I finanziamenti per l’Innovazione
FIRENZE 12/04/2012
SOMMARIO
•Disciplina Comunitaria: cenni (Regolamento 800/2008 e Disciplina RI
2006/C 323/01)
Agevolazioni regionali
•POR CREO 2007 – 2013 mis. 1.3.b
•POR CREO 2007 – 2013 mis. 1.3.e
•Fondo rotativo per le imprese industriali ed artigiane
•BANDO UNICO R&S - anno 2012
Agevolazioni nazionali
•Bando Brevetti +
•Credito d’imposta 2011/2012
•F.A.R. art.14
Definizione di aiuto di stato (art. 107.1 del Trattato
Funzionamento UE – ex Trattato che istituisce la Comunità
Europea)
“Salvo deroghe contemplate dal presente trattato, sono
incompatibili con il mercato interno, nella misura in cui
incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti concessi dagli
Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma che,
favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o
minaccino di falsare la concorrenza”.
Definizione di aiuto di stato (art. 107.1)
1. Origine statale delle risorse: trasferimento di risorse statali (comprendenti le risorse dei
bilanci nazionali, regionali e locali, delle banche e fondazioni pubbliche, Camere di
Commercio ecc.)
2. Vantaggio economico selettivo: (“favorire talune imprese o talune produzioni”) vantaggio
economico che l'impresa non avrebbe ottenuto nel corso normale della sua attività. Il criterio
della "selettività" è quanto differenzia un aiuto di Stato dalle cosiddette "misure generali”. Un
regime è considerato "selettivo" quando esiste discrezionalità (quando ad es. il regime si
applica solo a una parte del territorio di uno Stato membro).
3. Incidere sulla concorrenza: (anche solo potenziale: “… falsino o minaccino di falsare”)
si presuppone che la presenza del vantaggio economico determinato dall’aiuto determina
quasi necessariamente una distorsione di concorrenza (es. riduzione dei costi di
investimento rischia di rafforzare la posizione di un’impresa rispetto alle concorrenti a
prescindere dall’effettiva quota di mercato ecc.)
4. Incidere sugli scambi: (criterio connesso necessariamente al precedente) a tal fine è
sufficiente che il beneficiario eserciti un'attività economica ed operi su un mercato in cui
esistono scambi commerciali fra Stati membri.
Le deroghe al divieto di aiuto di stato art. 107 paragrafi 2 e 3
107. Paragrafo2 Sono compatibili con il mercato comune:
a) gli aiuti a carattere sociale concessi ai singoli consumatori, a condizione che siano accordati senza
discriminazioni determinate dall'origine dei prodotti;
b) gli aiuti destinati a ovviare ai danni arrecati dalle calamità naturali oppure da altri eventi eccezionali;
c) gli aiuti concessi all'economia di determinate regioni della Repubblica federale di Germania che
risentono della divisione della Germania, nella misura in cui sono necessari a compensare gli svantaggi
economici provocati da tale divisione.
107. Paragrafo3 Possono considerarsi compatibili (potere discrezionale Commissione) con il
mercato comune:
a): gli aiuti destinati a favorire lo sviluppo economico delle regioni ove il tenore di vita sia
anormalmente basso, oppure si abbia una grave forma di sottoccupazione;
b) gli aiuti destinati a promuovere la realizzazione di un importante progetto di comune interesse
europeo oppure a porre rimedio a un grave turbamento dell'economia di uno Stato membro;
c) gli aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività o di talune regioni economiche,
sempreché non alterino le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse;
d) gli aiuti destinati a promuovere la cultura e la conservazione del patrimonio, quando non alterino le
condizioni degli scambi e della concorrenza nella Comunità in misura contraria all'interesse comune;
e) le altre categorie di aiuti, determinate con decisione del Consiglio, che delibera a maggioranza
qualificata su proposta della Commissione
Regole procedurali generali e opzioni possibili (notifica, esenzione, non notifica)
Nessun aiuto secondo i
criteri dell’art. 107 (de
minimis)
Misura di aiuto
Aiuto di stato secondo i criteri dell’art. 107
L’aiuto proposto non ha i
requisiti per l’esenzione
Notifica formale alla
Commissione per
l’autorizzazione
L’aiuto proposto ha i requisiti
per l’esenzione (Reg. 800)
Invio della “comunicazione”
alla Commissione
Notifica non
necessaria
In base al regolamento n. 994/98 (“regolamento di abilitazione”) la
Commissione è abilitata ad adottare regolamenti di esenzione che
dichiarino alcune categorie di aiuti di Stato compatibili con il mercato
comune e ne dispensino l’obbligo di notifica previsto.
