dimensione GEOMETRA 6 2007 Organo ufficiale del Comitato Regionale dei collegi dei geometri del Friuli Venezia Giulia Mensile - Sped. in a.p. 70% - D.C.B. - UD - Direttore responsabile BRUNO RAZZA EDITORIALE Le professioni si fanno più giovani di Bruno Razza 7 COMPETENZE PROFESSIONALI Contestata una circolare degli architetti di Renzo Fioritti 14 TARIFFA PROFESSIONALE Aboliti i minimi tariffari: quale tutela per il professionista e il committente? di Elio Miani 17 CANTIERI Terre e rocce da scavo: sono o non sono rifiuti? di Antonio Tieghi 20 GEOMETRA 4 dimensione Indice CATASTO Catasto nuovo, problemi vecchi “mission impossible” di Bruno Razza 26 TOPOGRAFIA Riuscito seminario sul funzionamento del sistema GPS di Pasquale Bucci 30 DIRITTO Scioglimento della comunione e divisibilità dei beni di Antonio Tiso 34 ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI GORIZIA Assemblea dell’Associazione di PierGiuseppe Sera 35 ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI PORDENONE Importante seminario sulla nuova tassazione degli immobili di Tiziano Fior ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DI UDINE Nuova legge regionale, riforma dell’urbanistica e dell’attività edilizia del paesaggio di Gloria Gobetti 6/2007 36 Editoriale Le professioni si fanno più giovani Le liberalizzazioni attivate dal Governo impongono un reale cambiamento che passa anche attraverso il rinnovamento della nostra attività professionale di Bruno Razza 6/2007 dimensione GEOMETRA Il direttore di DG Bruno Razza Quando è uscito il Decreto Bersani/ Visco sulle liberalizzazioni, abbiamo tutti gridato allo scandalo, abbiamo fatto manifestazioni di protesta di ogni tipo, abbiamo cercato di smuovere il torpore di tutti i nostri colleghi affinché si ribellassero ad un modo di legiferare che ci sembrava autoritaristico e violento. Quella normativa, così strana ed innovativa, ci dava l’impressione di voler colpire al cuore le nostre attività lavorative ed economiche, per distruggerci, per umiliarci, per punirci, cancellando la nostra storia e la nostra consumata esperienza professionale. Poi è passato un po’ di tempo, probabilmente il Governo è ancora incerto sul da farsi e le decisioni sulla riforma delle professioni sono in posizione di stallo. Probabilmente sarà molto difficile vedere degli sviluppi in tempi brevi, in quanto oggi si parla ancora di audizioni, di legge quadro, di deleghe al governo, di condivisioni e di veti incrociati, ma in realtà non è ancora chiaro come e dove finiranno le professioni. Credo che si sia aperta una fase di riflessione. Oggi coloro che ieri gridavano e puntavano i piedi sembrano più calmi, alcuni dicono di essere favorevoli alle scelte 4 governative, altri pur rimanendo contrari, dicono di vedere delle aperture nella odierna politica; insomma tutti siamo diventati più riflessivi e meno impulsivi davanti a questi movimenti che ci riguardano. Una delle categorie più bistrattate dalla liberalizzazione Bersaniana, gli avvocati, fino a ieri additati al pubblico ludibrio per le loro esose parcelle e per i loro accordi con i clienti, oggi sono candidati a sostituire i notai (altra categoria vituperata) per l’autenticazione degli atti di compravendita degli immobili dal valore catastale inferiore ai 100.000 euro. Naturalmente questa straordinaria novità, che toglie competenze ai notai per affidarle agli avvocati, sembra un contentino o un prezzo da pagare per aver immolato sull’altare dei sacrifici la tariffa minima professionale. Probabilmente i notai (che sono a numero chiuso) potranno anche fare a meno di questo tipo di attività, mentre per gli avvocati (che sono oltre 200.000) sarà una notevole fonte di lavoro. Si innesca così una conflittualità tra categorie per le competenze professionali ed il governo sembra deciso ad segue a pag. 6 dimensione GEOMETRA 6/2007 andare avanti con questo tipo di novità, le quali determinano di sicuro il concretizzarsi delle riforme nella nostra società. Ma la vera novità nel dibattito e nelle riflessioni in corso, forse ancora sottovalutata dai massimi sistemi nostri e del mondo politico, è la discesa in pista dei giovani professionisti. Recentemente giovani avvocati, notai, commercialisti, ingegneri ed architetti, si trovano ed escono allo scoperto, rivendicando la necessità di attivare una sorta di guerra santa contro la conservazione del potere da parte di un mondo dirigenziale anziano, quasi a scatenare la battaglia del partito demografico, di fatto un movimento di opinione impegnato a difendere ed a proiettare i giovani nelle alte sfere delle professioni e della politica. Questi giovani professionisti sono favorevoli alla liberalizzazione di Bersani (mentre per gli anziani dovrebbero essere contrari), sono favorevoli alla complessiva revisione delle competenze, all’eliminazione dei privilegi dei professionisti anziani e chiedono pari opportunità di lavoro, anzi maggior possibilità di lavoro, garantendo alla società qualità, modernità ed efficienza. Quindi si tratta di valorizzare i giovani nel mondo delle professioni e della politica, cercando di metter fine ad un mondo di vertice anagraficamente antico e fossilizzato su storiche convinzioni ormai obsolete. Secondo questi giovani professionisti il tipo di vertice attuale rimane ad ogni livello ed in ogni settore, arroccato su vecchie posizioni, dove evidentemente si fa molta fatica a comprendere e ad apprezzare le innovazioni, nell’innata convinzione che so- 6 lo “ai miei tempi” si facevano le cose buone e giuste. Credo che dovremmo convincerci che questi giovani professionisti hanno ragione, non fosse altro per l’entusiasmo e per la carica che una nuova dirigenza ringiovanita ovunque nella nostra società, potrebbe portare in ogni attività e di sicuro, nel mondo professionale ed in quello politico. Per convincerci basta osservare l’irrefrenabile modernizzazione del nostro lavoro, le novità alle quali ci dobbiamo con fatica adeguare, l’obbligatorietà morale e di necessità della formazione continua, il doverci mantenere sempre al passo con i tempi o meglio, a cercare di precederli: dobbiamo cercare di diventare ogni giorno giovani “dentro” e di conservarci così. Ce la faremo? Clinton e Blair hanno finito la loro esperienza politica a meno di cinquant’anni, uscendo di scena da ruoli importantissimi a livello mondiale, perché le loro società riconoscono serenamente che pur essendo stati dei grandi personaggi, hanno già dato il massimo di quello che potevano dare alla loro causa. Da noi invece non succede, pare che per meritare di essere al vertice di qualche cosa si debba necessariamente essere alla soglia della pensione se non anche oltre, mentre le idee giovani e le forze nuove per poter contare, debbono aspettare di invecchiare. Allora forse chissà che non abbia veramente ragione Bersani quando vuole riformarci fin nel profondo delle nostre attività ed i giovani professionisti che vorrebbero contare di più sostituendo coloro che avendo già dato, dovrebbero come Blair, lasciare il campo al nuovo che avanza. A seguito di una provocatoria circolare dell’Ordine degli Architetti di Udine, il Collegio di Udine ed il Consiglio Nazionale hanno risposto con fermezza chiarendo la posizione della categoria di Renzo Fioritti Un nostro collega no, atto progettuale firmato da un geometra ha voluto firmare in palese violazione dei limiti di competen- un progetto di un za dell’art. 16 R.D. 274/1929. fabbricato multi- E’ stata riconosciuta la mancata compe- piano ad uso par- tenza