ANNO XLV - N. 1-2 - GENNAIO-FEBBRAIO 2011 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1. DCB Genova”
GENNAIO-FEBBRAIO 2011
1
VITA E MARE
LE DIMENSIONI DEL FENOMENO PIRATERIA AL LARGO DELLA SOMALIA
Sotto sequestro 27 navi
e 700 uomini d’equipaggio
In missione
anti-pirateria
al largo della
Somalia, i militari
di EunavforOperazione
Atalanta
svolgono
soprattutto
un’azione
preventiva per
scongiurare
nuovi attacchi.
Qui nella foto li
vediamo mentre
controllano
un’imbarcazione
sospetta:
pescatori o
banditi?
Sono 27 navi sotto sequestro e più di 700 gli uomini
in mano ai pirati somali: un
bollettino che si aggiorna
quasi quotidianamente; ci è
sembrato giusto pubblicare
questa lista, tratta dal sito
www.eunavfor.eu. nel tentativo di dare una dimensione
al fenomeno e un volto a tutti
questi marittimi due volte
invisibili, sia perchè scomparsi
fisicamente dal mondo civile,
sia perchè trascurati dai media
internazionali.
All’elenco seguente di 26
navi (aggiornato al 21-1-2011)
vanno aggiunte le due petroliere catturate ai primi di
A PAGINA 12
Il rischio
di rispondere
con le armi
L’incognita
sulle rotte
del petrolio
febbraio: la Savina Caylyn che
trasportava 217mila tonnellate
di greggio della compagnia
Fratelli D’Amato, con 22 uomini
a bordo, tra cui 5 italiani (tre
campani: il comandante Giuseppe Lubrano di Procida, terzo
ufficiale e allievo di coperta,
oltre a un trentino e un laziale)
e 17 indiani; la Irene SL con un
carico di 260 mila tonnellate
di greggio, battente bandiera
greca e di proprietà di un armatore britannico, sequestrata
con 25 uomini a bordo (7 greci,
1 georgiano, 17 filippini).
SOCOTRA 1: in mano ai
pirati dal 25-12-2009, sequestrata nel Golfo di Aden. Nave
di proprietà yemenita, con 6
uomini d’equipaggio a bordo,
provenienti dallo Yemen.
ICEBERG 1: catturata il 29-32010. Ro-ro presa a 10 miglia
dal porto di Aden, con 24
uomini di equipaggio.
JIH-CHUN TSAI 68: Peschereccio di Taiwan sequestrato
il 30-3-2010, con 14 uomini di
equipaggio: capitano taiwanese, 2 cinesi e 11 indonesiani.
RAK AFRIKANA: nave mercantile assaltata al largo delle
Seychelles l’11-4-2010, battente bandiera St Vincent and
the Grenadines; 26 uomini di
equipaggio.
PRANTALAY 11, 12 e 14: si
tratta di 3 pescherecci tailandesi sequestrati il 18-4-2010:
in tutto 77 marittimi catturati.
TAI YUAN 227: peschereccio taiwanese preso il 6-5-2010
con 24 uomini a bordo: 9 dalla
Cina, 3 dal Vietnam, 3 dalle
Filippine, 7 dal Kenya e 2 dal
Mozambico.
SUEZ: nave da carico assalita
il 2-8-2010, battente bandiera
panamense, trasportava ce-
Fonte: Eunavfor
mento con 23 uomini a bordo,
provenienti da Egitto, Pakistan, Sri Lanka, India.
OLIB G: nave mercantile
in ostaggio dall’8-9-2010,
battente bandiera maltese,
18 uomini a bordo: 15 dalla
Georgia, 3 dalla Turchia.
ASPHALT VENTURE: in
mano ai pirati dal 29-9-2010:
asfaltiera da 3,884 tonnellate,
è stata fermata mentre navigava da Mombasa verso Durban,
15 indiani bordo.
IZUMI: catturata il 10-102010, battente bandiera panamense, trasportava acciaio
verso Mombasa. 20 uomini
d’equipaggio, tutti filippini.
YORK: gasiera, fermata il
23-10-2010 al largo delle coste
del Kenia, battente bandiera
Singapore, di proprietà greca.
17 uomini d’equipaggio: comandante tedesco, 2 ucraini,
14 filippini.
POLAR: sequestrata il 3010-2010, petroliera battente
bandiera panamense con 24
uomini di equipaggio: 1 romeno, 3 greci, 4 montenegrini e
16 filippini.
ALY ZULFECAR: catturata
il 3-11-2010, nave passeggeri
di bandiera Comoros, che
viaggiava in acque della Tanzania. A bordo nove uomini di
Dopo un lungo cammino iniziato nel 2008, il disegno del decreto legge sui lavori usuranti sta per essere completato.
Il 28.01.2011 il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema
di decreto legislativo sul quale saranno sentiti i sindacati prima
che il testo sia trasmesso alle varie conferenze e commissioni
parlamentari.
I benefici relativi a questa categoria di lavori (trattamenti pensionistici particolari) interessano quattro categorie:
- lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti come
da decreto Salvi (lavori in galleria, cave o miniere, in cassoni ad
aria compressa, lavori svolti da palombari, lavori ad alte temperature, lavori di asportazione dell’amianto ecc.);
- lavoratori notturni: a) lavoratori impegnati in lavori a turni, b)
lavoratori impegnati per l’intero anno lavorativo;
- lavoratori addetti alle linee a catena;
- conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a
nove posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.
Manca la categoria del lavoro marittimo.
(a pag. 2)
(a pag. 2)
COMPLEANNO VESPUCCI
80 anni di un veliero
La nave scuola della Marina Militare Amerigo Vespucci ha compiuto 80
anni. “Non chi comincia ma quel che persevera”: questo il motto del veliero,
considerato la nave più bella del mondo. Era il 22 febbraio 1931 quando
fu varata nel Regio Cantiere Navale di Castellamare di Stabia. Una data
simbolica visto che proprio il 22 febbraio, 500 anni prima, moriva il navigatore Amerigo Vespucci. Tutto è ancora originale: le vele in tela olona,
le cime di materiale vegetale, le manovre che vengono rigorosamente
eseguite a mano.
PROBLEMATICHE FORMAZIONE: QUALE PERCORSO DIDATTICO PER RISPONDERE ALLA NUOVE NORME STCW
Confronto serrato tra Capitani
e ministero delle Infrastrutture
Se non è usurante
il lavoro a bordo
La formazione degli Allievi,
i nuovi programmi di studio
degli Istituti di Logistica e Trasporti voluti dalla Riforma
scolastica, le ultime regole internazionali in tema di percorsi
formativi e il controllo della loro
applicazione da parte dell’EMSA, la possibilità di avere crediti
formativi per accedere all’Università da parte di coloro che
sono in possesso della certificazione di abilitazione da
primo Ufficiale di coperta o di
macchina: in Italia le difficoltà
nel cercare di coordinare e
armonizzare tutto questo sono
molteplici.
Il Collegio Nazionale Capitani
L.C. e M. partecipa attivamente
a questo processo di innovazione, cercando di fornire un
apporto costruttivo, con suggerimenti e consigli frutto della
propria esperienza decennale
in tema di formazione. Il conve-
IN NORDEUROPA IL DATO DELL’OBESITÀ CRESCE TRA GLI EQUIPAGGI
Posti di lavoro a rischio per marittimi sovrappeso
Un recente studio sulle condizioni di salute della Gente di mare
in Danimarca avrebbe messo in
luce come i marittimi abbiano la
tendenza a bere e a fumare di più
rispetto alla restante popolazione
e contemporaneamente a fare
meno esercizio fisico. Secondo
la ricerca i tre quarti dei marittimi
sopra i 45 anni – sempre in Danimarca e dintorni – avrebbero
problemi di peso.
L’obesità oltre che un problema di salute personale può
costituire un grave problema di
sicurezza: in caso di emergenza a
bordo, nell’utilizzare vie di fuga,
scale, scialuppe di salvataggio.
Il quotidiano nor vegese
Aftenposten la scorsa primavera
aveva già lanciato l’allarme: “Nel
2009 – si leggeva – 511 marittimi
norvegesi hanno dovuto restituire
il loro libretto di navigazione,
perché talmente grassi da non
potere compiere il proprio lavoro.
Il loro numero è aumentato
rispetto all’anno precedente del
20%.” E il giornale riportava il caso
di un capitano sull’unità offshore
Seven Sisters che aveva dovuto
dimagrire da 168 a 100 Kg. per
mantenere il proprio lavoro.
Il Centro norvegese di Medicina
marittima nel ritirare i certificati
sanitari ai marittimi obesi, ritenuti
inadatti alla professione, ha motivato la sua decisione dichiarando
che “i problemi di peso e forma
fisica sono di estrema importanza,
per la sicurezza della nave” .
A proposito di marittimi sovrappeso, hanno suscitato clamore le dichiarazioni del direttore di Stena Line, compagnia
di traghetti che opera nel Mare
del Nord: “Ormai i marittimi del
Regno Unito – ha detto – sono
tutti con la pancia e coperti di
tatuaggi; gli olandesi giovani e in
forma sul mare non ci vogliono
più lavorare; gli unici sono i filippini a essere contenti di imbarcarsi con la nostra compagnia.”
CMYN
Dura la replica dei sindacati
europei: “Queste parole sono
una vergogna per la dignità di
uomini e donne che vanno per
mare con professionalità, con
un’attenzione per la sicurezza
della vita umana a bordo che
non ha mai avuto precedenti.
Urge la necessità di proteggere
l’occupazione e le condizioni di
lavoro nel settore dei traghetti
europei. Molte delle aziende
che lamentano difficoltà nel
reclutamento di personale sono
le stesse che non hanno mai
investito in formazione e hanno
sempre trascurato l’aspetto delle
risorse umane.”
gno organizzato dal Collegio il
30 novembre scorso a Genova
si inserisce in questo contesto:
ne è scaturito un documento
programmatico, ricco di proposte, condiviso da diverse parti
interessate.
Il dialogo tra Collegio capitani, Istituti Nautici, Accademia
Italiana della Marina Mercantile, Capitanerie di Porto, ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti negli ultimi mesi
è diventato molto fitto. Con
l’ultimo interlocutore in particolare il confronto ha portato
a uno scambio di pareri di cui
vorremmo dare testimonianza
nelle pagine del nostro giornale, dove riportiamo ampi stralci
del carteggio intercorso.
In particolare la questione
riguarda la preparazione degli
studenti dei nuovi Istituti Tecnici Statali Logistica e Trasporti
e IFTS, in conformità alla STCW
‘78 nella sua versione aggiornata. Come è noto il biennio degli
Istituti Tecnici Statali Logistica
e Trasporti è stato unificato ed
è stato assegnato al triennio
finale il compito di impartire
le specificità tecniche. Su questo punto esistono profonde
divergenze.
L’Amministrazione sostiene
che nel triennio finale degli
Istituti Tecnici Statali Logistica
e Trasporti la formazione degli
studenti dovrà essere esaustiva
al 100%. Il Collegio di conseguenza si chiede come verrà
organizzato il percorso di studi
specialistico che porti all’acquisizione delle nozioni teoriche
necessarie per accedere all’esame di certificazione di abilitazione, come prescritto dalla
STCW e richiesto dall’Agenzia
tecnica europea EMSA.
(segue a pagina 8)
2
GENNAIO-FEBBRAIO 2011
VITA E MARE
A MESSINA CONCRETE INIZIATIVE CARATTERIZZANO LA QUARTA EDIZIONE DEL MEMORIAL SEGESTA
Più sicurezza nello Stretto
per ricordare i Caduti
Alle ore 12.40 di sabato 15
gennaio in posizione 38°10’.9 N
e 15°35’.4 E, dalla motovedetta
CP2088 della Guardia Costiera
di Messina, viene lanciata in
mare una corona di alloro, salutata dalle sirene della nave
traghetto “Iginia” e delle altre 12
unità navali presenti sul punto
della tragica collisione. Viene
così reso omaggio ai 4 marinai
del Segesta, scomparsi nel funesto incidente di quattro anni fa.
La toccante cerimonia suscita la commozione delle
tantissime persone presenti sui
ponti del traghetto, mentre gli
altoparlanti diffondono la preghiera del Marinaio, recitata da
un allievo dell’Istituto Nautico
di Messina.
Questo il momento più significativo del “Memorial Segesta”,
organizzato dal Sasmant per
non dimenticare le quattro vittime dell’equipaggio dell’HSC
Segesta in servizio fra Messina
e Reggio Calabria, che la sera
del 15 gennaio 2007 si scontrò
con il portacontainer Susan
Borchard in transito verso Sud
nello Stretto di Messina.
La quarta edizione si è svolta
a bordo della Nave Traghetto
“Iginia” della flotta delle Ferrovie dello Stato, che opera nello
Stretto di Messina.
La manifestazione è iniziata
con una tavola rotonda dal
tema “Sulla rotta della Sicurezza – dalla formazione alla
concertazione, quello che
serve per una navigazione responsabile”. Al dibattito, coordinato dal com.te Sebastiano
Pino presidente del Sasmant,
hanno partecipato la professoressa Giuseppina Costa,
dirigente scolastico del Nautico
“Caio Duilio” di Messina, il c.v.
Angelino Cianci, dell’Autorità
marittima della navigazione
nello Stretto di Messina, l’ing.
Angelo Calluso direttore della
Divisione Navigazione di RFI,
il com.te Giorgio Blandina
past-president del Collegio
Nazionale Capitani di L.C. e M.
Il com.te Andrea Allotta –
delegato regionale della Sicilia
ha portato il saluto della presidenza del Collegio Nazionale
Capitani L.C. e M. che fin dalla
prima edizione collabora con il
Sasmant all’organizzazione del
Memorial.
Il presidente del Sasmant
Sebastiano Pino ha voluto
ricordare il tema trattato nella
scorsa edizione del Memorial:
la normativa di attraversamento e lo schema di separazione
del traffico entrato in vigore
il 1 dicembre 2009. Come si
ricorderà erano state espresse
delle riserve sulla bontà della
scelta del nuovo schema con
un punto di rotatoria posizionato a sud del porto di Villa
san Giovanni ed erano state
evidenziate delle preoccupanti
criticità del sistema.
Il com.te Pino è stato lieto di
comunicare che dal proficuo
dialogo con l’Autorità Marittima erano emersi risultati positivi che avevano portato ad una
proposta di modifica condivisa.
Il comandante Angelino Cianci, intervenuto subito dopo, ha
confermato che una proposta
di modifica, che tiene conto dei
suggerimenti avanzati dai Capitani che operano nello Stretto
e dall’esperienza maturata in
questa prima fase di operatività
del nuovo schema di separazione del traffico, è stata inoltrata
al Comando Generale. Questa
proposta elimina la contestata
rotatoria, istituendo un’unica
zona di precauzione con flussi
di traffico di attraversamento
paralleli ed apporta significativi
cambiamenti alle zone di traffico costiero.
Il responsabile dell’Autorità Marittima dello Stretto di
Messina, rivolgendosi infine
ai giovani, ha sottolineato
l’importanza che la formazione
scolastica riveste nella continua
ricerca per migliorare il sistema
di sicurezza dei trasporti marittimi. Tema ripreso e sviluppato
dalla prof.ssa Giuseppina Costa
che ha rimarcato il ruolo determinante che la formazione
scolastica ricopre nella ricerca
del comune obbiettivo della
sicurezza dei trasporti. “La riforma -ha aggiunto- è stata molto
contestata e ha posto problemi
seri alla scuola secondaria superiore con tagli lontani da un
ragionato intento riformatore”.
La prof. Costa sottolinea
infine gli aspetti positivi di un
importante esperimento che
ha visto svolgere gli esami per
le abilitazioni ad Ufficiale di
Navigazione e di Macchina,
della Direzione Marittima di
Reggio Calabria, direttamente
nei locali dell’Istituto Nautico
Caio Duilio di Messina (vedi a
pagina 4).
Il comandante Giorgio Blandina traccia, invece, un quadro
che coinvolge le varie com-
ponenti che costituiscono la
sicurezza, nella logica del sistema economico, industriale
e commerciale, in relazione alle
risorse umane. E auspica che le
società marittime considerino
sempre più i costi legati alla
sicurezza non un mero costo
accessorio ma un vero e proprio investimento.
Approfondisce gli aspetti
legati all’entrata in vigore del
codice ISM (International Safety Management) e afferma
che l’istituzione della figura di
D.P.A. ha in qualche maniera
responsabilizzato gli armatori,
costringendoli a stabilire un
criterio minimo di sicurezza e
di prevenzione dell’inquinamento marino.
Importanti contributi sono
stati inoltre forniti dagli interventi del comandante della
Capitaneria di porto di Messina
C.V. Antonio Musolino, del direttore marittimo della Sicilia
orientale contrammiraglio
Domenico De Michele e del
sindaco di Messina Giuseppe
Buzzanca.
Apprezzati interventi anche
del Com.te Salvatore Mare,
segretario della LAAM (Lega
Autonoma delle Associazioni
Marinare) con sede a Torre
del Greco, alla quale aderisce
anche il Sasmant e del Dr.Cap.
Ciro Iacomino presidente della
CAMADI, Associazione dei Capitani Marittimi d’Italia di Torre
del greco da sempre presente a
questo evento.
E’ seguita la cerimonia di
consegna delle borse di studio
intitolate ai membri dell’equipaggio del Segesta: Sebastiano
Mafodda, Marcello Sposìto, Palmiro Lauro e Domenico Zona
ed inoltre a Salvatore Denaro
Elettricista morto nel 2001, in
un infortunio sul lavoro sulla
N/T Scilla e a Luciano Maggi
segretario nazionale Filt-Cgil
prematuramente scomparso.
