Dalla
via
Comune e Provincia di Milano - Diocesi di Milano - Zona Pastorale Prima - Prefettura Nord - Decanato di Niguarda
Giuseppe La Farina 15 - 20126 Milano - telefono e fax 02.66117340 (segreteria parrocchiale)
sito web: www.parrocchiabicocca.it - indirizzo di posta elettronica: [email protected]
Parroco-Prevosto don Giuseppe Buraglio: 02.6425220 – 328.4788286 – [email protected]
Vicario Parrocchiale ………………………….…….: 02.66116474 – …………………. – …………………………..
Suore Ancelle di Gesù Bambino: 02.6431521 – viale Fulvio Testi 190 – [email protected]
Foglio informativo ad uso interno
Esodo 33,1-11
Il Signore parlò a Mosè: «Su, sali di qui tu e il popolo che hai fatto uscire dalla terra d’Egitto, verso
la terra che ho promesso con giuramento ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe, dicendo: “La darò
alla tua discendenza”. Manderò davanti a te un angelo e scaccerò il Cananeo, l’Amorreo, l’Ittita, il
Perizzita, l’Eveo e il Gebuseo. Va’ pure verso la terra
dove scorrono latte e miele. Ma io non verrò in
mezzo a te, per non doverti sterminare lungo il
cammino, perché tu sei un popolo di dura cervice». Il
popolo udì questa triste notizia e tutti fecero lutto:
nessuno più indossò i suoi ornamenti. Il Signore
disse a Mosè: «Riferisci agli Israeliti: “Voi siete un
popolo di dura cervice; se per un momento io venissi
in mezzo a te, io ti sterminerei. Ora togliti i tuoi
ornamenti, così saprò che cosa dovrò farti”». Gli
Israeliti si spogliarono dei loro ornamenti dal monte Oreb in poi. Mosè prendeva la tenda e la
piantava fuori dell’accampamento, a una certa distanza dall’accampamento, e l’aveva chiamata
tenda del convegno; appunto a questa tenda del convegno, posta fuori dell’accampamento, si
recava chiunque volesse consultare il Signore. Quando Mosè usciva per recarsi alla tenda, tutto il
popolo si alzava in piedi, stando ciascuno all’ingresso della sua tenda: seguivano con lo sguardo
Mosè, finché non fosse entrato nella tenda. Quando Mosè entrava nella tenda, scendeva la
colonna di nube e restava all’ingresso della tenda, e parlava con Mosè. Tutto il popolo vedeva la
colonna di nube, che stava all’ingresso della tenda, e tutti si alzavano e si prostravano ciascuno
all’ingresso della propria tenda. Il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come uno parla con il
proprio amico. Poi questi tornava nell’accampamento, mentre il suo inserviente, il giovane Giosuè
figlio di Nun, non si allontanava dall’interno della tenda.
Sante Messe festive: ore 8,30 - 10 - 11,30 - 18 * (sabato e prefestivi: ore 18 [e ore 15 al CTO])
Sante Messe feriali: ore 8,30 – 18 * Rosario tutti i giorni alle ore 17,35 (al suono delle campane)
Confessioni: Giorni feriali: ore 7,00-8,30 e 17,30-18,00; Sabato: ore 16-18; Domenica: prima e dopo le Messe
Apertura della chiesa: dalle ore 7 alle ore 19 (Sabato e festivi: apertura ore 7,30 * Domenica e festivi: chiusura tra le 12,30 e le 16)
Segreteria Parrocchiale con Centro d’Ascolto: dalle ore 9 alle ore 12 (dal lunedì al venerdì)
Quando arrivai in Bicocca – eravamo sul
finire dell’anno 1999 – ricevetti le consegne
dal mio predecessore don Franco Rusconi,
tuttora vivente. Don Franco, ormai settantenne, con qualche problema di salute e agli
sgoccioli della sua forza fisica e psichica,
aveva ritenuto di lasciare la conduzione
della parrocchia con
qualche anticipo, dopo
17 anni, e per i motivi
appena detti, e per l’imminente esplosione
demografica del territorio che avrebbe
richiesto un surplus di energia e inventiva
pastorale che lui riteneva di non poter più
mettere a disposizione. In effetti, da allora, la
parrocchia ha praticamente raddoppiato i
suoi abitanti. Questa sua comprensibile
stanchezza aveva procurato, suo malgrado,
un certo rallentamento della vita della
comunità. Devo dire che don Franco,
lodevolmente, non ha insistito nel “tirare
avanti”, permettendo alla Parrocchia di
riprendere con più vigore il suo cammino. E
la Parrocchia della Bicocca possedeva un bel
bagaglio di tradizioni e di energie che
potevano sicuramente essere rimesse in
gioco per potersi ben riallacciare ad un
passato che aveva portato fino al presente
degli ottimi frutti pastorali.