Tra questi rientra il
Regolamento generale di esenzione per categoria
(Reg. CE 800/2008)
Reg. Generale esenzione per categoria CE 800/2008
Tematiche
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Aiuti di stato a Finalità regionale - Investimenti ed occupazione:
programmazione 2007-2013 e nuova programmazione 2014-2020;
Aiuti alle piccole imprese di nuova costituzione;
Aiuti alle piccole imprese di recente costituzione a partecipazione femminile;
Aiuti alle PMI – Investimenti ed occupazione;
Aiuti alle PMI – sevizi di consulenza e partecipazione a fiere;
Aiuti per la tutela ambientale
Aiuti capitale di rischio
Aiuti a favore di ricerca e sviluppo (Art.31)
Aiuti all’occupazione ed alla formazione
Aiuti in favore dei lavoratori svantaggiati e disabili
Reg. Generale esenzione per categoria CE 800/2008: principi e criteri
generali
Caratteristiche e condizioni comuni:
• Esenzione dall’obbligo di notificazione
• Aiuti trasparenti (agli aiuti per i quali è possibile calcolare precisamente
l'entità dell'aiuto ex ante)
• Le norme in materia di cumulo
• L’effetto di incentivazione (necessità d’aiuto): prima dell'avvio dei lavori
relativi al progetto o all'attività, il beneficiario ha presentato domanda di
aiuto allo Stato membro interessato.
• Le spese ammissibili: investimenti materiali ed immateriali - creazione di
posti di lavoro; aiuti al funzionamento solo se giustificati da gravi
svantaggi strutturali
• L’intensità del contributo
Reg. Generale esenzione per categoria CE 800/2008
Articolo 31 «Aiuti a progetti di ricerca e sviluppo»
Gli aiuti a progetti di ricerca e sviluppo sono compatibili con il mercato
comune ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, del trattato e sono esenti
dall'obbligo di notifica di cui all'articolo 107, paragrafo 3, del trattato,
purché siano soddisfatte le condizioni di seguito riportate
Reg. Generale esenzione per categoria CE 800/2008
Articolo 31: categorie ricerca agevolabili
La parte sovvenzionata del progetto di ricerca e sviluppo deve essere
pienamente compresa in una o più delle seguenti categorie di ricerca:
a) ricerca fondamentale (non interessa le imprese)
b) ricerca industriale
c) sviluppo sperimentale
Reg. Generale esenzione per categoria CE 800/2008
Articolo 31: intensità di aiuto
L'intensità di aiuto non supera:
a) il 100 % dei costi ammissibili per la ricerca fondamentale
b) il 50 % dei costi ammissibili per la ricerca industriale
c) il 25 % dei costi ammissibili per lo sviluppo sperimentale
Maggiorazioni per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale:
a) 10% per le medie imprese e 20% per le piccole imprese
b) 15% (fino all’80 % del totale) in caso di collaborazione o di
diffusione dei risultati
Reg. Generale esenzione per categoria CE 800/2008
Articolo 31: costi ammissibili
a) le spese di personale (ricercatori, tecnici etc impiegati nel progetto
di ricerca)
b) i costi della strumentazione e delle attrezzature utilizzate per il
progetto di ricerca e per la sua durata
c) i costi di fabbricati e terreni utilizzati per il progetto di ricerca e
per la sua durata
d) i costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei
brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza
e) le spese generali supplementari direttamente imputabili al
progetto di ricerca
f) altri costi d'esercizio, inclusi i costi dei materiali, delle forniture e
di prodotti analoghi, direttamente imputabili all'attività di ricerca
Oltre a quanto previsto dall’art.31 del Reg.800/2008, gli Aiuti di Stato in
materia di Ricerca e Sviluppo sono disciplinati dalla
Disciplina RSI – Comunicazione della Commissione
2006/C 323/01
"Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a
favore di ricerca, sviluppo e innovazione" -
Disciplina RSI – Comunicazione 2006/C 323/01
ALCUNE DEFINIZIONI
«Ricerca fondamentale»: riguarda lavori sperimentali o teorici svolti
soprattutto per acquisire nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni
e di fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni o
utilizzazioni pratiche dirette.
