ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE NICOLA MORESCHI I .G. E.A. - P R O G R A M M A T O R I - E.R.I .C.A . - L I C E O S C I E N T I F I C O V ia le S an Mich e le d e l Carso 25 - 20144 Milano te l. 02 /48005171-02 /4812076 - F ax. 02 /4814561 c .f. 80108110158 - ma il: itc mor@ tin. it – w eb : www. itc more s ch i. it SISTEMA QUALITÀ CERTIFICATO UNI EN ISO 9001:2000 N. 501002833 REGOLAMENTO DI ISTITUTO Approvato dal C. D. I. il 30/10/2006 Questo regolamento di Istituto si basa sui principi di democrazia sanciti dalla Costituzione Italiana. Il personale docente e non docente e gli studenti devono ispirare il loro comportamento al reciproco rispetto in ogni loro rapporto. Gli studenti riconoscono nel personale docente e non docente dei lavoratori, con tutti i diritti che tale qualifica loro attribuisce. Il personale docente e non docente riconosce negli studenti dei cittadini in formazione, con tutti i diritti che tale qualifica loro attribuisce. Ogni manifestazione di violenza fisica e morale,ogni comportamento razzista o intollerante, ogni atto di intimidazione contrario alla libera e democratica partecipazione delle varie componenti alla vita della scuola è incompatibile con i principi sopra espressi e come tale soggetto a sanzione. ORGANI COLLEGIALI Per il funzionamento degli organi collegiali, le rispettive competenze, le modalità e i termini delle riunioni, si rimanda al D.P.R. 416/1974. Consiglio di Classe Il consiglio di classe aperto a tutte le componenti è convocato dal Preside secondo il calendario predisposto all’inizio dell’anno scolastico di regola tre volte all’anno. Sono possibili riunioni straordinarie del C.d.c. in relazione a situazioni particolari della classe o di singoli alunni, sia a seguito di convocazione del Preside che su richiesta dei rappresentanti dei genitori o della metà degli studenti o della metà dei docenti. La convocazione deve avvenire con adeguato anticipo mediante avviso agli studenti ed ai rappresentanti dei genitori, sottoscritto dai docenti. Oltre ai Consigli aperti sono previste riunioni per soli docenti, finalizzate alla programmazione e al coordinamento dell’attività didattica, nelle scadenze stabilite dal Calendario annuale. La riunione del C. d. c. verrà presieduta dal Coordinatore e verbalizzata dal segretario, designati all’inizio dell’anno scolastico. La partecipazione dei docenti è un obbligo normativo, per cui l’eventuale assenza può avvenire solo per gravi motivi documentati con richiesta anticipata di permesso al Preside o al Vicario. Consiglio di Istituto IL regolamento del Consiglio di Istituto è adottato nel rispetto della legge, con deliberazione del Consiglio approvato dalla maggioranza assoluta dei componenti in carica. Nello stesso modo può essere modificato su richiesta di almeno 1/3 dei componenti il Consiglio. Art.1- Il Consiglio di Istituto si riunisce e delibera secondo quanto previsto dal D. P. R.416 del 31/5/1974. Art.2-Periodicità delle sedute. Il Consiglio di Istituto si riunisce in via ordinaria una volta al mese, durante il periodo delle lezioni, in date stabilite dal Presidente, sentito il parere dei consiglieri. In via straordinaria si riunisce: a) per richiesta della Giunta Esecutiva; b) per richiesta di almeno 1/3 dei suoi componenti; c) per iniziativa del Presidente. Tali riunioni devono essere giustificate da evenienze eccezionali o urgenti. 2 Art.3- Svolgimento delle sedute. Il Presidente convoca il Consiglio per iscritto con preavviso di almeno cinque giorni. L’avviso di convocazione riporta gli argomenti all’ordine del giorno. Le riunioni si tengono nei giorni feriali, fatte salve le eccezioni che derivino da casi di particolare gravità., e hanno durata massima di tre ore. Non sono ammessi aggiornamenti se non per situazioni gravi e urgenti. Gli argomenti all’ordine del giorno non discussi vengono demandati al successivo Consiglio. E’ inoltre possibile proporre alla Giunta Esecutiva l’inserimento di argomenti all’ordine del giorno su richiesta scritta e firmata dalla maggioranza dei genitori e degli studenti di una classe per problemi riguardanti la classe, oppure da 1/10 dei genitori o da metà degli alunni o dei docenti o dei non docenti della scuola Art.4- Pubblicità delle sedute Le sedute del Consigli sono aperte alle componenti scolastiche, a norma della legge 11/10/1977 n.748. L’eventuale esclusione del pubblico, decisa nel caso in cui la discussione verta su argomenti riguardanti singole persone, deve essere indicata nella convocazione. Ordine del giorno e convocazione del Consiglio di Istituto devono essere affissi all’albo della scuola dal momento della loro trasmissione ai membri del Consiglio Una prima parte della seduta può essere dedicata alle componenti scolastiche, alle quali è concesso prendere la parola sugli argomenti all’ordine del giorno per la durata complessiva di mezz’ora. Gli interventi vengono coordinati dal Presidente, che ne stabilisce le modalità in rapporto al numero degli interventi medesimi. Trascorso il termine di mezz’ora non sono più ammessi interventi e per tale parte della seduta il verbale a cura degli intervenuti può essere redatto, sottoscritto e diffuso, previa autorizzazione del Preside. Il Consiglio o la Giunta possono decidere di invitare, con facoltà di parola, esperti interessati ai problemi in discussione. Art.5- Regole per interventi, votazioni e mozioni d’ordine. Ogni intervento deve riguardare solo le proposte in discussione e non sono consentiti interventi su argomenti già approvati o respinti con votazione del Consiglio. Le votazioni vengono fatte per alzata di mano e in conformità all’art.28 –comma 3del D. P. R. 416 del 31/5/1974. Le votazioni concernenti persone si effettuano a scrutinio segreto. E’ possibile a ciascun membro del Consiglio proporre mozioni d’ordine, consistenti in un richiamo alla legge o al regolamento o all’ordine dei lavori, o in un rilievo sul modo e l’ordine coi quali sia stata posta la questione dibattuta o si intenda procedere alla votazione. Sull’ammissione o meno della mozione d’ordine si pronuncia il Presidente e, qualora la sua decisione non sia accettata da chi ha proposto la mozione, il Consiglio decide per alzata di mano. Art.6-Pubblicità degli atti. Copie delle delibere prese dal Consiglio e del verbale delle sedute devono essere affisse all’albo dell’istituto entro il termine massimo di 10 giorni dall’approvazione, ove rimarranno per un periodo di almeno 10 giorni. Durante tale periodo di affissione, l’eventuale documentazione è a disposizione nell’ufficio della segreteria per chi voglia consultarla. 