Rivista della Comunità di Vita Cristiana “Consolata” di Torino - Edizione dell’8 giugno 2003 - Numero 2 - Anno 2003 Indice Notizie brevi ..................................................................................................2 Shanghai, 8 maggio 2003, di Stefano Dacquino ................................................3 Convegno CVX-LMS-MEG – Genova 6-8/12/2003....................................5 Impegni permanenti 2003..............................................................................8 Bilancio preventivo 2003, di Fulvia Mogna ...................................................11 Prima della notte, di Fausta Orlando ..............................................................13 Un progetto per la Comunità Consolata, di Carlo Zamiri ..............................14 Preghiera per papà, di Giorgio Porro..............................................................15 Esercizi spirituali 2003, di Andrea Peluso ......................................................16 Notizie brevi • 3 febbraio 2003: ci rallegriamo con Francesco Novelli che è diventato nonno con la nascita di Lorenzo. • 17 marzo 2003: diamo il benvenuto a Matteo Fassone. Felicitazioni ai genitori Alberto e Alessandra ed alle sorelline Anna ed Elisabetta. • 25 maggio 2003: siamo particolarmente vicini a Fulvia Mogna e affidiamo la sua mamma al Signore. • Ricordiamo il papà di Giorgio Porro, mancato nel mese di maggio. Questo numero di CVX Notizie viene pubblicato in un formato molto “dimesso” rispetto al consueto, mancando la competenza di Marco Viano il cui matrimonio è coinciso con la pubblicazione del giornalino: congratulazioni ed auguri a lui e Sonia Ruggiero, che si sono sposati il 24 maggio 2003 nel Santuario del Sacro Cuore di Maria a Torino. - 2- Shanghai, 8 Maggio 2003 Di Stefano Dacquino Shanghai, 8 Maggio 2003 Carissimi amici, approfitto di alcune ore di pausa dal lavoro in ospedale per farvi avere nostre notizie. Come sapete da gennaio siamo in Cina. Io lavoro come coordinatore di un progetto di Medicina d’Urgenza, finanziato dal Governo Italiano, Elena sta effettuando delle ricerche sull’organizzazione del sistema sanitario cinese per conto dell’Università di Torino. Le attività previste riguardano due aree: • lo Shanghai Medical Emergency Center (SMEC), grosso centro in Shanghai preposto alla formazione dei medici locali alla medicina d’urgenza e di emergenza; • il dipartimento per le risorse umane del Ministero della Salute (MOH), a Pechino. Obiettivi del nostro lavoro a Shanghai sono: 1. elevare il livello dei servizi pre-ospedalieri di emergenza-urgenza nella municipalità di Shanghai coordinando le attività del 118 locale (che qui si chiama 120) e rafforzando la collaborazione tra la centrale operativa ed i vari ospedali cittadini (ventisei); 2. elevare il livello dei servizi di emergenza forniti dal pronto soccorso dell’ospedale popolare N.6 (nosocomio, adiacente allo SMEC, che serve la parte sud-occidentale della città ed ha un bacino d’utenza di circa 2 milioni di persone) collaborando con il direttore cinese di quel dipartimento. Shanghai è una città estremamente moderna, differente dal resto della Cina, soprattutto dalle zone rurali della parte occidentale del Paese. Sembra di vivere a Manhattan, tra grattacieli e costruzioni avveniristiche. Anche in ospedale tutto è nuovissimo e le attrezzature biomediche sono modernissime. Non avevo mai visto un ospedale in grado di offrire ai suoi pazienti una tecnologia così sofisticata. Il dipartimento di emergenza dell’ospedale in cui lavoro sembra un’astronave e dispone di tutto quanto è necessario per accogliere, stabilizzare e smistare decine di pazienti critici ogni ora. Il problema è che la maggior parte dei colleghi cinesi non è in grado di utilizzare i mezzi a disposizione, per mancanza di formazione e per carenze organizzative che fanno sì che il livello di efficienza e di efficacia sia piuttosto basso. Ne consegue che il nostro lavoro consiste in: 1. preparare corsi validi ed utili dal punto di vista sia clinico-pratico sia organizzativogestionale per i medici cinesi. In particolare iniziamo ad introdurre principi di rianimazione cardiopolmonare di base ed avanzata; 2. proporre delle linee guida clinico-organizzative e dei nuovi corsi che riflettano gli sviluppi conoscitivi della comunità scientifica internazionale. In particolare stiamo introducendo nuove metodologie di lavoro e di aggiornamento basate su prove di efficacia; 3. addestrare un gruppo di formatori selezionati fra il personale dipendente dello SMEC che possa proseguire in futuro le attività da noi avviate. Un altro fattore che condiziona il lavoro in ospedale è rappresentato dal fatto che i servizi sanitari in Cina non sono gratuiti. I pazienti devono pagare cure e prestazioni, anche quelle di pronto soccorso. Ne deriva che i nosocomi sono generalmente sotto utilizzati poiché la gente preferisce dapprima rivolgersi