190 ANNO 33 GIUGNO | LUGLIO 2009
ambientecucina
BIMESTRALE IL SOLE 24 ORE BUSINESS MEDIA SRL - VIA G. PATECCHIO 2 - 20141 MILANO - POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) - ART. 1 - COMMA 1, DCB FORLÌ
progetti e comunicazione strategie anticrisi
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ambientecucina | anno 33 | giugno-luglio 2009
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6 | RUBRICHE
in copertina
9 editoriale
14 magazine a cura della Redazione
34 green magazine di Clara Mantica e Giuliana Zoppis
40 dove comprare di Paola Leone
48 swg monitor di Diego Martone - Tomorrow Swg
50 swg ambiente cucina di Fabrizio Gomarasca
54 mondo impresa di Fabio Salvati
74
56 codice consumo di Roberto Maida
59 photo shop di Lilli Bacci
60 shop experience di Lilli Bacci e Elisabetta Scheggi
64 selezione di Angela Viganò
152 aziende indirizzi
82
76
74 | SERVIZI
mercati dove la cucina si misura a tatami
di Aurelio Volpe - Csil
76 comunicazione
contro la crisi, cucina easy e messaggi forti
di Carla Cavaliere
82 trend in corso echi di stile primordiale
di Paola Leone
92
92 nuovi format un negozio nel negozio
di Monica Molteni
copertina
Orange di Snaidero,
a pagina 6
anno 33 | giugno-luglio 2009 | ambientecucina
sommariocentonovantasummary
96 | MILANOAPRILE2009
96
isaloni
la cucina fuori salone
di/by Carla Cavaliere, Antonella De Alessandri,
Paola Leone, Raffaella Razzano
133 | CUCINATECNO
COTTURA&LAVAGGIO
le nuove stazioni operative
134 piani la cottura si specializza
di Antonella De Alessandri
142 lavaggio le nuove regole dell’installazione
133
ambientecucina
Direttore responsabile
Antonio Greco
Direttore di redazione
Raffaella Razzano
[email protected]
Redazione
Carla Cavaliere (caposervizio)
[email protected]
Segretaria di redazione
Anna Alberti
[email protected]
Hanno collaborato a questo numero
Lilli Bacci, Antonella De Alessandri,
Fabrizio Gomarasca, Paola Leone,
Roberto Maida, Clara Mantica,
Diego Martone, Monica Molteni,
Fabio Salvati, Elisabetta Scheggi,
Renata Sias, Angela Viganò,
Aurelio Volpe, Giuliana Zoppis,
David Lorwy (traduzioni)
Progetto grafico e impaginazione:
Fabio Berrettini, Cristina Menotti
di Antonella De Alessandri
147 inside project elleci, lavaggio high tech
di Raffaella Razzano
Agenti di zona
Lombardia e Piemonte:
Davide Mariani, tel. (02) 39646804,
fax (02) 39844800, cell. (388) 7964723
[email protected]
Triveneto: Anna Dieni,
tel. (049) 662833, fax (049) 8752678
cell. (337) 930223, [email protected]
Toscana e Umbria: Media & Massima,
tel. (055) 412745 - 4223085,
fax (055) 4361167,
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Marche, Emilia Romagna:
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Lazio, Abruzzo e Molise: Intermedia,
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Campania e Sicilia: Salvatore Cuomo,
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Ufficio Abbonamenti
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Stampa
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Chief Sales executive Riccardo Arlati
Segreteria commerciale
e Ufficio Traffico
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6 | ambientecucina
[ in copertina snaidero ]
Aperta al living,
Orange propone
complementi d’arredo
ed elementi giorno
di gusto giovane.
È possibile anche
personalizzare
i cuscini di panca
e sgabelli con i
tessuti di Ken Scott,
con cui Snaidero
ha inaugurato
una collaborazione
esclusiva. (Nella foto,
Orange Young).
Nell’immagine
di Orange Family
(a destra),
l’elegante mensola
sottopensile
in legno di frassino
(disponibile anche
in laccato bianco),
progettata per
alloggiare una
serie di accessori,
dalla macchina
per il caffè
all’elemento
portalettere,
sino a una moderna
stazione multimediale
integrata.
UNA NUOVA VISIONE
È il momento di cambiare, di innovare, di inaugurare nuovi progetti e una
Il tratto distintivo del design è il “segno”di continuità tra un elemento
visione nuova. Così Snaidero ha interpretato la fase di crisi che il mercato
e l’altro, grazie alla gola nella struttura, che nelle colonne si sviluppa
attuale sta attraversando: come una grande opportunità, una sfida per
in un continuum verticale a tutt’altezza, e a una pulizia estetica esaltata
essere ancora una volta in sintonia con il consumatore. In quest’ottica
ulteriormente dalla maniglia a scomparsa in lega di alluminio verniciato.
nasce il progetto Orange di Snaidero, vero e proprio “prodotto europeo”
Ma è anche l’estremo equilibrio delle proporzioni a dare inconfondibile
perché frutto di un innovativo sistema di co-design internazionale che ha
e armonica identità a Orange, che propone piani di lavoro e fianchi
coinvolto tutte le aziende - italiane, francesi, tedesche - del gruppo.
in un unico spessore (1,3 cm). Una scelta formale di light design
Ma non solo: per mettere a punto il progetto sono stati ripensati i processi
che in realtà cela un solido top dallo spessore complessivo di 4,3 mm
industriali ed è stata coinvolta tutta la filiera, per risolvere a monte i fattori
e la qualità di un’anta di 22 mm che permette l’inserimento
di complessità. Il risultato è Orange, una cucina dalle “idee chiare”,
al suo interno della maniglia. L’intelligenza della nuova concezione tecnica
ricca e insieme leggera, dal design essenziale eppure dotata di una serie
con cui è costruita Orange permette una straordinaria flessibilità
di particolari funzionali ed estetici, una cucina “smart”, bella e accessibile.
compositiva ribaltando il concetto di “fuori misura” in quello assolutamente
ambientecucina
|7
SEMPLICITÀ E INNOVAZIONE PROGETTUALE CONVIVONO
NEL PROGETTO ORANGE DI SNAIDERO. UN CONCEPT FORTE E FLESSIBILE,
CREATO SU MISURA DI UN MERCATO CHE CAMBIA
innovativo di “standard a misura”. Il risultato è una grande valorizzazione
del contenimento grazie alla flessibilità in altezza e in larghezza di basi,
colonne e pensili che sfrutta al massimo lo spazio disponibile.
Ma Orange è anche una cucina laboratorio dal sapore caldo e materico,
dotata di qualità sensoriale e di funzionalità multitasking, con una serie
di accessori esclusivi, che offrono piccole soluzioni per grandi comodità:
da una moderna stazione multimediale perfettamente integrata nello
schienale della cucina ad una macchina del caffè progettata in esclusiva
per Snaidero dalla Orocaffè. Inoltre, Orange è un progetto “green”,
perché progettata secondo criteri di protezione dell’ambiente, utilizzando
legno ecologico e vernici ad acqua e adottando un pannello low emission
a bassissima emissione di formaldeide e l’illuminazione a led.
In alto, Orange
Total White
nella versione
monolaccato lucido
bianco artico con
il piano di lavoro
in laminato bianco:
una scelta che
enfatizza la ricerca
di eleganza
e al tempo stesso
di pulizia.
Nel dettaglio
di Orange Family,
in primo piano
lo spessore
dell’anta a 22 mm,
la maniglia
a scomparsa
che garantisce
una apertura
ergonomica
e l’elegante
accessoriamento
degli interni.
photo Walter Gumiero
design Giampiero Gialanella
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editoriale
GREEN
Raffaella Razzano
CHE NON SIA SOLO
UN’ETICHETTA
Durante l’ultimo Salone del Mobile la parola green è stata utilizzata come non mai, certamente
più della parola lusso. Un segno dei tempi che cambiano comunque positivo, tanto più che lo
sviluppo sostenibile può essere uno dei volani per rilanciare l’economia mondiale, come ricordano sempre più spesso la maggior parte degli esperti. A partire dal premio Nobel Amartya
Sen, invitato recentemente al convegno Green Spirit organizzato da Electrolux, convinto assertore della necessità di investire sul “verde” come opportunità di crescita sia per le economie
più evolute sia per quelle in sviluppo. L’attenzione dei media all’argomento trova riscontro anche in quella dei consumatori, disposti nella maggior parte dei casi a impegnarsi in prima persona a favore di uno sviluppo sostenibile, in Italia ancor più che nel resto d’Europa. Lo dicono
le ricerche di mercato sull’argomento, le più recenti delle quali sono state commissionate da Electrolux e Whirlpool, non a caso i due leader del mondo elettrodomestico, uno dei settori maggiormente responsabili dei consumi domestici e proprio per questo uno tra i più interessati a
migliorare le performance dei propri prodotti. Secondo la ricerca commissionata da Whirlpool
Europe, “il 68% dei consumatori italiani pensa che anche in un periodo di crisi e difficoltà come
questo il tema dell’impatto ambientale sia un aspetto da tenere in considerazione almeno
quanto il costo di un prodotto nel momento in cui si fa un acquisto”, mentre secondo la ricerca
condotta a fine aprile da Astra per Electrolux “l’82% dei consumatori sarebbero pronti a riconoscere a una marca e a un prodotto davvero ecosostenibile (purché certificato) un premio di
prezzo che oscilla tra il 5 e il 15%”. Sempre la ricerca Astra, però, richiama l’attenzione sul rischio che si possa ingenerare diffidenza nei confronti di quelle che sono vissute come “chiacchiere ecologiste” e di coloro che si danno semplicemente “una mano di verde” per essere più
appealing. In altre parole il consumatore si impegna in prima persona, compra “green”, ma è il
primo a chiedere un rigore che allo stato attuale della normativa è tutto demandato alla buona
fede dei produttori, visto che, nel caso specifico degli elettrodomestici, l’unico indicatore a disposizione è l’etichetta energetica relativa al singolo prodotto, frutto di una autocertificazione
da parte dell’azienda. I produttori più attenti e impegnati in uno sviluppo sostenibile che coinvolga tutta la filiera (dal processo al prodotto, fino al suo potenziale riciclo) chiedono innanzitutto controlli e garanzie da parte di un organismo super partes, a tutela del proprio operato e
soprattutto a favore del consumatore. Il quale, invece di essere incentivato a un acquisto più
virtuoso, in Italia si ritrova di fronte alle disposizioni previste dalla Finanziaria 2009, che per
quanto riguarda lo specifico settore dell’elettrodomestico sono così complesse da rivelarsi scoraggianti. Provvedimenti poco utili per dare un segno tangibile di sostegno a un settore produttivo primario per il nostro paese, già minacciato dalla delocalizzazione, che dovrebbe invece
trovare nel valore aggiunto della sostenibilità nuovo ossigeno. Si ritorna così alle analisi da cui
siamo partiti che indicano nella green economy una delle strade possibili per superare la crisi,
oltre che per garantire un mondo vivibile alle nuove generazioni.
Quando se ne accorgeranno le nostre Istituzioni?
PUBBLIREDAZIONALE
KU45
Innovativa e tecnologica, la linea KU45 è stata progettata all’insegna della
funzionalità e dell’avanguardia estetica, per creare spazi efficienti e dal forte
impatto visivo. Contenitori, piani, isole danno forma a solidi geometrici e blocchi
operativi polifunzionali portando nell’ambiente domestico un’affascinante
concezione tecnologico-professionale.
Il sistema KU45 è proposto in tipologie compositive
diverse e offre un’ampia modularità e flessibilità,
rinnovata nelle finiture e completata con nuove
soluzioni hi-tech. In queste immagini l’armadiatura
realizzata con ante in laccato opaco e meccanismo
di apertura a soffietto può diventare una dispensa
attrezzata con ripiani, mensole e colonne o può
contenere un’attrezzatissima cucina a scomparsa
realizzata con raffinati elementi in alluminio.
Sensibile alle tematiche di riciclo
e riutilizzo, Key impiega per la
struttura interna IDROLEB - il
pannello idrorepellente a più bassa emissione al
mondo, realizzato al 100% con materiale legnoso
post-consumo certificato FSC e con valori di
emissioni di formaldeide inferiori ai limiti imposti
dal regolamento F****, il più severo in merito alle
normative di salvaguardia ambientale.
Sbabo Cucine all’insegna della
qualità che contraddistingue da
sempre il marchio Key, ha ottenuto la certificazione
UNI EN ISO 9001:2000 che attesta i suoi alti
standard qualitativi.
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PUBBLIREDAZIONALE
magazine
a cura della Redazione
ELECTROLUX
GREEN SPIRIT, UNA SFIDA ANCHE SUL WEB
La presenza dell’economista Amartya Sen, premio
Nobel 1998, ha reso ancora più autorevole il secondo
appuntamento di Green Spirit, il convegno organizzato da Electrolux a Pordenone, il 14 maggio, sul tema quanto mai attuale dello sviluppo sostenibile.
Come ha ricordato proprio Sen, “far fronte alla necessità del presente in modo da garantire le necessità del futuro” è stato più di 20 anni fa il punto di
partenza di una sfida che oggi riguarda tutti i paesi,
compresi quelli in via di sviluppo più esposti al rischio di inquinamento. Un manifesto che oggi si è
trasformato in una nuova opportunità di sviluppo economico, a partire dall’America di Obama che, con
una svolta epocale, ha fatto propria questa visione come risposta positiva alla recessione in corso. Una opportunità e una filosofia che sono da
sempre nel dna di Electrolux, l’azienda di elettrodomestici che più di ogni
altra ha investito in prodotti e processi ecosostenibili e che per il 2012 si
è impegnata a una riduzione ulteriore (-15%) del consumo di energia nei
propri stabilimenti, con un risparmio di 70.000 tonnellate di anidride carbonica, pari alla quantità emessa da 30.000 automobili in un anno. L’approccio integrato e integrale dell’azienda, che ricordiamo ha tutti gli stabilimenti certificati Iso 14.000, ne fa un emblema dell’economia green
auspicata da Sen. «L’ecologia rappresenta una grande opportunità, un
motore di ricerca per quanto riguarda i mercati maturi» conferma Gianfranco Schiava, amministratore delegato di Electrolux Zanussi Italia - ma
a condizione che la sfida ambientale venga affrontata con un approccio
integrato che consideri tutti i processi e gli attori coinvolti in una filiera
senza cercare semplificazioni di comodo come ad esempio, nel nostro
settore, l’etichetta energetica». La polemica sull’etichetta energetica, ritenuta comunque uno strumento importante per la comunicazione al
consumatore e uno stimolo per la ricerca di prodotti più performanti sotto il profilo del risparmio energetico, nasce dalla mancanza di controlli su
quello che di fatto è una autocertificazione. «Serve una certificazione
reale e obiettiva - continua Schiava - e un regime sanzionatorio. Perché è
giusto premiare le aziende che dimostrano comportamenti virtuosi e che
credono nell’innovazione e nella ricerca che rappresentano in un periodo
di crisi l’unico strumento vincente. In un momento di difficoltà la soluzione più semplice è tagliare i costi ma questo, alla lunga, non porta conseguenze positive perché in fabbrica si può migliorare l’efficienza ma non
costruire il successo nel mercato del futuro. Puntare sulla Green Economy significa passare dalle parole ai fatti. È l’unico modo per portare
sviluppo economico e occupazione, ma serve un riconoscimento dei pro-
duttori virtuosi e incentivi che premino non solo la
classe energetica ma l’approccio di filiera. Incentivi
reali, come quelli applicati al settore dell’auto, perché quelli previsti dalla Finanziaria 2009 e legati alle
ristrutturazioni non sono efficaci». Un appello che
per il settore dell’elettrodomestico professionale è
ancora più vitale, come ha ricordato Rocco Di Bari,
amministratore delegato di Electrolux Professional
Italia, considerato che il settore, per cui non sono
stati previsti incentivi di alcun tipo, non ha neppure
l’obbligo dell’etichetta energetica, nonostante sia responsabile di erogare 15 milioni di pasti al giorno
con un consumo pari a quello del 54% delle famiglie
italiane. «Con gli apparecchi di nuova generazione messi a punto in Electrolux Professional, ad esempio, il vantaggio che si avrebbe è pari a quello che si otterrebbe staccando 20.000 frigoriferi nelle case degli italiani!». Il richiamo alle istituzioni e al ruolo che possono avere nello sviluppo
di una economia sostenibile concreta e rigorosa, condiviso anche dall’intervento in video di Emma Marcegaglia, è giustamente sentito dall’azienda che continua il suo impegno, anche sul fronte di una comunicazione
trasparente. Con questa missione nasce anche il nuovo sito www.greenspirit.it, portale lanciato per l’occasione il giorno del convegno. All’interno
del sito, la multinazionale svedese presenta i prodotti green, racconta il
suo approccio ecologico alla produzione di elettrodomestici, le tappe
del suo impegno ambientale, la partnership con il WWF, rinnovata anche quest’anno, e i riconoscimenti ottenuti nel corso degli ultimi decenni, tra cui il prestigioso Sustainable Energy Award organizzato dalla
Commissione Europea. Rigoroso ma anche amichevole, il sito invita gli
utenti a “entrare” negli stabilimenti e seguire l’intero ciclo di vita dei
prodotti: dalla progettazione fino allo smaltimento finale, grazie ad alcuni video che raccontano con tono alternativo e leggero la serietà dell’impegno produttivo del Gruppo. Nella sezione “Eco-consigli”, gli utenti possono attivare gratuitamente un programma di suggerimenti
pratici per ridurre i consumi energetici dei propri elettrodomestici, risparmiando e rispettando l’ambiente. Questa sezione ospita anche il
primo di una serie di video che mostrano, in modo divertente, una famiglia italiana alle prese con un uso “sostenibile” degli elettrodomestici. L’essenza del Green Spirit è condensata, poi, nei 10 Eco-Comandamenti, presentati nella sezione “Vivi Verde!” un decalogo del vivere eco, che gli utenti sono invitati a scaricare, diffondere tra gli amici e arricchire con la propria massima. I contributi più originali saranno pubblicati e potranno essere votati da tutti. (R.R.)
www.greenspirit.it
Il premio Nobel
Amartya Sen. A
destra, Gianfranco
Schiava, a.d. di
Electrolux Zanussi
Italia e Rocco
Di Bari, a.d.
di Electrolux
Professional Italia.
ambientecucina
| 15
BERLONI AMERICA
L’ITALIAN LIFESTYLE
PARTE DA DETROIT
ARAN CUCINE
Nel mese di maggio Aran Cucine ha incontrato i propri rivenditori
di mobili nell’ormai consueto meeting annuale.
Ai 120 ospiti sono state illustrate le potenzialità industriali e di prodotto,
che concorrono allo sviluppo ulteriore del marchio a livello nazionale
ed internazionale. Il brand italiano, la cui identità si è ulteriormente rafforzata
grazie alla campagna di comunicazione realizzata nell’ultimo anno, è già
il più esportato nel mondo. Il meeting si è concluso al Grand Hotel Hermitage
di Silvi Marina, dopo il racing show tenuto da Dedo, pilota del Campionato
Italiano di Rally sponsorizzato da Aran Cucine, in cui sono stati coinvolti
anche i clienti.
Il nuovo showroom Berloni a Detroit,
inaugurato qualche settimana fa,
è molto di più di un nuovo rivenditore
di Berloni negli Stati Uniti.
Con i suoi 500 mq di superficie
e con 15 cucine esposte, oltre ai divani,
gli armadi, le camere, i soggiorni, è il quartier generale di Berloni America,
già presente negli Stati Uniti con una decina di showroom.
Il presidente e ceo Robert Nusbaum (a destra nella foto con Roberto Berloni)
ha affermato: «La qualità, l’innovazione e lo stile di Berloni sono una
garanzia, e il livello di servizio per i dealers e i clienti sarà il più elevato
mai raggiunto da un produttore straniero e domestico negli Stati Uniti.
L’esperienza del lifestyle italiano che Berloni porta in America è elegante,
contemporaneo e facile da usare».
www.aranworld.it
www.berloniamerica.com
MEETING CON I CLIENTI
VIKING
Sempre più professionale
ERRATA CORRIGE
Per gli americani Viking
è da tempo un brand da sogno,
secondo solo dopo l’iPod,
ma anche per gli italiani
sta diventando un oggetto di
desiderio come dimostrano i dati
sulle vendite, raddoppiati in un
anno e tra i migliori in Europa,
area in cui Viking è cresciuta
del 25%. Destinati a chi vuole
il massimo della qualità
professionale a casa propria,
gli elettrodomestici Viking
propongono nuove soluzioni
esclusive, come la serie Custom
di cucine free standing (tutte
dotate del nuovo bruciatore da
5.5 kW Power Plus™ ancora più
potente dello standard Viking
da 4.5 kW e disponibili con 8
bruciatori nella versione da 122
cm), il forno a gas con pirolisi,
il sistema antibatterico integrato
e permanente nei nuovi frigoriferi
e la lavastoviglie da 17 coperti
che impiega 9,9 litri d’acqua
per lavare in modo perfetto.
«Siamo molto contenti dei
risultati ottenuti fino ad oggi»,
confermano sia Jean Robert
Riedinger, presidente di Viking
Europe sia Massimo Barattè,
responsabile del mercato Italia,
seguito in esclusiva dal
distributore I&D. «Ci sono tutte
le premesse per crescere ancora,
SCIC UN BRAND NEL CUORE DEGLI ITALIANI Tra le prime venti aziende
italiane per giro d’affari, Scic è uno dei marchi storici più conosciuti dagli italiani.
Lo dimostra anche la ricerca condotta da Tomorrow SWG sulla notorietà
di marca, di cui Ambiente Cucina ha pubblicato un estratto sul numero 189,
a pagina 62. Per un errore involontario, il marchio non è stato pubblicato
nell’elenco delle marche nominate dagli intervistati.
www.scic.it
nonostante le difficoltà
del momento. In Italia
siamo ancora in una fase
pioneristica, ma chi
capisce la filosofia Viking
si innamora del prodotto.
A partire dai nostri distributori,
che sono i primi a credere nelle
promesse mantenute dal brand.
A loro, e ai loro clienti, è riservata
una intensa attività di formazione
e supporto, anche attraverso
gli incontri organizzati nella
showroom di Strasburgo, dove
ha sede l’head quarter europeo.
Un training necessario per capire
e spiegare le differenze dei
prodotti che sono esposti nelle
Fa parte
della nuova
serie Custom,
la cucina
free standing
VGSC536,
lanciata da Viking
nel marzo 2009.
loro showroom, vetrine ideali
a disposizione dei progettisti
dei negozi specializzati in cucina
e dei loro clienti». Un target di
consumatori evoluti e soprattutto
di veri appassionati di cucina
in grado di capire il valore
di performance sempre più
professionali come quelle, ad
esempio, garantite da un piano di
cottura da 6 fuochi Viking con cui
è possibile, in soli 15 minuti, fare
una pasta per ben 130 persone.
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ELICA EVOLUTION Sviluppato e brevettato dai laboratori di ricerca Elica,
Evolution è un sistema super compatto che include aspirazione, filtraggio,
luce e controllo delle funzioni. Un cuore ad alta tecnologia che si può “vestire”
in modi diversi. Una delle ultime nate è la cappa Ola che è stata pubblicata
sul numero 189, uscito in aprile, a pagina 36. Per un errore involontario,
nella didascalia è stata citata con il nome di Om, un altro dei bestseller di Elica.
www.elica.com
16 | ambientecucina
magazine
IKEA
www.ikea.it
UN FENOMENO ANCHE IN CUCINA
NELLA RICERCA 2008 SULLA NOTORIETÀ DELLE MARCHE DEL SETTORE CONDOTTA IN ITALIA
DA SWG TOMORROW EMERGE CHE IL BRAND DELLA MULTINAZIONALE SVEDESE È ENTRATO TRA LE PRIME DIECI
Una conquista importante, quella di entrare nella hit parade della notorietà di marca delle cucine
in Italia piazzandosi al sesto posto. Un traguardo che è sicuramente frutto di importanti investimenti sia sul mix di prodotto
sia in comunicazione. In particolare, la campagna stampa e lo
spot televisivo proposti sul tema
cucine hanno portato, come
spesso accade con Ikea, una
ventata di aria fresca e una reazione che accosta al sorriso una
forte identificazione di marca.
Ma a proposito dell’attacco sferrato - e riuscito - sul fronte della
cucina, chiediamo a Valerio Di
Bussolo, responsabile relazioni
esterne di Ikea Italia, di spiegare
quali siano i punti cruciali della
strategia adottata e quali risultati siano stati ottenuti.
Quale è stato il trend Ikea
per la cucina negli ultimi tre
anni, anche in rapporto al resto
dell’offerta?
L’andamento è molto positivo
(+10,5% nell’ultimo anno fiscale)
e il trend prosegue, innanzitutto
grazie a investimenti che Ikea ha
fatto per l’ottimizzazione dell’assortimento, sviluppando un’ampia gamma di accessori per l’organizzazione degli spazi e dello
storage, e curando in particolare
la qualità funzionale, ovvero la
capacità di una cucina di rispondere alle esigenze del vivere
quotidiano. Altri importanti investimenti sono stati fatti ristudiando le esposizioni nei negozi
per presentare un maggiore numero di soluzioni, facilitando il
processo d’acquisto da parte del
cliente, e per diminuire i prezzi
grazie all’aumento dei volumi.
Quanto è stato investito
in comunicazione nel 2008
e nel 2009 e quanto ha come
soggetto l’ambiente della cucina?
L’investimento per promuovere le
cucine nell’ultimo anno fiscale ha
impegnato circa il 35% del budget
totale di comunicazione.
Il mix di prodotto per la cucina
è uguale per tutti i paesi? Quanto
è influenzato dal gusto italiano?
Sì, Ikea offre gli stessi prodotti in
tutti i paesi. Credo sia però azzardato fare generalizzazioni delimitate rispetto ai gusti in tema di cucina; certo, tra i nostri clienti italiani lo stile più apprezzato è quello
moderno, seguito dallo stile scandinavo e dal country. Parlando di
cucine, sono spesso presenti più
similitudini che differenze, quanto
meno nelle funzioni: ecco perché il
nostro assortimento funziona ovunque. È un assortimento ampio
e presenta tantissime soluzioni diverse, dalla cucina da sogno di
grandi dimensioni, a soluzioni più
vicine alle necessità reali del vivere quotidiano della maggioranza
delle persone.
Quali sono i punti di forza che
mettete in campo per rassicurare
il consumatore in un acquisto
complesso come quello
della cucina?
Ikea offre una progettazione assistita che può iniziare già da casa
prima della visita in negozio, grazie al sistema “Kitchen planner”
disponibile sul sito www.ikea.it.
Inoltre a disposizione di tutti i
clienti c’è un servizio a pagamento
di rilievo delle misure a domicilio
utile alla definizione del progetto.
Una volta in negozio i clienti sono
supportati da personale qualifica-
A sinistra, l’ultima campagna di Ikea per promuovere la cucina.
A destra, Valerio Di Bussolo, responsabile relazioni esterne di Ikea Italia.
to per la definizione della migliore
soluzione funzionale alle esigenze
evidenziate. Per quanto riguarda il
trasporto il cliente ha differenti soluzioni per ogni portafoglio, dal
trasporto fai da te grazie al servizio portapacchi, alla possibilità di
noleggiare un furgone, alla consegna tradizionale a casa che nel caso di trasporto nel mercato locale
di riferimento del negozio è pari
all’8% del valore della merce. Per
quanto riguarda il montaggio per
chi non vuole fare da sé seguendo
le istruzioni disponibili in tutte le
confezioni dei mobili Ikea, è disponibile un servizio di montaggio
a pagamento il cui costo è pari
all’8% del valore della merce (tariffa minima euro 100). Inoltre Ikea
mette a disposizione un pacchetto
di servizi a pagamento che comprende gli allacciamenti gas, elettrici e idrici a norma di legge.
Quali contraccolpi avete
registrato in seguito alla crisi
della seconda metà del 2008?
Per Ikea una flessione nell’economia implica nuove opportunità.
I nostri clienti sanno che da Ikea
possono trovare prodotti funzionali, di buon design a prezzi che la
maggioranza delle persone possono permettersi. La funzionalità, la
qualità e il prezzo sono le caratte-
ristiche principali richieste in questo momento ed è indubbio che
Ikea, con la sua filosofia di prezzo
basso e di design per la maggioranza, va incontro proprio alle esigenze di chi in questo momento
deve arredare la casa con un piccolo budget a disposizione.
Questo non significa che non dobbiamo rimboccarci le maniche per
migliorare ulteriormente l’efficienza economica e continuare ad investire sui prezzi bassi e sulla qualità del nostro assortimento.
In questa difficile congiuntura,
l’andamento di Ikea è in linea
con il resto della GDO
e del mercato in generale?
Penso che ciò che realmente ci differenzia in questo momento dalla
grande distribuzione e dal resto
del mercato sia la volontà di continuare ad ambire a risultati di lungo termine e non di breve termine.
Nel tempo siamo stati premiati da
questa logica, ecco perché abbiamo sempre continuato ad investire sui prezzi bassi e sulla qualità
dei prodotti, anche in periodo di
crisi. Abbiamo confermato tutti gli
investimenti che avevamo programmato nel lungo periodo e nel
2009 apriremo 4 nuovi negozi in
Italia (Rimini, Torino Collegno, Villesse, Salerno). (R.R.)
18 | ambientecucina
magazine
THE RENAISSANCE LINK
Per il Rinascimento della qualità italiana
www.therenaissancelink.com
Parola d’ordine: sfidare la sfiducia. Ripartire dalla crisi, non solo economica ma anche di modelli
di consumo destinati a non ritornare identici a prima, e rilanciare invece un nuovo modello
di sviluppo, fondato sulla creatività incrociata di valori e di qualità, tutto italiano. È quanto
si ripropone The Renaissance Link, la neonata Associazione (presentata a Milano il 27 marzo
scorso), che vuole creare una piattaforma-laboratorio che mescolando diverse discipline riesca
a sperimentare nuovi modelli di business e nuove qualità di vita. Come ha dichiarato Francesco
Morace, animatore dell’iniziativa e segretario generale dell’Associazione: «Le persone non
torneranno più a consumare come prima. È quindi necessario ampliare gli orizzonti, ripartire
con nuove idee e nuove energie, senza tradire il proprio passato, per diffondere una nuova
visione strategica che riguarda il ruolo del made in Italy nel mondo». Il Link vuole lanciare le basi
per un Rinascimento, con la sua capacità di integrazione dei saperi, di sviluppo e di irradiazione,
da tradurre in pratica con le imprese e le persone che faranno parte di questa nuova rete:
in Italia, e all’estero, andando alla ricerca di altri rinascimenti nel mondo. (C.C.)
ARCARUSSIA
POLIFORM
UN PROGETTO B2B
PER L’INTERIOR DESIGN
RAFFORZATA
LA PRESENZA
NEGLI USA
È stata presentata in anteprima il 26 marzo scorso a Mosca la prima business community
che si propone di interfacciare la creatività degli architetti russi e l’eccellenza della produzione
italiana nei settori del building construction e interior design. Un market place, riservato
a un numero ristretto di aziende italiane, capaci di esprimere la tradizione artistica e l’abilità
produttiva tipica del Made in Italy, sia su creazioni industriali sia su originali soluzioni
su misura. Arca Architecture Accounting, CNA Firenze-Confederazione dell’Artigianato
e della Piccola e Media Impresa-Camera di Commercio di Firenze e Wayin Community Network
Maker, rappresentano il motore di questo progetto che nasce da un attento studio del mercato
russo e dall’analisi delle necessità di due grandi attori: da un lato gli architetti,
alla ricerca di potenziare la propria visibilità e di identificare prodotti e soluzioni per i propri
progetti, che garantiscano alta qualità, originalità ed esclusività; dall’altro lato le aziende italiane,
anche e soprattutto di piccole dimensioni e con prodotti di nicchia, ma con grande capacità di
realizzazione delle idee creative più ricercate. È noto il ruolo fondamentale dell’architetto in
Russia, nel settore contract come nel residenziale: Arcarussia vuole creare un punto di incontro
per queste peculiari domanda ed offerta: al di là delle distanze geografiche, culturali e
linguistiche, gli studi di architettura russi
possono entrare in contatto con qualificate
aziende italiane, consultarne i cataloghi,
scaricarli e, con un semplice gesto, introdurre
i prodotti all’interno del progetto.
Si stima che i navigatori internet in lingua russa
siano circa 30 milioni con una crescita
del 30% all’anno, ma www.arcarussia.ru
non rappresenta solo un luogo virtuale
di consultazione bensì la piattaforma
per un intero sistema di servizi. Renata Sias
Poliform, il gruppo cui fa capo anche
Varenna Cucine, ha acquisito il controllo
delle attività di importazione e
distribuzione in Nord America di Poliform
Usa, inclusa la proprietà degli showroom
della corporate a New York, Chicago,
Miami, Los Angeles e Seattle. Poliform
Usa è inoltre presente in Nord America
con un network di showroom dagli Usa
al Canada, che si sono espansi grazie
a una costante attività da oltre 15 anni.
«La ragione per la quale abbiamo
perseguito il nostro obiettivo di avere
il totale controllo di Poliform Usa - ha
detto Giovanni Anzani, uno degli azionisti
di Poliform Spa insieme ad Alberto
e Aldo Spinelli - si fonda sulla
determinazione a sviluppare e
presenziare al meglio delle nostre
capacità il mercato americano
e canadese, investendo direttamente
la nostra energia e le nostre risorse
per promuovere i nostri prodotti e servizi
e sostenere direttamente il nostro
business in un mercato di importanza
cruciale a livello internazionale».
www.varennapoliform.it
www.arcarussia.ru
20 | ambientecucina
magazine
ERNESTOMEDA
www.ernestomeda.it
CRESCITA STRATEGICA
Alberto
Scavolini,
amministratore
delegato
e direttore
generale di
Ernestomeda.
IN NETTA CONTROTENDENZA RISPETTO AL MERCATO E ALL’ECONOMIA IN GENERALE,
ERNESTOMEDA SORPRENDE ANCORA UNA VOLTA E CHIUDE I PRIMI 5 MESI
DEL 2009 CON UN SEGNO PIÙ RISPETTO ALLO SCORSO ANNO. ALBERTO SCAVOLINI,
AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE DELL’AZIENDA PESARESE,
CI RACCONTA LE RAGIONI DI UN SUCCESSO CHE HA SAPUTO RESISTERE ALLA CRISI
In questi primi mesi del 2009
qual è l’andamento del fatturato
Ernestomeda?
Nonostante la generale tendenza
negativa del mercato, in questi
primi 5 mesi dell’anno Ernestomeda ha consolidato il suo posizionamento registrando un’ulteriore
crescita del 4,4%. Questo risultato
si pone in controtendenza rispetto
al dato SWG 2009 che rileva, per
questo stesso periodo, una perdita del mercato del - 14,9% (numero di cucine consegnate). Ad oggi
(dato di fine maggio 2009) Ernestomeda è invece riuscita a mantenere il trend positivo già confermato nel 2008, anno in cui l’azienda ha chiuso con una crescita del
+ 5,26% a fronte di una situazione
di mercato che stava già dando
importanti segnali di crisi, come rilevato dai dati SWG 2008 che hanno evidenziato una perdita generale del - 9,1%.
In particolare come sta andando
l’Italia?
Per quanto riguarda il mercato italiano, gli effetti della crisi si sono
già manifestati chiaramente. Concordo con quanto espresso da
Mario Draghi durante l’Assemblea
Ordinaria tenutasi il 29 maggio a
Roma. Draghi ha giustamente sottolineato che la fase più acuta della recessione non si è ancora affievolita, contrariamente a quanto
viene asserito dai sondaggi d’opinione e dai mercati finanziari. Per
sollevare l’economia reale è perciò necessario rafforzare il nostro
sistema produttivo, fare in modo
che la debolezza del mercato del
lavoro non si ripercuota sui consu-
mi interni e cercare di stabilizzare
l’economia internazionale. Tuttavia, rispetto al quadro economico
generale e ai nostri mercati esteri
in cui si è verificata una diminuzione ancora più consistente dei consumi, il mercato italiano sostiene
la crescita dell’azienda.
Il risultato premia strategie
già pianificate precedentemente
o sono state messe in campo
soluzioni tattiche anticrisi?
Il risultato positivo che abbiamo
ottenuto è frutto di una oculata
pianificazione strategica e di una
approfondita riflessione che risale
al 2007, anno straordinario per il
settore del mobile. Questa analisi
ci ha portati a compiere scelte opposte rispetto al sentire del momento, in cui tutti parlavano di
Made in Italy inteso come lusso.
Ernestomeda non ha mai creduto
al lusso fine a sé stesso. Perciò
abbiamo pensato di ampliare la
gamma di prodotti per venire incontro a budget di tipo famigliare,
rafforzando la nostra idea fondante che prevede qualità e marca ad
un prezzo accessibile. Non si tratta quindi di tattica, ma di una pianificazione nel tempo caratterizzata da azioni concrete e sostenibili,
il cui frutto è stato la realizzazione
di un prodotto, proposto sul mercato nei primi mesi del 2008, che
ha anticipato la crisi e ne ha mitigato gli effetti.
Nel 2008 avete aperto due monomarca a Lugano e a Bari. Ci sono
altre aperture in programma?
La formula del monomarca
è un obiettivo prioritario?
Per il 2009 Ernestomeda ha in programma l’apertura di nuovi flagship stores a Istanbul, Atene e
Saint-Raphaël. L’apertura di showroom monomarca non è tuttavia il
nostro obiettivo prioritario. Ciò
che è fondamentale è incontrare
imprenditori che credano nei nostri progetti. La realizzazione di
showroom monomarca è infatti
possibile solo se la collaborazione
fra azienda e partner commerciale
è sorretta da una forte motivazione, dalla condivisione di una comune identità e da uno stesso patrimonio di valori.
Come avete modificato gli
investimenti in comunicazione?
Crediamo fermamente nella comunicazione e la consideriamo un aspetto importante della nostra politica aziendale. Abbiamo quindi
deciso per il 2009 di mantenere
l’investimento rispetto allo scorso
anno, dando ancora più spazio al
web e confermando gli investimenti nelle riviste di settore. Oltre a
questi canali, abbiamo inoltre una
sorpresa per il prossimo autunno,
che non tarderemo a presentarvi.
Nel 2004 avete ottenuto
la certificazione ambientale
UNI EN Iso 14001 e nel 2008
quella relativa alla sicurezza
dei propri lavoratori OHSAS
18001. Come hanno modificato
la fisionomia della vostra
azienda questi due passaggi?
Le tematiche riguardanti l’ambiente e la sicurezza dei lavoratori sono cruciali per Ernestomeda e per
tutto il Gruppo Scavolini. Stiamo
intraprendendo un percorso vir-
tuoso che stà sicuramente cambiando in meglio la fisionomia dell’azienda. Le certificazioni UNI EN
ISO 9001 (ottenuta nel 1998 quando Ernestomeda aveva solo 2 anni
di vita), UNI EN ISO 14001 ottenuta nel 2004 e la recente OHSAS
18001 testimoniano il nostro costante impegno in questa direzione. Crediamo molto nelle certificazioni, non certo come semplici attestati da esibire, ma come parti
integranti dell’evoluzione aziendale. Il rispetto di tutti i parametri e
degli standard qualitativi previsti
dalle certificazioni entra infatti a
far parte dei meccanismi dell’azienda e dà la possibilità di gestirne al meglio la complessità.
Proprio a partire da questa consapevolezza abbiamo recentemente
creato EMvironment, il progetto
Ernestomeda riguardante il rapporto azienda-ambiente, al quale
è stata dedicata una specifica sezione nel nostro sito web (www.ernestomeda.it).
Fra le iniziative ad esso collegate,
abbiamo ad esempio deciso di adottare da gennaio 2009 ZeroE
Planet, energia elettrica a Impatto
Zero® prodotta completamente da
fonti rinnovabili. Grazie a questo
progetto, Ernestomeda compensa
le emissioni di CO2 prodotte dall’utilizzo di energia durante le sue
attività, grazie alla creazione e alla
tutela di aree boschive in Italia e
Costa Rica. Abbiamo inoltre scelto
di utilizzare il Pannello Ecologico
Idroleb con la più bassa emissione
di formaldeide al mondo, realizzato al 100% con legno post-consumo e certificato FSC (Forest
Stewardship Council). (R.R.)
22 | ambientecucina
magazine
STONE ITALIANA
www.stoneitaliana.com
Showroom a un passo
dal Duomo a Milano
In occasione del Salone del
Mobile, è stato inaugurato a
Milano, in via degli Arcimboldi 5,
il nuovo spazio di Stone Italiana,
azienda veronese leader nella
produzione di lastre in quarzo.
