ANNO XLV - N. 1-2 - GENNAIO-FEBBRAIO 2011 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1. DCB Genova” GENNAIO-FEBBRAIO 2011 1 VITA E MARE LE DIMENSIONI DEL FENOMENO PIRATERIA AL LARGO DELLA SOMALIA Sotto sequestro 27 navi e 700 uomini d’equipaggio In missione anti-pirateria al largo della Somalia, i militari di EunavforOperazione Atalanta svolgono soprattutto un’azione preventiva per scongiurare nuovi attacchi. Qui nella foto li vediamo mentre controllano un’imbarcazione sospetta: pescatori o banditi? Sono 27 navi sotto sequestro e più di 700 gli uomini in mano ai pirati somali: un bollettino che si aggiorna quasi quotidianamente; ci è sembrato giusto pubblicare questa lista, tratta dal sito www.eunavfor.eu. nel tentativo di dare una dimensione al fenomeno e un volto a tutti questi marittimi due volte invisibili, sia perchè scomparsi fisicamente dal mondo civile, sia perchè trascurati dai media internazionali. All’elenco seguente di 26 navi (aggiornato al 21-1-2011) vanno aggiunte le due petroliere catturate ai primi di A PAGINA 12 Il rischio di rispondere con le armi L’incognita sulle rotte del petrolio febbraio: la Savina Caylyn che trasportava 217mila tonnellate di greggio della compagnia Fratelli D’Amato, con 22 uomini a bordo, tra cui 5 italiani (tre campani: il comandante Giuseppe Lubrano di Procida, terzo ufficiale e allievo di coperta, oltre a un trentino e un laziale) e 17 indiani; la Irene SL con un carico di 260 mila tonnellate di greggio, battente bandiera greca e di proprietà di un armatore britannico, sequestrata con 25 uomini a bordo (7 greci, 1 georgiano, 17 filippini). SOCOTRA 1: in mano ai pirati dal 25-12-2009, sequestrata nel Golfo di Aden. Nave di proprietà yemenita, con 6 uomini d’equipaggio a bordo, provenienti dallo Yemen. ICEBERG 1: catturata il 29-32010. Ro-ro presa a 10 miglia dal porto di Aden, con 24 uomini di equipaggio. JIH-CHUN TSAI 68: Peschereccio di Taiwan sequestrato il 30-3-2010, con 14 uomini di equipaggio: capitano taiwanese, 2 cinesi e 11 indonesiani. RAK AFRIKANA: nave mercantile assaltata al largo delle Seychelles l’11-4-2010, battente bandiera St Vincent and the Grenadines; 26 uomini di equipaggio. PRANTALAY 11, 12 e 14: si tratta di 3 pescherecci tailandesi sequestrati il 18-4-2010: in tutto 77 marittimi catturati. TAI YUAN 227: peschereccio taiwanese preso il 6-5-2010 con 24 uomini a bordo: 9 dalla Cina, 3 dal Vietnam, 3 dalle Filippine, 7 dal Kenya e 2 dal Mozambico. SUEZ: nave da carico assalita il 2-8-2010, battente bandiera panamense, trasportava ce- Fonte: Eunavfor mento con 23 uomini a bordo, provenienti da Egitto, Pakistan, Sri Lanka, India. OLIB G: nave mercantile in ostaggio dall’8-9-2010, battente bandiera maltese, 18 uomini a bordo: 15 dalla Georgia, 3 dalla Turchia. ASPHALT VENTURE: in mano ai pirati dal 29-9-2010: asfaltiera da 3,884 tonnellate, è stata fermata mentre navigava da Mombasa verso Durban, 15 indiani bordo. IZUMI: catturata il 10-102010, battente bandiera panamense, trasportava acciaio verso Mombasa. 20 uomini d’equipaggio, tutti filippini. YORK: gasiera, fermata il 23-10-2010 al largo delle coste del Kenia, battente bandiera Singapore, di proprietà greca. 17 uomini d’equipaggio: comandante tedesco, 2 ucraini, 14 filippini. POLAR: sequestrata il 3010-2010, petroliera battente bandiera panamense con 24 uomini di equipaggio: 1 romeno, 3 greci, 4 montenegrini e 16 filippini. ALY ZULFECAR: catturata il 3-11-2010, nave passeggeri di bandiera Comoros, che viaggiava in acque della Tanzania. A bordo nove uomini di Dopo un lungo cammino iniziato nel 2008, il disegno del decreto legge sui lavori usuranti sta per essere completato. Il 28.01.2011 il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di decreto legislativo sul quale saranno sentiti i sindacati prima che il testo sia trasmesso alle varie conferenze e commissioni parlamentari. I benefici relativi a questa categoria di lavori (trattamenti pensionistici particolari) interessano quattro categorie: - lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti come da decreto Salvi (lavori in galleria, cave o miniere, in cassoni ad aria compressa, lavori svolti da palombari, lavori ad alte temperature, lavori di asportazione dell’amianto ecc.); - lavoratori notturni: a) lavoratori impegnati in lavori a turni, b) lavoratori impegnati per l’intero anno lavorativo; - lavoratori addetti alle linee a catena; - conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo. Manca la categoria del lavoro marittimo. (a pag. 2) (a pag. 2) COMPLEANNO VESPUCCI 80 anni di un veliero La nave scuola della Marina Militare Amerigo Vespucci ha compiuto 80 anni. “Non chi comincia ma quel che persevera”: questo il motto del veliero, considerato la nave più bella del mondo. Era il 22 febbraio 1931 quando fu varata nel Regio Cantiere Navale di Castellamare di Stabia. Una data simbolica visto che proprio il 22 febbraio, 500 anni prima, moriva il navigatore Amerigo Vespucci. Tutto è ancora originale: le vele in tela olona, le cime di materiale vegetale, le manovre che vengono rigorosamente eseguite a mano. PROBLEMATICHE FORMAZIONE: QUALE PERCORSO DIDATTICO PER RISPONDERE ALLA NUOVE NORME STCW Confronto serrato tra Capitani e ministero delle Infrastrutture Se non è usurante il lavoro a bordo La formazione degli Allievi, i nuovi programmi di studio degli Istituti di Logistica e Trasporti voluti dalla Riforma scolastica, le ultime regole internazionali in tema di percorsi formativi e il controllo della loro applicazione da parte dell’EMSA, la possibilità di avere crediti formativi per accedere all’Università da parte di coloro che sono in possesso della certificazione di abilitazione da primo Ufficiale di coperta o di macchina: in Italia le difficoltà nel cercare di coordinare e armonizzare tutto questo sono molteplici. Il Collegio Nazionale Capitani L.C. e M. partecipa attivamente a questo processo di innovazione, cercando di fornire un apporto costruttivo, con suggerimenti e consigli frutto della propria esperienza decennale in tema di formazione. Il conve- IN NORDEUROPA IL DATO DELL’OBESITÀ CRESCE TRA GLI EQUIPAGGI Posti di lavoro a rischio per marittimi sovrappeso Un recente studio sulle condizioni di salute della Gente di mare in Danimarca avrebbe messo in luce come i marittimi abbiano la tendenza a bere e a fumare di più rispetto alla restante popolazione e contemporaneamente a fare meno esercizio fisico. Secondo la ricerca i tre quarti dei marittimi sopra i 45 anni – sempre in Danimarca e dintorni – avrebbero problemi di peso. L’obesità oltre che un problema di salute personale può costituire un grave problema di sicurezza: in caso di emergenza a bordo, nell’utilizzare vie di fuga, scale, scialuppe di salvataggio. Il quotidiano nor vegese Aftenposten la scorsa primavera aveva già lanciato l’allarme: “Nel 2009 – si leggeva – 511 marittimi norvegesi hanno dovuto restituire il loro libretto di navigazione, perché talmente grassi da non potere compiere il proprio lavoro. Il loro numero è aumentato rispetto all’anno precedente del 20%.” E il giornale riportava il caso di un capitano sull’unità offshore Seven Sisters che aveva dovuto dimagrire da 168 a 100 Kg. per mantenere il proprio lavoro. Il Centro norvegese di Medicina marittima nel ritirare i certificati sanitari ai marittimi obesi, ritenuti inadatti alla professione, ha motivato la sua decisione dichiarando che “i problemi di peso e forma fisica sono di estrema importanza, per la sicurezza della nave” . A proposito di marittimi sovrappeso, hanno suscitato clamore le dichiarazioni del direttore di Stena Line, compagnia di traghetti che opera nel Mare del Nord: “Ormai i marittimi del Regno Unito – ha detto – sono tutti con la pancia e coperti di tatuaggi; gli olandesi giovani e in forma sul mare non ci vogliono più lavorare; gli unici sono i filippini a essere contenti di imbarcarsi con la nostra compagnia.” CMYN Dura la replica dei sindacati europei: “Queste parole sono una vergogna per la dignità di uomini e donne che vanno per mare con professionalità, con un’attenzione per la sicurezza della vita umana a bordo che non ha mai avuto precedenti. Urge la necessità di proteggere l’occupazione e le condizioni di lavoro nel settore dei traghetti europei. Molte delle aziende che lamentano difficoltà nel reclutamento di personale sono le stesse che non hanno mai investito in formazione e hanno sempre trascurato l’aspetto delle risorse umane.” gno organizzato dal Collegio il 30 novembre scorso a Genova si inserisce in questo contesto: ne è scaturito un documento programmatico, ricco di proposte, condiviso da diverse parti interessate. Il dialogo tra Collegio capitani, Istituti Nautici, Accademia Italiana della Marina Mercantile, Capitanerie di Porto, ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti negli ultimi mesi è diventato molto fitto. Con l’ultimo interlocutore in particolare il confronto ha portato a uno scambio di pareri di cui vorremmo dare testimonianza nelle pagine del nostro giornale, dove riportiamo ampi stralci del carteggio intercorso. In particolare la questione riguarda la preparazione degli studenti dei nuovi Istituti Tecnici Statali Logistica e Trasporti e IFTS, in conformità alla STCW ‘78 nella sua versione aggiornata. Come è noto il biennio degli Istituti Tecnici Statali Logistica e Trasporti è stato unificato ed è stato assegnato al triennio finale il compito di impartire le specificità tecniche. Su questo punto esistono profonde divergenze. L’Amministrazione sostiene che nel triennio finale degli Istituti Tecnici Statali Logistica e Trasporti la formazione degli studenti dovrà essere esaustiva al 100%. Il Collegio di conseguenza si chiede come verrà organizzato il percorso di studi specialistico che porti all’acquisizione delle nozioni teoriche necessarie per accedere all’esame di certificazione di abilitazione, come prescritto dalla STCW e richiesto dall’Agenzia tecnica europea EMSA. (segue a pagina 8) 2 GENNAIO-FEBBRAIO 2011 VITA E MARE A MESSINA CONCRETE INIZIATIVE CARATTERIZZANO LA QUARTA EDIZIONE DEL MEMORIAL SEGESTA Più sicurezza nello Stretto per ricordare i Caduti Alle ore 12.40 di sabato 15 gennaio in posizione 38°10’.9 N e 15°35’.4 E, dalla motovedetta CP2088 della Guardia Costiera di Messina, viene lanciata in mare una corona di alloro, salutata dalle sirene della nave traghetto “Iginia” e delle altre 12 unità navali presenti sul punto della tragica collisione. Viene così reso omaggio ai 4 marinai del Segesta, scomparsi nel funesto incidente di quattro anni fa. La toccante cerimonia suscita la commozione delle tantissime persone presenti sui ponti del traghetto, mentre gli altoparlanti diffondono la preghiera del Marinaio, recitata da un allievo dell’Istituto Nautico di Messina. Questo il momento più significativo del “Memorial Segesta”, organizzato dal Sasmant per non dimenticare le quattro vittime dell’equipaggio dell’HSC Segesta in servizio fra Messina e Reggio Calabria, che la sera del 15 gennaio 2007 si scontrò con il portacontainer Susan Borchard in transito verso Sud nello Stretto di Messina. La quarta edizione si è svolta a bordo della Nave Traghetto “Iginia” della flotta delle Ferrovie dello Stato, che opera nello Stretto di Messina. La manifestazione è iniziata con una tavola rotonda dal tema “Sulla rotta della Sicurezza – dalla formazione alla concertazione, quello che serve per una navigazione responsabile”. Al dibattito, coordinato dal com.te Sebastiano Pino presidente del Sasmant, hanno partecipato la professoressa Giuseppina Costa, dirigente scolastico del Nautico “Caio Duilio” di Messina, il c.v. Angelino Cianci, dell’Autorità marittima della navigazione nello Stretto di Messina, l’ing. Angelo Calluso direttore della Divisione Navigazione di RFI, il com.te Giorgio Blandina past-president del Collegio Nazionale Capitani di L.C. e M. Il com.te Andrea Allotta – delegato regionale della Sicilia ha portato il saluto della presidenza del Collegio Nazionale Capitani L.C. e M. che fin dalla prima edizione collabora con il Sasmant all’organizzazione del Memorial. Il presidente del Sasmant Sebastiano Pino ha voluto ricordare il tema trattato nella scorsa edizione del Memorial: la normativa di attraversamento e lo schema di separazione del traffico entrato in vigore il 1 dicembre 2009. Come si ricorderà erano state espresse delle riserve sulla bontà della scelta del nuovo schema con un punto di rotatoria posizionato a sud del porto di Villa san Giovanni ed erano state evidenziate delle preoccupanti criticità del sistema. Il com.te Pino è stato lieto di comunicare che dal proficuo dialogo con l’Autorità Marittima erano emersi risultati positivi che avevano portato ad una proposta di modifica condivisa. Il comandante Angelino Cianci, intervenuto subito dopo, ha confermato che una proposta di modifica, che tiene conto dei suggerimenti avanzati dai Capitani che operano nello Stretto e dall’esperienza maturata in questa prima fase di operatività del nuovo schema di separazione del traffico, è stata inoltrata al Comando Generale. Questa proposta elimina la contestata rotatoria, istituendo un’unica zona di precauzione con flussi di traffico di attraversamento paralleli ed apporta significativi cambiamenti alle zone di traffico costiero. Il responsabile dell’Autorità Marittima dello Stretto di Messina, rivolgendosi infine ai giovani, ha sottolineato l’importanza che la formazione scolastica riveste nella continua ricerca per migliorare il sistema di sicurezza dei trasporti marittimi. Tema ripreso e sviluppato dalla prof.ssa Giuseppina Costa che ha rimarcato il ruolo determinante che la formazione scolastica ricopre nella ricerca del comune obbiettivo della sicurezza dei trasporti. “La riforma -ha aggiunto- è stata molto contestata e ha posto problemi seri alla scuola secondaria superiore con tagli lontani da un ragionato intento riformatore”. La prof. Costa sottolinea infine gli aspetti positivi di un importante esperimento che ha visto svolgere gli esami per le abilitazioni ad Ufficiale di Navigazione e di Macchina, della Direzione Marittima di Reggio Calabria, direttamente nei locali dell’Istituto Nautico Caio Duilio di Messina (vedi a pagina 4). Il comandante Giorgio Blandina traccia, invece, un quadro che coinvolge le varie com- ponenti che costituiscono la sicurezza, nella logica del sistema economico, industriale e commerciale, in relazione alle risorse umane. E auspica che le società marittime considerino sempre più i costi legati alla sicurezza non un mero costo accessorio ma un vero e proprio investimento. Approfondisce gli aspetti legati all’entrata in vigore del codice ISM (International Safety Management) e afferma che l’istituzione della figura di D.P.A. ha in qualche maniera responsabilizzato gli armatori, costringendoli a stabilire un criterio minimo di sicurezza e di prevenzione dell’inquinamento marino. Importanti contributi sono stati inoltre forniti dagli interventi del comandante della Capitaneria di porto di Messina C.V. Antonio Musolino, del direttore marittimo della Sicilia orientale contrammiraglio Domenico De Michele e del sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca. Apprezzati interventi anche del Com.te Salvatore Mare, segretario della LAAM (Lega Autonoma delle Associazioni Marinare) con sede a Torre del Greco, alla quale aderisce anche il Sasmant e del Dr.Cap. Ciro Iacomino presidente della CAMADI, Associazione dei Capitani Marittimi d’Italia di Torre del greco da sempre presente a questo evento. E’ seguita la cerimonia di consegna delle borse di studio intitolate ai membri dell’equipaggio del Segesta: Sebastiano Mafodda, Marcello Sposìto, Palmiro Lauro e Domenico Zona ed inoltre a Salvatore Denaro Elettricista morto nel 