Sono stati premiati gli studenti
dell’Istituto Nautico “Caio Duilio”
di Messina che hanno riportato
la migliore votazione nelle varie
classi ed i migliori diplomati
della sezione Capitani e Macchinisti: Daniele Ripa, Domenico
Gabriele De Mariano, Alessandro Ripa, Stefano Tracuzzi, Jean
Pierre Russo, Giuseppe Frisone,
Antonio Morale, Francesco
Costa, Fabio De Maggio, Santi
Giuseppe Mazzeo, Rosario Messina e Andrea Rundo.
SEBASTIANO PINO
Alcuni momenti della cerimonia a bordo della nave Iginia: l’uscita dal porto di Messina per raggiungere il punto dove
avvenne la tragedia, la premiazione dei migliori studenti dell’ITN Caio Duilio e la sala affollata all’interno del traghetto
LE ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO
Comunicato del Collegio Capitani
Il Consiglio direttivo del Collegio nazionale Capitani l.c. e m.,
Compartimento di Genova, ha
emesso il seguente comunicato.
Il 27 marzo 2010 il com.te Giorgio Blandina ha rassegnato nelle
mani del Consiglio Direttivo le dimissioni spontanee e irrevocabili
da presidente del Collegio Nazionale Capitani. Da quel momento
è iniziato un bombardamento di
messaggi offensivi inviati dall’ex
presidente a danno del Collegio,
oltre che all’ indirizzo dell’associazione, delle delegazioni e di
tutti i soci, anche a persone,
organi di stampa, enti, istituzioni
al di fuori dell’associazione, colpendo sempre con frasi volgari,
ingiuriose, non corrispondenti a
verità, la presidenza e il consiglio
del Compartimento di Genova.
Con accanimento morboso ha
continuato per 10 mesi a riempire pagine web e spedire e-mail
perseguendo una campagna
diffamatoria e denigratoria, alla
quale mai il Compartimento di
Genova ha risposto. Non contento, su sua richiesta è stato
convocato il consiglio dei Probiviri, per un unica lettera ritenuta
da lui offensiva.Di fronte a questo
passo, anche l’attuale presidenza
del Compartimento di Genova ha
deciso di appellarsi ai Probiviri.
Una volta ascoltate le parti e presa visione dell’ingiuriosa mole di
messaggi inviati a danno del Collegio, i Probiviri hanno proposto
la radiazione del socio Blandina.
Il consiglio nazionale all’unanimità ha ratificato la proposta.
Elezioni:
Allo scadere dei termini per
presentare le liste per il rinnovo
delle cariche del Compartimento di Genova, il 3 dicembre
scorso, sono pervenute le candidature a consigliere di molti
soci residenti al di fuori della
Regione Liguria. I Compartimenti del Collegio sono nati
storicamente con la funzione
di radicare l’associazione al
territorio: che senso avrebbe
una sede dove non ci fosse mai
nessun consigliere?
In previsione della situazione
anomala che si sarebbe presentata, era stato convocato il Con-
siglio Nazionale per deliberare
un’aggiunta chiarificatrice allo
Statuto che prevedesse il Consiglio composto da candidati
residenti nella regione Liguria.
Esendo stretta la tempistica
si è in seguito deliberato di
prorogare di un mese il periodo
di presentazione di eventuali
nuove candidature.
Comunque l’opera di denigrazione da parte dell’ex presidente continua.
Tutto questo ci ha costretti
nostro malgrado a inviare una
diffida al Com.te Blandina.
CONSIGLIO DIRETTIVO
COMPARTIMENTO DI GENOVA
COMPARTIMENTO DI GENOVA
Ultimi chiarimenti
per votare il Direttivo
La commissione elettorale informa che a seguito della circolare
in data 26.01.2011 il termine di presentazione di candidatura alle
cariche nel Consiglio Direttivo è scaduto, improrogabilmente, il 24
febbraio 2011.
Risultano eleggibili i candidati elencati nel numero di “Vita e Mare”
del novembre-dicembre 2010 pag. 2.
Ricordiamo che i Consiglieri da eleggere sono almeno otto per
la coperta e otto per la macchina. I sindaci eleggibili sono quattro.
Le schede per le votazioni, verranno spedite ai soci entro il 15
marzo 2011.
Lo spoglio delle schede avrà inizio il 1 Luglio 2011 e pertanto si raccomanda ai soci di far prevenire la propria scheda prima di quella data.
Si ricorda che un nominativo può essere votato per più di una carica.
I Probiviri, saranno nominati, a norma di Statuto, dal Consiglio
Direttivo eletto.
I responsabili delle delegazioni del compartimento, fanno parte di
diritto del consiglio direttivo.
DALLA PRIMA PAGINA - DALLA PRIMA PAGINA - DALLA PRIMA PAGINA - DALLA PRIMA PAGINA - DALLA PRIMA PAGINA - DALLA PRIMA PAGINA
Sotto sequestro 27 navi e 700 uomini d’equipaggio
equipaggio e 20 passeggeri,
tutti provenienti da Tanzania,
Madagascar e Comoros.
HANNIBAL II: catturata
l’11-11-2010, chimichiera battente bandiera Panama presa
a 860 miglia a Est del Corno
d’Africa, mentre navigava
dalla Malaysia verso Suez,
con un carico di olio vegetale;
31 uomini d’equipaggio: 23
Tunisini, 4 Filippini, 1 Croato,
1 Georgio, 1 Russo, 1 Marocchino.
YUAN XIANG: sequestrata
il 12-11-2010. Nave da carico
cinese, bandiera Panama, 29
marittimi cinesi a bordo.
ALBEDO: sequestrata il
25-11-2010. Mercantile battente bandiera Malaysia con
23 marittimi a bordo (da
Pakistan, Bangladesh, Sri
Lanka, Iran).
JAHAN MONI: presa il 5-122010. Nave mercantile in navigazione dall’Indonesia verso la
Grecia via Singapore, carica di
minerale di nickel, 26 uomini
a bordo.
PANAMA: catturata il 10-122010: nave container bandiera
Liberia in viaggio dalla Tanzania a Beira. 23 marittimi tutti
dalla Birmania.
RENUAR: catturata l’11-
12-2010, rinfusiera, bandiera
di Panama con 24 Filippini a
bordo.
ORNA: in mano ai pirati dal
20-12-2010, rinfusiera bandiera Panama, catturata a 400
miglia nord est rispetto alle
Seychelles con 19 marittimi
a bordo.
THOR NEXUS: presa il giorno di Natale 2010, rinfusiera
di bandiera tailandese, con
27 uomini tutti dalla Tailanda.
SHIUH FU NO 1: anche
questo peschereccio sparisce
il giorno di Natale 2010, con
26 marittimi da Taiwan, Cina
e Vietnam.
EMS RIVER: catturata il 2712-2010, mercantile bandiera
Antigua e Barbuda con 8 uomini a bordo.
VEGA 5: peschereccio sequestrato il 31-12-2010, battente bandiera Mozambico,
24 uomini di equipaggio
a bordo, 2 dalla Spagna, 3
dall’Indonesia, 19 dal Mozambico
BLIDA: sequestrata il 1°
gennaio 2011, la bulk carrier
battente bandiera algerina
navigava a 150 miglia a Sud
Est di Salalah (Oman). 27 uomini di equipaggio da Algeria,
Ucraina e Filippine.
CMYN
Se non è usurante
il lavoro a bordo
Cgil, Cisl e Uil intendono opporsi a questa esclusione.
In particolare Giuseppe Caronia, segretario generale della
Uiltrasporti, si è pronunciato molto duramente: “Quello dei
marittimi è un lavoro faticoso e stressante al pari dei minatori; il personale navigante -ha detto- deve subire prolungate assenze dalla propria casa, deve lavorare in ambienti
spesso molto rumorosi e in maniera continuativa. Dovrebbe
essere la categoria al primo posto per usura e invece non
c’è proprio”.
A questi disagi si aggiunge il problema dell’amianto per il
quale, ha detto Caronia “La legge riconosce benefici a lavoratori
come gli ormeggiatori e i portuali che solo occasionalmente
hanno avuto contatto con l’amianto, mentre il marittimo è stato
escluso dall’elenco”.
GENNAIO-FEBBRAIO 2011
3
VITA E MARE
LA CASA DI RIPOSO DELLA GENTE DI MARE A CAMOGLI
La Casa di riposo per la gente
di mare “Ammiraglio Giovanni
Bettolo” è stata realizzata grazie
ad una idea dell’avv. Lorenzo
Bozzo nel lontano 1918, dalla
Società Capitani e Macchinisti
Navali, dall’Unione Marittimi di Camogli con la fattiva
collaborazione del Ministro
della Marina Mercantile e della
Cassa Marittima, negli anni
1928-1931.
In quel tempo le Società
“Opera Pia Casa di Riposo Ammiraglio Giovanni Bettolo” e
“Capitani e Macchinisti Navali”
di Camogli hanno portato
avanti un raccolta di fondi
rivolgendosi a tutti i marittimi
italiani, sia imbarcati che in
attesa d’imbarco, su tutte le
navi, in modo speciale su quelle
da passeggeri, riuscendo a
mettere insieme la fantastica
somma di 750.000 lire che è
poi risultata essere pari alla
metà del capitale necessario
alla costruzione della Casa. La
risposta delle associazioni dei
marittimi è stata grandiosa e
Voluta da tutti i marittimi
ora rischia di scomparire?
molto probabilmente anche
qualcuno degli antenati degli
attuali vostri soci avrà di sicuro
partecipato alla raccolta. Anche
il Comune di Camogli ha collaborato offrendo, senza alcuna
ricompensa, l’area su cui è stata
fabbricata la struttura.
In tutto questo tempo, ogni
anno una cinquantina di marittimi anziani provenienti da
ogni parte d’Italia ha usufruito
del ricovero offerto dalla Casa;
soltanto in questi ultimi anni
abbiamo dovuto rimarcare
una loro, anche notevole, diminuzione.
In questi ultimi tempi però ci
azzardati in avvenire ed è per
questo motivo che vi inviamo
questa nostra lettera soltanto
a puro termine informativo,
nella speranza che vogliate
collaborare con noi per aiutare
i marittimi nel caso che la situazione potesse cambiare.
E’ comunque nostra intenzione, nel deplorevole caso
che i nostri timori si dovessero
avverare, di chiamare tutti i
naviganti a diventare soci della
nostra “Opera Pia Casa di Riposo della Gente di Mare Giovanni
Bettolo” di Camogli. La quota
di partecipazione puramente
simbolica potrà essere di Euro 5
(cinque) all’anno, naturalmente
saranno previsti altresì i soci
sostenitori.
Se lo desiderate, possiamo
inviare il “Modulo Richiesta” di
accettazione della Casa di Riposo Gente di Mare “Ammiraglio
Giovanni Bettolo” destinato agli
eventuali marittimi che potessero essere interessati.
sono pervenute insistenti voci
di una volontà da parte di gente senza scrupoli, di utilizzare
in modo diverso la Casa che è
posta in un magnifico angolo
sulla costa della nostra Camogli.
La nostra Società ha ripetutamente chiesto alla Direzione
della struttura, proprietà Inps
Liguria, una garanzia di continuazione nell’utilizzo attuale
ottenendo da parte dell’Inps
nella persona sia del direttore
della Casa che dal direttore regionale la più ampia conferma
della volontà di gestire, come
sempre è stato fatto, la Casa
di riposo.
Abbiamo però ragione di temere che tentativi di destinare
il ricovero ad altri usi meno
PROSPERO SCHIAFFINO
ideali saranno certamente (presidente associazione “G. Bettolo”)
UNA PRESIDE DELL’ITN E TRE COMANDANTI NEI PORTI DI POZZUOLI, TORRE ANNUNZIATA E PROCIDA
Le signore al timone
nel Golfo di Napoli
Recenti statistiche in campo internazionale, elaborate
annualmente dall’Istituto Strategico, hanno evidenziato che
i paesi che si affidano maggiormente all’apporto delle donne
a capo di enti, istituzioni, aziende, sono più “virtuosi” rispetto
a quelli dove le donne che ricoprono cariche di responsabilità
sono in numero inferiore.
Nell’isola di Procida due donne sono a capo delle due più
importanti marinità dell’Isola.
La prof. Maria Salette Longobardo è la prima donna a
ricoprire il ruolo di preside del
glorioso Istituto Nautico Francesco Caracciolo, uno dei più
antichi e prestigiosi d’Italia; e il
tenente di vascello (CP) Flavia
La Spada dirige la Capitaneria
di Porto di Procida, per la prima
volta nella storia dell’isola.
Maria Salette Longobardo,
quattordicesimo anno quale
dirigente scolastico, procidana doc, si è così espressa
in un’intervista a Domenico
Ambrosino, direttore del giornale locale:“Il compito che ho
intrapreso mi carica di grandi
responsabilità. Sono consapevole che non mancheranno
difficoltà e giorni difficili. Ma
sono convinta che con l’equipaggio che mi trovo, di docenti
e non docenti, tutti motivati e
preparati, porteremo in porto
un buon anno scolastico nella
formazione umana, professionale e culturale degli allievi delle
isole di Procida ed Ischia. Nella
nostra attività coinvolgeremo
innanzitutto i genitori, la cui
collaborazione è decisiva nella
crescita complessiva dei ragazzi.
Con calore quindi si rivolge
agli studenti, incoraggiandoli
a persistere negli studi ed
esortandoli ad approfondire
delle scienze informatiche e la
conoscenza della lingua inglese, essenziali per avvicinarsi nel
mondo del lavoro odierno.
L’altra protagonista della
rosea presenza femminile è il
ten. vasc. (CP) Flavia La Spada,
figlia d’arte – il padre generale
dei Carabinieri – laurea in giurisprudenza, corso di specia-
lizzazione in diritto, economia
e politiche della Comunità
Europea, parecchi corsi post
universitari, approdata nel
Corpo delle Cp. Il 5 settembre
2001 giura fedeltà alla Repubblica Italiana; collabora con la
Rivista Militare, con la Rivista
Marittima e con il notiziario
della Guardia Costiera. Presta
servizio a Porto Empedocle
e a Gaeta. Dall’8 settembre
del 2010 è Comandante della
Capitaneria di Procida; ha una
figlioletta Vittoria di 6 anni.
“Procida mi sta già nel cuore –
ha detto – la gente dell’Isola ha
il mare nel sangue e i giovani
sono naturalmente ricettivi alle
iniziative legate al mare.”
I principali temi per ora nella
lista del Comandante La Spada
sono la difesa dell’ambiente
marino, l’escavazione del porto,
la nuova organizzazione portuale a Marina Grande e Marina
Corricella, il problema dello
sversamento di rifiuti di ogni
genere nelle acque portuali. Si
tratta di questioni per le quali la
Addio
al com.te Mattera
Il 14 dicembre 2010 ha lasciato questo mondo, all’età di
58 anni, il socio comandante
Marino Mattera. Il Collegio Nazionale Capitani L.C. e M. partecipa al dolore della famiglia ed
esprime le sue condoglianze
alla moglie sig.ra Adelina ed ai
suoi tre figli.
CMYN
Nella foto (da sinistra) sono ritratte Caterina Piccirilli, Claudia Di Lucca e
Flavia Spada, nuovi comandanti delle capitanerie di porto rispettivamente
di Pozzuoli, Torre Annunziata e Procida. Tutte laureate in giurisprudenza e
formatesi all’Accademia della Marina Militare di Livorno, sono al timone di tre
porti strategici per l’attività di sorveglianza del Golfo di Napoli.
giovane comandante richiede
impegno e diligenza non solo
ai diretti collaboratori.
Sotto la spinta del prof. Domenico Ambrosino, direttore
del locale periodico, giornalista
del MATTINO di Napoli, già insegnante dell’Istituto Nautico, si è
riusciti sull’isola a coinvolgere
in varie iniziative una serie di
soggetti che sul mare e con il
mare studiano, vivono e lavorano. Capitanerie dunque, e
non solo: docenti universitari
e studiosi di oceanografia, ambiente, biologia marina, esperti
e ricercatori del CNR, armatori,
comandanti e direttori di macchina, manager dello shipping,
scrittori di mare.
Auguro alle due Signore del
Mare di Procida d’incontrare un
buon vento di maestrale “bello
come può essere il vento; il più
bello; il più pulito e luminoso di
tutti i venti” (come lo descrive
Vittorio G. Rossi).
SALVATORE SCOTTO DI SANTILLO
4
VITA E MARE
NOVITÀ A REGGIO C. NEGLI ESAMI PER I TITOLI PROFESSIONALI
Positiva alleanza
tra Capitaneria
e Istituto nautico
Grazie a un’intesa tra la Direzione marittima di Reggio Calabria e l’Istituto Tecnico Nautico
di Messina, si sono conclusi
in tempi brevissimi gli esami
per il conseguimento delle
abilitazioni professionali per
il settore di coperta e di macchina per gli iscritti alla gente
di mare. Le prove sono iniziate
il 26 ottobre scorso presso lo
storico edificio dell’ITN Caio
Duilio, con lo scritto di inglese
e sono state chiuse in meno
di un mese, garantendo in tal
modo ai candidati l’accesso
al mercato del lavoro in tempi
rapidi, con una maggiore qualifica professionale.
Il direttore marittimo di Reggio Calabria, capitano di vascello Vincenzo De Luca, nel ricordare che si tratta della prima
volta che gli esami vengono
svolti fuori dalla sede dell’autorità marittima, evidenzia che
l’intesa ha garantito all’utenza
la rapidità nello svolgimento
degli esami, quindi maggiore
efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa. Questo nonostante si fossero presentati
ben 152 candidati, provenienti
da molte regioni d’Italia. La positiva esperienza sarà ripetuta
anche alla prossima sessione.