ai guaritori tradizionali, molto più a buon mercato. - 3- A Shanghai questo fenomeno è relativamente meno importante rispetto al resto della Cina, sia perché qui la popolazione è molto istruita e culturalmente emancipata, sia perché quasi sempre gode di copertura assicurativa privata. In questa città non sembra esista disoccupazione. A Pechino, invece, il lavoro si svolge presso il dipartimento per le risorse umane del Ministero della Salute (MOH) ed ha lo scopo di ottenere dal governo locale il riconoscimento della validità delle nuove metodologie di insegnamento proposte. In futuro aiuteremo la società di medicina d’urgenza e di emergenza cinese a riorganizzarsi e ad aprirsi nei confronti di agenzie internazionali preposte alla formazione dei sanitari quali l’OMS, l’American Heart Association, l’European Resuscitation Council, etc. Interagire con le autorità sanitarie cinesi e con il personale diplomatico dell’ambasciata d’Italia di Pechino è molto interessante e formativo. In questi giorni, inoltre, stiamo organizzando una rete fra i vari dipartimenti di emergenza affinché Shanghai sia pronta a fronteggiare dal punto di vista sanitario l’epidemia di polmoniti gravi che ha già mietuto numerose vittime in altre regioni della Cina (Pechino, Hong Kong e Guandong). Per il momento siamo a sei casi ufficialmente confermati in Shanghai, ma tutti i giorni quando entro in ospedale ho l’impressione che siano di più. Alcuni giorni fa sono rientrato a Shanghai dopo una missione a Pechino in cui ho partecipato a numerosi incontri con i dirigenti dell’MOH durante i quali sono state decise alcune delle misure di emergenza di cui presto sentirete dai mass-media. Non posso fornire dettagli, ma il problema SARS non è assolutamente sotto controllo. Purtroppo le persone più a rischio sono proprio gli operatori sanitari. Non avendo ancora ben capito come la malattia si trasmette, non si riesce a fornire una adeguata protezione per i soggetti più esposti. Dal punto di vista personale, preoccupazione per la SARS a parte, ci troviamo bene a Shanghai e la famiglia si è adattata in fretta al nuovo stile di vita. I tre figli hanno superato lo shock di frequentare scuole in cui si parlano lingue a loro sconosciute, e anche mia madre, nonostante i suoi 75 anni, è entusiasta di questa città. Nonostante il cemento e l’asfalto, ho l’impressione che l’aria sia meno inquinata rispetto a Torino. Tutto il riscaldamento avviene grazie ad apparecchiature elettriche e molte automobili (tutti i mezzi pubblici) sono a metano. Abbiamo la fortuna di poter accedere all’Eucarestia ogni domenica: a circa un’ora di taxi da casa nostra c’è l’unica chiesa della città in cui viene celebrata una Messa in inglese. Si tratta di un edificio molto ampio che è sempre pieno zeppo di persone (quasi tutti cinesi e molto giovani). Anche in Africa, laddove i governi non favoriscono la Chiesa Cattolica, abbiamo sempre trovato fede ed entusiasmo soprattutto tra i giovani. Spero che questa esperienza lavorativa ci aiuti a sviluppare competenze organizzative nel settore dell’emergenza-urgenza e che il confronto con i colleghi cinesi ci spinga a prepararci professionalmente con sempre maggior serietà e costanza. Confidiamo nella vostra Preghiera affinché il nostro lavoro in Cina possa essere anche una testimonianza dell’amore che Nostro Signore nutre nei confronti degli uomini. Un abbraccio e cari saluti a tutti. Stefano - 4- Convegno CVX-LMS-MEG Genova 6-8/12/2003 Incontro nazionale dei movimenti di spiritualità ignaziana (CVX-LMS-MEG) Segretariato Nazionale CVX Napoli 2-4 maggio 2003 I tre Movimenti di Spiritualità Ignaziana, in questi ultimi anni, hanno sperimentato alcune attività di collaborazione sia a livello locale che nazionale, generalmente proposte da uno dei Movimenti e accolte dagli altri. L’incontro che si è tenuto a Napoli dal 2 al 4 maggio 2003 disegna l’avvio di una nuova fase: riconoscersi e conoscersi nei rispettivi carismi per sperimentare che è possibile programmare insieme e fare delle singole specificità una risorsa per tutti. All’incontro hanno partecipato rappresentanti della CVX, del MEG e della LMS, provenienti da diverse città italiane, oltre i rispettivi responsabili nazionali, per un totale di 46 persone. Dal primo momento di conoscenza e di condivisione delle attese, sono subito emersi sia i desideri di conoscersi di più, per interagire e dialogare, sia le difficoltà esistenti in ordine ad una collaborazione più concreta, spesso originate da “etichette” reciproche e pregiudizi. Queste difficoltà si inscrivono, come ha sottolineato Umberto Bovani, in una più ampia realtà sociale caratterizzata da processi di globalizzazione che, paradossalmente, favoriscono la frammentazione e ostacolano relazioni più vere tra le persone. La profezia dell’uomo e della donna ignaziani È proprio il contesto nel quale viviamo che si pone come sfida ad una maggiore comunione tra le varie