Smaltimento dei rifiuti:
criteri e modalità
Mirco Gusella
SPP – LNL
Bari 8-9 ottobre 2003
SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
Attuazione delle direttive CEE sui rifiuti pericolosi, non
pericolosi, sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio
Dlgs.n.22 del 05/02/97 e modifiche Successive modifiche apportate dal: D.Lgs. 8 novembre
1997, n. 389; dalla Legge 9 dicembre 1998, n. 426; dalla Legge 23 dicembre 1999, n. 488,
dalla Legge 23 marzo 2001, n. 93; della Legge 28 dicembre 2001, n. 448; dal decreto-legge
28 dicembre 2001, n. 452 convertito in legge con modificazioni dalla legge 27 febbraio 2002,
n. 16; dal decreto-legge 7 marzo 2002, n. 22; dalla Legge 1° marzo 2002, n. 39; dalla legge
31 luglio 2002, n. 179; dalla legge 3 febbraio 2003, n. 14.
•
•
•
•
•
•
Classificazione dei rifiuti
Classificazione CER (catalogo dei rifiuti europeo)
Deposito temporaneo
Registro di Carico/scarico rifiuti
Formulario di identificazione
Mud (modello unico di dichiarazione) denuncia annuale
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DEFINIZIONI
Con l'art. 6, comma 1, lettera a, del "Decreto Ronchi" è stata
introdotta nel nostro ordinamento la definizione comunitaria di
rifiuto di cui all'art. 1, comma 1, lettera a)
della direttiva 91/156/CEE del Consiglio.
In base a tale definizione per "rifiuto" deve intendersi qualsiasi
sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate
nell'allegato A dello stesso Decreto e di cui il detentore si disfi o
abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi(art.6, lettera A).
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CLASSIFICAZIONE DEL RIFIUTO
URBANI
(art.7 comma2)
ORIGINE
PERICOLOSITA’
SPECIALI
(art.7 comma3)
NON
PERICOLOSI
NON
PERICOLOSI
PERICOLOSI
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RIFIUTI URBANI
Ai sensi dell’art.7 comma 2 sono urbani:
 Rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi
adibiti ad uso di civile abitazione
 Rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi
da quelli adibiti ad uso di civile abitazione, assimilati ai rifiuti urbani
per qualità e quantità, ai sensi dell'art. 21, c. 2, lett. g del Dlgs 22/97
 Rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade
 Rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade e aree
pubbliche o sulle strade e aree private comunque soggette ad uso
pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi
d'acqua
 Rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi ed aree
cimiteriali
 Rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri
rifiuti provenienti da attività cimiteriale, diversi da quelli sopra indicati
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RIFIUTI SPECIALI
Ai sensi dell’art.7 comma 3 sono speciali:
 Rifiuti da attività agricole e agro industriali
 Rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i
rifiuti pericolosi che derivano dalle attività di scavo
 Rifiuti da lavorazioni industriali
 Rifiuti da lavorazioni artigianali
 Rifiuti da attività commerciali
 Rifiuti da attività di servizio
 Rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i
fanghi prodotti dalla potabilizzazione ed altri trattamenti delle acque e
dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi
 Rifiuti derivanti da attività sanitarie
 I macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti
 I veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti
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CODICE EUROPEO DEL RIFIUTO (CER)
primi due numeri
categoria o attività
che genera i rifiuti
secondi due numeri
processo produttivo
che genera il rifiuto
terzi numeri
identificano il
singolo rifiuto
Modifiche dei codici CER dal 01/01/2002 su decisione della Commissione Europea 2001/118/CE
e 2001/119 /CE, differenze principali dal precedente elenco:
1 - è un elenco unificato (rifiuti pericolosi e non pericolosi)
2 - i rifiuti pericolosi sono evidenziati da un asterisco
3 - sono state introdotte le voci speculari per i rifiuti che diventano pericolosi solo se superano
concentrazioni limite predefinite
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CAPITOLI DELL’ELENCO
01 Rifiuti derivanti da prospezione, estrazione da miniera o cava, nonché
dal trattamento fisico o chimico di minerali
02 Rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura,
caccia e pesca, trattamento e preparazione di alimenti
03 Rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli, mobili,
polpa, carta e cartone
04 Rifiuti della lavorazione di pelli e pellicce e dell'industria tessile
05 Rifiuti della raffinazione del petrolio, purificazione del gas naturale e
trattamento pirolitico del carbone
06 Rifiuti dei processi chimici inorganici
07 Rifiuti dei processi chimici organici
