Con il Patrocinio di Sala Verdi del Conservatorio – Via Conservatorio, 12 – Milano Lunedì, 11 maggio 2015 – ore 21.00 SERIE «FESTIVAL OMAGGIO A MILANO» 2015 Flautista Sir JAMES GALWAY - Flautista Lady JEANNE GALWAY & THE GALWAY CHAMBER PLAYERS Violinista ARIANNA WARSAW-FAN - Violista LUCIA ORTIZ - Violoncellista TONY RYMER WOLFGANG AMADEUS MOZART (1756 - 1791) QUARTETTO N. 1 IN RE MAGGIORE K 285 PER FLAUTO E ARCHI Allegro; Adagio; Rondò LUDWIG VAN BEETHOVEN (1770 - 1827) SERENATA IN RE MAGGIORE OP. 25 PER FLAUTO, VIOLINO E VIOLA I Entrata. Allegro; II Tempo ordinario d'un Minuetto; III Allegro molto (re minore); IV Andante con variazioni (sol maggiore); V Allegro scherzando e vivace; VI Adagio. Allegro vivace e disinvolto FRANZ JOSEPH HAYDN (1732 - 1809) LONDON TRIO N.1 IN DO MAGGIORE, HOB. IV:1 PER 2 FLAUTI E VIOLONCELLO WOLFGANG AMADEUS MOZART QUARTETTO IN DO MAGGIORE K.285B PER FLAUTO E ARCHI Allegro; Andantino con variazioni; Allegro _____________________ Sir JAMES GALWAY - Nato a Belfast, ha studiato a Londra e Parigi. Ha suonato con Wells e Royal Covent Garden Opera, BBC, Royal Philharmonic e London Symphony. Primo flauto dei Berliner Philharmoniker di Karajan, ha debuttato come solista nel ’75. Oltre al repertorio classico Galway esegue nuove opere commissionate da lui e da lui stesso eseguite: Adamo, Amram, Bolcom, Corigliano, Heath, Lieberman e Maazel. Nuove commissioni: ‘Chaconne’ di McTee per flauto e archi e un Concerto irlandese di Whelan. Sir Galway tiene corsi di perfezionamento annuali, commissionando nuovi lavori per flauto, pubblicando articoli e studi sul flauto, libri (l’autobiografia, The Man with the Golden Flute, a Celtic Minstrel, è stata pubblicata da John Wiley & Son). A testimonianza dell’impegno verso tutti i flautisti, ha collaborato con Conn-Selmer Incper lo sviluppo di un flauto nuovo e di qualità il The Galway Spirit’. Sir James ha suonato al cospetto di: Regina Elizabetta II, Papa Giovanni Paolo II, Presidenti Clinton, George W. Bush e George H.W. Bush, Principe Charles, Imperatrice del Giappone, Regina di Norvegia, Principessa Diana, Presidente Shimon Peres. Ha suonato con artisti rock e pop (con i Pink Floyd nel concerto al Muro di Berlino). Sostiene organizzazioni di beneficenza di cui è Ambasciatore speciale. Riconoscimenti per i suoi successi: Merit Award (Recording Academy), premio Classic Brits Lifetime Achievement Award, dischi d’oro e di platino e l’inserimento nella Hollywood Bowl Hall of Fame. È stato premiato due volte da S.M. la Regina Elisabetta II con il titolo di Cavaliere nel 1979 e nel 2001. Nel 2009 è uscito il DVD dedicato a Vivaldi con I Solisti Veneti e Lady Galway registrato dal vivo a Palazzo Ducale di Venezia. La discografia comprende più di 65 CD da Mozart a Bach; le colonne sonore de: ‘Il Signore degli anelli’ (Il Ritorno del Re) e “O’Reilly Street” con il gruppo Tiempo Libre. Nel 2011 è uscito un cofanetto di 12 CD dal titolo “James Galway – The Great Flute Concerto Edition”. Sir James suona un flauto 20K ‘Galway’ Nagahara - commissionato appositamente per lui. Suona per Serate Musicali dal 1981. Lady JEANNE GALWAY - Primo flauto nel duo con suo marito, suona nelle più importanti capitali del mondo. Oltre alla carriera solistica, è