componenti della comunità ecclesiale, testimonianza sollecitata dalla Chiesa, anche attraverso le parole della Christifideles laici che al n. 127 dice: «La Chiesa deve fare oggi un grande passo in avanti nella sua evangelizzazione, deve entrare in una nuova tappa storica del suo dinamismo missionario. In un mondo che con il crollare delle distanze si fa sempre più piccolo, le comunità ecclesiali devono collegarsi tra loro, scambiarsi energie e mezzi, impegnarsi insieme nell’unica e comune missione di annunciare e di vivere il Vangelo». Partendo da queste parole, il P.Gianni Notari s.j. (direttore del CeNAG e assistente nazionale della CVX), ha invitato a riconoscersi in una storia più ampia che ha generato tutti e tre i movimenti, in una spiritualità che ci lega, al di là delle differenti sottolineature. Gli Esercizi Spirituali e l’Autobiografia di S. Ignazio delineano un modo di procedere caratterizzato da una visione dinamica dell’esistenza e dalla consapevolezza di avere davanti a sé una strada da percorrere. L’esperienza di Ignazio ci indica la possibilità di vivere la vita come pellegrinaggio nella storia e di fare nostra una spiritualità della strada. Da qui le caratteristiche proprie di chi incarna nella vita questa spiritualità: persone consapevoli che tutta l’esistenza è orientata ad un unico fine, che mettono Dio al primo posto; che vivono gli atteggiamenti fondamentali del pellegrinaggio come il «cercare e trovare Dio in tutte le cose» o la «contemplazione nell’azione», capaci di riconoscere nell’altro l’oggetto della predilezione del Signore, che non rinunciano al passo in più, al magis, ma disposti sempre a fare propria la volontà di Dio e a seguire da vicino Gesù Cristo; uomini e donne appassionati, capaci di «sentire e gustare» le cose interiormente. I - 5- frutti dell’esistenza di queste persone si riconoscono nel discernimento che porta ad operare delle scelte concrete e nelle loro azioni orientate alla «maggior gloria di Dio». Narrazione e senso delle nostre storie Dopo un momento di riflessione personale, i partecipanti all’incontro si sono riuniti a seconda del movimento di appartenenza per preparare la narrazione delle storie e del senso delle proprie realtà: indicazione della distribuzione geografica, i punti di forza e di debolezza delle proprie proposte educative, i servizi che si potrebbero offrire e gli aiuti che si potrebbero ricevere, le attese circa la prospettiva di una maggiore vicinanza tra i movimenti di spiritualità ignaziana. Non è possibile qui fare una sintesi esauriente delle comunicazioni, bisogna però sottolineare che è stata questa un’esperienza di ascolto vero che ha permesso di progredire sulla strada della conoscenza reciproca. Non ci si è fermati, infatti, alla semplice accoglienza di quanto veniva raccontato, ma si è interagito con varie domande, a volte anche provocatorie, spinti dal desiderio di comprendere le ragioni degli altri, le motivazioni più profonde, per sgombrare il campo dai pregiudizi e aprirsi alla sorpresa della scoperta. Il primo passo Partire dalla comune radice ignaziana per condividere sinergie in vista di un unico orizzonte: il servizio al Regno e ai più poveri. Questo il lungo cammino che ci attende e che richiede il coraggio di cominciare perché l’unico modo per camminare insieme è imparare a farlo, mettendosi sulla strada. Questo significa continuare le collaborazioni già esistenti, per esempio il coinvolgimento nel “Progetto Quadrifoglio”, ma anche progettarci in nuove attività. Con questa motivazione si sono riuniti i gruppi di lavoro ai quali è stato affidato un compito specifico: progettare un appuntamento comune da tenersi nei giorni 6-8 dicembre. La proposta è partita dalla CVX che ha rinunciato al proprio convegno nazionale annuale in vista di un appuntamento comune tra i tre movimenti. In un incontro tra direttivi nazionali anche la Lega e il Meg avevano dato una disponibilità in tal senso, rinunciando a loro volta ai rispettivi appuntamenti nazionali. I responsabili dei tre movimenti, però, hanno pensato che era importante coinvolgere più persone per preparare l’incontro. Di fatto questa scelta si è rivelata saggia! Infatti, è emerso che nonostante il desiderio di proseguire sulla strada della collaborazione, quando ci si mette a progettare cose concrete il processo non è scontato: emergono le differenze, le diverse sensibilità, i timori di ripercorrere sentieri già sperimentati e che sembrano non aver portato grandi frutti… Un orientamento condiviso Al di là delle perplessità di alcuni sulla opportunità di progettare un incontro comune, la maggioranza delle persone si è divisa sostanzialmente su due orientamenti: la proposta di un convegno di riflessione sul contesto attuale e sulle sfide che esso pone alla realtà dei movimenti, perché il riflettere insieme aiuta a conoscersi e a lavorare insieme; la proposta di un appuntamento già rivolto ad un’azione