Basilica Prepositurale dei Santi Martiri Nereo e Achilleo in Milano bÜztÇÉM Torquato Mussini e Paolo Tuci i|ÉÄ|ÇÉM Claudio Costa gÜÉÅutM Davide Bonetti YÄtâàÉM Alessandra Rigoli V{|àtÜÜtM Luca Tassinari VÉÜÉ wxÄÄt Utá|Ä|vt wx| ftÇà| `tÜà|Ü| axÜxÉ x Tv{|ÄÄxÉ fÉÑÜtÇ| `xééÉáÉÑÜtÇ| x VÉÇàÜtÄà| Alessandra Rigoli Ana Seghizzi Anna Gervasoni Annamaria Caselli Antonella Garofalo Beatrice Pontari Bruna Colla Donatella Policastro Chiara De Giambattista Cristina Canci Loredana Carelli Miriam Peviani Patrizia Mussini Eliana Filosi Letizia Giovanazzi Nicole Illoni Silvia Maserati [Beatrice Pontari] gxÇÉÜ| UtÜ|àÉÇ| x Utáá| Antonello Porcu Domenico De Cillis Giuseppe Giorgi Leonello Rocca Luca Tassinari Paolo Tuci Angelo Canci Giovanna Laudani Maurizio Piana Nicola Labori Pier Luigi Melis W|Ü|zx |Ä VÉÜÉM Patrizia Mussini bÜztÇ|éété|ÉÇx x ÄÉz|áà|vtM Giuseppe Giorgi 2 IL CORO DELLA BASILICA DEI SANTI MARTIRI NEREO E ACHILLEO IN MILANO è costituito da non professionisti, uomini e donne che hanno le più diverse età e che svolgono le attività più disparate, ma che sono accumunati dall’amicizia, dall’amore per la musica, e dal desiderio di rendere la Santa Messa sempre più viva e partecipata. Infatti, lo scopo primario del Coro della Basilica, accompagnato dai suoi due organisti, TORQUATO MUSSINI e PAOLO TUCI, è l’animazione musicale della Santa Messa domenicale delle 11.30: perché il lato musicale della celebrazione non sia un puro abbellimento estetico, ma costituisca un commento e una meditazione coerentemente integrati ad essa, nella scelta dei canti cerchiamo di sottolineare fedelmente i momenti dell’anno liturgico e i temi delle letture del giorno; inoltre, privilegiamo brani di buona qualità musicale ma ben noti e facilmente eseguibili dall’Assemblea, con l’aggiunta di qualche pezzo più complesso e suggestivo eseguito di solito durante la distribuzione dell’Eucaristia o al termine della Messa. Particolare cura è dedicata alla preparazione delle liturgie solenni e alla riscoperta, in armonia con le esortazioni del Santo Padre, di inni, antifone e sallende fondamentali della nostra liturgia, anche ambrosiana, in lingua italiana e soprattutto latina; e siamo felicissimi di constatare la crescente partecipazione dell’Assemblea specialmente al canto degli inni, che danno una bella sensazione di continuità della Chiesa nello spazio e nel tempo. CLAUDIO COSTA, Violino DAVIDE BONETTI, Tromba Nato a Milano nel 1987, ha iniziato gli studi musicali alla Scuola Civica Villa Simonetta di Milano, proseguendoli poi al Conservatorio G.Verdi di Milano sotto la guida del M° Osvaldo Scilla e poi del M° Simona Scilla. Nel 2011 ha conseguito l’esame di 8° anno di violino presso il Conservatorio di Piacenza, e parallelamente, la laurea magistrale in Agraria cum laude presso l'Università degli Studi di Milano. Ha fatto parte dell’orchestra dei giovani della Scuola Civica (M° De Martini), e di quella del Conservatorio (M° Abate). Ha collaborato in vari concerti come violinista accompagnatore della Schola Cantorum di San Martino in Greco e partecipa regolarmente alla rassegna annuale "Segnano in Musica". Nel 2007 si è classificato al secondo posto nel concorso internazionale "Una borsa di studio per giovani musicisti" a Varazze. E' stato ospite delle scuole civiche di Pieve Emanuele e Lacchiarella. Nell’estate del 2009 ha tenuto un concerto al teatro comunale di S. Fedele d'Intelvi (CO), e nel dicembre dello stesso anno ha collaborato come musicista di Ivana Spagna nella registrazione di due trasmissioni televisive RAI. Insegna violino presso l’associazione culturale Infinitamusica Nato a Chiari (Brescia) il 30 marzo 1987, ha iniziato gli studi musicali all’età di dieci anni frequentando la Scuola di