altro mirati alla realtà della nostro paese. I più eloquenti sono stati personaggi ed albergatori alassini, che pur cercando di tenere la discussione sul generale e quindi sul provinciale o regionale hanno finito poi per descrivere la realtà a loro più vicina. Quindi è chiaro ad un osservatore esterno il fatto che sia necessario con urgenza affrontare il problema partendo da alcuni incontri fra commercianti, albergatori, e chiunque sia interessato al problema, e la giunta comunale, in modo da isolare il problema e presentare poi in provincia od in regione un disegno unitario che riesca a curare la malattia che un domani potrebbe azzerare 1’economia turistica. Bisogna affrontare il problema, anche se può essere spiacevole prendere atto di alcune situazioni irreparabili che sono oramai realtà, così da evitare che il malcostume si procrastini nei tempi futuri; in poche parole per salvare il salvabile. Il piano migliore è sicuramente avere ben chiaro quali siano i limiti di oggi, poi dopo diversi confronti fra categorie, senza scadere in futili polemiche od in risse politiche sterili ed inutili al bene comune, proporre un piano di azione. La preparazione e la competenza degli interventi di alcuni albergatori locali ha dimostrato che senza ricorrere, almeno. inizialmente, ad aiuti esterni si può fare qualcosa, l’importante è ora trovare il punto d'incontro. I politici presenti seduti dietro il banco,. avendo a disposizione un microfono, una sedia, una bottiglia d"acqua, e tutto ciò di cui necessità un oratore, hanno mostrato menefreghismo, impreparazione, e nessuna attitudine alla discussione, hanno fatto interventi noiosi e scontati, hanno reso retorico e stancante un problema che ci tocca da vicino, hanno fatto proposte inutili scontate ed alcune addirittura puerili. "I politici han ben altro a cui pensare",. diceva una canzone. Sarebbe allora d'uopo che venissero inoltrate proposte più mirate e meno lacunose, così da non cadere nel vortice di incomunicabilità che impedisce la collaborazione. La conferenza è stata un’ ottima iniziativa ben organizzata e capace di tirare fuori l’ orgoglio da alcuni individui della nostra città, bisogna organizzare di più, e soprattutto essere pronti ad approfittare con impegno e preparazione a momenti così importanti per la nostra città. Complimenti all’intervento che più mi ha entusiasmato ed è stato quello della signora Lorena Nattero che con verve e spirito combattivo ha fatto una chiosa lucida sulle problematiche locali e con grande proprietà e senza polemica ha sottolineato gli ostacoli che dividono la media condotta dalla ottima condotta. Quindi prendendo esempio da queste iniziative bisognerebbe che chi di dovere si applichi per promuovere futuri incontri che ritrattino con più calma gli argomenti che stanno a cuore ai cittadini. Giorgio Schivo FESTEGGIATO IL PATRONO DELLA POLIZIA MUNICIPALE (segue dalla prima pagina) SANT’AMBROGIO Associazioni culturali e di Volontariato. Erano presenti gli ex Comandanti Rag. Giovanni Casella, pensionato da poco tempo e lo “storico” comandante dr. Tindaro Taranto, vigili in pensione e molti famigliari. Il Sindaco ha rivolto parole di ringraziamento al Corpo della Polizia municipale per il lavoro svolto. A sua volta il neo comandante Fabrizio Pampararo, molto emozionato, ringraziando ha chiesto, com’è sempre accaduto, la collaborazione soprattutto dei cittadini. Riportiamo di seguito quanto ci ha dichiarato in una breve intervista, rilasciata al termine della cerimonia con i dati più significativi relativi all’attività del Corpo, svolto nell’anno 2006. «Nel 2006 si è svolta un’attività rilevante, portata a termine sotto la direzione dell’allora Comandante Giovanni Casella e di cui quindi non posso attribuirmi certamente il merito. Il merito va a lui e al gruppo di persone che formano il Corpo di Polizia Municipale, dai più “anziani” agli ultimi “acquisti” a coloro che quotidianamente provano a dare il loro contributo per cercare di garantire una corretta e civile convivenza: Il merito infine va a una struttura solida, frutto del lavoro di un “vecchio” Comandante, di cui ancora oggi si vede l’impronta e che viene portato spesso come esempio il dott. Tindaro Taranto e tutti i colleghi oggi a riposo che nel corso del tempo hanno contribuito a rendere questo servizio un gruppo affiatato di persone. La loro capacità, ha contribuito a formare molti degli attuali appartenenti alla Polizia Municipale, compreso il sottoscritto. e Pietro Navone, furono notevoli la «Storia di Alassio» del March. Ippolito Riccardo Gallo, «La flora di Alassio» di Vincenzo Nam e le numerose opere narrative di Arrigo Fugassa e, poco più tardi, «Là, dove nasce Alassio» di P. Lietti. Del ’900 vanno ricordate le «Rimme arascine» di Ettore Morteo, cui seguirono nel secondo dopoguerra numerosi poeti dialettali e in lingua (M. Richero, T. Schivo, S. Pezzuolo, Olga Freghetti, N. Piombo, G. Croce, I. Revello, G. Cassinelli, A. Boscione, P. Ammirati, L. Oliveri) e prosatori (Lip, Beniscelli, Carossino, Larcher, Lehmann» e Dante e Tommaso. Schivo, Roaul Mariani e A. Maccagno) Meritano un cenno le opere teatrali in lingua (A. Ciccione, T. Schivo e D. Marassi) e in dialetto (su tutti G. Croce), le varie «Pasciùn du Segnù» e le «Vie Crucis» in versi dialettali (di T. Schivo S.B. Pezzuolo, A. Boscione, G. Croce, F. Gallea) e, per finire, le numerose poesie dedicate annualmente (nell'ultima domenica di settembre) alla Madonna ed alla città nel Santuario della Guardia. Per ciò che mi riguarda, infine, desidero ringraziare l’Amministrazione Comunale per questa opportunità. Spero di aver imparato a sufficienza da chi mi ha preceduto per poter offrire un servizio alla cittadinanza degno della fiducia che mi è stata accordata. Ho alcuni progetti futuri che spero di portare a termine. Nulla di particolarmente eclatante, ma piccole cose caratterizzate da un comune presupposto: la consapevolezza che la Polizia Municipale è un servizio e come tale deve essere vista dai cittadini e turisti e vissuta dal personale che la compone. Non è comunque possibile raggiungere buoni risultati in tal senso se la Polizia Municipale non si inserisce ancor più nel tessuto cittadino e per questo confido, tra l’altro, nell’aiuto delle varie Associazioni, con le quali auspico di avere un assiduo rapporto collaborativo, così come oggi lo abbiamo con le altre Forze di Polizia, affinché con un valido “lavoro di squadra” si possano fornire, insieme, risposte concrete a domande concrete, trovando, quando è possibile, soluzioni ragionevoli, legittime e condivise. Non vorrei tralasciare i ringraziamenti a Monsignor De Canis, per la sempre squisita ospitalità ed a tutti coloro che hanno partecipato alla celebrazione del Patrono della Polizia Municipale. Un grazie particolare agli amici della Protezione Civile, sempre presenti nelle più svariate situazioni e sempre disponibili a fornire il loro aiuto, sul quale noi tutti abbiamo più volte contato». Replica del Sindaco sulla proposta di legge sugli alberghi Capisco il risentimento del Presidente Burlando e mi stupisco del silenzio dell’Ass. Ruggeri che ha proposto questa legge. Gli aspetti gravi del problema di questa proposta di legge alberghiera sono due: Il primo è l’esproprio delle peculiarità ai Comuni concessa dalla Legge Urbanistica regionale 306/97. Infatti sono i Comuni che devono stabilire a mezzo del piano alberghiero, all’interno del piano regolatore quali sono le strutture che devono essere mantenute, quelle che devono essere ampliate e quelle che devono essere dismesse o ristrutturate a diversa destinazione d’uso. I piani regionali hanno validità decennale ed ogni dieci anni viene fatta una corretta verifica delle necessità, delle esigenze e dello stato delle cose città per città. Questa legge illegittima vuole vincolare per sempre all’uso alberghiero tutte le strutture di ogni grado e livello, brutte e belle, fatiscenti o modernissime, senza discriminazione. Il secondo aspetto di gravità è il fatto che questa legge introduce la possibilità di trasformare gli alberghi in residenze di edilizia convenzionata. La legge regionale sull’edilizia convenzionata assegna un valore massimo di vendita per questo tipo di 2.500 Euro al mq2. Molti alberghi in tutta la Liguria hanno fatto, stanno facendo o faranno pesanti ristrutturazioni, con mutui bancari a fronte di perizie sul valore dell’immobile. Come si comporteranno le banche quando i valori immobiliari saranno automaticamente ridotti da questa legge dai 10-15 mila Euro al mq2, a seconda della posizione, ai 2.500 euro al mq2? Le banche chiederanno il rientro parziale del mutuo, chiedendo la rinegoziazione degli stessi e gli operatori potranno far fronte a queste richieste? L’intervento dell’Ass. Bozzano veramente è ridicolo. L’Assessore mente sapendo di mentire, perché la doc turismo, peraltro una buona idea, non trova applicazione perché non è finanziata dalla Regione o lo è in maniera risibile. Che dire poi della Legge 19, do- ve nei vari esercizi finanziari si sono succeduti negli anni capitoli di spesa che vanno da uno a due milioni di Euro, secondo l’anno, che divisi per gli operatori di alberghi, bar, ristoranti e stabilimenti balneari della Regione, concederebbero ad ognuno l’equivalente di una pizza ed una birra. Bisogna arrivare a modificare questa Legge 19 concedendo non già contributi in conto capitale ma investendo in risorse pesanti in conto interesse per abbattere gli interessi bancari stessi a valori intorno a uno-due per cento, a carico degli albergatori. Che dire poi della costosissima campagna pubblicitaria voluta dall’Ass. Bozzano, campagna ignobile per contenuti e risultati, con immagini estratte al computer che ritraggono improbabili scorci artificiali, con fotomontaggi di altrettanti improbabili turisti. Viene da chiedersi perché non sono state usate le immagini degli scorci più belli della nostra Regione, celebrati da grandi fotografi liguri in innumerevoli pubblicazioni; campagna affidata agli amici degli amici di D’Alema, un’agenzia pubblicitaria di Gallipoli. Per quanto invece attiene alle normative sulla balneazione dei litorali, sono assolutamente da cambiare e la Regione deve intervenire. Non si può equiparare un problema episodico, come si è verificato ad Alassio, con un problema di inquinamento ripetuto, come forse accade da altre parti. Il Consigliere Miceli, prima di parlare, dovrebbe informarsi su cosa è accaduto e la prontezza e tempestività con la quale il Comune di Alassio interviene per eliminare qualunque problema insorga per la rete delle acque bianche, determinato da eventi assolutamente imprevedibili ed episodici. Ma risolveremo anche questo, e i dodici prelievi che effettueremo tra febbraio e marzo dimostreranno che l’acqua di Alassio è pulita e che è assolutamente balneabile, entro la Pasqua. Alassio, lì 1 febbraio 2007. IL SINDACO (Arch. Marco Melgrati) segue dalla prima pagina) ESERCIZI COMMERCIALI Giovedì 15 Febbraio 2007 IN BREVE, AI NOSTRI AMMINISTRATORI SEGNALIAMO CHE… RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A. LA MISURA DEL SENSO CIVICO - Non occorrono molte parole per misurare il senso civico che anima certe persone che abitano in questo rione. segue dalla prima pagina) Come al solito Genova, da sempre matrigna nei confronti del ponente ligure, ha pensato bene nel disposto legislativo di equiparare la nostra economia turistica a quella dell’Alta Valpolcevera, dimostrando di ignorare come il nostro comparto commerciale, ricettivo e dei servizi, riesce a introiettare quei proventi, dei quali una cospicua parte invia nelle casse della Regione! Stiamo parlando della famigerata chiusura festiva e domenicale che la Regione vorrebbe imporci, salvo una concentrazione tra le parti sociali che ci consentirebbe, se attuata in tempi brevi, di evitare tale situazione catastrofica. E a tale proposito bene ha fatto il Sindaco Melgrati che compreso l’imminente pericolo ha attuato tutte le iniziative per salvaguardare il nostro comparto commerciale da tale sventura. È triste rilevare che anche i contadini di Vessalico, Alto, Nasino e Caprauna, la cui economia non è certo turistica a mai hanno frequentato la Bocconi, hanno compreso già da decenni, esponendo ai margini delle loro strade gli ortaggi di stagione nelle giornate festive, che è nelle festività che la gente gira per fare acquisti; nei giorni feriali la gente attende al proprio lavoro. Alassio, grazie a una durissima battaglia che conducemmo più di vent’anni orsono, è stata la capostipite ad attuare la filosofia dell’apertura domenicale che ora, per una strana ed inspiegabile o spiegabile miopia si vorrebbe cancellare. Vi immaginate Alassio, nelle giornate festive con tutti gli esercizi commerciali chiusi? L’Amministrazione Municipale opportunamente reclamizza Alassio come “il centro commerciale più grande d’Europa”, abbiamo un gradito ritorno di ospiti francesi a seguito di una mirata pubblicità ad opera del Comune e noi dovremmo accoglierli con chiusure festive e domenicali? Verrebbero comunque migliaia e migliaia di persone che è bene ribadirlo, nei giorni festivi ossigenano con i loro acquisti le asfittiche casse dei commercianti che nel corso della settimana dei mesi invernali sono tremendamente affamate? La Confcommercio di Alassio, da sempre impegnata al fianco dei commercianti e degli esercenti, seguiterà a combattere contro queste iniquità che vorrebbero penalizzare la nostra economia turistica. GENOVA, 16 GENNAIO 2007 REGIONE LIGURIA, SALUTE, ABROGATO OBBLIGO DI PRESENTAZIONE CERTIFICATI SANITARI, ELIMINATE DALLA GIUNTA TRENTA PROCEDURE GENOVA. Sono stati abrogati dalla Giunta regionale trenta procedure in materia di certificazione e di autorizzazioni sanitarie. «Si tratta di un’azione di semplificazione adottata dall’amministrazione regionale – ha spiegato l’assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo – nell’ambito della legge di riordino del servizio sanitario regionale che consente di eliminare autorizzazioni sanitarie che sono ormai inutili appesantimenti, non più giustificati, sia per il cittadino, sia per i servizi sanitari». Da quest’anno infatti in Liguria non sarà più necessario presentare il certificato di sana e robusta costituzione richiesto a vario titolo per l’esercizio di diverse attività come il pubblico impiego, il personale scolastico, i giudici di pace, la vendita di generi di monopolio, la frequenza a corsi professionali, il maestro di sci, la cessione del quinto, il servizio civile, l’autoriparatore e i farmacisti. È stato inoltre abrogato l’obbligo del libretto sanitario per il personale alimentarista che era già stato sospeso in Liguria, della certificazione medica per il rientro a scuola dopo un’assenza superiore a cinque giorni, della certificazione di idoneità fisica rilasciata dalla ASL per l’assunzione di apprendisti maggiorenni. S. Ambrogio 500 anni: buona partenza Nel 1507, al termine dei lavori di ricostruzione, la “nuova” chiesa di S. Ambrogio, consacrata secondo la tradizione dal vescovo Leonardo Marchese, si presentava nella bellezza del suo stile rinascimentale, ampia, solenne, accogliente. La liturgia diventava espressione di una comunità in pieno risveglio demografico, economico e religioso, orgogliosa di aver costruito per il suo che raccoglie tutti i cristiani nell’unica grande fede. A pochi giorni di distanza, il 26 gennaio, nel salone parrocchiale, ha preso il via anche il ciclo di conferenze, che si svilupperà durante l’anno e che vedrà impegnati studiosi di storia locale e regionale. Il prof. Tommaso Schivo ha intrattenuto il folto pubblico con una relazione sulla letteratura sacra e profa- Pasquale Balzola Presidente Ascom e Fipe - Alassio EX-ALLIEVE MARIA AUSILIATRICE Amare la vita… non un compito facile: è scelta, è cammino da fare in compagnia di molti Concorso grafico per giovani liguri in età compresa tra gli 8 e i 19 anni La partecipazione al concorso è gratuita. Scadenza del concorso 31 marzo 2007. La mostra e premiazione avverranno il 12 maggio 2007 ad Alassio nella piazza antistante il Palazzo Comunale. Per informazioni e adesioni al Concorso contattare la Segreteria 0182 641538 - 328 4862179 oppure visitare il sito web www.exallieveifmaliguria.org. La solenne cerimonia. Signore una dimora esemplare. A cinquecento anni di distanza i fedeli alassini vogliono ricordare quei momenti irripetibili della loro storia con iniziative di intenso valore spirituale e culturale. Hanno già dato il via ai festeggiamenti con due manifestazioni significative: una Messa e una conferenza. Nella chiesa gremita di fedeli, il 20 gennaio, il nostro vescovo, sua ecc.za mons. Mario Oliveri, ha celebrato un solenne pontificale, animato dalla Cappella Musicale S. Ambrogio e valorizzato da una devozione spontanea e viva. Le sue parole hanno ricordato ai presenti, tra cui il sindaco Marco Melgrati e numerose autorità cittadine, il significato dei festeggiamenti nell’ambito non solo della chiesa locale, ma anche del Corpo Mistico, (FOTO HALL DI ROMANISIO) na, prodotta dagli Alassini, dal Seicento fino ai giorni nostri. In una rapida e precisa panoramica sono state analizzate le opere storiche di Giancardi, di Gallo e di Lietti; le poesie di Bonorino e di Gastaldi, figli del Barocco e della scuola accademica. Il relatore ha dedicato la sua attenzione in particolare alla produzione poetica e teatrale moderna e contemporanea in dialetto e in italiano, soffermandosi sugli aspetti più significativi e sugli scrittori, che hanno lasciato una traccia di valore letterario. Si deve riconoscere che l’avvio delle celebrazioni è stato positivo e che non mancheranno anche in seguito momenti di intensa qualità spirituale e culturale. Giovanni Puerari Giovedì 15 Febbraio 2007 3 «L'ALASSINO» CERCA DI ESSERE FELICE CRONACA DI ANDATE: MESE DI FEBBRAIO 