comune, per esempio l’organizzazione di un work-shop durante qualche significativo evento nazionale o internazionale. Dal confronto è emerso innanzitutto ciò che nessuno voleva: un convegno celebrativo sterile e che non avesse conseguenze sul futuro dei movimenti e sulla loro collaborazione, un convegno autoreferenziale che non fosse proposta nella realtà. Partendo proprio da questo si è potuto arrivare ad una indicazione condivisa, cioè un appuntamento che non prescinda da tre momenti giudicati da tutti condizioni irrinunciabili: - 6- 1) Un momento di riflessione: per capire come i processi di globalizzazione incidono sulla vita delle persone e sulla qualità delle relazioni nella nostra società 2) Un momento propositivo: pronunciarsi su cose concrete, in particolare la campagna promossa dalla Rete Lilliput, dalle ACLI e dalla FOCSIV sul commercio internazionale, la proposta sul consumo e il risparmio etico delle associazioni cattoliche che si sono riunite sotto il cartello delle “Sentinelle del Mattino”, la partecipazione ad iniziative che nascono dal Forum Sociale che si terrà durante il mese di novembre prossimo a Parigi 3) Un momento progettuale: individuare alcune esperienze, interventi nella realtà da assumere insieme, come già si fa, per esempio, in ordine al “Progetto Quadrifoglio”. Si è quindi passati alla decisione circa la sede dell’incontro, analizzando i pro e i contro rispetto alla disponibilità espressa dai gruppi locali CVX, Lega e MEG di Genova di organizzarlo nella loro città. Alla fine della discussione c’è stata convergenza nell’accogliere questa proposta per diverse ragioni: il sostenere l’importante esperienza di collaborazione dei gruppi di Genova che si sono mostrati molto generosi e disponibili; il fatto che Genova, a cominciare dal prossimo novembre, sarà “Capitale della cultura” per il 2004 e che quindi sarà anche possibile chiedere dei finanziamenti per la nostra iniziativa; l’aspetto simbolico della città di Genova che ha ospitato il Social Forum; il dato non trascurabile che in questa città possiamo già contare su un’organizzazione che sarebbe difficile ora prevedere in altre; il contenimento dei costi di soggiorno dell’istituto che ci ospiterà e la capienza della stesso; la constatazione che la proposta alternativa di far alloggiare un così gran numero di persone nelle famiglie sembra di difficile realizzazione. La scelta di Genova comporta però anche l’affrontare le difficoltà che realmente nascono in ordine alla distanza del Sud Italia e delle isole e ai costi che le persone provenienti da queste aree devono affrontare. Per ovviare a queste difficoltà si è deciso di perseguire contemporaneamente tre strade: la richiesta di finanziamenti extra a sponsor, l’individuazione di voli a tariffe economiche che è necessario prenotare per tempo, una corresponsabilità delle persone del Nord alle quali verrà chiesto una quota di solidarietà. Si è quindi individuato un gruppo di lavoro che insieme ai segretariati nazionali e d’intesa con il rappresentante di Genova Pierluigi Portalupi, lavorassero per organizzare l’appuntamento di dicembre: Leonardo Becchetti, Augusto Reggiani e Alessandro Noli (CVX), Sara Bergamo e altre 2 persone da individuare (MEG), Luigi Salvio, Carlo Calderone e Giacomo Martino (LMS). Questo gruppo si incontrerà la prima volta a Roma presso il Centro Nazionale di Apostolato Giovanile di San Saba il 21 giugno 2003. Le risonanze Dalla comunicazione delle nostre risonanze a questa esperienza, si può innanzitutto evidenziare una gratitudine espressa da molti per i frutti ottenuti. È stato questo un momento di reale scuola di condivisione nella concretezza delle difficoltà che inevitabilmente emergono quando il livello di comunicazione si fa più sincero e tende alla realizzazione di cose da fare insieme. Abbiamo sperimentato che è possibile superare la frammentazione e che il percorso che ci attende è anche una sfida ad una nuova assunzione di responsabilità e di decisionalità da parte dei laici e una sfida alla comunicazione intergenerazionale. Oltre le sigle emerge la consapevolezza che ci sono passi importanti, sforzi che bisogna alimentare per costruire una collaborazione che vada oltre l’appuntamento di dicembre; quest’ultimo ha senso se vissuto come rilancio delle collaborazioni a livello zonale in vista di un fine importante: costruire sinergie soprattutto su come annunciare il Vangelo ai lontani. - 7- Impegni permanenti 2003 Memoria del cammino del gruppo dell’impegno permanente NOI, Antonella Marino, Elena Lepore, Luca Icardi, Edoardo Daneo, Carlo Zamiri, Davide Mosso, Anna Maria Groroch, Davide Ternullo · ci siamo incontrati in quattro luoghi significativi della nostra CVX (30/6/02 a Bricherasio, 14/9/02 a Volvera, 1/12/02 a Chieri, 22-23/2/03 a Boves); · ci hanno accompagnati nel cammino persone innamorate della CVX (Domenico di Chieri, i coniugi Botto di Biella, Umberto di Boves, Padre