CON gli IMPRENDITORI
LEADERSHIP
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Parte 1:
Affrontare l’attuale
periodo economico
per la PMI
6
CONSIGLI PER L’IMPRESA
2
1. OCCUPATI DELLE
CAUSE INTERNE
3
2. IL LAVORO DURO
E’ CAMBIATO
4
ZONA DI COMFORT
5
6
3. ABBRACCIA IL
MARKETING!
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Coca Cola: tappo dell’amicizia
https://www.youtube.com/watch?v=XAB2hhqYABY
Coca Cola: second life
https://www.youtube.com/watch?v=rWgCQgzJOU4
Sprite sulla spiaggia
https://www.youtube.com/watch?v=ocCYlqvJKC4
APRILE 2009:
QUALI SONO I FATTORI CHE LA
PORTANO A SCEGLIERE UNO
STUDIO DENTISTICO PIUTTOSTO
CHE UN ALTRO?
• 61% VALORI
RELAZIONALI E
RASSICURAZIONI
10
a. Impara/ripassa la vendita
b. Spendi sul marketing (rimani visibile)
c. Trattieni i clienti esistenti
d. Dov’è il Jackpot?
e. Delivering excellent customer service
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4. METTI CONTROLLO
SUGLI
ASPETTI FINANZIARI
12
5. ADOTTA UNA
POLITICA DI GESTIONE
RISORSE UMANE
13
DA COSA DIPENDE
IL VALORE DI
UN’IDEA DI
BUSINESS?
14
6. STUDIA
(MIGLIORA TE STESSO)
15
L’AZIENDA E’ LO SPECCHIO
DELL’IMPRENDITORE
Per crescere come
azienda devi avere un
programma per
migliorare te stesso!
16
• NON E’ QUANTO
BRAVO GIA’ SEI A
DETERMINARE LE
TUE
PERFORMANCE…
• E’ QUANTO PIU’
BRAVO ASPIRI A
DIVENTARE.
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Patata – Carota : venditore carismatico
https://www.youtube.com/watch?v=KbPBN6kvnCU&feature=kp
Parte 2:
Sviluppare il
Capitale Umano
Nozioni fondamentali di
gestione e motivazione
19
20
80
Controllo
• Far andare le cose come uno vorrebbe.
• L ’ abilità di guidare o dirigere i
collaboratori che ricadono sotto la
nostra responsabilità.
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Conoscenza
• Con conoscenza intendiamo informazione,
spiegazione, istruzione, abilità pratica su
come fare le cose.
• Con conoscenza intendiamo dati, fattori e
qualsiasi cosa possa essere pensata o
percepita.
• La conoscenza è più dei dati; è anche
l’abilità a trarre conclusioni.
Responsabilità
L’ABILITA’ DI CONSIDERARSI LA CAUSA!
DI FRONTE AD UN PROBLEMA, POSSIAMO
SCEGLIERE LA NOSTRA RISPOSTA:
CAUSA O EFFETTO?
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Causa - Effetto
Per risolvere un problema o per controllare una
situazione che non va come vorremmo dobbiamo
vederci come la causa di tale situazione.
Se non lo facciamo, la situazione controllerà noi.
Se non ci vediamo come la causa delle
prestazioni e rendimento dei nostri collaboratori,
loro di fatto ci controllano.
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Julio Velasco: atteggiamento mentale positivo
https://www.youtube.com/watch?v=pGnV75DfhPU
Scala della Responsabilità
TOTALE CONTROLLO INTERNO
Si considera causa di come agisce lui e anche di come
agiscono o sono gli altri.
CONTROLLO SULLE PROPRIE AZIONI
La persona si considera “causa” solo per quelle cose che fa lei,
ma non si vuole prendere assolutamente responsabilità per ciò
che fanno gli altri.
Non riuscirà a materializzare i suoi sogni.
CONTROLLO ESTERNO
La persona è principalmente convinta che le sue sfortune o le
sue disgrazie siano causate dagli altri o dall’ambiente.