2007 (da una pergamena del 1642 - a cura di Tommaso Schivo) AAA - Affari, autodenunce, appartamenti CAP. 5° - «Lavora con serenità e gioia» La norma seguente del buon vivere tocca progetti e risultati e invita gli uomini a gioire degli uni e degli altri. Dei primi perché essi racchiudono in sé la preparazione, l'idea, l'ideale (piccolo o grande) di ogni uomo che lavora, che tende ad una meta, ad un fine, ad uno scopo. Ricordo un vecchio adagio che si è perduto nel tempo, ma che ora ritorna d'istinto alla memoria e recita così: "Lavora con serenità; anche il lavoro che dà solo una briciola di pane dà molta gioia e molta dignità". Per questo il concetto suggerito sottolinea in modo particolare la necessità e il valore di ciò che si fa e chiede che lo si faccia sempre con interesse vivo per ogni lavoro, anche se è umile, perché esso "è ciò che realmente possiedi per cambiare le sorti del tempo". Ogni individuo, chi più, chi meno, va in cerca di affari, di impegni, di ostacoli da superare per migliorare le sorti sue e del suo gregge e della sua famiglia. L'avventatezza è sempre un pericolo, a volte un danno irrepa- rabile. Per questo si legge ancora: "Sii prudente nei tuoi affari, perché il mondo è pieno di tranelli". Purtroppo è così. Scrivevo, ormai sono molti anni, nel mio libro già citato, che "il mondo è un serraglio, un giardino zoologico immane. Conosco il lupo e la pecora, la volpe e il leone, l'asino e la serpe; conosco la lucciola e l'avvoltoio: l'una vola nell'ombra e non fa del male e illumina la notte ed è uccisa persino dall'innocente mano di un bimbo; l'altro vola nel sole e rapisce e uccide e gode del sangue. Li conosco tutti ed ora li temo, ora li odio, ora li compiango, ora li amo..." E concludevo scrivendo: "Li conosco tutti meno uno, me stesso... Io non so chi sono". Ecco, è questo il succo, è questa la sostanza di tutto il discorso... "Sii prudente, perché il mondo è pieno di tranelli... Ma ciò non acciechi la tua capacità di distinguere la virtù...". O non sei, forse, qualche volta portatore tu stesso di quei "tranelli", di quella inconsulta cecità? "Chi è senza peccato scagli la prima pietra...". Anche questo famoso ammonimento evangelico ci insegna qualche cosa: "Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te...". Ma tu sei lupo o agnello? Sei lucciola o avvoltoio? O ti credi l'uno e sei l'altro? Non sei tu che puoi valutarti e conoscerti, forse. Sono gli altri, deputati a giudicarti... anche se possiamo ammettere che talvolta loro sbagliano per interesse o per ignoranza o per malvagità. "Sii prudente...". Il discorso del documento di Baltimora conclude questa parte con una speranza, con una osservazione positiva e che fa bene sperare nel cammino dell'umanità: "Molte persone lottano per grandi ideali e dovunque la vita è piena di eroismo". È vero; tuttavia fra la realtà e l'ideale, fra il male e l'eroismo il passo è breve. C'è solo un leggero diaframma che li separa, anche se, poi, fra loro esiste un abisso, una voragine spesso incolmabile e inconoscibile. "Conosco tutti gli animali, ma io non so chi sono". A Gennaio è stato affisso sui muri di Andate un manifesto, la cui lettura mi ha lasciato piuttosto sorpreso, o almeno perplesso: infatti nel suddetto annuncio molti, numerosi consiglieri provinciali della nostra zona, appartenenti a vari raggruppamenti politici, si offrivano di essere sottoposti pubblicamente alle analisi del sangue per dimostrare di non assumere e di non avere mai assunto alcun tipo di droga, pesante o leggera che sia. La cosa non mi è piaciuta, non tanto per la ventilata autoviolazione della privacy personale non richiesta dagli elettori, o per la indelicatezza forse involontaria verso altri consiglieri provinciali non presenti nel manifesto, che non si drogano ma che magari non vogliono mettersi in piazza con idee originali, ma soprattutto non mi è piaciuta perché dimostra ancora una volta quanto spesso i politici siano distanti dalla gente comune, dal loro elettorato. A cui (e lo dico come elettore) non interessano Dott. Antonio Fatigati, autore del volume e presidente nazionale dell'Associazione, e il dott. Michele Augurio, giudice del Tribunale dei Minori di Milano, e particolarmente esperto nel ramo-adozioni. I due conferenzieri, intervistati e stimolati dalle domande del prof. Andrea Gallea, hanno interessato l'attento pubblico, approfondendo i temi psicologici, legali, umani e personali dell'adozione e ribadendo la centralità importante dell'adottando. Il libro che è una raccolta di articoli di psicologi, assistenti sociali, giudici, è affiancato dalle esperienze dirette di genitori adottivi, comunicate con grande spontaneità e verità. L’Associazione "Genitori si diventa" non fa direttamente adozioni ma affianca i genitori adottivi, prima e dopo l'adozione con l'ausilio di esperti nel campo specifico. Una serata molto interessante che ha posto in evidenza la meritoria attività di una Associazione che viene a colmare una lacuna sociale e ad essere di supporto alle famiglie adottive e no. Giovedì 18 Gennaio 2007, presso i locali della SOAMS di Solva, si è tenuta una riunione pubblica sulla gestione degli oliveti, voluta dallo stesso Sodalizio. Relatori i Tecnici della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori di Savona) Sezione di Albenga. Gli argomenti illustrati e discussi sono stati i seguenti: 1. Progetto triennale sul miglioramento della qualità dell’olio e diminuzione dell’impatto ambientale nell’olivicoltura ligure: - elaborazione di (BPA) Buone Pratiche Agricole per una corretta gestione dell’Oliveto (concimazione, lotta ai parassiti, raccolta e conservazione del prodotto, potatura); - Lotta alla mosca olearia con nuove tecniche alternative all’impiego di mezzi chimici. 2. Contributi previsti dal (PSR) Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013 della Regione Liguria: - potature e riforma degli oliveti; - ripristino dei muretti a secco; - recupero e mantenimento degli oliveti, al fine di prevenire i rischi di dissesto idrogeologico e incendi, e per salvaguardare e tutelare il paesaggio rurale. Gli argomenti sono stati esaurientemente trattati da parte dei tecnici della CIA con l’ausilio di una proiezione esplicativa, mentre a tutti i partecipanti è stata consegnata una cartellina riepilogativa. Festa di San Sebastiano a Moglio Domenica 21 gennaio u.s. come ormai è tradizione, è stata celebrata a Moglio la Festa di San Sebastiano, patrono della borgata collinare. Dopo la solenne processione, a cui sono intervenute autorità civili e militari e la Banda Città di Alassio, si è svolta la cerimonia religiosa officiata dal parroco Don Gianni Tabbò e da Don Bruno Scar–pino, insegnante di Morale al Seminario e membro del Tribunale Rotale della Curia, il quale ha tenuto una dotta e apprezzata omelia. Alla Festa squisitamente religiosa è seguita, nel Salone Parrocchiale l'altrettanto tradizionale festa civile con l'esibizione della Compagnia Teatrale Dialettale Alassina, che ha presentato il nuovo lavoro di Gianni Croce "L'imbruiùn" tratto liberamente dal libretto del- l'opera Gianni Schicchi, scritto da Gioachino Forzano e musicato da G. Puccini. Elenchiamo gli interpreti in ordine d'entrata: Gianni Del Pero, Lina Nattero, Giuliana Basso, Augusto Bogliolo, Luisella Tonin, Giorgio Gioberti (che sostituiva Pierino Bogliolo, indisposto), Mimmo Bogliolo, Laura Armato, Nino Buzzone, Silvana Vella, Nino Moirano, Nino Brusco, Angelo Bogliolo, Filippo Airaldi. Costumi di Marisa Brusco e Rosita Moirano, Scene di Astrid Hammond, Regia di Augusto Soldi. Ha suggerito e presentato la serata Andrea Gallea, il quale ha presieduto anche all'estrazione dei ricchi premi della Lotteria, il cui ricavato andrà a beneficio delle opere parrocchiali. L.C. IL CIRCOLO NAUTICO COMUNICA... a tutti i Soci che sono iniziate le prenotazioni per poter depositare le piccole imbarcazioni nel periodo estivo presso le spiagge in concessione della Coscia e di Barusso. In particolare per la spiaggia della Coscia i Soci potranno anche prenotare le nuove attrezzature messe loro a disposizione dal Consiglio Direttivo. Dato che sono pochi i posti è meglio prenotare per tempo alla segreteria del CNAM presso la Sede Sociale oppure telefonando per informazioni allo 0182 6 42 516 tutte le mattine dalle 8.30 alle 12.30 tranne il mercoledì dalle 14.30 alle 18.30. In mese de dixèmbre, ina banchina cun dui veggi assettai pé piò u su c'u scauda ancùra, drent'a l'aria fina, man drentu man, gudènduse u tepù. Mi e passu e ei miru: i me fan teneressa, s'arèmban ün a l'autru, i stan vixin, foscia i se fan ancùra 'na caressa... i pon franguelli in sciu spassagaggin! Che bellu vegnì veggi a 'sta mainera, stò insemme a dise ninte, ma capise... anche S'u nu gh'è ciü quellu c’u gh'era, anche S'u nu s'ha ciü ninte da dise; L.C. settòse au su a dixèmbre, in'sce 'na banca cuntenti d'esse insemme a cunsulose, apusose in scia spalla a testa gianca... e in tu su de dixèmbre atumbazzose. S.O.A.M.S. Solva Antonio Boscione L'incontro è stato accolto con soddisfazione , suscitando l'interesse delle persone presenti. La SOAMS con questo scritto vuole ringraziare tutti gli intervenuti, precisando che, qualora la CIA avesse nuovi argomenti in merito, curerà l'organizzazione di un nuovo incontro presso i locali della propria Sede. A nome della Comunità Solvese Il Consiglio di Amministrazione della Società Operaia Agricola di Mutuo Soccorso Il Presidente Marino Agnese TRADUZIONE Dicembre DICEMBRE: Un mese di dicembre, una panchina / con due vecchi seduti a prendere il sole / che scalda ancora, dentro l'aria fina, / mano nella mano, godendosi il tepore. // Io passo e li guardo: mi fan tenerezza, / si appoggian l'uno all'altro, stan vicini, / forse si fanno ancora una carezza... / somigliano a una coppia di uccellini! // Com'è bello invecchiare come loro, / stare insieme a dirsi niente, ma capirsi... / anche se non c'è più quello che c'era, / anche se non s'ha più niente da dirsi; // sedersi al sole a dicembre, su una panca / contenti d'essere assieme a consolarsi, / appoggiarsi sulla spalla la testa bianca... / e nel sole di dicembre appisolarsi. Fiocchi Azzurri e Rosa Quattro generazioni… in festa. Ë nato, a Grosseto, il 13 gennaio u.sc. PHILIP ALEXANDER LÜTHI. Lo hanno acolto, felici, i bisnonni: Alessandro Guido ed Anna Supparo, i nonni Milucci Guido e Lori Corridori, e, naturalmente, i genitori Giorgia ed Elio. Grande festa, dunque, per tutti con mille felicitazioni anche da parte dell’A.V.A. ••• A Pietra Ligure il 9 gennaio u.sc. è nato MATTIA per la gioia di mamma Sabrina e papà Alessandro Giuliano, i nonni Milena e Vincenzo, nonna Anna Maria e nonno Angelo Bertonasco che lo guarda dal cielo. L’A.V.A. augura al piccolo Mattia ogni bene nella serenità e nell’amore della sua famiglia. ••• È nato il 13 gennaio u.sc. (stesso giorno del compleanno del papà) ad Imperia MARIO ELENA. Lo annuncia con gioia il fratello DUSTIN unitamente alla mamma Barbara e a papà Stefano. I nonni Mida Fanali e Filippo Quartara, Daniela e Emilio Elena con tutta la famiglia partecipano a questa grande gioia. L’Associazione Vecchia Alassio augura al piccolo MARIO una lunga vita serena e porge alla Socia Daniela e ai famigliari tutti le più vive felicitazioni. ••• Jacopo Gastaldi unito a mamma Anna e Papà Renzo è lieto di annunciare la nascita del fratellino NICOLÒ. Nato a Pietra Ligure il 19 gennaio u.sc., per la gioia dei nonni Elisa e Mario Stucchi, Franca e Ermanno Gastaldi e lo zio Guglielmo. L’Associazione Vecchia Alassio augura al piccolo Nicolò ed ai famigliari tanta serenità e lunga vita. la mia mente in questi giorni. Su un autorevole settimanale politico-economico leggo che a New York ha chiuso il famoso Hotel Plaza, e i suoi locali sono stati trasformati in lussuosi appartamenti che… ed è questa la notizia, costano la metà di quanto costa un appartamento ristrutturato ad Andate. Davvero! E allora lì una delle due: o gli americani, i neworkesi, sono diventati improvvisamente poveri, o qui da noi circolano parecchi abbelinati (è parola ligure, non di Andate) disposti a pagare follie fuori di ogni mercato logico, per comprare un buco da noi o per investire soldi in un mattone forato andatino. Gente, guardate che se c'è un innamorato di Andate sono io, ma qui si parla di New York, della Grande Mela, in posizione, fra l'altro centrale ed elegantissima. Che dire? Non lo so. Sarà perché da noi abbiamo una spiaggia bellissima, e soprattutto balneabile sempre e interamente. Chissà? Luca Caravella Riposare l'Anima Dixembre Genitori si diventa Venerdì 19 gennaio u.s. alle 21, presso l'Auditorium della Biblioteca Civica di Alassio, con la collaborazione della Dott.sa Zavaroni, assessore all'Associazionismo e al Volontariato e organizzata da Loredana Polli, responsabile della Sezione Liguria di Ponente dell'Associazione "Genitori si diventa", è stato presentato l'interessante libro che riprende nel titolo il logo dell'Associazione: “Genitori si diventaRiflessioni, esperienze percorsi per il cammino adottivo”. I relatori della serata erano il tanto la vita privata e i vizietti privatissimi – alcuni dei quali legalizzati – dei politici, ma piuttosto il fatto che amministrino bene, che non rubino, che non entrino in conflitto di interesse, insomma che nella vita politica vogliano il bene pubblico e lo perseguano con onestà. Allargando il discorso ai politici nazionali, se devo dar retta a Beppe Grillo (se no lo querelino) sembra che più di cinquanta fra senatori e deputati siano già stati condannati in primo o in secondo grado e non abbiano ancora sentito il desiderio e l'obbligo di dimettersi. E poiché, sempre secondo Grillo, i politici sono " dipendenti" degli elettori, io, come loro datore di lavoro, affermo decisamente che da deputati e senatori, più che "battute originali" mi aspetterei l'esibizione di tante belle fedine penali, rigorosamente immacolate. Quella sarebbe una bella pubblicità. Tutto il resto è noia – direbbe Califano. Ma un'altra notizia ha colpito A Savona l’11 gennaio u.sc., è nata GINEVRA SUSSONE. Lo annunciano con gioia il fratellino Edoardo con mamma Alessandra e Papà Massimiliano, unitamente ai nonni Lella e Mimmo, Ileana e Renato Naitana. L’A.V.A. augura a tutti ogni possibile felicità: ••• L’anno nuovo (il 4 gennaio) ad Alba è nata VITTORIA BERZIA. Lo annunciano con gioia la sorellina MATILDE, i genitori Alessandra e Marco con i nonni Isa e Domenico Berzia e Valeria e Gaetano Fanali. L’A.V.A. augura alla piccola Vittoria, alla famiglia e in particolare al nonno Gaetano, nostro Socio, ogni bene! “Bisogna dare svaghi all'anima, affinché quando devi pensare la mente ti torni migliore". Questo pensiero é di Fedro il favolista antico. È vero, per superare lo stress, dannoso all'uomo, occorre ogni tanto svagare la mente, staccando la spina, tralasciando le preoccupazioni ordinarie e liberarsi da ogni assillo. Ovvio che qualcuno pensi alle ferie prolungate, altri alla lettura di un buon libro, altri ad una fumata di pipa seduto al caminetto, altri ad una passeggiata con il cane o ad una partita di caccia o di scacchi o altro ancora. Io vorrei suggerire per disintossicarsi l'anima di pregare una volta tanto o meglio di recarsi a sentir la Santa Messa alla domenica almeno. Per un cristiano è una tappa d'obbligo il farlo e risponde appieno alla soluzione del problema; ma io voglio rivolgermi con questa proposta ai non credenti, agli scettici e agli agnostici. Perché non provare almeno una volta? Quanto tempo contate di perdere (o sprecare) per farlo? Una Messa dura circa 30 minuti; in una settimana ce ne sono ben diecimila e ottanta, non sarebbe poi un gran sacrificio, considerato che potreste averne un beneficio. Per i cattolici è un rito sacro, è l'incontro con Gesù Uomo vero e Dio vero, durante il quale si prega per noi, per gli altri, si attua la comunione con i nostri defunti, e la Comunione con l'Ostia consacrata; ma per i non credenti può essere un relax della mente per una riflessione sul tema della vita stessa; una pausa necessaria. In Chiesa non sentireste parole di odio per i diversi o incitamenti alla trasgressione o alla disobbedienza alle leggi o guerre sante: qui nessuno vi detterà obblighi. Sentirete però ciò che a voi stessi piace e vorreste e cioè parole di amore, di perdono per gli errori, di solidarietà per gli altri, sentirete parlare di pace, di carità per i diseredati, vi si inviterà a gesti di amicizia e fraternità con il vostro prossimo; vi inviteranno a ricordare i vostri parenti e amici che non ci sono più e a pregare per loro. Quei trenta minuti su diecimilaottanta settimanali seduti in un ambiente confortevole tra i canti corali e il suono dell'organo anche a chi non crede in Gesù Dio non potranno che far bene; chissà che al momento della Elevazione anche a voi che non credete si faccia sentire "una voce" nel vostro cuore che vi aiuti a trovare una miglior considerazione di voi stessi e della vostra vita rigenerando la freschezza dell'anima e della mente meglio di una "pipata", o di altro svago comune. Provare non costa nulla, neppure un euro. Silvio Viglietti 4 «L'ALASSINO» Lettere del pubblico Lettera aperta agli Alassini di buona volontà Forse anche questa volta si riuscirà a metterci una pezza e anche la stagione 2007 passerà e diventerà un ricordo. Senz’altro ci saranno delle responsabilità soggettive se, come dice la regione, gli organi competenti erano a conoscenza del problema e nulla è stato fatto per porvi rimedio. Senz’altro ci saranno degli scriteriati privi di cervello che usano dei rii come fossero cloache a cielo aperto. Senz’altro è in questi frangenti che la comunità tutta si rende conto della capitale importanza nell’universo economico di Alassio e della Riviera tutta, della nostra spiaggia e del nostro mare e di chi con fatica li