2001, in un infortunio sul lavoro sulla N/T Scilla e a Luciano Maggi segretario nazionale Filt-Cgil prematuramente scomparso. Sono stati premiati gli studenti dell’Istituto Nautico “Caio Duilio” di Messina che hanno riportato la migliore votazione nelle varie classi ed i migliori diplomati della sezione Capitani e Macchinisti: Daniele Ripa, Domenico Gabriele De Mariano, Alessandro Ripa, Stefano Tracuzzi, Jean Pierre Russo, Giuseppe Frisone, Antonio Morale, Francesco Costa, Fabio De Maggio, Santi Giuseppe Mazzeo, Rosario Messina e Andrea Rundo. SEBASTIANO PINO Alcuni momenti della cerimonia a bordo della nave Iginia: l’uscita dal porto di Messina per raggiungere il punto dove avvenne la tragedia, la premiazione dei migliori studenti dell’ITN Caio Duilio e la sala affollata all’interno del traghetto LE ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO Comunicato del Collegio Capitani Il Consiglio direttivo del Collegio nazionale Capitani l.c. e m., Compartimento di Genova, ha emesso il seguente comunicato. Il 27 marzo 2010 il com.te Giorgio Blandina ha rassegnato nelle mani del Consiglio Direttivo le dimissioni spontanee e irrevocabili da presidente del Collegio Nazionale Capitani. Da quel momento è iniziato un bombardamento di messaggi offensivi inviati dall’ex presidente a danno del Collegio, oltre che all’ indirizzo dell’associazione, delle delegazioni e di tutti i soci, anche a persone, organi di stampa, enti, istituzioni al di fuori dell’associazione, colpendo sempre con frasi volgari, ingiuriose, non corrispondenti a verità, la presidenza e il consiglio del Compartimento di Genova. Con accanimento morboso ha continuato per 10 mesi a riempire pagine web e spedire e-mail perseguendo una campagna diffamatoria e denigratoria, alla quale mai il Compartimento di Genova ha risposto. Non contento, su sua richiesta è stato convocato il consiglio dei Probiviri, per un unica lettera ritenuta da lui offensiva.Di fronte a questo passo, anche l’attuale presidenza del Compartimento di Genova ha deciso di appellarsi ai Probiviri. Una volta ascoltate le parti e presa visione dell’ingiuriosa mole di messaggi inviati a danno del Collegio, i Probiviri hanno proposto la radiazione del socio Blandina. Il consiglio nazionale all’unanimità ha ratificato la proposta. Elezioni: Allo scadere dei termini per presentare le liste per il rinnovo delle cariche del Compartimento di Genova, il 3 dicembre scorso, sono pervenute le candidature a consigliere di molti soci residenti al di fuori della Regione Liguria. I Compartimenti del Collegio sono nati storicamente con la funzione di radicare l’associazione al territorio: che senso avrebbe una sede dove non ci fosse mai nessun consigliere? In previsione della situazione anomala che si sarebbe presentata, era stato convocato il Con- siglio Nazionale per deliberare un’aggiunta chiarificatrice allo Statuto che prevedesse il Consiglio composto da candidati residenti nella regione Liguria. Esendo stretta la tempistica si è in seguito deliberato di prorogare di un mese il periodo di presentazione di eventuali nuove candidature. Comunque l’opera di denigrazione da parte dell’ex presidente continua. Tutto questo ci ha costretti nostro malgrado a inviare una diffida al Com.te Blandina. CONSIGLIO DIRETTIVO COMPARTIMENTO DI GENOVA COMPARTIMENTO DI GENOVA Ultimi chiarimenti per votare il Direttivo La commissione elettorale informa che a seguito della circolare in data 26.01.2011 il termine di presentazione di candidatura alle cariche nel Consiglio Direttivo è scaduto, improrogabilmente, il 24 febbraio 2011. Risultano eleggibili i candidati elencati nel numero di “Vita e Mare” del novembre-dicembre 2010 pag. 2. Ricordiamo che i Consiglieri da eleggere sono almeno otto per la coperta e otto per la macchina. I sindaci eleggibili sono quattro. Le schede per le votazioni, verranno spedite ai soci entro il 15 marzo 2011. Lo spoglio delle schede avrà inizio il 1 Luglio 2011 e pertanto si raccomanda ai soci di far prevenire la propria scheda prima di quella data. Si ricorda che un nominativo può essere votato per più di una carica. I Probiviri, saranno nominati, a norma di Statuto, dal Consiglio Direttivo eletto. I responsabili delle delegazioni del compartimento, fanno parte di diritto del consiglio direttivo. DALLA PRIMA PAGINA - DALLA PRIMA PAGINA - DALLA PRIMA PAGINA - DALLA PRIMA PAGINA - DALLA PRIMA PAGINA - DALLA PRIMA PAGINA Sotto sequestro 27 navi e 700 uomini d’equipaggio equipaggio e 20 passeggeri, tutti provenienti da Tanzania, Madagascar e Comoros. HANNIBAL II: catturata l’11-11-2010, chimichiera battente bandiera Panama presa a 860 miglia a Est del Corno d’Africa, mentre navigava dalla Malaysia verso Suez, con un carico di olio vegetale; 31 uomini d’equipaggio: 23 Tunisini, 4 Filippini, 1 Croato, 1 Georgio, 1 Russo, 1 Marocchino. YUAN XIANG: sequestrata il 12-11-2010. Nave da carico cinese, bandiera Panama, 29 marittimi cinesi a bordo. ALBEDO: sequestrata il 25-11-2010. Mercantile battente bandiera Malaysia con 23 marittimi a bordo (da Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka, Iran). JAHAN MONI: presa il 5-122010. Nave mercantile in navigazione dall’Indonesia verso la Grecia via Singapore, carica di minerale di nickel, 26 uomini a bordo. PANAMA: catturata il 10-122010: nave container bandiera Liberia in viaggio dalla Tanzania a Beira. 23 marittimi tutti dalla Birmania. RENUAR: catturata l’11- 12-2010, rinfusiera, bandiera di Panama con 24 Filippini a bordo. ORNA: in mano ai pirati dal 20-12-2010, rinfusiera bandiera Panama, catturata a 400 miglia nord est rispetto alle Seychelles con 19 marittimi a bordo. THOR NEXUS: presa il giorno di Natale 2010, rinfusiera di bandiera tailandese, con 27 uomini tutti dalla Tailanda. SHIUH FU NO 1: anche questo peschereccio sparisce il giorno di Natale 2010, con 26 marittimi da Taiwan, Cina e Vietnam. EMS RIVER: catturata il 2712-2010, mercantile bandiera Antigua e Barbuda con 8 uomini a bordo. VEGA 5: peschereccio sequestrato il 31-12-2010, battente bandiera Mozambico, 24 uomini di equipaggio a bordo, 2 dalla Spagna, 3 dall’Indonesia, 19 dal Mozambico BLIDA: sequestrata il 1° gennaio 2011, la bulk carrier battente bandiera algerina navigava a 150 miglia a Sud Est di Salalah (Oman). 27 uomini di equipaggio da Algeria, Ucraina e Filippine. CMYN Se non è usurante il lavoro a bordo Cgil, Cisl e Uil intendono opporsi a questa esclusione. In particolare Giuseppe Caronia, segretario generale della Uiltrasporti, si è pronunciato molto duramente: “Quello dei marittimi è un lavoro faticoso e stressante al pari dei minatori; il personale navigante -ha detto- deve subire prolungate assenze dalla propria casa, deve lavorare in ambienti spesso molto rumorosi e in maniera continuativa. Dovrebbe essere la categoria al primo posto per usura e invece non c’è proprio”. A questi disagi si aggiunge il problema dell’amianto per il quale, ha detto Caronia “La legge riconosce benefici a lavoratori come gli ormeggiatori e i portuali che solo occasionalmente hanno avuto contatto con l’amianto, mentre il marittimo è stato escluso dall’elenco”. GENNAIO-FEBBRAIO 2011 3 VITA E MARE LA CASA DI RIPOSO DELLA GENTE DI MARE A CAMOGLI La Casa di riposo per la gente di mare “Ammiraglio Giovanni Bettolo” è stata realizzata grazie ad una idea dell’avv. Lorenzo Bozzo nel lontano 1918, dalla Società Capitani e Macchinisti Navali, dall’Unione Marittimi di Camogli con la fattiva collaborazione del Ministro della Marina Mercantile e della Cassa Marittima, negli anni 1928-1931. In quel tempo le Società “Opera Pia Casa di Riposo Ammiraglio Giovanni Bettolo” e “Capitani e Macchinisti Navali” di Camogli hanno portato avanti un raccolta di fondi rivolgendosi a tutti i marittimi italiani, sia imbarcati che in attesa d’imbarco, su tutte le navi, in modo speciale su quelle da passeggeri, riuscendo a mettere insieme la fantastica somma di 750.000 lire che è poi risultata essere pari alla metà del capitale necessario alla costruzione della Casa. La risposta delle associazioni dei marittimi è stata grandiosa e Voluta da tutti i marittimi ora rischia di scomparire? molto probabilmente anche qualcuno degli antenati degli attuali vostri soci avrà di sicuro partecipato alla raccolta. Anche il Comune di Camogli ha collaborato offrendo, senza alcuna ricompensa, l’area su cui è stata fabbricata la struttura. In tutto questo tempo, ogni anno una cinquantina di marittimi anziani provenienti da ogni parte d’Italia ha usufruito del ricovero offerto dalla Casa; soltanto in questi ultimi anni abbiamo dovuto rimarcare una loro, anche notevole, diminuzione. In questi ultimi tempi però ci azzardati in avvenire ed è per questo motivo che vi inviamo questa nostra lettera soltanto a puro termine informativo, nella speranza che vogliate collaborare con noi per aiutare i marittimi nel caso che la situazione potesse cambiare. E’ comunque nostra intenzione, nel deplorevole caso che i nostri timori si dovessero avverare, di chiamare tutti i naviganti a diventare soci della nostra “Opera Pia Casa di Riposo della Gente di Mare Giovanni Bettolo” di Camogli. La quota di partecipazione puramente simbolica potrà essere di Euro 5 (cinque) all’anno, naturalmente saranno previsti altresì i soci sostenitori. Se lo desiderate, possiamo inviare il “Modulo Richiesta” di accettazione della Casa di Riposo Gente di Mare “Ammiraglio Giovanni Bettolo” destinato agli eventuali marittimi che potessero essere interessati. sono pervenute insistenti voci di una volontà da parte di gente senza scrupoli, di utilizzare in modo diverso la Casa che è posta in un magnifico angolo sulla costa della nostra Camogli. La nostra Società ha ripetutamente chiesto alla Direzione della struttura, proprietà Inps Liguria, una garanzia di continuazione nell’utilizzo attuale ottenendo da parte dell’Inps nella persona sia del direttore della Casa che dal direttore regionale la più ampia conferma della volontà di gestire, come sempre è stato fatto, la Casa di riposo. Abbiamo però ragione di temere che tentativi di destinare il ricovero ad altri usi meno PROSPERO SCHIAFFINO ideali saranno certamente (presidente associazione “G. Bettolo”) UNA PRESIDE DELL’ITN E TRE COMANDANTI NEI PORTI DI POZZUOLI, TORRE ANNUNZIATA E PROCIDA Le signore al timone nel Golfo di Napoli Recenti statistiche in campo internazionale, elaborate annualmente dall’Istituto Strategico, hanno evidenziato che i paesi che si affidano maggiormente all’apporto delle donne a capo di enti, istituzioni, aziende, sono più “virtuosi” rispetto a quelli dove le donne che ricoprono cariche di responsabilità sono in numero inferiore. Nell’isola di Procida due donne sono a capo delle due più importanti marinità dell’Isola. La prof. Maria Salette Longobardo è la prima donna a ricoprire il ruolo di preside del glorioso Istituto Nautico Francesco Caracciolo, uno dei più antichi e prestigiosi d’Italia; e il tenente di vascello (CP) Flavia La Spada dirige la Capitaneria di Porto di Procida, per la prima volta nella storia dell’isola. Maria Salette Longobardo, quattordicesimo anno quale dirigente scolastico, procidana doc, si è così espressa in un’intervista a Domenico Ambrosino, direttore del giornale locale:“Il compito che ho intrapreso mi carica di grandi responsabilità. Sono consapevole che non mancheranno difficoltà e giorni difficili. Ma sono convinta che con l’equipaggio che mi trovo, di docenti e non docenti, tutti motivati e preparati, porteremo in porto un buon anno scolastico nella formazione umana, professionale e culturale degli allievi delle isole di Procida ed Ischia. Nella nostra attività coinvolgeremo innanzitutto i genitori, la cui collaborazione è decisiva nella crescita complessiva dei ragazzi. Con calore quindi si rivolge agli studenti, incoraggiandoli a persistere negli studi ed esortandoli ad approfondire delle scienze informatiche e la conoscenza della lingua inglese, essenziali per avvicinarsi nel mondo del lavoro odierno. L’altra protagonista della rosea presenza femminile è il ten. vasc. (CP) Flavia La Spada, figlia d’arte – il padre generale dei Carabinieri – laurea in giurisprudenza, corso di specia- lizzazione in diritto, economia e politiche della Comunità Europea, parecchi corsi post universitari, approdata nel Corpo delle Cp. Il 5 settembre 2001 giura fedeltà alla Repubblica Italiana; collabora con la Rivista Militare, con la Rivista Marittima e con il notiziario della Guardia Costiera. Presta servizio a Porto Empedocle e a Gaeta. Dall’8 settembre del 2010 è Comandante della Capitaneria di Procida; ha una figlioletta Vittoria di 6 anni. “Procida mi sta già nel cuore – ha detto – la gente dell’Isola ha il mare nel sangue e i giovani sono naturalmente ricettivi alle iniziative legate al mare.” I principali temi per ora nella lista del Comandante La Spada sono la difesa dell’ambiente marino, l’escavazione del porto, la nuova organizzazione portuale a Marina Grande e Marina Corricella, il problema dello sversamento di rifiuti di ogni genere nelle acque portuali. Si tratta di questioni per le quali la Addio al com.te Mattera Il 14 dicembre 2010 ha lasciato questo mondo, all’età di 58 anni, il socio comandante Marino Mattera. Il Collegio Nazionale Capitani L.C. e M. partecipa al dolore della famiglia ed esprime le sue condoglianze alla moglie sig.ra Adelina ed ai suoi tre figli. CMYN Nella foto (da sinistra) sono ritratte Caterina Piccirilli, Claudia Di Lucca e Flavia Spada, nuovi comandanti delle capitanerie di porto rispettivamente di Pozzuoli, Torre Annunziata e Procida. Tutte laureate in giurisprudenza e formatesi all’Accademia della Marina Militare di Livorno, sono al timone di tre porti strategici per l’attività di sorveglianza del Golfo di Napoli. giovane comandante richiede impegno e diligenza non solo ai diretti collaboratori. Sotto la spinta del prof. Domenico Ambrosino, direttore del locale periodico, giornalista del MATTINO di Napoli, già insegnante dell’Istituto Nautico, si è riusciti sull’isola a coinvolgere in varie iniziative una serie di soggetti che sul mare e con il mare studiano, vivono e lavorano. Capitanerie dunque, e non solo: docenti universitari e studiosi di oceanografia, ambiente, biologia marina, esperti e ricercatori del CNR, armatori, comandanti e direttori di macchina, manager dello shipping, scrittori di mare. Auguro alle due Signore del Mare di Procida d’incontrare un buon vento di maestrale “bello come può essere il vento; il più bello; il più pulito e luminoso di tutti i venti” (come lo descrive Vittorio G. Rossi). SALVATORE SCOTTO DI SANTILLO 4 VITA E MARE NOVITÀ A REGGIO C. NEGLI ESAMI PER I TITOLI PROFESSIONALI Positiva alleanza tra Capitaneria e Istituto nautico Grazie a un’intesa tra la Direzione marittima di Reggio Calabria e l’Istituto Tecnico Nautico di Messina, si sono conclusi in tempi brevissimi gli esami per il conseguimento delle abilitazioni professionali per il settore di coperta e di macchina per gli iscritti alla gente di mare. Le prove sono iniziate il 26 ottobre scorso presso lo storico edificio dell’ITN Caio Duilio, con lo scritto di inglese e sono state chiuse in meno di un mese, garantendo in tal modo ai candidati l’accesso al mercato del lavoro in tempi rapidi, con una maggiore qualifica professionale. Il direttore marittimo di Reggio Calabria, capitano di vascello Vincenzo De Luca, nel ricordare che si tratta della prima volta che gli esami vengono svolti fuori dalla sede dell’autorità marittima, evidenzia che l’intesa ha garantito all’utenza la rapidità nello svolgimento degli esami, quindi maggiore efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa. Questo nonostante si fossero presentati ben 152 candidati, provenienti da molte regioni d’Italia. La positiva