Rivista della Comunità di VIta Cristiana "Consolata" di Torino - Edizione 15 settembre 2002 Organigramma della comunità “Consolata” di Torino Profili del Consiglio Cittadino È nato il Gruppo di Impegno Politico Il Gruppo Famiglia Indice 4 6 6 di Elena Lepore Cari amici e parenti... di Jean Paul Hernandez Gioie e dolori di famiglia 7 L’esploratore di Massimo Tozzo s.j. 8 9 10 Le relazioni come orizzonte di vita Il Gruppo Famiglia di Carlo Zamiri È nato il Gruppo di Impegno Politico: aiutiamolo a crescere di Davide Mosso Profili del Consiglio Cittadino di Marco Tosalli 12 15 La comunità CVX “Consolata” di Torino di Fulvia Mogna Libano, una storia d’amore gratuito di Fausta Orlando CVX Notizie - Rivista della Comunità di Vita Cristiana "Consolata" di Torino - Edizione 15 settembre 2002. Gli articoli e gli avvisi pubblicati sono anche reperibili tramite internet all’indirizzo http://cvx.too.it. E’ possibile inviare articoli o altro materiale via posta elettronica agli indirizzi: [email protected] [email protected]. Per contattare il consiglio cittadino della CVX torinese è a disposizione il numero telefonico 011.562.25.81. 3 Le relazioni come orizzonte di vita di Elena Lepore Il seguente testo è un estratto dell’intervento del presidente nazionale biamo rifuggire questa tentazione. In realtà è vero proprio il contrario: parlare di relazioni di vita vuol dire entrare nella logidella CVX Umberto Bovani ca secondo la quale l'altro è evento di liberazione e di crescita. L'altro è evento di liberazione perché c'è, esiste, ed è altro Desidero iniziare dicendovi cosa mi ha lasciato il convegno di Seiano (Na): un'intensa e piacevole esperienza di comu- da me. Il filosofo Levinas, nel suo lavoro dal titolo Umanesimo dell'altro uomo (1985), descrive l'altro come alterità che nità. Dalla CVX Consolata di Torino siamo partiti in diversi non mi rispecchia, che mi interroga sulla mia identità mettenmomenti e con diversi mezzi di trasporto ma ci siamo ritrovati domi in crisi, ma proprio per questo mi impegna alla respontutti alla sede del convegno, un enorme istituto dei salesiani sabilità. Dice Levinas: "Il semplice fatto di esserci incontrati (adibito ad albergo) sulle colline di Seiano, un paesino vicino a mette l'altro sotto la mia responsabilità". In questo senso posso parlare dell'altro come di colui che mi si pone senza misure Vico Equense. I primi a partire col treno sono stati Padre Giordano e di fronte ad una "responsabilità indeclinabile, non liberamente Aldo Cantoni. A seguire, in auto, la sottoscritta e Luca, Danie- assunta, ma profondamente vera". L'altro da me, affermando la sua alterità, mi obbliga alla la Eramo e Padre Massimo Tozzo. Sono giunti infine la presidente Fulvia e la famiglia Daneo: Carla, Paolo e Simone, con relazione, mi rende responsabile, entra dentro di me e mi cambia. Tutto questo mi sembra una buona ragione per fermarci a un memorabile viaggio in cuccetta. Come noi, sono giunti al convegno gruppi di Milano, Trie- capire il valore della relazione anche in considerazione del fatste, Padova, Firenze, Cagliari, Roma, Napoli, Reggio Calabria, to che le nostre comunità, proprio per essere cristiane, sono chiamate a diventare fino in fondo comunità di vita. Palermo, Messina ... La relazione, oltre ad essere un evento imprescindibile delUmberto Bovani, presidente nazionale della CVX, ha aperto i lavori con un bellissimo intervento di cui riporto le la nostra vita e della nostra crescita personale, perché ci pone parti più interessanti, ottimi spunti di riflessione per la nostra di fronte alla responsabilità dell'altro, è evento salvifico in quanto luogo nel quale Dio e l'uomo contemporaneamente si rivecomunità nascente. "Il titolo del Convegno allude ad un'immagine simbolo: lano l'uno all'altro. "Contemporaneamente": nel senso che la relazione con gli "La tenda di Abramo" - per dire e narrare il valore delle relazioni nella vita normale di ogni persona, tema scelto dal Comi- uomini e la relazione con Dio non sono mai su piani diversi né per i tempi né per gli spazi nei quali esse accadono. tato Esecutivo come orizzonte di riferimento fondamentale. Non sono su piani diversi per i tempi perché una non La tenda è infatti, per Abramo, il luogo della relazione, dove nasce e germoglia l'accoglienza, la solidarietà, l'incontro, accade mai prima dell'altra. Dio non è il frutto o la ricompenil dialogo. Un luogo di tutti gli uomini e di tutte le donne, per- sa di una buona relazione tra noi, così come delle buone relaché le relazioni, spesso senza volerlo, accadono, ci sono e zioni umane non necessariamente sono il premio di una buosegnano profondamente la vita di ognuno. Ma la tenda è anche na relazione con Dio. Nella relazione che vivo con l'altro Dio "luogo teologico" del credente perché lì, in quello spazio di è già presente è già in atto. Maurice Bellet nel suo volume Incipit dice: "All'amore fra relazioni di vita, Dio si manifesta e assume un volto riconoscibile. Partiamo da una dato oggettivo: il senso della nostra esi- noi Dio non si aggiunge, vi si manifesta. E l'uomo di questa stenza passa attraverso la "qualità" delle relazioni che viviamo manifestazione è colui che ama fino alla fine". Pensiamo a quante volte, nelle nostre comunità, cadiamo nell'incontro con l'altro. Sono le relazioni, infatti, che danno spessore all'esistenza, anche per la semplice ragione che noi in inutili dispute tra propensioni spiritualistiche e propensioni pragmatiche, quante