CONTATTI Rete Genitori Rainbow ONLUS Codice Fiscale 94194870484 Sede legale: via de’ Serragli, 3 c/o Ireos 50125 Firenze Sito: www.genitorirainbow.it mail: [email protected] genitori LGBT con figli da precedenti relazioni eterosessuali Facebook www.facebook.com/genitorirainbow L’ASSOCIAZIONE L’Associazione di Volontariato Rete Genitori Rainbow nasce all’inizio del 2011 dall’iniziativa di alcuni genitori separati, lesbiche e gay, con l’obiettivo di offrire servizi di supporto ai genitori - lesbiche, gay, bisessuali e T* - con figli nati da precedenti relazioni eterosessuali, oltre che alle figure a loro collegate da vincoli di parentela o relazione. 06 991 96 976 Lunedì 21:30 - 23:30 controllare il sito per orari extra e variazioni mail: linea @genitorirainbow.it Rete Genitori Rainbow, pur avendo come obiettivo la visibilità delle persone LGBT, opera nel pieno rispetto della riservatezza dei genitori che chiedono di mantenere l’anonimato a causa della delicatezza della loro situazione. Scopri il gruppo genitori rainbow più vicino a te. Rete Genitori Rainbow vuole aiutare i genitori LGBT a vivere apertamente e con serenità il proprio orientamento sessuale e identità di genere insieme al ruolo genitoriale attraverso il sostegno ai genitori LGBT e alla loro dignità, nonché operando per la promozione e difesa dei diritti, anche stimolando la produzione culturale per contrastare i pregiudizi sulla genitorialità omo e trans*. I SERVIZI - Sito web (www.genitorirainbow.it) con raccolte di materiale di interesse (sentenze, contributi di psicologi e legali, testimonianze, bibliografie, filmografie, ecc. - Forum dedicato alle problematiche dei genitori LGBT con figli da relazioni etero, con stanze tematiche dedicate al coming out, alla separazione, ai rapporti coi figli, con i partner, ecc. - Help-line di prima accoglienza in voce, chat e mail; - Sportelli territoriali di ascolto e accoglienza; - Gruppi di auto-aiuto guidati da volontari e professionisti (psicologi e legali); - Seminari su omofobia interiorizzata, coming-out, ecc.; - Gruppi di supporto per figli, compagni/e, ex-partner; - Corsi di formazione per operatori coinvolti nelle separazioni giudiziali a tematica omo e transessuale. Rete Genitori Rainbow è anche impegnata nella produzione culturale a favore di iniziative a sostegno della visibilità del fenomeno della genitorialità LGBT. Confrontati con gli altri genitori, iscriviti al forum RGR www.genitorirainbow.it/forum www.genitorirainbow.it/attivita/gruppi Vieni a conoscere i genitori rainbow della tua zona agli RGR day http://www.genitorirainbow.it/attivita/rgr-day genitori LGBT con figli da precedenti relazioni eterosessuali I FONDATORI DI RGR Fabrizio Paoletti Tra l’aprile 2009 e l’aprile 2010 ha ricoperto il ruolo di Vicepresidente di Famiglie Arcobaleno, ha contribuito al Libro di Tommi, manuale su scuola ed omogenitorialità di Giuliana Beppato e Tina Scarano, edito con il patrocinio del comune di Torino. Nel febbraio 2011 ha co-fondato Rete Genitori Rainbow di cui è presidente. Cecilia d’Avos Ha fatto parte del Coordinamento delle “Cinque Giornate Lesbiche”. È co-fondatrice e co-presidente di Rete Genitori Rainbow e socia di diverse associazioni LGBT tra cui Mario Mieli, Famiglie Arcobaleno, Ass. Lista Lesbica Italiana. Valentina Violino È stata tra le fondatrici di Famiglie Arcobaleno. È attiva nel Gruppo Formazione del Coordinamento Torino Pride per il quale collabora con il Comune di Torino a progetti di formazione contro l’omofobia rivolti ad adulti e studenti. È co-fondatrice di Rete Genitori Rainbow. Alessandro Ozimo Co-fondatore e Consigliere di Rete Genitori Rainbow, è stato attivo nell’associazionismo LGBT della scena torinese, interessandosi di omogenitorialità all’interno di Arcigay. Ci ha lasciati nel dicembre 2012. testimonianze Il mio percorso è appena all'inizio, ancora non ho fatto "coming out" con nessuno, tantomeno con mia moglie. Ho tre figli e da un anno ho una relazione "fissa" con un uomo, che amo tantissimo. So bene, razionalmente, che mi trovo davanti ad un percorso in un certo senso "segnato", ma non sono riuscito finora a trovare il coraggio (perché di questo in ultima analisi si tratta) di dare il taglio