Giancarlo e Padre Massimo di Volvera); · è stata un’esperienza forte di vita comunitaria fatta di riflessioni personali, condivisioni, confronti aperti e momenti di convivialità che ci hanno aiutati a fare memoria del nostro stare nella CVX, di come ci siamo arrivati, di come la comunità ci ha aiutati nel cammino di fede e nelle scelte di vita, di come scegliamo di starci oggi. · Vi proponiamo alcuni spunti che ci hanno particolarmente stimolato: La comunità è luogo di vita comune e quindi di relazione. È nella relazione di vita con l’altro che Dio si manifesta, nella vita quotidiana quindi, unico luogo possibile di incontro sia per l’uomo che per Dio. Vivere fino in fondo la relazione vuol dire “starci dentro”, legarsi, perché è il legame che determina la qualità e la scelta di una relazione. La memoria della scelta fatta ci aiuta a permanere in una relazione creata nel tempo, passo dopo passo, con le altre persone della comunità e con Dio, ed è il permanere che dà valore all’impegno. Ed è per questo, per aver scoperto la bellezza dello stare insieme, del conoscere e amare di più Dio e di essere aiutati a seguirlo nella nostra vita quotidiana, che oggi noi, Antonella, Elena, Anna Maria, Luca e Davide, ci impegnamo di fronte a tutti voi a stare nella CVX per iniziare un cammino di cambiamento personale e comunitario. In questo stesso cammino, Edoardo Daneo, Davide Ternullo e Carlo Zamiri si stanno preparando per vivere presto l’impegno. Seguono i testi degli impegni proclamati da ciascuno. Signore Dio Padre e Madre Onnipotente Creatore di ogni esistente, in Te vivo, mi muovo ed esisto. Ti rendo grazie per l’incontro in Cristo con i fratelli e le sorelle. Nella tua luce mi impegno a servirti sempre nella Comunità di vita cristiana secondo i principi generali. Aiutami ad accogliere il dono del Tuo Spirito. Intercedono per me Maria ed i Tuoi Santi. In Torino, cappella dell’Istituto Sociale 23 marzo 2003 Tutto è Tuo Davide Mosso - 8- “La legge dell'amore che lo Spirito incide nei nostri cuori, ci rende capaci di essere sempre disponibili a Dio; ci sollecita inoltre a prendere coscienza delle nostre gravi responsabilità, a cercare costantemente le risposte alle necessità del nostro tempo e a lavorare con tutto il popolo di Dio e con tutti gli uomini di buona volontà per il progresso della pace, la giustizia e la carità, la libertà e la dignità di tutti gli uomini, attraverso una opzione preferenziale per i poveri e uno stile di vita semplice che manifesti la nostra libertà e la nostra solidarietà con loro”. Signore, questi sono i Principi Generali. Ti offro tutta la mia difficoltà e tutto il mio desiderio di viverli in pienezza. Aiutami con la preghiera, con il discernimento, con la presenza costante accanto a me di questa che sento come una grande famiglia allargata in tutto il mondo, la Comunità di Vita Cristiana dentro la tua Chiesa. Nella relazione di vita con le persone che mi hai messo e che mi metterai accanto io ti ho conosciuto e continuo a conoscerti e imparo ad ascoltare gli altri e la vita intorno. In questa relazione io mi impegno a permanere col tuo aiuto, con l'aiuto di Maria, modello di interiorizzazione e ascolto attivo della tua parola, con l'aiuto della memoria di quanto è avvenuto fino ad ora nella mia vita e con l'intenzione di stare vicino agli altri per camminare insieme come e dove tu vorrai guidarci. Antonella Marino Torino, 23 marzo 2003 O Padre, accolgo il Tuo immenso ed eterno amore: eccomi per offrirTi, come risposta d’amore, il mio impegno permanente a lodarTi, amarTi, servirTi nella Comunità di Vita Cristiana, secondo i Principi Generali. Qui tu mi hai portata affinché, non sola, ma aiutata dai fratelli, meglio avessi possibilità di cercarTi. Qui nella preghiera, nella meditazione della Scrittura e nell’operare con la Comunità vorrei sempre trovarTi. Padre, ho tanto bisogno del Tuo aiuto, e continuerò ancora a chiederlo con perseveranza, per la mediazione del Tuo Figlio e con l’assistenza dello Spirito Santo. Desidero imparare ad essere disponibile ed aperta alla Tua Santa volontà, anche quando per me è difficile e non la comprendo. Signore Gesù fa’ che io sappia cogliere la Tua presenza e la Tua azione nella mia vita quotidiana e che in ogni luogo e circostanza riconosca il Tuo agire. A Te Maria, Consolata e consolatrice, affido il mio cammino; non manchi mai il Tuo aiuto alla mia famiglia e a tutta la Comunità O Trinità Santissima, mostrami la via, affinché questa promessa di amore e fedeltà non cada nel vuoto, e con il Tuo aiuto sia vissuta nella pienezza e nella gioia Annamaria Bussei Grohrock Torino, 23 marzo 2003 - 9- Mio Dio e mio Tutto, lontano da Te il mio cuore è gonfio d’orgoglio, il mio sguardo è turbato dalla superbia, vado in cerca di gloria ed imprese miseramente vane. Lontano da Te, vago ansioso e agitato, preda di demoni laceranti. Ma con Te e per Tua Grazia, orgoglio non gonfia il mio