Trovai così una parrocchia ricca di risorse
che andavano riscoperte e rimesse in gioco.
Trovai anche una parrocchia desiderosa di
vivere in pienezza la sua vocazione
pastorale. E tutto questo volle dire tanta bella
accoglienza del nuovo parroco e tante
aspettative posate su di lui.
In questi 15 anni si è lavorato molto. I preti
miei collaboratori (don Carlo, don Ale, don
Alex, don Alberto, cui aggiungiamo anche
don Nando e don Paolo), le suore, i laici già
impegnati e quelli che si sono coinvolti
durante questo periodo, tutti hanno molto
lavorato con me nel dare una precisa
fisionomia alla comunità parrocchiale. Una
fisionomia in sostanziale continuità con il
passato ma anche con qualche novità portata
sia dalle persone nuove, sia dalla nuova situazione storica e demografica del territorio.
Dunque, la Parrocchia
della Bicocca si è via
via dotata, anno dopo
anno, di quelle caratteristiche che la rendono
oggi una comunità viva, impegnata, attenta ai
valori umani e cristiani che il Vangelo ci invita
a vivere e a far vivere. Non voglio dire che
siamo una parrocchia “speciale”, siamo
dentro il modello diocesano ambrosiano;
abbiamo tuttavia qualche particolarità che è
stata maturata nel tempo e che ha dato come
una “personalità” alla parrocchia stessa.
Come tutte le persone, buone e valide allo
stesso modo, hanno ciascuna un proprio
carattere, così le comunità parrocchiali: né
migliori né peggiori; diverse.
In questi tre lustri abbiamo dato un enorme
risalto all’ascolto della Parola di Dio che è
diventata il riferimento costante di ogni
pensiero e di ogni azione pastorale. Oltre ai
momenti ordinari, sono stati creati molti altri
spazi di ascolto della Parola e di preghiera
sulla Parola.
Abbiamo reso la liturgia agile e comprensibile, fruibile da ogni tipo di pubblico, adatta
anche a ragazzi e giovani, ricca di Parola di
Dio ascoltata e commentata, libera da sovrastrutture obsolete e ormai prive di significato, lasciando il posto a segni più semplici
ed efficaci.
La celebrazione dei Sacramenti ha pure
ritrovato un suo nuovo modo di essere offerta
alle persone, anche le più lontane, con modalità nuove di preparazione e di celebrazione. I laici sono stati maggiormente impegnati anche in questo: battesimi, iniziazione
cristiana, corsi per fidanzati, comunione ad
anziani e malati e altro ancora hanno visto un
massiccio impegno di laici preparati e di
buona volontà, che hanno in questo modo
contribuito a dare della parrocchia una
immagine di luogo di vera corresponsabilità.
Si è molto insistito su una regolamentazione
non rigida ma precisa di questo ambito
spirituale e formativo. Celebrazioni liturgiche
sobrie ma curate, educazione alla preghiera
personale e comunitaria e al canto liturgico,
invito a celebrare il sacramento della
Penitenza non durante le Messe ma in tempi
appositamente riservati durante i quali i
sacerdoti sono stati e sono scrupolosamente
presenti in chiesa, modalità più igieniche e
appropriate di ricevere la comunione, attenzione alle persone da parte dei sacerdoti
visibili e accostabili anche e soprattutto la
domenica.
