notizie, esperienze e pensieri
dei bambini e ragazzi dell’IC di Fiesso U.
a cura della Redazione di San Bellino
NUMERO UNICO
ANNO SCOLASTICO 2011/12
Cari affezionati lettori, vi informiamo che quest’anno il giornalino
dell’Istituto Comprensivo di Fiesso Umbertiano ha un nuovo titolo:”IL RICCIO”. La Redazione, infatti, ha scelto questo nome perché
richiama l’immagine di un piccolo roditore simpatico, attento e curioso al pari dei ragazzi e dei bambini che si sono impegnati a
scrivere e che sono i protagonisti veri di questa pubblicazione. E’ stato letto con attenzione
quanto pervenuto, ordinando gli articoli, nella generalità dei casi, o per argomenti o per successione temporale: la cosa più difficile è stata quella di armonizzare tra loro contributi tanto
diversi, ma la Redazione ha potuto contare sulla professionalità e la tenacia dei suoi componenti. “Il RICCIO” propone una apprezzabile varietà di argomenti che spaziano dall’ambiente,
alla salute, al diritto, all’emotività; le discipline più richiamate sono soprattutto l’italiano, la geografia, la storia, l’educazione civica, le scienze e la tecnologia. Non mancano articoli nei quali vengono espresse riflessioni personali approfondite, scritte dai ragazzi più grandi; vi sono
alcuni richiami a progetti di particolare rilievo quali ”Comenius” e “Gioco Sport” che testimoniano la positiva progettualità delle scuole del Comprensivo. L’edizione 2012 risulta un prodotto composito dove si incontrano ragazzi di età diversa che, con semplicità, comunicano le loro
esperienze e le loro idee animando un immaginario palcoscenico, in cui si alternano, con disinvoltura, diversi figuranti, lasciando ai lettori la scelta di percepirlo o come simpatica lettura o
come una possibilità di avvicinarsi al mondo dei più giovani. Auspichiamo che “Il Riccio” venga letto non solo dagli alunni ma anche dagli insegnanti e dai genitori, accomunati nel ruolo
di educatori, perché è un modo per immergersi nella realtà dei propri alunni/figli e conoscere
più da vicino i loro pensieri, spunti importanti per conversazioni partecipate, importanti per
concretizzare relazioni interpersonali sempre più forti e positive. Attraverso IL RICCIO le classi
del Comprensivo (più di 500 allievi) possono conoscersi, confrontarsi, avere nuove idee, formulare progetti comuni e, idealmente, CRESCERE INSIEME: una reale e formidabile opportunità
educativa che va colta quando c’è! Il giornalino potrà essere letto in classe in alcuni momenti,
soprattutto quando il libro di lettura o l’antologia sembrano percepiti come macigni insopportabili; potrà essere letto in vacanza quando è bello ricordare la scuola e ripensare alle conoscenze apprese e alle interrogazioni e ai compiti in classe che si sono, fortunatamente, dissolti. Ringraziamo, pertanto, gli studenti e i colleghi che hanno dato il loro apporto alla stesura di questa pubblicazione che premia il lavoro di squadra. Per la stampa un ringraziamento particolare
va ai Genitori Rappresentanti di classe della scuola Pascoli e, soprattutto, all’Amministrazione
Comunale di San Bellino che è sempre sensibile alle necessità dei GIOVANI e che pone la
SCUOLA tra le sue priorità.
Buone Vacanze e all’anno prossimo.
N.B: Chi volesse può far pervenire suggerimenti/osservazioni a questo indirizzo:
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San Bellino, 24 maggio 2012
LA REDAZIONE
ARIA DI NOVITÀ ALLA SCUOLA DI CASTELGUGLIELMO!
Per Castelguglielmo questo inzio di Anno Scolastico è stato caratterizzato da una bella sorpresa per la Scuola Primaria.
Edificio tutto nuovo ragazzi!!! Gli alunni che arrivavano dalla Scuola dell'Infanzia per affrontare la nuova "GRANDE
AVVENTURA", come pure i più "navigati" già frequentanti la scuola primaria hanno, udite udite, avuto la sorpresa di
cambiare tragitto per recarsi al loro amato "rifugio" mattutino per i prossimi nove mesi. Eh già, tutti si sono trasferiti a
poca distanza dalla loro vecchia sede per entrare in un edificio nuovo dall'ampio atrio colorato, fatto apposta per
rendere più allegre le loro giornate. Una cosa molto rara, di questi tempi, per la quale è d'obbligo riconoscere il grande
impegno dell'Amministrazione Comunale. Un'altra cosa importante da segnalare è che si tratta di un POLO UNICO che
comprende Scuola dell'Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria che in questo modo sono a stretto contatto e
possono garantire una effettiva e fattiva collaborazione…Certo, come primo giorno di scuola è stato un po’ caotico, tra
personale che arrivava a verificare che tutto fosse a posto, elettricisti, falegnami...ma per noi è stato senz'altro un
modo tutto particolare per iniziare una nuova avventura scolastica. Abbiamo giocato agli "esploratori" di nuovi
ambienti; la biblioteca, i bagni multicolore, l'aula computer, le aule della Scuola Secondaria... DIVERTENTE!!! Siete
curiosi anche voi di vederla vero? Eccola!
scuola infanzia e scuola primaria
scuola
secondaria I° grado
In principio, il Fabbricante di matite parlò alla Matita dicendo: “Ci sono cinque cose che
devi sapere prima che io ti mandi nel mondo. Ricordale sempre e diventerai la miglior
matita che possa esserci. ”
Primo: Potrai fare grandi cose, ma solo se ti lascerai portare per mano.
Secondo: Di tanto in tanto dovrai sopportare una dolorosa “temperata”, ma è necessario se
vuoi diventare una matita migliore.
Terzo: Potrai sempre correggere qualsiasi errore tu possa fare.
Quarto: La parte più importante di te sarà sempre al tuo interno.
Quinto: In qualsiasi condizione, dovrai continuare a scrivere e dovrai lasciare sempre un
Cari ragazzi, ho ricevuto con piacere la vostra lettera che dimostra, da parte
vostra, la capacità di raccogliere le esigenze comuni e di sapere rivolgervi
all’interlocutore giusto per avere delle risposte. Le due richieste che sottointendono l’accesso alla parrocchia hanno ricevuto l’assenso da parte di don
Francesco, da me appositamente interpellato, a condizione che sia sempre
presente un adulto. Circa il richiesto accesso al campo sportivo preciso che, in
estate, sarà possibile accedere a uno spazio apposito, a voi riservato,”il campetto”, percorrendo un sentiero e aprendo il cancello posto a sua custodia.
