HAYDN & HAYDN
tra Vienna e Salisburgo
Domenica 12 dicembre
Crema,
Chiesa di San Benedetto ore 21.00
Diretta radiofonica su Radio Antenna 5 (FM 87.800-96.300)
Coro e Orchestra del Collegium Vocale di Crema
Direttore Giampiero Innocente
www.collegiumvocale.it
Programma
M. Haydn (1737-1806): Exsultate Deo
M. Haydn (1737-1806): Missa Sancti Johannis Nepomuceni MH 182
Kyrie
Gloria
F.J. Haydn (1732-1809): Andante dal Concerto per tromba e orchestra, Hob VIIe
(solista: Francesco Panico)
Credo
M. Haydn: Hodie nobis coelorum Rex, dai Responsori per il Natale
Sanctus
Benedictus
Agnus Dei
F.J. Haydn: Die Himmel erzählen, dalla “Creazione”Hob. XXI:2
F.J. Haydn: Vollendet ist das Grosse Werk, dalla “Creazione” Hob. XXI:2
- Coro: Vollendet ist das Grosse Werk
- Aria: Zu dir o Herr
- Coro: Vollendet ist das Grosse Werk
Omaggio natalizio
Tradizione inglese: The Gabriel’s message
G. Holst (1874-1934): In the bleak midwinter
Tradizione inglese: Suo gan
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Collegium Vocale di Crema
Violini I:
Violini II:
Violoncello:
Contrabbasso:
Timpani:
Flauto:
Oboe:
Clarinetto:
Trombe:
Trombone:
Organo:
Stephen Beszant, Lucy Manfredi, Viviana Carniti
Emanuela Barbieri, Stefania Ruini, Claudia Galvani, Anna Pecora
Irene Alzani
Emiliano Renzelli
Pietro Micheletti
Marco Pedrabissi
Emanuele Rovetti
Consuelo Corvi
Fabio Carioni, Michele Bubbico, Francesco Panico
Stefano Seregni
Riccardo M. Seresini
Daniela Assandri, Elisa Barbaglio, Elisa Cazzamalli, Silvia Corbani, Cinzia Denti, Sara Franceschini, Maria Grazia Gagliardoni,
Chiara Ghiozzi, Marta Invernizzi, Lorena Mariani, Piera Pelizzari, Loretta Trabattoni, Ilaria Ventura, Sara Zigatti
Chiara Abbondio, Francesca Doldi, Claudia Guarneri, Elena Mattea, Adriano Bianchi, Vanna Moretti, Doriana Peroni, Claudia Pislor,
Alberto Premi, Elisa Rossi
Angelo Arpini, Fabio Corlazzoli, Matteo Caravaggi, Alberto Galvani, Francesco Paveglio
Luca Arpini, Stefano Castellazzi, Nicola Fava, Edoardo Gammarelli, Giorgio Ghiozzi, Pierangelo Mulazzani, Daniele Pandini,
Simone Riccetti, Doriano Soldati, Renato Zigatti
*****
Due fratelli, una grande tradizione musicale, un concerto che li riunisce e offre la possibilità di un confronto:
questo vuole essere il programma dei concerti “Haydn & Haydn” pensati e proposti dal Collegium Vocale di
Crema per il dicembre 2010.
Di fronte alla indiscussa grandezza di Franz Joseph, vero dominatore della scena viennese ed europea di fine
settecento, sta il fratello Michael, rimasto in una città più piccola come Salisburgo a raccogliere l’eredità di quel
Wolfgang Amadeus Mozart fuggito senza troppi rimpianti per la capitale dell’impero asburgico.
Evidente è la differenza di stili musicali dei due fratelli Haydn, e proprio per questo il confronto si rivela ancor
più interessante e stimolante per l’ascoltatore.
Michael è un musicista universale, compone per ogni genere, ma la sua indubbia specialità è la musica sacra,
disseminata in centinaia di opere che lo vedono ancor oggi protagonista nelle grandi chiese salisburghesi.