volte ci chiediamo quale delle due è nella viviamo ciò che le relazioni ci permettono di vivere. A questo proposito è importante subito sfatare un possi- giusta direzione, ma la risposta è più semplice di quello che bile equivoco: ribadire il valore delle relazioni non vuol dire possiamo credere. Tutte e due le strade sono buone e, nello chiudersi in una deriva personalistica o individualistica. Dob- stesso tempo, nessuna delle due è da sottoscrivere se la nostra 4 tendenza è quella di tenerle separate. D'altra parte una relazione rivelativa per entrambi nell'atto della reciprocità ha un solo nome: Amore (Agape) e l'amore non conosce tempistiche, semplicemente accade! Relazioni umane e relazioni spirituali non sono su piani diversi neppure per gli spazi perché l'uomo e Dio si incontrano nell'unico luogo possibile sia per l'uomo che per Dio: cioè nella vita ordinaria, quotidiana, "normale". Questo aspetto è fondamentale ed apre a prospettive ampie. Pensiamo, per esempio, a quante volte per vivere la nostra fede in modo significativo ci sembra di dover avere spazi diversi dalla nostra vita, esponendoci così al rischio di inventare degli spazi artificiali, fuori della realtà. Così può accadere che nelle nostre comunità ci interroghiamo come mai la nostra fede non coinvolge, le nostre iniziative non sono ripagate, il nostro impegno non è corrisposto… Spesso la ragione è nel fatto che parliamo di un mondo che non c'è. La fede è una buona notizia sulla nostra esistenza… ma se ci ostiniamo a nascondere la nostra vita nella bellezza della sua normalità, la buona notizia non avrà mai spessore, territorio, credibilità. Dobbiamo allora imparare a dire la vita, riscoprendo la grammatica fondamentale dell'umana esistenza: il nascere, il morire, l'essere padre, l'essere madri, l'essere figli, il lavoro…. Da qui anche l'attenzione che, come Comunità Nazionale CVX, vogliamo porre ai giovani e alla famiglia, semplicemente perché realtà di vita fondamentali. Diceva Husserl: "L'evento quotidiano, le relazioni di ogni giorno, sono le uniche realtà che mi è dato di conoscere, ad esse e al mondo circostante che ci accomuna è rivolta, e deve essere rivolta, la mia attenzione". In questa prospettiva della relazione, voglio accennare ad un altro aspetto che interpella in modo radicale la vita e il futuro della nostra associazione. Mi riferisco, in particolare, a tutto ciò che riguarda il Piano Formativo e più in generale, il tema dell'impegno permanente. La qualità delle relazioni è ciò che contraddistingue una reale fede adulta, capace cioè di generare una fedeltà gratuita. Vivere fino in fondo la relazione infatti vuol dire "starci dentro" pienamente, cioè legarsi in quella relazione, viverne il "vincolo", perché è il vincolo che determina lo spessore e la verità di una relazione. Questo vuol dire operare nella gratuità: infatti il luogo nel quale mi spendo per l'altro, non può che essere un luogo nel quale non esiste possesso, un luogo di "sobrietà" nel senso che quello che scelgo mi basta perché solo Dio è il dono essenziale. Da relazioni "voraci", perché molto rivendicative, non nasce legame ma schiavitù insostenibile, perché più rivendico e più sono schiavo In altre parole, io posso prendermi cura dell'altro e quindi "seriamente" di Dio, solo se mi accosto all'altro nella logica del dono. Se, al contrario, vado verso l'altro per sanare un mio vuoto esistenziale o affettivo non posso che vivere la relazione in modo parziale e quindi frustrante. Capiamo facilmente che orientarci su questa linea di riflessione, soprattutto per chi nella nostra associazione ha assunto l'impegno permanente, vuol dire tracciare un profilo comprensibile nella direzione di una fede viva, adulta e dinamica. Queste le ragioni del nostro interesse per il tema delle relazioni. Un tema che, oltretutto, si pone come ripensamento, raccordo e approfondimento di due preziose prospettive che sono state oggetto di confronto e dibattito nelle nostre comunità: il Progetto Gratuità e la dimensione laicale della nostra associazione. Ampie prospettive sulle quali si determinerà il futuro della nostra associazione." Insomma, la materia non manca: occorre solo darle una forma ... cittadina! 5 Cari amici e parenti... di Jean Paul Hernandez s.j. Francoforte, 19.4.2002 Cari amici e parenti, come ho avuto modo di dire ad alcuni di voi già alla mia ordinazione diaconale, vi chiedo un favore particolare, un regalo grande, difficile: non fatemi nessun regalo. So bene che i regali vogliono esprimere un affetto. Ma il vostro volermi bene me lo dite con la vostra partecipazione e la vostra preghiera. E se mi assicurate che il tempo e l'impegno che avreste usato per farmi un regalo lo usate nel regalare il vostro affetto e il vostro perdono a chi vicino a voi ne ha bisogno, allora mi date la più grande delle gioie. Perché non è per altro che il Signore chiama dei preti, se non per aiutare gli uomini a diventare segni della tenerezza infinita del Creatore. Allora la liturgia della mia ordinazione sarà una vera liturgia, perché proseguirà nelle vostre vite che diventano preghiera. Se fate anche un solo gesto di amore e di riconciliazione dicendo "Signore, mi costa, ma lo faccio per ringraziarti che Jean-Paul è diventato prete, lo faccio come preghiera a te per Jean-Paul", allora posso dirmi già un vero prete perché siete entrati nella messa della vostra vera vita che non avrà mai fine. Questo è il vero "prezzo" del