musica presso il Corpo Musicale Comunale di Cologne, sotto la guida del Maestro Angelo Fontana e poi con il Maestro Walter Pezzoni suonando fin da quel momento la tromba e partecipando a numerosi concerti e concorsi bandistici. Dal 1999 ha intrapreso lo studio dell’organo sotto la guida del Maestro Tarcisio Pasquali, che lo ha portato a divenire organista di ruolo presso la Parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio in Cologne, accompagnando le celebrazioni liturgiche. Nel 2005 ha intrapreso lo studio di perfezionamento in tromba sotto la guida del noto direttore d’orchestra Maestro Giuseppe Orizio, partecipando come primo trombettista all’attività della Libera Accademia Città di Palazzolo sull’Oglio. E' poi stato allievo del celebre trombettista Maestro Vito Calabrese, già professore dell’Orchestra del Teatro alla Scala. Ha suonato in diversi concerti con l'Orchestra Sinfonica di Milano "Giuseppe Verdi". 3 PARTE PRIMA: Grandi della musica a gara per cantare le lodi dell'Altissimo Premessa: Anche nelle “contese” trionfa l’amore UBI CARITAS ET AMOR (gregoriano) Semicoro virile a cappella Solo: Luca Tassinari Dov'é carità e amore, qui c'è Dio. Ci ha riuniti tutti insieme Cristo, Amore: godiamo esultanti nel Signore! Temiamo ed amiamo il Dio vivente, ed amiamoci tra noi con cuore sincero! Dov'è carità e amore, qui c'è Dio. “Vinca il migliore”: due contese di musica sacra tra storici “avversari” I. BACH E HAENDEL Johann Sebastian Bach (Eisenach, 21 marzo 1685 – Lipsia, 28 luglio 1750) fu un prolifico compositore e organista tedesco, le cui composizioni sacre e profane per coro, orchestra e strumenti solisti radunano tutti i filoni del periodo barocco portandolo alla più perfetta maturità. Sebbene non introdusse nuove forme musicali, egli arricchì il gusto tedesco con una robusta tecnica contrappuntistica e con l’adattamento di ritmi e armonizzazioni di gusto straniero, soprattutto italiani e francesi. Note per la loro profondità intellettuale e per l’accuratezza della tecnica e la bellezza artistica, le composizioni di Bach annoverano i Concerti brandeburghesi, le Variazioni Goldberg, il Clavicembalo ben temperato, la Messa in Si minore, la Passione secondo S. Matteo, la Passione secondo S. Giovanni, l’Arte della fuga, le Sonate e partite per violino solo; più di duecento cantate giunte fino a noi e un numero analogo di composizioni organistiche, tra cui la ben nota Toccata e fuga in Re minore. Sul titolo di molte sue partiture ha scritto "Soli Deo gloria". " Lo scopo finale della musica non deve essere altro che la gloria di Dio e il sollievo dell'anima." Georg Friederich Haendel (Halle, 23 febbraio 1685 – Londra, 14 aprile 1759) fu un compositore musicale tedesco, ma inglese di adozione, del periodo Barocco. Egli fu autore di noti Concerti grossi, di opere e di oratori. Trascorse la maggior parte della sua vita in Inghilterra, dove divenne suddito della corona il 22 gennaio 1727. Le sue composizioni più note sono il Messiah, un oratorio che trae il suo libretto dalla King James Bible, la Musica sull’acqua e la Musica per i fuochi d’artificio. Traendo ispirazione dalle tecniche dei grandi compositori del barocco italiano, nonché dalla musica di Henry Purcell, egli ha profondamente influenzato i musicisti successivi, tra cui Hadyn, Mozart, Beethoven e le sue composizioni hanno aiutato la transizione dall’epoca barocca a quella classica. "Per quest’opera non voglio e non vorrò mai guadagnare neppure un soldo. Essa apparterrà per sempre ai malati e ai carcerati. Anch’io ero un infermo e questo lavoro mi ha guarito; anch’io ero un prigioniero e questa pagina mi ha liberato" «Mi spiacerebbe se fossi solo riuscito a divertire gli ascoltatori: perché desidererei renderli migliori». 