L’occasione mi è gradita per informarvi che l’arredo per la biblioteca è prossimo alla consegna. Vi ricordo che, in piazza, si può giocare ma è necessario astenersi dall’usare la palla e/o la bicicletta per non danneggiare la struttura
esterna che è adiacente alla biblioteca.
La tribù del riciclo
Giovedì 9 febbraio siamo andati al teatro di Trecenta a vedere uno spettacolo
che aveva come argomento la raccolta dei rifiuti e il riciclaggio e si intitolava “la
Tribù del riciclo”. Lo spettacolo è iniziato con la scena di una lontra che si
lamentava perchè c’erano molti rifiuti sulla riva del fiume dove abitava. Due
ragazzi, di nome Sandra e Max, volevano andare in bicicletta al fiume ma, dopo
aver percorso un po’ di strada, la bicicletta si ruppe e i due proseguirono a piedi.
Sandra e Max arrivarono al fiume e scoprirono un accumulo di rifiuti abbandonati
non si sa da chi. Poco dopo arrivò anche il Detective Closet per risolvere il caso
dei rifiuti abbandonati. Il Detective Closet attivò il suo computer da polso per
entrare nella macchina spazio-tempo. Nel viaggio spazio- temporale Sandra si
perse ma il detective Closet e Max non se ne accorsero e continuarono a
viaggiare finchè capitarono alla porta di uno studio di una scienziata del
riciclaggio di nome Martina, Max non voleva entrare, ma il detective Closet lo
convinse. Appena entrati nel laboratorio del riciclo, Max pensò che Martina fosse
una strega e che il laboratorio fosse una discarica perché era pieno di rifiuti.
Martina,finito di dividere i rifiuti, prese una macchina tecnologica inventata da lei
e con delle bottiglie di plastica ricavò un maglione. Max prese paura quando
Martina attivò la macchina. Il detective Closet e Martina andarono fuori a
ricaricare la macchina tecnologica perché funzionava ad energia solare. Max
toccò il computer di Martina e all’ improvviso apparvero dei simboli “ ca-ve-alpet” che non conosceva. Il detective Closet e Martina tornarono in laboratorio ,
Max inventò delle strane parole per ognuno dei simboli. Martina gli spiegò che
quei simboli erano le iniziali dei vari rifiuti riciclabili in base al materiale di cui
erano composti. Con il computer da polso del detective Closet in un certo momento
finalmente hanno potuto parlare con Sandra. Martina spiegò loro che stava
lavorando ad un progetto e con 800 lattine si poteva creare una bicicletta. Il
detective Closet e Max ritornarono al fiume, Max ritrovò Sandra e le raccontò
quello che era successo. Con sorpresa trovarono in mezzo ai rifiuti la bicicletta che
aveva costruito Martina con i materiali riciclati, Max e Sandra con la loro nuova
bicicletta raccolsero insieme al detective Closet tutti i rifiuti che si trovavano sulla
riva del fiume e ritornarono poi a casa soddisfatti. La lontra è molto contenta
perché nel suo ambiente non ci sono più rifiuti e lei può vivere sicura e tranquilla.
Questo spettacolo propone con una storia piacevole il tema dei rifiuti e del
riciclaggio e in maniera meno centrale quello dell’energia alternativa e pulita cioè
che non inquina. In classe abbiamo ripreso questi argomenti e per le energie
abbiamo ricercato notizie sulle fonti di energia rinnovabili e alternative: solare termica - geotermica - eolica - idroelettrica e le abbiamo rappresentate su un
grande cartellone; per il problema dei rifiuti abbiamo lavorato sui temi della
raccolta differenziata, delle discariche, del riciclaggio, sui simboli della raccolta
urbana e industriale. Siamo consapevoli dell’importanza che ognuno di noi attui
buone pratiche rispetto a questi problemi, come per l’uso dell’acqua; per quanto
riguarda lo smaltimento dei rifiuti ci siamo resi conto che parte del problema sta
“a monte”, cioè si dovrebbe produrne veramente meno. La corretta gestione dei
rifiuti, secondo Greenpeace, è quella che ha come obbiettivo la minimizzazione
della quantità dei materiali da portare allo smaltimento finale. Questo si traduce
nella minimizzazione della produzione dei rifiuti e nella massimizzazione del
recupero dei materiali presenti nei rifiuti. Tradizionalmente il problema della
gestione dei rifiuti viene affrontata con un approccio a valle, una volta che il
rifiuto è stato prodotto. Questo non ha fatto altro che spostare l’attenzione delle
azioni di prevenzione alle scelte di smaltimento con una situazione generalizzata
di esaurimento delle discariche, l’approccio a valle suggerisce di optare per
l’incenerimento. Va invece adottato l’approccio a monte, prima che il rifiuto si
riproduca, che permette di individuare tutte quelle azioni volte a non produrre i
rifiuti ( o a produrne una quantità inferiore) e tutte quelle azioni che permettono
di riutilizzare, riciclare, recuperare i materiali contenuti negli stessi.
Ci è sembrato importante riportare queste considerazioni perché discutendone in classe
ci è parso che mettano ben a fuoco il problema che non è ancora stato risolto.
Classe 5ª - Scuola Primaria di Castelguglielmo
Il 7 maggio noi alunni della scuola primaria di San Bellino siamo andati in
gita un intero giorno a Fiabilandia, vicino a Rimini. Siamo partiti con la
corriera e poiché abbiamo trovato molto traffico, l’autista ha dovuto
cambiare strada e perciò siamo arrivati più tardi del previsto a destinazione.
Siamo andati nel laboratorio dell’acqua e lì ci hanno spiegato le caratteristiche delle molecole dell’acqua. Abbiamo imparato la coesione molecolare,
che significa che le molecole quando si incontrano, si uniscono. Dopo aver
pranzato, siamo saliti su un trenino ed abbiamo visto il parco dall’esterno.
Siamo saliti sulla giostra di Mago Merlino, poi sul Lago del Sogno, sul Battello dei Pirati, lo Scivolone Gigante, nella Valle degli Gnomi; abbiamo anche incontrato una foca nera. Prima di partire siamo andati a prendere qualche ricordino ed infine siamo saliti in corriera e ripartiti verso casa! E’ stata
una giornata gioiosa ed interessante.