vostro regalo. E ci conto. Perché chi mi ordina è la Chiesa, cioè l'assemblea dei credenti, cioè voi che mi avete accompagnato e portato in questo cam- mino verso il sacerdozio. Continuate ad aiutarmi nel "non possedere nulla". Perché è il segno che voi stessi volete dare al mondo attraverso di me. È la "Bella Notizia" che voi stessi volete vedere nella mia persona, per voi stessi e per tutti i "tristi" della terra eternamente delusi nel loro possedere. Il voto di povertà non è altro che il voler raccontare con una vita l'allegria che solo Dio sa dare. Questa allegria è la vera liberazione da tutte le schiavitù. Non che le cose siano cattive. Anzi, sono tutte creature di Dio. Ma ci vuole un segno forte per ricordarci che queste cose non sono Dio ma che Dio è solo uno. E che queste cose daranno sapore alla nostra vita solo se saranno al servizio dell'amore. Il religioso che porta questo segno agli altri non lo fa per merito proprio, ma solo per il fatto stesso di esistere. Esattamente come una mamma è segno della delicatezza e dell'accoglienza di Dio per il solo fatto di essere mamma. O come una coppia di sposi fedeli sono il segno dell'amore folle di Dio fino alla morte per l'altro, per il solo fatto di essere sposi. Ciascuno di noi è chiamato a essere un segno diverso di Dio per gli altri. Partecipando alla mia ordinazione e non facendomi nessun regalo materiale, voi ricevete la responsabilità di custodire questa "Bella Notizia". A presto! E chi non può venire non stia triste ma si rallegri nel pregare con me e per me. Gioie e dolori di famiglia Una preghiera per... Ricordiamo con affetto e preghiamo per la mamma di Minni Negro, Caterina, mancata il 14 maggio di quest'anno, la zia di Giancarlo Gola, mancata il 9 agosto, e la mamma di Beppe Caffaro Rore. Matrimonio Felicitazioni a Carlo Dipietromaria e Alessandra, che si sono sposati sabato 22 giugno. Sono nate... Il 19 giugno è nata Sara, da Alessandra e Roberto Vitali: benvenuta! Nuove lauree Diamo il benvenuto anche a Maya Saavedra, nata il 6 Congratulazioni a Davide Ternullo e Benedetta Rossettembre da Juan e Serena! so neolaureati in giurisprudenza. 6 L’esploratore di Massimo Tozzo s.j. “L'esploratore era tornato dalla sua gente, che era ansiosa di sapere tutto del Rio delle Amazzoni. Ma come poteva esprimere con le parole i sentimenti che avevano invaso il suo cuore nel vedere fiori di strabiliante bellezza e nell'udire i suoni della foresta di notte? Come comunicare ciò che aveva provato nel suo cuore nell'avvertire il pericolo delle belve o nel condurre la sua canoa per le acque infide del fiume? volezza che noi stessi trasmettiamo ciò che abbiamo ricevuto, perché nessuno “nasce imparato”. Disse: “Andate a vedere voi stessi. Niente può sostituire il rischio personale e l'esperienza personale”. Tuttavia tracciò una mappa del Rio delle Amazzoni. Essi presero la mappa. L'incorniciarono e l'appesero in municipio. Ne fecero delle copie personali. E chiunque aveva una copia si considerava un esperto del Rio delle Amazzoni, non conosceva forse ogni svolta e curva del fiume, e quant'era largo e profondo, e dov'erano la rapide e dove le cascate? Se venite, non dimenticate di portare con voi il testo della Bibbia! A presto! Bene, l'appuntamento è: a GERBOLE di VOLVERA, presso il Condomino Solidale, martedì 8 ottobre, dalle 21.00 alle 22.15 (lettura del Vangelo di Mc 6,6a-10,52) a CHIERI, presso la Chiesa di s. Antonio, mercoledì 9 ottobre dalle 21.00 alle 22.15 (lettura del Vangelo di Mc 1,1-6,6a) L'esploratore visse nel rimpianto di aver tracciato quella mappa. Sarebbe stato meglio se non avesse disegnato nulla”. Mi ha sempre colpito questa storiella di De Mello che considero provocante e pertinente per chi si accosta alla Parola del Vangelo. Suggerisce, a mio modo di vedere, un approccio, un modo di leggere il testo. Allora la lettura del Vangelo diventa invito per il lettore a vivere l'esperienza del racconto evangelico, a prendere parte del racconto come storpio, muto, cieco, zoppo... prostituta... discepolo... per un itinerario che passo dopo passo conduce ad un incontro personale con il Risorto. La lettura continua del Vangelo che abbiamo iniziato l'anno scorso nel Condominio Solidale di Gerbole di Volvera Giancarlo e io, vuole andare in questa direzione: offrire un commento a partire dal testo del Vangelo per introdurre il lettore/ascoltatore all'esperienza della “Buona Notizia”. È un servizio quello che facciamo, e desideriamo farlo con la consape- 7 Il Gruppo Famiglia di Carlo Zamiri bimbi tra 3 e 10 anni, che alcuni membri del gruppo frequentano. L'esperimento ha dato risultati positivi e vorremmo Ritagliando un po’ di tempo tra i vari impegni quotidiani, il gruppo famiglia ha timidamente cominciato a dar- ripeterlo. Naturalmente le domeniche sono aperte a tutti coloro vogliano condividere questo tipo di esperienza. si degli obiettivi fuori dal gruppo stesso. Eppur si muove! E si muove in tre direzioni: 1. Scuola Come genitori di bimbi che stanno cominciando il loro percorso di formazione scolastica, ci sentiamo particolarmente coinvolti nelle vicende che stanno trasformando il mondo scolastico. Crediamo che l'esperienza educativa sia fondamentale nella crescita di ogni ragazzo, futuro uomo e cittadino, quindi vorremmo operare scelte politiche responsabili e partecipare attivamente alla vita della scuola attraverso i ruoli a noi delegati. Frastornati da girotondi di protesta, opuscoli di propaganda e articoli giornalistici, abbiamo pensato di analizzare un po' più a fondo la situazione della scuola, soprattutto alla luce della riforma in corso. Così è nata l'idea di organizzare un seminario di approfondimento: i temi sono in via di definizione (autonomia, cambiamenti in atto delle riforme passate, alcuni dei contenuti della Riforma Moratti, ecc.), la data è fissata indicativamente per fine settembre, inizio ottobre. Siamo partiti pensando di rivolgerci alla Comunità CVX, ma cammin facendo ci è parso interessante coinvolgere un pubblico più ampio come quello della cittadinanza torinese. Saremo grati a tutti coloro che, condividendo i nostri obiettivi, sentono di poterci aiutare nella realizzazione di questo progetto. 