_41~~1 Investimenti facili, su misura e Mutui Casa convenienti. Geniali soluzioni in Coop. Negli spazi "Coop di Più" i vantaggi per i Soci diventano più ricchltre al Prestito Sociale e ai servizi ad esso collegati, ora in Coop potete trovare i nuovi servizi finanziari dedicati ai Soci, proposti in collaborazione con Simgest. la risposta facile e conveniente per l'investimento del risparmio e per il mutuo casa ora la trovate in Coop. Orientamento 91 risparmio Compro E il servizio creato E la soluzione comoda e conveniente per l'acquisto della casa. Da Banca Woolwich, leader europeo del settore, le proposte di mutui esclusive per Coop, vantaggiose e personalizzate, che rispondono alle esigenze di tutti. per offrirvi una linea di prodotti finanziari e di investimento assicurativo in cui troverete la soluzione giusta per le vostre esigenze. Una guida esperta e qualificata per condurvi alle migliori opportunità di investimento. Anno 20-N.2 febbraio 2001 Periodico di Coop Lombardia e CJSCI E P71 ) SdiNi ELEZIONI COMITATI SOCI SI VOTA! Premio L'altropallone DamianoTommasi, calciatore della Roma, è stato premiato con il "Pallone d'oro" per il suo impegno contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Roberto Cavallini Succhi d'arancia della solidarietà Pagina 2 alla pagina 2 Mangiare a scuola Le mense scolastiche sono certo seguite con molta più attenzione che nel passato sia peri menu, che per l'ambiente e l'igiene. Ma i problemi restano comunque tanti. Carla Barzanò alle pagine 4 e 5 4, 10 'marzo 2001 Coop a congresso Enrico Migliavacca, Presidente dell'Alce, sostiene che il futuro di Coop è legato alla capacità di essere fortemente uniti per accettare le sfide. Piero Giovanolla alla pagina 6 Sanità in Lombardia Il sistema sanitario regionale a partire dal 1995 ha suscitato molte polemiche. I dati significativi dei mutamenti. Giovanniradovani alla pagina 12 11111 Carta Coop più ecologica Pagina 7 Saper sorridere a Sarajevo Pagina 11 Aria di casa pulita dalle piante Pagina 13 Viaggi con Bonolatours Pagina 15 to - "L'altropailone" Premiato Damiano Tommasi Il giocatore della Roma impegnato nella campagna contro lo sfruttamento minorile di Roberto Cavallini Anche quest'anno è stato assegnato, in concomitanza al "Pallone d'Oro", il premiode`taltropallone",che viene dato a coloro che si sono distinti per la loro azione in favore dell'abolizione dello sfruttamento del lavoro infantile e per un lavoro che dia dignità alla persona in qualsiasi parte del pianeta. L'edizione 2000 è andata a Damiano Tommasi, giocatore della Roma impegnato a livello civile e nell'appoggio all'iniziativa "Pallone Etico" promossa da Transfair Italia e da Coop. Ventisei anni, sposato, con due figlie, ha accompagnato la sua carriera di calciatore, prima nelle fi- la del Verona e poi con la Roma e la Nazionale, con l'impegno civile: è stato obiettore di coscienza, con le Acli ha accompagnato un progetto di educazione allo sport in Kosovo. Ha promosso il pallone equo e solidale nel mondo sportivo. Quest'anno Tommasi si è distinto per aver contribuito a realizzare un campo sportivo polivalente, attrezzato per calcio, pallavolo e pallacanestro, a Stublla, in Kosovo, con i fondi raccolti dai calciatori della Roma. LE PRECEDENTI EDIZIONI Nel 1997 la prima edizione è stata assegnata a Paolo Rossi (non il calciatore: il notissimo comico e uo- ni di cattivi pensieri" de "la Repubblica". La terza edizione è stata assegnata a Ivan Zamorano, giocatore cileno dell'Inter e ambasciatore del l'Unicef per la tutela dei diritti dell'infanzia; ha creato una Fondazione per l'aiuto ai bambini cileni. I PALLONI VENDUTI DA COOP modi spettacolo) per la sua trasmissione"Scatafascio". La seconda edizione è andata a Gianni Mura, opinionista e giornalista sportivo, per gli interventi nella sua rubrica "sette gior- Anche grazie a Damiano Tommasi, insieme a tutte le associazioni che operano nel campo della solidarietà, il pallone equo è diventato l'alternativa all'acquisto delle m arche tradizionali. Nel 2000 sono stati importati da Sialkot (nel Punjab pakistano) 50 mila palloni, tre quarti dei quali venduti nel mercato italiano. La sola Coop ne ha venduti 25.000. I palloni equi non sono stati lavorati bambini e contribuiscono a creare progetti di sviluppo per le comunità locali che in questo modo possono investire in servizi sociali e comunitari. TransFair e Coop hanno realizzato un progetto pilota nella regione di Sialkot (Punjab paldstano), da dove giungono l'80% dei palloni mondiali: una linea di produzione che garantisce un salario equo ai lavoratori adulti, che possono quindi liberare i bambini dalla necessità di lavorare per integrare il reddito familiare, nonché condizioni di lavoro e di vita dignitose a quanti sono coin volti nel progetto. Dopo una fase di studio, tra il 1996 ed il 1997, il progetto è arrivato alla fase di realizzazione, e dal 1998 a oggi sono stati importati e venduti in Europa oltre 270.000 palloni a condizioni eque, di cui circa 180.000 in Italia. Di questi centoventimila sono stati venduti da Coop. In rapporto a questo progetto Coop si è inoltre impegnata, nella stessa zona, in un progetto di scolarizzazione per i bimbi non più utilizzati nella produzione dei palloni, in raccordo con UniceE D costo del progetto, di circa 500 milioni, finanziato da Coop, ha garantito la scolarizzazione di molte migliaia di bambini e bambine. _Equosolidale SUCCHI D'ARANCIA DELLA SOLIDARIETÀ del lavoro. Questo è gaSono in distribuzione in questi giorni nei punti rantito dal marchio internazionale TransFair, vendita di Coop.(un migliaio in tutta Italia) i creato da un gruppo di associazioni che operanuovi succhi d'arancia della linea "Solidarietà" no nel campo del commercio 'equo e solidale, garantiti dal marchio inche ne certifica la proternazionale.TransFair Prosegue cosi l'impegno venienza, le fasi di lavodi Coop per allargare la ' razione, la giusta retrigamma di prodotti equi buzione ai lavoratori e solidali, inaugurata cincoinvolti in questo progetto. Le arance della li; que anni fa_ con l'intronea Solidarietà provenduzione del caffè e poi proseguita con il té, il gono da Acipar, una coomiele, il cacao in polveperativa di piccoli prore e più recpatemente duttori del Paranà, vicicon le tavolette di ciocno allo Stato di S. Paolo colato al latte e fondew.- in Brasile, che da tempo te. I consumatori polavora nel circuito del tranno così gustare un commercio equo e solidale europeo. Grazie al succo di frutta nuovo, che succo Solidarietà,Acipar unisce alla qualità e alla bontà una caratteri- può investire nella quastica in più: quella di prolità delle coltivazioni, nella sicurezza sui luoghi di venire da arance coltilavoro, nel miglioravate nel rispetto per mento del prodotto e gh4,' l'ambiente e con criteri rantire servizi sociali e che tutelano la dignità sanitari per la comunità. L'ipotesi di Coop è quella di importare da questi produttori in questa prima fase di distribuzione almeno 100 ton- nellate di succo concentrato incentivando ulteriormente la collaborazione con queste coope• rative del Sud del mondo. I SUCCOSI AGRUMI DEL GARGANO di Raffaella Ponzo Dolci e succosi, maturano tutto l'anno. A Natale ci sono le Durette, ad aprilg-maggio le arance Bionde (che si possono mangiare fresche fino a settembre), a giugrar la limoncella. Un tempo erano esportati in tutta il mondo: le cassette di arance, limoni, melangoli del Gargano, avvolti nelle veline colorate delle società agrumarie, viaggiavano peri mari nel- le stive delle navi dirette negli Stati Uniti e in Inghilterra. Nel 1870, su un terreno accidentato e difficile, si estendevano 804 ettari coltivati a frutteto che producevano circa 150 mila quintali l'anno di agrumi, Poi la crisi e il crollo di un'economia agricola ricca che ha fatto un po' anche la storia di tre paesi della penisola gar- ganica. Rodi è ancora il paese dei limoni e Vico e Ischitella sono tuttora i paesi delle arance ma gli agrumi oggi sono venduti sull'albero a prezzi stracciati (500 lire al chilogrammo per le arance e 6/700 lire al chilogrammo per i limoni) e sempre più spesso rimangono invenduti. I "giardini", così sono chiamati i terreni col- tivati a frutta sul Gargano, costituiscono ancora oggi un paesaggio agrario unico: sono realizzati quasi sempre nei pressi di case padronali e sono protetti da muriccioli a secco oda barriere di canne o di leccio e alloro per proteggere dai venti e dalla salsedine gli alberi. L'irrigazione con acqua sorgiva avviene tramite cenalette scavate nel terreno. Il presidio Slow Food, realizzato grazie al sostegno del Parco Nazionale del Gargano, vuole valorizzare tre %Sede di agrumi, arancio, limone e melangolo, e alcune varietà tipiche locali. Il melangolo a frutto dolce è la più antica specie di agrumi conosciuta nel Mediterraneo, è di pezzatura medie piccola, di colore rosso intenso e lucente, poco succosa. Nel Gargano esiste un albero che ha più di 300 anni e una circonferenza di quasi due metri. D Biondo del Gorgoiwè l'unica varietà di arancia che matura tra aprile e maggio conservandosi dolce e succosa fino a settembre. Questa arancia dalla caratteristica forma a pera è molte resistente tanto che nell'ottocento quando non esisteva ancora la catena del freddo veniva esportata negli Stati Uniti perché poteva affrontare viaggi di oltre 40 giorni. La buccia coriacea è infatti una garanzia di resistenza all'appassimento. La varietà Dimetta del Gargano è esclusiva degli agrumeti garganici, si chiama in questo modo per via della polpa dura e croccante. È praticamen- te priva di semi e le sue caratteristiche la rendono simile alla Washington tranne che nella pezzatura più piccola. Il Fem. minello del Gargano,è la varietà di limone più antica d'Italia, se ne conoscono tre tipi: a scorza gentile (buccia sottilissima e polpa succosa), senza semi e quello di forma oblunga, più pregiato. Il Presidio collabora con il Consorzio degli Agrumiooltori biologici del targano che riunisce 11 produttori e che ha adottato un disciplinare per l'ottenimento dell'igp a favore dell'arancio Biondo e del limone Femminello. Slow Food Filo diretto a cura di Giulia Lauletta — otizie dall'Unione Europea PER LE BAMBINE DEL BANGLADESH Ho partecipato con entusiasmo al fondo per l'istruzione delle bambine in Bangladesh. E un'iniziativa che ci fa sentire "grandi" e noi donne "felici" di dare una mano ad altre donne. Bravi per avere ideato questa iniziativa!! Ma non fermiamoci qui. Continuiamo a far si che, le "bambine istruite" abbiano la possibilità di utilizzare "da subito" la loro cultura. Perché non unire queste bambine a tutti i bambini che voi e noi abbiamo dotato di computers, cioè di unire scuole italiane a scuole del Bangladesh. Lo so, sarà difficilissimo ma se per voi è difficilissimo pensate a come sarà difficile per quelle rag. 2.74 emergere in quella Società, Forza allora, andiamo avanti!! Visto poi che siamo tutti superalimentati perché non trovare il modo di mandare tramite voi e tramite i vs. prodotti, un regalo a queste ragazze perché sappiano di essere "seguite", ad esempio un panettone a Natale, una colomba a Pasqua... Come se fossero delle nostre ragazze. Anche questo sarà difficile ma spero nella Vostra potenza. Comunque Buon Natale a Voi e ancora complimenti per la vostra iniziativa. Cordiali saluti Carla Giubertoni GRAZIE DALLE INSEGNANTI. Le insegnanti della scuola materna "Lamarmora" ringraziano Coop Lombardia per la cortese disponibilità, dimostrata con l'offerta di un "pacchetto' di sei ore, che loro incaricati han no regalato alle due sezioni. Nei tre incontri, a cadenza settimanale e suddivisi in due ore ciascuno, gli animatori hanno piacevolmente interessato i bambini presentando loro prodotti alimentari di provenienza extraeuropea (cacao, caffe, maniaca, mango e avocado) facendone seguire, poi, la degustazione e concludendo ogni incontro con l'esecuzione di canti e musiche africane. I piccoli hanno partecipato coinvolti alle attività e sperano di essere visitati ancora dagli amici della Coop.Con riconoscenza porgono i migliori saluti, uniti a quelli dei bambini. Le insegnanti della scuola materna E-COMMERCE E FISCO La normativa fiscale per i 50i di e-commerce e poco chiara e legata al carattere "libero" e senza frontiere della Rete. Un piccolo passo avanti a cura dell'Ocse. La domanda classica è: un sito commerciale deve pagare le imposto in ogni paese dove vende, o unicamente nel paese d'origine? Per rispondere a questa, come ad altre domande, il Comitato degli affari fiscali dell'Organizzazione di Cooperazione e Sviluppo Economico (Ocre) ha organizzato una conferenza di servizio, che permetterà di puntualizzare i criteri di domiciliazione delle imprese