di un tecnico diplomato a redigere il cheggio auto, che segue a pag. 8 dimensione Contestata una circolare degli architetti GEOMETRA Competenze professionali il Collegio di Udine (all’uopo interpellato dallo stesso collega e dall’Ufficio Tecnico del Comune interessato) aveva chiaramente affermato trattarsi di un’opera al di sopra delle competenze del Geometra. Con il pretesto del corretto ricorso al T.A.R., per l’annullamento della concessione edilizia rilasciata dal Comune, il Presidente dell’Ordine degli Architetti di Udine ha inviato ai R.U.P. ed ai componenti delle Commissione Edilizie delle amministrazioni comunali della provincia di Udine, oltre ai Presidenti degli Ordini ed a diversi Enti della provincia di Udine la seguente comunicazione: “Oggetto: competenze professionali Di recente quest’Ordine è stato costretto ad intervenire decisamente in ricorso avanti al T.A.R. Friuli - Venezia Giulia per l’annullamento di una concessione rilasciata da un Comune avente per oggetto la realizzazione 7 6/2007 di locali commerciali e parcheggi multipia- to alla luce della equipollenza di titoli e di ne in cubatura, che per l’entità economi- competenze volute dal Regolamento Euro- ca, che per la presenza di vincoli ambien- peo. Crediamo sia quindi opportuno tra- tali, precisando che il difetto di competen- smettere gli estremi ed i contenuti di alcu- za non era sanato dal fatto che il profes- ne decisioni al fine di agevolare l’assun- sionista si fosse avvalso, per il calcolo del- zione di una corretta responsabilità pro- le strutture in cemento armato, di profes- fessionale.” sionalità competenti. Di seguito sono state riportate alcune co- Nella diatriba sulle competenze, l’Ordine siddette “Determinazioni” che in realtà degli Architetti, P.P. e C. della provincia di non sono altro che sentenze sulle compe- Udine ha sempre interpretato con un crite- tenze (naturalmente la nota riporta sol- rio di equità professionale in modo elastico tanto quelle contro i Geometri, mentre il sopra citato art. 274 interessando, per ca- ce ne sono altrettante se non di più, favo- si dubbi, l’apposita Commissione Interpro- revoli ai Geometri), senza assolutamente fessionale nell’ambito della quale, da oltre sottolineare che ogni sentenza riguarda il dieci anni, si valutano le situazioni dub- singolo episodio e dunque, fa storia a se, bie. Recentemente, tuttavia, vi è stata una essendo la causa riferita al caso specifi- recrudescenza nell’assumere responsabili- co e non alla generalità dei casi. tà progettuali che esulano dall’equo regi- La lettera così conclude: me di competenza da parte di ogni catego- “Riteniamo che questa comunicazione por- ria professionale. ti un minimo di chiarezza ad Ammini- Negli ultimi tempi, sul tema delle compe- stratori e Tecnici sottoposti ad un grava- tenze, si sono avute determinazioni da par- me di responsabilità civile e patrimonia- te degli Organi preposti tendenti a rende- le qualora essi non ottemperino alla veri- re maggiore chiarezza su un tema di per sé fica obbligatoria delle competenze profes- intricato, che peraltro dovrà essere chiari- segue a pag. 10 6/2007 dimensione GEOMETRA progetto del complesso, sia per la dimensio- 8 in indirizzo, avente ad oggetto “competenze professionali”, si trasmette in allegato, per opportuna conoscenza, la diffida del Consiglio Nazionale Geometri, inviata all’Ordine degli Architetti sopraccitato. Certi che il buon senso e l’interpretazione evolutiva dell’indicazione legislativa di “modesta costruzione”, da sempre utilizzati dai responsabili comunali e le puntualizzazioni esposte dal Consiglio Nazionale Geometri, possano aver fatto rientrare i dubbi e la confusione creata dalla comunicazione dell’Ordine degli Architetti summenzionata. 6/2007 dimensione GEOMETRA Ricordiamo che rimane a disposizione la sionali. (cfr. Determinazione n. 4 e Deter- Commissione Interprofessionale, formata minazione n. 8). dai Presidenti degli Ordini degli Architet- Da ultimo, pur convinti che ogni Ordine e ti, Ingegneri, Geologi, Dottori Agronomi e Collegio deve operare in modo tale da evi- dei Collegi dei Geometri, Periti Industria- tare eccessi da parte dei propri iscritti, si ri- li e Periti Agrari della Provincia di Udine, badisce la volontà di mantenere l’atteggia- con sede c/o il Collegio dei Geometri della mento collaborativo con le professioni tec- Provincia di Udine in Via Grazzano 5/B, niche nel Friuli – Venezia Giulia che da alla quale rivolgersi per chiedere un pare- molto tempo ha prodotto un sereno regime re su eventuali casi dubbi. di autoregolazione con la creazione della Comunque, questo Collegio resta a disposi- Commissione Interprofessionale.” zione per eventuali ulteriori chiarimenti.” Quindi dopo aver interpellato il Consi- Il Consiglio Nazionale a firma del Presi- glio Nazionale dei Geometri, che pron- dente geom. Piero Panunzi così ha scrit- tamente ha incaricato per una qualifica- to all’Ordine degli Architetti Pianifica- ta consulenza uno studio legale specia- tori Paesaggisti e Conservatori della pro- listico di Roma, il Collegio di Udine ha vincia di Udine: inviato per conoscenza a tutti i sindaci, “Questo Consiglio ha ricevuto in copia dal R.U.P. e componenti le Commissioni Edi- Collegio Provinciale dei Geometri della lizie dei Comuni della provincia di Udine, Provincia di Udine una nota – a firma del oltre a tutti gli Ordini ed enti a cui era Presidente di cod. spett.le Ordine indiriz- stata inviata la contestata circolare degli zata ai RUP ed alle Commissioni Edilizie Architetti, copia della diffida del Consi- di tutti i Comuni della Provincia di Udine glio Nazionale al Presidente dell’Ordine e p.c. a diversi Ordini ed Enti – contenente degli Architetti di Udine con la seguen- n. 13 cosiddette “determinazioni”, che al- te lettera accompagnatoria: tro non sono che sentenze dei Giudici Am- “A riscontro della nota Prot. 6621/K del ministrativi e della Suprema Corte – ov- 09.03.2007 inviata dal Presidente dell’Or- vero, in soli due casi, decreti presidenzia- dine degli Architetti, Pianificatori e Con- li o schemi di decreti non ancora approva- servatori della Provincia di Udine, alle S.V. segue a pag. 12 10 dimensione GEOMETRA 6/2007 ti – che, elencate senza alcun criterio logi- tano dal fornire una disamina puntuale, co – sistematico, si sono pronunciate sulla completa ed obiettiva sull’argomento, è ol- competenza dei tecnici laureati e non, con tretutto in stridente contrasto con l’afferma- particolare riferimento alla “incompeten- zione in essa rinvenibile secondo cui “ogni za” dei geometri. Ordine e Collegio deve operare in modo ta- Tale elencazione è preceduta dal riferimento le da evitare eccessi dei propri iscritti”, af- ad una decisione del TAR Friuli che nega la fermazione assolutamente da condividere, competenza dei geometri e che appare cor- ma disattesa proprio dall’Ordine cui si ri- retta nella sostanza, stante l’entità dell’ope- volge, che ha incentivato i propri iscritti a ra in discussione, nonché da un’autoatte- sostenere un regime di competenza diver- stazione di equità dei criteri di stima adot- so da quello disciplinato dalla normativa tati da cod. Ordine nel decidere casi atti- di settore e dalla giurisprudenza, collegato nenti alla questione, ed è eseguita da una a “determinazioni” che tracciano un qua- personalissima considerazione sull’utilità dro confuso e partigiano. della nota al fine di apportare chiarimen- Questo Consiglio, che invece è certo che i ti, con un non troppo velato