Valli Giudicarie e Rendena 38 martedì 20 ottobre 2015 l'Adige CAMPIGLIO. Svolta dopo tre aste deserte Il canone sarà di 198 mila euro per 6 anni Quattro offerte per gestire Patascoss Bar e ristorante, facile da raggiungere e sulle piste il Patascoss fa gola, ma ci sono volute ben tre aste per trovare offerte PINZOLO - Il Comune può tirare un sospiro di sollievo: sono quattro le offerte pervenute all’amministrazione comunale per la gestione del «Bar Ristorante Patascoss» di Madonna di Campiglio. All’esperimento del quarto bando si sono infatti interessate 4 società locali. E dopo tre aste andate deserte, ora si intravvede la possibilità di aprire per la stagione bianca che è alle porte. Nei prossimi giorni alla commissione individuata dal Comune spetterà il compito di valutare le offerte tecniche, che incideranno sul punteggio totale per il DARZO. Otto «classici» della coralità trentina rivisitati col supporto di chitarra, tastiere e batteria GIULIANO BELTRAMI DARZO - «Ci vuole coraggio». È la prima battuta che ti viene quando li senti suonare e cantare queste canzoni. E immagini che quando il cd capiterà in mano (semmai capiterà) ai puristi della coralità trentina, nella migliore delle ipotesi storceranno il naso, nella peggiore... beh, meglio non sentire e non vedere. Il cd in questione è «Varda la luna» ed è stato presentato nei giorni scorsi a Forte Larino, uno dei cinque forti realizzati dagli Austriaci per tentare di difendersi dall’invasione italiana sul fronte del Chiese. E ti dici che in fondo la cornice è quella giusta (fatte le dovute proporzioni, s’intende), perché cent’anni fa anche a star qui dentro ci voleva un bel po’ di coraggio. Ma perché tutta ‘sta solfa sul coraggio? Perché il cd dei Graffiti (uno dei gruppi rock storici delle Giudicarie) è l’arrangiamento in stile (pop, rock, transgenico, fate voi) di otto brani della tradizione di montagna, quella difesa con le unghie, con i denti e con le voci dalle decine di cori trentini che seguono le orme del coro della Sat. Chissà cosa direbbe il mostro sacro Pigarelli se potesse ascoltare (non potrà!) «Serenata a Castel Toblino» con un simpatico taglio di rock morbido e fraseggi tra chitarra e piano. E «La pastora»? Parte tranquilla, ma quando «salta for lupo dal bosco» ha un crescendo da far invidia a Rossini (o se preferite ai Deep Purple) per poi tornare cheta quando «il caprin muore». In «Varda la luna» la chitarra acustica e la batteria (su tappeto di ADAMELLO BRENTA 45%. Si passerà poi alle offerte economiche (pari al 55%). Il canone annuale posto a base d’asta dall’amministrazione è di 198 mila euro, al di sotto dei 200 mila euro che era stato indicato come soglia alla terza volta. Lo aveva detto il sindaco Cereghini a inizio ottobre: «Riteniamo che questa spiegava il primo cittadino - sia la giusta cifra per i potenziali interessati. Prima di partire con le aste sapevamo che il prezzo sarebbe dovuto scendere attorno ai 200 mila euro ed ora è così». Per le casse del comune si tratta infatti di un calo non indifferente «il canone è quasi la metà di quanto proposto nei 6 anni precedenti, ovvero 304.863 euro. Da parte nostra siamo convinti che questo sia il valore della struttura. Inoltre, quello che forse non è chiaro è che il precedente contratto prevedeva anche una fidejussione sui 6 anni, ora uno solo». «Patascoss - aggiungeva il sindaco - come il rifugio Montagnoli è servito da una strada. Per raggiungerla non servono impianti quindi, potenzialmente se uno sa quello che fa, può farla lavorare tutto l’anno. Inoltre, il rifugio è nuovo». Canti di montagna pop-rock Il coraggioso tentativo di fusione fra generi è stato fatto dal gruppo «Graffiti» che l’ha trasformato in un nuovo cd IN BREVE FIAVÉ Oggi il trenino Questa sera viaggio in trenino alla scoperta del borgo Favrio di Fiavé, di «Borghi di Notte», in compagnia di una guida. Il ritrovo alle 21, alla stazione delle autocorriere di Ponte Arche. Prenotazione obbligatoria all’Apt. A fianco: il disegno che campeggia sulla copertina del