3 Collegio dei docenti Il funzionamento del Collegio dei docenti deve avvenire nel rispetto delle seguenti norme e procedure: a) la convocazione, da effettuarsi con avviso predisposto, affisso all' albo e fatto sottoscrivere da tutti i docenti per presa visione, di norma almeno cinque giorni prima della seduta, deve contenere l' ordine del giorno. Deve inoltre essere data la possibilità di esaminare i materiali su cui si chiede deliberazione; b) di ogni seduta deve essere redatto processo verbale, firmato dal Presidente e dal segretario e approvato seduta stante o al massimo all' inizio della seduta successiva dai componenti il Collegio. Il Collegio dei docenti si riunisce all' inizio di ogni anno scolastico e in seguito, in seduta ordinaria, almeno una volta per trimestre o quadrimestre secondo il calendario predisposto a inizio anno; il Collegio può essere inoltre convocato ogni qualvolta il Preside ne ravvisi la necessità o almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta. La partecipazione dei docenti è un obbligo normativo, per cui l’eventuale assenza può avvenire solo per gravi motivi documentati con richiesta anticipata di permesso al Preside o al Vicario. ASSEMBLEE Gli studenti e i genitori hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola, secondo le modalità successivamente indicate. Assemblee studentesche Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione democratica per l' approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti. Le assemblee studentesche possono essere di classe e d’ Istituto. In relazione al numero degli alunni e alla disponibilità di locali l' assemblea d’Istituto può articolarsi in assemblea di classi parallele. I rappresentanti degli studenti nei Consigli di Classe possono esprimere un Comitato studentesco d’ Istituto. E'consentito lo svolgimento di una assemblea d’ Istituto al mese che può durare l’intera mattinata e di una assemblea di classe al mese della durata di un’ora. L' assemblea di classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana durante l' anno scolastico e deve essere richiesta con un preavviso di almeno tre giorni. Alle assemblee d’ Istituto svolte sempre durante l' orario delle lezioni può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell' ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal Consiglio d’ Istituto. Non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni. I docenti in orario durante le assemblee sono tenuti ad essere presenti per assolvere ai doveri di vigilanza; possono partecipare con diritto di parola il Preside o un suo rappresentante, e – con il consenso degli studenti - gli insegnanti che lo desiderano. 4 Funzionamento delle assemblee studentesche L' assemblea d’ Istituto deve darsi un regolamento che viene inviato in visione al Consiglio di Istituto. L' assemblea d’ Istituto è convocata su richiesta del 25% degli studenti o su richiesta del comitato studentesco d’ Istituto se costituito all' interno della scuola. La data di convocazione e l' ordine del giorno dell' assemblea devono essere preventivamente presentati al Preside tramite richiesta scritta. Il Preside ha potere di intervento nel caso di violazione dei regolamenti o in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell' assemblea. Comitato degli studenti Il comitato degli studenti è costituito dai rappresentanti degli studenti eletti nei consigli di classe; può riunirsi per discutere problemi generali e, in particolar modo, per organizzare l' assemblea. Data e orario della riunione devono essere concordati con il Preside, cui va presentata richiesta scritta recante l’ordine del giorno. Assemblea Genitori Le assemblee dei genitori possono essere di classe o d’ istituto. I rappresentanti dei genitori nei Consigli di classe possono esprimere un Comitato dei genitori di istituto. L' orario e la data di svolgimento delle assemblee devono essere concordati di volta in volta con il Preside che, sentita la Giunta Esecutiva del Consiglio d’ Istituto, ne autorizza la convocazione. I genitori promotori ne danno comunicazione mediante affissione di avviso all' albo, rendendo noto anche l' ordine del giorno con almeno cinque giorni di anticipo. L' assemblea si svolge in orario non scolastico. L' assemblea deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che viene inviato in visione al Consiglio d' Istituto. In relazione al numero dei partecipanti e alla disponibilità dei locali, l' assemblea d’ Istituto può articolarsi in assemblee di classi parallele. All' assemblea di classe o d’ Istituto possono partecipare con diritto di parola il Preside e gli insegnanti rispettivamente della classe o dell' istituto. PERSONALE NON DOCENTE Il Personale non docente, le cui mansioni, differenziate a seconda della qualifica, sono definite dagli organi dello stato da cui dipende, collabora all’attività della scuola, assicurando un servizio efficiente ed efficace per il conseguimento delle finalità didattiche ed educative che la scuola persegue. In particolare il personale non docente: - assicura una presenza fissa per il servizio di portineria, che si occupi in particolare dell’accoglienza del pubblico - assicura una presenza fattiva sia durante le attività curricolari che durante quelle extracurricolari (riunioni dei docenti, attività legate a progetti scolastici, attività studentesche, incontri dei genitori...... ) - si occupa di piccola manutenzione, che si svolge, quando possibile, in orario mattutino, ma anche in orario pomeridiano, quando eventuali interventi potrebbero disturbare l’attività didattica 5 - vigila sulle suppellettili della scuola, in particolare chiudendo a chiave le aule in assenza degli studenti ( impegnati per attività didattiche o extradidattiche in altri locali della scuola), secondo l’orario scolastico o su indicazione del docente Il personale di segreteria dà informazioni in merito all’organizzazione della scuola ed esplica le pratiche burocratiche inerenti all’attività dell’istituto. L’organizzazione del lavoro del personale non docente e di segreteria deve essere esposto all’albo all’inizio di ogni anno scolastico. Tale organizzazione risponderà alle esigenze emerse nel Collegio dei Docenti. VIGILANZA DEGLI STUDENTI La scuola ha la responsabilità degli allievi durante la loro permanenza in orario scolastico curricolare. Gli allievi sono affidati agli insegnanti, di norma, tramite i provvedimenti adottati dal Dirigente Scolastico relativi all’assegnazione dei singoli docenti alle classi e alla predisposizione dell’orario di insegnamento articolato settimanalmente. Gli insegnanti sono pertanto tenuti alla sorveglianza sugli alunni e rispondono della loro incolumità nell’esecuzione degli specifici obblighi di servizio definiti contrattualmente e quindi in occasione delle attività definite di insegnamento ( nelle quali rientrano le attività didattiche frontali , gli eventuali interventi didattici ed educativi integrativi, l' intervallo e tutte le altre attività collegate al completamento dell’orario di servizio ), così come durante i cinque minuti precedenti l’inizio delle lezioni, durante i quali gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe per accogliere e vigilare sugli alunni . I docenti rispondono in tutti i casi in cui singoli alunni o gruppi di alunni , provenienti anche da classi diverse, sono ad essi espressamente affidati per svolgere attività curriculare o extracurriculare, nell’ambito sia dell’orario d’obbligo che in caso di svolgimento di attività aggiuntive di insegnamento. NORME COMPORTAMENTALI Per consentire il regolare e proficuo svolgimento delle lezioni e il corretto funzionamento della scuola, operatori scolastici, famiglie e studenti sono vincolati al rispetto delle seguenti norme: • le lezioni iniziano per tutte le classi alle ore 8.05. il docente della prima ora è delegato in via permanente a giustificare le assenze dei giorni precedenti, mentre il docente della seconda ora è delegato a registrare l' ammissione con ritardo. Lo studente sarà ammesso a scuola all’inizio della seconda ora, con il permesso della Presidenza , per non più di quattro volte nel corso di ogni quadrimestre. Nel caso di ulteriori ritardi lo studente, se maggiorenne, non verrà accettato a scuola, mentre lo studente minorenne sarà ammesso alle lezioni il giorno stesso, ma non sarà ammesso il giorno seguente, se non accompagnato dal genitore; • l' alunno sprovvisto di giustificazione verrà invitato a regolarizzare la sua posizione il giorno seguente, previa annotazione sul registro di classe della mancata giustificazione; se ciò non avverrà, il coordinatore di classe si preoccuperà di segnalarlo alla famiglia per telefono o per iscritto; • l’alunno assente da scuola per cinque o più giorni consecutivi al rientro dovrà presentare certificato medico; nel caso in cui l’assenza non dipenda da motivi di salute la scuola dovrà essere preventivamente informata; 6 • • • • nel corso dell' anno scolastico saranno consentite due uscite anticipate per quadrimestre di un' ora e comunque mai prima del termine della quinta ora. L' autorizzazione sarà rilasciata dalla Presidenza, su richiesta motivata della famiglia o dell' alunno, se maggiorenne. La deroga alle norme precedentemente indicate per le entrate posticipate e le uscite anticipate è ammessa solo se lo studente è accompagnato o rilevato dal genitore; In caso di impossibilità a garantire la vigilanza degli studenti la scuola avvisa preventivamente le famiglie per eventuali entrate posticipate e uscite anticipate delle classi. Inoltre all’inizio di ogni anno scolastico le famiglie sottoscrivono un’autorizzazione a dimettere le classi senza preavviso, quando si verifichino gravi ed occasionali situazioni di emergenza l’eventuale uscita dalle aule, dai laboratori, dalle palestre durante le ore di lezione deve essere consentita ad un solo studente per volta, date le precise responsabilità che gli insegnanti sono tenuti ad assumersi in merito alla sorveglianza degli alunni loro affidati; DIRITTO ALLO STUDIO Criteri di assegnazione dei fondi 1)Gite scolastiche o esonero contributo scolastico. Per la definizione del reddito e nucleo familiare si terrà conto della tabella che annualmente viene pubblicata dal Ministero della Pubblica Istruzione, riguardante i limiti di reddito per l’esonero dalle tasse scolastiche. I massimali di tale tabella verranno aumentati del 20% Le richieste devono pervenire: per le gite entro il 30 novembre; per il contributo scolastico entro il 15 gennaio 2) Libri o sussidi di varia natura si farà fronte a queste richieste utilizzando i fondi del comune. La valutazione dei casi verrà effettuata a partire da situazioni certificate di totale assenza di reddito e o famiglia numerosa. Le richieste devono pervenire entro il 30 settembre. 3) Cumulo dei contributi: è previsto solo in caso di totale assenza di reddito dichiarato e o con certificazioni di grave indigenza familiare. CONTRIBUTO SCOLASTICO Con cadenza biennale il Consiglio di Istituto stabilisce l’entità del contributo scolastico di laboratorio che gli studenti sono tenuti a versare all’atto dell’iscrizione. Tale contributo sarà utilizzato per. • Funzionamento laboratori • Acquisti per potenziamento laboratori • Funzionamento fotocopiatrici • Assicurazione integrativa • Acquisto del primo libretto • Attività culturali aggiuntive 7 CASI DI INAGIBILITA’ DELL’ISTITUTO In casi di inagibilità dell’Istituto o in altre situazioni di emergenza la presidenza si riserva, sentiti gli organi competenti, la possibilità di congedare gli studenti, anche senza preavviso alla famiglia. ARREDO DELLE AULE SCOLASTICHE L’arredo, gli strumenti e le suppellettili delle aule scolastiche sono affidati alla cura e alla responsabilità degli studenti della classe. All’inizio dell’anno scolastico il coordinatore della classe redige una breve relazione sullo stato dell’arredo dell’aula, al fine di poter in seguito monitorare la situazione. Nel caso di danni apportati all’arredo la famiglia dello studente responsabile o quelle dell’intera classe sono tenute a risarcire il danno e a pagare un’ ammenda da 10 a 50 euro. Per le attività pomeridiane gli studenti utilizzeranno un’aula assegnata dal DSGA, avendo cura di mantenerla pulita. Una volta terminate le lezioni gli studenti non devono lasciare sotto i rispettivi banchi il materiale scolastico. USO DEI CELLULARI I cellulari durante le ore di lezione non possono essere utilizzati né dagli insegnanti né dagli studenti. DIVIETO DI FUMARE In conformità alla legge che stabilisce il divieto di fumare nelle aule delle scuole di ogni ordine e grado e alle norme esplicative emanate dal Ministero, è vietato fumare nelle aule scolastiche e in ogni locale sito all’interno dell’edificio scolastico che sia destinato allo svolgimento di attività didattiche (palestra, laboratori, biblioteca, aula magna) Il divieto di fumare è esteso anche ai servizi igienici ed ai corridoi, collegati alle aule da un rapporto strumentale. La Presidenza cura l’osservanza del divieto di fumare, esponendo in posizione visibile i cartelli riproducenti la norma e con l’indicazione delle sanzioni comminate ai trasgressori e dell’incaricato ad applicarle. Poiché nel caso in cui il trasgressore sia un minore la responsabilità nei confronti degli obblighi di pagamento della sanzione non è del minore, ma di chi lo aveva in cura (Insegnanti), si stabilisce che la sanzione pecuniaria venga pagata dai genitori a titolo di compensazione. Si stabilisce inoltre che ai trasgressori al divieto sia inflitta la sanzione disciplinare della sospensione dalle lezioni per un periodo da uno a tre giorni USO DEGLI AUDIOVISIVI L’uso degli audiovisivi per scopi didattici viene richiesto dai docenti: ogni insegnante che vuole servirsi di audiovisivi ne fa richiesta segnando giorno e ora su un apposito modulo predisposto dal docente responsabile e depositato presso l’aiutante tecnico incaricato del servizio. Durante la visione deve essere sempre presente l’insegnante. 