09 Rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di rivestimenti
(pitture, vernici e smalti vetrati), adesivi, sigillanti, e inchiostri per
stampa
09 Rifiuti dell'industria fotografica
10 Rifiuti provenienti da processi termici
11 Rifiuti prodotti dal trattamento chimico superficiale e dal rivestimento
di metalli ed altri materiali; idrometallurgia non ferrosa
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12 Rifiuti prodotti dalla lavorazione e dal trattamento fisico e meccanico
superficiale di metalli e plastica
13 Oli esauriti e residui di combustibili liquidi (tranne oli commestibili, 05 e 12)
14 Solventi organici, refrigeranti e propellenti di scarto (tranne le voci 07 e 08)
15 Rifiuti di imballaggio, assorbenti, stracci, materiali filtranti e indumenti
protettivi (non specificati altrimenti)
16 Rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco
17 Rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione (compreso il terreno
proveniente da siti contaminati)
18 Rifiuti prodotti dal settore sanitario e veterinario o da attività di ricerca
collegate (tranne i rifiuti di cucina e di ristorazione che non derivino
direttamente da trattamento terapeutico)
19 Rifiuti prodotti da impianti di trattamento dei rifiuti, impianti di trattamento
delle acque reflue fuori sito, nonché dalla potabilizzazione dell'acqua e dalla
sua preparazione per uso industriale
20 Rifiuti urbani (rifiuti domestici e assimilabili prodotti da attività
commerciali e industriali nonché dalle istituzioni) inclusi i rifiuti della
raccolta differenziata
I rifiuti univocamente pericolosi (senza voce speculare) sono stati evidenziati con
codice, asterisco e scritta in rosso. I rifiuti pericolosi con voce speculare sono stati
evidenziati con codice in rosso, ma asterisco e scritta in nero. I rifiuti non pericolosi
sono stati riportati in caratteri normali.
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ALLEGATI
Allegato A (previsto dall'articolo 6, comma 1, lettera a)
Categorie di rifiuti
Allegato B (previsto dall'articolo 5, comma 6)
Operazioni di smaltimento
Allegato C (previsto dall'articolo 6, comma 1, lettera h)
Operazioni di recupero
Allegato D (previsto dall'articolo 7, comma 4)
Elenco dei rifiuti istituito conformemente all'articolo 1, lettera a),
della direttiva 75/442/CEE relativa ai rifiuti e all'articolo 1, paragrafo 4,
della direttiva 91/689/CEE relativa ai rifiuti pericolosi
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ALLEGATI
Allegato E (previsto dall'articolo 37, comma 1)
Obiettivi di recupero e di riciclaggio
Allegato F (previsto dall'articolo 43, comma 3)
Requisiti essenziali concernenti la composizione e la riutilizzabilità e
la recuperabilità (in particolare la riciclabilità) degli imballaggi
Allegato G
Categorie o tipi generici di rifiuti pericolosi elencati in base alla loro
natura o all'attività che li ha prodotti
Allegato H
Costituenti che rendono pericolosi i rifiuti dell'allegato G.2 quando
tali rifiuti possiedono le caratteristiche dell'allegato I
Allegato I
Caratteristiche di pericolo per i rifiuti
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RIFIUTI PERICOLOSI
Ai sensi dell’art.7 comma 4 sono pericolosi:
Rifiuti non domestici precisati nell'elenco di cui all'Allegato
D sulla base degli allegati G, H, I del Dlgs 22/97.
Se il codice è evidenziato in rosso e l’asterisco in rosso i rifiuti
sono sempre pericolosi indifferentemente dalla sostanze contenute.
Se il codice è evidenziato in rosso e l’asterisco in nero, i
rifituti sono pericolosi se le concentrazioni sono tali da conferire al
rifiuto stesso una o più delle 14 caratteristiche di pericolo di cui
all'Allegato III alla Direttiva 91/689/CE sui rifiuti pericolosi
Smaltimento dei rifiuti: criteri e modalità
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
Voci
"specchio"

Si hanno quando lo stesso rifiuto viene indicato nel CER sia come
pericoloso (mediante apposizione di asterisco) sia come non pericoloso.
Il criterio delle CL si applica solo ai rifiuti indicati nelle voci "specchio".
In questi casi, il rifiuto è pericoloso solo se le sostanze raggiungono
concentrazioni (% rispetto al peso) tali da conferire ad esso una o più
delle 14 caratteristiche di pericolo di cui all’allegato III alla dir.
91/689/CEE sui rifiuti pericolosi
(si veda box successivo)
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Caratteristiche
di pericolo A)
H3 - H4 - H5 - H6 - H7 - H8 - H 10 - H11
(le voci "specchio" sono previste solo per queste caratteristiche di pericolo):
Si applicano le CL di sostanze pericolose riportate all’articolo 2, decisione
2000/532/CE (come modificato dalla decisione 2001/118/CE) (1).
Si ripete che tale criterio di identificazione si applica solo ai rifiuti indicati
nelle voci "specchio".