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Primo dato relativo alla
Leadership
La sfera in cui un individuo sviluppa
Leadership, è determinata dalla
sfera di influenza all’interno della
quale lui si considera
completamente CAUSA.
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Pensare da
Causa
• Quando riceviamo un problema o una difficoltà,
possiamo pensare da effetto o pensare da
causa.
• Un pensiero da effetto ha “ gli altri ” , “ le
circostanze” come soggetto dell’azione
• Un pensiero causativo mette “ME STESSO”
come soggetto dell’azione
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I SEGUENTI PENSIERI SONO
DA CAUSA O DA EFFETTO?
 Non
 Non
 Non
 Non
 Non
 Non
 Non
applica le mie correzioni.
si impegna a sufficienza.
capisce le mie istruzioni.
ha passione nel lavoro.
ha voglia di lavorare.
esegue i miei ordini.
è motivato.
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CAUSATIVITA’ GENERA
CAUSATIVITA’
• SE IO MI CONSIDERO CAUSA DI UN
PROBLEMA CON UNA PERSONA, PRIMA O
POI ANCHE LEI SVILUPPERA ’
UN
ATTEGGIAMENTO CAUSATIVO.
• SE IO MI CONSIDERO EFFETTO, ANCHE
LEI SI CONSIDERA EFFETTO.
30
Sviluppo della Conoscenza
• Notiamo qualcosa di non ottimale
nell’ambiente.
• Ci consideriamo la causa di tale
situazione.
• Iniziamo a sviluppare dei sistemi per
affrontarla.
• Se i sistemi adottati non funzionano,
• Continuiamo a considerarci la causa
della situazione non ottimale.
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• Operando così svilupperemo reperiremo la
conoscenza giusta per risolvere il problema.
Prima o poi diventeremo LEADER!
• Se non ci sentissimo causativi, non
andremmo nemmeno a ricercare la
conoscenza, perché sentiremmo che sono
gli altri che dovrebbero cambiare. Ma in tal
modo non diventiamo più abili.
32
Parte 3:
Accendere le persone
Portare le persone ad
operare con positività
33
La Scala Emozionale
Scala Emozionale
Entusiasmo
Allegria/Forte Interesse
Conservatorismo/Logicità
Routine/Noia
Ostilità/Conflitto
Collera
Risentimento
Ansia/Timore
Afflizione
Apatia
curva
Logica e Azioni
(visibili)
Forza emozionale
(invisibile)
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Se vogliamo che le
cose cambino
Come prima cosa
dobbiamo
cambiare “NOI”
Risultati
Azioni
Una correzione efficace
Lavora sulle idee,
Non solo sulle azioni!
Idee
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ALCUNE IDEE CHE DOBBIAMO
CAMBIARE
Io sono fatto così, siete voi che vi dovete
adeguare.
Le persone non hanno voglia di lavorare.
Le persone lavorano unicamente per i
soldi.
Se tratti male le persone ti rispetteranno.
Quando facevo io quel lavoro ero diverso.
39
Parte 4:
LA LEADERSHIP
DEL SOGNO
40
I DUE UNIVERSI
MENTALE
MATERIALE
41
METE
TUTTE LE COSE VENGONO
CREATE DUE VOLTE.
LA PRIMA VOLTA NELLA
NOSTRA TESTA.
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La ricerca della felicità: discorso al figlio
https://www.youtube.com/watch?v=bDbF8eygwkw
• L ’ IMMAGINAZIONE E ’ PIU ’
IMPORTANTE DEI FATTI PRESENTI.
• LA VITA E’ UNA SERIE DI EVENTI
CASUALI A MENO CHE TU NON
ABBIA UNA META.
• PECULIARITA’ DI OGNI LEADER E’
L ’ INSEGUIRE METE DIFFICILI E
MOTIVANTI.
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CHE COS’E’ UN GRUPPO?
• Un gruppo non è solo un’insieme
di persone, è una serie di persone
che hanno in comune:
• Uno scopo.