mette all’onore del mondo. Senz’altro, senz’altro, senz’altro. Ma non è questo il punto. Il punto è che, purtroppo, ognuno di noi pensa sempre e troppo al proprio piccolo orto senza guardarsi intorno. Se si deve intervenire, e si deve intervenire, non è sufficiente certo pulire e risanare questo o quel rio, ma bisogna, una volta tanto, pensare in grande ed alzare il proprio orizzonte visivo, e pensare a mantenere in ordine tutto il sistema dei rii, ovvero a mantenere in ordine tutta la nostra collina; occorre imprimere una forte e decisa accelerazione alla soluzione dei problemi di depurazione e non solo ad Alassio ma in tutta la Liguria, d'altronde il nostro è un piccolo mare. Occorre anche rivedere una legislazione macchinosa, complessa e ingessata, che priva di qualsiasi elasticità reprime senza prevenire. Occorre investire capitali e creare sinergie tra pubblico e privato per promuovere, migliorare e mantenere il bene collettivo, quale che esso sia (come per altro è stato fatto con la realizzazione delle protezioni a mare nella zona centrale di Alassio, da poco iniziata ed i cui costi sono in massima parte sostenuti dai concessionari). Occorre evitare sterili polemiche di partito, ma pensare ad una politica che rimetta la “polis”, la città, la collettività di nuovo sopra tutto. Lo sviluppo del nostro paese, il “floreat Alaxium” può avvenire solo se ognuno di noi si impegnerà a dare qualcosa, fosse anche solo spendere qualche soldo in più per una fossa biologica più moderna e sicura o per collegarsi finalmente alle condotte fognarie. La nostra spiaggia ed il nostro mare, e per nostro intendo di noi Alassini, sono per noi come il maiale, non si butta via niente, ma è importantissimo che questo maiale sia in buona salute e ben pasciuto, solo così potrà sfamarci tutti. Forse troveremo le responsabilità ed i responsabili saranno puniti, rifaremo le analisi e daranno esito favorevole e l’incubo si dissolverà, ma se questo evento non ci sarà di insegnamento per il futuro e non ci farà cambiare rotta, ci sarà senz’altro un'altra volta e forse allora saremo meno fortunati. riceviamo e pubblichiamo (le lettere anonime non vengono pubblicate) Le Befane volano ad Alassio Il giorno 6 gennaio, con l’anno nuovo, è arrivato nella centrale Via Torino un gruppo di simpatiche Befane. Anche queste singolari “Vecchiette” tutte appartenenti ad “ALASSIO DONNA”, un’associazione rigorosamente apolitica, apartitica ed auto finanziata dalle numerose Socie, hanno offerto ai bimbi dolcetti e cotillons, mentre agli adolescenti, sponsorizzato da Calvin Klein, un kit di prevenzione per quel male che spesso uccide i giovani per la superficiale conoscenza del problema, ovvero la piaga dell’AIDS. Oltre a questa originale iniziativa l’Associazione era già scesa in Via Torino con gli alberi addobbati con le bellissime scultu- re del Signor Franco Iebole, rappresentanti i vecchi mestieri ed i vecchi giochi. Ed appunto i vecchi giochi sono stati portati sempre nella stessa via, si sono divertiti bimbi, papà ed anche nonni. Entrambe le manifestazioni hanno avuto molto successo fra gli Alassini ed i numerosi ospiti. Cosa possiamo dire a queste tenaci, caparbie e piene di iniziative ed entusiasmo, a queste dolci Socie dell’Associazione? Solo una cosa: continuate così, coraggiosamente, senza influenza alcuna. Insomma AD MAJORA Giuliana Tomati Barbera Ernesto Schivo Presidente Associazione Bagni Marini N.d.r. Ci auguriamo che al più presto venga risolto questo problema. Facendo prevenzione e pulizia radicale dei rii e di quant’altro, con la collaborazione di tutti, senza polemiche. Il bene della nostra città deve essere superiore a qualsiasi altra considerazione. Attività motoria a Poggio Fiorito Vorrei rispondere con un grazie al gradito e inatteso articolo della Dott.sa Zavaroni, comparso nel numero scorso dell’Alassino. Sono ormai trascorsi 50 giorni dall’inizio dell’esperimento di attività motoria proposto agli ospiti di Poggio Fiorito e rimanendo in tema natalizio, direi sia stata un’esperienza “epifania” ovvero rivelatoria. Vedere tutte quelle persone sedute in cerchio attorno a me, attente e disposte a mettersi ancora in gioco è tutt’ora emozionante. Davanti a me storie, memorie, ricordi e quotidiano negli Giovedì 15 Febbraio 2007 occhi velati di ciascuno mi hanno rivelato un universo immenso, luminoso e antico. Ho lavorato con loro cercando di trasmettere calore insieme a movimento ed ho ricevuto tanto di più con affetto e simpatia; è vero loro ci sono ancora e tanto ancora hanno da dare. Sinceramente grazie agli ospiti di Poggio Fiorito, all’Assessore Politiche Sociali ed al Comune di Alassio per la importante opportunità avuta. Dalila Filè Insegnante Metodo Feldenkrais fiore che oggi sta perdendo i petali più belli. Tentiamo di prendere sonno, ma al mattino dobbiamo proprio convincerci che la nostra città ha cambiato abito; non ci sono più le barche assonnate sulla spiaggia, non la fragranza degli orti e delle fasce profumate. Su uno scoglio c’è un “foresto” solitario; un altro sembra ammalato di nostalgia: «Io sono stato fin da bambino, e sempre, innamorato di Alassio, ma adesso, da uomo, capisco le esigenze del momento che viviamo e malgrado le ferite inferte all’ambiente, riesco ad invidiare gli Alassini che possono vivere tutta la vita fra queste colline e il mare». Fernanda Chi vö esse buxiaru u porle du tempu Oggi nonostante il proliferare sul territorio di stazioni meteorologiche ed il conseguente impiego di sempre più sofisticati apparati, la meteorologia rimane ancora imprevedibile. È accertato che si possono prevedere, talvolta con largo anticipo, certe calamità naturali come temporali, terremoti, eruzioni vulcaniche e temperature glaciali; tuttavia la meteorologia è una scienza ancora difficile da interpretare. Anche i bollettini che le reti televisive emettono regolarmente con le condizioni atmosferiche del giorno, quelle del giorno dopo e quelle di dopodomani non sono sempre attendibili. Oggi per chi si mette in viaggio, o prima di lanciare campagne promozionali per alberghi, residence, agro turismo è d'obbligo ottenere tutte le informazioni sul tempo che farà. Ma come se la cavavano i nostri nonni tanti anni fa? Ci si arrangiava principalmente con l'aiuto dell'esperienza e della saggezza dei vecchi. Gli Alassini, ad esempio, prevedevano pioggia, temporali, secondo la colorazione delle nubi. «Nivura russa o ch’ú ciöve o ch’ú bùffa» «Nivura gianca o ch'ú ciöve o ch'u lampa» ed ancora: «Russu a-a mattin, tempu meschin» «Russu a-a sera, tempu in can-dera» Ancora gli Alassini attribuivano a certi mesi dell'anno alcuni fenomeni atmosferici. «Frevò patellò, a pe' pesci in vauto mo'» «Mazzu de frasche-zuggnu de burrasche». «Se a nuvembre u trona l'annò a sara bona» «Se san Martin u va pe legne in Invernu bruttu u vegne» ed ancora dicevano: «Se u covu u l'ha u cappellu aigua in tu sappellu» (se Capo Mele è avvolto dalle nubi, la pioggia (libeccio) è certa). «Punente d'invernu, tempu d'infernu - punente de stai, belle giurnai» «Corsega a m'appò lebecciu a canò» (quando si vede la Corsica, arriva il libeccio). «Tramuntona scura aigua segura» e per finire: «Quande a nivura a va a-a muntagna mette i boi in ta cabanna, quande a nivura a va au mò mette i boi a travaiò» (se le nuvole vanno ai monti è pioggia se vanno al mare invece è bel tempo). A san Lurensu a l'è ancu a tempu, a san Roccu a l'è za troppa, a san Bertumè datte 'na patta de derè... (Dicesi dell'acqua piovana e della sua utilità). D'altronde non sarebbe poi stato molto difficile prevedere il tempo ad Alassio in quanto qui, è buono tutto l'anno senza eccezioni. Vincenzo Moirano Iniziativa di «Alassio Donna». LEZIONE DI DIALETTO di Lino Vena - PARTE 1a Posso? Lodare l'iniziativa del "desbarassu" alassino per smaltire le scorte dei negozianti favorendo il pubblico con sconti interessanti, ma dissentire dall'occupazione di via Cavour per tale manifestazione? Meglio sarebbe via Colombo, dove è già predisposta l'illuminazione della via, oppure la piazzetta Beniscelli, o anche la piazzetta davanti al palazzo comunale adibita sovente per fiere e altre cose. Ma meglio ancora sarebbe se ognuno esponesse il suo "desbarassu" davanti al proprio negozio: qualche cliente potrebbe infatti entrare anche per acquistare oggetti non in desbarassu! Posso segnalare ancora che l'incrocio di viale Gibb con via Dante è spesso intasato da manovre difficili di pullman che per la loro lunghezza e la sosta di auto nella curva non riescono a gi- rare agevolmente? Meglio mettere dei paletti di divieto nella curva, visto che non sono rispettati i segnali della strada: pensateci su per favore. Posso ancora chiedere: è possibile segnare un altro attraversamento pedonale con le strisce davanti al caffè Roma verso i giardini, angolo sempre occupato da moto o auto che ostacolano il passaggio pedonale specie a handicappati o bambini in carrozzella? Infine posso chiedere quando sarà tolta la sosta (a volte di ore) del trenino da via Cavour? Non doveva essere spostata in piazza Partigiani? Posso infine suggerire di mettere un cartello indicatore dei servizi pubblici di viale Gibb n° 1 e cioè ai giardini dove c'è il bar, che non sono facilmente visibili? Grazie dell'attenzione. Silvio Viglietti Addio, mia bella Alassio, addio! C’è stato un tempo in cui era consuetudine, prima di andare a letto, fare quattro passi sulla spiaggia dove qualche barca da pesca, era pronta per salpare; si guardava la collina già assopita nel silenzio e le villette attorniate dal verde. Tutte le sere si faceva la stessa passeggiata; tutte le sere quella pausa a fine giornata era come una tisana per dormire meglio. Il tempo è passato ed in tanti abbiamo perso il passo con la modernità, forse anche appesantiti dagli anni; i borghi hanno riportato ferite gravi perdendo persone care, a volte anche prematuramente. Per gli Alassini rimasti ci sono delle notti insonni; Alassio era come un magnifico In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. Lettera aperta all’Alassino Siamo i coniugi ANNA e GIANCARLO BELLONI. Frequentiamo Alassio da oltre trent’anni e, da circa cinque, affittiamo un appartamento di fianco ai Signori MUNN, passando dalla conoscenza alla stima fino all’amicizia sincera. Abbiamo apprezzato l’articolo pubblicato sul vostro mensile, al quale siamo regolarmente abbonati, con i ringraziamenti a Maryorie e Peter per l’opera svolta da parte dei loro studenti, però, vogliamo portare a conoscenza i meriti della signora Maddalena Carossino, loro di- rimpettaia, che per tanti anni, ha dedicato cure e attenzioni ai signori Munn, anziani e cagionevoli di salute, aiutandoli nei loro fabbisogni di cure mediche, assistendoli anche materialmente con l’affetto di una figlia. In un mondo dove impera l’egoismo, dove nessuno fa niente per niente, a noi è sembrato giusto far conoscere il comportamento di umanità e di altruismo disinteressato, tenuto dalla signora Maddalena nei confronti dei coniugi Munn. Anna e Giancarlo Belloni U l'è bellu parlò ün po' du dialettu pe cuntinuò a noscia tradissiùn, ma fàmmughe attensiùn ün stissinettu a quélla ch'a se ciamma tradussiùn. Ciammammu ghirindùn il "comodino", il "cuscino" diventa l'uregé, matettu in italiano sta a "bambino", per dir “di dietro" dici dederé. Scabecciu, lo sapete, vuol dir "tonno”, mentre i "bianchetti” belifìn, menüe sun mezzu inbarlügàu per dire ho sonno", le "briciole" si chiamano fregüe. La "persiana" normale è giruxìa. "Fiammifero?" si chiede: "Ti hai ün brichettu?" scarzö è "l’orzaiolo", lalla è "zia", il "pettirosso", sai, u l’è u picettu, Per "prendere la preda", di acciapò, da noi il “timoroso” è agenàu “a me deve piacere" a m'e agghistò, il “semplicione" u l'è l'appalücàu, I viscidi son tutti lepegusi, le “cianfrusaglie” qui sono ravatti, "sozzi e sporchi” da noi son resenusi E i “Veneti e Lombardi" mangiagatti. Per dir "fra poco” diémmu daccampò; per dire: "È stretto è chiaro” u l'è astrexìu, per dir chi "va a mangiare" u va a gernò, “solletico" in dialetto u l’è u gatìu. Le "farfalle" si chiaman parpellette, la "cincia mora” u l'è u pericurìn, le "asole"dell'abito e agassette, “gabbiano” o similare u l'è u ciunbìn. "Stendersi a letto"? Meglio areversòse, "litigare" u se dixe ratelò, "vestirsi stranamente” u l’è ingermòse, "spaventare gli uccelli"... sburatò. La "trottola” la chiamano sgavaddura per "donna brutta"dicono na bàsura “scatto in tirata" qui vuol dir s-ciancùn e se ha il “magone'' dice: u l’ha u s-ciupùn. Per dir “sfiorare" dirai schissifì non dire "pianeggiante", ma cianellu, il “rammendo" accurato u l'è sarzì, il classico "foruncolo"... u ciavellu. Le "lucciole" i sun basse-bassette, per le "susine" parla di brignolle, le "caramelle" sono ciappellette, le "cose semidure"… basanolle. Chi beve tanto è proprio un ch'u lappa, il "grossolano" u l'è desgaribàu e i "cannoli” i sun belìn du Papa, "arrotolato" è detto accürchiàu. (continua sul prossimo numero) Giovedì 15 Febbraio 2007 LE ALGHE Quando mi sono proposto di occuparmi delle alghe, non immaginavo di trovarmi di fronte ad un argomento estremamente ampio (oltre 1.920.000 voci su Internet), incredibilmente complesso, in continua evoluzione e inoltre non privo di punti controversi: per esempio già la stessa definizione di "alga" non trova un accordo universale tra i botanici. Per ridurre al minimo le contestazioni da parte degli esperti, mi limiterò a presentarvi una panoramica, ovviamente non esaustiva né tanto meno inconfutabile da parte degli esperti. LE ALGHE - GENERALITÀ Le alghe sono vegetali tallofiti (cioè dotati di tallo, al pari dei funghi e dei licheni: il tallo è un corpo vegetativo che non è differenziato in un asse caulinare con radici, fusto e foglie) ed autotrofi (capaci pertanto di produrre autonomamente le sostanze organiche necessarie alla loro nutrizione). Pressoché tutte le alghe sono in grado si svolgere la funzione clorofilliana. Sono ubiquitarie, vivono cioè ovunque, dai tropici alle regioni polari, ma prediligono l'ambiente acqueo (acque marine e acque dolci) ed i luoghi umidi e freschi; si sviluppano alle temperature più disparate (neve, ghiaccio o scaturigini bollenti di acque termali). A tutt'oggi sono state identificate circa 30.000 specie di alghe ed il numero è in continuo aumento: basti pensare che nel 1968 l’Enciclopedia Italiana delle Scienze ne enumerava 18.000. L'aspetto ed il colore sono estremamente vari, al pari delle dimensioni che vanno da un micron di diametro fino a 90 metri di altezza. ALGHE MARINE Tra 1e alghe, quelle marine rappresentano il gruppo preponderante: si può dire che esse costituiscano la continuazione, nelle acque dei mari, delle praterie e delle foreste presenti sulle terre emerse. Probabilmente spetta ad alcune specie di alghe il merito di aver inaugurato – nelle acque oceaniche – la vita sul nostro pianeta. Sono state proposte varie classificazioni delle alghe marine: ne presento una molto semplificata che scolasticamente distingue: Alghe verdi o clorofite (zona litoranea o intercotidale) Alghe brune o feofite (zona delle laminarie: m. 0 - 27) Alghe rosse o rodofite (zona delle coralline: m. 27 - 70) (zona profonda: m. 70 150/200) A profondità maggiori le alghe divengono sempre più rare per la progressiva diminuzione delle radiazioni solari. ALGHE “BUONE” ED ALGHE "CATTIVE" Nell'ambiente marino è possibile individuare alghe cosiddette "cattive" ed alghe "buone”. Il numero delle alghe nocive è aumentato negli ultimi 40 anni, a causa dei seguenti fattori principali: - aumento della temperatura dell'acqua marina - incremento degli scarichi umani - arrivo nei nostri mari di nuove specie di alghe provenienti dalle regioni tropicali Un fattore aggravante è rappresentato dal mare calmo e dal conseguente mancato ricircolo dell'acqua. Un esempio di "alga cattiva" è la Caulerpa Taxifolia, alga originaria dei mari tropicali e allevata negli acquari a scopo ornamentale. La prima segnalazione di quest'alga nel Mediterraneo risale al 1984, quando fu scoperta in Costa Azzurra e precisamente nel fondale sottostante al Museo Oceanografico di Monaco (forse a seguito dell'imprudenza di un inserviente che avrebbe versato in mare l'acqua di lavaggio delle vasche che contenevano la Caulerpa): di là l'alga si è diffusa alle coste della Spagna, dell'isola d'Elba, della Sicilia e dell'Adriatico, fino a ricoprire oltre 12.000 ettari di fondale in cinque Paesi del mar Mediterraneo. La Caulerpa attuale è un mutante generatosi attraverso selezioni in acquario ed è ben diversa da quella che si reperisce nel suo ambiente di origine: è insensibile alla temperatura e alla profondità, si adatta a qualunque substrato, ha grande capacità di diffusione, distrugge le altre alghe minacciando le foreste marine di Posidonia ed ospita nei suoi tessuti alcune tossine in grado di avvelenare gli organismi marini che se ne nutrono. Altra alga considerata "cattiva", almeno dal nostro punto di vista, è la Ostreopsis Orvata, alga microscopica, anch'essa da pochi anni in Italia e proveniente dai mari tropicali, viaggiando probabilmente sotto forma di cisti quiescenti nell'acqua di zavorra della stiva delle navi o con stock di pesci di allevamento. Quest’anno l'Ostreopsis si è sviluppata lungo le coste attorno a Genova, creando problemi alla balneazione in quanto essa è in grado di procurare dermatiti irritative, difficoltà respiratorie, problemi gastro-intestinali e febbre. E passiamo alle alghe utili, il cui sfruttamento prende lo spunto da alcune caratteristiche estremamente interessanti insite in molte specie, e cioè la presenza di grandi quantità di protidi, glicidi, lipidi, vitamine, minerali, enzimi, principi attivi con attività antibiotica ed ormonale ecc. nonché la capacità di fissare, utilizzare o trasformare molte sostanze presenti nell'ambiente, svolgendo