Si procede così:
Individuare la/e sostanza/e classificata/e pericolosa/e in base alle frasi di
rischio (R) delle singole sostanze presenti nel rifiuto ed indicate nella
direttiva 67/548/CEE;
Individuare la relativa classificazione di pericolosità;
Sommare tra loro le CL in % rispetto al peso delle sostanze appartenenti
alla stessa categoria di pericolo;
Verificare se ciascuna delle sostanze appartenenti alla stessa categoria di
pericolo raggiunga le relative soglie indicate all’articolo 2 della decisione
2000/532/CE (1).
Solo in questo caso il rifiuto è pericoloso.
Tale indagine e tale conclusione valgono solo se il rifiuto è classificato in
una voce "specchio".
Diversamente, la pericolosità deriva solo dall’origine (2).
(si veda box successivo)
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Caratteristiche
di pericolo B)
H1 - H2 - H9 - H12 - H13 - H14
Non è prevista alcuna innovazione rispetto al passato; pertanto, si
prescinde dalle indagini analitiche e i rifiuti che le presentano sono
pericolosi a prescindere dai valori delle CL.
In pratica, vige solo il criterio dell’origine
L’articolo 3 della decisione 2000/532/CE, dispone che un rifiuto pericoloso
dell’elenco, in casi eccezionali, può essere considerato non pericoloso
anche se non riportato nella decisione 2001/118/CE; cioè lo Stato membro
può decidere, in casi eccezionali, che un rifiuto classificato "pericoloso"
non presenta nessuna caratteristica di pericolo o che, viceversa, un rifiuto
classificato "non pericoloso" presenta caratteristiche di pericolo.
Tale eventualità è riferita a casi specifici, ben individuati ed
opportunamente documentati. In particolare, nell’ipotesi di rifiuto
classificato "pericoloso" nell’elenco e che il detentore ritenga non presenti
nessuna caratteristica di pericolo, è tale detentore che ha l’onere di
fornire, per lo specifico rifiuto, l’opportuna documentazione che attesti
l’assenza delle citate caratteristiche di pericolo.

Casi
Eccezionali
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LIMITI PER POTER CLASSIFICARE UN RIFIUTO COME PERICOLOSO
 punto di infiammabilità < o = 55 °C,
 una o più sostanze classificate[**] come molto tossiche in
concentrazione totale > o = 0,1%,
 una o più sostanze classificate come tossiche in concentrazione totale
> o = 3%,
 una o più sostanze classificate come nocive in concentrazione totale
> o = 25%,
 una o più sostanze corrosive classificate come R35 in concentrazione
totale > o = 1%,
 una o più sostanze corrosive classificate come R34 in concentrazione
totale > o = 5%,
 una o più sostanze irritanti classificate come R41 in concentrazione
totale > o = 10%,
 una o più sostanze irritanti classificate come R36, R37, R38 in
concentrazione totale > o = 20%,
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LIMITI PER POTER CLASSIFICARE UN RIFIUTO COME PERICOLOSO
 una sostanza riconosciuta come cancerogena (categorie 1 o 2) in
concentrazione > o = 0,1%,
 una sostanza riconosciuta come cancerogena (categoria 3) in
concentrazione > o = 1%,
 una sostanza riconosciuta come tossica per il ciclo riproduttivo
(categorie 1 o 2) classificata come R60 o R61 in concentrazione > o =
0,5%,
 una sostanza riconosciuta come tossica per il ciclo riproduttivo
(categoria 3) classificata come R62 o R63 in concentrazione > o =
5%,
 una sostanza riconosciuta mutagena (categoria 1 o 2) classificata
come R46 in concentrazione > o = 0,1%,
 una sostanza riconosciuta mutagena (categoria 3) classificata come
R40 in concentrazione > o = 1%.
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CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITA’
COD
CLASSIFIC.
Facilmente
infiammabile
H3-A
SPECIFICHE
sostanze e preparati:
liquidi il cui punto di infiammabilità è inferiore a 21°C (compresi i
liquidi estremamente infiammabili), o
che a contatto con l'aria, a temperatura ambiente e senza apporto
di energia, possono riscaldarsi e infiammarsi, o
solidi che possono facilmente infiammarsi per la rapida azione di
una sorgente di accensione e che continuano a bruciare o a
consumarsi anche dopo l'allontanamento della sorgente di
accensione, o gassosi che si infiammano a contatto con l'aria a
pressione normale, o che, a contatto con l'acqua o l'aria umida,
sprigionano gas facilmente infiammabili in quantità pericolose
Infiammabile
H3-B
sostanze e preparati liquidi il cui punto di infiammabilità è pari o > a
21°C e < o pari a 55°C;
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COD
CLASSIFIC.
SPECIFICHE
Irritante
sostanze e preparati non corrosivi il cui contatto immediato,
prolungato o ripetuto con la pelle o le mucose può provocare una
reazione infiammatoria
H4
Nocivo
sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione
cutanea, possono comportare rischi per la salute di gravità limitata
H5
Tossico
H6
sostanze e preparati (comprese le sostanze e i preparati molto
tossici) che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea,
possono comportare rischi per la salute gravi, acuti o cronici e anche
la morte
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COD
H7
CLASSIFIC.
