ANNO XLVIII - N. 7
Venerdì 18 Luglio 2008
€ 2,00
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA
Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.
Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Effettivo € 22,00 - Socio Aderente € 19,00 - Socio Aderente estero € 24,00
ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37
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AVVISTAMENTO INCENDI
Ancora una “nuova” stagione estiva è alle porte e l’A.V.A. sente
la necessità di tornare a mettere in guardia tutti contro il pericolo estivo degli incendi… più o meno dolosi.
Grazie anche all’annuale servizio volontario di avvistamento e
controllo delle colline, molto si è migliorato nella vita della città,
ma occorre non fermarsi, occorre restare vigili, anche a nome di
tutti i nostri cittadini ed ospiti estivi.
Varie associazioni continuano a collaborare con noi, ma sarebbe
auspicabile una maggiore partecipazione di tutti coloro che possono… “dare una mano”.
Si tratta di qualche ora soltanto, ma moltissimo per tutti.
Per informazioni telefonare A.V.A. 0182.643937 oppure al
Comando di Polizia Municipale (0182.645555).
PRANZO A.V.A. AL “CASTELLO”
Consueta e brillante come ogni
anno all’arrivo della nuova estate la
festa A.V.A. al Ristorante Castello,
festa quest’anno nobilitata e aperta
da una S. Messa ufficiale nell’attigua
Chiesetta della Madonna delle
Grazie, celebrata da Monsignor
Angelo De Canis che ha ricordato
nell’omelia l’attività prestigiosa e
saluti, di ricordi vecchi e nuovi e, naturalmente, di leccornie svariatissime e prelibate e di allegria vivacissima. Il Presidente, Carlo Cavedini (offrendo una rosa alle Signore e un
portachiavi agli “uomini”) non ha
mancato di salutare i numerosi ospiti, dal dott. Elmo Bazzano, Presidente della Consulta ligure (che ha rin-
A.V.A.
La Messa d’oro di Don Natale Tedoldi
Domenica 29 giugno 2008 alle
ore 11.30 nella Chiesa dei
Salesiani in Alassio il sacerdote
salesiano di don Bosco don
Natale Tedoldi ha celebrato la
All’inizio della Santa Messa il
direttore dei Salesiani prof. don
Giorgio Colajacomo ha tracciato un breve profilo dell’attività
sacerdotale, scolastica e umaniIl taglio della deliziosa torta.
costante della nostra Associazione
nella vita della Società e del paese.
Poi… “dopo la parte mistica…
(ha detto uno dei Soci, sollevando la
simpatica ilarità generale)” “ecco la
parte mastica”, il solito lauto e ricco
pranzo delle grandi cerimonie con
la presenza di moltissimi Soci…
Giovialità, scambi di affettuosità e di
graziato elogiando la nostra Associazione), ai Presidenti delle Associazione consorelle di Alassio,
Moglio e Solva, ai numerosi amici
intervenuti. Una lunga “seduta” di
gastronomia e di amicizia che ha
corroborato l’attenzione e la fiducia generale per l’attività della nostra Associazione.
LA CAMPANA DELLA PACE
SUL MURETTO DI ALASSIO
sua Messa d’Oro nell’anniversario di 50 anni di consacrazione
sacerdotale.
Alla cerimonia hanno partecipato i parenti del festeggiato, i
confratelli della Comunità Salesiana in Alassio e molti amici e
conoscenti.
taria svolta da don Natale con
serietà e competenza nel corso
dei suoi 40 anni trascorsi in
Alassio come preside” insegnante dì chimica nel liceo don
Bosco e direttore dell’“Osser(continua a pagina 2)
La Consulta Ligure a Recco
Stazione di cambio dei cavalli
lungo la via Aurelia ai tempi dei
Romani, Recco ha una posizione
geografica privilegiata. Porta naturale del monte di Portofino, le
sue colline la dividono dalle vallate di Sori, Fontanabuona e
Rapallo. Anche Recco, come
tante altre cittadine della
Riviera, ha le sue strade della
transumanza: strade dell’olio,
del sale, del grano. Per alcuni secoli la città venne amministrata
dai vescovi milanesi attraverso i
(continua a pagina 2)
Il Presidente del LIONS CLUB
ALASSIO BAIA DEL SOLE, Angelo
PAROLINI, il 28 Giugno 2008 ha
inaugurato sul “Muretto di Alassio”
la CAMPANA PER LA PACE.
Alla cerimonia hanno partecipato il Sindaco di Alassio Arch. Marco
MELGRATI e S.E. Rev.ma Mons.
Mario OLIVIERI Vescovo della
Diocesi di Albenga e Imperia che ha
dato la Santa Benedizione. Oltre ai
Soci del Club, al Past Governatore
del Distretto 108 IA 3 Avv. Franco
Maria Zunino e rappresentanti di altri Lions Clubs, erano presenti autorità civili e militari, i Presidenti e
rappresentanti del ROTARY, ZONTA, PANATHLON, FIDAPA e AVA.
Il Lions Club Alassio ha voluto
questa campana perché sia un simbolo imperituro di condanna del
conflitto, di pacificazione delle coscienze, di fratellanza fra gli uomini, di solidarietà fra i popoli congiungendo quindi popoli e nazioni
in un ideale abbraccio di fratellanza e di pace.
La Campana per la Pace vuole essere un riconoscimento agli uomini
ed alle Istituzioni che in prima linea, ogni giorno, operano per la pace e la convivenza fra i popoli nel
mondo.
La Campana per la Pace posizionata nel Comune di Alassio vuol essere un simbolo i cui virtuali rintocchi sono un richiamo alla conciliazione e ci regalano riflessioni per
aiutarci a costruire un mondo di serenità e vuol essere una voce di fiducia, di speranza per chi non ha
né diritti né dignità.
Sala Carletti
espongono i pittori
dal 16 al 30 luglio
Giovanni Gallo
dal 1° al 15 agosto
Lelio Menozzi
dal 16 al 30 agosto
Giorgio Bernardinelli
Il costo del giornale sta superando l’importo totale delle quote d’iscrizione. Pertanto gli articoli che ci vengono inviati per la
pubblicazione, dovranno essere limitati a una facciata dattiloscritta o stampata al computer nel formato A4 corpo tipografico
12. Eventuali eccezioni per informazioni importanti che interessano tutta la popolazione, saranno decise a insindacabile giudizio del Consiglio Direttivo dell’A.V.A., il quale si riserva la facoltà di non pubblicare, tagliare, ridurre o riassumere gli scritti
che vengono ritenuti troppo lunghi, in modo da contenere le pagine dell’Alassino” nel numero di 12.
Il C. D. A.V.A.
Concerto della Banda Città di Alassio
28 Luglio 2008 – ore 21,00
Giardini Palazzo Comunale
Le responsabilità delle
istituzioni, dei giornalisti
e degli albergatori
Quale influenza possono avere le notizie giornalistiche, spesso esagerate se negative, sulla
nostra maggiore, o meglio unica, industria? Si è pensato di dare una risposta al quesito, in un
incontro-dibattito di particolare importanza, che si è si è svolto nell'Auditorium della Biblioteca Civica “Renzo Deaglio” il 29
giugno scorso, organizzato
dall’Assessorato Turismo e
Cultura del Comune di Alassio e
dal “Gruppo Cronisti Liguri”. Ne
diamo un breve resoconto.
Ha iniziato l'Assessore dott.
Monica Zioni con i saluti e i ringraziamenti, anche da parte
dell’Amministrazione Comunale, evidenziando l'importanza
dell'argomento, quindi ha aperto il dibattito come coordinatrice la giornalista Alessandra
Costante, Presidente del Gruppo Cronisti Liguri, già addettostampa del Comune di Alassio,
che, come si vede, ha fatto una
brillante carriera.
«Spesso le notizie influenzano negativamente i lettori – dice la Costante – oggi cerchiamo
un chiarimento. Quest'anno
maggio e giugno sono stati piuttosto negativi. “Previsioni del
tempo” non è in senso stretto
una notizia, ma può avere effetti clamorosi, come altre: qualche anno fa l’“alga killer” è stata deleteria».
La parola passa a Angelo
Berlangieri, Direttore generale
dell'Agenzia di promozione turistica in Liguria, il quale afferma
che effettivamente le notizie negative hanno un risvolto economico: «occorre darle ma con
giudizio. La stampa ha un ruolo
fondamentale e incide profondamente sulla società. Purtroppo il turismo non è considerato
una risorsa economica, non è
“delocalizzabile” come le altre
industrie, essendo strettamente radicato nel territorio. Lo
chiedo a voi giornalisti: occorre
parlarne maggiormente per dargli la dovuta importanza, oltre
che economica e sociale, anche
culturale». Costante gli risponde che i giornalisti ci stanno
pensando a considerare il turi(continua a pagina 2)
Revocati i rinforzi estivi
al Commissariato
di P. S. di Alassio
ALLA CORTESE ATTENZIONE DEI NOSTRI COLLABORATORI
MOSTRE
TURISMO E CRONACA:
l’effetto delle notizie
La Campana per la Pace vuole
lanciare il suo forte monito, urlare
il suo messaggio di Pace ed essere
un monumento vivo al quale viene
affidato un messaggio di fratellanza che va oltre la divisione fra le
nazioni.
Il Lions Club Alassio desidera
ringraziare il Maestro Mario BERRINO, rappresentato nella cerimonia
dalla figlia Luisella, per l’opportunità che ha voluto gentilmente dare con l’ospitalità sul Muretto di
Alassio a questo simbolo di pace.
Un ringraziamento viene fatto
anche all’Arch. Elena Stano che a titolo gratuito ha ideato e disegnato
quest’opera ed al Sindaco di
Alassio per la collaborazione logistica che ha permesso l’installazione dell’opera.
Per questa stagione turistica
non è previsto il consueto rinforzo di Agenti presso il Commissariato di Alassio. Come
hanno informato gli organi di
stampa quotidiani, il Sindaco arch. Marco Melgrati ha scritto al
Ministro dell’Interno on. Roberto Maroni, facendo presente la
situazione di una città che passa dai circa 12.000 residenti agli
oltre 60.000 villeggianti nei mesi
estivi, quindi i 10 aggregati sono
assolutamente indispensabili.
Città pari o addirittura inferiori
come affluenza (in Liguria
Rapallo e Sarzana) li hanno ottenuti. Auspichiamo che la richiesta venga accolta.
(a.p.)
A.V.A.
Angolo
di
Daniele La Corte
Fulmini
e saette
“Ciü e me segnu, ciü u lampa”. L’intercalare, quasi ossessivo, di un mio caro amico
che, contrariato da quanto lo
circonda, pur facendosi il “segno della croce”, perché timorato di Dio, vede però aumentare fulmini e saette.
L’economia annaspa e, nella
speranza di un agosto più florido, si cominciano ad additare presunti responsabili.
Tuoni e fulmini verso il Palazzo anche perché il classico
“Piove, governo ladro” è sempre di moda. Oggi, alla luce di
recenti fatti, ai soliti attori si affacciano, sul palcoscenico
dell’assurdo, nuovi protagonisti. Per un turismo qualificato
occorrono operatori qualificati. La realtà alassina non sempre offre belle maniere. Ma,
ospite o residente, confida nella professionalità di chi, più di
altri, è addetto ai lavori. Pochi
mesi fa, entrato in un lussuoso
negozio di gioielleria per acquistare un oggetto per conto
di un amico, mi ha indispettito
il comportamento del titolare
che al mio ingresso (erano le
12,15), invece di salutare come
da copione delle “belle maniere” rivolgeva lo sguardo
sull’orologio per dire «stiamo
chiudendo». L’orario di “fermo” in cartello era 12,30. Mi sarebbero bastati pochi secondi
per chiedere il prezioso, pagare e uscire. Ho abbandonato
ugualmente la “bottega” impegnandomi ad evitarla per sempre. Era in zona “budello”.
Pochi giorni fa, in territorio
via Aurelia, entrato in un negozio,con mia moglie e una
delle mie figlie, per acquistare
un indumento, invece del
«buona sera», erano le 19,15,
ho sentito proferire soltanto
uno stizzito «siamo in chiusura». Sarò quello del quarto
d’ora, del ritardo programmato? Incavolato sono uscito e,
passata l’arrabbiatura, ho cominciato a convincermi che
qualcosa non funziona che il
“Ciü e me segnu, ciü lampa” è
sempre più di attualità. Non
voglio e non faccio di tutta l’erba un fascio, però questi pseudocommercianti sarebbe meglio rimanessero a casa non
soltanto dalle 12,30 o dalle
19,30, ma tutto il giorno. Così
farebbero sicuramente il bene
della città. Si sono comportati
in questo modo pur conoscendomi, chissà quale comportamento avrebbero tenuto con
un turista. La professionalità,
base essenziale per rilanciare
l’industria delle vacanze guardando alla riqualificazione
passa anche attraverso piccole cose, come un sorriso, un
gesto di cortesia. Cambiamo
registro. Riqualifichiamo chi
sta dietro un banco o serve ai
tavoli, poi potremo discutere
su quale tipo di turismo puntare.
«L’ALASSINO»
MESSA D’ORO DI DON TEDOLDI (segue dalla prima pagina)
vatorio meteorologico”. È stato un
momento di fraterno raccoglimento da parte dei sacerdoti concelebranti e dei numerosi fedeli
presenti in chiesa e ci ha fatto sentire intensamente il meraviglioso
traguardo raggiunto da don
Natale, il quale ha sempre vissuto
con sicura e piena coerenza le responsabilità della sua vocazione
di sacerdote e di educatore improntata dello spirito di don
Bosco.
Durante la commossa e intima
cerimonia eucaristica il fratello
don Mario ha rievocato lo stile di
vita e di insegnamento di don
Natale che. con trasparenza e
competenza, è stato sempre e per
tutti; “Voce spirituale” divulgatore di sapere” e meritatamente insignito
dell’onorificenza
dell’Alassino d’Oro nel dicembre
2005. “È stata messa in evidenza la
caratteristica della serenità e dell’
equilibrio del suo comportamento quotidiano intessuto dl profondo senso umano e cristiano.
Intimamente convinto della sua
vocazione religiosa che lo ha chiamato a voler servire e non essere
servito” è sempre stato schiettamente e amorevolmente accolto
da giovani e non-giovani creando
attorno a sè un’atmosfera dì simpatica amicizia e di forti convinzioni perché con delicata prudenza e senza deboli cedimenti ha saputo parlare di Dio agli uomini e
parlare degli uomini a Dio.
Lucida voce di sicura speranza,
sa aprire gli animi ad infiniti orizzonti di concordia e di serenità a
tutti quelli che ha incontrato e incontra sul suo cammino. Una significativa testimonianza di stima
gli è stata offerta alla fine della sua
Messa d’Oro quando sì è incontrato con il Presidente dell’A.V.A.
Carlo Cavedini che ha espresso
calorosamente a don Natale,la sua
personale gratitudine per la preziosa collaborazione da oltre 30
anni al giornale “L’Alassino” con
l’accurato e metodico servizio sulla Meteorologia Alassina.
A. de M. per A.V.A.
Il ricordo di un ex allieva
Domenica 29 Giugno, nella
Chiesa di Santa Maria degli
Angeli, dell’Istituto salesiano Don
Bosco, si è svolto qualcosa di speciale.
Don Natale Tedoldi, ha celebrato il suo 50° anniversario di sacerdozio durante la messa della
11.30, festeggiando così con parenti, confratelli, amici, e tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo e di apprezzarlo, e hanno tenuto ad essergli vicini in un
momento così importante.
Io sono tra questi. Sua ex-allieva, l’ho sempre ritenuto una persona speciale.
All’apparenza distaccato, serio, impassibile, contrassegnato
da quel grande carisma, che o hai
o non puoi inventarti, e che, fin
troppo spesso, metteva in soggezione.
Ma dietro questa parvenza, ho
sempre trovato una persona
estremamente disponibile al dia-
logo, al confronto; capace a sentire. Una persona con le sue idee,
chiare, indelebili, ma anche con la
capacità di rimetterle in discussione.
Una persona sorridente, che
ama la vita.
Un professore che ama la sua
materia, e ama insegnare… “tanto… non vi servirà a niente!
L’Unica cosa che vi servirà è: scrivere, scrivere, scrivere”.
Un grande giocatore che (sigh!)
mi ha sempre battuto ai tornei di
ping-pong!
Ma questa volta ho vinto io sulla sua modestia e riservatezza!
Don Teodoldi: tanti auguri da
una sua ex allieva molto affezionata!
Con affetto, stima e gratitudine.
Maria Rabolli
N.d.R. E al pensiero di Maria si
uniscono mille, diecimila Alassini
che gli vogliono bene!
CONSULTA LIGURE (segue dalla prima pagina)
loro rappresentanti chiamati “advocati”; ma essendo questi esosi
amministratori, nel XII secolo i Recchesi, approfittando che Genova diventava sempre più potente, si consegnarono alla città capoluogo.
Questo curriculum di Recco serve
a dimostrare che la cittadina è famosa non soltanto per la sua focaccia.
Ebbene, in questa ridente cittadina ligure si è svolta, domenica 7 giugno u.s., la riunione della Consulta
Ligure delle Associazioni e il compito di dare il benvenuto ai numerosi convenuti è toccato all’Ardiciocca. La riunione ha avuto luogo
nella Sala Consiliare alla presenza
del Sindaco e del presidente
dell’Associazione ospitante.
Dopo i vari saluti, si è passati ad
esaminare i punti all’o.d.g..
Il presidente Elmo Bazzano, infaticabile ed appassionato come sempre, ha relazionato circa la sua visita a Carloforte in Sardegna, dove si
respira aria ligustica per via del dialetto che viene parlato da tutti e in
qualsiasi circostanza. L’accoglienza che i Carlofortini gli hanno tributato è stata molto calorosa; Bazzano
ha affermato che raramente gli è capitato di ricevere tanta simpatia e
tanto affetto. E a testimonianza di
ciò, egli ha letto le dediche scritte
su due libri a lui donati per l’occasione. Sarebbe veramente fantastico poter organizzare un giorno una
riunione della Consulta in quel di
Carloforte. Chissà!!
Una notizia che sicuramente farà
Società di Mutuo Soccorso “Fratellanza” di Moglio
Feste a Moglio
Sagre Gastronomiche
Domenica 3 agosto 2008
“Sagra della Ventre”
Sabato 9 agosto 2008
“Figassin… Tutto alla brace”
Domenica 10 agosto 2008
“Una gnoccata più che mai”
Vi aspettiamo numerosi
con tante altre specialità mogliesi
Servizio dalle 19,00 alle 24,00
Servizio autobus-navetta gratuito con partenza da Alassio
presso fermata SAR (Hotel Suisse)
In caso di maltempo le sagre si svolgeranno il giorno successivo
TURISMO E CRONACA (segue dalla prima pagina)
IN BREVE, AI NOSTRI
AMMINISTRATORI
SEGNALIAMO CHE…
smo non solo una risorsa, «ho
l'impressione che il sistema di
“casta” sia aumentato solo di
recente, una volta il turismo in
Riviera era un'attività notevole, ora non più; ma al di là della
lobby, nei giornalisti non c'è la
“cultura” del turismo e neanche la possibilità di dargli il giusto valore». Fa l'esempio della
Piaggio a Finale, dove il problema ha avuto tutt'altro rilievo.
Interviene Angelo Galtieri, albergatore alassino, Presidente
di Confindustria-Alberghi, dicendo che ai numeri del turismo regionale si dovrebbe dare maggiore risalto, per cedere
poi la parola ad Egidio
Mantellassi, pure lui albergatore alassino: «La nostra industria produce reddito, ma non
trova rispondenza nelle istituzioni, specialmente per quanto
riguarda le ristrutturazioni.
Non parlerei di lobby». E spiega
che gli alberghi pagano energia, acqua e I.C.I. Come i privati, al contrario delle industrie
manifatturiere.