Testo collettivo classe 3ª
Viaggio di istruzione a Padova
Il 17 Maggio 2012 alle ore 8.15 noi, i ragazzi della 5^A e B della scuola primaria
di Fiesso Umbertiano siamo partiti per il viaggio di istruzione a Padova.
Già il breve viaggio in pullman per noi è stato un divertimento, infatti abbiamo potuto ascoltare la musica, chiacchierare liberamente, giocare a carte e rilassarci.
Ci hanno accompagnato le maestre Lorenza, Mirella e il maestro Mauro.
Giunti a destinazione, ci siamo recati al museo degli Eremitani. Qui la guida ci ha illustrato vari aspetti di reperti archeologici, trovati a Padova risalenti ai tempi
dell’antica Roma.
Infatti Padova era abitata un tempo dai Romani e il suo nome in latino era Patavium.
Spettacolare è stata la visita alla Cappella degli Scrovegni. Siamo rimasti affascinati dagli affreschi del più grande artista del Medioevo: Giotto. La guida ci ha anche presentato, tramite laboratorio multimediale, come questo grande pittore riusciva a realizzare gli affreschi.
Dopo un breve pranzo al sacco, con una passeggiata siamo giunti alla Basilica di
Sant’Antonio. La Chiesa è grande e bellissima!
Ci hanno colpito le reliquie del Santo e gli ex-voto di chi ha ricevuto un miracolo.
Questa Basilica per la grandezza, gli affreschi ed i chiostri è davvero stupenda!
Una volta usciti dalla Basilica, abbiamo mangiato un gelato e siamo ripartiti per ritornare a casa.
Quest’ultima gita non la dimenticheremo mai e, con essa, tutto il periodo trascorso
nei cinque anni della scuola primaria.
Un saluto a tutti e buone vacanze!!!
5^ A e B di Fiesso Umbertiano
Un progetto molto importante…
L’AIDO è un’ associazione italiana no profit per la donazione di organi e
tessuti.
Noi alunni di classe V^ di Fiesso Umbertiano abbiamo aderito a un progetto
indetto dalla locale sezione AIDO che ha istituito una Borsa di studio finalizzata
a divulgare tra i giovani la cultura della donazione degli organi e della
solidarietà umana.
Particolarmente interessante per tutti i bambini è stata la proiezione del filmato
intitolato “Il cielo può attendere” che racconta il problema del trapianto di
organi dal punto di vista di chi lo affronta per la prima volta. In un secondo
momento abbiamo ascoltato la testimonianza di una persona che ha subito un
trapianto di cuore trasformando il suo dolore in grande gioia.
Al termine dell’incontro ogni alunno ha ricevuto un kit composto da schede da
colorare e compilare, rivelandosi strumento fondamentale e occasione di
discussione in classe.
Noi bambini di classe Vª abbiamo compreso l’importanza di aiutare altre
persone capendo quali organi si possono donare, abbiamo parlato
dell’importanza di prendersi cura di noi stessi, consapevoli del valore inestimabile della salute e, ci siamo sentiti rassicurati dalla presenza di volontari iscritti a tale associazione capaci di donarsi per salvare altre vite. Quando saremo grandi, dopo questa esperienza, avremo il desiderio di iscriverci anche
noi.
Il 17 dicembre 2011, in occasione della recita natalizia, presso la palestra della
scuola primaria di Fiesso Umbertiano, si è tenuta la cerimonia di premiazione
con la consegna del materiale didattico, oggetto della Borsa di studio, che
resterà in dotazione alla Scuola.
L’iniziativa, sostenuta dalla BBC del Polesine, è stata per noi ragazzi
un’opportunità di crescita personale molto speciale.
Con un’espressione creata da noi personalmente possiamo augurarci che,
grazie all’AIDO, il mondo diventi per tutti un sorriso a trentadue denti!
Gli alunni della classe V ª A e V ª B
di Fiesso Umbertiano
E I DIRITTI DELLE MERAVIGLIE
GLI ALUNNI DELLE CLASSI 1^-2^ E 3^ DI SAN BELLINO SI SONO RECATI AL
TEATRO F. MARTINI DI TRECENTA PER ASSISTERE ALLO SPETTACOLO TEATRALE
“ALICE E I DIRITTI DELLE MERAVIGLIE” MESSO IN SCENA DALLA COMPAGNIA
TEATRALE FONDAZIONE AIDA – AMNESTY INTERNATIONAL
Alice è tornata nel “Paese delle Meraviglie” dopo un lungo viaggio compiuto nel “paese della realtà”,
ma è triste e piange. E’ partita senza bagaglio, è tornata con una pesante valigia: dentro ci sono
oggetti e ricordi legati agli episodi del suo peregrinare. Ha constatato che nel mondo reale gli adulti
sembrano aver dimenticato che i bambini sono delle “meraviglie.” Sollecitata dalla Regina di cuori,
Alice tira fuori dalla valigia, uno per volta, tutti gli oggetti che ha raccolto durante il viaggio. Ad ogni
oggetto è legato un ricordo, ad ogni ricordo un episodio del suo viaggio, ad ogni episodio una storia,
ad ogni storia un bambino, ad ogni bambino un diritto negato. Alice ripercorre così i diritti
fondamentali dell’infanzia, attraversando più volte, il confine che separa il “Paese delle Meraviglie”
dalla realtà e raccontando storie di infanzia negata.
Un racconto che culmina nella celebrazione dei diritti dei bambini, e nella trasmissione di un
messaggio importante: la salvaguardia dell’infanza di cui si deve fare cura il mondo degli adulti.
3 dicembre 2012 : un evento importante.
In questa data è stata inaugurata la biblioteca di San Bellino. La manifestazione è stata aperta d ai docenti di
strumento della sec. di 1° di Castelguglielmo che hanno eseguito due tempi tratti dalla sonata di G.B.Piatti
“Allegro” e “Presto”. La biblioteca, per scelta dell’Amministrazione Comunale e grazie all’architetto Paiarin, è
stata ripensata come aula polivalente in grado, normalmente, di accogliere i lettori, ma, in alcune occasioni, di
essere sede di manifestazioni culturali, concertistiche ed artistiche. La porta di accesso e il rosone, rifatte d alla
vetreria artistica Tomanin, contribuiscono a rendere la biblioteca, un luogo p articolarmente accogliente che
invoglia a leggere, ad ascoltare e a studiare.