SPECIFICHE
Cancerogeno
sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione
cutanea, possono produrre il cancro o aumentarne la frequenza
Corrosivo
sostanze e preparati che, a contatto con tessuti vivi, possono
esercitare su di essi un'azione distruttiva
H8
H10
H11
Teratogeno
sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione
cutanea, possono produrre malformazioni congenite non ereditarie o
aumentarne la frequenza
Mutageno
sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione
cutanea, possono produrre difetti genetici ereditari o aumentarne la
frequenza
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Per le seguenti caratteristiche di pericolosità non vengono
stabiliti limiti per poter classificare il rifiuto come pericoloso:
COD
CLASSIFIC.
SPECIFICHE
Esplosivo
sostanze e preparati che possono esplodere per effetto della fiamma
o che sono sensibili agli urti e agli attriti più del dinitrobenzene
H1
Comburente
H2
sostanze e preparati che, a contatto con altre sostanze, soprattutto
se infiammabili, presentano una forte reazione esotermica
H3
sostanze contenenti microrganismi vitali o loro tossine, conosciute o
ritenute per buoni motivi come cause di malattie nell'uomo o in altri
organismi viventi
Infettivo
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COD
CLASSIFIC.
SPECIFICHE
H12
Sostanze e preparati che, a contatto con l'acqua, l'aria o un
acido, sprigionano un gas tossico o molto tossico
H13
Sostanze e preparati suscettibili, dopo eliminazione, di dare
origine in qualche modo ad un'altra sostanza, ad esempio
ad un prodotto di lisciviazione avente una delle
caratteristiche sopra elencate
Ecotossico
H14
sostanze e preparati che presentano o possono presentare rischi
immediati o differiti per uno o più settori dell'ambiente
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RIFIUTO
SMALTIMENTO
RIFIUTO
art.6 lettera a
RICICLAGGIO
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RIFIUTO
SMALTIMENTO
ETICHETTATURA
RICICLAGGIO
SMALTIMENTO
tramite ditta
autorizzata
DEPOSITO
TEMPORANEO
art. 6 comma 1
lettera m
registrazione nel
Registro c/s dei
rifiuti stoccati entro
una settimana
dalla produzione
FORMULARIO
Registrazione nel
registro c/s dei rifiuti
entro una settimana
dallo smaltimento
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CER 2002
SCHEDA DEL RIFIUTO
130802
pericoloso
130802
altri oli per motori, ingranaggi e lubrificazione
AREA DI PROVENIENZA:
REPARTO OFFICINA MECCANICA
QUANTITA’:
200 Kg
CLASSI DI PERICOLOSITA’:
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RIFIUTO
CER 130802
RIFIUTI NON PERICOLOSI
asporto a due mesi oppure
ai 10mc, se non supera 10mc
1 volta all’anno
Smaltimento
tramite ditta
autorizzata
Formulario
Registrazione entro
una settimana nel
registro
carico/scarico rifiuti
Registrazione nel registro c/s
dei rifiuti smaltiti entro una
settimana dallo smaltimento
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CER 2002
SCHEDA DEL RIFIUTO
160213
pericoloso
Catalogo Europeo dei Rifiuti (2002)
16
RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NELL'ELENCO
1602
SCARTI PROVENIENTI DA APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED
ELETTRONICHE
160213
apparecchiature fuori uso, contenenti
componenti pericolosi diversi da quelli
di cui alle voci 16 02 09 e 16 02 12
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RIFIUTO
CER 160213
RIFIUTI NON PERICOLOSI
asporto a due mesi oppure
ai 10mc, se non supera 10mc
1 volta all’anno
Smaltimento
tramite ditta
autorizzata
Formulario
Registrazione entro
una settimana nel
registro
carico/scarico rifiuti
Registrazione nel registro c/s
dei rifiuti smaltiti entro una
settimana dallo smaltimento
Smaltimento dei rifiuti: criteri e modalità
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CER 2002
SCHEDA DEL RIFIUTO
170405
Non pericoloso
Catalogo Europeo dei Rifiuti (2002)
17
RIFIUTI DELLE OPERAZIONI DI COSTRUZIONE E
DEMOLIZIONE (COMPRESO IL TERRENO PROVENIENTE DA
SITI CONTAMINATI)
1704
METALLI (INCLUSE LE LORO LEGHE)
170405
ferro e acciaio
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Procedure semplificate di recupero
Dm 5 febbraio 1998 (versione "CER 2002")
Il rifiuto individuato dal codice 170405
può essere sottoposto alla seguente procedura
semplificata di recupero:
RECUPERO DI MATERIA
(Allegato 1, suballegato 1 - "Norme tecniche generali per il recupero di
materia dai rifiuti non pericolosi")
Tipologia: rifiuti di ferro, acciaio e ghisa e, limitatamente ai
3.1
cascami di lavorazione, i rifiuti identificati dai codici.