Il suo è un destino particolare: successore di Mozart, il cui confronto non deve essere stato facile, decide di
accogliere senza riserve le indicazioni dell’arcivescovo Colloredo, (con cui Mozart ebbe un insanabile conflitto
poi giunto alla rottura definitiva), un vescovo che ha sempre amato introdursi nelle opere dei suoi musicisti con
una presenza forte. Michael fa della disciplina non una ragione per mortificare lo slancio e la creatività delle
sue opere ma la ragione di una esistenza posta al servizio della liturgia, e la sua musica ne è esempio
trasparente.
Ancor oggi poco conosciuto in Italia rispetto al fratello Franz Joseph, Michael sa essere una perfetta sintesi
delle esigenze musicali, liturgiche, disciplinari e culturali: sarà l’ultimo “Kappelmeister” (maestro di cappella)
del Duomo di Salisburgo prima che questo ruolo, nato molto prima di Bach in area tedesca, muti
definitivamente nelle forme.
I cittadini di Salisburgo sono particolarmente attaccati alla memoria di Michael Haydn: mentre il loro più
grande cittadino, Mozart, fu sepolto a Vienna, Michael è onorato nella cappella centrale della Peterskirche.
La Messa “Sancti Joannis Nepomuceni”, datata 21 maggio 1772, è dedicata al martire e patrono della
Boemia, chiamato anche il "santo dei ponti", Johannes Nepomuk (ca. 1340-1393, canonizzato nel 1729).
La messa è composta secondo lo stile formale espressamente richiesto dall’arcivescovo conte Hieronymus
Colloredo, quando Michael Haydn era maestro di cappella del Duomo di Salisburgo.
Nelle sezioni finali del Gloria e Credo Haydn non rinuncia al virtuosismo vocale e agli artifici polifonici che
tradizionalmente caratterizzano questi passaggi delle messe in musica: il ruolo che avrebbero avuto i solisti di
canto viene affidato alle sezioni del coro, aumentando così lo spessore sonoro delle melodie. In questa
composizione sembra non essere ancor terminata l’epoca del barocco musicale: molti passaggi, l’uso degli
strumenti, il tempo di esecuzione collegano la messa con il periodo precedente a quello mozartiano.
In particolare il Benedictus rivela un’anima più antica: evidenti sono i riferimenti ad uno stile di orchestrazione
e di canto tipici del barocco tedesco.
La Creazione (Die Schöpfung, Hob. XXI:2). è il più famoso oratorio di Franz Joseph Haydn.
Composto tra il 1796 e il 1798, presenta come tema la Creazione del Mondo narrato nella Genesi.
Haydn fu stimolato nella composizione di un grande opera durante i suoi viaggi in Inghilterra del 1791-2 e
1794-5, dove ebbe occasione di sentire gli oratori di Georg Friedrich Händel.
Il lavoro sull'oratorio durò dall'ottobre del 1796 all'aprile del 1798, un lavoro che portò Haydn allo sfinimento e
che ebbe come risultato una grave malattia dopo la prima rappresentazione.
La Creazione venne presentata per la prima volta al Burgtheater di Vienna nel marzo del 1799 e il successo fu
talmente ampio da essere rappresentata ogni anno durante il resto della vita di Haydn.
Seguì una traduzione del testo in inglese e la prima rappresentazione al Convent Garden di Londra nel 1800.
I brani qui scelti sono ampiamente rappresentativi della complessità, della maestosità e della evoluzione
musicale del classicismo viennese e fanno comprendere come quest’opera sia da annoverare tra le grandi opere
musicali di sempre.
I cori “Die Himmel erzählen” (I cieli narrano la gloria di Dio) e “Vollendet ist das grosse Werke” (La grande
opera è compiuta) sono affidati alla moltitudine celeste che canta la gloria del Creatore: polifonia, fughe e
contrappunti disegnano le forme di una musica di grandissimo valore che esalta l’esecutore e l’ascoltatore.
Michael Haydn nacque il 14 settembre 1737 a Rohrau, nella Bassa Austria e
ricevette la sua prima formazione musicale nella vicina Hainburg.
Nel 1745 seguì le orme del fratello Franz Joseph divenendo corista nel Duomo
di Santo Stefano a Vienna: la prima volta che cantò davanti all'imperatrice
Maria Teresa la commosse così tanto per la sua bella voce da ricevere una
ricompensa di 24 ducati.