netto, quello irreversibile. Tutto qui, la più banale delle storie. Testimonianza dal forum di Rete Genitori Rainbow Ho preso consapevolezza del mio essere lesbica a quarant’anni, sposata e con due figli. Proprio non so dire se lo fossi da sempre, ma di una cosa sono certa: mi ero sposata convinta di quel che stessi facendo. Ora sono separata, non è stato facile, ma finalmente posso vivere in modo visibile e senza paure che mi frenino. Cecilia Leggevo con mia figlia il libretto di Juanol'O "Ci piacciamo" che inizia presentando delle coppie uomo-donna: un uomo piccolo, una donna grande, uno senza capelli con una donna capellona, moro e bionda, piccoletta e muscoloso... arriviamo alla coppia di uomini uno alto uno basso.. e quindi alle 2 ragazze magre... Esclama lei, che è una Barbie in miniatura: <<Finalmente ecco due "normali!!”>> Fabrizio Marta ha appena compiuto otto anni e per tutti quelli a cui chiedevo un consiglio, sopratutto mia madre, è troppo piccola per “capire” e quindi continuavo a rimandare col risultato che il tempo trascorso insieme alla mia compagna era sì piacevole ma sempre un pò velato d’imbarazzo per paura che da un gesto o una frase potesse trapelare la verità. Mi sono preparata il discorso mille volte ma ogni volta mi sentivo ridicola e non riuscivo a dirlo…non è così che si parla ai bambini, i grandi discorsi non attaccano, hanno bisogno di semplicità e concretezza. Alessandra Eloise è colei che però ci trasforma la vita, da buona scorpioncina detta le regole, come e più di un qualsiasi neonato, fin da quando nel pancione approva o disapprova con plateali scalciate anche la musica che stiamo ascoltando. E anche per lei che ci imbarchiamo nella ristrutturazione di una casa fuori Pinerolo, e lei cresce nel verde e corre con Chicco. Ho, abbiamo tutto quello per cui abbiamo lottato per anni. Per qualche anno l’equilibrio tiene… E poi quasi senza accorgetene, magari mentre ordini il caffè al bar “noti” quel barman così… e il tipo al ristorante che non ti toglie gli occhi di dosso? Perché ora ci faccio caso? Alessandro Nel forum di genitorirainbow.it ho già scritto e in qualche modo mi sono già sentita a casa. In questa mia particolare situazione a volte sento molto più vicino il mondo omosessuale di quello degli etero perbenisti. E non so se sono fuori dal mondo, io però non riesco a concepire come degli amici, delle madri, delle persone si permettano di “buttar via” da un momento all’altro un amico, un figlio, un conoscente solo perché sanno della sua omosessualità. Io non credo che il mio ex sia impazzito, non credo sia diventato meno affidabile, meno uomo o meno padre solo perché omosessuale. Ma per arrivare a fare questo anche io ho dovuto smantellare tanti preconcetti e tante paure. Sono sempre stata accogliente e tollerante su tante cose, ma quando ti tocca così da vicino l’omosessualità del partner ti mette in profonda crisi come donna e come mamma. Con Stefano e Diego sono molto trasparente, e loro con me: ci diciamo ciò che ci fa stare bene e ciò che ci fa male. Ho conosciuto parte dei loro amici e mi sono sentita stranamente a casa, anche se io rimango profondamente etero: un cuore che ama, ama e basta, sia che ami omo o che ami etero. Ci sono stati momenti difficili e momenti divertenti. Dopo un anno stiamo trovando il nostro equilibrio e la nostra famiglia, anche se giuridicamente divisa, è comunque unita. Morena ex moglie di Stefano Out and proud. Even more proud to be my daughter's mother. Manella Mamma, sono orgogliosa di te perché vuoi essere te stessa anche se è difficile. Francesca, 14 anni dopo che la mamma le ha fatto coming-out Quando io e Roberta ci siamo conosciute ed innamorate, mia figlia era in quinta elementare. Non le fu certo difficile intuire che tra di noi ci fosse un rapporto d’elezione. Una sera a letto, durante i saluti della buonanotte, mi chiese: <<Ma, mamma, tu e Roberta siete omosessuali?>>. Fui orgogliosa di saperla con le competenze per capire cosa stesse succedendo. E la risposta fu facilissima! Fu invece molto più complesso il passo successivo, ovvero rassicurarla che anche se la mamma si era innamorata, nulla sarebbe cambiato nel rapporto tra me e la mia adorata bambina. Valentina