D&B SRL
Via VIII Strada, 70
61032 Loc. Bellocchi - FANO (PU)
PROGETTO PER L’ATTIVAZIONE DI UN
DISTILLATORE PER IL RECUPERO DI
SOLVENTE IN PROCEDURA
SEMPLIFICATA (R2)
DOCUMENTO ALLEGATO ALLA PROCEDURA DI VERIFICA AI SENSI
DELL’ART. 6 DELLA LEGGE 14/04/2004 N. 7
Fano,05 novembre 2008
Progetto per l’attivazione di un distillatore per il
STUDIO DELL’ERBA E
ASSOCIATI
recupero di solvente in procedura semplificata
Via Roma n.99 - FANO (PU)
Tel e fax 0721/808857 – 835797
D&B SRL
[email protected]
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Rev. 00 del 05/11/2008
1. Premessa
La ditta D&B Srl, nello stabilimento di via VIII Strada n. 70 in Fano (PU), svolge l’attività di produzione di
manufatti in vetroresina. La principale produzione della ditta è costituita da manufatti in vetroresina di
piccole dimensioni, come cisterne o altri componenti per l’industria nautica .
La produzione di manufatti in vetroresina consiste in una serie di passaggi produttivi che si
riconoscono in operazioni di resinatura, gelcottatura e di carrozzeria a partire da uno stampo.
Le principali materie prime utilizzate nel ciclo produttivo sono fibre di vetro, resine, gelcoat, diluenti,
catalizzatori e stucco. In generale l’attività di vetroresina si distingue in due macrofasi completamente
distinte: resinatura e finitura.
La resinatura svolta nella ditta è di tipo manuale, sia come laminazione tradizionale che come resinatura con
pompa impregnante, avviene senza l’ausilio di impianti o macchinari dotati di struttura fissa.
La laminazione manuale prevede l’uso di rulli e di altri utensili manuali come frangibolle necessari per
ottimizzare il processo di resinatura e di pompe.
La finitura avviene in un’area apposita dello stabilimento e consiste nella carteggiatura e lucidatura della
superficie dello scafo a seguito del distacco dello stampo.
Gli utensili manuali impiegati per le operazioni di resinatura manuale, in particolare rulli frangibolle e
pennelli ad oggi sono del tipo usa e getta. In un’ottica di riduzione dei rifiuti la ditta sta valutando la
possibilità di riutilizzarli a seguito di lavaggio con acetone in un’area appositamente dedicata. Per poter
recuperare il solvente utilizzato nelle operazioni di pulizia, in considerazione dello stesso principio di
limitazione della produzione dei rifiuti e di recupero di materiale/sostanze, la ditta ha previsto la possibilità
di utilizzare un distillatore per solventi esausti.
Il distillatore previsto dalla ditta D&B Srl per recuperare il solvente sporco ha una capacità massima
di 25 dm3 . Il solvente sporco, come sopra indicato, sarebbe costituito da acetone che verrebbe
utilizzato per il lavaggio dei rulli, dei pennelli e delle pompe utilizzati per le operazioni di resinatura
manuale. Tale operazione rientra nelle procedure semplificate di recupero di rifiuti pericolosi R2,
che necessitano di una procedura di verifica ai sensi dell’art. 6 e dell’allegato B2 punto 5) lett. p-bis
della Legge Regionale n. 7/2004 e s.m.i.
Per la tipologia di impianto che si intende attivare il progetto preliminare coincide con il progetto
definitivo.
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1.1 Informazioni generali
Ragione sociale
D&B SRL
Sede legale
Sede operativa
Tel e Fax
e-mail/sito internet
codice ISTAT attività
partita IVA
settore produttivo
responsabile legale
personale impiegato
Via VIII Strda n.709 Località Bellocchi 610322- FANO (PU)
Via VIII Strda n.709 Località Bellocchi 610322- FANO (PU)
0721/855984
0721/857666
[email protected]
35.11.2
02266980412
Produzione di manufatti in vetroresina
Gianni Bernardi
11 presso la sede + operatori che lavorano presso ditte terze
2. Descrizione generale del progetto
La ditta D&B Srl è collocata in un insediamento produttivo non soggetto ad alcun tipo di vincolo
paesaggistico – ambientale.
La frazione di Bellocchi di Fano si trova nella pianura fluviale del Metauro, il cui corso d'acqua si trova a
circa 750 m dal sito aziendale, con una differenza di quota rispetto al corso d'acqua di +15/10 m.