nuovo CD tastiera e inserti scoppiettanti di chitarra elettrica) imprimono un ritmo country: ti sembra di essere sul treno che attraversa la prateria del West, e invece sei in Trentino con gli Alpini. Ma il risultato più interessante (a nostro avviso, si capisce) viene raggiunto con «I monti Scarpazzi», un gran classico delle canzoni sulla guerra. Perfino la voce abitualmente tendente allo spensierato del cantante Loris Ghezzi si intona (accanto al miagolio della chitarra distor- ta, che può apparire blasfema, ma ci sta) alla malinconia del testo, con la moglie che cerca almeno una croce dello sposo morto in guerra. Ci fermiamo qua con i giudizi: il disco va ascoltato. Loris Ghezzi alla chitarra acustica e voce, Fabio Zorzi alla chitarra elettrica, Stefano Ongari alle tastiere, Marco Pizzini al basso e Giorgio Perini alla batteria ci hanno messo entusiasmo. Alla serata c’era anche uno dei collaboratori nel disco, il chitarrista classico Maurizio Failoni, che ha accompagnato Loris Ghezzi in alcuni brani, fra cui «Il disertore» di Boris Vian. I poeti Norma Bonenti e Remo Valenti hanno recitato fra gli applausi le loro composizioni. E c’era Giampiero Marini, con chitarra e armonica, accompagnato da David Fasoletti al flauto traverso. Marini con Fabio Zorzi compone i «Darzanti», duo di musica popolare. Stavolta era solo a eseguire una versione personalissima di «Auschwitz» e due brani nel dialetto del suo paese, Darzo. STREMBO Tesi di laurea Il Parco Naturale Adamello Brenta, allo scopo di raccogliere gli studi effettuati sul proprio territorio, bandisce un premio per le tesi di laurea/dottorato che abbiano interessato la propria area. La partecipazione è aperta a tutti i laureati (laurea triennale e/o laurea magistrale) che abbiano discusso la tesi alla data del 31 dicembre 2015, redatta in lingua italiana o inglese, analizzando tematiche di carattere ecologico, ambientale, storico. E’ composto da 72 membri più altrettanti supplenti Ecco il nuovo Comitato del Parco Nella seduta di giunta provinciale di ieri, su proposta dell’assessore all’ambiente Mauro Gilmozzi, è stata approvata la costituzione del comitato di gestione del Parco Adamello Brenta. Eccone i componenti (fra parentesi i membri supplenti): Comune di Andalo: Fabiola Bottamedi (Tiziana Garofalo); Campodenno: Ivano Pezzi (Armando Cattani); Carisolo: Ivano Rambaldini (Richard Maestri); Cavedago: Steven Viola (Claudio Endrizzi); Cles: Roberto Leonardi (Beatrice Emer); Comano Terme: Roberto Bombarda (Christian Giongo); Commezzadura: Giuliano Ravelli (Marco Podetti); Denno: Michele Cova (Ferruccio Dalpiaz); Giustino (Joseph Masé e SIlvano Maestranzi (Alessandro Piva e Guido Poli); Massimeno: Gianni Polli (Antonio Gasperi); Molveno: Fulvio DOnini (Paolo Frizzera); Paspardo: Fabio Depedro (Caterina Dassa); Pelugo: Matteo Motter (Mauro Chiodega); Pinzolo: Maurizio Caola e Walter Vidi (Michele Cereghini e Luciano Caola); San Lorenzo Dorsino: Manuel Cornella, Ruben Donati e Federica Rigotti (Elio Bosetti, Luigi Cornella e Moreno Tomasi); Spiazzo: Antonello Zulberti, Riccardo Collini e Roberto Borsari (Nicola Collini, Michele Terzi e Rudj Frigo); Spormaggiore: Mirco Pomarolli (Massimo Ciccolini); Sporminore: Roberto ANdreatta (Nadia De Marco); Stenico: Florio Bressi e Maurizio Litterini (Parisi Cinzia ed Egidio Litterini); Tione: Mario Valentini e Michele Masé; Valdaone: Alberto Bugna e Massimo Panelatti (Alan Pellizzari e Alessandro Panelatti); Ragoli: Gilio Ceranelli e Gianni Canale (Maria Paoli e Christian Armani); Montagne: Michela Simoni (Claudia Simoni); Breguzzo: Giovanni Ghezzi (Antonello Ferrari); Villa Rendena: Ezio Valentini (Emanuele Bernardi); Darè: Silvano Dalbon (Thomas Giordani); Vigo Rendena: Cosma Scarazzini (Marcella Dalbon); Strembo: Gilberto Masé e Raffaella Masé (Guido Botteri e Manrico Moschetti); Bocenago: Walter Ferrazza (Giorgio Fostini); Caderzone Terme: Franco Polla (Andrea Sartori); Tuenno: Pietro Leonardi, Marco Odorizzi e Stefano Zanini (Aldo Zanolini e Quinto Leonardi); Nanno: Luca Fedrizzi (Giuseppe Eccher); Tassullo: Romina Menapace (Manuela Povolo); Terres: Sergio Pedron; Flavon: Fabrizio Dolzani (Marco Pedron); Cunevo: Daniele Iob (Matteo Iob); Dimaro: Romedio Menghini (Bruno Moschen); Monclassico: Mirco Cavallar (Paolo Bisoffi); P.A.T. Servizio sviluppo sostenibile e aree protette: dirigente protempore (Lucio Sottovia); P.A.T. Servizio foreste e fauna: dirigente pro tempore (Giacomo Antolini); P.A.T. Servizio aziende agricole e territorio rurale: dirigente pro tempore (Diego Bleggi); P.A.T. Servizio urbanistica e tutela del paesaggio: dirigente pro tempore (Federica Maraner); Comunità delle Regole di Spinale e Manez: Bruno Simoni e Luigi Bertelli (Onorio Bertolini e Alberto Giovanella); Muse: Michele Lanzinger (Paolo Pedrini); Fondazione Mach: Cristina Salvadori (Giorgio Maresi); Sat: Ascanio Zocchi (Ferruccio Salvaterra); Associazioni protezioniste: Adriano Pellegrini e Franco Tessadri (Sergio Merz e Marco Frenez); Associazioni agricole: Flavio Flessati (Marco Leonardi); Apt: Marco Katzemberger (Marco Masé); Associazioni imprenditori: Roberto Failoni (Alessia Azzalini); Associazione cacciatori: Franco Pedrazzoli (Marcello Bertol); Associa- zioni pescatori: Walter Masé (Maurizio Papa); Comunità delle Giudicarie: Manuela Ferrari (Giorgio Butterini); Comunità della Paganella: Nicola Wegher (Camillo Mattarelli); Comunità della Val di Non: Michele De Concini (Marco Martini); Comunità della val di Sole: Alessandro Fantelli (Guido Redolfi); Asuc: Fausto Cattani, Stefano Stanchina e Massimo Ferrazza (Michele Sgraffer, Lorenzo Carmeci e Marco Lorenzin). La sede del Parco a Strembo: ora si attende la designazione del presidente Esteriori | Bleggio, Comano e Fiavé vietano gli armenti: «Il divieto anche per motivi sanitari» Territorio bandito per le greggi DENISE ROCCA GIUDICARIE ESTERIORI – Pecore, capre, agnellini e men che meno vacche possono circolare libere per le strade delle Esteriori. I tre comuni di Bleggio Superiore, Comano Terme e Fiavè hanno infatti emesso nei giorni scorsi un’ordinanza congiunta che regolamenta il passaggio delle greggi sui loro territori di competenza. Può apparire curioso, ma la problematica dei terreni e del passaggio su di esse delle greggi è invece sentita, spiegano, tanto da richiedere l’azione coordinata dei tre comuni. Non ci sono aree adibite a pascolo in maniera costante sui tre comuni: il problema, spiega l’ordinanza, è che il passaggio delle greggi non è innocuo e negli scorsi anni sono stati denunciati dai contadini della zona danni agli impianti e alle produzioni per passaggi non autorizzati. Argomenta infatti il sindaco di Comano Terme Fabio Zambotti, nella vita privata agricoltore e allevatore lomasino: «Parte dei terreni agricoli è destinata alla produzione di foraggi da destinare all’alimentazione bovina e quindi l’utilizzo degli stessi per il pascolo di greggi e armenti è da evitare anche dal punto di vista igienico sanitario. A questo si aggiunge anche il rischio di danni ad impianti e alle gemme per quei terreni lavorati che in prevalenza sul nostro comune sono destinati a frutteto, vigneto e coltivazioni di piccoli frutti, negli scorsi anni abbiamo avuto diversi episodi che incidono poi sulla produzione dell’anno successivo». L’ordinanza stabilisce quindi il divieto di pascolo libero per greggi e armenti su tutto il territorio dei tre comuni giudicariesi, stabilendo che ciascuna azienda possa richiedere fino ad un massimo di due autorizzazioni l’anno per il passaggio, previo richiesta all’amministrazione competente con il percorso e l’orario del transito, corredata dal libretto di pascolo rilasciato dal servizio veterinario. Non saranno comunque autorizzate soste di oltre un giorno su terreni incolti privati o pubblici che siano, che abbiano concesso il passaggio. L’ordinanza prevede anche l’obbligo di pulizia immediata del manto stradale eventualmente sporcato dagli animali e le sanzioni per la mancata osservanza della disposizione vanno da un minimo di 50 ad un massimo di 500 euro.