anche musicista da camera. Con il suo ensemble, il Trio Zephyr, ha inciso musiche di Haydn, Martinu e Weber. Nel 2009 ha suonato con Chicago Symphony al Ravinia Festival, al Tanglewood Festival, a Gerusalemme, Tel Aviv, Madrid e Lucerna con Israel Camerata Jerusalem e Biron; ha collaborato con l’Orchestre de Cannes, a Maribor e Bratislava, al Théâtre du Châtelet di Parigi e al CRR Concert Hall di Istanbul, in Italia con European Union Chamber Orchestra, Zürich Chamber Orchestra a Zurigo e a Berna, con la RTÉ National Concert Orchestra a Limerick (Irlanda). È co-fondatrice della Galway Junior Network, un sito web interattivo rivolto ai più giovani flautisti, in cui offre consigli e suggerimenti su come suonare il flauto, il momento dell’esecuzione e la gestione delle carriere. James e Jeanne Galway ogni estate dirigono la International Flute School a Weggis, in Svizzera e seguono personalmente gli studenti di tutti i livelli. Lady Galway patrocina la fondazione di beneficenza Future Talent guidata dalla Duchessa del Kent. I suoi concerti sono spesso eventi per la raccolta di fondi. Irish America Magazine ha conferito a Sir James e Lady Jeanne Galway il premio “2008 Spirit of Ireland” in riconoscimento del loro ruolo di ambasciatori musicali. Originaria di New York e diplomatasi al New York City’s Mannes College of Music, Lady Galway vive con il marito in Svizzera. Suona un flauto d’oro 18 carati Nagahara. ARIANNA WARSAW-FAN - Ha suonato come solista con Julliard Orchestra, McGill Chamber Orchestra e Orchestre Symphonique de Laval. Si è esibita al Ravinia Festival, Verbier Festival, La Jolla Summerfest, Aspen Music Festival, alla Carnegie Hall e Alice Tully Hall di New York, Salle Bourgie e Maison Symphonique di Montreal, Philharmonie di Berlino e la Suntory Hall di Tokyo. Suona con il duo Warsaw-Fan. È stata primo violino de: Deutsche Symphonie, Juilliard Symphony, McGill Chamber Orchestra e Pacific Music Festival Orchestra. Ha fatto parte dei Chamber Players del Canada, la Société de Musique de Chambre de Montreal e del Contemporary Ensemble International. Prima classificata al Si raccomanda di spegnere i telefoni cellulari. É vietato registrare senza l’autorizzazione dell’Artista e dell’Organizzazione. Juilliard Concerto Competition e all'American Opera Society String Competition, è risultata vincitrice all'International Corpus Christi String Competition, al NTDTV Internazional Violin Competition e al National Foundation for Advancement in the Arts. Ha lavorato con Adams, Brott, Conlon, Tan Dun, Haitink, Levine e Zhang. Ha ottenuto laurea e master in musica presso la Juilliard School di New York. LUCÍA ORTIZ - Nata in Spagna, ha studiato alle Scuole di alta formazione di Madrid, laureandosi al Royal College of Music di Londra. Ha frequentato un master all'Università di Friburgo con W. Christ e attualmente si sta perfezionando all’Hanns Eisler Hochschule für Musik di Berlino con W. Küssner. Come membro del Matteo Quartett di Londra, si è esibita a Wigmore Hall e alla Royal Albert Hall. Ha partecipato a numerosi festival (Pablo Casals, Thy Chamber Music Festival etc). Ha frequentato i corsi di perfezionamento con Potenza, Rohde, Masurenko e J.Stumm. É stata membro dell'Orchestra Mozart, sotto