Lo showroom dalle linee
essenziali, che occupa un’area
complessiva di 400 metri quadri
sviluppati su due livelli ed è
stato progettato dagli studi
Riva e Montanelli, è dedicato
a rappresentare la filosofia
aziendale, sottolineando
l’avanguardia nella ricerca
perseguita con successo
da 30 anni. Tutti gli elementi
architettonici e le superfici
dell’ambiente espositivo,
dove sono proposti oggetti
realizzati in quarzo ricomposto,
mentre nella parte più interna
è collocata una zona di ristoro
con cucina e parete attrezzata,
sono stati realizzati
sperimentando la flessibilità
di applicazione delle lastre
di quarzo del brand.
FEBAL
PARTNERSHIP
NELLA PENISOLA ARABA
Realtà industriale fondata da Ermanno Ferri nel 1959 a Pesaro, il gruppo
Febal è approdato con successo nella penisola araba. L’azienda marchigiana ha infatti recentemente ufficializzato la partnership esclusiva con
Service & Trading, distributore per gli Emirati, il Qatar e l’Oman.
Service & Trading è un’azienda nota in tutta l’area per lavori di decorazione d’interni di alto livello manuale, con vaste referenze di edifici pubblici e privati appartenenti alle famiglie reali di vari paesi del Golfo.
S&T fa parte del gruppo SOBHA, una corporation indiana attiva nel settore costruzioni che fattura oltre 2 miliardi di dollari. Le prime cucine del
gruppo Febal sono state presentate al mondo arabo la scorsa primavera, nel corso della fiera Interiors & Buildex (nella foto, lo stand con le cucine Febal), importante esposizione localizzata a Muscat nell’Oman.
Con 50 anni di attività alle spalle, oggi Febal Cucine fattura 40 milioni di
euro ed è un marchio di riconosciuto valore in Italia e nel mondo.
La sua produzione di cucine componibili è caratterizzata da materiali di qualità, accuratezza del design,
ricerca della funzionalità e tecnologia in grado di rispondere alle esigenze pratiche e formali dei nuovi
stili di vita. Nel 1991 Febal ha acquistato il marchio
Rossana RB, storica azienda italiana a forte caratterizzazione nel design di ricerca.
www.febal.it
incarica
BEST
Nell’ambito delle strategie in atto per la riorganizzazione
di Best, consociata italiana della multinazionale americana Nortek,
leader mondiale nel trattamento dell’aria domestica, Roberto
Manteo è diventato nuovo direttore amministrazione finanza
e controllo. Forte di anni di esperienza nel mondo della consulenza
fiscale e amministrativa, Manteo entra a far parte della “famiglia”
nel ruolo di Chief Financial Officier, a diretto riporto
dell’amministratore delegato Fabio Fronda. Il nuovo Supply Chain
manager Marco Ciafrei, che assume la responsabilità delle aree
acquisti, logistica e pianificazione, collaborerà strettamente
con il Vice President Supply Chain Management del gruppo
Broan-Nutone. Per la società fabrianese, l’acquisizione della nuova
struttura organizzativa e manageriale costituisce un significativo
passo per il rilancio dell’azienda nell’ottica di consolidare il mercato
Italia e le filiali francese e tedesca, e di potenziare a livello
internazionale la società, sia come produttore OEM sia
come distributore di prodotti a marchio Best e Broan.
Nelle foto, da sinistra: Roberto Manteo e Marco Ciafrei.
ELICA
Ha un volto femminile il nuovo
direttore B2C del gruppo Elica.
Umbra, 40 anni, laureata
in scienze politiche, la nuova
responsabile Alessandra
Fagotti ha intrapreso il suo
percorso professionale
in Elica nel 2007, in qualità di Country Manager e ora, con il nuovo
incarico, entra tra i nove top manager che formano la squadra
dell’AD Andrea Sasso. Prima dell’ingresso nel gruppo industriale
fabrianese, Alessandra Fagotti, che subentra a Marco Bonfigli,
ha maturato un’esperienza pluriennale in Russia, nell’ambito Sales
dell’East Trading Company di Antonio Merloni, dove è entrata subito
dopo la laurea. Bonfigli, laureato in giurisprudenza, è ora il nuovo
General Manager della sede messicana del Gruppo Elica
a Queretaro, nell’omonimo stato dell’Altopiano Centrale. Entrato
in Elica nel novembre 2007 come direttore commerciale B2C,
in seguito ad una prima esperienza in BMW nel ruolo di Product
Manager, è approdato in Indesit Company, dove ha perseguito
una carriera internazionale in ambito commerciale e di marketing.
FREE
DESIGN P.G. CAZZANIGA
PER INFORMAZIONI TEL .
+39.0721.90971 -
WWW. COMPOSIT. IT
C OMPOSIT UTILIZZA PER LE STRUTTURE IDROLEB IL PANNELLO ECOLOGICO IN GRADO
DI GARANTIRE IN ASSOLUTO LE PIÙ BASSE EMISSIONI DI FORMALDEIDE AL MONDO
C O M P O S I T È U N ’ A Z I E N D A C O N S I S T E M A D I Q U A L I TÀ C E R T I F I C AT O I S O 9 0 0 1 / 2 0 0 0
POSSIBILI FINANZIAMENTI AGEVOLATI ALL’ACQUISTO DI UNA CUCINA COMPOSIT CON
24 | ambientecucina
magazine
LAGO
www.lago.it
UNA PROPOSTA FUORI DAGLI SCHEMI
UN PRIMO BILANCIO
E GLI SVILUPPI DEL
PROGETTO CUCINA,
AVVIATO CON SUCCESSO
UN ANNO FA,
IN UN’INTERVISTA
A DANIELE LAGO
Il debutto è stato a Eurocucina
2008 ed è nato all’insegna del più
autentico stile Lago, anche in cucina: “semplicità nelle forme, sottrazione come reazione al decoro fine
a sé stesso, alti livelli di personalizzazione attraverso il colore e la
componibilità, qualità dei materiali e lavorazioni artigianali, prezzo
accessibile”. A distanza di un anno Daniele Lago (nella foto), responsabile marketing e sviluppo
prodotto, nonché designer dell’innovativa cucina 36e8 (basata su
un modulo da 36,8 per 36,8 cm),
racconta gli sviluppi del progetto.
Qual è stata la risposta
del mercato al debutto di Lago
in cucina?
Le reazioni emotive sono state
molto positive e questo per noi è il
segnale più importante. La strategia aziendale è basata proprio sui
prodotti capaci di emozionare e
convincere con il loro design rimanendo però accessibili dal punto
di vista economico. Molti dei nostri rivenditori hanno creduto subito nel progetto cucina e il catalogo in fase di ultimazione racconterà la potenza di questo nuovo
modo di intendere la cucina.
Oggi la cucina quanto
rappresenta per l’azienda e quali
sono gli obiettivi per il 2009?
In breve tempo ha raggiunto percentuali significative e ritengo che
assisteremo ad un’ulteriore crescita con il catalogo grazie al quale
potremo raggiungere quote importanti sul mercato.
Il progetto è stato modificato
o semplicemente ampliato
rispetto alla prima proposta?
La cucina 36e8 è un progetto che
alleggerisce la percezione di ingombro e pienezza delle cucine viste sino ad oggi; l’approccio progettuale è totalmente rivoluzionario: nasce la “cucina non-cucina”
che si sgancia dai rigidi schemi
compositivi e consente di creare
volumi e forme sorprendenti.
I contenitori, posizionabili orizzontalmente e verticalmente, possono essere composti in modo infinito su un’ipotetica griglia (36,8 cm
x 36,8 cm e 18,4 cm x 18,4 cm) che
lascia libertà di composizione,
creatività e proporzione.
Agli ambienti domestici, spesso
sovraccarichi di oggetti dalle elevate prestazioni tecnologiche, abbiamo preferito restituire amore,
armonia e calore. L’innovazione
semiotica che può definire alberi e
nuvole, pur essendo accattivante,
garantisce risposte eccellenti in
termini di praticità e funzionalità
senza dimenticare che la cosa primaria rimane cucinare.
Sono allo studio altri sistemi?
Noi non pensiamo mai a soluzioni
verticali, ma a idee che possono
abbracciare tutte le aree della casa. Quello è il nostro goal! Non abbiamo iniziato a fare cucine ma
abbiamo iniziato a pensare che una visione Lago fosse importante
per tutte le aree della casa; credo
che queste segmentazioni siano
obsolete. Per il futuro stiamo pensando a molte cose nuove.
Oggi innoviamo su tutti i fronti:
dall’organizzazione, al modo di
comunicare e ovviamente al motore di tutto che rimane il prodotto.
Lago si distingue anche
per l’attività che conduce
con i giovani di tutto il mondo
attraverso Lagostudio.
Sono previsti workshop
dedicati anche alla cucina?
Ribadisco, per noi il paradigma è
l’abitare nella sua più alta accezione benché a volte si facciano dei
focus più stretti. L’importante,
però, è non perdere di vista la visione d’insieme, perché è esattamente in quello che un brand trova la sua forza.
Durante il Salone avete scelto
la formula vincente di arredare
un intero appartamento.
Quali sono stati i risultati
di questa operazione?
È stato un progetto che ha superato le aspettative. È da molti anni
che cerchiamo di rimettere l’uomo
al centro e questa è l’ennesima
prova che è la via più convincente.
Le persone che sono venute a visitarci hanno colto la simbiosi che esisteva tra il prodotto e noi 13 che
lo vivevamo quotidianamente, con
gli odori e i rumori che difficilmente si ritrovano in ambienti espositivi: una alchimia, questa, che comunica di per sé l’approccio che
abbiamo nel progettare il prodotto. Ne L’Appartamento, il rapporto
stretto, “familiare”, tra prodotti
che non si autodeterminano più
ma che si plasmano e le persone
che li hanno vissuti ha raggiunto
l’apoteosi: prodotti e persone sono diventati una squadra allineata. Abbiamo fatto anche scelte asimmetriche nel modo di comunicarlo, privilegiando il web come
base di partenza: abbiamo coinvolto Mimmo, un architetto che si
diletta a spiegare ricette su Youtube, che ha cucinato ne L’Appartamento le sue nuove ricette. I risultati sono stati incredibili.
L’Appartamento inoltre è una sorta di hub dove dialogheremo con
visionari creativi, in senso allargato, di tutto quello che ruota intor-
no al significato del design nel
2009. Alla fine di questa avventura verrà raccontato tutto in un libro edito da una casa editrice innovativa.
Parlando di strategia distributiva,
la cucina viene riservata solo
a chi è già cliente Lago?
La cucina seguirà il canale distributivo della Lago, per i motivi che
ho spiegato sopra: per noi è importante veicolare un messaggio
più allargato piuttosto che un prodotto specifico.
Quali possono essere gli sviluppi
distributivi in Italia e all’estero?
In Italia rafforzeremo l’attuale progetto distributivo che prevede accordi di partnership con i migliori rivenditori. Offriremo agli stessi delle
ulteriori opportunità con nuovi format in franchising legati a L’Appartamento. All’estero inizieremo un
nuovo percorso attraverso accordi
strategici con partner locali che svilupperanno il brand Lago.
Oltre ai feedback da lei raccontati,
quali altri riconoscimenti
avete avuto?
Abbiamo ricevuto uno dei premi
più importanti: il Good Design
Award, il più vecchio e importante
riconoscimento mondiale del settore. Il concorso è stato fondato a
Chicago nel 1950 da Edgar J. Kauffmann con la partecipazione di alcuni dei designer più importanti di
quell’epoca: Eero Saarinen, Charles and Ray Eames, Alexander Girard, George Nelson, Florence
Knoll, Harry Bertoia, Finn Juhl e
Russel Wright. Nei prossimi mesi
verrà allestita anche la mostra
permanente di tutti i prodotti vincitori presso l’ente organizzatore
di questo premio: il Chicago Athenaeum Museum of Architecture
and Design. (R.R.)
Eleganza e qualità
nel freddo
Il marchio Liebherr è sinonimo di competenza,
professionalità ed innovazione. Quale specialista
del freddo, Liebherr sviluppa e realizza nuove
soluzioni e nuovi modelli per aumentare il comfort
nella conservazione degli alimenti e l’eleganza
in cucina. Un perfetto esempio è il modello
CNes 6256, un combinato con larghezza 91 cm.
Con le eleganti porte in acciaio satinato, le robuste
maniglie in alluminio e il design pulito, il combinato CNes 6256 è l’apparecchiatura giusta per le
cucine eleganti e moderne. Una volta che le
porte vengono aperte, il vano interno rivela una
serie di idee innovative. Prendete, ad esempio,
l’illuminazione con doppia colonna LED, i tre
cassetti per frutta e verdura su pratiche guide
telescopiche e l’IceMaker automatico e disinseribile inserito nel vano congelatore.
Competenti per passione
BSD s.p.a.
Via E. Mattei 84/11
I 40138 Bologna
www.bsdspa.it
www.liebherr.com
Perchè il freddo è una cosa seria
26 | ambientecucina
magazine
premi
MIELE
DE DIETRICH
Dieci “red dot design awards”
sono stati assegnati ad
altrettanti elettrodomestici
Mìele, giudicati al top, oltre
che per l’estetica, per grado
di innovazione, funzionalità,
qualità e compatibilità
ambientale.
I riconoscimenti sono stati
attribuiti a prodotti disponibili
anche per il mercato italiano,
come il maxi forno da 90 cm,
la linea di frigoriferi MasterCool,
con il frigo-congelatore
combinato (nella foto).
Sono undici, invece,
gli elettrodomestici Mìele
premiati con l’“iF product
design award”, premio attribuito
per criteri eccellenti relativi
a design, lavorazione,
scelta dei materiali, grado
di innovazione, compatibilità
ambientale, funzionalità,
ergonomia, intuitività
e sicurezza.
 www.mieleitalia.it
Gli studenti di oltre 50 scuole
e istituti universitari di design di
Francia, Spagna, Italia e Svizzera
hanno partecipato alla terza edizione
concorso Les Trophées du Design,
indetto da De Dietrich per scoprire
e premiare i nuovi talenti del design.
Tre le categorie: design del piccolo
elettrodomestico - preparazione
culinaria, colazione e
intrattenimento; design del grande
elettrodomestico - lavaggio, freddo
e cottura e design dell’ambiente
cucina - progetti volti a suggerire un
ambiente cucina ecologico, attento
alla salvaguardia e al rispetto
dell’ambiente. Tra i premiati,
segnaliamo, nella categoria grandi
elettrodomestici: Onis, lavastoviglie
integrata con apertura verticale e
consumo di acqua estremamente
ridotto, e Rinascimento per il design
dell’ambiente cucina, progetto che
rivede completamente gli elementi
essenziali del luogo fisico della
cucina. Il premio speciale del design
europeo è stato assegnato a un
progetto italiano: Argonauta, il
tostapane del futuro, di Stefano Losa
& Tae Woo Kim, dell’Istituto Europeo
di Design.
Collegati al sito www.B2B24.it, il portale
dell’informazione business to business de Il Sole24Ore.
Aggiornamenti quotidiani sul mondo del building e design
LIEBHERR
HI-MACS
Lo scorso giugno sono stati insigniti
con il “red dot design award”,
nella categoria “Product Design”,
tre prodotti Liebherr che si
distinguono per la creatività,
l’innovazione e l’alta qualità.
Si tratta di Humidor ZKes 453,
del centro freschezza CNes 6256
(nella foto), e della combinazione
frigo-congelatore CBNes 3967
dell’azienda tedesca,
i cui apparecchi rispondono ai nuovi
requisiti formali, tecnici, produttivi,
sociali, economici ed ecologici
richiesti dalla giuria del premio,
che fornisce un indicatore
ai consumatori per gli acquisti
e promuove la consapevolezza
degli utenti finali in merito
alle performance a 360°
degli apparecchi.
Zbynek Soukup, designer
del progetto Living Cube,
ha vinto il concorso di design
HI-MACS® 2009, grazie
a una creazione dalle forme
originali e a un concept
particolare, un comodinoscultura, che si presenta come
lampada decorativa e che,
al fuori salone di Via Tortona,
ha affascinato i numerosi
visitatori. Realizzato nella nuova
tinta Opal, il prototipo è stato
presentato all’esposizione
HI-MACS® durante la kermesse
milanese del mobile, mettendo
in risalto la traslucidità enigmatica
del materiale e la grazia
del movimento di Living Cube.
 www.himacs.eu
 www.liebherr.com
 www.tropheesdudesign.com
COSMIT
In concomitanza con l’ultima edizione dei Saloni WorldWide New York,
Cosmit ha ricevuto il Business and Culture Award, uno dei principali
riconoscimenti con cui la Camera di Commercio Italo-Americana (IACC)
promuove iniziative economiche-commerciali tra gli Stati Uniti e l’Italia.
Per il secondo anno consecutivo il premio, consegnato il 15 maggio
durante il tradizionale Spring Luncheon nella panoramica Rainbow
Room della Rockefeller Plaza, è stato indetto in collaborazione
con l’ICE Istituto Nazionale per il Commercio Estero.
A Cosmit, premiato quale “organizzatore della principale fiera di settore
italiana nel comparto arredo casa e design”, è stato riconosciuto
“il grande impegno nel promuovere il design contemporaneo italiano
sui mercati esteri”, in particolare quello statunitense.
 www.cosmit.it
ELICA
La società fabrianese, capofila
dell’omonimo gruppo industriale,
leader mondiale nel settore delle
cappe per uso domestico, è tra
i 28 gruppi italiani più attrattivi
per i talenti. Il gruppo fabrianese ha
infatti ricevuto il marchio di qualità
Top Employer da parte di CFR,
organizzazione internazionale che
effettua ricerche per individuare le
best business practice in dieci paesi
del mondo. Elica rientra quindi
nell’elenco delle migliori aziende al
mondo in cui lavorare, grazie anche
alla capacità di distinguersi nella
gestione delle risorse umane
e in tutta la comunicazione, elementi
fondamentali per attrarre le persone
più qualificate. Per il secondo anno
consecutivo, inoltre, ha ottenuto il
riconoscimento Great Place to Work
come prima azienda tutta italiana
dove si lavora meglio e, in virtù del
contratto integrativo che contiene
elementi innovativi di welfare, ha
ricevuto il Premio Etica e Impresa
per la Responsabilità Sociale,
a conferma dell’impegno costante
e strutturato in favore del clima
interno e del territorio, anche
in una fase congiunturale negativa
come quella che sta attraversando
l’intera economia mondiale.
 www.elica.it
Techna Green, la lavastoviglie
con un’anima verde.
Scopri come usare la lavastoviglie
in modo responsabile su www.greenspirit.it
Techna Green. Quando la classe A non è abbastanza.
Le nuove lavastoviglie Techna Green adottano le più evolute tecnologie per
ottenere i migliori risultati di lavaggio con i minimi consumi di acqua ed
energia. La tecnologia Green Logic riduce automaticamente i consumi in
base alla quantità di stoviglie da lavare e al loro livello di sporco,
mentre l’innovativa opzione Risparmia Energia assicura un
risparmio energetico fino al 25%*. Tutte le lavastoviglie Rex
Electrolux possono essere alimentate anche con l’acqua calda
di rete, prodotta da pannelli solari, caldaie a gas, pellets o altre fonti di energia
alternativa, riducendo i consumi energetici fino al 35%* rispetto ad una
lavastoviglie alimentata solo ad acqua fredda.
* Dato riferito al programma Automatico.
Prodotto realizzato in una fabbrica con certificazione ambientale ISO 14001
www.rex-electrolux.it
www.greenspirit.it
Electrolux e WWF
insieme per uno
sviluppo sostenibile
28 | ambientecucina
magazine
La cucina H2O (design Avinash Shende) che integra un circuito di recupero dell’acqua è uno dei
progetti presentati da Personal Kitchen. Daniela Archiutti, direttore artistico di Veneta Cucine.
VENETA CUCINE
www.venetacucine.com
PERSONAL KITCHEN
LA VISIONE E IL MERCATO
Con un processo verticale che
parte dal tronco e arriva alle cucine finite, Veneta Cucine può essere definita la maggiore piattaforma italiana nella produzione del
settore. Una sfida da 60mila cucine all’anno e 550 addetti che incarna in modo esemplare quel
concetto di manifattura italiana
nata negli anni della grande crescita economica e su cui oggi, nel
capovolgimento generato dalla
più grande crisi del nuovo millennio, si torna a puntare. Un modello vincente che però deve essere
capace di confrontarsi e interagire
con le nuove regole del mercato,
come hanno capito bene in Veneta Cucine. Un atteggiamento che
per l’azienda si traduce nella ricerca di un equilibrio corretto tra
le attività tattiche e le visioni di
maggiore respiro, tra l’intuito imprenditoriale del fondatore e la
spinta innovativa della nuova generazione. Un percorso di ricerca
e sperimentazione è stato avviato
già nel 2008 con Domus Academy, Future Concept Lab e lo
studio Donegani&Lauda, che si è
concretizzato con la presentazione, nel Fuorisalone 2008, di “Living Kitchen, nuovi standard in
cucina”. La seconda puntata di
questa attività, proseguita con gli
stessi partner, ha indagato invece
il concetto di personalizzazione
ed è approdata in “Personal Kitchen”, la ricerca protagonista del
Fuorisalone 2009 di Veneta Cucine, all’interno di That’s Design.
Uno spazio articolato e animato
dove attori sono i diversi temi della personalizzazione e il modo
con cui sono stati affrontati dagli
studenti del Master in Design e
Business Design di Domus Academy, e i cui risultati sono stati
raccolti in un libro, mentre un
Blog assicura la partecipazione
attiva del consumatore finale, per
dar vita a momenti di pura condivisione del concetto del “Buon vivere”.
Daniela Archiutti, direttore artistico dell’azienda, racconta come
convivono le due anime dell’azienda, quella della produzione e
quella della ricerca, e come quest’ultima ha modificato la visione
di Veneta Cucine e la sua visione
progettuale.
«Il percorso di ricerca e sperimentazione di Veneta Cucine è quello
di un’azienda che con coerenza
persegue l’obiettivo di essere riconosciuta come una dei più autorevoli e migliori interpreti delle
trasformazioni in atto nella società contemporanea. In questa
chiave, la ricerca è diventata un
passaggio irrinunciabile per analizzare, anticipare e comprendere
il nostro futuro e tutto quanto potrà contribuire a far star bene il
consumatore di domani. E la ricerca allarga i punti di vista, come dimostrano proprio i progetti degli
studenti di Domus Academy prodotti per Personal Kitchen 2009,
per cui è stato chiesto di adottare
più punti di vista: quello del progetto della cucina, per noi sempre
importante, quello della commercializzazione e quello della sua vita nelle case, guardando alle case
del mondo, come fa oggi Veneta
Cucine. Il fascino dei progetti presentati risiede proprio in questo
“guardare allargato” che richiama
in parte proprio la storia - e il presente - della nostra azienda,
quando appunto mio padre, attraverso gli occhi dei suoi rivenditori,
cercava di immaginare come le
sue cucine potessero vivere nelle
case delle sue donne ideali.
Gli studenti che hanno partecipato al Master sono stati in qualche
modo i nostri “nuovi” occhi sul
mondo: diverse culture che si sono misurate in singoli progetti,
proponendo nuovi immaginari di
case con uno spirito del luogo singolare, quello della Spagna, del
Giappone, dell’India, della Finlandia, della Grecia, della Turchia (i
nostri primi mercati esteri). Quello che da questa esperienza con i
giovani progettisti mi resta particolarmente caro, è un elemento
trasversale al mondo del progetto, sebbene alcuni progetti siano
particolarmente interessanti (e
forse qualcuno lo potremmo anche realizzare): mi hanno particolarmente affascinato quelle “sfumature” che permettono alle diverse culture di essere più vicine.
Mi hanno colpito le connessioni
tra le diversità, quando ad esempio si prende in considerazione
l’amore per gli animali e li si integra in un contesto familiare e domestico. Di queste connessioni,
seppure tradotte più pragmaticamente in prodotti industriali, si
nutre anche la nostra pratica aziendale: dalla ricerca al mercato,
ma anche viceversa».
La strada della personalizzazione
percorsa dalla ricerca presentata
al Fuorisalone sembra valorizzare
una attitudine artigianale del passato. Quanto invece entrano in
gioco le nuove tecnologie per tradurla in prodotti industriali?
«Guardando al futuro, Veneta Cucine ha deciso che alcuni temi
strategici riguarderanno sicuramente il legno, dal punto di vista
dei materiali, e la “personalizzazione” - o meglio la flessibilità
produttiva che supera lo standard
La copertina del volume Personal Kitchen
che raccoglie tutti i progetti presentati da
Veneta Cucine nel Fuorisalone 2009,
all’interno di That’s Design.
delle misure sempre uguali ad esempio dei ripiani - per quanto
concerne la produzione. In linea
con questi due obiettivi l’azienda
si è dotata di un nuovo macchinario investendo circa 6 milioni di
euro. La nuova linea, già oggi a regime, permette di essere strategici nella produzione dei piani lavoro. Si tratta dell’unica linea in Europa, lunga circa 400 metri, che
permette una totale flessibilità
per qualsiasi tipo di spessore, larghezza, bordatura dei piani. Permette ad esempio foratura e incassi particolarissimi: una personalizzazione del ripiano che risponde a tante nuove esigenze
compositive della cucina. Come
succedeva quando mio padre ha
iniziato, con i rivenditori-falegnami che proponevano un su-misura
spontaneo, così oggi questa nuova macchina riporta in fabbrica lo
spirito artigiano degli anni ‘60,
ma con una capacità produttiva
unica in Europa. Nei prossimi anni intendiamo trasferire la stessa
flessibilità ad altri ambiti produttivi, ad esempio alle ante, e confidiamo di poter allargare la capacità produttiva di un impianto così tecnologicamente avanzato ad
altre realtà produttive».
Alcuni brani sono tratti dal testo Dialogo tra due generazioni di Linda Gobbi, Future Concept Lab, pubblicato sul volume Personal Kitchen
FIERE
magazine
ABITARE IL TEMPO
17-21 SETTEMBRE VERONA
www.abitareiltempo.com
IN MOSTRA IL TOTAL LIVING ITALIANO
Look rinnovato, nuove sinergie, più spazi, più iniziative e più comparti:
sono le novità preannunciate per la 24a edizione di Abitare il Tempo che vuole
rilanciare una proposta completa e di qualità dell’arredo italiano, dal progetto
alla distribuzione, in grado di superare l’attuale fase di crisi.
Sotto il segno dell’eccellenza made in Italy, Verona punta a riunire architettura,
design, artigianato e industria come le diverse facce di un made in Italy che,
dal progetto al prodotto al negozio, si ritroverà nell’offerta della fiera che abbraccia
dichiaratamente la formula del Total Living. Da quest’anno viene inaugurato
il preannunciato nuovo allestimento, “sobrio, funzionale e confortevole”, studiato
ad hoc per i diversi padiglioni (e per le varie tipologie di stand), che avranno
una suddivisione più razionale. I marchi (e gli editori) del tessile saranno riuniti
nei padiglioni 2 e 3, mentre il classico e l’alta decorazione troveranno sede
nei padiglioni 2,4 e 5. Il padiglione 6 sarà destinato alle proposte di design,
con i complementi, l’oggettistica e l’arte della tavola, così come in parte nel 7,
dove si ritroveranno le novità di ambienti bagno e cucina, oltre alle proposte
di arredo delle griffe della moda. Un’importante novità è l’utilizzo dello spazio
del piazzale esterno (15mila mq) dedicato all’arredamento outdoor, a cura
di Frassinago Lab, per valorizzare un comparto in costante crescita negli ultimi
anni. Inoltre, quest’anno viene avviata una “convergenza” tra arte e design,
perché in concomitanza con Abitare il Tempo si svolgerà la quinta edizione
di ArtVerona, manifestazione espositiva dedicata all’arte moderna
e contemporanea: con un unico
biglietto i visitatori potranno
accedere a entrambe le rassegne,
attraverso il percorso di
“Belle di giorno, belle di notte,
16 ceramiche totemiche
di Linda Burkhardt”.
Particolarmente ricco e qualificato
il programma di installazioni, mostre
e laboratori della fiera veronese,
a cominciare dalle stimolanti ipotesi
di showroom di arredamento
Il progetto di allestimento del piazzale
allestite nel padiglione 8, incentrate
esterno di Abitare il Tempo:
soprattutto sull’idea della cultura
15mila mq destinati per la prima
della vendita come entertainment
volta all’arredo outdoor.
creativo. Il padiglione 9, proprio a
Architetture d’Interni: un’immagine
cerniera tra design e arte, proporrà
del progetto Green Architecture
dello Studio Brioschi.
la grande mostra “Un’enigmatica
singolarità - 25 anni di Sawaya
& Moroni, tra dissonanze e corrispondenze”, a cura di William Sawaya.
Per l’allestimento “Cleto Munari: I magnifici 7”, a cura di Elvilino Zangrandi
(pad 8) alcuni personaggi della cultura internazionale si sono espressi su un
progetto riguardante “Il Tavolo”, mentre per l’esposizione “Cambiovaso”, a cura
di Gum Design (pad 8) alcuni designer internazionali sono stati coinvolti sul tema
della parola e dell’oggetto vaso. Anche gli eventi di ricerca e sperimentazione
ritroveranno uno spazio importante, con un approfondimento particolare sui temi strategici per il made in Italy - dell’ospitalità e del contract: il progetto “Le isole
dell’ospitalità”, a cura di Ettore Mocchetti (pad. 1), che disegnerà una sorta
di virtuale e virtuoso viaggio italiano, attraverso una serie di miniboutique,
e che vedrà protagonista l’alta decorazione e l’enogastronomia, mentre
per il terzo anno LinkingPeople (pad. 7b), a cura di Carlo Amadori
e Simone Micheli, presenterà i mood e le idee dedicate agli hotel di alta gamma,
ma anche al mondo del mare (special guest 2009 Massimiliano e Doriana
Fuksas). Le Architetture d’Interni al pad. 8 proporranno le case arredate
di 5 autori-progettisti: Carlo Colombo, Simone Micheli, Roberto Semprini,
Studio Brioschi, e lo studente Ben Zur vincitore del concorso AiPi - Abitare x 2.
Al ricco carnet di Abitare il Tempo (che qui non possiamo esaurire) si aggiungono
i numerosi convegni dedicati ai temi della distribuzione e delle prospettive
di mercato, oltre ai diversi eventi nella città veronese. I programmi completi,
gli aggiornamenti e la possibilità di acquistare i biglietti print@home,
sul sito www.abitareiltempo.com.
DOMO360 2009
24-27 SETTEMBRE PESARO
www.domo360.it
SPECIALE CUCINE NEL CUORE DELLA FIERA
Domo360 punta con determinazione sulla cucina e propone uno speciale dedicato a questo ambiente della casa così importante e così
storicamente significativo per le aziende del pesarese.
Abbiamo chiesto alla Direzione artistica della fiera (gli architetti e designer Roberto Felicetti e Alfredo Zengiaro) e all’Amministratore Unico
di Fiera Pesaro, Ugo Calzoni, di spiegarci quali siano gli obiettivi della
Fiera e, in particolare, dello speciale dedicato alle cucine.
Quali sono gli elementi che distinguono Domo360?
Alfredo Zengiaro: Domo360 intende collocarsi all’interno del panorama fieristico italiano in modo originale e alternativo. L’elemento fondamentale
che distingue Domo360 dalle altre fiere italiane è nel modello espositivo studiato con aree pre-allestite già pronte all’inserimento di
elementi produttivi e con uno spazio massimo assegnato di 300
mq. Abbiamo curato tutti gli aspetti di allestimento in modo assolutamente tecnico-funzionale ed elegante offrendolo a prezzi competitivi. Il progetto è
stato recepito molto favorevolmente dalle aziende che hanno già aderito, che finalmente possono puntare al risalto delle loro produzioni senza partire dall’abbellimento
più o meno accattivante dello stand. Domo360 vuole essere la fiera della collezione
“pret-à-porter”, dove presentare le soluzioni concrete più vicine alle richieste e alle esigenze del mercato abitativo e dei suoi mutati spazi. Anche attraverso spazi espositivi di total living (in non più di 4 spazi per l’esattezza), sempre per un massimo di 300
mq cadauno, per i quali la Direzione Artistica della fiera ha il compito di selezionare le
aziende produttrici di alto profilo che ne faranno richiesta, studiando per loro uno
specifico concetto espositivo in cui si presenta un modello di casa completo.
Perchè uno speciale dedicato alle cucine
e come si caratterizzerà l’area dedicata all’interno della fiera?
Roberto Felicetti: Esiste la necessità da parte dei produttori italiani di cucine di poter esporre i propri nuovi progetti nell’anno alternativo 2009, in cui a Milano non presenziano direttamente, ma eventualmente “solo” con un fuori salone che ovviamente non rende la visibilità voluta dalle aziende.
Domo360 vuol essere una manifestazione/evento diversa dalle solite fiere che pullulano in tutt’Italia, che di anno in anno subiscono un
costante calo di interesse in quanto spesso cercano di contrapporsi
a quella che è la più significativa vetrina e cioè al Salone del Mobile di Milano.
La nostra convinzione è stata ed è quella di promuovere un evento che, in un momento negativo e di stagnazione del mercato, propone non “oggetti” ma “concetti”.
Allo Speciale Cucina sarà dedicato un intero padiglione di 15.000 mq, cuore centrale
del quartiere fieristico di Pesaro, poichè la cucina è uno dei simboli del vivere all’italiana, ed anche uno dei prodotti più soggetti al cambiamento e all’innovazione.
Quali sono le aziende di cucine che vi partecipano
e come state promuovendo l’iniziativa anche all’estero?
Ugo Calzoni, amministratore delegato di Fiera Pesaro: Alcuni tra i gruppi più
importanti di produzione di cucine (e non solo) italiani, hanno già aderito, poiché il
progetto è stato valutato un ottimo investimento sia per l’organizzazione della Fiera di Pesaro sia per i costi di partecipazione. Già possiamo citare Cucine Lube, Sicc, Gatto Cucine, Arca Cucine, BFB,
Pedini, che sono alcune tra le aziende del distretto marchigiano, e il
Gruppo Colombini che propone anche la cucina. Altri interessanti
marchi stanno definendo l’accordo di partecipazione a questo evento in cui possono
trovare spazio anche aziende non marchigiane che saranno una gradita novità per
questo Salone che si apre decisamente a tutti i produttori italiani. Inoltre, Domo360
rappresenta l’unica vetrina in Italia nell’anno 2009 per la cucina made in Italy, ed è il
Salone territorialmente ubicato nel più importante distretto per la produzione di mobili
del nostro Paese. Per questa ragione la Camera di Commercio di Pesaro, l’Azienda
Speciale della Camera di Commercio ASPIN 2000 che si occupa di internazionalizzazione e Fiera di Pesaro, hanno costruito, unitamente all’ICE Istituto Commercio Estero, una rete di relazioni con i più importanti mercati mondiali. Anche il Ministero degli
Esteri e quello dello Sviluppo Economico ci stanno aiutando con il loro patrocinio.
Attendiamo a Domo360 oltre 800 operatori esteri altamente selezionati.
Sottolineando che oggi per superare la crisi occorre guardare con attenzione anche al
mercato domestico, soprattutto quello del centro sud che sempre ha considerato la
fiera di Pesaro come un punto di riferimento. Pensiamo al fabbisogno di nuove case e
alla ristrutturazione delle esistenti nelle aree colpite dal terremoto nella vicina Regione
Abruzzo e al nuovo piano casa nelle aree metropolitane anticipato dal governo che fa
del sud il punto di riferimento. Inoltre, quale migliore opportunità per le aziende di ricevere direttamente alcune centinaia di selezionati buyers internazionali provenienti
dalle aree in forte espansione economica, senza dover essere costretti a costose e
sempre difficili presenze estere?
FIERE
magazine
ZOW 2009
www.zow.it
21-24 OTTOBRE VERONA
SICAM PORDENONE 2009
www.exposicam.it
14-17 OTTOBRE PORDENONE
PRIMA EDIZIONE PROMETTENTE
In occasione della conferenza stampa tenutasi
a Colonia il 15 maggio scorso, Carlo Giobbi,
procuratore commerciale di Exposicam Srl,
società che organizza la manifestazione
in calendario a Pordenone dal 14 al 17 ottobre
prossimo, ha dichiarato che la prima edizione di Sicam
Pordenone 2009, Salone Internazionale dei Componenti e degli Accessori per
l’Industria del Mobile, si preannuncia un successo, con oltre 250 espositori
diretti che hanno confermato la loro presenza, e il 60% dello spazio espositivo
della Fiera della città friulana già prenotato. In base ai dati diffusi entro metà
maggio, per altro in continua evoluzione, esporranno a Pordenone, luogo
storicamente associato al mondo della componentistica, i marchi più importanti
della ferramenta e di molte altre tipologie, supportati anche dalla massiccia
campagna pubblicitaria e da una capillare presenza in tutte le più importanti
manifestazioni fieristiche di settore nel mondo, strategia sulla quale gli
organizzatori stanno puntando intensamente. Durante la partecipazione
di Sicam a Interzum, nell’ambito della più importante rassegna mondiale della
componentistica per il mobile, è stato presentato il nuovo sistema brevettato
di pareti autoportanti “BD System”, che verrà utilizzato per la prima volta a
Sicam Pordenone 2009.
MATERIALI, DESIGN E TECNOLOGIA
Dal 21 al 24 ottobre 2009, Veronafiere ospiterà
la 9a edizione di Zow Italia - Salone internazionale
dei componenti e accessori per l’industria del
mobile e arredamento d’interni, organizzato da
Survey Marketing + Consulting srl. Per quattro
giorni la rassegna veronese offrirà un’ampia
panoramica di componenti e accessori dell’industria del mobile grazie alle
270 (dati al 20 aprile 2009) aziende che esporranno su una superficie totale
di 40mila mq. Il programma di eventi speciali include MaterialZ, mostra a tema
sui materiali di ultima generazione; Mediapoint, allestimento che presenta
esempi di arredamento concreti; l’esposizione Costruzioni leggere - Il modo
“light” di costruire mobili innovativi. La “a-lounge” sarà il punto d’incontro
per tutti i visitatori che si interessano di architettura. Completa il quadro della
rassegna RFID, Radio Frequency Identification, innovazione che permette lo
scambio elettronico di dati tramite segnali radio: l’esposizione mostrerà come
la moderna tecnologia permette di localizzare i prodotti in tempi brevissimi,
in qualsiasi punto dell’azienda si trovino.
WEBONLINE
GORENJE
OLIMPIA SPLENDID
PAMAR
Format rinnovato in rete
Sito più interattivo
Restyling completo
Gorenje rinnova la propria immagine in rete
e si presenta online con il nuovo sito
www.gorenje.it, che meglio rispecchia la propria
attenzione al design e all’estetica.
Protagonista indiscusso del sito del brand sloveno,
tra i primi 8 produttori di elettrodomestici
al mondo, è il prodotto, comunicato attraverso
immagini suggestive, schede tecniche dettagliate
e “mini-sites”, dedicati alle linee speciali di design.
Consultando il website, dal layout minimalista,
è possibile trovare informazioni esaustive
su prodotti, azienda, distribuzione, assistenza
pre e post vendita, cataloghi interattivi e link
alle collaborazioni.
È on line dallo scorso aprile, il nuovo sito Olimpia
Splendid, rinnovato con l’obiettivo di passare
da un sito “vetrina” ad un sito web 2.0 interattivo,
in grado di avvicinare realmente l’azienda
al consumatore e all’operatore del settore.
Focalizzato sull’interazione sempre più stretta
con l’utente, il sito si pone come un luogo virtuale
di informazione e interazione, fino ad includere un
blog in cui raccogliere opinioni e giudizi. Studiato
come strumento realmente user friendly, è adatto
non soltanto all’esperto, ma anche all’utente finora
estraneo alla terminologia legata al mondo della
climatizzazione, il quale potrà trovare facilmente
risposta ad ogni dubbio e perplessità.
Il sito www.pamar.it è stato completamente
rinnovato per accompagnare l’utente in un viaggio
virtuale, in cui immagini e testi si intrecciano
raccontando azienda, prodotti, progetti con una
grafica e una comunicazione immediate e leggere.
Rispecchiando la filosofia dell’azienda, attenta
ad essere al passo con i tempi, innovativa
e mai scontata, come le sue collezioni di maniglie
e coordinati per mobili, pamar.it vuole essere
uno strumento di lavoro, completo e di semplice
consultazione per designer, architetti, produttori.
Realizzato in italiano e in inglese, il sito è suddiviso
in sezioni chiare, che permettono di individuare
velocemente il tema di interesse.
www.gorenje.it
www.olimpiasplendid.it
www.pamar.it
informazione publiredazionale
LA COTTURA
IN PIENA LUCE
Nuova luce in cucina e alta
tecnologia per la cottura,
con l’innovativo forno U-See,
nuovo sistema brevettato Candy,
che sostituisce la tradizionale
illuminazione con i led.