• Principi etici.
• Motivazioni.
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FAR SPOSARE LA
META AL GRUPPO
Ogni gruppo per crescere ha bisogno di
una meta che venga formulata e resa
nota.
Affinché questa meta sia accettata e
sposata dal gruppo, il leader deve
assicurarsi che questa includa tra i suoi
punti fondamentali il pieno successo dei
collaboratori.
Se vuoi che i tuoi collaboratori sposino le
mete dell’azienda, devi renderla un luogo
dove le persone possano trionfare.
46
LA PROGRAMMAZIONE
• L’ottenimento di una Meta non è
qualcosa da lasciare al caso.
• Una Meta viene ottenuta mediante
una programmazione dei tempi e
dei metodi che, se attuati,
produrranno il risultato.
47
Il rapporto ideale
Gestire in maniera corretta questo
sistema richiede una organizzazione
con un rapporto di 1:5.
1 dirigente
5 collaboratori
DOMANDA
PERCHE’ I CLIENTI
CHE AVETE
CONTINUANO A
COMPRARE DA VOI ?
49
Il “cliente interno”
Dobbiamo cambiare un’ idea fondamentale:
•SMETTIAMO di considerare il nostro
collaboratore come un Fornitore.
•COMINCIAMO a considerare i nostri
collaboratori come dei CLIENTI INTERNI.
50
Motivare
Comprendere lo scopo del collaboratore.
Mostrargli le similarità con la meta
dell’azienda (dovete elaborare la vostra
meta in modo che possa fare da
“ombrello” agli scopi dei collaboratori).
Farglielo desiderare.
Farglielo ottenere.
51
Esercizio
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Buone condizioni del luogo di lavoro.
Sentirsi coinvolti nei problemi del lavoro.
Una disciplina non opprimente.
Pieno apprezzamento per il lavoro svolto.
Lealtà della direzione verso i lavoratori.
Buon livello salariale.
Promozioni e crescita insieme all’azienda.
Comprensione ed interesse verso i problemi
personali.
9. Sicurezza (certezza) del posto di lavoro.
10. Lavoro interessante.
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Quello che il personale considera
più motivante ricevere dai propri superiori
4. Pieno apprezzamento per il lavoro svolto.
2. Sentirsi coinvolti nei problemi del lavoro.
8.Comprensione ed interesse verso i
problemi personali.
9. Sicurezza ( certezza ) del posto di lavoro.
6. Buon livello salariale.
10. Lavoro interessante.
7. Promozioni e crescita insieme all’azienda.
5. Lealtà della direzione verso i lavoratori.
1. Buone condizioni del luogo di lavoro.
3. Una disciplina non opprimente.
53
MOTIVAZIONE DEL PERSONALE
QUANDO PARLIAMO DI “MOTIVARE”
QUALCUNO INTENDIAMO:
RIUSCIRE A FAR DIMOSTRARE A
QUALCUNO LA PROPRIA
COMPETENZA, LE PROPRIE
CAPACITA’.
TU SEI L’ALLENATORE!
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PACCHETTO RETRIBUTIVO
ATTESO
Retribuzione
tangibile
Retribuzione
Intangibile
Stipendi
Incentivi
Spazi/Attrezzature
Benefit
Facilities
Apprezzamento
Coinvolgimento
Interesse
55
ESERCIZIO IN AZIENDA
Quando torni in azienda elabora le mete
aziendali, a breve, medio e lungo
termine.
Stabilisci quali saranno i vantaggi per
chi collaborerà nel raggiungerle.
Condividi il progetto con i tuoi
collaboratori.
56
Parte 5:
Time Management
Stabilire tempi
& priorità
57
Urgenti
Quadrante I
Importanti
•Emergenze
•Problemi pressanti
•Attività che devono
essere terminate in un
tempo limite
•Budget
•Problemi Legali
Quadrante III
Non
Importanti
•Interruzioni
•Alcune telefonate che si
ricevono
•Una fetta della
corrispondenza
•Qualche riunione
•Attività popolari
•Problemi pressanti ma
non importanti
Non Urgenti
Quadrante II
•Attività per aumentare il
potenziale aziendale, del
personale e del marketing
•Rafforzamento delle relazioni
interpersonali
•Formazione
•Progressi strategici.