I marittimi italiani dopo il
periodo di formazione scolastica presso gli istituti nautici
o ad indirizzo marittimo e un
La commissione esaminatrice all’ITN Caio Duilio di Messina
primo periodo di imbarco, per
poter svolgere incarichi di responsabilità nella conduzione
della navigazione o di direzione
delle macchine, sono chiamati
a svolgere degli esami davanti
a una commissione composta
da ufficiali delle capitanerie di
porto, docenti di navigazione,
macchine marine e inglese, comandanti e direttori di macchina in attività, nonché funzionari
ministeriali.
Nelle commissioni si sono
alternati molti professori del
Caio Duilio ma anche altri docenti provenienti dagli istituti
nautici di Riposto, Crotone e
dagli Istituti professionali marittimi di Corigliano Calabro e
Villa San Giovanni.
NAVI GASIERE NEI PORTI EUROPEI
Nuove regole in banchina
L’UE ha deciso di permettere alle navi gasiere di usare all’ancora nei porti europei una miscela di gas evaporato unito a
combustibile pesante, come alternativa all’uso di combustibile
leggero a basso contenuto di zolfo.
Per poter usufruire di questa possibilità si richiede alle navi
LNG di:
– Aderire ai criteri di calcolo contenuti nell’annesso alla
Commission Decision.
- Passare alla miscela di gas evaporato e combustibile non
appena possibile dopo l’ormeggio ed usarlo il più a lungo
possibile prima della partenza.
- Ottenere una riduzione nelle emissioni di zolfo equivalenti
a quelle che si otterrebbero usando combustibili con contenuto di zolfo uguale o inferiore allo 0,10%.
- Mantenere un registro sulla qualità e sulla quantità di
combustibili usati, tramite un continuo monitoraggio e misurazione del consumo di gas evaporato e combustibile liquido.
Il dirigente scolastico, prof.
ssa Giuseppina Costa, sottolinea come la partecipazione
di docenti costituisca un importante ritorno sia in termini
di verifica della completezza
dei programmi scolastici, sia
per l’affinamento delle metodologie di insegnamento; la
scuola quindi non si limita a
preparare i giovani durante gli
studi superiori, ma svolge un
importante ruolo di verifica
nelle successive fasi della loro
vita professionale, creando il
collegamento col mondo del
lavoro.
All’efficienza di tale organizzazione non è corrisposta
purtroppo altrettanta validità
da parte dei candidati nel
Restriction and fines
for ship’s
crew members
Members are informed that
the Brazilian ports of Recife
and Suape apparently impose
fines on crew members not
in possession of a Seafarer’s
Identity Document (SID) issued
in accordance with the International Maritime Organization
(ILO) Convention no. 108 on
Seafarers’ Identity Documents
or, alternatively, a passport
with valid visa according to a
principle ofnsubstantial equivalence. As far as the Secretariat
is informed, fines are even imposed on vessels in situations
where no crew members have
attempted to go ashore.
BIMCO considers that such
a practice is manifestly unfair
and contrary to ILO Convention no. 108 as well as its successor Convention no. 185,
which will soon be applied in
Brazil. With this background,
the Secretariat has contacted
the respective ports explaining
the problematic nature of these
fines, as there is no requirement in either Convention for
seafarers to hold such documents. The Brazilian Embassy
in Copenhagen has equally
been requested to assist in
solving this issue by contacting
the appropriate governmental
agencies in Brazil.
Members will be informed
about developments on BIMCO
Live, but should take the risk of
fines into account when planning their operations.
GENNAIO-FEBBRAIO 2011
AGGIORNATA E RINNOVATA NELLA VESTE GRAFICA
La guida di Prefumo
agli esami professionali
superare felicemente la prima
prova scritta di inglese, che è
propedeutica. Questo nonostante tutta la disponibilità e
comprensione possibile da
parte della commissione esaminatrice.
Sono stati ammessi in tutto144 esaminandi, 92 di coperta e 52 di macchina. Allo scritto
di inglese su 68 di coperta
presentatisi sono stati ammessi
alle prove orali in 37; su 41 di
macchina sono stati ammessi
alle prove orali in 8. Molto
meglio le prove successive: su
49 di coperta ammessi sono
risultati idonei 35; su 10 di
macchina, 7 idonei.
Di fronte a tali risultati c’è chi
nella commissione esaminatrice si sente angosciato: “Bocciare questi ragazzi, magari per
seconda e terza volta, significa
non farli più lavorare: se non
superano l’esame le compagnie
li lasciano a terra! La situazione
è drammatica: è a rischio la
nostra marineria. La prova di
inglese scritto non era poi così
difficile, ma l’inglese formale
delle Convenzioni bisogna saperlo tradurre.
E’ servita a poco la grande
disponibilità di tutti professori,
che partecipano quasi da volontari alle sessioni, visto che
percepiscono 1,93 euro netti a
giornata, il che spiega anche la
difficoltà riscontrata dall’amministrazione a comporre le
commissioni. E’ un sistema che
comunque andrebbe rivisto;
non è neppure giusto che i
ragazzi migrino da un posto
all’altro, che non abbiano facilità a seguire e ascoltare le
domande degli esami... Almeno
si iniziasse a parlare di questi
problemi...”
CMYN
E’ uscita in versione aggiornata al 2010 l’opera dell’ing. Giorgio
Prefumo “Guida all’esame di Ufficiale di Macchina” nei due volumi,
il primo dedicato all’Ufficiale di guardia o Aspirante capitano di
macchina, il secondo per il Primo ufficiale o Capitano di macchina. I
due tomi, quarta edizione aggiornata nella parte tecnica e normativa,
migliorata come stampa e in formato più leggibile A4, si completano
e si integrano, rappresentando una guida utile al superamento degli
esami professionali. L’opera, sponsorizzata da Collegio Nazionale
Capitani L.C. e M., si compone di 1.000 pagine e 400 figure e tabelle,
conformi ai programmi IMO-STCW e D.M. 17/12/2007.
L’autore è stato per anni docente di Macchine Marine, per 13 anni
preside di Istituti Nautici, quindi Commissario d’esame in Direzione
marittima a Genova.
I libri si trovano presso la Casa Editrice Bozzi, via Cairoli 2 r, 16124
Genova, 010 2461721 e-mail: [email protected].
Cambio al vertice in Federmare
Paolo d’Amico è stato eletto presidente della Federazione del
sistema marittimo italiano per il biennio 2011-2012.
Presidente della Confederazione Italiana Armatori dal marzo 2010,
D’Amico è a capo della Società di Navigazione omonima e della Compagnia Generale Telemar. Tra gli altri incarichi, è consigliere dell’associazione internazionale degli armatori di navi cisterna (Intertanko).
Corrado Antonini, che ha ricoperto la carica di presidente della
Federazione dal 1997, è stato nominato presidente d’onore, con
l’incarico di seguire gli affari europei e internazionali.
Dal 2006 il Collegio Nazionale Capitani L. C. e M. fa parte del Consiglio direttivo della Federazione del Mare.
PREMIATI I MIGLIORI STUDENTI DELL’ITN
A Trieste Targhe San Giusto
Il Collegio di Trieste dei Patentati Capitani di L.C.e M. anche
quest’anno ha voluto rinnovare la cerimonia di premiazione dei
migliori diplomati 2010 dell’ITN “Tomaso di Savoia Duca di Genova”,
con la consegna delle targhe “San Giusto 2010”.
La cerimonia si è svolta il 17 dicembre scorso nella sala “Conference
Room” gentilmente concessa dalla Soc.Italia Marittima.
Davanti a un folto pubblico, il presidente del Collegio di Trieste
Luciano Tomasini ha accolto i ragazzi meritevoli e ha ringraziato
coloro che hanno sostenuto l’iniziativa: la Provincia di Trieste, l’Italia
Marittima S.p.A., La SIOT-Oleodotto Triestino, la Tripmare-Ocean
Armatori e il Propeller Club Port of Trieste.
Sono intervenuti il comandante del porto di Trieste e il cap. Paolo
Zanon di Italia Marittima.
E’ seguita la consegna delle targhe ai diplomati: per la Sezione
Trasporti marittimi, Alberto Costa (esito 84/100); per Apparati ed
Impianti marittimi, Francesco Limoncin (76/100); per Costruttori
navali, Francesco Pinna e Matteo Cassio (96/100).
Il socio consigliere del Collegio Guido Gramenuda ha assegnato la
borsa di studio intitolata ai propri genitori al migliore studente della
V classe T.M. Alessandro Savio.
GENNAIO-FEBBRAIO 2011
TRA NUCLEARE ED ENERGIE RINNOVABILI
La Super Eco Ship
ultima promessa
Chi sa se nel prossimo futuro
(2030/50) prevarrà nel trasporto marittimo il “combustibile”
nucleare o l’installazione di
pannelli solari e vele retrattili,
per abbattere le emissioni di
CO2 . O l’utilizzo di LNG come
combustibile a bordo delle
navi. In Giappone (ma la nave
intelligente, senza equipaggio,
progettata negli anni 70 dal Sol
Levante, non navigò mai), è già
visibile il modello della Super
Eco Sship, una portacontenitori del NYK’s Technical Group,
studiata in collaborazione con
AP Moller-Maersk e il DNV.
Dovrebbe portare entro il 2030
alla realizzazione di una unità
portacontenitori con otto vele
retrattili e 31.000 m2 di pannelli
e cellule solari: obiettivo: 69%
di CO2.
A dirla tutta, ci sembra un
marchingegno troppo complicato: una nave deve trasportare, e sia che si tratti di
contenitori, come tutti gli altri
carichi, ci sono problemi di
5
VITA E MARE
FERMO DA 45 ANNI, ORA SI PENSA DI RESTAURARLO
Bentornato United States
il transatlantico più veloce
È ferma da 45 anni nel
porto di Filadelfia la nave
passeggeri che fu la più
veloce del mondo, di tutti
i tempi. Il transatlantico
United States dal 1966 è solo
un relitto, ma un manipolo
di appassionati ha deciso di
intervenire per trasformarlo
in struttura turistica galleggiante. Costruito all’inizio
degli anni Cinquanta in piena guerra fredda, disegnato
dall’architetto Francis Gibbs,
era stato progettato per
essere riconvertito velocemente in nave militare. Da
quando effettuò il viaggio
inaugurale nel 1952 (come
l´italiana Andrea Doria), da
New York a Southampton,
il suo record di velocità
nell’Atlantico è rimasto imbattuto. Nello stesso anno,
è la nave detentrice del
famoso Hales trophy, Nastro
azzurro, per la traversata
verso ovest, con il tempo
record di 3 giorni 12 ore e 12
minuti, alla velocità media di
circa 35 nodi.
stivaggio, movimentazione,
per non parlare di automazione
nave e formazione equipaggi.
I porti si stanno attrezzando
per fornire energia elettrica alle
navi ormeggiate, i motori devono essere costruiti con limiti
precisi riferiti alle emissioni, gli
equipaggi vivono e operano
a bordo: insomma si tratta di
una realtà convulsa tra sicurezza, navigazione, operazioni
commerciali, tempi ridotti di
carico e scarico delle merci.
Le previsioni di mercato dicono che ci sarà un aumento del 4% nel commercio
m a r i t t i m o, fo r s e p re v a r rà un eccesso di offerta di stiva in certi settori,
ma nel complesso le previsioni tra porti di transhipment per le PC, il nuovo
Canale di Panama , gli stati
emergenti che importano,
insediamenti petroliferi nuovi,
la macchina del traffico merci si è messa in moto. Come
saranno le navi del futuro?
DECIO LUCANO
UNA NOTA DEI SINDACATI MARITTIMI A PROPOSITO DEL REGISTRO INTERNAZIONALE
Sui traghetti giusta difesa
del lavoro italiano a bordo
Le segreterie nazionali FiltCgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti
sono intervenute con un ampio
documento nel dibattito in corso
sul Registro internazionale, provvedimento varato dal governo a
fine 1997 al fine di dare sviluppo
alla flotta mercantile nazionale
alle prese con una grande fuga
all’estero, presso bandiere più
convenienti.
I tre sindacati ricordano anzitutto che l’argomento occupazione dei marittimi italiani,
da sempre al centro della sua
azione e delle sue politiche
contrattuali, è alla base della
decisione politica legislativa
di creare con la legge 30 il Registro Internazionale Italiano.
La scelta del sindacato è stata
pressoché obbligata.
Non esistono leggi internazionali e tanto meno comunitarie che obblighino un armatore
a battere una certa bandiera ed
ad utilizzare personale di una
specifica nazionalità. La nave è
una fabbrica che può essere
delocalizzata (cambio di bandiera ed equipaggio) in poche
ore senza impedimento alcuno,
anzi l’azione sindacale attivata
dal sindacato finlandese per
impedire il cambio di bandiera
da finlandese ad estone del traghetto Rosella è approdato alla
Corte suprema europea che di
fatto ha condannato l’azione
sindacale e deciso per il risarcimento dei danni all’armatore.
A questo primo ragionamento
che vede l’armatore libero
nelle proprie scelte dobbiamo
aggiungerne un altro che riguarda i running costs (bunker,
spese portuali etc); sfortunatamente l’unica variabile è il
costo del personale: per dare
un’idea diciamo che il costo di
un Marinaio Abilitato italiano
al minimo contrattuale e in
(Foto Lorenzo Impagliazzo)
dollari è di 5.129 al mese, contro i 977 che è il minimo ILO.
Per quanto riguarda il sindacato internazionale il minimo che
esso si sforza di far applicare su
bandiera di convenienza è di
1.675 U$. In ogni caso appare
chiaro che sul mercato internazionale il differenziale di costi
è notevole ed incide pesantemente sulle scelte armatoriali.
Per i motivi sin qua illustrati, legati a situazioni di mercato e non certo voluti dal
sindacato, gli anni settanta
ed ottanta hanno visto una
fuga delle nostre navi verso bandiere di convenienza
con perdita enorme di posti
di lavoro. La fuga in qualche
modo doveva essere arrestata.
In molti paesi ad economia
avanzata questo trend ha portato alla totale scomparsa di
marittimi nazionali salvo qualche ufficiale. Qui va citato un
altro dato che permette di
comprendere la situazione
occupazionale del comparto
marittimo. A livello mondiale,
secondo gli ultimi dati Bimco, mancano 25.000 ufficiali
e sono esuberanti 500.000
di ratings ovvero sottufficiali
e comuni, dato che chiarisce come mai sul mercato
si possano reperire ratings
preparati e a costi molto bassi.
L’occupazione, i costi e il Registro Internazionale. Di fronte
alla situazione sin qui illustrata
e di fronte al fatto che l’armatore non ha vincolo alcuno nelle
proprie scelte, l’unica soluzione per impedire la fuga delle
navi all’estero è stata quella di
creare condizioni normative
ed economiche favorevoli agli
armatori italiani, affinché ritornassero alla bandiera Italiana.
E’ bene chiarire che nel traffico
internazionale di fatto l’occupazione nazionale era già
sparita e quindi aver accettato
il principio degli equipaggi
misti su quella tipologia di
traffico attraverso il meccanismo del registro internazionale, ha significato parziale recupero di occupazione.
Per quanto riguarda il cabotaggio nazionale c’è sempre
stata e c’è la posizione ferrea
di difesa della nostra occupazione cosa più difficile nel
cabotaggio con toccate internazionali viste le normative europee della direttiva 3577/92.
Il Registro Internazionale ha
avuto come effetto di abbassare notevolmente i costi del
personale italiano attraverso
meccanismi quali oneri sociali a
carico dello Stato, un credito di
imposta a favore degli armatori
e non ultima una legge separata
per introdurre anche in Italia il
meccanismo della tonnage tax.
Il Registro Internazionale quindi è nato dal punto di vista
sindacale per salvare l’occupazione italiana che nel breve
periodo sarebbe totalmente
scomparsa. Ecco perché è chiaramente falsa l’impostazione di
chi sostiene che la causa delle
difficoltà occupazionali sono la
conseguenza dell’introduzione
del registro internazionale.
Coloro che strumentalmente
sostengono questa impostazione paiono ignorare altri
elementi che creano difficoltà
e che comunque il sindacato
confederale sta affrontando
nel confronto con Confitarma.
Cabotaggio e bandiera della
nave. Innanzitutto la direttiva
3577/92, laddove stabilisce
che in un viaggio di cabotaggio
nazionale seguito o preceduto
da un collegamento con altro
stato comunitario, le regole che
sovraintendono all’equipaggio
sono fissate da quelle della
bandiera della nave. Ciò significa che una nave impiegata,
per esempio, tra Civitavecchia/
PortoTorres/Barcellona di armatore italiano ma di bandiera,
ad esempio inglese, può regolarmente avere a bordo personale extracomunitario a basso
costo. E’ chiaro che, a questo
punto, si apre un problema di
competitività nei confronti di
una nave di bandiera Italiana
che facesse la stessa linea.
Il sindacato Confederale pur fra
mille difficoltà in sede comuni-
CMYN
taria è riuscito a difendere ed a
riservare il cabotaggio nazionale con le isole ai nostri marittimi
convincendo la nostra amministrazione ad emanare i famosi
“dieci punti” che stabiliscono
che qualora una nave comunitaria di altro paese venisse a
fare cabotaggio con le isole in
Italia scatterebbe l’obbligo di
applicare il Contratto Collettivo Nazionale Italiano ed avere
tutto l’equipaggio comunitario.