di commercio elettronico. Infatti, per determinare se un paese ha il diritto di tassare una società di e-commerce, dovrà innanzitutto stabilire con precisione se le attività principali della società in questione sono realizzate da una sede permanente o presso una domiciliazione d'impresa. In effetti, né un sito Internet (anche se è redatto nella lingua del paese in questione), ne un fornitole di servizi non possono essere considerali come le "sedi permanenti" di una società. Per contro, un server (che ospita il sito commerciale in questione) può essere considerata come una sede se le sue funzioni sono essenziali per le attività commerciali della società. Insomma, una materia complessa che l'Ocse sta cercano di risolvere, una volta per tutte. www.ocse.org L'EUROPA CONTRO LO SPAMMING E stata portata all'attenzionedella Commissione Europea un'interessante proposta che chiede di mettere fuori legge l'utilizzo dell'opt-out nell'invio di posta elettronica. In breve, I opt-in è la pratica che prevede che l'utente si iscriva volontariamente ad una newsletter o ad una mailing fist, mentre l'opt-out prevede l'esatto contrario, ovvero che l'utente cancelli la propria iscrizione qualora non voglia più ricevere i messaggi di posta elettronica. Quest'ultima pratica é stata spesso utilizzata per giustificare lo Spam e accrescere a dismisura il numero di iscritti ITALIANI TOLLERANTI VERSO LE RELIGIONI Agli italiani non disturba convivere con persone che professano altre religioni. E quanto emerge da un'inchiesta realizzata dall'Osservatorio europeo di razzismo e xenofobia, che ha condotto sondaggi in tutti i paesi membri. In media 1'82% degli intervistati dichiara di non essere infastidito dalla presenza di cittadini che professano altre fedi, ma in Italia la percentuale sale all'84,7% degli intervistati. Il nostro paese si trova al settimo posto di una graduatoria di "tolleranza", dove i primi posti per apertura spettano a Spagna e Finlandia Hanno invece dimostrato minore apertura verso fedi diverse dalla propria i cittadini di Germania, Belgio e Danimarca. DANNI E COSTI DELL'INQUINAMENTO ACUSTICO Ogni anno l'inquinamento acustico colpisce in tutta la Comunità europea 100 milioni di persone e provoca costi annui stimati tra i 10 e i 40 miliardi di euro. Per arginare i danni causati dall'inquinamento acustico i ministri dell'Ambiente dell'Unione europea hanno stilato un piano d'azione "sulla valutazione e sulla gestione del rumore". La nuova normativa istituisce degli "indicatori comuni di rumore" stabiliti a seconda della fascia oraria della giornata. Grazie a questi indicatori saranno stilate delle "carte del rumore", vere e proprie mappe delle zone più a rischio, come aeroporti, assi stradali di grandi dimensioni e centri abitati superiori ai 250 mila abitanti. Sulla base di queste mappature del territorio ogni paese dovrà organizzare dei piani d'azione anti-inquinamento acustico. sani si è detto soddisfatto delle decisioni prese in sede europea anche se l'Italia avrebbe preferito una posizione ancora più netta sulla questione del doppio scafo". Il ministro italiano punta a far passare una legislazione a livello nazionale che sostenga chi voglia passare alla doppia chiglia. Inoltre l'Italia sta cercando di accorciare i tempi d'attuazione delle nuove norme, prevista per il 2010-2015. CHIUDE LA CENTRALE DI CERNOBYL Il 15 gennaio la Centrale atomica di Cernobyl ha cessato definitivamente la sua attività senza impatti negativi sull'approvvigionamento di energia dell'Ucraina. L'Unione europea ha infatti concesso all'ex repubblica sovietica un prestito di 1200 miliardi di lire per finanziare il potenziamento di altre due centrali atomiche, che saranno portate a livelli di sicurezza compatibili con quelli europei. La centrale di Cernobyl, che aveva causato il più grande disastro atomico del nucleare civile, continuava a destare grandi preoccupazioni per il susseguirsi di incidenti. L'ultimo allarme si è verificato pochi giorni prima della chiusura definitiva, con una perdita di vapori radioattivi, che tuttavia, secondo il portavoce, non ha avuto conseguenze né per l'ambiente circostante né per gli abitanti della zona. CONTRO LE VITI TRANSGENICHE Per il momento il Consiglio dei ministri europei dell'agricoltura ha deciso dr rinviare ogni decisione sulla direttiva che consentirebbe la commercializzazione di viti geneticamente modificate. Si trattava di consentire la commercializzazione di ma- PER LA SICUREZZA DEI MARI Il Consiglio dei ministri dei Trasporti europeo ha approvato il primo pacchetto di misure per tutelare la sicurezza ambientale dei mari. Obiettivo principale del pacchetto è bandire le "petroliere motoscafo", quelle prive di doppia chiglia che permette una maggiore protezione in caso di incidenti. 11 ministro italiano dei Trasporti Pierluigi Ber- delle newsletter. La proposta chiede quindi di estendere anche alle caselle di posta elettronica, agli SMS e tutte le altre torme di comunicazione elettronica la tutela sulla privacy attualmente prevista per le telefonate. Non sono comunque ancora noti i tempi richiesti dalla trasformazione di queste proposte in normative europee. IL PORTALE DEL CITTADINO Continua ad essere alf avanguardia nell'uso delle nuove tecnologie il Comune di Sesto San Giovanni (MI), soprattutto a favore dei cittadini e delle imprese. Per andare incontro all'esigenza di disporre di servizi interattivi. il Comune ha approvato la realizzazione di un nuovo "Portale del Cittadino", che prossimamente diverrà lo strumento principale per accedere alte notizie della vita comunale. dalle informazioni sul Consiglio alle iniziative culturali. Ma la parte più interessante del portale verte sui nuovi- servizi on line: verrà attivato uno sportello reclami suddiviso per aree tematiche, uno sportello casa, 'una bacheca virtuale ed una sezione per i pagamenti online. MAGGIOR COMPRESSIONE PER IL NUOVO MP3 Listituto tedesco Fraunhofer, l'inventore dell'ormai diffusissimo formato sudo MP3, ha rivelato un nuovo e Interessante progetto che porterà alla creazione dell'MP3Pro, quello che è stato definito l'erede ufficiale del codec di compressione audio più famoso (e discusso) al mondo. Listituto tedesco ha affidato lo sviluppo del nuovo formato audio alla Coding Technologies, una società affiliata, la quale, secondo le previsioni, porterà a termine il lavoro entro i prossimi tre mesi. Punto di forza del nuovo codec sarà una maggiore capacità di compressione, che permetterà di ottenere una qualità del suono uguale, se non superiore, a quella offerta dall'attuale MP3, ma con dimensioni dimezzate. Altra caratteristica dl grande importanza sarà la totale compatibilità con il formato MP3 attuale, che permetterà teriali di moltiplicazione della vigna di origine transgenica, senza indicare sulle etichette dei vini la loro derivazione biotech. In Italia sia il mondo dell'ambientalismo che i viticoltori si sono mobilitati contro la proposta europea accusata, come rileva la presidente dei Verdi Grazia Francescato, di "causare un danno gravissimo per la qualità dei vini italiani, per non parlare dello snaturamento del paesaggio e dei rischi per la salute del consumatore". GIOCHI IN RETE La Commissione europea ha creato un sito interamente dedicato al mondo dei giochi, dalle bambole ai più moderni video giochi. Scopo del sito è diffondere notizie su un settore particolarmente florido dell'economia europea. Il sito contiene infatti leggi, norme e sviluppi del settore nei vari paesi membri. Tramite i numerosi link è inoltre possibile collegarsi alle associazioni di consumatori o a quelle che raggruppano gli interessi di chi opera nel campo. CONTROLLO EMISSIONI MACCHINARI MOBILI Una nuova proposta della Commissione europea mira a ridurre le emissioni inquinanti di macchinari mobili non stradali muniti di motore a combustione come tagliaerbe, motoseghe, spazzaneve. In un periodo di tempo che si concluderà nel 2010 per i macchinari in questione sarà obbligatorio ridurre le emissioni inquinanti dell'80-85% rispetto a quelle odierne, operazione che porterà anche a un risparmio di carburante del 30%. SOTTO ACCUSA AIUTI AL BERGAMOTTO L'Italia potrebbe passare dei guai per gli aiuti statali alla coltivazione del bergamotto. La commissione europea sospetta infatti che gli aiuti del governo italiano non abbiano rispettato le regole del mercato comune. In particolare l'UE giudica troppo elevato il rimborso da parte dello stato del 75% delle spese agli operatori del settore. Se í dubbi della Commissione dovessero essere fondati il governo italiano potrebbe dover recuperare i fondi versati per aiutare il settore. dì utilizzare i vecchi file audio con il nuovo codec, e viceversa si potrà ascoltare i nuovi MP3Pre con i vecchi player. ,,,LL ADVANTAGE RIDUCE I SERVIZI La AllAdvantage, la società Pay-to-Surf (ovvero quelle che pagano gli utenti per visualizzare le inserzioni pubblicitarie mentre sono connessi) piú famosa al mondo, ha deciso la chiusura di tutti i suoi uffici internazionali. Le offerte e i servizi della società non saranno quindi più disponibili per tutti gli utenti non statunitensi che finora ne hanno usufruito. Questa decisione è legata alla crisi che da tempo colpisce l'azienda, costretta a far fronte al sempre minor numero di contratti pubblicitari. DIZIONARIO MULTILINGUA PER BAMBINI Il Gruppo Logos, ha recentemente reso disponibile sul proprio portale Y.m.v.logosit il primo dizionario multitingua per bambini. Il Dizionario dei bambini comprende oltre 50 lingue, ira cui l'italiano e le principali lingue europee, l'albanese, il romeno, l'arabo, il serbo, il cinese, il giapponese, nonché alcuni dialetti italiani (lombardo, veneto, sardo, friulano, ecc.) e anche il latino. Oltre alla traduzione della parola è possibile vederne l'illustrazione. leggere le definizioni e ascoltare la pronuncia. Si tratta dunque di uno strumento mollo utile per aiutare i bambini a familiarizzare con le lingue straniere e ad apprenderne le parole fondamentali. In una società sempre più multiculturale, nella quale aumentano i contatti tra popoli che parlano lingue diverse, è importante che soprattutto i bambini dispongano di strumenti che ti aiutino a comunicare in varie lingue. Il Dizio-. nario dei bambini è un dizionario "vivente", -che cresce giorno dopo giorno anche grazie al contributo degli utenti, che possono aggiungere nuovi termini e nuove sfumature di significati. Un gruppo di professionisti lavora alla crescita del dizionario, monitorando ì contributi esterni e curando l'aggiornamen- to e la manutenzione. A 4 voto degli ...odi. •ino. ' ja,t;e1x"rufti I ragazzi mangiano volentieri a scuola? Un'inchiesta svolta in una grande città italiana fa preparare i loro piatti favoriti e sentire il loro parere sul menu. Un tema, quello del menu, che contrariamente alle aspettative bambini e bambine trovano abbastanza importante: nel refettorio dei loro sogni al muro sona spesso appesi mega cartelloni con l'elenco delle ricette del giorno. Sono piccoli dettagli che mostrano sempre la stessa esigenza: avere a disposizione un ambiente più personalizzato, dove non si è costretti a subire passivamente quello che succede ma è possibile trovare uno spazio per esprimere le proprie esigenze. di Carla Barzanò Da quando nelle famiglie entrambi i genitori lavorano mangiare fuori casa è una necessità quotidiana. Non solo per gli adulti A tre anni, nella scuola materna, i bambini cominciano già a pranzare lontano dalle mura domestiche e proseguono nelle elementari, almeno se seguono il cosiddetto "tempo prolungato', che coinvolge un numero crescente di scolari e scolare. Con la riforma delle scuole medie e l 'estensione del tempo prolungato, la mensa scolastica è destinata a ampliarsi ulteriormente. I problemi però non mancano. Nonostante i miglioramenti degli ultimi anni il servizio di ristorazione è spesso una fonte di conflitti e discussioni che coinvolgono i genitori, i comuni e le ditte che si preoccupano di fornire i pasti. Fortunatamente scandali e fenomeni di intossicazione collettiva sono sempre meno frequenti grazie a leggi severissime. Rigidi protocolli di produzione assicurano un livello di sicurezza igienica soddisfacente. Ma per raggiungere la qualità ottimale, che richiede il completo soddisfacimento degli utenti, c'è ancora molta strada da fare e le lamentele sono all'ordine del giorno: cibi poco graditi, refettori in disordine, servizio inefficiente... Su questi temi tecnici, esperti e geMtori si confrontano continuamente. VOLENTIERI IN MENSA? Ma cosa ne pensano i bambini e le bambine? Come vivono il pasto in mensa? Cosa desidererebbero? Il comune di una grande città del nord Italia, in collaborazione con