I TERREMOTI I terremoti in Italia Data Intensità (scala Mercalli) Magnitudo Regione Note 8 settembre 1905 X 6.8 Calabria 557 vittime, 300.000 senzatetto 28 dicembre 1908 XI 7.1 Calabro-Messinese Circa 80.000 vittime 13 gennaio 1915 XI 6.9 Avezzano Circa 33.000 vittime IX-X 6.0 Val Tiberina Circa 20 vittime 29 giugno 1919 IX 6.0 Mugello 100 vittime, 7 settembre 1920 X 6.4 Garfagnana 171 vittime, 26 aprile 1917 23 luglio 1930 X 6.7 Irpinia 1.404 vittime, 100.000 senzatetto 21 agosto 1962 IX 6.2 Irpinia 17 vittime 15 gennaio 1968 X 6.4 Belice 231 vittime, 623 feriti 6 maggio 1976 X 6.6 Friuli 965 vittime, 2400 feriti 23 novembre 1980 X 6.8 Irpinia-Basilicata 3.000 vittime, 10.000 feriti 13 dicembre 1990 VII 5.5 Carlentini 7.600 senzatetto 12 vittime, 26 settembre 1997 VIII-IX 5.8 Umbria-Marche 12 vittime, 133 feriti Che cosa è un terremoto? Il terremoto è uno scuotimento brusco della superficie terrestre dovuto a un'improvvisa liberazione dell'energia che la Terra accumula in profondità, nella litosfera o nel mantello superiore. La liberazione inizia a partire da un punto profondo chiamato ipocentro. L'energia è liberata sotto forma di onde sismiche, e viene rilasciata attraverso una "rottura" delle rocce che costituiscono quella porzione di litosfera. La rottura avviene lungo un piano di frattura profondo, il piano di faglia. L’epicentro si trova in superficie sulla verticale dell’ipocentro. Le onde sismiche L'energia è liberata sotto forma di onde sismiche che si propagano all’interno della terra, e viene rilasciata attraverso una "rottura" delle rocce che costituiscono quella determinata porzione di litosfera. Vi sono tre tipi principali di onde. Onde P: sono le più veloci, le prime ad essere percepite dai sismografi; sono onde di compressione, in cui l’oscillazione delle particelle di materia avviene parallelamente alla direzione di propagazione dell’onda. Attraversano tutti i tipi di materiali. Onde S: (seconde o di taglio) l’oscillazione delle particelle avviene perpendicolarmente alla direzione di propagazione dell’onda. Non attraversano i fluidi. Onde L: si propagano solo in superficie e sono le ultime ad essere registrate dai sismografi. Ono le onde sismiche responsabili dei danni. Come si registrano i terremoti? Un terremoto viene registrato attraverso un sismografo che consiste essenzialmente in un pendolo ed un apparato di registrazione. Il passaggio dell’onda sismica provoca il movimento del supporto del pendolo. Un pendolo con un periodo corto (a sinistra) tende a muoversi insieme al supporto e quindi a non registrare alcun terremoto, un pendolo con un periodo maggiore tende a rimanere fermo mentre il supporto oscilla. Come si misura un terremoto? L'intensità di un terremoto viene valutata con la scala delle magnitudo (scala Richter), che si basa sull'ampiezza delle onde registrate dal sismografo. La scala Richter misura l’energia prodotta da un terremoto. Sino ad ora sono stati registrati terremoti al massimo del 9° grado della scala Richter. In passato veniva usata la scala Mercalli, che forniva valori di intensità di un sisma basandosi sui suoi effetti. La scala è suddivisa in 12 gradi. I primi sei gradi tengono conto delle osservazioni delle persone, come l'oscillazione dei lampadari o il tremore del pavimento, e gli altri sei dei danni registrati nell'epicentro, per esempio della distruzione di abitazioni, di frane o della deviazione del corso dei fiumi. La scala Mercalli si usa poco, perché è una scala soggettiva (cioè dipende dall’osservatore) e perché non può essere utilizzata ovunque Per esempio è impossibile valutare con questa scala il grado di un terremoto che avviene nel deserto. Dove avvengono i terremoti? I terremoti colpiscono le diverse zone del mondo con frequenza e intensità molto variabili. Ma è stato individuato un legame preciso e costante con zone ben definite, geograficamente "predestinate". Se si osserva una carta della distribuzione degli ipocentri si nota che quasi tutti sono localizzati in alcune fasce piuttosto strette e allungate, distribuite attorno ai margini delle zolle. Distribuzione dei terremoti in Italia Tutti i comuni italiani sono classificati per legge in base alla probabilità che in ognuno di essi si raggiunga una soglia di scuotimento superiore a un certo livello prefissato, sia come effetto di un forte terremoto distante o di un terremoto moderato ma più vicino. Tale classificazione si basa principalmente sull’analisi dei terremoti che sono avvenuti nel passato in Italia. Perché avvengono i terremoti? La teoria della tettonica a zolle spiega l’origine dei terremoti e la localizzazione degli ipocentri. Ipocentri superficiali: in corrispondenza delle dorsali e nelle zone di subduzione all’inizio del piano di Benioff. Ipocentri mediamente profondi: in corrispondenza delle zone di subduzione in una zona intermedia del piano di Benioff. Ipocentri profondi: Nella zona di immersione del piano di Benioff nel mantello .