Gli studenti della locale scuola primaria e quelli della scuola sec. di 1° grado di Castelguglielmo hanno eseguito con impegno alcuni brani vocali e strumentali. Alla manifestazione hanno partecipato cittadini di San
Bellino ed esponenti della Scuola, della Cultura e del Sociale che hanno a cuore i giovani. Il sindaco Bordin
ha ricordato, con commozione , il maestro Corso al quale è intitolata la biblioteca: la sua vita, dedicata ai
giovani, si traduce in uno formidabile stimolo di incoraggi amento per quanti scelgono la professione, non
facile, di educatori. E’ stata una giornata all’insegna della condivisione per un obiettivo raggiunto
nell’interesse della collettività.
Testo collettivo classi 4ª e 5ª
Una opportunità che si rinnova
Quest’anno, come l’anno scorso, i bambini della scuola primaria di San Bellino hanno potuto seguire, durante le
ore di educazione motori a, grazie agli accordi presi tra Amministrazione Comunale di San Bellino ed Istituto
Comprensivo di Fiesso Umbertiano, un corso di karate per 60 ore. L’Amministrazione Comunale ha riproposto
l’iniziativa per gli esiti positivi riscontrati lo scorso anno e perché è consapevole che” lo sport, praticato in giovane età, si rivela un efficace strumento pedagogico per il pieno raggiungimento di obiettivi cognitivi e motori”.
Nello specifico il karate consente di: 1) migliorare la postura, il tono fisico, l’elasticità muscolo tendinea,
l’armonia dei movimenti; 2) stimolare il ritmo; 3) fornire il senso della disciplina, del rispetto e dell’ordine. Il corso, attualmente, prosegue in orario pomeridiano con piena soddisfazione dei partecipanti e dei loro genitori e
terminerà in concomitanza con la fine dell’anno scolastico. L’attività di karate è stata affidata al maestro BARALDI Giordano perchè dispone di un curriculum di eccellenza a livello internazionale e questo garantisce la
qualità dell’intervento; attualmente il maestro riveste, a livello regionale, la carica di responsabile
dell’arbitraggio e di coordinatore delle competizioni di karate.
Testo collettivo
LE DONNE!
Le donne per secoli sono state considerate inferiori all’uomo. Se oggi, in particolare
nelle società “sviluppate”, hanno riconosciuti dei diritti, hanno dovuto percorrere un
cammino lungo e faticoso e non ancora concluso. Con l’industrializzazione (fine
settecento inizio ottocento) è cresciuto il peso delle donne nell’attività produttiva. A
parità di lavoro erano pagate meno degli uomini; erano sottoposte alla volontà dei
mariti, anzi per tutto l’Ottocento il marito aveva il diritto di ricevere personalmente il
salario della moglie; non potevano intraprendere certe carriere riservate agli uomini
(come medico, avvocato, ingegnere) ed erano escluse dal diritto di voto. Le donne
però, hanno protestato contro queste ingiustizie rivendicando innanzitutto il diritto di
voto. Le “suffragette”, ovvero le donne che si batteranno per suddetto diritto, erano
considerate delle esaltate ed erano oggetto di vignette sarcastiche; tuttavia hanno
portato avanti la loro lotta anche con azioni eclatanti: si incatenavano ai lampioni,
incendiavano tram, arrivando allo sciopero della fame, a scontri con la polizia ai
quali seguivano numerosi arresti. E’ grazie a questa lotta che le donne italiane hanno
ottenuto il diritto di voto, soltanto dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1946. Le
donne però, anche nei paesi più sviluppati, non sono ancora alla pari con l’uomo. La
politica, ad esempio, continua ad essere dominata dagli uomini. Le cosiddette “quote
rosa” nelle istituzioni, nei governi e nei parlamenti sono molto basse. È vero che ora le
donne possono accedere a qualunque professione ma a parità di lavoro e compiti
spesso la donna ha una retribuzione inferiore a un uomo di pari grado. Inoltre sono
sempre più frequenti i casi di molestie subite dalle lavoratrici a opera dei dirigenti
uomini e i casi di violenza domestica ovvero di mogli picchiate dai mariti. Anc he nei
Paesi sviluppati le donne hanno raggiunto la piena parità con l’uomo. La condizione
di inferiorità, però,decisamente più pesante per le donne in quasi tutti i Paesi in via di
sviluppo. Sono per lo più destinate al ruolo di mogli e di madri, non hanno accesso
all’istruzione e soffrono di gravi problemi sanitari perché non sanno nulla di igiene e
prevenzione. Il “valore economico” di una donna è inferiore a quello di un uomo, per
cui per le famiglie avere una figlia è spesso una disgrazia poiché è solo un costo e
non una possibilità di futura ricchezza. Infine, in tanti paesi le donne non hanno il
diritto di voto e sono escluse dalla vita politica o vi partecipano in modo ridotto. Per
avviare le donne lungo la strada che porta al riconoscimento dei loro diritti
fondamentali è necessario assicurare l’istruzione elementare alle bambine. Questo è
uno dei principali obiettivi dell’ ONU nei prossimi anni.
Cristina Zerbinati IIIB—Scuola Sec. I° grado di Fiesso U.
A SCUOLA… TRA CONCERTI, MOSTRE E CAMPIONI
Nel corso di questo anno scolastico la nostra scuola secondaria ha partecipato
attivamente a diverse iniziative promosse dall’Istituto. Sabato 17 dicembre presso il
capannone della Pro Loco in località Piacentina, si è svolto il concerto di Natale.. Noi
alunni di Fiesso abbiamo suonato con flauti dolci, jambè e flauti traversi; per
l’occasione abbiamo potuto collaborare con un anziano signore, Lucio Bedin, che
coltiva da una vita la sua passione per il violino e che ha suonato con noi. Dopo aver
presentato diversi brani in gruppo o divisi per classi, le seconde sono state premiate
per l’esecuzione dei disegni del concorso “I bambini conoscono la pace”, indetto dal
Lions Club. La serata è stata bellissima e ha attirato moltissime persone! Il 17 marzo,
invece, noi di IIª B insieme alla IIª A, abbiamo avuto la fortuna di fare un’esperienza
del tutto nuova: visitare una mostra d’arte. Accompagnati dalle prof.sse Manna, Rizzi e
Zanella, ci siamo recati a Palazzo Roverella a Rovigo, dove erano esposti alcuni
quadri sul Divisionismo, movimento artistico nato in Italia tra la fine dell’Ottocento e
l’inizio del Novecento. I dipinti che abbiamo visto sono accomunati dalla caratteristica
di essere eseguiti con punti o linee che rendono da vicino l’immagine non molto chiara,
ma da lontano ben delineata; sono inoltre caratterizzati dall’uso dei colori complementari. Per ogni quadro la guida ci ha spiegato tecniche e soggetti rappresentati,
stimolando i nostri interventi e la nostra curiosità. Tali tecniche, poi, sono state
applicate nel laboratorio, durante il quale noi stessi abbiamo disegnato, sfogando la
nostra creatività! Anche questa è stata una bellissima opportunità offertaci dalla nostra scuola. Ultima, ma solo in ordine cronologico, è stata la presenza del “Campione a
scuola”; venerdì 23 marzo, Andrea Andreotti, un giovane campione di Pattinaggio
corsa ci ha raccontato la sua esperienza sportiva. Molte sono state le competizioni a
cui ha partecipato: campionati regionali, nazionali, europei e mondiali. Sicuramente il
titolo più prestigioso da lui ottenuto è stato quello mondiale nel 2008 in Spagna nella
5000 americana a squadre. Grazie a questo giovane ragazzo abbiamo capito
quanto sia importante coltivare una passione che ci permetta di distrarre corpo e
mente dopo la scuola. Ora, ad anno scolastico quasi concluso e dopo queste costruttive
esperienze, siamo ansiosi di vivere quella che desideriamo da mesi: la gita a Firenze!
