ANNO XLVIII - N. 7 Venerdì 18 Luglio 2008 € 2,00 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Effettivo € 22,00 - Socio Aderente € 19,00 - Socio Aderente estero € 24,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 E-mail: [email protected] - Sito internet: www.vecchiaalassio.it AVVISTAMENTO INCENDI Ancora una “nuova” stagione estiva è alle porte e l’A.V.A. sente la necessità di tornare a mettere in guardia tutti contro il pericolo estivo degli incendi… più o meno dolosi. Grazie anche all’annuale servizio volontario di avvistamento e controllo delle colline, molto si è migliorato nella vita della città, ma occorre non fermarsi, occorre restare vigili, anche a nome di tutti i nostri cittadini ed ospiti estivi. Varie associazioni continuano a collaborare con noi, ma sarebbe auspicabile una maggiore partecipazione di tutti coloro che possono… “dare una mano”. Si tratta di qualche ora soltanto, ma moltissimo per tutti. Per informazioni telefonare A.V.A. 0182.643937 oppure al Comando di Polizia Municipale (0182.645555). PRANZO A.V.A. AL “CASTELLO” Consueta e brillante come ogni anno all’arrivo della nuova estate la festa A.V.A. al Ristorante Castello, festa quest’anno nobilitata e aperta da una S. Messa ufficiale nell’attigua Chiesetta della Madonna delle Grazie, celebrata da Monsignor Angelo De Canis che ha ricordato nell’omelia l’attività prestigiosa e saluti, di ricordi vecchi e nuovi e, naturalmente, di leccornie svariatissime e prelibate e di allegria vivacissima. Il Presidente, Carlo Cavedini (offrendo una rosa alle Signore e un portachiavi agli “uomini”) non ha mancato di salutare i numerosi ospiti, dal dott. Elmo Bazzano, Presidente della Consulta ligure (che ha rin- A.V.A. La Messa d’oro di Don Natale Tedoldi Domenica 29 giugno 2008 alle ore 11.30 nella Chiesa dei Salesiani in Alassio il sacerdote salesiano di don Bosco don Natale Tedoldi ha celebrato la All’inizio della Santa Messa il direttore dei Salesiani prof. don Giorgio Colajacomo ha tracciato un breve profilo dell’attività sacerdotale, scolastica e umaniIl taglio della deliziosa torta. costante della nostra Associazione nella vita della Società e del paese. Poi… “dopo la parte mistica… (ha detto uno dei Soci, sollevando la simpatica ilarità generale)” “ecco la parte mastica”, il solito lauto e ricco pranzo delle grandi cerimonie con la presenza di moltissimi Soci… Giovialità, scambi di affettuosità e di graziato elogiando la nostra Associazione), ai Presidenti delle Associazione consorelle di Alassio, Moglio e Solva, ai numerosi amici intervenuti. Una lunga “seduta” di gastronomia e di amicizia che ha corroborato l’attenzione e la fiducia generale per l’attività della nostra Associazione. LA CAMPANA DELLA PACE SUL MURETTO DI ALASSIO sua Messa d’Oro nell’anniversario di 50 anni di consacrazione sacerdotale. Alla cerimonia hanno partecipato i parenti del festeggiato, i confratelli della Comunità Salesiana in Alassio e molti amici e conoscenti. taria svolta da don Natale con serietà e competenza nel corso dei suoi 40 anni trascorsi in Alassio come preside” insegnante dì chimica nel liceo don Bosco e direttore dell’“Osser(continua a pagina 2) La Consulta Ligure a Recco Stazione di cambio dei cavalli lungo la via Aurelia ai tempi dei Romani, Recco ha una posizione geografica privilegiata. Porta naturale del monte di Portofino, le sue colline la dividono dalle vallate di Sori, Fontanabuona e Rapallo. Anche Recco, come tante altre cittadine della Riviera, ha le sue strade della transumanza: strade dell’olio, del sale, del grano. Per alcuni secoli la città venne amministrata dai vescovi milanesi attraverso i (continua a pagina 2) Il Presidente del LIONS CLUB ALASSIO BAIA DEL SOLE, Angelo PAROLINI, il 28 Giugno 2008 ha inaugurato sul “Muretto di Alassio” la CAMPANA PER LA PACE. Alla cerimonia hanno partecipato il Sindaco di Alassio Arch. Marco MELGRATI e S.E. Rev.ma Mons. Mario OLIVIERI Vescovo della Diocesi di Albenga e Imperia che ha dato la Santa Benedizione. Oltre ai Soci del Club, al Past Governatore del Distretto 108 IA 3 Avv. Franco Maria Zunino e rappresentanti di altri Lions Clubs, erano presenti autorità civili e militari, i Presidenti e rappresentanti del ROTARY, ZONTA, PANATHLON, FIDAPA e AVA. Il Lions Club Alassio ha voluto questa campana perché sia un simbolo imperituro di condanna del conflitto, di pacificazione delle coscienze, di fratellanza fra gli uomini, di solidarietà fra i popoli congiungendo quindi popoli e nazioni in un ideale abbraccio di fratellanza e di pace. La Campana per la Pace vuole essere un riconoscimento agli uomini ed alle Istituzioni che in prima linea, ogni giorno, operano per la pace e la convivenza fra i popoli nel mondo. La Campana per la Pace posizionata nel Comune di Alassio vuol essere un simbolo i cui virtuali rintocchi sono un richiamo alla conciliazione e ci regalano riflessioni per aiutarci a costruire un mondo di serenità e vuol essere una voce di fiducia, di speranza per chi non ha né diritti né dignità. Sala Carletti espongono i pittori dal 16 al 30 luglio Giovanni Gallo dal 1° al 15 agosto Lelio Menozzi dal 16 al 30 agosto Giorgio Bernardinelli Il costo del giornale sta superando l’importo totale delle quote d’iscrizione. Pertanto gli articoli che ci vengono inviati per la pubblicazione, dovranno essere limitati a una facciata dattiloscritta o stampata al computer nel formato A4 corpo tipografico 12. Eventuali eccezioni per informazioni importanti che interessano tutta la popolazione, saranno decise a insindacabile giudizio del Consiglio Direttivo dell’A.V.A., il quale si riserva la facoltà di non pubblicare, tagliare, ridurre o riassumere gli scritti che vengono ritenuti troppo lunghi, in modo da contenere le pagine dell’Alassino” nel numero di 12. Il C. D. A.V.A. Concerto della Banda Città di Alassio 28 Luglio 2008 – ore 21,00 Giardini Palazzo Comunale Le responsabilità delle istituzioni, dei giornalisti e degli albergatori Quale influenza possono avere le notizie giornalistiche, spesso esagerate se negative, sulla nostra maggiore, o meglio unica, industria? Si è pensato di dare una risposta al quesito, in un incontro-dibattito di particolare importanza, che si è si è svolto nell'Auditorium della Biblioteca Civica “Renzo Deaglio” il 29 giugno scorso, organizzato dall’Assessorato Turismo e Cultura del Comune di Alassio e dal “Gruppo Cronisti Liguri”. Ne diamo un breve resoconto. Ha iniziato l'Assessore dott. Monica Zioni con i saluti e i ringraziamenti, anche da parte dell’Amministrazione Comunale, evidenziando l'importanza dell'argomento, quindi ha aperto il dibattito come coordinatrice la giornalista Alessandra Costante, Presidente del Gruppo Cronisti Liguri, già addettostampa del Comune di Alassio, che, come si vede, ha fatto una brillante carriera. «Spesso le notizie influenzano negativamente i lettori – dice la Costante – oggi cerchiamo un chiarimento. Quest'anno maggio e giugno sono stati piuttosto negativi. “Previsioni del tempo” non è in senso stretto una notizia, ma può avere effetti clamorosi, come altre: qualche anno fa l’“alga killer” è stata deleteria». La parola passa a Angelo Berlangieri, Direttore generale dell'Agenzia di promozione turistica in Liguria, il quale afferma che effettivamente le notizie negative hanno un risvolto economico: «occorre darle ma con giudizio. La stampa ha un ruolo fondamentale e incide profondamente sulla società. Purtroppo il turismo non è considerato una risorsa economica, non è “delocalizzabile” come le altre industrie, essendo strettamente radicato nel territorio. Lo chiedo a voi giornalisti: occorre parlarne maggiormente per dargli la dovuta importanza, oltre che economica e sociale, anche culturale». Costante gli risponde che i giornalisti ci stanno pensando a considerare il turi(continua a pagina 2) Revocati i rinforzi estivi al Commissariato di P. S. di Alassio ALLA CORTESE ATTENZIONE DEI NOSTRI COLLABORATORI MOSTRE TURISMO E CRONACA: l’effetto delle notizie La Campana per la Pace vuole lanciare il suo forte monito, urlare il suo messaggio di Pace ed essere un monumento vivo al quale viene affidato un messaggio di fratellanza che va oltre la divisione fra le nazioni. Il Lions Club Alassio desidera ringraziare il Maestro Mario BERRINO, rappresentato nella cerimonia dalla figlia Luisella, per l’opportunità che ha voluto gentilmente dare con l’ospitalità sul Muretto di Alassio a questo simbolo di pace. Un ringraziamento viene fatto anche all’Arch. Elena Stano che a titolo gratuito ha ideato e disegnato quest’opera ed al Sindaco di Alassio per la collaborazione logistica che ha permesso l’installazione dell’opera. Per questa stagione turistica non è previsto il consueto rinforzo di Agenti presso il Commissariato di Alassio. Come hanno informato gli organi di stampa quotidiani, il Sindaco arch. Marco Melgrati ha scritto al Ministro dell’Interno on. Roberto Maroni, facendo presente la situazione di una città che passa dai circa 12.000 residenti agli oltre 60.000 villeggianti nei mesi estivi, quindi i 10 aggregati sono assolutamente indispensabili. Città pari o addirittura inferiori come affluenza (in Liguria Rapallo e Sarzana) li hanno ottenuti. Auspichiamo che la richiesta venga accolta. (a.p.) A.V.A. Angolo di Daniele La Corte Fulmini e saette “Ciü e me segnu, ciü u lampa”. L’intercalare, quasi ossessivo, di un mio caro amico che, contrariato da quanto lo circonda, pur facendosi il “segno della croce”, perché timorato di Dio, vede però aumentare fulmini e saette. L’economia annaspa e, nella speranza di un agosto più florido, si cominciano ad additare presunti responsabili. Tuoni e fulmini verso il Palazzo anche perché il classico “Piove, governo ladro” è sempre di moda. Oggi, alla luce di recenti fatti, ai soliti attori si affacciano, sul palcoscenico dell’assurdo, nuovi protagonisti. Per un turismo qualificato occorrono operatori qualificati. La realtà alassina non sempre offre belle maniere. Ma, ospite o residente, confida nella professionalità di chi, più di altri, è addetto ai lavori. Pochi mesi fa, entrato in un lussuoso negozio di gioielleria per acquistare un oggetto per conto di un amico, mi ha indispettito il comportamento del titolare che al mio ingresso (erano le 12,15), invece di salutare come da copione delle “belle maniere” rivolgeva lo sguardo sull’orologio per dire «stiamo chiudendo». L’orario di “fermo” in cartello era 12,30. Mi sarebbero bastati pochi secondi per chiedere il prezioso, pagare e uscire. Ho abbandonato ugualmente la “bottega” impegnandomi ad evitarla per sempre. Era in zona “budello”. Pochi giorni fa, in territorio via Aurelia, entrato in un negozio,con mia moglie e una delle mie figlie, per acquistare un indumento, invece del «buona sera», erano le 19,15, ho sentito proferire soltanto uno stizzito «siamo in chiusura». Sarò quello del quarto d’ora, del ritardo programmato? Incavolato sono uscito e, passata l’arrabbiatura, ho cominciato a convincermi che qualcosa non funziona che il “Ciü e me segnu, ciü lampa” è sempre più di attualità. Non voglio e non faccio di tutta l’erba un fascio, però questi pseudocommercianti sarebbe meglio rimanessero a casa non soltanto dalle 12,30 o dalle 19,30, ma tutto il giorno. Così farebbero sicuramente il bene della città. Si sono comportati in questo modo pur conoscendomi, chissà quale comportamento avrebbero tenuto con un turista. La professionalità, base essenziale per rilanciare l’industria delle vacanze guardando alla riqualificazione passa anche attraverso piccole cose, come un sorriso, un gesto di cortesia. Cambiamo registro. Riqualifichiamo chi sta dietro un banco o serve ai tavoli, poi potremo discutere su quale tipo di turismo puntare. «L’ALASSINO» MESSA D’ORO DI DON TEDOLDI (segue dalla prima pagina) vatorio meteorologico”. È stato un momento di fraterno raccoglimento da parte dei sacerdoti concelebranti e dei numerosi fedeli presenti in chiesa e ci ha fatto sentire intensamente il meraviglioso traguardo raggiunto da don Natale, il quale ha sempre vissuto con sicura e piena coerenza le responsabilità della sua vocazione di sacerdote e di educatore improntata dello spirito di don Bosco. Durante la commossa e intima cerimonia eucaristica il fratello don Mario ha rievocato lo stile di vita e di insegnamento di don Natale che. con trasparenza e competenza, è stato sempre e per tutti; “Voce spirituale” divulgatore di sapere” e meritatamente insignito dell’onorificenza dell’Alassino d’Oro nel dicembre 2005. “È stata messa in evidenza la caratteristica della serenità e dell’ equilibrio del suo comportamento quotidiano intessuto dl profondo senso umano e cristiano. Intimamente convinto della sua vocazione religiosa che lo ha chiamato a voler servire e non essere servito” è sempre stato schiettamente e amorevolmente accolto da giovani e non-giovani creando attorno a sè un’atmosfera dì simpatica amicizia e di forti convinzioni perché con delicata prudenza e senza deboli cedimenti ha saputo parlare di Dio agli uomini e parlare degli uomini a Dio. Lucida voce di sicura speranza, sa aprire gli animi ad infiniti orizzonti di concordia e di serenità a tutti quelli che ha incontrato e incontra sul suo cammino. Una significativa testimonianza di stima gli è stata offerta alla fine della sua Messa d’Oro quando sì è incontrato con il Presidente dell’A.V.A. Carlo Cavedini che ha espresso calorosamente a don Natale,la sua personale gratitudine per la preziosa collaborazione da oltre 30 anni al giornale “L’Alassino” con l’accurato e metodico servizio sulla Meteorologia Alassina. A. de M. per A.V.A. Il ricordo di un ex allieva Domenica 29 Giugno, nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli, dell’Istituto salesiano Don Bosco, si è svolto qualcosa di speciale. Don Natale Tedoldi, ha celebrato il suo 50° anniversario di sacerdozio durante la messa della 11.30, festeggiando così con parenti, confratelli, amici, e tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo e di apprezzarlo, e hanno tenuto ad essergli vicini in un momento così importante. Io sono tra questi. Sua ex-allieva, l’ho sempre ritenuto una persona speciale. All’apparenza distaccato, serio, impassibile, contrassegnato da quel grande carisma, che o hai o non puoi inventarti, e che, fin troppo spesso, metteva in soggezione. Ma dietro questa parvenza, ho sempre trovato una persona estremamente disponibile al dia- logo, al confronto; capace a sentire. Una persona con le sue idee, chiare, indelebili, ma anche con la capacità di rimetterle in discussione. Una persona sorridente, che ama la vita. Un professore che ama la sua materia, e ama insegnare… “tanto… non vi servirà a niente! L’Unica cosa che vi servirà è: scrivere, scrivere, scrivere”. Un grande giocatore che (sigh!) mi ha sempre battuto ai tornei di ping-pong! Ma questa volta ho vinto io sulla sua modestia e riservatezza! Don Teodoldi: tanti auguri da una sua ex allieva molto affezionata! Con affetto, stima e gratitudine. Maria Rabolli N.d.R. E al pensiero di Maria si uniscono mille, diecimila Alassini che gli vogliono bene! CONSULTA LIGURE (segue dalla prima pagina) loro rappresentanti chiamati “advocati”; ma essendo questi esosi amministratori, nel XII secolo i Recchesi, approfittando che Genova diventava sempre più potente, si consegnarono alla città capoluogo. Questo curriculum di Recco serve a dimostrare che la cittadina è famosa non soltanto per la sua focaccia. Ebbene, in questa ridente cittadina ligure si è svolta, domenica 7 giugno u.s., la riunione della Consulta Ligure delle Associazioni e il compito di dare il benvenuto ai numerosi convenuti è toccato all’Ardiciocca. La riunione ha avuto luogo nella Sala Consiliare alla presenza del Sindaco e del presidente dell’Associazione ospitante. Dopo i vari saluti, si è passati ad esaminare i punti all’o.d.g.. Il presidente Elmo Bazzano, infaticabile ed appassionato come sempre, ha relazionato circa la sua visita a Carloforte in Sardegna, dove si respira aria ligustica per via del dialetto che viene parlato da tutti e in qualsiasi circostanza. L’accoglienza che i Carlofortini gli hanno tributato è stata molto calorosa; Bazzano ha affermato che raramente gli è capitato di ricevere tanta simpatia e tanto affetto. E a testimonianza di ciò, egli ha letto le dediche scritte su due libri a lui donati per l’occasione. Sarebbe veramente fantastico poter organizzare un giorno una riunione della Consulta in quel di Carloforte. Chissà!! Una notizia che sicuramente farà Società di Mutuo Soccorso “Fratellanza” di Moglio Feste a Moglio Sagre Gastronomiche Domenica 3 agosto 2008 “Sagra della Ventre” Sabato 9 agosto 2008 “Figassin… Tutto alla brace” Domenica 10 agosto 2008 “Una gnoccata più che mai” Vi aspettiamo numerosi con tante altre specialità mogliesi Servizio dalle 19,00 alle 24,00 Servizio autobus-navetta gratuito con partenza da Alassio presso fermata SAR (Hotel Suisse) In caso di maltempo le sagre si svolgeranno il giorno successivo TURISMO E CRONACA (segue dalla prima pagina) IN BREVE, AI NOSTRI AMMINISTRATORI SEGNALIAMO CHE… smo non solo una risorsa, «ho l'impressione che il sistema di “casta” sia aumentato solo di recente, una volta il turismo in Riviera era un'attività notevole, ora non più; ma al di là della lobby, nei giornalisti non c'è la “cultura” del turismo e neanche la possibilità di dargli il giusto valore». Fa l'esempio della Piaggio a Finale, dove il problema ha avuto tutt'altro rilievo. Interviene Angelo Galtieri, albergatore alassino, Presidente di Confindustria-Alberghi, dicendo che ai numeri del turismo regionale si dovrebbe dare maggiore risalto, per cedere poi la parola ad Egidio Mantellassi, pure lui albergatore alassino: «La nostra industria produce reddito, ma non