18 VENERDÌ
11 OTTOBRE 2013
CRONACA DI CREMONA
La Provincia
www.laprovinciacr.it
La corte d’appello di Brescia: 3 anni al commercialista, pena coperta da indulto
Bracchi e caso Ammanchi
«Era d’accordo col socio»
di Francesca Morandi
GIUDICE DI PACE
Fece la pipì contro il Duomo
Condannato a 200 euro
E’ stato condannato a 200 euro di ammenda
per aver fatto la pipì contro il Duomo. E’ la
sentenza emessa ieri dal giudice di pace nei
confronti di un uomo di 68 anni, di Pieve
D’Olmi. Il fatto risale al 10 aprile del 2009.
Mancavano dieci minuti a mezzogiorno. Una
pattuglia della polizia stava transitando in
largo Boccaccino, quando gli agenti notarono
un uomo dirigersi verso il muro perimetrale
della cattedrale e lo videro «mingere senza la
decenza di celarsi opportunamente alla vista
dei passanti». Nel verbale, gli agenti della
volante osservano che il sessantottenne si
trovava «a ridosso del Duomo, in una zona
centrale di forte passaggio e visto l’orario,
erano presenti molte persone, tra cui
minori». Ma «addirittura, nelle immediate
vicinanze dal punto scelto per urinare, era
presente un banco ortofrutticolo non stabile,
dove, al momento del fatto, erano presenti
diversi clienti, soprattutto di sesso
femminile».
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«Appare francamente inconcepibile, in quanto totalmente destituita di plausibilità sotto il profilo logico, la prospettazione di un
curatore fallimentare il quale,
essendo a conoscenza che nell’ambito delle ‘proprie’ procedure concorsuali un socio di studio
pone in essere ripetutamente
condotte quali quelle attribuite
a Lazzarinetti, faccia ‘finta di
nulla’ tacendo e non prenda attivamente una posizione né in un
senso (dando il proprio assenso)
né nell’altro (adoperandosi attivamente per impedirle, ciò che
pacificamente non è mai avvenuto)». Dunque, Italo Bracchi non
è stato un commercialista ‘miope’, che non ha vigilato sulle appropriazioni compiute dall’ex socio Adriano Lazzarinetti. Al contrario, tra i due soci vi fu un «vero e proprio accordo». E’ successo nel caso della liquidazione coatta dell’Associazione interprovinciale produttori maisicoli (Aipm), di cui Bracchi era commissario liquidatore e dalla quale progressivamente (tra il 19 marzo
del 200 e l’8 ottobre del 2001)
vennero distratti più di 582 milioni (di lire). Ed è accaduto nel
fallimento ‘Bottega delle carni’
(tra gennaio e ottobre 2011),
quando 30 milioni (di lire) provenienti dalla chiusura del libretto
postale e «spariti» perché mai
versati sul libretto della procedura, furono «personalmente ritirati da Bracchi come lo stesso
aveva ammesso, senza però fornire una precisa indicazione circa
la loro sorte».
Aipm e ‘Bottega delle carni’ sono i «residui episodi di peculato» (altri sono caduti in prescrizione) per i quali la seconda sezione penale della corte d’appello di Brescia, nel credere in buona parte a Lazzarinetti, ha condannato Bracchi a tre anni di reclusione (pena coperta dall’indulto). Quella emessa del presidente Claudio Mazza è la sentenza numero quattro (dopo l’annullamento con rinvio disposto dalla Cassazione) del «caso ammanchi», scoppiato nel maggio 2005.
Nelle 54 pagine di motivazione,
Mazza osserva che se Bracchi
«non fu puntualmente e detta-
Il palazzo
di giustizia
di Brescia
dove
ha sede
la corte
d’appello
gliatamente informato dal Lazzarinetti di tutte le appropriazioni,
avendo questi acquisito, a fronte
della inerzia dell’imputato, una
sua ‘autonomia di manovra’»,
tuttavia, «in buona parte le appropriazioni erano conosciute
ed approvate dal Bracchi, tenuto
conto anche del fatto che si sta
parlando di un esperto professionista e non di un soggetto estraneo alle pratiche concorsuali inopinatamente incaricato di gestirle». E allora «come può credersi
che Bracchi non si fosse mai avveduto, esaminando i blocchetti
degli assegni, o quanto meno gli
estratti conto che periodicamente pervenivano dalla banca, dei
Liquidazione
Associazione
produttori
maisicoli
Ilprofessore
‘distrasse
mezzo miliardo’
titoli emessi senza autorizzazione nell’ambito della liquidazione coatta Aipm con i quali era
stata progressivamente distratta la somma complessiva di lire
582.171.461 (tanto da produrre
un saldi negativo?». E ciò tanto
più «ove si pensi che un assegno
da 40milioni era confluito proprio sul suo conto corrente, guarda caso proprio nel momento in
cui era già scaduta una rata del
mutuo (dello studio di viale Trento e Triste, ndr) da pagare e
un’altra era in scadenza, senza
che il diretto interessato abbia
fornito una spiegazione plausibile e in qualche modo documentata».