L'azienda è posizionata nell'area industriale-commerciale di Bellocchi di Fano, in una zona D1 Industriale
e/o artigianale esistente (si veda lo stralcio di PRG allegato in scala 1:4.000).
L’area della ditta D&B Srl è costituita da uno stabilimento di circa 2.000 m2 e da un’area scoperta
antistante l’opificio adibita principalmente al carico e scarico delle merci.
La ditta effettua principalmente attività di produzione di manufatti in vetroresina.
In un’ottica di limitazione dei rifiuti prodotti la ditta sta valutando la possibilità di effettuare la
pulizia delle attrezzature manuali utilizzate per le operazioni di resinatura che risulterebbe, in questo
modo, un’attività a complemento dell’attività principale prima descritta. La pulizia dei rulli
frangibolle e dei pennelli, oltre che delle pompe, avverrebbe, quindi, mediante acetone.
La ditta, all’interno della stessa prospettiva di riduzione dei rifiuti e nella necessità di contenere
sempre il consumo di solvente, intende attivare un distillatore da 25 l della Formeco per distillare
l’acetone sporco e poterlo riutilizzare nelle fasi di lavaggio.
Il distillatore che la ditta intende utilizzare è del tipo D25A della Formeco Srl con una capacità di
25 l, dotato di marcatura CE e rispondente ai requisiti di sicurezza previsti dalla direttive 98/37/EC,
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89/336/EC, 73/23/EC, 94/9/EC e conforme alle norme armonizzate EN ISO 12100-1/2 EN294 EN
13463-1 EN 13463-5 EN 60204-1 EN 50014 EN 50018.
Il distillatore sarà posizionato sotto una tettoia esterna, protetto dagli agenti atmosferici, nella parte
posteriore lato nord/ovest dello stabilimento della ditta D&B. La predisposizione di un’area
dedicata al lavaggio degli attrezzi e l’utilizzo del distillatore, è una delle soluzioni tecnico
organizzative che la ditta sta valutando per garantire un basso utilizzo di acetone.
Verrà installato anche un bacino di contenimento, onde evitare possibili sversamenti di acetone.
Si vuole indicare che tale attività di recupero in procedura semplificata di rifiuti pericolosi (R2) ai
sensi degli art. 214-216 del D.Lgs 152/06, è ad esclusivo uso della ditta D&B Srl, verrà quindi
recuperato il solo rifiuto (acetone sporco 14 06 03*) che produrrà la stessa ditta: si tratta di
un’attività che rimane collegata con il ciclo produttivo della ditta
3. Descrizione dettagliata del progetto di attivazione di un distillatore
per il recupero in procedura semplificata di rifiuti
Il progetto che sarà realizzato dalla ditta D&B S.r.l. può essere schematizzato tramite un diagramma
a blocchi di seguito riportato:
LAVAGGIO DELLE ATTREZZATURE USATE PER
LE OPERAZIONI DI RESINATURA MANUALE
ACETONE SPORCO
CODICE CER 14 06 03*
CARICO MANUALE
ALL’INTERNO DEL
DISTILLATORE
SCARICO TRAMITE REC-BAG (sacchetti
monouso) DEI RESIDUI DI PROCESSO CODICE
CER 14 06 05 MORCHIE DI DISTILLAZIONE
DEPOSITO TEMPORANEO DEI RIFIUTI
CHE POI VERRANNO SMALTITI
TRAMITE DITTA AUTORIZZATA
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DESCRIZIONE
DISTILLAZIONE TRAMITE
DISTILLATORE D25A FORMECO
(durata media 4h)
SCARICO DI ACETONE RECUPERATO,
IN AUTOMATICO ALL’INTERNO DI UN
CONTENITORE POSTO SUL BACINO DI
CONTENIMENTO
RIUTILIZZO DELL’ACETONE NELLE
OPERAZIONI DI LAVAGGIO DEGLI UTENSILI
PER LA RESINATURA MANUALE
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3.1 – Analisi di processo
L’attività di lavaggio delle attrezzature, come già indicato precedentemente, risulterebbe un’attività
marginale alla lavorazione della ditta D&B Srl, che effettua principalmente produzione di manufatti
in vetroresina.
La ditta sta valutando la possibilità che un operatore venga dedicato alle operazioni di lavaggio
delle attrezzature : l’operatore avrebbe il compito di ritirare dagli addetti alle operazioni di
resinatura le attrezzature sporche da immergere in un contenitore apposito con una minima quantità
di acetone.
Durante la fase di ritiro delle attrezzature sporche l’operatore consegnerebbe
contestualmente le attrezzature pulite.