3. Collaborazione con l'ufficio famiglia della diocesi Visto il desiderio del gruppo di essere più presente nell'ambito famigliare torinese, abbiamo incontrato don Valter Danna, il responsabile dell'ufficio famiglia della diocesi, per conoscere le loro attività e valutare possibili collaborazioni. Vorremmo dunque attivarci in due campi: Una prima esigenza nasce dalla constatazione che non sempre le iniziative volte a favore della famiglia sono sufficientemente note e valorizzate. Si vorrebbe allora inizialmente effettuare un censimento delle strutture che propongono queste iniziative, catalogandole per tipo di attività ed in questo modo avviando una serie di contatti diretti. In seguito pensiamo di collegare le varie attività in una "rete" informatica che permetta veloci scambi di informazioni, magari raccolte mensilmente in una newsletter. Non sappiamo ancora cosa potrebbe succedere dopo, ma speriamo sia interessante. In secondo luogo, don Valter ci ha chiesto di affiancare i responsabili del coordinamento delle proposte più specificamente spirituali, portando il contributo della spiritualità ignaziana. Una coppia all'interno del gruppo sta prendendo i contatti e valutando le necessità operative. Come vedete il gruppo è in movimento. Le attività verso cui ci stiamo indirizzando sono inte2. Accoglienza famigliare (oltre ai percorsi di adozione di ressanti e belle, ma gravose. Questo gruppo si costituisce come "aperto" per sua natura, sia verso la società che ci alcune famiglie del gruppo) Abbiamo invitato ai nostri fine-settimana di svago e circonda che verso la comunità cittadina e nazionale. Quecondivisione (che si tengono normalmente a Murisengo, sta apertura all'esterno, però, può renderci bisognosi di ma abbiamo fatto anche una "uscita" in montagna) un aiuto a nostra volta. Perciò, se volete collaborare alle paio di famiglie con necessità particolari e alcuni bimbi nostre attività può essere la buona occasione per farvi appartenenti ad una comunità di accoglienza caritas per vivi: sarete i benvenuti. 8 È nato il Gruppo di Impegno Politico: aiutiamolo a crescere di Davide Mosso È passato poco più di un anno - era una sera di luglio del 2001 - quando alcuni di noi si sono incontrati nei locali dei S. Martiri per confrontarsi circa l'opportunità di dar vita all'interno della comunità ad un gruppo che si occupasse di politica. La serata cominciò con la lettura della buona notizia nel passo in cui si proclamano beati coloro hanno dato da mangiare a chi aveva fame, da bere a chi aveva sete, hanno visitato chi era malato ed in carcere. Ne scaturì una semplice ed essenziale riflessione: se la vocazione dell'uomo è preoccuparsi dei suoi fratelli e delle sue sorelle ed in particolare di quelli più bisognosi, è nell'agire politico che ciò si rende forse più efficacemente possibile. Richiamati dall'idea di poter essere, operando insieme, strumento di pace e giustizia attraverso una partecipazione più attiva nella società civile Stefano ed Elena, Luca ed Elena, Davide e Francesca, Luca e Cecilia, Franco, Bruno, Carlo, Juan Alessio, Andrea, Davide abbiamo deciso di dar vita al "gruppo d'impegno politico". Così a partire dall'autunno del 2001 ci siamo trovati circa una volta al mese operando fondamentalmente in due direzioni. Da un lato abbiamo interpellato e ricevuto le testimonianze di persone attivamente impegnate in politica come funzionari, consiglieri ed assessori del Comune di Torino. Dall'altro, con la guida e l'accompagnamento di Franco Orlando - che molti ricorderanno per gli anni trascorsi in passato al servizio della comunità locale e nazionale - abbiamo cominciato ad approfondire lo studio della cosiddetta "dottrina sociale" (termine con il quale si indica l'insieme dei documenti attraverso i quali la Chiesa istituzione ha affrontato ed affronta temi politici). Se alcuni di noi erano già politicamente attivi (in particolare operando come amministratori in comune ed in provincia), per altri quest'anno è coinciso con un inizio in tal senso (ad esempio entrando a far parte di commissioni di studio istituzionali). I nostri incontri vorrebbero proseguire nell'anno 2002 -2003 secondo queste modalità - o meglio nella volontà di Dio. La speranza è che altri se ne lascino coinvolgere e che da tutti provengano sollecitazioni e consigli. Un abbraccio fraterno. 