A questo punto il Presidente
dell’A.V.A Carlo Cavedini sottolinea le incongruenze e i danni dell'edilizia selvaggia: «Si
fanno prima i palazzi e poi le infrastrutture». Riprende Costante: «Siete una potenza economica, se non vi siete capiti occorre rimediare, il termine “lobby”
non l'ho usato in senso negativo». Nuccia Cosso, albergatrice
alassina: «Sui giornali si dà spazio a notizie di cronaca che si
protraggono nel tempo, quando riguardano il turismo si
pubblicano una volta sola, senza approfondire il problema». E
Galtieri: «Si parla genericamente di turismo e non degli alberghi: siamo vittime del “terrorismo climatico”, sembra che il
nostro sia un paese tropicale
con dei monsoni». La coordinatrice risponde che le notizie
non le creano i giornalisti, le riportano, sono gli albergatori
con le loro associazioni che devono intervenire. In televisione
«non si tiene conto dell'impatto
meteorologico sulle attività turistiche, si generalizzano e si
esagerano i fenomeni». Poi l'intervento di Americo Pilati,
Presidente regionale ligure di
Federalberghi: «Da qualche anno Imperia e Savona si stanno
associando, cosa positiva che
prima non accadeva. Il valore
degli alberghi non rende che il
3%. Purtroppo non abbiamo le
leve del potere. Vengo da
Limone sul Garda: il sindaco è
un albergatore, non ci sono seconde case, la metà degli alberghi è a quattro stelle. Spesso i
giornalisti sono timorosi di
pubblicare notizie “crude”. Il
recupero dei sottotetti altera
l'estetica dei nostri edifici. La
Liguria è bellissima, se smettiamo di distruggerla possiamo
metterci una pezza. Riguardo
alla meteorologia abbiamo
Pennellatore (a Sanremo) che è
un mago: cerchiamo di far pubblicare notizie più precise e
dettagliate». Ancora Nuccia
Cosso: «Non ho mai letto, anche a livello locale, che un albergo chiude perché non rende più, si parla solo delle trasformazioni in seconde case. Si
deve comprendere che oggi
condurre un albergo comporta
molti sacrifici».
In Conclusione Alessandra
Costante ribadisce che i giornalisti scrivono e i giornali pubblicano la realtà: «Se ce le date noi
diamo il giusto risalto alle notizie: occorre mantenere i contatti con gli organi di stampa».
A tutti i presenti è stata consegnata in omaggio una copia
di “Cronaca di 1 anno di cronaca: il 2007 in Liguria”. Interessante pubblicazione edita
dal “Gruppo Cronisti Liguri”,
giunta alla 31ª edizione, compendio degli articoli pubblicati
nel corso dell'anno precedente. Alassio vi figura 13 volte, il
maggior numero fra le città liguri, a parte i capoluoghi e
Sanremo.
piacere agli Alassini: il nostro
Dante Gino Schivo ha vinto il terzo
premio per il concorso dei testi teatrali dialettali, organizzato dalla
Consulta e intitolato a “Jacopo
Varaldo” . Complimenti vivissimi al
nostro concittadino, i cui articoli
sul nostro giornale e sul bollettino
parrocchiale sono sempre pregni
di grande interesse ed emozione.
E visto che abbiamo accennato a
Jacopo Varaldo (che lo scrivente
ha avuto l’onore di conoscere personalmente e del quale serba un ricordo affettuoso), viene suggerita
dal figlio Emilio Varaldo la proposta di creare un premio intitolato a
G.B.Cuneo (personaggio di Imperia
del quale ricorre il centesimo anniversario della nascita e che trovasi
tumulato nel cimitero di Oneglia). Il
premio vorrebbe dare un riconoscimento a un Ligure nel Mondo
che abbia compiuto opere degne di
attenzione. La proposta sarà presentata alla Fondazione Carige per
una eventuale sponsorizzazione.
Mario Ghione, giovane di grandi
promesse e di dilagande entusiasmo, si è offerto di collaborare con
la segreteria della Consulta. Una
“entry” importante, vista la mole
di lavoro che la Consulta deve portare avanti nei vari settori della
sua attività.
È stata confermata l’uscita del
settimo volume del Dizionario
Biografico dei Liguri per il prossimo dicembre e la disponibilità dei
primi sei volumi finora pubblicati.
Chi desiderasse acquistarli, può
prenotarli presso l’A.V.A.
Franco Gallea ha riferito sul concorso “Progetto Scuole”. La commissione ha avuto un bel da fare
per esaminare tutti i lavori ricevuti
dalle tante classi quarte e quinte
elementari della Liguria. Diverse
sono state le elaborazioni interessanti, specialmente quelle in cui si
poteva evincere il diretto coinvolgimento degli alunni. Venerdì 10 ottobre (il 12 cade di domenica) la
classe che sarà giudicata vincitrice
verrà accolta, assieme ad insegnanti e genitori degli alunni, presso la Regione Liguria, per ricevere
l’ambìto premio. Quello sarà, per la
classe e per la scuola di appartenenza, un giorno memorabile.
Alle ore 12,45 la riunione ha avuto termine e l’appuntamento è stato dato per il 14 settembre a
Viozene. A tutti buona estate.
Quando la sanità diventa encomiabile
Beppe Rizzo (per l’A.V.A.)
Carlo Bertolino
RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A.
La centralissima Via Volta che collega l’Aurelia (dalla Parrocchia) a Via Dante e da questa a Piazza Matteotti e al Pontile
Bestoso è fra le più trasandate e sporche del paese. Immondizia
di ogni genere ammucchiata e accatastata ai muri delle case, e
notte e giorno percorsa da ciclisti e motociclisti assordanti che
si lamentano per l’ostacolo dei passanti!
E i vigili? Nessuno li ha mai visti da queste parti… e poi parliamo di turismo d’élite.
All’inizio di Via Roma, arrivando da Laigueglia, è tutto un parcheggio per auto a pagamento: Non esistono posti per parcheggiare moto e motocicli, costringendo turisti e lavoratori
degli alberghi a parcheggiare dove capita, in modo disordinato e pericoloso. Sarebbe opportuno predisporre parcheggi
adeguati alle necessità.
All’inizio della galleria dell’Aurelia Bis, (dopo la rotonda)
malgrado le segnalazioni fatte, ormai da due mesi una lampada
rimane sempre spenta. A chi compete?
Ci informano che è nato prima il segnale del chiosco.
Aned Associazione Nazionale Emodializzati - onlus
Sezione del Centro Dialisi di Alassio-Albenga - Via Adelasia 55 - 17021 Alassio
Continua il rapporto altamente
costruttivo tra i Delegati ANED del
Centro Dialisi di Alassio-Albenga e il
personale medico e infermieristico
delle stesso Centro.
Dopo aver ottenuto la distribuzione dei farmaci dalla Farmacia
dell’Ospedale, con il duplice scopo
di favorire il paziente, non più soggetto a code presso gli studi dei
Medici di Famiglia e presso le farmacie, e l’ASL n° 2 Savonese con un
risparmio economico di circa il
50%; dopo aver attivato un Ambulatorio Trapianti, perfettamente
attivo, con un medico e una infermiera specifici; dopo aver dotato
ciascun paziente (ad oggi sono 87!)
di una USB Pen contenente l’Anamnesi e le terapie proprie di ciascun
dializzato; dopo aver iniziato col 1°
giugno la Dialisi vacanze, che permette a circa 90 pazienti di ogni parte d’Italia e anche esteri, di poter
soggiornare nella nostra Riviera e
nel tempo stesso di poter usufruire
del nostro Centro Dialisi e questo
per citare solo le attività più importanti, ecco l’ultima trovata partorita dalla sinergia tra i Delegati ANED
e il personale del Centro.
Domenica 15 giugno u.s è stata
organizzata una gita sociale a
Firenze. Vi hanno preso parte 2 medici e 4 infermiere del Centro e un
folto gruppo di pazienti emodializzati con i loro parenti. Nella foto tutto il gruppo in Piazza della Signoria
e medici e infermiere in un momento di relax ai Giardini di Boboli.
E’ la prima volta che viene presa
un’iniziativa di questo genere dal
nostro Centro e credo di non poter
essere smentito quando affermo
che molto probabilmente siamo
stati i primi in Italia.
Modesto è il valore della gita in
sé, anche se preparata nel migliore
dei modi, ma grande è la valenza
psicologica sul paziente che si accorge di essere ancora una persona
normale e che può concedersi momenti di svago come chiunque altro.
Una paziente, commossa, sulla
strada del ritorno, mi confidava che
da oltre 10 anni non si concedeva
una gita: la salute precaria, il pensiero di potersi stancare, la paura di
non essere più in grado di sopportare il viaggio in pullmann…. Tutto
superato da un’atmosfera serena
che ha permesso a tanta gente di
conoscersi meglio, ha permesso ai
medici e alle infermiere di conoscere sotto altre vesti i propri pazienti
e viceversa, cementando un’amicizia già di per sé forte, ma tra i letti di
una corsia.
Attraverso l’ANED siamo riusciti
ad entrare in città con uno sconto
notevole (€ 20 anziché 230!!) e ad
entrare a Palazzo Pitti – Giardini di
Boboli gratuitamente.
Ma il momento più bello lo abbiamo vissuto al Ristorante Cele-
stino, storico ristorante di Firenze
situato nella Torre degli Embriaci,
a pochi metri da Ponte Vecchio:
un menu tutto fiorentino, studiato
nei minimi dettagli e, festa nella festa, il compleanno di una delle infermiere.
Che sia stata una giornata altamente positiva, dal forte impatto
sociale e medico, lo dimostra il fatto che tutti, ad una sola voce, hanno avanzato richiesta di poter organizzare a fine estate un’altra uscita
dello stesso tipo.
Continuate così!
Il Delegato ANED
Antonio Tassara
N.d.R. Bravissimi…
U recantu di nosci diti
CRONACA DI ANDATE
(a cura di G.C. e G.G.)
MESE DI LUGLIO 2008
I sun üna mèra spartia in tu mezzu
Questa “espressione”
che vuole intendere due
persone rassomigliantissime anche se non necessariamente “gemelle”
prende lo spunto da un
comunissimo frutto quale
la “mela” che, pur nelle
sue molteplici varietà e
colori, se tagliata a metà
presenta sempre due facce. identiche.
Ancora una volta la fantasia popolare attinge
dall’osservazione della
natura quel tanto di simpatica e scanzonata malizia.
Mangiò…
Su questo verbo transitivo “mangiare” che esprime un’azione comune a ogni essere vivente, molti e coloriti, dai più svariati significati, sono i detti che ne derivano tipici, come
sempre, del più genuino estro popolare. Eccone alcuni:
Mangiò a quattru ganasce ............................................ eccedere nel mangiare
Mangiò cumme ün piccettu .......................................... mangiare pochissimo
Mangiò de strangurùn .................................................. tanto di fretta da strangolarsi
Mangiò pàn e patùn........................................................ mangiare pane a ufo-scroccare
Avé mangiàu cumme ün porcu .................................... esagerato come un maiale
Mangiòse frùtu e capitale.............................................. sperperare – rovinarsi
Mangiòse de repentìu .................................................... ricredersi – avvedersi
Ti – e vöi mangiò? .......................................................... Vuoi che ti picchi-te le suoni?
E altri, senz’altro, ce ne saranno…
La realtà è quella che si vede?
Qualche tempo fa un noto
giornalista criticava giustamente l’abuso di certi telegiornali, i
quali hanno inventato la “temperatura percepita”, sempre più
alta di quella reale,e di lì sono
passati a parlare della violenza
urbana percepita, dell’inflazione percepita, mentre lo stipendio percepito è sempre lo stesso. L’argomento è interessante
perché “dall’alto” si tende a far
credere al normale cittadino che
esiste una “realtà percepita” che
non corrisponde a quella vera e
quindi che lui non è in grado di
capire bene le cose e deve perciò fidarsi del” Capo popolo”,
del “Grande Fratello” o del leader piccolo, il quale è l’unico in
grado di capire bene la realtà,
sia quella vera, sia quella da lui
percepita, e, più bello ancora,
sia quella da Lui immaginata.
Ma torniamo alla base della
questione. Se c’è una cosa certa,
sicura, scientifica, è il termometro (ammesso che funzioni bene). Nel nostro sistema lo zero
corrisponde alla solidificazione
dell’acqua, il cento all’evaporazione dell’acqua dovuta al riscaldamento, e, in mezzo, ci sono tante linee uguali che si chiamano gradi. Più oggettivo di così! Poi il caldo che percepisco io
dipende dai miei reumatismi,
dalla mia pressione sanguigna,
dalle mie abitudini, che sono diverse da quelle di ogni altro essere umano. Ma soprattutto dipende da due altri dati oggettivi:
l’umidità e il vento, misurabili
scientificamente e che cambiano il rapporto uomo-tempo. E allora torniamo a misurare la temperatura reale, l’inflazione reale,
mentre lo stipendio reale spesso
fa schifo e la pensione reale e
percepita fa sempre pietà.
Perché se torniamo al percepito, per esempio negli ultimi giorni di giugno l’acqua del lago di
Andate era percepita dai nostri
Amministratori come più pulita
di quella di Lourdes, mentre
molti turisti l’hanno percepita
come un liquido di strano odore
e sapore (meglio non assaggiarlo). E soprattutto meglio se non
lo ha assaggiato l’ASL, se no cominciava bene la stagione! E il turismo è quello percepito da chi
continua a costruire box, a spandere il cemento per la collina, a
provare un fastidio cane per le
ultime piante rimaste in città
(fra cui le 27 moriture di piazza
Rimessa), in una città, ancora
senza teatro, ormai senza cinema (ché un cinema ce l’ha anche
Rancasciù) oppure è quello per-
cepito dai cittadini che mugugnano, si lamentano, formano
comitati, ecc? Il perché poi quei
cittadini, alle votazioni continuino a dare il 70 per cento di voti
agli stessi, è una cosa che non
riesco a... percepire. Anche se
so che me la saprebbe spiegare
bene il Primo Cittadino, mio
Grande Fratello.
D’altra parte un amico pensionato ieri mi diceva: “Ho dato il
voto al premier perché speravo
nella sicurezza e nell’aumento
della pensione e invece ho saputo che sospenderanno il processo all’automobilista ciucco perso che ha investito mio figlio,
perché la causa era iniziata prima deI 2002!”. Ma voi, cittadini di
Alassio non vi scoraggiate. Io
parlavo di Andate, piccola cittadina del lago di Como e non del
Vostro meraviglioso centro balneare, e dei Vostri saggi Amministratori! E non parlavo neanche
del premier italiano, perché il
mio amico pensionato, di cui vi
dicevo, è polacco! O almeno così lui si auto-percepisce. Perciò
non stupitevi se fra poco tempo
lo vedrete lavare i vetri delle
macchine ai semafori, Buone vacanze.
Luca Caravella
“Il viaggio del Caroly”
UN PREZIOSO GIORNALINO APPASSIONATO… VERAMENTE
per ricordare Giannetto Beniscelli
Una lieta sorpresa alla Redazione de l’Alassino!
Abbiamo ricevuto da parte della Direzione Didattica delle scuole
elementari alassine, una copia dello splendido “Giornalino Scolastico 2007-2008”: “La scuola informa…anzi,con un titolo azzeccatissimo e meritato…, “in forma!”
Davvero in forma! Si ammirano
tanti articoli interessanti, creati
dai bambini in collaborazione con
le Maestre e con cento illustrazioni, fotografie e disegni di vera attrazione!
Segnaliamo: I cinque sensi + 1, il
rispetto per la Natura (oh… se lo
capissero i grandi!). Visita al frantoio Armato, la festa degli alberi,
visita in fattoria, attività varie di
Giannetto è tornato a vivere,
per un giorno, fra la sua gente,il 10
Giugno u.sc; alla Biblioteca Civica
Idi Alassio, ove il Rotary Club, col
patrocinio del Comune, ha proiettato “Il viaggio del Caroly” da
Buenos Aires a Genova, un entusiasmante cortometraggio, girato
dallo stesso Giannetto durante la
traversata atlantica del 1955-56.
Numerosissime le autorità militari e civili, gremito sino all’inverosimile il Salone, entusiasmo e
sincero affetto verso un indimenticato alassino d.o.c. che ha sempre onorato, con la sua vita e con
la sua multiforme ed ingegnosa attività (fu scrittore, pittore emerito
e grande giornalista), la nostra terra ligure.
Ha introdotto la serata il Presid.
Rotary, Com.te Carlo Cipollone,
che ha salutato i presenti e in particolare la famiglia Beniscelli.
Quindi il Sindaco, Arch.Marco
Melgrati, ha porto il suo saluto
non senza brio e vivacità nel ricordare Giannetto ed ha proseguito il dott. Giovanni Geddo che ha
tracciato un ricordo toccante suo
e del padre, amico fraterno di
Giannetto. Il prof. Alberto Beniscelli ha voluto ricordare brevemente suo padre, sottolineando il
fatto che Egli seppe sempre insegnare ai figli la rettitudine e l’onestà della vita, pur senza mai aver
imposto nulla. Ha quindi concluso
il ricordo di Giannetto l’Avv. Cosimo Costa che ha parlato dell’artista geniale, dello scrittore fluido
e convincente che amò sempre
nei suoi libri la terra di Liguria ed
Alassio.
È seguita la proiezione della
traversata oceanica del Caroly
(varato dai Baglietto nel 1948): la
partenza da Buenos Aires e da
Rio de Janeiro (Butafogo) il 26 dic
1955, il Rio Parà, le Antille, i Carabi e, dopo 260 miglia la Repubblica Dominicana con Santo Domingo, Haiti, San Salvador, la
Florida e Miami, il Nord Caroline
e, con un “salto” dal 35° parall.
Sud al 42° Nord, e dopo una breve sosta a New York, l’Oceano infinito sino alle Bermude e, dopo
2000 miglia di mare, ecco le Azzorre e Lisbona con la tanto agognata Torre di Belem, il 18 Luglio
1956
Qui ebbe termine il film, girato
da Giannetto, non il viaggio che
dal Portogallo portò l’imbarcazione a Marsiglia, Montecarlo,
Alassio e Genova. Si è trattato di
una proiezione interessantissima, che ben ha meritato un coro
di applausi e di simpatia, di un cimelio storico segnato dal tempo
e che meriterebbe un restauro e,
per tornare alla serata... un plauso agli organizzatori e la gioia ben
palese di tanti “vecchi” Alassini
per essersi ritrovati, anche se solo per un giorno, accanto ad un
grande ed indimenticato amico,
che ha sempre onorato la nostra
città e la nostra gente.
Tommaso Schivo per A.V.A.
tutte le classi e ancora: Apprendisti vigili, gli amici verdi e gialli,
visita a Genova delle terze classi,
la S.M.S. di Moglio, sondaggi e interviste, il mio amico pesce, la nostra ornitologia della IV classe. E le
classi quinte? Ecco il riciclo della
carta, le mostre di pittura, le grotte di Toirano, il presepe, il Trofeo
Ravano e Moglio (sempre attivissima) e cento notizie “flash” per
tutti i gusti.
Un plauso sincero (e commosso) a tutti, grandi e piccini per un
ottimo lavoro e per un libretto
prezioso, per il quale bisogna trovare un posto “nobile” nella propria biblioteca familiare!
Tommaso Schivo per A.V.A.
ADOTTA UN’AIUOLA
Alassio Donna aveva lanciato
una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini chiedendo di
prendersi cura delle aiuole situate
nella vicinanza delle loro attività.
Purtroppo, pochi risposero all’appello. In allora il Comune di Alassio aveva posizionato vasi ed aiuole fiorite, sperando nel buon fine
dell’iniziativa. Due di queste furono posizionate, unitamente ad
una magnifica giara, in Via Vittorio
Veneto 126, angolo Vico del Ferro
che, anche loro, non ricevendo cura ed acqua, piano piano le piante
morirono.