così importanti funzioni detergenti e rigenerative. Le alghe marine possono essere utilizzate: - in agricoltura come concime o foraggio per animali - ne- gli impianti di depurazione come filtrante - in alimentazione - in diverse tipologie industriali - in talassoterapia, ove costituiscono, accanto al clima, alla sabbia, ai limi e naturalmente al mare, uno dei mezzi curativi per eccellenza. LE ALGHE NELL'INDUSTRIA Dalle grandi alghe (Kelp, Sargassus Muticus ed altre specie di Sargassi, Laminaria Chondria, Dasyphilla) è possibile ricavare una sostanza denominata algina, che è usata in alcune preparazioni alimentari (gelatina, crème caramel, torte a lunga conservazione), in farmaceutica (pillole dietetiche) ed in cosmetologia (creme di bellezza, dentifrici, balsami per capelli ecc.). LE ALGHE... IN CUCINA In Giappone il Codium Tomentosum viene utilizzato per preparare una minestra, la Porphìra consumata lessa od in insalata mentre la Enteromorpha Linza trova impiego come spezia aromatica per insaporire i cibi. Le alghe occupano uno spazio anche nella cucina di molti Paesi europei: ad esempio in Irlanda col Chondrus Chrispus vengono preparati decotti, budini ed insalate; in Danimarca esiste una qualità di pane a base di farina di alghe, in alcune regioni italiane infine si fanno frittelle con l’Ulva Lactuca, ancora frittelle con un'alga simile alla Gigartina Stellata, la quale però può anche essere consumata cruda e condita con succo dì limone. LE ALGHE IN TERAPIA Da molto tempo le alghe hanno fatto intravedere impreviste, ancorché non ben definite, potenzialità di utilizzo in varie branche della medicina, e soprattutto in dermatologia. Infatti già nel 1932 Ceresole proponeva l'infuso di alghe marine nei confronti di alcune patologia tubercolari cutanee, a quel tempo abbastanza frequenti ed oggi fortunatamente molto rare, almeno nei Paesi più civilizzati. A moltissime specie di alghe vengono attribuite indubbie capacità (risolventi, stimolanti, cheratoplastiche e cicatrizzanti), però manca sia un adeguato riscontro scientifico, sia una precisa definizione dei campi e dei limiti di sfruttamento. Per questo i trattamenti a base di alghe che vengono effettuati nei centri di talassoterapia (e mi riferisco in particolare a quelle delle coste atlantiche francesi, di cui ho avuto esperienza diretta) sono soprattutto indirizzati a finalità cosmetologiche, mentre a mio parere dovrebbe essere preso in considerazione un impiego più squisitamente medico. Un suggerimento per il futuro Centro Talassoterapico di Alassio? Prof. Gianfranco Strani Giornata delle comunicazioni sociali In occasione della ricorrenza di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e dei mezzi di comunicazione, il 24 gennaio u.sc. si è svolto l’annuale incontro del vescovo Mario Oliveri con i rappresentanti della stampa locale. Dopo il saluto del Vescovo ai presenti ed una breve riflessione sulle realtà locali, ha preso la parola il Presidente dell’Unione Stampa Cattolica 5 «L'ALASSINO» Giorgio Bubba, che ha messo in luce le difficoltà che affliggono i giornali, sia piccoli che grandi, che per sopravvivere devono ricorrere all’abbinamento di libri, gadget o altro causa il calo di lettori, auspica, contro l’imperversare della politica, una maggiore informazione locale offrendo alternative ai giovani. È seguito l’intervento polemico, del Parroco di Ceriale Don Leandro, per fatti sulla Resistenza che riguardano il passato e l’invito ad una maggiore divulgazione della trasmissione televisiva SAT 2000, ai più sconosciuta. Ha chiuso l’incontro il Vicario Giovanni Battista Gandolfo con il ringraziamento ai presenti incitando un maggior flusso di notizie sui mezzi di informazione locale. Rubrichetta mensile - Un ricordo per... Vita oratoriana con il “mitico” Don Masieri. A.N.E.D. ASSOCIAZIONE NAZIONALE EMODIALIZZATI OSPEDALE DI ALASSIO-ALBENGA LA BUONA SANITÀ In un momento in cui i media ci propongono esempi eclatanti di malasanità, è assai gratificante poter rappresentare una voce fuori del coro, portando due esempi di buona sanità, riguardanti il Centro Dialisi di Alassio-Albenga. Ci riferiamo, come primo esempio, all'acquisto da parte del Centro di due sfigmomanometri (misuratori di pressione) elettronici di ultima generazione, strumenti indispensabili per una buona assistenza dei pazienti. Questo grazie ai famigliari della defunta Elsa Peutet in Mastroianni, già paziente del Centro, che hanno aperto una sottoscrizione a cui presero poi parte praticamente tutti i pazienti del Centro: si giunse così ad una raccolta che fruttò ben 3.355,00 euro, somma necessaria all'acquisto dei due strumenti. Come secondo esempio alludiamo all'apertura della tanto richiesta "Dialisi vacanze", che farà del nostro Centro, un centro di importanza nazionale. Alassio è una città a vocazione turistica ed erano tanti i pazienti di varie parti d'Italia e del mondo, che, desiderosi di passare una vacanza sul nostro territorio in tutte le stagioni dell'anno, avanzavano richiesta al nostro Centro per poter avere il servizio di un certo numero di dialisi. Ora tutto questo sarà possibile grazie alla splendida disponibilità del personale medico e paramedico, anche se ancora sottoorganico. Grazie all'intervento del dott. Franco Bonanni, Direttore Sanitario dell'ASL N° 2 Savonese e all'interessamento del Responsabile della Dialisi, dott. Giancarlo Mancuso, un nuovo medico è stato assegnato alla struttura: si tratta del dott. Massimo Gai, proveniente dal Reparto di Nefrologia e Dialisi delle Molinette di Torino, che si è andato ad af- fiancare alle dott. Clara Fraguglia e Annamaria Murgia, già presenti nel Centro. Con il mese di febbraio sta aprendo nella sede di Albenga una dialisi pomeridiana, per cui un certo numero di pazienti, valutati sia per sede territoriale sia per particolari patologie, sarà trasferita dal Centro di Alassio a quello di Albenga: nella nostra città rimarranno liberi alcuni letti che potranno essere opportunamente sfruttati proprio per la "Dialisi vacanze". Il nostro Sindaco, Arch. Marco Melgrati, in occasione di un nostro incontro informale, ha espresso tutto il suo compiacimento per questa iniziativa, che arricchirà la nostra città nel campo delle politiche sociali, e dando la sua disponibilità a tutto ciò che il Comune poteva fare per questo servizio. Il Delegato ANED Antonio Tassara L’Alberghiero gestisce un hotel in Trentino Gli studenti dell’Istituto alberghiero di Alassio sono stati impegnati in Trentino per una settimana formativa: hanno infatti gestito un albergo a tre stelle, sotto l’attento controllo dei propri docenti di materie pratiche. I ragazzi hanno tenuto aperto, a Polsa di Brentonico (Trento), per una settimana, l’Hotel a tre stelle “Polsa”, nell’ambito di un apposito progetto scuola-lavoro, denominato “Scuola in montagna”. Si tratta dello stage previsto nel Pof (Piano dell’offerta formativa) che la scuola organizza ogni anno per consentire ai suoi allievi di gestire in maniera autonoma un grande albergo scelto in una località sciistica. Alla trasferta hanno preso parte 150 persone fra docen- ti, studenti ed aiutanti tecnici, guidati dalla preside Marinella Trifoglio e dalla sua vice Francesca Gilli. Da più di quindici anni la scuola alassina offre questa importante opportunità formativa ai propri allievi: «Gli obiettivi culturali e didattici – dice la dirigente scolastica Marinella Trifoglio – di questo stage sono molteplici. Il più importante è quello di dare agli studenti la possibilità di vivere un’esperienza di gestione d’albergo autonoma, combinata e globale. I ragazzi possono acquisire esperienza di lavoro sul campo, partecipare ad attività sportive non agonistiche, conoscere un nuovo territorio nei suoi aspetti paesaggistici, artistici e culturali. Il progetto mira inoltre a determinare canali di forte comunicazione fra le varie componenti scolastiche». La settimana di stage “Scuola in montagna”, è proprio uno dei fiori all’occhiello dell’istituto alassino che attualmente conta più di 400 allievi. Intanto ad Alassio gli altri studenti, quelli che non hanno partecipato al progetto della scuola in montagna, sono stati impegnati invece in altri interessanti stages presso enti, aziende e ditte private di Alassio e del comprensorio ingauno. C. A. 6 «L'ALASSINO» Un incendio da domare Il giorno 2 gennaio c.a. la città di Alassio è stata involontaria protagonista e testimone dell’incendio che ha devastato i monti che la circondano. In particolare, la frazione di Solva ha visto il fuoco distruggere la sua flora mediterranea dal mare sino alla cima del Pisciavino. In riferimento ai fatti occorsi quel giorno, gli abitanti della Solva sono rimasti dapprima sorpresi, quindi perplessi e dubbiosi, su quanto dichiarato dal Capo Nazionale della Protezione Civile in un’intervista televisiva, laddove ha elogiato le forze intervenute, affermando addirittura che tale modus operandi sarebbe “da esportare”. Gli abitanti che hanno potuto seguire le operazioni nutrono seri dubbi in merito e non ritengono tali affermazioni pienamente condivisibili, avendo potuto accertare “de visu” le diverse situazioni, nonché l’organiz- zazione delle operazioni. Proprio per fugare tali dubbi e discutere sui problemi relativi agli interventi da effettuarsi in occasione di incendi sul nostro territorio, questa Comunità propone una tavola rotonda, attorno alla quale dovrebbero sedere tutte le forze della Protezione Civile e non, interessate al problema, da svolgersi presso la sede dell’A.V.A. In attesa di sviluppi circa la proposta sopra espressa, si coglie l’occasione per porgere i nostri più cordiali saluti. A nome delle Comunità Solvese Il Consiglio di Amministrazione della Società Operaia Agricola di Mutuo Soccorso e per essa: IL PRESIDENTE Marino Agnese Ndr L’A.V.A. recepisce quanto esposto e quanto prima si propone di provvedere alla richiesta. Non sono le tanto agognate nuvole gravide di pioggia, ma la coltre di fumo che avvolgeva Alassio in seguito all’incendio del 2 gennaio u.s. (FOTO STRANI) AV V I S O Una nostra lettrice (Armato Patrizia) figlia di un nostro Socio, viste alcune pubblicazioni sul nostro giornale relative alla “RUBRICHETTA MENSILE”, chiede ai nostri lettori e particolarmente ai suoi vecchi compagni di scuola, se fosse possibile, tramite l’A.V.A. reperire la foto del gruppo di classe dell’anno scolastico “1964-1965” a VILLA BICE con la maestra MELA. Ringrazia anticipatamente. Con la debita autorizzazione potrebbe, un domani, essere pubblicata. Giovedì 15 Febbraio 2007 S.O.M.S. ALASSIO Riprende l'attività delle conferenze Sono riprese, alla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Alassio, le annuali Conferenze tanto attese. Il 26 gennaio u. sc. è stato invitato il Giornalista TG 3-Rai dott. Stefano Picasso, con un tema interessante: «Le missioni liguri nella Repubblica Centro Africana». Dopo i saluti di rito del Presidente, Geom. Enzo Barbera e del Sindaco Arch. Marco Melgrati, il giornalista Giò Barbera, figlio del Presidente, ha presentato l'oratore, del resto già ben conosciuto ad Alassio. Sono stati proiettati due cortometraggi (girati in Africa a distanza di dieci anni) direttamente «vissuti» ed egregiamente commentati dall'oratore, per dimostrare le enormi difficoltà in cui vivono le popolazioni del Centro Africa ed i commoventi sacrifici dei missionari cattolici liguri, i Carmelitani di Arenzano. Zone sottosviluppate, villaggi abbandonati a se stessi e privi di tutto, con guerre incomprensibili e stregonerie, con governi incapaci e tremendamente instabili, con infinite arretratezze e malattie dilaganti, come l'AIDS, la malaria e la tubercolosi, con una vita media che non supera i 43 anni! È seguito un interessante di- LAUREA Il 20 dicembre 2006 SERENA DE FELICE ha brillantemente conseguito, presso l’Università degli Studi di Genova, la laurea in Medicina e Chirurgia, discutendo la tesi: “Dosaggio della DNasi in pazienti affetti da LUPUS ERITEMATOSO con prevalenti lesioni cutanee”. Relatrice la Ch.ma prof. Aurora Parodi. Alla neo dottoressa e famiglia le felicitazioni dell’A.V.A. LE ROMANTOS Il trio Romantos, diretto dal noto maestro Dino Ferrari, sta avendo un grande e meritato successo televisivo collaborando, a Milano, con l’emittente “MILANO +” “7 Gold” e “ Telecity” in trasmissioni condotte da Marco Predolin (nella foto) e Simona Arrigoni e sempre rigorosamente in diretta… ALASSIO vi segue e applaude! Bravi Simonetta, Marina, Rosanna e Dino! G.P. battito, con l'intervento eccezionale da parte della nota africanista alassina, Signora Ivaldi, impegnata in Camerun, la quale ha colpito nel segno ed ha illuminato il centro del problema africano che ben conosce e per il quale lavora da molti anni. Si è trattato, dunque, ancora una volta, di una serata interessante e attuale, come da anni organizza la S.O.M.S. alassina, con il compiacimento dei numerosi presenti, ai quali il Comune, per l'occasione, ha offerto, a nome del Presidente, un lauto rinfresco finale. ts. per AVA La S.O.A.M.S Solva in collaborazione con le S.O.M.S. Moglio, Alassio e l’A.V.A., organizza una CROCIERA DI 8 GIORNI dal 5 novembre p.v. sulla nave Costa Concordia Per informazioni: S.O.A.M.S Solva o sede A.V.A. EPIFANIA DEL SUBACQUEO Giunta alla 5a edizione si è svolta il 6 gennaio, sul pontile Mario Bestoso, la tradizionale festa della Befana del Subacqueo, organizzata come sempre dal Gruppo Subacqueo del Circolo Nautico “Al Mare” di Alassio. In una giornata tiepida con il sole a sprazzi, centinaia di turisti e di Alassini si sono ritrovati tutti insieme per applaudire le “Befane” che hanno dispensato dolciumi a tutti i bambini. La manifestazione ha avuto il suo inizio allietata dalle note della Banda Città di Alassio diretta dal Maestro Giovanni Puerari e condotta come sempre dal presentatore con doppia veste, in quanto anche Presidente del Circolo Nautico Alassino, Rinaldo Agostini, il quale ha voluto ricordare che l'Epifania del Subacqueo ogni anno è dedicata alla memoria di uno dei pionieri dei subacquei di Alassio Vice Presidente sportivo del CNAM Arturo Gandolfo, e purtroppo quest'anno anche alla memoria di un altro Vice Presidente del Circolo Nautico, appena scomparso il 5 dicembre, Fosco Agostini. Il Parroco Metropolita Mons. Angelo De Canis ha impartito la benedizione della corona di alloro, portata dai subacquei, che di li a poco sarebbe stata posata sul fondo del mare sulla statua del Cristo degli abissi nei pressi della punta Falconara dell'Isola Gallinara. Si sono poi diretti tutti insieme sulla punta del molo accompagnati dalle forze dell'ordine in alta uniforme, dall'Assessore al Turismo e alla Cultura Dott.ssa Monica Zioni e dal Presidente della Associazione Vecchia Alassio Cavedini, pronti per il tradizionale tuffo delle “Befane” che hanno svelato la loro identità proprio prima di gettarsi in mare. Anche quest'anno si trattava di Carlo Cacciamani e Cesare Signoris instancabili animatori del Gruppo Subacqueo del Cnam Alassio. Tutt'intorno i mezzi navali della Guardia Costiera, della Polizia, dei Carabinieri e del Circolo Nautico su cui aveva preso posto anche il Tenente dei Carabinieri Geremia Lugibello Comandante della Compagnia alassina, anch'egli esperto subacqueo, insieme a Ennio Pogliano Vice Presidente e Cristina Tarello Consigliera del Cnam con “l'ospite” Carlo Tomagnini e a tutti i subacquei alassini sia del Circolo Nautico che del Diving Center Orizzonte Blu e Marina Diving Center. Poco prima del tuffo delle due “Befane” ecco apparire dal cielo l'elicottero dei Carabinieri, che con le sue evoluzioni ha fatto stare con il naso all'insù il folto pubblico. Il corteo di imbarcazioni ha quindi fatto rotta per l'Isola Gallinara dove tutti i subacquei si sono immersi per depositare sulla statua del Cristo la corona di alloro poco prima benedetta da Monsignor Angelo De Canis. Un particolare ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato a questa simpatica manifestazione organizzata dal Circolo Nautico “Al Mare” con la collaborazione del Comune di Alassio, dell'Ufficio Turismo, della Società Nazionale di Salvamento, della Protezione Civile, della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Polizia Municipale con i suoi Vigili in Alta Uniforme e di tutti gli sponsor. R.A. FUMO… E FIAMME Considerazioni dei Volontari boschivi Sul tema natura, iniziamo questo 2007 “tragicamente” con le colline in fumo… e fiamme!, le quali dall’alba del 02 e fino a sera del 03 hanno bruciato, alimentate da un vento con punte di oltre 80 km/h. (N.d.r. combinazione… ogni volta che tira vento forte… i boschi prendono fuoco…). Ma non sono i “dati” riscontrati ciò di cui voglio parlare, anche se “economicamente” molto importanti (vedi: costi, mezzi, persone impegnate) a scapito dell’“uomo”…permettetemi di essere “superficiale” a tal riguardo (comunque…tantissimi complimenti alle squadre antincendio!!) È dal lato della natura che vorrei affrontare la questione, e delle conseguenze…immediate, a breve, e lunga distanza. Perché un incendio non è (solo) il “fumo fastidioso” ed il “pericolo per le case” delle fiamme, la “tragedia” è il… dopo incendio! Quel “dopo” che per cespugli, arbusti, piante, animali del bosco…e non…, purtroppo non ci sarà più!!. Il grave danno, anche “materiale” non solo “emotivo” (come può essere per chi ama la terra, la natura, gli animali) si sviluppa nel tempo con problemi che si innescano a catena. E se questo, come qualsiasi altro, incendio fosse “doloso”, ma anche “solo”…“colposo” (N.d.r. dolos-intenzionale, colpa=incidentale) e laddove si ravvisasse un dolo o una colpa… auspicheremmo una condanna, la quale a nostro avviso (ma noi non siamo la legge) dovrebbe essere pesantissima!! Tanto quanto il “crimine” e la violenza perpe- trata alla natura, e di conseguenza a noi indigeni (nativi/abitanti del