9 Profili del Consiglio Cittadino di Marco Tosalli Lo scorso 19 maggio, in occasione di una giornata CVX, è stato eletto il Consiglio Cittadino della comunità, con mandato biennale. Come strumento per avvicinare il Consiglio a tutta la comunità e per dare un volto ai suoi membri, è sembrato utile fornire per ciascun membro un brevissimo profilo personale ed una foto. ce componenti auto. Primi contatti con CVX nel '98. Frequentati i gruppi Immacolata Effatà e Shalom, ora partecipa assieme a Chiara alle riunioni cittadine e dei Gruppi Famiglie e Tenerezza. Annamaria Grohrock Fulvia Mogna 44 anni, laureata in Economia e Commercio, non sposata, originaria di Savigliano (CN), mi sono trasferita a Torino nel 1978. Ho insegnato per alcuni anni in scuole superiori. Dal 1988 lavoro in un'azienda di servizi informatici per le banche appartenente al gruppo Telecom. Ho conosciuto la CVX attraverso le settimane bibliche di S. Giacomo di Entracque e ho fatto parte del gruppo della "Consolata" dall'87 al '99. Dal '96 al 2001 sono stata delegata del Consiglio Nazionale dei delegati. Attualmente non partecipo direttamente ad alcun gruppo e mi occupo prevalentemente del coordinamento. Ho assunto l'impegno permanente il 21 ottobre 1998. Nata a Torino, battezzata Anna Maria Bussei. La prima formazione scolastica e religiosa l'ho ricevuta dalle Mantellate di via XX settembre. Trasferita in Borgo Po, frequento l'oratorio e termino le scuole superiori. A 22 anni sposo Theo Grohrock, abito in Germania dove lavorando frequento corsi vari. Tornata a Torino divento mamma e nei difficili anni 70 iscrivo mio figlio al Sociale. È qui che dall' 83 frequento il gruppo Annunciazione. Luca Icardi Nato a Torino il 7 ottobre 1971. Frequenta presso l'Istituto Sociale dei PP Gesuiti di Torino le scuole medie ed il Liceo Classico, maturandosi nel 1990. Carlo Zamiri Laureato in giurisprudenza, felicemente coniugato Nato a Torino il con Elena Lepore (che si dice altrettanto felice), attual31/05/1964; sposato dal ’97 mente praticante avvocato. con Chiara Cellino, padre di due simpatici ed a volte pestiferi frugoletti: Elia (sett. 99) e Giancarlo Gola s.j. Francesco (ott. 01). Giancarlo ha frequentato il liceo classico a Chieri e Amante della montagna, non vede l'ora che i predetti si durante un campo formativo a San Giacomo di Entracmettano scarponi ai piedi e que ha maturato la decisione di far parte della Compagnia zaino in spalla. Lavora attualmente per una ditta che produ- di Gesù. L'ingresso in Compagnia è avvenuto al termine 10 del liceo, nel '78, con l'avvio del curriculum formativo abituale dei gesuiti, con magistero presso L'Aquila e specializzazione in studi biblici a Roma. L'ordinazione sacerdotale è avvenuta nell'88. Giancarlo ha pronunciato i voti solenni a Chieri nel 1998. Attualmente fa parte della comunità di gesuiti di Volvera, con cui vive un'esperienza di condivisione insieme ad alcune famiglie laiche. Alessio Pavarallo 27 anni, laureato in storia, sposato con Marcella. Lavoro in un'agenzia di lavoro interinale in cui faccio selezione del personale. Ho fatto il Sociale e poi 5 campi di lavoro con la Lega Missionaria Studenti. Sono entrato nella CVX unitamente con l'ingresso del mio gruppetto di formazione al Sociale nato in qualche modo anche dell'esperienza con la LMS in Albania. Dopo aver assistito alla fondazione di Emmaus attualmente faccio parte del gruppetto di formazione Tenerezza 2. Da circa 6 anni faccio parte del segretariato. degli amici che rappresentano per me un riferimento, un esempio da seguire. Nel 1999 il felice incontro con Rosina e nel gennaio 2002 l'ingresso nel mondo degli "ammogliati" (è più semplice entrare in CVX!!!). Impiegato in una Azienda di componentistica auto, dove mi occupo dello sviluppo di nuovi prodotti. Marco Tosalli Nato a Torino, ho frequentato medie e superiori al Sociale, dove ho fatto parte del MEG. Durante l'università sono entrato in CVX dove nel '94 ho assunto l'impegno permanente. Durante un incontro regionale CVX ho conosciuto Irene che ho poi sposato nel '98. Ora abbiamo una figlia -Anna- di due anni e mezzo e siamo in attesa di Michele. Frequento il gruppo Magnificat e, con Irene, il "Gruppo Famiglia". Attualmente sono impiegato presso un'azienda che si occupa di telecomunicazioni. Giuseppe Giordano s.j. Entrato nella Compagnia Andrea Peluso di Gesù nel '54, Beppe è sta33 anni nato a Siracusa, to ordinato sacerdote nel '63. trasferito nel 1988 dalla dolHa professato i voti solenni ce Sicilia a Torino per seguinel '72 ed esercitato il suo re il corso di Laurea in Ingeministero sacerdotale a gneria Meccanica al PolitecGenova e Chieri inizialmennico. Nel 1991 l'incontro te. A Torino ha svolto il suo con P. Giordano e l'ingresso servizio presso l'Istituto in CVX nella Comunità Sociale ed attualmente presImmacolata-Effatà, con cui ho percorso le tappe più so a comunità dei Santi Martiri. Tra le sue incombenze importanti di formazione e soprattutto in cui ho trovato principali c'è sempre stata la CVX. 11 La comunità CVX “Consolata” di Torino di Francesca Collu La comunità della tradizionale scelta di intitolazioni mariane e in considerazione della particolare devozione che i torinesi hanno per la Con l'elezione del nuovo consiglio cittadino, avvenuta il 19 Vergine Consolata. maggio scorso, si è completato, almeno dal punto di vista strutturale, il processo di unificazione della CVX di Torino, iniziato Secondo il nuovo orientamento unitario scelto dalla comucon l'assemblea di Murisengo del settembre 2000. nità di Torino la comunità cittadina si fa carico: Allora si erano visti come criteri guida per il cambiamento: - della formazione permanente curata negli incontri mensili - il consolidamento della comunità cittadina con la conti- della promozione di EE.SS. annuali nuazione della formazione permanente nelle giornate