In questi tempi la Signora Lucia
di Vigevano rilevò un negozio di
abbigliamento nella zona, chiamato Nadir e, amante del bello e delle piante, ha provveduto, a sue
spese, a sostituirle con altre nuove che cura quotidianamente. Un
plauso particolare va riservato anche agli esercenti della centralissima Via Torino e a qualche altro
caso sporadico.
Ci auguriamo che, imitando
questi esempi, molti altri titolari
di esercizi commerciali vogliano
seguirli.
Alassio, lì 0/06/2008
AlassioDonna
Alassio Super Partes provocatoriamente anonima
L’estate è iniziata, almeno formalmente, ma anche la temperatura sembra volerci dare la stessa
convinzione.
Gruppetti di turisti hanno cominciato ad invadere Alassio, come sempre accade nella bella stagione, e il nostro habitat naturale
vivibile, già piccolo più ristretto, e
meno godibile.
L’estate è il momento in cui siamo circondati di persone che vengono qui a divertirsi e a rilassarsi,
(spesso provocando sentimenti,
non proprio piacevoli, in chi qui ci
vive, ma, per ragioni pratiche, è
costretto a passare la bella stagione a lavorare).
La rilassatezza, la voglia di vacanza, il divertimento che ci traspare dai turisti, spesso ci fa dimenticare che l’estate non è, e
non deve essere, un periodo di
pausa, che dopo ci sarà un autunno, che per noi la vita continua, in
questa e nella prossima stagione,
e che non si può interrompere o
annullare tutto in funzione dei turisti, ma considerati solo una delle risorse da aggiungere al nostro
progetto su Alassio.
“Progetto su Alassio”… già,
perché se vogliamo far rendere al
meglio qualcosa dobbiamo considerarlo come un’azienda.
Quando qualcosa è di tutti non
se ne occupa davvero nessuno;
d’altra parte quando qualcosa è di
uno solo, o di pochi, non è realmente per nessuno.
Ci può essere una via di mezzo:
ci deve essere qualcuno, scelto,
che gestisce, organizza, coordina,
ma tutti possono partecipare attivamente, allo stesso livello, e ciascuno deve fare la propria parte,
se vuole godere di qualcosa, e dire che appartiene a tutti, anche a
lui. Come gestire un’azienda: (sicuramente ci saranno (o ci dovrebbero essere) persone che
sanno molto meglio di me cos’è
un’azienda, come va organizzata
e gestita, e cosa significa farla rendere al meglio…)
Innanzi tutto bisogna fare un
progetto: decidere quale dev’essere l’obbiettivo, ovvero come
Alassio deve diventare, le motivazioni e i vantaggi, di questa proposta, perché non esiste che si vada avanti un po’ così come viene,
o per tentativi.
È importante stabilire cos’è
davvero importante, cosa va presentato, o cosa invece andrebbe
modificato.
Poi qual è il tempo e il budget
a disposizione, perché non si
può, o non si dovrebbe, fare
qualcosa con ciò che non si ha,
né è necessario per entrare nella
Walk of fame.
Quindi, scelto e definito l’obiettivo, bisogna decidere come arrivare a tale fine, e quindi c’è la scelta di ogni singolo progetto che
permetterà di raggiungere quel
valore d’insieme.
Ogni progetto dev’essere giustificato, e documentato con budget e tempi necessari per la realizzazione.
Detto così potrà sembrare semplice, forse troppo, ma vi assicuro
che la realizzazione è molto meno
complessa di quanto c’è un progetto e un’ideale alla base, oltre alla reale voglia di fare qualcosa per
Alassio, e non per se stessi.
Provocatoriamente Anonima
(In ricordo di Lucio Bonifai)
Cominciò tutto con l’OCKEY.
Questo era il nome della squadra di
calcio della Piazzetta di Via Torino
dove, e non fu un caso, debuttarono
almeno otto o dieci giovani calciatori
che in seguito, costituirono la formazione del mitico SC Alassio e della
Rappresentativa Ligure di Calcio. Gli
“Americani liberatori” se ne erano andati e lasciandoci negli spogliatoi del
vecchio Campo Polisportivo due sacchi di maglie sportive a strisce giallo
e nero e nero verde ed alcuni palloni
ovali con i quali si erano divertiti a
giocare “a u rughi”. Quegli anni costituirono un momento esaltante e non
solo per i giovani della Piazzetta abituati a giocare au ballun in spiaggia a
dorso nudo o al fondo di via Torino
nel pezzo di strada compreso tra il
negozio della Gilda “Porto di Mare” e
la Tipografia Lavagna, davanti al negozio da calzolaio di Baldi e alla bottega da barbiere di Gustin Testa.
Giocavano sempre tutti, quelli con i
piedi buoni e quelli che… li avevano
piatti ma tutti insieme poi ci buttavamo in mare o… drentu a funtanetta felici e contenti di essere insieme.
Un preambolo lungo per parlare in
ricordo di Lucio Bonifai ma indispensabile per colmare, in parte quel vuoto a cui accennava l’amico (non può
non esserlo...) che scriveva con tristezza “non c’eravamo in tanti... a salutarti”. È vero Lucio Bonifai, è stato
per il mondo dello Sport del Calcio
Alassino un “Fedelissimo”. Cominciò
con l’Ockey futubal (in alassino) Club.
Era lui che ci veniva a sostenere nel
Campo Grande del Collegio quando
vincevamo le prime edizioni del campionato di Seria “A” battendo la squadra di Don Masieri, Don Motroni, Don
Muscinelli… Era lui che ci portava le
maglie quando alla fine dell’estate andavamo a fare la “tournee”, come la
chiamavano Franco Mendola e Gildo
Giudici, a Garessio, Calizzano e
Murialdo. Fu allora, probabilmente,
che Lucio “u l’ha imparau” a prendersela con gli “Arbitri” che, essendo del
luogo, parteggiavano sempre per la
compagine locale. Al ritorno, dopo
essere passati per “Eca Nagasò” (per
farla intendere come voleva Marino
Sandon) eravamo, Lucio per primo,
sempre più rilassati e pronti ad affrontare le giornate lavorative che ci
attendevano. Lucio Bonifai ci seguì
tutti nell’US Auxilium (la prima) quella di Ilario Fia e Mario Cristiani (zio di
Lucio) e anche in quell’ambito, più
elitario (?) (...comunque a Eca
Nagasò ci andavamo sempre...) il ruolo di “primo sostenitore della squadra” a Lucio nessuno glielo levava
mai. E quando al “fondo di Via
Torino” si formavano quei crocchi di
giovani e adulti dove, in circolo, si discuteva di Calcio giocato, Lucio lavorava di gomiti, soprattutto ai fianchi,
dei suoi amici sostenendo a spada
tratta l’operato di questo o quel giocatore. Finiva sempre con una botta
de “ti sei in prescistusu... de balun ti
nun te n’accapisci” e le risate di tutti.
Sul campo sportivo dove, sempre più
spesso, scarseggiavano gli atleti ed i
dirigenti Lucio... invece, c’era sempre. Venne il tempo delle “Vespe
Giallonere”, il tempo che Gino
Accame, (un vero sportivo!) aveva
chiesto al grande e famoso “cartoonista” alassino “Gibba” di simboleggiare con un disegno la squadra di
Calcio di Alassio che tanta ammirazione riscuoteva. Nacque così la famosa “Vespa” destinata a sopravvivere, testimone di un momento giocato e sentito per e da quella “buona”
“Alassinità”, che ha spinto gli alassini
ad intitolare a Sandro Ferrando, morto a Cassino in difesa della libertà, il
suo nuovo stadio. È il momento più
bello anche per Lucio Bonifai. La
squadra gioca e vince anche fuori
provincia, anche fuori regione. Il “fedelissimo” Lucio è sempre presente
ad incitare e a sostenere (come socio... attivo (sic) la squadra e i suoi
“vespini”. E la squadra vinceva e i giocatori si facevano onore; (quasi sempre). Il motivo di quando perdeva,
per Lucio, era sempre lo stesso: ...se
l’arbitro u n’avesse daitu quelli due riguri... a u mascimu, mascimu e... e pareggiomu, ma nu perdemu. Così la
pensava Lucio; e lui vedeva sempre
bene e in nostro favore. Ma come tutte le squadre di Calcio, anche lo S.C.
Alassio dopo aver raggiunto i vertici
alti dei Valori sportivi, comincia la
sua lenta ma inesorabile discesa. I nomi di radice alassina scompaiono dalle liste dei suoi giocatori e da quella
dei dirigenti. Compaiono strani personaggi, con, in nome dello Sport,
strani disegni in mente; anche il
Fedelissimo rimane solo. Ma accetta
la promiscuità e va avanti. Interviene
anche finanziariamente al limite delle
sue risorse; fa il magazziniere e traccia i contorni del rettangolo di gioco.
È la decadenza! Lucio pur con tutta la
sua “Cuvea de Balun” non riesce a fermarla. Vive ormai, praticamente, attorno al Campo Sportivo. Rintuzza
verbalmente gli attacchi alla squadra
e contro la nuova dirigenza, e senza
più passare per Eca Nagasò, si accontenta di gridare contro l’arbitro di
Terza Categoria. Il mitico S.C. Alassio
è infine diventato BastiaAlassio,
AlassioAuxilium, Alassio S. Bernardino.
«Ma cose u l’ha vistu? Mast’arbitru u
l’è vegnue nesciu... u ne vo fo perde...
u l’è d’accordu cui i autrì...». Pur con
tuta la sua grande passione sportiva,
Lucio Bonifai è solo. E, per farsi capire deve parlare italiano e pensa sempre vera la morale di quell’antico adagio alassino che dice: «C’ìù ti t’abassci
e ciù ti musci u cu».
Ma, pur nel vuoto lasciato dai moltissimi amici prematuramente scomparsi, sulla bara contenente i resti
mortali del più fedelissimo degli appassionati di calcio alassino, una
bandiera giallonera non avrebbe stonato... Una Preghiera… poi... è come
un saluto prima di ritrovarsi nella…
luce perpetua. E questa volta amico
Lucio… la colpa non è dell’Arbitro.
Dante Schivo
4
«L’ALASSINO»
Lettere del pubblico
Analogie…
Leggendo i giornali di questi
giorni è molto triste dover scoprire tanti orrori e tanto dolore.
Vi chiedo scusa se mi viene
spontaneo il paragone fra la
mia bella Alassio e i pazienti
della famigerata Clinica S. Rita
di Milano. Ma anche Alassio è
stata curata male e rovinata: il
verde è stato estirpato come i
polmoni dei malcapitati sotto i
ferri e gli interessi dei cattivi
dottori. Le piazze hanno subito
un danno forse irreparabile,come le mammelle delle pazienti.
Conosco molto bene la Clinica
Santa Rita perché ho avuto tre
persone a me vicine ricoverate
là. Però i dottori, come taluni
amministratori, affermavano di
svolgere il loro lavoro con coscienza. A noi è andata peggio
che ai malcapitati della S.Rita:
ci hanno tolto tutto: Teatro,
Cinema (campo sportivo, e perfino i vicoli ove le moto la fanno
da padrone o i marciapiedi dove poter camminare liberamente senza inciampare nei tavolini
riceviamo e pubblichiamo
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
Ma quando gli Alassini…
disposti a caso. Forse va bene
così: chi comanda ha preso il
voto da quelli che ora si scoprono malati e… chi vivrà vedrà. Faccio pure notare che la
signora Talassoterapia è ingessata da otto anni e arriva ad occupare metà strada, nell’indifferenza di chi dovrebbe controllare e poi si accanisce contro... un vaso spostato di pochi
millimetri.
I malati del Santa Rita forse saranno risarciti, ma tante belle
cose della nostra Alassio non le
avremo mai più. Forse c’è tanta
gente più ricca di soldi, ma
l’amore per la propria terra che
era stata benedetta da Dio è ormai scomparso. Meno male che,
come diceva il grande Totò, alla
fine c’è “a livella” e tutto si lascia
qui,ma noi non lasceremo ciò
che ci hanno affidato i nostri
vecchi bensì ciò che è rimasto
dopo l’intervento dei “medici
del Santa Rita”.
Lettera firmata
C’era una volta Alassio
Ricordo un tempo quando,
scendendo da capo Santa
Croce, un cartello con scritto
“zona del silenzio” avvertiva automobilisti e motociclisti, che la
nostra buona clientela voleva
trascorrere le vacanze in tranquillità.
Oggi purtroppo tutto è cambiato. Auto e moto scorrazzano
senza lesinare rumori di ogni genere. I centauri, poi, con le loro
marmitte quasi sempre non in
regola, la fanno da padroni.
Perché non dotare i Vigili
Urbani di un apparecchio misura decibel? Ma forse simili raffinatezze non verrebbero apprezzate dall’odierna clientela.
Ho notato che, già ad inizio
Venerdì 18 Luglio 2008
stagione, il mare non è proprio
pulito, anche a causa, ritengo,
degli scarichi delle acque
bianche.
Ricordo un articolo del Cap.
Cerotti, apparso sull’Alassino di
qualche anno fa, che suggeriva
di portare gli scarichi bianchi al
di là di quella linea ideale che va
da capo Santa Croce a capo
Mele, affinché possano disperdersi in alto mare e non ritornare sul litorale. Mi pare un’idea
sensata. Perché non si fanno degli studi a proposito?
Ma tant’è; forse queste raffinatezze non sarebbero apprezzate dai più.
Ho letto sulla stampa che ancora una volta la nostra amministrazione si preoccupa di costruire e inondare questa città con
nuovo cemento. Tanto per cambiare si cerca la possibilità di far
costruire nuovi box auto. Ma non
ne abbiamo abbastanza di cemento in giro? Abbiamo un’economia cittadina che è al collasso,
di politiche turistiche non se ne
parla se non per costruzioni o lottizzazioni che poi non si capisce
bene a chi giovano, non certo alla
comunità visto che il problema
dei parcheggi l’abbiamo e basta
voltare lo sguardo verso la collina
per vedere le colate di cemento,
ne sono dimostrazione le lamentele dei turisti che hanno avuto la
malaugurata idea di venire ad
Alassio nei fine settimana scorsi.
Ma pensare invece a costruire un
turismo fornendo servizi efficienti, non cumuli di spazzatura, o
quello di aumentare le già care
bollette dell’acqua anche a chi ha
la residenza nella nostra città dimenticandosi che la legge consente di avere la residenza in un
luogo ed il domicilio in un altro,
se i conti non tornano non è colpa dei cittadini. Si parla di sprechi, ma tutti gli stipendi percepiti
da Presidenti e consiglieri di
Amministrazione delle varie municipalizzate non vengono mai citati, gente che percepisce stipendi solo perché vicini a questa o
quella corrente politica e si spartiscono gli incarichi e gli stipendi
dentro le loro sacrestie politiche,
uno a me e uno a te, e questo non
da oggi ma da anni, non è ora che
la possibilità venga data a tutti
tramite concorso pubblico visto
che abbiamo tanti giovani anche
laureati che non hanno lavoro. Da
anni paghiamo come cittadini degli stipendi a persone che non si
sa per quale motivo abbiano certi incarichi. Una volta avevamo il
Servizio Acquedotto e Fognatura
gestito dal Comune, il servizio
funzionava e costi per il comune
erano pressoché quelli di tutte le
altre ripartizioni. In altre cittadine turistiche, poi, le amministrazioni si sono mosse per farsi i depuratori, da noi i soldi incassati
dal comune non si sa bene a cosa
servono visto che bisogna rivolgersi ai privati per poterlo fare
con costi che sicuramente si andranno a ripercuotere nelle nostre tasche. Il privato non fa beneficenza, cosa che non deve fare
nemmeno il Comune ma almeno il
guadagno potrebbe rinvestirlo in
altre opere. Avevamo un Circolo
Nautico con una sede che era il
fiore all’occhiello della città, ora
ha una sede che assomiglia alla
casa dei 7 Nani tanto è piccola.
Non parliamo poi di quello che è
stata la politica delle dismissioni
alberghiere, anche qui a vantaggio di pochi e svantaggio di molti
soprattutto commercianti e ristoratori avendo ridotto questa cittadina a dormitorio, e le spiagge,
hanno creato le SLO, Spiagge
Libere Organizzate che mi pare di
libero abbiano ben poco, e nemmeno in questa hanno saputo dare il servizio ai Diversamente
Abili i quali non hanno nemmeno
il piacere di godere della spiaggia
e del mare perché inaccessibili,
scale, scaline, scalette, in compenso abbiamo due piani di box
nel centro della città che non servono assolutamente a niente se
non a far guadagnare chi li ha fatti. Ora alla fine di queste poche
considerazioni mi chiedo quando
agli abitanti di questo paese interesserà più il bene comune che
porta ricchezza e lavoro su più
ampia scala che non il proprio
egoistico orticello, gli egoismi ci
stanno portando a raschiare il
fondo del barile se mai fondo ci
sarà ancora. I risultati li avete sotto gli occhi e potete vederlo o siamo in un paese di ciechi.
Spero in un futuro migliore,
d’altronde la speranza è l’ultima a
morire.
Enzo Di Matteo
Simone Audisio
Un riconoscimento sentito
Buccia di banana
Uno dei passatempi più diffusi ed ecologici della stagione
balneare è sicuramente la passeggiata lungo il bagnasciuga fra
Alassio e Laigueglia. Una volta
giunti in prossimità della “Scogliera” bisogna però decidere se
tornare indietro o attraversare
30 metri di “terreno minato” e
proseguire sulla bellissima
spiaggia fin quasi al porto di
Alassio o a Capo Mele a seconda
della direzione di marcia. Il percorso di quel breve tratto sotto
la passeggiata si rivela subito
ricco di ostacoli e difficoltà: presenta resti di antichi crolli (causa assestamenti geologici? O
bombardamenti di guerra? O demolizione di Villa Cortese?),
spuntoni di ferro arrugginito
che affiorano dagli scogli e tracce evidenti di assembramenti
umani. Quali vie diplomatiche
bisogna percorrere, quali accordi intercomunali o interpoderali
bisogna raggiungere per far si
che questi pochi metri siano sistemati e consentano di passeggiare senza rischiare ogni volta
la salute? Viviamo in un posto
meraviglioso, basterebbe un minimo di interesse e di cura per
conservarlo e valorizzarlo.
Perché facciamo sempre in modo di assomigliare al viso di una
donna bellissima che però quando sorride mostra una fila di
denti guasti? Perché dobbiamo
sempre scivolare sulla buccia di
banana?
Alessandra Tarabusi
Ringraziamento
Le famiglie e gli alunni della
classe quinta della Scuola Elementare di Moglio ringraziano la
Società di Mutuo Soccorso
“Fratellanza” di Moglio per il
contributo loro elargito quale
sostegno per acquisto libri di testo di 1a Media per il prossimo
anno scolastico:
Simili iniziative, oltre a fare
onore alla nostra vetusta Società Operaia, contribuiscono a farci sentire maggiormente membri di questa comunità di cui un
giorno, pure loro, i nostri giovani, saranno membri attivi.
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome
(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
Domande reiterate… (centro città)
Incontro qualcuno per strada e mi dice: fai attenzione che
scrivendo su l’Alassino certe
critiche al sistema ti fai dei nemici che possono adombrarsi.
Qualcun altro invece mi dice:
«Continua così finché non si
prendono provvedimenti, non
mollare e insisti a segnalare
tutto».
lo faccio critiche costruttive
non malevoli e riporto fedelmente le varie voci del popolino,
sperando che qualche “eletto
tra i politici” le faccia sue e le
presenti in Consiglio comunale,pertanto .ripropongo le domande:
1°) Cestini e cassonetti dei rifiuti vanno svuotati più volte se
sono troppo pieni, specialmente nelle festività.
2°) Perché si continua ad accendere le luci dei lampioni
quando c’è ancora il sole? Cerchiamo di risparmiare due o tre
ore di elettricità!