una delle ditte che si fa carico di oranizzare l'erogazione ei pasti, ha deciso di dare spazio al loro parere. Lo scorso anno è partita così un'indagine che ha coinvolto un campione di 6 scuole e un numero complessivo di 23 classi del primo e secondo ciclo delle elementari: in tutto 366 bambini e 30 docenti hanno risposta a un questionario che sarà il punto di partenza per valutare la qualità della ristorazione scolastica e ideare nuove proposte. Una cosa s alta subito all'occhio: la mensa è un punto di riferimento importante, e anche abbastanza accettato, nella giornata scolastica di bambini e bambine. Alla domanda "Man volentieri in mensa?" infatti solo il 3.5% sostiene di no, mentre il 45% d IL DESIDERIO DI ORDINE E REGOLE indica di usare volentieri il servizio almeno una volta ogni tanto, e il 51.5'7 sempre. MIGLIORARE L'AMBIENTE Ci sono però molti aspetti che i giovani utenti vorrebbero cambiare, a partire dall'ambiente. Se sulla pulizia la 'maggioranza non ha niente da eccepire (il punto di vista di bambini e bambine, del resto, su questo punto è spesso assai tollerante anche a casa) tutti reclamano refettori meno anonimi. I più piccoli si accontentano di chiedere tovaglie colorate, fiori e piante, piatti di porcellana, quasi a richiamare l'atmosfera domestica. I più grandi invece ribadiscono la loro esigenza di emancipazione progettando un'atmosfera innovativa e un po' tecnologica che "stacchi" completamente con la tavola casalinga. Colori sgargianti, banchi selfservice, scritte luminose e cartelli pubblicitari in stile fast-food, sottofondi musicali sono alcune delle richieste che emergono dai disegni della mensa ideale nel secondo ciclo della scuola elementare. Ma c'è anche chi è attento a dettagli ambientali legati alla natura e sogna enormi finestre da cui si intravedono verdeggianti giardini e lampade giganti, con raggi luminosi che irradiano l'ambiente come il sole. AVVICINARE CHI CUCINA Anche sulla qualità del servizio le fantasie di miglioramento non mancano. Il rapporto con il personale addetto alla distribuzione dei pasti (che da diversi anni è consuetudine addestrare con corsi di aggiornamento in tutte le mense) pare abbastanza soddisfacente. Bambini e banchine non sembrano avere il desiderio di essere accuditi di più. Anzi, mostrano di gradire il selfservice, che per molti adulti risulta spersonalizzante. Servendosi da soli esercitano la loro capacità di autonomia e possono dosare a piacimento le pietanze, a seconda dei gusti personali, Quello che pare interessarli, piuttosto, è la possibilità di avere un rapporto meno anonimo con chi cucina, di venire intrattenuti e ascoltati. I loro disegni del refettorio modello sono spesso corredati di forni a legna e piani di cottura a vista, da cui fanno capolino cuochi giocolieri, che raccontano barzellette ma sono pronti anche a Per migliorare la situazione esistente i piccoli utenti sono disposti ad assoggettarsi a una sorta di autoregolamentazione. Appesi al muro del refettorio molti di loro disegnano cartelli che invitano a "non correre" e "non urlare", altri danno rilievo agli spazi per la raccolta differenziata dei rifiuti "plastica","carta","avanzi", altri ancora immaginano tavole apparecchiate con tovaglie "pulite" e posate allineate con cura. Evidentemente non trovano piacevole il caos che spesso impera nei refettori e vorrebbero più disciplina. Ma preferirebbero essere loro a definire le leggi, senza subire coercizion i bambine e bambini chiedono di sedersi dove vogliono e soprattutto di: "poter avanzare le pietanze poco gradite", o, almeno, di "avere a disposizione diversi piatti fra cui scegliere", invece del rigido menu unico previsto nella maggior parte delle mense. La necessita di un ambiente tranquillo (Scuola Vittorio ~edenfl, classe II) IL GRADIMENTO DEL MENU In effetti la lista delle preparazioni sgradite e tuttavia regolarmente proposte nel menu con frequenza almeno settimanale è piuttosto consistente. Al primo posto c'è il pesce, seguito, quasi a pari merito, dalla minestra di verdura o, peggio, di legumi, dagli ortaggi cotti e dai tortini di verdure. Gradite all'unanimità, o quasi, sono invece pasta in bianco, al ragù e al pomodoro, risotto bianco, pizza, gnocchi di patate, bistecca, hamburger, patate arrosto e gelato. C'è inoltre una discreta disponibilità nei confronti delle verdure crude e della frutta fresca. Qualcuno poi, forse proveniente da famiglie di benestanti gourmet o forse in vena provocatoria, si spinge a chiedere raffinatezze culinarie come il risotto con i tartufi e l'aragosta. Ma nella mag- gioranza dei casi i piccoli utenti, ben lungi dalle stravaganze, amano la cucina semplice, i piatti poco elaborati, preparati con ingredienti facili da riconoscere mentre detestano i miscugli, meno che non si tratti di certe specialità come le lasagne e tortellini, che hanno già assaggiato a casa loro. Diffusa è comunque la tendenza a rifiutare le novità. Un atteggiamento che alcuni antropologi collegano a un istinto ancestrale, comune a tutti gli onnivori, per difendersi da eventuali avvelenamenti. Sta di fatto che scarti e avanzi abbondano. E questo è un problema universale, diffuso, più o meno, in tutte le mense sparse sul territorio nazionale. COME MIGLIORARE? Meglio andare incontro ai gusti dei piccoli utenti, limitare le proposte ASSAGGIATORI IN ERBA A MILANO Come fare per andare incontro ai gusti dei bambini e limitare gli scarti in mensa? Le ditte di ristorazione collettiva seri amente intenzionate a raggiungere questo obiettivo hanno da qualche anno la consuetudine di distribuire periodicamente ai bambini e alle bambine delle schede su cui esprimere il loro parere con l'aiuto di un facile sistema a ideogrammi. Ma non sempre le schede vengono compilate correttamente e la loro lettura statistica può diventare difficile. Un metodo innovativo è stato sperimentato dal servizio di ristorazione del Comune di Milano, da poco trasformato in S.p.A, in collaborazione con l'Istituto di Tecnologie Alimentari dell'Università. Con l'aiuto di una docente universitaria un gruppo selezionato di alunni e alunne delle seconde e terze classi elementari della grande città ha seguito un vero e proprio addestramento, simile a quello dedicato ai degustatori professionisti,imparando senza difficoltà a esprimere giudizi circostanziati sulle diverse ricette del menu. 1 risultati dell'indagine, elaborati statisticamente, hanno permesso di mettere a fuoco i punti deboli delle preparazioni e della distribuzione. I bambini si sono confermati tradizionalisti: testa ai cibi preferiti sono risultati tortellini in brodo, pasta al ragù, pollo e patate arrosto, tonno e carote crude. Contrariamente alle aspettative i menu pre- Menu: la cucina netrefettorio (G. Gozzi, Classe 4 A t.p) parati nelle cucine centralizzate esterne alla scuola hanno avuto un indice di gradimento superiore a quelli cucinati nella scuola, dimostran- do che il sistema di produzione tecnologicamente più avanzato, oltre alla sicurezza, può offrire anche dei buoni risultati culinari. Aliment azione & l + rea 13 n ai piatti della mensa emergere desideri e problemi dei piccoli utenti e ci aiuta a capire il loro rapporto con il cibo culinarie del menu a pochi piatti di sicuro successo, oppure insistere con il repertorio di ricette sgradite puntando sulla varietà? Secondo molti esperti la mensa deve promuovere il consumo di alimenti "salutari" come verdure e pesce e non dare troppo spazio ai "capricci" individuali, soddisfatti già ampiamente dai genitori. Imparare a mangiare di tutto è una premessa indispensabile per un menu equilibrato. Genitori e insegnanti invece preferirebbero dare la precedenza ai desideri di bambini e bambine. Lo stesso vale per i gestori delle mense, che in questo modo eviterebbero molti conflitti. In realtà il menu scolastico potrebbe essere un'ottima opportunità per educare il gusto alla varietà. Ma non si possono liquidare tutte le richieste dei più piccoli come capricci. Alcuni piatti che sulla carta risultano ineccepibili dal punto di vista nutritivo sono davvero poco invitanti anche per i degustatori più intraprendenti. È il caso, per esempio, dei filetti di sogliola, che compaiono inesorabilmente nei menu di tutte le mense, scipiti e cartacei, e certo non contribuiscono a creare dei futuri amanti del pesce. Oppure di certe creme e tortini di verdure, facilmente sospetti agli occhi infantili. Sicuramente servire molti pasti contemporaneamente non è facile. La produzione impone ritmi serrati e severe regole sulle temperature di trasporto e di distribuzione, per impedire la crescita di microrganismi. Esigenze pratiche non sempre concilia bili con la buona riuscita delle pietanze. Ma qualità gastronomiche a parte il rifiuto di alcune ricette da parte dei bambini dipende forse anche dal senso di estraneità, dalla diffidenza suscitata da una struttura in cui non si vede mai in faccia chi cucina e tutto segue un percorso rigidamente preordinato dall'esterno. È uno dei punti deboli della produzione centralizzata dei pasti, che avviene in grandi cucine sempre più specializzate. Nelle piccole cucine interne alla scuola di una volta, dove si preparava un numero limitato di pasti, era probabilmente più facile sviluppare un rapporto personale con i commensali. Tornare indietro, però, è quasi impossibile, sia per motivi di costi che per garantire la massima sicurezza igienica e nu- trizionale. Tuttavia lo spazio per migliorare non manca. Il primo passo è rendere più gradevoli e accoglienti i refettori, spesso lontani anni luce dai desideri più modesti degli utenti. Locali bui, muri scrostati, piatti di plastica, arredi antiquati sono una realtà ancora molto diffusa anche nelle ristorazioni meglio organizzate.11 secondo passo, inevitabile se si desidera davvero aiutare i giovani utenti a scoprire e accettare nuovi ingredienti, è quello di coinvolgerli attivamente nella scelta del menu, valutando insieme a loro le diverse ricette e i motivi di rifiuti e preferenze. È un percorso che diversi comuni hanno già iniziato, con tanto di schede di degustazione e valutazioni statistiche. I risultati positivi si vedranno con il tempo. Intanto genitori e insegnanti devono avere pazienza, senza rinunciare al loro diritto di critica. A TAVOLA CON I GENITORI: ECCO QUALCHE REGOLA IL RIGORE DI UN TEMPO L'educazione rigida di una volta a tavola imponeva regole precise. Ai bambini era rigorosamente vietato non essere puntuali ai pasti, alzarsi prima del tempo, avanzare qualcosa nel piatto. Qualche volta avevano persino il divieto di parlare. Un rigore eccessivo che ha prodotto, nelle ultime due generazioni, l'equivoco di una educazione troppo permissiva. Secondo le due psicologhe Simona Argentieri e Stefania Rossini, autrici del libro "La fatica di crescere" (ed. Frassinelli) i genitori di oggi fanno troppa fatica a dire di no. Cosi anche a tavola fin da piccoli i bambini possono scegliere come, quando e cosa mangiare. Vengono a mancare quelle norme di "contenimento" che permettono di costruire regole, rinunciare o accettare un piacere in base a dei principi. Costretti a costruirsi da soli una capacità di controllo che non gli è stata insegnata, i bambini crescono insicuri e rischiano di rifugiarsi in comportamenti alimentari squilibrati per attirare attenzione e protezione. Non bisogna però cadere nella tentazione di etiche ttare come patologia la più piccola alterazione del comportamento alimentare dei giovanissimi rifugiandosi nell'aiuto degli esperti. Per sostenere i bambini nella fatica di crescere i genitori devono assumersi in prima persona la responsabilità di porre dei limiti e delle regole, anche a tavola. Dal catalogo della mostra Se bambini e bambine sono spesso insoddisfatti della mensa scolastica, cosa pensano della cucina di casa? Duecento allievi e allieve delle scuole elementari di un grande comune dell'hinterland milanese hanno risposto ad alcune domande sul tema. Come prevedibilepiùdellametà "Made in Bosnia" degli intervistati ha dichiarato di preferire i pasti casalinghi a quelli scolastici. L'intimità del desco famigliare è gradita grazie alla compagnia dei genitori nella maggioranza dei casi (52%) ma anche la televisione gioca il suo ruolo: il 31% infatti ha affermato di privilegiare la sua compa- gnia a quella di mamma e papà. Possibilità di conversare e disponibi li tà di tempo sono risultate alcune delle qualità più importanti che fanno amare la cucina di casa. In testa alla classifica c'è però la bontà del cibo, a riprova che anche per i più piccoli soddisfare il gusto è importante. A proposito di gusti l'inchiesta ha confermatola scarsa passionedei bambini nei confronti delle verdure, sgradite nel 57% dei casi. C'è