mensili - della comunicazione interna ed esterna attraverso il notie la promozione di iniziative comuni ziario trimestrale "CVX Notizie" e il sito http://cvx.too.it - una maggiore sottolineatura dell'impegno apostolico - del collegamento con la comunità nazionale e con la rispetto alle attività di formazione comunità mondiale, soprattutto attraverso il delegato al Consi- una distinzione più marcata tra chi ha completato il cam- glio nazionale, che viene designato tra i membri del consiglio mino di base e chi è ancora in formazione cittadino - la riscoperta dell'impegno permanente - di sostenere, attraverso la cassa cittadina, le iniziative apo- il riconoscimento del ruolo dei piccoli gruppi per la for- stoliche promosse dai vari gruppi. mazione iniziale, per la condivisione di vita e per la collaborazione nelle attività apostoliche. Ai singoli gruppi sono demandati invece: - la formazione di base per i gruppi in formazione Per favorire l'attuazione di queste scelte si è deciso di rive- il discernimento e la condivisione di vita nei gruppi già dere l'organizzazione della comunità. Fino al 2001 l'unico orga- formati no comunitario era il Segretariato cittadino, composto dai pre- la formazione su particolari tematiche e la collaborazione sidenti di tutte le comunità CVX di Torino e dai referenti delle operativa nei gruppi che si sono costituiti intorno ad interessi attività apostoliche collegate alla CVX e coordinato dal segre- apostolici specifici. tario cittadino, eletto dai componenti del segretariato. Dal marzo 2001, in coincidenza con la fine del doppio manIn relazione all'obiettivo di recuperare l'importanza dell'imdato del precedente segretario cittadino, si è scelto di eleggere pegno permanente, si è costituito un gruppo, in collaborazioun "presidente" della comunità, con elezione diretta da parte ne con Chieri, che seguirà un cammino di preparazione e dell'assemblea. discernimento sulla chiamata a vivere la vita cristiana all'interIn seguito si è deciso di predisporre un "regolamento" di no della CVX. comunità che, senza avere tutti i vincoli formali di uno statuto, È prevista una serie di incontri e un fine settimana insieme fissasse le norme organizzative essenziali. in luoghi diversi e con la collaborazione di altre CVX del PieIl regolamento è stato approvato durante l'assemblea di monte. Murisengo del 15-17 marzo 2002. Esso prevede, in sostituzione del segretariato, un consiglio composto da due padri assiAttualmente nella comunità di Torino sono presenti due stenti e sei membri laici, questi ultimi eletti dall'assemblea e in gruppi in fase di formazione. Delle preesistenti comunità carica per due anni ed un presidente per il quale è prevista un'e- rimangono costituiti come gruppi che si incontrano con frelezione a parte, precedente alla votazione degli altri sei consi- quenza all'incica mensile glieri. Nella votazione del presidente si può esprimere una sola - Annunciazione preferenza, mentre per la votazione degli altri consiglieri sono - Consolata previste sei preferenze. - Maria Immacolata-Ephphathà Nella riunione assembleare del 14 aprile 2002 è stato scelto - Magnificat per la comunità cittadina il nome di "Consolata", in rispetto - Nostra Signora del Cenacolo 12 Il gruppo Speculum Justitiae, tranne due persone che par- Solidarietà con il Sud del mondo (commercio equo e solitecipano alle attività della comunità cittadina, si ritrova quasi dale, sostegno alle ONG di cooperazione allo sviluppo). esclusivamente per gli EESS annuali. Da quest'anno, si è costituito un secondo gruppo con finalità analoghe, a partire da alcune coppie che avevano condiviSi sono formati nuovi gruppi, cui partecipano membri pro- so una precedente esperienza di formazione. venienti da diverse comunità originarie: - La civiltà della tenerezza (2 gruppi) Gruppo famiglie - Gruppo Famiglie Il gruppo è nato da una proposta sorta all'interno del grup- Gruppo politico po Immacolata - Effatà, che aveva trattato a più riprese il tema della famiglia. Alcuni membri hanno sentito l'esigenza di pasInfine sono da ricordare alcune attività apostoliche a cui sare da tema di discussione a occasione di approfondimento, partecipano membri della CVX e che nella comunità cittadina confronto ed impegno da condividere stabilmente. In particotrovano sostegno e spazi di comunicazione: lare, le motivazioni e le difficoltà legate ad eventuali scelte di - La Tenda adozione o di affidamento rappresentavano fin dall'inizio l'am- EquaMente e la cooperativa I.so.la bito di riferimento principale proposto. - Centro Michele Pellegrino Gli incontri previsti per il gruppo sono di due tipi: riunioni - Casa Giobbe serali di approfondimento su temi specifici e incontri di domenica (a volte estesi all'intero fine-settimana) per "stare insieme in compagnia" con le famiglie al completo. I nuovi gruppi Le riunioni serali hanno cadenza circa mensile e si svolgono nelle varie case. Nel corso degli stessi incontri si discutono La civiltà della tenerezza. i possibili impegni di apostolato, si scambiano informazioni su Il gruppo è nato all'interno dei lavori di gruppo di un saba- testi, eventi, persone, associazioni, siti Internet ecc. che si ritento comunitario CVX nel maggio 1998, intendendo promuove- gano d'interesse ai fini comuni. re un ordinamento spirituale alle esperienze di impegno apoLe altre occasioni d'incontro sono opportunità per le famistolico, sociale e politico realizzate all'interno della