I 14 led di altissima qualità a luce
bianca inseriti nella controporta
del forno in cristallo temprato
illuminano con luce diffusa la cavità
del forno, permettendo una perfetta
visione della cottura, senza ombre
e su più livelli, e aumentando
anche il risparmio energetico. Inoltre
tutti i forni U-See sono dotati anche
dell’innovativo sistema di cottura
U-Cook di Candy, che garantisce
il controllo elettronico della
ventilazione di cottura brevettato
Variofan: per ottenere prestazioni
multifunzione di alto livello e con
un risultato che permette di
preservare sapore e qualità nutritive
degli alimenti.
IL GUSTO
SI ILLUMINA A LED
Tecnologia evoluta al servizio
del gusto e del comfort per i forni
Linea P-Line U-See multifunzione
U-Cook 9, a cominciare dal nuovo
sistema brevettato Candy U-See
che sostituisce la tradizionale
illuminazione a lampadine
a incandescenza con 14 led di alta
qualità a luce bianca, inseriti
nella controporta del forno
in cristallo temprato. Illuminando
perfettamente l’interno del forno
con una luce diffusa, permettono una
visione della cottura senza ombre,
su più livelli e senza alterare la
percezione visiva dello stato
della cottura. Il sistema U-See,
utilizzando la tecnologia led,
garantisce inoltre affidabilità
di funzionamento nel tempo
con un basso consumo energetico
(il 95% in meno rispetto ai
tradizionali sistemi di illuminazione).
Inoltre i forni U-See si avvalgono
dei diversi sistemi evoluti
della tecnologia U-Cook, tra cui
l’innovativo metodo di cottura
brevettato Variofan, che cambia
automaticamente la velocità
della ventola di cottura
per ottimizzare le correnti d’aria
e la temperatura interna della cavità
mentre il forno sta cucinando,
preservando le qualità nutritive degli
alimenti. Il sistema SoftCook
controlla invece la distribuzione di
umidità e temperatura ottimizzando
la cottura e riducendo la perdita di
umidità degli alimenti fino al 50%,
regalando morbidezza e fragranza
soprattutto a pane e dolci.
Il sistema Sprinter accelera
il processo di riscaldamento, per cui
la temperatura interna di 200°
può essere raggiunta in meno
di 8 minuti. E persino la potenza
del SuperGrill è aumentata
del 50% rispetto al multifunzione
tradizionale.
LA COTTURA SI VESTE DEL NUOVO
COMFORT LUMINOSO U-SEE E OFFRE
PRESTAZIONI INNOVATIVE GRAZIE
ALLA TECNOLOGIA U-COOK DI CANDY
CARTA D’IDENTITÀ
FVP 727 X
FORNO ELETTRICO
MULTIFUNZIONE U-SEE
U-COOK 9
tipologia forno elettrico
multifunzione
funzioni di cottura 9
estetica inox, maniglia in acciaio
e controporta in cristallo temprato
programmazione
elettronica digitale,
con funzioni di orologio,
impostazione e interruzione
automatica della cottura
ventilazione raffreddamento
esterno tangenziale
“Riparo Grill”
classe energetica A
segni particolari
Illuminazione interna a led U-See
e tecnologia di cottura U-Cook
HOME DESIGN
WITH SPIRIT*
4-8 SETTEMBRE 2009
SALONE INTERNAZIONALE
DEL DESIGN PER LA CASA
SEPTEMBER 4-8, 2009
INTERNATIONAL HOME DESIGN
EXHIBITION
PARIS-NORD VILLEPINTE, HALL 5B
WWW.NOWDESIGNAVIVRE.COM
Salone riservato agli operatori. Trade only
Organisation SAFI, filiale des Ateliers d’Art de France
et de Reed Expositions France
SAFI - 4, passage Roux. 75850 Paris Cedex 17. France
Tel. + 33 (0)8 11 09 20 09. Fax. + 33 (0)1 30 71 46 95
[email protected]
Visitatori / Visitors: SALONI INTERNAZIONALI
FRANCESI S.R.L. Via Caradosso 10. 20123 Milano
Tel. +39 / 02 43 43 531. Fax. +39 / 02 46 99 745
[email protected]
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* IL DESIGN HA UN’ANIMA
green
magazine
aacura
Mantica e Giuliana Zoppis*
curadidiClara
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*fondatrici di BEST UP-circuito dell’abitare sostenibile
TEAM 7
Il design incontra la natura
Uno slogan, quello di Team 7, “Il design incontra
la natura”, che è anche una dichiarazione di intenti.
L’azienda austriaca, leader nella produzione
di mobili ecocompatibili per tutte le zone della casa,
compresa la cucina, si è presentata in gran forma
alla settimana del design milanese, sia presso
Pedano Shop sia alla Fiera di Milano-Rho per
festeggiare il 50 anniversario di attività
ed esprimere la volontà di una maggiore
presenza sul mercato italiano.
Della mission dell’azienda abbiamo parlato
con Georg Emprechtinger, amministratore delegato.
«Team 7 allude alle sette diverse essenze del legno
che utilizziamo: dal noce al ciliegio, al rovere,
all’acero, al faggio, al faggio selvatico e all’ontano;
sono legnami certificati che prevedono processi di
riforestazione controllati. Per noi è molto importante
il rapporto con il territorio: tutto il processo
avviene in Austria e ne seguiamo ogni fase del ciclo
tendendo a soluzioni con il più basso impatto
ambientale sia sul piano dei processi sia per quanto
riguarda i prodotti e i materiali. Le colle sono a base
di acqua, le finiture sono a base di olii alle erbe
e, per valorizzare la durabilità del prodotto,
forniamo al momento dell’acquisto un kit per la
sua manutenzione: molto semplice ma molto
efficace anche in caso di graffi e scalfitture! Sono
prodotti che più invecchiano e più diventano belli».
Quando si afferma la vocazione
all’ambiente di Team 7?
Nel 1980 c’è un taglio radicale nella gestione
dell’impresa e da allora si decide di fare la scelta
ecologica ottimizzando l’incontro fra design
e natura. Questa è la mission d’impresa.
Sono le leggi austriache
che vi hanno spinto a questa scelta?
No, le leggi non richiedono prodotti così integri come
quelli che forniamo in Team 7: è una nostra scelta.
In alto, l’amministratore delegato di Team 7, Georg Emprechtinger.
E in Italia come siete e come sarete presenti?
Siamo già da venti anni sul mercato italiano,
soprattutto al Nord; oggi vogliamo allargarci
sul territorio e sviluppare la rete di vendita.
I consumatori italiani sono pronti
al green design? Anche se,
secondo un luogo comune, costa di più?
I prodotti Team 7 costano come altri mobili del
buon design italiano, non di più. C’è una nicchia
di consumatori assolutamente pronta e in grado
di riconoscere anche le qualità più profonde
di un prodotto.
Quali sono queste qualità?
La disassemblabilità delle componenti, per esempio;
la certificazione della filiera; la lunga vita del
 www.team7.at
prodotto che dipende, oltre che dal materiale e dalla
semplicità della manutenzione, dal fatto di disegnare
soluzioni polifunzionali e flessibili. Come nei mobili
per i bambini che cambiano dimensionalmente
e funzionalmente con il passare degli anni.
E il design? Come non cadere
nella spirale delle mode?
Il nostro modello è il good design, quello che dura,
che non stanca e che tutti vorremmo nelle nostre
case.
Quali sono i parametri che date ai vostri
designer?
Verità, trasparenza delle funzioni, rispetto
del materiale, essenzialità, forma e funzione,
multifunzionalità, ergonomia.
SABAF & FOSTER
BRUCIATORI AD ALTA EFFICIENZA
Da sempre all’avanguardia nello sviluppo di prodotti ad alto contenuto tecnologico e attenta alle
problematiche ambientali, Sabaf ha presentato la nuova gamma di bruciatori ad alta efficienza
all’interno dell’evento “+LCD –CO2: responsabilità ambientale e sociale del design” organizzato dall’associazione Best Up e in collaborazione con Foster, specialista italiano nella produzione di piani
cottura di alta gamma. Con largo anticipo rispetto agli obiettivi che l’UE ha fissato (ridurre del 20%
le emissioni di gas ad effetto serra e portare al 20% il risparmio energetico entro il 2020), l’azienda
bresciana ha realizzato la gamma di bruciatori Serie II AE (Alta Efficienza) e di bruciatori Serie II AEO
(Alta Efficienza Ottone) che permettono all’utente finale di raggiungere un triplice obiettivo: ridurre
i consumi di gas (risparmio energetico), ridurre le emissioni in atmosfera (effetto serra), ridurre i
tempi di cottura e i propri costi energetici.
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36 | ambientecucina
greenmagazine
ELMAR E WHIRLPOOL
VALCUCINE
INSIEME
PER UN GREEN LIVING
Riciclabile al 100%:
il futuro dell’industria
La grande kermesse “Interni Design Energies”, organizzata a Ca’ Granda durante iSaloni
di Milano dalla omonima rivista diretta da Gilda Bojardi, ha presentato anche il concept cucina
progettato da Ludovica + Roberto Palomba per Elmar e Whirlpool.
L’installazione Green Living ha giocato la sua carta ecologica inserendo alcuni elettrodomestici
della vasta gamma 6° Senso di Whirlpool (prodotti dotati di una tecnologia intelligente
che concretamente minimizza i consumi di acqua, energia) in una cucina vestita di verde
(l’installazione prevedeva una profusione di piante aromatiche) e realizzata nel nuovo legno
termo trattato che presenta caratteristiche di minore impatto sull’ambiente.
Per Elmar, però, il concetto di “green living” e in generale l’attenzione per la natura,
non si esaurisce nell’uso di materiali e nella scelta di processi produttivi attenti al rispetto
ambientale ma “è preceduta da una filosofia aziendale che interpreta e fa coincidere
l’attenzione alla natura con l’attenzione per il fruitore”. Nasce da questa duplice focalizzazione
un circolo virtuoso che fa concepire gli arredi cucina partendo dall’obiettivo di massimizzare
la loro fruibilità attraverso soluzioni intelligenti e versatili, con progetti e brevetti propri
dell’azienda. In questo circolo virtuoso si inseriscono come elementi funzionali anche i processi
produttivi che collocano al primo posto la massima attenzione all’ambiente e l’impiego
di pannelli ecologici che possono vantare la più bassa emissione di formaldeide al mondo
(parametro di emissione di 0,01 ppm, un valore dieci volte inferiore ai limiti imposti
a livello europeo); la selezione dei fornitori che fa sì che il 75% dei materiali impiegati
pervenga da fornitori insediati nel raggio di 60 km. rispetto alla sede dello stabilimento;
la ricerca volta a realizzare tutte le laccature opache all’acqua.
Per quanto riguarda Whirlpool, la scelta ambientale è una filosofia che permea la ricerca
dell’azienda da oltre 30 anni, con l’impegno a sviluppare prodotti innovativi che permettano
di salvaguardare le risorse del pianeta e di utilizzare in modo efficiente l’energia.
Nel 1970 Whirlpool ha creato un Ufficio Corporate con la responsabilità di controllare e
monitorare l’impatto ambientale. Nel 2003, durante la Conferenza di Kyoto, Whirlpool è stato
il primo produttore di elettrodomestici ad annunciare una strategia di riduzione dei gas serra.
Dal 1992 al 2007 Whirlpool ha ricevuto più di 80 premi e riconoscimenti in tutto il mondo
per il proprio impegno nell’ambito della sostenibilità e della responsabilità sociale e per le
straordinarie performance dei propri elettrodomestici.
Il legno termo trattato Il trattamento termico del legno è un procedimento ad alto
contenuto tecnologico, applicabile a qualsiasi specie legnosa, che consiste nel riscaldare
il legno a temperature comprese tra 180°C e 230°C per modificarne le caratteristiche
chimico-meccaniche. Si ottiene così un materiale nuovo, dal colore modulabile
a seconda delle esigenze del cliente. Con questo processo anche le specie meno durevoli
acquisiscono le stesse caratteristiche tecniche di durabilità e resistenza di specie
più pregiate e un miglioramento della densità e stabilità dimensionale.
Per l’ottima resistenza alle variazioni climatiche e all’attacco da parte di insetti, muffe
e funghi, il legno trattato termicamente si rende particolarmente interessante per gli usi
esterni, ma anche per gli ambienti interni più umidi come la cucina e il bagno.
Nello spazio del milanese Superstudio Più, nei giorni del Salone
del Mobile, Valcucine ha presentato Artematica Vitrum, modello di
cucina in vetro e alluminio riciclabile al 100%. Con un allestimento
di efficace comunicatività a cura
del team Valcucine e con l’intervento di illuminotecnica di Davide
Groppi, si evidenziava un processo virtuoso che utilizza vetro riciclato (i bicchieri che diventano
materia prima, poi lastra): “dal vetro al prodotto e dal
prodotto al vetro”. L’azienda indica così la necessità
di prevedere processi e prodotti che consentano il
riuso totale del materiale impiegato secondo il principio “dalla culla alla culla” che ha sostituito il precedente “dalla nascita al fine vita”. «L’uso consapevole
della materia, nell’ottica di una sostenibilità non solo
del processo produttivo, ma anche del prodotto stesso - dice Gabriele Centazzo - è fondamentale. Il rispetto per l’ambiente è il fil rouge, l’imperativo etico, che
sottende a tutti i progetti Valcucine». Daniele Prosdocimo, brillante collaboratore di Centazzo, ama sottolineare che tutta l’équipe Valcucine è compartecipe di
ogni risultato aziendale e aggiunge: «Il futuro della
produzione industriale è nel riuso, oggi parliamo di
riciclabilità, ma dobbiamo prevedere il “riciclato”, il
che presuppone un controllo totale del ciclo di vita
del prodotto che includerà anche la possibilità di
riportare in azienda, con un sistema di servizio appropriato, i prodotti dismessi dai consumatori». Al posto
di comperare nuovo materiale si tratterà di dare
nuove funzioni al materiale recuperato. Questo prevede di privilegiare la monomatericità delle soluzioni
e una ottimizzazione e semplificazione della disassemblabilità delle componenti; nel caso di Valcucine
da quelle in legno a quelle in alluminio o in vetro. È la
prospettiva indicata da Ezio Manzini, esperto e
docente del Politecnico di Milano, dipartimento Indaco, che dice: «Se il XX secolo è stato quello dei prodotti, il XXI sarà quello della relazione fra prodotti,
servizi e territorio».
 www.recyclablekitchen.com
 www.valcucine.it/ecosostenibilita
 www.whirlpool.it
Lorenzo Barassi
 www.elmarcucine.com
A destra, Ludovica + Roberto Palomba.
L’allestimento Valcucine al Superstudio Più di Milano.
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40 | ambientecucina
dovecomprare
di Paola Leone
ECCELLENZA
MONOMARCA
Il centro cucine pilota di Composit si trova
a Milano e riassume appieno tutta la filosofia
del noto brand marchigiano che, data per
scontata l’alta qualità globale del prodotto,
si distingue per l’attualità dei modelli in linea
con i trend d’arredo più attuali e per la
freschezza delle proposte. Dinamica e in
continua evoluzione, l’azienda si identifica
pienamente con Bluedesign, struttura che
affonda le proprie radici nella cultura del
progetto e prosegue con la proposta d’arredo
di fascia alta per tutto lo spazio domestico.
Il Centro Cucine è infatti l’ultima tappa dello
sviluppo di Bluedesign, che nasce con un
negozio in via Procaccini, a Milano, dove il mix
> Punto di forza
di marchi celebri - come Cesar e Home per le
cucine, Alivar, Morelato, Vibieffe, Desalto, Caimi
per il resto della casa, e Lumina Italia, Fabbian
e Contardi per l’illuminazione - costituisce la
base dell’offerta. Un background di tutto
rispetto, che ha preparato i due titolari al passo
successivo, la partnership con Composit e
l’apertura di uno showroom completamente
dedicato. «Un sodalizio proficuo sotto ogni punto
di vista e una sfida ogni giorno stimolante»
racconta Federico Boschi, che si è occupato
anche del progetto dello showroom. «Anzitutto
rappresentare un marchio unico significa, per
l’utente finale, serietà, affidabilità e garanzia di
un prodotto di alta qualità. In più, essere il punto
di riferimento di Composit significa costituire
un esempio anche per tutta la rete di vendita
e ci consente di essere sempre aggiornati
sull’evoluzione del prodotto, delle scelte della
casa madre, dei trend di stile e dell’andamento
del mercato». Sui 100 mq espositivi, il Centro
Cucine mette in mostra i sistemi più
rappresentativi di Composit tra cui Maxima,
Free o Master Extra, e per completare lo spazio
abbina una ricca gamma di complementi, oggetti
e luci di note aziende design oriented, trattate
anche nel primo negozio. Ma, non è il numero
delle proposte, o perlomeno non solo, a fare di
uno spazio di vendita, una realtà di successo.
È la capacità di chi gestisce l’azienda e la qualità
dei servizi che determina la differenza. E in
questo, Bluedesign eccelle. Federico Boschi e
Cristina Redaelli propongono ai clienti un servizio
accurato di progettazione d’interni per tutti gli
ambienti della casa, e anche per uffici e attività
commerciali. «Ci occupiamo di tutto, dalla
divisione muraria fino alla progettazione degli
impianti elettrico e idraulico» spiega il titolare.
«Offriamo la consulenza per la progettazione
e la realizzazione di mobili su misura e rendiamo
leggibili le proposte attraverso elaborazioni
grafiche in rendering. In più, garantiamo
la consegna, oltre che in Italia, anche all’estero,
e forniamo servizi di ristrutturazione “chiavi in
mano” e pagamenti personalizzati».
Alla qualità e al servizio del monomarca di cucine
viene accostata una selezione di brand e prodotti di alto livello per elettrodomestici e complementi.
BLUEDESIGN
CENTRO CUCINE
COMPOSIT MILANO
Progettista spazio espositivo
Federico Boschi
Titolari Federico Boschi,
Cristina Redaelli
Personale addetto
alla progettazione
e alla vendita 2 persone
Marchi cucine Composit
Marchi elettrodomestici
Aeg, Bosch, Elica, Falmec,
Faber, Foster, Franke,
Gaggenau, Hotpoint-Ariston,
KitchenAid, Mìele, Neff,
Rex, Scholtès, Smeg,
Siemens, Whirlpool
Marchi componenti
ad incasso
Blanco, Foster, Franke,
Gessi, Newform
Marchi complementi
e oggetti per cucina
Caimi, Ciacci, Emmei,
Fabbian, Aico, Riflessi,
Zack Collection
Superficie espositiva totale
150 mq
Superficie espositiva cucine
100 mq
Numero vetrine
14 metri lineari
Numero composizioni cucine
esposte 5
Numero medio preventivi
cucine l’anno
70
Numero medio cucine
vendute l’anno 35
www.bluedesign.biz
Mod. BLANCODIVON 5 S-IF
BLANCODIVON 45 S-IF
Dim. est.: 860x510 mm
BLANCODIVON 5 S-IF
Dim. est.: 1000x510 mm
BLANCODIVON 6 S-IF
Dim. est.: 1000x510 mm
BLANCODIVON 8-IF
Dim. est.: 860x510 mm
BLANCODIVON 8 S-IF
Dim. est.: 1160x510 mm
BLANCODIVON-IF FinoTopTM
forme lineari e design esclusivo a raggio 10 mm
I modelli BLANCO FinoTopTM, grazie al bordo perimetrale da 1 mm rettificato e smussato, possono
essere installati sia a filotop sia nel tradizionale metodo sopratop, ma con un look filotop.
Le esclusive vasche con raggio interno di soli 10 mm rappresentano il miglior connubio tra design e
funzionalità.
Il profilo interno ribassato agevola lo scorrimento dell’esclusivo tagliere in cristallo temperato bianco su
tutta la superficie del lavello.
Il bordo perimetrale rende gradevole e naturale l’inserimento del lavello in entrambi i metodi, agevolando
al contempo le operazioni di pulizia, senza alcun problema di sicurezza per l’utente.
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42 | ambientecucina
| dovecomprare
SPECIALIZZAZIONE
A PIÙ LIVELLI
MOMA
CENTRO CUCINE LUBE
MOSCIANO
SANT’ANGELO (TE)
Progettista
spazio espositivo
arch. R. Felicetti
e arch. F. Mancinelli
Titolare
Mariano Monaco
Personale addetto
alla progettazione
e alla vendita 2 persone
Marchi cucine
Lube, Borgo Antico
Marchi elettrodomestici
Candy, Franke, HotpointAriston, Indesit, KichenAid,
Mìele, Rex, Smeg,
Siemens, Whirlpool
Marchi componenti
ad incasso
Alpes-Inox, CM, Corian,
Foster, Franke, Gessi,
Grohe, Okite, Staron
Marchi complementi
e oggetti per cucina
Bontempi, Calligaris,
Kartell, Kreaty
Superficie espositiva totale
1.000 mq
Superficie espositiva
cucine 500 mq
Numero vetrine 5
Numero composizioni
cucine esposte 16
www.momacucinelube.it
Quattro punti vendita e cinquant’anni di attività
premiati con tanto di targhe di riconoscimento
assegnate dalle massime autorità del Comune e
della provincia di Teramo: è l’azienda Euromobili,
di Mosciano Sant’Angelo, fondata e condotta
da Bruno Monaco, che è stato onorato delle due
prestigiose testimonianze proprio il giorno
dell’inaugurazione del Centro Cucine, affollato
da oltre 500 persone. Per quest’ultimo negozio,
Moma, l’azienda ha scelto la strada della massima
visibilità e dell’assoluta specializzazione,
destinando un intero edificio a Lube e ai divani
Calia, due categorie di prodotto distanti,
che occupano i due diversi livelli dei 1.000 metri
quadri di superficie dello showroom.
Al piano principale sono in mostra le cucine
attraverso una significativa selezione di sedici
modelli, tra cui si distingue Brava, uno dei sistemi
di punta di Lube, cui è stato dato un posto di
primo piano con due versioni: in laccato lucido
bianco e wengé. Tra gli altri best seller, Pamela, in
rovere nero e pensili bianco lucido, Marta in rovere
sbiancato a poro aperto, Nilde con anta polimerico
lucido sabbia e Agnese, più classica, in legno
bianco sabbia a poro aperto. Una vera sfilata di
protagoniste, quindi, che si accompagnano alla
gamma di elettrodomestici Hotpoint-Ariston,
cui è assegnato un comparto espositivo proprio.
Ma la profondità di gamma non è l’unica
caratteristica dell’offerta di Moma. Quale sia
uno dei plus principali che connotano i servizi
al cliente, ce l’ha spiegato direttamente Mariano
Monaco, titolare e seconda generazione della
famiglia proprietaria di Euromobili. «Si tratta
di un servizio esclusivo di manutenzione
e sostituzione elettrodomestici ed accessori»
> Punto di forza
La profondità di gamma offerta
e il servizio esclusivo di manutenzione
e sostituzione di elettrodomestici e componenti.
spiega. «Siamo arrivati alla definizione di questa
offerta grazie alla lunga esperienza nel progetto,
nella realizzazione su misura e alla vasta gamma
di elettrodomestici ed accessoristica disponibile:
piani di lavoro, cappe, cerniere, antine, guide,
lavelli, rubinetteria, elettrodomestici di tutte le
marche, ecc. È così che qualunque cliente,
chiamando un nostro tecnico al numero dedicato,
avrà la consulenza diretta su come fare a
rinnovare la propria cucina senza acquistarne
una nuova ma, semplicemente, sostituendo
i componenti usurati di qualsiasi marca e modello.
E ci occupiamo, oltre che della fornitura e del
montaggio dei nuovi pezzi, anche del trasporto
e dello smaltimento di quelli vecchi. Al cliente,
insomma, basta una sola telefonata per avere un
rinnovo completo».
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44 | ambientecucina
| dovecomprare mondo
L’ELETTRODOMESTICO
E L’ART DE VIVRE
DE DIETRICH PARIGI
Un luogo di cui si percepisce subito il valore,
quel mix di tecnologia, lusso e gusto che
distingue il brand. È La Galerie De Dietrich
di Parigi, prima vetrina del prestigioso brand
in Francia, inaugurata a giugno in rue de la
Pépinière 6, nel cuore dell’8° arrondissement,
e quarto showroom monomarca dopo quelli
di Singapore, Hong-Kong e Barcellona.
Uno spazio di oltre 400 mq dove non sono solo
esposte le collezioni De Dietrich dedicate alla
cottura, al lavaggio e al freddo, ma attraverso
il quale sono comunicati i valori del marchio,
che ha fatto del connubio tra alta tecnologia
e design raffinato il proprio elemento distintivo.
La Galerie De Dietrich si propone quindi come
uno spazio multi-attività, in cui avrà un ruolo
centrale “Le Grand Cercle” dello chef Pierre
Gagnaire, con le dimostrazioni e le lezioni
culinarie che lo animeranno, oltre a esposizioni
a tema e altre attività connesse alla cultura della
cucina. La collaborazione tra Pierre Gagnaire
e De Dietrich, nata con la creazione
di un piano a induzione serigrafato realizzato
in serie limitata, ha trovato nel Grand Cercle,
che è il cuore della Galerie, la sua naturale e
insieme più originale espressione: uno spazio
concepito come una chiave per penetrare
nell’universo di passione e creatività del grande
cuoco, che proporrà un programma eclettico
e gustoso di “happening culinari”, corsi, stage,
dimostrazioni e creazioni, dedicati a tutti gli
appassionati di cucina e di gusto. La storia,
la ricchezza e la vitalità del marchio De Dietrich
sono raccontati nella Galerie attraverso una
scenografia interattiva creata dall’architetto
d’interni Jean-Philippe Nuel, che ha rivisitato
i codici tradizionali del monomarca
reinventandoli in uno spazio non più immobile,
ma vivace e pulsante, di forte comunicatività.
Con schermi al plasma, proiezioni, materiali
trasparenti, colori raffinati, materiali nobili,
che esprimono i valori di eccellenza del brand.
Per il marchio inventore della pirolisi e
dell’induzione, che vanta una storia lunga
300 anni, la scelta di una scenografia di grande
charme contemporaneo, tanto elegante quanto
interattiva, è stata particolarmente importante
per esprimere quel concetto di lusso da vivere,
quell’anima attuale che caratterizza la proposta di
De Dietrich. La capacità di Jean-Philippe Nuel è
stata quella di svincolarsi dai consueti stilemi del
mondo dell’elettrodomestico, per realizzare uno
showroom concepito come un loft, una galleria
d’arte, un atelier, mettendo in scena i prodotti De
Dietrich, senza trascurare gli aspetti funzionali e
didattici, ma concependoli come elementi di un
universo affascinante che comprende arredo,
design, arte. Perché ogni “oggetto di valore
esprime un potere, che come un supplemento di
anima è capace di agire su di noi, suscitando
emozioni”. E proprio questo vuole raccontare
la Galerie De Dietrich di Parigi.
Professional performance for the home. Una gamma completa di elettrodomestici per le cucine più esclusive.
Per maggiori informazioni: I&D Srl - Via San Carlo - 21047 Saronno (VA) - Tel. 02.96.19.08.24/21 - Fax 02.96.23.495 - [email protected]
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46 | ambientecucina
ernestomedakitchenshowroom
LO SPAZIO
DELL’ECCELLENZA
È recentissima l’inaugurazione del
nuovo showroom Ernestomeda Bari,
spazio vendita d’eccezione e punto
di riferimento importante per l’azienda,
che ha individuato nel capoluogo
pugliese uno dei nodi strategici
per il mercato della regione.
L’apertura del flagship store
Ernestomeda-Bari rientra infatti
nel progetto dedicato alla realizzazione
di nuovi centri monomarca sia in Italia
che all’estero. Oltre a quelli
recentemente inaugurati in Europa,
America e Asia, sono infatti
di imminente apertura nuovi
spazi a Dubai, Londra, Istanbul.
In quest’ottica globale,
Bari corrispondeva quindi ad un
obiettivo “sensibile” per Ernestomeda,
data anche l’accelerazione economica
avuta dal capoluogo negli ultimi tempi.
Città storicamente votata al commercio,
crocevia marittimo di rilevanza primaria
per le rotte dell’est, da alcuni anni
Bari è tornata ad essere una metropoli
accogliente e attiva. Il centro storico
completamente ristrutturato della
Bari Vecchia, con una promenade
sopraelevata come lungomare,
e del quartiere Murat, con i suoi palazzi
di fine secolo, oggi risplende di nuovo
Silverbox living
One
riqualificando l’intero tessuto urbano
e valorizzando anche le diverse attività
e la vita culturale della città.
È proprio nel “borgo murattiano”
che Ambrogio Ponzoni ed Ernestomeda
hanno individuato il sito ideale per la
nuova location. L’edificio risale ai primi
del ’900 e oggi, dopo il restauro, svela
appieno la sobria eleganza del fronte,
che si affaccia su via De Rossi, e degli
spazi interni, riqualificati dall’architetto
Franco Arbore. Esteso su un’area
di 170 mq, il nuovo Centro Cucine
Ernestomeda si caratterizza così
per la leggerezza visiva dell’ambiente
open space, con una suddivisione
spaziale solo suggerita da soffitti voltati
originariamente in tufo.
La scelta del bianco candido per l’intera
“scatola” espositiva, per pareti,
soffitti e pavimenti, è l’elemento
che colpisce immediatamente chi entra
nel negozio. Di fronte all’ingresso,
una grande quinta decorativa non lascia
adito a dubbi sul nome e sul marchio
del prodotto esposto, con il nome
Ernestomeda ripetuto in sequenza
ed inciso in modo da creare una
superficie traforata. Una trovata
scenografica d’effetto, assolutamente
intonata con la scelta monocromatica
ambientecucina
ERNESTOMEDA BARI Via De Rossi 134, Bari - Tel. 080 5233577 www.ernestomedabari.it
Progettista spazio espositivo
arch. Franco Arbore
Marchi cucine esposte
Ernestomeda
Marchi componenti a incasso
Franke, Blanco, Scholtès
Superficie totale spazio
espositivo 170 mq.
Titolari
Ambrogio e Antonella Ponzoni
Marchi
elettrodomestici trattati
Gaggenau, Scholtès,
Rex, Whirlpool
Marchi
complementi
e oggetti per cucina
Bontempi, Creaty, Fiam,
Glass, Moroso
Numero vetrine 4
N. persone addette alla
progettazione e alla vendita 2
dell’insieme che esalta il design
e la materia delle cucine Ernestomeda.
Sopra lo specchio della pavimentazione
in resina, i volumi delle composizioni
create con i diversi modelli della
collezione sembrano quasi galleggiare,
mentre accenti di rosso vivo ancorano,
con la forza del colore, le soluzioni
più “eteree”. Come Elektra, disegnata
da Pietro Arosio, esposta in un laccato
bianco ghiaccio lucido, con top
in Corian® tono su tono. Sorprende
sempre Solaris, la futuristica cucina
free standing, anch’essa progettata
da Pietro Arosio, e diametralmente
opposta allo stile della sofisticata
Barrique, di Rodolfo Dordoni, disposta
ad angolo con basi e colonne in noce
canaletto e pensili in vetro Chardonnay.
Calde le finiture scelte per le cucine
esposte al piano sottostante, a iniziare
da due importanti versioni di Silverbox:
una ad isola in alluminio dogato,
accostata all’armadiatura Mode
in glasscolor nero, l’altra in rovere
warm grey e laccato lucido cachemire
(design Pietro Arosio). Il modello One
(design R&D Ernestomeda) è invece
allestito ad angolo, con snack
in laminato opaco arena e colonne
e basi in rovere tabacco.
Barrique
Elektra
Numero composizioni
cucine esposte 6
PROGETTI ESCLUSIVI
All’eccellenza dello spazio espositivo
corrisponde una gestione altrettanto
superlativa. Titolare del negozio è infatti
la famiglia Ponzoni, che da cinquant’anni
si occupa di arredamento.
«Il primo negozio è stato fondato
dalla mia famiglia nel 1954, e oggi
è una realtà consolidata, con 3.000 mq
di superficie espositiva e marchi di alta
gamma, primo fra tutti Ernestomeda»
spiega Ambrogio Ponzoni, titolare, insieme
ad Antonella, dello showroom.
«È dal 1998 che trattiamo il marchio
nel primo negozio, a cui oggi
possiamo finalmente dedicare
un intero showroom, con tutti i vantaggi
e il prestigio che questa operazione
comporta. Il design raffinato e innovativo
e l’alta qualità del prodotto,
abbinata ad un costo adeguato,
fanno di Errnestomeda un marchio,
che fin dal principio, possedeva
i presupposti per vincere
la competitività del mercato».
Nel corso degli anni Ambrogio Ponzoni
ha realizzato importanti progetti.
Ambrogio ed Antonella Ponzoni
Tra gli ultimi, una cucina di 90 mq,
caratterizzata da una zona sopraelevata
e vista su piscina e valorizzata dal design
di Elektra. Per questo, e per tutti i progetti
cucina, i due titolari offrono inoltre
soluzioni grafiche complete e si occupano
direttamente del servizio al cliente a 360°.
«Anche se spesso i nostri interlocutori
sono gli architetti. Del resto, Ernestomeda
è la cucina preferita dagli “addetti
al progetto”».
Solaris
| 47
prima utenza
di Diego Martone - Tomorrow SWG
sostituzione
Il mercato dell’elettrodomestico
da incasso disegna dinamiche
diverse rispetto all’acquisto
della cucina: dallo “zoccolo duro”
di piani e forni all’ingresso lento
della lavastoviglie sino
al “rinnovamento” del frigorifero
43
42
58
57
2003
2004
43
57
2005
42
42
58
58
2006
2007
42
58
valori in percentuale
piani cottura lavastoviglie frigoriferi
swgmonitor
IL MERCATO TOTALE
DEGLI ELETTRODOMESTICI
BUILT-IN IN ITALIA
IL TREND
PER TIPOLOGIA DI PRODOTTO
forni ad incasso
IL MERCATO
DELLE CUCINE COMPONIBILI
IL TREND PER TIPOLOGIA
DI ACQUISTO:
1a UTENZA E SOSTITUZIONE
cucina componibile valori in percentuale
48 | ambientecucina
2008
22,3
21,8
21,1
20,6
20,3
20,0
14,5
14,6
14,7
14,8
14,9
15,1
32,5
32,7
33,2
33,5
33,7
33,7
30,7
30,9
31,0
31,1
31,1
31,2
2003
2004
2005
2006
2007
2008
BUILT-IN
PRIMA UTENZA E SOSTITUZIONE
IL MERCATO TOTALE DEGLI ELETTRODOMESTICI BUILT-IN IN ITALIA*
IL TREND PER TIPOLOGIA DI ACQUISTO: 1a UTENZA E SOSTITUZIONE
2003
73
2004
26
74
2005
prima utenza
piano cottura
39
38
26
74
2006
25
75
2007
25
37
36
66
66
65
64
63
62
34
34
35
36
37
38
2003
2004
2005
2006
2007
2008
75
2008
valori in percentuale
38
valori in percentuale
prima utenza
72
27
lavastoviglie
sostituzione
28
valori in percentuale
35
forno
prima utenza
sostituzione
prima utenza
frigorifero
39
valori in percentuale
37
37
36
36
35
Dai dati dell’indagine SWG che presentiamo in queste
pagine emergono alcuni elementi fondamentali, a cominciare dalle differenze tra la prima utenza delle cucine componibili e quella degli elettrodomestici - in particolare frigorifero e cottura -, che è spiegabile facendo
riferimento al ciclo di vita medio dei prodotti stessi: la
cucina componibile ha una vita media superiore ai singoli elettrodomestici. Per fare un esempio, il mercato
delle lavastoviglie built-in ha una dinamica differente,
anche rispetto agli altri eldom, in quanto è il prodotto
relativamente più giovane. Si nota inoltre un trend di
crescita nei 6 anni presi in considerazione (2003-2008)
del peso relativo sul mercato dei forni e dei piani cottura ad incasso, mentre si registra una flessione del segmento dei frigoriferi. Questi ultimi, negli anni recenti,
vengono spesso installati scegliendo una soluzione free
standing che si inserisce all’interno della cucina componibile, anche in relazione alla possibilità di avere più
spazio all’interno dell’elettrodomestico stesso, non più
vincolato nelle misure del mobile che lo deve contenere. Va indicato anche che il frigorifero acquisisce sempre più spesso anche una vera e propria connotazione
di elemento di arredo della cucina, e in alcuni casi di
multifunzionalità (come nei modelli con dispenser di acqua e ghiaccio).
61
62
62
63
64
65
sostituzione
sostituzione
*Mercato totale Built-In = acquisto contemporaneo alla cucina componibile
+ acquisto in momento diverso
61
63
63
64
64
tipologia d’indagine
indagine continuativa ad hoc
modalità di rilevazione
interviste telefoniche (sistema C.A.T.I.)
su questionario strutturato
della durata di circa 15 minuti
65
universo di riferimento popolazione italiana maggiore di età
campione
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2003
2004
2005
2006
2007
2008
8.000 contatti per ogni singola rilevazione
BIANCO HG + EBONY
NOTA INFORMATIVA
AI SENSI DELL’ART. 2
DELLA DELIBERA
N. 153/02/CSP
DELL’AUTORITÀ
PER LE GARANZIE
NELLE COMUNICAZIONI
50 | ambientecucina
soggetto realizzatore
Tomorrow Swg Srl
committente e acquirente
Ambiente Cucina
swgambientecucina
data di esecuzione
4-11/02/2008
tipo di rilevazione
sondaggio CAWI
su un campione nazionale
stratificato per quote di 800
soggetti (su 2.707 contatti,
pari al 29,5%), di età
superiore ai 18 anni.
Il documento completo
è disponibile
sul sito www.agcom.it
di Fabrizio Gomarasca
UNA CUCINA DA
Questo il voto medio
che gli italiani attribuiscono
all’ambiente considerato
il più conviviale e
impegnativo della casa:
ma manifestano anche
una decisa voglia
di cambiamento
degli arredi, desiderando
più spazio e meno fatica
7+
È indiscutibile il ruolo fondamentale della
cucina rispetto alla socialità della casa, riconosciuto dalla maggior parte del campione di italiani intervistato da SWG (rappresentativo della popolazione italiana tra
i 25 e i 64 anni, distribuita lungo tutto il
territorio italiano, secondo le quote di macroarea Nielsen) per la ricerca commissionata da Ambiente Cucina.
Tre italiani su quattro si trovano d’accordo
sul fatto che in cucina ci si incontra, si sta
assieme, avvengono le interazioni verbali
più frequenti. Lo sostengono in particolare
le donne (che sono le più assidue frequentatrici della cucina), le famiglie in cui sono
presenti figli e nei territori del Sud Italia.
I dati presentano una coerenza di buon
senso: la vita familiare, soprattutto se i pasti sono consumati all’interno della cucina,
svolge i suoi riti comunicativi in particolare
nell’ambiente in cui ci sono meno “distrazioni”. Sebbene in cucina siano sempre più
SE LEI POTESSE MODIFICARE QUALCOSA DELLA CUCINA DI CASA SUA
(INDIPENDENTEMENTE DALLA SPESA DA SOSTENERE, DAGLI ASPETTI ECONOMICI), CHE COSA CAMBIEREBBE?
valori in percentuale
Rispondenti [base]
dimensioni/ampliamento
mobili (generico)
disposizione mobili/stanze
frigorifero/freezer
forno
elettrodomestici (generico)
piano cottura
arredamento/design (generico)
tavolo/sedie
lavastoviglie
piano lavoro
lavello
colori
pavimento
luci/lampade/illuminazione
cappa
hi-fi, tv e simili
microonde
utensili
lavatrice
tutto/sost. con nuova
altro
niente/nulla
non sa/non risponde
campione totale
800
27,20
11,10
7,50
5,90
5,70
5,60
5,10
4,70
4,10
3,10
3,00
2,70
2,40
2,30
2,30
1,10
0,80
0,70
0,60
0,20
5,40
6,70
11,30
9,30
maschi
398
26,50
7,90
8,10
6,90
6,00
5,80
4,80
3,90
4,00
2,80
2,80
1,70
2,30
1,50
1,90
0,90
1,10
0,70
0,60
0,30
3,60
6,90
10,80
12,20
femmine
402
28,00
14,20
6,80
5,00
5,30
5,40
5,50
5,50
4,10
3,40
3,10
3,80
2,40
3,20
2,70
1,20
0,50
0,60
0,70
0,20
7,30
6,50
11,90
6,40
QUALE VOTO DAREBBE ALLA CUCINA DI CASA SUA?
(UTILIZZI UNA SCALA DA 1 A 10 DOVE 1 È IL MINIMO,
10 IL MASSIMO)
valori in percentuale
Rispondenti [base]
1 = minimo
2
3
4
5
6
7
8
9
10 = massimo
media
campione totale
800
0,10
1,00
1,50
2,10
5,70
12,60
24,60
30,40
13,70
8,00
7,39
presenti radio, televisori (magari di piccole
dimensioni), telefoni, in qualche caso anche il collegamento a internet, la preparazione dei pasti e il loro consumo stimolano
(anche per le regole di galateo e buona educazione) un’interazione tra i soggetti che
sono in casa.