3°) Via Don Minzoni (ex via
Celesia) dovrebbe come via
Cavour e via Torino, data la sua
centralità, essere una via pedonale con fioraie e panchine, vietando la sosta delle auto e moto
e magari allargando i marciapiedi per il passeggio turistico.
4°) In via Cavour non si possono tollerare quelle brutte panche sempre chiuse e adatte alla
montagna. Perché non richiedere che vengano sostituite da bei
tavolini e sedie eleganti e più
consone alla nostra cittadina
marina?
5°) Volete lasciare i giardini
pubblici a disposizione e godimento dei turisti e anziani residenti in cerca di pace e relax liberandoli daì ciclisti, mercatini,
teatrini, e togliere quell’enorme
inutile e ingombrante giostra
che favorisce la deturpazione
delle aiole circostanti nello
spiazzo tra viale Gibb e Piazza
della Libertà?
6°) I disabili non possono
scendere le scalette dei servizi
igienici vicini e sottostanti il baretto lato viale Gibb. Si potrebbe
farne uno simile a quello messo
nei giardini Chaplin, ricordandosi di evidenziare con un cartello l’esistenza dello stesso?
Quello esistente tra l’altro è
chiuso nelle feste
7°) L’accesso al parcheggio di
piazza Partigiani in certi periodi
é problematico per lunghe code
e intasa il crocevia Dante-piazza.
Un vigile potrebbero, essere delegato a risolvere il problema
viario?
8°) Il Sindaco ha pensato di
sollecitare il pattugliamento,
specie notturno, delle Forze
dell’ Ordine per stroncare schiamazzi e musiche di bar e discoteche con altoparlanti esterni
ad alto volume?
9°) Per scoraggiare la velocità
di auto e moto in via Dante, specie dal muretto non si potrebbe
mettere dei dossi dissuasori a
tratti ravvicinati?
10°) Concludo con un plauso
per la nuova rinascita del caffè
Mozart che dà lustro al turismo
di qualità, sperando non ci deluda come altri purtroppo che,
partiti bene, non hanno mantenuto le promesse di rinascita di
un grande locale. Ci fanno comunque ben sperare la serietà e
l’esperienza professionale del
nuovo gestore.
Silvio Viglietti
Io c’ero
Il capriccioso tempo di quest’anno mi ha fatto rimandare
una partenza: la mia consueta
“fuga” nel verde. Una meta che
raggiungo ogni anno in un alternarsi di speranze e fors’anche di illusioni. È un appuntamento che ho con mia Madre
che non c’è più: Ad ogni mio
compleanno le vado incontro,
lasciando alle spalle il mare.
Lassù, vicino al cielo ed all’ombra di un magnifico pino che
non ha ancora dato fastidio a
nessuno, le parlo di tante cose,
come se lei già non le sapesse.
«Sai che fra i molti problemi
che incombono sulla tua amata
Alassio c’è Piazza Stalla che dovrà cambiare fisionomia, diventando un cubo di cemento?
Siamo già in tanti a voler difendere ciò che il vile denaro vorrebbe distruggere!»
Sono già certa che sentirò un
abbraccio; è un mondo di persone che come noi hanno sofferto, sognato e combatturo
senza mai arrendersi. Adesso,
se sarà il caso, toccherà a noi
seguirne l’esempio.
Fernanda
Fiera del libro
Il 3 giugno 2008 in occasione
della festa di fine anno i genitori dei bambini che frequentano
la scuola dell’infanzia di Moglio
hanno consegnato una targa alle maestre e alle loro collaboratrici per ringraziarle dell’impegno e della dedizione che
sempre dimostrano con i loro
piccoli.
La consegna è avvenuta dopo
un breve spettacolo teatrale e
musicale interpretato dai bambini e dopo la consegna del diploma a chi di loro aveva frequentato l’ultimo anno e che
quindi a settembre inizierà la
scuola primaria.
La targa recita la seguente frase: “Con affetto e riconoscenza
per l’impegno, la professionalità
ed i risultati conseguiti dalle
maestre e dal personale scolastico.
I bimbi e le mamme”.
Cogliamo l’occasione per rinnovare i nostri più cari e sentiti
ringraziamenti.
Monia Cardi
in rappresentanza
di tutte le mamme
Spett. l’Alassino
Nel vostro numero di Giugno
ho appreso che la nostra Città
ha partecipato in “Grande
Stile” e successo, in maggio, a
questa eccezionale manifestazione dove in tavole rotonde
d’alto valore ha evidenziato un
suo Concorso internazionale
per autori Esteri presieduto dal
Prof. Giovanni Bogliolo, Rettore Magnifico dell’Università
di Urbino.
Questo concorso avrà il suo
apice in Alassio in AgostoSettembre dove i vincitori e
l’editore Guanda saranno premiati dagli attori Gerry Scotti e
Romina Mondello.
A proposito di quanto sopra
indicato mi sia permesso aggiungere che alla mostra torinese, al sito 2 Padiglione 114,
della Editrice IBISKOS – Ulivieri
di Empoli fu presente in mostra
una “plaquette” di 20 mie composizioni a tema velico-marinaro che in un concorso interno,
per scegliere le opere da porre
nello stand, sono state selezionate con medaglia d’argento.
Questa mia mini opera si onora della presentazione del
Presidente della Federazione
Nazionale della Vela Sergio
Gaibisso.
Con ossequi
Santino Bruno Pezzuolo
Pessö
LIBRI-RIVISTE-VHS-CD
Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve.
Che fare?
Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”.
Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore
A.I.R.C.
dell’
Recuperi spazio, procuri piacere ad altri
e aiuti la ricerca sul cancro.
Associazione Volontari Baia del Sole
NOTIZIARIO NATURA
by Volontari Boschivi Alassio
La primavera da poco terminata
è stata caratterizzata da un interminabile periodo di piogge,
(ewwiwa, le falde acquifere si sono
rimpinguate) le quali sono state
perfino deleterie per le colture…
ma hanno invece purtroppo giovato alla vegetazione boschiva
“gramma”, ossia rovi ed erbacce
che hanno proliferato come non accadeva da anni.
Cosicchè quest’anno “ste erbe
gramme” si sono impadronite dei
molti sentieri puliti - decespugliati… (con tante fatiche), crescendo
in poche settimane più degli anni
passati in tutto l’arco della stagione… inoltre hanno infestato oltre
modo ogni bordo-strada collinare.
Ribadendo l’importante discorso “del fare turismo”: gli innumerevoli ciclisti, sia mountain biker
che stradisti” che transitano sulle
colline di Alassio, subiscono costantemente il disagio di rovi ed
attuare un progetto così ambizioso
ci occorrerebbe ulteriore forza lavoro.
Perciò rinnoviamo l’invito a tutte le persone sensibili al tema ambiente a contattarci allo 0182644914 o alla nostra e-mail:
[email protected]
Ciò detto è rivolto a tutti coloro
che avessero avuto l’intenzione di
partecipare alle nostre uscite di lavoro sui sentieri, ma poi non l’avessero concretizzata per il timore
della mancanza della copertura assicurativa.
A tal proposito la bella novità è la
disponibilità dello C.S.E.N. (Centro
Sportivo Educativo Nazionale,
Ente importante e prestigioso di
promozione sportiva nonché assicurativa) a crearci un pacchetto
Assicurativo adeguato, tutelando
noi A.R.E.S., primi in Italia oltre alle
attività sportive anche a quella del
Volontariato a tutela dell’ambiente
Rubrichetta mensile - Un ricordo per...
Anno 1953-54 - Us. Auxilium
Attila tra i coniugi Peirano.
arbusti a bordo-strada, dovendosi
stringere per agevolare il sorpasso delle auto.
Eliminare questa antiestetica e
fastidiosa vegetazione dal bordostrada è un “lavoro infinito”, ma sicuramente necessario nell’ottica di
fare turismo!
Perchè “curare solo il centro
città - lungomare” è come mettersi
un bel vestito ma poi lucidare solo
la punta delle scarpe tralasciando
il retro delle stesse ed è così che i
turisti (ma anche noi residenti) vedono le colline di Alassio dietro il
centro.
È opinione di molti… noi A.R.E.S.
in primis, che una bella località turistica, dovrebbe essere “impeccabile” in ogni “recantu”, poiché ciò
denota: cura, prestigio, ed ospitalità.
Afferma “Heidi” la Vice-Presidente del gruppo: “a Cortina d’Ampezzo” (dalle mie parti native)
(l’Alassio delle Dolomiti) in km e in
km di bordo-strada, così come ogni
prato circostante (e sono immensi), l’erba è tagliata, sempre, perfettamente come quella dei giardini in centro città!!!
E ciò è risaputo e ammirato in
tutto il mondo.
Tale cura vorremmo poterla applicare nella nostra collina, ma per
sotto la dicitura Ecologica, creata
appositamente per noi.
Quindi, chi volesse passare le
domeniche e/o i lunedì qualche ora
in mezzo alla natura può ad es. partecipare con noi alle uscite in programma per ripristinare il Parco
del Santuario dove c’è urgenza di
continuare l’opera di disboscamento/decespugliamento dei
16.000 mq, piantumare alcune centinaia di piantine, creando bei viali,
bordi aiuole, etc…
Quindi un lavoro leggero e divertente adatto anche a famiglie con
bimbi.
Riguardo alle piantine ringraziamo calorosamente i coniugi Peirano, Floricoltori, titolari dell’omonima Azienda ubicata in via L. Peirano (zona la carrettera) per averci donato le piantine per abbellire il
Parco del Santuario.
Domenica 29 giugno u.sc. avevamo iniziato il ripristino della mulattiera di San Bernardo, opera che
verrà completata da una ditta la
quale sarà sicuramente in grado di
seguire gli standard dei lavori da
noi iniziati.
Cogliamo l’occasione per informarne tutte le persone contattate
per aiutarci nelle mulattiere, con le
quali avevamo appuntamento a S.
Bernardo per domenica 27 p.v.
Vincitrice del campionato di prima divisione Interprovinciale a diciotto squadre – Campo polisportivo Alassino – da sinistra Lucio Bonifai – Agustin Testa
– Antonio Sibelli – Luciano Schiavo - Giorgio Sandon – Pino Schivo – Mario Cristiani - (all.) Aldo Testa - Dante Schivo –
Accosciati: Nuccio Aonzo – Franco Cristiani – Emanuele Baudoino – Giorgio Sabatini – Pino Airaldi
VEDI ARTICOLO A PAG. 3
NON LO SI SAPEVA…
…che il pittore Feren Pinter fosse nato in Alassio il 19 ottobre
1931.
Lo abbiamo appreso da una
recensione su “Tuttolibri”, sul
bellissimo volume di Santo
Alligho – Ferenc Pintér – Little
Nemo Editore 2008.
Una nascita fortùita la sua. Il
padre ungherese Giuseppe
Ladislao, residente a Firenze,
pittore.
La madre Anna Maria Antonazzi, residente in Alassio nella Via Leonardo da Vinci, dove
venne alla luce Franco Antonio
Giuseppe il quale respirò per
brevissimo tempo l’aria salsa di
Alassio. La sua crescita e formazione artistica avvennero in
Ungheria, dove rimase fino al
1956, quando rientra in Italia per
motivi professionali. Realizza
grandi opere di pittura murale
per la Fiera di Milano, per il
Monopolio Tabacchi, la Radiomarelli e la Facis. Inizia poi una
prolifica collaborazione con la
Mondadori, per la quale disegna
più di mille copertine, tra cui
quelle per i romanzi di Pavese,
Deledda, Agatha Christie.
Le sue opere ebbero numerosi premi e riconoscimenti. Tra
questi, quello di Edinburgh
Festival 1969, di Lucca, di Montereggio. Nel 1960, il Pinter si era
presentato alla Mondadori come collaboratore esterno e questa gli affidava il compito di disegnare, con tratto sintetico e
mai descrittivo, la pubblicità
della casa editrice inserita nei
“Gialli Mondadori”.
AVIS: Giornata Mondiale del Donatore di Sangue – Torneo di Beach Volley
Da qualche anno il 14 giugno è
stata istituita la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue.
AVIS Alassio per celebrare la ricorrenza e ringraziare i propri
donatori ha organizzato, con il
contributo dell’Ufficio Volontariato del Comune di Alassio,
per domenica 15 giugno un
Torneo di Beach Volley presso i
bagni don Bosco, al cui istituto e
bagnini va un sentito ringraziamento. Il torneo con la formula
del 4 contro 4 misto, era aperto a
tutti i donatori, ai simpatizzanti,
ai volontari di tutte le Associazioni del territorio e a tutti coloro che erano desiderosi di pas-
sare una giornata di sport ed allegria.
La giornata calda, ma con cielo coperto, è stata l’ideale per lo
svolgimento delle partite. Nella
mattinata si sono giocate le gare
dei gironi di qualificazione. Il
pranzo e le bibite offerte dall’organizzazione hanno ritemprato
gli atleti che nel pomeriggio hanno dovuto affrontare le semi-finali e quindi l’accesissima finale
vinta dalla rappresentativa della
Gabbianella, l’associazione che
si occupa di affidi minorili; la
squadra dell’AVIS Alassio, seppur priva di pedine importanti a
causa di precedenti infortuni, è
salita sul terzo gradino del podio. Buoni risultati sono stati ottenuti dalle compagini della
Società di Mutuo Soccorso di
Solva e della Croce Rossa. Le prime squadre classificate sono
state premiate rispettivamente
con orologio, zainetto e sacca
mare. Tutti i premi, targati AVIS,
vogliono essere utili nell’impiego di tutti i giorni e testimoniare
che i donatori non vanno ricordati un solo giorno all’anno o nei
momenti di maggiore emergenza
sangue, ma sempre e comunque
perchè sono i fautori di un dono
generoso e consapevole, un gesto che è costante e periodico.
I primi Maigret di Pinter sono,
nel 1961, le sovraccoperte per i
due volumi de “L’Ispettore Maigret” nella vecchia collana degli
“Omnibus
Da questa partenza si snoderrà tutta la creazione artistica consacrata al “Commissario
Maigret”. In un rapporto sottolineato dallo stesso Pinter, di
“immutato interesse, anzi con
piacere”: Da questa atmosfera,
aleggiante intorno a Maigret,
l’illustrare ne creerà un’immagine contrassegnata da i suoi
attributi, l’inseparabile pipa, il
“gris”, insopportabile trinciato.
Dai piatti preferiti la “blenuette
de veau”, il “fricandeau”. La
inappagata sete di birra e
Calvados, l’imancabile uovo
sodo. Emblemi che ritraggono
un’ icona che diventa coinvolgimento. Nei primi due volumi
il Pintér prende come modello
il Maigret interpretato al cine-
ma da Jean Gabin, perché quello interpretato da Gino Cervi,
compare nei telefilm della Rai
solo tre anni dopo. Il suo pennello e i suoi pennarelli non
avranno sosta finchè la Mondadori sfornasse a gettito continuo tutte le “Inchieste del
commissario Maigret” dello
scrittore belga Georges Simenon. L’immagine massiccia
dell’attore Gino Cervi, la sua
personale interpretazione
all’ormai consolidato Maigret
francese, soddisfano la casa
editrice, l’autore e l’esigente
Simenon.La collana dei “Gialli
Mondadori” assume un interrotto gettito che sempre più
svelerà ai lettori la simpatica
immagine del Maigret all’italiana, che dalle copertine di
Pintér è diventato una figura
difficile da dimenticare.
Il volume-album di Santo
Alligo lo si sfoglia inoltrandosi
pagina dopo pagina in una gradita rassegna di un unico volto
che assume espressioni diverse
a seconda del procedere delle
stesse “Indagini” che col trascorrere del tempo e i gusti che
mutano l’oblio non ha ancora
scalfito.
Il bellissimo volume, procurò
colla sua uscita la nostra sorpresa ed anche la prova che le
“Inchieste del commissario Maigret” resistono all’usura del
tempo e al variare del gusto dei
lettori.
Il pittore Franco Antonio Giuseppe nato ad Alassio è morto a
Milano il 28 febbraio 2008 a 76
anni.
A.C.
Frammenti di storia nostrana - PARTE II
PREMIO FEDELTÀ
(a cura di Tommaso Schivo)
CAP. 11° - MORIE
Nei tempi nostri, anche recentemente, si è parlato spesso di
aviaria o di mucca pazza e di
chissà quali possibili contagi e
pandemie, ma , se torniamo a rivedere la nostra antica storia,
non si scherzava davvero neppure in passato, quando da noi le
strade erano dannatamente
scarse (lo sono ancora oggi più
che mai) e sconnesse e la ferrovia era ancora di là da venire. In
quei tempi dolorosi e gloriosi
molta parte del commercio e delle provvigioni alimentari si effettuava massimamente via mare e
per questo il Presidente del
Magistrato di Sanità centrale di
Genova, che presiedeva alla salute della Regione stava costantemente all’erta per evitare o allontanare possibili contagi e, ad
ogni pié sospinto, direi quasi
giornalmente, augurando ogni
volta «dal Signore Iddio ogni bene», inviava dispacci e lettere e
circolari perentorie, affinché anche gli uffici periferici stessero
all’erta contro ogni pericolo.
I documenti dell’epoca sono
numerosissimi e c’è solo la difficoltà della scelta. Noi non potremo riferirne che alcuni, scegliendo un brevissimo periodo di
tempo a mo’ di esempio, ma sufficiente a dimostrare quanto le
precauzioni fossero notevoli,
pressanti e rigorose. Analizzeremo gli ultimi anni del terzo decennio dell’Ottocento, iniziando
con la Circolare datata 12 maggio 1827, che riportiamo testualmente, persino con i sempre numerosissimi errori di ortografia
imputabili, probabilmente, non
tanto all’Ufficio Centrale di Genova, quanto piuttosto agli impiegati periferici delle varie
Sanità portuali della Costa ligure
e, in particolare, in questo caso,
di AIassio che, trascrivevano di
volta in volta i «dispacci» nell’apposito Registro di Sanità delle
Circolari ed ordini.
Sfogliando anche a caso quel
registro ci si imbatte assai spesso in pressanti e precisi «ordini»
da eseguirsi con il massimo
scrupolo. Ecco quello giunto o
trascritto il 15 Aprile 1828 (segnato in margine col numero
E CONTAGI DI ALTRI TEMPI
13). Tanto per... incominciare, è
una «Circollare» (con due elle) a
tutti gli Uffizi di sanità del
Ducato di Genova: «Le provenienze dalla Sicilia non saranno
Il 3 di Maggio successivo si
prescrive che «le provenienze
dalle isole Baleari saranno, fino a
novi ordini, soggette a quarantena ed inviarle a questo porto od
Il Presidente di Sanità e le sue circolari.
DISEGNO DI GIBBA
ammesse a libera pratica fino a
nuovi ordini del Magistrato (che
giunsero venti giorni dopo, il 6
Maggio). Passo ad augurarle dal
Signore Iddio ogni bene» - da
Genova, il 3 Aprile 1828, con firma del Vice Presidente Mongiardini.
al Lazaretto:, del Varignano» Ed
aggiunge perentoriamente: «Ciò
gli serva di regola ed intanto gli
auguro dal Signore Iddio ogni bene» e questa volta chi firma è il
Vice Presidente Dalla Chiesa.
Più pressante e «nervosa» ci
sembra la Circolare N° 17 (del 12
Progetto Danza Alassio al trentunesimo appuntamento
Il 7 e 8 Giugno, presso il Palalassio, come ogni anno, la scuola di
danza alassina, diretta da Iris Gaburri, si è presentata puntualmente
al suo traguardo di fine corsi, allestendo due serate di spettacolo
con tutti i suoi allievi, che non hanno deluso le aspettative. Anche i
più giovani (4 anni) hanno calcato
la scena con sicurezza e disinvoltura, e soprattutto con gioia.
Nella prima sera si sono esibiti
gli allievi più giovani con “Chi ha
paura del lupo cattivo?” e gli altri
balletti di danza classica e moderna.