4 Johann Sebastian Bach (Lipsia 1685−Eisenach 1750) JESUS BLEIBET MEINE FREUDE dalla omonima Cantata BWV 147 (1716-1723) Jesus bleibet meine Freude, meines Herzens Trost und Saft, Jesus wehret allem Leide, Er ist meines Lebens Kraft, meiner Augen Lust und Sonne, meiner Seele Schatz und Wonne. Darum lass ich Jesum nicht aus dem Herzen und Gesicht. [Gesù è costantemente la mia gioia, la fiducia e la linfa del mio cuore. Gesù protegge da ogni sofferenza, Egli è la forza della mia vita, il desiderio ed il sole dei miei occhi, il tesoro e la meraviglia della mia anima. Perciò mai smetto di fissare su Gesù il cuore e lo sguardo.] Violino: Claudio Costa Tromba: Davide Bonetti Organo: Torquato Mussini e Coro QUIA RESPEXIT dal Magnificat in re maggiore BWV 243 (1733) Quia respexit humilitatem ancillae suae; ecce enim ex hoc beatam me dicent [omnes generationes]. Soprano: Antonella Garofalo Flauto: Alessandra Rigoli Organo: Torquato Mussini (Perché ha guardato l'umiltà della Sua serva: d'ora in poi [tutte le generazioni] mi chiameranno beata.) Georg Friedrich Haendel (Halle 1685−Londra 1759) FOR UNTO US A CHILD IS BORN dall’Oratorio “Messiah” HWV 56 (1742) (libretto di Charles Jennens) Violino: Claudio Costa Organo: Torquato Mussini e Coro Isaiah 9:6 For unto us a child is born, unto us a son is given, and the government shall be upon His shoulder; and His name shall be called Wonderful, Counsellor, the mighty God, the Everlasting Father, the Prince of Peace. (Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il segno della sovranità ed è chiamato: Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace) HE SHALL FEED HIS FLOCK dall’Oratorio “Messiah” HWV 56 (1742) (libretto di Charles Jennens) Controtenore: Luca Tassinari Soprano: Patrizia Mussini Violino: Claudio Costa Organo: Torquato Mussini Isaiah 40:11 He shall feed His flock like a shepherd; and He shall gather the lambs with His arm, and carry them in His bosom, and gently lead those that are with young. from Matthew 11:28, 29 Come unto Him, all ye that labour, come unto Him that are heavy laden, and He will give you rest. Take his yoke upon you, and learn of Him, for He is meek and lowly of heart, and ye shall find rest unto your souls. 5 (Pascolerà il Suo gregge quale pastore, e radunerà gli agnelli col Suo braccio e se li recherà in seno, e guiderà con dolcezza le madri coi loro piccoli.) (Venite a Lui, voi tutti che soffrite, venite a Lui, voi tutti che siete gravemente oppressi, ed Egli vi darà ristoro. Prendete il Suo giogo su di voi, e imparate da Lui, perché é mite e umile di cuore; e troverete sollievo nelle vostre anime.) Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo 1756- Vienna 1791) AVE VERUM CORPUS mottetto K618 su antico inno eucaristico per l'esaltazione della Santa Croce (14 settembre) Violino: Claudio Costa Organo: Torquato Mussini e Coro ALLELUIA mottetto K165 (158a) Ave Verum Corpus, natum de Maria Virgine: vere passum, immolatum in Cruce pro homine. Cuius latus, perforatum,unda fluxit et sanguine: esto nobis praegustatum in mortis examine. [O Iesu dulcis, o Iesu pie, o Iesu, fili Mariae!] (Ave, o vero corpo, nato da Maria Vergine: che veramente hai patito, che Ti sei immolato sulla croce, per salvare l'uomo: dal Tuo fianco trafitto sgorgarono acqua e sangue: che Tu sia da noi pregustato nella prova della morte. [O Gesù dolce, o Gesù pietoso, o Gesù, figlio di Maria!]) Alleluia! Soprano: Patrizia Mussini Organo: Torquato Mussini Antonio Salieri (Legnago 1750-Vienna 1825) CONFIRMA HOC, DEUS Mottetto per la Pentecoste Confirma hoc, Deus, quod operatus es in nobis! A templo tuo, quod est in Jerusalem, tibi offerent reges munera, Alleluia! (Conferma, o Signore, quello che