collegamento destinatari della nota opereranno in asso- alla responsabilità civile e patrimoniale di luta obiettività e competenza, per cui ap- Amministrazioni e Tecnici qualora non si pare superfluo che si addentri in una ben attenessero, nell’esaminare progetti, ai con- più completa disamina della delicata que- tenuti della nota stessa. stione, stigmatizza il comportamento di cod. Questo Consiglio ha ritenuto dover interve- Ordine che si è arrogato poteri che non ha, nire, sottolineando come l’auspicata chia- con buona pace “dei criteri di equità” che rezza che con essa si intendeva dare, si ri- con orgoglio ostenta, e lo solve, al contrario, in una forte e malcelata DIFFIDA pressione che, ben lungi dal dirimere dub- dal divulgare pareri, note e quant’altro pos- bi, ingenera, invece, confusione e di imba- sa interferire con gli interessi di altre Ca- razzo, facendo presagire comportamenti tegorie alle quali dovrà dar conto del pro- dei tecnici cui è rivolta fuorviati e conse- prio operato.” guenti alla caotica, quanto assolutamen- Con questo riteniamo di aver dato te parziale ed inaccettabile, formulazione un’adeguata risposta alla circolare so- delle “determinazioni”, che da un lato at- pra citata ed ora confidiamo di poter ri- tengono esclusivamente a fattispecie – pe- prendere il cammino della collaborazio- raltro non riportate – in cui palesemente ne con tutte le altre categorie professio- i geometri non avevano competenza, dal- nali tecniche e di poter operare serena- l’altro si risolvono nell’affermazione di un mente nell’ambito della Commissione preteso generalizzato obbligo dei tecnici di Interprofessionale, dove si può e si deve espressamente motivare, sempre e comun- discutere obiettivamente sui casi impor- que, la competenza dei geometri, ricono- tanti e dubbi della nostra edilizia. sciuta a seguito dell’approvazione da par- Naturalmente nel possibile confronto tra te loro di progetti da questi redatti, obbli- le diverse realtà tecniche odierne, si de- go che va, invece, limitato – a tutto con- ve anche tenere in debito conto il note- cedere – ai casi di dubbia attribuzione di vole sforzo di acculturamento che la no- competenza. stra categoria sta effettuando in materia, Il contenuto della nota in questione, ben lon- non ultimi i corsi sull’antisismica, che ha 12 GEOMETRA dimensione visto attivi protagonisti oltre 550 geome- nalità che ha sempre contraddistinto la tri della regione, di cui quasi 450 della nostra Categoria, la quale come sempre, provincia di Udine. anche oggi, è in grado di rispondere al- Questa è la risposta più concreta che pos- le necessità del cittadino, con prestazio- siamo dare per mantenere la professio- ni di competenza e di qualità. Tariffa professionale Aboliti i minimi tariffari: quale tutela per il professionista e il committente? Considerazioni sugli orientamenti e sulle nostre nuove modalità operative di Elio Miani zione dei minimi tariffari si applica an- ne del cosiddetto “Pacchetto Bersani” che agli affidamenti disciplinati dal Dlgs (decreto del 4 luglio 2006, coordinato 163/2006 (Codice degli appalti) e, per- con la legge di conversione del 4 agosto tanto, non sono più obbligatori i com- 2006 n. 248) che, con l’abolizione in pensi di cui al D.M. 04.04.2001, con particolare dell’obbligatorietà di tarif- la conseguente soglia del ribasso massi- fe fisse minime, ha indubbiamente mo- mo del 20% previsto dal comma 12bis dificato il metodo di valutazione della dell’art. 4 della Legge 155/1989. nostra attività professionale. L’adeguamento del nostro Codice Recentemente inoltre, l’Autorità di vi- Deontologico, nello scorso novembre, gilanza sui contratti pubblici ha defini- alla Legge 248/2006 pur avendo già tivamente chiarito con una determina- anticipato diversi contenuti sulle libe- zione (la n. 4 del 2007), che l’abroga- ralizzazioni e sulla pubblicità, è stato 6/2007 dimensione GEOMETRA Elio Miani Siamo quasi ad un anno dall’emanazio- 14 ra adeguato dall’Autorità Garante del- se di riferimento che, oltre ai parame- la Concorrenza e del Mercato in una tri economici, comprenda specifi ca- riunione del 22 marzo 2007. tamente anche le caratteristiche pre- Ci si trova, pertanto, di fronte ad una stazionali collegate, che garantiscano situazione che, seppur prevista e pre- l’esecuzione di un prodotto professio- vedibile, crea comunque una profonda nale di qualità. sensazione di incertezza sul compor- Agganciandomi a quanto già scritto al- tamento da tenersi nei confronti della cuni mesi fa, non posso che rimarcare nostra committenza. la necessità per il professionista (nel- Per tutte le prestazioni espletate do- l’interesse proprio ma anche per dove- po il 5 agosto 2006, viene comunque roso rispetto ai principi di trasparenza meno la possibilità di poter richiede- e chiarezza verso il committente), di re il visto della parcella al Collegio per sottoscrivere un disciplinare d’incarico tutti quegli incarichi che, nel linguag- che elenchi in modo chiaro le presta- gio tecnico-bancario, si definiscono “in zioni richieste, i relativi importi corri- sofferenza” e, pertanto, viene preclusa spondenti e le modalità di pagamento, la possibilità di richiedere al giudice il limitando al massimo i rimandi a tariffe “decreto ingiuntivo”. di riferimento e, nel caso ciò sia fatto, Crollano pertanto i riferimenti ai quali circoscrivendolo alle sole prestazioni di ci eravamo abituati sin dall’inizio del- difficile quantificazione iniziale. la nostra libera professione ed è quin- segue a pag. 16 GEOMETRA di necessario rideterminare una ba- dimensione criticato e non è stato giudicato anco- dimensione GEOMETRA 6/2007 In una recente riunione del Comita- viduazione dei parametri economici e to Ristretto Tariffa del Consiglio Na- prestazionali necessari, sono stati in- zionale, è stato deciso di predisporre dividuati i seguenti ambiti, all’interno un “manuale prestazionale” qualifican- dei quali indicare le singole prestazio- te per le singole attività professionali, ni: edilizia pubblica – edilizia privata il quale di fronte ad un probabile sce- – rilievi topografici e catasto – ambito nario di totale mancanza di parametri estimativo – sicurezza – successioni e economici (con una consentita forma divisioni – espropri – consulenze va- di pubblicità che possa unicamente far rie (compravendita e legali) – gestio- riferimento al prezzo e non alle qualità ne beni – amministrazione di condo- dei lavori), deve poter individuare nella mini – tributi e fiscale – prevenzione prestazione minima di qualità l’unico incendi – risparmio energetico – arbi- elemento che costituisca validamente trati e consulenze giudiziarie – consu- una trasparen- lenze agrarie e te salvaguardia miglioramenti del lavoro pro- fondiari. fessionale. Certamente Il lavoro che il questo “ma- Comitato, di nuale presta- cui faccio par- zionale”, che te unitamente si spera possa ad altri sette essere definito colleghi, si è ed approvato ripromesso di entro l’anno, portare a com- non potrà es- pimento, non sere esaustivo è certamente ma di sicuro, né semplice costituirà un né agevole. valido riferi- C o m e n o t o, mento per noi i lavori e gli e per la nostra incarichi che committenza. vengono affi- In questo mo- dati ai geometri sono tanti, complessi do, nella figura del geometra libero pro- e spesso estremamente variegati, per fessionista tutti i nostri potenziali clien- questo ogni suggerimento o indicazio- ti potranno riconoscere la serietà del ne, anche elaborata all’interno delle sin- tecnico e la qualità delle prestazioni di gole commissioni provinciali, è sem- cui hanno bisogno. pre ben accetta e tutti i contributi va- Naturalmente, operando così con tra- lidi potranno certamente essere por- sparenza e competenza, aggiornandoci tati all’attenzione del Comitato per nel nostro lavoro attraverso la forma- le successive determinazioni a livel- zione continua, potremmo essere retri- lo nazionale. buiti con il giusto compenso rapporta- Per poter attivare lo studio dell’indi- to alla qualità della prestazione. 