Di regola non interessa direttamente le imprese.
Disciplina RSI – Comunicazione 2006/C 323/01
ALCUNE DEFINIZIONI
«Ricerca industriale»: ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad
acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi
prodotti, processi o servizi o permettere un notevole miglioramento dei
prodotti, processi o servizi esistenti.
Comprende la creazione di
componenti di sistemi complessi necessaria per la ricerca industriale, in
particolare per la validazione di tecnologie generiche, ad esclusione dei
prototipi che rientrano nello sviluppo sperimentale.
Disciplina RSI – Comunicazione 2006/C 323/01
ALCUNE DEFINIZIONI
«Sviluppo sperimentale»: acquisizione, combinazione, strutturazione
e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica,
tecnologica, commerciale e altro, allo scopo di produrre piani, progetti o
disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati (...).
Rientra nello sviluppo sperimentale la realizzazione di prototipi
utilizzabili per scopi commerciali e di progetti pilota destinati a
esperimenti tecnologici e/o commerciali
Disciplina RSI – Comunicazione 2006/C 323/01
ALCUNE DEFINIZIONI
«Organismo di ricerca»: soggetto senza scopo di lucro, quale
un'università o un istituto di ricerca, di diritto privato o pubblico, la cui
finalità principale consiste nello svolgere attività di ricerca di base, di
ricerca industriale o di sviluppo sperimentale e nel diffonderne i risultati,
mediante l'insegnamento, la pubblicazione o il trasferimento di
tecnologie; tutti gli utili sono interamente reinvestiti nelle attività di
ricerca, nella diffusione dei loro risultati o nell'insegnamento
Disciplina RSI – Comunicazione 2006/C 323/01
ALCUNE DEFINIZIONI
«Ricerca contrattuale»: E’ l’attività di ricerca svolta da un OR per
conto di imprese. L'organismo di ricerca, in quanto mandatario, fornisce
un servizio alle imprese, in quanto mandante, i) contro il versamento di
una remunerazione appropriata per il suo servizio e ii) alle condizioni
specificate dal mandante. Il mandante è proprietario dei risultati del
progetto e si assume i rischi di un eventuale insuccesso.
Le imprese toscane che investono in Ricerca e Sviluppo, in
funzione della tipologia di investimento, possono accedere
diverse forme di agevolazione, a carattere
- Regionale
- Nazionale
Le agevolazioni disponibili sono …
AGEVOLAZIONI REGIONALI
POR CreO 2007-2013
Linea di intervento 1.3.b
POR CReO
E’ uno tra i più importanti programmi europei con il quale la Regione Toscana
sostiene i progetti di investimento delle imprese e degli enti pubblici. Obiettivo
generale è la promozione di uno sviluppo qualificato, nell’ambito di un quadro di
sostenibilità ambientale, da perseguire attraverso il potenziamento della
competitività delle imprese e di tutto il “sistema Toscana” e la conseguente
crescita dell’economia e dei posti di lavoro.
Il programma ha una durata di sei anni dal 2007 al 2013.
Le risorse finanziarie disponibili
POR CReO ha una dote di un miliardo e 126 milioni di euro. Il 30% sono risorse
comunitarie, il 45% provengono dalle casse dello Stato ed il restante 25% dalle
risorse regionali e del sistema degli enti locali.
POR CreO 2007-2013
Linea di intervento 1.3.b
Aiuti alle PMI
per l’acquisizione di servizi qualificati
Soggetti beneficiari
PMI operanti nei seguenti settori su tutto il territorio regionale
nei settori:
•
•
•
•
Estrazione di minerali
Attività manifatturiere
Fornitura di energia elettrica, gas vapore e aria condizionata
Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti
e risanamento
• Costruzioni
• Trasporto e magazzinaggio (no passeggeri e postali)
Soggetti beneficiari
Per i servizi:
• Servizi di informazione e comunicazione (esclusioni: emittenti, punti di
accesso internet ed agenzie di stampa)
• Attività professionali, scientifiche e tecniche (consulenza gestionale,
progettazioni, ricerca e sviluppo, pubblicità, design, fotografia, consulenza sulla
sicurezza etc.)