La seconda serata ha visto protagonisti gli allievi dei corsi medi e
avanzato, che hanno interpretato
una suite del “ Don Chisciotte”, in
cui le allieve più preparate hanno
eseguito in modo impeccabile alcuni assoli di repertorio.
Nella stessa serata il caloroso
pubblico ha applaudito una emozionante e originalissima versione
del “Bolero” di Ravel, così come del
balletto “Onirico” e di “Inferno
Canto V”, ispirato al dramma dantesco di Paolo e Francesca.
Dall’entusiasmo e l’impegno de-
gli allievi traspariva chiaramente il
serio e sapiente lavoro degli insegnanti-coreografi: Natascia Ragni,
Livia Gaburri, Irene Ciravegna,
Franco Heera Carola e Iris.
Ha presentato le serate il Prof.
Andrea Gallea.
Il ricavato delle serate è stato devoluto all’A.D.S.O. (Associazione
Down Savona Onlus).
Nel centro del Progetto Danza
Alassio è possibile frequentare corsi di Giocodanza, Danza Classica,
Danza Jazz, Danza Contemporanea, Hip-Hop, Tango Argentino,
Yoga, Ginnastiche Dolci e Metodo
Feldenkrais.
Le iscrizioni per l’anno 2008-2009
saranno aperte dal 22 al 30
Settembre presso la sede di Via
Manzoni 19. È possibile consultare il
sito www.progettodanzaalassio.it
Luglio): «La Malatia dominante
nella Città di Marsiglia e colà
chiamata finora col nome di
Vajolo, divenuta sempre più allarmante, tanto per li straordinari sintomi che l’accompagnano,
quanto per la molteplicità delle
sue Vittime, ha determinato il
Magistrato a sottoporre a quarantena le derivazioni del
Litorale Francese comprese fra il
Varo e la Catalogna, non che
quelle delle Isole adiacenti al
Litorale medesimo. L’Uffizio si
uniformerà a questa misura inviando senza pratica delle procedenze a Lazaretto di Genova o
del Varignano. Gli auguro intanto dal Signore Iddio ogni bene»...
Firma il Vice Presidente Dalla
Chiesa.
Il 23 di Ottobre il nostro impiegato di Sanità, dopo aver segnalato in margine il «succo» della
«Circollare» (ancora una volta
con due elle), ne trascrive il testo
e, a notare le numerosissime lettere maiuscole scritte a caso , nasce in noi il sospetto che un po’
di paura ci fosse. Ecco il testo:
«Fondati Sospetti che un’ Individuo proveniente da Gibilterra
Sia stato sbarcato nel Regno di
Valenza, attaccato da una malatia i di cui sintomi sono li stessi
della Febre Gialla, hanno indotto
questo magistrato di sanità a
sottoporre a contumacia le provenienze dai Regni di Valenza e
Murcia compresi fra il capo di
Gatta e l’Ebro. Arrivandone pertanto costà non saranno ammesse… (e il resto è di consueta amministrazione).
La firma è di un altro Vice
Presidente (ma quanti ce n’erano?) Lomellini.
Stesso ordine, pochi giorni dopo, il 12 Novembre, per le provenienze del regno di Portogallo e
isole di Madera e il 1° Dicembre
per la provenienza dal Regno di
Danimarca («abbollita», si proprio con due b e due l, il 22 dicembre successivo).
E potremmo citarne molti altri, ma qui ci fermiamo per trattare, nel prossimo capitolo, di un
altro pericolo abbastanza grave
e temuto in quei tempi… il carbonchio.
Fiocco
Azzurro
A Pietra Ligure il 24 Maggio
u.sc. è nato
PIERGIORGIO GIUDICI
Lo annunciano felici i genitori
Vanessa e Giorgio per la gioia dei
nonni, zii e parenti tutti.
da sinistra: Sig.ra Erika Kothe ad Alassio dal 1956 - sindaco - Sig.re Macheda
(Hotel Regina) - Sig.re Luzia e Grosse Ophoff ad Alassio da oltre 40 anni
Sig.ra Rossaro Viglietta Agnese da oltre 40 anni ad Alassio
Bagni Mario
Sig.ra Ester Cairo Saronni - Alice Bolchini Beraldi - Annunziata Alessandro Ilaria Zanetti c/o Hotel al Mare
Anche tre Alassini sull’antica via Marenca
19 intrepidi cavalieri (mai se ne
videro tanti assieme) hanno ripetuto a vent’anni dalla prima edizione, la traversata delle Marittime da
Lurisia a San Lorenzo al Mare, organizzata, come allora, dai fratelli
Ferraris, guide equestri ambientali
alpine Engea della “Canunia “di
Lurisia.
L’antica via Marenca” (il toponimo “Marinca” è riferito a vie che
portavano al mare sempre
dall’area piemontese attraverso i
re, passando attraverso Il Rifugio
Mondovì, l’impervio passo delle
saline (mt. 2164), Carnino, il
Monjoie, Mendatica, i Colli di
Garezzo e di Pian del Latte, il Colle
Doggia, il Passo delle Vene e lo
scosceso e brullo Monte Faudo:
Un grande evento per mantenere viva la cultura del cavallo e dare
valore aggiunto alle nostre montagne a due passi dal mare.
Là dove esistono condizioni
maggiormente ostili per cavalli e
valichi già in età romana, o vie del
sale per il trasporto del prezioso
ingrediente) è stata percorsa a cavallo anche dai nostri concittadini Giacomo Lufrano, Priscilla Dusi
e Patrizia Azzini dal 26 al 30 giugno u.sc.
Rododendri in fiore, genziane e
infine ginestre hanno affiancato cavalli e cavalieri, dal monte Pigna
(m. 1800) fino a San Lorenzo al ma-
cavalieri i nostri tre amici hanno
dato prova di resistenza fisica, forza di volontà e capacità equestri
notevoli, sotto un sole cocente, ma
sempre in condizioni di massima
sicurezza.
“Bravi”…e bravi anche i cavalli!
Fra i 19 partecipanti da tutta
Italia anche tre baldi giovani
dell’Irlanda, del Belgio e della
Francia.
LA BIBBIA IN DIALETTO ALASSINO di Gianni Croce
Cronache
Cronache
I due regni: de Giüda e de Israele
Cronache
L’esiliu - U riturnu - A ricostrussiun
E doppu a morte du re Salumùn
pe-u populu de Diu, urmai a-u sbandu,
delongu ciù a cresce a divixiùn
ch’à nu averà de sfögu, fina a quandu
insemme pieran a decixiùn
de furmò bèn dui Regni e, ratellandu,
ne stabiliscen tostu i cunfìn
zügandusela turna cu-u destìn.
U n’è sgüriu di anni, d’allantù!
Generassiui intreghe i sun passai...
Autre ne passeran e, sutta u sù
immensi Imperi i se sun assestai.
Persiai e Grechi, ommi de valù
daran a-u mundu növe çivirtai...
Ma u populu de Diu, scì!... quellu Ebreu,
u existe ancù o i l’han destrütu a réu?
Pe i növi Regni a “Storia” a se desgüa
annu pe annu in moddu incunclüdente.
Ün pò i se dàn... Ün pò stàn in sci-a stüa
de scistemò e so cose seriamènte.
Ma a realtai a se farà ciù crüa
quande autri rèi, vegnüi de da l’uriente
forti, putènti e d’autra religiùn
de ‘ste tère e cumènsan l’invaxiùn.
U existe ancù, ma u l’è ridottu mò.
Za sutta Ciru, di Persiani u re,
in te so tère u l’ha pusciüu turnò:
ma che ruvina, che despiaxé...
Che düra situassiùn da suppurtò.
Ma i san che a ’stu disastru u gh’è ün perché!
Vegghe de Diu u Tempiu u fa atterì:
tüttu destrütu, da ricustruì.
A Samaria, a primma a l’è a mullò
scunfitta dai Assiri assattanai ... .
Pöi eiscì Giüdda a vegne sguminò,
da Babilonia i vegnen tütti i guai!
Populi vinti, gènte tribulò
che da-i so tère i saràn’depurtai:
i primmi a cà nu faran ciù riturnu...
Pe-i autri u vegnirà turna ‘stu giurnu.
A decixiùn i-a pìan tütti quanti
ch’a mette in motu ancù a cungregassiùn.
Anche se cuntrattèmpi u ghe n’è tanti
se dan da fò cun fede e dedissiùn.
E i früti puran esse ancù abbundanti...
Cu-u Tempiu u se ravviverà a Nassiùn.
Tramènte in te sti seculi indicai
se desgüian autre storie ingarbiai.
Pöi eiscì Giüdda a vegne sguminò,
da Babilonia i vegnen tütti i guai!
MOSTRE D’ARTE SALA CARLETTI (Sede A.V.A.)
(a cura di Carlo Bertolino)
Ettore Ghiringhelli (Ghiré)
Nativo di Pisa, ma alassino, si
può dire da una vita, Ghire’ è tornato alla Carletti dal 1° al 15 giugno. Si è subito notato un rinnovamento del suo stile e un’intensificazione della sua attività.
Superati i bellissimi paesaggi e
marine romantiche dalle tinte
tenui, la sua tavolozza si è “convertita” ai colori forti e sgargianti, in questa mostra non a caso
intitolata “Acqua”. I primi tenta-
tivi si erano visti l’anno scorso
nelle vele immerse in un blu intenso di varie tonalità, quest’anno ancora più grandi e stilizzate, anche su di un mare tempestoso. Poi i cerchi concentrici
formati dai sassolini gettati
nell’acqua stagnante, multicolori ma con uno predominante:
giallo, rosso, azzurro, perfino
solo bianco, tono su tono. Non
mancano altri soggetti, dipinti
ad estese “campiture” di colori
contrapposti che rasentano
l’astratto, di grande suggestione: scorci dei nostri dintorni,
Cervo, Castellaro, Porto
Maurizio; aquiloni e nature morte, che colpiscono e meravigliano l’osservatore. Scrive il critico
dott. Gian Pietro Garoli di Ghiré:
«Filo sottile fra cielo, mare e terra, in una chiave simbiotica fra
l’umano e il Divino, voglia di libertà ma poi si rimane prigionieri della Ragione. Nell’Opera
“Marina a Laigueglia” il Nostro
Artista dimostra una indiscussa
abilità tecnica e una notevole
sensibilità cromatica, riuscendo
a toccare le corde dell’
Emozionale più nascosto».
Marisa Costa
Marisa Costa stupisce per la varietà dei soggetti da lei dipinti.
Affezionata alla “Carletti”, nella
seconda quindicina di giugno ci
ha proposto un “turbinio” di tele:
paesaggi, anche con persone; folla con ombrelli sotto la pioggia,
marine con o senza barche e pescatori, vele, fondi marini popolati di pesci, vedute di paesi liguri
(in particolare Noli e Varigotti);
distese collinari dense di ciliegi in
fiore (Pecetto torinese) e ancora
fiori nei campi o recisi (calle, strelitzie, papaveri, mimosa); figure,
ritratti; ammiratissimi i cavalli liberi con le criniere al vento che
corrono sollevando spruzzi d’acqua; infine, evoluzione recente
del suo percorso artistico, gli
sfondi informali dai quali affiorano figure di donne come ectoplasmi assai suggestivi. Tutto questo
per quanto riguarda la pittura ad
olio, dal colori intensi, marcati.
Ma quasi tutti questi soggetti la
Costa li dipinge anche ad acquerello. Ovviamente qui i colori sono
più tenui e raffinati. In ultimo una
menzione speciale meritano i suoi
nudi di donna a “sanguigna” (particolare matita rossastra usata fin
dall’antichità): stupendi corpi
eseguiti con consumata maestria.
Il 10 Giugno 2008 presso l’Hotel
Diana di Alassio, il Lions Club
Alassio Baia del Sole ha organizzato una conferenza con il
Sostituto Procuratore della
Repubblica italiana presso il
Tribunale di Savona Dr. Alberto
LANDOLFI.
dalla presenza del Procuratore
Capo della Repubblica italiana
presso il Tribunale di Acqui Dr.
Maurizio PICOZZI.
E’ intervenuto brevemente Il
SINDACO Marco Arch. MELGRATI che ha portato il suo saluto a
tutte le Personalità presenti pri-
Proc. dott. Landolfi, Parolini, dott. Piccozzi.
I temi trattati dal Magistrato sono stati:
- Il pacchetto sicurezza
- Leggi sull’immigrazione
Per l’importanza e l’attualità
degli argomenti c’è stata una numerosa partecipazione da parte
dei Soci e dei graditi Ospiti oltre
ad Ufficiali e sottoufficiali delle varie forze armate e di Polizia.
La serata è stata onorata anche
PIETRO E I CIBI PASTICCIONI Pittrici ingaune espongono a Cervo
Nel mese di maggio è uscita
nelle libreria della nostra Città
una breve e simpatica fiaba:
“Pietro e i cibi pasticcioni” (ed..
De Ferrari) scritta da una nostra
concittadina: Cinzia Caratti, medico, che da anni si è trasferita a
Genova.
Questo racconto indirizzato
soprattutto ai bimbi della materna e delle prime classi delle
elementari, si propone di consigliare ai piccoli, ma soprattutto alle loro , mamme quali
siano le basi di una salutare alimentazione.
Un
plauso
particolare
dell’A.V.A. per il contenuto e per
le stupende ed accattivanti illustrazioni che arricchiscono il
volume.
Sicurezza e immigrazione
Dal 23.07 al 03.08 il comune di
Cervo propone, presso l’oratorio di Santa Caterina, una mostra di pittura e grafica con le
opere di Barbara Furfari, Cristina Leali, Tiziana Rufo e Carmela Sciandini.
Si affronta l’arte dell’incisione (acquaforte/acquatinta)
dell’ olio e dell’acquerello nelle
sue differenze interpretative
offrendo così una diversa panoramica di stili e tecniche pittoriche.
Le quattro giovani artiste si
sono formate con i migliori
maestri d’arte della zona ed
hanno ricevuto premi e consensi di critica e di pubblico in
mostre e concorsi nazionali.
ma di recarsi a presiedere il
Consiglio Comunale.
Il Dr. Landolfi ha esposto con
grande professionalità e chiarezza i due importanti argomenti e
numerosi sono stati gli interventi
da parte degli intervenuti.
Il Presidentedel Lions Club
Alassio Baia del Sole
Angelo Parolini
Fiocco Rosa
La bisnonna Caterina Grollero
Maggi annuncia con gioia la nascita di
CATERINA
Nata il 13 giungo u.sc. per la
gioia della mamma Marcella
Moreno, del papà Giacomo Molle e la grande felicità dei nonni,
degli zii e di tutti i parenti.
In ricordo del grande critico musicale col “Memorial Claudio Tempo”
I GIOVANI TORNANO ALLA RIBALTA
«La gente, il pubblico, ama i
vincenti ancorché debba a loro
la propria sconfitta» Claudio
Tempo, uno tra i maggiori critici
musicali italiani, prematuramente scomparso l’anno scorso, guardava in maniera disincantata sia il palcoscenico che la
platea. «Primo e fondamentale
dovere del critico non è dire ciò
che sa ma sapere ciò che dice».
E così la filosofia e la sociologia
entravano prepotentemente in
ogni suo scritto sottoponendo le
due scienze all’esperienza musicale e alle prospettive sinestesiche della “musica applicata”.
Giornalista di razza, per anni
aveva seguito le maggiori rassegne a livello internazionale, trovando anche spazi da dedicare
al riposo scegliendo Alassio di
cui amava sia la spiaggia che la
collina.
Così la “città del Muretto”,
delle firme celebri, gli dedica
una tre sere all’insegna della
musica colta, ma soprattutto interpretata da giovani. Era alle
nuove leve che Tempo aveva
dedicato molto del suo tempo.
Il Circolo culturale Elgar, presieduto da Alda Naso, ha organizzato, con l’assessore alla cultura, Monica Zioni, i tre concerti che si terranno, all’insegna
del “Memorial Tempo”, nello
splendido scenario di Parco
San Rocco e dell’ex chiesa anglicana. La prestigiosa manifestazione ha ottenuto il patrocinio dell’Ordine e dell’Associazione ligure dei giornalisti.
La direzione artistica è stata affidata al maestro Andrea Elena
che, da padrone di casa, ha
coinvolto il baritono Ivan
Marino, tra l’altro anche impresario teatrale.
Il tenore Andrea Elena, dopo
aver calcato la ribalta internazionale come tenore, oggi si dedica, con altrettanto successo,
all’insegnamento avvicinando
Il M° Claudio Tempo.
alla lirica un numero sempre
crescente di giovani.
«Claudio Tempo lavorava soprattutto per i giovani – sottolinea il maestro Elena – ed è in
questa chiave che vogliamo ri-
cordarlo. Sul palco saliranno
giovani leve per interpretare
“Traviata” e “Tosca”. Debuttanti
e nuovi talenti anche con il maestro Bill Doherty che dagli Stati
Uniti sarà ad Alassio per rendere omaggio al giornalista, al critico, all’uomo di grandissima
cultura musicale»
Claudio Tempo, nato ad
Alessandria, è stato critico musicale del “Corriere Mercantile”
di Genova, dell’ “Europeo” e del
“ Secolo XIX “ di cui era responsabile delle pagine culturali.
Il calendario delle tre serate
prevede: il 30 luglio, ore 21,
“Traviata” in concerto a Parco
San Rocco (in caso di maltempo
Palalassio); il 19 agosto, ore 21,
ex anglicana, “Puccini e dintorni”, concerto lirico vocale con
Bill Doherty; il 21 agosto “Tosca”, a Parco San Rocco, sempre alle 21.
d.l.c.
29 GIUGNO: FESTA DEI PESCATORI
È ormai tradizione che il 29 giugno sia dedicato alla poesia dialettale ligure. I compositori presentano le loro opere ed una giuria assegna un premio particolare
e assicura al vincitore il diritto di
avere una piastrella alla base del
monumento al pescatore alassino
situato nel recantu di via Torino.
La manifestazione anche quest’anno ha avuto due momenti significativi. In un primo tempo
presso la biblioteca civica “R.
Deaglio”, alla presenza del vicesindaco, sig. G. Aicardi, è stata riconosciuta vincitrice per l’anno
2008 la poesia Esciu (vicolo) del
nostro concittadino, A. Boscione;
seconda si è classificata la composizione Incantu di G. Croce. Alle
ore 18,30, quindi, la manifestazione si è concentrata intorno alla
statua presso il recantu dei pescatori. Allietata e solennizzata dalla
banda cittadina, che ha saputo
raccogliere un buon numero di turisti, la manifestazione ha ricevuto la benedizione dell’autorità religiosa. Il parroco, mons. Angelo
De Canis, circondato da un folto
stuolo di bambini ancora in costume che osservavano meravigliati ora gli strumenti dei suonatori ora i movimenti dei presenti,
ha ricordato il valore artistico e
spirituale dell’avvenimento e ha
benedetto la nuova piatrella, l’ottava, che riporta la poesia della
sig.ra Gabriella Gismondi.
Nella parte posteriore del monumento i visitatori possono osservare anche la piastrella che ricorda
il grande poeta alassino, Ettore
Morteo, che con le sue Rimme
Arascine ha dato origine nel 1927
ad una tradizione locale che continua tutt'oggi. Il prossimo anno sarà
la volta del maestro Mario Richero,
sostenitore convinto della validità
letteraria del dialetto della baia.
Giovanni Puerari
Incontri con l’Autore
Martina Parodi: “Io, Alice e l’America” Ed. “Altromondo”
Il professor Franco Gallea ha
presentato l'ospite nell'Auditorium della Biblioteca civica il 4
luglio scorso: «Martina Parodi, ligure, 30 anni, 4 figli (una con qualche problema), risiede a Pieve di
Teco e si dedica completamente
alla famiglia». (È nuora di un alassino, Franco Pelle, socio A.V.A.,
apprezzato orologiaio e orafo con
laboratorio ad Albenga – N.d.R.).