Classe IIªB: Marco Ghirardini, Nako Kate, Voltani Andrea
Sc.Secondaria Fiesso
I bambini Down
Sai chi sono i bambini down? Sono dei bambini che fin dalla nascita
sono affetti dalla sindrome di Down che è una condizione genetica
caratterizzata dalla presenza di un cromosoma in più nelle cellule: un
cromosoma 21 in più. È stata chiamata così dal suo scopritore Dott.
John Langdon Down che nel 1866 riconobbe la sindrome e le sue
principali caratteristiche. La più nota di queste è il taglio a mandorla
degli occhi da cui è nato il termine “mongolismo”. Per il resto se aiutati e soprattutto amati i bambini con questa sindrome possono raggiungere un buon livello di autonomia, imparare a curare la loro
persona, uscire da soli a fare acquisti. Molti praticano diversi sport,
frequentano amici ed anche la scuola di ogni ordine e grado
compresa l’università. I giovani e gli adulti con tale sindrome possono
dunque svolgere un lavoro in modo competente e produttivo. Ma...
perché queste possibilità diventino realtà, occorre che tutti impariamo ad accettarli e ad avere fiducia in loro. Posso affermare ciò perché avevo un cugino Down che purtroppo ora non c’è più. Una leucemia me l’ha portato via a soli 21 anni. Era gentile, servizievole, disponibile e pronto ad aiutare tutti. Vorrei dare questo messaggio ai
“normali”: i bambini, le persone con sindrome di Down sono esseri umani come tutti noi, hanno sogni, passioni, capacità, solo che per
realizzarle hanno un po’ più bisogno di sentirsi aiutati e soprattutto
accettati e amati. Questo vale non solo per i bambini con sindrome
di Down ma per tutti i portatori di handicap perché sono, prima di
tutto, persone.
Giorgia Chinaglia
Classe 3B - Scuola sec. Fiesso U.
ATER
REASURE
VERYONE’ S
RESPONSABILITY
CONDIVISO DA:
1. ISTITUTO COMPRENSIVO DI
FIESSO UMB.NO (ROVIGO);
2. 3° CIRCOLO DIDATTICO DI BASSANO
D.GRAPPA (VI)
3. SCUOLA PRIMARIA HOLY TRINITY CE,
LONDRA;
4. SCUOLA PRIMARIA DI
ROYAN (FRANCIA);
5. SCUOLA PRIMARIA DI PECS
(UNGHERIA)
Nell’anno scolastico 2011/2012 una delegazione dell’Istituto Comprensivo di Fiesso
Umbertiano è stata ospite della scuola primaria di Royan in Francia: è stata
un’esperienza interessante e coinvolgente. Successivamente ha avuto l’opportunità di
recarsi a Bassano del Grappa ospite della locale Direzione Didattica: anche qui
l’accoglienza è stata calda e l’esperienza si è rivelata estremamente positiva, riproponendo l’importanza degli scambi culturali.
A Royan, in Francia
A Bassano del Grappa
Il progetto Comenius ha vissuto la sua parte conclusiva nel corso della settimana
dal 21 al 26 maggio. Il ricco programma prevedeva visite alle città più belle e
rappresentative del nostro paese, Firenze e Verona, nonché una gita sul Delta del
Po. L’intera delegazione ha inoltre visitato l’Istituto Comprensivo, salutata dalle
autorità del luogo nonché dal Preside dell’Istituto. L’accoglienza da parte degli alunni, degli insegnanti e del personale ATA è stata calorosa e si è concretizzata
nella presentazione di spettacoli volti a trasmettere sentimenti di accoglienza e
fratellanza.In questa occasione è stato inoltre presentato il libro, quale prodotto
finale comune del progetto, dal titolo “Le fantastiche avventure di Superwater”:
un personaggio immaginario creato dai ragazzi di Fiesso Umbertiano usato come mezzo per parlare delle problematiche legate alla risorsa “Acqua”. Il libro è
corredato da un DVD che riproduce le musiche del concerto che si è tenuto presso
la Scuola Secondaria ad indirizzo musicale “Pio Mazzucchi”di Castelguglielmo
nel pomeriggio di giovedì 24. Uno spettacolo musicale con pezzi classici legati
alla tematica dell’acqua molto coinvolgente , per la cui buona riuscita si ringraziano tutti gli insegnanti di strumento e di educazione musicale. Si è rivelata una settimana molto intensa che ha
avuto una ricaduta positiva sugli ospiti i quali, al momento dei saluti si sono dimostrati davvero commossi e
desiderosi di mantenere i contatti con le persone conosciute in occasione di tutto il percorso del progetto.
Diego: la scrittrice Anna Maria Carpigiani è venuta a trovarci alla scuola primaria di
Castelguglielmo per leggerci dei libri. C’era anche la classe prima con noi. È entrata in classe con
due borse e ci ha salutati. Subito ha tirato fuori da una borsa un pupazzo a forma d’uovo, con
una cerniera, lo ha aperto e all’interno c’era un pinguino. Poi ha tirato fuori un altro pupazzo e ci
ha raccontato la storia di quel pupazzo. Alcuni libri che ci ha fatto vedere erano pop-up:
aprendoli da ogni pagina, uscivano le immagini. A.M. ha raccontato la storia di Achille, un
coccodrillo che vuole mangiare un bambino, la storia del bruco misura tutto e altre storie
fantastiche.