I prodotti sporchi così ritirati verrebbero portati in corrispondenza di un’area di lavaggio. L’acetone
sporco che si verrebbe a produrre dall’attività di lavaggio verrebbe travasato a livello del distillatore
per il recupero del solvente. Si prevede che tale sistema potrà consentire il recupero dell’88/90%
dell’acetone sporco in quanto gli utensili verranno prontamente puliti e l’acetone risulterà quindi
contaminato solo in minima parte da sostanze di tipo resinoso. Si evidenzia come l’acetone pulito
prodotto dall’operazione di distillazione verrebbe scaricato in automatico a livello di un contenitore
mediante un tubo in plastica.
Secondo l’ipotesi prevista dalla ditta si avrebbe una produzione giornaliera di circa 20 l di acetone
contaminato da residui di resina.
La ditta D&B intende quindi attivare un distillatore per recuperare l’acetone per poter limitare i
consumi e gli acquisti. Ciò porterebbe anche ad una riduzione dei rifiuti prodotti e ad una
minimizzazione delle emissioni di solvente.
La ditta ha valutato di posizionare il distillatore, come da planimetria allegata e da documentazione
fotografica di corredo, esternamente rispetto all’area produttiva, sotto una tettoia e sopra un
apposito bacino di contenimento .
Si ipotizza quindi un addetto che dovrà provvedere ad effettuare le operazioni di pulizia delle
attrezzature, di carico del distillatore e di avvio dell’operazione di distillazione stessa.
Per completare una distillata l’attrezzatura impiega circa 4 h; l’acetone pulito che viene distillato
verrebbe inviato in automatico , mediante un tubo in plastica, ad un contenitore posta sul bacino di
contenimento.
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Al termine di ogni trattamento di recupero, l’operatore dovrà avere cura di richiudere al più presto
possibile il contenitore di raccolta dell’acetone pulito, quindi dovrà provedere a scaricare tramite
rec-bag le morchie di distillazione (fanghi costituiti dai residui di vernice e da percentuali di
solvente altobollente non distillato, codice CER 14 06 05) rimaste all’interno del bollitore.
Le morchie ottenute come scarto dalla distillazione, dovranno essere avviate, tramite ditta
autorizzata, allo smaltimento come rifiuto pericoloso (si dovrà comunque effettuarsi un’analisi per
determinare la pericolosità del rifiuto).
Il distillatore tratterà circa 25 l di acetone sporco al giorno (la capacità massima del distillatore è di
25 l, ma come da manuale, è consigliato riempire il bollitore fino ad una capacità massima di 20 l)
in una operazione di distillazione al giorno.
Considerando un’efficienza media di distillazione dell’88/90%, si recupererebbero circa 18/19 l di
acetone, che verrebbero riutilizzati per il lavaggio delle attrezzature all’interno dello stesso locale.
L’efficienza dell’88/90% è variabile in quanto la resa del distillatore dipende significativamente
dalla quantità di contaminanti che vi sono contenuti nel solvente.
Il distillatore produrrebbe circa un 10% di fanghi o morchie di distillazione, da smaltire come
rifiuto (codice CER 14 06 05*).
3.2 – Descrizione dell’apparecchiatura
I distillatori della serie Distatic, con capacità di 25 litri, permettono il recupero e riutilizzo del
solvente inquinato da operazioni di lavaggio. Sfruttando il principio della distillazione semplice,
separano i contaminanti (resina - stirene) dal solvente originale (acetone). L'ebollizione del solvente
inquinato avviene all'interno del bollitore, solidale con un'intercapedine contenente olio diatermico,
riscaldato da una o più resistenze. I vapori prodotti vengono convogliati ad un condensatore
raffreddato ad aria. Il solvente, così condensato, viene direttamente raccolto in un recipiente per il
successivo riutilizzo.
I residui solidi della distillazione, sono scaricati per mezzo dei sacchetti a perdere "Rec-Bag", che
evitano manipolazioni da parte dell'operatore. Le caratteristiche del solvente trattato non vengono
alterate dal processo, che può essere ripetuto indefinitamente.