esperienza sarà ripetuta anche alla prossima sessione. I marittimi italiani dopo il periodo di formazione scolastica presso gli istituti nautici o ad indirizzo marittimo e un La commissione esaminatrice all’ITN Caio Duilio di Messina primo periodo di imbarco, per poter svolgere incarichi di responsabilità nella conduzione della navigazione o di direzione delle macchine, sono chiamati a svolgere degli esami davanti a una commissione composta da ufficiali delle capitanerie di porto, docenti di navigazione, macchine marine e inglese, comandanti e direttori di macchina in attività, nonché funzionari ministeriali. Nelle commissioni si sono alternati molti professori del Caio Duilio ma anche altri docenti provenienti dagli istituti nautici di Riposto, Crotone e dagli Istituti professionali marittimi di Corigliano Calabro e Villa San Giovanni. NAVI GASIERE NEI PORTI EUROPEI Nuove regole in banchina L’UE ha deciso di permettere alle navi gasiere di usare all’ancora nei porti europei una miscela di gas evaporato unito a combustibile pesante, come alternativa all’uso di combustibile leggero a basso contenuto di zolfo. Per poter usufruire di questa possibilità si richiede alle navi LNG di: – Aderire ai criteri di calcolo contenuti nell’annesso alla Commission Decision. - Passare alla miscela di gas evaporato e combustibile non appena possibile dopo l’ormeggio ed usarlo il più a lungo possibile prima della partenza. - Ottenere una riduzione nelle emissioni di zolfo equivalenti a quelle che si otterrebbero usando combustibili con contenuto di zolfo uguale o inferiore allo 0,10%. - Mantenere un registro sulla qualità e sulla quantità di combustibili usati, tramite un continuo monitoraggio e misurazione del consumo di gas evaporato e combustibile liquido. Il dirigente scolastico, prof. ssa Giuseppina Costa, sottolinea come la partecipazione di docenti costituisca un importante ritorno sia in termini di verifica della completezza dei programmi scolastici, sia per l’affinamento delle metodologie di insegnamento; la scuola quindi non si limita a preparare i giovani durante gli studi superiori, ma svolge un importante ruolo di verifica nelle successive fasi della loro vita professionale, creando il collegamento col mondo del lavoro. All’efficienza di tale organizzazione non è corrisposta purtroppo altrettanta validità da parte dei candidati nel Restriction and fines for ship’s crew members Members are informed that the Brazilian ports of Recife and Suape apparently impose fines on crew members not in possession of a Seafarer’s Identity Document (SID) issued in accordance with the International Maritime Organization (ILO) Convention no. 108 on Seafarers’ Identity Documents or, alternatively, a passport with valid visa according to a principle ofnsubstantial equivalence. As far as the Secretariat is informed, fines are even imposed on vessels in situations where no crew members have attempted to go ashore. BIMCO considers that such a practice is manifestly unfair and contrary to ILO Convention no. 108 as well as its successor Convention no. 185, which will soon be applied in Brazil. With this background, the Secretariat has contacted the respective ports explaining the problematic nature of these fines, as there is no requirement in either Convention for seafarers to hold such documents. The Brazilian Embassy in Copenhagen has equally been requested to assist in solving this issue by contacting the appropriate governmental agencies in Brazil. Members will be informed about developments on BIMCO Live, but should take the risk of fines into account when planning their operations. GENNAIO-FEBBRAIO 2011 AGGIORNATA E RINNOVATA NELLA VESTE GRAFICA La guida di Prefumo agli esami professionali superare felicemente la prima prova scritta di inglese, che è propedeutica. Questo nonostante tutta la disponibilità e comprensione possibile da parte della commissione esaminatrice. Sono stati ammessi in tutto144 esaminandi, 92 di coperta e 52 di macchina. Allo scritto di inglese su 68 di coperta presentatisi sono stati ammessi alle prove orali in 37; su 41 di macchina sono stati ammessi alle prove orali in 8. Molto meglio le prove successive: su 49 di coperta ammessi sono risultati idonei 35; su 10 di macchina, 7 idonei. Di fronte a tali risultati c’è chi nella commissione esaminatrice si sente angosciato: “Bocciare questi ragazzi, magari per seconda e terza volta, significa non farli più lavorare: se non superano l’esame le compagnie li lasciano a terra! La situazione è drammatica: è a rischio la nostra marineria. La prova di inglese scritto non era poi così difficile, ma l’inglese formale delle Convenzioni bisogna saperlo tradurre. E’ servita a poco la grande disponibilità di tutti professori, che partecipano quasi da volontari alle sessioni, visto che percepiscono 1,93 euro netti a giornata, il che spiega anche la difficoltà riscontrata dall’amministrazione a comporre le commissioni. E’ un sistema che comunque andrebbe rivisto; non è neppure giusto che i ragazzi migrino da un posto all’altro, che non abbiano facilità a seguire e ascoltare le domande degli esami... Almeno si iniziasse a parlare di questi problemi...” CMYN E’ uscita in versione aggiornata al 2010 l’opera dell’ing. Giorgio Prefumo “Guida all’esame di Ufficiale di Macchina” nei due volumi, il primo dedicato all’Ufficiale di guardia o Aspirante capitano di macchina, il secondo per il Primo ufficiale o Capitano di macchina. I due tomi, quarta edizione aggiornata nella parte tecnica e normativa, migliorata come stampa e in formato più leggibile A4, si completano e si integrano, rappresentando una guida utile al superamento degli esami professionali. L’opera, sponsorizzata da Collegio Nazionale Capitani L.C. e M., si compone di 1.000 pagine e 400 figure e tabelle, conformi ai programmi IMO-STCW e D.M. 17/12/2007. L’autore è stato per anni docente di Macchine Marine, per 13 anni preside di Istituti Nautici, quindi Commissario d’esame in Direzione marittima a Genova. I libri si trovano presso la Casa Editrice Bozzi, via Cairoli 2 r, 16124 Genova, 010 2461721 e-mail: [email protected]. Cambio al vertice in Federmare Paolo d’Amico è stato eletto presidente della Federazione del sistema marittimo italiano per il biennio 2011-2012. Presidente della Confederazione Italiana Armatori dal marzo 2010, D’Amico è a capo della Società di Navigazione omonima e della Compagnia Generale Telemar. Tra gli altri incarichi, è consigliere dell’associazione internazionale degli armatori di navi cisterna (Intertanko). Corrado Antonini, che ha ricoperto la carica di presidente della Federazione dal 1997, è stato nominato presidente d’onore, con l’incarico di seguire gli affari europei e internazionali. Dal 2006 il Collegio Nazionale Capitani L. C. e M. fa parte del Consiglio direttivo della Federazione del Mare. PREMIATI I MIGLIORI STUDENTI DELL’ITN A Trieste Targhe San Giusto Il Collegio di Trieste dei Patentati Capitani di L.C.e M. anche quest’anno ha voluto rinnovare la cerimonia di premiazione dei migliori diplomati 2010 dell’ITN “Tomaso di Savoia Duca di Genova”, con la consegna delle targhe “San Giusto 2010”. La cerimonia si è svolta il 17 dicembre scorso nella sala “Conference Room” gentilmente concessa dalla Soc.Italia Marittima. Davanti a un folto pubblico, il presidente del Collegio di Trieste Luciano Tomasini ha accolto i ragazzi meritevoli e ha ringraziato coloro che hanno sostenuto l’iniziativa: la Provincia di Trieste, l’Italia Marittima S.p.A., La SIOT-Oleodotto Triestino, la Tripmare-Ocean Armatori e il Propeller Club Port of Trieste. Sono intervenuti il comandante del porto di Trieste e il cap. Paolo Zanon di Italia Marittima. E’ seguita la consegna delle targhe ai diplomati: per la Sezione Trasporti marittimi, Alberto Costa (esito 84/100); per Apparati ed Impianti marittimi, Francesco Limoncin (76/100); per Costruttori navali, Francesco Pinna e Matteo Cassio (96/100). Il socio consigliere del Collegio Guido Gramenuda ha assegnato la borsa di studio intitolata ai propri genitori al migliore studente della V classe T.M. Alessandro Savio. GENNAIO-FEBBRAIO 2011 TRA NUCLEARE ED ENERGIE RINNOVABILI La Super Eco Ship ultima promessa Chi sa se nel prossimo futuro (2030/50) prevarrà nel trasporto marittimo il “combustibile” nucleare o l’installazione di pannelli solari e vele retrattili, per abbattere le emissioni di CO2 . O l’utilizzo di LNG come combustibile a bordo delle navi. In Giappone (ma la nave intelligente, senza equipaggio, progettata negli anni 70 dal Sol Levante, non navigò mai), è già visibile il modello della Super Eco Sship, una portacontenitori del NYK’s Technical Group, studiata in collaborazione con AP Moller-Maersk e il DNV. Dovrebbe portare entro il 2030 alla realizzazione di una unità portacontenitori con otto vele retrattili e 31.000 m2 di pannelli e cellule solari: obiettivo: 69% di CO2. A dirla tutta, ci sembra un marchingegno troppo complicato: una nave deve trasportare, e sia che si tratti di contenitori, come tutti gli altri carichi, ci sono problemi di 5 VITA E MARE FERMO DA 45 ANNI, ORA SI PENSA DI RESTAURARLO Bentornato United States il transatlantico più veloce È ferma da 45 anni nel porto di Filadelfia la nave passeggeri che fu la più veloce del mondo, di tutti i tempi. Il transatlantico United States dal 1966 è solo un relitto, ma un manipolo di appassionati ha deciso di intervenire per trasformarlo in struttura turistica galleggiante. Costruito all’inizio degli anni Cinquanta in piena guerra fredda, disegnato dall’architetto Francis Gibbs, era stato progettato per essere riconvertito velocemente in nave militare. Da quando effettuò il viaggio inaugurale nel 1952 (come l´italiana Andrea Doria), da New York a Southampton, il suo record di velocità nell’Atlantico è rimasto imbattuto. Nello stesso anno, è la nave detentrice del famoso Hales trophy, Nastro azzurro, per la traversata verso ovest, con il tempo record di 3 giorni 12 ore e 12 minuti, alla velocità media di circa 35 nodi. stivaggio, movimentazione, per non parlare di automazione nave e formazione equipaggi. I porti si stanno attrezzando per fornire energia elettrica alle navi ormeggiate, i motori devono essere costruiti con limiti precisi riferiti alle emissioni, gli equipaggi vivono e operano a bordo: insomma si tratta di una realtà convulsa tra sicurezza, navigazione, operazioni commerciali, tempi ridotti di carico e scarico delle merci. Le previsioni di mercato dicono che ci sarà un aumento del 4% nel commercio m a r i t t i m o, fo r s e p re v a r rà un eccesso di offerta di stiva in certi settori, ma nel complesso le previsioni tra porti di transhipment per le PC, il nuovo Canale di Panama , gli stati emergenti che importano, insediamenti petroliferi nuovi, la macchina del traffico merci si è messa in moto. Come saranno le navi del futuro? DECIO LUCANO UNA NOTA DEI SINDACATI MARITTIMI A PROPOSITO DEL REGISTRO INTERNAZIONALE Sui traghetti giusta difesa del lavoro italiano a bordo Le segreterie nazionali FiltCgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti sono intervenute con un ampio documento nel dibattito in corso sul Registro internazionale, provvedimento varato dal governo a fine 1997 al fine di dare sviluppo alla flotta mercantile nazionale alle prese con una grande fuga all’estero, presso bandiere più convenienti. I tre sindacati ricordano anzitutto che l’argomento occupazione dei marittimi italiani, da sempre al centro della sua azione e delle sue politiche contrattuali, è alla base della decisione politica legislativa di creare con la legge 30 il Registro Internazionale Italiano. La scelta del sindacato è stata pressoché obbligata. Non esistono leggi internazionali e tanto meno comunitarie che obblighino un armatore a battere una certa bandiera ed ad utilizzare personale di una specifica nazionalità. La nave è una fabbrica che può essere delocalizzata (cambio di bandiera ed equipaggio) in poche ore senza impedimento alcuno, anzi l’azione sindacale attivata dal sindacato finlandese per impedire il cambio di bandiera da finlandese ad estone del traghetto Rosella è approdato alla Corte suprema europea che di fatto ha condannato l’azione sindacale e deciso per il risarcimento dei danni all’armatore. A questo primo ragionamento che vede l’armatore libero nelle proprie scelte dobbiamo aggiungerne un altro che riguarda i running costs (bunker, spese portuali etc); sfortunatamente l’unica variabile è il costo del personale: per dare un’idea diciamo che il costo di un Marinaio Abilitato italiano al minimo contrattuale e in (Foto Lorenzo Impagliazzo) dollari è di 5.129 al mese, contro i 977 che è il minimo ILO. Per quanto riguarda il sindacato internazionale il minimo che esso si sforza di far applicare su bandiera di convenienza è di 1.675 U$. In ogni caso appare chiaro che sul mercato internazionale il differenziale di costi è notevole ed incide pesantemente sulle scelte armatoriali. Per i motivi sin qua illustrati, legati a situazioni di mercato e non certo voluti dal sindacato, gli anni settanta ed ottanta hanno visto una fuga delle nostre navi verso bandiere di convenienza con perdita enorme di posti di lavoro. La fuga in qualche modo doveva essere arrestata. In molti paesi ad economia avanzata questo trend ha portato alla totale scomparsa di marittimi nazionali salvo qualche ufficiale. Qui va citato un altro dato che permette di comprendere la situazione occupazionale del comparto marittimo. A livello mondiale, secondo gli ultimi dati Bimco, mancano 25.000 ufficiali e sono esuberanti 500.000 di ratings ovvero sottufficiali e comuni, dato che chiarisce come mai sul mercato si possano reperire ratings preparati e a costi molto bassi. L’occupazione, i costi e il Registro Internazionale. Di fronte alla situazione sin qui illustrata e di fronte al fatto che l’armatore non ha vincolo alcuno nelle proprie scelte, l’unica soluzione per impedire la fuga delle navi all’estero è stata quella di creare condizioni normative ed economiche favorevoli agli armatori italiani, affinché ritornassero alla bandiera Italiana. E’ bene chiarire che nel traffico internazionale di fatto l’occupazione nazionale era già sparita e quindi aver accettato il principio degli equipaggi misti su quella tipologia di traffico attraverso il meccanismo del registro internazionale, ha significato parziale recupero di occupazione. Per quanto riguarda il cabotaggio nazionale c’è sempre stata e c’è la posizione ferrea di difesa della nostra occupazione cosa più difficile nel cabotaggio con toccate internazionali viste le normative europee della direttiva 3577/92. Il Registro Internazionale ha avuto come effetto di abbassare notevolmente i costi del personale italiano attraverso meccanismi quali oneri sociali a carico dello Stato, un credito di imposta a favore degli armatori e non ultima una legge separata per introdurre anche in Italia il meccanismo della tonnage tax. Il Registro Internazionale quindi è nato dal punto di vista sindacale per salvare l’occupazione italiana che nel breve periodo sarebbe totalmente scomparsa. Ecco perché è chiaramente falsa l’impostazione di chi sostiene che la causa delle difficoltà occupazionali sono la conseguenza dell’introduzione del registro internazionale. Coloro che strumentalmente sostengono questa impostazione paiono ignorare altri elementi che creano difficoltà e che comunque il sindacato confederale sta affrontando nel confronto con Confitarma. Cabotaggio e bandiera della nave. Innanzitutto la direttiva 3577/92, laddove stabilisce che in un viaggio di cabotaggio nazionale seguito o preceduto da un collegamento con altro stato comunitario, le regole che sovraintendono all’equipaggio sono fissate da quelle della bandiera della