• Altre attività di servizi (concessione diritti proprietà intellettuale, vigilanza,
pulizia e disinfestazione, lavanderie, riparazione computer e beni per la casa,
altri servizi nca)
Tipologia di spesa ammissibile
Si fa riferimento al “Catalogo dei servizi avanzati e qualificati per le
PMI toscane dell'industria,artigianato e servizi alla produzione”
approvato con Decreto 3567 del 06/08/2008 e successivamente
modificato ed integrato.
Catalogo dei servizi
Deriva da uno studio per la "Individuazione e definizione della tipologia di
servizi qualificati e avanzati alle imprese" commissionato dalla Direzione
Generale Sviluppo Economico della RT
Individua i servizi di supporto all'innovazione tecnologica di prodotto e
processo, all'innovazione organizzativa e commerciale per favorire i
processi duraturi di cambiamento organizzativo e di aumento di
competitività delle imprese toscane
I servizi sono divisi in aree tematiche e descritti nei contenuti con
indicazione dei massimali di spesa ammissibile.
Nell’ambito dei servizi sono indicate le caratteristiche richieste ai fornitori.
Tipologia di servizi
Di primo livello:
1. Servizi di audit e assesment del potenziale
2. Studi di fattibilità di primo livello
Servizi qualificati specializzati:
1. di supporto alla innovazione di prodotto e processo
2. di supporto alla innovazione organizzativa e alla introduzione di
tecnologie dell’innovazione e della comunicazione (ICT)
3. di supporto alla innovazione commerciale per il presidio strategico dei
mercati
4. Servizi qualificati specifici (creazione di nuove imprese innovative, a
domanda collettiva)
Servizi qualificati di supporto alla innovazione di prodotto e
processo
Servizi qualificati di supporto alla innovazione di prodotto e
processo
Servizi qualificati di supporto alla innovazione di prodotto e
processo
Tipologie di servizi
1.1 Innovazione di prodotto in fase di concetto
1.2 Introduzione di nuovi prodotti
1.3 Progettazione per innovazione di prodotto e processo
1.4 Sperimentazione (prove e test)
1.5 Gestione proprietà intellettuale
1.6 Ricerca scientifica a contratto
Dimensione minima del progetto
a) microimpresa: 7,5 mila euro
b) piccola impresa: 12,5 mila euro
c) media impresa e consorzi: 20 mila euro
d) ATI/RTI: 35 mila euro
1.1 Servizi di supporto all’innovazione di prodotto in fase di concetto
1.2 Servizi di supporto all’introduzione di nuovi prodotti
1.3 Servizi tecnici di progettazione per innovazione di prodotto e processo
1.4 Servizi tecnici di sperimentazione (prove e test)
1.5 Servizi di gestione proprietà intellettuale
1.6 Ricerca scientifica a contratto
Per presentare la richiesta il servizio non deve essere stato erogato
Presentazione delle richieste
Le domande possono essere presentate in qualsiasi momento sino ad
esaurimento delle risorse.
Le richieste vengono istruite ogni 4 mesi (Prossima scadenza: 30/04/2012)
L’ammissione a contributo viene determinata sulla base di una graduatoria di
merito che considera:
•La validità tecnica del progetto (qualità, miglioramento misurabile,
innovatività del servizio, fornitore, metodologia)
•La validità economica (PN/(CP-C), OF/F, fin. residuo, pertinenza spese)
•La rilevanza/innovatività del progetto (novità rispetto al consueto
dell’impresa, aspetti tecnologici)
•Premialità: aspetti ambientali, promozione dell’occupazione, aggregazione
tra imprese)
Erogazioni:
Anticipo del 35% del contributo entro 3 mesi dalla data di
pubblicazione di ammissione sul BURT con fideiussione
SAL non inferiore al 60% del progetto entro 9 mesi dalla data di
pubblicazione di ammissione sul BURT
Saldo 30 gg. Dalla data di ultimazione prevista dalla misura
Se non è richiesto l’anticipo è obbligatoria la richiesta di SAL
Se è richiesto l’anticipo, la richiesta di SAL svincola la fideiussione
Per ulteriori informazioni:
http://www.regione.toscana.it/regione/export/RT/sitoRT/Contenuti/minisiti/porcreo/aal/linea_a/attivita_3/linea_b/visualiz
za_asset.html_1811185229.html
POR CreO 2007-2013
Linea di intervento 1.3.e
Innovazione settore terziario e servizi turismo, commercio e servizi connessi
Soggetti beneficiari: PMI anche di nuova costituzione,
operanti nel turismo o nel commercio, in forma singola o
aggregata
Investimenti e Spese ammissibili: interventi innovativi
finalizzati al miglioramento del sistema gestionale o
organizzativo delle imprese. Per intervento innovativo si intende
quello che dota l'impresa di un sistema di gestione e/o
organizzazione di natura avanzata. Tale sistema comprende sia
l'acquisizione di strumentazioni tecnologiche di elevata
specializzazione e complessità utili allo sviluppo ed evoluzione
dell'azienda, che l'attuazione di specifici progetti innovativi, in
ogni caso espressamente legati alle attività turistiche e
commerciali svolte dall’azienda.