la direzione di Claudio Abbado e ha collaborato con la Filarmonica di Berlino, Berlin Radio Symphony Orchestra e la Philharmonia Orchestra di Londra. TONY RYMER - Ha suonato con Atlanta Symphony, Boston Pops Orchestra, Cleveland, Detroit e Pittsburgh Symphony. Vincitore del II premio Enescu nel 2014, I premio del Sphinx Competition Senior Division 2009 e III premio nel Stulberg International String Competition nel 2009. Originario di Boston, ha iniziato a suonare il violoncello a cinque anni, ha studiato alla Walnut Hill Arts School e ha ottenuto la borsa di studio Kravitz nel 2007. Ha collaborato con Kavafian, Fried, Perlman, Pearson, Kashkashian, Westphal e il violoncellista Katz. Ha tenuto corsi di perfezionamento con Bylsma, Isserlis e Wispelwey. Ha completato la sua formazione nel New England Conservatory ottenendo una borsa di studio. É allievo di Frans Helmerson alla Hanns Eisler Hochschule für Musik di Berlino. Impegni di questa stagione: un tour in Giappone in quartetto con Midori e l’invito al Festival Marlboro nel Vermont. Suona un violoncello John Betts del 1785 in prestito dal Steans Music Institute del Ravinia Festival. WOLFGANG AMADEUS MOZART - Quartetto n. 1 in re maggiore K 285 per flauto e archi - Quartetto in do maggiore K.285b per flauto e archi Nell’ultimo quarto del Settecento il Quartetto per archi raggiunse vertici di altissimo valore, diventando da quel momento banco di prova obbligato per le più sottili conquiste del linguaggio musicale. Mozart seppe raccogliere la grandiosa eredità dei Quartetti di Haydn, arricchendola di importanti innovazioni stilistiche e formali e piegandola alle declinazioni più insolite. Il Quartetto in re maggiore K285 e il Quartetto in do maggiore K285b, frutto del soggiorno del ventunenne Mozart alla Corte di Mannheim, vedono il flauto accostato al tradizionale organico di archi. Capitale del Palatinato, Mannheim stava assistendo a un eccezionale sviluppo della vita musicale, grazie al sostegno dell'Elettore Karl Theodor e alla carismatica intraprendenza di Johann Stamitz, violinista e direttore d'orchestra. Il contesto sembrava assecondare la ricerca di nuove opportunità da parte dell'ambizioso Mozart, che a Mannheim soggiornò quattro mesi, intessendo una fitta rete di amicizie e relazioni. Attraverso J. B. Wending, “squisito flautista” dell’orchestra cittadina, conobbe il ricco olandese Ferdinand De Jean, flautista amatore, che non esitò a commissionargli una serie di lavori dedicati allo strumento. Giovane inquieto e recalcitrante a qualsiasi forma di ossequio sociale, Mozart si apprestò alquanto malvolentieri a soddisfare la richiesta, data soprattutto l’epidermica antipatia che nutriva verso il facoltoso dilettante. Eppure queste composizioni, tra le quali si annoverano anche i due Quartetti in programma, mostrano il progressivo raggiungimento di una profondità di linguaggio che va ben oltre l’estetica frivola e spensierata dello stile galante. Il Quartetto K285, composto il 25 dicembre 1777, risente profondamente del rinnovamento formale ed espressivo apportato dalla Scuola di Mannheim al sinfonismo europeo: il fantasioso tematismo, i contrasti timbrici tra le parti e l’accurato dosaggio delle dinamiche risultano impreziositi dalla