nave. Ciò significa che una nave impiegata, per esempio, tra Civitavecchia/ PortoTorres/Barcellona di armatore italiano ma di bandiera, ad esempio inglese, può regolarmente avere a bordo personale extracomunitario a basso costo. E’ chiaro che, a questo punto, si apre un problema di competitività nei confronti di una nave di bandiera Italiana che facesse la stessa linea. Il sindacato Confederale pur fra mille difficoltà in sede comuni- CMYN taria è riuscito a difendere ed a riservare il cabotaggio nazionale con le isole ai nostri marittimi convincendo la nostra amministrazione ad emanare i famosi “dieci punti” che stabiliscono che qualora una nave comunitaria di altro paese venisse a fare cabotaggio con le isole in Italia scatterebbe l’obbligo di applicare il Contratto Collettivo Nazionale Italiano ed avere tutto l’equipaggio comunitario. Qui sorge un altro problema di natura legislativa comunitaria e cioè che non si può più parlare di marittimi italiani ma di marittimi comunitari e ciò spiega perché sulle nostre navi si trovi un elevato numeri di marittimi comunitari di altre nazioni nel rispetto delle normative comunitarie e senza che l’Italia, pur volendo, possa legiferare in maniera da escluderne l’impiego. Appare chiaro che le soluzioni ai problemi sin qui enunciati, proprio per il taglio liberista che la legislazione Europea si è data, non sono certamente facili. Certamente il sindacato è impegnato a evitare ripercussioni negative sui lavoratori come si sono avute nel caso delle Ropax 1 e Ropax 2 in Grecia. Le azioni in difesa dell’occupazione. Un’eventuale modifica dell’articolo 318 del codice della navigazione con la reintroduzione del vecchio obbligo di avere a bordo solo personale italiano, produrrebbe la fuga immediata ad altra bandiera di tutta la nostra flotta, con tutto ciò che significa non solo per l’occupazione a bordo, ma anche per l’occupazione a terra nel vasto indotto. Il quadro complessivo non è certo facile ma il sindacato Confederale, Filt-Cgil/Fit-Cisl/ Uiltrasporti, ha attivato una serie di iniziative a tutto campo con l’ obiettivo primario di difendere il principio della completa occupazione italiana/ comunitaria sulle navi adibite all’attività di cabotaggio, ovvero sui traghetti. Ciò in quanto questa tipologia di navi impiega qualifiche soprattutto nell’alberghiero (quali piccoli di camera, garzoni ecc.), oggi in grande sofferenza occupazionale. Per questo motivo, il sindacato confederale si è attivato in sede di ETF (Federazione Europea dei Trasporti) promuovendo una serie di incontri con i colleghi spagnoli e francesi per concordare azioni comuni a difesa dell’occupazione. Nel frattempo, FiltCgil/Fit-Cisl/Uiltrasporti, sono intervenuti su situazioni riferite al cabotaggio che vedevano la presenza di personale extracomunitario su navi di bandiera italiana. L’ultimo intervento in ordine di tempo è stato quello sulla Ginostra M in collegamento tra la Sicilia e la Calabria. Anche nei confronti della Salina Bay di bandiera maltese sono in corso azioni sindacali. Importanti sono stati i risultati conseguiti nei confronti di due traghetti, Clipper Racer e Finnforest in servizio tra Napoli e Palermo, che stavano creando una situazione di forte dumping sociale. Le navi con riferimento alla composizione degli equipaggi ed ai salari sono state riportate all’interno degli obiettivi che il sindacato si era dato. L’azione di verifica e difesa della nostra occupazione prosegue. Non a caso, uno dei principali punti portati dal sindacato all’attenzione di Confitarma in occasione del rinnovo contrattuale è quello della difesa dei posti di lavoro. 6 VITA E MARE GENNAIO-FEBBRAIO 2011 PRESUPPOSTO UN ARCHIVIO NAZIONALE DEI NATANTI L’ADEGUAMENTO ALLA NORMATIVA INTERNAZIONALE Navigazione più sicura Spunta la figura col sistema satellitare Galileo dello Yachtmaster La sicurezza della navigazione da diporto sarà affidata in un prossimo futuro al sistema satellitare Galileo? Se si riuscisse, una simile strategia anti collisione sarebbe molto economica e quasi infallibile... I satelliti stanno per essere lanciati, il segnale partirà nel 2012, ma mancano alcuni presupposti non da poco, ovvero in primis la creazione di un archivio nazionale unico dei natanti da diporto. Le difficoltà giuridiche sembrano quasi maggiori di quelle scientifiche-tecniche, proprio per questo all’Università degli studi di Bologna si sono unite le forze. Nella sede di Forlì, all’interno della facoltà di ingegneria aerospaziale esiste anche la cattedra di diritto della navigazione: questi due soggetti, sostenuti dal ministero dei Trasporti e da quello dell’Economia, hanno dato vita a un progetto di ricerca: Un sistema anti-collision avoidance – spiega l’avvocato Alessio Totaro fra i promotori d e l l ’i n i z i a tiva – basato sulle più progredite tecniche di localizzazione satellitare, che sfrutti al meglio le opportunità offerte dal sistema Galileo, progetto sviluppato in Europa, in alternativa al Global Positioning System (NAVSTAR GPS), controllato dal Diparti- mento della Difesa degli Stati Uniti. Prima però occorrerà organizzare un archivio unico nazionale per le imbarcazioni da diporto (con l’unificazione dei differenti archivi in una struttura singola e centralizzata). Questo è il presupposto fondamentale al funzionamento d e l l ’i n t e r o sistema: bisognerà dotare ciascuna imbarcazione di un codice identificativo unico che ne permetta il collegamento con la posizione satellitare. La ricerca viene presentata il 28 febbraio, nel corso di un convegno a Roma, a Palazzo Marini. Il progetto Galileo, avviato dal 1999 dall’Unione Europea in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), è un sistema europeo civile di navigazione satellitare indipendente ma interoperabile con GPS e GLONASS, con tutti i requisiti di precisione, affidabilità e sicurezza per l‘utenza civile. I sistemi di navigazione satellitare – illustra Totaro – permettono di acquisire, in modo efficace ed economico, l¹informazione precisa di tempo, posizione e velocità, creando i presupposti per il miglioramento della efficienza e della sicurezza di un numero elevato di applicazioni, anche nel settore della nautica da diporto. INIZIATIVE CONCRETE PER PROFESSIONI POCO VISIBILI I giovani che hanno terminato il corso per “Tecnico Superiore per la conduzione di imbarcazioni da diporto – sezione coperta” e, quindi, di attrattività. Lo sviluppo – ha concluso Fara – della nautica da diporto, in particolare per i superyachts, dipende, come per ogni altro settore, anche dalla capacità di formare personale adeguato alla loro gestione e conduzione secondo criteri di elevata e certificata qualità. Sembra opportuna una riforma della normativa di settore che tenga conto da un lato della necessità di idonea preparazione e professionalità da parte di chi “va per mare” ai fini di elevare la sicurezza della navigazione, dall’altro della opportunità di favorire l’ingresso regolare nel mondo del lavoro marittimo di tanti giovani che oggi sono attratti da offerte di imbarco irregolari. Il corso proposto è durato 1 anno: è partito il 21 settembre 2009 e ha incluso 1.000 ore di lezione, fra cui 480 di stage, ovvero tre mesi a bordo, conteggiati nel periodo di imbarco necessario a sostenere l’esame di ufficiale di navigazione del Diporto in Capitaneria. Il tirocinio si è svolto su unità da diporto a noleggio, battenti bandiera italiana e iscritte nel Registro Internazionale. Le domande di partecipazione (39) sono state superiori al numero di allievi previsto dal bando (non più di 20). L’arco di studi non è stato portato a termine da tutti e 20 gli allievi: fra loro 8 hanno abbandonato e al termine solamente 9 hanno sostenuto l’esame finale, specializzandosi, tra cui una donna. La figura professionale del corso si riferisce ai marittimi iscritti nella “gente di mare“ di prima categoria, in possesso di diploma di Istruzione Nautica o Tecnica Superiore, che intendono assumere il comando o condurre imbarcazioni(fino a 24 mt. Lunghezza fuori tutto) da diporto, siano esse per attività privata o per uso commerciale(noleggio, locazione) secondo il D.M. 121/2005. Al termine delle lezioni, previo superamento di esame, è stato rilasciato un Attestato di Specializzazione Tecnica Superiore, valido su tutto il territorio nazionale, relativo alle competenze acquisite ed ai crediti formativi riconosciuti in caso di successiva iscrizione a determinati corsi di studio universitari e ad altri percorsi formativi. Il programma di studio ha visto inoltre il rilascio delle certificazioni IMO-STCW/78-95 a seguito della partecipazione ai corsi ed al superamento degli esami di: Basic Training; Radar osservatore normale e Radar A.R.P.A.; GMDSS General Operator’s Certificate (GOC). tazione” (quindi non un titolo professionale), che consenta, entro certi limiti da definire, la conduzione di unità da diporto a fini commerciali e di esprimersi circa la possibilità di proseguire o accantonare definitivamente le modifiche al DM 121/05, vista la tassativa necessità di adeguamento dello stesso alla Convenzione STCW. Tutte le parti presenti, compreso il rappresentante del Collegio per il diporto, si sono dichiarate favorevoli alla creazione di una figura di “yachtmaster italiano”, fatte salve alcune riserve, che andranno chiarite via via con la definizione esatta della nuova figura. Tutti d’accordo anche nel proseguire i lavori di modifica al D.M. 121/05 nell’ottica di un adeguamento alla STCW. Aereo o barca? Se lo scafo vola All’Accademia la formazione per i neo capitani del diporto L’Istituto Nautico San Giorgio, l’UCINA e l’Accademia Italiana della Marina Mercantile hanno sottoscritto nel 2008 un protocollo d’intesa allo scopo di creare una filiera formativa, a partire dallo stesso Istituto Nautico, per la formazione di Ufficiali di navigazione del diporto. Obiettivo individuare una specifica figura nel segmento dell’Alta Istruzione Tecnica, in analogia a quanto avviene dal 2005 per la formazione di Ufficiali di navigazione e di macchina destinati all’armamento maggiore. Di conseguenza, nel 2009 è stato avviato presso l’Accademia Italiana della Marina Mercantile, un corso di Istruzione e Formazione Tecnico Superiore (IFTS) per “Tecnico Superiore per la conduzione di imbarcazioni da diporto – sezione coperta”, finanziato dalla Regione Liguria e cofinanziato dall’Unione Europea. Il percorso formativo, appena concluso, è stato presentato il 16 dicembre 2010, al Nautico S. Giorgio, nell’ambito del seminario “Problemi della Navigazione e Logistica in Liguria.” Data la scarsa attenzione che viene abitualmente rivolta al tema delle risorse umane impiegate nel settore della nautica da diporto e, in particolare, agli uomini e alle donne che ne consentono la navigazione – ha detto al convegno la direttrice dell’Accademia Daniela Fara – manca un’attività di monitoraggio dei fabbisogni che porti all’individuazione di richieste, sia dal punto quantitativo che qualitativo. L’assoluta mancanza di dati sulle richieste professionali in questo settore, per quanto riguarda il personale navigante, non consente alcun incrocio fra domanda e offerta di impiego, facendo del mercato del lavoro della nautica da diporto – al di fuori della cantieristica e delle attività connesse – un settore privo di visibilità e di trasparenza Il 21 dicembre 2010 a Roma, presso il ministero Infrastrutture e Trasporti si è tenuta una riunione del gruppo di lavoro che si occupa della revisione del Decreto Ministeriale 121/05 relativo ai titoli professionali del diporto. Era presente anche il com.te Salvatore Cienzo, in rappresentanza del Collegio Nazionale Capitani L.C. e M. Circa le difficoltà del riconoscimento all’estero dei titoli professionali italiani, il ministero ha ricordato essere in corso una trattativa con l’Autorità Marittima britannica, per risolvere tale problema. Quindi è stato chiesto ai presenti se fossero d’accordo in merito alle richieste avanzate dagli operatori del settore sulla possibilità di creare una “abili- Sarà una barca talmente potente e leggera, con una superficie velica modulare, da poter volare. Il progetto del designer francese Yelken Octuri si chiama Flying Yacht: un’imbarcazione lunga 46 metri, un trimarano con 4 alberi che raggiungono 40 metri, un bottone da schiacciare per scegliere se alzarsi in volo o salpare. Al momento del decollo le vele si richiudono automaticamente e si trasformano in ali orizzontali. L’ultimo capriccio da milionari che si credono James Bond è ancora un progetto, ma è stato esposto al Paris’ Air and Space Museum. Vedremo quale tipo di patente occorrerà al comando dello yacht volante... LASCIA MARTUCCI, GLI SUCCEDE CIENZO Il nuovo rappresentante per gli ufficiali della nautica Quando il Collegio Nazionale Capitani L.C. e M. nel 2007 decise di occuparsi degli ufficiali che dalla Marina mercantile erano passati al settore del Diporto, il capitano Pietro Martucci divenne uno dei protagonisti di una svolta importante. Nominato responsabile nazionale del settore, Martucci ha diretto la fase iniziale di una nuova politica, aperta a problematiche inedite per la nostra associazione; per primo si è presentato alla Direzione generale-Servizio Diporto a nome del Collegio e quindi per tre anni (dal 2007 al 2010) ha preso parte ai tavoli di lavoro presso il ministero dei Trasporti, per cercare di adeguare la normativa alle esigenze di un mercato del lavoro in pieno fervore, ma molto contraddittorio. Nel 2008 Martucci organizzò per conto del Collegio il II Con- CMYN vegno Nazionale del Diporto, svoltosi a Roma, presso la sede dell’Ipsema. Ecco alcune sue riflessioni, a margine dell’incontro: La speranza degli addetti ai lavori (i Marittimi) era quello di sentire finalmente delle proposte chiare e concrete in grado di dare uno sviluppo ad un settore che fa fatica a trovare una propria identità, confuso fra l’attività nautica ludica di puro piacere e quella turistica ed economica. A queste giuste e sacrosante aspettative, si sono aggiunti tutti i marittimi coinvolti dalle novità legislative del DM 30 novembre 2007, che ancora di più ha complicato gli iter burocratici per il rilascio o il conseguimento delle previste certificazioni. Purtroppo gli interventi dei vari relatori hanno confermato la sensazione che ad interessarsi delle problematiche emerse in questo primo lustro dall’introduzione della famosa legge 171 del 2003 siano poche persone e qualche Ente/Agenzie interessate al business delle certificazioni. Basti pensare al famoso art. 65 che a quasi tre anni dalla legge non ha visto ancora il suo regolare completamento. Era appena l’inizio di un percorso in salita... il Collegio ringrazia Martucci per tutto il lavoro svolto. Al suo posto succede, in qualità di rappresentante nazionale del Diporto, Salvatore Cienzo. Nato a Gaeta, dove ha frequentato l’Istituto Nautico, comandante di lungo corso, ha navigato su petroliere e quindi ha iniziato a lavorare nel diporto. Iscritto al Collegio dai primi anni ‘90, dal 2000 su richiesta dell’allora presidente del Compartimento di Napoli com.te De Turris, ha iniziato a interessarsi di problematiche legate al settore. Diamo il benvenuto al com.te Cienzo e gli auguriamo buon lavoro. GENNAIO-FEBBRAIO 2011 7 VITA E MARE GENOVA 16124 (GE) – Vico dell’agnello 2- 3° piano tel: 010.2472746 – fax: 010.2472630 – cell: 333.8191141 e-mail: [email protected] web: www.collegionazionalecapitani.it CATANIA 95126 (CT) – Com.te Alfredo Cucinotta c/o Istituto Tec. Nautico – Via Artale Alagona 99 cell: 348.5118712 e-mail: [email protected] RAVENNA – Com.te Romeo Fabbretti Via Garibaldi 23 – 48023 Marina di Ravenna (RA) tel: 0544.531783 – cell: 338.9544420 e-mail: [email protected] NAPOLI 80133 (NA) – Piazzale Immacolatella Vecchia Palazzina Ormeggiatori - 80133 NAPOLI - porto NA tel: 081.202102 cell.: 333.6023825 – fax: 081.19557660 e-mail: [email protected] web: www.collegiocapitani.it CIVITAVECCHIA – Fiumicino Com.te Pietro Martucci Via Achemenide 67 – 00133 Roma (RM) tel: 0773.511062 – cell: 338.2083196/ 348.7324850 e-mail: [email protected] RIPOSTO 95018 (CT) – Com.te Giuseppe Bellalba Via Archimede 64 tel/fax: 095.934010 – cell: 349.1236433 e-mail: [email protected] FORLÌ 47100 (FO) – Cap. M. Luigi Borneto Via Ravegnana 37/F tel: 0543.26924 – cell: 340.3379604 e-mail: [email protected] ROMA 00146 (RM) – Cap. Enrico G. Giraudo c/o Istituto Tec. Nautico – Via Pingherle 201 cell: 347.4536095 e-mail: [email protected] GAETA - TERRACINA – Club Nautico - Piazza Carlo III - Gaeta C.L.C. Salvatore Cienzo cell: 328.3133656 e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] SASSARI 07100 (SS) – Cap. Lino Melis Corso G. Pascoli 12 tel: 079.2679000 – cell: 335.8060746 e-mail: [email protected] ANCONA 60121 (AN) – Com.te Stefano Antinori C/o Istituto Nautico – Lungo Mare L. Vanvitelli 76 cell: 335.6442103/348.3344563 fax: 071.2803244 e-mail: [email protected] AREA FLEGREA – C.L.C. Di Marco Carmelo Via Crocillo 69 – 80010 4° (NA) Tel: 081.8764334 – 340.8068315 e-mail: [email protected] AUGUSTA 96011 (SR) – Bartolomeo Trovato c/o Stella maris – Via Principe Umberto 129 tel: 0931983597 – cell: 3382298959 e-mail: [email protected] BARI 70126 (BA) – Prof. Gaetano Scattarelli Via Caldarola 26/B tel: 080.5531389 – cell: 338.3267465 BRINDISI 72100 (BR) – Cap. Freg. Cafaro. Comm. Vincenzo Via Spalato 12 tel: 0831. 