In tal senso vanno letti anche gli altri atteggiamenti che sono stati misurati rispetto
alla percezione della cucina: è l’ambiente
della casa in cui si sta più volentieri (64%
di accordo), così come è la stanza più allegra e vivace della casa (58%).
L’aspetto “faticoso” della cucina - in particolare quello della pulizia - emerge come una criticità diffusa (6 italiani su 10 sono
d’accordo con l’affermazione che enuncia il
peso dell’impegno nell’occuparsi della manutenzione di questo ambiente), ed è condivisa in modo trasversale da tutto il campione: maschi e femmine, giovani e anziani,
residenti al nord e al centro sud, single e
nuclei familiari, tutti concordano sostanzialmente, con il medesimo livello di accordo,
sul fatto che la cucina sia l’ambiente più faticoso da curare dell’intera casa.
In sintesi quindi, quello con la cucina è un
rapporto di amore condito dall’impegno
che questo ambiente della casa richiede.
Ma, a livello psicologico, le cose che ci provocano fatica, una volta raggiunte, inducono anche un livello di soddisfazione maggiore. Dovendo dare un voto alla propria
cucina gli italiani assegnano una larga suf-
>
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agli angoli posteriori stondati, permette una circolazione più
efficace dell’aria assicurando così una cottura ottimale e una
doratura perfetta. 46 cm di larghezza del vano consentono un
aumento del 15% della superficie di cottura.
Gorenje presenta la nuova linea Pure, dedicata alla cottura. Piani cottura, forni da incasso e cucine freestanding capaci
di soddisfare ogni esigenza in termini di efficacia, funzionalità, risparmio energetico ed estetica. Particolare attenzione
è stata riservata allo sviluppo dei forni, con brevettate innovazioni atte a sfruttarne in modo sempre più efficiente
i volumi interni, che raggiungono i 65 litri di capacità. La spiccata sensibilità alle esigenze pratiche di tutti i giorni
ha indotto Gorenje a studiare un sistema di funzioni DirecTOUCH. L’elettrodomestico si controlla su di un pannello
comandi finger touch grazie all’impiego della tecnologia touch control, basata su una simbologia semplice ed intuitiva.
Tratto distintivo di Gorenje è da sempre l’attenzione al design, per cui anche per la nuova generazione di
elettrodomestici sono state studiate forme esclusive, accattivanti ed ergonomiche, con la predilezione per
l’abbinamento cromatico di cristallo nero e inserimenti inox. Finalmente è l’elettrodomestico che si adatta
all’ambiente e non viceversa.
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estraibili per maggior sicurezza, facilità di cottura
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due resistenze a infrarossi, posizionate strategicamente ad una diversa altezza e inclinabili,
assicura un’uniforme distribuzione del calore ed
una più facile pulizia.
52 | ambientecucina
swgambientecucina
PER ME LA CUCINA...
...È L’AMBIENTE DELLA MIA CASA A CUI TENGO DI PIU
valori in percentuale
Rispondenti [base]
molto d’accordo
abbastanza d’accordo
così così
poco d’accordo
per niente d’accordo
non saprei
media
campione totale
800
18,50
34,60
30,10
12,90
3,70
0,10
3,51
PER ME LA CUCINA...
..È LA PARTE DELLA CASA DI CUI È PIU’ FATICOSO
PRENDERSI CURA
valori in percentuale
Rispondenti [base]
molto d’accordo
abbastanza d’accordo
così così
poco d’accordo
per niente d’accordo
non saprei
media
campione totale
800
22,40
38,00
20,60
14,10
4,40
0,40
3,60
ficienza: il voto medio è 7,4 (su una scala
da 1 a 10). Osservando le percentuali di risposta si nota che il 76% degli intervistati
esprime un giudizio compreso tra il 6 e il
10. Analizzando i target si evidenziano le
seguenti differenze:
- le donne (7,5) sono più soddisfatte della
loro cucina rispetto agli uomini (7,3);
- cresce il grado di soddisfazione al crescere dell’età: 7,2 tra i 25-34enni fino al 7,6
tra i 55-64 anni;
- cresce con l’elevarsi del titolo di studio
del rispondente;
- è più elevata tra chi possiede la propria
casa (7,5) rispetto a chi abita in affitto
(6,9).
In sintesi risulta evidente che la cucina viene apprezzata di più presumibilmente in
funzione della “classe” di ambiente, ovvero
a redditi più elevati corrispondono arredi
maggiormente attrezzati e personalizzati,
selezionati in base a criteri di design e non
solo di funzionalità. In questo senso appare chiaro il dato di chi vive in affitto: spesso si tratta di soluzioni già trovate in casa
in cui l’investimento per l’allestimento è
stato più contenuto.
Al crescere della dimensione della famiglia
e dell’età avvengono acquisti più impegna-
Il sogno degli italiani è l’isola al centro della stanza (nella foto, Unika di Effeti).
tivi, che spesso rappresentano il traguardo
di un percorso familiare (nuovo nucleo, costruzione famiglia, figli) che incorona la cucina come il luogo di riunione e condivisione a cui per molto tempo si è ambìto.
L’ISOLA DEI DESIDERI
Sollecitati ad esprimere un desiderio per la
propria cucina, indipendente dai costi e
dalla possibilità di poterlo realizzare, e
quindi in un’ottica meramente proiettiva,
gli italiani, in grande maggioranza relativa,
ambiscono a una dimensione maggiore
della cucina. Lo spazio, evidentemente a
causa di un’edilizia che non riesce a soddisfare la “voglia di cucina”, rappresenta nell’immaginario collettivo un elemento molto
importante: a questa esigenza viene spesso accostato nelle risposte anche un concetto “americano” dell’ambiente, con un’isola al centro della stanza. Un modello visto nei film e nella fiction statunitense negli ultimi anni, ma rilanciato e rinnovato
dalle proposte più recenti e importanti di
molti produttori italiani, in modelli di cucina con isola sempre più spesso accattivanti protagonisti nelle esposizioni degli
showroom.
In seconda battuta sono i mobili e la loro
disposizione che gli italiani vorrebbero
cambiare. Anche in questo caso si percepisce una voglia di cambiamento che ammicca a soluzioni più ariose e meno sacrificate. Analizzando le altre risposte (raccolte
con produzione spontanea e successivamente riclassificate) si nota il desiderio di
rinnovare alcuni elettrodomestici e solo
marginalmente il design o altri elementi
strutturali, quali i pavimenti e gli impianti
di illuminazione. Da segnalare infine che
più del 7% del target femminile cambierebbe proprio tutto (solo il 4% tra gli uomini) e
che una quota pari a 1 intervistato su 10 dichiara di avere già una situazione ottimale,
poiché che non cambierebbe assolutamente nulla.
PER ME LA CUCINA...
..È UNO SPAZIO IN CUI INCONTRARSI, RIUNIRSI,
STARE ASSIEME
valori in percentuale
Rispondenti [base]
molto d’accordo
abbastanza d’accordo
così così
poco d’accordo
per niente d’accordo
non saprei
media
Le tabelle complete del questionario SWG per ambientecucina sono disponibili sul sito
campione totale
800
32,60
40,70
13,30
8,90
4,40
0,10
3,88
www.ambientieoggetti.com
Total living.
Segreteria Organizzativa
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*Economista d’impresa,
si occupa di strategia
aziendale e marketing
strategico ed operativo
per primarie aziende italiane e
multinazionali. Docente presso l’ISTAO (Strategia nel corso
MBA ed Economia e Gestione dei Canali Distributivi
nel Master of International Management) e il CUOA (Politiche
di Promozione e Prezzo della Distribuzione Moderna,
sia nel corso MBA sia nel Master in Retail Management)
54 | ambientecucina
mondoimpresa
[email protected]
di Fabio Salvati
IL CICLO DI VITA DEI PRODOTTI
Dall’ideazione sino
al declino, le cinque fasi
in cui l’impresa deve attuare
una gestione sistemica
e sistematica, legata
a una innovazione costante
La gestione del ciclo di vita dei prodotti è una delle aree più delicate e complesse della
vita aziendale. Perché se da un lato ha una
importanza decisiva per la competitività di
medio-lungo periodo, dall’altro comporta una dedizione costante da parte dell’impresa,
dal punto di vista sia strategico sia operativo. Secondo i modelli più comunemente adottati, il ciclo di vita di un prodotto può essere diviso in cinque fasi: lo studio, il lancio,
lo sviluppo, la maturità e il declino.
La fase di studio è intimamente legata alle
capacità di innovazione dell’azienda.
Quando non stiamo parlando di innovazioni
radicali basate su tecnologie fortemente innovative, per capacità di innovazione si intende soprattutto quella di ideare e produrre
in maniera profittevole beni o servizi in grado di svolgere il “lavoro” per cui vengono acquistati meglio di quelli già esistenti.
Meglio può voler dire con costi più bassi,
con maggiore comodità, con maggiore precisione o affidabilità, con maggiore appagamento mentale da parte di chi li utilizza.
Se un nuovo prodotto non è in grado di soddisfare almeno uno di questi requisiti, in
realtà non è in grado di innescare un vero e
proprio ciclo di vita, e quindi sarà nella maggior parte dei casi destinato a subire i processi di rapida banalizzazione ed obsolescenza imposti dal mercato, senza attraversare le fasi del ciclo di vita sopra elencati.
Il successo della fase di lancio del prodotto,
oltre che dalla sua innovatività, è solitamente determinato dalle capacità commerciali e
di marketing di un’azienda e dalla sua capacità di controllare e influenzare i canali distributivi. Nel caso di aziende di grandi dimensioni questa capacità si traduce nella possibilità di impegnare forti budget di comunicazione e reti commerciali capillari per il lancio
e il sostegno del prodotto.
Le aziende piccole dovranno fare appello alla
loro capacità di trovare vie originali per il lancio e di comunicare in maniera efficace, pur
con risorse limitate, i caratteri distintivi del
prodotto per farlo accettare prima dai distributori e poi dal consumatore finale.
La fase di sviluppo è solitamente quella più
delicata. Il prodotto a questo punto si trova
nei negozi; sono stati fatti investimenti importanti per renderlo disponibile al più alto
numero possibile di consumatori target e
per comunicare i suoi punti distintivi.
È necessario che cominci ad “uscire” dal
punto vendita, in modo da iniziare a generare risorse finanziarie che permettano al produttore un primo rientro delle somme investite per lo studio e il lancio, e al distributore
di mantenerlo in assortimento. In questo caso sono necessarie competenze commerciali
e di marketing e la capacità di cambiare in
corsa, con estrema flessibilità, alcuni elementi del marketing mix che si rivelino poco
efficaci.
La fase di maturità è quella dove solitamente
il prodotto inizia a generare cassa, grazie a
insintesi
Il ciclo di vita di un prodotto, la cui gestione
è di fondamentale importanza e impegno
per la competitività dell’impresa, può essere
diviso in cinque fasi.
1. La fase di studio, legata alle capacità
di innovazione dell’azienda, di ideare e realizzare
prodotti in grado di fare “meglio” il lavoro
per cui sono stati concepiti.
2. La fase di lancio, determinata dalle capacità
commerciali e di marketing di un’azienda
e dalla sua capacità di controllare e influenzare
i canali distributivi.
3. La fase di sviluppo, in cui il prodotto deve
“uscire” dal punto vendita, per cui occorre anche
la capacità di cambiare in corsa, se necessario
e con estrema flessibilità, alcuni elementi
del marketing mix.
4. La fase di maturità, nella quale è importante
la capacità dell’impresa di fare “manutenzione”
del prodotto, con l’introduzione di innovazioni
incrementali o investimenti in comunicazione.
5. La fase del declino, inevitabile prima o poi,
per cui occorre capire quando un prodotto deve
essere ritirato, senza accanirsi in investimenti
inefficaci, ma facendo in modo che ci sia
almeno un altro prodotto destinato a sostituirlo,
possibilmente con successo.
una base di consumo estesa e consolidata e
al venire meno di molti dei costosi investimenti necessari nelle tre fasi precedenti.
La sua durata può essere anche molto lunga.
In alcuni casi, non troppo frequenti, un prodotto può addirittura arrivare a raggiungere
lo status di “long seller”, sviluppando vendite interessanti per decenni. In questa fase è
importante la capacità dell’impresa di fare
“manutenzione” del prodotto, ad esempio
tramite l’introduzione di innovazioni incrementali che ne mantengano le prestazioni in
linea con le aspettative del consumatore o
investimenti in comunicazione che ne mantengano alta la notorietà.
La fase di declino arriva, prima o poi, per tutti i prodotti. In questa fase è importante la
capacità di capire quando un prodotto deve
essere ritirato, senza accanirsi in investimenti di sostegno destinati ad avere poca o nessuna efficacia. Il vero problema è che le aziende devono fare in modo che ogni volta in
cui c’è un prodotto in declino ce ne sia almeno uno destinato a sostituirlo, possibilmente
con successo.
UN PROCESSO DA GESTIRE IN TEAM
La gestione del ciclo di vita del portafoglio
prodotti deve essere quindi una attività sistemica e sistematica, legata a una attenta
osservazione del portafoglio prodotti e del
suo grado di maturità e ad una innovazione
costante. Quest’ultima deve essere inserita
in un processo; non può essere affidata al
solo genio del singolo, imprenditore, tecnico
o inventore che sia.
Per quanto bravo e geniale un individuo possa essere, difficilmente da solo è in grado di
assicurare all’impresa un flusso costante e
duraturo di idee in grado di trasformarsi in
nuovi prodotti di successo.
L’esperienza e la letteratura mostrano con
chiarezza che tale compito viene assolto con
più efficacia da team e da sistemi aziendali
orientati all’innovazione.
Il problema è che ancora oggi in molte aziende, spesso neanche troppo piccole, è forte
l’idea che la gestione del ciclo di vita dei prodotti sia appannaggio di un demiurgo, spesso l’imprenditore.
È evidente il profilo di rischio collegato ad una impostazione di questo genere.
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Una cucina da vivere
56 | ambientecucina
codiceconsumo
di Roberto Maida
ATTENZIONE ALLE ISTRUZIONI
E ALLE INSTALLAZIONI
Le trappole informative
del produttore, i carenti
libretti con le indicazioni
“per l’uso” e la sicurezza
dei consumatori che deve
essere sempre salvaguardata
Analizziamo l’intelligibilità dell’informazione
fornita dal produttore (istruzioni, avvertenze,
manutenzione, dépliant, ecc.) circa le modalità d’uso e il criterio in base al quale accertare la sua sicurezza (non solo ai fini della incolumità) e fondare la responsabilità del produttore. Anche la qualità del prodotto ne
risente ma in maniera meno pesante. In ogni
caso, si tratta di un’arma a doppio taglio.
Ovvero se si inseriscono delle informazioni
devono essere all’altezza e non fornire un
ulteriore elemento di insicurezza o peggio
causare danni. In generale, l’affermazione
che l’informazione può dirsi corretta e sufficiente per definire uso sicuro e qualità certa
dipende da vari fattori tra cui: l’utilizzo ragionevole previsto e prevedibile del prodotto, gli
utilizzatori cui è destinato, il tipo di danni, lo
stato della conoscenza scientifica.
Un fatto è certo, non basta inserire un foglietto di istruzioni qualsiasi per sottrarsi alla
responsabilità per i “prodotti non sicuri” e
per “danno da prodotti difettosi”.
Oltre alle istruzioni delle avvertenze per
l’uso, il dovere di informare correttamente i
consumatori comprende anche le etichette, i
IL CASO
dépliant, i siti internet, ecc. e coinvolge spesso anche lo strumento della pubblicità.
Esistono specifiche discipline che prevedono
controlli di tipo amministrativo e disciplinano
l’etichettatura in relazione a particolari tipi di
prodotti (per esempio alimentari, cosmetici,
giocattoli, ecc.), ma francamente sono pochi
i casi eclatanti di sanzioni e ritiro dal mercato. Quindi, come già detto, non si può automaticamente affermare che allegare al prodotto specifiche ed esaurienti istruzioni, e
richiami d’attenzione, porti ad escludere ogni
residuo profilo di responsabilità.
Se così non fosse, un prodotto altamente
pericoloso fornito però di tutte le istruzioni
circa le modalità d’uso, cui difficilmente una
persona di ordinaria diligenza potrebbe attenersi, sarebbe posto sullo stesso piano di un
prodotto mediamente sicuro.
Occorre evitare, in altre parole, che il fatto di
aver annesso al prodotto avvisi ed istruzioni
venga considerato dai produttori come una
alternativa rispetto ad una costruzione più
sicura del prodotto, in quanto altrimenti una
informazione completa si concretizzerebbe di
fatto in una vera e propria clausola di esonero da ogni responsabilità.
In caso di contenzioso, il giudice valuterà
quindi, per prima cosa, la scelta operata dal
fabbricante riguardante il modo con cui eliminare i rischi connessi all’uso del prodotto e
potrà ritenere questo difettoso, nonostante
siano accluse ineccepibili avvertenze ed
istruzioni, per l’assenza di dispositivi di sicurezza minimi secondo uno standard medio o
oggettivamente esistenti.
IL MOBILE KILLER: LA SICUREZZA NON HA PREZZO
Interessante il caso (veramente accaduto) nel quale (Trib. di Milano, 13 aprile 1995) un giovane, mentre dormiva
su un letto a castello inserito in un mobile componibile, veniva investito dal mobile stesso che gli si rovesciava
addosso essendo di conseguenza colpito alla gola dalla scala in ferro riportando la lacerazione della carotide
e dell’esofago. La famiglia del giovane, date le gravissime lesioni derivategli dall’evento, citava in giudizio il venditore,
richiedendo il risarcimento dei danni subiti, mentre a sua volta il convenuto venditore chiamava in causa la società
costruttrice indicandola quale responsabile del sinistro. In questo caso è stata individuata la responsabilità
del produttore. La consulenza d’ufficio ha infatti chiaramente evidenziato come le condizioni di sicurezza non fossero
state rispettate: sia in relazione alla tecnica di costruzione, non dotando il mobile di una struttura di sostegno
e di contenimento adeguata all’altezza dello stesso ed evidenziando quindi un calcolo poco accurato
della verifica statica; sia per le istruzioni relative al montaggio, contenute nel libretto allegato al prodotto,
nelle quali non veniva dato adeguato valore al fissaggio al muro con le apposite staffe.
Morale: L’epilogo corrisponde a danni e risarcimenti per 500.000 euro ed oltre. Cui prodest?
GLI OBBLIGHI DEL PRODUTTORE
E DEL DISTRIBUTORE
La normativa sulla sicurezza generale dei
prodotti è disciplinata dal Codice del Consumo che, all’art. 102, chiarisce che tale normativa si applica ai prodotti, come sopra definiti, laddove non vi siano norme specifiche.
Gli obblighi del produttore e del distributore,
tra gli altri, comportano l’immissione sul mercato solo di prodotti sicuri, fornendo al consumatore tutte le informazioni utili alla valutazione e alla prevenzione dei rischi derivanti
dall’uso normale o ragionevolmente prevedibile del prodotto, se non sono immediatamente percettibili senza adeguate avvertenze. Le istruzioni sono quindi “parte integrante del prodotto” e come tali la loro carenza o
mancanza implica un difetto di conformità
del prodotto stesso. L’art. 114 del Codice del
Consumo stabilisce che “Il produttore è
responsabile del danno cagionato da difetti
del suo prodotto”. In base a tale principio
chiunque abbia subìto un danno a causa del
difetto del prodotto, è legittimato a domandarne il risarcimento al produttore o, ex art. 2
del D.lgs. 115 del 1995 (norma di attuazione
della direttiva 92/59/CEE relativa alla sicurezza generale dei prodotti), agli “operatori
professionali della catena di commercializzazione, quando la loro attività può incidere
sulle caratteristiche di sicurezza del prodotto”, persone queste che sono state in concreto identificate “nei rivenditori professionali ai
quali il produttore delega espressamente un
controllo o una messa a punto del prodotto
prima della sua consegna oppure la sua
messa in opera, o ai prestatori d’opera che
prima dell’applicazione del prodotto (ad
esempio montatori ed installatori) sono
tenuti ad eseguire un test per scoprire eventuali anomalie o manchevolezze”.
Nel caso degli arredi assume una straordinaria efficacia l’assunto legislativo se consideriamo l’aumento dei mobili in kit di montaggio, ma anche semplicemente la circostanza
del trasloco in regime di garanzia: un mobile
anche se montato da terzi deve possedere le
istruzioni da cui dipende la sicurezza nel
tempo, oltre alla corretta manutenzione.
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di Lilli Bacci
Basta un muro di libri bianchi per creare una texture neutra e insieme affascinante,
che genera ripiani solo apparentemente casuali per valorizzare i prodotti
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INGREDIENTI
1. un muro di libri
di tante dimensioni
e altezze resi uguali
dalla pittura
a tempera bianca
PROTAGONISTI
2. due abiti
e una pochette
PERCHÉ FUNZIONA
La muraglia di libri
crea una texture
di fondo sulla quale
spiccano i prodotti
esposti nonostante
non siano troppo
colorati.
I libri messi ad arte
che sporgono
in fuori diventano
una mensola
su cui appoggiare
la merce.
Antonia Boutique, Milano, febbraio 2009
60 | ambientecucina
shopexperience
di Lilli Bacci e Elisabetta Scheggi
SE IL PUNTO VENDITA
È COME UN PALCOSCENICO
Trasmigrazione dei generi,
trasversalità, iniziative
per attrarre, sedurre
e far fronte alla crisi.
Lo showroom è sempre più
luogo di relazioni, emozioni e
accadimenti; un’esposizioneconcorso propone nuovi
concept stimolanti
A dimostrazione del fatto che la vendita come sosteniamo da sempre - non è il semplice scambio merce-denaro, ma una esperienza di sensazione, attenzione, informazione, interazione, relazione, scambio,
soddisfazione, abbiamo scelto come prima
case history su questo tema l’iniziativa di
Benetton, in mostra in Triennale nei mesi
scorsi, che ha lanciato un concorso internazionale per la progettazione dei propri
punti vendita, rivolto non a studi di progettazione e associazioni professionali, ma a
singoli, anonimi individui indipendenti.
Tra i vincoli progettuali c’era l’esigenza di
privilegiare l’interior piuttosto che l’esterno, e di individuare per entrambi “soluzioni
avanzate e sostenibili, che sappiano esprimere la qualità dell’ambiente, del prodotto
e del servizio”. Spazi pensati “non solo per
l’esposizione e la vendita della merce, ma
anche per la comunicazione, l’interazione e
l’aggregazione tra le persone; dove la tecnologia non mostra i propri muscoli, bensì
contribuisce, con modalità non invasive, all’esperienza dell’acquisto”.
Il concorso è stato lanciato come un passaparola on line. Dedicato alle persone, fatto
dalle persone. Di tutto il mondo. Con questa modalità l’azienda è riuscita a coinvolgere così i potenziali clienti facendo dare
proprio a loro forma alle idee di spazi di
vendita su misura di esigenze specifiche di
territorio (local) e di apertura al mondo
(global).
La risposta è stata corale. Sono stati 707 i
progetti presentati e sono arrivati dai 5
continenti, da ben 47 paesi.
Ha vinto Luis Pereira Miguel, un giovane
architetto portoghese che ha presentato
un negozio come uno spazio per performance, caratterizzato da un grande foyer
d’ingresso a doppia altezza e da un macro
oggetto centrale, una monumentale scala-
espositore che collega i due piani quale
palcoscenico e contemporaneamente come una quinta gigante per eventi e per la
messa in mostra dei prodotti. E naturalmente una caffetteria-lounge, camerini di
prova e spazi espositivi e una copertura attrezzata con specchi sospesi, il tutto facilmente modificabile a seconda dello spazio
di vendita. Pochi elementi semplici, con un
grande impatto visivo ed emozionale.
LE TENDENZE POSSIBILI
Quello che ci interessa non è la valutazione
estetica di questi progetti quanto ciò che la
progettazione ha espresso a livello concettuale.
Dal gigantesco materiale raccolto (536 elaborati ritenuti validi) sono emerse delle interessanti e contrastanti tendenze:
- il negozio è una struttura nomade che si
sposta nella città;
- il negozio è come una estensione dello
spazio urbano, punto di aggregazione e di
socializzazione;
- il negozio introietta visioni urbane immaginarie;
- il negozio è oasi, rifugio, isolato e per dimenticare la realtà circostante dotato di
beauty, cromoterapia, massaggi, palestra,
UN ESEMPIO DI NEGOZIO-SERVIZIO A LONDRA
Inaugurato a novembre 2008, è nato un vero one stop shop per gli amanti del viaggio: National
Geographic Store, che è stato aperto a Regent Street. Lo store è progettato proprio per dare le sensazioni
di viaggio e addirittura è presente una camera, al centro del seminterrato, dove i clienti possono provare
gli indumenti con condizioni atmosferiche avverse simulate.
Il negozio si sviluppa su 1.800 mq e presenta un caffè, una galleria e quello che è stato definito
come un “mercato globale” con prodotti di artigianato provenienti da tutto il mondo. Al secondo piano
ci sono un’agenzia di viaggi, una libreria, il reparto abbigliamento e quello delle macchine fotografiche.
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62 | ambientecucina
"RECYCLESCAPE" DI AYAKO KODERA
Ridurre, Riutilizzare, Riciclare. Una foresta, una barriera corallina, formata da una massa di grucce:
sì, l’elemento essenziale del progetto, proposto in Triennale nella motra “Opening Soon...”, sono
le grucce appendiabiti così come si trovano in commercio impilate una sull’altra in gigantesca quantità,
“come neve che cade”. L’unità di base è formata da due grucce che si fissano con una vite al posto
dei ganci, e un certo numero di unità di base è legato insieme a formare una catena.
fino a supporto e consulenza psicologica;
- il negozio è sempre anche luogo d’incontro, caffetteria, angolo ristoro, spazio per
eventi culturali e di intrattenimento, sale di
lettura e aree dedicate all’ascolto della musica;
- in ogni caso lo spazio della vendita non
costituisce più “solo il luogo di acquisto
della merce ma si arricchisce di servizi di
diversa natura dal riciclo alla personalizzazione del prodotto; dal lavaggio (degli indumenti e del corpo) all’intrattenimento”.
SOSTENIBILITÀ: RICICLO E RIUSO
Con grande soddisfazione - perché importante punto imprescindibile ma purtroppo
sempre dimenticato a livello progettuale
tradizionale - possiamo affermare comunque che la tendenza più fortemente emersa dall’iniziativa-concorso di Benetton è
“l’attenzione alla sostenibilità legata alla
naturale elevata obsolescenza del prodotto-moda all’interno dell’economia di consumo: vecchio e nuovo, usato e vintage,
costituiscono spunti di riflessione progettuale e portano a considerare lo spazio
vendita come una sorta di centrale creativa
di riciclo e di riuso”.
All’interno dei negozi sono proposti contenitori di raccolta differenziata degli abiti usati che creano occasioni di incontro e di
scambio tra i clienti, e si ipotizzano anche
strategie di vendita-offerta di cambio usato-nuovo oppure di laboratori che danno
nuova vita a vecchi capi.
RIVITALIZZARE IL PUNTO VENDITA
Occorre cominciare da una parte strutturale che tenga conto dei bisogni e dei desideri espressi da un consumatore contemporaneo che pretende molto per entrare,
guardare, comprare. Un consumatore globale, ma attentamente locale, che cerca calore e novità, attenzione e discrezione, cultura e svago, oggetti e idee, valori e trasgressioni, relax e stimolo.
Sono le nuove esigenze che impattano, talvolta drammaticamente, anche con la crisi
attuale, sono le esigenze di mobilità, flessibilità, capacità di registrare i mutamenti
seppure minimi, sono quelle di cui si parla, inutilmente da anni per molti, con successo per chi ha investito in questo senso.
Sono iniziative rivolte alla ri-vitalizzazione
del punto vendita in sintonia con i cambiamenti in atto nel mondo, cambiamenti di tipo sociale, di costume, di cultura, economici e che riguardano la qualità della relazione fra punto vendita e consumatore.
I progetti presentati al concorso sono raggruppati in due macroaree e si possono
riassumere in: eventi e workshop (librerie
della moda dove aggiornarsi, eventi e
workshop, interventi di artisti, grafici, dj invitati a dare vita a vere e proprie performance); servizi (e persone). Caffetterie, ristoranti, lavanderie a gettone sono proposti in molti dei progetti presentati. Il punto
focale nei progetti riguarda la qualità delle
persone, il commesso-venditore diventa una sorta di “personal shopper”, psicologo,
maggiordomo, esperto di immagine, confidente, stilista. Alcuni di questi ricevono i
propri clienti in spazi dedicati, confortevoli
e accoglienti. E così “lo spazio di vendita
assume il carattere di una hall di un albergo in cui riservati concierge si prendono
cura dei propri ospiti i quali, una volta sottoposti al trattamento, escono dal negozio
trasformati nel look e nello spirito”.
LOOK IN MOSTRA
Infine qualche considerazione proprio sull’allestimento della mostra “Opening
Soon…”, in cui Benetton ha messo in mostra il futuro dello spazio di vendita alla
Triennale di Milano dal 26 gennaio al 15
febbraio 2009. La mostra si sviluppava in
tre sezioni principali: i lavori dei sei giovani
creativi finalisti del concorso internazionale Colorsdesigner organizzato da POLI.design per Benetton; i video delle più innovative tendenze di retail design emerse dai
più di 700 progetti raccolti dal concorso; i
dieci progetti di store d’avanguardia affidati ad architetti e studi di fama, che saranno
realizzati da Benetton nel prossimo futuro.
Fuoco dell’allestimento il soffitto con le
maglie colorate tipiche di Benetton, prodotto-simbolo intorno al quale tutto ruota:
dalla nascita dei primi rivoluzionari negozi
negli anni Settanta a quelli dei progetti del
futuro nei quali il concetto di negozio-servizio è alla base e si integra con il concetto
della trasmigrazione dei generi. Come tendenza, anche creativa, nel mondo.
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64 | ambientecucina
selezionecucine
di Angela Viganò
LA NUOVA TRADIZIONE
SI VESTE DI ACCIAIO
CARTA DI IDENTITÀ
Materiali e finiture ante
Telaio in abete massello e
specchiatura in multistrato di pioppo
impiallacciato abete, vetro
trasparente, acidato o acidato
decorato. Per l’anta dogata pannello
in Mdf impiallacciato abete
Nuovi colori disponibili
Bianco e grigio argilla
Struttura
Listellare di abete impiallacciato
con precomposto di abete o
agglomerato di particelle di legno
classe E1 nobilitato in finitura
pergamena
Piani di lavoro
Marmo, porfido, quarzite, graniglia,
piallaccio di precomposto di abete,
listellare faggio, laminato faggio,
laminato bianco, acciaio, piastrelle.
Spessore 4 cm
Nata nel 2001, la Collezione English Mood,
frutto della collaborazione tra l’azienda veneta
e il designer G.V. Plazzogna, nel corso degli anni
ha ampliato i propri confini estendendosi dalla
cucina alla zona giorno e notte fino all’ambiente
bagno e rinnovandosi con un’articolata proposta
di arredi per tutta la casa. Senza mai perdere
di vista la cura per il dettaglio e l’impiego
di materiali pregiati, la cucina English Mood
si è arricchita con l’introduzione di nuovi
elementi, colori e finiture, mantenendo
inalterato il suo stile semplice e insieme accurato,
familiare e rassicurante, con echi di memoria
che rimandano all’atmosfera conviviale
delle antiche residenze anglosassoni.
Tra le novità targate 2009 riscontriamo
una significativa presenza dell’acciaio inox,
protagonista di apparecchiature e strumenti di
cottura che accrescono la funzionalità di questo
modello, più spazioso e accessoriato per
incontrare le esigenze di moderni gourmet.
Fulcro delle principali funzioni operative, l’isola
posta al centro dello spazio accorpa un massiccio
blocco cottura in acciaio inox dotato di due forni
e fry-top, zona lavaggio, canale attrezzato, e si
completa di cassettoni estraibili e ampio piano
di lavoro, anch’esso in acciaio (spessore 4 cm).
MINACCIOLO | ENGLISH MOOD | design G.V. Plazzogna
Una nuova finitura grigio argilla (disponibile
anche nella versione bianca) riveste i frontali
delle ante in legno massello di abete, previste
in molteplici tipologie: a telaio-pannello,
telaio-pannello dogato, telaio-vetro, a specchio,
a persiana, dogata, a “inglesina”, quest’ultima
disponibile anche con rete metallica al posto
del vetro. Colonne e armadiature non si limitano
semplicemente a contenere ma ospitano
apparecchi built-in di nuova generazione, dalle
cantine vino ai dispenser di acqua e ghiaccio,
dalla macchina per caffè ai forni più performanti.
a
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SALONE
INTERNAZIONALE
COMPONENTI E
ACCESSORI PER IL
MOBILE
INTERNATIONAL
EXHIBITION OF
COMPONENTS AND
ACCESSORIES FOR THE
FURNITURE INDUSTRY
14 - 17 ottobre 2009
Fiera di Pordenone
ExpoSicam srl
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Tel: +39 0272194452 - Fax: +39 0272095158
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66 | ambientecucina
selezioneelettrodomestici
invetrina
SIEMENS
ARMONIA PERFETTA, NELLA LUCE BLU
I forni, i piani di cottura (a gas, domino, a induzione o elettrici), le cappe, i frigoriferi, le lavastoviglie, e persino i cassetti
scaldavivande e la macchina per il caffè da incasso della Collezione Pro_System non sono solo strumenti altamente performanti,
ma rappresentano una inedita selezione di elettrodomestici di nuova generazione, progettati per creare combinazioni perfette di
elementi affiancati o installati a colonna, all’insegna di una nuova raffinata estetica coordinata a tutto campo. Ancora una volta,
Siemens porta nel domestico, in ogni ambiente cucina, dai più tradizionali a quelli open space, la competenza e le prestazioni attinte
dal mondo professionale. E lo fa introducendo i nuovi standard del “perfect built-in”, a cominciare dal tecnologico key-visual,
intelligente sistema di controllo delle funzioni, i cui tasti simmetrici e la manopola centrale si illuminano di una elegante e fredda
luce blu diffusa dai Led, cifra stilistica che rende unica l’estetica di forni, forni a vapore, combinati e forni a microonde nel momento
in cui vengono accesi. Nella foto in alto, primo piano del forno HB78AB590.
I PLUS
DEL SISTEMA PRO_SYSTEM
- l’innovativo e inconfondibile
key-visual coordinato
con luce blu a Led
- le rigorose proporzioni
del nuovo portale in cristallo
nero dei forni, incorniciato
dall’essenziale struttura
in acciaio inox
- la perfetta combinazione
di linee, altezze, distanze
e profondità per creare
composizioni coordinate
- la nuova gamma di apparecchi
compatti da 45 cm
o i piani cottura a induzione,
ora proposti anche
nella versione metalDesign
68 | ambientecucina
selezioneelettrodomestici
invetrina
MIELE
MASTERCOOL
I NUOVI GIGANTI DEL FREDDO
Una gamma dall’estetica elegante che offre un sistema
di conservazione diviso in aree con regolazione automatica
e flessibile, in grado di adeguarsi alle diverse esigenze
di freddo: è la nuova serie di apparecchi MasterCool di Mìele.
Il sistema modulare permette la combinazione individuale
dei diversi apparecchi, tutti perfettamente abbinabili;
per poter ottenere, oltre alla classica combinazione frigorifero
e congelatore, anche varianti personalizzate, come
quella che accosta il frigo-congelatore a una enoteca.
All’interno di questi evoluti “giganti del freddo”, gli spazi
sono potenziati dalle corsie posteriori di regolazione
delle altezze, che offrono una estrema flessibilità
di organizzazione, sia per i ripiani in vetro sia per le mensole
dello sportello. Inoltre i cassetti MasterFresh sono suddivisi
in diverse zone dotate di un sistema elettronico ottimale
di regolazione dell’umidità, mentre l’illuminazione interna
si avvale di un originale sistema a faretti alogeni.
Tra le dotazioni innovative della gamma MasterCool,
anche il filtro per l’acqua, mentre diversi modelli sono
proposti con dispenser acqua e cubetti di ghiaccio.
Più facili da pulire grazie alle pareti lisce e metallizzate,
anche dal punto di vista strutturale gli apparecchi MasterCool
offrono vantaggi innovativi: ad esempio, le particolari cerniere
che in un modello da 90 cm riescono a sopportare addirittura
un carico di ben 110 kg, con un angolo di apertura
dello sportello che arriva addirittura a 115°, facilitando
al massimo l’estrazione dei cassetti, dotati di guide
telescopiche molto resistenti.
I PLUS
DI MASTERCOOL
- Un concetto
di illuminazione
innovativa
con utilizzo
di faretti alogeni
- Organizzazione
interna più efficiente
e flessibile grazie
alle corsie posteriori
di regolazione
delle altezze.
- Una nuova
elettronica
che regola
le condizioni
climatiche interne
per meglio adattarle
alle esigenze
dei diversi alimenti.
- Combinazione
assolutamente
individuale dei diversi
apparecchi,
tutti perfettamente
abbinabili tra loro.
- Cerniere
che aprono a 115°
e che reggono
fino a 110 chili per
la porta da 90 cm.
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ZOW rappresenta, da otto anni, la più attraente piattaforma commerciale e di informazione per i settori
dell’industria del mobile e dell’arredamento d’interni in
Italia. Espositori di livello internazionale si incontrano qui
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IL SOLE 24 ORE BUSINESS MEDIA SRL
BILANCIO D’ESERCIZIO
chiuso al 31 dicembre 2008
Valori di bilancio espressi in euro
Prospetto di dettaglio dei ricavi relativo al bilancio chiuso al 31-12-2008, ai sensi del DL 2310-96 n.ro 545, convertito in legge 23-12-1996 n.ro 650 e successive modficazioni, nonché
della deliberazione n. 236/01/CONS. della autorità Garante per le Comunicazioni del 30-05-01
e della delibera n. 129/02/CONS. della Autorità per le Comunicazioni del 24-04-02
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI
01
Vendita di copie
02
Pubblicità
(valori €/000)
società unipersonale e soggetta a direzione e coordinamento del IL SOLE 24 ORE S.p.A.
Sede Legale Via Patecchio, 2 - 20141 MILANO
Capitale Sociale € 16.000.000,00 i.v.,
Cod. Fisc., Part. IVA e iscrizione nel R.E.A. n. 00081580391
€ 5.836
€ 39.909
03
Diretta
04
Tramite concessionaria
05
IL SOLE 24 ORE BUSINESS MEDIA S.r.l.
€ 37.761
Ricavi da editoria on line
06
Abbonamenti
07
Pubblicità
08
Ricavi da vendita di informazioni
09
Ricavi da altra attività editoriale
10
Totale voci 01+02+05+08+09
€ 2.148
ATTIVITÀ
€ 2.175
Attività non correnti
€ 42
€ 2.133
€ 3.539
€ 51.459
IL SOLE 24 ORE BUSINESS MEDIA S.r.l.
Nota Nr
Esercizio
2008
Esercizio
2007
Immobili, impianti e macchinari
(1)
721
797
Avviamento
(2)
19.417
19.417
Attività immateriali
(3)
4.303
318
Attività finanziarie disponibili per la vendita
(4)
Altre attività non correnti
(4)
167
184
Attività per imposte anticipate
(5)
1.962
1.191
26.570
21.907
Attività correnti
Esercizio
2008
Esercizio
2007
Ricavi libri e periodici
(22)
7.486
4.128
Ricavi pubblicitari
(23)
41.171
29.876
Altri ricavi
(24)
2.802
3.026
Totale ricavi
Nota Nr
Totale
società unipersonale e soggetta a direzione e coordinamento del IL SOLE 24 ORE S.p.A.