cuore, superbia non turba il mio sguardo, non vado in cerca di gloria, di grandi imprese. Tranquillo e sereno mi sento, un bimbo in braccio a sua madre, un bimbo svezzato è il mio cuore: donami di sperare sempre in Te. Ed in particolare quest’oggi, davanti alle sorelle ed ai fratelli in Cristo Gesù, desidero dirTi tutto il mio desiderio di conoscerTi ed amarTi sempre di più, per sempre più seguirTi, in tutto servendo ed amando, secondo quanto la Tua Grazia mi concederà. Per intercessione di Maria, madre di Gesù e maestra di vita e di preghiera, di Sant’Ignazio, del beato Pier Giorgio Frassati e di San Vittoriano, Ti chiedo umilmente di volere sostenere le mie deboli forze nel permanente impegno di volerTi servire ed amare nella Comunità di Vita Cristiana in cui senza mio merito mi hai donato di conoscerTi intimamente. Luca Icardi In Torino, nella Tua grazia e per Tuo dono il 23 marzo 2003 - 10- Signore Gesù, sono qui oggi, 23 marzo 2003, per lodarti e ringraziarti, per il dono della fede e del tuo amore, per la testimonianza di fede e di amore ricevuta dai miei genitori, e per tutti quegli incontri e le esperienze di vita che mi hanno aiutata a conoscerti più profondamente e a gioire della tua presenza nella mia vita. Oggi, con questo impegno, faccio memoria del mio cammino di fede, personale e comunitario, all’interno di molti e diversi gruppi ecclesiali, e scelgo di permanere nella Comunità di Vita Cristiana, Torinese, Nazionale e Mondiale, per crescere nell’amore per te, Gesù, e per l’umanità tutta, soprattutto quella povera, per seguirti e realizzare il tuo Regno, in comunione coi fratelli che camminano accanto a me. Ti prego di farmi sentire sempre la sete di te, e di imparare a cercarti e trovarti nelle cose della mia vita quotidiana come donna, moglie madre e sorella delle persone che incontrerò, sull’esempio di Maria, umile ancella nel silenzio. Elena Lepore Torino, 23 marzo 2003 Bilancio preventivo 2003 Di Fulvia Mogna Entrate Quote Totale 6000,00 6000,00 Uscite Quote Comunità nazionale Contributo membri CVX Contributo Istituto Sociale Contributo SS. Martiri Baby-sitter per giornate cittadine Rimborsi viaggi Contributo padri Volvera Stampa CVX notizie e annuario Totale 2000,00 990,00 1040,00 520,00 500,00 600,00 300,00 250,00 6200,00 Nella giornata cittadina di febbraio era stato presentato un bilancio preventivo per il 2003 che riportiamo sopra. Diamo alcuni aggiornamenti sulla situazione di cassa, per vedere insieme come stanno andando le cose rispetto al preventivo. Speriamo che questo resoconto, per quanto un po’ noioso, aiuti ognuno a sentirsi più partecipe anche delle piccole cose della comunità e a trovare sufficienti ragioni del contributo economico che gli viene proposto di dare. - 11- Consideriamo pressoché conclusa la raccolta quote per il 2002/03, anche se c’è ancora qualche persona da cui ci aspetteremmo un contributo; complessivamente sono stati raccolti 6.285 euro. Di questi 3.975 erano stati raccolti nello scorso anno solare e rientrano quindi in quel bilancio. La previsione di 6000 euro include invece gli importi che saranno raccolti in autunno per il 2003/04: la gestione “a cavallo” degli anni complica un po’ le cose; vedremo in futuro di omogeneizzare i dati. Riguardo alle uscite: - abbiamo versato un contributo complessivo alla comunità nazionale di 2.200 corrispondenti ad un contributo di 20 euro per persona; stimiamo infatti che ad oggi i componenti effettivi della comunità siano 110 e la quota è stata pagata anche per quelli che non hanno versato il loro contributo. La quota prevista dalla comunità nazionale era di 18 euro: abbiamo voluto essere un pochino (ma non tanto) più generosi tenendo conto sia dei limiti delle nostre possibilità sia della grave difficoltà economica in cui si trova la comunità nazionale. - Sono stati versati all’Istituto Sociale e alla comunità dei SS. Martiri i contributi previsti; inoltre è stato dato un contributo di 100 euro per il Punto Familia (in occasione della presenza di p. Giordano Muraro ad una giornata cittadina) e un contributo di 200 euro al Santuario di S. Antonio di Boves (a cui fanno riferimento molte coppie della CVX); ad oggi non sono state fatte offerte alla casa di Volvera - Sono stati spesi: 310 euro a sostegno di componenti della comunità 225 per le baby-sitter impegnate nelle giornate cittadine 115 euro per rimborsi viaggi - Nel 2003 finora è uscito un solo numero di “CVX notizie” con una spesa di 25 euro - la Cassa CVX dispone di un saldo di 2.513 euro. Non è molto; è vero che le spese più grosse sono già state fatte, ma …davvero non abbiamo grandi margini! A partire da gennaio di quest’anno si è deciso di scegliere una o più attività da seguire e sostenere, non solo economicamente, in modo più sistematico che non con uno sporadico contributo raccolto in una giornata (negli scorsi anni veniva scelta una destinazione diversa per ogni giornata a seconda