trova rispondenza nelle istituzioni, specialmente per quanto riguarda le ristrutturazioni. Non parlerei di lobby». E spiega che gli alberghi pagano energia, acqua e I.C.I. Come i privati, al contrario delle industrie manifatturiere. A questo punto il Presidente dell’A.V.A Carlo Cavedini sottolinea le incongruenze e i danni dell'edilizia selvaggia: «Si fanno prima i palazzi e poi le infrastrutture». Riprende Costante: «Siete una potenza economica, se non vi siete capiti occorre rimediare, il termine “lobby” non l'ho usato in senso negativo». Nuccia Cosso, albergatrice alassina: «Sui giornali si dà spazio a notizie di cronaca che si protraggono nel tempo, quando riguardano il turismo si pubblicano una volta sola, senza approfondire il problema». E Galtieri: «Si parla genericamente di turismo e non degli alberghi: siamo vittime del “terrorismo climatico”, sembra che il nostro sia un paese tropicale con dei monsoni». La coordinatrice risponde che le notizie non le creano i giornalisti, le riportano, sono gli albergatori con le loro associazioni che devono intervenire. In televisione «non si tiene conto dell'impatto meteorologico sulle attività turistiche, si generalizzano e si esagerano i fenomeni». Poi l'intervento di Americo Pilati, Presidente regionale ligure di Federalberghi: «Da qualche anno Imperia e Savona si stanno associando, cosa positiva che prima non accadeva. Il valore degli alberghi non rende che il 3%. Purtroppo non abbiamo le leve del potere. Vengo da Limone sul Garda: il sindaco è un albergatore, non ci sono seconde case, la metà degli alberghi è a quattro stelle. Spesso i giornalisti sono timorosi di pubblicare notizie “crude”. Il recupero dei sottotetti altera l'estetica dei nostri edifici. La Liguria è bellissima, se smettiamo di distruggerla possiamo metterci una pezza. Riguardo alla meteorologia abbiamo Pennellatore (a Sanremo) che è un mago: cerchiamo di far pubblicare notizie più precise e dettagliate». Ancora Nuccia Cosso: «Non ho mai letto, anche a livello locale, che un albergo chiude perché non rende più, si parla solo delle trasformazioni in seconde case. Si deve comprendere che oggi condurre un albergo comporta molti sacrifici». In Conclusione Alessandra Costante ribadisce che i giornalisti scrivono e i giornali pubblicano la realtà: «Se ce le date noi diamo il giusto risalto alle notizie: occorre mantenere i contatti con gli organi di stampa». A tutti i presenti è stata consegnata in omaggio una copia di “Cronaca di 1 anno di cronaca: il 2007 in Liguria”. Interessante pubblicazione edita dal “Gruppo Cronisti Liguri”, giunta alla 31ª edizione, compendio degli articoli pubblicati nel corso dell'anno precedente. Alassio vi figura 13 volte, il maggior numero fra le città liguri, a parte i capoluoghi e Sanremo. piacere agli Alassini: il nostro Dante Gino Schivo ha vinto il terzo premio per il concorso dei testi teatrali dialettali, organizzato dalla Consulta e intitolato a “Jacopo Varaldo” . Complimenti vivissimi al nostro concittadino, i cui articoli sul nostro giornale e sul bollettino parrocchiale sono sempre pregni di grande interesse ed emozione. E visto che abbiamo accennato a Jacopo Varaldo (che lo scrivente ha avuto l’onore di conoscere personalmente e del quale serba un ricordo affettuoso), viene suggerita dal figlio Emilio Varaldo la proposta di creare un premio intitolato a G.B.Cuneo (personaggio di Imperia del quale ricorre il centesimo anniversario della nascita e che trovasi tumulato nel cimitero di Oneglia). Il premio vorrebbe dare un riconoscimento a un Ligure nel Mondo che abbia compiuto opere degne di attenzione. La proposta sarà presentata alla Fondazione Carige per una eventuale sponsorizzazione. Mario Ghione, giovane di grandi promesse e di dilagande entusiasmo, si è offerto di collaborare con la segreteria della Consulta. Una “entry” importante, vista la mole di lavoro che la Consulta deve portare avanti nei vari settori della sua attività. È stata confermata l’uscita del settimo volume del Dizionario Biografico dei Liguri per il prossimo dicembre e la disponibilità dei primi sei volumi finora pubblicati. Chi desiderasse acquistarli, può prenotarli presso l’A.V.A. Franco Gallea ha riferito sul concorso “Progetto Scuole”. La commissione ha avuto un bel da fare per esaminare tutti i lavori ricevuti dalle tante classi quarte e quinte elementari della Liguria. Diverse sono state le elaborazioni interessanti, specialmente quelle in cui si poteva evincere il diretto coinvolgimento degli alunni. Venerdì 10 ottobre (il 12 cade di domenica) la classe che sarà giudicata vincitrice verrà accolta, assieme ad insegnanti e genitori degli alunni, presso la Regione Liguria, per ricevere l’ambìto premio. Quello sarà, per la classe e per la scuola di appartenenza, un giorno memorabile. Alle ore 12,45 la riunione ha avuto termine e l’appuntamento è stato dato per il 14 settembre a Viozene. A tutti buona estate. Quando la sanità diventa encomiabile Beppe Rizzo (per l’A.V.A.) Carlo Bertolino RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A. La centralissima Via Volta che collega l’Aurelia (dalla Parrocchia) a Via Dante e da questa a Piazza Matteotti e al Pontile Bestoso è fra le più trasandate e sporche del paese. Immondizia di ogni genere ammucchiata e accatastata ai muri delle case, e notte e giorno percorsa da ciclisti e motociclisti assordanti che si lamentano per l’ostacolo dei passanti! E i vigili? Nessuno li ha mai visti da queste parti… e poi parliamo di turismo d’élite. All’inizio di Via Roma, arrivando da Laigueglia, è tutto un parcheggio per auto a pagamento: Non esistono posti per parcheggiare moto e motocicli, costringendo turisti e lavoratori degli alberghi a parcheggiare dove capita, in modo disordinato e pericoloso. Sarebbe opportuno predisporre parcheggi adeguati alle necessità. All’inizio della galleria dell’Aurelia Bis, (dopo la rotonda) malgrado le segnalazioni fatte, ormai da due mesi una lampada rimane sempre spenta. A chi compete? Ci informano che è nato prima il segnale del chiosco. Aned Associazione Nazionale Emodializzati - onlus Sezione del Centro Dialisi di Alassio-Albenga - Via Adelasia 55 - 17021 Alassio Continua il rapporto altamente costruttivo tra i Delegati ANED del Centro Dialisi di Alassio-Albenga e il personale medico e infermieristico delle stesso Centro. Dopo aver ottenuto la distribuzione dei farmaci dalla Farmacia dell’Ospedale, con il duplice scopo di favorire il paziente, non più soggetto a code presso gli studi dei Medici di Famiglia e presso le farmacie, e l’ASL n° 2 Savonese con un risparmio economico di circa il 50%; dopo aver attivato un Ambulatorio Trapianti, perfettamente attivo, con un medico e una infermiera specifici; dopo aver dotato ciascun paziente (ad oggi sono 87!) di una USB Pen contenente l’Anamnesi e le terapie proprie di ciascun dializzato; dopo aver iniziato col 1° giugno la Dialisi vacanze, che permette a circa 90 pazienti di ogni parte d’Italia e anche esteri, di poter soggiornare nella nostra Riviera e nel tempo stesso di poter usufruire del nostro Centro Dialisi e questo per citare solo le attività più importanti, ecco l’ultima trovata partorita dalla sinergia tra i Delegati ANED e il personale del Centro. Domenica 15 giugno u.s è stata organizzata una gita sociale a Firenze. Vi hanno preso parte 2 medici e 4 infermiere del Centro e un folto gruppo di pazienti emodializzati con i loro parenti. Nella foto tutto il gruppo in Piazza della Signoria e medici e infermiere in un momento di relax ai Giardini di Boboli. E’ la prima volta che viene presa un’iniziativa di questo genere dal nostro Centro e credo di non poter essere smentito quando affermo che molto probabilmente siamo stati i primi in Italia. Modesto è il valore della gita in sé, anche se preparata nel migliore dei modi, ma grande è la valenza psicologica sul paziente che si accorge di essere ancora una persona normale e che può concedersi momenti di svago come chiunque altro. Una paziente, commossa, sulla strada del ritorno, mi confidava che da oltre 10 anni non si concedeva una gita: la salute precaria, il pensiero di potersi stancare, la paura di non essere più in grado di sopportare il viaggio in pullmann…. Tutto superato da un’atmosfera serena che ha permesso a tanta gente di conoscersi meglio, ha permesso ai medici e alle infermiere di conoscere sotto altre vesti i propri pazienti e viceversa, cementando un’amicizia già di per sé forte, ma tra i letti di una corsia. Attraverso l’ANED siamo riusciti ad entrare in città con uno sconto notevole (€ 20 anziché 230!!) e ad entrare a Palazzo Pitti – Giardini di Boboli gratuitamente. Ma il momento più bello lo abbiamo vissuto al Ristorante Cele- stino, storico ristorante di Firenze situato nella Torre degli Embriaci, a pochi metri da Ponte Vecchio: un menu tutto fiorentino, studiato nei minimi dettagli e, festa nella festa, il compleanno di una delle infermiere. Che sia stata una giornata altamente positiva, dal forte impatto sociale e medico, lo dimostra il fatto che tutti, ad una sola voce, hanno avanzato richiesta di poter organizzare a fine estate un’altra uscita dello stesso tipo. Continuate così! Il Delegato ANED Antonio Tassara N.d.R. Bravissimi… U recantu di nosci diti CRONACA DI ANDATE (a cura di G.C. e G.G.) MESE DI LUGLIO 2008 I sun üna mèra spartia in tu mezzu Questa “espressione” che vuole intendere due persone rassomigliantissime anche se non necessariamente “gemelle” prende lo spunto da un comunissimo frutto quale la “mela” che, pur nelle sue molteplici varietà e colori, se tagliata a metà presenta sempre due facce. identiche. Ancora una volta la fantasia popolare attinge dall’osservazione della natura quel tanto di simpatica e scanzonata malizia. Mangiò… Su questo verbo transitivo “mangiare” che esprime un’azione comune a ogni essere vivente, molti e coloriti, dai più svariati significati, sono i detti che ne derivano tipici, come sempre, del più genuino estro popolare. Eccone alcuni: Mangiò a quattru ganasce ............................................ eccedere nel mangiare Mangiò cumme ün piccettu .......................................... mangiare pochissimo Mangiò de strangurùn .................................................. tanto di fretta da strangolarsi Mangiò pàn e patùn........................................................ mangiare pane a ufo-scroccare Avé mangiàu cumme ün porcu .................................... esagerato come un maiale Mangiòse frùtu e capitale.............................................. sperperare – rovinarsi Mangiòse de repentìu .................................................... ricredersi – avvedersi Ti – e vöi mangiò? .......................................................... Vuoi che ti picchi-te le suoni? E altri, senz’altro, ce ne saranno… La realtà è quella che si vede? Qualche tempo fa un noto giornalista criticava giustamente l’abuso di certi telegiornali, i quali hanno inventato la “temperatura percepita”, sempre più alta di quella reale,e di lì sono passati a parlare della violenza urbana percepita, dell’inflazione percepita, mentre lo stipendio percepito è sempre lo stesso. L’argomento è interessante perché “dall’alto” si tende a far credere al normale cittadino che esiste una “realtà percepita” che non corrisponde a quella vera e quindi che lui non è in grado di capire bene le cose e deve perciò fidarsi del” Capo popolo”, del “Grande Fratello” o del leader piccolo, il quale è l’unico in grado di capire bene la realtà, sia quella vera, sia quella da lui percepita, e, più bello ancora, sia quella da Lui immaginata. Ma torniamo alla base della questione. Se c’è una cosa certa, sicura, scientifica, è il termometro (ammesso che funzioni bene). Nel nostro sistema lo zero corrisponde alla solidificazione dell’acqua, il cento all’evaporazione dell’acqua dovuta al riscaldamento, e, in mezzo, ci sono tante linee uguali che si chiamano gradi. Più oggettivo di così! Poi il caldo che percepisco io dipende dai miei reumatismi, dalla mia pressione sanguigna, dalle mie abitudini, che sono diverse da quelle di ogni altro essere umano. Ma soprattutto dipende da due altri dati oggettivi: l’umidità e il vento, misurabili scientificamente e che cambiano il rapporto uomo-tempo. E allora torniamo a misurare la temperatura reale, l’inflazione reale, mentre lo stipendio reale spesso fa schifo e la pensione reale e percepita fa sempre pietà. Perché se torniamo al percepito, per esempio negli ultimi giorni di giugno l’acqua del lago di Andate era percepita dai nostri Amministratori come più pulita di quella di Lourdes, mentre molti turisti l’hanno percepita come un liquido di strano odore e sapore (meglio non assaggiarlo). E soprattutto meglio se non lo ha assaggiato l’ASL, se no cominciava bene la stagione! E il turismo è quello percepito da chi continua a costruire box, a spandere il cemento per la collina, a provare un fastidio cane per le ultime piante rimaste in città (fra cui le 27 moriture di piazza Rimessa), in una città, ancora senza teatro, ormai senza cinema (ché un cinema ce l’ha anche Rancasciù) oppure è quello per- cepito dai cittadini che mugugnano, si lamentano, formano comitati, ecc? Il perché poi quei cittadini, alle votazioni continuino a dare il 70 per cento di voti agli stessi, è una cosa che non riesco a... percepire. Anche se so che me la saprebbe spiegare bene il Primo Cittadino, mio Grande Fratello. D’altra parte un amico pensionato ieri mi diceva: “Ho dato il voto al premier perché speravo nella sicurezza e nell’aumento della pensione e invece ho saputo che sospenderanno il processo all’automobilista ciucco perso che ha investito mio figlio, perché la causa era iniziata prima deI 2002!”. Ma voi, cittadini di Alassio non vi scoraggiate. Io parlavo di Andate, piccola cittadina del lago di Como e non del Vostro meraviglioso centro balneare, e dei Vostri saggi Amministratori! E non parlavo neanche del premier italiano, perché il mio amico pensionato, di cui vi dicevo, è polacco! O almeno così lui si auto-percepisce. Perciò non stupitevi se fra poco tempo lo vedrete lavare i vetri delle macchine ai semafori, Buone vacanze. Luca Caravella “Il viaggio del Caroly” UN PREZIOSO GIORNALINO APPASSIONATO… VERAMENTE per ricordare Giannetto Beniscelli Una lieta sorpresa alla Redazione de l’Alassino! Abbiamo ricevuto da parte della Direzione Didattica delle scuole elementari alassine, una copia dello splendido “Giornalino Scolastico 2007-2008”: “La scuola informa…anzi,con un titolo azzeccatissimo e meritato…, “in forma!” Davvero in forma! Si ammirano tanti articoli interessanti, creati dai bambini in collaborazione con le Maestre e con cento illustrazioni, fotografie e disegni di vera attrazione! Segnaliamo: I cinque sensi + 1, il rispetto per la Natura (oh… se lo capissero i grandi!). Visita al frantoio Armato, la festa degli alberi, visita in fattoria, attività varie di Giannetto è tornato a vivere, per un giorno, fra la sua gente,il 10 Giugno u.sc; alla Biblioteca Civica Idi Alassio, ove il Rotary Club, col patrocinio del Comune, ha proiettato “Il viaggio del Caroly” da Buenos Aires a Genova, un entusiasmante cortometraggio, girato dallo stesso Giannetto durante la traversata atlantica del 1955-56. Numerosissime le autorità militari e civili, gremito sino all’inverosimile il Salone, entusiasmo e sincero affetto verso un indimenticato alassino d.o.c. che ha sempre onorato, con la sua vita e con la sua multiforme ed ingegnosa attività (fu scrittore, pittore emerito e grande giornalista), la nostra terra ligure. Ha introdotto la serata il Presid. Rotary, Com.te Carlo Cipollone, che ha salutato i presenti e in particolare la famiglia Beniscelli. Quindi il Sindaco, Arch.Marco Melgrati, ha porto il suo saluto non senza brio e vivacità nel ricordare Giannetto ed ha proseguito il dott. Giovanni Geddo che ha tracciato un ricordo toccante suo e del padre, amico fraterno di Giannetto. Il prof. Alberto Beniscelli ha voluto ricordare brevemente suo padre, sottolineando il fatto che Egli seppe sempre insegnare ai figli la rettitudine e l’onestà della vita, pur senza mai aver imposto nulla. Ha quindi concluso il ricordo di Giannetto l’Avv. Cosimo Costa che ha parlato dell’artista geniale, dello scrittore fluido e convincente che amò sempre nei suoi libri la terra di Liguria ed Alassio. È seguita la proiezione della traversata oceanica del Caroly (varato dai Baglietto nel 1948): la partenza da Buenos Aires e da Rio de Janeiro (Butafogo) il 26 dic 1955, il Rio Parà, le Antille, i Carabi e, dopo 260 miglia la Repubblica Dominicana con Santo Domingo, Haiti, San Salvador, la Florida e Miami, il Nord Caroline e, con un “salto” dal 35° parall. Sud al 42° Nord, e dopo una breve sosta a New York, l’Oceano infinito sino alle Bermude e, dopo 2000 miglia di mare, ecco le Azzorre e Lisbona con la tanto agognata Torre di Belem, il 18 Luglio 1956 Qui ebbe termine il film, girato da Giannetto, non il viaggio che dal Portogallo portò l’imbarcazione a Marsiglia, Montecarlo, Alassio e Genova. Si è trattato di una proiezione interessantissima, che ben ha meritato un coro di applausi e di simpatia, di un cimelio storico segnato dal tempo e che meriterebbe un restauro e, per tornare alla serata... un plauso agli organizzatori e la gioia ben palese di tanti “vecchi” Alassini per essersi ritrovati, anche se solo per un giorno, accanto ad un grande ed indimenticato amico, che ha sempre onorato la nostra città e la nostra gente. Tommaso Schivo per A.V.A. tutte le classi e ancora: Apprendisti vigili, gli amici verdi e gialli, visita a Genova delle terze classi, la S.M.S. di Moglio, sondaggi e interviste, il mio amico pesce, la nostra ornitologia della IV classe. E