8 CHIUSURA DELLE AULE Quando gli alunni si assentano dalle aule scolastiche per l’utilizzo di laboratori, della palestra o di altri spazi, le rispettive aule devono essere chiuse a chiave dall’operatore del piano. Terminato l’orario scolastico le aule non utilizzate vengono chiuse a chiave. SMARRIMENTO O FURTO DI OGGETTI DI VALORE La scuola non si fa carico dello smarrimento o del furto di oggetti di valore, la cui custodia è demandata ai proprietari. Si raccomanda agli studenti di non lasciare in classe o negli spogliatoi delle palestre oggetti di valore. ENTRATA DI PERSONE ESTRANEE ALLA SCUOLA L’accesso ai corridoi e alle classi di persone estranee alla scuola deve essere autorizzato dalla Presidenza o dal DSGA. UTILIZZO DEI LOCALI E DELLE ATTREZZATURE DA PARTE DI ENTI PUBBLICI E PRIVATI E’ consentito l’utilizzo dei locali e delle attrezzature della scuola da parte di Enti pubblici e privati, purchè gli scopi delle attività degli Enti richiedenti non siano in contrasto con gli obiettivi e le finalità che si prefigge la scuola, non intralcino il normale lavoro scolastico e purchè l’onere per eventuali danni sia a carico degli Enti richiedenti. Per l’uso delle attrezzature deve essere o erogato all’istituto un adeguato corrispettivo, che sarà di volta in volta definito dal Dirigente Scolastico e dal Direttore dei Servizi Generai ed Amministrativi REGOLAMENTI LABORATORI Premessa generale : L’accesso ai Laboratori e alla Biblioteca dell’Istituto è consentito soltanto in presenza del docente responsabile della classe. Il Docente ritirerà le chiavi depositate nella bidelleria del piano in cui il laboratorio è collocato e firmerà un apposito registro attestante l’apertura del laboratorio stesso. Al termine del proprio orario di servizio, o al termine della mattinata di lezione, il docente provvederà alla riconsegna della chiave al collaboratore scolastico e firmerà il registro per la riconsegna delle chiavi. Nessun docente è autorizzato a detenere le chiavi dei laboratori per uso personale. E’ VIETATO CAMBIARE LE IMPOSTAZIONI DEL PC E’ VIETATO L’USO DI UNITA’ ESTERNE DI MEMORIA PERSONALI (PEN-DRIVE, CD, FLOPPY-DISC, I-POD, ecc.) SALVO ESPRESSA AUTORIZZAZIONE DELL’INSEGNANTE E’ VIETATO L’USO DI CONNESSIONE A SITI E INDIRIZZI INTERNET A FINI NON DIDATTICI (CHAT, MESSAGGERIE, ecc.) E’ VIETATO L’USO DI CONNESSIONE A INTERNET PER SCARICARE MATERIALE A FINI NON DIDATTICI (FILE MUSICALI, FILMATI, ecc.). 9 L’EVENTUALE TRASGRESSIONE (DI CUI RIMANE TRACCIA NELLA MEMORIA DEL COMPUTER) VERRA’ SEGNALATA AL DIRIGENTE SCOLASTICO PER I DOVUTI PROVVEDIMENTI Regolamento laboratorio 1B (Economia Aziendale) 1 Entrare in laboratorio in modo ordinato occupando il posto del P.C. assegnato 2 Firmare la presenza sull’apposito foglio 3 Attendere la consegna del dischetto personale 4 Usare i programmi indicati dall’insegnante 5 Riconsegnare il dischetto a fine lezione 6 Spegnere il P.C. e lasciare il posto di lavoro in ordine per gli altri che entreranno Si consiglia: 1 - Prestare attenzione ai cavi della corrente elettrica 2 - Utilizzare l’antivirus prima di inserire un dischetto 3 - Non modificare o danneggiare hardware e software 4 - Rispettare il lavoro degli altri senza danneggiare i files inseriti sul P.C. 5 – Per accedere da una postazione all’altra attraverso la rete inserire nel campo “connetti come…” la password “Administrator” Laboratori matematica e trattamento testi E’ obbligatorio: 1) Entrare in laboratorio in modo ordinato usando la massima cautela e prendere posto esclusivamente sul P.C. assegnato. 2) Prestare la massima attenzione ai cavi della corrente elettrica. 3) Firmare la presenza sull’apposito foglio. 4) Aspettare al proprio posto che il dischetto personale venga consegnato. 5) Seguire esclusivamente le istruzioni dell’insegnante per quanto riguarda l’uso dei programmi. 6) Riconsegnare il dischetto a fine lezione. 7) Spegnere il computer e lasciare la posizione di lavoro in perfetto ordine. E’ severamente vietato: 1) Spostarsi da un computer all’altro durante la lezione. 2) Portare a scuola dischetti dall’esterno e viceversa. 3) Utilizzare il P.C. per attività che non siano prettamente legate allo svolgimento del programma. 10 4) 5) 6) 7) Danneggiare o modificare hardware e software. Sporcare con scritte tavolini, sedie, computer, stampanti, ecc… Buttare carta per terra. Portare in laboratorio cibi e bevande. N.B. Poiché ogni computer verrà usato da due allievi, ogni alunno dovrà rispondere oltre che del proprio operato, anche di quello del compagno. Saranno presi severi provvedimenti nei confronti di coloro che infrangeranno le regole. Il materiale danneggiato dovrà comunque essere risarcito dai responsabili. Nel caso non fosse possibile risalire ad essi, tutta la classe parteciperà al risarcimento del danno. Laboratori di informatica 1. Gli studenti possono accedere in laboratorio solo in presenza di un insegnante e mai da soli. 2. Tutti gli studenti DEVONO firmare il foglio firma presente in ogni postazione; si invitano i docenti a verificare il rispetto di tale obbligo. 3. L’uso delle stampanti è consentito solo per i lavori relativi all’attività didattica e, comunque, con autorizzazione da parte degli insegnanti. 4. Gli insegnanti che in assenza degli ITP sono presenti in laboratorio sono pregati di firmare il registro di laboratorio e di riporre le chiavi al loro posto nella bidelleria del piano. 5. Gli armadi devono essere sempre chiusi a chiave. 6. L’accesso agli armadi è consentito solo agli insegnanti e NON AGLI STUDENTI. Comunque tutti dovranno riporre al loro posto gli oggetti che sono stati prelevati oppure segnalare in modo evidente ciò che si è preso (libro, rivista, pennarelli, pinzatrici, ecc.) scrivendo il proprio nome e la data. 7. Non è consentito portare in laboratorio i floppy disk che si usano a casa. 8. In laboratorio il collegamento a Internet è consentito agli studenti solo su autorizzazione degli insegnanti presenti. 9. Gli studenti che accedono ai laboratori devono essere muniti di tutto il materiale necessario (libretto personale, quaderno, penna, libro…) e una volta iniziata l’ora non sono più autorizzati a ritornare in classe per recuperare tale materiale. 10. Si invitano gli studenti e i docenti a lasciare il laboratorio in ordine dopo la lezione. Laboratorio di Scienza della materia 1) Gli studenti possono accedere al laboratorio solo in presenza dell’insegnante. 2) Durante le ore di laboratorio è vietato l’accesso e il passaggio alle persone estranee alla lezione. 3) Gli studenti sono tenuti a rispettare le segnalazioni dei cartelli di sicurezza siti nel laboratorio. Laboratorio di Scienza della natura 1) Gli studenti non possono accedere al laboratorio se non in presenza dell’insegnante. 2) L’aula va prenotata presso l’aiutante tecnico del laboratorio; la disponibilità del tecnico per eventuale collaborazione deve essere preventivamente concordata. 