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CARATTERISTICHE DEL DISTILLATORE MODELLO D25A FORMECO
processo
Distillazione semplice
Ciclo operativo
discontinuo
Solventi distillabili
Infiammabili e non infiammabili
Capacità di carico bollitore
25 l
Materiale bollitore
Acciaio inossidabile Aisi 304
Riscaldamento solvente
Indiretto ad olio diatermico
Riscaldamento olio diatermico
Con resistenza elettrica
Condensatore
Ad aria in rame
Impianto elettrico
A prova di esplosione EEx od IIB T2
Potenza elettrica installata
2010 W
Corrente nominale
9A
Tensione nominale
220 V
Alimentazione elettrica
Monofase
Temperatura di lavoro
durata media ciclo di distillazione
50-180 °C
Per la distillazione dell’acetone circa: 70-80 °C
3 h-4 h
Produzione media a regime
9/12 l/h
Carico solvente
Manuale
Scarico residui solidi
A mezzo rec bag
Scarico residui liquidi
Automatico
Dimensioni
60x100x148 cm
Rumorosità
64 dBA
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L’impianto funziona a pressione atmosferica. Anomali aumenti di temperatura o mancato
funzionamento del condensatore, vengono segnalati e l’apparecchio si arresta automaticamente.
Il ciclo operativo è completamente automatico. L’intervento dell’operatore si limita al carico
manuale del solvente sporco, alla regolazione della temperatura e del tempo di ciclo di distillazione
ed allo scarico dei residui (morchie).
3.3 LOCALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO
Il distillatore verrà collocato esternamente all’azienda, sotto una tettoia, a protezione degli agenti
atmosferici, come indicato in planimetria.
La ditta provvederà a posizionare il distillatore sopra ad un bacino di contenimento con una capacità
pari almeno a quella del distillatore (25 l).
Si ipotizza quindi che verrà installato un bacino di contenimento di 100X100 cm con un altezza di
circa 10-15 cm.
Si allega planimetria dello stabilimento della ditta D&B Srl con indicazione del sito di
posizionamento del distillatore.
3.4 Caratteristiche del solvente da distillare
La ditta D&B utilizzerà l’apparecchio per distillare acetone. L’acetone verrebbe utilizzato per la
pulizia delle attrezzature utilizzate per le operazioni di resinatura manuale.
La ditta D&B è in possesso di tutte le schede di sicurezza dei prodotti in uso nelle operazioni di
resinatura e dell’acetone.
Caratteristiche chimico-fisiche dell’acetone
Temperatura di autoaccensione
535 °C
Temperatura di ebollizione
56 °C
Densità
0.8 kg/m3
Calore latente di vaporizzazione
536 kJ/kg
128 kcal/kg
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Etichettatura
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F, Xi
R: 11-36-66-67
S: 2-9-16-26
Il distillatore che verrà attivato è classificato in classe T2, ciò significa che può distillare solventi
con temperature di autoaccensione superiore ai 300°C e pertanto può essere usato per la
distillazione dell’acetone. Ciò minimizza il rischio esplosione.
L’acetone è un solvente infiammabile con una temperatura di ebollizione di 56 °C, pertanto la
temperatura di distillazione si attesterà su tale valore (circa sui 70-80 °C).
3.5 RIFIUTI PRODOTTI
I residui della distillazione verranno prelevati dal distillatore e depositati temporaneamente nell’area
rifiuti, sotto una tettoia in appositi big-bags, per poi essere conferiti a ditta autorizzata allo
smaltimento e trasporto.
Il codice CER individuato è il 140605. La ditta provvederà ad eseguire un’analisi di
caratterizzazione del rifiuto per definirne la pericolosità.
Si prevede una produzione indicativa di circa 1/2 kg/giorno di morchie di distillazione, pari ad un
massimo di 400 kg di morchie l’anno, che verranno conferiti a ditta autorizzata al trasporto e
smaltimento di tali rifiuti.
L’attività di distillazione del solvente rientra nelle procedure semplificate di recupero di rifiuti
pericolosi R2, ai sensi degli art. 214-216 del D.Lgs 152/06. La ditta, una volta conosciuto l’esito
della procedura di verifica di cui all’art. 6 della L.R. n. 7/2004, provvederà a comunicare l’inizio
dell’attività di recupero secondo le procedure previste dalla Provincia di Pesaro Urbino per gli
articoli sopra menzionati.
3.6 EMISSIONI IN ATMOSFERA
Dall’attività di distillazione si producono minime emissioni diffuse di sostanze organiche volatili,
particolarmente durante la fase di distillazione.
Le emissioni sono da considerarsi di minima entità in quanto, proprio per il principio di
distillazione, che dopo l’evaporazione della soluzione condensa i vapori di solvente prodotti, così da
minimizzare le perdite di processo.