hai operato in noi. Dal Tuo tempio, che é in Gerusalemme, re Ti offriranno doni. Alleluia!) [San Giovanni Evangelista:] Organo: Torquato Mussini e Coro DOVUNQUE IL GUARDO IO GIRO da "La Passione di nostro Signore Gesù Cristo" azione sacra per soli, coro e orchestra (1776) Dovunque il guardo io giro, immenso Dio, Ti vedo. Nell'opre Tue t'ammiro. Ti riconosco in me. Adattamento per mezzosoprano, violino e organo di Beatrice Pontari La terra, il mar, le sfere parlan del Tuo potere: Tu sei per tutto, e noi tutti viviamo in Te. Mezzosoprano: Beatrice Pontari Violino: Claudio Costa Organo: Torquato Mussini Dovunque il guardo io giro, immenso Dio, Ti vedo. Nell'opre Tue t'ammiro. Ti riconosco in me. 6 II: MOZART E SALIERI Wolfgang Amadeus Mozart (Joannes Chrysostomus Wolfgangus Theophilus Mozart, Salisburgo, 27 gennaio 1756 – Vienna, 5 dicembre 1791), è stato un compositore, violinista e pianista austriaco annoverato tra i più grandi geni della storia della musica. Dotato, come anche la sorella pianista Marianna, di raro e precoce talento, coltivato sotto l'attenta supervisione del padre Leopold, grazie al quale ancora bambino riscosse l'ammirato stupore di molte corti europee e dello stesso Pontefice, compose pagine indimenticabili di musica classica di ogni genere, tanto da essere definito dal Grove Dictionary come "il compositore più universale nella storia della musica occidentale". Morì purtroppo precocemente a soli trentacinque anni di età. La sua produzione comprende musica sinfonica, sacra, da camera e opere di vario genere.La musica di Mozart è considerata la "musica classica" per eccellenza; infatti Mozart è il principale esponente del "Classicismo" settecentesco, i cui canoni principali erano l'armonia, l'eleganza, la calma imperturbabile e l'olimpica serenità. Antonio Salieri (Legnago, 18 agosto 1750 – Vienna, 7 maggio 1825) fu un compositore e didatta di musica italiano del Classicismo, attivo tanto in musica sacra quanto nella lirica. Trascorse la maggior parte della sua vita alla corte imperiale asburgica di Vienna per la quale fu compositore e maestro di cappella. La sua filosofia artistica è ben riassunta nel titolo di una sua celebre opera: "Prima la musica e poi le parole". Musicista dotato di eccezionale talento e ottimo insegnante, Salieri ha visto il suo nome legato alla sua presunta rivalità con Wolfgang Amadeus Mozart. Tale rivalità, però, è piuttosto improbabile, poiché le opere di Salieri ricevevano all'epoca un maggiore apprezzamento rispetto a quelle di Mozart. Nella sua carriera, ebbe come allievi futuri musicisti destinati alla celebrità: da Beethoven a Schubert, da Liszt a Czerny e Hummel. Fra i suoi pupilli vi fu anche uno dei figli dello stesso Mozart, Franz Xaver Wolfgang, quasi a legare indissolubilmente i loro due nomi. Il parere di un autorevole giurato: Papa Benedetto XVI “Il barocco (in maniera diversa nel mondo cattolico e in quello protestante) aveva riportato una sorprendente unità tra musica secolare e musica nella celebrazione liturgica e aveva cercato di porre al servizio della gloria di Dio tutto il potere illuminante della musica, quale si era prodotto in questo momento altissimo della storia della civiltà. In chiesa possiamo ascoltare Bach oppure Mozart, in ambedue i casi sperimentiamo in maniera sorprendente che cosa significa “Gloria Dei”, Gloria di Dio. Ci troviamo di fronte al mistero della bellezza infinita che ci fa sperimentare la presenza di Dio" (in Introduzione allo spirito della liturgia, p.142). "…Nello stesso anno e nella stessa terra nacque anche Georg Friedrich Händel a cui dobbiamo un altro impareggiabile inno di gioia: il grande Alleluia che e è il momento culminante del suo Messia, nel quale egli ha messo