le classi quinte? Ecco il riciclo della carta, le mostre di pittura, le grotte di Toirano, il presepe, il Trofeo Ravano e Moglio (sempre attivissima) e cento notizie “flash” per tutti i gusti. Un plauso sincero (e commosso) a tutti, grandi e piccini per un ottimo lavoro e per un libretto prezioso, per il quale bisogna trovare un posto “nobile” nella propria biblioteca familiare! Tommaso Schivo per A.V.A. ADOTTA UN’AIUOLA Alassio Donna aveva lanciato una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini chiedendo di prendersi cura delle aiuole situate nella vicinanza delle loro attività. Purtroppo, pochi risposero all’appello. In allora il Comune di Alassio aveva posizionato vasi ed aiuole fiorite, sperando nel buon fine dell’iniziativa. Due di queste furono posizionate, unitamente ad una magnifica giara, in Via Vittorio Veneto 126, angolo Vico del Ferro che, anche loro, non ricevendo cura ed acqua, piano piano le piante morirono. In questi tempi la Signora Lucia di Vigevano rilevò un negozio di abbigliamento nella zona, chiamato Nadir e, amante del bello e delle piante, ha provveduto, a sue spese, a sostituirle con altre nuove che cura quotidianamente. Un plauso particolare va riservato anche agli esercenti della centralissima Via Torino e a qualche altro caso sporadico. Ci auguriamo che, imitando questi esempi, molti altri titolari di esercizi commerciali vogliano seguirli. Alassio, lì 0/06/2008 AlassioDonna Alassio Super Partes provocatoriamente anonima L’estate è iniziata, almeno formalmente, ma anche la temperatura sembra volerci dare la stessa convinzione. Gruppetti di turisti hanno cominciato ad invadere Alassio, come sempre accade nella bella stagione, e il nostro habitat naturale vivibile, già piccolo più ristretto, e meno godibile. L’estate è il momento in cui siamo circondati di persone che vengono qui a divertirsi e a rilassarsi, (spesso provocando sentimenti, non proprio piacevoli, in chi qui ci vive, ma, per ragioni pratiche, è costretto a passare la bella stagione a lavorare). La rilassatezza, la voglia di vacanza, il divertimento che ci traspare dai turisti, spesso ci fa dimenticare che l’estate non è, e non deve essere, un periodo di pausa, che dopo ci sarà un autunno, che per noi la vita continua, in questa e nella prossima stagione, e che non si può interrompere o annullare tutto in funzione dei turisti, ma considerati solo una delle risorse da aggiungere al nostro progetto su Alassio. “Progetto su Alassio”… già, perché se vogliamo far rendere al meglio qualcosa dobbiamo considerarlo come un’azienda. Quando qualcosa è di tutti non se ne occupa davvero nessuno; d’altra parte quando qualcosa è di uno solo, o di pochi, non è realmente per nessuno. Ci può essere una via di mezzo: ci deve essere qualcuno, scelto, che gestisce, organizza, coordina, ma tutti possono partecipare attivamente, allo stesso livello, e ciascuno deve fare la propria parte, se vuole godere di qualcosa, e dire che appartiene a tutti, anche a lui. Come gestire un’azienda: (sicuramente ci saranno (o ci dovrebbero essere) persone che sanno molto meglio di me cos’è un’azienda, come va organizzata e gestita, e cosa significa farla rendere al meglio…) Innanzi tutto bisogna fare un progetto: decidere quale dev’essere l’obbiettivo, ovvero come Alassio deve diventare, le motivazioni e i vantaggi, di questa proposta, perché non esiste che si vada avanti un po’ così come viene, o per tentativi. È importante stabilire cos’è davvero importante, cosa va presentato, o cosa invece andrebbe modificato. Poi qual è il tempo e il budget a disposizione, perché non si può, o non si dovrebbe, fare qualcosa con ciò che non si ha, né è necessario per entrare nella Walk of fame. Quindi, scelto e definito l’obiettivo, bisogna decidere come arrivare a tale fine, e quindi c’è la scelta di ogni singolo progetto che permetterà di raggiungere quel valore d’insieme. Ogni progetto dev’essere giustificato, e documentato con budget e tempi necessari per la realizzazione. Detto così potrà sembrare semplice, forse troppo, ma vi assicuro che la realizzazione è molto meno complessa di quanto c’è un progetto e un’ideale alla base, oltre alla reale voglia di fare qualcosa per Alassio, e non per se stessi. Provocatoriamente Anonima (In ricordo di Lucio Bonifai) Cominciò tutto con l’OCKEY. Questo era il nome della squadra di calcio della Piazzetta di Via Torino dove, e non fu un caso, debuttarono almeno otto o dieci giovani calciatori che in seguito, costituirono la formazione del mitico SC Alassio e della Rappresentativa Ligure di Calcio. Gli “Americani liberatori” se ne erano andati e lasciandoci negli spogliatoi del vecchio Campo Polisportivo due sacchi di maglie sportive a strisce giallo e nero e nero verde ed alcuni palloni ovali con i quali si erano divertiti a giocare “a u rughi”. Quegli anni costituirono un momento esaltante e non solo per i giovani della Piazzetta abituati a giocare au ballun in spiaggia a dorso nudo o al fondo di via Torino nel pezzo di strada compreso tra il negozio della Gilda “Porto di Mare” e la Tipografia Lavagna, davanti al negozio da calzolaio di Baldi e alla bottega da barbiere di Gustin Testa. Giocavano sempre tutti, quelli con i piedi buoni e quelli che… li avevano piatti ma tutti insieme poi ci buttavamo in mare o… drentu a funtanetta felici e contenti di essere insieme. Un preambolo lungo per parlare in ricordo di Lucio Bonifai ma indispensabile per colmare, in parte quel vuoto a cui accennava l’amico (non può non esserlo...) che scriveva con tristezza “non c’eravamo in tanti... a salutarti”. È vero Lucio Bonifai, è stato per il mondo dello Sport del Calcio Alassino un “Fedelissimo”. Cominciò con l’Ockey futubal (in alassino) Club. Era lui che ci veniva a sostenere nel Campo Grande del Collegio quando vincevamo le prime edizioni del campionato di Seria “A” battendo la squadra di Don Masieri, Don Motroni, Don Muscinelli… Era lui che ci portava le maglie quando alla fine dell’estate andavamo a fare la “tournee”, come la chiamavano Franco Mendola e Gildo Giudici, a Garessio, Calizzano e Murialdo. Fu allora, probabilmente, che Lucio “u l’ha imparau” a prendersela con gli “Arbitri” che, essendo del luogo, parteggiavano sempre per la compagine locale. Al ritorno, dopo essere passati per “Eca Nagasò” (per farla intendere come voleva Marino Sandon) eravamo, Lucio per primo, sempre più rilassati e pronti ad affrontare le giornate lavorative che ci attendevano. Lucio Bonifai ci seguì tutti nell’US Auxilium (la prima) quella di Ilario Fia e Mario Cristiani (zio di Lucio) e anche in quell’ambito, più elitario (?) (...comunque a Eca Nagasò ci andavamo sempre...) il ruolo di “primo sostenitore della squadra” a Lucio nessuno glielo levava mai. E quando al “fondo di Via Torino” si formavano quei crocchi di giovani e adulti dove, in circolo, si discuteva di Calcio giocato, Lucio lavorava di gomiti, soprattutto ai fianchi, dei suoi amici sostenendo a spada tratta l’operato di questo o quel giocatore. Finiva sempre con una botta de “ti sei in prescistusu... de balun ti nun te n’accapisci” e le risate di tutti. Sul campo sportivo dove, sempre più spesso, scarseggiavano gli atleti ed i dirigenti Lucio... invece, c’era sempre. Venne il tempo delle “Vespe Giallonere”, il tempo che Gino Accame, (un vero sportivo!) aveva chiesto al grande e famoso “cartoonista” alassino “Gibba” di simboleggiare con un disegno la squadra di Calcio di Alassio che tanta ammirazione riscuoteva. Nacque così la famosa “Vespa” destinata a sopravvivere, testimone di un momento giocato e sentito per e da quella “buona” “Alassinità”, che ha spinto gli alassini ad intitolare a Sandro Ferrando, morto a Cassino in difesa della libertà, il suo nuovo stadio. È il momento più bello anche per Lucio Bonifai. La squadra gioca e vince anche fuori provincia, anche fuori regione. Il “fedelissimo” Lucio è sempre presente ad incitare e a sostenere (come socio... attivo (sic) la squadra e i suoi “vespini”. E la squadra vinceva e i giocatori si facevano onore; (quasi sempre). Il motivo di quando perdeva, per Lucio, era sempre lo stesso: ...se l’arbitro u n’avesse daitu quelli due riguri... a u mascimu, mascimu e... e pareggiomu, ma nu perdemu. Così la pensava Lucio; e lui vedeva sempre bene e in nostro favore. Ma come tutte le squadre di Calcio, anche lo S.C. Alassio dopo aver raggiunto i vertici alti dei Valori sportivi, comincia la sua lenta ma inesorabile discesa. I nomi di radice alassina scompaiono dalle liste dei suoi giocatori e da quella dei dirigenti. Compaiono strani personaggi, con, in nome dello Sport, strani disegni in mente; anche il Fedelissimo rimane solo. Ma accetta la promiscuità e va avanti. Interviene anche finanziariamente al limite delle sue risorse; fa il magazziniere e traccia i contorni del rettangolo di gioco. È la decadenza! Lucio pur con tutta la sua “Cuvea de Balun” non riesce a fermarla. Vive ormai, praticamente, attorno al Campo Sportivo. Rintuzza verbalmente gli attacchi alla squadra e contro la nuova dirigenza, e senza più passare per Eca Nagasò, si accontenta di gridare contro l’arbitro di Terza Categoria. Il mitico S.C. Alassio è infine diventato BastiaAlassio, AlassioAuxilium, Alassio S. Bernardino. «Ma cose u l’ha vistu? Mast’arbitru u l’è vegnue nesciu... u ne vo fo perde... u l’è d’accordu cui i autrì...». Pur con tuta la sua grande passione sportiva, Lucio Bonifai è solo. E, per farsi capire deve parlare italiano e pensa sempre vera la morale di quell’antico adagio alassino che dice: «C’ìù ti t’abassci e ciù ti musci u cu». Ma, pur nel vuoto lasciato dai moltissimi amici prematuramente scomparsi, sulla bara contenente i resti mortali del più fedelissimo degli appassionati di calcio alassino, una bandiera giallonera non avrebbe stonato... Una Preghiera… poi... è come un saluto prima di ritrovarsi nella… luce perpetua. E questa volta amico Lucio… la colpa non è dell’Arbitro. Dante Schivo 4 «L’ALASSINO» Lettere del pubblico Analogie… Leggendo i giornali di questi giorni è molto triste dover scoprire tanti orrori e tanto dolore. Vi chiedo scusa se mi viene spontaneo il paragone fra la mia bella Alassio e i pazienti della famigerata Clinica S. Rita di Milano. Ma anche Alassio è stata curata male e rovinata: il verde è stato estirpato come i polmoni dei malcapitati sotto i ferri e gli interessi dei cattivi dottori. Le piazze hanno subito un danno forse irreparabile,come le mammelle delle pazienti. Conosco molto bene la Clinica Santa Rita perché ho avuto tre persone a me vicine ricoverate là. Però i dottori, come taluni amministratori, affermavano di svolgere il loro lavoro con coscienza. A noi è andata peggio che ai malcapitati della S.Rita: ci hanno tolto tutto: Teatro, Cinema (campo sportivo, e perfino i vicoli ove le moto la fanno da padrone o i marciapiedi dove poter camminare liberamente senza inciampare nei tavolini riceviamo e pubblichiamo (le lettere anonime non vengono pubblicate) Ma quando gli Alassini… disposti a caso. Forse va bene così: chi comanda ha preso il voto da quelli che ora si scoprono malati e… chi vivrà vedrà. Faccio pure notare che la signora Talassoterapia è ingessata da otto anni e arriva ad occupare metà strada, nell’indifferenza di chi dovrebbe controllare e poi si accanisce contro... un vaso spostato di pochi millimetri. I malati del Santa Rita forse saranno risarciti, ma tante belle cose della nostra Alassio non le avremo mai più. Forse c’è tanta gente più ricca di soldi, ma l’amore per la propria terra che era stata benedetta da Dio è ormai scomparso. Meno male che, come diceva il grande Totò, alla fine c’è “a livella” e tutto si lascia qui,ma noi non lasceremo ciò che ci hanno affidato i nostri vecchi bensì ciò che è rimasto dopo l’intervento dei “medici del Santa Rita”. Lettera firmata C’era una volta Alassio Ricordo un tempo quando, scendendo da capo Santa Croce, un cartello con scritto “zona del silenzio” avvertiva automobilisti e motociclisti, che la nostra buona clientela voleva trascorrere le vacanze in tranquillità. Oggi purtroppo tutto è cambiato. Auto e moto scorrazzano senza lesinare rumori di ogni genere. I centauri, poi, con le loro marmitte quasi sempre non in regola, la fanno da padroni. Perché non dotare i Vigili Urbani di un apparecchio misura decibel? Ma forse simili raffinatezze non verrebbero apprezzate dall’odierna clientela. Ho notato che, già ad inizio Venerdì 18 Luglio 2008 stagione, il mare non è proprio pulito, anche a causa, ritengo, degli scarichi delle acque bianche. Ricordo un articolo del Cap. Cerotti, apparso sull’Alassino di qualche anno fa, che suggeriva di portare gli scarichi bianchi al di là di quella linea ideale che va da capo Santa Croce a capo Mele, affinché possano disperdersi in alto mare e non ritornare sul litorale. Mi pare un’idea sensata. Perché non si fanno degli studi a proposito? Ma tant’è; forse queste raffinatezze non sarebbero apprezzate dai più. Ho letto sulla stampa che ancora una volta la nostra amministrazione si preoccupa di costruire e inondare questa città con nuovo cemento. Tanto per cambiare si cerca la possibilità di far costruire nuovi box auto. Ma non ne abbiamo abbastanza di cemento in giro? Abbiamo un’economia cittadina che è al collasso, di politiche turistiche non se ne parla se non per costruzioni o lottizzazioni che poi non si capisce bene a chi giovano, non certo alla comunità visto che il problema dei parcheggi l’abbiamo e basta voltare lo sguardo verso la collina per vedere le colate di cemento, ne sono dimostrazione le lamentele dei turisti che hanno avuto la malaugurata idea di venire ad Alassio nei fine settimana scorsi. Ma pensare invece a costruire un turismo fornendo servizi efficienti, non cumuli di spazzatura, o quello di aumentare le già care bollette dell’acqua anche a chi ha la residenza nella nostra città dimenticandosi che la legge consente di avere la residenza in un luogo ed il domicilio in un altro, se i conti non tornano non è colpa dei cittadini. Si parla di sprechi, ma tutti gli stipendi percepiti da Presidenti e consiglieri di Amministrazione delle varie municipalizzate non vengono mai citati, gente che percepisce stipendi solo perché vicini a questa o quella corrente politica e si spartiscono gli incarichi e gli stipendi dentro le loro sacrestie politiche, uno a me e uno a te, e questo non da oggi ma da anni, non è ora che la possibilità venga data a tutti tramite concorso pubblico visto che abbiamo tanti giovani anche laureati che non hanno lavoro. Da anni paghiamo come cittadini degli stipendi a persone che non si sa per quale motivo abbiano certi incarichi. Una volta avevamo il Servizio Acquedotto e Fognatura gestito dal Comune, il servizio funzionava e costi per il comune erano pressoché quelli di tutte le altre ripartizioni. In altre cittadine turistiche, poi, le amministrazioni si sono mosse per farsi i depuratori, da noi i soldi incassati dal comune non si sa bene a cosa servono visto che bisogna rivolgersi ai privati per poterlo fare con costi che sicuramente si andranno a ripercuotere nelle nostre tasche. Il privato non fa beneficenza, cosa che non deve fare nemmeno il Comune ma almeno il guadagno potrebbe rinvestirlo in altre opere. Avevamo un Circolo Nautico con una sede che era il fiore all’occhiello della città, ora ha una sede che assomiglia alla casa dei 7 Nani tanto è piccola. Non parliamo poi di quello che è stata la politica delle dismissioni alberghiere, anche qui a vantaggio di pochi e svantaggio di molti soprattutto commercianti e ristoratori avendo ridotto questa cittadina a dormitorio, e le spiagge, hanno creato le SLO, Spiagge Libere Organizzate che mi pare di libero abbiano ben poco, e nemmeno in questa hanno saputo dare il servizio ai Diversamente Abili i quali non hanno nemmeno il piacere di godere della spiaggia e del mare perché inaccessibili, scale, scaline, scalette, in compenso abbiamo due piani di box nel centro della città che non servono assolutamente a niente se non a far guadagnare chi li ha fatti. Ora alla fine di queste poche considerazioni mi chiedo quando agli abitanti di questo paese interesserà più il bene comune che porta ricchezza e lavoro su più ampia scala che non il proprio egoistico orticello, gli egoismi ci stanno portando a raschiare il fondo del barile se mai fondo ci sarà ancora. I risultati li avete sotto gli occhi e potete vederlo o siamo in un paese di ciechi. Spero in un futuro migliore, d’altronde la speranza è l’ultima a morire. Enzo Di Matteo Simone Audisio Un riconoscimento sentito Buccia di banana Uno dei passatempi più diffusi ed ecologici della stagione balneare è sicuramente la passeggiata lungo il bagnasciuga fra Alassio e Laigueglia. Una volta giunti in prossimità della “Scogliera” bisogna però decidere se tornare indietro o attraversare 30 metri di “terreno minato” e proseguire sulla bellissima spiaggia fin quasi al porto di Alassio o a Capo Mele a seconda della direzione di marcia. Il percorso di quel breve tratto sotto la passeggiata si rivela subito ricco di ostacoli e difficoltà: presenta resti di antichi crolli (causa assestamenti geologici? O bombardamenti di guerra? O demolizione di Villa Cortese?), spuntoni di ferro arrugginito che affiorano dagli scogli e tracce evidenti di assembramenti umani. Quali vie diplomatiche bisogna percorrere, quali accordi intercomunali o interpoderali bisogna raggiungere per far si che questi pochi metri siano sistemati e consentano di passeggiare senza rischiare ogni volta la salute? Viviamo in un posto meraviglioso, basterebbe un minimo di interesse e di cura per conservarlo e valorizzarlo. Perché facciamo sempre in modo di assomigliare al viso di una donna bellissima che però quando sorride mostra una fila di denti guasti? Perché dobbiamo sempre scivolare sulla buccia di banana? Alessandra Tarabusi Ringraziamento Le famiglie e gli alunni della classe quinta della Scuola Elementare di Moglio ringraziano la Società di Mutuo Soccorso “Fratellanza” di Moglio per il contributo loro elargito quale sostegno per acquisto libri di testo di 1a Media per il prossimo anno scolastico: Simili iniziative, oltre a fare onore alla nostra vetusta Società Operaia, contribuiscono a farci sentire maggiormente membri di questa comunità di cui un giorno, pure loro, i nostri giovani, saranno membri attivi. In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. Domande reiterate… (centro città) Incontro qualcuno per strada e mi dice: fai attenzione che scrivendo su l’Alassino certe critiche al sistema ti fai dei nemici che possono adombrarsi. Qualcun altro invece mi dice: «Continua così finché non si prendono provvedimenti, non mollare e insisti a segnalare tutto». lo faccio critiche costruttive non malevoli e riporto fedelmente le varie voci del popolino, sperando che qualche “eletto tra i politici” le faccia sue e le presenti in Consiglio comunale,pertanto .ripropongo le domande: 1°) Cestini e cassonetti dei rifiuti vanno svuotati più volte se sono troppo pieni, specialmente nelle festività. 