invece una piccola sorche non presa per il piace solo del campione mentre spessissimo risulta rifiutato all'unanimità nelle mense scolastiche. Sicuramente le ricette famigliari sono molto più appetitose, tanto più che la maggioranza degli intervistati ha genitori di origine meridionale e proprio nel Sud Italia, secondo i dati ISTAT, si registra la maggiore consuetudine a mangiare pesce. Fra i piatti preferiti primeggiano, come sempre, pizza e pasta al pomodoro. I genitori sembrano darsi da fare per soddisfare i desideri dei più piccoli ma pretendono aiuto: il 67% (con una prevalenza di femmine) ha assicurato di dare una mano, anche se non sempre molto volentieri. Bambini e bambine sono probabilmente occupati a apparecchiare e sparecchiare: solo il 27% ha dichiarato di aver provato a cucinare. Tutti però si sono dimostrano entusiasti all'idea di poterlo fare e ben 1'88% ha dichiarato che si vorrebbe cimentare in esperimenti culinari almeno perpreparare la merenda. La realizzazione di questo sogno pare però allontanata dalle merendine preconfezionate, utilizzate abitualmente dal 73% degli intervistati. NELLE MENSE TEDESCHE GENITORI FRA I FORNELLI Nonostante sia famosa per l'organizzazione dei servizi sociali la Germania non offre sempre mense efficienti. In diverse 'città bambini e bambine terminano spesso le lezioni fra le 14 e le 15 e questo orario viene considerato accettabile per tornare a pranzare fra le mura domestiche. Nelle scuole del primo ciclo, per non lasciare i figli in balia di se stessi, i genitori che lavorano hanno organizzato dei dopo scuola autogestiti, parzialmente finanziati dallo stato, dove, con l'aiuto di alcuni educatori stipendiati, si danno da fare a turno fra i fornelli. Non sono concessi esoneri e anche i manager più impegnati, una volta ogni tanto, devono cimentarsi in cucina. Il menu, approvato all'unanimità, rispecchia ahbastanza i gusti dei bambini e delle bambine senza però discostarsi troppo dalle linee guida della "Vollwertkiiche" , che prevedono ampio uso di cereali integrali e ortaggi biologici. Anche se la realizzazione delle ricette qualche volta può lasciare a desideramvista la scarsa professionalizzazione dei cuochi, i commensali mostrano un buon livello di soddisfazione. Sembra che l'alto indice di gradimento sia legato soprattutto alla sicurezza di avere sempre a disposizione, al momento del pasto, un adulto pron- to, in cago di necessità, a rivestire il ruolo genitoriale. Il modello, ispirato agli Stati Uniti, dove l'autogestione è una consuetudine vista la mancanza cronica di servizi sociali è abbastanza diffuso anche in altri paesi del nord, come Svezia e Danimarca. Oggi anche nella Germania dell'Est, che ha mense in funzione da prima della caduta del muro, i genitori partecipano attivamente al momento del pasto, servendo a turno i bambini e le bambine che mostrano di gradire molto la loro presenza. Da noi la ristorazionescolastica è ormai considerata un diritto consoli- dato di scolari e genitori e certo nessuno si augura di improvvisarsi fra i fornelli delle scuole.Tanto più che le norme igieniche vigenti renderebbero la vita difficile. Ma forse l'esempio può servire di stimolo per sforzarsi di partecipare di più all'organizzazione del servizio. Capita spesso che a causa degli impegni di lava ro seminari e corsi di aggiornamento che hanno come tema la mensa restino quasi deserti. Talvolta si hanno difficoltà persino a reclutare i genitori addetti alla commissione mensa, istituzione che ha un ruolo importantissimo di cooperazione e di controllo nella gestione del servizio. C o n g re sso Cooperative di Consumatori ack Uniti per essere er A colloquio sul congresso con Enrico Migliavacca, Presidente dell'Associazione Lombarda Coop Consumatori. Per il futuro c'è bisogno di unificare e utilizzare tutte le risorse per affrontare la concorrenza presente sul mercato italiano. Coop è ormai l'unica catena italiana di Piero Giovanolla Il 2 e 3 febbraio si è tenuto a Milano il 7° Congresso regionale dell'Associazione Lombarda Cooperative di Consumatori che precede quello nazionale che si terrà a Roma il mese successivo. In questo congresso sembra proprio che non ci sarà posto per una discussione solo formale o di rito. In questi anni siamo cresciuti, ma oggi, di fronte ai cambiamenti in atto, bisogna prepararsi ad affrontare nuove sfide, che richiedono scelte importanti, strategiche, che vanno discusse e sostenute da tutto il movimento. Su questi temi parla Enrico Migl i avacca, Presidente dell'Associazione Cooperative di Consumatori della Lombardia. "Cosa mi aspetto dal Congresso nazionale? Prima di tutto che sì rafforzi la tendenza in molte Cooperative a ricercare una forte unità in Coop Italia. E ormai necessario costituire un gruppo che possa utilizzare appieno i 15-16 mila miliardi di cui dispone il nostro sistema". Enrico Migliavacca, presidente della Associazione lombarda delle Cooperative di Consumatori, è deciso quando parla del Congresso ormai alle porte e che lo impegna nella nostra regione e in giro per l'Italia. Il documento alla base del congresso lombardo è in realtà molto preoccupato e a volte duro. Rispecchia chiaramente la realtà - dice Migliavacca - che è difficile perché ormai in Italia sono calati in gran forza i francesi di Carrefour e di Auchan e si teme che arrivino anche gli statunitensi della Wal Mart, la più grande catena di distribuzione del mondo con 340 mila miliardi. Noi siamo rimasti gli unici solamente italiani, ma dobbiamo riuscire a unire le nostre forze se vogliamo reggere il confronto. Ma perché non si riesce a mettere insieme realtà in fondo "sorelle" come le diverse cooperative? Perché - risponde Migliavacca ognuna delle nostre organizzazioni ha le sue caratteristiche e difende se stessa e la sua diversità. Dobbimno invece per sviluppare la nostra competitività sul mercato fare veramente di Coop Italia non solo un centro di acquisto, ma un punto di riferimento concreto e forte. In questi anni la Coop si è sviluppata superando il 17 per cento del mercato nazionale ed è sempre la prima in Italia, ma le altre si sono sviluppate molto di più, soprattutto le catene Auchan e Carrefour. Sullo sviluppo autonomo, non c'è dubbio che noi siamo cresciuti molto più di tutti gli altri. Ma le catene francesi hanno proceduto per acquisizioni di altre strutture nazionali e dunque si sono ingrossate. Il rimprovero maggiore che il documento lombardo fa alla politica della Coop nazionale è quello di non essere riuscito ad acquisire la catena Gs. Perché non c'è dubbio che alcune catene non hanno voluto vendercele, come Euromercato e la Stenda. E dunque non è colpa nostra se non ce l'abbiamo fatta. Ma il caso della Gs è diverso, li non ci siamo mossi bene noi, afferma Migliavacca. Che rilancia: "È ora di muoversi e di mettere insieme tutte le Cooperative che sono disposte a fare acquisizioni. Queste nostre strutture dovranno costituire una società ad hoc che va capitalizzata e deve muoversi rapidamente". Il documento lombardo tra l'altro sostiene che molti degli obiettivi che aveva approvato il precedente congresso non sono mai stati raggiunti. Ci eravamo dati - dice Migliavacca - sedici progetti da concretizzare, Ci siamo riusciti con quello che riguarda i soci, con quello della scuola, con la creazione dei canali diversi per le differenti strutture. Abbiamo invece accusato ritardi su altri progetti è vogliamo con il nuovo congresso riprendere la strada dell'innovazione. Un elemento che non ti aspetti, e che , invece il documento lom- bardo mette in rilievo, della vita delle cooperative di consumo è che da qualche anno ricavano il loro utile non dal commercio, ma dagli investimen- ti finanziari e dall'affitto di proprie strutture. Non è vero per tutti, e non sempre. Certamente la gestione finanziaria rappresenta IL 28 FEBBRAIO A ROMA IL DECIMO CONGRESSO NAZIONALE Dal 28 febbraio al 2 marzo si svolgerà a Roma — presso l'Auditorium della Tecnica, viale Tupini 65 — il 10° Congresso nazionale dell'ANCC-COOP. I delegati saranno eletti dai Congressi territoriali che si concluderanno il 20 febbraio, sulla base di un delegato ogni 15.000 soci. Il Presidente nazionale COOP, Giorgio Riccioni, nel presentare la decisione ha dichiarato: "Il Congresso non rappresenta soltanto la normale scadenza statutaria di una organizzazione democratica di oltre 4 milioni di soci. Tenore di vita più alto, mondializzazione e progresso tecnologico stanno cambiando giorno dopo giorno, sotto i nostri occhi, sia la vita sociale sia i rapporti di mercato. Qualità della vita, consumerismo e tutela della salute rappresentano infatti esigenze irrinunciabili per i cittadini consumatori. D'altro canto l'evoluzione del mercato, la progressiva caduta delle barriere tra Stati, l'ingresso di competitori esteri organizzati su scala globale non solo fanno assumere a COOP i connotati di unica grande catena distributiva italiana, ma la carica di responsabilità sia verso i suoi soci, sia verso i consumatori tutti, sia infine verso il prodotti) dell'industria e dell'agricoltura nazionale. "Sarà dunque un Congresso per ridefinire la strategia imprenditoriale della Cooperazione di consumatori: più efficienza competitiva, maggiore tutela dei consumatori, più opportunità per i soci, più solidarietà in un mondo senza frontiere". un'attività importante che contribuisce a rendere positivi i nostri bilanci. Ma, come è ovvio, questa non può essere la norma costante. La nostra missione è il commercio ed è proprio nell'attività caratteristica che si misurerà la nostra capacità di far fronte alle sfide del futuro. In questi anni nei vari ipermercati sono stati costruiti centri commerciali, negozi, strutture che vengono affittati e producono entrate interessanti. Ma vale anche qui il discorso precedente: questi utili non possono sostituire quelli del settore commerciale. Nel suo documento Coop Lombardia si pone l'obiettivo di passare dall'8 al 10 per cento del mercato regionale. Una meta ambiziosa. Come la si può raggiungere? in due modi - spiega Migliavacca- Il primo continuando a sviluppare la nostra rete. Tra l'altro in questo momento stiamo costruendo tre nuovi ipermercati, uno a Milano, piazzale Lodi, uno a Sesto San Giovanni, l'altro a Vignate. E poi perseguendo una politica di acquisizioni che noi stiamo cercando di realizzare almeno a livello lombardo. Infine l'annoso problema dell'unificazione con la Coop piemontese. A che punto è? Dopo lunghe trattative tutto si è fermato perché avevamo due concezioni differenti. Ma dopo il congresso riprendemmo il discorso. Noi siamo per lasciare una porta aperta e per cercare di arrivare ad un accordo vantaggioso per tutti - conclude Migliavacca. 1,315 tek Ger Loodualer I - 51 Iii~o wimmbooplornbardad wwmocoopit quale_cansumbeimnbudiricoop.11 ''è ."' 1-->ilgl H.14i..r...., 91ora respo rmabil. Mono Sesema COOdiortienlo redadonal. Armie. Penna,. -cimato ill nadabone &Mano Arnbrosedi Sorgo Foralo, Fabio Bere. Enna> Abbiberrebb ~D MaLOSO, Lig, Pormi EmbOReiroi, Adirlo Sano», Gicti;e0 Vana UNA.. Cono Lombardi. vale Famagosla 75 - 20142 Mia. la 02 e95.931 ~AI e dammi Cdooll Giare,' - Carbone (1415 IM 02.972 111 Abbonamenti annui Per 1 nal $0411. 