16 Cantieri Utilizzo delle terre e rocce da scavo di Antonio Tieghi Nelle varie pere- levati e macinati non costituiscono rifiu- grinazioni su rivi- ti e sono, perciò, esclusi dall’ambito di ap- ste e siti web che plicazione della parte quarta del presente il nostro aggior- decreto solo nel caso in cui, anche quan- namento ci porta do contaminati, durante il ciclo produtti- a fare, a prescinde- vo, da sostanze inquinanti derivanti dal- re dalla formazione continua, ogni tan- le attività di escavazione, perforazione e to si trovano degli argomenti che pur costruzione siano utilizzati, senza trasfor- avendo dei risvolti importanti per la no- mazioni preliminari, secondo le modalità stra professione non vengono sufficien- previste nel progetto sottoposto a valutazio- temente focalizzati, anche perché di- ne di impatto ambientale ovvero, qualora spersi nei meandri delle numerosissime il progetto non sia sottoposto a valutazio- leggi, che nonostante le lamentele del ne di impatto ambientale, secondo le mo- nostro premier sulla scarsa produttività dalità previste nel progetto approvato dal- del parlamento, vengono continuamen- l’autorità amministrativa competente, ove te emanate. ciò sia espressamente previsto, previo pare- Tra queste, anche su sollecitazione di al- dimensione GEOMETRA Terre e rocce da scavo: sono o non sono rifiuti? segue a pag. 18 cune imprese che si sono trovate in difficoltà sull’argomento, ho potuto focalizzare la presenza dell’art. 186 all’interno del d. lgs. 152/2006 che parla di “Norme in materia ambientale - Stralcio - Gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati”, argomento che in prima battuta non ho approfondito, in quanto non lo ritenevo pertinente con la nostra normale attività professionale. Invece l’art. 186 recita: “le terre e rocce da scavo, anche di gallerie, ed i residui della lavorazione della pietra destinate all’effet- 17 6/2007 tivo utilizzo per rinterri, riempimenti, ri- da non riutilizzare in loco ma da reim- autonome per la protezione dell’ambiente, piegare altrove, stanno mettendo in dif- sempreché la composizione media dell’in- ficoltà le imprese esecutrici che volesse- tera massa non presenti una concentrazio- ro riutilizzare o cedere il materiale qua- ne di inquinanti superiore ai limiti mas- lora non fosse inquinato e idoneo ad una simi previsti dalle norme vigenti e dal de- qualche forma di utilizzo. creto di cui al comma 2.” Per lavori non soggetti a VIA (valuta- Mi scuso se ho riportato integralmente zione di impatto ambientale) è neces- il primo comma dell’articolo 186, tra- sario che il progetto che va in approva- lasciando comunque i commi successi- zione alla autorità competente preveda vi, ma cercare di farne una sintesi non espressamente la forma e modalità di avrebbe evidenziato nella sua interez- impiego del materiale di risulta e che il za il problema. tutto abbia un formale parere favorevo- L’utilizzo delle terre e rocce da scavo le dell’ARPA. come NON RIFIUTO comporta note- Stante così le cose ed assistendo a casi di voli difficoltà e nel maggior numero dei notevole criticità, da qui in avanti, i colle- casi che fin’ora si sono presentati, sia in ghi potranno dare una grossa mano con- progettazione che nei capitolati dei la- siderando in progettazione la impiegabi- vori che prevedono scavi, anche piccoli lità o meno dei materiali in parola. e sbancamenti, con materiale di risulta È utile precisare inoltre che l’articolo 186 6/2007 dimensione GEOMETRA re delle Agenzie regionali e delle Province 18 ma 1 che si intende per effettivo utilizzo per rinterri, riempimenti, rilevati e macinati) anche la destinazione progettualmente prevista a differenti cicli di produzione industriale. Definisce inoltre il riempimento delle cave coltivate, oppure la ricollocazione in altro sito, a qualsiasi titolo autorizzata dall’autorità amministrativa competente, qualora ciò sia espressamente previsto, previo, (ove il relativo progetto non vrà anche essere indicato il sito di depo- sia sottoposto a valutazione di impat- sito del materiale stesso, il quantitativo, to ambientale), parere delle Agenzie re- la tipologia del materiale ed all’atto del gionali per la protezione dell’ambiente. riutilizzo, la richiesta dovrà essere inte- Il tutto a condizione che siano rispetta- grata con quanto previsto ai commi 6 e ti i limiti di cui al comma 3 e la ricollo- 7 dell’art. 186. Il riutilizzo dovrà avve- cazione sia effettuata secondo modalità nire entro sei mesi dall’avvenuto depo- progettuali di rimodellazione ambienta- sito, salvo proroga su istanza motivata le del territorio interessato. dell’interessato. Nel caso in cui non sia possibile l’imme- In caso contrario le rocce e il terreno de- diato riutilizzo del materiale di scavo, do- vono essere gestiti come rifiuti. dimensione GEOMETRA definisce (per i materiali di cui al com- Catasto Catasto nuovo, problemi vecchi “mission impossible” Abbiamo visitato la nuova sede del Catasto Fondiario di Monfalcone di Bruno Razza nalmente oggi l’Ufficio si è insediato nella va sede del Catasto Fondiario di Monfal- nuova sede, anche perché, continuando a cone. Si trova in Piazzale Salvo D’Acqui- stare nella vecchia sede, si sarebbe rischia- sto, al piano terra, sotto la sede dell’Uf- ta una denuncia da parte dell’azienda sa- ficio Tavolare. Il palazzo è di proprietà nitaria, a causa dell’inadeguatezza dei lo- dell’Amministrazione Regionale, la qua- cali rispetto alle funzioni che vi si svolge- le, oltre ad ospitare i propri Uffici del Li- vano, alle condizioni disagiate in cui la- bro Fondiario al primo piano e l’Ufficio voravano i dipendenti ed alle disfunzioni del Lavoro al secondo piano, ha conces- che doveva sopportare l’utenza. so in comodato gratuito al Comune il Sono trascorsi ormai due anni, da quan- piano terra, affinché lo stesso Comune do sono andato personalmente dal Di- potesse ospitare la nuova sede del Cata- rettore Generale dell’Agenzia del Terri- sto Fondiario. torio, per cercare di capire perché, nono- Con grande fatica e con grande ritardo, fi- stante la disponibilità del Comune, an- 6/2007 dimensione GEOMETRA Da qualche settimana è operativa la nuo- Gli spazi della nuova sede 20 rendesse disponibile a trasferirsi nei lo- catastali, ecc.) invece no! cali nuovi. Tra rimpalli di competenze locali e cen- Ho capito così come può essere farragi- trali, tra balletti di responsabilità e ter- nosa ed inconcludente la burocrazia del- mini da rispettare per le procedure, sem- la pubblica amministrazione, ma nono- brava proprio di trovarsi davanti ad una stante ciò credo che in questa occasio- “mission impossible”. ne si sia superata ogni ragionevole com- Ho avuto l’occasione di parlare con il prensione. Direttore Generale dell’argomento per Prima l’Amministrazione doveva recepi- la prima volta, nel maggio del 2005 e re la proposta del Comune, accettando o l’inaugurazione è avvenuta alla fine del meno le proposte avanzate, poi si dove- maggio 2007, ma so