590198 – cell: 347.4877176 e-mail: [email protected] CAGLIARI 09123 (CA) coordinatore per la Sardegna e capo delegazione di Cagliari C.A. (C.P.) r. Nicola Silenti Via Carbonazzi 10 tel: 070667602 cell: 368.605983 e-mail: [email protected] CARLOFORTE 09014 (CA) – Com.te Cosimo Cesarale Via Aldo Moro 3 tel: 0781.854183 ABBONATI A La Redazione di «Vita e Mare», vista la notevole diffusione che il giornale del Collegio Capitani L.C. e M. va acquistando nell’ambito marittimo ma anche in spazi esterni alla Categoria, propone l’abbonamento per 20,00 aperto a tutti i Lettori Per i negozi convenzionati, le richieste d’Abbonamento, corredate da Cognome, Nome, Indirizzo e Codice d’Avviamento Postale possono essere fatte alla Redazione di «Vita e Mare» ovvero presso il Collegio Nazionale Capitani L.C. e M., Vico dell’Agnello, 2 - 3° piano, 16124 Genova, oppure direttamente sul C.C. Postale 391169, stesso indirizzo suindicato, con la chiara causale del versamento: ABBONAMENTO LETTORE ABBONAMENTO PER NEGOZIO CONVENZIONATO GIULIANOVA– ORTONA e REGIONE ABRUZZO Com.te Nedo Ranalli Via Alessandrini 3 – 64021 Giulianova (TE) tel/fax: 085.8007466 – cell: 328.4040484 e-mail: [email protected] IMPERIA 18100 (IM) – Com.te Flavio Serafini c/o Museo Navale Piazza del Duomo 11 tel: 0183.651541 ISOLA D’ISCHIA 80077 (NA) – C.S.M. Gennaro Minicucci Via delle Terme 49/m tel: 081.983758 – cell: 339.2926022 – fax: 081.983821 e-mail: [email protected] ISOLA D’ELBA – Com.te Roberto Vitiello Via Pietri 143/B 57034 Marina di Campo (LI) tel: 0565.977821 – cell: 347.3300905 e-mail: [email protected] LA SPEZIA – cap. Valerio Marchini c/o Accademia del Mare Viale Italia 83 – 19124 La Spezia (SP) tel. 0187 778315 - Fax 0187 779632 email: [email protected] web: www:accademiamare.it LICATA 92027 (AG) – Com.te Alessandro Bifarelli Via Montesanto 60 cell: 338.7649945 e-mail: [email protected] LIVORNO 57127 (LI) – Cap. M. Baldassarre Gargiulo Via G. da Verazzano 14 tel: 0586.812054 – cell: 333.9278582 e-mail: [email protected] MANFREDONIA – Cap. Matteo Riccardi c/o INSIDE – S.S. 89 Garganica Loc. Macchia 71037Monte Sant’Angelo (FG) tel: 0884.581421 – cell: 335.7421908 e-mail: [email protected] MARTINSICURO – Com.te Nicola Spina Via Elba 3 – 63013 Grottamare (AP) tel: 0735.591236 – cell: 339.6200940 e-mail: [email protected] MESSINA 98122 – (ME) – Cap. Edoardo Ardizzone Via Romagnosi 14 tel: 090.43688 – cell: 328.2082154 e-mail: [email protected] META DI SORRENTO 80062 (NA) – C.S.L.C. Salvatore Esposito Via Lamma 10 te: 081.5322778 – cell: 360.382014 e-mail: [email protected] MILAZZO – PORTOROSA – (ME) Dott. Filippo de Francesco Via F. Crispi 33 95131 Catania (CT) tel: 095.7365011 – cell: 328.5807816 e-mail: [email protected] NAPOLI – Capo delle Delegazioni del Comp.di Napoli Via Sedivola 15 – 80059 Torre del Greco (NA) tel/fax: 081.5636018 – cell: 338.8487408 e-mail: [email protected] ORISTANO – Com.te Giovanni Camedda Corso Vespucci 51 – 09072 Solanas di Cabras (OR) tel/fax: 0783.290779 – cell: 337.810802 AL SERVIZIO DELLO SHIPPING 24 ORE AL GIORNO CON QUALSIASI METEO SEDI MOLO GIANO TEL. 010.2461003-4-5 FAX 010.2461114 MULTEDO TEL. 010.6987542 VOLTRI-TERMINAL TEL. 010.6135601 In ascolto continuativo VHF sui canali 10 - 12 SIRACUSA 96100 (SR) – Cap. Rosario Reale Viale S. Panagia, 136 Pal. L. cell: 339.7855793 e-mail: [email protected] SORRENTO 80067 (NA) – C.L.C. Domenico Cafiero Via San Francesco 22 tel: 081.8786759 TERMOLI – D.M. Ferdinando Cavallo c/o Walter Marinucci, Molo NordEast s.n.c. 86039 TERMOLI (CB) tel/fax: 0875.702621 – cell: 348.6035068/333.5416863 e-mail: [email protected] TORRE DEL GRECO 80059 (NA) – C.L.C. Raimondo Vitiello Via Nazionale 56/b tel: 081.8814761 – cell: 347.8505971 e-mail: [email protected] TRANI 70059 (BA) – Prof. Francesco Barile C.P. 421 – cell: 333.1102297 TRAPANI 91100 (TP) – Capo Delegazione “ad honorem” Cap. Vincenzo Marino Capo delegazione operativo e coordinatore per la Sicilia Com.te Andrea Allotta – Via S. Anna 39 tel: 0923.592224 – cell: 347.4225863 e-mail: [email protected] web: www.collegiocapitanitrapani.it TRIESTE 34139 (TS) – Cap. Gianfranco Namer Via Forlanini 137 tel: 040.912517 – cell: 328.4097430 USTICA – Cap. Dott. Vincenzo Di Bartolo Via Streva 14 – 90143 Palermo (PA) tel: 091.8449472 – cell: 348.2441531 e-mail: [email protected] VENEZIA 30123 (VE) – Com.te Paolo Costantini Stazione Marittima – S. Basilio Pal. 26 cell: 334.2231216/335.5337401 fax: 363355337401 e-mail: [email protected] VIAREGGIO 55049 (LU) – Cap. Prof. Luciano Ciomei Via Montramito 116/4 tel: 0584.31702 – 0584.1840080 – cell: 328.0138065 e-mail: [email protected] VICO EQUENSE 80069 (NA) – C.M. Francesco De Gennaro Via Savarese 16 tel: 081.8028219 – cell: 339.4781963 VILLA SAN GIOVANNI 89018 (RC) – Com.te Rocco Luppino Via Panoramica dello Stretto 29 tel: 0965.756643 – cell: 333.6641242 e-mail: [email protected] MONTE DI PROCIDA 80070 (NA) - Sede: Via Pedecone C.L.C. Giovanni Mazzella di Regnella cell: 338.7314620 e-mail: [email protected] CORPO PILOTI DEL PORTO DI GENOVA SAVONA 17100 (SV) – Cap. Mauro Cassaglia cell: 338.1450497 e-mail: [email protected] PALERMO Capo Delegazione “ad honorem” Com.te Giuseppe Russo Capo Delegazione Operativo: C.M. Giovanni Basile c/o Stella Maris – Calata Marinai d’Italia – 90133 Palermo (PA) tel: 091.6572163 – cell: 320.1579109 e-mail: [email protected] PIANO DI SORRENTO e SANT’AGNELLO (NA) Com.te Antonino Migliaccio C.P. 49 c/o Uff. Postale Meta di Sorrento 80062 Meta di Sorrento (NA) PIZZO 89812 (VV) –Com.te Giuseppe Tallo Via Nazionale Contrada Mazzotta cell. 339.3899961 e-mail: [email protected] PORTO EMPEDOCLE 92014 (AG) – C.M. Rosario Pizzati Via Firenze 6 tel: 0922.635335 – cell: 338.1892057 PORTO S. STEFANO – MONTE ARGENTARIO D.M. Ivo Baffigi – Corso Umberto I n. 60 58019 Monte Argentario (GR) cell: 339.2920454 – 333.3246010 e-mail: [email protected] POZZALLO 97016 (RG) Com.te Giuseppe Galifi Via Prol. G. Fava 8/8 tel: 0932.958126 – cell: 339.8854238 e-mail: [email protected] CHINA chief ingenier William Shen 101, Hongshan 3rd road, Huangpu Guangzhou, China, 510725 tel: 86-20-32083127/ 82-398578 e-mail: [email protected] NETHERLANDS Com.te Francesco Morici Gashouderstraat 3a 3061 EH, Rotterdam, NETHERLANDS cell: 00310615822422 TURKEY Axel and Emil Boutros Ataturk blvd, Unsal bldg, first flor 31200 Iskenderun - Turkey tel: 903266134567 e-mail: [email protected] U.S.A. Capt. Juan Carlos Vernetti c/o Tecmarine, inc. 1313 Bamedale road woodbury, NJ 08096 – U.S.A. tel: 1-8562519249 e-mail: [email protected] ASSOCIAZIONI ADERENTI ASSOCIAZIONE CAPITANI NAVIGAZIONE INTERNA (a.c.n.i.) Piazzale Flaim 1 – 29021 Verbania Intra (VB) - cell: 347.5325119 e-mail: [email protected] ASSOCIAZIONE CAPITANI NAVIGAZIONE LAGUNARE – VENEZIA Presidente: Com.te Lorenzo Boscolo Stazione Marittima – San Basilio PAL. 26 – 30123 VENEZIA cell: 333.2198311 ASSOCIAZIONE MARITTIMA DI MUTUO SOCCORSO TRA CAPITANI “Casina dei Capitani” Via Municipio 11 – 80062 Meta (NA) – tel: 081.5321834 ASSOCIAZIONE “ASSISTENZA MARE ITALIA” (A.M.I.) Via della Giuliana 37 – 00195 Roma (RM) tel-fax: 0639725913 – 39733077 A.MA.DI – Via Volta 45 16035 Rapallo (GE) - tel: 0185.64620 e-mail: [email protected] PROCIDA 80079 (NA) C.L.C. Antonio Lubrano Lavadera Via Centane 9 tel: 081.8967949 – cell: 333.6335951 – fax: 081.8101763 e-mail: [email protected] CMYN ASSOCIAZIONE UFFICIALI TIRRENIA NAVIGAZIONE Via Municipio 11 – 80062 Meta (NA) – tel: 081.5321834 CESMA – Confederation of European shipmasters’ Associations Wassernaarseweg 2 – 2596 CH THE HAGUE – THE NETHERLANDS Tel: 070. 3836176 – fax: 0703835911 e-mail: [email protected] 8 GENNAIO-FEBBRAIO 2011 VITA E MARE CANTIERI IN GUERRA PRIVATIZZAZIONE TIRRENIA Leader mondiali nel settore della cantieristica navale, Cina e Corea del Sud di contendono il primato, con un testa a testa che ha ridotto l’industria giapponese (un tempo principale produttrice) al terzo posto. Di fronte a questi giganti, l’Europa ha un margine di speranza grazie alle navi da crociera, un settore talmente specializzato da non essere ancora in mani asiatiche. Nei primi nove mesi del 2010 in Cina sono arrivate richieste per 611 navi, corrispondenti a un tonnellaggio complessivo di 22,56 milioni di tonnellate. Si tratta di 2,5 volte il tonnellaggio ordinato nel 2009. Nello stesso periodo alla Corea sono giunti 360 ordini, in termini di tonnellaggio 21,96 milioni, pari a ben 6,9 volte quanto ottenuto nel 2009. Il Giappone è arrivato a 236 navi per 6,71 milioni di tonnellate, ossia il 36% in più rispetto al 2009. COMPAGNIA DI CROCIERE COREANA Con grande sollievo, l’inizio dell’anno segna un’inaspettata diminuzione delle portacontainer inattive. Sono rimasti in 13 i possibili acquirenti della Tirrenia (dai 16 Il traffico containerizzato europeo dei primi undici mesi del 2010 ha registrato un deciso aumento dei traffici: il volume iniziali che erano), tra cui due società americane e una russa. Il commissario straordinario della compagnia di navigazione, complessivo è stato pari a 33.614.700 teu, con un aumento del Giancarlo D’Andrea, ha inviato 13 lettere d’invito ad altrettante 13,2% rispetto ai 29.692.267 teu del 2009. società che potranno ora inviare la loro proposta d’acquisto. Il termine per la presentazione delle offerte è stato fissato al 15 marzo prossimo, per rispettare i tempi imposti dall’Unione europea In base al nuovo regime di Port State Control, adottato dal circa la conclusione della privatizzazione (entro il 30 settembre). ParisMOU, entrato in vigore dal 1° gennaio 2011, la prima nave sequestrata è la Ares II, battente bandiera Saint Kitts and Nevis, fermata in Romania a seguito di un’ispezione avvenuta il 19 In Italia le tariffe dei traghetti per la Sardegna sono aumentate gennaio scorso. La nave dovrà rimanere inattiva per almeno in media del 66%: nel 2011 Grandi Navi Veloci, Sardinia Ferries e 3 mesi. Moby Lines hanno aumentato i prezzi e non hanno presentato ofLe nuove norme di Port State Control introducono l’ispezione ferte speciali. Tanto che l’associazione Altroconsumo, nel dubbio obbligatoria del 100% delle unità che transitano nei porti eu- che gli operatori del mare abbiano costituito una sorta di cartello, ropei, imponendo regole più severe in termini di sicurezza ed ha segnalato la situazione all’Authority della concorrenza e del equipaggiamenti a bordo, rispetto a quanto era invece previsto mercato. Il garante dovrà stabilire se le tre compagnie marittime in precedenza. La tendenza è quella di premiare lo shippimg di abbiano violato l’articolo 2 della 287/90, che vieta espressamente alle imprese di “impedire, restringere o falsare” la concorrenza. qualità, che sarà sottoposto a minori controlli. PORT STATE CONTROL TRAGHETTI ALLE STELLE Harmony Cruise è la prima compagnia di crociere sudcoreana ad avere ottenuto la licenza dal ministero dei Trasporti di Seoul. Controllata dal gruppo connazionale Polaris Shipping, la nuova compagnia non possiede ancora navi, ma sarebbe alla ricerca di unità di piccola taglia (500 passeggeri), al fine di essere attiva da settembre 2011. Secondo i programmi le navi collegheranno i porti coreani di Incheon, Busan e Jeju con Cina, Giappone e Russia. La storica bandiera della marina mercantile del Regno Unito Nel 2012 verrà proposta anche una rotta speciale con scalo a Yeosu, 445 chilometri a sud-est di Seoul, in concomitanza con la rischia di diventare un ricordo del passato. Secondo una direttiva di Bruxelles la Gran Bretagna dovrebmanifestazione Yeosu EXPO. be adattarsi entro breve, riconoscendo parità di retribuzione sulle navi battenti bandiera Red Ensign. Entro due mesi dovrebbe finire la pratica di pagare gli equipaggi stranieri La flotta mondiale delle portacontainer è in crescita. Al primo in linea coi tassi salariali nei loro Paesi di origine. Questo gennaio 2011, secondo gli ultimi dati diffusi da Alphaliner, la porterebbe a un aumento tale dei costi da convincere gli capacità mondiale ha raggiunto i 14,270 milioni di teu, pari ad un armatori a cambiare bandiera. Ignorando il diktat europeo incremento del 9,1% sul 2009. Le navi utilizzate dalle compagnie si pagherebbe una multa di milioni di euro per ogni giorno mondiali per il trasporto di contenitori ammontano a 5.970 unità. di inadempimento. RED ENSIGN A RISCHIO TRAFFICO CONTAINER IN AUMENTO DALLA PRIMA PAGINA IL CARTEGGIO TRA COLLEGIO CAPITANI E MINISTERO Se la formazione secondaria non basta più alle carriere del mare La lettera inviata al Collegio Nazionale Capitani L.C. e M. dal ministero Infrastrutture e Trasporti ringrazia innanzi tutto “per lo sforzo profuso nel fornire indicazioni utili a codesto servizio, sempre ben accettate”; quindi L’Amministrazione comunica di stare provvedendo, attraverso riunioni con le Parti Sociali sindacali ed armatoriali di settore nonché con un tavolo tecnico con il MIUR e con il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, “alla disamina delle problematiche concernenti la Riforma degli ex ITN e la connessa conformità della preparazione dei futuri diplomati alla Convenzione Internazionale STCW’78, nella sua versione aggiornata, al fine di un coordinamento che consenta l’inserimento di specificità tecniche di settore nel programma di studi del triennio finale degli Istituti Tecnici Statali Logistica e Trasporti, visto che il biennio è stato unificato. È interesse dell’Amministrazione e del MIUR -scrive- fare in modo che i futuri diplomati dei nuovi Istituti Tecnici Statali Logistica e Trasporti possano avere accesso alla carriera marittima, come è stato da sempre assicurato ai precedenti diplomati provenienti dagli ex Istituti Tecnici Nautici, in conformità con le disposizioni della Convenzione Internazionale STCW’78, nella sua versione aggiornata, nonché con le Direttive Europee e con le indicazioni dell’EMSA, Agenzia Tecnica della Commissione Europea e dell’IMO. La formazione di tali studenti dovrà pertanto essere esaustiva al 100% e non al 30%, poiché dovrà permettere ai giovani di intraprendere un percorso di studi quinquennale che consenta un accesso diretto nel mondo del lavoro. La possibilità indicata da codesto Collegio