20 000 pori reso 548110 Paeriezadone dal Torti d Paiano M 144 del $4 opta 1952 5 Amando M. Unirampa ne R ~reca /Milan natura 389.510 copre Le cala a .04,1e Consumo" aia gli rami. non. Inquina rIlift2 Wordo viene prodotta. E. certa amena. Fidelizzazione Chiusa una raccolta se ne fa un'altra Con la Carta socio Coop ancora tanti nuovi punti da raccogliere da marzo per un anno intero. Con il prossimo numero di Quale Consumo il nuovo catalogo con decine di premi 1127 gennaio scorso è ter- presentazione che richiede la comprensione e la disponibilità di tutti i soci. Oltre ai prodotti in visione nei punti di vendita, sarà disponibile una copia in formato gigante del catalogo, per una facile consultazione nella scelta dei premi, Il catalogo-vero e proprio verrà inviato ai soci con il numero di marzo di "Quale Consumo", consentendo a tutti un esame più meditato della proposta. Per tutta la durata dell'iniziativa non saranno disponibili copie a punto di vendita, mentre tutti i nuovi soci, assieme alla Carta soci definitiva, verrà inviata una copia del catalogo stesso. minata l'erogazione dei punti della iniziativa "La Raccolta", rivolta ai possessori di Carta SocioCoop. Fino al 3 marzo sarà possibile, rivolgendosi ai supermercati ed agli ipermercati di Coop Lombardia, tramutare i propri punti in uno o più regali previsti dal catalogo. LA SOLIDARIETÀ Al momento di chiudere il giornale, già 4.100 unità da 500 punti si sono trasformate in tanta solidarietà concreta per l'istruzione delle bambine del Bangladesh. Questo importante progetto dell'Unicef, già partito grazie allo stanziamento di 100 milioni da parte di Coop Lombardia, vede quindi aggiungersi altri 82 milioni, donati dai soci. Cogliamo l'occasione per sollecitare altri soci a far crescere questa somma destinata ad uno sforzo umanitario di grande significato. LA NUOVA RACCOLTA Molto presto, dal 5 marzo 2001 e fino al 2 marzo 2002, riprenderà in tutti i negozi, i supermercati ed ipermercati di Coop Lombardia, l'erogazione dei punti sulla spesa, finalizzata ad una nuova Raccolta. Si tratta di una nuova grande iniziativa che vedrà coinvolti numerosi ed importanti partner. LA PUBBLICITÀ Raccogli i punti con Insieme a Coop e Ipercoop i punti verranno collezionati acquistando carburante nei distributori Agip convenzionati in Lombardia e in tutte le regioni nelle quali Coop ha definito accordi locali. Anche i soci abbonati ad Infostrad a continueranno ad accumulare un punto per ogni Euro di traffico telefonico. Oltre a questi partner nazionali si potranno raccogliere punti facendo acquisti presso i punti véndita Brico Io oppure-viag- giando con Bonolatours. E non è finita! Si allunga infatti l'elenco dei puriti di vendita presenti, assieme a Coop e Ipercoop, in molti centri commerciali, impegnati a consentire ai possessore della carta un pi ù facili e raggiungimento dei premi desiderati. CoMe sempre, guardando con attenzione i cartelli promozionali ed il materiale pubblicitario, si potrarmo scegliere molti prodotti che consentono di raccogliere punti supplementari, la Carta Sociocoop I PREMI Come nelle edizioni precedenti, il catalogo si propone di soddisfare molte esigenze dei nostri soci. I premi scelti con attenzione dalla nostra struttura d'acquisti sono sempre esclusivi, di grande qualità e delle più importanti marche. La proposta copre una vasta area di prodotti per la casa, per il tempo libero e per le attività di svago del la famiglia. Non mancheranno importanti elettrodomestici per premiare i soci più fede- li. Un nuovo progetto di solidarietà verrà inoltre proposto all'attenzione di tutti i soci. I premi disponibili, in visione dal 5 marzo, cominceranno ad essere consegnati dal 2 aprile, consentendo in questo modo di evadere ordinatamente tutte le richieste relative alla prece: dente iniziativa. IL CATALOGO Per diminuire gli sprechi nella distribuzione del catalogo, verrà tentato un nuovo metodo di L'avvio della nuova promozione sarà sostenuto da una importante campagna pubblicitaria con l'obiettivo di "avvisare" anche i soci più distratti della partenza della nuova operazione e per sollecitare i consumatori ad entrare in possesso della carta SocioCoop per iniziare il proprio percorso nel "mondo della fedeltà" Coop. IL NUMERO VERDE Per tutte le informazioni sulla nuova iniziativa di collezionamento si può telefonare al Servizio Consumatori di Coop Lombardia 800 016706, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00. Rete di vendita — Carta ancora più eqologica Per avvolgere carni, salumi e latticini una confezione più rispettosa di ambiente e igiene Il buco nell'ozono, l'effetto serra sono tutte conseguenze, oltre che dell'inquinamento atmosferico, anche della crescente deforestazione.Coop Lombardia, che da sempre è sensibile alle tematiche ambientali, è alla continua ricerca di soluzioni tecniche che favoriscano, oltre che la salute dei consumatori, anche la tutela dell'ambiente. E quindi dettata da questa logica la scelta della nuova carta accoppiata, che troverete nei reparti di macelleria e salumeria a partire dal mese di Febbraio. Non è dettata dalla possibilità di avere una carta più allegra e colorata, anche se I occhio vorrebbe la sua parte, ma dalla consapevolezza di poter fare qualcosa di socialmente valido, partendo da un semplice pezzo di carta. UN FOGLIO DA STACCARE Per chi commercializza alimenti, soprattutto freschi, il problema del con- fezionamento è sicuramente di vitale importanza. Non è sufficiente garantire il prodotto che si commercializza, ma è indispensabile che questo prodotto possa essere trasportato e conservato in sicurezza. Ed è in questa logica che Coop Lombardia ha deciso di cambiare l'attuale carta paraffinata utilizzata nei reparti di macelleria e gastronomia, con un nuovo tipo di carta accoppiata, in cui la paraffina è sostituita da un foglio di politene. Si è infatti scoperto che la paraffina, soprattutto in presenza di basse temperature, può staccarsi dalla carta, andando a depositarsi sui cibi. La nuova carta, formata da due strati separabili, consente l'utilizzo del foglio interno di politene per la conservazione dei cibi in frigorifero, senza danni per la salute del consumatore. La novità di questa carta è data infatti dalla possibilità distaccare il foglio interno di politene, dallo strato ester- no di carta. I vantaggi di questa operazione sono molteplici: innanzitutto viene facilitato lo smaltimento dei rifiuti. Infatti separando la carta dal politene sono possibili per entrambi, attraverso la raccolta differenziata, operazioni di riciclaggio; inoltre lo strato di carta risulta notevolMente più leggero di circa il 10% rispetto a quello utilizzato per la carta paraffinata, con il vantaggio di ridurre del 10% l'abbattimento di nuovi alberi e la conseguente avanzata della deforestanone; per ultimo lo strato di carta risulta perso- nalizzabile con qualsiasi tipo di immagine con coloranti adatti all'uso alimentare, senza destare preoccupazioni per la Salute del consumatore. La scelta è caduta su questo prodotto, pur esistendone in commercio simili, e con prezzi più conipetitivi, non solo per motivi di igiene e d'immagine, ma anche per la pos sibilità che questa carta offre di differenziare la raccolta dei rifiuti ed il relativo riciclo. Un prodotto con caratteristiche di igiene simili a quello adottato, ma che non dava la possibilità di separare la carta dal politene, è stato scartato dai nostri tecnici. È punto d'orgoglio per Coop Lombardia educare i propri consumatori, oltre che al consumo consapevole, anche ad tin corretto smaltimento dei rifiuti. La raccolta .différenziata, il riciclaggio, recupero degli imballaggi, sono temi cari alla nostra cooperativa, la quale da anni si impegna a fax capire ai cittadini l'im- portanza di questo tema, Svolgere un ruolo attivo, da protagonisti, nel favorire il riciclaggio e la raccolta differenziata dei rifiuti, è un vanto per la nostra cooperativa, che non esita a sostenere delle spese per la ricerca di nuovi materiali di imballaggio, più leggeri e completamente biodegradabili o recuperabili, ed è seguendo questa logica che la chiacarta paraffinata, prodotto derivato dal pettolio, di difficile riciclo, è stata sostituita dalla nuova carta accoppiata, in cui la carta può essere divisa dal poli Lene, consentendo per entrambi il riciclo. ANCHE IL PANE CAMBIA ABITO Durante il mese di Febbraio, anche gli attuali sacchetti utilizzati per il cori= fezionamento del pane del tipo baguettes e/o ciabatte, saranno sostituiti da un nuovo tipo di busta, dotata di finestra trasparente, che renderà possibile la visione del prodotto fresco contenuto. ELEZIONI COMITATI SOCI SI VO TA! Comitati Soci sono le squadre che lavorano in stretto contatto con il territorio per portare avanti gli obiettivi di Coop Lombardia nei confronti della società civile. Sono impegnati in questi settori: Attività di educazione al consumo; ► Momenti di ascolto, dialogo e relazione con i consumatori; Attività associative e del tempo libero. LE PERSONE FANNO LA DIFFERENZA lo diciamo e lo scriviamo sempre. Basta recarsi all'Ufficio Soci, presente in tutti i punti vendita, e sottoscrivere la piccola quota associativa. Una scelta che merita qualche riflessione proprio prendendo spunto dalle elezioni per il rinnovo dei Comitati Soci i soci I SOCI condividono gli obiettivi e i valori della cooperazione. aderiscono volontariamente a un'impresa che lavora nei loro interesse di consumatori e di risparmiatori. SOCI contano nella cooperativa come persone, secondo il principio che sinteticamente recita "una testa, un voto". Nelle società di capitali, invece, i soci contano in proporzione al capitale versato. I soci di Coop Lombardia sono oltre 400.000. soa hanno molti vantaggi, devono essere informati sull'andamento della cooperativa e le loro osservazioni e proposte devono essere prese in considerazione. Il Comitato Soci è l'anello di congiunzione fra i soci e l'impresa. IDENTITA': ESSERE RICONOSCIUTI E RICONOSCERSI Partecipando alle elezioni dei Comitati Soci si rende esplicita l'adesione al modello cooperativo. COOPERARE, CIOE' FARE INSIEME E' bello il significato del verbo cooperare, vero? Fare insieme significa dare e ricevere, reciprocamente. E questo funziona se c'è la fiducia. E perché la fiducia ci sia e si mantenga occorrono regole e norme i precise, conosciute e rispettate. In questo modo diventa chiaro il senso del "fare insieme", e giorno per giorno si rende riconoscibile l'impronta ideale coerente con i no- stri valori. Le elezioni dei Comitati Soci sono una tappa importante del «cooperare'. le elezioni sono un momento importante nella vita della cooperativo. La nostra immagine, oggi, è certamente riconosciuta. Il nostro marchio, la nostra offerta commerciale e il nostro impegno sociale ci distinguono come un'impresa che sa stare nella competizione del mercato senza dimenticare valori e etica. Un risultato importante. E' altrettanto importante che i soci rendano evidente il loro riconoscersi in questa azienda, diversa da tutte. I CANDIDATI Scegli i tuoi candidati per il tuo Comitato! 8-9 e1O MARZO: SI VOTA! Per votare basta presentarsi ai seggi elettorali allestiti in ogni punto vendita con un documento che attesta la condizione di Socio: n tessera SocioCoop libretto di deposito nil) LA COOP SEI TU. I nomi dei soci candidati sono riportati in un manifesto e un depliant li ripropone con una breve presentazione e con la foto. Testato e approvato dai PsrodoottocCi" oat Coop pone a verifica dei propri soci i prodotti a marchio: le produzioni per le quali può scegliere e decidere ogni intervento necessario alla ricerca del prodotto preferito. di Anna Somenzi La qualità non visibile, non percepita, quella però che tutti vogliamo e che riguarda le migliori garanziedi sicurezzapertutto quello che consumiamo è certa: Coop Italia mette a disposizione della progettazione dei propri prodotti le migliori risorse tecniche, di ricerche,le prove, le analisi, eccetera. Ogni prodotto ha dietro di sé uomini, mezzi e studi prima di arrivare nei banchi dei supermercati. Sono molti i vincoli e tanti i bientalesipanfica la ricerca continua di produzioni che incidano il meno possibile in modo negativo sul territorio. La campagna di tutela dei delfini, per esempio, spesso purtroppo coinvolti nella raccolta di tonni, è un impegno di rispetto della natura, come pura la scelta delle produzioni biologiche.Tutela dell'ambiente è anche utilizzare pochi imballaggi, scegliere plastiche riciclate e riciclabili, carte e cartoni riciclati, studiare produ zioni di imballi a risparmio di ener- turalità, qualità, eccetera, governate dai tecnici, assaggia e giudica la bontà del prodotto perché sia quello preferito! Cosa succede se un prodotto è bocciato? valutate attentamente tutte le risposte, nelle sfumaturé, si portano le modifiche necessarie, che possono essere piccoli aggiustamenti in lavorazione, ma possono anche comportare il ritiro dei prodotti e alla riformulazione totale. Sonoinvitati all'assaggiopersone fra i soci con l'unico criterio di essere rappre- 2,,. Annibale Cartocci, "Il mangiatore di fagioli" e a destra "ll bevitore" paletti all'interno dei quali i tecnici si muovono nel realizzare i prodotti a marchio: sicurezza, naturalità, qualità, ridotto 'impatto" ambientale. Sicurezza alimentare, che vuol dire ricerca dei migliori ingredienti e i migliori processi produttivi, la sucurezza é un tema panicolannente infuocato di questi tempi e casi problematici non sono certo mancati. Non basta essere sicuri del proprio processo produttivo, sempre più bisogna risalire al la storia anche dei "pezzi" che entrano nella -produzione. Naturalità: nessun colorante, nessun conservante non indispensabile alla sicurezza ed al mantenimento delle caratteristiche igieniche ed organolettiche dei singoli prodotti. Qualità: il miglio per quell'uso, perché i piselli da surgelate non sono uguali a quelli che si utilizzano freschi, come le pesche da sciroppare sono una produzione specifica che non si trova sui banchi di ortofrutta nei supermercati. La produzione evolve continuamente e bisogna conoscere e vigilare per utilizzarne il meglio,ilnuovo, senza però correre rischi, la scelta Coop di