Sede Legale Via Patecchio, 2 - 20141 MILANO
Capitale Sociale € 16.000.000,00 i.v.,
Cod. Fisc., Part. IVA e iscrizione nel R.E.A. n. 00081580391
CONTO ECONOMICO
(in migliaia di Euro)
STATO PATRIMONIALE
(in migliaia di Euro)
Rimanenze
(6)
1.765
125
Crediti commerciali
(7)
25.584
16.005
Altri crediti
(8)
1.420
1.078
Attività per imposte correnti
(9)
138
1.384
Altre attività correnti
(10)
4
83
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
(11)
1.514
830
Totale
30.425
19.505
TOTALE ATTIVITÀ
56.995
41.412
51.459
37.030
Altri proventi operativi
(25)
2.647
396
Costi del personale
(26)
(11.217)
(8.209)
Variazione delle rimanenze
(6)
28
(474)
Acquisti di materie prime e di consumo
(27)
(130)
(1.872)
Costi per servizi
(28)
(35.451)
(20.263)
Costi per godimento di beni di terzi
(29)
(1.682)
(1.012)
Oneri diversi di gestione
(30)
(956)
(682)
Accantonamenti
(31)
(701)
(1.910)
Svalutazione crediti
(7)
(834)
(110)
Passività non correnti
3.163
2.895
Benefici ai dipendenti
(1.509)
(158)
Passività per imposte differite
(5)
509
433
Fondi rischi e oneri
(17)
3.944
3.890
7.635
6.808
Margine operativo lordo
Ammortamenti attività immateriali
(3)
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ
Patrimonio netto di gruppo
Capitale sociale
(12)
16.000
10.000
Riserve - Altre
(13)
10.685
5.946
Utili/(Perdite) portati a nuovo
(14)
987
1.184
Utile (Perdita) dell’esercizio
(15)
687
311
28.359
17.441
3.182
2.486
Totale Patrimonio netto
(16)
Ammortamenti attività materiali
(1)
(212)
(237)
Minus/Plusvalenze da cessione attività non correnti
(1)
(1)
-
1.441
2.499
Passività correnti
Altre passività finanziarie correnti
(18)
6.082
7.436
Passività per imposte correnti
(19)
-
799
Debiti commerciali
(20)
12.624
6.272
Altri debiti
(21)
2.295
2.655
Totale
21.001
17.162
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ
56.995
41.412
Risultato operativo
Proventi (Oneri) finanziari
(32)
(209)
(318)
Altri proventi da attività e passività
(33)
153
155
1.385
2.336
(697)
(2.025)
-
-
687
311
Risultato prima delle imposte
Imposte sul reddito
Risultato delle attività cessate
Risultato netto
(34)
Totale
la magia che viene dal vapore
Da una nuvola
di vapore esce
un genio di cuoco.
Non è una favola,
ma l’ultima magia
della tecnologia
“applicata alla vita”
di Rex Electrolux,
che con Vaporex
propone un forno
combinato a
vapore semplice
ed intuitivo, capace
di adattarsi a tutte le
esigenze e capacità
di cucina, in grado
di trasformare i ritmi
frenetici della nostra
quotidianità in
un piccolo miracolo
di gusto, di semplicità,
di convivialità.
Vaporex mette
la magia del vapore,
sette giorni su sette,
al nostro servizio:
per cucinare meglio,
per fare meno fatica,
per guadagnare
tempo e risparmiare
energia.
IL FORNO VAPOREX FQV 200 XE MULTIDIECI VAPORE TOUCH CONTROL, ESTETICA FULL INOX QUADRO, IN CLASSE ENERGETICA A
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VAPOREX
VAPOREX
un grande chef con il vapore in più
Utilizza il segreto dei grandi
chef, che coniugano gusto,
leggerezza e fantasia: Vaporex,
il forno multifunzione combinato al vapore
di Rex Electrolux assicura anche in casa
uno strumento in grado di cucinare al
meglio, e senza fatica, qualsiasi piatto.
Grazie alle innovative funzioni di Vaporex
è possibile realizzare, solo per fare qualche
esempio, torte e focacce dalla lievitazione
perfetta, carni e pesci dorati fuori
e morbidissimi dentro, verdure cotte
e croccanti dalle proprietà organolettiche
intatte. Tra le principali funzioni
di Vaporex figurano la cottura tradizionale
(per ogni tipo di pietanza), la cottura
ventilata (consente di preparare
contemporaneamente anche tre ricette,
perché odori e sapori non si mescolano),
la cottura con il grill (per gratinare,
tostare o cucinare carni e pesci di piccole
dimensioni), la cottura a vapore ventilata
(in cui il vapore umidifica l’aria,
particolarmente adatta per pane,
pizza e dolci), la cottura a vapore
con teglia dietetica (in cui il vapore
viene immesso direttamente nella teglia)
e la cottura a vapore con iniettore
(per pollo, tacchino e grandi pesci).
Vaporex è stato testato da chef
professionisti di Electrolux Professional,
leader mondiale non solo nelle cucine
domestiche ma anche in quelle dei grandi
cuochi, e si propone come l’ideale per chi
vuole - sette giorni su sette e senza fatica
- mangiare leggero senza rinunciare
al piacere della tavola, permettendo
tra l’altro di ottenere pietanze saporite
con pochissimo condimento.
Vaporex cucina con tempi più brevi
di quelli di un forno tradizionale e inoltre,
utilizzando temperature medie più basse,
oltre a un risparmio di tempo, consente
anche di ridurre i consumi di energia.
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Pronto Rex Electrolux
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7
CON LA COTTURA VENTILATA, IL VAPORE DIFFUSO UMIDIFICA L’ARIA CALDA
E IN QUESTO MODO SI OTTENGONO ECCEZIONALI RISULTATI
CON PANE, PIZZE E DOLCI, MA ANCHE CON CARNI E PESCI DI GRANDI DIMENSIONI.
LA COTTURA A VAPORE CON INIETTORE È UN SISTEMA SPECIFICO PER POLLO, TACCHINO
E PESCI DI GRANDI DIMENSIONI, CHE SONO COTTI DALL’INTERNO A VAPORE
E DALL’ESTERNO AD ARIA CALDA GARANTENDO COSÌ CARNI MORBIDE E ROSOLATE.
CON VAPOREX È POSSIBILE REALIZZARE LA COTTURA A VAPORE CON TEGLIA DIETETICA
(FORNITA CON IL KIT OPTIONAL), IN CUI IL VAPORE VIENE IMMESSO DIRETTAMENTE
ALL’INTERNO DELLA TEGLIA, PARTICOLARMENTE ADATTA PER LA COTTURA
DI VERDURE E PESCE CHE MANTENGONO CROCCANTEZZA, COLORE E SAPORE.
MERCATI Quello giapponese è il doppio di quello italiano, ma il controllo del
mondo dell’edilizia, le particolarità distributive e i diversi standard dimensionali
costituiscono le maggiori difficoltà per le nostre esportazioni di mobili
LA DIMENSIONE DELLA CUCINA IN GIAPPONE
valori in percentuale
%
metri quadri
(circa)
Uno - due
25
3
Tre - quattro
28
6
Cinque - sei
23
9
Sette - nove
19
13
5
18
nota un tatami equivale a 180x90 cm. circa
Doimo C
ucine
fonte CSIL
100
go KY di
Dieci e oltre
totale
Dal catalo
numero di tatami
ambientecucina
| 75
DOVE LA CUCINA
SI MISURA A TATAMI
di Aurelio Volpe - Csil
Il Giappone conta una popolazione all’incirca doppia rispetto all’Italia
(128 milioni di abitanti, contro circa 60) e un mercato della cucina
grande almeno due volte e mezza: due milioni di unità, contro meno
di 800mila del mercato italiano. I giapponesi cambiano quindi cucina
un po’ più frequentemente rispetto agli italiani. La motivazione va probabilmente cercata nel ciclo dell’edilizia: in Giappone si costruiscono
e si demoliscono palazzi più velocemente che non in Italia, registrando addirittura 1.3 milioni di nuovi appartamenti nell’ultimo anno per il
quale sono disponibili i dati. Va anche detto che di questi due milioni
di unità quasi la metà sono cucine a singoli elementi, un po’ più
“povere”, quindi, anche rispetto alle nostre cucine più basiche.
I nuovi matrimoni in Giappone “spiegano” circa il 36-38% degli acquisti, qualcosa in meno rispetto a quanto accade in Italia. La popolazione giapponese sta invecchiando, ma su questo piano italiani e abitanti del paese del Sol Levante sono sulla stessa barca.
IL GIAPPONE DA VICINO
Tempi di crisi anche in Giappone negli ultimi mesi, ma alla stagnazione i giapponesi sono oramai abituati: dopo l’esplosione della cosidetta economia della bolla degli anni Ottanta e dei primi Novanta, il
Giappone conosce una sostanziale stasi degli indicatori economici.
Il numero di cucine vendute risulta in tendenziale flessione, ma va evidenziato un processo di sostituzione in atto, dalle cucine monoblocco
a quelle componibili. Non vi è forse paese al mondo in cui il mercato
della cucina sia maggiormente legato all’edilizia: in Giappone vi sono
circa 380 società di costruzione e queste sono il referente principale
per una ventina di grandi imprese del settore della cucina. Il produttore di cucina fornisce quasi sempre anche l’arredo bagno (nel senso
più esteso: sia mobili sia sanitari) e gli elettrodomestici.
Vi è un pullulare di riviste di architettura: Kenchiku Gijutsu (Architectural Technology), Shinkenchiku (New Architecture), JA/The Japan
Architect, GA Japan, Nikkei Architecture, Kindaikagu (Contemporary
Furniture), Nikkei Design, ecc, eppure la cucina giapponese raramente si discosta da parametri standard, in termini di dimensioni, composizioni, colori, e così via. Se si vuole trovare qualcosa di diverso, chi
sta a Tokyo può ad esempio recarsi da Ozone: sei piani di showroom
di arredi prevalentemente di importazione (per la cucina si va da Team
7 a Mìele) e si può inoltre consultare una ricchissima biblioteca di
cataloghi e riviste di design.
UNA CUCINA A DUE LATI
La cucina giapponese è in genere a forma ‘II’ vale a dire un banco di
lavoro su di un lato (lavello, elettrodomestici, basi e pensili vari) e nell’altro lato le basi ed eventualmente pensili o scaffali per lo storage
(reso complicato dalla presenza frequente di microonde free-standing, mini lavastoviglie da appoggio, il bollitore del tè e moltissimi
altri piccoli elettrodomestici). L’edilizia giapponese viaggia per tatami
come unità di misura (un tatami è 180 x 90 centimetri all’incirca):
le case possono essere grandi o piccole ma quasi sicuramente la cucina misurerà quattro tatami (3.6 x 1.8 metri). Dal momento che il piano
è profondo 65 centimetri e altri 65 centimentri alle nostre spalle sono
occupati dallo storage, il passaggio è di appena 50 centimetri (18065-65 cm). Una cucina grande 5 o 6 tatami è una rarità e a poco sino
ad oggi sono serviti gli sforzi degli arredatori, che cercano di convincere il proprietario di casa medio ad abbattere un muro per creare
un’unica zona kitchen+dining/living che offra maggiori alternative
all’arredo.
Secondo un sondaggio Ikea-Gallup di qualche anno fa (recensito a
suo tempo anche su Ambiente Cucina) i giapponesi si pongono al ventottesimo posto (su 38 nazioni considerate) come livello di gradimento per la propria cucina. Sono insoddisfatti quindi, e se interpellati
chiederebbero alla cucina quello che quasi tutti desiderano (una cucina intima, un posto confortevole dove stare… anche se per la verità
chiedono anche “tanti gadget elettronici”... e molti stanno introducendo la televisione sottopensile), ma non passano alle conseguenze.
Non che manchino i negozi di cucine, ma questi sono frequentati perlopiù da agenti delle società costruttrici; il consumatore finale che
vuole cambiare la cucina si rivolge spesso a un mediatore, questi tratta con il rivenditore uno sconto o comunque condizioni particolari, e
procede all’acquisto della cucina (frequentemente parte di un più
generale processo di ristrutturazione).
ABITUDINI E STANDARD
In Giappone, l’ingresso delle cucine di importazione è ostacolato da
una chilometrica serie di difficoltà. Si parte dalla richiesta (nel mercato della cucina per i builders) di un pannello con classe di assenza di
formaldeide più restrittiva rispetto agli standard europei.
Si prosegue come abbiamo visto con un tipo di distribuzione molto
diverso, controllato dal mondo dell’edilizia. Gli standard dimensionali sono abbastanza diversi, sia per la presenza di alcuni mega-cassettoni per alcune attrezzature culinarie particolari, sia per una altezza
dei pensili (80 centimetri sopra il top) superiore rispetto allo standard
europeo. E non dimentichiamoci la differenza negli elettrodomestici,
dove il forno è una rarità e la regola il piano cottura+fish grill.
Per legge, ancora, 15 cm a destra e sinistra del piano cottura non
devono contenere materiali infiammabili. Fra le imprese italiane,
comunque, almeno Euromobil ha ottenuto in Giappone risultati non
disprezzabili. Alno ha una attiva divisione contract e Ikea vende cucine di produzione tedesca e italiana. Le maggiori imprese locali sono
Panasonic, Toto, Takara Standard, Sunwave.
76 | ambientecucina
Contro la crisi, cucina
COMUNICAZIONE Progetti innovativi
e campagne originali di grandi brand
che utilizzano nuove strategie e nuovi media.
Contenendo i prezzi, elaborando prodotti
inediti e investendo controcorrente
di Carla Cavaliere
A qualcuno la crisi non fa paura. Anzi, costituisce lo
scenario di partenza dal quale elaborare nuovi progetti-prodotti e nuove strategie di approccio al mercato. Così, da parte di alcune delle aziende di cucina più importanti e “illuminate”, si evidenzia anche
un uso innovativo della comunicazione, ripensata
ad hoc, con un appeal e un approccio diverso, per
linguaggio, mix di media, pianificazione e investimenti (in crescita). Perché se la crisi ha ristretto il
budget di spesa dei consumatori destinato ai beni
durevoli come la cucina, dall’altra ha evidenziato
ancora di più uno spazio almeno parzialmente
“vuoto” nel mercato: quello destinato a una cucina
di primo impianto, se non di primo prezzo, che per
un ampio target non può essere quella del mondo
di fascia decisamente alta - per costi, dimensioni,
impostazione stilistica - che abbiamo visto proposta, fino alla scorsa Eurocucina 2008, da pressoché
tutti i cucinieri. In questo spazio di domanda, ad esempio, si è potuta muovere con molta saggezza
Ikea, che, dopo aver dichiarato l’intenzione di potenziare le vendite in Italia nel settore cucina poco
più di un anno fa, ha centrato perfettamente l’obiettivo. Ma le stelle, ovvero i brand, non stanno a
guardare. Certo, senza inseguire la grande distribuzione, senza snaturare la propria identità e alterare
il rapporto con la distribuzione specializzata, alcuni
marchi hanno lavorato in una direzione innovativa
con decisa capacità strategica e di comunicazione.
Quest’ultima è sempre più un elemento fondamentale, soprattutto per veicolare la forza di nuove proposte nel mondo della cucina, per far cogliere plus,
progetti e/o prezzi competitivi, che non possono
confondersi nella marea di pagine, troppo spesso
simili tra loro, delle campagne del settore. Comunicare in tempi di crisi non significa solo usare ingegno, ironia, creatività, ma anche ripensare il mix
stesso dei media, rimescolando in modo nuovo le
logiche degli investimenti e della pianificazione,
coinvolgendo mezzi più diretti e modalità innovati-
ve: dalle pagine dei quotidiani ai blog, dalle radio
alle testate on line, sino ai social network e al passaparola in rete. Un bel salto rispetto alle patinate
immagini solitamente piazzate sulle riviste di settore, con la cucina monolitica e muta in primo piano,
spesso incapace di entrare nel cuore e negli occhi
di un consumatore chiamato a investire per un progetto così importante.
Vediamo allora come hanno recentemente comunicato e pianificato alcuni big del settore.
ORANGE SNAIDERO, IDEE CHIARE ANCHE ON LINE
“Comunicare è una rivoluzione” titola giustamente
il comunicato stampa Snaidero relativo all’ approccio al cliente attuato strategicamente dall’azienda
per raccontare l’innovazione di prodotto e di strategia costituita dal progetto Orange. “Una cucina
dalle idee chiare. Anche nel prezzo”: afferma poi
senza timore il pay off della campagna di Orange,
che nasce proprio per andare controtendenza rispetto a un mercato in contrazione, rispondendo
con una proposta che non è fatta solo di prodotto,
ma anche di servizio, promozione e comunicazione. Orange, per cominciare, è un progetto che nasce già in modo strategicamente diverso, perché è
il frutto di un sistema di co-design internazionale
che ha coinvolto non solo tutte le aziende (italiane,
francesi e tedesche) del gruppo Snaidero, ma anche le varie componenti dell’azienda, il trade, il
consumatore e una osservazione dello scenario esterno a 360°.
L’obiettivo era quello di definire non soltanto un
nuovo prodotto di vocazione dichiaratamente “europea”, ma un ripensamento di tutti i processi aziendali e con il coinvolgimento attivo di tutta la filiera. Il risultato di Orange ha quindi valenze multiple. Snaidero ha realizzato una proposta estremamente flessibile, una cucina essenziale e dinamica,
pensata “per la vita” ma forte di valori contemporanei (a cominciare da un’estetica semplice e insieme evoluta, che esprime un intenso calore materico) di straordinaria flessibilità compositiva, in grado di offrire una perfetta organizzazione degli interni, con piccole soluzioni che forniscono grande
comfort, contenuta nel prezzo, garantita 10 anni.
E, last but not least, concepita come un prodotto
green, dagli importanti valori ecologici: progettata
con criteri di protezione dell’ambiente, utilizzando
legno ecologico, con trattamenti di verniciatura ba-
ambientecucina
| 77
easy e messaggi forti
 www.orange.snaidero.it
sata su prodotti a base di acqua e adottando un
nuovo pannello a bassissima emissione di formaldeide. Non a caso proprio l’ecologia è il tema dichiarato di una delle tre versioni della campagna
stampa (elaborata dall’agenzia Publimarket2) e
partita a maggio: «Frutto di un ripensamento del
linguaggio - dichiara l’azienda - più immediato e vicino al pubblico, più attento e informativo sui contenuti, incentrati sulle qualità del prodotto lette e
proposte in chiave di risposte fornite da Orange
per migliorare la qualità del lavoro e della vita in
cucina, in sintonia con una crescente sensibilità
del pubblico alla dimensione etica dei consumi e
che quindi parlano il linguaggio della qualità sostenibile e della ricerca di benessere individuale e
collettivo».
In questa chiave, la campagna stampa - pianificata
sui maggiori quotidiani e le testate di arredamento
nazionali - punta su tre filoni principali: oltre a ecologia e ambiente, modularità e funzionalità, tecnologia in cucina. «Si è voluto privilegiare - dice a
proposito Sandra Snaidero, responsabile relazioni
esterne dell’azienda - l’immediatezza anche nei
modi di proporre la cucina per trasmetterne in modo chiaro ed esaustivo tutte le caratteristiche. Punto di partenza è stata, infatti, la riflessione che il
futuro dei marchi si giocherà sul dialogo con il
cliente e su un rapporto più partecipativo. Per questo la campagna Orange parla di quotidianità domestica in modo diretto ed informale e, attraverso
una molteplicità di soggetti, racconta storie personali, diverse concezioni e aspettative rispetto allo
stare in cucina e alle potenzialità che questo ambiente deve offrire». E a proposito di un più ravvicinato rapporto con il cliente, un’altra rivoluzione di
Orange Snaidero è nell’utilizzo - e nell’investimento - su nuovi canali di comunicazione, cercando anche diverse modalità. Utilizzando i social network Facebook, MySpace e Youtube - l’azienda veicola il
grande casting on line lanciato sul sito www.orange.snaidero.it, in cui si chiede al pubblico di inviare
video amatoriali ambientati in cucina, da cui saranno selezionati volti e idee (per la presentazione è
stato coinvolto Paolo Magone, un volto noto dei
comici di Zelig). L’ambientazione privilegiata del
web casting punta ad individuare tre profili di utenti: un gruppo di amici, una coppia giovane, una famiglia, che rispecchiano i target per i quali è stata
pensata e creata Orange, declinata in altrettante
versioni (Metropolitan, Young, Family). Ma non solo: oltre ad azioni di article marketing e di buzz on
line, è stata avviata anche una inedita campagna
di web marketing basata sul portale Parla con
Snaidero (www.parlaconsnaidero.it) che è imperniato sulla discussione e la gestione di una vera e
propria community, oltre a una promozione dell’iniziativa su alcuni dei portali di riferimento in Italia
(libero.it, alfemminile.it).
Modi diversi per “chiedere l’amicizia” del cliente attuale e potenziale - facendolo diventare anche
attore, e non solo fruitore, della comunicazione.
Sempre più “fast moving”, multimediale, nel suo
impegno in comunicazione, accostando il web ai
media tradizionali, Snaidero ha comunque ampliato gli investimenti pubblicitari.
Dall’alto: la doppia
pagina della
campagna stampa
Orange; l’immagine
di Orange
Young; dal sito
di Orange Snaidero,
la promozione
per la realizzazione
di video amatoriali
sul tema cucina.
PER ORANGE
DI SNAIDERO
OLTRE A UNA
CAMPAGNA
STAMPA
ORIGINALE,
UN GRANDE
CASTING
ONLINE
VEICOLATO
ANCHE SUI
SOCIAL
NETWORK
78 | ambientecucina
La campagna stampa
di Limited Edition,
e due frame
del filmato
che sul sito Copat
permette una visita
virtuale del nuovo
progetto cucina.
 www.copat.it
COPAT, LA CUCINA CHIAVI IN MANO
ANCHE SU ONDE MEDIE
“Comprami oggi stasera sarò già tua”, “Chiavi in
mano, tutto incluso”, e in primo piano un mazzo di
chiavi di un’auto. Sulle pagine dei quotidiani, di
primo acchito, la comunicazione Copat per il nuovo
progetto Limited Edition può persino trarre in inganno, suggerendo l’immediata associazione con
un’auto. Si tratta invece di una cucina, che sulla
pagina pubblicitaria non si vede ma che, ad esempio, sul sito di Copat - proprio cliccando sulle
“chiavi” in home page - viene raccontata tramite
un filmato illustrando tutte le particolarità di questo nuovo prodotto. Bella e accessibile, Limited Edition rappresenta la risposta di Copat alle nuove
esigenze di un pubblico che vive sì in tempi di crisi,
ma che non rinuncia alla capacità di scegliere e decidere per la qualità, seppure con un più attento riguardo al prezzo. Componibilità senza limiti, per i
moduli di Limited Edition, dotati di fianchi rifiniti a
vista come le ante. Quest’ultime sono separabili,
reversibili e ricomponibili secondo le esigenze di
gusto o di spazio, con il piano lavoro lungo 2,70 m,
LA COMUNICAZIONE COPAT PER
IL NUOVO PROGETTO LIMITED EDITION
SUGGERISCE L’IMMEDIATA ASSOCIAZIONE
CON UN’AUTO “OSANDO”
L’ASSENZA DEL PRODOTTO CUCINA
a cui vanno aggiunte due colonne da 60 cm ciascuna, riposizionabili anche a lato della composizione
in base alle esigenze. Ma i tre plus davvero innovativi sono la pronta consegna, la completezza “full
optional” e la possibilità di cambio colore dei pannelli, un “gioco” di personalizzazione in cui la cucina supera di gran lunga le possibilità di un’auto.
Fornita nella versione bianca, in un laminato particolare che ha tutta la lucentezza del laccato, Limited Edition propone un set di pannelli con i quali è
facilmente possibile cambiare e alternare i colori
(nero o rosso) delle quattro ante dei pensili, oltre
alla base delle maniglie. Altri dettagli essenziali: i
cassetti in legno pregiato sagomati con porta posate e portautensili completi di posate e utensili in
acciaio, i pensili a ribalta con fondo illuminato, il
cassettone portabottiglie con separatore in acciaio, ben 7 elettrodomestici (tra cui cantinetta,
macchina del caffè e il frigorifero combinato Extra
Space 330 litri) tutti firmati Hotpoint-Ariston, il lavello completo di accessori e miscelatore Franke.
«In questo momento - dice Patrizia Copat - non volevamo fare sconti sulla qualità, ma invece volevamo realizzare e vendere valore. E per proporre qualcosa di davvero nuovo e vicino al consumatore, ci
siamo chiesti: qual è la cucina dei desideri? Come
la vorremmo, che tipo di elettrodomestici vorremmo in dotazione? Che caratteristiche dovrebbe avere? Quando e come ci dovrebbe essere consegnata? Il risultato è Limited Edition, e la comunicazione
in qualche modo doveva riflettere questo concetto
di un oggetto per il quale è davvero “impossibile fare confronti”». Da qui nasce la metafora con l’auto
scelta per la comunicazione (campagna stampa
programmata sui quotidiani, sui mensili di settore,
su un settimanale femminile) che corre anche sulle
onde medie di due radio di grandi ascolti quali Radio 101 e Radio Kiss Kiss, con uno spot che forse è
ancora più “spinto” e spiritoso della campagna
stampa. “Tre metri e novanta, dieci anni di assistenza garantita, full optional, pronta consegna” “Vuoi
cambiare auto? “Bianca, rossa e nera, e fa anche il
caffè! - “Allora è giapponese!” “Italianissima!..”
Ma come si è arrivati ad azzardare la metafora cucina-auto? «La risposta è nelle caratteristiche stesse della proposta Limited Edition - spiega la società Perego & Solera - Twister Communications,
che ha seguito l’elaborazione creativa della campagna - una cucina dotata del necessario e non solo, di elettrodomestici al top di gamma e di optional unici quali il kit cambio colore, o comunque
molto apprezzati come il servizio posate e accessori. Il linguaggio automobilistico possiede già i
termini per tradurre queste caratteristiche e così
abbiamo deciso di usare la metafora e giocare con
l’ambiguità, anche nel visual». «L’azzardo, certo sottolinea Patrizia Copat - è stato quello di realiz-
ambientecucina
| 79
Dall’alto:
la campagna
stampa Berloni
sui quotidiani,
un frame dello
spot televisivo,
l’home page
del sito Berloni.
zare una campagna dove la cucina non si vede. Anche perché questa è, per paradosso, proprio una
cucina che va vista, aperta, esplorata, per capirne
appieno i valori. Era impossibile “raccontarla” con
un solo fermo immagine. Invece siamo riusciti a
“spiegarla” con il filmato che abbiamo messo in rete sul sito, e non a caso on line è possibile prenotare direttamente Limited Edition». Stampando direttamente un coupon, e presentandolo a un punto
vendita Copat che aderisce all’iniziativa, si riceve in
omaggio anche un tavolo coordinabile con la cucina. Per aumentare la connessione tra cliente finale
e punto vendita: pur passando ancora una volta per
la rete.
BERLONI, PROMOZIONE HARD:
SENZA TABÙ E CON IRONIA
“Cade un tabù: la parola crisi irrompe negli spot”:
così titolava in prima pagina “Il Sole 24 Ore” (27 aprile, articolo di Chiara Bussi), raccontando come
in una fase di recessione e di contrazione dei consumi come quella attuale, anche la pubblicità - e le
aziende - reagiscono mettendo in campo nuove energie e talvolta prendendo direttamente la crisi
“per le corna”. Tra le operazioni pubblicitarie più
riuscite e innovative in questo senso, accanto ai
big della comunicazione quali Coca-Cola e Infostrada, figurano la campagna stampa e lo spot televisivo di Berloni. “La crisi aguzza il risparmio”, così
suggerisce, parafrasando il proverbio, l’azienda
pesarese a tutta pagina. Ma di sicuro, anche l’ingegno fa la sua parte, in termini di strategia, come
chiarisce Gianmichele Pace, direttore marketing di
Berloni: «Abbiamo pensato, semplicemente, che la
“crisi” non andasse nascosta dietro uno scenario
di totale e spensierata serenità, ma mostrata e affrontata. Ne abbiamo parlato con la nostra agenzia
- Aldo Biasi Comunicazione - e, dopo varie riflessioni
sulle modalità con cui veicolare una nostra proposta
promozionale, abbiamo scelto una campagna piena
di ironia, che è riuscita ad affrontare il termine “crisi” sdrammatizzando il momento senza nasconderlo. Pensiamo che sia finita l’era dei falsi sorrisi e che
la gente sia mediamente più intelligente di quanto
si possa immaginare. Ridere fa sempre bene, intendiamoci, ma anche riflettere sulle cose non ha mai
fatto male a nessuno. La parola crisi non è mai stata
messa in discussione, né da noi né dalla nostra agenzia, anzi, l’abbiamo sempre immaginata come
parte integrante della campagna». L’incremento
vendite dichiarato - all’inizio di maggio - è stato del
60%, «ma il successo maggiore è stato nel rafforzamento del brand e nella fidelizzazione dei clienti sottolinea ancora Pace - a questo infatti vogliamo
puntare con tutte le nostre iniziative».
Un’operazione dai connotati fortemente promozionali, quella di Berloni, programmata in una prima
 www.berloni.it
UNA CAMPAGNA PIENA DI IRONIA, PER
BERLONI, CHE È RIUSCITA AD AFFRONTARE
IL TERMINE “CRISI” SDRAMMATIZZANDO
IL MOMENTO SENZA NASCONDERLO
tranche da marzo a maggio di quest’anno, e che cita la crisi a chiare lettere in una head line che ha
l’impatto, l’ironia, il gioco di parole e l’immediatezza tipiche di certe iniziative choc della grande distribuzione, evidenziando senza remore lo sconto
del 33% su ogni cucina completa, il regalo del TV
color Lcd HD da 37“ e il finanziamento in due anni
a tasso 0%. Il collegamento tra la massiccia campagna stampa sui quotidiani viene ripresa però in
modo più raffinato (in termini di estetica e di comunicazione) dallo spot televisivo: protagonista
un giovane uomo che esce da un ufficio metropolitano, inforcando la moto e recandosi in un rassicurante ed elegante ambiente domestico: “Dicono
che c’è la crisi e io vado dove non c’è. A casa”.
Promozione sì, dunque, crisi evocata senza timori,
ma anche elaborato mix di comunicazione, usando
estetiche e messaggi diversi su mezzi diversi, per
valorizzare la promozione senza mai sminuire il
brand. Oltre alla massiccia campagna stampa e allo spot tv, Berloni ha svolto anche importanti attività di viral marketing e digital communication,
muovendosi sui nuovi media come blog e social
network e sulle testate on-line.
 www.kitchens.it
Un’immagine
dal sito kitchens.it
e la copertina
dell’inserto
Scavolini di sei
pagine realizzato
per i quotidiani.
SCAVOLINI
PROPONE
IN ALLEGATO
AI MAGGIORI
QUOTIDIANI
NAZIONALI
UN’EDIZIONE
SPECIALE
DI KITCHENS.IT,
DANDO VITA
A UNA
MASSICCIA
INIZIATIVA
SENZA
PRECEDENTI
NEL SETTORE
SCAVOLINI, ALZARE LA VOCE
CON LA FORZA DEI QUOTIDIANI
41 quotidiani, 26 milioni di copie complessive e la
caduta di un altro tabù, quello del prezzo. Da sempre “campione” e antesignano della comunicazione
nel settore cucina, Scavolini è partito in marzo con
la seconda campagna (la prima era stata “testata”
con notevole successo nel novembre 2008 ) sui
quotidiani, proponendo in allegato alle maggiori testate nazionali un’edizione speciale di Kitchens.it,
il magazine-catalogo (collegato al sito analogo) da
anni collaudato mezzo per il rapporto con il pubblico. Quattro pagine a colori con sei uscite cadauno,
rivolte a raccontare i valori del brand da una parte e
a proporre una cucina made in Italy a prezzi decisamente competitivi. «Abbiamo voluto dar vita ad
un’iniziativa pubblicitaria senza precedenti nel
mondo della stampa quotidiana - sottolinea Vittorio
Renzi, direttore generale di Scavolini - testimoniando il carattere pionieristico di tutta la nostra comunicazione. Abbiamo scelto ancora una volta un inserto di quattro pagine a colori dedicate all’esplorazione dei valori del nostro brand e dei nostri prodotti che sottolineava un’attenzione particolare alla
capacità di offrire l’alta qualità del made in Italy anche a prezzi straordinariamente competitivi, da
sempre uno dei “pilastri” della nostra azienda. Visto poi il difficile momento di contrazione economica abbiamo introdotto un’assoluta novità: per la
prima volta è stato riportato il prezzo di una cucina
nella composizione base».
Un inserto destinato a non passare inosservato, in
cui l’azienda mette in campo tutta la propria potenza (di brand e di investimenti), che vede in copertina la composizione Scenery firmata da King &
Miranda Design, all’interno sulla pagina a sinistra
il racconto dei plus fornito dall’azienda (assistenza
garantita, ampiezza di gamma, sensibilità ambientale), mentre a destra viene proposta una composizione tipo “entry level” da 3,60 mt (cucine Sax e
Flirt) a un prezzo competitivo, a testimonianza del-
la presenza nella gamma Scavolini (che conta oltre
35 modelli) di soluzioni per ogni tipo di budget.
L’ultima pagina è invece dedicata all’elenco dei
punti vendita Scavolini.
«Sta cambiando il modello comunicativo - sostiene
Renzi - prima il prezzo non si palesava, ora è normale farlo, perché il consumatore vuole essere
informato in maniera trasparente su tutto ciò che
compone l’offerta. Del resto per noi è solo un vantaggio visto che rappresenta uno dei nostri punti di
forza. Abbiamo poi voluto dare un’iniezione di fiducia anche ai rivenditori indicando nei quotidiani
gli indirizzi degli oltre mille punti vendita distribuiti
su tutto il territorio nazionale”.
La scelta di utilizzare in maniera così massiccia i
quotidiani nelle due tranche dell’operazione ha dato risultati imponenti, andando a coprire ben il
65% del target adulti. «E per rafforzare questa importante campagna pubblicitaria, è stata inoltre offerta ai rivenditori l’opportunità di campionare la
composizione tipo. Abbiamo, infatti, voluto offrire
ai consumatori la possibilità di vedere concretamente e toccare con mano la qualità dell’offerta
promossa». Proprio rispetto al coinvolgimento e
gradimento da parte dei punti vendita, l’operazione ha portato a risultati significativi: «È cresciuto
tanto il trafffico sui negozi, cosa rara in questo momento del mercato». Per Scavolini, la scelta è stata
quella di puntare massicciamente e unicamente su
un solo mezzo a larga diffusione, e senza coinvolgimenti on line, «mantenendo una certa immagine
di neutralità del nostro portale». Per il 2009, anche
Scavolini ha deciso di aumentare il budget di comunicazione. «È proprio in un momento così difficile che bisogna dare al pubblico la sensazione di
esserci, di spingere più forte. Riteniamo infatti di
poter cogliere una grande opportunità, aumentando di molto la nostra share of voice: mentre i competitors riducono fortemente i loro investimenti,
noi al contrario li facciamo crescere rafforzando la
nostra visibilità a vantaggio di tutti i nostri distributori. Utilizziamo così la comunicazione come potente antidoto anticiclico agli accadimenti del mercato. Lo possiamo fare perché siamo un’azienda
sana, ben patrimonializzata e con obiettivi di sviluppo della nostra leadership. I nostri investimenti
riguarderanno i quotidiani quindi, ma anche la Tv
in maniera ancora più forte, abbiamo pianificato
tutte le riviste di arredamento, saremo presenti anche sui familiari. Non solo, abbiamo anche raddoppiato il numero degli inserti che sempre alleghiamo ai periodici, portandolo nel 2009 da quattro a
otto milioni».
Insomma Scavolini, ai venti di crisi, contrappone
un’ammiraglia “con potenza di fuoco” in termini di
comunicazione e di brand, perfettamente in linea
con la sua storia e i suoi valori.
LISTONE GIORDANO
Propone un’ampia gamma di legni
per parquet Listone Giordano,
che nelle versioni più nuove
si pregia di particolari trattamenti
di superficie atti a valorizzare
l’effetto estetico e la resistenza
all’usura. Particolare la finitura
Xplus, dal raffinato aspetto satinato
opaco, frutto di un processo di
verniciatura adottato in esclusiva
da Listone Giordano, che garantisce
prestazioni ineguagliabili senza
l’utilizzo di solventi. Nell’immagine,
la varietà di legno Morado, che
mette in risalto gli spazi cucina living
più prestigiosi. Le venature
in evidenza valorizzano l’ambiente
con un decoro tutto naturale.
Echi di stile primordiale
LEGNO
CERAMICA
di Paola Leone
Arrivano da un passato molto lontano, per la precisione remoto, i materiali e gli oggetti più trendy
del settore design e arredo. O almeno così può
sembrare a prima vista. Perché, in realtà, spesso
l’aspetto “primitivo” di una texture, di una forma
o di un materiale nasconde una provenienza pienamente attuale, se non addirittura proiettata
nel futuro. In ogni caso il must, oggi, è avere un
mobile, un particolare oggetto dal carattere primitivo. Cemento a vista, corten, ceramiche ad effetto non-finito, metalli ossidati, vecchi legni sono i nuovi materiali dei mobili, degli oggetti e anche delle cucine più à la page, che, seppure vestiti in modo ‘grezzo’, in realtà, nascondono un’anima ultratecnologica. «Una tendenza ancora di
nicchia, che rivela però un desiderio generalizzato di ritorno all’autenticità», dice Antonio Sartori
di Borgoricco, consulente commerciale di Cinzia
Palazzetti e della sua azienda, Il Cantiere, che
realizza un materiale inedito dalle alte prestazioni, il cemento ‘leggero’, con cui si producono lastre e pannelli per ante, top e componenti per la
cucina e per l’edilizia. «Si può definire una
‘mousse de beton’, una spuma di cemento, la
composizione dei nuovi pannelli creati da Il Cantiere, elementi di finitura e rivestimento che donano a mobili e cucine un aspetto grezzo, ma di
grande fascino. Del resto il gioco dei contrasti in questo caso, la ‘povertà’ del cemento in confronto al raffinato design delle cucine - ha sempre funzionato. Inoltre, in un’epoca di transizione
e incertezze come la nostra, i materiali veri e sinceri rassicurano e confortano». Questo, dunque,
uno dei motivi del successo del trend ‘primitivo’,
fenomeno che Marcello Cutino - progettista di innumerevoli prodotti tra cui Tribe, di Scavolini spiega anche sotto un profilo differente.
«Il mondo della comunicazione visiva è oggi tal-
mente importante e ricco che influenza direttamente anche quello del design, arricchendolo di
suggestioni grafiche, immagini e decori capaci di
‘alleggerire’ l’oggetto e renderlo più friendly. In
questo senso si può interpretare il trend ‘primitivo’, come un modo di intervenire sul prodotto
che, in questo caso, possa evocare una dimensione arcaica, un’era remota e oramai scomparsa. Tra le sollecitazioni provenienti dal mondo
della comunicazione cinematografica, che influiscono sui codici decorativi legati anche agli oggetti d’uso comune, possiamo citare, ad esempio, Harry Potter, che ha portato alla ribalta il
mondo della natura nella sua forma più primordiale e fantastica». Uno dei progetti di Cutino
che ha precorso i tempi della tendenza ‘primitiva’
è Origine, di Glem Progetti, elemento di cottura
monofuoco in ceramica che ricorda direttamente
i falò e successivamente adottato per la cucina
Tribe, di Scavolini, il cui concept si fonda proprio
sull’idea di primitività. A iniziare dal ‘segno’ che
connota la maniglia in bronzo e dal legno impiegato per i frontali.
«Abbiamo scelto materiali caldi, che potessero
testimoniare il rapporto con la natura e la loro relazione ancestrale con l’uomo» conclude Cutino.
Se cucine e mobili si pregiano quindi di superfici
nuove nel concept, e primitive nella memoria,
anche oggetti e complementi sono contaminati
dalla tendenza più arcaica del momento. Consolle costruite con ferro invecchiato, parquet e mobili in legno antico o anticato, vasi che sembrano
recuperati da scavi archeologici e reperti fossili
di pesci oramai estinti che dalle cave provengono davvero, sono i nuovi status symbol delle abitazioni più prestigiose. Che per apparire più moderne e al passo con i tempi devono necessariamente essere arredate con testimonianze e manufatti di (vere o presunte) ere geologiche oramai remote.
TREND IN CORSO Dalla scelta di finiture
e materiali che riportano alla memoria l’idea
di un mondo perduto e primitivo
a forme essenziali e totemiche
che richiamano una autenticità arcaica
FERRO CEMENTO
PIETRA
BOFFI
È progettata da Piero Lissoni + CRS il sistema Duemilaotto, pensato per valorizzare la materia naturale e lavorata artigianalmente, che rende protagonisti gli
elementi funzionali. Tavoli, cappe, piani snack arricchiscono così lo spazio di un’artigianalità raffinata, data dalle lavorazioni esclusive di ceramiche, pietre e legni
vecchi o nuovi. Ecco la superficie screziata del legno di abete vecchio del tavolo a penisola, proposto anche in legno di acacia (sp. 4 cm) nel colore naturale.
La pietra ruvida nera Black Moon definisce invece il top a sbalzo dallo spessore e dal carattere forte e in netto contrasto con la finitura dei frontali.
Sopra, la cappa diventa l’occasione per arricchire l’ambiente con un tocco d’arte grazie ad elementi ceramici bianchi diversamente decorati e accostati tra loro.
LEGNO
ARAN CUCINE
Mirò Basic è un modello semplice ed elegante, con ante rivestite in laminato con bordo in tinta Out Line. Il particolare decoro dei frontali tipo legno, con venature
orizzontali su fondo scuro, trasforma però completamente il look della cucina realizzando uno spazio suggestivo, di sapore etnico se non “primordiale”.
Mirò si articola in 14 tinte unite lucide, 14 tinte unite opache e 13 finiture legno. Particolare la colonna larghezza 180, con sistema di apertura anta complanare,
completa di frigo, forno, cestelleria, dispensa e sensore per illuminazione a Led.