Prosegue Gallea: «“Io, Alice e
l'America” è un libro dall'impostazione originale, con varietà di registri, moderno. Si divide in due
parti: nella prima ricorda Kerouac, nella seconda è autobiografico. Narra di una giovane donna in cerca della sua identità.
Personaggio molto complesso,
Emy ha una figlia, Alice, frutto di
una violenza, autistica; la sua nascita l'ha messa in grande difficoltà, in particolare sul piano psicologico: sebbene madre e figlia
siano molto legate, a un certo punto Emy cerca di suicidarsi. Superato il trauma, conosce tramite
Internet una ragazza statunitense
di origine ungherese; viene invita-
ta in America e accetta: si ferma
nell'Oregon, ma deve trasferirsi a
causa di un'allergia, giunge a Los
Angeles, poi prosegue verso Sud,
qui trova un mondo magico anche
se è un deserto, conosce due uomini... Torna in Italia, tocca il fondo della sua esistenza, ma si riscatta... Il libro si conclude con
una serie di racconti Western».
Parodi: «Ho studiato Ragioneria
a Loano. Il viaggio in America l'ho
fatto davvero, Nel libro ho affrontato il problema della maternità
subita, della solitudine, non solo
della protagonista, che si trova alle prese con problemi più grandi
di lei e ha difficoltà a rapportarsi
con gli altri; prima del dramma ha
avuto una vita agiata, tranquilla,
che non l'ha preparata alle future
tribolazioni. Non ho voluto raccontare soltanto rose e fiori: nel libro ci sono pagine molto dure
(Gallea ne legge qualcuna). Sono
rimasta stupita dell'ospitalità
americana. Mi ritengo soddisfatta
di questo romanzo, ma ora forse
varierei qualcosa. Ne ho un altro
in preparazione».
C. B.
Nuova automedica della Croce Rossa
PREMIO DI POESIA DIALETTALE ALASSIO 2008
La poesia è sempre esistita e
sempre esistera . Perché è un
esigenza interiore; una pura
emozione. È l’espressione di
quel tormento dell’infinito che
tutti proviamo.
Ma la poesia non può restare
confinata in un ambito esclusivamente personale, intimistico; e nemmeno in un elite bisogna dar voce all'’mozione, riconoscere il valore dei grandi
poeti ma anche dare ai giovani
la possibilità di esprimersi. Per
questo è nato il premio di poesia dialettale “Alassio”.
Come si giudica una poesia?
Guardando se c’è un’espressione viva della nostra lingua madre. E se comunica uno sguardo profondo all’esistente.
Non basta aver pensieri profondi e scriverli andando a
capo.
Così come non bastano un messaggio sonoro o delle acrobazie linguistiche.
La poesia dialettale è per la liguria un patrimonio importantissimo, non solo perché tanta
gente scrive ma perché in liguria, in un certo senso non esiste, ed è stata un’aspirazione
ideale che nei poeti hatrovato
la sua prima identità.
IL CONCORSO DI POESIA
DIALETTALE
LIGURIA IN VERSI
In data 29 giugno u.sc. si è
svolta la premiazione nella Biblioteca Civica.
In rappresentanza del Comu-
Per la poesia “Esciu” in dialetto Alassino
la Giuria del PREMlO ALASSIO 2008
ha assegnato ad Antonio Boscione il primo premio
Esciu
L’esciu u s’adröve adossu a ’n mò lüxènte
C’u se riflette sutta a l’èrcu bassu
parpellandu curui; l ‘unda a se sènte
appena appena, au tèmpu du mé passu.
Miraie antighe, de ’n curù zà früstu,
a pèrsega in scia piona di barcui,
quattru paroIle, dite au moddu giüstu
in tu dialettu che parlammu nui.
Arasce bella, tütta in te ’ste cose,
cumme de figürine retaiai
dau libbru da memoria, a regurdose
de quellu tèmpu e de quell’autra etai.
Arasce, d’esci ritruvai pé coxiu,
de lampi de türchin ch’i ven dau mò,
du punènte c’u porta, adoxiu adoxiu,
in sèntù duse de baxiaricò...
ne di Alassio: il Vice Sindaco
Signor Aicardi per l’Associazione Vecchia Alassio il Presidente Carlo Cavedini. Ha ravvivato lo spettacolo la briosa chitarra alassina di Luciano Raita.
La giuria era composta da:
Com.Dante Schivo – Presidente – Rag. Paolo Ammirati – Rag.
Santino Bruno Pezzuolo – Iole
Nattero – Rag. Paolo De Feo.
Sono stati esaminati 106 elaborati poetici ricevuti.
Si assegnano i seguenti premi:
1° PREMIO - alla poesia in dialetto alassino ESCIU di Antonio
Boscione
2° Premio - Alla Poesia in dialetto genovese NA VOXE di
Rebolinio Vincenzo
Ex aequo alla poesia in dialetto alassino INCANTU di Gianni
Croce
3° Premio -Alla Poesia in dialetto sanremasco I CATRU VENTI ,di Aldo Bottini;
4° Premio - Alla Poesia in dialetto genovese LENGUA LUNGA
DE SA., Corrado Parodi;
ex aequo alla poesia in dialetto del Tigullio MAI CIU’ di Danila
Olivieri
Sono stati inoltre assegnati dalla Giuria i seguenti
premi speciali in coppe, targhe e diplomi:
Premio Presidente della Regione: alla poesia in dialetto varazzino
A Campann-a de l’etae, di Mario Traversi;
Premio della provincia di Savona: alla poesia in dialetto albenganese Veuia de Cantà poeta Angelo Gastaldi;
Premi dell’Istituto San Paolo - Torino: alla poesia in dialetto di
Camporosso Se Dixe, di Mario Saredi;
Premio dell’Istituto San Paolo - Torino: alla poesia in dialetto genovese Xeui de memoia di Armando Giorgi;
Sono state a termini di regolamento assegnate 10 targhe personalizzate:
alla poesia in dialetto di chiavari Altair, di Giovanni Dallorso;
alla poesia in dialetto savonese Ouvivi de Liguria, di Rosa Fonti;
alla poesia in dialetto laiguegliese A rea, di Emilio Grollero;
alla poesia in dialetto ligure A Ma-mà, di Roberta Medesani;
alla poesia in dialetto di Balestrino U burgu veggiu, di Fulvio
Panizza;
alla poesia in dialetto genovese Anconn Insemme, di Edda de Boni;
alla poesia in dialetto genovese De votte i figgi, di Pia Bandini;
alla poesia in dialetto ventimigliese L’isura suta u Punte, di Sergio
Carsughi;
alla poesia in dialetto onegliese A me tera, di Celestina Corso;
alla poesia in dialetto genovese Atri tempi, di Isabella Parletto.
Sono state assegnate anche 9 medaglie personalizzate:
alla poesia in dialetto savonese Liguria in versci, di Angelo Buffoni;
alla poesia in dialetto savonese A cansun d’ii pesci vivi, di Milvia
Prolongo;
alla poesia in dialetto di Giusvalla Veira ar vent, di Pietro Baccino;
alla poesia in dialetto ligure A Ventu dè Liguria, di Maria Vincenti;
alla poesia in dialetto sanremasco A casela de Munsu Marcu, di
Costanza Modena;
alla poesia in dialetto genovese Fregoggie de versi per un tramuntu, di Domenico Pesce;
alla poesia in dialetto genovese Stelle in çe, di Alberto Pasolini;
alla poesia in dialetto di Soldano Lavastrùn d’Avrì, di Elio Maccario;
alla poesia in dialetto di Loano Liguria, di Francesco Manni.
PREMIO BAMBINI
(Coppa San Paolo) alla poesia in dialetto Taggiasco n. Madaéna (la
traduzione festa di Taggia), rielaborata, scritta e tradotta dai bambini dell’Associazione storico-culturale Rione ORSO di Taggia,
Maestro Angelo Cirimele.
(Coppa San Paolo) per le poesie in dialetto di Quiliano: Leggende
del Quilianese e Draghi streghe e sirene ispirate alle narrazioni tradizionali del Quilianese, poeti classi 3°/A e 3°/B, scuola primaria
“Don Peluffo” di Quiliano, maestra Mara Caldano.
PREMIO GIOVANI
(Assessorato al turismo, Comune di Alassio) alla poesia in dialetto
onegliese Liguia tra sé e ma, di Giacomo Maria Mucilli;
alla poesia in dialetto di Alassio Semmu de Primma, di Alessio
Bonifai, scuola Morteo Ollandini;
alla poesia in dialetto laiguegliese A vitta di Elena Schivo, scuola
Morteo Ollandini;
alla poesia in dialetto alassino Mirala de chi, di Nicolò Monticelli,
scuola Morteo Ollandini.
Presso la Parrocchia di S. Giovanni in via Neghelli ad Alassio, si è
tenuta domenica 22 giugno l’inaugurazione della nuova automedica della Croce Rossa di Alassio. Questo
mezzo è stato acquistato con il contributo delle famiglie Alemani e
Savona in ricordo dei loro cari estinti (G.F. Savona e A. Alemani). Si ringrazia Don Luciano per la benedizione impartita a tutti i presenti.
Il Presidente Delegato
Peutet Alfredo
Ancora un grazie alla scuola
per l’infanzia Laura Vicuña
È giugno, l’anno scolastico sta
per concludersi. È quindi il tempo
delle riflessioni, del “tirar le somme” come molti usano dire.
Noi mamme dei piccoli, i cosiddetti “gialli”, della scuola per l’infanzia “Laura Vicuna” dell’Istituto
Figlie di Maria Ausiliatrice di
Alassio, vogliamo cogliere l’occasione di questa prima pausa per
ringraziare tutti coloro che hanno
contribuito a rendere così speciale la vita dei nostri bimbi.
Ricordiamo bene i dubbi, le incertezze ed anche le speranze dei
primi passi in questa nuova realtà,
nel mondo della scuola e comprendiamo anche quanto debba
essere faticoso il lavoro di assistenza in questa delicata fase di
approccio con il mondo esterno
alla famiglia.
Il 18 giugno siamo state convocate per la presentazione e la consegna dei lavori svolti dai bambini. Altro che “canzonette e preghierine”!!! È stata la conferma di
ciò che abbiamo toccato con mano ogni giorno.
Le tre classi hanno inoltre condiviso momenti di gioco, di scoperta ed esperienza, e ciò che è
palese per tutti i genitori è il clima
di armonia che circonda i nostri
bimbi.
Grazie quindi a Sr. Rosina, Sr.
Costantina, Manuela, Cristina 1 e
Cristina 2 e Sara.
Grazie anche alle cuoche che
hanno deliziato il palato dei nostri
cuccioli e grazie alle signore che
hanno assicurato ordine ed igiene
ai locali della scuola.
E non vogliamo dimenticare Sr
Mina e poi Sr. Bruna, Sr. Chiara, Sr.
Amelia e Sr. Gemma che ti accolgono con un bel sorriso e accudiscono i bambini con amore e responsabilità quando i genitori ritardano.
Buona estate ed arrivederci a
settembre.
Un gruppo di genitori
BULLISMO? NO, GRAZIE!
Per il 30 maggio alcuni studenti dell’Istituto Alberghiero
Giancardi di Alassio hanno organizzato una manifestazione per
dire NO al bullismo. L’iniziativa è
partita da degli alunni delle classi IV e della V, con a capo del progetto Mattia ACCURSO e dell’organizzazione Lisa BUSÈ; hanno
partecipato poi attivamente alla
realizzazione anche Abigail MASSIDDA, Valentina ALLASIA e
Rodrigo PARODI coinvolgendo
moltissimi altri ragazzi, anche
quelli delle prime classi.
“Siamo indignati di vedere
certe scene su You Tube, ai telegiornali e nelle varie trasmissioni televisive. Siamo disgustati dai nostri coetanei
che non sanno cosa sia la solidarietà o il rispetto per il prossimo. Ma ugualmente siamo offesi dai mass media che mostrano continuamente immagini di quel genere di gioventù,
mentre i buoni esempi vengono
dimenticati. Tra di noi ci sono
anche persone speciali che
fanno cose straordinarie, ma
non se ne parla o se ne parla
decisamente troppo poco. Se
se ne parlasse un po’ di più
forse gli emulatori seguirebbero altre strade.”
I capofila hanno così presentato le loro idee al Sindaco e all’Assessore Zavaroni che hanno accolto con grande entusiasmo il
loro progetto, sostenendolo ed
aiutandoli nella realizzazione.
Poi i maturandi hanno coinvolto
anche altre scuole delle Baie del
Sole: le medie M. Ollandini, le medie ed i licei Don Bosco, d’Alassio, e poi l’agrario Aicardi, l’ITIS
Galilei ed i licei Giordano Bruno
d’Albenga e tutti insieme hanno
dato vita ad una grande maratona artistica.
Così il 30 maggio per ben 7 ore
consecutive, senza alcuna interruzione, i ragazzi delle Baie Del
Sole, hanno con grande entusiasmo e passione, nonché indescrivibile emozione, presentato,
scolpito frutta e verdura, cantato
in coro, in coppia o da soli, musiche dei Beatles, Ramazzotti,
Vasco Rossi, Pausini, Prince,
Madonna, Le Vibrazioni, Grignani, D’Alessio, Springsteen……
ballato hip hop, jazz, salsa, merenghe, baciata,…… suonato
Mozart, Bernstein, Piovani,
Chajkowski, Bizet, Nirvana, The
Ramones, Police, Europe, Queen,
Doors,…… recitato Benigni,
sketch di cabaret e poesie senza
stancarsi mai. Magari avevano lo
stomaco reclamante, la voce rauca e secca, i piedi un po’ gonfi e
doloranti, ma andavano stoicamente avanti certi del loro gesto
ed incredibilmente convinti delle
loro idee.
“Josè Antonio Abreu, direttore d’orchestra ed ex Ministro
della Cultura Venezuelano,
per costruire un futuro in uno
dei Paesi più violenti del Sud
America, devastato dalle enormi differenze sociali, ha dato
vita a un sistema rivoluzionario, basato sulla cultura della
musica. Josè Abreu non ha
scelto la via degli aiuti umani-
tari, ma quella dell’arte ed in
questo modo ha risvegliato il
rispetto di se stessi e per gli altri”. Spiega Abigail MASSIDDA
sul perchè di una maratona artistica.
“Purtroppo anche in Italia
le cronache nere dei giornali
sono piene della violenza che
ormai permea in modo incontrollato i rapporti familiari,
d’amicizia, di coppia ed in genere i rapporti sociali. Ma soprattutto ciò che ci sconvolge
sono i fenomeni di bullismo
reiterati dai nostri coetanei o
peggio ancora da bambini.
Ed in merito a questo ci siamo interrogati, chiedendoci
quale sarebbe potuto essere
un modo per contrastarli,
per fermarli, per dire BASTA!” Esclama deciso Mattia
ACCURSO.
“Sembra inverosimile che
nei Paesi in via di sviluppo in
cui tutti gli sforzi sono tesi al
successo economico, non si
cerchi di educare la sensibilità
fin dalla prima infanzia…” dice Hind ER RACHED.
“Eppure è proprio tramite la
sensibilità che si potrebbero
formare delle nuove generazioni con una capacità più
profonda e completa di apprezzare la bellezza della vita.” Commenta Loris PARODI.
“Solo nutrendo l’anima troveremo le risorse per emanciparci e migliorare la qualità
della vita, diventando una risorsa per la nostra comunità.”
Ribadisce Lisa BUSÈ.
“Se l’arte ha la capacità di
esaltare i valori di solidarietà
e reciproca compassione, riuscirà ad unire intere comunità
e cambiare il profilo sociologico di un paese!”. Dichiara Fabio
GARASSINO.
“Pur essendo, l’Italia, un
Paese ricco di cultura, l’educazione artistica non è considerata uno dei fondamenti della vita culturale, ma forse potrebbe essere proprio questa
una strada possibile per la crescita sociale”. Suggerisce
Rodrigo PARODI.
“Niente come l’arte è capace
di sviluppare quella sensibilità necessaria per uccidere
la violenza.” Sottolinea Anna
BUSE’.
È così, grazie proprio all’Assessorato alle Politiche Scolastiche,
sempre sensibile alle problematiche giovanili, questo gruppo di
brillanti intellighenzie ha potuto
esprimere il proprio disappunto,
le proprie idee, le proprie teorie,
le proprie proposte.
Ragazzi maturi che hanno riflettuto, discusso, cercato delle
soluzioni, ragazzi di cui, genitori
ed insegnanti, possono solo andare fieri ed orgogliosi; ragazzi
che, nonostante la loro giovane
età e la loro inesperienza nelle
cose del mondo, hanno molto da
insegnare a tanti adulti navigati.
Ragazzi di cui vorremmo si parlasse di più, perché sono loro il
NOSTRO vero futuro.
Simona CASAGRANDE
ALASSIO PORTO APERTO
di Dante Schivo
I Liguri alassini mai avrebbero
costruito un Porto commerciale
in mezzo ad una spiaggia in continua espansione (e non erosa…
malgrado gli sforzi giornalieri
perpetrati, per ora, ad insaputa
della natura). Nelle loro scelte
tecniche ed economiche in difesa
della loro terra, hanno saputo
trarre vantaggio dall’avvento di
Napoleone che, con la sua visione
politica degna del miglior impero
romano, ben capì l’importanza
militare e amministrativa di una
buona rete stradale e dell’opera
del prefetto del dipartimento di
Montenotte Conte Chabrol De
Volcic che progettò una grande
strada litoranea (e le nuove vie di
penetrazione verso il Piemonte)
che solo nel 1830 fu completata e
a cui fu dato l’antico nome romano di Aurelia. Ma la vera rivoluzione nei trasporti liguri fu causata dall’arrivo della ferrovia. Nata
in Inghilterra nel 1825 e introdotta dal re di Napoli nel 1839, la sua
prima apparizione dalle nostre
parti è del 1853 (il primo tratto fu
aperto nel 1873-74; si tratta di un
tronco ferroviario di carattere ed
importanza internazionale e
Alassio vi figura come stazione
importante; sicché i diretti e i treni di lusso vi si fermano regolarmente. L’edificio della Stazione
ferroviaria è opera dell’ing.
Manfredini, autore di pregiati palazzi milanesi).
Ma un altra modifica alle condizioni economiche (e politiche)
alassine, che ha contribuito a raffreddare i “jobbisti” nostrani
(erano ancora pochi... fortunatamente!) propugnatori (in sordina) del progetto di attrezzare,
con opere in cemento gettate
(dall’inglese jetty) in mare, un
porto commerciale, fu il colpo
mortale che la ferrovia assestò al
cabotaggio, più costoso e più lento del treno nel trasporto di uomini e merci.
Tutto questo ha influito a decretare la fine di una leggenda,
permettendo agli Amministratori
di Alassio di mettere a frutto
l’esperienza maturata per portare a conoscenza della Comunità il
progetto di far nascere nel “seno
di S. Anna” quel porticciolo turistico, comunale che avrebbe permesso di mantenere la nostra
Città al “top” della classifica delle
contrade turistiche più famose
naturalmente, far fronte alla nuova grande richiesta del “turismo
nautico” e creando molti nuovi
posti di lavoro per gli alassini gio-
vani e i meno giovani, lavoratori
interinali o disoccupati per l'insorgente crisi edilizia.
Il peso finanziario dell’opera
nautica che, in massima parte, sarebbe gravato sulla cassa Comunale, non appesantì il dialogo politico locale anzi fu il veicolo di
una comunanza di pareri che
portò ad un avvicinamento tra
amministrati e amministratori
come ad Alassio mai si è vista.
In questa atmosfera nasceva il
Porto turistico Comunale di S.