per certo che cor- vano sottoscrivere convenzioni ed accor- rispondenze ed altre attività per far de- di, poi valutare la sistemazione logistica, collare l’iniziativa, erano già partite mol- studiare l’arredamento, verificare le im- to prima. piantistiche, fare i progetti, le istanze e Certamente i miei interventi a Roma non le gare d’appalto, commissionare gli in- sono stati in nessun caso risolutivi, ma terventi edilizi, i collegamenti alle reti e hanno rappresentato, assieme ai ripetu- finalmente, fare il trasloco. ti appelli dei Geometri del mandamen- Cose da qualche mese (direte Voi lettori to di Monfalcone e dell’intero Collegio che siete tecnici esperti nelle costruzio- dei Geometri di Gorizia, un piccolo con- ni, negli appalti, nell’esecuzione dei la- segue a pag. 22 GEOMETRA vori e nelle pratiche edilizie comunali e dimensione cora l’Amministrazione Catastale non si ro dell’utenza esterna, dove il funziona- mostrato la volontà di cercare di aiuta- le interfacciamento dei dati e delle pro- re l’Agenzia del Territorio a migliorare la cedure, fornisce un enorme aiuto ai Geo- struttura catastale ed a concorrere fatti- metri, ai tecnici in generale, ai dipenden- vamente al miglioramento del servizio ti ed al pubblico. che l’Ufficio deve fornire all’utenza tec- Però, affinché queste belle considerazioni nica ed a quella privata. trovino un effettivo riscontro sul luogo, Bene, ora non parliamone più e guardia- è necessario che le strutture siano ade- mo avanti. guate alla bisogna e, purtroppo, ancora Assieme agli amici Bepi Sera (presiden- non ci siamo. te del Collegio dei Geometri di Gorizia) Semplicemente l’Amministrazione Ca- ed a Tullio Deiuri (segretario dello stes- tastale si è oggi accontentata di trasfe- so Collegio) abbiamo visitato sia l’Uffi- rire il vecchio Ufficio nel nuovo, trasfe- cio Tavolare che quello Catastale. rendovi anche i vecchi problemi per cui, Del Tavolare vi racconterò un’altra vol- le novità e le bellezze da raccontare so- ta, oggi parliamo del Catasto. no ben poche. E’ nota a tutti l’importanza di poter di- Certamente lo spazio è maggiore di prima sporre, nello stesso palazzo, dell’Ufficio e l’ambiente è più salubre e luminoso (e del Catasto Fondiario e dell’Ufficio Ta- ci mancherebbe), ma l’utenza si trova an- volare. cora spaesata. Entrando nel grande stan- Sul modello del Trentino Alto Adige, que- zone, vi si trova centralmente una bella sta sistemazione logistica in ogni man- serie di sedie, dove si può attendere più damento, permette una straordinaria ot- comodamente il proprio turno e questo timizzazione delle operazioni relative è un progresso, ma apparentemente sem- ai due Uffici, sia per quanto riguarda le bra di essere dal medico condotto. operazioni da eseguire tra di loro “inter- In realtà non ci sono scrivanie, tavoli e namente”, che per gli accessi ed il lavo- segue a pag. 24 6/2007 dimensione GEOMETRA tributo della nostra categoria che ha di- Pubblico e tecnici in attesa (adesso ci sono almeno le sedie) 22 6/2007 dimensione GEOMETRA Gli spazi dell’ufficio tavolare banconi adeguati per fornire e ricevere i le esigenze di un Ufficio, che rappresenta servizi catastali, le postazioni dei dipen- il maggior carico di lavoro ed il più gran- denti sono del tutto anonime e forse an- de bacino di utenza, tra tutti gli altri Uf- che mal combinate. fici presenti nella provincia. Il grande spazio a disposizione è disper- Il Direttore Regionale dell’Agenzia del sivo, sottoutilizzato e non è sfruttato con Territorio Ing. Giorgio LiVigni, tra qual- un arredamento adeguato e per sorride- che giorno andrà in pensione e da queste re un po’, vi dico anche che non c’è il pagine lo salutiamo con grande rispetto telefono. ed affetto, sia per il suo impegno che per Non disperiamo…., sono cose che si pos- la sua disponibilità, profuse con convin- sono risolvere, ma quando? Probabilmen- zione nel Catasto, in questi anni di sua te è solo questione di tempo, ma quanto? presenza tra di noi. Speriamo non si tratti di altri due anni, Molte cose sono state fatte e molti miglio- sarebbe veramente troppo. ramenti sono avvenuti in ambito catasta- E poi, mi pareva di aver capito che per le, ma dalle nostre parti, storicamente il rendere un servizio completo al manda- personale catastale è sempre stato sotto- mento ed anche nell’ottica del decentra- dimensionato ed è, secondo me, il proble- mento delle funzioni catastali, avremmo ma più grave da tanti anni irrisolto (non dovuto vedere fin da subito nel nuovo Uf- solo a Monfalcone ma anche nelle altre ficio catastale di Monfalcone anche il Ca- sedi) che sicuramente andrebbe affron- tasto dei Fabbricati di competenza, del tato con altra determinazione rispetto a quale invece non c’è ancora traccia. ciò che è stato fatto fin ora. E poi, certamente i dieci dipendenti in Speriamo che il successore dell’Ing. Li- servizio, senza tecnici, senza ricambi e Vigni ce la faccia, altrimenti tutto l’im- senza un capo ufficio a tempo pieno, non pegno nostro e di chi ci tiene al Catasto possono essere sufficienti per soddisfare sarà, ancora una volta, vano. 24 dimensione 6/2007 La Redazione ha verificato che nel Quaderno di approfondimento allegato al numero 4 di Dimensione Geometra di quest’anno, sono presenti alcune imprecisioni. In particolare l’area del Comune di Basiliano è stata erroneamente inserita come pertinenza del polo catastale centrale di Udine, mentre in realtà fa parte del polo catastale di Codroipo. Pertanto la mappa qui sotto pubblicata va a sostituire quella di pagina 3 del Quaderno suddetto. In base alla nota del direttore regionale dell’agenzia del territorio datata 29 dicembre 2006 prot. n. 7371 per alcuni comuni dell’area tavolare è variata l’ubicazione circoscrizionale degli uffici del catasto fondiario. Si tratta dei comuni di Malborghetto-Valbruna, Pontebba e Tarvisio, per i quali l’ufficio del catasto fondiario non si trova più a Gorizia, ma è stato trasferito a Udine a partire dalla fine del mese di gennaio 2007. GEOMETRA Errata corrige Topografia Riuscito seminario sul funzionamento del sistema GPS Il 16 maggio 2007 si è tenuto a Marina Lepanto (Monfalcone) il seminario organizzato dal Comitato Regionale assieme alla Leica Geosystems di Pasquale Bucci vo topografico. Analogamente a quanto contrato il seminario formativo organiz- già avvenuto in altre regioni d’Italia, ha zato dal Comitato Regionale dei Colle- proposto, a vantaggio dei colleghi geo- gi dei Geometri del Friuli Venezia Giu- metri della nostra regione, questo semi- lia, in collaborazione con la LEICA Geo- nario informativo sui principi e le tecni- systems. che d’impiego del GPS sia in abito topo- La riunione si è tenuta nella sala conve- grafico che catastale. gni del nuovo approdo turistico di “Ma- La riunione, presieduta dal geom. Tiziano rina Lepanto” a Monfalcone, con il tema: Fior Presidente del Collegio di Pordeno- “I sistemi di posizionamento satellitare nel- ne e del Comitato Regionale dei Geome- la Regione Friuli Venezia Giulia”. tri, affiancato dal Geom. Mario Mocari- La Leica fa parte delle società accredita- ni (funzionario Leica), ha visto anche la te dal Consiglio Nazionale dei Geometri partecipazione del Direttore dell’Agen- al fine di erogare alcuni servizi di forma- zia Regionale del Territorio Ing. Giorgio zione, supporto al tirocinio ed aggiorna- LiVigni, che oltre a portare i saluti del- mento professionale qualificato nell’am- l’amministrazione che rappresenta, ha bito della misura topografica e del