•Pianificazione
Quadrante IV
•Facezie
•Lavoro materiale
•Una fetta della
corrispondenza
•Alcune telefonate
•Cose che fanno perdere
tempo
•Attività piacevoli
Gestione inefficace del tempo
Quadrante I
Quad. II
EMERGENZE
Quadrante III
Quadrante IV
Gestione efficace del tempo
Quadrante I
EMERGENZE
Attività di
prevenzione,
formazione e
miglioramento
Quadrante II
Lavorando sulle cose
“importanti” ma non
“urgenti” il manager
efficace riduce le
emergenze del futuro
61
Come operare nel quadrante II
1. Identificare
gli
obiettivi
di
prevenzione, di formazione
e
miglioramento (cioè i progressi
strategici) che si vorranno eseguire
nelle prossime settimane.
2. Fissare delle date IRREVOCABILI
in agenda per quando ci si dovrà
occupare di tali obiettivi.
62
Agenda + drill
Parte 6:
LA LEADERSHIP
DELLE QUALITA’
63
Le Qualità della Leadership
Credibilità e competenza.
Capacità di entusiasmare.
Interesse sincero per le persone.
Capacità di proiettare un sogno nel quale
gli altri credono.
64
Dà ordini sicuri e positivi, dei quali ne
verifica e ne ottiene l’esecuzione.
E’ il simbolo di una meta che persegue
con intensità elevatissima.
Rende possibile la comunicazione dal
“basso verso l’alto”.
Reciproca attrazione
collaboratori.
tra
lui
e
i
65
Allegria / Forte Interesse
L’emozione che prova verso le altre persone e
quindi verso i problemi, guai ed inefficienze
degli altri è Forte Interesse.
Non ritrasmette delle critiche e delle notizie
negative circa i propri collaboratori a meno che
non siano fondamentali.
Si guadagna l’appoggio altrui tramite il proprio
entusiasmo e la propria capacità di vendere i
vantaggi, non usando critiche e/o minacce.
Lavora sui lati positivi dei propri collaboratori.
66
LAVORARE SUI LATI POSITIVI
Lavorando sui lati positivi di qualcuno, questi
tendono ad aumentare.
Lavorando sui lati negativi, questi tendono ad
aumentare.
E ’ fondamentale che, durante un incontro
formativo o correttivo con un collaboratore,
gli siano riconosciuti esplicitamente più lati
positivi rispetto ai lati negativi che vogliamo
correggere.
67
LE VERE CAUSE DEGLI ERRORI
O DELLE SCARSE
PRESTAZIONI DEL PERSONALE
• A) 90% cattiva comprensione, mancanza di
strumenti ed assistenza, debolezza di carattere.
• B) 10% ragioni disciplinari.
L’errore più comune del dirigente è quello di
trattare tutti gli errori e scarse prestazioni
come se fossero dovute a B.
Invece nella maggior parte dei casi sono
dovute ad A.
68
MORALE
• NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI,
ANCHE
QUANDO
IL
NOSTRO
COLLABORATORE FA UN ERRORE O
NON PRODUCE COME DOVREBBE, E ’
MOSSO DA INTENZIONI POSITIVE.
• SE LO COLPIAMO RIDUCIAMO SOLO LA
SUA DEDIZIONE.
69
RIASSUMENDO …
 Re-inventarsi significa iniziare a cambiare
oggi per anticipare le tendenze.
 Il primo cambiamento parte da TE!
 Emozioni positive per coinvolgere nella
meta e motivare.
 Tratta le persone come vorresti che
fossero.
 Sii causativo!
70
Non abbiate paura della tenerezza
https://www.youtube.com/watch?v=zJEGAUKc5sI
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Corso LEADERSHIP ottobre 2014