lettura mozartiana, dalla freschezza di un discorso costruito su continue novità, da un’inesauribile vena melodica, da una rara sapienza concertante. La piena padronanza della tecnica contrappuntistica si coglie all'istante dall'Allegro iniziale, dall’accurata condotta delle parti e dalla pregnanza tematica dello sviluppo, intenso ed appassionato. Il fulcro espressivo dell’opera resta comunque l’Adagio, dove la malinconica melodia del flauto è sospesa su un morbido pizzicato. Più ordinario e di routine il Quartetto K285b, di poco posteriore: un gradevole Allegro è abbinato a un Tema con variazioni; Mozart impiegherà lo stesso tema nell’Andante con Variazioni della ben più significativa Partita K361 per tredici strumenti a fiato, abbozzata a Monaco dal febbraio 1781, quale sentito omaggio agli amici di Mannheim. Il Quartetto restò incompiuto: ottimo pretesto, unito alla mancata consegna di un concerto per flauto e orchestra, offerto a De Jean per legittimare la propria parziale insolvenza. LUDWIG VAN BEETHOVEN - Serenata in re maggiore op. 25 per flauto, violino e viola Composta tra il 1796 e il 1797, pubblicata nel 1802, essa venne riplasmata un anno più tardi come Serenata per pianoforte e flauto op. 41. Insieme alla Serenata per violino, viola e violoncello che Beethoven pubblicò nel 1796 come sua opera ottava, questa Serenata viene annoverata tra i lavori beethoveniani che maggiormente risentono degli influssi di Haydn e Mozart, mantenendosi in un clima prettamente settecentesco. Il primo dei sei movimenti della Serenata è un Allegro intitolato Entrata. Lo comincia il flauto con un delicato, ma incisivo motivo da fanfara che viene ripreso dagli altri strumenti e subito sottoposto a una specie di analisi tematica che indica già chiaramente quale sarà la tecnica dello sviluppo che Beethoven prediligerà nelle sue opere più mature. A una doppia esposizione di questo tema, segue l’esposizione, ugualmente duplice, di un secondo tema in sol maggiore. I due temi non s'intrecciano o si contrappongono dialetticamente come in un tempo di Sonata, ma si giustappongono come in un movimento di Suite. La seconda parte è designata come Tempo ordinario d'un Minuetto. Un Trio assai sviluppato intramezza due repliche successive del Minuetto. La terza parte si svolge in un tempo qualificato come Allegro molto. Il ritmo in tre ottavi, con frequenti accentuazioni in controtempo, conferisce al brano il carattere di uno Scherzo. Una sezione in re minore vi si alterna con una parte in maggiore e si conclude con una breve Coda. Il quarto tempo è un Andante con Variazioni. Le Variazioni, in numero di tre, sono del tipo che può definirsi “ornamentale”. Più che mutare le strutture intrinseche del cantabile tema in sol maggiore, esse ne presentano delle varianti arricchite di abbellimenti, passi e arpeggi di ogni sorta. In una Coda il tema viene ripreso in una forma analoga a quella originaria trasposta all'ottava superiore. Beethoven trae da questo Tema, con la scrittura per doppie corde degli strumenti ad arco, delle sonorità che danno l’impressione che, in certi momenti, l’ascoltatore si trovi davanti a un Quartetto d'archi il quale s’accompagna al flauto. Il quinto tempo, Allegro scherzando e vivace, segna un ritorno