in musica promessa e compimento, la profezia del redentore che doveva venire e la vicenda storica di Gesù che ad essa corrisponde. L'Alleluia è il cantico di lode dei redenti che, in virtù della resurrezione di Cristo, pur in mezzo alle sofferenze del mondo, possono tuttavia gioire. Questa grande tradizione musicale... è un raggio di luce in cui la stella della fede, la presenza di Gesù Cristo, continua a brillare. "(indirizzo di omaggio per il concerto del Mitteldeutscher Rundfunk di Lipsia, venerdì 17 ottobre 2003) "Questo, penso, è in qualche modo la prova della verità del cristianesimo: cuore e ragione si incontrano, bellezza e verità si toccano. E quanto più noi stessi riusciamo a vivere nella bellezza della verità, tanto più la fede potrà tornare ad essere creativa anche nel nostro tempo e ad esprimersi in una forma artistica convincente." (colloquio col clero di Bressanone, 11 agosto 2008) Conclusione: Anche nelle “contese” trionfa l’amore UBI CARITAS ET AMOR (M. Duruflé, Quatre Motets sur des Thèmes Grégoriens, Opus 10 Nr.1, 1960) Semicoro virile e Giovanna, Ana, Anna, Annamaria, Bruna, Loredana, Nicole, Letizia, Eliana e Silvia Ubi caritas et amor, Deus ibi est! Congregavit nos in unum Christi Amor: Exsultemus et in Ipso iucundemur! Timeamus et amemus Deum vivum, et ex corde diligamus nos sincero. Ubi caritas et amor, Deus ibi est! Amen. [Dov'è carità e amore, qui c'è Dio! Ci ha riuniti tutti insieme l'amore di Cristo: esultiamo e rallegriamoci in Lui! Temiamo ed amiamo il Dio vivente e amiamoci tra di noi con cuore sincero. Dov'è carità e amore, qui c'è Dio! Amen] 7 PARTE SECONDA: CELEBRI CANTI PER IL SANTO NATALE Once in Royal David’s city H. J. Gauntlett (1848); arr. Sir David Wilcocks Soprani: Alessandra Rigoli, Cristina Canci, Miriam Plevani Tenore: Luca Tassinari Tromba: Davide Bonetti Organo: Paolo Tuci e Coro Once in Royal David’s City è un tipico inno natalizio inglese, di origine ottocentesca. Le parole sono state scritte da una donna, Cecil Frances Alexander, e fanno parte di una raccolta di poesie per bambini, pubblicata nel 1848 (Hymns for little Children). Il testo fu poi musicato l’anno successivo da Henry John Gauntlett, organista e compositore inglese. Il pezzo ha acquisito particolare fama nel Novecento, perché dal 1919 in poi ogni anno ha aperto presso la King’s College Chapel di Cambrige la cerimonia “Nine Lessons and Carols”, una popolare serata, trasmessa dal 1928 prima via radio e oggi per televisione, in cui si alternano letture bibliche, meditazioni e canti natalizi eseguiti dal coro dei bambini e dei ragazzi del King’s College. Ed è proprio il coro che avvia queste serate, iniziando invariabilmente con Once in Royal David’s City, eseguito in forma processionale. L’ultima strofa del brano è ornata da un controcanto, secondo la prassi tipica degli inni inglesi: quello adottato quest’oggi, tuttavia, non è la versione più recente, scritta da Stephen Cleobury, attuale direttore del coro cantabrigense, bensì quella di sir David Willcocks, già direttore del medesimo coro dal 1957 al 1974. 1. Once in royal David’s city 1. Una volta, nella regale città di Davide, Stood a lowly cattle shed, vi era una umile stalla, Where a mother laid her Baby ove una mamma depose il suo Bambino, in a manger for His bed. in una mangiatoia come culla. Mary was that mother mild, Maria era quella dolce mamma, Jesus Christ her little Child Gesù Cristo il suo figliolo neonato! 2. He came down to earth from Heaven, 2. Egli scese sulla terra dal Cielo, Who is God and Lord of all, Egli che è Dio e Signore di tutto, And His shelter was a stable, e il Suo riparo era una stalla, And His cradle was a stall; e la sua culla una mangiatoria; With the poor, and mean, and lowly, con i poveri, i semplici, gli umili Lived on earth our Savior holy. visse sulla terra il nostro divino Salvatore! 