RIVA 1920
Ricavata dall’anima antica del legno Kauri, l’albero più grande e famoso della Nuova Zelanda conservato per migliaia di anni nelle paludi, la collezione omonima
disegnata da Mario Botta qui si esprime attraverso un tavolo importante che si accompagna con lo sgabello Clessidra, interamente realizzato partendo da un
blocco unico di legno di cedro profumato. Attraverso una particolare lavorazione il blocco di cedro viene modellato fino a ottenere questa originale forma che dà
quasi l’idea di due semisfere poste una sopra l’altra. Lo sgabello è anche sovrapponibile: grazie a un perno di metallo inseribile in un foro al centro della seduta
è possibile agganciare, sovrapponendoli, i vari sgabelli, che diventano così parte di un’ “opera” di design oltre a essere un interessante elemento di arredo.
LEGNO
TONCELLI
Accanto all’alta tecnologia di top scorrevoli, che nascondono e scoprono l’area lavoro, di grandi ante che si aprono silenziose e di finiture brillanti, la cucina
Essential accosta la forte matericità del legno di ulivo, che mostra appieno le caratteristiche venature scure. Le striature miele e marroni del legno movimentano
l’estetica dell’ampia superficie dell’isola di lavoro, mentre le bordature che rifiniscono le colonne si evidenziano per il contrasto con il laccato bianco lucido dei
frontali. All’interno, gli armadi sono attrezzati con frigorifero, forno, microonde e colonne estraibili.
MODULNOVA
Creato dall’azienda in occasione del compimento di vent’anni di attività,
il programma Twenty propone materiali ad alto valore estetico e funzionale
come Kerlite, grès porcellanato che riproduce l’effetto della pietra naturale,
ma, in più, è realizzabile in formati vari, anche estesi in ampie superfici.
Nell’immagine, Kerlite riveste i frontali grazie allo spessore ridotto dei pannelli
che non appesantiscono l’anta e la sua funzionalità. Tra le caratteristiche
di questo materiale, l’alta resistenza all’usura, al fuoco, ai raggi UV;
è inoltre ingelivo (insensibile agli sbalzi di temperatura e al gelo) e presenta
un’alta resistenza alla flessione, oltre ad essere ecocompatibile e riciclabile.
GLEM PROGETTI
Fuoco come elemento centrale dell’ospitalità: questo il concept di progetto
del monofuoco Origine, di Marcello Cutino - BCF Design, piano cottura a gas
singolo in ceramica che si offre come un piatto sul piano di lavoro divenendo
elemento funzionale e complemento d’arredo allo stesso tempo.
Ben lontano dall’idea di elettrodomestico coordinato, Origine è anche un
oggetto pratico poiché si smonta facilmente e si lava in lavastoviglie. È infatti
composto da 3 elementi separati: griglia in ghisa, piatto in ceramica smaltata
color testa di moro, bianca, antracite, nera o nera lucida, e plancetta di
comando con bruciatore disponibile con potenze diverse.
CERAMICA
Lineasette Ceramiche
MUTINA
Effetto cemento grezzo, ma texturizzato, per la nuova collezione Déchirer (design
Patricia Urquiola), realizzata in grès fine porcellanato. Gli elementi ceramici
utilizzabili sia per i rivestimenti sia per la pavimentazione riprendono l’effetto
cromatico del cemento, ma sono poi ingentiliti dalle lievi decorazioni in rilievo
con motivi geometrici e floreali. La serie è proposta anche nel nuovo mosaico
Random, esagoni di piccolo formato in cui i bassorilievi di diverse altezze,
tagliati e montati su rete in maniera casuale, creano originali effetti decorativi.
LAMINAM
Le lastre in Laminam, che si sviluppano su grandi formati, 1.000x3.000 mm,
con uno spessore pari a 3 mm, abbinano le elevate caratteristiche tecniche
tipiche della ceramica tradizionale con nuove texture. Il progetto Oxide,
ad esempio, cattura l’aspetto più naturale del metallo quando viene
nobilitato dagli ossidi e non ne subisce ancora gli effetti negativi.
Oxide è proposto in quattro colori: nero, moro, avorio, perla.
IL CANTIERE
Trasforma il cemento in idee, espressione e “cose di rilievo”: questo lo slogan de Il Cantiere, azienda leader nella realizzazione di pannelli in cemento ad alta
performance Ductal di Lafarge, materiale composito minerale e privo di resine e quindi ecologicamente sostenibile, dalla granulometria finissima, che permette
di riprodurre fedelmente qualsiasi texture e realizzare componenti e rivestimenti per diversi usi, dall’arredo all’edilizia. Tra le applicazioni di maggiore successo,
quelle di rivestimento dei componibili per cucina. Un esempio è dato dalla cucina realizzata da Comprex, completamente rivestita con i pannelli in cemento.
FERRO CEMENTO
Roche Bobois
KERAKOLL DESIGN
Leader nei prodotti e servizi per l’edilizia sostenibile, il restauro storico e l’interior design, il Gruppo Kerakoll propone le nuove eco-superfici continue
in Cementoresina® con il brand Kerakoll Design. La fusione di materie innovative come cemento e resine con materiali naturali riproposti in chiave
contemporanea, come legno e pitture traspiranti, rappresenta il valore e lo stile di un progetto che può trovare applicazioni in qualsiasi ambiente della casa.
VALCUCINE
Artematica Dolmen punta sulla naturale matericità della pietra che propone per le ante, il top e i fianchi. A caratterizzare la nuova veste di Artematica è Oreolite®,
un materiale dalla resistenza inconsueta, composto da minerali preziosi come quarzo e granito finemente amalgamati in diverse granulometrie. L’omogeneità
della Oreolite ® garantisce un’estrema durevolezza nel tempo, l’elevata resistenza all’acqua, al vapore, al calore e alla luce. Particolarmente adatto al contatto
con alimenti, questo materiale è assolutamente igienico, inodore, facile da pulire, antimacchia, resistente all’umidità e alle abrasioni.
Antolini
PIETRA
MINOTTI
La pietra inizia e conclude la cucina Atelier di Minotti, in cui il richiamo alla primitività della materia è assoluto. L’essenza e la purezza del lapideo così com’è,
al naturale, si svela nella costa a spacco del piano di lavoro e delle fiancate, in contrasto con la superficie liscia degli altri componenti. Interamente costruita in marmo
bianco perlino, Atelier invoca l’impiego della materia pura non solo per i contenitori, ma anche all’interno dell’ambiente: le pavimentazioni possono essere infatti
realizzate nello stesso materiale lapideo della cucina e con lastre di grandezza adeguata, per cui le fughe si allineano con la modularità dei pannelli frontali della cucina.
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Acquista Spagnol Cucine:
ti regaliamo una lavastoviglie!*
Una tradizione “made in Italy”
Già a fine ‘800, nei caffè letterari più alla moda dei centri cittadini
italiani, il rituale dell’aperitivo era protagonista. Un momento
gioviale, sociale e socievole. Fin dalla sua comparsa, nel tardo ‘700,
venne percepito come tempo di incontro, momento ricreativo,
attimo di evasione. Oggi, l’aperitivo è - con la sua italianità - un
momento diffuso e ricercato in tutto il mondo; è un’anteprima,
un’introduzione, un lancio. Come lo è questa pagina per Spagnol
Cucine: una stuzzicante anteprima per assaggiare ciò che verrà,
preparato egregiamente da Spagnol Cucine.
Finanziamenti in collaborazione con:
*Fino al 31/12/2009 acquistando una cucina Spagnol Cucine del valore di 4.990 iva esclusa,
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d’incasso. Regolamento presso i punti vendita che aderiscono all’iniziativa o su spagnolcucine.it
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BERLONI
INFORMA
INVITO
A CASA BERLONI
CON L’EVENTO OPEN HOUSE IN CORSO
DAL 18 MAGGIO AL 12 LUGLIO, BERLONI
RACCONTA IN DIRETTA AI PROPRI CLIENTI
LA FILOSOFIA DEI NUOVI SISTEMI
PER LA CASA, A PARTIRE DALLA CUCINA
Roberto Berloni
con alcuni clienti
mentre mostra
loro una
delle tante novità
dell’area cucina.
Dal 18 maggio fino al 12 luglio Berloni apre le porte della propria azienda per incontrare i suoi clienti
e presentare tutte le novità che riguardano i sistemi cucina, giorno, notte e camerette.
L’iniziativa, che impegna in prima persona la proprietà e tutto lo staff commerciale e tecnico, è una scelta strategica che ribadisce la volontà dell’azienda di essere sempre più vicina al proprio cliente. «Un’occasione unica di scambio e di confronto, tanto più importante in un momento complesso come questo in cui l’azienda si è comunque
impegnata a trovare delle risposte concrete, propositive e lungimiranti», specifica Roberto Berloni.
«Secondo le nostre analisi, la crisi economica cominciata nel 2008 ha solo accelerato un processo
di revisione strutturale del rapporto “domanda offerta” che comunque si sarebbe palesato. Finora, questo rapporto è stato caratterizzato da una
perfetta coincidenza tra qualità e prezzo del prodotto; dove cioè ad un prodotto di prezzo mediobasso corrispondeva un prodotto di qualità mediobassa. Oggi, al contrario, i nostri sforzi ci hanno
spinto all’utilizzo di soluzioni costruttive e di materiali con cui realizzare collezioni di prodotti che garantiscano una percezione medio-alta/alta del prodotto a fronte di un prezzo particolarmente conveniente, e comunque coerente alle intenzioni e alle
capacità di acquisto di un pubblico più vasto. Que-
sto processo è stato già sviluppato in altri settori evoluti (auto, elettronica di consumo) e ha consentito
di aggredire i mercati e ampliare i propri target di riferimento, grazie ai valori espressi dal marchio. Il
frutto del lavoro di ricerca degli ultimi sei mesi rappresenta, in sintesi, una svolta concettuale molto
significativa per Berloni e rinnova completamente la
nostra proposta. Per raccontarla abbiamo voluto incontrare in modo diverso e più personalizzato i nostri clienti, che sentiamo sempre più parte integrante dell’azienda. La ricchezza della nostra risposta,
articolata in una gamma ancora più vasta, richiedeva infatti un approfondimento maggiore di quello
che può nascere in occasione di una fiera, anche se
di grande importanza come il Salone di Milano.
Senza nulla togliere al ruolo fondamentale di tale
appuntamento, a cui torneremo il prossimo anno in
occasione di Eurocucina, abbiamo sentito la necessità di dare maggiore spazio e tempo ai nostri clienti che in gruppi di massimo 60 persone sono accolti
ogni giorno, per due mesi, in azienda».
L’universo Berloni si esprime nel modo più consono nello showroom aziendale appena inaugurato:
due spazi per un totale di mille metri quadri dove
sono stati proposti i nuovi programmi per la casa, a
partire dalla cucina. Per tutti i sistemi vale un concetto che, come spiega Roberto Berloni, è vicino al
mondo industriale dell’automobile: «Abbiamo lavorato su una “scocca” unica e di qualità (cassa a
spessore 25 mm, ante a spessore 22 mm, ferramenta e meccanismi dei migliori fornitori) che può
essere vestita con una “carrozzeria” su misura dei
vari target di clientela. Per tutti i sistemi proposti
abbiamo prediletto un comune trend colori giocato
su una scala di toni neutri che arriva fino al marrone, con tocchi di rosso per i complementi, ma lo
abbiamo espresso attraverso materiali e finiture
«Siamo molto felici di vivere un evento aziendale così importante:
il nostro marchio è ormai noto in tutto il mondo, i nostri clienti
ci seguono con fedeltà da tanti anni. Invitarli “a casa” è un modo
innanzitutto per ringraziarli e dedicare loro tutta la nostra disponibilità»
che vanno dai più recenti e tecnologici melaminici,
oggi arrivati a risultati sorprendenti, ai più preziosi
impiallacciati fino ad arrivare al cuoio, quando parliamo di armadi e contenitori giorno. Questo vuol
dire che il nostro cliente ha la possibilità di proporre un brand che oltre all’affidabilità di 50 anni di
storia mette in campo una qualità sostanziale e
percepibile declinabile facilmente su diverse fasce.
Pensando alle giovani famiglie, nel nostro showroom, ad esempio, abbiamo allestito un appartamento completo dal valore di 18 mila euro di listino
al pubblico, mentre per i consumatori più sofisticati
proponiamo, per fare un altro esempio, l’armadio
con il televisore Lcd integrato. In cucina il concetto
si esprime attraverso quattro nuove soluzioni che
spaziano dalla purezza del modello senza maniglia
fino alla ricchezza di dettagli del modello più classico, senza trascurare la cucina in vetro e quello più
high tech in acciaio, la “fuori serie” della squadra
Berloni, tornando al paragone con il mondo dell’automobile. Ogni proposta, qualsiasi sia il target a
cui si rivolge, è firmata dalla qualità Berloni che
ne definisce l’identità attraverso particolari in esclusiva. Dettagli che possono essere estetici o
funzionali, o entrambe le cose come, ad esempio, il telaio delle ante della cucina in vetro che
viene proposto, oltre che in finitura alluminio, anche in bianco e in nero e con l’angolare stondato
per garantire maggiore sicurezza. In ogni caso offriamo a tutti lo stile Berloni, che come quello di
un grande sarto si contraddistingue sempre,
qualsiasi sia il tessuto scelto».
E se per il consumatore i nuovi sistemi Berloni
invitano al “piacere di tornare a casa”, per i clienti della distribuzione il piacere è quello di un rapporto ancora più stretto con un’azienda che apre
loro le porte di casa. Casa Berloni, ovviamente.
Lo spazio dedicato
alla zona giorno
e notte è uno
dei due nuovi
showroom
aziendali
che, nell’insieme,
si estendono
su oltre 1.000 metri
quadri.
BERLONINUMERI
Il Gruppo Berloni, marchio
storico nel mercato nazionale
e internazionale delle cucine
e dell’arredamento, con sede
a Pesaro, opera in Italia con circa
650 punti vendita di cui circa
un centinaio esclusivisti.
Nel mondo è presente in più
di 50 paesi, attraverso centinaia
di punti vendita qualificati, agenti,
importatori, distributori
e joint venture.
Il brand Berloni
parla a tutto
il mondo con il suo
inconfondibile
stile italiano.
Il Gruppo è costituito da realtà
che operano in settori diversi
e sono suddivise in tre unit
principali: Casa, Ufficio e Freddo.
Un fatturato di Gruppo 2008 pari
a 175 milioni di euro
(50% casa, 50% freddo + ufficio)
e 900 dipendenti, un fatturato
Berloni spa 2008 di 85 milioni
di euro (80% cucine,
20% giornonotte) e 435 dipendenti:
questi i numeri principali.
UN NEGOZIO
NEL NEGOZIO
NUOVI FORMAT Un punto vendita di arredo
di grandi dimensioni (nel flagship store di una
catena) in cui la cucina costituisce il fulcro
della proposta: di prodotto, servizio e immagine
In alto, la reception
dell’area dedicata
ai mobili si apre
sulla grande
“piazza” centrale
da cui si possono
scegliere percorsi
differenziati.
Il percorso
lungo i corridoi
è valorizzato
da una grafica
mirata che racconta
al meglio le singole
composizioni
evidenziando le
varianti disponibili.
dre e fondatore Renato) e responsabile del settore
mobili. «I nostri edifici sono progettati secondo essenziali criteri architettonici, in cui lo studio della
luce, degli spazi, del colore, l’esposizione della
merce e la localizzazione dei servizi sono convergenti verso un obiettivo principale: la soddisfazione e il benessere del cliente».
di Monica Molteni
LAYOUT MIRATO MA NON COSTRITTIVO
Tecnologia, arredamento, illuminazione, elettrodomestici e in generale tutti gli articoli per la casa e il
tempo libero è quanto offre SME, un gruppo attivo
dagli anni ’50 nel commercio al dettaglio e sviluppatosi nell’ultimo ventennio fino alle dimensioni
attuali: 800 dipendenti, 10 punti vendita (di cui 5 di
grandi dimensioni e uno dedicato esclusivamente
all’arredamento). Il Gruppo, che ha conquistato una posizione di leadership in Veneto e Friuli nel
settore della media distribuzione organizzata, ha
recentemente inaugurato un flagship store a Martignacco (Udine), dove esplicita la propria filosofia
di vendita e dispiega l’intera gamma d’offerta.
«I punti vendita SME sono centri di acquisto pensati secondo una moderna concezione, che ne fa
allo stesso tempo centri di ritrovo e di socialità, dimensione che trova una espressione sempre più
accentuata nelle strutture di più recente realizzazione» spiega Paolo Sartorello, titolare (con il pa-
Un concetto confermato anche nella nuova apertura (12 mila mq su due piani), dove particolare interesse riveste il mobile e, al suo interno, la cucina.
Se infatti il piano terra vede la tradizionale offerta
di tutti i pdv SME (elettrodomestici, informatica,
telefonia, fotografia, hi-fi, libri, giocattoli, illuminazione, articoli per regalo e lista nozze, fai da te) organizzata in reparti, con 18 casse in uscita e un
bar-ristorante, il primo piano è invece tutto dedicato all’arredo. Il progetto espositivo (curato da Antonio Cecere, con allestimento di StudioCrea) traduce la filosofia aziendale customer-oriented partendo dal presupposto che, come puntualizza il
progettista, «il cliente non deve sentirsi sequestrato da un percorso obbligato lungo il quale è costretto a vedere centinaia di prodotti che non gli interessano, come di solito accade nella grande distribuzione». In questa logica, la grande “piazza”
centrale (alla quale si accede attraverso due scale
mobili e un imponente ascensore) invita a sceglie-
ambientecucina
| 93
‘‘
PERCORSI OBBLIGATI: NO GRAZIE
IL CLIENTE NON DEVE SENTIRSI SEQUESTRATO
DA UN PERCORSO OBBLIGATO LUNGO IL QUALE
È COSTRETTO A VEDERE CENTINAIA DI PRODOTTI
CHE NON GLI INTERESSANO, COME DI SOLITO ACCADE
NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE. IL LAYOUT INVITA A UNA VISITA
MIRATA SULLE ESIGENZE E LA DISPONIBILITÀ DI TEMPO DEL CLIENTE
re percorsi differenziati a seconda di ciò che si cerca: partendo da destra, la Zona Giorno (cucine,
soggiorni, tavoli e sedie, divani, complementi e arredobagno); partendo da sinistra, la Zona Notte
(armadi e area sonno). Su uno dei lati perimetrali
vi è inoltre la zona Outlet: 800 mq dedicati alle proposte di primissimo prezzo.
«Il layout invita a una visita mirata sulle esigenze e
la disponibilità di tempo del cliente» prosegue Sartorello. «Tutti i reparti dedicati al mobile hanno
spazi comodi, sono ben accessoriati e illuminati.
Abbiamo voluto privilegiare la qualità dell’esposizione e non la quantità: questo fa la differenza, e i
prodotti esposti sono ben leggibili. Inoltre, il servizio di consulenza permette di dare risposte precise
alle richieste dei clienti già in negozio, oltre ad offrire la possibilità di ricevere poi, a casa propria, un
nostro progettista per la rilevazione delle misure e
i consigli sulle soluzioni di arredo».
POSIZIONAMENTO E AREE DI GUSTO
Il centro cucine, nel megastore SME di Martignacco, è un vero “negozio nel negozio”: 46 proposte
(scelte con un preciso posizionamento, collocabile
tra il primo e il secondo prezzo) su 800 mq, suddivisi tra i due marchi: Veneta Cucine e Forma 2000.
«La cucina è un reparto importante nel contesto
del mobile: identifica in modo chiaro il posizionamento del negozio e ne determina l’immagine.
Rappresenta l’ambiente centrale nel contesto della
casa, dove il cliente è generalmente più attento
non solo alle scelte estetiche, ma anche a quelle
funzionali. Di conseguenza, per proporre soluzioni
che consentano di individuare le aree di gusto, i
materiali e le soluzioni funzionali allo spazio a disposizione, abbiamo ritenuto opportuno dedicare
un’area e un numero di composizioni che agevolino il cliente ad approcciare il modello di maggiore
gradimento. Oggi è sempre più difficile far percepire il valore del prodotto che si offre, anche perché
tutto si assomiglia, e in una situazione di questo tipo è troppo facile tendere al prodotto di primo
prezzo, con evidenti difficoltà per tutta la filiera del
settore. Il mobile è, dopo l’auto, il bene più durevole e la cucina è il fulcro: è dunque necessario dare contenuti che aiutino a tenere alto il valore della
proposta di arredo. I nostri servizi pre-vendita sono volti ad individuare, insieme al cliente, la scelta
del modello più confacente alle esigenze sia progettuali sia economiche. Il rilievo delle misure a
domicilio e il preventivo completano i servizi gratuiti di pre-vendita, ai quali segue l’organizzazione
delle consegne, curata da una apposita centrale logistica, che assicura anche il buon esito del montaggio e l’assistenza nel tempo. Per ciò che riguarda i dati di vendita, nel nostro contesto, il peso delle cucine è circa il 30% del settore arredo e il nuovo punto vendita è in linea con il dato storico».
In alto, l’esterno
del flagship store
SME di Martignacco
(Udine).
La zona dedicata
al mobile propone
spazi comodi,
ben accessoriati
e illuminati.
94 | ambientecucina
[ portfolio Copat ]
COPAT
UN’IDENTITÀ RINNOVATA
Luxury Size:
la preziosità
del laccato lucido
bianco di Salina
interpreta
lo stile più ricco.
CAMBIARE PER ESSERE ANCORA DI PIÙ SE STESSI, CONTINUANDO
A PUNTARE ALL’ECCELLENZA. QUESTO IL SENSO DEL PROCESSO
DI RINNOVAMENTO AZIENDALE AVVIATO DA COPAT
Feel Nature:
la laccatura a poro aperto
bianco di Giava valorizza
l’autenticità della soluzione.
City Soul:
l’eleganza della cucina Kos
in ebano opaco viene
valorizzata dall’abbinamento
con i contenitori specchiati
del programma Salina.
Costruire una maggiore sintonia con il proprio target
e di identificazione del proprio target di utenza,
di riferimento, progettare e realizzare prodotti pensati
attraverso proposte ricche di soluzioni estetiche
per un mercato in mutamento, supportare in modo
e funzionali, in piena armonia sia con la vocazione
significativo la propria rete distributiva, anche
all’ambientazione living sia con l’esigenza
attraverso nuove iniziative di comunicazione:
di un laboratorio domestico sempre più attrezzato
essere Copat oggi, significa tutto questo.
e confortevole. Per riuscire in questo intento,
Così l’azienda friulana, forte di una storia e di uno
Copat ha individuato tre stili di vita contemporanei,
sviluppo importante, ha avviato nell’ultimo anno
attraverso i quali declinare le proprie proposte
un vero e proprio percorso di innovazione,
prodotto. Metropolitano, intenso, veloce: City Soul
che va a toccare tutte le componenti e rilancia
è un lifestyle che ha come sfondo e ispirazione
l’identità di prodotto e di marchio. Un processo
la città, con i suoi ritmi e le sue architetture,
importante, anche perché riguarda tutti i comparti
ma anche con le sue stratificazioni, dove convivono
aziendali, coinvolgendo l’intera struttura organizzativa.
i ricordi del passato con citazioni vintage e le
L’evoluzione aziendale continua a guardare con
soluzioni in cui l’efficienza contemporanea
particolare attenzione all’ambiente, come dimostrano
si sposa con il glamour.
le ottenute certificazioni UNI EN ISO 14001 ed EMAS,
La voglia e il rispetto della natura identificano
ma Copat pone altrettanta attenzione alla salute
lo stile Feel Nature, in cui l’interno riflette e racconta
e sicurezza dei lavoratori: lo testimonia l’ottenimento
l’esterno, con arredi luminosi e sobri, materiali
della certificazione OHSAS 18001, che ha permesso
naturali, essenze chiare, colori neutri, e in cui oggetti
all’azienda di rientrare nel ristretto numero
e accessori parlano di una semplicità ricercata e mai
delle imprese in possesso delle tre certificazioni:
banale. Infine, il nuovo lusso, che identifica lo stile
Qualità - Ambiente - Sicurezza.
Luxury Size: ampi spazi, forme essenziali, tanta luce
e di fondo una cultura del design destinata a essere
LIFESTYLE IN CUCINA: LE RISPOSTE DI COPAT
un classico della contemporaneità.
A partire da Eurocucina 2008, Copat ha intrapreso
Ai consumatori che si identificano in questi tre filoni,
anche una strategia di prodotto ancora di più in stretta
Copat rivolge le sue recenti e più evolute proposte,
connessione con il mercato, per cui la progettazione
presentate a Eurocucina 2008 e dall’autunno dello
del prodotto risponde alle esigenze di vita
scorso anno in vendita negli showroom qualificati.
LIMITED EDITION,
UN PROGETTO OLTRE LA CRISI
Attenzione al mercato
e capacità progettuale:
ancora una volta Copat legge
i fenomeni socio-economici
della quotidianità, e in particolare
della crisi dei consumi,
e risponde con una proposta
in controtendenza:
è Limited Edition, una cucina
che fa coincidere il necessario
e il desiderio, la qualità
e la convenienza, con
una dotazione di ben sette
elettrodomestici al top
di gamma (compresa cantinetta
vino e macchina del caffè),
dotata di cassetti attrezzati
di servizio posate e utensili.
Con una sorpresa: Limited Edition
è bianca, ma dotata
di serie di un kit di cambio colore
per i pensili, con pannelli
facilmente sostituibili in nero
e rosso. Limited Edition è quindi
una cucina full optional, chiavi
in mano e pronta consegna,
come racconta la sua innovativa
campagna pubblicitaria.
Proprio con il lancio di Limited
Edition viene inaugurata anche
una nuova collaborazione, quella
con la società Perego&Solera
di Milano, partner qualificato
che supporta l’azienda
con il ruolo di Ufficio Stampa.
Foscarini, Superstudio Più, via Tortona
Moroso, showroom via Pontaccio
SCAVOLINI
“La decorazione può aggiungere una
nuova emozione e un nuovo
significato al mondo piatto e
monocromatico creato dal
modernismo. A questo proposito ho
sviluppato alcune idee grafiche digitali
per esprimere lo spirito del nostro
tempo. Questo è ciò che ho fatto con
Scavolini. Ho abbellito le superfici in
vetro per trasformare le cucine
bidimensionali in spazi dotati di
dimensioni più complesse. La cucina
dovrebbe essere essenziale, ma anche
sensuale, come del resto tutto ciò che
avviene intorno ad essa; ma anche
ordinata ed evocativa, affascinante da
un punto di vista sia estetico e sia
sociale”. Karim Rashid , designer
decori Crystal
SCAVOLINI
“Decoration can bring new emotional
appeal and new meaning to the flat,
monochrome world of modernism.
This is why I developed a number of
digital graphic ideas to express the
spirit of our time. This is what I did
with Scavolini. I embellished the
glass surfaces to give twodimensional kitchens a more
complex new dimension. Kitchens
should be simple, and also sensual,
like everything that happens in and
around it; but also tidy and
evocative, charming from an
aesthetic and social point of view.”
Karim Rashid, designer of the Crystal
decorative series.
MILANOAPRILE2009ISALO
di/by Carla Cavaliere, Antonella De Alessandri, Paola Leone, Raffaella Razzano
laccato assoluto
FINITURA AD ALTO IMPATTO LUMINOSO, AMPIAMENTE
DECLINABILE IN DIVERSE SOLUZIONI PROGETTUALI ED ESTETICHE:
DAL BIANCO TOTALE AL COLORE GLITTER
Glem Progetti, HI-MACS® Design Contest 2009, via Tortona
Valcucine, Superstudio Più, via Tortona
Desalto, Sede Il Sole24Ore, viale Monte Rosa
MESON'S
Protagonista del nuovo progetto White
Flowers di Meson's è l'opera artistica
di Massimo Gardone, fotografo di
fama internazionale, cui si deve il
tema floreale che si stempera con
delicatezza e sfumature appena
accennate sugli elementi della
composizione. L'immagine fotografica,
tenue e luminosa, disegna le ante in
vetro di basi e pensili e del pensile
Little Box, innovativo elemento di
contenimento, trasversale per i diversi
ambiti della casa, firmato Luca Botto
(responsabile direzione artistica
Meson's) e Massimo Gardone e
costituito da un pensile dalla
profondità ridotta di 16 cm. E'
possibile scegliere la quantità e la
posizione delle ante decorate,
integrandole con ante dalla finitura
neutra.
Richard Ginori, Padiglione Visconti, via Tortona
MESON'S
The new White Flowers programme
from Meson’s features the artwork of
internationally-acclaimed
photographer Massimo Gardone,
who created the subtly delicate floral
motif featured on the composition’s
various elements. The soft, luminous
photographic image adds patterning
to the glass fronts of the floor and
wall units and the Little Box unit, an
innovative storage element designed
for use in various rooms in the home
by Luca Botto (art director for
Meson’s) and Massimo Gardone,
which takes the form of a wall unit
just 16 cm deep. It is possible to
choose the quantity and the position
of the decorated fronts, and to
include fronts with a neutral finish.
NILACUCINAFUORISALONE
laccato assoluto
FINITURA AD ALTO IMPATTO LUMINOSO, AMPIAMENTE DECLINABILE
IN DIVERSE SOLUZIONI PROGETTUALI ED ESTETICHE: DAL BIANCO
TOTALE AL COLORE GLITTER
Tagina, Pasticceria De Sanctis, via Tortona
Boffi, showroom via Solferino
98 | ambientecucina
SI RIPARTE DA MILANO E DALLA NATURA
STARTING WITH MILAN AND WITH NATURE
La macchina internazionale del design ha nei saloni milanesi un
motore che non perde un colpo. Neppure in un momento così critico per l’economia mondiale. I dati rilasciati dagli organizzatori stupiscono e rincuorano al tempo stesso visto che la 48a edizione dell’appuntamento milanese, evidentemente irrinunciabile, ha registrato la presenza di 278 mila operatori, di cui più della metà stranieri. Paragonata all’analoga edizione 2007, quella in cui si svolgeva Euroluce, stiamo parlando di un +14%. La crescita conferma la
straordinaria vitalità di un settore produttivo che ha saputo mettere in campo tutte le sue forze per investire e scommettere sul proprio futuro puntando sull’enorme visibilità che la vetrina milanese
garantisce. Un atteggiamento positivo che ha coinvolto anche molti produttori di cucina i quali hanno trovato nel fuori salone lo spazio consono per presentare la propria sfida. In attesa dell’edizione
2010 di Eurocucina, per alcuni si è trattato di aprire le porte dei loro showroom milanesi per proporre restyling di programmi già esistenti. Altri, invece, hanno messo sul piatto nuovi progetti, che
hanno interpretato alcuni trend di particolare attualità.
The international design machine is a driving force that never fails.
Not even in these difficult times for the world economy. Figures released by the organisers certainly do not disappoint: the 48th edition of this unmissable Milan event attracted 278,000 operators,
more than half of whom were foreigners (153,456 to be precise),
which means an increase of 14% on the comparable edition of
2007, when Euroluce was also held. The growth confirms the remarkable vitality of a manufacturing sector which has pulled out
all the stops to invest in its own future, taking advantage of the
huge visibility the Milan showcase guarantees. A positive attitude
that has also involved many kitchen manufacturers, who used the
spaces of the Fuori Salone to show themselves off. In 2010 there
will be another Eurocucina, so some used this year’s event to open
up their Milan showrooms and present existing programmes, albeit with a few restyled touches. Others actually had new designs
to present, and these offered interpretations of some of the trends
of the moment. On the more technical side of things there is a definite focus on materials in contemporary design. The highly sophi-
MILANOAPRILE2009ISALO
Per quanto riguarda l’aspetto più tecnico si conferma l’importanza
della materia nel progetto contemporaneo. Lavorazioni sofisticate
su legno, laminato, vetro, lapidei e compositi consentono nuovi risultati estetici e strutturali. Le superfici sono enfatizzate ulteriormente dagli spessori che sovente diventano la cifra stilistica delle
proposte con escursioni che vanno dalle ante super leggere da 12
mm fino ai maxi 56 mm che caratterizzano l’anta della nuova cucina Armani-Dada, la star più lussuosa vista a Milano, riservata a
pochi Vip. Di grande interesse per tutti risulta invece la ricerca sulla materia quando coincide con un minore impatto sull’ambiente.
Il tema green è infatti una sfida essenziale per tutti e anche se
molti vestono “panni verdi” per ragioni dettate dal marketing, rimane positiva la sensibilità sempre più diffusa nei confronti dell’argomento. Sostanziale, come sempre, la ricerca portata avanti
da Valcucine che con “gReenaissance”, ha proposto la prima cucina in vetro riciclabile al 100% con un progetto espositivo ispirato
al ciclo naturale della materia. In tema ecologico, da segnalare anche l’utilizzo del legno termo trattato scelto da Boffi, Varenna e Elmar. Una volontà che per quest’ultima azienda ha rappresentato la
dimensione ecologica del poetico progetto di Ludovica e Roberto
Palomba, tra i protagonisti dell’evento “InterniDesignEnergies”. Il
tema della natura sembra aver guidato anche l’estetica del colore
che ritorna a dire la sua anche in cucina scoprendo, ad esempio, la
nota solare del giallo o osando un nuovo verde ottanio. Scelte da
“passerella” forse, ma che noi vogliamo assurgere a simbolo della
reazione positiva alla crisi che ha contraddistinto questa edizione,
in grado di sorprendere tutti per la sua vivacità. Anche in cucina.
sticated use now being made of wood, laminate, glass, stone and
composite materials is yielding some exciting new aesthetic.
Attention is also being drawn to surfaces by the use of thickness
whether it be the use of super-lightweight 12-mm fronts or the 56mm maxi fronts that characterise, for example, the new ArmaniDada, the de luxe star of this edition of the show, which clearly has
a VIP clientele in mind. And because green is very much the theme
of the moment, we were all of course also very interested to see
the efforts that are being made to reduce the impact materials have on the environment, and even though many are clearly “going
green” for marketing reasons, it is nevertheless reassuring to see
the growing sensitivity being shown in this area. Valcucine, for
example, presented “gReenaissance”, the first kitchen made of
100% recyclable glass at Superstudio Più, with a display installation inspired by the natural cycle of matter. Also on the subject of
ecology, it was interesting to see the use of heat-treated wood by
Boffi, Varenna and Elmar. A choice which for the latter company
coincided with a desire to give ecological substance to the poetic
design by Ludovica and Roberto Palomba, who were among those
featured at the “InterniDesignEnergies” event. The world of nature
also seems to be informing colour schemes: yes, colour is making
a comeback: notably with the use of sunny yellows and a brandnew teal green. It was perhaps a case of firms presenting their
showiest “catwalk” ideas, but we like to think of this as a symbol
of the pro-active approach to the recession that was seen at this edition, one that surprised everyone for its lively, upbeat mood.
And that goes for kitchens, too.
NILACUCINAFUORISALONE
Terra, Minotti
100 | ambientecucina
STRATO
Marco Gorini ha presentato,
nello showroom Strato, l’esclusiva
collezione Strato 015, che si
contraddistingue per l’impiego
di materiali pregiati e per un concept
incentrato su una logica modulare
prevalentemente orizzontale.
Nello showroom il sistema è stato
proposto con isola e due composizioni
a parete in Stratocolor nero,
laminato di qualità superiore
altamente resistente. Particolare
la lavorazione del top dell’isola che
abbina lo Stratocolor nero alla pietra
nero assoluto, che identifica l’area
d’appoggio e operativa. Grazie
all’accurata finitura manuale,
i due tipi di superficie del top risultano
perfettamente complanari tra loro.
STRATO
At the Strato showroom
Marco Gorini presented the exclusive
Strato 015 collection, characterised
by the use of quality materials and
a design concept based on a mainly
horizontal modular logic.
The showroom presentation featured
an island and two wall compositions
in black Stratocolor, a highly durable
laminate of exceptionally high quality.
The island worktop is particularly
interesting, as it combines black
Stratocolor with absolute black stone
to identify the usable surface space
and work area. Thanks to the
meticulous manual finish,
the two types of worktop surface
fit absolutely flush to each other.
tecnologia materica
PRODOTTI “FORTI” DAL FUORI SCENA MILANESE,
CHE INTERPRETANO IL FASCINO SCULTOREO,
CON IL RUOLO DETERMINANTE DELLE PIÙ EVOLUTE
METODOLOGIE DI LAVORAZIONE E DI FINITURA
MILANOAPRILE2009ISALO
BULTAHUP
All’interno dello showroom Bulthaup
di via Durini, l’azienda tedesca ha
voluto porre l’accento sull’alta qualità
della finitura in laminato delle ante,
che sui bordi elimina completamente
antiestetiche linee di giuntura
grazie alla tecnica di saldatura al laser,
lavorazione unica al mondo
ed ora appositamente brevettata
per Bulthaup. Si ottengono così ante
dall’aspetto liscio e compatto, come
finite da un’unica colata. Nuove anche
le colonne bulthaup b3, con anta
a scomparsa all’interno della fiancata,
e gli equipaggiamenti interni di
cassetti e cassettoni in legno massello
di noce, assemblati artigianalmente
con incastri a coda di rondine.
BULTHAUP
At the Bulthaup showroom
in Via Durini, the German firm put the
accent on the quality of the laminate
finishes of the fronts, with edges
that do away with unsightly joints
thanks to the unique laser-welding
process which Bulthaup has now
patented. The result is perfectly
smooth, compact fronts that
look as if they have come out
of a single mould.
The new bulthaup b3 columns units
have fronts that hide away into the
sides; the new internal fittings
of the drawers and storage units
in solid walnut are hand assembled
with dove-tail joints.
material technology
“POWERFUL” PRODUCTS FROM MILAN’S EXTRA EVENTS, OFFERING
A NUMBER OF VARIATIONS ON THE SCULPTURAL THEME, BUT ALL
FEATURING THE DECISIVE PRESENCE OF STATE-OF-THE-ART
MANUFACTURING AND FINISHING METHODS
NILACUCINAFUORISALONE
MILANOAPRILE2009ISALO
ARCLINEA
La tecnologia di processo di Arclinea
e la creatività di Antonio Citterio
si esprimono al massimo livello
in Lignum et Lapis, una cucina
che attraverso i valori della materia
realizza vere e proprie sculture
industriali d’arredo. Il legno di larice
è reinventato per una inedita proposta
di anta massello (disponibile
anche laccata nei colori di gamma)
disegnata a listelli di larghezza
e distanza variabili realizzata
con una tecnologia esclusiva.
ARCLINEA
Arclinea’s process technology
and the creativity of Antonio Citterio
find their highest expression
on Lignum et Lapis, a kitchen that
uses the values of natural materials
to create sculptural industrial
furnishings. Larchwood is re-invented
for a new solid front (available
also in standard lacquered colours)
featuring slats in different widths
and at varying distances produced
using an exclusive technique.
SCHIFFINI
Il kitchen concept di Alfredo Häberli
presentato lo scorso anno ad
Eurocucina diventa progetto e sceglie
il simbolico nome Mesa (tavolo nella
lingua spagnola), in omaggio al tavolo
bancone che lo caratterizza e gli dona
il sapore del focolare d’altri tempi.
Una cucina che ha nella scelta
dei materiali un altro dei suoi temi
caratterizzanti. Mesa riscopre il rame
valorizzato dalla bidimensionalità
della superficie a sbalzo e lo accosta
all’acciaio e al legno massello
di forti spessori.
SCHIFFINI
Alfredo Häberli’s kitchen concept,
presented at the last edition of
Eurocucina becomes a fully-fledged
design, symbolically named Mesa
(table in Spanish), after the countertop table that is its main feature,
and one that nostalgically gives the
kitchen an old-fashioned hearth-andhome feel. The choice of materials
is another major feature. Mesa
rediscovers copper, which it shows off
in two-dimensional form in the
cantilevereed surface and combines it
with thick solid wood and steel.
tecnologia materica material technology
NILACUCINAFUORISALONE
FEBAL
Un solo colore e un unico materiale
per la nuova Trend, della linea Over
Febal, in cui la pietra grigio perla
riveste sia il top sia le basi e le
colonne. Il design dei frontali è
connotato dal profilo in alluminio per
la presa. Particolare il concept che
sottende l’intero progetto Over Febal
e che si fonda su un modulo alto
84 cm, invece dei tradizionali 76 cm,
dotato di zoccolo alto 6 cm, invece
dei consueti 15 cm. Si ottiene così
un incremento del volume interno
del 15% per le basi, e del 7% per
le colonne. Trend è disponibile
anche in laminato e in vetro.