Marco:Martedì 14 febbraio, che è anche San Valentino, è venuta a trovarci Anna Maria con due
borse. In una c’erano dei pupazzi e nell’altra c’erano dei libri. I primi due pupazzi erano un po’
strani: il primo era un uovo con due gambe e A.M. ci ha fatto vedere che dietro aveva una
cerniera. E ci ha chiesto se volevamo che lo aprisse, noi abbiamo risposto di sì ed allora ha
aperto piano piano e dentro all’uovo c’era un pinguino; ci ha letto molte storie: di draghi, di una
scimmietta che aveva perso sua mamma e del bruco misura tutto e di un bambino che è andato
nella terra dei mostri. Alla fine ci ha dato dei manifesti, le maestre ci hanno chiesto se volevamo
che venisse ancora e noi, tutti in coro, abbiamo detto di sì. È stata la giornata più bella dell’anno.
Lara: Martedì 14 febbraio A.M.C. è venuta nella scuola di Castelguglielmo. lei ci ha fatto vedere
ed ascoltare tante bellissime storie di ricci, draghi e scimmie. Ci ha fatto vedere anche due pupazzi a forma di uovo chiuso, piano pianino li ha aperti e dall’uovo è saltato fuori prima un pinguino, dopo una pinguina. Ci ha anche fatto vedere dei libri pop-ap in 3 D. Be’, ci siamo divertiti
un sacco!
CLASSE 2ª – Primaria Castelguglielmo
Noi allievi di classe terza di Castelguglielmo siamo rimasti incantati dalle rime che Stefano Bordiglioni inventava, accompagnato dalla sua inseparabile
chitarra, con le nostre parole!!! Abbiamo imparato che Cappuccetto Rosso può
trasformarsi in tanti altri personaggi e così noi, aiutati dalla nostra maestra
Nicoletta, abbiamo provato a trasformare quella bambina in tante altre bambine!! Sono venute fuori “Cappuccetto Ragno” che usava la ragnatela per difendersi dagli attacchi del lupo;
“Cappuccetto Pasticciona” che combinava sempre pasticci;
”Cappuccetto Sapientona” che sapeva che il lupo la seguiva anche senza girarsi
indietro;
“Cappuccetto Bullo” che picchiava tutti i suoi compagni di scuola;
“Cappuccetto Criminale” [ovviamente è un maschio e non una femmina] che
incideva”X” sugli alberi del bosco col coltellino e tutti avevano paura di lui,
compreso il lupo…!!!
La scuola dell’Infanzia Statale “Vittorino da Feltre” di Castelguglielmo accoglie bambini dai 3 ai 5 anni. La mensa e il trasporto sono gestiti in
collaborazione con il Comune che assicura un servizio efficiente. Le insegnanti di sezione nonché le insegnanti specializzate per sostegno, religione cattolica, inglese e psicomotricità collaborano per il rispetto delle diversità religiose e
culturali. I bambini, fin dal primo giorno di frequenza, vivono momenti di gioco e di stupore per ….. le tante novità e sorprese che, nel corso dell’anno scolastico, vengono loro proposte.
I progetti e i laboratori arricchiscono di esperienze e di conoscenze, mentre le
feste, condivise con le famiglie, fanno vivere momenti di gioia. Primo giorno
di scuola: accoglienza
Castagnata
Carnevale
Natale
Attività di collages e progetto colore
Fine anno
scolastico
IL 16 APRILE, GLI ALUNNI DELLE CINQUE CLASSI DELLA SCUOLA PRIMARIA DI
SAN BELLINO, SI SONO RECATI ALLA VICINA SCUOLA DELL’INFANZIA, DOVE,
INSIEME AI LORO PICCOLI AMICI, HANNO ASSISTITO ALLO SPETTACOLO: “
GIOGI, STORIA DI UNO SPAVENTAPASSERI” MESSO IN SCENA DALLA
COMPAGNIA TEATRALE
“I FANTAGHIRO’”
LO SCOPO DI QUESTA INIZIATIVA
EDUCATIVA ERA QUELLO DI
LAVORARE SULL’AMICIZIA E
FAVORIRE L’INSTAURARSI DI
RELAZIONI
POSITIVE!L’ESPERIENZA E’ STATA
MOLTO IMPORTANTE PERCHE’ CI
HA INSEGNATO CHE L’AMICIZIA SI
CONQUISTA GIORNO DOPO
GIORNO.
Mi mancheranno i lavoretti. Mi mancheranno LE MAESTRE, le verifiche.
Mi mancheranno il senso di libertà, le feste e i pochi compiti; anche i
bellissimi cartelloni che facevamo. Mi mancheranno i miei compagni se
saremo divisi, mi mancherà la nostra classe unita e Gina! (nome che
abbiamo attribuito al registratore); mi mancheranno i balletti, gli
spettacoli e la confusione di certi giorni un po’ pazzi!
Classe Quinta Castelguglielmo
Mi mancheranno molte cose: le maestre, la mia classe, i miei
compagni. Ho raggiunto il mio primo traguardo e quello che
resterà saranno solo ricordi, ma che non dimenticherò mai. Mi
mancheranno soprattutto i miei compagni di gioco e mi sento un
po’ triste a lasciare questa scuola proprio perché mi sono
divertito molto in questi 5 anni. A me mancheranno i compagni
delle altre classi perché a certi ero affezionato, ma anche dei
giochi del computer sentirò la mancanza perché sono belli. Mi
mancherà il corridoio dove giocavamo a calcio.
Classe Quinta San Bellino
Ognuno di noi manifesta emozioni a seconda delle situazioni che vive, siano esse
piacevoli e spiacevoli, ma ci sono momenti in cui queste emozioni possono essere
davvero forti e incontrollabili e il loro emergere può non essere sempre positivo!
A scuola questo manifestare stati d’animo forti e incontrollati succede ad alcuni alunni, ecco perché si è
voluto affrontare un argomento tanto importante con l’ausilio di racconti che potessero meglio aiutare gli
alunni a rendersi conto delle difficoltà e dei dispiaceri che le emozioni forti causano a chi sta loro vicino!
La “rabbia”, per esempio, diffusa tra alcuni studenti, è un’emozione “scomoda”, che va controllata,
considerati i suoi effetti potenzialmente dannosi su di sé e sugli altri!