sui percorsi di Formazione Tecnica Superiore Post-Secondaria, com’è noto, è già attuata ma non esclude l’accesso diretto che 1a norrmativa prevede.” Qui di seguito ampi stralci della risposta da parte del Collegio: “Come per il passato, sembrando opportuno che le riforme debbano migliorare e non cancellare l’esistente ancora valido, anche i maturati degli Istituti Tecnici Statali Trasporti e Logistica “indirizzo trasporti marittimi” è opportuno continuino a conseguire due diplomi: 1) diploma di “perito dell’Istituto Tecnico Tasporti/Logistica, rilasciato alla scuola; 2) diploma di “aspiranti al Comando di navi mercantili” (coperta), “aspirante alla direzione Macchine mercantili” (macchina), rilasciato dalla scuola, o con specifico decreto dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti in base a quello rilasciato dalla scuola. Con questi diplomi si otterranno dall’Autorità Marittima (Capitaneria di Porto) le qua- lifiche di allievo ufficiale di Coperta o di Macchina. Dall’esperienza, ormai quasi ventennale del doppio diploma, si è constatato che quello di “perito” è fondamentale per accedere a tutti i concorsi e nelle professioni a terra, mentre quello nautico esclude quasi tutte le opportunità. Sempre a parere del Collegio Capitani, i diplomati sopra citati “dovranno” non “potranno” come avviene oggi, seguire un corso annuale di formazione tecnica superiore postsecondaria (Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile) per completare le nozioni teoriche previste dalla S.T.C.W. - codice- tabelle A e B e seguenti. Anche questi corsi I.F.T.S. dovranno essere certificati dall’Autorità Marittima. I corsi, come avviene attualmente, devono essere cosi concretizzati: - eguale per tutti su tutto il territorio nazionale. - erogazione di un volume di nozioni teoriche per completare quelle già ricevute in modo da possedere tutte le nozioni teoriche previste dal Codice S.T.C.W. - ambiente non scolastico ma quasi lavorativo. - frequenza di tutti i corsi previsti dalla normativa. - frequenza divisa in moduli per poter imbarcare tra un modulo e l’altro. - completare un anno (365 giorni) di imbarco, pre preparato dall’Accademia, da Allievo Ufficiale come previsto dalla normativa. - preparare i candidati a sostenere l’esame presso le direzioni marittime per la certificazione di abilitazione di Ufficiale di Coperta o di Macchina. - attenta preparazione a svolgere, dopo l’esame, il compito di Ufficiale di Navigazione/ macchina con sicurezza e professionalità. - controllo, dopo ogni periodo di imbarco, del prescritto libretto dell’Allievo per ottimizzarne la preparazione. Se, come evidenziato fra le conclusioni del “Seminario” tenutosi a Genova il 30-1120l0, già in possesso di codesti servizi, gli Istituti Tecnici di Formazione Superiore (Accademie) non supereranno il numero ipotizzato, serviranno sicuramente ad elevare la qualità dei candidati agli esami, calmierare il numero degli Ufficiali necessari alla flotta senza creare disoccupati ed assicurando il posto di lavoro a tutti coloro che risulteranno in possesso della certificazione di abilitazione da Ufficiale di Coperta o di Macchina. Infine, si coglie l’occasione per perorare il sostegno di codeste Amministrazioni per concretizzare il riconoscimento dei “crediti formativi” da parte delle Università, per fare in modo che coloro che sono in possesso della certificazione di abilitazione da primo Ufficiale di Coperta o di Macchina, possano aspirare ad ottenere un certificato di laurea di primo livello, senza dover essere obbligati ai tre anni di frequenza.” CMYN CERTIFICAZIONE DI SICUREZZA La Ignazio Messina è la prima compagnia di navigazione in Italia ad ottenere la certificazione globale Ambiente e Sicurezza, rilasciata dal Rina il 3 febbraio scorso. Un risultato che corona un percorso iniziato nel 2001, “una certificazione completa – ha detto Ugo Salerno amministratore delegato del Rina – che offre una forte garanzia all’interno del gruppo, ma anche nei confronti di coloro che si rapportano con la compagnia. Seguire un sistema di qualità e sicurezza nella gestione vuol dire rendere più efficiente l’azienda, evitare problemi o incidenti, essere percepiti anche all’estero come operatore responsabile”. Nel 2011 la compagnia genovese compie 150 anni di attività. DI.M.A.R.C.A. SERVICE S.r.l. CENTRO DI ADDESTRAMENTO Sede: C.da Poggio Alessi S.P. 8 per Butera C.P. 79 - 93012 GELA (CL) ITALY Uffici di Roma: Via P. Giannone, 27 - 00192 ROMA www.dimarcagroup.it - e-mail: [email protected] Campo prove - Corsi Antincendio di Base ed Avanzato - Corsi di sopravvivenza e salvataggio - Corsi di sicurezza personale e responsabilità sociali (PSSR) per personale marittimo secondo convenzione IMO - STCW 95 - Azienda specializzata in ricarica e manutenzione estintori - Progettazione e produzione impianti antincendio - Collaudi ISPESL e RINA - Stazione di servizio manutenzione autoprotettori - Formazione alle tecniche antincendio e di emergenza per le industrie petrolchimiche, chimiche ecc. PER PRENOTAZIONE CORSI Tel. 0933.82.35.57 - 0933 91.60.15 - Fax 0933.93.47.42 Cell. 349.674.47.03 / 348.873.03.61 L’ECO DELLA STAMPA® AGENZIA DI RITAGLI E INFORMAZIONI DA GIORNALI E RIVISTE Direttore I. Frugiuele ECOSTAMPA® MEDIA MONITOR S.P.A. VIA G. COMPAGNONI 28 - 20129 MILANO TEL. 02.7481131 R.A. - FAX 02.748113444 CAS. POST. 12094 L’ECO DELLA STAMPA REG. STAMPA TRIB. MILANO N. 6660 DEL 30.9.1964 ORGANO UFFICIALE DEL COLLEGIO NAZIONALE CAPITANI L.C. E M. ENTE RICONOSCIUTO CON D.M. 14-1-93 Vico dell’Agnello, 2 - 3° piano - 16124 GENOVA Telefono: 010.247.27.46 - Cell. 333.819.11.41 - Fax 010.247.26.30 C.C. postale N. 391169 E-mail: [email protected] Autorizzazione Tribunale di Genova del 17-12-1964 - N. 6/64 di Registro CENTRO STAMPA: GRAFICA L.P. - Via Pastorino, 200 r. - 16162 Genova E-mail: [email protected] Direttore responsabile: BETTINA ARCURI La collaborazione è volontaria e gratuita. Le opinioni espresse negli articoli riflettono idee personali degli autori. Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1. DCB Genova” Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana “Vita e Mare” viene inviato oltre ai Soci a Parlamentari, Segreterie dei Partiti politici, Autorità, Uffici stampa, Ministeri, Enti, Associazioni, Stampa ordinaria e specializzata, Organizzazioni sindacali dei lavoratori e degli imprenditori, Capitanerie di Porto, Enti portuali, Registri navali, Cantieristica, Marina Militare, Scuole Nautiche. GENNAIO-FEBBRAIO 2011 9 VITA E MARE Galeone messaggero di cultura Il galeone Andalucia (nella foto a Hong Kong per promuovere i rapporti economici e culturali tra Cina e Spagna) è una replica esatta delle navi che viaggiavano nel Seicento: costruito con legno di quercia, ha sei ponti e 3 alberi, capaci di sostenere 7 vele. Lungo 51 metri, con tanto di cannoni e ancore di 1,5 tonnellate, viaggia a 5-10 nodi di velocità ed è quasi sprovvisto di tecnologia. Nei mesi scorsi ha rappresentato la Spagna all’Expò di Shanghai, ora sta affrontando una “tournée” nel Mediterraneo. E’ stato voluto dalla Fondazione Nao Victoria, che ha inteso riprodurre un galeone il più possibile simile a quello con il quale Juan Sebastian el Cano portò a termine la prima circumnavigazione del pianeta, nel 1522, avendo rilevato il comando della nave dopo la morte di Magellano, nelle Filippine. Nuova delegazione a La Spezia Il Collegio Nazionale Capitani L.C. e M. porge il benvenuto alla nuova delegazione di La Spezia e augura buon lavoro al cap. Valerio Marchini, che ha aperto la nuova sede presso gli uffici dell’agenzia nautica “Accademia del Mare”, in v.le Italia 83, tel. 0187 778315. A Siracusa le Scienze del mare Il Collegio Nazionale Capitani L.C. e M. compartimento di Siracusa è convinto che l’ipotesi del quarto polo universitario, auspicato dal ministro della pubblica istruzione Germini, sia un’occasione imperdibile per la crescita socio culturale ed economica della provincia di Siracusa. Se venisse effettuato un sondaggio tra i giovani per sapere come la pensino circa la creazione dell’istituto universitario di Scienze del mare, la proposta troverebbe grande consenso. Detta facoltà fungerebbe da centro direzionale delle attività connesse al lavoro nautico, alla tutela dell’ambiente, alla navigazione da diporto, alla pesca professionale e sportiva. Si potrebbe creare un corso di Discipline nautiche considerato che la conduzione di navi, la gestione dei porti, la tutela dell’ambiente marino richiede un’attenta preparazione professionale. ROSARIO REALE Le reti di trasmissione dati NOTE TECNICHE Un sistema integrato di supervisione e controllo di un impianto di automazione è organizzato secondo un modello di controllo distribuito (DCS), modulare, con una struttura a diversi “livelli” con differenti configurazioni di rete e diverse velocità di trasferimento dati che adottano dei moderni “standards” per la comunicazione, del tipo OPC (Open Connectivity): una tipologia di comunicazione, per far sì che i dati vengano scambiati fra differenti computers e apparecchiature appartenenti a costruttori diversi senza la necessità di particolari softwares. I vari “standards” sia per l’hardware che per il software sono stati definiti dall’ISO (International Standardization Organization) e dall’IEEE (Institute of Electrical and Electronic Engineers) per ciò che concerne le modalità di realizzazione dei vari tipi di rete locale. Dentro la LAN vi sono diversi sistemi di interconnessione fra i vari hardware rappresentati da interfacce industriali “standard” per l’acquisizione e l’esportazione dei dati. Il metodo di trasmissione dati può essere in “parallelo” oppure un “serie”: in genere si adotta quella in parallelo all’interno dei computers o per percorsi brevi, mentre quella in serie si adotta per le linee. Alcuni “standards” per la comunicazione seriale sono necessari per la compatibilità sia fisica che elettrica fra le varie apparecchiature che comunicano attraverso la ”rete seriale”. Per ciò che riguarda l’aspetto fisico, i connettori delle apparecchiature chiamati “porte” devono avere la stessa forma, dimensione e configurazione degli spinotti. Esistono diverse interfaccia standard per l’industria dell’automazione per l’acquisizione e l’inoltro dei dati. Il termine SERIAL INTERFACE o “porta seriale” è spesso usato per definire uno standard elettrico e fisico che appartiene ad una certo tipo di apparecchiatura. Lo standard più accettato è il modello ISO/OSI dove OSI (Open System Interconnection) è un modello per l’architettura di una rete stabilito da ISO. Lo Standard OSI, molto diffuso, è organizzato in un modello di SETTE STRATI (LAYERS) tra il trasmettitore ed il ricevitore attraverso i quali devono passare i dati (le comunicazioni) noto appunto come modello OSI. Nel progetto di una rete di comunicazione dati, il modello OSI specifica una serie di “strati”, indipendenti che, in maniera gerarchica, rappresentano dei moduli per espletare ben precise funzioni. La maggior parte delle architetture hanno sistemi operativi molto complessi, essi perciò vengono divisi in gruppi ognuno dei quali contribuisce con un ben preciso scopo al sistema operativo globale. Quindi il sistema di comunicazione viene diviso in “strati” (layers) e ogni LAYER è un insieme di funzioni che a sua volta “fornisce” un servizio alla LAYER superiore e “riceve” un servizio da quella inferiore. I protocolli hanno come caratteristica di essere strutturati per LAYERS e ogni layer risolve un determinato numero di operazioni secondo un preciso protocollo riguardante la trasmissione dei dati e con un certo “formato”. Per “protocollo di controllo” di rete si intende una serie di regole per comunicare tra due o più apparecchiature all’interno di una rete di trasmissione dati (Data Network). Queste apparecchiature possono essere di diversa natura come: computers, servers, monitors, stampanti, ecc. Per ”formato” si intende poter legare al “file” che è un insieme ordinato di bytes (cioè numeri 0-1) un significato diverso e più realistico; ad es: in un “file” di testo le lettere vengono ottenute dai bytes tramite un sistema di codifica, come può essere il codice ASCII ( American Standard Code for Information Interchange), oppure con altri codici. I protocolli di controllo per la comunicazione quindi contengono in definitiva le istruzioni (softwares) per trasferire i messaggi dentro una network (rete di trasmissione dati): Il “protocollo di controllo” permette di specificare nella trasmissione sia il formato del carattere sia il controllo della trasmissione fra due apparecchiature, es: l’inoltro dei dati ed il controllo degli stessi in uscita e in ingresso tra un trasmettitore e un ricevitore. Esistono diversi “protocolli” di “comunicazione standard” nei sistemi di trasferimento dati ed il loro compito è sempre quello di controllare la linea di comunicazione, gli eventuali errori e la sequenza di trasmissione dei caratteri. I protocolli standard quindi, più in generale, consentono alle apparecchiature di dialogare fra di loro cioè non solo di parlare la stessa lingua ma stabilire precise regole per la gestione dell’hardware e del software. La Fondazione OPC (Open Connectivity) è uno dei più importanti “providers” di software per sistemi di controllo di processi in modo da standardizzare l’acquisizione ed il controllo dei dati, degli allarmi e delle registrazioni degli eventi tra le ditte costruttrici. Ha diverse centinaia di associati in tutto il mondo e con membri appartenenti a compagnie anche competitrici fra loro è riuscita ciò malgrado a creare degli standards di softwares. La tipologia di una LAN può essere: ad anello (ring), a bus, a stella (star); oppure la configurazione può essere mista. La topologia (cioè la forma geometrica con cui si attuano le connessioni nella LAN) può essere di tre categorie: -topologia fisica, di segnale o di logica. Parlando di topologia fisica i “tre livelli di sistema” possono essere caratterizzati da una configurazione ad “anello” o a “stella” con aggiunti dei “segmenti” di linea nel caso di una successiva configurazione a “bus”; oppure ad “albero”. Nella topologia di logica che è il modo con cui le apparecchiature comunicano attraverso la topologia fisica, vi sono differenti modelli: ad es. nella logica Ethernet, che è prevalentemente una topologia a “bus”, le topologie “fisica” e “logica” coincidono. Nella topologia fisica di rete i vari hardwares e schede elettroniche sono collegati da elementi che vengono definiti “NODI”; quindi essi rappresentano per sommi capi l’interfacciamento di una apparecchiatura alla rete. Essi sono delle interfacce costituite da schede con circuiti elettronici che possono contenere oltre che altri componenti un “chip” in cui viene scritto un unico “file” di identificazione. Esse permettono ad un computer o altra apparecchiatura di comunicare con altre attraverso la “rete” e quindi di inoltrare il dato attraverso un “canale di comunicazione”. Il “nodo” è un punto di collegamento o punto di ridistribuzione oppure punto finale della network e dipende dalla configurazione della rete stessa. Quindi la “rete” può avere diversi “nodi”. La caratteristica del “nodo” dipende dalla configurazione della “rete “ e dal LAYER PROTOCOL alla quale si riferisce. Nella configurazione ad “anello” siccome i messaggi possono scorrere in un senso oppure nell’altro, ogni “nodo” deve decidere se lasciar passare o accettare il messaggio. Nella configurazione a “bus” che è la forma più semplice, i “nodi” sono collegati ad un CMYN singolo filo che permette ai segnali di arrivare a tutte le stazioni contemporaneamente: vi sono però delle soluzioni per evitare collisioni. Un “nodo” speciale è “l’hub” che serve per collegare assieme più cavi