2°) Perché si continua ad accendere le luci dei lampioni quando c’è ancora il sole? Cerchiamo di risparmiare due o tre ore di elettricità! 3°) Via Don Minzoni (ex via Celesia) dovrebbe come via Cavour e via Torino, data la sua centralità, essere una via pedonale con fioraie e panchine, vietando la sosta delle auto e moto e magari allargando i marciapiedi per il passeggio turistico. 4°) In via Cavour non si possono tollerare quelle brutte panche sempre chiuse e adatte alla montagna. Perché non richiedere che vengano sostituite da bei tavolini e sedie eleganti e più consone alla nostra cittadina marina? 5°) Volete lasciare i giardini pubblici a disposizione e godimento dei turisti e anziani residenti in cerca di pace e relax liberandoli daì ciclisti, mercatini, teatrini, e togliere quell’enorme inutile e ingombrante giostra che favorisce la deturpazione delle aiole circostanti nello spiazzo tra viale Gibb e Piazza della Libertà? 6°) I disabili non possono scendere le scalette dei servizi igienici vicini e sottostanti il baretto lato viale Gibb. Si potrebbe farne uno simile a quello messo nei giardini Chaplin, ricordandosi di evidenziare con un cartello l’esistenza dello stesso? Quello esistente tra l’altro è chiuso nelle feste 7°) L’accesso al parcheggio di piazza Partigiani in certi periodi é problematico per lunghe code e intasa il crocevia Dante-piazza. Un vigile potrebbero, essere delegato a risolvere il problema viario? 8°) Il Sindaco ha pensato di sollecitare il pattugliamento, specie notturno, delle Forze dell’ Ordine per stroncare schiamazzi e musiche di bar e discoteche con altoparlanti esterni ad alto volume? 9°) Per scoraggiare la velocità di auto e moto in via Dante, specie dal muretto non si potrebbe mettere dei dossi dissuasori a tratti ravvicinati? 10°) Concludo con un plauso per la nuova rinascita del caffè Mozart che dà lustro al turismo di qualità, sperando non ci deluda come altri purtroppo che, partiti bene, non hanno mantenuto le promesse di rinascita di un grande locale. Ci fanno comunque ben sperare la serietà e l’esperienza professionale del nuovo gestore. Silvio Viglietti Io c’ero Il capriccioso tempo di quest’anno mi ha fatto rimandare una partenza: la mia consueta “fuga” nel verde. Una meta che raggiungo ogni anno in un alternarsi di speranze e fors’anche di illusioni. È un appuntamento che ho con mia Madre che non c’è più: Ad ogni mio compleanno le vado incontro, lasciando alle spalle il mare. Lassù, vicino al cielo ed all’ombra di un magnifico pino che non ha ancora dato fastidio a nessuno, le parlo di tante cose, come se lei già non le sapesse. «Sai che fra i molti problemi che incombono sulla tua amata Alassio c’è Piazza Stalla che dovrà cambiare fisionomia, diventando un cubo di cemento? Siamo già in tanti a voler difendere ciò che il vile denaro vorrebbe distruggere!» Sono già certa che sentirò un abbraccio; è un mondo di persone che come noi hanno sofferto, sognato e combatturo senza mai arrendersi. Adesso, se sarà il caso, toccherà a noi seguirne l’esempio. Fernanda Fiera del libro Il 3 giugno 2008 in occasione della festa di fine anno i genitori dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia di Moglio hanno consegnato una targa alle maestre e alle loro collaboratrici per ringraziarle dell’impegno e della dedizione che sempre dimostrano con i loro piccoli. La consegna è avvenuta dopo un breve spettacolo teatrale e musicale interpretato dai bambini e dopo la consegna del diploma a chi di loro aveva frequentato l’ultimo anno e che quindi a settembre inizierà la scuola primaria. La targa recita la seguente frase: “Con affetto e riconoscenza per l’impegno, la professionalità ed i risultati conseguiti dalle maestre e dal personale scolastico. I bimbi e le mamme”. Cogliamo l’occasione per rinnovare i nostri più cari e sentiti ringraziamenti. Monia Cardi in rappresentanza di tutte le mamme Spett. l’Alassino Nel vostro numero di Giugno ho appreso che la nostra Città ha partecipato in “Grande Stile” e successo, in maggio, a questa eccezionale manifestazione dove in tavole rotonde d’alto valore ha evidenziato un suo Concorso internazionale per autori Esteri presieduto dal Prof. Giovanni Bogliolo, Rettore Magnifico dell’Università di Urbino. Questo concorso avrà il suo apice in Alassio in AgostoSettembre dove i vincitori e l’editore Guanda saranno premiati dagli attori Gerry Scotti e Romina Mondello. A proposito di quanto sopra indicato mi sia permesso aggiungere che alla mostra torinese, al sito 2 Padiglione 114, della Editrice IBISKOS – Ulivieri di Empoli fu presente in mostra una “plaquette” di 20 mie composizioni a tema velico-marinaro che in un concorso interno, per scegliere le opere da porre nello stand, sono state selezionate con medaglia d’argento. Questa mia mini opera si onora della presentazione del Presidente della Federazione Nazionale della Vela Sergio Gaibisso. Con ossequi Santino Bruno Pezzuolo Pessö LIBRI-RIVISTE-VHS-CD Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve. Che fare? Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”. Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore A.I.R.C. dell’ Recuperi spazio, procuri piacere ad altri e aiuti la ricerca sul cancro. Associazione Volontari Baia del Sole NOTIZIARIO NATURA by Volontari Boschivi Alassio La primavera da poco terminata è stata caratterizzata da un interminabile periodo di piogge, (ewwiwa, le falde acquifere si sono rimpinguate) le quali sono state perfino deleterie per le colture… ma hanno invece purtroppo giovato alla vegetazione boschiva “gramma”, ossia rovi ed erbacce che hanno proliferato come non accadeva da anni. Cosicchè quest’anno “ste erbe gramme” si sono impadronite dei molti sentieri puliti - decespugliati… (con tante fatiche), crescendo in poche settimane più degli anni passati in tutto l’arco della stagione… inoltre hanno infestato oltre modo ogni bordo-strada collinare. Ribadendo l’importante discorso “del fare turismo”: gli innumerevoli ciclisti, sia mountain biker che stradisti” che transitano sulle colline di Alassio, subiscono costantemente il disagio di rovi ed attuare un progetto così ambizioso ci occorrerebbe ulteriore forza lavoro. Perciò rinnoviamo l’invito a tutte le persone sensibili al tema ambiente a contattarci allo 0182644914 o alla nostra e-mail: [email protected] Ciò detto è rivolto a tutti coloro che avessero avuto l’intenzione di partecipare alle nostre uscite di lavoro sui sentieri, ma poi non l’avessero concretizzata per il timore della mancanza della copertura assicurativa. A tal proposito la bella novità è la disponibilità dello C.S.E.N. (Centro Sportivo Educativo Nazionale, Ente importante e prestigioso di promozione sportiva nonché assicurativa) a crearci un pacchetto Assicurativo adeguato, tutelando noi A.R.E.S., primi in Italia oltre alle attività sportive anche a quella del Volontariato a tutela dell’ambiente Rubrichetta mensile - Un ricordo per... Anno 1953-54 - Us. Auxilium Attila tra i coniugi Peirano. arbusti a bordo-strada, dovendosi stringere per agevolare il sorpasso delle auto. Eliminare questa antiestetica e fastidiosa vegetazione dal bordostrada è un “lavoro infinito”, ma sicuramente necessario nell’ottica di fare turismo! Perchè “curare solo il centro città - lungomare” è come mettersi un bel vestito ma poi lucidare solo la punta delle scarpe tralasciando il retro delle stesse ed è così che i turisti (ma anche noi residenti) vedono le colline di Alassio dietro il centro. È opinione di molti… noi A.R.E.S. in primis, che una bella località turistica, dovrebbe essere “impeccabile” in ogni “recantu”, poiché ciò denota: cura, prestigio, ed ospitalità. Afferma “Heidi” la Vice-Presidente del gruppo: “a Cortina d’Ampezzo” (dalle mie parti native) (l’Alassio delle Dolomiti) in km e in km di bordo-strada, così come ogni prato circostante (e sono immensi), l’erba è tagliata, sempre, perfettamente come quella dei giardini in centro città!!! E ciò è risaputo e ammirato in tutto il mondo. Tale cura vorremmo poterla applicare nella nostra collina, ma per sotto la dicitura Ecologica, creata appositamente per noi. Quindi, chi volesse passare le domeniche e/o i lunedì qualche ora in mezzo alla natura può ad es. partecipare con noi alle uscite in programma per ripristinare il Parco del Santuario dove c’è urgenza di continuare l’opera di disboscamento/decespugliamento dei 16.000 mq, piantumare alcune centinaia di piantine, creando bei viali, bordi aiuole, etc… Quindi un lavoro leggero e divertente adatto anche a famiglie con bimbi. Riguardo alle piantine ringraziamo calorosamente i coniugi Peirano, Floricoltori, titolari dell’omonima Azienda ubicata in via L. Peirano (zona la carrettera) per averci donato le piantine per abbellire il Parco del Santuario. Domenica 29 giugno u.sc. avevamo iniziato il ripristino della mulattiera di San Bernardo, opera che verrà completata da una ditta la quale sarà sicuramente in grado di seguire gli standard dei lavori da noi iniziati. Cogliamo l’occasione per informarne tutte le persone contattate per aiutarci nelle mulattiere, con le quali avevamo appuntamento a S. Bernardo per domenica 27 p.v. Vincitrice del campionato di prima divisione Interprovinciale a diciotto squadre – Campo polisportivo Alassino – da sinistra Lucio Bonifai – Agustin Testa – Antonio Sibelli – Luciano Schiavo - Giorgio Sandon – Pino Schivo – Mario Cristiani - (all.) Aldo Testa - Dante Schivo – Accosciati: Nuccio Aonzo – Franco Cristiani – Emanuele Baudoino – Giorgio Sabatini – Pino Airaldi VEDI ARTICOLO A PAG. 3 NON LO SI SAPEVA… …che il pittore Feren Pinter fosse nato in Alassio il 19 ottobre 1931. Lo abbiamo appreso da una recensione su “Tuttolibri”, sul bellissimo volume di Santo Alligho – Ferenc Pintér – Little Nemo Editore 2008. Una nascita fortùita la sua. Il padre ungherese Giuseppe Ladislao, residente a Firenze, pittore. La madre Anna Maria Antonazzi, residente in Alassio nella Via Leonardo da Vinci, dove venne alla luce Franco Antonio Giuseppe il quale respirò per brevissimo tempo l’aria salsa di Alassio. La sua crescita e formazione artistica avvennero in Ungheria, dove rimase fino al 1956, quando rientra in Italia per motivi professionali. Realizza grandi opere di pittura murale per la Fiera di Milano, per il Monopolio Tabacchi, la Radiomarelli e la Facis. Inizia poi una prolifica collaborazione con la Mondadori, per la quale disegna più di mille copertine, tra cui quelle per i romanzi di Pavese, Deledda, Agatha Christie. Le sue opere ebbero numerosi premi e riconoscimenti. Tra questi, quello di Edinburgh Festival 1969, di Lucca, di Montereggio. Nel 1960, il Pinter si era presentato alla Mondadori come collaboratore esterno e questa gli affidava il compito di disegnare, con tratto sintetico e mai descrittivo, la pubblicità della casa editrice inserita nei “Gialli Mondadori”. AVIS: Giornata Mondiale del Donatore di Sangue – Torneo di Beach Volley Da qualche anno il 14 giugno è stata istituita la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue. AVIS Alassio per celebrare la ricorrenza e ringraziare i propri donatori ha organizzato, con il contributo dell’Ufficio Volontariato del Comune di Alassio, per domenica 15 giugno un Torneo di Beach Volley presso i bagni don Bosco, al cui istituto e bagnini va un sentito ringraziamento. Il torneo con la formula del 4 contro 4 misto, era aperto a tutti i donatori, ai simpatizzanti, ai volontari di tutte le Associazioni del territorio e a tutti coloro che erano desiderosi di pas- sare una giornata di sport ed allegria. La giornata calda, ma con cielo coperto, è stata l’ideale per lo svolgimento delle partite. Nella mattinata si sono giocate le gare dei gironi di qualificazione. Il pranzo e le bibite offerte dall’organizzazione hanno ritemprato gli atleti che nel pomeriggio hanno dovuto affrontare le semi-finali e quindi l’accesissima finale vinta dalla rappresentativa della Gabbianella, l’associazione che si occupa di affidi minorili; la squadra dell’AVIS Alassio, seppur priva di pedine importanti a causa di precedenti infortuni, è salita sul terzo gradino del podio. Buoni risultati sono stati ottenuti dalle compagini della Società di Mutuo Soccorso di Solva e della Croce Rossa. Le prime squadre classificate sono state premiate rispettivamente con orologio, zainetto e sacca mare. Tutti i premi, targati AVIS, vogliono essere utili nell’impiego di tutti i giorni e testimoniare che i donatori non vanno ricordati un solo giorno all’anno o nei momenti di maggiore emergenza sangue, ma sempre e comunque perchè sono i fautori di un dono generoso e consapevole, un gesto che è costante e periodico. I primi Maigret di Pinter sono, nel 1961, le sovraccoperte per i due volumi de “L’Ispettore Maigret” nella vecchia collana degli “Omnibus Da questa partenza si snoderrà tutta la creazione artistica consacrata al “Commissario Maigret”. In un rapporto sottolineato dallo stesso Pinter, di “immutato interesse, anzi con piacere”: Da questa atmosfera, aleggiante intorno a Maigret, l’illustrare ne creerà un’immagine contrassegnata da i suoi attributi, l’inseparabile pipa, il “gris”, insopportabile trinciato. Dai piatti preferiti la “blenuette de veau”, il “fricandeau”. La inappagata sete di birra e Calvados, l’imancabile uovo sodo. Emblemi che ritraggono un’ icona che diventa coinvolgimento. Nei primi due volumi il Pintér prende come modello il Maigret interpretato al cine- ma da Jean Gabin, perché quello interpretato da Gino Cervi, compare nei telefilm della Rai solo tre anni dopo. Il suo pennello e i suoi pennarelli non avranno sosta finchè la Mondadori sfornasse a gettito continuo tutte le “Inchieste del commissario Maigret” dello scrittore belga Georges Simenon. L’immagine massiccia dell’attore Gino Cervi, la sua personale interpretazione all’ormai consolidato Maigret francese, soddisfano la casa editrice, l’autore e l’esigente Simenon.La collana dei “Gialli Mondadori” assume un interrotto gettito che sempre più svelerà ai lettori la simpatica immagine del Maigret all’italiana, che dalle copertine di Pintér è diventato una figura difficile da dimenticare. Il volume-album di Santo Alligo lo si sfoglia inoltrandosi pagina dopo pagina in una gradita rassegna di un unico volto che assume espressioni diverse a seconda del procedere delle stesse “Indagini” che col trascorrere del tempo e i gusti che mutano l’oblio non ha ancora scalfito. Il bellissimo volume, procurò colla sua uscita la nostra sorpresa ed anche la prova che le “Inchieste del commissario Maigret” resistono all’usura del tempo e al variare del gusto dei lettori. Il pittore Franco Antonio Giuseppe nato ad Alassio è morto a Milano il 28 febbraio 2008 a 76 anni. A.C. Frammenti di storia nostrana - PARTE II PREMIO FEDELTÀ (a cura di Tommaso Schivo) CAP. 11° - MORIE Nei tempi nostri, anche recentemente, si è parlato spesso di aviaria o di mucca pazza e di chissà quali possibili contagi e pandemie, ma , se torniamo a rivedere la nostra antica storia, non si scherzava davvero neppure in passato, quando da noi le strade erano dannatamente scarse (lo sono ancora oggi più che mai) e sconnesse e la ferrovia era ancora di là da venire. In quei tempi dolorosi e gloriosi molta parte del commercio e delle provvigioni alimentari si effettuava massimamente via mare e per questo il Presidente del Magistrato di Sanità centrale di Genova, che presiedeva alla salute della Regione stava costantemente all’erta per evitare o allontanare possibili contagi e, ad ogni pié sospinto, direi quasi giornalmente, augurando ogni volta «dal Signore Iddio ogni bene», inviava dispacci e lettere e circolari perentorie, affinché anche gli uffici periferici stessero all’erta contro ogni pericolo. I documenti dell’epoca sono numerosissimi e c’è solo la difficoltà della scelta. Noi non potremo riferirne che alcuni, scegliendo un brevissimo periodo di tempo a mo’ di esempio, ma sufficiente a dimostrare quanto le precauzioni fossero notevoli, pressanti e rigorose. Analizzeremo gli ultimi anni del terzo decennio dell’Ottocento, iniziando con la Circolare datata 12 maggio 1827, che riportiamo testualmente, persino con i sempre numerosissimi errori di ortografia imputabili, probabilmente, non tanto all’Ufficio Centrale di Genova, quanto piuttosto agli impiegati periferici delle varie Sanità portuali della Costa ligure e, in particolare, in questo caso, di AIassio che, trascrivevano di volta