11 3) Le insegnanti della disciplina si accordano sulle esperienze da sottoporre agli studenti, in modo da preparare una sola volta tutte le apparecchiature e gli strumenti necessari. 4) Tutte le apparecchiature e gli strumenti utilizzati devono essere riposti, a cura dell’aiutante tecnico, negli appositi armadietti. 5) Gli esperimenti di chimica che possono comportare dei rischi vengono effettuati dal tecnico. 6) Nei laboratori non possono essere introdotti cibi o bevande. Laboratorio lingue 1) Al laboratorio linguistico accedono di norma gli insegnanti di lingue e gli studenti accompagnati dai docenti. 2) Le classi accedono al laboratorio una volta ogni quindici giorni, per consentire una turnazione, e sulla base dell’orario definitivo degli insegnanti. 3) Gli studenti si dispongono in ordine alfabetico. 4) Ogni studente è responsabile della postazione che occupa, firma il foglio di presenza e controlla che tutto sia in ordine. 5) Gli zaini sono riposti a lato del laboratorio per non produrre danni. 6) E’ vietato introdurre cibi e bevande. 7) Gli studenti non possono masticare gomma americana. REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA. Premesse generali. Art.1 - La biblioteca dell' istituto funziona sotto la sorveglianza di uno o più docenti responsabili, che vengono nominati dal Collegio dei docenti all' inizio di ogni anno scolastico. Art.2 - La biblioteca è aperta al prestito e alla consultazione secondo gli orari che vengono comunicati alla classi ed esposti in bacheca all'apertura del servizio. Art.3 - Nella biblioteca è consultabile uno schedario, disposto in ordine alfabetico, dei nomi e degli autori. Art.4 - Non è permesso accedere in biblioteca con borse, sacche o simili oggetti. I responsabili sono comunque autorizzati ad assicurarsi che i libri non vengano asportati illecitamente. Regolamento per il prestito. 1)- Il prestito è riservato agli studenti, ai docenti, al personale non docente della scuola , dietro presentazione di un documento di riconoscimento. 2)- Viene dato in prestito un solo libro alla volta. Per motivi di studio segnalati dall' insegnante della materia (ricerche, preparazione alla maturità), possono essere concessi due libri contemporaneamente. 3)- La durata del prestito è di 15 giorni. Il prestito è rinnovabile purchè non vi sia stata un' altra richiesta per lo stesso libro. 4)- Il prestito si effettua esclusivamente nelle ore di apertura della biblioteca, ad opera del personale incaricato dal Preside con ordine di servizio. Sono esclusi dal prestito a domicilio : i dizionari, le enciclopedie, le Grandi Opere ( consultabili in biblioteca o in classe) e i testi in più copie per la lettura in classe. 5)- In caso di smarrimento o mancata restituzione del libro avuto in prestito, il richiedente sarà tenuto a rifonderne il costo alla scuola, secondo il listino prezzi più aggiornato. 12 6)- I volumi presi in prestito dovranno essere restituiti entro e non oltre il 31 maggio dell' anno in corso. Gli studenti delle classi quinte potranno usufruire del prestito non oltre il primo giorno degli esami scritti. Eventuali modifiche a tali date verranno concordate con i responsabili della biblioteca. 7)- La programmazione degli acquisti è demandata ad una commissione, nominata dal Consiglio d' Istituto, che vaglierà le proposte presentate dalle varie componenti scolastiche. REGOLAMENTO DELLE PALESTRE. 1) Le palestre possono essere utilizzate da tutte le componenti della scuola anche nelle ore extra scolastiche, previa autorizzazione del Consiglio d' Istituto e con la presenza di un insegnante di educazione fisica. 2) L' entrata in palestra deve avvenire solo se è presente l' insegnante. 3) Si accede agli spogliatoi dove si deve fare il cambio di abbigliamento camminando lungo i bordi della palestra; vanno indossate scarpe regolamentari da ginnastica debitamente allacciate, tuta o pantaloncini, maglietta e calze di cotone. Chi non si presenta con abbigliamento adeguato non può partecipare all’attività fisica e il docente ne prende nota. 4) L' attività ginnica può svolgersi all' interno della palestra o nel cortile . L' accesso al cortile è consentito solo con il permesso dell' insegnante che avrà cura di controllare le attrezzature che gli alunni porteranno all' esterno. 5) Durante lo svolgimento delle lezioni non è consentito l' accesso agli spogliatoi se non con il consenso dell' insegnante 6) Coloro che usufruiscono della palestra devono avere cura del materiale loro affidato durante l' attività fisica. REGOLAMENTO SERVIZI INTERNI E USO LOCALI 1) Servizio fotocopie: i docenti, per le attività didattiche ordinarie, utilizzeranno personalmente, la fotocopiatrice posta in sala professori. A tale scopo sarà loro consegnata una password. Nel caso straordinario in cui fosse necessario effettuare un numero rilevante di fotocopie, la richiesta, siglata dalla Presidenza, va presentata con una settimana di anticipo all’addetta al magazzino. Si ricorda che la riproduzione anche parziale di materiale sottoposto a diritti d’autore non è consentita. Agli studenti è consentito l’uso della fotocopiatrice posta nel corridoio adiacente la segreteria, sempre con l’uso di tessera affidata ai rappresentanti di classe. 2) Servizio bar: il servizio bar è in funzione dalle 8.00 alle 13.35. L’uso del servizio è riservato al personale della scuola, ai docenti, ai genitori e agli studenti limitatamente all’orario in cui non vi sono lezioni in corso. Durante l’intervallo il personale del bar distribuisce alcuni prodotti al secondo piano in cima alle scale. Si ricorda che il locale destinato a bar è parte integrante dell’istituto, valgono quindi le medesime regole di comportamento. E'vietato agli studenti accedere al bar durante le lezioni o al cambio dell' ora. Per evitare trasgressioni il bar resterà chiuso alcuni minuti al cambio dell' ora. 3) Macchine distributrici bevande calde: la macchina posta al primo piano davanti alla Sala Professori è utilizzabile solo dai docenti ed eventualmente dai genitori in attesa di colloquio. 13 4) Aule proiezioni: è possibile utilizzare l’aula gradinate per proiezioni di filmati; l’aula va prenotata mediante annotazione sull’apposito modulo depositato presso l’aiutante tecnico preposto al servizio. L’Aula Magna va utilizzata eccezionalmente e prioritariamente per attività di interesse generale. Per tale utilizzo va acquisita l’autorizzazione della presidenza o del DSGA. 5) Aula adiacente alla vice presidenza: E'consentito ai docenti funzioni strumentali e alla commissione orientamento l’accesso all’aula adiacente alla vice-presidenza per l’uso dei due PC multimediali. E’ assolutamente indispensabile effettuare il controllo antivirus sui dischetti personali prima di iniziare a lavorare. Tale norma è resa necessaria dalla facilità di diffusione dei virus. 