rilie- permesso al geom. Stefano Miani del Ca- 6/2007 dimensione GEOMETRA Pasquale Bucci Grande successo di partecipazione ha in- 26 GEOMETRA dimensione Il tavolo dei relatori durante l’intervento dell’ingegner Giorgio LiVigni tasto di Udine, di rendere un’interessante Le relazioni rese dai tecnici Leica e dal relazione sulle applicazioni del GPS negli Geom. Miani dell’Agenzia del Territo- atti di aggiornamento catastale. rio di Udine, hanno evidenziato l’impor- Infatti, la sua vasta esperienza nel cam- tanza, in ambito topografico e catastale, po topografico, implementata già da al- della presenza delle stazioni permanen- cuni anni anche nell’uso del GPS in am- ti GPS installate dalla Regione Friuli Ve- bito catastale, gli ha consentito di rela- nezia Giulia sul nostro territorio. Infatti , zionare in modo chiaro ed esaustivo tan- la loro installazione, permette ora di uti- to che la folta platea di tecnici presen- lizzare il GPS con un solo ricevitore, sia ti, ha potuto apprezzare la speditività e in real-time che in post procession, ot- la semplicità applicativa del sistema di tenendo risultati di precisione planime- posizionamento satellitare anche nel- trica ed altimetrica eccezionali, anche a l’aggiornamento catastale eseguito con notevoli distanze dalla stazione perma- le procedure Pregeo. nente, risultati questi, non ipotizzabili Particolarmente interessanti sono sta- soltanto qualche anno fa. ti anche gli altri interventi e le relazioni Con ciò, non va sottovalutata ancora, la dei funzionari Leica: sensibile riduzione della spesa economica In particolare, il Geom. Secchia ha rela- necessaria per l’acquisto dell’attrezzatu- zionato sul “posizionamento con tecniche ra che oggi è a disposizione sul mercato, satellitari nella Regione F.V.G.”, seguito elemento questo, non di poca importan- da un altro importante argomento qua- za per l’economia gestionale ed operati- le quello dei “Principi di funzionamento va dei nostri studi professionali. delle stazioni GPS regionali”; Il Geom. Vi- In ogni caso la nostra stazione totale non scomi, inoltre, ha illustrato le “Tecniche va in pensione; infatti, non sempre è pos- d’impiego del GPS negli atti di aggiorna- sibile rilevare tutto con il GPS, sopratutsegue a pag. 28 27 6/2007 mento catastale”. La sala durante il seminario mentate anche con il ricevitore GPS; vegetazione, terreni con particolare pen- strumentazioni queste, di elevate capa- dio, ecc.. Pertanto il GPS è senz’altro un cità e precisione in grado, se motorizza- valido strumento per il nostro lavoro, non te, di essere utilizzate anche da un so- ancora l’unico ma può essere affiancato lo operatore. Momento atteso e sostan- alla nostra stazione totale che mantiene ziale del seminario, sono state le pro- sempre la sua insostituibile valenza. ve pratiche di utilizzo della strumenta- Ormai, sul mercato, sono reperibili nu- zione GPS, attuate dai partecipanti, sul merosi esempi di stazioni totali imple- vasto piazzale a disposizione antistante 6/2007 dimensione GEOMETRA to in presenza di edifici alti e vicini, folta L’intervento del geom. Mario Mocarini 28 GEOMETRA stra una volta di più, quale sensibilità ed sono formati quattro grandi gruppi di attenzione i geometri rivolgono ai tanti colleghi che, per un paio d’ore, assieme aggiornamenti ed innovazioni tecnico- ad un funzionario LEICA hanno prova- strumentali che si susseguono costante- to ad eseguire misurazioni simulate di mente in questi ultimi anni. punti determinati o casuali, mediante Evidentemente la nostra categoria ha l’utilizzo del GPS con il collegamento compreso ed intende utilizzare con sem- alle stazioni permanenti della Regione, pre più crescente interesse la necessità provando anche le tecniche di traccia- della formazione continua obbligatoria, mento in campagna e l’assunzione dei nella quale merita investire il proprio dati grezzi generati dallo strumento, da tempo e la propria disponibilità per ac- inserire nel libretto delle misure in am- crescere le conoscenze e capacità pro- bito catastale Pregeo. fessionali, potenziando ed ampliando i Infine va rilevato che la grande affluen- campi del proprio sapere, elementi que- za al seminario da parte dei nostri col- sti essenziali per lo svolgimento di una leghi arrivati da tutta la Regione, dimo- moderna attività professionale. 29 dimensione la sala convegni di Marina Lepanto. Si 6/2007 Le esercitazioni esterne Diritto Scioglimento della comunione e divisibilità dei beni del prof. Antonio Tiso docente di estimo - Bari (Tratto dalla rivista Geocentro) Prima parte Il professor Antonio Tiso ha già collabo- te o tacitamente, con riguardo a tutto il rato con noi in passato, inviandoci alcuni complesso dei beni costituenti il patri- saggi in materia di estimo. Oggi ripren- monio del de cuius. diamo dalla rivista nazionale di catego- Lo scioglimento della comunione è la ria Geocentro, un suo scritto relativo al- trasformazione della communio pro in- la divisibilità dei beni che qui pubblichia- divisa in proprietà individuale. Lo scio- mo in due parti. Questo argomento sarà glimento della comunione non può es- di sicuro interesse per i colleghi che nor- sere chiesto quando si tratta di cose che, malmente vengono incaricati dai giudi- se divise, cesserebbero di servire all’uso ci per la redazione delle consulenze tec- a cui sono destinate o verrebbero a per- niche d’ufficio. dere la loro utilità per effetto della se- 6/2007 dimensione GEOMETRA parazione (art. 1112 c.c.). Lo scioglimento della comunione, nel ca- Nello scioglimento si profila la presen- so della successione ereditaria legittima za di una pluralità di interessi contrap- disposta dal giudice, si apre, per ottem- posti quali il diritto di proprietà di cia- perare al principio della omogeneità del- scun comunista, la tutela del titolare del- le porzioni in natura ai coeredi (art. 727 la maggior quota, l’interesse della collet- del C.C.), con il quesito tecnico-econo- tività ad evitare pregiudizio alla pubblica mico-estimativo della “comoda divisibi- economia e igiene ipoteticamente deri- lità” degli immobili caduti in successio- vante dalla divisione del bene. ne, così come previsto dall’art. 720 del Il principio cardine che regola il modo di C.C. Nel caso che il bene immobile non procedere alla divisione è quello di cui sia comodamente divisibile, il giudice ha all’art. 727 del codice civile, fatto salvo più soluzioni per addivenire allo sciogli- quanto è disposto negli artt. 720 e 722. mento della comunione. L’art. 727 sancisce che “le porzioni devono essere formate, previa stima dei be- Premessa ni, comprendendo una quantità di mo- La comunione si instaura quando alla bili, immobili e crediti di eguale natura morte del de cuius si apre la successione e qualità, in proporzione dell’entità di e, devoluta l’eredità a più persone (chia- ciascuna quota”. mati), questi l’accettano espressamen- 30 segue a pag. 32 dimensione GEOMETRA 6/2007 Quando oggetto della divisione sia un criterio di “comoda divisibilità” di un im- solo immobile o più immobili non co- mobile, ai fini del disposto dell’art. 720, modamente divisibili, trova applicazio- occorre aver riguardo non solo alla sua ne l’eccezione sancita nell’art. 720 c.c., natura e destinazione, ma, soprattutto, mentre in caso di beni indivisibili nel- all’intera massa da dividere in rapporto l’interesse della produzione nazionale, al numero delle quote dei condividenti. trova applicazione quanto sancito nel- Non si può parlare di indivisibilità quan- l’art. 