in volta i «dispacci» nell’apposito Registro di Sanità delle Circolari ed ordini. Sfogliando anche a caso quel registro ci si imbatte assai spesso in pressanti e precisi «ordini» da eseguirsi con il massimo scrupolo. Ecco quello giunto o trascritto il 15 Aprile 1828 (segnato in margine col numero E CONTAGI DI ALTRI TEMPI 13). Tanto per... incominciare, è una «Circollare» (con due elle) a tutti gli Uffizi di sanità del Ducato di Genova: «Le provenienze dalla Sicilia non saranno Il 3 di Maggio successivo si prescrive che «le provenienze dalle isole Baleari saranno, fino a novi ordini, soggette a quarantena ed inviarle a questo porto od Il Presidente di Sanità e le sue circolari. DISEGNO DI GIBBA ammesse a libera pratica fino a nuovi ordini del Magistrato (che giunsero venti giorni dopo, il 6 Maggio). Passo ad augurarle dal Signore Iddio ogni bene» - da Genova, il 3 Aprile 1828, con firma del Vice Presidente Mongiardini. al Lazaretto:, del Varignano» Ed aggiunge perentoriamente: «Ciò gli serva di regola ed intanto gli auguro dal Signore Iddio ogni bene» e questa volta chi firma è il Vice Presidente Dalla Chiesa. Più pressante e «nervosa» ci sembra la Circolare N° 17 (del 12 Progetto Danza Alassio al trentunesimo appuntamento Il 7 e 8 Giugno, presso il Palalassio, come ogni anno, la scuola di danza alassina, diretta da Iris Gaburri, si è presentata puntualmente al suo traguardo di fine corsi, allestendo due serate di spettacolo con tutti i suoi allievi, che non hanno deluso le aspettative. Anche i più giovani (4 anni) hanno calcato la scena con sicurezza e disinvoltura, e soprattutto con gioia. Nella prima sera si sono esibiti gli allievi più giovani con “Chi ha paura del lupo cattivo?” e gli altri balletti di danza classica e moderna. La seconda serata ha visto protagonisti gli allievi dei corsi medi e avanzato, che hanno interpretato una suite del “ Don Chisciotte”, in cui le allieve più preparate hanno eseguito in modo impeccabile alcuni assoli di repertorio. Nella stessa serata il caloroso pubblico ha applaudito una emozionante e originalissima versione del “Bolero” di Ravel, così come del balletto “Onirico” e di “Inferno Canto V”, ispirato al dramma dantesco di Paolo e Francesca. Dall’entusiasmo e l’impegno de- gli allievi traspariva chiaramente il serio e sapiente lavoro degli insegnanti-coreografi: Natascia Ragni, Livia Gaburri, Irene Ciravegna, Franco Heera Carola e Iris. Ha presentato le serate il Prof. Andrea Gallea. Il ricavato delle serate è stato devoluto all’A.D.S.O. (Associazione Down Savona Onlus). Nel centro del Progetto Danza Alassio è possibile frequentare corsi di Giocodanza, Danza Classica, Danza Jazz, Danza Contemporanea, Hip-Hop, Tango Argentino, Yoga, Ginnastiche Dolci e Metodo Feldenkrais. Le iscrizioni per l’anno 2008-2009 saranno aperte dal 22 al 30 Settembre presso la sede di Via Manzoni 19. È possibile consultare il sito www.progettodanzaalassio.it Luglio): «La Malatia dominante nella Città di Marsiglia e colà chiamata finora col nome di Vajolo, divenuta sempre più allarmante, tanto per li straordinari sintomi che l’accompagnano, quanto per la molteplicità delle sue Vittime, ha determinato il Magistrato a sottoporre a quarantena le derivazioni del Litorale Francese comprese fra il Varo e la Catalogna, non che quelle delle Isole adiacenti al Litorale medesimo. L’Uffizio si uniformerà a questa misura inviando senza pratica delle procedenze a Lazaretto di Genova o del Varignano. Gli auguro intanto dal Signore Iddio ogni bene»... Firma il Vice Presidente Dalla Chiesa. Il 23 di Ottobre il nostro impiegato di Sanità, dopo aver segnalato in margine il «succo» della «Circollare» (ancora una volta con due elle), ne trascrive il testo e, a notare le numerosissime lettere maiuscole scritte a caso , nasce in noi il sospetto che un po’ di paura ci fosse. Ecco il testo: «Fondati Sospetti che un’ Individuo proveniente da Gibilterra Sia stato sbarcato nel Regno di Valenza, attaccato da una malatia i di cui sintomi sono li stessi della Febre Gialla, hanno indotto questo magistrato di sanità a sottoporre a contumacia le provenienze dai Regni di Valenza e Murcia compresi fra il capo di Gatta e l’Ebro. Arrivandone pertanto costà non saranno ammesse… (e il resto è di consueta amministrazione). La firma è di un altro Vice Presidente (ma quanti ce n’erano?) Lomellini. Stesso ordine, pochi giorni dopo, il 12 Novembre, per le provenienze del regno di Portogallo e isole di Madera e il 1° Dicembre per la provenienza dal Regno di Danimarca («abbollita», si proprio con due b e due l, il 22 dicembre successivo). E potremmo citarne molti altri, ma qui ci fermiamo per trattare, nel prossimo capitolo, di un altro pericolo abbastanza grave e temuto in quei tempi… il carbonchio. Fiocco Azzurro A Pietra Ligure il 24 Maggio u.sc. è nato PIERGIORGIO GIUDICI Lo annunciano felici i genitori Vanessa e Giorgio per la gioia dei nonni, zii e parenti tutti. da sinistra: Sig.ra Erika Kothe ad Alassio dal 1956 - sindaco - Sig.re Macheda (Hotel Regina) - Sig.re Luzia e Grosse Ophoff ad Alassio da oltre 40 anni Sig.ra Rossaro Viglietta Agnese da oltre 40 anni ad Alassio Bagni Mario Sig.ra Ester Cairo Saronni - Alice Bolchini Beraldi - Annunziata Alessandro Ilaria Zanetti c/o Hotel al Mare Anche tre Alassini sull’antica via Marenca 19 intrepidi cavalieri (mai se ne videro tanti assieme) hanno ripetuto a vent’anni dalla prima edizione, la traversata delle Marittime da Lurisia a San Lorenzo al Mare, organizzata, come allora, dai fratelli Ferraris, guide equestri ambientali alpine Engea della “Canunia “di Lurisia. L’antica via Marenca” (il toponimo “Marinca” è riferito a vie che portavano al mare sempre dall’area piemontese attraverso i re, passando attraverso Il Rifugio Mondovì, l’impervio passo delle saline (mt. 2164), Carnino, il Monjoie, Mendatica, i Colli di Garezzo e di Pian del Latte, il Colle Doggia, il Passo delle Vene e lo scosceso e brullo Monte Faudo: Un grande evento per mantenere viva la cultura del cavallo e dare valore aggiunto alle nostre montagne a due passi dal mare. Là dove esistono condizioni maggiormente ostili per cavalli e valichi già in età romana, o vie del sale per il trasporto del prezioso ingrediente) è stata percorsa a cavallo anche dai nostri concittadini Giacomo Lufrano, Priscilla Dusi e Patrizia Azzini dal 26 al 30 giugno u.sc. Rododendri in fiore, genziane e infine ginestre hanno affiancato cavalli e cavalieri, dal monte Pigna (m. 1800) fino a San Lorenzo al ma- cavalieri i nostri tre amici hanno dato prova di resistenza fisica, forza di volontà e capacità equestri notevoli, sotto un sole cocente, ma sempre in condizioni di massima sicurezza. “Bravi”…e bravi anche i cavalli! Fra i 19 partecipanti da tutta Italia anche tre baldi giovani dell’Irlanda, del Belgio e della Francia. LA BIBBIA IN DIALETTO ALASSINO di Gianni Croce Cronache Cronache I due regni: de Giüda e de Israele Cronache L’esiliu - U riturnu - A ricostrussiun E doppu a morte du re Salumùn pe-u populu de Diu, urmai a-u sbandu, delongu ciù a cresce a divixiùn ch’à nu averà de sfögu, fina a quandu insemme pieran a decixiùn de furmò bèn dui Regni e, ratellandu, ne stabiliscen tostu i cunfìn zügandusela turna cu-u destìn. U n’è sgüriu di anni, d’allantù! Generassiui intreghe i sun passai... Autre ne passeran e, sutta u sù immensi Imperi i se sun assestai. Persiai e Grechi, ommi de valù daran a-u mundu növe çivirtai... Ma u populu de Diu, scì!... quellu Ebreu, u existe ancù o i l’han destrütu a réu? Pe i növi Regni a “Storia” a se desgüa annu pe annu in moddu incunclüdente. Ün pò i se dàn... Ün pò stàn in sci-a stüa de scistemò e so cose seriamènte. Ma a realtai a se farà ciù crüa quande autri rèi, vegnüi de da l’uriente forti, putènti e d’autra religiùn de ‘ste tère e cumènsan l’invaxiùn. U existe ancù, ma u l’è ridottu mò. Za sutta Ciru, di Persiani u re, in te so tère u l’ha pusciüu turnò: ma che ruvina, che despiaxé... Che düra situassiùn da suppurtò. Ma i san che a ’stu disastru u gh’è ün perché! Vegghe de Diu u Tempiu u fa atterì: tüttu destrütu, da ricustruì. A Samaria, a primma a l’è a mullò scunfitta dai Assiri assattanai ... . Pöi eiscì Giüdda a vegne sguminò, da Babilonia i vegnen tütti i guai! Populi vinti, gènte tribulò che da-i so tère i saràn’depurtai: i primmi a cà nu faran ciù riturnu... Pe-i autri u vegnirà turna ‘stu giurnu. A decixiùn i-a pìan tütti quanti ch’a mette in motu ancù a cungregassiùn. Anche se cuntrattèmpi u ghe n’è tanti se dan da fò cun fede e dedissiùn. E i früti puran esse ancù abbundanti... Cu-u Tempiu u se ravviverà a Nassiùn. Tramènte in te sti seculi indicai se desgüian autre storie ingarbiai. Pöi eiscì Giüdda a vegne sguminò, da Babilonia i vegnen tütti i guai! MOSTRE D’ARTE SALA CARLETTI (Sede A.V.A.) (a cura di Carlo Bertolino) Ettore Ghiringhelli (Ghiré) Nativo di Pisa, ma alassino, si può dire da una vita, Ghire’ è tornato alla Carletti dal 1° al 15 giugno. Si è subito notato un rinnovamento del suo stile e un’intensificazione della sua attività. Superati i bellissimi paesaggi e marine romantiche dalle tinte tenui, la sua tavolozza si è “convertita” ai colori forti e sgargianti, in questa mostra non a caso intitolata “Acqua”. I primi tenta- tivi si erano visti l’anno scorso nelle vele immerse in un blu intenso di varie tonalità, quest’anno ancora più grandi e stilizzate, anche su di un mare tempestoso. Poi i cerchi concentrici formati dai sassolini gettati nell’acqua stagnante, multicolori ma con uno predominante: giallo, rosso, azzurro, perfino solo bianco, tono su tono. Non mancano altri soggetti, dipinti ad estese “campiture” di colori contrapposti che rasentano l’astratto, di grande suggestione: scorci dei nostri dintorni, Cervo, Castellaro, Porto Maurizio; aquiloni e nature morte, che colpiscono e meravigliano l’osservatore. Scrive il critico dott. Gian Pietro Garoli di Ghiré: «Filo sottile fra cielo, mare e terra, in una chiave simbiotica fra l’umano e il Divino, voglia di libertà ma poi si rimane prigionieri della Ragione. Nell’Opera “Marina a Laigueglia” il Nostro Artista dimostra una indiscussa abilità tecnica e una notevole sensibilità cromatica, riuscendo a toccare le corde dell’ Emozionale più nascosto». Marisa Costa Marisa Costa stupisce per la varietà dei soggetti da lei dipinti. Affezionata alla “Carletti”, nella seconda quindicina di giugno ci ha proposto un “turbinio” di tele: paesaggi, anche con persone; folla con ombrelli sotto la pioggia, marine con o senza barche e pescatori, vele, fondi marini popolati di pesci, vedute di paesi liguri (in particolare Noli e Varigotti); distese collinari dense di ciliegi in fiore (Pecetto torinese) e ancora fiori nei campi o recisi (calle, strelitzie, papaveri, mimosa); figure, ritratti; ammiratissimi i cavalli liberi con le criniere al vento che corrono sollevando spruzzi d’acqua; infine, evoluzione recente del suo percorso artistico, gli sfondi informali dai quali affiorano figure di donne come ectoplasmi assai suggestivi. Tutto questo per quanto riguarda la pittura ad olio, dal colori intensi, marcati. Ma quasi tutti questi soggetti la Costa li dipinge anche ad acquerello. Ovviamente qui i colori sono più tenui e raffinati. In ultimo una menzione speciale meritano i suoi nudi di donna a “sanguigna” (particolare matita rossastra usata fin dall’antichità): stupendi corpi eseguiti con consumata maestria. Il 10 Giugno 2008 presso l’Hotel Diana di Alassio, il Lions Club Alassio Baia del Sole ha organizzato una conferenza con il Sostituto Procuratore della Repubblica italiana presso il Tribunale di Savona Dr. Alberto LANDOLFI. dalla presenza del Procuratore Capo della Repubblica italiana presso il Tribunale di Acqui Dr. Maurizio PICOZZI. E’ intervenuto brevemente Il SINDACO Marco Arch. MELGRATI che ha portato il suo saluto a tutte le Personalità presenti pri- Proc. dott. Landolfi, Parolini, dott. Piccozzi. I temi trattati dal Magistrato sono stati: - Il pacchetto sicurezza - Leggi sull’immigrazione Per l’importanza e l’attualità degli argomenti c’è stata una numerosa partecipazione da parte dei Soci e dei graditi Ospiti oltre ad Ufficiali e sottoufficiali delle varie forze armate e di Polizia. La serata è stata onorata anche PIETRO E I CIBI PASTICCIONI Pittrici ingaune espongono a Cervo Nel mese di maggio è uscita nelle libreria della nostra Città una breve e simpatica fiaba: “Pietro e i cibi pasticcioni” (ed.. De Ferrari) scritta da una nostra concittadina: Cinzia Caratti, medico, che da anni si è trasferita a Genova. Questo racconto indirizzato soprattutto ai bimbi della materna e delle prime classi delle elementari, si propone di consigliare ai piccoli, ma soprattutto alle loro , mamme quali siano le basi di una salutare alimentazione. Un plauso particolare dell’A.V.A. per il contenuto e per le stupende ed accattivanti illustrazioni che arricchiscono il volume. Sicurezza e immigrazione Dal 23.07 al 03.08 il comune di Cervo propone, presso l’oratorio di Santa Caterina, una mostra di pittura e grafica con le opere di Barbara Furfari, Cristina Leali, Tiziana Rufo e Carmela Sciandini. Si affronta l’arte dell’incisione (acquaforte/acquatinta) dell’ olio e dell’acquerello nelle sue differenze interpretative offrendo così una diversa panoramica di stili e tecniche pittoriche. Le quattro giovani artiste si sono formate con i migliori maestri d’arte della zona ed hanno ricevuto premi e consensi di critica e di pubblico in mostre e concorsi nazionali. ma di recarsi a presiedere il Consiglio Comunale. Il Dr. Landolfi ha esposto con grande professionalità e chiarezza i due importanti argomenti e numerosi sono stati gli interventi da parte degli intervenuti. Il Presidentedel Lions Club Alassio Baia del Sole Angelo Parolini Fiocco Rosa La bisnonna Caterina Grollero Maggi annuncia con gioia la nascita di CATERINA Nata il 13 giungo u.sc. per la gioia della mamma Marcella Moreno, del papà Giacomo Molle e la grande felicità dei nonni, degli zii e di tutti i parenti. In ricordo del grande critico musicale col “Memorial Claudio Tempo” I GIOVANI TORNANO ALLA RIBALTA «La gente, il pubblico, ama i vincenti ancorché debba a loro la propria sconfitta» Claudio Tempo, uno tra i maggiori critici musicali italiani, prematuramente scomparso l’anno scorso, guardava in maniera disincantata sia il palcoscenico che la platea. «Primo e fondamentale dovere del critico non è dire ciò che sa ma sapere ciò che dice». E così la filosofia e la sociologia entravano prepotentemente in ogni suo scritto sottoponendo le due scienze all’esperienza musicale e alle prospettive sinestesiche della “musica applicata”. Giornalista di razza, per anni aveva seguito le maggiori rassegne a livello internazionale, trovando anche spazi da dedicare al riposo scegliendo Alassio di cui amava sia la spiaggia che la collina. Così la “città del Muretto”, delle firme celebri, gli dedica una tre sere all’insegna della musica colta, ma soprattutto interpretata da giovani. Era alle nuove leve che Tempo aveva dedicato molto del suo tempo. Il Circolo culturale Elgar, presieduto da Alda Naso, ha organizzato, con l’assessore alla cultura, Monica Zioni, i tre concerti che si terranno, all’insegna del “Memorial Tempo”, nello splendido scenario di Parco San Rocco e dell’ex chiesa anglicana. La prestigiosa manifestazione ha ottenuto il patrocinio dell’Ordine e dell’Associazione ligure dei giornalisti. La direzione artistica è stata affidata al maestro Andrea Elena che, da padrone di casa, ha coinvolto il baritono Ivan Marino, tra l’altro anche impresario teatrale. Il tenore Andrea Elena, dopo aver calcato la ribalta internazionale come tenore, oggi si dedica, con altrettanto successo, all’insegnamento avvicinando Il M° Claudio Tempo. alla lirica un numero sempre crescente di giovani. «Claudio Tempo lavorava soprattutto per i giovani – sottolinea il maestro Elena – ed è in questa chiave che vogliamo ri- cordarlo. Sul palco saliranno giovani leve per interpretare “Traviata” e “Tosca”. Debuttanti e nuovi talenti anche con il maestro Bill Doherty che dagli Stati Uniti sarà ad Alassio per rendere omaggio al giornalista, al critico, all’uomo di grandissima cultura musicale» Claudio Tempo, nato ad Alessandria, è stato critico musicale del “Corriere Mercantile” di Genova, dell’ “Europeo” e del “ Secolo XIX “ di cui era responsabile delle pagine culturali. Il calendario delle tre serate prevede: il 30 luglio, ore 21, “Traviata” in concerto a Parco San Rocco (in caso di maltempo Palalassio); il 19 agosto, ore 21, ex anglicana, “Puccini e dintorni”, concerto lirico vocale con Bill Doherty; il 21 agosto “Tosca”, a Parco San Rocco, sempre alle 21. d.l.c. 29 GIUGNO: FESTA DEI PESCATORI È ormai tradizione che il 29 giugno sia dedicato alla poesia dialettale ligure. I compositori presentano le loro opere ed una giuria assegna un premio particolare e assicura al vincitore il diritto di avere una piastrella alla base del monumento al pescatore alassino situato nel recantu di via Torino. La manifestazione anche quest’anno ha avuto due momenti significativi. In un primo tempo presso la biblioteca civica “R. Deaglio”, alla presenza del vicesindaco, sig. G. Aicardi, è stata riconosciuta vincitrice per l’anno 2008 la poesia Esciu (vicolo) del nostro concittadino, A. Boscione; seconda si è classificata la composizione Incantu di G. Croce. Alle ore 18,30, quindi, la manifestazione si è concentrata intorno alla statua presso il recantu dei pescatori. Allietata e solennizzata dalla banda cittadina, che ha saputo raccogliere un buon numero di turisti, la manifestazione ha ricevuto la benedizione dell’autorità religiosa. Il parroco, mons. Angelo De Canis, circondato da un folto stuolo di bambini ancora in costume che