Costi ammissibili:
a) le spese di personale (ricercatori, tecnici etc coinvolti)
b) i costi degli strumenti e delle attrezzature, incluso software,
nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il
progetto. Si tratta esclusivamente di costi di strumenti e
attrezzature TIC
c) i costi dei fabbricati e dei terreni nella misura e per la durata
in cui sono utilizzati per il progetto
d) i costi dell'innovazione contrattuale, delle competenze
tecniche e dei brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da fonti
esterne a prezzi di mercato
e) spese generali supplementari (max 10% del costo totale)
f) altri costi di esercizio
Agevolazione: contributo in conto impianti nella misura
massima rispettivamente del 25% della spesa ritenuta
ammissibile, per le medie imprese, e del 35% per le Piccole e
Micro Imprese.
Non possono essere ammesse all'agevolazione investimenti
inferiori ad Euro 50.000,00 e superiori a Euro 1.000.000,00.
Durata dei progetti: massimo 12 mesi
La richiesta delle agevolazioni potrà avvenire dal 1 aprile al
30 giugno 2012
Per ulteriori informazioni:
http://www.regione.toscana.it/regione/export/RT/sitoRT/Contenuti/minisiti/porcreo/aal/linea_a/attivita_3/linea_e/visualiz
za_asset.html_1137771095.html
Fondo rotativo per le imprese industriali e per
l'artigianato
Finalità
Sviluppo aziendale: creazione di un nuovo stabilimento,
ovvero estensione, diversificazione o trasformazione
fondamentale del processo produttivo di uno stabilimento
esistente.
Industrializzazione dei risultati di progetti di ricerca e
sviluppo sperimentale: programmi di investimento
connessi all’applicazione industriale di risultati di attività di
R&S realizzate dall’impresa, internamente e/o in
collaborazione con Organismi di Ricerca, per lo sviluppo
di nuovi prodotti o nuovi processi produttivi.
Finalità
Trasferimento d’impresa: trasferimento della proprietà di
imprese (escluse quelle in regime di contabilità
semplificata) mediante operazioni di acquisizione da parte
di nuove imprese (anche in questo caso escluse quelle in
regime di contabilità semplificata), anche cooperative,
costituite da familiari, per favorirne il ricambio
generazionale, da dipendenti o manager dell’impresa
stessa, oppure da manager esterni, per favorirne
un’evoluzione in senso manageriale.
Attività ammissibili
B – Estrazione
C - Attività manifatturiere
D - Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
E– Fornitura di acqua, reti fognarie, gestione dei rifiuti
F – Costruzioni
G – Riparazione di autoveicoli e motocicli
H – Trasporto e magazzinaggio
I – Asporto, gelaterie, pasticcerie
J – Servizi di informazione e comunicazione,
M – Attività professionali, scientifiche e tecniche
N – Giardinaggio, disinfestazioni
Q – Assistenza sociale
S – Altre attività di servizi (informatica, estetica etc.)
Spese ammissibili
•
-
Attivi materiali. Si tratta di attivi relativi a:
Terreni
impianti industriali
macchinari e attrezzature varie, esclusi gli arredi
edifici esistenti
edifici di nuova costruzione
operare murarie e assimilate (se funzionali a macchinari/impiantistica)
mezzi e attrezzature di trasporto di persone e di merci strettamente necessari
• Attivi immateriali, relativi a trasferimenti di tecnologia mediante l’acquisizione di
diritti di brevetto, licenze, know how
• Spese relative all’acquisto di servizi di consulenza e alla partecipazione a fiere
• Costi di brevetto e altri diritti di proprietà industriale
Spese ammissibili
Sono ammissibili all'agevolazione gli investimenti avviati
successivamente alla data di presentazione della domanda di
aiuto.