Cooperati- glie e per i figli di incontrarsi per tutto il giorno possibilmente va I.So.La. all'aperto (d'estate) o in luoghi che comunque consentano di Nei primi incontri il gruppo ha affrontato una lettura spiri- condividere in allegria la giornata. tuale della propria storia, cercando di rispondere alla domanIl gruppo si sta orientando sempre di più verso scelte di da: "Come sentiamo di partecipare al disegno di Dio sulla crea- accoglienza e sostegno rivolte a bambini e famiglie con diffizione?" coltà. Alcune linee di impegno verso cui si sta avviando sono Il confronto e la revisione di vita si è incentrata sull'uso del una più stretta collaborazione con la diocesi ed una più attiva tempo, sulle scelte lavorative e sulla sobrietà intesa come auto- presenza nelle realtà quotidiane specifiche della famiglia (scuolimitazione per lasciare spazio al prossimo. la in primo luogo). Attraverso gli spunti offerti da alcuni testi, tra cui il principale è "La civiltà della tenerezza" di G. Martirani, la condiviGruppo politico sione e la revisione il gruppo cerca "di prendere coscienza e Il gruppo si è costituito nell'autunno 2001 con finalità sia recuperare il potere di sé per avere un cammino personale, formative che operative. Si alternano quindi incontri di approcomunitario e sociale più consapevole, ricentrando la propria fondimento della dottrina sociale della Chiesa ad incontri con esistenza, riequilibrando le proprie realtà fisiche, mentali e spi- esponenti della politica locale orientati a valutare eventuali rituali, all'interno del creato e in sintonia con gli altri uomini e interventi operativi. donne per ritrovare così il proprio posto nel mosaico della creazione e realizzare il progetto di Dio." Le attività apostoliche Come ambiti di orientamento apostolico, il gruppo ha come obiettivi: La Tenda - Pratica dell'economia alternativa (consumo critico, finanza Comprende tre distinte associazioni: etica, bilanci di giustizia); - l'associazione "La Tenda" che si occupa di accoglienza - Tutela dell'ambiente (riuso, riciclo, riduzione dell'utilizzo stranieri delle risorse non rinnovabili); - la cooperativa "Tenda progetto" che cura progetti per la 13 realizzazione della persona - baby parking e ha una comunità di accoglienza - la cooperativa "Tenda servizi" che si occupa di assemblaggi industriali, sartoria, lavori di decorazione raccolta indumenti. EquaMente e la cooperativa Isola È un'associazione senza fine di lucro nata nell'autunno del 1995 con lo scopo di promuovere l'intesa e la cooperazione tra i popoli del Sud e del Nord del mondo. A tal fine incoraggia e promuove iniziative che, sul piano della solidarietà e sul piano culturale-formativo, permettano l'interscambio delle idee tra diverse culture, che favoriscano l'attenuarsi degli squilibri economici e che promuovano il formarsi di una vera cultura di mondialità e pace. A questo fine vengono realizzate attività su più fronti: - corsi di aggiornamento per insegnanti ed educatori, corsi di formazione per animatori, obiettori di coscienza, ecc. sui problemi del rapporto Nord/Sud, mondialità e interculturalità, metodo training e giochi cooperativi; - sensibilizzazione sui temi della solidarietà e della interculturalità nelle scuole ed in altri centri didattici e di formazione; - incontri e mostre di prodotti del commercio etico, informazioni sulle origini, sulla storia, gli sviluppi e le speranze; - Conferenze e dibattiti sul commercio equo e solidale ed il risparmio etico. ALESSIO PAVARALLO ANDREA PELUSO MARCO TOSALLI Alessio Pavarallo e Elisabetta Mazzoleni sono i rappresentanti della CVX di Torino alla Consulta diocesana delle aggregazioni laicali. Marco Tosalli e Marco Viano seguono tutto il settore informativo (sito internet, posta elettronica, redazione e stampa giornalino). A loro devono essere inviate comunicazioni e articoli. Bepi Mazzoleni è stato riconfermato tesoriere della comunità. Fulvia Mogna è la referente per la formazione delle guide e ha partecipato agli incontri dedicati al nuovo piano formativo. In considerazione dell'evoluzione seguita dalla nostra comunità chiediamo all'Esecutivo Nazionale di accogliere come comunità unica la CVX "Consolata" di Torino. Data la situazione transitoria è difficile definire in modo esatto il numero dei componenti della comunità cittadina: alcuni sono ancora incerti tra l'adesione piena e una partecipazione più distaccata come "simpatizzanti". Riteniamo comunque attendibile un numero di circa 120 componenti. Ai membri della comunità è stato richiesto quest'anno un contributo di 77.5 euro (riducibile fino a 26 euro per studenti o lavoratori con difficoltà economiche), inclusivo della quota di 18.08 euro (35.000 lire) da versare alla Comunità Nazionale. Il contributo alla Comunità Nazionale è stato versato con un Centro Universitario Michele Pellegrino acconto di 1.500 euro a febbraio e un saldo di 670 euro a fine È un centro in cui gli studenti universitari possono ritrovar- aprile, per un totale di 2.170 euro, pari a 4,2 milioni di lire, corsi per studiare, pregare insieme, confrontarsi. Negli ultimi anni rispondenti a 35.000 lire per 120 membri. si è arricchito della presenza di molti studenti stranieri, anche Attendiamo indicazioni per il contributo richiesto dalla non cristiani. Comunità nazionale per il prossimo anno. Organizza conferenze di attualità politica e sociale, incontri su temi di spiritualità e cineforum. In relazione alla figura del Delegato