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RIFIUTO
CER 17 04
05
RIFIUTI NON PERICOLOSI
asporto a tre mesi oppure
ai 20mc, se non supera 20mc
1 volta all’anno
Smaltimento
tramite ditta
autorizzata
Formulario
Registrazione entro
una settimana nel
registro
carico/scarico rifiuti
Registrazione nel registro c/s
dei rifiuti smaltiti entro una
settimana dallo smaltimento
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CER 2002
SCHEDA DEL RIFIUTO
180106
pericoloso
Catalogo Europeo dei Rifiuti (2002)
18
1801
RIFIUTI PRODOTTI DAL SETTORE SANITARIO O VETERINARIO
O DA ATTIVITA’ DI RICERCA COLLEGATE (TRANNE RIFIUTI DI
CUCINA E DI RISTORAZIONE CHE NON DERIVINO
DIRETTAMENTE DA TRATTAMENTO TERAPEUTICO
RIFIUTI DA REPARTI DI MATERNITA’ E RIFIUTI LEGATI A
DIAGNOSI, TRATTAMENTO E PREVENZIONE DELLE MALATTIE
NEGLI ESSERI UMANI
180106
Sostanze chimiche pericolose o contenenti
prodotti pericolosi
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Mirco Gusella
PROCEDURA DI CLASSIFICAZIONE-ETICHETTATURA
STOCCAGGIO SMALTIMENTO RIFIUTI PRODOTTI PERICOLOSI
BIDONE omologato
ONU per trasporto
sostanze pericolose
su strada
RIFIUTO
Elenco sostanze contenute
• 1 bottiglia solvente
• 1 bottiglia sgrassante
• 1 bottiglia prodotto chimico
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CER 2002
SCHEDA DEL RIFIUTO
140603
pericoloso
Catalogo Europeo dei Rifiuti (2002)
14
1706
SOLVENTI ORGANICI, REFRIGERANTI E PROPELLENTI DI
SCARTO (TRANNE LE VOCI 07 E 08)
SOLVENTI ORGANICI, REFRIGERANTI E PROPELLENTI DI
SCHIUMA – AEROSOL DI SCARTO
140603
altri solventi e miscele di solventi
Smaltimento dei rifiuti: criteri e modalità
Mirco Gusella
RIFIUTO
CER 14 06
03
RIFIUTI PERICOLOSI
asporto a due mesi oppure
ai 10mc, se non supera 10mc
1 volta all’anno
Smaltimento
tramite ditta
autorizzata
Formulario
Registrazione entro
una settimana nel
registro
carico/scarico rifiuti
Registrazione nel registro c/s
dei rifiuti smaltiti entro una
settimana dallo smaltimento
Smaltimento dei rifiuti: criteri e modalità
Mirco Gusella
DIVIETO DI MISCELAZIONE DI SOSTANZE DIVERSE
RIFIUTO
CER 13 08 02
CER 13 02 08
CER 14 06 03
Smaltimento dei rifiuti: criteri e modalità
Mirco Gusella
CER 2002
SCHEDA DEL RIFIUTO
160601
pericoloso
160601
accumulatori al piombo
AREA DI PROVENIENZA:
REPARTO ELETTRONICA
QUANTITA’:
300 Kg
CLASSI DI PERICOLOSITA’:
Smaltimento dei rifiuti: criteri e modalità
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RIFIUTO
CER 160601
RIFIUTI NON PERICOLOSI
asporto a due mesi oppure
ai 10mc, se non supera 10mc
1 volta all’anno
Smaltimento
Tramite COBAT
Formulario
Registrazione entro
una settimana nel
registro
carico/scarico rifiuti
Registrazione nel registro c/s
dei rifiuti smaltiti entro una
settimana dallo smaltimento
Smaltimento dei rifiuti: criteri e modalità
Mirco Gusella
DEPOSITO TEMPORANEO
Il deposito temporaneo presso il luogo di produzione dei rifiuti non va
autorizzato (ex deposito provvisorio) va però condotto in conformità all’art.6
comma 1 lettera m . Non devono stoccare sostanze contenenti
policlorodibenzene,furanifenoli>2,5 ppm;PCB e PCT>25ppm
Essere depositati per tipi omogenei
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Mirco Gusella
ELENCO DI ALCUNI RIFIUTI GENERATI DA ATTIVITA’ DI
OFFICINA MECCANICA E LABORATORI DI ELETTRONICA
CER
CER
CER
CER
CER
CER
CER
130802*
150102
140603*
080318
160213*
130208*
160506*
Classif. Pericoloso (altre emulsioni) (acqua emulsionata per torni ecc..)