doppini ma anche differenti tipologie di cavi, in modo da costituire la giunzione di alcuni segmenti della “rete”: In effetti si tratta di una apparecchiatura che dispone di parecchie porte di I/O che hanno il compito di replicare e/o rigenerare il dato trasmesso. E’ noto anche con il termine di “concentratore”. Un altro “nodo” speciale è lo”switch” che permette che vengano smistati i pacchetti di “bits” (frames) che costitui- scono una unità strutturata di informazioni verso le “porte” delle apparecchiature che sono interessate alla comunicazione sulla base degli indirizzi, mentre l’hub concentra sostanzialmente diversi “nodi”. Quindi lo “switch” è una apparecchiatura relativamente “intelligente” che indirizza e instrada in maniera selettiva i “frames” verso un preciso destinatario. Per “porta” si intende una presa fisica nella quale si innesta il cavo di connessione che permette ad una apparecchiatura di collegarsi al “nodo” oppure ad uno “switch” oppure permettere un collegamento ad un altro “switch” oppure ad un “hub”. UMBERTO MOSCONI 10 GENNAIO-FEBBRAIO 2011 VITA E MARE LETTERE Per i versamenti delle quote associative e assicurative servirsi del C/C P. 391169 intestato al COLLEGIO CAPITANI L.C. E M. - Vico dell’Agnello, 2 - 3° piano 16124 Genova oppure contattare il Compartimento di Napoli e le Delegazioni. Ci pregiamo comunicarvi qui di seguito le quote associative per l’ANNO 2011 quote che sono state già concordate con i Compartimenti: • • • • • • • “Una tantum” Aspiranti e Capitani Allievi Allievi Nautici Pensionati Soci Aderenti Soci Sostenitori € 10,00 € 90,00 € 40,00 € 20,00 € 40,00 € 70,00 € 120,00 Assicurazione Licenza di Pilotaggio D.A.S. s.p.a. - COMPAGNIA ASSICURATRICE GENOVA II premio di assicurazione della licenza di pilotaggio per l’anno assicurativo 19 luglio 2011-2012 e di Euro 90,00. L’indennizzo per la perdita di proventi durante il periodo di disoccupazione causato dalla sospensione della Licenza di Pilotaggio, ordinata da una Autorità Competente, è stato portato a Euro 150,00 al giorno per un periodo non superiore a 365 giorni. Nel caso di perdita della licenza di pilotaggio, stabilita da una Autorità Competente, l’indennizzi e stato portato a Euro 54.000,00. Questa polizza copre anche le spese legali del pilota imputabile ad errori di navigazione e manovra a lui attribuibili durante il suo servizio di pilotaggio. II periodo di copertura risulta dalle ore 24.00 del 19.07.2010 fino alle 24.00 del 18.07.2011. Diportisti assicuratevi il titolo professionale II Collegio Nazionale Capitani L.C. & M. offre ai Comandanti Coperta/Macchina e Ufficiali del Diporto l’opportunità di assicurare il titolo professionale come i colleghi del traffico. Coloro che sono in possesso dei titoli previsti della normativa possono farlo alle medesime condizioni dei colleghi del traffico. I diportisti possono essere imbarcati su: imbarcazioni/navi a motore/navi a vela immatricolate in Italia e/o estero, pari o superiori a dieci metri di lunghezza, munite di Ruolo equipaggio. Gli interessati devono essere soci del Collegio Nazionale Capitani L.C. & M. Le quote sono: n iscrizione al Collegio Capitani Euro 90,00 annuali. o premi polizza Periodo dal 19.07.2010 al 18.07.2011 dal 19.11.2010 al 18.07.2011 dal 19.03.2011 al 18.07.2011 Assic. Tit. It. 100,00 90,00 70,00 Assic.Tit It+Est 110,00 100,00 90,00 L’indennizzo per la sospensione del titolo professionale e di Euro 4.500 al mese per un massimo di dodici mesi. L’indennizzo per la revoca del titolo professionale e di Euro 54.000. Se sostenute sono rimborsabili le spese per la difesa sino a Euro 75.000. Per consultare la polizza e/o averne copia basta contattare una delle Delegazioni del Collegio sparse in tutti i porti d’Italia o telefonare nel giorni feriali dalle ore 09.00 -12.00 ad uno dei seguenti numeri: 010.2472746 Genova; 081.202102 Napoli; 06.55300565 Roma; cell. 333.8191141; cell. 338.6337722 CAPITANI ASSICURATEVI LA PATENTE ATTENZIONE Rammentiamo ai Colleghi Assicurati ed a tutti gli altri interessati che la validità della polizza scade il 18 luglio 2011. È opportuno e saggio assicurare il titolo professionale specialmente oggi. Il pagamento della quota annua può essere eseguito per Genova sul c/c postale n. 00391169 intestato al Collegio. Per Napoli e Delegazioni contattando per informazioni ai rispettivi numeri telefonici. Gli interessati possono ottenere copia della polizza presso i suddetti indirizzi/numeri telefonici. COME AIUTARE CONCRETAMENTE I RAGAZZI Corsi gratuiti di inglese per gli “allievi” Tra i principali obiettivi che il Collegio Nazionale Capitani L.C. e M. si pone, c’è anche quello di aiutare gli allievi ufficiali a trovare l’imbarco. Uno dei non pochi ostacoli in questa direzione è rappresentato dalla scarsa conoscenza della lingua inglese da parte dei ragazzi. Vorrei raccontare la mia diretta esperienza al riguardo: io personalmente ho cercato di ottenere l’imbarco a tre allievi, suggerendo il loro nome a diverse compagnie di navigazione. Queste si sono rivelate disponibili, mi hanno dato ascolto e hanno contattato i giovani al telefono, parlando loro direttamente in inglese; quindi mi hanno richiamato: “Capitano -mi sono sentito dire- i suoi allievi imparino l’inglese e dopo ce li rimandi”. Ma gli Istituti Nautici una conoscenza sufficiente della lingua straniera ai propri studenti non la forniscono? A questo modo per i diplomati non c’è futuro! Un primo suggerimento è quello di consultare su Internet un corso d’inglese scaricabile gratuitamente al seguente link: http://mareng. utu.fi/download/. Si tratta di un programma messo a punto dall’Università di Turku in Finlandia, insieme ad altri partners europei, grazie al supporto dell’UE (Education and Culture-Leonardo da Vinci); si rivolge in maniera specifica ai marittimi e presenta due livelli. Per chi lo desidera, c’è anche la possibilità di avere il CD; facendo domanda, si può ricevere direttamente a casa, sempre gratuitamente. L’iniziativa rappresenta sicuramente una valida opportunità, che permette di migliorare la conoscenza della lingua straniera, senza gravare sulle famiglie. La stessa Accademia Italiana della Marina Mercantile, con sede a Genova, offre ai giovani diplomati nautici, residenti in Liguria, corsi di perfezionamento in lingua inglese, anche qui gratuitamente, come già segnalato sul sito del Collegio Nazionale Capitani L.C. e M. Vorrei infine ricordare ai giovani studenti e diplomati del Nautico che i capitani del Collegio sono a loro disposizione per eventuali consigli e suggerimenti pratici. ANGELO STORACI IMPORTANTE INIZIATIVA DEL COLLEGIO Pesca: conoscere per ripettare le regole Illustre cap. Pignalosa, sento il dovere di esprimerle, a nome mio personale e dell’associazione che rappresento, un vivo ringraziamento per avere organizzato nei giorni scorsi, unitamente al Collegio Nazionale Capitani L.C. e M. di Napoli e l’UNCI Pesca, l’importantissima iniziativa che ha visto, per la prima volta in Italia, la realizzazione di un corso di formazione, riservato al personale a comando di navi tonniere, per le applicazioni delle nuove normative UE ed ICCAT che saranno in vigore nella prossima campagna di pesca del 2011. In un momento di così grande difficoltà economica ed organizzativa che sta attraversando il nostro settore, dovuto anche ad una velata disinformazione, generata dall’emanazione repentina di alcuni provvedimenti legislativi comunitari e nazionali, interessarsi e battersi per tutelare e migliorare le condizioni della gente di mare è motivo dell’alto senso di responsabilità professionale che la distingue, sicuramente per competenza, nell’ambito delle attività di pesca (al tonno rosso) a livello internazionale. Ho partecipato con piacere e grande interesse alla suddetta iniziativa dove, certamente, anche gli armatori e i comandanti di navi tonniere presenti hanno apprezzato ed acquisito tante novità sulle conoscenze comportamentali e sulle nuove regole di attuazione del nuovo provvedimento UE, che saranno linfa vitale per lo svolgimento delle loro attività sia in mare che a terra. Non solo, ma la cosa più importante è che, da oggi in poi, queste persone avranno una visione completamente diversa di come dover affron- tare le cose, e questo rispetto a come si è operato negli anni passati; saranno più sensibili e disponibili ad instaurare un cordiale rapporto di lavoro con le autorità e ad interagire in maniera costruttiva. Mi auguro che il brillante successo ottenuto dall’iniziativa per i gruppi di pesca a circuizione possa essere esteso al gruppo di pesca al palangaro, che a Marsala conta il 90% di tutto il pescato. GUIDO MAGGIO (presidente Associazione nazionale degli allevatori del tonno nel Mediterraneo) 20112012 ASSICURAZIONE DEL TITOLO PROFESSIONALE COMPAGNIA ASSICURATRICE D.A.S. s.p.a. - GENOVA Il Collegio Nazionale Capitani L.C. e M. dal 1960 offre ai propri Soci l’opportunità di assicurare il titolo professionale (certificazione di abilitazione) dal rischio di sospensione e/o ritiro da parte dell’Autorità Marittima. Possono assicurarsi: “Tutti gli associati al Collegio nazionale Capitani di lungo corso e macchina, aventi titolo professionale in base al quale sono imbarcati su navi Italiane o Estere quali Comandanti, Direttori di Macchina, Ufficiali di Coperta e di Macchina, Ispettori Armatoriali o in base al quale prestano Servizio di Pilotaggio o di Rimorchio. Si precisa che possono essere associati al Collegio e quindi assicurati, anche i padroni Marittimi e i Meccanici navali e tutti gli associati al Collegio Nazionale Capitani di lungo corso e macchina in possesso della Patente nautica vela/motore senza limiti e della patente nautica per navi da diporto imbarcati quali Comandanti, Direttori di Macchina, Ufficiali di Coperta, Ufficiali di Macchina, su imbarcazioni/navi a motore/vela immatricolati in Italia o all’Estero, pari o superiori a dieci metri di lunghezza e munite di ruolo equipaggio, inclusi gli associati imbarcati su imbarcazioni adibite alla navigazione su acque interne italiane e svizzere”. n L’indennizzo per la sospensione della patente è di € 4.500,00 per un mese di sospensione per un massimo di dodici mesi. o L’indennizzo per il ritiro della patente è di € 54.000,00. p Se sostenute sono rimborsabili le spese per la difesa sino a Euro 75.000.Tutte le condizioni di polizza (inclusa l’assistenza legale, etc.) sono visibili presso le sedi di Genova e Napoli ed in tutte le 44 Delegazioni sparse su tutto il territorio nazionale. Vengono spedite a domicilio a semplice richiesta. Le quote dei premi da versare da parte dei nostri Soci che desiderano assicurarsi o rinnovare l'assicurazione per l'anno assicurativo 2010-2011 sono le seguenti: PERIODO dal 19.07.2011 al 18.07.2012 dal 19.11.2010 al 18.07.2011 dal 19.03.2011 al 18.07.2011 Assic. pat. italiana € 100,00 € 90,00 € 70,00 Assic. pat.it + est. € 110,00 € 100,00 € 90,00 «Questo vale, ovviamente, in qualunque parte del mondo la nave si trovi». Desideriamo ricordare ai Colleghi assicurati che: «L’assicurato è tenuto a comunicare tempestivamente al Collegio Capitani, per l’immediato inoltro alla Società assicuratrice, qualsiasi evento dal quale possa derivare un procedimento contemplato da questa polizza ...omissis...». Pertanto deve essere considerato essenziale, la notifica al Collegio per iscritto del sinistro, incluso l’invio dell’estratto del giornale nautico riguardante il fatto, dell’eventuale altro materiale pertinente, del nome del P&I ed eventualmente quello dell’avvocato che ha seguito la pratica sul nascere. Questo vale, ovviamente, in qualunque parte del mondo la nave si trovi. Il capitano Andrea Allotta, capo delegazione di Trapani e coordinatore per la Sicilia, propone il seguente documento dal titolo “Attivazione di denuncia di sinistro marittimo” da inviare alla segreteria del Collegio di Genova subito dopo un incidente, o presunto tale, a bordo. PRO FORMA DI “ATTIVAZIONE DI DENUNCIA DI SINISTRO MARITTIMO” Denuncia cautelativa, denuncia di sinistro marittimo; assicurato: cognome, nome, nato a, il, compartimento marittimo, matricola, titolo professionale, certificato IMO, funzioni a bordo, nome della nave, bandiera, nome dell’armatore, nome e dati P&I (Protecting and Imdemnity Club) della nave; nome e tutti i dati dell’avvocato che difende i comandanti per conto dell’armatore; dichiarazioni dell’assicurato. Allegati: estratto giornale nautico parte II, documenti inchiesta preliminare, citazioni, altre notizie o dichiarazioni dell’assicurato, fotocopia primo interrogatorio, eventuali altri documenti autorità, verbali dei giudici, foto, filmati; data e firma. CMYN GENNAIO-FEBBRAIO 2011 11 VITA E MARE PROTAGONISTA CON L’ARTIGLIO DI FAVOLOSI RECUPERI Restaurata la torretta del Gianni simbolo dei palombari viareggini Il 7 dicembre scorso, 80° anniversario della tragedia dell’Artiglio, la nave recuperi So.Ri.Ma su cui persero la vita nel 1930 i palombari viareggini al largo della Baia di Quiberon, la leggendaria “Torretta del Gianni” è stata restituita alla città. Si tratta della torretta batiscopica ideata nel 1928 dal capo palombaro della stessa nave, Alberto Gianni, e costruita a La Spezia da Roberto Galeazzi; ora ha trovato la sua giusta collocazione al Museo della Marineria di Viareggio. Simbolo dell’epopea dei palombari viareggini, che hanno fatto scuola nel mondo, si trovava dal 1987 nel porto turistico di Viareggio, in stato di avanzato degrado. L’opera di restauro è stata condotta per iniziativa della Fondazione Artiglio Europa, avvalendosi del meticoloso lavoro di alcune aziende locali e della collaborazione dell’Unione Medaglie d’Oro di Lunga Navigazione custodi del Museo della Marineria. Ora la torretta rimarrà esposta definitivamente quale glorioso e unico reperto al mondo nel Museo, intitolato per l’occasione al capo palombaro Alberto Gianni. Con questa torretta di osservazione sottomarina fu possibile negli anni ’30 immergersi per lavorare alle grandi profondità sui relitti delle navi per recuperarne i carichi. Sostituì SENTENZA ESEMPLARE IN AUSTRALIA Non è una colpa difendere la sicurezza La società Patrick, vero gigante dello shipping australiano, è stata condannata a una multa di 180 mila dollari per avere discriminato un lavoratore che segnalava problemi di sicurezza nelle operazioni di carico e scarico delle navi. Nel 2007 il lavoratore, un esperto portuale, aveva contestato per tre volte il metodo di sollevamento carrelli, facendo obiezioni circa la sicurezza sulle modalità di movimentazione della merce a bordo della nave, come richiesto dal cliente Patrick Stevedoring. Minacciato di licenziamento, sospeso per una settimana, il lavoratore aveva ricevuto successivamente una lettera disciplinare con una serie di contestazioni. Ricorso in Tribunale, il portuale ha avuto la meglio, ottenendo la condanna della società. Il direttore esecutivo dell’Agenzia governativa Worksafe ha commentato che la sicurezza sul lavoro è una necessità imprescindibile: “La discriminazione contro chi solleva obiezioni su operazioni a rischio è inaccettabile e questa sentenza rappresenta un chiaro messaggio per tutti, a cominciare dagli imprenditori”. gli scafandri rigidi inadatti a operare oltre i 100 metri. La “torretta del Gianni” è stata tra l’altro protagonista nel recupero del favoloso tesoro composto di lingotti d’oro e argento, dal relitto del transatlantico inglese Egypt affondato nell’Oceano Atlantico al largo di Brest nel 1922. Si trattò di un eccezionale recupero, di straordinario valore per l’epoca, in fondali estremamente pericolosi, Alla cerimonia di Viareggio era presente la banda dipartimentale della Marina Militare, e una rappresentanza del Comando subacquei incursori di La Spezia. Ospite il sindaco di Imperia