delle urgenze). A questo scopo si è costituito un gruppo che nel corso dell’assemblea di Murisengo del prossimo settembre illustrerà i criteri che ritiene validi per la scelta che l’assemblea sarà chiamata a fare (vedi anche articolo di Carlo Zamiri su questo numero). Nella stessa assemblea verranno esaminati i progetti che sono stati o verranno candidati. Nel frattempo è stato costituito un fondo che accoglie le offerte delle Messe delle giornate cittadine e i contributi dei singoli membri della comunità (in particolare si è impegnato al sostegno di questo fondo il gruppo della Tenerezza). Scopo di questa iniziativa sarebbe di uscire dalla logica dell’offerta domenicale estemporanea, puntando piuttosto ad un sostegno continuo e costante dell’attività prescelta dall’assemblea. Il fondo ammonta oggi a 1210 euro: per ora, per evitare complicazioni burocratiche, non abbiamo voluto aprire un conto apposito e quindi le somme vengono versate sul libretto MAG4 della CVX. - 12- Prima della notte Di Fausta Orlando Condanna del cinico Salmo 52 (51) “Perché ti vanti del male o prepotente nella tua iniquità?” “Ordisci insidie ogni giorno; la tua lingua è come lama affilata, artefice di inganni” di Davide Torino, 18 marzo 2003, alla vigilia della minacciata dichiarazione di guerra degli Stati Uniti all'Irak. L'anima si acquieta contemplando le valli fiorite del Tuo Spirito. e sei Forza indomita d'amore in questa piccola nicchia del pulviscolo stellare. T'imploro lascia intravedere respirare il tuo celeste afflato se domani tanti non saranno più fra noi Donaci la Grazia di donarci in fraternità fedele nel tuo nome per costruire il Tuo Regno di Pace Donaci la Grazia di ridire con nuove parole che Tu sei il Redentore e di fare nuove cose nel Tuo nome perché oggi, questa sera a me qui, sola, tutto sembra essere stato detto e fatto Sostienici ancora nella prova; e fa' che giorno dopo giorno, nel cammino, a Te solo appartenga la nostra eternità. Re dei tempi Signore di ogni essere umano Di noi divisi fra le genti Tu l'Uno originario a cui aneliamo. L'anima turbata dall'increscioso accedere del Male efferato ingiusto nel mondo che urla ancora grottesco Caino davanti ai morti davanti ai violentati; l'anima si placa in Te e a Te si rivolge in preghiera e nella lode Perché sei Tu il Signore della Storia la Via per “la Verità e per la Vita” - 13- Un Progetto per la Comunità Consolata Di Carlo Zamiri Uno dei punti all’ordine del giorno della giornata cittadina del 16 febbraio era la proposta di indirizzare le offerte raccolte durante le messe esclusivamente ad un unico progetto. Durante la discussione, il discorso si era un po’ trasformato ed ampliato: perché la comunità cittadina non sceglie un progetto da sostenere, non solo economicamente, ma anche possibilmente con un coinvolgimento più attivo? La comunità aveva allora dato mandato ad un gruppetto di volontari di pensare e mettere a punto i requisiti che il progetto avrebbe dovuto avere, rimandando la scelta di quello che più si avvicina a tali requisiti alla giornata di Murisengo di settembre 2004. Il lavoro non è stato banale, ma il risultato ci sembra soddisfacente. Di seguito i criteri/requisiti che abbiamo evidenziato, con delle brevi spiegazioni, in quanto un paio di parole sintetizzano talvolta lunghi momenti di discernimento: 1) Si sosterrà un progetto solo, che non sia di tipo assistenziale ma che miri ad una crescita, intesa come miglioramento delle situazioni sostenute, anche con un impegno civile. Sostenendo un solo progetto è possibile garantire al sostegno stesso una continuità maggiore, e quindi una migliore riuscita del progetto. L’attività non dovrebbe essere di mero assistenzialismo, ma tendere anche alla soluzione dei problemi di cui si occupa (ad esempio, se si occupa di situazioni personali, tentando di fare raggiungere agli assistiti una maggiore forma di autonomia…). Quanto sopra implica anche che i fondi non verranno usati per le emergenze (guerre, terremoti, etc) che purtroppo sempre più spesso si verificano, e per le quali siamo invitati a contribuire privatamente. 2) Il progetto deve permettere un coinvolgimento a vari livelli non solo economico dei membri della comunità. Inoltre, il progetto deve essere verificabile ed ampliabile. l’obiettivo non è di inventare l’ennesima attività apostolica che non interessa a nessuno... vorremmo piuttosto trovare un progetto (magari anche gestito operativamente da esterni alla CVX) dove però chi vuole possa diventare membro attivo, possibilmente con varie alternative di intervento. Sicuramente, la comunità dovrebbe, periodicamente, venire informata sui progressi e sulle necessità del progetto stesso… come pure ci dovrebbe essere la possibilità di visitare le realtà interessate, etc… Non sapendo a priori quale sarà il sostegno attivo ed economico che saremo in grado di dare, il progetto deve avere la possibilità di venire ampliato se le risorse saranno maggiori delle necessità. 