luogo). A settimane di distanza, camminando in questo “paesaggio” distrutto, quelli come noi che conoscevano (quasi) ogni pianta, non nel senso… botanico, ma “amichevole” e che portavano anche del cibo per gli animali del bosco… beh ritrovare tutto in cenere è proprio una grande sofferenza! E gli “eventuali” responsabili, noi li riteniamo colpevoli di: strage animale, vegetale, naturalistica… continuata! Eh sì…! Perché il danno naturalistico non si ferma con lo spegnimento delle fiamme! Il terreno attualmente risultante, sarà per moltissimo tempo indurito, arido e secco, e la prossima estate si surriscalderà troppo con il sole non permettendo il riprodursi e/o il vivere né di flora né di fauna! Trasformando da zona boschiva, a “tundra” (paesaggio privo di alberi, con terra secca, pietre e arbusti a vista) un’altra porzione del nostro (ex)polmone verde. Poiché le piante non trovano più le sostanze nutritive congeniali nel terreno per riprodursi tramite le spore portate dal vento e/o a “caduta”, e di conseguenza gli animaletti del bosco (oltre a quelli uccisi dal fumo e dal fuoco) non avranno più (in questa zona) piante e piantine su cui salire, o creare tane o di cui cibarsi, il suddetto “danno a catena” prima menzionato. Inoltre, anzi forse soprattutto, (pensando al lato “pratico” ed egoistico di noi umani) data la morfologia territoriale caratterizzata da forte pendenza…e data la mancanza di drenaggio alle prossime piogge… (che da un lato auspichiamo, per “lavare” la cenere) inizieranno a crearsi smottamenti, frane, e (anche) sulle zone abitate sottostanti si riverseranno eccessivamente le acque piovane sulle strade, riempiendo con “ghiaia” e terriccio i tombini, e quindi “allagando” le strade… insomma l’aver danneggiato un certo equilibrio della natura “in alto” probabilmente si ripercuoterà “a valle” e dati i notevoli impluvi, non sarà generalizzato, ma dove andrà a finire creerà pesanti disagi. Almeno vicino alle abitazioni occorrerebbe provvedere con ripiantumazione , monitoraggio ed eventuali interventi dell’aspetto idrogeologico dei nuovi “corsi” d’acqua, i quali sono la causa delle “franette” di terra e sassi che una bella mattina, dopo una pioggia, ci ritroviamo davanti all’auto, o alla moto…! Con questo non vogliamo addossare “tutte” le “colpe del mondo” a chi appicca incendi… ma è giusto far riflettere sui danni “post”incendio che un simile evento innesca!... creando danni… e dolore… all’ambiente, agli animali, e anche all’uomo. Non scordiamoci che spesso a causa di incendi perdono la vita anche delle persone! Se si pensa che la tragedia della Sig.ra di Quiliano, dispersa, e poi ritrovata deceduta, è stata causata da “razzi” di Capodanno “sparati” nel verde… ci convinciamo sempre di più che bisogna costantemente lavorare sulle coscienze ed il lato naturalistico delle persone. Ad iniziare dai ragazzi. “Attila” Giovedì 15 Febbraio 2007 7 «L'ALASSINO» LA BIBBIA IN DIALETTO ALASSINO di Gianni Croce A Bibbia - Genesi Esudu A Bibbia - Esudu GISEPPE (III - U perdùn) (Da-a liberassiun du populu ebreu all’alleansa ritruvò) MUSÈ (Musè) Ma propriu là, cûe guordie da prexiùn u l'è dunde u cumènsa u muvimèntu; a tütti u spiega i sogni e u Faraùn ch'u ne imbastiva ün ogni mumèntu savèndu, u manifesta l'intensiùn d'avelu a curte, sfrüttone u talèntu. L'ommu u sa dighe, u' sa spiegò passiènte... De questu u Re u sarà ricunuscènte. U-u nomina Ministru, Viceré, lei tüttu u decideva, u cumandova; cu-u so vegghe luntàn e u so savé de gran i mazaghin u instivova za preveghèndu, da bòn timuné che ‘sta cuccagna sempre a nu diròva. Difatti, tempu a pocu, a carestia e a muscitai, pe tütti, a l'è fenia. I autri fii de Giacobbe, disperai, i porten pe l'Egittu a çercò pàn e de següru i nu pensovan mai. de truvò là ün "Visir" cuscì a-a màn, d'esse agittai da lei e rispettai. U se farà cunusce e i saveran! Cu-u pare a sto da lei ven invitai pöi, grassie au so bòn cö, sun perdunai. UNITRE DI ALASSIO ISRAELE IN EGITTU Pe-a generusitài du faraùn Giseppe u fa arrivò tütta a famia: settanta i han piau 'sta diressiùn, l'Egittu a l'era tèra benexia. Là i trovan carne, pàn e menestrùn i ghe pòn vive in poxe e in armunia, travaiandu, da tütti rispettai… cui anni poi i se sùn multiplicai. Ma 'sta situassiùn a nu ghistova a-u növu re ch'u munta a guvernò e a-u populu, che lei u amministrova a testa u ghe cumènsa a sciarattò: «Fammuli s-ciòvi… Basta cun ‘sta fora… 'sti "extra" urmai i ne vön cumandò!» Cuscì, a travaiò cumme di böi l'han messi tütti: ommi, donne e fiöi. Malgraddu à cundissiùn cuscì avvilènte e donne i generovan da nu dì cosa che a-u Faraùn a dà u muvènte de fò 'na legge ch'ha-i fa insparmì: «Che i fii mas-ci, e quelli sulamènte, in ta sc-iümara i vagghen a fenì!» De 'sti meschìn fighiraive i lamènti ... Ma za s'appremirovan növi evènti. Una nuova Cappella per Casa Carlo Piaggio ’Na donna de 'stu populu angariàu a l'ha ün fiö e pe trèi mexi ancura. ai guardie di Egissiài o-u ten ciattàu fin che u matettu u cresce e allantura, in te'n cavagnu bèn calafatàu au Nilu a ghe l’affidda de bunura… Zü au bassu u gh'era a fia du Faraun ch'ha se bagnova... o-u vegghe... ün'emusciun... Sarvau ch'u vegne da següra morte, za ciù grandettu, ün giurnu, a fia du re a se l'adötta e arvèndughe e so porte a te gh'afibbia u nomme de Musè. Là u cresce tra Egissiai, rubüstu e forte, ma u nu se scorda de che razza u l'è. U giuterà in Ebreu e in tu stramàn 'na guardia a möre... U scappa luntàn. Stradda faxèndu u riva a 'na burgò de poveri villai e de pastui. Là, sette sò a-u pussu i vön purtò e bestie a beve... ma di pelandrui l'insparmìscen, vurendule abbrivò... Musè u-i scùre e beve u fa i muttui... Quelle da-u pare i se l'han purtau e prestu cun 'na sö u s'è maridau. MOSTRE D’ARTE (a cura di Carlo Bertolino) SALA CARLETTI (Sede A.V.A.) Dal 1° Febbraio si è concluso il 16° corso di ginnastica dolce dell’UNITREALASSIO tenuto da Iris Gaburri presso la sede di Progetto Danza Alassio. Domenica 4 febbraio è stata inaugurata e benedetta da S.E. Rev.ma Mons. Mario Oliveri, Vescovo delle Diocesi di Albenga e Imperia, la nuova Cappella dell’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice di Casa Carlo Piaggio, ubicata sulle alture di Alassio. Il nuovo edificio, un’architettura post-moderna dai volumi tondeggianti e dalle superfici liscie, si affianca alla vecchia costruzione diventandone parte integrante, pur mostrando la sua connotazione di edificio religioso di impianto classico. Il progetto è stato curato, anche nei minimi dettagli, dall’Arch. Fabio Fidone e dall’Arch. Ivana Vio di Alassio. Quest’ultima ha anche realizzato una suggestiva Via Crucis in prezioso onice inciso e dipinto. La nuova Cappella è stata eretta per volontà ed in memoria di Rosina Somano. A Volte A volte è solo l’ombra a balenare nella stanza accanto. La stanza in cui mesti viviamo, ricca di oggetti e tempi che spesso pare vadano via prima di noi Sorrisi profumati come rose, dispense piene di candore come lo sono le mani degli amici, profili vissuti e raccontati, amore e ancora amore. Sono la nostra terra, pane del frutto chi ci fiorisce dalle dita il verso precedente di una poesia infinita Non vanno via prima di noi: la strana luce della sera solo per qualche istante ci impedisce di vederli. Emilio Grollero per Bruno Alcune delle opere esposte. Dal 27 gennaio all’11 febbraio scorso i muri della Sala Carletti sono stati letteralmente riempiti con dipinti di piccole dimensioni, ma festosi e ricchi di colori, che hanno portato una ventata di sana allegria. Gli alunni delle classi IVª A e B e la Vª A della Scuola Primaria Statale di Alassio, che hanno adottato l’A.V.A. (Le altre classi hanno adottato altre Associazioni alassine), hanno esposto le loro opere pittoriche, derivate come omaggio, da quelle di celebri pittori europei (con un’escursione in Giappone), vissuti fra 1800 e 1900: da Klee a Mirò, da Kandiskij a Picasso, da Depero a Severini, poi Matisse, Braque, Van Gogh, Hokusai, Rabuzin, Dufy e altri ancora. Gli scolari non li hanno semplicemente copiati, ma reinterpretati con sorprendente abilità tecnica e fervida fantasia. Non mancavano le opere originali dal vero e anche dipinti astratti. All’inaugurazione la Maestra Luisella Corona, insegnante di Educazione Artistica, organizzatrice della mostra, ha accolto i presenti con significative parole: «Saremmo tutti contenti se i bambini avessero capito che cos’è l’Arte, ma l’esperimento funziona. Ringrazio l’A.V.A. per la concessione di questa sala nel centro di Alassio». È seguito il benvenuto del Presidente dell’A.V.A. sig. Carlo Cavedini, che si è detto compiaciuto dei lavori dei bambini: «Sono i nostri Soci di domani». La Direttrice Didattica prof. Domenica Santucci pone in evidenza l’importanza della collaborazione della Scuola con l’A.V.A. e si augura che si estenda ad altre Associazioni. «I bambini - dichiara - necessitano di modelli, in questo caso sono i grandi artisti contemporanei». È intervenuto il Sindaco arch. Marco Melgrati che ringrazia il Corpo docente e aggiunge: «Vedo l’interpretazione del meraviglioso mondo dell’Arte contemporanea, stimolo per la sensibilità dei bambini». Ha concluso l’assessore alle Politiche scolastiche dott. Loretta Zavaroni: «Abbiamo iniziato un cammino con le scuole, soprattutto grazie alla collaborazione di insegnanti e genitori, che, sono sicura, darà copiosi frutti». Il festoso “vernissage”, per la numerosa presenza di bambini con i genitori, di insegnanti e operatori d’arte, è stato allietato dal “nostro” Luciano Raita, che con la sua chitarra ha accompagnato un improvvisato coro di bambini. 8 «L'ALASSINO» INCONTRI CON L'AUTORE Andrea Nicastro: “NASSIRIYA - Bugie tra pace e guerra” Ed. Editori Riuniti «Da anni l’Italia è impegnata in vari Paesi in missione di pace ha esordito il prof. Franco Gallea il 3 gennaio scorso nell’Auditorium della Biblioteca civica più in altri sotto mandato ONU. Se non capitano guai clamorosi, non se ne parla. Noi Italiani non siamo interessati ai fatti storici. Meno male che ogni tanto esce qualche libro come questo. Andrea Nicastro, inviato del “Corriere della Sera”, ha mandato servizi dall’Irak, all’insegna del rischio personale. “Nassiriya” è un libro chiaro, senza sbavature, non è un libro sui 19 morti italiani, fa una descrizione sul rapporto degli Italiani con gli Irakeni, non è un libro pacifista: stigmatizza le ipocrisie, le inefficienze di tre anni di guerra, dei quali spiega le ragioni. Al libro è allegato un DVD con drammatiche immagini di questa guerra». Ed ecco le risposte(in sintesi) dell’autore a Gallea: «Perché le immagini? Ciò che è stato detto, spesso è contraddittorio, sono molte le bugie della propaganda. Solo adesso si parla di guerra civile, mentre è cominciata da tempo. Le attività, sia per la ricostruzione, sia quelle giornalistiche, costano cifre considerevoli, soprattutto per la protezione (body-guard). Più di ricostruzione per ora si può parlare di restauri di edifici solo marginalmente danneggiati. Nel Paese regna grande confusione. Sono arrivato a Nassiriya nel 2003, quando era già impazzita. La città è povera, il terreno arido, Saddam la trascurava perché sciita. I Marines sono addestrati per difendere i convogli, se, quando passano, qualcuno si avvicina gli sparano. I civili naturalmente sono ostili. A Nassiriya non è così, c’è familiarità fra i Carabinieri e gli Irakeni. I Carabinieri fanno il loro mestiere, cercano di ristabilire l’ordine pubblico, ma dopo gli attentati le cose sono cambiate. Oggi in Irak è in corso una guerra civile fra le milizie delle varie sette religiose. Se gli Americani lasciassero improvvisamente l’Irak, probabilmente avverrebbe un bagno di sangue, fino al raggiungimento di un equilibrio oggi non prevedibile». Questo discorso è stato accompagnato dalla proiezione delle immagini riprese dallo stesso autore, che sono registrate sul DVD allegato al libro. Cristina Cattaneo: “Morti senza nome - Una patologa forense racconta” Ed. Mondadori Si scrivono libri sugli argomenti più disparati e questo rende interessante la letteratura, anche se talvolta lascia l’ascoltatore e soprattutto il lettore alquanto perplesso. È accaduto il 20 gennaio scorso nell’Auditorium della Biblioteca civica, quando la dottoressa Cristina Cattaneo ha presentato il suo libro “Morti senza nome”. Moderatrice è stata la signora Sandra Berriolo che così ha iniziato: «Per venire ad Alassio si è staccata dal suo “Antro delle streghe”. Cristina è nata a Casale Monferrato, ma ha studiato in Canada e in Inghilterra. Specializzata in Antropologia e Paleopatologia, è Patologo Forense (Medico legale), dirige il “Labanof”, Laboratorio di Antropologia e Odontologia forense all’Università Statale di Milano. Il suo libro lo può leggere chiunque, descrive le tecniche autopiche, le varie fasi, vi inserisce aspetti umani e anche spunti umoristici. I profani non immaginano questo lavoro a ragione ritenuto macabro». Durante il colloquio legge alcuni brani del libro, come quello in cui viene descritta l’apertura di un cadavere “dal mento al pube”. L’autrice, dai lineamenti delicati, di aspetto gentile e raffinato, contrasta con l’idea che si ha del suo lavoro, che lei descrive con discreto distacco. «Sono 25 anni che non vengo ad Alassio. Il Medico legale non è solo quello che fa le autopsie, ma collabora con le assicurazioni e altri uffici. Il laboratorio si occupa principalmente di resti umani. I giornalisti spesso non conoscono queste tecniche e scrivono inesattezze. Anche ai poliziotti è difficile far capire i margini di errore: si pensa, ad esempio, che si possa stabilire con esattezza l’ora della morte, in realtà c’è un margine minimo di quattro ore. Nell’Europa latina, al contrario che nei Paesi anglosassoni, dove il medico fa parte della squadra investigativa, noi siamo solo consulenti di un Giudice, dobbiamo integrare l’indagine delle Forze dell’ordine, questo complica la nostra attività specialmente nei disastri di massa. Al nostro lavoro non ci si abitua e non si è così distaccati, dipende dalle varie fasi dell’indagine: ci sono momenti nei quali si è “freddi” e altri in cui si è coinvolti emotivamente. Casi particolari sono i cadaveri di sconosciuti, ai quali cerchiamo di dare un’identità, ciò non riesce nel 30 per cento dei casi. In caso di cadaveri sepolti dobbiamo avvalerci della collaborazione di archeologi, oltre che di altri esperti in varie discipline. Il fatto di essere donna non mi ha né ostacolato né favorito in questa professione, nella quale peraltro le donne sono abbastanza numerose». Laura Scottini: “Piuma di pettirosso” Ed. Aletti La poesia è un po’ negletta nel contesto della letteratura contemporanea, perciò l’incontro del 3 febbraio scorso è stato leggermente diverso dal consueto. Il relatore prof. Roberto Trovato, Docente di Drammaturgia all’Università di Genova e al DAMS di Imperia, ex allievo del prof. Franco Gallea, ha invitato l’autrice a parlare per prima. La poetessa legge una sua poesia e poi inizia: «Il testo non è elemento di evasione ma d’invasione, dobbiamo farci invadere dal testo, se lo si legge superficialmente è incomprensibile, con più attenzione lo si capisce: abbiamo bisogno di tempo e di spazio per ricrearci. Scrivere implica una disciplina, un metodo, cerco di offrire una chiave di lettura del mondo: la poesia è con- divisione, comunicazione, in un certo senso il lettore è coautore. Nel nostro tempo la comunicazione ha assunto un’ampiezza enorme, per questo l’arte, la letteratura, la poesia, sono un aiuto per ritagliarci un nostro spazio in questa miriade di messaggi che ci sommerge. La poesia è un breve momento d’illuminazione. Scrivere vuol dire dare luce alle emozioni, a rispettare la verità, è una sfida: l’arte ci rende straordinario ciò che è ordinario». La parola passa al prof. Trovato: «Abbiamo a che fare con una poetessa affermata, questa è la sua quarta raccolta di poesie pubblicata. Nata a Milano ma residente nell’Imperiese da vari anni, si è laureata due volte: a Milano con una Tesi su Emily Dickinson e al DAMS di Imperia con Tesi su Andrej Rublev. In lei c’è un impulso vitale, creativo; la sua poesia non è esile ma pacata; breve, essenziale ma profonda; non oscura, involuta ma chiara; trasmette un parola di speranza…». È seguito un breve dibattito. Fra gli altri, un ascoltatore contesta alla Scottini la mancanza nella sua poesia di riferimenti autobiografici, normalmente presenti in poeti dell’’800 e del ’900. La prof. Romana Rutelli, poetessa alassina, pure lei Docente all’Università di Genova e al DAMS di Imperia, dissente, dice che sono determinanti le emozioni personali. L’autrice dimostra che velatamente i cenni autobiografici nelle sua poesia sono presenti. Carlo Bertolino Prima presentazione nazionale del libro “AFGANISTAN” La cultura come sfida per la ricostruzione Ed. EGA Un libro che è soprattutto un programma e la cronaca di un’iniziativa di pace e di cultura, organizzata da un’Associazione presieduta da un Alassino: il prof. Marco Baghero, presentato in prima assoluta il 12 gennaio scorso nell’Auditorium della Biblioteca civica. La dott. Enrica Carlini ha presentato gli ospiti: oltre a Braghero, Rita Cucé e Claudio Giannetto. Ha detto che “Alassio più tua” che ha organizzato questa serata, cerca di recuperare ciò che di meglio c’è in Alassio in fatto di tutela dell’ambiente, concetto di appartenenza, turismo culturale. Marco Braghero, ha proseguito, è laureato all’ISEF (Istituto Superiore di Educazione Fisica) e in Pedagogia, presentiamo questo suo libro con le fotografie di Paolo Siccardi. I proventi saranno devoluti all’Associazione “PeaceWaves”, presieduta da Braghero che opera a favore dell’emancipazione soprattutto culturale della popolazione dell’Afganistan, dove lui è stato nove volte e nella capitale Kabul ha istituito una scuola