FEBAL
A single colour and a single material
for the new Trend, in the Over Febal
range, in which pearl grey stone clads
the top, the floor and the column
units. The design of the fronts is
characterised by an aluminium trim
that serves as the fingergrip. The main
concept behind the overall Over Febal
design is the use of an 84-cm rather
than 76-cm high module and the use
of a toe-kick panel that is 6 cm tall
rather than the usual 15 cm. This gives
a 15% increase in the internal volume
of the floor units and a 7% increase
on the column units. Trend is also
available in laminate and glass.
tecnologia materica
MILANOAPRILE2009ISALO
CESAR
La nuova cucina Elle si pregia
di un materiale particolare, Unicolor,
che riproduce perfettamente
il porfido naturale, e la forza materica
dell’impianto cucina è rafforzata
dal tipo di costruzione dei contenitori.
Grazie infatti al taglio a 45°
dei pannelli dei frontali, i volumi
presentano il classico “spigolo vivo”,
proprio come se fossero stati scolpiti
da un unico blocco monolitico.
Di grande appeal estetico
l’abbinamento tra la finitura pietra
dell’isola e dei pannelli verticali
e il laccato bianco seta che definisce
i frontali delle colonne e i ripiani
che circondano l’isola di lavoro.
CESAR
A special material was chosen
for the new Elle kitchen: Unicolor,
which perfectly reproduces the look
of natural porphyry. The material
quality of the kitchen system is
reinforced by the construction system
used for the storage units.
The 45° chamfer on the front panels
gives the volumes a “sharp edge”,
just as if it had been cut from a single
monolithic block. Further aesthetic
appeal is created by the stone finish
of the island units and vertical panels
and the silk-white lacquerwork
that defines the fronts of the columns
and the shelves surrounding
the work island.
material technology
NILACUCINAFUORISALONE
ELICA
Durante la settimana del mobile,
l’azienda leader del settore, ha
presentato nel suo showroom, il
nuovo prototipo di cappa aspirante
Pescecappa, opera d’arte ideata da
Gaetano Pesce, il quale ha rivisitato
un elettrodomestico protagonista
nella cucina contemporanea, partendo
dal suo predecessore - la cappa del
camino - visto come “un magico
cappello di umori odorosi, di un
passato freschissimo di memorie”,
e divenuto nel tempo un evoluto
strumento tecnologico.
ELICA
During Milan Design Week,
the sector’s leading form presented
the prototype of its new extractor
hood at its showroom. Pescecappa
is an artwork by Gaetano Pesce,
who has revisited this feature of the
contemporary kitchen in terms of its
forerunner - the chimney breast and
flue - seen as “a magic hat of odorous
humours, taking us into a past rich
in memories”, and which has now
evolved into the hi-tech appliance
we see today.
MILANOAPRILE2009ISALO
i colori della natura
CROMATISMI INTENSI TRA TERRA E CIELO, ESSENZE DAI VALORI
ECOLOGICI, SUGGESTIONI E FORME VEGETALI: PROPOSTE DIVERSE
CHE INTERPRETANO UNA DECISA VOGLIA DI RINASCITA E DI VITALITÀ
ELMAR
Nel loggiato ovest dell’Università
degli Studi, Elmar e Whirlpool hanno
presentano l’installazione Green
Living, concept di Ludovica + Roberto
Palomba che declina l’ambiente
cucina in una dimensione fondata
su ecologia e tecnologia. Il visual del
progetto si sintetizza con una parete
ricoperta da piante e spezie, che non
separa, ma permette di guardare oltre,
e con un grande tavolo in legno
centrale, segno di convivialità
delle cucine di ogni tempo.
La ricerca di Elmar si è concentrata
sull’applicazione in cucina del legno
sottoposto ad alte temperature
e reso così idrofugo e molto più
stabile e durevole.
ELMAR
In the west cloister of Milan’s State
University, Elmar and Whirlpool
presented the Green Living
installation, a concept by Ludovica +
Roberto Palomba which displays the
kitchen in a dimension that is both
eco-friendly and hi-tech. Visually, the
design is striking for its wall of plants
and spices - a feature that doesn’t
separate but creates views beyond and a large central wooden table,
a timeless element around which
people have always liked to gather.
Elmar’s R&D work is based on the
application in the kitchen context
of wood treated at high temperature
to make it water-repellent and much
more stable and durable.
ambientecucina
| 107
NILACUCINAFUORISALONE
the colours of nature
INTENSE CHROMATIC EFFECTS BASED ON EARTH AND SKY, ECOFRIENDLY WOOD, INSPIRATIONS FROM THE WORLD OF PLANTS: A
VARIETY OF THEMES THAT DISPLAY A DESIRE FOR VITALITY AND REBIRTH
MILANOAPRILE2009ISALO
BOFFI
Nello spazio Boffi di via Solferino
la presentazione delle novità è stata
sottolineata dalle installazioni
multicolore di Miguel Chevalier.
“In nome” del colore anche la nuova
versione dello Storage System - il
sistema-armadio appartenente
al modello Duemilaotto (design
Piero Lissoni) - definito da un’accesa
tonalità di giallo. La nuova
armadiatura gialla faceva da sfondo
perfetto per K1, blocco cucina ad isola
firmato Norbert Wangen che aumenta
le sue dimensioni (chiuso: 491 cm;
aperto: 642 cm; prof.: 72 cm).
Realizzato in acciaio o in Corian®,
K1 è stato rinnovato nella capienza
e nella funzionalità.
The presentation of the latest
products at the Boffi space in
Via Solferino was set against the
multi-coloured installations by Miguel
Chevalier. Also with the “accent” on
colour is the new version of Storage
System - the cabinetry system
belonging to the Duemilaotto model
(design Piero Lissoni) - defined by the
striking use of bright yellow. The new
yellow storage units formed the
perfect backdrop for K1, the island
cooking block by Norbert Wangen,
now in a larger size (closed: 491 cm;
open: 642 cm; depth: 72 cm). Made
of steel or Corian®, K1 now offers more
capacity and functional features.
SCIC
Effetto glamour per la nuova
Conchiglia GEM (design Centro
Ricerca e Stile Scic), progettata
come un blocco sospeso dal total look
blu cobalto. La proposta gioca
tra il volume sospeso della cucina
con frontali, top e alzatina in vetro
temperato laccato lucido cobalto
e il volume più contenuto della cappa
(120 cm), sempre in vetro laccato,
ma color castagna. La parete di fondo
che costituisce anche lo schienale
è invece composta da pannelli
in abete sbiancato ed è illuminata
da led in linea integrati a filo.
Altra particolarità del modello
è la finitura delle ante, impreziosite
dal bordo bisellato e disponibili
in un’ampia gamma cromatica.
SCIC
A glamorous effect has been chosen
for the new Conchiglia GEM (designed
by Scic’s Research & Style Centre),
which takes the form of a suspended
block in total cobalt blue. The idea
is a combination of the wall-mounted
kitchen volume with fronts, top
and upstand in glossy cobalt bluelacquered tempered glass and the
smaller hood volume (120 cm),
also lacquered glass but in a chestnut
colour. The back wall is made up
of panels of bleached deal and
illuminated by flush-fitting LEDs.
Another feature of the model is the
finish of the bevelled-edge fronts,
which come in a wide choice of
colours.
i colori della natura the colors of nature
NILACUCINAFUORISALONE
forme in vetro
Cast Glass by Tom Dixon
INSIEME SCENOGRAFICI E LEGGERI, GLI ULTIMI ARREDI CHE
VALORIZZANO E REINVENTANO IL MATERIALE PIÙ TRASPARENTE
E LUMINOSO, ATTRIBUENDOGLI NUOVI VALORI DI RICICLABILITÀ
MILANOAPRILE2009ISALO
glass form
VISUALLY STRIKING AND LIGHTWEIGHT: THE LATEST FURNISHINGS
ENHANCE THE CLEAREST AND BRIGHTEST OF ALL MATERIALS, GIVING
IT NEW APPEAL AS A FULLY RECYCLABLE FURNISHING FEATURE
DANISH
DHS (Dani-sh Home System)
è un sistema componibile per la
realizzazione di librerie, pareti
divisorie o contenitori disegnato
da Daniela Archiutti per Dani-sh.
Il sistema è realizzato con pedane
autoportanti in legno laccato o
impiallacciato con 40 finiture diverse
(dimensioni da 64 a 184 x 35 cm) e
montanti in cristallo antisfondamento
altezza da 35 o 45 cm. Il sistema
è componibile liberamente e viene
montato ad incastro, senza viti.
DANISH
DHS (Dani-sh Home System) is a
sectional system for the creation
of bookcases, partitions and storage
units designed by Daniela Archiutti
for Dani-sh. The system is made
with self-supporting footboards
in lacquered or veneered wood
in 40 different finishes (it measures
between 64 and 184 x 35 cm)
and shatterproof crystal uprights
(height 35 or 45 cm). The system
is modular and the sections slot
together, without the use of screws.
ambientecucina
| 111
NILACUCINAFUORISALONE
ERNESTOMEDA
ElektraVetro propone un’inedita
e scenografica versione: il progetto
Round Deck, soluzione “ad anfiteatro”
composta da un’isola a semicerchio
che prosegue con la linea curva
dell’armadiatura posta di fronte.
L’isola si conforma con un bancone
curvo in laccato nero dotato di basi
con anta a telaio in alluminio nero
e vetro laccato lucido bianco; sopra,
il top Round Deck in acciaio satinato
(prof. 70 cm); con fuochi e lavello
integrato a filo, che si congiunge
al piano Snack Nitor, in vetro laccato
lucido bianco (prof. 36 cm; spess. 1,2
cm). In acciaio la cappa sospesa
Doll, che richiama la circolarità
del bancone.
ElektraVetro presents its new,
visually exciting Round Deck,
an “amphitheatre-style” design
consisting of a semi-circular island
that continues with the curved line
of the cabinetry opposite. The island
has a curved, black lacquerwork
countertop over floor units with fronts
in black aluminium and gloss-white
lacquered glass; above the Round
Deck top in satin-finish steel (depth:
70 cm); with flush-fitting hob and sink,
connecting to the Snack Nitor bar,
in glossy white lacquered glass
(36 cm deep; 1.2 cm thick).
The steel Doll hood echoes the
circular movement of the countertop.
MILANOAPRILE2009ISALO
VALCUCINE
È completamente realizzata in vetro
Artematica Vitrum, che si presenta
nella nuova versione Base Invitrum,
con basi totalmente disassemblabile
in vetro riciclabile 100% e alluminio
riciclato. Grazie ad un solo fianco
strutturale in vetro di soli 10 mm tra
una base e l’altra - invece del doppio
fianco in truciolare delle tradizionali
cucine - il sistema Base Invitrum
incrementa il volume interno
dei contenitori e riduce il consumo
di materia prima.
laccato assoluto laccato assoluto
VALCUCINE
Artematica Vitrum, which is made
entirely of glass, is now available
in the new Base Invitrum version,
made using 100% recyclable glass
floor units and recycled aluminium.
Thanks to a single structural glass
side with just 10 mm between one unit
and another (instead of the double
particleboard sides on traditional
kitchens) the Base Invitrum system
increases the internal volume of the
storage units and reduces the
consumption of raw materials.
forme in vetro glass forms
NILACUCINAFUORISALONE
ELAM
Il fascino, estetico e strutturale,
dell’Elam Free System che permette
di montare la cucina sospesa,
sollevata da terra e senza vincoli,
si veste della luminosità del vetro in
questa combinazione con il modello
Soya. Il sistema autoportante può
essere fissato cielo-terra, addossato
a una parte esistente o montato
a centro stanza. Nella composizione
della foto, la cucina autoportante
si estende invece in una penisola,
i cui piedi in vetro richiamano
la trasparenza luminosa del top e
valorizzano ulteriormente la valenza
architettonica e l’effetto di leggerezza
del sistema. Anche le attrezzature
interne sono in acciaio inox e vetro.
ELAM
The aesthetic and structural appeal
of the Elam Free System, which allows
the kitchen to be raised off the ground
without restrictions, combines
with the luminosity of glass in this
combination with the Soya model.
The self-supporting system can be
installed floor to ceiling, placed
against an existing wall or positioned
in the centre of the room.
In the composition pictured, the
self-supporting kitchen extends into
a pier unit, whose glass feet repeat
the luminous transparency of the top
and further enhance the system’s
architectural and lightweight feel.
The internal fittings are stainless steel
and glass.
MILANOAPRILE2009ISALO
BINOVA
Torna alla ribalta il progetto di Regula
(design Paolo Nava e Fabio Casiraghi)
e diventa Regula AD, concept quanto
mai attuale che colloca l’uomo al
centro dello spazio domestico. Cucina
destrutturata e pensata per vivere
accostata al muro come al centro
della stanza, Regula supera il concetto
classico dell’orizzontalità proponendo
elementi a sé stanti composti da una
struttura in acciaio di altezza mutevole
e tamponature laterali nelle nuove
finiture total black o total white.
I top in laminato stratificato Full Color
incassano e saldano a filo gli elementi
per la cottura e il lavaggio.
BINOVA
The Regula project (design Paolo Nava
and Fabio Casiraghi) is back in the
spotlight with the new and highly
up-to-date Regula AD concept,
which puts the user right at the centre
of the home. A deconstructed kitchen
designed to go against the wall
or in the centre of the room, Regula
goes beyond the traditional idea
of horizontal movement and uses
individual elements comprising a steel
structure of various highs and side
infills in the new total black or total
white finish. The Full Color laminated
tops have the cooking and washing
equipment built into them.
ARAN CUCINE
Il suo nome abbreviato è MET e
significa Metropolitan Future Kitchen:
si tratta del nuovo mobile
multifunzione per cucina pensato
per gli spazi abitativi ridotti delle
metropoli e per i nuovi stili di vita
e di consumo. Oggetto flessibile,
trasformabile e contestualizzabile
in qualsiasi ambiente, MET compatta
tutte le funzioni tipiche di una cucina
in un unico blocco autoportante.
Al di sopra, un top copre lavaggio
e piano cottura in vetroceramica
e poi scorre lateralmente diventando
tavolo e superficie di lavoro.
Misura 256 cm di lunghezza
e 96 cm di profondità.
ARAN CUCINE
The name MET stands for
Metropolitan Future Kitchen. This is a
new multi-functional kitchen furniture
unit designed for the typically small
living spaces found in big cities and
for the new lifestyles and consumer
spending patterns that go with them.
A flexible, transformable product that
can be made to fit into any kitchen
layout, MET concentrates all the
typical functions of a kitchen into
a single, self-supporting block.
Above, a worktop covers the sink and
vitreous china hob and then slides
to the side to form a dining table
or work desk. It measures 256 cm
in length by a depth of 96 cm.
young people
FINALMENTE UNA SERIE DI PROGETTI PENSATI PER SPAZI ABITATIVI
RIDOTTI, PER NUOVI STILI DI VITA E PER LE GIOVANI GENERAZIONI
CHE CERCANO IL CONNUBIO DI DESIGN E MULTIFUNZIONALITÀ
AT LAST A SERIES OF DESIGNS FOR SMALLER KITCHEN SPACES,
FOR NEW LIFESTYLES AND FOR YOUNG GENERATIONS SEEKING
TO COMBINE GOOD DESIGN WITH MULTI-FUNCTIONALITY
NILACUCINAFUORISALONE
ALNO
Facciata lucida in resina melaminica
in un’ampia gamma cromatica,
e gola per la presa coordinata
alle tonalità dei frontali connotano
la collezione Starline, ora in
produzione dopo il prototipo
presentato in anteprima
ad Eurocucina 2008. Delle tre linee
che compongono la collezione,
Smartline, è di sicuro la più giovane
e informale, qui ripresa in una
soluzione con frontali rivestiti in grigio
pietra e piano lavoro in laminato
grafite. La luce che corre come
un nastro luminoso continuo sotto
il piano di lavoro e sotto le mensole
sottolinea l’orizzontalità e la vivacità
compositiva del modello.
ALNO
The glossy vertical surface in
melamine resin available in a wide
range of colours and a grooved
fingergrip in matching colours:
the Starline collection is now in
production following presentation
of the prototype at Eurocucina 2008.
Of the three lines that make up the
collection, Smartline, which is
undoubtedly the most youthful and
informal, is pictured here in a solution
with fronts clad in stone grey
with worktop in graphite-coloured
laminate. The continuous strip of light
that runs under the worktop and
under the shelves emphasises the
model’s horizontal movement and
lively design.
young people
MILANOAPRILE2009ISALO
MODULNOVA
Il nuovo programma My Kitchen
(design Andrea Bassanello) sviluppa
il concetto di cucina per i giovani che
affrontano il tema del primo impianto.
Per la prima volta l’azienda propone
il polimerico, a scelta tra quattro colori
opachi, otto colori lucidi e due tonalità
di legno. Grande attenzione è dedicata
ai piani di lavoro in materiali unicolor
finitura pietra e profilo anteriore
in alluminio. Cassetti e cestoni sono
disponibili in vetro temperato colorato
bianco o nero. Il modello è disponibile
con maniglia esterna o a gola in
quattro nuove versioni e nelle finiture
alluminio, laccato o legno.
MODULNOVA
The new My Kitchen programme
(design Andrea Bassanello) develops
the concept of the young person’s
kitchen by focusing on the first-time
buyer. For the first time the firm offers
polymer, in a choice of four matt
colours, eight glossy colours and two
wood effects. Great attention has
been paid to the worktops in unicolor
materials with stone finish and front
aluminium trim. The drawers and
storage baskets are available in black
or white tempered glass. The model
is available with external handle
or grooved fingergrip in four new
versions and with an aluminium,
lacquered or wood finish.
ambientecucina
| 117
NILACUCINAFUORISALONE
MILANOAPRILE2009ISALO
segni di spessore
DAI 12 MM AI 5,6 CM: A PARTIRE
DALL’ANTA, LA PERSONALITÀ FORMALE
E STRUTTURALE DI QUESTI NUOVI MODELLI
SI ESPRIME NEL RICERCATO RAPPORTO
TRA LE DIVERSE SUPERFICI
thinking thickness
FROM 12 MM TO 5.6 CM: THE CABINET
FRONTS OF THESE NEW MODELS
EXPRESS THEIR FORMAL AND
STRUCTURAL PERSONALITY BY CREATING
NEW RELATIONSHIPS BETWEEN THE
DIFFERENT SURFACES
Twelve, Varenna
VARENNA
Presentata nello spazio prestigioso
di Mìele Gallery, la cucina Twelve,
disegnata da Carlo Colombo, nasce
dalla ricerca di un nuovo rapporto
tra spessori orizzontali minimi
e massima ampiezza delle superfici.
La particolarità di Twelve consiste
infatti nello spessore di soli 12
millimetri di tutti gli elementi piani,
ovvero di top, ante e fianchi.
Il risultato è un sistema composto
da volumi essenziali e continui,
in cui le aperture a gola sostituiscono
le maniglie. L’eccezionale varietà
di finiture e materiali consente
la massima libertà compositiva
e soluzioni personalizzate.
VARENNA
Presented in the classy Mìele
Gallery space, the Twelve kitchen,
designed by Carlo Colombo,
is the result of a new relationship
between minimal horizontal
thicknesses and maximum surface
space. The special feature of Twelve
consists of the thickness of just 12
millimetres on all the flat surfaces:
worktop, fronts and sides.
The result is a system composed
of simple, continuous volumes,
with a grooved fingergrip instead
of handles. The exceptional variety
of finishes and materials gives plenty
of freedom to design personalised
solutions.
ambientecucina
| 119
NILACUCINAFUORISALONE
MILANOAPRILE2009ISALO
COMPREX
Lo spessore dell’anta rappresenta,
per la nuova Segno Vogue, il vero
elemento di connotazione formale:
i pannelli frontali da 26 mm
permettono infatti, l’inserimento
ad incasso della maniglia.
In alternativa Segno propone tre
differenti impugnature, progettate
in esclusiva da Marconato & Zappa.
Plus del sistema è il ventaglio
di finiture a scelta tra laccature
nella versione opaca, seta e lucida,
impiallacciati legno, laminati opachi
e polimerici lucidi, oltre a nove
finiture strutturate legno.
COMPREX
The main formal feature of the
new Segno Vogue is the thickness
of the cabinet front: 26-mm panels
that allow for the inclusion of recessed
handles. Alternatively, Segno
offers three different handgrips,
designed exclusively by Marconato
& Zappa.
The system comes in a wide choice
of finishes: matt, silk or glassy
lacquerwork, wood veneer,
matt laminates or polymer
gloss texturing and in new
textured wood finishes.
SALVARANI
Il sistema High Teak, progettato da
Castiglia Associati e modello di punta
della collezione Salvarani, si rinnova
per proporsi ancora più accattivante e
funzionale, partendo sempre dal forte
spessore dell’anta di 2,8 cm, che nei
pensili e nelle colonne diventa anche
scorrevole con apertura complanare.
Dal punto di vista estetico il modello
propone, per le basi, la nuova finitura
del legno Tanganica, mentre per il top
si prevede ora anche il vetro. Per la
funzionalità si segnalano le nuove
basi da 120 con cassettoni, gli interni
dei contenitori con finitura lucida,
le guide per i cassetti e le attrezzature
interne delle colonne ad angolo.
SALVARANI
The High Teak system, designed
by Castiglia Associati and Salvarani’s
flagship model, has been updated
to give it even more aesthetic and
functional appeal, starting with the
2.8-cm-thick front, which on the wall
and column unit is also sliding, with
co-planar opening. From an aesthetic
point of view the model offers, for the
floor units, the new Tanganica wood
finish, with glass now also available
for the top. New functional features
include the new 120-cm floor units
with storage drawers, glossy finishes
for the insides of the units, runners
for the drawers and internal fittings
of the corner columns.
ambientecucina
| 121
segni di spessore thinking thickness
NILACUCINAFUORISALONE
MK
Presentata a SpaceDesign2009,
la cucina 012 di MK è giocata sullo
spessore minimo, 12 mm, dell’anta e
del piano di lavoro in Corian® Glacier
White. Il segno luminoso dei led
sottolinea la leggerezza del top,
la continuità del piano di lavoro
è garantita dalle vasche in Corian®
saldate e dai piani a induzione e a gas
incassati a filo e firmati KitchenAid.
Le basi sono sospese in altezza 48 cm
e hanno una profondità 70 con guide
motorizzate all’interno. La nuova anta
è proposta anche in diverse essenze e
in varie finiture di laccato.
MK’s 012 kitchen features a minimal
thickness (12 mm) for the front and
the Corian® Glacier White worktop.
LED illumination highlights the
lightness of the top, while continuity
with the worktop is guaranteed by
the built-in Corian® tops and the
flush-fitting induction and gas hobs
by KitchenAid. The floor units are
raised up 48 cm and have a depth of
70 cm with power-operated runners
inside. The front can also be in
different types of wood, such as
ebony, teak and walnut,
or in various lacquered finishes.
segni di spessore thinking thickness
MILANOAPRILE2009ISALO
NILACUCINAFUORISALONE
ARMANI/DADA
Materiali e texture inedite come
il legno Sukupira, il vetro e il rame
(copper grid with glass) valorizzano
una struttura compositiva fondata
sui forti spessori delle superfici:
è la cucina Bridge, opera di design
e glamour realizzata in partnership tra
il Gruppo Armani e il Gruppo Molteni.
Il progetto separa contenimento e
operatività in due assetti diversi: da
una parte, con un mobile di servizio
per la zona pranzo, e dall’altra con un
nuovo blocco operativo ad isola (320 x
90 cm) con tutti gli elementi funzionali
di cottura, lavello e cappa aspirante.
New materials and textures,
such as Sukupira wood, copper
and glass, further enhance
a composition structured around
extra-thick surfaces: this is the
Bridge kitchen, a glamorous design
jointly produced by the Armani
Group and the Molteni Group.
The design separates storage and
working areas into two different
features: on the one hand inside
a dining area unit, and on the other
with a new island workstation
(320x90 cm), where all the cooking,
washing and fume extraction
elements are grouped.
MILANOAPRILE2009ISALO
le vie del gusto
MACCHINE SEMPRE PIÙ PROFESSIONALI E PIÙ SEMPLICI
DA USARE, IL TUTTO A MINOR CONSUMO ENERGETICO.
QUESTO L’OBIETTIVO DEI GRANDI PRODUTTORI DI
ELETTRODOMESTICI CHE A MILANO HANNO PUNTATO
ALLA “GOLA” E, INSIEME ALLE AZIENDE DI CUCINA, HANNO
DATO VITA A VERE E PROPRIE FESTE GASTRONOMICHE
NEFF
L’azienda presenta una nuova linea
di piani cottura dal raffinato design
“Perfect Built-In”, adatto agli ambienti
più prestigiosi. La gamma, declinabile
in diverse forme e dimensioni,
comprende il piano a gas T25Z55N0
da 70 cm, dotato di un Wok a tripla
corona con tecnologia Dual Wok che
consente la regolazione separata delle
due fiamme del bruciatore interno ed
esterno con un’unica manopola.
NEFF
The firm presents a new range of
elegantly-designed “Perfect Built-In”
hobs for installation in the classiest
of kitchens. The range, which offers
a range of different shapes and sizes,
comprises the 70-cm T25Z55N0 gas
hob, which has a triple-crown wok
facility, featuring Dual Wok technology
that enables the exterior and interior
burner flames to be set independently
using the same knob.
ambientecucina
| 125
a gourmet’s delight
INCREASINGLY PROFESSIONAL-LOOKING EQUIPMENT THAT IS
GETTING EASIER AND EASIER TO USE, WITH ENERGY SAVINGS
INTO THE BARGAIN. THIS IS THE AIM OF THE APPLIANCE
MANUFACTURERS WHO, IN MILAN, TOGETHER WITH THE KITCHEN
BRANDS HAVE COME UP WITH SOME REAL TREATS FOR BUDDING
GOURMET CHEFS
NILACUCINAFUORISALONE
KITCHENAID
In occasione del Salone
del Mobile, il marchio del gruppo
Whirlpool amplia la propria gamma
con l’innovativo Ice Maker (foto in
basso), la macchina per avere sempre
a disposizione cubetti di ghiaccio.
Novità nel campo della refrigerazione,
è dotata di un corpo in acciaio
inossidabile, un’interfaccia elettronica
programmabile, produce 10 kg di
ghiaccio nell’arco di 24 ore ed è in
grado di produrre cubetti a fingertype, o a campana, trasparenti.
At the Milan Furniture Show this
Whirlpool brand extended its range
with the brand-new Ice Maker,
a piece of equipment that ensures
a permanent supply of ice cubes.
This new chilled drink aid has
a stainless steel body and
programmable electronic interface,
and produces 10 kg of ice over a
24-hour period, in clear cube-shaped,
finger-type, or bell-style formats.
SAMSUNG
A fianco, fra i performanti prodotti
del marchio, presentati nello
showroom Febal, figura la linea
di forni Speedoven, che cucinano
i piatti in un terzo del tempo richiesto
da un forno tradizionale. Grazie a 12
programmi e 5 modalità di cottura
ogni cibo viene cucinato in modo
uniforme semplice e veloce.
Tutti i modelli sono dotati del vano
cottura in smalto ceramico e del
sistema di auto pulizia a vapore
Steam Clean, della durata di 25
minuti. Nell’immagine, il modello
BF 66 CD STL.
The brand’s top-performing products,
presented at the Febal showroom,
include the Speedoven oven range,
which cook food in a third of the time
taken by a traditional oven. With its 12
programmes and 5 cooking methods,
each type of food cooks evenly in the
easiest and quickest way.
All the models have a ceramic-coated
cooking compartment and Steam
Clean cleaning system, which takes
25 minutes. The photo shows the
BF 66 CD STL model.
MILANOAPRILE2009ISALO
MIELE
Il forno a vapore combinato DGC 5080
unisce in un unico apparecchio
i vantaggi del calore umido e del
calore secco grazie a tecnologie
all’avanguardia che sfruttano sensori
e riduzione dell’umidità. Tutte le
modalità di cottura, che includono
programmi automatici - specializzati
nella preparazione di pane, biscotti,
dolci, impasti e croissant - , ricette
personalizzate e impostazioni
manuali, sono impostate dai comandi
Touch Control e visualizzate sul
display di facile interpretazione.
MIELE
The combined DGC 5080 steam oven
brings together in a single appliance
the advantages of humid and dry heat
thanks to the introduction of
advanced technologies involving
sensors and humidity reducers.
All the various cooking methods,
including special automatic
programmes (for baking bread,
biscuits, cakes, pastries and
croissants) personalised recipes
and manual settings, are set by
Touch Control and visualised on the
user-friendly display.
le vie del gusto a gourmet’s delight
NILACUCINAFUORISALONE
GAGGENAU
Il nuovo fiore all’occhiello della serie
Classics 400 è il freddo cantina
RW496, un climatizzatore di grandi
dimensioni dedicato al piacere del
vino, completo di tre zone climatiche
regolabili separatamente, da 4 °C
a 21 °C. Grazie alla funzione Tempera
è possibile ottenere in modo lento
e graduale un cambio di temperatura
nella zona del freddo cantina,
così da portare il vino da una
temperatura di conservazione ad una
di degustazione, senza provocare
danni al vino.
The flagship product in the Classics
400 series is the RW496 wine cellar,
a large climate control system for wine
lovers, complete with three
individually adjustable sectors,
offering temperatures of between 4° C
and 21° C. The Tempera function can
be used to obtain a slow and gradual
change of temperature in the wine
cellar’s cold sector, to take wine
smoothly from storage to drinking
temperature without altering the
properties of the wine.
le vie del gusto a gourmet’s delight
MILANOAPRILE2009ISALO
WHIRLPOOL
Si avvale della tecnologia 6° Senso
il forno Glamour, coprotagonista
dell’installazione Green Living,
un concept presentato con Elmar al
Fuori Salone Interni Design Energies.
Nell’apparecchio intelligente, sensori
di ultima generazione controllano
il processo di cottura per garantire le
migliori performance con il massimo
risparmio energetico, avvalendosi
anche del sistema Read2Cook che
elimina la necessità di riscaldare
il forno con un risparmio del 25%
di tempo e del 20% di energia.
The Glamour oven, which uses Sixth
Sense technology, was one of the
protagonists of the Green Living
installation, a concept presented with
Elmar at Fuori Salone Interni Design
Energies. On this smart appliance,
state-of-the-art sensors control the
cooking process to guarantee the best
performance with the most efficient
use of energy, and also use the
Read2Cook system, which does away
with the need to pre-heat the oven,
which gives a saving of 25% on time
and of 20% on energy.
FHIABA
A fianco, la nuova serie Professional
offre innovazioni tecnologiche e
attrezzature per la refrigerazione
professionale. L’estetica in acciaio
inox e le soluzioni tecniche che ne
permettono il posizionamento in
lineare installazione o ad incasso sono
un ulteriore plus. Sono disponibili
nelle versioni per la conservazione
degli alimenti o dei vini, in tre diverse
larghezze, liberamente componibili:
60 e 75 cm per la cantina e 75 e 90
per la refrigerazione.
The new Professional series
offers technological innovations
and equipment for professional
refrigeration. The stainless steel finish
and technical solutions that allow it to
fit into a linear or built-in installation
are an extra advantage. They come
in versions for food and wine storage,
in three different widths, and can be
variously combined: 60 and 75 cm for
the wine cellar and 75 and 90 cm for
the food store.
SIEMENS
Si chiama Siemens Pro_System
il nuovo mondo dell’incasso
dall’estetica coordinata di Siemens,
insieme professionale di
elettrodomestici che si identifica
in alcune novità come il tecnologico
sistema di controllo key-visual,
illuminato da luci blu a led, in grado
di gestire in modo intuitivo, da destra
verso sinistra, tutte le funzioni degli
apparecchi, attivandole con la pratica
manopola centrale. Nell’immagine
in basso, il forno HB78AB590
Pro_System, a consumi energetici
molto bassi.
Siemens Pro_System is the name
of Siemens’ new set of built-in
professional appliances that offer
several new features such as the
hi-tech key-visual control system,
illuminated by blue LEDs, which
intuitively manage (from right to left)
all the appliance functions, activating
them with a practical central knob. The
HB78AB590 Pro_System oven in the
photo is particularly low on energy
consumption.
NILACUCINAFUORISALONE
130 | ambientecucina
[ portfolio Franke ]
FRAGRANITE DURAKLEEN
IL BINOMIO DEI SENSI
Colpisce il tatto come la vista, tanto piacevole e resistente quanto luminoso e inscalfibile, con una personalità ultramoderna altamente compatibile con le
cucine attuali. Fragranite Durakleen, la nuova versione del materiale a base di silicio e resine di Franke, oggi viene proposto anche nelle due nuances preferite dal design contemporaneo: l’eleganza del nero e la limpidezza del bianco. Fragranite Durakleen rappresenta una versione ancora più evoluta dello
straordinario materiale creato da Franke, con caratteristiche di efficienza e resistenza (è facile da pulire e inscalfibile), di comfort ed eleganza (igienico e
liscio), di coordinabilità (la colorazione viene ripresa anche nelle cappe, nei forni e nei piani cottura abbinati grazie a una particolare tecnica di smaltatura).
HIGH TECH E FASHION IN BIANCO E NERO
Ma Fragranite Durakleen interpreta al massimo livello anche un altro binomio sempre più importante in cucina: quello fra high tech e fashion. Le radici tecnologiche del materiale, frutto della evoluta ricerca Franke che è leader mondiale nella produzione di lavelli, conferiscono a Fragranite Durakleen una superficie resa ancora più liscia del 30% grazie alla maggiore percentuale di piccole particelle utilizzate nel composito, così come l’utilizzo di nuove resine facilita ulteriormente le operazioni di pulizia. L’estetica e i cromatismi di questo materiale interpretano appieno anche le tendenze del design attuale: la purezza liscia del bianco, per ambienti dal minimalismo raffinato, e la sontuosità del nero, nella variante Grafite, dalla mano più ruvida e opaca, sempre più utilizzato nelle composizioni che si affacciano nella zona giorno. Perfetta componibilità, sia in bianco sia in nero, anche con il Sistema Crystal, che comprende il lavello in cristallo e acciaio, il piano cottura in quattro dimensioni (60, 70, 90 e 120), tre modelli di cappa e il forno con frontale in cristallo.
PUREZZA
SU TUTTA LA GAMMA
IL COLORE BIANCO
È DISPONIBILE
IN TUTTA LA GAMMA
DI LAVELLI IN FRAGRANITE
DURAKLEEN: 7 COLLEZIONI
PER OLTRE 30 PROPOSTE
DI MISURE DIVERSE,
CON SOLUZIONI
A UNA O DUE VASCHE,
SOTTOTOP
O ANGOLARI. STESSA
COLORAZIONE ANCHE
NEL MISCELATORE.
informazione publiredazionale
IN BIANCO O IN NERO, PIACEVOLE AL TATTO E LUMINOSO ALLA VISTA,
TECNOLOGICO E RAFFINATO:
L’EVOLUZIONE DEL MATERIALE COMPOSITO DI FRANKE È IN SINTONIA
CON LE TENDENZE DELLA CUCINA CONTEMPORANEA
COTTURA
&LAVAGGIO
le nuove stazioni operative
SICUREZZA, POTENZA, MODULARITÀ, INTEGRAZIONE NEL TOP: SU QUESTI TEMI SI
GIOCA L’INNOVATIVA PERSONALITÀ DEI PIANI DI COTTURA, REALIZZATI IN UN’AMPIA GAMMA DI DIMENSIONI E TIPOLOGIE, E DEGLI ULTIMI LAVELLI MULTIFUNZIONE
ph. Franke
CUCINA
TECNO
CUCINATECNO
134 | ambientecucina
PIANI Tanti gusti, tante misure, tante funzioni. Per soddisfare le diverse
esigenze e arredare la cucina dei desideri, le aziende puntano
sulla modularità proponendo gamme sempre più ampie ed efficienti
LA COTTURA
SI SPECIALIZZA
I
l concetto di modularità dei piani cottura e la loro integrazione sui
top vengono sviluppati dalle aziende, ottenendo risultati di efficienza e integrazione mai raggiunti prima, attraverso la proposta
di varie dimensioni e differenti linee estetiche e materiali, con la
possibilità di combinare sistemi di cottura diversi (gas, elettrico,
induzione) sullo stesso top, dando la possibilità al consumatore di
realizzare la propria “area di cottura” secondo i propri desideri. Sul
mercato attualmente è possibile reperire elettrodomestici di ogni
dimensione e foggia, dai piani tradizionali da 60, 70, 75, 90 cm alle
soluzioni ad andamento orizzontale con le zone di cottura in linea
che misurano, nelle versioni più spaziose, 120x40 cm, oppure 77x33
o 77x51 cm, mentre la grande varietà di misure e tipologie dei piani
domino (da 40x40 cm, 30x50 cm o 30x60 cm), dà vita a soluzioni
sempre più personalizzabili.
Oltre ad offrire la massima modularità nelle misure, i piani domino
garantiscono la possibilità di scegliere tra friggitrici, piastre teppan
yaki, griglie barbecue, wok, gas, vetroceramica o induzione.
Ispirati agli strumenti di cottura orientale, i piani cottura wok,
appositamente conformati per l’omonima pentola, con fondo completamente concavo, sono ideali per le fritture e le cotture ad alta
temperatura. Il teppan yaki, costituito da una piastra d’acciaio con
spessore 10 mm, raggiunge in pochi minuti una temperatura uniforme su tutta la superficie, e consente di cucinare carni, pesce e verdure direttamente sulla piastra, senza l’aggiunta di condimenti,
come nella migliore tradizione giapponese.
PRECISIONE E VELOCITÀ NELL’INDUZIONE
Il concetto di modularità si traduce in flessibilità d’uso quando si parla
delle diverse zone di cottura, come nei nuovi piani a induzione in cui,
contrariamente a quelli tradizionali in cui ogni singola zona cottura è
destinata ad ospitare esclusivamente pentole con diametri specifici,
tutte le zone cottura sono adatte ad accogliere indistintamente pentole con diametro da 12,5 cm fino a 21 cm.
Questo è solo uno dei vantaggi della tecnologia a induzione, grazie
di Antonella De Alessandri
alla quale il calore viene trasferito direttamente alla pentola, con un
indice di rendimento del 90%, mentre nei tradizionali piani elettrici in
vetroceramica il calore generato dalle resistenze scalda prima la
vetroceramica, che a sua volta scalda la pentola, con un rendimento
del 60%. Dato che il calore non viene disperso, i tempi di cottura si
riducono notevolmente, rendendo sufficienti poco più di 3 minuti per
portare ad ebollizione un litro d’acqua, mentre grazie alla precisione
con cui si imposta la temperatura è facile svolgere operazioni delicate come sciogliere il cioccolato senza bisogno della cottura a “bagnomaria”. Con i modelli di piani più evoluti, dotati di timer, è inoltre possibile programmare le cotture come si fa nel forno. Per ovviare all’inconveniente, dovuto al sistema energetico italiano, per cui i contatori
hanno una limitata portata, molti apparecchi sono equipaggiati con
sensori che limitano l’assorbimento massimo a soli 2 kW.
BRUCIATORI EFFICIENTI E MASSIMA SICUREZZA
Le continue ricerche volte ad implementare le prestazioni energetiche
hanno portato alla progettazione di bruciatori all’avanguardia, come
le versioni a fiamma pressoché verticale che, trasferendo alla pentola
tutto il calore erogato, garantiscono un elevato rendimento e una cottura più rapida, accompagnati da un significativo risparmio di energia.
Efficienti, veloci ed ecologici grazie alla perfetta combustione del gas,
i nuovi bruciatori rendono agevole e precisa la regolazione della fiamma. La potenza è assicurata dai performanti bruciatori wok o ultrarapidi a più corone, che possono arrivare fino a 12 kW, mentre per rendere possibile l’utilizzo di pentole molto capienti, i bruciatori vengono
posizionati secondo un design innovativo che fornisce più spazio e
più flessibilità di utilizzo.
In un paese come l’Italia, dove la maggior parte dei piani è alimentata a gas, la sicurezza è un parametro al quale i costruttori riservano
particolare cura. A questo riguardo, la valvolatura applicata al piano a
gas è diventata uno standard imprescindibile, anche in vista della normativa europea che proibisce la vendita di modelli privi di sicurezza,
a partire dal primo semestre del 2010.
ambientecucina
| 135
FOSTER
CANDY
modello PVI 640 CBA
tipologia - gas, elettrica, mista
elettrico a induzione
estetica vetroceramica nero
potenza sviluppata dal bruciatore
ultrarapido in kW 2,6
con funzione Booster
numero zone di cottura 4
tipologia di accensione comandi
integrati elettronici a sfioramento
sicurezza gas tasto di blocco dei
comandi
spia di calore residuo sì
misure in cm 59x52x5,2 circa
+
Alto rendimento dell’induzione
che permette di risparmiare
energia e salvaguardare l’ambiente.