L’oratorio ha continuato ad essere un punto
di forza della parrocchia. Luogo formativo e
ricreativo, ha sempre visto la presenza di
suore, catechisti, educatori e animatori
insieme con il prete dell’oratorio, costante
punto di riferimento per piccoli e grandi. Pur
andando nella direzione della corresponsabilità, caratteristica di tutta la parrocchia, il
prete dell’oratorio è sempre stato l’anima
dell’oratorio: presente, cordiale, attivo, fantasioso, in oratorio ha sempre lavorato e fatto
lavorare, ottenendo risultati anche strabilianti.
I vari consigli parrocchiali, specialmente il
pastorale, hanno via via assunto la caratteristica di veri organi coordinatori di attività
riferite ad ambiti individuati con precisione e
condotti da commissioni laicali in autonomia,
pur sempre avendo come riferimento il
parroco e il consiglio (non anarchia quindi ma
corresponsabilità vera).
E così anche le attività più “tecniche”
(segreteria parrocchiale, sagrestia, lavori
vari, ecc.) hanno trovato una loro collocazione all’interno della vita della parrocchia.
Anche la scrupolosa programmazione di tutte
le attività parrocchiali ha fatto sì che il
“calendario annuale”, predisposto con largo
anticipo sui tempi di attuazione, diventasse
uno strumento indispensabile per poter
coordinare il lavoro di ogni ambito, gruppo e
persona dedicata alla parrocchia. E questo
calendario, contrariamente agli iniziali timori
che lo descrivevano come una prigione nella
quale si sarebbe stati costretti a stare, è
diventato un utile riferimento per poter anche
cambiare, togliere o aggiungere nel corso
dell’anno quanto vi è stato preventivato.
Tutto questo ha creato un solco ben preciso
nel quale la parrocchia sta camminando, e
con frutto. Certo, tutto potrà essere sempre
modificato, in meglio ovviamente. Ma comunque nel rispetto del lavoro di chi, con impegno e fatica, ha costruito tutto quanto c’è.
Questo perciò significa che chiunque approdi
in questa comunità parrocchiale, preti, suore,
laici, anche gli stessi parroci che si
succedono, non potrà non tenere conto di
questa “tradizione”. Con lo spirito di chi
apprezza quanto è stato fatto da chi lo ha
preceduto, con lo sguardo benevolo di chi sa
valorizzare soprattutto il buono che qui trova,
con l’umiltà di chi sa che arrivando in un
posto nuovo dovrà soprattutto rispettare e
imparare, con la furbizia di chi sa individuare
gli spazi che potranno essere occupati da
nuove proposte e con la pazienza di chi sa
aspettare, così si approda in Bicocca. Ma
come credo si approdi in qualsiasi altro posto
che non sia completamente “allo sbando”: solo se trovi terra bruciata, tutto quello che farai
sarà cosa buona. Diversamente maturerai
solo sospetto, contestazione, perfino rifiuto.
E se si arriva al rifiuto significa che qualcosa
di grosso non ha funzionato. Le piccole
fatiche si possono sistemare sul posto e col
tempo, se diventano grandi, molto spesso,
forse sempre, trovano soluzione solo ricominciando da capo, e con altre persone.
Don Giuseppe
parroco
!
Domenica
15 marzo
Quarta di Quaresima
ore 11
Gruppo Famiglie
Lunedì
ore 21,15
Coro
ore 21
AC adulti
ore 21
Commissione Formazione Adulti
ore 9,30
ore 13,15
Consiglio dei presbiteri e delle suore
Lettura del Vangelo di Luca (in chiesa)
ore 8,30
ore 13,15
ore 17
ore 18
ore 21
Via Crucis
Via Crucis
Via Crucis (ragazzi)
Via Crucis
Via Crucis
16 marzo
Martedì
17 marzo
Mercoledì
18 marzo
Giovedì
19 marzo
Venerdì
20 marzo
!
Domenica
22 marzo
Quinta di Quaresima
RICORDATI DELLA PREGHIERA QUOTIDIANA: HAI IL LIBRETTO CHE TI AIUTA!
dal lunedì al venerdì
ore 8,15
Lodi mattutine
ricordati dell’impegno
quaresimale del
RISO
sabato 21 marzo – ore 21
presso il salone teatro
IL PROFUMO DELLA VERITÀ
commedia in due atti di Beatrice Di Bari
Scarica

613 - Parrocchia Bicocca