6) Uso pomeridiano dei locali: I locali dell’istituto sono a disposizione di tutte le componenti della scuola anche nelle ore pomeridiane. L’utilizzo dei locali è subordinato all’autorizzazione del Preside cui deve essere presentata domanda con almeno cinque giorni d’anticipo. Tale domanda deve recare l’indicazione dell’argomento da trattare, il numero approssimativo dei partecipanti, la durata dell’incontro, il nome del proponente. Ottenuta l’autorizzazione, va avvisata la Segreteria per l’organizzazione del servizio; per la stessa ragione i docenti che vogliano utilizzare la biblioteca per lavori pomeridiani con le classi devono comunicarlo in Vicepresidenza e alla Segreteria. Per gli studenti le riunioni non possono protrarsi oltre l’orario di servizio del personale non docente e deve essere indicato il nome dell’insegnante responsabile che promuove la riunione. Trattandosi di locali pubblici chiunque provochi dei danni sarà chiamato a risponderne dal punto di vista disciplinare e civile. VIAGGI DI ISTRUZIONE, VISITE GUIDATE, USCITE DIDATTICHE Le visite guidate e i viaggi di istruzione costituiscono delle importanti esperienze di apprendimento e di crescita della personalità per gli studenti. In considerazione di ciò essi devono essere preceduti e sostenuti da un' adeguata programmazione didattica e culturale. Essa deve essere fatta anche con il fine di un' educazione morale e civile del cittadino. Possiamo riassumere le varie iniziative in quattro tipi di viaggi: a) Viaggi d' integrazione culturale in Italia e all' estero (dedicati alla realtà sociale, economica, tecnica ed artistica di un altro paese). b)Viaggi d' integrazione della preparazione d' indirizzo, essenzialmente finalizzati all' acquisizione di esperienze tecniche-scientifiche in rispondenza ai relativi programmi d' insegnamento. c)Viaggi connessi ad attività sportive, in cui rientrano sia specifiche attività sportive sia escursioni e settimane bianche. d) Visite guidate a località d' interesse storico, artistico, musei, gallerie ecc, che si effettuano nell' ambito di una giornata. 14 Regolamento viaggi di istruzione 1. I viaggi di istruzione sono organizzati in Italia o all' estero. 2. Durata dei viaggi e periodo di effettuazione: le visite guidate non possono avere durata superiore ad un giorno, mentre i viaggi di istruzione non possono superare i 6 giorni complessivi. Ogni classe potrà effettuare un viaggio d’istruzione o visite guidate fino al massimo di 6 giorni di lezione. All’inizio di ogni anno scolastico il Collegio Docenti stabilisce il periodo di effettuazione dei viaggi di istruzione E'fatto divieto di effettuare viaggi nell' ultimo mese di lezioni. 3. Docenti accompagnatori: i Docenti devono appartenere alle classi frequentate dagli alunni, salvo casi di emergenza ; il numero minimo è di due Docenti ed è previsto non meno di un Docente accompagnatore ogni quindici studenti; nel caso di viaggio all’estero almeno uno degli accompagnatori deve possedere un' ottima conoscenza di una o più lingue della CEE. I Docenti, prima di assicurare agli studenti la loro disponibilità, debbono acquisire l’autorizzazione della Presidenza. 4. Nessuna procedura potrà essere avviata, senza la individuazione di un Docente accompagnatore supplente per ogni viaggio 5. Nessun viaggio può essere effettuato ove non sia assicurata la partecipazione di almeno 2/3 degli alunni delle classi coinvolte. I Docenti accompagnatori, in collaborazione con il Consiglio di classe e con gli altri colleghi che intendono effettuare lo stesso viaggio, sono tenuti a presentare in Presidenza un programma che contenga non solo gli obiettivi cognitivi-culturali del viaggio, ma anche un calendario di tutte le attività previste giorno per giorno. Si auspica che il numero dei partecipanti non sia eccessivamente numeroso e comunque non superiore alle 50 unità, al fine di assicurare una più attenta vigilanza ed una più efficiente organizzazione. 6. Il Consiglio di classe si riserva di non ammettere al viaggio gli studenti che, per motivi disciplinari, non siano considerati affidabili. Fra i motivi di non ammissione va preso in considerazione anche il comportamento tenuto dallo studente durante le uscite effettuate in precedenza. In questo caso la mancata partecipazione non influisce sulla quota ammessa di partecipanti. 7. Gli studenti che non partecipano al viaggio sono tenuti alla frequenza regolare delle lezioni istituto, per cui non è 8. La partecipazione al viaggio di istruzione è riservata agli utenti dell' assolutamente consentito ad estranei alla scuola di parteciparvi. 9. Il Consiglio di classe in tutte le sue componenti (insegnanti, genitori e studenti) è invitato a partecipare fornendo, nell' ambito delle varie competenze o abilità, tutte le informazioni, il materiale, i suggerimenti atti alla buona riuscita dell' iniziativa. 10. A ciascun partecipante deve essere fornita copia del programma di viaggio, unitamente al materiale per la sua effettuazione. Il programma non deve prevedere “tempi morti” privilegiando, anche per le serate, percorsi significativi rispetto ai luoghi visitati. 11. I viaggi d’istruzione all' estero sono concessi alle classi quarte e quinte, per le classi del biennio è auspicabile che i viaggi di più giorni siano giustificati da ragioni particolarmente valide. 15 12. Il costo del viaggio non potrà superare la cifra stabilita dal Consiglio d’Istituto I docenti che organizzano il viaggio devono verificare preventivamente che la quota di partecipazione non sia tale da determinare situazioni discriminatorie tra le famiglie e quindi rinunce per motivi economici da una parte degli alunni. Il Consiglio d' Istituto può intervenire utilizzando i fondi della scuola per coprire tutto o in parte la quota di partecipazione in casi limitati, segnalati dai docenti stessi con la massima discrezione possibile. Si rammenta che, data la valenza didattica dei viaggi d' istruzione, ogni rinuncia, dettata anche da motivi diversi da quello economico, dev' essere motivata per iscritto da parte delle famiglie. Tempi di programmazione: Si sottolinea che la programmazione è particolarmente importante per i viaggi di più giorni in Italia e all’estero poiché la scuola deve, una volta raccolti i vari progetti, individuare in tempo utile le agenzie alle quali richiedere un preventivo il più possibile aderente alle esigenze del viaggio. Prima della vacanze di Natale debbono essere effettuate le seguenti fasi: 1. progettazione del viaggio con individuazione della meta da parte del Consiglio di classe riservato ai soli Docenti (sett.-ott.); 2. delibera del Consiglio di classe aperto (nov.) per accettazione del progetto; 3. richiesta d' assenso dei genitori per l' effettuazione del viaggio con indicazione della meta, del costo previsto desunto dai depliant e del periodo di effettuazione del viaggio, per poter verificare il numero degli studenti partecipanti; 4. richiesta di preventivi alle agenzie; 5. delibera del Consiglio di Istituto (dic.