3) Il progetto deve essere “di conversione”. la frequentazione con il progetto dovrebbe fare crescere la comunità, in senso di consapevolezza, responsabilità e di condivisione Sugli ambiti di azione del progetto il gruppo ha voluto non esprimere alcun criterio definito, per non restringere troppo la rosa dei candidati. - 14- In ultimo, si proporrebbe ai membri della comunità di impegnarsi a versare in modo periodico una quota costante autodeterminata, per poterlo sentire più nostro e farcene carico maggiormente. Questo permetterebbe anche, a chi gestisce il progetto, di poter far conto su entrate certe e non aleatorie come quelle che si possono aspettare dal cestino delle offerte. Il gruppo tenerezza ha già cominciato ad autotassarsi in tal senso, creando un primo piccolo fondo. Chi vuole aggiungersi sarà il benvenuto. Molti obiettano che sostengono già numerose iniziative… niente impedisce loro di continuare a farlo e non si vuole fare una scala di merito fra l’iniziativa che sarà della CVX e le altre… ma quel che è sembrato importante è avere una iniziativa comunitaria da proporre, in cui la comunità Consolata si rispecchi e che sia un segno ed un frutto della sua esistenza. Come vedete, le speranze e gli obiettivi sono molteplici. Per aver successo, però, è fondamentale che il progetto venga scelto attentamente e sia condiviso il più possibile da tutta la comunità. La richiesta che facciamo a tutti fin d’ora è di proporre idee, iniziative, progetti nuovi o esistenti da includere nella rosa dei selezionabili, contattando Carlo Zamiri o Irene Campi. Più alternative avremo, e più avremo la possibilità di discernere, sotto la guida dello Spirito, il Progetto della Comunità Consolata. Il gruppo di discernimento sui criteri Preghiera per papà Di Giorgio Porro Torino 14-5-2003 Signore, accogli nel tuo regno d’amore il mio caro papi. Tuttavia prima di affidartelo per sempre, ti ringrazio di averlo voluto condividere con me: Perché il suo grande affetto e la sua allegria mi ha contagiato e riscalderà per sempre il mio cuore. Perché la sua rettitudine e perseveranza mi sono di esempio nella lotta contro le ingiustizie. Perché la sua generosità per la vita lo ha reso albero colmo di tanti amati frutti. Io sono orgoglioso di essere un frutto di questo albero. Perché la sua tenacia ed ambizione mi sospinge verso mete tanto alte quanto le sue amate montagne. Perché la sua serenità ed il suo coraggio nell’indicibile inverno della malattia mi ha insegnato che non bisogna temere la morte se si e’ stati in vita strumenti della tua bontà. Signore, accogli nel tuo regno il mio caro papi e concedi che la sua discendenza conservi preziosa questa sua testimonianza d’amore. - 15- Esercizi Spirituali 2003 Di Andrea Peluso Si segnalano le date degli Esercizi Spirituali di cui si ha notizia sino a fine anno. MESE IGNAZIANO CONTINUATO 30 giu - 30 lugl Torino P. Lorenzo Gilardi sj e P. Giovanni Giacomelli sj 30 giu - 30 lugl Torino P. Rossano Zas Friz De Col sj (personalizzato) MESE IGNAZIANO A TAPPE 2 nov - 9 nov S. Mauro Tor. P. G. Giacomelli sj III - IV settimana GIUGNO Bassano 18 - 25 P. Roberto Bonato sj Torino 20 - 28 P. Lorenzo Gilardi sj e Sr. Ruth Casey FCJ AGOSTO Torino 2 - 9 P. Aldo Genesio sj Bologna 10 - 17 PP. Stefano Bittasi sj e Giorgio Grassi sj (per giovani) Varese 17 - 22 P. Cesare Bosatra sj (per giovani) Torino 20 - 29 P. Lorenzo Gilardi sj e Sr. Patrizia Ventura SA SETTEMBRE Bologna 7 - 14 P. Giorgio Grassi sj Torino 21 - 27 P. Gerolamo Rocca sj OTTOBRE Varese 5 - 11 P. Salvatore Zanda sj Torino 5 - 11 P. Massimo Tozzo sj Torino 19 - 25 P. Luigi Zanettin sj NOVEMBRE Torino 16 - 23 P. Mauro Ferrari sj Torino 30 - 7 dic Sr. Gabriella Mian AdGB e P. Giovanni Giacomelli sj DICEMBRE Varese 7 - 13 P. Aldo Genesio sj Torino 14 - 20 P. Lorenzo Gilardi sj CASE DI ESERCIZI SPIRITUALI BASSANO Villa S. Giuseppe Via Ca’ Morosini, 41 36061 BASSANO DEL GRAPPA (VI) tel. 0424.50.40.97 - fax 0424.50.45.77 BOLOGNA Villa S. Giuseppe Via S. Luca, 24 40135 BOLOGNA (BO) tel. 051.614.23.41 - fax 051.614.27.71 TORINO Villa S. Croce Via Croce, 85 10099 SAN MAURO TORINESE (TO) tel. 011.822.15.65 - fax 011.822.30.29 VARESE Villa Mater Dei Via Casati Confalonieri, 12 21100 VARESE (VA) tel. 0332.31.25.55; 0332.31.34.33 - fax 0332.32.04.20 Inoltre, presso il santuario S.Antonio di Boves, dal 25 al 30 agosto, esercizi spirituali personalmente guidati con p.Gigi Manino sj, p.Massimo Tozzo sj, Maria Grazia e Umberto Bovani (0171.389577). Si segnala inoltre che la diocesi di Torino organizza un corso di esercizi spirituali per famiglie guidati da Don Valter Danna in collaborazione con Angela e Paolo Giannetto, presso Villa Lascaris il 14 e 15 giugno 2003. È previsto un servizio baby-sitter per i bambini. Iscrizioni presso l’ufficio Diocesano per la Pastorale della famiglia (lu–ve ore 912; 15-18); tel. 011/5156.340, fax 011/5156.349 - 16-