Qui sorge un altro problema
di natura legislativa comunitaria e cioè che non si può più
parlare di marittimi italiani
ma di marittimi comunitari e
ciò spiega perché sulle nostre
navi si trovi un elevato numeri di marittimi comunitari
di altre nazioni nel rispetto
delle normative comunitarie e
senza che l’Italia, pur volendo,
possa legiferare in maniera da
escluderne l’impiego. Appare
chiaro che le soluzioni ai problemi sin qui enunciati, proprio
per il taglio liberista che la
legislazione Europea si è data,
non sono certamente facili.
Certamente il sindacato è impegnato a evitare ripercussioni
negative sui lavoratori come
si sono avute nel caso delle
Ropax 1 e Ropax 2 in Grecia.
Le azioni in difesa dell’occupazione. Un’eventuale modifica dell’articolo 318 del codice
della navigazione con la reintroduzione del vecchio obbligo
di avere a bordo solo personale
italiano, produrrebbe la fuga
immediata ad altra bandiera
di tutta la nostra flotta, con
tutto ciò che significa non solo
per l’occupazione a bordo,
ma anche per l’occupazione a terra nel vasto indotto.
Il quadro complessivo non è
certo facile ma il sindacato
Confederale, Filt-Cgil/Fit-Cisl/
Uiltrasporti, ha attivato una
serie di iniziative a tutto campo con l’ obiettivo primario
di difendere il principio della
completa occupazione italiana/
comunitaria sulle navi adibite
all’attività di cabotaggio, ovvero sui traghetti. Ciò in quanto
questa tipologia di navi impiega
qualifiche soprattutto nell’alberghiero (quali piccoli di camera, garzoni ecc.), oggi in grande sofferenza occupazionale.
Per questo motivo, il sindacato
confederale si è attivato in sede
di ETF (Federazione Europea dei
Trasporti) promuovendo una
serie di incontri con i colleghi
spagnoli e francesi per concordare azioni comuni a difesa dell’occupazione. Nel frattempo, FiltCgil/Fit-Cisl/Uiltrasporti, sono
intervenuti su situazioni riferite al
cabotaggio che vedevano la presenza di personale extracomunitario su navi di bandiera italiana.
L’ultimo intervento in ordine
di tempo è stato quello sulla Ginostra M in collegamento tra la Sicilia e la Calabria.
Anche nei confronti della Salina Bay di bandiera maltese
sono in corso azioni sindacali.
Importanti sono stati i risultati
conseguiti nei confronti di due
traghetti, Clipper Racer e Finnforest in servizio tra Napoli e
Palermo, che stavano creando
una situazione di forte dumping
sociale. Le navi con riferimento
alla composizione degli equipaggi ed ai salari sono state
riportate all’interno degli obiettivi che il sindacato si era dato.
L’azione di verifica e difesa della
nostra occupazione prosegue.
Non a caso, uno dei principali punti portati dal sindacato
all’attenzione di Confitarma in
occasione del rinnovo contrattuale è quello della difesa dei
posti di lavoro.
6
VITA E MARE
GENNAIO-FEBBRAIO 2011
PRESUPPOSTO UN ARCHIVIO NAZIONALE DEI NATANTI
L’ADEGUAMENTO ALLA NORMATIVA INTERNAZIONALE
Navigazione più sicura
Spunta la figura
col sistema satellitare Galileo dello Yachtmaster
La sicurezza della navigazione da diporto sarà affidata
in un prossimo futuro al sistema satellitare Galileo? Se si
riuscisse, una simile strategia
anti collisione sarebbe molto
economica e quasi infallibile...
I satelliti stanno per essere
lanciati, il segnale partirà nel
2012, ma mancano alcuni
presupposti non da poco,
ovvero in primis la creazione
di un archivio nazionale unico dei natanti da diporto. Le
difficoltà giuridiche sembrano quasi maggiori di quelle
scientifiche-tecniche, proprio
per questo all’Università degli studi di Bologna si sono
unite le forze. Nella sede di
Forlì, all’interno della facoltà
di ingegneria aerospaziale
esiste anche la cattedra di diritto della navigazione: questi
due soggetti, sostenuti dal
ministero dei Trasporti e da
quello dell’Economia, hanno
dato vita a un progetto di ricerca: Un sistema anti-collision
avoidance –
spiega l’avvocato Alessio Totaro fra
i promotori
d e l l ’i n i z i a tiva – basato sulle più
progredite
tecniche di
localizzazione satellitare,
che sfrutti al
meglio le opportunità offerte dal sistema
Galileo, progetto sviluppato in
Europa, in alternativa al Global
Positioning System (NAVSTAR
GPS), controllato dal Diparti-
mento della Difesa degli Stati
Uniti.
Prima però occorrerà organizzare un archivio unico nazionale per le imbarcazioni da
diporto (con
l’unificazione
dei differenti
archivi in una
struttura singola e centralizzata).
Questo è il
presupposto
fondamentale al funzionamento
d e l l ’i n t e r o
sistema: bisognerà dotare ciascuna imbarcazione di un codice identificativo unico che ne permetta
il collegamento con la posizione
satellitare.
La ricerca viene presentata il
28 febbraio, nel corso di un convegno a Roma, a Palazzo Marini.
Il progetto Galileo, avviato
dal 1999 dall’Unione Europea
in collaborazione con l’Agenzia
Spaziale Europea (ESA), è un sistema europeo civile di navigazione satellitare indipendente
ma interoperabile con GPS e
GLONASS, con tutti i requisiti
di precisione, affidabilità e
sicurezza per l‘utenza civile.
I sistemi di navigazione satellitare – illustra Totaro – permettono
di acquisire, in modo efficace
ed economico, l¹informazione
precisa di tempo, posizione e
velocità, creando i presupposti
per il miglioramento della efficienza e della sicurezza di un
numero elevato di applicazioni,
anche nel settore della nautica
da diporto.
INIZIATIVE CONCRETE PER PROFESSIONI POCO VISIBILI
I giovani che hanno terminato il corso per “Tecnico Superiore per la conduzione di imbarcazioni da diporto – sezione coperta”
e, quindi, di attrattività. Lo sviluppo – ha concluso Fara – della
nautica da diporto, in particolare
per i superyachts, dipende, come
per ogni altro settore, anche dalla capacità di formare personale
adeguato alla loro gestione e
conduzione secondo criteri di
elevata e certificata qualità.
Sembra opportuna una riforma
della normativa di settore che
tenga conto da un lato della
necessità di idonea preparazione
e professionalità da parte di chi
“va per mare” ai fini di elevare
la sicurezza della navigazione,
dall’altro della opportunità di
favorire l’ingresso regolare nel
mondo del lavoro marittimo
di tanti giovani che oggi sono
attratti da offerte di imbarco
irregolari.
Il corso proposto è durato 1
anno: è partito il 21 settembre
2009 e ha incluso 1.000 ore di
lezione, fra cui 480 di stage,
ovvero tre mesi a bordo, conteggiati nel periodo di imbarco
necessario a sostenere l’esame
di ufficiale di navigazione del
Diporto in Capitaneria. Il tirocinio si è svolto su unità da
diporto a noleggio, battenti
bandiera italiana e iscritte nel
Registro Internazionale.
Le domande di partecipazione (39) sono state superiori al
numero di allievi previsto dal
bando (non più di 20). L’arco
di studi non è stato portato a
termine da tutti e 20 gli allievi:
fra loro 8 hanno abbandonato
e al termine solamente 9 hanno sostenuto l’esame finale,
specializzandosi, tra cui una
donna.
La figura professionale del
corso si riferisce ai marittimi
iscritti nella “gente di mare“ di
prima categoria, in possesso di
diploma di Istruzione Nautica
o Tecnica Superiore, che intendono assumere il comando o
condurre imbarcazioni(fino
a 24 mt. Lunghezza fuori tutto) da diporto, siano esse
per attività privata o per
uso commerciale(noleggio,
locazione) secondo il D.M.
121/2005.
Al termine delle lezioni, previo superamento di esame, è
stato rilasciato un Attestato
di Specializzazione Tecnica
Superiore, valido su tutto il
territorio nazionale, relativo
alle competenze acquisite ed
ai crediti formativi riconosciuti
in caso di successiva iscrizione a
determinati corsi di studio universitari e ad altri percorsi formativi. Il programma di studio
ha visto inoltre il rilascio delle
certificazioni IMO-STCW/78-95
a seguito della partecipazione
ai corsi ed al superamento degli
esami di: Basic Training; Radar
osservatore normale e Radar
A.R.P.A.; GMDSS General Operator’s Certificate (GOC).
tazione” (quindi non un titolo
professionale), che consenta,
entro certi limiti da definire,
la conduzione di unità da diporto a fini commerciali e di
esprimersi circa la possibilità
di proseguire o accantonare
definitivamente le modifiche
al DM 121/05, vista la tassativa
necessità di adeguamento
dello stesso alla Convenzione
STCW.
Tutte le parti presenti, compreso il rappresentante del Collegio
per il diporto, si sono dichiarate
favorevoli alla creazione di una
figura di “yachtmaster italiano”,
fatte salve alcune riserve, che
andranno chiarite via via con la
definizione esatta della nuova
figura. Tutti d’accordo anche nel
proseguire i lavori di modifica
al D.M. 121/05 nell’ottica di un
adeguamento alla STCW.
Aereo o barca?
Se lo scafo vola
All’Accademia la formazione
per i neo capitani del diporto
L’Istituto Nautico San Giorgio,
l’UCINA e l’Accademia Italiana
della Marina Mercantile hanno
sottoscritto nel 2008 un protocollo d’intesa allo scopo di creare una filiera formativa, a partire
dallo stesso Istituto Nautico,
per la formazione di Ufficiali di
navigazione del diporto. Obiettivo individuare una specifica
figura nel segmento dell’Alta
Istruzione Tecnica, in analogia a
quanto avviene dal 2005 per la
formazione di Ufficiali di navigazione e di macchina destinati
all’armamento maggiore.
Di conseguenza, nel 2009
è stato avviato presso l’Accademia Italiana della Marina
Mercantile, un corso di Istruzione e Formazione Tecnico
Superiore (IFTS) per “Tecnico
Superiore per la conduzione di
imbarcazioni da diporto – sezione coperta”, finanziato dalla
Regione Liguria e cofinanziato
dall’Unione Europea.
Il percorso formativo, appena
concluso, è stato presentato il
16 dicembre 2010, al Nautico
S. Giorgio, nell’ambito del seminario “Problemi della Navigazione e Logistica in Liguria.”
Data la scarsa attenzione
che viene abitualmente rivolta
al tema delle risorse umane
impiegate nel settore della nautica da diporto e, in particolare,
agli uomini e alle donne che ne
consentono la navigazione – ha
detto al convegno la direttrice
dell’Accademia Daniela Fara
– manca un’attività di monitoraggio dei fabbisogni che porti
all’individuazione di richieste,
sia dal punto quantitativo che
qualitativo.
L’assoluta mancanza di dati
sulle richieste professionali in
questo settore, per quanto riguarda il personale navigante,
non consente alcun incrocio fra
domanda e offerta di impiego,
facendo del mercato del lavoro
della nautica da diporto – al di
fuori della cantieristica e delle
attività connesse – un settore
privo di visibilità e di trasparenza
Il 21 dicembre 2010 a Roma,
presso il ministero Infrastrutture e Trasporti si è tenuta una
riunione del gruppo di lavoro
che si occupa della revisione
del Decreto Ministeriale 121/05
relativo ai titoli professionali
del diporto.
Era presente anche il com.te
Salvatore Cienzo, in rappresentanza del Collegio Nazionale
Capitani L.C. e M.
Circa le difficoltà del riconoscimento all’estero dei titoli
professionali italiani, il ministero ha ricordato essere in corso
una trattativa con l’Autorità Marittima britannica, per risolvere
tale problema.
Quindi è stato chiesto ai
presenti se fossero d’accordo
in merito alle richieste avanzate
dagli operatori del settore sulla
possibilità di creare una “abili-
Sarà una barca talmente potente e leggera,
con una superficie velica modulare, da poter
volare. Il progetto del designer francese Yelken
Octuri si chiama Flying Yacht: un’imbarcazione
lunga 46 metri, un trimarano con 4 alberi che raggiungono 40 metri, un bottone da schiacciare per
scegliere se alzarsi in volo o salpare. Al momento
del decollo le vele si richiudono automaticamente
e si trasformano in ali orizzontali.
L’ultimo capriccio da milionari che si credono
James Bond è ancora un progetto, ma è stato
esposto al Paris’ Air and Space Museum.
Vedremo quale tipo di patente occorrerà al
comando dello yacht volante...
LASCIA MARTUCCI, GLI SUCCEDE CIENZO
Il nuovo rappresentante
per gli ufficiali della nautica
Quando il Collegio Nazionale Capitani L.C. e M. nel
2007 decise di occuparsi degli ufficiali che dalla Marina
mercantile erano passati al
settore del Diporto, il capitano
Pietro Martucci divenne uno
dei protagonisti di una svolta
importante.
Nominato responsabile nazionale del settore, Martucci
ha diretto la fase iniziale di
una nuova politica, aperta a
problematiche inedite per la
nostra associazione; per primo
si è presentato alla Direzione
generale-Servizio Diporto a
nome del Collegio e quindi per
tre anni (dal 2007 al 2010) ha
preso parte ai tavoli di lavoro
presso il ministero dei Trasporti, per cercare di adeguare la
normativa alle esigenze di un
mercato del lavoro in pieno
fervore, ma molto contraddittorio.
Nel 2008 Martucci organizzò
per conto del Collegio il II Con-
CMYN
vegno Nazionale del Diporto,
svoltosi a Roma, presso la sede
dell’Ipsema. Ecco alcune sue riflessioni, a margine dell’incontro:
La speranza degli addetti ai
lavori (i Marittimi) era quello di
sentire finalmente delle proposte chiare e concrete in grado
di dare uno sviluppo ad un
settore che fa fatica a trovare
una propria identità, confuso
fra l’attività nautica ludica di
puro piacere e quella turistica
ed economica. A queste giuste
e sacrosante aspettative, si
sono aggiunti tutti i marittimi
coinvolti dalle novità legislative
del DM 30 novembre 2007, che
ancora di più ha complicato gli
iter burocratici per il rilascio o il
conseguimento delle previste
certificazioni.
Purtroppo gli interventi dei
vari relatori hanno confermato la sensazione che ad interessarsi delle problematiche
emerse in questo primo lustro
dall’introduzione della famosa
legge 171 del 2003 siano poche
persone e qualche Ente/Agenzie interessate al business delle
certificazioni. Basti pensare al
famoso art. 65 che a quasi tre
anni dalla legge non ha visto
ancora il suo regolare completamento.
Era appena l’inizio di un
percorso in salita... il Collegio
ringrazia Martucci per tutto
il lavoro svolto. Al suo posto
succede, in qualità di rappresentante nazionale del Diporto,
Salvatore Cienzo. Nato a Gaeta,
dove ha frequentato l’Istituto
Nautico, comandante di lungo
corso, ha navigato su petroliere
e quindi ha iniziato a lavorare
nel diporto. Iscritto al Collegio
dai primi anni ‘90, dal 2000 su
richiesta dell’allora presidente
del Compartimento di Napoli
com.te De Turris, ha iniziato a
interessarsi di problematiche
legate al settore. Diamo il benvenuto al com.te Cienzo e gli
auguriamo buon lavoro.