-gen). Una volta approvato formalmente il viaggio rimangono le seguenti procedure: 6. comunicazione agli studenti del costo effettivo, dei tempi di realizzazione del viaggio con richiesta di autorizzazione dei genitori e con l' esplicitazione delle modalità di pagamento; 7. contratto con le agenzie e " visto a partire "del Preside. Documenti da presentare Le domande di effettuazione dei viaggi, a cura dei Docenti accompagnatori, devono essere redatte su un apposito modulo, distribuito dalla Segreteria e compilato in ogni sua parte. Da tale domanda devono emergere in modo chiaro le richieste da sottoporre alle Agenzie di Viaggio. Queste ultime verranno poi valutate sulla base delle risposte date a tali richieste. Con la domanda dovranno essere presentati in Segreteria: a) verbale del Consiglio di classe che ha deliberato il viaggio; b) motivazioni didattiche e programma dettagliato della visita di istruzione; c) autorizzazioni dei genitori dei minorenni mentre anche per i maggiorenni i genitori devono sottoscrivere la dichiarazione di partecipazione; d) elenco degli studenti con a fianco di ognuno la data di nascita e gli estremi del documento di identità ( valido per l’espatrio nel caso di viaggio all’estero). Versamenti delle quote individuali dei viaggi effettuate sul c/c della scuola. 16 Visite Guidate La procedura da seguire è analoga a quella dei viaggi d’istruzione, salvo la possibilità di effettuare l’ escursione in periodo diverso da quello stabilito per i viaggi e la possibilità di progettarla con minor anticipo, data la minore complessità organizzativa di questo tipo di attività. Uscite didattiche Per le uscite didattiche in Milano e immediati dintorni allo scopo di visitare mostre, musei, monumenti, Fiere, aziende od Enti professionali, per assistere a proiezioni o spettacoli si dovrà seguire la seguente procedura. L’uscita deve essere prevista, almeno come tipo d’iniziativa, nelle riunioni di programmazione dei C. di Classe ad inizio anno, in cui si deve stabilire un tetto al numero di uscite ed una equa distribuzione tra le discipline interessate a questa forma di attività didattica. Il Coordinatore di Classe o il docente accompagnatore provvederanno ad informare i colleghi, raccogliendone le firme di consenso all’iniziativa, ed a raccogliere le apposite schede con la firma dei genitori che consentono l’uscita degli studenti. Le schede corredate dal modulo con la richiesta di autorizzazione indirizzata al Preside, devono essere presentate Segreteria didattica con almeno una settimana di anticipo. Il docente che ha proposto l’iniziativa deve ovviamente provvedere ad illustrarne per tempo agli studenti significato e finalità. Nel caso che per l’uscita s’impieghi tutta la mattinata, la giornata verrà detratta dal numero di giorni a disposizione degli studenti per effettuare il viaggio d’istruzione. Regolamento scambi culturali Gli scambi culturali, deliberati dal Collegio dei docenti e dal Consiglio di Istituto, si possono effettuare in qualsiasi periodo dell’anno, previo accordo con la scuola partner. Possono partecipare allo scambio studenti appartenenti a classi diverse, senza alcun vincolo numerico. La partecipazione allo scambio non esclude la effettuazione del viaggio di istruzione. La spesa prevista per gli alunni è quella relativa al viaggio, poiché il vitto e alloggio sono previsti a cura delle famiglie ospitanti. I docenti accompagnatori dovranno essere 2 ogni 15 studenti; è auspicabile che almeno uno dei docenti accompagnatori conosca la lingua del paese ospitante o una lingua veicolare. Regolamento stage linguistici Gli stage linguistici si possono effettuare • Durante l’anno scolastico, nella settimana stabilita per i viaggi di istruzione (durata una settimana) • A settembre durante la settimana precedente l’inizio delle lezioni e la prima settimana di lezione (durata quindici giorni) • Nel periodo estivo, entro la fine di giugno (durata quindici giorni) Possono partecipare allo stage linguistico studenti appartenenti a classi diverse, senza alcun vincolo numerico. La partecipazione allo stage linguistico in concomitanza con il viaggio di istruzione della classe di appartenenza non impedisce agli altri studenti della classe di partecipare al viaggio di istruzione, in quanto il quorum dei due terzi richiesto per la organizzazione di quest’ultimo, viene calcolato escludendo i partecipanti allo stage. 17 I docenti accompagnatori dovranno essere 2 ogni 15 studenti; è auspicabile che almeno uno dei docenti accompagnatori conosca la lingua del paese ospitante o una lingua veicolare. REGOLAMENTO DI DISCIPLINA Premesse 1. 2. 3. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva della personalità altrui. Le sanzioni sono sempre temporanee, tempestive, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, al quale potrebbe essere offerta l’opportunita’ di svolgere attivita’ in favore della comunità scolastica. a) Comportamento Mancanza occasionale ai doveri scolastici, ritardi, inadempienza rispetto a scadenze di lavoro stabilite Sanzione Ammonizione privata in classe, con eventuale annotazione sul registro personale e sul diario dello studente Organi competenti Docenti b) c) Comportamento Mancanze reiterate ai doveri scolastici, ritardi sistematici, assenze non tempestivamente giustificate, ripetuta impossibilità per il docente di disporre del libretto personale per dimenticanza o rifiuto da parte dello studente, occasionali manifestazioni di mancanza di rispetto verso tutto il personale della scuola Sanzione Ammonizione scritta sul registro di classe e sul libretto personale dello studente Organi competenti Docenti, Coordinatore di classe, Preside Comportamento Disturbo reiterato del regolare andamento delle lezioni, mancanze che incidano gravemente sul regolare andamento della scuola, comportamento irrispettoso verso i docenti, il personale della scuola e gli altri studenti, assenze arbitrarie o non adeguatamente motivate Sanzione Invio al Preside con eventuale ammonizione scritta comunicata alla famiglia e convocazione dei genitori; sospensione dalle lezioni o dallo svolgimento di attivita’ promosse dall’ Istituto Organi competenti Docenti, Consiglio di Classe, Preside 18 d) Comportamento Danni di rilievo, di origine colposa, ai beni ed alle strutture della comunità scolastica Sanzione Convocazione dei genitori, pagamento danni o attività a favore della comunità scolastica Organi competenti Consiglio di classe, Preside, Giunta esecutiva e) Comportamento Comportamento gravemente irrispettoso, atti o parole che risultino ingiuriosi o diffamatori nei confronti dell’Istituzione o del personale che ne fa parte (vedi art. 341 Codice Penale), comportamenti violenti, mancanze già sanzionate di cui ai punti precedenti Sanzione Sospensione da uno a quindici giorni o attività a favore della