Per tale motivo la ditta non ha previsto un impianto di aspirazione localizzato
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3.7 INQUINAMENTO E DISTURBI AMBIENTALI
Si ritiene che l’attività di distillazione non comporti inquinamento o disturbi ambientali, in quanto
verrà propriamente utilizzata per ridurre il consumo di acetone nel lavaggio delle attrezzature
(invece di buttare i pennelli e i rulli, verranno lavati e riutilizzati, invece di acquistare acetone per il
lavaggio delle attrezzature, verrà utilizzato l’acetone recuperato).
Tale attività determinerà minime emissioni diffuse.
Dal punto di vista del rumore il costruttore dell’impianto dichiara un’emissione di rumore di 64
dBA, che permette di escludere un impatto acustico, anche in considerazione del fatto che l’area in
cui insiste la ditta è in classe VI (esclusivamente industriale) da Classificazione acustica del
territorio del comune di Fano.
I rifiuti che l’attività produce, trattandosi di un distillatore di piccola potenzialità si aggireranno al
massimo intorno ai 440 kg/anno, che la D&B conferirà a ditta autorizzata presumibilmente 1 volta
all’anno.
3.8 RISCHIO DI INCIDENTI
I possibili incidenti che può produrre il distillatore sono:
•
Sversamenti di solvente durante la vera e propria fase di distillazione.
Per quanto concerne gli sversamente la ditta D&B intende posizionare il distillatore sopra un bacino
di contenimento.
Il bacino avrà una capacità almeno pari al volume del bollitore del distillatore (25 l), facilmente
trasportabile anche con il carrello elevatore.
Ilò contenitore di acetone pulito verrà prontamente riposto in corrispondenza dell’area in cui si
effettueranno le operazioni di lavaggio e sarà debitamente etichettato ai sensi della vigente
normativa, come sostanza pericolosa.
•
Pericolo di incendio e/o esplosione
La distillazione di solventi infiammabili può determinare una zona di pericolo di esplosione o
incendio, dovuta alla possibile presenza di atmosfera esplosiva generata dai vapori infiammabili.
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L’apparecchio che intende installare la ditta D&B è dotato di apparecchiatura elettrica a sicurezza
contro le esplosioni ATEX (risponde ai requisiti della normativa 94/9/CE), idoneo all’utilizzo in
zona 2 ed abilitato alla distillazione di solventi infiammabili e non infiammabili.
L’area in cui verrà posizionato il distillatore verrà debitamente segnalata tramite idonea
cartellonistica:
Nell’area limitrofa all'area in cui sarà posizionato il distillatore, verrà fatto divieto di fumare e di
usare fiamme libere, con apposizione di adeguata segnaletica.
Il distillatore e il bacino di contenimento saranno collegati alla terra.
La ditta è inoltre dotata di una squadra emergenze, debitamente formata.
•
Rischi di processo
I rischi del processo di distillazione possono essere: sovrapressione all’interno del bollitore. Se ciò
avviene il coperchio del bollitore opera come una valvola di sicurezza e si alza facendo uscire i
vapori. Ciò può avvenire per ostruzione del collettore dei vapori.
Onde evitare ciò è importante non caricare eccessivamente il bollitore e provvedere ad una
periodica manutenzione e pulizia del collettore.
Per tutte le fasi manutentive la ditta seguirà quanto indicato nel manuale d’uso.
3.9 RISCHI PER I LAVORATORI
Il distillatore sarà posto esternamente allo stabilimento produttivo della ditta D&B , sotto una
tettoia; tale area verrà indicata come area ad accesso limitato al solo personale formato e
appositamente addetto alla gestione dell’acetone sporco e pulito.
La distillazione è un processo che avviene in automatico e non necessità di un controllo continuo
dell’operatore; pertanto l’addetto sarà operativo nella fase di avvio del distillatore e
a fine
distillazione, per prelevare il solvente recuperato all’interno del contenitore e le morchie di
distillazione.
Durante tali operazioni l’addetto sarà dotato di indumenti da lavoro antistatici, guanti e occhiali a
mascherina contro possibili schizzi.
L’operatore verrà debitamente addestrato, informato e formato all’uso in sicurezza del distillatore.
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ALLEGATI
• Planimetria dello stabilimento della ditta D&B Srl con indicazione dell’area su
cui verrà posizionato il distillatore.
• Disegno del distillatore e dichiarazione di conformità.
• CTR 1:25'000 con indicazione della localizzazione della ditta D&B Srl.
• Planimetria Catastale 1:2'000.
•
Stralcio di PRG in scala 1:4'000.
•
Documentazione fotografica
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