di formazione. Claudio Giannetto, attore, regista, giornalista di “Rinascita”, prende la parola dicendo che la Babele avanza, «Braghero nel suo libro elenca misfatti in particolare a danno di bambini; per le armi si fanno statistiche, per la cultura no». Afferma che Cultura vuol dire pace e che Rita Cucé è stata la prima donna che è andata a suonare in Afganistan e il suo essere donna può creare qualche problema. La pianista Rita Cucé, di ottima fama, molto conosciuta ad Alassio, a sua volta ha affermato che la musica è un veicolo universale. «Quando sono arrivata ho trovato un paese aperto, ho suonato davanti a un pubblico formato al 30% di donne, nonostante le previsioni sono stata molto apprezzata, dopo di me si è esibita una cantante afgana». Baghero riallacciandosi al discorso dice che la Cucé è con lui nella scuola e che Claudio fa ricerche archeologiche. Prosegue affermando che le autorità governative afgane gli hanno chiesto collaborazione: «L’UNICEF si occupa dell’istruzione dei bambini, noi della cultura a un livello più alto, che procede insieme al progresso materiale». Fa poi una disamina della situazione e della storia afgana: Dice che la posizione dell’Afganistan è centrale, stretta fra stati più potenti, un po’ come l’Italia, crocevia di carovane, civiltà e cultura, vi è nato Zarathustra, Alessandro Magno sposò un’Afgana. Tutto è nel libro (Giannetto ne legge alcuni brani, ne vengono proiettate alcune fotografie), sull’Afganistan sono state dette molte bugie, è sempre in guerra, sono stati cacciati Inglesi e Russi. È nelle mire di India, Cina e Russia. I Talebani hanno poco a che fare con gli Afgani che si stanno adoperando per l’emancipazione della popolazione: le donne sono il 27% del parlamento, però non possono andare al cinema e ai concerti, nella nostra scuola sono tollerate. Il burka imposto dai Talebani nei paesi spesso non veniva indossato. Ci sarebbero le risorse per diventare un Paese moderno e indipendente, la cultura non è mai morta, con difficoltà si è sempre cercato di progredire culturalmente. «Il mio è un libro d’amore. Appena posso torno nella mia città, per cercare di sapere di più della sua cultura, delle sue iniziative, della sua libertà. Non mi dimentico mai della fortuna che ho avuto di nascere ad Alassio, per me è un debito che cerco di estinguere». Giovedì 15 Febbraio 2007 Incontri Culturali “Parliamo di…” 2006-2007 Dott. Giancarlo Caselli: “CREDERE NELLA GIUSTIZIA?” Il giudice Giancarlo Caselli fra la dott.ssa Monica Zioni e il prof. Franco Gallea. Sullo sfondo il numeroso pubblico. (FOTO SILVIO FASANO) Il primo di questi “Incontri” del 2007 (il 19 gennaio scorso, nella chiesa di S.Maria degli Angeli, Salesiani) organizzati dal Comune di Alassio, assessorato alla Cultura e dal Liceo Don Bosco, è stato dedicato a un personaggio di grande rilievo: Il Giudice Giancarlo Caselli, Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Torino; che, parlando sul tema, ha anche presentato il suo libro “Un magistrato fuorilegge”, nel quale narra la sua vicenda personale. Dopo il benvenuto del Preside del Liceo Don Bosco, prof. Alvaro Bellugi e dell’assessore alla Cultura dott. Monica Zioni, che ha spiegato come questi prestigiosi incontri, mirati alla scuola, sono anche aperti a tutti i cittadini, il professor Franco Gallea in veste di moderatore così ha iniziato: «Il Giudice Caselli è già stato ospite di Alassio, in questa occasione presenta il suo libro che è una denuncia pubblica, per essere stato personalmente colpito da decisioni governative che gli hanno impedito di diventare Commissario Antimafia. Ex allievo salesiano, pinerolese, è entrato in Magistratura dove ha fatto una brillante carriera, impegnato in clamorose indagini. Fa parte del Consiglio Superiore della Magistratura. Dopo l’attentato a Falcone e Borsellino fu Procuratore della Repubblica a Palermo in anni terribili per la Giustizia, passato poi all’Amministrazione carceraria, ora è Procuratore della Repubblica a Torino. Ripensando alla sua vicenda, descritta nel libro, si legge la Storia d’Italia. Affronta la riforma del Consiglio Superiore della Magistratura: un Magistrato può avere delle idee? Il libro è lineare, ma dal discorso complesso». La parola passa al Giudice: «Perché ho scritto il libro? Mi hanno impedito di partecipare al concorso di Commissario Antimafia, con una legge fatta su misura per me (Ne spiega l’iter). Ho sempre cercato di fare il mio dovere, ma per danneggiarmi sono state ideate regole ai limiti anticostituzionali (Fa la storia del processo all’on. Giulio Andreotti, causa della sua traversia, che si riflette su tutti i Magistrati indipendenti). Cerco di dimostrare l’indipendenza della Magistratura, ma dopo questo fatto la situazione è cambiata. Questo libro vuole essere uno spunto di riflessione al riguardo». È seguito un vivace dibattito, ecco qualche risposta significativa di Caselli al pubblico: «È un mestiere difficile, il Magistrato è destinato all’impopolarità: l’applicazione della legge da parte di chi la subisce può essere favorevole o sfavorevole, da ciò la reazione dei cittadini coinvolti. Riguardo alla separazione delle carriere occorre distinguere: per le funzioni è necessaria, perché un Magistrato si può trovare a giudicare una persona sulla quale ha fatto delle indagini, per le carriere è diverso. La lentezza della Giustizia ha origini antiche che non si riesce a superare, anche per colpa dei governi: ognuno taglia finanziamenti, mancano i coadiutori intermedi come i cancellieri, attrezzature come le fotocopiatrici e addirittura la carta. Dalla situazione in cui eravamo alla caduta del fascismo, innegabilmente sono stati fatti dei progressi, ma molto rimane ancora da fare, non dobbiamo rassegnarci». C. B. Pierdomenico Baccalario (Ulysses Moore) incontra gli alunni delle scuole Elementari e Medie Un prolifico giovane scrittore per ragazzi ha presentato due suoi libri nell’ambito di “Parliamo di… una proposta culturale per la scuola, per l’aggiornamento, per il dibattito critico” il 1° febbraio scorso. Nell’Istituto Salesiano ha parlato con gli alunni delle Elementari del suo libro “L’isola delle maschere”. È passato poi nella Scuola Media M. Morteo Ollandini, dove ha presentato “La strada del guerriero”. Qui abbiamo presenziato al colloquio con due terze classi. Il prof. Carlo Canepa porge il benvenuto e dice: «Il libro l’abbiamo letto tutti (l’assessore dott. Monica Zioni aveva dichiarato che un congruo numero di copie era stato acquistato e regalato alle scuole). È molto interessante la vicenda di un giovane abbandonato che è diventato un personaggio». L’autore: «Non avevo mai pensato di fare lo scrittore, sono avvocato. Questo libro l’ho scritto otto anni fa. Le mie storie sono pubblicate in tutto il mondo, in 27 lingue. Non sono vincolato a niente, scrivo per divertimento, è molto meglio che fare l’avvocato. Ho scritto il primo libro sotto falso nome e l’ho mantenuto». È seguito un piacevole dialogo con i ragazzi, molto attenti e interessati. Più del libro e della sua storia, che comunque i ragazzi hanno dimostrato di aver letto e che si svolge in Africa, e ciò è uno stimolo alla conoscenza di un mondo in parte ancora da studiare, si è parlato del “mestiere” di scrittore, dei rapporti con gli editori, di ciò che si deve o non si deve scrivere, per rendere piacevole e interessante la lettura. CORSO DI ICONOGRAFIA IN SEMINARIO Un corso di Iconografia si terrà al Seminario di Albenga, a partire dai primi di marzo. Si tratta di una occasione di grande rilievo culturale per tutti coloro che volessero apprendere i primi rudimenti e poi approfondire questa importante arte millenaria. Il corso prevede la realizzazione, da parte di ciascun partecipante, di un’icona, con la tecnica della tempera all’uovo: l’icona sarà realizzata infatti su tavola in legno, preparata con colla e gesso naturali e verrà composta da ciascun allievo secondo gli antichi canoni bizantini. «Per sei fine settimana – dicono gli organizzatori – attraverso un corso di 72 ore, si raggiungerà l’importante risultato di realizzare un’icona con la tradizionale tecnica della tempera all’uovo seguendo la teologia, la simbologia e la spiritualità delle icone classiche». All’interno del corso, che sarà tenuto dalla nota artista Lucy Verzello, vi saranno anche momenti teorici, nei quali padre Michele Alberta, monaco benedettino dell’Abba- zia di Finalpia, spiegherà le tematiche teologiche e simbologiche legate alla spiritualità dell’arte dell’icona. Il corso si svolgerà nei giorni 3 e 4 marzo, 17 e 18 marzo, 14 e 15 aprile, 28 e 29 aprile, 12 e 13 maggio, 26 e 27 maggio. Per informazioni è possibile telefonare in Seminario o al numero 339 8429285. Le iscrizioni si chiuderanno il 15 febbraio. «Per vivere appieno questa esperienza tecnica e spirituale- dice Lucy Verzello – è necessaria la presenza continuata a tutto il corso, che terminerà con la benedizione delle icone realizzate». C. Al. Le “Winx Power” al Palaravizza Sembra ci sia molta attesa per l’esibizione del famoso gruppo, che avverrà sabato 24 febbraio alle ore 17. È veramente encomiabile che oltre alla prestigiosa stagione teatrale, comunque rivolta generalmente a persone di una certa età, si sia pensato anche ai giovanissimi. L’A.V.A. si complimenta Giovedì 15 Febbraio 2007 Zunino difende l’aeroporto di Villanova L’ex sindaco di Albenga Mauro Zunino scende in campo per difendere il nucleo di protezione civile che da alcuni anni, e con successo, svolge il compito di presidio territoriale presso l’aeroporto” Clemente Panero” di Villanova. «Vorrei far notare – dice Zunino – l’illogicità di un eventuale spostamento dei velivoli della Protezione civile da Villanova ad un non ancora identificato aeroporto piemontese. Penso che tutti i cittadini del comprensorio debbano difendere questo importante presidio». Zunino, che è presidente da molti anni dell’aereo club savonese e già dal 1973 si occupava di velivoli antincendio, con interventi anche su riviste internazionali ha sempre sostenuto la necessità di conservare un importante centro di intervento per eventuali calamità nell’immediato entroterra ingauno e che il sito ideale andava individuato nella vasta area offerta dall’aeroporto villanovese. Va tenuto anche presente che da Villanova d’Albenga per il 98% delle giornate i velivoli della Protezione Civile possono decollare e raggiungere l’arco costiero Ligure, il versante ovest del territorio nazionale, le isole e tutto l’arco del Mediterraneo senza problematiche di sorta. «A Villanova – fa notare ancora Zunino – dal mare, e verso il mare, si parte ed arriva sempre per interventi di emergenza e non vi sono ostacoli di sorta. Insomma anche geograficamente è un sito idoneo per le emergenze, essendo abbastanza lontano dalla catena montuosa interna che è spesso base del muro di nuvole che frequentemente impedisce il raggiungimento della costa dal nord. Inoltre il cielo sopra l’aeroporto di Villanova è sempre libero dalla nebbia che spesso paralizza invece il territorio pianeggiante oltregiogo e gli aeroporti su cui insiste». La presenza del nucleo di protezione civile inoltre è strettamente collegato allo schieramento del nucleo elicotteri dei Carabinieri su Vil- 9 «L'ALASSINO» lanova d’Albenga e si correrebbe il rischio, con la chiusura del servizio di uno di vedere l’entroterra privato anche dell’altro presidio. «Invece di pensare allo spostamento dei mezzi – conclude il comandante Zunino – cerchiamo di incrementarne la disponibilità con altre funzioni nel periodo, purtroppo sempre più scarso, di non utilizzo per l’antincendio. I Canadair infatti possono fare ricerca e soccorso in mare, trasporto medicinali sulle piccole isole, essendo possibile comunque, da Villanova, raggiungere sempre tutto l’arco mediterraneo al di sotto delle perturbazioni e supportare l’attività dei vicini francesi. Gli “Erikson”, che hanno una potenza di oltre 8.000 kg. di trasporto al gancio, potrebbero dare un contributo al posizionamento di serbatoi antincendio sulle montagne, al trasporto di container per i quali sono già stati predisposti in fase progettuale ed operativa, alle necessità dei porti ed al montaggio dei grossi impianti, collaborare alle attività della Guardia Forestale, per trasporto mangimi in alta montagna e piante da rimboschimento». Ma solo alla fine Zunino ci svela la principale ragione della necessità di difendere il presidio di protezione civile: «Se ci fosse un terremoto – conclude Zunino – il rischio di paralisi della viabilità e della rete ferroviaria sarebbe totale e si potrebbe verificare anche con sismi di modeste intensità. L’aeroporto ed i mezzi schierati e schierabili in loco, sarebbero dunque l’unico strumento d’accentramento e distribuzione già predisposto e dotato di mezzi di immediato intervento». Dopo questa presa di posizione si attendono, nei prossimi giorni le risposte delle amministrazioni locali per cercare di sensibilizzare i Ministeri competenti affinché venga abbandonata la scelta di spostare nella nebbia i velivoli della Protezione Civile. AD ALBENGA IN DIFESA DELLA VITA CON ROCCO BUTTIGLIONE Ad Albenga, domenica 4 febbraio 2007 è stata festeggiata la 29 a Giornata Nazionale della Vita. Padrini da sempre in tutta Italia di questo appuntamento annuale sono i Centri di Aiuto alla Vita che si affiancano al Movimento per la Vita nel prevenire l’aborto volontario attraverso l’accoglienza e la solidarietà alla donna in difficoltà per una gravidanza difficile. Slogan di tutto è: “le difficoltà della vita non si risolvono eliminando la vita, ma superando le difficoltà”. I Centri Aiuto alla Vita, a 25 anni dalla fondazione del primo Centro di Firenze, sono oggi in Italia oltre 240. Ad Albenga il nostro Centro Aiuto-Vita ingauno, oramai conosciuto come il CAVi, nato circa due anni fa, ha collaborato con la Caritas diocesana e con il Centro Famiglia-Vita imperiese per preparare una Giornata davvero speciale. Alle 11.30 il Vescovo, Mons. Mario Oliveri, ha presieduto alla Chiesa del Sacro Cuore una solenne celebrazione cittadina, a cui hanno partecipato tutte le Autorità che hanno patrocinato l’iniziativa. Al pomeriggio poi alle ore 15.00 al Cinema Ambra nel cuore della città una Tavola rotonda dal titolo quanto mai attuale: “la Legge n°194/ 78 sulla Tutela della maternità e sull’aborto: storia, applicazioni e limiti”. «Noi siamo per la difesa della vita – afferma Ginetta Perrone, Vice presidente Cavi – dunque non proponiamo oggi di abolire la legge 194/78 sebbene sia una legge ingiusta, perché sappiamo che è difficilissimo, forse impossibile difendere il “bambino non ancora nato” contro il volere della madre. Ci proponiamo invece di difendere il bambino insieme con la madre, sostenendo e rafforzando l’alleanza madre/bambino e di fare funzionare in pieno la parte della Legge 194 che vuole prevenire l’aborto offrendo alla donna credibili alternative e sostegno materiale e morale». Sono intervenuti come Relatori principali l’Onorevole Senatore Rocco Buttiglione, il Giudice Pino Morandini, la Professoressa Di Pietro e il Consigliere Regionale Carlo Gustavino. Tutti insieme ci hanno mostrato quanto questa legge possa essere migliorata per trovare applicazione soprattutto e prima di tutto per sostenere e tutelare la maternità, prima che essere un semplice lasciapassare per ottenere il certificato di aborto dai Consultori dell’Asl. L’evento è stato importante in quanto, con il sostegno dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Savona, hanno coinvolto nel patrocinio la Regione Liguria, la Provincia di Savona e Imperia , i Comuni di Imperia, Andora, Alassio, Albenga, Ceriale, Borghetto S.S., Loano, Pietra Ligure e Borgio Verezzi. Tutti i Sindaci, i Consiglieri e i Presidenti interpellati hanno accolto l’invito del Presidente Ciangherotti Eraldo a confrontarsi in una tavola rotonda per mettere in discussione l’attuale legislazione in materia di aborto, oggi più che mai soprattutto perché viene messa in questione il diritto dell’uomo alla vita, sia con l’aborto che sopprime la vita nascente, sia con l’eutanasia che sopprime il malato che ha perso la voglia di vivere. Proprio all’indomani dell’approvazione del Regolamento da parte del Consiglio regionale della Lombardia, che prevede la sepoltura obbligatoria anche dei feti sotto le 20 settimane, questo evento di Albenga rappresenta un ulteriore tassello nel mosaico degli sforzi che laici e cattolici e quanti credenti nella vita sempre e comunque mettono in gioco per garantire il diritto alla vita di un essere umano innocente, il bimbo non ancora nato. Eraldo Ciangherotti Presidente Centro Aiuto Vita ingauno Vice presidente FederVita Liguria Claudio Almanzi Ritrovata il 25 gennaio u.s. la salma del custode dell’Isola Gallinara Intorno alle ore 10.00 del 25 gennaio il personale della motovedetta CP 545 della Guardia Costiera di Alassio, unitamente al locale sommozzatore del porto di Alassio, che si era immerso nello specchio acqueo dell’approdo dell’isola Gallinara, hanno scoperto, adagiata su di un fondale di 5 metri circa a pochi metri dalla banchina, la salma del custode dell’isola, E.C.R., di anni 43, originario del BENIN e residente sull’isola stessa. Le ricerche erano scattate alle 18.00 del 24.01.2007, dopo la segnalazione di un dipendente della società proprietaria dell’isola, che non aveva più notizie del custode dal giorno 23 gennaio, quando era stato visto da alcuni operatori portuali di Alassio uscire dal porto. I primi sopralluoghi a terra e via mare delle unità mobili e navali della Guardia Costiera non davano esito, anche a causa della sopraggiunta oscurità e delle non ottimali condizioni meteomarine. Il giorno 25 gennaio all’alba, dopo i costanti contatti tenuti con il Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Savona, Dott. Bogliolo, le ricerche della