3. E per tutta la sua mirabile infanzia 3. And, through all His wondrous childhood, He would honor and obey, Egli era solito onorare, obbedire, Love and watch the lowly maiden, amare, guardare attento l’umile Vergine, In whose gentle arms He lay: nelle cui gentili braccia giaceva. Christian children all must be Tutti i bimbi cristiani devono Mild, obedient, good as He. Essere mansueti, ubbidienti, buoni come Lui! 4. For He is our childhood’s pattern; 4. Perché Egli è il modello della nostra Day by day, like us He grew; fanciullezza, He was little, weak and helpless, giorno per giorno cresceva, come noi Tears and smiles like us He knew; era piccolo, debole e indifeso, And He feeleth for our sadness, conosceva come noi lacrime e sorrisi, And He shareth in our gladness. sentiva con noi tristezza, prendeva parte alla nostra gioia! 5. Not in that poor lowly stable, 5. Non in quella povera, umile stalla, With the oxen standing by, col bue che gli giaceva a fianco, We shall see Him; but in Heaven, Lo vedremo, bensì in Cielo, Set at God’s right hand on high; seduto in alto, alla destra di Dio Padre: Where like stars His children crowned dove, come stelle, i Suoi figli, All in white shall wait around. tutti in candide vesti a Lui faranno corona! 8 Adeste, fideles (Inghilterra/Francia; musica di John Francis Wade, 1710-1786) Adattamento: Paolo Tuci (su variazioni di sir David Willcocks) Tromba: Davide Bonetti Organo: Paolo Tuci e Coro E' opera di un maestro di musica inglese, John Francis Wade (1710-1786), che, essendo cattolico, in un momento di persecuzione religiosa dovette rifugiarsi in Francia, a Douai, dove visse insegnando e trascrivendo musica sacra. Lì nacque questo inno, così nobilmente solenne. 1. Adeste, fideles, laeti triumphantes: 1. Venite, fedeli, lieti ed esultanti, venite, venite in Betlehem! venite, venite a Betlemme! Natum videte Regem Angelorum: Vedete appena nato il re degli Angeli: Venite, adoremus Dominum! venite, adoriamo il Signore! 2. En, grege relicto, humiles ad cunas vocati pastores adproperant; et nos ovanti gradu festinemus. Venite, adoremus Dominum! 2. Ecco, lasciato il gregge, umili, chiamati alla culla, i pastori s’affrettano; affrettiamoci anche noi con passi festosi: venite, adoriamo il Signore! 3. Aeterni Parentis splendorem aeternum velatum sub carne videbimus. Deum infantem pannis involutum! Venite, adoremus Dominum! 3. L’eterno splendore dell’eterno Padre vedremo velato dalla carne. Dio bambino avvolto nelle fasce! Venite, adoriamo il Signore! Stille Nacht (Austria, villaggio di Oberndorf presso Salisburgo, 24 dicembre 1818; parole di Joseph Mohr, parroco, 1792-1848, musica di Franz Gruber, maestro di scuola, 1787-1853) Chitarra: Luca Tassinari, Flauto: Alessandra Rigoli Organo: Torquato Mussini e Coro Sembra che la deliziosa “Stille Nacht” sia nata per risolvere un’emergenza! La notte di Natale del 1818 nel villaggio di Oberndorf presso Salisburgo l’organo era in avaria; così, il locale maestro di scuola, Franz Xavier Gruber, musicò in tutta fretta una semplice lirica composta dal parroco, padre Joseph Mohr, in modo tale da poterla accompagnare con arpeggi di chitarra. Il risultato si rivelò così irresistibilmente incantevole che dal piccolo borgo austriaco si diffuse rapidamente in tutto il mondo, tradotto in moltissime lingue. 1. Stille Nacht! Heilige Nacht! [Notte silenziosa! Notte santa! Alles schläft, einsam wacht Tutto dorme, solitaria veglia Nur das traute hochheilige Paar: soltanto la fedele santissima coppia: Holder Knabe im lockigen Haar dolce bimbo dai capelli ricciuti Schlaf’ in himmlischer Ruh! dormi in celeste quiete!] 