Ieri l’incontro dopo l’approvazione del Piano regionale degli interventi. Approccio graduale Nota deisindacati e striscione in piazza Cadorna
protesta dei dipendenti
Mal’aria: misure condivise Inps,«Invece
di riorganizzare
In Regione tavolo istituzionale con l’assessore Terzi
«L’incontro di oggi è stato particolarmente importante, perché
è il primo dopo l’approvazione
del Pria, il Piano regionale degli interventi per la qualità dell’aria, ed è servito a chiarirne i
contenuti a tutti gli enti pubblici e ai soggetti privati che la legge regionale identifica come
membri del Tavolo istituzionale aria. L’obiettivo era condividere i contenuti del Piano e trovare insieme le migliori modalità di applicazione». Così l’assessore regionale all’Ambiente,
Energia e Sviluppo sostenibile,
Claudia Maria Terzi, durante la
conferenza stampa che ha fatto
seguito, ieri, a Palazzo Lombardia, al Tavolo istituzionale aria,
a cui hanno partecipato le Province, le città capoluogo, i comuni sopra i 40mila abitanti, Arpa,
associazioni rappresentative degli enti locali, delle imprese,
delle parti sociali ed altri soggetti pubblici e privati.
«Abbiamo convenuto di ritrovarci tra un mese, un mese e
mezzo - ha proseguito Terzi - per
fare il punto, prima della data
di partenza dell’allargamento
Blocco del traffico contro lo smog: ma è una misura efficace?
del divieto di circolazione degli
Euro3 diesel. In linea generale,
abbiamo optato per una graduale estensione delle misure del
Pria, tutte condivise e molto
sentite dalle amministrazioni.
Le misure non avranno effetto
dal 2013, proprio per non impattare sulle amministrazioni e sulle attività produttive. Su solleci-
tazione di alcune amministrazioni locali, stiamo valutando la
possibilità di poterle anticipare
rispetto alla data termine fissata dalla Regione, che resta il
2016». «Dal punto di vista delle
decisioni politiche — ha proseguito Terzi — sono due i settori
d’intervento principali: il traffico veicolare e la combustione di
biomasse, che rappresentano le
due fonti d’inquinamento principali».
Il Pria prevede importanti
cambiamenti, che andranno in
due direzioni principali: l’estensione dell’ambito territoriale di
applicazione delle limitazioni
vigenti, col passaggio dagli attuali 209 Comuni a 570 Comuni
(altri 361 Comuni lombardi entreranno quindi in area critica e
veicoli coinvolti passeranno da
517.000 a 774.000, consentendo
di ridurre le emissioni di Pm10
da 0.90 t/giorno a 1.48 t/giorno);
l’estensione delle limitazioni
della circolazione a ulteriori categorie e classi di veicoli inquinanti: ciò significa che, entro il
2016, anche i diesel Euro3 dovranno stare fermi dal 15 ottobre al 15 aprile.
Con questa misura si ridurrà
l’emissione di Pm10 di un’altra
tonnellata al giorno. Ma «le sole misure regionali non sono in
grado di garantire il pieno rientro nei limiti - ha spiegato l’assessore —. Per questo chiediamo l’intervento dello Stato e
dell’Unione europea».
si pensa solo a tagliare»
Continua la protesta dei dipen- disoccupazione e cassa integradenti Inps che coinvolge an- zione alle stelle. Gli interventi
che la sede di piazza Cadorna, legislativi impongono solo aldove ieri verso mezzogiorno è l’Inps e non alle altre amministato anche esposto uno stri- strazioni di ridurre le spese di
scione. I rappresentanti sinda- funzionamento per quasi 500
cali yhanno anche diffuso una
nota: «Invece di
rilanciare l’istituto con un adeguato piano di
riorganizzazione
per migliorare i
servizi e qualificare il lavoro
non si trova di
meglio che tagliare il personale e mettere le
mani nelle ta- Striscioni esposti ieri all’Inps
sche dei lavoratori, già senza contratto da quat- milioni di euro. Se si riducono
le spese di funzionamento e le
tro anni.»
Il comunicato tocca anche al- risorse umane si incide inevitacuni punti delicati: «L’Inps bilmente sulla corretta eroganon può essere utilizzato come zione delle prestazioni. Se c’e’
un bancomat da cui ogni gover- un taglio da fare è quello sulla
no preleva a piacimento, senza spesa improduttiva e sulle ricurarsi del ruolo importante e sorse inutilizzate. Riduciamo
delicato che l’istituto svolge in le consulenze, le esternalizzaun momento così difficile, con zioni, le domiciliazioni».
Giuramento. Ieri davanti al consiglio dell’Ordine, presieduto da Anna Salvalaggio
Battaglia e Benedini avvocati
I neo avvocati Maurizio Roberto Battaglia e Francesco Benedini
Due nuovi avvocati hanno giurato ieri
mattina davanti al consiglio dell’Ordine
presieduto dall’avvocato Anna Salvalaggio. Si tratta di Francesco Benedini (figlio
dall’avvocato Giovanni Benedini), e di
Maurizio Roberto Battaglia. Benedini ha
svolto il praticantato presso lo studio del-
Gli avvocati Corti, Radi, Salvalaggio, Baldini, Calza e Zilioli
l’avvocato Claudio Tampelli (tra i presente alla breve cerimonia), mentre Battaglia in uno studio di Crema, ma ha deciso
di iscriversi all’albo di Cremona. Già, perché mentre il tribunale di Crema è stato
accorpato a quello di Cremona, il ‘matrimonio’ degli Ordini delle toghe di Cremo-
na e Crema (presidente di quest’ultimo è
Ermete Aiello) è stato rinviato. In occasione del giuramento, per l’Ordine ieri erano presenti, oltre al presidente Salvalaggio, gli avvocati Daniela Radi, Nadia Baldini, Annalisa Beretta, Marco Corti, Roberto Calza e Paolo Zilioli.
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