prudenza nei confronti degli organismi geneticamente modificati va in questo senso. L'attenzione verso la tutela am- gia, senza utilizzo di materie prime pericolose o inquinanti Tutto questo sta a monte della scatoletta sullo scaffale ed è un grande lavoro che impegna mezzi e persone. Coop ha scelto di aggiungere ancora qualcosa, la verifica sul campo, ed ecco la scelta dei test fra i soci. La programmazione dei test non è una operazione di immagine o di marketing ma un coinvolgimento dei consumatori per una ulteriore verifica delle scelte di produzione. Due sono le modalità adottate: da una parte agenzie specializzate che contattano i soci e con loro affrontano la valutazione dei prodotti, dall'altra alcuni punti di vendita e Centri di Orientamento al Consumodi Coop si sono attrezzati con tecnici, luóghi e mezzi.._ In tutti e due i casi i test sono affrontati con piglio scientifico, esistono infatti criteri scientificamente riconosciuti e non si improvvisa nulla; lo stesso linguaggio delle schede per le risposte è specifico e rispetta criteri universalmente riconosciuti come validi. Nulla di improvvisato, quindi, e tantomeno di sola e pura immagine. Bensì una ulteriore verifica da parte di chi, il consumatore finale, liberato dalla responsabilità di sicurezza, na- sentativ e dell'universo consumatori: scelte di volta in volta, casualmente nei punti di vendita, ma secondo il principiodi rappresentare categorie di sesso ed età predefinite perogni prodotto. Nel 2000 sono passati al vaglio dei soci solo alcuni prodotti, l'attività è partita a settembre, tutte le cooperative partecipano al progetto e diversi Centri di educazione al consumo e punti di vendita sono stati attrezzati per questa attività. Nel 2001 i test saranno molti: alcuni rivolti a pro- dotti Coop già in produzione da tempo, altri riguarderanno invece delle novità, le nuove produzioni. In questo secondo casi le risposte degli assaggiatori arriveranno prima che i prodotti siano nei punti di vendita, saranno insomma l'ultima verifi- ca prima della produzione massiccia. Per i prodotti già in vendita varrà sempre lo stesso principio: se non ricevono l'approvazione all'assaggiosatanno ristudiati, aggiornati, riproposti o addirittura abbandonati, a seconda dei casi. I PRIMI TEST A NOVATE MILANESE Pesche sciroppate e crostini Coop a confronto con prodotti di aziende leader. Più che buoni i risultati di gradimento di LucaR-izzandi Sono stati i soci a fare da arbitri del gradimento dei prodotti Coop. A Novate Milanese si sono svolti i primi test di assaggio per le produzioni con il nostro marchio. Parliamo di test di gradimento perché a differenza dei test classici che avevamo proposto in passato, che erano serviti alla progettazione e successivo lancio di nuovi prodotti, i consumer test promossi in questo periodo serviranno ad approvare o meno i prodotti già esistenti. Le marche leader sono messe a confronto con i prodotti a marchio Coop, con un blind test, ovvero un test cieco in cui le marche non -Sono riconosci- bili; un confronto secco che approverà a pieni voti il prodotto o ne dichiarerà la bocciatura. In caso di bocciatura l'ipotesi ptincipale è che il prodotto verrà modificato e ripensato per poi essere ricondotto ad un ulteriore secco confronto con i livelli più alti di mercato. Gli assaggiatori devono emettere la patente di gradimento o un parere negativo. Lo scorso novembre presso il supermercato Coop di Navate Milanese Si sono svolti i primi test sui crostini e sulle pesche sciroppate. Per quanto riguarda i test sui crostini il gradimento del prodotto a marchio Coop rispetto a quello del leader Mulino Bianco presenta una differenza non si- gnificativa, di mostrando quindi un pari gradimento complessivo. Inoltre i risultati mostrano che la referenza Coop ha superato con 3,9 lo standard prefissato di 3,8 appr6vato dal Consiglio di amministrazione di Coop Italia. Per quanto riguarda i test sulle pesche sciroppate si può riscontrare un ulteriore risultato di pari gradimento tra le pesche sciroppate Coop e la referenza leader Del Monte. Il prodotto a marchio Coop nel giudizio complessivo arriva a 3,8 contro i 4 del competitor, raggiungendo il parametro standard di gradimento fissato'a 3,8. Facendo una panoramica finale su questi primi test, si può ri- scontrare che entrambi i prodotti sottoposti al confronto sono stati graditi dai soci e la preferenza a favore del competitor non è statisticamente significativa. Un ulteriore risultato positivo si è raggiunto chiedendo ai soci che hanno fatto da giudici per il rilascio di questo patentino di gradimento, un giudizio sull'iniziativa in generale e l'opinione comune dei soci intervistati è stata di piena approvazione. Infatti hanno più volte confermato il loro gradimento ad un coinvolgimento in iniziative di questo genere manifestando così una volontà di fondo ad una partecipazione attiva alla vita della loro cooperativa. Made in Bosnia gaie EE Saper sorridere a Sarajevo elezioni del volontariato sociale, amministrazioni e scuole. Quando ho visto il materiale, però, mi sono reso subito conto che si trattava di un'altra cosa. Innanzitutto era una mostra che , pur partendo dalle evidenti difficoltà lasciate dalla guerra, non si piangeva addosso, ma al contrario aveva l a capacità di far sorridere seppure in maniera assai amara.. Una mostra che si rivolgeva al pubblico occidentale senza senso di sudditanza, ma con l'orgoglio di mostrare la creatività, le capacità, la forza del giovane inondo creativo bosniaco. Si capisce che ci sono cicatrici che il cemento della ricostruzione non può semplicemente rimarginare come si ricostruisce un muro, ma si può, nonostante queste cicatrici, lanciare messaggi importanti. È una mostra che trasuda dignità. C'è un sezione delle 10, nella quale è suddivisa la mostra, che voglio se- di Fulvio Bella Una raccolta di foto di art director della Bosnia realizzata con fantasia e capace di far sorridere, anche amaramente, pur nel momento della guerra sanguinosa. Quando Anur, giovane art director di Sarajevo, mi ha chiesto di contribuire alla realizzazione del catalogo della mostra fotografica "Made in Bosnia", mi sono presentato all'incontro con un po' di prevenzione. Pensavo infatti di trovarmi di fronte una mostra che parlasse ancora una volta della guerra. Intendiamoci, un tema importantissimo, del quale non si è parlato mai abbastanza, ma un terna che come Coop avevamo già ampiamente affrontato, soprattutto con la mostra "I bambini del fiume Spreca" realizzata dal centro sociale di Cremona che era stata esposta in Lombardia presso numerose città in collaborazione con decine di asso- gnalare con particolare attenzione ed è la sezione "Cartoline da Sarajevo" che mette in evidenza la straordinaria esperienza di questo paese dove la diversità è sempre stata la caratteristica della società e la forza della nazione. Una diversità che la guerra ha teso a far scomparire, reintroducendo l'odio di razza. In queste "cartoline" si vede la bimba bosniaca che gioca con la Barbi e la Matrioscka, il cimitero dove le diverse religioni sono visibili nelle lapidi poste una a fianco dell'altra, o con un'immagine che a qualcuno potrà sembrare un po' forte nella nudità di soldati. La mostra realizzata dalla McCann-Erickson è stata inaugurata pressa la propria sede a Milano nel mese di gennaio, ora è a Sarajevo e tornerà in Italia ai primi di aprile. La mostra sarà esposta nel circuito Coop secondo un calendario che è in via di definizione. Stop me eneoc. or 0150 Ihc ponce vnll come! —AUL Basta con la musica o arriva la polizia! Crollo n I 1Dffirtn col chitarrista sulla vecchia signora Destini incrociati di Michela Bianchi Secondo l'antropologo Brace Knaufi, la vera natura della specie umana non sarebbe affatto quella di homo economicus, anzi "gli indizi dell'archeologia suggeriscono che almeno dal paleolitico superiore erano diffuse reti di protezione e di sostegno per il trasferimento delle risorse tra i membri della stessa comunità". Scrive Ettore Masina nel Diario di un cattolico errante: "noi siamo ciò che sappiamo ma sappiamo ciò che possiamo confrontare con il nostro passato. Devastare il passato, ri- La minaccia si è avverata. E orrivoto lo polio n•n••..- Memoria per cooperare muoverlo, vivere il nuovo senza accostarlo alle esperienze è una forma di Alzheimer sociale", E sembrerebbe proprio che di Alzheimer sociale si stia soffrendo da un pezzo prendere le distanze, rimuovere tutta una serie di valori, modi di vita, esperienze e, persino, di parole comuni ha gli effetti logoranti di una malattia schizofrenica. Senza il continuo riferimento e confronto col passato che ci appartiene non è possibile costruire e nemmeno immaginare il cambiamento. Le conseguenze dannose del profitto privato ovvero quei "mali globali" che denunciamo e lamentiamo di continuo non possono essere contrastati - né tantomeno trasformati in beni globali - senza lo sforzo congiunto, attrezzata e costante di un grande numero di soggetti. Soggetti che nuovamente si uniscano e cooperino a costruire relazioni economiche di tipo diverso. Non si tratta di una novità: gli sforzi e il lavoro di cooperazione che ha impegnato migliaia di lavoratori agli inizi del '900 hanno prodotto risultati di cui conti- nuiamo a beneficiare. Eppure se mbra lontano e dimenticato quel grande movimento di intelligenze e di lotta che ha portato alla creazione delle casse mutue, del credito cooperativo, dei fondi di assistenza, delle cooperative di picco-, li produttori e così via; L'impressione è che si stia vivendo di rendita (ma fino a quando?) quasi del tutto inconsapevolmente. Non offrendo sostegno e eredità a quelle esperienze e non impegnandosi a mettere in piedi nuovi strumenti e nuove opportunità per un'economia solidale. Certo, il comportamento schizofrenico di continuare a foraggiare un mercato e un modello economico che produce i danni che contemporaneamente critichiamo è sostenuto in modo massiccio dai media. Con un'informazione caparbiamente parcelliz- zeta che affionta i temi del consumo in modo separato, che fa dell'uomo una macchina desiderante da tutelare come tale, sottraendolo a regole e responsabilità; e che occulta sistematicamente tentativi, esperienze, forme di produzione e consumo differenti. Eppure oggi nuovi movimenti, nuove reti di solidarietà si stanno diffondendo e intrecciando: è possibile che prenda consistenza e fiato la seconda generazione della cooperazione, e che sia in grado nel tempo di occupare spazi e potere economico. Sempre che venga sostenuta da comportamenti concreti oltre che da una "buona memoria". Salute IL SISTEMA SANITARIO LOMBARDO Luci ed ombre di un modello regionale che dal 1995 ha provocato numerose polemiche rurgia, la cardiochirurgia, l'ortopedia e più recentemente la neurochirurgia. Le strutture pubbliche, invece, sono costrette a sostenere anche attività meno redditizie, come quelle ambulatoriali, i ricoveri più lunghi, i casi più complessi. di Giovanni Padovani La Lombardia è tradizionalmente caratterizzata dalla buona qualità dell'assistenza fornita dalle sue strutture sanitarie. Il Niguarda di Milano, il San Matteo di Pavia, gli Ospedali di Brescia e di Bergamo o il San Gerardo di Monza sono catalogabili tra i migliori centri multispecialistici europeiAlprestigio di alcune strutture specialistiche, come l'Istituto dei Tumori e il neurologico Besta, ambedue milanesi, è così forte che oltre il 40% dei ricoverati proviene da fuori regione. E anche qualche centro privato, come il San Raffaele, l'Istituto Europeo di Oncologia o l'Humanitas, è noto per l'eccellenza della sua attività. Nel complesso la qualità del patrimonio ospedaliero lombardo è tuttora molto elevata. Ma a partire dal '95 la gestione regionale della sanità è stata oggetto di un vivace dibattito, finito spesso sulle pagine dei giornali. Si è detto, tra l'altro, che il 'modello lombardo' sarebbe in contrasto con la riforma-ter (o riformaBindi) e che metterebbe a rischio l'efficienza delle strutture pubbliche e l'efficacia del sistema nel suo insieme. E vero? Ed esiste veramente un modello sanitario lombardo, con caratteristiche diverse rispetto a quello delle altre regioni italiane? E vero innanzitutto che i responsabili della politica sanitaria regionale hanno sempre negato l'intenzione di penalizzare le strutture pubbliche. Hanno ripetutamente sostenuto, però, che il funzionamento del sistema è affidato in Lombardia al meccanismo del mercato e alla competizione: cioè al fatto che un certo numero di aziende sanitarie, pubbliche o no, possa operare in condizioni di effettiva parità, con la prospettiva di ricavare vantaggi anche economici dalla loro attività. In questo quadro ogni ospedale verrebbe spinto a far meglio dell'altro per il timore di `perdere clienti. Ciò porterebbe a risposte quantitativamente più adeguate alla richiesta, in pratica alla diminuzione o all'azzeramento delle liste di attesa, ma anche al miglioramento della qualità delle prestazioni erogate. Negli anni questo orientamento generale ha prodotto peraltro alcune conseguenze specifiche: gran parte delle private, 1Astrutture vecchie e nuove, che l'hanno richiesto, è stato concesso il cosiddetto 'accreditamento': di n fatto, la.poss ibi l ità di finanziare la loro attività con il denaro pubblico. Nel periodo '95-'97 nel privato accreditato circa 2000 posti-letto si sono aggiunti infatti a quelli già in funzione: la crescita percentuale del settore è stata del 33%. Nello stesso periodo sono stati ridotti i postiletto degli ospedali pubblici.I1 peso relativo della Sanità privata e dei suoi interessi, di conseguenza, è aumentato. Se nel '95 c'erano in Lombardia 80 posti letto pubblici e 20 privati, nel '98 il rapporto è di 73 a 27: ma nell'area milanese la quota del privato è decisamente più al ta. In passato, inoltre, l'accesso alla struttura privata era possibile solo se in quella pubblica non c'era posto o se i tempi di attesa erano lunghi: oggi, al contrario, i percorsi per accedere ai due tipi di struttura sono identici. sa sta nel fatto che ospedali, case di cura e IRCSS privati possono selezionare i vari settori di intervento, scegliendo via via quelli che le tariffe regionali rendono più redditizi:la chi- Nel suo insieme la sanitààlombarda è in deficit. Stabilire con precisione l'entità del disavanzo è difficile, ma è probabile che nel 2000 la spesa regionale risulti superiore di 900 miliardi circa (su circa. 