Classif. Non Pericoloso (imballaggi in plastica)
Classif. Pericoloso (altri solventi e miscele di solventi)
Classif. Non Pericoloso (toner per stampa esauriti)
Classif. Pericoloso (calcolatori ed apparecchiature fuori uso)
Classif. Pericoloso (altri oli per motori,ingranaggi e lubrificazione)
Classif. Pericoloso (sostanze chimiche di laboratorio contenenti o
costituite da sostanze pericolose, comprese le miscele di sostanze
chimiche di laboratorio)
CER 150202* Classif. Pericoloso (Assorbenti, materiali filtranti, stracci, indumenti
protettivi, contaminati da sostanze pericolose)
In base alle differenti tipologie di recupero previste dal al Dm.05.02.1998 (soggetti a
procedure semplificate) e relative operazioni previste dall’allegato C del Dlgs.22/97,
alcuni di questi rifiuti :
CER 170405
Classif. Non Pericoloso (ferro e acciaio) R4-R13
CER 170411
Classif. Non Pericoloso (cavi, diversi da quelli di cui alla voce 17 04 10)
R3-R4-R13
Smaltimento dei rifiuti: criteri e modalità
Mirco Gusella
Decreto recante criteri per l'assimilazione
dei rifiuti speciali agli urbani
Regolamento di determinazione dei criteri qualitativi e quantitativi per
l'assimilazione, ai fini della raccolta e dello smaltimento, dei rifiuti speciali
ai rifiuti urbani (art. 18, comma 2, lettera d) D.Lgs 22/97)
 I rifiuti assimilati agli urbani all'articolo 21, comma 2, lettera g) del decreto
legislativo 5 febbraio 1997, n. 22
 I rifiuti speciali non pericolosi possono essere assimilati ai rifiuti urbani
qualora siano compresi nell'allegato 1 ed a condizione che provengano da:
a) attività di cui all'art. 7, comma 3, lettere a), d), e), f) e, limitatamente
alle attività di recupero dei rifiuti solidi urbani, g), del D.Lgs 22/97
b) uffici amministrativi e tecnici, locali accessori, mense interne di
insediamenti produttivi, ferma restando l'esclusione delle aree in cui si
producono i rifiuti di cui all'art. 7 comma 3, lett. c) del D.Lgs 22/97
Smaltimento dei rifiuti: criteri e modalità
Mirco Gusella
ALLEGATO I
Rifiuti da PFFU di inchiostri per stampa
08 03 09 Toner per stampa esaurito
comprese le cartucce
Rifiuti dell'industria fotografica
09 01 07 Carta e pellicole per fotografie contenenti
argento e suoi composti
09 01 08 Carta e pellicole per fotografie non contenenti
argento o suoi composti
Smaltimento dei rifiuti: criteri e modalità
Mirco Gusella
Rifiuti della fabbricazione del vetro e di prodotti di vetro
10 11 02 Vetro di scarto
10 11 03 Materiali di scarto a base di vetro
Imballaggi (*)
15
15
15
15
01
01
01
01
01
02
03
04
Carta e cartone
Imballaggi in plastica
Imballaggi in legno
Imballaggi in metallo
15 01 05 Imballaggi compositi
15 01 06 Imballaggi in più materiali
(*) Non possono essere assimilati ai rifiuti urbani di imballaggio
contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali
sostanze in concentrazione tale da farli classificare come pericolosi
ai sensi della direttiva 91/689/CEE
Smaltimento dei rifiuti: criteri e modalità
Mirco Gusella
Assorbenti, materiali filtranti, stracci, indumenti protettivi
15 02 01 Assorbenti, materiali filtranti, stracci, indumenti protettivi,
ad esclusione di quelli contaminati da sostanze pericolose
Batterie ed accumulatori
16 06 04 Pile alcaline
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Mirco Gusella
Raccolta differenziata
20 01 01 Carta e cartone
20 01 02 Vetro
20 01 03 Plastica (piccole dimensioni)
20 01 04 Altri tipi di plastica
20 01 05 Metallo (piccole dimensioni, es. lattine)
20 01 06 Altri tipi di metallo
20 01 07 Legno
20 01 08 Rifiuti di natura organica utilizzabili per il compostaggio
(compresi oli per frittura e rifiuti di mense e ristoranti)
20 01 09 Oli e grassi
20 01 10 Abiti
20 01 11 Prodotti tessili
20 01 16 Detergenti ad esclusione di quelli contenenti sostanze pericolose
20 01 18 Medicinali ad eccezione dei medicinali citotossici
20 01 22 Aerosol
20 01 24 Apparecchiature elettroniche (schede elettroniche)
20 03 02 Rifiuti di mercati
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Mirco Gusella
REGISTRO CARICO-SCARICO
Con D.M. 1.04.1998 n° 148 il Ministero dell'Ambiente ha approvato i nuovi
modelli di registro Carico/Scarico che va vidimato dall’ufficio del registro.