Dato il calore contenuto della
superficie del vetro durante la
cottura, il prodotto è particolarmente
sicuro. L’apparecchio assorbe
al massimo 3,0 kW, per essere
idoneo all’utilizzo in Italia.
modello Serie 4000
tipologia - gas, elettrica, mista gas
estetica acciaio inox
potenza sviluppata dal bruciatore ultrarapido in kW 3,8
numero zone di cottura 5
tipologia di accensione elettrica
tipologia griglie ghisa smaltata
sicurezza gas valvola di sicurezza e nuove termocoppie
ad intervento ultrarapido
misure in cm 92x52x6,2 - base da 90
+
Alta efficienza energetica grazie alla nuova componentistica
che garantisce una potenza totale di 11,4 kW e un risparmio
del 20% del consumo di gas, oltre a migliorare la sicurezza.
Inseribile in una base da 90 cm. Disponibile nelle versioni filotop
e Q4, il nuovo incasso con spigoli vivi alto soli 4 mm.
la potenza della cottura specializzata
ELEMENTI DIFFERENZIATI, AMPIA LIBERTÀ DI INSTALLAZIONE
E MOLTEPLICITÀ DI FUNZIONE, SENZA TRASCURARE
L’ALTA COMPATIBILITÀ DEL DESIGN E IL RISPARMIO ENERGETICO:
SONO LE CARATTERISTICHE DELLE NUOVE AREE DEL GUSTO
SAMSUNG
modello GN792 IFXA
tipologia - gas, elettrica, mista gas
estetica acciaio Aisi 304 Scotch Brite
potenza sviluppata dal bruciatore ultrarapido in kW 12,5
numero zone di cottura 5
tipologia di accensione elettronica integrata
tipologia griglie ghisa Full Space
sicurezza gas sì
misure in cm 75x5,3x52,6
+
Linee pulite che descrivono un oggetto di design, realizzato in
acciaio inox Aisi 304, pensato per consentire agilità nel lavoro e un
pratico utilizzo dei comandi; ripartizione omogenea della fiamma per una
distribuzione del calore uniforme e l’ottimizzazione dei consumi energetici.
ALPES-INOX
modello A 498/5G
tipologia - gas, elettrica, mista gas
estetica acciaio inox
potenza sviluppata dal bruciatore
ultrarapido in kW 3
numero zone di cottura 5
tipologia di accensione
elettronica a manopola
tipologia griglie acciaio inox
sicurezza gas dispositivo
termoelettrico di sicurezza
che blocca l’erogazione del gas
in caso di spegnimento accidentale
della fiamma
misure in cm 98x45x5,5
+
Progetto senza vincoli
di installazione, in cui tutto
il sistema energetico è racchiuso
in un corpo sottile.
La gamma comprende larghezze
di 29, 38, 48, 58, 68, 78, 88, 98 cm.
CUCINATECNO
la potenza della cottura specializzata
136 | ambientecucina
HOTPOINT-ARISTON
modello PZ 750 R GH/HA
tipologia - gas, elettrica, mista gas
estetica Experience
potenza sviluppata dal bruciatore ultrarapido in kW 4,1
numero zone di cottura 5
tipologia di accensione elettronica a una mano
tipologia griglie ghisa
sicurezza gas sì
misure in cm 4x75x51
+
I piani a semifilo, eleganti e caratterizzati da un design puro
ed essenziale, che rispetta le più moderne tendenze
minimaliste di stile, offrono una migliore interazione con il top delle
cucine e, grazie alla disposizione dei bruciatori e ai comandi frontali,
ottimizzano lo spazio di lavoro.
DE DIETRICH
modello Double Continuum
DTI853X
tipologia - gas, elettrica, mista
induzione
estetica vetroceramica nera,
cornice inox
potenza sviluppata dal bruciatore
ultrarapido in kW 3,6
numero zone di cottura 2 zone
Continuum modulabili, da 4 fuochi
autonomi che si possono
trasformare all’occorrenza
in 2 grandi zone indipendenti
tipologia di accensione
elettronica touch control
sicurezza gas 10 livelli di sicurezza
spia di calore residuo sì
misure in cm 5,9x65x52
+
Modularità e totale libertà
nella cottura grazie alle due
zone Continuum, soluzione che
consente di disporre di due aree di
cottura autonome, una anteriore e
una posteriore, con una regolazione
separata o unica dei parametri
di cottura. Fornita di 6 induttori,
ospita sia capienti pentole, pesciere
e teglie da forno, sia diverse piccole
casseruole.
VIKING
modello EVGRT480
tipologia - gas, elettrica, mista gas
estetica acciaio inox
potenza massima sviluppata dal bruciatore in kW 4,4
numero zone di cottura 5
tipologia di accensione i bruciatori si accendono e si regolano in
qualsiasi posizione agendo su un solo pulsante
tipologia griglie ghisa smaltata
sicurezza gas riaccensione automatica, regolazione minima
e sistema di termocoppie
misure in cm 122
+
Il sistema Varisimmer, brevettato Viking, garantisce la
possibilità di regolare la potenza di ogni bruciatore da 0,12
a 4,4 kW, indipendentemente dal diametro della pentola. Il quinto
elemento di cottura può essere, a scelta, un wok, una piastra per
snack o un grill in ghisa smaltata.
KITCHENAID
modello On metal KHPS 7550
tipologia - gas, elettrica, mista gas
estetica base in acciaio, inserto
anteriore in vetroceramica
potenza sviluppata dal bruciatore
ultrarapido in kW 6
numero zone di cottura 5
tipologia di accensione piezoelettrico
tipologia griglie ghisa
a copertura totale
sicurezza gas sì
misure in cm 75x51x8
+
I nuovi piani cottura gas
on metal, con incasso
a semifilo, personalizzano
lo stile del top di lavoro grazie
alla loro estetica elegante
e rappresentano un capolavoro
di affidabilità e tecnologia
all’avanguardia.
Dotati di un potente bruciatore
proburner da 4,2 kW e manopole
ergonomiche, sono disponibili
nella versione da 75 cm e 90 cm.
ambientecucina
| 137
NEFF
MIELE
modello KM 2257-1
tipologia - gas, elettrica, mista gas
estetica inox a filo
potenza sviluppata dal bruciatore
ultrarapido in kW 4,5
numero zone di cottura 5
tipologia di accensione
elettronica a manopole
con sistema Turn&Go (2)
tipologia griglie ghisa
sicurezza gas blocco di sicurezza
per arrestare la fuoriuscita del gas
in caso di riaccensione automatica
fallita al terzo tentativo consecutivo;
valvola di sicurezza a termocoppia
per scongiurare qualsiasi rischio di
fuga di gas.
misure in cm 89,2x51,2
+
Completamente in linea
con il piano di lavoro, per
disegnare profili lineari ed essenziali,
il piano è realizzato in acciaio inox
made in Germany. Fornito di griglia
adattabile per wok e bruciatori con
fiamma a spirale, esclusiva del
marchio tedesco, che riduce i tempi
di cottura e i consumi e garantisce
migliore flessibilità nell’uso delle
pentole di piccole dimensioni.
modello T26F66NO
tipologia - gas, elettrica, mista gas
estetica acciaio inox
potenza sviluppata dal bruciatore ultrarapido in kW 12,4
numero zone di cottura 5
tipologia di accensione elettronica
tipologia griglie ghisa
sicurezza gas riaccensione automatica, interruttore principale on/off
per disattivare tutti i fuochi
spia di calore residuo indicatore a 5 stadi
misure in cm 5,2x70,2x52
+
Nuova estetica Perfect Built-In e nuove manopole. Alto livello
di sicurezza grazie alla funzione FlameTronic®. Fuoco wok
ad altissima potenza con tecnologia Dual Wok che consente la
regolazione coordinata di due punti fiamma con un’unica manopola.
L’accessorio SimmerPlate fa sì che la pentola non sia a diretto contatto
con la fiamma, per la cottura graduale degli alimenti più delicati.
REX ELECTROLUX
modello PX 75 XXV linea Soft
tipologia - gas, elettrica, mista gas
estetica inox bright
potenza sviluppata dal bruciatore ultrarapido in kW 4
numero zone di cottura 5
tipologia di accensione integrata nella manopola
tipologia griglie cromate
sicurezza gas sicurgas
misure in cm 70x51x3
+
Gamma completa da 60, 75 e 90 cm, che offre una maggiore
superficie di cottura grazie ai bruciatori Fiamma Pura
distanziati maggiormente tra loro. Nel nuovo modello da 90
i due bruciatori centrali sono utilizzabili insieme
per cucinare con pentole dalla forma allungata.
Il bruciatore centrale tripla corona è alloggiato
su una superficie circolare in rilievo,
studiata appositamente per favorire
la corretta combustione.
SCHOCK
modello PC75AVG
tipologia - gas, elettrica, mista gas
estetica silver
potenza sviluppata dal bruciatore
ultrarapido in kW 4,5
numero zone di cottura 5
tipologia di accensione
sottomanopola
tipologia griglie ghisa
sicurezza gas sì
misure in cm
50x75x4,6
+
Grazie al progetto attento
alle esigenze del mondo
del mobile, il nuovo piano a semifilo
top da 75 cm può essere alloggiato
in un top da 4 cm, grazie
alla sua parte meccanica inserita
direttamente nello spazio centrale
di 7 cm, che si incassa
perfettamente in un modulo
da 60 cm. La finitura smaltata
Silver si abbina ai top in Cristalite®
e Cristalan®.
CUCINATECNO
138 | ambientecucina
BOSCH
modello PRA326B90E
tipologia - gas, elettrica, mista gas
estetica nero
potenza sviluppata in kW 6
numero zone di cottura 1
tipologia di accensione a una mano
tipologia griglie ghisa
sicurezza gas sì, termosicurezza
misure in cm 5,7x30,6x52,7
FRANKE
modello
Crystal FHCR 1204 3G TC BK
tipologia - gas, elettrica, mista gas
estetica cristallo
potenza sviluppata dal bruciatore
ultrarapido in kW 3
numero zone di cottura 4
tipologia di accensione
elettronica integrata
tipologia griglie ghisa
sicurezza gas sì
misure in cm 118x41x3,9
+
Apparecchio appartenente
alla serie Domino, accostabile
agli altri piani cottura della serie,
ideale sia per piccoli spazi sia
per combinare a piacere la zona
di cottura secondo le proprie
esigenze.
+
Alla silhouette essenziale in
vetro temperato, dalle linee
delicatamente incorniciate nel top,
si aggiunge un paracalore frontale
che consente di proteggere
le manopole dal calore proveniente
dai bruciatori.
schemi liberi in orizzontale
GAGGENAU
SMEG
modello PVA140
tipologia - gas, elettrica, mista gas
estetica Linea. Pianale in vetro acidato color antracite a semifilo top
potenza sviluppata dal bruciatore ultrarapido in kW 4,2
numero zone di cottura 4
tipologia di accensione elettronica incorporata nelle manopole
tipologia griglie ghisa smaltata nella parte superiore; piedini in
alluminio
sicurezza gas sì
misure in cm 40x100x5,6
+
Estetica originale per il piano a semifilo, dai quattro
bruciatori in linea orizzontale. Le griglie esclusive poggiano
su una base antiscivolo in silicone rosso. Bruciatori ad elevato
rendimento grazie alle innovative corone a fiamma verticale, un
accorgimento che trasferisce alla pentola tutto il calore erogato.
Le manopole si illuminano quando la fiamma è accesa.
modello Serie Vario 400
tipologia - gas, elettrica, mista gas
estetica acciaio inox
potenza sviluppata dal bruciatore
ultrarapido in kW 5
numero zone di cottura 1
tipologia di accensione elettronica
automatica
tipologia griglie ghisa
sicurezza gas controllo elettronico
della fiamma con riaccensione
automatica in caso di spegnimento
accidentale
spia di calore residuo manopola
professionale contornata da ghiera
con Led arancione che
illuminandosi segnala visivamente
quando il piano è in funzione
misure in cm
larghezza 38 cm
+
Design essenziale, grandi
capacità uniche, molteplici
funzionalità delle combinazioni
di cottura con numerosi moduli
combinabili. Nell’immagine: piano
cottura elettrico in vetroceramica VC
421/422, cottura a gas Wok VG
411, teppan yaki VP 421, grill
elettrico VR 421, cottura a vapore
VK 411, piano a gas 5 fuochi CG
492 in abbinamento al wok.
ambientecucina
| 139
GLEM PROGETTI
SIEMENS
modello EH475ME11E
piano cottura ad induzione
in vetroceramica
tipologia - gas, elettrica, mista
induzione
estetica nero, acciaio inox
potenza sviluppata in kW 3,6
numero zone di cottura 1
tipologia di accensione
comandi touchSlider
sicurezza sicurezza
bambini, blocco funzioni
temporaneo
spia di calore residuo sì
misure in cm
6x39,2x52
modello GPMS1TIX
tipologia - gas, elettrica, mista gas
estetica piatto in ghisa smaltato
nero e plancetta di comando inox
potenza sviluppata dal bruciatore
ultrarapido in kW 3,3
numero zone di cottura 1
tipologia di accensione
sottomanopola
tipologia griglie griglie in ghisa
con terminali smontabili
sicurezza gas valvola di sicurezza
misure in cm 30,6x47,9x5,4
+
Elettrodomestico
profondamente innovativo
disegnato da Marcello Cutino - BCF
Design, il piano cottura monofuoco
Stellare, partendo dall’idea del
fuoco come elemento centrale
nel rito dell’ospitalità, è un piano
cottura a gas monofuoco realizzato
con la base e i rebbi in ghisa.
AEG-ELECTROLUX
modello FM7803K-AN
serie Domino FrontLine Future
tipologia - gas, elettrica, mista induzione
estetica vetroceramica, profilo cruscotto alluminio
numero zone di cottura 4
tipologia di accensione controllo elettronico touch control
sicurezza spegnimento automatico di sicurezza
spia di calore residuo sì
misure in cm 72x52x1,1
+
I nuovi piani che completano la gamma FrontLine
Future, un sistema modulare composto di 13
elementi che si differenziano fra loro per dimensione (36,
58 e 72 cm) e tecnologia (gas, elettrici e induzione) sono
composti da 10 diversi modelli, inclusi wok e teppan yaki.
+
I Piani Domino,
ora proposti anche
da 40 cm, si prestano
a composizioni flessibili e a
modalità di cottura alternative,
come grill, friggitrice, gas,
e induzione. Quest’ultima,
nell’immagine, dispone di
17 posizioni per scegliere
la temperatura più adatta.
BARAZZA
HOOVER
modello 1PLB2I, 1PLB2SI
Serie LAB
tipologia - gas, elettrica, mista gas
estetica acciaio inox con fuochi
affogati, comandi integrati
e griglie a filo
potenza sviluppata dal bruciatore
ultrarapido in kW 3,3
numero zone di cottura 2 per piano
tipologia di accensione elettronica
a una mano
tipologia griglie acciaio inox o ghisa
sicurezza gas valvola rapida
di sicurezza
misure in cm 36x51
modello HVI32
tipologia - gas, elettrica, mista
induzione
estetica vetroceramica nero
con bisello frontale
potenza sviluppata dal bruciatore
ultrarapido in kW 3
numero zone di cottura 2
tipologia di accensione
touch control - sensori sotto
il vetroceramica
sicurezza child lock
(sicurezza bambini)
spia di calore residuo sì
misure in cm 28,8x51
+
+
Serie dai fuochi affogati
e i comandi integrati
che permette ampia libertà per la
possibilità di installare gli elementi
singolarmente o abbinati fra loro,
sia nella versione con i fuochi in
linea (nell’immagine) sia in quella
verticale.
Possibilità di coordinare
il piano con tutti gli altri
5 moduli della linea domino
per diverse tipologie di cottura.
Ottimizzazione del consumo
di energia, grazie al rendimento
dell’induzione, pari a circa
il 90%, che riduce i tempi di cottura.
CUCINATECNO
schemi liberi in orizzontale
140 | ambientecucina
WHIRLPOOL
modello Domino ACM 422 IX
+ ACM 424 IX
tipologia - gas, elettrica, mista gas
estetica Square
potenza sviluppata dal bruciatore
ultrarapido in kW 3,7
numero zone di cottura 2
tipologia di accensione manopola
tipologia griglie irontech
sicurezza gas sì
GORENJE
spia di calore residuo sì
misure in cm 40x40 singolo modulo
+
La gamma completa
dell’azienda propone soluzioni
di design differenti per varie tipologie
di cottura, offrendo al consumatore
la possibilità di scegliere e
affiancare gli elementi più adatti
a personalizzare l’area di cottura.
modello G 1170 B
tipologia - gas, elettrica, mista gas
estetica vetroceramica, colore nero
potenza sviluppata dal bruciatore
ultrarapido in kW 3,5
numero zone di cottura 4
tipologia di accensione simultanea
tipologia griglie ghisa
sicurezza gas termocoppia
misure in cm 110x8x37
SCHOLTÈS
modello B 40 L EC F
tipologia - gas, elettrica, mista gas
estetica Professionale
potenza sviluppata dal bruciatore
ultrarapido in kW 3
numero zone di cottura 4
tipologia di accensione
comandi touch control
tipologia griglie ghisa
sicurezza gas valvola di sicurezza,
blocco comandi (sicurezza bambini)
spia di calore residuo
visualizzazione della temperatura
su display al termine della cottura
misure in cm 116x36
+
WOLF
modello ICBIM15/S
tipologia - gas, elettrica, mista gas
estetica inox
potenza sviluppata dal bruciatore ultrarapido in kW 8
numero zone di cottura 1
tipologia di accensione elettronica
tipologia griglie ghisa
sicurezza gas sì
misure in cm 12,7x38,1x53,3
+
Modello che può essere installato da solo oppure a fianco
di altri moduli dell’azienda, il piano, completo di indicatori
luminosi di potenza, è dotato di due griglie, una per la cottura wok,
l’altra, di forma piatta, per pentole di diverse dimensioni.
I comandi touch control,
installati sul piano a gas
orizzontale a filo, offrono 9 livelli
di potenza per ogni bruciatore, a
garanzia di una maggiore precisione
nella regolazione della temperatura,
e permettono di programmare la
cottura con l’apposito timer.
+
Apparecchio a sviluppo
orizzontale, soluzione che
garantisce una perfetta visibilità
su tutte le zone di cottura, dotato
di nuovi bruciatori ad alta potenza
wok. È possibile collocare, sui due
bruciatori centrali, una piastra mista
in ghisa, metà rigata e metà liscia,
che consente di ottenere un
eccellente effetto griglia.
CUCINATECNO
142 | ambientecucina
LE NUOVE REGOLE
DELL’INSTALLAZIONE
LAVAGGIO Le problematiche
connesse all’integrazione
con il piano, dalle tecnologie
più sofisticate agli accorgimenti
di design, sono tra le direttrici
della ricerca delle aziende.
Due grandi marchi a confronto
Per capire meglio le potenzialità delle nuove stazioni di lavaggio,
e per chiarire ogni dubbio sulle varie tipologie di installazione,
abbiamo intervistato i marketing manager di Franke e Foster,
due aziende che hanno puntato sulla specializzazione e sul
concetto della personalizzazione industriale. Perché proprio
l’integrazione con il top, per le stazioni di lavaggio come
per i piani cottura, costituisce oggi sia uno degli elementi più
importanti e qualificanti nella scelta degli elementi da incasso
in cucina, sia uno dei fronti su cui si gioca la capacità di ricerca
e di innovazione delle imprese del settore.
LE DOMANDE
LE RISPOSTE
Parlando di piani
cottura e di lavelli,
la modularità e l’integrazione
sul top hanno acquisito
un’importanza sempre
maggiore, permettendo
di personalizzare le aree
di lavoro della cucina.
Quali sono le difficoltà
a gestire industrialmente
cataloghi così ampi
e lavorazioni praticamente
su misura?
ANGELO MONACO Brand Manager Foster
1
Installazione a filo
e semifilo sono due
soluzioni di pregio a livello
estetico e funzionale.
In che cosa si differenziano
esattamente?
2
Il lavello si sta
trasformando,
arricchendo le sue funzioni
grazie a nuove profondità
e a nuovi accessori.
Come lavora la vostra
azienda in questa direzione?
3
4
Quali sono le texture più
innovative da voi utilizzate?
1. La customizzazione è un plus
che il cliente richiede sempre
più spesso, ancor più quando
parliamo di prodotti di fascia
media e medio-alta. Per essere
vicini al cliente e gestire ogni
sua richiesta non sono sufficienti
l’impegno e la passione, ma è
necessaria una lunga esperienza
ed un’organizzazione adeguata
alla realizzazione di prodotti
su misura. Foster gestisce
il “personalizzato” da oltre
venticinque anni e questo
fa sì che oggi sia molto ampia
la gamma di lavelli e di piani
cottura che il cliente può
integrare nei top inox.
semifilo non differisce da quella
standard e risulta, quindi, molto
semplice. Tuttavia, a livello
estetico, la soluzione semifilo
di Foster è molto più elegante
perché il bordo
dell’elettrodomestico è inclinato
e sporge di soli 3 mm sul top,
configurandosi come uno
scivolo. L’ultima proposta
di Foster, perfettamente
in linea con le nuove richieste
di mercato, è il bordo Q4,
una soluzione di incasso in cui
il bordo dell’elettrodomestico
ha un design quadrato
e moderno che si solleva di soli
4 mm dal top.
2. L’installazione a filotop
è molto elegante perché
garantisce una continuità
di planarità tra il top e
l’elettrodomestico. Per questo
tipo di installazione è necessario
che il top abbia un foro
semplicemente dotato di uno
scalino di un millimetro per
l’alloggiamento del bordo
dell’elettrodomestico. Dal punto
di vista della predisposizione del
foro da incasso, l’installazione
3. La lunga esperienza nel
processo di stampaggio dei
lavelli, le nuove tecnologie
e la qualità dell’acciaio scelto
da Foster, ci permettono
di realizzare vasche sempre più
profonde e dai raggi stretti. In
merito agli accessori, crediamo
fermamente che l’accessorio
in un lavello garantisca la piena
funzionalità della zona lavaggio.
Per questo abbiamo studiato
soluzioni intelligenti che
‘
integrano insieme tagliere
e scolapiatti, oppure tagliere
e scolapasta e altro ancora,
al fine di agevolare le operazioni
di preparazione. Inoltre, per dare
alla propria clientela un lavello
funzionale e completo,
nell’ultima nata, la serie 4000,
Foster omaggia il cliente di un
elegante tagliere in vetro e,
su alcuni modelli, anche
dell’utilissima piletta con
comando remoto. È molto
importante anche fornire
un miscelatore le cui forme
si sposino con le linee del
lavello, in modo da creare
un sistema perfettamente
armonico e funzionale.
4. Nei lavelli, la finitura
“spazzolato Foster” è la più
richiesta perché è la più facile
da pulire e la più elegante.
Tra le soluzioni per così dire
“antigraffio”, la più bella
ed intelligente è la texture
Microfoster®, che grazie
alla trama extrafine, quasi
impercettibile, dona all’acciaio
una particolare lucentezza
e ne esalta le forme.
ambientecucina
| 143
lavaggio completo e accessoriato
INCASSO SEMIFILO
FILO-TOP
ALPES-INOX
’
MASSIMO VISMARA Marketing Manager Franke Italy Trading
1. La produzione di piani su
misura è sempre stata presente
all’interno della nostra offerta
e quindi, sebbene non si possa
che confermare una reale
complessità di gestione,
possiamo dire di essere
“allenati” a questo tipo di
attività. Normalmente si affianca
alla sperimentazione per poi
assumere una dimensione
industriale.
2. La soluzione filotop prevede
una perfetta integrazione nel
top. Tale integrazione viene
assicurata da una sigillatura,
indispensabile per una perfetta
tenuta alle infiltrazioni.
Di grande pregio estetico,
richiede però una installazione
accurata e un minimo di
conoscenza delle tecniche di
sigillatura. Volendo ottenere
un risultato estetico similare
senza farsi carico delle difficoltà
di installazione si può far ricorso
al semifilo: in questo caso
l’elemento, dotato di bordo
molto sottile, viene appoggiato
sul top. Lo schema in alto
ne facilita la comprensione.
3. L’accessorio è sempre più
parte integrante del lavello.
Favorisce l’operatività e aumenta
il valore estetico della proposta.
In questo momento la nostra
attenzione è rivolta allo sviluppo
di soluzioni “discrete” in grado
di rispondere alle esigenze
di utilizzo ma anche utili
a mimetizzare il lavello
in contesti arredativi “open”.
Il lavello Crystal ne è un
esempio, con la cover in cristallo
che copre completamente
la vasca. Oppure l’innovativo
Rollmat: elegante, pratico,
resistente. Può essere utilizzato
per aumentare la superficie
di appoggio del lavello o come
sotto pentola. Arrotolato,
può essere riposto in uno
spazio estremamente ridotto.
4. Fragranite Durakleen: si tratta
di una evoluzione di Fragranite.
Grazie alla nuova composizione
offre una superficie più
liscia che, in virtù di una
nuova miscela e di una ridotta
tensione superficiale,
semplifica le operazioni
di pulizia.
modello piano lavaggio da appoggio/incasso A5-5158/2C1V1V8
designer Nico Moretto
materiale acciaio inox al nichel cromo 19/10,
tagliere bianco in polietilene
misure in cm 158x50x58
varianti disponibili a una vasca; a due vasche senza
carica rifiuti dall’alto; anche con bordo perimetrale esterno
+
Dimensioni professionali; vasca profonda 22 cm e grande
vasca/bacinella più bassa che consente l’inserimento
sottostante della lavastoviglie. Il bordo perimetrale in appoggio
sul top è alto 8 cm. Carica rifiuti dall’alto per gettare direttamente
i rifiuti nei due contenitori estraibili, in acciaio inox.
Nuovi accessori scorrevoli per l’intera larghezza del lavello:
tagliere bianco in polietilene, tagliere bianco con piccola bacinella
forata per lavare piccole quantità di frutta e verdura, colapasta
su supporto bianco in polietilene.
BARAZZA
modello lavello 1LTA90 1 vasca
+ kit scolapasta e tagliere 1KSTT
Serie TAO
designer F.lli Barazza
materiale acciaio inox per lavello;
acciaio inox e polietilene per accessorio
dimensioni in cm 88x51
varianti disponibili
lavello 1LTA92 a 2 vasche
+
Linee arrotondate, vasche curve
e profonde che riconducono alla
fluidità dell’acqua. Dotate di pilettone
con salterello e tappo cestello, sono
disponibili nelle versioni filo e incasso
da 90 cm, con una o due vasche.
Lo scolapasta, con coperchio
in acciaio inox e tagliere in polietilene,
è un accessorio completo che
consente di ottimizzare la funzionalità
delle vasche capienti.
CUCINATECNO
lavaggio completo e accessoriato
144 | ambientecucina
PIRAMYS
modello Istros
materiale acciaio inox 18/10
spessore 1 mm
dimensioni in cm 74x40
internamente; 79x50,5 esternamente
varianti disponibili 40x40
internamente; 50x40 esternamente
+
Nuova gamma di lavelli da
incasso, soluzione per cucine
anche di dimensioni ridotte grazie ad
un’unica vasca di ultima generazione
(raggio interno 14 mm) dal design
moderno e dalla massima capienza.
Qualità, praticità e versatilità d’uso
sono garantite dallo spessore
dell’acciaio inox, dal foro miscelatore
inserito nella zona superiore del
lavello per evitare di forare il top della
cucina, dagli accessori disponibili per
personalizzare e sfruttare al meglio
le caratteristiche di questo modello,
come il tagliere in vetro e la vaschetta
inox forata.
BLANCO
modello Blancodivon
designer Blanco SteelArt
materiale acciaio inox
dimensioni in cm 100x51
varianti disponibili 5 modelli (Blancodivon 45 S-IF: vasca con
gocciolatoio da 86x51; Blancodivon 5 S-IF: vasca con gocciolatoio
da 100x51; Blancodivon 6 S-IF: vasca, vaschetta e gocciolatoio
da 100x51; Blancodivon 8-IF: doppia vasca uguale da 86x51;
Blancodivon 8 S-IF: due vasche uguali con gocciolatoio da 116x51
+
Migliore utilizzo dello spazio intorno al lavello grazie
alla possibilità d’installare il prodotto a filotop; in caso
d’installazione sopratop, lo spessore del bordo sagomato
è solamente di 1 mm. Profilo interno ribassato per agevolare
lo scorrimento del tagliere su tutta la superficie del lavello.
Accessori esclusivi creati appositamente per la serie: tagliere
in cristallo temperato bianco opaco, vaschetta forata in acciaio inox,
posizionabile sulle vasche sia in orizzontale sia in verticale.
FRANKE
modello Crystal CYV 610
designer Franke
materiale cristallo e acciaio
dimensioni in cm base cm 80 - dimensioni cm 86x51
varianti disponibili cristallo bianco; versione con vasca+gocciolatoio
(anche in cristallo bianco o nero)
+
Cover in cristallo che chiude completamente il lavello,
rendendolo così adatto anche alle moderne cucine open
space. Dotato in alternativa dell’innovativo Rollmat: elegante,
pratico, resistente, utilizzabile per aumentare la superficie di
appoggio del lavello o come sotto pentola. Arrotolato, può essere
riposto in uno spazio estremamente ridotto.
FOSTER
modello Serie 4000
designer Foster
materiale acciaio inox
dimensioni del modello
prescelto in cm 116x50
varianti disponibili 10 versioni:
disponibili i modelli
da 86 cm a 2 vasche
o 1 vasca + gocciolatoio;
da 97 cm 1,5 vasche
+ gocciolatoio; da 116 cm
2 vasche + gocciolatoio.
PLADOS
modello ONE 56.10 Code ON5610 completo
di miscelatore modello TIZMIX in tinta con il lavello
designer Rodolfo Mogetta
materiale finitura Ultravitro - colore Grafite 15
dimensioni in cm 56x50x20
varianti disponibili linea disponibile in 3 modelli:
41x50x20cm, 56x50x20cm, 76x50x20cm
e nelle finiture: Ultraquartz Colori Tradizionali,
Colori Traslucidi, Ultragranit, Ultrametal, Ultravitro.
+
Nuova linea monovasca composta da 3 modelli,
adatta alle cucine moderne che mirano ad ottimizzare
gli spazi. Oltre alla tradizionale installazione standard
sopra-top, è prevista l’installazione filotop e sottotop.
+
Originale gocciolatoio con
scanalature che favoriscono
il defluire dell’acqua nella vasca,
profonda 20 cm con raggi stretti
R25 che ne aumentano la capienza.
Tutta la serie è disponibile nelle
versioni Filtop e Bordo Q4, il nuovo
incasso dell’azienda alto soltanto
4 mm, con spigoli vivi. Ricca la
dotazione di accessori, tra i quali
un tagliere in vetro 23x41 cm
incluso nella confezione.
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Tappogriglia asportabile
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di facile pulizia che
inciso sul retro
trattiene i rifiuti evitando
di ogni griglia,
la possibilità di ingorghi.
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CUCINATECNO
lavaggio completo e accessoriato
146 | ambientecucina
AQUAPIANO BY GLEM PROGETTI
IL LAVELLO
DIVENTA
PIANO DI LAVORO
ARTINOX
modello Titanium
designer staff Artinox
materiale acciaio inox Aisi 304,
finitura Scotch Brite
dimensioni in cm
2 vasche 40x40 sottotop
varianti disponibili
incasso sopratop/filotop,
colori acciaio, oro, antracite, rame
+
Le soluzioni lavaggio R13
rivoluzionano il concetto di
vasca tradizionale rispondendo
ai criteri di eleganza e rigore
essenziale nei volumi.
Nuova piletta quadra e angoli interni
raggio 10 mm per una pulizia
più agevole. Le vasche sono
disponibili filotop/sopratop
e sottotop, nelle colorazioni acciaio,
antracite, oro e rame.
Questo speciale trattamento
di colorazione rende la superficie
fino a 4 volte più resistente ai graffi.
TELMA
modello NAIKY 86.00 Code HR0860
completo di miscelatore con doccetta estraibile
modello MIS43 in tinta con il lavello
designer Rodolfo Mogetta
materiale finitura Vitroquartz - colore Argento 82
dimensioni in cm 88x50x23
varianti disponibili Duralast colori tradizionali, colori traslucidi,
Duraquartz, Metalquartz, Vitroquartz
+
Nuovo lavello monovasca super accessoriato, è un vero
centro multifunzione dove alla tradizionale zona di lavaggio
viene associata anche una comoda zona di preparazione cibi.
Vasche ampie e molto profonde (23 cm). Kit di accessori composto
da tagliere in legno iroko, cestello in acciaio inox e vaschetta in
acciaio inox. Installazione da incasso sopratop, filotop e sottotop.
Proposto anche nella nuova finitura Vitroquartz, la cui materia prima
è composta da microsfere di vetro che conferiscono alla superficie
del lavello un’“effetto seta”.
Sotto la direzione artistica di Marcello Cutino e con
la collaborazione di architetti e designer, Glem Progetti,
il recente brand di Glem Gas, amplia la visione
dell’elettrodomestico e offre nuovi apparecchi - rigorosamente
made in Italy - frutto della sperimentazione di materiali
e soluzioni che coniugano due elementi molto forti,
uno di valenza tecnologica e l’altro di carattere emozionale.
Fra i prodotti della collezione firmata da Marcello Cutino
e BCF Design, figura Aquapiano, la vasca multifunzione,
mirata a rendere agevole la preparazione dei cibi e a
gratificare il fruitore nel lasciare spazio alla gestualità e al
movimento dell’acqua, entrambi riconducibili a un contesto
naturale e primitivo. «Abbiamo progettato uno strumento
che supera le funzioni di un tradizionale lavello, studiando
l’interazione tra la gestualità dell’uomo e il fluire dell’acqua»,
commenta il progettista. Realizzato in acciaio inox, Aquapiano
è un piano di lavoro, da 116 cm di larghezza e di soli 6 cm
di profondità nello scivolo d’acqua, che può essere incassato
senza sottrarre spazio alle basi sottostanti. Corredato da una
serie di accessori che migliorano la funzionalità in cucina,
è organizzato con un tagliere in cristallo temperato, una
vaschetta, un piano forato e uno scolapasta. È dotato di una
doccia estraibile e di una cascata d’acqua monolaterale che
permette di pulire gli alimenti e lavare via i residui della loro
preparazione, grazie alla capiente vasca, profonda 20 cm,
alla quale si può collegare l’accessorio tritarifiuti.
Tutti i prodotti Glem Progetti per la cottura, l’aspirazione
e il lavaggio hanno una loro spiccata individualità e possono
essere combinati insieme per affinità di tipo emotivo che
vanno oltre il loro design: un nuovo concetto che supera
quello di “elettrodomestico coordinato” e che segue la
personalità dell’oggetto e di chi lo utilizza, secondo uno stile
e un modo di vivere la cucina più evoluto e sofisticato.
inside
project
a cura di Raffaella Razzano
ELLECI
Lavaggio high tech
Area accessori
attrezzabile: scolapiatti,
scolabicchieri,
dispenser sapone,
scolaposate e
contenitori vari
S.I.R.
Vaschetta di servizio
con getto “a cascata”,
con sistema di lavaggio
ad ultrasuoni
Tritarifiuti
Vasche a elevata
capacità: 48 litri
Ideato da Elleci, Washer 120 modifica il concetto di stazione lavaggio
amplificandone le funzioni e scoprendo la nuova dimensione
In Free per superare i vincoli dell’incasso. Realizzato in Vitrotek, costituito da microsfere in vetro, prevede uno scarico a ingombro ridotto
che lascia spazio a una migliore valorizzazione della zona sottolavello dove sono previsti cassetti e cestini attrezzati.
Le tecnologie più evolute regolano il flusso dell’acqua e introducono
il sistema di lavaggio ad ultrasuoni. La raccolta differenziata integrata
e l’aspiratore di olio usato lo rendono altamente sostenibile. Washer
120 misura 120 cm di larghezza e ha un’altezza regolabile in funzione
dell’altezza del lavello grazie a piedini telescopici.
L’intero progetto è gestito dal direttore operativo, Ing. Graziano Tra-
CONCEPT
Washer 120 nasce dalla
mission aziendale di Elleci
che si è posta l’obiettivo
di valorizzare in termini
di tecnologia e praticità
l’area lavaggio, per rispondere
meglio alle esigenze di
maggiore funzionalità espresse
dal consumatore. Pur essendo
parte integrante di una cucina
componibile, Washer 120 lascia
piena libertà di posizionamento
e personalizzazione perché
libero dai vincoli dell’incasso.
Il progetto assolve in modo
più evoluto le specifiche
funzioni dell’area lavaggio
e nello stesso tempo vuole
diventare elemento di arredo.
Date le sue caratteristiche,
Washer 120 è rivolto
ad un target di fascia alta.
FUNZIONALITÀ
Il cuore di Washer 120
è il sistema di scarico
ad ingombro ridotto S.I.R,
ideato e brevettato da Elleci.
Lo spazio occupato nella parte
sottostante al lavello è di soli
4,5 cm e il deflusso di carico
(60 litri al minuto) è regolato
attraverso una griglia posta
lateralmente, che sostituisce
la piletta lasciando più spazio
dentro la vasca. Essendo
composto da pochi elementi,
S.I.R ha una installazione
facilitata. È comandato
elettronicamente, come pure
il miscelatore che permette
una regolazione precisa
di temperatura e flusso.
inside
project
CUCINATECNO
148 | ambientecucina
Elettromiscelatore
flessibile con comandi
sulla doccetta
45mm
Aspiratore olio esausto
Copertura vasca
con tagliere in vetro
Control Panel
per elettromiscelatore
e S.I.R.
Control Panel per:
vasca di servizio
(erogazione acqua
e scarico), tritarifiuti
ultrasuoni, aspiratore
olio esausto
versa, con la responsabilità di coordinamento ed ottimizzazione di
tutte le attività progettuali e operative della Elleci. La composizione
base di Washer 120 prevede come standard il blocco lavaggio, l’elettromiscelatore, S.I.R. (Scarico ad Ingombro Ridotto) a comando elettronico, il control panel per elettromiscelatore e S.I.R, tritarifiuti, lavaggio ad ultrasuoni, il comando elettronico per erogazione vasca di
servizio, un tagliere in vetro come copertura della vaschetta di servizio, la cassa in materiale composito, le ante frontali in effetto fibra di
carbonio e fibra di alluminio, i cassetti con guide manuali, la vaschetta in acciaio inox porta spugna, le griglie scolabicchieri, la pattumiera
e zoccolo frontale regolabile in altezza con 80 mm di escursione.
Optional disponibili
Cassetti attrezzati per posateria, coltellame, pentole e piatti, aspiratore olio esausto, accessori sulla vasca posteriore (scolapiatti, scolabicchieri, dispenser sapone, scolaposate, contenitori vari) sono gli
optional disponibili.
BREVETTI
Il S.I.R. - sistema di scarico
a ingombro ridotto - è stato
ideato e brevettato da Elleci
per occupare il minimo spazio
nella parte sottostante del lavello.
Maggiore spazio utilizzabile anche
dentro la vasca perché la griglia
è posta lateralmente.
Non essendoci fori per il troppo
pieno, migliore anche l’estetica
mantenendo la stessa sicurezza
e funzionalità.
MATERIALI
Il lavello è realizzato in Vitrotek,
costituito da microsfere in vetro,
con una superficie liscia
ad effetto seta, con elevata
resistenza al graffio, alle alte
temperature e alle macchie.
Vitrotek è proposto nelle nuove
finiture Black e White. Le ante
frontali sono in carbonio o in fibra
di alluminio, la cassa in materiale
composito, il tagliere in vetro, la
vaschetta porta spugne in acciaio.
Il cassetto e il cestone sono
attrezzabili con accessori in legno.
ECO
SOSTENIBILITÀ
L’elettromiscelatore garantisce
un minore consumo di acqua,
mentre il sistema di lavaggio ad
ultrasuoni consente un lavaggio
senza detergenti. Il tritarifiuti
facilita la raccolta differenziata
e l’aspiratore di olio esausto
consente di non disperdere
prodotti altamente inquinanti.
[ portfolio Nikron ]
VERSATILITÀ AL 100%
Una cucina al 100% Nikron: compatto, omogeneo
| 149
informazione publiredazionale
ambientecucina
Nikron interpreta
con rigore formale
la cucina proposta
da Elmar, che
sceglie la solid
surface per il
piano di lavoro.
e disponibile in lastre da 3 e 10 mm, la solid surface
permette una piena libertà progettuale.
Lo spessore 3 mm è ideale per qualsiasi tipo
di rivestimento verticale e orizzontale, il 10 mm
è perfetto per i piani di lavoro. Grazie alla sua
eccezionale resistenza all’usura e alle sue proprietà
igieniche garantite dalla non porosità, Nikron è un
materiale largamente impiegato in cucina e in bagno.
La sua composizione ottimale - un terzo resina acrilica
e due terzi minerale di roccia - garantisce un colore
stabile nel tempo ed è resistente agli urti e ai graffi.
Nei casi di piccole macchie o bruciature di sigarette
si può intervenire facilmente con una spugnetta
Scotch Brite® e un normale detergente.
È termoformabile, facilmente accoppiabile
con altri materiali e saldabile con giunte praticamente
invisibili. Le lastre sono disponibili da 5.300x1.230,
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