2. Astro del Ciel, Pargol divin, mite Agnello, Redentor: Tu che i vati da lungi sognar, Tu che angeliche voci nunziar, luce dona alle menti, pace infondi nei cuor! 9 Ninna nanna, Gesù (Austria; Johannes Brahms, Op 49, N°4 , 1868; adattamento con parole italiane di Torquato Mussini) Violino: Claudio Costa Organo: Torquato Mussini e Coro Questo dolcissimo Wiegenlied (letteralmente "canzone da culla") per pianoforte e solista, composto in Austria da Johannes Brahms nel 1868, é sicuramente la ninna nanna più famosa. Il testo originale tedesco, che inizia con "Guten Abend, Gut’ Nacht, von Rosen bedacht"("Buona sera, buona notte, coperto di rose...") é tratto dalla raccolta di poesie popolari tedesche Des Knaben Wunderhorn ("Il corno meraviglioso del fanciullo") edita ad Heidelberg tra il 1805 e il 1808 da Achim von Arnim e Clemens Brentano, esponenti del primo Romanticismo tedesco; la seconda strofa, di carattere più religioso, che comincia con "Guten Abend, Gut’ Nacht, von Engl'ein bewacht"("Buona sera, buona notte, vegliato da angioletti...") é srata invece scritta nel 1849 da Georg Scherer (1824–1909). La sublime tenerezza di questa ninna nanna ben si adatta anche alla contemplazione del Bambino Gesù nella notte di Natale, come in questa nostra versione italiana. 1. Ninna nanna, Gesù, ti sussurrano i cieli, ninna nanna, Bambin, Ti cantiamo quaggiù, e la notte il suo vel stende lieve dal ciel: mille stelle lassù ti contemplan, Gesù! 2. Ninna nanna, Gesù, t’accarezza soave degli angeli in ciel il cantare seren. Quanta pace quaggiù tu diffondi nei cuor! Ora dormi e lassù è silenzio e splendor... Hark! The Herald Angels sing (Inghilterra/Germania; parole di Charles Wesley, 1707-1788, musica di Felix Mendelssohn Bartholdy, 1809-1847 con variazioni di sir David Willcocks) Adattamento per coro, tromba e organo: Paolo Tuci Tromba: Davide Bonetti Organo: Paolo Tuci e Coro Il solennemente festoso “Hark! The herald angels sing” è un tipico inno natalizio inglese, che come testo deriva, con qualche modifica, della raccolta Hymns and Sacred Poems di Charles Wesley (1739). La musica attualmente adottata per cantarlo fu scritta dal compositore tedesco di origine ebraica Felix Mendelssohn nel 1840 come parte della sua cantata “Festgesang” composta in onore di Johann Gutenberg, per commemorare l’invenzione della stampa. 1. Hark! the herald angels sing, "Glory to the newborn King! Peace on earth, and mercy mild, God and sinners reconciled." Joyful, all ye nations, rise, join the triumph of the skies; With th' angelic host proclaim, "Christ is born in Bethlehem." Hark! the herald angels sing, "Glory to the newborn King!” Odi! Gli angeli nunzianti cantano: "Gloria al Re appena nato!" Pace sulla terra, pietà e misericordia: Dio e peccatori riconciliati. Levatevi con gioia voi tutte nazioni, unitevi al trionfo dei cieli; con le schiere degli angeli proclamate: "Cristo è nato a Betlemme" Odi! Gli angeli nunzianti cantano: "Gloria al Re appena nato!" 2. Christ, by highest heav'n adored: Christ, the everlasting Lord; Late in time behold Him come, Offspring of a Virgin’s womb. Veil'd in flesh, the Godhead see; hail the incarnate Deity: Pleased, as man, with men to dwell, Jesus, our Emmanuel! Hark! the herald angel sing, "Glory to the newborn King!” Cristo, adorato nel più alto dei cieli: Cristo, l'eterno Signore; dopo lunga attesa vedetelo arrivare, germoglio del grembo di una Vergine. Contemplate la Trinità velata nella carne: acclamate Dio fatto uomo! Che si è compiaciuto di abitare come uomo tra gli uomini, Gesù, il nostro Emmanuele! Odi! Gli angeli nunzianti cantano: "Gloria al Re appena nato!" 10 3. Hail the Heav’n born Prince of Peace, hail the Sun of Righteousness! Light