Anna (sarà intitolato a Luca Ferrari navigatore alassino, ammiraglio della flotta spagnola. Stimato
da Carlo V e Amicissimo di Andrea Doria Massaro, ossia Fabbricero della nostra Parrocchia).
prio dall’“Ommu e Donna” sarebbe partito il molo di sopraflutto
che, orientato per il primo tratto
verso l’isola Gallinara e poi, con
una leggera curvatura, va a terminare, con il suo martello, in direzione della punta della Lena.
(Volge la sua convessità verso il
largo per contrastare le grandi
onde da SE, da S, da SSW). Questa
stradina, delimitata dal lato mare
da un parapetto in cemento, era
spesso dissestata dalle mareggiate, ma era di una bellezza struggente: un “sentiero dell’Amore”
come quello delle Cinque Terre;
più corto ma ugualmente bello!
Da dove “sfociava” il tubo della
condotta fognaria, diretti verso
terra, camminando sugli scogli, si
Si cominciò naturalmente ad
aprire una strada; o meglio, nel
caso specifico, ad allargare una
strada per permettere ai mezzi
pesanti di raggiungere il
“Pontone” che, inizialmente, si
era affiancato a levante dello sperone foraneo di Capo S. Croce
proprio vicino ad una piccola
passerella in ferro che copriva la
bocca del tubo fognario. Si cominciò, purtroppo, col distruggere per sempre il “sentiero” a picco sulla antica scogliera che dalla
“pineta”, prospiciente la bocca di
ponente della galleria ferroviaria,
conduceva alla chiesetta dei
Caduti del Mare e passando sotto
l’arco di roccia, terminava ai piede dello “scoglio” a due punte denominato l’Ommu e a Donna immediatamente a Levante della
Cappelletta. Da questa posizione
di poteva vedere il “seno” di S.
Anna nella sua interezza e pro-
poteva raggiungere una grotta
frutto dell’erosione praticata, nel
tempo dal vento e dal mare, chiamata “A grotta da limassa”; continuando si arrivava “Sutta i bausci”
un luogo, dove sotto un alto costone di roccia, tra gli scogli appuntiti, perennemente frangeva il
mare, ma da dove cominciava a
fermarsi la sabbia fine. Proseguendo verso Albenga, si notava
sulla riva che la benda diventava
ripida e composta di ciottolame
arrotondato. Il fondale di questo
tratto di mare era sabbioso e cosparso di grandi matte di posidonie. (Venivamo, con la rete a strascico tirata da terra, spesso a pescare con grande profitto). Il fondale variava da 2mt a 6/7mt sotto
L’ommu e a donna; la corrente
Marina era quasi inesistente e
sempre di verso W.).
La costruzione del Porto turistico non allarmò punto gli
LUDONIDO
Nel mese di Aprile l’Asilo Nido
“Piccolo Principe” del Comune di
Alassio ha concluso le attività dei
servizi Centro Bambini e Centro
Bambini e Famiglie, iniziati il primo sabato di febbraio.
Anche quest’anno il Comune ha
offerto alle famiglie la possibilità
di vivere un’esperienza che va oltre la routine quotidiana; ogni sabato pomeriggio, infatti, i genitori
hanno potuto trascorrere con i
propri figli momenti di gioco e
creatività, condividendo con essi
attività ed esperienze interessanti e particolari.
Sotto la guida di un artista senegalese, esperto nel creare quadri con l’uso di sabbie naturali, i
bambini ed i genitori hanno potuto divertirsi a realizzare vere e
proprie opere d’arte attraverso
questa particolare tecnica.
Con l’aiuto dell’esperta di libri e
racconti, le famiglie hanno potuto
volare con la fantasia, scoprendo
un’altra faccia della lettura, attraverso giochi e attività manuali.
Genitori e bambini si sono poi
potuti cimentare in capriole, salti
e divertenti percorsi motori, sotto la supervisione di un esperto
Psicomotricista.
Ogni sabato mattina, inoltre, i
bimbi, accompagnati dalle educatrici del nido, hanno potuto mettersi alla prova in diversi tipi di laboratori manuali, creando con le
loro mani piccoli oggetti in ricordo della mattinata trascorsa insieme.
A conclusione del percorso fatto, il 19 Aprile si è tenuta la festa
di fine attività, con palloncini,
clown, attività di animazione e
una ricca merenda per grandi e
piccini, messa a disposizione dal
Comune.
I servizi Centro Bambini e
Centro Bambini e Famiglie, attraverso le loro attività, hanno perciò permesso alle famiglie di imparare cose nuove e divertirsi insieme, lasciando a tutti i partecipanti un prezioso ricordo di questa esperienza.
L’Assessore alle Politiche
Sociali
Dott.ssa Loretta Zavaroni
“Operatori Turistici”. Era ancora
il tempo in cui i vecchi pescatori
e uomini di mare assicuravano ai
giovani che la famosa “via della
Sabbia” esisteva davvero. Perché
solo ad Alassio? Da dove viene la
nostra sabbia? Se facciamo il molo del porto turistico il rifornimento di sabbia fina alla nostra
spiaggia diminuirà? Queste e molte altre domande si sentivano formulare solo sottovoce e per lo più
erano motivo di discussioni molto amichevoli dove i nuovi
“Operatori” (ultimi arrivati) tacevano, ammiccando; tutto al più si
“toccavano” in segreto facendo
gli scongiuri. Oggi sarebbe completamente diverso. Della
Leggenda che “narra” della sabbia trasportata in continuazione
verso il mare dal Fiume di
Albenga, portata, dalla corrente
marina, verso il largo per farla diventare bianca e fina e proveniente da Ponente (da Capo
Mele), ridistribuita per rifornire
la spiaggia di Alassio, di questa favola nostrana nessuno più parla.
I “Nostri Padri” dicevano anche:
Stai tranquilli ch'u nu sarena traducendo (sic) “State tranquilli
che il nuovo Porto non si s'insabbia”. Come a dire che da Levante
la sabbia non viene. Ma allora tutte quelle opere dispendiose (credo…) fatte per evitare l’erosione
e l’insabbiamento perché sono
state fatte? Questa è un’altra cosa
e non sta a me parlarne alla fine di
questa relazione. Voglio solo riportare il pensiero di due “alassini” al riguardo: 1) (anonimo) “fandu üna miaietta a sciu fundu
sutt'aigua vixin a razza du mo u
ven da pensò che arena u nu ne
vien ciù all’asciutu, oppure quella
ch’arriva a l’è tantu leggera da gallezzò. 2) A pagina 13, nel suo
“Saggi di Geologia Marina”
Franco Scarpati scrive: “Deduzioni”: Sono dell’avviso che, in base
ai dati raccolti, il rifornimento sia
bilaterale anche se è stata riscontrata una componente maggiore,
lato Capo Mele. I Personaggi citati, a mio modesto parere, sono
per competenza, capacità, autorevolezza e serietà professionale
gli unici in grado di esprimersi al
riguardo; per finire mi limito a riportare un vecchio detto di Elio
Falcone, “Reordu” alassino: Se ti
metti quarcosa a bagnu ti rischi de
fo... cume quellu che pe’ fo despeitu â muiè u se taiau e b...
Alassio Porto Aperto
Fine della relazione
ANEDDOTI PATRII
di Dante Schivo
È del 2 Aprile 1800. Da giorni il porto aperto di Alassio è bloccato da numerosi bastimenti da Guerra inglesi
di tutte le portate e il loro scopo è
quello del blocco navale. Sanno che
l’Armata francese comandata dal
Generale Championet è stata sconfitta nella pianura di Novi e sta, disordinatamente, ritirandosi verso la
Riviera di Ponente. In breve tempo
questo blocco del Porto conduce nei
nostri paesi una terribile carestia. E
aumenta ogni giorno. Si consumano
le provviste dei viveri contenute nei
magazzeni e nelle botteghe di
Alassio. Per impedire l'estrazione di
quelle poche che rimangono la
Municipalità mette le guardie alle
Porte e, inoltre, fa operare una accurata visita in tutte le case e nei fondi
per accertare l’accumulo di provviste non dichiarate. I cereali rinvenuti, sono macinati e le farine sono distribuite in piccole pagnotte di circa
sei o sette once di peso, le quali dietro il pagamento di soldi quattro, venivano distribuite a coloro che presentavano un biglietto sottoscritto
dal Presidente della Municipalità. Di
questi biglietti se ne rilasciava uno
ogni giorno, a ciascuno dei membri
delle rispettive famiglie. La deficienza era estrema e la fame all’ordine
del giorno in tutto il nostro litorale.
Anche in tutte le case di Alassio gli alloggi erano completamente occupati
per far posto agli ufficiali dell’armata
in rotta.
Ma quella stessa sera, verso le dieci, giunse quivi, proveniente da
Nizza, il Generale Cervoni, allora amministratore e pagatore generale dell'armata d'Italia. Costretto dalla necessità il Presidente della Municipalità rilascia al Cervoni il biglietto
di alloggio per la casa del Dottore farmacista Pasquale Fontana, e lo fa accompagnare da un ufficiale municipale.
«Cittadino, aprite... Cittadino
Fontana aprite.. .ho l’ordine del
Presidente del Municipio» «Un momento… ecco tolgo il ferro… ecco è
aperta la porta di casa mia…»
«Cittadino Pasquale Fontana, sono il Generale Cervone, e ho bisogno
di voi...»
«Parlate bene la nostra lingua
Cittadino Generale; dal vostro ac(continua a pagina 11)
CICLISMO
NUOTO
GOLF
Prezioso bottino per i nostri
piccoli-grandi atleti al Campionato
Italiano di Società a Predazzo
Nazionali CSI
Scofferi Aicardi e Bonagura OK al golf
Dal 19 al 22 di Giugno si è svolto a
Predazzo il Meeting Nazionale di
Società per Giovanissimi; le verdi
valli dolomitiche, con le loro mitiche ed eroiche salite, hanno portato immense soddisfazioni ai nostri
ragazzi che hanno lottato con le unghie e con i denti per raggiungere
un risultato di squadra entusiasmante.
SIAMO LA TREDICESIMA SQUADRA IN ITALIA!!!
Ed ora parliamo dei protagonisti… erano in 17, numero scaramanticamente da brivido, ma che a
noi piace davvero tanto..
Gabriele d’Alleva, Samuele
Manfredi, Gloria Scarsi, Camilla
Facelli, Marta Passarotto, Camilla
Pesenti, Federico Fallico, Andrea
Carossino, Matteo Marchiori,
Alessandro Volpe, Filippo Bertone,
Andrea Spataro, Gabriele Patrone,
Alice Pesenti, Luca Passarotto,
Daniele Raimondo e Marco
Tomatis…
La giornata inaugurale, venerdi
20, dedicata alle gare di sprint, fuoristrada e gimkana, è stata un
trionfo. I nostri piccolini hanno portato a casa due ori assoluti in gimkana con Gloria Scarsi e Samuele
ra da battiti cardiaci alle stelle,
mentre Alice Pesenti raccoglie un
rispettabilissimo 12° posto.
Le gare su strada dei due giorni
successivi sono un mix di felicità e
di sconforto.. il nostro Daniele
Raimondo (al quale facciamo gli auguri di un rientro velocissimo) cade
in gara e si frattura l’avambraccio,
tanto da finire sotto i ferri, mentre
sull’altro campo di gara il nostro
Filippo Bertone vinceva la sua batteria con grinta e audacia.
Ma la sfortuna ci ha accompagnato anche sul campo di gara dei
G4, dove uno dopo l’altro
Alessandro Volpe e Fallico Federico
finiscono a terra rinunciando sicuramente ad un ottimo piazzamento
tra i primi.
Anche il generosissimo Luca
Passarotto viene spinto contro le
transenne e cade a tre giri dal termine, dopo aver controllato ed effettuato una gara eccelsa.
Andrea Carossino, riesce a terminare la gara senza incidenti e porta
a casa un buonissimo decimo posto. Matteo Marchiori, si classifica
nei primi venti. Di valore anche il
tredicesimo posto di Alice Pesenti,
in una batteria caratterizzata da in-
Foto premiazione società.
Manfredi, accompagnati dalla mecidenti e cadute.
daglia d’argento di Camilla Facelli e
I piccolini, nell’altro campo di gadal quarto posto assoluto di
ra si fanno ancora una volta onore e
Camilla Pesenti, fuori dal podio per
Samuele Manfredi vince l’argento,
pochi millesimi e battuta dalle pamentre nelle femmine Gloria Scarsi
drone di casa della Val di Cembra.
si piazza 6° e Camilla Facelli 9°.
Ottimo dodicesimo posto assoluElettrizzante la gara su strada di
to per Gabriele D’Alleva e buona
Camilla Pesenti che ottiene un diprestazione di Marta Passarotto
gnitosissimo 7° posto; Gabriele
che lascia alle sue spalle parecchie
D’Alleva e Marta Passarotto si diconcorrenti.
fendono e si piazzano nei 25.
Negli sprint, un briciolo di deluAlla fine delle tre giornate di gara
sione per i nostri ragazzi, che, sorarriva la notizia meravigliosa… ci
presi dalla pista in tartan molto
siamo classificati tredicesimi assomorbida non hanno potuto espriluti su 230 società, prima squadra
mersi al massimo; in ogni caso ottima prestazione per
Alessandro
Volpe (categoria G4) classificatosi 29° assoluto e in zona
punti, Andrea
Carossino
(64°)
e
Federico
Fallico. Nella
G5,
Filippo
Bertone si piazza 49°, anche
lui in zona punti e Andrea
Spataro, fuori
dai punti per
pochi millesimi, si classifica
I piccoli grandi atleti con la Presidente.
86° in una categoria che vedeva alla partenza 220 corridori.
classificata della Liguria e di tutto il
Nella G6, ottimo il 33° posto di
Piemonte.
Marco Tomatis, in piena zona punOltre alle evidenti doti dei nostri
ti, e buono l’84° posto di Raimondo
ragazzi, che hanno permesso di otDaniele che si lascia alle spalle
tenere questo grande risultato, ocun’infinità di ottimi atleti.
corre sottolineare l’importanza
Nel fuoristrada, ottima come
del serio ed operoso lavoro svolto
sempre, la prestazione di Luca
dai tecnici e dai collaboratori che
Passarotto nella G6, che, per il sein questi mesi hanno creduto nelle
condo anno consecutivo si aggiudipotenzialità dei ragazzi e della preca il quarto posto, mentre Gabriele
senza costante e attiva dei genitoPatrone entusiasma i suoi tifosi con
ri, primi tifosi e sostenitori dei noil nono posto in una gara commostri piccoli atleti.
vente e generosa, al limite delle posPer l’U.C. Alassio
sibilità fisiche. Matteo Marchiori, il
A.G.
nostro “diesel” si difende in una ga-
Si è conclusa con un ricco
“bottino” di medaglie ed altrettanti ottimi risultati la trasferta
degli atleti della Ge.sco Nuoto
Alassio al “6° Gran Premio
Nazionale di Nuoto CSI” tenutosi a Lignano Sabbiadoro (UD)
dal 5 all’8 giugno scorso.
Erano presenti 522 atleti appartenenti a 36 società e provenienti da 11 regioni.
I 20 nuotatori alassini guidati
dall’allenatrice Cristina Pallini
hanno ottenuto il 7° posto nel
medagliere Società con 16 ori,
2 argenti e 5 bronzi.
Ecco i risultati individuali per
categoria:
Esordienti B femm.: Lanteri
Sofia oro nei 50 fa.
Esordienti B masc.: Barbero
Matteo 4° nella staffetta 4x50
mx - Cardi Matteo oro nei 50 fa,
due volte bronzo nei 50 sl e 200
sl, 4° nei 100 sl, 4° nelle staffette 4x50 mx e 4 x 50 sl. – Losno
Marco tre volte oro nei 50 rn,
50 sl, 50 do e bronzo nei 100 sl,
4°nelle staffette 4x50 mx e
4x50 sl – Moirano Gabriele
4°nella staffetta 4x50 sl Robba Nicolò 4° nelle staffette
4x50 mx e 4x 50 sl.
Esordienti A masc.: Losno
Andrea bronzo nei 100 ds.
Ragazzi Femm.: Briozzo
Serena bronzo nella staffetta
4x50 sl e 4° nella 4x50 mx – Leo
Federica due volte oro nei 100
ds e 50 ds, bronzo nella staffetta
4x50 sl, 4°nei 100 sl e nella staffetta 4x50 mx.
Juniores Femm.: Cardi Giu-
lia argento dei 50 fa, bronzo nella staffetta 4x50 sl e 4° nella 4x50
mx – Usanna Federica bronzo
nella staffetta 4x50 sl e 4° nella
4x50 mx.
Master Femm. M.35, M.40,
M.45: Burgarello Barbara oro
nei 50 rn, 50sl, 50 ds e nella staffetta 4x50 mx – Pallini Cristina
oro nei 50 fa, 50 sl e staffetta 4x
50 mx – Soldi Antonella oro nei
50 rn e staffetta 4x50 mx Visinalis Manuela oro nei 50 rn,
50 ds e staffetta 4x50 mx, argento nei 50 sl.
Si sono fatti onore ottenendo
buoni piazzamenti anche D’Urbano Valeria (Es.B), Briozzo
Daniele (Es.A), Corona Tobia
(Es. A), Schivo Emanuele (Es.
A) e Cottardo Matteo (Rag).
Matteo Aicardi e Stefano Bonagura si sono aggiudicati a
Garlenda il Decimo Trofeo
Lacoste, una classica del calendario garlendese, che ha visto la
presenza di ottanta coppie, provenienti da tutto il Nord Italia ed
alcune anche dall’estero.
Nell’altra gara in programma
(il Trofeo Relais Chateaux) invece il successo è andato a
Francesco Maniglio, che ha
completato di due giri del percorso in 141 colpi.
Ecco i nomi dei premiati. X
Trofeo Lacoste.
Prima categoria: 1) Matteo
Aicardi e Stefano Bonagura;
Michele e Giovanni Gerolamo
Scofferi, 65 colpi; 3) Stefano
Bono e Francesco Filippi;
Gianni Ciarlo e Massimiliano
Chiumeo; Claudio Mandelli e
Antonio Calandra, 66.
Seconda categoria: 1) Gianna
Aicardi e Leonardo Sciolli;
Rosy De Paolis e Maria Cristina
Richeri Zumino, 70; 3) Francesca
Fabbri e Sandra Rolando, 71.
Classifica Lorda: 1) Stefano
Bono e Francesco Filippi, 69
colpi; 2) Claudio Mandelli ed
Antonio Calandra, 70; 3) Marco
ed Alberto Gazzolo, 72.
Trofeo Relais Chateaux.
Prima Categoria : 1) Francesco
Maniglio, 141 colpi; 2) Tullio
Nejrotti, 144; 3) Claudio Ramazzotti, 147.
Seconda categoria: 1) Marco
Gatta, 143; 2) Gianpaolo Samengo, 144; 3) Giorgio Meroni, 145.
Terza categoria: 1) Riccardo
Biga, 145; 2) Roberto Pizzo, 149;
3) Domenico Surace, 151.
Classifica Lorda: 1) Francesco
Maniglio, 153; 2) Paolo Murchio,
160; 3) Michele Scofferi, 161.
Claudio Almanzi
GINNASTICA E DANZA
WOW!!! Come di consueto,
l’appuntamento con il saggio di
fine anno della “PGS ALBATROS
ALASSIO”, non ha deluso le
aspettative.
Il susseguirsi di danza moderna, hip hop, break dance e gin-
a suor Chiara, ai genitori che
hanno dato una mano; ma soprattutto bisogna complimentarsi con gli insegnanti, Maura
Pezzo, Veronica Rossi, Matteo
Fugazza, Davide Navacchi e con
tutte le ballerine ed i ballerini
nastica ritmica, ha creato uno
spettacolo piacevole che chiude un anno di lavoro, di cui vogliamo ricordare la partecipazione alla Don Bosco-Cup 08 con
ottimi risultati.
Un grande ringraziamento va
ai dirigenti, Berretta e Badoino,
che hanno lavorato con grande
impegno per regalarci grandi
emozioni.