al clima del terzo tempo. Il carattere del Finale è chiaramente indicato dal titolo Allegro vivace e disinvolto. L’andamento brillante di questo Rondò si trasforma nel ritornello conclusivo in un Presto la cui sfrenata allegria non troverà più seguito nell'opera beethoveniana. FRANZ JOSEPH HAYDN - Trio in do maggiore Hob. IV:1 “London” per 2 flauti e cello Nel suo diario alla data del 14 novembre 1794 Haydn annotò: «Andai con Lord Abingdon a Preston, ventisei miglia da Londra, per visitare il Barone di Aston – lui e la moglie amano la musica…». Per questa visita il compositore portò con sé, come omaggio all’ospite, diversi Divertimenti per questo insolito organico di due flauti e violoncello. Due di questi lavori furono pubblicati nel gennaio 1799 da Teobaldo Monzani, amico del Duca Abingdon e valente flautista, oltre che editore. La raccolta completa dei quattro Trii, nota come “Trii londinesi”, dimostra come Haydn fosse consapevole della crescente popolarità del flauto in Inghilterra, divenuto lo strumento più amato dai dilettanti, secondo solo al cembalo. Il Trio è contenuto nel manoscritto originale di Haydn, conservato alla Staatsbibliothek di Berlino, con due versioni alternative del movimento lento e gli studiosi hanno convenuto che il più lungo sia anche il definitivo. La questione però non è così chiara, dal momento che la prima edizione pubblicata da Monzoni prende materiale da entrambe le versioni e appare curioso che Haydn si sia dato tanta pena per un pezzo piacevole, pieno di originalità e humour, ma non molto importante. Come molti altri brani leggeri di Haydn, i Trii londinesi andarono fuori moda e non ricomparvero nella letteratura da camera fino al 1909. Nel 1971 il musicologo Robbins Landon notò che a San Francisco i musicisti di strada avevano questi Trii in repertorio e, benché osservasse che Haydn certamente non intendeva che venissero eseguiti così, tuttavia dimostrava come il fascino, la vitalità e la maestria tecnica fossero sopravvissuti nonostante l’eclissi durante il diciannovesimo secolo. PROSSIMI CONCERTI Lunedì 18 maggio 2015 – ore 21.00 (Sala Verdi del Conservatorio) (Valido per Serie A+F; F; COMBINATA 2; F2; ORFEO2) *«EXPO in città: EUROPA» ORCHESTRA DI PADOVA E DEL VENETO - Concertatore e violino solista F. GUGLIELMO – Flauti M. FOLENA, R. POZZATO - Clavicembalo R. LOREGGIAN G .F. HAENDEL Concerto Grosso op. 6 n. 11- R. VAUGHAM WILLIAMS Fantasia su un tema di Thomas Tallis J. S. BACH Concerto Brandeburghese n. 4 - PURCELL/BRITTEN Ciaccona in sol minore - M. TIPPET Fantasia Concertante su un tema di Corelli - J. S. BACH Concerto Brandeburghese n. 5 Lunedì 25 maggio 2015 – ore 21.00 (Sala Verdi del Conservatorio) *«EXPO in città: VIENNA» (Valido per Serie A+F; F; COMBINATA 2; F2; ORFEO 2) WIENER SYMPHONIKER – Direttore ADAM FISCHER W. A. MOZART Sinfonia n.35 in re maggiore in K 385 “Haffner” - Sinfonia n. 36 in do maggiore K 425 “Linz” Sinfonia n. 38 in re maggiore K 504 “Praga” Mercoledì 3 giugno 2015 – ore 21.00 (Teatro Dal Verme) (Valido per Serie A+F; F; COMBINATA1; F1; ORFEO 1) ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI – Direttore e Solista ALEXANDER LONQUICH – Pianista CRISTINA BARBUTI L. v. BEETHOVEN Kleine Klavierstucke per pianoforte a quattro