osservavano meravigliati ora gli strumenti dei suonatori ora i movimenti dei presenti, ha ricordato il valore artistico e spirituale dell’avvenimento e ha benedetto la nuova piatrella, l’ottava, che riporta la poesia della sig.ra Gabriella Gismondi. Nella parte posteriore del monumento i visitatori possono osservare anche la piastrella che ricorda il grande poeta alassino, Ettore Morteo, che con le sue Rimme Arascine ha dato origine nel 1927 ad una tradizione locale che continua tutt'oggi. Il prossimo anno sarà la volta del maestro Mario Richero, sostenitore convinto della validità letteraria del dialetto della baia. Giovanni Puerari Incontri con l’Autore Martina Parodi: “Io, Alice e l’America” Ed. “Altromondo” Il professor Franco Gallea ha presentato l'ospite nell'Auditorium della Biblioteca civica il 4 luglio scorso: «Martina Parodi, ligure, 30 anni, 4 figli (una con qualche problema), risiede a Pieve di Teco e si dedica completamente alla famiglia». (È nuora di un alassino, Franco Pelle, socio A.V.A., apprezzato orologiaio e orafo con laboratorio ad Albenga – N.d.R.). Prosegue Gallea: «“Io, Alice e l'America” è un libro dall'impostazione originale, con varietà di registri, moderno. Si divide in due parti: nella prima ricorda Kerouac, nella seconda è autobiografico. Narra di una giovane donna in cerca della sua identità. Personaggio molto complesso, Emy ha una figlia, Alice, frutto di una violenza, autistica; la sua nascita l'ha messa in grande difficoltà, in particolare sul piano psicologico: sebbene madre e figlia siano molto legate, a un certo punto Emy cerca di suicidarsi. Superato il trauma, conosce tramite Internet una ragazza statunitense di origine ungherese; viene invita- ta in America e accetta: si ferma nell'Oregon, ma deve trasferirsi a causa di un'allergia, giunge a Los Angeles, poi prosegue verso Sud, qui trova un mondo magico anche se è un deserto, conosce due uomini... Torna in Italia, tocca il fondo della sua esistenza, ma si riscatta... Il libro si conclude con una serie di racconti Western». Parodi: «Ho studiato Ragioneria a Loano. Il viaggio in America l'ho fatto davvero, Nel libro ho affrontato il problema della maternità subita, della solitudine, non solo della protagonista, che si trova alle prese con problemi più grandi di lei e ha difficoltà a rapportarsi con gli altri; prima del dramma ha avuto una vita agiata, tranquilla, che non l'ha preparata alle future tribolazioni. Non ho voluto raccontare soltanto rose e fiori: nel libro ci sono pagine molto dure (Gallea ne legge qualcuna). Sono rimasta stupita dell'ospitalità americana. Mi ritengo soddisfatta di questo romanzo, ma ora forse varierei qualcosa. Ne ho un altro in preparazione». C. B. Nuova automedica della Croce Rossa PREMIO DI POESIA DIALETTALE ALASSIO 2008 La poesia è sempre esistita e sempre esistera . Perché è un esigenza interiore; una pura emozione. È l’espressione di quel tormento dell’infinito che tutti proviamo. Ma la poesia non può restare confinata in un ambito esclusivamente personale, intimistico; e nemmeno in un elite bisogna dar voce all'’mozione, riconoscere il valore dei grandi poeti ma anche dare ai giovani la possibilità di esprimersi. Per questo è nato il premio di poesia dialettale “Alassio”. Come si giudica una poesia? Guardando se c’è un’espressione viva della nostra lingua madre. E se comunica uno sguardo profondo all’esistente. Non basta aver pensieri profondi e scriverli andando a capo. Così come non bastano un messaggio sonoro o delle acrobazie linguistiche. La poesia dialettale è per la liguria un patrimonio importantissimo, non solo perché tanta gente scrive ma perché in liguria, in un certo senso non esiste, ed è stata un’aspirazione ideale che nei poeti hatrovato la sua prima identità. IL CONCORSO DI POESIA DIALETTALE LIGURIA IN VERSI In data 29 giugno u.sc. si è svolta la premiazione nella Biblioteca Civica. In rappresentanza del Comu- Per la poesia “Esciu” in dialetto Alassino la Giuria del PREMlO ALASSIO 2008 ha assegnato ad Antonio Boscione il primo premio Esciu L’esciu u s’adröve adossu a ’n mò lüxènte C’u se riflette sutta a l’èrcu bassu parpellandu curui; l ‘unda a se sènte appena appena, au tèmpu du mé passu. Miraie antighe, de ’n curù zà früstu, a pèrsega in scia piona di barcui, quattru paroIle, dite au moddu giüstu in tu dialettu che parlammu nui. Arasce bella, tütta in te ’ste cose, cumme de figürine retaiai dau libbru da memoria, a regurdose de quellu tèmpu e de quell’autra etai. Arasce, d’esci ritruvai pé coxiu, de lampi de türchin ch’i ven dau mò, du punènte c’u porta, adoxiu adoxiu, in sèntù duse de baxiaricò... ne di Alassio: il Vice Sindaco Signor Aicardi per l’Associazione Vecchia Alassio il Presidente Carlo Cavedini. Ha ravvivato lo spettacolo la briosa chitarra alassina di Luciano Raita. La giuria era composta da: Com.Dante Schivo – Presidente – Rag. Paolo Ammirati – Rag. Santino Bruno Pezzuolo – Iole Nattero – Rag. Paolo De Feo. Sono stati esaminati 106 elaborati poetici ricevuti. Si assegnano i seguenti premi: 1° PREMIO - alla poesia in dialetto alassino ESCIU di Antonio Boscione 2° Premio - Alla Poesia in dialetto genovese NA VOXE di Rebolinio Vincenzo Ex aequo alla poesia in dialetto alassino INCANTU di Gianni Croce 3° Premio -Alla Poesia in dialetto sanremasco I CATRU VENTI ,di Aldo Bottini; 4° Premio - Alla Poesia in dialetto genovese LENGUA LUNGA DE SA., Corrado Parodi; ex aequo alla poesia in dialetto del Tigullio MAI CIU’ di Danila Olivieri Sono stati inoltre assegnati dalla Giuria i seguenti premi speciali in coppe, targhe e diplomi: Premio Presidente della Regione: alla poesia in dialetto varazzino A Campann-a de l’etae, di Mario Traversi; Premio della provincia di Savona: alla poesia in dialetto albenganese Veuia de Cantà poeta Angelo Gastaldi; Premi dell’Istituto San Paolo - Torino: alla poesia in dialetto di Camporosso Se Dixe, di Mario Saredi; Premio dell’Istituto San Paolo - Torino: alla poesia in dialetto genovese Xeui de memoia di Armando Giorgi; Sono state a termini di regolamento assegnate 10 targhe personalizzate: alla poesia in dialetto di chiavari Altair, di Giovanni Dallorso; alla poesia in dialetto savonese Ouvivi de Liguria, di Rosa Fonti; alla poesia in dialetto laiguegliese A rea, di Emilio Grollero; alla poesia in dialetto ligure A Ma-mà, di Roberta Medesani; alla poesia in dialetto di Balestrino U burgu veggiu, di Fulvio Panizza; alla poesia in dialetto genovese Anconn Insemme, di Edda de Boni; alla poesia in dialetto genovese De votte i figgi, di Pia Bandini; alla poesia in dialetto ventimigliese L’isura suta u Punte, di Sergio Carsughi; alla poesia in dialetto onegliese A me tera, di Celestina Corso; alla poesia in dialetto genovese Atri tempi, di Isabella Parletto. Sono state assegnate anche 9 medaglie personalizzate: alla poesia in dialetto savonese Liguria in versci, di Angelo Buffoni; alla poesia in dialetto savonese A cansun d’ii pesci vivi, di Milvia Prolongo; alla poesia in dialetto di Giusvalla Veira ar vent, di Pietro Baccino; alla poesia in dialetto ligure A Ventu dè Liguria, di Maria Vincenti; alla poesia in dialetto sanremasco A casela de Munsu Marcu, di Costanza Modena; alla poesia in dialetto genovese Fregoggie de versi per un tramuntu, di Domenico Pesce; alla poesia in dialetto genovese Stelle in çe, di Alberto Pasolini; alla poesia in dialetto di Soldano Lavastrùn d’Avrì, di Elio Maccario; alla poesia in dialetto di Loano Liguria, di Francesco Manni. PREMIO BAMBINI (Coppa San Paolo) alla poesia in dialetto Taggiasco n. Madaéna (la traduzione festa di Taggia), rielaborata, scritta e tradotta dai bambini dell’Associazione storico-culturale Rione ORSO di Taggia, Maestro Angelo Cirimele. (Coppa San Paolo) per le poesie in dialetto di Quiliano: Leggende del Quilianese e Draghi streghe e sirene ispirate alle narrazioni tradizionali del Quilianese, poeti classi 3°/A e 3°/B, scuola primaria “Don Peluffo” di Quiliano, maestra Mara Caldano. PREMIO GIOVANI (Assessorato al turismo, Comune di Alassio) alla poesia in dialetto onegliese Liguia tra sé e ma, di Giacomo Maria Mucilli; alla poesia in dialetto di Alassio Semmu de Primma, di Alessio Bonifai, scuola Morteo Ollandini; alla poesia in dialetto laiguegliese A vitta di Elena Schivo, scuola Morteo Ollandini; alla poesia in dialetto alassino Mirala de chi, di Nicolò Monticelli, scuola Morteo Ollandini. Presso la Parrocchia di S. Giovanni in via Neghelli ad Alassio, si è tenuta domenica 22 giugno l’inaugurazione della nuova automedica della Croce Rossa di Alassio. Questo mezzo è stato acquistato con il contributo delle famiglie Alemani e Savona in ricordo dei loro cari estinti (G.F. Savona e A. Alemani). Si ringrazia Don Luciano per la benedizione impartita a tutti i presenti. Il Presidente Delegato Peutet Alfredo Ancora un grazie alla scuola per l’infanzia Laura Vicuña È giugno, l’anno scolastico sta per concludersi. È quindi il tempo delle riflessioni, del “tirar le somme” come molti usano dire. Noi mamme dei piccoli, i cosiddetti “gialli”, della scuola per l’infanzia “Laura Vicuna” dell’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice di Alassio, vogliamo cogliere l’occasione di questa prima pausa per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a rendere così speciale la vita dei nostri bimbi. Ricordiamo bene i dubbi, le incertezze ed anche le speranze dei primi passi in questa nuova realtà, nel mondo della scuola e comprendiamo anche quanto debba essere faticoso il lavoro di assistenza in questa delicata fase di approccio con il mondo esterno alla famiglia. Il 18 giugno siamo state convocate per la presentazione e la consegna dei lavori svolti dai bambini. Altro che “canzonette e preghierine”!!! È stata la conferma di ciò che abbiamo toccato con mano ogni giorno. Le tre classi hanno inoltre condiviso momenti di gioco, di scoperta ed esperienza, e ciò che è palese per tutti i genitori è il clima di armonia che circonda i nostri bimbi. Grazie quindi a Sr. Rosina, Sr. Costantina, Manuela, Cristina 1 e Cristina 2 e Sara. Grazie anche alle cuoche che hanno deliziato il palato dei nostri cuccioli e grazie alle signore che hanno assicurato ordine ed igiene ai locali della scuola. E non vogliamo dimenticare Sr Mina e poi Sr. Bruna, Sr. Chiara, Sr. Amelia e Sr. Gemma che ti accolgono con un bel sorriso e accudiscono i bambini con amore e responsabilità quando i genitori ritardano. Buona estate ed arrivederci a settembre. Un gruppo di genitori BULLISMO? NO, GRAZIE! Per il 30 maggio alcuni studenti dell’Istituto Alberghiero Giancardi di Alassio hanno organizzato una manifestazione per dire NO al bullismo. L’iniziativa è partita da degli alunni delle classi IV e della V, con a capo del progetto Mattia ACCURSO e dell’organizzazione Lisa BUSÈ; hanno partecipato poi attivamente alla realizzazione anche Abigail MASSIDDA, Valentina ALLASIA e Rodrigo PARODI coinvolgendo moltissimi altri ragazzi, anche quelli delle prime classi. “Siamo indignati di vedere certe scene su You Tube, ai telegiornali e nelle varie trasmissioni televisive. Siamo disgustati dai nostri coetanei che non sanno cosa sia la solidarietà o il rispetto per il prossimo. Ma ugualmente siamo offesi dai mass media che mostrano continuamente immagini di quel genere di gioventù, mentre i buoni esempi vengono dimenticati. Tra di noi ci sono anche persone speciali che fanno cose straordinarie, ma non se ne parla o se ne parla decisamente troppo poco. Se se ne parlasse un po’ di più forse gli emulatori seguirebbero altre strade.” I capofila hanno così presentato le loro idee al Sindaco e all’Assessore Zavaroni che hanno accolto con grande entusiasmo il loro progetto, sostenendolo ed aiutandoli nella realizzazione. Poi i maturandi hanno coinvolto anche altre scuole delle Baie del Sole: le medie M. Ollandini, le medie ed i licei Don Bosco, d’Alassio, e poi l’agrario Aicardi, l’ITIS Galilei ed i licei Giordano Bruno d’Albenga e tutti insieme hanno dato vita ad una grande maratona artistica. Così il 30 maggio per ben 7 ore consecutive, senza alcuna interruzione, i ragazzi delle Baie Del Sole, hanno con grande entusiasmo e passione, nonché indescrivibile emozione, presentato, scolpito frutta e verdura, cantato in coro, in coppia o da soli, musiche dei Beatles, Ramazzotti, Vasco Rossi, Pausini, Prince, Madonna, Le Vibrazioni, Grignani, D’Alessio, Springsteen…… ballato hip hop, jazz, salsa, merenghe, baciata,…… suonato Mozart, Bernstein, Piovani, Chajkowski, Bizet, Nirvana, The Ramones, Police, Europe, Queen, Doors,…… recitato Benigni, sketch di cabaret e poesie senza stancarsi mai. Magari avevano lo stomaco reclamante, la voce rauca e secca, i piedi un po’ gonfi e doloranti, ma andavano stoicamente avanti certi del loro gesto ed incredibilmente convinti delle loro idee. “Josè Antonio Abreu, direttore d’orchestra ed ex Ministro della Cultura Venezuelano, per costruire un futuro in uno dei Paesi più violenti del Sud America, devastato dalle enormi differenze sociali, ha dato vita a un sistema rivoluzionario, basato sulla cultura della musica. Josè Abreu non ha scelto la via degli aiuti umani- tari, ma quella dell’arte ed in questo modo ha risvegliato il rispetto di se stessi e per gli altri”. Spiega Abigail MASSIDDA sul perchè di una maratona artistica. “Purtroppo anche in Italia le cronache nere dei giornali sono piene della violenza che ormai permea in modo incontrollato i rapporti familiari, d’amicizia, di coppia ed in genere i rapporti sociali. Ma soprattutto ciò che ci sconvolge sono i fenomeni di bullismo reiterati dai nostri coetanei o peggio ancora da bambini. Ed in merito a questo ci siamo interrogati, chiedendoci quale sarebbe potuto essere un modo per contrastarli, per fermarli, per dire BASTA!” Esclama deciso Mattia ACCURSO. “Sembra inverosimile che nei Paesi in via di sviluppo in cui tutti gli sforzi sono tesi al successo economico, non si cerchi di educare la sensibilità fin dalla prima infanzia…” dice Hind ER RACHED. “Eppure è proprio tramite la sensibilità che si potrebbero formare delle nuove generazioni con una capacità più profonda e completa di apprezzare la bellezza della vita.” Commenta Loris PARODI. “Solo nutrendo l’anima troveremo le risorse per emanciparci e migliorare la qualità della vita, diventando una risorsa per la nostra comunità.” Ribadisce Lisa BUSÈ. “Se l’arte ha la capacità di esaltare i valori di solidarietà e reciproca compassione, riuscirà ad unire intere comunità e cambiare il profilo sociologico di un paese!”. Dichiara Fabio GARASSINO. “Pur essendo, l’Italia, un Paese ricco di cultura, l’educazione artistica non è considerata uno dei fondamenti della vita culturale, ma forse potrebbe essere proprio questa una strada possibile per la crescita sociale”. Suggerisce Rodrigo PARODI. “Niente come l’arte è capace di sviluppare quella sensibilità necessaria per uccidere la violenza.” Sottolinea Anna BUSE’. È così, grazie proprio all’Assessorato alle Politiche Scolastiche, sempre sensibile alle problematiche giovanili, questo gruppo di brillanti intellighenzie ha potuto esprimere il proprio disappunto, le proprie idee, le proprie teorie, le proprie proposte. Ragazzi maturi che hanno riflettuto, discusso, cercato delle soluzioni, ragazzi di cui, genitori ed insegnanti, possono solo andare fieri ed orgogliosi; ragazzi che, nonostante la loro giovane età e la loro inesperienza nelle cose del mondo, hanno molto da insegnare a tanti adulti navigati. Ragazzi di cui vorremmo si parlasse di più, perché sono loro il NOSTRO vero futuro. Simona CASAGRANDE ALASSIO PORTO APERTO di Dante Schivo I Liguri alassini mai avrebbero costruito un Porto commerciale in mezzo ad una spiaggia in continua espansione (e non erosa… malgrado gli sforzi giornalieri perpetrati, per ora, ad insaputa della natura). Nelle loro scelte tecniche ed economiche in difesa della loro terra, hanno saputo trarre vantaggio dall’avvento di Napoleone che, con la sua visione politica degna del miglior impero romano, ben capì l’importanza militare e amministrativa di una buona rete stradale e dell’opera del prefetto del dipartimento di Montenotte Conte Chabrol De Volcic che progettò una grande strada litoranea (e le nuove vie di penetrazione verso il Piemonte) che solo nel 1830 fu completata e a cui fu dato l’antico nome romano di Aurelia. Ma la vera rivoluzione nei trasporti liguri fu causata dall’arrivo della ferrovia. Nata in Inghilterra nel 1825 e introdotta dal re di Napoli nel 1839, la sua prima apparizione dalle nostre parti è del 1853 (il primo tratto fu aperto nel 1873-74; si tratta di un tronco ferroviario di carattere ed importanza internazionale e Alassio vi figura come stazione importante; sicché i diretti e i treni di lusso vi si fermano regolarmente. L’edificio della Stazione ferroviaria è opera dell’ing. Manfredini, autore di pregiati palazzi milanesi). Ma un altra modifica alle condizioni economiche (e politiche) alassine, che ha contribuito a raffreddare i “jobbisti” nostrani (erano ancora pochi... fortunatamente!) propugnatori (in sordina) del progetto di attrezzare, con opere in cemento gettate (dall’inglese jetty) in mare, un porto commerciale, fu il colpo mortale che la ferrovia assestò al cabotaggio, più costoso e più lento del treno nel trasporto di uomini e merci. Tutto questo ha influito a decretare la fine di una leggenda, permettendo agli Amministratori di Alassio di mettere a frutto l’esperienza maturata per portare a conoscenza della Comunità il progetto di far nascere nel “seno di S. Anna” quel porticciolo turistico, comunale che avrebbe permesso di mantenere la nostra Città al “top” della classifica delle contrade turistiche più famose naturalmente, far fronte alla nuova grande richiesta del “turismo