Paolo Strescino, la città da cui proveniva una parte dell’equipaggio dell’Artiglio. Con il sindaco di Viareggio Luca Lunardini sono state gettate le basi per un gemellaggio tra le due città, legate alle gesta degli uomini della gloriosa nave. Artiglio, Rostro, Raffio e Arpione furono le prime ammiraglie della SO.RI.MA. una Società di ricuperi marittimi con sede a Genova fondata nel 1926 dal Commendatore Giovanni Quaglia che, avvalendosi dei palombari viareggini divenne una delle Società più apprezzate nei lavori subacquei in tutto il mondo. ZEFFIRO ROSSI Segretario Compartimentale Medaglie d’Oro Lunga Navigazione Viareggio IL PREMIO ALBERO MAESTRO AGLI AMICI DELL’ACCADEMIA È anche su cd l’inno della Marina Mercantile Stefano Messina ritira il premio, tra Eugenio Massolo e Sandro Repetto IL PREMIO VESPUCCI A CONSILIUM MARINE ITALY Il radar anti-inquinamento eccellenza scientifica italiana L’oil spill radar di Consilium ha conquistato la VII edizione del Premio Vespucci 2010, categoria Innovazione. Su la testa, fuori le idee è lo slogan con cui viene promosso il riconoscimento: un tributo alle idee e ai progetti imprenditoriali più brillanti e innovativi, per valorizzare l’ingegno e il ‘saper fare’ toscano. Tra i promotori del premio figurano il Consiglio Regionale della Toscana, Confindustria Toscana, Unioncamere Toscana, Ente Cassa Risparmio di Firenze, Scuola Superiore S. Anna, Florens 2010 e Progetto Firenze Crea Impresa. Il concorso si divide in cinque le categorie: Innovazione, Ricerca, Start up, Giovani e Beni Culturali; il premio si rivolge a imprese, imprenditori, studenti e ricercatori che abbiano sviluppato idee e progetti innovativi in settori tecnologici, sia in campo industriale che in quello dei beni culturali. Il radar destinato al rilevamento di idrocarburi in mare, realizzato da Consilium Marine a rendere disponibili nuovi strumenti di rilevamento per la protezione dell’ambiente marino, in particolare quello del Mediterraneo, che risulta essere sempre troppo grande per garantire una sorveglianza costante. Il progetto di innovazione, già collaudato, consiste nell’integrare al sistema radar di navigazione Il trofeo consegnato a Consilium alcune particoItaly (prodotto nello stabili- lari funzioni radar utili al rilemento che si trova vicino al vamento dell’inquinamento da capoluogo toscano), è stato idrocarburi in mare. Il premio, premiato il 16 dicembre scor- intitolato a Gian Paolo Targetti, so presso la Sala delle Feste intende sottolineare gli aspetti di del Palazzo Bastogi di Firenze. eccellenza scientifica associati a La cerimonia ufficiale è stata una visione ampia e coraggiosa condotta dal noto divulgatore delle grandi sfide legate a un più scientifico e presentatore tele- equilibrato rapporto tra uomo e natura.” visivo Mario Tozzi. Alessandro Stefani, general Ecco la motivazione del riconoscimento: “Il progetto mira manager di Consilium Marine Italy, ha così commentato: Siamo particolarmente orgogliosi di questo riconoscimento che premia il team italiano di Consilium e conferma la nostra vocazione di azienda leader nel settore della sicurezza navale, compreso quella per l’ambiente, così come recita il nostro slogan “When safety matters”. Ulteriore motivo di prestigio è il fatto che questo prodotto è l’unico al mondo che realizza la funzione di “oil spill” mediante un convenzionale radar per la navigazione. Stiamo ricevendo numerose manifestazioni d’interesse da parte di primarie aziende internazionali nel settore e contiamo di concludere i primi contratti di fornitura nelle prossime settimane. Questo premio è un ulteriore stimolo per noi a proseguire nelle attività di ricerca e sviluppo che sono proseguite ininterrotte malgrado la crisi . Stiamo già lavorando – ha concluso Stefani – su altri progetti molto innovativi che contribuiranno a migliorare significativamente la sicurezza della navigazione. CMYN La prima edizione del premio Albero Maestro, consegnato il 18 dicembre 2010 presso la sede genovese dell’Accademia Italiana della Marina Mercantile, è stata non solo l’occasione per incontrare tutti coloro che negli anni hanno aiutato l’Accademia e gli Allievi, ma anche per presentare ufficialmente l’inno della Marina mercantile italiana (l’Italia era l’unico paese a non averlo ancora). Sono intervenuti, oltre al presidente Eugenio Massolo e alla direttrice Daniela Fara, il presidente della Provincia Alessandro Repetto, l’eclettico comandante Dino Emanuelli, tutti i rappresentati delle compagnie che maggiormente hanno sostenuto l’Accademia. A Stefano Messina è andato il primo riconoscimento, “ad personam” per l’impegno profuso a favore dell’istituzione genovese: “Sono particolarmente contento – ha detto l’armatore – anche rispetto al concetto di lavoro italiano, che deve riguardare l’organizzazione dell’azienda, il lavoro marittimo, la bandiera. L’Accademia – ha concluso –è ora un’istituzione nazionale e mi auguro rimanga stabile anche con la prossima amministrazione, indipendentemente dai colori politici.” Messina infine ha ricordato il primo a credere nell’Accademia: Dino Emanuelli, che ne è stato ideatore e sostenitore. A Roberto Martinoli, presidente Grandi Navi Veloci, il riconoscimento per il miglior programma annuale di formazione continua. “I nostri equipaggi – ha detto Martinoli – sono di altissimo livello e sono contesi anche all’estero”. Il vicepresidente di Costa Crociere Campagnoli ha ritirato il premio per il maggior numero di ufficiali imbarcati: “Dal 2005 -egli ha detto- abbiamo preso a bordo 150 allievi: 100 di coperta e 50 di macchina e la gran parte sono ancora con noi; stanno facendo carriera con soddisfazione non solo nostra ma anche loro.” A Renzo Bottiglieri presidente di RDB Armatori, il riconoscimento per la migliore collaborazione tra le Compagnie della Regione Campania: “Nonostante il momento economico le aziende italiane si sono difese; noi abbiamo avuto crescita costante, non ci sono stati annulli di ordini; abbiamo in programma 21 nuove unità oceaniche. Credo molto nella bandiera italiana, nella difesa delle tradizioni che ci appartengono, nelle risorse umane che sono elemento fondamentale.” Il presidente della Provincia Alessandro Repetto, giunto quasi al termine del proprio mandato, ha espresso la speranza che le potenzialità dello shipping non vengano trascurate: “In Liguria sono stati messi in gioco grandi investimenti e capacità, sarebbe giusto che venisse riconosciuta l’importanza del settore per il territorio”. La cerimonia si è conclusa sulle note dell’inno della Marina Mercantile italiana, registrato dalla Banda della Marina Militare, diretta dal maestro Antonio Barbagallo. L’inno è ora disponibile su CD, chi ne volesse una copia può telefonare alla sede genovese del Collegio Nazionale Capitani L.C. e M. Dino Emanuelli, che oltre a scrivere il testo dell’inno ne è stato anche fautore, ha parlato per ultimo, sottolineando il coraggio politico di Repetto nel sostenere l’Accademia; quindi ha lanciato l’idea di presentare l’inno al Festival di S. Remo: Vi ricordate – ha detto – la polemica tra Bella Ciao e Giovinezza? L’inno rappresenterebbe l’Italia nel mondo, sarebbe bello farlo eseguire al Festival! Ricordiamoci che ben 15 Regioni italiane sono marittime”. Peccato non ci sia stato un seguito: forse nella serata dedicata al 150° anniversario dell’Unità d’Italia si sarebbe potuto trovare uno spazio anche per la Marina mercantile italiana. Ma come si dice chi è lontano dagli occhi è lontano dal cuore. 12 GENNAIO-FEBBRAIO 2011 VITA E MARE PIRATERIA: LA PROPOSTA DI ALCUNI ARMATORI ITALIANI NON CONVINCE GOLFO DI ADEN: NEL 2011 RECORD NEGATIVO Il rischio di rispondere agli assalti con le armi Una pesante incognita sulle rotte del petrolio In Italia da 5 mesi giace sui tavoli del Governo (ministero degli Esteri e della Difesa) un progetto a firma di Confitarma e stato maggiore della Marina Militare, per imbarcare reparti di militari armati, in grado di assicurare la difesa sulle navi mercantili in zone a rischio. Molti armatori italiani che un tempo non erano d’accordo su questa posizione di armare la flotta mercantile, ora si sono arresi all’evidenza, tra questi Cesare D’Amico (presidente Gruppo operatività nave di Confitarma) che il 2 febbraio scorso, al convegno Uomini e tecnologie per sconfiggere i pirati in mare, organizzato a Roma dall’Istituto Italiano di Navigazione, ha tenuto un appassionato discorso sul tema (vedi sul sito del Collegio Nazionale Capitani L.C. e M. il discorso integrale). Quando siamo costretti – ha detto D’Amico – ad assistere all’impiego delle stesse navi sequestrate come navi-madre per altre scorribande, all’uso degli equipaggi come scudi umani, al continuo affinamento delle capacità dei pirati di spingersi sempre in avanti, agendo in zone sempre più difficili da controllare e proteggere con continuità, quando vediamo che a livello geo-politico non si è riusciti ancora a trovare una soluzione per stabilizzare la regione ed eliminare il problema alla radice, l’unico modo per scongiurare i tentativi di sequestro diventa, per l’armatore, la possibilità di poter scegliere, in accordo con il comandante, di imbarcare, per il periodo di transito nelle zone più a rischio, personale armato, con il compito primario di scoraggiare qualsiasi attacco. L’ideale per gli armatori sarebbe potere coinvolgere i militari del proprio Paese, naturalmente a proprie spese, in alternativa andrebbero bene team privati, cosa che alcune bandiere già concedono. Dotare le navi di una forza armata dello Stato – ha detto l’avvocato marittimista Stefano Zunarelli presente al convegno – è una scelta compatibile coi tradizionali principi giuridici del diritto marittimo internazionale, in linea con la convenzione di Montego Bay sul diritto del mare, siglata nel 1982. E’ lo Stato di bandiera che deve assicurare la legalità a bordo e contrastare i reati contro la nave stessa. Plaude all’iniziativa il gruppo armatoriale Messina, che già da tempo sostiene l’ipotesi delle armi a bordo: la compagnia ha sette navi impiegate regolarmente nell’area più a rischio. Secondo le stime del gruppo, per scongiurare gli attacchi dei pirati lo scorso anno la Messina ha dovuto affrontare maggiori costi diretti per quasi dieci milioni di euro. La presenza dei militari a bordo delle navi avrebbe un effetto deterrente nei confronti dei pirati e il costo del loro impiego a carico degli armatori - ha precisato Stefano Messina - risulterebbe comunque inferiore ai maggiori costi sostenuti attualmente dalle aziende armatoriali a causa della pirateria. Secondo la Messina, sulle navi potrebbero essere imbarcati da due a cinque militari. Tra le voci discordi Luigi D’Amato armatore della petroliera sequestrata Savina Caylyn: Figuriamoci – ha detto in un’intervista – una sparatoria a bordo di una petroliera carica di carburante: c’è il rischio più che concreto che possa saltare tutto in aria. Io penso che il problema possa essere risolto solo mettendo fuori uso la pirateria e, per fare questo, c’è bisogno di una legge speciale a livello internazionale che consenta di agire contro i fuorilegge anche in acque internazionali. Nel frattempo – conclude D’Amato – i proprietari della merce trasportata dovrebbero farsi carico di un allungamento del percorso evitando in via definitiva l’oceano indiano. Trovo che sia l’unica soluzione temporanea anche se costosa. Il Collegio Nazionale Capitani L.C. e M. ha sempre sostenuto la propria contrarietà ad imbarcare uomini armati e in questo senso ribadisce anche oggi la propria posizione, perché -spiega il presidente Roberto Pennauna simile decisione porterebbe a un’escalation di violenza, in cui le vittime innocenti sarebbero proprio i marittimi. Unica soluzione rimane il rafforzamento delle scorte della Marina militare internazionale, la creazione di rotte sicure da affrontare rigorosamente in convogli, le pressioni economiche sul governo somalo affinché smantelli i rifugi dei pirati,la creazione di un diritto internazionale univoco che permetta arresti e condanne. Concorda su questa posizione il CESMA (Confederation of European Shipmasters’ Associations), organismo che unisce 15 associazioni di categoria di comandanti marittimi presenti in 12 Paesi europei, cui il Collegio aderisce dal 1997. Tra gli argomenti che i comandanti europei affronteranno alla prossima Assemblea generale, che si terrà in Croazia ai primi di maggio, ci sarà anche la proposta spagnola di creare un tribunale internazionale per processare i pirati. Condivisa da Cina, India, Russia e Paesi NATO, sarà presentata al segretario generale dell’ONU Ban Ki-Moon. Year of the pirate, potrebbe essere chiamato il 2011! Peter Hinchliffe, segretario generale della International Chamber of Shipping, la principale organizzazione marittima a livello mondiale, i cui associati rappresentano il 75% del tonnellaggio mercantile, sottolinea in maniera incisiva una situazione che peggiora di 10 febbraio – Nella foto, una delle navi militari di Eunavfor Somalia, la forza internazionale impiegata nell’operazione Atalanta, mentre soccorre il peschereccio Golden Wave, appena liberato dai pirati, dopo 123 giorni di sequestro. Alle 43 persone a bordo, lasciate senza acqua ne’ cibo, è stata prestata assistenza medica. Il 17 gennaio scorso, dopo sei mesi di prigionia, è stato rilasciata anche la petroliera Motivator, con 18 uomini di equipaggio, tutti Filippini. (Fonte Eunavfor) PIATTAFORMA SCIENTIFICA NELLA FOSSA DELLE MARIANNE Nel fondo del mare i segreti del clima Il segreto per comprendere il futuro del nostro clima giace a 10,900 metri di profondità, nel punto più profondo del nostro pianeta. Una piattaforma sottomarina, dotata di strumentazioni per compiere rilievi scientifici, è stata depositata per alcune ore sul fondo della Fossa delle Marianne. I sensori avrebbero svelato come, nonostante occupino solamente il 2% dei fondali marini, le fosse abbiano un ruolo fondamentale nel regolare il clima terrestre. A quelle profondità infatti verrebbero catturate grandi quantità di anidride carbonica e in tal modo le fosse avrebbero influenza sulla chimica marina e sul clima terrestre. La ricerca viene condotta da un gruppo di scienziati internazionale, guidati da Ronnie Glud, con l’ University of Southern Denmark e la Sams (Scottish Association for Marine Science). La preziosa strumentazione è stata caricata sulla nave giapponese Yokosuka. CMYN giorno in giorno: Ormai è chiaro a tutti che non esiste la volontà politica di affrontare e risolvere il problema. Più del 40% della fornitura mondiale di petrolio, trasportato via mare, attraversa il Golfo di Aden e il Mare Arabico: ora è messa a repentaglio da bande armate, in grado di operare sempre più verso il mare aperto e per periodi più lunghi, utilizzando i mercantili catturati come navi-madre. Questo ci racconta il recente dirottamento di due petroliere nel nord dell’Oceano Indiano, tra cui la “Savina Caylyn” della compagnia Fratelli D’Amato (22 marittimi catturati, tra cui cinque italiani). Alla luce di questi avvenimenti, l’International Chamber of Shipping fa sapere che sull’uso di guardie armate private a bordo, per difendere dagli attacchi la flotta mercantile, non ci sarebbero pregiudiziali: l’armatore deve operare la sua scelta dopo aver ben valutato i rischi, e soprattutto aver ottenuto l’assenso degli assicuratori del Paese dove la nave è immatricolata. Attualmente sono circa 750 i marittimi in ostaggio di bande somale (a pag. 1 la lista delle navi sequestrate). Alcuni di loro sono prigionieri da anni, maltrattati, addirittura torturati, uccisi a sangue freddo, come è accaduto ai primi di febbraio sulla nave Beluga Nomination, in un crescendo di violenza che si svolge nell’indifferenza generale.