Guardia Costiera venivano riprese lungo il periplo dell’isola e nelle zona di mare più a ponente, coinvolgendo anche due motovedette della Capitaneria di Porto di Imperia, oltre a 5 pattuglie terrestri, fino al momento della scoperta, avvenuta subito dopo. Dopo i primi rilievi compiuti congiuntamente a personale del Comando Carabinieri di Alassio ed Albenga, la salma veniva caricata a bordo della M/V CP545 per essere trasportata, dapprima, al nosocomio alassino, e poi all’ospedale di Pietra Ligure, dove è stata effettuata l’autopsia di rito, per stabilire le cause del decesso. Presentato il programma delle mostre UCAI Sarà un’alassina (anche se solo di adozione) ad aprire nel 2007, come già è avvenuto lo scorso anno, le personali 2007 nella Galleria dell’Ucai ad Albenga. Sarà infatti una personale dell’artista veneta Antonella Zanardi ad inaugurare la serie di mostre ospitate dalla Galleria del Vescovado, in piazza dei Leoni. L’artista, nota al pubblico soprattutto come illustratrice, è originaria del Veneto, ma ormai alassina d’adozione. Il programma proseguirà con la collettiva di Pasqua (dall’1 al 13 aprile) e con la personale dell’artista milanese Alda Fabbrica (dal 14 al 21 aprile). Seguiranno poi i seguenti appuntamenti: la personale della ceramista e grafica alassina Paola Maestri (dal 18 al 24 maggio), le mostre di Glady Noemi Sica (16- 22 giugno), Giuseppe Ferrando (28/65/7), Vincini, Sciaulino e Roldan (dal 6 al 12 luglio). Seguiranno poi quelle già confermate dai seguenti artisti: Franco Ravera, Ciso Risso, Aldo Luparia, Franco Grassi, Gino Pisanello, Nerina Strizioli ed Ezio Rossin. A chiudere il ciclo di mostre sarà la personale dell’artista Giancarlo Zanni (dal 23 al 30 novembre). «Si tratta – dice monsignor Giovanni Battista Gandolfo, uno dei responsabili della sezione Ucai di Albenga- Imperia – di una serie di importanti appuntamenti culturali per la città. A cui senz’altro se ne aggiungeranno altri ancora. Speriamo che le iniziative dell’Ucai continuino ad essere così numerose e che vengano accolte con benevolenza da tutti». «È una grande notizia – dicono gli assessori al comune di Albenga Pina Verrazzani e Gianni Ballabio – sapere che anche per il 2007 una associazione culturale riesce nel nostro comune a dare vita a così tanti appuntamenti e di così grande rilevanza. Con l’Ucai abbiamo iniziato da alcuni anni una valida collaborazione che porterà senz’altro alla realizzazione di altre iniziative ed importanti mostre d’arte». All’Ucai ingauna aderiscono più di 60 artisti provenienti dalle province di Imperia, Savona e Cuneo. Fra questi vi sono anche Flavio Furlani, Marilena Ferrando, Stefano Armellin, Anna Maria Balzella, Maristella Bono, Lucy Verzello, Adele Carzaniga, Mauro Marchiano, Adriana Martino, Caterina Massa, Anna Minasi, Roberto Negro, la garlendese Carmen Spigno e fotografi come Teresa Briasco, Paolo Tavaroli e Claudio Benvenuto. «Anche quest’anno – dice Gino Pisanello, direttore artistico dell’Ucai – siamo riusciti ad organizzare una serie di mostre interessanti. Al programma per il 2007 dovranno essere comunque aggiunte ancora altre mostre ed attendiamo a giorni l’iscrizione di altri artisti. Una delle caratteristiche che contraddistinguono la nostra associazione è quella che oltre a presentare artisti già affermati l’Ucai è riuscita a lanciarne anche alcuni nuovi ed ad organizzare sempre anche manifestazioni musicali e culturali che riscuotono un certo successo». A guidare il gruppo Ucai ingauno sono Giovanni Sardo, presidente della sezione albenganese e monsignor Giovanni Battista Gandolfo, che fa parte anche da molti anni del direttivo nazionale Ucai. Cl. Al. 10 «L'ALASSINO» Giovedì 15 Febbraio 2007 CALCIO MOUNTAIN-BIKE 2a Coppa Città di Alassio “Memorial Fausto Dadone” Gran fondo Muretto di Alassio 25 febbraio 2007 Nel periodo delle vacanze di Natale la POLISPORTIVA BAIA DEL SOLE ha organizzato la 2° edizione del torneo di calcio indoor intitolato “Coppa Città di Alassio – Memorial Fausto Dadone” riservato alle categorie Piccoli Amici, Pulcini ed Esordienti. La manifestazione, caratterizzata dalla presenza di 50 squadre provenienti dalla Liguria e dal Piemonte, ha visto la partecipazione di oltre 600 piccoli calciato- ri che hanno disputato più di 120 partite tra il 26 dicembre ed il 3 gennaio. Durante il torneo, poi, è stato presente al palazzetto uno stand informativo circa le attività dell’associazione di volontariato “Il Volo della Gabbianella”, la quale si dedica al funzionamento di una casa-famiglia per l’accoglienza dei minori in stato di abbandono temporaneo, opera per l’assistenza alle situazioni di disagio minorile presenti sul territorio del comprensorio alassino-laiguegliese e si occupa della sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche dell’affido temporaneo e dell’adozione. In attuazione alle finalità sociali del sodalizio, previste all’interno del suo statuto, la POLISPORTIVA BAIA DEL SOLE sostiene attivamente l’associazione “Il Volo della Gabbianella” alla quale ha devoluto l’incasso della manifestazione. Sotto il profilo sportivo il torneo ha visto l’affermazione delle formazioni della BAIA DEL SOLE classificatesi al primo posto nelle categorie Piccoli Amici, premiati da Paolo Ponzo, giocatore dello Spezia e già giocatore del Modena in serie A, e Pulcini 98, premiati da Pietro Sibello, olimpionico di vela, ed al secondo posto nella categoria Pulcini 96. Vorrei esprimere, infine, un sentito ringraziamento per tutte le persone che hanno collaborato per la buona riuscita della manifestazione: per i piccoli atleti, in primo luogo, che hanno dimostrato tutto il loro impegno in campo, per i genitori, che hanno sacrificato parte del tempo libero dei giorni di festa, per i dirigenti, gli allenatori e gli arbitri che con la loro serietà e professionalità hanno elevato questo torneo al rango di evento di prima grandezza nel panorama delle competizioni calcistiche giovanili del ponente ligure. Il Presidente della Polisportiva Baia del Sole Avv. Alessandro Chirivì Ci siamo, è tutto pronto!, anche i sentieri da utilizzare come percorso gara sono disponibili ai “giri di prova” del tracciato. I lavori di bonifica e ricostruzione dei sentieri iniziano a dare i loro frutti, poiché grazie ad essi il nome di Alassio inizia ad avere rilevanza anche nel settore delle mountain bike. Infatti il 25 febbraio, si terrà uno degli appuntamenti più interessanti per il panorama ligure delle ruote grosse. La Gran Fondo Muretto di Alassio, giunta alla seconda edizione, dopo aver registrato nella passata stagione ben 235 iscritti - record che gli organizzatori puntano a superare. L’Ente Organizzatore, l’Alassio Bike, è in questi giorni all’opera per sistemare gli ultimi dettagli del percorso che, a detta di molti, e noi Volontari Boschivi confermiamo!, è davvero affascinante per la commistione di macchia mediterranea e passaggi tecnici mozzafiato a picco sul mare, mulattiere e single track che rendono la pedalata un autentico piacere, e considerando il panorama sottostante,…la “Baia del Sole” le emozioni che vivranno i partecipanti saranno uniche ed indimenticabili. Una competizione davvero imperdibile, che l’anno scorso vide trionfare il portacolori del KTM International Team, Yader Zoli, davanti ad altri atleti di grosso calibro come Andrea Tiberi e Thomas Dietsch della Bianchi. Grazie alla presenza di simili campioni e le qualità summenzionate del percorso ed alla professionalità degli organizzatori ci sono tutte le carte in regola per auspicare che Alassio diventi capitale anche in questo ambito sportivo. La Gran Fondo Muretto di Alassio si avvale della collaborazione della SAM Italia per tutte le attività di comunicazione, ufficio stampa e promozione della manifestazione. Per l’intrattenimento e lo speakeraggio, invece, si avvarrà della consulenza di Fabio Balbi, noto speaker presente ormai da anni agli eventi più importanti del panorama MTB nazionale. DATI TECNICI DELLA MANIFESTAZIONE • LUOGO E DATA DI SVOLGIMENTO: Alassio - Piazza Partigiani- 25 febbraio 2007 h.10 LUTTI CITTADINI, NECROLOGI LUIGI FUGASSA • LUNGHEZZA TOTALE GRAN FONDO: 40 Km • DISLIVELLO TOTALE: 800 metri • GRADO DI DIFFICOLTÀ: medio facile • SALITA PIÙ LUNGA: Monte Pisciavino (3.5 km) • PENDENZA MASSIMA: 20% • PACCO GARA: DVD di presentazione dell’edizione 2006; gadget gara, baci di Alassio, sali minerali e prodotti tipici liguri. • SERVIZI PRE-GARA Colazione gratuita per tutti gli atleti partecipanti ed i loro accompagnatori Massaggi tonificanti • SERVIZI IN GARA Ristori lungo il percorso Assistenza sanitaria • SERVIZI DOPO GARA Docce e servizi igienici Pasta party Lavaggio biciclette Massaggi Premiazione Ricordiamo che la quota d’iscrizione per partecipare all’evento è di 23,00€ fino al 18 febbraio 2007. Oltre tale data e fino alle 08.30 del 25 febbraio 2007, la quota d’iscrizione è di 28,00€. È necessario compilare il modulo pubblicato sul sito www.alas siobike.it e inviarlo allegando ricevuta dell’avvenuto pagamento della quota di iscrizione al n° di fax 0182-644721. L’iscrizione può avvenire attraverso bonifico bancario sul c/c n° 912 intestato all’ALASSIO BIKE, CAB 49240 ABI 8530 o su c/c postale n° 4023 6004 3363 7628. Per ulteriori informazioni, contattare Simone Rossi (Cell. 3381275544 o [email protected]). Un’ultima ma importante informazione!: Messaggio per tutti i bimbi sotto i 14 anni, il giorno prima… ossia il 24 febbraio venite per le 14:30 in Piazza Partigiani, con la vostra bici…qualsiasi tipo avete…basta che abbia le ruote ed i pedali… se lo avete portatevi il caschetto (non obbligatorio) e potrete partecipare gratuitamente al divertentissimo “Kids Race” il circuito per bimbi che prepareremo per voi! Le manches inizieranno alle ore 15:00… e ci saranno anche dei premi! Non mancate!! Ciao a tutti dal team “Alassio Bike”. Il piccolo Andrea Schivo e “Mario Attila” VOLLEY Alassio Volleyball: ad Albisola per l’ultima partita del girone di andata Appuntamento interessante quello di sabato prossimo al Palasport “La Massa” di Albissola Superiore. Alle ore 21, nell’ultima giornata del girone di andata del Campionato Regionale di pallavolo maschile di Serie C la squadra di casa, lo Spinnaker Albisola ospiterà gli alassini dell’Alassio Volleyball. I ragazzi del Ponta, archiviato il successo contro l’Arma di Taggia e festeggiato il tanto sospirato pri- servire da punto di riferimento per la gara di sabato. Così come non deve trarre in inganno il fatto che lo Spinnaker Albisola si trovi a metà classifica a 7 punti di distanza. Non dobbiamo dimenticare che, salvo qualche eccezione, la squadra è composta da giocatori che solo lo scorso anno giocavano in Serie B”. Una gara tirata è quello che si aspetta Marco Pontacolone “tra due squadre che si conoscono be- mato nella classifica provvisoria, non dormono sugli allori. Da lunedì sono rientrati in palestra per preparare il prossimo appuntamento sportivo. “Mi aspetto che dall’altra parte ci sia una squadra molto motivata da diversi fattori – confessa Marco Pontacolone al termine dell’allenamento – Tra le nostre fila militano ex prestigiosi dell’Albisola, come Carmagnini e Garra. Il fatto poi di essere indicati come la squadra candidata alla promozione spinge ogni nostro avversario a scendere in campo con una rinnovata determinazione”. Per la cronaca Alassio e Albisola si sono affrontati alcune volte anche in incontri amichevoli precampionato. “Sinceramente non penso che il risultato, l’andamento di quegli incontri possano in qualche modo ne e che si stanno preparando al match che concluderà il turno di andata di questo campionato”. Sugli altri campi il Futura Avis Techne affronterà in casa il Comark Rivarolo, mentre il Celle Varazze Volley ospiterà i genovesi del Centro Volley Albaro. Intanto ecco la classifica provvisoria alla 10° giornata del Campionato: Alassio Volleyball 22; Futura Avis Techne 21, Villaggio Volley 19, Centro Volley Albaro 16, Arma di Taggia, Celle Varazze Volley, Spinnaker Albisola 15, Comark Rivarolo 12, Valdimagra 9, Grafiche Amadeo La Riviera 3; Cus Genova 0. Anche quest’anno grazie al Servizio Informatica del Comune di Alassio, è possibile seguire lo sviluppo del campionato con risultati, comunicati e immagini sul sito www.comunealassio.it VELA La Ubertalli profeta in patria Carla Ubertalli ha ottenuto una grande vittoria nelle regate internazionali della Winter Cup ed oltre ad aggiudicarsi la terza tappa del circuito è anche balzata in testa alla classifica del Campionato internazionale invernale per la classe Melges 24. Alassio ha ospitato ancora una volta un grande appuntamento velico al quale hanno perso parte velisti provenienti da tutto il mondo. Nell’altra classe Laser SB3 successo invece per Luca Bacci. Queste le classifiche. Melges 24: 1) “Firebolt”, Carla Ubertalli (Cnam di Alassio), 20 punti; 2) “Sherekan” Pietro Sibello (Maurizio Cardascio, CC Barion), 47; 3) “Giacomel Racing team”, Riccardo Simoneschi (YCI), 53; 4) “585”, Paolo Brescia (id), 80; 5) “Ballalinda”, Enrico Maltagliati (Antonio Addari, Centro velico 3V), 84; 7) “Fra Martina Aleali”, Edoardo Pavesio (Cnam Alassio), 93; 8) “Magie” Gianluca Grisoli (id), 96. Classifica della seconda tappa: 1) “Firebolt”, Roberto Martinez (Carla Ubertalli, Cnam Alassio), 4.; 2) “Billo Baccani”, Furio Monaco (Patrizio Monaco, CC Tevere Remo), 6; 3) “Alina”, Luca Valerio (Maurizio Abbà, Fraglia della Vela Desenzano), 8; 4) “Sherekan”, Sandro Montefusco (Maurizio Cardascio, CC Barion), 12; 5) “Ballalinda”, Enrico Maltagliati (Antonio Addari, Cnam Alassio), 13; 6) “Ita 580” Paolo Montefusco (Cesare Bressan, LNI Milano), 14. Laser Sb3: 1) “Team Bacardi” (Luca Bacci, Club Canottieri Damaso), 4 p.; 2) “Cinquantenni Urlanti” (Gian Luigi Prizzon, Guido Di Bruno, LNI Milano), 4; 3) “Fishbone” (Cristian Ferro, Circolo Vela Sarnico), 7; 4) “Stengele” (Pietro Negri), 8; 5) “ Girovà” (Gianni Berto, Roberto Ferrero, Veladoc racing Team), 8; 6) “Scrat” (Antonino Caprì, Ezio Archimede, Team Sanremo), 12; 7) “Sberla” (Chiara Eandi, Gianpaolo Seghezza, CN del Finale), 12. C. A È deceduto l’8 Gennaio u.sc., alla veneranda età di 92 anni, un altro alassino d.o.c. LUIGI FUGASSA (Gigin) che ben rappresentava ancora i caratteri e i pregi della nostra terra di Liguria e di Alassio in particolare. Uomo semplice e schietto, onesto e amato, era un po’ la personificazione di un’epoca che la storia ricorda, ma che spesso gli uomini hanno dimenticato. L’A.V.A. vuole ricordarne il nome e l’esempio e porge le sue più sentite condoglianze alla nipote Tina ed ai pronipoti. IN RICORDO DI GIGIN FUGASSA Dopo la funzione funebre per un amico comune ho incontrato Gigin sul sacrato della chiesa. Ci siamo salutati con gli occhi mentre ascoltavo la sua parlata lenta e pacata: «U m'è passau davanti» il riferimento al caro estinto era evidente eppure, nella tristezza che in quel momento ci era comune, era comparso il sorriso. Sembrava che una mano invisibile lo avesse tirato più in alto; il cielo cupo di un tempo di mestizia si era di colpo sollevato! E il suo terribile grigio era impallidito. «U m'è passau davanti perché u l'era ciù zuvenu»: ironizzava così il senso finito della vita Gigin. «Ma anche mi e e veggu za u traguordiu - doppu i nuvant’anni, ti ti nu sai ancura, da luntan ti ghe vegghi meiu». Oggi che anche questo "amico", questo "alassino"(scrivo "alassino" come un grande (massimo!) titolo di merito) ha tagliato, all’età di novantatre anni il suo traguardo, sul sagrato della chiesa ho visto tante, tante persone con gli occhi lucidi di commozione. (continua a pagina 11) Riconferma di Zerbone Alassini vincenti al Ruote d’epoca a Camaiore Augusto Zerbone è stato ricon- NUOTO Una serie di brillanti successi e piazzamenti sono stati ottenuti dai giovani nuotatori alassini a Camaiore nella prima gara di nuoto Interregionale della stagione: si è trattato dello scontro fra la Liguria e la Toscana. A rappresentare la Liguria sono state la Gesco Nuoto Alassio, la Matuziana Nuoto di Sanremo, la Rari Nantes Spezia e la Società sportiva Spezia Nuoto. In totale hanno gareggiato oltre 300 giovani. I nuotatori alassini erano guidati dalla allenatrice Cristina Pallini. Questo l’elenco delle medaglie: Cecilia Badano (terza nei 50 delfino), Nicolò Braghin (primo nei 50 delfino e nei 50 Stile libero), Daniele Briozzo (2° 50 Rana), Serena Briozzo (2° nei 50 rana), Matteo Cardi (2° 25 delf), Giovanni Cipriano (1° 50 Rana e 2° 50 s.l.), Marta Di Muro (1a 50 delf e 2a 50 dorso), Walter Gambaretto (2° 50 rana e 1° 50 s.l.), Federica Leo (1° 50 dorso), Andrea Losno (2° 50 rana e 50 s.l.), Marco Losno (1° 25 s.l.), Giulia Mingoia (prima nei 50 rana e terza nei 50 s.l.), Giulio Puliga (3° 50 delf), Nicolò Robba (3° 25 rana), Sofia Lanteri (2° 25 s.l. e 1° 50 dorso), Andrea Radici (2° 25 rana e 2° 25 dorso). Hanno preso parte alla trasferta toscana anche Francesca Battistelli, Barbara Bonifazio, Giulia Cardi, Matteo Cottardo, Alessandro Markic, Cristian Radici, Andrea Markic, Federuca Usanna ed Aluna Pacini. Le prossime prove del trofeo interregionale si svolgeranno il 25 marzo a Carrara, il 22 aprile ad Aulla, il 20 maggio a La Spezia, mentre la finale è in programma il 3 giugno, a Genova, con la premiazione dei primi tre di ogni specialità, piazzamento che garantirà loro la qualificazione alle Finali Nazionali del Centro Sportivo Italiano, che si disputeranno dal 14 al 17 giugno a Lignano Sabbiadoro(Udine). fermato alla presidenza del Club “Ruote d’epoca Riviera dei Fiori”, che conta più di 6 mila iscritti. Ad affiancare Zerbone saranno Tino Bologna (vice presidente), Gino Arnaldi, Angelo Biffi, Serafino Buscaglia, Rocco Campisi, Carlo Milano e Bernardo Pastorelli. Il club guidato da Zerbone organizza ogni anno importanti manifestazioni e raduni di livello internazionale. Il club anche nel 2007 ha