nautico” e creando molti nuovi posti di lavoro per gli alassini gio- vani e i meno giovani, lavoratori interinali o disoccupati per l'insorgente crisi edilizia. Il peso finanziario dell’opera nautica che, in massima parte, sarebbe gravato sulla cassa Comunale, non appesantì il dialogo politico locale anzi fu il veicolo di una comunanza di pareri che portò ad un avvicinamento tra amministrati e amministratori come ad Alassio mai si è vista. In questa atmosfera nasceva il Porto turistico Comunale di S. Anna (sarà intitolato a Luca Ferrari navigatore alassino, ammiraglio della flotta spagnola. Stimato da Carlo V e Amicissimo di Andrea Doria Massaro, ossia Fabbricero della nostra Parrocchia). prio dall’“Ommu e Donna” sarebbe partito il molo di sopraflutto che, orientato per il primo tratto verso l’isola Gallinara e poi, con una leggera curvatura, va a terminare, con il suo martello, in direzione della punta della Lena. (Volge la sua convessità verso il largo per contrastare le grandi onde da SE, da S, da SSW). Questa stradina, delimitata dal lato mare da un parapetto in cemento, era spesso dissestata dalle mareggiate, ma era di una bellezza struggente: un “sentiero dell’Amore” come quello delle Cinque Terre; più corto ma ugualmente bello! Da dove “sfociava” il tubo della condotta fognaria, diretti verso terra, camminando sugli scogli, si Si cominciò naturalmente ad aprire una strada; o meglio, nel caso specifico, ad allargare una strada per permettere ai mezzi pesanti di raggiungere il “Pontone” che, inizialmente, si era affiancato a levante dello sperone foraneo di Capo S. Croce proprio vicino ad una piccola passerella in ferro che copriva la bocca del tubo fognario. Si cominciò, purtroppo, col distruggere per sempre il “sentiero” a picco sulla antica scogliera che dalla “pineta”, prospiciente la bocca di ponente della galleria ferroviaria, conduceva alla chiesetta dei Caduti del Mare e passando sotto l’arco di roccia, terminava ai piede dello “scoglio” a due punte denominato l’Ommu e a Donna immediatamente a Levante della Cappelletta. Da questa posizione di poteva vedere il “seno” di S. Anna nella sua interezza e pro- poteva raggiungere una grotta frutto dell’erosione praticata, nel tempo dal vento e dal mare, chiamata “A grotta da limassa”; continuando si arrivava “Sutta i bausci” un luogo, dove sotto un alto costone di roccia, tra gli scogli appuntiti, perennemente frangeva il mare, ma da dove cominciava a fermarsi la sabbia fine. Proseguendo verso Albenga, si notava sulla riva che la benda diventava ripida e composta di ciottolame arrotondato. Il fondale di questo tratto di mare era sabbioso e cosparso di grandi matte di posidonie. (Venivamo, con la rete a strascico tirata da terra, spesso a pescare con grande profitto). Il fondale variava da 2mt a 6/7mt sotto L’ommu e a donna; la corrente Marina era quasi inesistente e sempre di verso W.). La costruzione del Porto turistico non allarmò punto gli LUDONIDO Nel mese di Aprile l’Asilo Nido “Piccolo Principe” del Comune di Alassio ha concluso le attività dei servizi Centro Bambini e Centro Bambini e Famiglie, iniziati il primo sabato di febbraio. Anche quest’anno il Comune ha offerto alle famiglie la possibilità di vivere un’esperienza che va oltre la routine quotidiana; ogni sabato pomeriggio, infatti, i genitori hanno potuto trascorrere con i propri figli momenti di gioco e creatività, condividendo con essi attività ed esperienze interessanti e particolari. Sotto la guida di un artista senegalese, esperto nel creare quadri con l’uso di sabbie naturali, i bambini ed i genitori hanno potuto divertirsi a realizzare vere e proprie opere d’arte attraverso questa particolare tecnica. Con l’aiuto dell’esperta di libri e racconti, le famiglie hanno potuto volare con la fantasia, scoprendo un’altra faccia della lettura, attraverso giochi e attività manuali. Genitori e bambini si sono poi potuti cimentare in capriole, salti e divertenti percorsi motori, sotto la supervisione di un esperto Psicomotricista. Ogni sabato mattina, inoltre, i bimbi, accompagnati dalle educatrici del nido, hanno potuto mettersi alla prova in diversi tipi di laboratori manuali, creando con le loro mani piccoli oggetti in ricordo della mattinata trascorsa insieme. A conclusione del percorso fatto, il 19 Aprile si è tenuta la festa di fine attività, con palloncini, clown, attività di animazione e una ricca merenda per grandi e piccini, messa a disposizione dal Comune. I servizi Centro Bambini e Centro Bambini e Famiglie, attraverso le loro attività, hanno perciò permesso alle famiglie di imparare cose nuove e divertirsi insieme, lasciando a tutti i partecipanti un prezioso ricordo di questa esperienza. L’Assessore alle Politiche Sociali Dott.ssa Loretta Zavaroni “Operatori Turistici”. Era ancora il tempo in cui i vecchi pescatori e uomini di mare assicuravano ai giovani che la famosa “via della Sabbia” esisteva davvero. Perché solo ad Alassio? Da dove viene la nostra sabbia? Se facciamo il molo del porto turistico il rifornimento di sabbia fina alla nostra spiaggia diminuirà? Queste e molte altre domande si sentivano formulare solo sottovoce e per lo più erano motivo di discussioni molto amichevoli dove i nuovi “Operatori” (ultimi arrivati) tacevano, ammiccando; tutto al più si “toccavano” in segreto facendo gli scongiuri. Oggi sarebbe completamente diverso. Della Leggenda che “narra” della sabbia trasportata in continuazione verso il mare dal Fiume di Albenga, portata, dalla corrente marina, verso il largo per farla diventare bianca e fina e proveniente da Ponente (da Capo Mele), ridistribuita per rifornire la spiaggia di Alassio, di questa favola nostrana nessuno più parla. I “Nostri Padri” dicevano anche: Stai tranquilli ch'u nu sarena traducendo (sic) “State tranquilli che il nuovo Porto non si s'insabbia”. Come a dire che da Levante la sabbia non viene. Ma allora tutte quelle opere dispendiose (credo…) fatte per evitare l’erosione e l’insabbiamento perché sono state fatte? Questa è un’altra cosa e non sta a me parlarne alla fine di questa relazione. Voglio solo riportare il pensiero di due “alassini” al riguardo: 1) (anonimo) “fandu üna miaietta a sciu fundu sutt'aigua vixin a razza du mo u ven da pensò che arena u nu ne vien ciù all’asciutu, oppure quella ch’arriva a l’è tantu leggera da gallezzò. 2) A pagina 13, nel suo “Saggi di Geologia Marina” Franco Scarpati scrive: “Deduzioni”: Sono dell’avviso che, in base ai dati raccolti, il rifornimento sia bilaterale anche se è stata riscontrata una componente maggiore, lato Capo Mele. I Personaggi citati, a mio modesto parere, sono per competenza, capacità, autorevolezza e serietà professionale gli unici in grado di esprimersi al riguardo; per finire mi limito a riportare un vecchio detto di Elio Falcone, “Reordu” alassino: Se ti metti quarcosa a bagnu ti rischi de fo... cume quellu che pe’ fo despeitu â muiè u se taiau e b... Alassio Porto Aperto Fine della relazione ANEDDOTI PATRII di Dante Schivo È del 2 Aprile 1800. Da giorni il porto aperto di Alassio è bloccato da numerosi bastimenti da Guerra inglesi di tutte le portate e il loro scopo è quello del blocco navale. Sanno che l’Armata francese comandata dal Generale Championet è stata sconfitta nella pianura di Novi e sta, disordinatamente, ritirandosi verso la Riviera di Ponente. In breve tempo questo blocco del Porto conduce nei nostri paesi una terribile carestia. E aumenta ogni giorno. Si consumano le provviste dei viveri contenute nei magazzeni e nelle botteghe di Alassio. Per impedire l'estrazione di quelle poche che rimangono la Municipalità mette le guardie alle Porte e, inoltre, fa operare una accurata visita in tutte le case e nei fondi per accertare l’accumulo di provviste non dichiarate. I cereali rinvenuti, sono macinati e le farine sono distribuite in piccole pagnotte di circa sei o sette once di peso, le quali dietro il pagamento di soldi quattro, venivano distribuite a coloro che presentavano un biglietto sottoscritto dal Presidente della Municipalità. Di questi biglietti se ne rilasciava uno ogni giorno, a ciascuno dei membri delle rispettive famiglie. La deficienza era estrema e la fame all’ordine del giorno in tutto il nostro litorale. Anche in tutte le case di Alassio gli alloggi erano completamente occupati per far posto agli ufficiali dell’armata in rotta. Ma quella stessa sera, verso le dieci, giunse quivi, proveniente da Nizza, il Generale Cervoni, allora amministratore e pagatore generale dell'armata d'Italia. Costretto dalla necessità il Presidente della Municipalità rilascia al Cervoni il biglietto di alloggio per la casa del Dottore farmacista Pasquale Fontana, e lo fa accompagnare da un ufficiale municipale. «Cittadino, aprite... Cittadino Fontana aprite.. .ho l’ordine del Presidente del Municipio» «Un momento… ecco tolgo il ferro… ecco è aperta la porta di casa mia…» «Cittadino Pasquale Fontana, sono il Generale Cervone, e ho bisogno di voi...» «Parlate bene la nostra lingua Cittadino Generale; dal vostro ac(continua a pagina 11) CICLISMO NUOTO GOLF Prezioso bottino per i nostri piccoli-grandi atleti al Campionato Italiano di Società a Predazzo Nazionali CSI Scofferi Aicardi e Bonagura OK al golf Dal 19 al 22 di Giugno si è svolto a Predazzo il Meeting Nazionale di Società per Giovanissimi; le verdi valli dolomitiche, con le loro mitiche ed eroiche salite, hanno portato immense soddisfazioni ai nostri ragazzi che hanno lottato con le unghie e con i denti per raggiungere un risultato di squadra entusiasmante. SIAMO LA TREDICESIMA SQUADRA IN ITALIA!!! Ed ora parliamo dei protagonisti… erano in 17, numero scaramanticamente da brivido, ma che a noi piace davvero tanto.. Gabriele d’Alleva, Samuele Manfredi, Gloria Scarsi, Camilla Facelli, Marta Passarotto, Camilla Pesenti, Federico Fallico, Andrea Carossino, Matteo Marchiori, Alessandro Volpe, Filippo Bertone, Andrea Spataro, Gabriele Patrone, Alice Pesenti, Luca Passarotto, Daniele Raimondo e Marco Tomatis… La giornata inaugurale, venerdi 20, dedicata alle gare di sprint, fuoristrada e gimkana, è stata un trionfo. I nostri piccolini hanno portato a casa due ori assoluti in gimkana con Gloria Scarsi e Samuele ra da battiti cardiaci alle stelle, mentre Alice Pesenti raccoglie un rispettabilissimo 12° posto. Le gare su strada dei due giorni successivi sono un mix di felicità e di sconforto.. il nostro Daniele Raimondo (al quale facciamo gli auguri di un rientro velocissimo) cade in gara e si frattura l’avambraccio, tanto da finire sotto i ferri, mentre sull’altro campo di gara il nostro Filippo Bertone vinceva la sua batteria con grinta e audacia. Ma la sfortuna ci ha accompagnato anche sul campo di gara dei G4, dove uno dopo l’altro Alessandro Volpe e Fallico Federico finiscono a terra rinunciando sicuramente ad un ottimo piazzamento tra i primi. Anche il generosissimo Luca Passarotto viene spinto contro le transenne e cade a tre giri dal termine, dopo aver controllato ed effettuato una gara eccelsa. Andrea Carossino, riesce a terminare la gara senza incidenti e porta a casa un buonissimo decimo posto. Matteo Marchiori, si classifica nei primi venti. Di valore anche il tredicesimo posto di Alice Pesenti, in una batteria caratterizzata da in- Foto premiazione società. Manfredi, accompagnati dalla mecidenti e cadute. daglia d’argento di Camilla Facelli e I piccolini, nell’altro campo di gadal quarto posto assoluto di ra si fanno ancora una volta onore e Camilla Pesenti, fuori dal podio per Samuele Manfredi vince l’argento, pochi millesimi e battuta dalle pamentre nelle femmine Gloria Scarsi drone di casa della Val di Cembra. si piazza 6° e Camilla Facelli 9°. Ottimo dodicesimo posto assoluElettrizzante la gara su strada di to per Gabriele D’Alleva e buona Camilla Pesenti che ottiene un diprestazione di Marta Passarotto gnitosissimo 7° posto; Gabriele che lascia alle sue spalle parecchie D’Alleva e Marta Passarotto si diconcorrenti. fendono e si piazzano nei 25. Negli sprint, un briciolo di deluAlla fine delle tre giornate di gara sione per i nostri ragazzi, che, sorarriva la notizia meravigliosa… ci presi dalla pista in tartan molto siamo classificati tredicesimi assomorbida non hanno potuto espriluti su 230 società, prima squadra mersi al massimo; in ogni caso ottima prestazione per Alessandro Volpe (categoria G4) classificatosi 29° assoluto e in zona punti, Andrea Carossino (64°) e Federico Fallico. Nella G5, Filippo Bertone si piazza 49°, anche lui in zona punti e Andrea Spataro, fuori dai punti per pochi millesimi, si classifica I piccoli grandi atleti con la Presidente. 86° in una categoria che vedeva alla partenza 220 corridori. classificata della Liguria e di tutto il Nella G6, ottimo il 33° posto di Piemonte. Marco Tomatis, in piena zona punOltre alle evidenti doti dei nostri ti, e buono l’84° posto di Raimondo ragazzi, che hanno permesso di otDaniele che si lascia alle spalle tenere questo grande risultato, ocun’infinità di ottimi atleti. corre sottolineare l’importanza Nel fuoristrada, ottima come del serio ed operoso lavoro svolto sempre, la prestazione di Luca dai tecnici e dai collaboratori che Passarotto nella G6, che, per il sein questi mesi hanno creduto nelle condo anno consecutivo si aggiudipotenzialità dei ragazzi e della preca il quarto posto, mentre Gabriele senza costante e attiva dei genitoPatrone entusiasma i suoi tifosi con ri, primi tifosi e sostenitori dei noil nono posto in una gara commostri piccoli atleti. vente e generosa, al limite delle posPer l’U.C. Alassio sibilità fisiche. Matteo Marchiori, il A.G. nostro “diesel” si difende in una ga- Si è conclusa con un ricco “bottino” di medaglie ed altrettanti ottimi risultati la trasferta degli atleti della Ge.sco Nuoto Alassio al “6° Gran Premio Nazionale di Nuoto CSI” tenutosi a Lignano Sabbiadoro (UD) dal 5 all’8 giugno scorso. Erano presenti 522 atleti appartenenti a 36 società e provenienti da 11 regioni. I 20 nuotatori alassini guidati dall’allenatrice Cristina Pallini hanno ottenuto il 7° posto nel medagliere Società con 16 ori, 2 argenti e 5 bronzi. Ecco i risultati individuali per categoria: Esordienti B femm.: Lanteri Sofia oro nei 50 fa. Esordienti B masc.: Barbero Matteo 4° nella staffetta 4x50 mx - Cardi Matteo oro nei 50 fa, due volte bronzo nei 50 sl e 200 sl, 4° nei 100 sl, 4° nelle staffette 4x50 mx e 4 x 50 sl. – Losno Marco tre volte oro nei 50 rn, 50 sl, 50 do e bronzo nei 100 sl, 4°nelle staffette 4x50 mx e 4x50 sl – Moirano Gabriele 4°nella staffetta 4x50 sl Robba Nicolò 4° nelle staffette 4x50 mx e 4x 50 sl. Esordienti A masc.: Losno Andrea bronzo nei 100 ds. Ragazzi Femm.: Briozzo Serena bronzo nella staffetta 4x50 sl e 4° nella 4x50 mx – Leo Federica due volte oro nei 100 ds e 50 ds, bronzo nella staffetta 4x50 sl, 4°nei 100 sl e nella staffetta 4x50 mx. Juniores Femm.: Cardi Giu- lia argento dei 50 fa, bronzo nella staffetta 4x50 sl e 4° nella 4x50 mx – Usanna Federica bronzo nella staffetta 4x50 sl e 4° nella 4x50 mx. Master Femm. M.35, M.40, M.45: Burgarello Barbara oro nei 50 rn, 50sl, 50 ds e nella staffetta 4x50 mx – Pallini Cristina oro nei 50 fa, 50 sl e staffetta 4x 50 mx – Soldi Antonella oro nei 50 rn e staffetta 4x50 mx Visinalis Manuela oro nei 50 rn, 50 ds e staffetta 4x50 mx, argento nei 50 sl. Si sono fatti onore ottenendo buoni piazzamenti anche D’Urbano Valeria (Es.B), Briozzo Daniele (Es.A), Corona Tobia (Es. A), Schivo Emanuele (Es. A) e Cottardo Matteo (Rag). Matteo Aicardi e Stefano Bonagura si sono aggiudicati a Garlenda il Decimo Trofeo Lacoste, una classica del calendario garlendese, che ha visto la presenza di ottanta coppie, provenienti da tutto il Nord Italia ed alcune anche dall’estero. Nell’altra gara in programma (il Trofeo Relais Chateaux) invece il successo è andato a Francesco Maniglio, che ha completato di due giri del percorso in 141 colpi. Ecco i nomi dei premiati. X Trofeo Lacoste. Prima categoria: 1) Matteo Aicardi e Stefano Bonagura; Michele e Giovanni Gerolamo Scofferi, 65 colpi; 3) Stefano Bono e Francesco Filippi; Gianni Ciarlo e Massimiliano Chiumeo; Claudio Mandelli e Antonio Calandra, 66. Seconda categoria: 1) Gianna Aicardi e Leonardo Sciolli; Rosy De Paolis e Maria Cristina Richeri Zumino, 70; 3) Francesca Fabbri e Sandra Rolando, 71. Classifica Lorda: 1) Stefano Bono e Francesco Filippi, 69 colpi; 2) Claudio Mandelli ed Antonio Calandra, 70; 3) Marco ed Alberto Gazzolo, 72. Trofeo Relais Chateaux. Prima Categoria : 1) Francesco Maniglio, 141 colpi; 2) Tullio Nejrotti, 144; 3) Claudio Ramazzotti, 147. Seconda categoria: 1) Marco Gatta, 143; 2) Gianpaolo Samengo, 144; 3) Giorgio Meroni, 145. Terza categoria: 1) Riccardo Biga, 145; 2) Roberto Pizzo, 149; 3) Domenico Surace, 151. Classifica Lorda: 1) Francesco Maniglio, 153; 2) Paolo Murchio, 160; 3) Michele Scofferi, 161. Claudio Almanzi GINNASTICA E DANZA WOW!!! Come di consueto, l’appuntamento con il saggio di fine anno della “PGS ALBATROS ALASSIO”, non ha deluso le aspettative. Il susseguirsi di danza moderna, hip hop, break dance e gin- a suor Chiara, ai genitori che hanno dato una mano; ma soprattutto bisogna complimentarsi con gli insegnanti, Maura Pezzo, Veronica Rossi, Matteo Fugazza, Davide Navacchi e con tutte le ballerine ed i ballerini nastica ritmica, ha creato uno spettacolo piacevole che chiude un anno di lavoro, di cui vogliamo ricordare la partecipazione alla Don Bosco-Cup 08 con ottimi risultati. Un grande ringraziamento va ai dirigenti, Berretta e Badoino, che hanno lavorato con grande impegno per regalarci grandi emozioni. Arrivederci a settembre, con l’apertura del nuovo anno sportivo! BASKET Festa del Basket giovanile Alassino È stato un bellissimo anno cestistico che