20.000 erogati annualmente) nei confronti di quella preventivata, Si tratta di un dato in controtendenza. Altre regioni, infatti, sono riuscite nello stesso periodo di tempo a diminuire deficit importanti accumulati prima del '95, mentre la Lombardia aveva a quell'epoca un bilancio praticamente in pari ed è andata progressivamente in rosso. ll dato più significativo e preoccupante 4 è quello per l'opinione pubblica meno appariscente, cioè la tendenza del modello lombardo a numero delle attività eliminare i vincoli che mediche da promuovepossono limitare in re; e che non siano staqualche modo la libertà ti approntati finora strudel mercato. Questa ten- menti per controllare denza può dare origine l'appropriatezza e la a un consumismo sani- qualità di diagnosi e tetario economicamente rapie. Senza correttivi poco controllabi le e inef- importanti, i cittadini ficace sul piano della sa- lombardi corrono il rilute. schio di essere curati Preoccupa, in partico- più che altrove ma non lare, che l'accredita- meglio. Non è sufficienmento non sia vincola- te, infatti, che la comto a regole precise, così petizione tra ospedali come impone la legisla- renda il sistema dinazione nazionale; che non mito: un modello saniesista un piano regio- tario è affidabile solo se nale che, costruito su garantisce ai cittadini dati epidemiologici cer- la cura giusta alle esiti, determini il tipo e il genze più diffuse. Le opportunità per il di ricavare 2unaprivato alta redditività da attività mediche finanziate con il denaro pubblico sono attualmente molto alte. La tabella a fianco (vedi colonna 3) testimonia la crescita di tutte le strutture sanitarie lombarde per quanto riguarda il numero dei ricoveri. Ciò è dovuto essenzialmente all'accorciamento dei tempi di degenza. passati in pochi anni da una media di 1011 giorni a 6-7 giorni: nel privato, però, l'incremento è maggiore per l'apertura di nuovi posti-letto. Nel privato si registra anche una crescita maggiore nel flusso del finanziamento pubblico (vedi colonna 6). Questo dato ha probabilmente diverse spiegazioni ma la prima cau- Ricoveri Ricoveri 1995 Aumento 1999 Fin.to ricoveri 1995-'99 Fin.to 1995 (in milioni) Aumento 1999 (in milioni) fin.to 1995-'99 1.436.842 1.489.110 3,6% 4.723.924 5.325.470 12,7% IRCSS pubblici 97.412 138.485 42,2% 448.271 561.829 25,1% IRCSS privati 92.651 87.441 5,2% 450,121 624.410 38,7% Ospli classificati 49.080 60.940 24,2% 193.712 248.966 28,5% amai. accreditati 197.025 311..997 58,4% 624.113 1.532.844 145,6% Ospedali pubblici Fonte: da, I ricoveri in Lombardia 199.5.99 - Settore Sani à Regione Lombardia • "Fin.to" sta per finanziamento. Si tratta del denaro pubblico che, in base a tariffe prestabilite, la regione versa ai vari ospedali come pagamento delle prestazioni eseguite. • Gli IRCCS sono gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. Gli ospedali 'classificati' sono privati: ma per legge sono tenuti a comportarsi come quelli pubblici. Gli 'accreditati sono ospedali o case di cura private finanziate dalla regione. Ambiente ."SUM4: EE Aria di casa pulita dalle piante Negli appartamenti di recente costruzione si annidano centosette elementi inquinanti. Il verde che assorbe e combatte le sostanze contaminanti. Gli studi condotti dalla Nasa di Raffaella Galli Negli ambienti chiusi, come casa• e scuola, ufficio e bar, dove spendiamo almeno l'80% della nostra giornata, l'aria che respiriamo può essere perfino più nociva per la nostra salute di quella presente all'esterno. Numerosi studi condotti negli ultimi 25 anni dall'EPA (l'Environmental Protection Agency) hanno individuato la presenza nelle moderne abitazioni e uffici, di 107 contaminanti, noti come composti organici volatili (VOC) e con accertata attività cancerogena. Sono sostanze che in condizioni normali non si trovano o sono presenti in concentrazioni notevolmente inferiori all'esterno perché diluite nell'aria. La loro preoccupante presenza è dovuta a due principali motivi. Il primo risale alla crisi energetica che si verificò negli anni '70 e che impose la costruzione di edifici ermeticamente isolati allo scopo di ridurre i consumi di energia. Il secondo è riconducibile all'abbandono di materiali naturali per l'edilizia e l'arredamento in favore di quelli realizzati con prodotti di sintesi: tappeti, moquettes e carte da parati in materiale plastica. I solventi contenuti nelle colle, lacche e vernici con cui sono trattati i mobili in legno sono fra i più pericolosi inquinanti di tipo organico die vengono introdotti nelle case; col tempo evaporano e, una volta inalati, provocano gravi danni all'apparato respiratorio, nervoso e digerente.Tra questo tipo di sostanze va annoverata la formaldeide, ampiamente utilizzata nell'industria del legno, ma anche in quella tessile e cosmetica. In un suo recente rapporto, l'EPA dichiara che "esistono sufficienti evidenze per affermare che la principale esposizione per il pubblico all'inquinamento dell'aria avviene all'interno degli edifici e potrebbe causare seri rischi per la salute, sia acuti che cronici". L'aria più contaminata è quella dei fabbricati di nuova costruzione o con nuovi arredamenti, soprattutto se i locali sono perfettamente isolati con l'esterno e non si effettuano periodici ricambi d'aria. In questi casi possono insorgere negli abitanti i disturbi della cosiddetta "sindrome dell'edificio malato", una patologia diffusa e riconosciuta anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, che si manifesta con problemi respiratori, bruciore agli occhi, al naso e alla gola, dermatiti e diverse Chlorophytum comosum Spathiphyllum "Mauna Loa" Aglaonema znodestum Chamaedorea sefritzii Sansevieria trifasciata Philodendron domesticum Dracaena marginata Dracaena deremensis "Janet Craig" Gerbera jamesonii Chrysanthernum morifolium sindromi allergiche. Tenere lontane le sostanze inquinanti dalle abitazioni dipende anche da noi. Dobbiamo in parare a scegliere mat-iriali ecocompatibili per arredare la casa, ad affidarci a tecnici qualificati per l'installazione e i periodici controlli agli impianti domestici, a limitare l'uso dei prodotti chimici a favore di quelli naturali per la pulizia della casa. In ogni caso, rimuovere completamente le numerose fonti di inquinamento presenti negli ambienti chiusi, resta un problema assai complesso. La soluzione da adottare per evitare il loro accumulo consiste nell'effettuare frequenti ri- cambi d'aria. È il sistema più semplice e anche quello più efficace, anche se a volte può presentare difficoltà; nei mesi troppo caldi o freddi, per esempio, aprire le finestre quando sono in funzione i caloriferi o i condizionatori compromette il nostro sistema di efficienza energetica; a volte, invece, l'aria esterna è più inquinata, specialmente nelle aree metropolitane. In questi casi un aiuto può derivare dalle più comuni piante d'appartamento. Apprezziamo le piante per la loro instancabile attività fotosintetica capace di assorbire l'anidride carbonica e di rilasciare un gas indispensabile alla nostra vita, l'ossigeno. Ma for- se non sappiamo che le piante possono fare di più: eliminano dall'aria che respiriamo alcune tra le più diffuse sostanze inquinanti. E quanto emerge dagli studi condotti dalla NASA (National Aeronautica & Space Administration) nella ricerca di un sistema per depurare l'aria nelle future stazioni orbitanti spaziali. Sono almeno quindici le piante che, in diversa misura, hanno dimostrato di saper assorbire, e quindi metabolizcare, alcuni fra i più diffusi inquinanti indoor: la formaldeide, il bencene e il tricloroetilene (TCE). 11 loro nome scientifico non ci aiuta a riconoscerle, ma si tratta delle più comuni piante ELENCO DELLE PIANTE CAPACI DI RIDURRE L'INQUINAMENTO INDOOR IN BASE ALLE RICERCHE EFFETTUATE DALLA NASA • l'edera helix • Chlorophytum eornosuni • Epipiremnum aureum • Spathiphyllum "Mauna Loa" • Aglaonema modestum • Chamaedorea sefritzii • Sansevieria trifasciata • Philadendron scandens "oxyeardium" • Philodendron selloum • Philodendron domesticum • Dracaena marginata • Dracaena fragrans Massangeana • Dracaena deremensis"Janet Craig" • Dracaena deremensis Warneekii • Ficus benjamina • Gerbera jamesonii • Chrysanthernum morifolium d'appartamento, di origine tropicale o sub-tropicale, che ben conosciamo per la facilità di coltivazione e le poche esigenze. Gli esperimenti condotti dalla NASA hanno dimostrato che non solo le foglie ma anche le radici e i microrganismi che vivono nel terreno giocano un ruolo importante nel rimuovere gli inquinanti dell'aria. Le informazioni raccolte con queste indagini dimostrano l'utilità di queste piante nelle nostre abitazioni. Per ottenere un soddisfacente miglioramento della qualità dell'aria è necessario sistemare una pianta in vaso ogni 15 mq di superficie,questo significa che in un appartamento di 150 mq bisogna disporre circa 15-18 piante di inedia misura ( in vasi di 15-20 cm di diametro). In condizioni controllate, certe piante sono capaci di rimuovere in una giornata 1'87% degli inquinanti presenti. Le più efficienti nell'eliminare la formaldeide, ad esempio, sono Philodendron, Chlorophyturneomosum ed Epipiremnum aureum. Le piante in fiore, come la gerbera e il crisantemo, invece, sono più efficaci nell'abbattere il benzene presente nell'aria. Naturalmente, è importante che le piante siano mantenute in condizioni favorevoli di crescita affinché si possano ottenere i migliori risultati. PRINCIPALI FONTI DEI PIÙ DIFFUSI INQUINANTI INDOOR Formaldeide Benzene Adesivi Detergenti Tappezzeria Tendaggi Legno compensato Pannelli truciolati Stufe a gas Fotocopiatrici Salviette di carta Fumo di sigaretta Colori e vernici Intonaci Carta paraffinata Inchiostri da stampa Schiume isolanti Trattamenti ignifughi Tricloi-oetilene X X x x X Coop Cronache Piccola città con supermercato Alla Fiera di Milano strade, piazze, vie e un negozio Coop per simulare la spesa. In Euro. Si è svolto a Milano dal 18 al 21 gennaio presso la Fiera Campionaria il 39° Salone internazionale del Giocattolo che ha ospitato per la prima volta la sezione Edutaiment del Giocoimparo denominateli Paese delle Meraviglie". La sezione è stata organizzata per estendere l'appuntamento fieri stico ad alunni e insegnanti e sensibilizzarli ai numerosi interventi che aziende, associazioni e enti rivolgono al mondo della scuola. L'idea del gioco e del giocare stanno progressivamente trasformando il commercio del giocattolo-oggetto nel mercato più ampio dei "prodotti e servizi per il tempo libero per grandi e piccini" e in questo ambito le attività di animazione con i ragazzi sono una delle modalità di apprendimento più caldeggiate dai pedagogisti. Venerdì 19 gennaio Coop ha partecipato al convegno"' nuovi prodotti maltimedia li nel la didattica e nella comunicazione" con la presentazione dei progetti di educazione al consumo consapevole. Relatori del convegno sono stati anche la Direzione scolastica regionale perla Lombardia del Ministero della