comunità scolastica Organi competenti Consiglio di classe, presieduto dal Preside o da un docente delegato a rappresentarlo, convocato con procedura d’urgenza f) Comportamento Reato perseguibile dalla magistratura a seguito di esposto-denuncia o denuncia Sanzione Allontanamento dalla comunità scolastica per una durata definita e commisurata alla gravità del reato Organi competenti Consiglio di Classe, Giunta esecutiva acquisito il parere del Consiglio di classe stesso g) Comportamento Reato di particolare gravità, perseguibile d’ufficio, o per il quale l’Autorità giudiziaria abbia avviato procedimento penale, ove vi sia pericolo per l’incolumità delle persone Sanzione Allontanamento dalla comunità scolastica fino al permanere della situazione di pericolo o delle condizioni di accertata incompatibilità ambientale. Verrà concesso allo studente che lo richieda di iscriversi ad altro istituto nel caso in cui l’Autorità giudiziaria, i Servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica d’appartenenza Organi competenti Consiglio di classe, Giunta esecutiva acquisito il parere del Consiglio di classe stesso Contro le sanzioni ai punti a), b), c), d), e) si può presentare ricorso scritto entro quindici giorni all’organo di garanzia costituito nella scuola (cfr. Art. 5 dello Statuto delle studentesse e degli studenti ); contro le sanzioni di cui ai punti f) e g) è ammesso ricorso all’Organo di garanzia costituito a livello provinciale. Le sanzioni comminate possono avere riflessi sull’attribuzione del voto di condotta e di conseguenza sull’attribuzione del credito formativo. Nei periodi di allontanamento dalla comunità scolastica il rapporto con lo studente sarà curato, nei limiti del possibile, da un docente, designato nell’ambito del Consiglio di classe, incaricato di facilitare il rientro dell’allievo nella classe. 19 A distanza di un anno dalla promulgazione, in sede di collegio docenti e Consiglio d’Istituto verrà valutata la funzionalità del presente Regolamento e verranno messe ai voti le eventuali modifiche proposte. ORGANO DI GARANZIA L' organo di garanzia della scuola è la sede in cui avviare un dialogo ed un confronto fra le parti implicate in un caso, oggetto di un provvedimento disciplinare e in cui si decide sui ricorsi contro provvedimenti disciplinari non superiori ai 15 gg. Tale organo coincide di anno in anno con la G.E., presieduta dal Dirigente Scolastico e in cui sono presenti i rappresentanti di tutte le componenti. Per tutta la casistica particolare non indicata in questo regolamento si fa riferimento alle disposizioni previste dalla legge e dallo Statuto delle studentesse e degli studenti STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI (D.P.R. 24/06/1998, n.249) Art.1 1. La scuola è luogo di formazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.. 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca e di esperienza sociale, informata ai valori democratici, nella quale ognuno , con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza , la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio , in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e con i principi generali dell’ordinamento italiano. 3. La comunità scolastica, integrandosi con la più vasta comunità civile e sociale di cui è parte, fonda la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante- studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all’evoluzione delle conoscenze e all’inserimento nella vita attiva. 4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di opinione ed espressione, sulla libertà religiosa , sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Art.2 1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l’orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell’apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso la possibilità di formulare e di sviluppare temi liberamente scelti. 20 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle scelte che regolano la vita della scuola.. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento d’istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull’organizzazione della scuola, gli studenti, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Gli studenti esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività opzionali e tra le attività facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari ed extracurricolari, integrative e complementari, sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e di vita degli studenti. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: a) la disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica; b) la salubrità e la sicurezza degli ambienti che devono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap; c) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica; d) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l’esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e d’Istituto. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l’esercizio del diritto di associazione e del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all’interno della scuola, nonché l’utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni. Art.3 1. 2. 3. 4. 5. 6. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente gli impegni di studio. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d’istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale che chiedono per se stessi. Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all’art.1. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. 21 Art.4 1. E’ istituito a livello provinciale un organo di garanzia composto da due studenti nominati dalla consulta provinciale degli studenti e da due docenti. Il dirigente dell’amministrazione periferica decide in via definitiva, acquisito il parere obbligatorio dell’organo di garanzia, sui reclami contro le violazioni del presente statuto. Art.5 1. E’ istituito all’interno della scuola un organo di garanzia composto dal Preside, da due docenti designati dal Collegio, da un genitore e da uno studente designati dalle rispettive componenti presenti in Consiglio d’Istituto all’interno dei loro rappresentanti. L’organo di garanzia è presieduto dal Preside o da chi è delegato a sostituirlo; tale organo può deliberare validamente quando sono presenti il 50% più 1 dei suoi componenti e delibera con la maggioranza semplice del 50% più 1 dei presenti alla seduta. In caso di parità il voto del Presidente risulta determinante. L’organo di garanzia esercita le sue funzioni, su richiesta degli interessati, nel caso delle infrazioni al presente Statuto e delle infrazioni indicate nei punti a), b), c), d), e) del Regolamento di disciplina. Le procedure per la convocazione sono identiche a quelle per la convocazione del Consiglio d’Istituto. Art..6 1. 2. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all’atto dell’iscrizione. 22