722 c.c. do nel patrimonio comune vi sono più La norma contenuta nell’art. 720 con- immobili che, isolatamente considerati, sente che gli immobili non comodamen- non sono divisibili in frazioni corrispon- te divisibili, o il cui frazionamento reche- denti alle quote dei condividenti, ma pos- rebbe pregiudizio alle ragioni della pub- sono, tuttavia, uno o un gruppo, compor- blica economia, siano compresi per in- re la quota di alcuno di essi, in maniera tero, con addebito dell’eccedenza, nella che le quote degli altri condividenti pos- porzione del coerede avente diritto alla sano costituirsi con i rimanenti immobili quota maggiore, o anche nelle porzioni dell’eredità o della comunione. di più coeredi, se questi ne richiedono Il requisito della comoda divisibilità di congiuntamente l’attribuzione: solo nel un bene o di una unità immobiliare de- caso che ciò non avvenga, si procede al- ve essere rilevato tenendo conto anche la vendita all’incanto. della possibilità di procedere alla divisio- Tale disposizione non è specifica della ne senza spese rilevanti o imposizioni di divisione ereditaria, potendo trovare ap- limitazioni, pesi o vincoli a carico delle plicazione, nella sua interezza, anche nel singole quote e in maniera che il frazio- caso di scioglimento delle ordinarie co- namento dell’immobile, considerato sot- munioni, costituite per altro titolo; on- to l’aspetto economico e funzionale, non de, accertata la non comoda divisibilità produca un notevole deprezzamento del- dell’immobile, anche qui rimane l’alter- lo stesso, in relazione alla normale utiliz- nativa tra vendita o attribuzione, con ad- zazione del bene indiviso. Va cioè evitato debito dell’eccedenza, alla quota di un che, in relazione alla situazione oggetti- condividente o di più condividenti che va e attuale del bene una sua divisione ne abbiano fatto richiesta. in natura, nonostante l’impiego dei mo- Il concetto giuridico di divisibilità di un derni mezzi tecnici e scientifici, si appa- immobile o di una U.I. Per determinare il lesi inopportuna o addirittura porti alla 32 tando, per contro, che rimanga in qual- Quando si parla di divisione ereditaria, che modo pregiudicato l’originario valo- inoltre, al fine dell’accertamento della re del cespite, ovvero che ai partecipanti comoda divisibilità degli immobili, de- vengano assegnate porzioni inidonee alla ve aversi riguardo alla situazione eco- funzione economica dell’intero. nomica (consistenza e valore) e giuri- Il concetto di “comoda divisibilità” è stato dica (numero ed entità delle quote) dei oggetto di una estesa elaborazione dot- beni al momento della divisione e non trinale e giurisprudenziale e postula non a quello dell’apertura della successione, solo che il frazionamento del bene sia at- e, quindi, anche all’eventuale concentra- tuabile mediante determinazione di quo- zione di più quote nella persona di un te concrete suscettibili di autonomo e li- solo coerede. bero godimento, ma che lo stesso possa In tema di divisione, deve intendersi per avvenire senza dover affrontare la solu- comoda divisibilità di un bene non tanto zione di problemi tecnici eccessivamente la mera possibilità di una sua materiale ri- costosi e senza che alla fine ne derivi un partizione tra gli aventi diritto, quanto la sensibile deprezzamento del valore del- sua concreta attitudine ad una ripartizio- le singole quote, rapportate proporzio- ne, da cui derivi a ciascun partecipante, o nalmente al valore dell’intero. gruppo di partecipanti, un bene il quale, Mediante un’attenta lettura della copiosa perdendo il minimo possibile dell’origi- giurisprudenza formatasi sul concetto di nario valore, come elemento di un’enti- “comoda divisibilità” è possibile oggi in- tà unitaria, non abbia neppure a subire dividuare i criteri cardinali da tener pre- particolari limitazioni funzionali o con- senti nello stabilire l’applicabilità dell’art. dizionamenti, con riguardo alla possibi- 720 c.c. alle varie casistiche che posso- lità di attribuire a ciascun condividente no presentarsi. 33 GEOMETRA so da quello esistente. dimensione un’entità autonoma e funzionale, ed evi- 6/2007 creazione di un oggetto materiale diver- Attività del Collegio di Gorizia Assemblea dell’Associazione Rinnovato il Consiglio direttivo di PierGiuseppe Sera Venerdì 8 giugno si è svolta presso la sede del Collegio di Gorizia la prevista assemblea per il rinnovo delle cariche. Alla presenza di un discreto numero di iscritti, il presidente uscente Paolo Perazzi ha tenuto la sua relazione sull’attività svolta nell’ultimo biennio, annunciando tra PierGiuseppe Sera l’altro la sua intenzione di dimettersi e ria dei propri iscritti, è indispensabile la quindi di non ricandidarsi per il ruolo di presenza di un organismo adatto ed ido- presidente, per motivi di lavoro. neo per le gestioni tecnico economiche Al termine della relazione è stato appro- relative alle attività non istituzionali. vato il bilancio e quindi si è sviluppato L’associazione potrà così gestire l’orga- tra i presenti un’interessante dibattito, nizzazione di corsi, seminari e convegni dal quale è emerso il significato e l’im- e quindi non si tratterà più di una scato- portanza che le associazioni dei Geome- la vuota ma certamente diventerà un or- tri istituite presso i collegi, vanno acqui- ganismo importante per ogni collegio e stando per il futuro. sarà riempita di contenuti fondamentali Infatti dovendo i collegi assumersi l’onere e preziosi per tutti i Geometri. per la formazione continua ed obbligato- Alla fine delle votazioni, in aggiunta ai sette consiglieri del Collegio, sono stati eletti i geometri Crepaldi Jessica, Bran- 6/2007 dimensione GEOMETRA dolin Roberto, Movio Denis e Visintin Luca. Il Consiglio così composto si è successivamente riunito per assegnare le cariche sociali. Su proposta del presidente del Collegio la presidenza dell’Associazione è stata affidata al geometra Martinelli Silvio, la segreteria alla collega Crepaldi Jessica e la tesoreria alla riconfermata geometra Tunini Luana. 34 di Tiziano Fior Il relatore dott. Massimo Iervolino ed il geom. Attilio Rocca presidente dell’Associazione dei Geometri di Pordenone ni per i terreni agricoli, nonché l’acquisto delle aree edificabili e degli immobili all’interno dei Piano di recupero, masse plurime e cessioni di quote, oneri deducibili, il tutto con numerosi riferimenti legislativi e sviluppando una serie di pregnanti casistiche. Il terzo argomento ha riguardato esclusivamente le plusvalenze derivate dalla cessione degli immobili. Anche in questa circostanza è stata fornita una nutrita esemplificazione applicativa. Vista l’importanza degli argomenti trattati, confidiamo che il relatore stesso del convegno ci fornisca prima possibile un riepilogo sintetico dei contenuti della sua relazione, da poter pubblicare su questa rivista in modo da rendere un importante servizio ai nostri lettori ed a tutti i colleghi interessati. Il pubblico dei Geometri presenti 35 6/2007 Un interessante e riuscito seminario sui nuovi scenari impositivi che interessano gli immobili, si è tenuto lo scorso 1° giugno presso la Casa dello Studente di Pordenone. Relatore per l’occasione è stato il dott. Massimo Iervolino già direttore dell’ufficio del Registro di Maniago e Pordenone nonché ex dirigente dell’Agenzia Regionale delle Entrate. Il pubblico era costituito da geometri ed è stato quello delle grandi occasioni, con una platea che ha occupato ogni ordine di posti tanto che si è dovuto trasferire