GENNAIO-FEBBRAIO 2011
7
VITA E MARE
GENOVA 16124 (GE) – Vico dell’agnello 2- 3° piano
tel: 010.2472746 – fax: 010.2472630 – cell: 333.8191141
e-mail: [email protected]
web: www.collegionazionalecapitani.it
CATANIA 95126 (CT) – Com.te Alfredo Cucinotta
c/o Istituto Tec. Nautico – Via Artale Alagona 99
cell: 348.5118712
e-mail: [email protected]
RAVENNA – Com.te Romeo Fabbretti
Via Garibaldi 23 – 48023 Marina di Ravenna (RA)
tel: 0544.531783 – cell: 338.9544420
e-mail: [email protected]
NAPOLI 80133 (NA) – Piazzale Immacolatella Vecchia
Palazzina Ormeggiatori - 80133 NAPOLI - porto NA
tel: 081.202102
cell.: 333.6023825 – fax: 081.19557660
e-mail: [email protected]
web: www.collegiocapitani.it
CIVITAVECCHIA – Fiumicino Com.te Pietro Martucci
Via Achemenide 67 – 00133 Roma (RM)
tel: 0773.511062 – cell: 338.2083196/ 348.7324850
e-mail: [email protected]
RIPOSTO 95018 (CT) – Com.te Giuseppe Bellalba
Via Archimede 64
tel/fax: 095.934010 – cell: 349.1236433
e-mail: [email protected]
FORLÌ 47100 (FO) – Cap. M. Luigi Borneto
Via Ravegnana 37/F
tel: 0543.26924 – cell: 340.3379604
e-mail: [email protected]
ROMA 00146 (RM) – Cap. Enrico G. Giraudo
c/o Istituto Tec. Nautico – Via Pingherle 201
cell: 347.4536095
e-mail: [email protected]
GAETA - TERRACINA – Club Nautico - Piazza Carlo III - Gaeta
C.L.C. Salvatore Cienzo
cell: 328.3133656
e-mail: [email protected]
e-mail: [email protected]
SASSARI 07100 (SS) – Cap. Lino Melis
Corso G. Pascoli 12
tel: 079.2679000 – cell: 335.8060746
e-mail: [email protected]
ANCONA 60121 (AN) – Com.te Stefano Antinori
C/o Istituto Nautico – Lungo Mare L. Vanvitelli 76
cell: 335.6442103/348.3344563
fax: 071.2803244
e-mail: [email protected]
AREA FLEGREA – C.L.C. Di Marco Carmelo
Via Crocillo 69 – 80010 4° (NA)
Tel: 081.8764334 – 340.8068315
e-mail: [email protected]
AUGUSTA 96011 (SR) – Bartolomeo Trovato
c/o Stella maris – Via Principe Umberto 129
tel: 0931983597 – cell: 3382298959
e-mail: [email protected]
BARI 70126 (BA) – Prof. Gaetano Scattarelli
Via Caldarola 26/B
tel: 080.5531389 – cell: 338.3267465
BRINDISI 72100 (BR) – Cap. Freg. Cafaro. Comm. Vincenzo
Via Spalato 12
tel: 0831. 590198 – cell: 347.4877176
e-mail: [email protected]
CAGLIARI 09123 (CA)
coordinatore per la Sardegna e capo delegazione di Cagliari
C.A. (C.P.) r. Nicola Silenti
Via Carbonazzi 10
tel: 070667602 cell: 368.605983
e-mail: [email protected]
CARLOFORTE 09014 (CA) – Com.te Cosimo Cesarale
Via Aldo Moro 3
tel: 0781.854183
ABBONATI A
La Redazione di «Vita e Mare», vista la notevole
diffusione che il giornale del Collegio Capitani L.C. e M.
va acquistando nell’ambito marittimo ma anche in spazi
esterni alla Categoria, propone l’abbonamento per
20,00
aperto a tutti i Lettori
Per i negozi convenzionati, le richieste d’Abbonamento, corredate
da Cognome, Nome, Indirizzo e Codice d’Avviamento Postale
possono essere fatte alla Redazione di «Vita e Mare» ovvero presso
il Collegio Nazionale Capitani L.C. e M., Vico dell’Agnello, 2 - 3° piano,
16124 Genova, oppure direttamente sul C.C. Postale 391169, stesso
indirizzo suindicato, con la chiara causale del versamento:
ABBONAMENTO LETTORE
ABBONAMENTO PER NEGOZIO CONVENZIONATO
GIULIANOVA– ORTONA e REGIONE ABRUZZO
Com.te Nedo Ranalli
Via Alessandrini 3 – 64021 Giulianova (TE)
tel/fax: 085.8007466 – cell: 328.4040484
e-mail: [email protected]
IMPERIA 18100 (IM) – Com.te Flavio Serafini
c/o Museo Navale Piazza del Duomo 11
tel: 0183.651541
ISOLA D’ISCHIA 80077 (NA) – C.S.M. Gennaro Minicucci
Via delle Terme 49/m
tel: 081.983758 – cell: 339.2926022 – fax: 081.983821
e-mail: [email protected]
ISOLA D’ELBA – Com.te Roberto Vitiello
Via Pietri 143/B 57034 Marina di Campo (LI)
tel: 0565.977821 – cell: 347.3300905
e-mail: [email protected]
LA SPEZIA – cap. Valerio Marchini c/o Accademia del Mare
Viale Italia 83 – 19124 La Spezia (SP)
tel. 0187 778315 - Fax 0187 779632
email: [email protected]
web: www:accademiamare.it
LICATA 92027 (AG) – Com.te Alessandro Bifarelli
Via Montesanto 60
cell: 338.7649945
e-mail: [email protected]
LIVORNO 57127 (LI) – Cap. M. Baldassarre Gargiulo
Via G. da Verazzano 14
tel: 0586.812054 – cell: 333.9278582
e-mail: [email protected]
MANFREDONIA – Cap. Matteo Riccardi
c/o INSIDE – S.S. 89 Garganica Loc. Macchia
71037Monte Sant’Angelo (FG)
tel: 0884.581421 – cell: 335.7421908
e-mail: [email protected]
MARTINSICURO – Com.te Nicola Spina
Via Elba 3 – 63013 Grottamare (AP)
tel: 0735.591236 – cell: 339.6200940
e-mail: [email protected]
MESSINA 98122 – (ME) – Cap. Edoardo Ardizzone
Via Romagnosi 14
tel: 090.43688 – cell: 328.2082154
e-mail: [email protected]
META DI SORRENTO 80062 (NA) – C.S.L.C. Salvatore Esposito
Via Lamma 10
te: 081.5322778 – cell: 360.382014
e-mail: [email protected]
MILAZZO – PORTOROSA – (ME)
Dott. Filippo de Francesco
Via F. Crispi 33
95131 Catania (CT)
tel: 095.7365011 – cell: 328.5807816
e-mail: [email protected]
NAPOLI – Capo delle Delegazioni del Comp.di Napoli
Via Sedivola 15 – 80059 Torre del Greco (NA)
tel/fax: 081.5636018 – cell: 338.8487408
e-mail: [email protected]
ORISTANO – Com.te Giovanni Camedda
Corso Vespucci 51 – 09072 Solanas di Cabras (OR)
tel/fax: 0783.290779 – cell: 337.810802
AL SERVIZIO DELLO
SHIPPING 24 ORE
AL GIORNO
CON QUALSIASI METEO
SEDI
MOLO GIANO
TEL. 010.2461003-4-5
FAX 010.2461114
MULTEDO
TEL. 010.6987542
VOLTRI-TERMINAL
TEL. 010.6135601
In ascolto continuativo
VHF sui canali 10 - 12
SIRACUSA 96100 (SR) – Cap. Rosario Reale
Viale S. Panagia, 136 Pal. L.
cell: 339.7855793
e-mail: [email protected]
SORRENTO 80067 (NA) – C.L.C. Domenico Cafiero
Via San Francesco 22
tel: 081.8786759
TERMOLI – D.M. Ferdinando Cavallo c/o Walter Marinucci,
Molo NordEast s.n.c. 86039 TERMOLI (CB)
tel/fax: 0875.702621 – cell: 348.6035068/333.5416863
e-mail: [email protected]
TORRE DEL GRECO 80059 (NA) – C.L.C. Raimondo Vitiello
Via Nazionale 56/b
tel: 081.8814761 – cell: 347.8505971
e-mail: [email protected]
TRANI 70059 (BA) – Prof. Francesco Barile
C.P. 421 – cell: 333.1102297
TRAPANI 91100 (TP) – Capo Delegazione “ad honorem”
Cap. Vincenzo Marino
Capo delegazione operativo e coordinatore per la Sicilia
Com.te Andrea Allotta – Via S. Anna 39
tel: 0923.592224 – cell: 347.4225863
e-mail: [email protected]
web: www.collegiocapitanitrapani.it
TRIESTE 34139 (TS) – Cap. Gianfranco Namer
Via Forlanini 137
tel: 040.912517 – cell: 328.4097430
USTICA – Cap. Dott. Vincenzo Di Bartolo
Via Streva 14 – 90143 Palermo (PA)
tel: 091.8449472 – cell: 348.2441531
e-mail: [email protected]
VENEZIA 30123 (VE) – Com.te Paolo Costantini
Stazione Marittima – S. Basilio Pal. 26
cell: 334.2231216/335.5337401
fax: 363355337401
e-mail: [email protected]
VIAREGGIO 55049 (LU) – Cap. Prof. Luciano Ciomei
Via Montramito 116/4
tel: 0584.31702 – 0584.1840080 – cell: 328.0138065
e-mail: [email protected]
VICO EQUENSE 80069 (NA) – C.M. Francesco De Gennaro
Via Savarese 16
tel: 081.8028219 – cell: 339.4781963
VILLA SAN GIOVANNI 89018 (RC) – Com.te Rocco Luppino
Via Panoramica dello Stretto 29
tel: 0965.756643 – cell: 333.6641242
e-mail: [email protected]
MONTE DI PROCIDA 80070 (NA) - Sede: Via Pedecone
C.L.C. Giovanni Mazzella di Regnella
cell: 338.7314620
e-mail: [email protected]
CORPO PILOTI
DEL PORTO DI GENOVA
SAVONA 17100 (SV) – Cap. Mauro Cassaglia
cell: 338.1450497
e-mail: [email protected]
PALERMO
Capo Delegazione “ad honorem” Com.te Giuseppe Russo
Capo Delegazione Operativo: C.M. Giovanni Basile
c/o Stella Maris – Calata Marinai d’Italia –
90133 Palermo (PA) tel: 091.6572163 – cell: 320.1579109
e-mail: [email protected]
PIANO DI SORRENTO e SANT’AGNELLO (NA)
Com.te Antonino Migliaccio
C.P. 49 c/o Uff. Postale Meta di Sorrento
80062 Meta di Sorrento (NA)
PIZZO 89812 (VV) –Com.te Giuseppe Tallo
Via Nazionale Contrada Mazzotta
cell. 339.3899961
e-mail: [email protected]
PORTO EMPEDOCLE 92014 (AG) – C.M. Rosario Pizzati
Via Firenze 6
tel: 0922.635335 – cell: 338.1892057
PORTO S. STEFANO – MONTE ARGENTARIO
D.M. Ivo Baffigi – Corso Umberto I n. 60
58019 Monte Argentario (GR)
cell: 339.2920454 – 333.3246010
e-mail: [email protected]
POZZALLO 97016 (RG)
Com.te Giuseppe Galifi
Via Prol. G. Fava 8/8
tel: 0932.958126 – cell: 339.8854238
e-mail: [email protected]
CHINA
chief ingenier William Shen
101, Hongshan 3rd road, Huangpu
Guangzhou, China, 510725
tel: 86-20-32083127/ 82-398578
e-mail: [email protected]
NETHERLANDS
Com.te Francesco Morici
Gashouderstraat 3a
3061 EH, Rotterdam, NETHERLANDS
cell: 00310615822422
TURKEY
Axel and Emil Boutros
Ataturk blvd, Unsal bldg, first flor
31200 Iskenderun - Turkey
tel: 903266134567
e-mail: [email protected]
U.S.A.
Capt. Juan Carlos Vernetti c/o Tecmarine, inc. 1313 Bamedale road
woodbury, NJ 08096 – U.S.A.
tel: 1-8562519249
e-mail: [email protected]
ASSOCIAZIONI ADERENTI
ASSOCIAZIONE CAPITANI NAVIGAZIONE INTERNA (a.c.n.i.)
Piazzale Flaim 1 – 29021 Verbania Intra (VB) - cell: 347.5325119
e-mail: [email protected]
ASSOCIAZIONE CAPITANI NAVIGAZIONE LAGUNARE – VENEZIA
Presidente: Com.te Lorenzo Boscolo
Stazione Marittima – San Basilio PAL. 26 – 30123 VENEZIA
cell: 333.2198311
ASSOCIAZIONE MARITTIMA DI MUTUO SOCCORSO TRA CAPITANI
“Casina dei Capitani”
Via Municipio 11 – 80062 Meta (NA) – tel: 081.5321834
ASSOCIAZIONE “ASSISTENZA MARE ITALIA” (A.M.I.)
Via della Giuliana 37 – 00195 Roma (RM)
tel-fax: 0639725913 – 39733077
A.MA.DI – Via Volta 45 16035 Rapallo (GE) - tel: 0185.64620
e-mail: [email protected]
PROCIDA 80079 (NA)
C.L.C. Antonio Lubrano Lavadera
Via Centane 9
tel: 081.8967949 – cell: 333.6335951 – fax: 081.8101763
e-mail: [email protected]
CMYN
ASSOCIAZIONE UFFICIALI TIRRENIA NAVIGAZIONE
Via Municipio 11 – 80062 Meta (NA) – tel: 081.5321834
CESMA – Confederation of European shipmasters’ Associations
Wassernaarseweg 2 – 2596 CH THE HAGUE – THE NETHERLANDS
Tel: 070. 3836176 – fax: 0703835911
e-mail: [email protected]
8
GENNAIO-FEBBRAIO 2011
VITA E MARE
CANTIERI IN GUERRA
PRIVATIZZAZIONE TIRRENIA
Leader mondiali nel settore della cantieristica navale, Cina
e Corea del Sud di contendono il primato, con un testa a testa
che ha ridotto l’industria giapponese (un tempo principale produttrice) al terzo posto. Di fronte a questi giganti, l’Europa ha
un margine di speranza grazie alle navi da crociera, un settore
talmente specializzato da non essere ancora in mani asiatiche.
Nei primi nove mesi del 2010 in Cina sono arrivate richieste
per 611 navi, corrispondenti a un tonnellaggio complessivo di
22,56 milioni di tonnellate. Si tratta di 2,5 volte il tonnellaggio
ordinato nel 2009. Nello stesso periodo alla Corea sono giunti
360 ordini, in termini di tonnellaggio 21,96 milioni, pari a ben 6,9
volte quanto ottenuto nel 2009. Il Giappone è arrivato a 236 navi
per 6,71 milioni di tonnellate, ossia il 36% in più rispetto al 2009.
COMPAGNIA DI CROCIERE COREANA
Con grande sollievo, l’inizio dell’anno segna un’inaspettata
diminuzione delle portacontainer inattive.
Sono rimasti in 13 i possibili acquirenti della Tirrenia (dai 16
Il traffico containerizzato europeo dei primi undici mesi del
2010 ha registrato un deciso aumento dei traffici: il volume iniziali che erano), tra cui due società americane e una russa.
Il commissario straordinario della compagnia di navigazione,
complessivo è stato pari a 33.614.700 teu, con un aumento del
Giancarlo D’Andrea, ha inviato 13 lettere d’invito ad altrettante
13,2% rispetto ai 29.692.267 teu del 2009.
società che potranno ora inviare la loro proposta d’acquisto.
Il termine per la presentazione delle offerte è stato fissato al 15
marzo prossimo, per rispettare i tempi imposti dall’Unione europea
In base al nuovo regime di Port State Control, adottato dal circa la conclusione della privatizzazione (entro il 30 settembre).
ParisMOU, entrato in vigore dal 1° gennaio 2011, la prima nave
sequestrata è la Ares II, battente bandiera Saint Kitts and Nevis,
fermata in Romania a seguito di un’ispezione avvenuta il 19
In Italia le tariffe dei traghetti per la Sardegna sono aumentate
gennaio scorso. La nave dovrà rimanere inattiva per almeno
in media del 66%: nel 2011 Grandi Navi Veloci, Sardinia Ferries e
3 mesi.
Moby Lines hanno aumentato i prezzi e non hanno presentato ofLe nuove norme di Port State Control introducono l’ispezione ferte speciali. Tanto che l’associazione Altroconsumo, nel dubbio
obbligatoria del 100% delle unità che transitano nei porti eu- che gli operatori del mare abbiano costituito una sorta di cartello,
ropei, imponendo regole più severe in termini di sicurezza ed ha segnalato la situazione all’Authority della concorrenza e del
equipaggiamenti a bordo, rispetto a quanto era invece previsto mercato. Il garante dovrà stabilire se le tre compagnie marittime
in precedenza. La tendenza è quella di premiare lo shippimg di abbiano violato l’articolo 2 della 287/90, che vieta espressamente
alle imprese di “impedire, restringere o falsare” la concorrenza.
qualità, che sarà sottoposto a minori controlli.
PORT STATE CONTROL
TRAGHETTI ALLE STELLE
Harmony Cruise è la prima compagnia di crociere sudcoreana
ad avere ottenuto la licenza dal ministero dei Trasporti di Seoul.
Controllata dal gruppo connazionale Polaris Shipping, la nuova
compagnia non possiede ancora navi, ma sarebbe alla ricerca
di unità di piccola taglia (500 passeggeri), al fine di essere attiva
da settembre 2011. Secondo i programmi le navi collegheranno
i porti coreani di Incheon, Busan e Jeju con Cina, Giappone e
Russia.
La storica bandiera della marina mercantile del Regno Unito
Nel 2012 verrà proposta anche una rotta speciale con scalo a
Yeosu, 445 chilometri a sud-est di Seoul, in concomitanza con la rischia di diventare un ricordo del passato.
Secondo una direttiva di Bruxelles la Gran Bretagna dovrebmanifestazione Yeosu EXPO.
be adattarsi entro breve, riconoscendo parità di retribuzione
sulle navi battenti bandiera Red Ensign. Entro due mesi
dovrebbe finire la pratica di pagare gli equipaggi stranieri
La flotta mondiale delle portacontainer è in crescita. Al primo in linea coi tassi salariali nei loro Paesi di origine. Questo
gennaio 2011, secondo gli ultimi dati diffusi da Alphaliner, la porterebbe a un aumento tale dei costi da convincere gli
capacità mondiale ha raggiunto i 14,270 milioni di teu, pari ad un armatori a cambiare bandiera. Ignorando il diktat europeo
incremento del 9,1% sul 2009. Le navi utilizzate dalle compagnie si pagherebbe una multa di milioni di euro per ogni giorno
mondiali per il trasporto di contenitori ammontano a 5.970 unità. di inadempimento.
RED ENSIGN A RISCHIO
TRAFFICO CONTAINER IN AUMENTO
DALLA PRIMA PAGINA
IL CARTEGGIO TRA COLLEGIO CAPITANI E MINISTERO
Se la formazione secondaria
non basta più
alle carriere del mare
La lettera inviata al Collegio
Nazionale Capitani L.C. e M.
dal ministero Infrastrutture
e Trasporti ringrazia innanzi
tutto “per lo sforzo profuso
nel fornire indicazioni utili a
codesto servizio, sempre ben
accettate”; quindi L’Amministrazione comunica di stare
provvedendo, attraverso riunioni con le Parti Sociali sindacali ed armatoriali di settore
nonché con un tavolo tecnico
con il MIUR e con il Comando
Generale del Corpo delle
Capitanerie di Porto, “alla disamina delle problematiche
concernenti la Riforma degli
ex ITN e la connessa conformità della preparazione dei futuri diplomati alla Convenzione
Internazionale STCW’78, nella
sua versione aggiornata, al
fine di un coordinamento
che consenta l’inserimento di
specificità tecniche di settore
nel programma di studi del
triennio finale degli Istituti
Tecnici Statali Logistica e
Trasporti, visto che il biennio
è stato unificato.