in programma l’organizzazione del “Giro dei Gumbi”, il tradizionale Raduno d’auto d’epoca, il Saturno Day (il 22 aprile) e la Mostra scambio (il 2 dicembre), insieme a tutta una serie di altre importanti iniziative divulgative e culturali. «Nel 2007 – dice Zerbone – cercheremo di migliorare ancora il livello delle nostre manifestazioni e di far conoscere ancor più il nostro sodalizio motoristico. Nel 2006 il raduno annuale ha assunto una particolare importanza in quanto sono stati dati dei riconoscimento a coloro che si sono presentati con auto Lancia d’epoca. Per questa importante vettura storica infatti abbiamo voluto degnamente festeggiare il centesimo anniversario». Il “Ruote d’epoca” villanovese conta attualmente seimila iscritti, residenti non solo in Liguria, ma anche in tutta Italia ed all’estero, mentre sono sempre più coloro che sono orgogliosi di possedere un’auto storica. Per eventuali informazioni è possibile contattare direttamente il presidente Zerbone (tel e fax 0182 580508 oppure tel 0182 548063). «Ogni nostra iniziativa o manifestazione – conclude Zerbone – contiamo che serva a contribuire a divulgare la cultura della Moto e dell’Auto d’epoca e sia anche una occasione per conoscere nuovi luoghi e riflettere. I nostri aderenti sono migliaia e sono diventati con gli anni sempre più appassionati a questa stupenda forma di attività culturale e sportiva». Claudio Almanzi C. A Giovedì 15 Febbraio 2007 «L'ALASSINO» LUTTI CITTADINI, NECROLOGI (segue da pagina 10) Tutti quelli che l'avevano conosciuto, ne serbano, ora, un caro ricordo. Aveva un modo tutto suo di affrontare le cose della vita, belle o brutte, facili o difficili. Covava in sé l'inevitabilità, l'ineluttabilità tipica di chi sa già come va a finire; di chi ha già visto e dato. Tra il serio ed il faceto celando all'interlocutore ogni sorta di affanno induceva ad aprirsi, a manifestargli la sua simpatia anche prima del dialogo. In un modo sempre scherzoso, con fine ironia, senza forzatura né pesantezza, con assoluta naturalezza sapeva confrontarsi senza compromettersi. Gigin Fugassa era moderno anche a novant'anni. Se t’incontrava anche per caso, si avvicinava sorridendo e «E e te vegu ben; te trovu in furma». E così intavolava un discorso che svariava dalle avventure galanti, alle vittorie sportive, dalle opinioni politiche, alle condizioni climatiche, evidenziando di tutto l'aspetto più divertente. Di tutto con Gigin si poteva parlare. Alla fine si sorrideva sempre. Aveva diviso le comuni esperienze di molti giovani alassini suoi coetanei, in guerra e nel dopo guerra, aveva vissuto l'amara esperienza dell’immigrato e al contatto con le sfaccettature di diverse culture si era rafforzato nella sua identità: riteneva che fosse un privilegio essere alassini. Viveva ad Alassio come nella casa del padre. «U poveru e u rìccu in tu nosciu paise i sun uguali: quando u fa freidu e u tira a tramuntona, i van a sercò u su cmme e mesengure». Gigin Fugassa sentiva la tristezza dell'albero che secca, del palo che ingiallisce, dell'astro che si spegne, dell'anziano compaesano che non ha altro spazio libero se non quello del salone del gerontocomio; e provava gioia in tutti i beni, i sapori e i colori della terra e del mare, nell'ombra e nella luce delle quattro stagioni ma soprattutto provava felicità nell'amicizia. L'ho scritto così, come mi sentivo. Vorrei tanto che Gigin Fugassa lo leggesse. Dante Schivo ALBERTO SASSO dando con quel tuo sorriso un po' ironico e quello sguardo malizioso, perché finalmente sei in pace. Non ti dimenticheremo mai. Tua moglie Ce', tua figlia Franca con Piero Martina e Serena. L’A.V.A., unitamente ai molti Alassini che ancora lo ricordano, si unisce al cordoglio della famiglia. PIETRO ROLANDO MARIOLA ma che tu ti accingessi a comprare il pane, dicendo che ora comprerai le preghiere che noi ti doniamo. Ci ha commosso la calorosa dimostrazione di affetto di parenti e amici, che hanno gremito la chiesa per porgerti l'ultimo saluto. Desideriamo farti sapere che: non scorderemo mai i momenti belli e anche quelli tristi condivisi, certi che sarai sempre vicino a noi, durante il resto del nostro cammino, resterai per sempre nel nostro cuore. Tuoi Lorenzo e Giuliana L’A.V.A. porge alla famiglia le più sentite condoglianze. In morte dell'amico Robert Si è spento, all’età di 78 anni, l’8 Dicembre 2006 alle ore 11 presso l’Ospedale Civile di Imperia PIETRO ROLANDO MARIOLA. I funerali si sono svolti venerdì 11 dicembre 2006 nella Parrocchia di San Vincenzo e sono stati una vera dimostrazione di affetto e stima da parte di tante persone che lo conobbero e l’apprezzarono. Pietro, fotografo artigiano, uomo attivo e di spiccata intelligenza, si era trasferito ad Alassio nel lontano 1955, proveniente dal Canavese, suo luogo di origine, dove insieme alla moglie Delia Configliacco Giacolin aveva intrapreso dapprima l’attività di esercente albergatore in un locale situato nei pressi della piazza Matteotti (Balzola) per poi continuare da solo nel 1962 la professione di fotografo artigiano ereditata dal padre. Instancabile lavoratore era conosciuto come fotografo itinerante nel litorale alassino. Lo annuncia con dolore il figlio Paolo, (commercialista). Anche l’Associazione Vecchia Alassio, che per molti anni ha apprezzato l’onestà, la signorilità e l’amabilità del Signor Rolando, porge al figlio, a nome dei Soci, le espressioni di condoglianza sentita. 31/8/1922 - 2/1/2007 NEL RICORDO DI MARIO BERIOLO Quanta curiosità mi suscitava quell'uomo scuro venuto da lontano. Proveniente da un paese (Benin)col nome tanto simile ad una parolaccia genovese. Quell'uomo che sentivo cantare i suoi allegri e colorati canti africani sotto casa mia! Il nero che beveva solo vino bianco, che vedevo parlare e scherzare in inglese con mio padre. lo quell'uomo, Robert, l'ho conosciuto. Che dolore mi ha dato sapere della tua triste e solitaria morte. Con le lacrime agli occhi, il mio pensiero ora va a quelle serate al bar del paese, quando insegnavi a me ragazzino ed ai miei amici strani giochi di carte. Quando improvvisavi strane parole in inglese mal pronunciate, e la tua comicità ci faceva scoppiare dalle risate. Le volte che bruciavamo le sterpaglie insieme, io che ti riempivo di domande per conoscere il tuo mondo. Le partite di pallone nel campetto, dove ti eri guadagnato il soprannome di Weah. Tutte le volte che ci incontravamo, mi facevi gran festa, alzando il pollice, e immancabilmente mi chiedevi sempre se avevo trovato una fidanzata, come l'ultimo giorno in cui ti ho visto, e io ti chiesi come stavi, facendo quella dura e particolare vita da custode dell'isola, e tu mi risposi con l'accento africano: "Tutto bene Jan! Tutto bene, sono felice!" e sorridemmo entrambi. Ricordo la tenerezza delle tue parole di quando parlavi di mio padre scomparso. Avevamo un rapporto particolare, talvolta parlavamo di temi come la religione, e anche di politica. Che rabbia quando ho letto che dei giornalisti ti hanno descritto come un eremita, o una persona chiusa, beh, loro non ti conoscevano, non ti hanno visto ballare alla sagra di Moglio, o al bar con noi alla sera, quando sprigionavi tutta la tua ilarità e la tua voglia di vivere. La tua è stata una vita dura, anche malinconica, spezzata troppo presto. Sei stato il primo africano ad arrivare a Moglio. Non ti potrei mai dimenticare, amico mio. Tu hai vinto, hai sconfitto la diffidenza della gente di paese, che ha imparato a volerti bene. Hai dimostrato che col sorriso si può ottenere tutto. Amici, compaesani, non lo dimentichiamo, non scordiamo la sua bontà, la sua sensibilità e la sua allegria. Yegghe Robert! Ti voglio bene... Jan Casella L’A.V.A. si unisce al cordoglio dei molti amici del povero Robert, per anni residente in Moglio e recentemente custode dell’Isola Gallnara Nato a Lenzari di Vessalico, si trasferì subito dopo la guerra a Diano Arentino e nel 1965 ad Alassio, dove lavorò per lunghi anni come muratore e custode in una villa prima di ritornare, dieci anni fa, al paese natale. Ciao "Bertu", te ne sei andato durante le Feste (che per noi feste non sono state: sapevamo che stavi per lasciarci per sempre). Ci manchi tanto, ma ci consola la certezza che dove sei ora hai trovato dei nuovi amici per giocare a bocce e a carte, due cose che ti piacevano tanto e non riuscivi più a fare per colpa di quella "tremarella", come la chiamavi tu. Hai sofferto tanto nell'ultimo anno, ma siamo sicuri che ora ci stai guar- NICOLINO AGNESE È deceduto, a 77 anni, il 4 gennaio u.sc. in Alassio NICOLINO (Lino) AGNESE (u Sbiggia), un alassino ben conosciuto, dopo una vita legata essenzialmente alla famiglia e al mare. Lo ricordano ai conoscenti ed agli amici la moglie Piera, il figlio Augusto con la moglie Laura, il fratello Sergio, cognati e nipoti. Anche l’A.V.A. si unisce al cordoglio della famiglia. ANTONIETTA (MARIA) MARASSI VED. STALLA Nel lessico alassino la Maria, figlia di Geppina e di Niellu, della stirpe ortolana,venuti dal genovasato a coltivare i nostri orti. Sorella di Gigin e di Cenin. Moglie di Giovanni Stalla conduttore dell’azienda fondata dal padre Biaxin esperto ebanista, perfetto restauratore, intenditore d’arte, antiquario. Dalla loro unione la nascita dei figli: Gino, il cui solo nome evoca il ricordo, non obliato, di una vita intensa di imprenditore e politico, stroncata dalla morte nella pienezza delle sue forze, e di .Angelo, noto architetto, progettista, realizzatore della “Biblioteca sul mare”. Sposa e mamma dal sorriso che gli irradiava il volto e attirava la simpatia di quanti l’avvicinavano. Disinvolta e gentile occupata nell’andamento della famiglia e del lavoro che la rendevano appagata: Poi subentrarono i lutti, l’acerbità del dolore, l’interrotta attività di una azienda centenaria: Malgrado tutto ciò il sorriso irradiante si era velato di malinconia ma non era scomparso. Quasi di soppiatto si avviava con passo leggero sul sentiero dell’eternità. Al figlio, ai congiunti e parenti le più sentite condoglianze da parte dell’Associazione Vecchia Alassio. MESE DI GENNAIO 2007 Caro papà, la mattina del 5 gennaio, te ne sei andato improvvisamente, lasciandoci tutti attoniti e pervasi da un infinito dolore. Hai concluso troppo in fretta la vita terrena, per raggiungere la tua amata Francesca. Risuonano ancora vive le parole di Don Luciano che durante le esequie, ricordava quando ti incontrava e scambiavate due chiacchiere pri- AGNESE Nicolino anni 77 ALCIATORE Paola anni 84 BERRETTA Alda anni 89 BERIOLO Mario anni 76 BOGLIOLO Giuseppina anni 86 BRIATORE Walter anni 77 CARBONARI Ettore anni 79 FUGASSA Luigi anni 93 GERBALDO Giovanni anni 84 GUARNIERI PierCarmelo anni 79 NIVELLO Maddalena anni 74 PALLI Adriano anni 83 PEIRANO Pierino anni 79 PICCINELLI Benedetto anni 85 PONTI Isa anni 69 SACCONI Olga anni 84 SIGNORILE Domenico anni 78 TARTAGLIONE Marcella anni 42 UGUCCIONI Lina anni 81 L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro familiari. 11 12 «L'ALASSINO» Specie ittiche della Baia del Sole Calamaro Comune Loligo vulgaris - (Tòntanu) È un decapodo che, da morto, ha colore rosa puntato, ma che, da vivo, in mare lo varia a seconda delle necessità. È un predatore di piccoli pesci. Le sue pinne posteriori giungono sino alla estremità posteriore del corpo. Il maschio in peso raggiunge i 2 kg. Si pesca con la totaniera in mare aperto tutto l’anno. Nel periodo di fregola (marzo-giugno) quando viene a Giovedì 15 Febbraio 2007 HOMAR LEUCI di TEAM EFFESUB, milanese, è l’uomo rana e conquista gli abissi -51, a rana Il team di Assistenza è fondamentale per la buona riuscita di queste imprese, Homar si è sempre avvalso di tutti gli assistenti, anche durante gli allena- deo e sommozzatore di assistenza a 25 m. (1° segnale); ALDO AMIGONI il sommozzatore che dà il segnale sonoro a 40 m. (2° Segnale); menti invernali ad Andora, dove opera la squadra dell’UST, costituita da GIAN LUCA CORA, assistenza subacquea profondità -51; LUIGI BURDINO operatore vi- ROBERTO GRAVAGNO team leader degli assistenti apneisti, responsabile dell’evento; CARLITO RAPA apneista che segue l’atleta in discesa fino a 30 m.; MATTEO GARALDI apneista che segue l’atleta da 30 m. alla superficie.; Dott. BINDA, medico di assistenza sommozzatori e apneisti; dott. MORELLI, medico di assistenza all’atleta; Il record, omologato da AIDA, è condiviso da tanti amici, ma anche da due Alassini: Roberto Gravagno e Carlo Rapa. Istruttori Apnea Academy (Scuola di Umberto Pelizzari) ma soprattutto persone che amano e rispettano il mare. Gravagno e Rapa (entrambi alassini) sono considerati giustamente gli “angeli custodi” dell’uomo che conquista gli abissi; ed è giusto che l’A.V.A. li ricordi con grande soddisfazione. Fra l’altro essi tengono un avviato corso di apnea nella Piscina di Albenga. deporre le uova nei porti o nei moli riparati si può pescare da terra col pesce finto zavorrato e col galleggiante con pesce vero (boga, sugherello, etc.) infilzato in apposita armatura a più ami. Carni ottime dolciastre. Esca: pesce vero e finto – Armatura: amo e totaneria – Filo 025/030. Pessö DISEGNO DI PATRIZIA PEZZUOLO Valide terapie dei nonni Carrubo Ceratonia siliqua - Carrubba È un albero sempreverde secolare alto fino a 6/7 metri con un tronco corto e tozzo e una chioma espansa. Il fruttto è un legume lungo 10/15 cm iridescente di consistenza carnosa contenente dei semi bruni. Originario dell'Asia Minore, da secoli è coltivato in Italia sulle coste marine e in modo speciale nel Meridione e in Sicilia. Si dice che in Alassio ancora agli inizi del secolo scorso questa pianta contribuì al reddito agrario locale con la vendita dei suoi frutti ricchi di zucchero indispensabili per l'alimentazione dei tanti cavalli impiegati nel lavoro quotidiano. Sempre in passato la dolce fari- na del frutto che ha proprietà astringente, antidiarroica, rinfrescante, emolliente, dietetica, fu utilizzata per la preparazione di decotti da somministrare a tazzine. Anche la sua farina di semi in quantità di una o due manciate in acqua esercita un effetto rinfrescante. Sempre la farina della polpa del frutto è stata utilizzata in pasticceria. Una variazione di questa pianta, artisticamente potata, fa parte oggi del verde dei nostri giardini. Curiosità = a una persona avara i nonni dicevano che: “U l’è in lansasodi mangiacarrubbe” (È un lancia soldi mangia-carrube). Homar Leuci in discesa. Pessö Meteorologia Alassina a cura dell'Osservatorio Don Bosco GENNAIO 2007 Radio, televisione, giornali… tutti hanno già detto tutto sul comportamento non normale del tempo in questo mese. C’è più nulla da aggiungere. Ciò mi permette di fare una considerazione che va più in alto della meteorologia: l’astronomia. È gennaio che ci ha preparati ad avere per lungo tempo una spettacolare visione dei pianeti Venere, Giove e Saturno. Per alcuni mesi Venere si mostrerà brillantissimo dopo il tramonto verso ponente; tramonta da due a tre ore dopo il sole; ha magnitudine -4,0 (è l’astro più brillante e inconfondibile; dista da noi circa 1,5 unità astronomiche; si muove tra l’Acquario e i Pesci). Il gigante Giove, immerso tra lo Scorpione e l’Ofiuco, sorge verso le 3,30 del mattino: è il dominatore del cielo fino al sorgere del sole; ben visibile verso sud-est; dista ben 5,5 unità astronomiche e brilla di magnitudine -2 (non può competere con Venere). Un comportamento privilegiato è riservato a Saturno, il pianeta inanellato, visibile da sera fino alle ore piccole del mattino; dista 8,2 unità astronomiche; ha magnitudine 0,0 ma supera per luminosità la bella stella Regolo, che è la più brillante della costellazione del Leone, dove si muove Saturno. Marte, il pianeta più chiacchierato, rimanda le sue esibizioni di qualche mese: ora è troppo immerso nella luce del mattino. Ringraziamo il mese di gennaio per tutti i riguardi che ha avuto nei nostri confronti (ora la sintesi ce lo confermerà) e ringraziamolo anche perché ci invita a spingere il nostro sguardo un po’ più in su, per scoprire altre bellezze del creato, senza dimenticare quelle che ci stanno attorno e che rendono invidiabile il nostro angolo di Terra. Ecco la sintesi mensile: Pressione media: 761,9 mmHg media giornaliera più alta: 769,4 mmHg il giorno 15; più bassa: 741,1 mmHg il 24 gennaio. Temperatura media: 12,7 °C (9,1 °C lo scorso anno); medie decadali: 13,8 °C nella prima e nella seconda decade; 10,8 °C nell’ultima. Umidità media: 65%. Precipitazioni totali: 29,2 mm di pioggia così distribuita: 0,2 mm il giorno 10; 29,0 mm il giorno 23. Giorni sereni: 11; coperti 4. Eliofania totale: 107,7 ore (176,8 ore lo scorso anno). Medie decadali: 4,1 ore al giorno nella prima decade; 2,7 ore nella seconda; 3,6 nella terza. Voglio concludere ricordando a tutti che il giorno 3 gennaio alle ore 20 la nostra Terra passava per il punto più vicino al Sole: soltanto a 147 milioni di chilometri. Il Direttore dell’Osservatorio Prof. Don Natale Tedoldi Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione entro la fine di ogni mese per la pubblicazione ne «L'Alassino» del mese successivo. A.V.A. Giochi di spiaggia… palline colorate… occhi radiosi di un bimbo: anche questa è Alassio. Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori. La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce. DIREZIONE: Cons. Dirett. A.V.A. RESPONS.: Emanuele Aicardi EDITORE: A.V.A. TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla Viale Martiri della Libertà, 30-40 Tel. 0182 50.412/3 - Albenga Telefax 0182 50.412 REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen. di Savona n. 149 del 30-5-1962 ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975 (già R.N.S. n. 9806) LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11 Foto della testata: Zanardi - Arch. Uff. Turismo Associato all'USPI Unione Stampa Periodica Italiana