al Consiglio Nazionale, costituendoci come comunità unica, in base a quanto disposto dall'attuale Statuto, abbiamo diritto ad un solo rappresentante, Casa Giobbe nonostante il numero elevato dei componenti della comunità. È una casa di cura per malati terminali (soprattutto AIDS) Abbiamo incluso nel regolamento la disposizione che venga della diocesi di Torino. Alcuni membri della CVX offrono la scelto tra i componenti del Consiglio cittadino per favorire un loro collaborazione, mettendo a disposizione competenze diver- più diretto contatto fra responsabili locali e centrali. se: assistenza infermieristica, medica, amministrativa e ausiliaAuspicheremmo per il futuro una diversa strutturazione del ria. Consiglio dei Delegati che preveda un numero di rappresentanti proporzionale al numero dei componenti delle comunità. Note operative Il nuovo consiglio, eletto il 19 maggio 2002, è così composto: FULVIA MOGNA: presidente (eletta nel 2001) CARLO ZAMIRI: vice-presidente LUCA ICARDI: delegato al consiglio nazionale CVX ANNAMARIA GROHROCK 14 Precisazione Nella presentazione fatta non è stata citata la Comunità degli "Alunni del Cielo", per la quale, concordemente coi suoi responsabili, abbiamo ritenuto più opportuno un cammino autonomo, in considerazione della peculiarità del suo apostolato e dei suoi percorsi formativi. Libano, una storia di amore gratuito di Alessio Pavarallo Al nostro ritorno dal viaggio di nozze molti ci hanno chiesto com'era il Libano dal punto di vista artistico o naturale, ma la nostra mente era distratta dalla fantastica accoglienza orientale ricevuta. Poco è quella tipica simpatia che si riscontra nel nostro meridione (niente a confronto di noi gelidi piemontesi) se paragonato a ciò che abbiamo ricevuto nel Medioriente. Abbiamo desiderato un viaggio particolare: visitare un Paese attraverso i suoi abitanti. E così sul ricordo di antichi pellegrini che prima della Terra Santa si fermavano nel Paese dei Cedri noi abbiamo chiesto ospitalità a famiglie e religiosi del luogo. “Strano per un viaggio di nozze ma molto romantico”, così Padre Dall'Olio lo ha definito. Per noi è stato un continuo arricchimento di persona in persona di casa in casa. Ricordo allora volentieri soprattutto Padre Oliver Borg s.j. che ci ha fatto conoscere non solo la comunità dei gesuiti di Beyrouth, ma anche la Comunità di Vita Cristiana locale, permeando i giorni trascorsi insieme della sua cultura e simpatia, e soprattutto di un punto di vista estremamente diverso da quello nostro occidentale e strabico. Per poi passare a splendide famiglie di Tripoli che hanno messo a disposizione la loro abitazione oltre che il loro tempo e i loro pranzi perché la nostra Honey Moon fosse davvero indimenticabile. E ancora punti di vista sul mondo differenti anche se ormai moderati rispetto agli anni della guerra civile. Infine, lasciato il Libano, ecco la nostra piccola tappa dal già citato Padre Dall'Olio un gesuita molto particolare (ma non siamo forse ormai abituati a gesuiti particolari?) che negli anni ottanta scoperto un convento abbandonato nel deserto siriano lo rifonda e fa fiorire una comunità sirocattolica dal nulla col fine di instaurare un dialogo tra cristiani e islamici in una realtà molto difficoltosa e certo non amichevole. Ora il convento è un faro (nemmeno forse così piccolo) dove gente da tutto il mondo abbiamo trovato un finnico in mezzo al deserto! - si ritrova per pregare o lavorare insieme. Ritornando nel Paese dei cedri dal deserto siriano si scopre il vero miracolo. Una vegetazione lussureggiante che si apprezza davvero solo se si arriva da Damasco degna di rappresentare tutte le descrizioni sul Libano così ben delineate nella Bibbia. Ora il Paese si trova in crisi economica e naturalmente i cristiani che di fatto hanno perso la guerra sono maggiormente stimolati all'emigrazione che sta diventando una vera e propria piaga per le comunità locali. Nel 1991 infatti il generale Aoun (cristiano) venne assediato e sconfitto dai siriani ma con il beneplacito di una parte di un'altra fazione cristiana. Da allora per premere su Israele i siriani si servirono del movimento sciita (terrorista lo definirebbero gli USA) chiamato Hezbollah e lo rafforzarono sia militarmente che politicamente. In questa situazione i cristiani libanesi non sono perseguitati come in altre realtà islamiche (Iran, Arabia Saudita, Sudan…), ma certo hanno forti difficoltà. Hanno perso molti poteri che avevano in precedenza ma soprattutto la bilancia demografica sta pendendo maggiormente verso i musulmani in particolare sciiti sia per il numero elevato di figli di quest'ultimi sia per la forte attrazione che il resto del mondo occidentale esercita nei confronti dei cristiani. Si percepisce infatti una sorta di clima di assedio più che di integrazione dove vi è una divisione per strade e per paesi come se barricate invisibili fossero erette tra gli edifici. Sarebbe bello se potessero sorgere dei piccoli ponti che da una parte evitassero questa emorragia di persone e dall'altra frenassero l'odio sempre presente tra le varie confessioni. Mi sono chiesto: cosa posso fare io? Ed eventualmente cosa la nostra comunità? Potrebbe essere utile un gemellaggio più sostanziale che economico verso la cvx libanese. Non è l'ennesima richiesta monetaria che apre la colletta, i soldi possono servire certo, ma credo che il vero bisogno in questo momento è non far sentire ai nostri fratelli la solitudine. 15