Tutti in cerchio…ha inizio la storia:
“ I l dragoferoce di Riccardo”
Le insegnanti leggono la storia, ognuna di loro interpreta un personaggio e cerca di trasmettere al meglio
quanto il racconto vuole far emergere. Il protagonista, un bambino di nome Riccardo, aveva sempre con
sé un drago che usciva quando lui non otteneva ciò che voleva o quando qualcosa non gli piaceva o
ancora quando i genitori gli dicevano cosa fare e cosa non fare!
Riflessioni, confronti, conversazioni, quesiti, propositi…..tutto quanto ha suscitato la storia è servito a
intraprendere con i bambini un dialogo costruttivo e significativo, atto a far comprendere che non sempre
far uscire il drago è giusto!
“E’ terribile che io non possa avere ciò
che voglio!”
“Non posso sopportare che le cose non
vadano come dico io!”
“Gli altri devono fare quello che voglio
io!”
“I miei compagni sono ingiusti e cattivi,
gliela devo far pagare!”.
Gli alunni hanno ascoltato con attenzione e hanno poi risposto alla domanda:
E tu hai un drago feroce?
Ognuno ha riportato la sua esperienza, ognuno ha parlato del suo drago, di come si manifesta e di quali
sono le conseguenze di questa rabbia incontrollata che esce. C’è stato un confronto, un dialogo
costruttivo che ha visti protagonisti i bambini delle cinque classi.
Ora che il drago è andato in
vacanza mi sento meno furioso
e ottengo più spesso ciò che
desidero!
Quest’anno le insegnanti del plesso di San Bellino, supportati dagli interventi della pedagogista
Lo Presti dott.ssa Katia Rosalba, hanno approntato un lavoro in itinere in tutte le classi che ha
avuto come filo conduttore il buon comportamento, il rispetto per gli altri e per l’ambiente. Tutto
ciò allo scopo di creare condizioni favorevoli all’insegnamento/apprendimento, fondamentali
affinchè tutti gli alunni sperimentino esperienze di relazioni serene, gioiose e propositive!
LUNEDI’ 14 MAGGIO GLI ALUNNI DEL PLESSO DI SAN BELLINO SI SONO RECATI ALLA
PALESTRA DEL POLO SCOLASTICO DI CASTELGUGLIELMO. DURANTE LA MATTINATA
HA AVUTO LUOGO LA GIORNATA FINALE DEL PROGETTO” GIOCO SPORT”, DOVE GLI
ALUNNI, INSIEME AI COMPAGNI DELLA PRIMARIA DI CASTELGUGLIELMO, HANNO
DATO IL VIA A UNA MANIFESTAZIONE SPORTIVA A BASE DI GARE A SQUADRE MISTE.
TUTTI HANNO PARTECIPATO CON ENTUSIASMO E SPIRITO DI COLLABORAZIONE E
ALLA FINE… UN PREMIO PER TUTTI: UN LIBRETTO, DEI COLORI E UNO YOGURT PER
MERENDA!
I BAMBINI E GLI INSEGNANTI HANNO TRASCORSO UNA PIACEVOLE GIORNATA
ALL’INSEGNA DELLO SPORT E DEL DIVERTIMENTO, GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE
E ALL’ORGANIZZAZIONE DELLA REFERENTE D’ISTITUTO PER LO SPORT
PROFESSORESSA BRAGA MONICA!
OGNI GIORNO E’ UNA SORPRESA
Mi chiamo Claudia e frequento la terza media a Castelguglielmo. La mia è
una scuola bellissima.
Ricordo che i primi giorni in prima media furono molto difficili, non
conoscevo quasi nessuno, era tutto nuovo e non sapevo come
comportarmi. I miei professori però hanno saputo, fin dal primo
momento mettermi a mio agio, all’inizio e ancora oggi: aiutandomi e
sostenendomi.
Questi tre anni alla scuola media sono stati magnifici, indimenticabili.
Ogni giorno per me è stato e continua a essere una sorpresa.
Ci sono stati giorni belli, brutti, allegri, stancanti, pieni di emozioni o
monotoni, ma tutti hanno fatto parte di un magico quadro dipinto con
tanti colori diversi da me, i miei compagni, i miei professori e tutte le
persone che ho conosciuto.
Il mio è stato un percorso non facile ma che mi ha aiutata tanto a crescere
e maturare, di esso non cambierei nulla e sarei pronta a ricominciare.
Però io ho quasi finito; sono consapevole di aver dato e ricevuto molto in
questi anni, ma sono anche pronta a scrivere un nuovo capitolo della mia
vita.
Per questo voglio ringraziare i miei professori e voglio far sapere a coloro
che già frequentano o frequenteranno la “Pio Mazzucchi” che questa è
una scuola stupenda, in cui ci sono persone che sanno renderti migliore.
Questo è ciò che è successo a me.
CAMPION CLAUDIA, 3^A- Sc. Sec. I° grado Castelguglielmo
I MIGLIORI ANNI
In questi tre anni di scuola alle medie sono successe molte cose ed io
ricordo tutto come fosse ieri. Per tutti sono stati tre anni intensi ma belli
poiché come classe siamo molto uniti; non manca però a volte qualche
tensione fra alcuni di noi e qualche marachella ogni tanto. I nostri
professori sono molto bravi, pazienti e accurati nelle spiegazioni. Nel
corso del nostro triennio sono state organizzate molte uscite didattiche:
in particolare quest’anno sono state più numerose. La nostra scuola
offre la possibilità di imparare uno strumento e molti di noi hanno
aderito all’iniziativa avviata parecchi anni fa dalla nostra preside
dott.ssa Lo Presti Katia Rosalba. Fin dalla prima media i nostri
professori ci hanno allevato come se fossimo figli loro. Il nostro primo
giorno lo passammo a conoscerci e a conoscere i professori che si sono
dimostrati disponibili, gentili e carini. Nel primo quadrimestre abbiamo
ripassato tutto ciò che era stato fatto alle elementari e siamo stati
introdotti nella vera essenza delle medie. Sempre uniti e a testa alta
siamo arrivati in seconda media: in questo nostro secondo anno le cose
si sono complicate poiché il programma, a detta di molti, era il più
intenso dei tre anni. In quest’anno scolastico abbiamo iniziato a
frequentarci anche al di fuori della scuola organizzando delle serate in
pizzeria. Al termine di questo impegnativo anno abbiamo perso un
compagno poiché non studiava. È già passato un anno e siamo in terza
media. Ogni giorno ci viene ripetuto il da farsi per gli esami poiché il
tempo stringe. Anche quest’anno il programma è abbastanza
impegnativo ed in più si è aggiunta una materia: algebra. Siamo stati
ben informati sullo svolgimento degli esami e delle prove invalsi; ci
esercitiamo ogni settimana con la professoressa di italiano. Tutti sono
impauriti da questi fattori, ma la cosa che preoccupa maggiormente è
l’eccessiva presenza di vari impegni che determinano la perdita di ore
di lezione. Concludo osservando che questi tre anni sono stati per noi
motivo di crescita e formazione. Sarà veramente doloroso doverci
separare al termine di questo meraviglioso triennio.