È interesse dell’Amministrazione e del MIUR -scrive- fare
in modo che i futuri diplomati dei nuovi Istituti Tecnici
Statali Logistica e Trasporti
possano avere accesso alla
carriera marittima, come è
stato da sempre assicurato ai
precedenti diplomati provenienti dagli ex Istituti Tecnici
Nautici, in conformità con le
disposizioni della Convenzione Internazionale STCW’78,
nella sua versione aggiornata, nonché con le Direttive
Europee e con le indicazioni
dell’EMSA, Agenzia Tecnica
della Commissione Europea
e dell’IMO.
La formazione di tali studenti dovrà pertanto essere
esaustiva al 100% e non al
30%, poiché dovrà permettere ai giovani di intraprendere
un percorso di studi quinquennale che consenta un
accesso diretto nel mondo
del lavoro.
La possibilità indicata da
codesto Collegio sui percorsi di
Formazione Tecnica Superiore
Post-Secondaria, com’è noto,
è già attuata ma non esclude
l’accesso diretto che 1a norrmativa prevede.”
Qui di seguito ampi stralci
della risposta da parte del
Collegio:
“Come per il passato, sembrando opportuno che le riforme debbano migliorare e non
cancellare l’esistente ancora
valido, anche i maturati degli
Istituti Tecnici Statali Trasporti
e Logistica “indirizzo trasporti
marittimi” è opportuno continuino a conseguire due diplomi:
1) diploma di “perito dell’Istituto Tecnico Tasporti/Logistica,
rilasciato alla scuola;
2) diploma di “aspiranti al
Comando di navi mercantili”
(coperta), “aspirante alla direzione Macchine mercantili”
(macchina), rilasciato dalla
scuola, o con specifico decreto
dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti in base a quello
rilasciato dalla scuola.
Con questi diplomi si otterranno dall’Autorità Marittima
(Capitaneria di Porto) le qua-
lifiche di allievo ufficiale di
Coperta o di Macchina.
Dall’esperienza, ormai quasi
ventennale del doppio diploma, si è constatato che quello
di “perito” è fondamentale per
accedere a tutti i concorsi e
nelle professioni a terra, mentre
quello nautico esclude quasi
tutte le opportunità.
Sempre a parere del Collegio
Capitani, i diplomati sopra citati “dovranno” non “potranno”
come avviene oggi, seguire
un corso annuale di formazione tecnica superiore postsecondaria (Fondazione Accademia Italiana della Marina
Mercantile) per completare le
nozioni teoriche previste dalla
S.T.C.W. - codice- tabelle A e B
e seguenti. Anche questi corsi
I.F.T.S. dovranno essere certificati dall’Autorità Marittima.
I corsi, come avviene attualmente, devono essere cosi
concretizzati:
- eguale per tutti su tutto il
territorio nazionale.
- erogazione di un volume di
nozioni teoriche per completare quelle già ricevute in modo
da possedere tutte le nozioni
teoriche previste dal Codice
S.T.C.W.
- ambiente non scolastico ma
quasi lavorativo.
- frequenza di tutti i corsi
previsti dalla normativa.
- frequenza divisa in moduli
per poter imbarcare tra un
modulo e l’altro.
- completare un anno (365
giorni) di imbarco, pre preparato dall’Accademia, da Allievo
Ufficiale come previsto dalla
normativa.
- preparare i candidati a
sostenere l’esame presso le
direzioni marittime per la certificazione di abilitazione di Ufficiale di Coperta o di Macchina.
- attenta preparazione a
svolgere, dopo l’esame, il compito di Ufficiale di Navigazione/
macchina con sicurezza e professionalità.
- controllo, dopo ogni periodo di imbarco, del prescritto
libretto dell’Allievo per ottimizzarne la preparazione.
Se, come evidenziato fra le
conclusioni del “Seminario”
tenutosi a Genova il 30-1120l0, già in possesso di codesti
servizi, gli Istituti Tecnici di
Formazione Superiore (Accademie) non supereranno il
numero ipotizzato, serviranno
sicuramente ad elevare la qualità dei candidati agli esami,
calmierare il numero degli
Ufficiali necessari alla flotta
senza creare disoccupati ed
assicurando il posto di lavoro
a tutti coloro che risulteranno
in possesso della certificazione
di abilitazione da Ufficiale di
Coperta o di Macchina.
Infine, si coglie l’occasione
per perorare il sostegno di
codeste Amministrazioni per
concretizzare il riconoscimento dei “crediti formativi”
da parte delle Università, per
fare in modo che coloro che
sono in possesso della certificazione di abilitazione da
primo Ufficiale di Coperta o
di Macchina, possano aspirare
ad ottenere un certificato di
laurea di primo livello, senza
dover essere obbligati ai tre
anni di frequenza.”
CMYN
CERTIFICAZIONE DI SICUREZZA
La Ignazio Messina è la prima compagnia di navigazione in
Italia ad ottenere la certificazione globale Ambiente e Sicurezza,
rilasciata dal Rina il 3 febbraio scorso. Un risultato che corona un
percorso iniziato nel 2001, “una certificazione completa – ha detto Ugo Salerno amministratore delegato del Rina – che offre una
forte garanzia all’interno del gruppo, ma anche nei confronti di
coloro che si rapportano con la compagnia. Seguire un sistema di
qualità e sicurezza nella gestione vuol dire rendere più efficiente
l’azienda, evitare problemi o incidenti, essere percepiti anche
all’estero come operatore responsabile”.
Nel 2011 la compagnia genovese compie 150 anni di attività.
DI.M.A.R.C.A. SERVICE S.r.l.
CENTRO DI ADDESTRAMENTO
Sede: C.da Poggio Alessi S.P. 8 per Butera C.P. 79 - 93012 GELA (CL) ITALY
Uffici di Roma: Via P. Giannone, 27 - 00192 ROMA
www.dimarcagroup.it - e-mail: [email protected]
Campo prove - Corsi Antincendio di Base ed
Avanzato - Corsi di sopravvivenza e salvataggio
- Corsi di sicurezza personale e responsabilità
sociali (PSSR) per personale marittimo secondo
convenzione IMO - STCW 95 - Azienda
specializzata in ricarica e manutenzione estintori
- Progettazione e produzione impianti antincendio
- Collaudi ISPESL e RINA - Stazione di servizio
manutenzione autoprotettori - Formazione alle
tecniche antincendio e di emergenza per le
industrie petrolchimiche, chimiche ecc.
PER PRENOTAZIONE CORSI
Tel. 0933.82.35.57 - 0933 91.60.15 - Fax 0933.93.47.42
Cell. 349.674.47.03 / 348.873.03.61
L’ECO DELLA STAMPA®
AGENZIA DI RITAGLI E INFORMAZIONI
DA GIORNALI E RIVISTE Direttore I. Frugiuele
ECOSTAMPA®
MEDIA MONITOR S.P.A.
VIA G. COMPAGNONI 28 - 20129 MILANO
TEL. 02.7481131 R.A. - FAX 02.748113444
CAS. POST. 12094
L’ECO DELLA STAMPA REG. STAMPA TRIB. MILANO N. 6660 DEL 30.9.1964
ORGANO UFFICIALE DEL COLLEGIO NAZIONALE CAPITANI L.C. E M.
ENTE RICONOSCIUTO CON D.M. 14-1-93
Vico dell’Agnello, 2 - 3° piano - 16124 GENOVA
Telefono: 010.247.27.46 - Cell. 333.819.11.41 - Fax 010.247.26.30
C.C. postale N. 391169
E-mail: [email protected]
Autorizzazione Tribunale di Genova del 17-12-1964 - N. 6/64 di Registro
CENTRO STAMPA: GRAFICA L.P. - Via Pastorino, 200 r. - 16162 Genova
E-mail: [email protected]
Direttore responsabile: BETTINA ARCURI
La collaborazione è volontaria e gratuita.
Le opinioni espresse negli articoli riflettono idee personali degli autori.
Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003
(conv. in l. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1. DCB Genova”
Associato
all’Unione Stampa
Periodica Italiana
“Vita e Mare” viene inviato oltre ai Soci a Parlamentari,
Segreterie dei Partiti politici, Autorità, Uffici stampa,
Ministeri, Enti, Associazioni, Stampa ordinaria e specializzata,
Organizzazioni sindacali dei lavoratori e degli imprenditori,
Capitanerie di Porto, Enti portuali, Registri navali, Cantieristica,
Marina Militare, Scuole Nautiche.
GENNAIO-FEBBRAIO 2011
9
VITA E MARE
Galeone messaggero di cultura
Il galeone Andalucia (nella foto a Hong
Kong per promuovere i rapporti economici e culturali tra Cina e Spagna) è una replica esatta delle navi che viaggiavano nel
Seicento: costruito con legno di quercia,
ha sei ponti e 3 alberi, capaci di sostenere
7 vele. Lungo 51 metri, con tanto di cannoni e ancore di 1,5 tonnellate, viaggia a
5-10 nodi di velocità ed è quasi sprovvisto
di tecnologia. Nei mesi scorsi ha rappresentato la Spagna all’Expò di Shanghai,
ora sta affrontando una “tournée” nel
Mediterraneo.
E’ stato voluto dalla Fondazione Nao Victoria, che ha inteso riprodurre un galeone
il più possibile simile a quello con il quale
Juan Sebastian el Cano portò a termine
la prima circumnavigazione del pianeta,
nel 1522, avendo rilevato il comando
della nave dopo la morte di Magellano,
nelle Filippine.
Nuova delegazione a La Spezia
Il Collegio Nazionale Capitani L.C. e M. porge il benvenuto alla
nuova delegazione di La Spezia e augura buon lavoro al cap. Valerio
Marchini, che ha aperto la nuova sede presso gli uffici dell’agenzia
nautica “Accademia del Mare”, in v.le Italia 83, tel. 0187 778315.
A Siracusa le Scienze del mare
Il Collegio Nazionale Capitani L.C. e M. compartimento di Siracusa è
convinto che l’ipotesi del quarto polo universitario, auspicato dal ministro della pubblica istruzione Germini, sia un’occasione imperdibile
per la crescita socio culturale ed economica della provincia di Siracusa.
Se venisse effettuato un sondaggio tra i giovani per sapere come la
pensino circa la creazione dell’istituto universitario di Scienze del mare,
la proposta troverebbe grande consenso. Detta facoltà fungerebbe da
centro direzionale delle attività connesse al lavoro nautico, alla tutela
dell’ambiente, alla navigazione da diporto, alla pesca professionale e
sportiva. Si potrebbe creare un corso di Discipline nautiche considerato
che la conduzione di navi, la gestione dei porti, la tutela dell’ambiente
marino richiede un’attenta preparazione professionale.
ROSARIO REALE
Le reti di trasmissione dati NOTE TECNICHE
Un sistema integrato di supervisione e controllo di un
impianto di automazione è organizzato secondo un modello
di controllo distribuito (DCS),
modulare, con una struttura
a diversi “livelli” con differenti
configurazioni di rete e diverse
velocità di trasferimento dati
che adottano dei moderni
“standards” per la comunicazione, del tipo OPC (Open
Connectivity): una tipologia
di comunicazione, per far sì
che i dati vengano scambiati
fra differenti computers e apparecchiature appartenenti a
costruttori diversi senza la necessità di particolari softwares.
I vari “standards” sia per l’hardware che per il software sono
stati definiti dall’ISO (International Standardization Organization) e dall’IEEE (Institute of
Electrical and Electronic Engineers) per ciò che concerne le
modalità di realizzazione dei
vari tipi di rete locale.
Dentro la LAN vi sono diversi
sistemi di interconnessione fra i
vari hardware rappresentati da
interfacce industriali “standard”
per l’acquisizione e l’esportazione dei dati.
Il metodo di trasmissione dati
può essere in “parallelo” oppure
un “serie”: in genere si adotta
quella in parallelo all’interno
dei computers o per percorsi
brevi, mentre quella in serie si
adotta per le linee.
Alcuni “standards” per la comunicazione seriale sono necessari per la compatibilità sia
fisica che elettrica fra le varie
apparecchiature che comunicano attraverso la ”rete seriale”.
Per ciò che riguarda l’aspetto
fisico, i connettori delle apparecchiature chiamati “porte”
devono avere la stessa forma,
dimensione e configurazione
degli spinotti. Esistono diverse
interfaccia standard per l’industria dell’automazione per l’acquisizione e l’inoltro dei dati.
Il termine SERIAL INTERFACE
o “porta seriale” è spesso usato
per definire uno standard elettrico e fisico che appartiene
ad una certo tipo di apparecchiatura.
Lo standard più accettato è
il modello ISO/OSI dove OSI
(Open System Interconnection)
è un modello per l’architettura
di una rete stabilito da ISO. Lo
Standard OSI, molto diffuso, è
organizzato in un modello di
SETTE STRATI (LAYERS) tra il
trasmettitore ed il ricevitore attraverso i quali devono passare
i dati (le comunicazioni) noto
appunto come modello OSI.
Nel progetto di una rete di
comunicazione dati, il modello
OSI specifica una serie di “strati”,
indipendenti che, in maniera
gerarchica, rappresentano dei
moduli per espletare ben precise funzioni.
La maggior parte delle architetture hanno sistemi operativi
molto complessi, essi perciò
vengono divisi in gruppi ognuno dei quali contribuisce con
un ben preciso scopo al sistema
operativo globale. Quindi il sistema di comunicazione viene
diviso in “strati” (layers) e ogni
LAYER è un insieme di funzioni
che a sua volta “fornisce” un
servizio alla LAYER superiore
e “riceve” un servizio da quella
inferiore.
I protocolli hanno come caratteristica di essere strutturati
per LAYERS e ogni layer risolve
un determinato numero di
operazioni secondo un preciso protocollo riguardante la
trasmissione dei dati e con un
certo “formato”.
Per “protocollo di controllo”
di rete si intende una serie di
regole per comunicare tra due
o più apparecchiature all’interno di una rete di trasmissione
dati (Data Network). Queste
apparecchiature possono essere di diversa natura come:
computers, servers, monitors,
stampanti, ecc.
Per ”formato” si intende poter
legare al “file” che è un insieme
ordinato di bytes (cioè numeri
0-1) un significato diverso e
più realistico; ad es: in un “file”
di testo le lettere vengono
ottenute dai bytes tramite un
sistema di codifica, come può
essere il codice ASCII ( American Standard Code for Information Interchange), oppure
con altri codici.
I protocolli di controllo per la
comunicazione quindi contengono in definitiva le istruzioni
(softwares) per trasferire i messaggi dentro una network (rete
di trasmissione dati): Il “protocollo di controllo” permette di
specificare nella trasmissione
sia il formato del carattere sia il
controllo della trasmissione fra
due apparecchiature, es: l’inoltro dei dati ed il controllo degli
stessi in uscita e in ingresso tra
un trasmettitore e un ricevitore.
Esistono diversi “protocolli” di
“comunicazione standard” nei
sistemi di trasferimento dati ed
il loro compito è sempre quello
di controllare la linea di comunicazione, gli eventuali errori
e la sequenza di trasmissione
dei caratteri.
I protocolli standard quindi,
più in generale, consentono
alle apparecchiature di dialogare fra di loro cioè non solo
di parlare la stessa lingua ma
stabilire precise regole per la
gestione dell’hardware e del
software.
La Fondazione OPC (Open
Connectivity) è uno dei più importanti “providers” di software
per sistemi di controllo di processi in modo da standardizzare l’acquisizione ed il controllo
dei dati, degli allarmi e delle
registrazioni degli eventi tra le
ditte costruttrici.
Ha diverse centinaia di associati in tutto il mondo e con
membri appartenenti a compagnie anche competitrici fra loro
è riuscita ciò malgrado a creare
degli standards di softwares.
La tipologia di una LAN può
essere: ad anello (ring), a bus, a
stella (star); oppure la configurazione può essere mista.
La topologia (cioè la forma
geometrica con cui si attuano
le connessioni nella LAN) può
essere di tre categorie:
-topologia fisica, di segnale
o di logica.
Parlando di topologia fisica i
“tre livelli di sistema” possono
essere caratterizzati da una
configurazione ad “anello” o a
“stella” con aggiunti dei “segmenti” di linea nel caso di una
successiva configurazione a
“bus”; oppure ad “albero”.
Nella topologia di logica
che è il modo con cui le apparecchiature comunicano
attraverso la topologia fisica,
vi sono differenti modelli: ad
es. nella logica Ethernet, che è
prevalentemente una topologia a “bus”, le topologie “fisica”
e “logica” coincidono.
Nella topologia fisica di rete
i vari hardwares e schede elettroniche sono collegati da
elementi che vengono definiti
“NODI”; quindi essi rappresentano per sommi capi l’interfacciamento di una apparecchiatura alla rete.
Essi sono delle interfacce
costituite da schede con circuiti
elettronici che possono contenere oltre che altri componenti
un “chip” in cui viene scritto un
unico “file” di identificazione.
Esse permettono ad un computer o altra apparecchiatura di
comunicare con altre attraverso la “rete” e quindi di inoltrare
il dato attraverso un “canale di
comunicazione”.
Il “nodo” è un punto di collegamento o punto di ridistribuzione oppure punto finale
della network e dipende dalla
configurazione della rete stessa. Quindi la “rete” può avere
diversi “nodi”.
La caratteristica del “nodo”
dipende dalla configurazione
della “rete “ e dal LAYER PROTOCOL alla quale si riferisce.