I registri integrati con i formulari relativi al trasporto dei rifiuti sono
conservati per cinque anni dalla data dell’ultima registrazione
Il produttore di rifiuti potrà preferire per una delle seguenti soluzioni per la
tenuta dei registri:
 o presso la propria sede produttiva;
 o presso le associazioni di categoria (fino a 1 t/anno per Rifiuti
Pericolosi - 5 t/anno per i Rifiuti Non Pericolosi)
Il Registro di carico scarico, deve essere tenuto ed annotato anche per gli
oli minerali usati. Per quanto riguarda gli oli usati prodotti in quantità
superiore ai 300 kg/anno, c'è l'obbligo di tenere ed aggiornare lo specifico
registro degli oli usati.
Smaltimento dei rifiuti: criteri e modalità
Mirco Gusella
Smaltimento dei rifiuti: criteri e modalità
Mirco Gusella
Smaltimento dei rifiuti: criteri e modalità
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Mirco Gusella
FORMULARIO DI IDENTIFICAZIONE
Con D.M. 145\1998 art. 4 comma 1 il Ministero dell'Ambiente ha
approvato il modello del formulario di identificazione che va vidimato
dalla Camera di Commercio o tramite ufficio notarile, e va annotato sul
registro Iva-acquisti della ditta.
Il trasporto dei rifiuti deve avvenire compilando il
"Formulario di identificazione".
Può essere emesso da uno di questi soggetti:
 PRODUTTORE
 DETENTORE
 TRASPORTATORE
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Mirco Gusella
INCROCIO TRA FORMULARIO E REGISTRO
4
COPIE
formulario di
identificazione
serie e N. S/12
N. Registro 21
formulario di
Produttore
identificazione
ROSSIserie e N. S/12
formulario di
Trasportatore
N. Registro 21
VERDI Produttoreidentificazione
destinatario ROSSI serie e N. S/12
formulario di
N. Registro 21
Trasportatore
identificazione
VERDI Produttore
destinatario ROSSIserie e N.s/12
N. Registro 21
Trasportatore
VERDI Produttore
destinatario ROSSI
Trasportatore
VERDI
destinatario
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formulario di
identificazione
serie e N.s/12
N. Registro 21
Produttore
ROSSI
Trasportatore
VERDI
destinatario
Registro di carico scarico
scarico X
carico
operazione N.21
formulario N. s/12
PRODUTTORE
DETENTORE
copia n.1
da registrare
entro una settimana
dallo scarico
Registro di carico scarico
scarico
carico X
operazione N.73
formulario N. s/12
DESTINATARIO
da registrare entro 24 ore
dalla presa di carico
formulario di
identificazione
serie e N.s/12
N. Registro 73
Produttore
ROSSI
Trasportatore
VERDI
destinatario
copia n.2
formulario di
identificazione
serie e N.s/12
N. Registro 73
Produttore
ROSSI
Trasportatore
VERDI
destinatario
copia n.4
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Mirco Gusella
Registro di carico scarico
scarico
carico
operazione N.59
formulario N. s/12
da registrare entro una
settimana dal trasporto
TRASPORTATORE
formulario di
identificazione
serie e N.s/12
N. Registro 59
Produttore
ROSSI
Trasportatore
VERDI
destinatario
copia n.3
Smaltimento dei rifiuti: criteri e modalità
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Smaltimento dei rifiuti: criteri e modalità
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Smaltimento dei rifiuti: criteri e modalità
Mirco Gusella
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DENUNCIA ANNUALE M.U.D.
L'obbligo della "comunicazione ambientale" è stato introdotto
dalla legge 25 gennaio 1994, n. 70 ed ha scadenza annuale.
Il termine ultimo per la presentazione del MUD alle Camere di
Commercio è stabilito al 30 aprile di ogni anno, a meno che non
intervengano modifiche nel modello da compilare
Smaltimento dei rifiuti: criteri e modalità
Mirco Gusella
RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI
PRODUTTORE/
DETENTORE
Assicurarsi che il raccoglitore/trasportatore sia
iscritto all’albo Gestori.