Per data di avvio degli investimenti si intende la data di sottoscrizione del
contratto, della conferma d’ordine o, in mancanza, di emissione della
fattura. Conseguentemente, non sono ammissibili spese sostenute in data
antecedente a quella di presentazione della domanda di agevolazione, ad
eccezione dei pagamenti effettuati a titolo di caparra confirmatoria e/o in
conto visione.
Modalità di intervento e misura dell'agevolazione
Finanziamento a tasso zero per un importo pari al 60% del
programma di investimento ammesso all’agevolazione, nel
caso della linea di intervento “Sviluppo aziendale”;
70% nel caso delle linee di intervento “Industrializzazione dei
risultati di progetti di ricerca e sviluppo sperimentale”,
“Trasferimento d’impresa” e “Sviluppo aziendale” limitatamente
ai programmi di investimento proposti da imprese giovanili o
femminili.
Durata del finanziamento
La durata del piano di rientro è prevista in:
- cinque anni, nel caso di programmi di investimento di
importo complessivo non superiore a € 300.000;
- sette anni, nel caso di programmi di investimento di importo
complessivo superiore a € 300.000;
Il rimborso dell’aiuto è effettuato con rate semestrali posticipate
costanti. La durata del preammortamento aggiuntiva al piano di
rientro è di due semestri.
Prestito partecipativo
Limitatamente alle società di capitali, prestito partecipativo a
tasso 0 volto ad anticipare le risorse di un futuro aumento del
capitale sociale. Il prestito partecipativo è pari al 100% del
valore dell’aumento di capitale sottoscritto e deliberato
dall’assemblea dei soci, che deve essere pari al valore degli
investimenti. La durata massima del prestito partecipativo è di
7 anni. La durata del preammortamento aggiuntiva al piano di
rientro è di due semestri. L’ammortamento è effettuato in rate
semestrali posticipate costanti.
Il prestito partecipativo è escluso nel caso della linea di
intervento “Trasferimento d’impresa”.
Importi ammissibili
L'ammontare dell'investimento o del prestito partecipativo:
- non può essere inferiore a 50.000 €
- non può essere superiore a 2.000.000 €
Presentazione richieste
Bando aperto sino ad esaurimento risorse
Valutazione sulla base del merito di credito (prioritario)
Attribuzione di punteggio in base a caratteristiche del
programma, possesso di certificazioni, caratteristiche
soggettive
Valutazione trimestrale
Realizzazione investimenti
- 6 mesi successivi alla data di ammissione al finanziamento
agevolato per investimenti in impianti, macchinari e
attrezzature e mezzi e attrezzature di trasporto e per
investimenti in attivi immateriali;
- 12 mesi per investimenti in edifici esistenti, opere murarie e
assimilate e per le spese relative all’acquisto di servizi di
consulenza e alla partecipazione a fiere;
- 18 mesi nel caso di realizzazione di nuovi edifici e dei costi di
brevetto e altri diritti di proprietà industriale.
Nel caso di programmi di investimento che comprendano
tipologie di spesa cui sono associati tempi di realizzazione
diversi, sarà considerato il termine maggiore.
Erogazione del finanziamento o prestito
A titolo di anticipo presentando fideiussione di durata superiore
di almeno sei mesi alla data prevista di rend.ne finale
Per stato di avanzamento a titolo di acconto pari ad almeno il
35% dell'aiuto concesso
Erogazione a saldo con rendicontazione finale delle spese
Le spese devono essere rendicontate entro un mese dalla
chiusura dell'investimento
Per ulteriori informazioni:
http://www.artigiancreditotoscano.it/index.php?option=com_content&t
ask=section&id=9&Itemid=64
Tra i bandi regionali attualmente non attivi deve essere
citato il
BANDO UNICO R&S - ANNO 2012
(POR CReO FESR 2007-2013 Attività 1.5.a e 1.6)
Bando per la selezione di proposte progettuali
in materia di ricerca industriale e sviluppo sperimentale
Spese ammissibili:
a) spese di personale
b) spese per strumentazione e attrezzature
c) spese dei fabbricati e dei terreni utilizzati per il progetto di ricerca e per
la durata dello stesso
d) spese per servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati
esclusivamente ai fini dell'attività di ricerca
e) spese della ricerca contrattuale
f) costi per l’acquisizione di brevetti
g) spese per la diffusione e il trasferimento dei risultati del progetto di
ricerca
h) spese generali supplementari direttamente imputabili al progetto di
ricerca;
i) altri costi d'esercizio
Soggetti beneficiari: Piccole, Medie e Grandi Imprese, singole o in forma
aggregata con o senza organismi di ricerca. Possono essere beneficiari
degli aiuti, in qualità di partner, anche organismi di ricerca, se presenti, in
collaborazione effettiva con almeno due imprese.