Nella configurazione ad
“anello” siccome i messaggi
possono scorrere in un senso
oppure nell’altro, ogni “nodo”
deve decidere se lasciar passare
o accettare il messaggio.
Nella configurazione a “bus”
che è la forma più semplice,
i “nodi” sono collegati ad un
CMYN
singolo filo che permette ai
segnali di arrivare a tutte le
stazioni contemporaneamente:
vi sono però delle soluzioni per
evitare collisioni.
Un “nodo” speciale è “l’hub”
che serve per collegare assieme più cavi doppini ma anche
differenti tipologie di cavi, in
modo da costituire la giunzione di alcuni segmenti della
“rete”: In effetti si tratta di una
apparecchiatura che dispone
di parecchie porte di I/O che
hanno il compito di replicare
e/o rigenerare il dato trasmesso. E’ noto anche con il termine
di “concentratore”.
Un altro “nodo” speciale è
lo”switch” che permette che
vengano smistati i pacchetti
di “bits” (frames) che costitui-
scono una unità strutturata di
informazioni verso le “porte”
delle apparecchiature che sono
interessate alla comunicazione
sulla base degli indirizzi, mentre l’hub concentra sostanzialmente diversi “nodi”. Quindi lo
“switch” è una apparecchiatura
relativamente “intelligente” che
indirizza e instrada in maniera
selettiva i “frames” verso un
preciso destinatario.
Per “porta” si intende una
presa fisica nella quale si innesta il cavo di connessione
che permette ad una apparecchiatura di collegarsi al “nodo”
oppure ad uno “switch” oppure
permettere un collegamento
ad un altro “switch” oppure ad
un “hub”.
UMBERTO MOSCONI
10
GENNAIO-FEBBRAIO 2011
VITA E MARE
LETTERE
Per i versamenti delle quote associative e assicurative servirsi del C/C P. 391169
intestato al COLLEGIO CAPITANI L.C. E M. - Vico dell’Agnello, 2 - 3° piano 16124 Genova oppure contattare il Compartimento di Napoli e le Delegazioni.
Ci pregiamo comunicarvi qui di seguito le quote associative per l’ANNO 2011
quote che sono state già concordate con i Compartimenti:
•
•
•
•
•
•
•
“Una tantum”
Aspiranti e Capitani
Allievi
Allievi Nautici
Pensionati
Soci Aderenti
Soci Sostenitori
€ 10,00
€ 90,00
€ 40,00
€ 20,00
€ 40,00
€ 70,00
€ 120,00
Assicurazione Licenza di Pilotaggio
D.A.S. s.p.a. - COMPAGNIA ASSICURATRICE
GENOVA
II premio di assicurazione della licenza di pilotaggio per l’anno assicurativo
19 luglio 2011-2012 e di Euro 90,00.
L’indennizzo per la perdita di proventi durante il periodo di disoccupazione
causato dalla sospensione della Licenza di Pilotaggio, ordinata da una
Autorità Competente, è stato portato a Euro 150,00 al giorno per un periodo
non superiore a 365 giorni.
Nel caso di perdita della licenza di pilotaggio, stabilita da una Autorità
Competente, l’indennizzi e stato portato a Euro 54.000,00.
Questa polizza copre anche le spese legali del pilota imputabile ad errori di
navigazione e manovra a lui attribuibili durante il suo servizio di pilotaggio.
II periodo di copertura risulta dalle ore 24.00 del 19.07.2010 fino alle 24.00
del 18.07.2011.
Diportisti assicuratevi
il titolo professionale
II Collegio Nazionale Capitani L.C. & M. offre ai Comandanti
Coperta/Macchina e Ufficiali del Diporto l’opportunità di
assicurare il titolo professionale come i colleghi del traffico.
Coloro che sono in possesso dei titoli previsti della normativa
possono farlo alle medesime condizioni dei colleghi del traffico.
I diportisti possono essere imbarcati su: imbarcazioni/navi a
motore/navi a vela immatricolate in Italia e/o estero, pari o superiori a dieci metri di lunghezza, munite di Ruolo equipaggio.
Gli interessati devono essere soci del Collegio Nazionale
Capitani L.C. & M.
Le quote sono:
n iscrizione al Collegio Capitani Euro 90,00 annuali.
o premi polizza
Periodo
dal 19.07.2010 al 18.07.2011
dal 19.11.2010 al 18.07.2011
dal 19.03.2011 al 18.07.2011
Assic. Tit. It.
100,00
90,00
70,00
Assic.Tit It+Est
110,00
100,00
90,00
L’indennizzo per la sospensione del titolo professionale e di Euro 4.500
al mese per un massimo di dodici mesi.
L’indennizzo per la revoca del titolo professionale e di Euro 54.000.
Se sostenute sono rimborsabili le spese per la difesa sino a Euro 75.000.
Per consultare la polizza e/o averne copia basta contattare una delle
Delegazioni del Collegio sparse in tutti i porti d’Italia o telefonare
nel giorni feriali dalle ore 09.00 -12.00 ad uno dei seguenti numeri:
010.2472746 Genova; 081.202102 Napoli; 06.55300565
Roma; cell. 333.8191141; cell. 338.6337722
CAPITANI ASSICURATEVI LA PATENTE
ATTENZIONE
Rammentiamo ai Colleghi Assicurati ed a tutti gli
altri interessati che la validità della polizza scade
il 18 luglio 2011.
È opportuno e saggio assicurare il titolo professionale specialmente oggi.
Il pagamento della quota annua può essere eseguito per Genova sul c/c postale n. 00391169 intestato
al Collegio.
Per Napoli e Delegazioni contattando per informazioni ai rispettivi numeri telefonici.
Gli interessati possono ottenere copia della polizza
presso i suddetti indirizzi/numeri telefonici.
COME AIUTARE CONCRETAMENTE I RAGAZZI
Corsi gratuiti di inglese per gli “allievi”
Tra i principali obiettivi che
il Collegio Nazionale Capitani
L.C. e M. si pone, c’è anche
quello di aiutare gli allievi
ufficiali a trovare l’imbarco.
Uno dei non pochi ostacoli in
questa direzione è rappresentato dalla scarsa conoscenza
della lingua inglese da parte
dei ragazzi.
Vorrei raccontare la mia diretta esperienza al riguardo: io
personalmente ho cercato di
ottenere l’imbarco a tre allievi,
suggerendo il loro nome a
diverse compagnie di navigazione. Queste si sono rivelate
disponibili, mi hanno dato
ascolto e hanno contattato i
giovani al telefono, parlando
loro direttamente in inglese;
quindi mi hanno richiamato:
“Capitano -mi sono sentito
dire- i suoi allievi imparino
l’inglese e dopo ce li rimandi”.
Ma gli Istituti Nautici una
conoscenza sufficiente della
lingua straniera ai propri studenti non la forniscono?
A questo modo per i diplomati non c’è futuro!
Un primo suggerimento è quello di consultare su
Internet un corso d’inglese
scaricabile gratuitamente al
seguente link: http://mareng.
utu.fi/download/. Si tratta
di un programma messo a
punto dall’Università di Turku
in Finlandia, insieme ad altri
partners europei, grazie al supporto dell’UE (Education and
Culture-Leonardo da Vinci);
si rivolge in maniera specifica
ai marittimi e presenta due
livelli. Per chi lo desidera, c’è
anche la possibilità di avere il
CD; facendo domanda, si può
ricevere direttamente a casa,
sempre gratuitamente.
L’iniziativa rappresenta sicuramente una valida opportunità, che permette di migliorare
la conoscenza della lingua
straniera, senza gravare sulle
famiglie.
La stessa Accademia Italiana
della Marina Mercantile, con
sede a Genova, offre ai giovani
diplomati nautici, residenti in
Liguria, corsi di perfezionamento in lingua inglese, anche
qui gratuitamente, come già
segnalato sul sito del Collegio
Nazionale Capitani L.C. e M.
Vorrei infine ricordare ai
giovani studenti e diplomati
del Nautico che i capitani del
Collegio sono a loro disposizione per eventuali consigli e
suggerimenti pratici.
ANGELO STORACI
IMPORTANTE INIZIATIVA DEL COLLEGIO
Pesca: conoscere per ripettare le regole
Illustre cap. Pignalosa,
sento il dovere di esprimerle,
a nome mio personale e dell’associazione che rappresento, un
vivo ringraziamento per avere
organizzato nei giorni scorsi,
unitamente al Collegio Nazionale Capitani L.C. e M. di Napoli e
l’UNCI Pesca, l’importantissima
iniziativa che ha visto, per la prima volta in Italia, la realizzazione
di un corso di formazione, riservato al personale a comando di
navi tonniere, per le applicazioni
delle nuove normative UE ed
ICCAT che saranno in vigore
nella prossima campagna di
pesca del 2011.
In un momento di così grande difficoltà economica ed
organizzativa che sta attraversando il nostro settore,
dovuto anche ad una velata disinformazione, generata
dall’emanazione repentina di
alcuni provvedimenti legislativi comunitari e nazionali,
interessarsi e battersi per tutelare e migliorare le condizioni
della gente di mare è motivo
dell’alto senso di responsabilità
professionale che la distingue,
sicuramente per competenza,
nell’ambito delle attività di
pesca (al tonno rosso) a livello
internazionale.
Ho partecipato con piacere e
grande interesse alla suddetta
iniziativa dove, certamente,
anche gli armatori e i comandanti di navi tonniere presenti
hanno apprezzato ed acquisito
tante novità sulle conoscenze comportamentali e sulle
nuove regole di attuazione
del nuovo provvedimento
UE, che saranno linfa vitale
per lo svolgimento delle loro
attività sia in mare che a terra. Non solo, ma la cosa più
importante è che, da oggi in
poi, queste persone avranno
una visione completamente
diversa di come dover affron-
tare le cose, e questo rispetto
a come si è operato negli anni
passati; saranno più sensibili
e disponibili ad instaurare un
cordiale rapporto di lavoro con
le autorità e ad interagire in
maniera costruttiva.
Mi auguro che il brillante
successo ottenuto dall’iniziativa per i gruppi di pesca a
circuizione possa essere esteso
al gruppo di pesca al palangaro,
che a Marsala conta il 90% di
tutto il pescato.
GUIDO MAGGIO
(presidente Associazione
nazionale degli allevatori del
tonno nel Mediterraneo)
20112012 ASSICURAZIONE DEL TITOLO PROFESSIONALE
COMPAGNIA ASSICURATRICE
D.A.S. s.p.a. - GENOVA
Il Collegio Nazionale Capitani L.C. e M. dal 1960 offre ai propri Soci l’opportunità di assicurare il titolo professionale (certificazione di
abilitazione) dal rischio di sospensione e/o ritiro da parte dell’Autorità Marittima.
Possono assicurarsi:
“Tutti gli associati al Collegio nazionale Capitani di lungo corso e macchina, aventi titolo professionale in base al quale sono imbarcati
su navi Italiane o Estere quali Comandanti, Direttori di Macchina, Ufficiali di Coperta e di Macchina, Ispettori Armatoriali o in base al quale
prestano Servizio di Pilotaggio o di Rimorchio. Si precisa che possono essere associati al Collegio e quindi assicurati, anche i padroni Marittimi
e i Meccanici navali e tutti gli associati al Collegio Nazionale Capitani di lungo corso e macchina in possesso della Patente nautica vela/motore
senza limiti e della patente nautica per navi da diporto imbarcati quali Comandanti, Direttori di Macchina, Ufficiali di Coperta, Ufficiali di
Macchina, su imbarcazioni/navi a motore/vela immatricolati in Italia o all’Estero, pari o superiori a dieci metri di lunghezza e munite di ruolo
equipaggio, inclusi gli associati imbarcati su imbarcazioni adibite alla navigazione su acque interne italiane e svizzere”.
n L’indennizzo per la sospensione della patente è di € 4.500,00 per un mese di sospensione per un massimo di dodici mesi.
o L’indennizzo per il ritiro della patente è di € 54.000,00.
p Se sostenute sono rimborsabili le spese per la difesa sino a Euro 75.000.Tutte le condizioni di polizza (inclusa l’assistenza legale, etc.)
sono visibili presso le sedi di Genova e Napoli ed in tutte le 44 Delegazioni sparse su tutto il territorio nazionale. Vengono spedite a domicilio a
semplice richiesta. Le quote dei premi da versare da parte dei nostri Soci che desiderano assicurarsi o rinnovare l'assicurazione per l'anno assicurativo 2010-2011 sono le seguenti:
PERIODO
dal 19.07.2011 al 18.07.2012
dal 19.11.2010 al 18.07.2011
dal 19.03.2011 al 18.07.2011
Assic. pat. italiana
€ 100,00
€ 90,00
€ 70,00
Assic. pat.it + est.
€ 110,00
€ 100,00
€ 90,00
«Questo vale, ovviamente, in qualunque parte del mondo la nave si trovi».
Desideriamo ricordare ai Colleghi assicurati che:
«L’assicurato è tenuto a comunicare tempestivamente al Collegio Capitani, per l’immediato inoltro alla Società assicuratrice, qualsiasi evento dal quale
possa derivare un procedimento contemplato da questa polizza ...omissis...».
Pertanto deve essere considerato essenziale, la notifica al Collegio per iscritto del sinistro, incluso l’invio dell’estratto del giornale nautico riguardante il
fatto, dell’eventuale altro materiale pertinente, del nome del P&I ed eventualmente quello dell’avvocato che ha seguito la pratica sul nascere.
Questo vale, ovviamente, in qualunque parte del mondo la nave si trovi.
Il capitano Andrea Allotta, capo delegazione di Trapani e coordinatore per la Sicilia, propone il seguente documento dal titolo “Attivazione di denuncia
di sinistro marittimo” da inviare alla segreteria del Collegio di Genova subito dopo un incidente, o presunto tale, a bordo.
PRO FORMA DI “ATTIVAZIONE DI DENUNCIA DI SINISTRO MARITTIMO”
Denuncia cautelativa, denuncia di sinistro marittimo; assicurato: cognome, nome, nato a, il, compartimento marittimo, matricola, titolo
professionale, certificato IMO, funzioni a bordo, nome della nave, bandiera, nome dell’armatore, nome e dati P&I (Protecting and Imdemnity
Club) della nave; nome e tutti i dati dell’avvocato che difende i comandanti per conto dell’armatore; dichiarazioni dell’assicurato.
Allegati: estratto giornale nautico parte II, documenti inchiesta preliminare, citazioni, altre notizie o dichiarazioni dell’assicurato, fotocopia
primo interrogatorio, eventuali altri documenti autorità, verbali dei giudici, foto, filmati; data e firma.
CMYN
GENNAIO-FEBBRAIO 2011
11
VITA E MARE
PROTAGONISTA CON L’ARTIGLIO DI FAVOLOSI RECUPERI
Restaurata la torretta del Gianni
simbolo dei palombari viareggini
Il 7 dicembre scorso, 80°
anniversario della tragedia
dell’Artiglio, la nave recuperi
So.Ri.Ma su cui persero la vita
nel 1930 i palombari viareggini
al largo della Baia di Quiberon,
la leggendaria “Torretta del
Gianni” è stata restituita alla
città. Si tratta della torretta
batiscopica ideata nel 1928 dal
capo palombaro della stessa
nave, Alberto Gianni, e costruita a La Spezia da Roberto
Galeazzi; ora ha trovato la sua
giusta collocazione al Museo
della Marineria di Viareggio.
Simbolo dell’epopea dei palombari viareggini, che hanno
fatto scuola nel mondo, si
trovava dal 1987 nel porto
turistico di Viareggio, in stato
di avanzato degrado. L’opera
di restauro è stata condotta
per iniziativa della Fondazione
Artiglio Europa, avvalendosi del
meticoloso lavoro di alcune
aziende locali e della collaborazione dell’Unione Medaglie
d’Oro di Lunga Navigazione
custodi del Museo della Marineria. Ora la torretta rimarrà
esposta definitivamente quale
glorioso e unico reperto al
mondo nel Museo, intitolato
per l’occasione al capo palombaro Alberto Gianni.
Con questa torretta di osservazione sottomarina fu possibile negli anni ’30 immergersi
per lavorare alle grandi profondità sui relitti delle navi per
recuperarne i carichi. Sostituì
SENTENZA ESEMPLARE IN AUSTRALIA
Non è una colpa
difendere
la sicurezza
La società Patrick, vero gigante dello shipping australiano,
è stata condannata a una multa di 180 mila dollari per avere
discriminato un lavoratore che segnalava problemi di sicurezza nelle operazioni di carico e scarico delle navi. Nel 2007
il lavoratore, un esperto portuale, aveva contestato per tre
volte il metodo di sollevamento carrelli, facendo obiezioni
circa la sicurezza sulle modalità di movimentazione della
merce a bordo della nave, come richiesto dal cliente Patrick
Stevedoring.
Minacciato di licenziamento, sospeso per una settimana, il
lavoratore aveva ricevuto successivamente una lettera disciplinare con una serie di contestazioni. Ricorso in Tribunale, il portuale ha avuto la meglio, ottenendo la condanna della società.
Il direttore esecutivo dell’Agenzia governativa Worksafe
ha commentato che la sicurezza sul lavoro è una necessità
imprescindibile: “La discriminazione contro chi solleva obiezioni su operazioni a rischio è inaccettabile e questa sentenza
rappresenta un chiaro messaggio per tutti, a cominciare dagli
imprenditori”.
gli scafandri rigidi inadatti a
operare oltre i 100 metri.
La “torretta del Gianni” è stata
tra l’altro protagonista nel recupero del favoloso tesoro composto di lingotti d’oro e argento, dal
relitto del transatlantico inglese
Egypt affondato nell’Oceano Atlantico al largo di Brest nel 1922.