Ricevimento da parte del trasportatore della
quarta copia del formulario di identificazione
datata e firmata in arrivo dal destinatario art.10
comma3,entro 3 mesi data smaltimento
Tenuta registri di carico/scarico (DM 148/98)
e conservazione per 5 anni (solo per i rifiuti
da lavorazioni industriali e artigiane)
Non se impresa artigiana con più di tre
dipendenti art.12 comma 1
Sanzione
amministrativa da
2582,28 a
15493,70 Euro
Mancata Compilazione del
formulario di identificazione
in 4 copie (DM 145/98)
Sanzione
amministrativa da
1549,37 a
9296,22 Euro (1)
Smaltimento dei rifiuti: criteri e modalità
Mirco Gusella
Presentazione MUD entro il 30 aprile
(solo per i rifiuti da lavorazioni
industriali ed artigiane. No se impresa
artigiana con più di tre dipendenti. No
per i rifiuti conferiti al servizio pubblico
di raccolta art.11 comma 3)
Sanzione amministrativa da
2 582,28 a 15 493,70 Euro
da 25,82 a 154,94 euro per
presentazione entro il 29
giugno
L’autosmaltimento presso il luogo
di produzione e soggetto alla
comunicazione alla Provincia (no
per le discariche)
Nota 1: Per incompletezze o inesattezze formali che consentano
la ricostruzione di tutte le informazioni: sanzione
amministrativa pecuniaria da 258,23 a 1549,37 Euro
Smaltimento dei rifiuti: criteri e modalità
Mirco Gusella
RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI
PRODUTTORE/
DETENTORE
Assicurarsi che il raccoglitore/trasportatore sia
iscritto all’albo Gestori.
Ricevimento da parte del trasportatore della
quarta copia del formulario di identificazione
datata e firmata in arrivo dal destinatario art.10
comma3,entro 3 mesi data smaltimento
Tenuta registri di carico/scarico (DM 148/98)
e conservazione per 5 anni (solo per i rifiuti
da lavorazioni industriali e artigiane)
Non se impresa artigiana con più di tre
dipendenti art.12 comma 1
Sanzione
amministrativa da
2582,28 a
15493,70 Euro (1,2)
Mancata Compilazione del
formulario di identificazione
in 4 copie (DM 145/98)
Sanzione
amministrativa da
1549,37 a
9296,22 Euro (3)
Smaltimento dei rifiuti: criteri e modalità
Mirco Gusella
Presentazione MUD entro il 30 aprile
(No per i rifiuti conferiti al servizio
pubblico di raccolta. No imprenditori
agricoli con volume di affari inferiore a
7746,85 euro/anno art.11 comma 3)
Sanzione amministrativa da
2 582,28 a 15 493,70 Euro
da 25,82 a 154,94 euro per
presentazione entro il 29
giugno (2)
L’autosmaltimento NON è consentito
Nota 1: sanzione amministrativa accessoria: sospensione del responsabile
dell’infrazione e dell’amministratore da 1 mese a 1 anno
Nota 2: Per incompletezze o inesattezze formali che consentano la ricostruzione di
tutte le informazioni: sanzione amministrativa pecuniaria da 258,23 a
1549,37 Euro
Nota 3: Formulario recante dati inesatti: sanzione amministrativa da 1549,37 a
9296,22 Euro (si aggiunge l’arresto fino a 2 anni) predisposizione ed
utilizzo di certificato di analisi falso o scaduto : arresto fino a 2 anni
Smaltimento dei rifiuti: criteri e modalità
Mirco Gusella
In base alla seconda direttiva, la 2002/96/CE, entro l'agosto del 2004
gli Stati membri dovranno adottare tutte le misure legislative necessarie
per dare attuazione al nuovo meccanismo di raccolta,
trattamento e recupero delle apparecchiature elettriche ed elettroniche
giunte a fine vita.









Gestione dei rifiuti derivanti dai seguenti apparecchi elettrici ed
elettronici:
grandi e piccoli elettrodomestici
apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni;
apparecchiature di consumo;
apparecchiature di illuminazione;
strumenti elettrici ed elettronici (ad eccezione degli utensili
industriali fissi di grandi dimensioni);
giocattoli e apparecchiature per lo sport e per il tempo libero;
dispositivi medicali (ad eccezione di tutti i prodotti impiantati e
infettati)
strumenti di monitoraggio e di controllo;
distributori automatici
Smaltimento dei rifiuti: criteri e modalità
Mirco Gusella
A partire dal 1° luglio 2006, stabilisce la direttiva 2002/95/Ce,
non potranno più essere utilizzati piombo, mercurio, cadmio,
cromo esavalente, bifenili polibromurati (Pbb),
etere di difenile polibromurato (Pbde) nella fabbricazione
dei seguenti apparecchi elettrici ed elettronici:








grandi e piccoli elettrodomestici;
apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni;
apparecchiature di consumo;
apparecchiature di illuminazione;
strumenti elettrici ed elettronici (ad eccezione degli utensili
industriali fissi di grandi dimensioni);
giocattoli e apparecchiature per lo sport e per il tempo libero;
distributori automatici;
lampade ad incandescenza e lampadari delle abitazioni
Raccolta dei rifiuti.
Il ritiro dei rifiuti provenienti da professionisti sarà a carico dei
produttori delle apparecchiature.
Smaltimento dei rifiuti: criteri e modalità
Mirco Gusella
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