and Life to all He brings, ris’n with healing in His wings. Now He lays His glory by, born that man no more may die, born to raise the sons of earth, born to give them second birth! Hark! the herald angel sing, "Glory to the newborn King!” Acclanate al Principe della pace di celeste progenie, acclamate al Sole di giustizia! Egli reca luce e Vita a tutti, sorto con la salvezza nelle sue ali. Ora Egli mette da parte la Sua gloria,nascendo perché l’uomo possa mai più morire, nascendo per innalzare i figli della terra, nascendo per donar loro una seconda nascita. Odi! Gli angeli nunzianti cantano: "Gloria al Re appena nato!" Les Anges dans nos campagnes (Francia, XIX secolo; attribuito a Wilfrid Moreau di Poitiers) “Les Anges dans nos campagnes” è uno dei più famosi ed amati “Noël” francesi, con la sua brillante elaborazione polifonica della frase “Gloria in excelsis Deo”. Tuttavia sulla sua origine si sa molto poco: apparso nella seconda metà dell’Ottocento, alcune fonti citano anche il nome di un possibile autore: Wilfred Moreau di Poitiers. Tromba: Davide Bonetti Violino: Claudio Costa Flauto: Alessandra Rigoli Organo: Paolo Tuci e Coro 1. Les anges dans nos campagnes [ Gli angeli nelle nostre campagne ont entonné l'hymne des cieux; hanno intonato l'inno dei cieli Et l'écho de nos montagnes e l'eco delle nostre montagne redit ce chant mélodieux. ripete questo canto melodioso Rit. Gloria in excelsis Deo! Rit. Gloria in excelsis Deo!] 2. Pastori della montagna, udite gli Angeli cantar, e quel canto si accompagna della brezza al mormorar! 3. Finalmente il Bimbo é nato, e Maria sorride già; una stella ha guidato i pastori qui a pregar. Tu scendi dalle stelle (Italia; Sant'Alfonso Maria de Liguori, 1696-1797) Flauto: Alessandra Rigoli Organo: Torquato Mussini e Coro Il compositore di “Tu scendi dalle stelle” è addirittura un santo, il napoletano Sant’Alfonso Maria de’ Liguori (1696-1797): egli, nato da nobile famiglia, divenne sacerdote e nel 1732 fondò la congregazione del Santissimo Redentore, per seguire l'esempio di Gesù Cristo ed annunciare la Buona Novella ai poveri e ai più abbandonati. A 66 anni venne anche consacrato vescovo di Sant’Agata dei Goti. Musicista, pittore, poeta, scrittore, egli pose tutta la sua creatività artistica e letteraria al servizio della sua missione. Fondamentale è la sua Teologia Morale, un'opera nata dalla sua esperienza pastorale. Venne dichiarato santo nel 1831, proclamato Dottore della Chiesa nel 1871, e Patrono dei Confessori e dei Moralisti nel 1950. 1. Tu scendi dalle stelle, o Re del Cielo, e vieni in una grotta, al freddo e al gelo. O Bambino mio divino, io ti vedo qui a tremar: o Dio beato! Ah, quanto ti costò l'avermi amato! 2. A te che sei del mondo il Creatore, or mancan panni e fuoco, o mio Signore. Caro eletto, pargoletto, quanto questa povertà più m'innamora! Giacché ti fece amor povero ancora. 11 "...Egli regnerà nei secoli, Re dei re e Signore dei signori Alleluia!" Georg Friedrich Haendel (Halle, 1685 – Londra, 1759) da Messiah HWV 56 (1742) Hallelujah! Tromba: Davide Bonetti Violino: Claudio Costa Organo: Torquato Mussini e Coro Hallelujah! For the Lord God Omnipotent reigneth. The kingdom of this world is become the kingdom of our Lord, and of His Christ; and He shall reign for ever and ever. King of Kings, and Lord of Lords. Hallelujah! (Revelation 5:12, 13) Alleluia! Ha preso possesso del Suo regno il Signore, il nostro Dio, l’Onnipotente. Il regno del mondo appartiene al Signore nostro e al suo Cristo: Egli regnerà nei secoli. Re dei re e Signore dei signori. Alleluia! (Ap 5, 12-14 [testo CEI]) VÉÜw|tÄ|áá|Å| tâzâÜ| wtÄÄt VtÑÑxÄÄt `âá|vtÄx wxÄÄt Utá|Ä|vt ÇxÄÄ:tààxát w| vxÄxuÜtÜx |Çá|xÅx vÉÇ z|É|t |Ä ftÇàÉ atàtÄx4 12