il dibattito in un’altra sala, più capiente. Gli argomenti trattati hanno riguardato l’imposta sulle successioni e sulle donazioni, l’imposta di registro e quella sui redditi. Il primo argomento è stato visto alla luce di un testo coordinato vigente (sottolineando le novità e la normativa preesistente), il secondo argomento è stato quello più corposo ed interessante. Ha riguardato tutti gli elementi dell’accertamento di valore degli immobili a seguito delle recenti disposizioni, le agevolazioni sulla prima casa, le agevolazio- dimensione Importante seminario sulla nuova tassazione degli immobili GEOMETRA Attività del Collegio di Pordenone Attività del Collegio di Udine Nuova legge regionale, riforma dell’urbanistica e dell’attività edilizia del paesaggio Grande partecipazione di pubblico (Geometri e Tecnici comunali) al seminario organizzato dal Collegio presso il Centro Congressi di Udine Fiera di Gloria Gobetti 6/2007 dimensione GEOMETRA Gloria Gobetti Il 31 maggio il Collegio dei Geometri di Udine ha organizzato al Centro Congressi del Fiera di Udine un convegno sulla lettura della nuova legge regionale urbanistica la 5/2007 dove sono intervenuti come relatori i funzionari regionali della pianificazione territoriale energia-mobilità-infrastrutture e trasporto. La sala all’insegna del “tutto esaurito” ha ospitato un gran numero di iscritti, di responsabili tecnici dei comuni, di professionisti di altre categorie professionali ed anche di amministratori pubblici. La giornata di approfondimento professionale è stata introdotta dal geometra Renzo Fioritti presidente del Collegio Geometri di Udine ed è stata moderata dal geometra Lucio Barbiero responsabile della commissione edilizia-urbanistica del Collegio Geometri di Udine. Ha esordito il direttore regionale della pianificazione territoriale, dr. Dario Danese, illustrando gli aspetti generali della nuova legge facendo anche dei riferimenti al PUR del 1978 e alla legge regionale 52/91 che ci ha accompagnato per 36 Il tavolo dei relatori geom. Lucio Barbiero, geom. Renzo Fioritti, dott. Fabrizio Luckes, dott.ssa Dora Lo Giudice, dott. Dario Danese 16 anni evidenziando pregi e punti critici. Ha parlato dei principi fondamentali della nuova legge ossia dell’aspetto che avrà come funzione di “governo del territorio” che si differenzia sostanzialmente dalla mera urbanistica con visione ristretta dello stesso. La nuova legge, infatti, pone in primo piano “la riqualificazione dei sistemi insediativi e degli assetti territoriali, la prevenzione e il recupero del degrado ambientale e prevede un’attenta valutazione delle alternative di riuso e riorganizzazione dei tessuti insediativi esistenti prima di procedere a nuovi impegni di suolo”. Ha posto poi l’atten- 37 GEOMETRA dimensione lustrando le semplificazioni di iter contenute nel nuovo disposto legislativo. A tal proposito la Lo Giudice ha evidenziato che la regione dovrà provvedere all’istituzione di un soggetto di pianificazione sovracomunale (l’AGEPA) a seguito della perimetrazione degli ambiti (34 parti del territorio regionale) a cui la regione conferirà delega per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche. Questi nuovi soggetti attuando il Codice Urbani (D.Lgs 42/2004) sostituiranno le funzioni ora gestite dalla soprintendenza. Si è parlato, inoltre, del procedimento di formazione dei piani comunali strutturali, operativi e attuativi (PSC, POC e PAC attuale PRPC), nonché della perequazione urbanistica, che è quel procedimento previsto dalla nuova Legge Regionale che permette di assicurare la ripartizione dei diritti edificatori, ed oneri relativi, tra tutti i proprietari degli immobili inclusi in un predeterminato ambito; è stato toccato anche il delicato tema della compensazione urbanistica e territoriale per la quale la legge prevede che i proprietari delle aree da destinare a servizi possano concordare la cessione delle medesime al comune a fronte di una compensazione attuata mediante trasferimento di diritti edificatori in altre aree già predestinate dal comune stesso. Ulteriori argomenti trattati sono stati quelli relativi alla bioedilizia (art. 39) e delle novità riguardanti l’attività edilizia libera (pannelli solari, fotovoltaici, integrazione di impianti esistenti etc.) nonché dell’introduzione del certificato urbanistico che sostituirà il certificato di destinazione urbanistica il quale indicherà la potenzialità edificatoria impiegata dell’area interessata alla certificazione ed indicherà altresì i vincoli; il comune dovrà evidenziare su apposita mappa catastale e con adeguate colorazioni e simbologie le aree già asservite urbanisticamente. Il dibattito finale ha portato al chiarimento di ulteriori punti della norma nei confronti della quale rimanevano, da parte degli intervenuti, dei dubbi interpretativi. 6/2007 zione su un ulteriore aspetto della pianificazione territoriale regionale che è l’aspetto associativo in forza del quale i comuni dovranno associarsi per definire le previsioni di espansione edificatoria dei territori comunali (pianificazione sovracomunale), strumento questo che può essere avviato con l’unione di almeno cinque comuni o con un ambito di almeno 30 mila abitanti. Ha poi evidenziato l’importanza del Piano Territoriale Regionale in fase di formazione che sarà lo strumento di pianificazione regionale che identificherà le strategie e gli obiettivi di interesse della comunità regionale. L’intesa di pianificazione, conformità del PSC al PTR, darà per la prima volta ai comuni la possibilità di avere una gestione diretta del proprio territorio senza che la regione abbia la possibilità di entrare nel merito delle scelte attuate; dunque la conformità al PTR del piano strutturale comunale sarà la “condizione” della piena autonomia di pianificazione del Comune. E’ poi intervenuto il funzionario regionale dr. Fabrizio Luches che ha illustrato in generale l’aspetto legale della legge, ha anticipato i contenuti generali del PTR in fase di definizione e discussione istituzionale anticipando alcuni contenuti dello strumento pianificatorio. Ha concluso poi con alcuni approfondimenti riferiti a sentenze emesse in merito a delle problematiche su interventi di ristrutturazione edilizia facendo riferimento al DPR 380/2001 ed alla legge regionale 52/91, ribadendo l’inderogabilità delle distanze fissate dal Codice Civile. Ha poi preso la parola il funzionario regionale dr.ssa Dora Lo Giudice la quale ha trattato la parte di legge relativa alle risorse del paesaggio, al rilascio della relativa autorizzazione paesaggistica il- IN COPERTINA Fabbricato in Comune di Povoletto, località Ravosa dimensione GEOMETRA ORGANO UFFICIALE DEL COMITATO REGIONALE DEI COLLEGI DEI GEOMETRI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA DIRETTORE RESPONSABILE BRUNO RAZZA COMITATO DI REDAZIONE PIER GIUSEPPE SERA (Go) ANTONIO TIEGHI (Pn) LIVIO LACOSEGLIAZ (Ts) ELIO MIANI (Ud) COORDINATORE DI REDAZIONE GLORIA GOBETTI (Ud) PROPRIETÀ COMITATO REGIONALE DEI COLLEGI DEI GEOMETRI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA EDITORE, DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE ASSOCIAZIONE DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI UDINE per conto del Comitato Regionale dei Collegi dei Geometri del Friuli Venezia Giulia Via Grazzano 5/b 33100 Udine Tel 0432 501503 Fax 0432 504048 e-mail: [email protected] Il presente numero è stato chiuso per la stampa l’8 giugno 2007. 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