Nel 1763 venne nominato maestro di cappella a Salisburgo dall’arcivescovo
Siegmund von Schrattenbach, carica che manterrà fino alla morte.
Michael ebbe un intenso rapporto di amicizia con il giovane Wolfgang Amadeus
Mozart: quest’ultimo fece riferimento all’amico nelle sue lettere e ne apprezzò
molto la musica.
Con Leopold Mozart, padre di Wolfgang, il rapporto invece fu più conflittuale:
il padre del genio salisburghese non esitava a ritirare l’appoggio nei confronti di
Michael ogni qual volta a Salisburgo era necessario trovare incarichi per il
figlio.
Quando Wolfgang Amadeus partì definitivamente per Vienna, Michael assunse
in pieno la carica di organista e maestro nel Duomo di Salisburgo.
Ebbe come allievi due compositori di grande fama come Carl Maria von Weber
(1786-1826) e Anton Diabelli (1781-1858) e nel 1804 gli venne conferita l’onorificenza di membro della Accademia
Reale di Svezia.
La corte asburgica tenne sempre in grande considerazione Michael: in un momento di difficoltà economica, l’imperatrice
Maria Teresa inviò un suo contributo e commissionò al Kappelmeister salisburghese un Requiem, divenuto una delle sue
opere più conosciute.
Michael Haydn morì il 10 agosto 1806 nella Sanktpetrischen Haus in Festungsgasse, Salisburgo, dove oggi si trova un
monumento in sua memoria. Questo il ricordo dei suoi amici monaci benedettini della Peterskirche di Salisburgo:“'Il suo
carattere era tranquillo, modesto, discreto. Bere e gioco d'azzardo sono stati lontani da lui; la moderazione nel pensare,
parlare, e giudicare altre opere musicali erano ciò che lo rendeva amato e apprezzato”.
Franz Joseph Haydn nacque nel 1732, cinque anni prima del fratello Michael: le
sue capacità musicali furono presto riconosciute, e nel 1738 gli venne data la
possibilità di studiare a Hainburg an der Donau, così, dall'età di sei anni, Franz
Joseph (F.J.) lasciò per sempre la casa paterna. Nella nuova città Haydn soffrì
non di rado la fame, ma imparò a suonare il clavicembalo e il violino, e cominciò
a cantare le parti soliste di soprano nel coro della chiesa. Appena due anni più
tardi, Georg von Reutter, direttore musicale dello Stephansdom di Vienna in
viaggio in cerca di talenti, fu impressionato dalle doti canore di Haydn, che trovò
un posto nella capitale come corista per i nove anni seguenti (gli ultimi quattro in
compagnia del fratello Michael).
Dopo aver prestato servizio presso il Morzin, con la composizione delle prime
sinfonie, 1766, Haydn entrò come maestro di cappella presso la corte degli
Esterházy nelle loro varie residenze.Durante i quasi trent'anni passati al servizio
della famiglia, F.J compose una mole impressionante di opere, e andò via via
affinando il proprio stile. La sua popolarità andava crescendo di conseguenza, e,
gradualmente, cominciò a scrivere anche indipendentemente dall'ambiente di
corte.
Attorno al 1781, Haydn strinse amicizia con Wolfgang Amadeus Mozart. Quest'ultimo, ancora giovane, era stato molto
influenzato dal collega più anziano, e gli dedicò una serie di quartetti d'archi; si possono ricercare anche radici
massoniche nell'amicizia fra i due musicisti, che erano infatti membri della stessa loggia.
Dopo la morte del principe Esterházy, F.J. passò un periodo di tempo a Londra dove si confrontò con la permanenza,
all'interno della cultura musicale d'oltremanica, del modello esemplare degli oratori di Händel.