Arrivederci a settembre, con
l’apertura del nuovo anno sportivo!
BASKET
Festa del Basket giovanile Alassino
È stato un bellissimo anno
cestistico che si è concluso
nel migliore dei modi con la
FESTA DEL BASKET GIOVANILE ALASSINO organizzata
dalla ASD PALLACANESTRO
ALASSIO.
La festa ha visto la partecipazione dei bambini e delle bambine della Società che hanno
giocato nei vari tornei di categoria e nei giochi per le squadre
PULCINI (dai 4 ai 6 anni),
SCOIATTOLI-LIBELLULE (dai 7
ai 9 anni), AQUILOTTI-ESORDIENTI (dai 10 ai 13 anni). La festa si è conclusa con le varie
premiazioni e un rinfresco augurando una BUONA ESTATE e
ARRIVEDERCI A SETTEMBRE!
La ASD PALLACANESTRO
ALASSIO, società con uno staff
giovane e coeso, coglie l’occasione per ringraziare i genitori
dei settanta bambini iscritti per
la costante presenza agli allenamenti e partite, Simone Felisati
per il suo costante e prezioso
aiuto, l’Ufficio Sport, la Direzione Didattica e tutte le Attività
che ci hanno sostenuto in questo nostro primo anno.
Ora non resta che darsi appuntamento a Settembre per
l’inizio del nuovo anno sportivo.
Ricordiamo che le annate interessate saranno quelle del 199495- 96- 97- 98- 99- 2000- 20012002- 2003- 2004 e tutti coloro i
quali vorranno unirsi a noi, provare, chiedere informazioni e
iscriversi potranno chiamare
LAURA CIRAVEGNA (Allenatrice responsabile) 3392737608
o FABIO DEVIA (Presidente)
3391383659.
Per ulteriori notizie e curiosità si può consultare il sito internet:
WWW.PALLACANE
STROALASSIO.IT
Il Direttore artistico
Quaglia Elena
SODALIZIO RANGERS/A.R.E.S.
Durante il “San Giorgio Sport
Show” ingauno, svoltosi dall’11
al 15 giugno scorso il Gruppo
A.R.E.S. Volontari Boschivi
Alassio e i vertici locali dei
Rangers d’Italia, hanno creato
un sodalizio e gettato le basi
per un futuro, ulteriore “discorso” più approfondito.
ATLETICA LEGGERA
DAL SECOLO XIX DEL 28 GIUGNO 2008
Record personale per Abate
al Meeting Arcobaleno di Celle
EMANUELE ABATE è stato il
protagonista dell’edizione 2008
del Meeting Arcobaleno, disputato a Celle Ligure: Emanuele,
uno dei pochi azzurri in pista
(per molti di loro gli impegni di
questo periodo ne hanno impedito la presenza) è riuscito final-
mente a centrare sui 110 ostacoli quella prestazione che inseguiva da tempo: 14”66, record
personale stagionale e primato
della manifestazione: Una prestazione che lo avvicina anche
alla partecipazione alle prossime olimpiadi di Pechino.
Gli A.R.E.S. “Attila” & “G-Boy” con le “giubbe rosse” a cavallo ed i boschivi
dei Rangers d’Italia provenienti dalle Province di: Savona, Imperia e Cuneo.
ANEDDOTI PATRII (segue da pagina 9)
cento direi che siete della Corsica; è
vero? La vostra isola la vedo all’orizzonte nei giorni di tramontana; lo sapete? Ma dite Cittadino che cosa
posso fare per voi?».
«Cittadino, sono partito da Porto
Maurizio questa mattina collo stomaco digiuno, e per quanto abbia
fatto, durante il viaggio non ho potuto rinvenire in questi paesi cosa, che
valesse ad alimentare me e il mio seguito. I miei aiutanti non hanno potuto ottenere in questa locanda di
Alassio nemmeno un pane. Perciò
mi raccomando alla vostra bontà.
Fate che siano rifocillati».
«Accomodatevi vi prego, intanto
con la servitù cercherò di radunar
delle cibarie».
Si apparecchiò una conveniente
cena al Generale alla quale si invitarono anche i due Aiutanti; ma il
Generale non permise a questi di sedersi a mensa. Vennero essi però,
dalla casa, vennero provvisti di pane
e di altri commestibili sufficienti per
la loro cena e per i loro domestici.
Al mattino dopo, prima della partenza, il Cervone mise fuori varie
monete d’oro ma Fontana ricusò l'offerta, esprimendogli di provare un
sommo piacere per aver reso un si
debole servizio.
Giunto il Generale appena in
Finale (doveva recarsi a Savona per
portare le paghe arretrate agli
Ufficiali e ai soldati dell’estrema
avanguardia), incontrò un corpo di
4000 soldati affamati che avendo abbandonato il posto di Tovo S.
Giacomo, si ritiravano verso Nizza in
cerca di pane.
Fece quanto era in suo potere per
fargli desistere dalla loro determinazione. Ma furono vane le sue esortazioni: ventre vuoto, non ha orecchi. Purtroppo per l’abbandono di
quella posizione strategica, gli
Austriaci si portarono ad occupare
Savona. Così Cervone dovette desistere dal portare a termine la sua
missione e riprese la via di Alassio.
Quivi giunto sul far della notte, senza chiedere al civico Ufficio, andò
direttamente a bussare alla porta di
Pasquale Fontana e dispose subito
per far apparecchiare quel che era
necessario per lui e per i suoi aiu-
tanti. Durante la cena passò a parlare degli avvenimenti del giorno e
disse che, per causa dell’abbandono della postura di S. Giacomo, si
apprestavano, i Tedeschi, ad invadere la Riviera di Ponente. E lui aveva l’ordine di distruggere gli effetti
che non potevano, per mancanza di
vetture, trasportare e di far saltare
in aria i depositi delle munizioni da
guerra cominciando proprio da
quell’ingente deposito di polvere
da cannone che si trovava nella
Cappella di S. Michele situata a pochi passi dalle ultime case del sobborgo Barusso. «Ma generale, se fate saltare questo deposito le case
del borgo verrebbero distrutte. Vi
prego. Per la salvezza dei miei compatrioti minacciati da tale disastro,
vi supplico di non farlo».
«Ma cittadino Fontana volete che
contravvenga ai precisi ordini ministeriali e che abbandoni al nemico
quelle munizioni?»
«Vi chiedo perdono Cittadino
Generale, ma queste munizioni possono essere sottratte alla rapacità
del nemico col farle gettare in mare.
Non vi pare?»
«Dite bene; ma gli ordini sono di
farle saltare in aria assieme ai locali».
«Pensate così di fermare le sorti
della guerra? Aggiungendo male al
male? Rovinando definitivamente e
mortalmente una popolazione, come la nostra, che vi ha accolto e sfamato?» Cervoni dopo aver alquanto
riflettuto disse: «Caro mio ospite sarete accontentato. In vista di ciò che
faceste per me e per il mio seguito,
come potrei alle vostre virtuose
istanze non aderire? Lascio un mio
aiutante con l'ordine che, se la mossa degli Austriaci si fa celere, faccia
gettare la polvere nelle vicine onde
del mare. Cittadino Fontana salutatemi la mia Corsica quando vi appare all’orizzonte. Addio.»
Ciò venne eseguito subito che si
conobbe aver gli Austriaci occupato
Finale. Ma il borgo fu salvo. Alassio
sfuggi in quell' epoca ad una massima sventura, senza che conoscesse
ella a chi andò debitrice di un si grande beneficio.
“E bene conveniente per la società, che il nome di coloro che hanno importanti servigi al loro Paese
magnanimamente reso, non cadano
nell’oblio ma siano alla posterità
con lode tramandati”.
Aneddoti Patrii 6 – Continua
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI
FABIO MARCARINO
“resterai sempre nei nostri cuori,
Ti vogliamo bene”
Anche l’A.V.A. ricorda con stima ed affetto la Socia Lisetta e
porge al figlio e parenti tutti sentite condoglianze.
È mancato improvvisamente ai
suoi cari FABIO MARCARINO di anni 34. lasciando nella costernazione
più profonda Aurora ed Elisabetta,
la Mamma e il Papà, Simona e il marito.
Anche l’A.V.A. partecipa al dolore
inesprimibile della famiglia, porgendo le più sentite condoglianze.
ANNA RAMASSO
ALESSANDRI
Il 17 giugno u.sc. è mancata, in
Alassio, all’età di 71 anni ANNA RAMASSO ALESSANDRI che per molti
anni aveva gestito il Bar Latteria
Moderna in Via Vittorio Veneto, lasciando di sé un ricordo amabile in
coloro che la conoscevano.
Luciano e Antonella la ricordano
così: “Eri dolce e silenziosa e così ti
vogliamo ricordare sempre”.
Anche l’A.V.A. si unisce al cordoglio della famiglia.
In memoria di ELISA
SCHIVO (LISETTA)
Con profondo dolore e affetto il
figlio Ambro ricorda la Mamma
deceduta , (il 20 marzo 2008) in serenità all’età di 93 anni nella casa
natia, confortata dalla fede che
apre lo sguardo alla certezza della vita eterna.
MAURIZIO NOSENZO
Giuseppe, nei tuoi figli: Ilda, Giuseppina, Pierino, Renato, don Angelo, Nora.
Ci hai donato una vita fisica sana
e al contempo ci hai formati interiormente secondo i più alti principi
di rettitudine morale e refigiosa.
Verso di te sempre viva e pressante
sgorga nei nostri cuori un moto
profondo di amore e di riconoscenza filiale.
Dopo due anni risuona in noi più
vivo che mai l'eco consolante della
tua suadente e materna parola.
Redenta dall'amore del Signore,
tu che dal cielo continui a indicarci
la luminosa strada verso il Regno,
invoca su di noi la benedizione del
Signore Gesù.
lo che faceva ridere, dì quelle piccole
cose che tanto ci piacevano quando
eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima pronuncialo
senza fa minima traccia d’ombra o di
tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa dì prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e
dalla tua mente, solo perché sono
fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai
la tenerezza purificata. Asciuga le tue
lacrime e non piangere, se mi ami: il
tuo sorriso è la mia pace.
Sant’Agostino
Un bacio Pà. Ti vogliamo così bene.
Michela, Sabrina, Annamaria
ELSA RIZZATO
IN LUCATELLO
5/8/2007 - 5/7/2008
Il Parroco di Sant’Ambrogio
Mons. Don Angelo De Canis
e i familiari
Ciao Nini, c’è un vuoto immenso
dentro di me se penso che ogni attimo
della mia giornata era dedicato a te e
che avrei dato la mia vita per la tua.
Eri speciale in ogni gesto ed in ogni
parola e lo sarai sempre.
So che dove sei ora sei sereno, ma ti
prego, indicami, se puoi, la strada da
percorrere insieme al tuo ricordo che
resterà indelebile nel mio cuore.
Ringrazio tutti per la dimostrazione
di affetto che ti hanno dimostrato.
Un grosso bacio
Tua Fiorangela
E con me ti ricordano Mamma, papà
e tua sorella con il piccolo Matteo
ANGELO BERTONASCO
2006 - 2008
Amata Mamma, il tempo non scalfirà mai i ricordi, i piccoli e i grandi
momenti della nostra vita, trascorsi
con te, restano sempre nei nostri
cuori. Parlare di te ci illude che tu
sia sempre con noi, ma l’alba di ogni
nuovo giorno porta in sé una lacrima e il dolore di averti persa per
sempre. Ci manchi tanto.
I tuoi figli Walter e Paola, tuo marito Beppe e il tuo nipotino Davide.
L’A.V.A. si unisce al cordoglio della
famiglia, ricordando Maurizio, gia affermato Dj all’U Brecche, alla Suerte e
allo Skipper.
Anniversari
Secondo anniversario
della scomparsa di
Mamma Ottavia
Presente ancora, e in modo indelebile, avvertiamo accanto a noi la
tua scintilla di vita, che tu, cara
Mamma Ottavia Garello, ricevesti
nel lontano 13 giugno 1906 e che
Gesù dal 7 luglio 2006 ha trasformato da terrena in celeste nella dimensione del Cielo.
Una scintilla d'esistenza che, ricevuta dai tuoi genitori, hai trasfuso
con fiducia e amore, insieme a Papà
Ciao Papi, Sono passati due anni,
ma sembra ieri l’ultima volta che abbiamo pranzato insieme, fatto un giro in moto semplicemente parlato e
invece sono passati due anni… Oggi
voglio leggerti questa frase che meglio non può spiegarti cosa ogni
giorno immagino tu mi sussurri per
non mancarmi così tanto.
La morte non è niente. Sono solamente passato dall’ altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quelli che eravamo prima
l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai
sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che
hai sempre usato. Non cambiare tono
di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere dì quel-
MESE DI GIUGNO 2008
BONIFAI Emanuele
FOSSATI Esterina
GRIS Carlo
GROLLERO Lorenzo
MARCARINO Fabio
NULLI Fernanda Paola
RAMASSO Anna
ROSSI Margherita
TAMBUSCIO Velio
anni
anni
anni
anni
anni
anni
anni
anni
anni
76
96
82
82
34
81
71
85
80
L’A.V.A. da queste colonne esprime
ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro familiari.
50° Anniversario di nozze
Meteorologia
Alassina
a cura dell'Osservatorio Don Bosco
I Fiori di Bach
GIUGNO 2008
BIOGRAFIA - SECONDA PARTE
Eccoci a completare i brevi cenni della biografia del dottor
Edward Bach.
Con la grande diffusione dei suoi ‘NOSODI’, il suo nome inizia
ad essere conosciuto, le sue ricerche riscuotono successo e interesse nell’ambiente omeopatico; partecipa a congressi, scrive e pubblica sulle riviste mediche e apre due studi privati, uno
ad Harley Street, nella zona ricca di Londra, uno a Nottingham
Place, dove riceve quasi gratuitamente i meno abbienti.
Man mano che procede con i suoi studi, Bach si sente sempre
più orientato a cercare i suoi rimedi nel regno vegetale. Sa che
deve cercare qualcosa che agisca come i nosodi, ma che sia
appunto di natura vegetale. Nel
1929 compie un viaggio nel
Galles e trova Mimulus,
Impatiens e Clematis, i suoi primi tre rimedi floreali. Inizia a
somministrarli e, grazie ai successi ottenuti, intuisce di essersi incamminato in una strada
nuova, e che dovrà percorrerla.
Un anno dopo, a quarantadue
anni, Bach decide di seguire il
richiamo. Per la sua nuova ricerca ha ora bisogno di vivere
immerso nella natura, di capirne il linguaggio e i messaggi più
sottili. Chiude gli studi di
Londra, vende tutto ciò che possiede e si ritira nelle campagne
del Galles deciso a sostituire i
suoi nosodi con sette rimedi floreali. Il lavoro è proficuo e Bach individua e sperimenta un rimedio dietro l’altro, superando di gran lunga, come sappiamo,
il numero di sette.
Alcune persone sono attratte da questo personaggio di studioso che vive in povertà e percorre le campagne alla ricerca di
erbe medicinali, e presto si forma intorno a lui un gruppetto di
seguaci, a cui Bach insegna la floriterapia anche se non sono medici. La classe medica ufficiale, che finora lo ha tollerato, minaccia addirittura di espellerlo dall’Ordine, ma Bach ignora questi richiami e va vanti per la sua strada.
A 49 anni, nel ’35, Bach si trasferisce con i suoi seguaci a
Satwell, nella valle del Tamigi, dove coltiva direttamente le piante finora individuate e dove trova gli ultimi Fiori mancanti.
Poco tempo dopo, la sera del suo cinquantesimo compleanno,
Bach presenta i risultati della sua ricerca in una conferenza ufficiale e consegna ai suoi assistenti Nora Weeks e Victor Bullen
i suoi 38 Fiori pregandoli di non permettere che il suo metodo
della floriterapia venga alterato perché è perfetto così com’è.
La notte del 27 novembre del 1936, il Dottor Edward Bach
muore nel sonno.
COMPLIMENTI AI NOSTRI
GIARDINIERI
Grande festa in casa Dani dove il 10 maggio u.sc. Nuccia e Ugo hanno festeggiato, con il figlio Silvano, la nuora Daniela e l’adorato nipotino Alvise, il
prestigioso traguardo delle Nozze d’Oro.
Il Direttore dell’Osservatorio
Prof. Don Natale Tedoldi
Sabato 14 giugno a Colazza sul Lago Maggiore, i nostri concittadini Michelle
ed Ettore Maestri hanno festeggiato il 50° anno di matrimonio circondati da
tutta la famiglia, i nipoti, pronipoti ed amici. La ricorrenza è stata magnificata
dalla cerimonia officiata per l’occasione dal nostro rev. Don Mario Tedoldi.
Ai “Ragazzi di Santa Croce” giungano i più affettuosi voti augurali da Gabriella,
Gigliola, Ileana, Fabio, Franco e Pietro.
Alle due coppie le più sentite congratulazioni dell’A.V.A.
Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori.
La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno
gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e
tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce.
Seguendo le tradizioni e l’esempio del “Capo dei Giardinieri”, il mitico “Pin da
Surva” ci auguriamo che il vivaio di Alassio possa continuare così in maniera
edificante per molti anni ancora.
Con estrema precisione: alla mezzanotte e un minuto del giorno 21 giungo
il sole, sul meridiano opposto al nostro, toccava la posizione più alta, segnava l’inizio
dell’estate, invertiva la sua marcia e, con l’estate, dava
anche il via alla diminuzione della durata del giorno.
Già al termine della prima settimana di luglio si è registrata una diminuzione di 12 minuti. A fine luglio conteremo già 27 minuti in meno! L’estate però è iniziata
con insolita puntualità: è confermato dai valori medi
della temperatura nelle tre decadi: 21,8°C nella prima
decade; stesso valore nella seconda decade; 26,6 °C
nella terza.
Il giorno più caldo nella seconda decade è in data 11
giugno con 24,6 °C; nella terza decade il termometro è
saltato a 29,6 °C sia il giorno 28 che il giorno 29. Nella
seconda decade ho calcolato a 23,1 °C la media delle
temperature massime; per la terza decade il calcolo ha
dato 28,0 °C: sette gradi di differenza!
È aumentata la temperatura e, nella stessa decade, è
diminuita la velocità del vento! Inevitabile conseguenza: aumento della umidità e del disagio per l’eccessiva
sudorazione specie nei giorni 28 e 29 registrati come i
più umidi. Giorni sereni 21; nessun giorno coperto; il
giorno più povero di sole è in data 15 giugno con 1,4 ore
di sole: ecco le eloquenti medie decadali dell’eliofania:
prima decade: 7,9 ore di limpido sole ogni giorno; 8,4
ore nella seconda decade; 13,5 ore nella terza: una vera estate!
Uno sguardo alla pioggia: 3,4 millimetri nella prima
decade; 5,4 millimetri nella seconda; zero millimetri
nella terza!
Un ultimo particolare che sottolinea il carattere decisamente estivo della terza decade: nella note tra il 28
e 29 giugno il termometro non è sceso al di sotto dei
27,6 °C: è stata la temperatura minima di quella notte!
Calda notte!
I meteorologi fanni iniziare la stagione estiva con il
primo giorno di giugno; sovente hanno anche ragione.
Quest’anno tutto è andato in favore degli astronimi!
Solo nell’ultima decade sono apparsi prepotentemente
i caratteri estivi: lo hanno rivelato con chiarezza i già citati valori decadali della eliofania: da 8,4 ore per la seconda decade, siamo passati a 13,5 ore al giorno nella
terza decade.
Staremo a vedere in seguito; anche in questi comportamenti però non c’è nulla di nuovo.
«Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai
sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno
diritto di manifestare il proprio
pensiero con la parola, lo scritto e
ogni mezzo di diffusione”.
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(già R.N.S. n. 9806)
LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11
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Luglio - Associazione Vecchia Alassio