si è concluso nel migliore dei modi con la FESTA DEL BASKET GIOVANILE ALASSINO organizzata dalla ASD PALLACANESTRO ALASSIO. La festa ha visto la partecipazione dei bambini e delle bambine della Società che hanno giocato nei vari tornei di categoria e nei giochi per le squadre PULCINI (dai 4 ai 6 anni), SCOIATTOLI-LIBELLULE (dai 7 ai 9 anni), AQUILOTTI-ESORDIENTI (dai 10 ai 13 anni). La festa si è conclusa con le varie premiazioni e un rinfresco augurando una BUONA ESTATE e ARRIVEDERCI A SETTEMBRE! La ASD PALLACANESTRO ALASSIO, società con uno staff giovane e coeso, coglie l’occasione per ringraziare i genitori dei settanta bambini iscritti per la costante presenza agli allenamenti e partite, Simone Felisati per il suo costante e prezioso aiuto, l’Ufficio Sport, la Direzione Didattica e tutte le Attività che ci hanno sostenuto in questo nostro primo anno. Ora non resta che darsi appuntamento a Settembre per l’inizio del nuovo anno sportivo. Ricordiamo che le annate interessate saranno quelle del 199495- 96- 97- 98- 99- 2000- 20012002- 2003- 2004 e tutti coloro i quali vorranno unirsi a noi, provare, chiedere informazioni e iscriversi potranno chiamare LAURA CIRAVEGNA (Allenatrice responsabile) 3392737608 o FABIO DEVIA (Presidente) 3391383659. Per ulteriori notizie e curiosità si può consultare il sito internet: WWW.PALLACANE STROALASSIO.IT Il Direttore artistico Quaglia Elena SODALIZIO RANGERS/A.R.E.S. Durante il “San Giorgio Sport Show” ingauno, svoltosi dall’11 al 15 giugno scorso il Gruppo A.R.E.S. Volontari Boschivi Alassio e i vertici locali dei Rangers d’Italia, hanno creato un sodalizio e gettato le basi per un futuro, ulteriore “discorso” più approfondito. ATLETICA LEGGERA DAL SECOLO XIX DEL 28 GIUGNO 2008 Record personale per Abate al Meeting Arcobaleno di Celle EMANUELE ABATE è stato il protagonista dell’edizione 2008 del Meeting Arcobaleno, disputato a Celle Ligure: Emanuele, uno dei pochi azzurri in pista (per molti di loro gli impegni di questo periodo ne hanno impedito la presenza) è riuscito final- mente a centrare sui 110 ostacoli quella prestazione che inseguiva da tempo: 14”66, record personale stagionale e primato della manifestazione: Una prestazione che lo avvicina anche alla partecipazione alle prossime olimpiadi di Pechino. Gli A.R.E.S. “Attila” & “G-Boy” con le “giubbe rosse” a cavallo ed i boschivi dei Rangers d’Italia provenienti dalle Province di: Savona, Imperia e Cuneo. ANEDDOTI PATRII (segue da pagina 9) cento direi che siete della Corsica; è vero? La vostra isola la vedo all’orizzonte nei giorni di tramontana; lo sapete? Ma dite Cittadino che cosa posso fare per voi?». «Cittadino, sono partito da Porto Maurizio questa mattina collo stomaco digiuno, e per quanto abbia fatto, durante il viaggio non ho potuto rinvenire in questi paesi cosa, che valesse ad alimentare me e il mio seguito. I miei aiutanti non hanno potuto ottenere in questa locanda di Alassio nemmeno un pane. Perciò mi raccomando alla vostra bontà. Fate che siano rifocillati». «Accomodatevi vi prego, intanto con la servitù cercherò di radunar delle cibarie». Si apparecchiò una conveniente cena al Generale alla quale si invitarono anche i due Aiutanti; ma il Generale non permise a questi di sedersi a mensa. Vennero essi però, dalla casa, vennero provvisti di pane e di altri commestibili sufficienti per la loro cena e per i loro domestici. Al mattino dopo, prima della partenza, il Cervone mise fuori varie monete d’oro ma Fontana ricusò l'offerta, esprimendogli di provare un sommo piacere per aver reso un si debole servizio. Giunto il Generale appena in Finale (doveva recarsi a Savona per portare le paghe arretrate agli Ufficiali e ai soldati dell’estrema avanguardia), incontrò un corpo di 4000 soldati affamati che avendo abbandonato il posto di Tovo S. Giacomo, si ritiravano verso Nizza in cerca di pane. Fece quanto era in suo potere per fargli desistere dalla loro determinazione. Ma furono vane le sue esortazioni: ventre vuoto, non ha orecchi. Purtroppo per l’abbandono di quella posizione strategica, gli Austriaci si portarono ad occupare Savona. Così Cervone dovette desistere dal portare a termine la sua missione e riprese la via di Alassio. Quivi giunto sul far della notte, senza chiedere al civico Ufficio, andò direttamente a bussare alla porta di Pasquale Fontana e dispose subito per far apparecchiare quel che era necessario per lui e per i suoi aiu- tanti. Durante la cena passò a parlare degli avvenimenti del giorno e disse che, per causa dell’abbandono della postura di S. Giacomo, si apprestavano, i Tedeschi, ad invadere la Riviera di Ponente. E lui aveva l’ordine di distruggere gli effetti che non potevano, per mancanza di vetture, trasportare e di far saltare in aria i depositi delle munizioni da guerra cominciando proprio da quell’ingente deposito di polvere da cannone che si trovava nella Cappella di S. Michele situata a pochi passi dalle ultime case del sobborgo Barusso. «Ma generale, se fate saltare questo deposito le case del borgo verrebbero distrutte. Vi prego. Per la salvezza dei miei compatrioti minacciati da tale disastro, vi supplico di non farlo». «Ma cittadino Fontana volete che contravvenga ai precisi ordini ministeriali e che abbandoni al nemico quelle munizioni?» «Vi chiedo perdono Cittadino Generale, ma queste munizioni possono essere sottratte alla rapacità del nemico col farle gettare in mare. Non vi pare?» «Dite bene; ma gli ordini sono di farle saltare in aria assieme ai locali». «Pensate così di fermare le sorti della guerra? Aggiungendo male al male? Rovinando definitivamente e mortalmente una popolazione, come la nostra, che vi ha accolto e sfamato?» Cervoni dopo aver alquanto riflettuto disse: «Caro mio ospite sarete accontentato. In vista di ciò che faceste per me e per il mio seguito, come potrei alle vostre virtuose istanze non aderire? Lascio un mio aiutante con l'ordine che, se la mossa degli Austriaci si fa celere, faccia gettare la polvere nelle vicine onde del mare. Cittadino Fontana salutatemi la mia Corsica quando vi appare all’orizzonte. Addio.» Ciò venne eseguito subito che si conobbe aver gli Austriaci occupato Finale. Ma il borgo fu salvo. Alassio sfuggi in quell' epoca ad una massima sventura, senza che conoscesse ella a chi andò debitrice di un si grande beneficio. “E bene conveniente per la società, che il nome di coloro che hanno importanti servigi al loro Paese magnanimamente reso, non cadano nell’oblio ma siano alla posterità con lode tramandati”. Aneddoti Patrii 6 – Continua LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI FABIO MARCARINO “resterai sempre nei nostri cuori, Ti vogliamo bene” Anche l’A.V.A. ricorda con stima ed affetto la Socia Lisetta e porge al figlio e parenti tutti sentite condoglianze. È mancato improvvisamente ai suoi cari FABIO MARCARINO di anni 34. lasciando nella costernazione più profonda Aurora ed Elisabetta, la Mamma e il Papà, Simona e il marito. Anche l’A.V.A. partecipa al dolore inesprimibile della famiglia, porgendo le più sentite condoglianze. ANNA RAMASSO ALESSANDRI Il 17 giugno u.sc. è mancata, in Alassio, all’età di 71 anni ANNA RAMASSO ALESSANDRI che per molti anni aveva gestito il Bar Latteria Moderna in Via Vittorio Veneto, lasciando di sé un ricordo amabile in coloro che la conoscevano. Luciano e Antonella la ricordano così: “Eri dolce e silenziosa e così ti vogliamo ricordare sempre”. Anche l’A.V.A. si unisce al cordoglio della famiglia. In memoria di ELISA SCHIVO (LISETTA) Con profondo dolore e affetto il figlio Ambro ricorda la Mamma deceduta , (il 20 marzo 2008) in serenità all’età di 93 anni nella casa natia, confortata dalla fede che apre lo sguardo alla certezza della vita eterna. MAURIZIO NOSENZO Giuseppe, nei tuoi figli: Ilda, Giuseppina, Pierino, Renato, don Angelo, Nora. Ci hai donato una vita fisica sana e al contempo ci hai formati interiormente secondo i più alti principi di rettitudine morale e refigiosa. Verso di te sempre viva e pressante sgorga nei nostri cuori un moto profondo di amore e di riconoscenza filiale. Dopo due anni risuona in noi più vivo che mai l'eco consolante della tua suadente e materna parola. Redenta dall'amore del Signore, tu che dal cielo continui a indicarci la luminosa strada verso il Regno, invoca su di noi la benedizione del Signore Gesù. lo che faceva ridere, dì quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima pronuncialo senza fa minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa dì prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace. Sant’Agostino Un bacio Pà. Ti vogliamo così bene. Michela, Sabrina, Annamaria ELSA RIZZATO IN LUCATELLO 5/8/2007 - 5/7/2008 Il Parroco di Sant’Ambrogio Mons. Don Angelo De Canis e i familiari Ciao Nini, c’è un vuoto immenso dentro di me se penso che ogni attimo della mia giornata era dedicato a te e che avrei dato la mia vita per la tua. Eri speciale in ogni gesto ed in ogni parola e lo sarai sempre. So che dove sei ora sei sereno, ma ti prego, indicami, se puoi, la strada da percorrere insieme al tuo ricordo che resterà indelebile nel mio cuore. Ringrazio tutti per la dimostrazione di affetto che ti hanno dimostrato. Un grosso bacio Tua Fiorangela E con me ti ricordano Mamma, papà e tua sorella con il piccolo Matteo ANGELO BERTONASCO 2006 - 2008 Amata Mamma, il tempo non scalfirà mai i ricordi, i piccoli e i grandi momenti della nostra vita, trascorsi con te, restano sempre nei nostri cuori. Parlare di te ci illude che tu sia sempre con noi, ma l’alba di ogni nuovo giorno porta in sé una lacrima e il dolore di averti persa per sempre. Ci manchi tanto. I tuoi figli Walter e Paola, tuo marito Beppe e il tuo nipotino Davide. L’A.V.A. si unisce al cordoglio della famiglia, ricordando Maurizio, gia affermato Dj all’U Brecche, alla Suerte e allo Skipper. Anniversari Secondo anniversario della scomparsa di Mamma Ottavia Presente ancora, e in modo indelebile, avvertiamo accanto a noi la tua scintilla di vita, che tu, cara Mamma Ottavia Garello, ricevesti nel lontano 13 giugno 1906 e che Gesù dal 7 luglio 2006 ha trasformato da terrena in celeste nella dimensione del Cielo. Una scintilla d'esistenza che, ricevuta dai tuoi genitori, hai trasfuso con fiducia e amore, insieme a Papà Ciao Papi, Sono passati due anni, ma sembra ieri l’ultima volta che abbiamo pranzato insieme, fatto un giro in moto semplicemente parlato e invece sono passati due anni… Oggi voglio leggerti questa frase che meglio non può spiegarti cosa ogni giorno immagino tu mi sussurri per non mancarmi così tanto. La morte non è niente. Sono solamente passato dall’ altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quelli che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere dì quel- MESE DI GIUGNO 2008 BONIFAI Emanuele FOSSATI Esterina GRIS Carlo GROLLERO Lorenzo MARCARINO Fabio NULLI Fernanda Paola RAMASSO Anna ROSSI Margherita TAMBUSCIO Velio anni anni anni anni anni anni anni anni anni 76 96 82 82 34 81 71 85 80 L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro familiari. 50° Anniversario di nozze Meteorologia Alassina a cura dell'Osservatorio Don Bosco I Fiori di Bach GIUGNO 2008 BIOGRAFIA - SECONDA PARTE Eccoci a completare i brevi cenni della biografia del dottor Edward Bach. Con la grande diffusione dei suoi ‘NOSODI’, il suo nome inizia ad essere conosciuto, le sue ricerche riscuotono successo e interesse nell’ambiente omeopatico; partecipa a congressi, scrive e pubblica sulle riviste mediche e apre due studi privati, uno ad Harley Street, nella zona ricca di Londra, uno a Nottingham Place, dove riceve quasi gratuitamente i meno abbienti. Man mano che procede con i suoi studi, Bach si sente sempre più orientato a cercare i suoi rimedi nel regno vegetale. Sa che deve cercare qualcosa che agisca come i nosodi, ma che sia appunto di natura vegetale. Nel 1929 compie un viaggio nel Galles e trova Mimulus, Impatiens e Clematis, i suoi primi tre rimedi floreali. Inizia a somministrarli e, grazie ai successi ottenuti, intuisce di essersi incamminato in una strada nuova, e che dovrà percorrerla. Un anno dopo, a quarantadue anni, Bach decide di seguire il richiamo. Per la sua nuova ricerca ha ora bisogno di vivere immerso nella natura, di capirne il linguaggio e i messaggi più sottili. Chiude gli studi di Londra, vende tutto ciò che possiede e si ritira nelle campagne del Galles deciso a sostituire i suoi nosodi con sette rimedi floreali. Il lavoro è proficuo e Bach individua e sperimenta un rimedio dietro l’altro, superando di gran lunga, come sappiamo, il numero di sette. Alcune persone sono attratte da questo personaggio di studioso che vive in povertà e percorre le campagne alla ricerca di erbe medicinali, e presto si forma intorno a lui un gruppetto di seguaci, a cui Bach insegna la floriterapia anche se non sono medici. La classe medica ufficiale, che finora lo ha tollerato, minaccia addirittura di espellerlo dall’Ordine, ma Bach ignora questi richiami e va vanti per la sua strada. A 49 anni, nel ’35, Bach si trasferisce con i suoi seguaci a Satwell, nella valle del Tamigi, dove coltiva direttamente le piante finora individuate e dove trova gli ultimi Fiori mancanti. Poco tempo dopo, la sera del suo cinquantesimo compleanno, Bach presenta i risultati della sua ricerca in una conferenza ufficiale e consegna ai suoi assistenti Nora Weeks e Victor Bullen i suoi 38 Fiori pregandoli di non permettere che il suo metodo della floriterapia venga alterato perché è perfetto così com’è. La notte del 27 novembre del 1936, il Dottor Edward Bach muore nel sonno. COMPLIMENTI AI NOSTRI GIARDINIERI Grande festa in casa Dani dove il 10 maggio u.sc. Nuccia e Ugo hanno festeggiato, con il figlio Silvano, la nuora Daniela e l’adorato nipotino Alvise, il prestigioso traguardo delle Nozze d’Oro. Il Direttore dell’Osservatorio Prof. Don Natale Tedoldi Sabato 14 giugno a Colazza sul Lago Maggiore, i nostri concittadini Michelle ed Ettore Maestri hanno festeggiato il 50° anno di matrimonio circondati da tutta la famiglia, i nipoti, pronipoti ed amici. La ricorrenza è stata magnificata dalla cerimonia officiata per l’occasione dal nostro rev. Don Mario Tedoldi. Ai “Ragazzi di Santa Croce” giungano i più affettuosi voti augurali da Gabriella, Gigliola, Ileana, Fabio, Franco e Pietro. Alle due coppie le più sentite congratulazioni dell’A.V.A. Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori. La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce. Seguendo le tradizioni e l’esempio del “Capo dei Giardinieri”, il mitico “Pin da Surva” ci auguriamo che il vivaio di Alassio possa continuare così in maniera edificante per molti anni ancora. Con estrema precisione: alla mezzanotte e un minuto del giorno 21 giungo il sole, sul meridiano opposto al nostro, toccava la posizione più alta, segnava l’inizio dell’estate, invertiva la sua marcia e, con l’estate, dava anche il via alla diminuzione della durata del giorno. Già al termine della prima settimana di luglio si è registrata una diminuzione di 12 minuti. A fine luglio conteremo già 27 minuti in meno! L’estate però è iniziata con insolita puntualità: è confermato dai valori medi della temperatura nelle tre decadi: 21,8°C nella prima decade; stesso valore nella seconda decade; 26,6 °C nella terza. Il giorno più caldo nella seconda decade è in data 11 giugno con 24,6 °C; nella terza decade il termometro è saltato a 29,6 °C sia il giorno 28 che il giorno 29. Nella seconda decade ho calcolato a 23,1 °C la media delle temperature massime; per la terza decade il calcolo ha dato 28,0 °C: sette gradi di differenza! È aumentata la temperatura e, nella stessa decade, è diminuita la velocità del vento! Inevitabile conseguenza: aumento della umidità e del disagio per l’eccessiva sudorazione specie nei giorni 28 e 29 registrati come i più umidi. Giorni sereni 21; nessun giorno coperto; il giorno più povero di sole è in data 15 giugno con 1,4 ore di sole: ecco le eloquenti medie decadali dell’eliofania: prima decade: 7,9 ore di limpido sole ogni giorno; 8,4 ore nella seconda decade; 13,5 ore nella terza: una vera estate! Uno sguardo alla pioggia: 3,4 millimetri nella prima decade; 5,4 millimetri nella seconda; zero millimetri nella terza! Un ultimo particolare che sottolinea il carattere decisamente estivo della terza decade: nella note tra il 28 e 29 giugno il termometro non è sceso al di sotto dei 27,6 °C: è stata la temperatura minima di quella notte! Calda notte! I meteorologi fanni iniziare la stagione estiva con il primo giorno di giugno; sovente hanno anche ragione. Quest’anno tutto è andato in favore degli astronimi! Solo nell’ultima decade sono apparsi prepotentemente i caratteri estivi: lo hanno rivelato con chiarezza i già citati valori decadali della eliofania: da 8,4 ore per la seconda decade, siamo passati a 13,5 ore al giorno nella terza decade. Staremo a vedere in seguito; anche in questi comportamenti però non c’è nulla di nuovo. «Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. La pubblicazione degli scritti è subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti». DIREZIONE: Cons. Dirett. A.V.A. RESPONS.: Emanuele Aicardi EDITORE: A.V.A. TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla Viale Martiri della Libertà, 30-40 Tel. 0182 50.412/3 - Albenga Telefax 0182 50.412 REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen. di Savona n. 149 del 30-5-1962 ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975 (già R.N.S. n. 9806) LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11 Foto della testata: Archivio A.V.A. Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione entro la fine di ogni mese per la pubblicazione ne «L’Alassino» del mese successivo. A.V.A.