Da ciò nacque l'ispirazione che - dopo il ritorno a Vienna - lo porterà alla composizione dei due grandi oratori La
Creazione (1798) e Le Stagioni (1801). I due oratori, inoltre, sono debitori della cultura britannica anche per quel che
riguarda il testo. Il libretto del primo, che esiste in versione inglese e nella traduzione tedesca che ne fece il Barone
olandese Gottfried van Swieten, è ispirato al grande modello della poesia di ispirazione biblica fornito dal Paradiso
Perduto di Milton, quello del secondo (solo in tedesco) è invece imitato dal poema The Seasons dello scozzese James
Thomson (1700-1748). Alla fine del Settecento, Haydn prese seriamente in considerazione la possibilità di diventare un
cittadino inglese, ma alla fine tornò a Vienna, dove si fece costruire una grande casa e si dedicò alla composizione di
grandi opere sacre per coro e orchestra: tra queste i già citati oratori La creazione e Le stagioni, e sei messe per la
famiglia Esterházy, che nel frattempo aveva ritrovato l'interesse per la musica.
Nel 1802, una malattia di cui soffriva da tempo si acutizzò improvvisamente: al dolore fisico si aggiungeva l'impossibilità
di dedicarsi al lavoro di composizione, nonostante la creatività fosse sempre tumultuosa. Durante gli ultimi anni, fu
assistito con cura dai suoi servitori, e ricevette abitualmente numerose visite e pubblici riconoscimenti. Morì nel 1809,
durante l'occupazione di Vienna da parte delle armate napoleoniche. Secondo la tradizione, le sue ultime parole sono state
per tranquillizzare i suoi servitori durante il bombardamento su Vienna delle armate francesi. Napoleone mandò un
picchetto d'onore a presenziare alle esequie.
Il Collegium Vocale di Crema nasce nel 1994 per volontà del suo direttore Giampiero Innocente. Fin dalla sua
fondazione la scelta del repertorio si è orientata sulla musica sacra nel tentativo di portare l'uditore a rivivere le
emozioni e i significati delle antiche liturgie.
Il Collegium Vocale ha realizzato numerosissime esecuzioni nel nord Italia, collaborando con artisti di musica e
di teatro. Nell’autunno del 1998 è nata la Sezione di Canto Gregoriano.
Nel gennaio 2000 il Collegium Vocale ha realizzato per la Televisione Svizzera (RSI) parte della colonna
sonora di un film dedicato alla figura di S. Francesco.
Dal 2003 è iniziato il recupero di partiture di musica tedesca del XIX secolo rimaste ineseguite: questo lavoro
di ricerca ha portato all'incisione di due CD dedicati alla figura di Robert Führer nel 2004 e 2008.
Nel marzo del 2005 la Radio Vaticana ha dedicato un intero programma all'ensemble cremasco.
Nel giugno 2005 il Collegium Vocale ha avviato la tradizione di ospitalità di cori di area anglosassone con il
coro del Royal Holloway dell’Università di Londra, l’Ensemble Gombert Melbourne (2006), il Robinson
College Cambridge (2007), il Pembroke-Brasenose College Oxford (2009) e il Somerville College Oxford
(2010).
Dal 2005 al 2008 il Collegium è stato protagonista della rassegna “Corona dell’Avvento”, promossa dal
Comune di Milano, con tre esecuzioni nella Basilica di San Marco.
Nel 2006 il Collegium Vocale di Crema ha eseguito la Messa KV 259 di Mozart nella Karlskirche di Vienna,
nell'ambito dell'anno mozartiano e l’anno seguente ha tenuto un tour di tre concerti a Cambridge, Inghilterra.
Nel settembre 2008 il Collegium Vocale di Crema ha eseguito per la seconda volta in epoca moderna, la Messa
in do maggiore di Antonio Rosetti (1750-1792).
Dal 2009 il coro è gruppo musicale ufficiale dei Cavalieri del Santo Sepolcro per il Nord Italia e nel dicembre
dello stesso anno il Collegium ha dedicato un ciclo di concerti alla grande opera di Mendelssohn “Lauda Sion”.
Nell’ottobre 2010 (per la seconda volta dopo il 2007) il gruppo cremasco ha tenuto un'esecuzione nel Duomo di
Bressanone.
Nel dicembre 2010 il Collegium terrà un ciclo di concerti dedicati ai fratelli Haydn.
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