mani; Sonata op. 90; Concerto n.5 in mi bemolle maggiore op. 73 “Imperatore” Biglietti: Intero € 25,00 - Ridotto € 20,00 Lunedì 8 giugno 2015 – ore 21.00 (Sala Verdi del Conservatorio) (Valido per Serie A+F; F; COMBINATA 2; F2; ORFEO 2) Violinista ILYA GRINGOLTS N. PAGANINI Capricci 1 – 2 – 3 – 4 - S. SCIARRINO 6 Capricci - N. PAGANINI Capricci 19 – 20 – 21 – 22 – 23 – 24 - E. YSAYE Sonata n. 5 Biglietti: Intero € 20,00 - Ridotto € 15,00 ALLA BIGLIETTERIA SERALE DEL CONSERVATORIO SONO DISPONIBILI, PER IL PUBBLICO DI SERATE MUSICALI, I BUONI SOSTA PER IL PARCHEGGIO DI VIA MASCAGNI. ASSOCIAZIONE «AMICI DELLE SERATE MUSICALI» 2022001122013/2014ICALI» Presidente Onorario Valeria Bonfante Hans Fazzari Isabella Bossi Fedrigotti *** Roberto Fedi Soci Fondatori Ugo Friedmann Carla Biancardi Camilla Guarneri Franco Cesa Bianchi Vincenzo Jorio Giuseppe Ferreri Lucia Lodigiani Emilia Lodigiani Mario Lodigiani Enrico Lodigiani Paolo Lodigiani Luisa Longhi Maria Candida Morosini Stefania Montani Rainera e Mario Morpurgo Gianfelice Rocca G.B. Origoni Della Croce Luca Valtolina Adriana Ragazzi Ferrari Amici Benemeriti Giovanna e Antonio Riva Alvise Braga Illa Alessandro Silva Fondazione Rocca Maria Giacinta Tolluto Ulla Gass Maria Luisa Vaccari Thierry le Tourneur d’Ison Marco Valtolina Erika Rottensteiner Beatrice Wehrlin Società del Giardino Soci Amici Antonio Belloni Giovanni Astrua Testori Carla Beretta Ricci Umberto Bertelè Elisabetta Biancardi Mimma Bianchi Maria Brambilla Marmont Carlo e Angela Candiani Giancarlo Cason Nicoletta Colombo Egle Da Prat Piero De Martini Maya Eisner Federico ed Elisabetta Falck Silvana Fassati Carlo e Anna Ferrari Giuliana File Finzi Bianca e Roberto Gabei Matilde Garelli Felicia Giagnotti Giuseppe Gislon Maria Clotilde Gislon Eugenia Godani Ferruccio Hurle Giuliana e Vittorio Leoni Maurizia Leto di Priolo Giuseppe Lipari Gabriella Magistretti Eva Malchiodi Giuseppina Maternini Lucia ed Enrico Morbelli Stefano Pessina Francesca Peterlongo Denise Petriccione Giuseppe Pezzoli Gian Pietro Pini Giustiniana Schweinberger Antonietta Scroce Paola e Angelo Sganzerla Maria Luisa Sotgiu Giuseppe Tedone Adelia Torti Graziella Villa Giuseppe Volonterio «SERATE MUSICALI» AMICI STORICI Fedele Confalonieri Paolo Pillitteri Fulvio Pravadelli Mediaset Quirino Principe Giuseppe Barbiano di Gianfelice Rocca Belgiojoso Fondazione Rocca Ugo Carnevali Carlo Sangalli Roberto De Silva Fondazione Cariplo Roberto Formigoni Luigi Venegoni Gaetano Galeone Giuseppe Ferreri Società del Giardino Banca Popolare di Milano Gianni Letta Camera di Commercio di Mario Lodigiani Milano Roberto Mazzotta Publitalia Francesco Micheli ***** Arnoldo Mosca Mondadori Diana Bracco Silvio Garattini Robert Parienti Martha Argerich Marina Berlusconi ***** Cecilia Falck Vera e Fernanda Giulini Emilia Lodigiani Maria Grazia Mazzocchi Conservatorio G. Verdi Milano Francesca Colombo Stefania Montani Cristina Muti Simonetta Puccini Rosanna Sangalli Elisso Virsaladze Juana Zayas Flavia De Zigno Bianca Hoepli Carlo Maria Badini Alberto Falck Oscar Luigi Scalfaro Giovanni Spadolini Leonardo Mondadori Giuseppe Lodigiani Giancarlo Dal Verme Tino Buazzelli Peter Ustinov Franco Ferrara Franco Mannino Carlo Zecchi Shura Cherkassky