Settori economici ammissibili: imprese esercitanti un’attività economica,
identificata come prevalente, per l’unità locale che realizza il progetto, di
cui alla “Classificazione delle attività economiche ATECO ISTAT 2007”,
nelle sezioni B, C, D, E, F, H, J, M, N, R.
Dimensione del progetto: minimo € 250.000 massimo € 3.000.000 (se GI
da € 3.000.000 a € 15.000.000)
Agevolazioni:
- 40% per la ricerca industriale
- 15% per lo sviluppo sperimentale
Maggiorazioni:
- 10% per le medie imprese e 20% per le piccole imprese;
- 15% in caso di collaborazione effettiva fra almeno due imprese
indipendenti l'una dall'altra, oppure fra due imprese e un O.R.
La scadenza del bando è stata il 15 marzo 2012.
AGEVOLAZIONI NAZIONALI
Nazionale
BANDO BREVETTI +
agevolazioni per la brevettazione e la valorizzazione
economica dei brevetti a favore di micro, piccole e medie
imprese
Soggetto istruttore: INVITALIA, per conto del MiSE e UIBM
Obiettivo: incrementare il numero delle domande di brevetto, tutelare la
proprietà industriale, favorire la valorizzazione economica dei brevetti
delle micro, piccole e medie imprese, favorendo lo sviluppo di una
strategia brevettuale e l’accrescimento della loro capacità competitiva.
La misura è articolata in due linee di intervento:
Sottomisura 1. “Premi” per la brevettazione
Sottomisura 2. Incentivi per la valorizzazione economica dei brevetti
Nazionale
Sottomisura 1: “Premi” per la brevettazione
destinatari: Micro, piccole e medie imprese, con sede legale ed
operativa in Italia, che abbiano avviato almeno un procedimento
relativo a:
a.1 deposito di una o più domande di brevetto nazionale all’UIBM
successiva al 1/1/2011
a.2 estensione di una o più domande di brevetto nazionale all’EPO
(European Patent Office) successiva al 1/1/2011;
a.3 estensione di una o più domande di brevetto nazionale al WIPO
(World Intellectual Property Organization) successiva al 1/1/2010;
Nazionale
Sottomisura 1: “Premi” per la brevettazione
e che abbiano conseguito i risultati previsti per le relative fasi di
procedimento brevettuale - come indicati nella seguente tabella
Nazionale
Sottomisura 1: “Premi” per la brevettazione
Nazionale
Sottomisura 1: “Premi” per la brevettazione
Ogni impresa può cumulare al massimo € 30.000 di “premi” unitari, per un massimo
di 5 domande per tipologia di premio.
Nazionale
Sottomisura 2: Incentivi per la valorizzazione economica dei brevetti
destinatari: Micro, piccole e medie imprese, con sede legale ed
operativa in Italia, che
a.1 sono titolari di uno o più brevetti;
a.2 hanno depositato una o più domande di brevetto per le quali sussiste:
- in caso di deposito nazionale all’UIBM, il rapporto di ricerca con esito non
negativo;
- in caso di deposito per brevetto europeo, la richiesta di esame sostanziale
all’EPO;
- in caso di deposito per brevetto internazionale (PCT), la richiesta di esame
sostanziale al WIPO.
a.3 sono in possesso di una opzione o di un accordo preliminare di acquisto o
di acquisizione in licenza di uno o più brevetti, con un soggetto anche estero
che ne detiene la titolarità.
Nazionale
Sottomisura 2: Incentivi per la valorizzazione economica dei brevetti
Spese ammissibili:
Nazionale
Sottomisura 2: Incentivi per la valorizzazione economica dei brevetti
Entità del contributo:
E’ prevista la concessione di un’agevolazione in conto capitale
nell’ambito del de minimis del valore massimo di € 70.000. Tale
agevolazione non può essere superiore all’80% dei costi ammissibili.
L’agevolazione non è cumulabile con altri incentivi pubblici concessi a
titolo di aiuti di stato aventi ad oggetto le stesse spese.