Si trattò di un eccezionale recupero, di straordinario valore per
l’epoca, in fondali estremamente
pericolosi,
Alla cerimonia di Viareggio
era presente la banda dipartimentale della Marina Militare,
e una rappresentanza del Comando subacquei incursori
di La Spezia. Ospite il sindaco
di Imperia Paolo Strescino, la
città da cui proveniva una parte
dell’equipaggio dell’Artiglio.
Con il sindaco di Viareggio Luca
Lunardini sono state gettate le
basi per un gemellaggio tra le
due città, legate alle gesta degli
uomini della gloriosa nave.
Artiglio, Rostro, Raffio e Arpione furono le prime ammiraglie
della SO.RI.MA. una Società
di ricuperi marittimi con sede
a Genova fondata nel 1926
dal Commendatore Giovanni
Quaglia che, avvalendosi dei
palombari viareggini divenne
una delle Società più apprezzate nei lavori subacquei in tutto
il mondo.
ZEFFIRO ROSSI
Segretario Compartimentale
Medaglie d’Oro Lunga Navigazione
Viareggio
IL PREMIO ALBERO MAESTRO AGLI AMICI DELL’ACCADEMIA
È anche su cd l’inno
della Marina Mercantile
Stefano Messina ritira il premio, tra Eugenio Massolo e Sandro Repetto
IL PREMIO VESPUCCI A CONSILIUM MARINE ITALY
Il radar anti-inquinamento
eccellenza scientifica italiana
L’oil spill radar di Consilium
ha conquistato la VII edizione
del Premio Vespucci 2010, categoria Innovazione.
Su la testa, fuori le idee è lo
slogan con cui viene promosso
il riconoscimento: un tributo
alle idee e ai progetti imprenditoriali più brillanti e innovativi,
per valorizzare l’ingegno e il
‘saper fare’ toscano. Tra i promotori del premio figurano il
Consiglio Regionale della Toscana, Confindustria Toscana,
Unioncamere Toscana, Ente
Cassa Risparmio di Firenze,
Scuola Superiore S. Anna, Florens 2010 e Progetto Firenze
Crea Impresa.
Il concorso si divide in cinque le categorie: Innovazione,
Ricerca, Start up, Giovani e Beni
Culturali; il premio si rivolge a
imprese, imprenditori, studenti e ricercatori che abbiano
sviluppato idee e progetti innovativi in settori tecnologici,
sia in campo industriale che in
quello dei beni culturali.
Il radar destinato al rilevamento di idrocarburi in mare,
realizzato da Consilium Marine
a rendere disponibili nuovi strumenti di rilevamento per la protezione dell’ambiente marino, in
particolare quello
del Mediterraneo,
che risulta essere
sempre troppo
grande per garantire una sorveglianza costante. Il progetto di
innovazione, già
collaudato, consiste nell’integrare
al sistema radar
di navigazione
Il trofeo consegnato a Consilium
alcune particoItaly (prodotto nello stabili- lari funzioni radar utili al rilemento che si trova vicino al vamento dell’inquinamento da
capoluogo toscano), è stato idrocarburi in mare. Il premio,
premiato il 16 dicembre scor- intitolato a Gian Paolo Targetti,
so presso la Sala delle Feste intende sottolineare gli aspetti di
del Palazzo Bastogi di Firenze. eccellenza scientifica associati a
La cerimonia ufficiale è stata una visione ampia e coraggiosa
condotta dal noto divulgatore delle grandi sfide legate a un più
scientifico e presentatore tele- equilibrato rapporto tra uomo e
natura.”
visivo Mario Tozzi.
Alessandro Stefani, general
Ecco la motivazione del riconoscimento: “Il progetto mira manager di Consilium Marine
Italy, ha così commentato:
Siamo particolarmente orgogliosi di questo riconoscimento
che premia il team italiano di
Consilium e conferma la nostra
vocazione di azienda leader nel
settore della sicurezza navale,
compreso quella per l’ambiente, così come recita il nostro
slogan “When safety matters”.
Ulteriore motivo di prestigio è
il fatto che questo prodotto è
l’unico al mondo che realizza la
funzione di “oil spill” mediante
un convenzionale radar per la
navigazione. Stiamo ricevendo numerose manifestazioni
d’interesse da parte di primarie
aziende internazionali nel settore e contiamo di concludere i
primi contratti di fornitura nelle
prossime settimane. Questo premio è un ulteriore stimolo per
noi a proseguire nelle attività di
ricerca e sviluppo che sono proseguite ininterrotte malgrado
la crisi . Stiamo già lavorando
– ha concluso Stefani – su altri
progetti molto innovativi che
contribuiranno a migliorare
significativamente la sicurezza
della navigazione.
CMYN
La prima edizione del premio
Albero Maestro, consegnato
il 18 dicembre 2010 presso la
sede genovese dell’Accademia
Italiana della Marina Mercantile, è stata non solo l’occasione
per incontrare tutti coloro che
negli anni hanno aiutato l’Accademia e gli Allievi, ma anche
per presentare ufficialmente
l’inno della Marina mercantile
italiana (l’Italia era l’unico paese
a non averlo ancora).
Sono intervenuti, oltre al
presidente Eugenio Massolo
e alla direttrice Daniela Fara,
il presidente della Provincia
Alessandro Repetto, l’eclettico
comandante Dino Emanuelli,
tutti i rappresentati delle compagnie che maggiormente
hanno sostenuto l’Accademia.
A Stefano Messina è andato
il primo riconoscimento, “ad
personam” per l’impegno profuso a favore dell’istituzione
genovese: “Sono particolarmente contento – ha detto
l’armatore – anche rispetto
al concetto di lavoro italiano,
che deve riguardare l’organizzazione dell’azienda, il lavoro
marittimo, la bandiera. L’Accademia – ha concluso –è ora
un’istituzione nazionale e mi
auguro rimanga stabile anche
con la prossima amministrazione, indipendentemente dai
colori politici.” Messina infine
ha ricordato il primo a credere
nell’Accademia: Dino Emanuelli, che ne è stato ideatore
e sostenitore.
A Roberto Martinoli, presidente Grandi Navi Veloci, il
riconoscimento per il miglior
programma annuale di formazione continua. “I nostri
equipaggi – ha detto Martinoli
– sono di altissimo livello e
sono contesi anche all’estero”.
Il vicepresidente di Costa
Crociere Campagnoli ha ritirato
il premio per il maggior numero di ufficiali imbarcati: “Dal
2005 -egli ha detto- abbiamo
preso a bordo 150 allievi: 100
di coperta e 50 di macchina e la
gran parte sono ancora con noi;
stanno facendo carriera con
soddisfazione non solo nostra
ma anche loro.”
A Renzo Bottiglieri presidente di RDB Armatori, il riconoscimento per la migliore
collaborazione tra le Compagnie della Regione Campania:
“Nonostante il momento economico le aziende italiane si
sono difese; noi abbiamo avuto
crescita costante, non ci sono
stati annulli di ordini; abbiamo
in programma 21 nuove unità
oceaniche. Credo molto nella
bandiera italiana, nella difesa
delle tradizioni che ci appartengono, nelle risorse umane che
sono elemento fondamentale.”
Il presidente della Provincia
Alessandro Repetto, giunto quasi al termine del proprio mandato, ha espresso la speranza che
le potenzialità dello shipping
non vengano trascurate: “In
Liguria sono stati messi in gioco
grandi investimenti e capacità,
sarebbe giusto che venisse
riconosciuta l’importanza del
settore per il territorio”.
La cerimonia si è conclusa sulle note dell’inno della
Marina Mercantile italiana,
registrato dalla Banda della
Marina Militare, diretta dal
maestro Antonio Barbagallo.
L’inno è ora disponibile su CD,
chi ne volesse una copia può
telefonare alla sede genovese
del Collegio Nazionale Capitani
L.C. e M.
Dino Emanuelli, che oltre a
scrivere il testo dell’inno ne è
stato anche fautore, ha parlato
per ultimo, sottolineando il
coraggio politico di Repetto nel
sostenere l’Accademia; quindi
ha lanciato l’idea di presentare
l’inno al Festival di S. Remo: Vi
ricordate – ha detto – la polemica tra Bella Ciao e Giovinezza?
L’inno rappresenterebbe l’Italia
nel mondo, sarebbe bello farlo
eseguire al Festival! Ricordiamoci che ben 15 Regioni italiane sono marittime”.
Peccato non ci sia stato un
seguito: forse nella serata dedicata al 150° anniversario
dell’Unità d’Italia si sarebbe
potuto trovare uno spazio
anche per la Marina mercantile
italiana. Ma come si dice chi è
lontano dagli occhi è lontano
dal cuore.
12
GENNAIO-FEBBRAIO 2011
VITA E MARE
PIRATERIA: LA PROPOSTA DI ALCUNI ARMATORI ITALIANI NON CONVINCE
GOLFO DI ADEN: NEL 2011 RECORD NEGATIVO
Il rischio di rispondere
agli assalti con le armi
Una pesante incognita
sulle rotte del petrolio
In Italia da 5 mesi giace sui
tavoli del Governo (ministero
degli Esteri e della Difesa) un
progetto a firma di Confitarma
e stato maggiore della Marina
Militare, per imbarcare reparti
di militari armati, in grado di assicurare la difesa sulle navi mercantili in zone a rischio. Molti
armatori italiani che un tempo
non erano d’accordo su questa
posizione di armare la flotta
mercantile, ora si sono arresi
all’evidenza, tra questi Cesare
D’Amico (presidente Gruppo
operatività nave di Confitarma) che il 2 febbraio scorso, al
convegno Uomini e tecnologie
per sconfiggere i pirati in mare,
organizzato a Roma dall’Istituto Italiano di Navigazione,
ha tenuto un appassionato
discorso sul tema (vedi sul sito
del Collegio Nazionale Capitani
L.C. e M. il discorso integrale).
Quando siamo costretti – ha
detto D’Amico – ad assistere
all’impiego delle stesse navi sequestrate come navi-madre per
altre scorribande, all’uso degli
equipaggi come scudi umani,
al continuo affinamento delle
capacità dei pirati di spingersi
sempre in avanti, agendo in zone
sempre più difficili da controllare
e proteggere con continuità,
quando vediamo che a livello
geo-politico non si è riusciti
ancora a trovare una soluzione
per stabilizzare la regione ed
eliminare il problema alla radice,
l’unico modo per scongiurare i
tentativi di sequestro diventa,
per l’armatore, la possibilità di
poter scegliere, in accordo con il
comandante, di imbarcare, per il
periodo di transito nelle zone più
a rischio, personale armato, con
il compito primario di scoraggiare qualsiasi attacco.
L’ideale per gli armatori sarebbe potere coinvolgere i
militari del proprio Paese, naturalmente a proprie spese, in
alternativa andrebbero bene
team privati, cosa che alcune
bandiere già concedono.
Dotare le navi di una forza
armata dello Stato – ha detto l’avvocato marittimista
Stefano Zunarelli presente al
convegno – è una scelta compatibile coi tradizionali principi
giuridici del diritto marittimo
internazionale, in linea con la
convenzione di Montego Bay
sul diritto del mare, siglata nel
1982. E’ lo Stato di bandiera
che deve assicurare la legalità
a bordo e contrastare i reati
contro la nave stessa.
Plaude all’iniziativa il gruppo
armatoriale Messina, che già da
tempo sostiene l’ipotesi delle
armi a bordo: la compagnia ha
sette navi impiegate regolarmente nell’area più a rischio.
Secondo le stime del gruppo,
per scongiurare gli attacchi dei
pirati lo scorso anno la Messina
ha dovuto affrontare maggiori
costi diretti per quasi dieci milioni di euro.
La presenza dei militari a bordo
delle navi avrebbe un effetto deterrente nei confronti dei pirati e
il costo del loro impiego a carico
degli armatori - ha precisato
Stefano Messina - risulterebbe
comunque inferiore ai maggiori
costi sostenuti attualmente dalle
aziende armatoriali a causa della
pirateria. Secondo la Messina,
sulle navi potrebbero essere imbarcati da due a cinque militari.
Tra le voci discordi Luigi
D’Amato armatore della petroliera sequestrata Savina
Caylyn: Figuriamoci – ha detto
in un’intervista – una sparatoria
a bordo di una petroliera carica
di carburante: c’è il rischio più
che concreto che possa saltare
tutto in aria. Io penso che il problema possa essere risolto solo
mettendo fuori uso la pirateria
e, per fare questo, c’è bisogno
di una legge speciale a livello
internazionale che consenta di
agire contro i fuorilegge anche
in acque internazionali.
Nel frattempo – conclude
D’Amato – i proprietari della
merce trasportata dovrebbero
farsi carico di un allungamento
del percorso evitando in via definitiva l’oceano indiano. Trovo
che sia l’unica soluzione temporanea anche se costosa.
Il Collegio Nazionale Capitani
L.C. e M. ha sempre sostenuto
la propria contrarietà ad imbarcare uomini armati e in questo
senso ribadisce anche oggi la
propria posizione, perché -spiega il presidente Roberto Pennauna simile decisione porterebbe
a un’escalation di violenza, in cui
le vittime innocenti sarebbero
proprio i marittimi. Unica soluzione rimane il rafforzamento
delle scorte della Marina militare
internazionale, la creazione di
rotte sicure da affrontare rigorosamente in convogli, le pressioni
economiche sul governo somalo
affinché smantelli i rifugi dei
pirati,la creazione di un diritto
internazionale univoco che permetta arresti e condanne.
Concorda su questa posizione il CESMA (Confederation of
European Shipmasters’ Associations), organismo che unisce
15 associazioni di categoria di
comandanti marittimi presenti
in 12 Paesi europei, cui il Collegio aderisce dal 1997. Tra gli
argomenti che i comandanti
europei affronteranno alla
prossima Assemblea generale,
che si terrà in Croazia ai primi
di maggio, ci sarà anche la
proposta spagnola di creare
un tribunale internazionale
per processare i pirati. Condivisa da Cina, India, Russia e
Paesi NATO, sarà presentata al
segretario generale dell’ONU
Ban Ki-Moon.
Year of the pirate, potrebbe essere chiamato il 2011!
Peter Hinchliffe, segretario
generale della International
Chamber of Shipping, la principale organizzazione marittima a livello mondiale, i cui
associati rappresentano il 75%
del tonnellaggio mercantile,
sottolinea in maniera incisiva
una situazione che peggiora di
10 febbraio – Nella foto, una delle navi militari di Eunavfor Somalia, la forza internazionale impiegata nell’operazione
Atalanta, mentre soccorre il peschereccio Golden Wave, appena liberato dai pirati, dopo 123 giorni di sequestro. Alle
43 persone a bordo, lasciate senza acqua ne’ cibo, è stata prestata assistenza medica. Il 17 gennaio scorso, dopo sei mesi
di prigionia, è stato rilasciata anche la petroliera Motivator, con 18 uomini di equipaggio, tutti Filippini. (Fonte Eunavfor)
PIATTAFORMA SCIENTIFICA NELLA
FOSSA DELLE MARIANNE
Nel fondo del mare
i segreti del clima
Il segreto per comprendere il futuro del nostro clima giace
a 10,900 metri di profondità, nel punto più profondo del
nostro pianeta. Una piattaforma sottomarina, dotata di strumentazioni per compiere rilievi scientifici, è stata depositata
per alcune ore sul fondo della Fossa delle Marianne. I sensori
avrebbero svelato come, nonostante occupino solamente il
2% dei fondali marini, le fosse abbiano un ruolo fondamentale nel regolare il clima terrestre. A quelle profondità infatti
verrebbero catturate grandi quantità di anidride carbonica e
in tal modo le fosse avrebbero influenza sulla chimica marina
e sul clima terrestre.
La ricerca viene condotta da un gruppo di scienziati internazionale, guidati da Ronnie Glud, con l’ University of Southern
Denmark e la Sams (Scottish Association for Marine Science).
La preziosa strumentazione è stata caricata sulla nave giapponese Yokosuka.
CMYN
giorno in giorno: Ormai è chiaro
a tutti che non esiste la volontà
politica di affrontare e risolvere
il problema. Più del 40% della
fornitura mondiale di petrolio,
trasportato via mare, attraversa
il Golfo di Aden e il Mare Arabico: ora è messa a repentaglio
da bande armate, in grado di
operare sempre più verso il
mare aperto e per periodi più
lunghi, utilizzando i mercantili
catturati come navi-madre.
Questo ci racconta il recente
dirottamento di due petroliere
nel nord dell’Oceano Indiano,
tra cui la “Savina Caylyn” della
compagnia Fratelli D’Amato
(22 marittimi catturati, tra cui
cinque italiani). Alla luce di
questi avvenimenti, l’International Chamber of Shipping fa
sapere che sull’uso di guardie
armate private a bordo, per
difendere dagli attacchi la flotta
mercantile, non ci sarebbero
pregiudiziali: l’armatore deve
operare la sua scelta dopo aver
ben valutato i rischi, e soprattutto aver ottenuto l’assenso degli
assicuratori del Paese dove la
nave è immatricolata.
Attualmente sono circa 750 i
marittimi in ostaggio di bande
somale (a pag. 1 la lista delle
navi sequestrate). Alcuni di loro
sono prigionieri da anni, maltrattati, addirittura torturati,
uccisi a sangue freddo, come
è accaduto ai primi di febbraio
sulla nave Beluga Nomination,
in un crescendo di violenza
che si svolge nell’indifferenza
generale.
Scarica

vita e mare n 1-2 - IISS ITN "F. Caracciolo" – IM "G. da Procida"