Galvani Andrea 3ªA- Scuola sec. I° grado Castelguglielmo
Il 6 maggio 2012 si è svolta, nella chiesa di Presciane, grazie alla disponibilità del parroco Pierantonio Castello, una manifestazione per ricordare Sara Fava la cui vita si è spezzata, prematuramente, a vent’anni. La presentazione e la conduzione sono stata affidate alla dott.ssa lo Presti
che , avendo conosciuto Sara, ha potuto tradurre in parole sentite lo sgomento e il dolore per una
vita volata via troppo in fretta. “ Sara è stata una allieva diligente che ha frequentato la scuola
dell’obbligo nell’I.C. di Fiesso Umbertiano; ha conseguito ,a pieni voti, il diploma di ragioneria e si
è iscritta alla facoltà universitaria di economia e commercio. Era una ragazza ricca di sensibilità e
molto disponibile con gli amici”. E’ grazie ad uno di loro, Enrico Vacchi, che è nata l’idea di indire
un concorso in ricordo di Sara. L’idea è stata raccolta dall’Amministrazione Comunale di Castelguglielmo che ha indetto il “Primo concorso di primavera” in collaborazione con la pro-loco di Castelguglielmo , la scuola primaria di San Bellino e le scuole di Castelguglielmo. Il tema del concorso, affrontabile in ambito letterario o grafico, verteva sulla farfalla perché questo lepidottero, anche se ha una vita breve, affascina per la sua bellezza che rimane impressa in chi la vede, analogamente al ricordo di Sara che rimane in quanti la conobbero. La partecipazione degli alunni è
stata molto alta: per ogni scuola sono stati premiati la migliore poesia e il migliore elaborato grafico con l’assegnazione di un attestato e di un buono acquisti. Sono stati scelti, altresì, la poesia e
il disegno da riprodurre su una targa che è stata collocata nel polo scolastico di Castelguglielmo
e, nello specifico, nell’aula di ed. artistica della scuola secondaria di 1° grado. I sindaci, Giorgio
Grassia e Massimo Bordin, hanno dichiarato la vicinanza alla famiglia Fava delle comunità da
loro rappresentate e hanno provveduto a premiare i vincitori del concorso:
_Rostellato Agata (sc.infanzia di Castelg.mo;
_Avanzi Enrico e Marchetti Diego(sc.primaria di San Bellino );
_Magagnini Chiara e Zerbinati Lara (primaria Castelg.mo);
_Avanzi Serena e Galvani Andrea (sc.sec.1°gr.di Castelg.mo). La poesia di Ghirelli Simone e il disegno di Balzan Jessica della sc.sec. di Castelg.mo sono stati scelti per la targa sopra menzionata.
Tutte le poesie premiate, insieme ad altre particolarmente significative,, sono state lette dagli autori e da Giulia e Chiara, amiche di Sara,durante la manifestazione. Alle premazioni si sono alternate brani musicali/vocali eseguite dagli alunni della Pio Mazzucchi,diretti dal prof.Monesi e
dalla prof.ssa Romanato, dal coro “Happy Voices “ di Molinella,diretto dal maestro Bregola,dal
soprano Romanato Loredana , dal mezzosoprano Laura Romanato e da Alessandro Ferraresi e
Marilena Davì. Le esecuzioni si sono tradotte in un messaggio corale di incoraggiamento a vivere
con pienezza la propria esistenza: stranamente una vita spezzata ha riproposto a tutti i presenti il
valore incommensurabile dell’esistenza umana che va vissuta con pienezza!I genitori di Sara hanno espresso il loro ringraziamento per questa manifestazione e le loro parole hanno trasmesso una
intensa emozione, trasformando questa domenica in una domenica indimenticabile.
TESTO COLLETTIVO
Sei nato all’alba. Eri stato un piccolo baule calmo, d’improvviso eri un leone.
Dopo poco eri nato. Ti ho guardato, odoravi della mia pancia, eppure ho
sentito subito che eri già una persona autonoma. Una sabbia vergine nella
quale noi avevamo il compito difficile di porre le prime impronte. Abbiamo
cercato di intuire le tue inclinazioni per aiutarti. Perché spingere un figlio in una
direzione che non è la sua è davvero un crimine. Mi chiedo se tutta quella
energia che ti circola dentro resisterà in questa pochezza che ci circonda. Forse
dovrei volerti più organizzato, invece mi piaci così, curioso, capace d’incanto.
È questa apertura, questo respiro partecipe che vorrei tu conservassi. Perché
purtroppo mi sembra che il mondo sia fatto di una colla nera che vuole
chiudervi i pori . I bambini si sono ridotti ad una schiera ridente di zainetti e
optional, serbatoio per i pubblicitari, senza sapori e senza i desideri. Vite
organizzate al dettaglio, niente spazi vuoti. Traghettati dalla piscina alla
lezione d’inglese, dalla scherma al computer, riempiti di merendine, di asma da
smog e di ansie da rendimento. Come farai a essere felice? Come farai a
districarti, ad interpretare, a scartare, a scegliere? Cerco di insegnarti l’esempio
della mia vita fuori dagli schemi. Lo faccio non comprandoti le cose, non tutte
almeno.
“Tutti ce l’hanno”, ti ribelli.” E tu non ce l’hai”.
In quel momento mi odi, ma io resisto, non voglio toglierti la capacità di
desiderare. Vorrei insegnarti l’indipendenza dello spirito, insegnarti a non
sprecare. Mi capita di spiare certe madri ”emancipate”, che guardano i loro figli
con facce tristi, perplesse. Non godersi i figli, che spreco. Perché poi dove stanno i
figli? In una certa semplicità che sembra diventata una fatica. I figli bisogna
lavarli, raccontare loro una favola, preparare per loro il sugo buono e riempirli di
baci.. Perché poi non basterà il cellulare per seguire i loro spostamenti. Crescono
in fretta, diventano adolescenti dagli occhi in fuga e dai passi strascicati.
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