Nazionale
BANDO BREVETTI +
agevolazioni per la brevettazione e la valorizzazione
economica dei brevetti a favore di micro, piccole e medie
imprese
Modalità di presentazione: online sul sito di INVITALIA
Scadenza: fino ad esaurimento dei fondi
Per ulteriori informazioni:
http://www.invitalia.it/site/ita/home/incentivi-alle-imprese/brevetti.html
Nazionale
CREDITO DI IMPOSTA 2011 – 2012
D.L. 70/2011 (decreto sviluppo) art.1
Beneficiari: imprese (indipendentemente dalla forma giuridica e dalla
dimensione) che finanziano progetti di ricerca “in Università ovvero Enti
pubblici di ricerca”
Ambito oggettivo: qualsiasi tipo di ricerca: fondamentale, industriale,
sviluppo sperimentale svolta da OORR – si esclude la ricerca interna,
sostenuta direttamente dalle imprese
I costi relativi alla “ricerca contrattuale” sono considerati ammissibili,
“nella misura congrua e pertinente”, purché i risultati di tale ricerca
siano acquisiti “nell’ambito di un’operazione effettuata alle normali
condizioni di mercato e che non comporti elementi di collusione”
Nazionale
CREDITO DI IMPOSTA 2011 – 2012
D.L. 70/2011 (decreto sviluppo) art.1
Intensità del credito di imposta: pari al 90% della quota di
investimenti che eccede la media degli investimenti in R&S del triennio
2008/2010, fruibile in tre annualità
Applicabilità: Il credito di imposta spetta per gli investimenti realizzati
a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al
31dicembre 2010 e fino alla chiusura del periodo di imposta in corso al
31 dicembre 2012”
Cumulabilità: con altre agevolazioni o contributi pubblici concessi a
fronte della medesima tipologia di spese in ricerca, salvo che le norme
disciplinanti tali agevolazioni dispongano diversamente.
Per ulteriori informazioni:
http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Home/C
osaDeviFare/Richiedere/Crediti+di+imposta/CreditiRicercaSci
entifica/SchedaCreditiRicercaScientifica/
Nazionale
F.A.R. - Fondo Agevolazioni per la Ricerca
D.M. 593/2000
Il decreto n.593/00 ha eliminato dall'ordinamento tutte le precedenti
normative in materia di R&S, riunendo in un unico testo regolamentare
il complessivo pacchetto agevolativo diretto alle imprese che investono
in Ricerca
Art.14: agevolazioni per assunzione di qualificato personale di
ricerca, per specifiche commesse esterne e contratti di ricerca,
per borse di studio
Nazionale
F.A.R. - Art.14
Beneficiari: imprese industriali, di trasporto, artigiane di produzione;
centri di ricerca con personalità giuridica autonoma promossi da uno o
più dei soggetti di cui sopra; consorzi e società consortili, parchi
scientifici e tecnologici indicati nella delibera MURST del 25 marzo
1994.
Nazionale
F.A.R. - Art.14
L’ottenimento dell’agevolazione riguarda tre tipologie di costo:
a) assunzione, a tempo pieno o determinato di durata almeno
biennale di personale di ricerca
b) assunzione di oneri relativi a borse di studio per la frequenza a
corsi di dottorato di ricerca, nonché ad assegni di ricerca
c) commesse o contratti per la realizzazione delle attività di ricerca
industriale, eventualmente estese a non preponderanti attività di
sviluppo precompetitivo
I contratti vanno affidati a Università, Enti di ricerca, Enea, Asi,
Fondazioni che svolgono attività di ricerca nonché a laboratori di
ricerca pubblici e privati inclusi in apposito Albo Ministeriale.
Nazionale
F.A.R. - Art.14
Agevolazioni: credito di imposta, contributo nella spesa
L’entità dell’agevolazione varia a seconda della tipologia di costo:
a. per ogni assunzione di personale 25.822,84 € di cui 20.658,28 €
nella forma del credito di imposta, oltre a 5.164,57 € a fondo perduto;
b. in caso di spese per borse di studio e/o assegni di ricerca: 60%,
come credito d’imposta;
c. in caso di contratti di ricerca: contributo del 50%, come credito
d’imposta, fino ad un massimo di 206.582,75 € all’anno per ogni
soggetto beneficiario.
Scadenza: Il bando sarà attivo dal 15/09/2012
Per ulteriori informazioni:
http://www.istruzione.it/web/ricerca/far
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