Pubblica Istruzione, la Regione Lombardia, la Provincia di Milano, De Agostini Multimedia e Fast Web. Coop nel 2001 cercherà di ampliare la proposta di percorsi di educazione al consumo anche con nuovi prodotti mu lti no ediali e forum sul sito nazionale www.e-coop.it . dove già gli insegnati possono prendere visione e prenotare on-line i percorsi per le loro classi. Il multimediale rappresenta oggi per la scuola sicuramente un'opportunità e un nuovo strumento con cui relazionarsi, ma il metodo caratterizzante dei percorsi Coop rimane l'animazione fondata sulla relazione personale tra l'esperto e l'alunno. L'area del Giocoimparo, allestita presso il padiglione n. 16, era una pic- cola città dove tra le piazze, strade e bancarelle del mercato c'era anche un supermercato Coop ideale. Qui abbiamo realizzato per ragazzi, in- segnanti e genitori un percorso di simulazione di spesa con la nuova moneta europea: l'E uro. La presenza Coop nell'area del Giocoimparo del Salone internazionale del Giocattolo è stata l'occasione per presentare l'intera proposta Coop Lombardia alle scuole e ai consumatori, offrendo per la prima volta la possibilità di sperimentare in prima persona un percorso di animazione interattivo. La simulazione di spesa in Euro è parte del percorso didattico Coop"lncontriamo l'Europa" rivolto a tutti gli alunni dai 6 ai 19 anni e caratterizzato dall'obi attivo di far riflettere i giovani consumatori sul valore delle cose e del denaro, sui processi e sulle motivazioni che hanno portato all'Unione Europea, sulla familiari zza zione con la nuova moneta e sul significato più ampio di divenire "Cittadini d'Europa". I visitatori sono stati divisi in 4 gruppi di massimo 5 persone con Fin- carico di dover fare una spesa per preparare la colazione per la famiglia, un primo piatto, per provvedere alla pulizia della casa o per occuparsi di fare le scorte di prodotti per l'igiene personale: dentifricio, schampoo, spazzolino ecc. Ogni gruppo doveva compilare un'apposita scheda e ricevendo una dotazione in Euro (fac simile) doveva recarsi in cassa per poter pagare in Euro, calcolando anche l'esborso corrispondente in lire. Tutta la merce esposta infatti riportava l'unico prezzo in Euro. L'omaggio più adeguata per l'occasione non poteva che essere un euroconvertitore. Oltre 30.000 le presenze e migliaia i genitori e i ragazzi che con gli animatori Coop si sono divertiti con la nuova moneta. Un'esperienza indimenticabile anche per gli organizzatori per gli innumerevoli consumatori interessati alle proposte alternative nella scuola. • Brescia ii Natale con le scuole Voghera/Pavia C- 3 Babbo Natale Coop News Vigevano L;OliC0ii0 per le torte Si è svolta a VigeVano, presso il supermercato Coop, una simpatica giornata dedicata ai bambini e a tutti i soci. La mattinata è stata caratterizzata dalla premiazione del concorso per le torte, giudici straordinari di questa premiazione sono stati alcuni bambini membri della giunta comunale dei piccoli di Vigevano. Nel pomeriggio i bambini sono stati invitati al percorso didattico "riciclare ad arte" attraverso il quale hanno potuto costruire simpaticissimi oggetti con esclusivo materiale di recupero. I più grandi hanno potuto godere del fornitissimo banchetto gestito ed offerto dal Comitato soci; la giornata è stata allietata dalla presenza di pagliacci che giravano per il supermercato intrattenendo la clientela. Alcune centinaia di scolari, accompagnati dai loro genitori, hanno aspettato l'arrivo del Natale insieme a Coop Lombardia che, come da tradizione, collabora intensamente con la scuola. Il teatro dei Salesiani Don Bosco, ha ospitato un pezzo in prosa dal titolo "Le storie della sera: aspettando il Natale" recitato dagli attori del teatro del Telaio e allestito nel pomeriggio di Santa Lucia. La magia di luci e di colori della scenografia e la capacità di coinvolgimento degli attori ha reso attuale e interculturale la lettura della storia della natività cristiana. Lo spettacolo è stato frutto di una collaborazione tra il comune di Brescia, assessorato alla Pubblica Istruzione, Istituto Salesiani Don Bosco e Centro sociale Coop Lombardia di Brescia. Probabilmente questo nuovo progetto per il 2001 verrà posticipato per l'Epifania, considerando le numerose manifestazioni dedicate al Natale. Cantù Anche in queste località i Comitati soci Coop non hanno voluto essere assenti dalle festività, dedicando ai bambini il loro impegno. A Voghera, per ben tre giorni, il negozio ha ospitato Babbo Natale che, gerla in spalla, ha distribuito dolciumi ai giovani clienti che si sono recati a compiere gli acquisti natalizi. Quello di Babbo Natale in negozio sta diventando un appuntamento fisso, considerando il gradimento che ottiene, nel programma del locale Comitato. A Pavia, nell'ambito di un progetto scolastico dell'assessorato alla Pubblica Istruzione che ha visto la compartecipazione di alunni e genitori, Coop è intervenuta offrendo una degustazione di panettone Coop che ha allietato la festa prevista al termine del progetto. In visita ai presepi Lavena - Ponte Tresa Una numerosa rappresentanza di scolaretti ha visitato al termine di un corso didattico predisposto dalle scuole della circoscrizione, la mostra dei presepi allestita nei locali della 9° circoscrizione della città. Coop Lombardia ha arricchito l'area espositiva allestendo uno stand dedicato al commercio equo e solidale che ben si inquadrava nello spirito della manifestazione. L'avvenimento durerà fino al 6 gennaio e permetterà a molti bresciani di conoscere l'impegno della nostra cooperativa verso il paesi del Terza Mondo. Al primo gruppo di piccoli visitatori il Comitato soci ed il Centro sociale Coop bresciana hanno offerto degli omaggi con il nostro marchio. Mostra di Maria Gribova Il comitato soci di Lavena Ponte Tresa ha ospitato nella propria sede, per tutto il mese di dicembre, una mostra di pittura di Maria Gribova, pittrice russa che dopo essersi laureata all'Accademia delle Belle Arti ha insegnato all'Università di architettura di San Pietroburgo e nonostante la giovane età ha già esposto anche all'estero alcune sue mostre (Berlino e Wiesbaden). La mostra inaugurata con la presenza del Comitato soci ha riscosso un grande successo e molto probabilmente verrà fatta girare anche per altre sedi di Coop. Hanno collaborato a questa pagina Renato Bandera, Maria Rosario Lacelli e Luca Rizzardi Calcio solidale Grande successo ha avuto la partita di calcio giocata al palazzetto Panini di Cantù tra la "nazionale di calcio Tv" e "Cantù per la solidarietà", sponsorizzate da Coop Lombardia e centro commerciale Mirabello. Per i giocatori nazionali tra i pali Zenga. Tra i giocatori di "Cantù per la solidarietà" accanto al sindaco di Cantù Arosio, il direttore dell'iper Lusenti. Il ricavato della partita, finita 7 a 5 per i nazionali, è stato interamente devoluto all'associazione "Briantea 84" società che si occupa del basket in carrozzella. Milano Corso per insegnanti Giovedì 10 gennaio presso la sede Coop in Viale Famagosta si è tenuto un corso di aggiornamento per gli insegnanti della scuole medie milanesi che partecipano al progetto realizzato da Coop Lombardia con l'ufficio Iniziative educative e culturali, Settore servizi educativi del Comune di Mi lano."Lo sguardo degli altri". Questo percorso prende spunto dalla mostra di Salgado "Ritratti" allestita presso l'istituto Martini di Milano... La relazione "La palla avvelenata: il lavorominorile nel mondo" è stata tenuta dal professor Ettore Ti baldi del dipartimento di Biologia dell'Università Statale di Milano e collaboratore da anni con Coop per il Progetto. Ep Viaggi Bonolatours - 4V ,ggg AVVERTENZA Invitiamo comunque i gentili Soci a voler verilkare l'esattezza delle quote e delta date presso l'Ufficio Soci e Consumatori a Per maggiori informazioni rivolgetevi al vostro Supermercato o Ipermercato Coop Le quote si intendono espresse in migliaia di lire, non includono la quoto di iscrizione, le tasse di imbarco/sbarca ed oltre particolarità relative al programma specifico. Tali quote sono sempre relative a sistemo• zione in camera a due letti. Condizioni generali come da catalogo o volantino di riferimento. aeL Organizzazione tecnica Li i7NLii.J-11LJURJ network turlsrlco Hammamet - hotel Le Zenith 3* Viaggio a/r in aereo; pensione completa + bevande - 8 o 15 giorni Partenza: 9/4 da Lit. 670 Euro 346,03 Djerba - hotel Club Meninx 3* Viaggio a/r in aereo; pensione completa + bevande - 8 o 15 giorni Partenza: 2/4 da Lit. 720 Euro 371,85 Djerba - hotel Sun Club 3* Viaggio a/r in aereo; pensione completa + bevande - 8 o 15 giorni Partenze: 26/3 - 9/4 - 30/4 da Lit. 710 Euro 366,68 Djerba - Minitour 4x4 + soggiorno ITALIA - soggiorni in pullman LIGURIA - Alassio e Diano Marina - hotel 3* - da Lit. 890 15 giorni/14 notti: partenze da Brescia e Milano; pensione completa + bevande + pranzo 15° giorno dal al 17/3 31/3 14/4 28/4 pasqua 28/4 12/5 3/3 17/3 31/3 14/4 AIassto Hotel Adler Viaggio a/r in aereo; pensione completa - 8 giorni Partenza: 9/4 Lit. 920 Euro 475,15 EGITTO Sharm EI Sheikh - Hotel Holiday Inn Resort 5* Diano Marina Hotel Sole Lit. Euro 890 890 890 459,60 459.60 459,60 900 930 464,81 480,30 1.040 910 537;12 469,98 1.025 955 529,37 493.22 Lit. Euro Viaggio a/r in aereo - pensione completa + bevande - 8 o 15 giorni Partenze: 214 - 9/4 - 23/4 da Lit. 1.300 Euro 671,39 Sharm EI Sheikh - Iberotel Club Fanara 4* Viaggio a/r in aereo - ali inclusive - 8 o 15 giorni Partenze: 25/3 - 8/4 - 29/4 da Lit. 1.390 Euro 717,88 Sharm EI Sheikh Na'ama Bay - Hotel Club Sonesta 4' Viaggio a/r in aereo - pensione completa + bevande - 8 o 15 giorni Partenze: 31/3 e 28/4 da Lit. 1.460 Euro 754,03 Navigazione sul Nilo min Lafayette 5* ISCHIA - Ischia Porto e Lacco Ameno - hotel 3 * - da Lit. 1.020 Viaggio a/r in aereo - 8 giorni di crociera - pensione completa Partenze: 19/3 & 23/4 da Lit. 1.440 Euro 743,70 15 giorni/14 notti; partenze da Milano, Voghera, Gai/arate, Busto Arsizio, Legnano, Como, Lecco, Seregno, Lodi, Piacenza, Brescia pensione completa + bevande + pranzo 15' giorno Navigazione + estensione ad Hurghada - hotel Blu Paradise 5* dal al Ischia Porto Hotel Parco Verde Lit. 25/3 8/4 8/4 2214 pasqua Euro Lacco Ameno Hotel Villa Svizzera Lit. Euro 1.020 526,79 1.440 743,70 1.280 661,07 1.590 821,17 ITALIA & EUROPA tour in pullman 15 giorni Partenze: 19/3 & 9/4 da Lit. 1.960 Euro 1.012.26 Navigazione + estensione a Sharm hotel Holiday Inn Resort 5* 15 giorni Partenze: 19/3 & 16/4 da Lit. 2.010 Euro 1.038,08 Navigazione sui Nilo + Il Cairo - m/n 5* Viaggio a/r i!? aereo - Crociera + il Cairo + Abu Simbel inclusa 8 giorni pensione completa Partenze: 26/3 - 2/4 9/4 & 23/4 da Lit. 1.950 Euro 1.007,09 OLANDA: SPECIALE PARATA DEI FIORI TOSCANA - speciale Pasqua - 4 giorni - pensione completa + bevande Partenza 14/4 Lit. 620 Euro 320,20 UMBRIA - speciale 25 Aprile - 4 giorni - pensione completa + bevande Partenza 22/4 Lit. 540 Euro 278,89 ISTRIA - speciale 25 Aprile - 5 giorni - pensione completa + bevande Partenza 25/4 Lit. 550 Euro 284,05 S. GIOVANNI ROTONDO ed i Luoghi di Padre Pio speciale 1° Maggio - 4 giorni - pensione completa + bevande Partenza 28/4 Lit. 510 Euro 263.39 Tour In pullman - 6 giorni - pensione completa Partenza 19 aprile Lit. 1.220 Euro 630,08 SPECIALE 1° MAGGIO IN PIAZZA TIENANMEN viaggio Oh" in aereo - Pechino 8 giomi/7 notti - hotel 4' - visite guidate Partenza 28/4 Lit. 2.030 Euro 1.048,41 ROMA - 4 giorni - mezza pensione Partenze di Aprile: 13 -22 & 28 Lit. 699 Euro 361,00 PRAGA - BUDAPEST - VIENNA & PARIGI - 5 giorni Partenze di Aprile: 4 - 13 -21- 25 & 27 da Lit. 569 Euro 293,86 .1•141K. Palma di Majorca - hotel Alexandra 3* Viaggio a/r in aereo; pensione completa + bevande - 8 o 15 giorni Partenze:1/4 & 22/4 da Lit. 690 Euro 356,36 METE LONTANE LL Viaggio a/r in aereo - soggiorno di 9 o 16 giorni CUBA - tour Partenza 13/4 da Lit. 2.530 Euro 1.305.64 CUBA - VARADERO - Hotel Los Delfines 3* Partenza 13/4 da Lit. 1.800 Euro 929,62 SANTO DOMINGO - Hotel Garai Canoa 5' Partenza 22/4 da Lit. 2.380 Euro 1.229,17 mESSICO/PLAYA DEL CARMEN - Hotel El Tukan 3* Partenza 13/4 & 27/4 da La. 2.370 Euro 1.224.00 Tenerife - hotel Esmeralda Playa 4* Viaggio a/r in aereo: mezza pensione - 8 giorni o 15 giorni Partenze 914 & 23/4 da Lit. 1.170 Euro 604,25 INDIA - tour Partenza 1314 & 11/5 da Lit. 2.290 Euro 1.182,69 tratta bene i tuoi interessi dive a so pro atore Ai primi 5 milioni 2/19°/ 2 ,50°/. /9 T T O Da 5 a 30 milioni 3 50% 3 06% Oltre i 30 milioni 4,5019 3/94% OR.. , I E Le operazioni sono gratuite. Il servizio è attivo nell'intero arco orario di apertura del punto vendita. 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